Per il rinnovamento e la nuova unità della FIOM

Care compagne e cari compagni
Io ovviamente
Voglio ringraziare
Iniziando questa nostra giornata
Tutti coloro che hanno
Raccolto il nostro invito e hanno deciso di partecipare a questa giornata di riflessione di discussione
Ringrazio non solo le compagne e compagni che sono stati presentati al tavolo dalla Presidenza voglio ringraziare in modo particolare Susanna Camusso vice segretaria
Vicaria della CGIL che
Ecco noi
Compagnia Vincenzo Scudieri della Segreteria confederale e poi
I tanti dirigenti
E la CGIL
Regionali e di Camera e del lavoro
Che hanno risposto al nostro invito e son presenti così come le compagne e compagni di altre categorie delle segreterie nazionali di altre categorie che abbiamo coinvolto in questa
Nostra iniziativa
E voglio
Ringraziare
Diciamo anche se non solo fisicamente presenti
Molti compagni e molte compagne della FIOM
Che avrebbero voluto essere qui oggi con noi ma che diciamo per ragioni
Organizzative e logistiche a volte anche di carattere
Diciamo meramente economico
E non sono stati messi nelle condizioni di poter essere qui anche a loro
Che nei giorni scorsi mi hanno telefonato più volte per sollecitare diciamo una nostra iniziativa per consentire la partecipazione anche a loro va il mio saluto
Io voglio cominciare questa
Riflessione
Partendo da una valutazione che credo sicuramente condivisa al nostro interno da tutta la FIOM
E anche dalla CGIL
E cioè
Dalla valutazione circa il fatto
Che sabato scorso il sedici di ottobre noi abbiamo assistito a un grandissimo fatto democratico la manifestazione nazionale organizzato dalla FIOM a Roma
è stata non solo una tra le più imponenti manifestazioni sindacare degli ultimi anni ma anche una prova di democrazia di vitalità di forza
Della nostra organizzazione dell'insieme della nostra organica
E vorrei dire
Personalmente
Che al di là di ogni altra considerazione su quella manifestazione sono state dette e scritte tante cose
Purtroppo molto spesso a sproposito soprattutto prima della manifestazione
Io vorrei ricordare che per giorni e giorni siamo stati al centro di un circo mediatico
Secondo il quale sembrava che lì a Roma quel giorno sarebbe successo il finimondo c'era addirittura che preconizzava che venivano i black bloc dall'estero io non ne ho visti
Ho visto gente motivata manifestare ho visto gente che aveva le parole d'ordine della FIOM come stella polare il filo conduttore di quella giornata e credo che quella manifestazione sia stato un segnale importante per l'Italia
Per questo Paese
Così ripiegato su se stesso
Per questo Paese ripiegato in una triste ripetitiva quotidianità fatta di tubo catodico di merendine pannolini mulini bianchi Grandi fratelli Isole dei famosi
Di questo Paese così rassegnato così incerto
Ecco per un Paese così
Che è arrivato a questa condizione non certo per l'opera della Divina Provvidenza ma per l'influenza culturale nefasta che vent'anni di berlusconismo hanno imposto al popolo italiano
Vedere centinaia di migliaia di persone in piazza
è stato per noi
E per chi ha partecipato per noi è perché ha guardato con la manifestazione per noi e per l'insieme
Del popolo italiano credo un segnale che è possibile ancora sperare in un futuro diverso in un futuro migliore per il nostro Paese
E il successo di quella manifestazione ci rende giustamente orgogliosi
Della forza che abbiamo dimostrato non era scontato
Ma io credo
E qui introduco un primo elemento di riflessione
Che quella giornata insuccesso di quella giornata le centinaia di migliaia di persone che hanno risposto al nostro invito al nostro appello
Quella giornata ci richiama anche alle nostre responsabilità
Io penso però non possiamo cullarci sul successo di quella manifestazione
Che pure ripeto non era scontato
Ma che da quella manifestazione dobbiamo trovare la forza e lo stimolo per continuare il nostro impegno secondo il calendario delle iniziative che tutti insieme nel direttivo nazionale della CGIL abbiamo deciso
Per questa ragione io credo
Anche per gli obiettivi che la FIOM ha posto al centro della sua giornata i diritti il lavoro il contratto
Per questa ragione io penso che noi dobbiamo moltiplicare i nostri sforzi
E come FIOM fare anche di più di quello che abbiamo fatto per fare in modo che il ventisette novembre la manifestazione nazionale della CGIL segni un successo anche maggiore di quello della FIOM
Perché vedete
La riuscita
è importante la riuscita di quella nostra manifestazione
Che sarà un'altra manifestazione di sabato esattamente come ha fatto la FIOM che sarà una manifestazione di tutta la CGIL la riuscite molto importante anche per noi e quindi anche la FIOM deve contribuire a quella giornata io
Non vorrei lo dico preventivamente
Che ci fosse gente già pronta
Ad esercitarsi con il pallottoliere a vedere si erano di più il sedici ottobre o di meno il ventisette di novembre ecco io credo che voi questa cosa la dobbiamo e sventare
E dobbiamo lavorare per fare una buona manifestazione perché
La riuscita di quella giornata segnerà il fatto che è possibile continuare nel percorso che la CGIL ha deciso di intraprendere
E a questo proposito dico la mia personale opinione io trovo un po'surreale onestamente
La discussione che sta cominciando a prendere piede sullo sciopero generale ora
A parte il fatto che il direttivo della CGIL ne ha già discusso
E non ha escluso di fare lo sciopero generale se e quando sarà necessario ovviamente
Io penso
Che oltre
A manifestare e a scioperare
E purtroppo devo dire alcuni dentro la FIOM pensano che la nostra vita si debba passare così
Tra uno sciopero una manifestazione
Senza mai porsi il tema di tra una cosa e l'altra magari anche firmare un accordo
Io penso
Che noi
Dobbiamo
Mettere
La nostra forza
La forza dei metalmeccanici
Che è stata dimostrata qualche giorno fa
Quella forza la dobbiamo mettere al servizio dei compiti e delle responsabilità che servono ai lavoratori italiani e al Paese
E il momento delle responsabilità
Secondo me e ora non è
In un domani indefinito che qualcuno vorrebbe far coincidere con il mai il momento delle responsabilità secondo me e ora provo anche a spiegare perché
Io parto da quello che noto
Ho notato un diverso atteggiamento
Ad esempio della Federmeccanica della Confindustria
Tra il prima per il dopo l'estate
E credo che
Questo diverso atteggiamento in questo diverso atteggiamento non siano estranee le circonvoluzioni che la politica italiana conosciuto nel mese di agosto
Tra le case di Montecarlo le
I cognati famosi le ville ai Caraibi del Presidente del Consiglio
Non penso che sia estraneo il tentativo di aggressione mediatica in questa società e in questa politica fatta di killeraggio di dossier
Che è stato tentato nei confronti della Presidente della Confindustria
Ho notato questo diverso atteggiamento perché e inevitabile viste le cose che sono avvenute e le dico le questioni di cui parlano anche oggi i giornali a proposito della giustizia il quadro politico è profondamente cambiato
La possibilità di una crisi del blocco dei partiti e dell'alleanza che ha portato di nuovo Berlusconi al Governo due anni fa è una cosa concreta
E penso che tutti quelli che hanno scommesso sul fatto che Berlusconi sarebbe durato per cinque anni
Godendo di una maggioranza parlamentare amplissima
E sono stati molti quelli che hanno fatto con la scusa scommessa non solo la Confindustria ma dobbiamo dircelo onestamente anche CISL e UIL
Oggi cominciano a ricredersi e cominciano a a pensare ad esempio che le questioni che noi abbiamo posto in tempi non sospetti la crisi di competitività del sistema Paese
L'arretratezza del nostro apparato produttivo la mancanza di interventi di politica industriale di sostegno alle imprese da parte del Governo le ricette sbagliate
C'è l'accordo separato sul modello contrattuale introduceva ecco oggi siamo arrivati alla fine di quel percorso
E non è un caso guardate se mentre a luglio
Di fronte
A quello che stava avvenendo in casa della FIAT con le vicende di Pomigliano con le vicende di Melfi con questi gravissimi strappi che la FIAT a un certo punto della vicenda ha deciso di
Di mettere in campo
Non è diciamo indifferente che a luglio
Il vicepresidente di Confindustria Bombassei replicava in modo un po'sprezzante
Hai tentativi di riapertura dei giochi che anche da parte nostra si facevano e che vogliamo Epifani in più di un'intervista sollecitava
Rispetto all'atteggiamento di settembre
Al luglio il modello contrattuale frutto dell'accordo separato era intoccabile ed Epifani della CGIL dovevano solo cospargersi il capo di cenere l'andare a Canossa
A settembre
Non a caso misteriosamente quel modello contrattuale diventa una macchina a cui occorre fare un tagliando è una revisione
E a casa mia se io devo fare un tagliando una revisione al mio veicolo vuol dire che quel veicolo sta funzionando bene e lo stesso Bombassei
Ad ammettere
Che il modello dell'accordo separato sulla riforma della contrattazione non funziona e c'è bisogno di un nuovo accordo condiviso se possibile anche dalla CGIL ecco io credo che oggi
Sia arrivato il tempo per noi
Per la CGIL e vorrei dire anche e soprattutto per la FIOM di entrare in questa discussione
Perché
Soprattutto per la FIOM
Per una ragione molto semplice ora a parte il fatto che
Io credo che sia nel nostro DNA
Nel DNA di un'organizzazione sindacale quale noi siamo
Quella di verificare anche nei momenti di maggiore asprezza del confronto nei momenti di maggiore difficoltà le possibilità di trovare
Intesa con la nostra controparte io credo che sia questo il momento in cui
Dobbiamo provare ad affondare con la Confindustria con CISL e UIL sulla possibilità di condividere obiettive rispetto alla riforma del fisco
Alla riforma degli ammortizzatori sociali alle linee agli interventi di politica industriale di sostegno alle imprese e al lavoro che servono per il nostro Paese
A maggior ragione questo il momento per provare a definire a disegnare tutti assieme collettivamente mettendo da parte
Se è possibile per un momento le divisioni anche aspri del passato che non cancellano le differenze di vedute
E provando a definire i termini i contorni di un nuovo modello contrattuale condiviso da tutti I metalmeccanici questa cosa mi permetto di dire serve ancora di più
Per una ragione molto semplice
Noi siamo
Assieme al caso del pubblico impiego su cui però siamo c'è tutto un altro ragionamento da fare non è competenza mia non voglio addentrarmi in quella vicenda dove siamo l'unico settore dell'industria
In cui c'è
L'accordo separato rigidamente figlio del modello contrattuale disegnato da Confindustria Governo e altri sindacati senza la CGIL
Con l'accordo sul contratto di ottobre dell'anno scorso è stata introdotta questa prima ferita
Abbiamo poi nelle scorse settimane registrato il secondo accordo separato che
Interpretando ancor più alla lettera quel modello e subendo
In modo assolutamente supino
Le imposizioni di Marchionne sul contratto dell'outlet sulla derogabilità totale abbiamo un nuovo accordo separato firmato da Federmeccanica FIM e UILM che sostanzialmente distrugge l'idea di
Contratto nazionale quando stabilisce che tutto può essere derogato
Ecco io vorrei dire
C'è un paradosso
Che proprio nel settore in cui c'è il sindacato più forte e non abbiamo dimostrato anche l'altro giorno di essere forti anche il sedici ottobre di essere forti
Che proprio nel settore dove c'è il sindacato dai contenuti rivendica attivi sindacali più radicali
Proprio nel settore in cui la FIOM diciamo esercita il suo ruolo
Di egemonia e di primato rispetto anche agli altri sindacati in quel settore solo in quello noi abbiamo l'accordo separato e le deroghe totali sul contratto io penso che
Come dire
Senza
Addentrarsi in
Giocherà rimpallo e tentativi dietro logici di attribuire responsabilità questo quell'altro questo sia però un dato di fatto con cui noi ci dobbiamo confrontare dobbiamo fare i conti tutti qualunque siano
I documenti che abbiamo votato al congresso della CGIL le opinioni che abbiamo sostenuto perché questo fatto
Ci si può fare ma di fronte agli occhi una realtà completamente diversa anche rispetto all'accordo separato sul contratto nazionale del due mila nove
Nel frattempo
Mentre
Dentro l'industria meccanica andava avanti questo processo
Opponendosi a quel modello e contrastando lo
Rifiutandosi di applicarlo
Più di cinquanta contratti nazionali sono stati sottoscritti dalle altre categorie della CGIL e sono contratti nazionali che non prevedono le deroghe
Che hanno ottenuto aumenti salariali tutti superiori e i meccanismi i definizione del calcolo dei salari che
L'accordo separato sul modello contrattuale aveva introdotto in molti casi dentro un contesto di luci e ombre hanno tutti comunque prodotto
Significativi avanzamenti della condizione delle persone hanno ribadito
Il valore fondamentale del soggetto sindacato a un tavolo negoziale
Ecco io credo che questo quadro questo contesto che mi pare
Difficilmente smentibile imponga noi di fare qualche riflessione di vedere se e come introdurre
La nostra iniziativa i necessari correttivi se e come nella nostra iniziativa vadano introdotti quegli elementi di novità che secondo me la FIOM deve avere il coraggio di mettere in campo per sparigliare i giochi
Io ho avanzato non
Da solo ma a nome di
Compagne e compagni che hanno come condiviso una battaglia congressuale anche il documento che abbiamo presentato all'ultimo comitato centrale purtroppo diciamo un documento che non ha avuto il conforto della maggioranza dei voti del Comitato centrale
Io ho avanzato una proposta che qui intendo
Specificare diciamo e ribadire perché a me pare
Che sia utile che su questa proposta e sulle altre che eventualmente dovessero venire in campo cosa che troverete non solo legittima ma assolutamente doverosa
Su questa proposta si avrà fra di noi un confronto una discussione che non si limiti solo agli organismi dirigenti ma che sia
Diciamo viva nel confronto con il Corpo dei nostri iscritti
Ora io credo che nel settore meccanico ci sia bisogno di avanzarono proposta perché noi siamo di fronte alla disintegrazione del sistema di regole
E delle certezze contrattuali sin qui condivisi al di là di quale fosse la nostra opinione sui contratti
Noi abbiamo un accordo separato film un accordo unitario firmato nel due mila otto da tutti
Abbiamo contemporaneamente un accordo separato quello del due mila nove abbiamo oggi le deroghe
Se io fossi un lavoratore metalmeccanico che sta in un'impresa io sarei incerto rispetto a quale il contratto che mi si applica e non basta
Per risolvere questa contraddizione
Che in qualche azienda in qualche territorio in qualche decina di realtà noi riusciamo a strappare giusti e importanti accordi alle imprese che riconoscono la validità del contratto del due mila e otto abbiamo
Diciamo così
Un paio di milioni di lavoratori metalmeccanici italiani che vogliono sapere con certezza qual è lo aumento contrattuale di cui possono disporre per far valere in fabbrica concretamente nei rapporti con i datori di lavoro i loro diritti
E abbiamo quindi bisogno di fare per loro
Non per le discussioni spesso astruse che si svolgono nelle sedi sindacali
Ma per loro per i lavoratori e lavoratrici in carne e ossa una proposta che sappia rispondere alla disintegrazione del sistema di regole e restituisca un quadro contrattuale certa e condiviso
Di regole di principi di norme di tutele
E io lo voglio dire in modo esplicito non mi appassiono eri più di tanto
Se ci fosse una disponibilità di tutte le parti a lavorare in questa direzione non mi appassiona dei più di tanto
A quale contratto è valido
Quanto tempo dura quando scade la proposta che noi avanziamo è quella di riaprire oggi la discussione per un nuovo contratto nazionale che superi tutte le diatribe tutte le difficoltà del tempo recente
E ci consenta di avviare da subito con i lavoratori e lavoratrici nelle fabbriche dei luoghi di lavoro una discussione sulle caratteristiche e i contenuti di questo nuovo contratto quanto durerà lo vedremo
La maggior parte delle categorie della CGIL rispondendo anche siamo a un impegno
Che tutti insieme ci eravamo assunti non ha ritenuto impercorribile anzi va percorsa con successo
La strada del contratto di validità triennale
Io non credo che la validità di un contratto il periodo di durata di un contratto di per sé sia un principio intangibile dipende da che cosa c'è dentro quei tre anni quanti soldi prendi quanti diritti costruisci quante tutele migliori
Quindi non credo che sia l'arco di validità temporale di un contratto un elemento discriminante credo che invece
Quello che serva oggi sia una proposta in grado di riaprire i giochi superare il muro contro muro toglierci da questa situazione di stallo della quale siamo condannati alla paralisi all'inazione in qualche caso alla inefficacia della nostra iniziativa anche
Quando facciamo buoni sobrie belle manifestazioni
E quindi io penso
Lo dico in esplicito
Avendo come i metalmeccanici un ruolo da protagonisti della discussione della CGIL non solo da oppositori pregiudiziali
Io penso che noi contribuiamo così alla discussione che la CGIL ha avviato con un seminario del suo gruppo dirigente a Todi più o meno un mese fa
Di quale contratto per l'Italia del terzo millennio per i lavoratori italiani del terzo millennio di quale modello contrattuale finalmente condiviso riusciamo a costruire
Di come i metalmeccanici contribuiscono come hanno sempre fatto nella loro storia alla definizione delle politiche contrattuali della CGIL
E penso avendolo scritto in un documento anche prima documento del Comitato centrale anche prima che si avviasse la discussione seminariale di Todi
Io penso che noi dobbiamo puntare a un contratto
Che abbia meno pesantezza meno rigidità burocratica al proprio interno
Meno prescrittività nei suoi caratteri fondamentali un contratto che stabilisca a livello nazionale quali sono qual è la cornice intangibile non modificabile non derogabile
Di regole
Tutele
Diritti e principi che valgono per tutti da Trieste a Capo Passero da Santa Maria di Leuca fino ad Aosta
E che dentro questa cornice di regole di tutele generali valide per tutti ci debbano stare i diritti individuali e collettivi che derivano dalla contrattazione
Ci debba stare quanti soldi devo prendere per fare quel lavoro
Per quanto rari debba fare su scala giornaliera settimanale mensile
è una volta che noi abbiamo stabilito questa cornice generale
Anche per rispondere
Alla crisi
E alla asfissia
Della contrattazione di secondo livello
Che nella gran parte dei casi ormai è diventata tranne qualche lodevolissima eccezione prevalentemente la contrattazione del solo premi di risultato
Che restituisca
Alla titolarità del secondo livello contrattuale ovviamente in stretto raccordo con il primo il diritto a intervenire sulle questioni che riguardano
La turnistica
La produttività l'utilizzo degli impianti la formazione professionale la valorizzazione delle competenze della capacità professionale delle persone che stanno nelle fabbriche
Per far questo io penso che sia utile ricordare
Faccio un solo esempio ricordare alcune delle nostre recenti vicende contrattuali noi ogni volta negli ultimi
Rinnovi contrattuali
Quando abbiamo fatto piattaforme assieme
Confimea wireless quando abbiamo fatto piattaforme separate abbiamo sempre messo
Come punto di rivendicazione nei confronti della Federmeccanica la riforma dell'inquadramento professionale
In tutte le nostre vicende contrattuali sia che abbia chiuso accordi unitari sia che si siano stati accordi separati dell'inquadramento professionale il
Se ne è fatto nulla nel contratto nazionale al massimo abbia messo in piedi commissioni e gruppi di lavoro la cui produttività è pari a zero
Come quella che denuncia Marchionne
Solo che in questo caso è molto grave perché poi succede
Cioè nelle imprese
Che si rifiutano di discutere la modifica dell'inquadramento unico nelle imprese gli stessi datori di lavoro chiedo ma i dipendenti di essere polivalenti poli funzionali di saper fare più mansioni di lavorare su più macchine su più linee di essere capaci
In buona sostanza
Di
Corrispondere alle necessità di efficienza di competitività di produttività che l'impresa pone
E allora succede che non essendo capaci di riformare e rinnovare l'inquadramento così come definito nel contratto nazionale
L'azienda x si fa l'accordo per migliorare l'inquadramento a livello locale l'azienda x sono crea la terza alla terza B la quarta c
L'azienda zeta in
Inventa un nuovo percorso alla fine del quale ci sono magari venti livelli salariali diversi nella stessa azienda che serve
No non a stabilire nuove discriminazioni e nuove cave ma semplicemente a riconoscere il fatto e le imprese ci sono capacità professionali è
Diciamo effettiva possibilità del lavoratore di risponda ai bisogni dell'impresa che vanno premiati che vanno valutati e premiati
Ecco faccio solo questo esempio per dire come
Dentro un'idea di contratto o meno pesante meno prescrittivo tra virgolette più leggero ma che
I spessi sei robusti Ischia e le capacità contrattuale del sindacato laddove c'è necessità di farlo nei luoghi di lavoro nei territori nei siti nelle filiere nei distretti
E qui in questo modo io credo si risponde a quella che altrimenti diventa una crisi della capacità contrattuale dentro la quale ci abitiamo tutti sullo gli stessi e non riusciamo a definire ipotesi di uscita da questo
Sistema in cui la contrattazione collettiva entra in crisi
Ed entra in crisi anche perché grandi soggetti sindacali
Il caso di CISL e UIL clamoroso hanno cominciato a pensare per questo occorre che noi intensifichiamo la nostra battaglia politica culturale per sconfiggere le posizioni oggi prevalenti in CISL e UIL
Hanno pensato che la risposta alla globalizzazione la pressione delle imprese alle integrazioni generale delle economie dei mercati sia quella semplicemente di assecondare questi cambiamenti rinunciando alla
Fiducia nel valore della capacità della contrattazione collettiva io credo che un grande sindacato come la FIOM e come la CGIL debba rilanciare il valore della contrattazione fondare sulla contrattazione la capacità di una rinascita e di una ripresa della nostra iniziativa come soggetto sindacale
Ecco questo è il tema
Su cui io vorrei chiederei diciamo che noi potessimo discuterne
In modo
Limpido libero senza chiamare nessuno diciamo allegati associare alcuno alle categorie del tradimento
O della Intelligence col nemico e fare questa discussione in modo che ciascuno di fronte alla dissoluzione del quadro di regole che le vicende contrattuali dei meccanici
Le vicende della FIAT ci consegnano ciascuno possa fare dentro la FIOM in rapporto con la CGIL le sue valutazioni
Le sue proposte
E credo anche che noi
Lo dobbiamo fare
Perché come ho già detto prima a proposito
Siamo dei questa invocazione che a me pare un po'surreale dello sciopero generale ecco vedo prevalere invece
Un istinto
Del tutto naturale degli esseri umani ma incomprensibile dall'organizzazione sindacale che si trova nel vivo di questa temperie come noi ci troviamo in Italia
Un istinto di conservazione ho letto
Dichiarazioni di autorevoli compagne e compagni che sostengono che
Parte il fatto che ci vorrebbe lo sciopero generale domani mattina
Cosa che non mi pare diciamo
Nei desideri della gran parte dei lavoratori italiani cosa che non mi pareva lo dico in modo esplicito
Neanche nelle corde della grandissima maggioranza dei partecipanti alla manifestazione della FIOM io ho visto una trentina diciamo di
Persone che in prima fila sotto al palco gridavano sciopero generale
Il resto mi sembra più interessato a una proposta della FIOM dalla CGIL per uscire da questa situazione di difficoltà e di crisi
Ecco ho letto anche dichiarazioni secondo le quali la CGIL non deve sedersi a nessun tavolo né con la Confindustria le col Governo né con gli altri sindacati
Finché
Non si determinano le condizioni catartica compagne e compagni io credo
Che le condizioni catartica le determiniamo noi
Se siamo capaci di uscire da una logica per la quale qualunque tavolo io allestisco a con la mia controparte e il tavolo della perdizione della condanna all'inferno se fosse così non dovremmo mai discutere con nessuno
Io penso che noi oggi proprio perché i nostri interlocutori
Quelli che per troppo tempo ci hanno considerato come avversari
Sono secondo me
In una situazione di crisi io penso che oggi è il tempo per far valere la forza le ragioni le proposte della CGIL e dunque pensare che non sia ora il momento attorno al quale la CGIL ingaggia se stessa
Impegna la sua forza la sua capacità di proposta in un tavolo aperto con le controparti per giungere a soluzioni condivise su tutti i nodi che ho provato a mettere in fila se non è ora il momento compagni quando avrebbe detto Primo levi
Io penso che sia adesso
Che sia adesso il momento in cui noi dobbiamo assumerci
L'onore e l'onere di fare una proposta e questo onore e questo onere non può limitarsi
Alle mobilitazioni e agli scioperi altrimenti non credo che noi riusciamo indicare una prospettiva percepita
Percepita come realizzabile alle lavoratrici e lavoratori a cui ci rivolgiamo
