L'industria nella costruzione dell'Italia Unita (2ª ed ultima giornata)

No
Ho avuto l'onore di
Coordinare questa sessione pattumiera
Questo interessantissimo convegno
Ieri è stato un grande successo sono sicuro che sarà un successo enorme anche oggi
Io ho il piacere di trattare introdurre due grandi temi uno che mi sta particolarmente a cuore per la chimica essendo io un chimico ma devo dire anche
La parte di
Seconda
Che parlerà invece
Del tema
Della
Uccidermi tale
Si
Anche perché mi ricordo una cosa molto
Da studente
Io ho avuto come punto di riferimento nulla dice ottiche Lulli professore che il professor Livio cambi il quale era un si registra
Se mi ha costretto a studiare a fare quattro esami di Psicologia metallurgia metalli non ferrosi pensavo fosse minuti che invece nella vita poi professionale di sono stati utilissimi lo ringrazio ancora perché veramente mi
Mi ha dato un indirizzo molto molto importante
Ho piacere quindi di introdurre la prima speaker
Che la professoressa ovvero Negri Zamagni delle Università di Bologna
Certe la proprio l'argomento che più ci sta a cuore che la chimica quanto io fatto cinquant'anni di chimica e cinquantacinque Contarine diverse
Vicissitudini cos'alti e bassi ma sempre è una
Un argomento importante per questo nostro Paese
Sì particolarmente importantissimo come storia perché
Il pregio di ricordarvi che i chimici hanno avuto chimici italiani hanno avuto un ruolo importantissimo nella storia della chimica
Due delle leggi fondamentali della chimica furono fatti da un farmacista piemontese Avogadro
Da oneri dentista siciliano Cannizzaro
Voglio anche ricordare che la prima uno è più
Riviste italiane di chimica antifurto bislacche Zecca chimica fu pubblicato a Palermo non so quando ma credo verso mila ottocento qualche cosa esatta
E poi abbia avuto altri personaggi da pirica che partì con i suoi studenti per andare a Bari Curtatone e Montanara per dal Pisano non processo
Filippi riabilitare fosse Calabrò comporterebbe strutture perché pare che quel certo punto piglia fuggì non è che poi
Partecipa lo scotto di Curtatone Montanara moltissimo sono voci diverse
Ma poi anche una figure importanti se attutito politico che fu paterno quindi mi sono tot sicuro che la professoressa ci farà vedere questa storia infinita della chimica Cary cominciata con grande
Successo in questo momento qualche problemino versetto un tema importante per italiani professoressa
Grazie tante per avermi invitato
Veramente
Considero questo convegno fondamentale
Non
Non si sarebbe potuto essere veramente un centocinquantesimo anniversario senza un convegno di questo tipo e ringrazio quindi della Fondazione Edison e l'Accademia dei Lincei per averci pensato
Allora
Ho avuto modo nel corso
Della mia carriera di studioso dista recano italiana di analizzare il ripetutamente varia spetti
Ecco della vicende dell'industria chimica
Potete vedere lì delle principali pubblicazioni che io ho fatto in questo campo
E nell'affrontare nuovamente questo tema mi sono chiesta quale taglio dare a questa relazione
Che per la prima volta in realtà tratta di tutti i centocinquant'anni di vita dell'economia italiana mentre invece e
In periodi precedenti
Avevo un focalizzato su
Contratti di questo di di questo lungo periodo optato per una periodizzazione caratterizza data dalla storia delle produzioni prevalenti e dei personaggi di spicco con una sezione iniziale tuttavia che offre un quadro di lungo periodo dell'incidenza
Della chimica farmaceutica inclusa perché c'è sempre questo problema nello studio della chimica quando si ci chimica di solito si esclude la farmaceutica allora
Non avendo il tempo naturalmente io ho cercato di metterli tutti e due insieme perché non avevo modo il tempo di specificare le
Due diversità e
Ho dunque pensato di suddividere la mia presentazione in quei punti
Quanto ha pesato la chimica in Italia dal punto di vista economico lo vedremo subito
Poi periodo pionieristico dopo la costruzione di un'industria chimica sul flirt entrambi le novecentoquindici trentanove
L'avventura della petrolchimica e infine il made in Italy nella chimica con qualche conclusione
Finale
Allora diamo subito la chiatta
A questa tabella che ho costruito con parecchie difficoltà perché come sempre succede quando si parla di periodi lunghi
Le statistiche non sono così stabilite come per periodi recenti
Voi vedete che gli inizi sono stati davvero modesti la chimica non è in realtà decollata insieme al resto d'industria italiana prima della prima guerra mondiale
I primi vent'anni dopo la Seconda guerra mondiale
Dopo la Prima guerra mondiale sono invece stati molto positivi
Particolarmente il periodo dell'autarchia
Vedete percentuale sul valore giunto manifatturiero nel trentotto si arriva a undici virgola nove
C'è questa percentuale della forza lavoro che non va troppo d'accordo con quell'undici e nove minimi riprometto di approfondire per il momento le fonti dicono questo
E particolarmente
La percentuale di esportazioni su importazioni vedete era diventata centoquattro anche ovviamente per una caduta delle importazioni e non solo per
Enunciato solo per un miglioramento delle importazione
Mentre poi dopo l'affitto fine della seconda guerra mondiale le cose sono andate relativamente bene
Fino agli anni settanta ottanta dove invece c'è stata una
Una crisi significativa
Particolarmente visibile nelle percentuali di esportazioni su importazioni che sono addirittura nel mille novecentonovantuno arrivati e cinquantaquattro pensate tra
L'esportazione in plenum solo la metà delle importazioni
Con una ripresa successiva
Dove però vedremo che non si è riusciti ancora a Rho vestito rovesciare questo trend storico
Voglio mettere in evidenza
Che
Cosa la relativa debolezza della chimica italiana è proprio dimostrata dall'ultima colonna di quest'la tabella
Perché
Il l'Italia è l'unico Paese avanzato che ha un deficit commerciale nel settore indecisi uso al PLUS
è l'unico Paese Manzato che ha questa caratteristica quindi un caso veramente posso igiene rischi dimostra
Nella relativa
Debolezza di questo settore nel nostro Paese e allora adesso vado con la previdenza azione storiche il periodo pionieristico
Mille ottocentosessanta mille novecentotredici ciò che caratterizza questa prima fase e l'organizzazione artigianale delle produzioni
Che testimonia il mancato radicamento in Italia della nuova chimica organica
Basata sulla lavorazione degli intermedi del carbone e volta allo sfruttamento soprattutto delle economie di diversificazione le famose quando viso Schopp
Con impianti di grandi dimensioni non mancavano le imprese in Italia soprattutto nel campo dei prodotti farmaceutici degli ospiti degli esplosivi
E dei fertilizzanti fosse tattici ma venivano condotte per lo più su base artigianali con produzioni di tipo tradizionale
è interessante notare che molti dei nomi di impresa che poi si rafforzeranno e saranno capaci di fare un salto successivo erano già presenti pensiamo Schiapparelli che aveva fondato il suo laboratorio farmaceutico Torino nel mille ottocentoventiquattro
A Carlo Erba che era già attivo a Milano dal mille ottocentotrentotto a Carlo Serono che aveva fondato il suo istituto nazionale medico farmacologico nel mille novecentodue a Torino e poi trasferito a Roma nel mille novecentosei
La le criticità era del mille ottocento sessantadue anche se il suo ramo farmaceutico viene molto dopo nel mille novecentodieci comunque prima della della Prima Guerra
La farmacia Zambeletti che esercitava un laboratorio Milano fin dal mille ottocentoundici
Quanto agli esplosivi la prima fabbrica di fondi Cottone nitroglicerina sulla dinamite Nobel
Fondata da Liliana nel mille ottocentosettantatré dai francesi e svizzeri
Nel novantuno venne costituita a Milano lassiste società italiane prodotti esplodenti che fu davvero la principale azienda in questo campo che poi ebbe molti sviluppi successivi
Che aveva parecchi stabilimenti di cui più grande era Cengio vicino sapone
Nel mille ottocentonovantasei solo se a Fontana Liri uno stabilimento per lo sfruttamento del brevetto Nobel della base spinte
Ricorderò ma in una
Una piccola
Cosa
Il brevetto avendo offerto agli italiani dallo stesso Alfredo Nobel chiamava l'Italia tanto da morire a Sanremo nel mille ottocentonovantasei perché era stato rifiutato dei francesi
Anche la BPD venne creata da Giovanni Bombril nello Poldo Parodi Delfino nel mille novecentotredici per la produzione di acido nitrico glicerina balistiche e dinamiche
Per quanto riguarda i fertilizzanti nel mille novecentotto centosessantotto la ditta Colletti di Milano produsse nel suo stabilimento di Treviglio il primo per fosfati italiano che era per alto per fosse fatto d'ossa
Questa fu l'unica linea produttiva che avviò consistenti iniziative prima della guerra
Alla metà del decennio mille ottocentonovanta le fabbriche di per fosfati minerali erano circa cinquanta
Delle quali solo quindici con l'annessa fabbricazione dell'acido solforico e la produzione raggiungeva cento mila tonnellate pari al settanta per cento dei consumi
Nel dieci si arrivò a un milione di tonnellate e a seicento mila
Di acido solforico
Arrivando subito ad una crisi di sovrapproduzione anche perché la preferenza dei consumatori si era spostata su altri tipi di con di concimi
Che costituiranno infatti magna pars degli sviluppi successive
Degli anni mille novecentoventi
Proprio nel settore dei fertilizzanti fosse tattici che si costituivano le prime aziende importanti le quali cercando di concentrare alcune delle miriadi di prese esistenti nel campo
Le due principali furono la Società prodotti chimici Colle concimi
Costituita a Roma nel mille ottocentonovantanove
E l'Unione Italiana fra consumatori fabbricanti di concimi chimici costituita a Milano nel mille novecentotre
Che però non riuscirono a consolidarsi anche per la mancata diversificazione nella produzione di altri tipi di concimi e con questo ho concluso la fase pionieristica vedete
Molti nomi anche interessanti ma scarsità di vere e proprie iniziative significative
E arriviamo alla seconda tante ricordo la costruzione di un'industria chimica complessa
Sulla guerra ad essere strategica per il decollo dell'industria chimica italiana
A causa della notevole richiesta di esplosivi che indusse la produzione di maggiori quantità di quelli intermedi che sarebbero poi serviti anche ad altri scopi tutti i chimici stanno naturalmente che i dati sto uno stesso intermedio
Si possono produrre esplosivi coloranti e farmaceutici no e quindi
E fertilizzanti appunto quindi c'è questa vasta gamma
Di possibilità per cui iniziato la produzione di intermedi per produrre gli esplosivi però dopo si possono utilizzare ad altri scopi questi intermezzi
E anche per la necessità di sostituire le importazioni dalla Germania
Non da ultimo i profitti incassati da alcuni prese che producevano le materie prime per l'Abruzzo agli sposi soprattutto più i riti
O che si erano arricchite con i trasporti bellici ricorderò che la SNIA significa Società di navigazione italo americana vero e aveva fatto i soldi appunto
Trasportando materiali dall'America all'Italia e dopo si dedicò a ben altre attività come vedremo fra poco
Io se Lupi preso che la strada della costituzione di alcune imprese dinamiche di grandi proporzioni e vediamole
Tra tutte le imprese non possiamo che iniziare dalla Montecatini una azienda fondata nell'ottantotto come società mineraria
Ma ad opera di Guido Donegani che la prese l'Italia a dirigere nel mille novecentodieci fece il salto nella chimica tra Prima Guerra Mondiale dopoguerra assorbendo le due società produttrici di fertilizzanti sopraccitate ma
Non sarebbe certamente bastato l'iniziativa più importante della Montecatini degli anni Venti sulla produzione su vasta scala di concimi azzeccati con metodi messi a punto dall'ingegnere Giacomo fa uso pernotto
Da tempo era noto che i fertilizzanti aggio adottati erano assai più efficaci di quelli Fossati cito ma il ritratto di sodio del Cile già importato da Cavour a suo tempo che era un materiale naturale
Era scarso la produzione sintetica sull'Ardea scala di tali fertilizzanti dipendeva dalla capacità di sintesi dall'ammoniaca
Richiamando Zotto dall'atmosfera il primo processo fu messo appunto in Germania dalla basso poco prima della guerra ma la basso si rifiutava di cedere il brevetto e anche dopo la guerra si rifiutò
Nel mille novecentoventuno Donegani venga a conoscenza dell'esistenza di un giovane ingegnere novarese
Che aveva sperimentato un metodo elettrolitico per ottenere ossigeno e poi si era applicato all'uso delle Doge nonché era che avanzava che combinato con l'azoto derivato dall'aria poteva produrre ammoniaca
I problemi erano dati dalle alte temperature dalle altre pressioni a cui questa reazione doveva essere condotta oltre che da lì l'aggressività dell'idrogeno rispetto al contenitore
Il primo esperimento venne effettuato da fa uso in un hobby CEE
Coro altri capi catalizzatori a base di ferro
Do negare capì subito l'importanza dell'innovazione e il trentuno maggio mille novecentoventuno nacque la Senna Società elettro chimica novarese che testava i brevetti fa Auser Montecatini in un annesso stabilimento
Il sodalizio fa Auser Donegani ebbe un notevole successo nel ventiquattro il processo fa Auser di produzione di ammoniaca sintetica giunse maturità
E il brevetto venne venduto a molti Paesi non si vede troppo bene perché l'ho preso direttamente dal libro comunque trecentotre
Al
Mille novecentosessantadue furono gli impianti vedete quanti paesi no vennero venduti gli impianti particolarmente Francia quindi Paesi anche avanza Giappone no oltre che
Italia
A
Nel trentaquattro venne creato un nuovo laboratorio di Ricerche diretto sempre da Fausto era poi riorganizzato dopo il mille novecentoquarantacinque anche in direzione di nuove ricerche di chimica organica il laboratorio appunto che poi prese il nome di Donegani
Accanto alla linea di farlo se era sia affermato un analogo metodo per la produzione di demolire un po'diverso ma
Non
Diversissimo sviluppato da Luigi Casale un chimico laureato sia l'Università di Torino
Alla ricerca di un impianto dove poter sperimentare le sue idee Casale si accorda con la Terni dove già industria che sentiremo sicuramente nominare dalla collega Vasconi
Dove
Già nel mille novecentodiciannove appronta un impianto pilota anche l'UE si servì originariamente di un cannone
Arrivando ad un brevetto che gli permise di lanciare il suo tipo di impianto nel mondo con una nuova impresa l'ammoniaca sale Società per Azioni Axa
Creata nel mille novecentoventuno con finanziamenti svizzeri e sede legale a Lugano perché non si era trovato un
Un finanziatori italiano
Il primo impianto con tecnologia Casale fu realizzato però in Giappone nel mille novecentoventidue seguito da molti altri fino a raggiungere il numero di duecento
Purtroppo Casale morì giovani nel mille novecentoventisette per i postumi di una bella nel avvelenamento da cassa asfissiante
Che era
Una cosa che abbiamo studiato durante la guerra
E e però erede rimasto delle nato sempre un po'
Con la la salute
Non buona fino che nel mille novecento ventisette scomparve ma le aziende gli sopravvisse e dopo alterne vicende e ancora attiva oggi e ancora di retta da italiani benché sempre
Esiste Svizzera condurre attori di quarta generazione ormai
All'avanzamento però basato ancora sullo
Dirò che
Mi sono divertita contraente ingegneri
Veramente bravissimi a mettere insieme un libro sulla ingegneria impiantistica che se ci riesce di pubblicare sarà certamente una cosa molto interessante no stiamo cercando i finanziatori se qui c'è qualche suggerimento
Sarei veramente lieta di aprirlo
No perché
Ci sono circa venticinque e storie di impresa fra cui appunto ACXA
A e poi tanti altri
Articoli su due argomenti molto interessanti sarebbe veramente bello perché pure l'ingegnere impiantistica italiana nel campo chimico ma non solo
A anche nel campo siderurgico insomma a ecco la Danieli presenti presente fra le nostre quindi sarebbe veramente un libro molto interessante dopo fate scriverà loro è perché impossibile per uno che non è ingegnere
Scrivere una cosa di quel genere lì però somma ho cercato ovviamente di indirizzarli dal punto di vista di come si scrive un saggio storico
A
Bene nemmeno i centoquaranta la capacità produttiva mondiale di ammoniaca si distribuirà nel seguente modo trentacinque per cento a Boston che erano i due
Inventori che avevano lavorato per la basso
Quindici per cento Casale undici per cento fa uso di tutti gli altri con piccole percentuali in Italia invece il metodo Fausto era prevalente sessantatré per cento
Per via della Montecatini ovviamente e quello Casale copriva solo il ventisei per cento
Tornando alla Montecatini tale impresa rafforzata si per dinamiche interna dalla metà degli anni Venti perseguire anche una crescita per acquisizioni dei giovani Benci Hassan
La dinamite Nobel che ho già citato bene incorporata nel ventisei
Nel ventotto fu realizzato una joint-venture con la società tedesca per la produzione dell'alluminio Società Italiana Lumina
Negli stessi anni si aggiunsero due altre joint ventures una con la società americana del PON per le vernici dopo
Nel ventisette e nel ventisette e l'altra con la società francese Gillette ronda per l'assetto artificiale Rodia stretta
Nel ventotto la crisi del ventinove incentivi oltre piove acquisizioni lacrima che era la successiva successore della sete
Il più grande produttore italiano di coloranti artificiali erede appunto della SIP fu acquisita nel trentuno compartecipazione della tedesca far ben industrie
L'azienda farmaceutica Schiapparelli rilanciata con una roncola anche come Farmitalia permise la Montecatini ed entrare anche nella farmaceutica nel mille novecento trentotto
ATI nel settore delle fibre tessili artificiale oltre ad imprese minori come lascia Attilio si era fermata per la verità
Una grande impresa alla SNIA viscosa costituita nel mille novecentodiciassette appunto
Come abbiam visto il suo successo fu tale che a metà degli anni mille novecentoventi era la più grande impresa mondiale nel suo settore
E ancora nel trentotto produceva l'ottanta per cento delle fibre artificiali nazionali e il dodici per cento di quelle mondiali con un fatturato che arrivava al diciannove per cento dell'intero fatturato chimico italiano
Quindi due già aziende importanti le Montecatini con tutte
Quelle diramazioni che abbiamo visto sia perché per sviluppo interno sia per acquisizioni esterne e la SNIA
Poi terre nell'autarchia a sollecitare altre iniziative nel trentasei con le aziende pubbliche petrolifere agite Aita la Montecatini fondo la cornice
Per lui dopo generazione idrogeno azione degli oli minerali aprendo le raffinerie di Livorno e Bari e con l'Italgas a fondo fondò la Cocchi Italia per la distillazione del carbone
Alla fine degli anni trenta la Montecatini era la più grande impresa chimica italiana e una delle più grandi imprese italiane tout court
Con oltre cinquanta mila dipendenti è una posizione di quasi monopolio sul mercato italiano in molte produzioni si stima
Che un quarto del fatturato dell'industria che mitraglia nelle trentotto fosse prodotto dalla Montecatini il che poneva questa impresa sullo stesso livello dei grandi complessi internazionali come l'hai sia in Gran Bretagna
E la Farmindustria in Germania sia puro su scala ovviamente un po'ritratta
Termino questo questa parte dicendo che a Ferrara nella nuova all'industriale aperta nel trentasei venne fondata nel trentanove da Pirelli e ieri la Società anonima industriale gomma sintetica sites
Per la produzione di gomma sintetica appunto a partire dal collettivi ricco derivato da me lasso di barbabietola un'idea
L'impianto fu una curato da Mussolini il diciassette luglio quarantadue e aveva ottocento dette furono scarsi suoi risultati produttivi perché
Cascò sulla guerra ma si tratta di un impianto che avrà molta fortuna quando fu acquisito da Montecatini nell'immediato secondo dopoguerra
Pare che altre erano le imprese attive nei vari rami della chimica tra cui appunto l'Italgas che ho nominato
Con prevalente concentrazione però sul gas da Terni che era una conglomerata e aveva anche elettricità e metallurgia l'assorbe che era venuto in Italia
A Rosignano
E aveva per la produzione della soda e derivati la Mira Lanza Saponieri e detergenti la vetro Crocco ma erano tutte di dimensione comunque molto minore
Nel trentotto su sette mila imprese chimiche cerca censite
Centosettanta coprivano il settanta per cento del fatturato i due gruppi Montecatini SNIA coprivano il quarantaquattro per cento dell'intero fatturato
Si può veramente dire che non vi era ramo della chimica dove non vi fosse almeno un'impresa italiana anche perché l'autarchia contribuire a dare sostegno pubblico a ricerca e innovazione gli studi di Giulio Natta iniziarono già nella seconda metà degli anni trenta
Soprattutto in relazione alla produzione di gomma sintetica e all'uso del metano come materia prima in sostituzione del carbone del petrolio
E arrivo qui alla terza fase solamente l'avventura petrolchimica che o
Intitolato tra poche luci e molte ombre
La ripresa dell'industria chimica italiana dopo la Seconda guerra mondiale si balzo non sorprendentemente sulla Montecatini che assorbiti il sessantadue per cento dei finanziamenti erto assegnati a chimiche gomma
E sulla SNIA che ne assorbì un alto ventiquattro per cento no se sommate sessantadue più ventiquattro avete già capito che veramente loro
La fonte gattini acquisì per l'appunto nel mille novecentocinquanta dalla Pirelli dall'IRI la Saio x
E con la conseguenza dell'americana che è il luogo modernizzato di impianti di Ferrara verso produzioni di petrolchimica di base Constin cracking
Gli impianti petrolchimici di Ferrara furono fra i primi ad essere messi se non proprio il primo ad essere messi in funzione in Europa tout court
A l'acquisizione della Sykes fu importante per la Montecatini anche perché è di collaborava come consulente quel Giulio Natta delle cui scoperte la Montecatini molto si avvantaggia
Dalla Pirelli venne ereditati inoltre lo stabilimento di Terni della Polimer dove la Montecatini avvio la produzione di fibre poligoni vinili che il famoso Mortillaro
Alla sua consociata Rodi attori cento fece costruire un nuovo impianto Casoria per la filatura e finitura di file fibre Pogliani mitiche
Ma il problema della Montecatini per la sua sovraesposizione dei fertilizzanti settore in cui di teneva tra il settantacinque e ottantacinque per cento della produzione italiana
Questa situazione di quasi monopolio sul mercato interno da un lato incentivava all'attacco delle sinistre che accusavano la Montecatini di essere una pioverà dell'economia italiana particolarmente l'agricoltura italiana
E sostenevano ogni iniziativa volta ad allargare il numero di imprese chimiche sul mercato e dall'altro lato poneva l'azienda sulla difensiva per mantenere la sua rendita di posizione
La SNIA dal canto suo fece un timido passo verso la produzione di fibre sintetiche all'accettato e poi gli ambiti che ma l'incidenza delle fibre cellulosa iter sulla produzione totale del gruppo rimase troppo elevata creando crescenti difficoltà all'azienda
Sì riorganizzarlo anche altre imprese minori
BPD Mira Lanza eccetera ma rimasero sempre
Sulla dimensione relativamente piccola se diamo un'occhiata a alla
O situazione nel mille novecentocinquantuno
Vediamo la Montecatini grande
Enorme
SNIA viscosa ancora e e le altre sciocchi Jonio no le altre lamenti piccole alcune non ancora esistenti nel mille novecentocinquantuno
A me
Ecco abbiamo già visto come si attestava alle vicende successive alla ricostruzione ho dedicato un intero volume
Dovendo conto della scienza della caduta dell'industria petrolchimica in Italia il successo principale fu quello del MOT Lenno di Natta
Giulio Natta iniziale a soffrire di ricercatore nel mille novecentotrenta con studi sul metanolo
Passo poi d'indagine sulla gassificazione di combustibili nazionali per via dell'autarchia
E sulla produzione di gomma sintetica di nuovo autarchica mentre già dal mille nove centotrentaquattro si era interessato al campo degli alti polimeri fu nei primi anni cinquanta che in collaborazione competitiva con il chimico tedesco Ziegler
Collaborazione ma anche competizione
Porto avanti studi sul pochi Lene arrivando un prodotto il polipropilene ISO tattico
Con regolarità di struttura che permetteva la costruzione di manufatti soldi e resistenti ma per peraltro che potevano assumere qualunque forma quindi questa è la caratteristica incredibile no di questa scoperta il primo lavoro su questa scoperta venne presentato nel mille novecentocinquantacinque qui forse in quest'Aula
L'importanza di questa scoperta fu riconosciuta in tutto il mondo ancora oggi un po'le proprie ogni polipropilene ISO tattico e i al terzo posto tra i prodotti chimici su scala industriale
Come quantità
L'APPA fu insignito come voi tutti sapete del Premio Nobel per la chimica nel sessantatreesima Ziegler
A livello industriale la scoperta di Natta venga sfruttata da Montecatini appunto con la produzione di MOT Lehner e mera cronaca partire fin dal mille novecentocinquantasei
Nonostante questo successo le difficoltà per molti cattivi tuttavia decessi moltiplicare no a causa della comparsa di vari competitori fra cui il primo Fulano x confonda con Agip del mille novecentotrentasei
Ma molto prima che si costituisse lei mitra quarantanove cinquantuno l'Agip sia raccordata con Federconsorzi per far costruire dall'anno ICE a Ravenna
Un nuovo stabilimento per la produzione di fertilizzanti azzuffati settore in cui la Montecatini deteneva il settantacinque per cento
Beh non sento la Montecatini di partecipare ma i vertici della Montecatini oppose un diniego
Non si sa bene il motivo con l'illusione da una parte che l'iniziativa fallisse e dall'altra che comunque non potesse nuocere più di tanto
Quando venne costituito nel febbraio cinquanta tra lei negli vennero conferite le azioni anni ci possesso dello Stato inseguito Leni acquisì altro capitale dell'ANCI fino controllarla che sto mettendo nella Montecatini
E Matteo realizzò con tecnologia americane con l'aiuto di un tecnico che aveva lavorato la sites e poi alla Edison l'ingegnere Angelo formare
Il progetto del nuovo impianto di Ravenna che informarci altra cinquantasette cinquantanove utilizzando il metano Della Valle Padana
L'entrata dell'anno ICI nel mercato di fertilizzanti dove si era appena affacciata anche la Edison
Produsse immediatamente una diminuzione del quindici per cento del prezzo dei principali fertilizzanti mentre la presenza dell'ANCI nel settore delle d'asta oneri si andò rafforzando col tempo
L'ANCI continua in seguito vi espandersi nella petrolchimica congenita dove nel sessanta in mezzo alla costruzione di uno stabilimento dito carburi aromatici fertilizzanti aperto poi nel sessantadue
E così Landucci badanti vedo che il tempo pure va avanti e quindi non monca racconto tutto il resto
Ma l'hanno in sé non fu l'unico competitore per Montecatini la Edison aveva deciso di diversificarsi per via della sempre
Sbandierata nazionalizzazione che gli stava sulla testa
La prima mossa dell'Edison nella chimica settore affidato all'ingegner Carlo Ciriello tappeti mi risulta
Era stata quella di costituire nel mille novecentocinquanta la direzione costruzioni impianti chimici attraverso la quale vennero realizzate tutte le iniziative di costruzione di nuovi impianti
Il primo fu quello di Marghera con una società sì poi si dice poi si c'è Edison che vantava una partecipazione di minoranza della Monsanto per la produzione di PdCI e polistirolo
Nel cinquantacinque lei Edison sempre più convinta che l'energia elettrica sarebbe stata nazionalizzato continua ad espandersi con altri impianti petrolchimici a Mantova sempre in collaborazione con Monsanto a Priolo
Con nuove società fra cui la si incarta cilene
Etc
Sarà cinquantasei cinquantasette a Porto Marghera prima una nuova produzione di fibre sintetiche Lecri il
Eccetera
Altri competitori come si era il quiz chimica erano gli anni Sessanta solo agli inizi della loro avventura chimica
Per fronteggiare meglio la competizione e la direzione della Montecatini decise nel cinquantanove la costruzione di un nuovo grande e moderno stabilimento petrolchimico a Brindisi ma le previsioni sia finanziarie sia tecnologiche si rivelarono ero parte
Gli impianti di cracking troppo piccoli i costi assai sottovalutati la produttività media degli impianti Montecatini più bassa di quella dei suoi competitori e per di più ci fu anche
Un
Un impianto che esplose
Ecco così nel sessantadue la società era già in difficoltà e i dividendi vengono decurtati ma la crisi vera scoppio nel sessantatré in concomitanza con una generale crisi dell'industria italiana
Bene allora decisa la fusione con la sarde
Poi la nazionalizzazione dell'energia elettrica era nel frattempo andata avanti
E una joint-venture con l'ascella Monte scende che incorpora gli stabilimenti di Ferrara e Brindisi de cosa però non migliorano e già nel sessantacinque la Montecatini che continuava ad impegnarsi in forti investimenti per reggere la concorrenza ira alla ricerca di altri fondi
Se c'è largo allora negli ambienti del grande capitalismo italiano
Mediobanca eccetera l'idea
A
Di fondere la Montecatini con la inviso a forma a formare Montedison le due anime della società si rivelarono però incapaci di fondersi
Nonostante gli sforzi di Mediobanca che presiedeva il sindacato di controllo e mi teneva la segreteria
Non si riuscì a creare un gruppo ordinato con una divisionalizzazione funzionale e con la chiusura di impianti obsoleti e di doppioni improduttivi
In più la scelse ritirò dagli impianti ex Montecatini dichiarare Brindisi e quindi le cose
Qualche dato
Sulle situazione dell'impresa che chimiche italiane nel mille novecentosessantotto lo vedete qui i gruppi esteri già contavano molto vero
E comunque la Monti la Montedison era ma far come si direbbe in inglese no dall'impresa principale se guardiamo la prima colonna
Poi c'è tutto una suddivisione anche per settori sul quale non mi posso ovviamente soffermare
Possiamo vedere anche qui il fatturato fatturato del gruppo Montedison enorme no rispetto all'anice naturalmente riassumo qui fatturato chimico non saturato generale del
Del limite ero SNIA viscosa poi vedete la SIR che cos'era ma lavarmi anche perché così era ma la liquidità neanche compariva
Si può stimare che le sette impresa enti quelle della tabella coprissero il trentatré per cento del fatturato chimico totale la solo il dieci per cento
Di della chimica secondaria
E il settanta per cento di quella primaria e dramma della chimica italiana se consumo negli anni settanta con le enormi difficoltà di tutti i soggetti coinvolti a fronteggiare l'ascesa dei prezzi del petrolio
Una catena di errori per lo più dovuti alle decisioni politiche dell'epoca ma anche all'IMI inadeguatezza imprenditoriali degli attori coinvolti
Porto al fallimento di sirene qui chimica che trascina con sé il fallimento di alcuni istituti di credito speciale ICI fu e anch'io limiti quest'ultimo ricatti TIR ricapitalizzato dalla Cassa depositi e prestiti quindi sabato dalla Cassa depositi e prestiti
E determino un intervento governativo da questo l'ha quel duopolio Montedison ventenne rivelatosi purtroppo mentre sta instabile
L'accordo per far confluire tutti gli impianti di base delle due impresa in Enimont nell'ottantanove non resse
E quando Gardini cerca di controllare il nuovo gruppo Follini ad aver partita vinta l'anno dopo e conta annessi e connessi di tangenti eccetera eccetera
Questo fu l'inizio della fine di Montedison che in mano alle banche per gli eccessivi debiti venne venduta a pezzi ho cercato di ricostruire questi pezzi
Erba ammonta a far massima Montefibre Orlandi Novo ammontava a investitori associati il monte ore ha fatto una storia lunga alla fine lì leit Lion del balzello da oggi
A Ausimont ad assolvere Antibioticos affidiamo solo Selma chi era
Il ramo d'azienda elettrico era rimasto lì poi ride nominato Edison nel mille novecentoventuno
Ma vicoli
E
Anche la chimica dell'ENI non ha prosperato l'equilibrio di bilancio dopo l'acquisizione appunto di
Di Enimont
Fu raggiunto nel novantacinque apprezzo di un feroce da un sai se in
Da cinquantacinque mila vecchie ventun mila detti feroce da un sai Zampa scese sette mila nel due mila sei
Queste sono vicende che stanno alla base del grande deficit chimico della nostra bilancia commerciale che ho rilevato nella prima tabella
In seguito le cose sono un po'migliorate e adesso arrivo al mio ultimo pezzo il made in Italy nella chimica
Mentre ancora nel settantuno l'Italia contava la quarta impresa chimica del mondo
Montedison
La quale era tuttavia l'unica presentare già allora profitti negativi no c'è una bella tabella che non ho riportato vent'anni dopo l'Italia
E in Italia era completamente cioè l'Italia era completamente scomparsa dalle classifiche internazionali delle maggiori intese sappiamo perché
Il boato era desolante
Ma la chimica italiana non era morta fortunatamente sottolineo la mia miriade di piccole imprese
All'interno delle quali si è pian piano rafforzato un drappello di media impresa sempre più folto e competitivo
Usando la banca dati di Mediobanca no famosa banca dati mille manca sulle medie imprese
Le medie imprese nella chimica sono passate da duecentosessantotto nel novantotto quattrocentodiciotto nel due mila sette mentre la loro incidenza sull'export è passato dal ventisei per cento al trentanove per cento fra le medesime date
Si ricordi che il campione Mediobanca esclude l'impresa è proprietà straniera le quali hanno un'incidenza sul nostro export pressappoco uguale alle medie imprese italiane cioè il quarantuno per cento
Ormai la chimica di base rappresenta solo un terzo dell'occupazione si registra come voi tutti sapete una forte concentrazione delle produzioni chimiche in Lombardia che la più grande Regione chimica della Unione europea
Produce il trentanove per cento della chimica italiana
Esistono delle eccellenze di nicchia si riscontra un saldo positivo export import per esempio per vernici adesivi
Detergenti cosmetici additivi per cementi e ogni ausiliari per cuoio tessile Carta e principi attivi dei farmaci questi sono i settori di specializzazione
Italiana la chimica verde si va diffondendo con produzione di materiali biodegradabili che sostituiscono quelli inquinanti anche
Oggi in nei grandi impianti storici
Citerò Porto Torres che con il Progetto Mater vidi nodo a monte sembra che adesso vogliono riciclare appunto nella chimica verde
E somma la chimica italiana è passata dalla chimica di base alla chimica delle specialità
Nelle classifiche europee dell'innovazione l'Italia viene ormai al secondo posto mentre per fatturato e terza in Europa dopo Germania e Francia poco sopra alla Gran Bretagna
