L'interesse nazionale - Il posto dell'Italia nel mondo che cambia

Tanto buongiorno a tutti
Ringrazio
Per la puntualità e per la presenza
Il Presidente Gianfranco Fini come potete immaginare verrà sicuramente intanto ce l'ha confermato ma ha dovuto avviare aprire i lavori come sapete è persona mattinata è una giornata parlamentare piuttosto
Complessa si discute del cosiddetto processo breve giungerà a compimento nella giornata di oggi il la l'approvazione del provvedimento quindi il Presidente Fini si scusa per non diciamo rivolgere a voi il saluto introduttivo
Intatto lo voglio ringraziare per averci concesso Sala Mappamondo per aver patrocinato questa nostra riflessione ci raggiungerà appena riesce accedere la Presidenza è uno dei suoi vicepresidente
Sì mi realmente Gioffrè Pier Ferdinando Casini anche due bloccati dalla tre votazioni ci raggiungerà nel seguito nella mattinata anche la collega Lanzillotta
Quindi che quindi utile oggi possiamo aprire
Questa riflessione ma noi diciamo io credo che l'incontro di oggi promosso ricopre veramente a garanzia per l'Italia è un avvio di una riflessione perché il tema che vi proponiamo è un tema che naturalmente
Difficilmente riusciremo a concludere nella riflessione di questa mattina ma cento oggi è tempo di aprire una riflessione ad ampio raggio sull'identità del nostro Paese sull'interesse nazionale sulle nuove priorità politiche geopolitica
Perché
In queste ore in queste settimane credo che condividiamo tutti assistiamo a un fatto epocale come dicono gli storici a un evento cesura e venticinque negli ultimi ne abbiamo avuti pochi contentissimi
Di Berlino è stato certamente voli questi l'undici settembre un altro momento cioè quegli eventi la cui portata cambia costringe a multare il modo col quale si guarda al mondo costringe a mutare radicalmente anche Italia dei limiti tradizionali
Sui quali abbiamo fondato le nostre priorità geopolitica
E allora se vogliamo così con due brevi considerazioni andare a quel tempo il mille novecentottantanove cadde il muro di Berlino certo sì fu una grande crisi ma un'enorme opportunità
E
La fine della guerra fredda fu una fatto rilevantissimo la tragica guerra civile nelle io cosa ne ma poi in breve tempo la grande diciamo quella capacità rapida di integrazione europea di costruzione di un grande spazio politico economico comune di cinquecento milioni cittadine con quel momento
Più che semplici politiche fu necessario una visione pensiamo al ruolo che ebbe col in quella fase storica no cioè dove
No semplice politica e non più solo tattica ma visione visione strategica di lungo periodo
Forse
Momento più
Clamoroso fu quando i in una notte venne data la convertibilità dal marco tedesco che non valeva nulla dal maschio del marco tedesco orientale col marco tedesco occidentale che la valuta più forte del mondo non sulla fossa
Qui sono quella capacità di visione e di progetto di lunga durata e non soltanto di
Di breve respiro beh oggi
Picciotti bisogno e drammaticamente ce n'è bisogno soprattutto di fronte a una un'Europa assente balbettante
Perché credo che a tutti voi a tutti noi abbia
Colpito penso soprattutto l'assenza dell'Europa in questo momento nel quale oggi che cosa c'è di più frontiera che non il Mediterraneo e Medio Oriente
Che cosa c'è di quando pensiamo alle politiche di vicinato qual è il nostro vero vicino a oggi risolto il l'inclusione dell'Europa orientale nel nel nel grande soggetto politico europeo
Certamente e il Mediterraneo mediterraneo che oggi dire fonte di nuovo di grandi rischi
Ma anche di grandissima opportunità
La non dico niente di nuovo ma Lido gramma cinese crisi contiene insieme i due simboli miti pericolo e opportunità
E di nuovo nelle grandi nei grandi mutamenti epocali pericolo opportunità sono diciamo i due
Le i due
Elementi di una di una bilancia che se
Appunto alla politica del day by day del giorno dopo giorno sappiamo sostituire una visione strategica
Bene quanto accaduto in questi settimane nel Mediterraneo è un fatto epocale perché per la prima volta le masse arabe non brucia le bandiere dell'America di Israele cioè non si diciamo non trovano la loro identità nazionale contro un nemico esterno l'Occidente l'America Israele
Ma per la prima volta ha bruciato le effigi dei loro Satrapi per la prima volta
Diciamo
Comprendono come la globalizzazione economica di cui hanno risentito sia i benefici che gli svantaggi la rivolta del pane in Tunisia la prima che ha innescato una miccia di questa grande mutamento
Ne
Né la la la conferma la conferma più evidente ma
Pretendono globalizzazione dei diritti tre tendono inclusione pretendo uno spazio politico economico
Comune
Ecco allora quindi che
Per l'Italia per il nostro Paese
Diventa fondamentale rivedere le priorità
E certamente il relatori che oggi si confronteranno c'è tenteremo con loro di riflettere su quelle che sono le storiche gli storiche priorità
Lo storico interesse nazionale certo dal l'integrazione europea e l'alleanza con gli Stati Uniti d'America
Accetto la sicurezza degli approvvigionamenti energetici incerto come favorire al meglio i nostri gli interessi economici e commerciale del nostro sistema economico
Ma anche come la promozione della democrazia il consolidamento dei diritti della difesa dei diritti umani consolidamento di istituzioni democratiche possa diventare un vero elemento di stabilità
E allora l'inclusione dell'intero Mediterraneo del Medioriente in una in un nuovo e grande spazio politico economico comune un fatto rilevantissimo
In questi mesi abbiamo visto il fallimento dell'IST del del dell'istituto euromediterraneo lanciato da Mubarak Sarkozy
E quasi diciamo crollato dalle nelle sue fondamenta delle sue
E in fondo anche quell'istituto si fondava su uno scambio fra Stati scuole e stabilita perché riconoscevamo pensavamo che lo status quo di quei regimi illiberali garantisse la stabilità
Delle nostre relazioni economiche e commerciali non è stato così e quindi diciamo questa nuova lunghi questa un po'onda lunga
Di rivolgimenti ci costringe a rivedere a rivedere le nostre priorità ecco di tutto questo non è
Ne discuteremo oggi io ringrazio ancora
Tutti i partecipanti e chiaramente un avvio di una riflessione non ha come non siamo in grado di concludere oggi alle ore tredici anche le tredici e trenta ma
è un inizio di un ampio confronto che il mondo politico economico
Il mondo dell'impresa e la società civile e utile che inizia
A considerare riconsiderare c'è in gioco un'idea d'Italia centocinquanta e della sua fondazione e quando parliamo di interesse nazionale parliamo anche di identità nazionale
I temi inevitabilmente si sovrappongono grazie ancora tutti per la parte la presenza di questa mattina
Ad Andrea Riccardi il compito di avviare la nostra riflessione
Sì grazie io sono molto contento di questa riflessione sul posto dell'Italia nel mondo che cambia come diceva Gianni Vernetti è imposto dagli avvenimenti del Mediterraneo
Ma io direi che anche un bisogno che nasce
Dal Giubileo dell'Italia unita perché ripensare l'identità italiana non vuol dire solo ripercorrerlo nella storia ma
Spiegare
Provare accogliere quello a cui serve l'Italia nel mondo contemporaneo
Perché non c'è rimeditazione della storia unitaria senza proiezione del futuro storia del passato e storie di domani si tengono e in un certo senso definiscono la nostra identità
E poi sono anni che aspettiamo una riflessione globale sul nostro Paese nel mondo quando il mondo si è
Ridisegnato elitaria non si è ripensata
Per una simile riflessione
Avete scelto che io facessi questa introduzione credo soprattutto per antica amicizia con Francesco Rutelli perché io non sono uno specialista né di geopolitica né di altro
Io sono piuttosto un può età un viaggiatore nel mondo contemporaneo e un viaggiatore è stato colpito da un una cosa con grande dolore
Il deterioramento dell'immagine e della presenza dell'Italia sono abbastanza vecchio per ricordarmi dagli anni Settanta
La simpatia per l'Italia in Medioriente in Africa
In Sudafrica negli anni Novanta potrei parlare degli Stati Uniti oggi questo non c'è più
Un problema di immagine
Certo legato alla situazione politica dell'Italia io mi ricordo una volta subito dopo le elezioni quando nel nostro Paese qualcuno parlo di brogli io andavo in Africa
Arrivai a Parigi imbarcavamo e mi dissero unitari le selezioni e ridevano delle lezioni italiani e va bene che arrivano i francesi noi va bene
Poi arriva il venendo e il doganiere di nuovo rideva sull'Italia e mi sembra un po'troppo effettivamente cioè
Un'immagine deteriorate rispetto alla stagione politica ma per esempio non sottovalutiamo l'approccio con gli immigrati tante immagini sull'approccio con gli immigrati sono andati sulle televisioni arabe e del mondo
Ricordiamoci che gli immigrati sono i migliori ambasciatori del Paese che li ospita diminuisce la simpatia per un Paese
A cui non sia rimproverato il passato coloniale eccetto Gheddafi mai si è rimproverato in passato coloniale
Ho avvertito come la presenza italiana si sia affievolita dovunque incerto per la ridotta estro versione del Paese è dovuta alla crisi ventennale all'avvitamento italiano
Questa diminuzione della presenza italiana mi addolora
Per il nostro Paese ma perché anche sono convinto che con tutti i suoi limiti l'Italia a rappresentato in alcune aree del mondo e può rappresentare
Una presenza giusta una presenza umanista una presenza fattiva una presenza moderata
è chiaro che l'assenza italiana vuol dire parità di opportunità vuoti politici rischi che corre il nostro paese
Perché un Paese come il nostro non è la Svizzera ma è lo diceva affini brano della
Un Paese essenzialmente il relazionale che non si può permettere l'assenza su tanti scenari esposto con me
Cari amici si parla molto di esposizioni italiana quando si riflette sulla questione migratoria io non vorrei parlarne
Se non per dire che questa e l'ultimo anello di una catena
L'immigrazione non si gestisce sulle coste o cento o mille chilometri prima ma l'immigrazione richiede
Una riflessione sui mondi da cui vengono gli immigrati è un'azione in questi mondi
Ma come fare questa azione quando tra i Paesi donatori siamo i penultimi con lo zero quindici per cento del PIL
Insomma bisogna pensare una politica una politica mediterranea
Ma questa politica va pensata dagli osservatori giusti non si può pensare dalla Valtellina con tutta la simpatia che io per la Valtellina mancano pensieri lunghi
Un fenomeno tipico di un tempo in cui è avvenuto un divorzio tra politica e cultura per un matrimonio indissolubile tra politica e media
Con la spettacolarizzazione della politica di cui il primo capitolo è la questione migratoria
Tutto diviene emergenza tutto quindi ITEA tra Lizza azione dei problemi ma chi governa sa bene che ogni giorno ci sono problemi e non li si possono buttare in emergenza io credo che il grande problema eh riflettere sul posto dell'Italia che richiede visioni passione e speranza
Dice una bella poesia di Wojtyla parlavamo di Wojtyla Francesco
Cinque minuti fa l'uomo soffre soprattutto per mancanza di visioni l'Italia soffre oggi per mancanza di visioni
Necessarie a un Paese relazionale come il nostro ma c'eravamo abituati a essere cullati nel Mediterraneo
Dopo la fine della crisi dei Balcani e l'ottantanove e sul mondo arabo eravamo impiglia viti a seguito dell'undici settembre due mila uno
Una
Un pensiero senza fantasia essenza sensori sulla realtà questo e il mio problema e su cui oggi mi soffermerò i sensori
E gli interlocutori nel mondo dei nostri vicini
Perché oggi nel mondo contemporaneo
Uno dei grandi problemi della politica internazionale e capire l'altro la crisi di Wikileaks ci mostra che l'ammasso di informazioni non basta per capire
C'è il rischio di essere addormentati né i nostri schermi c'è il rischio di essere cullati dalla massa di notizie c'è il problema dell'intelligenza e della visione cullati
Quale alternativa al fondamentalismo si andava ripetendo i dittatori vecchie inerzie intellettuale ipnosi geopolitica che si accompagnava la teoria dell'immobilismo arabo che nasceva poi anche da un'idea
Lettera lista dell'Islam l'Islam non può che generare o fondamentalismo o autoritarismo e si andava a botte di Corano di citazioni di Corano
E qui c'è anche l'incomprensione fondamentale che tutto è storia e anche le religioni stesse sono storia
Posizioni non solo nostra condivisi da americani e israeliani
Che però hanno portato amare sorprese pensati francesi sorpresi a Tunisi i francesi hanno riti larghe più delle nostre o l'Italia in Libia senza un contatti Lino mai con le opposizioni libica
Per questo ho aderito volentieri a questa nostra
Questo nostri lo ai lavori di stamattina perché mi sembra no un momento gratuito e credo sia una caratteristica importante
Fare politica con la gratuità di una riflessione
Ed è qualificante per chi lo fa
Così allora visioni
Al di là di quel navigare a vista un divago sottoposto alla pressione emotiva
Io mi soffermerò Vernetti l'ha detto sul Mediterraneo che si è rimesso in movimento questa primavera non violenta e senza leader che manda in pezzi l'alibi di società senza alternativa
Una domanda di democrazia che non va mitizzato ama che esiste che però è qualcosa in più all'alternativa solita minori o il caos
Regimi che sembravano in Frangi Daily hanno mostrato società che emergono classi medie arabe giovani globalizzati impoveriti
Ma senza il ricorso alle ideologia classiche o religioso
La sorpresa la primavera araba ci ha sorpreso perché guardavamo dalla parte sbagliata
Guardavamo dalla parte sbagliata
E c'era venuto il torcicollo a forza di guardare dalla parte sbagliata
E la trasformazione non consiste in un rovesciamento dei rapporti di forza
Una dislocazione delle capacità militari o una modifica delle relazioni economiche c'è qualcosa di profondo nella scultura sociale e nelle coscienze
Diciamo c'è
Una
Rivoluzione mentale
Giovani istruiti con un desiderio di futuro non temono di chiedere di essere protagonisti
Perché
Negli ultimi due decenni noi ci rendiamo conto
Che
Gli uomini e le donne nel mondo globalizzato
Tornano a contare
Tornano a contare e vero il potere si allontana in potere degli Stati nazionali impallidisce ma gli uomini e le donne
Tornano a contare e c'è un tratto un passaggio della storia in cui si fanno valere e si può sentire la loro voce
Certo
Questi nuovi protagonisti hanno rischiato e qui c'è
E non bisogna mai dimenticare quell'esempio iraniano
Che in una qualche misura Perton questa fase
Dovremmo un esempio dove si vede quanto è difficile contrastare la violenza di regimi
E poi
La scintilla fu quell'auto i Mall azione del giovane fruttivendolo tunisino Bouazizi un gesto su cui bisogna riflettere un gesto estraneo alla tradizione musulmana
Che però è divenuto il contro simbolo rispetto al kamikaze che è un simbolo nel mondo musulmano sunnita e sciita danni
Togliersi la vita per togliere agli altri buona si sia compiuto un gesto che ricorda i monaci vietnamiti all'epoca dalla guerra del Vietnam Jan Palach e via dicendo
è il segno di una mutazione
E qui il ruolo delle innovazioni tecnologiche e banale è banale dirlo
Che però invece di frammentare la società dell'individualismo come capita da noi hanno creato un'agorà Al Jazeera un'agorà araba facilitata dalla lingua
Ma anche rivelatrice di una qualche secolarizzazione della società araba stiamo attenti
Perché la sanguinosa battaglia per la legittimità a incarnare il vero Islam diciamo la battaglia sul califfato
Il settarismo le vittime del terrorismo religioso come dice Oliviero qua hanno banalizzato il fatto religioso e hanno indotto a una stanchezza della società guardate il caso dell'Algeria una società
Stanca di settarismo religioso è stanca di rivoluzioni
Ma cosa chiedono i giovani arabi più diritti meno corruzione lavoro libertà dignità ma qui c'è il rapporto interessantissimo col mondo islamista i fratelli musulmani
Si sono dichiarati sorpresi e
Il filone qaedista Igea di lista si è lamentato paradossalmente sul web di non essersi accorto di nulla
E la rivolta di detto dei diplomi action ora al grido Pane e internet ammesso in crisi tutti
Così allora e interessante come ho fatto annusare piazza Tahrir
E vedere un mondo che non sappiamo che è esiti avverrà
Ma un mondo di grande interesse che esprime nuovi protagonisti nel mondo arabo
In Egitto anche la ferita tra cristiani e musulmani dopo gli attacchi di Natale contro la Chiesa copta di Alessandria sembra rimarginata e quindi vorrei aprire una parentesi sulla
Presenza sui rapporti tra Italia e cristiani di minoranza nel mondo arabo
Tradizionalmente questo problema l'Italia a differenza della Francia
Non l'ha mai trattato perché ha lasciato sempre tutto questo alla Chiesa cattolica e alla Santa Sede
In realtà
Non è solo un fatto confessionale l'interesse un sostegno alle minoranze cristiane perché la presenza delle minoranze cristiane nel mondo arabo musulmano è una garanzia di democrazia e un segno di pluralismo
In Medioriente come in Pakistan e qui voglio ricordare quella grande figura di politico cristiano il Ministro delle minoranze batti ucciso dai terroristi
La presenza dei cristiani e di fatto una premessa di democrazia fa bene i mussulmani e rappresenta una garanzia di alterità
Perché dopo i cristiani come si vede si colpiranno che altre minoranze islamiche e riti cali gli sciiti e via dicendo
Qui non si tratta di inaugurare una protezione da Impero ottomano occorre però che l'Italia rifletta per sostenere il vivere insieme in società squilibrate come l'Iraq o in bilico come il Libano
E qui sono molto d'accordo comparsi quando sottolinea che la presenza italiana in Libano con una continuità politica che dura da trent'anni è un fatto di notevole importanza su cui lavorare politicamente
Ma riteniamo alla primavera araba
In Libia la storia di versa in corso una guerra ma sull'origine movimento non c'è grande differenza anche qui Bengasi assenza di leader e anche i cui movimenti islamici arrivano in ritardo
E soprattutto abbiamo capito meglio
Perché noi la Libia la conoscevamo ma non la conoscevamo perché c'eravamo accontentati di parlare con una persona
Ed è l'unico Paese al mondo in cui ci siamo accontentati di parlare con una persona o con gli emissari di una persona avevamo un Paese di fronte che era un buco nero lo scatolone di sabbia condito di petrolio che noi non capivamo
Ebbene
Anche qui
Gheddafi e ci siamo resi conto come non ha voluto fare del suo Paese uno Stato con vere istituzioni
L'Italia
Ha deciso di riconoscere il Consiglio come interlocutore scelta saggia oggi abbiamo il problema di uno stallo militare
A cui occorre dare una soluzione politica che in un umili e attese di cambiamento dopo quarantadue anni di dittatura
E anche qui
Le soluzioni africane e apro una parentesi le mediazioni africane sul continente si sono rivelate dalla Costa d'Avorio alla Libia potrei tornare indietro in genere un fallimento
In Africa c'è in Africa nord-sud c'è un'incredibile vuoto di iniziativa politica eccetto forse in Medioriente o eccetto forse Israele
Allora
Io
Sono colpito
Dalla geografia delle reazioni a quello che è avvenuto in Medioriente dallo detto l'Islam jihadista
Correndo sui siti apparentati con Al Qaeda
Noi vediamo come la piazza araba viene criticata e vediamo come ci sia un'autocritica da parte dei jihadisti i quali dicono noi non siamo riusciti a far sollevare le masse
E ci sono usciti questi giovani senza armi e violenza e leader in genere
Diciamo tra virgolette terroristi loquaci sul web o sulle televisioni satellitari tacciono
E comincia a rivelarsi vero
Che l'Islam violento
Ha dissanguato i popoli musulmani una coscienza che si diffonde potrà colpire e tutt'altro che ha vinto ma non è Gemmo né
C'è poi
Nella geografia delle reazioni ma lo accenno appena l'atteggiamento degli Stati Uniti a un bivio decisivo soprattutto in Egitto
Ma qui c'è il grave problema del rapporto con l'Arabia Saudita Riyād è intervenuta militarmente in Bahrein
Senza chiedere il parere era l'alleato americano e qui c'è una grande un grande problema americano che è un problema occidentale come influenzare positivamente l'alleanza tra democrazia Islam
Dopo la strada sbarrata di anni di cultura del trust
In fondo il discorso di Obama al Cairo andava in questo senso
La geografia delle reazioni l'Europa la vicenda la conosciamo conosciamo l'incertezza
Della prima riunione del Consiglio europeo dopo il primo fatti egiziani
Conosciamo l'impulsivo sarà così che prova a far dimenticare gli imbarazzi in Tunisia con una politica aggressiva in in via oggi in affanno vediamo la Germania che pur rivendicando desiderando un seggio permanente al Consiglio di sicurezza
Si chiude nella sua politica di tradizionale disinteresse o la Spagna di Zapatero avvitata nella sua crisi
Cari amici complessivamente la politica e il tono delle nostre società europee e piuttosto chiuso in un atteggiamento pauroso verso il futuro
Io mi chiedo
Quale sia
L'occasione per gli italiani e come noi possiamo accoglierla Polito sul Corriere ha scritto giustamente siamo tornati in prima linea c'è una nuova frontiera
