Tradizione cristiana, identità culturale e unità italiana

Signor presidente della Repubblica
L'intera comunità universitaria dell'Ateneo dei cattolici italiani lei volge per mio tramite un deferente riconoscente saluto
La sua presenza conferisce speciale simbolico valore al convegno di oggi sia dedicato alla tradizione cristiana identità culturale e unità italiana
E segna un importante momento per la vita della nostra università
L'occasione odierna
Si inserisce infatti in una stagione particolarissima segnata da eventi era incontro
Che resteranno per sempre nella storia dell'Ateneo e nella memoria personale di coloro che li hanno vissuti
Meno di due settimane or sono abbiamo ricevuto il dono della visita di sua Santità Benedetto del Titolo sesto perché cinquant'anni della Facoltà di Medicina e Chirurgia
E oggi grazie all'iniziativa della Facoltà di lettere e Filosofia siamo orgogliosi e onorati di ospitare al Capo dello Stato
L'accostamento non è solo con loro nei due incontri intensi emozionante che abbiamo la fortuna e l'onore di vivere a poche settimane di distanza è simbolicamente racchiuso un connotato costitutivo della identità dell'Università Cattolica
Che fu pensata e voluta da paure gemelle come realtà al servizio della Chiesa e della società italiana
Emblematica in questo senso l'appassionato sollecitazione rivolta per Giuseppe Toniolo apparentemente alterare l'Università Cattolica a farlo presto a farlo penalità
L'università sia mantenuta fedele a questa sua originaria ispirazione in tutti gli oltre novant'anni della propria storia attraversando al fianco della nazione le frange del Novecento e poi condividendo con esso lo slancio per l'edificazione dell'Europa
Ci troviamo oggi ad affrontare momenti non facili
In cui l'identità italiana e soprattutto europea sembrano talora impennarsi sotto il peso degli eventi e delle incertezze per il futuro
Tempi che ci ricordano che nulla acquisito per sempre che l'unità di una nazione in cui affermate assi sul piano delle istituzioni politiche da oltre un secolo e mezzo ha bisogno di essere alimentata rinnovata costantemente
In questi frangenti signor Presidente l'intera collettività nazionale legata per la sua azione autorevole determinata nel tener saldi valori fondativi dell'unità della nazione ed il ruolo dell'Italia nel consesso imposte
Università Cattolica intende posso impianto delle istituzioni confermandosi luogo di formazione di però sono accomunate dà un saldo senso di appartenenza alla comunità dei credenti e alla società
Persone che possano mettere i loro talenti al servizio del Paese un contributo a quella che è la definito comune missione educativa dello Stato della Chiesa volta a servire gli stessi valori e di modalità e di eticità
Essere all'altezza di questo compito significa promuovere una conoscenza delle cose non riduttivamente tecnicistica ma arricchita da altri che sentiti i valori
Ritiene come ci ha esortato a fare il Santo Padre una disponibilità al confronto e al dialogo che apre l'intelligenza che testimonia la ricca fecondità del patrimonio della fede
è così infatti che si dà forma ha una solida struttura di personalità dove l'identità cristiana pene plebiscito quotidiano e si esprime all'interno di una professionalità eccellenti
è questo signor Presidente il modo in cui ci impegniamo a cooperare alla valorizzazione di ciò che è la felicemente definito come le grandi riserve di risorse umane e morali di intelligenza e di lavoro di cui disponiamo
Per affrontare positivamente le prove che abbiamo davanti più che mai gli altri due profonde e di esito incerto Gianfranco produco signor Presidente per averci onorato della sua presenza
Signor Presidente della Repubblica la sua presenza in questo Ateneo costituisce un evento di particolare rilievo e di profondo significato
Che incoraggia tutti noi a continuare motore incominciata del mille novecentoventi dai fondatori dell'istituto Toniolo studi superiori
Fin dall'inizio infatti l'Istituto Toniolo da cui è nata la nascita cattolica del Sacro Cuore
Si è impegnato con chiarezza e determinazione a promuovere gli studi superiori e la ricerca scientifica
Mantenendosi fedele al progetto originario il sviluppare sul piano culturale il contributo dei cattolici italiani alla vita nazionale
Un'Aula diversità che dava vita nazionale non tre se gli stimoli per il suo sviluppo e alla vita nazionale non tenesse il proprio contributo sarebbe un organismo senza fitta
Così aveva scritto padre Agostino Gemelli
La situazione storica così profondamente diversa da quando l'Istituto Toniolo e l'Università Cattolica ma sono i primi passi
Così come gli studi le ricerche che oggi si svolgono in questo Ateneo sono fortemente inseriti in un dibattito culturale e scientifico dal respiro
Propriamente internazionale rimangono però Sant'Elpidio legami con la comunità nazionale che non era presente
Nella convinzione che contribuire al progresso della cultura costituisce un servizio di singolare importanza oggi particolarmente urgente per l'intera società italiana
Il convegno che si apre criticato tradizione cristiana identità culturale unità italiana
Promosso dalla facoltà di lettere e Filosofia dal Dipartimento di Scienze storiche e dal Centro di ricerca letteratura e cultura dell'Italia unita
Si collega idealmente alle celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia
E alle molteplici iniziative e si sono sviluppate in modo intenso spontaneo nell'anno appena concluso
Nel messaggio non è indicato il diciassette marzo due mila undici il Santo Padre Benedetto decimo sesto ha scritto che per ragioni storiche culturali e politiche compresse
Il Risorgimento è passato come un moto contrario alla Chiesa al cattolicesimo
Mentre la realtà costituì il naturale sbocco uno sviluppo identitario nazionale
Cui il cristianesimo ha contribuito in maniera fondamentale attraverso l'opera Dalla Chiesa presso le istituzioni educative ed assistenziali
Fissando modelli di comportamento
Configurazione istituzionali rapporti sociali ma anche mediante una ricchissima attività artistica la letteratura la pittura alla scultura e architettura la musica
Sono parole che mi paiono in profonda sintonia con quelle che lei ha pronunciato ricevendo Papa Benedetto pensiamo sesto nel due mila nove
Quanto all'utente al rapporto tra Stato e Chiesa in epoca risorgimentale affermò io le ferite della storia erano stati ormai risanate
E che ha da lungo tempo la Repubblica italiana e la Chiesa cattolica si incontrano inno rapporto di reciproco rispetto e di feconda collaborazione
Sotterraneo inoltre esistenza dei molteplici motivi di riflessione per chi ha la responsabilità di rappresentare la nazione italiana
Così permeata storicamente dal retaggio ideale perché la presenza viva del cristianesimo
