L'inchiesta della Procura di Milano su Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile e sulla situazione politica: intervista a Stefano Ceccanti

Radio Radicale abbiamo ora qui con noi Stefano Ceccanti costituzionalista e senatore del PD professore Ceccanti qual è il suo giudizio ovviamente politico
Sull'iniziativa della Procura di Milano in relazione al così detto Rubichi che al Presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi la Procura di Milano in qualche modo può essere vista come uno strumento di un'operazione politica di ricambio all'interno della quali zone di governo contro il Presidente del Consiglio
Ma guardi dovesse non dobbiamo invertire l'ordine dei fattori
è chiaro che se uno fa una vita assolutamente sregolata in cui il confine tra privato e pubblico si perde
Si espone a qualsiasi attacco di tipo politico di magistrati o di altri quindi bisogna guardare alle cause più che agli affetti insomma il Presidente del Consiglio fa una vita lei dice sregolata però questo premesse del terreno di cultura per qualche operazione politica nei confronti
Guardi io Popper se voi dico non politiche è chiaro che lì
Quando si decide di non avere più il confine tra la vita privata la vita pubblica non si può poi puntare sul rispetto la privacy perché il prima rispetto alla propria privacy dovrebbe essere la persona in questione
è chiaro che se ci sono dei reati delle credibili notizia di reato la magistratura c'è l'obbligatorietà dell'azione penale di cui tanto per carità si discute Air però esistente per cui
Cioè problema va posto a monte alla Presidenza del Consiglio come si decide di vivere facendo il Presidente del Consiglio che ne pensa del giudizio che L'Avvenire la stampa cattolica al mondo cattolico comincia a dare il tutto questo lei che se non vadano viene proprio al mondo
Sì e cioè io penso questo che
Noi dobbiamo evitare tutti quanti di entrare in una logica di tipo moralistico
O di chiedere a agli organi di stampa cattolica ATO di dare giudizi tipo moralistico
Infatti qui il problema non è morale ma è politico mi sembra che in questi giorni si sia registrata una valutazione di inadeguatezza di ruolo politico da parte del Consiglio che è quello che
Qualsiasi osservatore indipendente che non sia caratterizzato aprivano schieramento dall'altro dovrebbe comunque dare qual è il suo giudizio come andrà a finire questa vicenda
Ma diciamo se noi fossimo in un Paese cosiddetto normale
C'è una maggioranza di Governo che ha vinto le elezioni c'è un Presidente del Consiglio inadeguato questa stessa maggioranza anziché trascinarci elezioni
E su un plebiscito su se ci sono stati reati e non è reato ci quindi sulla materia non politica non l'attiva programmi cambiamento del Paese dovrebbe procedere autonomamente a maggioranza invariata sostituire il suo Presidente del Consiglio
Come fecero i conservatori inglesi quando sussidio Margaret Thatcher che non era peraltro coinvolto in questo riproducente contro metro
Sì cioè in tutte le democrazie anche o come è accaduto per altre ragioni
Anche con la sostituzione Blair Brown c'è un certo punto
La responsabilità del partito della coalizione di maggioranza soprattutto in vista delle elezioni future
E di scegliere una persona che si sperimenti nel governo che sia il candidato alle elezioni future
Ora è vero è innegabile che il modo con cui è stato costruito questo Partito del popolo e libertà è un vedo costruita in maniera carismatica su Berlusconi e questa è la sua caratteristica anomala
Ispettore altri partiti coalizione maggioranza lo crea però prima o poi
Dal momento che il problema del passaggio dalla fase carismatica quella di un partito tra virgolette più normale come fu il passaggio per i gollisti
E i francesi da dei gol a Pompidou che e qui il presidente Quagliariello ben conosce dal momento che c'è scritto su prima poi bisogna passare da De Gaulle a Pompidou
Siccome prima o poi bisogna passare da Berlusconi a qualcun altro accelerino questo percorso ci risolvano questo problema tutti quanti bene ringraziamo come sempre Stefano Ceccanti costituzionalista e senatore del PD e come sempre un saluto a Dario radicale