"L'Italia che sostiene l'Italia" - Assemblea nazionale della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media impresa

Diamo ora lettura del messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
In un momento caratterizzato da difficili sfide che impongono una comune assunzione di responsabilità l'annuale Assemblea della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa
Costituisce occasione importante per riaffermare le ragioni di una più forte coesione sociale indispensabile per attuare le riforme strutturali necessarie alla crescita del Paese
E per offrire nuove e più sicure prospettive alle giovani generazioni
Le iniziative assunte da Rete imprese Italia alle quali la Cina e ne ha offre un contributo essenziale
E le più ampie convergenze raggiunte alla fine del mese di settembre dalle associazioni che hanno sottoscritto il progetto dell'impresa e per l'Italia
Dimostrano la volontà di affrontare la difficile situazione economica con spirito costruttivo e unitario è un saldo ancoraggio all'Europa
Per il contesto imprenditoriale italiano formato in gran parte da impresa e di nomina ampie dimensioni
Essenziale che le forze politiche e le istituzioni si impegnino a sostenere i processi di aggregazione e di cooperazione soprattutto al fine di migliorarne la competitività
E le capacità di inserimento nei nuovi mercati attraverso un ampio ricorso alla innovazione
Con questo auspicio e nella certezza che dalla vostra Assemblea emergeranno utili approfondimenti e concrete proposte rivolgo a lei gentile Presidente
E a tutti i partecipanti il più cordiale saluto insieme un sentito augurio di buon lavoro
Giorgio Napolitano
E ora il messaggio inviato dal Presidente del Senato Renato Schifani
Gentile Presidente la ringrazio per l'invito a intervenire all'assemblea annuale della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa che si terrà a Roma il prossimo ventiquattro novembre
Concomitanti impegni non mi consentiranno di essere tra voi
Ma desidero esprimere la mia adesione ideale all'iniziativa che ogni anno favorisce un prezioso momento di confronto tra le proposte del Governo e le aspettative del mondo della piccola impresa
Autentico motore dell'economia italiana
In un momento particolarmente difficile per il mercato la produzione sono certo che i lavori dell'Assemblea contribuiranno fornire nuovi stimoli per sostenere lo sviluppo e la crescita economica e sociale del nostro Paese augurando pieno successo alla manifestazione invio a lei e a tutti gli intervenuti i miei più cordiali saluti Renato Schifani
E ora la parola al Presidente della Camera Gianfranco Fini
Buongiorno a tutti autorità signore e signori
Desidero in primo luogo ringraziare il Presidente Malavasi per invito
Voglio iniziare le mie considerazioni con una
Constatazione credo da tutti
Ampiamente condivisa
Perché
è certamente noto che tra i maggiori Paesi europei l'Italia
E senza alcun dubbio quella che tradizionalmente
Si caratterizza per la maggiore incidenza che le piccole e medie imprese hanno sul tessuto produttivo
Oltre l'ottanta un per cento dei lavoratori
Che operano nel settore imprenditoriale e infatti impiegato in piccole e media impresa soltanto poco più del diciotto per cento nelle cosiddette grande impresa
Nella media europea
Le percentuali sono rispettivamente il sessantasette per cento il trentatré per cento
Non deve quindi meravigliare
Se oltre il settantuno per cento del valore aggiunto è prodotto in Italia da piccole e medie imprese mentre nella media dell'Unione europea questa percentuale scende al cinquantotto per cento
Questa peculiarità della nostra economia è antica e persiste nel tempo nonostante negli ultimi anni
Si sia registrato una tendenza più accentuata alla crescita in termini numerici delle imprese di medie dimensioni e un più frequente ricorso alla società di capitali
Il che presumibilmente è indicativo di un processo evolutivo perse fu verso forme organizzative più articolate in particolare a scapito dell'impresa a conduzione familiare contemporaneamente
Va però ricordato che negli ultimi anni numerosissime sono state di analisi e le ricerche che hanno sottolineato gli elementi di fragilità delle nostre piccole e medie imprese
Chiamate ad operare in uno scenario internazionale sempre più contraddistinto dall'accentuazione della competizione per la progressiva liberalizzazione dei mercati
Per la caduta di vincoli misure protezionistiche
Per l'impatto davvero impressionante rappresentato dalla concorrenza dei cosiddetti Paesi emergenti e in particolare della Cina che concentra ormai una percentuale significativa delle attività manifatturiere dell'intero pianeta
In sostanza è stata più volte denunciata una crescente difficoltà delle piccole e medie imprese italiane a far fronte alle sfide derivanti da tre fattori
L'accelerazione dei tempi di innovazione dei processi produttivi l'adozione di tecnologie sempre più avanzate sofisticate
Il difficile reperimento delle risorse necessarie per la ricerca e per lo sviluppo fattore imprescindibile per la crescita
Parallelamente è stata evidenziata la persistente diffidenza delle piccole e medie imprese italiane
A modificare i propri assetti proprietari attraverso l'apertura del capitale a soci esterni a partire dal canale prioritario costituito dall'accesso al mercato borsistico
Da tutto ciò ne discende che è innegabile che l'avanzamento della cosiddetta globalizzazione abbia messo a dura prova il sistema produttivo nazionale
Come dimostra il fatto che molti dei settori produttivi nazionali hanno subito un forte ridimensionamento del fatturato per la concorrenza delle nuove economie emergenti
In sostanza credo che si possa dire che la globalizzazione a enfatizzato una tendenza
Già da tempo riscontrabile nel capitalismo maturo vale a dire lo spostamento della competizione non più tra le singole imprese ma a un livello più alto cioè tra i Paesi e tra le aree geografiche
Nella competizione globale è via via emersa con crescente evidenza l'importanza del valore aggiunto costituito dall'adozione di logiche di sistema Paese
In altre parole sono avvantaggiati quei Paesi
Che riescono a realizzare politiche coordinate e coerenti tra loro in grado di coinvolgere i diversi attori privati che pubblici
E tali da creare le condizioni complessivamente favorevoli per l'avvio e per la prosecuzione dell'attività imprenditoriale per la crescita delle dimensioni delle imprese e soprattutto per la loro capacità di muoversi nei mercati nazionali ed esterne
La timidezza chiamiamola così
Con cui in Italia le istituzioni si sono mosse in questa direzione e a mio modo di vedere il limite strutturale più grave di cui soffre il nostro Paese
Da ciò derivano le difficoltà maggiori che le singole imprese nazionali devono affrontare
E ciò
Al di là delle scelte operate da ciascuna delle imprese per quanto riguarda i settori di attività le caratteristiche dimensionali con gli assetti organizzativi
E anche se può essere spiacevole ammetterlo dobbiamo onestamente sottolineare
Che l'Italia e purtroppo ancora molto lontana dal concepire e realizzare politiche per l'impresa
Che affrontino in un'ottica complessiva i diversi profili di criticità e che cerchino pertanto di rimuoverli secondo un disegno generale un disegno non frammentario né episodico bensì basato su un progetto Paese da costruire negli anni a venire
Per troppi anni l'Italia è priva di una politica industriale vera e propria
Le imprese sono state sostanzialmente abbandonate a se stesse e nella difficilissima congiuntura apertasi con esclusione della crisi
Presto tramutata sì in una vera e propria fase recessiva so ha esasperato le difficoltà già innescate dalla competizione a livello globale
Il primo elemento da cui ripartire e quindi proprio il recupero da parte della politica e delle istituzioni di una prospettiva più oggettiva e di lungo respiro
Una prospettiva che analizzi le possibilità di ripresa e di crescita del sistema produttivo nazionale senza pregiudizi né steccati ideologici
Assumendo una prospettiva di questo tipo non si può ad esempio trascurare il fatto che le piccole e medie imprese
Presentano innegabili vantaggi rispetto alla grande impresa
A partire dal minor impatto sul territorio l'ambiente e dalla funzione di coesione sociale e di contenimento dei conflitti sociali che esse possono svolgere
Che non a caso il messaggio del Capo dello Stato che è stato detto pocanzi sottolinea proprio questo aspetto
Una imprenditorialità diffusa come quella che contraddistingue la società italiana è infatti un fattore di dinamismo e di oggettiva intraprendenza
Sono due elementi su cui occorre far leva soprattutto se si pensa alle più giovani generazioni cui occorre garantire quanto prima una condizione più favorevole per misurate le proprie capacità imprenditoriale
E come favorire l'auto imprenditorialità giovanile credo che sia un tema che non può più
Essere eluso dalla politica
Un secondo innegabile vantaggio del sistema delle piccole e medie imprese evidenziato dai dati statistici
Nell'ultimo decennio è infatti questo il comparto che si è rilevato più dinamico e che ha registrato una più accentuata crescita mentre le grandi imprese sono rimaste sostanzialmente stagnante
Un terzo elemento positivo e da non trascurare è costituito dalla maggiore flessibilità delle piccole e medie imprese e dalla forza dimostrato nel resistere alle avverse condizioni economiche generali
Ne è prova
Il fatto che l'economia italiana registrato pur tra tante difficoltà rischi significative innovazioni nei processi produttivi
E ciò è accaduto anche in quei comparti tradizionali che soltanto una lettura disattenta della realtà può considerare come aprioristicamente obsoleti
I dati comparati offerti dall'Unione europea dimostrano ad esempio
Che la percentuale di piccole e medie imprese italiane che negli scorsi anni hanno reagito alla crisi introducendo innovazioni di prodotti o processi riguardanti l'organizzazione che la commercializzazione è superiore a quelle degli altri ma
Partners europei
Non è quindi casuale che l'andamento produttivo del nostro Paese sia stato negli ultimi tempi tra in atto essenzialmente dall'esportazione sia verso la Germania che verso i mercati cosiddetti emergenti
Il dato
E indicatore significativo della vitalità del nostro sistema produttivo nazionale
Ne deriva in primo luogo la capacità di adattamento delle piccole e medie imprese dettate dalla loro flessibilità
In sostanza le piccole e medie imprese sono più pronte in presenza di sciocca significativi a procedere a più marcate modifiche della loro modalità di produzione
Al riguardo va segnalato che le performances particolarmente positive delle imprese esportatrici o comunque orientate sui mercati esteri
Smentiscono le tesi semplificatorio di chi ritiene che esistano risposte uniformi valide in tutti i Paesi dell'Unione di fronte ai problemi da affrontare
Sarebbe un errore molto grave per affrontare realmente la sfida della crescita rinunciare alle peculiarità alle specificità propri di ciascun Paese
E ciò
Vale tanto più per l'esperienza italiana caratterizzata come detto dalla preponderanza di imprese medio-piccole
Per noi il problema più gente da affrontare e allora quello di rimuovere gli ostacoli più alti
Che si frappongono ad una ripresa produttiva che non faccia esclusivamente affidamento sulla domanda estera ma che si consolidi con l'adozione di politiche nazionali su diversi fronti
Sono le politiche relative alla pubblica amministrazione al fisco alle infrastrutture al capitale umano
In sostanza
Occorre una strategia complessiva che leghi le diverse politiche e le riconduca di una coerente ispirazioni ad un medesimo progetto Paese
Ma ancora una volta può risultare essenziali allo scopo avvalersi pienamente delle indicazioni provenienti dalle istituzioni europee
Mi riferisco in primo luogo al cosiddetto smaltisce presso atta e alla strategia europea due mila venti
Si tratta di due occasioni preziose da cui il nostro Paese potrà avere questi indirizzi generali che finora non è riuscito a darsi in modo compiuto e coerente
Lo Small Business arte delinea una vera e propria strategia che affronta contestualmente tutti i profili di criticità che nell'esperienza non solo italiana contraddistingue le attività delle piccole e medie imprese
Il programma
Che si traduce in una serie articolata di interventi normativi
All'importante vantaggio di essere accompagnato anche da una costante attività di monitoraggio volto a verificarne lo stato di attuazione da parte dei diversi membri dell'Unione
Alcune delle misure che in Italia sono state adottate negli ultimi anni vanno sicuramente nel senso indicato dello Small Business Act
Mi riferisco soprattutto al tentativo di semplificazione delle pratiche
Nel nostro Paese ancora particolarmente lunghi e onerose con l'avvio di nuove attività produttive e il tentativo operato attraverso l'introduzione della cosiddetta CIA la segnalazione certificata di inizio attività
E penso
Al lavoro che è stato avviato nel passato
