L'Italia civile di Carlo Arturo Jemolo Il grande giurista a 120 anni dalla nascita e a 30 anni dalla scomparsa

Autorità colleghi signore e signori
Pertanto le dei deputati celebra questa sera la figura di un grande giurista protagonista della cultura italiana del Novecento
Arturo Carlo Jemolo di cui quest'anno ricorrono il centoventesimo anniversario della nascita e il trentesimo della scomparsa
Un cordiale benvenuto al presidente la Repubblica Giorgio Napolitano ancora una volta ci onora con la sua presenza
Un saluto e un ringraziamento agli illustri relatori Arrigo levi Francesco Margiotta Broglio Alberto Melloni un saluto particolare alla figlia di Jemolo signora Liliana presente questa sera a sanare
Arturo Carlo Jemolo va innanzitutto ricordato
Comune esemplare coerente maestro di libertà
Non è stato per il suo esempio personale e lo è stato per il rigore e per l'indipendenza che hanno sempre guidato la sua ricerche intellettuale
Come tale Jemolo appartiene alle grandi figure di italiani che la Repubblica il dovere di onorare ricordare figure che rappresentano una fonte inesauribile insegnamenti culturali etici e civile
I suoi importanti e approfonditi studi sul diritto ecclesiastico sulla storia dei rapporti tra Stato e Chiesa sono parte fondamentale della cultura giuridica e storica del nostro Paese
Ma non meno rilevanti sono le sue riflessioni di carattere culturale sociale e politico
Affidate non solo i suoi saggi ma anche ai suoi tanti articoli sulla Stampa di Torino
E sulle riviste che hanno fatto da laboratorio le grandi idee dell'Italia repubblicana dal ponte di Piero andrei al mondo di Mario Pannunzio
Ah beh fagotti Luigi Russo al Politecnico di Elio Vittorini al nostro labili Ferruccio Parri a Nuova antologia di Giovanni Spadolini
L'insegnamento di ieri non lo era l'insegnamento più liberale di un cattolico che non rinunciamo mai alla sua libertà di coscienza anche quando questa libertà che attirava critiche incomprensione
Il suo spirito critico disse di lui Spadolini gli vietava scelte categoriche
Coerentemente con questa impostazione il grande giurista si teneva lontano dalle dottrine politiche che dispensava certezze che obbligavano alla uniformità
Il suo invito costante non a caso era quello di coltivare il dubbio la ricerca il dialogo
Dove c'è posto per la ragione scrisse non si può mai considerare chiuso l'indagine chiuso il dialogo con i dissenzienti
Il professor Margiotta Broglio chiediamo le è stato allievo e amico così ricorda in un suo recente libro questo aspetto del carattere del grande intellettuale
Se non ha dato certezze politiche Jemolo certamente dato certezze morali e ha insegnato a più di una generazione a compiere scelte autonome e perché personale
Arturo Carlo Jemolo e normalmente collocato nella storia del pensiero italiano tra i cattolici liberali
Ma chi preferiva definirsi liberale cattolico precisando come è scritto che tale termine dovrebbe essere riservato virgolette
A chi te l'intensa che sia la sua fede o la sua pratica pensi secondo gli schemi della società civile e diagrammi posto nelle sue preoccupazioni alle strutture statali
E poi subito dopo riconosceva che nella sua formazione avevano eminentemente agito uomini del mondo laico Martinetti crocerossine dei natanti
Fu dunque laico e cattolico in un'epoca in cui questi due termini venivano spesso considerati in conflitto tra loro
Non era quella duplice identità frutto di uno spirito di leninista ma ricerche apertura di nuove strade
Era per quello che in particolare riguardava l'Italia la capacità di guardare allo sostanziale unità morale del nostro popolo al di là delle contrapposizioni ideologiche e delle divisioni storiche sociali culturali
In un articolo pubblicato dalla stampa nel mille novecentosessantasei
Diamo l'ho ribadito pur in un periodo di acceso confronto tra forze laiche cattoliche sull'eventuale introduzione del divorzio nella legislazione italiana
Ribadì che non c'ero sostanziale vivo divario tra credenti e non credenti sulla generalità dei precetti morali e ciò in virtù del fatto che la nostra società si era formata come scrisse nella matrice del cattolicesimo
Io non lo
Credeva fermamente sulla scorta dell'insegnamento di Francesco Ruffini nella separazione fra istituzioni civili e quelle religiose in un quadro di pacifica convivenza
Essere laici per il grande giurista non voleva però dire ignorare il ruolo sociale e civile della religione
Ieri molo osservo storico Paolo Valbusa riverso nella sua opera l'idea di uno Stato L'Aquila ci laicità non significasse assolutamente indifferenza ai valori morali o religiose
Una velocità quindi capace di vedere la Chiesa come forza di vari operante nella società
Credo che si possa senza dubbio
Vedere in questa concessione una prefigurazione di quella laicità positiva che si è affermata successivamente
A trent'anni dalla scomparsa di mia moglie essa si qualifica proprio per il suo riconoscimento della dimensione pubblica e sociale del fenomeno religioso
E sempre rimanendo all'Italia di oggi credo che sia importante sottolineare che questo tipo di laicità
Può e deve essere fattore di una rinnovata coesione morale e culturale della società
Desidero in proposito citare un bell'articolo di Andrea Riccardi e colgo qui l'occasione per inviare a tutti un fervido augurio di buon lavoro per la sua recente nomina a ministro della cooperazione dell'integrazione pubblicato due anni sono del Corriere della Sera
Occorre lavorare scrive Riccardi per una laicità condiviso che affronti in modo serio le grandi questioni nazionali ma anche antropologiche con la convinzione che nessuno ha il monopolio della modernità
Oggi la laicità leggiamo ancora nell'articolo si commette all'identità nazionale
è un grande cantiere culturale ed educativo ieri partiti ideologici erano portatori di visioni del Paese oggi è diverso laicità e ricerca ragionevole possibile del bene comune al di là del Messia nudismo o delle passioni di tante
