La nota sull'Europa

Urge non è soggetto Riboni giorno ti appena terminato di seguire la rassegna della stampa estera in attesa di stampa regime questa la nota sull'Europa oggi dedicata all'immigrazione tema oggetto di una comunicazione della Commissione europea ieri
A seguito dell'emergenza sbarchi a Lampedusa e dello scontro italo francese sui migranti tunisini
A cui il Governo italiano ha concesso un permesso di soggiorno provvisorio nella speranza di scaricare il problema
Sulla Francia provocando la reazione francese di fatto il ritorno dei controlli alle frontiere a Ventimiglia
è chiaro che l'Unione europea ha bisogno di una politica comune forte in materia di asilo e immigrazione ha detto la commissaria responsabile degli affari interni Cecilia Malmström
Tale necessità si è resa ancora più evidente negli ultimi mesi in considerazione degli eventi storici
Che attualmente avvengono nell'Africa settentrionale
In cosa consiste questa comunicazione sono una serie di proposte che
La Commissione europea ha già messo sul tavolo intende presentare nei prossimi mesi per tentare di rendere un po'più europea la politica
Sull'immigrazione provvedimenti sono molti ne vogliamo concentrarci su due
Quelli più controversi il primo riguarda scende M. cioè la serie di accordi che regolano l'Europa senza frontiere fisiche la libera circolazione delle persone
Le mento più preoccupante che per la prima volta la Commissione europea riconosce la possibilità di reintrodurre temporaneamente limitati controlli alle frontiere interne in circostanze particolarmente eccezionali
Ad esempio in caso di imprevisti a forte pressione migratoria su un tratto della frontiera esterna queste le parole di Cecilia Malmström l'intento potrebbe essere definito nobile
Fare in modo che non siano più gli Stati membri a decidere unilateralmente quando sospendere di fatto o di diritto Schengen per essere concreti
Impedire la Francia di chiudere come ha fatto la frontiera ferroviaria Ventimiglia o impedire all'Italia di concedere dei permessi di soggiorno provvisori che violano lo spirito e il patto di fiducia reciproca di Schengen
Ma risultato di questa proposta della Commissione rischia di essere l'opposto cioè l'inizio della fine dell'Europa senza frontiere
Proprio come chiedeva la Francia ieri infatti è stato rotto un tabù se la proposta della Commissione verrà approvata dal Consiglio dal Parlamento la reintroduzione dei controlli alle frontiere
Non sarà autorizzata solo per motivi di ordine pubblico come i grandi eventi sportivi o di sicurezza nazionale come dopo gli attentati di Londra del due mila e cinque
Si potranno rintrodurre le frontiere anche in caso di afflusso straordinario di migranti in un paese vicino
Per essere concreti la Francia di fronte a venticinque mila tunisini potrebbe essere autorizzata o autonomamente decidere di chiudere la sua frontiera con l'Italia le buone intenzioni della Commissione
Sono dimostrate dal fatto che ieri Cecilia Malmström abbia detto che
Venticinque mila tunisini non sono abbastanza però autorizzare gli Stati membri a chiudere le frontiere
L'esecutivo comunitario vorrebbe regole europee e una procedura comunitaria qual è il problema è che i Governi nazionali e in particolare la Francia non hanno nessuna intenzione
Dice tra Bruxelles le decisioni sulle proprie frontiere risultato i buoni intenti della Commissione rischiano di produrre l'effetto opposto come ha scritto in un rapporto il think thank Center for io ero pieno rafforza
Una riforma di Schengen esclusivamente destinata ad ampliare il margine di manovra degli Stati membri costituirebbe un passo indietro enorme nell'integrazione europea e nel principio della libertà di movimento
La seconda proposta che segnaliamo e quella di condizionare gli aiuti ai Paesi del Nord Africa quelli che stanno vivendo transizioni molto fragili verso la democrazia
Condizionarli aiuti a Tunisia Egitto alla loro cooperazione nella lotta contro l'immigrazione in altre parole vi diamo i soldi europei solo se fate come facevano Gheddafi e del ali
Blindando le vostre coste
Non è un bel segnale da parte dell'Europa ai giovani democratici arabi
Chiacchierando con i giornalisti ieri Antonio Tajani vicepresidente della Commissione europea ha usato una frase non proprio incoraggiante se io ti aiuto costruire una bella casa non è che poi mandi i tuoi figli a dormire da me
Il problema ci permettiamo di suggerire che la Casa della democrazia e della
Prosperità nei Paesi arabi non è ancora costruita probabilmente non ci sono ancora le fondamenta
Approfondiremo questo tema domani insieme al tema scende nella trasmissione non posso mane ma prima
Un interrogativo anziché due case diverse non sarebbe meglio tentare di costruire una casa unica in fondo è quello che prospetta danni Marco Pannella con i radicali
Con la proposta di unione dell'Unione europea e del mediterraneo da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale