Consiglio nazionale Dc

Io
Così
E
Bisogna stare attenti a non decadere
Se si però spero di sì
Caro Presidente caro Segretario mi spiace appena arrivato refrigerati
Qualche considerazione spero non del tutto inutile
E cari amici
E il segretario del partito ha dedicato ieri
Come era giusto ed atteso
Alcune valutazione
Che abbiamo tutti giudicato incisive responsabili
Alla straordinaria primavera novembre Lina
Che oggi tocca anche Praga
Io più brevemente di quanto abbiano fatto Bodrato e Colombo e non solo per invito del nostro presidente
Intendo aggiungere anche ratione uffici
Qualche notazione su questi eventi
Che cambiano non solo il nostro quadro di riferimento intere uro Peo ed internazionale
Ma accentuano anche il divenire di grandi forze politiche italiane e quindi interpellano direttamente le nostre responsabilità nazionali primario
E nell'accennare alcune
Notazioni appunto non vorrei dire analisi perché le circostanze non lo consento
E nel formulare alcune valutazioni politiche
Noi non possiamo naturalmente limitarci all'espressione dei sentimenti
Pure vivissimi e intensi
Che sono in ciascuno di noi
Dal resto al congresso di Malta cui Forlani se opportunamente riferito e che è stata un'esperienza
Per chi vi ha partecipato indimenticabile
Approvando per acclamazione una nostra mozione una mozione da noi presentata a nome della Democrazia Cristiana italiana
Ha espresso il sentire nostro e di tutti dichiarando la sua profonda solidarietà
A tutti coloro che nell'Europa centrale ed orientale lottano per battere l'oppressione ed il sottosviluppo indotti dal partito unico e dal collettivismo
Ma oggi l'analisi dei fatti dell'Est seppur limitata all'essenziale deve indicare e punti
Più approfondito e comunque sottratti all'onda alla piena dei sentimenti
Il primo di essi è costituito dalla velocità vorrei dire dalla concentrazione cronologica per usare
Un'espressione tecnica con cui gli eventi si succedono
Non siamo di fronte a devoluzioni pure estremamente rapida
Siamo di fronte a delle vere e proprie mutazioni
Che sin qui si succedono con moto uniformemente accelerato
E tutti sappiamo che in biologia in genetica così come in politica
I fattori di rischio intrinseci alle mutazioni sono di entità direttamente proporzionale alla velocità con cui i processi si svuota
La seconda offerta osservazione concerne la radicalità del collasso del sistema preesistente
I tentativi di aggiustamento di adeguamento di apertura pur significativa ma in qualche modo graduale sono tutti falchi
Io ho visivamente l'impressione
Della di ciò che è accaduto in Germania
Dove l'undici ottobre il Comitato centrale del partito e Germania dell'Est il Comitato centrale del Partito comunista fa una specie di rivoluzione copernicana rispetto alle preesistenze
Di un partito che la costituzione di quel Paese
Ah se a cui la Costituzione del Paese assegnava la Costituzione assegnando un ruolo guida nella costruzione del socialismo
Successivamente
C'è stato l'avvento di Karan di Cramps apporto di o Netter
Sembrava che il processo si fosse svolto in modo significativo e per quel paese straordinario ebbene pochi giorni dopo è crollato il muro di per e Partito comunista ungherese ha dovuto Autolico evitarsi non solo nel nome ma la la politica e nel gruppo dirigente solo poche settimane dopo che aveva pur se svolto una significativa e anche scenograficamente rilevante autocritica pubblica intrinseca ai funerali postumi tardivi di intenti Dino di e di male
Parallelamente assistiamo alla incontenibile esplosione delle rivendicazioni delle diverse etnie e delle diverse nazionalità
Lituania estoni lettoni queste una cosa non nota ma mi sembra molto significativa a Malta hanno tranquillamente proposto una mozione in cui chiedevano non l'autonomia federale
Ma la proclamazione immediata della loro indipendenza
Mozione che poi non fu votata per ragioni procedurali ma che indica la determinazione
E vorrei dire la scarsa valutazione dei rischi che il quadro complessivo comporta per tutti da parte di coloro che reagiscono con un'intensità una forza una determinazione
Direttamente proporzionali
Alla pressione alla repressione per troppo inversamente proporzionale naturalmente alla pressione alla repressione per troppo tempo subito
E del resto fenomeni analoghi noti alcuni ignoti in più ma numerosissimi attraversano lesto con un processo la cui intensità va dai Balcani alla Siberia progressivamente aumenta
E voglio infine sottolineare la gravità delle difficoltà economiche che si riflettono duramente sulle condizioni di vita di questo qui può dorato ieri ha accennato alla possibile infatti Zazie omone dettare difficoltà per ragioni propagandistiche da parte dell'Ovest per ragioni di
Sottolineatura di richieste di aiuti da parte dell'Est
Può darsi che queste con cinque che queste componenti ci sia ma io vi posso dire che sono sicuro anche per una serie di rapporti sicuramente genuini intercorsi ormai da mesi e quasi quotidianamente con uomini e donne di questi Paesi che in certe aree non minori non limitati che oggi davvero precaria Lester la soddisfazione dei pc dei fabbisogni prima
Ed è difficile pensare a una evoluzione uniforme graduale e costante senza scosse e senza regressioni senza crisi verso la democrazia laddove
Il bisogno primario non può non spingiamo non potrà non spingere a gesti inconsulti coloro che sono vittime di necessità elementari non soddisfa
Se dovessi quindi fare ciò che facevo prima di occuparmi di politica e cioè di sintetizzare in una diagnosi di una situazione complessa e articolata ma litiga mente studiata scriverei sulla cartella clinica mutazioni rapidissime radicali con fenomeni di disgregazione di assetti statuali consolidati
E con concomitanti gradi crisi economica
Queste sono le realtà che accompagnano il grande processo di liberazione in atto
è in questo quadro è del tutto evidente la grande responsabilità di quanti e noi tra essi intendono concorre al carattere positivo e pacifico della grande transizione che è oggettivamente sottoposta a rischi diffusamente sottovalutati almeno in Italia di avvitamenti e magari a rischio anche più grave difforme di reazione Dora che non accadono adesso finché al processo espansivo anche nelle sue dimensioni di liberazione di speranza ma che possono accadere domani quando il protrarsi delle situazioni di grave difficoltà di disgregazione statale
In assenza di risvolti positivi
Può dare spazio non dico a Tienanmen europee perché l'Europa non è la Cina e il valore della vita umana qui è più grande ma sicuramente a fatti reattivi d'ordine di cui non saprei oggi configurare
L'atto la la dimensione politica ma che avvertiamo essere non impossibili nel protrarsi di situazioni di questo tipo
Ma allora se le nostre responsabilità sono grandi
E se si devono esprimere in modo politicamente definito
Il primo punto che mi pare acquisito la nostra comune meditazione anche alle decisioni formalizzate del governo italiano avesse comunicazione al Parlamento
E quello che occorre rifiutare la politica della spetta e guarda
In questo senso il Governo italiano ha espresso alla Camera sin dal venti settembre
Intenzioni corrette e condivise
Ma il nostro previsto attivo e responsabile impegno così come quello di ciascuno degli altri Paesi della Comunità europea
Deve naturalmente essere coerente come la necessità di consolidare di sviluppare anche in questa essenziale fase la così io la coesione interno della comunità
Io sono convinto
Che per quello che noi possiamo direttamente dominare conoscere
Il rischio più grande è quello che i Paesi europei
Che hanno tutti alle spalle una lunga storia nazionale
Conoscano la tentazione di svolgere iniziative e ruoli specifici in modi e tormento tali da andare al di là di quanto compatibile con un'intesa e con la solidarietà comunitari e non a caso
Credo che l'iniziativa odierna di Mitterrand vada nel senso di impedire questo rischio
E mi auguro che i convivi di oggi concorrano a scongiurare
In ogni caso ho detto Convivio crede che locuzione che comprende anche il pranzo ma che nulla ridurrò la riduce adesso
Il vertice europeo che si terrà in dicembre a Strasburgo
Cui forse parteciperà troppa gente a seconda se se sono vere le informazioni che ho
Non è che io sia verticistica ma sufficiente esperienza per pensare che le decisioni importanti difficilmente si pigliano centinaia di persone
Il vertice che si terrà sette l'otto dicembre mi pare Strasburgo
E certamente la sede prediletti data per enunciare insieme le forme e i modi dall'appoggio politico e del concreto aiuto del dodici al processo in atto nell'Est europeo
Per questo per quanto ci concerne
Io credo che queste cose vadano dette anche da questa tribuna con quell'amichevole chiarezza che
Rafforza le alleanze perché parlare franco e parlare da amici
Che anche le recenti iniziative italiane nell'Europa centro meridionale le recenti iniziative quadrangolare italiana nell'Europa centro meridionali devono essere gestite certa o con i necessari margini di autonomia
Ma in coerenza con il complessivo orientamento della comunità
La suggestiva importazione di dello relativa all'Europa cerchi concentrici
Poggia sulla solidità del primo di questi c'è
Quello costituito dall'Europa dei dodici quanto più questo sarà forte tanto più saranno possibili e tumultuose ulteriori integrazione
Nessuno vuole la fortezza europea intesa come arroccamento e quindi come attenuazione delle responsabilità dei Paesi della Comunità nei confronti dell'altra Europa e del mondo al contrario
Punto fermo dalla nostra consapevolezza politica bussola dei nostri comportamenti
Deve essere la convinzione che il consolidamento e lo sviluppo della coesione comunitaria già raggiunta eh premessa essenziale
Ma politico
Che è bene che la mozione conclusiva
L'ordine del giorno la conclusione politica di questo Consiglio nazionale ribadisca
Il problema politico centrale è quello di coniugare due esigenze egualmente pressante
Da un lato quella di ampliare la casa comune ma dall'altro quello di consolidare e sviluppare quel tanto di unità politica ed economica europea che abbiamo sin qui saputo realizzare
Guai se ciò che guadagniamo in superficie perdessimo in profondità
Guai se ciò che guadagniamo
In su in estensione lo perdessimo in coesione
Questa linea
Sarà del resto tra pochi giorni sottoposto alle prime verifiche a Strasburgo nel corso del dibattito sulle questioni istituzionali della Comunità cui parteciperanno segretario politico e più concretamente nella Conferenza intergovernativa
La convocazione sarà sostenuta dall'Italia in occasione del prossimo Consiglio europeo così come il presidente Andreotti ha dichiarato in Parlamento
E dalla Conferenza intergovernativa noi ci aspettiamo dei passi importanti almeno nel senso della armonizzazione valutaria sulla via della banca europea e in prospettiva della unificazione valutaria europea
Noi non dubitiamo che questa linea di solidarietà dell'Europa comunitaria sarà seguita oltre che da noi anche dagli altri Paesi comunitari
In primo luogo dalla Germania federale almeno finché sarà guidata dal partito di Adenauer e dico
Certo la questione tedesca ha suscitato nel mondo
Un'ambivalenza diversa dall'unanimità di consensi che i processi di di per azione in Polonia
E in Ungheria avevano determina la questione tedesca al di là delle sue implicazioni per la sua pesantezza qualcuno ha parlato di spostamento dell'asse dell'Europa
Al centro nord non so se sia del tutto vero ma certo può essere vero in ogni caso la questione tedesca è insieme una questione europea una questione nazionale tedesca
E qui sta la sua straordinaria specificità ebbene la via maestra come ha ricordato Forlani è sempre quella dalla fedeltà ai principi
E il principio che noi dobbiamo seguire in riferimento alla questione De Sica è quello del primato dell'autodeterminazione dei popoli è quello di consentire ai popoli le condizioni per cui la loro volontà possa esistere liberamente e democraticamente espresse con la gradualità la responsabilità necessaria a che questo grande traguardo quello della libera espressione la volontà del popolo tedesco si manifesta
A questa solidarietà tra i Paesi dell'Europa comunitaria deve naturalmente corrispondere una grande solidarietà tra i partiti democratici cristiani europea dobbiamo agire insieme e trovare le forme più
E qui Caci per agire insieme con la massima efficacia possibile
Ventiquattro e venticinque tra pochi giorni saranno qui capi
Del partito che c'è forse più vicino in tutte le vicende europee il partito olandese e in quella circostanza avremo modo di approfondire
Anche con loro i problemi del nostro rapporto con il Partito popolare europeo con l'Unione europea dei democratici cristiani e dei rapporti nuovi tra queste due organizzazione
Bussano al Partito popolare europeo altre partiti altre forze altri gruppi parlamentari
E qui vale il discorso che abbiamo fatto prima
Ogni ampliamento della nostra area politica deve essere compatibile con il rafforzamento della nostra identità omogeneità identificabilità
Cioè con le condizioni primarie della nostra forza così come per l'Europa vale
Per i rapporti tra i partiti democratici europei che accettano i valori dell'umanesimo cristiano lo stesso giudizio non si può guadagnare in estensione se si perde in coesione e in profondità
E mentre salutiamo con amicizie con gioia i partiti democratici cristiani dell'Est che emergono dalla clandestinità
E testimoniano della forza dei valori
Dalla forza dei valori comuni
Mentre ci accingiamo a elaborare le formule organizzative anche a livello dei rapporti tra Partito Popolare Unione Democratica per Unione dei democratici cristiani che ci consentono il più stretto rapporto
Consentitemi da questa tribune di fronte alla vostra presenza numerosissima ma attenta e vi devo ringraziare di queste non consentitemi di inviare un saluto affettuose fraterno alla miriade di movimenti associazioni forze ancora sommerse molte delle quali senza nome ancora che nell'Europa centrorientale hanno esplicite e implicite ispirazioni motivazioni che ci sono comuni che stanno emergendo in questa fioritura
Di liberazione e con i quali possiamo percorre un cammino con
In questo quadro Gorbaciov sarà certamente accolto in Italia
Non come i suoi predecessori che esprimevano la leadership di un paese lontano e diverso con il quale era buona regola avere i migliori rapporti possibili e compatibili con la diversa e alternativa collocazione internazionale anche perché avevano le mani il destino di molti compreso il nostro
Corbaccio avviene come il portatore di speranze condivise
E credo che sia giusto dire anche di qui che la nostra politica la politica della Democrazia cristiana nell'Europa centrorientale
Pur con la sua autonomia la sua specificità i suoi collegamenti di partito non è alternativa ma è omogenea le speranze di fondo che la figura del leader sovietico espressa
Cari amici se mi consentite una breve notazione conclusiva
Vorrei osservare che medie venti dell'Est rimbalzano in Italia anche attraverso l'ulteriore crisi del partito comunista
Che oggi coinvolge non solo la sua identità politica ma addirittura i suoi dati anagrafici
Nel settembre scorso io ho provato una profonda emozione
Devo di una profonda irritazione
Ascoltando personalmente il discorso con cui Occhetto nella nostra città
Invitava nella mia città invitava al suo partito ad una nuova guerra di liberazione
Quella per liberare l'Italia dalla Democrazia cristiana e dal suo cosiddetto sistema di potere
Nella logica di quel discorso non eravamo non so se la Repubblica sociale italiana
Ho che esse Harlingen e tutte le forze vive dalla nazione dovevano mobilitarsi per liquidare questa oppressione che gravava sulla società italiana sembrava l'obiettivo primario era indicato come obiettivo primario
Visto che i mutamenti in corso sono oggi così rapidi
Non possiamo che condividere l'augurio di Bodrato affinché ciò che è stato dichiarato settembre venga rimosso a novembre ma tale rimozione ancora non c'è
Certo è che nei tempi politici in quelli prevedibili le sorti del Paese non possono essere affidate a un partito che può essere definito oggi come la sommatoria di aspirazioni disomogenei
Che vanno dal più vario movimentismo alla richiesta di stabilità di governo
Dall'anti Craxi sumo al filo socialismo dall'evocazione di una sinistra europea le cui connotazioni restano indefinite alla ricerca di una nuova denominazione anch'essa imprecisa
Ogni Travaglio va rispettato
Lo dice al padre di molti figli
Ma per capire il suo esito bisogna vedere che cosa ne nasce
E ciò oggi non è dato sapere
Ne consegue che gli eventi in corso accrescono non diminuiscono il nostro ruolo richiedono quindi più che mai alla democrazia cristiana quella lucidità quella coesione quella forza che è necessaria per fronteggiare le responsabilità sempre più grandi che la storia del nostro Paese e la volontà degli italiani ci hanno affidato e certi
Il
Ora
Ora
Devono essere e
Mi
Mi
A
Nomina
è
Come abbiamo
Pubblico avendo privato meno
Sono
Però
Niente
Servizi pubblici
Si devono kosovare presidente dette
Presidente Amici
Io ritengo di dovere compiere un dovere
Di far presente richiamare l'opinione pubblica sulla nostra riunione di ieri
è stata a mio avviso il più degno omaggio per le potevamo rendere
Va be'videochat
Vi prego di riflettere
Perché ieri dopo uno preparazione
Della stampa che ho fatto per vedere temere baruffe contrasti dimissioni eccetera noi ieri abbiamo dato un col comportamento dell'ultimo da tutti compreso da tempo
Grazie presidente
Comportamento tenuto ieri da tutti compreso da te
Ai quali era stato attribuito l'atteggiamento qua eversivo di dimissioni eccetera ieri io credo che abbiamo comporta ci siamo comportati in modo veramente il biennio di quello che ha con la memoria di Zaccagnini che abbiamo fatto ora dobbiamo partire da qui perché io penso
Che noi dovremo prendere un impegno tutti un impegno quello di far sorgere cessato ormai i lari azzarda
Perché noi non c'è più una un razzo vera Zaccagnini
Di onestà di granturismo di dedizione all'interesse generale con modestia comunità come ho fatto l'UE
Che questo sarà certamente il modo migliore per ridare al nostro partito quel nuovo senso che mi sembra sia cominciato ieri
E perciò io vorrei che ero il vice Simo tutti alla stampa che noi siamo refrattari dobbiam diventare refrattari
A tutto quello che la stampa scrive dice perturbare anzi per dividerci per contrastarlo sì perché loro che noi reagiamo a questo mondo esterno che ha tanti riflessi negativi del nostro interno
Ieri gli abbia ho fatto un rilievo
Tempio grandi discorsi che abbiamo ascoltato tutti sono stati i discorsi di sinistra
E la maggioranza certamente non era di sinistra
Il discorso di Gallo
Discorso di Bodrato l'ultimo discorso in serata di triglia
Da New Orleans a vista ma un fatto del tè discorsi che l'abbiamo ascoltato tutti con molto interesse
Come tutte
Abbiamo ascoltato con interesse con molto interesse discorso politico di te caro amico Forlani
Niente abbiamo fatto quella giornata democristiana civile politica
E io mi auguro che questo conti
Abbiamo incominciato in memoria di Zaccagnini
Chi di voi chi di noi ha partecipato al funerale di Roma in una
E assistito a quella partecipazione di popolo a quella chiusura sulla piazza nella quale parlo il nostro segretario politico parlo anche come rappresentante del Partito comunista che era stato suo compagno la lotta di resistenza e tutti noi
Abbiamo assistito a una civiltà no politica nei due discorsi
Detto dalla quale civiltà dobbiamo sentirci orgogliosi perché ha avuto origine dell'opera dell'esempio di giudice sapere
Io desidero poiché esprime la gratitudine del momento anziani degli anziani al Governo
Alla e il partito per quello che è già stato fatto specialmente con la soppressioni quella maledetta pensioni d'annata che era veramente una vergogna italiana
Grazie a te albero
Perché tu c'eri andato affidamenti e le mantenuti
Io che ho scritto all'ombra degli anziani che quello che è stato fatto non basta perché effettivamente i credette locale i problemi degli anziani vanno visto con occhio diverso
Va be'mere gli anziani non vanno visti soltanto sotto l'aspetto del bisogno materiale
Il problema degli anziani va visto sotto l'aspetto umana
Perché la tortura degli anziani
Non è tanto
La mancanza materiale che in un certo senso è già largamente superata mai la mancanza di motivi di vita
Sapete che stanno aumentando i suicidi
E il suicidio degli anziani son dovuti al fatto di anziani e persone che non hanno più motivi diventa
L'ultimo
è stato l'ammiraglio quale senza famiglia abbandonato eccetera se ha sparato perché non sapeva più cabaret assedia la tortura la vita e quando lamenta diventa una tortura un fallimento della società
Che pone gli individui nella condizione di vivere cioè di e Nur Coulthard si contro la vita e di togliersi
Ora il problema
Dei motivi di vita
E uno dei problemi più grandi del nostro tempo
Perché se aumenta il benessere migliora la salute
Ma noi abbiamo un aumento di persone che si toglie la vita noi abbiamo in questi fatti un contrasto assolutamente ambisce inammissibile ed è per questo caro Presidente
Che io faccio appello a tutti voi
Vogliate riascoltare per cortesia
Io faccio appello a tutti voi perché sia presente la nostra noi alla nostra responsabilità questa situazione di persone che in Italia un mentono nel suicidio preghiamo sono pronti a farsi la vita
Tutto il resto si è parlato ieri dei grandi cose vede parlerò anch'io brevissimamente dito per ma quando fra noi siamo arrivati al punto che aumenta il numero delle persone Paterson persone che hanno reso un servizio all'Italia Daria
Allora alla società e arrivano al punto di abbandono di solitudine di disperazione di togliere la vita ma siamo tutti colpevoli
Perché a noi come cristiani e dobbiamo dimenticare che il male che avviene perché noi che potendo preliminare non lo eliminiamo evidentemente è un male che ricade anche sul rinnovo e noi dobbiamo sentire questa colpa
Piano anche agenti abbiamo democristiano Emilio
Abbiamo più responsabilità degli altri sotto questo aspetto
Gli altri possono avere una responsabilità civile mo'e noi abbiamo la responsabilità cristiana
è la persona che si toglie la vita perché noi non voglio entriamo mantenendo la vita questa persona o se si sul dire suscita anche contro di loro
Io devo dirlo perché io che vivo a contatto di testata società
Che la nuova società non dimentichiamo e cinquanta sessanta anni fa gli anziani non esiste è un resistiamo dei vecchi
Ma gli anziani coloro che al servizio di sessanta anni
E se sono rapidamente cresciuti in una durata di vita
E che sono oggi cari amici il futuro incerto dalla Democrazia cristiana perché non la sento per i bambini
C'è uno sbilanciamento sul piano elettorale
E il futuro politico da Democrazia Cristiana che una base elettorale viene ad essere inficiato
Se il loro loro diamo gli anziani che costituiscono il l'uomo
La possibilità di sentire assist da noi sostenuti Sorrentini secondo il loro necessità morali e materiali
Io sono venuto a dirvi queste cose
Perché guardate ci sono dei sintomi gravi
Fornito brivido poco attente le sai proprio Andreotti nelle elezioni di Roma
è stato un fenomeno sul quale noi ci dobbiamo sopra effettivamente sono noti sospendere a Roma ti è stato vago quantità di astensioni
Che ci deve preoccupare
è teste astensioni sono in grande parte
Di anziani anche sei avvenuto il fenomeno Mattei le cinque viste i pensionati non hanno molto neanche
Un candidato
Dal che si desume che queste formazioni minori non dando fiducia
Ma aperto purtroppo perdiamo fiducia
Ora
Io
Ho voluto ricordare queste cose perché mi pare
Che trattante tante cose in cui noi ci occupiamo di cui lo sentiamo parlare qui questo aspetto umano di questa parte della società
Dietro la maglia tratta specialmente dalla mancanza di motivi di vita deve stare in più alla nostra attenzione di quanta ne sia accorto
C'è anche la parte internazionale ieri ho sentito tanti chiavi sull'evoluzione europea eccetera ma non ho sentito nessuno cioè credo che per me è un richiamo profondo per la democrazia
Ma quello che sta avvenendo in Europa e quanto a De Gasperi nel discorso del dieci agosto mille novecento e cinque al quarantasei a Parigi a prospetta un alto quando avvertono che la mettendo il popolo italiano
Come veniva omesso del trattato di pace della condizione di non poter vivere riprende la rinata
Sarebbe andata il popolo italiano certamente in una posizione di contrasto di volta ed è quello che avviene per quel
Quello che a me non
E quello che sta avvenendo
Perciò noi democristiani
Ritorniamo il precedente di De Gasperi eventuale compì quel miracolo testato insuperato quello cioè di rappresentare io ero con loro
Rappresentante delle forze volontarie siamo accostati avvolti a Parigi gli assassini di vengono a rendere il conto
Del loro colpe e dopo tre mesi per venti De Gasperi pressi assassini sono diventati confonda autori dell'occulto
Tutto questo ovviamente che
Quello che avviene in Europa oggi che è stato visto De Gasperi
Stein segnare che rinnovi sotto la sua guida abbiamo iniziato abbiamo percorso la via giusta perciò ricordiamolo
Perché bionde loro che si dimentichi il passato il passato di sacrifici gli ho detto quando c'è stata la conferenza militare sta bene tutto ma quando quella conferenza militare della Democrazia Cristiana
Si è dimentichi son dimenticati i nostri amici ci sono stati uccise dalla tristezza dall'avvocato Galileo Vercesi
Il primo comandante delle forze militari democristiani fucilato Fossoli persona ricorda più
Valido sento
L'angoscia
Per l'avvenire privato della conoscenza dalla coscienza dell'esempio di questi valori tanto che ho detto
Al nostro amico che ha organizzato il convegno riformiamo questi nostri caduti
Ricordiamolo questi volontarietà ribalta che son morte che non hanno più avuto nessuno dico nessuno dagli ricordi più qualche partita siamo sei nove trascuriamo completamente i bollori lei quando abbiamo avuto il la nostra forza politica maggiore nostro rispetto maggiore
E concludo
Chiedendo a Forlani
E la e dibattere siederà alla rappresentante del partito Colombo quali dovremmo incontrarsi nei prossimi giorni ritenere presente soprattutto questo noi del partito
Vogliamo essere unitario
Un lettore personalmente io sto De Gasperi
Ciò ha chiesto Moro
Dell'ultimo discorso nelle more parlamentari disse che l'umidità era essenziale come aveva detto prima De Gasperi
Sia libera e le discussioni libere libere i programmi Marcaria minigiro democrazia si basa su un fatto fondamentale che dopo la libertà di discussione
La libertà
Ha un limite e cioè del dovere di accettare la volontà giuridicamente spesso abbandonata ora qui per sostenere l'abbiamo
Abbiamo io
Che rappresento l'unico gruppo che si è dichiarato apertamente unitario
E che già oggi col venti per cento degli iscritti al partito il gruppo unitariamente più forte
Perché noi anziani da soli siamo più forti dei contingenti di cui sono in possesso le varie correnti del partito a noi chiediamo
Noi chiediamo fondamentalmente è questo
Che ci sia permesso di vivere nel partito degli altri di poter essere rispettati come gli altri di poter seguire il partito con le stesse facoltà con gli stessi diritti dello statuto sociale
Non dico di più
Faccio appello a voi perché sentiate questa possibilità di servizio per noi offriamo al partito in questo particolare Bonivento storica e che essa ha creato che noi che abbiamo saputo lottare
Con la Resistenza anche a rischio dalla vita siamo pronti a lottare per il partito qualunque rischio politico oggi venga incontro
Purché
La nostra idea nostro programma il nostro passato abbiano esser vivi nel popolo italiano
Cari amici la relazione di Forlan ma anche molti interventi in questo Consiglio nazionale
E soprattutto il dibattito sulla stampa di questi ultimi tempi
Hanno imposto al centro del dibattito politico il ruolo civile dei cattolici nel nostro Paese e questo è un fatto importante in sé se pensiamo agli anni settanta al tentativo di cancellarlo si diceva come una anomalia della storia del nostro Paese
Ma dopo aver fatto autocritica per una temporanea disattenzione alla cosiddetta questione cattolica abbiamo sentito qualche mese fa Occhetto presentare appalesa il PC come il secondo partito di cattolici in Italia
E oggi c'è lo leggiamo sui giornali l'invito esplicito ai cattolici a partecipare alla costituzione il nuovo partito di cui ancora non sappiamo né i confini è il nome
Ma voglio ricordare anche come l'impegno costante all'impegno costante di qualche personaggio autorevole delle Partito Socialista intorno al collo non questo partito è uscito nell'estate dell'ottantasette con un documento della direzione e sui rapporti tra Partito Socialista Italiano Chiesa cattolica
E oggi iniziative dei cattolici del Psi sono in giro per l'Italia penso a quello che accade a Torino penso a Carniti che sta preparando una rivista su questo tema
Il missile ammesso capolista a Roma un personaggio data adesso prezzi Almirante di venerdì offrendosi quasi immobile francescani in difesa della natura e dell'ambiente che si rivolgono ai cattolici e qualche consenso soprattutto tra i giovani lotte cosa fa la DC
La preferenza dei cattolici italiani verso il debito ci è stata finora ineludibile anche se non esclusiva ma i tempi sono cambiati e soprattutto cambiano
De Mita ci chiedeva ieri se avremmo ricordato questo ottantanove più di quello della rivoluzione francese che nella politica sono cambiati nella politica sono cambiati nella chiesa
Dalle concilio Vaticano secondo in voi questo mondo cattolico è sempre più viene inviato anche all'interno della chiesa e soprattutto è chiaro ormai infatti che l'unità della fede non condiziona la pluralità di atteggiamenti nella vita sociale
Cioè
Io capisco che inviso agli enti proprio chi è fuori questa eterogeneità che non è riducibile ad un e che sceglie modi diversi di essere presente sulla scena del mondo
Ma è un deve essere un dato costante se già nel terzo secolo un testo che Lazzati adesso a noi tutti noto la lettera nella lettera di ogni età si spiegava i pagani increduli il paradosso che esso dei cristiani nel mondo
Ma questo paradosso è riproposto proprio dalla dottrina del Vaticano secondo che parla di distinzione ma non separatezza da fede politica
Dell'impegno politico dei cristiani fornitori in dovere che deriva dalla propria fede ci siamo sentiti dire che è un modo esigente di vivere la carità
E insieme afferma l'autonomia della politica che a leggi sue proprie e alle quali si deve rispondere
Da allora ma anche nella recente enciclica di Giovanni Paolo secondo la sulle cinque doveri sociali si dice che la chiesa non propone sistemi e programmi economici e politici
Non ha preferenze per l'uno per l'altro ma esige che la dignità dell'uomo sia debitamente rispettata e permessi
Al pluralismo delle scelte politiche dei cristiani
Questo pluralismo affermato in sede conciliare posti dei problemi alla Democrazia cristiana negli anni settanta
Ne ricordiamo quei tempi in cui la diaspora sembrò a molti una sorta di derivazione obbligata di questi principi
E quindi e coincise più più ancora in concomitanza di scelte divenute difficili anche ad un giudizio negativo sul comportamento certo inaccettabile ma giustamente generalizzato di alcuni di noi con l'abbandono della militanza politica
Sì ritorno alla associazionismo ecclesiale dove la preferenza al sociale penso al volontariato sibilo l'ambiente più veloce
Addirittura si mise in discussione la stessa ragion d'essere di un partito di ispirazione cristiana
Questi giorni ho riletto alcune cose di Zaccagnini e l'ho trovato questa dizione nel suo discorso al congresso dell'ottanta
Lo imponeva al Congresso questa domanda se vi sono oggi in Italia e in Europa le condizioni perché un partito di democrazia cristiana ritenga conclusioni rapporto privilegiato con la chiesa e se vi siano sufficienti condizioni per continuare a operare nella società e nelle istituzioni
Eppure pur facendo questa domanda sempre nello stesso discorso Zaccagnini diceva
Dobbiamo anzitutto prestare una grande attenzione alle comunità ecclesiali cattolica del nostro Paese ed essere in ascolto verso i diversi segnali che essi esprimono ecco con queste premesse anche con questa diversità
Noi dobbiamo fare i conti a partire dalla loro dalle nostre diversità per questo aveva regioni ieri Maureen che non c'è la possibilità per alcuno però bisogna che valga per tutti persone o gruppi cattolici di parlare a nome di tutti semmai vorrei dire che c'è qualcuno che lo può fare esso anche per non mettere tutti sullo stesso piano vi sono i vescovi nelle diocesi e il Papa per tutti perché si è fatto un po'di confusione
E noi che facendo politica lo diceva già spruzzo nel diciannove al più
Pensa di organismi ecclesiastici ne possiamo avvalorare della forza della Chiesa la nostra azione politica citato su tutti sul anche bisogna che abbiamo perso tutti la capacità dell'ascolto del dialogo rispettoso il libero lo sforzo della costruzione in quanto possibile di una cultura pop uno dei suoi problemi per rispondere alle esigenze della gente
Ma non si capisce poco che cosa è cambiato perché la coscienza civile di questo mondo così vario è molto cresciuta negli anni si è ottanta il magistero della Chiesa ai grandi messaggi pontifici diritti umani di lavoro la pace i paesi del terzo mondo ma anche quella dell'episcopato italiano sono sempre più puntuali