Penso anche lo dico in esplicito pensando alle ultime dichiarazioni di Marchionne
Che sarà sicuramente un grande condottiero d'impresa un
In terzo delle diciamo delle nuove tendenze del capitalismo mondiale dal punto di vista comunicativo non mi è sembrato un granché l'altra sera da Fabio Fazio devo dire che diciamo i toni gli argomenti sono stati non adatti al mezzo televisivo
E sono stati soprattutto un po'volgare insultante nei confronti del sindacato
Ora io non capisco di cosa voglia dire che la FIOM mai il dodici per cento rappresenterebbe il dodici per cento degli iscritti nelle fabbriche della FIAT a parte il fatto che per fortuna per fortuna nostra
E dei lavoratori non tutto il mondo alla FIAT e abbiamo fabbriche di potremmo fare un elenco lunghissimo Marchionne in cui i tassi di sindacalizzazione sono quasi come quelli tedeschi
A Marchionne per capire la forza della FIOM gli bastava guardare la manifestazione del sedici ottobre e magari farlo quando era in corso la manifestazione non alle sei di mattina quando legge i giornali
A Marchionne diciamo noi
Rilanciamo la sfida perché la FIAT è in crisi in questo Paese
Perché mentre dice che in Polonia in Brasile in Turchia gli impianti ragiona mille la produttività e alle stelle i lavoratori
Contribuiscono agli obiettivi dell'impresa in Italia ma insomma io vorrei capire se in una fabbrica italiana della FIAT
Su
Dodici mesi se ne lavorano tre o quattro quando va bene ma di quale produttività stiamo parlando dottor Marchionne
Se nelle fabbriche italiane c'è la cassa integrazione la minaccia delle chiusure come a Termini Imerese o come
All'accennata di vola
Se questa è la condizione nelle fabbriche italiane si dovrebbero produrre i modelli di gamma più bassa quelli che hanno un minore contenuto tecnologico e anche ovviamente minore valore aggiunto in termini di redditività dell'impresa che le fabbriche ma ecco ma dei lavoratori italiani o non sarà mica colpa delle strategie di un management che probabilmente ha sbagliato le sue previsioni a un'incertezza sui blog mi produttivi oggi e per il due mila e undici e non è in grado di avviare un serio confronto con le organizzazioni sindacali ma in quale Paese
è pensabile che un manager dica i sindacati io vi dico che prima ancora di comunicarvi cosa voglio fare voi dovete essere d'accordo con me
Ma così non funziona
Non avrebbe funzionato così
Se in Germania
La FIAT fosse riuscita nel tentativo di acquisire il controllo della Opel
Non ha funzionato così nemmeno i negli Stati Uniti d'America dove Marchionne per la Chrysler
Accerto
Goduto dei
Finanziamenti cospicui dell'Amministrazione Obama ma ha fatto una trattativa seria con il sindacato americano che non era nelle condizioni dei lavoratori italiani perché il sindacato americano i lavoratori americani
Se li fallisce la Chrysler non solo un anno più loro posto di lavoro
è un anno più loro salario ma non è vero l'assistenza sanitaria il diritto alla pensione perché per le peculiarità del sistema americano i lavoratori della Chrysler per la loro salute e per la pensione del futuro dipendono dall'impresa quindi io non mi meraviglio affatto
Che i sindacati americani che oggi sono i primi azionisti di Chrysler
Abbiano accettato le condizioni
Probabilmente irripetibili che hanno accettato pur di salvare la loro azienda ma se Marchionne avesse acquisito la
La Opel in Germania
Avrebbe fatto così secondo me
Non sarebbe stato possibile nemmeno se avesse voluto perché in Germania
Il particolare sistema che si chiama della middle stimolo cioè della codeterminazione prevede la presenza dei rappresentanti dei lavoratori dei comitati di sorveglianza dell'impresa
E Marchione deve discutere
Con il sindacato e con i rappresentanti dei lavoratori allocazione degli investimenti strategie industriali destino futuro delle produzioni
Per questa ragione a Marchionne che è così moderno io lancerei la sfida della partecipazione dei lavoratori ma della partecipazione dei lavoratori ai tavoli negoziali ai quali non si può andare con il ricatto del prendere o lasciare
E anche
Dei comitati di sorveglianza per discutere delle sorti dei singoli stabilimenti e dell'insieme del gruppo
Lanciare la sfida della partecipazione non dei diktat e nemmeno quella del muro contro muro e delle scelte a cui dire sempre e solo signorsì
Questo io credo
Per noi sarebbe il modo migliore di rispondere alle sfide che gli pone
E per tornare al contratto cosa che non è banale io credo che noi dovremmo poter avere la capacità di definire
All'interno di una nuova impalcatura contrattuale con le caratteristiche che ho provato a dire prima anche ridefinire normative specifiche comparto per comparto settore per settore dell'industria metalmeccanica che siano in grado
Senza accedere all'idea deteriore della destrutturazione dei diritti e della derogabilità che siano in grado di affrontare le questioni di competitività e di efficienza che poi la FIAT
è illusorio pensare
Ha un contratto nazionale dei metalmeccanici che
Demandando a livello aziendale e territoriale
Le materie che riguardano la turnistica l'uso degli impianti l'utilizzo degli stabilimenti definisca normative di settore diverso e per l'auto per l'elettrodomestico per la si Perugia per l'informatica per i cantieri perché diversi sono i mestieri diversi sono i cicli produttivi diverso solo le capacità dei lavoratori di fare fronte alle richieste dell'impresa
è illusorio io credo che sia la chiave di volta per mantenere un'idea di futuro del contratto nazionale perché il contratto nazionale
Lo vorrei dire a Maurizio che l'altro giorno in questa stessa sala credo abbia usato queste parole nel congresso di Sinistra e Libertà il contratto nazionale lo vogliamo difendere con le unghie e con i denti
Ricordo di averti ascoltato mentre dice che queste parole siamo convinti anche noi il contratto nazionale bisogna difenderlo con le unghie e con i denti ma lo difendiamo se siamo capaci di rinnovarlo che non vuol dire solo firmarlo
Vuol dire
Innovare allo vuol dire metterci dentro quel di più che serve serve lavoratori alle imprese per farne uno strumento vivo non un totem intoccabile
Non il tabù di fronte al quale inchinarsi a non metterci mai mano perché se non ci mettiamo mano quel contratto se non lo cambia Moro intendo loro diciamo così uno strumento fruibile concretamente fruibile per i lavoratori che sono diversi
Diversi a seconda che lavoro in una grande impresa in una piccola che lavora in un'impresa dell'Haute la componentistica oppure per un'impresa di informatica e che quindi hanno bisogno di normative diverse
Sui turni sulla professionalità sull'utilizzo degli impianti se non facciamo così il rischio concreto
E che di rinnovo il rinnovo non firmato di accordo separato in accordo separato alla fine e l'idea stessa del contratto nazionale e che muore io credo che la FIOM non possa contribuire alla morte del contratto nazionale debba avere il coraggio
Di avanzare una sua proposta di movimento e di cambiamento in questa direzione
In questo senso le proposte che abbiamo avanzato ho concluso
Perché mi pare
Che il tema centrale che volevamo lettera diciamo appunto al centro di questa giornata sia stato enucleato
Prima di concludere però qualche parola su di noi compagni e compagnia non abbiamo fatto un congresso
Questo congresso
Ha determinato
Nella FIOM
Una condizione assolutamente diverso
Grazie rispetto alle altre categorie della CGIL e le altre strutture dalla CGIL
La nostra è l'unica categoria
E l'unica categoria nella quale diciamo il documento
Alternativo sostenuto
L'ex segretario generale dall'attuale Segretario generale ha avuto la maggioranza
Questa
Dinamica diciamo così secondo me
Per l'evoluzione che voi dopo il congresso si determinata
Ha bisogno di essere affrontata e di essere regolata
Perché senza regole diciamo il confronto fra di noi rischia di essere un confronto viziato in partenza
Dico solo per dire
Le assenze di molti compagni oggi sono una testimonianza del fatto che questi vizi vanno immediatamente affrontati e corretti
Io
Non ho accettato come molti di voi sanno
Sulla proposta di Maurizio Landini che ringrazio ancora una volta
Di essere rieletto della Segreteria della FIOM
Per una ragione semplice che Maurizio conosce bene diciamo visto che oggi abbiamo la possibilità di parlare o no
Larga platea di compagne e compagni che bene esplicitare ancora una volta
Dopo la fine del percorso congressuale diciamo
In modo così un po'sorprendente per chi come me ha
Fatto molte assemblee per il congresso ha sentito ha illustrato le ragioni dalla mozione a cui aveva aderito e ha sentito le ragioni della mozione sostenuta da Maurizio
Ragioni nelle quali diciamo la possibilità di
Trasformare quella mozione
In un'area congressuale permanente all'interno dalla CGIL era rigorosamente esclusa tant'è vero che era scritto anche nella mozione che è quella mozione mai e poi mai sarebbe diventata un'area congressuale invece diciamo a sorpresa per me
Quella mozione sia appunto trasformata in area congressuale permanente all'interno della CGIL con caratteristiche del documento costitutivo di opposizione e dissenso rispetto alle scelte della maggioranza della CGIL
Ecco io
Ho pensato
Che di questa novità
Cioè della novità costituito dal fatto che il Segretario generale della FIOM e allo stesso tempo segretario generale di tutta la FIOM
E quindi anche di coloro che hanno sostenuto un documento congressuale diverso dal suo
Sia contemporaneamente anche diciamo promotore
è firmatario
Di un'aria di opposizione all'interno della CGIL ecco io l'ho trovata una novità
Che in qualche modo alterava la qualità dei rapporti tra la categoria e la Confederazione
Ne disegnava diciamo un nuovo sviluppo nella
Dai contorni dalla dalle caratteristiche tuttora incerte e per questa ragione ho chiesto di discutere questa novità prima di procedere diciamo l'elezione del la segreteria
Le cose non sono andate così non si è fatta diciamo in modo
Esplicito questa discussione io ho pensato che fosse
Più serio diciamo più coerente più utile anche per la chiarezza delle posizioni
Diciamo scegliere di
Rimanere fuori dalla segreteria e di
Continuare a porre la questione delle regole che servono per gestire tutti assieme la FIOM
Oggi vorrei rilanciare su questo terreno invitando Maurizio
E tutti noi
A discutere di come è possibile una nuova unità della FIOM
Obiettivo credo condiviso dalle da tutti i presenti a questa riunione
A partire dai compagni e dalle compagnie che in rappresentanza della mozione che insieme abbiamo sostenuto siedono nel comitato centrale
Io penso che per ricostituire diciamo ricostruire una nuova unità della FIOM bisogna innanzitutto farla questa discussione farla in termini espliciti
Come si esercita come si articola come vive
Il pluralismo interno alla FIOM oggi
Dopo il congresso che ha avuto le caratteristiche che conosciamo e con la novità rappresentata dal fatto che la FIOM diciamo è l'unica categoria nella quale
Diciamo così l'opposizione il dissenso rispetto alle scelte della maggioranza dalla CGIL assume i caratteri
Di un'area programmatica
E penso che bisogna farlo partendo dalla necessità di un rinnovamento della FIOM
Se noi potessimo fare questa discussione sul futuro della contrattazione che io vedo strettamente intrecciata al tema del rinnovamento della FIOM io credo che produrremmo un avanzamento complessivamente significativo
Di quel processo di rinnovamento politico culturale di attitudine negoziale di capacità vertenze alle di cui secondo me
Sbaglierò ma secondo me c'è bisogno
Per la FIOM nel terzo millennio
C'è bisogno di un rinnovamento politico di contenuti di un rinnovamento anche di carattere anagrafico di un
Di una ridiscussione complessiva i meccanismi con i quali funzioniamo
Che
Ovviamente non è oggi la sede per
Affrontare discutere questo argomento a me interessa molto di più il tema dei contratti
Della proposta che noi facciamo di come contribuiamo alla politica e all'impostazione più generale della CGIL ma questo tema io credo la FIOM non potrà
Posporlo a lungo
C'è bisogno di discuterne perché Maurizio vedi
Lo dico in termini diretti come tu sai che io sono abituato a fare
I compagni della FIOM
Qualunque sia la mozione che hanno votato
Sono sempre compagni della FIOM
I compagni della ThyssenKrupp di Terni dell'acciaieria
E non son buoni solo quando devono fare il servizio d'ordine attorno al palco della manifestazione di San Giovanni
E dopo possono essere messi nel dimenticatoio
I compagni della FIOM di Firenze che ci ospita e che io ringrazio per la loro collaborazione hanno lavorato molto per la riuscita di questa nostra iniziativa
I compagni relazioni Firenze non son buoni solo quando devono rispettando lo statuto regolarmente canalizzare tutte le loro risorse poi scomparire rispetto alle richieste che hanno
Che ritengo di dover avanzare nei confronti della FIOM nazionale
I compagni di questa o quella realtà territoriale delle quali
Magari la quale ha prevalso il documento che io ho sostenuto non sono figli di un dio minore i quali quando telefono la FIOM nazionale non trovano nessuno che gli risponde
I compagni di questa parte della FIOM
Che a volte dirigono con fatica dirigono con fatica
Strutture difficili strutture nelle quali
Diciamo ci sono difficoltà economiche difficoltà organizzative difficoltà dei rapporti con le controparti con gli altri sindacati
Non sono un appartengono diciamo alla serie B della FIOM
Son sempre compagni vostri tutti siamo compagni della FIOM e a tutti va garantita pari dignità e pari attenzione non possiamo pensare di saltarlo questo problema
Perché se è vero come è vero che abbiamo avuto tanti problemi tante difficoltà anche per poter organizzare questa giornata allora io penso
Che la macchina organizzativa della FIOM deve essere diciamo tarata nelle condizioni di affrontare senza chiusure a riccio
E senza una dimensione tutta identitaria
Che si identifica però solo con una parte della FIOM Maurizio per quanto maggioritaria ecco perché abbiamo
La capacità di gestire questa pluralità e questa differenza di posizioni al proprio interno e sia quindi nelle condizioni di far vivere questo pluralismo e questa unità in modo limpidamente democratico e del resto
Io penso che non potrebbe essere diversamente
Per un'organizzazione come la nostra che fa della democrazia
Nel rapporto diretto con gli iscritti del protagonismo dei lavoratori uno dei tratti distintivi del suo codice genetico ecco questa dimensione della vita interna della FIOM in cui a volte
Ci sembra di essere degli ospitati in casa nostra non va bene Maurizio
E bisogna
Cambiarla
Bisogna cambiarla sapendo che se siamo d'accordo sulle cose noi eravamo tutti d'accordo nel fare del sedici una grande giornata d'iniziativa della FIOM non è come dire molto comprensibile diciamo
Che questa organico questa iniziativa la sua preparazione gli attivi per la sua organizzazione siano svolti
A compartimenti stagni tenendo rigidamente esclusi come se ci fosse paura di chissà quale contagio i compagni gli al Congresso hanno avuto un'altra opinione
Si potrebbe ascoltare il loro parere si potrebbe utilizzarli questi compagni lì si potrebbe dare un ruolo diciamo meno ancillare di servizio
E si potrebbe
Sulla base di un impegno di questa natura se siamo d'accordo e se proviamo a ragionare concretamente rimuovendo
Anche gli ostacoli di tipo culturale che impediscono questo nuovo approccio si potrebbe aprire per l'insieme della nostra organizzazione
Una nuova prospettiva al termine della quale ricostruire quell'unità quel pluralismo quella gestione unitaria alla quale noi teniamo
Che vogliamo però ancorata a un programma chiaro comprensibile condiviso
E infine
Io penso
Che per raggiungere questi nostri obiettivi
Senza guerra appunto l'atteggiamento di pregiudiziale ostilità noi dobbiamo insistere sul tema delle regole
Tutto il ragionamento che io ho provato a fare sul contratto
Sulla democrazia sul protagonismo dei lavoratori su una nuova architettura contrattuale che restituisca forza vitalità la contrattazione collettiva gioca sul fatto che
Non può decidere nessuno
Alle spalle è sulla testa dei lavoratori e delle lavoratrici non può decidere nessuno
E quindi bisogna
Che mentre noi ci accingiamo a fare come è giusto che sia
Tutti gli sforzi per mettere in piedi tavoli di confronto con la Confindustria con il Governo
Con le altre organizzazioni sindacali per giungere a soluzioni e a intese condivise
Su tutti i temi che ho provato a ricordare che sono nell'agenda di lavoro della CGIL noi non molliamo sulle questioni della democrazia e della rappresentanza
Perché non c'è il contratto che regge questo consentitemi l'ha capito perfino Marchionne
Non c'è il contratto che regge se non c'è il consenso il voto il protagonismo delle persone a cui quel contratto si applica non c'è alternativa
Alla democrazia delle lavoratrici e dei lavoratori
Non c'è alternativa a questo percorso come ritrovamento di una nuova unità tra le sigle sindacali dei metalmeccanici e delle confederazioni non c'è alternativa al rinnovamento e alla nuova unità della FIOM grazie a tutti
Allora io da una parata di primo intervento a Giuseppe Dina ragni tenerne si gonfiano di Pomigliano
Antonia camini cadere affianca in Liguria
Ma intanto io ringrazio la Presidenza aveva di fatto questo scherzo riformisti intervenire per il primo novembre
è un po'difficile avanti
Tra questa platea comunque e volevo solo dire una cosa che
è un po'complicato per me
Parlare in questi giorni perché perché mi sento molto spazzole dopo le parole di Landini alla manifestazione del sedici
Il pizzo di essere uno operare un delegato un lavoratore della fabbrica di Pomigliano
Perché come diceva Maurizio durante la sua il suo intervento e da lì che partiva tutto manifestazione partita un po'da quello che c'è stata Pomigliano soprattutto è nata l'idea durante l'assemblea del primo luglio Pomigliano con tutti i delegati delle grandi aziende
Benigno ore partire subito da una cosa da
Dalla sì dalla singolarità dei casi io mi sono successi
Ieri ieri mattina dopo parlando con le persone per la strada dopo quelle
Che è stata l'intervista di Marchionne a che tempo che fa lì con Fazio perché la prima cosa che mi è capitata
Andando per poter fruttivendola domenica una città di mangiare POPPI leggete la norma da dal fruttivendolo è che
La prima cosa che ha detto ha detto ma ma siete pazzi
Pensate combinando lì a Pomigliano
E
C'è Marchionne un grande imprenditore che prende lavoro da dalla Polonia lo porta qui in Italia dice che chi vuole
Portare agli stipendi della Francia della Germania vi vuole dare lavoro a
L'unica cosa che richiede quando ci sono le partite di non superare di e di andare a lavorare ci aiuta a caccia dell'assurdo in queste dichiarazioni che lei è stato dei fruttivendoli
è stata un po'
A l'idea che si sono fatti un po'tutti no perché noi Marchionne un furbacchione Marchione approfittato subito dopo la manifestazione la grande la grandissima l'estrazione del sedici
Approfittato per andare a fare le nuove agendo democrazia demagogia in televisione
E cercare di dare
Un colpo a quello che era la grande il grande consenso che noi di Pomigliano stavamo avendo in Italia
Perché andando in giro per le manifestazioni in giro per delle assemblee ormai i lavoratori tutti dalle ci vedevano un po'come il simbolo simbolo di una lotta di chi non si arrende di chi combatte
E Marchione questo ho voluto fare ha voluto far capire invece prendendo dei dati assolutamente false profittando e qui restano i giornalisti per dirlo sono falsi
Perché i Marchionne non dice
Quello che ha detto noi durante le riunioni soprattutto nel due mila otto dove i dati sull'assenteismo che erano
Faccio solo una piccola parentesi assenteismo quello che la malattia no che era del sette virgola quattro per cento sette virgola sei sono diventati subito dopo il due mila otto il tre virgola quattro il più basso di tutti gli altri stabilimenti perché non dice
Che dopo i costi di formazioni del due mila otto ma a prescindere di come sono stati la rieducazione queste cose ma perché non dice
Che dopo due mila otto in quei sei mesi che si è lavorato perché qua è sopraggiunta la crisi hanno rivogliamo sono stati i primi andare in cassa integrazione
Perché non dice che i livelli di qualità in quella fabbrica sono aumentati perché non dice che i lavoratori di Pomigliano immessi anche quella volta sotto ricatto perché ad una volta è stato ritirato quel corso di formazione ovini educato andiamo via hanno risposto
Hanno risposto o di un po'mortificati dalle immagini della pecora militano voi la pecora nera di tutti gli stabilimenti italiani ove abbiamo risposto rimboccarci le maniche
è
Portando faccio solo l'esempio della centoquarantasette modello che era nel fanalino di coda della classifica della qualità
In rispetto a tutte le macchine del gruppo in questi mesi a portare a tra le prime in classifica
Perché non dice questo e continua invece ad andare a a dire che in quello stabilimento ci sono
Lavoratori che non hanno voglia di lavorare
Che approfittano delle partite di altri eventi solo perché quello che in realtà
Vuole
Come dire un
Commi nel termine
Da da da va beh comunque vuole imporre
Forti la sua vuol far passare la governabilità che li vuol ebbene gli stabilimenti come uno come il fatto che necessaria si vuole creare un alibi e necessaria
Perché lì non si vuole lavorare quindi se io voglio fare l'investimento cosa che ancora non dicevano cosa vuole fare e che ancora non parte perché voi voglio ricordare anche a chi sta qui
Che nel frattempo il quindici novembre invece di far partire la cassintegrazione le ristrutturazioni quindi dare il via
All'investimento ha comunicato alle strutture di Cagali che invece
Fa la cassa integrazione in deroga
Note e quindi non parte ancora scivola ancora Fina a luglio due mila n due mila undici
L'investimento
Quindi Marchionne
Marchionne realtà
Uno con questa cosa che ha fatto della cassa integrazione già viene meno a un atto a a una parte di quell'accordo che ha sottoscritto da CISL e UIL
Che noi non abbiamo sottoscritto per ovvie ragioni le conosciamo bene tutti quanti perché perché nei abbiamo sempre detto che realtà FIAT non mantiene gli accordi
La FIAT e l'ha fatta anche in passato per due mila otto la ditta che portava duecento brava Regione andava fatto
Prima ancora aveva detto che porta le crossover non l'ha fatto
Perché ne do all'improvviso fidarci e dire che invece
Quest'investimento lo faceva
No non è una che mi voglio io allungare su questo argomento ma solo per dire
Che non è che Marchionne né di Pomigliano abbiamo dimostrato nel due mila otto di saper lavorare di saper lavorare bene di essere competitive l'abbiamo dimostrato carte alla mano documenti alla mano i lasciati da FIAT
è la missione produttiva non è che ce la viene a portare lì dalla televisione che non ci siamo guadagnati perché noi siamo stati in giro per tutte le piazze d'Italia sono stati gira per tutte le trasmissioni siamo io
Sembrava un pellegrinaggio non aveva una manifestazione quelle facevamo ci sono stati da Santoro
Siamo stati a Sanremo sono state a San Vito sono state a San Paolo a chiedere noi la missione produttiva
Ne operai della FIAT
Quindi Marchionne
Non a scuse
Sa che siamo cozza che siamo competitivi sa che siamo giovani uno stabilimento il più giovane del gruppo sa che può contare il problema è che vuole imporre una logica vuole imporre la logica del comando supremo dell'azienda sul lavoratore come facendo sparire il ruolo del sindacato
Purtroppo è così perché quando tu in un accordo ivi evitare prima tutto straordinario tutte ste cose qua teneva indebolire quello che mira a svuotare quella cattedra cassetta degli attrezzi dei delegati
La possibilità alle della natura del de relato di contrattare impropria è questo quello che vuole Marchionne
Naturalmente la sua testa d'ariete ha fatto breccia sul contratto nazionale se visto tutti si sono infilati no
Attraverso quel quella breccia e tutti adesso cercano di derogare al contratto nazionale
Ma ma che la deve sapere una cosa però
Deve sapere che quello stabilimento sarà anche più giovani come dice lui mai questi giovani che ci lavorano dentro nelle vene scorre ancora il sangue della Resistenza e che quindi mai e poi mai noi permetteremo a Marchionne
Bene cancellare i diritti che Luigi nega di fare alla trasmissione
Nega
Ora non la voglio fare lunga o no però
Parlando di Pomigliano voi ho detto che
Ha fatto breccia sul contratto no Marchionne
Ed ecco che si apre la discussione sul contratto e guarda Dio sposo in pieno
Quella che è stata la relazione di durante
La sposo in pieno perché ambo volte mi capita di tra virgolette discutere animatamente all'interno della FIOM di Pomigliano
Sul su quello che sta accadendo il contratto ok
Perché qua mi sembra che quando uno USA il termine o riformista oppure non lo so non voglio dare che dicono che la destinataria di riformisti traditore dei lavoratori alloggiavano un'altra maniera
Quando uno oppure avere una visione
Che per il Paese