Ci sono grandi differenze ad esempio sui temi della vita ma i valori del mondo religioso sono tutt'altro che regresso
Ridire l'identità italiana in modo laico coinvolge la Chiesa tutt'altro che strade al Paese per la storia di un'eredità umanistica Di Pietro scrisse nelle mani sugli italiani
Credo che siano parole da tutti condivisi
Ispirato da questo umanesimo italiano diamolo riuscire a individuare più di mezzo secolo fa
E andando in diverse occasioni contro lo spirito del tempo in cui viveva la fisionomia di unità decide libere dialogante oltre gli schemi conformismi scaturiti dei conflitti ideologici culturali delle
E c'è infine un altro aspetto del pensiero richiamano su quale desidero soffermarmi in conclusione
E la sua idea dello Stato come comunità che deve fondarsi su una forte etica della responsabilità dei cittadini soprattutto per quanto riguarda le esigenze del bilancio pubblico
Vorrei
Affermò in uno scritto del mille novecentocinquantasei che gli italiani ricordasse dallo Stato sono loro e che l'economia dello Stato è la somma delle economie degli italiani
E credo che anche queste parole Harrison in oggi conoscenti di grande attualità
Liberale Jemolo non era insensibile alle domande di giustizia sociale ma riteneva che la prima condizione per poter esaudire risiedesse nel rafforzamento dello stato di diritto
E voglio concludere con un appello lanciato con grande giurista le forze politiche mi difficile drammatici momenti del dopoguerra
I partiti scrisse Jemolo sono sorti tutti in quest'ora così grave e così decisiva per quella che sarà l'Italia dei prossimi anni con una grande e sincera sete di giustizia
Non dimentichino che il diritto è l'occhio il misuratore la bilancia della giustizia che nessun istinto nessuna ispirazione può sostituirlo
Ed è con questo spirito lo spirito delle regole del diritto della questione morale del nostro popolo
Che dobbiamo ancora oggi specie a beneficio dei più giovani ed inseriamolo un forte preziosi incitamento all'incessante opera di costruzione Consigliere e consolidamento di unità dei principi grazie
Cedo ora la parola aveva
No al professor Francesco Margiotta Broglio professore di storia delle relazioni tra Stato e confessioni religiose presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Siena
Prego sul
Un attimo solo mi dispiace perché c'è l'assenza del direttore della Stampa
Ebbene il vicedirettore della Stampa desidererebbe che
Spiegare l'assenza
Vede
Un attimo
Facciamo una sessione solo perché la stampa estera visto che ricordiamo
Io non lo troviamo un brutto precedente buonasera io Diego appunto giustificare scusare l'assenza di Mario Calabresi direttore
Che è stato impegnato improvvisamente in una missione all'estero e non ha potuto essere qui naturalmente molto dispiaciuto
Anche perché noi naturalmente consideriamo
Che celebrare io in modo significa celebrare anche un po'la stampa
Perché gli emulo è uno di quelli di quegli intellettuali
Chi ha fatto la particolarità della stampa
Insieme ad altri insieme a quel nucleo di pensatori laici di intellettuali impegnativi di professori
Che hanno scritto sul nostro giornale per molti anni e che ne costituiscono l'anima e l'identità
Penso naturalmente a Bobbio Galante Garrone a firma molti altri insomma questi
A questi intellettuali che come il si definiva del
Glielo rispetto
Allora le abitudini italiane senso erano un po'di malpensante
Deve essere ben malpensanti non significa naturalmente esercitare dello snobismo ma era un modo di esercizio etico del
Del lavoro di intellettuale
Ecco io direi e quello che volevamo dire che era questo che
Questo esercizio del rigore dell'antiretorica fa parte
Della natura dell'identità dia in modo del suo messaggio del suo insegnamento fa parte dalla natura dalla stampa ed è una natura a cui noi vogliamo essere assente
Grazie
Professor marzo
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente del Senato deputati esserne Antonini presenti
Siamo ancora al bicameralismo nel mille dove cento non
A
Ha già avuto un esempio affermando nascerà
Grazie numero perché mi ero mai allora affidandosi voglia fare
Sono passati trent'anni Tarquinio Trieste mille novecento ottantuno
Ma forse cedono mandarsi se non siano passati tre secoli
Il cambiamento è straordinario ma non è questa nella sede per parlarne
Nel momento forse lasciatemi ringraziare il giornale la stampa Cesare Martinetti fa
Il direttore il pasti elettore Marcello Sorgi
Legatissimo alla accogliemmo
E
Ringraziare Alberto Sinigaglia perché lui all'origine di prestare cosa ricordare il volume di quaranta io il molo malpensante
Appena uscito da Ragno e annuncia richiesta per uscire dalla dalla editori lezione di storia e letteratura con qualche difficoltà stanno per uscire i convegni dei cinque
Io non lo è stato il mio maestro
Seguire il suo corso nel cinquantotto
E quindi vorrei salutare tutti i familiari che sono qui in particolare Viviana con cui non ci siamo mai persi di vista
E salutare anche l'avvocato Biamonti che era uno dei migliori amici del professore e che è stato il suo esecutore testamentario
Vorrei anche dire la grande soddisfazione di un ormai vecchio professore sono più vecchio di quando incontrai molto più vecchio di donne incontrai nulla cinquantotto
Veda con molta gioia presenti
Non solo molti più giovani collegi in sala ma alcuni con cui ho avuto la ventura di collaborare
Nelle quattro diversità nelle quali ho insegnato ed alcuni di essi hanno raggiunto altissime cariche nei Governi e nello Statuto ti ringrazio in particolare
Due parole di apertura e difficile segnalare adeguatamente l'importanza del contributo offerto da ieri molo alla cultura giuridica e politica dell'Italia del Novecento
Infatti influire un solo perché l'indicazione di idee innovazioni di prospettive affrancamento da false
Convinzioni pregresse ma anche per la responsabile disponibilità al confronto e al dibattito nonché per l'attenzione