Che fa action molte ma e chi fa e sono molti attività sociale
Quando si imbatte nei criteri della emarginazione o della ingiustizia certo si rimbocca le maniche e risolve i problemi ma nello stesso tempo chiede propone denuncia
Quando li incontriamo ritroviamo capaci di parlare di discutere di bilanci sono lettori attenti ai giudici delle leggi hanno imparato i meccanismi parlamentari e delle amministrazioni locali sono in fondo soggetti politici
Preferiscono e oggi lo fanno ad ogni livello il dialogo con le istituzioni quello con i partiti uso il plurale
è più lento perché in fondo per i partiti hanno sempre un misto di speranza e di sospetto
Ma sia per gli interventi ufficiali autorevoli che pongono a tutti il problema della risposta noi abbiamo un altro problema
Le possiamo dare giudizi diversi su questo protagonismo che in questi ultimi anni si è di gestire cioè si è registrato in ambiente ecclesiale
Ma quando Giovanni Paolo secondo nella sollecitudine ai socialisti dice che la chiesa considera un dovere del suo ministero pastorale preoccuparsi dei problemi dello sviluppo dei singoli e dei popoli è inutile pensare che il loro insegnamento che è anche un giudizio non si occupi anche delle realtà che la e che la dispone la passata distinzione tra sacro e profano sarebbe consentirebbe di definire al di là del sacro
Noi è facile che riconosciamo il giudizio e l'autorevolezza di intervento sui problemi della vita la famiglia l'educazione la morale individuale e sociale ma questa attenzione allo sviluppo è davvero un fatto nuovo ed è quello che ha suggerito ai vescovi lombardi documento sull'ecologia a quelli meridionali quello sul Mezzogiorno
Allora e sono questi i testi che fanno opinione sull'opinione pubblica anche nel bel mondo
Che invece disattende forse rifiuta insegnamenti ritenuti più propri ad esempio tutti quelli intorno alla morale e alla vita ai fatti di ogni giorno
Allora questa è una chiesa nuova che tra profezie stacca profezie storia e che spinge credenti a farsi carico dei problemi attuali a dare risposta
E la risposta spetta alla politica
La gente cattolica e non ci giudica anche sulle nostre capacità di coerenza queste risposte
Quante volte in sede parlamentare ci sentiamo rimproverare il torneo Orsi atteggiamenti con le citazioni di personaggi illustri dell'ambiente dalla Chiesa
Allora in questo clima ogni che poi
Hanno si devono collocare o hanno ragione di essere e centocinquanta in più scuole di formazione alla politica da parte delle diocesi diverse tra di loro ma molto capillarmente diffuse e realizzati sì soprattutto in questi ultimi quattro cinque anni
Ma la crescita culturale significa di solito aumento di capacità critica volontà di autonomia rifiuta di ogni sudditanza in una indagine recente Casini ha seguito come queste cose lo sa
L'anno passato dieci mila persone sono passati in queste scuole
E ieri raccolgono soprattutto ragazzi giovani che stanno tra i diciotto e i trentacinque anni
E dopo quest'insegna cito che il cristiano non può essere l'uomo delle utopie inconsce ideali e irrealizzabili ma che deve essere costruttore della città con programmi con progetti eccetera
Cosa le regioni di questa scuola ci pongono il problema e cosa faranno questi ragazzi
Già oggi si imbattono e più si batteranno domani con i delusi della politica quando si occupano di poveri ed emarginati immigrati è da supporre che in questo clima nuovissimo le creato così in questi giorni e che si creerà ulteriormente sia per gli sconvolgimenti dell'Est e sia per la situazione del nostro Paese saranno ancora di più
L'altro giorno a Firenze degli amici di la Pira che tornavano da una delle una sorta di pellegrinaggio che essi ogni tanto fanno nei luoghi dove la Pira si recò nei suoi viaggi in Unione Sovietica
Diceva no che le contee ora sono alle porte delle chiese
Le quali si aprono la citazione della ceretta Mazzei in ragione di quattro cinque al giorno
Certo è una sono chiese ortodosse ma è in un senso di grande litigiosità è una rivoluzione nella controrivoluzione di questi giorni dagli esiti certe o politici e sociali imprevedibili ma anche culturali e religiose
Ma questo discorso dell'ansia del religioso è vero anche qui io non mi voglio fermare sulla pluralità parlo del religioso non parli ancora di una scelta per una specifica revisione positiva ma il numero delle sette così diffuso lo leggiamo in questi giorni
Ed a noi c'è una ricerca della indicazione del riferimento dei cristiani anzi da parte di questi delusi più diffusi anche si giustamente di scritti più diffusi di quanto crediamo radio crollò di un credo politico totalizzante come quello marxista pone problemi esistenziale
E certo ai problemi esistenziali si deve rispondere diceva a Forlani la sua relazione che da questi problemi non possiamo tenerci fuori ma io credo che dobbiamo fare anche di più dobbiamo impegnarci positivamente culturalmente e anche politicamente
Noi abbiamo inventare qualcosa per essere non per non essere assenti o passivi che sarebbe quasi la stessa cosa in un momento così difficile ma anche così esaltante perché anche al momento in cui anche le culture le certezze orgogliose della cultura laicista mostrano penso alla ricerca di problemi etici qualche difficoltà
Le denunce sono state anche i paletti
La sette viene dal suo discorso a Bologna di qualche anno fa durante il Congresso Eucaristico
Parlando dei cristiani nella città disse
Che per i cristiani in queste un tempo eccezionale perché in un'epoca così largamente l'ha iniziata per i cristiani non c'è più il primo indizio contro che c'era qualche anno fa
E Dossetti invitava a ripartire proprio dal fatto che non c'era più il no pregiudiziale
Se torniamo a parlare di cattolici alla fine
Non c'è più neanche il loro il pregiudizio alla Democrazia Cristiana
Già prima era è morto il pregiudiziale sì
Ora è morto anche e pregiudiziali no perciò il discorso è totalmente aperti
Perciò bisogna costruire qualcosa nella chiarezza e nella reciproca responsabilità altrimenti il tentativo del far da sé c'è e si può esprimere
Si è parlato ad esempio nelle lezioni di Roma dove non si è fatta una lodevolmente e con un po'di partecipazione di tanti di noi una seconda lista
Ma tutti noi sappiamo che è più o meno denominandolo sì magari di serie docili liste civiche o leghe di varie denominazioni da tentazione è diffusa
E allora solo esperimenti amo in giro per il nostro Paese non possiamo farci abbagliare da qualche sia pure importante risultato proporzionale
Fare un momento dei risultati di Roma perché sono emblematici
Di quello che può accadere noi abbiamo vinto partendo da situazioni difficili e tutti siamo felici perché penso che tutti i democratici cristiani apparendo non hanno lavorato per questo
Ma l'aumento così forte di astensioni il nove per cento che veramente questa volta penalizzato tutti non solo un non è l'indice di un ulteriore distacco dei partiti e dalla politica
E ci può lasciare indifferenti il fatto che se leggiamo i numeri dei votanti in assoluto
Per la Democrazia cristiana c'è dall'ottantacinque a questa consultazione elettorale una diminuzione di settanta mila voti
Perché settanta mila persone non hanno più votato per la Democrazia Cristiana
Diciamo queste cose qui non fuori in una sede responsabile come il Consiglio nazionale
Perché questi fatti a meno che non ci consente sicché non ci content chiamo della una sopravvenienza non ci possono lasciare indifferenti questo è successa a Roma ma i segnali ci sono anche altrove
Ecco perché anziché ironizzare sul motivo del disagio espresso da certi ambienti cattolici mi chiedo se non è doveroso Serena serenamente ma severamente pensare a cosa fare
E agire perché non accada le elezioni amministrative di primavera alle quali bisogna andare anche con questa consapevolezza
Sapendo che a una eterogeneità e qualche volta contraddittorietà di esigenze di questo mondo è impossibile pensare a una risposta che accontenti tutti qualche partita si può permettere il lusso con la scorrettezza di cavalcare tutte le proteste per noi non si tratta di questo la Democrazia Cristiana però ha insieme la cultura la storia cattolico democratica la sua stessa natura di partito laico di ispirazione cristiana
Di un partito fortemente radicato tra la cui tra la gente le può consentire io direi lei impone la risposta crisi credibile
Storicamente e politicamente realizzabile che continui coi tempi mutati a registrare la maggiore aggregazione possibile di cattolici sapendo anche che non sarà per tutti ma noi siamo sempre stati da Sturzo in poi non un partito dei cattolici ma un partito di cattolici
Lei scene le cose sono possibili noi bisogna che crediamo di costruire qualcosa insieme mi sembra giusto quello che cittadini e mi ha detto di voler fare
Di coinvolgere almeno io gli ha gli organismi più vivaci di queste realtà per i programmi per le elezioni amministrative questo dovrebbe esser fatto nelle singole realtà
Continuando a quello che si finisce prima delle politiche dell'ottantasette con Ruffilli ad Abano sulle istituzioni della solidarietà con Andreatta e della setta Jervolino a Fabriano sui temi della famiglia
Sono Conte esimi a Bologna sui temi della scuola si tratta di continuare una strada che ha già dato il parcheggio
Ma avvertendo i nostri amici della per i
Seria delle Province e dei Comuni che ogni realtà apre pluralità propria che certo certi ambienti sono difficili
Ma che vanno anche aiutati a capire come si traducono in termini concreti le loro aspirazioni perché si dicono degno ma il ragionamento è sempre meglio che la tamponatura che è sempre tardiva di eventuali rotture soprattutto ricordandoci che i cattolici non ci sono assimilabili ad una categoria non è che nelle liste si devono mettere i commercianti coltivatori diretti i professionisti i sindacati e poi magari i giovani le donne i cattolici non è chiusa
Sono un riferimento generale al quale e in fondo ne siamo obbligati riferirci De Mita qualche tempo fa disse che senza il collegamento con il mondo cattolico non ha ragion d'essere la DC
Appena pochi giorni fa Forlani ha ripetuto che ignorare il mondo cattolico sarebbe ignorate le proprie radici
E consentitemi di dire sto finendo come come il problema prende ai enorme valenza in questi giorni durante e dopo i grandi eventi dell'Est
Credo che abbiano aveva regioni ieri De Mita quando diceva che Zaccagnini ne avrebbe gioito o come ha detto l'altro giorno a Firenze ricordando la Pira che i fatti gli hanno ragione alla pira che era definito un uomo di tante fantasie della ideologia marxista che vedeva morto il cristianesimo e ricorda chef in questi giorni verrà dal Papa non rimane nulla nella proposta sociale nell'economia nella visione del mondo e della vita
E alcuni valori tipicamente cristiani dalla religiosità rispetto per la vita umana al solidarismo al rifiuto della violenza
Hanno resistito all'estetica e sento perseguitati da una politica a sia e collettivista
Oggi sono diventati puntelli per questi sistemi travolti in modo precipitoso
Forlani ci ha riferito che erano presenti al recente congresso di Malta
E l'ha ripetuto anche Orsini partiti poi dei partiti popolari europei lei nuova le nuove democrazie cristiane della Beria della Cecoslovacchia dell'Estonia della Lettonia della Lituania della Russia
I nostri amici i primi di cui parlavo prima andando i russi hanno trovato a Leningrado lì misericordia si chiamano così e fanno quello che fanno misericordia del nostro Paese
Diceva il Papa l'altro giorno che questa è l'occasione per offrire ai popoli disperati la speranza cristiana
Se se io mi domando se non saremmo dei cristiani anomali sedici attardarsi buon momenti così esaltanti incerti delle nostre piccole diatribe magari è aggiungendoci anche quelle coi cattolici che spesso ci anticipano per il coraggio delle prospettive la concretezza delle opere
Invece che collocarsi nel colpo nel solco di questa generale via della speranza con la nostra strategia politica con gli atti concreti della politica
Il nostro essere da sempre partito popolare può e deve aiutarci nel rendere credibile una nel propone una credibile alternativa a chi in buona fede
Ha coltivato speranze ora delusa purché ci proponiamo a nella invito e nello sforzo di un rilancio del partito non ci ha contiamo della sua sopravvivenza grazie
Ma i credo che questo Consiglio nazionale
Per noi giovani democristiani si apre all'insegna di due fortissime emozioni
L'emozione per i fatti dell'estate e l'emozione per noi giovani particolarmente sentita è significativa della morte della fine della esperienza umana e politica di Benigno Zaccagnini
E io vorrei che su queste due vicende fare qualche riflessione senza evitare
O non evitando meglio di toccare gli aspetti che riguardano più da vicino l'oggetto specifico di questo Consiglio nazionale
Io credo che c'è un modo emozionale di verificare di vedere quello che sta succedendo nell'Est dell'euro
Ed è un modo emozionale comprensibile sono frontiere che ecco che crollano sono famiglie che soprattutto in Germania si ritrovano
Sono sensibilità passioni per la libertà danni coltivate e taciute dal regime poliziesco dell'Est europeo che oggi tornano a fiorire
è il crollo dell'esperienza storica del comunismo reale
La veridicità di quella nostra intuizione da sempre che in realtà la capacità di coniugare il sistema economico libero con le garanzie fondamentali delle libertà
Con una crescita anche delle libertà nel nostro Paese era davvero l'intuizione giusto
E pure credo che guardare così ai problemi dell'Est così anche i problemi del muro sia un errore un errore forte fermarsi all'emozione sia comunque non rappresentare tutta la complessità delle questioni internazionali
Mi pare che oggi non solo analisi politica ma anche l'analisi
Ecclesiale
Ci quindi su altri orizzonti ci faccia capire che la complessità della politica si gioca essenzialmente sulle vicende internazionali
Ricordo solo una battuta dell'enciclica di Giovanni Paolo secondo Lalla polemiche se Chance dove la sollecito del sociale scusate
Dove il Poppi il Papa richiama i governanti anche di tutte le nazioni a capire le interdipendenze che esistono tra le scelte di politica in interne quelle di politica internazionale
Non solo le scelte internazionali condiziona la politica interna ma anche la politica interna cioè gestita solo secondo le logiche di mera egoismo se gestita solo per arricchire chi è ricco e non per abbattere il muro tra la povertà e la ricchezza nel mondo sono davvero scelte condizionali
Non solo questo vuole anche dire che Berlino è davvero alla crollo del muro e la fine di un'epoca
La fine di un'epoca che vissuta sugli alta su un accordo internazionale
E certamente avrà bisogno di essere ridisegnato si ridisegnano i confini si ridisegna i i confini non solo geografici ma anche i confini della democrazia
E allora credo che la prima riflessione politica fatta dal segretario nella sua relazione sia il sostegno convinto ma non emotivo non soltanto passionale dell'unità dell'Europa
Io rimango molto colpito dalla discussione di questi giorni sulla riunificazione delle Germania
Rimango col molto colpito perché se è vero che occorre grande saggezza nell'affrontare questo problema se è vero che ricorda il passato potrebbero indurre a qualche saggezza in più però io faccio un'altra osservazione
è insomma l'Europa delle la la Germania dell'Est è vero o no che si costruisce costruì il suo futuro come blocco anticapitalista come oltre alternativa di fatto all'Occidente
E poi ancora come potrà questo Paese rimanere autonomo quando il settantacinque per cento dei suoi ingegneri sono già nella Germania Ovest quando il cinquanta per cento dei medici sono già passati dall'ovest dall'Est all'Ovest è quando Graines ha già dovuto inviare un terzo degli addetti dei suoi servizi segreti a lavorare nelle miniere
Perché non sapevano come fare andare avanti le miniere
E poi mi interrogo su quello che mercoledì diceva mette via R. un deputato della perestrojka quando giudicava inevitabile sul Breve periodi sul breve no ma sul medio periodo l'unificazione della Germania
E allora credo che la cautela debba accompagnarsi anche a una considerazione realistica
Di quello che sta avvenendo erano se non vogliamo perdere la Germania la causa dell'Europa e quindi di fatto annullare la validità la forza dell'esperienza europea
Ho l'impressione che dobbiamo in questo periodo rafforzare in modo particolare il nostro impegno per la creazione delle condizioni per una modifica delle istituzioni europee per far crescere in modo forte l'unità europea
è un segnale preoccupante e la posizione della Germania rispetto all'unificazione monetaria quando il progetto dell'ordine condiviso molto poco vengono condivisi alti progetti che vengono dall'Inghilterra
Mi pare che su questi fatti in una riflessione un'iniziativa politica in più vada in qualche modo garantito
Mai fatti della politica internazionale
Se necessitano l'accelerazione del processo di unificazione europea pongono consecutivamente la necessità dell'adeguamento delle nostre istituzioni
Questi temi di diciamo in campagna elettorale per le elezioni europee Point puntualmente debbo dire rischiamo davvero di dimenticarci di di non porre più nell'agenda politica del nostro Paese l'adeguamento delle istituzioni nel suo complesso l'adeguamento anche dell'aria della legge elettorale
è una necessità imprescindibile per stare in Europa come Italia e allora
Oltre a questo il segnale che viene da molti movimenti cattolici iniziativa della Fuci lo scorso anno di proporre un referendum un referendum per abrogare alcuni articoli della legge elettorale la solidarietà che rispetta questa proposta questa proposta
Si è verificata nel nostro Paese credo debbano indurci a fare presto
A non accettare veti su questo terreno
Noi credo che con questo Consiglio nazionale mi pare che questa sia la tentazione sia la la conclusione che si sta tentando
è mi pare che lo vogliamo porre il tema della riforma elettorale comunque ma importante senza ricatti ma non accettiamo neanche credo e non dobbiamo accettare ricatti su questo terreno
L'urgenza di correzioni nasce da questo movimento
Che c'è nella società civile nasce dalla stanchezza della gente rispetto all'aria non funzionalità della pubblica amministrazione alla dedica al grande grado d'la vita dei Comuni alla corruzione strisciante della vita politica di specie dei partiti e specie negli enti locali noi giovani democristiani accettiamo davvero con entusiasmo
Il coinvolgimento che sono sicuro c'ha fatto anche nella nostra esperienza rispetto a questioni che sono questioni istituzionali e non sono questioni che attengono solo alla condizione giovanile ma riguardano il futuro della democrazia in questo Paese credo che facciamo bene
Apporre senza ricatti ma non accettando ricatti l'urgenza della modifica anche della legge elettorale
Ma l'accelerazione europea questi processi internazionali credo pongono come secondo tema dell'agenda politica nel nostro partito anche il no il ripensamento del ruolo e dell'esperienza cattolico democratica in questo Paese
Io sostengo forse una posizione minoritaria ma quando il magistero della Chiesa in modo sempre più e quando i gesti degli uomini di chiesa essi ormai non ricordano solo la necessità che la fede si colleghi a un'esperienza personale a un itinerario morale
Ma richiamano le situazioni che gridano vendetta al cospetto di Dio sul piano internazionale e anche il degrado della vita urbana integrato dell'ambiente penso al documento e i vescovi lombardi credo che questi fatti nella necessità e della mediazione politica nella riaffermazione della laicità della nostra esperienza politica siano fatti che richiedono qualche riflessione in più
Oggi anche i cattolici si interrogano sul futuro della democrazia si interrogano sul futuro dell'esperienza
Democratiche in questo Paese si interrogano sui nuovi diritti civili e allora credo che non basta non basta raccordarsi in periodo elettorale
Occorre che essere un lavoro molto più profondo ripartire dalle scuole di formazione
E dare in qualche modo un respiro politico al lavoro di motivazione all'impegno politico che viene fatto nelle scuole di formazione alla politica e credo di dover ringraziare il partito perché stiamo tentando con il partito il recupero
Finalmente della Camilluccia in modo che questa diventi la sede permanente stabile di formazione politica anche di giovani della Democrazia Cristiana
Insomma uno cattolico che non si interroga più soltanto sugli itinerari personali sugli itinerari morali ma oggi denuncia sempre di più le situazioni di ingiustizia e allora rispetto a queste situazioni di ingiustizia senza dico il limite di dover pensare che quanto viene fuori dal mondo cattolico che d'altra parte così diverso diversificato
In termini anche di proposta finale debba essere automaticamente raccolto da questo partito credo che su questi temi sia necessario un confronto sempre più vero che sempre più serrata
Vorrei ricordare poi
Che per noi e anche per l'esperienza che mi capita di fare con i giovani del mondo cattolico dobbiamo un po'di più
Coinvolgerci chiedo anche un maggiore coinvolgimento sulle questioni nuovi bisogni della condizione giovanile quelle questioni che vanno sotto il nome dei nuovi diritti civili
Oggi è il diciotto
Di novembre come te io sono qui a parlare non sono allo sciopero che viene fatto oggi contro la legge sulla droga e non ci sono perché credo che questa legge nel momento in cui il Partito socialista ha smesso di porre ricatti e veti assurdi su una questione che riguarda la vita di qualche centinaio di giovani tossicodipendenti credo che la legge al Senato abbia avuto delle modifiche importanti noi proporremo altre modifiche a questa legge che vanno nel senso della riaffermazione dell'illiceità ma per potenziare tutti gli strumenti di recupero
Abbiamo solo un dubbio un dubbio forte che speriamo di vedere chiarito in ordine all'applicabilità concreta di questa legge soprattutto nel momento in cui pone la sospensione del procedimento
E la possibilità del trattamento di recupero come alternativa all'applicazione delle sanzioni amministrative crediamo il tutti e il lago si in modo particolare questo laboratorio di ricerche sociali ha denunciato la inesistenza di servizi sociali
Nelle mezzogiorno in modo particolare per questo tipo di intervento e soprattutto siamo preoccupati dell'atteggiamento di molte delle comunità di recupero che non accetteranno sic et simpliciter
Che i giovani vengano inviati senza motivazioni profonde
Al trattamento di recupero su questi temi un coinvolgimento maggiore ci deve essere non avevamo cominciato un lavoro importante con le comunità di recupero poi alcune posizioni sono purtroppo anche saltate si è posta l'esigenza di fare in fretta
E non è su questo terreno mi dispiace ma non ci stiamo non ci stiamo a fare in fretta tanto per fare in fretta palla pena su questa tema di fare una legge che funzioni una legge che sia applicabile una legge che colga nel segno soprattutto del Recup così come sui temi del lavoratori extracomunitari sulle questioni legate alla leva al servizio civile al commercio sulle armi e mi ci sono anche questi terreni su cui occorre dare una risposta ai bisogni alle aspettative che vengono fuori dal mondo cattolico
Mi devo limitare quindi finisco sto finendo volevo soltanto ricordare la seconda emozione profonda che è quella legata alla vita di Zaccagnini molti di noi
Sono hanno cominciato con la segreteria di Benigno Zaccagnini in un periodo lo ricordava il presidente De Mita nella come Morazzone di Zaccagnini ricorre Zaccagnini in cui la DC veniva giudicata sulla questione morale non rispetto alle proposte politiche bene debbo dirvi tutta la nostra tristezza tutta la nostra amarezza per questa scomparsa
Per questa scomparsa di un uomo non solo buono ma di un uomo soprattutto capace di fare arte riflessioni politiche
Io forse ho avuto la possibilità partecipando all'ultima sua manifestazione pubblica
Assieme ad altri trenta giovani dell'Azione Cattolica con il vescovo Tonini a parlare di politica i lunedì prima della sua scomparsa debbo dirvi che questa testimonianza rimane nel cuore dei giovani della democrazia cristiana
Come la testimonianza che autentica di quello che può e deve essere l'esperienza politica
Quando parliamo di riforme istituzionali dobbiamo parlare anche di riforme del partito
Dobbiamo affrontare il nodo e lui lo ricordava in modo chiaro quel lunedì del rapporto tra il sistema economico del sistema politico altro che un uomo solo buono altro che un'immagine pulita
Un uomo che ricorda a tutti noi la gravità della situazione attuale del rapporto tra i cittadini e le istituzioni e corre a tutti noi la necessità di cogliere il nuovo dovunque c'è
Cari amici sul prete le maggiori questioni sollevate
Da Forlani nella sua relazione
Però delle
Rapide osservazioni quanto all'avvio dell'età del posto comunismo
Di cui già Forlani ci aveva parlato nella sua relazione di fine agosto
Non sfugge a nessuno quanto la strada ancora da percorrere
Frisullo risulti irritante di difficoltà
Leggevo l'altro giorno che nella grande conferenza economica che si è tenuta dei giorni passati a Mosca per fare il punto sulla perestrojka l'autore del programma di riforme economiche nei prossimi cinque anni
Il vice primo ministro a Barking
Notata che era emersa nella opinione pubblica
Una consistente contestazione non già sulla denuncia e Pin qui si sarebbe innovando troppo poco
Ma proprio su argomenti di segno opposto e cioè che i cattivi risultati fin qui raggiunti sarebbero frutto delle innovazioni che si sono avventate
Scriveva a sua volta all'Economist dell'Unione Sovietica
Non ha tanto bisogno di un Piano Marshall ricca com'è di risorse e di Riserve
Quanto di un piano Harvard e cioè di quadri di intelligenze di imprenditori e dirigenti che siano all'altezza delle riforme che debbono essere compiute
Per me peraltro evidente che l'Unione Sovietica i Paesi dell'Est hanno bisogno urgente bisogno disperato bisogno dell'uno e dell'altro piano che a questo riguardo dobbiamo ringraziare limita per la intuizione felice che ebbe a suo tempo nell'enunciare un'espressione vorrei dire simbolica questo concetto
Ma per avere un punto di riferimento su alcune di queste di pc di riforme da compiere
Da cui lì dipende l'ingresso della Unione Sovietica in organismi internazionali
Che fin qui l'hanno vista assente contribuendo così non solo al risanamento della sua economia ma designare una realtà internazionale nuova rispetto a quella tradizionale che ormai per tanti segni volge al tramonto
Mi riferisco ad esempio all'ingresso necessario della Unione Sovietica nel Fondo monetario internazionale sappiamo benissimo
Le grandi di Golda peso di etici incontreranno per operare una scelta di questo genere che comporta la necessaria convertibilità del rublo e di abbandonare il sistema dei prezzi politici
Con le forti tensioni sociali e conseguentemente sì sul citeranno con queste riforme e con i grossi rischi di forti spinte inflattive che queste riforme genereranno in una realtà tra parentesi che già oggi è caratterizzata da una consistente minaccia inflazionistica e da un forte deficit di bilancio non faccio a Prato questi rilievi per dimostrare scetticismo sul processo di rinnovamento Andes
A nostra scelta fondamentale deve piuttosto essere quella di fare fino in fondo la nostra parte per favorire gli esiti positivi di questo processo
Non vi è nella nostra visione Leste che si deve districare dalle proprie difficoltà da solo mentre l'Ovest resta a guardare
La nuova realtà internazionale che sta emergendo ci riguarda tutti tutti ci coinvolge
E a destra in ragione della sua porta economica e della sua responsabilità politica
L'Ovest deve partecipare con tutto il suo peso per favorire per quanto sta in altri Paesi questo itinerario faticoso di liberazione e per consentire che esso si svolga riducendo al minimo i rischi e della Federazione
E perché inoltre è evidente il dovere di solidarietà dei paesi liberi verso popoli che con fatica spesso in un quadro parziale contraddittorio irto di rischi di pericoli e di difficoltà stanno tuttavia conquistando la libertà
Ma la nostra depressione non può limitarsi peraltro al dovere della solidarietà vi è una nuova realtà è internazionale emergente che anche per altri fondamentali interventi va per parte nostra plasmata vi sono rischi assai grandi di confusione nella nostra opinione pubblica che vanno evitati io temo ad esempio e non è l'ultima delle mie preoccupazioni che si possa rafforzare in futuro la spinta in una parte crescente dell'opinione pubblica europea verso il neutralismo e la propensione per forme unilaterali di disarmo
Riusciremo tanto meglio a contrastare queste spinte quanto più sapremo dare tempestivamente risposte nuove in sintonia con la nuova realtà emergente e ripetere invece alcuni moduli in materia di sicurezza e di strategia
Che non saranno con ogni probabilità in un tempo breve in sintonia con la nuova realtà ci farebbe correre il rischio appunto aste grosso di non essere in grado neppure di orientare in modo adeguato le nostre opinioni e tanto meno di guidare questa realtà in trasformazione
Quanto alla crisi dal secondo punto secondo tema quanto alla crisi del partito comunista ad essa non possiamo guardare altrove con attenzione e con rispetto
L'emergere di una nuova realtà per gran parte sconosciuta assegna a ciascuno in primo luogo compiti di invenzione politica che l'intuizione piuttosto che compiti di propaganda
Un elemento di fragilità della posizione di Occhetto e del nuovo gruppo dirigente
è sembrata essere invece fin qui proprio quella giusta critica alla politica di tipi di chi sacrifica la politica alla ricerca spasmodica e in sé del consenso raggiunto con qualsiasi mezzo ricorrendo appunto a qualsiasi slogan di propaganda poi repentinamente è stata fatta cadere dall'alto la questione del nome con le reazioni vivacissime e prevedibili che sono sotto i nostri occhi
E compiendo in termini di strategia una vera e propria conversioni ad U rispetto a quello che solo qualche mese fa lo stesso Occhetto aveva detto all'ultimo congresso del suo partito
Si tratta di una lacerazione necessaria quella impressa oggi dal Occhetto al suo partito
Necessaria ma pur sempre lacerazione
Di una lacerazione che rispetto all'ingresso del Partito Comunista Alba Internazionale socialista e destinata probabilmente come ci diceva ieri Forlani arrendere il confronto tra socialisti e comunisti più ravvicinato e pressante e forse per certi aspetti ancora più spigoloso il gesto repentino compiuto da Occhetto è stato determinato probabilmente anche dalla preoccupazione che il Partito Comunista apparisse paradossalmente in ritardo rispetto alle tumultuose novità provenienti dei pesi e dei partiti comunisti dell'Est europeo
Una lacerazione che con ogni probabilità aggiungerà nell'immediato futuro una specifica crisi alla crisi politica che attraverso il partito comunista e che lo porterà anche qui assai probabilmente ad approdare ad una realtà molto diversa da quella odierna
Una realtà parta anche al suo interno da correnti tra cui quelli e in quanto tali esplicitamente si rifaranno al comunismo e che Pardo paradossalmente potrebbero ritrovarsi all'interno del partito in una posizione di minoranza
Sono assolutamente d'accordo con Forlani quando egli ha detto ieri e non è per piaggeria che rileggo qui questo parto della sua relazione che considero politicamente molto significativo cito il comunismo accerto aperto il confronto ed è giusto che chi perde riveda la propria esperienza e cambi contenuti e di immagine
Vogliamo però che la situazione diversa che il confronto ha determinato l'aggiunto Forlani non si risolva in una vittoria Panza ed effimera
Dobbiamo anche noi sviluppare una capacità nuova sottolineo nuova di iniziativa di proposta e di corrispondenza valori che vogliamo porre a fondamento di una società giusta e vinse solidale
E su questo terreno aggiungo io vi sarà al nostro interno gloria per a condizione di confrontarci sul serio e creativamente su questi temi piuttosto che dare l'impressione di sottoporci invece l'un l'altro ad esami infiniti
Quasi che le straordinarie novità che si annuncia i sentieri per gran parte in cognitive dovremmo percorrere una realtà interna ed internazionale in rapidissima trasformazione che si va formando e che dovremo interpretare guidare consentano al nostro interno di continuare in modo esasperante nel gioco del doppio e dell'ignorante ovvero nel nuovo gioco dei controllori e dei controllati
Questi occorre e la discussione e la collaborazione tra noi
Non la contrapposizione
Sulla terza questione quella elettorale e mi avvio alla conclusione voglio fare delle rapidissime osservazioni
Sono pienamente d'accordo con la bella relazione dell'amico Guzzetti sarebbe paradossale se dopo avere per anni aggiunto la nostra voce al coro di coloro che esigevano la riforma degli enti locali oggi fossimo proprio noi a svilire la con il pretesto che stanno comprende due altre riforme di cui nessuno peraltro nega l'importanza e cioè la riforma elettorale da un lato e quella dalla finanza locale dall'altro
è invece necessario operare in modo che la riforma presentata vagava possa essere al più presto tradotta in legge dal voto del Parlamento
Guzzetti ha richiamato ieri l'importanza delle innovazioni che verranno introdotte dalla riforma dell'ordinamento dall'attribuzione delle funzioni ai Comuni alle Province all'autonomia statutaria dalla ripartizione delle competenze tra consigli e giunte comunali
