Intervista ad Enrico Morando sulla manovra economica del Governo Monti e sulla riforma del mercato del lavoro

Radio Radicale abbiamo ora qui cono Enrico Morando del PD e senatore Morando la manovra del Governo Monte ma non è una manovra recessiva
Allora cerchiamo di capirci sul significato delle parole prima di tutto
Non esiste nessuna manovra che intervenga sulla finanza pubblica
Migliorando il dato dell'indebitamento cioè riducendo il livello dell'indebitamento pubblico
Che
Agendo aumentando le entrate o riducendo le spese perché questo è l'unico modo per ridurre l'indebitamento
Non abbia le permetto di ridurre l'intervento dello Stato nell'economia e quindi non abbia l'effetto nell'immediato dei
Ridurre il volume globale del prodotto interno lordo
Che ci sarebbe stato senza la manovra
Una volta ha detto questo naturalmente la domanda che bisogna farsi immediatamente dopo è ma se non facessimo la manovra tra qualche tempo
Il prodotto interno lordo del Paese dove andrebbe a finire in questo caso la risposta potrà può essere precisa perché se noi non facessimo la manovra
Con questo carattere strutturale e con questa entità di intervento sulla finanza pubblica milioni con ogni probabilità andremmo verso il fallimento del debito pubblico italiano e ci sono due economisti
Che se chiamano Rollo offre e Reinhard che si occupano di stare dell'economia che hanno studiato i casi di fallimento del debito pubblico che ci sono stati nella storia
E hanno concluso in modo univoco in tutti i casi in cui nella storia sia determinato fallimento del debito pubblico cioè lo Stato non ha pagato i suoi creditori
In tutti quei casi a tre anni di distanza il prodotto interno lordo di quel Paese che aveva il debito pubblico fallito
Ed era caduto diciamo dell'ordine del quindici venti per cento rispetto a quello che era prima del fallimento del debito pubblico
Qui perché la manovra abbia nell'immediato un carattere eccessivo è la scoperta che segmento dell'acqua
Su un piano inclinato l'acqua si volge verso il basso più o meno allo stesso carattere cognitivo di questa affermazione invece comunque stanno scoperta non secondarie la leggibile
Esatto invece se siano aggiornate sulla prospettiva del Paese si vede bene che la manovra necessaria
Questa manovra a sotto il profilo della sua impatto sul prodotto interno lordo lungo spesso carattere che
Hanno avuto le manovre per esempio le ultime del Governo Berlusconi Tremonti
A questa domanda io rispondo che qui c'è una qualità diversa
Obiettivamente noi abbiamo ha avuto questa manovra che si è organizzato attorno a due grandi interventi
Il primo è quello sulle pensioni certamente un intervento difficile da sopportare sotto il profilo sociale perché ci sono molte persone che hanno visto peggiorare la propria aspettativa di pensionamento immediato
Tuttavia si tratta di un intervento che accelera l'andata a regime della riforma pensionistica che abbiamo fatto nel mille novecentonovantacinque
E che per questa via
Rendere più
Sono spendibili del debito pubblico italiano perché avrei bruciore soprattutto attorno all'anno due mila tre al due mila quindici del due mila venticinque il volume globale della spesa
Pubblica italiana e in modo permanente cioè fa un intervento
A al quale guardano da tempo i mercati perché perché considerano che sodo gli interventi strutturali quelli che decidono le manovre del Governo
Berlusconi Tremonti riducevano la spesa totale attraverso il crollo della spesa in conto capitale cioè quella per investimenti quella che sostiene la crescita si
Interrompe la correggo diventano retrocedono la spesa si recavano in futuro il tendenziale della spesa perché poi si scopriva sempre che la spesa voi controcorrente aumenterà si ma quella è
Per gli investimenti invece diminuiva in cifra assoluta anche rispetto all'anno precedente in modo molto significativo da questo punto di vista quindi
La manovra del Governo a monte qualitative una volta detto che era eccessiva e meno recessiva di quanto non può solo le manovre sotto questo profilo del Governo Berlusconi proprio chiarissimo però sempre troppe tasse se no