Verso una consapevole che la giornata considerazione dei conflitti di interessi per la critica serrata di imposta
Johnny dimentichi e del fatto che il diritto è storia e che il giornalista deve essere partecipe attivo il suo tempo
L'ispirazione cristiano del pensiero del presidente Fini ha già ricordato la testimonianza di fede rappresentano le note salienti della vita dei nostro grande giurista
Credo in tutte e liberale ma non cattolico illiberale Luigi scrisse un saggio per dimostrare che il concetto di cattolicesimo liberale non esisteva era un concetto sbagliato perché è uno talmente inconciliabili le due il le due culture che non si poteva essere cattolici liberale
La sua attività
Era per tagliando i problemi che l'ha chiesta del mondo cattolico I rapporti della Chiesa con lo Stato
Particolare attenzione interesseranno coinvolti non solo alle problematiche proprie del diritto ecclesiastico ma
Pure al più generale
Il problema del ruolo e della funzione del diritto della sua scienza e della sua filosofia nei grandi momenti di rinnovamento vecchi saper tonica vicinanze visura del Settecento il modernismo del primo Novecento il risveglio conciliare della seconda meta
Del
Secolo scorso l'interesse per la sua figura di cui quest'anno rigore come abbiamo detto
Il trentesimo era scomparsa non è mai venuto meno a parte la ristampa di varie sue opere e delle sue ricordanza anni ci prova iscritti di Spadolini Bertolino Falcaro fan cartiere
Scusa Giorgia cassando Alberto Cavaglion
Bruno Quaranta e il premio all'uno intitolato presso l'Università di Torino e Alessandria dell'annuale lettura ieri molo stanno a testimoniare la qualità e la valuti cade il suo pensiero e della sua solitaria battaglia in favore di una scelta rara Italia accanto alla sua impensabile e vivace collaborazione al Mondo di Pannunzio il ponte di Calamandrei Nuova antologia e soprattutto alla quale alla quasi trentennale presenza sulla stampa
Chi lo volesse va assai noto all'opinione pubblica ben al di là del mondo universitario
Non è stata valorizzata fino al recentissimo contributo di Paolo
Brusa proprio la sua seguente partecipazione
Quasi novanta punto ampia ad una delle prime trasmissioni radiofoniche ha più voti il convegno di cinque
Moderato prevalentemente da Silvio D'Amico che si potrebbe dire fosse il buono Vespa degli anni Cinquanta e chiede negli anni dal quarantasei al Nova ca un largo successo presso il basso pubblico degli ascoltatori della caccia e qui vorrei partire dalla radio
Pochi sanno che ieri molo il venti aprile il quarantacinque
Presiedette il primo consentirlo consiglio di amministrazione della RAI e sapete dove stava la RAI a quell'epoca in via delle Botteghe Oscure
Presiedette questo primo Consiglio di amministrazione ma abbiamo poco durò fino al nove febbraio gusto del quarantasei e fucili sostituito da un uomo politico
Sì penso che un personaggio così indipendente in fondo
Non trovasse alle radio audizioni e però fu successivamente per un breve periodo Presidente della sinistra credo che questo tramite i familiari poche persone rossa
Fatemi
Leggere una
Una brevissima frase Daloui iscritta nella nuova antologia dei quarantacinque appena era stato nominato Presidente della RAI
Rimedi giuridici si potranno attuarne ed il più semplice sarà una Commissione di vigilanza poco numerosa
Non ci possono negli organi collegiali numerosi a non funzionare emanazione del Parlamento eletta con il sistema proporzionale
Ma poiché in seno alla Commissione ci sarà sempre una maggioranza e una minoranza l'appello il costume cioè all'impegno di tutti i partiti che la radio non abbia mai ad essere strumento di quello al potere eh insostituibile
Ci vorranno quanti anni perché venisse creata una Commissione e vigilanza e
Il nell'aprile del settantacinque siano Crotone
E
Il un articolo successivo il primo numero dell'annuario della RAI del mio novecentocinquantadue
Scrive un
è un articolo interessantissimo che devo dire era sfuggito un po'a tutti noi perché
Non era uscito in una linea in una rivista di cultura né in una rivista giuridica se mi date qualche minuto
Il servizio pubblico contraddistingue la capacità dell'organizzazione politica dello Statuto di soddisfare i bisogni della collettività
Penso allo perché dice che
La radio
Deve essere educatrice la ANIAI doveva essere un educatore penso all'opera di buono si compirebbe un uomo di Stato spagnolo attraverso la radio disabili quando lentamente il suo popolo alle corrente
Ho dovuto italiano sopprimendo gli otto ed allontanando il nostro il nostro popolo da ogni aspirazione a conseguire la ricchezza attraverso la scommessa il gioco allora lui pensa che la radio debba educare
Ma
L'articolo molto interessante
In teoria un servizio pubblico può venire se essere esercitato simultaneamente da più enti o da più
Concessionari in concorrenza negli Stati Uniti linee ferroviarie in concorrenza sono sempre esistite
Di fronte a un servizio come la radio quella disperazione e di ricchezza e di energie sarebbe particolarmente impressionante
Perché deve radio in concorrenza non potrebbero essere che viaggio eminenti naturalmente vale per la televisione
Radio eminentemente pubblicitarie oltraggio al servizio di grandi organizzazioni industriali o confessione
Ho confessionali o politica
Chiude in un regime totalitario la radio diviene fatalmente Funzione pubblica funzione politica sia per il fine di creare i consensi del Governo
Di essere strumento di propaganda dell'ideologia che il Governo in persona in un regime illiberale
Caritas stilizzato dalla coesistenza di partiti diversi e dà la possibilità di un loro avvicendamento al potere la tua radio non può essere nello strumento di propaganda governativa né di opposizione al Governo
Deve restare il servizio pubblico di informazione spassionata e internazionale al quale tutti gli ascoltatori qua essi hanno le loro idee possono accingere ed alcuni non debbano mai sentirsi offesi e credo che interessi sia idoneo a cui ho accennato