Per sua parola signor Presidente dicono la consapevolezza del ruolo tutorio tuttora operante dalla tradizione cristiana dalla realtà capillare profonda del nostro Paese
Una risorsa dunque anche oggi e preziosa per cercare insieme un futuro comune
Che sia risposta pronta e coraggiosa alle tante attese in questo agosto momento storico
Signor Presidente della Repubblica
Eminenza reperendo i sì ma signor cardinale Dionigi Tettamanzi
Onorevoli ministri autorità tutte
Illustri
Colleghi prestiti facoltà qui riuniti come in Senato Accademico
Docenti dell'Università Cattolica ettari studenti
Prima di passare
Ad una
Breve introduzione
Dal convegno tradizione cristiana identità culturale l'unità italiana
Desidero associarmi alle parole di benvenuto
Formulate dal Pro-Rettore vicario il professor Franco anelli ed esprimere così il mio cordiale saluto
Anche a nome
Della Facoltà di lettere e filosofia
A lei signor Presidente un ringraziamento sentito
Per l'alto valore che ha ritenuto di tributare alla Facoltà di lettere e Filosofia
Ai suoi studenti e ai suoi
Docenti accogliendo l'invito a partecipare
Alla sessione inaugurale del nostro compito
Il generoso impegno che ella pone
Nell'incoraggiare seguire da vicino le molte iniziative promosse
Per celebrare il centocinquantesimo anniversario
Dell'Unità d'Italia
Anche oltre
I termini cronologici dalla
Ricorrenza giubilare
è per noi il richiamo esemplare
Al dovere civile
Di costruire la comunità nazionale
Una lunga tradizione storiografica
Nata a ridosso della proclamazione dell'Unità d'Italia
E nutrita per molto tempo dagli umori e dalle passioni che gli eventi conclusivi del Risorgimento italiano avevano suscitato
Si era concentrata quasi esclusivamente sulla dimensione politico istituzionale
Come pietrificata intorno al tema dello sconto che è categoria appunto politica
Lo scontro tra le potenze europee
Lo scontro tra le due Italie lo scontro tra lo stato d'accusa
E ai noti insoluti che quel riscontri avrebbero posto alle origini del nostro Stato unitario
Più di recente però una gran messe di studi ha permesso di riaprire questa pagina di storia e di innovare né profondamente la scrittura
L'unità italiana non è solo un fatto politico non è il frutto di quel conflitto politico
Ha radici più profonde che affondano nella tradizione storica letteraria artistica e religiosa del Paese
E che ne costituiscono
Di
Caratteri distintivi e gli elementi decisi
Si trova qui intorno a questo nodo problematico e a questa nuova lettura dell'unità nazionale il senso del nostro convegno
Che si svolge con l'apporto
Di molti colleghi di facoltà
Specialisti di tutte le aree scientifiche dalle discipline classiche filologiche alla filosofia
Alle scienze della comunicazione dalla letteratura all'archeologia alla geografia e ovviamente alla storia
Con contributi rigorosi e specialistici ciascuno nel proprio settore ma nel contempo con una visione più larga e più aperti
In grado di abbracciare le molte dimensioni della storia degli uomini e di cogliere in unità ciò che lega l'antico e il moderno
Ciò che nel passato era prefigurazione del futuro
Ed oggi è permanenza ininterrotta
All'interno del corpus
Dei saperi dell'Università se studio Orrù
La Facoltà di lettere e Filosofia è depositaria di quel complesso di discipline che si è soliti denominare umanistiche
Perché indirizzate in primo luogo
Allo studio dell'uomo nella sua interezza e nella sua integrità
Non a caso infatti la facoltà dichiarati secondo l'originaria definizione medievale era posta all'inizio della gradazione degli studi superiori
Come al fondamento di essi in quanto necessaria per fornire gli strumenti linguistici ed EP Sistemi dici
Dissenso potremmo dire
Necessari per
Sviluppare e per comprendere le studi le scienze superiori
è questa visione unitaria del sapere che si vuole perseguire anche in questa occasione
Una visione che sappia rendere conto appartanti R. come diverrebbero Oltralpe di avvenimenti tanto importanti per la storia e per il futuro del nostro Paese
Questo impegno di studio è rivolto in primo luogo all'educazione dei giovani dei nostri studenti
Perché negli anni della loro formazione possono entrare in contatto con il deposito umani di cultura e di civiltà che a noi è affidato
Ed acquisiscano gli strumenti per farlo proprio per trasformarlo per arricchirlo per continuare
Questo
è il compito a cui si sente chiamata
Oggi
La facoltà di lettere e Filosofia dell'Università Cattolica
Affinché possa apportare secondo il progetto originario insito nell'atto della sua istituzione
Il suo contributo alla costruzione della comunità nazionale e al futuro del nostro Paese
Con questo impegno e con questo auspicio
Di nuovo grazie signor Presidente della Repubblica
Trattengo ancora per un istante
La parola
Per cederla però subito dopo agli illustri
Relatori che hanno accolto l'invito ad essere qui presente e
Partecipare alla sessione inaugurato
Non è
Né alcun modo necessario
Una presentazione
Di coloro che siedono al tavolo dei relatori
Tanto importanti e tanto note
Le loro opere la loro attività
Di ricerca scientifica
Mi sia permesso solo un ringraziamento
Al ministro per la cooperazione internazionale
E
Per l'integrazione del professor Andrea ritardi
Che ha accolto l'invito ad essere qui e non manca di fornirci la sua preziosa riflessione storiografica discenti
Un ringraziamento
Anche al professor Agostino Giovagnoli che
Tanto impegno profuso per l'organizzazione di questa iniziativa
Un collega di Facoltà ordinario di Storia contemporanea la facoltà di lettere ma è anche il Presidente della Cisco la Società degli storici italiani e quindi
Idealmente rappresenta qui tutta la storiografia Italia
è un ringraziamento particolare anche al professor Francesco Traniello finisce stima e
Grande amicizia
Lo ringrazio in particolare per la sua presenza oggi mi sia permesso
Perché
Egli entro in questa università
In occasione di un altro centenario nel mille novecentosessantuno appunto quando si festeggiava
Il centesimo anniversario dell'unificazione nazionale giovane assistente al seguito di un maestro il professor Rettore passerà in ben tre
Attorno
Alla cattedra direttore passare ad altre chiamato qualche anno prima alla cattedra di Storia moderna
Da padre Agostino Gemelli si raccolsero alcuni giovani studiosi il professor Traniello appunto
Il professor Nicola Raponi che niente caro ricordare qui con affetto e con riconoscenza in quel momento
Così significativo anche per la storia d'Italia
Furono avviate
Molte ricerche
Sul Risorgimento nazionale ed in particolare furono avviati studi
Sul cattolicesimo liberale e sul contributo dei cattolici all'unificazione nazionale
Grazie quindi anche al professor
Quindi
Chiudo qui
Questa mia brevissima presentazione di ringraziamento ed invito il professor Riccardi a presentarci la sua relazione
Signor Presidente della Repubblica Eminenza
Cari colleghi ed amici mi sia permesso di cominciare