L'incidenza delle imprese straniere sul totale della produzione italiana è comunque del trentasette per cento
Per quanto riguarda la fa della chimica vera e propria per quanto riguarda la farmaceutica che invece quasi l'ottanta per cento della produzione è controllata da capitale straniero e il saldo con l'estero per i medicinali è stato positivo fino al due mila otto
L'Italia è diventata dunque una sorta di piattaforma produttiva per l'Europa da parte delle multinazionali del farmaco ho riportato qua
Alcune delle principali gruppi chimici e farmaceutici italiani nel due mila dieci sopra i duecento milioni di euro di fatturato attualmente Polimeri Europa resta ancora un top nonostante
Lettura la grande discesa insomma della sua importanza e poi voi vedete Minervini mossi e Ghisolfi Mattei radici drastico nomi che insomma sentiamo vero chiesi Recordati vedete comunque
Che loro persone impresa di media dimensione magari Menarini sta già andando un po'su però tre miliardi è ancora considerata medio grande non grande no
E arrivo alle conclusioni
Quando si guarda ai cento cinquant'anni della chimica italiana forse più che per altri settori si prova un sentimento di rimpianto
C'era ottava potevamo fare
A classificarlo città il first best se solo avessimo compreso i due tre principi di fondo che contavano
Il primo
Un Paese come l'Italia poteva avere solo una grande impresa chimica
Come Morandi non mancava mai di ribadire ho citato più volte nel mio libro la grande consapevolezza che Morandi aveva di questo
Una sulla grande impresa chimica
Ma l'attacco
Al l'essere una sola impresa fu grandissima da parte delle sinistre come da parte
Del radicalismo liberale ricorderò il famoso volumetti Scalfari razza padrona
Che si riferiva gli elettrici e chimici non si riferiva tanto ad altre
E quindi fu una cosa non compresa
E
Doppler adesso non comprese quindi non neanche permessa per il fatto che
Soldi pubblici andarono al sostegno di iniziative di piccoli in prese
Che non avrebbero mai potuto guardare ANEST a niente ma che vengono invece sostenute con l'idea della competizione un'idea non non
Correttamente applicata in questo caso
Quindi questo era la prima cosa da sapere ma non si sette non si riuscì
La seconda cosa da sapere era che occorreva sostenere la ricerca perché si tratta di settore ai privati al alle alle frontiere veramente della ricerca
Abbiamo sentito dire da chi se ne intende no e che alcuni chimici italiani hanno contribuito a Tokyo niente però erano degli isolati
E numero tre l'internazionalizzazione era inevitabile a lungo la Montecatini a de questo a palla al piede che non era internazionalizzata poi quando ci propone da ormai troppo tardi
Che cosa ci ha impedito di Coppi capire queste tre cose
In primo luogo non ci ha sostenuto l'imprenditorialità
Dopo Donegani la Montecatini e non fu più immani adeguate alle sfide
Una figura come quella di Nino Rovelli
Era assolutamente impari ai compiti che si prefissa è nel mio libro racconto a lungo la figura di Nino Rovelli
Comunque self made man tuttofare no si era occupato di caldaie come si era occupato di lucidità scarpe no e poi nell'occasione allora anche di fare un po'di petrolchimica
No e con la stessa diciamo
Flessibilità tipica del produttore medio che va bene su quella dimensione ma non va più bene su una dimensione come quella che lui voleva raggiungere
E naturalmente non potendo andare dal suo perché era e impresa assolutamente impossibile ricorse alla politica per farsi appoggiare e la politica gli permise di costituire
Cento in tre ISEE sulla
Suo impianto di Porto Torres ogni tubo era un'impresa per poter prendere i soldi della del mondo della Cassa per il Mezzogiorno sto chiudendo ma non no ecceduto logorroico ok
Una figura come Nino Rovelli era assolutamente impari ai compiti che si prefissi
In secondo luogo non ci ha sostenuto una lungimiranza politica allora
Ha
Alberto però ci diceva ieri che imprenditori privati anche lui ebbe da ridire sugli imprenditori privati
Ma
In quel caso
L'imprenditore chiamiamolo così insomma pubblico invece
Ci riuscì
E invece non fu così
A non ci ha sostenuto una lungimiranza politica non si puntò se loro cerca ma soprattutto si chiede spazio troppi competitori della Montecatini a cominciare dall'impresa di Stato ANCI
Infine ci si è messo di mezzo anche il progetto di industrializzazione del Sud con la fondamentali l'illusione che in aree arretrate si potessero carica localizzare con successo impianti capitoli intensi
Ad alto contenuto tecnologico un errore premente colossale
Che non so chi veramente abbia potuto fare
Ci siamo dunque dovuti accontentare di un secco investe ossia l'applicazione anche a questo settore del collaudato approccio del made in Italy più adatto i nostri mezzi di cultura di impresa
E più capaci di vivere in un contesto dove lo Stato è interventista ma non strategico come ho recentemente scritto se non in casi molto particolari
Oggi siamo in una buona posizione per ripartire da qui
La manager in lizza azione delle delle nostre media impresa è molto migliorata se anche lo Stato italiano saprà virare verso una maggiore capacità di sostegno strategico si potrà forse aprire
Una nuova era grazie
Grazie alla professoressa Negri Zamagni per questa
Estesa e molto concreta di udire bontà completa visione della storie della chimica che ha del tragico nello stesso tempo anche del
Molti italiani diciamo molto italiana però la parte finale fa vedere
Messa scritti prezzo alla parte finale
Fa vedere
Che in realtà
Lo spirito chimico che tipico degli italiani ha permesso di sopravvivere e state facendo crescere una chimica giustamente come dice lei dei specialità
Ma
Anche internazionale mi permetto di dire quello che sta caratterizzando in questa entità internazionalizzato quello che non era avvenuto e pigliando nicchie di mercato con successo dove la capacità chimica
Particolarmente anche di ricerca mi permetto di dire
Che la chimica italiana degli anni settanta ottanta tutte da sempre
Come tutti sta teologica tramite propri ricercatori e in particolare gli ingegneri in particolare ingegneri è una punta di diamante tratte non c'è l'italiana io direi che voglio ringraziarla veramente è stata
Per uno come me che conosce la storia clinica è stato detto in carcere che conclude sono perfettamente d'accordo con le conclusioni la professoressa che sono dure ma solo per vere passo proprio sì adesso passerei aveva secondo spot intervento che sta per questa prospettiva per
La professoressa Baglietto Margherita balcone densità di Pavia
Che ci parlerà di un'altra area
Che ahimè a prodotto tanti problemi e forse non è stata capita perché in realtà stanche risorge edito da quello che capisco io
E devo dire la verità come le ho detto
Io ho vissuto gioventù e qui c'è professor Guttuso cablato lo conosce molto bene
Con ruberò professore che la Livio cambia il fondatore della chimica industriale Bilardo che di fatto e Lauretta Buccico fondatore delle industrie produzione del dato zinco prelievi turchi mica
Con due impianti uno a Marghera erano mi pare sopra Bergamo no sale tutti ricordi Carra ci costringeva sempre a fare
Metallurgia scienza ebbe tardi non ferrosi detenuti avete e siderurgia e mi ricordo che l'esame dei figli di siderurgia Djebbi qualche problema perché l'avevo studiato ultima parte come sfruttiamo negli indotti mi sembra una scemenza invece in realtà
Fu una cosa molto difficile per la cava e troppo e per ultimo con grande difficoltà e quindi con piacere sentiva questo argomento che in realtà estremamente importante anche perché l'Italia
Alla luce del progetto diverso della siderurgia
Ancora un ruolo estremamente importanti
E
Buongiorno a tutti mi associo ai ringraziamenti già fatti da verrà Zamagni e quindi passo subito al tema della mio intervento faccio una premessa
Siccome sono le undici scordate ve la pausa caffè alle undici e mezza l'economia versi dello zero che appena sedicenne quarantacinque minuti ve li voglio conquistare
Allora la storia della siderurgia italiana nel
Diciamo dall'Unità d'Italia a oggi si presta ad essere raccontata perché in realtà si tratta della intera storia della siderurgia
Con produzione di massa bassi costi questo perché è proprio intorno al mille ottocentosessanta che sono apparse
Appunto le tecnologie per la produzione di massa
Tipo convertitore Besson
Per la de carburazione delle divise poco fosforo osé la produzione dell'acciaio dal CIPE integrale si è fatta a partire dal minerale di ferro
Carbone ancorché si ottiene la ghisa per ossidazione poi ci deve de carburare divisa e si ottiene l'acciaio quindi convertitore Bess Maretto Hamas per diversi tipi di ghisa
Introducono cioè sono le tipiche no elettriche in tipiche tecnologia della seconda rivoluzione industriale appare anche il forno Martin Siemens
In particolarmente utilizzato poi in Italia in quanto era adattabile sia alla carica liquida chissà che alla carica solida rottami e infine il forno elettrico ad Arcore formule quindi tutte le tecnologie importanti appaiono in quell'epoca
Tuttavia io devo fare una una corsa rapidissima su tutto il periodo fino alla sera fino alla
Dopo la Seconda guerra mondiale perché
Non è possibile in quarantacinque minuti dare un senso a questa storia se non concentrandosi su un periodo Paesi come il periodo più recente con anticipato il professor Ugo è particolarmente interessante non vorrei perdere
Il finale diciamo così
Allora prima della seconda guerra mondiale
Nascono
I primi centri al ciclo integrale particolare altiforni acciaierie Piombino a Napoli
Grazie anche l'incentivazione della legge per Napoli nasce lo stabilimento di Bagnoli
Nasce anche poi
La società Ilva
Che lo gestisce e
Parallelamente nella Valle Padana
Nascono delle imprese più orientate mercati locali oppure a servire
Il mercato che è Tibet qui faccio veramente solo i nomi principali e mi riferisco alla tubi Mannesmann che poi diventerà la Dalmine alla fine serie Ferriere lombarde
Lei fa altre e
Ferriere piemontesi che poi diventerà FIAT Ferriere
Brera siderurgica
Ci sono delle fusione tra
Parecchie imprese dell'epoca e che non ha nominato neanche interamente e nel mille novecentodiciotto nasce il Baltic forni acciaierie d'Italia
Che diventa capo di un cartello e gestita dalla famiglia Bondi una famiglia di banchieri
Si espande attraverso debiti in modo assolutamente non razionale quindi nel mille novecentoventi
L'Ilva piena di debiti crolla e diventa dal ventidue proprietà prevalente della Banca commerciale italiana e misura inferiore del Credito Italiano
Il controllo poi delle partecipazioni industriali come tutti sapete della banca passa Assofin detta e poi delle sopra indicate passerà diventerà di ieri
Nel trentatré ecco che qui
Qui in avanti avevano avanti due importanti figure da una parte quella di Oscar Sinigaglia che consulente esterno del della Sophie indetta all'interno della sua quindi peraltro in quei tempi lavora Agostino Rocca quindi si crea
Siamo un sodalizio tra i due e tra altri Giove con altri giovani cioè che avevano una visione moderna della siderurgia e e che volevano cercare di portare razionalità a questo sistema così sconnesso
Quindi dal trentadue Sinigaglia entra nel
Ci diate l'Ilva diventa Presidente e affronta la difficile razionalizzazione che fatta di tre
Siamo direttrici selezione cioè le minacce ore degli impianti meno efficienti
Specializzazione e costruzione di un nuovo cento ciclo integrale a Genova basato su criteri moderni tuttavia Sinigaglia non può terminare la sua opera perché anche ebreo a causa delle leggi razziali
Costretto diciamo a dare le dimissioni del trentacinque
E
Quindi diciamo che il suo posto viene preso d'Agostino Rocca che con con la nascita nel trentasette della fissità
Di vecchie lire diventa direttore generale della Finzi della stessa e imposta il Piano autarchico cioè un programma di razionalizzazione della Sider giù della siderurgia pubblica che riprende completamente lei Teti Sinigaglia
E in particolare l'idea di costruire un nuovo centro a ciclo integrale di Genova Mussolini posava per la prima pietra il centro senza ora con molti ritardi e costruito molti ritardi perché è perché il management dell'Ilva e dal responsabile e la gestione fallimentare quindi c'era sempre da scontrarsi
Col vecchio management tanto che
è vero che viene costruita Genova Cornigliano con grandi ritardi ma anche spetterebbe anche Agostino Rocca è costretto a lasciare per contare contrasti con il nuovo Presidente gli arredi nel
Quaranta quarantuno
La sigla giù il giudizio di Agostino Rocca
Sulla siderurgia italiana dell'epoca è assolutamente identico a quello di Oscar Sinigaglia cito Rocca avrei potuto citare Sinigalia avranno letto più o meno le stesse cose
Nel trentasei di parla dell'inferiorità
Dell'organismo produttivo italiano di fronte a quello estero
L'organismo produttiva italiana è caratterizzato da elevati profitti elevati costi elevati prezzi
Mancata specializzazione tariffe doganali e consorzi che soffocano alla concorrenza estera interna inoltre mancata eliminazione delle aziende meno efficienti e perverso
La selezione del mercato
è che nel secondo dopoguerra che finalmente questi problemi possono essere affrontati
Piano Marshall problema di allocare i fondi herpes
Allocarli alla siderurgia un senso poteva sembrare di no in quanto in un Paese con due milioni di disoccupati disoccupate poteva sembrare insensato dare i soldi a un'industria molto Capitalia intensi
Tuttavia Sinigaglia che torna Pent Agostino Rocca costrette a emigrare
In realtà era molto più legato al fascismo Sinigaglia ma ve la fortuna di essere ebreo e quindi
Di diventa Bonelli che se ne deve andare
Che quindi diciamo aspra Sinigaglia riprende le sue vecchie idee
Che convince che il fondiario possono andare alla siderurgia non per i vantaggi diretti in termini di occupazione che la siderurgia per ebbe generato ma bensì per i vantaggi indiretti in quanto Sinigaglia pensava ad un buon sviluppo di massa molto importante dell'industria meccanica
E perché è questo sviluppo dell'industria meccanica potesse effettivamente esplicarsi era necessario abbattere le barriere doganali costruire un'industria siderurgica moderna e competitiva
Darwin senza mensa e soprattutto contro Giovanni fa sic
Cosa sosteneva ska Sega
Rilancio del ciclo integrale sul mare cosa che per già detto prima impianti specializzati e soprattutto sosteneva che era possibile importare materie prime a prezzi competitivi e quindi il fatto che l'Italia non avesse carbone minerale di ferro non aveva non avrebbe costituito un ente K
Inoltre lui avrebbe voluto
Basarsi sui vantaggi delle economie di scala e importare il modello fordista statunitense un modello manageriale moderno
E quindi in questo modo costruire un servizio per lo sviluppo di un'industria meccanica con produzione di massa cosa sosteneva Falchera sosteneva che fosse necessario continuare con barriere doganali per trenta quaranta per cento
Che non si sarebbero danneggiate le imprese della meccanica che avessero esportato attraverso
L'istituto della temporanea importazione ma quelle che non esportava no comunque vadano prodotte in Italia apprezzi
Molto alti e l'industria meccanica veniva ritenuta incapace sviluppare produzione di massa e
Quindi la produzione di acciaio avrebbe dovuto rimanere
Diversificata in impianti di piccola e media
Dimensione
Dal quarantotto al cinquantasei viene attuato il Piano Sinigaglia Senigaglia presidente fin siederà quarantacinque fino alla morte del cinquantatré
Pene attuato il Progetto quindi selezione tra i vari stube tra i vari stabilimenti concentrazione e chiusura
L'aumento della specializzazione in particolare si specializzano stabilimenti di Bagnoli nel campo dei laminati lunghi
Piombino pure laminati lunghi in particolare Pattaia e poi non li elenco tutti Dalmine tubi altri nei tubi altre Lehman lamiere eccetera in particolare viene ricostruito lo stabilimento di Genova Cornigliano
Dove viene costruito
Nuovo treno se mi continuo per laminati piani
I Cois nastri a largo di rotoli che sono
Il prodotto fondamentale per il mercato dell'auto degli elettrodomestici tubi saldati eccetera grazie al successo del Piano Senigaglia si può ben dire che è stato rimosso il vincolo allo sviluppo dell'industria meccanica
La vediamo lo scenario
Gli anni cento poco dal dopoguerra per tutti gli anni Cinquanta cominciamo da destra vediamo se riesco puntatore sì
Si vede no vado solo in gioco era
Allora partiamo dalla lo scenario complessivo scenario complessivo scarsità d'acciaio leadership degli Stati Uniti tecnologica organizzativa produttiva tecnologia dominante sono i forni Marchesi emersa
è importante a dei forni elettrici comunque alta
E
Il convertitori questo situazione dell'Italia però e convertitori Thomas sono solo una piccola parte
Nascerà il cinquantuno e il trattato Ceca
Trattato di Parigi con durata
Di cinquant'anni perché soprattutto volto a
Favorire liberi scambi tra la Germania e Francia e viene concesso e poi per gli altri Paesi che costituiranno l'unione la la Comunità europea di
è concesso all'Italia un periodo di transizione per cinquantuno cinquantasette cioè per abbattere le barriere doganali
Il
No sbagliato
La crescita annua del PIL in quegli anni è altissima e l'elasticità dei consumi d'acciaio al PIL di uno virgola sette per cui consumo aumenta del nove per cento all'anno per un decennio
E la produzione di acciaio del dodici per cento quindi passiamo da due quattro milioni a otto due milioni di tonnellate
Nello stesso
MOC nello Stato oltre che
Dunque in questo periodo si anche effettuano effettivo successo del Piano Sinigaglia nel senso che il i prezzi dei prodotti siderurgici scendono del quaranta per cento l'eletto siderurgia pure recupera
I livelli produttivi dell'anteguerra e soprattutto l'elemento di interessa è che cominciano a nascere le mine acciaierie
Per spiegarvi cos'è cosa sono le mini accede che avevo io farlo semplice esempio quello di Luigi Lucchini
Che nell'immediato dal secondo dopoguerra sviluppa l'attività del padre un artigiano che lavorava il ferro in Val Sabbia per produrre attrezzi agricoli
Costruendo un piccolo laminatoio per la produzione di Tondo per cemento armato
Più tardi si integra verticalmente con un forno elettrico come lui fanno tanti altri
Quindi c'è un pattern
Che dato da
Si parte da La Forgia Thuram maglio di attrezzi agricoli
Poi si arriva laminare Tondo per cemento armato e ci si integra Monte con i forni elettrici questo comporta un uso non tradizionale del forno elettrico perché tipicamente
Dopo la seconda rivoluzione industriale il forno elettrico era usato per produzioni speciali per la produzione di masse si usava il ciclo integrale
Mentre loro
Io introducono per produzione di massa sia pure in piccoli orti inferto missione di massa frazionata cioè prodotti molto semplici quindi un uso assolutamente non tradizionali ecco comprano i vecchi forni dell'impresa e che ci siderurgiche che già c'erano
E che si stavano rimodernare do
Quel negli anni Cinquanta si sviluppa questo c'è questa questa entrata tre nel nel campo della siderurgia
Di ex artigiani
Avanza
Deriva in Dubai abbondanza di di rottame ed energia a buon mercato ed al grande sviluppo delle dell'edilizia lo sviluppo dell'edilizia
E lo sviluppo di un mercato molto frammentato e quindi la rapidità di risposta di questi piccoli produttori alle esigenze della delizia né è un loro fattore di successo inoltre
Sono molto flessibile a bassi costi
In questo periodo entrare nel mercato
Nuovi attori anche con un'altra origine tipo Emilio Riva che invece faceva il mercante nel Varesotto anche lui diventa produttore d'acciaio negli anni Cinquanta sulla base del modello delle miniere acciaierie
Quindi cosa succede cosa succede negli anni sessanta da un lato
L'espansione continua tra domanda ed offerta d'acciaio nel mondo alla leadership statunitense si sostituisce la leadership giapponese cioè ci sono due importanti innovazioni che appaiono
Bettoni restauro una è la difesa
Innovazione era già stata trema la il convertitore l'ossigeno è stata degli anni Cinquanta ma negli anni Sessanta che si diffondono e quindi che hanno un grande effetto economico i convertitori all'ossigeno invece che a Daria cioè sono un'evoluzione
Che comporta è una produzione più bassi costi migliore qualità te l'acciaio al ciclo integrale inoltre importantissima sono le colate continue qui sì che siamo nel novazione
A metà anni Sessanta e colate continue sono una macchina
Che
Serve per
Evitare la colata in lingotti era cioè percolare l'acciaio in modo continuo curando la in lingotti era la specie di bicchiere
Molto acciaio va sprecato la parte sotto
Le quello che lui non sapeva all'esame sul progetto
Walter fra l'altro la parte sopra e quindi insomma c'è una cattiva qualità uno spreco ora un
Bassa produttività pulizia ecco
Comunque grazie
E quindi importante anche perché consente di eliminare una fase di laminazione molto costosa cioè questi lingotti così brutti che dovevano essere ritagliati dovrò poi passare attraverso
Una laminatoio Piero pagamento collassare
Imponente che consumava molto Energia perché bisogna partire da un prodotto molto spesso e quindi schiacciavo voglio parlo con me
Non mi arrestano allocare
Per schiacciarlo comporta un grande dispendio di Energia
Quindi le colate continue sono anche un fattore che facilita l'entrata nel settore perché ci vogliono meno capitali da investire aumenta la compro un po'
Complessità tecnologica
Cosa succede quindi in Italia
In Italia succedono
Varie cose innanzitutto lo sviluppo delle mine acciaierie
A
è molto notevole molto più che negli anni Cinquanta
Perché cavalcano l'adozione dalla colata continua quindi sono molto Riva il primo in Italia da adottare nel mille novecentosessantaquattro stesso stabile in sto la colata continua ma sono molto pronti questi nuovi questi artigiani convertiti ormai diventati industriali ad adottare innovazioni
Sono molto proposte a rispondere alle o sette di mattina reca che arrivano dai vari Tagliaferri Danieli cioè impiantistiche insieme a loro si stanno sviluppando
C'è una sinergia tra impiantistica mine acciaierie e si sviluppano
Positivamente entrambi queste aule dell'industria siderurgica
Quindi abbiamo un vero e proprio modello
Ma io dico della specializzazione flessibile basta riprendere
Un termine molto usato nella lettera nella nostra letteratura di economia cioè su queste sono tutte specializzati fanno pochi prodotti sono flessibili però fanno anche produzione di massa non fanno prodotti speciali fanno prodotti rimasta
Quindi
Questo cosa succede per quanto riguarda le partecipazioni statali
Qui entrano è in gioco entrano in gioco lei lei le leggi sul Mezzogiorno no come aveva
Tetto
Vera
Ci sono queste per esempio sulla legge seicentotrentaquattro obbliga le partecipazioni statali a investire è una
Oltre il cinquanta per cento mi sembra del dovrà investire tornata al cento per cento tre
Il nel nel sud Italia
Si sviluppa diciamo il pensiero meridionalista
In particolare nel cinquantanove abbiamo rapporto Saraceno un Comitato tecnico consultivo ieri che
Approva un secondo grande piano di espansione della siderurgia pubblica cioè realizzato l'impianto di Cornigliano Genova sistemata razionalizzata
L'industria siderurgica pubblica Grazia Sinigaglia il c'è un grande successo dell'industria siderurgica pubblica negli anni Cinquanta Sinigaglia è veramente riuscito
A fare un'industria efficiente ancora nei primi anni Settanta è un esempio la siderurgia italiana applicato
Le metodologie manageriali giapponesi tengono in Italia visitata
In questo contesto nasce il quarto centro siderurgico di Taranto vorrei notare che il quarto cento nasce nel sessantuno a partire da un tubi Fitch o per tubi di grande di ammettono per le foto perforazioni petrolifere è un prodotto di qualità
Un prodotto complesso quindi i manager
Successori di Sinigaglia che però con lui avevano lavorato
Mantengono viva l'idea di
Fare prodotti di qualità di cavalcare innovazione e quindi se tu fai a valle parte con un prodotto a valle che devi esportare degli può essere brava fa l'acciaio di qualità
Quindi siamo all'impostazione di Taranto buona
Certo che non è facile
Creare dal nulla uno stabilimento siderurgico di grandi dimensioni
Però c'erano
L'arsenale c'erano alcune fabbriche locali che chiudevano quindi entravano anche localmente una manodopera adeguata anche se
Cioè l'addestramento della manodopera è comunque un grosso problema
Ma la cosa funziona nel settanta abbiamo tredici mila addetti a Taranto
Nasce anche le la
Dal
Fusione
Delle società della Fin Sider che ancora si chiamavano il VaR Cornegliano nasce l'Italsider nascere Italimpianti molto importante per servizi di ingegneria e e nasce il Centro sperimentale metallurgico
Che dentro gruppo pensi da si occupa della ricerca
Vedete
Che
Siamo ancora in un periodo di crescita del PIL Medea Polo economico ancora
Cinque quattro per cento consumo d'acciaio nel decennio più attese cinque per all'anno produzione ancora alte cinque all'anno quindi il
Si passa a dieci da
Pochi milioni a diciassette milioni di tonnellate di produzione
Qui vediamo al centro di Taranto che qui sarà già dopo il raddoppio allora
Con la progressiva scomparsa del forno Martin Siemens nasce in Italia una netta dicotomia tra due filiere
Da un lato la produzione del ciclo integrale a partire da minerale di ferro al carbone ecco
Che prevede queste fasi preparazione del minerale cokeria che sono assolutamente inquinanti altiforni
Anche loro ma forse un po'meno acciaierie ad ossigeno e colate continue
Seguite da laminatoi a caldo e freddo per laminati piani l'altra filiera comprende forni elettrici alimentati a rottame e colate continue
E laminatoi a caldo per laminati lunghi laminati lunghi cioè laminatoi perle laminati lunghe sono più semplici meno costosi dei laminati prodotti piani quindi meglio si adattano diciamo alle dimensioni delle
Piccole acciaieria qui vediamo i laminati piani famosi Cois sono quei rotoli d'acciaio che servono per gli elettrodomestici tubi
Eccetera rivediamo i laminati lunghi sinistra vergella Tondo per cemento armato
Barre e profilattico
Abbiamo in corrispondenza di queste due filiere due diversi pattern evolutivi
Da un lato una traiettoria in cui il driver e dato dalle economie di scala
I convertitori e lady
Concludo con due convertitori e le dissi sostituiscono dieci forni Marche
I rami attori continui automatizzati e sono sempre più produttivi
E comunque sempre più macchinari di dimensione sempre più grandi
E qui c'è un problema di indivisibilità siccome costano tantissimo degli produrrà tantissimo per potere spalmare di costi fissi sono ampia produzione e poi ci sono gli altiforni giganti
Con più di dieci metri di diametro dal tifone di Taranto sono messe ma anche oggi i più grandi
D'Europa la seconda traiettoria come driver di aumenti di produttività cioè la velocizzazione del ciclo anche qui aumentar le capacità produttive ma notte con effetto della dimensione
Ma per un effetto per la velocità quindi se con lo stesso impianto se doppiamente veloci alla capacità produttiva raddoppia
Punto questa traiettoria investo soprattutto fornelletto investe tutto qui una schematizzazione ma diciamo che è il driver principale dice delle minacce riesce forni elettrici che diventano ultra ai paura
Molto più veloci e anche le colate continua che sempre più
Sono
Produttive
Dicevo già prima sempre più importante ruolo dei produttori di impianti abbiamo Tagliaferri per i forni elettrici Danieli laminatoi colate continue Italimpianti e anche in sé
E c'è questo connubio tra tu
RFID mi acciaierie e
A
Vedete che le capacità produttive del gruppo fin Sider aumentano enormemente per cinquantanove settanta qui durante gli anni Sessanta praticamente triplicano e in particolare vedete che sono nel ca
Nel campo della minati piani
E c'è un grande sviluppo mente aumenta tutto menta non qui laminati lunghi ma in misura molto minore le minacce aerei crescono
Ma sono ancora piccole confronto alla siderurgia pubblica però come vedete crescono nel campo detti laminati lunghi dove diventano più importanti del gruppo pubblico quindi si crea questa
Diciamo Spes diversa specializzazione
Negli anni Settanta abbiamo latitante svolta finisce l'epoca di espansione ininterrotta dei consumi di acciaio finisce l'epoca dei bassi salari basso costo dell'energia e pace sociale
Io qui mostra l'andamento dei consumi in blu
Ed è la produzione di acciaio a partire da settanta cercando cominciano le forti fluttuazioni se avesse mostrato prima
Avremmo visto una crescita non ci stava la una crescita molto continua e molto molto rapida però io quindi voglio far vedere due cose da un lato
Il
Il periodo che abbiamo in esame dove vedete il consumo a questi sbalzi assolutamente
Che sono una novità prima non c'erano mai stati però voglio anche farvi vedere
Cosa succede nel lungo periodo cioè se voi guardate i trend di lungo periodo
Il consumo e la produzione non sono quelli di un settore in declino continuano a crescere
Il consumo d'acciaio continua a crescere l'acciaio è sempre il materiale più cui è più economico più conveniente per fare le automobili e mille altre cose l'industria meccanica italiana cresce e senza l'acciaio cioè usa l'acciaio
Quindi
Siamo queste o è un
Già tenerlo presente perché magari nelle idea della gente c'è anche vetuste in declino dal punto di vista della domanda poi vedremo anche cosa succede dal punto di vista tecnologico
Allora come viene affrontata questo questo ma che ha portato questo cambio del contesto fino al settantasei latianesi viene vista come un fenomeno congiunturale non lo si capisce
Le previsioni sono ancora insufficienti i livelli di capacità produttiva quindi continuano gli investimenti espansivi sia pure a un ritmo più lento che in passato
Questo avviene dappertutto nella
C'è a nove
Tutti i vari
Le varie fasi del della produzione cioè Cerri e laminatoio eccetera tutti sono in aumento danno capacità produttive in aumento particolarmente significativa l'espansione in Italia
Perché c'è stato il raddoppio di Taranto perché le mine c'eri e cominciano occorrerà
E tutta questa espansione ovviamente in presenza di un calo della domando qua o comunque alte fluttuazioni della domanda ma anche un calo perché se guardate prima
Per settantatré e nel settantanove
Se abbiamo un po'abbiamo potuto consumi di ventitré milioni di tonnellate cioè sostanzialmente in sei anni fra produzione non è cresciuta e questo è una grande novità mente le capacità produttive aumentano quindi crollano i tassi di utilizzo
Nel mille novecentottanta c'è la dichiarazione di crisi manifesta da parte dell'unione europea
Ne parleremo dopo
Cosa succede alla siderurgia pubblica
Abbiamo il primo programma economico nazionale che considera le industrie di base ancora i settori dire la valenza strategica e
Incentivi per il Mezzogiorno sono disponibile anche per le industrie
Alta ad alta intensità di capitale nel sessantanove nuovo Comitato tecnico consultivo della siderurgia prevede un altro programma d'espansione accelerata
Perché espansione accelerata c'è il problema di
Fossi Olmert cioè così no in Francia sta per costruire pure lei un nuovo impianto cito integrale a Marsiglia quindi si teme la conquista del mercato italiano da parte dei francesi perciò si vuole diciamo anticipare
Lo sviluppo francese con il raddoppio del centro siderurgico di Taranto
Che avverrà e questo raddoppio
Siamo che insegna e siamo uno spartiacque dal punto di vista della competitività
I i dirigenti Italsider erano assolutamente contrari siano rese si erano ben resi conto delle difficoltà di formazione del personale la prima metà di Taranto quindi lo sviluppo accelerato
Andando a prendere i pastori o contadini avrebbe creato dei grossi problemi
Ricordiamoci che ogni anno con l'innovazione con
Automazione sempre più importante diventa sempre più difficile produrre acciaio e quindi
C'è questo problema inoltre poiché
Turci sì in fondo pacchetto Calabria Sicilia si prevede addirittura il quinto centro siderurgico a Gioia Tauro
Solo nel settantasette
Quindi
Sessantanove no programma di espansione si aspetta passano otto anni e conclamata la fine di un ventennio di sviluppo nelle settantasette Ter c'è la legge sei sette cinque sul riconversione industriale
E il piano siderurgico prevede fortunati a Gioia Tauro si faccia solo laminatoio freddo Ranieri Zanca Turati e poi non verranno fatte neanche loro
E si prevede la ristrutturazione del centro di Bagnoli che era
Specializzato nella minati lunghi aveva dei nastri strettina efficienti quindi si prevede di costruire un nuovo la mangiatoia accanto bagno allora c'erano otto mila dipendenti quindi
Chiudere Bagnoli sarebbe sembrava un problema di tipo sociale assolutamente
Difficile da risolvere note Bagnoli era un'area libera dalla camorra quindi un po'il simbolo della Napoli produttiva della Napoli operaia e quindi siete si prese questa decisione
Comincia qui in questo decennio dicevo la svolta non solo
A causa del raddoppio debba di Taranto ma soprattutto
A causa di pressioni politiche sindacali a tutti i livelli divenute insopportabili si entra nel periodo della navigazione a vista tra virgolette perché aveva un'espressione di capanna
Alberto capanna che succede come Presidente censite arresto Manuel di uno della B ancora della vecchia guardia intorno
Si cambia quali sono i problemi
Da un lato diciamo i tipi sindacati tipo sindacali rigidità del lavoro sente ISMU micro conflittualità problema sindacale gravissimo
Perché spesso i sindacalisti fanno parte del ceto politico quindi il ceto politico al proprietario è l'azionista rispetto i manager quindi c'è un'ambivalenza un'ambiguità una difficoltà di rapporti che pazzesca
Sopra dimensionamento degli organici sempre per favorire
I politici bassa produttività del lavoro
L'Italsider di Taranto produce trecentocinquanta tonnellate all'anno per ha detto d'acciaio uguali stabilimenti perché le tecnologie sorprese dal Giappone ed in Giappone ne producono seicento è chiaro che non si può competere
Vengono concessi ampi margini di inefficienza e fornitori
Il bassi tassi di utilizzo delle troppo tutte capacità produttive Taranto sono strutturali non congiunturali nel senso che siccome DD gli impianti sono impiegati male non c'è una buona gestione c'è sempre meno produzione di quello che potrebbe esserci
Si fanno investimenti mutua mente contraddittori qua una nuova acciaieria la un nuovo laminatoio qui nessuno dei due stabilimenti e reso efficiente alla fine di chiudere tutte e due sto parlando di Bagnoli di Genova nove acciaieria Genova nuovo laminatoio bagno
Cade la spinta di innovare perché
Respinta innovare non è che la Puglia gestisci intorno al tavolo da
E poi ci sono anche problemi di tipo commerciale tutto ciò genera
Perdette ininterrotte crescenti
Poi poi naturalmente c'è un circolo vizioso aumentano gli oneri finanziari aumentano i debiti con le perdite quindi è sempre più facile continuare a perdere
