Europa senza guida, Italia senza sovranità

Oggi abbiamo intenzione di presentare questo osservatorio sulla crisi Europa senza guida Italia senza sovranità è un tentativo di rintracciare
Lei filoni determinanti della crisi che oggi investe l'Europa che investe anche l'Italia
E che ha fatto dell'Europa l'epicentro c'è la crisi economica che è cominciata nel due mila sette negli Stati Uniti che
Io credo serie di una a seguito di una serie di errori
Da parte delle istituzioni europee si è radicata
Con particolare forza in Europa
Io credo che sia una crisi di sistema c'è un ciclo ventennale che ha vissuto l'Europa e che parte dal
Dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica che comprende il grande sviluppo dell'economia digitale
Che comprende ibrida riconfigurazione del ruolo degli Stati Uniti nel mondo e che ha
Ridisegnato gli equilibri in Europa
Tutto ciò o no ha creato una situazione in cui
L'Europa in una situazione di forte disordine e di forte crisi e cercare di
Ricondurre a uno schema nazionale le ragioni di questa crisi e di
Individuare quale lo spazio dell'Italia in questo contesto è quello che può fare l'Italia per contribuire sia alla propria salvezza sia
A
Migliore andamento della crisi europea sia
Una delle principali dei principali complicare principali preoccupazioni che oggi stanno di fronte a quella che può ritenersi una classe dirigenti
Perché la crisi in Europa io credo che ci siano almeno tre ordini di motivi motivo economico profondo tutti la competizione globale la rivoluzione digitale
Da
Difficoltà dell'Europa a competere in questo contesto per
Il suo assetto diciamo politico statale per il enorme peso del Welfare e delle burocrazie al nostro interno che ci rendano
Più complicata la competizione con i Paesi emergenti è una crisi che ha avuto un impatto diretto sulla Costituzione europea perché
Ha cresciuto i divari di competitività sul mercato mondiale quindi
A accresciuto i divari fra i vari componenti dell'Unione europea più grandi sono i livelli più difficile e l'Unione
Secondo elemento è un elemento politico
Maastricht era nato in un'epoca in cui ed ancora forti il vincolo atlantico in un'epoca in cui il progetto di integrazione europea POR Mitterrand aveva
Padri nobili e forti in cui
Era solida
Scollegamento all'alleanza
Europa Stati Uniti gli anni successivi hanno portato per varie ragioni a un indebolimento di questo vincolo e hanno esposto i vari Paesi europei a come dire quell'ondata nazionalistica Tessier manifestata anche in corrispondenza con
La crescita dei Paesi emergenti gli ultimi anni ultimi l'ultimo decennio in Europa come Stato un decennio in cui
Al posto della collaborazione
Verso una maggiore integrazione verso una maggiore solidarietà abbiamo
Assistito a un uso
C'è entrato sull'interesse nazionale dei meccanismi comunitari che ha portato a uno scollamento tra i diversi
Paesi dell'Europa
Terzo e ultimo punto importante il meccanismo istituzionale
La meccanica europea l'architettura europea quel particolare modo con cui si è costruita la moneta quel sistema di algoritmi per cui lei la convergenza nei bilanci e nelle politiche economiche si attua attraverso un sistema se i miei semiautomatico di obiettivi e di sanzioni
Questa meccanica
Di fatto a favorito i più forti sia indebolito i i più deboli Lamonica senza difesa come
La moneta lei euro nella situazione attuale a fronte delle altre monete è una moneta che penalizza soprattutto i deboli
Questo questa problematica secondo noi a
Favorito disegni egemoni sì all'interno dell'Europa e ha favorito nazionalismi strisciante su questo pone dei problemi seri Alitalia Italia e un Paese in questo contesto nonostante
Abbia alcuni fondamentali buoni molto debole per esempio il PTCP per esempio ora capacità di risparmio
è un Paese molto deboli essenzialmente per l'alto livello del debito pubblico che nei condiziona la capacità di crescita che
Lei sprone in maniera molto sfavorevole a giudizio di mercati
Nell'analisi che viene presentata e qui il tema del debito endemico è un tema fondamentali se non affrontiamo il tema del debito l'Italia e
Un soggetto che dipende dalla volontà degli altri penso a tutto il dibattito sugli eurobond ed è
Un Paese che ha
Scarsa libertà di manovra politica ed economica e una
Degli elementi forti di questo rapporto che emerge
E quello di individuare indebito come il tema la questione su cui appuntare l'attenzione l'iniziativa politica
In maniera prioritaria oggi se nomina
Riduciamo in maniera significativa l'ampiezza del debito e difficile da vere capacità di contare oggi nell'OPA e di spingere per soluzioni che
Non condannino i Paesi più deboli a
Una crescente distrazione che da una crisi industriale drammatica nei prossimi anni questo è il quadro del rapporto Russel dei problemi di cui si discute e
Questo è il campo dissi ENIT vorrei sottoporre all'attenzione del settore
Forse l'onorevole De Micheli se ha problemi di tempo gli cederei la parola
Monte primo promotore
A
Piano
Allora
Gli ho vissuto vent'anni fa tutta la fase di preparazione del Trattato di Maastricht e così via e quindi io
Solo molto influenzato da quel contesto sempre
E però al tempo stesso credo che tutto quello che si è venuto dopo era prevedibile già allora
E da questo punto di vista
Quello che non abbiamo
O non abbiamo cercato di capire soprattutto nei Paesi cosiddetti sviluppati quelli che erano allora i paesi sviluppati quello che
Si chiamava allora l'Occidente
Che in qualche maniera è avvenuto un salto di paradigma punto un salto di paradigma s'fuori controllo in qualche modo
Nel corso dei decenni dei secoli forse addirittura dei millenni precedenti il paradigma che era prevalso che aveva guidato la storia umana era stato molto semplice una minoranza di
Gruppi umani
Minoranza dal punto di vista anche della
Territori su cui insistevano questi gruppi umani hanno vissuto sfruttando la maggioranza
Però dell'umanità
Sfruttando la fisicamente schiavitù eccetera eccetera e sfruttando reiteri le risorse che appartenevano a quei territori
Questo è valso praticamente per probabilmente per migliaia di anni sicuramente per alcuni secondi
E ce lo ricordiamo più ma nella mille novecentotrentanove quando scoppiò la guerra mondiale praticamente l'intero mondo era coperto da veri e propri imperi coloniali e le parole
Vedi vedi qualche ma in qualche misura
E dall'altra parte segni imperi coloniali
Quando finì la guerra mondiale si decise soprattutto gli Stati Uniti decisero che bisognava andare oltre però non eravamo non erano allora pronti e da questo punto di vista
Scelse ero scientemente un modello di organizzazione del mondo
Quello questa è stata chiamata la guerra fredda cioè la divisione del mondo in due praticamente sessanta per cento da una parte il quaranta per cento dalla dall'altra parte che in qualche maniera sia pure con una serie di difetti ha retto a ha reso stabile prevedibile
Tutto quello che è successo nel nei quarantacinque cinquant'anni successivi
Naturalmente quel questo equilibrio non poteva durare all'infinito e prima o poi è saltato è saltato tra il mille novecentottantanove mille novecentonovantuno
E naturalmente
Non eravamo pronti o meglio soprattutto
L'occidente il cosiddetto Occidente soprattutto gli Stati Uniti d'America non erano pronti
A fornire una ammassate quarta a un mondo che in qualche maniera si era Marchese si era messo in movimento
Da questo punto di vista nell'arco di
Periodo tetti tempo brevissimo vent'anni sono veramente un battito dice il ciglio della storia
Nel giro di vent'anni il mondo la configurazione del mondo è cambiata completamente
E tra l'altro come una delle conseguenze di questo cambiamento è venuta anche l'acqua famosa crisi globale tra il due mila sette due mila otto in cui siamo ancora ancora immersa naturalmente da questo punto di vista
Come si può dire di gli Stati Uniti si erano illusi pensavano a hanno pensato per un certo numero di anni soprattutto ai tempi della presidenza Clinton ma anche
In qualche maniera anche
Con la Presidenza Bush
Anche se gli orientamenti politici erano molto diversi tra di loro che
Potevano in qualche maniera sostituire al modello bipolare modello unipolare
Senza rendersi conto che il mondo nel mondo di sei virgola nove miliardi di umani nel mondo
Che produce ogni anno settanta ottanta trilioni di dollari di ricchezze così via
Era semplicemente troppo pesante non perché non fossero in grado troppo pesante anche per quello che era rimaneva il Paese più importante del mondo importante
Politicamente importanti militarmente importante tecnologicamente eccetera eccetera