Con una citazione
Nelle elezioni trionfa danaro favore imbroglio
Ma non accettare tali mezzi e considerato ingenuità imperdonabile ogni ideale svanisce i partiti non esistono più ma gruppetti soltanto le clientele
Ogni partito è scisso un triste spettacolo del Parlamento si ripercuote nel Paese
Di quale
Italia si sta parlando
Si tratta di una citazione di Giuseppe Prezzolini cento anni fa
Per il Giubileo della nazione il cinquantenario dell'unità mille novecento undici allora la monarchia il Governo Giolitti investirono molto su quel giubileo della patria
E allora anche all'ora il Paese sembrava in acque torbide
C'erano due italie diceva Giustino Fortunato un europea è un'altra africana ma c'erano anche due possenti forze sociali estranei alla costruzione nazionale
Il movimento socialista
Aggregante un mondo marginale attorno all'idea di redenzione sociale e l'antico punto della Chiesa che con l'Unità aveva perso il quadro tradizionale della cristianità
E l'Italia cattolica nel mille novecentoundici fu estranea alla memoria dell'unità
Oggi
Un non italiano che non conosce la nostra storia vedendo le manifestazioni di simpatia della Chiesa
Per i centocinquanta anni dell'Unità arriverebbe a concludere subito che in Italia
La Chiesa è stata madre dell'indipendenza della nazione
Come in Polonia ma così sappiamo non è stato l'identità nazionale è strettamente connessa scrive Villari all'affermazione della laicità
E la laicità è un capitolo della modernità da liberale con cui secondo il Silla BO la Chiesa non deve riconciliarsi
è insomma per dirla con la felice espressione
Di correzione il Risorgimento scomunicato
L'Unità d'Italia lo sappiamo
Coincide con la soppressione del potere temporale e con il dissidio tra la Chiesa dello Stato ma non è
Solo questione di potere temporale
Viene rimodellato a traumaticamente la struttura della Chiesa con le leggi sull'asse Crazy Astico la soppressione degli ordini religiosi in Italia e religiosi
Passano da trenta mila nel mille ottocento sessantuno a nove mila nel settantuno e le religiose da quarantadue mila a ventinove mila
Si chiudono monasteri storici si smantella un mondo antico si sono
Si secolarizzata opere pie assistenza e istruzione e la fine di un mondo religioso che sembrava durare da sempre
E che ha segnato con monasteri chiese istituzioni il panorama umano e ambientale d'Italia
Un'indagine rileva che dal mille ottocentocinquantacinque mille ottocento settantanove sono chiuse più di quattro mila case religiose con cinquantasette mila membri
Tuttavia
Privata del suo spessore pubblico la Chiesa arresta l'istituzione erogatrice dell'assistenza religiosa
Che l'istituzione proposta questa funzione nella visione liberale fosse la Chiesa cattolica non è in discussione
Il Governo non gioca la carta della riforma religiosa dice Ponti nel mille ottocentosettantuno
Questa riforma religiosa non è solo fuori dalla nostra competenza ma dalla nostra potenza in Italia non c'è il sisma come i vecchi cattolici in Germania
Anzi i vari studi hanno mostrato che l'unificazione non comporta una caduta della pratica relitti lo usa come annotato un grande maestro di storia contemporanea il compianto Pietro Scoppola
L'Italia resta un Paese cattolico specchio di quello che lo Statuto Albertino dichiara
Il cattolicesimo è religione di Stato non è religione di Stato ma religione in realtà degli italiani
Però
C'è una trasformazione profonda della Chiesa con L'Unità
Con l'Unità Cuesta si rimontare la sulla dimensione della nazione con un'ampiezza ignota alla sua storia bimillenaria
Fino all'unità la Santa Sede nominava liberamente solo i vescovi degli Stati pontifici mentre per gli altri Stati negoziava con i sovrani
Un solo esempio la lega zia apostoliche in Sicilia dai normanni
Faceva terrei legato del Papa per le questioni ecclesiastiche le nomine dei vescovi
Garibaldi
Con il poncho partecipo come rappresentante del nuovo legato Vittorio Emanuele II allatta
Bella di Santa Rosalia esigua il no la spada alla lettura del Vangelo per ricordare che era Defense sorte
Sfide e i
Pio XI rifiutò la legge delle Quarantini vige definite dal lui fallace
Si tenne in piedi per qualche anno il regime del Regio exequatur del Governo
Per l'immissione dei vescovi nelle diocesi un vecchio arnese giurisdizionali lista che con
Sentiva il controllo statale sulle nomine
La vicenda tuttavia si esaurisce Pio IX già e poi leone tredici nominano un episcopato secondo
Un episcopato fedele al Papa e mai nella storia del cristianesimo italiano bimillenario
Il Papa aveva potuto nominare liberamente così i vescovi italiani il Papa perde il potere temporale un mondo di cristianità svanisce
Ma il Papa guadagna all'episcopato italiano cioè
Si crea un episcopato papale e italiano
La rivoluzione nazionale crea un orizzonte unitario dal nord al sud per l'agire dei cattolici
E la vicenda dell'opera dei congressi del movimento cattolico che è una storia di mobilitazione di laici di preti nell'orizzonte nazionale
Nell'orizzonte nazionale
Benché intransigenti verso la modernità
Liberali liberale non partecipi alla politica nazionale alle elezioni OP e di enti al non Expert
Il cattolicesimo anche se la convinzione di rappresentare il Paese reale
Contro e nei confronti di quello
Che il Paese legale
La Chiesa non sceglie le versione come il brigantaggio o come qualche sovrano
Prego unitario la Chiesa scende per dirla con Spadolini l'opposizione cattolica
Ma ben presto questa opposizione cattolica diventa anch'essa un'opposizione italiana
E il Papa progressivamente dal soprano dell'ancien régime
Età ostile all'unità diventa un riferimento almeno per il popolo cattolico italiano anzi la Chiesa si proclama l'interprete della vera Italia
Nelle proteste cattoliche progressivamente la questione romana perde il carattere di rivendicazione legittime mista
Il problema non è più il potere del Papa da restaurare ma il riconoscimento dello spazio della sua libertà
Cioè la pretesa papale sopravvive ai sovrani unitari perché trova un altro fondamento
E l'opposizione cattolica pur critica molto critica a da parte sua una funzione di cementa azione
Nella costruzione unitaria sociale e statuale di cui meglio andrebbe misurata l'ampiezza e di cui più recenti studi mostrano l'ampiezza
Una
Costruzione attraverso l'opposizione
Certo a proposito del movimento cattolico è stata sottolineata la debolezza nel Mezzogiorno ma qui la risposta è affidata alle congregazioni religiose
Nel cristianesimo italiano lei congregazioni nuove religiose come don Bosco hanno un ruolo unificante
Don Bosco nella sua storia d'Italia raccontata la gioventù pubblicata tra il mille ottocentocinquantacinque e il sessantasei
Realizzava una fusione tra la storia alta dei potenti e la storia degli uomini osserva Francesco Traniello e il canone interpretativo e la coerenza tra la civiltà italiana e il papato
