Terzo Incontro Nazionale di AreaDem - seconda giornata

In una mano nel corso della giornata abbia avete visto che ci sono altri interventi di altre personalità Esterne Esperti i gli studiosi come nel pomeriggio sponsor Magatti ma abbiamo anche tante competenze nostre quindi che cosa cercheremo di fare cercheremo di chiedere ai nostri dirigenti ai nostri parlamentari ai nostri amministratori locali e anche a tutte le persone che si sono iscritte che sono molte a parlare di intervenire nelle diverse sessioni
Stando un po'al tema quindi non parlando di tutto ma parlando per esempio nella prima sessione che faremo questa mattina
Della sfida del cambiamento che ci pone la vicenda di Pomigliano quindi di provare a tradurre in proposta politica quelle idee che ieri Dario Franceschini sia lanciato nella introduzione che poi debbono portare a delle proposte parlamentari a delle iniziative e così via
Allora tutto questo era per farli sedere comodamente quindi ho allungato il brodo come avete capito per dare il tempo a tutti voi dimettervi seduti perbene bravi
No lo di una invece la verità è che molti avevano capito dalla schiera che non ci saremmo suddivisi in gruppi di lavoro no noi non ci stia non ci su divideremo i gruppi di lavoro saremo sempre in quest'aula
Proveremo però attenere queste sessioni tematiche il più compattamente possibile
Chi ha bisogno voglia di parlare diciamo invece un po'più in generale sarà collocato a fine mattinata di oggi a fine serata di oggi e poi ovviamente nella giornata di domani mattina che sarà conclusa
Da Piero Fassino io a questo punto darei la parola al professor Emilio Barucci che ringrazio per la sua disponibilità e per quello che ci vorrà dire Emilio
Si sente sì
Più noto grazie dell'invito essere qui con voi ringrazio
L'onorevole Baretta l'onorevole Sereni per avermi invitato a tenere questo a darmi qualche indicazione su cosa sta succedendo in Italia
Allora io quello che cercherò di fare in venti minuti o poco più
Di fornirvi una chiave interpretazione della situazione
Partendo dalla crisi finanziaria ma soprattutto cercherò di rileggere quello che successe l'economia italiana negli ultimi venti anni
Perché a mio avviso se ci si concentra soltanto sulla crisi finanziaria economica non cogliamo i punti centrali
Alla partendo dalla crisi economica che stiamo vivendo
Parto andato indiscutibile la crisi è un fatto epocale cioè non è un fatto congiunturale
Va bene quindi questo il primo punto avviso importante non siamo di fronte a un fatto congiunturale una riduzione del pilota quale che vogliamo siamo di fronte
A
Un fallimento abbastanza significativo di quello che il sistema di governo e l'economia almeno nella finanza
Quindi il primo punto che vorrei togliere la prima questione che vorrei togliere dalla dal palcoscenico è la tesi negazionista quella che dice
Le crisi sono fatto congenito allo sviluppo dell'economia
Non dobbiamo mettere a punto niente
Ecco a mio avviso invece dobbiamo in qualche modo cambiare o aggiornare le lenti che abbiamo di lettura di alcuni fenomeni e arriverà al punto centrale a mio avviso la mia tesi è che la crisi segna ma non solo la crisi anche lo sviluppo l'economia italiana degli ultimi vent'anni segna il fallimento della convinzione che era molto popolare anche nel centro sinistra
Che gli interessi privati se opportunamente regolati in modo molto debole fossero allineati sostanzialmente con interesse
Va bene ecco a mio avviso questo è il punto su cui dobbiamo riflettere come lezione principale
Alla nel fare questo
Ritengo che dobbiamo evitare ripercorre scorciatoie tentazioni che pure ci sono ne cito due che sono le più forse facili da prima
Che cerca sostanzialmente la terza via cerca di moralizzare l'economia
La seconda che ha a che vedere con la tradizione più di sinistra che fa riferimento non parlo di lotta di classe ma di una problema della disuguaglianza del re
Ora queste due strade che hanno colgono tutte e due elementi significativi
E importante a mio avviso ci portano su un vicolo cieco faccio un esempio
Se noi facciamo riferimento ai compensi dei manager che sicuramente sono molto elevati
La prima strada tipicamente ci dice che occorre non prendere tutti questi quattrini
Però è facile a dirsi e poi nei fatti e difficile da trovare dei meccanismi che ci permettano a questo
E sostanzialmente a meno che non siamo in chiesa dove si deve fare delle prediche non andiamo molto lontano
La seconda serata ci dice dobbiamo tassare di più i compensi dei manager
Cosa che probabilmente è giusto fare però è difficile poi da attuare perché in modi per avere dei compensi molto elevati sono simili numerosi e non è semplice coglierli tutti
Però io cos'è che vorrei cogliere la crisi mostra sostanzialmente se vogliamo interpretarla il fallimento di quello che qualcuno chiama il turbo capitalismo va bene la mia vita una parola sbagliata
Che io la declina in termini di un arretramento chiamiamolo disordinato del pubblico nel governo e nella gestione dell'economia
Che ha portato come ho detto all'allineamento tra interessi privati interessi pubblici
Io penso che ne dobbiamo da questo punto di vista la crisi ci invita a riflettere su tre problemi importanti primo
Contingente ma molto importante l'uscita dalla crisi sarà molto più complicato di quello che si pensa
Va bene sarà il rischio è quella che si chiamano economisti chiamammo la sindrome giapponese cioè a dire periodo di bassa crescita deflazione e sostanzialmente stagnazione crescita del debito pubblico
La seconda è una riflessione più generale alla luce del pub di quello che vi ho detto su come organizzare e definire il confine tra pubblico e privato usa una parola una frase generale va bene però che dà l'idea che la convinzione degli anni novanta che si fosse alla fine della storia in qualche misura che l'economia funzionasse bene con lo Stato minimale
Che forniva servizi che l'allocazione delle risorse l'efficienza fosse garantito dal privato e che il pubblico dovesse soltanto occuparsi di redistribuzione del reddito sostanzialmente nella mia bisogna entrata un po'in crisi
Terzo punto su cui cercherò dire qualcosa il modello di sviluppo l'economia italiana
Parliamoci chiaro durante la crisi c'è stata una grande attenzione sulle piccole e medie imprese la crisi non fa altro che accelerare un processo di ristrutturazione del sistema portata alla globalizzazione
Con questo non voglio dire che la crisi non ci faccia interrogare sugli aspetti più culturali sociali tornerò su questo aspetto un secondo momento però io cercherò per il momento di tenere fermo il discorso sull'aspetto economico
Mi interrogarono su quello che è stato il Progetto che il centrosinistra portata avanti dagli anni novanta in poi va bene con molte difficoltà ma sostanzialmente la politica economica in termini di ristrutturazione di un sistema di governo è dovuta ai governi di centrosinistra
E cercherò di vedere se questo progetto era ben congegnato se è stato efficace
E vedremo che non è tutto è rose e fiori e se è stato completato e compreso effettiva
E poi darò qualche diciamo qualche ricetta allora il progetto ammodernamento che è stato messo in campo dal negli anni novanta è difficile dire che sia stato un progetto veramente concepito nella sua interezza da la classe politica italiana
Comunque è una stagione di riforme che si compone alcuni elementi controllo della spesa pubblica privatizzazioni rigore sui conti pubblici adesione all'euro liberalizzazioni
Il progetto in qualche misura che le ho detto prima cioè liberiamo risorse l'idea era di liberare l'economia dai lacci e laccioli quante volte ci siamo divenuti questa frase con l'idea che un'iniezione di privata sostanzialmente l'economia permettesse un ammodernamento uno shock di ammodernamento al nostro Paese quest'estate Grande Progetto
Che negli anni novanta è stato portato
Un progetto che occorre però ricordarsi nasce nel momento della crisi dei partiti nel momento in cui i conti pubblici sono in grande difficoltà dovevamo aderire all'euro se non eravamo fuori dalle dall'Europa e quindi non si sa quanto sia stato più subito o quanto effettivamente pensa
Chiariamo il punto la tesi che io voglio sostenere che questa parte del programma del Progetto era corretta ben congegnata ma non è stata compresa fino in fondo che il Paese per rilanciarsi aveva bisogno di un ammodernamento soprattutto e anche nelle istituzioni
E le istituzioni non mi riferisco soltanto alla classe politica
E al Parlamento eccetera eccetera mi riferisco anche a meccanismi di interventi dello Stato come pubblica amministrazione come legislatore e così via riutilizzo una parola che ora ma nessuno più utilizza famoso stato programmato va bene cioè quello che illuminato dice il Paese ha bisogno di questo e quest'altro vediamo cosa si può fare
Bene questo Progetto di questo progetto in cui c'era bisogno di un'iniezione di privato ma c'era anche il bisogno di riqualificazione dell'intervento pubblico
Per una serie di motivi
Con molte buone attenuanti ma mi avvisa anche per una soggezione culturale
Dovuta al dibattito che c'è stata in quegli anni è stato colto soltanto sostanzialmente soltanto che dovevamo privatizzare e dovranno liberalizzare
Teniamo conto che questa è ancora una posizione ben presente almeno nel dibattito sui giornali accademico quindi nessun io mi ricordo che in questo Paese il governo Prodi lo sapete meglio di me caduto perché ad un certo punto si pensava a qualcuno di fare un Progetto più o meno pubblico sulla banda larga
No caduto per quello ma insomma famoso progetto Roma
Allora la tesi che voglio sostenere che se interpretando soltanto questa parte che sembrava la parte sciocca la parte che avrebbe moderna del Paese né i fatti
Abbiamo impoverito l'assetto istituzionale e di Governo del nostro Paese
E la la costruzione che avevano in mente il progetto nel suo complesso si è ridotto sostanzialmente a un arretramento io lo chiamo disordinato del pubblico lasciando spazio al privato in molti gangli della società
Ecco piccola considerazione intanto l'ipotesi che un'iniezione di privato gassosa
Liberalizzando concorrenza tutte le cose che ne sappiamo sia in grado di fare andare avanti un paese un'ipotesi che molti economisti sostengono ma
Che non è dimostrata va bene quindi quando voi sentite parlare molti miei colleghi che dicono che l'Italia ha bisogno solo di questo
A me risolvano presi con molto sospetto
Dico questo perché perché il dibattito è preso da un equivoco cioè l'idea che sostanzialmente potessimo distinguere i due momenti della politica economica l'equità quindi la distribuzione del reddito e l'efficienza ed è che l'efficienza quindi far funzionare l'economia farla crescere è una cosa che per farla funzionare bisogna che lo Stato non ci sia va bene dopodiché l'illusione che tutti ci siamo date che
Quel poco di equità che possono dare lo facciamo con lo strumento fiscale con strumenti di servizi pubblici di base ora siccome lo strumento fiscale in questo Paese non si può osare o si può usare in modo molto ridotto
Questa strada e sostanzialmente questa tesi è sostanzialmente
Fallita c'è l'idea che liberalizzazione privatizzazione l'economia cresce di più dopodiché ci sono più risorse per tutti
è una tesi che non ha nessun fondamento e vedremo perché questo anche sulla
Sul nostro Paese
Ecco sottolineo che questo Progetto
Questo brevetto che mal compreso è molto lontano da alcuni elementi che hanno fatto la parte la storia del nostro Paese
Se voi la frequentate molto più tremenda per vedere la Costituzione italiana ci sono i famosi articoli sui diritti sociali
Quelli del quaranta da quaranta cinquanta
E fate una breve riflessione troverete io mi soffermo su due articoli l'articolo quarantatré l'articolo quarantuno dove ci sono delle espressioni che nel nostro Paese nel dopoguerra l'ho trovato una realizzazione non sempre virtuosa l'articolo quarantatré sulle nazionalizzazioni articolo quarantuno fa riferimento a l'iniziativa privata economica privata è libera non può svolgersi in contrasto con le dita sociale ora è difficile dare un volto l'utilità sociale sia chiaro bene però oggi nel dibattito andiamo a vedere quello che è stato il dibattito nel negli anni novanta nutrita sociale era completamente allineata con interesse privato deviazione
Quindi avviso c'è bisogno di ripensarlo rivederlo è una nota di merito il fatto che il centro sinistra da portare avanti questo progetto perché era l'unico possibile però bisogna anche essere consci del fatto che non si è fatta in modo completo
Sotto faccio alcuni esempi per essere concreto
Perché c'era bisogno anche di riqualificazione dell'intervento pubblico pensiamo alcuni casi le opere pubbliche
Nelle opere pubbliche la riforma del titolo quinto la legge Obiettivo strumenti che abbiamo messo in campo che non hanno funzionato
Banda larga tra fino a fino a quando Telecom era pubblica se lo Stato decideva che voleva a banda larga discutevano faceva spendendo spesso denaro in modo non è non equilibrata ma la faceva ora mettere d'accordo quattro operatori privati per farla è un'impresa pressoché impossibile
Si è pensato che questo compito lo facesse l'autorità di regolazione in modo improprio e non siamo usciti ad andare da nessuna parte ma pensiamo a tante altre cose politica industriale quei fatti sono praticamente insignificanti
Pensiamo alla tutela dell'ambiente dove non siamo in grado state in grado di mettere in campo un progetto efficace per il progetto di Kyoto
E così via sono tanti gli esempi per non parlare de la stagione nuova programmazione economica per il Mezzogiorno che sembra la soluzione di tutti i problemi che non è andata per lo più da nessuna parte
Questi sono esempi mondi troppo Stato
Sono esempi di Stato che in un contesto diverso non aggiornate sono strumenti d'intervento
E questi non hanno a che vedere con le liberalizzazioni con le privatizzazioni e così via hanno a che vedere con la nostra forma di governo che continua a balbettare
Tenete conto che questi elementi che vi ho descritto sono i cardine buona parte l'economia italiana
E sono strettamente collegati a
Il deficit di competitività del nostro Paese
Ecco dico questo perché mentre noi abbiamo messo in campo questo processo ammodernamento che sembra funzionare
L'economia italiana stentata non faccio tanti discorsi siamo cresciuti poco
La competenza cresce
Molto meno degli altri paesi e al contempo abbiamo avuto che questo successo non perché i lavoratori hanno preso troppi salari reni salari italiano resta minato come sappiamo ma c'è stato uno in corso una rincorsa alla rendita pochi investimenti e così un meccanismo tutto privato di promuovere la crescita di questo Paese che non ha funzionato a dovere
Non torno sui dati perché insomma sono abbastanza deludenti sappiamo ecco qui
Si fa molta discussione da parte cerca stampelle soprattutto orchestrata a mio avviso da dall'attuale Governo nel dire che c'è una classe di piccole e medie imprese che crescono che esportano tutto vero però queste rappresentano una piccola percentuale di quello che l'economia italiana è chiaro che esportano esportazione vanno bene però nostro paese vive di manifatturiero
Che molto spesso in manifatturiere specializzate in settori dove si esporta fino a un certo
Quindi faccio un altro paio di considerazione poi torno su senza senza contare che in questo processo sia introdotta minore tutele in alcuni gangli importanti nel mercato del lavoro e questo ci sono esperti più di me che lo possono testimoniare e quello che il Pd a mio avviso sta facendo su questo fronte è importante ma sottolineo nel mondo finanziario dove oramai sappiamo ben presente la situazione di investitori che si trovano titoli che ne avrebbero mai pensato di comprare di società che non conoscono nemmeno in portafoglio oppure consumatori che soffrono dei prezzi più alti nell'energia nelle telecomunicazioni a livello europeo qui qualcosa non ha funzionato sul fronte della distribuzione e sul fronte della del far funzionare sia meglio il sistema sia renderlo più equo come il dovrebbe essere con le nostre
Cos'è successo
Perché questo sistema quindi un Progetto corretto ma non comprese non attuato anche per limiti io credo elaborazione del centrosinistra
In tutto questo o vorrei fare una piccola virata sulla parte politica
Io credo che gli anni Novanta abbiano segnato insieme a questo affermarsi del mercato come luogo di intermediazione degli interessi e anche dei diritti perché si è arrivati a questo punto in gran parte
Ci sia stata anche una trasformazione chiamavano culturale non credo che sia si osservi con la crisi finanziaria ma c'è una trasformazione cioè si passa dalla stagione dei diritti sociali e diritti civili
A una situazione in cui è l'individuo al centro della scena che ha piena coscienza di quello che vuole fare non vuole limiti ecco capace autodeterminarsi nelle sue scelte
Ci sono tante cose che ci porta in questa direzione ho detto pensate alcuni elementi regolazione dei mercati finanziari no prima voi se andavate in banca
La banca mi diceva compra titoli di Stato ora ti dice ti faccio un testo vedo se tu sei bravo abbastanza se sembrava abbastanza tu puoi comprare tutto quello che vuole
Dopodiché hanno comprato i bond Parmalat bond argentini e allora hanno detto sono stato truffato
Però lì per lì desidererei fare quello che vuole nel mercato lavoro c'è stato una direzione simile cioè a dire l'individuo singolo che diventa nella modernità diventa portatore di tanti interessi
Che non sono riconducibili all'ideologia classica va bene tanti interessi e l'individuo il modo per salvaguardano il modo migliore è stata di dire tu se al centro della scena cerco di tutelati in qualche misura ma sostanzialmente non si rappresenta perché troppo complicato rappresentanti
Noi in nel dibattito diciamo che qui c'è il è venuto fuori cittadino
Che più lavorato nel citato uno al consumatore cioè a dire è il consumatore al centro è una trasformazione significativa il consumatore al centro
Diamo il diritto chiamare un call center per essere tutelato e tutto finisce lì
Nel mondo e lavoro qualcosa di simile Successo con forme di lavoro atipiche così
A attenzione è una situazione in cui quindi ogni individuo sente poco l'appartenenza a una classe a un gruppo i partiti sono entrati in crisi perché non riescono a rappresentare quindi è una situazione molto complessa questo è un fenomeno che è successo negli anni novanta che va di pari passo con l'affermarsi che gli interessi privati sono allineate agli interessi pubblici attenzione quindi c'è stata una trasformazione economica e chiamiamola culturale che vanno di pari passo e non è soltanto italiana sotto il
In questo il Progetto che il centrosinistra portata avanti di ammodernamento
Del Paese
Che non ha dato frutti immediati
Ma che agiva su fai un passo indietro oggi come l'accordo sui salari del novantadue fai un passo indietro oggi in cambio di una crescita futura
è chiaramente risultati instabile da la performances negative che abbiamo vissuto
Cioè dobbiamo capirlo cioè nel ci siamo abbiamo prodotto un Progetto mal congegnato congeniato bene sua interezza Mammana attuato pure ci possiamo mettere d'accordo sui termini nel momento in cui c'era una privatizzazione degli interessi chiamiamola è una difficoltà di rappresentarla in modo chiaro
è chiaro che in questo contesto il centrodestra ha avuto buon gioco
E qui in questo contesto quando l'economia va male io cerco la torta si restringe cerco di prendere di allargare la mia il conflitto d'interessi diventa l'obiettivo di ciascuno di noi
Va bene atti acquisire un po'di rendita diventa l'obiettivo di ciascuno di noi
Non è che stavo a pensare che ci si salva tutti insieme
Questo penso sia il l'attacco e la difficoltà che il centro sinistra voto negli anni Novanta e primi anni due mila a portare avanti un progetto ben congegnato esso anche a recuperare se volete a sinistra
Sia chiaro
In tutto questo e qui passa la parte più conclusiva anche di gli analisti del dell'attuale il centro destra ha sviluppato una strategia di attacco molto chiara che esattamente il contrario di quello che Nino voi insomma io ero piccolo voi avete concepito
Basta dire al centrodestra di tremo e di di ed è di Tremonti soprattutto non tanto di Berlusconi è molto semplice si crea un nemico esterno che sono stati l'Europa l'euro la speculazione le banche la Cina varia
Ok nemiche stanno su cui io posso farci poco è ineluttabile ti devo difendere sono tutte le cose che sapete
Dopodiché cerco di barche menarmi sui conti pubblici che l'unica cosa che è stata cuore va bene
Prima con la finanza creativa poi con misure una tantum tutto quello che vuole cerco perché se i titoli del debito pubblico non vengono sottoscritti ho dei problemi
Terzo passaggio che è quello più distruttivo
Balcanizzato interessi del del mio lettore
Quindi non parlo ai lavoratori nel loro complesso parlo ai lavoratori che hanno
Una particolare situazione
Specificatamente se votano per me e li do a qualcosa
In tutto questo voi capite bene che questa strategia che è una svolta duri spetta quello che avete pensato che una classe dirigente responsabile ha pensato ha prodotto effetti devastanti
Non non ti entra in tanti aspetti però ecco alcune pieghe che stanno prendendo il modo di gestire il mondo del lavoro va esattamente in questa direzione va bene quindi il disegno portata avanti in questo caso un altro ministro
Di dividere le rappresentanze sociali e poi riportare tutto a livello di singola azienda va esattamente in questa direzione con risultati molto diversi
Sono per darvi un'idea e mi avvio alla conclusione la crisi finanziaria è stata gestita esattamente così
Ma chi dinanzi area poteva essere affrontata facendo agendo in due direzioni
Abbassando il carico fiscale sulla popolazione sui redditi medi e medio bassi come il PD ha proposto e abbassando il costo del lavoro misura universale pesci pilota si è detto no no i soldi son pochi
Alla la mia vera constituency sono le piccole e medie imprese sulle piccole e medie imprese c'è un flusso di denari che non si è mai visto negli ultimi anni agiscono almeno tre misure labili che ha sospeso i vecchi mutui
E sono tantissimi soldi della ve lo assicuro la Cassa depositi e prestiti da otto miliardi di euro per le piccole e medie imprese praticamente senza garanzie
Il rifinanziamento del fondo di garanzia non dico che lo dobbiamo far qualcosa in questa direzione però tutti lì
Sugli altri fronti si va a fare delle misure di sostanzialmente effetto annuncio non so c'è una misura voi conoscete bene per i nuovi le famiglie con i nuovi nati siccome era nata una figlia detto andiamo a vedere allora è una misura che riguarda cinque mila famiglie
Con la sospensione di un mutuo alla uno si domandava se io non ho il mutuo cosa ci faccio niente
Sulle persone che hanno un reddito medio basso praticamente non c'è alcuna misura di vero sostegno se non misure demagogiche o un sostegno su coloro che hanno dei mutui alla allora
Da che mondo è mondo insomma gli interessi possono essere più ampie non si capisce perché si debba necessariamente dare una sovvenzione a coloro che hanno un muto dove tra l'altro i muterà sono molto bassi quindi non c'è un problema di specifico sui mutui c'è un problema di demagogica per cui si dice che quella sono la classe di persone che vuole portare avanti e Siss cita denari a queste persone
Quindi il progetto è stato bene articolato la crisi finanziaria attenzione è la punta di un progetto che viene da lontano ma attenzione l'opera degli ultimi due anni lascerà dei segni di lungo periodo
Cioè alcuni progetti se prenderanno corpo
Rischiano di cambiare radicalmente l'assetto di governo in modo definitivo rispetto a quello che abbiamo messo in campo che avete messo in campo
Faccio per dire invece di rafforzare
Il funzionamento e l'autorità alcune novità sono state espropriate di ruoli e poteri ricondotti in ambito ministeriale
Ad esempio un caso se volete il caso più lampante l'utilizzo del fondo e la Cassa depositi e presti a casa base teste giusto ritrovare una forma una funzione perché la funzione che aveva prima ha perso di significato
Però ora rischia di diventare un luogo un salvadanaio a cui si attinge per tutte le esigenze in modo spesso non trasparente con più di una difficoltà ecco faccio solo questo esempio qualche risposta chiuso io penso che non si possa riproporre il progetto il primo e basta perché uno non era efficace come pensavamo
Secondo difficilmente Porta invertire questa tendenza che stiamo vivendo
Da questo punto di vista il primo punto che va messo all'ordine del giorno e liberare risorse per lo sviluppo
Qui ci sono diverse strade e ci vuole però coraggiosamente bisogna agire in sede europea e avviso il tema delle euro-obbligazioni per le infrastrutture un punto importante
Bisogna creare spazi per il mercato nella fornitura di alcuni servizi ai privati
Bisogna creare una vera partnership tra pubblico e privato per le infrastrutture e così via cioè bisogna accumulare risorse non semplicemente per tagliare la spesa pubblica ma per rilanciare effettivamente lo stato là dove non è presente
Secondo punto ristabilire un sistema di regole
E qui il Progetto va ripreso ammodernate non è che bisogna lì non era stato sbagliato
Regole principe universalistico principio di terzietà rispetto alla politica di alcuni ambiti eliminare la logica della contrattazione una tantum di Tremonti
Terzo punto un patto per la competitività del sistema qui ecco io penso che si gioca una partita importante ed è riguarda la riforma la contrattazione
Il mondo del lavoro in generale io penso che le operazioni che il Pd ha fatto alla fine
Dopo cose che erano difficile da capire sto finendo
Io penso ecco che quello che che alla fine il PD ha partorito sì è un patrimonio importante che non può essere messa in discussione tutti i giorni perché insomma siamo disorientati per lo più si non rimettere in discussione tutto il giorno è che viviamo da fuori però penso ecco che spingere soltanto su
La contrattazione di secondo livello e i patti il contratti in deroga e così via come una parte del sistema produttivo vuole io penso che non sia necessariamente la strada sufficiente ci vuole un patto con le forze sociali per recupero di competitività
In cui il Progetto meno salario o salario contenuto legata ai profitti quello che vogliamo anche se su sul fatto che sarà esaminata e profitti qualche per prestare il cielo
Sia scambiato con investimenti effettivi perché chiariamo un punto negli anni novanta e sistema produttivo non ha fatto quello che doveva fare
Ci vuole una riqualificazione quarto punto dell'azione dello Stato chiamiamola come programmazione per capirsi
La il la banda larga non si può avere un dibattito per due anni sui giornali
E poi scoprire che non si fa
Va bene bisogna trovare strumenti efficaci di intervento idem per le infrastrutture
E questo è molto serio molto importante ed è un punto su cui si è fatto può non dico che non lo so per poco coraggio per difficoltà perché sindacati sopra non lo so insomma però sta di fatto che negli ultimi venti anni
Si è fatto molto poco su questo fronte mentre sono fatte tante cose su altri
Quarto punto
A mio avviso un patto fiscale effettivo e anche su questo credo che il Pd stia mettendo in campo le misure che pensa che sia giusto mettere in campo con le imprese alle piccole e medie imprese se vogliamo parlare loro bisogna avere un progetto credibile sul fronte fiscale bene che però non può essere meno tasse non può essere una riconoscimento delle passione deve essere un recupero su questo in cambio dei servizi che vuole
Ultimo punto il welfare allora quei ecco uno degli esempi in cui a mio avviso
Si mostra la difficoltà del progetto originario si è parlato si parla tutti i giorni in modo io mi di di richiamo anche a vedere se le persone effettivamente lo colgono nel modo giusto sì parlato di giorni di merito va bene
Valorizzare il merito che è un punto importante
Vorrei però ricordo sempre Pier Paolo Baretta una volta mi disse disse a un convegno pubblico politico oltre a premiare il merito bisogna anche creare opportunità
Allora se noi ci riempiamo la bocca di premiare il merito e basta ma le opportunità non ci sono
Il progetto rimane il
Quindi io penso che occorre premiare il merito ma creare opportunità e anche fornire le tutte le giuste ad alcune parte la popolazione che negli ultimi venti anni hanno sofferto va be'non ci sono soltanto le tutele ingiuste degli assenteisti ci sono anche le tutele che a mio avviso non sono state garantite
Questo era un po'il messaggio che volevo darvi di continua a dire io penso che quello che è stato fatto sia stato una nota di merito con tutti i limiti che vi ho descritto
Però bisogna anche capire quali sono stati i limiti nella la sua comprensione e nella sua realizzazione se non si capisce questo difficilmente ci aggiorniamo dopo la crisi con un progetto realistico del paese grazie
Grazie grazie Emilio Barucci che avete visto ci ha portato indietro nel tempo per capire quello che sta succedendo oggi e ci ha lanciato un po'di piste di lavoro per l'oggi e per il domani il prima intervenire su questa relazione Lapo Pistelli
Segue Michele Fina che è il segretario della Federazione del Pd Dell'Aquila
La
Poi ci siamo Buongiorno a tutti Marina mi ha chiesto di integrare ieri con qualche pennellata di quadri internazionale che l'azione di Emilio di stamani
Io nasco è molto la cui sia terribile ritenendoli vicino dobbiate pagare che vicino al microfono perché lo faccio volentieri tenendo conto i tre cose ascoltate ieri Dario uscire da Cortona con qualche progetto riformista e non soltanto come abitudine evocarlo
Ogni volta una necessità salvo poi dire che non possiamo declinando perché non c'è tempo ne parleremo un'altra volta invece dire delle cose
Graziano Delrio recuperare la semplicità del linguaggio che ci faccia sentire vicini alla signora Maria e dalla signora Maria la fatica
Nel vivere quotidiano e poi Schiavone definire un progetto trovare una narrazione da offrire al Paese mentre si abbandona l'ombra lunga del berlusconismo ecco tentativo di stare un po'in questa cornici
Che cosa è successo sul piano politico nelle grandi democrazie europee nei vent'anni che Barucci ci ha descritto per l'Italia io faccio una rapida foto di gruppo
Così un un ripasso un bignamino Spagna dopo Gonzales otto anni di Aznar e otto anni di Zapatero
In Francia dopo il ciclo di Mitterrand Chirac oggi Sarkozy con un periodo di coabitazione con il governo socialista di Jospin
Inghilterra dopo il cielo conservatore Thatcher match ore tredici anni di governo laburista con Blair e Brown e oggi il primo esplicito governo di coalizione che rompe con sessanta anni di logica bipartitica
In Germania dopo con la il periodo Schroeder e poi una grande coalizione poi governo di centrodestra
In Italia osservandolo un po'più dall'alto quindi se non ci prendiamo nelle curve del percorso in sedici anni ne abbiamo avuto un serrato che imponga Berlusconi Prodi Berlusconi Prodi Berlusconi
Sedici anni in tutto otto anni al centrosinistra o otto anni al centrodestra negli ultimi nove anni sette anni di centrodestra
Fuori dall'Europa Paesi principali
In America tipica alternanza dei cicli dopo Reagan e Bush otto anni di Clinton otto anni di Bush ancora e oggi Obama
In Brasile due mandati di Lula in Giappone finalmente la vittoria democratica oggi con otto accanto può cinquant'anni di governo liberale conservatore
In Australia dopo quindici anni di governo conservatori vittoria labour contenere rada e oggi con Giulia di rilancio quali lezioni sommarie si ricavano da questa foto di gruppo
Primo l'Italia non ha avuto finora sembra strano non sia paradossale un problema di alternanza avuto semmai il suo contrario cioè nessun governo da noi ottiene il secondo mandato
I cicli sono Brady e ripetitivi
La continuità del ceto dirigente maggiore so mia figlia aveva un anno e Berlusconi andava a Palazzo Chigi mia figlia maggiorenne fra tre mesi Berlusconi ha massacrato da Palazzo Chigi a Palazzo Grazioli ma è sempre lì
Postilla dove ovviamente lavoriamo perché anche in questo caso le prossime elezioni se sia l'alternanza non vorremo questa fosse la prima volta in cui ovviamente un governo al secondo mandato proprio adesso
Seconda lezione le riforme da noi hanno stentato Emilio è stato severo nella sua relazione
Sia perché i cicli sono brevi ma anche perché ne abbiamo passato moltissimo tempo a lavorare sul sistema dei partiti e sulle regole e non soltanto sui contenuti nella conferma la traversata nel deserto lunghissima che ci porta dei progressisti all'Ulivo all'Unione
Al Pd
Terza lezione nel mondo di oggi i progressisti governano con maggiore successo fuori dall'Europa il pendolo si è sposato lì
Pensateci bene Stati Uniti Brasile Argentina India Australia Giappone sono a guida progressista quarta lezione l'Europa un pianto noi siamo oggi a tre governi progressisti su ventisette in tre due di questi in enorme difficoltà
Grecia e Spagna e un dilagare di movimenti xenofobi ed estremisti fortemente sostenute da giovanissimi che non si vergognino negli ultimi mesi a rievocare esplicitamente l'esperienza nazifascista
Quindi siamo davanti a una china durissima da rimontare
Secondo punto perché questo vento in Europa che è lo stesso continente in cui dieci anni fa undici anni fa Prodi
Veniva indicato alla guida della Commissione europea da tredici governi progressisti su quindici questa cari la fotografia di fine millennio diciamo così quindi tredici su quindici tre su ventisette
Ieri Dario detto delle cose importanti e le richiamo per Peppe per continuità del discorso