Per la semplificazione di un quadro normativo che si contraddistingue ancora per particolare complessità stratificazione disordinata ed eccessiva degli interventi legislativi succedutisi nel tempo un quadro che a lungo andare ha prodotto un effetto di disorientamento di confusione ed incertezza del diritto
E al riguardo credo che una considerazione debba essere fatta sulla opportunità di ripensare quanto contenuto nell'articolo centodiciassette della Costituzione
Vale a dire in quella ripartizione di competenze tra Stato e Regioni e soprattutto a quella presenza di competenze cosiddette condivise
Che al di là della buona volontà del legislatore ha finito per determinare un quadro di incertezza da cui si è sviluppato un susseguente
Ricco contenzioso
Negli anni scorsi
Sono state anche avviate utilizzando strumenti come la Cassa depositi e prestiti alcune iniziative per attenuare l'impatto della crisi sul sistema bancario con il consenso con la conseguente contrazione del credito erogato alle imprese produttive
Oppure
Per rafforzare il livello di capitalizzazione delle imprese di minori dimensioni
Al riguardo credo che occorra domandarsi se abbia senso continuare a giudicare in termini critici la preferenza delle imprese italiane per il finanziamento attraverso il canale bancario anziché attraverso il canale il mercato borsistico
Me lo chiedo
Perché occorre considerare per un verso il valore positivo dal rapporto stretto tra banca singola impresa e per altro verso alla luce di quel che sta accadendo sui mercati
Occorre
Valutare se la ridotta propensione del sistema creditizio nazionale verso forme di investimento meno rischiose e meno azzardate sia fuori uno degli elementi di criticità per davvero del nostro sistema
E sempre nel recente passato si è cercato di aggiornare la legislazione sui distretti industriali assumendo la novità costituita dalle reti di impresa
Si può in proposito rilevare che il limite dimensionale può essere agevolmente superato
Promuovendo forme di aggregazione aziendale che in molte esperienze straniere hanno già raggiunto livelli particolarmente elevati e che costituiscono oggetto di studio
Anche da parte di alcune delle economie emergenti
Sotto questo profilo le potenzialità individuate nel progetto industria due mila e quindici non sono state evidentemente utilizzate interamente e debbono quindi essere quanto prima a recuperarlo
Accanto a tutti questi positivi interventi che segnano una parziale svolta restano tuttavia nel sistema Italia invariati alcuni grandi elementi di criticità
Che attengono essenzialmente alle inefficienza dell'amministrazione pubblica
Credo che valga per tutte le inefficienze l'annosa e irrisolta questione dei ritardi dei pagamenti nei confronti dei fornitori
Ritardi che in Italia hanno assunto ormai dimensioni patologiche e che molto spesso mettono a repentaglio la stessa sopravvivenza delle imprese creditrici
Oppure
Si pensi alla persistente inefficienza della giustizia specie civile nonostante alcuni rimedi messi in campo per la composizione extragiudiziaria delle controversie
è fin troppo facile rilevare al riguardo
Che se si opera e si investe in un Paese in cui accanto alla incertezza circa le competenze si aggiunge una sostanza alle incertezza nel veder riconosciuto il proprio diritto non si opera certi in un Paese tra i più
Propensi ad attrarre investimenti
Inoltre
Il nostro Paese continua a soffrire dell'assenza
Di una coerente azione a sostegno della ricerca e dello sviluppo che dovrebbe avvalersi oltre all'agevolazione fiscale di strumenti per la promozione di iniziative
Voltaire raccordare l'attività dei centri di eccellenza favorendo così le migliori pratiche per un raccordo tra ricerca applicata innovazione e produzione
Non a caso
Anche la strategia Europa due mila venti si muove nella stessa direzione
Laddove ricorda che sono essenziali cinque obiettivi prioritari l'occupazione la ricerca l'innovazione il cambiamento climatico e l'energia l'istruzione e la lotta alla povertà
L'avanzamento del processo di convergenza all'interno dell'Unione europea e le prospettive di un recupero di più taxi più marcati tassi di crescita rimangono ovviamente come Obiettivo di lungo periodo per tutti i Paesi dell'Unione
Ma in questo caso
Occorre domandarsi se le politiche nazionali degli ultimi anni abbiano davvero avuto sufficiente attenzione al rafforzamento del capitale umano
Vale a dire all'innalzamento qualitativo e quantitativo dell'istruzione scolastica e universitaria
Oppure occorre domandarsi se siano state sufficientemente attente al pieno dispiegamento delle potenzialità amplissime che la cosiddetta green economy oggi offre
Una potenzialità che rappresenta un'occasione epocale di conversione modernizzazione dei processi produttivi con conseguente aumento di occupazione qualificata oltre che di positivo cambiamento delle abitudini di vita
In conclusione il sistema ramificato e diffuso delle piccole e medie imprese continua a costituire pur tra tante difficoltà un patrimonio prezioso in cui si concentra il lavoro che l'inventiva di tanti italiani
Questo patrimonio ma però consolidato mediante l'attuazione di politiche lungimiranti perché
Lo ripeto il problema non è tanto rappresentato dalla frammentazione del nostro tessuto produttivo
Quanto piuttosto dalla frammentazione delle politiche e dal mio pieghe ritardi nel progettare e realizzare un quadro di riforme che si è capaci di rendere competitivo il nostro sistema Paese
Perché e questo è il senso del mio ragionamento
La precondizione per una ripresa della nostra capacità economica in un sistema basato modo estremamente marcato dalle piccole e medie imprese
La precondizione e che da parte della politica e delle istituzioni si mettano in campo tutte quelle misure poi ti a farsi che ci sia una possibilità reali di competizione a livello globale per il sistema Italia
Non si salva la competizione
Nella competizione globale un'impresa se non opera all'interno di un Paese che attraverso politiche riformiste sulla pubblica amministrazione sul fisco sulle infrastrutture sul capitale umano
Da se stesso in condizioni di gareggiare e di vincere la competizione con questo auspicio auguro buon lavoro alla vostra Assemblea e ringrazio nuovamente per l'invito
Ringraziamo il Presidente della Camera Gianfranco Fini
E ora la parola al Presidente nazionale CMA Ivan Malavasi
L'autorità
Gentili ospiti cari amici
Porgo il mio benvenuto l'Assemblea dell'assemblea
Ringrazio tutti per aver accolto il nostro invito
Vorrei prima di tutto rivolgere
Un sentito grazie al presidente la Repubblica Giorgio Napolitano
Vorrei esprimere
Vorrei esprimergli la nostra gratitudine per l'equilibrio la responsabilità delle scelte la dedizione lo spirito di servizio con le quali guida il Paese in un passaggio cruciale della sua storia
Ringrazio il Presidente la Camera deputati
L'onorevole Gianfranco Fini per il suo intervento e per la sensibilità con cui si accosta i valori alle aspettative e i bisogni dell'impresa
Ringrazio
Il Ministro
Essa Fornero
Per aver accolto il nostro invito ad intervenire in rappresentanza del Governo
Il suo intervento sarà in videoconferenza
Perché inderogabili impegni istituzionali mi hanno trattenuta fuori Roma
Ringrazio
Le organizzazioni
Che assieme a Rete imprese Italia
Hanno costituito il progetto dell'impresa e per l'Italia Confindustria ABI Alleanza delle cooperative italiane e ANIA
Negli ultimi mesi le rappresentanze dell'impresa hanno ritenuto di dovere convergere su un percorso comune di proposta riformista per il Paese
Oggi chiuderemo i lavori dell'Assemblea con un confronto sui temi principali che compongono tale nostra proposta
Saluto le personalità del Governo del Parlamento delle regioni
Tutte le forze politiche sociali e lei Ministro e personalità che oggi ci sono qui con loro
Saluto con affetto Giacomo basso Giorgio Guerrini Carlo Sangalli Marco Venturi segretario direttore delle confederazioni dell'artigianato del commercio
Saluto dottor De Rita
La dottoressa Maria Pia Camuzzi presidente direttore di fondazione di Rete imprese Italia
Quest'anno
L'Assemblea riveste per noi un valore simbolico particolare come sapete
Queste il semestre in cui ce ne ha detiene la presidenza di Rete imprese Italia
Mi piace pensare questa sincronia come ad un'espressione concreta dell'intreccio virtuoso che stringe i percorsi individuali delle singole confederazioni collazione di Rete imprese Italia
Desidero ringraziare di Nuoro caro Carlo Sangalli Giorgio Guerrini che mi hanno preceduto alla Presidenza per il forte impulso dato alla costruzione di prospettive e risposte integrata alla rappresentanza delle piccole imprese
E dell'impresa diffusa
Rivolgo inoltre i miei auguri
A Marco Venturi prossimo Presidente di Rete imprese Italia
Abbracci realmente
Tutti voi cari amici
Cari imprenditori
E con voi tuttora ce ne
Che anno dopo anno celebre rinnova ragioni e valore della sua dita associativa
Ragioni e valori
A cui ci affidiamo per trovare la saldezza necessaria
Per superare le grandi difficoltà che abbiamo di fronte
Lo dobbiamo mettere
In fondo c'eravamo un po'illusi quando abbiamo creduto che il due mila nove
Potesse essere solo una drammatica parentesi
Che esauriti gli effetti negativi della crisi
Tutto sarebbe proseguito come prima
Che i valori delle gerarchie a cui eravamo abituati sarebbero rimasti intatti
Sì è vero
Parlavamo di vota mente epocale ma non sapevamo quanto queste parole aderissero la realtà
A volte invece
Come dicevo il nostro importante concittadino Carlo Levi le parole sono pietre
Negli ultimi tre mesi alcune parole hanno improvvisamente perso ogni accesso infatti quel retorico ogni esagerazione
Oggi vediamo effettivamente un mutamento epocale vediamo che la crisi può realmente travolgere i sistemi di protezione sociale che abbiamo costruito nel secondo dopoguerra all'euro l'Europa a rischio la democrazia stessa
E abbiamo aggiunto al nostro lessico quotidiano
Persino parole a noi impensabili fino a poco tempo fa come il default gli Stati europei
Entrata nel nostro mondo prepotente l'idea
Che non sia per nulla scontato che lo sviluppo vada sempre avanti anche di poco di pochissimo ma sempre avanti
Lo sviluppo la crescita economica sono sempre più dipendenti dalle azioni dalle scelte individuali e collettive
Da un clima morale e ideale che crei fiducia
Da investimenti materiali e immateriali da contesti nazionali e internazionali che li favorisca
Cari amici e gentili ospiti e necessario dirsi la verità anche se a mare e difficile da digerire
Ed è necessario essere saldi
Per farvi fronte
La crisi sta strappando uno dopo l'altro i molti vedi che sinora avevano volto la globalizzazione la finanziarizzazione dell'economia i cambiamenti profondi che esse hanno prodotto negli Stati nazionali
Cambiamenti dirompenti che riguardano la società nel suo interno i valori gli ideali
Riguardano la politica nella sua capacità di governo
Non so come gli storici racconteranno questi anni le nostre azioni le nostre scelte
Ma non vi è dubbio che le troveranno decisive per il nostro futuro
Come non vi è dubbio che
Se vogliamo un futuro di qualità il Paese deve fare sacrifici e soprattutto
Deve cambiare in modo radicale la prospettiva disse
E quando dico radicale intendo la prospettiva che va dalle radici dei problemi
Perché sono la radici possiamo essere capace di guardare le cose per ciò che sono veramente
Senza superficialità e pregiudizi conformismi e condizionamento
Senza tabù
E trovare la saldezza necessaria per uscire dalla paralisi di azione e decisione che ha trasformato l'Italia nel grande malato d'Europa
L'Europa dunque
Diventa epicentro di una crisi nata altrove rivelata siccome dicevo più lunga più ampia più profonda di ogni previsione
E l'Europa non ha trovato subito le risposte adeguate
Si è mostrata titubanti
Orientato nella parte più forte nella sua parte più forte
Alla difesa miope di interessi nazionali
Ma non c'è alternativa
E a livello europeo che possiamo e dobbiamo cercare le risposte
Ormai del tutto chiaro
Il Trattato di Maastricht necessita di aggiustamenti
Senza soluzioni strutturali che modificano il ruolo della BCE
Ed aprono la strada ad un più stringente coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri
Si rischia
Di compromettere la sopravvivenza stessa dell'euro
Non sono certo soluzioni che ci aspettano dietro l'angolo
Meno che mai nel momento di maggiore fragilità dell'Unione europea
Ma una posta in gioco così alta può diventare il catalizzatore di processi di energie
Che portino alla trasformazione dell'unione monetaria e dell'unione politica
Dobbiamo chiamare a sostegno la grande cultura europeista del nostro Paese
Non possiamo
E non dobbiamo consentire che l'Italia Paese fondatore ispiratore dell'Unione
Debba stare sempre dalla parte sbagliata del tavolo
Il governo del Presidente Montino
Al quale l'Assemblea e le organizzazioni di rappresentanza dell'impresa hanno offerto un sostegno forte e convinto nel quale ripongono molte speranze a tutta la credibilità
L'autorevolezza la conoscenza necessaria per inaugurare un nuovo corso della politica in Europa e in Italia
Oggi lo sappiamo lavoro a Bruxelles
Con gli altri leader europei gli facciamo tanti auguri