A domani lamenta un traditore dei lavoratori invece forse per questo che hanno meno idea condivisa motivabile judo sul contratto invece sul sul a durante il congresso l'idea di un paio di una missione per un Paese guida di
Di paese
Perché purtroppo io questo Vito la difficoltà a far capire come diceva durante
Che il contratto sia qualcosa che ne dobbiamo difendere le lunghe con i denti ma contratte qualcosa che
è una è un accordo tra le parti che si fa in un determinato momento e purtroppo è inutile che ci prendiamo in giro tra di noi le condizioni in questo Paese stanno cambiando
Stanno cambiando e non dobbiamo aver paura secondo me
Di
Credere che il contratto nazionale sia uno strumento in cui definite le regole definiti i diritti indiscutibili dei lavoratori sia qualcosa che potrebbe anche essere qualcosa che si adatta che sia data la varie realtà
Perché c'è
Né sono dei metalmeccanici abbiamo i lavoratori delle acciaierie abbiamo il settore dell'auto abbiamo tanti tante tantissimi
Comparti differenti no tutti con le proprie specificità perché allora avere paura di pensare semplicemente
A rendere un contratto più adattabile a quelle che sono le esigenze che si stanno creando nel Paese che nel mondo no nel Paese in generale e legale ma nel mondo
Allora dico sì no odio mi fa mi fa un po'paura dopo quello che statico il Congresso ritornare da lavoratori magari
A a far votare due piattaforme diverse però io sì a questo punto dico bisogna andare dai lavoratori bisogna avere lavoratori è
Far capire che c'è almeno da parte nostra un'altra proposta come la democrazia no le siamo pluralisti abbiamo ognuno di Novi MO demenza però dobbiamo aver paura di ripresentarsi davanti e lavoratori con delle proposte
Perché voi Maurizio ne dobbiamo un attimo interrogarci su quello che sta succedendo a Pomigliano
è vero che Pomigliano desse l'emblema sta sotto assedio tutte se lo sarà per ad organizzare l'ACI su quello che sta succedendo tipo il calo delle delle adesione al sindacato del dieci per cento la ditta deve d'essere
Il fatto che da Pomigliano per il sedici siano partiti
Solo tre pullman di la lavoratori ma di cui non tutti e tre erano pieni e di cui umana non c'erano tutti i soli lavoratori di Pomigliano allora io io mi voglio interrogare voglio parlare con i lavoratori voglio capire
Cosa sta succedendo se ci credono ancora se la battaglia che stiamo facendo è giusta si è a cioè non dobbiamo aver paura di lavorare ho deciso di parlare coi lavoratori che porti menti cosa succede qua abbiamo fatto il comitato centrale abbiamo deciso che per dovevamo fare le le ore di sciopero per
Le il contratto il contratto nazionale e che è successo che
Che poi in FIAT si è lavorato sette giorni ma lì non si è proposto nulla perché i perché non c'erano le basi non c'erano e allora perché si utilizzi a Pomigliano
Per parlare di sciopero generale
Dico solo questa cosa che dobbiamo essere chiari tra di noi ci delizia Pomigliano per parlare di sciopero generale
A me non mi sembra che ci siano le condizioni Varda se la condizione quella di Pomigliano ma mi sembra che le Paesi ci siano le condizioni per uno sopra generali mi rende domani prima di Natale
Bisogna lavorare con i lavoratori bisogna parlare in questo momento lanni analisi critica e quella che i lavoratori sono un po'confusi
Sarà per quello che fa un'azione in televisione quello che fanno la fa la politica ma dobbiamo ritornare a parlare con lavoratori non sparare subito sciopero generale o no è solo una cosa sull'Unità
E finisco e concludo
Io la rivoglio l'unità nella figlio la rivoglio veramente
Perché non è possibile che quando
C'è bisogno
Di manovalanza
Allora tutti siamo buoni tutti
Quando c'è bisogno però di organizzare nel merito qualsiasi argomento che figlio ma
E allora la mi sembra che non si è più uno per la manovalanza ma devi restare fuori
Allora io capisco che ha fatto male a Pomigliano durante il congresso dove
La prima mozione la seconda mozione si aspettava
Il novantacinque per cento novantasette quasi il cento per cento che ha visto che c'è stata una difficoltà voi a digerire quel trenta per cento della mozione Epifani ma prendiamo in considerazione adesso c'è un trenta per cento a Pomigliano
Che bisogna che sia rispettato
Perché mi sono un po'scocciato di sentirmi dire che io sono della CGIL Balkenende rimanesse la CGIL tutti quanti in tasca mi sono scocciato affidato all'orgoglio dico che sono della CGIL pare che tutti siamo della CGIL Roma e con orgoglio dico che sono della FIOM
E mi riconosco nell'avvio ma tant'è che sulle riscossioni di merito lo sai benissimo dal comitato centrale
Al Comitato di base de degli iscritti a Pomigliano su una questione di merito come Pomigliano siamo stati Uniti lì tutti non abbiamo fatto non abbiamo pensato a logiche di schieramenti
Però Maurizio un invito l'unità nella FIOM ci tengo io penso che ci Dini pure tu lavoriamo su questo grazie
Solo usate
Volevo solo approfittare per salutare
Che non vedo più Epifani non un avvio Manzato del ringraziarlo per quello che è stato
In questi otto anni
Insieme alla CGIL ma come sintesi della CGIL un faro per noi lavoratori un faro per il Paese un faro per tutti noi cittadini grazie Guglielmo Epifani bocca al lupo per
Antonio Caminito FIAMM Liguria si prepari Stefania filetti della FIAT di Varese chiede compagni di rimanere all'interno di dieci minuti perché abbiamo diversi interventi e dobbiamo dare la parola Guglielmo Epifani alle quattordici
Quando si hanno tante cose da dire si fa fatica a stare nei dieci minuti del problema che facciamo
Davvero ne abbiamo molte difficoltà a trovare delle sedi dove
Provare ad entrare nel merito del delle questioni
L'attacco i contratti che diceva fosse una sua relazione non è un attacco che parte con
Marchionne è un attacco che parte da molto più lontani
è un attacco che
Ognuno di noi ben conosce conosce l'ampiezza conosce le date con cui questo attacco è stato scandito
La CGIL non ha sottoscritto
Una un accordo che era un accordo che demoliva di fatto i contratti la CGIL a sa bene sa bene che cosa sta avvenendo non lascia la FIOM da sola la stessa CGIL che era presente in piazza il sedici perché il seggio c'era tanta tanti metalmeccanici ma c'era tantissima CGIL occorre occorre dirselo occorre dissero perché noi continuiamo ad essere malgrado qualcuno voglia farci diventare qualcosa di diverso un sindacato confederale non siamo un sindacato corporativo non siamo il sindacato dei metalmeccanici che si occupa solo dei metalmeccanici punto noi siamo un sindacato confederale un sindacato confederale che per ma come dire a guardare cosa c'è oltre la punta del proprio naso a guardare buttare lo sguardo oltre oltre come dire la propria natura condizione individuale che viviamo una fase delicatissima e pare abbastanza abbastanza ovvio dico delle cose scontate però attenzione perché dentro l'attuale situazione la crisi economica eccetera eccetera qualcuno vuol fare come DIA vola arrivare a un traguardo che non gli è stato consentito negli anni passati fare ecco ponti con la CGIL probabilmente a fare i conti con la CGIL anche utilizzando lo scontro con la FIOM perché in questo Paese si vuole eliminare il dissenso si vuole eliminare chiunque la pensa diversamente da da cioè si vuole eliminare co
Chiunque non si ostacoli come dire la costruzione della terza Repubblica non cadiamo in questi trabocchetti credo che dobbiamo evitare come dire di stare sempre dentro lordi nel giorno che qualcun altro decida per noi l'ordine del giorno dobbiamo provare a montarlo dobbiamo noi provare a cambiarlo cominciando a parlare o parlando con più forza di chi rappresentiamo di come questi vivono di come questi non al vivano la fine del mese dobbiamo per forza dire come realmente che cosa realmente sta succedendo dentro questo Paese facciamo nostro mestiere facciamoli sindacalisti visto che
C'è chi fa di tutto meno che il pro dobbiamo dobbiamo con forza fare proposte per uscire da questo stato di di crisi e contemperamento attraverso una campagna di ascolto e di confronto con tutti non ci sono solo canali privilegiati con chi tra le forze sociali e politiche non ci sono solo i centri i centri sociali dobbiamo riuscire a parlare con tutti per aprire una fase di iniziative e di mobilitazione che accompagni gli obiettivi gli obiettivi che ci diamo
Dove la notte è lo strumento e non l'obiettivo e soprattutto non sostituisce la lotta non sostituisce gli obiettivi affinché drammatici problemi che investono l'Italia alle persone esseri umani uomini e donne diventi una capita per tutti e non solo per noi a partire dalla dalla board alla condizione dei lavoratori dipendenti assenza gravissima questa fase del Governo non è una come dire una figura astratta che non solo non interviene su ciò che ha determinato la crisi ma se interviene lo fa in termini ideologici vedi Tremonti Sacconi e così via interviene a protezione di pochi compreso fra l'altro i grandi i grandi evasori abbiamo dato un giudizio negativo l'ultima finanziaria aumento guardate che quella cosa lì non solo non interviene ma renderà più poveri i lavoratori dipendenti e pensionati che cosa è successo è successo esattamente ciò che pensavamo andatevi a vedere che cosa venuto sul sul sistema fiscale oggi si paga più di tre anni più di tre anni fa anche questi sono elementi che ci interessa ad hoc o non ci interessa
Sono credo elementi importanti per chi fa sindacato questo un Governo che l'ha basato come dire l'intervento sulla crisi
Esclusivamente sull'arretratezza delle banche ma siamo alla follia e per questo pensare che la tratta Tezza delle banche italiane avrebbe ci avrebbe reso immuni dalla crisi mentre mondiale questa è stata un'altra invenzione dal commercialista Tremonti capo ma c'è solo da alzare depistato ed a livelli insostenibili che prima o poi pagheremo prima o poi ci porteranno il conto il problema che di arretrato in questo Paese non vi sono solo le banche anche qui non se ne parla sempre troppo poco ne parla qualche volta la CGIL a ma abbiamo anche un sistema produttivo ad un sistema produttivo arretrato che ha sempre fatto certe di basso profilo scelte in cui la competizione si fa esclusivamente abbattendo i costi la competizione si fa esclusivamente intervenendo sui sale aride lavoratori intervenendo esclusivamente sulla busta pratica la crisi e cosa ha significato in questi due anni la crisi ha significato un milione e duecento mila lavoratori in cassa integrazione l'espulsione di seicento mila lavoratori che non sono ancora la grande impresa la grande impresa la crisi l'avremo le prossime Nesi queste tutto ciò che sta di contorno la grande alla grande impresa ma quella quelle queste cose qua ci interessano ci interessano poco solo materia solo del confederale o non sono materia anche nostra il fatto che lavoratori che rappresentiamo sono più poveri più poveri mezzo punto nel due mila otto in meno di potere d'acquisto mezzo punto e meno nel due mila nel due mila nove che ha il venticinque per cento a proposito vi ricordate la litania con Prodi con le famiglie erano arrivano acquirente non Abdallah dice più nessuno per il venticinque per cento delle famiglie italiane non arriva più alla fine del mese o un quarto un quarto delle famiglie italiane
è stato ma intanto ci stiamo ammalando di americanismo sta aumentando il livello di indebitamento delle famiglie italiane oramai la la la speso sul mercato si fa con quella tesserina Illy indebitamento si sta sta aumentando sempre di più anche queste materia che dobbiamo che dobbiamo affrontare non è materia di qualcuno di qualcun altro forse
Lo sciopero generale serviva qualche settimana fa ma serviva per chiedere a questo Governo un piano di rilancio dell'economia
Perché questo Governo è assente rispetto alla politica industriale perché è il più grande sindacato dell'industria non può non parlare della condizione dell'industria in questo Paese spesso parliamo di tutto a meno che meno che di di noi stessi
Quindi parliamo di ciò che avviene in Italia lavoratori sempre più poveri salari sempre più bassi i penultimi in Europa questo era questa discussione ce l'ha fatto fare l'accordo unitario sulla riforma contrattazione se ne parlava allora non se ne parla non se ne parla più
Un sistema di imprese inadeguato lo dicevo prima che propone vecchia aspirazione alla busta paga come regolatore del marcato il nostro apparato produttivo continua perde le posizioni siamo un Paese trasformatore Concas scarse capacità innovative
E con la percentuale di investimento sul PIL che è la più bassa in Europa e quella percentuale continua ad abbassarsi se è così la prospettiva industriale di questo Paese diventa sempre più complicato la ricerca lo sviluppo state Rando ma si stanno tirando le leggi e finanziamenti delle leggi che hanno per anni garantito garantito gli investimenti non solo questo un Paese che è stato per settimane senza il Ministro dell'industria vacante e adesso il solito a medio era il solito uomo che esce fuori dal partito azienda o dall'azienda partito senza nessuna possibilità di un paio di intervenire è stato nominato ministro sappiamo bene che poi
Farà ministro esclusivamente sulla materia che Tremonti proverà a delegare e noi lo possiamo essere coloro te giudicano gli avvenimenti senza provare a cambiargli a modificarli
A renderli accettabili almeno sui nostri temi occorre domandarsi a due anni dalla crisi cos'è successo
Dal sindacato e a chi rappresentiamo la domanda è se siamo in grado di uscire da questa stagione Ushina in avanti abbiamo costruito
Rispetto all'attacco
Ai contratti ai diritti giuste partecipate manifestazioni
Scusate malgrado il tentativo distruggere forme rappresentanza presenti in questo Paese da parte di Sacconi Massimo ispiratore dei contratti separati abbiamo risposto con determinazione
La FIOM il più grande sindacato dell'industria
Deve impegnarsi con forza nel rivendicare una politica industriale lo dicevo lo dicevo prima vera per questo Paese sarà CGIL dichiara lo sciopero
Che abbiamo già fatto
Nel dicembre del due mila e nove nel dicembre del due mila dal due mila nove la presenza in piazza in quella data lì dovrà essere essenzialmente a principalmente dalla categoria dell'industria a partire dalla FIOM ancora una volta quella piazza lì erano piene di pensionati i nostri quelli che noi rappresentiamo non erano in piazza era loppa parlerà perché probabilmente ci capiamo poco quando l'iniziativa è della FIOM tutta la FIOM tutta la FIOM si muove per la riuscita iniziativa quando l'iniziativa della CGIL non c'è tutta la FIOM che si mobilita con con lo stesso Imperia negli ultimi anni la considerazione va fatta negli ultimi anni l'autore metalmeccanici malgrado le nostre iniziative
Sono più poveri sono più deboli senza un contratto unitario
Sono i più colpiti dalla crisi dai licenziamenti dalle casse integrazioni andate a vedere i dati ma son cose che vediamo tutti i giorni queste dovuta all'azione durissima nei nostri confronti ma questa è la condizione così trovino lavoratori che rappresenti a malgrado il nostro a Ginevra come si fa come si esce da questa situazione e chiudo dobbiamo costruire la nuova stagione contrattuale lo diceva lo diceva apposto la sua relazione certo semplice da dirsi lo so benissimo proprio compito dato poi da svilupparsi ma abbiamo l'obbligo morale di provarci costruire un contratto nazionale fatto di regole e non di deroghe e ritorniamo e li diamo vitali talare S.V. perché spesso dalla crisi del sindacato se uscito sviluppando più democrazia e ritornando un pochino di più dentro i posti di lavoro vada dagli anni Settanta dal passaggio commissioni interne Consigli fa la nostra storia ci ha insegnato questa questa cosa ma ritorniamo racconta la tale in azienda per negoziare le condizioni legata all'ordinanza del lavoro al sistema degli orari negoziare gli investimenti che non stanno nel contratto nazionale negoziare gli investimenti in formazione e ricerca innovazione innovazione di pro l'otto di processo non lo sento più dire danni cioè la condizione di vita che cosa esce qual è il prodotto che è cioè come questo prodotto si sviluppa dentro dentro le nostre aziende ritorniamo ritorniamo quindi
A parte esce la condizione di vita dei lavoratori ma anche le forme di rappresentanza della FIOM della CGIL riportiamo un'azienda al confronto vero restituendo nuova vitalità RSU che spesso sono solo visti come megafoni delle organizzazioni sindacali Saint nessun autonomia questa stagione ci ha fatto capire che malgrado lo scontro nessuno perde e nessuno omento agli iscritti però ragione detta prima le RSU presidiano gli scritti più che una condizione di chi si scrive ma no di contratti e nuove regole qualcosa amo già definito con firme web si potrebbe partire da lì così come si potrebbe partire almeno per quanto riguarda il decoro democrazia dal dall'accordo unitario CGIL CISL e UIL rispetto a
Nel del fatto nel due mila o le regole sono decisive per la democrazia sindacale le parti prima di iniziare a trattare devono almeno riconoscersi a vicenda questo male se per per tutti e muoversi su mandati a trattare Bombassei mandato ce l'ha non è vero che non c'era lui tratta su mandato la democrazia come non è
Sì esercito ovunque finisco su questa cosa che mi sembra io non voglio far polemica non è la nel mio costume però io dovrei essere un segretario regionale che da quattro mesi non riesce a trovare al telefono il responsabile organizzativo per fissare il dire vivo della FIOM Liguria per eleggere i la rappresentanza di quella regione da quattro mesi non riesco a fissare una data la democrazia si esercita ovunque anche in CGIL infilò nessuno deve pensare di utilizzarlo come una falce
Per in cui si dirada ciò che si ritiene diverso da noi né tanto meno può esserlo utilizzata preliminare le minoranze al contrario la democrazia l'insieme delle regole che consente a tutti noi di partecipare lo scettro di organizzazione
E nel RIS dovete decisioni assunte senza cancellare nessuno noi usciremo da questa condizione solo insieme a CGIL e grazie alla CGIL per una maggiore unità della FIOM però maggiore unità e una maggiore
Un scusate torna nuove maggiore unità della FIOM per la CGIL e non contro
Stefania filetti della FIOM di Varese e poi Maurizio Landini
Compagni all'entrata della sala ci sono le casse per contribuire con la sottoscrizione appagamento della sala
Cari compagni care compagne
Voglio salutare questa Assemblea quale ottima davvero ottima occasione per fare il punto di ciò che stiamo vivendo
E voglio dedicare due parole di ringraziamento particolare a Fausto Durante che ha pensato ideato
E
Quanti insieme a lui
Hanno voluto organizzare questo importante appuntamento
Non ci parliamo mai a sufficienza
E quando i tempi diventano difficili come questi e ancora più importante è trovare ambiti come quello che qui oggi stiamo vivendo proprio per cercare di ascoltarci analizzare trovare una strada comune
Voglio ringraziare Guglielmo Epifani naturalmente
Per la sua presenza e la sua ricchezza che vorrà portare oggi alla nostra discussione ma voglio ringraziare anche Maurizio Landini
Maurizio Landini qui oggi ha un compito importante
Che è quello di ascoltare quelle che sono le preoccupazioni quelle che sono
Le varie come dire diversità che ci conducono nella vita quotidiana sindacale di ogni giorno ma nella grande note attenzione che ci mettiamo anche in un momento difficile
E su una sono sicura ma insieme a me
Tutta la delegazione di Varese che da questa giornata in cominceremo a vedere una lavorazione diversa che cita un pochino più fiducia rispetto a quello che abbiamo il compito il dovere di dover affrontare
La situazione che stiamo vivendo la
Come dire ripresa molto bene Fausto Durante
Voglio riassumere la così
Federmeccanica è un vero e proprio braccio armato di Confindustria
Insiste e fino ad ora purtroppo ci sta riuscendo nell'applicare alla lettera quanto contenuto nella riforma del sistema contrattuale
Quindi lui il mio
Sono esecutori materiali del tanto dannoso quanto mia opere ordine di CISL e UIL di andare avanti da soli
Dal due mila uno in poi e cioè il primo contratto separato nostro metalmeccanico
Carenza non l'idea di limitare l'azione della FIOM e nell'utilizzare strumenti della riforma del sistema contrattuale del due mila nove sembrano convinti e decisi a raggiungere l'obiettivo e scusate se esagero
Ma la viviamo così
Di cancellare la nostra presenza oggi
Ed ai tavoli nazionali creare difficoltà
Anche
Alla CGIL da quelli nazionali
E chiaro a tutti che il disegno di altri vi ci ricordiamo tutti la grande CISL
Prende le sue mosse dalla demolizione del contratto nazionale metalmeccanico
Prende corpo da questa situazione
Non gli parve ero di vivere allora è una situazione di questo tipo
Unica categoria dove si è verificato l'infausto accordo separato inaccettabile per noi naturalmente ha dei contenuti così come l'abbiamo visto nella sua costruzione
Ed è stato peggiorato con la recente introduzione delle regole contrattuali il malsano Progetto non si limita i metalmeccanici ma come dicevo prima rischia come dire di coinvolgere anche l'intera CGIL
Tutto questo si basa in un'alleanza che oggi sembra di ferro
E che la grossa responsabilità nessuno gliela deve togliere dell'attuale Governo che punta alla demolizione di diritti e tutele dei lavoratori
Strumento di competizione fra impresa e la demolizione dei diritti e delle tutele uno in una fase è quella di crisi che indebolisce e lo sappiamo tutti le nostre iniziative di contrasto
E ora care compagne e cari compagni lo i metalmeccanici che cosa faccia
Abbiamo il dovere la responsabilità verso i lavoratori che rappresentiamo di individuare sia agli obiettivi che il percorso per raggiungerli
I cardi non possono che essere un nuovo sistema contrattuale e per noi
Il contratto nazionale
Affermazioni banale come sta
Forse vale la pena dirci ero
E riaffermare quelle che sono i nostri obiettivi principali in questa fase
Ci vuole uno scatto d'orgoglio insieme un'analisi onesta delle nostre forze
Un'analisi che non nascondano i sessi le difficoltà che tutti i giorni viviamo nelle fabbriche dall'inizio di questa fase dura e complessa come è andato l'ultimo sciopero
Il suo difensore come è andato l'ultimo sciopero di quattro ore compagni dobbiamo fare un'analisi fra di noi
è andata
Non dicendo come volevamo e non di certa come sarebbe stato necessario andasse visto la situazione è grave che stiamo vivendo
E il prossimo come riuscirà
Pensiamo oggi o possiamo oggi pensare di basare la nostra rivendicazione soltanto sulla lotta slegata da quelle che sono altre proposte
Personalmente credo proprio di no
La lotta sarà necessaria
Ma proprio perché è difficile deve essere accompagnata da un rilancio sui contenuti sul merito del contratto nazionale capovolgendo la situazione con nostre nuove proposte
Nuove proposte capaci di rovesciare il tavolo di darci una nuova forza di contenuti una nuova determinazione per riconquistare il contratto nazionale degno di questo nome
Pensiamo oggi di preparare una nostra piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale da presentare
Nel corso dell'anno due mila undici quindi l'anno prossimo
E intanto cosa succederà sui tavoli aziendali
Nel rinnovo dei secondi livelli la storia a volte si ripete mai del ripetersi qualche brutta copia rischiamo di dover la vivere
E come è successo nel due mila tre rischiamo di agire in difesa in Cuesta di prendere o di perdere occasioni contrattuali aziendali importanti
Che tipo di contrattazione in tempo di crisi
Lo stiamo vivendo ce lo chiediamo tutti i giorni molti contratti aziendali sono in scadenza già quest'anno e l'anno prossimo
Quali sono gli scenari che ad oggi supportano i rinnovi dei contratti interni difficili a volte disastrosi
Non voglio fare una una disamina di quello che è il settore auto già fatto lungamente
Che voglio come dire riassumere con come dire due proprio due battute investimenti non certi a fronte di tagli sicuramente certi
Ma ci sono altri settori gli elettrodomestici processi di ristrutturazione riorganizzazioni esuberi delle delocalizzazioni quotidianamente restiamo discutendo
E anche procedure concorsuali in atto in Aeronautica
Alenia prima esuberi la Dichiarazione degli esuberi oggi manca un vero piano di investimenti
INAIL manchi la commessa recente apre Singapore ha cambiato lo scenario futuro fortunatamente
E
E ad oggi rimane incerto però a fronte delle possibili decisioni in merito alla stessa integrazione con Alenia
Anche in Agusta la crisi ha prodotto un più rallentato ritmo di consegne di ritiri gli elicotteri da parte dei clienti fortunatamente siamo in uno scenario diverso manchino Agusta incomincia esserci
Un problema o meglio un quesito che si chiama pizzetta l
Una azienda polacca di recente acquistata da Agusta del quale non sappiamo effettivamente quali possono essere gli sviluppi vado veloce
Chiederemo l'applicazione in tutte le aziende nel contratto nazionale del due mila otto
Ma qual è oggi l'obiettivo in questi casi e temo numerosi di forti opposizioni da parte delle aziende dove FIM e UILM avranno buon gioco a spazzare con i contenuti più disparati nelle trattative