Abbiamo perso la narrazione del campo dice la la targa della narrazione pubblica abbiamo perso diciamo la centralità del campo di gioco
Allora cos'è che narrava amore dieci anni fa perché se non si riparte da dove abbiamo ho sbagliato dove abbiamo dove ci siamo inciampati è difficile come dire trovare il punto di svolta
I governi di dieci anni fa dicevano alcune cose in comune la chiamavamo terziaria ma alcune cose in comune il tre sostanzialmente la globalizzazione è una grande opportunità sia per l'economia che per il commercio
Lo è per il perseguimento dei sogni individuali di realizzazione individuale lo è per un nuovo interventismo democratico delle aree di crisi primo punto secondo punto il mondo del lavoro deve accettare maggiore flessibilità
Per competere guadagnare produttività dalla stagione della globalizzazione terzo punto i governi restituiranno questo sa a per in cambio di questo sacrificio del mondo del lavoro che accetta maggior flessibilità più investimenti sociali in ammortizzatori per chi già lavora e in educazione formazione avrà nuova generazione questa riparto
Gli ultimi dieci anni non per colpa nostra onestamente ma hanno spazzato via questa narrazione
Perché l'undici settembre ha dato un'idea diversa della globalizzazione
Perché la esplosione incredibile il decoro della Cina e degli altri nuovi paesi ci hanno detto che all'aumento degli scambi della ricchezza globale corrisponde però un aumento della diseguaglianza fra gli stati dentro gli Stati e poi ho avuto le crisi finanziarie fino a circa il due mila otto due mila nove che abbiamo richiamato
La teste arrivata manona protettiva le cose le conosciamo ce le ripetiamo la politica specula sulla paura la disinvoltura le candele opinioni le narrazioni che Tremonti ha offerto dal novantaquattro ad oggi riempirebbero un libro di diritti e di rovesci
Il progresso dei tempi non è più sinonimo di miglioramento
L'Europa diventa matrigna
E noi abbiamo una enorme fatica non soltanto italiana a fare i conti con quello che una volta chiamavamo il ceto medio ceto medio che oggi vive una sindrome molto impaurita ero ero rabbiosa che detesta diciamo così i ceti più alti
Perché gli stanno sopra e sembrano in toccati dalla crisi perché hanno le loro garanzie lo privilegi
E teme e anche un po'di rabbia verso i ceti popolari perché teme di scivolare in quella condizione quindi è un ceto medio impaurito lo definirei
E noi siamo in affanno su queste paure voi pensate al dibattito sull'immigrazione abbiamo avuto anche dentro il nostro partito e che che ha lasciato delle tracce nel dibattito recente non abbiamo in questo momento alternative potabile narrate alta xe Spend
E fatemelo dire siamo stati tentati in Europa anche non Italia se non avremo fatto la candidatura di Dario Area democratica e compagnia
I direbbe davanti alla perdita d'una narrazione CIR inseriamo nella ridotta del vecchio elettorato così una nicchia d'elettorato stabile fatemi dire insieme ad altri abbiamo visto a Manchester
Ed Miliband nuovo fresco quarant'anni ma col timore di ritornare effettivamente nella ridotta la relazione che va prima del New labour
Penultimo punto cosa si lascia la crisi di questi due anni
Uno in termini generali e il fenomeno un megatrend e serie distribuito spostato un altro po'il pendolo del potere verso Oriente Cina e non solo
La crisi sarebbe stata ancora più dura molto più dura se il pacifico non avesse retto molto meglio e molto bene
Esce prima dalla crisi chi lavora sulla domanda interna di quelle economie emergenti
E guardate che la difficoltà di Obama anche da qui al due novembre il drammatico mutismo Rho-Pero sulla questione c'è oggi nella copertina dell'Internazionale sulla rivalutazione del renminbi rispetto al dollaro e le conseguenze sulle euro insomma
Ci son dei numeri la dicono lunga ora in bimbi rivalutato del venti per cento vuol dire negli Stati Uniti in mezzo milione di posti lavoro in più e cento miliardi di debito commerciale in meno quindi è una guerra vera quell'altro che G due è una guerra vera quella la competizione che oggi è in corso fra Cina e Stati Uniti
Seconda lezione generale la crisi ci dice che le politiche europee paradossalmente nel momento in cui è massima la rinazionalizzazione delle politiche nazionali in Europa è però l'unica alternativa possibile
E fatemelo dire con un po'di orgoglio di europeista e con i molti Lo Presti che ci sono in sala dalla crisi del ventinove mille novecentoventinove l'Europa uscì con dieci anni nazionalismi una guerra mondiale
Cioè le non le file uscite da mesi non sono mai scontate
Dalla crisi del due mila nove che è paragonabile come dimensione se non superiore a quella lì il mondo è diverso ma ne siamo usciti con un un con un bilancio europeo riformato il primo tentativo di rimettere una sette mercati finanziari
Cioè credo dovremmo Brenda e ce ne conto quando poi l'Europa se no diventa soltanto matrigna
Terzo la crisi ci dice a livello nazionale le grandi democrazie europee stanno cercando tutte i loro aggiustamenti interni la Francia si cimenta con una riforma delle pensioni che ne abbiamo già fatto
Io non sono mai stato sospetto di di simpatie per Sarkozy ma non capisco la relazione cerca l'aumento delle tappezzate da sessanta a sessantadue anni e quello che sta succedendo se non con uno scontro di potere quello sì vero interno la società francese non per il merito
La Gran Bretagna cerca di rimettere sotto controllo con una spending review una spesa pubblica impazzita una manovra da cento miliardi di sterline cinque anni
La Spagna oltre al grande rimpasto fatto ieri l'altro cerca di uscire da un modello che aveva investito tutto sulla bolla immobiliare di grande investimenti in infrastrutture di mobilità la Germania che volevamo noi affrontare con Marina in modo più dettagliato purtroppo si è mancato l'ospite tedesco è il vero Paese da tenere sotto osservazione perché in questi anni
Stato profittando con una continuità con il vecchio governo di grande coalizione
Per innestare una grande marcia in più nel settore degli investimenti energetici della formazione superiore dell'invasione tecnologica d'impresa cioè la Germania sta cercando di farsi trovare pronta all'uscita della crisi dopo la curva mettendo lo stacco fra se stessa e il resto dell'Europa
Noi fatemelo dire una unisco anche un po'di teste un po'di pancia perché la Francia ce l'abbiamo tutti siamo nel pieno di una crisi in cui il Presidente del Consiglio vive e governa come un autocrate dell'Asia centrale come un Nazarbayev di turno
Qualche viaggio all'estero con amicizie discutibile poi fateci caso perché siamo tutti preda di un grande Incantesimo
Vive Rin serrato a Palazzo Grazioli dove ogni sera Amanda o una con una telefonata al team della libertà una video lettera Rotondi o qualche altra cosa e su questo i mezzi di comunicazione fanno ecco e rimbombano per tutta la giornata unendo immagini repertorio
Ma è un uomo che vive assolutamente dentro il palazzo il Governo è in crisi oggi parlamentare ma lo è da due anni su questa ragione Schiavone non ha mai governato è andato al potere sui rifiuti di Napoli e cadrà con i rifiuti di Napoli per strada
Allora termino Marina con un fuor d'opera
Diciamo la la parte se vuoi in meno da compitino ma un minuto me lo dai
Allora quando non c'è crescita ammesso che questo come ci è stato detto ieri si debba essere l'unica ossessione della politica cioè la crescita per la crescita è evidente che la vecchia politica del redistribuire i dividendi della recitano non funziona
Allora io credo ci sia dunque il dovere di pensare a Riga riforme in tempo di austerity può sembrare un'ovvietà come coniugare la crescita e l'austerity ma quindi riforme che modificano la macchina
Non possono più dire i riformisti la riforma e dare più soldi alla scuola che so dell'Università chiuso ci sono i soldi quindi ci sono pochi soldi da dare allora in interiori mondo che abitiamo e che avviseremo è diverso
Io ho raccolto in questi mesi direttore i dieci trend che descrivono la nostra vita quella dei nostri figli e dunque descrivono anche l'ambiente in quella politica opera e ve li elenco con una ricetta di cucina senza commentarli
I dieci trend consolidati nella letteratura che studia chi siamo e cosa saremo uno loro crescente dell'Asia detto due dominio imperiale dell'inglese
Tre cresciuto crei crescente invecchiamento della società
Ma anche tendenza inesorabile alla mercificazione del tempo e David ha detto delle cose molto interessanti sul valore del recupero del tempo come chiave di lettura politica quattro aumento della velocità del ciclo d'innovazione
Cinque vita urbana che diventa più solitaria
Sento le cose ha detto Graziano Delrio ieri sei quota maggiori del nostro tempo quotidiano dedicato alla mobilità al nomadismo
Sette l'immissione del sul mercato di beni e servizi a bassissimo costo per fare accedere al mercato i ceti più poveri questo è un è una tendenza otto propensione dei ceti medio-alti a spendere invece sempre di più per formazione sapere e cura del corpo della salute
Nove pensateci emergere di due nuclei di settori produttivi dominanti e che infatti sono cresciuti anche in tempo di crisi senza problemi il settore largo legato al concetto della sicurezza individuale
Ovvero salute assicurazioni vere e proprie e protezione personale
E al tema il settore legato al tema della distrazione che vuol dire intrattenimento dei media Tempo libero e viaggi sono i due poli su cui non c'è crisi non c'è alcuna crisi per nessuno
Infine decimo tema la convergenza tecnologica verso un solo mezzo che permette una grande personalizzazione dei contenuti ovvero disponibilità di un flusso mostruoso i notizie contenuti su cui ciascuno costruisce il suo palinsesto personale di vita di informazione
Ecco io dico in questo mondo così cambiato anche nella nostra provincia italiana io credo che se la politica il PD noi Chiara democratica non vogliamo restare schiacciati fra alla irrilevanza
E la contestazione della e alla politica pensate bene al nostro dibattito interno i criteri di scelta atomica da destra a sinistra nei blog e social network vecchio nuovo
Altro punto basso dentro molto fuori periferia contro centro suo criteri tutti extra politici e dunque l'immagine la politica nostrana nicchia che centrale vecchia alta contro un mondo che periferia basso verso l'alto nuovo e facce nuove non è teste nuove ecco davanti a queste cose io credo ne avevo bisogno è il contributo possiamo utile al PD
Di metterci un'operazione di grande coraggio io negli ultimi giorni ho rotto le scatole vuote con gli Oni ma insomma diciamo le scatole a tutti gli amici con due esempi di cui mi assumo la responsabilità
Di non so Assessore forno provocazioni generici dice provocazione ogni volta comunicabili cioè cosa che arrivano alla pace non sono soltanto più soldi
Uscire dal modello ingessato rete delle tre reti RAI dal modello ingessato delle tre reti RAI sostenuta dal Canone
Terrei sentire meno persone pagano tre reti RAI sostenuta dal canone che sempre meno persone peraltro l'Italia pagano Minzolini vita indiretta realisti ciò in Italia Murdoch è un faro della libertà Murdoch è un problema nel mondo anglosassone in Italia un faro della libertà con Sky
A me fare pensare a una rete di servizio pubblico pagata dal canone una senza tetto pubblicitario ora in vendita mi pare buona roba che anche l'ultimo degli italiani capisce e accetterebbe volentieri e uscire da un modello penso l'altro tema caldo sulla sicurezza
Gli italiani mettono ai primi posti il tema della sicurezza e poi ne abbiamo in Italia cinque corpi di polizia con sovrapposizioni insostenibili scherzavamo ieri con con Piero ma Piero mirava soltanto lo spunto è quindi la responsabilità è solo mia
Giro intorno al tema se non mi arrestano ma insomma i colleghi deputati che camminano per Montecitorio
Sanno che a piazza del Parlamento e a piazza di Moretti e a piazza Montecitorio c'è due capiterà ma anche due garitte dietro due dei carabinieri due dalla polizia
Moltiplicato per gli otto mila comuni italiani e per le postazioni e capite
Se possiamo andare avanti così per molto allora tutto qui può essere questo può essere altro io credo finale democratica debba offrire al Partito Democratico quel grande coraggio riformista a cui ieri Dario Celli chiamati con la sua relazione
Grazie largo
Ieri Dario ha fatto una un accenno molto molto forte ad un tema che è stata insieme rifiuti un fatto di grande propaganda per il governo Berlusconi e che oggi sta diventando l'emblema del fallimento di questo centrodestra il terremoto dell'Aquila
E abbiamo chiesto a Michele Fina che è segretario del partito nonché assessore in Provincia di parlarci proprio di questo poi iniziamo la sessione sulla sfida del cambiamento Pomigliano e dintorni con Tiziano Treu
Barile sì grazie parla
Grazie Marina
Devi raccontavo ieri sera racconta un po'di amici che il giorno dopo il terremoto il segretario nazionale del Partito Democratico Dario Franceschini scelse di venire all'Aquila all'ombra delle telecamere
Ascoltando la relazione ieri ho pensato che la gerarchia di valori rovesciata si testimonia
E quella testimonianza di un valore rovesciato ci dà l'idea di qual è il valore dei nostri avversari e cioè che anche una tragedia una grande tragedia può essere trasformata in un enorme spot elettorale Scott mediatico
Questo è stato la vicenda dei rifiuti di Napoli questa è stata L'Aquila
Un
Un dramma che è stato utile fin dal primo giorno meglio che il Presidente del Consiglio per affari di amici amici degli amici e soprattutto materiale prezioso per Vespa Minzolini e compagnia cantando
Bene L'Aquila adesso non è più un mistero per nessuno sta marcendo
Sta marcendo il centro storico
Stanno scomparendo i comuni del cratere e voglio sottolinearlo questo perché è un pezzo di patrimonio culturale del Paese dell'idea di come questo Paese
Gestisce difende e tutela il proprio patrimonio ma soprattutto è piegato quel territorio quella gente quella città dal punto di vista economico e sociale
Non c'è più una politica non c'era prima non c'è stata dopo il terremoto non c'è stata attenzione a dare l'opportunità di vivere di continuare a vivere anche in condizioni difficili in quella città insomma è finito lo spot è rimasto il problema
E abbiamo capito come reagisce chi Danti politico e al governo trova il capro espiatorio qualche volta i giudici la Corte costituzionale i rom in questo caso gli enti locali e colpa degli enti locali sui rifiuti sull'Aquila colpa degli enti locali che dovrebbero fare non fanno
Ma attenzione questa antipolitiche anche autoritaria perché sono bastate le dimissioni da vicecommissario governativo del sindaco dell'Aquila perché non ce la faceva più perché era impossibile condividere ciò che non era condivisibile
Perché ci fosse un atteggiamento automatico il Governo ha chiuso i rubinetti ha reso più difficile la collaborazione in sostanza una minaccia
Se dagli enti locali viene una critica viene una protesta e il Governo nazionale reagisce la Regione che a fine politicamente ha capito bene Emea e messo in campo una politica vuota e plaudente
Ma ci sono stati i cittadini e ci sono ancora i cittadini
E anche un poco di stampa libera un poco di stampa libera adesso
Ma soprattutto i cittadini che a un certo punto da persone libere con mille problemi hanno voluto testimoniare la loro difficoltà
L'hanno fatto in modo pacifico tanto pacifico che a Roma hanno preso le botte diciamo perché chiaramente sovversivi
I modi e le forme delle proteste dei cittadini del loro organizzarsi
Sono a volte condivisibili a volte no ma restano la nostra linfa vitale
Ecco perché il suggerimento l'idea ecco non quello di insistere a progettare un'Italia normale
Mi viene da dire noi avremmo dovremmo avere nella mente e nel cuore l'idea di Midali di Editalia sostenibile ora la sostenibilità è un concetto caro agli ambientalisti la sua traduzione francese io penso sia più forte cioè capace di futuro
Un'Italia capace di futuro
In altri termini un Italia responsabile e che è una cosa molto concreta l'idea di un'Italia che costruisse costruisce città che non crollano di fronte al terremoto che costruisce una società che non si disgrega di fronte a una problematica
Questa idea di responsabilità
C'ha guidato fin dall'inizio
Anche a noi Partito Democratico anche hanno i nelle istituzioni locali e abbiamo garantito presidente Marini in testa in Parlamento e nel territorio la collaborazione nella gestione dell'emergenza
Questo ci ha restituito credibilità e autorevolezza oggi nel rapporto con i cittadini che ci vedono un partito in grado di raccogliere le istanze di trasformarle in proposte a partire dalla costruzione di una legge che manca
Per rispondere al terremoto dell'Aquila una legge che parta dai cittadini e che possa vedere il partito democratico impegnato in tutt'Italia a raccogliere le firme a sostegno di questa legge può impegnato in Parlamento perché la si approvi
E qui l'ultima riflessione sul partito ancora la responsabilità la responsabilità della guida del partito
I principi che hanno ispirato la nostra mozione tornano tornano le intuizioni tornano le esigenze tornano i richiami
Ma abbiamo preferito alla visibilità ottenuta da uno scontro quotidiano
La capacità di coltivare la credibilità e l'autore l'autorevolezza con il lavoro comune
Io ho condiviso fin dall'inizio questo approcci e lo condivido ancora oggi mi sembra per citare Schiavone un modo serio di contribuire al lavoro per la costruzione della leadership visto che uno degli elementi che ci serve ebbene questo vale anche per il territorio
Non è un richiamo vanno il richiamo alla responsabilità ci aiuta hanno scannarsi sui giornali e contribuire concretamente nella costruzione nell'immaginario collettivo di un'altra Italia possibile questo ci aiuterà non solo a costruirla in tutto il Paese ma anche a dire a dimostrare lì
Nei fronti più avanzati nei luoghi più difficili come sono L'Aquila fatto che l'Italia resta un Paese solo e che la solidarietà non è solo uno spot elettorale ma una politica e possiamo costruire insieme grazie
Grazie Michele daremo tutto il nostro sostegno alle iniziative che il partito dell'Aquila deciderà di fare nelle prossime settimane messi allora
Nel frattempo non John ci siamo presentati però voi avete capito più o meno chi siamo e sono Marina Sereni
Francesca mogli si è nella segreteria del partito la responsabile per la scuola Anna Maria Parente nella segreteria del partito era responsabile per la formazione politica ieri non poteva essere tra noi per impegni personali importanti
Abbiamo detto che cominciamo con la sfida del cambiamento Pomigliano e dintorni abbiamo chiesto a Tiziano Treu di iniziare questa sessione tematica Tiziana
Grazie mi sento quasi intimidito contro le donne la presidenza bene bene
Credo che noi abbiamo impostato Dario ieri questo tema della sfida del cambiamento o come dice Schiavone la sfida della modernità prendendo un Pomigliano come un caso Bleu Matticchio direi quasi una metafora se non fosse una cosa molto seria
Però ma ma ha chiarito subito Pomigliano è una sfida non è un modello
Proprio non è un modello per le ragioni che diremo
Allora è una sfida
E non solo dentro la fabbrica come ha detto Marina di e dintorni cioè la sfida della modernità riguarda i modi di vita
La il modello economico il tipo di società mio amico ceduti direbbe nel libro che abbiamo scritto insieme che è una sfida antropologica e quindi non è che noi usciamo
Col cambiamento se guardiamo solo cosa è successo lì se c'è un accordo un po'più o meno tirato eccetera eccetera
La sfida riguarda l'intero sistema quindi il cambiamento particolarmente difficile però prima dei due parole sulla Sila in generale perché è importante guardare i rapporti di lavoro nella fabbrica ma anche dei dintorni perché quelli sono investiti direttamente dalla globalizzazione in fondo come stanno insieme lavoro impresa e fronte avanzato del della del futuro e quindi determina le convenienze economiche o funzioni lì o la globalizzazione
Ti distrugge se noi non innoviamo sia la qualità della produzione sia la qualità dello stare insieme partecipazione avremmo migliaia di Pomigliano cioè saremo sempre costretti a come dire al ribasso risponde al ribasso o diritti o lavoro no non va bene
Però la la prima cosa che voglio dire per segnalare la profondità del cambiamento che i rapporti di lavoro le relazioni industriali come diciamo noi la contrattazione collettiva deve cambiare proprio nella nella logica perché il secolo scorso mille anni fa
Era come dire la crescita economica andava per conto suo c'era il progresso più o meno lineare non è vero ma insomma
Tutto cresceva e le relazioni industriali distribuivano risultato cioè faceva una contrattazione distributiva ottima cosa
Beh adesso a me adesso non è più così la crescita e turbolenta incerta emessa in in gioco lo Stato non protegge più di tanto e quindi le relazioni industriali hanno cambiato proprio di segno se vogliono essere ucciso
Cioè debbono occuparsi della qualità
Dello sviluppo e della qualità dello stare in azienda per questo deve come diciamo noi essere fatto il salto da un modello meramente contrattuale distributivo a un modello partecipativo che è la congestione mai attuato un modo diverso di di concepire
E infatti i modelli che funzionano bene poteva una guardano qualcosa sul modello tedesco è perché hanno questo l'hanno messo dentro
è fondamentale quindi una sfida che è un criterio informatore cioè al di là delle forme della partecipazione cogestione o diverso è proprio il criterio informatore
Dello stare in fabbrica e dello stare anche nell'economia noi abbiamo fatto già Bersani ha fatto un accenno alla partecipazione Dario andato più avanti e noi su questo fronte dobbiamo muoverci ma prima di tornare a dire qualcosa su questo punto vorrei fare un una breve parentesi per dire cosa implica questa sfida sui dintorni che i dintorni sono le istituzioni economiche e le istituzioni sociali non la faccio lunga se no dovremmo fare un altro convegno però siccome
Schiavone ieri ha
Sollevato un problema vero aglio come mai progressisti non non ce l'hanno fatta non non rispondono bene a questa grande sfida parliamo dei progressisti è non parliamo dei nostalgici perché quelli sono ancora nel secolo scorso e quindi e Scaroni ha sollevato il problema e poi non che non è che già dato una risposta io non non pretendo di tanto però vorrei dire una cosa pensando a quello che è successo negli ultimi anni il tentativo lei dei riformisti europei ben speso al perito di Blair
Perché non è riuscito a contrastare le spinte liberisti che individualista te e e quindi alla fine nonostante molte cose fatte adesso c'è la pena del contrappasso prelevato Cameron che per la prima volta fa quello che non faceva neanche la Thatcher cioè tirare la scura sul welfare perché lei aveva fatto una cosa importante anzi da cui non si può tornare indietro e non non equivoca cioè certe liberalizzazioni introdurre criteri del merito
Un welfare attivo e non solo passivo tutte cose come dire importanti però ecco questa è un'ipotesi che vorrei che discutessimo perché c'entra col discorso di Pomigliano
Il punto debole è proprio questo che non ha capito che occorrevano strumenti per la coesione sociale per contrastare una tendenza le diseguaglianze la cosa tragica che la fine del periodo
I Blur le diseguaglianze in Inghilterra sono state maggiori di quelle che erano all'inizio comunque sempre molto alte e ha come dirà lasciato andare
Il sistema economico per cui gli eccessi di finanza
Questo non è casuale perché
Come ha detto anche voci non basta la flessibilità e neanche le liberalizzazioni sono importanti perché ci sia una crescita una crescita utile allo sviluppo equilibrato
E non a un sistema partecipativo è questa la differenza fondamentale tale sistema il modello in anglosassone e il modello tedesco al di là delle forme insisto cioè che lì
Si è sottovalutato
Il pericolo il carattere corrosivo come dice Sennett
Del della flessibilità delle a liberalizzazioni sulla Surico sulla coesione e sui rapporti personali e quindi sulla rottura del patto tra cittadini e Stato della partecipazione questo
è un punto a mio avviso fondamentale i deboli infatti invece resistono meglio sistemi come quello tedesco ma anche quelli nordici che hanno combinato un welfare attivo diritti di base cento raccordo un'innovazione non solo finanziaria ma sulla conoscenza sulla qualità e con un sistema partecipativo quindi come vedete adesso la faccio breve
Un mix di politiche economiche sociali molto diverso da quello del secolo scorso che tiene insieme punto alto grado di innovazione e di educazione
Infatti l'unica cosa di Cameron che ma colpito che non ha tagliato l'educazione la ricerca per dire che è un po'meglio dei nostri beceri
Conservatori e quell'invece trattano tutto come se fosse comuni che l'educazione la ricerca è uguale agli sprechi del pubblico impiego
Quindi io credo che questo mix noi dobbiamo metterlo come il il nuovo orizzonte che
Molto difficile molto difficile da
Da affrontare perché vuol dire rompere
Molti
Dei punti consolidati chiede una una gran un grande coraggio cosa
C'entra questo con Pomigliano beh
La il sistema
Di fabbrica ma il sistema del lavoro e si regge solo se c'è questo contesto perché altrimenti insisto ogniqualvolta aveva una sfida polacca piuttosto che una sfida tu dovrai dire ma noi
Abbiamo un welfare che non regge solo cassa in deroga e mentre invece occorrerebbe di più
E noi e dobbiamo competere sui bassi costi del lavoro perché non non abbiamo qualità e quindi di nuovo giù
E poi noi non abbiamo un sistema è un clima partecipativa per cui arriva in Melchiorre di turno che notoriamente autoritario e in poi infatti dicevo citava da qualche giornale che anche Susan così sulla Francia
E qui si la ribellione non è solo perché c'è un anno di più un anno di meno
I pensione che sono dove l'avevamo come dire già introitata è perché
Sa così autoritativa che è una semplificazione un un po'eccessiva ma che rende l'idea
A proposito solo una parete su quello che diceva Schiavone ieri guardate che noi dobbiamo sperarlo per affrontare questo
Certamente
Rilanciare l'idea dei diritti di cittadinanza
Perché i diritti di cittadinanza soprattutto in un Paese come il nostro nell'Unione europea nella costituzione i valorizza molto hanno un valore come dire tonico dello stare insieme hanno un valore
Per contrastare le il degrado non l'Italia non è nota per la sua significhi Ness già per lo spirito civico quindi affermare queste cose
E fondamentale ma sono i diritti alla di libertà sono i diritti alle all'educazione all'ambiente
A alla alla salute questi sono i riti della del cittadino addirittura direi della persona anche se non cittadino precisa
Ma noi abbiamo qualcosa come dire più specifico perché i diritti sociali non li possiamo come dire annegare nei diritti di cittadinanza
I lavori ci il cittadino che lavora e non è solo il cittadino ha poi delle espressioni e dei
Particolarità punti di partecipazione questi non li valorizziamo appunto con un welfare che generale ma generale che tiene conto dei bisogni
Dei lavoratori e
Appunto valorizziamo la partecipazione di questi è una precisazione importante perché non vorrei che passassimo da tutto operai
A tutto generico cittadini
E questo valorizzazione della dei lavori e della partecipazione dei bisogni specifici dei cittadini che lavora è importante importante anche per d'tutto il discorso della sussidiarietà
E dei corpi intermedi i corpi intermedi non nascono si ci sono cittadini tutti uguali cittadini poi si aggregano con comunità si aggrega un po'appunto partecipano in diversi luoghi
E e qui ed è su questo che noi dobbiamo lavorare non non ha fatto molto lunga dico due cose più specifici sul di specifica sul punto della partecipazione che come dire
Il punto in cui l'economico si incrocia col sociale in cui dobbiamo mettere
Una forte dose per contrastare le tendenze dissocia attive della modernità prelude sempre mio amico Ceruti del filosofo ICEF guardate che qui si sta sfaldando il terreno sociale se non ci mettiamo un antidoto e e l'antidoto è la persona che partecipa dicevo la la vera ragione per cui è necessaria una dose partecipativa che non in cui non si parlava cinquant'anni fa
è che nel mondo moderno così complicato sono cresciute le interdipendenze
Tra impresa e lavoro tra nazioni e nazioni e se in un sistema complesso e interdipendente
Se ognuno va per conto suo o anche solo perché si ci si limita a contrattare
E non il sistema non regge cioè il sistema funziona se c'è una
Coinvolgimento di sistema un criterio collaborativo che se che è un criterio che riguarda l'impresa e allora li possiamo discutere noi abbiamo dei disegni di legge
Se c'è consiglio di vigilanza si partecipa nei Consigli vigilanza bisogna pensare a qualcosa di più specifico per le piccole e medie imprese perché il piccole imprese non c'è alcun segno di vicinanza Giano speso neanche i consigli d'amministrazione quindi gira pensare a qualche altro modo che può essere di tipo contrattuale ma finalizzato alla partecipazione o anche la partecipazione agli utili non dimenticatevi i tedeschi non c'hanno mica solo la i consigli di vigilanza nelle aziende sopra i due mila o mille hanno anche una diffuso azionariato
Dei lavoratori che come dire un riempitivo anche economico che
Non ci disturba del senso della partecipazione
E noi nell'articolo quarantasei appunto che che la nostra dimenticata base costituzionale possiamo benissimo farsi stare queste diverse fumé però ecco al di là dell'info delle forme è una cifra diversa
Che deve essere inserita
Nelle
Nella nostra vita del lavoro e dell'impresa naturalmente poi la differenza di interessi c'è perché nel momento della distribuzione
Dei frutti se non penso di essere così ingenuo da da da negarla però l'avere la differenza è che l'interdipendenza dei destini delle persone e dell'impresa richiede veramente questo coinvolgimento
Non è un'altra cosa che l'Italia quasi di più che la parte giacché non non ce l'ha la partecipazione nell'impresa è che lì la il Citterio partecipativo è un criterio che in forma già adesso anche le attività extra in presi dal presente abbiamo queste esperienze e gli enti bilaterali e delle forme di partecipazione alla gestione della formazione professionale anche se non sempre molto brillante
Alla pensione complementare cioè istituzioni di partecipazione che riguardano il mercato del lavoro riguardano
La l'economia guardate che c'è il famoso sistema di gente
Tiene in paesi del Nord è proprio questo sindacato partecipano solo nell'impresa ma anche nell'istituzione del mercato del lavoro nella previdenza colti e tra l'altro è anche una bella rete di sicurezza per cui non a caso di sindacato tiene meglio
Che da noi perché è inserito
Sperando che non si faccia proprio completamente inghiottire
E e quindi si estende il modello dalla l'impresa alla alla Kato del lavoro e all'economia questa la cose più difficili io finisco su con due battute guardate che l'economia sociale di mercato che è la formula tedesca
Se la vogliamo prendere sul serio non farne uno spot alla Tremonti o dire questo il sociale non è una specie di
Ma sai beccare che sta da una parte e e l'altra l'economia avanti per conto suo cioè se l'economia è basata solamente su un concetto di concorrenza est est esasperato che magari poco regolato e il sociale
Fa il fratello povero era era carte cocci soprattutto in periodo di austerità come queste
Invece è la socialità che deve diventare un criterio informatore
Di di diverso appunto anche nell'economia naturalmente non non dappertutto nello stesso modo Wall Street probabilmente un po'in più impermeabile a criteri di socialità che non che so la cooperazione il terzo settore però è così
Questo è il senso di economia sociale di mercato
Addirittura
Noi nel nostro libro scusate se la seconda volta che mi cito ma avevamo detto ma non abbiamo detto solo nove addirittura la collaborazione e l'altruismo come criterio informatore di certe attività economiche diciamo che non sono sue non siamo solo noi perché dalla dall'ultima enciclica al premio Nobel Amartya Sen
Ecco per dire gli spunti su cui noi dopo dobbiamo lavorare se
Vogliamo affrontare il cambiamento senza cadere
Nelle
I Ficini
Nel stavo per dire insomma nelle forche caudine come Pomigliano e per questo potere secco magari colleghi ne parleremo meglio è chiaro che poi occorrono cose specifiche sull'impresa occorrono le regole di rappresentanza per sapere come chi partecipa e inevitabile sentiamoli che ci siano le regole di rappresentanza
Ovviamente dobbiamo evitare
Di Titti giocare al ribasso cioè la sfida deve essere con condizioni di lavoro migliori e per questo occorre un sindacato partecipativo e più unito
Cosa difficile che le tensioni divisive guardano anche il sindacato anche dove il governo non gioca dividere come è stato nel caso nostro però insomma io credo che la sfida è è veramente affascinante e la dobbiamo prendere in considerazione tutti ciascuno per i suoi pezzi e quindi riguarda chi il sindacato riguarda le istituzioni economiche riguarda gli amministratori perché questi interloquiscono con molte attività economiche
E riguarda il nostro partito che deve essere protagonista grazie
Grazie Tiziano la parola Cesare Damiano segue Teresa armato
Bene grazie
Ma la relazione di Dario ha offerto molti spunti
Io da un punto di vista generale dico questo mi piace la discussione che stiamo facendo che di solito facciamo in area democratica
Perché noi non rinunciamo pure essendo un compito difficile a ricostruire una visione una volta si chiamava ideologia limitiamoci a visione cioè uscire fuori
Da una pratica della politica che tutta tattica o candidature
Io penso che questa sia la strada giusta