Vediamo qui le perdite dal settantacinque in avanti
Le perdite consolidate del gruppo Finsiel vera
Abbiamo due soli anni ottantanove novanta in cui non ci sono perdite ma vedremo questo è dovuto al fatto che
L'ottantotto la crisi della messa in liquidazione
Lo Stato si assume tutti i debiti viene fatta una nuova società c'è un anno di tour con due anni di boom dei consumi pazzeschi
E quindi ci sono questi piccoli guadagni che però poi citato traducono dei nuovi perdite
Torniamo alla dichiarazione dei crisi manifesta e da parte del trattato Ceca prevede due cose uno diciamo misure congiunturali di cui non parlo e poi importantissimo il Codice degli aiuti
Dall'ottantuno l'autorizzazione degli aiuti di Stato è subordinata tagli di capacità produttive
Le imprese devono presentare piani di ristrutturazione finalizzati a Ricupero della viabilità economica
Quantificazione dei tagli cioè non è più possibile che lo Stato continua a sostenere l'impresa inefficienti finanziando le perdite perché politici facevano tutto loro ti facevano perdere poi dopo ti pagavano le perdite
Alla come stalla
Dalla Commissione sono richiesti in Europa tagli per trenta milioni di tonnellate di capacità parliamo di nove Paesi cinque otto milioni che io sono chiesti all'Italia
Vale il principio della solidarietà nei sacrifici perché vediamo che dall'ottanta l'ottantasei cominciano a scendere e capacità produttive d'acciaio in Italia
Niente cioè ieri che
è anche le minacce dei conti non espandersi gli anni Settanta sono anni di espansione grossa espansione delle minacce finire di nuove entrate
Solo che questi sono estremamente efficienti in un periodo in cui la domanda e fluttuante essere piccoli flessibile è un grande vantaggio competitivo quindi allora entrate in un un certo modo
Porta una selezione cioè il più chi meno efficienti vengono eliminati ma al tempo stesso come vedete dette termine acciaierie conquistano
Quote di mercato nell'Unione europea
Quindi la sono entrate temo che si traducono in quote di mercato
Guardate quanto sporta no da trecentocinquantadue mila seicento
Migliaia di tonnellate io mi ricordo un titolo dei giornali di allora andava internazionale francese Bresciani me confetto fu ma come fate Bresciani a essere così bravi ok chiaro che danno fastidio a tutti
E comunque nel
Devono farsi la loro parte nelle chiusure perché non c'è una solidarietà abbiamo detto delle chiusure e quindi anche loro devono chiudere viene
Fatta
Una legge la legge due leggi anzi ottantadue ottantaquattro che danno premi alle chiusure
Inoltre e danno aiuti agli investimenti e pensionamenti
Qual è il problema delle mine acciaierie è che il padre loro devono abbassare le capacità produttive però
Siccome non li avevano denunciate prima perché in questo sviluppo
Delle imprese italiane brave competitive ci sono anche evasioni fiscali le zeppe contatori dell'ENEL siamo queste la faccia e l'altra faccia della medaglia
Quindi quando si tratta di chiudere perché sostanzialmente chiedono un condono
Cioè chiedono di rivalutare e capacità produttive che non avevano denunciato prima per poterle tagliare e ottenere tremendi no quindi diciamo
Le cose vanno così
Non è tutto però sempre quel che luccica
Però
A parte questi difetti il settore delle minacce di accresce e emergono gruppi sempre più forti Bresciani Lucchini leale fai notti eccetera eccetera milanesi e veneti
Scade il codice dell'aiutino all'ottantacinque in teoria tutti avrebbero dovuto mettersi a posto
Ma non è così affissi del
Quando ormai tutti non hanno più bisogno di aiuti e costretto a chiedere nuovi aiuti quindi abbiamo nel ottantasette
La il caso unico viene chiamato così a livello europeo la tesi del re un caso unico deve ottenere nuovi aiuti
Quindi deve
Chiedere una deroga all'articolo quattro del trattato Ceca presentare un nuovo piano di ristrutturazione e ristrutturazione
E
Un cambio di aiuti perciò oltre cinque mila miliardi viene offerto lo stabilimento di Bagnoli appena ristrutturato
Siamo una cosa assurda
Ma cosa è successo che la ristrutturazione ha comportato la diminuzione degli utenti da otto mila a mille cinquecento
A quel punto il problema sociale diminuito quindi si può chiudere ci sono buttate via mille rotti miliardi a tenere i valori dell'ottanta per niente ok
E qui io qui non racconto la storia mai veramente una storia edificante cioè il debito pubblico italiano poi se andiamo a vedere cosa c'è dietro ci sono queste storie
Capacità produttiva del gruppo bensì Tercas la notte Cisal niente
Nasce la diciamo alla fine si riserva in liquidazione come ho detto prima nasce l'Ilva
Io mi ricordo Prodi ha tempi che aveva nominato i due nuovi manager che verrà nell'ottantanove
Canti sono pagine di giornali in cui vantava appunto per quei due anni ottantanove novanta di piccole guadagni finalmente è stato sanata la siderurgia pubblica
I nuovi manager
Fare una campagna di acquisizione di partecipazioni di minoranza per mille cinquecento miliardi grazie profitti che aveva incassato più piccoli profitto in due anni ci si traducono mille miliardi di perdite ok
Perdita di quattro in mercato nei laminati piani
E perdita due mila trecento miliardi nel novanta liquidazione dell'infatti basta chiuso
Il vengono chiuso a un prezzo alto in quasi cinque mila miliardi dati dallo Stato
Per la liquidazione dell'Ilva incomplete sottrae settantotto il novantaquattro trentotto mila miliardi a valori novantaquattro re
Sono a carico del contribuente per l'avventura siderurgica
Dal novantaquattro e novantacinque
Quindi dopo a questo punto si privatizza basta chiuso siderurgia di Stato non deve più esserci già nell'ottantotto con l'applicazione dell'Ilva c'erano state delle privatizzazioni in cui non ho parlato per
Stabilimenti minori anche se c'era già Genova
E è la cosa è il usiamo il passo più grosso è la privatizzazione di Taranto e Novi Ligure
Che vengono cedute al Gruppo Riva il Gruppo Riva nel frattempo era cresciuto molto nel campo dei laminati lunghi e soprattutto cresce ovviamente
Acquisendo Taranto Melacca già cresciuto anche dopo la caduta del muro di Berlino prendendo
Nelle aziende siderurgiche nell'Est però tutte specializzate dei laminati lunga il primo PAC e del forno elettrico il primo passaggio nel ciclo integrale e a Genova e questo pone un grossissimo passaggio
Entrare a Taranto dei laminati piani è un'altra cultura che il Gruppo Riva non ha
Quindi
Paga pochissimo rimpianto giustissima mente perché è all'asta nessuno lo vuole e quindi l'utente qualcosa che nessuno lo vuole e però alla fine diciamo
Non sai gli investimenti necessari sarebbero stati necessari esprimo perché l'inquinamento non è più accettabile cambia il modo di vedere a delle persone l'accettabilità sociale certi livelli di inquinamenti
E
Secondo non ha la mentalità di fare ricerca e sviluppo non è nel suo DNA perché non non c'entra
E quindi diciamo che addirittura nei tempi più recenti perde posizione nei mercati la più alta qualità quindi tiene nel senso che comunque
Bene che ci sia stato bene che si sia
Perché da novantacinque a oggi son passati quindici anni in cui
I a Taranto c'è stato posti sono stati posti di lavoro e lo Stato non ha pagato una lira quindi diciamo
In questo senso
Il Gruppo Riva ha fatto una grande cosa inducano a Dalmine vale dal Gruppo Techint poi Tenaris più un pino Lucchini poi Severstal
Ah estetici Acciai Speciali Terni atti sempre più
Da farti chiude o non ha parlato della falda perché non è un'impresa in questo contesto il particolare interesse cioè gestisce i suoi stabilimenti e prodotti speciali di buona qualità ma senza particolare
Cioè neve
Ne messi insieme forma né tanto meno tanto male non fare prudenza al senza infamia e senza l'altra
E quindi siamo in un quadro così ricco di di spunti
Va tralasciato novantasei chiude
Vecchi stabilimenti Unione Concordia vittoria di Sesto San Giovanni
Come valgono le mine acciaierie e qui c'è un salto di qualità
Che corrisponde un po'al salto di cui ha parlato vera
Penso per l'industria chimica
Cioè attraverso le privatizzazioni cioè quel quarto grande della siderurgia pubblica va ad alimentare i nostri acciaierie che opportuna ci sono e possono essere alimentati
Inoltre molto in questa impresa si multinazionali zero diventano matti lente in generale c'è e media impresa che hanno un grosso no FAO specialistico
Apprendo no sempre migliorano sempre quindi passano dal Tondo prodotti più sofisticati accetti sofisticati una traiettoria di innovazione incrementale che continua ne fa dei soli di gruppi testo nuovo
E si esportano sono competitivi tutti
Ecco e poi però c'è Hillary il finale
Che ci deve sorprendere il break Soru nel campo dei laminati piani da parte del gruppo Orte Rieti
Adesso parlo di tutti prima Riva merceria tradizione c'è il gruppo del Mittel stante che io chiamo nel mettersi al quale vengono applicati
Allora nel due mila nove in che situazione siamo abbiamo in Italia cinquanta produzioni di accertato dottori ghiacciai primi venti fa nel novantaquattro per cento del totale è questo il ministero
Il Mittel fanno
Sono occupati non molti trentasette mila sessanta mila comprese le prime trasformazione c'è una crescente concentrazione produttiva
Da sessantotto siti nel novanta e solo in quarantuno siti si produce l'acciaio e qui abbiamo tutte queste medie imprese
Interessanti il gruppo Beltrame Ferranti concentrate bresciano e il Veneto soprattutto
Ferriere Valsabbia ori Martin gruppo le ali gruppo Stefanatti offerto fin lì un coro accedeva Bruno Acciaierie Venete
Cogne non ne ho parlato da un gruppo nel suo
Cioè cioè speciali e un'altra cosa non può essere messo dentro la storia delle mine seria ma non posso parlarne
Non ho tempo comunque c'è e va avanti terriere nord ABS
Dobbiamo anche fermarci un attimo sul gruppo Marcegaglia perché non è una piccola cosa è un leader mondiale nella trasformazione dell'acciaio quindi non è
E fa lamiere quindi anche
Diciamo e nel nella filiera di cui ho parlato nel senso che ai laminatoi però lamiere ma soprattutto un tubista quindi più a valle però facciamo è sempre fa parte sempre di questa industria in senso più ampio
E questo diventa un grosso produttore come
Sappiamo tutti tutti conosciamo tutti questo nome sette mila dipendenti cinquanta stabilimenti a livello globale
Inoltre in Italia investono altri gruppi oltre a quelli che hanno privatizzato dell'Ucraina tipo gruppo Air France e metti investe in
Imprese in lamine in
Imprese che facevano che fanno ancora lamiere
Quindi
Attraverso tutte queste trasformazioni
Speriamo che la produzione di acciaio in Italia comunque dal settanta al due mila dieci poi c'è una grossa crisi nel due mila undici ma come dicevo prima un trend ascendente
Dove i forni elettrici diventano la tecnologia dominante ok come Rettore l'ossigeno somme concentrati solo a Taranto
E in quel caso decreti
E non a caso molto interessante nel senso che si tratta di uno sviluppo imprenditoriale basato sulla ricerca e sull'innovazione Arvedi faceva il tubi poi diventa acciaierie e gli manca e testo in me diventa si fa il tubo diventa acciaierie ma anche il pezzo in mezzo Carmine azione e i comincia
Pensare a come risolvere questo problema
E e quindi
Si dà da fare quindi non è un caso tipico anzi di mine acciaieria diciamo che si chiama mini acciaieria anche adesso minimi e il il termine usato internazionalmente però volevo sottolineare questa differente origine bene
Vorrei segnalare che Arvedi
Cavalier Giovanni Arvedi ha vinto il premio la bestia Gold mentale nel due mila nove
Che viene attribuita dall'Instituto material Simine al semmai est nel gli ok e riconoscere più importanti del tori nella storia dell'industria siderurgica è un premio importantissimo nel campo dell'industria siderurgica l'hanno avuto solo di due italiani
Ardenti nel due mila nove e nel mille novecentoquindici l'aveva avuto Federico Giolitti istituiti il figlio di Giolitti che non metta Allucci sta
Leggo una frase di Arvedi
Che a lei è una sua frase nella destra e a Lecce
E intere questa importante personalità elette dai ISI rotto ius o convention tecnologici Ford difficoltà quando prossimo Stino Betta
C'è un utilizzatore ti macchine che cambia le macchine cambia e tracce anzi siamo nel paradigma
Per gli economisti industriale di forniti per i usare in ovetto ma mente fuori per palati Maltin by che aveva dove lo ius rinnova qui siamo a un livello
Assolutamente eccezionale Arvedi
Firma nel senso che è un fattore è proprietario di quattrocentodieci brevetti internazionali che coprono le sue nuove tecnologie perché riceve e nel premio
Un premio Apple metal abeti per le sue tecnologie il SIT e il testo
Allora qual è
L'innovazione epocale che queste tecnologie introducono è la la minaccia è il caso crolli cioè
La la il casting la colata e la laminazione in continuo
Per il tetto frammentari industrie penso di poter leggere in inglese del terzo comma di industrie tue high tech Production facility esprime impressi le documenti de
Parlano bianche plance ogni due importanti metà Logistic dell'universitaria Kent con cui arredi collabora
E dicono appunto da Stefania Evelyn industriali tetto da Xian facility Spini impresso le documento il tennis tubi signor Steel Technology qui c'è senza proxy ma anche lei Syxty file per senta un'energia
Fischi per sento non specifiche investment costs comperare atto del convenzionamento
Importo CE approcci sta intermodali Namik minimo rifiniti in grosse SIS al computer e voi dite non si riscalda più si usa solo tutto il calore che dentro l'allacciamento
Inoltre questo nuovo processo combina alta flessibilità nei tipi di acciaio e nelle dimensione insieme alla consegna velocissima entro ventiquattro ore dall'ordine cioè
è una cosa assolutamente sconvolgente è una breakthrough
E poca male
Ben disperde ma la cosa interessante anche parlare di Arvedi belle cose ma è velocissima va beh questo è un personaggio veri geni non sono un paradigma nel senso che sono accettazione eccezionale per definizione
E non ho tempo ti iscrivere tecnologia
Voglio solo dire compatta questa riduzione dei costi dell'investimento di al cinquanta per cento una caduta l'entrata nel campione nel campo dei laminati piani cioè diventa più accessibile questo campo impresa di piccola dimensione non non è detto
Perché diciamo che compensa il basso costo dell'investimento una necessaria grandi capacità tecnologica che al di fuori della tradizione dalla siderurgia
Nel complesso le
Ha senso parlare di industria matura questo è l'ultima domanda che voglio porre dal punto ci potrà e parlato industria matura da due punti di vista tra andamento della domanda e da questo punto di vista non si può e dall'andamento dei tetti patologie quando
Diciamo un'industria sta avendo uno sviluppo tecnologico grazie naturalmente l'automazione senza
Il
Il fatto che c'è la legge di morte il microchip ormai consentono già per prestazioni tutto questo non ci sarebbe
Quindi
Non ha senso ovviamente la mia risposta è questa e poi un'altra cosa che vorrei sottolineare è che in questo settore c'è una leadership tecnologica europea ci sono impianti STIR tedeschi TAR veti
Importante anche cento sviluppo menta crea li abbiamo qui il Presidente trecento dipendenti che fanno ricerca in Italia per la siderurgia autofinanziati autofinanziano per
Poi Danieli e e altre imprese naturalmente sono importanti anche le aziende impiantistiche giapponesi no però siccome hanno costi molto alti aprono soprattutto in un'area geograficamente ristretta
Grazie per l'attenzione
Ringrazio la professoressa balconi abbiamo sforato di quindici minuti però abbiamo anche cominciato dieci minuti più tardi ci state perfettamente in tempo
Trovato quest'ultima esposizione
Per cattivo siderurgici stat PM balbettato seduti sto molto molto interessante avventure sono finite con un messaggio positivo cioè il messaggio che a me piace di dire in una aria tecnologica contrari industriali come la chimica e la siderurgia dove tutti ne parlano male
Ma in realtà dimostriamo che quando c'è il momento di difficoltà
Noi italiani con dei colpi di rally riusciamo a fare delle cose meravigliose particolarmente per la nostra capacità imprenditoriale dove appunto parla di arredi per gli apparati imprenditore Ippolito di all'ingegnere come diceva
Già dico Alberto cioè queste capacità di ingegneria di inventiva
E questo riprendere i mercati e di ritornare piccoli ma molto efficienti e internazionali questo segnale positivo è un segnale che tutte le due sponde
Da tutti e due
Le professoresse hanno voluto mandare che io condivido
Perfettamente
La nostra forza la forza del nostro Paese sono capacità tecnologica capacità imprenditoriale
Difficoltà di gestire le cose grandi questo il problema è ed è lo stesso tempo vi piaccia che capelluto ricordarci tutti un po'materiali
Perché c'è tutto per tirarvi è molto caro come Presidente Dellai assessore tagliare ricerca industriale quando venne la tragica situazione novantaquattro in cui questo centro ed abbandonato
Lì e
Noi come arrivi abbiamo
Difeso col giunga quelli detti la competenza tecnologica tutte competenze teologica è un punto di forza oggi come oggi il peso che non abbiamo un centro di ricerca nel settore delle sfide urgentemente Murgia eventuali particolari di competenza internazionale
E se noi salviamo le nostre competenze scientifiche e tecniche non certo salviamo la nostra industria
Anche questa nostra industria seri sta ricostruendo pian pianino con questi imprenditori aggressivi imprese internazionali e capaci di trasformare
Le nostre capacità
Che nascono dai nostri universitari non dimentichiamolo di cerca di ingegneria impicco nemmeno in termini Mazzini multinazionali che stanno occupando spazi di mercato buoni
Ricordo che se lo guardiamo poi
La occupazione
Questi due settori e guardiamo anche i fatturati sono tuttora in Italia sia chimica che la siderurgia status fatturati importanti settori importanti di occupazione
E quindi quando diciamo che sono settori in crisi beh ci dovremmo pensare due o tre volte forse bisogna vederli bene
E forse bisognerebbe che venissero sentire conferenze come queste presunte attivate grazie
Iniziare i nostri lavori
Mi pare che l'Aula sia
Pressoché
Completa
De inizierò dicendo che quando all'amico Quadrio mi ha chiesto di presiedere questa
Sezione del convegno che ho visto il titolo del convegno spesso
Deve io l'ho ringraziato e mi sono sentito davvero
Molto coinvolto
Volete da studioso di economia industriale ed economica dell'impresa devo dire che sono profondamente consapevole e convinto che
Una larga parte di della nostra società italiana
Della realtà italiana è stata certamente
Debitrice nel bene
Magari anche nel male qualche volta
Dei delle vicende industriali che hanno caratterizzato il nostro Paese
Invece l'intreccio diciamo tra la dinamica della produzione del sorgere delle polveri dell'industria e i cambiamenti della società sono talmente evidenti
E glieli possiamo riscontrare in in tante occasioni abbiamo qualche stamattina le due relazioni degli esempi molto chiare siamo già quanto meno dell'intreccio politica hanno attività produttive attività industriale e cambiamenti della società no
De una cultura tenta a anche accolto queste cose su piani diversi ne parlavamo prima un attimo con Quadrino sempre presente degli spunti per fare cosa ancora diverse
No
Ma direi che il quadro che si viene offerto a con questa serie di relazioni Sarpi aveva avuto ancora due esempi mi pare molto stimolante e
Capace di darsi senso del cambiamento che inizia interessati in questi centocinquanta
Oggi noi riflettiamo sull'automobile
E sui distretti ma non solo le somme abbiamo due protagonisti due studiose che sono certamente
Quanto mai in grado di darci i contributi
Interessanti e stimolanti
Professor Berta
E il direttore del Centro di ricerca Center
Perché imprenditorialità
Niente io gliele verso la Bocconi insegna Storia contemporanea storico dell'industria scritto tanti tante cose tanti articoli e vari volumi l'ultimo FIAT Chrysler era deriva dell'industria italiana del delle del dell'Italia industriale
Questo mi pare che sia già
Nel titolo spesso un po'un programma sul quale sì siamo invitati a riflettere Marco Fortis professore di economia industriale commerciale Severstal cattolica
E membro del Comitato scientifico del Centro ricerca craniche vicepresidente la Fondazione Edison quindi clienti troppo anche sotto questo profilo di essere qui presente
Io credo che
Anche per rispettare i tempi che ci sono dati chiederei a questo Alberta di cominciare la sua esposizione
Tempo
Passeremo sforzo magari anche con qualche riflessione
Prego
Grazie ringrazio costruzione dietro la sua presentazione e ringrazio
Naturalmente
L'Accademia dei Lincei la Fondazione Edison per avermi
Invitato questo convegno così interessante che
Intrecciare le storie del dell'industria alla storia d'Italia
Ed è un tema
Che
Mi trova mi sento particolarmente congeniale perché punto la mia formazione e di storico e e
Perciò io vorrei limitarmi qui questo comunicazione
Rinviando semmai al testo scritto che ho già trasmesso a focalizzare alcuni aspetti che ritengo determinanti vero comprendere
La vicenda dell'indulto pubblicistica
E devo dire
Una vicenda in cui tornano proprio di termini che sono già stati toccati nelle relazioni precedenti anch'io mi riferivo a questo binomio fa produzione di massa
E
Utilizzazione flessibile che una delle chiavi di lettura e l'esperienza italiana e che ritorna nel settore
Automobilistico vorrei partire e da una breve citazione che a mio avviso fa capire
Perché una azienda si impose dall'inizio
Fa sulle altrove già nel primo quindicennio del Novecento teso della FIAT
Nella
A mille novecentosedici usciti un libro in francese poi prodotto tutto italiano moltissimi anni dopo che si chiama l'Italia o trovai
Di lui bolle fuoco a poco propongono è stato
Mettiti d'affari anche un imprenditore in proprio
E era stato il primo presidente della lega industriale e anche il fondatore di quel nucleo embrionale che poi di provare a Confindustria
Non si chiamava ancora Confederazione generale dell'indulto ma solo confederazione italiana dell'industria nel mille novecento e dieci
E ecco la pongo scrisse questo libro
E nel quattordici per far conoscere al mondo l'Italia industriale
E leggo poi non venne pubblicato mio pane pubblicato pulite neanche italiano in quel momento perché la guerra le vicende della guerra
Ecco impedirono la diffusione di questo testo tra c'è un
Un capitolo molto
Dedicato
L'auto mobili e alle grandi imprese italiane che in e molto interessante e già in quel capitolo e la FIAT a fare la parte del leone
Parlando degli stabilimenti di corso dati della FIAT in cui è sotto è la prima officina di giovani Nieri Botafogo apportate giù un assetto di fabbrica
Che scrive lascio una profonda impressione di modernità e di scientificità organizzativa
Annota che tre elementi hanno presieduto alla disposizione di sue parti e di regna nulla sovrani lordi nello spazio la luce
Poi si diffonde sull'efficienza dell'utilizzo del produttivo finalizzato un prodotto l'auto che ha vuole poco a poco sembra avevo aggiunto nella sua struttura meccanica una forma praticamente definitiva così
E l'epoca delle invenzioni sensazionali che lasciavano per vedere uva di Calais stravolgimento della macchina fino allora progettata e realizzata è da considerarsi ormai le spalle
Voci su quattordici o non c'è più posto che per modifiche di dettaglio perfezionamenti particolari
E secondo Agnelli che appena tornato dall'America all'indulto mo'per il suo complesso francese e tedesca non meno che e italiana e minacciate dice
E Agnelli abolì poco a poco da una concorrenza che si fa sempre più dura fino a venti ogni possibile la vita di produttori locali
La minaccia è insita di metodi folta per realizzare vetture in serie che permette l'industria americana diventi un'automobile a un prezzo imbattibile
Il problema sta nel fatto continua Ghelli che la FIAT si producono dalle tre alle quattromila macchine all'anno naturalmente mentre la STU betulla folta beffardo Torda centocinquanta a duecento mila
Certo le auto italiane sono più combattivo infinite e i loro clienti voglio noti anche i pezzi più piccoli siano Lucci dati e Michela
C'è poi un rischio che se si continua su questa strada verranno soddisfatte soltanto le fasce più esigenti e del mercato i seguenti buttati i beni di lusso
Lasciando il grosso delle vendite nelle mani di produttori che abbatta gli attrezzi della metà rispetto ai concorrenti europei
Per questi ultimi non resta allora
Però allargava la produzione che usciva dei limiti del mercato esistente eseguire la tracciabilità
E spontaneo che questo punto bolle formula pongo domande Danielli se non si possono introdurre in Europa i sistemi di fabbricazione degli Stati Uniti
Ecco sul momento così conclude il capitolo bolle fuoco dopo Agnelli ente disponibile ma
Dei suoi occhi passo con lampo che tradisce le sue vere intenzioni
Il nodo eh la produzione di massa
E Mieli come come siccome qui e appena tornato duri sugli impianti
Negli Stati Uniti e
è convinto ormai che il futuro sia
Nella la vocazione
Come fa a Foggia mille duecentoquattordici un anno importanti importante che però è un forte perché
E incomincia
è veramente l'applicazione delle linee di montaggio
A Detroit
In come c'è l'in funzione e per gli avvoltoi delle linee di montaggio del salari due G cinque dollari e loro no che permette di stabilizzare
è quella forza lavoro ed ecco c'è procedo un tubo dramma industrialista fondato sulla produzione di massa che diverrà il programma della FIAT negli anni successivi
Ecco il programma della figlia di successivi attualmente quanti anni successivi moltissimi che il quarto il punto è il voto è che per arrivare alla produzione di massa
Da da quella quella data del quel giorno e quattordici dell'avviso di bolle Fo corpo ha corso Dante passeranno quaranta
Quarant'anni secondo me perché
E la vera la produzione di massa nel senso
Del del americano il fordista e secondo me si inaugura appunto come la più da seicento
Prima c'è un lunghissimo apprendistato ecco o lunghissimo distratto una protestato che
è vede visto che questo convegno e dedicato anche gli artefici tutte corrette con l'apprendistato che vede due protagonisti assoluti
Che si intendono vicenda e
Si avvicendano al timone della FIAT Giovanni Agnelli prima Vittorio Valletta dopo
Sono loro il paradigma della pulsione di massa nelle Dusso pubblicistica
è
Questa
Doppia Winter doppia leadership dell'industria a connotare tutta la sua storia per successiva specializzato
Allora
Qui se dovessimo tracciare individuare delle fasi volevo dire che alle enunciazione del quattordici non può seguire
Un vero gruppo Guaman produzione di massa ce le intenzioni
C'è la fabbrica del Lingotto che entrerà in funzione mille novecentoventitré
Ma ecco non passava pur essendo la più grande fabbrica dovuto mobili dei suoi tempi non Sava la fabbrica che replica
Accorpati in America e neanche univoci è qualcosa in modo diverso anzitutto eh
Peraltro come ho ancora la prima fai Campalto in parte critica
Verticali perciò
è dove e se prosecuzione e continuo ma è rallentato
E poi
C'è
La grande diversità rispetto album dove appunto dei fondisti d'America sono linee di montaggio non automatizzate dove non c'è e una tempistica stretta
E nei nei dei passaggi del prodotto dallo strazio dall'altra dove ci sono i convogli attori aerei a determinare il flusso e la funzione perciò è un lungo apprendistato un apprendistato che ha delle tappe intermedie importanti
Questo perché è stato ha certamente delle vetture più economico ha rivolto un mercato più largo come la celeberrima quando il trentadue
E poi c'è e durante il passaggio
Che presentato dalla cinquecentocinque Boeing ribattezzata popolamento topolini questo è un passaggio molto importante perché a mio avviso
Mette a fuoco alcune delle caratteristiche
Che conterranno poi alcuni anche negli anni successivi voi adesso io
Solo socio euro io mi scuso
Voto negli anni successivi perché perché la la la FIAT nasce con un intento Poggi attuale
Venticinque cinquecento i fascicoli
Tendopoli folle fortissimo un mandato conferito dal senatore Agnelli a un giovane progettista nemmeno trentenne l'ingegner Dante Giacosa di progettare un'automobile che sia la più più semplice possibile e la meno costosa l'imperativo categorico dovete risparmiare anche sul numero delle vittime perché in questa automobile
Deve diventare accessibile a un largo pubblico
La progettazione
E poi l'implementazione del nuovo impianto delle linee di montaggio
Del Lingotto dove vanno circa tre anni pene siamo perciò all'indomani della grande crisi all'indomani anche di una situazione di difficoltà o di
C'è la riduzione di sì degli stipendi per
Una cosa è caratteristica è che i giovani in Georgia cosa
E che si avvia questo compito così importante l'opera
D'ordine di sotto i trent'anni
E e inizia il suo lavoro con un riduzione dello stipendio perché
C'è stata la compressione e
Degli stipendi disse ora ai perciò non viene incentivato grande passione progettuale dice cosa lo spinge a proiettare questa mattina
Oggi tantissimo che uscito cominciava a uscire ore nel giugno trentasei del delle linee del Lingotto cento tradizionali
Ha
C'è allora lo ritmo di cento vetture al giorno
Nulla ecco voi pensate così
Il paradigma fu distrarlo Revolution
Cento mila detti una fabbrica Boston una fabbrica cioè realizzava una integrazione verticale totali
Una fabbrica per l'alto che non aveva un tre ore di auto organizzativo cioè ce l'aveva per la produzione ma Norman c'è uno schema manageriale
Alla fine a te e e diverso c'è anche lì come alla Ford una centralizzazione fortissima ecco questo è
Per l'elemento di cui a mio avviso si deve tenere conto riguardando queste vicende
La produzione di massa coincide con una
Centralizzazione assoluta delle funzioni e col fa
Che
I conti aziendali vengono effettivamente conosciuti soltanto dal vertice Valerio dall'amministratore delegato e per direttore generali sul fiducia
E gli altri gli atti di il gli altri enti responsabili importanti della
Della produzione
Non conoscono i conti i ponti sono prerogativa esclusiva di questa di questo vertice e
E strettissimo e naturalmente questa centralizzazione anche alcuni aspetti che oggi consideriamo ARPA grossisti ICI
è ne cito uno sul piano tecnico molto sintomatico
Il settore glieli fino agli anni Trenta continuerà a partecipare alla la sperimentazione dei prodotti più delle più tu cioè
Si farà a guidare dei piloti gli alloggi il più celebre dei quali
è una scusi dove automobilista caldo se la mano
Noto inizio Novecento da un collaudatore
Allora lo convincono un giorno che bisogna sperimentare elettorato interiore affrontano la collina torinese la mattina si incendia
Da quel a quel punto Senatore Agnelli oppure scatta vuol dice mai più trazione anteriore non se ne popolare e un vincolo posto la progettazione quando un altro dei più celebri
Come tutti ti se la FIAT nasceva per andare in un'altra carta se ben ricordo la Forleo divario sbattendo la porta di Ugento sia i disegnatori su tutti allineati eletti
Io sono tra le fazioni interiormente cioè dicendo rivelando la sua avevo intenzione che non poteva nemmeno essere dichiarata
Queste centralizzazione eh il modello che permette a mio avviso alla figlia di di accumulare tutte le risorse che poi verranno dispiegate negli anni Cinquanta e sessanta
Tutte le le risorse che consentiranno di trasformare
L'Italia in un al mercato di massa favorevole alla produzione della seicento e della cinquecento
Allora a condominio fortissimo perciò di un porvi ma centralistico
Per volto alla semplificazione del prodotto volto all'abbattimento dei costi e così via e poi supportato tra dopo gli anni Cinquanta dall'ingresso fondamentale delle tecnologie americani
E la la FIAT e tre le aziende che si avvantaggia di più degli aiuti americani del Piano Marshall non solo intermedi
Provate ma in termini Potì attuali direttivi perché quelle macchine consentono effettivamente di arrivare ai volumi di produzione che possono essere possono incominciare accompagnarsi a quelle internazionali
Non letto prima lo dico qui della fortunatissima FIAT topolino che va in produzione nel giugno e trentasei e decide la produzione nel cinquantacinque perciò
Vent'anni è parte del per il bellico e una certa una grande fortuna anche di immagine e non solo italiana si può dunque cinquecentocinquanta mila vetture per arrivare in tre quattro milioni di vetture bisogna aspettare
La alla seicento e la Cinquecento altrimenti
Dunque tutto questo da un imprinting particolare
E e che è accentuato dalla delle più giovani del mercato italiano in seguito gli animi
Dal dal della fine diventi in avanti poi tradotto chi e così via e che pregio con cento vattene
La capacità della FIAT di
Focalizzare il suo impegno la sua attenzione su questo per tipo di produzione
Per
C'è però una specificità ed è quell'apporto che rende possibile conseguito o di ottobre pronto un attimo per il dialogo con altre componenti del sistema tenuto mobilità vorrei dire il design
Il lavoro che
A inizio della Giacosa che poi via via si consolida nel tempo allora queste a mio avviso è una caratteristica italiana se noi guardiamo ipo doti tipici della produzione di massa degli anni Cinquanta
La Seicento nel Cinquecento e facile stabilire i collegamento comporta altrui esempi impulso di massa penso alla Olivetti lettera ventidue penso alla Olivetti divi somma cioè strumenti che sono prodotti che sono destinati al consumo più largo possibile macchine hanno dei tratti e degli elementi di identità riconoscibili
Nel frattempo però
Dobbiamo agire non solo tensione anche all'altro componente quella della flessibilità e della specializzazione flessibile che
Per l'altro blande filone sottotraccia a volte a volte emergente
Che caratterizza la storia d'Italia
La storia dell'industria italiana dell'automobile
Allora qui colpisce andare vi leggerei le deposizioni all'indomani della Seconda Guerra mondiale della Commissione economica poi la Costituente colpisce
Che
L'amministratore delegato poco tempo di Gallo Pasquale Gallo della della forme dicesse no la produzione di massa vuol fare
Insomma e noi siamo di artigiani e fare il paragone assomma come metro di misura la Svizzera ha pensato un po'perciò
Le l'esatto opposto del modello americanista
E la Forleo
è depositaria di questa tradizione ma forse il simbolo più chiaro per capire nella genesi è l'arancia la lancia nasce anche qui dal mondo dell'officina
Nasce Vincenzo lancia è e alla
Un giovane di buona famiglia che non ho voglia di studiare e sia la pace ottenuto mobili che frequentava il mondo i meccanici poi fare corse e poi decide Dino ancor più
Come vettore capo agli Agnelli ma di cuore improprio e di farsi
è una vettura è un po'
Qual è l'ispirazione progettuale