Alla alle modalità per l'elezione del sindaco e per la formazione delle giunte alla questione delle aree metropolitane a quella dei controlli
Mi sembra indispensabile dunque che questa legge venga approvata prima delle elezioni amministrative di primavera
Vi sono poi le questioni elettorali
E distinguerei in piccole riforme grandi riforme
Sulle prime e dico piccole riforme in modo del tutto convenzionale dal momento che le innovazioni proposte da Guzzetti sono di rilievo
Che vanno dall'innalzamento del maggioritario alla proporzionale per le minoranze
Dall'aumento delle firme di cittadini residenti per la presentazione delle liste alla soglia massima per raggiungere la rappresentanza siamo mi sembra tutti d'accordo
Aggiungo tutti d'accordo tra loro la cosa più delicata da fare ora e convincere gli altri
E sappiamo che non sarà facile d'altra parte proprio questo l'esercizio ineludibile da fare anche se non sottovaluto affatto l'opportunità di importanza di avere una nostra proposta avere ragione da soli intatti non basta e d'altra parte la materia nella sua almeno a a a nella sua almeno apparente tecnicità male si presta a mio sommesso avviso ad essere agitata con una bandiera
Si presterebbe porti a questo sventolio la questione della elezione diretta del sindaco che attiene al secondo gruppo di riforme quello che insieme al metodo degli apparentamenti ho classificato nel gruppo delle grandi riforme
Ma ha proposto di questa ipotesi ed anche rispetto a quella degli apparentamenti vorrei rilevare che non vi è unanimità di giudizio in primo luogo al nostro interno
E neppure che a mia conoscenza si è provveduto fin qui come l'ottavo nell'intervento di pesci in questa sala nel precedente Consiglio nazionale ad una sufficiente articolato articolazione delle riforme proposte
Elezione diretta del sindaco infatti mi sembra che allo stato delle cose sia più come diceva una bandiera che una riforma compiuta mi sembra quindi che il metodo indicato da Guzzetti per approfondire al nostro interno questa mi materia sia senz'altro opportuno l'elezione diretta del Sindaco d'altra parte per quanto riguarda il mio giudizio non mi ha mai convinto va nella direzione della politica spettacolo che non è proprio il fenomeno più esaltante che è stato prodotto dei tempi
La Palombara molto recentemente qui a Roma e Vanni Sartori in un suo saggio molto severo sulla video politica c'hanno raccontato i guasti e il protagonismo e la politica spettacolo
La personalizzazione esasperata della lotta politica insieme al decadere dei partiti di cui questi fenomeni sono Buontempo causa e del petto stanno producendo dalla vita politica degli Stati Uniti
Compreso il costo astronomico delle campagne elettorali sia quelle per le primarie che per le elezioni vere e proprie
E la crisi del sistema tedesco che ieri Guzzetti ci ha richiamato unitamente alla caduta di partecipazioni in Francia richiamata da Bodrato sono ulteriori elementi che meritano quanto meno da parte nostra di essere conosciuti ed equamente approfonditi anche per evitare il rischio di essere sempre in ritardo di un giro nelle nostre ipotesi di riforma come deve essere approfondito il problema della stabilità per chiederci se questa ipotesi di riforma la sicura ed ebbe davvero e se non vi siano altre e più pratica e dire per realizzarlo
Mi consentirete infine vi pare sommessamente una ultima considerazione la faccio per non generare confusione a titolo strettamente strettissima mente personale e so che facendo la rischio anche per questo di apparire a qualche amico come affetto da incorreggibile subalternità agli altri partiti tuttavia corro volentieri il rischio di queste eventuali incomprensioni perché non troverei giusto rinunciare a dirvi e per me introdurre per via di emendamento parlamentare
Una riforma elettorale in una legge che ha un altro oggetto e un'aberrazione
Noi ci preoccupiamo giustamente della crisi delle istituzioni e altrettanto giustamente andiamo ricercando i modelli nuovi le nuove ricette costituzionali ed istituzionali per superare questa crisi sono da tempo convinto però e questa ricerca resterebbe monca se non affrontasse anche il capitolo del ripristino di alcune regole elementari di comportamento che sono alla base di un'ordinata vita istituzionale e in modo specifico di tutte le esistenti democrazie parlamentari noi veniamo da una stagione in cui la fumosa teoria e la pratica deleteria
Della centralità del Parlamento ci aveva portato a vedere stravolte le regole auree che la democrazia parlamentare
Regole secondo le quali è il Governo a promuovere il processo legislativo
Sappiamo dove ci hanno portato alle riforme assembleari
Quelle in cui al più il governo vede scritta con il lapis alcune linee generalissimi di orientamento quelle riforme in cui la opacità del procedimento di legiferazione finisce per togliere nel metodo ogni residuo elemento di chiarezza e del merito quelle in cui destra e sinistra travolgendo qualsiasi ragionevole rapporto tra maggioranza e
Ma anche idee che la debbono con la possono precedere
Che era possono promuovere ma formalmente il vero e proprio disegno di legge che la deve completare
Vi potranno essere eccezioni erano voglio escludere la politica italiana è troppo sottile restituire e non prevedere sempre insieme alla regola anche e subito dopo la uniche eccezioni
L'azienda lariana estera resta anni a giudizio quella della iniziativa governativa anche se i tempi evolvono continua infatti a risultarne identica ostica
La semplice ipotesi
Che era legge truffa piuttosto che dal governo De Gasperi potesse essere stata generata per via di emendamento parlamentare ad una legge non avente per oggetto la disciplina elettorale ovvero da un'iniziativa parlamentare affidata per di più non ad una maggioranza certa ma la imprevedibilità della sentieri non credo però quale che siano le mie opinioni personali al riguardo di forzare il ragionamento segni italiani all'altra da valutare la necessità di rispettare regole proprie ad ogni Parlamento del mondo con il contributo non secondario al risanamento delle nostre istituzioni
Sulle tre questioni poste
Dal segretario politico nella relazione di ieri
Io tenterò di importare qualche
Mia valutazione sulle due ultime
Sulla principale quella
Della crisi dei sistemi comunisti
E
Sulla
Crisi che attraversa anche il Partito comunista parleremo la prossima settimana in un'apposita assemblea di gruppo
Presente il segretario politico
Mi è sembrato anche opportuno come una riparazione rispetto ad una mancata osservazione fatta dai senatori democratici cristiani impegnati nell'ultima settimana
Ininterrottamente in operazioni di voto per l'approvazione della legge finanziaria
E allora tenterò
Di avanzare una qualche un qualche rilievo rispetto a due questioni importanti
Che sono fra di loro collegate
Ma che a mio avviso sia dal punto di vista sistemico sia dal punto di vista politico generale vanno decisamente separati
Parlo della legge sull'ordinamento dei poteri locali
Ed è la legge elettorale
E io temo lo dico al segretario politico
Che la maggiore attenzione
Dei parlamentari della pubblica opinione dei giornali non è tanto rivolta ad accertare sei
Il nuovo ordinamento risponda
Ad esigenze di ammodernamento di una parte notevole della pubblica amministrazione elettiva
Ma è rivolta solo a stabilire se si introduce un qualche grimaldello
Rispetto ad una questione che a mio avviso merita una ultimo un'ulteriore approfondimento
Che quella elettorale
Perché aver posto la questione della elezione diretta del sindaco
Non risolve il problema dei sistemi elettorali
Ma se mai coinvolgere in una disattenzione del più generale forze politiche parlamentari e pubblica opinione mi spiego meglio
E noi dal mese di settembre siamo timidamente alle prese con queste questioni
E lo siamo anche perché c'è il rischio che un giorno bisognerà pur discutere e votare
Su emendamenti presentati
Alla Camera dei deputati
Ora io tento di separare le due questioni perché ritengo che politicamente è giusto che vengano separate
Facendo una qualche osservazione sia sul punto dell'ordinamento sia sul punto della legge elettorale
Fa piacere di avere la presenza del ministro dell'interno
Perché porterò alcune rilievi non al pesto presentato dal governo ma al pesto elaborato in sede di Commissione affari costituzionali della Camera
Noi dovremmo essere d'accordo che questa della riforma dell'ordinamento locale e la prima riforma vera istituzionale
Le altre
Anche quelle che di volta in volta
Hanno tentato di rispondere
A domanda di maggiore efficienza dei servizi pubblici
Sono soltanto riforme parziali probabilmente paralizzanti egualmente
L'attività legislativa ma tuttavia sono secondari
Quella dell'ordinamento delle autonomie
La riforma la prima riforma seria e organica
Che ha come
Obiettivo quello di rispondere
Ad una esigenza da parte dei comuni
Rispetto a tante funzioni che si sono ha cresciuta nel tempo non solo quelle prima
Del decreto del Presidente della Repubblica del mille novecentosettantasette
Ora di fronte ad Accra Ada cresciuti Alda cresciute funzioni
Noi dovremmo organizzare meglio
Il rapporto
Fra Stato Regioni regioni enti locali
E soprattutto
Valutare quale dovrà essere il ruolo
Degli organi all'interno del consiglio comunale o del consiglio provinciale
E noi dovremmo fare attenzione perché
Se è vero che è urgente è anche vero che nessuno può immaginare che l'urgenza paralisi la riflessione dell'altro ramo del Parlamento
Allora o troviamo una sede in cui queste questioni politicamente non legislativamente politicamente vengono risolte oppure in conosceremo enormi difficoltà nell'altro ramo del Parlamento
Voglio io qui spiegarmi perché non voglio illustrare la legge ne voglio illustrare una controproposta oltretutto io sto all'interno di un impianto
Che è il frutto di una
Riflessione decennale avviata al Senato e io mi auguro che conclude e si possa concludere alla Camera
Noi puntiamo sull'autonomia statutaria
E l'autonomia statutaria beve pura Veron però un limite
Perché è il risultato più rilevante dal punto di vista del giudizio che si può dare alla riforma
Però ritenere che il legislatore nazionale quanto a ruoli del Consiglio comunale della giunta del sindaco possa rimanere indifferente perché bisogna lasciare tutto all'autonoma valutazione dei singoli consigli comunali questo il più grosso errore
E questo lo dico senza nessuna pretesa di muovere un rimprovero è che le forze politiche tutte anche noi
Più volte alle prese con una questione di questa importanza hanno registrato notevoli difficoltà
Perché combattute fra il rispetto dell'autonomia volontà dei consigli
è un'esigenza di carattere nazionale
Noi lasciamo ai consigli comunali
Una libera scelta Sollai identificazione del ruolo e questa è questione importante a mio avviso irrinunciabile da parte del legislatore nazionale
Perché questa riforma una volta fatta non potrà non incidere su un'altra importantissima riforma che quella del rapporto fra il Parlamento e il governo fra l'assemblearismo
Anche dal punto di vista gestionale il limite i confusi e i confini dei poteri propri del Governo
Ecco perché io vorrei raccomandare io l'ho detto anche al presidente Andreotti ieri
Io vorrei raccomandare
Al presidente Andreotti dal ministro Gava
Di provare la sede di un confronto anche con le altre forze politiche di maggioranza
Perché su questo noi ci giochiamo
La vera riforma degli enti locali
In un seminario di studi fatti ho fatto due anni fa
Che poi ha registrato anche il confronto fra tutte le forze politiche anche quelle di opposizione
Il sindaco dell'epoca Signorello sindaco di Roma
Denunciò di avere ventotto mila deliberazioni sono da sottoporre a ratifica ora o noi risolviamo questo nudo
E cioè i consigli comunali hanno un ruolo di indirizzo e di controllo
Capendo bene che cos'è il ruolo di indirizzo di controllo o la riforma non serve
Perché è svilita Sempre di più lui il potere locale lungo attenevo errate perché non sarà mai proprio della Giunta quindi dal governo locale non sarà mai dei consigli comunali
E questa è la questione principale cioè stabilire per legge una barriera
C'è valida per tutti gli enti locali
Il ruolo di indirizzo di controllo serve a stabilire dei consigli comunali non amministrano
Ma danno un indirizzo
Decidono le questioni fondamentali le piante organiche i piani regolatori i tributi
Il piano della della CEI della Rete cinematica lei priorità e poi tutto deve essere ha lasciato al governo locale
E questa questione io lo dico da Antonio tempo previsto Gava
Questa questione essenziale
Noi non siamo riusciti a risolverlo al Senato
Immaginiamo che il confronto politico posso aver fatto maturare una decisione come questa che de diciamo dirimente dal punto di vista della riforma
E quando abbiamo stabilito anche questo spartiacque certo
Sulle altre questioni possiamo anche metterci d'accordo e questo ha un'intima connessione anche sulle proposte di riforma elettorale
Perché io sono uno di quelli che non condivide l'opinione della elezione diretta dei sindaci
Però la elezione diretta dei sindaci una volta che fosse introdotta ha bisogno di trovare dal punto di vista sistemico
Una spartizione vera netta di ruoli fra il ruolo dell'esecutivo il ruolo dei consigli comunali guai a immaginare che noi possiamo andare alla riforma senza avere risolto questa questione fondamentale che è la prima
La seconda e ha di più difficile soluzione io mi rendo conto perché rischia di essere al limite di un'astrattezza
Eppure trova conforto nella esperienza parlamentare di tutti i giorni le più grandi a frizioni
Che vivono i parlamentari dico soprattutto i parlamentari dell'aria di maggioranza
è questa indeterminatezza di un ruolo fra il ruolo del legislatore e il ruolo del diciamo del ministro del governo
Noi a livello di Consiglio comunale possiamo immaginare
Lasciando una certa libertà ma con qualche limite agli statuti
Una sorta di incompatibilità fra il consigliere comunale e l'assessore
E perché se c'è questa netta distinzione fra loro di Indirizzo e di governo
E d'e di controllo e il ruolo di governo beh bisogna pure evitare che il ruolo di Indirizzo sia fortemente compresso
Dalle tentazioni di passare nell'altra area che è quella del governo in cinque anni ciascuno si assume la propria responsabilità chi governa e chi esercita il controllo e chi esercita l'Indirizzo mi rendo conto che una questione come questa è una delle
E una delle più difficili
Altra questione che serve anche
Ad accelerare
L'iter della dell'ordinamento delle Autonomie io non solo per le conflittualità interne
Vogliamo la stabilità degli esecutivi
E poi introduciamo nella
Nell'ordinamento l'ipotesi che il controllo possa avvenire eventualmente su iniziativa di un singolo consigliere comunale
Ora anche per il controllo noi avevamo realizzato
Dei risultati apprezzabili
Il controllo sugli atti fondamentali che erano gli atti del Consiglio comunale
E tutto il resto andava
All'attività delle giunte ed eventualmente al sindacato giurisdizionale immaginare che il consiglio comunale il consigliere comunale o addirittura il segretario comunale
Debba introdurre un eventuale controllo di legittimità da parte del comitato di controllo io credo che noi abbiamo imboccato una strada davvero non diciamo non pertinente da par dal mio punto di vista non
Non raccomandabile
E veniamo alla seconda questione
Veniamo alla seconda questione
Il segretario politico si fa carico giustamente
Della questione del rapporto di maggioranza
Ed io sono all'interno di questo ragionamento
Nessuno può immaginare che uno è una maggioranza
Produca autolesionismo fino a sfasciarsi
E la questione elettorale lo rilevava poc'anzi anche malfatte
è una questione politica di grande rilevanza
Che non possiamo risolvere né né con un emendamento di principio
Nei lasciando alla libertà del del lago a un risultato che non è previsto alla vigilia almeno da parte delle forze politiche che concorrono a realizzare
E io prendo atto anche con soddisfazione della dichiarazione resa dal presidente Andreotti
Ma la questione non è sul voto segreto e sull'eventuale voto di fiducia
La questione mi pare è stata facciata a meno che io non abbia male interpretato e stato affacciata da Malfatti
Ed è una questione che anche io più volte ho posto
Cioè possiamo nomi
In una legge di principio che è quella dell'ordinamento introdurre un meccanismo elettorale che è sottoposto Sempre alla usura del tempo possiamo introdurlo
è perché le questioni elettorali
è vero che dovrebbero essere risolte vale più larghe maggioranze possibili è in fondo l'esperienza del nostro Paese ci dice questo nonostante sempre la esistenza di un rapporto dialettico tra maggioranza e minoranza
Ma questa è una legge di principi è una legge di principi non può contenere
Ciò che si usi dura nel tempo perché è un meccanismo a mio avviso soltanto provvisorio quello che noi introduciamo sapendo bene che anche tutti i correttivi che noi portiamo al sistema proporzionale
Sono correttivi che hanno il limite temporale di durata
Ecco perché anche su questa questione si può affacciare
Un'ipotesi di distinzione su cui il governo chiede
La considerazione del parlamento non possiamo noi surrettiziamente per un emendamento che eventualmente venisse abbandonato anche dai nostri amici
Trovarci a voi in aula perché gli altri la fa lo fanno proprio sapendo che questo è il grimaldello per far saltare le maggioranze di governo io lo dico con molta attenzione rispetto a coloro i quali pensano
Che si possano risolvere i problemi della governabilità dei Comuni attraverso l'elezione diretta del sindaco
Peraltro io non sono contrario di Brighi in linea di principio
Io profonde preoccupazioni su questo
E le manifestò apertamente le ho già detto a in in direzione
Io temo
Che non saranno le città
Dai trenta mila
A ai cinquecento mila abitanti hard
Ad avviare un processo di transizione
Da un sistema politico a un altro
Ma mi chiedo se si vota il sindaco a Milano o a Roma o a Napoli
Che sono le tre principali città come si può immaginare che il sistema locale elettorale locale
Non possa influenzare direttamente o indirettamente
Una cultura più generale sui sistemi politici al punto da pervenire alla transizione dal sistema parlamentare al sistema al sistema presidenziale
Io manifesto queste mie preoccupazioni perché ci sono
Ci sono proprio occupazione oltretutto viviamo in un'epoca in cui lei è solidarietà
Vanno acquisite attraverso un confronto fra varie proposte
E io mi meraviglio che il Partito socialista italiano non
Utilizzi questa occasione dell'elezione diretta del sindaco
Perché sa che a durata determinata scadenza nel tempo ci sarà anche la elezione diretta del capo dello Stato che non è il capo dello Stato con questi poteri ma il capo dello Stato in una diciamo in una concezione ordinamentale diversa peraltro Amato ha teorizzato al congresso dei Milano quale ordinamento loro preferiscono
E quello statunitense lo hanno detto chiarissimamente noi non siamo d'accordo per questa transizione io vorrei ecco tentare di utilizzare
Un ragionamento sereno sul piano parlamentare per dire
E dal punto di vista del principio è inammissibile l'interferenza di due questioni di cui una importante ad altro oggetto è una seconda soltanto emblematica perché non risolve neppure la disciplina del meccanismo che introduce la forma della elezione diretta del sindaco rispetto ad altre questioni quella della stabilità anche delle maggioranze del rapporto fra l'organo legittimato dal suffragio diretto che il sindaco e l'altro organo legittimato da altro suffragio diretto io non credo neppure ad una conflittualità perché il principio della conservazione porterà ad a sperimentare sul campo ipotesi diverse però credo che questo sia diciamo l'avvio di un rapporto conflittuale che in questo momento noi non dobbiamo assolutamente incentiva
Ecco perché credo
Entrando nel merito ma brevissimamente le questioni che sono state affacciate più specificamente dall'amico Buzzetti
Noi possiamo lavorare dividendo i Comuni in due fasce
La fascia dei comuni minori
E la fascia dei Comuni maggiori c'è una questione quella del governabilità delle aree metropolitane
Ma a mio avviso è una questione che noi potremo più attentamente e valutare perché
Con la previsione nell'impianto che
Venuto dal Governo e poi riconsiderato nell'altro ramo del Parlamento prima di dare vita alle aree metropolitane avremo bisogno almeno di quattro cinque anni ci sarà anche tempo per valutare la stabilità dei governi e il rapporto fra il governo Bettolo Politano e tanti altri governi locali che sono inseriti entro il perimetro dell'aria dell'area metropolitana
Io sono d'accordo ecco dico sono d'accordo con la proposta del sistema misto maggioritario conner riduzione della quota di rappresentanza nel maggioritario ammessi farebbe bene anche due terzi e un terzo ripartiti però questo terzo invia proporzionale fra tutte le forze politiche che abbiano conseguito almeno un seggio ecco per evitare per evitare la dispersione questo serve
Per rimuovere una preoccupazione che pure è stata presente
Durante la delegazione per la formazione di lavori dalla delegazione per la formazione del governo il segretario politica manifestato questa sua preoccupazione oggi la spinta non è quella di aggregare attorno alla democrazia cristiana ma di aggregare intorno ad altre aree
Ma i marchi partiti minori vanno garantiti
Vanno garantiti attraverso il sistema poi liberamente scelgono l'alleato perché l'alleato preventivo sarà difficile immaginare che noi possiamo disciplinarlo disciplinarlo per legge nonostante abbiamo all'interno
Del nostro partito posizioni molto autorevoli che sono state avanzate
Da parte da parte di nostri i nostri amici
Per il resto la correzione della proporzionale
Se fatta attentamente
Va incontro sia alla ipotesi di clausola di sbarramento che io mi permetterei di non accogliere
Sì all'ipotesi che è stata avanzata dalla Democrazia cristiana
La diminuzione del numero dei consiglieri comunali gioca a favore dell'aggregazione non della frammentazione
La questione di rendere locale l'interesse nella presentazione della lista attraverso la firma di una quota di sottoscrittori
Beh anche questo serve per evitare che un simbolo nazionale si presenti in una realtà utilizzando magari esperienza nazionale avvenuto a Pagani
In provincia di Salerno con un simbolo nazionale presente sul piano vocale ma senza nessuna possibilità di aggregazione di candidature di ordine vocale
Noi facciamo una battaglia per il governo locale non facciamo una battaglia soltanto di simboli perché questa se mai avviene attraverso distinzioni di carattere nazionale in occasione delle elezioni politiche più generali che possono essere le regionali o le nazionali
E anche il correttivo che io prenderei sempre meno ruvido
Quello cortesia abbiano conseguito almeno un seggio è un correttivo a mio avviso che risolve tanti problemi non risolve i problemi della della governabilità
Cari amici io questo intendevo dire ritenendo
Che la questione elettorale debba essere oggetto di confronto immediato con le altre forze politiche ma distintamente dalla loro legge dell'ordinamento l'onorevole la Malfa parlando a Catania ha parlato addirittura di rinvio delle elezioni politiche perché anche quel partito percepisce l'urgenza della riforma
Allora andiamo al confronto io dico
Andiamo al confronto per risolvere due questioni fondamentali
Una di battuta sì in dall'immediato dopoguerra
Quella dell'ordinamento dei poteri locali
L'altra che è quella del sistema elettorale locale
A mio avviso potrà formare oggetto di rapide consultazioni io non credo che ci siano sempre delle indisponibilità se noi andiamo con una proposta e mi pare che dalla combinata re dalle combinate relazioni Forlani Guzzetti noi possiamo arrivare alla proposta finale
Usciamo da una fase d'incertezza per imboccare
Una ipotesi di confronto su proposte concrete portate avanti da parte della Democrazia cristiana poi diceva bene Bodrato ieri si assumeranno gli altri la responsabilità di accogliere l'invito ad un confronto serio intorno ad una questione che non è secondaria perché quello della governabilità degli enti locali e questione importante tanto quanto oggi è importante la risoluzione del problema dell'ordinamento dell'ordinamento delle autonomie da parte nostra e io chiudo
Noi vogliamo
L'invito
Alla alla massima collaborazione
La massima collaborazione nei confronti del Governo per risolvere questa questione a confrontarci al più al più presto io vorrei dire poi agli amici del consiglio nazionale temi rilevi non toccano per niente
La determinazione che ha sempre caratterizzato
L'amico Ciaffi sia nella presentazione dalla proposta di legge da parte del gruppo della Democrazia cristiana della Camera sia durante lo svolgimento di un rapporto difficile e conflittuale sono a confronto scuole diverse
Ultima osservazione
Ecco il segretario politico ha concluso la sua relazione con un invito all'unità
Io sono stato sempre convinto per il momento politico esige il massimo della unità all'interno della Democrazia Cristiana
Nel massimo della unità si possono confrontare serenamente anche posizioni diverse
Ma questo non toglie alla rappresentanza complessiva della democrazia cristiana ma ci dobbiamo far carico tutti di questo di questa questione se è vero che dobbiamo operare per rafforzare le ragioni dello stare insieme
Ciascuno faccia l'esame in casa propria
E veda se
Alcune ritirata dichiarazioni o alcune alcuni comportamenti non abbiano creato un clima di distinzione che a mio avviso non merita in questo momento di essere valutato da parte della Democrazia Cristiana dobbiamo rifiutare un discorso distintivo pur nella libertà del ragionamento e dell'analisi che ciascuna componente interna deve fare l'importante è trovare il clima la sede del coinvolgimento di tutti perché tutti possono dare un contributo alla migliore rappresentazione della identità della Democrazia Cristiana
Anche per raccogliere l'invito del presidente
E non solo per questo
Mi limiterò soltanto a tre ebrei
Considerazioni
La prima
Ritengo questo Consiglio nazionale
Particolarmente significativo e importante
Nella misura in cui
Recuperiamo tutti insieme
La necessità di uno sforzo
Di elaborazione
E di comportamento deviazione unità
Credo
Che le contingenze politiche che stiamo attraversando
Impongano a tutti noi
La necessità di ricerca una unità che non significhi
Assenza di dialettica interna ma anzi la spingono
Ma costituisca la condizione per cambiare e per affrontare
Le sfide che sono di fronte hanno
Se riusciremo a concludere questo Consiglio nazionale
Con una ritrovata volontà unità
Se riusciremo a concludere questo Consiglio nazionale
Con la consapevolezza
Che la Democrazia cristiana deve affrontare
Sfide particolarmente significative
Che impongono cambiamenti
Anche rischiosi al nostro interno
Io credo che questo Consiglio nazionale avrà raggiunto un obiettivo importante fondamentale
La seconda
Questo Consiglio nazionale
è chiamato a prendere atto
Fondamentalmente
Della fine
O dell'avvio alla fine
Della terza guerra mondiale
Della fine di un principio di diversità
Che ha dominato il mondo in questi lunghi quarant'anni dopo la seconda guerra mondiale
Questa questione
Non è una questione che riguarda
Il socialismo
Un ritorno alla casa comune
E qualcosa che riguarda direttamente coinvolge la nostra esperienza
Politica di cattolici democratici proprio per la originalità
Che questa esperienza ha avuto
Nel mondo moderno
Noi abbiamo due elementi positivi nell'affrontare questa situazione
Il primo
Abbiamo concorso in questi quarant'anni
A costruire in Europa una realtà nuova
Che consente oggi
Di guardare all'evoluzione
Dei paesi del socialismo reale
In modo diverso
Con meno preoccupazioni per alcuni aspetti
E avendo bene chiaro
L'obiettivo di una evoluzione complessiva degli equilibri in mente euro
Secondo abbiamo un riferimento forte
Ad una cultura dei cattolici democratici
Che può consentire
Un dialogo
Nostro con la complessa realtà che emerge dalla crisi del partito dei partiti comunisti nell'Est
E in Italia
Per quanto punto di vista voglio fare solo una considerazione
Noi abbiamo governato
Questi quarant'anni di evoluzione e di cambiamento della società italiana
Misurandoci
Con una cultura dominante in Italia
Che non era certamente quella dei cattolici democratici Matera quella marxista
E abbiamo fatto i conti anche Noemi
Con questa cultura e anche noi
Ne abbiamo abbiamo dovuto in negativo
Subirne
Una certa
Influenza e condizionamenti
Oggi di fronte all'evoluzione in atto
Be'la Democrazia Cristiana
Deve prendere atto di due grandi potenzialità
Quella europea e quella della propria cultura originale
Riscoprendo le tutto il significato il valore non per niente negli ultimi anni nell'interno dalla Democrazia cristiana c'è stata una riscoperta
Di Sturzo ed alla cultura del popolarismo
Facendo giustizia
Di un conflitto interno che ha dominato gli anni immediatamente dopo la seconda guerra mondiale e in particolare gli anni Cinquanta
Quando sembrando proprio che quella cultura non fosse idonea a guidare governare i processi di cambiamento
La terza questione
La questione che è stata posta
Dai gruppi parlamentari e per il quale è stato chiesto la celebrazione di questo Consiglio nazionale
Noi abbiamo in Parlamento
Una legge di riforma del ordinamento
Degli enti locali
Noi abbiamo la necessità di portare a compimento Little legislativo di questo provvedimento
C'è una convinzione generale diffusa tra di noi che questo è un obiettivo
Che la Democrazia cristiana non deve lasciare ad altri ma deve gestire
Sapendo che
Questo è un appuntamento
Importante e risponde ad una esigenza che abbiamo sempre manifestato nel corso degli anni e che ai la sua origine proprio nell'appello ai liberi e Foro
Questa questione si è intrecciata con un'altra questione
Altrettanto reale e presente nel conflitto politico nel nostro Paese quella di una riforma dei sistemi elettorale
Certamente
Nessuno
All'interno della Democrazia Cristiana apposto questo problema immaginando di utilizzare questa questione come divarica ante degli equilibri politici esistente
Su questo terreno c'è consapevolezza che non può essere un emendamento votato a scrutinio segreto in Parlamento a sconvolgere un equilibrio politico e a creare una situazione di confusione e di caos dalla quale non sapremmo come uscì abbiamo tutti la consapevolezza dello stretto rapporto che esiste tra questione elettorale e equilibri politici generali dico bene
Pochi minuti fa Mancino ricordava e ce l'hanno ricordato anche i socialisti che non è possibile distinguere una soluzione
Per il sistema elettorale degli enti locali senza che questo abbia riflessi sulla soluzione
Di una questione più generale che riguarda il Governo nazionale eppure il problema della riforma elettorale esistenti ed è strettamente legato al problema di evoluzione degli equilibri politici nel nostro Paese
Qui e proprio tutta la difficoltà della questione certamente
Oggi ci sarebbe in Parlamento
Anche una maggioranza numerica per un cambiamento delle regole elettorali e sistemi ma questo significherebbe un equilibrio politico diverso dall'esistente
Senza nessuna garanzia
Poi che questo costituisca un equilibrio politico possibile di governo
Cosa fare in questa condizione
Io credo che sia importanti
Che questo Consiglio nazionale nel prendere atto della necessità di una riforma elettorale
Che accompagni l'evoluzione degli equilibri politici possibili all'interno del nostro Paese apra al proprio interno una riflessione che non può chiudersi in questo Consiglio nazionale ma richiede una
Approfondimento tra di noi
E porti ad una posizione della democrazia cristiana
Coerente con la sua cultura percorso la sua tradizione non da oggi
Non da oggi noi abbiamo sostenuto in una certo senso
La necessità di restituire agli elettori un potere per determinare i governi delle comunità locali e anche del governo nazionale noi avevamo anche per il governo locale nel passato meccanismi legislativi che spingevano in questa direzione noi abbiamo avuto fino a un certo tempo
L'apparentamento e il premio di maggioranze
Questo problema fu posto anche
In fondo alla fine dopo le elezioni del
Del del quarantotto quando si dovette guardare oltre quella straordinaria maggioranza ottenuta in quella vocazione noi ci siamo presentati alle elezioni dell'ottantacinque intessendo con i nostri elettori una riflessione precisa su questo terreni
Ora noi non dobbiamo abbandonare questa lì
Noi dobbiamo sviluppare questa linea
Avendo presenti dunque necessità la prima di vedere che cosa sia possibile fare di intesa con i nostri alleati di governo prima delle elezioni del mille novecentonovanta se su alcune indicazioni che Guzzetti a cui ricorda possiamo trovare una intesa con i nostri alleati di governo noi non dobbiamo tirarci indietro ma dobbiamo sollecitare questa spara
E non fermarci ai primi osta Secondo dobbiamo sviluppare una riflessione più ampia all'interno del nostro partito sul problema della evoluzione degli equilibri politici nel nostro Paese e quindi
Delle questioni elettorali che vi sono connessi
Non è possibile scindere le due cose la crisi del comunismo la crisi del partito comunista appare prospettive nuove e diverse all'interno del mondo e nel nostro Paese