Perché altrimenti difficilmente noi siamo in grado di interagire con le complessità del momento attuale
Allora
Il compito che ci è stato assegnato non voglio come sì sì chiudermi però ci sono stati tanti interventi di carattere generale questa volta
Mi dedicò al compito anche perché mi appassiona parecchio
E quello di partire dalla sfida di Pomigliano però io vorrei parlarne raccogliendo il testimone di Tiziano per andare un po'oltre più nel merito ora questa sfida richiama dei temi sui quali il partito democratico dovrà prima o poi assumere un orientamento
Il primo è quello del rapporto fra sfera politica e sfera sociale questo caso le associazione del sindacato dell'impresa nel tempo della divisione sindacale
Questo per noi è un tema che va assolutamente affrontato perché per come fatto per le caratteristiche politiche di fondo
Del partito democratico la divisione sindacale incidere sulle politiche sugli equilibri del partito democratico
Tra di noi ci sono gli iscritti a CGIL CISL e UIL dirigenti e militanti i delegati semplici lavoratori
Quindi questo è un tema
Che noi dobbiamo assolutamente affrontare e per quanto riguarda le regole io mi sono un po'stancato di avere questo turbamento
Costante all'annuncio di una prossima manifestazione o della CGIL o della CISL o della UISP
Perché il ventisette di novembre lo ricordo io le ricordo sempre in anticipo ma tanto ci arriviamo sempre all'ultimo minuto il ventisette novembre ci sarà lo sciopero ci sarà una manifestazione nazionale della CGIL
Che dovrebbe successivamente
Vedremo preparare addirittura un potenziale sciopero generale della CGIL
Che si fa
Saremo di nuovo nel tormentone aderire partecipare sgambettare io sono uno di quelli che è andato a sgambettare al corteo della FIOM e rivendico questo mio sgambetto amento anche perché da quarantadue anni che sgambetto ai cortei e new organizzati tanti insieme a tanti scioperi
E io la vedo così
Ma lei non ne usciamo fuori da questo problema se non diciamo una cosa che per me e ovvia un decalogo una regola che dovrebbe essere universale per quanto riguarda il nostro partito
Evidente un partito non deve a dei veri re a nessuno sciopero piattaforma altrove noi dobbiamo partecipare con la nostra piattaforma dove ci sono i lavoratori organizzati dai sindacati confederali io a questo credo profondamente
Perché lì in quel corteo c'erano i nostri lavoratori e anche nostri elettori non tutti pelli votano lega votano centrodestra votano per noi votammo sale ma c'erano anche i nostri
E anche se il gruppo dirigente sostiene una tesi che noi non condividiamo noi secondo me e lì come in altre occasioni
La manifestazione di CISL e UIL sulla questione fiscale anche lì c'eravamo ma dobbiamo esserci perché in qualche modo noi abbiamo un dovere di presenza autonoma con le nostre proposte e di ascolto
E noi dobbiamo tentare di ricucire in una situazione difficilissima
Le trame di una ripresa di confronto di contatto unitario che per noi è fondamentale e questione del nostro partito altrimenti il nostro un atteggiamento ipocrita
Che oscilla fra l'invasione di Vendola i BTP dietro e l'incertezza del nostro partito credo che ci sia un'altra strada e noi un'altra strada la dobbiamo assolutamente trovare e percorrere con chiarezza
Io su questo guardate combatterò sino al sì
Perché altrimenti noi corriamo il rischio di scomparire di essere marginalizzati di non avere un contatto
Con un popolo che ha bisogno anche di sentire delle opinioni io sono andato
All'assemblea della FIOM di Brescia che un po'come si dice
Il punto caldo voi sapete che Brescia è sempre stata la tana del leone invitato da Landini
Il Siena Maurizio Zipponi responsabile del lavoro dell'Italia dei Valori ex segretario generale della FIOM di Brescia ci sono andato certe e gli ho detto a quei lavoratori che sicuramente
Non condividevano quello che dicevo voi avete sbagliato quando come FIOM avete votato contro il protocollo del ventitré luglio del due mila sette
E la sfida di Marchionne la dovete accettare
Sono d'accordo
La sfida di Marchionne va accettata non alle condizioni di Marchionne
Le condizioni Marchionne non vanno bene perché qui c'è un problema
E difficile Marchionne ha scritto una lettera ai lavoratori un fatto anche inusuale che ho letto con attenzione e lì si dice una cosa poi nelle lettere c'è sempre una parola no
Dobbiamo negli stabilimenti italiani a vere i livelli di competitività garantiti negli altri stabilimenti giusto questa la chiave
Ma io mi domando
Secondo voi si raggiunge quell'obiettivo della competitività alta dividendo il sindacato licenziando i delegati per quante ragioni posso avere la FIAT oppure quando la magistratura al di
Reintegra nei luoghi di lavoro tenerli nelle sedi sindacali per non farli andare nei reparti e quello è il modo di risolvere ospita la competitività io non credo
Non è questo lo dobbiamo dire sì la sfida di Marchionne va raccolta e chi non la raccoglie sbaglia ma non a quelle condizioni
Allora si tratta di capire quali sono le condizioni e che cosa può fare la politica perché in gioco
C'è una partita enorme il raddoppio della produzione di automobili in Italia è un investimento di miliardi di euro
La sopravvivenza dell'auto
E guardate che sullo sfondo c'è un problema che noi dobbiamo sapere che si agita da vent'anni a questa parte
Nel mondo ci sono troppi produttori di auto
E quindi ci sarà una selezione io non vorrei che la selezione riguardasse gli stabilimenti italiani della FIAT
Ed è per questo che non è la sfida la dobbiamo assolutamente raccogliere
Ma questo come si fa a guardate io
Non ho dubbi
Sul tema della flessibilità però vorrei che facessimo un po'mente locale perché di flessibilità si vive o si muore possiamo dirlo una volta per tutte
Che il sistema
Economico italiano dell'impresa per quanto riguarda la flessibilità ne ha fatto un uso talmente massiccio che questo uso massiccio che toglie futuro ai nostri giovani diminuisce la competitività del sistema e questa cosa qua
Non la dice solo Cesare Damiano insieme ad altri perché noi siamo un po'come si dice fissati la dice il Fondo monetario internazionale anche Bankitalia
Troppa flessibilità diminuisce la competitività del sistema
Perché quando un giovane viene assunto tre mesi per tre mesi all'anno sia dell'ultimo giorno di essere riassunto ma secondo voi
Quello ha una laurea ne ha due a un master e un call center sta con l'acqua alla gola secondo voi quello ci mette impegno intelligenza convinzione cooperazione tutte quelle cose giuste che ci ricordava Tiziano Treu
Quello tira in lungo sperando di essere lì acchiappato nel prossimo trimestre di lavoro e appena può se ne vada un'impresa che non lo capisce
Ma di queste cose le dobbiamo avverte chiare c'è una distorsione nel sistema
Perché la buona flessibilità è chiaro e necessaria ma l'eccesso di flessibilità si trasforma in una precarietà strutturale
Che va combattuta allora
Io dico Pomigliano Pomigliano fa scuola purtroppo Tiziano fa scuola
Cioè io son d'accordo con te che non dovrebbe essere un modello ma io l'ho detto dall'inizio guardate che la FIAT la conosco fa scuola
A Melfi
La pausa di quaranta minuti diventerà trenta sul modello Pomigliano a Melfi la metrica del lavoro quella roba che qui far fare i movimenti verrà cambiata sul modello di Pomigliano
Quindi purtroppo quel modello farà scuole verrà richiesto in tutti gli stabilimenti allora
Cosa vuol dire chiudersi assolutamente no
Noi abbiamo assistito al Parlamento Parlamento è un fatto un'iniziativa col professor Berta che ci ha spiegato il travaglio del sindacato americano perché qui mica è facile c'è negli Stati Uniti
Il potente sindacato dell'auto che ha concluso l'accordo con Marchionne
Ha concluso un accordo che ha terremotato i vertici del sindacato e costato lacrime e sangue avuto grandi contrasti
E un accordo che risolve in modo surrettizio la famosa questione americana del patto di De Troy di cui il partito democratico è stato un sostenitore insieme alle grandi imprese al sindacato
Vale a dire il quesito applichiamo i contratti di lavoro del sindacato dell'auto oppure andiamo nei territori dove non essendoci sindacati
I contratti di lavoro non vengono applicati e si paga meno la mano d'opera
Ma sapete che l'accordo il sindacato americano per tenere aperte quelle fabbriche ha voluto dire quasi dimezzare la paga oraria di quei lavoratori e fare una clausola di garanzia di noi sciopero fino al due mila tredici
Allora sono lacrime e sangue
Io ai lavoratori della figlia della FIOM della FIM e della UILM sono pronto ad andare lì e dirgli guardate
I diciotto turni vanno delle la mensa a fine turno va bene la nuova organizzazione del lavoro va bene il dieci tra ordinari più di quello che prevede l'attuale contratto di lavoro va bene quella sfida va accettata in fondo è Melzi
Ma io quello che chiedo alla politica al sindacato in cambio cosa c'è
Perché noi non possiamo avere una situazione nella quale c'è il vagheggiamento del raddoppio di un investimento senza sapere quanto ci mette quando lo mette dove metta in quel solco in quali impianti per quali produzioni per quali modelli di automobili
Io voglio sapere da Marchionne se in cambio di quella scommessa non c'è più la delocalizzazione degli stabilimenti e c'è la garanzia dell'occupazione
Vorrei chiedere a Marchionne sì oltre a garantire l'occupazione in cambio di quel sacrificio perché è un sacrificio ve lo assicuro
C'è
Per i nuovi operai specializzati che produrranno l'auto di nuova generazione spero anche l'auto elettrica diventeranno Mecca cronici di alta scuola
E magari FIAT sindacati enti locali mettono su una scuola di formazione per operai meccatronica e che dia la prospettiva di un guadagno di una formazione di un rapporto fra cultura lavoro saper fare in quelle fabbriche
Io credo che questa sia la sfida e allora la politica guardate Marchionne apposto all'inizio il tema della competitività adesso Marchionne dice entro settanta giorni decida il da farsi c'è il tema della governabilità
Lei c'è un punto sul quale secondo me vale la pena di fare un chiarimento
So già che qualcuno mi dice ma noi siamo un partito non sei più al sindacato l'osso ma a me di queste cose piace discutere poi la politica fa la sua parte non va nei dettagli però il punto secondo me
E di dire una cosa sulla quale si è discusso a lungo la questione dello sciopero
Si deve limitare il diritto costituzionale dello sciopero no
Ma in un patto sociale
Nel quale luglio ci mette i soldi raddoppia gli investimenti mi garantisce la dello la non delocalizzazione di garantisce l'occupazione
Io come sindacato se faccio un patto di produttività se ci sono i sabati devo garantire che quei sabati siano fatti senza un minuto di sciopero e questo
Non mi toglie il tiretto Allo sciopero sancito dalla Costituzione su tutti i temi dell'organizzazione del lavoro nel corso del periodo di lavoro normale
Ma quel patto io devo rispettare lo dice uno che negli anni Settanta qualche show Peretto di sabato l'ha fatto inventandosi qualche argomento che forse cioè sono stato persino denunciato per rimborso spese miliardario dalla carrello una fabbrica che Piero Fassino conosce che non c'è più dell'indotto della FIAT quindi lo so come si fa
Ma quella roba lì non si può più fare
Però io credo che questi siano i termini dello scambio dopodiché la politica io penso e concludo
Che noi dobbiamo interrogarci su alcune questioni la prima una questione sindacale Marchionne dice facciamo le newco speriamo che non si facciano licenziare tutti per riassumerli alle condizioni Pomigliano faccio il contratto dell'auto guardate io ve lo dico io sono contro l'idea del contratto dell'auto
Non mi sfugge il fatto che il contratto di lavoro dei metalmeccanici è un ibrido dall'ingegnere spaziale della legna fino al montatore meccanico quello che ti fa i bulloni lo so
A quello lì basta il Belgio da consumare mille settecento ore all'anno
Perché quando fa il profilo dell'ala in fibra di carbonio deve progettarlo mandarlo negli Stati Uniti quello lavora dodici ore al giorno ininterrottamente per tre quattro settimane due mesi non lo so
La stessa condizione non può essere di uno che fa il tormento chiaramente quello fa i turni sei quattordici quattordici ventidue ventidue sei poi sentirà la produzione fa gli straordinari se non c'è la cassa integrazione sono modelli diversi quindi un ibrido
Il contratto nazionale ormai è troppo piccolo per fotografare le competitività globali ed è troppo grande per carpire le specificità dei singoli settori ma loro soluzioni ci sono
Primo poniamoci il problema lo risolverà il sindacato
Del disboscamento dei contratti ce n'è troppi si faccia il contratto dell'industria il contratto dei servizi
Grandi contratti cornice dentro i quali ci sono le specificità settoriali il settore dell'auto si presta come la siderurgia
Il ciclo continue tipico della siderurgia senza fare deroghe perché questa storia delle deroghe
E la teoria di Sacconi guardate che dopo il collegato lavoro
Che è un antipasto ci stanno preparando lo Statuto dei lavori che baserà la sua essenza sul carattere derogatorio delle leggi dei contratti
Sulla vicinanza della contrattazione e luoghi di lavoro comune sorgere della rappresentatività territoriale del sindacato già contenuta nel collegato lavoro che vorrà dire che nasceranno
Sindacati di comodo dell'impresa e del lavoro il sminuzzare hanno tutti gli elementi di solidarietà
Dei grandi
Contratti nazionali e della rappresentatività nazionale del sindacato
Non facciamo le deroghe
Si faccia un accordo dentro il contratto nazionale dei metalmeccanici per il settore dell'auto che stabilisce la competitività i turni
Che stabilisce la competitività attraverso gli straordinari la nuova organizzazione del lavoro le soluzioni ci sono e la politica e concludo
Ma noi in tutta questa discussione abbiamo il convitato di pietra che non abbiamo scomodato
Il governo
è scandaloso l'atteggiamento di questo governo questo Governo è stato alla finestra
Negli Stati Uniti nell'Illinois si farà un nuovo stabilimento automobilistico e il Governo degli Stati Uniti finanzierà la Chrysler con seicento milioni ti dollari per fare quello stabilimento
E per tenere aperti gli stabilimenti e fare il nuovo patto Obama è sceso in campo in prima persona
E in Europa al di là di quello che dice Maroni noi non giriamo le normative europee quindi non finanziamo tutti gli stati stando aggirando per sostenere le produzioni nazionali dell'auto
L'unico assente il governo italiano dobbiamo denunciare questa situazione come partito
Se no
Noi assolviamo
La mancanza di politica industriale hanno eliminato gli incentivi all'auto benissimo non incentiva teme che compro
Marchiamo gli incentivi per fare il motore elettrico diamo gli incentivi per il motore politico diamo Polito diamo gli incentivi per la nuova tecnologia nuove innovazioni quindi la prima questione chiamare in causa il governo la seconda questione e quella che diceva Dario nella relazione abbiamo più volte sollevato i comitati di sorveglianza
Io guardate questa cosa meno di due mila non ci credo mi accontenterei conosco la situazione italiana non allarmiamo il piccolo imprenditore oddio mi fanno qui mi porta un via la fabbrica
Grandi multinazionale grande impresa con i Transplant
Partiamo dal grande e diciamo che
Noi accanto al consiglio d'amministrazione abbiamo un comitato di sorveglianza composto dai rappresentanti dei lavoratori che poi
No partecipare all'indicazione di scelta strategica della costruzione degli impianti dell'occupazione
Un condizionamento una conoscenza un diritto d'informazione che va oltre a quello che fin qui è conosciuto credo che questo sia un grande segnale che noi possiamo dare come partito come politiche l'altra questione e questa non risolverà il problema
Ma il tema della rappresentatività delle parti sociali
Chi contratta per chi quando è valido un accordato
Allora nel due mila otto CGIL CISL e UIL non fatto un documento unitario nel quale si dice che per censire la rappresentatività bisogna contare con un ente super partes può essere linci può essere il CNEL può essere chi volete iscritti certificati e i voti riportati nell'elezione del rappresentanti sindacali unitario
La somma di quei due indicatori da la certificazione di rappresentatività
Il sindacato la coalizione sindacale che supera il cinquanta per cento che supera il sessanta per cento se vogliamo avere come si dice una garanzia di unità
E rappresentativo nel momento in cui sottoscrive responsabilmente un accordo
Questo non dico che risolve ma può aiutare allora
Io sono rispettoso dell'autonomia del sindacato ma possiamo noi sfidare
Le parti sociali quindi in questo caso il sindacato confederale a riprendere il filo di un ragionamento su questo tema
E portare in Parlamento con il consenso del sindacato almeno su questo tema della rappresentatività della certificazione le nostre proposte di legge
Fatte ad hoc di recepimento una volta si chiamava legislazione che i sostegni legislazione di sostegno
Ecco io penso che il compito nostro sia questo
Conoscere i problemi argomentare confrontarci stare noi dove ci sono i lavoratori con la nostra autonoma col dizione e abbiamo anche la forza di una proposta politica
Che consenta no soltanto al nostro partito di uscire da questa strettoia ma la Società di imboccare una strada diversa io non mi arrendo sarà che quando ero nel sindacato ne ho prese tante perché ero unitario per definizione io non sono mai stato identitario ero molto unitaria e me ne andate tante
Ma l'idea che si vada in una direzione
Nella quale avremo in Italia il sindacato di governo e il sindacato di opposizione io non la voglio accompagnare non mi arrendo
Io non mi arrendo
Perché questo guardate che ci sono molti miei colleghi che hanno fatto i sindacalisti vuol dire la fine del sindacalismo confederale
L'incapacità di una proposizione autonoma del sindacato di fronte a qualsiasi Governo di centrosinistra di centrodestra che secondo me e l'ispirazione profonda di un rapporto fra politica e sfera sociale
E quel veleno che il governo sta mettendo con la rappresentatività territoriale guardate che
E la cosa che in qualche modo agevola questa deriva
Combattiamo contro con la forza delle idee con una visione della politica come stiamo facendo e discutendo in queste sede non rinunciamo alla visione perché lo ripeto di tattica si muore
Di atteggiamenti ipocriti si muore e noi non abbiamo bisogno di atteggiamenti ipocriti entriamo nei problemi e troviamo le soluzioni
Grazie Cesare Teresa Armato e poi si prepara a fare Pier Paolo Baretta
Grazie io penso che sulla questione di Pomigliano vissuta e raccontata come una sfida eccome la possibilità di rappresentare un cambiamento per il futuro abbiamo detto molte cose Tiziano ed ora Cesare e io vorrei anche a raccontare la vicenda di Pomigliano un po'diciamo dal territorio partendo dal fatto che io sono in Campania e che insieme con gli altri senatori del PD da quando è iniziata la legislatura abbiamo incominciato ad occuparci della vicenda di Pomigliano ad occuparcene veramente seriamente a stimolare per mesi e mesi il Governo aveva ragione
E l'ultima considerazione Cesare dicendo che il convitato di pietra di tutta questa vicenda di Pomigliano è stato per mesi e mesi il Governo che pur sollecitato con interrogazioni commozioni la richiesta di venire a riferire in aula la richiesta di un confronto che non solo il sindacato ma anche noi anche come partito e politica abbiamo fatto
Si è reso assolutamente assente è rimasto alla finestra
Ed è un punto importante questo perché da per vivere pienamente quella sfida del cambiamento a cui si è fatto riferimento
Non si può avere un governo una politica che è totalmente est estranee ed è assente sul tema della politica industriale ed era polemiche durissime nel Mezzogiorno
E guardate ci sarà nel futuro e del futuro prossimo altre questioni che ci impegneranno che ci riguarderanno
E che vedranno e hanno visto ancora il governo assente penso per esempio alla vicenda di Fincantieri nella questione di Fincantieri anche lì stiamo stringendo e chiedendo al governo di dirci qual è la strategia che vuole mettere in campo per difendere la cantieristica per difendere un settore che nel nostro Paese non solo nel Mezzogiorno ma anche nel Mezzogiorno ha un valore strategico
Abbiamo affrontato la vicenda di Pomigliano com'era giusto che la politica l'affrontasse
Guardando ed assistenti indo al dramma degli oltre cinque mila operai di quello stabilimento e dei due mila che con l'indotto sono interessati
In ogni caso addosso adesso guardando al dramma di chi per due anni due tre anni quasi ha vissuto in un'incertezza totale con la cassa integrazione straordinaria che c'era e che non c'era che veniva intervallata da lunghi periodi di totale assenza della produzione un dramma che ovviamente e vorrei dire giustamente ha creato un clima di forte tensione e preoccupazione
E di protesta anche
Un tema che non ha favorito e non poteva favorire il dialogo il confronto lo spirito e il clima riformismo riformista è difficile fare dialogo se da una parte ci sono delle esigenze
Dall'altra non c'è nessuno ti ascolta
Abbiamo siamo stati vicini ai lavoratori e non solo ai lavoratori
I quali vedremo vigileremo dovranno essere riassunti nella nuova fabbrica Italia di Pomigliano macchie vicino a quei lavoratori a quegli operai specializzati Giovanni
Oltre cinquanta che hanno perso è definitivamente per ora la prospettiva di lavoro perché loro in una era un contratto a tempo determinato dato loro l'ha riconosciuto loro per il fatto che loro padre avevano lasciato l'azienda
E che giovani specializzati professionalmente molto qualificati sono stati quelli più deboli e i primi ad essere sacrificati
Su Pomigliano e dobbiamo dirlo e continuare a dirlo con forza perché riguarda pure il futuro non c'è stato un governo non c'è stato un ministro il fatto che per mesi e mesi e mesi ministro dello sviluppo economico non ci sia stata in questo Paese
Non è una cosa che non ha una conseguenza è una cosa che è una conseguenza negative che continueremo a vedere la sua conseguenza negativa io non mi soffermo su i punti del contratto e della novità
Contrattuale di Pomigliano perché credo che tutti riconosciamo e li abbiamo
Più volte anche commentati
Ma su questa questione che non c'è stata un'interlocuzione con la FIAT con Marchionne da parte di del del Governo penso che ci sia stato sicuramente un risultato molto ma molto negativo
La il nuovo contratto è stato
Approvato
Con un referendum tra i lavoratori di Pomigliano
Un referendum nel quale abbiamo discusso con loro ribadendo la nostra posizione la posizione che ha sottolineato Treu
Ribadendo la nostra posizione anche in quei momenti molto difficile ne siamo stati pure a Natale con i lavoratori della FIAT di Pomigliano l'abbiamo fatto insieme con il vescovo di Nola
Ribadendo la posizione e i lavoratori hanno affrontato il referendum con senso di responsabilità
E anche lo voglia dire la voglio sottolineare con quel senso con quella consapevolezza di chissà che quello è il modo per conservarsi un lavoro il modo possibile in una terra in cui la disoccupazione specie quella giovanile ha superato il trenta trentacinque per cento
In una terra in cui è molto difficile nella fascia tra quaranta e cinquant'anni se si perde un lavoro poterne immediatamente trovare un altro hanno fatto con questo spirito e però anche con lo spirito credo di grande senso di responsabilità
Pomigliano rappresenta una sfida anch'io sono sicura
Che questo sia vero rappresenta una sfida e può rappresentare un modello vorrei dire più il modello di quello che poteva essere dovrebbe essere che non il modello di di quello che è stato di quello che potrebbe essere adesso c'è tutta una parte che va da qui a quando incomincerà la produzione della nuova fabbrica e nella quale bisognerà sovrintendere
E costringere e Lella fiata dare garanzie precise sia sulla impegno del dei nuovi investimenti e sei ovviamente sulla garanzia dell'occupazione
E questo è un pezzo sul quale bisognerà continuare a vigilare perché Pomigliano non diventi soltanto il simbolo e l'emblema di cui parlare ma sia invece poi un fatto concreto reale da attuarsi concretamente in uno dei territori più difficili
Del nostro Mezzogiorno e Pomigliano è un un una splendida
è un un elemento può diventare un elemento di cambiamento
Un elemento di cambiamento che parte da un da una fabbrica un insediamento industriale che rappresenta anche un po'simbolicamente in questo modo si la storia dell'industrializzazione nel nostro Mezzogiorno dominare è stata un uovo una delle prime fabbriche nel nel Mezzogiorno a e in Campania ha qualificato anche un tessuto sociale li in nel luogo in cui è stata insediata in tessuto sociale che sicuramente ha risentito positivamente
Di quella fabbrica e e della sua e della sua storia e la sua la sua permanenza lì prima delle delle grandi crisi che poi ne hanno determinato della grande crisi che poi ha determinato la trasformazione quindi la sfida di Pomigliano sicuramente come un cambiamento
è un cambiamento verso le cose a cui si è fatto riferimento prima su cui io sono
Fortemente d'accordo
La prima e affrontare seriamente il nodo delle relazioni tra sindacato e industria
Il modo di partecipare
Che non deve essere soltanto il referendum ma una piena partecipazione dei lavoratori alla gestione stessa della dell'impresa lo diceva ieri con grande coraggio credo pure
Dario e questa sfida questa riforma deve essere uno di quegli elementi su quali il PD deve battersi e riuscire ad ottenere un risultato da questo punto di vista anche perché questo significa anche guardare alla nostra Costituzione e alla difesa che noi facciamo della Costituzione
Non come un elemento di conservazione l'abbiamo detto tante volte il dire noi difendiamo spesso si fa apparire come conservatori a difesa dello status quo ma invece e la lettura della Costituzione come un elemento di propulsione
E di innovazione e di cambiamento guardare a quel no al nuovo patto sociale
Del quale ha parlato anche il segretario nazionale il nuovo patto sociale sul nel quale le forze del lavoro e quelle nell'impresa siano una vera risorsa per una Progetto di alternativa in questo Paese
E il guardare anche
Alla necessità di una nuova e il novanta perché non si può tornare indietro se si deve andare avanti un innovata unità sindacale
Si sono scritti fiumi di inchiostro sulla mancata partecipazione della dirigenza la piazza della FIOM asse a Roma in due sabati diversi ci sono state due manifestazioni diverse
Io voglio dire così ritengo con tutto il rispetto
Che sia stato un errore aderire perché una cosa interloquire un'altra è aderire a quella piazza e ritengo lo voglio dire con l'altrettanto rispetto che sia un errore che sulla scorta di una sintonia identitaria un gruppo di ex parlamentari di ex popolari e mi riferisco ai nostri tra virgolette cugini abbiano pensato di di farvi avere un'interlocuzione
Priorità aria e con appunto basata sull'identità con il segretario nazionale della CISL è un errore anche quello ne non dovremmo essere quelli che si fanno tirare dalla giacca da una parte o dall'altra
E lo dico con rispetto davvero con Rispetto
E con la consapevolezza che noi dobbiamo avere che il sindacato unito fa fare passi avanti
Ai lavoratori fa fare passi avanti all'impresa ed è un elemento sostanziale per questo cambiamento e per questa sfida voglio usare una frase che ho sentito dire ieri Antonello Giacomelli
Così gli do anche Copyright noi dovremo un po'a discutere Ski su queste piste di lavoro che Marina ce l'ha detto
E stanno venendo fuori da Cortona quest'anno come si stava fra la Rerum Novarum i diritti dei lavoratori e Marchionne questo è un po'insomma
Ed è quello che il Pd dovrebbe discutere su cui portare avanti il senso di questa sfida di questo cambiamento non facile legare alla posizione di chi OPA una piazza perché guarda con una idea di conservazione accetti i diritti e chi invece pensa che sulla via appunto dell'identità sulla scorta dell'identità si va più vicino a un altro sindacato noi invece dobbiamo guardare avanti a guardare con questo spirito alla partecipazione dei lavoratori all'impresa al pieno coinvolgimento di essi della gestione
Al patto sociale ad uno statuto della cittadinanza ieri questo elemento che ha dato il professore Schiamone alla nostra discussione mi è sembrato un elemento interessante fascinoso coraggioso
Difficile come tale no perché spesso anche noi lo ha detto Dario ieri e io sono convinta che sia così spesso anche noi restiamo
Legati alle nostre alle nostre esperienze a quelle che sono state le nostre idee fondanti di un'esperienza politica
Guardate allo Statuto dei lavoratori della della cittadinanza che non metta più al centro della vita delle persone solo e soltanto il lavoro di in un paese c'è un altro Paese rispetto a quando negli anni settanta
è stato fatto il diritto lo Statuto dei lavoratori è un altro Paese un altro Paese per le diversità per le le le le persone che sono venute anche da fuori della dell'Europa un altro paese che ha bisogno di riforme di coraggio di quei cambiamenti che mettano in discussione i nostri modelli anche il nostre paure a volte il nostro immobilismo per guardare a quel futuro
Che nella relazione di Dario mi sia mi sembra sia stato tracciato con grande coraggio grazie
Grazie Teresa
Si sente
Non capisco mai quando accese la parola Pier Paolo Baretta segue Alberto Fluvi io vi chiedo anche se fino a qui ci siamo un po'autorevole latine di stare un po'attenti ai tempi altrimenti rischiamo di non far parlare tutti per Paolo
Grazie
Ma diciamocelo francamente la nostra è una generali di riparlare molta vicino al microfono la nostra è una generazione privilegiata
Non soltanto perché almeno in Occidente
Abbiamo vissuto la maggior parte a nostra vita
Esenti da guerre e non è poco
Ma anche perché non capita a tutti di essere testimoni e protagonisti di una grande trasformazione epocale
Di assistere al crollo di un vecchio mondo e di mettere le basi del nuovo quella che stiamo vivendo dunque è stato detto davvero una fase storica affascinante drammatica e come ieri ci ha ricordato il professor Schiavone è appena cominciata io aggiungo che come tutte le grandi transizioni storiche sarà lunga contraddittoria e conflittuale
Se poi sarà creatrice o meno come porta alla Schumpeter
Non dipende dal caso ma dipende dalle scelte politiche che noi siamo chiamati a fare la politica di governo è quella di opposizione hanno una responsabilità inedita in questa fase storica
Non rinviabile
Però la stessa responsabilità sono chiamate le rappresentanze sociali le comunità locali le istituzioni economiche morali e innanzitutto e soprattutto i sindacati rispetto ai quali io penso noi dobbiamo a parlar chiaro almeno su tre concetti
Il primo lo diceva Cesare poco fa il bipolarismo sociale non va bene
Noi dobbiamo combattere la tesi che si sta insinuando del bipolarismo sociale quando Sacconi crea la divisione sindacale
Per schiacciare a sinistra la CGIL e anche il Pd
E attirare a sé CISL e UIL fa un danno grandissimo
Ma quando la FIOM si fa partito e copre il vuoto di rappresentanza che c'è a sinistra del Pd fa lo stesso errore e lo fanno anche Vendola e gli altri che assecondano questa impostazione
La CGIL e la cinese e la UIL debbono evitare qualsiasi tentazione in questa direzione
La storia sindacale ci insegna che alle divisioni sindacali si trova sempre se si vuole un rimedio ma quelle politiche no
La seconda è che secondo me non basta più dire laddove ci sono i lavoratori lì io ci sono
C'è un merito che
Fa la differenza rispetto alla nostra interpretazione l'antagonismo e alternativo la partecipazione la sfida rifiutata non è la sfida raccolta
Cesare dice io sgambetto
Ma lo fa su posizioni esplicite e va a Brescia a dire come la pensa ma non è così in tutto il partito
Perché io non sono preoccupato della partecipazione di di di ciascuno di noi a questa o a quella manifestazione
Sono preoccupato del fatto che complessivamente andiamo a questa o a quella parte manifestazione senza avere un'idea chiara alla quale sulla quale sostenere la terza la ripresa necessaria di un dialogo tra le confederazioni deve partire dal riconoscimento della positività delle rispettive posizioni
Vi propongo un esercizio che io ho fatto per me stesso che cosa hanno detto di buono o almeno come istanza il contraenti della vicenda Pomigliano
Marchionne a posto il la FIAT ha posto il problema di come si compete in Italia
Con regole che siano in grado di reggere la sfida competitiva globale
La CGIL apposto il problema di come nomi rinunciare nella globalizzazione all'affermazione del principio dei diritti dei lavoratori
La CISL ha posto il problema di come non perde l'occasione di sviluppo che da questa vicenda derivava
Io penso che se partiamo da questa lettura delle tre posizioni la strada per riprendere un percorso c'è
E noi dobbiamo stimolare questa strada perché non stiamo discutendo soltanto del dello straordinario o il come si lavora sui turni stiamo discutendo del modello sociale
E ha fatto bene ieri nella sua relazione Dario a porla in questo modo
Perché la crucialità di questa sfida è evidente ed è una sfida che prima di essere economica materiale istituzionale è umana vorrei quasi dire morale
La condizione contemporanea è segnata infatti da un deficit di speranza
E da un surplus di solitudine di disuguaglianza
Vorrei soprattutto sottolineare questo concetto di solitudine perché a mio avviso sottovalutato ma costituisce una chiave di lettura importante anche per indirizzare le nostre scelte concrete