Il cattolicesimo pur contando su antiche strutture
E sul secolari radicamenti si fa movimento di popolo con una leadership unitaria
Si oppone all'unità maniere le accetta il prodotto e si posizione in un Paese unificato
Anzi propone L'Unità religiosa come premessa dell'identità
Italiana
Pur nel regime liberale a lei estraneo la Chiesa coglie come la dimensione nazionale le propizia
Tuttavia signor Presidente e cari amici una grave questione genetica della nazione un peccato quasi originale rimane si ripropone di generazione in generazione nella narrazione delle origini
Tanto da richiedere ripetutamente una sana sito in radice
Da parte della Chiesa si ripete in tempi differenti
Per cui la Chiesa che non è madre dello Stato nazionale quasi compie un atto di attuazione lo fa sul piano culturale ricordando come ci sia stato un secolare rapporto tra cattolicesimo Italia prima del Risorgimento
Poi
Con la conciliazione nel ventinove ma già prima nella prima guerra mondiale con la conciliazione quando si dichiara che la religione cattolica è quella dell'Italia e Roma e città sacra
E lo fa anche in momenti drammatici come nel quaranta treni quando il Papa si pone come del senso Civita Attis
Valgano per tutti le parole dell'arcivescovo di Salerno Monterisi rivolte al maresciallo Badoglio che aveva ironizzato sulla sua
Italianità
Monterisi risponde quando il popolo è rimasto solo stremato dalla guerra io vecchio di settantasei anni
Sono rimasto a mio al mio posto a conforto della mia popolazione mentre il maresciallo Badoglio è scappato a pescare
Quel
Sono rimasto esprime un'antica coscienza della Chiesa una permanenza millenaria nella storia d'Italia
La rottura dell'unità che segna la fine di un'osmosi viene sanata da ripetuti atti di adozione quasi volendo ridurre
La rottura a parentesi dopo un incontro con Pio dodicesimo nel quarantatré il generale De Gaulle la nota con perspicacia il Papa
Con la prossima caduta della monarchia crede che la Chiesa potentissima resterà la sola forza capace di mantenere ordine unità questa idea non gli dispiace
Nel mezzo nel mezzo secolo trascorso o nella storia dell'Italia repubblicana la sintesi si consolida
Perché cambia la percezione
Dell'identità italiana lo vediamo nel centenario dell'Unità del mille
Ottocentosessantuno
L'identità italiana allora si sente posata su basi solide antiche così in quel centenario
Giovan Battista Montini esercita un ruolo di grande importanza vorrei dire che
Giovan Battista Montini è stato forse il principale teorico di una ricomposizione nazionale
Nel mille novecentosettanta scrive al Presidente Saragat che mille ottocentosettanta non ci trova in memori
E per il venti settembre afferma che si deve distinguere potere civile e potere religioso e nel cinquantanove il cardinal Montini aveva celebrato la liberazione di Milano dagli osteria ci e nel mille
Novecentosessantadue tiene in Campidoglio un magistrale discorso in cui dice ci è difficile molesto comprendere le passioni che tanto commosso ero e amareggiano il tempo del Risorgimento
Luigi invito avvertire nella storia del Risorgimento una sintesi provvidenziale archiviando la parentesi
Conflittuale e quel Montini che nel mille novecentosettantotto
Il
Il giorno del funerale di Moro noi vediamo villa terranno proporsi come sostegno della nazione
Giovanni Paolo secondo
Il primo Papa non italiano dei tempi moderni non tanto attento ai conflitti risorgimentali guardo molto preoccupato la crisi italiana con la fine della cosiddetta Prima Repubblica
E in particolare la questione settentrionale
E nel mille novecentonovantaquattro chiese una grande preghiera per l'Italia espresse quasi una tipologia della nazione
E segnalo
Troverei vita nazionali da non disperdere la prima la fede la seconda la cultura Laterza L'Unità
Disse questa unità non si misura sul gli anni ma sul lunghi secoli di storia l'Italia per Wojtyla a una missione che tiene dalla storia
Tali missioni si realizza nel quadro dell'unità
Decisiva e per lui la fedeltà alla tradizione religiosa rappresentata da Roma come decisivo è per lui il ruolo dell'Italia in Europa
La visione di Giovanni Paolo secondo sulla missione dell'Italia ritorna attuale in un tempo in cui come di c'è dallo stesso coltiva in una poesia del periodo Cracovia in sé si soffre per mancanza di visione
Diceva Wojtyla credo che l'uomo soffra soprattutto per mancanza di visione
Infatti signor Presidente e cari amici
La mancanza di visione del futuro è un problema che attanaglia oggi non solo la classe politica non solo la cultura ma un po'tutta la società italiana
E la visione non è erotizzazione ma capacità di coniugare senso della storia e speranza per il futuro
Nel libro una e indivisibile
Per i centocinquanta anni dell'Unità il Presidente Napolitano ha manifestato una cultura è un linguaggio familiari con la storia
Proponendo una storia comune italiana del Risorgimento ma il presidente avverte questa storia comune ha un carattere procurare
Dice quei maggiori tra loro dissentiva nome si combatterono ma c'era ciascuno di essi sapeva quanto l'apporto degli altri con corresse al raggiungimento dell'obiettivo comune
Io credo che in questo quadro di dissenso e di scontro sì con l'acqua anche
La vicenda del cattolicesimo risorgimentale e del pensiero dei cattolici sull'Unità
Occorre oggi infatti una cultura storica condivisa che sia il riferimento a un pluralismo intenso o il mobile come quello dei nostri tempi
Occorre questo riferimento a una nazione plurale etnicamente religiosamente
Discorrendo di Risorgimento e costituente il Presidente ha proposto quella narrazione di cui una nazione come la nostra intimamente storica a profondo bisogno
Il Presidente ha proposto un linguaggio politico Impastato di cultura storica condivisa e plurale
Senza questo respiro storico anche il dibattito quotidiano e politico si mise riscontro
Io credo
Ed è stato il senso dell'anno dell'unità ed è il senso di questo convegno che bisogna riprendere a parlare del nostro Paese
Con una profondità storica e con una grande speranza per il futuro
Perché è storia e slancio per il futuro stanno insieme grazie
Grazie
Professor Riccardi ora chiedo al professor Traniello se vuole prendere la parola
Signor Presidente
Minimizza
Autorità colleghi e amici
Anch'io prenderò inizia da una citazione
Che risale sa astratta esattamente accetta cinquant'anni fa
Ed è la seguente
La questione di Roma
Non è soltanto di vitale importanza per l'Italia
Ma è una questione la cui influenza deve estendersi a duecento milioni di cattolici sparse su tutta la superficie del globo
è una questione la cui soluzione non deve
Solo avere un'influenza politica ma deve esercitare altresì una immensa influenza sul mondo morale religioso
E così sarà dato alla stessa generazione che aveva e suscitato una nazione
E di aver fatto cosa più grande più sublime ancora