Esatto e qui veniamo al secondo aspetto qualitativo rilevantissimo che cosa fa la manovra certamente aumenta la pressione fiscale ma a carico di chi
Dicono i patrimoni ed i cui consumi e in Italia sono tassati decisamente meno che negli altri Paesi i patrimoni in particolare perché i consumi realtà
Hanno l'imposta sui consumi a un'aliquota media nel contesto europeo
Agisce su un volume dei consumi che medio rispetto all'Europa e poi vediamo che il gettito è inferiore sul versante dell'IVA quindi il problema non solo le aliquote
Che purtroppo il Governo Monti costretto ad aumentare diciamo nel sarà costretto ad aumentare nel corso del due mila dodici sulla base di questa manovra
Ma è l'evasione fiscale troppo alta e qui poi ci sarebbe da discutere sulle misure molto incisive che sono contenute nella manovra sull'evasione fiscale
Ma per quello che riguarda la manovra in sé e che cosa fa
Pesa di più sui patrimoni in particolare e pesa di meno sul lavoro e sull'impresa perché riduce rendendola interamente deducibile
Dall'IRES e dall'IRPEF cioè dall'imposta sul reddito delle persone fisiche o delle in prese
Il
La
L'IRAP è pagata sul costo del lavoro di ogni impresa
Il che significa che dal punto di vista qualitativo non solo l'intervento sulla stesa
Io riduzione è diverso da quello dei Governi Berlusconi e Tremonti ma anche all'intervento sulle strade sulle entrate e qualitativamente diverso perché qui abbiamo una gara bio
Sulle cose per dirla con Tremonti patrimoni in particolare e un alleviamento del peso fiscale sul lavoro sull'impresa esattamente quello
Di cui la politica italiana di centrodestra di centrosinistra parla da dieci anni senza fare nulla questi in quindici giorni qualcosa hanno fatto
Senatore Morando e ora passiamo alle riforme strutturali riforma del mercato del lavoro a lei come vede le uscite del Ministro forme
Il ministro Fornero apporto con grande puntualità la questione fondamentale che aperta a proposito di mercato del lavoro in Italia
Abbiamo un eccesso di dualismo per dirla con delle parole difficili cioè
Abbiamo una parte del mondo del lavoro che è dotata di tutele
Non dico di tipo europeo perché sono inferiori alla media europea anche quelle ma
Di tutele dei centri e abbiamo quasi a metà del mondo del lavoro che non ha tutele nemmeno rispetto
Al licenziamento discriminatorio per ragioni religiose e politiche sindacali ideologiche razziali e col
E così via allora
Voi
Ha detto la ministra porne ero
Abbiamo bisogno di ridurli filtrare il mondo del lavoro superando questo dualismo
Per questa ragione dice il Ministro Ferrero abbiamo delle idee ma vogliamo aprire e questo mi pare il punto è una fase di concertazione con le forze sociali in particolare con le organizzazioni sindacali e con le repliche da organizzazioni datoriali
Al quale confronto però
Aggiungo io qui non è la Fornero che parlava solo io Enrico Morando al quale confronto però è indispensabile che arrivino delle parti sociali
Trovando delle precise proposte su come si supera il dualismo c'è qualcuno che pensa che in Italia
Si possa estendere la tutela prevista per dallo Statuto dei lavoratori dei il dei lavoratori così come oggi per le aziende con più di quindici dipendenti a tutti i lavoratori italiani può provare a proporlo
Ma faccio notare che nessuno lo sostiene che questa prospettiva sia realistica quindi quali sono le altre linee di intervento
Per superare il dualismo del mercato del lavoro italiano il Governo nella introduce nella nelle nel discorso
Programmatico di Monti
A fissato l'obiettivo del superamento del dualismo e ha
Detto anche una cosa molto precisa via
Chi gode attualmente dell'attuale sistema di potere lo deve mantenere compreso l'articolo diciotto per il resto ha detto Monti un diritto del lavoro applicabile a tutti
Questa è la sfida si aprirà la concertazione durerà un mese un mese e mezzo due mesi quello che deve
Durare ma è indispensabile che il Governo sia fermo nel sostenere l'esigenza di conseguire l'obiettivo basta con l'apartheid dei giovani basta con la mancanza di tutele per la parte più debole del mondo del lavoro
Chiarissimo che siamo come sempre ricordando le impedì come sempre un saluto a dare agli radicale