E naturalmente quest'oggi gli scappa gli è scappato di mano e naturalmente la conseguenza
Nel tentativo di di rincorrere di cercare di trovare il modo di riuscire in qualche maniera affermare questa cosiddetta unipolare ITA
Hanno scelto la strada della finale
Finanziarizzazione estrema e naturalmente ha scosso tutta un certo punto il castello di carte crollato appoggio
Naturalmente nel frattempo come si può dire si è cercato di prendere atto di questo
Dal G otto dal G sette G otto si è passati al G venti
Dico non ce ne siamo quasi accorti ma nel corso di un due mila dieci due mila del due mila dieci diciamo così due mila nove due mila dieci il la configurazione del mondo è cambiata
Incidenti esprime oggi descrive oggi
Nuovi equilibri del mondo e così via naturalmente nel frattempo i cosiddetti le cosiddette economie emergenti sono iper emerse naturalmente ormai contano di più delle cosiddette economia emersa di imprimere
Così
Il cosiddetto del cosiddetto civilmente e naturalmente lì dentro è stata presa all'anno
Allora io posso dire perché me lo ricordo perché quando noi discutemmo Maastricht tra l'ottantanove e novantuno
Avevamo in qualche modo chiaro che Maastricht avrebbe dovuto essere anche una prima risposta a un mondo che sarebbe cambiato
E naturalmente da questo punto di vista la scelta fu quella di
Scegliere la moneta
Perché era al tempo stesso
La cosa
Il dossier che era più pronto
Perché la
Church era già stato un lavoro Presidente
Negli anni ottanta e al tempo stesso era un dossier che prefigurava la direzione di marcia verso cui verso la quale si doveva andare cioè quella
Della unità politica dell'integrazione politica dell'Europa
Nel corso dei decenni precedenti
L'integrazione era stata solo economica perché la la
Il come sicuri e la coesione politica del cosiddetto Occidente era garantita dalla NATO e quindi la NATO più l'Unione europea più la Comunità europea
Erano in qualche modo complementari
Quando poi invece come si può dire è saltato tutto l'equilibrio
A questo punto noi avremmo dovuto aggiungere
Il
Come si può dire l'integrazione politica dell'Europa perché sapevamo benissimo questo non fatta ci così scemi sapevamo benissimo né una moneta senza un governo alle spalle non avrei potuto attingere sappiamo benissimo la prova provata lo dico sempre è perché se uno con legge il Trattato di Maastricht ora che nessuno ovviamente ha fatto
Neanche quelli che ne ha parlato che ne hanno scritto e così via
Ne è trattato di Maastricht è esplicitamente richiamata l'idea di una conguagli io la riconvocazione di una Conferenza intergovernativa toglie al fine di procedere nella direzione dell'integrazione poi
E questo allo scrivemmo allo stremo non a caso era superfluo per certi versi ai fini del Trattato per la semplice ragione che sapevamo avevamo la memoria
Della difficoltà che avevamo incontrato soprattutto con la signora Thatcher negli anni precedenti per andare avanti nella direzione
Di una invia una Conferenza intergovernativa che ci avesse consentito di fare la moneta
Quindi questa è la e naturalmente collocammo
Questa conferenza intergovernativa prima dell'entrata in vigore del
Del dell'euro
Che come è noto dovrà entrare in vigore tra il primo gennaio novantasette il primo gennaio due
Quindi
Amsterdam che si tenne poi
A me sembra che si tenne si tenne nel novantacinque novantasei quindi prima in tempo utile teoricamente per riuscire a fare un passo avanti decisivo nella direzione in realtà in quel momento soprattutto i tedeschi decisa notte non gli interessava andare avanti nell'Ente della direzione dell'integrazione politica e Capo Corso i termini della questione
Tra l'altro di
Ci sono giorni storici si scriveranno la storia basta la
La storia delle responsabilità di chi governa o l'Italia in quel momento
Cioè Prodi Ciampi e così via perché in quel momento lì
Come si può dire
Noi avremmo dovuto
Fare l'opposto di quello che facemmo
Cioè i tedeschi intende per se uno legge come è scritto a Mastella master scritto in modo tale che il il il come sito nei singoli debiti nazionali dovevano valere fino al momento in cui entrano in vigore la la moneta unica
E non dopo
Invece la dicendo che il dottor comunque
Comunicare comunitari Carrera schiere scritto se lei legge
Il testo della del codicillo in cui si diceva dirla la differenza in cui viene trattato lo
Lo il flusso del credito dello stock di debito al è chiarissima da questo punto di vista qui cioè noi
Perché mettemmo il favore al sessanta per cento
Santa facendo numero magico non voleva deludente il sessanta per cento fu scritto perché giustamente i tedeschi ci venissero
Siccome mancheranno alcuni anni al momento in cui si arriverà a introdurre la moneta unica non vogliamo che qualcuno di voi
Il mondo ognuno un loro tedeschi qualcuno di voi
Approfittasse di questa cosa è
Potesse
Potesse devi fare debito eccetera quindi noi scegliemmo un numero
Facemmo il conto di qual era il debito complessivo
Dell'Europa in quel bel della Comunità europea in quel momento era il cinquantasette per cento sceglievano il sessanta per cento
E quindi NA e naturalmente per questa ragione il sessanta per cento funzionò in maniera diversa dal tre per cento ventitré per cento era una
Come si fa con la mannaia il sessanta per cento era semplicemente la la pendenza verso
La pendenza verso in modo tale che non ci fosse come si può dire un approfittare della sempre la stessa
In nel novantasette grazie al patto di stabilità Lepore vennero invertita i tedeschi ci imposero due condizioni
Cui nessuno si ricorda più naturalmente la prima convenzione proprio questa cioè di dovere farci carico anche dopo l'entrata del della lira all'euro del del del nostro dice pacchetto di
Diritto pubblico ma la seconda cosa fu quella di adottare un tasso di cambio
Credo che
Grossomodo del venti per cento in più
Più alto di quello che doveva essere sulla base del
Del dei dati oggettivi dell'economia e naturalmente questo qua è è stato come percorrere per dieci anni dal due mila nove dal primo novantanove fino adesso
Oltre dieci anni con una palla di piombo al piede molto molto molto pesante naturalmente la ragione per cui Prodi e Ciampi accettarono questa cosa fu molto semplice
Per la semplice ragione che non erano in grado di fare la cosa che avrebbero dovuto fare nell'interesse dell'Italia nell'interesse dell'Europa cioè la riforma delle pensioni
Avevano
Un equilibrio politico con Bertinotti con ridire quindi non era in grado di fare quello e ingoiare euro senza raccontarlo nessuno senza raccontare al Parlamento senza raccontarlo a me a nessuno diciamo con il ingoiano queste due condizioni
Naturalmente poi
Non solo in Italia ma anche tutta l'Europa mancò tutte le volevano le occasioni successive perché dopo Amsterdam ci furbizia
Dopo Nizza ci fu il Trattato costituzionale il Trattato costituzionale fu addirittura respinta da due referendum tra l'altro tenuti in due Paesi particolarmente filo europeistico considerati considerati tali
E alla fine noi arrivammo
Rabberciato come si può dire la la parte del
Della cosiddetta integrazione politica fuori tempo massimo credo nel dicembre del due mila e nove
A Lisbona
Quando ormai la crisi era scoppiata e quindi noi ci trovammo già con la crisi è scoppiata e naturalmente nelle condizioni
Di una grande difficoltà allora chiudo chiudo poi veramente
Io quella volta
Vent'anni fa
Con quelli con cui discutemmo dicevo
Che
Come si può dire mi sarei accontentato non di del federalismo alla Spinelli ma mi sarei accontentato del con federalismo peraltro idea che aveva lanciato soprattutto metteranno in quegli anni
Oggi dico che mi accontento anche
Della del come si può dire del metodo intergovernativo purché pur pur di salvare l'Europa perché non c'è alternativa
Devi andare avanti nella direzione di più lotta
Devi andare avanti nella direzione di
Di più Europa come si può dire possibile e quindi anche comune con una
Una sua
Delle soluzioni intergovernative e naturalmente
Questo è quello che abbiamo di fronte nel corso dei prossimi dei prossimi del prossimo mese di passione
Dei prossimi dei prossimi mesi dei prossimi anni
Io sono convinto che ancora che la si possa fare naturalmente documenti come questi servano perché aiutano a legge cose però quello spontanea come si può dire
Il progetto quello che conta è
Avere
Le idee chiare su quali sono le direzioni
Naturalmente sapendo in un passaggio molto difficile come quello che stiamo attraversando naturalmente una parte delle opinioni pubbliche è una parte dell'Italia esistono in maniera negativa