La cui influenza a cui influenza
Incalcolabile
Di avere cioè riconciliato del papato con l'autorità civile
Di avere firmata la pace tra la Chiesa dello Stato
Tra lo spirito di religione e i grandi principi della libertà
Queste parole dette da Cavour di fronte al Parlamento ormai italiano nella primavera del sessantuno ottocentosessantuno
Sono una delle innumerevoli testimonianze del rilievo assunto nel movimento nazionale dalla questione religiosa
Se ne hanno una prova nella storiografia sul Risorgimento la quale sin dalle origini vi ha dedicato speciale attenzione
Pur affrontando la da punti di vista diversi e talora anche opposti dipendenti come sempre accade
Dalle propensioni ideali degli autori che mi hanno trattato
E non mi riferisco soltanto a storici di professione ma personaggi di spicco della nostra cultura politica come Sturzo come Copaco come Gobetti o come Gramsci
Ed al mutare delle congiunture che gli spingevano ad occuparsene
Quelle parole di Cavour pronunciate quando quand'era ancora in corso il suo tentativo di
Dare soluzione consensuale alla questione romana
Facendo leva sulla formula libera Chiesa in libero Stato si distinguevano per un tratto importante
Sublimare vanno il tema di Roma Capitale in un discorso venato di slanci profetici dal sapore quasi mazziniana
Tale da conferire al compimento dell'unificazione una valenza che dal trascende Eva come fatto politico e nazionale
Proprio perché investiva la sfera religiosa tra le righe di quel discorso si poteva leggere il grande tema risorgimentale della missione dell'Italia nella cornice della civiltà europea
A conferire una specifica rilevanza religiosa al Risorgimento italiano differenziandolo profondamente da altri movimenti nazionali
Che pur si appellavano o siano appellati al fattore religioso come propellente di indipendenza politica
E penso ai greci I Pedicini ai polacchi agli irlandesi ai popoli balcanici
Stava nel fatto che la questione religiosa si poneva nel caso dell'Italia in termini tutt'affatto particolare ampi spiegandoci lungo tre a
Tre assi sovrapposti ma di diverso genere
Il primo riguardava il ruolo che il cattolicesimo come religione degli italiani avrebbe potuto esercitare
Quale elemento
Costitutivo della coscienza e delle tasse nazionale
E le condizioni richieste aperte ciò potesse avvenire
Il secondo concerneva la presenza in Italia del vertice istituzionale gerarchico carismatico della Chiesa cattolica
Sovrano di uno Stato territoriale che fondava la propria legittimità riconosciuta dalla comunità internazionale sulle ragioni attinenti all'indipendenza del governo della Chiesa
E non certo all'indipendenza nazionale ma legato nel contempo alla nazione da un po'plurisecolare rapporto osmotico
Che aveva in qualche modo plasmato il cattolicissimo degli italiani
Il terzo riguardava il fatto che la conformazione religiosa del popolo italiano non poteva essere invocata a differenza degli altri movimenti nazionali nel senso antagonistico alla potenza imperiale dominante
Perché si trattava di una potenza cattolica più esattamente dell'ultima grande
Potenza cattolica rimasta sullo scenario europeo
Questo per queste svariate ragioni gli effetti che si attendevano da successo del movimento nazionale non investivano solamente la configurazione religiosa del popolo italiano
Ma implicavano una ridefinizione delle prerogative
Dei modi di esercizio e per le correlazioni tra i due poteri che si chiamavano ancora secondo una nomenclatura
Antica del cristianesimo potere temporale e potere spirituale
Che in uno dei maggiori degli Stati della penisola si trovavano unificate nelle stesse mani quelle del Sommo Pontefice e si proiettavano infine sul profilo di un nuovo ordine internazionale
Ipoteticamente fondato sulla convivenza pacifica e solidale di molte e diverse nazionalità
Resa possibile dalla caduta dei vincoli e delle sopraffazioni
Della sopraffazioni dei sistemi interinali
Ma se da un lato la sostanziale uniformità religiosa del popolo italiano poteva a buon diritto essere assunta ad efficace fattori di identità nazionale in un orizzonte di scale europea
Diverso è stato ragioni concorrevano a rendere problematica in Italia un'effettiva saldatura tra religione cattolica e movimento nazionale
Va anzitutto considerato il carattere composito
Non uniforme del Risorgimento italiano al cui interno si collocavano forse tendenze bensì consapevoli dell'importanza delle tragica della questione religiosa
Ma per risolverla in senso antagonistico competitivo con il cattolicesimo e con la Chiesa cattolica
Promuovendo nuove forme religiose tra cui Mazzini ennesimo forse la più
Nota ma ve ne sono altri o dando spazio anche a confessioni cristiane appartenenti all'area protestante
Ma anche a chi si poneva nella prospettiva di attingere a capitali cattolicissimo in quanto religione del popolo italiano e componente essenziale della sua storia
Gli elementi fondativi della coscienza nazionale era chiamato a misurarsi con molteplici aspetti della questione che non agevola nonna circolavano questo compito
Va via di prima di tutto con considerato che l'idea di nazione
Questo intuiva uno dei più compressi ed efficaci costrutti ideali della cultura moderna soprattutto di segno romantico differenziandosi sostanzialmente dalle Nazione essa premo Terme
Anche quando colloca con le proprie origini del Medioevo nella più lontana classicità
Una in territori in cui infiniti di mitologie perdute nella notte dei tempi
Fare i conti con l'idea nazionale militare dell'Ottocento significava insomma confrontarsi alcun uno dei nuclei qualificanti della modernità
Sicché a parte ogni altra considerazione lo stesso proporsi della questione nazionale introduceva nel cattolicissimo italiane nella Chiesa cattolica Teletin amiche dottrinali e istituzionali di nuovo genere
Qui precisamente si colloca il plesso tematico riguardante il contributo dei cattolici al Risorgimento
Frequentemente rievocato
Ancora i nostri giorni è ancora richiamato con accenti molto significative del massaggio
Di Papa Benedetto sedicesimo a lei signor Presidente all'apertura delle celebrazioni per i centocinquanta anni dell'Unità
Perché adesso è fuori discussione che dal corpo del cattolicissimo italiano e dalla stessa chiesa cattolica si generano impulsi diffusi in certo qual modo decisivi all'edificazione di una coscienza nazionale
Va anche detto che questi provengono principalmente da un'area cattolica accomunato dà un senso di insoddisfazione per la situazione religiosa del loro tempo e per il digitale per il vigente regime ecclesiastico utile chiamiamolo così
E perciò mosse dall'esigenza di una revisione profonda dei modi in cui il cattolicesimo e la Chiesa agivano nel tessuto della società nazionale e nei rapporti con i poteri degli Stati
E d'altra parte è sufficiente rileggere i nomi dei personaggi ricordati in quel messaggio pontificio