Alla fine del due mila undici dopo molte energie spesi per preparare la piattaforma
Parlo di quella del contratto nazionale la presentiamo la facciamo votare a lavoratori e al no guardate scontato di Federmeccanica ci rimarrà che cosa l'ultrattività
E sull'ultrattività le cause sull'applicazione contrattuale
Di questo ad oggi sono siamo credo abbastanza certi
E cosa diremo i lavoratori che si chiederanno conto della nostra strage strategia che stiamo lottando per rientrare nel contratto nazionale sarà sufficiente queste o per continuare a dar loro delle parole d'ordine per arrivare in piazza quando è necessario
Magari impari entrare alla scadenza del contratto nazionale
Quello firmato da FIM e UILM nel due mila dodici
Riflettiamo compagna adesso il momento di rilanciare abbiamo un anno di tempo per tentare di capovolgere la situazione possiamo farcela
Dopo se aspettiamo
Saremo più deboli e non solo nell'accezione politica sindacale non dimentichiamoci che i versamenti delle quote tessere le assemblee di organizzazioni permessi sindacali dipendono direttamente dal contratto nazionale
E cosa succederà quando le aziende
A muso duro ci diranno lo siete firmatarie del contratto il contratto non c'è o è scaduto e cominceranno crearci problemi anche su questi temi
La recente manifestazione di Roma è andata bene molto bene l'hanno ripresa altri non voglio dilungarmi molto da Varese come altre Province siamo riusciti a portare numerosi lavoratori una delle adesioni più alte negli ultimi tempi
Per questo risultato ci siamo impegnati molto come sempre ma non da soli la CGIL ci ha dato una mano
E si è visto
In piazza i movimenti le associazioni partiti presenti hanno avuto anche loro la visibilità anche loro la voce
Però scusate
A loro dobbiamo chiedere più rispetto più rispetta per la nostra manifestazione per i motivi veri che ci hanno condotto lì per le rivendicazioni dei lavoratori metalmeccanici e per l'intera CGIL
Permettetemela qualche piccola critica
C'è stata una piccola nota stonata riorganizzare nemico nell'organizzare i tempi degli interventi per esempio vado davvero veloce
Oppure nel vedere che ci sono stati i gruppi di persone non lavoratori metalmeccanici che con tanto di striscione appena cominciate le conclusioni aggirati i dati sono andate via abbiamo sentito urlare sciopero generale come se noi diciamo per i generali non abbiamo mai fatto
Come se lo sciopero generale non è una carta vincente da dover costruire da dov'era come dire far funzionare al meglio ma soprattutto non da non dimenticare qualche giorno dopo
Le difficoltà ci sono state più di altre volte ma oggi che cosa è cambiato
Niente ad oggi
Non possiamo permetterci di fermarci anche le prossime iniziative quelle nostre della CGIL dovranno vedere il massimo sforzo a partire proprio da quella del ventisette novembre prossimo
Ma tutto questo dicevo all'inizio deve sottolineo deve essere accompagnato da idee che diventano proposte idee pratiche contrattuali che muovono dalla nostra grande esperienza di contrattazione tutti i livelli
A partire da quelli aziendali
La proposta qui avanzata da Fausto Durante ci convince
E usando buonsenso e prudenza dobbiamo arrivare a confezionarla fin quasi nei dettagli se necessario
Al primo posto c'è l'indiscutibile necessità di regole nuove democratiche che coinvolgono i lavoratori di validazione di quelli che sono gli accordi contratti nazionali se là in fondo luogo sicuramente un contratto nazionale che rinnovi quello del due mila otto
Ma che superi quello del due mila nove no più assoluto alle deroghe ma una griglia fissa non derogabile di regole economiche e normative da declinare secondo le specifiche esigenze dei settori che rappresentiamo
Un esempio in abuserei armati lo diceva durante nella sua relazione danni esiste una contrattazione sulla professionalità
Danni e necessario riconoscere ai lavoratori il fatto che con la loro crescita professionale tutto si trasformi riconoscimenti economici
Tra l'altro
Non so se sapete ma da due anni è stato firmato un accordo Finmeccanica FIM FIOM UILM nazionali
Dove la professionalità è stata come dire avvocata sul tavolo nazionale risultato è una paralisi all'interno delle aziende che fan parte difendi Finmeccanica su questo tema e lo riteniamo molto grave da questo punto di vista ma dall'altro
Un'occasione come questa cioè quella di fare del tavolo di Finmeccanica un'importante esercizio approva di
Come dire rendere specifico alcuni contenuti settore per settore rischiamo di perderlo
Guardate vado davvero veloce perché dopo due bacchettate credo che
Io stia rubando del tempo ad altri
Voglio dire questo è un importantissimo strumento quello che oggi vogliamo tentare di costruire
Uno strumento su cui coinvolgere centinaia di nostri quadri e migliaia di lavoratori non è forse la nostra storia quella della contrattazione a tutti i livelli
Non siamo ripartiti da cui
Dalla capacità di rappresentare lavoro professionale negli anni Sessanta per affermarsi come sindacato di cambiamento e di contrattazione in quegli anni ma anche durante le crisi degli anni Novanta
Grazie alla nostra capacità di stare dentro alle fabbriche eravamo noi gli interlocutori siamo ancora in grado a fronte di quello che potrebbe essere forse un accenno di ripresa non sappiamo di esserlo di nuovo
Dobbiamo
Evitare che la nostra posizione oggi dai più letta
Come intransigente dia l'occasione ad altri
Non solo di fare pastette
Ma di lì con disinvolta arroganza di appropriarsi di temi comuni importanti come per esempio le richieste sul fisco
Vogliamo metterci in discussione con proposte facendolo riaprire un approfondimento in merito in FIOM
In tutta la fusione non è tempo di steccati di chiusure di aree non ci servono
Non è tempo di contrapposizioni CGIL tra categorie
Questa prova nuove riunire la FIOM
Anche cominciare da oggi
In un progetto comune sino un progetto comune potranno insieme la FIOM CGIL riprendere la testa di un movimento che trascini fuori da questa tragica Cucchiara cuccagna ciò che resta di sano del Paese crediamo dissi ci lega moltissimo
Oltre la nostra storia l'etica sociale il modello contrattuale i diritti basilari il rigore democratico compagni e compagne
Facciamo e ci leghi anche il futuro grazie
La parola Maurizio Landini segretario nazionale della FIOM
Quando Fausto
Mi ha chiesto di
Partecipare all'Assemblea
Che aveva intenzione di organizzare dei metalmeccanici delle metalmeccaniche che al congresso
Hanno sostenuto la mozione numero uno
Quella che come lui ricordava
Tra i nostri iscritti ha ottenuto
Diciamo così un un consenso ma non di maggioranza
Naturalmente ho dichiarato subito la mia disponibilità
Perché
Naturalmente
L'obiettivo di essere il segretario generale di tutta la FIOM
Rimane per me il punto di fondo è l'impegno col quale ho accettato la candidatura che è stata avanzata e perché tutte le occasioni di discussione all'interno della nostra categoria
Sono credo un'occasione importante utile che deve essere utilizzata e affrontato
Credo
Proprio per questo
Che questa nostra discussione
Avvenga dopo un fatto di grande importanza
Io credo che sia un fatto
Di tutta la FIOM
E cioè
La grande manifestazione che insieme abbiamo organizzato
E che ha prodotto io credo un risultato importante
Sia un punto da cui partire anche per le tante domande che qui sono state
Poste o quegli interventi si ponevano di cosa facciamo di come ci muoviamo
Perché io rimango dell'idea che dopo il sedici di ottobre non è che ne abbia risolto i nostri problemi ma secondo me siamo più forti del giorno prima
Nel Paese nelle fabbriche
E di sicuro credo abbiamo tolto anche dal tavolo questa idea che si era tentato di costruire
Che la nostra organizzazione la CGIL son quelle organizzazioni che sono non capaci di fare proposte di avere idea o di dire dei semplici no
Mi pare che noi questo argomento siamo riusciti a toglierlo dal tavolo
Qui il primo intervento che c'è stato del compagno di Pomigliano
è vero che
La decisione
Di fare la manifestazione a ottobre
O comunque di fare una a luglio la data ancora non c'era di fare una manifestazione nazionale nasce proprio dalle vicende di Pomigliano
Io farei questo semplice paragone
Se ognuno di noi che riflette
Come era la discussione a giugno
Quando
La FIOM ha detto che non avrebbe accettato quell'accordo
E quale la situazione oggi se uno ci valuta anche dopo l'intesa l'intervento di Marchionne
L'intervento che Marchionne ha dovuto fare
In televisione
A me pare che qualcosa insieme siamo riusciti a fare
Perché
Mentre a giugno in tanti
Anche nel panorama politico più generale se vi ricordate ci spiegavano
Che forse era un azzardo dire di no che era un brutto accordo che però lì c'era una situazione difficile
E che quindi andava comunque affrontato che si
Bisognava pensare a qualche soluzione e che se non avessimo fatto
Chissà cosa sarebbe successo
Mi pare di poter dire che forse lì tutta la FIOM perché vorrei ricordare che in quel momento non solo il comitato centrale della FIOM all'unanimità
Ma l'attivo degli scritti di Pomigliano
I direttivi della FIOM di Napoli e della Campania tutti organismi che si sono riuniti e che all'unanimità hanno deciso in quei giorni difficili di giugno
Che quell'accordo per noi non era sostenibile e che non era nemmeno accettabile
Il referendum che era stato deciso dalla figlia su quell'accordo perché metteva al voto diritti indisponibili delle lavoratrici e dei lavoratori
Quella decisione unitariamente impresa da tutta la FIOM
Che non era né semplice né facile né in quel momento si poteva dire che aveva nel Paese fuori dai metalmeccanici un consenso di maggioranza
Mi permetto di dire a distanza di qualche mese che tutta la FIOM c'aveva visto giusto che non sarebbe stato quello
Un semplice accordo da mettere da parte che non s'non avrebbe avuto conseguenze avevamo visto giusto nel dire che se fosse passato quell'accordo
Noi saremmo stati di fronte a una modifica sostanziale del sistema di relazioni sindacali del nostro Paese
E saremmo stati anche di fronte
A un'idea che era quella che per uscire da questa gravissima crisi bisogna appunto cancellare i diritti contratto ma soprattutto visto che qui si è discusso io credo sia un punto davvero importante
La cosa che io considero più gravi in assoluto di quell'accordo
è il fatto che si mette in discussione il diritto spesso delle persone che lavorano se vogliono di potersi organizzare e collettivamente contrattare la propria prestazione lavorativa
Perché non siamo solo a un attacco a questa o quell'organizzazione sindacale ma siamo ad un'idea che cancella il diritto stesso delle persone che lavorano di poter negoziare la propria contratti la propria condizione di lavoro
E quindi da questo punto di vista credo che questo sia un punto che noi dobbiamo valutare perché se ad oggi noi siamo di fronte al fatto
Che la FIAT
Addirittura chiesto a Confindustria e Federmeccanica di derogare dal contratto nazionali in realtà lei chiedeva anche di più
Perché non chiedeva solo le deroghe e anche già detto che non sono nemmeno sufficienti le deroghe del contratto nazionale ce l'ha detto al tavolo di trattativa del cinque di ottobre
C'è addirittura detto che non solo il problema sarà estendere Pomigliano tutto il gruppo Mazza ha detto che in qualche stabilimento forse lei ha la necessità anche di andare oltre
Questo e ci ha detto che se vogliamo discutere di politica industriale del piano Fabbrica Italia prima dobbiamo firmare
Le cose che ci sono a Pomigliano in tutto il gruppo in alcuni casi anche peggio altrimenti con noi non discute
E siamo arrivati al fatto che il contratto nazionale di lavoro con un'accelerazione che non ha precedenti è diventato anche derogabile con l'ennesimo accordo separato che è stato realizzato
E sì
Pensiamo a che cosa ha detto
In questo caso non più ad incontri perché
Cosa si può dire
Molte delle cose dette l'altra sera da Marchionne almeno diciamo così
Perché ha frequentato qualche tavolo di trattativa con la FIAT non erano particolari novità non erano cose che la prima volta che le diceva forse la novità che dirla cinque milioni di italiani a un altro aspetto ma non erano cose particolarmente nuove o sconosciute
Ma è indubbio che oggi noi siamo di fronte a un fatto molto preciso
E se di fronte a dichiarazioni di quel genere lì
Le reazioni che ci sono non solo della FIOM della CGIL
Ma anche del mondo politico cominciano forse a preoccuparsi se davvero quelle l'unica strategia possibile per uscire dalla crisi se davvero queste la strada unica per uscire da questa situazione o se non è meglio seguirne un'altra e vedo un certo imbarazzo anche delle altre organizzazioni che hanno ceduto a quel ricatto perché questo è stato modificando quella che era la posizione unitaria che si era votato nelle assemblee di Pomigliano ma come mandato per fare questa trattativa e vedo una certa difficoltà oggi di fronte al fatto che la FIAT chiede sempre di più non ha investito ancora un euro e continua la cassa integrazione io credo
Che allora
Col senno di poi perché ci sono dei momenti in cui quando fai le scelte non sai come vanno a finire le ricorrere anche qualche rischio se pensi che quello che stai pensando e giusto
Credo che possiamo dire che tutti assieme questo è un valore di tutta la FIOM avevamo visto giusto e abbiamo fatto bene a fare quello che abbiamo fatto
E io credo che questa sia anche la condizione
Per poter fare un ragionamento in più
Perché
E io credo che questo problema ci sia tutto io vedo un elemento di fondo
Badate
Che noi non siamo
Semplicemente di fronte a qualcuno che è diventato cattivo
E che allora la vuol far pagare a qualcun altro
Io quando sia la FIAT che Marchionne dice le cose che dice va preso sul serio non è che di problemi che lui indica non esistano la globalizzazione quello che succede in giorno son problemi che ci sono tutti
Tutti ci sono
Ma il punto vero è
Come si esce da questa crisi
E io credo noi abbiamo avuto insieme nella piattaforma che abbiamo fatto
Per la manifestazione del sedici
Anche di indicare questo punto
E cioè di indicare che oggi in discussione c'è anche la necessità di modificare il modello di sviluppo che ha determinato questa crisi
E che quindi bisogna aprire una discussione non solo per difendere i diritti dei lavoratori ma se si vuol dare una prospettiva vera questo Paese
Visto che il Governo e la Confindustria non lo stanno facendo c'è anche un problema di aprire una discussione su che cosa vuol dire oggi fare nuove produzioni cosa vuol dire uscire da una crisi mettendo al centro anche un'idea diversa di qualità del lavoro e di qualità dello sviluppo
Che se parto dall'auto uno dei problemi che si hanno
In Italia è che lì la FIAT ha investito meno della metà di quello che hanno investito gli altri gruppi perché questo il problema se c'è un ritardo e se si vendono meno auto in Italia
E perché la FIAT non ai modelli che hanno gli altri e quando la patto il diametro in ritardo e c'è un problema che se vuoi recuperare devi investire in innovazione in ricerca c'è bisogno di una politica industriale
E c'è bisogno anche di uscire da un modello che ha determinato che ha reso dei limiti
Mi permetto di dire
In questo senso
Che quando sei di fronte a una crisi grave come questa
E cioè ha una malattia profonda non puoi curare semplicemente la febbre devi affrontare le ragioni che questa crisi hanno determinata
E se le ragioni che hanno determinato a questa crisi sono proprio il fatto che la Finanza ha fatto quello che voleva addirittura gli Stati e le politiche hanno favorito questo processo c'è stato una precarizzazione senza precedenti c'è stata una redistribuzione della rete essa danno di chi lavora con un abbassamento dei consumi e sei di fronte al fatto che anche il modello che è stato scelto sul terreno anche dell'innovazione dei prodotti appuntato più su una compete zione giocata sulla riduzione dei diritti dei costi la precarietà e non sulla qualità e questo insieme di modello che va messo in discussione per uscire sostanzialmente da questa crisi
E io mi permetto di dire che noi è importante che diciamo che quando la figlia dice ma io non sto chiedendo neanche un soldo pubblico è noi dobbiamo dire che non è un gran pregio
Perché se dopo va in giro per il mondo a produrre dodici soldi pubblici glieli danno dalla Serbia la Polonia agli Stati Uniti noi più di Marchionne siamo interessati al fatto che si continui a produrre nel nostro Paese perché lo si può anche decidere di andare in giro per il mondo a produrre al limite proprio profitti noi questa alternativa non ce l'abbiamo
Ma allo stesso tempo sarebbe singolare non affrontare il patto che è l'unico Paese al mondo
Che non ha una politica industriali sui settori che ci sono settori strategici per qualsiasi Paese e proprio l'Italia dove noi abbiamo dei ministri che si preoccupano quando facciamo le manifestazioni
Che si preoccupano di dire che Marchionne ha sempre ragione non si preoccupano di fare il mestiere che era buono pare e cioè di difendere loro l'occupazione la struttura industriale
Di questo Paese
Anzi ci sono preoccupati
E Sacconi non perde occasione per dirlo sempre di dividere i sindacati e di pensare sostanzialmente che c'è bisogno addirittura di cancellare i diritti penso al collegato al lavoro penso all'idea di superare lo statuto dei diritti dei lavoratori
Penso al libro bianco sostanzialmente che ha costruito che sempre dentro alla logica di un'uscita dalla crisi che cancella il diritto alla contrattazione e cambia anche la natura del sindacato attraverso l'istituzione di migliaia di enti bilaterali che gestirà ebbero tutto dalla casa integrazione alle assunzioni a qualsiasi altra cosa
Quindi io credo
Chi è aver posto questo problema che non è vero che dalla crisi che abbiamo di fronte si può uscire solo come dice la FIAT o solo come racconta il Governo che la tirando fare le cose vanno io credo mi ha fatto una cosa importante
Insisto non c'è una soluzione
Non è che domani mattina
Siamo di fronte a un altro quadro ma credo
Che abbiamo messo al centro della discussione di questo Paese
Che il lavoro deve tornare un elemento centrale e che la difesa dei diritti e dei contratti non è una cosa astratta ma è dentro anche un modello di società
Che sia più giusto e anche a un problema dove bisogna riprendere una discussione su cosa significa oggi fare un prodotto cosa vuol dire essere
Sostenere che sia un prodotto sostenibile sul piano sociale e sul piano anche ambientali
Io credo che questa sia una discussione importante perché purtroppo nel nostro Paese la politica non sta discutendo di questo
Discute del processo breve discute di come salvare quell'altro discutesse la riforma elettorale migliore da fare
E di pronta una crisi che non ha precedenti con i rischi che ci sono anche sul piano della tenuta sociale
Se finisce la cassa integrazione se finiscono gli strumenti anche nei prossimi mesi perché non siamo di fronte a un quadro che ci dice che andrà meglio il rischio è che siamo di fronte a un quadro in cui si peggiora la situazione evidente io per do che aver riportato e aver detto che c'è bisogno che questa sia la discussione che affrontiamo e che è la possibilità di uscire in un modo diverso cioè io credo che sia un elemento importante io vedo anche un'altra cosa
è importante per l'azione per la CGIL che hanno fatto la manifestazione del servizio
Almeno per la mia esperienza non era mai successo
Che attorno a una piattaforma sindacale quella che noi abbiamo presentato
Sì forse un consenso così ampio
Che arrivasse dagli studenti che sono in lotta dai ricercatori dai precari della scuola
Dal mondo del pubblico impiego dalle altre categorie dai tanti soggetti che in questi anni in questo Paese si sono battuti dal Movimento per l'acqua ad altri elementi
E che questi soggetti vedessero nella FIOM e nella CGIL i l'unico soggetto capace di poter unire queste persone e deve poter indicare anche una via d'uscita io lo dico qui
Perché questo elemento senza voler apparire
Né banale nello stesso tempo ne aveva un delirio di onnipotenza io so perfettamente
Che le domande che pone quella piazza non sono domande che semplicemente una categoria di può dare una risposta quella piazza chiede una risposta non solo alla FIOM ma anche alla CGIL
Chiede di assumere quella quella possibilità
Di mettere insieme perché una delle cose che in questi anni ha funzionato e ci ha reso più deboli era quando sono riusciti a far passare nella testa delle persone che i diritti dei giovani dovevi togliergli agli anziani
Che ci doveva essere una frantumazione una contrapposizione io per la prima volta ho percepito almeno io così l'ho vissuta il fatto che nel fare quella manifestazione ENEL prepararla noi sia amo riusciti a rompere questa logica e a ricostruire un rapporto anche tra generazioni di persone che finalmente si parla non si capiscono e che si va e ragionano sul fatto di quello che li può un milione
E non è un caso
Che Maroni e Sacconi in quei giorni lì hanno fatto e detto quello che hanno detto perché avevano capito
Cosa stava succedendo
E la storia di raccontare che sarebbero arrivati black bloc o addirittura chissà chi sarebbe arrivato era proprio per cercare di impedire o di ridurre il fatto che poteva prodursi un elemento di novità in questa fase
Particolarmente importante dove è noto
Che quando c'è la crisi quando ci sono i posti di lavoro a rischio non è così semplice che le persone tra di loro siano sempre solidali perché sappiamo tutti qui è stato raccontato che non è semplicissimo
Nelle fabbriche affrontare i temi e quando le discussioni sono che se mi dite mi garantisco io intanto son salvo succeda qualcun altro mi dispiace ma è successo qualcun altro è una cosa che può venire anche spinte corporative a volte che pensano che intanto mi difendo io e poi vedrò cosa succede da qualche altra parte aver essere stati in grado io credo tutti assieme
E insieme alla CGIL aver prodotto questo elemento di novità io credo che noi faremmo male
Ah non valorizzarlo al massimo
Ah non assumerlo come una domanda e a non farla diventare questo il terreno su cui noi ci poniamo
Dopo quell'iniziativa come facciamo nelle fabbriche nel Paese a dare una continuità ma non semplicemente per testimoniare nessuno qui semplicemente vuole testimoniare
Ma tutti ci vogliamo battere per cambiare questa situazione e per uscire
Da questa crisi con un altro modello con altre
Un altro modello di sviluppo sociale riaffermando il ruolo del contratto e della contrattazione come diritto delle persone sostanzialmente che lavorano
E io qui penso che noi oggi siamo di fronte
A due aspetti con cui fare i conti
Da un lato
Siamo in presenza per la prima volta
Di un contratto separato
Che introduce la derogabilità
Scusate forse il mio schematismo ma io continuo a pensare che
Se è un contratto nazionale e derogabile non è più un contratto nazionale di lavoro non ci sono mezze misure su questo punto
O c'è un contratto nazionale che vale per chiunque sia che lavori in un'azienda di tre dipendenti sia che i lavori alla FIAT
O se tu introdotti la derogabilità del contratto tu sei di fronte al fatto che non c'è più il contratto ed entrano altre regole
E quindi io non penso che questo sia un fatto
Limitato e su questo punto rispetto al ragionamento che faceva Fausto io mi permetto di dire che sinceramente non credo che
Questo possa essere un argomento che rimane solo i metalmeccanici e vero
Che molte altre categorie hanno fatto i contratti nazionali di lavoro senza affrontare questi temi ma oggi col fatto che nella più grande categoria ciò avviene a partire dalla richiesta che gli è stata fatta dalla FIAT
Io continuo a pensare che questo non sarà un elemento che si fermerà solo i metalmeccanici
E non credo che questo possa essere un considerato solo un problema dei metalmeccanici
E in questo senso
C'è un elemento di valutazione perché ho letto anch'io il discorso di Bombassei che ha fatto all'Assemblea a Genova ma a me pare che lui abbia rilanciato con forza
Degli hard degli elementi di fondo perché quando uno dice che bisogna che il quarantacinque per cento del salario diventi totalmente variabile
Quando dice che sugli orari di lavoro bisogna introdurre l'orario medio settimanale annuale mensile non sappiamo cosa vuol dire non è la prima volta che ce lo chiedono
Perché non avere più le otto ore al giorno le quaranta ore alla settimana sappiamo tutti cosa può significare
Se poi si dice che bisogna arrivare anche un'esigibilità di questi orario cioè nonché con le RSU fai gli accordi ma che l'azienda che dopo che ti ha informato se non ti metti d'accordo e lei che decide procede sugli orari non sappiamo cosa vuol dire perché questi Argo enti e da almeno quindici anni nella nostra categoria che tutte le volte che facciamo un contratto c'è la Federmeccanica che ci pone questo tema e se ci pensate un attimo nemmeno negli accordi separati fatti nel due mila e tre nel due mila e quattro fin lui ma hanno mai messo mano le questioni dell'orario perché sanno perfettamente anche loro cosa vuol dire mettere mano a un punto decisivo che riguarda la condizione materiale all'interno delle fabbriche e nel rapporto con le lavoratrici e lavoratori