Noi non sappiamo quale sarà l'evoluzione noi non possiamo in catturare questa evoluzione
Dentro schema schermi precostituito
Ed io ritengo proprio per questa ragione che non è opportuno oggi affrontare una proposta di riforma generale del sistema elettorale o una proposta che costringa l'evoluzione del sistema politico italiano dentro uno schema predeterminato che oggi non potrebbe essere che uno schema di alternativa contro di noi o senza di nove noi dobbiamo accompagnare il dibattito e l'evoluzione all'interno del nostro Paese con tutta l'attenzione che questo richiede e con tutta la disponibilità a trovare le soluzioni necessario perché questa evoluzione porti nel nostro Paese verso una alternanza di forze di governo al Governo
Delle nostre comunità e del nostro Paese secondo quelle che appare in una certa misura uno schema normali delle democrazia più avanzati
Io vorrei chiedere infine una cosa che da questo consiglio nazionale nasca un'indicazione precisa
Noi abbiamo una battaglia parlamentare molto difficile da affronta
Abbiamo visto quanto eh
Difficile è rischioso fin dalle prime battute portare importo la riforma del ordinamento
Occorre una forte unità della democrazia cristiana
Occorre una presenza attiva dei parlamentari
Alla Camera occorre
Una disponibilità al confronto e al di
Forse
Abbiamo bisogno anche con le opposizioni in Parlamento
Di ricercare qualche soluzione
Che
Cogliendo istanze ed esigenze prospettate da altri renda il cammino anche parlamentare della riforma più agevole oltre che a farci approdare ad un risultato più io non voglio aggiungere altro
Ma credo che un appello possa essere fatto a tutti gli amici
Noi vogliamo una unità
Ma un'unità significa amici
Che al dibattito
Consegua una decisione
Ed una coerenza di comportamento di tutti
Io credo che
Abbiamo visto in questi giorni
In preparazione di questo Consiglio nazionale
Come la stampa ha dato
Risalto
A molte questioni
Anche ad alcuni dissensi
Io voglio dire L'Unità non significa unanimismo
L'unità significa anche difformità di visione
Che consenta però di arrivare attraverso un confronto e un dialogo a un risultato comune utile per tutta la Democrazia Cristiana
Ma quello che voglio chiedere e che ci sia dopo questo Consiglio naz
La volontà dei democratici cristiani nel Parlamento e nel Paese
Di TAR sicari
Delle responsabilità complessive
E ciascuno non pensi di essere portatore e interpretare di tutta la volontà della democrazia cristiana
Per unirsi
Noi abbiamo chiesto questo
Consiglio nazionale ancora alla fine di settembre siamo il quarto ventisei
Di settembre nella
Riunione congiunta dei gruppi della Camera o del Senato
Ma
Questi poco meno di due mesi
Sanno attraversato
Avvenimenti che
Sì sono un fluire i percorsi
Modo evidente nella relazione del segretario
Sui quali io mi soffermerò brevemente senza
Ovvero ne aggiungere nulla netto deve num
Alle cose che sono state dette e alle molte detti dovranno fare il problema non è di un semplicità assoluta
Ricordo soltanto che
Parlando col nostro segretario
Ho espresso la esigenza
Che credo sia impellente
Che nel momento nel quale
Attraversando la Porta di Brandeburgo
Questa rivoluzione dell'estrema
Non interessa più soltanto un giudizio sul comunismo
Una avanzare della di libertà un cambiamento di alcuni sta
Ma tocca tutta la vista dell'Europa libera tocca le nostre vite
La nostra vita di Stato nazionale
Perché la modificazione delle condizioni della Germania
Ha certamente questo effetto
Io questo oltre al suo segretario
La opportunità che pedoni flessa
Nella relazione more facesse un passo più avanti
Che la democrazia cristiana conosca conosca da vicino
Che il segretario perché visitare Pesaro e Roma e alcune altre località italiane
Che il partito prendo un contatto diretto
Con quello che accade anzi mi ero stupito che m'avesse ricevuto dicendo tu in questo momento credo fosse a Varsavia fosse abbondano
Non a a Roma
Per perché senza conoscere è difficile
è difficile stabilire
Una strategia
Qui non si tratta soltanto di una questione che investa il governo nazionale nel quale abbiamo responsabilità
C'è un aspetto senza dubbio rilevantissimo
Per il quale io vorrei essere rassicurato
Che non sussistano pregiudizi in altro tempo
Furono espressi potrà mentre agli impegni anche sette o vizi assunti
Dal serie
Sul problema della unificazione Germania da parte dell'onorevole Andreotti
Sì sono responsabilità di governo
Gli anni ma si sono responsabilità anche primarie orizzontali della democrazia cristiana
Io non parlo tanto del fatto che a Varsavia c'è un presidente cattolico
Non comune estero
Può anche essersi già aperto una lite
Dei due partiti cattolici
Quello che si è presentato a Malta e Solidarność
Non parlo tanto bella
Per possibilità notevole via vere
Un partito di primo piano vicino a noi in Ungheria e tutte quelle altre cose che ieri ci ha ricordato
Il segretario politico sulla presenza dei lituani estone i russi e compagnia bella che mi paiono cose più velleitarie meno consiste
Ma parlo soprattutto della presenza in Germania
Di un partito anzi due partiti democratici cristiani
Che non possono essere lasciati soli
Col non può essere lasciato solo
Osservava Nolte
Che la Germania è sempre stata pericolosa quando è stata lasciata sola
Osservava ancora Nolte
Che il vincitore di questa pagina della storia europea non ebbe a io non parlo dei dubbi che si hanno
Sulla sua fedeltà all'Occidente ma parlo della politica della socialdemocrazia viva della sua persona della sua segreteria
Non ebbe Dante che ha consigliato la remissione la sottomissione l'accettazione di miglioramento decantazione Croma
Il grande vincitore e Adenauer che volle la Germania collegata all'Occidente non neutrale
E diresti piante vincitore
Ecco ma Adenauer il pensiero democratico cristiano
Che volava più alto nel tempo di Adenauer ma di De Gasperi di Shipman
Perché si legava ad una politica non fittizia non fatta solo di apparenze
E di piccoli accordi comunitari
Ma una politica che toccava il cuore dell'Europa e lo sistemava in un determinato modo in condizione estrema difficoltà in questo determinato modo
Rientra
La nazione tedesca come nazione dell'Occidente ha dato la nazione tedesca
Poiché noi non potremmo contrastare la tendenza all'autodeterminazione dei popoli
E io penso che chi ha concepito una possibilità di passaggio
Ad alcuni elementi di mercato
Ad alcuni elementi di democrazia per il pane Paesi dell'Est
E quindi alla eliminazione in misura consistente vera presenza
Assoluta totalitaria del Partito comunista come loro realizzatore
Come organizzatore di popolo secondo una brutta espressione per noi inaccettabile che ho sentito ieri da Gargani come definito avvio di un partito nostro ma abbia mi pare che sia sbagliata noi non concediamo con il partito ma questa è la funzione che hanno svolto l'ai partiti comunisti
Nel momento in cui questo si è pensato di poterlo fare
Per dare respiro a sistema difensivo offensivo dell'Unione Sovietica
Che si è trovato soffocato dalle difficoltà economiche
Credo che e se qualcuna concepito la possibilità che nel momento in cui si sbuca in questa direzione non so tra venisse il problema non soltanto del muro di Berlino ma del confine tra le due Germanie abbia profondamente sbagliata
La tendenza e naturale e nell'ordine della natura è nell'ordine dei principi che noi professiamo
Non può essere conto battuta deve essere soltanto contenuta ordinata in modo che non crei quell'eccesso di frizioni ed impone al Occidente e addobbi Entebbe le frontiere tedesche
Che naturalmente a modo di prendere il grande consistenza i Franza per la debolezza
Già attuale nei rapporti come la Germania e ancora più per i rapporti con la Germania futura e che potrebbe dall'altro lato toccare un processo di liberalizzazione che finora alcuni passi in avanti a fare
Ecco perché
Quando Forlani mi rispondeva ma Birthday nociva altissimo che va a prendere le reliquie
Del muro di Berlino
Dico sì altissimo non può fare molto più che questo ma altissimo e segretario Partito liberale
Partito storico conserva reliquie laiche noi
Non abbiamo più un punto così sfrenato per quelle religiose
Ma segretario del partito della Democrazia Cristiana voglio dire il segretario magari anche al presidente se andassero assieme non sarebbero poi una strana coppia che via Tasso M questa direzione
Avrebbero modo di conoscere meglio tante cose e quindi mi consentirsi di aprire un dibattito e li definirei una linea della Democrazia Cristiana
Che sia di impulso ad una linea di governo non appiattita
Su quella Franzese o su quella media della comunità che nella sua generalità certamente non si comprometterà in alcun modo
Fino a che tutto non sia risolto da qualcun altro mentre questo
Non è un problema americano prima di tutto non è un problema d'uso prima di tutto ma è un problema europee
Ecco io chiedo queste chiedo anche che ci si renda conto delle cose come sono anche sotto il profilo economico
Sopra sotto il profilo della possibilità di resistenza
Di tentativi di governo come quello di Varsavia
Perché non ci troviamo di fronte a un treno che partito e che poi
Ritorna indietro a pezzi dopo essere stato bombardato
Da una realtà stringente
Che con le nostre mani o come la nostra città abbiamo contribuito a determinare
Perché noi dobbiamo avere prima di tutto in questa situazione non tanto una politica di il rapporto diverso di considerazione diversa
Di quello che capiterà al nostro interno per una dislocazione del partito comunista ma dobbiamo tenere presente che come democrazia cristiana eccome i democratici cristiani europei
E possibile avere un peso determinante in quello che sarà il futuro dell'Europa e dell'Italia inquadrata i numeri d'Europa in movimento ed in un movimento che speriamo di Avvenire più forte e più grande e più libero anche rispetto all'egemonia mondiale
E rispetto a quello che è impresa
Il quadro italiano
Cambierà abbastanza rapidamente
Il
Sospetto socialista
La manovra socialista
Tendente a lungo periodo
A scavalcare
Il Partito comunista
Per determinare una situazione meter abbiano un dato
In obsolescenza
Perché perché io non credo
Che un
Partito comunista il quale pagherà i suoi pezzi nel cambiamento di uno
Credo che noi dobbiamo suggerire nulla
Non abbiamo io non ho mai avuto questi compiti nelle per battesimi né per insegnare ai gatti arrampicare né per redimere nel missionari non son proprio della polemica politica quando mi si diceva che il compromesso con la linea della solidarietà poteva fare molto la evoluzione è avvenuta di fronte alla durezza dei fatti economici e e dei fatti politici
Alla durezza non alla mobilità e alla disponibilità
Credo però che sarà difficile Abdul una Internazionale socialista
Dare per lungo tempo retta attivarsi
Il processo di omologazione sarà più rapido di quello che noi oggi o i socialisti oggi non possono sperare
E noi ci giochiamo molte cose questa primavera
Alle elezione di questa prima
Potrà pagare un prezzo questo tentativo che mi pare di essere quello di fare un partito d'azione di massa
Che non è una cosa semplice
Non è una cosa semplice
Consiglio a tutti la lettura dell'ultimo libro di Meneghello
Che quel dateci motore del Libera nos a malo
Che descrive la sua ultima fase partigiana e il suo tentativo di organizzare insieme con Visentini il partito d'azione nel Veneto è molto interessante il vedere come sia difficile fare un partito d'azione di massa
Forse i tempi son cambiati da quarantacinque a dozzine certamente son cambiati ma non credo che sia su questo terreno
Il terrei non sarà tanto più largo quanto più noi mancheremo di iniziativa siccome siamo sul piano della competizione politica l'unica cosa che sia necessaria oggi
è una forte potere di iniziativa della democrazia cristiana
In questo Paese come in questo partito
Sempre si parla di dialogo tra il centro e la sinistra
Perché la destra salvo quella più arcaica
Infiltrata e mimetizzati non esiste eccome
Descrizione topografica all'interno della Democrazia Cristiana
Ed è esistenti misura così lieve nel Paese che non si direbbe che comanda invece comanda in larga misura
Quindi iniziativa ma iniziativa
Nell'abitazione nella quale si aprono spazi
Ecco io non vorrei che noi rimanessimo molto assorbenti
Da questa idea di un convegno non con altri credo che in questo senso Polvani abbia completamente ragione non si tratta di un convegno che noi dobbiamo fare un altro
Di un compendio di tutto quello che nel mondo che si appartiene al quale apparteniamo
A interesse alla politica
Per vista vedere alcuni chiarimenti di fondo e avere quindi maggiore chiarezza nella determinazione delle linee della regina
Perché simultaneamente dobbiamo costruire questa linea
Nel mondo che cambia al di fuori dei nostri confini
E da avere infine una linea per le elezioni di primavera chiaramente
Roma è andata bene
è andata bene nonostante il mare di guai che ha circondato in questa vicenda elettorale
Però non ho l'impressione che le elezioni amministrative
Dove si sono svolte non soltanto per la domenica ma anche in altre vadano altrettanto bene vi sono alti e bassi notevole
Vi sono fronti di battaglia antichi e vi sono i quali nuove rispetto ai quali noi manchiamo di qualsiasi contromisure e di qualsiasi iniziative
Ecco io credo che quindi in questa direzione
Ma orientato l'intervento che sa il ventisei di settembre richiedeva Triglia come senatore nostro amico ma presidente anche dell'ansia
Io lo dico ancora segretario
Non possiamo preoccuparsi soltanto di una questione del come reagiscono al così
Bisogna anche vedere come reagiscono il candidati della democrazia cristiana di amministratori nella democrazia cristiana di elettori della democrazia il listino
è possibile che noi
Ad aprile o a maggio andiamo a vedere agli elettori
Che le cose andranno avanti come prima
Questa è la domanda che abbiamo forza
Io sono convinto che sarebbe
Un gravissimo errore
Se noi non fossimo in condizione di dire che invece alcune cose dovranno cambiare rispetto all'efficienza e alla stabilità dell'amministrazione
Che alcune cose dovranno cambiare rispetto alla mancanza di autonomia delle amministrazioni e che quindi dobbiamo ordinanze in questa direzione
No però con soddisfazione
Che sulla necessità del cambiamento siamo tutti insieme realmente ad arco
Vi sono difficoltà sul piano tattico ma vorrei che fossero fissati bene alcuni punti
Anche perché non sono pochi ma non intendiamo più firmare del bionde al giorno che ci vengono sottoposti vogliamo vedere prima come sono congegnati
E e secondo me è la scaletta all'ordine del giorno non può essere che la segue
Primo
Noi ci battiamo per che passi questa legge ordinatoria
Del ente locale comune e soprattutto mi pare
Che è un po'molto infatti Zatta ecco
Io non gli do tutta questa importanza conclude impegno
Portiamo l'arte
Votiamo la termine e non fissiamo la data delle elezioni
In Consiglio dei ministri
Senza averlo portato a termine questo è il maggiore deterrenza
Rispetto a
E c'è una lenze esche per le volte ha avuto delle eccezioni
Perché però molte avuto delle eccezioni
E se no se se noi agiamo sempre come quelli che hanno paura che mi caschino tutti lady Coppi in testa il Coppi ci cascano
Se appunto ma sì si può anche vecchie pare se si vuole in questa direzione
Volevo che si approva la lente d'ordinamento eccetera la seconda richiesta che mi pare soglia la seconda domanda
Che si pone il cui
Domanda verso il mondo politico esterno
E quella che riguarda alcune semplici modificazioni elettorale semplici servizi non la riforma
Che sono essenzialmente tre
Una aumento del numero dei Comuni che fanno le lezioni col sistema maggioritario
E per non avere rigetti sarebbe bene che boh indica si vociferava io penso non posso essere tra i dieci e i quindici mila insomma non molto al di sopra anzi in come sulla possibilità di andare al di sopra
Una richiesta di avere
Un quoziente
Più quanto basta per fare una secondo consigliere comunale per ottenere la elezione
Come indicazione di un quorum
Minimo
In alcune di reazione
Terzo
Secondo me non tanto l'aumento delle firme quanto il ricco torno alla presenza cioè che in un comune i presentatori della lista siano residenti cittadini di qualcuno
Conto le deroghe sono state concesse successivamente
Per cui chi abitatori lo può presentare liste a Catanzaro e cose di questo genere
E questo è il secondo
Il terzo punto ne ha parlato della sua relazione
Il nostro delegato per gli enti locali e vinse mobilitazione discussione se
Ma con un punto terminale
Cioè si faccia direzione falsa una piccola commissione che accoglie in materia di questa discussione e si presenti in un Consiglio nazionale
Prima della fine di gennaio delle proposte sulla quali definiamo quale è la posizione in ordine alle sistema elettorale degli enti locali della democrazia cristiana poi
Che questa posizione passi
Prima dopo mai questo è problema secondario non avevo recarsi
Nel quale siamo preoccupati ma io penso che come ha detto il segretario sia soprattutto segretario non dica sì ma della democrazia cristiana
è ai casi tutte le mattine si manda a dire
O o direttamente o attraverso Martelli o attraverso altri collaboratori i suoi
Che lui vuole il sistema presidenziale no le elezioni politiche eppure il Governo non trema
Eppure non ci sono preoccupazioni questa natura e credo che lo stesso grado di libertà possiamo averlo a nostra volta
Quindi terzo che noi per gennaio
Abbiamo da offrire
Prima della formazione delle liste mentre si elaborano poliammine veste
Quella che è la prospettiva sulla quale la democrazia cristiana però non è che dice
Questo è un pezzo da museo come le reliquie del muro di Berlino
Questo un documento politico che come già indicato Triglia
Prima o poi
Vogliamo contrattare che sicuramente sarà alla base della contrattazione per ogni futuro governo
Questi sono i punti sui quali come passaggi fiato che dobbiamo essere laico
Credo anche che possiamo fissare dei precetti
Per i quali
E occorre che teniamo conto della nostra natura di partito popolare
Quindi si attende ad un massimo di rappresentatività
Che può correggere la proporzionale ma non cancellarla
E che è in definitiva contrario al sistema le visite
Io ho sentito con
Molto interesse l'esposizione di serie anche perché è stato Wade-Giles dal punto di vista
Del Donato dell'oratoria parlamentare di però il piccolo meccanismo
Che lo ha letto un suggestivo finanziato suggestione
è quello di avere trasferito sulla legge elettorale
E i male che sono propri dei Parti
Correggendo la legge elettorale non si riformano i partiti
Segni invece i partiti non riformeremo mai
è una scommessa che bisogna giocare
Ma non è che dicendo questo i partiti li correggiamo con l'elezione plebiscitaria
Con un'elezione plebiscitaria non cancelliamo il partito
Passiamo ad un altro tipo di parti
Ha descritto la cosa con molta capacità Bodrato
Partiti più esposti ancora alla conduzione
Meno controllabile
Soggetti più diretti del potere economico
Perché i partiti in crisi o meno sono l'unico bilanciamento insieme con i sindacati dei poteri economici dominanti che vi sono in questo Paese in qualsiasi altro Paese democratico
E nel momento in cui vengono eliminati
Ho trasformati in questo modo minano alla base la stessa esistenza della struttura democratica
Io ho sempre considerato dei sindacati un elemento determinante non per ragioni di classe o altro ma determinante ed è l'equilibrio democratico in un sistema di economia di mercato capitalistico
E i partiti sono un elemento essenziale determinante il primato la politica nasce da questo dell'equilibrio democratico in un sistema ad economia di mercato
Con questo vorrei
Breve per rispondere a Gallo nel quale si chiede
Che cosa avremo datare
A quelli che
Venendo da dirà del muro corrono verso loro
Un sistema capitalistico sui poveri diventano più povere perché diventano più ricchi
Io nono l'impressione che nel nostro Paese i poveri siano diventati più poveri
E non credo
Nemmeno che il problema si possa poi in questi termini anche se noi sappiamo che lo sviluppo del mercato di per sé consente tra gli investimenti e la richiesta di determinati punteggi
E che il sistema di mercato anzi avuti correttivi del suffragio universale pechinesi Simo
Di tante altre cose che dello stato sociale eccetera
Che quindi devo essere in qualche modo regolato ma questa è la dottrina di sempre dei cattolici democratico bisogna vedere se la praticano o se si perdono in momenti come questi in dispute interne tra di noi
Ecco
Sera assai pensa
Gallone
E credo che abbia sentito sull'evidenza
D'altra parte riflesso in una intervista concessa da lui
E da chi altri era la sulla condizione umana di chi vive in quei sistemi
Questo senso della schiacciamento della propria personalità
Che va al di là del sistema economico nel quale noi viviamo nel quale nessuno di noi si sente così scherza
Quindi e io non ho belle preoccupazione in questa direzione dico
Che si sono aperti per gli spazi
Per una democrazia cristiana
Che certamente non alle simpatie di un mondo laici Zanato laicista secolarizzato
Nel campo del lavoro del campo intellettuale al campo la vedevo mio sia chi ha aderito un proprio comunista il quale è in un passaggio difficile
Ma si sono aperte degli spazi per il crollo di un determinato sistema
Rispetto a questi spazi essi possono costituire l'avanzo
Di un complesso unitario omogeneo che ci schiacci come democrazia cristiana ma possono anche costituire elemento dal quale noi troviamo un rafforzamento o ragioni dialettiche di convergenza se sappiamo sviluppare una politica economica una politica sociale delle polemiche avere delle linee che siano corrispondente questa situazione ho finito
Ecco io talvolta ho l'impressione invece che
In questo periodo
Noi talvolta
Se andiamo a livello della politica del su del mercatino arabo
Mi è capitato di vederli sparire ha deciso delle pensioni
Puoi dire devo vedere istituire da un'altra parte come quando validi rubano la borsa e poi dopo otto dieci banche gliela vivendo non è meglio che la scoprì che stia zitto se no capitano brutte facce
Voglio dire cioè che non è con piccoli accorgimenti
O con operazione spregiudicate
Come quelle che scava nell'autonomia degli enti locali
Riportando tutto a livello che lo Stato con grandi operazioni di investimento che lasciano molti dubbi sulla natura
Della sull'origine sulle cause vere per cui sono intervenute ma è invece nel ricercare delle politiche vere che noi possiamo fronteggiare l'avvenire dico intanto che semantica
Un passo in avanti molto più deciso
Rispetto all'autonomia finanziaria locale
Noi non soltanto avremmo delle difficoltà ma avremo delle batoste nel nord d'Italia rispetto alle liste
Locali iscritti alle liste di lega e ad altri amici
Dico intanto che se non avremmo correttivi in altre direzioni come per esempio quelle c'è curata della legge cinquantasei
Che impone in qualsiasi Paese montagna di sapere se a Catanzaro o a Trento c'è uno disponibile per venire a prendere il posto di un locale noi avremo delle ripercussioni che vanno molto al di là di questi piccoli problemi di Cologno B
E e per il partito di non mantenersi nel palazzo ma di andare a vedere punto per punto
Dove esistono tutti questi otto tutte queste questioni che danno danni enorme alle nostre possibilità in questa questa primavera che è una primavera decisiva
Io non
Voglio
Effimere senza accennare al fatto che
Se ci sono cinquantadue congresso
Ma non si vota nemmeno in metà di questi qua alcune alcune fanno finta di votare
Altri non votano affatto altri lunga sono lo fa
Eppure noi abbiamo ricevuto un messaggio al congresso nazionale sì ristabilisca la legalità di partito
Rimaniamo inattesa
Rimaniamo inattesa sempre sostenendo la segreteria come rimaniamo in attesa e lavoriamo per in questa direzione
Per sapere vi sia una reale politica industriale finanziaria
Rivolta al Mezzogiorno perché gli atti di questi giorni ci sembrano molto contraddittorio
Come rimaniamo in appesa
Vedere se ecco assunti qui degli impegni essi non rimarranno sospesi a mezz'aria
Come uno scarico di coscienza dopo dell'attuale
Gli atti effettivi aspetteranno tempi e illimitata
Io non mi porrei tutti i momenti
La questione se l'onorevole Craxi è d'accordo possano innalza
Molta strada può essere fatta senza tenere conto di queste minacce
Quando il Presidente del Consiglio dice
Sulla questione posta del voto diretto del sedile
Non pongo la fiducia
Significa che non ha timore di correre questi rischi non capisco perché debba avere timore tutta la Democrazia Cristiana grazie
Cari amici io Nord
Rispetto il ruolo tradizionale di parlare alla fine ma non perché non desidera anzi essere presente a tutto il Consiglio nazionale ma perché la riunione di ieri questo pomeriggio mi obbliga ad andare altrove
Vorrei ringraziare Forlani
Per il taglio che ha dato alla sua relazione
Che a me sembra anche strettamente collegato
Ad un avvenimento per cui egualmente lo ringrazia cioè alle recenti elezioni romane per cui si è impegnato così attivamente con una grande passione ed efficace
Recuperando al partito quella che deve essere languida sempre di una manifestazione elettorale
Lo ringrazio perché il taglio che ha dato e era a mio avviso doveroso nelle elezioni ed ora è stato quello di inquadrare
Sempre le vicende in cui la Democrazia Cristiana
Deve cimentarsi in qualche cosa che va al di là del contingente non per ignorare i problemi del quotidiano guai se lo bassissimo
Ma perché
è sempre dimostrato che laddove si mette l'accento su particolarità locali particolarità dei settori la noi rischiamo di non ha vere un raccolto sufficiente
Quando l'accento si mette si riesce a mettere sulle grandi linee nelle quali la Democrazia Cristiana cammina allora io credo che la risposta degli elettori c'è ed è piuttosto piena
Fenomeno che deve essere considerato perché certi episodi che si stanno verificando di lega in modo particolare
Possono rischiare un aggiramento proprio dell'elettorato della Democrazia Cristiana non parto per una
Coscienza globale del superamento di un nostro modello ma parto per la insufficienza di comprendere la unitarietà del modello spesso noi tutti lo hanno ricordato viviamo un momento che contrassegnato da una profonda autocritica all'Est europeo e all'estero italiano promettere
Che obbliga tutti a delle analisi molto attenti a delle verifiche puntuali a delli aggiornamenti coraggiosi
Guai se noi indugiano Steve-O in una soddisfazione che pure sarebbe legittima per avere come democratici cristiani visto giusto sulla strada che doveva essere fermata
Io credo che a un partito come il nostro non interessano certificati di benemerenza storica interessano penso le possibilità ulteriori di una presenza politica interna ed internazionale
Significativa e direi molto sinteticamente che dovremo in questo momento camminare su tre strade la prima quella della accelerazione
Del costruzione della Comunità europea
Io credo che sia stato nel giusto che essere quando ha detto che è stato il fascino dell'Europa unita
Che ha aiutato le trasformazioni che si stanno verificando con un ritmo certo superiore a quello che anche i più ottimisti potevano mettere in campo e un fascino che deve continuare proprio rafforzando questa Europa e non lasciandosi prendere dai dubbi
La signora Thatcher ha parlato di tempi di incertezza e di conseguenza di marcato pericolo per i grandi mutamenti che si stanno realizzando certamente quando si è messo in moto un meccanismo
E così incontenibile non è facile una programmazione previa ma guai a dimenticare le linee su cui può essere
Convogliato questo motore e una delle linee proprio questa di una rafforzamento della Comunità europea e di conseguenza del fascino ulteriore che può esercitare
La seconda linea è quella
Che noi avremo di qui a non molti giorni la possibilità di vedere in parte anche di contribuire a far sì che venga chiarita
Noi avremo un discorso I nel Campidoglio di Gorbaciov Campidoglio non è stato scelto occasionalmente il luogo dove furono firmati i Trattati di Roma dove è nata l'Europa unita e io credo che l'occasione per dire che cosa si vuole veramente significare con questa casa comune di Europa sia un'occasione che avrà una portata di carattere storico
Noi sappiamo però che la linea
In cui questa architettura della casa comune di Europa deve svilupparsi non è una linea né nuova
Nei che nasce oggi
è una linea che
E di lontana origine
Io ritengo che noi non dobbiamo mai dimenticare che la svolta di una politica europea è iniziata a Helsinki
è iniziata quando Shove si è ritenuto che si potesse innovare e non importava che poi i soliti critici o scettici dicessero ma è difficile ma ci sono coloro il ticket firmano ma poi non credo nelle non operano
Noi avevamo a Helsinki e la firma per l'Italia permessa da Moro
Punto noi avevamo questo duplice
Indirizzo di grande novità da un lato di mettere sullo stesso piano la sicurezza militare la cooperazione economica e i diritti umani
E pensate che cosa questo significava di superamento della sovranità limitata della grande sfiducia Chezzi vera della pratica incomunicabilità che di era in quasi tutti questi campi e comunque la pretesa si definiva così di volere mettere i diritti umani su un tavolo di negoziato internazionale cioè dicendo che non era più un fatto di costume che ogni singola nazione doveva risolvere del proprio interno questi terreni obiettivi messi congiunti rappresentarono la prima novità di Helsinki e la seconda novità enorme novità fu di considerare che gli Stati Uniti d'America e il Canada
Sono paesi europei fanno parte eguale a tutti e trenta altri negli altri Paesi
Dell'Europa in questa concezione si supera a valori fatto che era un fenomeno del dopoguerra quello che era a consentire la presenza di trecento mila soldati americani stranieri
Questi trecento mila soldati americani non erano più stranieri ma erano in un certo senso connazionali colpito e questo veniva gettato dai paesi dell'Est ed è diventata
Una realtà non più discussa ed è importante questo anche guardando il problema della Germania
Noi abbiamo che questi soldati non sono ospiti in Europa
Sono insieme a noi a parità di diritti e di doveri a difendere un determinato modo che è tanto positivo da creare la base poi per il dialogo e per la distensione
Noi dobbiamo stare molto attenti che un discorso intempestivo nessuno sa quale sarà l'avvenire e chi lo sa queste cose
Pochi mesi fa
Quando Gorbaciov stando nella Germania Est viste per carità il muro di Berlino ma chi può pensare
Alla rimozione del muro le cose poi hanno una loro evoluzione che va molto al di là delle volontà del momento e quindi la razza Piave quale sarà il domani non sappiamo che oggi esiste una nazione tedesca con due strati queste delibere
Sappiamo che c'è tutta una evoluzione che ha portato alla creazione di condizioni globali e sono di condizioni che devono io credo essere gestite
Dalla comunità europea e in senso stretto e in senso più larga cioè la CEE il sinking con grande senso di responsabilità e non a caso le alleanze militari restano guai se non fosse il negoziato per il disarmo ha fatto dalle due alleanze
Se fosse sovente gestito dai singoli Paesi noi creeremo probabilmente le condizioni immediate per cui delle forze militari
Prenderebbero la grave preoccupazione a carico e porse ostacoli avrebbero ogni politica nuova ogni politica di autonomizzazione dei singoli Paesi e forse della stessa perestrojka all'interno del Unione Sovietica
Mi pare che noi sappiamo che in questo
Modo di concepire la politica aiutiamo anche
Il mancato sviluppo di un qualche cosa che sarebbe rischioso cioè l'isolazionismo americano
Che certamente avrebbe anche dei motivi per varie considerazioni di ordine economico di ordine mercantile ma che se prendesse piede sarebbe estremamente
Pericoloso un po'per tutto l'equilibrio mondiale noi riteniamo che sia giusto
Che Stati Uniti e Unione Sovietica discutano che sia giusto che le alleanze discutono sia giusto che l'Europa senta che quello che accade nel proprio interno non è un fatto regolabile da altri
Ma è regolabile insieme agli altri che e io credo uno dei modi per risolvere questi problemi in cui anche le democrazie cristiane devono concertare
Il loro modo di vedere di aggiornare le proprie posizioni e non a caso la settimana prossima ci sarà una riunione degli capi di governo democratici cristiani con i segretari dei partiti democratici cristiani dell'Europa proprio per pre
Grillo anta Ranza
C'era una democrazia cristiana anche nella Germania Est
Io non lo sapevo la prima volta il conobbi in Argentina
Con l'hobby un signore che dissi io sono il presidente della Democrazia cristiana nella Germania orientale
Io dissi scusi la mia ignoranza non Sapegno esistesse lì la Democrazia cristiana mi disse ma quando lei capì da Berlino venga vedi e sono andato a vedere c'è un palazzo più grande di questo
Perché naturalmente Sir il desiderio di avere
Esternamente lo stesso modello dell'altra Germania
Però gli domandai ma che serve avere una democrazia cristiana sezione poi un sistema praticamente monocratico e mi disse guardi guardi la legge sull'aborto nostra e degli altri Paesi
Del Patto di Varsavia la nostra è molto più rigorosa questo serve la Democrazia Cristiana certo non era molto
Però rappresentava un qualche cosa che probabilmente accanto del resto di polizia cristiana non vuol dire democrazia cattolica lì vuol dire sia i protestanti sia i cattolici non a caso noi abbiamo visto il ruolo che le religioni hanno avuto
Anche nelle ultime vicende credo che questo possa anche farsi riflettere sotto parecchi aspetti Terzo