Sono da effettivamente sono passati
Purtroppo non posso prendere tanto tempo ma avevo Spinu siglato nella ventotto scrive al professor Falco che abbiamo ricordato
Poco fa
Facendo uno sfogo
Poi rimpasto governativo del mille novecentoventotto
In alto si pensa certo che letterati e giuristi sono degli sfaccendati
E quel che servono sono i tecnici quindi la preferenza del l'ingegnere allo storico
E lui criticava archetto se è stato sostituito uno storico come Pietro fedele alla pubblica istruzione
Dal titolare della cattedra di costruzioni e motori termici mia idraulici al Politecnico di Milano Giuseppe Belluzzo queste mi è sembrata interessante perché siccome siamo in piena diciamo il governo della tecnica questa annotazione
Sergio ancora qualche minuto sono molto belle le lettere che lui scrive da Vienna alla sua futura moglie
Lui è a Vienna come Giulio il contributo si chiamavano così della delegazione italiana alle Commissioni per l'equiparazione
E
Vi leggo solo due pezzetti uno sul Corriere della Sera e uno sugli sugli
Gli sconfitti della prima guerra mondiale oltre ai giornali di Vienna leggo il Corriere della Sera del comico un serbo tuttavia l'antica avversione per me anti bloccato anti conservatore e ante interventista
Quel giorno e poi ha combattuto quel giornale e ai grande merito di essere il suo ruolo a non a lei in un
Abdicare riunire in un tratto unico le mie così contrastanti antipatie
Poi raccontare perché
Suo centro scheda lei questa delegazione delegazione alle Commissioni di operazioni di Vienna si dilettava molto imballi balli e c'erano
Reagisce epilogo delle riunioni privo della giornata basi d'a base di balli e feste con ragazzine
Virgolette oneste così così che danzano in tutti gli angoli e spendo moglie talmente lauti stipendi pagati dai vigneti
Si balla e di realmente invito le scarpette di sita bianca o cosa o di drappo d'argento o dopo calpestare qualche di milioni di terzi
Vorrei prendere per mano qualcuno degli elettori che essi indigniamo per le parole di Benedetto decimo quinto inutile strade
Padre simmetria padre ginocchi qualche altro tra i ciarlatani che investe di sacerdoti cristiani
Predica mano la santità della guerra e l'accordo della guerra del Vangelo vorrei dire loro portarli a mente di guardare questo epilogo di come
Le le lepri continuano sono tutte di grande tristezza
Perché pur essendo lui
Combattente prigioniero e
Né però capisce che
Si sta facendo troppo
Contro i limiti
Ci sarebbero ma penso di cinque minuti soli sono molto interessanti i rapporti di Jemolo il Partito comunista
Nel
Collabora voce operaia
Perché i figli si erano avvicinati a quel movimento e spiega né il quarantotto al figlio il voto per il Fronte popolare
Quarantotto dopo essermi mangiato il fegato per il fascismo durante tutti quelli che avrebbero dovuto essere gli anni più belli della mia vita non me la sento di concorrere
Alla resurrezione di tutti il tubo né del fascismo chi ad uno ad uno Degasperi mettere i paletti posti e soprattutto al vedersi ripetere la manovra del venti ventuno il sacrificio di tutte le libertà
Per la paura dei Rossi
Più contrario alla scelta atlantica e si presentò nel cinquantadue contarli Calamandrei nelle liste di unità popolare chiudo fonda una
Lettera che scriveva tardi nel quarantotto tale egli aveva lo aveva invitato a partecipare al convegno sulla terza forza
Caro Presidente vede queste terzi ci cercano sempre in ristrettezze pro non sono una novità si chiamava proprio così
Non le so non le nascondo che ho subito venti aprile noi quarantotto in quest'ultimo anno la delusione di trovarmi più solo che mai
La psicosi del terrore del comunismo ha finito per dominare ed ha fatto sì che stenta oggi lontani quelli che nel quarantaquattro sentivo vicini i democristiani mi come De Gasperi Gonella di cui non dimentico tutte le volte reali benemerenze la coraggiosa opposizione al fascismo oggi mi pare abbiano dimenticato il tutto di ieri
Essi hanno svolto e disposti a raccattare ogni legna
Per far fronte al nemico
Dico il comunismo i socialisti riformisti
Dei quali non dai quali non sento da mesi una sola parola contro colore ai cui occhi essi saranno sempre i super traditori pare riconoscono essi pure
Ormai un solo nel merito terza forza sì
Ma non può esserne partecipe se non chi abbia coscienza che il fascismo non è morto e anzi più vivo che mai alle mani sulle più delicate leve di comando dello
Stato non può esserne partecipe se non chi sia don Tano da Stalin come da Franco e Salazar
Se il nuovo se non ti consideri tutti i pericoli nemici sono sempre due e non uno e non abbia già fatto la scelta di capitola e di accettare uno in odio all'altro posso pensare a terza forza leggendo qualche articolo di Garosci su Italia socialista
Ma troppi numeri di umanità
Mi paiono la ripetizione del tempo di Angiolillo
Non ho il tempo per continuare ma devo dire che
Testing lettere come queste ci sono alcune lettere al Sundance interessantissime quindi io mi auguro che i più giovani
Vogliano mettere mano a questo enorme materiale che egregiamente conservato all'Archivio centrale dello Stato vogliamo dare atto alla famiglia
Che era subito dopo la morte del professore il materiale vende trasferito lì credo che ci sarebbero delle pagine della storia italiana
Che possono essere ricostruite anche più compiutamente sulla base di questa documentazione ringrazio ancora tutti
Grazie al professor Francesco Margiotta Broglio
E ora Alberto Melloni professore di storia del cristianesimo nell'Università di Modena Reggio Emilia il titolare della cattedra UNESCO sul pluralismo religioso e la pace dell'Università di Bologna prego
Grazie signor Presidente della Repubblica signor Presidente della Camera autorità signore e signori
Dei ciarlatani come diceva il vecchio Regolamento di polizia di chi si vanta mentendo
Valenti ha nel proprio lavoro è molto facile parlare molto più difficile parlare di coloro che hanno assegnato e poche stagioni dei grandi maestri lei è molo e un grande maestro che ha scandito il tempo