Perché la dimensione pubblica e quella privata ne accennava Barucci su questo punto si incontrano la gente si sente sola il giovane che non vede una prospettiva di stabilità sul suo futuro
L'imprenditore alle prese con la morsa della globalizzazione l'insegnante sopraffatto dalla incertezza della trasmissione del sapere
L'anziano che vaga per le città insomma le persone si sentono sole di fronte ai grandi problemi dell'oggi che gli appaiono e sono più grandi di loro
La solitudine è la prima grande disuguaglianza con la quale fare i conti non si tratta di una questione etica e basta ma economica sociale a che fare con il modello di vita e di relazioni le risposte associative si moltiplicano a testimonianza della domanda di comunità
Chiedete di quante associazioni di volontariato e del tempo libero ci sono nel vostro territorio scoprirete nome di stupefacenti una ricchezza da coltivare e promuovere ma non risolutiva
Talvolta un palliativo rispetto alla crisi di fondo delle due condizioni principali che sono il lavoro e la famiglia
La crisi ne parlava prende relatore Barucci stamattina ha messo a nudo l'urgenza di riformare il modello di sviluppo capitalistico si è detto molto ma diciamo la verità si è fatto fuoco
Per adottare misure regolate guazzetto e si sta perdendo la grande occasione che la crisi ci ha offerto la presa di coscienza del problema sembrava acquisita due anni fa quando è scoppiata la crisi ma oggi si sta ricominciando come prima
La Finanza sta rimettendo in circolo le sue tossicità e gli sforzi di Obama o di Draghi non approdano a risultati soddisfacenti questo un punto decisivo della nostra azione ma esso parte dalla coscienza che esiste un problema di democrazia in economia
Lo rappresento contra esempi banali
Il primo in democrazia la regola principale è il principio di maggioranza non è così in economia con un pacchetto del cinque per cento si possono controllare grandi imperi finanziari
E ipocrisia del linguaggio per l'altro novantacinque si dice tutela delle minoranze
Credo che dobbiamo rovesciare il concetto e parlare invece di necessaria tutela delle maggioranze siano essi i risparmiatori gli azionisti o i lavoratori di quell'impresa il secondo esempio si continua a parlare delle compagnie dirette né delle loro strutture ma in buona parte questo dipende anche dal fatto che i controllori ovvero i certificatori dei bilanci e delle regole sono scelti e pagati dalle società
Che certificano ovvero i controllati uno dei cardini fondamentali della democrazia salvo per Berlusconi viene così stravolto
Infine il problema dalla trasparenza delle garanzie del controllo da parte dei singoli a proposito della solitudine
Dal conto corrente alla busta paga alle alle bollette
Il tema della semplificazione non è alternativo alle regole non è la fuga dalle regole dei controlli mai il contrario la possibilità di un controllo più ampio da parte di tutti insomma esiste un serio problema di democrazia economica
Se non lo si risolve con un nuovo sistema delle regole del gioco sarà la stessa democrazia politica di implodere e non a non reggere
Bisogna proporre nuove regole del diritto societario accelerare la realizzazione della Società di statuto europeo e anche dell'Okoro crea ma soprattutto il tema della partecipazione mi ha parlato Franceschini anche Bersani ne ha parlato né conclusione di Varese la partecipazione dei soggetti alle scelte economiche la chiave di volta perenne tranne i binari del tram dell'economia che deragliato
Il punto di partenza per noi l'accennava anche Tiziano e Cesare la partecipazione dei lavoratori all'impresa si è fatto un gran parlare a sproposito e l'articolo quarantuno la risposta Same quarantasei
E ciò che bisogna dire a Marchionne nel momento in cui raccogliamo la sua sfida che è una sfida di modernità e che c'è una sfida per il lavoro ma ce n'è anche una per il capitale che è la partecipazione questi idea d'impresa partecipate la condizione anche per affrontare l'altro pezzo e cioè il modello di crescita
Perché la filosofia della crescita infinita del consumismo illimitato è arrivato ad un punto morto ieri veniva ricordato nella relazione il bel libro di Berselli la conclusione di quelli pregna attiva dice che ci attende un periodo nel quale saremo tutti più poveri ma chiediamoci a ciò corrisponderà una diffusione maggiore e migliore del benessere
Personalmente io non credo alla teoria della decrescita felice almeno finché nel mondo c'è un sacco di gente che ha bisogno di crescere e che è alle prese con la sopravvivenza la sfida allora e quella di vivere meglio un po'meglio un po'tutti
Rallentando noi la corsa se così il gioco vale la candela
Su questo punto la crisi interroga soprattutto il riformismo
E lo fa evocando dagli sgabuzzino della memoria parole scomode ma che in altri momenti della storia hanno caratterizzato le migliori capacità di governare la transizione parole con austerità
Che si affianca una prole come crescita con uguaglianza allora affrontiamo il tema ci attende un periodo di austerità e di sobrietà io uso volutamente le parole sobrietà ed austerità e non sacrifici perché evocano approcci culturalmente diversi i sacrifici vengono imposti laute ricco l'austerità si può condividere la sobrietà la si sceglie ma se la scelta di un modello più regolato e una delle condizioni per una nuova eguaglianza dobbiamo senza alcuna idea di rivalsa sociale senza alcun moralismo ma anche senza complessi
Ho presente il l'inizio delle lezioni di Barucci dieci che però non è accettabile la tolleranza che c'è
Anche un po'nel nostro campo per l'ostentazione di una e presunta economia del lusso mi chiedo se di fronte a queste sfide
Di fronte alle fatiche di trovare risorse
Per realizzare una riforma fiscale più equa si possa parlare di una maggiore imposizione fiscale sull'uso non è difficile identificarlo e basta andare in edicola e vedere le riviste specializzate di baracche e di orologi
Sulle transazioni finanziarie internazionali sulle rendite e sul surplus non sull'usufrutto
Che deriva dai patrimoni
Ma se il tema dell'uguaglianza la sobrietà non significa allora rinunciare alla crescita allora la misura di questa crescita va ripensata
Va fatto addirittura SAR così con la commissione sulla revisione del PIL
Personalmente ho proposto assieme la collega Zamparutti l'audizione di Fitoussi che come sapete fa parte della commissione
In in commissione Bilancio alla Camera e ho proposto anche un percorso parlamentare non è un tema lontano dalla sua dall'attualità perché la Commissione Europea avvia dal primo gennaio il semestre
Europeo nel quale si ridiscuterà la regolazione di tutti i criteri di bilancio europei e le nuove regole di governance quelle sì di cui si è parlato in questi giorni
Insostenibili se applicate come annunciati il sessanta per cento
Del PIL come termine per il default intervengono direttamente sul modello di sviluppo e sulle condizioni di vita
L'apertura allora di una discussione anche in Italia sulla misura dei parametri del benessere sono un'occasione importante per i riformisti per collegare nostre proposte d'una visibile percezioni sviluppo
In questi giorni consentitemi questa brevissima osservazione
Nei quali sto per ragioni di lavoro leggendo il testo della nuova finanziaria mi chiedo dove siamo noi
Dov'è il nostro governo di fronte a tutta questa riflessione
Guardate la lettura dei testi non dei discorsi dei testi parlamentari di Tremonti è noiosa ma è molto più istruttiva della lettura dei suoi roboanti saggi sul mercatismo
Perché da lì si evince come non ci si occupi della condizione quotidiana della gente
Il problema della sostenibilità e mi avvio le conclusioni finanziaria dei sistemi di welfare e la nuova teoria dei diritti sono allora su questo punto le strade da imboccare
La sostenibilità finanziaria dei sistemi di welfare è il tema posto dalle scelte di Cameron dalla crisi greca dalla attenzione che c'è oggi da parte dei mercati sui debiti sovrani
La risposta non può essere nello Stato minimo che propone Tremonti che out cento a quella solitudine ma nemmeno nel solo stato
Se alla crisi finanziaria dei degli Stati sovrani
Alla quale bisogna rispondere con una nostra teoria sul debito con una nostra teoria su rigore per farlo rientrare il più presto possibile in parametri accettabili perché questa dimensione del debito dannoso per i lavoratori per i cittadini
Si aggiunge anche l'esplosione demografica la conclusione è che lo Stato a meno risorse per rispondere ad un hanno ad una domanda sociale che invece cresce ed è destinata a crescere
Che cosa c'è diceva ieri sera Schiavone tra il mercato dello Stato una domanda storica ma alla quale dobbiamo ricco rispondere nuovamente e allora il whale farà che è il grande business del ventunesimo secolo
Deve essere il banco di prova della sussidiarietà della solidarietà anche di quella fraternità
E la terza parola incompiuta della modernità no
La politica deve assumere questo come il punto di riferimento ed ecco perché allora diventa fondamentale la nuova teoria dei diritti ieri ne ha accennato Franceschini nella sua relazione io condivido molto con l'impostazione gli esempi fatti perdita del lavoro malattia riposo
Maternità sono esempi emblematici di una nuova teoria dei diritti universali
Per parafrasare una vecchia formula non esiste il diritto in una fabbrica sola
Ecco il punto della rappresentazione del problema di Pomigliano che è sbagliato l'idea cioè che la teoria del diritto più generale in un mondo così complesso coincida con la con quella fabbrica con quella situazione storica determinata la ridotta non tiene
Il mondo anche sindacale è più grande della FIAT ed il rischio che il grande numero di precari di non sindacalizzati
Di persone private di tutele non capiscano
E diventi allora drammaticamente vera l'affermazione di Blair secondo la quale i laburisti perdono perché appaiono conservatori dell'esistente e non interprete del futuro insomma questo il punto la storia offre ancora ai riformisti una straordinaria occasione di indicare la strada e di guidare la costruzione del futuro
Grazie per Paolo la parola da Alberto lumi poi seguono tre interventi Filippo Silvestri Lorenzo Gaiani Michelangelo Leone che hanno chiesto di parlare su in questa sessione qua e facciamo
Il punto alle dodici e quarantacinque ci saranno alcuni interventi di carattere generale tra cui Franco Marini
Sì grazie io ho ascoltato con molto interesse l'introduzione a questa sessione di lavoro questa mattina
Da parte del del professor Barucci che ci ha offerto un punto di vista uno sguardo che ha iniziato con gli anni novanta fino a concludersi con la crisi dei mercati finanziari che stiamo attraversando
Un punto di vista interessante io credo così a caldo che forse non avevamo molte alternative alle scelte alle scelte di allora il debito pubblico
Le privatizzazioni l'ingresso nell'euro e tutto quello che ne è conseguito
Il punto di riflessione semmai capire se oggi vi sono alternative
E se oggi vi sono alternative alle politiche che in tutta Europa si stanno facendo per rispondere alla crisi alla crisi dei mercati finanziari alle crisi alla crisi economica
Il punto è capire se temi come quelli che ci ha appena illustrato Baretta nel suo intervento stato minimo o meno
Fondi debiti sovrani gestiti da chi
E via dicendo
Nella sostanza io credo che noi dovremmo assumere con maggiore convinzione con maggiore consapevolezza
Il tema della crisi il tema della crisi finanziaria e il tema della crisi economica
Io ritengo che non sia il solito pessimismo della sinistra a dire questo
Assumere il tema della crisi significa significa prima di tutto essere realisti
E scommettere in questo senso e scommettere in questo senso con le risorse sulle risorse che questo Paese a sulle risorse endogene sulle tante professionalità competenze e disponibilità con le tante risorse vi di cui questo Paese dispone
Per provare ad uscire assieme dalle strettoie che la crisi economica ci impone dico che dobbiamo assumere con maggiore convinzione e consapevolezza questo punto di vista perché temo
Che la crisi ci accompagnerà per diversi anni
Che non vediamo la fine
Umori nel in onore in un orizzonte limitato la fine della crisi
Io non so se anche noi abbiamo piena consapevolezza di questo e non voglio neppure snocciolare i numeri che qui tutti conosciamo del debito del deficit della competitività il via e via via via via dicendo sono comunque ebbene Sempre sottolinearlo tutti i parametri che ci collocano al fondo di qualunque classifica internazionale
Stavo Città aperte stiamo scivolando lo diceva Barucci questa mattina
Pericolosamente
Parlando del debito
Ai primi anni novanta quando eravamo intorno al centoventi per cento del PIL
Oggi siamo al centoquindici l'anno prossimo al centodiciotto e poi chissà
Il punto è capire che forse oggi
Non abbiamo più nemmeno le risorse che avevamo che avevamo allora e scusate l'insistenza
Aldilà
Del del giudizio che possiamo che abbiamo dato sulle presunte privatizzazioni effettuate sono comunque state risorse che ci hanno consentito fino all'ultimo Governo Prodi del due mila sei due mila otto a di scendere al centoquattro per cento del rapporto fra debito pubblico e prodotto interno lordo oggi come dicevo prima siamo al centoquindici ci al centoquindici per cento
E ci apprestiamo a raggiungere gli stessi livelli dell'inizio degli anni Novanta venti anni dopo
Ecco perché allora io dico
Il punto è che forse negli anni novanta avevamo quell'unica via di uscita obbligata oggi si tratta di capire se vi sono alternative ad una politica di rigore e di tagli alla spesa pubblica come stanno facendo in tutti i Paesi Europa in tutti i Paesi d'Europa
La stessa crescita del nostro Paese che si attesta sostanzialmente sull'uno per cento del prodotto
Ci consentirà di ritornare ai livelli pre-crisi se continuiamo così solo fra sei sette otto anni con un tasso di disoccupazione è importante
Che è intorno al dieci per cento e che rischia di trasformare la crisi economica in vera e propria crisi sociale
In Francia in Inghilterra in Germania hanno tu sono state assunte misure importanti le manifestazioni francesi la finanziaria inglese dal novanta miliardi con cinquecento mila posti di lavoro in meno nei prossimi anni e via e via dicendo
Il punto è questo allora insisto sulla necessità di assumere queste opere credo che dovremmo anche essere coerenti
Dovremmo anche essere coerenti io mi rendo conto vado scusate la schiamazzi schematicità ma il tempo a disposizione
E giustamente contenuto per consentire a tutti di intervenire credo che dovremmo essere coerenti su un punto
Noi abbiamo fatto bene faccio un esempio a fare la battaglia in Parlamento sulla riforma dell'università
Abbiamo fatto bene perché abbiamo individuato il tema della scuola della formazione e dell'alta formazione come un asse per lo sviluppo del nostro Paese come un volano per lo sviluppo del nostro Paese
E siamo riusciti a bloccare quella riforma al di là del merito perché non vi erano le risorse per darvi attuazione
Io non entro nel merito di quella risorsa
Ma se abbiamo fatto bene a portare avanti quella battaglia tesa a garantire risorse per la riforma delle università e quindi
E a garantire il futuro delle giovani generazioni ad investire informazione in ricerca dobbiamo anche sapere che le stesse battaglie non le possiamo fare su tutti i fronti
Non possiamo difendere tutto
Dobbiamo scegliere se scegliamo l'università e costa due miliardi o quello che costa dobbiamo sapere che non possiamo difendere anche
Uso un termine forte i tagli agli enti locali
Ho usato volutamente questi due esempi che sono hanno voi molto cari
Però credo che dobbiamo scegliere dobbiamo sapere dove investire
Dove tagliare date il quadro di finanza dato il quadro di finanza pubblica
Secondo Flash il tema del lavoro Pomigliano io non entrerò nel tema nell'argomento Pomigliano altri meglio di me lo hanno sviluppato
Questa mattina da tre euro a a Damiano
Ah Baretta ed altri ancora
Voglio soffermarmi su un fatto e sottolineare un punto io sono molto contento soddisfatto che finalmente il tema del lavoro
Il tema del lavoro torni ad essere centrale nel dibattito di questo partito
Del nostro partito come conciliare
Condivido molto l'impostazione di ieri di Franceschini come conciliare competitività
Del nostro sistema economico competitività del nostro apparato produttivo industriale come i diritti del e nel lavoro come a ridare centralità al lavoro dico questo perché io sono convinto di una cosa vada vedi il lavoro non è solo lo strumento per portare a casa la busta paga
Il lavoro non è solo lo strumento per garantire orrendi fino a fine mese
Il lavoro è prima di tutto lo strumento che ci consente di avere cittadinanza ecco perché è importante a vedere la centralità avere mani e piedi immersi nel mondo nel mondo del lavoro un concetto di lavoro badate bene non solo riferito un pezzetto del mondo del lavoro e il lavoro dipendente e quando parlo di lavoro vorrei essere chiaro parlo del lavoro complessivamente inteso dell'impresa delle professioni del lavoro del lavoro dipendenti
E in questi anni di ubriacatura finanziaria lasciatemelo dire
Il tema del lavoro non è stato molto trendy non appassionato troppo nemmeno nemmeno a sinistra e questo può e progressivamente ha significato la marginalità del tema del lavoro
Ha significato marginalizzare il lavoro
E non è possibile
Che per avere attenzione sui media per avere le aperture del TG uno per avere la prima pagina del Corriere o della Repubblica si sia costretti a salire su una gru si sia costretti ad occupare una fabbrica a salire sul tetto d'una fabbrica
Io credo che
è vero che il Governo sin dal giorno del suo insediamento alla parata ha lavorato per dividere e non per unire il mondo del lavoro
Ma io credo che dobbiamo essere tutti consapevoli che la divisione del mondo del lavoro significano marginalizzare il lavoro
Significano tre legarlo in secondo in secondo piano la divisione significa marginalità e lo dobbiamo sapere tutti noi come lo devono sapere i sindacati
Pomigliano congestione nella sostanza partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'azienda io credo che sia una sorta di istituzionalizzazione di quello che abbiamo chiamato patto patto fra i produttori la partecipazione dei lavoratori non solo agli utili ma alla gestione e alla sorveglianza del Zenden
Io vorrei fare una riflessione capisco il tema si parla di cogestione per le aziende sopra un certo numero di abitanti due mila abitanti io non so quante sono le aziende in Italia che hanno questo numero di impresa so però che un modello così a mio avviso è difficilmente proponibile per la piccola impresa ma non perché i meccanismi sono differenti ma perché la congestione nella piccola e piccolissima impresa NI fatti non vi è la necessità non solo perché il consiglio di amministrazione in un'azienda di tre quattro dipendenti non ce ma perché in un'azienda di queste dimensioni la la cogestione la partecipazione all'utile
N i fatti perché gli orari di lavoro e le responsabilità sono giornalmente condivise dal dal titolare dell'impresa
E dai e dai lavoratori semmai vi è un altro problema
E su questo
Mi permetto non so se differenziare mi un attimo da quello che diceva questa mattina il professor Barucci il nostro apparato produttivo e fatto sostanzialmente di piccoli e piccolissimi impresa
Che certamente in questo momento sta attraversando un periodo di forte difficoltà perché quell'impresa che è meno presente sui mercati internazionali
Perché quell'impresa che guarda più ai mercati interni e quindi in un momento come questo di diciamo della domanda interna quella impresa che soffre di più
Però allora il punto è un altro noi dobbiamo confrontarci con quello che c'è
E non con quello che vorremmo che vi fosse
E allora senza se il nostro è un sistema economico caratterizzato essenzialmente da piccoli e piccolissimi impresa noi dobbiamo mettere in campo strumenti che aiutano lo apprezzano impresa a crescere
Che aiutano la piccola impresa ad essere presente sui mercati internazionali
Ci aiutano la piccola impresa a colloquiare a collaborare con l'università e con le competenze che aiutino nella sostanza la piccola impresa
Ad unire l'innovazione propria dell'imprenditore della forza lavoro alla innovazione necessaria per la competizione internazionale
E allora forse un punto di riflessione importante potrebbe essere quello dell'avvio
Di un di un dibattito teso a a stendere una sorta di manifesto per la piccola impresa
Dove individuiamo alcuni punti cardine dalle politiche fiscali alle politiche per l'innovazione che consentano al novanta per cento
Dell'apparato produttivo del nostro Paese ad essere competitivo sui mercati internazionali ed a continuare ad essere magari trasformandosi l'asse portante del sistema economico del nostro Paese
Chiudo con un punto con una riflessione molto veloce
Una crisi quella che stiamo vivendo la crisi finanziaria che è nata sui mercati finanziari ma rischia di chiudersi con un pesante taglio ai sistemi di protezione sociale questo è il punto l'interrogativo che abbiamo di fronte
I salvataggi delle banche si stanno scaricando sui bilanci sui bilanci pubblici
Cos'è un ambaradan
Con il fallimento di quella grande banca d'affari io credo che sia crollata l'illusione
Che si potesse creare ricchezza attraverso la finanziarizzazione dell'economia la finanza non produce ricchezza la finanza non può essere l'obiettivo
Il tema e il lavoro il tema è il lavoro la finanza e solo è solo uno strumento
E allora se in tutta Europa l'exit strategies dalla crisi
Significa colpi significano tagli Allo stato sociale significa in progressivo restringimento dell'intervento dello Stato la Francia l'Inghilterra l'Italia e via e via dicendo per non parlare di Spagna e Gran Bretagna
Allora io dico qual è la posizione nostra qual è strade abbiamo voi quella di magari fare meglio della destra conservatrice
Un'attenta politica di tagli all'intervento dello Stato
Oppure affrontare una riflessione che cerca in qualche modo di garantire i livelli di welfare di garantire i sistemi di protezione sociale io credo che noi abbiamo due strade
E chiudo su questo
Uno difendere resistenti ma difendere l'esistente significa a mio avviso difendere solamente un pezzo di welfare un pezzo di lavoro nemmeno tutto garantito
Molti lavoratori soprattutto tra i diari non hanno le garanzie non hanno gli ammortizzatori sociali non hanno interventi di protezioni non hanno interventi di protezione sociale
Il secondo punto è quello di misurarsi
Con una nuova asta di con una nuova sfida di riforma dello stato sociale io credo che questo sia il nostro compito io credo che questo sia il compito del partito democratico e di avere democratica la sfida del cambiamento
Grazie
Alberto c'è un mi chiede un attimo di attenzione abbiamo dovuta un po'a riorganizzare i lavori perché avete visto nella discussione su classica di Cornigliano è stata molto interessante molto impegnativa
Si è un po'allungata emittenti
Ci sono alcuni nostri dirigenti di primo piano che hanno piacere di intervenire noi abbiamo piacere di ascoltarli non potranno essere con noi ne stanzierà né domani mattina
E io quindi apre una finestra diciamo per consentire i poterci ascoltare essendo questo un momento molto importante per noi di ripartenza Iaia che non pratica
Avevamo chiesto a a a Fabrizio Vigni ormai sono andata avevamo chiesto a Fabrizio Vigni e portavoce dell'associazione degli Ecodem di partecipare alla sessione sulla green economy ma l'unica
Ma ci deve lasciare la sessione si sta allungando quindi io darei la parola a Fabrizio Vigni ad Antonello Soro che anch'egli avrebbe Narciso contributo nella mattinata di oggi
A Franco Marini Bonanno detto e alla a a miglia Silvia Costa
E poi riprendiamo con le sezioni tematiche attinenti perdiamo questi interventi a cui invece tutti quanti noi e diamo molta Fabrizio Vigni
Grazie della cortesia cerco di ricambiare la con la brevità
Green economy
Tre pensierini premi sul tema green economy
Quando si parla di green economy e per una strana associazione di idee di quelle che ci vorrebbe un bravo psicanalista mi viene in mente la prima intervista che fece appena arrivata a Roma Paulo Roberto Falcao era da quindici giorni a Roma un giornalista gli chiese ma qual è il suo segreto essa per vedere il gioco
E Luise e non padroneggiava ancora bene le sfumature dell'italiano rispose signori miei a vedere il gioco son tutti capaci il segreto e saperlo vedere prima degli altri
Saper immaginare vedere dove può andare l'attuale dove voi portare il gioco
Se ci pensiamo bene la politica
Dovrebbe riuscire a fare esattamente questo saper immaginare e vedere prima degli altri
Dove possono andare le cose provare a portarci tanto più in momenti come quelli che vediamo tanto più dentro passaggi d'epoca
E ciò che si intravvede sesso lo sappiamo aprire gli occhi dentro questo passaggio d'epoca
E che già è cominciato un cambiamento che sta sotto quel nome di green economy
E cominciato nel mondo e ha cominciato in Italia
Primo pensierino allora
Questa sfida io penso rappresenti per il riformismo del ventunesimo secolo
Più o meno ciò che è stata la sfida dell'Uefa nel secolo scorso
L'ultima grande idea all'ultima grande bandiera l'ultima grande conquista storica del riformismo europeo in primo luogo è stato il sistema di welfare costruita nel secolo scorso oggi io penso che attorno alla sfida della green economy
Sta gran parte dell'identità e del futuro della sfida dei riformisti
Con problemi complicati l'accenno una buona battuta crescita
Crescita
Io penso che l'Italia abbia bisogno di tornare a crescere
Non ho mai pensato che la soluzione più o meno rivoluzionaria temi ambientali fosse nella decrescita più o meno felice
Posso dirlo con una battuta se la soluzione rivoluzionaria fosse la decrescita Berlusconi sarebbe comandante Marcos perché diciamo un crollo del PIL mai visto prima avremmo trovato la soluzione
Bisogna tornare a crescere ma possiamo dire crescita
Così come se nulla fosse
Senza ulteriori specificazioni
Come se non dovessimo fare ancora i conti con il fatto che non può esservi una crescita illimitata in un mondo dalle risorse finite allora forse dobbiamo cominciare a parlare di una crescita intelligente regolata
Intelligente perché ci sono cose che devono crescere e cose che non possono più continuare a crescere
Ebbene che crescano le energie rinnovabili ebbene nel non cresca più combustibili fossili
è bene che cresca il trasporto collettivo nelle nostre città è bene che cominci a ridursi invece la mobilità privata su altro
Crescita selettiva crescita intelligente crescita di qualità
E crescita regolata
Perché
La dico con uno slogan si è detta economia sociale di mercato cominciamo ad aggiungere economia sociale ed ecologica di mercato
E il tema per uscire da questa grande crisi dalle grandi crisi non si esce mai ripartire mettendo il treno deragliato sui binari di prima non fu così nel ventinove non sarà così oggi
Devi guardare al mondo con occhi nuovi e la sfida della politica regolare non solo la finanza e mercati ma orientare lo sviluppo verso la sostenibilità secondo pensierino di cosa parliamo quando si parla di green economy
Il pensiero in genere corre solo al tema energie rinnovabili efficienza energetica
Attenzione è vero che questa è la punta dell'iceberg è ciò che già si vede anche in Italia il boom delle energie rinnovabili ma quando si parla di di green economy e si parla di molto molto molto di più
Si parla di una innovazione ecologica di processo e di prodotto che riguarda tutti i settori produttivi nessuno escluso
Dov'è il futuro dell'auto se non nella sfida dell'auto pulita
Dov'è il futuro della chimica se non nella sfida della chimica pulita
Dov'è il futuro dell'edilizia futuro dell'agricoltura
Di tutti i settori manifatturieri produttivi se non nella capacità di sapere produrre e fare di più con meno consumo di energia di materia
E ciò che oggi chiamiamo economia verde forse tra qualche anno chiameremo semplicemente economia
Perché ne saranno interessati tutti i settori industriali
La finanza la ricerca
Terzo pensierino come sta messa all'Italia questa sfida della green economy
Che vede dagli Stati Uniti alla Cina diciamo un mobilitarsi anche in tempi di crisi investimenti massicci e l'attenzione dei governi risposta l'Italia sta messa male potenzialmente bene sta messa male si tutto dipendesse dal governo nazionale
Un esempio Tino piccolo piccolo solo
Se entro sessanta giorni fine due mila dieci il governo non deciderà la proroga degli incentivi cinquantacinque per cento per le ristrutturazioni edilizie efficienza energetica misura meritoria del governo Prodi due mila sei
Che in tre anni ha prodotto interventi per dodici miliardi di euro lavoro per le imprese artigiane seicento mila famiglie che hanno ristrutturato la casa per risparmiare nel cita la misura finisce una misura classicamente anticiclico abbia fatto bene all'ambiente all'economia
Mentre Confindustria presenta un piano per l'efficienza energetica al due mila venti che ha numeri strabilianti nel consiglio la lettura Confindustria non Greenpeace dice investiamo sull'efficienza energetica
Come gli altri e mezzo di investimenti pubblici all'anno si attivano duecentotrentasei miliardi di produzione industriale e un milione seicento mila posti di lavoro io ho strabuzzato gli occhi
Quella Misurina lì del cinquanta per cento è un tassello in altri Paesi stanno inventando se la l'Italia rischia di cancellarla se tutto dipendesse dal Governo nazionale buonanotte
Però anche in Italia il cambiamento della green economy è partito è partito dal mondo delle imprese
Studio Unioncamere recente dentro la crisi quaranta per cento delle piccole e medie imprese sta investendo in settori che hanno a che fare con la green economy
C'è anche in Italia il boom delle rinnovabili siamo il secondo Paese al mondo lo scorso anno per crescita impetuosa delle sta l'azione di fotovoltaico sta crescendo dal basso attraverso l'iniziativa dei territori
E la dico così non ho tempo se l'Italia questa sfida ci crede
Fuori rendersi conto che c'è una via italiana alla green economy
Che innestando la rivoluzione industriale dell'ecologia e pulite sul patrimonio che nonostante tutte le ferite rimane un patrimonio ammirato nel mondo di bellezza di civiltà di qualità dei territori può rivelarsi la nostra Carta vincenti
Tutto questo però richiede anche politiche pubbliche
Che se e quando torneremo a governare bisognerà mettere in atto politiche industriali
Nel due mila sei felicissima intuizione del governo Prodi industria due mila quindici cinque settori strategici per l'industria italiana del futuro lì dentro c'era alle rinnovabili c'era la mobilità sostenibile
Bisognerà cominciare a ragionare una sorta di industria due mila venti che ancora di più punta sulla green economy
E politiche fiscali
Nel documento approvato a Varese c'è un ottimo capitolo documento del Pd su questo infine ultimo rapido pensierino
Green economy rivoluzione già avviata nel mondo rivoluzione possibile anche in Italia
Tanto più forte quanto più incrocerà anche un cambiamento già in atto
Che va nella direzione per capirci di una green society distinte si stili di vita
Già comincia
Ieri io non l'ho ascoltato vedovo avrebbe ascoltato il professor Segre in materia di agricoltura e dintorni consiglierei la lettura nono percentuali dalla casa editrice di un grande libro l'ultimo libro prima della sua scomparsa di Giampaolo Fabris attentissimo osservatore de dei consumi e de de dei valori delle aspettative
Libro si chiama la società Poste e crescita
Di come ormai la ricerca di prodotti di qualità qualità ecologica qualità sociale da parte dei consumatori la ricerca di stili di vita diversi
Sia non più patrimonio di piccole nicchie di popolazione Massi insolubili tanti milioni di persone e se ne è accorta la pubblicità sfogliate qualunque giornale ormai tutto ecologico
Spesso è finzione spesso è quello che gli anglosassoni chiamano effetto che Washington o la pennellata finte e tutto ma segnala questo mutamento profondissimo
E attenzione perché ciò che dieci o quindici anni fa era una sensibilità di poche anime belle opporvi Frighetto diciamo no
Che in genere la domanda perché ti interessi d'ambiente rispondevano perché pensa alle generazioni che verranno tormentone che ispirò una splendida battuta di Woody Allen gancetto tutto di sé ma perché mi dovrei preoccupare le generazioni che verranno loro che hanno fatto per me
Il cambiamento fondamentale è che oggi questa sensibilità e di milioni di persone e incrocia interessi crescenti nel mondo dell'impresa che il lavoro
E questo mix di valori di interessi sempre più nelle società occidentali chiedere anche rappresentanza politica su questo concludo avete visto sondaggi in Germania gli ultimi i Verdi quei vero nulla a che spartire
Sono al ventiquattro per cento al pari con le schede
Compendi in Francia in Svezia i titoli erano sulla vittoria della destra ma anche dei Verdi è altra storia ma in Brasile la candidata ecologista
Ora e su questo concludo
In Italia
Delle due l'una o in Italia questo un mix decresce di valori e interessi richiederà presenta non c'è e allora
Non è un problema
Oppure come io credo c'è
E allora dobbiamo dare una risposta alla domanda Chi riuscirà a intercettarlo per dare rappresentanza politica
è una bandiera da lasciare a Bonelli a ciò che rimane dell'esperienza dei deserti
A Vendola a Grillo che la declina in maniera da far rizzare i capelli
Oppure il PD non l'avevamo fatto anche per questo con l'ambizione non di subappaltare i più questi temi a qualcun altro in una coalizione di centro sinistra ma farne un fattore fondamentale della propria identità
Qui credo che prospettive futuro con la consapevolezza non la presunzione ma la consapevolezza che già oggi