Punto che vorrei accennare è quello che riguarda questa crisi comunista
Io ne vedo un aspetto
Cioè c'è un rischio effettivo però che adesso da una catena parlato
Lo ha definito un partito d'azione di massa c'è un po'il rischio effettivo
Che si cerchi di prendere io direi forse
Aspetto di radicalismo laicista magari poi si fanno le serenate sotto le case dei cardinali ma quella parte di cose giovanili come tutte le serenate ma
C'è questo rischio effettivo che a me sembra noi non dobbiamo sottovalutare non lo dobbiamo sottovalutare per un fatto io non so se sia giusto dire
Insomma che non ci sono poveri più può certamente il livello delle povertà il livello delle ricchezze un livello che non è statico oltre perché e quindi certe cose che sono ricchezze oggi possono non esserlo domani o non esserlo ieri però indubbiamente stiamo attenti
A non dire che c'è veramente una l'ardire credo che non è che lei sia d'accordo con me che non c'è veramente ancora tutta una sensibilità che è necessaria per sostenere la democrazia in Italia
Una sensibilità acuta intransigente verso gli umili verso i disagiati verso gli indifesi
Io temo che forse senza volerlo se il Partito Comunista perde
La rappresentanza
Di una parte di questo elettorato che confidava proprio nella realtà delle Partito Comunista Italiano
Qui non è questione di dire Kissed a vantaggio chi non se ne avvantaggia
Qui potrebbe veramente esserne incoraggiato proprio un certo tipo di mentalità direi neo capitalista molto feroce molto fredda
Che certamente
è agli antipodi con quella che è una concezione popolare e cristiana di cristianesimo naturale che noi abbiamo e siccome esistono oggi dei fenomeni che qualche volta si ritiene necessario di accorpamenti di concentrazione anche in vista del dell'Europa di cui voi si abusa pure noi potremmo rischiare allora veramente di attraversare una fase nella quali invece che rafforzare proprio questo senso di giustizia fondamentale
Nella nostra nazione potremo aprire le strade a qualche cosa che magari
Riducendo
Per volete non so sul sulla liberalizzazione della droga su passar sopra al fatto che la bestemmia non è un reato o cose di questo genere che non costano possa veramente trasformare un po'il senza non
Faccio e accennarlo questo ma un fatto che io veramente sento
Il problema della penultima cosa che vorrei dire
Questo problema che è stato qui da molti lo stesso Forlani stamane molto acutamente dalla Eletta Martini ed altri il problema
Di qui io non vorrei mai di del rapporto con il mondo cattolico perché non mi sento estraneo al mondo cattolico proprio quindi il rapporto con delle organizzazioni che è una cosa diversa io penso e
Che cosa dobbiamo in questo vedere certamente se la necessità ed è stato
Mi pare acutamente messo l'accento su questo comune approfondimento che deve esser fatto di valori di prospettive di Progetti
Noi in fondo siamo nati su che cosa
Le idee ricostruttive della Democrazia cristiana sono figlie immediate della revisione fatta Camaldoli del Codice di Malindi questa è storia nessuno può e contestarlo
Oggi io credo in una società che è molto cambiata
In una stessa realtà della Chiesa italiana che non può non risentire del Concilio
Penso che sia giusto che si può debbano da tutti gli angoli noi vediamo l'aspetto dire del rapporto con la politica ma molto più in generale esiste questo problema si debbano ricercare delle innovazioni
Anche per costruire ritengo delle attrazioni nei confronti di altre case che sono fatiscenti insomma anche culturalmente
Sotto questo aspetto allora penso che dire una occasione de accennai nell'ultimo Consiglio nazionale nel novantuno ci sarà la Settimana sociale dei cattolici italiani
Una ripresa importante
Una circostanza che in altre nazioni rappresenta un appuntamento di grandissimo rilievo
Bene io credo che noi nei modi migliori che possiamo fare elaborando prima preparando bene poi anche con il convegno ma elaborando un nostro modo di interpretare io dico l'aggiornamento del applicazione del codice di Camaldoli ma in generale di vedere in che modo si può dare
Un contributo serio e competente da parte nostra con l'esperienza che abbiamo fatto
Con la conoscenza dei problemi con l'aggancio di carattere internazionale che pure ha delle caratteristiche del Partito popolare italiana io penso in questa maniera non aiuteremo anche l'armonia interna
Del mondo cattolico che non a caso si ritrovò non molto tempo fa all'insegna della necessità della riconciliazione
Riconciliazione con il mondo esterno
Ma anche una riconciliazione talvolta contro il pluralismo che esiste che porta a ciascuno per essere talmente attaccato al proprio modello particolare qualche volta
A pensare che sia il solo che debba esistere che è un errore enorme oltre noi non dispiace certamente che dei giovani si preparino alla politica anzi forse
Quelli di noi che sento il dovere tutto proprio all'Azione cattolica la fucina di laureati sentono quanto sia importante questo
L'essenziale è che siccome questo parte non da un anno zero ma parte dopo una lunga esperienza di Democrazia Cristiana B sia parto con una correlazione con una disponibilità di colloquio
Con il nostro partite non in una forma antitetica che potrebbe allora se no poi sfociare verso le doppie liste sfociare verso di di movimenti che questo sarebbe
Allora un grossissimo guaio insomma eccetera figlio lo dico solo per sommità prima penso che dobbiamo occuparsene
Devo dire che noi in fondo nelle nostre ultime battaglie
Abbiamo fatto ma non per motivi di apertura alle categorie giustamente ha detto la Martini quasi secondo Catone non è che sono come gli artigiani commercianti o i profughi
Noi però mi pare che abbiamo fatto insieme delle battaglie quando abbiamo fatto la battaglia per il Parlamento europeo per esempio con la Rosy Bindi a me è sembrato un fatto importante quando adesso abbiamo fatto alla battaglia in me
Anche quella parte poiché il mondo cattolico che ci rimproverava di essere disattenti verso un determinato modo quando abbiamo preso Fabrizio Fabbrini pregandolo di venire con noi ed era la scuola di padre Balducci alla scuola di la Pira alla scuola direi che ha portato a vedere l'obiezione di coscienza non più come un fatto contestati io ma come uno dei punti che sono stati recepiti nella gaudium et spes in altri documenti conciliari però
Quella che era una critica che veniva fatta poi a noi non avuto poi il supporto per fare però perché cito questo
Certo si può esser qualche volta la sensazione che il partito possa essere chiuso che le sezioni non si aprono sufficientemente
Presto può esser vero e facciamo l'esame di coscienza guai a credere che le critica che ci vengono fatte siano necessariamente ingiuste saremo dei palazzi saremo dei superbi però guai anche Annoni invitare con molta umiltà gli altri ad essere estremamente oggettivi
Qui a Roma fu fatto il convegno del settantaquattro per tu un enorme errore
Perché il convegno del settantaquattro esponendo molti ingiustamente una situazione come se fosse facile risolvere tanti problemi e come se tutto il problema del l'organizzazione cattolica fosse collegato al problema del Municipio al problema della politica si è creato uno stato d'animo che ha sbagliato giumente e siccome su queste cose noi non dobbiamo chiudere gli occhi siccome sappiamo che c'è oggi chi teorizza e non solo con un fatto locale fosse un fatto Logan porterebbe niente rete ma chi teorizza addirittura che si può fare una distinzione guardabile consequenziale intromettersi si portano la distinzione tra gli indipendenti di sinistra
E i comunisti si può cominciare a collaborare con gli indipendenti di sinistra perché poi aprono la porta ai comunisti top scorer ripeto tutto questo e non è una
Fissi ma
Perché c'è chi lo teorizza se ineffabile raramente una linea alternativa io siccome credo ma non solo per motivo sentimentale
Credo per motivo strettamente politico
Alla permanenza di una ruolo della Democrazia cristiana come tale certamente penso che noi non possiamo accettare degli attentati a questo modo di concepire il partito
Con una persona che io ho adorato
Prima che fosse parte anche dopo ma prima che fosse papà e che era Montini ho avuto un solo momento di grande freddo
Quando io difesi
Duramente
L'autonomia
Di democristiani
Che non appartenevano certo alla mia corrente ma era l'autonomia del concetto del partito era l'autonomia che non può mai essere messa in discussione
Io credo che oltretutto ce l'hanno insegnato alla scuola di catechismo ognuno alla grazia di Stato per corrispondere alla sua vocazione e al suo mandato insomma
Riguardo al partito ultima cosa che devo dire
Il
L'appello all'unità beh l'unità o esisto non esiste gli appelli non servono a niente io credo che esista
E mi sembra che coloro che stanno da tanto tempo ad aspettare che è esplosa questa minaccia
E ancora una volta devono rinviare a nuovo ruolo le loro speranze francese io credo che questo esistesse ci fosse della mia conclusione
Se ci fosse un motivo in più
Per
Impegnarsi a quel senso di unità effettiva che De Gasperi ci ha insegnato viene proprio dalla tragedia del Salvador su cui abbiamo pianto in questi giorni
L'anno scorso quando si trattava di scegliere il successore a Duarte
I democristiani sono divisi ma lamenti in due e hanno dato scandalo alla popolazione
Sono poi state le elezioni la democrazia cristiana è stata battuta
E dietro il ritorno all'antico si è ripresa duramente la guerriglia e sta accadendo tutto quello che sta accadendo in questi giorni
Una cosa del genere rischia di accadere in Guatemala attualmente cerchiamo se possiamo di fare in modo che almeno dopo quel che si è dimostrato del Salvador però non riguarda solo un problema dell'America Centrale
Le meditazioni su che cosa significa quando l'Unità manca credo che debbano essere fatte tempestivamente
Perché piangere dopo
Io credo che
Meglio vere il rimpianto per non aver fatto prevalere una propria tesi
Che non il rimorso per aver compromesso quello che può essere di danno veramente a tutti io ringrazio i gruppi parlamentari per il sostegno che danno al Governo
Dove mi son sempre una cosa provvisoria sia altamente così senza qualche volta serto anche delle leggi elettorali
Vengono impostati in un modo o nell'altro
Per ragioni anche dei governi chi non ricorda ma che eravamo forse convinti che era un bene avere spezzettato talmente il sistema elettorale amministrativo nord perché giustamente Sissi
Misseri in conto tutti noi insieme che era necessario in quel momento il momento dei banchi di prova ricordate Nenni
Poneva sampling banchi di prova uno delle sue espressioni ricorrenti come si fa un buffo poi le cose della politica nella nostra nazione ma
Noi sappiamo anche che in altri momenti ma per e noi tenemmo duro sulla riforma della legge elettorale politica nel cinquantatré
Perché i partiti minori che erano con noi alleati
Non vollero assolutamente nessuna forma di compromesso e quando da parte dei comunisti Scoccimarro ha fatto quella proposta di una diminuzione del premio di maggioranza
Ricordo le aste era piuttosto favorevole ad accettarli arrivò un biglietto di io conservo
Biglietto avvisare applicasse era dentro dal presidente del Senato a discutere un biglietto risale che diceva Non mollare frase che poi ha mai portato fortuna nessuno fra parenti selezionate del foglio credo che
Questo lo dobbiamo dire dobbiamo constatare che se questo collaborazione mi sembra molto leale tra i cinque partiti in Parlamento
Lo constatiamo e non a caso mi sembra molto bello e significativo che il Senato abbia approvato la legge finanziaria proprio di notte per cosa che non capita di frequente al Senato per un rispetto verso il Consiglio nazionale dei nostri senatori che erano impegnati qui per computer nei termini come giustamente ricordato Spadolini
Mi sembra che questo dobbiamo cercare
Di non
Superarlo le opinabilità sono molte
Discutiamone al momento giusto quando si sono i termini per poterlo fare nel momento della formazione del governo constatammo che mentre sulle autonomie si era l'accordo
Sul
Due tematiche elettorale legge finanziaria invece si doveva ancora lavorare per avere l'accordo tra di noi e cercare poi di avere un accordo anche più vasta come giusto
Queste cose che non si fanno ogni legislatura ma si fanno con periodi piuttosto piuttosto lunghi
Studieremo alle tesi certo a me pare ed è veramente la mia conclusione
Qualche volta faccio una certa fatica a comprendere per esempio come molti si scandalizza e mi pare con un argomenti importanti tant'è vero che non abbiamo affatto messo a questo in nessun programma di governo si scandalizzano
Per l'elezione diretta del capo dello Stato però poi si può pensare che si può essere l'elezione diretta e non parlo dei piccoli Comuni eventualmente ma non solo di Milano di Roma il giorno che la gente si abituarsi assi e indirettamente forse se anche
Una certa possibilità comunque sono in corso in cui dobbiamo discuterne non credo che ci siano dei dogmi su questo noi dobbiamo discutere sempre con una duplice Stella di orientamento quello che è un interesse generale della nostra nazione e nel quadro di questo interesse anche quello che è un interesse della Democrazia Cristiana il che non solo è legittimo a me sembra doveroso se noi non lo facessimo veramente mancheremo a qualche cosa che prima ancora di essere un impegno politico è un impegno che riguarda le nostre coscienze grazie
Ma io potrei limitarmi a fare gli auguri al presidente del consiglio chi si reca a questo importante appuntamento di Parigi
Però mi corre l'obbligo di qualche precisazione
Anche se il clima sicuramente non sarà dei migliori
Prego ma è inutile scampa nell'area presa
Io
Vorrei i innanzitutto
Sottolineare quella che e la sensazione che ho richiamato ieri dalla relazione del segretario politico
Comunque presidente credo che non ci sia il clima migliore per parlare di rinuncia alla parola grazie
Presidente presidente non era né un atto di superbia né un tributo al teatro consentitemi però era soltanto perché qualche osservazione obiettivamente meritava forse merita un clima diverso non quello della fine mattinata quando si aspettano le conclusioni
Dei lavori da parte del segretario politico
Io o comunque ecco volevo ribadire un paio di
Puntini che mi stavano a cuore e innanzitutto
Credo che il segretario politico abbia con grande chiarezza
E delineato principi orientamenti per la impostazione della nostra politica estera abbiamo sentito il Presidente del Consiglio far riferimento agli orientamenti che il governo avranno non si può che condividere quanto è stato detto mi si consenta però di fare qualche considerazione summum problemi che indubbiamente in sorgeranno nei prossimi giorni e che nascono dalle oggettive differenze
Bene che si stanno manifestando su di un problema che è ritornato al primo punto dell'agenda politica e che è la questione tedesca
Ieri Bodrato in un intervento pregevole ha esaminato soprattutto sotto il profilo della crisi del comunismo internazionale
La motivazione
Diciamo culturale e politica di questa crisi io credo che accanto a questo tipo di analisi che pure ci interessa come democratici cristiani
Come e osservatori dei fenomeni Chieri sono in atto nell'Europa e anche all'interno dei grandi movimenti storici bisogna fare un ulteriore passo e vedere innanzitutto gli eclettiche questo tipo di politica di realtà storiche anche il mutamento a sul piano delle relazioni internazionali
Ed è un'operazione che ci porta a delle considerazioni che non possono che essere di riflessione più approfondite
Perché
Il comunismo internazionale quello Gorbaciov piano si può trovare come noi mi pare cominciamo a marginali di fronte ad una crisi irreversibile il cui esito dovrebbe essere una sorta di caos
Oppure questo è l'altro elemento che bisogna tenere in pugno
Cioè anche porre in considerazione mi pare che l'Occidente si stia muovendo in questa direzione che il comunismo ha trovato in sei malgrado gli elementi di oscurità terribile del passato una forza di ristrutturazione
Non va dimenticato è un rilievo che un grosso politologo francese ha fatto Chiapperino segreteria si gridava Viva Corbaccio
Sono cioè degli elementi di considerazione
Che devono essere tenuti in conto e c'è anche una domande un interrogativo il comunismo dei paesi dell'Est
La realtà che sia andata determinando in questi nuovi jet tenta la strada come si dice la perestrojka un termine molto generico ma che sostanza condensa la volontà di una ristrutturazione sarà capace di guidare questo processo qual è l'atteggiamento che dobbiamo assumere mi pare che l'atteggiamento che noi vogliamo assumere e quello di favorire questo processo e allora sorgono dei problemi
I problemi sorgono di come muoverci proposte varie De Mita proposto il Piano Marshall
Io mi permetto di dire che il Piano Marshall proposto da da imitare che qui è stato riproposto anche da mal fatti
Mentre forse può avere una sua validità per i Paesi dell'Est meno mi si consenta per ragioni di carattere più generale che lo sappia spiegare può essere valido per la stessa Russia ci sono delle ragioni intrinseche di forza di potenza di logica politica che questa nazione che difficilmente potrebbe portare in questa direzione ma il problema non è questo quello che noi dobbiamo offrire
E per evitare come ha scritto Bush collettivo che il causò segua alla dissoluzione dell'impero è una politica di stabilita
Una politica di stabilità nelle relazioni Est Ovest che non ignorino le profonde forse storiche che sono in movimento ma più forte indubbiamente quella della questione Davis e a questo punto calabresi caro Segretario ci sono dei problemi perché quanto ai tra detto tu e quanto ha detto Andreotti ci pone in una condizione nel prossimo incontro con i capi di governo democristiane con i segretari della democrazia cristiana soprattutto tedesca che poco portare a qualche frizione
Non è un caso che Andreotti abbia citato che share
Quello che è avvenuto
E dobbiamo definire la linea quello che è avvenuto a Berlino della polemica fra accusa e moncherini
Per il sindaco di borgomastro di Berlino è indicativo di una diversa concezione come si intende affrontare la
Via di una stabilizzazione e di un rapporto
Mentre diciamo con forse sollecitato da forze interne
Mente per dir così non va in discussione ma comunque rinvia un riconoscimento fermo dei confini dell'Oder-Neisse quindi il rapporto di confine Europa c'è apposite la politica della
Dell'SPD che peraltro il venti si riunisce e decide la linea politica sulla questione tedesca che è diverso
Io mi permetto di osservare al peraltro interessante e appunto intervento di Donat Cattin
Che è vero chi ha vinto la linea di Adenauer ma non si può non valutare positivamente
La Ostpolitik portata avanti da Brant che peraltro è stata confermata anche la corda per ragioni semplicissima che quella mossa politica Berto spazi che hanno determinato all'interno di questi Paesi l'insorgenza di forze nuove che hanno determinato dei processi di mutamento di cambiamento alcuni affetti sono legati acquisti
E oggi sotto certi aspetti la politica più vicina alle nostre posizione nostre concezioni che sono quelle dell'integrazione europea sono rappresentate
Da
Le linee che casher porta avanti perché è fuori discussione
Che la linea per stabilizzare e per integrare la Germania in un processo non pericoloso di isolamento e peraltro di forza dalla stessa Germano è quella di una rapida integrazione europea sono concetti a mio avviso che ci devono portare a chiarire con la precisione come intendiamo muoverci pentire ci troveremo supposizioni leggermente differenziate rispetto alle posizioni almeno alle posizioni di una parte della democrazia cristiana tedesca che non sono però quelle del Presidente della Repubblica e paese che ha che ha una posizione più corretto su questo piano discorso andrebbe lontano ma io non voglio
Soffermarvi a
La questione che io pongo è la seguente
Presidente su questo problema come su altri problemi dobbiamo riflettere ce n'è un altro che è importante sul quale si sorvola e mi dispiace che non sia qui presente
Il ministro Martinazzoli che secondo me aveva una parte importante in questo senso
Ieri Colombo per parlare anche di questi argomenti ieri Colombo ha usato una formula che è quella che noi riteniamo il punto di riferimento di tutte le impostazioni politiche portare avanti la distensione nella sicurezza
Ma qui c'è un dato noto solo come affermazione
In realtà tutta la strategia difensiva e di sicurezza
Del all'Occidente è saltata
Perché come è noto tutta la impostazione difensiva e della sicurezza
Era abbassata sul permanere della tensione era come è noto un principio che incerto senso determinava dei processi di sicurezza per il fatto che l'un Paese se avesse attaccato poteva essere a sua volta distrutto
Il capovolgimento di questa concezione di questa teoria oggi non è presente quello che va emergendo nella NATO
Curiosamente è un ritorno e noi possiamo prevedere che Bush e Gorbaciov si muovono anche in questa direzione e un ritorno se mi si consente alla vecchia strategia della terra deterrenza enucleare di lungo raggio eliminando il medio e piccolo raggio che ovviamente non accetto e ti dischi ma non può essere questa la strada ecco perché ne abbiamo bisogno e e qui stamattina Orsini ha detto delle cose importanti di riflettere su questo piano c'è un problema di cultura e di impostazione teorica e dottrinaria della nato che deve essere completamente riconsiderata perché quella sulla quale si è retto l'equilibrio attuale non regge più
Non basta dire disarmo perché il disarmo comporta una serie di problemi
Progressivi non è non è un caso che dietro diciamo c'è il principio per esempio del riarmo e dall'ammodernamento delle armi quindi c'è tutta una previsione di carattere concettuale che dovrebbe esservi riconsiderata
Io mi fermo su questo punto
Vorrei dire qualche parola sul problema che più direttamente ci ha visti impegnati in questo periodo il problema della riforma elettorale ieri Colombo ha detto
Scherzosamente e se ci siete alla rivolta al grande centro rivolto a Gavardo rivolto anche a Forlan detto se ci siete battete un colpo
E io gli dico che qui quando qualcuno batte un colpo cerca di porre qualche problema rischiano di passare per guastatore e rischia di passare per qualcuno che vuol rovinare il lavoro che con grande impegno e con grande serietà viene condotto agli altri io sono penso non un guastatore ma un inguaribile difensore di testi sulle quali ho riflettuto e che peraltro se mi si consente e e sono peraltro anche in buona compagnia perché non bisogna dimenticare che il presidente Andreotti durante il periodo della battaglia sul voto segreto assunse un atteggiamento non molto diverso da quello che abbiamo assunto noi oggi su questa materia
Qui il problema è il seguente che cosa abbiamo inteso porre una cosa sulla quale quale questione quale Longo una un punto sul quale mi pare che tutti oggi hanno convergenza non è pensabile che si possa affrontare seriamente il problema della riforma delle Autonomie senza affrontare il problema del governo delle Autonomie
Io credo che questa elementari Tarchi appartiene alla cultura storica la cultura organizzativa alla cultura istituzionale è un dato che dobbiamo tener presente
è un risultato l'abbiamo ottenuto e io personalmente sono anche soddisfa cioè il risultato di porre all'attenzione con molta forza invece di creare il prima e il poi almeno si comincia a intravedere la necessità della contemporaneità
Elezione diretta del sindaco
Elezione
Di moduli diversi vedete io
Personalmente non do adesso le motivazioni del perché sono favorevole perché anche le forti osservazioni che sono state fatte qui mi porterebbero a delle contro obiezione
Credo di qualche validità contro quello che ha detto Triglia quello che ha osservato Malfatti quello che ha osservato Mancino
Donat Cattin sul problema dell'elezione diretta del sindaco ma io di questo non voglio parlare il problema che si pone mi pare è quello della stabilità
Cioè
è inimmaginabile che processi di trasformazione che sempre più Bassano per chi è cosiddette autonomie locali per i Comuni per i grandi centri possano essere affrontati con il sistema di poteri attuali
Allora qual è la risposta
Ieri Triglia fatto una disamina peraltro lucidissima ed impietosa delle realtà locali
Dimostrando anche per tabulas la contraddittorietà della politica della Democrazia Cristiana rispetto alla cultura delle autonomie locali
E poi ha polemizzato da par suo peraltro condurre azioni dirette Sindoni non ci ha dato però una risposta su come arrivare alla stabilità
Ci deve essere il modello maggioritario avrei qualche obiezione c'è il modello degli apparentamenti ma io direi che è proprio di fronte a questa incertezza mi pareva di poterlo sottoporre dell'unico emendamento che ho firmato all'Assemblea
La possibilità di scelta da parte dei comuni del sistema elettorale in un quadro che fosse definito da una legge nazionale non è niente di originale è stato presentato da nobili
E colti parlamentari senatori e si tratta comunque di una linea che va nella direzione di quella cultura storica che assegna ai Comuni secondo la propria identità anche la capacità di determinare secondo modelli predeterminati una scelta della forma di governo
Mi pareva che potesse essere una strada
Caro segretario ci sono dubbi sulla nostra
Fedeltà alle regole del partito
Ci possono essere dubbi sulla nostra disciplina
De Mita Santa era segretario del partito è presidente del consiglio che abbiamo portato avanti una certa battaglia ma siamo stati disciplinati
Così come saremo disciplinati oggi ma cercando tutti gli spazi per muovere la situazione
Per tentare di creare delle condizioni diverse di ragionamento per dimostrare che all'interno della Democrazia Cristiana non è che bisogna aspettare un segnale di partenza per potere avviare dei processi di riflessione riteniamo se mi si consente di non essere stato affatto guastafeste ma persone che hanno contribuito e questo voglio ringraziare il segretario del partito per averlo qualche modo riconosciuto di aver tentato di arricchire il partito ponendo delle problematiche sono state qui
Molto bene affrontate l'ultima cosa
Segretario di pieno consenso ai proposto secondo Venter minestra mente corretti il problema della cosiddetta Assemblea
Stata precisata nella parte finale della tua relazione in modo che io ritengo da poter condividere maniera puntuali e precise fuor di discussione lo ha detto bene anche Andreotti
Che il partito deve avere la sua autonomia la sua scelta ma se mancasse quella forma di chiarimento che è necessario sempre più non con il mondo cattolico ben bene sottolineato questo aspetto ma con i movimenti
Lo è rischieremmo di essere come il punto disponga di alcuni movimenti cattolici che cercano alleanze con l'uno con l'altro gruppo per determinare attraverso forme di condizionamento le scelte e gli orientamenti del mondo cattolico questo vale per gli uni e vale per gli altri
Noi dobbiamo diciamo a rendere evidente che la mediazione politica secondo la nostra storia è una cosa che appartiene profondamente alla democrazia cristiana e a parte la Democrazia cristiana e la capacità di elaborazione sulla cultura nuova che è emersa con la quale dobbiamo fare i conti nuovi problemi di giustizia nuovi problemi di come affrontare la pace coi problemi di politica internazionale
Ecco perché mi permetterei di accompagnare accanto alla tua indicazione che ritengo accettabilissima e peraltro puntuale anche un'altra cosa li abbiamo bisogno caro Segretario di un luogo di riflessione più alta
Abbiamo bisogno di una rivista non ideologica ma di dibattito culturale Complesso oggi il mondo socialista possesso mondo comunista affronta queste tematiche
Quello che sta accadendo in Europa e nel mondo è di grande interesse
C'è una emergenza come si dice anche dalla cultura cattolica che si esprime attraverso tanti e tante forme espressive editoriali e di riviste se non c'è una occasione in cui i democratici cristiani
Impopolarità di posizioni con un apporto ricco da parte tutte le componenti riescono a puntualizzare a riflettere una bimestrale un trimestrale che sia luogo di riflessione beh io credo che forse ci affideremo troppo ai convegni che troppo rapidamente passano e non invece all'anno
Stabilizzazione che la riflessione scritta porta su questi argomenti
Comincia una stagione di grande interesse come è stato detto qualcuno aveva profetizzato la fine della storia possiamo dire forse con un po'di enfasi so che tu non l'ha mica ero segretario che la storia sta cominciando soltanto grazie
Onorevole presidente onorevole segretario politico
Due punti erano previsti nell'ordine del giorno di questa Ponzi
La commemorazione di Benigno Zaccagnini
Fatta Presidenza del Consiglio nazionale
E la relazione del segretario politico
Prevalentemente sull'imminente scelte parlamentari
Ma sia il primo è il secondo punto dell'ordine del giorno hanno avuto un significa una significativa premesse
Cioè quella del ricordo e delle novità in corso in ambito internazionale affatto sia il presidente netta succintamente
Avviandomi commemorazioni Zaccagnini sia l'onorevole forma
Così i massimi dirigenti del nostro partito si sono dimostrati consapevole
Che qualora la DC non potesse essere unita per sostenere il governo in carica
In delicate scelte di politica interna più difficili diverrebbe l'impresa per concorrere a risolvere i gravi problemi che stanno investendo ambiente mondiale
Dopo avere adempiuto quindi al dovere di esprimere apprezzamenti
Per le disponibilità giapponesi in questo dibattito
Per consolidare la convergenza unità conseguita al precedente Consiglio nazionale
Mi accingo pretende a qualche commento sugli sviluppi difatti internazionale già abbia in proposito si constatano tre importanti novità
E
Si estende l'azione di Gorbaciov per ristrutturare il sistema politico ed economico Pelloux
Secondo si verificano ripercussioni abbia la tentazione oltre che nell'ambito dell'Unione Sovietica anche nei Paesi sottoscrittori del Patto di Varsavia terzo
Vedete ripercussioni possono divenire particolarmente incisive e lo stanno divenendo nella Germania orientale e di riflesso anche nella Germania occidentale
I tre eventi suddetti sono suscettibili di grande sviluppo
E perciò vengono seguiti con grande attenzione nella Comunità europea
E in essa in modo speciale dalla Gran Bretagna e dalla Francia per le connessioni col futuro sistema monetario bianca
Nonché da parte della NATO e in essa particolarmente negli Stati Uniti d'America
Le novità che stanno manifestandosi non riguardano tuttavia solo i vertici dei paesi ricordate
Stanno investendo anche tutti i partiti in essi opera
Ed in modo particolare i partiti comunisti dei Paesi del Patto di Varsavia
I partiti comunisti e socialisti dei paesi dell'Europa occidentale e soprattutto data la sua storia è la sua forza il Partito Comunista Italiano con riflessi sia sul partito socialista sia sul partito socialista democratico
Tutti i partiti ricordati
Direttamente o indirettamente si trovano di fronte ad alcune specifiche questioni la questione delle relazioni da molti decenni mantenute specie col Partito comunista dell'Unione Sovietica
E la questione delle decisioni concernenti la libertà a solidarietà la giustizia sociale lei lo sviluppo di tutti i popoli e le garanzie di sicuro a parte per tutto il mondo
L'insieme di simili problemi finisce per aumentare la preoccupazioni nei vertici i singoli partiti comunisti per i nuovi rapporti da instaurare
Sia con la propria base litorali sia con altri partiti
E ovvio che tutto ciò stimoli riflessioni anche di altro genere da parte dei partiti no marxisti dei paesi dell'agente dell'anno è prevedibile che ovunque un ampio quadro del sistema partitico
Sarà sottoposto a significativi mutamenti la DC per fronteggiarla dovrà ribadire fedeltà alza il principio ispiratore infatti hanno dimostrato giusti
Ed aggiornare la propria struttura per rendere più incisivo e costruttivo risolviamolo sul corpo elettorale
Le conclusioni tredici da queste riflessioni appaiono ormai dipendere dai corso della perestrojka
Donde la propensione dei partiti comunisti a rinviare
Sorretti insieme ente talora conclusive decisioni circa i propri aggiornamenti inattesa di conoscerne l'esito della perestrojka
Ma intanto viene richiesto ai Paesi democratico capitalisti di aiutare l'URSS e gli altri Paesi del Patto di Varsavia attenti conclude aveva radici le revisioni abbia aiuto da completare in dialoghi costruttivi ogni promotore della perestrojka e soprattutto con concreta solidarietà per superare le gravi difficoltà economiche
Il contributo di tutti i Paesi del capitalismo democratico
Al successo dell'iniziativa e realizzatrice di più ampie libertà i progressi economici di disarmare insicura pace incoraggerà i cittadini delle aree collettivi Zatti operare congiunto e riforme
E la pratica dei la della glasnost garantiranno il passaggio da limitati a forme di democrazia rappresentativa a forme sia pure iniziali in cui la democrazia partecipativa nella quale Corbascio nel suo libro sua perestrojka scrive di aver molto poster riposte molte delle sue speranze
In Europa l'accento
E in Europa in America Canada hanno interesse a vedere al sopraggiungere costruttivi sviluppi di tutto ciò e quindi a favorirli con interventi a proporre
Quando