Perché non si può sentire la paura di sciupare quello rossa per dar ragione disse che non si mescola mai contarsi e ragione
Quella capacità di guardare all'esistenza altrui alla propria con la consapevolezza che nessun uomo in ogni caso mai un grande uomo si è fatto da solo
Perciò io trovo che sia un'opera molto preziosa questa raccolti malpensante questa antologia degli iscritti della stampa curato da Promo quaranta ragno che qui c'è dura perché non ci fa parlare di del molo ma fa parlare Jemolo ce lo fa ascoltare
Che parla da maestro e parla di maestri
Come avrà notato che letto queste pagine quando Jemolo scolpisce un ritratto senza eccezione alcuna snocciola i nomi di chi ha forzato la personalità del suo oggetto di studio di chi
Prima dei trent'anni ha disegnato quel percorso perché dopo i trent'anni di Ceglie mollo tutto quello che viene dopo sia maturità per ti mento d'opportunismo lo saprà mai trovare altra grammatica se non quella della la situazione e non ci sarà altra prima della vita
Se non quello dei nomi e cognomi noti dimenticati degli affetti dello studio che danno forma alla condizione umana
Questa idea del peso dei maestri e delle generazioni io aborro la usa prima di tutto verso se stesso lui
Nato nel mille ottocentonovantuno dalla radice di Israele formatosi nella Roma di dover felicissimo e di più decimo è rappresentato da una serie di personaggi della scuola e dell'università
Pazienti coltivatori di quel suo disprezzo periferica lirismo che lo renderà diffidente perfino verso Sturzo
Di addestratori all'uso di quella leva del diritto che darà l'Italia del post fascismo una classe dirigente di prima scelta
L'ignoranza arrogante degli atti modernisti quella che tra diventa il terreno la propaganda fascista lo terrà fra gli uomini di cui sospettare quelli e poi in realtà era andato ben oltre ciò che all'inizio degli anni Venti aveva trovato in Ernesto Buonaiuti
Nel fascinoso prete scomunicato autori di un fallito piano perché il requisito romana nei primi mesi del Governo Mussolini poi vittima illustra il concordato ovvero quello del ventinove che di ritagli addosso una norma per cacciarlo dall'università
E nei famosi eroso prete dicevo ieri molo trova qualche cosa di più di quello che trovo fanno gli ante modernisti scrive
Riuscì a far considerare il fenomeno religioso nella sua importanza anche alle correnti che più gli erano egli restarono ostili
In questo modo dalla figura di quella che è stata una grande risorsa della storia civile democratica italiana
La rispetto all'impronta sta all'impronta seminaristi Cadice Jemolo che si nello scomunicato Bonaiuti tanto quanto il suo compagno di studi diventato Papa Giovanni ventitreesimo
Il molo o un modo tutto suo di sentire la fede
E non ne fa né oracolo né un vanto sarà questo modo che lo fra guardare con durezza
A chi si fa portavoce fra virgolette della chiesa senza averne titolo o minimizza le distinzioni finissima è che gli continuamente in queste pagine propone ai lettori del quotidiano
Teniamolo non si tratta di una semplice questione di laicità e la questione più profonda di moralità
Per lui il massimo della moralità entità Glatter praticare la distinzione fra fedeltà alla fede e fedeltà allo Stato e nel corso della vita in casa l'abbiamo anche sentito poco fa
In quella lettera
Impara diffidare di quel cattolicesimo politico che vede passare in un baleno dalla stagione del rovescio ardente possono esistenziale a quella del potere per il potere il cui guasti tormentone ancora il bilancio il costume di questo Paese
Per questo DM o lo si dice sovente che gli era liberale e cattolico con quella distinzione sottolineatura Dellai poc'anzi ricordata
Definizione esatta ma anche scivoloso
In ogni caso chiedo che verrebbe a coprire troppe cose nel corso della storia nazionale su su fino alla storia recente dove con un doppio salto mortale carpiato si diventa cattolici liberali con due autocertificazione in carta semplice
Prego dunque specificare un po'di più i termini sia omologhi era un liberale lui era per una fiducia nella borghesia che a mio avviso fa il paio soltanto con il mito pasoliniano dell'Italia contadina
Al pari del rimpianto del poeta friulano il nostro giurista assente tutta dallo Stato il GH quel genus a cui ascriveste stesso dove si forma lo cito
Il senso della disciplina dell'obbedienza i superiori e la sensazione che le sorti del singolo non sono separate da quelle del paese che la disgrazia collettiva e anche la disgrazia di ciascuno dice la citazione
Ed esattamente come fa Pasolini per il mondo contadino la rivendicazione gli emboli Diana di appartenere al mondo piccolo borghese non Heather le verità sociologicamente corretta
E piuttosto la convenzione tipiche profonda dei migliori italiani e anche dei migliori cattolici quella di chi riesce a non sentirsi mai un caso singolare che esprime
I volonterosi o desiderio di appartenere a un'entità ha una cultura a una vicenda
Che come tale dovrebbe portare al Paese quel surplus di moralità ed intelligenza civile di cui esso appare sempre sprovvisto nei momenti più tragici e decisivi della propria storia
Allo stesso titolo Jemolo per un cattolico sì ma in un senso molto specifico forse più semplicemente un cristiano
Credo tutti sia nota la definizione che Mussolente disse nei diari Di Ciano detiene il conflitto con Pio undicesimo io sono cattolico e anticristiano
Audizione devo dire teologicamente esattissima ma di significato più generale perché tocca la tragica prossimità
Fra l'anticonformismo connaturale a chi fa un atto di affidamento della vita al totalmente altro e il conformismo implicito in una definizione culturale spesso Salt semplicemente interessata della confessione di fede
L'autorità di questa forma differita lirismo io volevo assente la conosce la capisce come pochi altri