Jean ASS
Dopo l'emarginazione degli ultimi anni io credo che qui noi
Abbiamo bisogno di una riflessione generale da giocare da indirizzare la nostra politica verso sud ma anche una riflessione da giocare in Europa
Bisogna essere preparati al dibattito europeo passi importanti ne abbiamo fatti
Ma come ha detto recentemente Frattini
Dobbiamo passare dalla politica della convenienza alla politica della convivenza
Ma per passare occorre capire e per capire occorre un dibattito e di nuovo esprimo la mia simpatia per questa iniziativa
Altri
Parleranno su questo meglio di me
Io credo però solo di somme dover sottolineare un punto
Interesse nazionale dell'Italia un interesse nazionale d'Italia che si deve collocare a mio
Modesto avviso in una scelta per la democrazia
Le piazze arabe non lasceranno tutto il potere a nuovi padroni
Noi per anni abbiamo lamentato la mancanza di interlocutori democratici o ci siamo chiusi
Negli affetti nefasti dell'esportazione della democrazia con le bombe
Abbiamo giocato come europei in chiave competitiva il caso della Libia è un esempio
Ma è un esempio non solo per la competitività ma per l'impreparazione diplomatica con cui è stato toccato
L'appoggio della lega araba iniziale sfumato l'Unione africana è stata relativamente coinvolta
Non solo perché non l'abbiamo fatto ma perché non sappiamo più come farlo
Io cari amici
Ho parlato per lo più di Medioriente ma voglio dire corazze secondo me il vento della prima vera araba non si
Arresta i Paesi arabi si vede il contagio in Africa Senegal Burkina Faso
A novembre in Mozambico i giovani si sono mossi
Dopo
Decenni spesi e apro una parentesi sull'Africa
A immaginare un nuovo partenariato con l'Africa ci viene offerto dalle stesse società africane che lentamente ma secondo me inesorabilmente si rimetteranno in movimento
Qui quando si parla di Africa e ormai banale insistere
Sulla presenza cinese ma non è solo la presenza cinese
Nuovi attori sul continente malesi indonesiani brasiliani russi indiani sul coreani un solo esempio la Turchia nel due mila nove a Pertol dieci ambasciate in Africa
E Abdullah Bullet
Ha fatto dalla sua elezione il Presidente turco dal due mila e sette quattro turni africane e l'interscambio turco africano è cresciuto
Fino a quattordici miliardi di euro niente rispetto I cento e più miliardi della Cina ma significativamente cresce
Dal due mila uno del dieci per cento l'anno
Ma non tutto è semplice per esempio la presenza cinese ho fatto recentemente un seminario con i cinesi sull'Africa i cinesi sono altamente consapevoli di non avere il know how di non avere la capacità
Di essere di stare in Africa le rivolte ticinesi in Africa in Algeria lo mostrano
Non sto accerto cui a significare come l'Africa sia una
Enorme opportunità
L'economia non spiega tutto
Prendiamoci contro che l'Africa e mutata non è solo il paese delle guerre civili e della i DS
Oggi arrivano gli affetti dell'onda lunga della democratizzazione dagli anni Novanta
Esiste un diffuso desiderio di partecipazione dei giovani
Un desiderio di partecipazione dei giovani che diventa scelta per l'immigrazione
Perché qui bisogna capire che la scelta per immigrare non è la scelta di più poveracci
E la scelta spesso di giovani africani qualificati che nasce come un'avventura come una rivolta contro il destino nel proprio Paese i fatti e lì che bisogna lavorare sull'immigrazione non
Non in Sicilia perché in Sicilia siamo all'ultimo passaggio e lì
E come ho detto molte volte non esiste
Un minimo di produzione mediatica che spieghi un film le disavventure di un giovane africani in Europa non abbiamo mai investito su questo
E lì che sceglie sono i giovani spesso migliori ma oggi c'è in Africa una nuova classe di giovani
Più dinamici e meno impoveriti gli esperti del
Ma anche il sei globali istituto calcolano che tra dieci anni avremo una classe media di centotrenta milioni di africani con un'autonoma capacità di spesa una mutazione antropologica
Oggi
In Africa e torno al fatto che gli uomini e donne contano si fa fatica a imporre regimi autoritari quindi ne ha Niger Nigeria
E questa Africa in quest'Africa l'Italia può trovare un suo spazio ad esempio con l'esperienza delle piccole imprese molto ricercata in Africa
Ma qui c'è una timidezza culturale anche del mondo imprenditrici imprenditoriale nel considerare l'Africa parte di un orizzonte euro africano e nel rischiare
Su un terreno rispetto a quale sia molto ignoranti ma torniamo e poi concludiamo sulla questione della democrazia
L'Islam
Democrazia Islam si è parlato molto dell'esempio turco che secondo me e significativo nel mondo arabo Nona lo stesso nazionalismo dei turchi
Io penso che il discorso della democrazia così ancora rudimentale nonostante sia così vivace nel mondo arabo
è qualcosa da tenere continuamente sotto controllo
Insomma complessivamente noi ci troviamo di fronte a una classe media araba più globalizzata sia laici che religiosi
Perché anche la prassi religiosa e diversa da quella che noi abbiamo raffigurato
Per anni congelato dalla guerra fredda coi pericoloso per il contagio islamico sull'immigrazione il Mediterraneo con le sue rive sociali e umane
Si è messo in movimento e può tornare il luogo di intreccio di opportunità
Oggi il Mediterraneo si responsi restringe improvvisamente emergono nuovi partner da intercettare
Molto si connette anche al conflitto
Tra Israele e palestinesi che è stata una ossessione di più di mezzo secolo del pensiero arabo sia islamista che nazionalista in queste settimane
Abbiamo notato le dimostrazioni contro Hamas a Gaza
E una massa che sta subendo una involuzione stile al fatta potere corruzione repressione
E nel nuovo Egitto in altre società arabe c'è meno interessi a uno scontro con Israele che è stata la giustificazione del terrorismo e dell'autoritarismo
Il fossato e ancora le norme ma la carta antisionisti antisemita comincia a indebolirsi
Thomas Friedman
Notava recentemente che l'esempio della democrazia israeliana dove si mette in carcere un Presidente il si arrestano i ministri
è stato forse uno dei detonatori del risveglio arabo in questo senso non si può fare questo anche da noi
Io credo se qui se questo secolare conflitto sarà riportato nella sua dimensione reale i falchi di entrambe le parti avranno meno carte e il Mediterraneo sì fregherà
E poi le soluzioni del conflitto sono già scritte
Io credo non è necessario dilungarsi sull'interesse italiano in una nuova
Politica sul Mediterraneo c'è il capitolo delle immigrazioni ho detto bisogni uscire dalla logica
Delle emergenze dell'ossessione del clandestino
è estremamente pericoloso questo lanciare un allarme dopo l'altro voce dal Sen fuggita non si ripiglia più
Perché questo sta creando telegiornale dopo telegiornale una mutazione nel sentire della nostra gente
Lo sappiamo manca una politica comune europea ma lo sappiamo anche perché lo abbiamo scelto
Sugli immigrati si vincono si perdono le elezioni ma riportiamo fra ridiamo i problemi
Perché l'Italia nel recente passato è stata in grado di assorbire senza traumi ti ricordi nel novantuno cinquanta mila albanesi nel novantadue dodici mila somali
Ottanta mila jugoslavi nello stesso anno nel novantasei trenta mila kosovari insomma non si tratta di fatti così nuovi
Non sta avvenendo qualcosa di nuovo ma siamo talmente
Ignoranti o divenuti analfabeti di ritorno che non ci rendiamo conto che sono vent'anni che viviamo gestiamo questa esperienza
Un caso un modello l'Albania
La barriera terra che vomitava immigrati eppure
La cooperazione il partenariato di questi anni l'hanno trasformata nonché l'Albania sia proprio un modello di alternanza democratica però non sia la Svizzera
E nemmeno il Lussemburgo ma l'hanno trasformata in un candidato all'Unione
Però sulla Banja siamo intervenuti a livello di cooperazione e di orientamento della politica ed alla vita sociale del Paese non siamo restati fuori per fermare l'immigrazione
E allora
Bisogna anche considerare un effetto
Che
La democrazia e la libertà non solo
Ah prono a
I paesi all'immigrazione ma la democrazia e la libertà
Motivano la gente a restare nel Paese questo è un fatto di cui non ci siamo accorti parliamo solo dei tunisini che si rovescia nel nostro Paese non dei libici che vengono accolti in Tunisia
Non parliamo dei rientri nel Paese perché non c'è stato un ributtare sì di egiziani verso il nord e verso l'Europa la democrazia la libertà fanno sognare un
Destino comune la repressione l'autoritarismo motivano la voglia di fuggire
Qualcosa di simile è avvenuto in Albania
Io credo
Che
Dobbiamo abbandonare come europei il ridicolo gioco di scarico delle responsabilità
Perché un altro discorso cari amici ma non lo faccio e spero che qualcuno lo faccia sarebbe sulla crisi dell'Europa perché lì
è un altro settore in cui noi non dobbiamo giocare d'azzardo a carte ma dobbiamo giocare in maniera costruttiva
Perché più si frantuma l'Europa in più nessun Paese europeo a un futuro
All'intera Imola lunga al confronto cui giganti asiatici col vascello buttato della Grecia del Portogallo dell'Italia ma anche della Francia che malgrado un certo tono
A
Al suo interno un appassimento antropologico sono un filo francese ed fin da bambino e
è un filo e un Franco Maniacco
Ma mi sono reso conto progressivamente di come in Francia sia morto l'intero e sia nata una dimensione non tanto lontana da quella italiana
Il destino dei Paesi europei non è così diverso tra di loro
In Italia
Ha un ruolo da giocare sì ha un ruolo da giocare nella misura in cui noi
Ricostruiamo un discorso una riflessione sulla responsabilità italiana concludo
Nessuno sa con certezza come saranno i nostri partner rivieraschi del sud
Ma questo interessante c'è una responsabilità italiana europea nell'influenzare positivamente il corso della storia
Permettetemi qui di fare una sottolineatura
La caduta degli accenti antiamericani e antioccidentali nelle opinioni pubbliche
Del sud ma questo è un fatto straordinario perché l'antioccidentali istmo è stato un tema che giocavano caduta naturalmente non assolutamente la relativa
è stato un tema che giocavano persino i leader filo occidentali guardiamo i sauditi guardiamo gli stessi asce mitili Giordania
è un fatto culturale di grande interesse noi dobbiamo
Provare a influenzare il corso della storia che il desiderio di libertà porti a un percorso verso la democrazia
Insomma un nuovo noi sta nascendo e noi dobbiamo esserci anche perché tornare allo stato quo ante è impossibile
E quindi dovremo abituarci ad attori più autonomi
Consapevoli e più imprevedibili
Farsi amici di queste attese che non ci sono peraltro estranee non è facile ma è un dovere italiano e l'interesse italiano
E credo anche che ci fa bene ci fa bene uscire da noi stessi a un'Italia concentrata su disse invecchiata male
Nei modi della politica e della vita sociale viene offerta un'opportunità un'opportunità di un ruolo che non è smisurato ma che è significativo e questo ruolo fa bene anche a noi grazie
Grazie davvero Andrea Riccardi e per queste riflessione al proprio il suo lavoro
Prurito decennale la sua comunità di Sant'Egidio hanno svolto esattamente uno un lavorìo di di legami di fidi che
Spesso l'Italia come Paese non era in grado come Governo di realizzare quest'oggi una ricchezza unica ENI
Sempre più utile nei prossimi mesi in cui dovremo riuscire con guardare con occhi nuovi quanto sta accadendo in grandi parti del mondo io per adesso però Stefano folle
Per prendere un po'in mano il nostro confronto al nostro dibattito che credo sia
Citato bene avviato dalla
Sì grazie ben avviato perché certamente capita di rado che un convegno che si propone di
Approfondire sul piano storico
Il politico dei temi così rilevanti come il ruolo dell'Italia nel mondo circostante che cambia e miniere tumultuosa ecco non capita di rado che in convegni e questo genere
Riesca a essere così dentro l'attualità stiamo vivendo proprio in questi giorni in queste settimane gli eventi che stiamo approvando adesso a incorniciare dentro la nostra riflessione ed è una riflessione di alto livello come
Dimostrano
La l'introduzione di Gianni Vernetti che la bella relazione di Andrea Riccardi è come se adesso dimostreranno
Gli interventi nel nostro dibattito gli spunti sono evidentemente tanti
Vernetti proponeva il binomio rischio opportunità su cui si può no queste due parole chiave
Su cui bisogna diciamo intravedere
Qual è la responsabilità dell'Italia quella che richiamava adesso Riccardi nella stabilizzazione
Della
Dello spazio politico ed economico del Mediterraneo e non solo naturalmente sono le grandi sfide della globalizzazione che sono state qui richiamate e il tema che poneva Riccardi
C'è una sofferenza dell'Italia in quanto manca una visione
Ecco il ruolo dell'Italia all'interesse nazionale d'Italia l'identità nazionale italiana che viene ridefinita
All'interno di interesse nazionale ha bisogno di una visione bisogna che l'Italia penda diciamo il suo ruolo
Nel nel mondo circostante che sta cambiando a una chiara e lungimirante visione questo sollecita direi temi politici economici militari
Che cercheremo adesso di approfondire procederemo così gli interventi dato mentre al non dovranno superare diciamo i dieci dodici minuti e per chiedere questo perché dobbiamo concludere entro entro l'una e la mia idea sarebbe adesso di dare la parola prima la professoressa Irene Tinari
Della fondazione Italia futura
Insegnante hanno esitata all'altezza di Madrid e poi al generale Camporini che qui alla mia destra già Capo di stato maggiore della Difesa e consulente del Ministero degli esteri
E poi chiederei al professor pazzi e al dottor Zappa
Di sostituirsi qui al tavolo e poi via via gli altri intervenuti che presenterò naturalmente di da Lanzillotta che saluto a credo un problema con l'Aula
Non so non s'è che viene chiamata
Non lo dirà lei quando quando vuoi intervenire la mia idea ripartite dire del diciamo dopo parse Zappa però se ci sono delle esigenze quelle vediamo
Allora perseguire un filo logico dopo la relazione di di Riccardi direi che Presidente Italia potrebbe darci suo contributo adesso
Grazie
Grazie Ignazio vuol sapere
Per l'invito anche per me è un piacere anche se all'inizio anch'io ero rimasta un po'sorpresa perché non sono un'esperta di geopolitica non ombra GAM politologico diplomatico normalmente normalmente
Si usa quando si affrontano questi temi non pagando economico
A e quindi anche un porto magari una visione che può a apparire un po'inusuale ma spero comunque comunque utile quindi anch'io osservo spesso queste dinamiche queste internazionali con
Chiuda con occhi un po'diverso no da quello a diciamo un po'politico con il politico diplomatico una cosa che noto è che ho notato spesso in questi anni
E che mi ha colpito e come molto spesso si affrontino temi diciamo dipinti geopolitica come
A appunto equilibri di forza in con triplo matrici per pochi tre negoziazioni di leader con leader di pochi con pochi o addirittura con una persona come ci ricordava prima
Prima primari Riccardi quindi questi grandi leader che si incontrano negoziano trattano
A eppure le vicende di cui sono stati i testimoni di cui siamo ancora testimoni
A CCC pongono di fronte a un fenomeno molto diverso perché non sono stati manovre di pochi contro pochi ma sono stati a sono arrivati da milioni di persone persone che sistematicamente quando si parlava di questi temi erano state lasciate fuori
Erano state escluse dalle discussioni dalle trattative dalle negoziazioni no quindi per tre insegnamenti in questi tipi di
Di discussioni negoziazioni si trattano
Non lo so petrolio contro appalto infrastrutture gas controllarmi dieci a sono sono dismesse la mia percezione da persona da fuori è che molto spesso noi si trattano questi temi in una prospettiva
Ha di business è fatto da pochi per pochi
Sono negoziazioni che certamente hanno a volte anche aiutato nel breve periodo alcuni leader ad ottenere quello che in quel momento gli servì mi pare appoggio coperture internazionali risoluzione di alcuni problemi immediati anche d'immagine interna
Per esempio
Ma non hanno aiutato la gente non hanno aiutato le popolazioni accrescere davvero a conquistare una vita migliore a conquistare
Più non sono benessere economico ma più libertà a conquistare quel desiderio di partecipazione di far parte di questo mondo che gli veniva sventolato davanti ma da cui poi erano erano esclusi
Si è parlato delle anche di problemi economici di questioni popolazioni dei giovani da disoccupazione giovanile
Ma non è solo quello io non lo so lavoro con questi tipi di dati e vi posso dire che la disoccupazione giovanile in Egitto in in Siria in non sa in questi Paesi in Tunisia
è a livelli pari o anche inferiore a quella italiana per cui non è solo quello Anna sono paesi che pure avendo visto anche delle delle crescite complessive
Del loro pile negli ultimi anni hanno visto una redistribuzione completamente fuori da ogni a da ogni logica ci sono ancora grosse parti di cui i Paesi in cui mancano le fogne l'acqua ci sono ancora grossi percentuali di lei in alfabeti quindi le scuole si sono a sono deteriorati o sono accesso per per pochi
A e dall'altro lato anche chi ha avuto il privilegio di studiare o di avvantaggiarsi di alcuni dei progressi poi alla fine non ha trovato dopo lo spazio che poi quello che serve lo spazio per realizzarsi per esprimersi per partecipare
A nello spazio per avere anche la libertà di sognare un futuro migliore
Appare quindi io penso anche per esempio l'Egitto è uno dei Paesi che in realtà hanno dei dei verdi di quelli che negli ultimi anni hanno abbiamo studiato anche dal da economisti che colpiva Piera il processo di crescita economica dal novantotto oggi l'Egitto è cresciuto
Ha una media del cinque per cento Annone né in dieci anni precedenti del sei per cento hanno la disoccupazione è diminuita molto quindi alcuni indicatori a economici
Erano anche molto positivi ma eppure ancora oggi in Egitto c'è un trenta per cento la popolazione che Enna frammenta all'ottanta per cento delle donne tra i ventidue e i trent'anni non lavora in attiva non fa niente
E paradossalmente di fronte a questo aumento di ricchezza e chi ritiene che vi ho detto c'è stato anche un aumento della povertà che oggi supera il venti per cento mentre pochi anni fa era il quindici sedici per cento
Ha tra i più poveri l'accesso a tutte queste all'istruzione eh scarsissimo quindi tra i nelle il Quintino è più povero nel venti per cento di poca popolazione c'è il quaranta per cento di
A analfabetismo
A quindi diciamo sono Paesi che pure avendo me intatto area grazie anche a premettere alcune negoziazioni ad alcuni scambi e la ricchezza complessiva non hanno però importato pure
Questo ha fatto
Trasparire come dire spicchi fra
Questi beh questo benessere nella popolazione non hanno avuto un ammodernamento del tessuto anche sociale culturale economico e produttivo
E per questo anche quei giovani che poi hanno studiato oggi trovano
Poche poche prospettive non hanno fatto perché evidentemente tutto questo non è stato oggetto anche non mi è stato neanche chiesto
Non non non nessuno sia preoccupato di questo tipo di
A di sviluppo di crescita sulle sul piano internazionale quindi io a volte si dice è stato forse stato è stato un bene o male trattare con con questi Paesi con certe figure io non credo che sia stato un male dialogare il dialogo credo che sia sempre indispensabile e positivo per quello che mi chiedo proprio da da cittadina da persona che insegue un po'alle aspetti economici
Ah come abbiamo fatto cioè se tutte in cui tutti questi anni a tutte le trattative negoziazioni ragionamenti chiari e che abbiamo fatto un solo come italiani a perché non è che siamo gli unici ma come inglesi francesi tedeschi come Europa
Invece di pensare magari solo a certi tipi di di di di tipo business sia di un interesse così particolare immediato di aree di alcuni gruppi o di alcuni aspetti
Avessimo messo al centro di queste relazioni e ne concentrato anche queste negoziazioni un po'di più sulle scuole ospedali formazione istruzione
Apertura libertà di mercato Carnia apertura delle frontiere commerciali anziché l'ossessione della chiusura delle frontiere alle persone
Con cui facciamo i conti oggi se non ci fossimo interessati più acque avessimo avuto questo tipo di visione nel relazionarci
Nella portare il nostro interesse fuori non sarebbe stato oggi un migliore servizio fatto non solo a quelle popolazioni ma anche all'Italia che oggi si troverebbe al centro di un'area mediterranea e più prospera più sviluppata più anche con la forza lavoro più istruita primo faremmo a saremo inseriti in una realtà economica e sociale di tutt'altro livello da cui secondo me non potremo altro che a che beneficia mare
Quindi
E io credo che questo sia il tipo di cambiamento di mentalità di impostazione di certi tipi di ragionamenti che questi a stravolgimenti degli ultimi mesi ci ci propongono e ci ci pongono di fronte