Se poi addirittura
Bombassei pensa che questo è il terreno su cui costruire una nuova produttività perché parlare di produttività vuol dire parlare di questi argomenti
E pensa di avere mano libera e sul mercato lavoro propone addirittura di arrivare a dodici metri di periodo di prova anche per quelli che sono assunti a tempo determinato oltre tutta la precarietà che genere
Io continuo a pensare che su questi terreni qui che non sono diversi dalle cose che la FIAT ha chiesto a Pomigliano fino arrivare alle sanzioni o i sistemi di congedi
L'azione di arbitrato perché è un altro tema su cui separatamente hanno iniziato a fare delle discussioni io non credo che quello sia un terreno possibile di confronto
Perché su una base di quel genere lì siamo già vuol dire andare a peggiorare le condizioni che abbiamo e a mettere in discussione il diritto stesso delle persone che lavorano di poter contrattare la propria prestazione
E io penso
Che di fronte a quello che sta succedendo
La difesa del contratto del due mila otto
è il punto da cui partire lo vorrei ricordare non solo perché quello è il contratto votato da tutti firmato da tutti e come è noto
Fino al due mila undici è in vigore la dovuto indirettamente riconoscerà anche il presidente di Federmeccanica quando a fine settembre ci ha mandato una lettera
Perché se uno ti mando una lettera che ti dice che in via cautelativa ti fa sapere che per non far partire la ultrattività revoca il contratto
In vigore tra virgolette che avrà valenza fino al due mila e undici b se uno deve revocare qualcosa che non c'è non ti scrive no
Voi sapete che c'è stata tutta una discussione che siccome è un fatto accordo separato non c'era più
Beh se uno deve se non c'è più non hai bisogno di fare una lettera che dice che anticipatamente revoche RAI perché non vuoi che scatti l'ultrattività nel due mila undici quindi vuol dire allora
Che il fatto che noi abbiamo sostenuto sul piano contrattuale e giuridico che il contratto del due mila otto siccome noi non l'abbiamo mai dispetto per noi è in vigore fino al due mila e un cioè che se presentiamo la piattaforma come nell'ultimo comitato centrale abbiamo deciso di fare definendo anche un percorso che vede la convocazione dell'Assemblea nazionale dei delegati
Per discutere per decidere che cosa fare entro il mese di gennaio e pensiamo nei tempi e nei modi che insieme decideremo di presentare la piattaforma scatterà anche l'ultrattività evidente da questo punto di vista che difendere il contratto nazionale del due mila e ho dove cioè quello senza deroghe quello che per la prima volta unificato le normative tra operai impiegati chi ha difeso la struttura dell'orario la struttura contrattuale è la condizione per pensare anche a progetti innovativi che io non dico che non ci si è noto a discutere e qualcosa dirò ma la condizione per affermare che il contratto nazionale rimane lo strumento insostituibile a cui i innesti la contrattazione come elemento integrativo aggiuntivo e non semplicemente come elemento che può derogare da qualsiasi parte nella contrattazione aziendale
Questo il tema e lo dico
Perché non giriamoci attorno
Quando in un Paese come il nostro
La stragrande maggioranza dei lavoratori metalmeccanici
Lavora in impresa e che hanno meno di quindici dipendenti perché questa è la verità
Tanto più quando c'è la crisi
Se non c'è un contratto nazionale che dice con chiarezza che sugli orari sugli inquadramenti sui diritti fondamentali
Ci sono dei diritti sotto i quali non vai voi mi venite a raccontare che sotto i quindici dipendenti c'è la possibilità di fare particolari contrattazioni secondo livello tra l'altro con un sistema che oggi non prevede nemmeno la possibilità di eleggere le RSU o di aver diritto alla contrattazione
Allora io penso che la difesa del contratto ma proprio di un contratto che va dalla siderurgia l'informatica con diritti sotto i quali non si va è la conditio non è anche per sperimentare con la contrattazione aziendale integrativa cosa che del resto siamo stati capaci di fare in questi anni la possibilità anche di un elemento
E io penso che questo debba essere un punto anzi
Dico una cosa in più
Io penso che noi dovremmo utilizzare il mese di novembre di dicembre
Perché siccome nelle buste paga dei lavoratori non iscritti le aziende stanno mettendo il modulo per chiedergli anche l'adesione
Alla quota contratto e cioè FIM e UILM hanno anche la faccia di chiedere trenta euro e non iscritti per i contratti separati campato senza farle notare io credo noi dobbiamo proprio fare una campagna
Che dice esplicitamente che i lavoratori non iscritti noi vi chiediamo di sostenere la FIOM di iscriversi di non pagare quei sindacati che non vi è un PATI votare perché diventa un elemento
Di condizione oggettiva per cambiare questa situazione e del resto io valuto quello che sta succedendo poi non so se le cose negative non me le raccontano ma se io sto negli ultimi venti giorni
Alle elezioni delle RSU che ci sono state nel nostro Paese dalla UIL Paul di Napoli alla Ducati di Bologna a quello che è successo in Abruzzo e da altre parti dove si sta votando sta venendo fuori che la FIOM avanti dappertutto in questa fase
O come è successo alla Sevel che hai avuto trecentocinquanta disdette a FIM e UILM e la figlia dopo un po'ha detto che non aveva più modo di ai lavoratori che andavano a chiedere di poter pare ha disdetto ulteriore e ci sono state duecento nuove
Iscrizioni alla FIOM in una fabbrica dove è noto che noi siamo tra grande maggioranza nel voto delle RSU
Allora io penso e nonché la situazione facile che era pronto e la gente è pronta appare perché quando c'è la cassa integrazione quando non arriva alla fine del mese so perfettamente qual è il quadro e ognuno di noi lo conosce
Ma se è vero che il messaggio che noi abbiamo mandato a una forza perché parla le persone dice che c'è una speranza di poter cambiare questa cosa io credo che adesso sia il momento
Perché le imprese capiscono anche queste cose e lo sanno meglio di noi
Le imprese capiscono se il consenso aumenta e diminuisce capiscono se le cose che stanno facendo raggiungono l'obiettivo e cioè di far fuori la prima me la CGIL o di limitare i lavoratori o se succede esattamente l'opposto
Forse questo ha un valore anche più di un'ora di sciopero perché capiscono quello che sta succedendo
E sanno perfettamente che senza il consenso di chi lavora le fabbriche non funzionano e per fortuna non è sempre come pigliate c'è una struttura di questo genere e noi sappiamo anche i livelli di innovazione di sperimentazione che abbiamo fatto e stiamo facendo anche sulla contrattazione
Perché io mi permetto di dirlo se c'è un sindacato in Italia che ha fatto degli accordi che sta facendo degli accordi e che vuol continuare a fare degli accordi perché è il sindacato e la FIOM e sfido chiunque a dimostrare che è vero il contrario e che non è così nella situazione e le imprese lo sanno
E le imprese lo sanno allora per questa ragione io penso che noi è necessario che mettiamo in campo questa azione badate io ieri
Di fronte alla cosa di Marchionne ho avanzato una proposta time quindi
E oggi la ripreciso a partire dalla fine
Stanno succedendo due cose un po'strana
Negli stabilimenti FIAT siamo ormai alla fine dell'anno
E le ore di assemblea ci sono ancora tutte
Ci sono stabilimenti dove hanno ancora nove ore perché l'unica Assemblea che è stata fatta è stata quella per il congresso della CGIL
Ma a voi sembra normale
Che tutti
In tutti Italia si potrebbe adesso anche dire in giro per il mondo discutono di quello che succede in FIAT
E l'unico luogo in cui non è possibile parlare e discutere sono gli stabilimenti e le fabbriche della FIAT
Cioè le lavoratrici e lavoratori della FIAT sono gli unici che non hanno i luoghi e la possibilità di discutere di quello che gli sta succedendo
Allora noi avanziamo una proposta molto precise
Si convochino le assemblee unitarie in tutti gli stabilimenti della FIAT per discutere di quello che sta succedendo e se davvero anche loro si sta rendendo conto
Che quello che avviene è un arretramento della loro condizione perché l'istante prendendo in giro che con le deroghe ai contratti e con gli accordi come come Piano non si va da nessuna parte si discute si decide assieme i lavoratori ho mandato per aprire un tavolo di trattativa vera che adesso non c'è
Ma debbono direzione se non lo fanno resta un elemento che porta la necessità
Di proseguire di andare avanti sulle azioni che abbiamo messo in campo
E dico anche
Che
Per quello che riguarda
I problemi
Di quello che sta succedendo io vedo due aspetti
Il Governo e la Confindustria stanno tentando di mettere in discussione due elementi di fondo uno e il diritto di sciopero
Perché è noto a tutti che se non ce l'hai più ma addirittura sei sanzionabile ho licenziato e le viene meno un elemento di fondo per poter fare azione sindacale
Perché nessuno di noi pensa che lo si opera un fine in sé nessuno ha mai pensato ma tutti sappiamo che quando a volte ci vuole uno strumento necessario per modificare le condizioni per fare degli accordi migliori
Se ti viene tolto non hai neanche più l'argomento che ti permette e secco riconosciuto dalla Costituzione e proprio perché nella Costituzione si riconosce che i datori di lavoro e l'impresa non hanno la stessa forza e che quindi c'è bisogno di avere questo diritto
Ma l'altro e io credo che questo sia un punto di fondo anche questo importante la democrazia
Perché se ci pensate gli accordi separati le pratiche la divisione tra i sindacati avviene perché alle lavoratrici e lavoratori viene impedito di poter votare di poter decidere anche quando ci sono posizioni diverse tra i sindacati
E questo io credo sia il punto che noi dobbiamo lanciare
E cioè dire che oggi la condizione per ricostruire dei percorsi unitari tra organizzazioni sindacali che hanno punti di vista diversi e non mi metto
A dire perché farei un errore che c'è qualcuno che ha tradito non ha capito no io se
Lucidamente analizzo prendo atto che ci sono anche punti di vista diversi e strategie diverse tra le organizzazioni sindacali
Ma quando questo si traduce in accordi il punto concreto e se le persone che lavorano hanno la possibilità di decidere sulle loro condizioni perché se non è così non solo Sipa gli accordi separati ma il Governo e l'impresa che di volta in volta serie qual è l'accordo migliore che gli interessa
E io penso che questo punto e cioè la necessità che ci siano regole
Sancite
Che dicono con chiarezza che i lavoratori hanno diritto di votare con referendum sempre sulle piattaforme sugli accordi anche quando ci sono posizioni si da cali diverse tra di loro è la condizione per costruire un passaggio diverso e per mettere nelle condizioni le persone di essere protagonista di questo processo
E questo punto io lo dico anche rispetto alle forze politiche perché noi non chiediamo alle forze politiche di schierarsi Anagni non ci interessa se stanno con uno qua o con l'altro non è questo che gli chiediamo
Quello che chiediamo in questa fase le forze politiche è di dire se è giusto o no che le lavoratrici e i lavoratori cittadini italiani possono continuare ad essergli anche quando son dentro la fabbrica
E se il diritto che hai di votare per eleggere il Parlamento o di votare per i referendum celai anche quando entra in fabbrica per decidere per votare pericoli accordi questo gli chiediamo in modo che ci sia la possibilità concreta che ci sia un'autonomia e io credo che anche questo punto debba diventare un punto generale di battaglia in questo Paese per ricostruire anche le condizioni di un'unità sindacale
Come vedete quindi io vedo tutte le condizioni della possibilità di una discussione lo ricordavo prima
Del resto nell'ultimo comitato centrale quello che abbiamo fatto poco nel mese di settembre abbiam proprio deciso
Ci son confrontate anche posizioni diverse ma c'è un percorso
Non è che abbiamo aspettato che qualcuno ce lo chiedesse autonomamente la FIOM ha deciso che era necessario di fronte anche all'accordo separato sulle deroghe a quello che stava succedendo
Avviare un percorso noi abbiamo scritto massimo entro il mese di gennaio di arrivare all'Assemblea nazionale di tutti i delegati
Della FIOM che è spuntata statutariamente congressuali mente prevista ed è la sede nelle quali prende le decisioni definitive che riguardano come in che forma in che modo presenteremo la piattaforma con quale rapporto con i lavoratori e tutto il resto
Io quindi vedo uno spazio
Vero di discussione per chiunque dentro la nostra organizzazione del resto l'abbiamo definito ed è io credo un processo anzi io penso che da un certo punto di vista per quello che sta succedendo e per le decisioni anche difficili che dovremo prendere
Io non penso nemmeno che forse ma anticipo poi deciderà naturalmente il comitato centrale anticipo in questo caso un mio pensiero
Io non penso che sarà sufficiente nemmeno il percorso classico e cioè che il Comitato centrale decide poi tu sottopone le piattaforme fare semplicemente votare una piattaforma tutti lavoratori già definita forse
C'è anche la necessità con tutti i lavoratori iscritti non iscritti di avere anche un percorso che insieme prima di arrivare a definire la piattaforma definitiva
Discute alla luce della situazione che c'è
Quali possono essere le scelte più importanti da fare cioè penso davvero ad un percorso democratico che si rivolge alla responsabilità e l'intelligenza delle persone
Proprio perché siamo di fronte ad un passaggio che nessuno di noi ha mai visto e siccome la Confindustria governo non stanno scherzando noi non possiamo permetterci di prendere sottogamba questa cosa ma allo stesso tempo siccome siamo riusciti a Siena pare una cosa secondo me in portante che non lascia le cose come prima come la manifestazione del sedici ottobre abbiamo il dovere nel rapporto con i lavoratori di offrire noi a partire da noi un percorso democratico di discussione vera che chieda un loro intervento e anche per questo
Dobbiamo chiederli che queste il momento di sostenere la FIOM un'organizzazione che fa della democrazia sempre non quando lo chiede la FIAT ogni tanto ma sempre in qualsiasi momento l'elemento costitutivo di discussione e di decisione nel rapporto con i lavoratori io credo che sia un investimento che tutti assieme dobbiamo fare
Perché questo è il terreno io poi credo
Avendo avuto e vado verso la conclusione modo di partecipare anche adesca discussioni un po'più generali io ho un'idea ma anche questo naturalmente un punto di vista io colgo l'occasione perché siamo qui
In una discussione che questo tema lo ha posto
Se io penso a un'innovazione
Futura nei contratti
A me questa idea di fare tante cose di settore
Cioè di fare ulteriori cose oltre a quelle che ci sono già sinceramente non mi convince io allo stato penso che noi abbiamo un'altra esigenza
Cioè di fronte alla frantumazione dei processi lavorativi
E cioè ognuno di voi sa come
Quando tu entri in fabbrica poi può riavere una fabbrica che c'ha due tre quattro cinque contratti diversi applicati dei lavoratori che lavoro nello stesso sito
Tu hai
Il precario quell'altra situazione ai la cooperativa ai l'appalto ai subappalto
Di fronte a una frantumazione di questo genere e cioè si è frantumato il processo lavorativo e si sono divisi lavoratore tra di loro perché a volte come si sale in prese usano l'appalto e subappalto il contratto come elemento di competizione tra i lavoratori
Noi abbiamo il problema di riunificare quei lavoratori di impedire che le imprese possano giocare con diritti diverse precondizioni riversi allora se io penso a una prospettiva mi convinco sempre di più che la prospettiva vera per il futuro
Difendendo il contratto che ho ma non per lasciarlo così dipendendo lo come condizione per poter
Conquistare qualcosa di diverso io penso sempre di più che la prospettiva e allora andare verso il contratto dell'industria il contratto europeo grandi aggregati di accordi che mettono nella condizione
Che ci sono dei diritti gli orari gli inquadramenti salari sotto i quali nessuno può andare che sono diritti certi dei lavoratori io debbo riunificare se voglio innovare non ulteriormente frammentare o dividere anche perché
La contrattazione
Se vogliamo che aziendalmente sia possibile sperimentare che sia tra virgolette tenga conto di come l'APPA Aprica necessariamente deve essere una contrattazione integrativa
Che aggiunge che sperimenta ma in aggiunta al contratto nazionale non mettendo in discussione il contratto nazionale o abbassando il contratto nazionale
E allo stesso tempo se vuole affrontare questo tema c'è anche un problema di riforma della rappresentanza
Io penso ad esempio che se tu vuoi ricontrattare davvero le condizioni di lavoro forse nemmeno il sistema di RSU così come è in grado di affrontarlo
Perché se tu vuoi davvero affrontare il tema dei ritornare al fatto che in quella linea in quel reparto quei lavoratori debbano avere la possibilità di avere un delegato che assieme a loro contratte di scuote la condizione perché mentre l'impresa oggi organizzata piccole grande che ogni quindici o venti dipendenti già un capo inutile lato sotto UTET Sottocapo
L'impresa una struttura reticolare di comando che ogni quindici venti trenta persone a un riferimento e noi a volte in grandi aziende siamo di fronte al fatto che abbiamo tre delegate
Ho tre delegati in mille lavoratori di reparto
O son dei fenomeni quelli lì
O quei tre lavoratori gli son dei fenomeni che riescono a far tutto o se sono come noi
Persone importanti e intelligenti perché sono della FIOM ma normali non sono in gran vado di poter affrontare una contrattazione di questa natura e quindi credo che se vogliamo davvero rimettere al centro questo elemento ed estenderla l'innovazione deve passare anche da questo punto di vista
Ma questo è il terreno e la discussione che io vedo che credo
La fionda debba fare con grande libertà per stare dentro una discussione più generale che riguarda anche il futuro della CGIL perché di questo si sta discutendo e di più e questo è il punto
E voglio concludere
Sulla questione finale che diceva anche
Fausto
Io dico questo
Tutte le decisioni che abbiamo preso da Pomigliano fino alla manifestazione del sedici di ottobre
Son tutte decisioni che abbiamo preso all'unanimità e con il consenso di tutti no a maggioranza in termini di mozioni congressuali
Ma come siamo
E lo dico questo perché credo che sia un punto decisivo
Per me
L'unità della FIOM è un punto di fondo perché lo so per primo che la FIOM o e una o non è
Io questo cielo chiaro in testa fin da quando ho accettato di fare il Segretario generale
E non è un carro
Che fin da quando mi è stato proposto e ho fatto il discorso programmatico ho dichiarato che per me il governo della FIOM doveva essere un governo unitario
Ed è per questa ragione
Che io ho avanzato la proposta anche
A Fausto di entrare in segreteria lui qui correttamente ha ricordato che non ha accettato la proposta fatta
Vorrei far notare
Che dopo questo episodio che avrebbe potuto portare anche a discussioni diverse
La FIOM nazionale non ha deciso che siccome non c'era la Segreteria nazionale unitario a Roma nei territori non si dovevano più fare le segreterie unitarie
Ma si è continuato anche nei territori a proporre almeno quanto laddove noi avevamo
Diciamo così il diritto di proposta perché eravamo maggioranza viceversa in altre situazioni è giusto riconoscere
Un diritto di proposta chi dal Congresso avuto un determinato consenso noi abbiamo continuato a proporre dappertutto e
Mi pare che quasi nella totalità dei casi così è avvenuto
Che a livello regionale a livello dei territori si siano fatte segreterie unitarie che del resto queste ci sia
Io credo che questo sia un punto assolutamente importante
Senza alcuna polemica però visto che questo tema è stato posto lo vorrei dire anche qui con molta tranquillità non mi pare
Che questa sia la stessa cosa che è stata fatta dalla CGIL
Non mi pare
E io penso
Che sarebbe ora
Tanto più con quello che sta succedendo con l'attacco che c'è alla FIOM e alla CGIL
Che si arrivasse anche ad affrontare il tema in modo generalizzato dove c'è il riconoscimento del pluralismo e una gestione unitaria da parte di tutti
Perché credo sinceramente
Uno può dire di tutto ma io da segretario generale più di proporre una segreteria unitaria cosa potevo fare
C'era qualcosa in più che potevo costringere qualcuno non mi pare c'è un'organizzazione democratica
Più di farla questa proposta più di continuare a praticarla anche nei territori dando indicazione politica che dobbiamo ricercare Segretario vita perduto cosa si deve fare
Poi c'è la discussione dove ognuno legittimamente ha diritto di dire ci conosciamo tutti iniziamo non c'è bisogno neanche di dirlo perché come è noto in piombo tutti
A prescindere dalle mozioni il diritto di dire quello che pensiamo lo difendiamo e lo pratichiamo io credo che ci sia un elemento di ricchezza della nostra organizzazione
Perché solo quando le discussioni sono vere e franche si trovano anche le sintesi e le soluzioni e quando eventualmente ci son dei dissensi sono chiari su che cosa avviene ed è la condizione per provare anche a risolverli
Allora io mi permetto di dire una cosa molto precisa
Che se si vuole cambiare una situazione io più di proporlo non so sinceramente che vorrà fare dopodiché non accettando la
Evidente che io debba andare avanti con la segreteria che o non è che posso fermarmi o perché non è stata fatta
L'ho proposta non è stata accettata io sono per andare avanti e per lavorare perché ci sia questa condizione mi permetto di dire sì come qui è stato motivato un argomento
Che anche questo vorrei che fosse chiaro
Per me
C'è la FIOM
E tutte le decisioni finché io sarò Segretario generale della FIOM
Tutte le decisioni che la FIOM prende le prende negli organismi dirigenti alla luce del sole eletti dal congresso
Non ci sono altri sedi o altri luoghi in cui si prendono le decisioni nel Lazio e mi pare
Che quello che è avvenuto in questi mesi lo dimostri non mi pare che ci sia bisogno di dire vedrete quello che farò perché quello che abbiamo fatto
Pronti a confrontarsi con tutti questo semplice ragionamento deve essere un ragionamento chiaro al nostro interno e anche nel rapporto con la CGIL
Perché se poi la CGIL per le sue regole si organizza anche in altri modi visto che è possibile costituire Ari programmatico concertare posizioni
Cioè applicando lo Statuto la CGIL deve sapere che si deve rapportare con la FIOM e la FIOM sa che è parte della CGIL e che sta dentro alle discussioni che enti dl si fanno ma rivendicando questo diritto molto preciso
Allora se vogliamo tutti assieme
Alla luce di un risultato importante come è stato quello del sedici
Affrontare una situazione nuova dove c'è un attacco senza precedenti e non credo che l'intervento di Marchionne alla televisione aiuti nei prossimi giorni a ricomporre la si l'azione ma ho l'impressione che rischi di peggiorare ancora di più io credo che allora a questo punto c'è un problema non di unità diciamo in senso generale della FIOM
Credo che ci sia un problema generale che riguardi anche la confederazione che dovrà discutere affrontarla il passati a partire da passaggi molto importanti che in questi giorni la confederazione deve fare
E io credo che questo sia un punto preciso dopodiché
Consentitemi questa battuta non c'era
Nella piazza del sedici
Solo un qualche gruppo sparuto
Che diceva sciopero generale io non ho guardato la piazza lo dico perché io ma sono abituato ad assumermi sempre le responsabilità nel bene e nel male ma di assumermi la responsabilità di quello che dite di quello che penso
Io continuo a pensare
L'ho detto in piazza l'ho detto nelle riunioni con la CGIL
Al in trasparenza in tutte le occasioni che mi è stato possibile che io penso
Che proprio di fronte a quello che sta succedendo
La deroghe nei contratti il Governo che sta andando avanti a colpi di legge collegato lavoro che ha annunciato che ce lo statuto dei diritti e i lavoratori che li metterà mano
Le cose che sta facendo la FIAT perché anche Pomigliano a proposito delle cose che diceva potremmo nei prossimi giorni essere di fronte al fatto che fanno la cassa in deroga non applicando quell'accordo ma che rimane aperta la possibilità di fare una newco
Cosa che in Italia non è mai successa le fanno in Messico quelle cose lì non in Italia
E di fronte a un quadro di questa natura io penso che oltre alla manifestazione nostre a quella importante già decisa dalla CGIL ventisette a cui c'è tutto il nostro impegno perché sia una manifestazione che riesca e che ci è ancora più grande di quello che abbiam fa adesso ma io continuo a pensare che è adesso il momento di dire anche che la CGIL chi ama tutte le sue categorie tutto il Paese allo sciopero generale io continuo a pensare che queste l'elemento che noi dobbiamo mettere in campo
E lo dobbiamo fare per ragioni sindacali
Perché adesso è il momento di affrontare anche questo punto e di dire con chiarezza alla Confindustria governo che che quel terreno lì debbono sapere che non c'è ed è anche il momento alla luce del consenso che attorno a noi siamo stati capaci