Dicevo
Non si può non vedere quanto allorquando le decisioni che le istituzioni europee sarà chiamato a prendere siano complesse e gravi di di conseguenze politiche economiche e sociali per gli Stati nazionali
E quindi giunto il momento di porre sul tavolo una Roadmap
Che porti a procedure decisionali trasparenti e apra la strada alla costruzione di una vera unione federale
Sono ottimista
Dal resto cari amici la professione di ottimismo e il vero mestiere dell'imprenditore
Ma non è solo ottimismo cieco
Che saranno pragmatismo
Senza azioni e scelte in questa direzione non questo o quel Paese ma l'Unione europea nel suo intero
Non avrà un futuro
In un mondo in cui si sono inseriti i nuovi giganti
Che del calibro di Cina
India Brasile
Unione europea senza futuro significa condannare significa condanna certa alla marginalità
Per tutti i Paesi che la compongono
Una condanna cui si può sfuggire solo se tutti gli Stati dell'Unione sostengono la cooperazione europea
Senza opportunismi senza egoismi facendo della credibilità dell'affidabilità e della serietà valori
Non negoziabili
L'Italia
Al riguardo responsabilità particolarmente elevate
A poco a poco
Senza che ce ne rendessimo pienamente conto
L'Italia si è trovata il bordo di una voragine finanziaria
Mille novecento miliardi di debito pubblico
Cento venti per cento di PIL fermo da dieci anni a mille cinquecento miliardi di euro
Lo spread tra i nostri titoli
E i PON tedeschi sempre più ampio
Costi del debito sempre meno sostenibili
Ci riportano indietro nel tempo indietro agli anni Ottanta
Una vita fa
La prima
Vita dell'euro prima della vita dell'euro non pensavamo potesse succedere di nuovo invece è successo
Ed è successo e lo sappiamo tutti molto bene perché l'alto debito pubblico associato lo scarso controllo del disavanzo alla mancanza di crescita economica ad una protratta inerzia nella decisione politica
Ha creato le premesse per l'attacco speculativo dei mercati finanziari spingendo il Paese al limite del bar
Cari amici la strada che abbiamo davanti
è una strada in salita
Ma il Paese nel suo concerto alla forza l'Energia la volontà
Per arrivare in cima
E da qualche giorno anche un nuovo Governo che il Presidente Montino la caso ha voluto chiamare di sostegno nazionale
Un Governo che si è posto programmaticamente la sfida di sciogliere il nodo che tiene insieme rigore dei conti crescita ed equità
Una sfida che noi condividiamo pienamente
Perché senza crescita non vi è soluzione al problema dell'indebitamento
E senza equità si perde la sostenibilità sociale
Importante tanto quanto la sostenibilità finanziaria
Ci auguriamo
Che il Governo possa avere tutto il tempo necessario per realizzare il programma di riforme che si è dato
E che il Paese possa finalmente avviarsi su un percorso che avendo alla sua economia più competitiva
Un contributo essenziale in questo percorso crediamo possa venire da un forte rinnovato dialogo con le rappresentanze delle imprese e dei lavoratori
Confidiamo che il confronto con le rappresentanze non sia
Considerato un obbligo rituali estivo e privo di utilità
Troppe volte
La politica negli ultimi anni
Ha ceduto alla presunzione di poter raggiungere gli elettori facendo a meno dei corpi intermedi finendo per creare divisioni e segmentazioni funzionali solo se stessa e dannose per il Paese
La politica deve sempre ricordare che non può essere neutro sufficiente né autoreferenziale
Proprio per questo ci auguriamo che la cooperazione tra i partiti favorisca un costruttivo confronto parlamentare che porti alla riforma della legge elettorale
è infatti necessario e urgente ricucire il legame sostanziale
Tra elettori ed eletti
Allo stesso modo è necessario assicurare la governabilità e ristabilire l'equilibrio tra i doversi tra i diversi poteri dello Stato democratico
Colmare la distanza fra cittadini e politica recuperare la loro fiducia nelle istituzioni sono ingredienti fondamentali di crescita civile
Arresto non vedo alternative
Se non cambiamo pagina seguendo il passo delle riforme
Può non avere più importanza se siamo il secondo Paese Paese manifatturiero europeo
Se il medianiche lì secondo marchio più conosciuto al mondo se abbiamo la consistenza avanzo primario se non abbiamo perso quote di mercati internazionali
Se il nostro sistema bancario solido se le famiglie hanno ancora un'elevata capacità di risparmio
L'inerzia decisionale in un sistema che non cresce che alti costi di funzionamento molteplici inefficienze corrode le fondamenta porsi solido nel Paese
La sua reputazione internazionale
La sua credibilità
E ci rende inermi davanti i mercati i mercati non attendono
Ma proprio perché non attendono dobbiamo agire con rapidità responsabilità e senza egoismi
Purtroppo noto che l'azione lascia molto spazio la delusione
All'indignazione la sfiducia
Io lo sento lo respiro ovunque io vada con chiunque parli
Del resto come meravigliarsi
I motivi ci sono e sono tanti ma questi sentimenti non portano risposte
Hanno successo solo quando la società
In una società scompare la politica
E la rivolta morale di chi non perde il Comune decide comprende alcuna decisione per non sporcarsi le mani
Ma così rinuncia all'azione e alla decisione e all'assunzione di responsabilità
Oggi invece
E necessario fare agire scegliere
Intrecciando l'intelligenza tecnica visioni e capacità politica
La salvezza del Paese il rilancio dell'economia il futuro possono infatti venire solo da noi
Se crediamo in noi stessi compiamo scelte coraggiose audaci costruiamo un progetto in grado di
Produrre delle discontinuità che creano sviluppo e benessere
Un progetto che richiede la presenza di una politica di classi dirigenti capaci di agire con lungimiranza per dare sicurezza al Paese
Una politica
è una classe dirigente capace per parafrasare De Gasperi di non guardare le prossime elezioni
Ma di guardare le prossime generazioni
Capace dunque di fare quelle scelte con cui acquisire credibilità e autorevolezza morale per chiedere sacrifici al Paese
Solo una politica integrata sobria sinceramente rivolte al bene comune
Piogge può chiedere sacrifici agli italiani la precondizione necessaria che ogni altra richiesta
Su ogni altra richiesta e il taglio dei costi alla politica subito
Da subito
Chiedo scusa se uso un'espressione
Io trovo molto infelice per comodità comunicativa
Quando parlo di tagli la politica si tratta di tagli che nulla hanno a che fare con la politica vera con la tutela dalla rappresentanza con la democrazia quei diritti
Ma molto hanno a che fare con l'esercizio del potere con la stratificazione gli apparati istituzionali per Tropici non
Con inaccettabili privilegio di ruolo che oggi sono uno schiaffo per il Paese che studia
Che lavora che produce
Privilegi vitalizi doppi e tripli stipendi moltiplicazione di incarichi di apparati di livelli di governo che non hanno eguali in nessun Paese europeo dura che favoriscono il genero benefici privati forti
Con la vera politica
Siamo pronti a collaborare
Con la convinzione di chi antepone la cura dell'interesse generale e gli interessi di parte
Il mondo delle imprese dell'artigianato che conosco molto bene
Al suo interno valori e formidabili capacità essenziali a un Paese che guarda con fiducia al futuro
Passione per il lavoro riconoscimento del merito senso del rischio rifiuto dell'assenteismo capacità di innovazione coraggio
Di fronte alle sfide
Forte in tutto questo abbiamo messo generosamente a disposizione dell'Italia un progetto di riforme per la crescita
Tagli alla spesa pubblica riforme del fisco delle pensioni cessioni di patrimonio pubblico liberalizzazioni e semplificazioni infrastrutture ed energia
Sono i cinque ambiti nei quali teniamo riteniamo sia necessario incidere
Con un decisivo intervento riformista
Considero
Di grande rilevanza il fatto che la prima volta nella storia
Repubblicana
Tutte le imprese le banche le assicurazioni abbiano trovato convergenza su un progetto comune di rilancio del Paese
Un fatto senza precedenti ulteriore prova della consapevolezza della gravità della situazione che l'Italia vite
Non è questo il momento di entrare nel dettaglio tecnico delle riforme per la crescita il confronto con i nostri ospiti con cui chiudiamo l'Assemblea
Cilia modo più tardi di precisare gli interventi che riteniamo prioritari per superare la crisi recuperare competitività per tornare a crescere produrre ricchezza e lavoro
Mi limito poche considerazioni generali
Che mi hanno particolarmente che mi stanno particolarmente a cuore
Una prima considerazione riguarda i tagli della spesa pubblica
Un Paese che voglia cambiare pagina deve riformare la composizione della spesa pubblica e liberare risorse per usi produttivi
Non può procedere solo traverso tagli lineari
I tagli devono se accompagnati da assente che mettono in condizioni di riqualificare di distinguere di valutare
La mancanza di governance della spesa e l'accettazione supina della bassa qualità dei servizi non aiutano certo il Paese a crescere
C'è una mina per la coesione sociale per l'equilibrio complessivo
Come una mina la crescita delle diseguaglianze l'eccessiva concentrazione della ricchezza la mancanza di mobilità sociale l'ancora scarsa valorizzazione della straordinaria risorsa che sono le donne
Lo ripeto da un passaggio precedente la sostenibilità sociale e importante tanto quanto la sostenibilità finanziaria del Paese
Una seconda considerazione riguarda l'elevato grado di chiusura dei mercati interni e la loro bassa concorrenzialità
Un Paese
Che voglia veramente voltare pagina
Deve liberare risorse attraverso incisivo processo di liberalizzazioni privatizzazioni e razionalizzazione dei servizi
è ora di finirla con le cinquanta mila società in house con presidenti vicepresidenti consigli di amministratore strutture di servizio e ora di finirla coi monopoli con gli ordini professionali chiusi in se stessi
La concorrenza
Quella cui noi siamo abituati da sempre
Con cui da sempre ci misuriamo senza reti di protezione deve diventare il campo di gioco di tutti
Le risorse liberate devono essere concentrate per il bus dire le infrastrutture i servizi per la banda larga per l'alta velocità per sostenere le reti di impresa per l'innovazione la scuola la ricerca
Una terza considerazione riguarda due ambiti cruciali della vita dell'impresa il fisco e il credito
Nella nostra comune coscienza civile va rafforzato e reso trasparente il messo imposte servizi efficienza responsabilità e semplicità
Servizi efficienti e pressione fiscale sostenibile e quei trasparente sono due facce della stessa medaglia
I carichi fiscali
Pur tenendo ferma la necessità dell'invarianza di gettito devono essere ripensati al fine di ridurre progressivamente il peso che grava sui fattori produttivi
Nelle mutate condizioni della globalità
Non si può competere senza un fisco che pensi le imprese comun luogo in cui si produce e si crea ricchezza
Senza un fisco capace di contrastare sommerso elusione ed evasione che non solo creano concorrenza sleale ma sono anche un ostacolo insormontabile la ripresa dell'economia
Come un ostacolo la mancanza di credito senza risorse non si investe
Non si rinnova non si produce
La riduzione di liquidità disponibile all'allungamento dei tempi di pagamento possono soffocare anche le imprese più forti
Se a tutto questo aggiungiamo la mancata compensazione di crediti e debiti tra impresa e pubblica amministrazione
E i costi di Equitalia nell'azione di riscossione abbiamo un quadro pesante della difficoltà in cui è costretto a operare
Il nostro sistema produttivo
Il sistema dell'impresa assoluta necessità di interventi calibrati che ne sostengono la competitività e ne favoriscono la capacità di innovazione e internazionalizzazione
Penso cari amici al contributo che il nostro mondo può dare alla valorizzazione del turismo dei beni culturali alla riqualificazione del Polo del patrimonio abitativo alla diminuzione dei consumi energetici
Dobbiamo lavorare
Per confermare gli sgravi del cinque cinque del cinquantacinque per cento e allargare il campo dell'applicazione del trentasei per cento
Non si tratta di posti si tratta di interventi che possono rappresentare un forte incentivo all'emersione del reddito anche per il contrasto di interesse che mette in campo
Si tratta inoltre e prima di tutti di benefici ambientali
Abbiamo visto ieri in Sicilia oggi in Calabria le settimane scorse in Liguria e Toscana il costo incalcolabile che genera la mancanza di prevenzione e investimenti della manutenzione tutela del territorio
Non dimentichiamolo
L'impresa in particolare le piccole messa duramente alla prova dalla crisi oggi si ritrovano fortemente indebolite nella loro ossatura finanziarie produttiva
Le cicatrici provocate dalla caduta degli ordini
Dall'allungamento dei tempi di pagamento
Ed alla diminuzione di credito disponibili sono profonde
Gli interventi da mettere in campo devono dunque essere ponderate attentamente quando colpiscono nel vivo le piccole imprese
L'IRAP ad esempio
Va nel tempo abolita come danni andiamo chiedendo a partire dalle micro ed alla piccola impresa
La semplificazione ad esempio