Cominciare a impostare ragionamenti diplomatici geopolitici sulla gente e non solo sulle risorse naturale sul petrolio sugli scambi sugli interessi del del giorno per giorno perché poi alla fine oggi
A questo come ci ricordava a Riccardi gli uomini e le donne nel mondo tornano a contare e noi dobbiamo inserirli nei nostri ragionamenti nelle nostre relazioni internazionali dobbiamo mettere questo tipo di a attenzione nelle nostre attività a internazionali non sono perché oggi oggi le persone sono alla fine le vere risorse del mondo degli sviluppi sociali culturali economici
Non solo per il tipo per il contributo che sia adeguatamente formato istruiti danno all'innovazione la ricerca sono cose di cui si parla spesso ma perché più in generale
Il contributo di norme che una popolazione serena che vede crescere il proprio benessere che vede crescere la propria partecipazione danno un contributo di energia di entusiasmo di partecipazione
A che è indispensabile anche per una maggiore stabilità sociale e politica di un Paese ecco
A me piacerebbe erano che che l'interesse nazionale venisse inteso proprio così come l'interesse a fa parte di una comunità internazionale fatta di popolazioni che crescono
E in cui il benessere sia visto non come un gioco a somma zero
Anche questa è una cosa che a me colpisce molto si parlava prima di come vengono mal rappresentati alcuni problemi agli occhi della gente comune è una cosa che mi colpisce negli ultimi a negli ultimi anni come abbiamo si tende a far pensare che l'arricchimento di alcune popolazioni lontane si traducono in provvedimento nostro
A e questa è una cosa atroce perché non so perché ma non per il cinismo di queste affermazioni ma perché è falso
Perché non è vero possiamo dirlo fa crescere gli altri vuol dire far crescere noi io non ho visto dalle statistiche nessun Paese occidentale che abbia visto crollare il PIL dopo che la Cina entrata nel da vecchio
A tutti sono riuscite a crescere cioè il benessere complessivo aumentato
E sono aumentati i cellulari le automobili segmentati tutta una serie anche di servizi legati al benessere individuale nei Paesi occidentali sono aumentati ora non abbiamo la crisi
Dell'anno scorso che comunque non mi sembra che arrivi dai Paesi poveri quindi
A me io credo che anche su questo dobbiamo fare una riflessione proprio cambiare come si diceva prima la nostra mentalità il nostro approccio
Imparare a vedere la crescita complessiva delle popolazioni che ci sono vicine delle popolazioni che stanno crescendo come un arricchimento anche per noi come l'opportunità anche per il nostro interesse in una prospettiva di lungo
Periodo a e quindi pensare appunto a condividere questa crescita
A e a negoziare a trattare a relazionarci con gli altri Paesi con questo obiettivo di lungo periodo di far crescere il benessere complessivo la giustizia la democrazia in questo senso quindi partecipazione
A che è una cosa giusta non solo da un punto di vista etico di solidarietà ma anche proprio economico
Mi voglio dire l'aveva capito l'America sessanta anni fa quando ha non solo ai avviato il piano Marshall per la ricostruzione economica dell'Europa ma quando iniziato avviare anche una serie di programmi di scambi culturali
Dei discordia esce per i un banale programma come la furba RAI Tre che dà delle delle borse di studio per portare in America gli studenti di tutto il mondo di tutti i Paesi e per portare fuori dall'America un sacco di docenti di ricercatori
è un programma che la quarantasei ha portato in America quasi mezzo milione di studenti e ricercatori che poi dopo vanno fuori e assorbono anche ai locazione alla partecipazione alla alla democrazia questi sono degli Investimenti un programma uno dei tanti che fa l'America su cui in base a duecentocinquanta milioni di dollari all'anno
Per dare un'idea allora io mi chiedo perché se l'ha capito domenica sessanta anni fa l'Europa non potrebbe diventare un attore di questo genere nel Mediterraneo
E avviare questo tipo di relazioni di scambi
Basati sulla cultura sulla solidarietà sugli scambi sul conoscersi reciprocamente perché l'ignoranza di quello che accade anche solo al di là di uno stretto o di un o devo del mare è quella che veramente distorce il persistere percezioni e uccide il dialogo e la la crescita di tutta l'area quindi
Io credo che assolutamente dobbiamo a passare a stato citata Frattini dalla politica della convenienza a quella della convivenza ricordandoci però che la convivenza si costruisce perché chiaramente dice
Sì ce le far convivere realtà di privilegiati con milioni di esclusivo per cui la si costruisce pezzo per pezzo credendoci investendo
Anche in questo tipo di attività e di cooperazione
Grazie
Grazie ai veneti valli che
Si richiamava
All'esigenza dell'investimento umano
Puntare sulle persone credo nelle persone
Nel grande magari confuso bisogno di democrazia e di benessere che si sta
Che sta emergendo nel
Nell'area mediterranea nordafricana
E quindi questo mi fa
Mi fa dire che
Ci
Stavo solo due elementi che stanno emergendo diciamo al nostro dibattito sta male cioè il tema legato alla definizione di questa visione dell'Italia
Del futuro che riguarderà il nostro Paese in un'area che si vuole democratiche stabilizzata il Mediterraneo
Richiede diciamo tempi lunghi tutto questo richiede una un grande rinnovamento culturale e politico quasi una rivoluzione culturale e tempi medi o medio lunghi e poi l'interesse nazionale però ci interpella anche sulle cose
Che
Esigono risposte immediate siamo nel mezzo di una crisi seria
Bellica lettura in Libia c'è una crisi dell'immigrazione
Ci sono delle risposte no a volte anche vanno date a queste sfide che sono quelle che riempiono le pagine dei giornali quindi due due livelli uno medio medio-lungo politiche culturali insieme che investe la visione
Del mondo che dobbiamo coltivare
E uno immediato che invece ci interpella nel giorno per giorno
E su questo anche darei adesso la parola
Al generale Camporini che dicevo prima già Capo di stato maggiore difesa consulente del Ministro degli esteri prego generale
Grazie certamente gli stimoli sono arrivati dalle
Presentazioni semi Presidenti sono
Molteplici e multiforme ricorre la parola visione
Ricorre la parola interesse nazionale nella
Nella scheda di presentazione c'è una una un'espressione che mi piace molto
Quando si dice di aggiornare l'idea di interesse nazionale
Beni che si parli di aggiornamento mentre qualche
Grazie mentre qualche anno fa si parlava di definizione perché qualche anno fa era vietato parlare di interesse nazionale sembrava troppo in cui stico sembrava con qualche cosa
Che riguardasse proprio la sfera individuale che invece non potesse essere
In qualche modo ha realizzato in un dibattito fosse politicamente corrette invece
Finalmente l'interesse nazionale è stato il Governatore si tratta solo di aggiornarlo aggiornato in base a
L'evoluzione di quello che sta succedendo
Questo io credo che sia un punto importante le cose succedono
Il mondo cambia
Mentre invece siamo tutti quanti convinti inconsciamente che il mondo rimanga sempre lo stesso noi dopo è scontato
Che in Egitto il regime sarebbe rimasto in eterno così come da un po'è scontato che la guerra fredda sarebbe durato in eterno
Le cose non stanno così evidentemente la storia continua con buona pace di qualcuno continua e ippico le cose cambiano e noi dovremmo essere capaci di percepire il cambiamento di queste cose
Proprio al fine di curare
L'interesse
E che cosa è l'interesse io credo che
L'interesse sia essenzialmente quello che
Diceva la professoressa finali la volontà di conquistare una vita migliore
Migliore per noi
Nel breve termine come diceva dottor folli e milioni certamente nel lungo termine per le generazioni future
Ora
Quello che
Di cui io avverto la mancanza oggi
è non solo non tanto una mancanza di questa visione ma una mancanza degli strumenti per generare questa visione
Ora non vi sembri una banalità
Ma oggi come oggi il nostro sistema istituzione istituzionale
Per la sua struttura
A prescindere dalle persone che lo incarnano momento per momento maggioranza dopo maggioranza sembra incapace di e lavorare una visione condivisa
Che possa essere la guida per tutti coloro che hanno da dire qualche cosa che siano a livello ministeriale che siano livello imprenditoriale che siano a livello privato
Ora è un problema che io giudico non non vi sembri dopo Barale proprio relativo a come sono costruiti alcune istituzioni nazionali
Noi non abbiamo un consiglio di crisi non abbiamo una
Consiglio di guerra un gabinetto di guerra come altri Paesi
Con cui amiamo confrontarci dei quali qualche volta riceviamo delle frustrazioni più o meno giustificate hanno
Noi abbiamo una struttura in cui
La Presidenza del Consiglio
Sì esaurisce fece le sue energie non estenuante lavoro di mediazione
Fra il lavoro dei vari ministeri che agiscono
In base non appunto a una visione condivisa elaborata ai maturata insieme ma in base agli Elisetti res singole individuali
Io credo che questo sia veramente un problema che deve essere risolto
Parlando della mia esperienza pregressa
Mi è stato chiesto più volte ma tute che prendevi gli ordini
Questo è un problema
Perché la gestione di operazioni militari in nella gestione delle Forze armate in realtà non è mai stato risolto il problema di chi realmente comandi
La Costituzione dice che comanda il
Presidente la Repubblica comandante supremo ma ovviamente non può essere un comando esecutivo
Ma
Quell'elaborazione che venne fatta all'epoca di di Cossiga famosa Commissione Paladini che qualche volta presentava delle soluzioni
Non venne non ve ne scontata di rapporto della Baraldini sono probabilmente i qualcuno di questi scaffali a prendere polvere
Perché in realtà oggi è difficile capire come vengono elaborate le decisioni
Su l'impiego delle Forze armate e questo vale per tutto il resto delle attività di Governo per tutte le sue delle attività del Paese
Ieri è rientrato a Roma da da Kabul il Ministro Romani che si è recato in Afghanistan deve verificare le opportunità di sviluppo per le imprese italiane in quel Paese
Bene io credo di poter dire
è stato alla volontà specifica del singolo ministro lodevolissima
Ma che non è incardinata in una strategia globale del Paese
E questo è un problema da risolvere se vogliamo veramente elaborare quello che
L'interesse nazionale e quindi conformare i comportamenti di tutti a quello che l'interesse nazionale
E qual è secondo me è l'interesse nazionale reso vi devo per forza dire qual è quella che la mia visione
Io sono un
Europeista tradito
Io ho lavorato al al problema della
Integrazione dell'Unione europea era dal mille novecentonovantanove ridi vi assicuro con una passione con e con una fede assoluta
E non posso oggi che dichiararmi un po'frustrato da quello che accade sto usando ovviamente un eufemismo
Quindi qual è il mia visione dell'interesse nazionale
Privo di tutto è che non è nazionale
Non può essere un interesse nazionale quando si va ad una visione non bisogna essere visionari
Bisogna avere delle radici ben piantate nel terreno della realtà
Guardare al futuro con una consapevolezza di dei fattori chiave influenzeranno
è
De diventata una banalità direi che il futuro è dei
Grandi attori che stanno emergendo
Ma è una banalità così banale che nessuno fa nulla
Per essere all'altezza di quello che accadrà
L'altro giorno parlando in un'altra sede faccio un paragone mi sembra che l'Europa di oggi
Sia
L'Italia del Medioevo
Tanti piccoli state rally che molto orgogliosi della propria identità praticavano fra di loro
Senza accorgersi che i destini del globo investimenti allora globo conosciuto
Pericolo di Cisal troverà dove in realtà si erano comunque oculate altre realtà ben più sostanziose
L'Europa sta facendo esattamente la stessa cosa
La Francia e il Ducato di Parma
La Gran Bretagna è lo stato pontificio
Stiamo continuamente litigando fra di noi per acquisire un posto in prima fila per essere tra coloro che
Decidono
Senza avere la reale volontà di
Misurarci integrando ci con quello che sarà il futuro
Ma non il futuro fra mille anni e fruttuosa dieci quindici anni
Quindi io credo che oggi esista un
Forte interesse
Nazionale varrà europeo a trovare nuove forme di integrazione del continente
L'Europa sta diventando sempre più irrilevante e quello che sta accadendo oggi nei campi di battaglia della Libia lo stanziamento e dimostrando
L'efficacia dell'intervento militare pur se disegnato in modo assai discutibile permettetemi di dirlo dal punto di siamo tecnico
Che nei primi giorni sembrava notevole sembrava decisivo comunque sembrava poter indirizzare
La crisi verso una soluzione in termini non epocali con la decisione americana di ritirare i propri velivoli da combattimento dalle dall'operazione ha lasciato l'Europa a gestire la cosa assurda
Risultato sul terreno le operazioni si sono affermate
Con tutta la buona volontà e con tutto il
La stima che devo tributari I colleghi degli altri Paesi
Quando sento Cameron che dice che incrementerà il suo sforzo nell'ambito militare le operazioni e manderà altri quattro tornado
Cioè io
Stento a trattenere un sorriso
Perché certamente questa è un'l'evidenza che l'Europa divisa così come oggi
Nona nessuna possibilità di influire in modo significativo sul
Sull'evoluzione degli eventi
Dobbiamo cambiare marcia e allora io credo
E mi fermo perché ritengo opportuno lasciare spazi anche ad altri
Io credo veramente
Che oggi esistono interesse italiano
A trovare nuove strade di integrazione nell'ambito dell'Europa non possiamo
Più limitarci
Ad accontentarci del Trattato di Lisbona
Trattato di Lisbona che Miccichè è stato presentato come il miglior compromesso possibile
Probabilmente era meglio prima grazie
Grazie Generale per queste osservazioni sulla sull'Europa insignificante l'Europa divisa in tanti sta tre lilla l'impresa di Libia che dimostra questa questa debolezza evidentemente nel momento in cui
è venuto meno l'ombrello americano e
La residenza per l'Italia di ridefinire il suo interesse nazionale anche attraverso una ripresa di iniziativa
Sul piano dell'integrazione europea ecco allora propria intendo lo spunto da queste che questa analisi del generale Camporini io vorrei dare la parola adesso alla professor sparsi
Sì se devo qui naturalmente
Professore le relazioni internazionali alla Cattolica di Milano poi saluto Pier Ferdinando Casini
Che prenderà la parola
Subito dopo sempre in relazione ai problemi di Avola e poi al dottor Zappa direttore generale di Finmeccanica e poi sempre aspettare
Linda Lanzillotta e poi posso paga netto e via via
Sì
Prego grazie
Niente
Scusi cosmico
Alla intanto grazie sono invece per essere qui
Il
Ed è difficile resistere alla tentazione di non seguire
Andrea Riccardi cioè non commentare la sua relazione perché la relazione molto ricca è stato detto e ha toccato molti temi però appunto devo fare qualcos'altro che dire esiste però a queste che ogni registra questa spinta
E cerco di concentrarmi su questa questione dell'interesse nazionale Scuto modo di riflettere ieri
Cerco di non dire cosa titoli sulla stampa perché se no non saremo
Però almeno alcuni punti
Alcuni punti molto velocemente intanto poca alcuni punti di scenario
Il primo è che è vero c'è stato la regione più immobili del mondo si è messa in moto questo ci ha sorpreso la sopruso tutti
A iniziare dalle leadership di quei Paesi che è l'indicatore più importante direi
Però non do possiamo adesso sull'onda di questa legittima sorpresa dimenticarci che sono si tratta di regimi travolta resi personalistici tenuto durati trenta quarant'anni per cui
Capite bene che in una logica di attenzione politica una a un'area è ovvio che un regime dura quarant'anni e poi crolla resta un regime che è durato
E il movimento Simest movimento adesso ma come quanto sarà costato del movimento
Non lo sapeva ancora
Anch'io sono convinto che se le potenzialità certamente positive però invito tutti a non prendere a Bari
Speriamo questa cosa vada avanti ma
Un po'di cautela si sentirebbe tutte nostre non dover ogni volta poi ricorrenza correzioni che una cosa che
Spesso ci capita
Credo che però sul sul
C'è un problema più strutturale sono anche contento che non brucia Magli americane questo fatto positivo che accompagna però l'altro lato la medaglia non vengono boh bruciati oggetti di un potere che ritenuto essere non influente in questa fase in questa fase politica
Cioè nessuno si scaglia contro l'Occidente perché l'Occidente ha dimostrato che non è stato capace ed è di prevedere in sede di influenzare gli eventi in corso
Questa è una bella notizia con questo voglio vedere perché che la presidenza Obama che ha investito così tanto una soft power che questo Consiglio io sono stato essa ammorbato
Negli ultimi vent'anni un concetto interessante dal punto Istana litigo ma che poi è diventato un costo di marchette insomma gettoni
Tutto il contrario di tutto e l'America ha ripreso un po'di momento
Sulla questione mediorientale attraverso la pressione sui militari per liquidare Mubarak
Che come suo padre francamente
E il bombardamento da ridere
Per il resto l'influenza americana Regione non c'è
Vi sedete hanno perso il Libano
In sede di francesi hanno perso il Libano con la questione del tribunale speciale sull'IVA Lotto due hanno costretto Libano a ad Hezbollah con una politica sbagliata
Per non c'è la sfida voti importi righe il contesto un contesto in cui il mondo si mette in movimento molto positivo il mondo le persone su questo condivido quello che è stato detto hanno da una finestra di opportunità per guadagnarsi il disegno di un futuro collettivo questa era quella fondamentale questione
Su quello investire
E però l'altra parte che la nostra capacità di influenzare gli enti non è mai stata così drammaticamente bassa come in questo periodo e questo ed è un cambiata doveva avere per poter essere capaci di
Potevo gli argomenti in cui è difficile fare previsioni
E su questo vorrei c'era una cosa sarà sempre più difficile fare previsioni
E tutto sommato sarà sempre meno importante fare previsioni sarà molto più decisivo reagire rapidamente a quello che si verifica
Allora cosa che non è per nulla però paradossale ma che è assolutamente logica in quanto le previsioni sono difficili da fare quello che serve avere visioni forti
Cercai di immaginare qual è il contesto che noi pensiamo possa venire avanti che lo voglio vorremmo che venisse avanti all'interno di quel contesto collocare noi stessi
Perché a quando la previsione difficile me cosa che ti salva dall'estemporaneità e una visione forte di quale che quelli qual è la tua idea di futuro il tuo interesse di dentro ecco perché così importante parlare di interesse nazionale oggi
Non lo dico io è sostitutivo del novanta sei matto tenesse nazionale colonizzazione ecco troppo presto per così dire senza
Però concetto dopo questo quando il mondo cambia troppo velocemente quando non puoi prevedere l'unica cosa che puoi fare avere come l'evento fisso solito e desideri aspettative pronto per esami aperta
Quello di pedante e non dagli altri concentrati su quello lavora su quello
Perché avendo quello saprai come reagire agli eventi quali che gli eventi siano
Notevole ma spesso non è che non sta dentro e vedere cosa succede ma che non sappiamo dire a quando la cosa è successa
A noi cosa conviene fare questo è tutto
Quindi basta previsioni entriamo diciamo così della TIA del caos si vedono i nostri vicini alle otto ingegneri e quant'altro e smettiamola di pensare che il mondo possa essere conosciuto comprimere lineari quando le variabili sono così tante
Nessuno di voi passerebbero da Mediaset bravo quest'idea ok applichiamo a qualcosa di più importante non me ne vogliano gli ingegneri
Dell'agenda ed ecco allora che per noi come italiani
Su un problema
Che coprivano tutti per lunghi anni abbiamo pensato che l'interesse nazionale fosse sostanzialmente riempito bene nostre appartenenze atlantica
Europea
E non è più così
Che l'appartenenza atlantica non definisse gli obiettivi dell'interesse nazionale sia stato chiaro durante la presidenza Clinton ed è stato palese durante la presenza di Bush e nessuno si è più l'uso del contattate soliti
Davanti a prezzi urbana e finita
L'epoca in cui stare in un club definisce quali sono i tubi chili e lunedì è finita anche la ridà speranza che stare in Europa definisce i limiti dell'Italia non è così non funziona così
Il rito delle Nazioni
Non significa però necessariamente il ritorno a visioni anguste egoistiche a storiche i propri interessi ma si era capire quelli che prima erano tutto sommato riempiti mi naturali i nostri BT di politica internazionale
Diventano oggi semplicemente i limiti entro i quali
Le nostre
Elaborazione di politica nazionale devono stare
L'Europa non diventa un obiettivo in sé non diventa neanche la produttrice automatica dei nostri obiettivi non diventa però all'opposto neppure un fardello un vincolo no diventa la cornice
La cornice entro la quale muoversi per fare in modo che perseguimento dei nostri interessi
Che possono avere costi asimmetrici rispetto agli interessi francese quei tedeschi e via discorrendo per tutti i partner possano essere perseguiti