In anni di prova un libro che non si può leggere senza sentire un groppo alla gola mette a nudo la seduzione di quello che chiamo interverrà Chimento fascista e chi è ricco fascista con delle parole che non c'è bisogno e che io commenti
Dice sia dei pali ideale di poter compiere tutto ciò che secondo le tavole della legge sarebbe peccato senza peccare
In su per dire
Ammirarla sì disprezzare gli stranieri esaltare la ricchezza anteporre la virilità alla castità ritenere doverosa la vendetta
Di riprendere l'attività per gli oppressi e sentirsi tuttavia apposto con la coscienza
Come il più potrebbero non andare questo regime
Occorrerebbe essere credenti al punto da riconoscere l'Anticristo Mandel giorni qui questi scenderà TAR al futuro storico del ventidue non ci saranno i pastori oculati
E non ci sarà un gregge diffidente nel buon pastori e ben pochi lo riconosceranno per quello che
Anni di prova pagina centoquarantadue
Questi in cambio d'auto inganno che in fondo è ancora un tabù per la storia italiana il foro per una grande edizione nazionale di fonti di studi su chiese fascismo in data nove l'appoggio nel pubblico né privato né ecclesiastico che ha avuto presenti in Germania
E la voci di ieri quello che continua a parlare renderci avvertiti
Ma proprio perché consapevole di questo perché consapevole di questo Jemolo non si innamora di ricostruzione del paese da De Gasperi uomo nobilissimo dirà molti anni dopo che è morto
A cui appelli a De Gasperi rimprovera di non aver abbandonato il potere per insegnare con questo gesto al Vaticano a stare al suo posto e al dicasteri nobilissimo cottura preferirono Santa Rosa
Che rinuncia all'assoluzione in punto di morte piuttosto che negare la sua opera di ministro o Minghetti
Che pur lo sposa la figlia se vi fu un puro fine l'annullamento del matrimonio di lei scrive Jemolo incurante delle scomuniche a tre anni da Porta Pia Presidente del Consiglio il Roma capitale
Perché per gli embolo il senso dello Stato non ha nulla a che fare con quelli della teoria dello stato di totalitarismi che anzi discende proprio da uno scarso senso della vita comune come portatrici in quanto tale dissenso di diritti e di libertà
E anche nella vita democratica sente semmai il rischio opposto ben visibile ancora lo cito in quei molti credenti per cui lo Stato e ciò che era la casa chiusa nella mente di parecchi benpensanti
Il luogo dove dare sfogo al peccato per non commettono Puglia altrove
E rispetto a questi benpensanti che io me lo pensa si attribuisce il titolo di malpensante buon a buon diritto
Chi parla
Di una storia d'Italia anche in queste pagine nelle quali il deficit di senso dello Stato viene ingiustamente considerato un fatale portato dell'Azione Cattolica
E quella certa molletta di vita cristiana pene altrettante ingiustamente considerata un fattori inevitabile del gravame italiano d'altronde
Cosa sia lo Stato alla Chiesa cattolica lesinato l'Italia
E che cosa è se la riforma all'interno di un'istituzione religiosa
Fedele al proprio dinamismo all'Italia lei signor Somma chiese del Vaticano II
Oggi siamo distanti distanti Sini dal ritardo detto ardente rimpianto dagli embolo dal Concilio dal terrorismo che si dell'Italia chiariva vicinissimo all'anziano professore
Ma proprio per questo mi pare era giusto usare di questa occasione dei centoventi anni lavoro di compleanno ebraico di questo libro per dirci che il per il Paese sono certo vitali i cattolici sino operosi e quelli danarosi
I cattolicissimi potenti e quegli obbedienti i cattolici si ininfluenti i cattolicissimi era Pacitti cattolicissimi capaci
Ma anche qui cattolici segno adulti che proprio nella vita differite nella circoscrizione rigorosissima degli multa piglia e degli servizi hanno imparato a pensare con libertà e con criticità
Siamo dentro credo ad una giganteschi del reversibile metamorfosi del cristianesimo occidentale
Fremente nuove forme della vita cristiana nelle quali le categorie di fondo del mondo sorso dalla rivoluzione territoriale del secolo undicesimo il diritto la persona il potere
Si fanno ridefinendo per tutti e di cui le rivoluzioni tecnologiche che gli incendi ritengo dalla causa sono forse più che altro un effetto
Questa rivoluzione misurati in terminali e e sarà accompagnata da una crescita esponenziale del capitalismo sociale
Del bisogno di identità che si out afferma ritirando le proprie deleghe alla politica generale della conflittualità dell'autorappresentazione
Delle cose che chi conosce quella membrane attiva che connette societari Chiesa sa che non possono essere dominate da un legame passivo di estrinseco con la democrazia sia come mezzo inerte o come contenitore al quale le minoranze creative non si fida Lizzano mal quali affidano il gioco delle loro posizioni
Se l'Italia avesse avuto un teologo cardinale del rango di Josef Ratzinger
E a raccogliere Moloch ragion tutto sviluppare un giallo così nacque simile a quello svoltosi nel due mila quattro fra l'allora prefetto della correlazione tra dotazione della fede Jürgen Habermas
E non sia considerato nel senso patriottico ritenere che sarebbero arrivate risultati notevoli forse più notevole di quelli toccati alla cattolici accademiche Monaco
Tenuto a pensarlo rileggendo qualche riga che io lo scrive quattro giorni prima dell'apertura del Consiglio quando ancora nessuno a ITEA di quello che sta per accadere il più pensano che accadranno cose di poca importanza
Va da sé scrive idee molo che per la Chiesa cattolica oggi domani come ieri chi non accetti sui dogmi in errore
Lo posizioni opposte subdola restarci su quel chi di visite
Gli sterili versi nel ribadire all'infinito l'antitesi di verità errore e il dire invece accantoniamo questi punti su cui le opinioni sono note e nette ognuno potrà anche aggiungere limite immutabili
E cerchiamo di lavorare insieme guardiamoci gli uni e gli altri con l'occhio inique confrontiamo altresì le nostre esperienze sul miglior modo per rendere gli uomini più buoni e per condurli a Dio
