Ban FGM: intervista all'Ambasciatore Cesare Maria Ragaglini

Dalla missione italiana alle Nazioni Unite Stefano Vaccara per Radio Radicale siamo qui con l'ambasciatore Cesare Maria Ragaglini
L'ambasciatore cortesemente ci concede ancora una volta un'intervista e in questo caso e l'ambasciatore stato impegnatissimo negli ultimi tre giorni con
Volete GM che Leffe emergente mi ci Leszek
La mutilazioni genitali femminili che una questione di diritti umani che e l'Italia e in prima linea apportare avanti
Insieme all'Africa insieme a quanti Paesi africani l'Unione africana ha già votato
Per far sì che questa
Questo problema Rivi fino all'assemblea generale per una risoluzione fino a qualche anno fa sembrava utopia riuscire ad arrivare con un argomento chiamiamolo così tabù
Fino a qualche anno fa e invece adesso proprio sinistro se è venuto anche il ministro Fornero Elsa Fornero venuta personalmente affatto conferenza stampa partecipato incontri bilaterali conferenze
Soprattutto panche con Michel Bacelle e a capo l'ex Presidente del Cile capo della Juve nuove né insomma e sono state delle sessioni straordinari
E poi diede un dulcis in fundo possiamo chiamare così ieri sera un grande spettacolo una pubblica eccezionale
Proprio nella sala dell'Assemblea generale con una un concerto di Angelica chi in ciò
Che una cantante africana famosissima nel mondo
E c'è stato veramente uno spettacolo infatti la prima domanda così dopo aver rompere il ghiaccio dico ambasciatore LEA a ha ballato pure lei l'africano e l'Assemblea generale qua io normalmente non valgono io non so perché ma non mi piace neanche il ragazzo però ieri sera è stato veramente coinvolge
Sia per la straordinaria capacità di Algeri che Chigio
Di trascinare le folle con la sua musica con la sua voce e soprattutto con la sua testimonianza di vita come ambasciatore delle dell'UNICEF
Quindi devo dire è stata una serata veramente eccezionale credo che sarà ricordata e per tanti anni Nazioni Unite
Ma forse una delle serate che abbinato
La gioia di vivere la festa a una causa veramente importante per tutte le donne per Viterbo i io sono sempre l'Assemblea generale va a settembre quando parlano i grandi capi di Stato Obama
Io la quella quella con l'Assemblea generale così piena mi sembra che forse soltanto appunto quando viene il Presidente degli Stati Uniti a parlare delle grandi occasioni sì mi dicevano che voglio ieri sera mentre avevamo nel backstage
Dell'assemblea
I vari funzionari nazionali decresce rapidamente volatile di non aver mai visto l'assemblea così piena per un evento riteniamo alette GE dunque vincevamo fino a a qualche anno fa era un argomento tabù
E ciò furono impegnati ci sono state impegnate fino agli inizi alcune ombre tra cui quella dove il
Vicepresidente del Senato Emma Bonino con non Peace without just in sé non pace senza giustizia che da tanti anni erano impegnati però diciamo che l'Italia che sensibile ai diritti umani ricordiamo per esempio la battaglia spinta
Una risoluzione sulla pena di morte no nel due mila sette
Ecco era una battaglia che l'Italia costantemente atti andata avanti ma diciamo l'entra diplomazia colleghi con i passi lenti che purtroppo certe volte anzi in questo caso necessari
Della diplomazia però siamo ormai al traguardo giusto c'è quest'anno l'ha detto il ministro solo nero quest'anno dovrebbe se il due mila dodici
L'anno giusto per arrivare finalmente a una risoluzione lei ci crede
Guardi prima di arrivare alle soluzione e credo che sia importante fare un passo indietro la l'Italia innanzitutto
Da tempo immemorabile affatto del e diritti umani per loro rispetto nel mondo una priorità di politica estera
E questa azione diplomatica era si è svolto sono nazioni tema tutti i fori internazionali ai quali l'Italia partecipa
Per quanto riguarda le e mutilazioni genitali femminili è già
Due anni e mezzo tre che l'Italia
Molto impegnata in questa questione che riguarda
Numero veramente considerevole di donne che sopra tutto di bambine in particolare in Africa
Riteniamo che sia una violazione dei diritti delle persone
Riteniamo che
Queste persone
Debbono poter contare su di noi
Per poter sfuggire a questa pratica
Pratica che ricordiamo è una pratica tradizionale secolare soprattutto in Africa e in alcuni Paesi africani
