Il piano dell'Ue per una rete di mobilità integrata, sostenibile ed efficiente: intervista a Marco Zatterin

Il consiglio dei ministri dei trasporti dell'Unione europea a Bruxelles il ventidue marzo scorso a approvato un piano per le reti dei trasporti integrati per l'Unione europea ambizioso quanto fino ad seriamente rilevante ci facciamo spiegare di che cosa si tratta dalla corrispondente del quotidiano La Stampa da Bruxelles Marco Zenatti
In teoria allora di che cosa Si tratta quanto vale questo progetto che cosa prevede molto ambizioso bisogna dire a darne una lettura
Noi diciamo che l'Europa è dare almeno vent'anni che sta cercando di
E migliorare i collegamenti interni perché ritiene che avere delle infrastrutture
E migliori permetta un miglior collegamento dunque per metri così evitare la la circolazione delle merci dunque del cambi dunque l'economia quindi grandi opere grandi connessione per fare un grande mercato
Adesso siamo arrivati a definire dieci progetti che vengono considerati prioritari
Proprio di questi progetti riguardano l'Italia è il che non è poco
E c'è un esborso da parte europea previsti però in trentuno miliardi di euro nel periodo dal due mila quattordici al due mila venti
In pratica si tratta di
Di fare un grande mercato tutto collegato con porti aeroporti tredici strali eccetera
In modo che in fondo trattare da un Paese all'altro porta finalmente diventare come trattare da un Paese all'altro ma un Paese nel centro dello stesso Stato quindi
Da Roma a Milano come da Roma ad Amburgo funziona è una possibilità di crescita per l'Europa la prima questione dove verranno reperiti finanziamenti nelle intenzioni dei dei Ministri e dei trasporti europei
Allora i finanziamenti sono in una misura completo tra il venti e il quaranta per cento
Stanziati dal bilancio comunitario cioè dalla cassaforte dell'Unione europea
Il resto è normalmente in compartecipazione tra gli Stati membri
Facciamo l'esempio nel caldo del Brennero il nuovo tunnel che permetterà di di più di collegare più agile agevolmente il Veneto alla all'altra e quindi alla Baviera c'è in questo momento un esborso del venticinque per cento circa
Dell'Unione europea un esborso che salirà quaranta per cento a quanto pare e il rimanente messo metà dall'Italia e metà dall'Austria
Tu hai citato il Brennero quali sono gli altri tre esempi di reti di trasporto che coinvolgono anche il nostro Paese ci riguardano direttamente
Allora il brand avrei contenuto nella lunga direzione settentrionale che va
Da Palermo finchi
Poi abbiamo la linea Baltico adriatica che quella che da Venezia Trieste porto il sud verso
Le pennellate la Regione baltiche quindi ad un collegamento attraverso la Polonia abbiamo
Il la Rete del Mediterraneo e che vada la penisola iberica fino all'Ungheria passando per la Pianura Padana e contiene
I due disputato tunnel della Torino-Lione
E infine abbiamo la linea che vada Genova-Rotterdam e che quindi è la verticale diretta che recuperai Marino e collega il ma più o meno al Mare del Nord
Come tuo spiega avesse porre una certa parte verrà messa dai fondi dell'Unione europea per il mezzo metro di queste infrastrutture gli stati membri devono fare e ampiamente la loro parte nonché io do in cui l'Unione in in grave difficoltà con la crisi dei debiti sovrani soprattutto non c'è il rischio che questi finanziamenti per la parte competente agli Stati vengano meno
Il rischio c'è come tant'è che
La la create cinque dire ridurre temporaneamente i finanziamenti per il Brennero ed il porta Gallo ha appena deciso il biennio fare la linea ad alta velocità
Tra Lisbona e Madrid e in questo momento però c'è un problema di contraddizione interna dell'Unione europea perché da un lato si chiede ai Paesi di fare degli sforzi di austerità
Per rimettere i conti pubblici in ordine
E dall'altra parte ci chiede tutti di fare uno sporco per la crescita ora Nintendo per la prosperità e talmente forte che togliere i fondi alle infrastrutture dunque alla crescita
Ecco vediamo che è un po'come attingere allo stesso gruppo con due bocche differenti e quindi si rischia di di non riuscire a centrare un obiettivo e nemmeno l'altro quindi c'è una contraddizione che l'Europa deve affrontare se vuole crescere
Forse è meglio avere un po'meno di austerità è un po'più di sviluppo ed è un tema che sarà all'ordine del giorno immagino nei prossimi due mesi è una questione molto calda di cui si parla grazie grazie veramente alla corrispondente quote non la stampa da Bruxelles e Marco Zatterin
Grazie a voi