Un Paese che vuole voltare pagina non può trovarsi impegnato a costruire vere e proprie mostri amministrativi abbiamo un primato di quale vergognarci siamo il maggior Paese produttore mondiale di Durban
E cosa dire del SISTRI una vera si augura dal punto di vista operativo
Cari amici
Abbiamo più volte detto che per voltare pagina il Paese deve avviarsi su percorsi strutturali virtuosi e di lungo periodo
Per fare questo deve affrontare le grandi emergenze nazionali
Il lavoro prima di tutto
L'Italia ha bisogno di lavoro
Di lavoro sicuro e flessibile
Ne hanno bisogno all'impresa i giovani le donne
A tal proposito se potessi
Aver realizzato un desiderio
Chiederei a tutte le amministrazioni pubbliche di concentrarle loro poche risorse disponibili sulle attività imprenditoriali riservati ai giovani alle donne
è insensato non valorizzare risorse così importanti per l'economia del futuro
Per una migliore qualità del lavoro dobbiamo superare le troppe modalità di accesso e garantire nel contempo la stabilità di risorse alle nuove esigenze di attuabilità
Dobbiamo riformare la contrattazione confermare i ruoli insostituibili delle parti sociali nel governo delle relazioni tra impresa
E lavoratori
Dobbiamo innovare i sistemi di formazione di protezione sociale per adeguare le nuove esigenze del mercato del lavoro della competizione globale
Dobbiamo chiudere
Il cantiere da troppo tempo perso delle pensioni
Non è un bancomat
Non si può ad ogni crisi ritornare sempre sulle
Operazioni di natura
Temporanea ne abbiamo dichiarato la nostra disponibilità
Cari amici
Esiste purtroppo ancora una questione meridionale
Chi ha a cuore lo sviluppo dell'Italia ha il dovere ancora una volta di fare i conti con il Mezzogiorno
Che ha ricordato come ha ricordato autorevolmente il Presidente La Repubblica resta il principale problema nazionale
La gestione dei fondi strutturali due mila sette due mila e tredici rischia di essere un grave fallimento
Qui è in discussione un'intera classe dirigente
Una classe dirigente ed ENI e di questo nome se riesce ad incarnare a ad incardinare l'utilizzo delle risorse sui binari della responsabilità
Se abbandonare la logica dell'assistenzialismo degli sprechi degli insipiente larghe particolaristici delle risorse pubbliche che spesso finiscono nel circuito perverso e incrocia l'economia criminale
Occorre esprimere un'accelerazione
Alla speso e fare leva sulle risorse sa nell'associazionismo della politica
Meridionale sull'imprenditorialità economica per garantire la qualità degli interventi
Occorreva i costi relativi UCE nelle istituzioni
La loro capacità di protezione e difesa della società delle infiltrazioni della mafia della criminalità organizzata
Cari amici gentili ospiti
Mi avvio a concludere
Siamo
O un punto di svolta
Chi chiede la mobilitazione dei tempi difficili
Che impone a tutti voi tassi dirigenti in prese società civile istituzioni scuola università media di convergere su un unico obiettivo
Mettere in sicurezza i conti tornare a crescere creare lavoro era
Restaurare sostanze immagine di un Paese solvibile
Ricco pieno di sapere di talenti
C'è altro facendo sacrifici
Purché questi siano equi proporzionali trasparenti e utili
Operando cambiamenti anche in noi stessi nel nostro quotidiano per interpretare in modo innovativo le domande che i nuovi tempi pongono
Vale per tutti
Vale per l'impresa
Chiedevano a raccogliere le sfide poste da ambienti altamente competitivi ed ha una sempre maggiore scarsità di risorse sfide che chiedono maggiore capacità di innovazione adattamento selezione gestione
Vale per noi soggetti della rappresentanza
Che abbiamo l'obbligo di trovare risposte adeguate alle domande dell'impresa
Alle domande di un'economia complessa differenziata
L'obbligo di trovare nuove sintonie Perrone rinnovato sistema camerale con l'obiettivo comune di rafforzare le piccole impresa i sistemi territoriali l'impresa diffusa
L'Italia
A necessità di cambiare i paradigmi di riferimento senza esitazione senza incertezze
Ha necessità di un nuovo patto sociale intergenerazionale che dia contenuti e sostenga la fiducia di futuro di tutti gli italiani dei giovani delle donne delle famiglie e delle imprese
Rosolen l'uomo che più di tutti ha contribuito a portare il mondo fuori dalla crisi del ventinove
Afferma che un popolo è pronto ad un nuovo di denti solo quando diventa consapevole di quanto si è dipendenti l'uno dall'altro
Dal fatto che non possiamo solo vere ma dobbiamo anche dare
Quando diventa consapevole che il benessere non si raggiunge unicamente attraverso l'aumento della ricchezza materiale ma cresce grazie all'integrità al senso di responsabilità e di giustizia
Queste sue parole valgono anche oggi
Cari amici e gentili ospiti
Solo andando oltre le divisioni e le contrapposizioni
Alla radice del nostro comune sentire
Dei nostri legami
Della nostra storia e civiltà possiamo trovare la forza la passione le idealità i valori la vitalità per generare questo Paese ed aiutarlo a trovare un nuovo mondo
Ecco nel nuovo mondo il posto che merita
Il futuro e la nostra responsabilità
I sogni dei nostri figli sono la nostra responsabilità
Ringraziamo il Presidente nazionale Ivan Malavasi
Diamo lettura del messaggio inviato dal Ministro dello sviluppo economico infrastrutture e trasporti Corrado Passera
Caro Presidente gentili signore e signori
In questo momento sono a Bruxelles al Consiglio dei ministri dell'energia per rappresentare il nostro Paese in un settore di vitale importanza per tutti noi
Avrei voluto essere con voi perché siete una delle spine dorsali del nostro sistema produttivo
Se l'Italia è il secondo Paese manifatturiero d'Europa lo dobbiamo in gran parte anche a voi al milione e mezzo di aziende da voi rappresentate
E quindi a voi e alla vostra associazione va la nostra massima attenzione perché la nuova fase di sviluppo che dobbiamo avviare passa dalla convinta partecipazione delle imprese artigiane e di tutto il mondo delle PMI
Ci aspettano Aspide difficili ma necessarie per costruire una nuova prospettiva di crescita per il Paese
Dobbiamo lavorare assieme per dare nuova efficienza al sistema Italia ritrovando la voglia di cambiare e di rendere più dinamica e competitiva la nostra economia
Abbiamo strumenti adatti e altri possiamo crearne
Penso allo Statuto delle imprese un provvedimento dalla respiro europeo approvato in via definitiva
All'unanimità del Parlamento lo scorso tre novembre
Da qui si parte per ridisegnare un rapporto più equilibrato tra la pubblica amministrazione e le micro piccole e medie imprese
Vogliamo inoltre rafforzare il raccordo operativo tra le associazioni imprenditoriali e il Ministero dello sviluppo economico per trarne costantemente indicazioni sulle polizze i più necessarie e urgenti
Avrei voluto discutere con voi di diversi altri argomenti dalle infrastrutture digitali alle semplificazioni dalle energie rinnovabili alle reti di distribuzione energetica passando per i crediti delle imprese
E soprattutto del Progetto di un Paese più moderno più facile da vivere per i cittadini e dove si è più semplice e premiante fare impresa
Voglio però rubarvi ancora pochi secondi per citare due temi che mi premono molto e su cui sono sicuro che lavoreremo di concerto nei prossimi mesi
Il primo e quello delle reti di impresa uno strumento che considero abbia forti potenzialità per la crescita e la competitività dell'Italia
Mi impegno a concentrare gli sforzi dei due dicasteri che dirigo dello sviluppo delle infrastrutture per potenziarle renderle sempre più efficaci
Infine l'internalizzazione di internazionalizzazione
Tutti gli indicatori economici ci dicono che i mercati globali sono ormai l'orizzonte ordinario oltre che uno dei volani della ripresa economica
Dobbiamo dare alle imprese italiane a tutte comprese le più piccole strumenti efficaci per crescere sui nuovi mercati e lo faremo
Non voglio dilungarmi oltre avremo presto altre occasioni per un confronto ricco e proficuo a voi tutti i miei più sinceri auguri di buon lavoro Corrado passerà
Noi dovremmo avere tra pochi secondi in collegamento
Eccola qua
Ritrovata
Grazie della sua presenza il Ministro del lavoro Elisa correre
Grazie grazie davvero di essere voluto essere con noi anche con uno strumento innovativo siamo nell'era del trend della tecnologia anche senza la presenza del ministro grazie davvero a lei la parola
Grazie molte a voi per questo per l'invito a questa importante Assemblea
Mi rammarico di non essere presente ma impegni non derogabili mi hanno portata oggi a Torino
Ed è in un certo senso anche con piacere che io faccio da Torino il mio primo intervento
A come Ministro del lavoro e del welfare e anche delle Pari con la delega alle pari opportunità
Vorrei chiara un breve intervento che non sarà sui provvedimenti che questo Governo andrà a prendere nei prossimi giorni
Ma se possibile di inquadramento di questi interventi ai quali stiamo ovviamente lavorando
E l'interno e questo inquadramento non può non partire dall'orizzonte più ampio nel quale le difficoltà dell'economia italiana e della società italiana sono inserite
A livello mondiale sono ormai trascorsi più di quattro anni dall'inizio della crisi
E le economie di tutti i Paesi hanno dimostrato una scarsa elasticità nell'affrontare questa crisi
Nessun Paese è tornato ai livelli occupazionali precedenti e diversi Paesi pure importanti ne sono ancora molto lontani
In termini di prodotto per abitante da produzione non ancora recuperato i livelli precedenti
E il de
Precedenti l'estate del due mila sette tranne in pochissimi Paesi e l'instabilità finanziaria è peggiorata ovunque
Per di più di e molta incertezza sulle ricette da seguire per uscire dalla crisi
A livello europeo l'accento doveroso sulla stabilità delle finanze pubbliche
Non accompagnato da sufficienti misure di rilancio dell'economia ha contribuito a smorzare la ripresa produttiva
E ci troviamo perciò di fronte a prospettive congiunturali non certo lusinghiere
In questo orizzonte si inquadra la situazione italiana
Con problemi strutturali di lungo termine che si scontrano con un difficile momento congiunturale
La strada italiana al superamento della crisi non può non essere basata sul tre principi fondamentali
Che vorrei dire rappresenteranno la cifra dell'azione di questo Governo tecnico
Il rigore finanziario
L'equità degli interventi e la crescita per dare prospettive alle giovani generazioni il ricorrere reso necessario da squilibri economici e finanziari
Che il resto del mondo ha mostrato di non tollerare chiedendoci un rientro dal debito e dal deficit pubblico più rapido di quanto inizialmente previsto
I tempi e i modi di tali rientro sono in corso di definizione
Il rigore però non ha soltanto una dimensione quantitativa il rigore implica una diversa cultura del rapporto tra individui
E gruppi di individui e spesa pubblica è un elemento questo su cui occorreva lavorare molto anche se con azioni educativa al rapporto con la pubblica amministrazione e con le cose che a essa dobbiamo e vogliamo domandare
Il rigore pertanto deve essere associato a uno stile di azione improntato sempre alla sobrietà
L'equità implica che i sacrifici che la situazione impone siano calibrati in funzione della capacità dei singoli e dei gruppi di sopportarmi
Non possono essere i più deboli
Non solo come il reddito ma anche come capacità di orientare le proprie chances di vita a sopportare la parte maggiore dei sacrifici che la situazione impone
La crescita è un'esigenza assai più importante in Italia che non negli altri Paesi avanzati
Che hanno avuto negli ultimi quindici anni una dinamica magari non esaltante ma certamente superiore alla nostra
Per questo i provvedimenti di rigore
Che il Governo andrà a prendere dovranno essere accompagnati da stimoli alla crescita
E questi stimoli dovranno attendere alla rimozione o almeno all'attenuazione di tutti quei lacci e laccioli che in questi anni hanno mortificato la crescita e le opportunità del nostro Paese
L'azione di risanamento del sistema italiano
Si presenta quindi come particolarmente complessa anche perché non può non implicare nel medio termine il superamento dei nodi strutturali del Paese
Nodo di che comprendono elementi fisici
Relativi ai costi del trasporto e dell'Energia
Elementi immateriali quali l'istruzione e la ricerca ed elementi amministrativi organizzativi quali molti attuali procedure che lei mi prese specie quelle più piccole
Ben conoscono per la loro lentezza alla loro complessità e il costo che proprio all'impresa e viene inflitto
In questa difficile situazione l'Italia può però contare su diversi elementi positivi
Il risparmio delle famiglie continua a essere comparativamente elevato
Una riforma pensionistica largamente già fatta i cui tempi potranno essere accelerati
Un patrimonio unico al mondo di conoscenze produttive di imprenditori e lavoratori
Un'imprenditoria diffusa di piccole dimensioni che contribuisce in maniera decisiva a fare dell'Italia il secondo Paese del continente
Per importanza nel settore manifatturiero
L'azione di rilancio dell'economia che deve accompagnare la necessaria correzione i bilanci pubblici non può non far leva su quattro fattori importanti che andranno