Agiscono in maniera nazionalistica
Come si può dire
Distruttive eccetera eccetera e ciò nonostante però
Non mai di Grillo hanno fatto la storia grazie
Ringrazio per l'escussione stesse fonti grande interesse storico mi dissero per il secondo giro una domanda che mi brucia sulla punta della lingua ma trattiamo dopo vorrei dare la parola regole leggibili
Vi ringrazio tutti presenti in particolare la Fondazione Magna Carta Gaetano Quagliariello per questo invito e anche per averci
Come dire offerto dei contributi importanti né per nel leggere una crisi che appunto quella dell'Unione europea che oggi ha raggiunto lattice se primariamente negli anni precedenti in cui
Certamente ci si è sempre occupati di Europa ma l'Europa era uno dei grandi temi oggi possiamo dire che è sovraordinata nell'agenda politica anche nazionale
E devo dire che in questi mesi abbiamo toccato con mano il vero problema cioè la presenza di un mercato di una comunità di una banca pur con poteri limitati ma mi pare che stiamo pagando il mancato il coraggio di creare un governo politico
Dell'Europa e delle sue dinamiche economiche con una banca centrale che abbia i poteri dell'affetto oggi la Banca centrale europea hanno una questi poteri così come manca anche una vera Unione bancaria insomma io penso che
Leggendo queste giornate queste settimane così concitati difficili
Almeno tre insegnamenti li dobbiamo acquisire il primo è che sono ormai in due indissolubilmente legati il tema della stabilità finanziaria e quella della crescita sono due facce della stessa medaglia
Ed è abbastanza
Sciocco e qualunquista pensare che ci possa essere
Solo nella stabilità la ricetta giusta per traghettare il Paese fuori dalla crisi allo stesso tempo nemmeno si può pensare che crescita voglia dire abbandonare il rigore nella gestione dei conti pubblici e questi due elementi stabilità finanziaria e crescita rappresentano una patrimonio indiviso dell'Europa
Così come abbiamo visto che eventuali errori o mancanze si riflettono su tutti i Paesi quindi in qualche modo condividiamo uno stesso destino un Comune destino nella buone nella cattiva sorte
Ma la solidarietà tra Paesi che ne consegue non ha soltanto oggi una dimensioni dica anche una
Necessità pratica per e di terre
Evitare appunto che le conseguenze della crisi finiscano per toccare tutti noi e quindi questo primo insegnamento ci deve portare a dire no a quanto anche prima l'onorevole
De Michelis evocava cioè di cui ismi nazionali che comunque ci sono e qualche volta
è come dire la demagogia il sopravvento anche all'interno delle forze politiche
Il secondo insegnamento e più ormai lei euro assunto una valenza politica il crollo dell'unione economica e monetaria che noi credo abbiamo scampato anche se alcuni rischi rimangono avrebbe significato il crollo politico dell'Europa e della sua costruzione
E il terzo insegnamento e che dobbiamo mettere mano ad una ad un sistema di governance che oggi manifesta lacune e una certa inadeguatezza
Insomma stiamo pagando una una debole architettura alla quale dobbiamo mettere mano
E da un lato dobbiamo guardare al patto di stabilità e di crescita Murdoch dall'altro dobbiamo mettere mano anche a strumenti di coordinamento delle politiche economiche
E tutto questo significa si rafforzare il patto di stabilità e di crescita ma significa anche sapere che c'è anche un profilo sanzionatorio del patto è un tema che era già stato affrontato nel due mila dieci e che oggi fa sì che con riferimento alle dinamiche della spesa pubblica in ciascun paese
E non vi sia più un'azione senza conseguenze ed è chiaro che
Anche definire qui in maniera puntuale quanto è di competenza di ogni singolo Stato diventa un confine sempre più labile perché non a caso l'Italia è
Osservate in maniera
Con grande apprensione sia con riferimento al tema della spesa pubblica della spending review come anche con riferimento alla necessità di ripianare il debito perché tutto questo
A influenze in Europa e c'è quindi una
Come dire un
Una convergenza che dobbiamo accettare anche se significa una riduzione della sovranità nazionale
Ed è evidente che se da un lato le linee di indirizzo che dell'Europa sono come dire omogenee l'Europa però per come dire essere accettata come un'opportunità in un solo come un vincolo con una diminutio deve anche favorire strategie differenziate sul lato della crescita
Ed è evidente anche che resta aperto il problema di un coordinamento che non dovrebbe solo significare che tutti si devono comportare allo stesso modo ma concertare alcune strategie poi lasciare
Margini di differenziazione all'interno dei singoli Stati
E appare molto chiaro che le strategie interni e della Germania sono diverse da quelle degli altri Paesi e che noi abbiamo sicuramente bisogni differenti
Da quelli dell'economia tedesca ecco riuscire a darci delle linee di indirizzo comune ma lasciare anche ai singoli Stati
Una possibilità di differenziare di
Declinare in maniera differente le linee di indirizzo credo che sia un aspetto importante
E dentro la gente europea Illy ci sono quattro punti sui quali si deve lavorare in ambito europeo ma anche
A livello nazionale
Penso alla controllo sui bilanci nazionali e quindi alle
Alla necessità di avere anche occulti in Tiscali Union un'unione delle politiche di bilancio
E da qui credo che non dobbiamo sforzarci di spiegare ai cittadini che
Anche i sacrifici che oggi vengono imposti la necessità di un maggior rigore nella tenuta dei conti pubblici
Ecco questi sacrifici devono poi essere in qualche modo ricompensati devono vedere delle cadute in positivo
Il secondo punto è la vigilanza a livello europeo sulle banche urgenza riorganizzare il sistema europeo di controllo e di monitoraggio delle banche che preveda anche imposte sulle transazioni il terzo punto complicato la politica finanziaria fiscale estera e di difesa comune
Ecco questo passa da un rafforzamento dei poteri dell'Europarlamento rispetto alle sovranità nazionali degli Stati membri
E il quarto punto è la riforma dei sistemi sociali per armonizzare il welfare i contributi e la previdenza e questo è un dibattito di grandissima attualità che all'interno del provvedimento sulla spending review evidentemente ogni
Forza politica è chiamata ad affrontare
Certo la costruzione dell'Europa sembra comunque legata ad un gradualismo molto lento ma per quanto lento questo gradualismo nella costruzione europea
Deve comunque proseguire e deve vedere la capacità e anche la lungimiranza delle delle forze politiche ma in questo caso dell'Italia nel suo complesso perché
Non si abbandonino alcuni obiettivi per esempio gli eurobond
Non sono più un tabù ha detto il presidente Monti e quindi dobbiamo andare avanti nonostante il veto della Germania passando magari prima per gli euro BPER gli euro progetti ma insomma è un qualcosa che dobbiamo
Portare avanti e poi la trasformazione del fondo transitorio in fondo permanente di stabilità e di garanzia
E credo che qualche messaggio di ottimismo pura
Dentro il quadro evidentemente complesse problematico si è aggiunto anche dal vertice dell'Eurogruppo in cui erano
Diversi i punti all'ordine del giorno dal
Salvataggio delle banche spagnole alla necessità di sciogliere il rebus per la guida delle istituzioni comunitarie e poi la questione
Della Grecia e da ultimo ma non in ordine di importanza o di gravità la minaccia della Corte Costituzionale tedesca ecco alcuni punti a hanno sicuramente visto una
Una parziale soluzione penso per esempio agli aiuti alle banche spagnole che dovrebbero entro la fine del mese insomma dovrebbe essere un problema abbastanza risolto
E così come si è
Affrontato il tema della Grecia e mi pare che sia un fatto ormai la volontà pressoché unanime di mantenere la Grecia all'interno delle euro anche la questione delle nomine in parte
è stata risolta è chiaro che permangono però divergenze molto pesanti molto profonde fra Germania e Francia
E in questo tema in questa situazione di di conflitto e di divergenza credo che in Italia il Presidente Monti in particolare si sia mosso con intelligenza e con equilibrio cercando di
Creare quelle alleanze possibili
Terra fare in modo che all'interno dell'Europa ci sia anche più Italia
Ma nonostante questi parziali risultati positivi è chiaro che noi dobbiamo continuare a svolgeremo i compiti a casa
E il Parlamento oggi è chiamato non solo ad affrontare il tema della razionalizzazione della spesa ma anche a pensare al ripianamento del debito unitamente alla valutazione di un provvedimento il decreto sullo sviluppo che certamente non ma tutte le risorse che erano state annunciate non ci sono ottanta miliardi per fare lo sviluppo perché se così fosse probabilmente molti problemi