è punto quello di meccanici che non sono acculturati punto istruzione formale ma che vivono pienamente la dimensione dell'officina che sono grandi appassionati
C'è il forte richiamo l'elemento
Di catalizzazione tutto dalle corse persone su una cosa e noi Ford
Guidava malissimo eppure
Hai premiali del Novecento doveva Condove lunga su vetture sulle piste di dicendo di polvere no anche il meno West e così via però per per far passare il messaggio pubblicitario suo marchio
Poi non
Evolute un guidatore pessimo fuori da lì facendo disastri ha avuto anche coincidenti strane ecco e il mondo delle corse ed ebbe uno straordinario e al fatto di catalizzazione
Ecco questo mondo non ha solo dei bravi meccanici per qualcuno di motori Maurizi poteva che specificamente in questo senso
Di qualità artigianale cioè il mondo che Torino virtù dei Battilani stava quelli che piegano lamiera a colpi di morte
Il modo di Battilani stava è all'origine
Si era leggi e alla genesi per la storia di quelli che oggi chiamiamo gli stilisti dell'automobile vengono da lì
Per Vincenzo lancia combina perciò la ricerca di qualità e prestazioni sportive l'auto che fabbrica
Con un gusto estetico che non è quello delle ricerche della massima
Del massimo risparmio della essenzialità totale di Dante Giacosa è un'altra cosa eh la qualità il il
Il gusto per l'oggetto ben fatto che viene fuori dall'esperienza di questo universo artigiane
Ed è questo secondo me
Però un grande collante per una serie di attività nel campo dell'automobile che prendono forma e consistenza soprattutto negli anni trenta successo
Della Lancia ancor prima come la lampada e il e la l'auto che che porta alla formazione era a conoscenza del mondo il marchio Lancia ma e
Fondamentale è di nuovo la dimensione sportiva
E qui non possiamo non fare nomi di Enzo Ferrari ed su Ferrari è
Nasce per le cose qual è la la programmazione scuderia scuderie dunque
Un patto di macchine da corsa gestito con la forma e ho sempre con tensioni conto anche a voi Ferrari aveva brutto il carattere difficilissimo che tutti ricordano tutti coloro che l'hanno incontrato
E e
E l'elemento della della competizione è un elemento formidabile per aggregare talenti competenze permette insieme squadre di tecnici dialogando
Con
A appunto il finali come al forme o entrando e uscendo dei suoi confini
E questo ed io per il voto lancia purtroppo lancia viene a mancare giovane negli anni trenta e la le la sua azienda entra in una serie di vicissitudini che poi la potevano
Molto faticosamente ARPA estinguersi nel mille novecentottantanove come cento autonoma e a sopravvivere soltanto come ma
E qui c'è e ripeto negli anni Trenta ancora la prova del fuoco dei nostri Cauzzi ai futuri stilisti
Di nuovo del chi viene qual è
L'emblema di questo mondo dei Battilani Pininfarina sicuramente
Pininfarina e l'espressione di questo di questo universo dei mestieri idee anche dell'orgoglio del lavoro ben fatto del purtroppo il particolare per la precisione di una ricerca estetica
Ed è naturale perciò che negli anni Cinquanta e ci sia sottotraccia completamente un incontro tra queste varie componenti
L'incontro quello famosissimo avviene
Fra Pininfarina Enzo Ferrari all'insegna di cinquanta
Organizzato faticosamente del figlio di Pininfarina che mi ha ricordato anche la complessità organizzativa uno stava Modena l'altro sta otorino nessuno vuole mandare a casa dell'altro si dovette voi incontrare
Autoctona a metà strada escluso dalle banche nessuno voleva dare l'idea di cedere di un millimetro nei confronti dell'altro
Però da questo matrimonio è poi emergono delle vetture notissime bellissime che fanno la storia della qualità italiana nel medesimo tempo ecco io vorrei ricordare che invece
Il mondo da cui viene Giorgio Giugiaro otto per dare un nome la guerra e dia un input agonista giuste decente
è non è il mondo
Dello SDI degli atti del quanto artigianato di Pininfarina ma è invece
L'apposito plus viluppo della capacità progettuali generate all'interno dalla durante la grande impresa da Dante Giacosa è
Un disegnatore
No e infatti se voi pensate glieli tal designer di Giugiaro non ha mai dal suo futuro potremmo forse dire oggi alla luce giusto quello che è successo per suo futura non ha mai tentato
L'avventura nella produzione
Oggi ecco io naturalmente non vorrei entrare in tutte le vicende odierne è oggi attualmente il sistema dell'autorità è un passaggio estremamente complicato e difficile
Viene poi fuori da una storia Dio riduzione della sua capacità a tutti ma in Italia che dura
Dalla dalla fine degli anni Novanta
Dalla degli anni Novanta Kosovo sono vent'anni quasi
Per inevitabilmente la storia automobile è stata assegnata dalle vicende della FIAT perché riducendosi
Il settore a un'impresa è chiaro che e
Sono le vicende anche gestionali proprietari dell'impresa a condizionare
Io il settore suo dinamica e suo futuro
Perciò se mi permette giovanissimi e giovani Zanetti visto che
Che abbiamo discusso anche in una sede chiede che cosa
Se domanda che viene fuori ed è un po'la provocazione con cui voglio chiudere queste poche e semplici considerazioni suo giusto brasiliana come possiamo fare
Vivere
Il sistema
Al di là di tutto quello
Probabilmente mettendo sempre più strettamente a contatto come si è cercato di fare come sta cercando di fare togliamo l'economia a Torino di tanto Biondi discussa
Mettere insieme tutte le varie componenti che formulo insiste molto mobili perciò le componenti l'autorizzazione dello stile del designer insieme corpo
Il mantenimento di una base produttiva perché fino ad oggi nessuna lucido tenere insieme tutte queste competenze se non esiste più un forte nucleo uno potete oggetto tre punto due
Speriamo che qualcosa lì resti non possiamo fare incontrato noi lo possiamo fare l'inventario dobbiamo pensare e poi
L'università e ricerca ingegnere automobile Torino voglio dire la scommessa perché il nostro sistema continui e continui
Valorizzando questo patrimonio secolare che alle spalle è di cercare di unificare in una sorta di nuovo matrice dello sviluppo economico
Ecco tutte queste componenti accostando le sempre più strettamente le une dalle altre
In modo che
Si registra la dispersione anche che caratterizza la storia invece gli ultimi quindici anni
E sì convinti una massa critica
Tale da essere un po'pulso e per il futuro ed un sistema che sempre più peraltro su scala internazionale e in cui le collaborazioni la capacità di dialogo di intimazione diventa condizione essenziale
è per il futuro delle imprese e e dice di produttori i progettisti dei disagi mio locali grazie presunzione
Grazie professor Berta questa brillante esposizione ricchezza veramente offerto
Temi sui quali riflettere poi mi sono segnato alcune parole che sono parole chiave
Produzione di massa centralizzazione delle informazioni specializzazione flessibili e infine sistema io credo che nelle cose che ci ha detto Roberta
Ci sia
Tutto sommato un una invito a ripensare a ciò che oggi noi possiamo considerare grande impresa
è evidente che quella grande impresa for Diana non esiste più non ha non ha più possibilità di essere in questo contesto
Se in realtà un qualche cosa di molto diverso che dirama nel sistema nell'ambiente va bene che fatto di un intreccio di competenze e le cose che ci stava appunto dicendo competenze apparentemente anche molto diverse ma suscettibili
Di essere integrate
E che sono oggetto di
Attività imprenditoriale non necessariamente di grandi dimensioni ma collegate e detto attraverso un legante che può essere poi quello di una finanza sana o può essere anche diciamo fatto di tanti altri elementi
Qui si è proprio spazio per sentire le sommarie Fortis perché si parlerà credo di cose che sono attinenti ecco in questo campo sia pure con riferimento ai settori
Specifici che lui segue ma credo che siano animati in questo concetto di filiera di distretto che ho visto percorre alcune volte la Marco Fortis pietre possa essere veramente un completamento di questa nostre considerazioni prego
Grazie buongiorno a tutti d'intervento che abbiamo preparato Fondazione Edison in collaborazione tra me e anche da dottoressa Carminati
E un intervento molto ampio e né da Chéreau poi agli atti lascerò agli atti questo intervento sentiti entrando qui invece
Oggi soprattutto alcune riflessioni principali
Innanzitutto
Nella boro che abbiamo realizzato abbiamo fatto abbiamo ripercorso soprattutto un aspetto quello dell'export perché a un certo momento l'export diventa un elemento decisivo della nostra industria manifatturiera
Cioè d'Italia si caratterizza con gli anni soprattutto a partire dal secondo dopoguerra per essere un Paese
Fortemente specializzato nella manifattura
Con un'apertura importante nel commercio internazionale e di fatto assieme al Giappone alla Germania sic diventa uno dei tre grandi paesi manifatturieri esportatori prima dell'avvento della Cina ed era Corea tessuto
Non è sempre stato così perché fino alla Seconda guerra mondiale l'Italia ha avuto un peso minore nell'export mondiale e
E molto importante capire cosa poi determinato questa crescita della specializzazione italiana sui mercati internazionali
Abbiamo un percorso brevemente alcuni periodi
Negli anni immediatamente seguenti quelli l'unificazione dove ancora c'è un'industria italiana molto
Diciamo di
Stato embrionale a macchia di lo Pardo sul territorio io adesso qui non mi soffermo su tutte queste slide di dettaglio sui periodi
Poi c'è stata la fase successiva prima del decollo industriale dove tra l'altro c'è stato una grande depressione anche con
Situazione non so in Italia ma anche a livello internazionale difficile per l'economia
Ma il primo vero momento importante quello che Giorgio FUA definisce il periodo giolittiano quando l'Italia
A il te coffee industriale con grande ritardo rispetto a Inghilterra Stati Uniti Germania e Francia ma è un Paese appunto sviluppo tardivo
La sua stessa industria manifatturiera che ne il propulsore di questo sviluppo parte soltanto nell'ultimo decennio dell'Ottocento sostanzialmente e concretizza
Il suo sviluppo anche se con alcuni ritardi abbiamo visto prima che l'industria chimica parte più in ritardo rispetto ad altri Paesi ma grazie al tessile grazie a un po'di meccanica lo sviluppo dell'elettromeccanica
E soprattutto dell'industria elettrica cominciano a esserci importanti attività manifatturiere che favoriscono lo sviluppo industriale
Con la Grande Guerra si allo sviluppo delle commesse per dell'esercito e questo favorisce i settori più disparati non soltanto quelli di grande impresa ma anche quelli di piccola media impresa allo stesso distretto
Della di Montebelluna della calzatura sportiva trae le origini da quegli anni in cui ci furono forti commesse militari per gli scarponi
La frase successiva è una fase quella della riconversione industriale postbellica del periodo fascista molto complessa che certamente non favorisce l'espansione a livello internazionale
Delle attività della nostra industria anche perché attraversiamo il periodo dell'autarchia ci sono le sanzioni quindi
La la posizione dell'Italia nella produzione manifatturiere soprattutto nel commercio internazionale estremamente frenata e condizionata
Da questa fase storica
E
Il momento della seconda guerra mondiale anche come Paese occupato ci vede poi in grande difficoltà perché siamo
Soffriamo ovviamente il disastro dei bombardamenti dell'occupazione
Ed è praticamente arriviamo al nocciolo della questione vero momento in cui come abbiamo visto non solo per il mercato dell'industria dell'auto ma di molti altri settori c'è il decollo tutti quel consumo di massa che
Secondo i paradigmi di Rostock negli Stati Uniti comincia già nei primi anni venti no
Prima della grande crisi del ventinove gli americani conoscono già gli elettrodomestici l'automobile c'è un consumo di massa danno il consumo di massa viva negli anni Cinquanta
Affiancato alla ricostruzione edilizia delle infrastrutture che avviene l'espansione delle infrastrutture che avviene in quel periodo
Si consolida negli anni
Scusate qui erano abbiamo saltato alcune
Slide si consolida negli anni Sessanta primi anni Settanta questo consumo di massa ma con la crisi petrolifera
Subentra un problema importante cioè il petrolio aumenta di prezzo le materie prime aumentano di prezzo c'è una grande crisi indù Piano solo in Italia molte produzioni vengono riconvertite e c'è un cambiamento di mix nel nostro sistema produttivo la fase di stagnazione economica del settantaquattro l'ottantatré registra molte appunto riconversione ristrutturazioni produttive anche nel settore pubblico come abbiamo visto prima in settori come la siderurgia la chimica
E arriviamo infine al periodo ottantaquattro duemila che quello in cui maggiormente
Dispiegano il loro potenziale realizzano la loro crescita i distretti industriali i sistemi locali di piccola media impresa che in qualche modo sopperiscono alla
Perdita di importanza e al declino della grande impresa italiana
Infine il nuovo millennio è il periodo del dei nuovi grandi concorrenti la Cina e l'intera nell'Organizzazione mondiale del commercio
L'Italia in questa fase è il primo Paese avanzato
Che in qualche modo prende in fronte la nuova concorrenza cinese per la somiglianza produttiva nelle specializzazioni quindi il tessile italiano di bassa media qualità comincia a soffrire lo stesso fa
La calzatura perché i prodotti cinesi
Io rompono sul mercato
Tra l'altro avvantaggiandosi non solo dei basso costo del lavoro ma di un dumping valutario che persiste tuttora perché la moneta cinese nonostante il rilevante surplus commerciale di bilancia dei pagamenti in di fatto non si rivaluta come dovrebbe Dancing base
Alle normali regole del mercato e questo non favorisce certamente
I produttori italiani che per di più hanno lasciato la lira che precedentemente quando si è svalutata era un aiuto per esportare si trovano a dover esportare in euro con una moneta forte
Nel momento in cui si trovano di fronte il più forte concorrente che abbiano mai avuto nella storia cioè la Cina che esporta con una bolletta debole un paradosso
Straordinario che però condiziona fortemente i settori tessile calzatura ma anche il mobile le piastrelle ceramiche molti settori di specializzazione che nel frattempo si erano imposti
Sui mercati e in questa fase tuttavia l'Italia riesce a trovare la forza da una parte per prendere le misure alla Cina la concorrenza dei Paesi emergenti e dall'altra per sviluppare
Sempre più con la specializzazione nella meccanica non elettronica che è la vera novità dell'ultimo dei quindicenni o ventennio e che ci permette oggi di reggere tutto sommato l'urto del nuovo scenario mondiale
Abbiamo sterilizzato in questa tabella la posizione dell'export manifatturiero non alimentare dei Paesi del G sette e con due grandi filoni di serie storiche quelle ricostruite dall'ONU
Fino alla mille novecentottanta a partire dal mille novecento
Che mostrano chiaramente come all'inizio del periodo l'Italia fosse relativamente marginale nell'export di manufatti industriali nell'ambito del Paesi più avanzati del mondo
Con la Gran Bretagna nettamente davanti tutti gli altri ma con la Germania che era già in una posizione di forte presenza sul mercato come grande potenza manifatturiere emergente l'Italia vedete
Ha praticamente Expo un export industriale e manifatturiero che e meno di un decimo di quello della Gran Bretagna ed è un uno ho con me me poco meno di un ottavo di quello della Germania
Alla vigilia della seconda guerra mondiale c'è stato un cambiamento l'Italia ha accresciuto la sua posizione nell'export mondiale tutti questi dati sono espressi in miliardi di dollari correnti quindi hanno naturalmente
Ci sono dei problemi cioè in milioni di dollari corrente scusate e sono quindi da valutare
Anche in rapporto a tutti i grandi cambiamenti nei tassi di cambio che sono venuti in questo lungo periodo di tempo però ci danno una posizionamento relativo abbastanza interessante
Come vedete d'Italia nel novecentotredici già ridotto il suo divario con alcuni Paesi però con la Gran Bretagna il rapporto rimane sostanzialmente sempre intorno a dieci a uno come valore dell'export
Alla vigilia della grande crisi del ventinove si possono notare
Alcuni miglioramenti e alcune novità miglioramenti perché l'Italia guadagna un po'di posizioni non tanto ma riduce il divario con alcuni competitori come la Francia
Il Giappone crescente cresce nell'export mondiale
Però vedete che i divari rimangono ancora piuttosto consistenti e si aggravano nel trentotto perché trentotto il culmine di una fase più in cui l'Italia si chiude è vittima di delle sanzioni da una parte prosegue né da regimi dell'autarchia dall'altro e quindi perdiamo decisamente quota nell'export internazionale siamo addirittura superati dal Canada
Che non è propriamente un Paese manifatturiero
Vocato avendo soprattutto una predisposizione a valorizzare le sue risorse naturali e nelle prime trasformazione di materie prime come il legno
Come il petrolio idrocarburi
Nel mille novecentocinquanta all'indomani del conflitto del secondo conflitto bellico vediamo una situazione in cui
La Germania ha perso parecchio peso e così anche Giappone sono due Paesi usciti sconfitti come d'Italia dal
Dalla dalla guerra la seconda guerra mondiale
Ma queste posizioni di diciamo perdite riterrei questa situazione di perdite di terreno nei confronti dell'attività la Germania del Giappone e dura pochissimo perché i due Paesi ripartono come treni anzi si affermano sempre più come grandi paesi manifatturieri nel contesto internazionale
Se andiamo a vedere quello che è successo nel sessanta dieci anni dopo vediamo che la Germania e arrivata subito alle spalle degli Stati Uniti che nel frattempo hanno sorpassato l'Inghilterra con grande Paese esportatore manifatturiero
E quindi la Germania sorpassare sta stesse la Gran Bretagna ponendosi in evidenza come grande Paese manifatturiero in forte crescita
L'Italia essa stessa il Giappone ripartono Giappone ovviamente a una crescita molto forte molto importante va subito alle spalle della Francia
Posizione che consoliderà sempre più negli anni successivi perché vedete che nel settanta già il Giappone il terzo Paese esportatore
Ma anche l'Italia si è avvicinata moltissimo la Francia la Gran Bretagna per rilevanza delle sue esportazioni
Poi abbiamo il balzo ulteriore della Germania che conquistarsi e consolida sempre di più una posizione di primo esportatore tre grandi paesi mondiali di primo esportatore mondiale
Gli Stati Uniti vengono decisamente sorpassati Giappone avvicina gli Stati Uniti e il distacco tra Italia e Francia si mantiene più o meno nelle stesse proporzioni del periodo precedente
La nuova la in basso c'è la serie storica dell'Organizzazione mondiale del commercio che coincide sostanzialmente c'è qualche diversità nella raccolta dei dati con di novecentottanta che chiude il periodo precedente però vedete che cosa è successo soprattutto negli ultimi
Trent'anni c'è stato un grande cambiamento perché l'Italia sorpassa dapprima la Gran Bretagna nel novanta
Nel due mila complice il fatto che l'Europa arte molto debole i valori dei Paesi dell'eurozona sono più bassi e-mail rapporti relativi Coster Lina Jenna e dollaro e quindi la stessa Germania perde temporaneamente il primo posto
Ma poi dopo dieci anni in chiusura del decennio scorso nel due mila nove la Germania è ritornata prepotentemente
Al primo posto davanti agli Stati Uniti con l'Italia che supera in maniera sostanziale la Gran Bretagna e ormai si avvicina decisamente alla Francia
Il la tabella successiva cita invece rapidamente negli ultimi trent'anni il posizionamento dell'Italia nell'export dei manufatti dei Paesi del G venti perché il G sette diventa sempre meno rappresentativo dobbiamo guardare un contesto più largo in cui emergono nuovi importanti competitor
E nel nell'export di manufatti dei Paesi del G venti l'Italia era al sesto posto nell'ottanta sale al quinto nel novanta
C'è una novità nel Duemila per non solo siamo superati temporaneamente dalla Gran Bretagna per i citati anche infetti dovute cambi ma c'è la Cina che per la prima volta si affaccia nelle prime sei posizioni era molto indietro precedentemente con livelli di esportazioni molto limitati così come quelli degli altri Paesi emergenti
E nel due mila nove l'Italia però riconquistarla
Sesta posizione risorse passando la Gran Bretagna che già superata anche dalla Corea mentre
Vedete che la Cina in un solo decennio praticamente conquista la leadership dell'export mondiale è chiaro che non tutti i prodotti esportati della Cina sono prodotti di aziende cinesi
C'è un export fatto dai grandi gruppi multinazionali che hanno delocalizzato le produzioni in Cina
Ma il fatto è sostanziale perché comunque il PIL generato da questa domanda estera positiva della Cina il cinese tutti gli effetti così come sono cinesi e tutti gli effetti le tasse introitate dai
Dalla Cina all'occupazione che viene creata in Cina e questo chiaramente un elemento molto importante per la definitiva affermazione del gigante asiatico
Se guardiamo la tabella successiva molto velocemente vediamo che l'Italia fintanto che Cina e Corea non sono emersi in maniera prepotente si collocava stabilmente al terzo posto nell'ambito del G venti per il surplus manifatturiero
Un surplus manifatturiero che è sempre stato un elemento decisivo della nostra bilancia commerciale anche se non sempre in grado di controbilanciare gli effetti negativi del deficit energetico per le materie prime
E in epoca più recente anche i deficit dei settori
Come la chimica come l'Elettronica come l'auto in cui abbiamo perso rilevanza nel contesto internazionale
Queste a volo d'uccello un'evoluzione delle quote del commercio mondiale nell'export di manufatti dei principali paesi
Dove vedete impressionante la crescita della Cina che passa da poco meno dell'un per cento di quota nelle forme un viale nell'ottanta al quindici quasi per cento nel due mila dieci quattordici e otto
Nel contempo tutti i Paesi industrializzati perdono in maniera rilevante quote di mercato
L'Italia passa dal sei al tre virgola sette per cento dell'export mondiale di manufatti ma proprio in considerazione della crescita contemporanea della Cina che sottrae quote di mercato a tutti i Paesi avanzati se guardiamo la perdita relativa
Di quote dell'Italia rispetto
Agli altri Paesi vediamo che nel decennio ottanta novanta
Il nostro peso scusi sia cresce del quattro per cento circa nell'export mondiale siamo tra i Paesi assieme la Germania che vanno meno peggio invece andiamo peggio assieme la Germania nel decennio novantadue mila anche perché
Purtroppo qui l'anno finale un po'inficiato da quelle feto di cambio che ricordavamo prima ma c'è anche una crisi in questa fase del nostro export perché è finito l'epoca aurea
Delle svalutazioni competitive i primi anni di impatto senza più la sua dotazione competitiva sono
Sono difficili e inoltre c'è un problema di crescente competizione proprio della Cina di altri Paesi emergenti ai danni delle nostre specializzazioni più tradizionali
Nell'ultimo decennio invece nonostante si sia molto parlato di declino formidabile del nostro Paese nelle sue mondiale vediamo che tutto sommato
A parte la Germania che fa caso a parte dell'unico dei paesi avanzati che riesce a tenere in crescita la sua quota di mercato incrementandola
Il sei virgola tre punti percentuali come peso nel commercio mondiale dietro Cina e Corea tutti gli altri Paesi arretrano molto l'Italia è quello che arretrati meno tra i Paesi cedenti quote di mercato
Questo è un evoluzione del nostro saldo commerciale negli ultimi
Vent'anni come potete vedere c'è il picco del novantasei quando abbiamo avuto il massimo effetto positivo dalla svalutazione della lira dopo vi è una grande crisi della valuta in quegli anni
E soltanto nel due mila otto siamo riusciti a tornare su stabile due mila sette due mila otto sopra quei valori
Con una grande caduta poi nel due mila nove due mila dieci vedendo questo grafico uno potrebbe arrivare alla conclusione che questa crisi ci ha messo definitivamente in ginocchio ci ha riportato indietro di tantissimi anni
Ma in realtà innanzitutto nel due mila undici c'è stato un recupero fortissimo e inoltre c'è un fenomeno molto curioso che è accaduto
Ed è tutto estemporaneo cioè abbiamo stimolato con incentivi l'energia fotovoltaica in Italia
Questo in assenza di una produzione nazionale di celle fotovoltaiche ci ha portato di importare negli ultimi dodici mesi che terminano ad agosto due mila undici
Bene undici miliardi di celle fotovoltaiche dall'estero prevalentemente dalla Cina o dalla Germania che a sua volta vi importa essa stessa dalla Cina e poi lei ride nomina con marchi tedeschi
E notate quindi che se escludiamo questo fenomeno del tutto casuale estemporaneo la linea rossa ci dà la vera impressione di come sta andando il saldo manifatturiero italiano
Che è migliorato in maniera sensibile non è tornato i massimi del due mila otto due mila nove ma è arrivato ormai già il valore di fine due mila sette quindi valori tutt'altro che disprezzabile tenuto conto che in questo momento c'è un'austerità generale nel mondo
Mentre nel due mila sette due mila otto c'erano gli effetti di una bolla mondiale che stimolano le esportazioni di tutti i Paesi Germania compresa la stessa Germania faccio notare e ancora oggi come saldo commerciale con l'estero
Del venti per cento circa sotto i livelli che aveva nel due mila sette due mila otto
Per quanto riguarda la dinamica delle esportazioni si è spesso argomentato che non riusciamo a tenere testa la Germania indubbiamente la Germania grandissimi gruppi
Industrie Analitiche noi non possediamo più e non abbiamo solo il nostro cosiddetto quarto capitalismo assieme a qualche impresa rimasta grande
Che ci aiuta a stare sui mercati internazionali però se guardiamo questa dinamica storica trimestrale delle variazioni sullo stesso trimestre dell'anno precedente
Delle esportazioni di Germania e Italia e Francia vediamo che la Francia che non riesce a stare dietro a Italia Germania e che tutto ciò
Atto hanno una dinamica molto simile straordinariamente simile delle loro esportazioni naturalmente mi riferisco le esportazioni in valore
Perché come sapete in quantità invece siamo molto più lenti meno dinamici
Io ritengo che dicano molto poco le esportazioni in quantità dell'Italia negli ultimi quindici anni perché abbiamo combinato completamente faccia
Produciamo milioni di calzature di basso costo in meno
Ma centinaia di migliaia di macchine industriali ad altissimo valore aggiunto in più come possano di statistici registrare questo cambiamento senza incorrere in gravi valutazioni su quella che è la vera dinamica reale del nostro export io non lo so
In valore con paesi che esportano nella stessa nostra moneta come la Germania i dati di fatto ci dicono addirittura
Che durante la ripresa l'Italia è partita più lenta dopo il due mila nove rispetto alla Germania ma negli ultimi tre trimestri e addirittura cresciuta più della Germania quindi non stiamo sfigurare andò
E come vedete le esportazioni in valore aggiornate a settembre due mila undici dati destagionalizzare atti sono ormai tornate sugli stessi livelli del due mila otto massimi che è un risultato a mio avviso
Notevolissimo considerando proprio che allora c'era una bolla mondiale adesso c'è l'austerità mondiale quindi molto più difficile vendere oggi di quanto non fosse nel due mila otto
Questa è la crescita del nostro export nel secondo trimestre due mila undici non soltanto abbiamo superato la Germania
Ma anche la Cina stesse la Corea del Sud per tasso di crescita delle esportazioni che vuol dire che la ripresa purtroppo destinate interrompersi adesso con la imminente stagnazione e recessione che tutti temiamo
Era arrivato ad essere veramente forte questo dimostra che
Nonostante la gravità della crisi del due mila nove la nostra industria non è stata fatto messo in ginocchio come si sarebbe potuto arguire dai altri come si può arguire da altri indicatori
Si è detto anche che il Paese italiano a imprese troppo piccole non riesce andare sui mercati emergenti lontana
Di più difficili e che altri Paesi hanno invece il sistema Paese che li aiuta meglio grandi gruppi che abbiamo
Tante volte ricordo è stato citato il Presidente piazzista Sarkozy che quando va in Cina vende due centrali nucleari tre Airbus riesce subito a fare grandi fatturati grandi valori di esportazioni per il suo Paese sta di fatto che
Se prendiamo i quattro Brix e Index Eleven cioè i prossimi undici
Come li definisce Goldman Sachs Paesi emergenti importanti l'Italia negli ultimi dieci anni ha ha superato la Francia per Expo nei Paesi emergenti c'è pure di poco
Ma partendo da basi molto più basse di quelle della Francia certo nessuno può competere con la Germania
Ma faccio anche notare che la Germania un export
Di novecento quasi mille miliardi di euro e ne fa soltanto cento quarantasei nei Paesi emergenti c'è anche la Germania non è che può illudersi che i paesi emergenti siano il traino
Su cui essa si può basare perché c'è ancora molto esportazione della Germania che era nei paesi ricchi tradizionali Europa Nordamerica Giappone e Paesi arabi produttori di petrolio
Il fenomeno più importante degli ultimi trenta quarant'anni in Italia è stata la crescita dei settori di specializzazione che noi bianchi Amato delle quattro automazione meccanica
Alimentari vini arredo casa e abbigliamento moda abbigliamento moda e arredo casa sono quelli più tradizionali
Lì assieme anche agli alimentari vini che tuttavia ci sono molto hanno tenuto meglio diciamo la posizione relativa anche perché meno attaccati dei Paesi emergenti negli ultimi anni hanno faticato di settori
Del tessile abbigliamento delle calzature del mobile a reggere la concorrenza internazionale ma hanno conservato nicchie di valore aggiunto importantissime e il fenomeno rilevante è stato quello della meccanica vedete che le quattro ha insieme
Solo oggi a novantacinque miliardi di euro di surplus commerciale nel due mila dieci e nel due mila undici e già aumentar do probabilmente oltre i cento miliardi cioè siamo già tornati livelli massimi conseguiti nel due mila sette due mila otto il tutto a fronte
Di una crescita formidabile del deficit energetico che ha cambiato letteralmente le dimensioni rapporti relativi tra settori attivi e passivi della nostra bilancia a partire dagli anni due mila
Fino al due mila il petrolio costava diciotto dollari poi è andato prima quaranta poi a sessanta poi accento poi oltre cento ultimamente scese in prediche oscilla tra gli ottanta e cento dollari quindi settanta cento dalle quindi queste sono
è uno choc che la nostra bilancia subito
E che è ulteriormente amplificato dal fatto
Che rispetto ad altri Paesi come la Francia che produce l'energia elettrica del nucleare piuttosto altri ancora che hanno nucleare come Spagna Inghilterra l'Inghilterra per di più il petrolio del Mare del Nord non ha un mai avuto negli ultimi trent'anni il deficit energetico
Anzi ha avuto un attivo energetico
E in più ho avuto anche un PIL un valore aggiunto con un contributo dell'estrazione mineraria che l'Italia non si può certo non ha mai avuto né si può permettere
E questo è un vincolo strutturale anche della nostra bilancia commerciale di cui va tenuto conto di altri settori come vedete
Peggiorano significativamente a partire dagli anni
La metà degli anni Novanta il loro deficit commerciale anche questa è una palla al piede importante soprattutto il deficit chimico il deficit per le le troni che adesso abbiamo poi anche il deficit di undici miliardi delle celle fotovoltaiche che vanno ad aggiungersi che hanno pesato notevolmente sulla bilancia
Qui potete vedere il grande cambiamento che è successo con la meccanica che supera
Per importanza nettamente tutti gli altri settori tradizionali la cui rilevanza peraltro rimane formidabile non dobbiamo pensare che perché la Cina ci attaccato sulla moda o sull'arredo casa questi siano settori
Come molti hanno sbrigativamente affermato da abbandonare perché qui abbiamo valore aggiunto
Importantissimo e solo noi ce l'abbiamo nessun altro paese avanzato è riuscito a conservarlo
Abbiamo gruppi grandissimi
E settori di nicchia molto importanti marchi formidabili nella tavola rotonda
Che abbiamo alla conclusione di questo convegno ci saranno anche alcuni ospiti che ci parliamo dell'importanza dei marchi nei settori tradizionali l'importanza del design e che è un fattore vincente per il made in Italy
E qui vedete la grande svolta con l'automazione meccanica gomma plastica che diventa sempre più l'espressione Nuova del made in Italy perché mentre fino agli anni due mila
Le altre tre a contavano come surplus come l'automazione meccanica gomma plastica da quel momento si apre una divaricazione
Veniamo scremato i della Cina nei bassi valori aggiunti perdiamo quote di mercato negli settore più basso di valore aggiunto dei settori tradizionali
Ma queste più che compensato dall'incredibile ascesa della meccanica che realizza una per forma straordinaria
Vedete che abbiamo un surplus che negli anni migliori arrivato oltre settanta miliardi di euro in questo settore
E che poi diminuito ma sta adesso nuovamente recuperando in maniera molto forte e questa è la sola meccanica senza la gomma plastica il senza i mezzi di trasporto diversi dagli autoveicoli altro settore formidabile dove siamo presenti nella cantieristica negli Riotta nelle moto nelle biciclette
Nelle gli elicotteri
E qui vedete che la meccanica sta veramente recuperando molto tenute conto del fatto che molti macchinari sono beni tipicamente di investimento in questo momento gli investimenti languono ovunque ancora nel mondo quindi il recupero è avvenuto in un mondo diverso da quello del boom del due mila otto due mila nove
E questo è un'indicazione anche significative
Del fatto che c'è tanto valore tante innovazione nella meccanica pur tradizionale cosiddette italiana come prova il fatto che il valore aggiunto della nostra meccanica in senso stretto è superiore a quello dell'industria tedesca e francese
Per gli autoveicoli considerate insieme
Quindi essere dei grandi meccanici pur con tante piccole e medie imprese non ci fa sfigurare nemmeno nei confronti di due paesi che hanno due grandissime industrie
Automobilistiche vedete addirittura che ci sono quasi quindici miliardi di euro di differenza nel valore aggiunto
Tra la nostra meccaniche la chimica farmaceutica tedesca che è un colosso mondiale piuttosto che l'intera industria aerospaziale della UE ventisette e quasi la metà del valore aggiunto delle nostre industrie meccaniche
Lo abbiamo anche visto alcuni indicatori di performances perché è un tema dibattuto è quello della competitività si dice che perdiamo competitività abbiamo una la sua produttività abbiamo un tasso di cambio reale sfavorevole però nonostante queste condizioni critiche in cui si svolge la nostra performances competitive