E quindi non è facile smantellare queste tradizioni che Azzariti
Lo si fa attraverso due tipi di iniziative su due piani
Il primo è quello politico di prima
Che come dice lei e letto però prima stare attenti
Essendo una questione così sensibile
Che tocca la vita individuare lette le persone e delle comunità
Noi non possiamo spingere arrivando dall'estero dall'esterno per imporre la nostra visione professore controproducente
Non può essere e controproducente
La fretta
Veramente cattivissima Consigliere queste soprattutto in un ambiente come le Nazioni Unite dove ci sono centonovantatré Paesi
Dove l'azione diplomatica deve essere
Estremamente mirata dove l'azione diplomatica
Devi seguire quelle che sono le regole
Perché altrimenti si ha l'effetto contrario
E in certi momenti l'abbiamo visto
Ho visto quando ci sono state respinte esterna
Che hanno provocato degli irrigidimenti
E questo ci ha costretto a tornare il nuovo a parlare con i nostri amici africani uno per uno e l'anno scorso
Ho visto quasi quarantacinque ambasciatori Africa spiegare qual era la salute dei
L'azione dell'Italia proprio perché rispetta
Questa onerosi dei Paesi africani su questa questione e noi non vogliamo imporre loro delle soluzioni e non vogliamo imporre loro dei percorsi obbligati non vogliamo far loro fretta e più di quanto sia necessario
Vogliamo sostenerli in questa loro lotta contro l'altra
Perché i Paesi africani non sono contrario moltissima no anche adottato tutta una serie di misure legislative preventive e repressive per esempio e porre ovviamente non sono sufficienti perché la cosa più importante l'educazione sono i programmi educativi
E per questo che l'Italia è uno dei maggiori finanziatori delle agenzie dell'UNICEF decreti che e realizzano programmi veramente importanti per la mente efficaci con ottimi risultati tutti questi Paesi
Quindi l'azione diplomatica che non abbiamo fatto e certamente l'azione che ha portato i suoi frutti
Non è stata facile
Abbiamo dovuto avere molta pazienza un'estrema sensibilità
Ma questo a
Ha condotto poiché hanno piano l'anno scorso e Paesi africani a decidere loro stessi
Di presentare nel corso di questa sessione dell'Assemblea generale una risoluzione che condanne
Le mutilazioni genitali femminili
Coniato circostanza che non abbiamo la altri successi che abbiamo raggiunto in queste tappe non lo consideriamo comunque non già un po'più tardi
Ma sempre un punto di partenza
Perché il vero obiettivo che noi abbiamo non è quello delle risoluzioni in sé che può avere la sua importanza perché certamente un catalizzatori sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista finanziario per i donatori internazionali di aiutare le agenzie dell'ONU
Ad aiutare i Paesi africani
Il vero obiettivo è quello dell'eliminazione della terra quello è
L'obiettivo finale cioè io ho visto per esempio c'è stata una conferenza accerti Center
Dove c'era la Michel parcelle ha partecipato anche il ministro polimero e anche l'attrice presenta al Senato Emma Bonino e dove hanno partecipato molte molti ministri un ministro diciamo grazie i Paesi africani
E che hanno parlato parlato con diciamo proprio con il cuore aperto diciamo così e c'è stato un momento molto importante che è stato quando mi sembra la rappresentante della Costa d'Avorio che non era neanche
è stata forse una sorpresa che partecipasse che ha indicato un Imam nel nella nella sala che si è alzato
E stato applaudito e ha perché ha detto che punto questa non è una tradizione assolutamente da da connettere con la con l'islam occorre ritrovi Giosa e che anzi questo Imam hanno detto che condanna continuamente falle
Le condanne ogni ogni settimana di questa tradizione allora e così deve quindi
In lavorare sul campo e però questa risoluzione che dovrebbe arrivare diciamo entro l'autunno
Aiuta perché spinge
I paesi e non solo quelle per i cani anche quelli esterni che forse dovrebbero aiutare no anche perché ci saranno dei tipi dei programmi magari deduco lei ha menzionato l'educazione
La cantante ieri nella conferenza stampa ha parlato per esempio la povertà questa sera queste sono condizioni in cui se c'erano soprattutto in strati della popolazione più povera ecco quindi gli aiuti che devono essere parallelo
E quindi