Si ricordano le prove che spesso viene indica novecentoquarantotto furono affrontati datati partiti democratici
Da un come fu rogna mente e giudicato per preparare vittoriosi conflitti ma per salvaguardare le popolazioni dell'Europa orientale occidentale dalla tentazione di estenderne dicerie anzi alle lusinghe dei progetti che giungevano dal resto sovietico per sollecitare anche i popoli dell'Occidente a compiere anarchici proprio la recentissime innovazioni proposte
Nell'ambito del Paese collettivistica hanno dimostrato che le dette scelte essendo carente di libertà ed ha urtato la crescita il massimo il gruppo erano incapaci di fare acquisire le masse di beni necessari per rendere possibili benefici benefici interventi di tutti i ceti sociali
E la storia di quanti avvenuti avviene nel mondo collettivi esatto sta provare che i Paesi democratici dell'Occidente non sbaglia e con essi non sbaglio adottati ad opporre alle Linda dell'est chiare scelte di libertà di sviluppo riparte questa constatazione cari colleghi acquista un significato particolarmente proprio in Italia a conferma dei grandi meriti di radici e dei partiti democratici che governano insieme con essa concorsero a prevenire conflitti apparenti nel contempo non perdendo nessuna occasione per accentuare rapporti costruttivi in campo economico con l'Unione Sovietica e i suoi alleati il ricordo dell'attività svolta per raggiungere simili obiettivi deve prendere deterrente alle fiere la Democrazia cristiana e i suoi alleati del successo ottenuto e questo è un ricordo paradossalmente potrebbe perfino portarci a ringraziare impartiti collettivistica
Sostenitori degli errori oggi ammesso dato che così si dimostra per loro stessa porta d'azione che anche la DC a concorso con lealtà con preveggenza e con perseveranza a far andare tempo e modo al mondo sovietico di passare dall'antichità autorevolissimo politico e dalla collettivismo economico all'avvio della perestrojka
Non è per Pancheri che dobbiamo che diciamo queste cose
Ma per contribuire a facilitare le riflessioni che i partiti comunisti si dicono disposti a fare
E il cui migliore esito sarà positivo per tutto il mondo particolarmente bisognoso di nuovo in progress in fatto di libertà e di partecipazione così infatti sarà possibile porre basi più sicure alla realizzazione della pace garantita da un dialogo democratico all'interno di ciascun paese e da un costruttivo dialogo internazionale sulla scena mondiale
Affinché abbiano successi tutti gli sforzi necessari per sostituire la stolta Cavani stilistica
Con l'appropriata utilizzazione delle nuove possibilità di sviluppo nella libertà occorre che tutte le forze politiche assumano comparto comportamenti fare queste il proposito deve essere il proposito perno della Democrazia Cristiana
E Diego e adesso devi esser credo mai soffre di dire a tutti i suoi elettori assicurando che la DC è decisa a sostenere il governo cui partecipa nella certezza che la sua stabilità in assegnazione possano prevenire ripercussioni dannose all'equilibrio europeo e mondiale da quanto sta avvenendo nell'aria collettivista
In questa fase della vita internazionale un impegno unitario di questo genere dettato anche dalla consapevolezza che stiamo assistendo a un evento di straordinaria importanza storica
E cioè hanno estensione nell'URSS della libertà anche nell'ambito della religione
Nella repressione attento dei talenti inseriti nell'universo e in particolare guidati dal creatore ad ogni persona Giorgio la Pira immaginando che un giorno identiche considerazioni avrebbero apportato nell'arco dell'Unione Sovietica a convenire nel corso di un colloquio punti di Parma che il solo modo procurare fa ma c'è progresso all'umanità era proprio quello di utilizzare tutti i talenti in cui tratta il banchiere che negli anni fa quindi è una delle basi di acidità russa ed oggi può garantire gli sviluppi di cui gli antichi centri sovietiche hanno bisogno
Alla fine di questo mese una visita a Roma che conoscevamo già nell'anno sessantuno sinceramente desiderava di poter fare permetterà a Gorbaciov un dialogo diretto con Giovanni Paolo secondo allora storica visita succederà l'incontro nel Mediterraneo fra i massimi responsabili di lupus e deluso di fronte a fatti eccezionali e da tre anni un dopo la si stanno inseguendo un partito democratico d'ispirazione cristiana non può non alle Mars
Rendendo omaggio ad Alcide De Castro che quarant'anni fa con l'avvio di iniziative europeisti e con la solidarietà atlantica concorsi a preparare quanto sta avvenendo
E a questo ricordo i democristiani non possono raggiungere dal loro riconoscenza Giorgio La Pira che dagli anni Cinquanta fino al giorno della sua morte nel novembre settantasette non si stancò mai bisogna starci alla speranza indicando il volume alternativa alla sfida missilistica le possibilità di venti oggi in corso in tutto il ma la storia ci ha dato regioni cari amici insegniamo ai giovani ad apprezzare questa lezione ed aver fiducia nella democrazia
Il
Quindi
Però
No
Ecco
Vorrei
Scusa
Questo
Da
Cinque ostico
Moffa
Fa
Il problema
Ma il
Poi fa il i rilievi niente
Tranquilli
Allora
RAI
Poi
Per cui
E io oggi
No
Veleggiare amici
Siamo alla conclusione di questo Consiglio nazionale
E io credo che la ristrettezza dei tempi per questi ultimi interventi
Non tolga valore al dibattito che qui è stato avviato
Devo esprimere il mio compiacimento
Perché su problemi di grande rilevanza
Abbiamo se non altro ha finalmente cominciato a confrontarci delle opinioni
A verificare delle diversità
E a cercare di far riprendere al partito una capacità elaborativa
Naturalmente siamo all'inizio di una discussione i temi son talmente vaste che non possono essere conclusi
Però mi sembra irriverente non corrispondente alla verità
Per esempio l'immagine che un grande giornale del Nord ha dato stamattina del nostro Consiglio nazionale
Come nel circo due all'interno del quale c'è un domatore che ci porta tutti ad essere più le missive di questa è una versione che non corrisponde all'apertura che il segretario del partito ha avuto nel sollecitare il dibattito e al dibattito che essere replicato ed è molto serio
Io vorrei richiamare appunto all'interno di questo dibattito soltanto due cose
La prima riguarda gli sconvolgimenti dalle e gli effetti sia sulla politica estera che sulla situazione politicamente
Non c'è evidentemente tempo per approfondire questo argomento però vorrei dire a tutti gli amici che hanno fatto interventi amplissimi su questa materia
Che bisogna stare molto attenti nel senso che nulla è irreversibile sul piano internazionale
Noi siamo ben lieti di vedere fenomeni che hanno una forte capacità di sconvolgimento
Ma dobbiamo anche non dimenticare che non è la prima volta sul piano internazionale che dopo tante speranze per rumore di comportamento di percorso si torna bruscamente anche a delle involuzioni
Ricorderei a tutti il periodo Lucio Giovanni ventitré Chennedy che è stato seguito da un altro periodo di immobilismo e di guerra fredda
Oggi gli avvenimenti sono più forti perché sconvolgono le situazioni reali
Però cari amici non dimentichiamo che a questo siamo giunti intanto perché si è affermata una logica di distensione di dialogo internazionale di disarmo
Voglio ricordarlo qui perché nei lunghi anni della guerra fredda
Borghi che oggi si dimostrano stupidi e enfatizzato quello che sta accadendo ci accusava Nordiques provoca pare con la distensione il disarmo dei rischi per l'Occidente restano amente pericolosa cioè ci pensava allora c'è una linea dura una linea afferma il no alla distensione al disarmo era la condizione di maggiore sicurezza per nuove invece si è dimostrato il contrario
Lei si è dimostrato che con la distensione
L'incremento dei blocchi l'apertura verso il disarmo c'era sì è stata una spinta l'articolazione alla differenziazione neal dibattito oltreché a cose concrete come conseguenza proprio nei paesi a regime pianificato proprio dei paesi dell'Est
Quindi dobbiamo come conseguenza capire
Che il processo di distensione di disarmo che è stata la condizione in base alla quale sono avvenuti Ippati sconvolge tutti dall'est ha bisogno questo processo di un consolidamento e di un ulteriore sviluppo quindi non basta aspettare gli eventi bisogna dal punto di vista dei nostri comportamenti internazionali avere coscienza
Che almeno su tre versanti bisogna che l'iniziativa si intensifica
Lo dico schematicamente ha importanza fondamentale il negoziato di Vienna sul disarmo delle forze convenzionali in Europa
Perché il successo o l'insuccesso di quel negoziato
Porta con sé la possibilità di far evolvere i patti militari impatti politici più rispettosi delle sovranità nazionali e quindi più funzionale anche al processo di liberalizzazione che è in corso quindi bisogna che su tutta la tematica del disarmo dalla distensione
E dal dialogo tra estere Ovest la parola non spetti soltanto a Bush Gorbaciov ma sia alimentata da un contributo europeo molto preciso e molto vigilante sui temi del disarmo spesso perché questa è una delle condizioni per l'ulteriore sviluppo
Secondo
Bisogna che non si perda di vista mi ha fatto piacere che Bianco Donat Cattin e altri hanno toccato questo argomento
Non si perda di vista che per incoraggiare il processo che si è avviato questa volta a livello europeo occorre tornare a utilizzare i punti compresi nell'arco ordo via sentire per creare condizioni politica Blair alla soluzione dei problemi politici del continente senza creare pericolose destabilizzazione
Non si può fare il paragone
Accordo di Yalta e patti di Jesi implica chiede agli accordi di Helsinki intanto se realizzata una piattaforma dalla quale i paesi europei sono presenti senza escludere negli Stati Uniti e Canada
Nell'Unione Sovietica ma in quegli accordi di Helsinki non ci sono soltanto gli inviti alla difesa dei diritti umani o alla cooperazione internazionale
Sono indicati anche i meccanismi negoziale per affrontare con serietà i problemi delle frontiere e i problemi dell'assetto politico del continente
Per cui per esempio la grossa e rilevante questione tedesca sulla quale faremmo bene a riflettere perché l'unità tedesca non è problema che riguarda soltanto le due Germanie e non si può pensare di esorcizzare soltanto richiamando l'esistenza di due Stati la questione dell'unità tedesca è una questione centrale per l'assetto politico europeo
E dobbiamo stare attenti perché se di fronte ai rischi dell'unità tedesca dovesse insorgere la pura e semplice iniziativa di Mitterrand il nome dalla grande valore cioè dal nazionalismo francese noi potremmo vederla risorgere nel cuore dell'Europa il nazionalismo tedesco il nazionalismo francese con un conflitto che può anche perire al cuore il processo di costruzione ed integrazione dell'Europa
Dobbiamo già cioè approntare nuove metta risultare lo scenario il problema dell'unità tedesca che non può essere accantonato come se non esistesse ma dobbiamo in Ghana ramo in un dialogo e o che non sia soltanto il dialogo tra le grandi potenze non sia nemmeno soltanto il sogno del conflitto nazionalistico franco tedesco
Mi rendo conto che questo è un argomento di grande importanza ma non si può assolutamente trascurare
E allora su questo caro Forlani vorrei dire che mi sembra modesta
La riflessione che è emersa anche qui immaginare che di fronte a quanto accade nell'Est europeo noi dobbiamo rilanciare con maggiore forza e con maggiore determinazione processo dalla costruzione dell'Unione economica e monetaria
Questo è assolutamente vero
Il modello dell'integrazione dell'Europa dei dodici anche nelle forme di cooperazione ed integrazione economica
è un modello di sovranazionalità molto importante come richiamo anche per i Paesi dell'est che avranno problemi di accumulazione di utilizzazione delle risorse di modernizzazione dei loro sistemi produttivi di grande rilevanza di fronte ai quali non basta ma il mercato e non basterà il protezionismo nazionale nei singoli Paesi quindi non dobbiamo certo mettere l'acceleratore sul processo di integrazione economica di ne parliamo e dobbiamo cominciare ad avvertire seriamente che esistono iniziative di freno di ostacolo di minore slancio invece nella costruzione di questo processo
Ma di fronte a quello che avviene all'Est e di fronte all'ipotesi di un mutamento dell'equilibrio mondiale quindi anche europeo non ci si può limitare soltanto in Europa unire al mercato
Bisogna che l'Europa politica riprenda la coscienza dalla sua funzione noi saremmo irrilevanti in quello che avviene c'è luogo resterà soltanto un grande mercato ma se riprenderà invece il cammino di De Gasperi Schumann mediata da una per essere interlocutore verso l'Est ma anche interlocutore verso le due grandi potenze per una unità politica dell'Europa per una casa europea di più ampio raggio dove i problemi grossolano approntate secondo riprendiamo questo slancio cioè non le prendiamo questa iniziativa allora prestiamo spettatori di quello che viene dall'Est ma non determinanti e protagonisti di quello che deve realizzare
Allora io qui siccome voglio concludere su questo aspetto mi permetterei di fare una proposta segretario del partito e del Consiglio nazionale
Ho l'impressione sì anche perché la democrazia cristiana non è più titolare
Nell'ambito delle politiche di coalizione del ministero degli Esteri mi ho l'impressione che alla democrazia che stanno in quanto tale deve dimostrare al Pai prese una maggiore presenza una maggiore energia una maggiore attività anche eccezionale rispetto ai fatti che si verificano proprio sul terreno della politica estera
Non possiamo lasciare soltanto all'attivismo dell'Internazionale socialista o alle riunioni a Milano provocate da Craxi fra i leaders visti il compito di occupare una presenza del vuoto politico di iniziativa delle politiche estere su temi di questa grande importanza
Allora sarebbe il secondo me è utile che il partito realizzasse un gruppo autorevole di lavoro dei dirigenti che si occupano di questa materia oltre che dal segretario del presidente del Consiglio
In un accordo con i gruppi parlamentari del commissione esteri di Camera e Senato il gruppo parlamentare europeo
Perché è con una intensa attività anche di contatti diplomatici non solo all'interno dei partiti di democrazia cristiana ma anche all'esterno in un dialogo autorevole ci prepariamo un vertice dei i capi di Stato dei leader politici dei partiti di ispirazione cristiana che dia il senso di una presenza energica rispetto a tutto quello che abbia sta vendendo dalla realtà europea in quella internazionale
La preparazione seria più un vertice di questo tipo animato dalle preoccupazione che ho cercato di sottolineare e capace anche di guardare ai tempi del sottosviluppo Reja porte col Terzo Mondo e dell'equilibrio mondiale
Perché non possiamo dimenticare che mentre crolla il muro di Berlino si sta alzando sia pure in un piccolo paese agendo America un muro di violenza e di sangue contro il desiderio di una soluzione qui
Cade pacifiche di quei problemi non possiamo dimenticare che un miliardo di uomini vive in condizioni di prosperità e quattro miliardi vivono in condizioni grave di arretratezza economica e sociale cioè un rilancio forte
Dell'immagine della Democrazia cristiana sul terreno internazionale per dare fiato alle esigenze di giustizia ricomporre anche il dramma dell'Est europeo di una sintesi più ampia è un problema che sta davanti a noi in modo da non lasciar dire Soltan vado Berto Bobbio che il vuoto ideale e di speranza Dirty alimento del mito comunista deve trovare degli uomini di buona volontà e nei Democratici Cristiani una capacità di interpretazione quindi io ritengo che su questo punto anche organizzativamente dobbiamo fare uno sforzo è arrivato secondo osservazione che è quella riguardante
Gli effetti sulla situazione italiana
Cari amici non c'è tempo qui ma il discorso è molto serio
Attenti a dare per scontato quello che scontato non è
Attenti a ritenere che soltanto con l'ipotesi che si rivelerà forse anche per l'Italia di cambiamento del nome del Partito comunista
Qualcuno dice IPA il Partito comunista ha deciso di cambiare di cambiare radicalmente
Certo deve capire il cambiamento non può restare sulle posizioni di sempre
Ma intanto noi dobbiamo dire nei confronti del partito comunista
C'è una certa nevrosi per sostituire una realtà storica con un modello di partito movimentista e radicale di sinistra che non riesce a trovare delle motivazioni forti nella vita italiana
E che può trovare un cemento mediocre soltanto nell'idea
Di sostituire al Governo e al potere alla democrazia cristiana e certamente una cosa molto modesta sulla quale anche il Partito Comunista svilupperà la sua riflessione pur cambiando nome pur cambiando posizione
Certo però devono cambiare ma se guardiamo ai punti del cambiamento questo non implica che dobbiamo cambiare nome perché i tre punti fondamentali
Il pluralismo politico come condizione della non degenerazione di un potere anche rivoluzionario è un punto che abbiamo sempre contestato al Partito comunista e i marxisti di casa nostra
Perché la politica internazionale come politica di potenza dell'Unione Sovietica l'abbiamo sempre considerata una politica deviante anche degli stessi problemi di un nuovo equilibrio internazionale
Perché a lavoro che predazione dall'economia era un elemento che ha presentato una palla al piede nei cambiamenti di quella società
Su questi problemi noi non dobbiamo cambiare se mai dobbiamo rafforzare la nostra identità e dimostrare che abbiamo vinto dal punto di vista concettuale
Rispetto al fatto che non si trasforma una situazione economica ispanica perdendo di vista i valori della libertà ai valori del pluralismo quindi noi siamo certamente aperti
Ma se il cambiamento significa diventare tutti a un certo momento non più partiti ma movimenti elettorali movimenti spettacolari per togliere più un'attenzione degli elettori che non dei militanti se tutto va in quella direzione
Cari amici noi prepariamo l'anticamera dello sbocco istituzionale dalla Repubblica presidenziale
Perché la repubblica presidenziale ha bisogno appunto dal venir meno della struttura della funzione determinante dei partiti dalla capacità dei partiti che va a guardi cambiarsi ma non di non snaturare la loro funzione la loro rappresentanza quindi rispetta questi cambiamenti noi dobbiamo essere disposti a cambiare ma cambiare nella direzione giusta continuando ad essere un punto di riferimento rispetto anche alle difficoltà che si creino dalla sinistra e senza concedere nulla certe forme alla moda che possono essere estremamente pericolosa
Non so che cosa accadrà nella sinistra italiana
Dopo quello che è stato messo in movimento
Il Partito Comunista diventerà un partito di massa movimentista radicale di sinistra che cerca di raccogliere i voti per sostituirsi al governo dalla Democrazia cristiana può darsi
Ci sarà una unità all'interno dal Partito socialista come dice Martelli non ci può escludere si realizzerà un blocco elettorale di partiti diversi per giocare elettoralmente la carta dell'alternativa
Anche questa non può essere respinta come ipotesi
La realtà è che la sinistra
Più che un insieme di partiti articolati come è stata fatta fin qui rischia di diventare un arcipelago di posizione in concorrenza fra locali conflittuale che non potrà non avere Effetti anche sulla politica delle coalizioni dal momento che una parte di questi movimenti
è ancorato alle coalizioni
Allora noi dobbiamo avere coscienza
Che nel cambiamento complessivo la democrazia cristiana
Non può accantonare o archiviare il suo dovere di fare i conti e di rapportarsi con la sinistra italiana cambiata o mutata unità o di verza nel senso che noi siamo un partito col quale bisogna che anche alla sinistra patti con io ho letto sul giornale stamattina
La interpretazione di quello che sta avvenendo a sinistra è l'interpretazione di un movimento di liberazione in base al quale finalmente si potrà fare a meno della democrazia cristiana
Questa la sostanza di fondo L'Unità addirittura titola oggi con un titolo abbastanza grottesco secondo me che se si fa il nuovo partito comunista ci si fa la grande sinistra italiana avremo speranza di non morire democratici cristiani
Dice il giornale comunista ora mi sembra abbastanza mediocre che ha la finalità di un partito che vuol cambiare tutto si riduca a voi a questo aspetto di sostituzione
Allora nei confronti di questa sinistra che si muove ma non sa dove andare siamo andati al Governo ma volendo non riuscirà che destabilizzare situazioni di governo non occorre una democrazia che sanno che si faccia a sua volta movimentista mondo Democrazia Cristiana che memore dei suoi principi dei suoi valori delle sue funzioni rinnovi se stessa per continuare ad essere il partito nazionale democratico che garantisce le istituzioni e crea le condizioni per un'evoluzione politica
Ed è qui allora io voglio concludere cari amici voglio concludere
Con la cosa più vicina hanno
Dai problemi di grande prospettiva ai problemi più immediati come qualità ed elettorale
Noi ricaviamo una risposta sola
Se c'è una cosa di cui ha bisogno il Paese in questo momento
Ed io la democrazia cristiana l'attacco con l'iniziativa e non di una iniziativa passiva che segue gli eventi per cercare il meno peggio
Non abbiamo bisogno sulle grandi questioni come sulle piccole cose sui comportamenti parlamentari viene apparire uniti un grande partito che determina lo svolgimento della politica nazionale
Allora facciamo molta discussione sul problema della legge elettorale
Intanto diciamo che la discussione che abbiam fatto qui sulla legge elettorale voglio dirlo anche al mio unico Guzzetti è una discussione che noi facciamo su una parte limitata del problema che ha una valenza molto più ampia
La riflessione che ha introdotto e via Chianciano secondo me va ripresa con molta capacità di approfondimento perché a Chianciano e via ha detto noi dobbiamo metterci sulla strada della correzione
Del sistema proporzionale della moralizzazione della raccolta del consenso per le rappresentanze istituzionali che certamente compito più ambizioso di quello di innalzare la soglia del maggioritario per le elezioni amministrative
Quindi sappiamo bene che ci poniamo l'obiettivo minimale quello di introdurre in parallelo con la riforma dell'ordinamento dell'autonomia locale una modifica elettorale minima anche via al Paese una dimostrazione però che si compie un primo passo dalla direzione delle armi ordinamento di questa materia
Si potrebbe dire da parte dei socialisti o degli altri partiti che noi scegliamo la via dalla provocazione se volesse nuove forme più ambiziose
Sotto questo profilo io non da oggi quindi non perdo tempo sono sempre stato nettamente contrario all'elezione diretta del sindaco non per ragioni di opportunità ma perché per me è l'anticamera dalla riforma presidenziale
Ma se noi proponessimo oggi l'elezione diretta del sindaco l'accorpamento pre preelettorali socialisti potrebbero anche dire di no ma se noi proponiamo una ragionevole e realistica riforma elettorale da far valere per le elezioni amministrative bisogna assumersi una grande responsabilità nel dire di no
Allora però attenti nel momento in cui noi
Determiniamo una proposta minimale aggiorneremo le compatibile con l'equilibrio di governo per fare una riforma elettorale che deve valere per le elezioni al novanta non possiamo mettere allo studio una cosa così minima
Questa proposta deve essere la proposta dalla Democrazia cristiana che la democrazia cristiana fa anche se vi saranno risposta negativa degli altri partiti gli altri partiti dovranno rispondere se mai al Paese e noi potremo han dare anche alle elezioni amministrative dimostrando che volevamo modificare la legge elettorale ma che chi vuole la governabilità parole nei fatti è stato preclusivo nella capacità di affrontare e di risolvere questo problema
Non servirebbe a nulla concludono in questo Consiglio nazionale dicendo che vogliamo mettere allo studio anche una proposta così minima una proposta così minima senso c'è riscattata dalla volontà politica di farne oggetto di confronto che fa vittima no per abbandonarla soltanto se qualcuno ci dice di no bensì per restituire al Paese il giudizio sui comportamenti dei vari partiti su una cosa così importante quindi io vorrei rassicurazioni su questo punto non tanto del documento
E poi magari essere il solito documento che contiene
Flessibilità ma dal segretario del partito perché dopo il consiglio nazionale
Ci deve essere la direzione la dicitura prendere iniziative del contatto con gli altri partiti deve far capire al Parlamento al Paese che in parallelo alla riforma delle autonomie locali noi vogliamo modificare la legge c'è poi non si arriverà alla conclusione almeno si saprà chi è la colpa perché siamo rimasti dell'immobilismo e chi di chi era la volontà di voler introdurre almeno un elemento di novità
Quindi dalle posizioni di grande respiro ai problemi immediati abbiamo bisogno di questo supplemento di forza della democrazia cristiana e credo concludo veramente anche se l'intervento è stato un po'affrettata rispetto alle cose che avevo intenzione di dire
Credo che su questo punto noi abbiamo bisogno di grande unità
Unità che non è facile
Che va costruita nella comprensione della tolleranza
Unita alla quale guardano tutti all'esterno
Perché nel momento in cui emerge la possibilità di un ruolo dalla Democrazia cristiana nel momento in cui tutti gli altri partiti sono in difficoltà
Nel momento in cui c'è un vento di cambiamento sull'in modo tradizionale di intendere la politica quello che si desidera e vedere una democrazia cristiana prima che discute che dibatte che eravamo anche è unita bene essenziale ma può anche essere diversificata nelle cose che non sono immediate ciò abbiamo bisogno
Di una democrazia che sarà che dia anche un esempio di costume e di serietà nell'affrontare problemi di questa portata perché il rapporto con gli altri
Non per fare il collateralismo nord per ripristinare un'idea di unità dei cattolici sul piano elettorale per motivi religiosi
Ma per riconquistare un partito stuzzicando il consenso livello dei cattolici occorre che prima del dialogo esterno ci sia la dimostrazione che noi vogliamo cambiare al nostro interno che vogliamo moralizzare l'autorità politica
Che il nostro dibattito non è cosa esteriore e allora per fare questo tutti devono dare il loro contributo fosse meglio
Pronunciare meno proclami di guerra e che poi non si verificano e stare anche attenti ad annunciare magari attraverso veline
Paci che magari non si sono realizzate abbiamo bisogno di un processo molto più complesso
Di convivenza di serietà di rispetto per elaborare una unità della democrazia cristiana capace di promuovere iniziative di realizzato nella vita dei istituzione del Paese cioè una democrazia che se Anna Vivante non può perdere nessuna energia ma non può raccogliere soltanto unità indistinta inefficace
Per Fleurs rapidi c'è un filo conduttore fra l'entusiasmante sconvolgenti unità dell'est e l'appuntamento europeo del novantatré la capacità della DC italiana
Di guidare il risanamento la modernizzazione le riforme fino al novantadue
è un comune è un cammino che non va interrotto e che quindi va portato avanti senza inciampi credo che ci siano già troppe riforme incompiute troppe riforme desiderate mai realizzate
Regolarmente gli USA e autonomia impositiva pensioni e potremmo continuare lo scoramento a volte prende quando prese in esaminiamo che nei lavori della Camera non siamo riusciti per questa riforma ad avere mai più di un giovedì pomeriggio
C'è indubbiamente un ingolfamento del parlamento i decreti legge sono ancora la parte preponderante dei nostri provvedimenti da convertire
E quindi c'è la necessità che l'intuizione di De Mita delle riforme istituzionali prima quella di
Eliminare la strozzatura il collo d'imbuto che limita la capacità legislativa del Parlamento venga indubbiamente ripresa altrimenti noi contribuiamo alla cultura della crisi della domanda insoddisfatta
Della
Grande richiedere riforme ma mai diciamo poterle attuale ora l'autonomia si collocano in questo contesto di un impegno a guida democristiana da garantire da qui al novantadue di una produttività e quindi vi è un superamento di tentazioni velleitarie che ciascuno per giochi interni ed esterni può far prevalere sulle concrete possibilità di un riformismo pagante rispetto all'elettorato
Quindi mi pare che il Consiglio nazionale abbia fatto emergere alcuni punti chiave le autonomie subito da approvato
Bisogna che il prima possibile sul nostra iniziativa arriviamo alla riforma elettorale
C'era ancora rotto l'interrogativo quale riforma elettorale non era di poco conto l'interrogativo
Si rischiava di discutere prima della data di approvazione piuttosto che no non di quale riforma andarsi andava sarà approvato io concordo pienamente con la
Relazione Guzzetti
Sono qui solo per
Proporre uno scenario che a marzo potrebbe essere capovolto rispetto a quello auspicato quell'auspicato è di poter portare a casa sia la riforma delle Autonomie sia la riforma elettorale
C'è un altro scenario come relatore che debbono rappresentare che ha ad aprire possiamo per aver voluto tutto e subito non portare a casa niente
Questo dobbiamo evitarlo con molta saggezza con molta prudenza secondo quei due tempi entrambi importanti collegati è necessario che da questo Consiglio nazionale mi pare stia Novo emergente
Non parlo pelle importanza dalla riforma delle Autonomie
Dico solo che abbiamo raccolto tutte le obiezioni anche quella del presidente Mancino nei limiti della compatibilità politica di un testo che va raccordato almeno tra maggioranza voglio dire che c'è ormai un consolidato di legislature e di anni e che è ancora possibile apportare tutti quei miglioramenti che dovessero emergere che puntualmente raccogliamo
Ma voglio dirvi che c'è un dato politico
Apriamo una fase costituente di verifica di
Ripensamento de dei comuni e delle province che diverse è un forte richiamo alla politica del meglio che la società può esprimere
Basterebbero solo i due articoli che abbiamo approvato sull'apporto cittadini istituzione e sul delicatissimo per certi aspetti da alcuni ritenuto anche pericoloso
Istituto dei referendum che introduciamo del responsabile d'amministrazione e di procedura che stava tanto a cuore a Ruffilli per indicare quanto o
Modificativa sia rispetto al regime attuale la riforme ora c'è il nodo si tratta di
Capire quale la posizione della DC mi pare che dal programma elettorale esca questo principio siamo per un voto dei cittadini che scelga oltre al partito oltre ai consiglieri anche la maggioranza
E se necessario e possibile anche il governo della città
E non per un voto ad un sindaco che riassorbe Heinze il Governo è la maggioranza e magari anche i partiti
C'è una base in atti Ruffilli che mi pare molto indicativa
Ed è proprio questa logica di conservazione dell'originario circuito di pesi e contrappesi disegnato dalla nostra Costituzione e sul quale si basa la nostra del sia rappresentativa a motivare il rifiuto democristiano a forme di presidenzialismo che rischierebbero in definitiva di attribuire il potere ad un singolo leader più o meno carismatico svuotando sia pure di fatto funzioni e prerogative degli organi rappresentativi Resta invece afferma nella DC la tutela di un sistema parlamentare
Ora presenta Tivo basato sul principio quindi dalla rappresentanza popolare che non esclude certe forme di democrazia diretta ma che viceversa impedisce forme di democrazia plebiscitaria ed elegante
Ecco perché è una ultima precisazione va fatta penultima quando parliamo di elezione diretta
Parliamo di una forma quella che io personalmente non accetto e che fino ad ora i programmi elettorali della DC non hanno accettato quella di tipo plebiscitario e presidenzialista mentre possiamo esaminare in campo alla alla logica delle coalizioni o della maggioranza che contestualmente si indichi il capo dell'amministrazione
Del resto è quello che di fatto avviene nel sistema maggioritario nei piccoli comuni quando il capolista è già di per sé nella stragrande maggioranza dei casi il sindaco ma a questo punto non abbiamo fatto una scelta del sindaco scissa
Dai corpo del problema che è il sistema elettorale rappresentativo ma abbiamo fatto abbiamo allargato la possibilità e capacità di scelta del cittadino elettore oltre l'ha sempre la semplice rappresentanza
Concludo con l'accordo sulla proporre l'azione di Guzzetti su un punto vorrei esprimere un suggerimento io personalmente non concordo acché nel sistema maggioritario la minoranza avvenga divisa proporzionalmente
Fu l'ultima discussione che feci con Ruffilli che era convinto di questa tesi ma poi mi diede atto che in sostanza la sua certezza andava un po'in dubbio due sono i motivi di critica uno teorico è uno pratico
Quello teorico è che la logica vuole rafforzare la maggioranza ma non può per coerenza polverizzare la opposizione
Quello pratico è che la Democrazia Cristiana forza non di maggioranza assoluta ma neanche di meno minoranza di seconda o di terza posizione non può permettersi in intere regioni dice a fissare di essere soggetto politico autorevole alternativo alla maggioranza dovendo dividere specie nei piccoli Comuni dove la rappresenta Zago consiliare di minoranza è comunque limitata a tre o a quattro o a cinque o a sei con negli altri partiti il due consiglieri bene tre quando son più di sei perché se fossero quattro flash vorrebbe che avesse la maggioranza assoluta rispetto a tutti gli altri quindi a mio parere su questo punto pregherei un attimo di riflessione se possibile sul documento non entrare su questo aspetto tecnico