I risultati non peggiore ma anzi addirittura migliore questo va tutto a merito delle imprese perché vuol dire che come diciamo un astronauta che andasse sulla Luna e ci si abitua respirare in assenza di respiratore le nostre imprese riescono a
Esportare a competere pure in condizioni di contesto difficili perché il sistema Paese Italia non favorisce l'impresa
Vedete che questo un indice elaborato da organizzazione mondiale del commercio che ha suddiviso il commercio mondiale in quattordici settori macrosettori
E ha calcolato sulla base di cinque sotto indicatore di competitività nell'export il posizionamento di oltre cento tant'
Paesi bene la Germania su quattordici settori e prima per competitività in otto settori e anche un secondo posto
Ma l'Italia in seconda in tre settori prima in tre settori e quarto e il secondo in altri quattro e poi anche un sesto posto negli alimentari trasformati posizionamento molto significativo
Se poi consideriamo
Il valore del nostro export nei settori in cui siamo primi o secondi per competitività nell'export mondiale secondo questo indice del dado della da Butti o vediamo che questo esportazioni valgono trecento ventisei miliardi di dollari e centoventotto miliardi di surplus commerciale quindi non è che siamo
Forti in settori pericolanti o comunque i settori dove possiamo subire dei tra Colli
Epocali che da qui a breve tempo perché sono settori che in cui siamo secondi solo dietro la Germania o addirittura primi e che ci assicurano rilevantissimi risultati in termini di export e di saldo
La Fondazione Edison ha fatto un indice abbastanza simile a quello della da Briotti Roma il nostro è molto più complesso perché invece di considerare quattordici macrosettori
Abbiamo preso tutti i cinque mila cinquecentodiciassette prodotti in cui è suddivisa la banca dati a più alta disaggregazione delle Nazioni Unite e abbiamo calcolato in quanti di questi cinque mila cinquecento e rotti prodotti l'Italia è il primo esportatore il secondo esportatore terzo esportatore mondiale
Risultato è piuttosto impressionante perché abbiamo quasi mille primati cioè mille tra primi secondi terzi posti
E questi primi e secondi terzi posti che abbiamo all'incirca mille prodotti valgono cento settantasei miliardi di dollari quindi
C'è una corrispondenza tra l'analisi macro e quella micro quella macro del da beauty o a quella micro che abbiamo fatto noi in fondazioni
Non vi annoio con tutti i primati che abbiamo rifaccio solo vedere una serie di primi posti che abbiamo categoria per categoria
Dagli alimentari con le paste del pomodori pelati le carni suine gli insaccati
Poi delle bevande caffè Torre fatto leader mondiali negli accetti succhi d'uva poi abbiamo nell'abbigliamento vari tipi di tessuti dove nonostante l'attacco cinese conserviamo ancora delle posizioni di leadership
Beni per lo sport il divertimento la tecnologia del intrattenimento e quant'altro dalle navi di crociera Liotta i fucili da caccia calzature da sci selle per biciclette soprattutto da corsa
Agli accessori moda ma anche le tecnologie per la moda le parti di calzature il fermaglio di le fibbie qui ci son valori impressionanti fermali diede fibbie di metalli per vestiti calzature trecento milioni di dollari sopra
Non è che sono settori che si possono prendere sottogamba liquidando le dicendo che sono Mickey insignificanti
Le macchine per le calzature tantissimi altri tipi di macchinari qui ci fermiamo i primi telai ma ne abbiamo diversi tipi in cui l'Italia ancora oggi nel tessile al primo posto prodotti in metallo metallurgia
Tecnologie degli alimenti abbiamo siamo i più grandi produttori ed esportatori mondiali
Di frigoriferi per la per il commercio per la grande distribuzione ci sono tre o quattro aziende italiane che servono tutti i grandi gruppi mondiali Auchan metro eccetera fuori fornendovi direttamente dei grandi banconi frigoriferi
Per la distribuzione commerciale
Prodotti per la casa mobili cappe aspiranti per le cucine la RU poi la meccanica la rubinetteria valvolame le piastrelle ceramiche dove ancora conserviamo la leadership nell'export mondiale nonostante la Cina ascensori e quant'altro
Cinque minuti vado rapidamente in conclusione di prodotti poi saranno tutti elencati e questo è un ulteriore elemento di qua o che dicevamo prima addirittura nel ultimo periodo si è verificato una grandissima di verificati divaricazione tra i prodotti tradizionali della moda e quelli dell'Arma delle macchine questo chiarisce veramente come il nostro surplus stia cambiando faccia
Ci si è sempre più innovazione tecnologia dentro nell'export del made in Italy
Queste sono le principali aziende della meccanica che lo ha un nuovo settore importante
La sorvolo vado piuttosto sul ecco la meccanica da sola trecentoventuno primi secondi e terzi posti secondo il nostro indice che valgono settanta miliardi di esportazioni
Sorvolo anche su questo vi faccio vedere due casi molto interessanti Tor anzi torno un attimo indietro che dovrebbe essere così consegna ecco per farvi vedere che i principali prodotti in cui la meccaniche italiane eccelle sono di due
Su due categorie forse poco conosciuto e uno alla rubinetteria e valvolame cinque miliardi di
Oltre cinque miliardi di dollari di esportazioni e le macchine per imballaggio che non solo sono la seconda voce ma sono anche la voce
Parti di lavastoviglie in realtà sono parti di macchine per imballaggio e anche la penultima voce macchine apparecchi per riempire sono sempre macchine per imballaggio imbottigliamento questi due settori sono due tipici settori
Di eccellenza territoriale dell'Italia perché la rubinetteria il valvolame di cui vedete qui la dinamica dell'Expo si concentra nell'Alto Piemonte nord-orientale ENEL nel Bresciano nell'area di Lumezzane
Mentre l'altra eccellenza territoriale delle macchine per imballaggio è un'eccellenza tipicamente bolognese con grandi gruppi come Lima gruppo Seragnoli eccetera che sono leader mondiali
Sono settori che esportano la rubinetteria l'ottanta per cento di quello che viene prodotto in Italia delle macchine per imballaggio riparo al novanta per cento di esportato sul fatturato
Questo è un breve spaccato del distretto dei due distretti principali che abbiamo in Italia si riferisce ai soli addetti diretti nel nelle fabbriche produttrici rubinetti e valvole poi ci sarebbe tutto l'indotto la lavorazione metalli
Vedete che nel due mila otto rispetto qui subito dopo abbiamo il due mila nove c'è stato un calo minimo di addetti nonostante la grande crisi mondiale il fatturato è sceso di circa centocinquanta
Milioni di euro sopra e di circa cento sotto a Lumezzane ma livelli occupazionali sono stati mantenuti intatti
Faccio notare che Cassa integrazione ore zero in entrambi i distretti nonostante una crisi mondiale durissime
E ci sono imprese che nel due mila nove hanno fatto utili netto il suo fatturato superiore al dieci per cento ce ne sono sette otto per distretto e sono le aziende leader
Vuol dire che pur facendo prodotti sotto attacco cinese nella fascia bassa e con una crisi mondiale la più dura dal ventinove questa gente riesce a stare sul mercato medio dei tedeschi che è una cosa di non poco conto
Così come stanno sul mercato medio dei tedeschi anche le macchine per imballaggio perché la Germania ha avuto un tracollo impressionante
Mentre l'Italia non solo a una a e caduta di meno ma ha già superato nelle macchine per imballaggio e i livelli di criteri massimi pre-crisi
I tedeschi sono molto di sotto di italiani praticamente sono arrivati agli stessi livelli della Germania esportiamo macchine per imballaggio in tutti i Paesi del mondo la Cina e il nostro principale mercato
Con quasi quattrocento milioni di euro di esportazione di macchine per imballaggio ormai gli Stati Uniti e i Paesi ricchi che hanno grandi
Fabbriche grandi settori industriali nell'alimentare nel farmaceutico sono mercati che rimangono sempre per noi molto importante
Quindi uno spaccato di un'Italia che ha molti punti di forza pure in presenza naturalmente di aree di crisi che questa recente recessione mondiale ha ulteriormente evidenziato come fattori critici
Ringraziamo il professor Marco Fortis perché riesce con le sue analisi col suo approfondimento a darsi dei motivi Brindisi speranza possiamo dire così no
E questi benvengano naturalmente perché abbiamo anche del buono insomma anche in queste difficoltà che dobbiamo affrontare
E io credo che potremmo anche per uno spunto per dire che proprio lì in queste unità minori nelle quali si verificano le cose che si è fatto vedere si può avere lo spunto per raccordarsi a quell'idea di sistema che nasceva anche dalla relazione precedente
Cioè credo che lì ci siano delle potenzialità effettivamente visto diffuse nel paese che sarebbe il caso di valorizzare e cercare di
Fare sistema ed è lì che dite
Quindici diceva appunto che altri Paesi si sentono meglio protetti meglio aiutati diciamo dal sistema paese e quindi anche dalla componente politica
Perché credo che in queste unità minori ove si possono sviluppare livelli di eccellenza
Tecnologica e e di efficienza produttiva si possa avere dei punti di forza che si raccordano nel quadro diciamo della grande unità produttiva
E possono effettivamente riuscire ad essere vincenti esami una filiera che ormai avere carattere internazionali
Cioè credo che
In quanto un Paese riesca in alcuni elementi anche se vogliamo quasi di nicchia o comunque particolari a raggiungere eccellenze fino a rendersi indispensabili disegno attività produttive vi si possa essere il germe tre sul quale si possa percorrere una via virtuosa nuova di sviluppo e in questo senso io credo che potremo trarre lo spunto anche diciamo così di un suggerimento di politica industriale che diciamo da tempo mi pare manchi nel nostro Paese
E del quale c'è effettivamente un forte bisogno credo che
Se per lo meno anche in questo senso come riflessione di questa parte della mattinata possa esserci qualche elemento di soddisfazione in ciò che va bene malgrado diciamo cui elementi meno positivi che qua
Colorano diciamo il quadro ma al tempo stesso anche mettere raccogliere questi motivi di speranza per pensare di potere avere diciamo anche una via che possa portarci a nuove traguardi in tema di sviluppo e ringrazio tutti per l'attenzione prestata
Mi era stato proposto di fare il quarto d'ora accademico alla rovescia cioè di iniziare un quarto d'ora esatto in anticipo
Ma in realtà non vedo più nessuno in giro nei corridoi e quindi penso che possiamo sfruttare questi cinque minuti di anticipo
Noi abbiamo avuto questa e la terza sessione della giornata abbiamo avuto due sessioni stamattina estremamente interessanti
Che danno un quadro della situazione dell'economia italiana con luci e ombre naturalmente
Alle ombre bisogna aggiungere quello che sta succedendo Maurice non sul nell'economia reale ma nell'economia finanziaria che peserà presumibilmente in modo
Assai pesante sulla economia
Reale ed a cui non si capisce come si possa uscire insomma se le cose continuano come stanno andando avanti oggi la situazione sarà davvero difficile
Però per il momento noi lasciamo da parte questo dramma della finanza torniamo a parlare delle luci e ombre della economia reale italiana
Le due relazioni del pomeriggio riguardano il settore dell'alimentare dell'industria agroalimentare che il De Simon e le sue applicazioni nel settore del made in Italy
Il primo relatore e il professor Patrizio Bianchi
Che credo di conoscere da una vita ma comunque e professore ordinario di economia applicata è stato tra le altre cose Rettore dell'Università di Ferrara
è stato nel consiglio amministrazione dell'IRI Presidente di Sviluppo Italia e attualmente economica by Sordello Governatore della provincia cinese del Guangdong
E del professor onorario presso la stavo cena University of Technology di Cantù una scritta una marea di libri e di articoli
Adesso vediamo che cosa di nuovo ci racconta
Grazie ad essa
Ma riflessione che abbiamo fatto stamattina
Scusatemi per la voce sono stato in Cina nel porto i segni quindi sono non soltanto l'economia italiana deve difendersi ma anche le singole persone
Stamattina abbiamo sentito una riflessione
Ieri di grande corposità su la visione di lunga
Dello sviluppo
Credo che di per sé questa cosa meriti una riflessione perché noi negli ultimi anni ci siamo abituati a ragionare non solo sul breve periodo ma sul brevissimo
Ci siamo abituati a pensare che l'economia è quella cosa in cui le aspettative vanno dalla sera alla mattina per vedere come apre la borsa o da un telegiornale all'altro
Averlo ripreso una riflessione sulla economia reale nel lungo e lunghissimo periodo mi pare già di per sé un dato di grande rilevanza
Anche perché nel lungo e lunghissimo periodo abbiamo quella
Articolazione delle strutture produttive
Che hanno un senso e prendono un senso perché sono esse stesse
Una sorta attivo esplicitazione di mutazioni più profonde che esistono e lo stesso corpo sociale
L'analisi e sistemi industriali infatti ha senso se noi di volta in volta la compariamo con le dinamiche dei sistemi istituzionali e sociali perché sono questi che cambiano che modificano i comportamenti e sono modificate dei comportamenti
E quindi credo e questa è la seconda riflessione che in un'epoca in cui la nostra professione rivolgo al Presidente è stata
Oggetto di una iper specializzazione a volte isterica
La vera voluto qui una riunione che necessariamente comporta il concorrenti discipline differenti ma complementari nell'ambito di quelle che chiamiamo senza sociali
Mi pare secondo elemento di grande rilevanza diciamo di metodo di lavoro
All'interno di questo la riflessione che abbiamo sentito stamattina e
Di
Modifiche anche
Né i profili organizzativi dell'industria
Abbiamo visto un sistema industriale che nasce
Indubbiamente con ritardo in un Paese comunque arretrato che ha un lungo periodo
Di
Difficoltà a cui segue all'inizio del secolo scorso una crescita
Il periodo di chiusura passivamente un dopoguerra ancora una volta in cui
Il traino esterno e la domanda interna si compongono posto che le accelerazioni avvengono quando le due cose si sommano
E dall'altra parte poi in un certo punto un sistema che sembra voler adottare come proprio delle
Stilizzazione organizzative
Che nostre non era vero era all'epoca in cui dovevamo anche non Alineazione campioni nazionali alle grandi imprese al di là di quella che la nostra storia
E poi da ultimo le riflessioni che abbiamo condotto e che sono stati da tutti condotti consorte di rinascita di sistemi produttivi che pur usando antichi nomi la chimica la siderurgia
La meccanica in realtà non sono più questo ma sono degli agglomerati di comparti molto specifici in cui i caratteri di diffusione dell'innovazione ma anche le curve di apprendimento sono differenti
Riflessioni che abbiamo fatto poco prima di questo pranzo abbiamo rilevato come nelle straordinaria difficoltà collettive tuttavia la nostra industria continua ad esportare
Fatemi fare una riflessione su questo perché posto che una qualche pensiero di politica industriale contratto posto che stiamo sto chiamando questo termine così a lungo posto immagino il nostro pensiero
Io credo che
Sia opportuno ricordare che uno dei tratti rilevanti in questi dieci anni è stata la forte capacità di mantenere i posizionamenti anzi migliorare i professori mentre sull'export di una vasta area del nostro sistema che però nel suo insieme non cresce
Perché questi stessi dieci anni sono stati dieci anni di un Paese che non soltanto e i
Si è mantenuto sotto l'uno per cento all'anno
Ma che ha visto dei Degradi sostanziali
Di quelli che sono gli elementi fondanti dello sviluppo
Le riflessioni che la stessa Banca d'Italia condotto di recente proprio sull'eccetto Cicero cinquant'anni da
La
Presentazioni Toniolo metteva in evidenza come ad esempio il capitale umano del nostro Paese si è degradato in questi anni
Come noi non soltanto rimaniamo fortemente al di sotto di tutte le medie per quanto riguardano le qualificazioni
Educative ma anche le la efficienza delle strutture produttive delle strutture educative e posto che noi non stiamo parlando né di macchine né di robot ma stiamo parlando di persone perché
Lo sviluppo eh fatto di persone
Credo che sia importante rilevare come in questi dieci anni noi stiamo
Facendo crescere un Paese che è sempre più divaricato da una parte una nucleo importante non solo eccellenze
Tra chi l'ha detto chiaramente nella relazione del due mila e nove
Il gruppo di impresa che si presenta la crisi in grado di competere e in termini numerici piccolo ma in termini di dimensionamento una parte importante un milione di persone però non è tutto il sistema
E cresce il divario fra
Chiamiamo gli eccellenti in grado di muovere il resto del sistema che non cresce quindi uno dei temi che dovremo affrontare e che mi pare emergere tutte relazioni quali sono le azioni per espandere
L'area di coloro che sono in grado di giocare a livello internazionale faccio l'ultima riflessione generale poi torno
Tutti noi però sappiamo che in questi anni il modo di stare sul mercato internazionale cambiato pesantemente che sta realizzando quel fenomeno che si chiama unbundling cioè la frammentazione lo spacchettamento dei cicli produttivi
Così che tu non fai tutto da una parte o tutto dall'altra fare alcune attività in alcuni posti dove è convenienza e fare altre fasi dovrai convenienza
Se dobbiamo fare una politica per attrarre la fascia bassa
Della produzione opereremo sul costo del lavoro
Ma se dobbiamo lavorare sulla parte alta produzione cioè quella che fa la guida dei processi ma che contiene anche il contenuto di valore aggiunto legato l'intelligenza
Noi dobbiamo fare interventi su quest'area che vuol dire ancora una volta ricerca
Ricerca diffusione della ricerca ampliamento della capacità di generare in presi da ricerca risorse umane
Partendo dalle università ma arrivando alla formazione professionale delle persone
Fatemi fare questa insistenza
Tratteremo imparato poco di scuola gran parte poco di scuole di università
Ma se noi vogliamo non solo ha ampliato il numero di coloro che gioco novanta personale ma giocare su una qualità alta non solo delle produzioni ma di quello che ci mettiamo dentro questo resta il punto centrale
Su questo
Le poche riflessioni che farò per quanto riguarda
Indossa alimentare saranno articolati in tre parti
La prima se voi permettete molto rapidamente riguarda essenzialmente la storia antica
Non mi addirittura più di quel tanto su questo altri usano fare meglio di me
Poi c'è una parte che mi interessa molto che sono gli anni sessanta e ottanta
Perché in quegli anni che sono gli anni della grande chimica da gas VGA del grande tutto in realtà brevemente abbiamo inseguito dei fantasmi
E poi gli ultimi anni dall'ottantacinque in poi qui si è
Ritenne atto un modello di crescita
Che era qualche impressione di più nei diversi settori tutto sommato è molto coerente
Dai Pandora i ed ai panettoni ai Codevilla a quello che volete voi in fondo si è delineato un percorso
Ma per ampliare quel percorso al di là delle capacità individuali dei singoli noi dobbiamo intervenire sulle strutture
Questo è un Paese in cui abbiamo cento conservatori di musica cento
è un Paese in cui riusciamo sicuramente avere intanto degli straordinari cantanti non riusciamo a insegnare la musica nelle scuole elementari
Pensate a questa riflessione perché questa realtà rischia di essere anche l'immagine del nostro Paese mandiamo avanti quando il Paese si mette assieme questo è un Paese indubbiamente arretrato
C'erano delle malattie
Che erano legate proprio alla cattiva alimentazione
La per l'area diffusa in settori in quaranta province lo scomputo diffuso ed era comunque un Paese
Che nella sua articolazione e nella sua unità volte forzata portava con sé tutti i segni del passato
Non dimentichiamoci che ancora
Nel mille novecentosessantuno l'attesa di vita media in Italia era sostanzialmente sessantacinque sessantasette anni e
Mille novecento sessantuno cioè dopo cento anni scuse classe per
Dopo cento andare unità l'attesa di vita in Italia erano sessantacinque e sessantasette anni
Il dibattito sulle pensioni dovesse diverso in quell'epoca
Quindi è un Paese che trattava avuto un lungo periodo
Di recupero
Che ha avuto anche delle punte avuto anche delle dei dei tratti ma che comunque un Paese che arriva alla metà degli anni Sessanta dopo cento anni ancora fortemente segnato da un passato che faceva fatica a passare per tutti
Cosa mangiavano le persone ancora in ottantasei questo ci dice l'inchiesta sulle condizioni del Regno
Nel nord si mangiava appare polenta riso e Dino e nel sud
Pane pasta e il vino
Quindi ancora eravamo in una caratterizzazione di un Paese che a vent'anni dell'Unità rimaneva un Paese con caratteristiche in cui il cibo era legato alla
Sopravvivenza familiare
Nonostante tutto in questo contesto noi abbiamo già da allora dei casi eccellentissima interessante soprattutto educativi per noi di protagonisti per usare il termine che ci viene proposto
Buitoni Cirio Barilla De Cecco cos'hanno in comune in questi quattro signori
Hanno in comune il fatto che questi sono degli innovatori
Buitoni comincia in un po'in un mondo in cui si mangiava pane e pasta
E vino fatti in casa lo rientra nel comparto della pasta certamente con un piccolo laboratorio che poi si espande però subito intuendo che doveva segmentare il mercato cioè andando a fare una piccola produzioni che però era molto specializzato
Cirio ingegnere del Politecnico
Entra con la sua attività nel settore della conservazione io testo alla conservazione ottocento è stato oggetto di grandissimi studi e ricerche
La quantità di scienza che si è trasformata in tecnologia e in produzione
Nella conservazione dei prodotti freschi ci indica come anche in quel tempo il combinato di una grande domanda pubblica
Quindi sostanzialmente dalle campagne napoleoniche fino
Tutte dell'ottocento il bisogno di approvvigionare
Grandi casermaggio aveva necessitato una ricerca nel settore della conservazione ma per la conservazione divenne poi anche
Queste tecniche il centro di una nuova industria
De Cecco interessante perché lui inventa le scatole industriale figlio in quel momento la pasta si faceva si metteva Ossola seccare ma è chiaro che per ricatti di discontinuità che non potevano essere garantiti in una produzione industriale
E di De Cecco la tecnologia che usa sostanzialmente lo stesso riscaldamento delle macchine che servono per fare la pasta per poter lessicale quindi mantenere
Barilla è il primo che immagine comunque di fare pasta al di fuori del mercato locale cui si rivolge
Quindi se volete in questi che sono proprio
Più che protagoniste di I pionieri
Di un'industria come alimentare chi era così fortemente radicata nelle tradizioni ma anche dei bisogni locali
Silvio Ivido non quei caratteri se volete i propri del protagonista che la capacità di anticipare anche a volte in maniera
Esagerata quegli elementi di innovazione di prodotto di processo di mercato che costituiscono poi la chiave dello sviluppo produttivo
Certamente
Questi elementi sono elementi che non possono trovare in quell'epoca quel dato di espansione significativa però è anche vero
Che proprio in virtù di quella domanda connessa con i consumi e militari sono quelli che all'inizio del secolo poi escono da vivere un loro elemento di standardizzazione sia dei processi che dei prodotti
Tutto sommato però anche in questo caso abbiamo e lo vediamo molto chiaro l'idea che il settore nel suo complesso
Nel lungo per il tempo che noi vediamo è un settore che ha avuto
Un rapporto addetti esercizi tutto sommato tale da apportare sempre ha dimensioni molto piccole e medie di impresa
Certamente è chiaro che all'interno di una dimensione di questo tipo vi sono
Esempio settore del saccarifero che ha sempre avuto dimensioni diverse perché quello è un settore trasformazione industriale se uno dei più vicino alla chimica che non alla produzione del pane
Ma nel complesso voi vedete che
Nel trentasette addirittura si riduce
La dimensione degli impianti
E quindi quella riflessione che venne fatta prima sugli anni della chiusura del commercio internazionale hanno come effetto la arretramento azione del sistema
Poi rimane sostanzialmente inalterato per sessantuno e ottantuno e poi cresce meno significativa a dodici addetti nel periodo successivo
Ma
Scusatemi ancora una volta soprattutto i colleghi contro il settore quali se occorso su questo quello che mi interessa sono gli anni successivi
Noi arriviamo nel dopoguerra con una fortissima attività
Da parte di imprese impresa infondate quasi tutte all'inizio del secolo o nei primi anni venti con prodotti molto specialistici con una forte immagine pensate Motta e dalle magna
I quali
Hanno una fase di crescita
Quando alla domanda esterna si aggiunge una domanda interna e quindi siamo negli anni tra il cinquantotto sessantuno ma subito dopo nel sessantuno Covi insomma ad avvertire le difficoltà
Che tutto il nostro sistema in particolare quello rivolto la domanda interna
Registra nel momento in cui alla fase del PUMS Egisto la fase di stop and go
Sono molte imprese tutte familiari tutte legate ad un comparto specifico
Che in realtà debbono fare i conti con una situazione che è stata a lungo tradizionalmente segnata da Mazzini mercati da antenne di mercato o locali molto forti
Quelle della pasta ogni prodotto molto forte in quel tempo dolciario ad esempio da ricorrenza
All'inizio degli anni Sessanta succedono però due eventi che metodi metto una riflessione il primo è stato questo prima dicevo cambia il ciclo economico
Il secondo sono gli effetti secondari della nazionalizzazione dell'energia elettrica
In realtà con la nazione solerzia elettrica vengono trasferiti a in palese storicamente operanti nel settore elettrico
In regime di monopolio locale di cartello nazionale
Sostanzialmente risorse finanziarie che questi quasi tutti immediatamente trasferiscono in acquisizioni in altri comparti
La Edison Lassad e che quella che gestiva le trave emessi e quella di calzoncini Volpi la smetta
Che era già pubblica in quell'epoca decido di investire massicciamente nel settore alimentare
Questa cosa io dato che se di straordinaria importanza perché in quegli anni cioè negli anni in cui si comincia ad avvertire la congiuntura negativa
In realtà proprio questa forte immissione di liquidità nel sistema determina alcuni cambiamenti non da poco nel nostro sistema industriale
Vi ricordo che
In quel momento è proprio in quel momento noi abbiamo delle società proprio come la Edison
Che in realtà
Dopo aver avuto una lunga tradizione di presenza in un comparto si trovano strettamente a cambiare strategia diventare imprese diversificate
La
Stessa storia e per la Sardegna
La Sipa che a quella che faceva servizi idroelettrici in Piemonte
In realtà già dell'IRI pietire esternate invece nell'acquisto delle altre concessionarie telefoniche
E quindi da una parte come effetto secondario dell'ANAS nazione questa legge elettrica abbiamo di fatto
La irritazione se non la pubblicizzazione del settore telefonico ma abbiamo anche lo sviluppo di queste che diventano finanziarie diversificate
Qual è il modello che tutto sommato viene interpretato in quelle poche che rimarrà permanente anche nelle fasi successive
è quello sostanzialmente di Unilever Nestlé propendiamo
Cioè
Della grande multinazionale diversificata
Voi ricordate che questo modello non è un modello che salta fuori così questo è stato il risultato di una strategia lunga fortemente determinata dalle politiche antitrust americane
Nel quale dapprima colpirono i tentativi monopolizzazione all'interno dei singoli settori
Poi di fatto al misero una concorrenza concentrazione perché favorisce la concorrenza all'interno del settore in cui è tornato del quattordici e poi con gli atti successivi di fatto permisero la crescita
Di impresa e che tuttavia all'interno del singolo comparto non ha preso posizione dominante
Questo modello che ha un suo interesse ovviamente ma sul suo interesse su grandi mercati domestici migranti interni grande dimensione
Perché altrimenti è chiaro che diventasse ordinamenti difficile
Assumere quel modello cioè assume il modello di una
Società finanziaria
Diversificata che interviene in diversi comparti e all'interno del comparto in diversi prodotti non collegati fra di loro vuol dire che anche il tutto il vantaggio che tutti immagino di recuperare e di natura strettamente finanziaria
E non agisci
Per muovere verso una convergenza
Verso un costrette GICO che quello in cui tu puoi affermare non soltanto il tuo dimensionamento relativo ma anche la tua capacità strategica
Questo modello che in realtà a Porto dentro la Edison molte imprese che poi
Finirono tento di una società di compatto che si chiamava sì da almeno
Che portò dentro alla stessa sarde
Diverse imprese
Che poi anche a loro volta vedo composte in un sottogruppo alla fine filino tutte dentro la smetta
La si dal vi ricordo Martirano
Quindi
Di Motta e Alemagna lasciate si porta dedica Bellentani marasma era comprato anche Cirio
Quindi finiscono dentro alla smetto con la volta una quantità di imprese ognuno singolarmente con dei problemi di posizionamento di mercato con dei problemi di innovazione di prodotto e con i problemi di innovazione di processo
Chi è rotta vengono trattati come è stata trattata prima la riflessione che voi avete fatto su siderurgia e chimica cioè più con una logica di gestione finanziaria il ridimensionamento di quantità
Ponderato per dove stavano gli impianti
Che di fatto porte in tempo abbastanza breve a dare l'idea che tutto il settore dovesse in un qualche modo configurarsi come un settore di basse qualità
E interessanti che fa il settanta e settantanove la famiglia Barilla esce
Negli anni Settanta Barilla riesce decide non più di uno Stato in questo Paese vendono la Grace
Ed è interessante che la prima innovazione strategica di comparto viene proprio dalla multinazionale grezzo la quale introduce nel corpo della vecchia Barilla introduce alcuna innovazione fondamentali primo
Introduce un'idea importante importantissima
Che tra anche su un prodotto tradizionale tra di esse notissimo tutele ed è una forte capacità di differenziazione del prodotto
Qualche settore la pasta si pratica l'intesa punto vista problema stilizzazione perché dato che ogni non dico ogni provincia ogni Comune di questo Paese ha la sua pasta
L'incumbent è produttore locale e lei entrante cioè quello che entra sul mercato rischia di essere l'operatore nazionale quelli Siliberto nei meccanismi
Tu puoi uscire da questo solo se fare una fortissima enfasi sul nome dell'impresa
Voi ricordate tutte le pubblicità di Barilla da un certo punto dico più la mia parte migliore della sua matildico Barilla e fare un'operazione in cui il nome si legga e sospeso l'attrazione
Il massimo e quando entrò nel settore dei prodotti da forno in quei addirittura inventano la tradizione
Qui c'è un primo incrocio fra
Il settore produttivo e il marketing più spinto che fino a quel momento non era conosciuto l'Italia
Cioè non dimenticate che qui c'è un'innovazione che non è né di processo né di prodotto mai di mercato qui comincia proprio una innovazione di mercato che diventa assolutamente essenziale
Perché di fatto cambia il posizionamento del settore il quale non porta più soltanto sui spazientendo sul soddisfacimento distretti bisogni fisici
Ma di fatto si rivolge si riporta proprio invece alle identità di uno stile di vita che investì diventerà cruciale delle fasi successive
La cosa rimane tutto sommato avversaria fino
Agli anni Ottanta creano tante cosa succede nelle tanto Susan così grande interesse
Gli anni Ottanta succede
Che la grande crisi che stava travolgendo l'Europa la nostra Europa che se non avesse sembra arrivare sull'orlo del baratro non sta bene
Negli anni Ottanta passa il baratro e lo passa rilanciando la funzione di unità sino agli anni di cecchini sono gli anni
Di
Del costo del non Europa e di fatto sulla base di quella stilizzazione cioè eliminando le barriere interne noi riusciamo a determinare anche un ampliamento dell'estensione del mercato che portavo Iordan devianza e produttiva
Parte una ondata di fusioni ed acquisizioni che rapidamente cambia il settore
Parte Lata nome che non dimenticate in quegli anni è stata partecipata dal gruppo Agnelli quindi la diversificazione del gruppo Agnelli determina
La il lancio delle operazioni nel settore alimentare
Il momento della dell'Ifil quando licenzia il Cava nuovi comparti
Che di fatto determina un'ondata di fusioni ed acquisizioni straordinaria che coinvolge le grandi multinazionali
Ma coinvolge anche le medie imprese italiane
Però seguendo due strategie completamente diverse
Quattro casi di insuccesso
I PP per
Buitoni Perugina la smetta Cirio e la Parmalat
Tralascio ricadute giudiziarie di questi quattro casi
Che non mi sembra educato dire in questo momento
Però tutti e quattro avevano dentro la stessa logica cioè avevano la logica
In cui tu di fatto aventi come modello quello della grande
La grande multinazionale diversificata senza azione strategica di convergenza sul corpo
Il caso parlate interessante perché rappresenta il sud enormemente su un quadro molto ristretto querelle atte a lunga durata e a ha cominciato da veri problemi quando ha avuto una finanza non correlata con le attività produttive
è più interessante dei casi di successo perché se voi andate prende tutti questi casi è successo
Anche a prescindere dalla proprietà familiare perché sia oro Gerge conserve Italia sono cooperative
Voi vedete che i nostri casi succede sono fatto una scelta invece diversa
Cioè sono cresciuti su un prodotto o su più prodotti ma strettamente correlati
Su quelle hanno raggiunto una posizione di dominanza sul mercato interno
Hanno sviluppato quella che sembrava che si chiamava una strategia apprendisti innovativa cioè
Sul loro singolo prodotto sono stati loro stesse introdurre le innovazioni di prodotto per evitare che proprio naso entrasse
Vi faccio un esempio il caso della Ferrero
E qua e hanno una forte entro il suo nome ma state esistenza del prodotto per prodotto
Il caso della perfetti la perfetti fa gomma da masticare penso dati americani che sbarcano in Italia
Uso marchio Brooklyn
Su quel marchio sviluppa poi sempre nuovi prodotti che ogni volta che il mercato cresce e si apre uno spazio di entrata potenziali qui siamo proprio silos si considera l'avvio migliore versione
Si apre uno spazio per evitare che qualcun altro possa entrare nel mercato anticipano loro Bubble gomma
Quindi una come da masticare con elementi di differenziazione di sia di mercato
Questa stessa strategia ha rinunciato a livello internazionale dove prima con accordi e non è quindi poi con accordi equity si cerca il part time più vicino possibile a quello che fai