Con questa risoluzione ci arriverà pure questa in questi momenti di crisi gli aiuti per l'Africa non termineranno
O non diminuiranno nella circostanza che l'ha ricordato i Paesi africani hanno soprattutto sottolineato con grande forza ordine tutti capissero
Proprio il fatto che sono in attesa che i cani che si è poi perché questa questione
Sono i Paesi africani che non devono
Essere tirati per la giacca come si dice che non devono essere messi in un angolo che non devono essere accusati singolarmente di questa pratica che viene loro presenza
Ed è questo grande rispetto che non abbiamo mostrato come Governo italiano come rappresentanza a New York testo questa sensibilità che loro ci rispettano ci riconoscono questo ruolo di leadership
A sostegno all'offerta questa la cosa fondamentale spero che tutti l'abbiano capito non solo in Italia ma anche all'estero
Perché questa non è la
Battaglia nel senso che si combatte qualcuno contro qualcun altro questa è con l'iniziativa volta a cercare di salvaguardare mi più breve tempo possibile
Milioni di bambini
Per far sì che non abbiano questi mutilazione che poi rovinano per tutta la vita solo dal punto di vista psicologico panche proprio sanitaria
E in quella circostanza lei ministro africane
L'esponente africano e l'hanno ricordato con grande forza non lo sapevamo già finalmente perché abbiamo il polso della situazione capiamo parliamo con tutte le persone con cui dobbiamo parlare soprattutto parliamo con le persone che devono decidere
E questo ci ha permesso fin dall'inizio di avere un quadro chiarissimo che la strategia da adottare
Il fatto che l'Italia abbia mantenuto questo profilo di leadership ma al tempo stesso un più basso profilo per lasciare gli africani a ad Atene io con un ruolo
Leader
In questa in questo argomento ci rende degli interlocutori particolarmente privilegiate soprattutto perché
Che in un lavoro di squadra insomma dove l'Italia arriva al traguardo l'importante non apparire magari
Per per per essere lì fare apparire chi deve apparire in questo caso che è giusto che l'Africa no leale nei celava la risoluzione la risoluzione ripeto certamente una tappa
In porta
Perché una risposta una risoluzione all'Assemblea generale
Pur non avendo un carattere obbligatorio come sa ha un carattere cercarne temporale molto forte anche perché che Nazioni Unite sola
Più grande organizzazione mondiale la che alla
Maggiore legittimazione anche morale
Però ripeto è una tappa non tutti noi dobbiamo sovrastimare
Gli effetti di questa risoluzione non è attraverso questa risoluzione
Che termineranno in pochi a società esterne
Certo
è una tassello di un mosaico che l'Italia insieme presepi che anni ammesso faticosamente insieme e che
Mi lasci aggiungere anche con grande intelligenza politica e dico benissimo adesso
I lei ricorderà un anno e mezzo fa lei ci ha concesso un'altra intervista esaminarlo in quell'intervista di un argomento molto importante
Alle Nazioni Unite ed è un argomento soprattutto delicato per l'Italia
E sparliamo della riforma del Consiglio di sicurezza
E proprio in questi giorni in queste settimane si è ripreso all'ONU le trattative
Che ci sono diciamo così per semplificare ci sono due forti posizioni ci sono la posizione dei G forti cosiddetti quattro grandi che vogliono avere me una un seggio permanente
Al Consiglio di sicurezza in questo momento sono cinque seggi permanenti con diritto di veto loro ne vogliono vorrebbe raggiungere questi Paesi sono la Germania il Giappone il Brasile e l'India
Forse si parla anche del Sudafrica ma si dovrebbero mettere d'accordo in quel caso anche di tutti gli altri Stati Africa
E poi c'è la posizione delle il gruppo chiamato minare il consenso del sito che dove l'Italia possiamo dirlo è il paese leader di questo gruppo
E ci sono tanti altri Paesi importanti mai porta che l'Italia con rifiuta questa impostazione accenni allargamento del Consiglio di sicurezza
Così
Per dove ecco se ho capito bene questa importante l'Italia per una riforma
Dover rimanga il concetto e dell'accountability cioè ogni tanto abiliti che in inglese significa responsabilità cioè che ogni Paese che entra al Consiglio di sicurezza
Deve essere deve essere eletto e perché con questa sì quindi posso anche allungare i tempi di di in mano di mantenimento del seggio però questo seggio deve essere