La parte
Più significativa dell'ambientalismo politico italiano è già dentro il Pd e la nostra esperienza degli Ecodem senza presunzione questore allora acquista una sfida per il Pd che esattamente incrocia identità prospettive
Dei riformisti italiani che poco opportunità opportunità di cambiamento e di uscita dalla crisi grazie
Grazie Patrizia al Antonello Sarno insieme a Franco Marini
Ma a me sembra che si sia già fatto un buon lavoro dalla relazione di Dario agli interventi che hanno fatto seguito e modo particolare mi sembra che il lavoro di questa mattina sia
Straordinariamente puntuale e nonno come di
Spesso accade non nonno di disposto ma di ragionamento di riflessione di precisazione a me sembra che siamo riusciti già in questa fase a rimettere in chiaro il profilo di quello che noi immaginiamo debba essere il Partito Democratico sicuramente a mettere in chiaro
Le parole chiave di Area democratica che in questi ultimi mesi
Qualche volta erano apparse incerte
Partire dall'affermazione contenuta
Nella relazione di Dario e a me sembra quella da cui dobbiamo sempre come dire incardinare le nostre riflessioni e di una riaffermazione del
Dalla nostra scelta per un bipolarismo maturo che
Si metta in conto una solida democrazia dell'alternanza nella quale il cittadino è arbitro e i governi si formano intorno a progetti condivisi è una scelta di fondo che ogni tanto nel dibattito politico dal nostro partito viene sembra smarrirsi a me sembra che questa sia uno dei punti delle parole chiave
Su cui è nato il Partito Democratico che noi continuiamo a fare nostra
La difesa di un insediamento
Del partito
In uno perimetro che non è definito dai vecchi blocchi sociali
Ma dalla puntuale definizione dei diritti che dobbiamo riconoscere e che dobbiamo tutelare
Nasce da qui l'idea di una vocazione maggioritaria del nostro partito
Una condizione quella dalla vocazione maggioritaria che non è preclusiva di alleanze
Ma le alleanze si fanno intorno a un'idea del paese intorno a un baricentro che centrato sul Partito democratico per quello che ci riguarda
Non lo possiamo immaginare che la vocazione maggioritaria sia la preclusione alle alleanze non possiamo neanche immaginare che le alleanze prescindano dall'idea che noi indichiamo perché abbiamo la pretesa
Di guidare il polo riformista in un sistema bipolare maturo sistema
Che oggi può assumere forme differenti che in una fase anche di transizione può vedere in campo altre cose ma noi dobbiamo avere una mostra idea
Perché se la mediazione infinita viene fatta intorno alle degli altri si smarrisce come in alcune fasi di questi anni si è smarrita la nostra direzione e ancora con uno la indicazione di un sistema
In cui noi cerchiamo di promuovere
Un
Capacità di far convivere di combinare al meglio partecipazione capacità decidente della nostra democrazia e il tema non è irrilevante in un momento nel quale il nostro Paese vide
Fasi difficile
Da sbocchi non ancora chiari coi sono state richiamate anch'io le richiamo solo per elencarle l'Europa lo ha detto Dario ieri come una precondizione ineludibile per un Governo mondiale del nostro pianeta e c'è stata anche questo è uno dei temi su cui è nato il Partito Democratico perché ogni tanto appare smarrito questo a che vedere anche sullo schieramento con lo schieramento
Internazionale del nostro partito è ancora una capacità di declinare in modo moderno e stamattina ne abbiamo visto una traccia
L'idea
Della libertà e delle regole e della merito e dell'eguaglianza ma mi pare che Dario abbia anche chiarito io ne prendo atto con soddisfazione
Che non è che noi abbiamo deciso di entrare in maggioranza nel partito
Ma abbiamo deciso abbiamo rinnovato una decisione già presa di partecipare a una gestione plurale del partito
Ed è singolare
Che venga contestata questa cosa alcuni importanti dirigenti del partito che oggi assumono e hanno e conservano importanti responsabilità nella guida dei dipartimenti del partito
E tuttavia proprio perché noi vogliamo io sono convinto che dobbiamo concorrere
A difendere il nostro partito farlo crescere il nostro partito nella direzione giusta non possiamo tacere le ragioni di una importante disagio che esiste nel partito che viene percepito da tutti noi
E che nasce da una contraddizione tra quello che accade nel nostro Paese e quello che viene recepito
Dinoi l'Italia mossi ha detto ma lo sappiamo tutti l'Italia è allo sbando
L'Italia è un Paese di cui non si sa più quale sarà l'esito
Nello scenario che si va descrivendo che oggi Emilio Barucci e Lapo Pistelli hanno richiamato
E per ultimo Alberto Fluvi con uno puntualità perché tutti noi avvertiamo la contraddizione fra i governi europei che sono impegnate in queste ore in importantissime manovre non solo di finanza pubblica ma del ristrutturazione dell'economia della spesa dei loro governi
Anche Paesi che come la Germania hanno una condizione di salute diciamo con un avanzo primario che fa invidia
Ai più progrediti Paesi del mondo noi che siamo un Paese in crisi profonda viviamo da un tempo memorabile una vita nel parlamento nella società italiana intorno alle questioni private Presidente del Consiglio
E questa è la contraddizione straordinaria
Che nel tempo sta producendo effetti anche nell'opinione pubblica perché sta entrando in crisi io credo sia entrata in crisi
Non il berlusconismo soltanto ma anche specificamente la classe dirigente che intorno a Berlusconi ha governato questa fase politica che ha fallito la prova di governo per la terza volta
E avendo fallito la prova di governo per la terza volta ha fatto crollare sta crollando ogni giorno di più la grande suggestione costruita da Berlusconi
Di uno scambio fra un Paese con meno democrazia
Per avere più sviluppo più stabilità
Perché noi oggi abbiamo nel nostro Paese meno sviluppo almeno stabilità e abbiamo però anche meno democrazia
E l'emergenza democratica di cui ieri parlava vario è una considerazione che entra anche nella testa della gente
Così come nella testa della gente entra l'idea che sia in crisi
Un pensiero quello neo conservatore che ha dominato la lunga stagione nel mondo in modo egemonico secondo il quale la diseguaglianza costituiva il motore della crescita dello sviluppo
Del cambiamento
E si percepisce che quella illusione ha prodotto uno sconquasso micidiale in cui le diseguaglianze sono cresciute ma non è cresciuto altrettanto lo sviluppo nel mondo occidentale la ricchezza e tutto quello che veniva promesso
E noi in questa condizione siamo nella possibilità cioè dato cenno oggi ma certo questo non basta
Di offrire modo persuasivo idee nuove al nostro Paese per ripensare il futuro dell'Italia per definire una nuova idea all'interno dell'orizzonte che è cambiato con i nuovi attori per dire che fine fa l'Italia qual è la sua funzione nella moderna divisione del lavoro per usare un termine antico
E questa è la sfida vera del nostro Paese come fare a essere competitivi in un mondo nel quale se noi non aggiorniamo i tassi di competitività
Che sono fermi anni e anni e anni noi eravamo indietro quando è cominciata la crisi siamo ancora più indietro oggi
E queste la sfida di fronte alla quale noi ci dobbiamo misurare per ripensare la struttura di un Paese che non riesce a chiudere le fratture e le fratture territoriali di un ordo impaurito ma di un sunto sempre più povero
In qualche modo condizionato nella propria crescita anche dalla mala pianta della criminalità organizzata che sembra essere sempre più invasiva è pervasiva del sistema economico italiano non solo di quello meridionale
Ma le fratture di generazione fra
Gli anziani sempre più soli
E i giovani sempre più precari precari non solo nel lavoro ma precario nella organizzazione della loro vita
Fratture di tipo sociale se ne è parlato stamattina non ci torno a queste fratture
Non riusciamo a chiuderle si rischia si percepisce sempre di più
La incertezza sullo stesso destino unitario del nostro paese proprio in un anno in cui noi vorremmo cerebrale l'unità e questi sono i gli aspetti sui quali
Infatti siamo e con singolare circostanza intanto che questa condizione viene percepita dalla gente che quindi si segna una fase critica del partito principale della maggioranza del governo del Presidente del Consiglio che decresce nei sondaggi
Ed è cresce anche Partito Democratico
Questa è la cosa la contraddizione dalla quale dobbiamo partire
Perché se noi neghiamo questa o sottovalutiamo come qualche volta fa mio amico Franco Marini il valore dei sondaggi
E lo abbiamo fatto altre volte quello di sottovalutare il valore dei sondaggi ma noi non abbiamo bisogno di sondaggi io quando vado in giro trovo molta gente che vuole ancora bene al partito democratico
Ma la trovo un po'più depressa un po'più deluso un po'più soddisfa
E allora dobbiamo farci carico di questo dobbiamo sapere che questo accade perché il partito democratico non ha saputo corrispondere ancora oggi non corrisponde all'idea con la quale non l'abbiamo voluto far nascere
E non corrisponde perché il linguaggio i simboli posizionamento nella Società italiana non è quello che noi volevamo è lontano da quello originale non è una sensazione
è una pratica dominante al centro come la periferia l'idea di un partito che non vuole includere
E che anzi attraverso i congressi qualche volta cerca di escludere
E che dopo i congressi chi ha perso va fuori questo non è l'idea del partito democratico che abbiamo raccontato e che abbiamo garantito agli italiani che ci hanno votato nel due mila otto al di là del segretario lo voglio dire con rispetto
Per le virtù e per i limiti del segretario ma intorno al segretario
Esiste una ferrovia griglia
Di collaboratori
Che si disconoscono nello spirito e nella lettera di quel documento nostalgico e un po'revanscista dei cosiddetti giovani turchi impropriamente in bocca
Che è il manifesto di più alta negazione della ragioni fondative del partito democratico è un manifesto di ritorno al passato per un partito che invece si è proposto come il partito che offre per il futuro una speranza agli italiani
In questi anni d'altra parte in molti da tutte le parti
Si sono prodigati organizzare la vita del partito nuovo nel nome delle ragioni dei partiti vecchi e questo ha prodotto effetti dirompenti per risibili dobbiamo averne la consapevolezza per interrompere credo che in fondo
In queste ultime settimane vada crescendo in tutti noi almeno in quelle che siamo qui io spero anche in altri l'idea che il futuro del partito
E legato alla nostra capacità di essere seriamente discontinui
Rispetto alle storie che abbiamo lasciato
Quelle storie le abbiamo chiuse
Perché avevamo la consapevolezza che fossero insufficienti a dare risposte per il futuro e se no per quale ragione Piero Fassino che vedo qui o altri avrebbero rinunciato a guidare quel partiti e farli vivere ancora
Se non è la consapevolezza di fare un servizio al Paese per andare oltre quei partiti allora la nostalgica del passato non ci serve
Per affrontare le sfide terribile che abbiamo davanti
Ora però se noi vogliamo essere coerenti con questa considerazione
Io concludo rapidamente Marina
Dobbiamo sapere
Che se le nostre intenzioni vogliono avere una prospettiva realistica dobbiamo chiedere un cambiamento di svolta un cambiamento vero a partire dalla struttura dirigente del partito
Non si tratta di correggere qualche accessorio
Di aggiungere qualche seria nelle strutture par vanno cambiate le strutture del partito così come sono per la forza di alcune strutture
Di apparato che bloccano la vita del partito quello al cambiamento che dobbiamo pretendere perché intorno a quello possiamo costruire una nuova fase positiva
Traffico a Dario questa considerazione prima di tutto
Così come diritto le faccio solo un cenno ma non è una cosa irrilevante noi abbiamo subito una divisione ultimo una divisione inutile
Una divisione che rende più debole le nostre ragioni a prescindere da tutto
Io credo che sia stato un errore di Walter Veltroni aver scelto questa forma aver diviso Area democratica ad avere aver messo insieme
Una compagine che come noto ha molte contraddizioni
Tuttavia vorrei invitare tutti lo dico prima di tutto a me stesso noi dobbiamo avere fortissima la
Capacità di mantenere aperto un filo di dialogo
Dobbiamo tutti i giorni e farci carico di allargare il dialogo nel partito a tutti i livelli ma a cominciare dagli amici che hanno rotto con noi questa esperienza
Voglio dire a tutti che non deve diventare Veltroni il nostro peggiore nemico secondo la formula consueta in cui quando si rompe in famiglia si diventa nemici io credo che Veltroni debba essere ancora per noi è un amico al quale dobbiamo in tutte le occasioni e ricordare le ragioni che ci tengono insieme
E cercare di vedere se nel futuro qualcosa può cambiare
Grazie
Grazie la parola Franco Marini insegue Silvia Costa
La
Care amiche e cari amici
Io vi esprimo la soddisfazione di questa presenza di questa riuscite a
Di un'iniziativa che
Proprio per le condizioni in cui ci siamo messi assieme poteva mostrare qualche difficoltà di riusciti
Non è così
Ed è un segno positivo per il nostro cammino
Io spero cara Marina che tu non abbia raccolto l'abitudine presente nelle nostre riunioni che in genere linfa sanno parlare Soro prima di me
Sia esso Soru ha lavorato con me io con lui gomito a gomito per anni
E allora quando parla lui prima di me io il Lido un'attenzione forse superiore al necessario
E quindi sono portato a rispondere Assoro
Questa volta non lo faccio anche se qualche stima ci piaceva il sipario indiani esce non lo faccio perché il tende Breve perché avevo pensato di dedicare questo intervento
Ad una riflessione
Per quanto possibile
Approfonditi anche se non lunga
Sul partito
E su un voi noi quelli che stiamo qui che ci siamo
Vasco guardami bene con qualche ragione
Quindi l'appello e ci vogliamo bene tutti stiamo dentro lo stesso partito che dobbiamo fare
Credo anzi che beve rafforziamo lo
Però
Teniamo anche presente perché se no sarebbe stato una sciagura che qualche ragioni per ritrovarci guardarci in faccia con simpatia
Noi dobbiamo avere la punta
Perché altrimenti bisognerebbe fare altri discorsi io volevo fare queste due considerazioni sono costretto mi sono imposto di ritornare brevemente su un punto sui problemi dell'Italia
Perché voglio fare due sottolineature dovute alla contingenza politica
A quello che accade in questi giorni
E alle previsioni insomma di una rottura di un confronto elettorale che non sappiamo nessuno di noi sa bene
Dove collocare ma c'è
Nel nostro avvenire forse nemmeno tanto lontani
Per fare queste sottolineare che abbiamo il dovere
E la convenienza in senso nobile
Di un partito che vuole affermare le proprie idee ad alzare il tono
Su due questioni questa è la ragione dalla prima parte Breveglieri meriterebbe
Noi ci siamo trovati all'esplosione di questa crisi
In una condizione
Che per alcune ragioni
Ci hanno consentito di affrontare l'esplosione della bolla le difficoltà della finanza il coinvolgimento degli Stati Uniti salvataggi eccetera
Per una ragione importante
Ma tipica del nostro Paese in condizioni migliori un po'migliori nella prima fase fino aumenta del settantasei per il bidello del due dentro il del due mila otto abbiamo sofferto meno degli altri
Questo per una prudenza maggiore relativamente maggiore delle banche italiane
Per
Un'Italia Paese manifatturiero che quindi mostrava un'ossatura solida la butta solita all'esplosione della bolla finanziaria nel molto a partire dagli Stati Uniti
è una struttura sociale del nostro Paese che ogni tanto li chiamiamo che di per sé in effetti una fortuna del Paese
Questo Welfare naturale che nel corso dei secoli forse ma io dico dei decenni ci fa un paese diverso dagli altri
Del ruolo delle nostre famiglie
Noi abbiamo avuto questa condizione
Il cittadino
Non informato del tutto non operatore della politica non dirigente del Paese ahimè non uomo di governo faceva bene a dire
Insomma forse meno dura per noi che per gli altri
In quella fase Noemi
Noi del Partito Democratico giustamente demmo un aiuto
In quella fase il governo fece l'unico atto unico governo al mondo ha fatto un atto solo che io giudico positivo rispetto all'esplosione di questa enorme difficoltà
Dalla quale nessuno è uscito uno in meno degli altri
La difesa delle banche subito
Con un decreto che votammo
Tanti parti
Un errore
Un errore che poteva essere anche capito politico all'inizio
Ma un errore che è diventato una linea volutamente
Un ritornello stiamo meglio degli altri
Che dove l'amico fine a se c'è ancora aquilano che li ha coinvolti pure in quella tragedia
Dove abbiamo fatto bene e i sondaggi lì ci hanno dato ragione vedico cambiato un pochino gliela perché qualche volta insomma ci si sbaglia
Ma non la portare a religione i sondaggi che questo è un altro limite dalla politica italiana come il dominio ormai incontrastato dai mass media rispetto all'attività quotidiana che non facciamo i su cui dovremmo parlare
Un errore poi voluto perviene ma le cose vanno bene
Noi dicemmo l'emergenza bene è un vuoto dopo e lì si è continuato a dire fin quando si è potuto va tutto bene
E qui il ministro dell'economia in effetti qualcuno l'ha rilevato si è fermato lì
Perché in effetti ha guardato all'equilibrio dei nostri conti ma la situazione è cambiata
è profondamente cambiata nel corso del due mila e nove
E un'economia solida perché siamo i secondi in Europa come struttura manifatturiera dopo la Germania
Una struttura solida che aveva le potenzialità per la solidità di questa tuttora di tenera e qualche mese in più
Oggi non è che è stata
Ed entro la tormenta delle cose che qualcuno qui ha parlato in particolare il sindaco di Reggio Emilia a cui mi riferivo a Otranto
Uccelli
Noi ora siamo nelle difficoltà e a me dispiace
Parlando da genitore parlando a gente che magari si preoccupa Samia del possibilità guardate che le difficoltà economica di difficoltà delle imprese italiane dei nostri distretti industriali sono ahimè
Condannate ad aumentare nei prossimi mesi
Questo è il punto e ancora si dice che insomma noi avremmo colto l'avvio della locomotiva della ripresa prima degli altri
Sappiamo c'ha toccato c'ha sfiorato e in effetti non appena il commercio internazionale Harry esploso
Per ragioni fuori dall'Europa principalmente quando si egli allargato all'area del commercio internazionale noi abbiamo avuto l'esplosione delle esportazioni in Germania e questo segno reale di parziale ripresa nel nostro Paese
Ma una differenza grande c'è tra i due Paesi Germania e l'Italia
Perché il flusso delle esportazioni il pieno delle esportazioni in Germania contribuisce a creare più del cinquanta per cento solo del PIL
E anche la Germania ha avuto un ristagno dei consumi interni ma più del cinquanta per i parti dalla grande per noi quando va tutto bene si avvicina al trenta
E noi siamo oggi all'interno di una grande difficoltà
Con l'aggravante di un governo che anche nel nell'incontro sul fisco l'altro giorno ha giustificato secondo me quel giudizio di Fassina il nostro collega che segue l'economia quando ha detto ma se questi è la impostano corsi questa è una cosa che potrà produrre al massimo una legge delega alla fine della legislatura
E noi non sappiamo che farcene di una legge delega alla fine della legislatura io spero che i sindacati lo dicano con grande determinazione che sin da cambi che hanno rilanciato la necessità di muoversi oggi
Spero che lo facciano e noi dobbiamo ragionare su questo
E io brevemente vi dirò come la penso perché
Perché la nostra crisi è più complessa noi solo dieci anni che non cresciamo
Cresciamo diem percentuale sotto il punto lontani dalla crescita dell'Europa
Perché l'Italia per una contingenza complessa in cui le colpe della politica sono grandi e non solo dalla politica
Anche di responsabilità di parte della società civile in Italia la domanda interna la capacità di spesa delle famiglie i soldi che si mettono nell'economia perché sostengano in Italia largamente una larga parte delle piccole imprese
Perché qualcuno poi abbiamo agganciato anche noi Lalla dall'esplosione de del commercio internazionale sei perché l'Italia è un Paese particolare
A questa struttura di tenuta larghissima della piccola e anche media impresa
Dentro la quale convivono situazioni molto differenti
Punte di eccellenza sul piano della ricerca debiti di visetto ori particolari dei mercati sui quali sono capaci di proiettarsi all'estero e questi stanno lì esportando e ci danno in quella bar boccata di ossigeno e però c'è in larga parte delle piccole imprese anche in regioni forti anche in Emilia non sono nel Mezzogiorno anche in Friuli anche in parte del Piemonte
Ci sono larghi settori dei queste piccole e medie imprese che vivono sul consumo italiano
Riforniscono di beni importanti anche di qualità ma non capaci di sfondare con sulle esportazioni come le agende più forte quella è l'area largamente in difficoltà come porsi chi poteva pensare
Un anno fa due anni fa tre anni fa
Che di aver ascoltato il sindaco il nostro amico Sindaco di Reggio Emilia qua dentro a venirci a dire guardate che in certe zone si vede un deserto dei capannoni un deserto nei capannoni
E non è una cosa isolata
Si sta allargando e la mia preoccupazione quale che poi alla fine è un un cane che si morde la coda perché la disoccupazione e i salari che non crescono sono un elemento negativo sulla necessità vitale per noi se vogliamo salvarci nella ripresa dei consumi interni
Perché questa cosa c'è cinquecento mila posti di lavoro sono andati via tra la fine del due mila otto del due mila e nove ahimè per lo più giovani con contratti non rinnovati in quella marea di sigle che conosciamo
Ma io voglio sottolineare che i seicentocinquanta mila cassintegrati per lo più in deroga e per lo più in cassa integrazione straordinaria
Che vuol dire che non c'è una difficoltà di mercato no c'è un quadro di crisi che con queste difficoltà decisamente riusciremo a superare
Questa è la situazione e non va bene la posizione del governo la ragione di queste risottolineato une solo che dobbiamo alzare il tono dobbiamo alzare il tiro non è che il partito non lo faccia intendiamoci o non lo facciamo in Parlamento lo facciamo non basta
Perché non esce come un una priorità assoluta
Non esce come il problema attuale dell'Italia non è un caso che coi sondaggi più del sessanta per cento degli italiani dicono che il problema del paese è il lavoro il futuro dei giovani l'occupazione pongono anche se non conosco i particolari dato di questa difficoltà e quindi noi in Parlamento e come partito nel Paese di questo problema dobbiamo faro una bandiera perché è giusto farla
Perché altrimenti l'arretramento della decadenza dell'Italia continua e perché poi si ci portassero a votare diventa una bandiera forte di caratterizzazione del Lazio nel nostro partito
Perché qualcosa si può fare
Non è accettabile che un Governo dice ma non ci sono i soldi
E invece un intreccio di cose che in qualche modo un governo deve comincia ad affrontare in termini operativi sia non vuole che l'arretramento sia
Faccia danni irreparabili io le indico solo le cose c'è questa faccenda del debito
Io non è che la
è poco con una cosa lontana
No questo problema ed l'unico modo mettendoci le mani e cominciando a lavorare da subito per cercare di recuperare per lo sviluppo
Quando ce n'è bisogno come vi dicevo dicono Marche solo parte di quei settanta miliardi di interessi sul debito pubblico per il finanziamento del debito pubblico tali si può prendere una quota rivendicare la e rimetterla in carreggiata sul binario per cercare a spingere dove serve con misure o fiscali o di altra natura dalla dalla la capacità del Paese di riprendersi
Si dice ma c'è perché non
Noi questo debito tra l'altro non è che lo possiamo nella condizione italiana ridurre alzando le imposte paghiamo già al quarantatré non siamo in grado per le condizioni che ho richiamato
Oppure tagliando drasticamente
La spesa pubblica non siamo in grado perché dei primi amo immediatamente a anche spazi ce ne sono ma insomma io pensa così subito allora si mette in moto una commissione che sappia anche dei rapporti con gli enti locali
Di questi diedi
Più di della in questi beni sono valutati al cento il centotrenta centoquaranta per cento del PIL e di un anno quindi potrebbero annullare il debito e ce n'è ancora non è possibile questo
Trenta miliardi si possono prendere probabilmente sì allora subito a spingere in quella direzione mobilitare le amministrazioni ed il Paese
Sulle infrastrutture io non parlo ogni non dico niente marito Antony che vuol parlare oggi pomeriggio segue luglio il Mezzogiorno
Su questo piano sta diventando un deserto
Non abbiamo utilizzato i fondi europei
Ci sono promesse e verrebbe e studi e approfondimenti che avvengono traditi il giorno dopo e banale dire che gli hanno dato pure ai Comuni in dissesto ai Comuni la destra mai banale ma c'è anche questo
Per quando le cifre siano consistenti hanno ci sono cose più grandi le scelte tutti i paesi si stanno muovendo in questa direzione è questo è un prezzo un costo aggiuntivo
Fuori dall'azienda per le nostre aziende per le nostre produzioni in particolare per quelle più deboli
C'è poi il fisco e su che non c'è ritorno c'è una proposta buona nostra non si scappa questo de lo sappia anche la Confindustria
Perché se c'è un fisco vogliamo toccare le aliquote marginali del leader per fare se sul fisco
Vogliamo spostare soldi per defiscalizzare le imposte sul sul lavoro nel salario di produttività e in altro se vogliamo aiutare l'impresa c'è una strana sola ci aiutasse facciamo l'operazione sul debito abbassando il livello del derby del recupero di parte del finanziamento del debito e Patrese noi spostiamo sulla io aggiungo una parola sulle vendite la Confindustria non può dire
Che va bene la fiscalizzazione sugli utili reinvestiti sugli utili distribuiti hanno fatto qualche osservazione
Sugli utili distribuiti ma forse è meglio di no perché indirettamente toccate i titoli di Stato io non c'è alcun riuscito a capire perché i titoli di Stato stanno fuori non siamo in grado di toccarli ma quelle altre cose che possiamo fare
E poi uno scandalo dal dodici e cinque al venti la tassazione delle rendite e poniamoci il problema in maniera seria lo dico io non lo dice il partito anche sui patrimoni in Italia probabilmente se scappiamo
La drammaticità della situazione nella quale viviamo e le difficoltà che il Paese
Non cancelleremo sul lavoro sentito ottimi interventi oggi
Io vi dico solo una cosa
Qui Schiavone ieri sera io lo conoscevo dalla lettura
Non l'aveva ascoltato con un linguaggio efficace c'ha detto una cosa fondamentale che dovrebbe ritornare pure il mio intervento
Dice il problema che si pone Dino il problema di ridurre i diritti
Noi abbiamo costruito una società in Europa tra l'altro con centocinquanta anni di lotta dall'avvio della prima rivoluzione industriale di lotte dei sindacati europei non lo dimentichiamo mai quello c'è stato aiutato
E in certi momenti con un'azione forte dalla politica abbiamo costruito un quadro sociale a quale siamo affezionati non è detto che li dobbiamo cancellare ma Schiavone dice no c'è un modo diverso di governare i diritti
E su questo non potete sfuggire
C'è un modo diretto che vuol dire che li dovete applicare PIEAR leggi coniugare con il cambiamento che ci ruota attorno e che cambia i punti di riferimento del paese è difficile farlo ma è possibile
Ci ha messi in guardia non dalla intransigenza siate intransigenti su questo
La radicalizzazione forse può dare spazio agli avversari
La ricerca limitazione che non discute che non sa che il gradualismo è un fatto fondamentale nell'affrontare queste voci ha detto anche nudo io qui debbo dire se ha un senso quello che ho detto finora per Deng chiama in discussione
Direttamente la necessità di ridare ossigeno alla il nostro la domanda interna e quindi di dare ossigeno all'industria il fatto che i salari italiani sono diventati gli ultimi gli ultimi ve lo dico io lo dico anche a voi che state dei sindacati della CISL io ci sono passato per tanti anni gli ultimi rispetto ai Paesi forti europei
Rispetto per anche alla Sud Corea con un Paese forte industrialmente anche dietro queste lo scadimento degli ultimi dieci anni cos'è la domanda interna qualcuno dice
Parla pare parlate di cose no
è questo quando salari e stipendi di un settore industriale che si allarga ai servizi e che va altrove va dietro Elia un colpo alla capacità autonoma di sviluppo del Paese
Questo è accaduto
Come si fa allora se non ci vogliamo prendere in giro perché
Franceschini gli avrei detto oltre le tre parole mettici pure coraggio
Ma avendo parlato di oltre tre parole ma avendo parlato nei modi in cui ha parlato di uno dei problemi che avremo e sul quale non non c'è tempo e sarà uno dei più difficile le pensioni dei giovani
L'ha detto con chiarezza per dire quello ci vuole coraggio nella realtà attuale ma non si può cancellare quel problema ragazzi senza lavoro e condannati a stare sotto il cinquanta per cento delle pensioni che chi sta andando per ora invenzione riesce ad avere quella è una grande questione che corse che bisognerà affrontare con grande determinazione
E io dico presto vuol dire
Avviciniamo perché alla fine quelle regole nelle regole della contrattazione indicate dal dal documento giugno del novantasette sul quale Prodi aveva incaricato Giugni di fare questo lavoro
E sul quale l'anno dopo si scontrò duramente D'Alema con Cofferati
Forse verso la fine del novantotto la seconda metà in un bel convegno al Palazzo dello Sport all'Eur lo ricordo bene perché io allora segretario del Partito popolare mi sentivo in dovere di fare un buona pace chiede c'era poco da pacificare
Perché Cofferati prese una posizione non me lo ricordo D'Alema ci provo
Poi le cose si fermarono son passati dieci anni quindi io condivido senza se e senza ma la necessità e il fatto della firma di quello accordo sulle regole malgrado il dolore di una firma che era un po'di tutte le confederazioni
E che non sia perché quella è la strada per rialzare il livello delle retribuzioni non recuperi il salario in generale sul contratto nazionale che resta Lorella Cuccarini si avvicini perché fa in uno scambio uno scambio positivo salario
Di incentivazione rispetto all'aumento di produttività del lavoro perché questa cosa si deve capire in questi termini e ho finito l'Italia paga due cose sulla domanda interna e sulla capacità di attrarre investimenti non viene più nessuno
Negli anni Sessanta le grandi multinazionale costruirono metà dell'industria italiana
Oggi non viene più nessuno perché c'è ci sono le regole che noi non ci sono incentivi ma ci sono regole
Che hanno alcune rigidità sulle quali si può mettere le mani
E se vogliamo rialzare il livello della produttività del lavoro dopo abbiamo perso punti tanti punti rispetto a tutti gli altri Paesi europei per riguadagnare salario quella è la strada
Non saremo la Germania cioè al quaranta per cento delle imprese che fanno solo il contratto aziendale
Ma non possiamo essere vennero quelli che stanno con il contratto con la retribuzione variabile al cinque per cento del globale rispetto al cinquanta per cento dei tedeschi
Questo è un problema economico e sociale prima ancora che sindacale su quale il nostro partito una riflessione seria è una parola seria aggiungo erotico alle organizzazioni sindacali tutte che noi avremmo altri scontri su più duri di questo forse per esempio con i punti di scala mobile
Riuscimmo nel giro di un anno a ricostruire l'unità sindacale
La condizione del Paese la condizione dei lavoratori in Italia è tale che è un fatto di interesse nazionale riprendere il dialogo era vedere di di fare delle cose assieme a tutte le confederazioni
Lasciando da parte il torto e la ragione io spero
Che è una donna volitiva come la milanese Camusso riesca acchiappare il dunque li fa parlare seduti e lei stessa cerchi di ricostruire un punto di unità perché c'è questo serve
Per uscire da queste da queste situazioni per che
La Marcegaglia ha alzato la voce più forte di noi su questi problemi
Rispetto al governo uguali lo facciamo non mi sta bene e non so come fare perché sono l'avrei già fatto avrei chiesto permessi magari ma insomma uno ogni tanto da vecchio impara le buone maniere
O lo c'è pure chi li dimentica ma meno Jovin pare un po'chi l'avrei chiesto la Marcegaglia ha fatto l'ha portato da pagando bompresso questa corsa all'attenzione del all'attenzione di tutti seconda
Noi dovremmo fare questo l'ho detto prima lo ribadisco con grande determinazione
Il partito
Beh io debbo dire
Non ci amano molto io non lo so brutti non siamo
Non ci han forse non abbiamo fascino
Però
Credo di non sbagliarmi perché nessuno di voi di cellule vero
C'è il calcolo nel non amarci ma certamente da parte di tutti
Ci credono ma insomma al di là della Marcio o meno
Noi freddamente dobbiamo sapere e di muoverci sapendo che siamo
L'unica il perno del l'unica alternativa possibile al governo Berlusconi nel periodo medio nel periodo Brema siamo noi
E poiché qualche verifica
Può avvenire si rassegnino che dovranno discutere con noi quelli che sembrano più intenzionati Dinoi al cambiamento
Non ne potete fare a meno allora io noi i rapporti ce li dobbiamo guadagnare non li chiediamo a loro però noi dobbiamo sapere bene questo
Debbo dire che
No e poi
Non lo voglio neanche dire ma questo partito l'abbiamo fatto ogni tanto senti qualcuno le dice ma se non fate così me ne vado
Pochi per la verità da nuovi io sono della scuola che quando uno ti dice se non fai così me ne vado lontano dimenticare più
E se puoi dirgli vattene
Se capisci che non se capisce che non fa grandi danni
L'ultima dice io me ne vado