Ricordo che
Per Benedetta sedicesimo fa riferimento al Rosmini a Gioberti a Manzoni appenninico avvalga D'Azeglio accappona Lambruschini basta ripercorre questi nomi per rendersene conto
Sebbene si possa discutere l'appropriatezza della definizione complessiva di cattolici liberali
Già a suo tempo attribuita a questo insieme di personalità che cenacoli vale comunque la constatazione che si trattava di una tipologia di cattolicesimo per il quale il Risorgimento della nazione
Aveva come presupposto una revisione delle forme
Cioè una riforma dei modi di praticare la religione cattolica e di sentirsi parte del corpo ecclesiastico in età risorgimentale
Il riferimento ad una Nazione vi sorgente era dunque anche il canale attraverso cui si intendeva rendere partecipe cattolicesimo italiano di istanze affioranti
Da un contesto storico che portava Issing della spallata ninfe inferta all'Europa dalla rivoluzione dall'ottantanove ed all'intero napoleonico ed all'emergere di nuovi attori e strutture di vita associata
Portandolo a confrontarsi con quello che veniva chiamato lo spirito o anche ingegno dei tempi
E se è vero che attraverso una complessa mediazione culturale il richiamo alla religione del popolo italiano
Poteva entrare a far parte costitutiva dell'idea che la coscienza nazionale i discorsi faceva decisamente più impervio nel momento in cui dannazione viene assunta come criterio di legittimità dello Stato
Imprimendo gli le stigmate di Stato nazionale
A questo proposito vorrei focalizzare l'attenzione sul fatto che il crinale su cui avvenne la frattura fra la Chiesa istituzionale movimento nazionale
A cui fece le scuole
Riscontro una lacerazioni interne al mondo cattolico e la conseguente emarginazione dell'aria cattolicoliberale
Fu il richiamo alla volontà della nazione a Cannone fondativo dello Stato fu il passaggio nelle mani della nazione e della sovranità politica
Mediata da un sistema rappresentativo che era
Però espressione di un corpo elettorale è estremamente esiguo molto selezionato in termini di appartenenza sociale
Eppure è poco questo a costituire il punto di snodo dal quale devia della Chiesa e dello Stato siti si divaricano almeno temporaneamente
L'attribuzione alla nazione del ruolo formale del corpo politico dotato di sovranità era cosa alquanto diversa dall'indichi identificazione dei caratteri proprie distintivi della Nazione italiana
E implicava da parte della Chiesa rilevanti questioni di natura dottrinale che non possono essere sottovalutate oltre a suscitare lo spiacevole ricordo del MIUR delle non lontane esperienze della Rivoluzione francese
Questione dipese portata non minore poneva alla Chiesa in Italia la saldatura tra l'idea di indipendenza nazionale e l'idea di libertà e di uguaglianza dei cittadini costituzionalmente garantita
Il fatto cioè che lo Stato nazionale qualunque forma avesse assunto non era più pensabile se non come Stato costituzionale
E nelle costituzioni modi ammodernate la Chiesa cominciando dal vertice pontificia aveva a più riprese denunciato e condannato
Gli errori del liberalismo padre a sua volta dei socialisti
Ma di imprimere un corso irreversibile al conflitto istituzionale tra Stato e Chiesa al momento dell'unificazione
Che sospendeva senza risolverlo alla questione del dell'innesto della nazione cattolica nello nello edificando Stato nazionale fu principalmente il tornante del quarantotto
Quando il progetto nei guai nessuno aveva tentato di rispondere simultaneamente su basi consensuali all'accumulo di questioni attinenti al rapporto tra la Chiesa cattolica e movimento nazionale che essi erano venute determinando
Si trattava tuttavia di ipotesi di compromesso tra istanze difficilmente componibili
Ancor meno percorribili queste queste vie in presenza di un evento bellico la guerra all'Austria da cui più o no non si era legittimamente dissociato già nella prendiate quarantotto
Il corso precipitoso dei successivi eventi comprese la vittoria militare ostili h
L'allora la radicalizzazione della situazione politica
E mi e sociale il collasso del Governo costituzionale pontificio l'abbandono di Roma da parte di più nove eccetera avevano affossato ogni ipotesi di soluzione della questione nazionale
Nell'ottica dell'EUR finissimo
Il Risorgimento aveva preso un'altra strada facendo perno su un unico Stato costituzionale rimasto in piedi e a caro prezzo
Dopo la bufera del quarantotto
La cui politica di laicizzazione degli ordinamenti
E ti intervento unilaterale e a tutto campo in materia ecclesiastica non aveva fatto altro che confermare vede prego allora prevalente nella chiesa circa la natura dei sistemi costituzionali ammodernati
Creando le premesse della facce dell'intransigenza cattolica di cui
A
Parlato dato al suo il collega e amico adriatica
Per quanto sia opportuno liberarsi da un'immagine teleologica del movimento nazionale
Come se tutti i suoi gli esiti il precipitare del processo di formazione di uno Stato nazionale unitario monarchico e liberale nel biennio cinquantanove sessanta
L'estendersi su scala nazionale del conflitto tra Stato e Chiesa insorto nello Stato sardo
E aggravato dalla rapida erosione dello Stato pontificio
Dico per quanto bisogno credo allontanarsi per prendere le distanze dall'idea che tutto questo fosse già iscritto nella precedente storia del movimento nazionale
Mi pare difficile negare che l'unità italiana portava racconta a conclusione taluni processi oggettivamente inarrestabile
Ci metterei per restare al nostro su un al nostro tema la scomparsa dello Stato Pontificio nella sua forma storica territoriale
Largo raggio com'era in origine già avvertita come ineluttabile da eminenti personalità ecclesiastiche della cultura cattolica ad un altro precedente
E la sua incorporazione lo Stato nazionale
Ci metterei anche la forma costituzionale dello Stato nazionale che significava
Al dirà dei momenti degli obiettivi e dei limiti intendiamoci bene dalla classe politica liberale uno mutamento sostanziale
E non solo di quadro normativo delle condizioni di vita della Chiesa cattolica
E dei modi di essere del cattolicesimo e in una società nazionale in cui
Le forme di obbedienza l'autorità della Chiesa si erano peraltro già considerevolmente articolati e differenziati
Così come non esiterei ad asserire che la questione romana non poteva esaurire la questione cattolica sebbene la condizionasse in molti modi
Questa con tutti i suoi risvolti religiosi civili e politici ma anche di costume di comportamenti di consenso allo Stato nazionale e con i suoi vari riflessi internazionali
Restava aperti ma in un contesto totalmente mutuato da quando aveva incominciato a profilarsi
Vi ringrazio del discorso
Grazie anche
Al professor Traniello per il suo contributo in pittura il professor Giovagnoli e presentarci la sua relazione