Rinnovato attraverso le elezioni dell'assemblea generale perché è un modo anche di rendere responsabili di questi Paesi che entro nei confronti
Dell'Assemblea generale
Ecco diciamo in questa trattativa e vanno avanti possiamo dirlo vent'anni forse da quando sono iniziate qual
E e rimane c'è uno stallo
Si deve raggiungere i due terzi del voto dell'Assemblea generale quindi se non si hanno i due terzi nessuna riforma del Consiglio di sicurezza può passare
E Lange precedentemente in un discorso all'Assemblea generale ha ricordato che questi giri sport questi grandi Paesi che vogliono questa riforma in effetti il numero credo che sia ormai trent'massimo trentacinque per cento
Dell'Assemblea generale dovrebbero aver raggiunto
E e lei ha ribadito che non è che l'Italia la posizione dell'Italia o del suo gruppo che ricordiamo a maggio a Roma portato centoventitré Paesi
A partecipare su queste posizioni di rendere il Consiglio di sicurezza più democratico
Ecco e l'Italia ha detto che non è che c'è una posizione la nostra posizione ma si chiamerà flessibilità si deve trovare un accordo e questo l'ho ribadito pure
Il presidente l'assemblea generale Nasser che l'apposito è praticamente una soluzione verrà trovata solo Annetta
Ecco lei anche mi sembra che al discorso ha fatto capire che c'è un Paese
Tra i quattro fra i quattro grandi che è un po'ha mostrato questa flessibilità ha parlato del Giappone
Ecco ci può io ho fatto un po'una un riepilogo per gli ascoltatori ma lei ci dice e ci dica adesso
Le posizioni dell'Italia se sono cambiate rispetto a un anno e mezzo fa dall'ultima volta che non ho parlato e se effettivamente questa è diciamo così una trattativa
Che alla fine
Ci vorranno forse altri vent'anni oche lei
E speranzoso che forse qualcosa si muoverà e magari se non sa non è una questione di mesi magari sarà sempre la questione di anni ma si può arrivare finalmente l'accordo per rendere il Consiglio di sicurezza più democratico ed efficiente
Pare lei aveva assunto molto bene sinteticamente quello che è successo diciamo negli ultimi due anni sulla riforma del Consiglio di sicurezza
è vero che sono quasi vent'anni se ne parla
In uno dei motivi per i quali o se mai più
Usciti ad avere una vera e propria riforma del Consiglio di sicurezza e proprio per la contrapposizione sostanzialmente in cui è schierato
Quello che ricordava lei C quattro cioè di questi quattro Paesi che a torto o ragione ritengono di avere diritto ad entrare come membri permanenti e lo schieramento
Quei Paesi Corneli Italia guidati dall'Italia che ritengono invece che uno dei motivi per i quali Consiglio di sicurezza sono poco
E non
Al meglio delle sue capacità che proprio l'anacronistica presenza di membri permanenti
Però
Come tutti sanno la carta prevede che qualsiasi modifica della struttura delle Nazione Unite preveda che quel pezzo di maggioranza come regola inclusi
I cinque membri permanenti sì e uno di questi o tutte e cinque
Non ratificano con una
Modifica di questo genere
Non si non può aver luogo la allora alla riforma che può essere stata immaginato perché e di fatto diritto di veto
Ha spinto da questo presupposto e dovendoci teneri cinque permanenti così come sono nati nel mille novecentoquarantacinque
Troviamo non solo anacronistico ma addirittura estremamente controproducente per la vita del dell'Organizzazione internazionale
Aggiungere altrimenti per me
Che porterebbero o il numero di membri permanenti
Già a dieta a a nove perché non sono soltanto i quattro membri fa altri dovrebbero a quel punto entrare soprattutto gli africani Sergio serio giungere va addirittura un po'di quindici membri permanenti
Dovendo allargare ulteriormente il Consiglio di sicurezza si rischia che era
Seriamente di avere
In Consiglio che non è più un Consiglio distretto che possa prendere agevolmente e le decisioni e quindi rendere efficace l'azione internazionale soprattutto nei periodi di crisi
E soprattutto una volta che alcuni paesi sono diventati i membri permanenti non devono più rendere conto a nessuno
Questo io credo che vada contro gli interessi dei singoli Stati membri
Grazie
Vada contro
Un'evoluzione positiva delle nazioni
In termini di maggiore efficacia maggiore efficienza di trasparenza delle decisioni di rappresentatività del Consiglio di sicurezza