Quattro meccanismi di salvaguardia ed il rafforzamento degli elementi positivi dei quali abbiamo parlato prima
Sia con meccanismi più efficienti di presenza pubblica
Sia con una fiscalità attenta alle esigenze della crescita alla quale dovrà fare riscontro una maggiore trasparenza e ancora una maggiore equità fiscale
Sia come un incoraggiamento alle stesse imprese nei confronti dell'innovazione e della competitività
Tutto questo vale in modo particolare per le imprese artigiane che dovranno essere poste in grado di competere a livello mondiale
In un mondo globale anche l'artigianato soprattutto di certi settori che già e presente nel mondo e compete a livelli di eccellenza
Si trova a essere globale ed è bene che sia aiutato a sviluppare ulteriormente questa caratteristica
Accanto alle piccole imprese
Le menti e le grandi imprese non possono però
Abbandonare il Paese non è possibile in questo contesto evitare di parlare
Per un ministro che viene da Torino che ama la sua Torino
Non è possibile parla non parlare della FIAT specialmente nel giorno in cui chiude uno dei suoi grandi e storici stabilimenti
Quello di termini Imerese
La FIAT è da sempre un simbolo di capacità produttiva
E anche un simbolo di identità nazionale la sua produzione si avvale di un indotto numeroso largamente composto di impresa artigiane
All'insegna dei principi
Prima menzionati di rigore equità e crescita il Governo sta seguendo con moltissima attenzione il caso FIAT
Nella convinzione che le parti comprendano e condivida hanno questo approccio
Pur nel pieno rispetto dell'autonomia
Che sovrintende
Delle parti che sovrintende alle relazioni industriali
Il Governo è pronto a offrire un contributo costruttivo se ciò verrà richiesto alla composizione della vicenda
Vorrei però sottolineare che non sfugge
Che la parte più debole
è costituita dai lavoratori che oggi sono per l'appunto una delle parti più deboli del Paese
Insieme ai giovani che hanno difficoltà a inserirsi nel mercato del lavoro
Mentre le imprese soprattutto artigiane hanno sovente difficoltà a trovare giovani disposti ad acquisire professionalità
Combinare la produttività e la salvaguardia delle conquiste che hanno visto anche questa città
E particolarmente questa città come primo attore e testimone e un dovere al quali il Governo non intende sottrarsi e non si sottrarrà
Nel salutare questa Assemblea voglio però trasmettere
Voglio però mandare un pensiero per la
I gravi incidenti che ancora ieri si sono verificati incidenti sul lavoro
Sette persone hanno perso la vita ed è alle loro famiglie e a loro stessi che il mio pensiero va in questo momento
Ritengo che nei numeri di questo tipo
E diffusione anche territoriale di questi incidenti impongano uno sforzo collettivo e di tutti di reazione di impegno per affrontare
E risolvere fenomeni che sono incompatibili con la dignità umana
Oltre che con i principi e i valori che sottostanno al nostro sistema Paese certamente sono quelli ai quali il Governo nella sua azione fa riferimento
La sicurezza del lavoro deve rimanere e resterà centrale nell'azione del nostro Governo e vi assicuro che resterà un mio impegno personale
Con questo voglio augurare a tutte le imprese presenti e rappresentate in questa Assemblea
Unità approccio costruttivo positivo al
All'essere imprenditori al mondo del lavoro una nuova capacità di occupazione che contribuisca agli sforzi di crescita che noi certamente faremo
Grazie a tutti buon lavoro
Ecco allora
Ringrazio
Il Ministro del lavoro del welfare
Dottoressa Elsa Fornero
Grazie all'intervento arrivederci a Roma
E i prossimi incontri
C'è
Sul basso
Abbiamo in linea la presidente di Confindustria e ma Marcegaglia
Poi però
Si sentiva bene
Terroristi bene io
Innanzitutto voglio mandare un saluto affettuoso ai vari Ramallah davanti ovviamente a tutti i relatori autorità presenti e soprattutto
A tutti gli imprenditori
Per esempio partecipanti all'Assemblea
Mi scuso moltissimo per
Non essere presente fisicamente come avrei voluto e come avevo promesso ai TAR ma purtroppo come sapete questi sono momenti completi difficile purtroppo un impegno
Istituzione all'improvviso e purtroppo non rinviabile mi ha costretto a mettere fuori Roma ecco però ci tenevo moltissimo per quanto telefonicamente a ad alcune molto brevi considerazioni con voi
La prima considerazione che voglio fare e che come sapete
In questi Nesi di grande difficoltà economica del Paese e anche dell'Europa
Si è creato una e creato una forte relazione tra di noi tra R.E.T.E. imprese Italia guidata in questo momento molto bene dai Farina noi Confindustria abbia ANIA Confcooperative
è e si è creata questa forte relazione questa forte alleanza che ci ha portato in questi metri appunto a
Prendere posizione in comune nel tutelare le imprese ma soprattutto ammenda
Cercare di far capire a tutti alla politica le istituzioni che bisognava cambiare che bisogna cambiare che bisogna fare una serie di riforme molto velocemente
Tutto questo processo come sapete ha avuto un momento molto importante a settembre quando insieme proprio nella fede
Di Rete imprese Italia proprio Ivan Malavasi a nome
Di tutte le associazioni di impresa ha presentato questo è un documento che io ritengo un documento molto importante molto significativo che diamo Franca macchiato Progetto
Per l'Italia dell'impresa per dove tutti insieme abbiamo definito quali sono secondo noi le principali riforme che il nostro Paese deve portare avanti
Abbiamo fatto secondo me è un'operazione molto importante perché ognuno di noi ha messo da parte magari le istanze più specifiche
Del proprio settore dei propri iscritti e tutti insieme abbiamo cercato una finte di forte concreta anca delle grandi riforme d'affari quindi la prima cosa
Che vi voglio dire che io sono molto orgogliosa molto onorata di altere questo rapporto comporre con le altre associazioni di impresa lo considero un grande valore lo considero un grande patrimonio
E credo e auspico che voi per primi ma insomma tutti anche gli altri
Presidenti delle associazioni rientrerebbe vogliano continuare a portare avanti questa nostra alleanza perché penso che sia un'alleanza utile per il per per le nostre imprese ma soprattutto molto utile per il Paese una voce forte
Continuità del sistema delle imprese italiane
Che dice quali sono le grandi riforme che cerca di come dire far capire quali sono nelle le emergenze del Paese credo che sia davvero un fatto positivo per il Paese e quindi io voglio ringraziare Ivana voglia ripetere poi voglio ringraziare
Tutte le altre associazioni di impresa ripeto questo io lo considero un patrimonio che tutti insieme dobbiamo portare avanti e rendere ancora più forte
Ovviamente non parta cubetto noi abbiamo come ha detto l'abbiamo fatto su un'alleanza per il gusto di farla me abbiamo fatto un'alleanza su un Progetto di riforme molto chiaro che ricordo meglio molto velocemente le conoscete bene
Una riforma delle pensioni da fare molto velocemente non certo per togliere ai tagli ai pensionati o ridurre le riassegna e pensionati come qualcuno ha voluto far credere ma invece una riforma che tolga
Alcune anomalie che ancora il nostro sistema pensionistico a anche fare alcune riforme certamente sono state fatte a regime il nostro sistema pensionistico farà un buon
Un po'più che non abbiamo ancora alcune anomalie in particolare per quanto riguarda le riforme deve
Le pensioni di anzianità e alcuni altri aspetti la prima cosa portare avanti questa riforma non solo per fare cassa ma ma verrà appunto utilizzare
Diciamo le risorse rinvenienti per aiutare e supportare quindi ridurre il costo del lavoro dei giovani del lavoro delle donne che sono un problema molto serio nel nostro Paese
Il secondo una riforma fiscale molto chiara da fare subito che abbia un obiettivo molto chiaro cioè quello di abbassare le tasse su chi tiene in piedi questo Paese e quindi i lavoratori e l'impresa e di tutti i tipi
E noi siamo ci siamo dichiarati anche disposti ad accettare un aumento di tappe sulla sui patrimoni sulle case su tutto quello che il resto terzo liberalizzazioni quarto privatizzazioni quinto
Investimenti in infrastrutture in energia in efficienza energetica perché questo diventa elemento fondamentale dobbiamo accompagnare
Una politica di ridurre la spesa pubblica di messa sotto controllo del debito pubblico anche a una fondamentale politica di crescita e testo ampiamente
Una riforma del mercato del lavoro che riduca e abolisca il forte dualismo che oggi al nostro mercato del lavoro in una logica appunto con l'obiettivo di creare più posti i lavori allora
A me pare di poter dire che il Governo molti il premier Monti la scorsa settimana quando ha presentato il suo programma e ottenuto una fiducia molto forte dalle Camere
Ha presentato un programma molto condivisibile che direi larga parte è in linea con appunto le riforme che noi abbiamo chiesto allora credo che adesso diventi assolutamente fondamentale
Fare queste riforme molto presto perché come ben sapete
Questo elemento fondamentale noi in questo momento viviamo una situazione
Molto problematiche in Italia ma direi in tutta Europa allora le cose da fare sono due la prima che ogni Paese soprattutto il Paese come il nostro che alto debito a problemi di crescita
Faccio i compiti a casa e quindi la prima cosa da fare fare queste riforme farle bene farle molto velocemente
Senta perdersi appunto in tempi troppo lunghi di discussione di conflitti tra tra le parti politiche e anche le le parti sociali e penso di poter dire che noi siamo certamente pronti a dare il nostro contributo come abbiamo già fatto appare anche dei sacrifici come già abbiamo dichiarato perché c'è molto chiaro che qui è in gioco il benessere del Paese la forza del Paese
Secondo punto molto importante che bisogna anche fare in fretta a cambiare alcune regole europee allora lo voglio dire con chiarezza questo non deve essere un alibi per l'Italia per non fare le proprie riforme ribadisco credo che sia essenziale
Barletta labile bene già nei prossimi giorni questa è una richiesta secondi che va fatta
Ma noi dobbiamo anche lavorare credo come forte d'impresa per spingere per far capire a tutti che un'Europa così come è stata
Studiata così come è stata tentata fino ad oggi non regge più un'Europa con un'unione monetaria una moneta unica ma attenta
Una prestatore di ultima istanza che sia la Banca centrale europea pensa una vera unione delle politiche fiscali e di bilancio non può bastare in piedi questo mai
è molto chiaro e molto evidente come sapete ieri per la prima volta
Anche i titoli di Stato tedeschi allo avuto problemi non sono stati un'asta non è stata sottoscritta per il trentacinque per cento del totale dell'emissione dei titoli tedeschi dei Bund quindi questo è un segnale molto chiaro
Che c'è una sfiducia molto forte sulla tenuta dell'Europa dell'euro allora
Io credo che
Diventi fondamentale che anche noi oltre ovviamente nostro Governo oggi Presidente Monte proprio a colloquio con con la cancelliera Merkel e con il Presidente fa così
E sono certa che porterà avanti con forza con determinazione questo tema questa necessità di cambiare l'Europa a cambiare le regole d'Europa e farlo subito
Quindi non solo quindi il nostro Governo ma credo anche noi come forze sociali
Parlando con i nostri associazioni europee prendendo posizioni dobbiamo far capire a tutti e soprattutto alla Germania alla cancelliera Merkel alla politica europea
Che una divisione
Di cecità di breve periodo che non fa fare i passi avanti chiari definitivi alla costruzione europea non solo penalità i paesi diciamo più in difficoltà come possiamo essere noi
La Spagna o altri ma penalità tutta l'Europa rischia di far cadere l'Europa non siamo ormai a un punto in cui o andiamo avanti
Subito con
Porta con determinazione e la costruzione europea un rischio vero è che noi distruggiamo tutto quello che abbiamo costruito fino ad oggi
In termini di mercato unico di moneta unica e tutto quello che ha comportato input vantaggi significativi dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista sociale e democratico di tutta l'Europa quindi
Siamo purtroppo come sempre negli ultimi anni in un momento molto critico molto difficile
Dobbiamo quindi e chiudo fare per beni compiti accadrà barando molto velocemente le riforme di cui abbiamo parlato prima ma dobbiamo anche oggi tutti ognuno per la con la propria responsabilità ognuno con i propri partner europei
è alzare la voce far capire che veramente qui è in gioco il futuro dell'Europa il futuro della dell'Europa dei giovani dell'Europa dell'impresa e dell'Europa dell'occupazione
E che non possiamo veramente permetterci una cecità una divisione piccola una visione molto più giocata sugli interessi elettoralistici dei singoli Paesi
Perché penso che qui veramente chi dovesse fare errori di questo tipo si prenderebbe una responsabilità molto forte
Quindi io di saluto mi scuso ancora per non essere lì con voi
Da parte mia e da parte di Confindustria come ho già detto in apertura c'è la assoluta volontà il piacere di lavorare insieme su tutti questi temi che sono temi così importanti così strategici