Gli atti li avremmo già risolti però è chiaro che anche questa agenda nazionale questi provvedimenti che sono legati alla politica interna oggi
Nel momento in cui l'Italia è osservata anche dall'esterno con preoccupazione il modo l'approccio che le forze politiche impiegano nell'affrontare questi temi è un elemento che può essere
Come dire di vantaggio
Per la politica di Monti in Europa piuttosto che rappresentare un passo indietro
Rispetto a questo credo che il PdL bene abbia fatto anche oggi in all'interno di un
Di una riunione alla quale è anche il professor forte era presente a a dire che in materia di spending review bisogna che il Governo agisca con coraggio
La razionalizzazione della spesa pur fatta con equilibrio pur fatta con attenzione i servizi fondamentali è la priorità
E dobbiamo sapere che ancorché sia difficile recuperare consenso quando la coperta è più corte quando evidentemente ogni Italia ogni razionalizzazioni impone dei sacrifici
Al momento e anche qualche difficoltà
è chiaro che però dobbiamo avere il coraggio di di affrontare questo tema di affrontarlo con decisione
Cercando di non confondere la difesa dei diritti con la difesa degli sprechi
Ci sono ancora molti sprechi molti ambiti che possono e debbono essere risanati razionalizzati accorpando anche i centri di spesa
Ed è chiaro che l'Europa quando affrontiamo il tema della spending review e Olli Rehn interviene dicendo che
Il Governo saluto Maurizio Ronconi è sulla strada giusta
è chiaro che evidentemente ci osserva con una particolare
Attenzione su questo
Credo che il nostro compito sia quello di recuperare il federalismo fiscale il riferimento ai costi Standard fabbisogni Stendhal perché da lì passa una razionalizzazione della spesa che non sia impoverimento ma sia davvero gestione corretta
Ed efficiente
Così come a breve da parte nostra ci sarà la presentazione di un piano di dismissioni
Per fare in modo che alle giovani generazioni non venga lasciato in eredità solo il debito pubblico perché anche questo è un punto sul quale l'Europa in sistema
Lo dobbiamo portare a termine perché ci crediamo non solo perché l'Europa ce lo chiede ed è chiaro che sullo sviluppo
Occorre
Fare un grande sforzo sul piano secondo me della ricerca e dell'innovazione oggi siamo ancora poco europee in questo l'Italia parte fa a moltissimi banche europee ma le risorse che non riusciamo ad incamerare sono ancora molto modeste rispetto a ciò che investiamo
Alla quantità di risorse che investiamo quindi su questo credo che il tema della ricerca e dell'innovazione debba entrare con più forza anche
Ricorrendo alle reti di impresa ricorrendo i voucher recuperando qualche risorsa sul credito di imposta e poi certamente cercando di valorizzare l'economia reale e quindi il sistema delle piccole e medie imprese
E credo che essere riusciti comunque ad evitare l'aumento dell'IVA
Penso che sia un passo nella giusta direzione è chiaro che dalla razionalizzazione della spesa dalla riduzione del debito si deve presto ci auguriamo arrivare anche ad una riduzione della pressione fiscale perché la crescita e lo sviluppo stanno lì
Nella capacità di ridurre la pressione fiscale in questo percorso come
P.D.L. anche a valle appunto di un incontro molto lungo nel quale abbiamo appuntato questi temi ci sentiamo di dire che siamo vicini al Governo con lo spirito critico ma anche costruttivo sapendo che più Italia giova all'Europa ma per esserci più Italia in Europa è chiaro che
Questi compiti a casa li dobbiamo
Svolgerà con determinazione con forza
Per dare ora la parola professor Masera che si soffermerà particolarmente sul tema del debito pubblico
Sono io che ringrazio
Ma
Fondazione
L'invito
Per questa nota
C'è diventata un volume Europa senza guida Italia senza sovranità la Fondazione Magna Carta
Si presenta con tutti i titoli per costituire un punto di riferimento nell'analisi economica e forse anche sociale e politica in questo momento
Io ho predisposto delle slide sopra disposto delle slide su un po'per vezzo
Accademico un po'perché consentono mi consentono di utilizzare alcune frasi un po'forse ad effetto
Dicendo per potete trovare poi una dimostrazione una indicazione di quello che ha detto nelle slide che sono naturalmente disponibili
Una brevissima considerazione che non è stata fatta da coloro che mi hanno preceduto con i quali peraltro concordo su molti punti
Esso le cause della crisi del due mila sette due mila nove del due mila undici due mila e dodici sono anche crisi di modelli di analisi economica
Che fondamentalmente partivano dalla concezione che i mercati siano completamente autoregolamentate che
I mercati si alto correggano che gli agenti economico ci siano sempre e razionali
E che tutto l'approccio di regolazione delle banche basato sul capitale e sul Var fosse un approccio fondamentalmente corretto io sono convinto che tutti questi modelli dovrebbero essere
Rivisti in in maniera significativa in particolare
Ci sono gravi carenze nell'assetto regolamentare di supervisione in particolare in Europa perché paradossalmente di Stati Uniti da cui era partita la crisi hanno fatto passi significativi
In Europa questi passi non sono stati fatti
Chi vi parla ha avuto l'onore di far parte del gruppo De larosière perché ha dato delle linee guida per la riforma finanziaria in Europa
Alcuni punti fondamentali quali quella l'esigenza di avere un'autorità di regolazione supervisione bancaria europea
E soprattutto un'autorità di risoluzione delle grandi banche non sono state presi in esame
Aggiungo ancora si continua a parlare molto del dello spread ma lo spread nasce fondamentalmente da un concetto che è discutibile
Cioè della piena libertà dei mercati derivati dei mercati derivati sovrani di formare dei prezzi nell'ipotesi che questi prezzi siano prezzi di riferimento validi
Non lo sono non lo sono assolutamente sia
Al di qua al di là dell'Atlantico si era detto che questi mercati degli ottici credit spread sovrani dovevano essere portati su un mercato regolamentato
Tutti d'accordo ma ancora non ci siamo e poi ci si lamenta che questo prezzo
Determina lo stretto e quindi i modelli di regolazione finanziaria sono purtroppo carente
Faccio ancora un salto non per dire che
Abbiamo fatto bene o fatto male a fare l'euro però ricordiamo alcuni elementi che credo valga la pena di ricordare qui c'è la crescita del PIL reale in Italia e Germania negli anni dell'euro
E come vedete Italia Germania vanno insieme però L'Italia di ha già sempre al di sotto della Germania
E questa differenza può non apparire estremamente rilevante da questo grafico ma guardate nel grafico successivo
Questa è l'evoluzione del PIL pro capite a prezzi costanti
Nel decennio due mila nel nel nel decennio sotto esame e con le proiezioni fino al due mila tredici
In fondo siamo partiti da un PIL pro capite abbastanza simile
E vedete che le differenze oggi sono fondamentali soprattutto dal due mila e sette in avanti l'Italia ha un PIL pro capite in continuo decremento
Se Honda andiamo ancora avanti questo è il rapporto fra debito pubblico di deficit pubblico in Italia e Germania
Fondamentalmente noi siamo partiti aveva ragione Gianni De Michelis quando ci ricordava che noi abbiamo questo problema del debito ma nel bene o nel male
Non è che il problema del debito noi lo abbiamo significativamente peggiorato nel nel decennio in esame nonostante la mancanza di crescita nonostante la mancanza di crescita
Non è lead tanto il problema il problema nasce sempre nel confronto del del debito
Vedete anche che Italia e Germania hanno dei tassi di disoccupazione molto diverso sì e il divario si sta facendo estremamente difficile da gestire
Credo si possa dire che siamo tutti d'accordo che l'aggiustamento fiscale le riforme strutturali sono necessarie e che le banche devono essere meglio e più capitalizzate
Ma e e credo anche che la crisi dell'eurozona lo abbiamo detto
Precedentemente e anche un'opportunità per rivisitare quel modello di integrazione economica e monetaria
Per spingere realizzare riforme strutturali in Paesi come l'Italia che per motivi ne è stato indicato uno molto rilevante quel Governo
Con Ciampi alla guida che pure oggi nel recente passato ha parlato di Zoppia del dei trattati di di Maastricht
Però non è riuscito a farlo perché contando sull'appoggio della della sinistra non è riuscito a fare quelle riforme del