Quello che ha colpito di questa recente crisi è stata come l'Italia si sia trovata isolata con il suo interesse nazionale diciamo così molto euristica auto
Dobbiamo vi pare rispetto ad altri interessi nazionali dato mistici queste punto
A dimostrazione che
Non è deve avere una visione in questa visione dissecare di fare sistema come si usa dire qualcosa anch'io aborro ma
Che il punto poco
Però per fare questo bisogna avere lo sguardo lungo
Se bisogna prepararsi
Per tempo per così dire bisogna riflettere questo quindi a me mi associo chiaramente no dico perché infettato no
Alla la all'importanza di flusso di come il dibattito in questi momenti di dibattito che magari sono meno se mi permettete
Approfonditi di quelli che avvengono in termini accademici classici ovvio ma che a mio avviso importanti perché consentono a chi di noi riflette su queste cose per mestiere
Di contrarietà persone che decidono su queste cose per mestiere
E allora facendo spendo ognuno fermo distinto suo ruolo per cui come dicono a Milano tradurlo attori locali il pasticcere fa i pasticcini
Mi tanto poi ho visto Brignano proprio sono ancora catene caratterizzato dalla romanità
Diceva peggio però natura quando lo dirò per la parte tutto l'importanza appunto dei dei momenti di contatto come questo sono a mio avviso sul sulla sulla velocità cioè sul fatto che
Tempestivamente l'opportunità di incontrarsi e scambiarsi
Delle opinioni pugno non sono così continua la sto da sua questo è il punto
Però a questo momento in cui forse qualcosa
Delle difficoltà che la politica a
Avere visioni incontra la frustrazione te lo studioso a di riuscire a avere un interlocutore con cui condividere alcune cose perché capite che lo gli studiosi spesso fanno la figura della suocera
C'è schivo editoriali dicendo che l'avevo detto ma
Va bene che non crediamo più delle previsioni ma così un po'poco ultime due cose
Molto molto veloci
E io sono non sono così mi considero un realista liberale per cui penso che davvero convenga l'Italia sia sempre convenuto
Investire nella democrazia degli altri
Un po'per il motivo un po'nella spiegazione classica exit voice
Prima che la gente possa fare voi svuotare da avere un inventarsi un destino collettivo ha sempre lasciato il destino individuale
Che vuol dire andaste né con i piedi emigrare per cui la diffusione di sistemi democratici
Limite all'immigrazione
Questo per un motivo banalissimo
è il motivo banalissima che fino adesso i sistemi che abbiamo visto il Medioriente nel mondo arabo Maghreb e compagnia cantante per limitarsi a questa parte del mondo
Sono sistemi in cui la partecipazione in condizione nostro iniqua non svantaggiata nel sistema economico ricevuto economico
Dipende dall'accesso a condizione privilegiata al circuito politico
Il signore Tunisia usato fuoco perché è un poliziotto poliziotto
Gli ha chiesto la stecca
Significa che Luigi per poter stare in una posizione e qua al minimo livello nel circuito economico doveva pagare un accesso Cicuto politico
Questa cosa fa una pentola a pressione senza valvole
I tecnici e che ci siano due campi diversi in cui uno può toccare per così dire somma l'ineguaglianza incubo dito convitto così via a
Il rovesciamento del ragionamento talk Miliano sul rapporto tra ricchezza
Democrazia
Allora se l'unica politica sensata per cercare di
Evitare di dover gestire davvero ondate un domani davvero bibliche di migrazione e sviluppare lettere da questi provengono e la democrazia e un buon volano di sviluppo perché rende gratis
Costi di transazione che altrimenti sono costosi e si stima autoritari che la grande palla al piede la Cina sostanzialmente sorga il punto domanda sulla Cina è se riuscirà continua a sviluppare un'economia
Che cresce senza sviluppare Bonzio ed economico più democratico in cui le informazioni viaggiano gratis
Che la grande il venti per cento di taglio di costo per così dire futuro le cose
Quel su questo credo che se nel nostro interesse se nel nostro interesse specifico con la consapevolezza di un fatto però anche qua
Guai a pensare che una volta che l'hanno trovato la nostra strategia nota l'abbiamo fatto la nostra visione una volta fino imparato a vendere la nostra visione a fare
A trovare coesione convergenza sulla nostra visione della nostra visione con la visione degli atti in Europa la cosa sia finita lì no il mondo resterà un mondo routine bravi Word per così dire per chissà quanto tempo
Su questo dobbiamo farci sconti
Il problema di fondo degli della illegittimità sostanziali di tutti i regimi arabi del Marocco alla Siria
Usciti dal processo di decolonizzazione non è un problema che stiamo inventando noi non ha un problema di cultura visti che rimangono sul Mar Rosso Monica da questo punto
Questo è un po'l'ha anche sottolineato in tutte le università arabe da Casablanca
A a Beirut problema sostanziale della legittimità dei regimi arabi
E quindi noi siamo comunque di fronte a una una una una una quella crisi potenziale che resta tale
Devo per questo che è l'unico modo che abbiamo è
Non ha avventurarci interattivi redditività destinate la frustrazione
Ma lavorare per avere la nostra visione del nostro interesse mi interessano le cui visti con interesse compatibile Congo degli altri Paesi europei l'interesse non
Deleterio per quelli su quali viene applicata un'altra parte mi terranno
Di fronte a questo mondo che cambia non esistono anche alternative
Questa è la carta niente andiamo dobbiamo giocarla fino in fondo ecco perché io penso e concludo che la relazione del ministro la Russa di fronte all'uscita mi pare di Castel diritti bandiamo le truppe da lì non alle coste dal De Rosa
False faccio fatica a volte distingue sulla posizione sono storture
Queste attanaglia non avevano non ha bisogno di tornare
Saremmo medicinali molto spesso descrizione
Il troppo e per questo che l'idea
Di soldi ridurre in questo momento la presenza militare italiano in Libano ancorché questa fosse stata pre vista da tempo
E un esame che è un errore era rimozione classica di dove ti porta dagli errori di previsione e dove invece dove però non portarti gli errori di visione perché se il Mediterraneo sta diventando un Paese un luogo sempre importante sede più critico
Allontanarsi dalla sposi zone in cui ai visibilità
Rispetto prestigio che di vita ha un costo politico contenuto
è follia vuol dire non capirebbe la visione deve prevalere sulla previsione perché la visione ti consente di re agire e di cambiare la politica la previsione ti inchioda
All'errore della statistica
Grazie per l'attenzione
Bene allora
Grazie professor sparsi per questo
Su questo richiamo al realismo avere ritmo liberale che
Credo che abbia fatto fare un un bel passo avanti al dibattito nella definizione di un'ora di un interesse nazionale che anche diciamo un modo per
Definire
Meglio le nostre convenienze cercare dare ad esse una sistematicità che va
Si sposa benissimo a questa visione che stiamo cercando di tracciare stamane
Visione e non previsione si è detto e mi sembra che sia con un punto su cui si possa convergere allora adesso dare la parola
Ma
Pier Ferdinando Casini e poi
A Linda Lanzillotta
Grazie anche perché sia io che di intendiamo il problema oggi della del voto
Innanzitutto voglio dire una cosa a Francesco Rutelli gliela dico davanti a tutti voi non per un fatto di
Così di formalismo o di ritualità
Credo che il fatto che un partito politico la il prodotto oggi promuova questo dibattito è un fatto molto importante fatto molto importante perché è molto difficile trovare dei partiti politici che abbiano tempo fogli occasione
Per parlare di cose che dovrebbero essere
Fondamentali per la nostra visione della politica del futuro
Delle relazioni internazionali e e
E anche delle relazioni nazionali diciamo la verità
è bello anche il titolo
L'interesse nazionale e il posto dell'Italia nel mondo che cambia mondo cambia
Noi abbiamo un posto in questo mondo
Ebbene che parliamo in modo disinibito anche dell'interesse nazionale non ne stiamo parlando in
Così in modo settario oppure per fare degli piccoli interessi ma perché crediamo nella nostra identità
Nell'idea che il nostro Paese sia portatore di valori di cultura di tradizione di una storia
Che deve avere una proiezione verso il futuro delle proiettarsi in un angolo del mondo deve avere ben presente
Quello che è e sono i suoi riferimenti
Ieri sera ho avuto
Una consueta perché ormai in questi talk show televisivi sono consueti scambi di opinioni con un
Direttore di giornale particolarmente
Diciamo così
Lieve nel modo in cui si espone di solito il direttore del giornale Sallustri nonché lo conoscete molto
Così raffinato nel modo
E il quale mi mi ha spiegato con
Qualche urla
Che in piedi la classe dirigente della Prima Repubblica era sostanzialmente
Guardate non è che mi intendo io ho già risposto lui spiegando che tra Brambilla Fanfani prevede preferisco come Fanfani poi due direttori
Ma
Il punto è molto più serio
Io credo
Che
Nei primi anni della nostra vita
Repubblicana noi abbiamo avuto molto chiaro
Il posto dell'Italia nel mondo e l'interesse del nostro Paese
Noi siamo stati abbiamo fatto una scelta di solidarietà atlantica
L'abbiamo fatto traendo dei benefici il Piano Marshall ma anche dando
Un una grande svolgendo un grande ruolo lo abbiamo fatto
Con il contributo di De Gasperi alla fondazione dell'Europa ma dopo De Gasperi c'è una filiera di personalità
Di
Del mondo laico del mondo cattolico che hanno avuto una sostanziale complicità che era coerenza politica ideale
Sono state difese queste scelte
Queste scelte ci hanno portato a svolgere un ruolo anche nel Mediterraneo di ponte rispetto a tante
A tante culture penso al mondo arabo la questione palestinese allo Stato di Israele perversi diversi
Alla relazione con la Russia che è stato una relazione non solo di politica internazionale è stato una relazione sviluppata con coerenza in politica economica e industriale
Pensiamo a quello che è stato l'attenzione della FIAT e verso la Russia o pensiamo a quello che è stato la relazione dell'ENI verso i Paesi arabi abbiamo avuto la bussola
Oggi non abbiamo più nulla
E la cosa sia a cui scegliere
Perché in realtà noi non possiamo fare un peccato di provincialismo c'è solo
Autoflagellazione spiegando che non abbiamo più la bussola che siamo guidati da così da allora in uno stato confusionale generale
Purtroppo la situazione a cui Itta dal fatto che non hanno più neanche gli altri la bussola
E questo è una questione molto seria l'esempio dei tornado e di Cameron che ha fatto il generale Camporini era
Diciamo emblematica diciamo una chicca una ciliegina sulla torta
Cioè
E
Noi siamo in grande crisi di bussola in un mondo che le ha perse e chi ha perso i tradizionali punti di riferimento
L'interesse nazionale ad esempio è stato in questi anni per l'Italia fare degli sforzi per entrare nell'Euro è stato un grande
Devo dire che c'è stata molta gente che ha detto che è un grande errore
Molta gente che ha spiegato che io voglio capire come l'Italia avrebbe affrontato lei lei crisi finanziarie dovuta vicende come Parmalat e Cirio se non fossimo stati ancorati fortemente a una moneta unica però
Per
Comunque c'è stato un
Sforzo collettivo verso quello sbocco lei euro ed è stato anche un grande traguardo l'Europa monetaria
Oggi
Noi non abbiamo più uno sbocco a cui finalizzare gli sforzi
A
Per dare anche un senso a dei sacrifici della politica a degli obiettivi della politica ma purtroppo la stessa Europa non ha più obiettivi così chiaramente definibili
Allora
Che cosa si sta verificando per me mio modesto parere
E si sta verificando il completamento dell'ottantanove cioè ottantanove è caduto il muro di Berlino e c'erano c'era un bipolarismo uno pure
Unione Sovietica Stati Uniti che si teneva assieme con due sistemi di alleanze
è rimasto sul terreno tutto sommato
Un soggetto perché il soggetto era erano
Gli Stati Uniti d'America
De negli anni successivi è stato un prodursi di nuovi protagonismi internazionali dalla Cina all'India al Brasile
E non è un caso che la prima visita del Presidente americano non è come tradizionalmente si faceva in Europa ma è in Asia e ci rimane dieci giorni
La prima visita di Obama perché e chiare e non è neanche un caso che venga L'Aquila ringrazi Berlusconi della Bell accoglienza la caserma
Li di compiti e poi dopo dica però da ora in avanti il G otto praticamente facciamo finta che non ci sia più perché c'è il G venti perché non riesce più a regolare il mondo con i soggetti tradizionali deve aprire
A chi oggi è interlocutore pensiamo a quello che è l'impatto del debito pubblico americano con con con con con i con i cinesi allora e chiaro
Che davanti acque che cosa sta capitando in questi giorni
In questi giorni secondo me almeno per il pezzetto di mondo che noi siamo soliti praticare
è che
Si fa fatica pure a rintracciare gli Stati Uniti vorrei dire non pervenuti
Le
Affermazioni non so se ecco politicamente corretto dirlo alle affermazioni di Obama all'Università del Cairo e tutto quello che è successo dopo sono quasi imbarazzanti se si se si vuole
Fanno una gran fatica poverini anche loro e e
E e tutto sommato
Almeno per quanto riguarda Mubarak gli andato abbastanza bene
Fino a quel punto perché già adesso la bussola l'anno ripersa perché facendo
Una avendo un certo ruolo di finanziatori e di controllo sull'esercito egiziano sono riusciti a consona a evitare almeno che l'agonia di Mubarak continuasse
Quanto quella di Gheddafi che continuerà perché visto che questa operazione non ha né capo né coda
è chiaro che adesso siamo in una grandissima difficoltà
Dunque l'Italia eh
E in una condizione di difficoltà in un'Europa che rischia di essere irrilevante con una stagione in cui gli Stati Uniti è sono
Evidentemente in difficoltà
Chi invoca l'Europa in questa vicenda ad esempio dell'immigrazione è singolare che sia chi l'abbia e legittimata profondamente Cecchi in tutti questi anni ha spiegato che l'Europa non serviva a niente a dimostrazione di quanta confusione ci sia
Oggi è in prima fila invocare l'Europa dire l'Europa dov'è ma se l'Europa era quella che volevate voi non sarebbe proprio Spata sarebbe ancora meno di quella che coppie che oggi
E d'altronde
è
Io vorrei fare una piccola parentesi sulle questioni industriali
Negli anni passati vi ricordate che c'era chi invocava il protezionismo i dazi doganali contro la Cina
Oggi
Davanti ad un Paese
In cui
Attenti milita del nostro sistema economico è pari allo zero
Davanti ad un Paese l'Italia che si caratterizza per essere il Paese che ottiene il minor numero di investimenti esteri rispetto a tutti gli altri Paesi europei
Stabiliamo che la Cassa depositi e prestiti dovrà assi
Difendere l'italianità del sistema ma guardate che qua siamo fuori dal mondo cioè altro che consapevolezza dell'interesse nazionale se noi vogliamo fare un'operazione cara Chiri
Ci inventiamo uno nel
Società
Che sostanzialmente nel nome dell'interesse nazionale determina ancora di più anche se forse non c'è neanche bisogno determinarlo di più perché basta che ne
La la fuga di possibili investitori stranieri
è il sistema economico che si deve difendere è il sistema industriale è il sistema paese che si deve difendere non è
La creazione di una
O la trasformazione della Cassa depositi e prestiti in strumento di stabilizzasse sezione industriale nazionale di alcune proprio siamo fuori dal mondo
Debbo dire che
Questo vale per l'Europa
E nel mondo noi abbiamo una tradizione che è quella delle relazioni transatlantiche abbiamo anche
Aree di influenza dovuti a questa straordinaria e presenza di italiani
Praticamente stiamo disperdendo tutto
Cioè in America latina non esistiamo più e che e tutto e tutto gli investimenti che abbiamo fatto in questi ma anche se alcuni anche straordinarie parliamoci chiaro ci sono delle comunità
Italiane delle esperienze educative italiane e in America latina straordinarie praticamente tutto considerato un impiccio una cosa da tagliare d'altronde in un Paese
Che per trovare i soldi alla cultura aumentar presso la benzina francamente eppure è logico che si taglino gli istituti di cultura perché se la logica
Di premesse queste la conseguenza
Ma poi abbiamo una gran confusione sotto altri profili perché siamo un Paese che
Ha una credibilità uno pay a pari avvero e che a questo punto per recuperare un po'di protagonismo internazionale sia avvia verso viottoli improbabili
Il rapporto con la Russia è governato da un rapporto con Putin forse consiglio di guardare anche alla dinamica interna che sta avvenendo in Russia tra il Presidente della Repubblica il Presidente del Consiglio
Perché non vorrei che anche da qui anche da questo punto di vista fossimo proprio dalla parte del primitivi ISMU politico
Abbiamo il problema
Di un Paese pirata che il virus sia siamo l'unico
Paesi occidentali in cui il Presidente Consiglio ha sdoganato l'embargo internazionale contro Lukashenko andando lì e spiegando che un grandissimo democratico che ha dato amato dal suo popolo
Il tema di Gheddafi
Non facciamo
Demagogiche su Gheddafi tutti gli uomini politici italiani avevano interessa andare d'accordo con Gheddafi hanno coltivato relazioni con Gheddafi hanno fatto bene
Est modus in rebus basta non diciamo più niente
C'è modo e modo nelle cose che si fanno nelle modalità che si seguono perché questo non è folklore è sostanza di politica
Nel decreto c'è stata una grande rivoluzione una rivoluzione speciale si è stato detto non antioccidentale
Le molle il bisogno e l'innovazione il bisogno il pane e internet non solo anche la televisione
Penso che ad esempio l'il male che ha fatto a Mubarak e a Ben Ali
Il fatto che aree Al Jazeera e all'allora BIA
Hanno sostituito le televisioni locali di quei partiti Paesi nessuno guardava più attivo egiziana o la TV tunisina perché semplicemente erano noioso insopportabili cioè ecco
Tutto questo ci deve far pensare a qualcosa io trovo grandi analogie con quello che è stato il ruolo che abbiamo cercato di svolgere nei Balcani
E che purtroppo anche dei Balcani stiamo un pochino disperdendo noi abbiamo la necessità di un grande piano questa necessità c'è l'all'Europa
Due sono le strade sono entrambe sbagliate
La strada di Bush esportazione della democrazia nei termini di imposizione di un modello culturale che non è esportabile in quei termini in quei Paesi
La teoria dell'esportazione della democrazia prodotto a proposito del posto dell'Italia dell'interesse nazionale dei grandissimi danni pensiamo a quello che è successo nell'Autorità palestinese
Allora l'esportazione democrazia non può essere così
Ma nello stesso tempo non possiamo neanche illudersi che i diritti di tutti che i dittatori gendarmi ci tengano la situazione tranquilla perché anche questa è una cosa che si è dimostrato assolutamente
Allora dobbiamo trovare il modo
Di
Riscoprire
Barcellona di riscoprire a Lisbona di riscoprire tutti quei posti e quei documenti
Che sono stati formalmente apportati a patronati dei Governi completamente disattesi non c'è una politica mediterranea dell'Italia se vogliamo in questo confortarci un pochino
Diciamo che le buffonate dei francesi sono stati clamorose
Quello che che che ha prodotto Sarkozy sull'Unione mediterranea è semplicemente ridicolo hanno aperto un ufficio c'hanno messo dentro cinque persone
Non c'è stata la capacità di andare oltre gli slogan questo perché ci conforti amo un pochino perché non è che possiamo solo dire
Che il nostro Governo che Berlusconi diciamo che c'è uno stato confusionale ben diffuso
Anche da altre parti
L'ultima considerazione che voglio fare eh il tema delle missioni militari
Il fatto che i della giornata come ieri Calderoli dica dobbiamo pattugliare i confini portiamo via la gente che perde tempo e soldi nelle missioni militari
Non ha bisogno di commenti in una sede come questa eh
Disarmante
Cioè e l'idea che non si è ancora capito per nulla qual è last la finalità le modalità l'importanza delle missioni militari italiane
Cioè sembra che noi stiamo a fare delle cose all'estero Libano eccetera per fare qualche piacere a qualcuno magari a qualche organizzazione internazionale che ce lo chiede
L'unico e lo dico per esperienza come ex presidente dell'Inter parlamentare come Presidente della Camera che ha girato in tutto il mondo
L'unico sotto monumento
Che si è rimasto
Per dimostrare che questo Paese esiste sono le missioni militari italiane il giorno in cui noi chiudiamo in un assolta di isolazionismo anche questa esperienza abbiamo finito siamo un Paese che dallo zero e quindici alla cooperazione allo sviluppo
Ha una storia straordinaria pensiamo all'Africa di cooperazione allo sviluppo oggi arrivano i cinesi in Africa mi dite che cosa facciamo noi
Chiudiamo le missioni militari e allora dimostriamo che il nostro Paese non
E esiste e non illudiamoci su questa premessa di potere chiedere poi la complicità nella risoluzione di alcuni problemi agli altri
Questa è la dimostrazione che si è perso un filo coerente che non c'è più un senso vero dell'interesse nazionale io sono grato a Francesco Rutelli che fornisce una sede in cui si dibatte un tema
