Intervista a Mario Baldassarri sull'impegno dell'Italia a ridurre il proprio debito pubblico nei prossimi venti anni

Radio Radicale abbiamo qui con noi il professor Mario Baldassarri Presidente con il senatore la Commissione deve finanza ma specialmente economista professor Baldassarri ma insomma mi pare di capire
Che l'Italia si è impegnata ha ribadito per meglio dire l'impegno a rientrare da una parte considerevole del suo debito circa alla metà in un ventenni menzionato letto bene ho capito bene
è in innanzitutto chiariamo qual è l'impegno che assunto l'Italia ma che è un impegno in sede di Unione europea da parte di tutti
L'impegno è quello di ridurre il rapporto tra debito pubblico il prodotto interno lordo al sessanta per cento entro venti anni che vuol dire che poiché noi stiamo
Ben sopra il centoventi per cento
è circa il tre per cento all'anno per vent'anni di riduzione del rapporto debito PIL questo punto importante
Cioè non di riduzione del debito in valore assoluto in quanto tale va beh rapporto
Tra l'addebito e perché scusi se la faccione ovviamente si e la crescita rimane vicino allo zero è un si tratta di un rapporto di una diminuzione sì
Questo il punto cioè l'impegno è relativo al rapporto adesso il come noi possiamo perseguire questo impegno dipende ovviamente dal denominatore e dall'operatore
Nel senso che dipende dall'andamento del debito e dall'andamento del PIL
Sulla da mezzo del debito quello che possiamo fare e dell'impegno assunto per il due mila tredici eh azzerare il deficit
Se il deficit pubblico è zero e il debito resta fermo in valore assoluto non continua a crescere
è evidente che allora l'altra azione dopo l'azzeramento del deficit non può che essere tutta concentrata sul
A la crescita del prodotto interno lordo evidentemente
Nel tempo ma nell'arco appunto di cinque dieci anni si può e si deve anche ridurre il valore assoluto del debito
Vendendo il patrimonio immobiliare e immobiliare del settore pubblico perché non abbiamo questo gigantesco debito ma abbiamo anche valori importanti di attività patrimoniali
Ora per fare questo e non svendere
Come è stato fatto dei decenni precedenti con le varie Scip perché pur di far cassa di fatto hanno svenduto regalando a privati
Anche importanti valori patrimoniali cartolarizzazioni e lo Stato quelle che furono chiamate le cartolarizzazioni
E occorre fare e lo dico da anni un fondo immobiliare Italia
Al quale conferire i quattro cinquecento miliardi di euro di patrimonio che sono stati
Ormai da tanti anni giudicati vendibili sul mercato è chiaro che non si tratta né del Colosseo vede la fontana di Trevi o quant'altro
Ma non è che si possono questi quattro cinquecento miliardi vendere nel giro di un mese occorre metterli in un fondo immobiliare
Che ha come obiettivo la valorizzazione prima di questi patrimoni cioè d'accordo con i Comuni il cambio di destinazione
Perché se io ho una caserma ma avendo sul mercato come con con sopra una licenza da albergo a cinque stelle è evidente che il valore diventa due tre quattro volte superiore
E allora questo plusvalore
è giusto che e larga parte lo in Cameri il settore pubblico cioè i cittadini che hanno pagato le tasse poi l'operatore privato che lo acquista lo acquista al valore di mercato con questa valorizzazione sopra
E poi farà i suoi profitti gestendo in modo eccellente l'albergo il centro commerciale o il centro congressi o qualunque altra ipotesi sì possa fare
Chiarissimo e professor vado a fare quello che per mera miglia un po'però che di tutto questo problema che non è però una questione secondaria mi pare per l'economia italiana e per le finanze pubbliche italiane la crescita del PIL e la gestione di una di stupro gramma di dismissioni di medio periodo se ho capito bene del patrimonio
Del nostro Paese patrimonio pubblico del nostro Paese non non c'è traccia di dibattito Rodney tra le forze politiche nel Parlamento questa impressione
Ma queste tematiche sono
Una delle cinque riforme strutturali linee di politica economica in base alle quali
Personalmente il gruppo aprire lì per il terzo polo del Senato e il terzo polo nel suo complesso hanno dato la fiducia al Governo Monti
Le ricordo tutte e cinque
La riforma delle pensioni che gran parte è stata fatta con la manovra di dicembre
La riforma del mercato del lavoro le liberalizzazioni privatizzazioni la riforma del mercato del lavoro e discussione con le parti sociali
Le liberalizzazioni e privatizzazioni sono in discussione in Parlamento però dobbiamo ricordare che per noi
Liberalizzazioni significano due temi in testa a tutti la separazione di Snam rete gas dall'ENI
E
La questione la chiamo proprio quell'azione delle ex municipalizzate che sono state trasformate in S.p.A. tutto ed sotto controllo pubblico
E che costituiscono insieme a tantissime altre imprese sono più di sette centosettanta aziende pubbliche che costituiscono una nuova ivi dispersa sul territorio
L'acqua forse ancora più efficiente dell'immenso il del dell'i Ristori
Per questo si può giudicare in un modo o nell'altro è chiaro che l'articolazione di queste tante ex municipalizzate comprende anche aziende che sono gestite bene aziende che sono gestite male non è che si possa fare tuttora confusione
Quarta linea di riforma è proprio quella della creazione del fondo immobiliare Italia