A completare quelle quelle riforme delle pensioni che che sarebbero state necessarie
Ma procedendo ancora è anche evidente oggi che la moneta unica richiede un'unione fiscale quindi un'integrazione politica
L'approccio all'Unione fiscale oggi poggia sul fiscal compatta e sull'olio la pianta aggancio stabiliti facility qui mi
Ministro Gelmini l'avevo già mi consenta di dire che in realtà
I il patto di stabilità e di crescita non esiste più patto di stabilità di crescita è stato sostituito dal cosiddetto fiscal compatte della crescita non si parla nell'ipotesi che io considero non attendibile
Che comunque basta porre sotto controllo il disavanzo in maniera drastica estremamente rapida in tutta Europa
E basta fare queste riforme strutturali per avere la crescita non è così
Però nel patto di del fiscal compatta la crescita è caduta non solo
Ma il patto di stabilità e di crescita aveva quell'ancora del tre per cento che poi l'ha già è stata la Germania per prima la Germania la Francia non rispettare non dimentichiamolo che oggi non c'è più
Quindi l'Italia deve avere un avanzo molto significativo primario dell'ordine il cinque sei per cento per i prossimi venti anni cosa che a mio avviso è assolutamente impossibile ma su questo ritornerò nel seguito
L'approccio che la Germania persegue eh un approccio di
Un modello neoconservatore e liberale estremista io credo per
Insomma è ben evidente che sono più vicino al modello Ribera le che altri modelli ma il modello liberale estremista che la Germania segue cioè con una curva di offerta sostanzialmente rigida
Rigida livelli di piena occupazione va oltre quello che sosteneva non regga nel e la e la e la Thatcher quindi è un modello estremista che non non regge
E in realtà si rifà modelli che la Germania ha già sperimentato con il cancelliere Brunello che negli anni trenta dei modelli che ricordiamo hanno portato questo sindacalista cattolico a
Condurre Hitler al potere con politiche di taglio con politiche di riduzione della spesa pubblica di investimento austerità e
Praticamente recessione molto significativa il fatto che la situazione in cui oggi versiamo dipenda dalla mancanza di sovranità monetaria
Lo si evince abbastanza chiaramente dal Regno Unito perché sì sarà vero tutto quello che si continua a dire senza lei euro
Non potremmo più sopravvivere però resta al fatto che il Regno Unito a delle condizioni di deficit e debito pubblico
Peggiori di quelle italiane peggiore di quell'Italia se poi si va a fare il confronto con me Tremonti e altri ci hanno ricordato diverse volte e non solo termini debito pubblico ma in termini di debito privato
Non c'è qui il grafico il debito complessivo del Regno Unito è un debito spaventosamente elevato che supera quello giapponese quello giapponese ricordo che però ci ha duecento il venti per cento di rapporto di debito pubblico
Ciò nonostante i tassi di interesse sul debito pubblico inglese sono bassi e molto e e e addirittura tendono a scelte la dimostrazione che i modelli che abbiamo utilizzato e che continuano nostri
Policy maker out a utilizzare con l'eccezione del Fondo monetario internazionale lo vedete da questo grafico so ci sono due anni che si continua a dire che l'Europa sarebbe stata in crescita in crescita e poi le previsioni vengono
Ogni volta significativamente
Visto riviste al ribasso
Con il fiscal compatte ripeto i Paesi si impegnano a mantenere una posizione di bilancio in pareggio in avanzo ovvero a contenere il disavanzo strutturale entro il limite dello zero cinque per cento
E quel sessanta per cento che nasce
Sulla base delle considerazioni molto rilevanti che Gianni De Michelis e ci ha fatto oggi diventa una regola da rispettare tant'è che un Paese come l'Italia dovrebbe avere nei prossimi vent'anni degli avanzi crescenti salto tengo al dunque euro Bonde uguale infrastrutture sono perfettamente d'accordo con quello che è stato detto
E in realtà ci dovrebbero essere eurobond a fronte di euro infrastrutture come un debito pubblico europeo che però a alle spalle
Evidentemente creazione di ricchezza in termini Bricchetti infrastrutture pubbliche intese in senso lato comprese ricerca e sviluppo che sono
Una declinazione di questo della spesa pubblica
Però vengo al dunque insieme a Giuseppe Di Vona che è qui e che poi se c'è un la possibilità di dibattito piacerebbe che
Potesse intervenire
Noi riteniamo che il problema del debito che è la palla al piede lo hanno detto i precedenti oratori ma lo ha detto soprattutto Antonio Pilati
Dell'Italia non possa essere affrontata soltanto soltanto in termini di flussi non possa essere affrontata perché significa proiettare questi avanzi estremamente rilevanti
Per un arco di tempo estremamente lungo in condizioni in cui l'Italia non ce la fa a crescere il reddito endogeno non si tratta di essere keynesiane o non che inizia
Ma se si continuano a fare delle politiche estremamente
Forti di tagli e soprattutto di annunci di tagli perché evidentemente ci troveremo in una situazione in cui il PIL continua addetti in tutti i Paesi europei in particolare in Italia il PIL continua a declinare e noi non ce la faremo
Quindi la nostra ipotesi è quella di affrontare anche sotto il profilo del
Debito il problema
Sono ipotesi che fra l'altro possono essere declinato in diversi modi non necessariamente incoerenti LIPU gli uni con gli altri su un punto peraltro
Giuseppe ed io credo siamo abbastanza concordo l'idea sic et simpliciter che un'imposta patrimoniale possa risolvere oggi dei problemi non la vediamo come estremamente pericolosa perché
Perché già il
Il prodotto reale a termine pendenze alé scende e quindi i consumi scendono e quindi gli investimenti scende la forza dell'economia italiana si è sempre detto e la ricchezza accumulata delle famiglie
Se noi andiamo in questo momento a mettere un'imposta patrimoniale che fa declinare drasticamente questo valore della ricchezza mettendo molti
Nella condizione di non poter versare i pagamenti connessi a questa imposta patrimoniale veramente facciamo precipitare l'Italia in una recessione che potrebbe essere estremamente pericolosa non soltanto sotto il profilo economico
Quindi dal nostro punto di vista quella non è la strada un piccolo anticipo di quello che stiamo dicendo e Linus stessa
Si vede lì mucche difficoltà a determinato
E pensare che si possano risolvere i problemi del dell'Italia con cento duecento miliardi di imposta
Sulla ricchezza interni librerie non funzionerebbe ma vengo al dunque dal nostro punto di vista invece si potrebbe fare un
Offerta chiamiamo che noi chiamiamo uno sei maggio offre
In cui detentori di debito pubblico hanno la facoltà ma non l'obbligo peraltro ci potrebbe essere un'opportuna sollecitazione nei confronti dei detentori di debito pubblico istituzionali
Per intenderci le banche le compagnie di assicurazione a fronte di vantaggi
Che facile prefigurare nel senso di dire voi
In parte cambiate il di debito pubblico nelle vostre mani in un'attività che a fronte degli assetti immobiliari ma non solo quelli che ancora sono nelle mani del della dello Stato italiano
Questo avrebbe il vantaggio di non portare immediatamente sul mercato spendendo questi beni di creare valore in maniera significativa su questi beni dando un arco di
Tempo significativo
Soprattutto di vedere con forme innovative quale quelli dell'ISI immobiliare perché una delle considerazioni poli i ticket ma come si fanno a vendere Giulio Tremonti tante volte essi ha combattuto con questa come si fanno a vendere le spiagge non si può
Come si fa a rendere il Quirinale no non si vende il Quirinale ma si piglia l'esempio dell'Inghilterra dove esiste un ISEE a novantanove non nuocere cento novantanove anni
E e si scopre che si può dare benissimo un bene per novantanove anni è un privato a tutto il tempo di valorizzarlo ma poi al termine dei novantanove anni rientrerà in possesso dello Stato i beni della Regina sono quasi tutti
Detenuti in questo modo della Chiesa inglese e anche dei delle dei grandi privati inglesi quindi fondamentalmente noi riteniamo che questo possa essere un modello mi fa piacere che un'ipotesi di avevo sostenuto molti anni fa come ministro del Bilancio oggi stia ritornando anche in auge il che è quella di dire noi abbiamo
Il patrimonio di ricchezze artistiche più elevato al mondo non c'è alcun dubbio
Noi abbiamo anche però la capacità di detenere questi soprattutto quadri ricchezze architettoniche ma statuale in scantinati dove molte volte dette Riscone in malo modo
La mia idea allora era stata fatta luce la considerare un'eresia dico ma diamo di per novantanove anni all'estero creiamo aiutiamo i cinesi che ci richiedevano a creare dei musei