In questo caso da Pannella olandese e insieme determino una nuova condizione però ancora una volta centrata su
Una fortissima enti di creazione di un costante circo
Molto piccolo
Cioè su prodotti molto determinati
Da bauli non fa tutto fa prodotte da ricorrenza
Giovanni Rana non fa pasta secca fa solo pasta ripiena
Ora c'è il fa solo conservati e fa solo sul gelati freschi quindi prodotti vegetali
Conserve Italia ha deciso che il suo punto di attacco sono i succhi
E allora cresce in Italia introduce nuovi nati compra in palese che non difficoltà Colombani ma se ricomprata anche Cirio ed Erika prete questa queste imprese che dà il volano del nostro universo
Ma ancora una volta però su una cosa molto chiara c'è una base di produzione certo che ce la finanza
Ma la finanza di servizio
La scelta non è condotta in base alla convenienza finanziaria e condotte in base ad una certa certissima
Determinazione di prodotto e anche di innovazione faccio notare che in questo settore la quantità di innovazione tecnologica e scientifica e altissimamente
Nessuno pensi che nel cioccolato non ci si è innovazione non ci sia innovazione
Parlo di quella di base
Perché per mantenere un proto femminista per tre mesi vuol dire che c'è uno studio su tutta la parte di proprio di ricerca di base che è fondamentale
Allora faccio una sintesi questo punto mi saluti nei tre minuti primo
è storia antica ci insegna che ci sono i protagonisti che però sono innovatori
Secondo però diverso un Paese con degli innovatori da un Paese innovatore
Il l'Italia dei primi cento anni in un Paese contenti innovatori anche fortissimi anche straordinari
Ma non era un paesino fattore avuto dei momenti di forte innovazione settore della chimica tra insegnato ma molto spesso queste non scollegati dal resto del Paese
Però hanno costituito la base industriale forte
Negli anni Sessanta dopo il boom e vi faccio notare che la fase di crescita stato domina dell'Italia era talmente al di fuori della testa nostra che continuano chiamato il miracolo
Quindi senza nessuna capacità di crede che fosse esso stesso frutto delle nostre capacità
Da quel peso è stato un periodo in cui di fatto abbiamo immaginato che il modello il paradigma come diretto qui dovesse essere il modello unico
L'unica via allo sviluppo che era la grande impresa diversificata che internista Teti si è il corrispettivo del fortissimo cioè l'idea di una centralità che era tutta nella gestione finanziaria
Successo che non abbiamo parte mi sono suo contrario parte da produzioni fisiche molto precise e molto puntuali
Parte da un rapporto continuo con l'innovazione anche quella formalizzata
Parte da un uso attentissimo è aggressivo molto aggressivo della comunicazione
Della comunicazione della pubblicità tant'è vero che se dobbiamo andare a fare il confronto questo era ostile degli anni ottanta
E questo lo stile degli anni due mila cioè l'idea che comunque attuali
Anche
Nell'avvento dei singoli prodotti in fondo un elemento identitario culturale fortissimo come la stilizzazione ed unitario stare on-line che noi forse abbiamo perso come il ferimento
Il vero problema
Io credo
Perché lo abbiamo lavorato molto sulla qualità dei prodotti
E anche qui vi devo dire partivo partire da un dato che nel marzo mille novecentottantasei venti sei morti per il metanolo del vino il nostro sistema di esportazione del vino che è stato distrutto
Ancora una volta venduto aspettare l'alluvione per capire che bisognava fare i contenimenti
Però è vero che il Paese ha reagito ha reagito in maniera straordinaria
Oggi il cinquantotto per cento dall'altra produzione certificata addirittura per i prodotti come quelli a base di carni formaggi ci hanno detto i primi in Europa per certificazione dei prodotti allora può dire che la qualità paga
La qualità dei processi la qualità dei prodotti la qualità di tutto l'insieme anche di carattere istituzionale che porta le certezze
Pensate che il ventidue per cento di tutti gli addetti del settore lavora nella gestione e controllo della sicurezza alimentare
Allora questo ci dà e si spiega bene
Di che cosa stiamo parlando noi stiamo parlando di una situazione che deve avvenire
Chiare alcuni passaggi uno
Evidente
Che non siamo più di fronte a singoli casi di eccellenza una parte sistema reagito reagito benissimo
Però attenzione siamo ancora di fronte
Ma imprese chiedono compresso sono piccole che non vuol dire
Medie
Vuol dire su fornitori io offerente il mercato locale
Vuol dire che all'interno delle maggiori dieci imprese che noi abbiamo come voi vedete
Abbiamo delle imprese importanti che però segue tutta questa linea compresa la Nuova Parmalat
Vuol dire che se andiamo a ripartire e mettiamo la Parmalat
Incarico Lactalis il quaranta per cento del fatturato delle prime dieci imprese sono multinazionali
Ci dice però anche un'altra cosa che le piccole imprese possono crescere
Piccole imprese crescono
Comincia a fare alimentare che esiste ancora un grande margine di Prodi tradizionali su cui si può agire
Ci dicono che esistono dei più e dei meno nel settore e qui esistono alcuni problemi il tema della logistica che logicamente ed un'altra parte però è cruciale nessuna grande catena distributiva italiana opera all'estero
C'è un problema in Commissione più stretta fra i cerca e sviluppo e ricordo che solo due anni fa il Ministero dello sviluppo a di fatto
Spostato i suoi cento e le sue stazioni sperimentali alle Camere di commercio anziché potenziarlo Siccardi con legali con l'università
C'è comunque un enorme margine per ampliare il numero di coloro che possono giocare a livello internazionale operando sulla qualità operando sulla sicurezza operando sulla identità culturale operando
Anche però su una organizzazione
Che alla fine ricordiamoci insistono su un settore antico che però si è ritrovato di colpo sulla fronte della modernità
C'è un dato che io ho ritrovato in questi lavori proprio che il consenta della Barilla
Ha fatto considerando la cute impronta ecologica cioè quanti metri quadri occorrono per rifare un chilo di prodotto per cui lo sapete tutti se mangiamo un chilo di frutta ci vogliono tre metri quadrati
Un chilo di carne rossa come quella che abbiamo alzato prima ce ne vogliono centocinque
Degli anni sessanta e gli italiani si mangiavano il corrispondente di un'Italia in ESA
Lei oggi ci mangiamo il corrispondente di quattro italiani è un indice molto barbarico però prevede per quello che semplicemente ci sono veramente oggi nel mondo entrano insostituibilità mira a diventare
C'è un enorme problema di sostenibilità ambientale c'è un enorme problema di temi connessi con il food for Rollo che può diventare veramente materie di grandi conflitti in futuro
Noi in questo settore ci possiamo presentare non soltanto perché facciamo praline di cioccolato per comparti molto specifici ma perché abbiamo dimostrato una cosa fondamentale
Che di fronte alle grandi crisi siamo capaci di reagire con grande intelligenza quando lo siamo insieme
Purtroppo questo è il nostro massimo privilegio ma il nostro massimo dramma
Perché dobbiamo sempre aspettare un'alluvione per capire che dobbiamo mettere mano alla sicurezza del nostro Paese mi sembra che l'alluvione ci sia stata speriamo che non ce ne sia un'altra però credo che il settore alimentare possa essere
Ancora una volta quella cosa che prima diceva Marco
Cioè non soltanto rilevante perché sporchiamo
Ma perché ci aiutano a ragionare
Aggiornare sull'idea che già tornare sull'essenza delle cose
Vedete l'alimentazione a questo che fondante è l'essenza delle cose
Allora sue senza le cose abbiamo dimostrato che tutte le volte che seguire vanno modelli astratti ci siamo persi
Tutte le volte che abbiamo recuperato noi la nostra storia del nostro sapere le nostre persone siamo stati capaci di andare avanti
Mi pare un buon insegnamento
Grazie
Certo punti
Dopo il passaggio di mano della tecnologia
Diamo avvio alla seconda relazione
Il professor Branzi professore di industrial design al Politecnico di Milano e anche il fondatore di Artizio ma Associates e un dei promotori del movimento della
Architettura italiana dissenso
Degli anni sessanta e poi naturalmente ha continuato a lavorare ha scritto
Molte cose a collaborando sistematicamente alle principali riviste di architettura adesso ascoltiamo quello che ci racconta sulla Desailly nelle sue applicazioni al settore del made in Italy
Sì
Faccio una breve premessa dicendo che sicuramente il mio linguaggio è diverso
Dal linguaggio che
Abbiamo ascoltato in questi due giorni che è sempre molto tecnico è molto documentato io devo invece di parlare di un
Di un sistema di una realtà
Che estremamente contraddittoria e anche molto difficile da descrivere
Come molti dei colleghi che mi hanno preceduto
Il
è stato riconosciuto
Che i processi di industrializzazione in Italia sono avvenuti in ritardo rispetto
Agli altri Paesi europei che la rivoluzione industriale non è
Non si è sviluppata in termini così
Assoluti come nel centro Europa e questo ha determinato la convivenza
Di non solo di
Attitudini culturali di tradizione antropologiche anche molto antiche all'interno del nostro modo di progettare
Ma anche costituito un
Come dire un handicap al
Alla nascita nel momento della nascita del design italiano nel quale comincia
In qualche maniera paradossalmente prima
Che diciamo il movimento moderno nasce in Italia quasi prima della rivoluzione industriale
Cioè se nasce prima per negli atelier degli artisti cioè nei movimenti dell'avanguardia come i futuristi
Che tendono a svegliare il Paese
Di fronte ad un'epoca che cambiano un Paese ancora in larga parte come è stato
Più volte segnalato un Paese agricolo umbertino
Mentre il frutto per esempio Filippo Tommaso Marinetti quando scrive il suo manifesto
Sembra un imprenditore perché di quadri di opere futuriste non esisteva nemmeno una
Cioè già un'idea quasi da imprenditore della cultura non è qualcuno che registra un fenomeno in atto
Quindi questo
Relazioni tra cultura del Progetto e anche
Procedimenti intuitivo vi molto vicini all'arte rimangono
Nel Desailly in italiano e anche
Queste che chiamavo giacenze
Antropologiche molto remote di cui ovviamente ora non si può non è questa l'occasione per parlarne però
Come l'idea dell'animismo presento e cioè che gli oggetti
Hanno un'anima ed è una degli elementi che fanno la differenza sul mercato internazionale il gettito allineamento si distinguono per la loro vitalità
Difficilmente
Come dire imitabile imitabile tecnicamente forse
Ma c'è dietro altre storie anche più antiche
Il diciamo il
Questa
Questo ritardo nello sviluppo
Del de sa in italiano fa sì che gli manchi alle sue spalle
Tutto il movimento riformista che è stato all'origine in Inghilterra in Germania in Francia della nascita dell'industria del San Manno il secolo precedente
Cioè nel grande dibattito riformista che stava affrontando la crisi delle città alle condizioni di vita assolutamente inaccettabili prodotte
Dall'emigrazione interna cioè tutta una serie i fenomeni che appartengano però al diciannovesimo secolo e su cui è nata una
Nuova posizione basta ricordare Morrissey tutti tutta la scuola del riformismo fino
Carlo Marx e cioè in cui si cerca di
Interpretare il mondo che cambia e di operare
Io mi ricordo il
I risultati del Verbund inglese tedesco del mille novecentododici che da alcuni diciamo nasce
Una
La prima primo nucleo dell'idea dell'industria Bersani come oggi lo intendiamo
Il cioè
Il chiamare tutti gli intellettuali tutti creativi tutti i progettisti ma lì si estendono anche ancora di più i poeti musicisti per far sì che il mondo
Torni ad essere abitabile perché sembrava che l'industrializzazione stesse producendo un danno antropologico sociale
Il reversibile quindi il lungo dibattito sull'uso delle macchine se le macchine non erano alla rovina
Di queste radici umanistiche certo
è un lungo percorso per cui l'Italia è completamente estranea
Però questa conviene questo stato di
Duplice debolezza del da cui nasce il destra in italiano e la sua assoluta originalità
Deriva dalla combinazione
Di due tipi di debolezza gli ha debolezza industriale che si sviluppa
Fini come sappiamo in forma discontinua sulla base di piccole e medie industrie con una forte presenza
Dell'artigianato che non scompare mai in Italia cosa che invece scompare nei Paesi che hanno avuto una rivoluzione industriale molto più traumatica
Di questo poi torneremo a parlarne
E poiché deve confrontarsi con una
Convivenza dei con la tradizione storico-monumentale eccetera cioè un'industria che
Portatrice di una modernità molto
Molto discontinuo anche a a causa delle discontinuità del territorio delle economie nazionali eccetera
E il Tessarin si trova a operare in questi Desai nascente resa in italiano si trova ad operare in questo contesto contraddittorio
E formuleranno nel tempo un modello complessivo
Del suo modo di essere
Che è molto diverso da quello europeo erano cento il cortile Salento
Ricordiamocelo una cultura euro cento ricca cioè c'è anzi esportato negli altri Paesi l'idea dell'Europa come madre
Della nuova modernità della
Dell'adeguamento alle alla contemporaneità eccetera mentre
Tutto questo in Italia viene in una forma molto
Complessa molto complessa
Caratterizzata da
Un fenomeno apparentemente negativo ma che invece si è rivelato
Molto vitale e cioè che il mondo del De Simon
La cultura del progetto
E
Il mondo dell'industria dell'imprenditorialità hanno collaborato ma occasione suo occasione non si sono mai integrati totalmente in un unico
Blocco programmatico e condiviso
Cosa che è successo per esempio
In Germania il De Sensi è integrato
Profondamente nel mondo dell'industria e ne appaiato caramente il figlio perché l'industria a
Ovviamente delle logiche produttive molto
Molto razionali molto programmate e non si presta facilmente al mutare del mercato del gusto e linguaggi eccetera quindi questo Stato singolare
Di
Ritardi nascita dei texani italiano
Ho cercato di rappresentarlo
Ne occasione di una mostra una la seconda mostra del versandosi Landella triennale del settantasette
La prima mostra l'appunto dedicata alle cosiddette ossessione sette ossessioni del del San Vitaliano cioè queste memorie antropologiche
Molto completi molto difficili molto affascinanti che attraversano il De Sanna anche la letteratura eccetera
Perché poi Tessarin questo è un dato che vi invito
Sempre
Considerare una parte
Anche molto significativa per la cultura nazionale
Non è un settore
Separato che opera al di fuori delle
Dei movimenti culturali letterari espressivi della nazione anzi questo museo
è nato nell'idea di spiegare ogni anno con delle grandi mostre
Che cos'è il De sanità li diano proprio perché gli esami italiano è oggetto di molti livelli di realtà non è un fenomeno legato
Ne
Comprensibile con la storia degli stili
Quello è un effetto accessorio del tutto insignificante non dà nessuna reale informazione ma proprio nei processi di
Hombres nel suo modo di operare che in qualche maniera di come dire perché aprire estesa in Italia ma bisogna capire l'Italia
Perché a Pirelli tale bisogna anche capire del San italiano è un po'come quando
Si legge i libri sull'India non certo punto dice va bene ma poi insomma perché a dire l'India bisogna conoscere l'induismo
Allora uno prende si mette a studiare l'induismo fino a che apre un certo punto viene detto guardate anche perché aprire l'induismo bisogna conoscere l'India cioè non sono
Fenomeni ma
Separati è un universo
Complessivo
Quindi questo museo tende a questo essere un museo della storia nazionale in qualche maniera Traverso l'universo degli oggetti anche perché
L'Italia è uno dei pochi Paesi insieme forse al Giappone
Che ha sviluppato
Una grande Energia sull'universo gestuale
Sull'universo degli oggetti
Un'energia creativa intellettuale culturale che solo il Giappone che è una vera civiltà oggi attuale ha saputo
Esprimere
Quindi è un caso correggesse nigeriano abbastanza
Compresso in questo diagramma di cui leggete solo piccole cose
Però è una presentata un'idea c'era un po'il filo ruscelli questa mostra
Che si faceva riferimento a la pila di Volta
Cioè al fatto appunto che i due culture diverse
Come quella del progetto è quella dell'imprenditorialità creavano però nel loro contatto un campo magnetico attivo
Cioè non non
Non c'era una una forma di annullamento di queste
Debolezze Manzi
Producevano un fenomeno
Una specie di dinamo
Il brutto fuori questo modello il primo uno dei primi
Modelli che c'è cercato di interpretare le modalità di funzionamento rende esami italiano nella sua completare complessa contraddizione
Per cui c'è alla base del quale basso la la sperimentazione che spesso si sviluppa in termini
Del tutto autonomi dalla committenza
Questo è un dato per esempio molto importante in Europa intesa e nasce tradizionalmente sulla base
Di una di un incarico di un contratto di una committenza industriale Nona
Un suo laboratorio sperimentale autonomo cosa che invece in Italia esiste ed ha degli effetti poi vedremo molto positivi su tutto il ciclo completo
Poi c'è tutto il settore a sinistra della piccola serie
Che è un altro delle caratteristiche del design italiano la grande serie
Che essi che vedremo collabora strettamente sia con la sperimentazione che come piccola industria
Poi c'è tutto quindi verso il seme sentito parlare il fenomeno del fuori serie
Infatti il titolo della mostra era serie fuori serie non serie e
Fuoriserie masserie come fuoriserie cioè in cui la serie prodotto di serie
Tende a presentarsi come qualche cosa che non propone l'omologazione ma piuttosto l'eccezione
Questo va beh queste sono immagini di repertorio del museo della ricerca incontrollabili ingovernabile e imprevedibile questa per esempio
è una piccola una piccolissima automobile
Di dimensioni
Assolutamente microscopiche era da quasi Ada
Dall'una partita che hanno tentato di vendere poi non so non riuscivamo introdurci motore però
Per dire ci provavano e nel settore dell'automobile
L'Italia pure essendo un settore
Pur essendo di quell'otto mobili isterico un mercato maturo ha prodotto delle
Dall'Isetta tutta una serie di
E poi spatole alla breccia e nei trasporti stato una
Una presenza molto molto evoluta molto avanzato
Precludono per esempio
Tornare indietro vado non so va be'in ogni modo no perché si intravede non si lungo maschi
Ok
Si vedeva e si vede in parte la sulla destra quella specie di siluro che anche quello è un prototipo di automobile
Come dire l'automobile era ancora vista strumenti un problema del tutto aperto
E poi entriamo nei settori della sperimentazione
Indipendente
Cioè la sperimentazione
Legata per esempio all'uso dei nuovi materiali
Sperimentazione che
Si fa carico di
Indagare la possibilità di utilizzare i nuovi materiali
I
In maniera
Come dire dandogli una fisionomia sul
Accettabile sul mercato
Quindi c'è tutto il settore della sperimentazione funzionale
Qui ci sono dei pezzi di Castiglioni di archi zoom di tutto un tutto un universo di ricerche linguistiche funzionali
Che si svolgevano al di fuori
Della
Della realtà produttiva ma che molte volte hanno prodotto dei grandi Bessel
Nascendo dal basso
Hanno sono entrate però
Nelle grandi produzioni di serie con dei risultati straordinari per cui la storia del destra in italiano è fatta sia da bestseller
Sia da fallimenti
E nella Stream i libri per questo è anche difficile Schio descrivere la storia del del San in italiano
Perché non è un non l verificabile sul mercato durante il Salone del mobile di Milano
Ci sono più di quattrocento industriali quattrocento mostre fuori salone
Fuori salone del mobile
Che presentai o no sperimentazione o piccola serie o ricerche
Che non entrano mai nel mercato
Ma che
Nel mercato reale
Macché entrano invece nell'altro grande mercato che è il mercato mediatico cioè attraverso
Le riviste le pubblicazioni internet questi prodotti e queste icone
Entrano in circolazione e producono un'evoluzione interna producono Energia
Dinamica nei modi di intendere il De Saimp perché
Uno dei grandi
Problemi del del Saini assomiglia sai niente
Nel senso che se non cambiano i designers
Il designers non cambia come nel com'è nella cultura cioè
Se non cambia il musicista e la musica è sempre quella cioè
Quindi
Anche
I prodotti che non entrano sul mercato hanno una funzione
Energetica molto molto importante
Qui ci sono proprio le parti delle ricerche
Linguistiche Cerveni qua vedo degli oggetti di Ettore Sottsass
Dei degli UFO eredi dei gruppi d'avanguardia di cui
Si chiamava allora negli anni Sessanta all'avanguardia radicale qui devo dire che
Spesse volte queste aree
Non direttamente legate alla committenza industriale sono state interpretate erroneamente
Come
Delle posizioni antindustriali questo è un enorme errore
Perché nessuno ha mai teorizzato questo c'è stato ovviamente ma questo diciamo un fenomeno
Sociale critiche alle produzioni corrente ovviamente
Quando uno fa qualcosa di innovativo ha dentro delle molecole di critica a ciò che si sta facendo cerchia degli spazi
Che non si vedono
Però devo dire io stesso che vengo dalla
Dalle aree
Più basse
Di questo anello diretto il centro ricerche della Montefibre
Vincendo il Compasso d'Oro per la sistemazione della produzione da prima
Della produzione delle fibre tenta in massa che derivavano dal nucleo
E che essendo chi intende proprio perché derivavano dal molto lento che non si può
Colorare dovevano nascere secondo dei codici cromatici e che poi attraverso
Il Taft da dessero d'animo
Quindi
C'era anche un'attitudine a entrare in settori dove tradizionalmente ingessamento
Non è poi più entrato in collaborazione con le materie prime con i centri servizi cioè
Non è
Non c'era dietro
Un rifiuto della industrializzazione né della modernizzazione ma semmai
Una ricerca un'espansione più positiva di valorizzazione delle potenzialità
Un altro degli aspetti importanti
Di questa condizione territoriale particolare del De sani tagliano dei dei soli con progetti in collaborazione con l'artigianato sono stati
Io gli arredi specializzati
Su cui avrei molti nomi importantissimi cioè di del Saini Arche
Dall'Bini a Sottsass ora
Parlando a tutti maggiore Ikea a quei tempi usava sono usa più umana
Arredare salottini milanesi con dei prodotti che sono rimasti dei
Dei capolavori del del sangue fatti in pezzi unici
Qui ha pesato molto è stata molto importante la matrice iniziale del del San italiano
Che a differenza degli altri
Le altre culture in altri Paesi europei
Si è sviluppato sulla base non delle forniture militare come quello tedesco da cui ha ricevuto un po'l'imprinting
Di grande affidabilità tecnica eccetera
Qualunque cosa faccia chiare se non farmi soltanto ma anche uno Statuto di quell'industria più ormai cari più rigida però tecnicamente molto più affidabile
Il dessert in italiano del si è sviluppato soprattutto sulle gli aveva grandi committenze derivate dai transatlantici
Cioè arredare
Attraverso un'organizzazione industriale dell'artigianato per le forze artigianali presenti nel territorio per
Come dire
Dare vita intere città verticali come sono i transatlantici quindi rigirava un'enorme domanda su cui piccoli artigiani
Brianzoli o in ogni modo anche veneti
Si sono organizzati
Hanno risposto con grande efficacia questo organizzativa ma anche poi espressive qualitativa transatlantici italiani erano
Famosi per il livello del loro del loro arredo
La Cassina ad averla Zanotto son tutte nate dalle colleghe dalle prime grandi committenze che non erano più il salotto privato ma erano queste grandi forniture
Navali
Qui sono alcune delle immagini DD di qualità eccezionale di queste opere uniche sedi unica sono oggetto oggi dire anche del mercato del modernariato
Accanto a questo c'è stato o
L'altro l'artigianato tecnologicamente molto evoluto
Che
Anzi
Diciamo parentesi
L'artigianato
Siamo intanto l'artigianato ha avuto fino dall'inizio dei rapporti di collaborazione molto stretta col mondo rende Sandri
Non è successo per i motivi che dicevo prima non è successo quello che è successo in Giappone
Dove
La nascita a seguito dei processi di industrializzazione forzata del Paese come sapete dato luogo a enormi
Corporazioni industriali ma a raso al suolo le tutto l'infrastruttura artigianale che è rimasto legato
Alla tradizione
Tanto che
Nell'ottantacinque
Io avevo fondato e diretto la prima scuola di posto industria stessa n a Milano prima ancora che ci fossero le Facoltà
Del del Salento
Abbiamo fatto una scuola posti alle due in trincea anche questo è un paradosso interessante ma
Che mi ricordo al terzo anno pochissimi agli eredi trenta allievi circa
Ma già al secondo anno avevamo
Trentaquattro allievi che venivano da ventinove Paesi diversi
Perché il del Saini italiano per la sua lunga vicenda per la concentrazione energetica che dicevo aveva tradizionalmente sugli oggetti costituiva veramente un grande esempio
Dicevo il Giappone a metà degli anni ottanta
Comincio accorgersi che
Per andare verso l'evoluzione dei mercati ci sono mercati come si sa frazionati di tendenza eccetera bisognava che acquistasse una flessibilità molto maggiore
I pochissimi designers che esistevano erano tutte integrati dentro alla struttura imprenditoriale quindi non si definivano nemmeno presa in giro erano
Lei gli stilisti del
Salvo alcune figure gestionali isolate come Sciro cura ma tali centrato un po'
Il maestro di tutta la nostra generazione che parole uniti riordine San ricordo che non si riuscì
Nel settantasette a organizzare una tavola rotonda tra Bersani minatore in occasione di una mostra una fiera
Limpidi real
Una piccola tavola rotonda tra due del Saini era italiane c'eravamo io entro le Sottsass e due designers giapponesi cioè non
Non è non Sandon è un termine per cui
Caranta Isozaki Cimbri c'era un architetto nostrani fra grande errata fece finta di essere un designers ripartecipano poi venne Scirocco l'amata chi è stato il più grande inutili perversa anche credo
In assoluto che fece finta di essere UNPROFOR designers per dire oggi il Giappone
A circa trecentocinquanta mila studenti di Desailly quindi questo la dice lunga su come
Stanno andando le cose
In ogni modo l'artigianato attuale che opera insieme al designers anche adesso
In gran parte un De Simon ad altissima tecnologia
Sono laboratori che sembrano più delle centrali atomiche che i vecchi
Richiede che le vecchie botteghe dei falegnami perché usano macchine a controllo numerico tutto di tutto ciò che
La tecnologia fornisce per realizzare
La piccola serie
Piccola serie un settore
Italiano
La piccola serie come il frutto della piccola industria
Piccole industrie del De Simon è che sembrano seguire
Anzi non seguono scientemente
La legge evolutiva pericoli da piccolissima diventa piccola poi improprio grande poi e poi diventa un gigante no queste scelga o no di essere
Piccole
Di fare in piccola serie perché questo corrisponde anticipato corrisponde all'avvento dei mercati frazionati cioè quello di avere la possibilità di rispondere in tempo reale mutare della domanda
E del gusto del pubblico
Quindi da piccola serie una categoria molto importante molto sperimentale
Che elabora spesso dei prototipi di altissimo livello
E poi c'è la la la cosiddetta
Ancora qui siamo nel
L'altro nel settore attiguo che sono della piccola industria
Che sono le serie numerate
Che sembrerebbero
Essere destinate ai collezionisti
Quindi prototipi numeri limitatissimo di trenta venti dodici pezzi firmati e numerati qui però vedete la Calessi no
Modello dell'Aprica persino della Piaggio
Che è prodotta in serie numerata da uno a mille
Quindi come dire queste
Queste
Aree che io sto cercando di descrivere in realtà costituiscano dall'interno di questo anello non sono dei segmenti separati
Sono come dire una tentativo di
Rappresentare
Delle aree tipologiche operative ma circondate da
Grandi Alloni opachi cioè dove le le cose sono molto più fra amministra quindi questa è come una mostra pedagogica diciamo
Che cercherà di spiegare Case Bersani italiano è fatto da tanti processi produttivi questa ancora le serie numerate
E poi c'era grande serie
Grande serie di cui abbiamo sentito dai risparmi del settore automobilistico di cui
Ha parlato stamani l'ingegner Roberta
Che
Deve oggi
Confrontarsi
Con la guerra estetica nei grandi mercati globalizzati
Le automobili brutte non le vuole nessuno
Perché
Legge il prodotto è ormai maturo o migliorano i servizi il l'Elettronica etc ma
La componente estetica agli espressiva culturale del prodotto in un'epoca
Di una società oggetto quale nulla non è accettata all'impresa grande crisi
Della FIAT ebbe origine
Dalla scarsa qualità estetica prima di tutto i suoi prodotti perché ha già accusato e sostituito
Altri
Altri personaggi che sicuramente non avevano la sua capacità
E quindi quindi hanno dovuto fatti ora producono la cinquecento cioè anche loro per affrontare
Egli mi ha grandi mercati internazionali nell'epoca della globalizzazione devono affrontare le battaglie estetica
Cinque minuti al c'è il
Poi c'è all'interno di questo
Tutto il settore del fuori serie
Quello che vedete là in fondo è una libreria
Disegnata da Ron Arad che appartiene alla parte inferiore della nello e chi invece ha prodotto un bestseller storico imprevedibilmente la cartello lo ha intuito e lo atto prodotto
E poi c'è la serie diversificata dal cui centra il fuori serie
Di cui abbiamo sentito parlare che è una caratteristica tipica italiana non solo dei grandi carrozzieri Marco
Forse voi anche voi vi ricorderete
Delle Abarth cioè si prendevano in due il prodotto industriale loro
Modificavano per prestazioni o per
In ogni modo con presentarsi come
Un fuori serie questo è stato un punto delicato dell'industria di massa italiana perché
In qualche modo doveva confrontarsi già a quei tempi
Dal pericolo di essere interpretata come
Paladina dell'omologazione della cultura e del gusto del pubblico e quindi ha sempre operato per
Riuscire a
Essere serie ma in quanto fuori serie
Fino poi a Robotti iniziazione iniziata negli anni Settanta dove
Effettivamente la flessibilità permesso delle leggi strumentazioni elettroniche
Ha permesso di
Fare veramente serie diversificata
Faccio una breve con il chiusura
No su Marco come tutto questo avete visto riguarda sostanzialmente il mondo del del San il mondo l'Endesa in italiano ma
Ma con l'avvento della
Globalizzazione
Io prima mi sono interrotto hanno spiegato che cosa è la questione del Giappone
Va bene non importa che ci ha cercato di riattivare la Rete
Di industrie delle dei laboratori artigiani attraverso questa società di cui sono stato per cinque anni direttore che si chiamava dopo un stessa indagine anzi
Il che ha affondato tra l'altro le prime scuole di del sani neve idee senza intere insomma bene tutta una storia molto interessanti
Cosa succede che
Nella globalizzazione il De Simon che ho descritto anche se eccentrico rispetto alla tradizione classica
Beh intanto è diventato il modello di funzionamento di tutti di tutti di tutte le forme di produzione internazionali del De Santis
Cioè tutti tendano imitare questa complessità questa articolazione questa ricerca autonoma che poi però alimenta la grande seria quindi questo li toglie
L'unicità e
Questo è un dato
Però
Dall'altra parte cresce enormemente una domanda di Desailly medi fashioned sani intesa
Come produttrice dell'idea di un'energia di innovazione utile
Addirittura indispensabile a tutte le impresa è che si devono oggi misurare
Dal con la concorrenza mondiale
Da una concorrenza che va dalla Cina al Brasile
E che in qualche maniera richiede che per restare sul mercato bisogna rinnovare continuamente proprio catalogo la propria strategia di comunicazione il proprio apre immagine
Urbana cioè c'è un'urgenza
E questo spiega vendite sane diventato una
Struttura strategica dell'economia dell'economia internazionale non è più quel Bersani che si occupa solo delle della componente estetica diventato anche una
Io mi ero già legata poi alla diffusione anche
Del lavoro post fordista e sul lavoro creativo intellettuale eccetera
E questo ha fatto sì che negli ultimi dieci anni
Si sono sviluppate in maniera
Assolutamente incredibile anche incontrollabile
Incontrollata cioè di cui non abbiamo dati anzi qui proprio in corso adesso un primo tentativo di
Vedere veramente come stanno le cose di un numero enorme di scuole di Foro università scuole private istituti che
Formano ricreativi
Perché questo fa parte interessa molto non solo alle ai paesi storicamente industrializzati presento in America si è sviluppato enormemente
Ma anche
Tanto che l'America
Parentesi attraverso la laurea ittiche questa multinazionale della formazione è venuta in Italia e ha comprato le due miglior maggiori scuole italiane quindi questo la dice lunga
Che il modello italiano nella sua imperfezione
Come dire lo specchio di un mondo in perfetto nicchie proprio perché in perfetto va avanti cioè ieri Bersani è sempre stato in crisi
Io da quando me ne occupo
All'inizio degli anni Settanta non ho mai sentito di recente sembra bene
Perché perché è una cultura di crisi cioè Desailly si sviluppa di fronte a delle carenze delle mancanze a delle assenze di risposta quindi non mi fa impressione
Cioè non mi fa impressione nulla di tutto questo fa parte del nostro mestiere in nome
Anzi
Il
Però che cosa
Questo anche che cosa comporta avrebbe comportato l'interesse
Ovviamente delle grandi io organizzazione finanziarie
Altre qui ricordare lasciarmi c'è il cui ramo l'altro il Presidente del Gruppo FIAT Auto
Il quale però
Intanto
Deve misurarsi
Lasciare ma è una società di cui non so tutti i componenti però dell'alta finanza italiana questa novità strutturale
E che deve a Folco confrontarsi con un mondo come quello che ho cercato di descrivere estremamente complesso che a livelli operativi molto diverso nella moda
Non se ne parla cioè nella moda e proprio
Geneticamente diversa cioè nella modalità in più all'anche al pulita e in quel Ficili stima insegnarla
Come uno volesse insegnare assoluta essere un bravo musicista qualcuno che non ha quella vocazione cioè non si insegna
è un tipo di attitudine
Difficile
Diciamolo anche loro stanno affrontando però il problema di difendere il made in Italy
Ma anche di seguire le leggi del mercato internazionale
Che sono anche quelle della delocalizzazione che potrebbe voler dire che interi settori
Parte dei settori del ciclo produttivo Holm magari legato all'artigianato al respingimento Arca
Tipicamente italiane vengano trasferiti in paesi più convenienti quindi anche questo è un dato
Tipico di una realtà che si chiama
Si chiamava industria sversare Hinna oggi si chiama poi è passato un periodo in cui si chiamava
Soltanto De Simon
Lasciando perdere
Non per motivi polemici ma diciamo Desailly aveva già un campo d'azione molto più vasto e che oggi si chiama innovazione
L'innovazione io ho avuto occasione di più e concludo di partecipare a invitato aveva
Club Diana spendere una riunione è stata fatta a Milano
Dove dire tutti i presenti queste grandi imprenditori banchieri finanzieri eccetera parlavano esclusivamente di della domanda mondiale di innovazione