Signor Presidente imminenza
Onorevoli ministri
Prorettore vicario
Autorità cari colleghi precari studenti
La recente storiografia sul Risorgimento italiano
Ha preso le distanze dalla tradizione politico istituzionale a lungo prevalente spingendo soprattutto verso una maggiore attenzione I processi culturali
è un'evoluzione innestata dall'intuizioni maturate negli anni ottanta nel secolo scorso da Benetti Anderson Ghelli in ed altri sulle nazioni moderne come comunità immaginare
E cioè come costruzione culturali frutto di complesse invenzioni storica
I processi di globalizzazione
Hanno spinto ad archiviare le vecchie visioni ideologiche e a riflettere sull'importanza di fattori storici ed economici sociali democratici democratici e via dicendo diversi da quelli politico istituzionale
A partire dagli anni Novanta prendendo coscienza che le nazioni non sono eterne che gli Stati possono finire
Se è cominciato a discutere in Italia su che cosa può succedere se ci siamo di essere una nazione per citare il titolo di un libro famoso negli anni Novanta
Si sono diffusi inquietudini in precedenza sconosciute c'è chi è cominciato a temere l'eventualità che l'Italia si disgregazione e chi all'opposto ha cominciato quasi a sperare
Era inevitabile che si cominciasse a guardare in modo diverso anche al processo di unificazione nazionale abbandonando l'approccio stenografico allungo irrigidito dalla retorica
E si è sviluppata una nuova storiografia italiana che con Alberto parte ha messo al centro da sua ricostruzione discorso patriottico analizzato attraverso le opere letterarie musicali storiche che costituiscono il cannone risorgimentale
Questi studi hanno prodotto risultati interessanti ma appaiono ancora per alcuni aspetti incompleti
L'osso o lo ha osservato la studiosa britannica lussi Ryan notando che al loro interno da un lato si nota l'assenza della Chiesa
Sul Risorgimento degli studi su ritmi
Questi studi sul Risorgimento e dall'altra la mancata saldatura per i processi culturali messe in luce proprio da tale studio grafia e l'unificazione politico istituzionale
In questo modo si rischia di trascurare una realtà come la Chiesa cattolica da tutti riconosciuta di grande importanza nell'Italia
Del diciannovesimo secolo al di là ovviamente della diversità dei giudizi
Ed ignorare si discute di ignorare le origini di quel linguaggio religioso che tanta importanza ha avuto nella formazione del discorso risorgimentale come appena ricordato Francesco Traniello
L'approccio culturali sta infine finirebbe per perdere di vista la sua stessa ragion d'essere se invece di spiegare in modo nuovo e più completo l'evento centrale nella storia italiana ottocentesca
Facesse apparire l'unità raggiunta nel mille ottocentosessantuno come un risultato quasi casuale
In realtà la formazione di SOGIN mentale di una nuova identità culturale o per dirla con Anderson l'invenzione di una comunità immaginata
Ha rappresentato un processo cruciale proprio perché è stato capace questo processo
Da una parte di trasformare antiche tradizioni religiose e complesse vicende storiche in un comune senso di appartenenza e dall'altra innestare novità politiche ed istituzionali di forte impatto concreto
Come è noto la proclamazione dell'Unità d'Italia ha coinciso con un aspro dissidio fra Chiesa e Stato e Andrea Riccardi appena messo in luce la molteplicità e la profondità degli affetti che ne conseguiranno
Ma tali dissidio se collocato sul piano ideologico istituzionale diverso da quello culturale su cui si è sviluppato durante il Risorgimento il processo di formazione di una comune identità culturale italiano
Il processo nei Guelfo è stato ricordato per conciliare il papato l'Italia attraverso la creazione di una federazione di Stati italiani guidati dal Pontefice era già naufragato nel mille ottocentoquarantotto
Ma il nostro raggio di tale disegno non è in
Di tale Zegna impolitico non esaurito una spinta culturale più vaste più profonda che sono in parte si riconosceva nel progetto hanno quel
E sul lungo periodo tale spinta ha finito per produrre conseguenze rilevanti anche sul piano politico
Molto si potrebbe dire ma
Rispetto del tempo in patria sopra di tutti in particolare del Presidente
Ricorderò soltanto una delle questioni che ha avuto una grande elaborazione nel discorso culturale ottocentesco nel discorso risorgimentale
La questione del rapporto fa il papato e l'Italia
Perché questa questione non ha avuto soltanto
Una dimensione politico-istituzionale ma prima ancora e in modo più profondo è stata al centro di una profonda rielaborazione
Quando
Dopo la cesura rivoluzionarie napoleonica si è rimesso in discussione il rapporto fra il papato e gli Stati nazionali
In questo senso è molto importante il confronto con la realtà francese dove a quella cesura rivoluzionaria ha messo in discussione in una lunga tradizione Gallicano
E
Ha aperto la strada ha una reazione ultra montana
Che ha influenzato anche la situazione italiana e che ha spinto verso un neo quel firmo che per certi versi riproponeva
Una visione medievale del rapporto
Fra di potere religioso e il potere politico
In realtà la tradizione italiana è diverso fattezze italiane infatti non è stata assegnata da un'esperienza di Chiesa sul modello di quella Galli canna che a
Sottolineato fortemente la propria autonomia e la propria diversità rispetto
A ciò che appunto si colloca al di là delle Alpi e cioè il potere del Papa la sua autorità
Viceversa nella tradizione italiana come è stato notato la Polo Prodi grande importanza ha avuto la costruzione di uno Stato politico
Che paradossalmente serviva a mantenere la realtà del ministero universale del Papa al riparo
Della conflitto con
Il potere politico
In altre parole costruendo un piccolo Stato territoriale il papato si ha riconosciuto l'esistenza dei grandi Stati moderni che si venivano formando
E a rivendicato la propria autonomia nel momento stesso in cui iniziano a porre le basi di un rispetto per l'autonomia del potere politico che secondo Prodi come ho detto aperto la strada alla la città contemporanei
Con nello stesso tempo l'Italia moderna ha conosciuto un rapporto particolare fra il papato l'Italia è un rapporto che chiamerei di protezione una protezione che solo per una breve stagione è stata di tipo politico
Abbiamo tutti in mente credo le
Parole di Machiavelli sul ruolo del Papa mancato per la costruzione dello Stato unitario e però
Più profondamente l'influenza la protezione esercitata dal papato nei confronti
Della realtà italiana è stata un'influenza profondamente culturale
Come ha scritto Francesco Bruni mentre le occasioni politico-militari di unificazione sfumano fallirono la linguetta letteraria G sulla lunga durata dal cinquecento fino al Settecento e oltre
Ben attento l'epoca del patriottismo anche politico dell'ottocento