Per la verità non molto all'ordine del giorno nella politica italiana
Grazie Linda Lanzillotta
Grazie erano
Mi scuso perché una mattinata complicata e anche per la voce
Io volevo fare alcune riflessioni più sul versante interno e cioè domandarmi né
Domandarci se
In questa fase della storia italiana il nostro assetto istituzionale
è in grado di affrontare le sfide globali e i grandi cambiamenti di cui stiamo parlando questa mattina perché i io credo che ancor prima di
A rappresentare un interesse nazionale nel mondo occorre che all'interno di un Paese che ci siano i luoghi e le condizioni per identificare questo interesse
Farlo condividere alla comunità nazionale perseguirlo e tutelarlo poi attraverso gli strumenti
Di cui stamattina abbiamo discusso
Oggi in realtà i sta accadendo io penso in Italia qualcosa di simile a quello che sta accadendo
Veniva ricordato da Riccardi nei paesi della sponda sud del Mediterraneo
E cioè quando si diceva diceva anche Parsi persone
Che
Sanno e vedo noi voglio non cercare un futuro collettivo e prima di costruirlo nel loro Paese cercano di costruirlo altrove
Ecco io credo e su questo forse andrebbe fatta una riflessione che in qualche misura sta succedendo qualcosa di simile in Italia e cioè i giovani più avveduti quelli cioè che di cui parlava Riccardi di più formati più istruiti con più motivazione di crescita professionale stanno lasciando il nostro Paese in forme incerto diverso e meno visibili ma perché perché manca nel nostro Paese io credo la visione da consapevolezza di un interesse collettivo per il futuro da perseguire insieme in questo Paese e allora ecco domandiamoci
Come noi possiamo ricostruire e sei
La forma di Stato di governo che si sta riorganizzando in questi anni in particolare attraverso il federalismo è il più adatto
A realizzare questo obiettivo cioè ad attrezzarci alle sfide globali
Ma io credo che in linea di principio e anzi all'origine il federalismo nasce anche per questo nasce proprio per avere un assetto istituzionale capace di connettere i territori e la diversità dei territori italiani in un disegno nazionale
Al servizio di una visione globale degli interessi globali del nostro Paese
E ovviamente che questo sia possibile cioè che
La forma federalista sia coerente e compatibile con una forte ruolo internazionale della
Dello Stato
è dimostrato dal fatto che sono federali alcuni grandi Paesi
Ma
Perché lì oggi il federalismo noi
Abbiamo la sensazione che si trasformi
Sempre più Linda frammentazione il localismo in prevalenza di interessi territoriali e in particolari
Dei territori più forti perché in realtà io credo
è un po'il peccato d'origine della fase attuativa di questo modello costituzionale
Ci sono senza dubbio dei vizi all'origine noi abbiamo affidato alla responsabilità delle Regioni alcuni compiti in materia e che hanno una valenza strategica
Fondamentale pensiamo solo Energia pensiamo le telecomunicazioni ma pensiamo anche il turismo
Pensiamo anche la valorizzazione e l'attrattività
Appunto dei flussi turistici nel nostro paese che rompendo nella sua gestione
La visione e all'interesse nazionale di di fronte a competizioni e a mercati che sono sempre più globali
Ma soprattutto io credo che quello che sta avvenendo e che è molto grave e che il federalismo non viene giocato come arma in più
Di valorizzazione del locale
Ma come strumento per far vincere un territorio contro altri territori e dunque al di fuori di una cornice istituzionale nazionale forte che oggi non c'è queste
è un elemento di rottura che richiederebbe invece per ritornare alle origini
Ricordiamocelo a richiamato Presidente Repubblica nella il diciassette marzo quando ha fatto quella prolusione
Di
Ha ripercorso la storia istituzionale italiana che
L'output comunismo che è uno degli elementi fortemente innovativi della nostra Costituzione rispetto allo Stato per le pubblicano
Era proprio uno di questi elementi di arricchimento di uno Stato
Centrali già costruite in modo illustra Baudo che aveva poi consentito forme di autoritarismo e che uno degli handicap della crescita dello sviluppo italiano era stato quello di non attuare con la sufficiente
Tempestività e determinazione quel modello dell'articolo cinque dalla Costituzione il federalismo ha scavato lato tutto quello che non è stato fatto in cinquant'anni è andato molto in avanti ma cosa
Diciamo non ha fatto nel frattempo per far sì che questo nuovo modello
Fosse coerente col nuovo quadro internazionale con le sfide globalizzazione da una parte non ha fatto quelle politiche che consentissero all'Italia di essere un Paese
Unito cioè
Una politiche di coesione con il Mezzogiorno che garantissero Stendhal di legalità di capacità amministrativa di sviluppo economico per cui
Politiche territoriali fossero elementi di valorizzazione alla pari dei territori e non la fattori di squilibrio e dall'altra parte però
è che
Non si è provveduto a
Adeguare il contesto nazionale noi abbiamo un sistema territoriale sempre più forte
Domina nato dalle regioni più forti in un quadro di istituzioni nazionali e di politica nazionale sempre più debole
Cioè significa che le questioni che venivano poc'anzi ricordate che sono oggetto della iniziativa politica del Governo in questi giorni dall'immigrazione alla politica economica
Viene fatta a livello nazionale ma piegata agli interessi di alcuni territori la paradossale decisione di rideterminare
Radicalmente i rapporti tra Stato e mercato costituendo una nuova piccola ieri è un Fondo di intervento nella nelle aziende che ha addirittura viene esplicitamente
Enunciato
Una funzione prevalentemente dissuasiva perché si ritiene che una volta che si minaccia la presenza dello Stato
Gli stranieri si faranno indietro il che è veramente agghiacciante perché vuol dire che sono le esistenza di questo strumento sarà un deterrente in futuro non solo per l'operazione Parmalat
Ma per tutte le operazioni in cui i capitali stranieri gli hai possano acquisire il controllo di aziende italiane ma come mai una decisione di questo genere non è stata fatta quando imprese straniere hanno preso il controllo definitivo di tutto e di di tutte le aziende di telecomunicazioni noi siamo un sistema che è il più aperto il più competitivo il più ricco dal punto di vista delle comunicazioni e praticamente non c'è più un gestore di telefonia controllato da azionisti Italy Nanni e come mai non è stato fatto quando questo è avvenuto nel settore dell'Energia o nel settore del lusso dove c'è una filiera italiana che è
La nostra identità nel mondo e Traina
Nel mondo le nostre piccole imprese qui Guerrini ce lo può dire semplicemente per un motivo perché non c'erano interessi territoriali dominanti come quelli del perché sono nell'operazione Parmalat
Gli stessi allevatori che non hanno pagato le quote latte che abbiamo deve a
Condonato pagato riducendo i fondi per la ricerca sul cancro
Sono quelli che hanno dettato la strategia di politica economica dell'Italia in questo passaggio
Questo è io credo una chiave per leggere le torsioni del federalismo cioè il federalismo in sé può essere soprattutto in Italia una grande valorizzazione delle politiche locali
A una condizione a condizione che ci siano le istituzioni e la leadership politica capace da una parte di identificare in modo condiviso qual è l'interesse nazionale noi stiamo facendo questa operazione
Che citava il Presidente Casini senza una discussione da nessuna parte come una
E unilaterale decisione del Ministero dell'economia che segna un'altra anomalia italiana delle istituzioni italiane non solo lo squilibrio tra la debolezza delle istituzioni nazionali Governo Parlamento e i sistemi territoriali forti ma la sostanziale diciamo fragilità delle istituzioni nazionali noi abbiamo ormai un'istituzione Governo
Che nona leadership e in cui c'è un solo dominus che decide la strategia
Le politiche le politiche di settore e le politiche Geo strategiche che il Ministero dell'economia allora sei noi proseguiamo a
Attuare una mutazione così profonda della forma di Stato come quella federale
Senza riequilibrare
Istituzioni nazionali Governo e Parlamento non parlo per pura pietà del Parlamento perché diciamo al punto più basso della sua storia non solo repubblicana
Ed è diciamo in questa fase quasi umiliante appartenere al Parlamento per quanto sia delegittimato nel suo ruolo nella percezione dell'opinione pubblica ma all'interno del Governo e accanto a questo non si ricostruisce una leadership politica che nelle istituzioni nazionali sabbia prima definire
La visione e l'interesse nazionale dentro il quale fanno da convergere
La la la frammentazione locale ma guidarla verso un disegno comune ecco io penso che non solo noi saremo più sempre più deboli nella tutela degli interessi nazionali ma saremo sempre più destinati a far prevalere la frammentazione localistica dunque
Il processo federalista balle rapidamente affiancato da questi due altre
Linee di azioni una che è stata che era nell'agenda del Governo quella della riforma istituzionale che è stata
Rapidamente abbandonata l'altra che richiede qualcosa di molto più radicale e profondo cioè un mutamento del quadro politico senza del quale io credo che sarà difficile identificare e poi perseguire il nostro interesse nazionale
Grazie anche Linda Lanzillotta per questa
Tu devi andare alla
A votare ecco
Allora adesso ritorniamo
A
Quattro interventi importanti che saranno diciamo focalizzati Porro vari aspetti
Dell'interesse nazionale prima di delle conclusioni politiche di Francesco Rutelli vuole dare la parola Giorgio Zappa apposito generati meccanica e la Finmeccanica evidentemente è tanta parte oggi
Dell'interesse nazionale poi
Darei la parola alle vie Scordamaglia vicepresidente della Federalimentare di sappiamo quanto l'industria alimentare sia rilevante oggi nella
Nella nei nostri assetti economici alla definizione quindi
Della quanto contribuisca a definire l'interesse nazionale Luigi perché eletto che ci parlerà che Presidente della Fondazione e con arma economia di Tor Vergata che si parli
Ma della crisi energetica soprattutto alle regia oggi nella crisi nel Mediterraneo direi cruciale l'interesse nazionale
E Giorgio Guerrini che come presidente di R.ETE imprese rappresenta l'abbraccia quel quella grande network d'impresa vedi realtà economiche che aderiscono a Confartigianato Confcommercio e quindi direi che in un certo senso conclude questa parte del nostro dibattito con la sua voce autorevole prego aperta
Grazie dottor ringraziamento
Rutelli per l'invito
Ma ringraziamento né tanto per l'invito quanto per il piacere di partecipare
A un dibattito così interessante direi
Se non altro che ce ne emerge in una dimensione un po'più ampie rispetto al nostro quotidiano
è stato detto che ci sono state varie cesure nella in quest'ultimo
Gli ultimi eventi
Dall'ente alla storia presso le pubbliche Anna uno di questi è stato sicuramente la
L'attentato delle Torri gemelle ma quello più significativo ovviamente non può che essere il la che la fine del bipolarismo da questa fretta
Da questo è cambiato tutto e soprattutto è cambiato una della dimensione internazionale dove
Gli attori rilevanti su scala globale si sono moltiplicati dal momento che la Köbler globalizzazione ha tolto il potere a livello statale a favore di soggetti sia
Sub statali
Città dimensioni locali imprese transnazionali che sura statali cioè enti sovranazionali ed i vari organismi internazionali
Tutto questo pone il problema del sul tavolo la questione del rapporto fra la dimensione politica strategica e quelle economiche
Risultando evidente come la seconda in quest'epoca sia diventata essenziale nella definizione delle priorità strategiche fondo anche i nuovi
Nuovi movimenti che si sono manifestati nel Nordafrica nell'area del Mediterraneo
Hanno sono partiti originariamente sicuramente da fatti non soltanto di libertà ma anche da fatti economici
E di questi fatti economici evidente son diventati immediatamente dei fatti politici significativi e di lungotevere termine
Parlando dell'Italia dove si colloca
Cosa stiamo facendo quali sono gli interessi strategici nazionali ovviamente rifacendomi pars detto un detto milanese io le posso dire un altro
Se le FARC oneste e quindi parlerò praticamente delle cose che mi sono più consone delle cose che riguardano
Essenzialmente la tecnologia il fattore produttivo il discorso della
Politica industriale
Oggi a Roma detto prima assistiamo alla progressiva distribuzione del fattore produttivo tecnologico
E la conseguente redistribuzione geografica del potere a favore delle economie emergenti
La politica economica e di un Paese è uno degli strumenti per eccentrici quali ridefinizione promozione e difesa degli interessi nazionali
è fuor di dubbio c'è un elemento significativo ed è un elemento determinante che fa convergere anche
Ha una certa visione del mondo ha una certa visione del posto di tumori occupare nel mondo
Quindi essa non può svilupparsi se non all'interno della cornice sicuramente di riferimento tracciato a livello locale internazionale
Ossia nelle cosiddette
Nel rispetto delle cosiddette politiche di contesto ma di fatto è uno degli elementi principali che un Paese ha in mano per governare il suo futuro
Considerando le difficoltà economiche oggettive in cui verso i governi occidentali in uno degli strumenti a loro disposizione per superare la crisi e affrontare la difficoltà del contesto internazionale eh la politica estera industriale
E non sto dicendo una parolaccia perché oggi parlare di politica industriale
In questo Paese sembra sempre più difficile sembra sempre più difficoltoso ma addirittura
Se non vogliamo parlare della politica industriale nazionale
Siamo costretti a parlare della politica estera industriale
Che potremmo definire come l'attività di uno Stato delle sue agenzie volta da un lato a difendere promuovere e sostenere il sistema industriale nazionale e dall'altro a condizionare
Quello degli altri Paesi
Stiamo parlando ovviamente di una politica estera industriale
Che deve riferirsi al contesto in cui viviamo ma sicuramente
Non non può non certo qual modo nel non possiamo dimenticare Napoli di essendo stiate superato il concetto TAR più di industria nazionale
Intesa come complesso produttivo situato all'interno dei confini geografici dello Stato
Facendo perno sugli investimenti fissi all'estero la politica estera industriale permette di allargare i confini e la cittadinanza nazionali oltre i limiti Ficili fisici del territorio
Sì consideriamo che l'Italia aumentato più del duecento per cento lo stock di investimenti di avere diretti all'estero dal due mila al due mila nove
Pur avendo essendo il Paese che riceve meno investimenti all'estero per motivi di competitività generale e se diciamo che più di duecento mila imprese sono presenti all'estero di venti mila imprese italiane sono presenti all'estero
La politica estera industriale può essere considerato un vero e proprio strumento di tutela dei confini e degli interessi nazionali al di là delle reali frontiere geografiche
La tutela si esprime in tre modi di questi commi di confine degli interessi nazionali permettendo di mantenere e sviluppare la tecnologia in una situazione molti scientifica
Consentendo alle imprese di accedere a fonti di finanziamento differenziate essenziali per abbattere in grado di rischio precedere risorse necessarie
Creare inutili interdipendenza economica fra Paesi e quindi riducendo il livello potenziale di conflittualità fra essi
Definire una politica industriale estera essere industriale efficace e necessario un grado di flessibilità nella valutazione degli interessi del Paese
E in questo l'impresa hanno sicuramente assunte continuano assumono un certo grado di autonomia rispetto alle istituzioni
Nel processo di definizione degli interessi ma è chiaro fortemente probabile che le stesse non possono farsi carico da solo della definizione di questi interessi
Perché deve rimanere nel Paese dei rimanere totalmente una responsabilità politica della cosiddetta visione di come vogliamo in un certo qual modo ritagliarci il posto nel mondo
Solo un approccio organico infatti può evitare la pericolosa frammentazione degli interessi nazionali con conseguente perdita della massa critica necessaria per penetrare nuovi mercati rafforzarci in quelli di cui siamo già presenti
Di fronte Alioscia il mutamento dello scenario internazionale l'Italia come sistema Paese deve riuscire a elaborare una strategia che vada oltre la semplice difesa delle posizioni
Raggiunte dalla carica dei pesi medi genti
Ovviamente in primis quelli per i Paesi Brix
La promozione delle esportazioni la diplomazia economica mercantile sono strumenti utili che ancora sono ovviamente fortemente utilizzati ma non sono più su né necessiti discenti
Qui ritorniamo praticamente anche a quello che lo sforzo soprattutto nelle aree del Mediterraneo e necessario aggredire i nuovi mercati sul loro terreno
Creare interessi legami durevoli con i Paesi emergenti non solo nostri competitori ma che sono e diventeranno sempre di più mercati di grande interesse strategico e quale di congiuntura ovviamente a quelle che sono state le violazioni di questa mattina
Dimenticare il nome
Di scarse politiche peraltro economiche industriale i grandi Paesi del BRIC ma dimenticare soprattutto
Paesi che sono nell'area del Mediterraneo che nel mercato nostro in cui si affacciava vicino
Vicino a noi sta a significare indubbiamente una perdita non soltanto di credibilità ma una perdita di grandi opportunità industriali e di grandi attività economiche
Questa strategia anche di portare gli investimenti negli altri Paesi nei Paesi emergenti
Prevede l'uso massiccio di investimenti come ho detto all'estero era decolli al decollo Calizzi azione produttiva tramite consociate
Non si deve non si può pensare soltanto di trasferire parte della supply in del procurement supply chain in questi Paesi
Bisogna creare deliziare degli investimenti congiunti per mantenere ovviamente e proteggere anche i livelli di tecnologie
E di elementi di in tecnologie di alta tecnologia di nicchia che vogliamo e non parte trasferire o trasferire personalmente
E quindi questo riguarda Lelli information technology la meccanica le energie per lo spazio in cui sono fondamentali il mantenimento e la capacità tecnologica e dell'attività nobili della produzione
Ma che devono strutturalmente devono partente strutturalmente essere previste
In sede di trasferimenti di investimenti come ho detto asset con solo con la sua attraverso consociate nei Paesi ovviamente che determineranno la grande crescita dei dei dei dei mercati nel nelle aprirebbe il termine
Quindi anche
La visione per così dire di politica industriale non può far riferimento e qui critico anche per i nostri interno a delle semplici iniziative o delle
O delle missioni anche a livello confindustriale
L'esigenza è che si realizzi una visione anche in questo campo che permette di convergere
E di realizzare quella quella quella del di realizzare quella situazione per cui noi non soltanto siamo sui capitoli chiederemo di essere voi di avere un posto
E di avere un posto nel mondo ma cercheremo anche di realizzare ovviamente che fare in modo che questo posto sia un posto allargato sia un posto praticamente che nasca nome dell'Italia anche altrove grazie
Grazie dottor Zappa per aver
Così ben definito
I contorni della politica estera industriale come parte integrante della
Dell'interesse nazionale oggi e naturalmente nel
Nell'immediato futuro
Bene adesso la parola appunto come dicevo al vicepresidente di Federalimentare
Luigi Scordamaglia prego
Grazie grazie agli organizzatori soprattutto il mio intervento sarà ovviamente settoriale incentrato soprattutto sulla produzione di alimenti e sono la nostra
Filiera agroalimentare ma grazie per aver voluto sottolineare
La centralità
Che questi argomenti che questi settori hanno nell'interesse nazionale hanno in un mondo in in profondo cambiamento
Settori che generano e che hanno ovviamente rischi ed opportunità comincerei a parlare magari dei rischi
Oggi e sempre più all'attenzione la discussione internazionale il G venti ne fa costantemente oggetto di riflessione il concetto di Food Security cioè
La necessità di garantire la disponibilità di alimento di garantirlo rispetto ad un aumento della popolazione un aumento dei consumi costante rispetto ad una capacità di produrre cibo che non cresce
Altrettanto proporzionalmente e di garantirlo ovviamente ad un prezzo accessibile hai più
Credo che nessuno possa negare l'importanza veniva ricordato prima le rivoluzioni ci sono state fatte le più recenti al grido di Pane e internet strettamente nell'ordine quindi
Le difficoltà che l'accesso al cibo che l'impennata dei prezzi ha avuto a
è stata quindi la causa se non determinante scatenante la scintilla che ha infiammato queste economie
E come dicevo anche il G venti ne fa costantemente oggetto di riflessione recentissima di poche settimane fa alla