Sembrava una cosa impossibile oggi l'hanno fatta i francesi a Dubai e si sta sviluppando anche in Cina
Mi sembra che anche quella potrebbe essere una strada da percorrere non priva di rilievo perché cedere questi beni significa valorizzati farvi rientrare in Italia naturalmente
Ci sarebbero tutte le forme di atti di assicurazione opportuna ma consentirebbero anche di far vedere all'estero quelle che sono le ricchezze del nostro Paese ripeto uniche e questo è il paradosso e qui chiudo davvero
Il Paese che ha oltre il cinquanta per cento delle bellezze e delle ricchezze artistiche del mondo che sembra dover o possa fare fallimento
Quindi è un insieme di misure che dovrebbero essere prese ma la affrontare il problema alla radice cioè sotto il proprio la visuale del debito accanto a quella dei flussi per noi rilevante grazie
Grazie
Quagliariello
Grazie
Grazie
Io come Antonio saranno la scaletta ero previsto molto prima nel senso che porta
Per il problema è violato aveva in ritardo
Avrei voluto aprire su
A tema che poi
Il filo rosso che percorre questo dossier perché noi ritroviamo nel titolo Europa senza guida
Capitalia senza sovranità cioè io però sono convinto noi siamo convinti perché gran parte dei problemi che noi abbiamo dipendono da un problema verdi
Cattiva costruzione del meccanismo comunitario del
Al meccanismo dell'Unione perché
Porta per forza di cose a dover considerare se si vuole essere una forza politica che insomma e all'altezza dei problemi che abbiamo davanti però una propria proposta
A livello anche europeo e a rivedere anche un quadro di alleanze
A livello europeo va tenuto conto di una cosa che così come in tutte le grandi crisi le famiglie politiche
Internazionali sono completamente saltata
Così come
Nel quattordici al tempo alla Prima Guerra Mondiale saltò le internazionale socialista così come
Al tempo della seconda guerra mondiale
La alla la stessa famiglia comunista anzi dovette articolare linee
Nazionali in questo caso appunto noi vediamo che sono saltato tutte le famiglie internazionale basta pensare ad una cosa insomma che
In Francia
Se si prendono alle ultime elezioni
Presidenziali
E si vede il comportamento
Delle altre forze del PPE
Compreso il PdL in Italia i propri rappresentanti metta erano a favore di Hollande
Permetta erano a favore dell'alle penna credo che
Solo qualcuno fosse prendesse in considerazione l'ipotesi che sarà così è nottate che cosa accade quando
La Werther perde le elezioni i primi a intervenire
In agenzia per felicità se ne sono gli esponenti del PDL manco si trattasse di una pericolosa comunista del della Germania dell'est
Qual è allora
Il problema che abbiamo davanti ecco io credo che sia un problema di
Lunga durata che poi ha trovato diciamo una sua fa
Un suo punto di esplosione
Con la costruzione di una moneta unica
L'Europa sta nella suo processo di costruzione ha superato tutte tutti clivaggio tutte le fratture
Perché la dividevano quella tra federalisti e con federalisti quella che poggiava appunto sulla
Primazia di questo o quel Paese grazie ad una ricetta
Che food tra virgolette ideata
Da
Un francese diciamo né
Grazie al funzionali ISMU che fondamentalmente funzionava così si poneva un problema
E su quel problema si cercava il trasferimento del minimo di sovranità politica necessaria per poterlo risolvere e da quella base di trasferimento si ripartiva per risolvere il
Problema successivo quella ricetta tra le altre cose ebbe diciamo un al suo punto di
Maturazione quando nacque nella comunità Jean il mercato comune
Nel momento nel quale sempre in Francia si riuscì a combinare con l'interesse nazionale della Francia che passava dalla quarta la quinta Repubblica che aveva bisogno
Assoluto del mercato unico per potersi riprendere in qualche modo l'Europa è stata lo voglio dire con una formula certamente imprecisa dal punto di vista storico ma
Forse
Suggestiva un compromesso tra mondi e dei cuori
Ecco questa ricetta ha consentito all'Europa di fare molti passi in avanti soprattutto fino a quando ci sono stati leader che si sono posti il problema di articolare e di compensare
I trasferimenti di sovranità con il problema di risolvere
Il problema del comando se vuole del potere politico se si prendono gli atti della conferenza di Milano quando fu deciso l'atto unico e si vedono gli interventi
Di due persone molto diverse tra di loro che allora lavoravano insieme come Andreotti e Craxi ci si rende conto come questo problema fosse presente
Dopo la caduta
Del muro e dopo che
In realtà questo Pilati lo dice molto bene nel suo intervento la prospettiva attua antica che in ogni caso era stato un collante dell'Europa si
Anzi
Insomma viene meno comunque prassi si rallenta
Ecco in quel momento l'Europa pone l'obiettivo
Più ambizioso si pone l'obiettivo più ambizioso quello della creazione addirittura di una moneta
Ho unica ma non si pone affatto il problema di come di quali strumenti
Darsi per poter governare politicamente ciò che quell'obiettivo comporta sia sul fronte economico-finanziario sia sul fronte politico non si pone cioè quel problema che
De Gasperi si pose quando ci fu il problema della CEE quando si pose il problema dell'esercito europeo esercito europeo presupponeva un risolvere un problema di comando
Infatti evidentemente e su quello che poi
Il problema sia si
A Reno
E in Europa si pensò di poterne fare a meno al momento del di Maastricht della moneta unica di poter fare a meno di porsi il problema di mettere in qualche modo la polvere sotto il tappeto nella speranza che nessuno
La tirasse fuori
Quindi quello che è avvenuto fondamentalmente e queste che c'è stata una devoluzione progressiva di sovranità
Da parte degli Stati nazionali
Senza che questa sovranità sia stata recepita dall'Unione sia per quel che concerne la sua costruzione diciamo così civile cioè Lai di azione di uno Stato sovranazionale e
La ideazione di una idea di cittadinanza
Sia per quel che riguarda
La materia più strettamente economico-finanziaria
Quindi il trasferimento di sovranità non è stato in realtà un trasferimento ma è stata
Una dispersione la sovranità si è evaporata
Ci siamo avvenuti a trovare in una situazione nella quale
L'Europa
E senza una guida politica
Diciamo così istituzionalizzata per cui la guida politica l'assume il più forte e l'Italia si trova senza sovranità
Tutto questo è fortemente peggiorato
Da un dato e cioè da una prospettiva che fino
A qualche tempo fa non si poneva e cioè la possibilità degli Stati di fallire
E questo pone molto spesso di fronte a un assoluto tra virgolette ricatto in termini politici perché da una parte si trova
La categoria della responsabilità nazionale rispetto
A questa prospettiva
E dall'altra e si pone il problema di
Ratificare decisioni
Che di fatto spostano il problema nel tempo senza risolverlo a me pare ma lo dico diciamo con drammaticità anche personale
Che il caso del fiscal compatte tra breve arriverà in Parlamento mi pare che le parole di Masera
In qualche modo suffragava hanno questa ipotesi è un caso di scuola di questa diciamo dicotomia nella quale si viene a trovare anche il rappresentante
Il rappresentante nazionale il rappresentante politico nazionale quando appunto si trova
Di fronte a una materia di questo tipo e questo pone il fatto che se se ne vuole uscire al di là diciamo delle ricette contingenti è necessario assolutamente riprendere riaprire il dossier europeo ed è necessario riprendere riaprire anche
Il dossier di alleanze
A livello europeo qui introduco un elemento su cui
Proprio e lo faccio un po'provocatoriamente
E anche in maniera un po'senza per averci riflesso riflettuto troppo ma a me pare che per certi versi
Noi stiamo vivendo
Una fase
Una partita di ritorno rispetto a quella che si giocò in Europa negli anni
Sessanta sessantadue sessantadue sessantatré quando
Sì fissò il motore europeo definitivamente cioè l'asse franco-tedesco attraverso il patto tra
La Francia e la Germania l'accordo a due
Perché di fatto determinava la prospettiva di un'egemonia francese sulla Europa egemonia francese determinata soprattutto dal fatto che la Francia poteva
Di un
Di un vantaggio geopolitico che gli derivava dalla seconda guerra mondiale
Aveva liquidato l'intero certa ma era diventato una potenza nucleare
Laddove la Germania aveva ancora tutti i vincoli di una nazione sconfitta e che per di più aveva dovuto subire la resa incondizionata
Ecco in quel momento quando si fisso l'asse franco tedesco in qualche modo
Quella prospettiva