Ci soprattutto non tiene conto di una questione fondamentale nel Pizzo e quando si fa una riforma soprattutto il di una riforma così complessa e difficile che suscita così tante sensibilità politiche in tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite
Occorre pensare
Non certo il passato
Ma neanche al presente occorre pensare al futuro
Perché oggi chi dice che il Consiglio di sicurezza non ha una grande legittimità perché non rappresenta
Le novità che negli ultimi vent'anni sono emersi sulla scena internazionale
Esercenti Paesi che sono
Diventati più ricchi più forte che economicamente
Lo dirà anche fra cinque anni lo dico anche fra dieci anni quando altri paesi emergenti
Si affacceranno alla ribalta internazionale vorranno un posto importante nelle decisioni del mondo che il Consiglio di sicurezza
Ed allora noi dobbiamo pensare a che cosa succederà fra chi c'era non a cosa è successo niente
E se aggiungiamo dementi permanente abbiamo ingessato totalmente questo organo lo abbiamo reso più efficace
Lo abbiamo reso meno legittimo lo abbiamo reso meno trasparente
Lo abbiamo reso meno democratico e lo abbiamo reso più o meno rappresentativo del tutto NI si sente sicura in questo momento che
Il consenso che c'è attorno a queste posizioni dell'Italia con altri importanti Paesi che comunque ripetiamo
Il voto per dirlo rivolto dell'isoletta del Pacifico del Pacifico all'Assemblea generale vale quanto il volto della Cino degli Stati Uniti
Ecco lei e e ancora sicuro
Che questi quattro non siano riusciti non so a scalfire quello che invece è stato per tanti anni la posizione principale e di larga maggioranza
Dell'Assemblea generale che appunto concilia con quella
Portata avanti dall'Italia
Non è esattamente così se mi permette perché
Realtà del passato TG quattro godevano comunque di un'ampia maggioranza dunque dei due terzi
Ma certamente non ha rinunciato
E ancora l'anno scorso all'isola lo scorso anno ventiquattro Paesi ritenevano
Di avere questa larga maggioranza non a caso lanciavano l'iniziativa
Che lei ha ricordato presentando una bozza di risoluzione procedurale sulla quale
Si allargava il Consiglio di sicurezza sia i membri non permanenti sia nel PRIT
Ricorderà che come feci e d'Italia egli ha guidato questa questa sì una vera battaglia
Ha impedito che questo potesse capire lo ha impedito attraverso una serie corrotte documentazione che ho appena citato
A lamentarci per le relazioni che non è piaciuto neanche il modo abbastanza aggressivo con cui ci quattro si sono mossi hanno recepito quelle che erano le nostre osservazione di fondo
E alla fine a questa iniziativa naufragata contano
Circa trentacinque quaranta per cento di di sostegno rispetto ai dicendo e tenersi che era l'obiettivo iniziale
La chiusura del cerchio di questo fallimento dell'iniziativa del G quattro si è avuto a Roma con la conferenza che lei
Appena ricordato qua hanno partecipato centoventitré Paesi
Quest'anno abbiamo ripreso i negoziati governativi che di fatto si erano interrotti l'anno scorso
Paio di settimane fa
Noi come UDC abbiamo presentato
Di nuovo la nostra proposta lo abbiamo argomentata abbiamo risposto alle varie domande che sono state fatte da vari Stati membri
è difficile dire quale può essere il consenso
Che hanno oggi quattro il consenso che oggi l'opposizione come fece
Io però ma
Sempre maggiore consapevolezza
E questo è certamente merito nostro dovere distillato tra i Paesi membri alla parte il dubbio sull'opportunità e ampliare il Consiglio di sicurezza a novembre per permanenti
E dall'altra invece di trovare altre metodologie di negoziato per arrivare a una soluzione
E basta fare un esempio su questo
In realtà nuovi ambasciatori diplomatici che lavoriamo alle Nazioni Unite che rappresentiamo i nostri Paesi presso questa grandissima organizzazione
Ogni mattina
Quando veniamo in ufficio e poi andiamo all'Unione delle Nazioni Unite per discutere una risoluzione una decisione una mozione un documento
Siamo animati da un unico obiettivo
Oltre a quello ovviamente di salvaguardare al massimo i nostri interessi nazionali
E quello di trovare compromesso che permette a centonovantatré Paesi ripeto centonovantatré Paesi
Di trovare un accordo