Non solo per il futuro delle nostre impresa ma veramente per il futuro dell'Italia e per l'Europa come sempre
Noi faremo la nostra parte come imprenditori
Porti come dire della consapevolezza di essere coloro che
Crea no i tenente creano
L'occupazione e porti anche di sapere chi portare avanti anche una forte responsabilità sociale che parte integrante del nostro modo di agire e quindi grazie ancora buon lavoro Chau Ivan
E in bocca al lupo a tutti noi perché
Se riuscisse
Cercando sperando il referto
Far caricare
Grazie a tema
Presente Confindustria
Per questo suo intervento
Come è capitato un imprevisto doveva essere qua con noi ma quello che vorremmo vicepresidente che fra pochi minuti assieme agli altri Presidenti ci confronteremo sul documento che anche
La presidente di Confindustria ricordava poc'anzi grazie
Credo unica
Si prevedono cambiare forte
Bene diverse
Rimanete lì fermi versione scendiamo devono mettere le poltroncine poi riprendiamo un minuto solo qui siamo di nuovo da voi
Avrà ora inizio una tavola rotonda sul tema le proposte delle imprese per l'Italia
La
Dei
Domando
Della
Allora
Dell'azienda
Pongo
Non ha fatto
La
All'economia
Ma
La tavola rotonda le proposte delle imprese per l'Italia sarà condotta da Dario Di vico giornalista del Corriere della Sera
Non
Buongiorno a tutti
Vi devo chiedere devo fare la figura dell'antipatico ma vi devo chiedere di sedervi
Di interrompere
Piacevoli conversazioni di questo break intanto chiamerei per favore
Scusate scusate ero un compito
Francamente antipatico però
Scusate per favore vi dovreste sedere
Scusate me capisco che un ospite non dovrebbe avere queste
Questi toni
Ma
Vi prego per favore risedere altrimenti il programma viene
Lenta e poi non funziona
Allora per favore sedete lì
Il tono cambierà via via per favore in sede ed eviti
Allora mentre vi sedete del sarebbe ora
Ralph dottore a capire chiamo sul palco i partecipanti alla tavola rotonda
Il vicepresidente di Confindustria Edoardo Garrone
Fate un bell'applauso da altre due
Il presidente dell'ANIA Fabio Cerchiai
Carlo Mitra in rappresentanza dell'Alleanza delle cooperative italiane
Giovanni Sabatini Direttore generale dell'ABI
Che ovviamente il vostro Ivan Malavasi che sapete quali carica Marco
Noi
Abbiamo un po'il compito di discutere le cose che abbiamo sentito finora e in particolare la relazione che il Presidente Malavasi ha proposto a tutti voi alla discussione naturalmente
Siamo arrivati a questo punto anche con
Tre arricchimenti importanti perché abbiamo sentito le parole di due ministri di debuttanti gli abbiamo sentito anche le parole della Presidente Marcegaglia
Io
Comincia un po'
Con il dottor Cerchiai
In ordine alfabetico stabilisca un problema sembra dalla scuola quadro bronzo del più
Comunque
Un po'volevo non esiste si si è parlato del manifesto dell'impresa e no il manifesto nell'impresa che
è stato redatto insieme dalle organizzazioni che avete sentito ben manifesto l'impresa diciamo
Non è stata solo carta un suo ruolo ha giocato io non esagero i toni però diciamo in una fase in cui il cambio sembrava necessario inderogabile
Il manifesto e l'impresa è come dire affatto unico un lavoro anche di pressing affinché questo cambio avvenisse in tempi di librerie avvenisse soprattutto con la testa giusta con la mentalità giusta
Però adesso il cambio è stato realizzato noi abbiamo un Governo tecnico in Italia già dopo cinque giorni di governo tecnico c'è chi si è lamentato la sospensione ve la democrazia
Per carità insomma le opinioni valgono per quello che valgono però c'è una realtà nuova cioè un governo tecnico
E soprattutto
Sì c'è una fase di anti chiamerà di una discussione su un'altra manovra io avevo chiamato il vecchio Governo il Governo Penélope perché la manovra l'aria la conosceva ridiscussi di giorno Lascu usciva di sera
Abbiamo quindi il preannuncio probabilmente di un'altra manovra diciamo di una sistemazione dei conti e delle partite che questa volta dovrebbe avere in temi della crescita
Il primo piano l'abbiamo sentito sia dal ministro passerà che dal ministro forme ero
Ecco se le cose stanno così diciamo che per la rappresentanza il verbo non principale non è più chiedere
Diciamo chiaro e tondo imberbe dare
Allora certo dare ovviamente in una logica di scambio cioè non ci sarà più il mondo di una volta delle associazioni della rappresentanza per cui sì elaboravano piattaforma si faceva nobili e poi c'era la trattativa col Governo per ottenere
Beh questo mondo e ferito insomma mi sembra che l'hanno già detto tutti non è che vi dà un annuncio
E quindi si entra in un mondo diverso in cui diciamo che forse e lo scambio l'elemento fondamentale no la rappresentanza scambia
Con il potere politico anche nella sua forma tecnica scambia evidentemente dei beni
Che devono dare una somma positiva
Scambia dei beni per avere poi quella somma positiva che noi chiamiamo crescita ecco però è chiaro che
Se questo è se questa la discontinuità per la rappresentanza non è roba da poco e allora come dire
Dallo dottor Cerchiai
Cominciamo un po'questa ricognizione sul sulla discontinuità e
Allora come si comportano punto le imprese sia da un punto di vista metodologico
Sia da un punto di vista di contenuto di fronte a questa discontinuità dico per correttezza anche per con il dottor Cerchiai che noi
Giornalisticamente lo chiamiamo il manifesto dell'impresa ovviamente qui poi ci sono rappresentate delle cooperative ci sono ha presentato e le banche ci sono rappresentate le assicurazioni ognuna come dire a un profilo di impresa ovviamente diverso no quindi
Mi si perdoni la semplificazione ma solo ai fini di
Di velocizzare la discussione
Do progetti agli grazie ma è una semplificazione gradita ma credo che la vita da tutti perché ci sentiamo tutti imprese che hanno un ruolo
Ben preciso e dello sviluppo complessivo del sistema Paese
Io mi permetto solo di fare due precisazioni a quanto lei ha detto no all'introduzione
Primo che il manifesto quindi
Mi associo a chiamarlo così
Delle impresa del progetto per l'impresa presentato dall'IVA Malavasi come ricordava è una prima nella sua apparizione
E nella sua conversazione telefonica non era uno strumento con il quale però avevamo per un cambiamento di Governo per avevamo sul Governo quello di ieri perché ieri c'era quello
Analogamente quello di oggi perché oggi cioè questo
Era un atto di responsabilità comune condivisa di fronte a delle esigenze di sistema
Che suggerivano dall'alto imponevano dall'altro rendevano soprattutto utile un'alleanza non occasionale manovalanza di Progetto come è stato detto dal presidente di Confindustria
Tra tutte le imprese del sistema Italia
La seconda considerazione che volevo fare che
Fondamentalmente i cinque capitoli ricordati tema prima e presentati a nome comune per conto comune da Ivan
Nell'incontro di settembre
Tendono a dire cosa a dire che la richiesta del sistema impresa
In fin dei conti Ivano non so se
Poi condividi questa semplificazione si risolva nel chiedere
A chi alla responsabilità del Paese a sua volta di fare impresa
Di fare impresa in modo efficiente fare impresa modo efficiente significa tendere a porre in atto un insieme di azioni alcune delle quali inevitabilmente tengono al Brera
Ma molte delle quali sono sperate al medio lungo periodo perché il risultato dell'impresa lo si costruisce nel tempo ma lo si costruisce non rimandando le cose da fare lo si costruisce in una quotidianità
Quotidianità di azione
In cui gli obiettivi di breve e obiettivi di lungo in una coerenza fra di loro devono essere perseguiti con estrema sistematicità e credo che sia quello che ciascuno di noi fa nella sua impresa con
Regolarità quotidiane e che bisogna è questo il nostro invito che su certi temi i temi di sostanziale rilevante importanza il Governo affronti in con immediatezza di interventi ma anche con visione di medio lungo periodo
Lo ha detto lo stesso Ministro è uguale a far prima se si continua a a fare esclusivamente interventi di emergenza
La migliore delle soluzioni che si può ottenere è quella di
Non andare sott'acqua oggi
Ma semplicemente dopodomani bisogna agli enti interventi di emergenza unire degli interventi
Di riorganizzazione profonda
E questo significa fare un piano un piano industriale per
Per il rilancio prima lei diceva
Dirigo diceva la crescita certamente ma per la crescita lo sanno gli imprenditori che la perseguono costantemente occorre avere anche le risorse
Le risorse come si trovano certamente non per emergenza si possono trovare anche
Con interventi di natura fiscale ulteriore
Certamente si può essere disponibili in una situazione di assoluta emergenza un sacrificio di Bremen ma non è certo quella strada
Non è certo la strada del cercare di procurarsi dei ricavi che vanno contro l'altro obiettivo di medio lungo andare che è la crescita
Quindi non si può agire solo su quel fronte occorre intervenire sulla spesa pubblica occorre intervenire
Sulla ricomposizione dalla spesa pubblica occorre miranti Goranova ripensarla trovavano è solo o tanto a mio giudizio
Diminuirla quanto di finalizzare la risultato ma guardate che in cui sono tutti imprenditori è il problema piaccia un imprenditore con se stesso mai dire che a ciascun padre di famiglia o madre di famiglia nelle pari opportunità con la sua
Con la sua famiglia c'è alcuno ciascuna organizzazione a questo tipo di problema di partire dalle risorse disponibili cercare di accrescere il virtuosamente le risorse disponibili e non è la strada la pressione fiscale in
Quella come non si apre la strada dell'indebito e mento azzardato per un'industria
Quella di procurarsi ulteriore ulteriori risorse all'infinito di organizzarla su orizzonti temporali medi e brevi e di monitorare di continuo allora cosa sono disponibili le impresa
A sì ha ragione cioè il verbo dare come lei ha giustamente detto ma c'è anche per dovere
Una vera e che non necessariamente un ritorno di settore
Di di divisione di singola rappresentanza ma in una situazione difficile come questa un ritorno di sistema
Le azioni che non è abbiamo proposto sono delle azioni che rappresentano la mediazione di interessi nel mondo per la rappresentanza a tutti ciascuno di noi ha rinunciato a qualche cosa
E tutti noi abbiamo faticosamente trovato un
Cinque punti fondamentali
Sui quali e per i quali si può essere richiesti di dare ma realizzando i quali in termini efficienti sicuramente tutti riceviamo anche quindi è un dare e avere
Che poi in fin dei conti sono proprio l'essenza dell'impresa che come tutti sappiamo il suo conto economico a
Sullo stato patrimoniale sia il dare che la vere quindi noi guardiamo con fiducia all'azione di governo certe una fiducia
Connotata anche da un po'di professione l'emergenza cioè
Quindi gli interventi devono non solo essere efficaci devono essere efficienti e quindi anche tra guardarsi nei risultati nel medio termine ma anche essere urgenti ed immediati secondo lei
Velocemente diciamo
La la rappresentanza e pronta a questa discontinuità che non è facile totalitaria del su uno lo dice perché bisogna farlo poi
Siccome abbiamo tutti i capelli bianchi sappiamo che complicato secondo lei onestamente
è in grado di cambiare verbo frontalieri di dare e avere sì
A fronte di solo dare non so capisco non capire dove si finisce
Ma non per una singola per Tanza per il sistema di rappresentanza che
E impresa e quando diciamo impresa credo che tutti noi concordiamo diciamo non soltanto gli imprenditori l'impresa non è fatta solo l'imprenditore fatta anche da chi opera dentro l'impresa
Dottor Sabatini quando fu redatto il manifesto di imprese un ministro particolarmente avuto lo prese in mano e disse tot hanno dimenticato di parla della stretta creditizia
Ne ha facoltà
Quindi
è una battuta come dire
Pungente che evidentemente però segnala noi prendiamo in positivo ovviamente segnala un elemento importante che la rappresentanza nel momento in cui fa quel lavoro
Che voi avete fatto incorpora però anche dei conflitti che sono dentro i soggetti della rappresentanza e il conflitto si pone adesso chiamiamo conflitto mi permetta il termine così
Tecnico
è quello come dire che in una fase data come questa ci può essere tra i soggetti e manifesto delle imprese un elemento di contraddizione forte come quello del misurazione merito di credito problema del
Del credo col contagocce insomma
Tema che tutti i presidi che suppongo le conosco
Beh io mi riallaccio un attimo anche alla
Prima
Domanda che lei ha fatto perché secondo me
Le associazioni di impresa e che oggi sono rappresentate qui
La discontinuità di cui abbiamo parlato l'anno avviata
Al luglio del due mila e nove
Mi consenta un riferimento personale io il sedici luglio del due mila nove ho assunto l'incarico di direttore generale dell'ABI e in quello stesso giorno ha partecipato a un durissimo confronto in Confindustria proprio sul tema del credito
Un
Un confronto veramente difficile eppure da quella data
Tutte le associazioni hanno dimostrato una capacità di cambiare prospettiva hanno dimostrato una capacità di sapere ascoltare i problemi degli altri
Di
Riconosce le difficoltà degli altri e