No io cerco di dire le pochissime cose in cinque minuti
Con il vento nuovo con questo Consiglio nazionale mi auguro che continueremo
Magari per lavori per Commissione come diceva bene De Mita
Non dimenticando che ce l'aveva detto piccoli dell'ottanta peppola di abbuffate insomma
La relazione del segretario già insegnato due cose primo che si possono dire cose importanti in tempi brevi
Ma condivido pienamente perché credo che apra veramente la possibilità di approfondimenti su tutte le grandi questioni che come partito abbiamo davanti in questo momento
Dall'Est si viene un vento riformista e insieme religioso Galloni ha posto la questione in maniera molto seria di quale risposta e offriamo come movimento politico e come Occidente nel suo complesso
Ho sentito varie proposte Andreotti ha parlato di un incontro dei capi di governo con i segretari dei partiti democratici cristiani a livello d'Europa dona catene Granelli si augurano missi Dominici
Il nostro presidente del segretario
Per capire meglio da vicino la situazione una forte iniziativa politica dirai che non sarebbe male alla fine di questo processo pensare e non farlo fare solo a Pannella di organizzare un incontro serio tra questi movimenti di comune ispirazione politica a Budapest a Berlino e a Varsavia
Rispetto ai fatti nuovi nell'Est politico nazionale mi pare che si apra anche qui una stagione nuova di riflessione
Ho apprezzato moltissimo l'intervento di Bodrato
Credo che veramente dobbiamo tutti come sinistra
Farsi carico di offrire al partito complessivamente e Forlani da questo punto di vista Berto questa enorme disponibilità perché ci possiamo andare avanti tutti insieme su questo argomento e per questa riflessione
E quindi vado a casa soddisfatto da questo punto di vista mi auguro però che il dibattito venga ripreso al più presto nelle sedi opportune e questa sicuramente la più opportuna
Quanto agli enti locali vorrei scusarmi con De Mita la mia intolleranza di prima che nasceva ovviamente dall'intolleranza che comunque veniva esercitata oggettivamente nasce dal fatto che io questo Consiglio nazionale lo sto chiedendo per la verità chiedevo dibattito in Congresso nazionale perché sapevo che saremmo arrivati al al nodo degli enti locali
In Congresso mi hanno rinviato dicendo che andava bene la mozione ma ne avremmo discusso in Consiglio nazionale
Ad aprile ho mandato una lettera Forlani al Presidente Consiglio nazionale Guzzetti
Ma spinto da che cosa certo non dalla voglia di esibirmi per cinque minuti il Consiglio nazionale ma perché ha della mia responsabilità di incaricato degli enti locali del Veneto preso a cuore questa questione io provengo da una regione fortunata per la Democrazia Cristiana
Mi arrabbio un po'quando mi pare che discutiamo sui massimi sistemi spesso da parte di persone che forse non hanno più esattamente il posto di quello che capita nelle singole realtà periferiche
E quando sento dare i numeri del tipo introduciamo il maggioritario su dieci mila venti mila o trenta mila come se dessimo i numeri al lotto
Vorrei che faceste mente locale esattamente a quello che capita nelle realtà parto da una realtà quella del Veneto che assieme al Molise credo sia con la Lombardia ma meglio della Lombardia la migliore per la democrazia cristiana
Vi do alcuni dati noi controlliamo con governi monocolore oltre il sessantasei per cento dei Comuni con maggioritario al di sotto di cinque mila abitanti
E controlliamo oltre al sessanta per cento con governi Moro colori di coalizione i comunico la proporzionale complessivamente abbiamo presenza di governo inoltre l'ottantasei per cento dei Comuni veneti dei Comuni verdi sono cinquecento ottantadue io ho fatto dei calcoli avevo promesso a Forlani lo studio io l'ho spedito mi auguro che le Poste funzionino uno studio per vedere quali affetti avremo introducendo il maggioritario rispetto al proporzionale nei comuni che vanno da cinque mila uno a dieci mila abitanti
E gli effetti sono questi nel Veneto dove partiamo nelle sette Province da degli zoccoli molto alti di consenso
Noi passeremo
A qualcosa come comunico onde il maggioritario praticamente fino all'ottantasei per cento dei Comuni globali cioè la proporzionale resterebbe sono su quanto sul quattordici per cento
Quando son venuto qui sentendo che la proposta che girava viceversa emendata in Parlamento forse parlava di trenta mila ho fatto un po'di calcoli nel Veneto ci ridurremo a quattordici Comuni su cinquecentottanta ad adottare il sistema proporzionale
Allora ragazza andiamoci piano spreco Guzzetti di fare le sue belle relazioni però di controllarsi magari dall'incaricati enti locali di singole regioni e ciascuno li porti il compitino della della serva cioè nel Veneto dove partiamo mediamente da degli zoccoli democratico cristiani che al minimo sono sul trentotto per cento
Introducendo fino a dieci mila abitanti non ho studiato l'altra fase ma direi di pensarci perché secondo me già questo primo tre mi dice che la cosa è molto complessa
Noi andremo grazie a questo fatto che siamo molto forti in partenza
Sicuramente in condizioni analoghe o assai peggiori
In taluni casi molto molto peggio di quanto non fosse stato nel mille novecentottantacinque
Considerando tra l'altro il trenta del consenso rispetto che abbiamo avuto nelle europee e prima nelle politiche dall'ottantasette certo non perfettamente compatibili ma là dove c'era il proporzionale
In qualche modo confrontabili
Questi dati ci devono fare riflettere prima di dire venti mila trenta mila o dieci mila io sono per esempio di lasciare dieci mila massimo quindici mila perché ripeto si potrebbero creare queste situazioni ma la quale non ha fatto più sorprende la ragione per cui sono intervenuto Forlani
E quando ho sentito qualcuno che in maniera così forse esercito di esercitazione teorica proponeva che come introduzione del maggioritario addirittura andassimo poi al riparto proporzionale dalla minoranza
Io lasci intendere con la succede in un Comune come a Legnago abbiamo qualche esempio visto nella lista di di di di Guzzetti
A Legnano dove noi eravamo abbiamo riconquistato ultimamente con un'operazione più o meno facile con i socialisti dovevamo circa il quaranta per cento dei consensi Legnago un comune sui ventotto mila abitanti
E se accettassimo questa formula siamo entro i trenta mila introduciamo il maggioritario sicuri si coalizzano tutti contro di noi
Dovremo addirittura ridurre la rappresentanza dalla Democrazia cristiana in termini proporzionali con altre componenti la volta dopo che andiamo a votare secondo me ci vota poca gente insomma
Quindi se si vuole maggioritario si fa maggioritario stabiliamo in quali Comuni è maggioritaria molto chiaro invita a fare Brocchi vincendo accomunò un altro però chi perda tanto tempo come minoranza quanto meno altrimenti noi faremo un'operazione che favoriamo il costruirsi alternativa la Democrazia cristiana con il nostro voto parlamentare si auto riduciamo anche nella minoranza negli enti locali è una follia totale quindi invito veramente a fare questo
Questa riflessione prima di accedere ad una soluzione di questa natura e specie
Secondo elemento da valutare
Il rischio non è solamente fuori Buzzetti che non c'è in sala adesso io ho scritto attenzione o tutt'al tutti contro di noi ecco ma cerca di riferire ad un ministro che so che sei più attento a queste questioni
Anzi poi di cui l'ultima cosa
Ma su questo attenzione che il rischio non è solamente stanno del tutti contro di noi che può esercitarsi d'altra parte quando Carnegie zitti
Stamattina qual è l'aria regionali e questa no si cerca di dare questo bisogna mandare a casa la Democrazia Cristiana modificando le cose cambiano cioè ma il rischio anche dentro di noi immaginatevi cosa succede in comuni in cui siamo abituati da quarant'anni a votare con la proporzionale
Lo diceva bene secondo me non sulla molto ascoltato l'amico del Molise quando diceva attenzione che nei comuni la l'onorevole non mi ricordo il nome
Nei comuni in cui noi siamo stati abituati per anni con la proporzionale i nostri problemi interni che abbiamo anche qui anche se oggi c'è un clima molto più sereno e simpatico li risolviamo dicendo va be'tutto in vista poi vinca il migliore con le preferenze
Quando andremo a fare le coalizioni auguriamoci trovare qualcuno che si Colizzi con noi dovremmo fare della lista oggettivamente bloccato perché dobbiamo garantirci intanto come partiti
Di fatto faremo un V un voto bloccato a vista predeterminata magari con l'accordo spirito sottobanco di dimissioni per garantire gli equilibri primo garantire tutte le varie componenti interne lascia pensare a voi
Cosa succede quando qualcuno si sente garantito e non avendo più una lista di riferimento dello scudo crociato potranno realizzare la lista di dissenso con tutti gli altri degli altri partiti che sono rimasti esclusi verrà fuori effettivamente una tale rivoluzione copernicana e nella quale i partiti non comunque non ci sono più
E un'altra delle ragioni per la quale qui veramente chiudo dico a Segni lui a tutta la libertà parlamentare di fare quello che vuoi io sono stracolme tranne al voto diretto del sindaco per le ragioni che ho detto Granelli già essere conseguenti minuterie Bazzani referendum
Bisogna che Segni ci dica esattamente siccome non alla persona se non molto intelligente se lui difende quella questione lei vuol dire che a volte introdurre nel nostro sistema il sistema presidenziale
E tanto non capisco i socialisti perché non gli danno una mano perché su quella strada lì sassi prefigura la stradale l'acqua le loro perché l'ha detto bene altre opere troveranno sulla pista mattina
E chiaro che votando a Milano a Torino a Roma per l'elezione Directa è chiaro che poi voteremo l'elezione diretta del capo del governo magari chiamato presieda la Repubblica con tutti i problemi che abbiamo detto che mi pare tutti condividiamo ultima questione io sono intervenuto per una ragione molto elementare per un impegno che lo avevo preso con me stesso con il partito regionale cui appartengo che partito nazionale di fa parte integrante del ramo che seguisse nazionale ma anche perché devo dirvi
Io riunisco spesso i nostri membri democristiani del direttivo dell'Anci Veneto che ovviamente controlliamo quasi al novanta per cento
E mi hanno pregato di intervenire per dirglielo dico assegna ancora e fatto bene a Gerardo Bianco differenziati guardate i nostri amministratori certo vorrei durante la riforma elettorale
Ma vogliono questa riforma delle autonomie ha scritto delle cose sacrosante Antonio sarà sabato è che esperienze presidente la provincia di Napoli che emerge devo dire nel testo
Ma così come con i correttivi che la Commissione dei nove ha portato ai nostri amministratori mangiava bene e già un salto enorme di qualità questa cosa qui ecco quello che voglio dirvi come nel saggio finale Forlani De Mita tutti i nostri amici più Terrevoli
Dovete votarlo in Parlamento dovete fare in modo che non ci siano elementi di disturbo perché noi andiamo di dicendo qui nostri amministratori state certi che praticamente andremo al voto di primavera con garanzia anche il sistema delle Autonomie cambierà se noi verremmo meno e quindi scusami Chafik ma tu non devi scrivere sulla discussione la possibilità che la cosa venga rinviata a dopo le elezioni
Se
E nei termini che hai corretto oggi stiamo attenti che se vogliamo il perfetto alla fine non teniamo neanche quello che stiamo dicendo insieme ok
Ma non diamo segnali che vengono interpretati come ipotesi possibili di far slittare la riforma delle Autonomie a dopo la primavera del mille novecentonovanta
Su questo ripeto
Qualcuno ha letto il tuo intervento ti dico Mazzaroli presidente dell'ANCI del Veneto una lettera qui un programma che mi dice
Stiamo attenti che non passi questa questione di Chafik che così come è stata scritta la interpretiamo come un timore che alla fine si slitti nella riforma ultima questione io non so perché non se non non leggo non leggo le cronache finanziarie purtroppo con dovizia di competenza non so Cirino Pomicino governo quella deciso
Ma certamente qui bisognerà che con la legge finanziaria che ha votato in Senato io non so se ci sia l'accompagnatoria sulla finanza locale
E mi auguro che ci sia e se non c'è inventiamo qualcosa ecco e spero che vada nella direzione di quella perequazione di cui noi partiamo da anni dava erogavano sa perché ancora oggi i trasferimenti pro capite sono profondamente iniqui non sono tra regioni a statuto speciale dove tutto ordinato io
Per cui un cittadino che abita a Belluno e quindi a cavallo fra due province tra due regioni frode provincia fra due regioni sullo speciale Pordenone Brioni e il Trentino si ritrova che vale un terzo o un quarto interni trasferimento pro capite rispetto al suo collega stesso operatore magari di settore nel Friuli o nel Trentino che su questo non vuol dire venir meno agli impegni anche costituzionali presi con le regioni Sud speciale
Ma vuol dire che dobbiamo però affrontare anche questa questione che specialmente in Regioni come la mia che poi solo con confinanti con altra gradi queste questioni
Ma dobbiamo anche esaminare il problema di un recupero nel senso dell'allineamento che tenga conto dei parametri di cui parla Buzzetti nel suo pregevole intervento che sia effettivamente un riequilibrio perché siamo stanchi di leggere che il cittadino emiliano-romagnolo o della Liguria o della Toscana infinita vale comunque una volta e mezzo in più del cittadino per esempio nel Veneto che da fesso da quarantacinque anni voto ancora per la Democrazia Cristiana scusatemi se gli ho tolto un po'di tempo
Io cercherò di riassumere e nono la forza dell'amico Bonalumi
Buon Alberti pardon rispetto allora che è un'ora in cui il tasso glicemico scende
Io faccio venia di tutta la parte che avevo predisposto relativa ai problemi delle modificazioni del comunismo ne hanno parlato tanti amici
Con buona parte di essi concordo
E mi sembra importante che il partito nelle indicazioni che sono state date dal segretario politico e che sono state poi autorevolmente
Motivate illustrate possono ambire una iniziativa particolare da parte nostra voglio fare solo un ricordo perché è importante
Chi ha un'età mia
Ed è nato quindi
Alla democrazia dopo la caduta del fascismo ancora ragazzino ha il ricordo vivo di che cosa fu il confronto e di come noi dovremmo combattere nel nostro Paese
Nei confronti del Partito comunista oggi siamo tutti lì anzi devo dire che immesso uscita hanno un certo senso di solidarietà addirittura i più anziani del Partito comunista
Nel vedere la fotografia di Pajetta in televisione
Io ho ricordato il suo sacrificio la galera l'antifascismo e non ho pensato di poter dire parole e poi ho ricordato anche tutta la battaglia che abbiamo fatto in particolare lui era il simbolo
Del modo di essere del vecchio comunismo
E quindi comprendo che il fatto è importante io non pensavo che nella vita
Avessi potuto assistere in questo secolo che sembrava dover essere il secolo della lotta di classe e dell'avvento del comunismo nel mondo Alco Rollo del comunismo mi pare un tema importante perché porterà naturalmente delle modificazioni quando noi dopo la caduta del fascismo e io paragono queste aldilà di come si potranno sviluppare le cose
Dal punto di vista epocale alla caduta del fascismo e del nazismo la caduta di questo mito porterà
Dei problemi anche a noi lo ha detto bene Forlani condivido appieno la sua relazione perché certo i problemi
Per cui nacque questo movimento politico erano anche movimenti giusti i problemi restano eccome ci furono equilibrato
Nuovi dando per ricostruire dopo la caduta della fascismo e noi non sapevamo che cosa sarebbe accaduto
Io ricordo che la prima campagna elettorale per la Costituente del quarantasei avevo sedici anni domandai a mio padre quanti deputati pensi che prenderà la Democrazia Cristiana
E lui mi rispose mi auguro che ne prenda quanti ne prese il Partito popolare nel suo maggiore successo che era poco più di cento
Per dire come la Democrazia Cristiana sette costruire
I nuovi equilibri nel nostro Paese avendo il coraggio della iniziativa noi avremo anche
E qui condivido seguito con particolare attenzione
Ciò che ha detto Bodrato ciò che ha detto oggi Fanfani ciò che hanno detto tutti gli altri amici Gerardo Bianco su questo problema
Mi auguro che avremo occasione di incontrarci ridiscutere e di vedere
Che cosa possiamo fare
E credo che anche questo abbia contribuito e voglio darne atto al presidente del Consiglio nazionale al segretario del partito e a tutti quanti gli amici
A preparare anche se come si è detto autorevolmente questo comporta a delle sofferenze
Un consiglio nazionale nel quale si è svolto il maniera unitaria e ho apprezzato gli interventi che in questo senso sono stati svolti alla ricerca non di un dato formale ma alla ricerca della promozione di una sostanziale unità del partito la quale dovrà misurarsi con questi nuovi fatti e con questi nuovi eventi
A me compete ha detto De Mita che devo a parlare perché il ministro dell'Interno dire qualcosa
Dopo aver riascoltato credo Caro Ciriaco per un anno e mezzo su questo argomento
Direbbe Craxi andando a vecchi ricordi e questa è cosa buona e giusta
Alcune cose che si riportano al nostro modo di pensare
E e poi alla per la verità molti cose che non sono condivisi
Noi abbiamo io ho sentito segni dire con molta
Certezza
Che se non fosse stata assunta all'iniziativa che hanno assunto di presentazione di proposta dell'elezione diretta del sindaco la bandiera per le autonomie locali non sarebbe più in mano dei democratici cristiani
E vorrei dire solo all'amico Segni e di non esagerare rispetto a questo problema
Perché obiettivamente è un tema sul quale non abbiamo ho raggiunto i risultati che ci proponevamo tra l'altro egli ha detto a un certo punto
Che questa battaglia si conduce da parte sua già da cinque anni io debbo dire che sono nato alla vita democratica sentendo che bisognava cambiare l'ordinamento delle Autonomie locali
La cui legge risale al trentacinque poi andiamo addirittura al secolo scorso
E chi ha avuto la ventura di fare l'amministratore locale sa come gli amministratori locali attendono almeno la riforma dell'ordinamento e non discuto che ci sono delle connessioni
Alla riforma dell'ordinamento voglio ringraziare in modo particolare l'amico Guzzetti tramite col Chafik tutti gli amici che nella Commissione priva affari costituzionali hanno lavorato certi
Poi ci sono delle imperfezioni ma sia chiaro che se noi puntiamo a delle riforme perfette significa che non vogliamo far
Perché su questo come sugli altri campi io credo che bisogna procedere con gradualità cioè molte volte la volontà di fare di più e di fare meglio ci può costringere a non fare nulla
E io qui voglio dire una cosa dinanzi alle proposte
Facciamo prima delle elezioni del novanta la riforma elettorale bene
Vogliamo parlare un poco da persone che hanno fatto per caso una volta il consigliere comunale
Io lo devo dire per verità
Perché le elezioni si dovrebbero fare dal quindici aprile al quindici maggio
Quale la Malfa propone di rinviarle da Catania
Ebbene forze politiche parlamentari si assumano la responsabilità di dire che le elezioni devono essere rinviato
Io credo che il governo questo non lo debba fare e credo che sarebbe un errore anche il rinvio delle elezioni
Perché tutti i consigli comunali sono già con la lingua da fuori con l'affanno
E ogni qualvolta si prolungano i mandati si commette un errore quando parliamo di stabilità cominci a a rispettare il ruolo di Colombo Cooper facciamole al Parlamento che di norma anticipiamo
Ma vediamo lo stato
Delle amministrazioni locali e rendiamoci conto come le amministrazioni locali
Chi attende il rinvio sono quelli che pensano di perdere le elezioni che hanno il fiato grosso e che probabilmente dovrebbero lasciare spazio ad altri
Però io se fosse vero
Che con un rinvio si fa la riforma elettorale io non ci metto becco qui esprimo una picco una opinione personale ma come ministro dell'Interno debbo lavorare per indire le elezioni finché non abbia una legge se no facciamo come Roma
Che tutti quanti e speravano che non si facessero e poi le elezioni si sono fatti e allora se volete la riforma elettorale per le elezioni del novanta bisogna approvare la modifica della legge elettorale entro gennaio
Va bene
Se non si rinviano le elezioni
Perché ci sono i tempi necessari per le modificazioni delle esecuzioni lo scioglimento del consiglio comunale quindi quando io sento dire quali vediamoci a gennaio
Facciamo un dibattito approfondito per poi ha ragione Donat Cattin guardo dice il Governo non le indica è però
Il giorno in cui sarà ministro dell'Interno l'amico dona Carter lo può anche fare ma personalmente ritengo di non poter violare la legge e di doverla rispettare quindi il discorso va rispetto alla al Parlamento
Poi voglio dire pochissime cose molto rapidamente sulla legge voi scusarsi qualche minuto pur non avendone voglia mi mi dica devo intrattenermi perché poi
Questo è un provvedimento al quale non è vero non c'è la bandiera un provvedimento al quale hanno lavorato i democratici cristiani imperante
Non è che l'ho inventato io
O si chiama Progetto Grano meno male perché ce n'è uno che si chiama progetto grave gli altri si chiamano sempre Vassalli Jervolino ma non me ne dispiace non me ne dispiace per la pole vicino perché Menotti si fanno meglio è per realizzare le cose meglio che siano anonime
Perché quando acquisiscono una ben precisa definizione quelle momenti in cui non le fanno passa
E allora dico
E noi abbiamo fatto una scelta che deve prima quando l'amico De Mita ma ha detto guarda tu entro due mesi sarà in mesi di ripresentare il disegno di di riforma perché era negli accordi di governo io ho preso atto di tutto il lavoro che era stato compiuto in particolare al Senato della Repubblica dopo il gruppo senatoriale della DC a cominciare da Nicola Mancino avevano lavorato per molto tempo ed erano pervenuti alla conclusione
Dell'approvazione di un ordine del giorno del Senato della Repubblica in cui venivano indicati i principi sui quali si poteva costruire alla riforma
E il documento era stato approvato quasi all'unanimità
L'abbiamo portato avanti abbiamo scelto io queste cose che ha detto il Guzzetti quindi mi rassegno voglio dire è vero quello che ha detto l'amico Segni
Sul
Le difficoltà che ci sono negli enti locali io posso
Assumere la stessa descrizione che gli ha fatto dei della situazione degli enti locali per affermare che quanto meno dobbiamo varare prima delle elezioni del novanta il nuovo ordinamento
è il nuovo ordinamento può essere varato anche nel mentre si vota ancora
Perché comincia ad entrare in funzione
Con l'entrata in funzione dei nuovi consigli comunali quindi abbiamo nel concreto la possibilità su questo piano
Ma se ove dovessimo raggiungere degli accordi per far ballare come ha detto Guzzetti gli amici che sono intervenuti
Anche
L'accordo elettorale volessi CL non riuscissimo a raggiungere con gli altri l'accordo elettorale ma qui voglio dire una cosa è vero che chi
Dice variamo la riforma dell'ordinamento subisce un diktat di Craxi
Parliamoci chiaro io ho sentito tutti i leader quasi tutti ebbe
Due perfettamente d'accordo sul sistema elettorale non li ho trovati
All'interno del Consiglio nazioni io spesso disse una volta che il maggioritario lo vedevo fino ai dieci mila
Dai cinque mila e dieci mila ho sentito Bonalumi ha parlato Granelli
Buon Alberti l'uso perché a luglio Bonalumi
Ma voi lo so bene che voleva benché gli abbonamenti si fa ascoltare sempre e voglio dire
Il problema è della Democrazia Cristiana
Cioè noi per fare un confronto con il Partito socialista e con gli altri partiti
Dobbiamo essere in grado noi di dire che abbiamo scelto una strada che poi offriamo agli altri partiti per cercare di trovare la soluzione è quello che hanno proposto gli amici oggi
Allora io voglio capire come si fa a dire che la maggioranza degli italiani della base degli altri per lo meno dei democratici cristiani vuole certamente l'elezione diretta
Io scherzosamente mi preoccupo quando
Ci propongono queste cose anche per vincere
Che mi dispiace che non c'è e cittadini io glielo ricordo sì
Mi ricordo che allora ci diceva che dovevamo fare l'elezione diretta del segretario perché solo così vinceva Forlani
E e vinse
Va be'va be'va be'
Sono d'accordo sono d'accordo con te sono d'accordo con tutti ma
Voglio dire la previsione
No non lo so che va battuto voglio dire che le previsioni fatte così
Ebbene a voi è chiaro ha ragione anche Segni quando dice che poi la gente si adegua qua seconda corsa
Si dice che così si avrà una maggiore partecipazione dei cittadini
E si dice che così si potrà rompere anche un po'l'astensionismo che c'è nel nostro Paese
E amici cari
Io devo ricordare che negli Stati Uniti d'America
Il Presidente degli Stati Uniti d'America Bush
Ha ricevuto per essere letto il trentaquattro per cento dei voti
Degli aventi diritto al voto
Perché ha votato sì e no il cinquanta per cento che ha preso il cinquantaquattro per cento di più
Dove è scritto che quando c'è un solo candidato c'è una grande mobilitazione popolare intorno al candidato
E dove è scritto che ci vogliono meno danari per fare una battaglia del genere in una città come Roma o in una città come Mila no questo solo per rispondere alle argomentazioni che sono state portate oltre al dato che io ritengo che noi dobbiamo avere la capacità di una complessiva rappresentanza popolare e poi se voi leggete bene Segni lo ha detto anche
Che questo è l'inizio di un processo che poi
Deve andare oltre perché voi a ci ha detto avete voglia voi di discutere ma saranno infatti che vi daranno otto
E questo nella concezione che l'erba del vicino è sempre più verde
E non considerando la natura propria del nostro movimento politico e la presenza nel nostro Paese l'articolazione nel nostro Paese
Elezione diretta chi sceglie il candidato alle primarie che bell'esempio quello degli Stati Uniti d'America
A un anno di primarie
E poi le lezioni io dissi una volta e fui per questo
Colpito da il Giornale che se io avessi dovuto scegliere stare indietro o a Dukakis o o a Bush non avrei fatto politica stando negli Stati Uniti d'America
Perché io penso
Che noi abbiamo operato una scelta molto importante per noi
E l'essere complessivamente noi tutti insieme
Partito anche se il partito ce lo ha insegnato Sturzo è strumentale alla realizzazione del bene comune e non è finalistico come era il comunismo totalizzante
è una visione completamente diverso ma io non voglio pronunciarmi in via definitiva su questo voglio dire che questi interrogativi
Sono stati posti del dibattito
Per cui nessuno di noi ha titolo a sostenere
E e che dobbiamo fa la battaglia
Perché guardate c'è un altro problema io questo lo dica al segretario del partito e mi dispiace che non ci sono i presidenti dei gruppi parlamentari al presidente del Consiglio nazionale
Adesso con l'abolizione del voto segreto capita spesso che qualcuno si alza
E voti in maniera diversa da come il gruppo ha indicato e poi dice che è un problema di coscienza quando ve n'è uno che tiene un problema di coscienza aggiorno la coscienza non ce la Pro
Perché il problema di coscienza rispetto ad una coscienza adamantina può sorgere qualche volta se non viene il problema di dover abbandonare la Milizia dove si sta
E allora non vorrei che molte volte non è il caso questo dell'elezione diretta faccio un altro discorso si confondessero gli interessi rappresentati con problemi di coscienza
Perché io vedo che molte volte su temi specifici riguardanti ce qui Andreatta o la fiscalità od altro eccetera ci stanno sempre persone che hanno improvvisamente un problema di coscienza
E credo che c'è anche un modo comune nostro di formazione
Sono io voglio dire due fatti solo importanti della riforma
L'autonomia statutaria
E guardate che queste più importante dell'autonomia statutaria che abbiamo dato alle Regioni
Nelle regioni è avvenuto un fatto quasi negativo c'è stato una copia generale degli statuti ognuno se ne è passato all'altro
Invece l'articolazione dei comuni e delle amministrazioni provinciali ma specialmente dei Comuni è tale che se noi siamo capaci di promuovere un'azione intelligente noi potremo veramente superare quell'antica difficoltà che abbiamo sempre denunciato dello stesso modulo organizzativo del Comune
Di due milioni di abitanti a quello di cento o settanta o duecento o duecento abitanti è un fatto importante nel quale ci vuole il nostro impegno è quella della stabilità
Guardate eccetto il sindaco eletto è stabile per cinque anni ma non è segno di buongoverno può fare pure cinque anni di malgoverno cioè io non riesco a capire come si fa a dire che un sindaco che eletto per cinque anni sicuramente e sindaco del buongoverno
Questo
Dipende dal risultato elettorale e il giudizio sarà politico-elettorale al momento giusto è stato detto da più di uno non è il sistema elettorale quadri modifica le cose la stabilità
Ebbene
Scusate un secondo di attenzione se l'amico Nicolò
Che ha avuto un ancora una volta un esempio di di Tahiti scorrettezza gravissimo
Nella regione Sicilia
Avesse avuto il sistema che noi proponiamo nella nella riforma in cui diciamo che il Sindaco
Che la gente
Vengono eletti sulla scorta di un programma
E che vengono approvati insieme tutte e tre
Sindaco giunta e programma e per alzata di mano
Nicolosi sarebbe tranquillamente il presidente della Regione perché l'abilità dei franchi tiratori e a tutti nota quando devono manifestarsi è difficile che si manifesti
Per portare un esempio a voi immaginate in quante amministrazioni locali con questo sistema una densa aggiunta la sfiducia costruttiva noi possiamo ragione
Allora ecco io senza entrare ancora nel merito delle altre cose
Voglio dire
Con molta o umiltà mi pare che noi abbiamo il dovere
E su questo punto siamo stati ampiamente appena
Qualcuno ha detto che il disegno di legge era forse meglio
Di ciò che è stato prodotto dalla elaborazione comune in sede parlamentare io non dico questi ho avuto una disponibilità a nome del governo totale su questo piano
Perché mi sembra fondamentale
Mi sembra fondamentale cambiare l'ordinamento e non è vero che l'ordinamento comporta di per sé
La necessità di un'approvazione contemporanea del sistema elettorale ma perché lo dico qua dinanzi ai costituenti
Ma perché quando abbiamo varato la costituzione abbiamo stabilito nella Costituzione qual è il sistema elettorale
Il sistema elettorale forse non è modificato con legge ordinaria
Del parlamento
Noi stiamo discutendo della legge sull'ordinamento che è una legge di principi e non sto a ripetere
E i metodi potrebbero anche cambiare un'ultima considerazione che non faccio da ministro dell'Interno
Ma che faccio
Da un punto di vista politico e concludo
Noi siamo strani
Noi siamo nati come partito proporzionalista con Luigi Sturzo
Perché
Perché il proporzionalismo e il suffragio universale dovevano essere utili al nostro atto di nascita per rompere lo Stato accentratore liberale
Poi mi siamo stati maggioritario
Abbiamo presentato abbiamo vinto con la proporzionale nel quarantotto abbiamo presentato la legge maggioritaria che non è passata
Poi abbiamo appena rotto
Anche agli enti locali riducendo a cinque mila abitanti il sistema maggioritario
Lo abbiamo fatto perché allunga io lo vorrei dire a quelli che dicono che dobbiamo fare il disegno di ingegneria elettorale indipendentemente dalla situazione politica del nostro Paese
Non è che la sinistra che allora ci sostenga la proporzionale anche nei comuni più piccoli
La sostenne perché era innamorata della proporzionale ma perché come una volta Nenni
Ci ricordava non mi ricordo che ha detto stamattina Andreotti noi sapevamo che per rompere
Le coalizioni nel sistema maggioritario ed arrivare alla politica di centrosinistra e di collaborazione con il Partito Socialista dovevamo allargare per consentire al Partito Socialista di rompere
Rispetto al partito comunista
Siamo oggi poi Sturzo tutti lo ricordano tutti lo vogliono usare anche per l'elezione diretta del sindaco
Confondendo le ultime cose che disse espulso quando noi avevamo la maggioranza nel Paese in cui parlava del collegio uninominale per lottare la preferenza
In cui parlava del maggioritario ma noi eravamo maggioranza nella realtà del Paese
E beh io sono molto attento rispetto a coloro i quali vogliono passare maggioritario nel momento in cui noi siamo diventati un terzo del Paese
Perché poi anche i membri e i sistemi più difficili possono essere imballati come è stato imballato il sistema in Grecia e in queste ore nonostante che loro hanno portato i correttivi che hanno apportato rispetto al sistema elettorale del nostro Paese
E allora amici cari
Io voglio concludere dicendo che nessuno di noi può ritenere che un sistema preso a prestito da altri sia migliore del nostro ci sono grossi problemi dobbiamo cambiare dobbiamo modificare dobbiamo cambiare anche modificare il sistema elettorale è giusta la proposta che è stata formulata dobbiamo metterci al tavolino e decidere io invidia per quelli che dicono va bene il sistema maggioritario
E che significa
Va bene il sistema proporzionale che significa ce ne sono dieci quindici venti di sistemi proporzionali