Mi sembra che non solo ogni cattolico stride Jemolo ma ogni uomo di buona volontà di qualsiasi convincimento debbo curare successo a chi si pone su questa TIA una figlia aggiungo io che speriamo di vedere molto presto trafficata
Grazie al professor Avallone
Onore onere non venisse in questi casi di concludere professor Draghi prego
Presidente Presidente devo dire che a distanza di tempo molto tempo ormai dalla scomparsa di Bienno dalla scena pubblica italiana
Questo duplice riconoscimento
Da una profonda soddisfazione a chi ha avuto la gloria di averlo invece di Cipro
Vederlo lavorare di vedere anche l'evoluzione del suo pensiero che passa da
Al trattata attenti perché abbiamo sentito parole che illustrano molto il pessimismo profondo dire molo le parole nel dimostrano invece una certa maggiore forse crescente con gli anni
Una certa maggiore apertura al cambiamento del
Decidi delle delle della realtà italiana
Wiligelmo lo è stato detto nei due interventi molto soprattutto anche alcuni queste importanti e belle citazioni di parole di Emma lo
E certamente il raccolta di articoli non pretende forse di dare un'immagine dilemma lo quale emerge dai libri d'altra parte la raccolta dei libri forse non direbbe
Quanti chi era realmente Jemolo come la raccolta degli articoli che sono commenti a raggio molto ampio su temi molto diversi e che danno probabilmente un'immagine della personalità vera diremmo no
Più completa di quella che si avrebbe soltanto dalla lettura dei libri
Sulla stampa Jemolo toccava una grande varietà di temi esprimeva giudizi molto argomentati esprimeva esattamente quello che pensava in quel momento assentiva
E
Credo che dalla raccolta di articoli effettuando rischi di leggera
Emergono anche sentimenti radicati inizieremo allo
A partire dal rimpianto per le grandi riforme mancate negli anni dell'immediato del primo dopoguerra gli anni come è stato detto del Profeta oralmente fra i quarantacinque quarantasei quarantasette
Emerge anche un certo pessimismo di fondo
Con cui Jemolo giudicava l'Italia o diciamo meglio l'Italia di quella che oggi chiameremmo la Prima Repubblica non oso pensare che cosa avrebbe detto nella seconda essere sincero
O di taluni suoi protagonisti tanto è che io non l'aveva una visione molto alta
Di quello che avrebbe dovuto essere l'Italia
Una scelta ideale perfetta quale probabilmente non avrebbe mai potuto essere qua non è stato nessun altro Paese il resto
Vengono non ha mai commesso l'errore che a noi tanto che tanto diffuso di contrapporre alla realtà italiana la realtà di altri Paesi
Di rifare gli altri sono sempre meglio di noi no questo non era non era assolutamente nella nella mente e nel pensiero di Air molo era una
Direi che i M uno
Contrappone alla realtà italiana
Dimmi se sbaglio
La sua coscienza
E la sua era una coscienza molto alta
Molto
Non arrogante quest'anno mai
Ma certo molto severa e di fronte a nel confronto fra la coscienza diamo la lealtà italiano ovviamente un il pessimismo emerge in diversi livelli in diverse occasioni
Comunque a me non tocca tanto parlare diamo loro pensatore otto ore di libri ma di dire qualcosa di amaro giornalista o editorialista anzi editorialista del Giornale La Stampa
Non poteva esserlo del Corriere visto l'opinione che ne aveva avuto
Prendendo era della Santa voglio indubbiamente volevo se sentiva più vicino al modo destra al pensiero alla realtà dalla stampa
La tradizione all'identità del giornale che non a quella di altri grandi quotidiani
Una o due volte Jemolo
Città anche in questi articoli qui riportati altri editorialisti dall'ora della stampa Spadolini Galante Garrone
Mi pare anche Bobbio
E penso che
Hamel tocchi dire che cosa significava che cosa rappresentava la
In un giornale come la stampa queste grandi firme della cultura del pensiero italiano
C'era ovviamente una sostanziale una certa corrispondenza di sentimenti che non vuol dire affatto una identità di vedute
Fra i grandi con lavoratori è quella che noi chiamavamo e definivamo la linea del giornale un'espressione che è andata forse un poco fuori uso
Che veniva espresse in realtà molto rigidamente quasi esclusivamente direi negli editoriali di Casalegno okay
Eravamo però tutti dei vari editori presenti sulle pagine prime pagine alla l'apertura del giornale eravamo molto rispettosi delle opinioni altrui ma eravamo tutti dichiaratamente laici
E anche molto aperti e questo è un altro punto fondamentale cosa evidente per uno Jemolo chiari nel quarantotto avrà votato dalla sinistra non per la DC
Eravamo molto aperti alla crescita alla evoluzione della democrazia italiana su questo io molo laico o credente e come è stato detto
E che nasceva politicamente a sinistra era certamente sulla linea del giornale e parlo ovviamente l'inevitabile ed un po'del giornale ma io che il giornale degli anni Settanta dal settantatré al settantotto per essere più precisi la mia direzione
è una certa idea di quello che doveva essere un grande giornale nazionale allora i grandi giornali nazionale non c'era ancora la Repubblica era Stella nata erano due Corriere della Sera e la stampa
Era
Aveva un'idea della funzione del obbligo dei del dovere del Giornale di essere all'altezza di questa
Singolarità
Così come ne avevo un'idea precisa quello che era il nostro editore perché questo non si può dimenticare la stampa
Ha goduto della quello che è stato il più grande editore italiani giornale italiano che era Gianni Agnelli
L'editore al proprietario della stampa non era la FIAT era Gianni Agnelli e basta
Un l'editore che aveva difeso con molta fermezza alle ragioni ne ricordo dirompente precedente dell'assessore il mio successore del grande De Benedetti e predecessore mio nella direzione
Quando tronca Einaudi due volte l'occasione era stato richiamato severamente da qualcheduno che si è rivolto degli anni ma con la possibilità la stampa non faccio nomi
Dare abbia detto queste cose di me era anche verso Manganiello rispondeva ma chi li può andare alla testa di Roncà europei le sa come fatto non posso farci nulla mi dispiace