E se non altro io puoi anche dire battere se pensi che sia un problema non deve dimenticare i commi
Questa è la linea di un partito serio
E noi abbiamo
Al nostro interno una sensibilità che non possiamo dimenticare e che non abbiamo dimenticato che non aveva dimenticato certamente Franceschini quando ci siamo confrontati
Caro Antonello del resto puoi fare tu sei
Ieri dai pastori del del Molise come fa ad essere così buonista certe volte ma questo è un segreto è un mistero che io io perché io vengo pure dai pastori ce n'è qualcuno quali di scendiamo del Gran Sasso
Forse meno anche sanguinari quelli del nuovo resi però ci sono delle ragioni perché al nostro interno c'è una sensibilità straordinaria assalto dei nostri rapporti
è nato per il militante del nostro partito una condizioni cui non sopporta
E ha ragione nel momento di difficoltà in cui stiamo perché se io vendo andati aggeggi spingesse le vere avanzato poi anche capire litigati chi se ne frega ma non andare d'accordo nel momento di grande difficoltà questa è una cosa che non accettano più da parte di nessuno
Noi
Abbiamo un partito che ha bisogno come ci ricorda Mimmo nobiltà di stringere l'ultima cosa è breve questa Molaro accelera
Noi siamo un partito che tanti amici tanti maestri civico non ha bisogno
Nel cambiare questa idea di riformismo di farsi un'idea dell'Italia
E nelle sue contraddizioni e nelle sue difficoltà interne per le storie da cui veniamo e per le abitudini che abbiamo è necessario come è stato richiamato darci un taglio non possiamo continuare su questa strada
Noi alla fine veniamo da storie non da una storia sola
Noi abbiamo radici profonde tolse il riformismo
Il riformismo e alla fine lo lo declino così oggi rispetto della centralità della persona dei suoi bisogni dei suoi obiettivi dei suoi dei suoi valori rispetto di questo e accettazione del metodo grado dualistico nelle conquiste
Questo è da dove viene il riformismo europeo che ha dato il meglio di sé nella vecchia formula e negli altri rapporti di forza e nella vecchia cultura fino a tutto il settanta
Abbiamo costruito giustizia sociali in Europa
Il cambiamento ha posto una rivoluzione straordinario il cambiamento che non si ferma che non rallenta
Noi veniamo certamente dalla radice Cristiana chiamiamola così lasciamo stare l'incendio dei patti più dietro ma certamente è già attorno a due parole magiche che sono rimaste tutte e due oggi anche per il nuovo riformismo che dobbiamo costruire
La libertà per tutti pure per l'impresa e la giustizia sociale chiamata la come volete un principio di giustizia tenerle assieme sono due parole che noi abbiamo ritrovato nel manifesto di al gennaio diciannove di Sturzo
Che abbiamo ritrovato nel Codice di Camaldoli
Del quarantatré che formò la classe dirigente che avvio lo sviluppo dell'Italia da Vanoni Paroli eletto dalla data alterità tanti Fanfani Moro e tanti altri
Da questa li abbiamo ritrovati ancora nella azione che abbiamo cercato di portare avanti anche noi
Ma questa idea di centralità della persona trovate le libere oggi nel liberalismo di Croce
Quando parla anche dei cristiani
La trovate come fatto determinante dello sviluppo di quei Paesi lo trovate nelle grandi socialdemocrazie europee lei c'era questo declinato in un'altra maniera ma era questo allora il valore c'è il metodo cabalista cioè cosa dobbiamo fare noi
Quel giustamente superare quello che eravamo
Perché non è possibile dare una risposta tra quei filoni tenerli quei filoni che alimentano la militanza anche dei nostri giovani ma sapere che stiamo lì
E che oggi la situazione ci impone di ridisegnare
Un riformismo non solo dire che siamo un grande partito riformista queste il guaio che abbiamo ancora addosso non lo diciamo più
Siamo lo stiamo costruendo perché non si costruisce in un anno due anni tre anni ci vuole di più ma avere le idee chiare le proposte del coraggio per portarla avanti
Guardando a tutto quello che ci cambia attorno a un intelligente come Ruffolo che del resto dice partite da un'idea di Paese logici
Va be'tante volte Gigi Del Barba Zanoli lo scrive ha scritto vi siete messi una volta ha scritto di ci siamo messi in un luogo di non politica
Perché il luogo era il socialismo europeo con tutto il rispetto che ho detto che ero non non è questo il il punto bisogna guardare più ampio non basta più ma non basta culturalmente non basta ben compreso dalla società
Non ci sono cose che cambiano c'è stato un liberismo che ha rotto il quadro
Bazoli e il tedesco lì come si chiama quel me lo sono segnato non sono Boga infatti deboli Ford la il costituzionalista tedesco Bazoli ci ha detto una cosa straordinaria che in quella che nella Chiesa il capitalismo straordinaria a col pieno che con Barak chiarezza non ha detto nessuno
Quando dice ma guardate si giustizia sociale e libertà ma questo dominio sgangherato di vent'anni di liberismo ha rosicchiato la parola giustizia
E si è presa la libertà come licenza anche su questo ci siamo trovati poi il Governo che ha letto male diamo l'articolo quarantuno Dell'Aquila della Costituzione
Nord bisogna tenerlo se mai rafforzarlo perché dice l'impresa privata è libera ma gli dà una dimensione sociale non è che tenere queste due cose
Fate fare senza regole tutto poi la politica recuperano assieme anche dentro l'impresa che si rispetti questo equilibrio
Ecco su questo noi dobbiamo costruire attorno a questi maestri
C'è poi anche Reichlin con il midollo del leone
E c'è del mondo
Berna Berselli col piccolo libro la la la giusta economia
Abbiamo dei maestri su questo fermiamoci e questo ci aiuta attenere le porte aperte
L'ha detto che anche ieri lo storico quindi bell'intervento Schiavone dice va be c'è qualcuno che
Non l'ha detto che vuole rottamare L'Unità togliattiano non l'ha voluta usare quella parola al perché brutta la ritiene brutta noi abbiamo lo stomaco un po'più così siamo abituati a certi cattolici che non hanno nemmeno le remore dei togliattiana
E quindi io dico qualcuno dice non è questione di rottamare ma queste cose che stiamo dicendo ci impongono il problema dell'apertura
E dentro l'apertura c'è anche il ricambio ma non è una guerra
E qualcosa culturalmente elevato che deve venire da sei deve essere aiutato dai pezzi e io ci credo in questa impostazione a questo perché troppe cose ed abbiamo insomma fare da soli non possiamo fare
Ultimare una battuta allora noi
Noi qua dentro
Io so che a parte Soro ma anche tra di voi se io dicessi se io però dovessi definire cosa siamo la ritiro subito ma me la voglio dire in uno vecchio come me che cosa mi scatta in mente
Una bella corrente
Mi pare presso BPI non va bene perché è una parola espulsa dal linguaggio nobile della politica chiamato la come volete ma noi abbiamo fatto questa scelta
Giustificati
Sto attento a non dire mezza parola sulle ragioni le ho dette in direzione non è ripeto mezza sono convinto di quello che ho detto in direzione ma non è ripeto mezza
Noi abbiamo un partito che dinanzi a questo dramma del Paese
Dell'arresto e nell'arretramento dello sviluppo del Paese del non futuro dei giovani abbiamo questo e possiamo avere una crisi politica che non sappiamo dove sbocca tra le altre cose a borbottare pure
Alle alle elezioni
Eh beh noi in un momento come questo andiamo insomma a porre dei problemi che vengono vissuti dalla nostra base dai nostri elettori dai nostri dirigenti come qualcosa che non dà il segno di unità del partito
Indispensabile per guidare una coalizione che quanto meno si ponga l'obiettivo di vincere poi saranno i cittadini che faranno vincere chi vogliono
Questo è il punto noi abbiamo fatto una scelta io dico una cosa Poeta queste Castagnetti o debbo dire bene perché
Io se riguardo e guardo le facce qua dentro
Quella dei maschietti anche quelle signore
Sorridenti e distesi e debbo dire che in lui forse poi la storia forse hanno ragione quelli che dicono che a un certo determinismo
La nostra cultura non ci crede a questa ma io insomma sono netti un meticcio
La la l'età studi manuale forse un certo determinismo Cheney secondo me si è raccolta in cinque intorno a quest'area importante
Del nostro partito
A parte si può usare
Da cattolico
La parola clericale e non in senso cattolico
Ditemi la parte più meno aperta non qua dentro ma la parte più rigida tirando fuori ma dentro c'è la parte meno chiusa anche di Area democratica
E noi abbiamo fatto questa scelta perché abbiamo capito che dinanzi alla situazione italiana
Pongo un segretario queste poi sono le cose che mi mandano in bestia ne fanno non terrà fede a qualche parere impegno che ho preso ecco un segretario eletto dalle primarie questo consegne di cui io sono stato l'ultimo giapponese
Nella giungla dire no e se non fossi stato presidente del senato avrei continuato a rompermi le palle anche dopo ho detto no eleggiamo e un segretario con le primarie con una competizione vera la prima totalmente vera
In bilico
Io ho pensato pure potessimo vincere io
Quella vera noi facciamo le primarie su questo e poi ci dimentichiamo che è una delle conseguenze fatali automatica delle primarie che il segretario lo rifaremo il prossimo congresso
E il segretario che rifai con il prossimo congresso che deve governare una situazione difficile come questa e io a Corsini con lo non lo critico sono le buche litigare anche ferocemente
E sceglie riesce sbagliasse il bar no ma una critica generale
Di alta quando io so calcò questo debba affrontare anche elezioni se ci saranno
Questo è il Baia
Noi questo abbiamo fatto
Allora o
Tra l'altro all'opposizione che non c'è nessuno
Perché per gli amici che hanno firmato il documento si sono astenuti mi che hanno votato contro
Avrebbero gradito di non votare forse
Per
Sia battaglia so contento mi si siano astenuti e lunghe votassero contro che marcava una rottura si sono astenuti
Bene questo era la ragione del nostro voto adesso a qualcuno è allergico sta guarda che io nella mia vita in altre esperienze ho fatto l'opposizione per dodici anni
Tre congressi sono dodici anni o che la CISL ho fatto dodici Ali opposizioni ha poi ho vinto
Quindi non non mi preoccupa ma insomma se diciamo che oggi Bersani con la scelta che abbiamo fatto noi consapevole motivata come ho cercato almeno da parte mia di motivare la è una forza insomma la stabilità del partito l'abbiamo rafforzata e non ho trovato uno
Nenna e né a Roma né in giro il valore la nella mia regione che dicessero avete sbaglia io non l'ho trovato
Questo ha una maggiore sicurezza anche alle cose che noi dobbiamo fare stamattina qualcuno io non l'ho visto due giornali solo qualcuno mettono ma i giornali vanno bene ce n'è qualcuno che non
E la cosa importante insomma io sono l'ultimo ad a dire che la comunicazione non servant niente serbe Aime serve anche troppo e qualche volta i diamo pure troppo retta non dimenticate mai
Questo lo dico solo dall'esperienza che ho potuto maturare non dimenticate che la comunicazione serve
Ma servono le idee per vincere le battaglie senza idee non si vincono e Caro Dario grazie perché qui vive le sono venute parecchie buon lavoro
Grazie grazie alla presidente Marini
La parola a Silvia Costa
Dopo scusa se abbia solo un secondo dopo l'intervento al consigliere posta facciamo il punto della situazione perché come avete capito abbiamo sforato tutti i tempi usate capisco che è un modo complicato potevo anche forse rinunciare cerco di ridurre a poco perché penso che poi ci siano tempi molto stretti anche per gli altri
E pari opportunità sono un po'complicata anche anche nella democratica mandiamo avanti allora intanto volevo dire perché non vorrei che capisse completamente nel non citato che vorrei ringraziare la relazione del professor Barucci
Perché stamattina probabilmente meriterebbe rimediata usano i qualche richiamo più esplicito perché credo che lui ci abbia disegnato una lettura di nel momento in cui siamo di grandissimo interesse anche rispetto alle cose incompiute della centrosinistra negli anni Novanta e quindi lo ringrazio per queste vorrei dire solo due cose anche se capisco che non è facile Porsche Merlini poter fare permettono un po'di attenzione primo punto ci ha detto e da lì vorrei partire perché si collega anche con quella che è stata l'intervento importante Idario ieri ci ha detto in sostanza che anche rispetto al Progetto chiamiamole centrosinistra della governo Prodi eccetera
Alcune questioni vanno astutamente riconsiderate anche a luce può dirti ciò che di nuovo è avvenuto
Nel nostro Paese ed tra cui la la grande crisi tra cui l'irrompere sicuramente di nuove provocazioni nove dei nove state penso sul tema della New della della new economy e della nuova e della i e anche dell'ambito che forse prima non era così
A centrale della green economy eccetera
E per niente ci dice ci lascia ci consegna tre chiave di lettura molto importanti primo attenzione la crisi che abbiamo di Progetto anche il centrosinistra che rimase in parte appunto non completato penso al tema della modernizzazione del sistema statale dell'asta istituzionale e del sistema economico
Il tema del avere giocato la chiave del più più fisco più privatizzazione uguale più risorse più economia si è rivelato inadeguato prima perché il fisco sappiamo come vanno le cose in Italia secondo perché è mancato e i più più servizi perché sistema di welfare è rimasto vecchio e perso per la crisi che poi esatta accelerato tutti i processi secondo non è stato nemmeno un Progetto che ha avuto la capacità e qui ci consegni anche dove le ripensare di rendere più equo l'ha detto benissimo Marini poco fare anche altri interlocutori la nostra società siamo in un senso di maggiore sperequazioni
Beh potesse economico d'accusa delle pari opportunità e se non ci sono pari opportunità non c'è nessun merito che tenga perché c'è semplicemente una disuguaglianza sociale e estremamente ampia c'è un tema che ha posto che quello della rappresentanza oggi noi dobbiamo ci confrontiamo lo diceva prima anche i nostri amici
Damiano diceva Treu c'è un problema che contiamo già centonove il tema della rappresentanza attenzione in tempi di società bloccata meno possiamo interpretare un blocco sociale
Se volete una battuta e allora penso che noi abbiamo un punto bere in più io la società autorizzata in cui intere pro platee disperso Charlie non hanno rappresentanza
E non hanno forse nemmeno più voce né non possiamo limitarci a interloquire con chi in realtà rappresenta sempre pro mente meno e addirittura un problema interno di non dar voce a chi non sa più come rappresentare perché i nove le nuove generazioni non sono rappresentate in questo Paese
E noi continuiamo a illuderci che basti avere un buon rapporto con un sindacato lì con tutta semplicità e molto semplicisticamente e abbiamo risolto il problema della rappresentanza ne abbiamo secondo me invece dato una dato un immagina nell'immaginario collettivo che chi si sente solo in questa non rappresentanza non trova nemmeno in noi una capacità di avere voce di avere una dignità di essere ascoltato ha detto un'altra cosa importante lo diceva prima anche Beretta la ripreso il tema cosiddetta per quello che chiamava un tempo il terzo settore l'economia sociale
Li Mondin permetti che fine ha fatto nel nostro dibattito tutta la grande questione sollevata negli anni novanta in particolare penso Zamagni per dire un nome ma ci sono tanti altri in euro a Correggio recentemente abbia fatto iniziativa tutta sulla economia sociale
Quattrocento professori universitari europea che hanno firmato un appello perché il Parlamento europeo dopo la risoluzione che tanto che ha fatto la collega Patrizia Toia la nella presente relazione sull'economia sociale riprendano in mano il tema dell'economia sociale che merita un altro approccio di rappresentanza un altro approccio giuridico un altro approccio fiscale e così via
Noi non possiamo lasciare senza interlocuzione questo mondo che tra l'altro è una risorsa una ricchezza anche di umanesimo e di legame sociale separato dalla solitudine oggi quello che fa legame sociale lo diceva prima ieri anche con sosta il professore ha parlato
E quando ha accennato al dato della della non solo l'homo economico Solomon lavoratore o la dimensione solo del lavoro può essere quella che oggi dalla dimensione della cittadinanza
Ora tutte se queste cose che vi si son dette molto mi scuso professore che ho fatto con una ho ripreso i punti che mi interessavano di più quando ha detto in particolare in particolare oggi siamo di fronte alla a una situazioni non Progetto di non più progettualità massimo entro in presenza anche di una cosa che forse non ci diciamo abbastanza
E cioè che non non siamo di fronte alla crisi del troppo Stato
Del troppo Stato ma siamo in in una crisi nella crisi della di una statualità cioè di istituzioni che recuperino un senso di Progetto di programmazione
Promette che sempre lo concertata che con le altre regole tre locali ma che sappiano anche reinterpretare una direzione di questo Paese questo Paese che non ha di reazione guarda che vedendo le cose non da lontano ma la vicinissima qui a Bruxelles si capisce chiesti mente riusciamo a individuare delle priorità anche negative o positive che si danno altri stati di fronte la crisi la cosa più tragica e che questo Paese non ha una bussola di fronte alla crisi
Io penso una cosa però e lo dico al professore recupero alcune cose del processo del Progetto Prodi per capirsi
Perché secondo me sia pure in due anni così risicati di di tempo per un dispiegare una una proposta e lì forse abbiamo riprendere alcune di quelle considerazioni
Noi abbiamo nel cassetto delle perle preziose che erano il libro bianco sull'istruzione libro bianco sulla cultura che ho rivisto l'altro giorno uscito nel due mila nove dimenticato da questo governo che tracciava proprio anche un nuovo rapporto pubblico-privato in questo settore
Penso al tema dell'industria due mila quindici era il una programma che avevamo fatto mettere insieme su un progetto Paese su alcune strategie su alcune su alcune priorità
Regioni parti sociali dove dovrà confluire l'istruzione cioè si era cercato di fare un lavoro di Governance che non con premesse la sussidiarietà ma assumesse una forza direzione politica
Quindi vuol dire che dovremo ricollegarci con la migliore aspirazione a creare un progetto non a rinunciare ma saper anche interloquire con quel mondo che oggi non si sente rappresentato nemmeno da noi io vorrei forse ovvero una cosa l'abbiamo passato quindici anni a parlare della forma
No le istituzioni federalismo le foto ma anche della nostra forma di partito che sta diventando veramente un po'come dire un'overdose di This dibattito fra ingegneri istituzionali istituzionali e molto poco sta interloquendo con le dinamiche del reale che ci sfuggono e in questo secondo me c'è un gioco d'illusionismo che molto favorito da una dimensione ormai virtuale della politica senza peso discorso sulla patologie sistema dei media non è questo è più sottile secondo me guardate il discorso sulla scuola della Gelmini ve lo dico perché questo un punto importante
Un anno fa la Gelmini era al centro dell'attacco più concentrico ricordate che ci potesse essere oggi la Gelmini è una salvatrice della patria che parla di merito di qualità e che dice abbiamo fatto nove per una meravigliosa università su cui delle riforme visita su cui tutti i nostri grandi soloni compresi l'intellettuale di centro sinistra
Hanno già detto che va tutto bene perché perché siccome la dimensione del reale ormai sfugge a tutti e siccome la scuola è molto complicata da capire i rischi per sporcarsi le mani come si chiama parole che avevamo per andare a vedere cosa c'è cosa succederà scuola reale
Non disturba chiunque le ha fatto una scelta straordinaria consigliata benissimo dai maghi della comunicazione le racconto una scuola di virtuale e un'università virtuale che non esiste
Perché ne esiste una secondo me molto migliore per certi versi o per altri versi molto inferiore aspettative che non si sente interpretata rappresentata interloquita e teorizza che non si discuterne con le parti sociali né con le regioni perché sono all'opposizione guardate una cosa del genere in tempi diversi avrebbe fatto scandalo
Oggi siamo tutti abituati a questa cosa e va in onda una realtà virtuale alla quell'ambito quando anche noi nel senso che ogni tanto questo crediamo che la realtà è diversa ma la scopriamo perché come sono interloquiscono più pro questa realtà
Ma lo dico per me apre ammette parliamo di di di noi stessi non parliamo di altri dico che c'è oggi uno scollamento fra nostra Capra di rappresentanza e di canali aperti
Per cui dobbiamo e allora chi perché dico questo saltano cinquanta cosa volevo dire perché questo è un nodo che o lo o non gli Area democratica che qualcuno ha detto mi piace chiamarci aria democratica mi piaciuto
Ecco faccio circolare più aria anche qua dentro dal punto di vista della K della ambizione a rappresentare quelli che un tempo si chiamavano quelli senza voce che in realtà ci chiedono ci parlano ci dicono Mannoni
Abbiamo quasi timore non avendo già le risposte preconfezionate a interloquire con loro ci sono platee di nuove generazioni di famiglie impoverite
E di e di e di dirigente della scuola faccio solo questi tre esempi non saranno un blocco sociale sono sicuramente una società in grandissima sofferenza oggi un dato sulla Toscana sulla povertà
Guardate queste l'Anno europeo della lotta contro la povertà e l'esclusione sociale
L'Europa ha fatto qualcosa timidi passi data base tutti tagliano anche gli altri governi anche per il centrosinistra parliamoci chiaro in Europa perché è vero che nel gruppo socialista democratico abbiamo Santa Rosa dialettica fra coloro che sono al governo e quello che non lo sono perché quella che abbiano qual è il tema se voi vedete i dati della Toscana non del sud il una famiglia su tre non arriva alla terza settimana la Caritas ha raddoppiato triplicato quintuplicato gli interventi la ragione principale di questo al trenta per cento e lavoro al trenta per cento non sono le risorse di sussidi sussistenza e al dieci per cento la salute il che vuol dire che sulla salute se fatto di più in termini equità in questo Paese rispetto forse su alberi su altri fronti
Che noi siamo di fronte a un'emergenza che insieme come diceva Merinidi occupabilità
E dal e di rendere più competitivo lo dicevamo con Damiano ricorre c'è una proposta in questo senso ma perché lo chiediamo che i fondi che andiamo a ridurre i fondi che esso strutturali e non spesi
Visto che c'è dentro del fondo sociale che poteva fare anche forme di ammortizzatore sociale seppure un po'camuffato
Non possono andare a fare una sostegno maggiore incentivi e detrazioni per legge de per le imprese che assumono ragazzo di trent'anni perché non facciamo più a più apprendistato perché la facciamo più una allineamento come diceva il tre euro fra quanto costa
Il contratto di una a tempo determinato e a tempo determinato cioè io penso che oggi sembrano riparliamo i soggetti e li chiamiamo col loro nome diciamo alle nuove generazioni che fino ai trenta trentacinque Mariano che noi abbiamo un pacchetto di proposte terapia d'urto guardate non bastano papà pannicelli caldi non basta dire che poi noi saremo per fare vedere contratto dobbiamo dire oggi anche con le risorse che ci sono anche in via emergenziale
Dobbiamo ragionare per dare una risposta che sia complessiva e di individuazione di alcune priorità di soggetti pure in una logica di insieme all'ente le parole di Dario che io condivido
Non voglio aggiungerne voglio una specificazione ulteriore anche se devo dire che tu l'hai data basate ma perché proponente sicuri che ci siamo dentro quelle parole dentro la mobilità deve essere chiaro che sono anche le politiche familiari
Esplicitiamo un po'di più questa cosa perché ci sono famiglie che che hanno una dimensione del loro redditi che totalmente riversa dalla e e se non amici diciamo a ragionare in temi di un welfare familiare che sia flessibile portabile che sia più equo accanto a forme di welfare personale noi non facciamo fino in fondo la nostra parte
Anche non solo di cattolici democratici ma di Area democratica che su questo ha fatto un ragionamento post-ideologico arrivo per dove il tempo è un po'ex seconda cosa io penso che dobbiamo mettere la parola merito tu le hai detto ma corre che molto se fosse sì ma ci può essere un equivoco su questa parola perché oggi è la bandiera anche di liberismo Tiny del ecco vorrei che fosse chiaro che il merito passa per veramente le pari opportunità fra le persone per andare a scovare i loro talenti
E per però sapere anche che se anche non sia merito e si è persone
C'è una come dire una uno zoccolo di sicurezza sociale di garanzie che deve essere indipendente dal merito altrimenti noi non facciamo il discorso della nostra Costituzione ha detto professore però c'è una cosa che io condivido riscoprire alcuni articoli della Costituzione che sembra andati in disuso il quarantuno e quarantatré quello sulla proprietà
In funzione sociale e quello della che era della nazionalizzazione sono dei beni comuni che sono pubblici scusate su questa questione
Accettiamo provocazioni anche in questi giorni un autore che non ricordo mai come si chiama Roger qualcosa scritto delle cose molto interessante sul tema delle regole che ne pensiamo noi di questo ha detto per esempio che forse statualità
Va riportato a livello statuale un'Authority sui pubblici servizi locali discutiamone perché perché oggi che parliamo dell'acqua come bene pubblico sia pure una logica di gestione che può essere un mix eccetera forse c'è bisogno di non andare a una parcellizzazione di questo a livello dei territori dei comuni se non nella gestione ed è l'intervento programmatorio ma ridefinire
Quali sono i beni universali rispetto ai servizi pubblici locali che oggi sono il vero la vera cifra del della della delle del del cammino ai territori rispetto a questi beni che hanno oggi un'altra un'altra logica più persone una parola sull'Europa il salto naturalmente alcune cose
In un momento come questo aver ragione Lapo quando ha detto
In un l'Europa che si stare in anziché sieri nazionalizzata e che piacque purtroppo ormai abbiamo un asse Germania Francia quella di perché che detta la linea
La crisi questo è positivo accostarli determinando un più d Europa
Guardate in quest'ultima sessione di Strasburgo se qualche volta uno siamo la successione di essere un po'inutili quest'ultima se se ne sta seduto mi sono riconciliata connesse al Parlamento europeo l'abbiam provato le seguenti cose di quei titoli tutela della maternità contro tutto e contro tutti che dicevano che in tempi di crisi finalmente si è capito che ha un valore sociale che l'investimento
Il made in che significa che noi abbiamo finalmente una par condicio nella nella del commercio internazionale
In cui c'è a livello europeo non si può esser Dampier su questo servizio definire il e e il tre e non europeo l'origine del dei prodotti il la la così sulla crisi ha definito il due cose la TAC la la tassa sulle transazioni finanziarie chiedendo la conoscevi farla non è ancora legge
E abbiamo definito il reddito minimo garantito questo è un punto anti povertà è una delle poche cose vere fatte sul tema della povertà Chiaretti e poi la questione della politica estera che finalmente prende corpo e sostanza perché nasce servizio
Essa però
Della Unione Europea
Il governo italiano rispetto a questi cinque punti solo due cose scusate qualcuno ha preso molto tempo adesso prendo anche io per chi vuole se n'era chiusa quelle per le vie parla allora scusate non osiamo esse sono salutati interrompo per una cosa sola allora me la fai dire adesso perché si abbiamo deciso perché altrimenti rischiano le persone più pazienti già essere penalizzati due volte
Di andare avanti senza pausa allora ancora come tu hai chiesto di parlare perché poi Marilyn Joan Chen Yun così devo dire ai presenti che gli amici che erano iscritti a parlare sulla sessione della green economy parleranno dopo ditemi
La terza interruzione doverosa questione per me le riprendo sono state rese all'intervallo allora diverso scusate però però prendo atto che insomma nove ci sono ruoli diversi però insomma un pochino di abitudine a far diversamente non sarebbe male qualche volta scrivono dicendo sono una cosa scusa
Questo tema dell'Europa allora il governo italiano rispetto a questo ha detto no alla tutela della maternità notare che noi diamo la tutela perché estesa di quella che chiedevamo perché secondo loro campo sta un po'di più il il le due settimane per i padri
E ha detto no ha detto sorte ha ottenuto soltanto che noi avremo come come ambasciatori europee sapete in che Paesi l'Uganda e l'Albania
Ha detto no praticamente le misure sociali e ha detto no reddito minimo garantito perché l'Italia la Grecia sono gli unici due Paesi che non ce l'hanno quello faceva tutto per noi questo per dirvi qual è l'atteggiamento allora oggi forse anche lavoro insieme parlamentari italiani parlamentari europei
Amministratore ci consente di fare dell'Europa non una politica estera nella politica del bancomat ma una politica complessiva divisione pre complessiva per far tutto questi ho chiuso veramente
Io credo che noi dobbiamo capire meglio come era democratica cosa vogliamo essere io vorrei che vi sono due cose le dico in particolare la tonalità Dario io ci io sono qua ho fatto una scelta o fate che la scelta di non essere insomma ci siamo ci siamo capiti e anche dolorosa perché poi a livello personale a livello del locale capite che legami ci sono quelle situazioni sono difficoltà salvifici nelle fatto una scelta anche dolorosa
Prima di essere chiara sicché essere chiara su un punto su cui io avevo intervenuto anche Moscardelli che condividono alcune preoccupazioni prima
Io ho capito questo
Che se ne vogliamo essere fedeli alle tante cose veto qua deve avere uno strumento di parte del partito che non è quello che è attualmente e ne siamo ancora dice J. non ci ama ancora mi pare l'insufficienza
Di questa direzione politica del partito democratico rispetto a quello che ne vorremo che fosse non solo il partito ma gli obiettivi che ci proponiamo diciamo questo che la nostra vita afferenza è che né i questa dialettica costruttiva le spiega amiamo fraternamente ecco la metterei così ma hanno che rinunciamo fraternamente a farla perché altrimenti noi non saremo appiattiti né in questa posizione
Secondo o vorrei un accento più forte sul dialogo con tutti i mondi naturalmente ma anche con il mondo cattolico
Prima è stato detto qualcosa detto anche nella introduzione però vorrei dirvi una cosa che mi ha molto colpito in questi giorni
Le settimane sociale dei cattolici che si diceva prima dove io ringrazio Pierluigi e con altri amici è stato lì io purtroppo Paul Goodwin spiacevole se cecità andare aveva un grande senso di colpa purtroppo avuto un problema però veramente esploso equità allora abbiamo fatto un prima del PD della senatrice cattolici io mi chiede di fare un dopo
Condiviso so che Dionigi lo stava già organizzando bene Prandini chiedo anche questo andiamo avanti nel dialogo perché c'è una prateria sconfinata di possibilità di confronto sereno
Di confronto su basi diverse di minori pregiudizi reciproci non la facciamo come cattolici nell'aria democratica facciamolo come partite come ala democratica diamo un segnale
In Europa mi è successa ieri dato già una cosa va detta tale che mi ha molto colpito il pre non è una cosa segreta perché la posso dire la Conferenza episcopale europea ci ha chiesto hanno individuato evidentemente come persone
Cattoliche del gruppo socialista democratico che notoriamente non è così diciamo friendly verso quest'area
Ci ha chiesto se siamo disposti a creare un gruppo
Sversare di cattolici non sono quindi i piedi questa è stata la cosa è stato detto per vederci periodicamente e confrontarsi su temi
E l'anno prossimo organizzare insieme una conferenza sulla porre nel centro stesso di vent'anni mi piacerebbe che questo processo non sia affidato a qualche cattolico nell'aria del gruppo socialista democratico ma che noi insieme
Credenti e non credenti ma per misurarci su come costruire nuove umanesimo di risposta al materialismo all'individualismo e al pensiero unico ci sentiamo sì dati sui nostri valori sulla nostra storia sulle nostre prospettive più e questo se farebbe crescere anche un mondo la fiducia verso di noi di un mondo che altrimenti rischia anche un po'per inerzia a seguire altri che forse su questo hanno una sensibilità non superiore alla nostra grazie
Grazie figlia
Allora come ho detto poco fa proseguiamo con gli interventi che avrebbero dovuto introdurre questa mattina
Il tema della green economy questo dibattito è indiretta su internet è in diretta su Radio Radicale raccoglieremo i nostri materiali naturalmente lo dico perché per segnalare un problema tutti noi è la prima volta che tentiamo una formula così impegnativa nel merito dei contenuti
Il tema della green economy e dell'innovazione della crescita era stato ed è stato quello sul quale si sono iscritte più persone c'è in questo in questa platea la stragrande maggioranza delle persone che hanno mandato il bigliettino si sono iscritte a questo gruppo
E poca questa questa sessione quindi è chiaro che non riusciremo a farle parlare tutti
Abbiamo chiesto ai nostri parlamentari della commissione Ambiente di introdurre questa discussione con interventi di sette minuti
Però poi vediamo se riusciamo ad aprire il dibattito oppure no perché è evidente che come vedete c'è gente che ha fame