Tutti assieme ricostruire e alle domande che quella piazza li ha fatto a noi alla CGIL di dare anche una risposta di dire cioè che c'è anche una condizione diversa per uscire da questa crisi e io penso che queste l'altro elemento che deve essere fatto
Dopodiché è una milizia ma vanno preparati certe
Bisogna farli riuscire certo non c'è alcun dubbio ma io penso che oggi le condizioni per poter far tutto questo ci siano e penso anche che ci sono dei momenti in cui bisogna avere anche il coraggio di osare
Quello che abbiamo fatto a Pomigliano assieme i lavoratori di Pomigliano allora nessuno
Pensava che potesse andare come poteva andare e che ci troviamo oggi in questa situazione e con un clima leggermente diverso ecco era un po'più famose dopo
Marchionne diciamo così a maggio e avevo un po'più consensi nel Paese di quelli che adesso
Però ci sono dei momenti che devi avere anche il coraggio di osare di assumersi delle responsabilità perché se fai solo le cose che sai come vanno a finire
E già fatta ci sono anche dei momenti in cui per quello che sta succedendo e per la gravità dello scontro questa necessità cioè io la vivo così
Per ragioni sindacali non per altre ragioni e perché penso che se non è l'Appia come non è la CGIL appare questo non c'è nessun altro in questo Paese che è in grado di fare questa cosa per cambiare questa situazione questo è il punto
E per queste ragioni mi permetto di dire ascoltando tutti essendo consapevoli di tutti che però queste la cosa che dobbiamo fare
E penso che anche una discussione come questa è una discussione importante che può dare un contributo importante tra l'altro proprio l'otto di novembre verrà abbiamo fatto segreteria ieri sera proprio l'otto di novembre
Voteremo il comitato centrale della FIOM proprio per valutare tutto quello che sta succedendo e sulla base delle discussioni che si faranno mettere nelle condizioni il comitato centrale di prendere tutte le tesi decisioni più utili
Per come proseguire tenendo conto di tutta la discussione tenendo conto di tutta la FIOM che io mi auguro che naturalmente sia in grado di proseguire con la forza e la determinazione che ha dimostrato il sedici di ottobre grazie
La faranno evitando Masini BR si ottiene anche a Modena
Chiedo all'istante emittenti Bertoni se no non riusciamo a dare la parola Epifani
Non riesco a stare nei tempi neanche a Modena ma far farò del mio meglio
Ma intanto oggettivamente difficile
Provare a parlare dopo Landini ma comunque uno ci prova
Ruberò solo una una frase di ma Maurizio quando dice che non si procura sono la febbre
Io sono convinto perché da febbre se non è curata casomai peggiora la malattia quindi noi abbiamo o problema
Un problema nel problema
Ed è una delle ragioni per le quali
Non riesco oggettivamente ai compagni
Non riesco oggettivamente a odiare Marchionne nonostante quando faccio delle interviste che fanno urlare dal
Come si chiama tardare dalle cose che dice c'è un Governo che non c'è una politica industriale se va bene ostile al
Alla FIAT
FIM e UILM CISL e UIL sono così sdraiati che non si capisce qual è la differenza molte volte tra loro con uno zerbino uso questa espressione perché metà
Mutuata una
Personale che sta stava imposti importanti dall'azienda della quale io esercito malamente ruolo diversi di RSU
E che comunque cercava di entrare di avere una
Un approccio a quello che succede nella
In una delle più grandi aziende italiane che comunque
Alla storia dell'Italia nel bene o nel male
Da un'impronta relazioni industriali etc e che comunque di diceva che aziona CISL e UIL davvero sono più Zerbini che sindacati
Quindi dico
Io credo che
Marchionne davvero non sia capace di fare bene il il presentatore del della FIAT perché
Nel momento in cui
Dice delle cose
è ovvio che nascondere magagne
Le magagne che si trovavano nella
Nella
Appunto nell'azienda che vuole contrabbandare come quanto di meglio c'è sul mercato per l'appunto relazione industriale eccetera
Quando dice appunto che il dodici per cento della fionda un'assoluta minoranza e poi mai resta i sappiamo che magari è anche vero che la media del dodici per cento non è sbagliatissima
Ma è anche vero che
Noi noi sentiamo nelle aziende nelle quali
Stiamo dentro subito dove del gruppo FIAT che la nostra rappresentatività più emotiva che pratica e molto e molto superiore
Perché appunto c'è un una parte diciamo così
Che viene fuori e decide di
Le cacciare dei soldi anche per stare insieme
Al nostro sindacato è una parte che comunque ne condivide
Ne condivide l'impostazione delle le lotte le battaglie dopo dopo sedici di ottobre io Marco e degli altri due componenti della seduta la FIOM di San Matteo che è un posto non di rivoluzionari ve lo assicuro e
Siamo cioè i fili Lince di gradimento è chiaramente salito oppure mi ha fermato la Tamaro letto tavola vostra ebbero sindacato non è cambiato molto quando abbiamo
Provata raccogliere dei soldi per la manifestazione del sedici non è che questo entusiasmo si sia
Trasformato in qualche cosa di più pratico così come non è cambiato molto rispetto l'ultimo sciopero che abbiamo fatto ma e per dire che
Narra preventive da rappresentatività
Della nostra organizzazione e molto più basso vasta di quanto ci viene riconosciuto Barbaro probabilmente e molto più vasta anche dalla
Presente attività di quel ventisette per cento che è uscito dal Congresso che diciamo così anche noi oggi
Proviamo a rate
Così a apportare in questa
In questa diciamo così giornata io credo che però
Appunto
Dobbiamo partire da da questo
Che un elemento comune nella nella nasi fatti da
Da tutta quanta la FIOM
Abbiamo un problema che il problema è come cavolo proviamo a saltarci fuori
Considerato che noi
Abbiamo di fronte degli avversari se la giocano tutta ma proprio tutto su questo non c'è mica dubbio can
E
Contemporaneamente dobbiamo provare a stimolare un Governo che non c'era un accidente di
Ne voglia né
Ha deciso di spendere un soldo rispetta quanto succede nella nostra i tutelato realtà industriale sindacati sindacati concorrenti verso il basso con i quali dobbiamo fare
La nostra battaglia e fin dove possibile nonostante il sottoscritto nasca da una
Esperienza vitali contino a pensare che l'unità sindacale fa in alcuni casi la differenza
Adesso siamo in un
Fase nella quale noi fin dove possiamo dobbiamo
Portare via quei pezzi di rappresentatività che gli altri non si sono meritate continuano meritarsi ogni volta che non ci fanno votare su delle cose che non sono che non sono
Condivise oppure comando
Utilizzano le paure che stanno in mezzo alla gente
Che io frequento e secondo me frequentate anche voi che sono
Cioè sono preoccupato di quanto dico di cosa succede dentro e dalle aziende e che non sanno effettivamente molte volte quale cavolo di pesci pigliare si accontentano vistare vista dalla finestra
Chi cavalca queste cose
Le usa come strumento per vendere che ci sono dei sindacati riformisti più all'avanguardia eccetera con il risultato che Sacconi si ripiglia e si riduce di attacca come si chiama come se fosse un polipo
Questi non si merita non solo dire di trenta euro della trattenuta come si chiama quella per il contratto ma anche
Di avere quelle rappresentanze che molte volte e in maniera
Troppo strumentale di le nostre controparti di anno diciamo così riconosciuto più per
Per la per appunto dividere dividere il fronte piuttosto che che che rinforza
E questo è un problema che noi vediamo tutti i giorni così come
Mi sembra Marchionne
Nasconde una delle ragioni per
Diciamo che del della della del fatto appunto che dalla FIAT comunque se noi fossimo così pochi giustamente come diceva Cremaschi cazzo vuol dire che
E il resto è così complicato e grana chi non è che la faccia soltanto noi
Così come il guarda solo al fatto che anche a questo sistema che la FIAT
Sta esportando nella le lamenti di molte primo i lavoratori ma anche di molti datori di lavoro come modello di di di come si gestisce la fabbrica equo sistema
Che anche le cose interessante
Perché l'ho già detto in qualche altra occasione la fede viene anche a me da me a chiedere che cosa so fare e che cosa posso fare per migliorare la prestazione lavorativa
Apro una parentesi un sistema le il la filosofia di questo sistema
Secondo me andrebbe esportata anche fuori dalle aziende sto pensando a come per mentre uno guardava Marchione poteva girare
Riguarda ignobile una cosa si capisce che se non si prova a ricomporre quelle che sono le
Attività
Diciamo così
Più dal basso possibile poi ci si ritrova con dell'istruzione ingestibili dicevo
Questo è una
è una soluzione parziale
Parziale perché comunque non risponde alle deficienze che l'azienda
Fiat e comunque a far hanno fatto anche altre aziende in giro per il mondo
Molto il mondo industriale italiano e non ha fatto rispetto ai parametri professionale crescita innovazione formazione eccetera
Ora
Io credo che noi abbiamo il diritto il dovere e anche la capacità di trovare tutte le soluzioni per andarli a dire queste cose a Marchionne così capiscono anche gli altri okay
Ed è
E questi sono argomenti che non sono soltanto di
Rivendicazione come si dice
Siete o oppure che che appartengono al cliché
Che passa ogni tanto che voi siete più buoni a stare davanti cancelli che Pepper le cose chiede che perché che ci vuole cervello da dove si chiama per elaborare poi ci pensano al CIPE se qualcun altro ora io credo che noi
Proprio perché
La FIOM è
Il pezzo di sindacato che sta più vicino alla zona alla alla gente che lavora e il patto di sindacato che è capace di mettere
Le mani più di altri ne erogazione del lavoro nella
Cioè in tutte le cose che ci sono dentro le aziende noi abbiamo il diritto ripeto il dovere di farlo
Sul come lo facciamo allora fino adesso abbiamo visto che
Abbiamo espletato davvero benissimo il nostro mandato di diciamo così resistenti abbiamo fatto devo dire
Apro una piccola parentesi a mezzogiorno del sedici sono cose che però dalla fior di modo che traguarda se non si riempie la piazza io tra un'ora prendo il treno vado a far firmare l'accordo di Pomigliano poi giustamente la piazza si è riempita da cosa si è diciamo così si è risolta
Facciamo benissimo il nostro lavoro di
Difensori adesso e ora di andare all'attacco l'attacco
Costruiamo una piattaforma contrattuale
Che riesca a
Fare esercitare al meglio tutta la nostra potenzialità è vero le siamo più forti dopo sedici ma di questa forza che cosa
Vogliamo farle voglia trasformarla in una
Scusi
E INU in un pezzo di
Che di di di società che cambia quelle il il panorama che c'è adesso sapendo che non possiamo
Fare dei miracoli ma comunque arrivando fin dove possibile fino
Cioè sul
Fino alla macchina del caffè per dire no a esercitare un ruolo che essi di sindacato di contrattazione di tutte le cose possibili e immaginabili
Io credo che noi abbiamo la possibilità
In questo campo la sfida con CISL e UIL
Noi la vinciamo perché comunque
Questi pezzi di Sindaco sismici anche questi pezzi di più di sindacato si sono persi un bene pezzo della loro rappresenti tra rappresentatività e di contatto con le persone
Ed è ed acqua
Che noi
Possiamo
Conte
Continui contemporaneamente mantenere il nostro punto di vista come FIOM e il nostro punto di vista come come siamo che difende i diritti ma anche come sindacato che prova esportarlo faccio un esempio banalissimo
Ora io credo che noi
FIOM CGIL a volte appunto siano più bravi a difendersi piuttosto che attaccare quando si tratta si parla di
Un con tratto dei metalmeccanici che
Garantisca minimi diritti per tutti io penso che sia corretto e produttivo andare oltre io penso che la
La CGIL avrebbe anche il dovere di
Di provare immaginarsi una riforma della contrattazione che stabilisca nel nel pur nel privato uguali diritti sulle cose diciamo così fondamentale la malattia
Cioè tutte le cose che
Riscopriamo che per esempio esiste una legge
E poi nella contrattazione ci sono ancora delle pro delle grossissime differenze io non sono per
Omogeneizzando le
Verso il basso però per rendere esigibili
Chiedo se me ne vado sul serio dalle dalle altri no appunto
Filo fino fino giù in Sicilia così almeno
Possiamo avere un respiro un respiro che dice
Noi
Non facciamo soltanto della della della dell'attività sindacale una cosa che sta all'interno delle aziende usciamo fuori decidiamo che un pezzo del welfare serve anche a questa roba qui a dare
Diritti
E
Capacità diciamo così cittadinanza tutti
Noi diciamo sempre la Repubblica è fondata sul lavoro ma se non lo facciamo diventare sostanziale questa cosa qua rimane soltanto una una esclamazione con le esclamazioni non andiamo molto molto lontano
Ne devo andare per forza okay grazie
Mancano ancora alcuni
Segretario offriamo Firenze basi paghi separato spinta nera
Ma intanto
Vorrei ricordare a a tutti per quanto riguarda
A proposito dei nuova unità della FIOM
Almeno la Toscana
Al congresso Montesilvano siamo rimasti fuori dal comitato centrale
Le motivazioni di quella scelta di tutta la Toscana documento uno il documento dure
Riguardano essenzialmente il fatto che a nostro parere in quell'occasione visto che ci si arriva a parte il congresso con la chiusura unitaria di tutti i congressi territoriali
E regionali non capivamo come mai la decisione di non chiudere unitario la si faceva all'inizio di congresso e non dalla fine a notte fonda dove quando come dire
Le delegazioni da sarà misurate duramente o nella discussione di congresso non arrivavano o una condivisione unitaria
Lo dico perché credo che sia normale rispetto alle cose diceva Maurizio in fondo il suo intervento che la in quei territori dove si è chiuso unitariamente un vestito territoriale regionale ci sia la gestione unitaria le segreterie
Penso sia una cosa normale
Lo dico nel momento in cui come dire questo percorso e la Toscana si dovrebbe concludere con il lotto di novembre prossimo il comitato centrale si dovrebbe rientrare
Il Comitato centrale
Però ecco rispetto
A quello che si sta capitando a tutti
Rispetta il fatto che in qualche modo anche lo stesso Marchionne mi pare da Fazio che abbia detto che la responsabilità della mancanza di competitività del sistema Paese non difende dai lavoratori
Io credo che
Così come
Più difficile pensare
Non si tema con il nostro
Dove gli iscritti al sindacato dei metalmeccanici soli trentacinque per cento di cui trentacinque per cento e sessanta le della FIOM
Si sia quelli e si può impedire lo sviluppo di paese come vediamo gli americani sarebbe come se uno fa altre provasse a frenare un sette quattro sette o fare una bicicletta
Allora
Se sono vere queste cose io credo che
In un sistema che egli ha avuto in questi anni leggo il Sole ventiquattro Ore stamani la guidi radice c'è bisogno di più flessibilità per uscire dalla crisi
C'è qui nell'ultima anni ci andavo frutto quarantaquattro modalità di ingresso all'o di lavoro tutta la prima visita la la frammentazione delle aziende nonostante tutto questo l'Italia invece andare avanti sul sistema di opere in Italia andavano dietro
Allora io penso che noi
Non si debba come dire soltanto fare una discussione importante come si dovrà fare
Cioè il futuro di contratto nazionale
Perché come dicevano i vecchi nelle aziende private o si sviluppa l'azienda o si fanno altre cose il sistema metalmeccanico italiano o si sviluppano le nostre imprese o non si sa benissimo che cosa si deve fare
Si gestisce le misure e siccome l'alternativa non può essere ove ci racconta qualcheduno i servizi perché anche in questa città
A
Allo scoperto dopo trent'anni che non hanno un posto d'arte come Firenze e la maggior parte di pile fatto all'industria
C'è un solo trent'anni allora anche tutti i media pensavano
Che posti e si perdevano il settore metalmeccanico si sostituiscano cassiere o con cuoio porti a livello alberghi si son dovuti ricredere e tornare sull'industria imposta Chiomenti anti dovute a vite che ancora più turisti ora l'esempio di Firenze
Allora se ne abbiano tutto questo noi però i problemi dell'operatività del nostro sistema di imprese
Si deve ritrovare fuori dalle aziende perché oramai la produttività la si fa fuori dalle imprese e non dentro e allora credo che converrebbe parlare di cose nelle nostre discussione nelle nostre né nelle nostre modo di poteva fa avanzare
Di fisco
Dell'energia
Delle materie prime dei trasporti della logistica della ricerca dell'università della scuola la sanità dei servizi di credito delle consulenze
Della legalità ad esempio di giustizia della sicurezza
Delle molti
Delle modifiche repentine
Il quadro legislativo della certezza dei tempi perché a me questa città in questa Provincia l'azienda si chiama L'Aia
Una voti nazionale tedesca fa mancare per far posto all'evento ci ha voluto dieci anni nel provinciale e basta e quella multinazionale voi lo sa quante volte la votiamo vestito da altre parti
Si sciolgono questi nodo un dopo si possono trovare da questo punto di vista o senza anche fra il sistema dell'impresa sonno
Noi sedici la fine dello scorso anno si è fatto l'iniziativa omettiamo diffidenza Singleton impresse
Se invitavo egli era candidati
Sindaci Presidente la Regione Presidente la Provincia si vuole ancora votare
Ed altri
Penta erogarsi su questo
Ma guardando però se non ci è servita siccome in quell'occasione non c'è stavolta chiesto delle deroghe anzi
Siamo usciti da quell'iniziativa e noi non proposta siamo andati all'azienda in cassa integrazione a chiedere
Integrazione sulla massa innate
è in qualche caso se Alberto sui contratti di solidarietà cioè gli hanno capito credo si è fatto una cosa che la guarda avanti il sistema bancario ci stavo scade una grande banca Limes la città dove ci sono gli accordi fatti o meno con la FIOM visto essa questo nome della rigidità che per loro sono a garanzia ci sono Singapore diceva in quell'azienda
Portino un fondo piani industriali e ci è servito per evitare la stretta sui temi fittizia
Allora di queste cose non ce ne vogliamo in qualche modo fa carico e valorizzarlo per noi se in questa Regione dopo l'accordo di Pomigliano vola CISL regionale che per me oramai ossidato saldo che si sbucciato alle mani più offrire deroga in questa Regione
Di più di quello e sistema delle imprese chiedeva ma pensate sia un caso oppure perché c'è stato un'organizzazione non solo la FIOM non a tutte le categorie sull'andate azienda per azienda nell'astanteria contrattare a farsi vedere mettici la faccia
Io penso che noi di mesto in qualche modo si debba valorizzarlo
Perché noi tra l'altro lavoratori un è che si chiedano tutte le volte mandato un tasso di farsi vedere io
Che qui ribadisce professionisti sfatto un congresso si ricomincia un altro ma vale un po'per tutti questo di ore non solo per perché c'è un troppi professionisti dei congressi
Chi le persone ci chiedono di di decidere di discutere al nostro interno prendere delle decisioni e andare avanti perché se in questo modo qua tutte le volte specie qualche cosa un torna si debba libri farsi vedere e perdere dei tre anni di tempo credo funzioni più anche perché
Lo dico perché quando lo si fa gli scioperi
Lo so perché lo sanno i miei funzionari vere si trattenga o tutte le volte le ore di sciopero che fanno lavoratori lo dico anche per la stampa perché qualcuno pensa che
Una volta si diceva che
Quando c'era gli scioperi continua a riscuotere prete sindacalisti oggi si può dire sindacalista abbiamo del del della somma questa città ma che penso di altre categorie la CGIL si trattengono busta paga l'equivalente
E credo che sulla questione delle risorse al di là del dell'iniziativa stamani di contribuire per le spese bisognerà FAS diario o qualche d'uno pensa che con lavoratori sul poveri ci possa essere ossidato giuridico
Che se si va in questa direzione siccome la visione finita ne avremo delle sorprese perché la crisi le finito omicidi hanno gli osservatori all'Energia il mondo di ripartito stanno aumentando consumi
Stanno aumentando consumi non qui Udine che lo sviluppo Cenci nascere invece da altre parti ce lo dicano viso in questa città se un'azienda
Che che che che che gestisce produce
Sposta nel giga girone incasso Nuovo Pignone ci hanno detto recentemente che il mondo sta continuando a consumare di più poi però
Lo di opere
A proposito dell'Energia e di questo Paese delle battute fa Marchionne
Circa il fatto è sette auto le son ben dure in Italia somatiche straniere tre italiane ma questo voglio prova suo però si dovrebbe interrogare lui su come mai urli esce a produrre delle macchie donne incontrano come dire l'acquisto degli italiani anzi perché vi dirò di più siccome io
E tutta la mia famiglia ci ha sempre avuto una macchina FIAT e la l'ultima volta luogo dopo il fatto non modificare i diritti delle aziende e aprire plottate partire
Ben presto succederà non se ne rende monco e modificando diritti e la sua azienda perderà ancora mercato
Perdere ancora mercato
Perché non è vero se è vero che
Della la nella competizione internazionale contano la la capacità professionale la risorsa strategie dalla competizione internazionale e noi che si deve fare
Pregasi su che cosa lo dicevamo né papà lavoratori e poi che fa lui comprime lavora fuori
Adesso le stop buono però se c'era troppo troppa assenteismo dovesse duplice un monte di norme ce n'è anche troppe perché o si va a lamentare o medici è perché fanno sentiti ad imbuto aspetto sindacalisti
O cosa o quel ministro Maroni
Che a proposito del Ministro Maroni un altro va in moto la manifestazione nostra ora Libia cerca la a Napoli tranquillità cercano altre alla fine può darsi che lo trovino si corre dalle mie parti Emiliano
Moffa tocca tutti i morire parlo troverà alla fine sarà contento
Però io la finisco perché credo che
Che noi le condizioni materiali dell'unità della FIOM precisando apportati mano però io credo che per la FIOM stessa una discussione di alette al suo interno più aperta
Che non sia unicamente sul sulle questioni come dire che oggi ci attanagliano sulla parte dei contratti e sono importanti lo sorso d'accordo sul fatto di averle
L'hanno spostato continuamente o mentre l'anno lasse
Che prima sta se vogliamo trattare sopra e oggi si può andare sotto e sopra il ruolo quello notizia nelle nostre aziende la contrattazione di secondo livello labbra fosse o ha fatto fallire le imprese
Però anche lui a proposito di fallire le imprese c'è un altro strumento che sta mettendo in campo da una legge fatta dal Governo Berlusconi elementi questo quello precedente della legge fallimentare era stato me dire distruggendo tante piccole aziende anche a perché questo ci si dimenticare
Che oggi si possa fare concordate ventidue cinque sette per cento s'accumulano debiti si scaricano sulle piccole imprese e ma esso gli stessi lavoratori ma di questo le mani cioè
E di fatto che
E finisco
Non bisogna rendersi conto di mondo oggi ITC alle risorse su quattro
Pag gruppo bancario qualche multinazionale la Cina e la criminalità
E la FIAT e l'Italia alle considerata dalla DIA la piattaforma di smistamento di riciclaggio del denaro sporco nel mondo
Non pensiamo e questo la Prefetto c'è il nostro sistema e non pensiamo le che questo sia una questione
Che dette anche noi ci si debba in qualche modo fa carico grazie
Hanno spinto Elena nell'ampio nazionale coordinatore dell'Area lavoro società al si prepara Stefano materia per l'ultimo intervento prima delle conclusioni
Voglio subito affrontare una delle questioni che qui è stata posta non sembra posta da
Durante all'inizio ma poi affrontata
Dal compagno Landini che riguarda la posizione che noi teniamo il comitato centrale la decisione che abbiamo preso
E comunemente quando ci siamo riconosciuti nella mozione di non aderire di non partecipare alla Segreteria nazionale perché così come è stata spiegata sembra che ci si
Sia
Come si dice la volontà di tenere una rottura all'interno dell'organizzazione da parte di un gruppo di compagni che delusione aveva vinto il congresso se ne stanno fuori
Messa così a me sembra un po'un paradosso
Voglio precisare che il punto fondamentale per il quale
Questa discussione è stata fatta e questa decisione alla fine è stata presa dal compagno durante che ne ha
Portato su di sè le responsabilità
Più degli altri ma insieme agli altri è stata quella di aver visto una decisione della
Io nel suo gruppo prevalente dirigente decidere in Confederazione in CGIL di presentarsi come area all'opposizione e che il Segretario generale della maggiore categoria
Dell'industria del nostro Paese decide di aderire a quella mozione a quella e stare dentro l'opposizione e quindi questo ha prodotto nella nostra discussione
Se era e lo o era non era opportuno in presenza di un atto che non era un dato di sintesi quale quello che deve fare un Segretario generale etere invero insieme un ISEE un'intera categoria ma del CIPE lui
Insieme a la mozione a coloro che hanno votato per quell'orientamento nel congresso che arrivato minoritario decide di aderire e quindi
Di essere parte di quella
Decisione di opporsi alla linea che la CGIL assunto dopo un congresso
Chi è stato votato all'ottanta settantacinque