Venne la prospettiva di un'egemonia francese venne controbilanciata livello Atlantico
Fu la il furono gli Stati Uniti e l'America che fecero fallire
Questa prospettiva ci ricordiamo il viaggio di Chennedy a Berlino e il preambolo che impose al Parlamento tedesco con il quale gran parte degli accordi bilaterali
Venivano portati in sede NATO in qualche modo venivano depotenziati
Ecco io credo
Che in questo periodo in realtà
Il vero rischio che noi corriamo è che quella fase Lazzi viva a parti rovesciata
è finita la guerra fredda i vincoli della seconda guerra mondiale in gran parte sono scontati e soprattutto
Quello che c'è stato è stata l'unificazione tedesca e c'è stato diciamo appunto il modo col quale
La Germania ha gestito la unità monetaria ecco in questa situazione probabilmente
Un errore fondamentale il fatto
Dalla Francia di Sarkozy è stata quello di pensare di poter avere nuovamente un ruolo egemone all'interno dell'ANAS o comunque di poter contare all'interno dell'asse anche a scapito diciamo di alleanze con le forze
Più mediterranea
La politica nei confronti
Della Libia del Nord Africa probabilmente rientra all'interno di questa illusione
Una illusione pagata poi
Probabilmente a caro prezzo uno delle componenti della sconfitta di sarà così all'interno di questo elemento se io vedo
In questa prospettiva molto
L'ho molto Cuba un motivo diciamo tra virgolette di relativa speranza per il recupero di una prospettiva di una politica europea
Oltre a dover recuperare diciamo una prospettiva
Di principi e valoriale che ridia all'Europa unanime e nella possibilità che si venga creare un fronte
Mediterraneo
Che e possa rafforzare la posizione della Francia all'interno dell'asse franco-tedesco e possa in qualche modo ricreare
Quell'equilibrio che da molti anni è venuto meno lasciando in qualche modo il peso della Germania senza
Un contrappeso responsabilità che più che alla Germania va addebitata a coloro i quali questo contrappeso sia a livello a livello politico che a livello diplomatico non lo hanno esercitato
In una prospettiva nella quale non c'è dubbio che
Il contributo che può venire dalla prospettiva attua antica e dall'America e molto minore rispetto a quello esercitato negli anni sessantadue sessantatré ma non è assente
Non è sarebbe un errore considerarlo
Inesistente e dunque questo e quello che mi porta a dire che uno dei grandi capitoli
Sui quali
Il PdL dovrebbe concentrarsi anche nella a prospettare otto una proposta politica per le prossime elezioni è proprio quello di avere una proposta europea
Che attraversi la costruzione la dimensione valoriale di principi la costruzione la la dimensione istituzionale e infine la dimensione la dimensione
Diplomatica in questo senso è su questo chiudo credo che una riflessione un po'più accurata bisognerebbe farla su una proposta che viene
Dall'ex Ministro degli esteri tedesco Fischer
Quello di creare una Camera bassa accanto al Parlamento europeo che possa essere in qualche modo una camera di secondo grado in cui sono presenti i rappresentanti dei Parlamenti nazionali
Potrebbe essere un primo elemento che riordina il problema della sovranità
A a assegnando alla a allo Stato nazione quel che è dello Stato nazione e all'Unione quello che
Dell'Unione uscendo da questo corto circuito continuo
Alla fine del quale
E poi appunto perdiamo anche il senso e su questo veramente chiudo e di che cosa è la democrazia e di
Su che cosa si basa la democrazia perché se si arriva a dire
Che i mercati
E lo dico questo senza polemica ma lo dico perché è un paradosso dei nostri tempi
Reagiscono in un determinato modo perché non sanno perché
Perché pagano l'incertezza di quello che accadrà dopo il due mila tredici si dimentica si dimentica
Che la fisiologia della democrazia l'incertezza e che quando ci sono delle elezioni fino a prova contraria non si sa chi le vince
Perché se no l'unico modo per ovviare a tutto questo
E
Abolire le elezioni che tra le altre cose comporterebbero anche una
Con
Una compressione delle spese e quindi appunto potrebbero forse rientrare
Come uno dei capitoli non presi in considerazione dalla spending review
Vi ringrazio
Super ormai da
Tecnico attitudinale
La
A questo punto dicevo
Non volendomi sovrapporre agli interventi che si sono svolti forse in certa misura quello dei Mariastella Gelmini
Vorrei cogliere l'opportunità di questo bel rapporto per riprendere la provocazione che oggi ha rivolto o ci ha rivolto sulle pagine del Corriere della Sera
Fondatore del Censis il professor De Rita
Elia oggi contrapposto
La dimensione verticale a quella orizzontale
Si è preoccupato cioè che le ragioni dell'emergenza
Non possano indurre un approccio diciamo tecnocratico giacobino con possibile conseguente desertificazione
Di quelle vitalità che egli riconosce essere presenti nonostante i noti ed evidenti difetti e i dualismo i soprattutto
Che conosciamo nelle realtà locali nei territori
Egli addirittura segnala come vi sia un disegno più o meno consapevole ma oggettivamente convergente verso la concentrazione di potere
In quattro tecnostrutture che sarebbero la Banca d'Italia la Cassa depositi e prestiti la Consip e l'INPS
E
Io credo che noi dovremmo condividere la sua preoccupazione
Che proviene da persona che certo non difende l'indifendibile
Non sottovaluta le inefficienze che sono presenti nelle tanto nelle istituzioni quanto nelle economie locali
Che si manifestano in quest'ultime attraverso
Lei la propensione all'evasione che in alcuni ambiti certamente endemica e e che essa stessa apparente dell'ente delle
Delle forme di rapimento che hanno caratterizzato
Alcune le nostre economie
E quindi della insufficiente attitudine a crescere anche dimensionalmente
Come dall'altro lato le inefficienze che riconosciamo in quelle amministrazioni locali in quei Comuni in quelle Province in quelle aziende sanitarie
Caratterizzate da debito da continuamente riprodotto Traverso l'ulteriore disavanzo
Ma
La necessità di aggredire queste inefficienze di farlo anche tempestivamente
Se da un lato ragionevolmente richiede un approccio verticale
Richiede decisioni top da un abbastanza da tempestive per gli impegni che assumiamo per la necessità di dover lavorare per le risposte
Che dobbiamo che dobbiamo dare a ai partner se i mercati tuttavia guai a noi se produce Simo quell'effetto di desertificazione
Faccio un esempio per quanto riguarda l'approccio anche nella lotta all'evasione
Dovremmo forse
Riprendere la teoria Visentini Anna della pretesa Della Valle dell'analiticità esasperata da qualunque impresa anche da quella di
Da quella più piccola micro dimensionale
Per Visentini quella era una scelta consapevole di rimozione del tessuto delle piccole imprese esse erano incompatibili con l'analiticità esasperata
E avrebbero dovuto morire in conseguenza di questa scelta come
E la loro morte sarebbe stato un fattore di modernizzazione egli che aveva
Il come dire che vedeva solo nell'efficienza della grande impresa come l'Olivetti
Ed ironia c'è tutta ovviamente
La il modello di riferimento
E è poi invece anche oggi nel momento in cui non possiamo più permetterci significativi livelli di evasione nel momento in cui le cose sono davvero cambiate non è forse utile riprendere il percorso concordatario degli studi di settore
E affinarlo né e irrobustire Roma considerarlo quello un modo
Di a rendere effettivo il contrasto dell'evasione
Alto osando la pecora senza scannati un'assenza desertificare una parte del nostro tessuto che a rischio di desertificazione non mi riferisco soltanto a micro attività marginali
Del terziario forse ancora più che del secondario mi riferisco
Anche a economie che potrei a piccole economie che comunque anche nel momento in cui la via maestra è quella dell'internazionalizzazione delle nostre imprese possono mantenere concorre alla significativamente alla produzione di ricchezza
E probabilmente non solo per una
Certa transizione probabilmente se evolvono mosse sono messe nella condizione di evolversi anche anche successivamente in termini di terziario più evoluto
E dall'altra parte il contrasto dell'inefficienza dei comuni o delle aziende sanitarie deve essere effettuato secondo l'approccio top da un con tagli lineari con
Vincoli omogenei a mente imposti a tutti
Con il risultato di penalizzare di di enti virtuosi
Fatto e alla fine facendo invece in qualche modo Grazia a quelle viziosi che trovano sempre facili difensori e e pertanto
Il il il taglio lineare rimane tale
Soffoca i virtuosi ma fa sopravvivere in qualche modo consenta di sopravvivere in qualche modo i viziosi che non hanno voglia di creare