E allora io dico come mai per vent'anni si è discusso dalla riforma del Consiglio di sicurezza senza arrivare a niente
La ragione principale e che
Ogni volta e siamo andati che in una sala
Riunione per discutere perché la riforma del Consiglio di sicurezza nessuno era animato dal desiderio di compromesso ognuno voleva portare a casa il cento per cento per le proprie aspirazioni
Questo non funziona
Ed è per questo io mi sono rivolto a tutti i colleghi quando ho fatto discorso proprio di presentazione della proposta dagli uffici
Dicendole possiamo animati dallo stesso spirito
Che tutti i giorni
Ci porta a prendere le decisioni comuni ognuno rinunciando a qualcosa oppure raccolga riforme qualsiasi prese difficilmente
Vetrella
Ritengo che il piano piano con
Lavoro capillare che è stato fatto che il miglior per capire con tutti i colleghi e piano piano ci si sta rendendo conto anche i sostenitori del G quattro
Che oltre una certa soglia difficilmente G quattro usciranno
Ed è per questo e mi riferisco quello che diceva lei prima che già all'interno del G quattro si vedono posizioni diverse
La prima è stata manifestata dal Giappone che preso atto del fallimento dall'anno scorso preso atto di quasi vent'anni dei negoziati infruttuosi preso atto
Ambientistica mente
Che continuare questo muro contro muro non porta da nessuna parte ha iniziato a parlare di
Necessità di una riforma basata sul compromesso che è esattamente quello che
Il nostro gruppo ha predicato per cattiva
Definiamo io luce in America un detto che si dice quello che accade a las Vegas rimane alla svelta e allora quello che accade alle Nazioni Unite
Diciamo così più che screzi chiamiamoli insomma questa questo confronto che subentra l'Italia
E il il per e tanti Paesi colleghi
E in questi grandi quattro ecco questi questi diciamo così atterriti disposizioni diverse rimangono alle Nazioni Unite oppure IVA io non so in questo voglio anche come las Vegas secondo il dettaglio di piano
Ma lei pensi soltanto l'Italia Germania adesso per non andare a Torretta
L'Italia la Germania
Su tutti i dossi al
Novantanove virgola nove per cento si trova esattamente sulle stesse posizioni
L'unica cosa che ci
Differenze e ci contrappone e e la riforma e con sicurezza ma in Europa nel mondo sulle grandi questioni e transnazionale sulle grandi questioni su cui anche il dossier
I crisi se lei vede le posizioni che vengono espresse tra Roma da Berlino sono praticamente identiche quindi
La riforma del Consiglio di sicurezza non va a incidere lì sui rapporti bilaterali
E non va a incidere neanche su quelle che
Sono non so presente la nostra partecipazione insieme tedesco ed Unione europea siamo due tesi fortemente vincolati al ponte del terrorismo siamo due pesi profondamente europea gli europeisti
Quindi
E tipico esempio di una vera e forte contrapposizione su un dossier specifico che riguarda ovviamente gli interessi strategici nazionali dei due Paesi
Ma che non ha nessuna ripercussione
Sui rapporti fra i due Paesi su tutto il resto dello scibile
Di quelle che sono le relazioni internazionali tanto meno sui rapporti personali
E questo vale anche per gli altri paese diverso ma lei non si hanno intrapreso io personalmente o degli eccellenti rapporti con tutti gli ambasciatori sulla legge quadro che sia efficace
Ci troviamo e discutiamo su altro argomenti trovandoci d'accordo
O anche in disaccordo ma
Senza che
La questione del Consiglio di sicurezza incida minimamente
Tutti noi sappiamo che quello è un capitolo a parte
Tutti noi sappiamo che chiaramente si giocano gran parte del futuro dei Paesi su come che il Consiglio di sicurezza verrà riformato
Ma sta tutti sappiamo che le difficoltà eletti controverse le divergenze di opinioni su uno specifico dossier non posso e non debbono e non sono realtà
Trasferibili su altri benissimo lei ringraziamo la la l'ambasciatore Ragaglini ancora volta ci ha lasciati ad altri concessa alla radio radicale questa intervista
E e ringraziamo la missione italiana
Che ci permette di seguire questo lavoro dell'Italia le Nazioni Unite che noi riteniamo un lavoro
Diciamo così di successo che
Che ogni obiettivo alla fine fino adesso viene raggiunto come l'esempio con le mutilazioni genitali femminili a dimostrato grazie abbiamo di continuare relazionare