Quello che è per cento degli presto degli iscritti nel Paese al ventisette all'interno della FIOM per questa ragione abbiamo valutato che non c'erano in quel momento le condizioni e sei condizioni cambieranno è chiaro che l'Unità dentro la FIOM è una mento abbondante dopodiché
In presenza di questa scelta le decisioni in percorsi ladro e i contributi non sono stati diversi e ci aggiungo che è vero che in tutta Italia si son fatte e il Segretario generale della FIOM sta facendo
Insieme le segreterie da regionali e provinciali non so se c'è qualche caso non credo unitario ma tutti i congressi sarò chiuse unitariamente in tutte quelle realtà congressuali cosa che non è avvenuta in CGIL perché c'è stata una mediazione sui contenuti
E quello che ha detto prima il compagno che mi ha preceduto
Del della della Tosca la scelta della Toscana che in quel momento assemblee è sembrata è diciamo così forte aveva una sua logica
Perché la domanda è perché in tutta Italia si è chiuso in tutte le FIOM provinciali regionali in Congresso unitario e non si riesce a chiuderlo quello nazionale se vale qualcosa l'istanza congressuale di base e le successive come indirizzo come linea programmatica per l'organizzazione
E questo problema noi lo abbiamo ancora aperto aldilà che affrontiamo insieme le questioni tra di noi e affrontiamo le vicende da Pomigliano ad altri poi concesso o la Pomigliano giusto la FIAT in questo Paese perché quanto avviene nelle altre
Impresa è quanto avviene nel settore dei servizi quanto avviene con
I subappalti
Quanto avviene con il meccanismo delle
Delle gare arrivata al massimo ribasso sta provocando un disastro in questo Paese e pur dopo questo disastro non all'attenzione che ha la vicenda della FIAT ed è un problema di tutta l'organizzazione questo per me che seguo quei settori sa cosa accade
Ciò che avviene in fila comunque grave perché è chiaro che sta indicando un indirizzo per questo Paese è chiaro che quello che marchia un fallo lo fa in quanto solo al Ministro Torre delegato della FIAT mai d'accordo comunque con un bel pezzo della Confindustria e poi c'è tutto lo o meglio non lo so con la Confindustria compete anche dal Governo
Perché
Si tengono quei settori si tengono quelle figure da e per quello che io penso che in questo momento ci sia la necessità di una forte reazione e bene ha fatto la FIOM a fare una manifestazione del sedici bene parassiti alle a fare quella del ventisette
E ci vorrebbe dentro la FIOM lo stesso impegno che sia messo sul sedici per il ventisette volendo così chiudere ogni polemica su eventuali discussioni di tipo diverso è altro che numeri qual è la manifestazione è migliore noi più ma più grande riusciamo a fornitori saranno questa maniglione più grande sala risultato più faccia che è quanto la CGIL sta sostenendo è portando i tanti insieme alla FIOM
Trovi ascolto non solo nella politica ma nella confusa e noi con le nostre controparti
Ferrari
E concludo perché i tempi sono molto stretti con
Una sola osservazione di merito
C'è stato a Todi questa questo primo momento di confronto io ciò questo sorta di preoccupazione il modello da cui noi usciamo
E usciamo in modo nel peggior modo possibile
Perché siamo usciti da un po'con un modello che di fatto al di là di perché era stato costruito e secondo me è contro quello che era stato costruito un modello che ha passato ha peggiorato le condizioni dei lavoratori nel nostro Paese sul piano economico e sul piano del
Dei diritti sul piano delle prestazioni dentro i luoghi di lavoro e sul piano della difesa e anche del
Ruolo delle nostre dei delle delle aree sicure del sindacato già un modello che non ha funzionato
E ne usciamo con una rottura perché c'è un Governo di destra certamente perché già la Confindustria che non ha capito che attraverso l'abbattimento dei costi non si riesce a competere in questo
Mondo così globalizzato e non è il nostro ruolo e non è la nostra missione ma quella nostra dovrebbe essere quella degli investimenti e qui su questo tutti hanno detto qualcosa io penso che noi dovremo stare attenti a due aspetti
Se riusciamo e se riusciamo a fare un confronto vero con i lavoratori con le altre parti che sono si siederanno s'
Quando essi si saremo al tavolo il primo noi abbiamo un problema enorme di salari in questo Paese norme
Siamo l'unico Paese in Europa che ha spostato il dieci per cento del PIL dai salari verso altro verso le tasse da un lato e verso i profitti
Mai vien prese mai del vigente è lì che è stata così ricca rispetto ai lavoratori riguarda un problema sì o no spesso è avvenuto con un sindacato tutto sommato potente in questo Paese già dieci milioni di iscritti anche sì un pezzo oggi chi ha perso parlo della CISL in particolare dove l'unica compatibilità lo scrive nei suoi documenti congressuali è quello dell'impresa i lavoratori sono scomparsi nella compatibilità anche capolinea i salari non è una compatibilità per vivere in questo Paese o dunque
Questo un primo problema ed è un problema enorme che abbiamo con questa ad organizzazione con la quale comunque ci dobbiamo confrontare perché se no facciamo nelle imprese lo fa la FIOM dato lo facciamo qui lo fanno i delegati lo deve fare anche la confederazione non si può ogni volta gridare al diavolo si sieda da discutere il problema è di che cosa
Sui che cosa io c'ho due osservazioni
La prima noi non possiamo non dire che sui contratti nazionali oltre che all'inflazione reale non si distribuisce un pezzo di ricchezza perché nelle fabbriche soprattutto in una fase di crisi non celarsi infatti non c'era siffatte lo basta guardare i contratti che facciamo a livello territoriale di bello aziendale dove tutto è legato alla parte variabile e quella parte variabile più delle volte non la si prende non è così dappertutto
Ma non sarà così in Finmeccanica ma nella gran parte dell'impresa e soprattutto nelle imprese dove non si contratta non c'è nulla questo è un problema e secondo il problema della precarietà
L'ultimo decreto guardate ha fatto un disastro su questo punto si parla molto di arbitrato certa grave l'arbitrato ma sulla break Rita es e anche sulla precarietà dei lavoratori che stanno nelle imprese oggi stabili e cioè sul fatto che possono
Che posso no delocalizzare Lodi direttore trasferire le imprese
Da da un'impresa all'altra hanno messo dei vincoli talmente pesanti un lavoratore precario per poter rivendicare l'eventuale diritto all'assunzione a tempo indeterminato deve decidere entro sessanta giorni dalla fine del suo
Contratto nazionale se ricorre o no alla magistratura se non lo fa perde ogni diritto questo appello ogni diritto ricorrere veder riconosciuto se il contratto è stato fatto io in maniera falsa vedere se può o non può essere considerato un lavoratore a tutti gli effetti a tempo indeterminato hanno costruito questo Governo con il contributo di Confindustria bisogna dirlo io trovo uno delle poche cose che posso
Mi si dice Bardi critica alla CGIL Epifani è che critica troppo poco Confindustria perché questa Confindustria a pieno titolo parte di questo Governo
Ma detto questo noi abbiamo bisogno sulla precarietà sul salario e sulla tutela delle condizioni dei lavoratori nelle fabbriche sopra o di coloro che stanno e male che vengono puntualmente espulsi avere un'idea porte del contratto nazionale delinea di difesa di diritti
Per questo io penso che come FIOM noi come mozione io poi faccio parte della vostra età non importa coi nostri pluralismo mi noi possiamo dare un grande contributo a questa organizzazione un grande contributo alla CGIL per
Avere la forza quando sarà il momento io penso che oggigiorno lo sia ma quando sarà il momento di fare anche lo sciopero generale
Permane ossia procedurale non bisogna
Moltiplicare le richieste bisogna moltiplicare come è lì che ci partecipano perché è inutile fare pressoché generale ovvero ogni volta due partecipanti meno o più
Meglio farne uno fatto bene ma in quell'occasione deve riuscire come riesco le manifestazioni
Questo voglio dalla CGIL e questo chiedo la FIOM maggior capacità di discussione maggior capacità di tener conto dei punti di vista diversi sapere anche se
C'è oggi un problema dell'erogazione fra presente perché presentato da il ventisette per cento di quelli che hanno condiviso la battaglia che va fatta quello deve essere tenuto conto così si fa non è mettendo le persone nelle se per i accettando la discussione e avendo un momento di sintesi Segretario generale ha il dovere di essere elemento di sintesi grazie
Per l'ultimo intervento Stefano materia finanze della segreteria segretario della FIOM di Catania
Io vorrei compagni richiamare un attimo la vostra attenzione ho insistito particolarmente
Perché Stefano ci portasse oggi il suo contributo io non so quanti di voi sono informati della vicenda che gli è capitata voi adesso lui racconterà
Quando Stefano non era ancora segretario generale della FIOM di materie di Catania ma componente della segreteria ha partecipato con altri lavoratori di una piccola azienda a un'assemblea permanente
Dentro quell'azienda dove i lavoratori non percepivano lo stipendio il padrone si dileguava eccetera per questa Assemblea
Stefano è stato condannato dal giudice di Catania da un giudice di Catania a due mesi di reclusione
E alla sospensione per cinque anni dalla possibilità di svolgere attività sindacale ovviamente noi abbiamo fatto appello ci sarà una nuova sentenza io mi auguro che la sentenza nuova ribalti l'esito di quella
Precedente
Stefano e qui con noi vi prego di ascoltare la sua testimonianza anche a dimostrazione del fatto
Anche a dimostrazione del fatto
Che perfino
Diciamo la FIOM ingiustamente viene dipinta come moderata riformista riesce a iscrivere quadri combattivi aggressivi agguerriti come Stefano grazie
Grazie a Fausto
Io vorrei immediatamente come dire avere la possibilità di
Aree un contributo partendo dal fatto dal
Dal non potermi esimere diciamo di dire che condivido pienamente la relazione che oggi Fausto fa
Proprio per il fatto che vedo dentro le proposte di Fausto dentro il fatto che esiste una necessità concreta di ridarci
Gli strumenti veri di ridarci uno strumento quale un contratto nazionale ma non solo di ridarci dei punti di riferimento che possono evitare poi
Che addirittura un magistrato lo sbando i nel valutare nel diciamo avere come dire
Chiarezza e su come affrontare determinate questioni e arrivare addirittura la condanna non della segretario della somma di Catania che è la cosa diciamo
Lo facciamo per mestiere per cui dico ci fa meno male nel senso che dice va bene Fausto ci stiamo attrezzando organizzando
Fa più male sentire e vedere lavoratori quei cinque sei lavoratori che già umiliati in mancanza di stipendio per gli otto mesi in cui partirono le pene dell'inferno insieme a famiglie con figli
Vederli per l'ennesima volta perdere la dignità nel momento in cui addirittura vengono condannati nel momento in cui addirittura
Un giudice a cui io non come dire non ho avuto neanche modo io sono uno molto riflessivo tenta sempre di capire le ragioni degli altri
Non credo abbia avuto malafede non credo abbia avuto disegni politici non so di che genere non credo abbia voluto aiutare e Silvio Berlusconi nella sua credo abbia come dire ha avuto un momento di mancanza di punti di riferimento punti di riferimento che dobbiamo tentare di costruire punti di riferimento che a partire da qui per questo condivido la proposta di Fausto e chiudo
Come dire sono necessari e indispensabili per noi per i lavoratori che sono stati condannati
Per i due testimoni che sono venuti a testimoniare a favore della FIOM e si vedono un che è un fascicolo aperto alla Procura della Repubblica di Catania e passare a nei guai accusati per falsa testimonianza grazie
Ora la parola per le conclusioni a Guglielmo Epifani il Segretario generale della CGIL
Scherzi
La la discussione di oggi
Così come l'ha impostata Fausto nella sua relazione
Ah come cuore quello di una riflessione sulla sui problemi che oggi
Attraversano la condizione del lavoro
La categoria dei metalmeccanici
è una riflessione su come potere aiutare un percorso di riconquista della contratto nazionale di lavoro
Io credo che si tratti di una riflessione giusta fatta nei modi giusti anche con lo stile giusto
E si propone come un contributo a una riflessione discussione che aperta in FIOM e in CGIL la prima cosa che voglio dire che sarebbe bene che in questa discussione valutazioni come quelle che qui Fausto Espresso
Siano raccolte dall'intero gruppo dirigente della FIOM perché si tratta di raccomandazioni e di riflessioni assolutamente molto molto corrette molto forti anche molto condurvi si
Noi d'altra parte stiamo attraversando inutile nasconderlo la fase
Molto difficile
Noi siamo dentro un doppio guado riguardo della crisi che non passa e il guado di un Governo che non riesce a uscire dalla condizione un po'incredibile in cui da almeno quattro cinque mesi si è cacciato
La crisi non è inoltre come si sarebbe pensato
Due mila undici sarà ancora un anno difficile e non abbiamo ancora finito il due mila dieci
Non ci sarà ripresa dell'occupazione e gli stessi settori metalmeccanici a occhio e croce presentano andamenti e prospettive molto differenziati
Ci sono settori che danno qualche segno di ripresa settori che non danno segni di ripresa l'Haute tra quei settori che ha uno degli andamenti peggiori tra tutti i settori metalmeccanici
Se è vero come è vero che
Con una
Crollo della mercato del tre per cento la FIAT perde qualcosa come quattordici per cento senza che ci siano segni e che questo possa
Possa cambiare
La crisi non è soltanto una crisi di domanda che viene meno rispetto al passato ma anche una crisi legata all'incertezza
Incontro un sacco di imprenditori metalmeccanici
L'incontro una volta mi dicono qualche segnale di ripresa rimetto i lavoratori a lavorare
L'IPAB incontro dopo un mese dopo mi dicono la ripresa già non c'è più e lavoratori ritornano in cassa integrazione quando torno incertezza di questo tipo non riesce a far nulla non riesce a investire a programmare
Ti trovi di fronte a un mercato totalmente impazzito
Questa è una crisi insidiosa
Questo il termine che va usato altro che crisi passato altra che crisi faccia RAI crisi insidiosa perché rimescola molte cose ed è una crisi esilio uso soprattutto per l'Italia e per l'euro
Perché come è stato giustamente detto c'è una parte del mondo che la crisi non ha proprio mai vista
Quando siamo stati in Cina ultimamente ci veniva da ridere
Ci facciano vedere diagrammi e che sono tutti fatti così in Cina crescono tutti e due cifre da dieci anni
E trovati nell'ultimo biennio un diagramma che invece di essere così era leggermente un po'meno acuto cioè invece di crescere al dieci crescevano al sette questo era loro crisi
La crisi dei due anni che avevano alle spalle ma già l'hanno superata per cui ha ripreso a crescere esattamente come
Crescevano prima
Così come anche la situazione del Governo non aiuta non perché non c'è una costante relazione al Governo perché ce n'è una costante che un Governo che ha
Attraversato la crisi senza far nulla
Per stimolare l'economia l'occupazione per fare politica industriale per dare una mano i consumi per provare
A dare risposta a quella parte del Paese che si è trovata maggiormente in difficoltà e dall'altro lato ha colpito i diritti per ultimo
L'approvazione del collegato sul lavoro come veniva adesso ricordato
Ma non c'è dubbio che con un Governo così diventa tutto più difficile tutto più difficile
Riflettiamo un attimo sulla vicenda di Marchionne della FIAT ma
Di fronte a quello che sta avvenendo cosa avrebbe fatto qualsiasi Governo ed euro qualsiasi
Avrebbe aperto un tavolo a Palazzo Chigi chiamato l'azienda e sindacati e discusso delle prospettive del gruppo
Tutte
Una pattuite
Tutte
Perché
Come poi dirò di fronte al gruppo ci sono scelte particolarmente delicate non parliamo tanto di Pomigliano ma Pomigliano è l'ultimo dei problemi che ha
La FIAT perché la parte alta dei problemi è quella di capire dopo questa scissione cosa succede dell'un gruppo e dell'altro gruppo
Che cosa succede dal punto di vista della proprietà dal punto di vista dei rapporti con l'Italia
Dal punto di vista dei rapporti con l'occupazione la produzione italiana dal punto di vista degli investimenti dove va al più grande gruppo uno dei più grandi gruppo industriale del Paese
E non mi accontento di dire salviamo l'altro se poi si vende tutto quello che ha maggior valore aggiunto e cioè le macchine movimento terra i trattori camion e tutto il resto c'è una gigantesca questione di politica industriale
Che in qualsiasi paesi in Europa avrebbe spinto i Governi a intervenire da subito
Per sostenere e temere rigorosamente dentro i confini nazionali il cuore il cervello di queste produzioni o non è avvenuto così negli altri Paesi
Cosa ha fatto la Germania
Cosa ha fatto la Francia cosa ha cercato di fare la Spagna
Difendere i propri insediamenti produttivi di fare con le unghie e con i denti fino a fare come nel caso della Renault lì in Francia è una cosa che
Non è scritte nessun manuale dei libri di politica economica europea
Chiudere una fabbrica Romania e costringerà le loro a fare la fabbrica in Francia
Immaginate i nostri liberisti che cosa avrebbero detto
Che qui discetta
Sul l'universo
La cosmologia di una globalizzazione senza regole lastre in altezza della libertà di impresa cosa avrebbero detto di fronte a un Governo che avesse visto la FIAT sai che c'è
Non vai a Belgrado e apre lo stabilimento qui in Italia
Naturalmente parlo per assurdo ma questo ha fatto la Francia questo è un fatto di altri Paesi e ha delocalizzato qualcosa la Germania della grande produzione automobilistiche o chimiche
Quindi c'è un problema grosso della incertezza dell'azione del Governo unita al fatto che di questi cento
Trenta quaranta tavoli di crisi noi siamo in un mare di guai
Perché i sei mesi in cui il Governo non c'è stato non c'era il ministro si sono sommati accumulati problemi che adesso diventa difficilissimo risolverlo un po'perché quando si incrociano i problemi le soluzioni son più difficile un po'perché sono tanti
Quando abbiamo incontrato romani cosa che abbiamo detto siccome non sappiamo quanto dura questo Governo la cosa fanno a cominciare i soldati
I primi problemi che può risolvere ci
Chiamo almeno di portare un po'di occupazione di salvaguardarle di dare qualche risposta i lavoratori ma non si affronta così una crisi di questa
Di questa dimensione ma poi non c'è solo questo
Perché non si sta uscendo bene la crisi non solo perché non ce la facciamo riprenda
Ma perché non sta uscendo bene della crisi il sistema europeo
Nel sistema mondiale
Non avevamo sperato che dalla crisi si potesse uscire con un primato diciamo così della produzione di reddito attraverso il lavoro rispetto alla produzione di reddito attraverso i soldi e attraverso una regolamentazione dei mercati finanziari non c'è ancora niente
Una piccola cosa sui paradisi fiscali che si può aggirare
L'ultima decisione dell'altro giorno a Seul
E in cui hanno finalmente deciso una cosa che avevano già deciso otto mesi fa cioè di avere quote diverse dal Fondo monetario internazionale ma dal punto di vista delle grandi questioni tutte rimasto aperta
Compresa quella discussione che è molto avanzata che come sindacato mondiale abbiamo sostenuto di mettere una tassa sulle transazioni finanziarie non solo per un problema di giustizia
Perché così almeno si riprende
Da parte di chi ha determinato questo cataclisma una parte di risorse che servono alle altre condizione di lavoro o di cittadinanza ma perché attraverso questo modo puoi stabilire un controllo
Su una parte di
Dinamica dei mercati finanziari che essi non è controllata ritornerà agli eccessi del passato
Accentuando quel carattere a morale di questa crisi in base alla quale per responsabilità di pochi paga tanti e paga soprattutto la parte più debole più povera più indifesa del Paese del Paese dell'Europa gli altri Paesi
In questo dove vedo il problema
E dobbiamo dircelo con chiarezza che con una fuoriuscita della crisi di questo carattere
Con il fatto che il Governo sta abdicando a qualsiasi idea di difesa di posizionamento strategico nei settori produttivi come è messa
Il nostro sistema produttivo
Come affronteremo i prossimi anni
Noi oggi siamo infinitamente più deboli di tre anni fa perché comunichiamo i problemi strutturali di prima hai problemi creati dalla crisi che ha queste caratteristiche in assenza di un Governo che abbia una qualsiasi idea
Noi siamo gli unici che hanno attraversato la crisi senza investimenti in innovazione ricerca
Noi oggi investiamo credo quattro volte meno donatore
Quattro volte meno dalla Finlandia tre volte meglio dalla Germania della Francia siamo il Paese tra quelli più avanzati che non investe in ricerca e innovazione
Quanto può durare il fatto di essere il secondo Paese manifatturiero al mondo se non si investe in ricerca l'innovazione in trasferimento tecnologico non siamo
Un Paese manifatturiero per grazia di Dio
Lo siamo perché abbiamo fatto nel tempo delle scelte
Se non riprendiamo a fare delle scelte di politica industriale del Paese non ce la fa io poi penso che siamo meglio di come Marchionne ci dipinge
Che non è vero che siamo come Marchionne dice
Cento ventesimo posto perché se forse così non saremo secondo Paese manifatturiero al mondo ma non teniamo nel futuro questa condizione
E questa situazione se non si fanno delle scelte e le scelte le debbono fare l'impresa da scelte le debbono fare il Governo
E quello esattamente che sta mancando fino adesso quindi se non si fanno queste scelte se non si investe
Se non si fa innovazione se non si fa produttività di sistema che riguarda tutte le componenti come è stato correttamente detto evidente che l'unico sfogo che hanno le imprese e colpire i diritti e salari dei lavoratori
Cioè ci vuole qualche particolare genio alla ETA Beta per arrivare a questa conclusione
Se tu non Ayalon punti sulla qualità se non punti sull'elevazione se hai tutte le cose che ti costano più rispetto agli altri è chiaro che proverà e ancora una volta a battere su quel chiodo solo che in qualche modo non può più andare giù
Perché già arrivato è già arrivato
Con i salari come i nostri vogliamo abbassarle ancora
Con i salari netti mila e cento mila e due mila e tre
Dove possiamo scendere
Bisognerà semmai risalire
O pensiamo che possiamo reggere questo livello di reddito con salari così così bassi e sulle flessibilità che altro si vuole
Flessibilità era entrata come ce ne vuole quaranta tipologie di avviamenti al lavoro
Organizzazione del lavoro e turnazioni pienamente disponibile io non riesco a capire questa discussione sulla strutturazione impianti abbiamo fatto accordi che completano tutti i cicli produttivi ma non accordi dieci anni fa accordi qualche mese fa anche nel settore metalmeccanico
Contento un turno
Con le flessibilità rispetto discostamenti è una rigidità dei cicli fatti dappertutto
Ci si vuole chiedere come fa oggi Federica Guidi sulla
Sole ventiquattro Ore che dobbiamo aumentare l'orario di lavoro ma per cortesia un po'di decenza non si può prendere il
Diciamo utilizzare così la crisi addirittura per aumentare l'orario di lavoro
Conveniamo però non riduciamo
In una fase di difficoltà contiamo che bisogna lavorare meglio ma vogliamo per avere più pur
Attività e più remunerazione della produttività ma non troviamo cosa che non stanno né in cielo né in terra e anche voglio dire
Quando si fa riferimento al modello tedesco io
Non so perché si faccia riferimento al modello tedesco puramente teorico
Perché il modello tedesco lo si prende tutto o non lo si può prendere a pezzi
Se si chiede la CGIL può al modello tedesco la risposta è sì no no Massi tutto
Voglio del modello tedesco il cuore politico
Di politica industriale il cuore di un Paese che tutto a sostegno della manifattura il cuore di un Paese che spinge le banche a sostenere l'impresa
Il cuore di un Paese che ha un welfare intelligente inclusivo il cuore di un Paese che essa è essere
Paese che fa sistema è politica commerciale in tutto il mondo
Ma
Quando negli ambasciatori dell'Unione europea abbiamo letto e poi come avete visto la notizia è passata perché era troppo vergognosa per il Paese che noi abbiamo preso l'ambasciatore in Albania e l'ambasciatore in Uganda
E si è scoperto
Che non a caso
L'ambasciatore cinese toccata un tedesco voi capite qual è la differenza
Tutta la politica di sistema che fa il nostro Paese sui propri interessi e la politica di sistema che fa un Paese come la Germania
La Germania mette la sua forza lì dove c'è lo sviluppo mondiale più forte e noi lo mettiamo nelle aree più arretrate non si va avanti così
Ed è inutile rovesciare le cause e gli affetti le responsabilità quasi che fosse lavoro lavoro operaio alla causa della assenza di produttività del nostro Paese
Perché non è che si può pensare che il problema è quanto lavoro un operaio
Il problema
E che cosa fa quell'operaio
Com'è formato quell'operaio che organizzazione del lavoro ci attorno a quell'operaio che organizzazione della produzione c'è prima del lavoro manuale e dopo il lavoro manuale
Il tutti fattori che incidono sui costi sulla qualità finale questa è la sfida che sta di fronte al Paese inutile girarci attorno