Di sistemi maggioritari ma non riempiamo ci la bocca di parole mettiamoci a tavolino e scriviamo formuliamo la proposta il sistema maggioritario può essere anche quello
Del partito di elezione diretta proposto ultimamente dal Partito comunista cioè la elezione del capolista azienda che qui una proposta per l'elezione
Abbiamo tanto desideri di riforma istituzionale di cambiamento cominciamo a fare qualcosa all'interno caro Forlani del nostro partito
Cioè prepariamoci alle elezioni
Elezioni si faranno io sono stata Barletta e chiudere la campagna elettorale
E a Barletta
Ho trovato degli amici gli ho domandato Beghelli stabilito una Hristo Misani perfetto chi è capolista stiamo in ordine alfabetico
E io l'ho detto persino nelle parlando che non mi soddisfaceva il fatto che ci fosse la unità e questa unità fosse rappresentati in ordine alfabetico anche se a noi
Bezzi potrebbe capitare Andreatta anziché Andreotti se ci mettessimo in ordine in ordine alfabetico se no sodici stavo dicendo Andreotti allora mi sono corretto avendo visto avendo visto Luca ma
Allora cominciano a stabilire una corsa
Che quando noi facciamo un nostro regolamento lancia una proposta per un altro fatto per le elezioni che poi si farà
Un regolamento interno con il quale stabiliamo che noi dobbiamo scegliere che indichiamo come nostro candidato assi
E chi accetta di entrare nella lista accetta il capolista e sottoscrive due cose un'accettazione della candidatura ed una certa azione della scelta che è stato fatto
Modo che la possiamo indicare agli elettori per lo meno noi perché noi giorno dopo facciamo le capriole cambiamo tutto altro che dal punto di vista voi della formazione della formazione dei gruppi e vorrei dire solo un appello rivolgere non lo so che non lo devo rivolge c'è solo bianco qui
Alla miglior attraverso disse all'amico segna l'amico circa dire quali giornali stamattina hanno scritto che io gli ho chiesto distoglierlo da dirigente l'aspetto per la perché in una riunione nostro io ti avrei chiesto di toglierlo perché perché ingenera confusione cento
Non è che nulla in genere io devo dire la verità perché se è un dirigente di partito con responsabilità viene che viene a dire il contrario di quello che dicono tutti la confusione la ingenera perché se non siamo siamo proprio
E allora io vi ho detto a Forlani è che ho detto in questa riunione
Potete in questa riunione caro Forlani che la gente pensa una così trovi colleghi parlamentari che mi dicono ci hanno puri uno allora come si chiama quello dico nostro Alessi
E quale presenta l'emendamento pur
E allora dice
Guarda che non è vero che Forlani è contrario perché ti pare che se Pollari fosse con dare proprio cittadini farebbe questo
Forlani non può che farlo questo di dire di essere contrario perché il segretario del partito del mantenere buoni rapporti e queste cose si fanno girare per cercare di creare può la confusione quindi io ho detto molto chiaramente
Voglio dire se io fossi ministro dell'interno e non fosse d'accordo con il mio partito su un ho fatto così importante qual è quella della riforma degli enti locali io tranquillamente
Mi dimetterei da ministro dell'Interno quindi non ho detto niente di strano
Sì questo può essere un modo cambiamo posizione io me ne vado
Da
Va be'
No non lo so non quando il manifesto qui si annunciano che voteranno e questa è la parte conclusiva e perché se no ci nascondiamo dietro un dito fingiamo che tutto ai è pacifico che tutto è tranquillo io lo devo dire perché noi siamo in Parlamento io ringrazio pure io tutti i colleghi parlamentari tutti quanti
è una grande per la battaglia che noi facciamo però la facciamo sui giornali ma non è il Parlamento dove dovremmo essere e ad un certo momento ce lo dobbiamo dire perché non è alla Camera
Una volta quando io sono arrivato deputato nel settantadue vivere spiace che non c'è Scotti il problema era il venerdì sera quando si devono prendere gli aerei
Adesso il problema è giovedì e giovedì cioè noi abbiamo l'assurdo che il Parlamento può votare il mercoledì e il giovedì mattina e basta
E quindi mentre la gente crede che noi diciamo che stiamo facendo quali grandi battaglie eccetera poi si creano obiettivamente le interruzioni segna ha detto ieri ma perché si preoccupa noi siamo povera gente non abbiamo nessun potere siamo fuori del mondo siamo pochi e perché si preoccupano Dinoi
Così pochi
Ebbe
Non facciamo ingenui nessuno di noi facciamo gli ingenui Varese è uno
Che il Partito Comunista che contrario all'elezione diretta del sindaco e pronto a saltare sulla proposta
E pronto a saltare sulla proposta non per aver insiste perché ve lo dico subito io voterei contro la legge dopo
Se passasse un emendamento del genere questo nome
Ma come come ci fecero votare con del governo Fanfani da foca
Potremmo essere costretti a votare anche contro un disegno di legge che abbiamo presentato
E
La verità è che il Partito comunista è contrario a quel sistema
Però è consapevole che quello può essere un meccanismo attraverso il quale provocare quindi non lo fa per ottenerne la elezione diretta del sindaco
Ma lo fa per ottenere un risultato diverso io so ecco in questo la perfetta
Consapevole
Questo è una reale pericolo che noi abbiamo davanti
Poi dobbiamo andavate a Benozzo ha detto non abbiamo la fiducia e certe chi può pensare di mettere la fiducia su un tema
Che riguardi un dato elettorale quando abbiamo fatto la battaglia sul Regolamento e l'amico bianco la sostenuta ed abbiamo indicato che la fiducia non si può purché il voto segreto deve essere garantito in tema di materie
Però io posso dire detto questo e lo condivido in pieno che la fiducia per ottenere il re il passaggio dell'ordinamento nessuno ce la ricchezza né il medico neanche il problema è di non inficiare ciò che col Regolamento abbiamo stabilito ma io vorrei che questo non fosse necessario perché segna ha detto una cosa
Se noi abbiamo potuto discutere abbiamo discusso perché io perché lui certamente gli amici da tempo sostengono anche questo ci hanno indotto a fare una riunione che forse avremmo fatto con più calma se l'impegnato il presidente del Consiglio nazionale
è stata fatta però credo che sarebbe un assurdo
Il ritenere che è stata fatta per non prendere deliberazioni le quali poi investano complessivamente tutto quanto il partito perché allora faremo un convegno di studi e non un Consiglio nazionale
Io mi sento vincolato a questi impegni e non perché per combinazione sono io e il Ministro dell'Interno perché per me vale molto di più il fatto
Che oltre metà della mia vita lo spessa delle autonomie locali e ben poco in quella di attività di ministro
No
Vorrei
Ma io credo che si debba innanzitutto dare atto
Che questo Consiglio nazionale è stato non solo importante ma utile per i problemi di competenza del dipartimento a definire una posizione una linea del partito
Sulla quale da tempo si chiedeva da parte di molti
Che ci fosse un pronunciamento
Ufficiale nella sede propria del Consiglio nazionale
Circa
Il dibattito che vi è stato le proposte che sono emerse che saranno tradotte che sono tradotte in una mozione
Che viene presentata al consiglio nazionale
Rapidissimamente come mi invitava il presidente vorrei indicare i punti sui quali vi è stato un ampia convergenza addirittura una unanimità e altri punti sul quale invece credo vi hanno necessità di un autore di ore approfondimento e di una ulteriore verifica sul piano politico
Intanto vorrei dire che essendo emerso il problema del rinvio delle elezioni amministrative a parte l'argomento
Giuridico
Che la materia e in materia di legge credo che noi come democrazia cristiana non abbiamo nessun'interesse a chiedere il rinvio delle elezioni dell'aprile prossimo
Non abbiamo interesse per una ragione politica che riguarda lo stato degli enti locali quando si hanno scadenze elettorali ravvicinate lo ha detto anche Triglia ieri ormai non abbiamo amministrazioni dove l'esaurimento del mandato elettorale
Vede amministratore che non si ripresenteranno più amministratore amministrazione che hanno esaurito diciamo la capacità di attività di azione di Investimenti quindi abbiamo ormai è una condizione che esige il rinnovo delle amministrazioni
Orrendi io non farebbe altro che perpetuare una condizione di rivolta soprattutto se collegate ai problemi di carattere finanziario del mille novecentonovanta è già stato detto ieri lo ribadisco qui
La previsione che vi fosse l'approvazione del provvedimento di legge prima del trentuno dicembre
Si allontana sempre più quindi non avremo amministrazione che andranno sicuramente l'esercito provvisorio allora quanto più si avvicina la data delle elezioni
Tanto maggiormente si toglie dalla condizione di incertezza questi amministrazione cioè non abbiamo interesse a rinnovare i consigli comunali provinciali e regionali più vicino possibile al primo gennaio se così posso dire in modo da consentire con l'approvazione della legge sulla finanza locale di avere da varie davanti un tempo sufficiente per predisporre i bilanci preventivi del mille centonovanta cioè noi rinviamo le elezioni a rischiamo di avere un anno perso per le amministrazioni comunali provinciali e regionali
Secondo credo anche di dover dire che l'argomento di rinviare il termine di rinnovo
Aspettando ci chiede un rinvio del termine consenta di trovare un'intesa sull'ordinamento sulla riforma elettorale
Chi ha esperienza come molti di voi hanno di gran lunga maggiore della mia sanno che è questo l'argomento che vale a contrario cioè ci abbiamo un termine avvisato che costringe i partiti a trovare un'intesa fosse l'intesa si trova ma se rinviamo il termine
Di rinnovo elettorale è chiaro che i partiti si predisporranno a rinviare ulteriormente
Una veri le chiedo un'intesa che noi vogliamo invece sia reale concreto operative non si perda nei mesi già rischiamo di rinviare di ritrovarci alla successiva scadenza con l'intesa non raggiunta
Telegraficamente credo che si possa dire innanzitutto che questo Consiglio nazionale
Esprime l'unanimità sulla esigenza di approvare la riforma dell'ordinamento prima delle elezioni del mille novecentonovanta io non spendo parole allettante che qui si sono dette
Io non è infatti giovane anche minimizza dico che nella materia di competenza questa riforma è una buona riforma che in alcuni punti in modo molto significativo
Da una risposta istanze sulla quale da decenni siamo tutti d'accordo anzi direi che soprattutto i democristiani in questi anni hanno sollecitato hanno sollecitato queste novità queste riforme questo cambiamento quindi dico che
Legare la riforma elettorale alle informa sull'ordinamento per sminuire la prima vantare un secondo mi pare un errore l'unico intervento che si è soffermato sui contenuti dell'ordinamento che è stato quello dall'amico Mancino
Ha messo in evidenza alcuni punti che sono già stati oggetto
Di esame fra i gruppi parlamentari della Camera e dal Senato la scorsa settimana qui c'è l'amico Chafik che trovano in alcuni emendamenti formalizzati dal relatore una risposta
Il problema delle competenze regionali in materia di ordinamento e di funzioni comunali provinciali che credo è già stato addirittura provato l'altro ieri
Votando sì di emendamenti sull'articolo della per andato a Ciampi
Il problema di porre dei limiti
All'autonomia dello statuto non per moltiplicare questa autonomia
Ma per evitare che l'autonomia statutaria faccia rientrare dalla finestra quello che noi vogliamo decidere in modo molto preciso a livello nazionale che va nella direzione del rinnovamento intendo dire la preoccupazione dell'amico Mancini che se noi non pensiamo ad esempio dei termini precisi in ordine alla competenza dello Statuto
A consentire la possibilità che vi siano assessori comunali fuori dal consiglio comunale
è evidente che il consiglio comunale chiamato ad autoregolamentarsi attraverso l'approvazione dello statuto finirà per approvare degli statuti che escludono la possibilità di avere degli assessori e quindi occorre fissare dei punti i limiti che non mortificano l'autonomia statutaria ma consentono lo Statuto di esplicitare al massimo gli elementi di novità che noi con la riforma vorremmo introdurre così come lo statuto deve fissare alcuni la legge deve glissare in materia di competenze consiglio comunale giunta comunale o o consiglio provinciale giunta provinciale anche qui dei limiti non valicabile se noi abbiamo e la legge lo fissa con molta precisione identificato
In questo uno dei punti più qualificanti l'ho detto è vero e lo ribadisco oggi credo che basterebbe a questa norma a giustificare l'approvazione dell'ordinamento che mette fine
Alla vicenda delle delibere d'urgenza con i poteri del Consiglio poi è stato ricordato l'ho detto anch'io la ventotto mila delibere del Comune di Roma
Allora la legge deve essere tassativa su questo punto occorre che le funzione di indirizzo e di controllo e le materie di competenza del consiglio comunale siano sottratte all'autonomia statutaria perché rischieremmo nei consigli comunali che egli e i consigli comunali reintroducono attraverso lo statuto competenze che noi vogliamo invece assegnare in materia di gestione e di amministrazione di attuazione delle delibere del Consiglio vogliamo affidare alla Giunta
Così come sulla questione dei controlli le osservazioni di Amato l'amico Mancino sono del tutto pertinenti e quindi condivisibile dato è tardi in conclusione su questo punto
La mozione che viene presentata ribadisce l'impegno dalla Democrazia cristiana all'approvazione dell'ordinamento non subordinando questa approvazione alla materia elettorale vi è anche un forte richiamo nella mozione al senso di responsabilità dei nostri parlamentari per i quali noi non possiamo assistere allo spettacolo
Di mancanza ripetuta di numero legale che di fatto vanificato intere sessioni della Camera dei deputati
Se non cogliamo il significato politico delle opposizioni che proprio attraverso la verifica del numero legale
Tendono ad evidenziare
La latitanza dalla maggioranza e quindi in caso di mancata attuazione della riva a proposito della riforma addossare intera la responsabilità della mancata approvazione alla maggioranza credo che sulla riforma di questa importanza di questa portata
Se i colleghi parlamentari
Per adesso e quando verrà da noi i colleghi senatori non colgono il significato politico è stato detto ieri l'aveva detto la reazione ribadisco
Dopo cinquant'anni per la prima volta si sta ponendo mano ad una riforma a parte i contenuti che pure sono importanti
Di orari parola detto ancora Mancino questa mattina di una riforma che è la prima delle riforme di carattere istituzionale sui quali
Danni ma soprattutto in questa legislatura il nostro partito ha ritenuto di indicare uno degli impegni politici più forti
Credo che questo è il significato politico della riforma dell'ordinamento essere la prima riforma dopo cinquant'anni essere la prima riforma istituzionale si dice su rami bassi
Der ordinamento democratico dell'ordinamento istituzionale del nostro Paese
Credo per le cose che abbiamo detto anche in questo dibattito che sono Scheer rami bassi ma non meno importante dei rami alti il Parlamento il Governo eccetera quando pensiamo alla quota lo ha ricordato qualcuno nel dibattito io lo sottolineo
Alle funzioni che in materia di servizi alla persona
Di territorio e quindi anche di sviluppo economico hanno gli enti locali
Alla quota di servizi sociali di servizi collettivi e quindi di risorse pubbliche che vengono oggi gestite dai Comuni dalle Province dalle regioni
Cogliamo l'importanza della riforma in ordine alla capacità di questi livelli di carattere istituzionale di questi livelli di donare di dare una risposta
Ai bisogni dei cittadini delle comunità delle collettività che dalla crisi dall'inefficienza e inefficacia degli sperperi hanno un motivo non secondario di disaffezione cioè il venti per cento dei cittadini che non vanno a votare avranno motivi talvolta di polemica nei confronti alla partitocrazia credo di più
Anche nelle piccole comunità o le forme l'esplosione di lega eccetera
Hanno motivi di insoddisfazione rispetto alla capacità degli enti locali di dare servizi efficienti efficaci e rispondenti alla domanda dei cittadini sulla questione della riforma elettorale anche qui
Io credo che il dibattito è stato sufficientemente chiaro e per quanto mi riguarda la mozione lo indica
Voglio dare con molta precisione per così dire l'interpretazione di questo dibattito alla mozione che ci accingiamo ad approvare intanto anche qui non è vero che la democrazia cristiana è latitante o fa un Consiglio nazionale tanto per salvarsi la coscienza in questo Consiglio nazionale è stato affrontato il tema della riforma elettorale
Indicando e già era stato detto nella relazione
La importanza in qualche modo l'essenzialità di questa riforma non ci rendiamo perfettamente conto che con la riforma dell'ordinamento diamo un contributo non secondario anzi importante
Alla capacità di amministrazione di azione di governo e rapporti funzionamento gli Enti locali
è chiaro che la ingovernabilità l'instabilità
Chi oggi c'è nel Paese noi non la possiamo risolvere il solo con strumenti di carattere istituzionale la crisi è nei rapporti fra i partiti N la realtà politica che ci vede coinvolge coinvolti a tutti i livelli
Detto questo però ci rendiamo anche conto che le forme di governo e il modo di governare
Sono essenziali al fine di dispiegare nel modo più ampio e positivo possibile la riforma sull'ordinamento e quindi in questo senso la Democrazia Cristiana
Ribadisce l'urgenza anche di questa riforma farà tutto il possibile perché questa riforma assieme all'altra la riforma dalla finanza locale possa essere approvata prima del mille novecentonove
E si spiega così la proposta che esce dal Consiglio nazionale
Una proposta sulla quale io ho verificato anche qui l'unanimità non è un marchingegno per prendere in giro i colleghi che propongono elezione diretta del sindaco
Avendo ascoltato attentamente e gli interventi dei tra i colleghi segni bianco e chi Carnini ho sentito che
L'innalzamento del maggioritario
Elementi correttivi del proporzionale
Sono ritenuti da questi amici utili elementi nella direzione della stabilità della governabilità
Loro ritengono che viene una forma ancora più forte e più avanzata per così dire più radicale
Al fine di muoversi in questa direzione allora mi pare che da questo Consiglio nazionale intanto recuperiamo l'unanimità di consenso sulle proposte che vanno nella direzione della stabilità della governabilità di un rapporto è più forte e cittadini e istituzioni
L'innalzamento del maggioritario con alcuni correttivi nei rapporti maggioranza minoranza altri correttivi l'abolizione del PalaSharp approfondire il discorso era proporzionale per le minoranze questi amici li ritengono degli utili del un'utile iniziativa per la Democrazia Cristiana
Il numero delle firme dei residenti i due quozienti la riduzione del numero dei consiglieri va nella direzione della stabilità e quindi la democrazia cristiana si attesta oggi
Con questo Consiglio nazionale in modo formale su questa proposta addirittura impegnando la direzione nazionale del partito i gruppi parlamentari a formalizzare una iniziativa una proposta di legge sulla materia che dia il segno chiaro della volontà politica della Democrazia Cristiana
Che non è come dire subire è un'iniziativa politica altrui diciamolo chiaro del Partito socialista negli accordi di governo non c'era materia elettorale
Anche in questo Consiglio nazionale è stato detto con molta puntualità dal segretario nazionale dal presente procedimento ed altri colleghi è chiaro
Che è un partito un responsabile
Valuta questo dato politico e da questo Consiglio nazionale dichiara per non subire strumentalizzazioni che non intende assumere iniziative che mettano in crisi la maggioranza e il governo cosa diversa
E il documento lo ribadisce la Democrazia Cristiana
Che come partito fa una sua proposta politica
Indica alcuni elementi di questa proposta politica via o un confronto con le altre forze politiche di maggioranza per trovare un'intesa ma mantiene intatta e forza e forte la sua iniziativa politica che oggi si sostanzia in un atto formale del Consiglio nazionale che fissano i punti della proposta della Democrazia Cristiana e materie lontana per il resto per quelle che ho chiamato le riforme per così dire più radicali ne sono emersi almeno due o tre nel dibattito
C'è la proposta elezione diretta del sindaco c'è la proposta delle maggioranze precostituite prima delle elezioni e predichi arate al voto c'è Cuesta altra proposta che noi non possiamo scartare fra le altre
Di verificare uno spazio di autonomia degli statuti comunali nella scelta delle forme di governo decise dalla legge nazionale
Io credo che su questo possiamo convenire che questo Consiglio nazionale
Ha evidenziato negli interventi io non mi ripeto perché lo sto già facendo lungo quali sono le posizioni non non è qui la sede e il tempo di indicare se le proposte avevano un largo consenso un minimo per prendiamo atto che in questo Consiglio nazionale sono state avanzate una serie di proposte che ho detto prima più radicali in materia di carattere elettorale la proposta era di chi che qui si vota e l'altra
Abbiamo o un confronto per proposte che sono tutte legittime dal punto di vista della democraticità ancorché alcune fortemente elevato innovative sconvolgenti come altro hanno detto come ho detto anch'io la relazione non mi ripeto
Abbiamo questo confronto perché si possa fare una riflessione ancora più profondità una verifica ampia con le istanze periferiche del partito i consiglieri regionali comunali provinciali per andare poi ad una proposta negli organi di partito che quando sarà matura potrà essere presentata
Molto molto brevemente cari amici
Credo che
Fanfani abbia ragione
Quando
Ci richiama agli riferimenti ideali
E anche personale della nostra storia di partito
Quando ci confrontiamo con con le grandi questioni troviamo infatti
Più facilmente un denominatore comune
Entriamo meglio in sintonia
E esprimiamo anche insieme una
Intelligenza delle cose
è una sensibilità dove
Le ragioni di incontro tendono
A prevalere rispetto ai motivi il disaccordo o di divergenza
Se questo è vero
Allora
è il contrario esatto
E qui qualcuno ha ricordato il taluni come commenti stonati nel giornale di stamattina
è il contrario esatto di quello che scrivono appunto e e pensano certi osservatori esterni quali ritengono che la Democrazia cristiana invece
è tenuta insieme
Da questioni da un intreccio di questioni cosiddette di potere o da interessi
Che ormai avrebbero poco a che fare con le idealità
Dalle quali siamo partiti
E che invece per noi giustificano la ragion d'essere di un partito popolare di ispirazione cristiana
Quindi è vero esattamente il contrario secondo me
Quando siamo presi non ci lasciamo prendere dai piccoli fatti
Corporative o clientelari
Appunto del cosiddetto potere e lì enfatizziamo li esaspera diamo proprio allora incontriamo invece nelle nostre vicende interne io mi riferisco rinviato
Ai quattro decenni e più attraverso i quali siamo siamo passati
Allora abbiamo le maggiori difficoltà dicevo maggiore difficoltà di di comprenderci sedi
Ritrovarci
Quando invece affrontiamo infatti e i temi decisivi
Allora c'è un comune sentire c'è una forte concordanza di analisi e di proposta
Quando ci portiamo cioè sui fatti
Sulle cose che segnano veramente la vita degli uomini
Che la storia del nostro Paese
Ecco perché il dibattito sulla crisi dei regimi comunisti è stato serio
Il nostro è stato un dibattito se
E dai evitato
Un doppio rischio che pure c'era il doppio rischio della del trionfalismo da una parte
E anche il rischio di uno
Di uno sgomento rispetto a fatti così così sconvolgente
Non c'è stato nessun trionfalismo
Perché la crisi drammatica
E comporta nuove e anche imprevedibile assunzione di responsabilità
In tutti
Dalle forze democratiche
Nei governi nei Parlamenti
Nelle istituzioni sovranazionali e comunitari
D'altronde se non ci fossero altre
Ragioni
Che implicano la rimessa in discussione gli equilibri internazionali
E condizioni diverse bilanciate che pur precarie di coesistenza
Che si erano andate consolidando
E che ora in qualche modo
Cambiano ci sono infatti i fatti anche di queste ore
A richiamarci ai motivi di prudenza e anche di inquietudine
Accanto naturalmente alle ragioni
Di speranza
E anche di entusiasmo che pure si sono state espresse sottolinea
L'arresto di ieri di Alessandro Duce del protagonista della Primavera di Praga
E il suo interrogatorio da parte della polizia per tre quattro ore
La dura repressione delle manifestazioni popolari sempre a Praga
Lastra reattività del regime comunista rumeno
La stessa conflittualità
Nella Unione Sovietica aveva conflittualità che accompagna il tentativo arduo di Gorbaciov
Sono tutti fatti indicativi della drammaticità e complessità della crisi
E ancora vorrei dire della imprevedibilità per molti aspetti del suo svolgimento
Dico questo pienamente
Pienamente d'accordo con la riflessione fatta da ultimo qui
Da grande e ricordo questi aspetti per non cadere in una valutazione troppo semplificata ed euforica rispetto ad avvenimenti che
Richiedono richiederanno di essere seguiti ai partecipanti contenzione ideale ma anche
Ma anche con il realismo che proprio sempre in ogni circostanza dell'impegno politico
Approvo dunque
E da presso la proposta di Scotti e Mancino per un seminario parlamentare su questo tema
E penso che la discussione
è un impegno generale di partecipazione di confronto dovrà essere portato a tutti i livelli di attività del nostro partito dalla direzione centrale
Ai comitati regionali provinciale fino alle assemblee di sessione ovunque
Con indicazioni ed orientamenti che siano chiare e corrispondenti alla serietà del dibattito che si è svolto in questo Consiglio nazionale e per non cadere su
In tentazioni possibili di facile e superficiale propaganda
Registro infine
Dopo aver ascoltato Andreotti
Registro con soddisfazione l'impegno del nostro governo
Che ha rappresentato qui
In modo chiaro il ruolo attivo e costruttivo che l'Italia assume
E che questa sera verrà confrontato
Nell'incontro di Parigi dei capi di Stato e di governo della comunità
Un ruolo attivo e costruttivo
Secondo una direttrice nazionale e comunitaria di sicura e risoluta solidarietà verso i processi democratici in corso nei Paesi dell'Est
Una linea e mi pare giusto che sia stato ricordato e voglio ricordarlo anch'io una linea che il precedente governo De Mita aveva chiaramente enunciato
Che della quale l'allora presidente del Consiglio ora presidente del nostro Consiglio nazionale nazionale in occasione della sua visita a Mosca aveva Espresso in modo molto significativo
è chiaro
Sulla questione della riforma elettorale non voglio proprio aggiungere altre considerazioni a quelle che in modo così pertinente sono state sono state fatte in modo pertinente responsabile da tanti amici
E da ultimo dai presidenti dei gruppi parlamentari
Che poco fa dal ministro dell'interno in un modo molto chiaro e preciso
Io concordo completamente con la relazione e con la replica del nostro dirigente nazionale Guzzetti e con le proposte che sono state avanzate che ho visto riassunte in un documento che è stato presenta
Ho desidero solo ricordare anch'io perché non ci siano equivoci che la questione elettorale
Ha certamente una sua specificità
Ma sarebbe un atteggiamento astratto quell'ordine Moller la
Considerare completamente sciolta Otis giunta
Da dalla complessiva responsabilità che il rapporto di collaborazione con altri partiti comporta rapporto di collaborazione che garantisce la maggioranza parlamentare e quindi l'azione di governo
Quindi cari amici non si tratta qui di essere
Ho
Che a essere subalterni di essere o di non essere subalterni a questo qua quello questa
Una critica così
Chi
Essa si si può rilevare in qualche modo frutto di qualche Complesso io nono complesse di questo genere
E d'altronde questa della subalternità vedo che una critica che di volta in volta
Viene indirizzata a seconda dei versanti a questo a quello nella misura in cui si ricerca con senso di responsabilità che commisura di garantire un sistema di alleanze fra partiti
Fra partiti diversi qui il problema non si pone solo è bene avere presente anche questo non si pone solo nel rapporto
Con il Partito Socialista ma anche con gli altri partiti con tutti gli altri
Con tutti gli altri partiti che concorrono alla maggioranza
Parlamentare
Bisogna che sia chiaro che noi rispettiamo gli impegni
E che le nostre proposte
Le portiamo al confronto in un modo Franco e leale
E non per manovre di aggiramento comunque esse possano configurarsi
Che deve essere chiaro che le nostre proposte sono quelle che decidiamo quelle decise con metodo democratico mentre quelle non decise sono certamente legittime ma appartengono alla ulteriore riflessione per il nostro partito
Conto di riunire presto la direzione centrale per una serie di adempimenti e per proporre le iniziative
Che sono conseguenti al dibattito che abbiamo sviluppato in questo consiglio nazionale del sono conseguenti anche alle decisioni che andiamo ad assumere con Pecoraro convocherò la direzione
Il più presto possibile
Compatibilmente con i numerosi impegni di queste di queste giornate compendi anche impegna anche di carattere internazionale vorrei tranquillizzare l'amico Donat Cattin che non c'è più
Che in realtà
In questo periodo forse nessun partito ha avuto tanti rapporti quanti ne ha avuti la Democrazia Cristiana
Con rapporti di carattere internazionale e con riferimento alle vicende che si stanno svolgendo nel Paese
Dell'est europeo
Vi ringrazio
Cari amici è prima di tutto ringrazio il presidente del Consiglio nazionale
Vice segretario del partito per un dibattito che è stato veramente ricco di indicazioni utile e costruttivo
Ora dobbiamo cercare
Unitariamente di dare maggiore
Organicità
Al nostro al nostro impegno e prepararsi insieme
Da subito per le elezioni di primavera grazie
Sono
In realtà
Dal
Pronto temo
Innanzitutto
Giudice
Molti organica
Meglio il
E il
Legislatura invece Cardinali tardissimo
Tutti i giorni il sì
Adesso devo devo presenta allora
Allora vicino a un Sandro scusi
Colui che
Lo abbiamo
Concorrenza
Sotto
Niente discutibilissimo io avrebbe nuovo pressione
Fuori ruolo
Ecco a realistico edizioni verificabili democrazia
Si può ruoli o ex uno
Ieri organismo la Turco bisogna
Fisiologico esplode sembra
Della nuovamente
Rispetto un missile rianimare diversa
Abbiamo corrisponde a ridurre
Ad essi insieme
In questo
Condanna ruolo concordi resta a Borgo San Lorenzo
Pongo allora
Quello che nazionale Cipputi a norme dell'ordinamento degli enti locali criminali allora relazione dichiarazioni ministero con un'operazione
Controlli o o
Il fallimento
Consigliere numerose procura Franco
Relativo l'uomo
Prima e a però
Comunque zero zero
Si propone
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Loconte
Sicuro
Dei uno propongo
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Costume lunga nella
Nella inevitabili altra in una nel proprio
Il primo
Pierluigi piena responsabilità dell'imputato ma addirittura
Come sostengono comunque
Favorevolmente
Telefono l'organismo
Spiacevoli sorprese
Su tutto che riguarda la base di proposta sulla quale la democrazia cristiana intende portare avanti questo
Obiettivo della stabilità del degli esecutivi delle amministrazioni locali io ho sentito una serie di osservazioni comprese quelle del ministro
Degli interni più altre che per esempio secondo me sollevavano delle boutique delle giuste considerazioni in ordine al pericolo
Di i porre innalzamento del sistema maggioritario fino a trenta mila abitanti
Invece viene recepito vero
Mentre scusate ma scusa no vorrei vorrei se mi consentite un momentino di pazienza capisco l'urgenza
Cioè così come poi
Come sì la stanchezza vorrei limite quelle sbagliate a ecco allora forse mi hanno dato
Ah va bene d'accordo comunque a questo punto ecco rimaneva un'altra domanda più equilibrato rapporto
Va bene è stato corretto a mano io avevo un testo diverso che non avevo potuto percepire però ecco la domanda che io pongo è questa siccome nel dibattito politico
I gruppi della Democrazia Cristiana hanno presentato non un solo sistema ma almeno cinque o sei sistemi diversi alcuni compresi alcuni che sono stati valutati come accettabili da parte anche della Democracy rischiano domando non si potrebbe completare
In questo senso la di cipolle abbasserà su proposte il che non esclude altre ipotesi
Però l'innalzamento del sistema elettorale perché altrimenti significa altrimenti significa che l'unica ipotesi sulla quale si può lavorare è sostanzialmente il sistema maggioritario cioè questa scelta fatta dal Consiglio nazionale il che preclude la strada e vorrei che steste attenti a che il contatto con gli altri partiti non porta non porti poi la democrazia cristiana a dovere proprio a cambiare il metodo maggioritario e sposare altri sistemi vedrebbe esce la formula che attutisce questo mi potrebbe potrebbe creare la strada per una via più avveduta
Anche il
Ministro qui
Può
Sì
Silente luogo come
Cioè
No
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Io
Julia
Il il si
Assegnato con grandi ammoniscono istruttivo
Questo dice esteri dico siamo
Storico
No questa e a ma prediligono in massa
Abbiamo detto
Di una concretezza hanno dichiarazione ricordarci così un uomo nelle indicazioni il fascino
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