In questi due anni e mezzo abbiamo fatto un percorso che ha portato una serie di risultati importanti con questo nuovo metodo di lavoro
A partire ovviamente dalla moratoria si presti delle piccole e medie imprese
Che è un risultato collettivo che ha portato a delle piccole rinunce da parte di tutti ha dei costi da parte di tutti
E poi per proseguire e agli accordi con Cassa depositi e prestiti per l'utilizzo dei fondi Bay e a lavori che stiamo facendo ancora oggi
Ieri abbiamo firmato un accordo per riuscire a gestire un cambiamento che ci ha imposto dall'Europa
E che prevede un cambiamento dei termini in base ai quali si considerano scaduti i crediti nei confronti delle piccole e medie imprese
Abbiamo cercato di nuovo con questo nuovo metodo e con questo nuovo approccio di cesti di cercare di gestire queste difficoltà quindi io credo che
La cosa importante
E che le associazioni di impresa abbiano messo da parte
Gli interessi personali gli egoismi personali il la filosofia sia della notte in my backyard e siano arrivati al manifesto dell'impresa sì
Con una logica nuova e cioè quella di dire in una momento così difficile in un momento in cui il Paese
Ha bisogno di reagire a fronte di una crisi che ricordiamoci può e non nasce dal nostro Paese non nasce dalle nostre banche
Ma che il nostro Paese purtroppo
Corre il rischio di pagare
In termini più elevati rispetto
Ad altri ecco abbiamo messo da parte i nostri interessi e
Abbiamo
Ci siamo aiutati a trovare delle soluzioni condivise ecco credo che questo sia un passaggio importante
E
Questo lavoro lo abbiamo fatto non soltanto
A livello nazionale perché un altro tema importante rispetto anche al problema della stretta creditizia
E che oggi viviamo in un contesto fortemente regolato e con delle regole che non tengono sempre conto delle specificità nazionali l'approccio del regolatore europeo
Soprattutto nel settore finanziario e per quello che riguarda il settore bancario con la nuova
Con la nuova disciplina di Basilea tre è un po'a quello di una vestito unico va bene per tutti
E invece di nuovo queste associazioni di impresa insieme hanno sorpreso e attirato l'interesse del Commissario Barnier
Presentandosi uniti a chiedere una piccola modifica delle regole di Basilea
Per cercare di ridurre l'assorbimento di capitale nel nuovo framework regolamentare delle esposizioni nei confronti delle piccole e media impresa ed è di nuovo
L'espressione di un lavoro comune
E questa nostra proposta oggi
Comincia a prender piede in Europa altre associazioni di imprese europee hanno riconosciuto la validità della nostra proposta e addirittura
Un alto esponente della Banca Opi England qualche giorno fa
In una articolo del Financial Times riconosceva che in momenti difficili alcune regole possono essere allentate per evitare il rischio di una stretta di creditizia
Sul Paese io credo che
Questo metodo anche dimostrato come in questa fase
La possibilità di una
A riduzione o di una un po'di nel blu Cerere quantità di credito disponibili o di un aumento del costo del credito
Non dipenda da una volontà delle banche italiane ma è un contesto che vede il costo della raccolta delle banche italiane fortemente penalizzato dall'incremento del rischio Paese
Mi dispiace dover citare questa parola che ormai è diventata direi di odiosa e abusata spread ma
Se continuiamo ad avere degli spread tra i titoli di Stato italiani e i titoli di Stato tedeschi
Che navigano intorno ai cinquecento basis point questo si riflette chiaramente su difficoltà del sistema bancario italiano in termini di costo della raccolta
Finora siamo riusciti a gestire
Questa situazione ma se dovesse proseguire è chiaro che avrà degli impatti
Sull'erogazione del credito
Ed è per questo che poi
Data anche la struttura delle nostre banche che sono banche commerciali è fondamentale perseguire la strada di stabilità
E crescita ed è questo poi il senso della nostra proposta al Governo e che su questa strada di stabilità e crescita noi siamo pronti a sostenere
Il Governo il Governo Monti
E siamo pronti anche a fare la nostra parte e
Nella logica del Daria vere perché poi
Le banche sono in prese anche e come tutte le impresa e devono riuscire a coprire i costi di produzioni e a remunerare il capitale ma siamo pronti a fare la nostra parte e a dare quello che è necessario dare
Bene dottor mitra le cose le due cose che sono emersi e se la rappresentanza in grado di cambiar
Velocità i sul credito lei di cosa pensa visto che insomma
Si aprono dei mesi di complicati mi sembra di capire
Ma sulla rappresentanza intanto
Io credo che questa esperienza
Sia un fatto fortemente innovativo rispetto alla storia della rappresentanza del nostro Paese intanto
In queste
In questi due mesi
Ha svolto un ruolo con un profilo politico di un certo rilievo
Nessun
Non è mai accaduto che uno schieramento così importante dell'economia e della nel sociale in Italia
Abbia con chiarezza senza mediazioni
E senza timore affrontato il problema di una discontinuità di Governo e non mi riferisco in questo in questo momento alla formula in quanto tale ma proprio una discontinuità
Perché il Governo che avevamo era uno dei problemi cioè un deficit di credibilità straordinario e anche un deficit di contenuti rispetto
Alle vicende dalla crisi
Considerata qual è la storia della rappresentanza in Italia non dimentichiamo che abbiamo in ogni comparto
Dell'espressione di rappresentanza se studiamo la Confindustria e le banche
Che hanno delle origini storiche di
In qualche misura affinità politiche perché ne abbiamo tre
Ovunque ne artigiani commercianti e cooperative bei
Avevano prodotto un risultato di questo genere secondo me unirmi notazione formidabile la seconda questione importante
Che diciamo che è ancora in fieri ma che è la vera sfida di questo di questa operazione
Beh uno dei problemi che al nostro Paese se vuole riprendere la strada della crescita c'era anche un po'l'Europa il mondo
è quello di ritornare a dare valore centrale all'economia reale e quindi a chi produce
Il fatto di avere un blocco così importante che si muove in questa direzione può dare un concorso a formidabile a far ritornare l'economia reale al centro della vicenda
Dalla vicenda del nostro Paese e delle scelte delle sensibilità
Perché se non si dà attenzione al a chi produce la ricchezza
Difficilmente anche tutte le
Le parole le tre parole famose dei Monti rigore
Crescita ed equità è molto difficile che si realizzano nel nostro Paese
Sulla questione del credito è indubbio che
Ci sono dei problemi strutturali
Molto complesse e molto delicati anzi io credo che
La prima questione che dovremo scongiurare
è quella di trovarci
Con una situazione di non avere liquida liquidità
Per il credito perché questa non è una vicenda
Che da non mettere in conto rispetto alla situazione dalla quale il sistema finanziario
Del
Del nostro dell'Europa
E il nostro Paese
Sta meno male dal punto di vista delle banche
Ma deve affrontare dei costi di approvvigionamento che sono assolutamente
Inavvicinabile
E vorrei vedere qual è quell'impresa cooperativo non cooperativa che oggi va in banca
Si propone di fare un un piano di investimenti con il costo dalla della provvista che esce oggi è un situato queste è un blocco reale
Per qualsiasi meccanismo di avviamento di crescita ovviamente o la l'impressione che noi abbiamo un grosso problema di differenziale
Ma
La questione si non si risolverà neppure nel nostro Paese stamattina è stato rilevato più volte io credo che se non abbiamo bisogno assolutamente di mettere ordine in casa
La questione sta diventando ogni giorno di più quella
Europea
Che
Ore si risolve il problema a quel livello oppure anche alla questione del credito sarà particolarmente difficile affrontare poi convengo che una volta messo in ordine alle cose
Forse
Così come rivediamo tante cose bisogna rivedere anche basi LEA
Perché è un nostro documento costoro ITO intanto in epoche dove non c'erano i problemi di oggi
Ma soprattutto mi pare che ci sia una ridondanza dei tecnocrati che forse è opportuno rimettere in discussione
Parliamo di flessibilità anche il credito deve essere per avere questa fase
Dottor Millo aveva presente rapporti di forza concetti così insomma c'era già ce n'è una reale diamo noi noi in sede di rivediamo Basilea toilette presente qualche elemento diciamo di complicazione delle cose che ha detto l'opera importante questo
Dottor Perrone
A proposito della
Discontinuità dalla rappresentanza è uscito di recente un libro che si chiama mani bucate
Che praticamente è una requisitoria un libro di un collega di Panorama che è una requisitoria nei confronti dell'impresa e quindi ovviamente del soggetto diciamo
Più pesante delle imprese che che sostiene in sostanza che
Ci sono tanti rivoli di soldi alle imprese che arrivano e che poi come dire non sono coordinati per carità però insomma
Fanno parte di una sorta di spreco le dicevo questo elemento come dire a mo'di discussione per poi fare un ragionamento concreto sul
Diciamo chiedere dare no
Ecco in una logica di scambio probabilmente il problema che sarà
Che verrà posto la Confindustria e di di affrontare quelque questo elemento no la
Del sul termine spreco nove piacerà diciamo la dispersione de degli aiuti alle imprese e allora oltre alle questioni
Generali per lei riterrà opportuno dire rispetto al dibattito che che abbiamo avviato
Se
Ci illumina su questo emendamento io la
La penso in un modo un po'diverso sicuramente
Se
Faceste meno brusio forse
Aiutereste tutti noi
Sicuramente si sono casi in cui sono state erogate in qualche modo risorse pubbliche all'impresa
In modo come dire
Scollegato da un disegno strategico più organico e quindi se in questo senso possono essere considerate gli sprechi
Ma solo in questo senso perché io credo che gli utili in treno non siano mai stretti il problema è definire
Una politica industriale questo Paese credo
O comunque di di di medio lungo periodo
Poi parliamo del manifesto per l'Italia è un altro discorso sulle misure urgenti da questo Paese sono annettere una una politica industriale chiara
Di medio lungo periodo pensiamo per esempio e prendiamo il Paese non politica industriale non c'è una politica energetica chiara si va
Come dire e per sé sempre andate per interventi
Di piccolo cabotaggio di aggiustamento di correzione di tiro
Noi abbiamo bisogno di definire
L'Italia
Del due mila venti e dobbiamo definire
Quali sono gli investimenti strategici che vanno fatte quindi le risorse
Come dire pubbliche dove vanno investite
Per
Renda del nostro Paese competitivo nel lungo termine nel frattempo
Nel frattempo ci sono le riforme urgenti che vanno fatte tutte insieme quindi uno degli aspetti importanti del
Della proposta comune
Perché a noi abbiamo fatto il trenta settembre
è stato
Che queste riforme vanno fatte tutte insieme anche perché
Come dire
Fatte tutte insieme significa in un rapporto dovesse perché siccome tutti dovremo fare sacrifici significa anche
Rendere più accettabile
Una sede i sacrifici che vanno chiesti ai cittadini
E a impresa e per salvare il Paese a cui abbiamo un problema lo si è detto di delitti di debito pubblico di difficile sostenibilità gestione e dall'altra parte abbiamo un problema di crescita
Se il come dire l'obiettivo che si è posto il Governo Monti di
Lavorare per la crescita
Naturalmente credo che i provvedimenti saranno
Coerenti con le proposte che abbiamo fatto il trenta settembre e come si dice giustamente ha detto il dottor Cerchiai
Noi non abbiamo fatto per mandare a casa il Governo precedente tant'è vero che rimettiamo sul tavolo le stesse proposte e il Presidente Malavasi nella sua
Nel suo intervento non è piaciuto tantissimo ha ripreso
Ha reso la ripresa in modo articolato chiaro e con una grande
Forza e passione e per questo lo ringrazio anzi ringrazio di avermi invitato essere qua con voi
Lui è partito nel suo intervento ha ripercorso il documento comune
Perché l'ha fatto proprio l'ha voluto trasmettere ancora con forza atta a tutti a tutti i suoi associati
E ha voluto che non approfondissimo cui noi tutti insieme su questa piattaforma siamo perfettamente d'accordo e intendiamo continuano a lavorare questo è il nostro nostro sforzo la presidente Marcegaglia
Del suo intervento ha detto che la cosa più straordinaria e si è riusciti noi a definire delle priorità
L'intervento che valgono valevano per il Governo precedente a maggior ragione valgono oggi perché nel frattempo come dire la situazione
Finanziare ulteriormente
Peggiorata
Il fattore
Tempo fondamentale
E
Fondamentale secondo me è continuo far capire alle forze politiche che poi dovranno
Livello a livello parlamentare approvare le proposte del governo Monti
Dimettere un attimino da parte colloca l'interesse come dire di breve periodo l'interesse come dire finalizzato al consenso al voto se vogliamo al consenso popolare
Rispetto un partito all'altro e a pensare un po'di più e come priorità mettersi insieme per capire che
I provvedimenti che usciranno da questo Governo andranno ad elezione della crescita che è l'unico è l'unica via per poter risollevare anche le sorti finanziarie del debito in questo Paese