Come si chiede si chiedeva un tempo il petrolio l'Energia oggi si chiede anche oltre a quello
Si chiede però anche l'afflusso di questa Energia in di difficile formazione
Ah perché anche la didattica in questo contesto scambia il che è cambiata profondamente
Perché
Il si è spostato già dai tempi della Domus Academy il focus della formazione non tanto nell'apprendere il progetto
Quanto nel formare il De Sardegna che sono due scosse completamente diversi
Per cui l'Università del Progetto creativo oggi si trova
Qui lo dico
Paradossalmente
Ma
Riusciamo anche paradossi fanno parte della nostra cultura l'Università del progetto fu deve formare degli autodidatti
Cioè delle persone che
Imparano una volta usciti all'università camminare con le proprie gambe perché l'università non gli può fornire gli strumenti
Operativi garantiti occorre che ci sia questo tipo di metabolismo
Interno
Grazie dell'attenzione
Perfetto perfetto
Sono stante
Due relazioni affascinanti
Affascinanti sia perché c'hanno descritto due settori o rami di attività umana importanti come quello che ha a che fare con
L'alimentazione e quello che ha a che fare con la nostra cultura in generale possiamo dire
Ma anche affascinanti per tutta la serie di riflessioni su tutto diciamo che ci hanno portato
Ci hanno permesso di fare
Una di queste riflessioni l'accenno che faceva Bianchi a Sylos Labini che mi scuserete se riprendo di corsa
Il ruolo dell'innovazione inviarvi si oneri della concorrenza del mondo della concorrenza del mondo dell'economia che aveva silos si distingueva dalla visione tradizionale
Proprio per l'importanza attribuita nel gioco delle forze di mercato al cambiamento alla dinamica la dinamica storica al cambiamento di tutti i tipi e quindi in particolare all'innovazione
E rispetto all'innovazione sito se ricordava sempre che su un Peter il suo maestro facevo un paragone
Nella concorrenza la differenza tra la concorrenza sui prezzi sul la concorrenza del numero e la concorrenza basata sull'innovazione
E la stessa che intercorre tra bussare timidamente una porta per farsi aprire oppure spararci contro un colpo di cannone c'è una differenza di livello assolutamente totale
L'innovazione e richiede dietro di sé una scuola che insegni come si diceva a ragionare non una tecnica che poi cambierà nel tempo e quindi la tecnica che si apprende non non sarà più quella
Necessaria serve diciamo dobbiamo imparare con l'innovazione che richiede che poi di essere applicata quindi richiede un mondo della ricerca e un mondo dell'applicazione
Richiede che si sappia in qualche modo come diceva Bianchi fare sistema ma la risposta del fare sistema non deve essere troppo strutturata perché da quel che diceva
L'architetto Branzi diciamo l'esempio tedesco e importantissimo cioè una integrazione è troppo stretta finisce con l'inaridire la fonte stessa dell'innovazione
E quindi diciamo l'abilità italiana se vogliamo di stare dalla parte del non strutturato in misura eccessiva
Ma quando si dà il caso di venire verso il centro senza arrivare alla posizione tedesca dell'una struttura completa
Può costituire anche un punto di vantaggio oltre che un punto
Con questo forse possiamo chiudere con una nota moderatamente ottimistica in una giornata in cui come al solito le cose sembrano andare in Borsa il modo disastrosamente cattivo grazie
Ovviamente la realtà
Forse
Magari fosse così magari
Riservare
Alla quale
Partecipano
Dalla mia destra il dottor Umberto Quadrino Presidente della Fondazione Edison
L'ingegnere Alberto Bombassei che vicepresidente di Confindustria
Il dottor Oliviero che amministratore delegato
Tutti
Poltrona Frau
E il dottor
Tronconi
Di
Attualmente
Sistema Presidente di Sistema Moda Italia
Che anche un'ulteriore
Titolo importante di essere un laureato
Una bella università
Io
Voglio solamente dire due parole introduttive poi mi riservo di fare alcune considerazioni conclusive
In questi due giorni davvero straordinari
Mi pare che alcuni termini concetto si sono di frequente ripetuti
E tra questi
Il tema dell'innovazione che è stato sottolineato anche dall'ultima relazione nonché dalla conclusione della precedente sessione del professor Roncaglia rappresentato certamente
Un punto di grande rilevanza un altro grande tema emerso è stato quello della internazionalizzazione del sistema produttivo italiano
Ed infine un terzo tema che
è rimasto qua e là sotteso a vari interventi ma del tutto evidente è quello della integrazione tra i diversi settori produttivi del sistema italiano
Sotto questo profilo probabilmente anche l'aspetto di integrazione tra sistema industriale il sistema dei servizi
è una tematica
Che può contribuire o meno alla competitività di un sistema Paese
Io chiederei come prima domanda generale i partecipanti alla tavola rotonda se essi ritengono che questi tre temi rappresenti no temi centrali cruciali
Adeguatamente sviluppati nel sistema Italia come eventualmente potenziarli passando attraverso ossia le loro esperienze imprenditoriali sia le loro esperienze in molti casi
Di personalità che hanno svolto stanno svolgendo dei ruoli molto importanti
Nei sistemi associativi di impresa
Dico questo perché io sono un grande sostenitore per ragioni oserei quasi dire filosofiche dei sistemi associativi di impresa
In quanto questi sistemi possono spesso superare le forme frammentate della piccola dimensione
Conferendo loro quel fattore potenza che il sistema imprenditoriale italiano non ha nella grande dimensione
Detto in altri termini a mio avviso le forme associative diversamente da quanto pensano alcuni colleghi economisti probabilmente affascinati
Da forme di radicalismo liberista le forme associative di impresa non rappresenta uno dei fattori di protezione di rendite di posizione ma rappresentano laddove queste forme associative siano governate da imprenditori innovatori rappresentano esse stesse dei fattori di innovazione attraverso forme collaborative tra le imprese stesse quindi io
Aggiungerei come ultima
Come ultimo termine concetto della trilogia che io indicato prima innovazione internazionalizzazione ed integrazione Tri sia tra settori industriali
Sia tra settori industriale il settore dei servizi anche il ruolo delle forme associative di impresa nell'attuale contesto italiano per andare oltre
Quella specificità della piccola e media impresa che taluno considera un fattore di handicap del sistema Italia altri come sottoscritto considerano invece un fattore di Potenza
Che già da molti risultati importanti e che potrebbe darne ancora di più
Detto questo chiederei anche a Marco Fortis subito vuole aggiungere alcuni quesiti e poi io se i colleghi che partecipano alla tavola rotonda sono d'accordo chiederei loro delle risposte
Relativamente brevi e poi potremmo fare un secondo giro di tavolo ma io sarei anche molto lieto se dal pubblico ci fossero delle domande ai partecipanti
Perché mi pare un'occasione importante lo scopo della tavola rotonda è diverso da quello
Per la presentazione di relazione e anche scopo di dibattito naturalmente dico questo
Supponendo assumendo forse con un minimo di azzardo che i partecipanti siano disposti a rispondere a delle domande sarà poi compito dei due moderatore i
Di
Concedere a chi pone delle domande di porre le domande stesse oppure di non transitare le domande
Ai partecipanti alla tavola rotonda laddove le domande non siano opportunamente formulate quindi Marco se tu vuoi aggiungere poi diamo subito io direi da
Destra a sinistra senza nessuna ragione specifica se non quella topografica della sinistra della destra e della sinistra I nostri partecipanti parlare
Da direi che di
Temi che tu introdotto sono senz'altro quelli che potrebbero costituire oggetto di una prima
Serie di risposte di carattere generale magari concentrandoci colpi specificamente su alcuni approfondimenti all'interno del tema dell'internazionalizzazione dell'innovazione
E la crescita dimensionale delle imprese
Forse il proprio partendo da destra e andando verso sinistra approfittando sia del fatto che il nostro Presidente della Fondazione qui ma anche un esperienza professionale
Manageriale che lo ha portato ad attraversare vari settori dell'industria italiana nel corso della sua carriera
Potrei cominciare col chiedere a lui se ci può fare un quadro anche dico dei settori di successo di insuccesso che
Si possono individuare guardando la prospettiva soprattutto del secondo dopoguerra italiano con particolare riferimento alla all'esportazione e alla bilancia commerciale che un po'il sensore
Del successo dell'insuccesso sui mercati
Sconcerto grazie professor Quadrio grazie Marco abbiamo
Analizzato un poco nel preparare questa tavola rotonda
L'andamento delle esportazioni e della bilancia commerciale italiana negli ultimi quarant'anni diciamo che
Parametro come quello della bilancia commerciale
Da primo segnale importante sulla competitività di un settore industriale diciamo semplificato ragionamento ma insomma se siamo attivi nella bilancia
Commerciale di un determinato settore vuol dire che il settore competitivo se siamo passivi vuol dire che il settore non è competitivo
E muscolo giovamento semplificato ma è un termometro molto importante dallo se guardiamo
Oggi
Quali sono le grandi voci passive dalla nostra bilancia commerciale quindi quali sono i problemi di competitività che abbiamo speriamo che la più grande di questa voce
E in minerali energetici che da sola vale oltre cinquantacinque miliardi
Di euro
Con ANCI fra
Colossale
Pensiamo che il deficit complessivo della finanza dei con la bilancia commerciale trenta miliardi cinquantacinque sono deficit dei prodotti energetici
Per
Piccola annotazione abbiamo fatto due referendum in Italia contro il nucleare che era l'unico modo per ridurre la deficit percettivo quindi consapevolmente o inconsapevolmente
Il Paese ha scelto che anche per i prossimi anni ci sarà un deficit energetico di questo ordine di grandezza sicuramente alla rinnovabili potranno cioè fare un ruolo
Ma
Col prezzo del petrolio
Così come l'abbiamo oggi immateriali energetici saranno un grosso peso anche per il futuro non è sempre stato così siano ritorniamo al mille novecentosettanta
Il di prodotti energetici e avevano un deficit in Euro di allora dei meno di un miliardo zero virgola settecento se duecento milioni vuol dire che il prezzo delle materie prime talmente cresciuto oltre che il consumo che hanno spostato ma il ragione di scambio notevolmente
Per
Quali sono le altre voci che pensano vorrebbe che in particolare
L'Elettronica pesa per ventidue miliardi però in questa Regione che abbiamo esaminato che la metà di questa voce nel due mila dieci e data da pannelli solari
Che vi è una elettronica
Per modo di dire
Quindi la spinta che è stata data attraverso per terra il diciamo le energie rinnovabili si è poi rivelata
Una spinta che ne ha pesato sulla bilancia ma commerciale noi non siamo produttori né di pale eoliche né di pannelli solari e ne abbiamo riportati ma certo massicciamente
Gli incentivi che tutti i consumatori pagano in bolletta
Hanno creato questo forte ed efficiente però l'Elettronica da di per sé pesa per oltre dodici miliardi non era così nel settanta perché
A alla all'epoca ero la tecnologia che era
Appena appena agli inizi ad un punto nel mille novecentosettanta qui l'elettronica pesava per zero virgola tre adesso pesa per approdo oltre dodici più il dieci di pannelli solari
Qualcosa c'è ce la chimica anche quando non è sempre stato così la chimica nel settanta era praticamente in pareggio è diventato un attimo ma a volte di forte deficit quasi tredici miliardi
E la crisi che abbiamo visto neanche nella relazione di di oggi della della grande chimica italiana siamo diventati un Paese fortemente importatore di chimica di base anche se in modo
Crescente stiamo diventando esportatore di gas di specialità
Poi c'è l'agroalimentare otto virgola sette e questa è sempre stata invece una spina dell'Italia perché Italia consuma pronti elementare più di quanto né ne produce era esporta
Tanti anni fa erano soltanto un miliardo adesso sono diventati
Otto virgola sette miliardi deficit agroalimentare importiamo grandi importiamo Bolini inquadrano Carmen e e quindi questo è però è una voce che costantemente nel tempo c'è stata nella nostra bilancia dei pagamenti
Nella nostra bilancia commerciale
Quello che invece prima era un attivo ed è diventato un passivo sono le automobili
Eravamo in attivo Bellarmino centosettanta e anche successivamente all'ottanta
Siamo andati passivo e otto miliardi e il deficit degli mezzi di trasporto dell'automobile oggi ed è un forte deficit primi vuol dire che
Nonostante il fatto che la FIAT sia informazione trasportatrice pone fra tre marche
Le grosse cilindrate che magari numero sono più
Non sono meno numerose opere piccole sulle entrate ma complessivamente fanno un deficit di oltre otto miliardi
Ecco teniamo conto che
Il complesso dei mezzi di trasporto
A delle voci positive presente delle foto e per esempio le navi per esempio le motoretta ecco se non ci fossero questi queste queste cose positive il terzo sarebbe ancora più grande quindi
Nel la una voce automobili pesa sulla sulla bilancia commerciale ecco se guardiamo queste Boccieri verso il
Vediamo dentro al quadro perfettamente con le relazioni fatte fatte ore in questi giorni la crisi della grande impresa la crisi dalla Montedison la crisi della FIAT navi per quanto riguarda invece i mezzi di trasporto
E del prodotti energetici che sono sempre state strutturalmente una voce in deficit crescente con crescente proprio del prezzo del petrolio
Quali sono invece le voci attive quali sono i versi settore che possiamo considerare di maggiore successo se guardiamo il due mila dieci c'è accusatore che
La spina dorsale nella nostra competitività che la meccanica qua molto piacere a cedere
Alberto che rappresenta giuste
Meccaniche metalmeccaniche chiede portabandiera di questo settore beh questo settore né il tutto il periodo considerato settanta ottanta novanta a due mila due mila dieci è sempre stato in forte attivo e crescenti attivo
Quindi vuol dire che è sempre stato un settore che con i suoi alti e bassi anche nei momenti di crisi ha sempre saputo incrementare e mantenere la propria competitività
Ma meccaniche era già positiva del settanta con quattrocento milioni poi diventata positiva dell'ottantatré virgola sette
Tredici nel novanta trenta nel due mila quarantatré
Nel due mila dieci
Non va costante crescita della
Della competitività interna sono avere un sussulto
Ci sono altri due settori che sono stati
Con contributo competitivo crescente fino all'anno due mila quattro al due mila due mila dieci sono un po'arretrati
Che sono l'abbigliamento calzature
E i mobili e gioielli avviamento calzature che è passato da seicento milioni anche qua tra il milione e otto dodici milioni del
Della novanta ventun milioni nella due mila
Crisi per la concorrenza cinese miliardi scusate
Crisi nel per la concorrenza cinese è diventato undici miliardi sempre di attivo sempre più attivo però da ventuno è passato a undici
E immobili gioielli rimarrà una strada si mila sono ancora in attivo di otto virgola tre però erano tredici miliardi di attivo nella nell'anno
Nell'anno due mila
Quindi queste sono le
Componenti che oggi possiamo dire a problematiche e componenti di successo
L'Elettronica forse un caso sei perché do rivetti chi era insomma la speranza della nostra elettroniche tagliano in realtà era
Quando era di successo ma grande industria meccanica che poi non ha
Non è riuscita convertirci all'Elettronica fa delle dimensioni troppo piccole e quando c'è stata la conversione alle proprie di questi tipi di di prodotti ed entrata in crisi e non si più risollevato
E su
Terminerei qua per questa prima considerazione su un solo dati quantitativi ma forse riletti alla luce delle considerazioni svolte in questi due giorni ci consentiranno poi di tirare qualche conclusione alla fine partita
Grazie allora passiamo la parola
Alberto Bombassei
Perfetto giocattolo
Al tempo di rispondere sistemi associativi
No pazzi sicuramente sicuramente il il concetto di associazione in generale credo che sia un po'da rimettere in discussione l'abbiamo visto in altre nazioni dove diamo anche un po'da noi lo vediamo dello stesso sindacato credo che
In qualche modo
Abbia segnato
Una un
Di dia qualche segnale di crisi io credo che
In questo momento la da parte la parte associativa abbia in parte risposto a quelle che sono le esigenze del settore
Non solo industriale
Il manifesto che abbiamo pubblicato il nel mese scorso
Dove il firmatario oltre Confindustria che non l'abbia tutta una serie di altre associazioni di impresa chiedo che abbiano dato un messaggio chiaro
Di quelle che sono la parte da parte nostra ma credo che siano condivise da gran parte del anche di settori non firmatari
Una una necessità per far crescere il nostro Paese io credo che la vera necessità al di là del
Dalla dalla dell'aspetto che forse in questo periodo sta
Moli può monopolizzato tutti i vari convegni o i discorsi che sono appunto il
Gli aspetti finanziari e gli aspetti
Economici
Quello che invece sono necessità del del paese reale sono stati elencati in maniera chiara in quel manifesto e nei cinque punti che abbiamo indicato
Credo che su questi cinque punti ruote che ritrovarci con tutti gli altri siano buona
Una una parte stati ripresi anche nel nel programma del nuovo Governo e quindi io
Nutro abbastanza sono abbastanza fiducioso che questo possa avvenire
Salvo qualche qualche interpretazione non non corretta
Però credo che questo sia una ormai diventato non tanto una una
Una necessità ma direi proprio un'emergenza si non riusciamo a cogliere questo impegno adesso i rischi e credo che anche oggi
I dati sul sul sulla borsa o sul resto non sono certo molto incoraggianti ma credo che comunque per chi come il sottoscritto come tanti di noi
Guardano l'economia reale questo debba essere
Raccolto e soprattutto interpretato come una necessità
Che è quello della veramente di crescere poi cresce nel Pear ne abbiamo parlato tanto e tutti ne parlano da tempo difficile dire come cresce
Allora anche oggi ho visto che sono stati più volte nominati o presi come esempio la la la la la Germania come Paese credo che anche in questo settore
Noi possiamo ispirarci come si fa nelle migliori tradizioni a guardare primi della classe visto che la Germania in questo settore il primo è la classe vediamo di non inventarci niente ma cercare di imitare le cose che
Con qualche distinguo perché anche questo è uscito oggi al di là di ledere buone cose che fanno alcuni settori come la meccanica come professor fortezza
Bene illustrato dandoci anche un po'una boccata di viaria viaria buona perché siamo sempre abituati a sentire
Delle notizie estremamente negative dico
L'APPA la parte di che può in qualche modo imitare la Germania ha dei limiti primo
Credo che sia un recupero necessario di almeno
Gap di dieci o quindici anni di mancata competitività e di mancata
Investimenti adeguati la Germania l'ha fatto si è ristrutturata industrialmente
Si è ristrutturata anche come
Come relazioni industriali perché ha delocalizzato moltissimo e il sindacato tedesco o accettava le condizioni del che le aziende avevano che non era un po'niente di eccezionale ma
Che in qualche modo
Voleva doveva doveva ottenere oppure che localizzava quindi credo che abbia una struttura e delle relazioni industriali di industria tedesca Maugham di di di maggior favore rispetto agli altri Paesi europei
Il secondo è quello propose seconda problematica che il confronto regge poco perché la nostra tipologia di imprese sono tutte piccole imprese
E qui anche questo è una uno degli argomenti che è uscito nelle relazioni anche di di di di oggi di stamattina
E quindi mi permetto di dare un piccolo di non esserlo d'accordissimo su alcune cose che sono state affermate e per
Rompere questo vecchio al concetto del
No del piccolo dell'unicità del del piccolo è bello l'abbiam detto per tanti anni ma credendoci tutti credo che allora avesse un senso e probabilmente era anche giusto
Io credo che in un mondo globale in un mondo che è totalmente cambiato oggi la competizione è veramente a livello globale
Io che opero nel settore automobilistico dalla componentistica non c'è una commessa che qualsiasi azienda automobilistica europea o nomi europea faccia dove
Il i criteri di possibili competitori siano cinese o giapponese un americano un europeo
Quindi veramente è cambiato radicalmente il mondo e io
Ho un'età abbastanza avanzata per ricordarmi e che
Quanto Torino faceva le commesse
Il Previre già Tirano quelli di Torino massimo dalla Provincia no io
Che venivo da recare bergamasche Rosa considerato quasi uno straniero quindi oggi è veramente cambiato il tutto quindi credo che questo
Sia l'una una una una necessità perché le aziende anche di piccole dimensioni
Quelle che sono state dipinte prima con grande
E qui io forse le abbia assimilerei più a un
A dei bravi artigiani più che delle industrie vere e proprie oggi questo piccolo non non è più non è più compatibile con la con la necessità
Che il mercato offre immaginatevi ed dico questo perché ci sono
Le tantissime aziende noi gas degli associati
Con molte un milione di di di imprese ce ne sono tantissime di piccolissime dimensioni immaginato di un'azienda di venti o di trenta persone
Che prende la classica valigetta nella a vendere il proprio prodotto in Giappone o in Cina oppure a tutta una serie di altre cose quindi io credo che
Se va bene ancora e c'è ancora il concetto
Positivo del piccolo è proprio il piccolo che non è più così piccolo quindi
Dobbiamo cercare di aiutare di far crescere le aziende per cercare
Per cercare di contare un po'un po'di più di quello che possono contare adesso
La seconda è quella che e quindi al confronto con la Germania confrontiamo la nostra tipologia piccole aziende con invece aziende grandi strutturate e che quindi hanno una una logica abbastanza diverso
La l'altra parte quella che la la la la la seconda ragione è quella che
Per investire su queste piccole imprese e ma hanno una la possibilità di accesso al credito che sono che è molto più difficile rispetto ad altre aziende che hanno che hanno invece più facilità di accesso
Altro errore che credo che vada anche vada rettificato ma in qualche modo credo che sia uno degli argomenti che il Governo messo dell'ordine del giorno e proprio
Ieri con
Buone Ichino ci ha illustrato oltre che suo programma anche la possibilità di qualche modifica quindi stiamo tutti un po'lavorando
E proprio quasi il la disincentivazione che il sistema da alla crescita ricordo soltanto che le aziende fino a quindici dipendenti possono licenziare oltre quindici dipendenti
E infine vi è un'impresa quasi quasi quasi ciclopica con questo non sono un sostenitore per non essere male interpretato
Come qualche parte del sindacato sta dicendo
Della del licenziamento facile ma è quello di una adeguamento a uno standard europeo che in qualche modo risponde meglio ad esigenze del della della dell'occupazione
Io credo che si sono e si può sbloccare questa parte una buona parte sia dei contratti a termine che ormai è diventata un un po'una un abuso della del dell'uso dei contratti a termine che va in qualche modo modificato
Ma soprattutto una già non sarebbe una risposta molto più aperti è molto più
Vera verso quella disoccupazione giovanile che oggi è molto molto alta e che pur non avendo una una per ora un
Riflesso sociale
Lo potrebbe diventare a breve credo che nessuno di noi si auguri si possa augurare questo quindi secondo me alcune modifiche puri spie continuando a ispirarsi ad una al
Al modello tedesco però con qualche modifica in corso
Noi abbiamo tutta la possibilità sono state citate prima non solo del settore la meccanica ma anche in tanti altri settori
Il potere continuare ad essere uno dei Paesi manufatto ieri più importanti sicuramente a livello europeo ma anche a livello mondiale
Mi fermerei qua
Grazie
Porta Marco volevo chiedere una integrazione in Italia
Ma direi che forse possiamo riservarla glielo consentirono l'innovazione si interroga se ha sollevato il problema della crescita dimensionale
Qui mi ricordo rime ero un problema sicuramente importante perché sappiamo dagli studi anche di Mediobanca e che abbiamo questo nocciolo duro
I circa quattro mila seicento impresa e quattro mila sono medie cosiddetti strutturate con le altre seicento hanno fatturati che vanno dai trecento milioni in su fino anche a due miliardi e rotti e oltre
Ecco questo gruppo di imprese da sole non basta però perché abbiamo poi tutto una serie di settori dove c'è molta micro impresa molta piccola impresa
E forse il settore dell'arredo e del mobile è proprio uno dei più caratterizzati da queste tipologie di impresa e come è possibile
Quindi a fronte alle sfide globali con questa situazione c'è modo di favorire le aggregazioni per esempio c'è anche
Formoso
Strumento diciamo delle reti di impresa che è emerso negli ultimi tempi altre forme sono quelle forse come quelle del vostro gruppo che sta cercando appunto di procedere
In un'esperienza di aggregazione ci può
Dare qualche
Diciamo ragguaglio sul vostro punto di vista anche come gruppo importante del settore su questo fenomeno su questa necessità di arrivare ad una maggiore aggregazione tra le intese
Grazie buonasera innanzitutto
è stato detto oggi il nostro quello dell'arredo del design rappresenta uno dei quattro pilastri fondamentali dell'economia del nostro Paese sul quale ce la giochiamo veramente come Paese nei prossimi trenta quarant'anni
Come diceva il professor Fortis e però un settore il nostro caratterizzato da una grandissima fragilità del tessuto industriale tipico anche di altri settori
Industriali italiani per darvi un'idea è un settore il nostro che fa all'incirca venti miliardi di euro di fatturato con circa ventimila aziende attive
Quindi vuole dire un fatturato medio per azienda di un milione un numero di addetti medi per azienda di otto unità
è un settore che come in qualche precedente relazione è stato ben illustrato oggi si è sviluppato nella nostra
Millenaria e centenaria
Sviluppo culturale e artigianale e di capacità manifatturiera ma che certo si è sviluppato moltissimo nel secondo dopo la Seconda guerra mondiale
In questa fase che è stata descritta come il boom il miracolo economico
Ed è stato fatto da questa straordinario numero di impresa e di imprenditori che come
Il professor Branzi bene spiegava prima
In forme di isolamento uno dall'altro però hanno incontrato grandissimi menti e hanno creato degli straordinari prodotti delle straordinarie aziende
E qua e quindi dire una cosa che secondo me è caratteristica del nostro settore cioè questo è uno dei pochi forse l'unico settore dove un prodotto ha veramente un padre e una madre nel senso che nel nostro settore
Veramente il design era e l'impresa manifatturiera
Generano un prodotto insieme con un vero e proprio intenso rapporto di coppia che dura tempo per una gestazione di prodotti che poi diventano dei grandi dei grandi prodotti
Diceva Magistretti che fece ad esempio incassi non prodotto straordinario molto all'avanguardia nel mille centosettantaquattro che stimava Mara lunga e che ancora uno dei nostri non lo chiamiamo più bestseller lo chiamiamo long seller
Diceva non sarei mai riuscito a concepire un prodotto come questo se dall'altra parte non ci fossero stati i fratelli Cassina
Ma anche Cassina diceva la stessa cosa di Gio Ponti di Magistretti dei grandi designer era che dell'epoca come quelli di oggi
è chiaro e vengo al punto che illustrava il professor Fortis che questo modello industriale che ha caratterizzato la grande storia della della creazione di questo settore
E un modello che Stam mostrando adesso grandi grandi limiti perché
Perché questa miriade di aziende di dimensioni medio piccole caratterizzate nella stragrande maggioranza dei casi da un management familiare
In molti casi ancora di prima generazione quindi i padri fondatori che oggi hanno settanta ottanta anche novant'anni
Si trova dimensionalmente MMG realmente in difficoltà rispetto a una domanda che complessivamente nonne
Scienza negli ultimi anni ma che geograficamente come sapete potete intuire sia invece spostata come un fiume carsico scende da una parte risale da un'altra così è in Italia e comunque nella parte europea
Continentale più sviluppata i consumi in questi anni si sono
Hanno cominciato a rallentare e c'è questo queste grandi nuove opportunità che si sono generati invece in Asia in Medioriente recentemente il latin America
Ed è chiaro che un'impresa che dimensionalmente è piccola a difficoltà a agganciare la domanda laddove questa domanda si genera
Di qua quindi un tema che noi affrontiamo come azienda ma sul punto come settore in Federlegno in Confindustria danni
Che è quello di dire al nostro Paese attenzione che la grande forza del questo settore per i passati cinquant'anni diventerà
Un grande elemento di debolezza per i prossimi se non facciamo qualche cosa
Che cosa si può fare ma fondamentalmente bisogna procedere a un'aggregazione secondo noi prima che avvenga una selezione veramente darwiniana Dik Dik di questo fenomeno che già che già sta avvenendo il povero
Presidente Messina scomparso quest'anno questa rete di Federlegno diceva credo che alla fine di questa crisi il venticinque per cento e l'azienda il mobile non esisteranno più sembrava un terribile vaticinio ma queste cose purtroppo stanno succedendo quindi bisogna favorire
Modelli di aggregazione che come ha detto già Alberto Bombassei ci dotino di un tessuto industriale più consono a un modello commerciale di mercato che la globalizzazione a avviato
Io non sono assolutamente un credente solo della grande azienda ma non credo nemmeno
Che questo settore possa vivere con venti mila aziende che fanno un milione di euro di fatturato ciascuna credo che un corpo sano sia fatto da
La grande azienda dalla piccola azienda dalla mente zero
Pongo qua anche un tema che forse la vorremmo dopo che un tema di natura occupazionale noi diamo un Paese con cinquantacinque milioni di abitanti abbiamo un settore il nostro che come tanti altri
Viene colpito dalla globalizzazione che è un'opportunità ma anche una minaccia
Pensate che noi vent'anni fa avevamo delle importazioni di mobili che valevano il sei per cento delle nostre esportazioni quest'anno siamo già al venticinque per cento quindi forse non ve ne rendete conto ma stanno arrivando mobili prodotti in altri Paesi
Con un costo più basso e sono immaginate non i segmenti medio nel medio bassi
Noi perdiamo posti di lavoro su quel tipo di segmento lì
Allora dobbiamo spostarci nel segmento medio-alto nel quale siamo bravi la moda l'automazione lo sappiamo i cibi alto di gamma
Ma questi queste sono settori che impiegano un minor numero di persone se noi non siamo capaci ad aggregare queste aziende farle diventare una grande industria del mobile alto di gamma quindi
Sicuramente termino le aggregazioni sono un elemento fondamentale
Pensate che il nostro gruppo che il risultato di un'aggregazione di aziende fa fattura circa trecento milioni di euro di fatturato ed è considerato un grande gruppo
Noi dovremmo avere in un Paese come il nostro almeno due o tre aziende che fa Torino un miliardo di euro nel settore che ci viene riconosciuto una delle eccellenze italiane
E
Al pari passo di questo l'internazionalizzazione delle aziende che però segue
Il fattore dimensionale e finalmente anche una minaccia ricezione delle aziende che in quanto dimensionalmente piccole poi faticano a dotarsi di un management che sappia accompagnarle verso l'internazionalizzazione
Grazie e mi rivolgo Michele Tronconi perfetti Sistema Moda Italia un po'per proseguire quello che abbiamo iniziato con ritmi roccia anche il settore del tessile abbigliamento attraversato nell'ultimo decennio in ultimo quindicennio direi
Un ha delle difficoltà a causa delle nuove sfide imposte la globalizzazione
Questo alimentato anche nel nella sinistra nel sentire comune l'opinione comune un po'l'idea di un settore in declino quasi irreversibile però la storia del tessile abbigliamento italiane in realtà è più complessa
Nel lungo periodo ha presentato fasi di crescita di mutamento
E in qualche modo questo è una sfida che non tocca solo gli aspetti della dimensione delle imprese ma anche della capacità organizzativa innovazione non solo dei prodotti ma anche dell'innovazione organizzativa no all'Inter
In che misura si può inquadrare oggi realmente lo stato dell'arte del settore come si posizionerà i quali problemi
Effettivamente si trova a dover affrontare per poter continuare a dare il suo importantissimo sempre fondamentale contributo alla bilancia commerciale l'occupazione del nostro manifatturiero
La per rispondere bisogna comporre un mosaico
Innanzitutto
Penso che le relazioni di oggi abbiano in molti casi molte volte richiamato il tessile come un settore preminente all'inizio a perlomeno nel momento in cui l'Italia diventata
Unità quindi centocinquanta anni fa
L'industria la prego principalmente l'industria tessile rete l'abbigliamento se però andiamo a vedere i dati i dati perlomeno quelli rivisitati recentemente anche da autori presto odiosi come voi che hanno
Ripensato alle statistiche si scopre che centocinquanta anni fa
Il tessile abbigliamento insieme rappresentavano il diciassette virgola
Ventidue per cento del valore aggiunto prodotto dell'intera industria manifatturiera escluso quindi
L'edilizia quindi l'immagine di preminenza da del tessile abbigliamento centocinquanta anni fa è un po'ridimensionata però se andiamo a vedere l'occupazione parliamo allora di circa il quarantasei
Per cento dell'occupazione manifatturiera
Cosa succede centocinquanta anni dopo centocinquanta anni dopo noi abbiamo tessile abbigliamento un'incidenza del valore aggiunto sul totale manifatturiero che esattamente la metà di centocinquanta anni fa cioè l'otto virgola cinque per cento dato del due mila dieci
Se andiamo però guardare l'occupazione l'occupazione e il dieci per cento del totale manifatturiero
Parliamo di circa quattrocentoquarantanove mila a detti tra il due mila dieci due mila undici
Quindi è un settore
Che persiste che resiste e perché
Tra le spiegazioni indubbiamente c'è la componente dell'innovazione innovazione che però
Aggancerei a un
A un'invenzione sociale che noi continuamente
Rinnoviamo che la moda se n'è parlato anche prima
Difficile insegnare la moda ma è difficile anche farla difficile essere sicuri che un prodotto di venti senza senz'altro di moda e quindi di successo
La moda è è il frutto di una continua voti interazione tra qualcuno che propone e deve proporre tanto continuamente di nuovo e qualcuno il consumatore finale che è un certo punto sceglie
Non è proprio vero che gli stilisti impongono alla moda