Presentazione di una proposta da parte francese e russa di azioni comuni al G venti che possono in qualche modo contenere la va volatilità dei prezzi bloccare ridurre le crisi alimentari non solo per ragioni umanitarie
Ma perché causa scatenante est destabilizzante
Di economie già difficili
E anche in questo caso l'Unione europea oggi lo abbiamo detto fin troppo e distratta forse troppo SACE per interessarsi di questi problemi forse ancora fuori tempo perché pensa di avere a che fare ancora con le necessità di smaltire dei soprusi e non si accorge invece
Che oggi smantellare un sistema produttivo agroalimentare perché questo è quello che sta succedendo ogni volta che c'è un problema di Baggio detto pure spendere l'agricoltura rispetto a
Settori molto meno tangibili nei negoziati internazionali e sicuramente non commestibili servizi banche assicurazioni nell'attuale per esempio negoziato con il Mercosur
Vuol dire soltanto
Andare contro una tendenza ed essere fuori tempo così come è sbagliata e la politica dissennata in questo caso non solo europea ma internazionale che si sta facendo sulle idee incentivazione e
Non controllate
Delle energie alternative ma soprattutto di incentivazioni di cui Dio combustibili che sono direttamente in competizione con
Il la produzione alimentare
Gli Stati Uniti hanno avuto un'impennata lo sono tutti dei cereali del mais nell'ultimo
Semestre del due mila dieci dei prezzi del settantatré per cento per l'utilizzo di questi di questi biocombustibili a seguito di questo anno anche
Rimesso sotto osservazione i propositi assolutamente degli così di quadruplicare la produzione di queste fonti
La Cina ancora più pericolosa la Cina distrutto sulle proprie spalle le gli sorteggio gli aumenti dei prezzi che ci sono stati a seguito dell'utilizzo di cereali a scopo di biocarburanti e oggi decidono di passare alla tappi o che tanto non la consumano ma non si rendono conto che così facendo in meno di un anno hanno
Polarizzato concentrati il novantotto per cento della produzione della Thailandia dell'ATER più o che hanno affermato altri Paesi del mondo che ditta Piocca vivono
E in Italia non brilliamo anche qui per andare controtendenza credo che chiunque di voi abbia fatto magari un giro in Pianura Padana sia stato colpito da questo proliferare di
Pannelli solari per sovvenzionati su terreni fertili simili che hanno una delle rese
Più alti al mondo non ha
Non ha molto senso sicuramente la sicurezza dell'approvvigionamento energetico è un punto fondamentale ma la sicurezza dell'approvvigionamento alimentare altrettanto importante e non è un problema più di
Soli altri Paesi
Così come in questo contesto non ci si può più permettere di dettare dei dei puri dibattiti ideologici o avere delle posizioni di contrarietà ideologica tutta una serie di innovazioni tecnologiche che vanno dagli OGM vanno
Bisogna parlare di numeri bisogna parlare con elementi scientifici perché questo è quello che ci chiede la comunità internazionale invece sicuramente su questo l'emotività nel nostro Paese prevale
Però parliamo anche di opportunità abbiamo detto
Rischi parliamo di opportunità che il
Il il settore alimentare comporta per il nostro paese il ruolo il ruolo forse sottovalutato la sola industria alimentare oggi vale centoventiquattro miliardi di euro
Quattrocento mila dipendenti senza considerare tutti gli allevatori che producono e che di cui l'industria alimentare trasforma l'ottanta per cento parliamo nell'agro industria del tredici per cento
Del PIL nazionale
Ma poi oltre che i volumi sono elemento essenziale oggi si parlava di identità nazionale cosa più del cibo rappresenta una vera identità né
Ne all'estero la Cina ci potrà copiare tutto potrà competere con tutto ma competere sulle eccellenze alimentari non avendo poi la terra
E molto molto difficile
E allora anche qui abbiamo una finestra una finestra fondamentale che è l'occasione dell'Expo due mila quindici ma la stiamo utilizzando ce lo dobbiamo chiedere
Mi ha molto colpito vedere che recentemente il massimo della discussione sull'Expo due mila quindici si è discusso molto Infrastrutture Investimenti ma di contenuti di cosa comunichiamo al mondo in questa finestra in cui avremo i riflettori puntati su di noi
Non gliene importa niente a nessuno
Si discuteva se era opportuno far fare delle visite guidate a degli orti biologici a dei giapponesi spacciando lì come il modello italiano come se il made in Italy ideologico la parte fondamentale per carità mazze come l'orto biologico fosse
Il segreto del made in Italy che ha fatto grande la nostra industria
Per lo status del mondo invece il nostro modello che funziona
E la cosa bella da comunicare nell'Expo sarebbe che funziona come modello di ispirazione per tutte le aree geografiche del mondo
Perché funziona verso i mercati maturi funziona verso gli Stati Uniti che hanno problemi dove dove il valore aggiunto è l'equilibrio nutrizionale del nostri prodotti dove il valore aggiunto e la sostenibilità vera e non di nicchia di una industria
Italiana dove il valore aggiunto il legame reale ancora una volta col territorio
Ma la cosa fondamentale che il nostro modello ideale per quelli che devono essere i nostri partner naturali e cioè l'Africa l'Africa all'Africa del nord ma l'Africa subsahariana
Diceva prima il rappresentante in maniera abbastanza critica di Finmeccanica di queste di questo proliferare di missioni disordinate la colpa è anche nostra si complicano e di Confindustria come del Governo non cella
La polarizzazione ce ne sono state alcune estremamente significative forse troppo pochi quelle verso la Russia ma
L'Africa e il nostro partner naturale e parlo anche del settore alimentare perché lo è
Stiamo parlando di economie
Fortemente concentrate sulle risorse naturali
Che hanno la capacità di fortemente concentrate sul petrolio che hanno molto spesso penso a rango la penso all'Algeria degli introiti enormi derivanti dai milioni di barili di petrolio prendono ogni giorno che hanno necessità di diversificare
E come diversificano con la produzione agroindustria sedevano diversificare con la produzione industriale hanno bisogno di un modello bene possono essere i cinesi modello sicuramente non nell'agro industria
Oggi veniva già ricordato i cinesi
Sono già superati come popolo neo colonialista oggi ci sono i brasiliani che in alcuni paesi vengono già visti con atteggiamento neo colonialista e quindi
Ci cercano disperatamente questi Paesi
Perché vedo che non è un modello giusto un modello di chi sa sfruttare nel senso di rendere produttivo una produzione agricola senza depauperare il compito e Vittorio di chi ha la tecnologia endo auditi industria alimentare che valorizza al meglio la materia prima
Ma noi non siamo presenti noi non riusciamo a rispondere dico come sistema non come aziende le aziende ci sono personalmente rappresento un'azienda che ha ormai quasi mille dipendenti nell'agroalimentare di in Africa e anche lì
C'è una naturale una naturale c'è una un innanzitutto si parlava prima di generazioni assetate affamati di conoscenza Dino Audi tecnologia che estremamente facile
Facile formare e guardano al nostro modello ripeto perché non guardano all'Italia con un con un con un riferimento molto molto importante
Il Paese intero non c'è
Non non non serve non riusciremo mai a fare quello che fanno i cinesi che sistematicamente portano cinquantadue capi di stato africani in Cina non cinquantuno cinquantadue che sono tutti i Paesi africani
Però
Il
L'infuocata Ytzhak si verso questo Paese e l'altra cosa che mi veniva in mente parlando si diceva di questa alternanza non più convenienza ma convivenza
Nei confronti prese scalino non sarei neanche così categorico lei nostre industrie se adeguatamente supportate poi vedremo cosa vuol dire supportate lì se no competitive fanno profitto ma è un prestito che valorizza le economie locali che non è in contrasto non è vero che l'Africa vive solo di aiuti non è vero che l'Africa vive
Nonostante siano fondamentali quello che stiamo facendo con ONG l'Africa è un'opportunità di sviluppo e di ricchezza per le nostre aziende
Che cosa di cosa abbiamo bisogno cominciamo a dire di cosa non abbiamo bisogno per fare questo non abbiamo bisogno di
Ulteriore interventi assistenzialistico di
Finanziamenti ma non abbiamo neanche bisogno ed è stato ricordato che
Si disincentivi si pensi prima signora un settore per degli anni non si creano
Delle opportunità esterne di sostegno perché di questo c'è bisogno c'è bisogno di non essere soffocati non c'è bisogno di essere aiutati economicamente dopodiché improvvisamente
Si scopre l'italianità e si interviene con misure di limitazione dell'accesso al capitale che quello che serve per fare cosa non si sa un campione nazionale che viene affidato a dei Menaggio finanziari perché in Italia
Quello che non manca sono i manager finanziari che vengono mandati a
A mungere le vacche oppure a a vendere il latte e questo ovviamente non va bene quindi
Concludendo io credo che nell'interesse nazionale
Il posto dell'agro industria credo se non vuol dire solo industria vuol dire anche agro vuol dire anche tutti i produttori agricoli italiani che vogliono produrre alimenti non essere trasformati sono i giardinieri faranno anche i giardinieri ma non sono
Profondamente orgogliosi della qualità degli alimenti che però che producono ma l'industria in generale ha bisogno di tornare centrale e per tornare centrale
Non ha bisogno in il fatto di proiettarsi all'estero il fatto di investire all'estero non è una delocalizzazione perché la delocalizzazione
Potrebbe avvenire solo se continua questo ambiente soffocante quest'ambiente che inibisce in realtà sviluppare all'estero conforme che valorizzino la produzione italiana ok e sportivo il modello italiano è un modo per far conoscere avvicinarsi a quei mercati mantenendo però le radici la capacità di assorbire linfa in questo Paese
Questo sì fase le radici non si soffocano se questa data dalla non le ripeto perché sono state dette già richiamate una burocrazia che si autoalimenta un sistema che
Dissuade dal fare qualsiasi cosa
Investimento industriale
Insomma
Non insomma se non si fa danno le industrie italiane sono capaci anche da sole di andare e competere sui mercati internazionali grazie
Grazie Scordamaglia per questo lucidissimo intervento ha fatto capire molte cose della realtà
Nel settore agroalimentare oggi anche quel richiamo alla grande occasione l'a proposito del delle opportunità da cogliere una grande occasione e la grande sfida dell'Expo due mila e quindici
Luigi paga netto
Per sul tema naturalmente
E ben conosce il tema di quale ecco il vino per il proprio il binomio di Vernetti rischio opportunità applicato alla questione energetica nella crisi del Mediterraneo
Sui tempi siamo bene mi sembra ecco se riusciamo a mantenere questo ritmo possiamo chiudere per l'una come previsto intanto mi avvalgo della
Mia qualità di economista per non parlare anche di qualcos'altro degne di energia e intanto mi fa piacere essere qui
E sono d'accordo con Riccardi che questa è una bella occasione perché ebbene discutere di questa questione
Credo che il tema scelto da Francesco Rutelli sia un tema
Di grandissima
Interesse e anche
Molto stimolante perché si presta e lo sappiamo interpretazione anche
Che non sono esattamente quelli che potrebbero nascere da un Sindaco in sintesi quello che abbiamo detto invece con piacere vedo che sono
Venute fuori molte questione interessante cominciamo da
Questo discorso
Degli tipo
Definizione aree di interesse nazionale come si può rappresentare io credo che
Sia quello di oggi guardare ad inserire l'Italia in questo grande cambiamento che sta accadendo in giro per il mondo
Ma che cosa sta accadendo sta accadendo che ci sono Area fortissima dinamica
E queste aree fortissima dinamica sono
Caratterizzato non solo da dinamismo economico ma da forte dinamismo sociale tant'è
Che si è detto Cascina potrebbe trovarsi in difficoltà per le opere stretto de la difficoltà di mantenere un equilibrio tra
Sviluppo economico e sviluppo sociale e democrazia e domanda di democrazia
A me ha molto colpito però che molto stia cambiando anche in paesi che in fondo nel pensiamo sempre uguali anch'
In India pronto per un dibattito un summit sulla
Sostenne Bol development c'era il presidente sempre
E nella presentazione del Presidente è venuto fuori che sentirà
Arrivato a fare il Presidente dell'India Paese che hanno conosciamo per le caste nella nostra tradizione partendo da un villaggio in cui non c'era né luce né acqua
Questo mi ha dato l'idea di una straordinaria mobilità sociale
Perché uno
Che nasce in queste condizioni che poi riesce ad andare a Cambridge per studiare cono borse di studio del Governo
E peraltro non essendo della casta dominante diventa comunque Presidente dell'India mi sembra che sia un segnale di straordinaria mobilità sociale perché parlo di questo
Perché io penso che ci sia un problema di mobilità sociale nel nostro Paese di circolazione
Che non è sufficientemente dinamica ma che
Anche per molti Paesi europei si ponga la stessa questione che poi si traduce guarda un po'di una dinamica anche economica che non è quella che vorremmo o che
Ci si aspetterebbe
Io credo che
Ragione del Card quando reclama una visione
Io direi un Progetto per usare un'espressione che mi è più propria
E questo progetta non può che nascere da un'idea in cui il dinamismo economico e sociale nasce dall'abbattimento di propensioni e di strutture corporative che sono presente nel nostro sistema
Il corporativismo eh un danno grosso per la società e per l'economia ciascuno difende le sue posizioni e il risultato finale
E che
Non si realizza quello che noi vorremmo tutti
E qui non è questione soltanto di difendere una politica di apertura dei mercati
Perché certamente questo è fondamentale
Ma è anche questione difendere o di pretendere che la politica chieda
Un sostegno alla collettività per un'azione che vada nella direzione di
Con apertura quaranta perché nasce si fonda sull'istituzione incapace di tutelare
Le opportunità per tutti piuttosto che difendere quelle che ciascuno già a
Io credo che questo è un punto importante
Ed è importante anche in Europa pensiamoci momento perché
Quando si dice
Che l'Europa nello diceva Casini
Ha bisogno di dimostrare dopo aver raggiunto gli obiettivi
Mossa da se stesso i suoi componenti
Che c'è
Un vantaggio ulteriore che i cittadini europei si possono attendere aveva ragione io credo che tutti si chiedono dopo la metà dell'euro
Lo ricordava
Casini quale sia
La prossimamente se io credo che certamente lo è il mercato unico certamente alla costruzione europea è una
Straordinaria checché se ne dica in questi giorni
Occasione di inventare
Anche dal punto di vista istituzionale una realtà che è una realtà
Complessa è un esperimento mai fatto nella storia e che
Naturalmente non è così facile realizzare però io credo che qui ci voglia anche un po'di un capacità di innovazione istituzionale piuttosto che di difesa
Che anche il nostro Paese fa dei propri interessi costituiti
Odi come detto giustamente pars di appartenenza a un contenitore senza partecipare me
Attraverso un'azione propositiva l'innovazione il cambiamento
Io credo che da questo punto di vista ci sono molte cose che si
Vanno fatte
E che possono essere fatte comincio a dire giusto ricollegandomi quello che mi chiedeva se una folle sano rimarrebbe deluso che
Totti ricordate
Che all'inizio della Unione Europea c'erano istituzione che si chiama cieca
Comunità europea del carbone e dell'acciaio
Ecco io mi chiedo se è un momento di così straordinario
Cambiamento che certamente c'abbiamo i c'è avremo sul tema energetico visto Fukushima
Non sia il caso che l'Europa diventi capace di
Progettare in se stessa in questa direzione attenzione perché per il momento l'Europa non ha poteri
In questa area ed è viceversa decisivo che ce li abbia perché
Totti
Ben sanno che parlare di energia vuol dire anche parlare di sviluppo c'è una relazione stretta tra energia e sviluppo non solo perché ci sono delle relazioni statistiche dimostrano
Che questo è ma perché
Energia in questo momento vuol dire anche qualcosa di più vuol dire nuova tecnologia e nuove opportunità offerte dal sistema industriale io ricordo
A tutti che c'è stata una bella espressione dell'ex commissario europeo PIL gas che disse
Attraverso l'innovazione tecnologica in Europa si può fare una seconda rivoluzione industriale che vuol dire vuol dire che il cambiamento in atto nel mondo
A partire dai Paesi comici
E come Corea non dimentichiamo che la Corea investito qualcosa come l'ottanta per cento
Dell'intervento per uscire dalla crisi intendono legge energetica
E il quaranta per cento sul totale dell'intervento di sostegno alla ripresa l'ha fatto
La Cina
Non dimentichiamo di questi Paesi sono oggi
All'avanguardia per l'innovazione tecnologica materie energetica
Perché
Non solo ci sono le esigenze climatiche che tutti reclamano ma ci sono esigenze
Che poi sono quelle che ricordava Zappulla no del mondo della industria che vede uno straordinario motore nelle tecnologie per l'Energia
Ed è così
Io credo che
La Regione Scordamaglia quando parla dei problemi dell'uso improprio
Delle risorse che dovrebbe essere destinata allo all'alimentazione per energia ma non è necessario fare dell'energia verde attraverso quelle risorse
è ben noto a tutti che se si utilizzassero le risorse che nascono i residui
Della lavorazione agricola si produrrebbe una quantità enorme di energia ha un costo estremamente basso e oggi già competitivo con quello che
La tecnologia prevalente cioè quello dell'UDC a fossile ecco io credo che questo è molto importante dirlo perché significa
Che ci sono delle strade di innovazione di dinamismo dell'economia che sono capaci di portarci fuori dalle secche di un sistema che tende
A
Conservare se stesso a conservare le posizioni
Corporative di quelli quali tengono a mantenere le loro opposizione e i loro interessi costituiti e ed f singolare
Che parlare di questi temi
Sia così poco diffuso proprio perché e After molto diffuso in altri Paesi e questo si lega a quello che noi potremmo fare
Nel Mediterraneo e argomento molto avvocato
Perché non dimentichiamoci
Che noi abbiamo
Una opportunità straordinaria che non stiamo usando
Perché nelle tecnologie delle rinnovabili abbiamo dei punti di eccellenza che non sono assolutamente utilizzati quanto potrebbero essere
Non parlo nel fotovoltaico in cui del fotovoltaico in cui condivido alcune osservazioni che state fatte queste distese che finiscono per
Nel
Rendere inutilizzabili aree che potrebbero essere destinate
A rendimenti agricoli ma chiaramente avendo umana incentivo molto sostenuto finiscono per prevalere
Io parlo ad esempio del solare a concentrazione che è qualcosa che ha una straordinaria opportunità ma soprattutto per il Paese della sponda sud del Mediterraneo perché
L'accesso al mare ha largamente inutilizzate e inutilizzabili a cominciare da quelle desertica
Dove mettere delle centrali
Che sono centrali di produzione di energia gioverebbe a coloro
Che le inserissimo nel loro territorio quindi a questi Paesi ma allo stesso tempo allora o parte potrebbe fare degli elettrodotti e dove assorbire energia in eccedenza rispetto a quella consumata da questi Paesi
E questo è molto importante anche per gli stessi Paesi non solo perché si potrebbe Energia
Ma anche perché l'attenzione
Loro carta si trova nella condizione
Di usare Energia da solare per fare produzione di acqua cioè ti potrà indirizzare l'acqua che ruolo un vantaggio enorme se poi avendo per caso
Energia o risorse per
Fossili possono spostando risorse fossili piuttosto che consumassero in casa e questo al punto di vista della crescita in questi Paesi è
Molto importante tant'è vero
Che noi
E
Queste all'Università di Tor Vergata abbiamo pensato che fosse possibile sia possibile e l'abbiamo proposto
La Banca mondiale qual è la proposta anche ai responsabili
Dell'istituzione creare una banca per il Mediterraneo attenzione non una banca per il Mezzogiorno ma la banca per il Mediterraneo
La banca privatistica scarsi cioè una struttura di base private cioè attui si esce capitali
Che sono capitali dell'area
E che investe in particolare in attività in quell'area per rendere possibile una crescita quella crescita che sollecitava
Praticamente chiunque abbia parlato questo tavolo
Ma come
Bene io credo che mai abbiamo oggi dell'istituzione varie e diverse della Banca Europea degli Investimenti la banca per lo sviluppo ma questa non operano in questa direzione
Ed è molto o sarebbe molto importante anziché dichiarare la nostra buona volontà che ci deve essere
Di rapportarci con questi Paesi di guardare a questi aspetti dove
La capacità non solo sulla energetico ma
In tanti settori in cui la nostra piccola media impresa può operare si possono essere gli spazi di collaborazione se ci sono
Le istituzioni e gli strumenti la capacità
E in questo caso anche le istituzioni finanziarie scusate qui chiaramente una sensibilità mia e aggiungo e finisco
Che poi
Se noi guardiamo
Ed è è stato opportuno parlare