E quindi va a fare anche diciamolo fare anche una una piccola pausa però ringrazio lo stesso per la disponibilità Sandro Bratti che si è candidato a fare questa questa fatica di iniziare questa sessione vi ricordate che nel programma originario avevamo invitato Daniele Fortini presidente di Federambiente che essendo impegnato nella vicenda non può drammatica dei rifiuti in Campania non è un con noi e quindi iniziamo direttamente con Alessandro Bratti
Che anche oltre che parlamentare in commissione Ambiente capogruppo nostra la Commissione rifiuti
Mi spingeva il Panzer posto grazie grazie siamo non siamo in tantissimi però sono facilitato anche dall'intervento che ha fatto prima Fabrizio Vigni perché ha già introdotto la discussione Noemi avevamo pensato Fortini e ricordo e presidente di Federambiente perché sono più sul tema dei rifiuti
Ritenevamo che fosse la persona data da un lato spiegare questa difficile situazione che sta vivendo in prima persona terzino Napoli
E nella nell'area insomma vesuviana dall'atto anche farci capire comprendere sentono il presidente dei Federambiente come nel nostro Paese ci sia in realtà un mondo dal punto di vista Chiesa operare la gestione nei servizi pubblici locali in particolar modo della gestione integrata dei rifiuti che in realtà produce anche nuova o produce tecnologia produce risorse produce economia
Non è questo stato possibile poi riprenderò brevemente il ragionamento sull'aspetto dei rifiuti però volevo dire una cosa perché prima nel concludere il suo intervento Fabrizio accennato no al tema della green economy e forse per non addetti ai lavori potrebbe sembrare che questa di questa Green economiche a me piace più chiamare economia intelligente perché ha un'economia che pensa
Di fare sviluppo industriale attraverso un uso ridotto delle risorse io la chiamo c'è bisogno di darle una terminologia anglosassone non possiamo benissimo chiamare ente economia intelligente dicevo non vorrei che avesse dato l'idea che questa è una situazione del tutto sperimentale di tipo culturale su cui alcuni intellettuali si stanno un po'confrontando in realtà il mondo funziona una velocità diversa a volte dalle scelte politiche anzi molto spesso molto più veloce
E se andiamo a vedere alcune scelte fatte di fondo dei paesi più all'avanguardia senza scomodare Obama piuttosto che la Korea basterebbe guardare alla Germania visto che oggi la stiamo guardando da tanti punti di vista nelle politiche di stimolo pubblico
Dei cosiddetti public stimulus venga circa quattordici miliardi di euro la Germania pesantemente investito sull'innovazione tecnologica e appunto sull'economia verdi
Dove si intende poi settori soprattutto energetico quello della mobilità la gestione dei rifiuti l'infrastruttura ecologico l'agricoltura la gestione delle acque le bonifiche dei siti contaminati e non ultimo tutto il comparto edilizio tra l'altro la Germania ha già fatto un pezzo di politica industriale direi oggi assolutamente di primo piano se è vero come è vero che il numero degli addetti che oggi lavorano in questo settore supera addirittura quello dell'industria automobilistica
Queste scelte sono state fatte una ventina d'anni fa la Germania la perseguite in maniera sistemica le ha difese
Con l'approvazione della direttiva venti venti quella nella direttiva che invece non ha creato moltissimi problemi ha messo in difficoltà e probabilmente rischia di mettere in difficoltà le industrie più energivore
A causa della di una probabile delocalizzazione di alcune situazioni dicevo quindi che i settori sono tante e poi c'è Raffaella Mariani che parlerà del servizi pubblici locali Margiotta sull'Energia
De Luca dovrebbe fare un focus sulla questione
Dei rifiuti ma proprio su questo consentitemi anche per il ruolo che o vorrei e alle poche persone presenti sono a dire come dopo due anni di viaggi nell'Italia diciamo più problematica rispetto a questo a questa questione qual è l'idea un po'che mi sono mi sono fatta che credo che poi sia anche un'idea che in gran parte come commissione bicamerale su proprio su alcuni aspetti mi riferisco in questo caso alle questioni emergenziali e alla infiltrazione della malavita organizzata che voglio ricordare
è un'infiltrazione che non è solo presente al sud sono stati dei casi clamorosi Lombardia e e la crisi economica sta aiutando moltissimo la penetrazione nel mercato
Di alla malavita organizzata esempio della 'ndrangheta in Emilia Romagna piuttosto che ripeto in Lombardia un esempio assolutamente concreto perché nel momento in cui anche imprese sane vivono la crisi trovare denaro facile o comunque sia
Trovare chi offre servizi a costi competitivi super competitivi sul mercato è molto semplice per cui stiamo anche assistendo a un pronta a un fatto diciamo molto problematico per cui l'emergenza invece che risolversi a Napoli o Caserta perché di questo stiamo parlando si sta allargando ha una gran parte del Paese
Sulla Sicilia probabilmente sono state dette poche cose rispetto alla realtà invece che sta vivendo quella regione anche se si sta facendo uno sforzo assolutamente notevole per poter di uscire dall'impasse dell'emergenza era se voi pensate che stiamo discutendo su una polemica percentuale di raccolta differenziata del diciotto per cento quando Palermo probabilmente non raggiunge il tre e forse quel tre ci sarebbe anche da discutere di che cos'è potete ben capire che la situazione insomma è una situazione grave
Dall'altro canto invece rifiuti così come ci indica la la commissione europea eccome anche alcune grandi imprese e piccole imprese non solo del Nord stanno lavorando sono anche una grande opportunità di sviluppo
Perché tutto il tema della progettazione dei prodotti no cioè pensando a come verranno smaltiti piuttosto che alla costruzione di filiera del recupero piuttosto che a quelle del riciclaggio rispetto a certe materie pensate a tutte le materie prime seconde la plastica la carta piuttosto che a alla componentistica
Nella impiantistica elettroniche non sono tutti elementi che hanno un grande pregio e il fatto di riuscire a costruire su questo delle filiere industriali io credo debba essere uno dei punti fondamentali della nostra proposta politica e concludo
Dicendo che appunto per poter andare avanti sul su questa linea tracciata della green economy ripeto
Non vi cito una recente però due cose fatemi dire due date rispetto a una recente indagine fatta nella mia regione che l'Emilia Romagna rispetto al tema green economy
Pur in assenza di queste politiche del governo che ripeto il lo stimolo così detto verde del governo italiano è stato calcolato raffazzonato in questa politica degli incentivi attorno a un miliardo di euro un quattordicesimo e quella Germania
Parte ultimo posto dei paesi sviluppati diciamo del dei paesi della della dei venticinque Paesi della della della UE dicevo un dato in Emilia-Romagna ci sono circa due mila imprese che oggi stanno lavorando sulla filiera Grant settecento totalmente Green diciamo
E mille trecento che comunque hanno applicato nel loro cicli produttivi delle politiche virtuosa in questo senso
Con dei fatturati di grande interesse venticinque mila addetti la prima fetta con cinque miliardi di fatturato e duecento mila detti la seconda quelle me diciamo meno green con un fatturato di cinquantasette miliardi questo aggiungete circa due mila aziende
Nel biologico e nella cultura e nel produzioni integrate oltre due mila cinquecento professionisti che stanno lavorando sulla certificazione energetica vi renderete conto come questo non è più solo
Una desiderata di qualche intellettuale all'avanguardia ma che si tratta davvero
Di un pezzo di economia dove si che si potrebbe sviluppare che potrebbe costituire davvero la spina dorsale di una futura politica industriale quattro cose io credo siano fondamentali per poter aiutare diciamo il cammino di queste imprese una la semplificazione del quadro legislativo e dei percorsi amministrativi pubblici io credo che questo sia un tema fondamentale perché oggi ognuno di noi sa che approcciando queste tipologie non so chi vuole montare un pannello solare piuttosto che un pannello fotovoltaico diventa matto insomma per la burocrazia che c'è
Un'adeguata politica di incentivi poi ci sarà qualcuno che parlerà del cinquantacinque per cento e di altre soluzioni che abbiamo lanciato con l'ultima Finanziaria Prodi che su cui e quella su cui ancora campano quelle pochissime politiche virtuose
Di questo governo un controllo ambientale efficace così come un controllo sulla
La tutela dei lavoratori della sicurezza del lavoro perché le imprese che hanno alto livello di sicurezza del lavoro che rispetteranno standard ambientali elevati sono anche quelle imprese
Che stanno suo segmento alto diciamo della qualità dell'innovazione per ultimo ma non ultimo una ricerca a avanzata per una continua innovazione processi produttivi ecco quello questo io credo siano quattro questioni su cui il nostro partito è anche noi come ala democratica possiamo dare un contributo significativo grazie
Grazie Sandro Salvadore Bratti e poi Raffaella Mariani San Salvatore Margiotta scusate faccio come la pubblicità della
Ma ormai come la pubblicità non ci vede affanno Salvatore Margiotta così sì sarò molto breve anche perché siamo in pochi ed è giusto dare alla riunione alla discussione un tono di grande informalità e di grande velocità
Faccio una sola riflessione anche politica che questa è un bel segno che molte persone abbiano deciso di iscriversi a questo Forum indipendentemente poi dal fatto che abbiamo dovuto avete dovuto sacrificarlo in questo spazio significa che avevamo colto un'esigenza e significa che nella democratica c'è voglia di dire cose sull'ambiente sullo sviluppo sostenibile sulla green economy
Ho rinunciato ad un discorso politico generale e ho deciso anch'io di dare una mano a questa sessione per poter provare a far venire fuori qualche idea buona sulle cose però di politica generale voglio solo dire che la relazione di ieri Dario Franceschini ci ha dato certamente una direzione di marcia perché Area democratica diventi come a me piacerebbe che fosse il motore riformista di questo partito green economy Alessandro Bratti ha già detto bene che cosa sta succedendo nel mondo nel frattempo in Italia anche in questo campo il Governo segna passi indietro non riesce a segnare nessun Gold nessun punto di avanzamento
Potrei qui ricordare che l'Italia è forse l'unico Paese al mondo nel quale un presidente di commissione del Senato dalla commissione Ambiente chiede PdL
Ha una teoria negazionista sui cambiamenti climatici abbiamo cioè un gruppo di senatori non solo loro del PdL che ritiene che tutto quello che si è fatto a Copenaghen e prima di Copenaghen tutte le politiche dell'Unione Europea sono sbagliate basata su un presupposto addirittura sbagliato comunista tecnico vanno cercando
Anche scienziati in giro per il mondo che provino a mantenere questa teoria teoria assolutamente superata ormai dalla gran parte del mondo
Internazionale di questo risente ovviamente questo l'azione del governo con un ministro che io ritengo assolutamente incapace di svolgere il ruolo al quale è stata investita e che non morde nessuno dei temi al centro della green economy che potrebbero produrre peraltro positività sul piano economico l'errore di ritenere che poi che l'economia in crisi non ci sia spazio per la sostenibilità e quindi per l'economia verde o intelligente a cui faceva riferimento prima Alessandro errore gravissimo è vero l'esatto contrario proprio perché l'economia classica in crisi bisogna saper investire su nuove forme e su quelle più tecnologicamente avanzate che sono esattamente quelle alle quali ne facciamo riferimento per provare a a dare una risposta alla crisi anziché subire la crisi e così infatti sta avvenendo nelle diverse parti
Del mondo
Due temi soltanto voglio toccare il primo è quello del del nucleare
Io sono tra quelli infatti Milito in Area democratica che non ha condiviso la candidatura best di Bersani alla segreteria nazionale
E ha sostenuto Dario fino in fondo come voi sono tra quelli che ha ritenuto giustissima questa nostra posizione Rispetto alle alla posizione estrema critiche di rottura che hanno assunto Veltroni Fioroni e gli altri
Mantenendo invece l'idea che in questo momento ci sia bisogno di una maggiore collaborazione con il partito ma sono tra quelli che pensa che questo non debba significare che noi rinunciamo a evidenziare i limiti di questo partito perché Bersani deve essere ben lieto del nostro appoggio però il nostro appoggio deve pure consentire di cambiare rotta in alcuni punti
Uno tra questi è certamente quello delle politiche ambientali
Se è vero che il Governo ha le pecche a cui facevo riferimento prima è vero anche che il partito su questi temi non sta mordendo il fermo è confuso si parlano molte lingue la stessa divisione tra dipartimenti form non fa vivere le cose come dovrebbero vivere per cui non appariamo come coloro i quali sanno che nel Pd
L'area come dire che ragiona su questi temi è una di quelle che conta questa cultura conta e deve essere trainano
Per esempio sul nucleare siamo timidi siamo molto timidi esistenti dando in Parlamento e nel partito Marina lo sa bene
Appaia una parte di noi che ritiene che invece la politica nuclearista del governo sia positiva e probabilmente questa parte
Rende meno efficaci no che noi invece dobbiamo dire con durezza con nettezza e con chiarezza rispetto alle scelte nuclearista di questo governo
Nucleare terza legge di terza generazione non funziona
Perché ha intanto ancora margini di rischio ma soprattutto perché produce scorie l'Italia ad oggi non è riuscita neanche nel decommissioning delle vecchie centrali ne abbiamo scorie che da vent'anni non sappiamo cosa fare adesso vogliamo un pro pensare a proporne a a produrne altre
Ma soprattutto questo nucleare non funziona per i costi quando si entrerà nel merito delle questioni ci accorgeremmo che non è più conveniente costruire una centrale nucleare di terza generazione diverso il ragionamento su quelle di quarta generazione
Oltre oltre a dire che anche la scelta nuclearista
Viene tradotta da questo governo attraverso strumenti legislativi
Impositivi e centralisti che sono davvero negativi e che spaventano
Spaventano in particolare quelle piccole regioni che già altre volte par pence presenta la mia Basilicata hanno subito un tentativo di aggressione in quanto individuate come deposito di localizzazione delle scuse
Rispetto a questo io penso che il segretario nazionale debba essere più deciso più chiaro più netto ed essere evidentissimo che noi contrastiamo questa svolta nuclearista di questo corre
Fonti rinnovabili
Anche qui noi ci troviamo lo sanno bene i miei colleghi della Commissione capogruppo Raffaella Mariani che parlerà dopo di me
Chiara Braga che vedono in fondo ci troviamo per esempio di fronte in questo momento nel dibattito in commissione di fronte a una risoluzione presentata dalla lega e una presentata IMEI anche dal nostro deputato proveniente dai radicali Zamparutti
Contrarissimi al all'eolico
Noi invece siamo tra quelli che ritengono che le fonti rinnovabili vadano sviluppate vadano sviluppate bene gli impianti eolici non devono diventare oltraggio al paesaggio ma sia utile e necessario farli stessa cosa vale per gli impianti fotovoltaici e riteniamo che partecipare la grande scommessa del venti venti venti e cioè arrivare tra le altre cose al venti per cento di produzioni Energia attraverso fonti rinnovabili sia una delle cose che è importante per questo Paese che il nostro Paese deve sponsorizzate poi per esempio un altro tema che potremmo assolutamente provare a rilanciare se ci fosse un governo serio in grado di ascoltarci il forte la forte negatività che mentre come è stato detto anche questa mattina si inizia Azizza costruire molti impianti a fotovoltaici pannelli solari gli stessi impianti eolici
Noi non partecipiamo all'industria delle produzioni e cioè le le le le le le le le eliche le macchine non vengono prodotti in Italia per l'eolico
Per pale eoliche il termine giusto non vengono prodotti in Italia i pannelli non vengono prodotti in Italia e non si riesce a far crescere un'industria
Che sia in grado anche di produrre tutto ciò che quali installato grande un peccato enorme perché pensate se si riuscisse ad arrivare questi famosi dieci mila megawatt per esempio
De oli con quanta produzione di di industria italiana ci potrebbe essere attorno a questo un governo serio si pone il problema e dice si si va avanti su questa strada contemporaneamente aiutiamo l'industria d'essere attrattiva competitiva e a fornire materia io per esempio penso voler mettere insieme un tema pure importante che è quello del Mezzogiorno con queste questioni che per sua vocazione territoriale orografica per l'esposizione solare e anche per ventosità nel sulle dorsali appenniniche
Si potrebbe individuare tra le altre cose il Mezzogiorno come il più grande distretto di energia rinnovabili tali europeo e farne dunque anche e caratterizzarlo anche da questo punto di vista come un momento di innovazione non invece di Forino all'economia e alle questioni alle quali facevo prima riferimento è stato detto il cinquantacinque per cento in Italia il Governo Prodi nella finanziaria due mila sei due mila sette quindi fatta nel due mila sei aveva stanziato questo cinquantacinque per cento
Per questo aveva deciso di dare di questo incentivo il cinquantacinque per cento a tutti coloro i quali efficientato alcuni se ne argenti Co le proprie abitazioni
Questa cosa e concludo orletto ultimamente che lance stimo
Nella nella relazione annuale
Che fanno sull'osservatore delle costruzioni ha detto che l'unica cosa che ha funzionato negli ultimi anni l'unica cosa che ha funzionato
Perché ha prodotto ben tre miliardi di euro di fatturato all'anno di cittadini che hanno messo un po'di soldi loro per avere poi questo incentivo e hanno messo mano alla ristrutturazione dei propri appartamenti questo governo ad oggi non ancora rifinanziato il cinquantacinque per cento
Non la faccio lunga volevo soltanto dare questo segnale di di come anche su queste materie bisogna essere riformisti e di come era democratica impossessandosi ed essendo al centro del dibattito sulle questioni ambientali possa dare un contributo al partito migliorandone
Migliorandone l'efficienza migliorando la capacità di essere al centro delle politiche questo voi e il ruolo che nome di Area Democratica vogliamo avere grazie
Grazie Salvatore Raffaella Mariani e poi non vedo De Luca quindi cuori vitale Emilia grazie non avevamo stabilito di occuparci di un po'gli argomenti
Alternativi ma che fanno sempre molto riferimento al tema della economia verde della sistema di regole e mi piaceva riferirmi a questo punto particolare che Dario ieri aveva richiamato al sistema di regole che devono governare
Anche la la partita che sta attorno all'economia verde e soprattutto quella che a me interessa far rilevare in questo momento intorno e servizi pubblici locali che sui temi ambientali
Stanno come dire influenzando molto la vita dei cittadini italiani e l'andamento delle istituzioni
E proprio riferimento a quello che deve fare questo governo in questo momento che noi giudichiamo il ritardo impreparato e anche porto poco sensibile a tematiche
Di cui si potrebbe fare il confronto con molti altri paesi che ritenevamo anche meno evoluti sia dal punto di vista industriale che scientifico del nostro ma proprio riferimento a questo
Vogliamo denunciare un ritardo è anche una pigrizia rispetto a questioni che riguardano regole che quindi non comporterebbero costi ne definizione di stanziamenti che in un momento di crisi economica anche difficile trovare per per questi argomenti lo lo sappiamo ma sappiamo anche che una parte dell'efficienza delle istituzioni che richiamava Sandro gracchia una parte delle regole che sono state ieri chiamate più volte nell'intervento di Dario potrebbero senz'altro dare un beneficio notevole forse anche superiore a quello di incentivi economici nel settore che noi
Oggi
Vogliamo trattare in questi settori dove diciamo lo scontento dei cittadini delle famiglie faccio solo riferimento a due questioni pensate all'acqua l'acqua pubblica di cui per ritiro e al tema dei rifiuti
Noi oggi ci troviamo di fronte ad una protesta riguardo alle questioni di crisi più acute che riguardano senz'altro
La campagna mi dispiace che oggi Fortini non sia qui a dirci dal suo punto di vista quello che più più volte abbiamo sottolineato anche in Parlamento nella riorganizzazione di un sistema che mostrava già molte criticità sulle quali avevamo anche sottolineato vi fosse come dire una incomprensione del tessuto locale
Faccio solo riferimento al passaggio alle Province della gestione del tema dei rifiuti che avevamo segnalato come essere molto pericoloso in una situazione che per molti anni ha visto commissariamenti ma si è invece ci riferiamo alla totalità delle regioni ad un sistema che ha molti difetti anche nelle regioni che riteniamo più evoluti e più diciamo avanzate sul tema della gestione di servizi pubblici locali anche in questi stemmi oggi c'è bisogno di una svolta c'è bisogno di essere più moderni più efficaci ed efficienti e di restituire alle istituzioni non in senso centralistico qualcuno direbbe avete una visione come dire anche superata della gestione dei servizi pubblici locali non vogliamo restituire una visione centralistica ma vorremmo dire che invece di partire a rovescio nella impostazione dei servizi pubblici locali come ha fatto il nostro governo
Nella definizione del decreto Ronchi quando ha parlato prima di liberalizzazioni che poi non erano mai pratica prodotto una privatizzazione del sistema della gestione dell'acqua
E poi ha rinviato di volta in volta la istituzione di un sistema regolatorio chiaro che potesse fare diciamo la differenza
E dimostrare anche l'equità nei confronti dei cittadini delle famiglie e dare un ruolo vero di controllo
E di verifica alle istituzioni a partire dai Comuni cioè da quelle istituzioni che hanno diretto contatto con i cittadini e che si trovano oggi in imbarazzo non solo perché hanno dei bilanci da far quadrare dei servizi da gestire
In maniera efficace ed efficiente ma anche perché in un sistema non regolato non trovano il loro ruolo e non hanno la capacità di dire la propria parola voi sapete che in questo anno
A cavallo di questo anno dopo il novembre del due mila nove si è approvato un decreto quello appunto il decreto Ronchi che ha abolito diciamo la possibilità della gestione così come era dei servizi pubblici locali e hanno interessa soprattutto riferimento appunto al tema rifiuti ad acqua
Ma poi nell'anno due mila dieci all'inizio di questo anno quindi nell'anno corrente sì anche abolita diciamo l'impostazione di gestione complessiva dei comuni
Che avevano a seguito della legge Galli per esempio nel caso dell'acqua ma anche in riferimento al decreto Ronchi una i responsabilità di gestione associata che vedeva nelle autorità territoriali ottimali
Un punto di riferimento che non ha trovato come dire la alla a gestione efficace anche un ruolo molto forte delle istituzioni locali per tutto questo è stato distrutto
Col decreto Calderoli all'inizio del due mila dieci si è stabilito che gli ATO con questo anno termineranno la loro funzione
Col decreto Ronchi si è detto che il al dove c'era un obbligo diciamo a scalare nei prossimi tre anni per cambiare il sistema di governance con l'obbligo persino per le società quotate di cedere le azioni ma tutto questo non è stato affiancato come di un sistema di regole chiare per cui noi ci troveremo ora al termine dell'anno
A vedere un governo che molto probabilmente prorogherà il sistema degli ATO non avendo ancora
Potuto dar modo alle regioni di dare un sistema alternativo
Nello stesso tempo chiederà che venga applicata la norma del decreto Ronchi varati questa non è una questione astrusa e che fa riferimento solo alle regole
Così maldestramente costituiti da questo governo ma una cosa che ha a che fare con migliaia di cittadini con migliaia di famiglie ci troveremo di fronte a un sistema di gestione di queste principali
Problematiche che hanno molto a che vedere con le famiglie e che sfociano come dire non l'organizzazione delle tariffe nell'organizzazione dei servizi nella ricaduta per le imprese che nell'indotto dei questi sistemi hanno un come dire il loro lavoro senza che vi sia una come dire obiettivo certo e soprattutto che vi siano i finanziamenti e le risorse destinate agli investimenti
Insomma un caos normativo
Qui deve seguire assolutamente una proposta concreta per andare avanti noi nel nostro partito abbiamo fatto alcune proposte nell'arco della discussione che c'è stata siamo stato tracciati di centralismo anti riformista non più tardi di una setta di di pochi giorni fa il ministro Chiti ha tracciato la nostra proposta sull'acqua pubblica
Ha tacciato il nostro segretario di essere come dire di ritornare al passato e di non avere più i crismi di vuole dare diritto della nel nostro partito i crismi del riformismo ma di tornado una visione molto superata della questione di delle delle regole della gestione ma nella nostra proposta che riguarda la gestione dell'acqua e l'acqua pubblica si è fatto si è dato moltissimo peso nello lo infatti Zarema in queste settimane anche in Parlamento
A un sistema regolatorio che possa fare la differenza che possa favorire la concorrenza si ma che possa dare agli enti locali all'acqua pubblica quindi al sistema che garantisce i cittadini imprese e lavoratori
Molto più peso su questo fare una battaglia nei prossimi domani chiederemo ai nostri presidenti e gruppi
Di poter ritagliare questa parte nella discussione che dobbiamo fare ritenendo che non si possa andare avanti per proroghe di un sistema che ormai è stato seppellito rispetto al quale nessun investitore serie più disponibile a a dare credibilità alle istituzioni tant'è che le nostre banche ma non sono quelle italiane quelle straniere
Non vogliono dare un supporto economico a chi chiede oggi di fare gli investimenti del messe mettere in sicurezza il territorio per nel sistema idrico in tregua integrato magari per ridurre l'inquinamento attivare depuratori mettere in sicurezza la Rete di far sì che questa rete non disperda dura risorsa ma nel caso dei rifiuti potete immaginare in qualsiasi forma di
Progetto c'è bisogno di investimenti ecco in questo sistema senza regole senza chiarezza nessun istituto bancari nessuna forma di investimento è possibile
Ci chiedono chiaritevi le idee questo governo abbia come dire un traguardo abbiano obiettivo rispetto a questo potremmo dare un segnale
Questo riferimento mi porta anche a dire ieri Dario incitava il tema
Della partecipazione dei lavoratori agli utili di gestione noi abbiamo da indicare anche una strada diversa riguarda i fondi di investimento si è spesso detto che forse cittadini si toccassero con mani potessero essere protagonisti
In una forma di Public Company che dobbiamo provare ad immaginare con chi del settore finanziario è più esperto
Potrebbero anche come dire essere
Più invogliati a far sì che in un sistema si contempli dal risparmio della risorsa fino alla migliore gestione al controllo che parte anche da una cultura dei cittadini non solo dalla responsabilità delle istituzioni
Ma in tutto questo dobbiamo fare lo sforzo di immaginare che anche insieme appunto alla partecipazione diretta dei lavoratori delle imprese e anche al sistema di controllo e di investimento dei cittadini si possa restituire ancora credibilità di istituzioni che oggi non sentono come dire la la la responsabilità degli amministratori così vicina alle loro esigenze
Ma di questo fatto soprattutto riguarda i servizi pubblici locali
Alle tariffe che ne derivano ha creato una frattura molto forte tra i cittadini e le istituzioni non parliamo poi rispetto ai gestori industriali nel bene e nel male anche quando questi gestori ce ne sono molti fanno il loro lavoro seriamente
Investano programmano
E credono anche all'innovazione penso sarebbe un segnale politico molto importante
E quel ragionamento che parla di chi è che richiamava il professor Segre vecchia che parla di una valutazione del sistema economico che non faccio solo riferimento al PIL ma anche ad altri fattori che sono nettamente direttamente legati al benessere e alla crescita ma che lo fanno in una maniera molto più distintiva dovrebbe essere il nostro diciamo punto di approdo il tema delle regole è un tema che dal mio punto di vista dobbiamo declinare con più decisione fa un richiamo molto forte in tanta l'equità e dalla nostra parte è necessario che lo facciamo con più determinazione non solo perché vogliamo come dire incardinare o regimentare un sistema che
Purtroppo nel nostro Paese magari a il difetto di essere considerato
Troppo burocratico troppo regime intanto da una migliaia da da migliaia di di regole ma noi questo sistema riusciamo a declinarlo forse semplificando lo come diceva Sandro Bratti ma anche definendo che riguardo alcuni grandi sistemi disservizi che vanno di diciamo a vantaggio di tutti i cittadini italiani
E forse necessario dive complessivamente tutta la governance in questi anni abbiamo subito privatizzazioni e gli affetti e privatizzazioni come delle calamità se pensate al sistema autostradale il sistema aeroportuale io non mi sforzo mi mi sforzo sempre di ripeterlo per come se questo dovesse essere come dire di fronte a tutti i cittadini elemento più
Manifesto di una di una privatizzazione che non ha restituito pochissimi Investimenti
Al continuamente ricatti rispetto all'aumento delle tariffe e il comunque il luogo dove si doveva ad ogni ogni volta attingere senza che vi fosse un ritorno nell'efficienza del sistema di comunicazione
Nel sistema appunto di de disponibilità nei confronti di cittadini per i collegamenti necessari penso che nella rilettura del sistema dei servizi pubblici locali anche riferimento a queste risorse
Il il lavoro che è stato fatto attorno al referendum e e la
Complessità ma anche l'adesione di tutti i cittadini a un tema che non avremmo ritenuto avesse quell'ascolto
Negli ultimi mesi ci dice che su quell'argomento e su questi temi noi dobbiamo assolutamente continuare a lavorare
Stando per una volta dalla parte della maggioranza dei cittadini italiani e non delle piccole lobby che un grande molto potenti nobili
Che di volta in volta da questo sistema di governance vogliono trovare un vantaggio magari temporaneo ma senz'altro solo per espressi stessi penso con lavoro che dobbiamo costruire ma ci sia molto spazio per farlo
Grazie Raffaele
Tutti quegli iscritti a parlare intanto alcuni sono rimasti Emilia vitale lei tanto che si avvicina è una nostra iscritta e dirigente eletta negli italiani all'estero perché allora stava New York oggi sta in Campania e particolarmente nella zona calda di queste ore diciamo quella dei rifiuti e media
Spinge pulsantino rosso Santissima si sente
Grazie Marina e siccome ha detto marinaio sono delegata a eletto all'estero nel collegio di New York nel del Nordamerica
E oggi parlo di rifiuti perché sono rientrata per pochi mesi da fare della mia terra di origine che Boscoreale la mia città
E quindi mi sono ritrovata a vivere e a lottare
Per una situazione che avevo lasciato parecchi anni fa sono andata via subito dopo la laurea stiamo parlando di quasi vent'anni fa
E ed era una gestione camorristica che io ho lasciato dei rifiuti e ho trovato una situazione ancora più grave perché lo Stato applicando tutte le deroghe su questa gestione dei rifiuti non ha fatto altro che utilizzare la stessa legge della camorra
Cioè assenza di regole per far sì che il problema
Venisse risolto
Ovvero non venisse risolto c'è il problema dei rifiuti non è stato mai dissolto è stato solo cavalcato dalla campagna elettorale del due mila otto fatta da Berlusconi ma il rifiuto è stato derogato quindi sono stati alzati tappetini e tutto è andato nascosto cioè e non sto qui a a a dirvi a parlarvi del dei tecnicismi cioè per risolvere il problema dei rifiuti sono stare con due la la storia di Terzigno è presto detto in due parole
Che sono due legislazioni nazionali cioè nelle previsioni di estrazioni nazionali sono la legge centoventitré
Del quattordici luglio due mila e otto e pare e prima ancora l'ottantasette del due mila sette
Arresto questi siti site di interesse strategico nazionale e qui stiamo parlando di zitti che radicalmente rappresentavano il Parco nazionale presenta nel Parco nazionale del Vesuvio
Cioè con le deroghe sono state individuate da queste amministrazioni che si sono Mammano
Sostituite ripercorse si sono avvicendate nella politica nella gestione dei rifiuti sono state individuate buche quindi il problema non è stato mai risolto cioè tutti questi aspetti che essi queste queste commissioni che sono state create l'unica cosa che hanno fatto e trovavano buche cioè è da riempire buche da riempire che sappiamo benissimo
Non risolvono il problema del eliminazione dei rifiuti perché all'epoca si riempiono presto e soprattutto si riempiono anche perché di fatto queste discariche individuate che ospitano da sempre anche rifiuti speciali
E una di queste discariche Lazzari era stato utilizzata in passato come discarica abusiva dalla camorra dove c'è entrato di tutto
Poi a fianco c'è un'altra buca e anche lì ci sta entrando di tutto e adesso la Lazzari e piena
E
Avrei voluto che dai microfoni cinque sarebbe stato possibile
Che tutti aspirassero gli odori che la popola le popolazioni del vesuviano hanno respirato per tutta questa estate è stata invivibile
E quindi la gente è esasperata
Cioè la camorra c'entra ma c'entra nella eventuale gestione governativa c'è la camorra
No stanno lottando ora ora sono i cittadini i cittadini che stanno lottando sono i miei amici sono Carla Soro Francesco sonanti sogno