Allora la vicenda della FIAT sta dentro questa questione questa questione
Quando Marchionne dice
Le cose che dice
Lui non dice il falso solo che scambia le cause con gli effetti
Il problema non sono quanto i turni di lavoro si fanno all'interno dall'ASI
Il problema che la FIAT in Italia se vuol continuare a produrre deve far crescere la qualità di quello che produce
Il contenuto di ricerca di innovazione nei propri modelli e nei propri prodotti e se oggi come oggi la FIAT ha circa ventimila lavoratori in cassa integrazione in ragione di un anno non può poi chiedere anche
Via vere degli ultimi e si stanno i lavoratori in cassa integrazione perché non si vendono i modelli nel mercato di oggi
Allora di fronte a tutto questo io credo
Che c'è bisogno di riportare le cose
Con i piedi per terra di affrontarle con grande realismo ma anche con grande
Determinazione
Che è responsabilità possiamo aprire in questa situazione
Io credo
La responsabilità di governare un processo
Lo abbiamo fatto lo stiamo facendo tra tante difficoltà
Governare un processo vuol dire anche
Dare qualche garanzia e lavoratori estendere la cassa integrazione in deroga riorganizzare le casse integrazione perché se no per il due mila undici qualche problema ce l'abbiamo
Abbiamo il problema dei lavoratori in mobilità che non riescono ad arrivare all'età della pensione perché il Governo nel frattempo innalzato
L'età di pensionamento abbiamo il problema di chiedere al Governo con quei quattro soldi che può o vuole mettere di cominciare a fare un po'anche di politiche di innovazione e di ricerca
Abbiamo la responsabilità però anche di indicare una politica di cambiamento
Perché su questa strada il Paese e davvero incamminato verso un declino troppo veloce e troppo inaccettabile non c'è niente da fare non c'è niente
E da questo punto di vista quando si chiede responsabilità hanno i bisogna sapere anche che la responsabilità la chiedi e al tempo stesso la data
Io non so perché Marchionne è andato in televisione non lo so
Certo che una domanda me la faccio anzi due
Andando in televisione a chi parla
Alle sue controparti naturali o i cittadini
E se va in televisione per parlare i cittadini
La vertenza FIAT si risolve più facilmente o più difficile
La ricomposizione di un tavolo con la FIOM e più semplice più difficile
Dopo l'esposizione mediatica avete mai visto nella vostra vita
Una vertenza fatta attraverso la televisione giornale
Senza che i tavoli propri succeda qualcosa
E questo è un'assenza di responsabilità
Ci si può cioè limitare solo a denunciare una situazione
E a non provare a rimettere in piedi una trattativa con tutti i soggetti interessati
E si può trattare così le organizzazioni sindacali
Rappresentano meno del cinquanta per cento dei lavoratori della FIAT
Possibile che dall'America all'Unione abbia visto
Qual è lo Stato dell'adesione dei sindacalisti imbracati americani anche nel settore dell'auto e quando dice che la FIOM rappresenta meno del dodici per cento non si accorge del clamoroso autogol che fa quando poi addita nella FIOM la responsabile delle cose che non vanno all'interno della FIAT
E se non si vendono le automobili la colpa di chi ieri
E si può sfuggire a questo problema ed è una domanda
Infondata immaginare che più va in televisione più distoglie l'attenzione dalla sua vera responsabilità
Che è quella di rimandare Investimenti di non essere chiaro sul piano industriale e visto che parliamo di modello tedesco che cosa sarebbe avvenuto in Germania
Se l'amministratore delegato di un grande gruppo automobilistico fosse andato a parlare in televisione invece che un comitato di sorveglianza di fronte ai suoi interlocutori lo avrebbero
Già cacciato
Questo sarebbe successa in Germania
A proposito del modello tedesco
Per questo
Io continuo a dire anche alla fine
Siccome i problemi sono serie
E hanno lo spessore che hanno
Siccome ne siamo interessati ad avere le fabbriche qui in Italia per quello che ci riguarda
Perché dobbiamo difendere questa storia questo insediamento questa capacità professionale perché quasi tutti gli stabilimenti sono in gran parte nel Mezzogiorno dove non c'è alternativa
Noi siamo pronti
A lavorare a trovare le soluzioni nel rispetto però dei contratti e delle regole
Ed è sbagliato tener fuori la CGIL o la FIOM dalla gestione di questi processi perché non c'è un'alternativa alla condivisione da parte di tutti di processi di investimento
Io credo che su questa strada bisognerebbe lavorare solo che c'è bisogno di fare delle scelte perisce
Per la prima scelta è quella
Che anche qui e quella tradizionale che che di solito si faceva io non so se nella modernità cambia anche questo ma
La vostra vita di sindacalisti vi è mai capitato
Di affrontare una trattativa in cui si discute sul come si lavora e non sul che cosa si produce e poi come si lavora attorno a quello che si produce
Vi rendete conto la discussione virtuale del come si produce senza sapere quello che si produce quanto come e a quali condizioni se mai visto questo
E se CGIL CISL UIL dei meccanici avessero letto insieme a Marchionne non si fa così prima civici che cose quando investi su quali prodotti e poi discutiamo il come che cosa sarebbe successo
Che cosa sarebbe successo
Sarebbe successo una cosa semplice che si sarebbe fatto una trattativa che avrebbe portato un risultato positivo perché nel momento in cui tu dici quello che vuoi fare anche la determinazione all'accordo diventa più forte
E non è una sfida astratta di modelli
è una sfida concreta su come produrre quello che tu vuoi fare e anche per te l'impegno a fare e qualcosa che parla anche dell'impegno dei lavoratori
Perché se no in altro cosa un impegno condizionato io lo faccio se forse posso ripensarci non ora quando ma non si gestisce così un grande complesso industriale non si fa così non si è mai fatto così
E non mi stupisco che poi
La vertenza invece di risolversi se aggrovigliati
Così come
Abbiamo un problema grande quello del contratto di lavoro adesso voglio dire qualcosa anche sul ragionamento che ha fatto Fausto qui il problema è molto delicato
Perché noi dopo non aver firmato l'accordo sul modello anche perché conteneva le deroghe ma non solo non ci siamo trovati di fronte una grande divaricazione al settore delle imprese l'abbia fatto oltre cinquanta contratti
Fatto in un modo e non abbiamo fatto un po'firmato un contratto fatto in un altro modo
Voi non troverete le deroghe o le sanzioni nessuno degli altri contratti fatti
Nell'abbassamento del valore del Po
E troverete sull'ippica valori in percentuale di aumento salariale molto più alti
E come se avessimo avuto di fronte a noi due interlocutori
Gli uni
Che pur partendo da quell'accordo separato un fatto altro e gli altri che di quell'accordo separato sono state le vestali più rigide questo è avvenuto non la revisione delle nostre categorie una divisione nel sistema delle imprese
E non è un caso che sia precipitato né meccanici
Perché quelli che ha gestito la trattativa al tavolo interconfederale era esattamente il cuore della rappresentanza Federmeccanica
Questo è il punto che si è determinato
Io credo che abbiamo fatto bene
A lavorare una volta non firmato l'accordo generale per riconquistare un contratto degno di questo nome cosa che è avvenuto quasi dappertutto ma non ce l'ha regalato nessuno nessuno
Perché le forzature le spinte le difficoltà anche con CISL e UIL sono state molto forti
Poi naturalmente la divaricazione oggi evidente è evidente
E la scelta di operare attraverso una deroga
Fatta in questo modo come avvenuto
Settimane scorse accentua questa divisione
Perché la deroga che è stata proposta nel meccanici è una deroga diversa diverso
E per molti versi più complessa
Di quello
Che uno si sarebbe immaginato perché una deroga definitiva
Tu prendi un pezzo di contratto e per un'azienda non vale
E quando stabilisce questo principio sai quando inizi non sai come finisce
Perché nessuno impedirà domani è un altro gruppo industriale un'altra multinazionale di dire io voglio la deroga fatti in quest'altro modo e io la deroga ancora in quest'altro modo e a quel punto cosa resta del contratto nazionale
E qui c'è la profonda differenza non voglio parlare in esplicitato e anche questo è stato oggetto di polemica non perché io la voglia ma perché così c'è una differenza profonda tra la deroga temporanea la deroga definitiva
La deroga temporanea vuol dire che di fronte a un caso eccezionale tu deroghe
Per un periodo e poi ritorni alla norma generale quello che vale la norma generale prima e dopo e c'è un periodo in mezzo in cui deroghe
Questa deroga e definitiva e queste anche di far saltare il contratto nazionale perché di fronte alla deroga definitiva c'hai un contratto che si applica per tutti tranne uno per sempre
Questa è la profonda differenza e quando ci fa riferimento sempre al modello tedesco
Modello tedesco quando fare deroga le fa quasi sempre temporanee e non deroga mai dai diritti queste è la forza anche dalla soluzione tedesca sulla derogabilità dei contratti nazionali quando ci sono perché se no ci si riempie la bocca
Con cosa poi non corrispondono
Le la verità quindi questo è il guaio in cui siamo
E guai in cui siamo e che ci troviamo di fronte su questo problema della deroga un passaggio delicatissimo
Perché anche io mi interrogo se la deroga apposta al di
Avrà effetti sugli altri tavoli quando rinnoverà hanno i contratti oppure resterà isolata nel meccanici e se anche dei meccanici resterà solo la FIAT o ci saranno altre soluzioni
Questo è il problema e siccome con contratti con deroghe definitive la CGIL non li firmerà mai
Il problema che noi abbiamo come usciamo da questa situazione cinquantacinque contratti fatti in un certo modo bene e un contratto fatto in un altro modo ma
Dobbiamo evitare
Che quello che male
Colpisca in condizioni il bene che si è fatto e dobbiamo lavorare
Perché dove si è fatto bene aiuti a correggere dove si è fatto male questo è il compito che alla Confederazione
Ed è ragione di questo che allora abbiamo ragionato su come uscire da questa situazione sapendo che ci sono due cose che non possono essere dati
Noi non possiamo tornare al vecchio modello che non c'è più Polo del novantatré
Non possiamo accettare il modello che non abbiamo firmato ma se non puoi tornare indietro e non puoi dire sì al modello che giustamente non hai firmato ha il problema di stare in campo con la tua proposta
Ha il problema cioè di misurarti con una proposta riformatrice del sistema contrattuali degna di questo nome che ricongiunti a quelli che han fatto bene e aiuti a risolvere i problemi dove si è fatto male questo è il punto
E quando dico noi dobbiamo isolare i meccanici io penso esattamente a questo a una proposta che aiuti a risolvere i problemi se no il rischio che abbiamo e si interpreta in questa divisione anche nel prossimo triennio
Con tutti i settori che fanno in un modo i meccanici continua a fare un altro oppure che arrivi un'influenza negativa di questo modello sull'altro modo
E da questo punto di vista quindi il ragionamento che facciamo e quello di dire non possiamo soltanto dire non va bene
Non possiamo soltanto dire
Non ci va bene l'accordo che non abbiamo firmato come è evidente
Dobbiamo mettere in moto una proposta che nella sua definizione sia così intelligente
Per quante difficoltà possiamo incontrare di andare a fronte di alcuni problemi che hanno positivamente le imprese e dare una soluzione in maniera diversa da quella che le aziende una parte l'azienda pensano di fare
Questo è il punto questa è la questione
Abbiamo usato uno slogan regole e non deroga innovazione non conservazione esattamente per fare questa operazione
Che cosa pensiamo la cosa e semplice messo generalmente
Pensiamo a contratti che siano contratti nazionali lavoro che siano più larghi di quelli di oggi
La Ninì riprendendo una vecchia idea dice contratto dell'industria
Io dico intanto partiamo con contratti più grande perché non vorrei che aspettando il contratto dell'industria passano trent'anni ma non per responsabilità nostra
Per responsabilità del sistema delle imprese che sono così divise tra di loro che non sono in condizione fare comunque contratti più ampi più ampi
Dei settori di oggi non più piccoli più ampi
Contratti che siano più ampia anche perché più inclusivi di figure professionali di condizioni di lavoro che oggi ne sono fuori
Contratti che siano
Meno prescrittivi soprattutto suo orario inquadramenti e che siano assolutamente uniformi per quanto riguarda i diritti fondamentali dei lavoratori di quel settore
Con la discussione che abbiamo anche aperta
Di pensare se su alcuni diritti fondamentali non ci sia addirittura bisogno di qualcosa che vada oltre il contratto nazionale perché è evidente
Che non esiste una maternità per i meccanici una maternità diversa per il tesserino
Non esiste una malattia per gli uni è una malattia diversa tagliate se proprio dovessimo ragionare serenamente esistono zoccolo di diritti fondamentali che andrebbe uniformate
Tra tutte le categorie non solo tale industria tra industria servizi commercio perché son diritti fondamentali
Che debbono essere uguali sia che tu sia metalmeccanico contesti ruolo del commercio uno di un'azienda di un'azienda cooperativa perché così funziona
Un minimo di solidarietà un minimo di
E per il fatto di essere più larghi meno prescrittivi contratti che affidano di più alla contrattazione di secondo livello rafforzata perché siano l'obiezione di Landini e giusta noi abbiamo tante piccole e medie imprese rafforzata
L'adattamento di quelle norme alle diverse condizioni e situazioni
Questa è la risposta intelligente e perché intelligente
Perché incontra una parte dell'impresa e che non vogliono fare le deroghe ma hanno specificità da far valere
E perché è intelligente perché rovescia lo schema che usano gli altri e lo mette nelle condizioni normale perché con la deroga ci sarà sempre un contratto che viene smantellato
Con la regola invece c'è sempre un contratto che viene rispettato perché incorpora nel contratto quella flessibilità che ti dà forza all'adattamento contrattato al secondo livello pastette
Questa è la questione
Poi dobbiamo discutere dobbiamo approfondirla ragionarne dei gruppi dirigenti capire quando può essere avanzata ma è una proposta che riapre i giochi che non li chiude
Che rimette in discussione anche quello che è stato firmato
Che comunque fa considerare la nostra non solo una posizione del no ma anche uno indicativo e poi perché se la volete di tutta questa una proposta davvero riformatrice non quel modello firmato
Dagli altri un anno e mezzo fa che non c'era nulla di riformatore perché l'unica cosa riformatore quale non c'è nulla sull'estensione del secondo livello nulla
Sull'ippica c'è soltanto il fatto che lavoratori sono gli unici che la pagano due volte il prezzo dell'energia importata
Per quanto riguarda il modello contrattuale è un modello contrattuale assolutamente diciamo priva
Di problemi di novità e con
è vero che le sanzioni ma è soltanto a colpire la condizione dei lavoratori a dividere i lavoratori per questo dico una vera riforma una sfida
La sfida che vogliamo lanciare
Attorno a questo credo
Per i ragionamenti che faceva Fausto io credo che sia fondamentale nella discussione anche il contributo che ci può venire da voi dai compagni e più generalmente dalla FIOM l'unica cosa che non vedo e stare in campo soltanto con
Con altri strumenti
Io capisco l'utilità dei ricorsi giudiziari capisco ovviamente ricorso al conflitto capisco tutto
Ma non può essere questo il cuore di una proposta per uscire da questa situazione sono strumenti che accompagnano la definizione di una strategia ci servono dentro un percorso
Il percorso deve avere una proposta al cuore queste
Questo e se posso dirlo
Il problema che abbiamo che abbiamo di fronte di fronte
Naturalmente non mi nascondo le difficoltà perché
C'è
Una doppiezza in Confindustria visibile
Perché da una parte Confindustria USA una parte usa la crisi per forzare le situazioni sui diritti sulle deroghe
Dall'altro Confindustria si accorge che il Governo non dà risposte ai problemi che pone l'azienda e cerca una nuova interlocuzione con noi con le altre organizzazioni
Ne abbiamo avviato dei tavoli di confronto il primo dei quali è quello più utile per noi perché
Parla di cassa integrazione in deroga di mobilità di pensionamento quindi questioni su cui dobbiamo aver risposta subito appena a trovarci centinaia di migliaia di persone senza nessuna garanzia a partire già dalle prossime dalle prossime settimane
Ma a me non sfugge che c'è questa azione di disincanto di disincanto ed entro Confindustria accanto a questa disparità di condizioni si apre anche un interrogativo sui rapporti con noi
Non è vero non è vero
Che la questione del rapporto con la CGIL si accusi
A occhio e croce oggi prevalgono prevalgono coloro che vogliono il rapporto con la CGIL
E ne dobbiamo aiutare questa parte di Confindustria contro quelli che invece vogliono isolare la CGIL
Perché questa è stata la vera sfida
Che abbiamo avuto in tutta questa fase lo dobbiamo fare con intelligenza sulla base delle nostre convenienze sulle base
Dei punti più possibile di lavoro e nel momento in cui il Governo in tre in difficoltà con quel blocco sociale che si era sedimentato in questi anni sarebbe sciocco da parte nostra sia di consolidarsi mono voi questo blocco che poi un blocco che ha agito contro i diritti dei lavoratori contro il sindacato contro la CGIL contro la FIOM questa l'operazione politica
Che dobbiamo farla con tutte le cautele con tutto il seno con tutto
Il ragionamento
In ragione di questo dobbiamo anche poi
Continuare l'iniziativa il sedici è stata una giornata importante e straordinario
Abbiamo
Combattuto contro tutto
Contro questa campagna mediatica che presentava queste vento imparo in modi forse utile
Dico qui quello che ho detto l'altro giorno sempre in questa sede guardate che in due anni e mezzo
Da che c'è questo Governo e non abbiamo deciso le nostre iniziative di lotta non c'è stata una sola manifestazione della CGIL o delle sue strutture in cui si sia infranta la sola vetrina noi abbiamo governato un po'più una crisi di queste delle azioni
Con i problemi sociali l'assenza di risposte
Con una forza una coerenza un rigore
Abbiamo dato speranza che si sentiva isolato abbiamo dato possibilità di credere una fuoruscita una quantità enorme di persone a cui il gol noi dava un altro messaggio arrangiati perché io non voglio fare nulla per tempo che abbiamo rappresentato questo e dobbiamo continuare a far questo
E lo abbiamo fatto con tutti gli strumenti
Manifestazione scioperi iniziative territoriali iniziative di fronte i luoghi di lavoro di gruppo di settore
Anche con occupazioni con salite sui tetti ma tutte modalità assolutamente non violente perché questo è stato il segno di questa campagna che io credo ci spetti che cito allora
E che io chiedo soltanto che ci venga in qualche modo riconosciuto perché davvero darvi gli atti non riconoscere quello che abbiamo fatto in tante difficoltà in una fase come queste perché è un modo di dare un contributo
Di salute di rispetta a quella parte del Paese più esposta
Che non ha chinato la testa non si era segnata non vuole essere sconfitte vuole aprire una prospettiva di cambiamento e di risanamento del
Paese
Qui dei diritti dei lavoratori questo
La questione sedici ha rappresentato questo
E da questo punto di vista mi permetto di aggiungere che ha contato molto più il sedici che se si fosse fatto uno sciopero generale
Perché sullo sciopero generale ci avrebbero contatto ha scioperato sette scioperato dieci ha centrato il dodici i numeri di quella piazza erano inequivoci la forza di quella piazza era senza discussione
E continuare
Con questa grande manifestazione del ventisette novembre in cui terremo assieme perché non possiamo separare un problema dall'altro
La questione della centralità del lavoro dell'occupazione con quello che ne consegue con i problemi dei diritti
Del collegato degli interventi sul mercato del lavoro dei diritti contrattuali mesi a partire
Dalla questione dell'albergo o dalla situazione di Pomigliano guai a noi se separiamo i diritti contrattuali dai problemi dell'occupazione perché non ci capirebbe dei lavoratori
Perché di fronte a una fabbriche in crisi devi parlare di diritti devi parlare di occupazione di lavoro
Perché se tu perdi uno dei due pezzi tu rappresenti solo una delle facce dalla condizione del lavoro che sta attraversando questa crisi e poi proseguiremo e discuteremo anche
Come proseguire c'è stata questa discussione sullo sciopero generale io l'ho trovata un po'forzato
Mi sono andato un po'a vedere gli scioperi generali che ho fatto nel mille otto anni del Segretario generale non vi dico il numero
Tanti tanti
Nei primi quattro anni quasi tutti unitaria
Perché dal due mila due al due mila sei abbiamo fatto quattro scioperi generali unitari contro le politica economica del Governo di centrodestra
Negli ultimi due anni soltanto come CGIL
Credo di essere stato Segretario che ha fatto più scioperi generali della sola CGIL nella storia della Confederazione quindi quando mi si dice sciopero generale come dire
Si deve sapere che lo si chieda una persona che si è assunto una responsabilità molto pesante per molti volti in questi anni
E ogni volta che l'ha deciso non ha mai deciso a cuor leggero
Perché ho sempre davanti agli occhi e non posso mai togliermelo
Quel lavoratore quei lavoratori che mi hanno detto tante volte Guglielmo attenzione agli scioperi generali perché siamo tutti con voi ma facciamo fatica perché a noi anche cento euro in questa condizione quando ne guadagniamo tre per cento
Sette il cinquantotto per cento sono importante non ci costringere
A scegliere tra l'adesione alla lotta che vogliamo anche nostra e la nostra condizione per questo li abbiamo scelti eppure
Noi da dicembre dell'anno scorso l'abbiamo fatti già tre
Quando sento dire al momento dello sciopero generale ora io non capisco
Quando penso consento dire continuità non capisco perché sono due anni e mezzo che noi continuiamo continuamente con scioperi manifestazioni di ogni tipo e iniziative di aumenti
E allora
Io capisco una cosa semplice
Che se devo preparare il ventisette adesso devo preparare il ventisette perché se invece di preparare il ventisette programmo già un nuovo sciopero generale il ventisette mi si sminuisce l'importanza di peso
E io non voglio che esiste il riscatto l'importanza di peso
Poi il fatto il ventisette
Si riconvocherà comitato direttivo era generale discuterà su come proseguire avendo già tra di noi
Detto che anche lo sciopero generale sarà nella continuità della nostra azione perché ripeto non l'abbiamo mai nascosto non l'abbiamo mai l'abbiamo anzi
Teorizzato il bisogno di usare anche lo sciopero malgrado i problemi e le difficoltà che lo sciopero oggi in conto ma non può diventare lo sciopero
Generale il feticcio attorno a cui tutto gioca e tutto si consuma perché io credo
Che è una grande manifestazione abbia la stessa dignità
Di un grande sciopero generale perché chiedi e lavoratori di venire a Roma sobbarcarsi un sacrificio e di rappresentare un grande punto di riferimento
Dell'azione del CGIL volevo dire queste cose
Con la chiarezza con la chiarezza necessaria e voglio anche ringraziare
Perché avete fatto una battaglia congressuale molto molto difficili
E devo dirvi che tra le soddisfazioni dal nostro congresso che come sapete abbiamo vinto al di là di ogni
Al di là di ogni aspettativa quello che è successo in più non ci ha riempito di orgoglio
Perché in una categoria molto omogenea molto compatta molto esposta molto attaccata e dove quindi le questioni dell'Unità sono questioni forti di fronte all'attacco abbiamo e avete raggiunto un risultato davvero importante
E voglio dire appunto per questo se noi guardiamo a voi come una grande
Possibilità è una grande speranza
Quella attraverso
Un limpido confronto di idee
Quello
Attraverso una presenza di lavoro
Di poter dare un contributo perché si avveri quello che io ritengo debba avverarsi caso falsa
Non che la signora ritorni a un tavolo di trattativa che la FIOM torni il prima possibile a firmare un contratto nazionale di lavoro perché abbiamo bisogno
Perché senza la firma della FIOM i contratti nazionali di lavoro dei meccanici
Non hanno il livello degli altri perché non se lo meritano
Lavoratori metalmeccanici di avere il peggior contratto la categoria di punta il peggior contratto
Non spetta a me
Dire come si fa
Spetta però a cui
Vi rimboccarci le maniche
Per arrivare a questo risultato e non ci voglio arrivare in tempi biblici
Voglio arrivarci prima possibile ve lo meritate sono merita la FIOM la sua capacità di lotta il suo essere grande sindacato e sono americano soprattutto
Quei tanti lavoratori e lavoratrici metalmeccanici che alla FIOM alla CGIL guardano con speranza ed è quali sono una parte fondamentale
Grazie
Grazie
Ad Epifani un saluto anche perché inserendo che sarà un è uno dei suoi ultimi interventi ne vogliamo ringraziare per questi otto anni chiamato fatto grande come sindacato