E
E
Così come aveva difeso me
Contro Gheddafi
Che aveva chiesto il mio licenziamento
Non avrei voluto assistere per la verità un licenziamento così tragico come è stato quello di Gheddafi ma a distanza di tanto tempo debbo constatare che io non sono stato licenziato dalla
O meglio Duffy lo sbarco che aveva minacciato annunciato non minacciata annunciato il boicottaggio di tutti i prodotti FIAT in tutto il mondo arabo e islamico che non è una cosa da poco ecco però
Agnelli mi rispose
Semplicemente grazie no le idee lì e non si muove anche perché poi
Le dissi che era lì perché si chiamava levi perché aveva combattuto nel quarantotto nello cresciuto Israele insomma dall'appalto una terra quella che fra un'ora era un articolo di come i conti molto divertente di Fruttero e Lucentini quello che aveva suscitato l'IVA
Dai piedi Gheddafi o di chi per lui
La memoria di richiamo la però suggerisce per me è un'altra riflessione la stampa era un tipico giornale all'italiana nel senso che era un giornale universale
Che rispondeva gli interessi più popolare
Ma anche alle esigenze di una classe di lettori più colti era un giornale di tutti lo voleva essere e lo era
Non rifiutavano abbiamo sempre rifiutato l'idea di una divisione dei giornali nei giornali di qualità Times contro i giornali popolari elevata dei linee rosse
Per noi e ancora oggi è così
L'attenzione ai
Fatti e fattacci come si diceva una volta
Non escludeva tanto la presenza delle firme più illustri della cultura dell'intelligenza italiana nelle prime pagine dei giornali come la pensa non solo nella terza pagina tensione nella prima pagina con dibattiti molto vivaci
E nelle opinioni lustri c'era ovviamente una notevole poi varietà d'interesse di punti di vista
Per esempio ripensando proprio adesso come la quelle che erano state le posizioni di e non anche se evolversi ci fu un'evoluzione del pensiero di chiamarlo col passare degli anni
Direi correggimi un'attenuazione fosse del suo pessimismo originale o perlomeno un'attenuazione nel modo di esprimerlo
Ci stai
Ecco conservatori esprimerlo né
Beh insomma neppure nei momenti più critici della vita
Della storia d'Italia ed è la vita della storia del
Stampa come furono intenti delle BR
Degli attentato con la dinamite contro l'edificio della stampa che avrebbe potuto puro caso non fece una strage di tipografi
O nella
Dire assassinio di quel
Uomo giornalista esemplare
Chi era il mio amico Carlo Casalegno nonostante tutto questo noi non condividevamo sull'Italia sul futuro dell'Italia il pessimismo DM allo non so viene perché eravamo forse più sicuri di Luigi
Che l'Italia repubblicana
L'Italia distinte bussare dei termini antichi d'Italia nata dalla Resistenza
L'Italia dell'arco costituzionale si andava da Zaccagnini
Ma Cossiga a Berlinguer
E direi perfino a papa Montini
Questa Italia molto di pensiero molto ampio
Avrebbe ritrovato alzare sarebbe stata abbastanza forte unità da vincere la sfida che in qualche momento citarlo è veramente una scrivo leva essere una sfida alla democrazia alla sopravvivenza della democrazia italiana
Noi pensavamo che d'Italia avrebbe tenuto
C'erano da altre divergenze che è stato ricordato ampiamente il suo pessimismo sugli anni dell'immediato dopoguerra forse noi non lo condividevamo erano nella mia memoria personale erano stati anni creativi
Il suo giudizio su De Gasperi molto duro molto severo non è direi il giudizio della storia
Ma
L'ordine era
L'uomo che paragonava sempre il quadro italiano ha la sua idea dell'Italia
Forse
Nella sua visione anch'io per esempio visione piuttosto critica della Costituzione
Beh insomma lui era più pessimista di noi forse era più anti veggente
Forse a distanza di tempo anticipava giudizi che poi
Noi avremo probabilmente condivise ho condiviso che vedeva delle dei segni di una detti generazione della realtà italiana
Questo era l'OCM allorché noi avevamo fra l'altro prugna ispettore ingraziare amico Margiotta Broglio dove ha portato un la copia segno di una bravura unità
In un articolo mi ius telegramma né io ho inviato a Allende Lorcet al credo all'indomani delle mie dimissioni dalla direzione
In cui dicevo caro professore i suoi articoli hanno dato in questi anni lustro e il prestigio al nostro giornale
è stato per me un onore pubblicarla la ringrazio per le parole che ha usato nei miei confronti e trait dei tuoi venne a trovarlo come
Si ricorda anche alla figlia di Emmola nell'approvarlo per ringraziarlo ancora
I grandi opinionisti non erano molti anni erano pochi forse a si contavano sulle dita di una mano
Sì non di più
Acquistarne uno nuovo che è una grande conquista
Quando per esempio ci riuscì di conquistare Bobbio Norberto Bobbio che aveva fatto in passato sempre rifiutato la collaborazione
Ad abusi alla data aggiornati infernale degli della FIAT
E che invece accettò e divenne una delle voci fondamentali della fu un'operazione saggia via da spiegabile
Quando noi chiedevamo un grande collaboratore quali ormai quasi esclusivamente allora beneficio del Corriere della Sera
Che pagano molto di più fra l'altro di quello che pagavamo noi c'era questa piccolo dettaglio era una vera sconfitta pesci induceva al autocritica
Però l'idea di base l'idea del giornale l'idea del giornale popolare e di qualità
Era immutabile a Dio piacendo lo è ancora anche se ovviamente io non so se ci siano oggi ma può darsi che sia una
Pensiero dall'Aula accordo tempo rissa i sinistri secoli
Peppe chi ha il rimpianto del passato una certa età
Non manus obiettivamente se ci siano oggi dei maestri di pensiero come lo furono Norberto Bobbio o Arturo trarlo Jemolo ma questa è un'altra cosa grazie
Rinnovo gliela ringraziamento alla signora Viviana al presidente la Repubblica Giorgio Napolitano ed in particolare ad Alberto Melloni Arrigo levi Francesco Margiotta Broglio che con i loro interventi
Ci hanno fatto passare un'ora certamente felice in ricordo di un grande italiano quali è stato Arturo Carlo
Grazie