Si appagano del sopravvivere
E né in questo anche in questo secondo caso l'alternativa c'è eh quel federalismo fiscale che fu concepito come ridisegno istituzionale
Tale da a superare il criterio della spesa storica con una un concrete eri oggettivi
Riferiti tanto la spesa sanitaria l'ottantatré per cento della spesa corrente delle Regioni quanto alle singole municipalità
Attraverso appunto a costi standard e fabbisogni standard e conseguenti Corsetti che non so che non comprimono la vitalità di questi enti ma inducono a fare le scelte che al contrario liberano la vitalità
Visto che la mia la sua a dodici milioni di avanzo di gestione
E quella del
Cito dalla città dove sono nato
E che la realizzai che realizza
Molta vitalità nel territorio molta confà molta comunità perché ha avuto il coraggio di concentrare la funzione ospedaliera in un ospedale per trecento mila abitanti liberando
Molte iniziative comunitarie e del territorio
Allora
Nella io ho voluto prendere questo spicchio delle considerazioni perché
Cioè quello del percorso in atto perché sono terrorizzato da un percorso dirà tra pigmento della nostra capacità
Mi pare che anche Rainer Masera prima se ne preoccupava sto poneva questo problema dicendo non occorre essere chinesi anni per non riconoscere come c'erano soldi oltre la quale
Noi potremmo non essere in grado di sopravvivere
Nel momento in cui ci poniamo l'obiettivo di
A raggiungere determinati parametri produrre i necessari risanamenti
Ma
Se noi oltre a tutto nuovo muoviamo dai valori della tradizione nazionale quelli che frettolosamente sette frettolosamente perché scontati scontati per questo ambiente per l'ambiente di Magna Charta sono
I riferimenti i principi della tradizione nazionale
Anche i percorsi interni ne risultano conseguentemente orientati l'approccio giacobino tecnocratico evidentemente presuppone un'altra cosa quanto l'approccio invece
Della tradizione
Dà valore all'idea di comunità all'idea dell'impresa come comunità l'idea del territorio come comunità e alla funzione
Quindi del
Della alla dimensione orizzontale per usare il linguaggio di verità di oggi rispetto alla dimensione verticale di cui se ne comprendono le ragioni tanto più in questa stagione
Ma il cui compito quello della dimensione verticale non deve essere quello di atrofizzare quello di mortificare
Quello di disegni dei quello di inibire quello di demotivare ma al contrario quello di liberare
Di liberare quanto più
La ancor più la in termini di efficienza sollecitando efficienza la vitalità dei te la vitalità dei territori nella loro dimensione istituzionale nella loro dimensione economica nella loro dimensione nella loro dimensione sociale
Io rimango convinto che le eccezioni italiana abbia grandi potenzialità in termini di crescita competitiva
Con lo dimostrano puro quelle multinazionali tascabili che nei territori si sono
Rotondo si sono largamente diffuse e si sono diffuse oltre tutto sulla base tipo produzioni di carattere assolutamente tradizionale il Presidente dall'Associazione Magna Charta nord est è un tipografo ma sta diventando il primo editore stampatore al mondo
Perché
Ha avuto l'idea
Di diventare non sono non
Adesso non solo stampatore per il primo sabato europeo ma di
Pensare all'editore
Per la diffusione attraverso i quotidiani nei Paesi emergenti della di tutti i libri classici in tutte le lingue in tutte le lingue oppure
Abbiamo vediamo signori che facevano mestieri tradizionali si come imprenditori d'autore sono diventati i primi leader mondiali della diagnostica per auto distanza
Sono e rimangono nelle dimensioni delle economie locali anzi uno di loro annunciato la volontà della Della Gotto public della della quotazione ma
Sono espressione di mi questa vitalità che ha bisogno insisto in un contesto istituzionale idoneo per esprimersi e e per essere generatrice anche di fondi comunitari grazie
Dei nuovi
Parziale
Intervenire e benvenuto scena o possiamo anche brillantemente concludere
Prego
Domande viviamo nel nuovo abbastanza diverso
Alla mia domanda soprattutto al signor De Michelis e la seguente
A
L'ICI suo la sua descrizione di come il Trattato di Maastricht c'è stato un poi diciamo non tanto ridimensionato quanto proprio cambiato dove
Certe nazioni abbiamo parlato della Germania in particolare hanno cambiato le carte in tavola
E purtroppo Prodi e Ciampi sia forse per motivi loro per motivi politici o altri non sono riusciti diciamo a tener testa a quello che è stato una forzatura
Voluta
In questo momento storico penso che vediamo la stessa cosa
E penso
Riusciamo
A tener testa al Germania riusciamo a tener testa annulli fare gli errori del passato e praticamente sotto metterci
Ai devo liriche non sono quelli che ci
Che ci contraddistinguono che è la democrazia
E questa è la mia domanda
C'è qualcun altro no direi risponde De Michelis e poi
Io rispondo molto rapidamente naturalmente
Nel senso che
Come si può dire
Parto dal dal titolo del rapporto con l'Europa senza guida no l'Europa
Alla guida Telesina
Alla guida tedesca e naturalmente nel frattempo
E quello non può essere dato addebitato a noi che quella volta
Discutemmo cari dicemmo Maastricht e che il mondo è cambiato nel frattempo è cambiato un po'tra
Terribilmente drammaticamente
Da questo punto di vista io sono d'accordo che varia inventata l'Europa
Quella volta dicevamo né si passava dall'Europa occidentale nell'ambito della guerra fredda all'Europa paneuropea Armando
Parlavamo dicevamo paneuropea senza sapere bene icona parlavamo naturalmente
Oggi
Dopo vent'anni noi dovremmo in qualche modo adeguare la nostra dalla nuova visione dell'Europa sempre nella direzione di più Europa
Nella del rispetto alla nuova configurazione del mondo da questo punto di vista di opere un consumo letto
Nel rapporto rapidamente
Le idee della professor Pellanda che verranno pare vadano nella direzione giusta cioè in
Le l'Italia può avere una
Come si può dire un ruolo
E poi in qualche modo aumentare il suo il suo peso la sua influenza proprio nella nella direzione dell'apporto con gli Stati Uniti proprio rispetto al Mediterraneo
Idea oggi più che mai avremmo dovuto occuparci molto di più del Mediterraneo nel corso
Di anche degli ultimi degli ultimi mesi perché questo naturalmente
Potrebbe
Come si può dire aumentare il peso l'influenza relativa dell'Italia
Io sostengo che per esempio
Il Governo Monti come si può dire
Si è rivelato molto al di sotto di quello io l'avrei fatto rispetto al negoziato con ecco con la Germania
E naturalmente da questo punto di vista se è perché non abbiamo messo in in moto in campo tutti quanti gli elementi che potevamo mettere in campo per esempio appunto nella direzione
Abbiamo avuto un colpo di fortuna gigantesco
Questa delle cosiddette primavera araba con tutto il loro convenzioni non l'abbiamo minimamente sfruttato soprattutto noi italiani soprattutto qualità andiamo subito
Si non abbiamo proposto sfruttato diciamo così e naturalmente da questo punto di vista
Adesso per esempio nella sorte vuole leggo i giornali non ne so niente di più di ciascuno di voi perché le elezioni in Libia sono andate tra virgolette nella direzione
Giusta tra virgolette
Noi non post non siamo incapaci neppure di approfittare di questo un punto di vantaggio che tra l'altro geograficamente e storicamente ci appartiene più di
Molti altri molti altri Paesi ecco
Quindi da questo punto di vista
Probabilmente se una una minoranza del PdL
Si pone il problema della invenzione di un disegno per l'Europa e delle dall'Italia per l'Europa credo che possa fare una cosa giusta anzi probabilmente
Su questo terreno potrebbe stravincere rispetto a un Pd che invece evitare totalmente totalmente fuori
Fuori
Senza senza visione senza progetto senza progettualità rispetto a questo problema grazie
Siamo possiamo chiudere insieme
Possiamo chiudere a questo punto mettiamo agli atti due il
Che mi sembrano importanti idee per una reinvenzione dell'Europa la proposta
Lei li precedono proporsi ricalca finisce senza Gaetano Quagliariello mi sembra un'indicazione importante
Concentrarsi sul problema del venditore grande il debito
E al centro dell'attenzione di molti non soltanto di Magna Carta e sono rapporti in corso gli altri della giurisdizione
Di Paolo Savona
Poter mettere in qualche modo insieme queste
Idee queste proposte sarebbe un contributo importante credo che possiamo
Lasciarci con queste due
Invece io credo idee forti per il prossimo futuro
De Michelis sei Quagliariello leader insieme in questa nel reinventare l'Europa
Vi ringrazio
Contro