Il modo in cui è stato detto di
Emigrazione o di immigrazione
Per
Io mi ricordo
Oppure se qualcuno l'ha visto suggerisco di vederlo
Uno studio molto interessante del massimo esperto di migrazioni che si chiama Jeffrey Williamson
Il quale ha fatto notare una cosa molto semplice e importante
E cioè che
Il trend delle migrazioni ovviamente segue io
La crescita media di ciascun Paese nel corso dei secoli e parlando il Mediterraneo fa notare
Che
Queste migrazioni dovrebbero rallentare fortemente al due mila venti
Secondo un modello che all'UE ha costruito un demografo per dire che questo potrebbe succedere ed è a posto l'accento su un aspetto che a me
Molto piaciuto e cioè dice ma
Non è che dopo il due mila venti ci troveremo a fare l'agenzia per l'attrazione degli immigrati così come oggi abbiamo all'Agenzia per l'attrazione degli investimenti
Perché questo è un tema tensione
Che se guardiamo troppo così nell'ombelico finiamo per
Non renderci conto che il cambiamento è in atto e da questo punto di vista aggiungere
A interventi come quello detto un grande impegno sul capitale umano tra verso un sistema di che consenta a tutti partecipa che
Alla vita economica della sponda sud di essere inseriti a livello europeo di un processo di formazione
Questo giova
A un altro aspetto del discorso abbia facevo rispetto all'investimento dramma della Mediterraneo perché no bisogna perpetuare un modello
Che pure è stato usato dalla cooperazione allo sviluppo che pure oggi messe in sordina
Che il modello di
Esportare una impianto
Depositarlo lì
Lasciarlo a disposizione e probabilmente pochi lo useranno bisogna trovare una forma di partecipazione che presumo pone una formazione di coloro i quali
Sono presente nell'aria perché altrimenti stiamo parlando di altro ma su questo
Ci sarà modo di continuare a parlare grazie
Bene grazie professor pagamento che ha ben collocato anche la questione delle genetica all'interno dell'analisi sui grandi temi di sviluppo della rete di Ferrara e non solo della raffica nel generale
Entrato richiamando l'Europa appunto a una
Ha una grande sfida come sarebbe fare una sorta di cieca delle energie no immaginare una cioè che l'energia sarebbe certamente uno di quei grandi
Temi diciamo che è in grado anche di sollecitare la la fantasia partecipazione l'opinione pubblica darei la parola adesso al Presidente del sempre ESE Giorgio Guerrini prego
Qui sì sì
Dai grazie
Volevo soprattutto ringraziare minuti presidente Rutelli
E Alleanza per l'Italia per aver organizzato questa iniziativa
E a volte la vita è un po'strana io ho passato questa mattinata e anche la mattinata di ieri in quest'Aula a fare due cose
Molto interessanti oggi a riflettere
In quali sono gli interessi del nostro Paese e di come si può posizionare l'Italia
In questo mondo che cambia così velocemente e ieri a riflettere su come rendere più fluido il passaggio dalla Camera al Senato dello Statuto delle imprese ecco mi sembrano due cose positive in una situazione
E come quella che sta attraversando il Paese invece un po'
Un po'nebbiosa insomma ecco
è sempre difficile fare l'intervento che sta in fondo perché la mattinata è stata lunga impegnativa seppur molto interessante
Cominciata con la bellissima relazione del professor Riccardi ognuno degli interventi ha messo un tassello un'esperienza anche
Diretto a un'esperienza di vita un'esperienza lavorativa su un ventaglio che può sembrare anche molto
Come si può dire frastagliato ecco molto spezzettato ma che credo invece possa servire ad avere una visione di insieme
E le visioni di insieme in questo momento credo che siano difficili da trovare
Io credo che
L'interesse principale
Del nostro Paese vi è il motivo per cui ho accettato con piacere questo invito io ho portato
Il parere di quel mondo così ampio ma ha frammentato che la micro e la piccola impresa in Italia
Che se noi non riusciamo
A riportare al centro dell'attenzione
Del Paese
L'impresa e il lavoro io credo che il futuro non per noi che abbiamo superato da poco cinquant'anni ma per i nostri figli sarà in questo Paese molto più difficile rispetto a quello che oggi
Riportare al centro dell'attenzione l'impresa il lavoro
E fare soprattutto l'interesse del Paese
Perché mi sembra che
Un Paese come il nostro che in questi
Sessantacinque anni di vita repubblicana è passato dalla sconfitta della seconda guerra mondiale dalle macerie ad essere in pochi decenni la sesta potenza industriale del mondo
Ecco credo che
Meriti uniti una visione di prospettiva un pochino più ampia di quella che possiamo fornire oggi alle giovani generazioni in un Paese che ha
Purtroppo con
Triste primato un quasi record di disoccupazione giovanile
Sfiora il trenta per cento la disoccupazione dei nostri giovani tra i quindici e ventinove anni
E che fa fatica a dare prospettive soprattutto chi ha voglia di impegnarsi a di a chi ha voglia di studiare a chi ha voglia di
Lavorare questo un problema dovremo cercare tutti insieme a cambiare
Questo clima non favorevole all'impresa e questo non fu questo clima non favorevole al merito
E purtroppo però partiamo da una situazione che in questi soprattutto ultimi quindici venti anni
Nona lavorato per quello che il Santo Padre dice il bene comune e per quello che noi diciamo l'interesse del Paese
Perché molto spesso si sono spinti si sono fatte delle scelte che non sono andate
Nella direzione della maggioranza degli interessi del Paese ma a curare
Una minoranza di forti interessi a volte anche una minoranza di rendite di posizione che
Stranamente con non si riesce a modificare
Che io vorrei portare
Alcuni esempi che ho vissuto personalmente ecco
Credo che non sia stato nell'interesse del Paese la fine
Così nella
Nella disattenzione generale della iniziativa di legge impresa dal Parlamento qualche mesi fa e che portava il nome tutela del made in Italy legge Reguzzoni-Versace
Che ha avuto una
Amplissima maggioranza in Parlamento
Poi si dovevano attendere i sei mesi dei decreti attuativi che scadevano il trentuno di ottobre di decreti attuativi non sono mai arrivati uno immagina che in questo Paese vi sia una legge
Che tutela chi produce interamente in Italia e chi dà il valore aggiunto della produzione in Italia e AN non esiste ce l'hanno i cinesi non ce l'hanno gli italiani
E anche questo non è un caso perché le cose non avvengono a caso perché dietro la tutela del made in Italy ICE anche molta ipocrisia
C'è molta ipocrisia perché a telecamere accese si fa la difesa del made in Italy poi quando le telecamere sono spente si danno gli ordini per contrastare la legge in Parlamento
Perché gli interessi
Io anche ieri e lo ripeto oggi ho fatto
Un esempio di Scarpari qua a Roma quelli che fa le scarpe si chiama degli Scarpari ci sono Scarpari Scarpari ci sono gli Scarpari che fanno fare le scarpe in Cina
Che
Hanno un valore di mercato in Cina di dieci quindici venti euro le portano qua in Italia ci mettono una bella etichetta le vendono a trecento quattrocento cinquecento euro
E ci sono gli Scarpari che invece hanno continuato a lavorare in Italia un distretto cui io conosco benissimo è quello marchigiano che con fatica con difficoltà hanno continuato a fare le scarpe in Italia
E non hanno la possibilità di metterci sotto la scarpa cento per cento fatto in Italia questo nel nostro Paese
è un Paese per certi aspetti straordinario ma che
A rendite di posizione difficilissime da muovere
Prima
Ha parlato l'onorevole Lanzillotta ecco nell'esperienza di Governo precedente lei sia finita credo
I polmoni attentare di proporre una legge per la liberalizzazione delle società pubbliche locali
Sono dieci anni che in questo Paese si cerca di aprire un mercato protetto
I due giorni fa il Sole ventiquattro Ore ha dato delle statistiche sugli incrementi dei costi sulle bollette dei servizi erogati dalle società pubbliche locali che sono pari mediamente al tredici per cento
Allora in una situazione economica come questa chi è che può permettersi di aumentare del tredici per cento il proprio servizio
Un'azienda che a regime di tariffa non risponde al mercato scarica su di essa le inefficienze
O o o magari un certo personale riciclato e rimette sono i cittadini e sulle imprese e i costi di questa operazione ma dove esiste
Esiste solo in Italia
In Italia ci sono più di piccole mille IRI locali
Comunali provinciali regionali che servono solo ad allocare le persone e a svolgerle purtroppo in maniera inefficiente i servizi che potrebbero essere fatti meglio e a costi più bassi da imprese private
Si riesce a capire come mai nella mia provincia o nel mio Comune ci debba essere un'azienda pubblica che cambia le lampadine dei lampioni
Copertura banda cosa serve
Ah come mai nonostante che nel programma
Del governo Prodi nonostante le che nel programma del PdL ci sia scritto apertura de del mercati attraverso una riforma dei servizi pubblici locali in questo Paese da dieci anni non ci si riesce
Perché una volta ci sono gli interessi di una parte politica
E quella che sta all'opposizione la contrasta poi quella che era l'opposizione va al Governo e sostiene le tesi di quella che c'era prima
Chiaro
Ma così non è che si va tanto avanti ecco anche perché
E abbiamo parlato prima di federalismo
Il federalismo è una cosa
Importante io appartengo ad una società associazione che federalista dalla nascita noi siamo una confederazione a libera adesione dell'Associazione territoriali quindi da sessantacinque anni federalisti
Ma il federalismo poi
Non deve essere il particolarismo territoriali perché sia il particolarismo territoriale allora facciamo le multe sulle quote latte
Che abbiamo pagato tutti i ruoli e che sono serviti a qualche decina di allevatori
Io mi sarei aspettato invece nell'interesse personale un impegno della politica ma soprattutto del Governo a livello europeo a sostenere la legge sul made in Italy
Che noi avremmo rischiato l'infrazione europea chi se ne frega dell'infrazione europea
La l'abbiamo ascoltata su su sulle muco sulle mucche voglio dire non si poteva ascoltare il suo centoventi centotrenta mila imprese che danno lavoro a centinaia di migliaia di persone che portano al made in Italy nel mondo
E guardate che quelli che apprezzo non meno del made in Italy sono gli italiani
Noi italiani siamo quelli che apprezziamo Limena made in Italy
Io sono stato quindici giorni fa in Australia
I prodotti alimentari italiani al top al top
Disposti a pagare delle cifre pazzesche pere pur facendo il vino gli australiani per una bottiglia di vino italiano il caffè
I primi pelati i prodotti italiani la pasta
Ma lo stesso vale per i marchi
Per i marchi nel settore delle auto in marchi più riconosciuti nella immaginario collettivo soli marchi italiani
Noi siamo quelli che apprezziamo forse Polimeno la FIAT ma
Ecco quelli sulla fascia alta
Noi siamo quelli che apprezziamo di meno
Io credo che una politica così
Porta purtroppo
Ad un declino perché di questa parola non si non si deve parlare ma
è così perché questo Paese purtroppo dopo una straordinaria crescita all'inizio della sua esperienza noi dagli anni
Del dopoguerra alla fine degli anni Settanta cresceva amo il doppio della media europea
Dalla fine degli anni Settanta all'inizio degli anni Novanta cresce abbiamo di più della media europea poi sembra che sia arrivato
Un destino
Cerco IBAR barocche in questo Paese dall'inizio degli anni Novanta ad oggi si sono alternati governi di centrodestra governi di centrosinistra l'Italia cresce perennemente sotto la media europea
Ma guardate che la voglia di intraprendere degli italiani che mica diminuite anzi l'abbiamo sentito prima è raddoppiata
Io lo constato quotidianamente la gente per tenere aperte le imprese in questi tre anni di crisi fortissima ha inventato di tutto
Anche perché poi una delle caratteristiche dell'impresa italiana che è stata nel passato molto mossi messe in discussione ma che per fortuna questa crisi economica ha invece
Adeguatamente valorizzato è che l'impresa italiana nel novantanove virgola nove per cento è un'impresa familiare
Ma non solo quelle di piccole dimensioni anche la Ferrero all'impresa familiare anche la Barilla un'impresa familiare con tutto quello che i valori della famiglia i valori del territorio portano dietro
Perché questi imprenditori non sono scappati con la Cassa come hanno fatto tanti altri
Manzi nelle difficoltà hanno aumentato l'impegno hanno cercato di tenere a lavorare i propri dipendenti facendogli fare di tutto
Questo va sottolineato
Allora noi ci piace questi Italia qui
Quella che permette agli imprenditori di fare il proprio lavoro perché guardate che in tutte le statistiche
Dove è facile fare impresa non solo dove è facile fare gli investimenti ma dove il sud dove è facile fare impresa noi abbiamo delle posizioni che sono imbarazzanti
Ora io non entro la polemica se il Gabon sta sopra di noi o il Ciad sta sotto di noi perché magari a volte sono anche dei numeretti ma non possiamo mantenere le posizioni che vanno sotto centesimo
è una cosa che che non ha senso voglio dire in un Paese in un Paese come il nostro il nostro è un Paese mi son portato il sogno di ieri
Lo voglio leggere perché è un articolo di Marco Fortis della Fondazione Edison che si intitola poi fortuna c'è un'Italia che non molla
Noi siamo il Paese
Che nonostante la crisi economica questi dati sono quelli più recenti riferiti al due mila nove che è stato l'anno più terribile della crisi economica noi siamo il Paese che in un paniere di cinque mila cinquecento prodotti
Un paniere dell'ONU
Siamo tra il primo è il quinto posto in mille cinquecentonovantaquattro prodotti quindi quasi un terzo
Un terzo del paniere mondiale i prodotti italiani sono
O al primo o al secondo o al terzo al quarto al quinto posto questa in Italia
è l'Italia che dopo la Germania il secondo produttore d'Europa
è l'Italia che dopo la Germania il secondo esportatore d'Europa
A noi ci siamo dimenticati quello che siamo noi siamo soprattutto capaci a far bene le cose
Questa è la caratteristica di Galliani perché siamo capaci per la storia che abbiamo
Qui siamo a Roma quindi è visibile e che non hanno avuto altri e quindi non è merito nostro ma merito di chi ci ha preceduto a trasferire negli oggetti
Questo paio di occhiali questa custodia equa trasferirne gli oggetti la cultura italiana e il valore del territorio italiano questo sappiamo fare meglio cosa che agli altri non riesce
E allora certi settori che qualche anno fa erano ritenuti
Residuali de cotti come quello della moda quello della gioielleria quello dell'agroalimentare e che sono stati snobbati da
Commentatori da politici sono invece la nostra ricchezza
Sono la nostra ricchezza allora tutte le politiche dovrebbero avere come centro e come attenzione l'impresa e lavoro
Purtroppo in questo Paese vi è anche un deficit di cultura di impresa tant'è che l'iniziativa dell'onorevole Vignali che era stata
E e altri cento firmatari
Che è passata per fortuna la Camera il quindici di marzo all'unanimità
E anche la legge sul made in Italy che era passata con un'astensione isola quindi quando le leggi l'ha detta Vignali quando le leggi passano allo invitavo di che conta niente perché
Quell'astenuto lo so chi ha ma non lo dico
E
Quindi
Non non conta niente la legge perché sono tutti d'accordo no invece perché nel nostro Paese bisogna fare un'operazione di recupero di cultura di impresa
Perché l'impresa per tanti anni non è stata identificata come occasione di ricchezza di distribuzione di ricchezza del territorio ma solo come rapina da parte dell'imprenditore della sua famiglia è un errore madornale
è un errore madornale allora la polemica non è
Chiudo tra dimensioni di impresa i piccoli medi grandi un Paese moderno un Paese che vuole vincere le sfide della globalizzazione deve avere tutto
Deve avere la Finmeccanica ma deve avere anche l'impresa di tre dipendenti e guardate che ci sono tantissime imprese piccoline robuste
Piccolina ma robuste che magari esportano l'ottanta per cento del loro fatturato esistono ci sono e ha la fortuna di questo Paese
Quindi
Facendo gli imprenditori dobbiamo essere sempre ottimisti per principio anche se magari i tempi non è che siano straordinari allora io credo che poi come sempre
La buona stella di questo Paese insomma lo stellone che arriva al momento giusto forse farà ritrovare un po'di
Fondamentali perché per un po'di tempo il fondamentale li abbiamo li abbiamo persi ecco io credo che invece in questi momenti ci sia sia necessario ritrovare le forze migliori e credo che nelle imprenditoria italiana ci sono le forze buone
Anche nel Credito Italiano nelle banche italiane ci sono le forze buone ma che vadano aiutate non ostacolate perché fare impresa in questo Paese e concludo veramente ad un salto ad ostacoli quotidiani
Grazie
Penso che questo intervento di dovervi inerzia fra il degno tassello finale a questo convenire stamane che credo che sia stato un successo
Un attimo Francesco volevo dire che il Presidente della Camera è trattenuto in Aula dalle dalla nota la vicenda
Ha mandato un messaggio al senatore Francesco Rutelli presidente di Alleanza per l'età
Sia messaggi di grande adesione leggo soltanto la parte finale diceva Mondovì democratiche delibere anche un mondo più sicure di Prospero
Per quello che importanti per la riguarda l'Italia il mio auspicio è che l'affermazione di una nuova geopolitica europea per il Mediterraneo diventi una delle grandi missioni del nostro Paese
La proiezione mediterranea corrisponda una vocazione naturale dell'Italia perché la nostra nazione conserva nel proprio DNA storico la visione di questo mare come contenenti liquido
Il mare che diventa fattore di incontro per i popoli nella prospettiva della pace della crescita e della prosperità questo è il messaggio di adesione
Di di presente alla Camera prego Francesco Rutelli delle conclusioni
Io voglio ringraziare moltissimo tutti voi voglio ringraziare i relatori e sottolineare che a partire da Andrea Riccardi
Raccogliendo un po'lo spirito di colore Parsi ha detto cioè che queste occasioni non soltanto passerelle e ci spiace che sia mancata una parte sono diversi senatori
Ma di deputati purtroppo meno del previsto gli trasmetteremo la conclusione gli atti di questa importante mattinata il senso di un incontro come questo è nell'ascoltarsi anch'
E cercare di capire cosa pensano gli altri per formare opinioni
All'interno della classe dirigente che non è solo la classe politica come sappiamo molto bene
E vorrei ringraziare a maggior ragione oltre che i relatori ripeto partire Andrea Riccardi che
Hanno parlato sono rimasti ad ascoltare tutti gli altri un pubblico
Molto qualificato e attento che ha seguito una
Discussione assai Denza senza distrarsi rimanendo RAI di numerosi
E il nostro coordinatore che è stato veramente perfetto voglio ringraziare Stefano perché tutti i suoi commenti sono stati sul punto e hanno aiutato
Eccellentemente lo svolgimento dell'incontro e ringrazio Gianni Vernetti che lo ha animato immaginato e concretamente realizzato assieme nostri valenti collaboratori da
Luciano Nobili Marco K e tutti gli altri
Noi siamo passati e direi che il punto fondamentale che abbiamo forse trascurato in questa riflessione
Riguarda
L'occasione in cui ci troviamo
Il centocinquantenario dell'Unità d'Italia un compleanno quando uno compie gli anni di solito riflette su se stesso sul suo futuro non soltanto proprio passato
Se vogliamo è se eccepiamo ecco il discorso Linda la citata dal Capo dello Stato davanti alle Camere e molti altri discorsi Giorgio Napolitano
La cosa veramente sorprendente e che questo compleanno della nostra nazione non ha visto una riflessione strutturata sull'interesse nazionale e su
Cosa
L'Italia debba fare a cosa serve l'Italia e che cosa l'Italia
Debba immaginare di rappresentare come si vede come si interpreta come si ripensa aveva detto Andrea Ricard della sua introduzione
Paradossalmente se mi permettete di esordire con un paradosso l'Italia è passata dal bando
Da più parti ricordato verso lo stesso concetto di interesse nazionale un bando che eredità del trauma fascista fondamentalmente
Ha una dimensione attuale la quale sembra che noi stiamo al rimorchio di una visione sub nazionali
La politica italiana oggi se guardate di fronte agli sconvolgimenti del tempo noi siamo condizionati da riflessioni non di tipo federalistico
Non di tipo autonomistico
Ma da
Misurare quanto il condizionamento infra sub nazionale
Possa determinare le
Priorità
Per il futuro di questo nostro Paese un Paese che anche questo ricordava Andrea apertura ha storicamente sottovalutato non solo le categorie dell'influenza
Sulla scala internazionale ma anche quella simpatia
La simpatia verso l'Italia e non l'abbiamo in parte declinata sul tema dell'italianità nel mondo gli italiani all'estero
Le straordinarie comunità che via via poi si trasforma seconda e terza generazione che non parlano più l'italiano in molti casi non sono potenti pensiamo Brasile non solo all'America o l'Australia al Canada e così via
Ma la simpatia dell'Italia non è legata alla comunicativa dei leader di turno la simpatia verso l'Italia è legata all'unicità del nostro Paese