Con il quale valorizzare il patrimonio e nel medio lungo termine ridurre il valore assoluto del debito quinta ma non ultima anzi prima quella che io chiamo Bardelle di tutte le riforme
Senza la quale non c'è crescita economica è la lotta alla corruzione e la lotta all'evasione
Che al di là dello slogan significano cose precise
La lotta alla corruzione significa tagliare di trenta quaranta miliardi le due grandi voci di spesa pubblica
Che nascondono e non più di tanto perché lo sappiamo tutti gli acquisti e i fondi perduti proprio quei trenta quaranta miliardi di foraggiamento continuo annuale che va avanti da trent'anni
Della politica questi sono i veri costi della politica gli sprechi le malversazioni le aree grigie tra economia e politica e con questo taglio di spesa
Spostare le risorse a favore delle famiglie degli presi degli investimenti infrastrutturali della ricerca così si fa crescita dell'economia e l'altro è la lotta all'evasione
La lotta all'evasione deve essere una tenaglia con due perdi uno
Gli accertamenti gli incroci che si possono benissimo fare a tavolino con le banche dati
Escono chiaramente il nome cognome indirizzo delle persone non coerenti da un punto di vista fiscale l'altro lato della tenaglia però
Deve essere l'introduzione di deduzioni con un tetto annuale delle spese da parte delle famiglie creando cioè quell'interesse o conflitto di interesse
Che mi spinge a chiedere una fattura per ogni operazione di riparazione in casa
Di acquisti sanitari di assistenza agli anziani
Ovviamente la deduzione deve essere concessa al lordo dell'IVA perché altrimenti con il giochetto dell'IVA evidente che
Non conviene più
In modo da fare emergere
Questo enorme sommerso che c'è proprio Ibe quei settori allora questa quinta linea di riforma che io ripeto è la prima perché la madre di tutte le riforme
è il passaggio obbligato
Per
Alimentare e riprendere la crescita nel nostro Paese senza questa tutto il resto sono chiacchiere fuffa e polvere negli occhi
Possono essere anche contenuti aspetti positivi le liberalizzazioni la flessibilità e l'altra e la sicurezza sul mercato del lavoro e e quant'altro ma senza questa condizione di
Taglio della corruzione degli sprechi della spesa pubblica spostamento di trenta quaranta miliardi di risorse a sostegno dei consumi e degli investimenti non c'è via d'uscita la crescita e l'Italia si trova di fronte ascella è Caridi
C'è il
Sono i mercati finanziari ai quali dobbiamo rispondere con rigore del bilancio pubblico con il rigore intervenire azzeramento del deficit di percorso divi tordo di rientro del debito Caridi però
Solidi italiani
La popolazione italiani soprattutto le famiglie lavoratori le piccole e medie imprese che se non si riprende la crescita e in particolare non si riprende anche a breve la il canale di finanziamento del credito
Nei prossimi mesi Noè avremo purtroppo
Vedremo realizzare purtroppo quelle infausta e previsioni del Fondo monetario internazionale minuto voi cinque se non peggio
Meno due due quest'anno meno zero sei l'anno prossimo cioè a fine due mila tredici avremmo un PIL
Più basso di quasi il tre per cento rispetto a quello del due mila undici il che vorrebbe dire che l'Italia tornerebbe
Al reddito che avevamo nel due mila sette
Nel lontano due mila diciotto in queste condizioni le famiglie i lavoratori le piccole e medie imprese non leggeranno avremo altri cinquecento seicento mila disoccupati in più
Questa volta non soltanto giovani precari
Che c'è già un problema enorme anche se questi qualche volta hanno alle spalle una famiglia per cui la sopravvivenza magari continua ad averla questi saranno capi famiglia quarantenni e cinquantenni
Che perderanno il lavoro l'urgenza è tale per cui da qui a giugno queste cinque linee di riforma debbono essere attuate altrimenti
Senza queste ci troveremo a giugno qualcuno in sede europea e internazionale ci rifarà i conti
E si accorgerà che per azzerare il deficit del due mila tredici mancheranno almeno venti miliardi di euro
Perché con una crescita che va giù almeno due per cento è automatico che manchino vittime Alghero e ci crederà deciderà magari un'ulteriore manovra tampone sarebbe la quarta
In quindi la quarta la quinta di fatto la quarta in dodici mesi qui
La prima luglio Tremonti non è bastata la seconda agosto Tremonti non è bastata la legge di stabilità è passata come acqua calda
E la manovra di Monti a Natale non dimentichiamolo la prima manovra che è una manovra tampone
E e quindi se avremmo a giugno la la
La quarta la quinta se vogliamo contarle tutte ma qual è
E il cane che si morde la coda e che ci costringe a fare manovre ormai ogni trimestre ogni semestre e che se la manovra consiste nel non toccare sul serio la spesa pubblica aumentare le tasse
Questo produce ulteriore rallentamento della crescita e dopo otto mesi ci si accorge che mancano ancora venti miliardi quindici corriamo dietro al deficit senza mai raggiungerlo sembriamo un cinodromo
Che corre dietro una finta lepre e magari qualche cane arriva primo ma arriva primo dentro il cinodromo e chi vince e quello che ha scommesso sullo malessere
Degli altri ma è Achille la lepre se non ricordo male il paradosso della filosofia antica bene la ricordiamo di ringraziamo ringraziamo come sempre professor Mario Baldassarri un saluto da Radio Radicale