La determinazione di Confindustria c'è c'è stata anche quando
E ci tengo a ricordarla quando la Presidente Marcegaglia
Ha firmato coi con i sindacati la riforma degli assetti contrattuali quella una riforma che produrrà sicuramente
Benefici
Prestissimo perché di fatto
Da alle imprese
Per
Dà più forza secondo livello di contrattazione quindi quello di rapporto tra impresa i lavoratori della stessa impresa
E credo che andrà nel grande nel segno sempre di più nel segno della
Come dire della competitività delle nostre imprese ed è fondamentale ultimo aspetto
Mi sembrava importante rimarcare su cui sono state fatte alcune considerazione anche un po'strumentale la riforma del mercato del lavoro
Noi abbiamo e lo sappiamo bene lo vediamo nelle nostre imprese abbiamo due ordini problemi
Il primo problema è un eccesso di protezionismo perché lavoro ce l'ha ce l'ha tempo indeterminato
E quindi un'eccessiva come dire rigidità in uscita e dall'altra parte abbiamo una classe crescente di lavoratori
A tempo determinato o comunque lavoratori che soprattutto sono i giovani
Che non hanno nessuna protezione nel caso in cui perdano il lavoro dopo come dire il periodo determinato ecco ed è stata come dire latente come dire la classe più colpita dalla crisi perché
è chiaro tenete in un momento di crisi un'azienda non rimuove contratti che i lavori
A coloro i cui contratti scadono
Ecco noi abbiamo bisogno di una riforma del mercato del lavoro che
Tenda a garantire maggiore equilibrio
E soprattutto che Carrick riforme anche il sistema di ammortizzatori sociali
La cassa integrazione gli interventi del Governo Berlusconi quattro anni fa sugli ammortizzatori sociali hanno garantito se non altro nella momento dell'ordine quest'dello Tsunami
Finanziario la tenuta della pace sociale e qui è stato un valore fondamentale
Ma oggi non basta fare in futuro gli ammortizzatori sociali non dovevano solo
Intervenire per i momenti di crisi ma devono essere come dire accompagnare i lavoratori che escono dal ciclo produttivo a reinserirsi al ciclo produttivo
Quindi sicuramente una mercato una riforma del mercato del lavoro del portare a maggiore flessibilità da una parte mi mi maggiori garanzie
Per come dire chi non ha contratti a tempo indeterminato e
Un sistema di ammortizzatori sociali che garantisca maggiore se vogliamo anche turnover nel senso
Che chi lascia un'azienda o perde il lavoro possa ricollocarsi più velocemente
Queste fondamentale come le altre riforme che mai su cui magari torneremo dopo
Allora due notazioni intanto
Dottor Garrone ha detto
Politica industriale ci vuole no verso
Faccio diciamo una notazione giornalistica sarà interessante vedere
Se con questo Governo il termine politica industriale verrà verrà sdoganato
Mi sembra il ministro passano l'ha usato il che non vuol dire niente però non l'ha usato sarà o no e sappia rotta questo paese manca questo Governo del fare delle riforme urgenti no no per salvare il Paese
No no io non so
No no per carità lei diceva una cosa più strutturata dice una cosa più sul fronte
Che non oso nono sentito politica industriale
Un precedente ministro la politica non se la faceva fare prefetti quindi difficilmente andremo peggio ma questo vedremo insomma se il termine sarà sarà sdoganato la seconda cosa devo dire dalle cose che
Che vengono fuori da voi è che le imprese sono più
Più un'idea dei sindacati Italia Spagna che è una
C'è una cosa straordinaria
Perché ho visto che CGIL CISL UIL e sono già riusciti nell'impresa che il Governo non ha fatto già niente ma loro già son divisi è un record cioè un record difficile difficile da battere
Al Presidente Malavasi facciamo delle domande o ancora più decisi
Io penso che il ragionamento ormai che tutti ci facciamo è questo una volta
Si usava il tappeto permette alle contraddizioni sotto no
Ma non lo dico a alle piccole imprese lo dico in generale tutti ma lo penso anche per dire per i giornali quando c'erano delle contraddizioni si dicevano sempre be'queste nel comunicato non rimettere no metile sotto il tappeto
E sperando che il tappeto non Salza se mai che non si sentisse odore dal tappeto e così via adesso mi sembra che
La il primo cambiamento mentale che noi abbiamo realizzato che sappiamo
Che se mettiamo sotto il tappeto dopo un po'si sente la puzza
Detta volgarmente insomma
E allora se è questo il presupposto lei prima ha detto delle cose coraggiose le ha dette in Presidente ESE che la lingua dei Presidenti quando fanno
Le relazioni
Io provo esplicitarle scusate è possibile sono stati aumentar atti i contributi per i parasubordinati della gestione separata dell'INPS
Per cui noi avremmo la contraddizione che il figlio di un piccolo imprenditore
Beh
Parasubordinato
Paga con i suoi contributi la gestione del suo papà che è in rosso
E non si può
Giusto
Quindi
Volevo sapere se questa cosa qui questa roba sotto il tappeto la tiriamo fuori con la responsabilità con la tempistica con la maturità di cui siete capaci seconda questione la riforma
La delega fiscale
Noi tutti speriamo continua a parlarne che poi si lavori io
Diciamo bisogna essere ottimisti per il noto principio che il Presidente precedente c'aveva ragione su questo vi i pessimisti umano ma risolto niente allora mettiamo che la delega fiscale venga approvata cioè cammini
Beh noi sappiamo che i soldi non ci sono comunque no e che quella delega in qualche maniera si deve autofinanziare cioè che ridurrà
Il pre-tasse nella misura in cui produrrà maggior gettito che
Un'operazione fantastica come dire un miracolo però chi per chi come voi ne capisce di politica retributiva di politica ad associazioni a un certo significato insomma no
Quindi significa che in qualche maniera alla riduzione dovrà essere finanziata l'aumento di gettito ecco la rappresentanza che il di cui lei è valido rappresentante Presidente
è capace di fare queste due operazioni che abbiamo detto pensioni e gettito in maniera nuova in modo da far capire veramente che ha responsabilità se non responsabilità una parola che fa rima con equità e basta
Bella domanda l'ultima domanda ma intanto prima di
Rispondere alla domanda quale però visto che non so se ci saranno altri giri voglio ringraziare
Di gli altri direzioni qua
Sul palco con me
Ringrazio veramente che abbiamo venire realizzato davvero io ho definito dall'azione qualcosa di unico nella Repubblica italiana
Dopodiché labile conduttore
Invito ci dice
Ma quanto terra
Quando interamente nel merito riuscirete a reggere
Riuscirete avere quella responsabilità
Io non so cosa avviene domani
Sono però testimonia di un'esperienza straordinaria
Costruita e
Varie anni realizzate in un anno un anno e mezzo fa
Che Rete imprese Italia che molto somiglia questa compagnia nel senso che abbia messo semplice alla più omogeneità di tipologie di impresa
Ma non c'era certo ne omogeneità politica culturale
è facile assolutamente no
Però siamo riusciti a tenere anche su questioni scomode
A volte per l'artigianato volte per il commercio
Io
Penso che
L'alleanza di questo mondo senza caricarli di ulteriori significati possa vere realmente
Una condizione nere
Utile al Paese e utile al Parlamento in modo particolare il Governo qualunque esso sia incarico
Noi abbiamo
Fatto un esercizio
Badate che non è tanto perché siamo insieme e non sono in sei cinque titoli che abbiamo individuato che pure sono un atto importante
Ma sotto tendono sottendono ad un'altra azione
Che nessuno mai fatto in questo Paese
Che dire noi cosa ci mettiamo in termini di risorse e non dire che gli altri a devono pagare
Abbiamo detto poi casomai sono limitate sono sbagliate ma abbiamo detto quante se ne mettiamo
Con la patrimoniale
Quanto siamo disposti ad alzare con le pensioni è diamo che dette dovrebbero andare a finire non per andare a chiudere
Buchi che continuano a generarsi nella gestione amministrativa Corea gestione politica abbiamo detto che quelle risorse
Sono finalizzate in parte a strutturare meglio il debito e quindi uscire dalla finanza difficoltoso di questo Paese la parte più consistente che era quella che veniva dalla patrimoniale poi può essere più grandi più piccolo ma discuteremo l'entità
Aveva un obiettivo molto chiaro di andare a incidere sul costo del lavoro
E quindi dare un vantaggio dei lavoratori sul cuneo fiscale e alle imprese
E questo
è ancora poco chiaro nel dibattito quindi non non sono in sei cinque temi perché quello che temo avvenga
Quando si entrerà nel merito delle questioni è che
Ognuno dirà io ho già dato devono dare gli altri
E se così facendo vuol dire che ritorneremmo anche se fosse un Governo tecnico per uscisse uscirne fuori ritornerebbe l'Italietta di prima
Ora dato che penso che non sia così
Io
Ho vissuto una palestra straordinarie di confronto con le altre organizzazioni prima per tenere assieme Rete imprese Italia dopo per stare dentro questa alleanza e per costruire quei documenti
L'abbiamo fatto con grande senso di responsabilità l'abbiamo fatto scontrandosi l'abbiamo fatto con molta lealtà senza sotterfugi e io credo che abbiamo le condizioni
Per affrontare i temi scomodi come quelli che lei ricordava della del debito della nostra gestione tant'è vero che i debiti nessuno ce li paga
E siamo consapevoli di quanto la relazione che si è rotto un paradigma che se noi non lo affrontiamo oggi stiamo distruggendo il futuro dei nostri figli tre possiamo essere anche come dire un po'ambiziosi ma non matti mattino
Responsabili si
Noi crediamo davvero che
Perché il futuro io termino con la frase insomma
Che vorremmo realizzare i futuri sogni dei nostri figli si avverte il bisogno di una scelta sicuramente non sotto l'aspetto di rilevare che abbiamo vissuto noi
E per garantirgli siamo coscienti che la riforma delle pensioni del welfare dello stato sociale e un delle questioni centrali
Ma nella misura in cui non diventa più strumentale per nessuno e in modo molto chiaro mettiamo sul tavolo in quanti nascono in quanti muovere in quanti
Di Livorno che difficoltà hanno nel Paese
E cominciamo fare dei calcoli attuariali seri e stabiliamo che fra dieci anni sarà così fra quindici servo non è impossibile se la forte io credo
Ciò che rappresentiamo interessi diversi in modo particolare coi sindacati
Ma non credo che sia impossibile se si tolgono l'ideologia ragionare sulla sostenibilità vera del patto sociale che sostiene questo Paese nell'impresa sono disposti a farlo
Perché sanno bene che la loro forza lo sta nel conflitto ma sta nella vita
Noi sappiamo forse in cori i più piccoli lo sanno ancora meglio
Che da un tessuto territoriale da un tessuto dove sono inseriti dai sistemi territoriali viene la forza la competizione e la qualità e nasce distruggiamo quel tetto decidiamo un pezzo un pezzo dell'Italia
Quindi
Avremo difficoltà penso di sì
Quando entreremo nel merito tenteremo di difendere il meglio di un il suo pezzettino ma la consapevolezza che ognuno deve darmi un pezzo l'abbiamo l'abbiano fino in fondo e non abbiamo nessuna voglia di nascondere
Di nascondere
Vedere questioni badate che in quel documento ne parliamo
Di lotta all'evasione fiscale e ne parliamo in modo determinato non riprendevo questa mattina
Se noi vogliamo finanziare quella delega fiscale la si finanzia con due modi e poi casomai subito serve anche un po'di
Di soldi freschi per farla ma noi siamo disposti a mettere soldi freschi se abbiamo chiaro dove si va
E perché li mettiamo
Perché se ci sarà crescita e si ci sarà equità beh allora sarà possibile dentro riforma fiscale non ricorre le cause di garanzia e prendere venti miliardi di non due lire venti miliardi a famiglie e cittadini con le deduzioni e le detrazioni tant'è vero abbiamo ben chiare e sappiamo quanto diamo la disponibilità si parla chiesta
Di rispondere lei saremmo disposti a rispondere a misura in cui in un sei mesi in un anno l'anno e mezzo in due anni ritorneranno
Ritorni sull'IRPEF più agevole equità soli era
Senza più balzelli senza più raccontarci che bastava spostarli da Roma da un'altra parte perché cala sapere tasse perché da lì avevamo spostato alle competenze ma lo abbiamo spostate le risorse
Creando esattamente un disastro
Proprio cominciamo anche a dirci le cose che abbiamo fatto sul territorio se c'è qualche d'uno di voi che la sua esperienza provinciale comunale regionale
è in grado di dirmi che il federalismo applicato in questi anni ha ridotto una lira la pressione fiscale sulle imprese alzi la mano me lo racconti io l'ho vissuto in modo diverso la conosco in altro modo aumentato le allora dato che sappiamo che dobbiamo pagare almeno vogliamo sapere perché noi dobbiamo pagare e che cosa ci verrà in campo e se ci viene e crescita per l'impresa significare anche in futuro per i nostri figli
Allora
A ringraziando il Presidente ringraziando tutti noi finiamo tavola rotonda
Possiamo dire che è iniziata l'operazione tappeti puliti
Il programma però prosegue e penso che sarà annunciato dallo speaker grazie
Grazie
Grazie
Ringraziamo gli ospiti che sono intervenuti questa mattina all'Assemblea nazionale CMA
Vogliamo concludere questa impegnativa mattinata di lavoro offrendosi l'interpretazione di un grande cineasta italiano
Ma io no