Si tratta di un'azione culturale che ha avuto importanti implicazioni politiche l'unificazione linguistica e culturale ha costituito infatti
Una premessa decisiva nella formazione di quell'opinione pubblica italiana che nel diciannovesimo secolo animato il movimento patriottico e realizzato L'Unità
Più in generale la dialettica del papato i grandi Stati europea costituito una sorta di protezione degli interessi italiani
E secondo alcuni è rappresentato anche in alcune circostanze una difesa delle coscienza nei confronti del potere assoluto
Si spiega così il mito di più VII che incarnò agli occhi di molti italiani all'origine proprio del moto risorgimentale una difesa della causa nazionale contro l'aggressione esterna quella napoleonica
Attuata questa difesa non con la violenza delle armi ma con la forza di una coscienza disarmati
Questi fra effetti italiani del papato naturalmente non hanno riguardato la peculiare esperienza dello Stato della Chiesa
Ma hanno posto le premesse di un legame profondo fra il papato e l'Italia e direi anche l'unificazione italiana che non poteva che essere ignorato dal movimento patriottico
Anche qui
Vado rapidamente
E ricordo soltanto alcuni dei molti nomi che si potrebbero
Citare
Di coloro che hanno lavorato per
Immettere nel discorso patriottico il senso profondo la coscienza dire meglio la coscienza storica di quel ruolo indissolubile Dalla Chiesa e l'Italia ma in modo particolare sta il papato e l'Italia
E tra i nomi che necessariamente vorrei ricordare ci sono quelli di Rosmini e ci sono quelle di Manzoni
Ed è ancora più significativo forse quest'ultimo riferimento
Perché Manzoni come è noto non credeva a quella che lui chiamava la brutta utopia di uno Stato federale guidato dal Pontefice credeva di realtà a qualche cosa di molto più profondo
Ed è significativo che gran parte della sua opera si sia svolta in polemica
Con
Li sulle protestante
Ginevrino si smonta Gismondi che esaltava la stagione delle libertà comunali medievale in Italia attribuendo viceversa l'italianità moderna la mancanza per l'influenza del cattolicesimo controriformista
Dell'energia morale necessari a realizzare il loro riscatto civile e politico
Nei Promessi Sposi infatti Manzoni mette in luce il ruolo fondamentale della Chiesa della formazione delle coscienze
In un'epoca di grande decadenza delle istituzioni pubbliche pur senza negare rapporti ambigui contraddittori sa istituzione ecclesiastica e potere politico
Manti come ho già ricordato al centro degli spogli culturali sedici
Sul Risorgimento ha escluso i Promessi Sposi malgrado le quaranta mila copie vendute note intrigo bassa ed è per l'epoca
Dal canone risorgimentale c'è da quell'insieme di opere decisive secondo il suo punto di vista per la formazione della coscienza patrio
Ha escluso i Promessi Sposi perché con la motivazione che quest'opera non pone al centro del verbale del racconto l'epopea nazionale
Ma nel suo romanzo è noto che Manzoni enfatizza la secolare opera di formazione le coscienze svolta dall'istituzione ecclesiastica
E sottolinea che tale opera instillato il senso provvidenziale della giustizia e alimentato un comune sentire del popolo italiano
Il tema della formazione di una comuni di entità nazionale culturale e religiosa in altre parole e al centro della sua attenzione
E molti sarebbero gli autori si potrebbero citare come ricordato precedentemente l'amico Francesco Traniello mi avvio rapidamente
A concludere
La citazione che è stata fatta del discorso di Cavour mi sembra estremamente interessante e mi dispensa
Dal dimostrare quanto questi temi e cioè la profonda compenetrazione fra l'opera di istituzioni ecclesiastiche la coscienza degli italiani evocata agli autori cattolici risorgimentali
Abbiamo
Avuto e chi risonanze anche in autori in personalità come Cavour che si ponevano al di fuori di questo contesto e soprattutto
Vorrei ricordare la lunga proporre feconda tradizione che questo filone di pensiero avuto fino a tempi molto più recenti
Alcide Degasperi realizzo la previsione dello stesso Cavour che presto i rappresentanti politici le cattolicesimo avrebbero
Riempito le i seggi della Camera dei deputati dove gli parlava nel mille ottocentosessantuno
Degasperi infatti ha raccolto esplicitamente l'eredità di Rosmini di Manzoni come notato Pietro Scoppola
Sottolineando da un lato De Gasperi il peculiare intreccio fra realtà del papato è sparita Agliana e criticando dall'altro una lettura riduttiva del rapporto fra chi è stato in termini esclusivamente politico diplomatiche CIPE quindi conflittuali
Per lo statista trentino infatti il vero lievito della storia italiana e dopo il e dopo il fascismo la principale garanzia di Timor sia era costituito dalla formazione evangelica delle coscienze già al cento appunto della lezione manzoniana
Attraverso tale prospettiva Degasperi esprimeva una visione originale del rapporto fra istituzione ecclesiastica e società italiana ma direi anche
Fra
Chiesa vita pubblica nazionale e costruzione dello Stato
Insomma
La rielaborazione culturale del rapporto con il patto di tali iniziata prima dell'unità e proseguita successivamente
Ha permesso di guardare e ancora oggi permette di guardare a questo rapporto non solo con il motivo di conflitto istituzionale ma anche come elemento di comune identità culturale nazionale
La Chiesa del papato errato da troppo tempo radicati nella storia italiana per poterli ignorare nella definizione di una comunità entità italiane egli scorso risorgimentali via ricompresi attraverso un approccio soprattutto storie
Non si tratta di un esempio isolato
Il Risorgimento e rielaborate assemblato in modo unitario anche molti altri elementi di una lunga storia precedente e ciò spiega e concludo la persistente vitalità di un identico la nazionale fondata su elementi storici e letterari religiosi e morali più che legittimi i mitici e perciò queste identità cultura italiana
A mio avviso più aperta e flessibile di altre davanti a profonde trasformazioni storiche e anche
Come oggi accade nell'incontro con identità diverse
è una vitalità emersa questa dell'identità culturale italiana anche nel corso delle celebrazioni per il centocinquantesimo dell'Unità d'Italia questa identità insomma non sembra verrà fatto esaurito la sua funzione storie
Grazie
Nel concludere rinnovo il ringraziamento signor presidente la Repubblica per la sua
Partecipe attenta presenza che dà lustro questo convegno
Ringrazio altresì su imminenza cardinal Tettamanzi il Preside Bianchi tutte le autorità presenti
Il pubblico gli ospiti e in particolare mi si permetta i relatori che sono riusciti a distillare i risultati dello studio e la loro esposizione
In un modo tale che la
Sincope della disposizione nulla sottratto alla importanza e all'interesse dei loro interventi quindi
Rinnovo il ringraziamento e dichiaro conclusa la prima sessione del convegno grazie