E alla
Eredità storico culturale universale che l'Italia porta con sé
I fatti tra le tante relazioni molto importanti nessuna delle quali settoriali voglio veramente ringraziare tutti coloro che hanno parlato
Dal settore agroalimentare a quello dell'industria italiana nel mondo dal valore il made in Italy e delle proposte delle nostre imprese alle questioni energetico economiche e e mi fermo
Forse è mancato
Non voglio sopperire perché non non è l'ora per farlo l'aspetto della cultura italiana
E della diplomazia culturale
Ed è la capacità di parlare al mondo attraverso nostro bagaglio culturale che anche il bagaglio
Della ricchezza pluralistica delle culture nostro Paese la straordinaria potenza della lingua italiana momento di sintesi più alto della storia nazionale
Ed è la storia culturale nazionale
Oltre che l'essere l'Italia tu hai citato un papà ma certo non dobbiamo dimenticare che l'Italia è importante del mondo si è trattenuto nel dirlo solo parzialmente l'ha detto Andrea Riccardi anche perché da paese laico e dall'azione laica
Ospita una potenza mondiale e sul suo territorio che indiscutibilmente soprattutto se riusciamo a tenere chiaramente distinto ciò che è di Cesare ma ciò che di Dio esercita una funzione anche strategica di tipo
Mondiale
E paradossalmente noi ne facciamo motivo più di preoccupazione Kevin coglierne le le le potenzialità
Tutti hanno detto l'ho detto per primo voglio sottolineare già un generale
In generale che ha rara visione come bene avete colto politico strategia generale Camporini che in nessun modo noi oggi possiamo declinare l'interesse nazionale in chiave nazionalistica
Sarebbe anche patetico perché a nessuno di noi sfugge che l'Italia nel corso del ventunesimo secolo passerà dall'essere
Un ma
Media potenza
Ad una medio piccola potenza visti i grandi numeri
Della competizione e i grandi le grandi le reali dimensioni con cui ci misuriamo
E sottolineo che quanti oggi mimano la proiezione di Potenza del ventesimo secolo come Stati nazionali
Capite che mi a chi mi riferisco e non voglio pronunciare però quel nome lo fanno con una mimica che rischia di tradursi in una comica
Perché proiettare potenza nazionale nell'agone globale secondo le dimensioni del ventesimo secolo
Anche solo sulla crisi libica
Può finire solo per tradursi come abbiamo visto ieri nella lagnanza verso le Nazioni Unite
Ne ho violazioni del rispondono ad altre logiche non quelle
Pro-tempore dell'uno o degli ATO dell'altro degli attori e si misurano con i numeri reali ora quali sono i numeri reali
Con i quali ci misuriamo partendo dalla premessa che se il G otto non c'è più
Certamente il G venti è una constatazione ma non soggetto
Il G venti fotografa la situazione non crea un nuovo soggetto che guida il mondo dopo la fine del bipolarismo globale
Tanto è vero che la prima volta che il G venti si è trovato a dover prendere le decisioni
La Conferenza di Copenaghen sul clima a realizzato il più gigantesco fallimento immediato che fosse immaginabile perdita di potere dell'Europa perdita di potere la leadership americana
Forti interessi delle nazioni emergenti emettitrici inquinanti e risultato il più gigantesco fiasco a fronte
Di una
Probabilmente sproporzionata aspettativa
Parliamo di dimensioni e parliamo di tendenze ma si può dire in poche parole le tendenze sono quelle che riguardano
La Cina
L'India venga superato un miliardo anzi ha fatto un censimento da poco che la vicina ci poco più di cento milioni di abitanti
Alla popolazione cinese che peraltro avendo un rigoroso controllo delle nascite sia spetta il ventesimo secolo non solo problematiche interne di tipo politico virgolette democratico
E questo apre la grande questione dell'Occidente vs come vogliamo di chiamare le autocrazie di mercato
La visione e l'Occidente i valori dell'occidente rispetto all'emergere delle autocrazie di mercato la Cina ha un grande competitore asiatico non ce lo nascondiamo che è un competitore democratico
Molto interessante la prospettiva Delli neanche se straordinariamente complessa interessante per il suo pluralismo e per la sua autentica intrinseca
Vocazione democratiche abbiamo
La situazione la Russia sostanzialmente è quella della
Sua potenza e proiezione energetica il gas abbiamo molti lo hanno ricordato l'emersione del Brasile
Abbiamo
Quelle che vengono chiamate lo ha scritto un saggista un politologo americano di origini indiane
Il secondo mondo il nuovo secondo mondo gli attori in forte ascesa economica e sociale Indonesia Messico Malesia
Sudafrica e vorrei sottolineare perché hanno interessa molto accennava anche Zappa soprattutto la Turchia
Che diventa un attore e in certa misura una potenza anche demografiche naturalmente economica e politica assolutamente strategica come ben vediamo in tutte le vicende ultime che abbiamo conosciuto
La l'aspetto invece di meno quel sono le tendenze
E vengo chiudo sull'Europa le dimensioni bene dimensioni
Sono quelle legate all'economia e la finanza non solo la demografia
Che ci rende medio piccole
La finanza i fondi sovrani di investimento che capitalizzano grossomodo quanto l'intero
Debito pubblico americano
E sono tendenze e qualitative perché sappiamo che
Le migliori università non saranno più occidentali saranno asiatiche già lo sono in larga misura
Le eccellenze tecnologiche i consumi i traffici commerciali radicalmente spostati
L'altra città
Allora se questi sono le grandi tendenze grandi numeri e non posso che ho fatto dei dei titoli sommari
E qual è il posto dell'Italia qui dentro
L'Italia avuto due pilastri fondamentali e la sua storia nella proiezione oltre confine pilastro europeo e pilastro patti
Io penso che entrambi debbano essere tenuti preziosissimi e direi decisi
Il pilastro europeo
E non dimenticando naturalmente che
Si può dire di tutto sulla crisi europea e si deve dire di tutto tra l'altro stiamo vivendo un paradosso che non abbiamo denunciato la gigantismo politico dell'Europa negli anni passati e la sua fragilità economica
Oggi
La la clamorosa fragilità politica porta ad una rivalutazione relativa della dimensione economica e monetaria la vedete sperequato riguarda
La crescita dell'euro la vedete in qualche misura per la riuscita non diciamo che le cose no sempre male e che tutto fa schifo
L'Europa ha controllato governato conseguenze potenzialmente devastanti sui suoi Stati membri della crisi finanziaria ed economica due mila otto due mila nove questo avviene una volta in più a rischio per l'Italia
Perché a un Paese che non cresce che cresce stabilmente molto meno di tutti gli altri imporrà dei parametri per assicurare la stabilità economica
Estremamente onerosi al rischio di colpire le prospettive fatemi dire
Di quello che tutti voi nei vostri interventi da ultimo Guerrini avete disegnato cosa avete disegnato della proiezione italiana nel mondo e a cosa è sensibile un giornalista politico di un giornale economico
Come folli al suo esercizio quotidiano che l'unica proiezione possibile l'Italia nei prossimi decenni legata alla crescita
E tutti voi avete declinato
Non dico segmenti ma visioni e opportunità per ritornare alla crescita inclusa l'agenda conclusiva che tu hai
Giorgio disegnato nelle due conclusioni senza di che l'Italia abbiamo poche chiacchiere da da da ragionare contiamo sì che magari non lo sessanta milioni
Perché continua a crescere di mezzo milione all'anno tra integrati e clandestini la popolazione straniera al nostro Paese ma questo non fa naturalmente un Paese
Che stabilmente cresce e afferma una propria funziona propria visione
Tutti i discorsi che abbiamo fatto e lo ripaga netto
Tutti i discorsi che abbiamo sentito riguardano esattamente questo come l'Italia possa tornare a crescere
In uno scenario che non è uno scenario autoctono che non è uno scenario autarchico che inevitabilmente necessariamente uno scenario di relazione con i nostri vicini allora è chiaro che
Avevo immaginato ancora fino a pochi mesi fa guardate la velocità dei cambiamenti
E questo ci incoraggia anche in un certo senso ci preoccupa ma ci incoraggia i cambiamenti sono fulminei avevamo pensato fino a pochi mesi fa che l'Europa era solo e sempre nel segno della Germania
Abbiamo prima scartato il patto franco-tedesco poiché ho visto la triangolazione non pro europea sui temi da difesa franco britannica
Poiché abbiamo immaginato che alla fine di tutto questo impoverimento complessivo sarebbe rimasto sul campo la potenza tedesca
Che potenza economica tanto importante per noi per quanto riguarda le esportazioni e le cooperazioni produttive
E oggi forse constatiamo immensa difficoltà politica e strategica di questo attore motore dell'integrazione
Europea
Pur nella sua straordinari ripeto forza economica e allora l'Italia in questo scenario e in questo scenario ripeto fortunatamente e sfortunatamente veloce che parte prende
Intanto
E qui concludo con alcuni punti spero precisi e rapidi intanto ricordiamoci che il cambiamento latina gli ha fatto riferimento fondamentale diciamo alla società civile ma ruolo
Alla fine i cittadini la gente ha usato spesso questa parola
Però insomma la cittadinanza
E terroristi terrificante a da questi cambiamenti
è il punto fondamentale e che
L'effetto sulla società di questi enormi cambiamenti è un effetto di
Frammentazione e particolarismi
E qui sta insuccesso delle forze localistiche
Perché di fronte a un mondo che cambia così velocemente così potentemente e così molti settorialmente molti strato diciamo così
è molto difficile essere attrezzati non so attrezzati politiche e i politici non so attrezzare i governanti
Non è attrezzata la classe dirigente economica e perché dovrebbe esserlo quella GRA ormai maggioranza dei nostri concittadini che tutti i giorni clicca accende un sito e vede
Un mondo che cambia che ti entra dentro non solo per i barconi di Lampedusa matti entra dentro per questi enormi cambiamenti ecco il premio al localismo
Ed ecco il disastro localismo
Certo noi siamo un Paese che ha avuto anche molta fortuna negli anni scorsi perché nostro Presidente del Consiglio è l'unica fatto fare l'accordo la pace a Obama e a Putin
Come tutti sapete
E come è stato detto in Parlamento
è stato
Nostro presente Consiglio che ha finalmente messo d'accordo Obama e i russi
Quindi di fronte a questi grandi momenti strategici
Ripeto che sono agli atti del Parlamento non solo delle scene
Elettorali delle chiacchiere cose che se qualcuno di voi va a chiedere a qualunque interlocutore internazionale
Ma neanche immagina di considerare al di fuori delle chiacchiere delle scene invece qui vengono proposti come il punto di riferimento la politica estera che poi
A sì la sua versione pittoresca nel leghismo e ma verso l'editore schede leghismo ci fa molto male
Perché come follia scritto oggi sul Sole ventiquattro Ore quelle Gismondo traduce in termini politici la frustrazione
Che le persone
Singole non
Inserite dentro un ragionamento che la politica oggi fatica a fare che i partiti che non ci son più non possono fare che le istituzioni soffrono molto nel definire
E si rifugia ripeto nel frammenti ISMU e nel particolare
Delle pagine peggiori la storia italiana e esprime la frustrazione di fronte a dichiarazioni come quelle che si possono anche
Riterrebbe reputare ridicole togliamo i soldati dal Libano e mettiamoli dove su delle bagnarola dove li mettiamo a controllare l'influsso question della Folgore che ci abbiamo messo in Libano che abbiamo la Turchia di chi abbia lo sa
Sorpreso troppa di terra ma noi dobbiamo mettere in mare affermare non non a fare il blocco navale
Cioè e analfabetismo totale completo assurdo
Quando ne siamo ad uno dei pochi punti vincenti giustamente ricordato Casini che noi abbiamo è stato di essere andati a porre un a fare un'interposizione non così decisiva per carità in prospettiva ma molto importante tra la crisi israelo libanese abbiamo fermato l'Italia gli è stata importante in quel momento
E noi che dovremmo fare dobbiamo sparargli addosso questa è la questo il messaggio che si fa ma è ovvio che quel mese è il messaggio che viene portato scusare mi chiudo qui l'unica vera parentesi polemica politica
Da parte di una forza politica in ogni determinante nel Governo del nostro Paese oggi che ha un obiettivo fondamentale e l'ho anche detto noi vogliamo portare l'Italia
A ciò che
Può diventare il Belgio
Cioè il Belgio che oggi come sapete da circa un anno
Ha formato uno Parlamento ma non riesce a formare un Governo perché
Diviso in maniera intima ormai né sui tre dimensioni con le due fondamentali
Vallone fiamminga oltre che la Capitale europea e nazionale
Che è un po'corpo separato Bruxelles e non riesce a trovare il punto di sintesi e l'ho teorizzato i leghisti in casa nostra che l'obiettivo è effettivamente arrivare quindi arrivare ad avere una Regione che la più ricca
Ancorché immaginare qual è la Padania di
Ci meno di venti milioni di persone che
è metà Polonia
Nel mondo che cambia questa l'idea dell'Italia di domani
Allora è evidente che
La influenza politica di queste tendenze liceo prima sub nazionali per assolutamente Coluche alle conclusioni
L'Europa
L'esperienza ci dice che persino il vincolo esterno ci ha giovato
Mettiamo solo così in questi cinquant'anni se anche volessimo ridurre l'Europa a vincolo esterno per
La dimensione nazionale italiana soprattutto punto di vista economico
è stato certamente giovedì vuole e anche dal punto di vista istituzionale è chiaro che oggi è un'Europa
Debole è un'Europa in profonda crisi quindi non basta più
L'America secondo distratta
Altro altro cui pensare ma io penso che noi non possiamo
Che rimanere non solo filo americani non possiamo che rimanere coloro che puntano ad affermare il primato
Del modello delle democrazie liberali e dunque
Dentro questa Aldo fondamentale
Di relazioni atlanti
Terzo il Mediterraneo
Tutto è stato detto non aggiungo nulla ma non c'è dubbio che per l'Italia Mediterraneo neanche Balcani
Anche Balcani
Per l'Italia la dimensione mediterranea diventa qualcosa di assolutamente
Più importante alla luce dell'accelerazione dei mutamenti politico-istituzionali nelle in queste regioni fatemi dire solo una cosa la riuscita di
Che come è stato detto giustamente da Parsi e la riuscita di un evento per ora o di un eventi significativi delle dei rivolgimenti nei Paesi arabi
Dei Paesi musulmani in generale nei paesi rivieraschi più quello che sta avvenendo vedremo cosa accadrà dalla Siria allo Yemen
è evidente che segna per un fatto importantissimo che dieci anni dopo l'undici settembre
Si sancisce lo spazio assolutamente residuale del fondante del fondamentalismo distruttivo e però fate neanche dire
Che
Questa residualità e anche dovuto al fatto che sono state messe in campo delle politiche per la sicurezza e il contenimento del Jihad
Perché se questo non fosse stata fatta fatto e ci fossimo affidati soltanto all'ideologia della del nostro essere una potenza civile
Non avremmo fatto nulla è evidente che si è trattato di attrezzare organizzare risposte prevenzione azioni di sicurezza fondamentali senza le quali anche questa rivoluzione
Avrebbero trovato un terreno diverso
E
Tutt'altro che è pacifico è tutt'altro essere invece qui è il popolo che ha parlato è chiaro che è un popolo che parla conto società civili molto diverse da caso a caso autocrazie da rovesciare molto diverso da caso a caso e
Una modalità comunicativa modernissima ma senza istituzioni e senza organizzazione reale di una
Prospettiva alternativa c'è del tempo quindi in cui dobbiamo aspettare
La la la risposta a questa risoluzione non violenta però non ci dimentichiamo che questi dieci anni cambiamento c'è stato
Ci sono dei mutamenti concettuali che noi dobbiamo proporre molti sono affiorati qui si considera interessanti
Uno impariamo non ripetiamo sempre le stesse palle scusatemi su alcuni su alcuni aspetti che oggi sono superati
Ad esempio dalla relazione Riccardi e dall'intervento e Scordamaglia profondamente strategico molto apprezzato credo tutti noi
Emerge la necessità di superare una visione piagnone e a opere Istica dell'Africa
Operare l'Africa spunta la lacrima uccisa
Fino alla fine non solo si accinge ad avere un miliardo e cento mila persone non solo arriva con i suoi barconi di Giovanni diciamo viti vigorosi incavolati
Alla ricerca di qualcosa spesso no non sanno bene che cosa l'Africa è un'opportunità enorme
E non è più solo a trattare come il posto dove andare per portare la carità ecco
Questo mi pare sia emerso con un'estrema e cominciamo a cambiare alcuni parametri di di di letture di riferimento che ci hanno guidati in tutto in tutto questo periodo troppo ci sbagliamo che i cinesi sono
Nell'ordine di alcune centinaia di migliaia qualcuno ha detto addirittura cinquecento mila solo in Angola oggi
E
Ci capaci diamo che sono lì per carità portando anche gli schiavi né
Ma sono lì a fare qualcosa che
Produrrà degli effetti che sarebbe idiota e che soprattutto ripensare per esempio per il fascino di ripensare politica di cooperazione allo sviluppo oggi straordinarie
Non è chiuso e chiaro siamo ultimi ma nel ripensare politico operazione è dopo si trent'anni di riflessione
Possiamo fare delle cose straordinariamente nuove nel re investire nel Re.Im. arginare come sì collabora alla crescita l'emancipazione economica sociale di libertà di questi Paesi e di oltre che di affrancamento
Prioritario dalla fame dalla miseria
Immigrazione anche li cambiamo qualche parametro perché guardate che
Noi no noi stiamo continuando affronta il tema di immigrazione lo do per retorica fuori dalle palle oppure
Ma noi siamo stati il primo popolo di migranti eccetera eccetera
Il mondo è cambiato cioè anche il secondo tema il sa anche il secondo parametro ha cambiato nome
Io questo lo dico anche ad una
Visione del solidarismo cattolico che a mio avviso è discutibile oggi
Perché anch'essa troppo tributaria di una visione retorica
Perché è evidente a tutti che oggi noi non possiamo immaginare il mondo che ha
Circa sette miliardi di persone come se fosse quello nel quale i nostri migranti si muovevano perché non avevano possibilità di vita e di lavoro
Verso immensi spazi l'Australia immensi spazi del Canada gli immensi spazi dell'America immensi spazi dell'Argentina perché ora questi spazi immensi sono Palazzo occupati
E coloro che si muovono da spazi super occupati verso di noi trovano un Paese molto antropizzato molto fragile molto minacciato
Dalla essere un popolo come ricordava Longanesi di inaugurazione non di manutenzioni cioè un popolo che confonde l'ingresso di uno straniero con la sua integrazione a ogni ingresso dei straniero deve corrispondere
Una fatica
Perché bisogna sono persone o trattare con dignità col e quindi noi non possiamo in e in re ipsa non possiamo accogliere
Milioni di persone dobbiamo aveva una politica di contenimento reale delle migrazioni e di Scelta anche di interlocuzione strategica in questo in questo campo
Ultimo
Dobbiamo difendere le istituzioni come luogo in cui affrontare questi argomenti e il ruolo della politica come
Autrice della sintesi
Salvare le istituzioni non c'è un altro posto in cui si debbano discutere questi temi
E lì si possa e si debba discutere tra tutti per approdare alle decisioni istituzionali io dichiaro che non appoggerò mai più un governo nel quale ci sia una forza di estrema destra all'estrema sinistra che sia contro interventi umanitari e militari del nostro Paese
Basta
Basta
Non si può più fare un Governo che non capisca qual è il posto dell'Italia nel mondo della responsabilità di fronte agli organismi collettivi
Allo stesso tempo non si può formare un governo con delle forze che anziché la politica perseguono
L'interesse del particolare e dunque contro una visione che alla persona che si spaventa di queste complessità dalla risposta più comoda
La risposta più apparentemente consolante sostanzialmente irresponsabile
E
Ci CIDA e nociva e disastrosa perché chi nega alla politica il ruolo che ha della responsabilità
Ed è la sintesi della responsabilità ammazza la politica e confina questa piccola Italia al rango ancora più piccolo nel quale non potrebbe che Benzi a trovare ecco perché noi dobbiamo investire risorse sulla proiezione internazionale l'Italia abbiamo più volte
Detto in questa riunione
Che le priorità sono quelle che sono emersi in questo straordinario mosaico di interventi che abbiamo ascoltato ma dobbiamo anche portare l'Italia ad a vere una propria strategia della sicurezza nazionale
Che non ha mai
Saputo definire e la sicurezza nazionale non è fatta di carri armati non è fatta di aerei
Anche per carità di Dio o di corpi di élite che vadano in giro per il mondo è fatta dei fondamentali per gli approvvigionamenti energetico alimentare
Dei servizi del miglioramento dalla competitività interna
Della capacità di essere in Europa con una missione nel rapporto transatlantico con una funzione nel Mediterraneo con una proiezione e sapendo che di tutto questo è fatta la prospettiva
Della interesse nazionale e
Il posto dell'Italia nel mondo che sta
Nascendo
Vi ringrazio molto