Agli stilisti hanno questa grande sensibilità e questa capacità di proporre ma poi dietro hanno bisogno dell'industria che trasforma in quantità ciò che il consumatore ha disposto a vestire
Allora questo gioco di continua riproposta secondo le liturgie sta stagionali hanno portato a una struttura industriale che ad attiva e cioè
Si compone di aziende leader di brand che dietro però hanno
Delle filiere di fornitori
Che vengono attivate secondo logiche secondo sequenze parallele e non secondo sequenze
Sequenziali quindi il l'esplosione delle delle filiere la frammentazione che è sempre stato visto come un elemento
Di residualità
In effetti produce una un successo sistemico
Perché l'ha ricordato prima Quadrino
Noi abbiamo siamo tra quelli bravi perché abbiamo ancora un un valore di esportato che superiore a quello che importiamo parli a amo gente esperite si abbigliamento in senso stretto oggi dopo la crisi e con la crisi i circa sei virgola tre miliardi di euro quindi senza calzature
Ma il successo sistemico eh contemporaneo alla fragilità delle componenti a monte
Che però la fragilità necessaria perché è quella che poi messi insieme secondo questi percorsi paralleli
Permette la qui tre esposti cioè il fatto
Di rispondere industrialmente a ciò che il consumatore ha selezionato come piacevole come di un prodotto di moda
Quindi la moda
Che quel qualcosa che ci permette anche di sopravvivere alla sottrazione del mercato
Se noi con la moda diciamo a vincere sull'armadio pieno perché tutti abbiamo gli armadi già pieni non abbiamo bisogno di comprare la camicia nuova olio o il vestito nuovo eppure invenzione sociale della moda e che ciò che permette l'industria di
Risolto un problema di di saturazione che evidentemente e qualcosa più facile nel nostro settore che non in altre merceologie industriali per esempio per l'auto e difficile pensare
Di convincere consumatore cambiare l'autonomia stagione mentre noi ci riusciamo e ci riusciamo grazie alla frammentazione protezione la storia del tessile abbigliamento
è di questi centocinquanta anni è interessante anche perché
Illustratore e fa emergere dei paradigmi di cui oggi avete parlato
E quello
Storicamente più antico e quello che continua a ripetersi e lo voglio sottolineare perché secondo me noi stiamo parlando ancora di una globalizzazione che è già passata mi spiego
Il il tessile abbigliamento dimostra la continua dialettica tra
La produzione di massa da una parte e la specializzazione flessibile dall'altra
Distonici parlano del domestic system può il passaggio al fatto che si sta cioè c'è un questo inseguimento a produrre di più e meglio a sfruttando le economie di scala con la frammentazione noi iniziamo a sfruttare le economie di scala esterne
Però la globalizzazione ci crea dei problemi e qual è questo elemento ricorsi Ivo e la presenza del mercante coordinatore
Tutta la nostra storia parte dal mercante coordinatore del lavoro presso terzi a un certo punto il mercante diventa industriale cioè deve capisce cancella punto deve controllare direttamente la produzione
Anche nella nostra storia vediamo che un certo punto diventa industriale
Non certo punto l'industriale ritorna ad essere mercante perché capisce che deve arrivare al al a gestire alla distribuzione al dettaglio perché il valore sia spostato lì
E a quel punto lì diventa mercante coordinatore
A livello globale cioè di una capacità produttiva dispersa a livello globale
E credetemi siamo già al momento in cui il grande mercante coordinatore a livello globale come è successo per i grandi nomi della moda pensiamo anche a Zara
Sta ritornando a valutare l'importanza della fase industriale per avere la certezza della provvigione amento perché la crisi di questi anni a rimesso in discussione la certezza l'approvvigionamento e per un settore che ha la necessità della qui Crespo ANCI
E cioè di rispondere al al consumatore per quello che il consumatore desidera comprare
Controllare l'approvvigionamento torna ad essere fondamentale non dimentichiamo mai
Che la globalizzazione che abbiamo vissuto fino allo scopo di questa crisi e alla globalizzazione che legata a un dollaro sopra sotto i venticinque dollari al barile
Per quindici anni il basso costo del petrolio ha significato bassi costi dei trasporti e bassi costi dei trasporti ha permesso al task trader cioè
Il traffico di fase cioè il fatto di poter fare un pezzo in un Paese un pezzo in un altro Paese e vendono in un altro Paese e il tessile abbigliamento di questa voce che è stata antesignana
Però guardate che io ho tanti colleghi che hanno agli stabilimenti in Egitto piuttosto che in Tunisia piuttosto che in altri Paesi i sommovimenti di questi ultimi periodi
Non li hanno fatti dormire ciò che era motivo di successo
E di abbassamento del loro costo di produzione oggi è diventato un motivo di crisi
Per cui ritornare a non concentrare tutte le nuove norme del medesimo paniere e tornare anche a dare importanza alla produzione vicina quindi l'economia di prossimità è diventato importante quindi
Questo mosaico di difficile a comporre però attenzione il motivo per cui siamo qui ancora parlare di test abbigliamento dopo centocinquant'anni
Molti ci sono vergognati dalla nostra persistenza però noi siamo qui ancora a parlare dei prossimi centocinquant'anni
Grazie prossimi centocinquant'anni per l'Accademia dei Lincei sono nulla perché ha già quattro secoli quindi noi ragioniamo in termini di mesi millenni quindi
Mezzo millennio l'unità di misura ricordo quando un giorno un autorevolissimo accademico
Che si avvicinava al secolo di vita
Celebra varammo il suo secolo di vita e un allievo settantasette enne emozionato
Tracciava l'elogio da tutti venne in mente nessuno lo disse che i giovani a Diego parlava del maestro senior e naturalmente uno era centenario ad altro settantatré
Allora io credo che si potrebbe riproporre adesso sottoforma diversa il più al quesito che può essere anche un quesito differenziato perché non è necessariamente detto
Che tutti i settori o tutte le filiere debbano avere le stesse caratteristiche dimensionali
E le stesse caratteristiche di internazionalizzazione
Ci sono ancora le persone poche sempre meno che si fanno fare il vestito
Dal sarto personale ma certamente queste persone rappresentano una fascia di benessere che tutti speriamo si possa consolidare anche in Paesi emergenti
Nel senso che la produzione italiana di grande di grande arte sia una produzione che possa continuare
E tuttavia vorrei partire sempre dalla sinistra verso la veste ponendo due quesiti anche un po'abrasivi si dice che le imprese italiane nei settori dove la crescita dimensionale sarebbe opportuna
Non si aggregano perché di imprenditori non sono disposti Fadda farsi aggregare allora la mia domanda sarebbe ma come si potrebbe far sì che laddove l'aggregazione sia necessaria
Per arrivare per esempio quelle imprese di media dimensione del cosiddetto quarto capitalismo che rappresentano anche delle multinazionali flessibili
Come si può incentivare la aggregazioni di impresa così da raggiungere delle dimensioni che in certi settori consentono anche di fare quella ricerca scientifica e tecnologica adeguata
Qualcuno ritiene che il fattore credito potrebbe essere importante il ruolo del sistema finanziario potrebbe essere importante
Accadono però dei fenomeni curiosi quando una impresa italiana di una certa dimensione risulta essere in vendita
Accade che altre imprese italiane non riescono ad acquistarla o non vogliono acquistarne quindi l'impresa passa improprietà di qualche altro Paese io non sono nazionalista con riferimento all'economia ma vedo constato
Un po'per le incertezze del sistema bancario un po'per l'incertezza del sistema imprenditoriale di impresa emigra io sono per le frontiere aperte va benissimo ma è una domanda che mi pongo come mai succede questo
E cosa si potrebbe fare per far sì che l'impresa italiana e del quarto capitalismo nascenti nascano perché non sono nate molte sono nate altre non sono nati
Ecco vorrei cercare di riformulare come ho fatto la domanda adesso a quando Umberto Quadrino Alberto Bombassei e poi via via vennero ed eventualmente a Tronconi che tuttavia
Rappresenta una tipologia
Di filiera certamente
Caratterizzata da forti connotati di prossimità rispetto ad altre
Beh Roberto è fatto la domanda formazione fondamentale
Ed è difficile qualche battuta potere dare una risposta esauriente però vorrei usare questo casta chiave di lettura
Forse bisogna uscire dalla dalla dalla dicotomia piccola grande per
Passare a quella leader non videro
Un'azienda può essere piccola ma essere leader nel suo un sentimento di prodotto di mercato può essere grande e non essere leader qual è la più forte sicuramente quella più piccola ma l'iter del suo settore di mercato
Come si fa diventare imprese leader e quanti euro più il cuore
Del dibattito che c'è stato in questi giorni con un di nomino tra innovazione di prodotto innovazioni di processo imprenditorialità Investimenti
Vediamo che quando questo binomio si rompe
I vantaggi competitivi che si erano accumulate magari in un passato illustre si perdono ho già citato il caso dell'Olivetti l'Olivetti era leader mondiale
Delle macchine elettromeccaniche
Ed è scomparsa perché non ha saputo vivere la trasformazione da elettromeccanica Elettronica
O meglio c'erano
Altre aziende che potevano
Godere probabilmente di commesse pubbliche in questo settore che hanno fatto una ricerca di base che era diventato una barriere in insostenibile per
Per l'Olivetti
E penso anche ai grandi gruppi alcuni dei quali nel quale ho lavorato io che a un certo punto della loro vita non dico che hanno cessato di investire sul prodotto
Ma hanno ritenuto che la diversificazione dei il delle produzioni potesse ridurre riferisco industriali e quindi da un punto di vista globale corporativa fosse da perseguire
E ricordo che
Gruppo FIAT comprò dalla Ford sia al settore camion che il settore macchine agricole
Perché la Ford riteneva in quegli anni parliamo degli anni ottanta e novanta riteneva di non avere risorse finanziarie sufficienti da investire nell'automobile
Quindi la Ford si stava concentrando sull'automobile e rinunciavo alla sua diversificazione e la FIAT puramente nell'automotive dimensione molto inferiore a quella della Ford
Faceva il processo inverso non dico che non investisse nell'automobile ma
Continuava a diversificare poi sono andata male tutte e due le cose perché la Ford
Ha creduto in una
Nella nella diciamo nell'economia di scala suo sono su base planetaria come se ci fosse un unico tipo di automobile ed infine è stato un progetto che poi non si è mai per realizzato e per cui negli investimenti e a volte
Si sono se sono cioè sono stati investimenti per acquisire ed una dimensione di scala che poi non si è mai realizzata perché il prodotto non era accertato nei vari mercati
E che dà fiato sull'auto ha avuto le difficoltà che ben conosciamo e adesso ha dovuto fare un doppio salto mortale per
Riconquistare una dimensione di scale attraverso l'operazione Chrysler
Con risultati che poi dovremo verificare poi nel tempo perché effettivamente l'operazione di ad alto rischio
Probabilmente causata da un mancato investimento
Negli anni novanta negli anni due mila ancora sul prodotto quindi vediamo che quando poi si perde
Di vista la ragione per cui si è andati sulla il connubio proprio di un'indicazione tecnica
E l'abbiamo visto in questi due giorni che tutte le nostre industrie sono nati intorno ad un mese non innovazione tecnica ed imprenditori illuminati che hanno saputo mettere a frutto queste
Invenzione teneva creando poi una barriera enologico una barriera di di scala tale da poter far prosperare la propria azienda ecco quando si è rotto questo meccanismo Pechino seduti poi sono andati in in difficoltà
Ieri al professor Ugo me diceva che mentre a luglio
Quando lavorava in Montedison stava comprando un'azienda farmaceutica
A Milano americana a Milano qualcuno stava comprando la Fondiaria e quindi anziché investire nel core business si è diversificato ed è stato rimesso della fine portarla della della Montedison
Ecco quindi non è cioè il grande e un risultato di uno di un successo di mercato ma è successo non sa che l'altra solo attraverso la dimensione ma attraverso l'investimento sul prodotto e l'innovazione tecnologica e barriera mento che si fa nei confronti della concorrenza
Ma io sono assolutamente d'accordo sulle cose che sono state dette aggiungerei
Che il fatto di dover cresce col fatto di dover cambiare oltre alla ragionamento che mi non abbiamo più tanto tempo per aspettare che il reperto di aziende crescono in maniera spontanea o che
Ci siano una moltiplicazione di sistema Marchionne per essere
Per articolata riprendere altre altre aziende
Io credo che uno dei mezzi più rapidi ed è quello che credo un pochettino tutti stiamo cercando di di di di convincere e il Parco il fatto dell'innovazione che qui è stata più volte richiamata
Cito anche se non mi piace
La la la la mia azienda dove normalmente danni o da sempre ma anche quando era molto molto più piccola abbiamo sempre investito almeno il cinque per cento del nostro fatturato in ricerca e sviluppo l'innovazione
E almeno il dieci per cento del personale si è sempre dedicato
Alla la ricerca lo sviluppo che spesso e volentieri nel caso nostro
è una ricerca applicativa non è certo la una ricerca di base o di però c'è ci sono tutta la parte dove c'è Lilli non riusciamo
Che
Siccità guarda dieci anni dieci anni data
Quindi io credo che il
Con dobbiamo continuare a convincere a predicare che si può diventare grandi che la formula più facile per diventare grandi e proprio quello di investire in ricerca e sviluppo di innovazione
è chiaro che anche qui come quello della internazionalizzazione che si parlava prima e difficili che un'azienda piccola di piccole dimensioni possa avere i mezzi per
Investire in ricerca o avere il suo reparto l'innovazione anche se credo che in qualche modo
Tante piccole aziende hanno fatto grandi innovazioni quindi abbiamo questa un po'genialità un po'tipicamente italiana
Per cui riusciamo a rispondere però anche qui ci sono dei dei dei mezzi o dei modi
Per cercare di far crescere più velocemente della della del normale quello qualcuna qualche cosa è stata richiesta prima quell'aggregazione fra le aziende auspicata che può essere fatte qui
Barbara va cambiata veramente un po'il l'approccio anche culturale perché spesso due aziende o tre aziende concorrenti specie se sono sullo stesso territorio piuttosto muoiono ma piuttosto che aggregati c'è ancora grande quindi
Le anche anche questo le nuove generazioni potranno fare molto più facilmente
La stessa cosa dico ecco
Il fatto di poter investire più del nord del dello Standard del nostro settore ha consentito all'azienda che presiedo di crescere di crescere molto velocemente
E tutto sommato di continuare ad avere successo in un segmento di mercato che oggi a livello a livello globale ci permette
Di avere una oggi trentacinque stabilimenti in giro per il mondo e con grande successo a livello a livello globale su quel segmento su quel settore
L'altra cosa che nel caso nostro ce l'ha fatta hanno aiutato moltissimo a innovare e la parte delle competizioni per noi non è soltanto una parte di immagine che vendiamo del sud abbiamo nostri prodotti
Ma è veramente un una formidabile ricerca questo non vale per tutti i prodotti ma io credo credo nel settore dalla componentistica sicuramente locale
E siamo
Siamo nel settore ormai vincitori la data da almeno una ventina di trentina d'anni della
Della campionato di Formula uno del del Moto GP del del campionato mondiale del rally quindi siamo veramente su tutti e con più prodotti oltre che i nostri che sono i tradizionali
Freni anche con atti prodotti di aziende che nel frattempo abbiamo acquisito sempre nella componentistica
Ultima cosa che mi piacerebbe dire mi dispiace che procedeva trovino omologa comune usufruisce forzato da
Sì perché inesperti quello che è stato detto oggi nel caso nel caso nostro oltre che al fatto di avere questa grande
Questo grande volontà di continuare innovare di fare prodotti nuovi abbiamo aggiunto un
Un qualche cosa che
Penso che le aziende italiane siano abbastanza congeniali perché non non è che
Francamente i nostri treni che vedete magari qualcuno si ricorda i freni colorati della Porsche gialli o rossi o su quella Ferrari già abbiamo commissionati a qualche Desailly al famoso
Magari era un semplice del senatore Della Valle Brembana che però detiene bene perché nel DNA italico c'è anche questa componente di di di di di capacità estetica
Che è stato richiamato anche prima abbiamo noi e forse un po'i giapponesi
E quindi son venute son venuti fuori dei dei dei prodotti che sono che oltre a dare molto bene essere innovativi come dicevo prima ovviamente per un freno e la condizione sine qua non esiste non è che un bel freno prezzi schianti ti ammazzi quello non lo accetta nessuno
E credo che è diventato veramente un oggetto di moda è un oggetto che ormai
E e non solo è accettato ma è ricercato raccontavo prima pranzo
Di di aver visto ieri sul
Un telegiornali americano la presentazione della nuova Cadillac fatta dal Presidente dove ha detto tutte le caratteristiche senza citarne sul nome in fondo ha detto
Con i i freni dai
Non dico
E quindi voglio dire anche questo è sono queste cose che in qualche modo riescono allora
Uno dei pensieri poi poi finisco uno dei pensieri è proprio quello di cercare che se veramente il concetto di innovazione di ricerca e sviluppo ha consentito alla nostra la mia azienda
Di crescere richiede di crescere così velocemente chissà quante altre aziende di dimensioni piccole simpatica che vogliono molto piccoli
Possono farlo attraverso questi quindi abbiamo abbiamo creato quello
Penso che qualcuno di voi lo conosca questi l'aumento rosso
Che si vede sull'autostrada fra Bergamo e Milano
Dove l'idea era quella di aggregare tante piccole imprese che magari non possono permettersi di avere l'ufficio di ricerca o l'Ufficio studi
Ma mettere insieme insieme queste insieme all'Università perché si è presente l'università
C'è presente Mario Negri adesso c'è la ricerca dell'Italcementi una trentina di aziende che sono presenti
E che possono in qualche modo riuscire
Con Argo con con soggetti anche molto molto diversificati
Ne ha fatto presente una uno studio sulla meccatronica dove hanno diritto
Una una trentina di aziende quindi tutto questo per cercare di stimolare una specie di cura di cura per far crescere per come si fa a quei bambini che sono un po'un po'Gracci Dini no dare questa cura per far crescere le aziende
Perché possano in qualche modo presentarsi in un mondo che quel mondo globale che abbiamo richiamato prima e di cui è necessario presentarsi in maniera assolutamente diversa da quello che la tradizione
Abbiamo aiutato anche con Confindustria organizzando organizzando chiamiamole missioni che inermi in paesi in crescita quindi ci sono c'è anche anche Stranamore da internet internazionalizzazione
Viene in qualche modo aiutato per cercare di di dare questa possibilità anche le piccole imprese ecco queste credo che siano le due o tre cose il
Elementari ma che sono credo essenziali per potere accelerare questo processo
Per non continuare a regredire in quelle alcune le classifiche
Non quelle che abbiamo visto oggi che fortunatamente ci vedono invece
Nella nella nel nell'alto nella classifica ma in qualche modo questa competizione globale
Sarà comunque destinata a farci perdere alcune delle produzioni tradizionali italiane e quindi se dobbiamo trasformare
Una tipologia di produzione in qualche Corradi con contenuti molto più
Molto più elevati dobbiamo assolutamente
Qualcuno aveva richiamato molto giustamente anche la parte della
No del del delle persone sulla formazione sull'introduzione delle aziende
Anche qui di piccole dimensioni dimettere un numero di laureati che comunque è sempre inferiore rispetto allo Standard certe per fare il paragone anche con la Germania
Quindi tutte queste cose se riusciamo veramente a coordinarle combina le tutti insieme io son convinto e sono anch'io un ottimista come professor Fortis e dire abbiamo tutte le capacità
Umane Haring industriali per per potere ritornare ad avere quella posizione che chiedo che in qualche modo ci compete
Nero
Vennero con l'esperienza proprio del gruppo Poltrona Frau ci può spiegare come questo gruppo sta cercando di crescere attraverso l'aggregazione est è stato anche richiamato prima
Che in qualche modo
Un volano importante del design in passato sono stati transatlantici poi c'è stato anche ci sono state le navi da crociera perché ho
Finale della Fincantieri è pieno di made in Italy dell'arredo del del
Ci sono anche gli aerei forse voi avete anche un'esperienza da ricordare
Dunque io parto dove dove con doveva conclusa adesso Alberto Bombassei per dire che io credo veramente che il design sia il petrolio italiano
Credo che noi abbiamo il privilegio di vivere in un Paese nel quale la cultura del bello che poi nel design di una certa misura si compendia e nel turismo che è comunque la bellezza dei luoghi
Siano veramente il fattore più importante che noi abbiamo da giocarci per il nostro presente e per il nostro futuro
E per noi che abbiamo il privilegio di fatto di svolgere un fatturato sempre più all'estero
E di stare spesso sui mercati io racconto sempre questo noi siamo ancora fermi al made in Italy mamme Dimitri non esiste più da molti anni cioè il made in Italy e caratteristico degli anni
Sessanta settanta quando all'estero si commerciavano prodotti come Cesano prodotti fatti in Italia quindi
L'accezione era questo prodotto è stato un manufatto in Italia
Ma poi si è passato molti anni dopo alla italiano lifestyle che è un concetto più interessante perché esce dal prodotto che arriva alla persona il lifestyle dell'italiano che fa quel prodotto
E adesso siamo ormai a un terzo livello che sempre più sentiamo e anche noi proponiamo che l'Italia NUE io FLI venga
Il modo di vivere degli italiani che ancora una volta si allarga
Dal prodotto dalla persona e ai luoghi dove noi viviamo alla bellezza che ci circonda la cultura millenaria i nostri borghi alle nostre città eccetera
E sempre di più i nostri racconti come diceva
I nostri prodotti come diceva il professor Branzi quasi in uno spirito animista raccontano le nostre storie molto più
Che semplicemente fruire a un bisogno queste la grande opportunità che noi abbiamo e questo è sicuramente il manifesto per le generazioni che verranno
Come possiamo farlo noi attraverso un numero di aziende più articolato e quindi anche con delle aziende più grandi che la domanda che professor Quadrio Curzio ci ha fatto io penso che esistano tre livelli diversi di gioco possibile uno
Brevemente e un livello di aggregazione naturale vuole dire un'azienda che chiude è un'azienda che compra un'azienda che si espande una che si comprime
Che la competizione che dicevo questa crisi pesante di questi ultimi ventiquattro mesi e probabilmente dei prossimi dodici ventiquattro sta un po'esasperando quella che prima ho definito
La selezione darwiniana della specie quindi aziende che che si comperano altre aziende
Un secondo modello secondo me invece e una aggregazione strategica finanziaria pilotata guidata
Vale a dire di agenti che entrano in un segmento e favoriscono un'aggregazione e come diceva il professor Fortis noi apparteniamo come tipo di progetto a questo secondo modello perché il nostro gruppo e di maggioranza posseduto da un fondo di Private equity che si chiama charme che è costituito da un gruppo di imprenditori italiani quindi ancora una volta comunque un gruppo di imprenditori che hanno unito le finanze per aggregare imprese
E che si è posto l'obiettivo lungimirante di individuare settori e aziende dell'alto di gamma italiano aggregarle e dare proprio la possibilità a queste aziende perché aggregate perché i più grandi di competere meglio sul mercato
Il gruppo è partito così nel due mila cinque due mila sei si è poi quotato per una parte in Borsa diventando una delle poche aziende dell'arredo al mondo pubblica e andiamo avanti in questo nostro progetto
Il tempo dirà la bontà del progetto e che certo dipenderà anche dalla nostra capacità
Me ne generale di esecuzione ma questo è sicuramente un secondo tipo di modello al quale molti guardano molte piccole e medie imprese italiane stanno guardando perché dicono
Se i fondi di investimento sono un elemento aggregativo questa può essere una via per aiutare il nostro tessuto ad aggregarsi
E infine un terzo del quale si parla poco ma che per me invece molto molto importante
E la parte politica la parte del Paese io personalmente non sono una persona che crede in uno Stato che dispensa di contributi e sussidi non credo in questo credo che l'impresa
Debba giocarsi il suo ruolo in maniera autonoma e non con questi legami con chi governa ma credo in un Paese
Che sappia insieme troppi imprenditori alle parti sociali definire delle priorità e dei settori strategici
E credo che questo straordinariamente manchi da decenni forse da sempre al nostro Paese e non dobbiamo vivere con
Il credo che questo sia difficile perché altri Paesi lo hanno fatto e secondo me stanno andando anche meglio di noi per questo cito la tanto citata Germania
Paese nel quale io mi reco spesso e quando parlo di esempio con qualche politico tedesco
Del ad esempio i prodotti alimentari loro mi dicono evidentemente noi non abbiamo un settore alimentare che possa competere nel mondo evidente quindi noi non puntiamo su questo settore
Che è un settore di sussistenza dei nostri bisogni primari
Ma invece sulla meccanica sull'automazione sull'auto moltiplica crediamo di avere il nostro valore aggiunto e lì tutti insieme come un'armata la parte politica la parte sociale e gli imprenditori marciano insieme io credo che questo Paese
Debba dotarsi di un piano industriale sapendo scegliere quali sono i settori che per vantarci competitivi per capacità per creatività
Siano
Veramente quelli dove noi possiamo giocare è le poche risorse che ci sono a disposizione che non saranno di più nei prossimi anni li sappia concentrare per favorire la crescita di questi gruppi all'est
Posso andare a ruota
Dirmi d'accordo nello stesso tempo non d'accordo
Questa idea del PID Wind era
è stata quella che ha bloccato anche
Il il mondo degli studiosi sulle sulla necessità la possibilità all'utilità della politica industriale fatto sta che poi in Italia
Si è passati da da meccanismi di sovvenzione si è lasciato alle sovvenzioni a pioggia ma si è avuta la politica industriale assolutamente inefficiente
Non solo il il l'impoverimento dalla nostra matrice l'offerta è stata anche un motivo di indebolimento dei dei settori che comunque hanno avuto successo se io penso al tessile abbigliamento nel momento in cui la chimica negli anni settanta ottanta e piano piano
Non dico sparite ma si fortemente ridimensionata avuto degli effetti immediati anche su di noi senz'altro ha diminuito anche la prospettiva ISEE Jean che in realtà sappiamo tutti avviene anche col passaggio di personale che magari era il numero due al numero tre in una grande organizzazione di una grande azienda all'affare numero uno in un'azienda di più piccola dimensione magari in un settore vicino
E questo ci ha ha creato dei problemi per cui io non penso che l'operatore pubblico debba
Scegliere al posto del mercato perché vede dalla posizione più alta
Che non gli imprenditori quello che hanno è mancato ed è proprio un problema di bassa coerenza sistemica è stata l'alleanza strategica tra pubblico e privato dove ognuno deve fare la sua parte se la nostra forza sta nelle filiere
Soprattutto oggi nelle filiere legate al gusto al bello ben fatto è ovvio che richiede che sono in sinergia con la nostra cultura con la col nostro turismo e quant'altro prima bisogno d'infrastrutture presento sui trasporti che in questo Paese mancano
Quando questo Paese ha lasciato perdere gli Abba aeroportuali ha lasciato i flussi turistici dei prossimi dieci anni a sbarcare prima di tutto a Parigi a Francoforte invece che Milano Roma
Oggi i cinesi stanno iniziando a fare i turisti sappiamo benissimo che se vogliamo vendere made in Italy nel mondo deve importare il mondo in Italia
E allora è questo che l'operatore pubblico deve in qualche maniera aiutare o a il sistema industriale facendo la sua parte emettendo in condizione le imprese di fare la loro ma è qui dove abbiamo avuto i nostri principali problemi
Poi è vero
I nostri competitor vicini hanno comunque ha dimostrato che il coordinamento aiuto penso al turismo il turismo in Italia sofferto del fatto che la vicina Francia vicina Spagna nel mille novecentonovantasei tutte e due si sono dati dei piani di lungo periodo
E hanno per esempio rimodernato tutte le strutture di medio livello
Noi abbiamo ancora IRI le strutture turistiche di medio livello che vengono vissute come una rendita di posizione siamo in Italia né del Paese e quindi prima o poi qualcuno viene
E paga il prezzo della camera d'albergo mano ma se gli altri si muovono e fanno qualcosa di diverso anche non ci dobbiamo muovere
E abbandonare la logica della rendita di posizione
Abbiamo le materie prime sfortunatamente troviamo la storia abbiamo la cultura e queste lobby la consideriamo come una rendita di posizione che purtroppo ci ha condizionati negativo
Ma è proprio esattamente attorno a queste cose che che i nostri settori legati a al bel da infarto possono solo rimasti in piedi e possono andare in piedi ma per favore non facciamo scegliere a qualche dio minore qual è il settore che deve vincere nei prossimi dieci anni lasciamolo decidere al mercato
Credo che possiamo concludere queste due giornate
Davvero molto belle
E così dicendo non sto facendo l'elogio del Comitato ordinatore del convegno che peraltro merita di essere ricordato
Ed eventualmente un applauso al Comitato ordinatore non sarà certamente sgradito
Dunque il Comitato composto da Sergio Carra Carlo tarda Marco Fortis Giorgio Rondini Aldo Montesano vera Negri Zamagni
Alberto Quadrio Curzio Alessandro Roncaglia Renato Ugo naturalmente
Comitato ha potuto per lavorare bene perché da un lato vi era l'appoggio
Della Fondazione Edison e di Umberto Quadrino e da un altro lato vi era il convinto appoggio della Accademia Nazionale dei Lincei che ormai da anni collabora con la Fondazione Edison nell'organizzazione di questi convegni
Vorrei spendere solamente una parola molto rapidamente per ricordare due episodi che riguardano i Lincei stessi vincerei come tutti sanno nacquero nel mille seicentoquattro
Galileo Galilei fu uno dei fondatori con Federico Cesi chi va a rileggere le costituzioni di questa istituzione
Si accorge come gli aspetti scientifici della sperimentazione si univano sempre anche agli aspetti estetico filosofici del vivere quindi non c'era una
Come dire segmentazione quando l'Accademia più rifondate nel mille e ottocentosettantatré Quintino Sella che come dicevo ieri era sostanzialmente un ingegnere
è un grande sperimentatore volle che a fianco della classe di scienze fisiche matematiche e naturali forse crea ta anche la classe di scienze morali storiche filosofiche perché riteneva che il dialogo continuo tra le due culture
Fosse essenziale per il progresso della scienza per il progresso delle Carthy e
Usando una terminologia molto cara
A taluni grandi pensatori italiani per l'incivili mento progresso della civiltà
In questi giorni abbiamo spesso richiamato talune grandi figure e credo che sia opportuno non mai dimenticati è stato detto che
Natta parlò del polipropilene qui in sede di Accademia forse come prima suo uscita su questa grande scoperta
Questa mattina un relatore ci ha parlato della grande innovazione di Arvedi a questo proposito Derrick cordolo che Arvedi presentò questa sua grande innovazione qui in Accademia sotto gli auspici del professor Carra
E del professor Bassanini che era a suo tempo il Rettore Stella Normale di Pisa ma i ricordi di quanto grandi personaggi abbiano contribuito alla Tecnofin sa nel contesto di questa istituzione
Sarebbero molti
Tra l'altro lo stesso Galileo era un
Potremmo dire un inventore imprenditore perché le sue prime versioni del cannocchiale furono con successo
Poste sul mercato e credo gli dettero prima di certe disavventure gli dettero anche delle soddisfazioni economiche
La mia conclusione è questa io credo che noi abbiamo ragionato di economia di mercato di techno c'è Enza ma è evidente che un sistema che funzioni davvero ha bisogno della
Collaborazione delle istituzioni e credo che una conclusione alla quale siamo giunti tutti non è quella che lo Stato intervenga
Su questa mattina qualcuno oggi pomeriggio detto noi non abbiamo bisogno di uno Stato interventista ma abbiamo bisogno di una
Stato strategico ebbene io credo che questo sia un ruolo più che dello Stato delle istituzioni
Le quali istituzioni non si possono ricondurre solamente allo stato
Perché esistono delle forme istituzionali che si collocano tra pubblico e privato
Che hanno un ruolo non meno importante del soggetti istituzionali caratterizzati dallo Stato medesimo anch'io sono un forte sostenitore dell'intersezione
Tra pubblico e privato credo che sia in taluni campi la sola possibile forma per fare degli investimenti che abbiano dei rendimenti differiti nel lungo termine e questa credo che sia proprio
La caratteristica della ricerca scientifica e tecnologica che ovviamente in taluni casi a dei rendimenti molto di fare ritiene che difficilmente può impegnare soprattutto quando si parte dalla ricerca di base difficilmente può impegnare
L'investimento di impresa che non può attendere il lunghissimo periodo
Tra l'altro sappiamo bene che in taluni Paesi che hanno fatto alcune innovazioni dirompenti
A monte di quell'innovazioni stava un apparato misto pubblico privato che si connetteva molto all'industria della difesa questo certamente non può essere il caso italiano non può essere il caso europeo
Ma bisogna trovare delle altre forme di intersezione tra pubblico e privato per far sì che gli investimenti in ricerca in techno scienza siano adeguatamente profilati sul lungo termine
Per concludere oltre a ringraziare il Comitato coordinatore al quale mi pare che l'applauso sia stato giustamente tributato me ne rallegro vorrei anche tributare in questo caso sarò io il primo ad applaudire tutti i relatori i presidenti delle sessioni
Che certamente ci hanno regalato due giornate splendide nostro intendimento pubblicare al più presto gli atti di questo convegno e chi già non l'avesse fatto pregato parlo dei relatori
Di farci avere il proprio elaborato
Da ultimo ringrazio anche certamente i collaboratori di Fondazione Edison a cominciare dalla dottoressa viaggia e chiede agli altri collaboratori ringrazio ovviamente i collaboratori dell'Accademia dei Lincei a cominciare dal Cancelliere
Dottoressa Baccari grazie arrivederci all'anno venturo