Che stanno venendo sono massacrati dalla polizia
E i diritti civili bene mi essenziali della salute di ambiente di tutto dei diritti dei cittadini vengono calpestati
Perché oggi come ha detto Renato ha sottolineato una cosa che fuori dal Parlamento c'erano due camionette della due celerini della polizia annoi i celerini ci toccano perché scortano l'immondizia
Quindi il governo non fa altro esportare l'immondizia
E infatti le le popolazioni sono lì a difendere la loro salute e il diritto dell'ambiente che viene deturpato
Nessuno tiene conto di questo e i media nazionali soprattutto RAI uno che a lecco e gli altri controllati dal da chi sappiamo
Non solo non danno in informazioni di quello che sta succedendo quello che è successo ieri il Consiglio dei ministri ha deciso ha deciso di deturpare ulteriormente
Queste popolazioni dicendo che la legge deve essere rispettata quindi non siamo stati sentiti è bene cioè noi una sebbene abbiamo dato delle soluzioni
Delle soluzioni di alternative a queste discariche
In Italia a Napoli e in Campania non sono mai partiti i siti di compostaggio sebbene ce ne sono undici ci sono i sistemi di trattamento a freddo anche quelli non sono mai partiti
Ecco
Quello che vorrei dire che le popolazioni del campano del brasiliano la campagna stanno lottando lottavano pacificamente erano signore che come avete ben visto avevano il rosario in mano
Ma non perché qualcuno ha fatto una foto di un'azienda erano tutte le signore che andavano lì a spiegare e i loro figli si stanno ammalando perché anche il diritto della salute umana sancito dall'articolo trentadue della Costituzione e CalPERS quindi
Volevo dire che i cittadini al momento stanno pacificamente
Protestando contro questo abuso l'abuso di aprire discariche all'interno del Parco nazionale del Vesuvio che è patrimonio dell'UNESCO
E mi dispiace che la cosa è andata via perché l'Europa e l'America e con la gli europarlamentari si sono espressi contro l'apertura della seconda discarica abbiamo avuto una commissione europarlamentare che qualche mese fa di europarlamentari è venuta a prendere visione di quello che stava succedendo
Ed è praticamente rimasta scioccata
Da quello che sta succedendo in Campania
Questa discarica anche vogliono fare aprire la Cava Vitiello la seconda nel Parco nazionale del Vesuvio la seconda attenzione
Legalizzata perché nel parco nel Vesuvio ne abbiamo tante che sono state utilizzate dalla camorra e che non sono mai state bonificate
Questa discarica alla sarà la più grande d'Italia
E ospiterà di rifiuti talquale
Questo significa che ci arriverà di tutto di tutto
Per almeno quindici anni
Quindi capite che i camorristi non c'entrano nulla chi sta protestando sono le persone sole persone comuni perché appunto non vengono rispettati i diritti fondamentali della Costituzione
Quindi invito il partito cioè invito voi avvenire perché noi e mi metto tra di loro ci siamo sentiti abbandonati perché nessuno nessuno si è schierato con noi tutti molti hanno sottolineato che sono i soliti campani che non vogliono che si risolvono i problemi
Invece non è così quindi qual è la migliore opportunità di prendere in mano questa Boscoreale e Terzigno come un laboratorio dove applicare delle modelli di smaltimento dei rifiuti che portino appunto alla soluzione o alla atto di merito di questo problema
Quindi verso il rifiuto zero ma affinché questo avvenga dobbiamo anche considerare un altro fatto perché il problema questi problemi non sono solo della campagna sono della Lombardia che c'hanno i fumi neri sono del del Veneto che c'hanno i rifiuti di Porto Marghera
Che ci rimandano nelle nostre discariche l'Emilia-Romagna da decretò
Da decreto burqa del due mila e dieci di quest'anno di marzo ha sancito anche in queste discariche ci deve arrivare anche il rifiuto industriale
E noi non abbiamo avuto mai trasparenza di quello che è stato buttato in queste discariche
Tanto è vero che ci sono delle contaminazioni sia di tipo radioattivo e sia di tipo abolita augurati e tutti i tipi di Carpignano e che sono stati riscontrati quando sono state fatte analisi anche ufficiali dall'ARPA Capello questi documenti attenzione sono stati ottenuti sono stati tenuti nascosti quindi ancora assenza di trasparenza di quello che succede e vendetta o tutti a fare
Un un semplice una semplice ricerca
Per capire qual è il il ciclo cioè dall'altra ci abilita dove vanno a finire i nostri rifiuti industriali in Italia
Perché non lo trovate non c'è possibilità di tracciare questi rifiuti
E quindi sottolineo il problema ecologico queste bombe ecologiche questi ecco sciiti che stanno attuando così in Italia in Campania soprattutto e al momento
E scoppia è scoppiato nell'area vesuviana non sono cose che appartengono solo a noi appartengono a tutti e quindi invito tutti i politici avvenire da noi statici vicini perché noi ci sentiamo abbandonati dobbiamo risolvere questo problema e non è abitandoci e nascondendosi dietro i preconcetti della camorra che noi risolveremo questo
Grazie mille a
Raimondo Nocerino e poi gli Chiara Braga
Sì allora io mi conforme o diciamo alle indicazioni del subconscio della platea e quindi sarò lapidario
Nonostante evidentemente il team abbia delle implicazioni di Orrico pratico di estremo interesse
Allora ovviamente io le mie le riflessioni che seguono sono anche filtrare alla stregua diede l'indicazione sono emesse dal dibattito politico di ieri in particolare dalle indicazioni programmatiche sullo concernente la riflessione sulle regole e sulla conoscenza cui facevano rispettivamente riferimento Dario Franceschini e a professore a scavi una perché ritengo innanzitutto i determinante che era democratica abbia si sia occupato ad un tema così delicato quello della green economy
Per un insieme di ragione innanzitutto si tratta di tracciare uno andato ben preciso della nostra Costituzione ontologica di dire cioè praticamente che tipo di modello economico Noyon proponiamo facendo ciò capisco Sandro diciamo che l'utilizzazione dell'inglese non è sempre auspicabile però in questo caso ci permette di utilizzare una metafora lessicale
Ben precisa ce ne vogliamo una green economy e non vogliamo una griglia economi
Cioè vale a dire una economia in trasparente un'economia
Chiaramente chi sia diffonde nella penombra quale ci sta consegnando il nostro Governo in questo momento è la maggioranza parlamentare che lo sostiene dunque non clienti Grey economi ma Green economi
Peraltro diciamo riappropriarci del tema della green economy e delle implicazioni anche dico carattere occupazionale che esso dimostra ci consente di riapre facce di ultima che come una Foppolo folgorazione sulla via di Damasco adesso stiamo lasciando ad altre forze politiche probabilmente e quindi in terzo luogo siamo costruendo anche un'alternativa della visione economica dei rapporti economici senz'altro uomo praticabile
Che convincerà mi auguro che sia così tutti gli italiani che fino adesso ci hanno insomma contestato la incapacità di mettere in piedi di mettere in campo una proposta specie quanto ai profili economici che fosse realmente alternativa ovviamente mi si opporrà ma siamo convinti che questa sia una strada praticabile un'alternativa praticabile
Beh allora se non credete a me diciamo io credere un attimo alle parole del commissario all'Ambiente dell'Unione Europea
Che definisce la green economy come una nuova strada per crescere ma non un'operazione qualsiasi l'unica possibile
Dunque noi ci stiamo incamminando riapprovando luci diciamo di un'idea anche di ispirazione comunitaria è evidente evidentemente anche sull'onda di quella caratteri progressista cui lo stesso Dario Franceschini faceva ieri riferimento di una idea di una visione economica ben precisa che sicuramente può creare appeal
Nel nostro né non soltanto nel nostro elettorato ma anche fino a questo momento a chi si è astenuto e quindi non c'ha da o vero chi ci ha dato non ci ha dato fiducia
Però ecco Sennori siamo alla ricerca della costituzione del nostro sì
Diciamo appare Submarine in materia di relazioni economiche in materia ridefinizione appunto di un'economia possibile
Alain dividiamo la nella Green economi dobbiamo pure essere seri nella mettere in campo un insieme di iniziative funzionale a realizzare questi obiettivi
Quali sono i principi all'interno dei quali ci muoviamo molto
Rapidamente
Si parla di una Porsche integrato nella misura in cui l'ambiente deve evidentemente non essere letto
A prescindere e come qualcosa di diverso rispetto agli altri aspetti di politiche pubbliche cioè quella sui trasporti quella sull'Energia quelle sull'ambiente quelle sulla sulla portualità sulla pesca e quant'altro
Ci vuole la certezza ed è indispensabile del quadro normativo cui lo stesso sanno in apertura faceva riferimento bisogna seguire il mercato non porsi pure al delle al mercato ma implementare per esempio l'utilizzazione di prodotti ecocompatibili educare i consumatori all'utilizzazione e a preferire dei prodotti eco compatibile e è un problema che nel nostro assetto normativo costituzionale secondo me negli anni si porrà
Mettere mano ad un coordinamento delle politiche regionali anche a su su questo punto ora cosa può fare Area democratica affinché quanto ci proponiamo non rimanga lettera morta
Innanzitutto il come sarà l'ambiente l'altro giorno ha diramato lì la la nota stampa con cui intro un anno sarà pubblicato l'agenda strategica
Dell'efficienza delle vie sull'efficienza delle risorse
E anche qui bisogna fare un distinguo rispetto alla questione energia rinnovabile che come veniva già detto precedentemente
Non esauriscono il genus so e la tematica efficienza delle risorse allora se agenda sta sì bisogna mettere mano all'agenda strategica soprattutto attraverso la forma della consultazione io penso che era democratica
Ossa sin da subito consigliere un gruppo di lavoro che guardi con estrema attenzione quali siano le risultanze le consultazioni
Nel dibattito non soltanto parlamentare ma anche la più in generale del di livello insomma politico che si sta mettendo in campo nell'unione europea quindi anzi addirittura necessario
Cosa concretamente a me piace essere pragmatico individuare ovviamente non ho ricette esaustive ma alcuni elementi di di ragionamento possibile
Allora anche su questo punto Sandro diciamo ha fatto luce in apertura si parlava della necessità diciamo di pianificare un po'delle fiere l'efficacia delle risorse io mi chiedo se non sia il caso di introdurre per legge
Uno un piano di efficacia delle risorse energetiche dia promanazione comunale
Ed in cui vengano prese in considerazione anche gli aspetti edilizi urbanistici relativi alla tutela del del paesaggio quindi dei piani e perché no se noi veramente crediamo nella green economy una priorità assoluta che dobbiamo seguire non voglio dire diciamo commissariare eventualmente i comuni per questo singolo atto
Ma sicuramente diciamo imprevedibile casa legge degli strumenti che possano compulsare l'adozione di questi strumenti che hanno una funzioni di ordinazione di una priorità
Economica
Il tema e legato alla questione della dell'innovazione se noi crediamo veramente che questa è la strada giusta della green economy ma perché non facciamo dell'Italia
Un territorio che rispetto alle altre parti del mondo diciamo aspiri ad essere ICI il territorio per raccogliere il centro di eccellenza e delle delle innovazioni caratterizzando ci positivamente anche rispetto altri paesi
E questo come può essere fatto evidentemente attraverso per esempio la creazione di zone franche
Nelle quale praticamente pure in Valerio un fenomeno di detassazione degli investimenti e quindi in questo senso anche da un punto di vista fiscale e di tassazione nostro paese sarebbe una prima si tratta comunque di coinvolgere in maniera forte anche il settore bancario evidentemente non ci illudiamo che se Novo fattibili mettiti diciamo passibili di realizzazione
E le iniziative progettuali senza il contributo diciamo
Della settore bancario in questo caso il settore bancario potrà trovare per esempio la il remuneratività diciamo dell'investimento o nella partecipazione direttamente all'iniziativa cosa che sarebbe evidentemente auspicabile ovvero diciamo nella possibilità anche in un discorso di responsabilità sociale dell'impresa a cui le banche sono chiaramente tenuta la possibilità di tetto detassare a l'IRAP per esempio come viene fatto in aula per alcune esperienze a regionale
Il suo apporto lo sportello unico per le attività produttive e sicuramente va dedicata una specifica sezione all'economia verde diciamo alla a questa nuova forma di economia
Da ultimo diciamo garantire lo stesso settore bancario eventualmente con un fondo di riga di garanzia
Per me che permette di rientrare nell'investimento nell'ipotesi in cui investimento stesso non si faccia e tutti gli interventi statali che non necessariamente devono essere assistenziali
Possono essere possono trovare la loro contropartita nella partecipazione per esempio alle royalties che un'eventuale brevetto
Che si pone a valle diciamo degli dell'innovazione tecnologica nel campo della delle policy delle green policy di cui parliamo potrebbero essere po'dovrebbero comportare quindi diciamo ecco iniziative creative potrebbero essere messi in campo ossa annui diciamo evitare che tutto quanto ci siamo detti tutto quanto abbiamo capacità di pensare Lima non rimanga appunto a lettera morta anche perché normalmente Noè io del PDA ci lamentiamo di non essere arrivato sull'argomento su un'idea su una questione tempestivamente adesso l'abbiamo letta molto tempestivamente e quindi io mi insisto affinché Area democratica
Si faccia portavoce anche all'interno del partito di una questione così rilevante e così a sua volta innovativa anche per i destini politici della nostra organizzazione grazie
Grazie Nocerino la parola Chiara Braga anche lei parlamentare della Commissione ambiente che ci parlerà della difesa del suolo credo
E chiara
Noi molto altro del io per un intervento molto breve ma perché ci teneva ad accendere i riflettori sulla riflessione che facciamo oggi sul tema della green economy della crisi su un su un argomento un po'tangente diciamo queste vicende che quello della difesa del suolo noi abbiamo visto in queste settimane in questi mesi
Il ripetersi diciamo di eventi drammatici che hanno colpito molte parti del nostro territorio l'ultimi
In Liguria con la distruzione di equilibri territoriali ambientali molto precari con la perdita di vite umane danni gravissimi a territori anche a settori economici credo che non dobbiamo sottovalutare
L'impatto di queste situazioni che forse dobbiamo fare anche uno sforzo per riportare l'attenzione
Dell'opinione pubblica su questi temi non solo il momento diciamo successivo quando capitano queste queste situazioni ma avere la capacità di portare anche nella discussione della nostra proposta politica una visione in un certo senso di programmare anche qui riformista ne stiamo facendo un lavoro in in commissione Ambiente e lo stiamo facendo anche col partito che
Parte da una rimettere una diciamo rilevazione di quello che quelle che sono le condizioni del nostro territorio italiano oggi non vi racconterò i dati e numeri ma la maggior parte la stragrande quasi novanta per cento dei comuni italiani sono in aree a rischio idrogeologico
Il dieci per cento della popolazione vive in condizioni di minaccia effettiva dovute a fenomeni di dissesto e di instabilità territoriale
Sappiamo che il nostro Paese in alcune aree in modo particolare ha subito dei trend di crescita dei processi insediativi dell'urbanizzazione che hanno ulteriormente peggiorato è una situazione già problematica di di di studi naturalistici Sossi
Collega sicuramente anche a una riflessione sul tema della sul modello di crescita differente che impatta in maniera diretta anche sul territorio
Oggi quest'anno cade anche il ventesimo anniversario della prima legge organica che nel nostro Paese si occupa alta la difesa del suolo la centottantatré
Ed è l'occasione anche per fare un po'il punto rispetto tutto quello che si è verificato è uscita la scorsa settimana uno studio interessante
E molto preciso dell'ordine dei geologi su questo tema che ci apre gli occhi su le inefficienze che ci sono in questo sistema ancora oggi siamo in un percorso di diciamo così di ridefinizione di riorganizzazione lungo e non ha ancora compiuto riguardo alla gestione della godersi della governance cioè dei soggetti che si occupano di difesa del suolo ogni interventi contro il il dissesto idrogeologico
E di strumenti questo è uno dei problemi più grossi noi stiamo
Provando anche a fare un lavoro su questo fronte cercare di capire quanti soggetti a partire dal problema del rischio della frana intervengono in questo processo si parte dal piccolo Comune si arriva ha competenze che riguardano le Province e le Regioni le autorità di bacino a livello nazionale non sempre in maniera coordinata ed efficace ma anche dei costi perché degli stessi fondi che sono stati spesi
In tutti questi anni per la difesa del suolo quasi il cinquanta per cento vengono assorbite da spese in conto corrente soprattutto per coprire gli stipendi di un sistema che come dicevo prima molto articolato e non sempre efficace e che non riesce a centrare invece l'obiettivo della prevenzione del rischio
Noi abbiamo portato in discussione anche alla Camera questo argomento all'inizio di quest'anno è stata approvata in Parlamento all'unanimità una mozione che impegnava il governo a dar corso o un piano straordinario per la difesa del
Suolo prevedendo un impegno finanziario ed economico
Importante consideriamo considerando che questo è uno degli aspetti cella l'assoluta inefficienza degli stanziamenti
Che sono previsti per la messa in sicurezza del territorio per l'avvio di una vera opera di prevenzione e l'altra sulle modalità di gestione degli interventi cercando di contrastare una deriva molto pericolosa che ha a che fare
Con il tema davvero dell'intervento che quella del ricorso alle procedure commissariali non abbiamo visto che questa tendenza che ha provocato grandissimi danni in diversi settori e faccio riferimento alla a al alle questioni dei degli appalti pubblici però rischia di insinuarsi anche nel sistema della gestione della della del territorio della difesa del suolo che Gian molto complesso e articolato non lo si risolve in questo modo occorre rimettere mano ad un sistema di riorganizzazione partendo prima di tutto dal concludere una fase di revisione che quella dei distretti troverò che Idro grafici che ancora aperti è prevista dal decreto
Dal decreto legislativo centocinquantadue del Codice dell'ambiente che non ha ancora trovato compimento
Noi pensiamo che questo tema quello legato alla tutela dell'ambiente alla tutela del territorio alla valorizzazione anche delle risorse territoriali
A me fattore di crescita e di sviluppo per il nostro territorio intercetta in maniera diretta il tema delle regole a cui faceva riferimento ieri Dario è un problema di regole di mancato rispetto delle regole perché molte volte vediamo come questi eventi anche drammatici che si verifica che si verificano sul nostro territorio nel nostro paese hanno dietro di sé una totale come dire incapacità di rispondere delle regole definite i fenomeni di costruzioni in zone abusive dice mentì citazione selvaggia
Spesso sottovalutati anche da una cultura della pianificazione territoriale che nonostante anche qui oggetto di una continua come dire arrivo rivalutazione che non si è mai conclusa non è abbastanza matura e che paga
Probabilmente anche questo legame perverso che c'è con i sistemi di finanziamento di sostentamento all'economia degli Enti locali perché molte volte i territori sono sottoposti a delle pressioni notevoli che diciamo così fanno mettere fanno fare delle scelte sconsiderate sull'uso del territorio per avere anche le risorse basilari per garantire dei servizi essenziali ai cittadini allora se non si rompe
Questo meccanismo perverso che lega i bilanci dei Comuni agli oneri di urbanizzazione ha la possibilità di trasformare il territorio per interventi di speculazione immobiliare diventa difficile anche contrastarlo
Il continuo ricorso a pratiche di condono edilizio sanatorio sanatorie deroghe che sono state concesse in questi anni di governo del centrodestra che sono un tratto caratterizzante della cultura di governo del centrodestra
Hanno ulteriormente diciamo a aggravato questa situazione ma c'è un problema di regole di cui noi credo dobbiamo riappropriarci anche nel fare nelle nostre nel sostenere le nostre proposte
Su questo fronte che riguarda l'ambiente la gestione del territorio e che vuol dire anche avere la capacità di fare delle proposte in qualche modo forti sulla riorganizzazione come lo dicevo prima del sistema
Dei soggetti che si occupano di questi argomenti mettendo mano appunto una ridefinizione della filiera delle responsabilità e delle programmazioni sapendo che questo forse vuol dire anche scontrarsi con delle realtà
Consolidate di legate ad esempio al Pubblico impiego alla gestione dei delle rispetto alla destinazione delle risorse per quanto riguarda appunto gli enti locali le autonomie locali
E per e poi sostenendo in in una maggiore necessità di investimento capace di spostare completamente la logica
Dalla gestione dell'emergenza quella della prevenzione del rischio io penso che su questa cosa noi abbiamo una grande arma come dire positiva da giocare perché intercetta il tema della partecipazione a cui facevamo riferimento prima
Della costruzione di politiche condivise con i livelli territoriali
C'è un grande piano di manutenzione del territorio che potrebbero portare avanti in prima persona prima diciamo in primo luogo luogo gli enti locali le Autonomie locali attraverso ad esempio meccanismi di deroghe
Ai patti di stabilità alle forme di finanziamento ma anche di coinvolgimento della popolazione intermedia assunzione della responsabilità del rischio di quanto i comportamenti individuali e collettivi incidano sulla sicurezza
Del nostro territorio
è un un aspetto appunto marginale io credo però che dobbiamo fare come dire uno sforzo perché di questi temi si parli di più si parli di più nel nostro partito che contribuisca anche a definire quella che è la nostra proposta di una gestione di un modello anche di sviluppo nuovo alternativo che non è come dire contrapposto al tema della crescita ma che va nella direzione di una crescita intelligente sostenibile per il nostro Paese
Grazie chiara allora io c'ho tante persone che sono iscritte a parlare ma siccome non le conosco diviso le devo chiamare così e poi vediamo se sono ancora tra noi e Francesco Falcone che si era iscritto a questo punto questa sessione non lo vedo Francesco del pizzo
Se tutti non Cesco non c'è
Raffaele Marrazza
Neanche
Ah c'è ecco Raffaele Marra sarà scusate ma non non conoscendo i vostri volti di devo chiamare così
Più presa sprovvista ho preso un po'alla sprovvista e poi ok mai Raffaele Marras
No no però io ho pre o presso la scheda che diceva che volevi parlare in questa sessione così io no no se no potremo continuare anche
Non sono in Parlamento quindi non lo so
Rischia
Allora green economy innovazione che è uno dei temi che è il nostro partito da sempre ha detto di voler affrontare principalmente senza considerare il fatto che do green economy innovazione comportano dei grossi sacrifici comportano dei grossi cambiamenti culturali e quindi comporta che in un certo modo di rapportarsi con la gente con le persone per farli parlare discutere con loro per fargli comprendere quanto il paesaggio perde le energie rinnovabili siano importanti per il nostro futuro è quanto la la conservazione del paesaggio l'utilizzo delle risorse rinnovabili siano delle cose fondamentali per poter mandare avanti l'economia sia o siano ovvero delle risorse che noi dobbiamo assolutamente utilizzare e preservare perché sono l'unica opportunità che abbiamo per il futuro purtroppo devo dire purtroppo molto spesso noi
In capiamo nel fatto che non crediamo sufficientemente in queste in questo tipo di rischi in questo tipo di risorse per perché Lennon Ciano come principi ma non facciamo niente di concreto
è stato colto alla sprovvista vi cito il nostro esempio così io vengo dalla Sardegna e siamo stati si sente ovviamente
Siamo stati capaci di offrire il meglio e il peggio in ambito di green economy ed innovazione mi spiego subito perché abbiamo avuto quattro anni di esperienza del governo regionale
Siamo stati riconosciuti a livello italiano e anche a livello internazionale
Per la preservazione del paesaggio per gli incentivi alla green ecco recidiva la green economy per il riconoscimento che la salvaguardia del territorio può essere una risorsa e non un blocco
E quindi dimostrando che se noi partiamo dal paesaggio e immaginiamo un modo di Spiš con un nuovo modello di sviluppo
Possiamo creare possiamo crearci il futuro garantire un futuro alle nostre nuove generazioni
Questo è il pregio nel senso che sono state attuate anche con la legge salva coste
Che è stata tanto a che stava accanto attaccato di cui si è parlato tanto è stato il pregio di portare avanti questo progetto e di fare delle leggi con che delle di fare delle leggi concrete in ambito di green economy
Il difetto è un difetto che troppo spesso riscontriamo nel nostro partito all'interno lo schieramento di centrosinistra ovvero che quando decidiamo veramente di cambiare anche noi tendiamo ad essere veramente conservatori il nostro partito nell'isola purtroppo non è non ha seguito quello che il Governo a reggere il governo regionale stava perché il governo regionale stava facendo
E questo è un difetto che purtroppo si riscontrava dappertutto si riscontra per tutto in Italia
Dove siamo noi quando facciamo le riforme le riforme non si fanno da sole non si enunciano in un in non si enunciano in un in un discorso vanno portate in mezzo alla gente la gente dobbiamo essere in mezzo alla gente per fargli capire quanto sia quel quanto queste siano importanti
E lo dico qua nel senso che noi da questa tre giorni dobbiamo uscire convinti che le nostre idee siano importanti ma che la dobbiamo portare fuori in mezzo alle persone è che non dobbiamo qua arricchire la nostra ricchezza culturale
Ma dobbiamo utilizzare tutte queste idee per parlare alle persone e convincerla della bontà del nostro progetto
Perché le riforme si fanno assieme alla gente esse non le capisce la gente per quanto siano buoni nostri principi non riusciremo a portarli avanti grazie
E fortuna che l'avevamo presa alla sprovvista pensarlo se l'avevamo avvisato prima
Io penso ha detto farai una buona Prada nel frattempo è ritornato un altro nostro parlamentare della Commissione ambiente che avevamo iscritto a parlare Vincenzo De Luca a cui do subito la parola il senatore De Luca
E poi io ancora intanto che Vincenzo si avvicina Franca Maria Pandolfi Felli
Non è in aula Paola Conso e anche
Basta più quindi poi dopo facciamo il punto perché ci sono delle persone che hanno comunque chiesto di parlare tra cui grazie Vincenzo
Grazie Marino chiedo scusa ma avevamo preordinato un incontro fra i senatori che sono rimasti in questa quindi stavamo un attimo discute
Io faccio due brevissime considerazioni
Sia rispetta a queste delle giornata sì oggi rispetto al passato
E sia rispetto anche al motivazione della discussione
C'è un convegno di contenuti
Cioè in qualche modo mette in secondo piano un però un po'l'aspetto politico
Io penso che uno delle i punti di maggiore sofferenza che stiamo vivendo
è legato proprio a questo disorientamento che il paese ha l'hanno detto tutti l'ha detto Dario nella sua relazione
Rispetto ad una fase politica di grandissima confusione
Dove insieme a alle tre parole io faccio riferimento in modo particolare a riferimento alle regole io credo che come partito democratico
Dobbiamo creare le condizioni per confermare la motivazione caro Tiziano della nascita
Che nel tempo ahimè non molto lungo rischia di disperdersi
è una delle questioni di fondo insieme alla crisi che attraversa il panorama politico o insieme alla crisi
Economica e la mancanza di un governo del paese c'è oramai rispetta un settore che credo sia un settore vitale per lo sviluppo e per la ripresa del Paese
Quello legato all'ambiente quello legato alla presenza oramai sempre più
Forte
Della criminalità organizzata
Spetta al tema dei servizi pubblici in particolare dei rifiuti
Dove addirittura il rapporto Legambiente del due mila nove fa riferimento a centotrentacinque milioni miliardi di fatturato il venticinque per cento fa riferimento al tema dei rifiuti e non parliamo dei rifiuti di Napoli coi rifiuti urbani
Parliamo di rifiuti speciali e tossici radioattivi
E su questa motivazione proprio per fare riferimento al contenuto dell'unico tema che toccò
Abbiamo lavorato in Commissione ambiente e sia nella Bicamerale sulla criminalità organizzata sugli illeciti sui rifiuti ad una legge quadro di riferimento
Spetta al ciclo illegale dei rifiuti che ha tra l'altro l'Europa Alessandro ci impone come hai sottolineato dunque sul pacchetto clima venti venti venti per tentare di riordinare questo settore perché il paradosso quale credo che l'hanno toccato tutti e proprio di queste ore il dramma emergenza non venite a Imelda avevamo detto nel decreto centonovantacinque
Che il governo ha voluto radicamento propinare alla Campania
Una rischio dove la criminalità organizzata la fa ancora più da poltrone
è una legge quadro di riferimento
Che fa riferimento al riordino normativo ad una differenziata spinta ad un aspetto relativa ai reati ambientali anche su segnalazione indicazione della procura distrettuale antimafia con Piero Grasso ecco su questa legge quadro di riferimento credo che abbiamo ritrovato una condizione che può creare anche una prospettiva rispetta i media la drammatica emergenza che vive nato
Perché noi dobbiamo dire come Partito Democratico che è inconcepibile che è un decreto che dovevo chiudere l'emergenza non l'ha chiusa
E tutta aperta e più drammatica di prima hyder moralizzatore non si sono realizzati e la cosa più assoluta rispetto a molti silenzi è stato lo svuotamento dei comuni degli enti locali il prima leva il primo livello dello Stato
Dove non solo sono aggrediti dalla malavita organizzata ma non riescono a dare una risposta in termini di efficienza perché come del tutto nuovi sindaci sono il differimento anche della responsabilità
Della salute del cittadino sanitaria
Allora io penso che rispetto a questa problematica
Se noi recuperiamo questa condizione
Perché non vorrei utilizzare un paradosso creare un allarme
La emergenza della campagna la fortuna e amica incostante rispetto a quello che sta per capitare in Calabria in Sicilia abbiamo licenziato qualche giorno fa la relazione sulla Sicilia
Paradossalmente Hassan molti più anni avanti
E quindi noi dobbiamo affrontare questa questione o come una straordinaria condizione di sviluppo
Perché questa legge di riferimento ha proprio questo aspetto essenziale
Perché da Roma in poi
A salire i rifiuti sono una straordinaria ricchezza di sviluppo di occupazione di recupero di energia alternativa nel pacchetto clima venti venti venti imposta da dall'Europa e nel Mezzogiorno iMac e tutto legato alla malavita organizzata e alle mafie ecco io credo che questa Inter è un tema che in qualche modo ci deve far
Affrontare rispetto alla questione ambientale anche per il dissesto ambientale che lo scempio
Immagino per tante situazione abbandonata penso a tante cave abbandonate in gamba nel Mezzogiorno una condizione di ripresa dove creare una opportunità di sviluppo
Io insisto su questo tema perché l'Alta vista la firma
Di Dundee amici
Parlamentari al Senato
Che insieme agli amici deputati credo che dobbiamo affrontare combo di maggiore determinazione anche da parte del partito
Perché credo che su questo versante creeremmo una condizione di sviluppo e tenderemo e di limitare per quelle che è possibile oramai una presenza sempre più pericolosa è devastante della criminalità organizzata altrimenti utilizzarli slogan alla Berlusconi
Berlusconi arrivati ieri ha fatto un'altra conferenza stampa mi ha detto tra dieci giorni risolvo tutto
Ah della verità l'aveva detto già nel prendo a dicembre del due mila e nove col decreto allora io credo che dobbiamo recuperare questa responsabilità politica
Perché su questa questione si recupera anche la questione Mezzogiorno rispetto al nord del Paese c'è una questione è un problema quella del nord ma è una questione diversa
Come hanno detto molti di quelli che sono intervenuti prima di me ultima cosa
Ed ho finito sto nei templi
Dico anche per cogliere questa occasione
Anche metodologica fra Dinoi
Perché indipendentemente dal riferimento e dai leader
Poi alla fine ci ascoltiamo lasciamo stare che ci ascoltano anche fra Dinoi diciamo con bordi distrazione assecondi momenti anche asseconda le condizione che in qualche modo possiamo offrire come una condizione di crescita perché il partito democratico prove rispetta quel ch'congresso biblico
Che per certi versi e non è finita ancora
Ha creato una condizione di ipotesi di alternativo nel Paese chiedere di in qualche modo è proprio in quest'aria democratica nella condizione della nascita del Partito Democratico quella che Moro avrebbe sottolineato facendo riferimento Caro Tiziano ad una terza fase di piena crescita democratico che all'interno del Paese dove i partiti devono essere interpretati delle vicende di una società in fase di evoluzione
Ecco se noi creiamo questa condizione
Eliminiamo anche questa stupidaggine vocazione maggioritaria senza che non ci vogliono essere non ci possono essere ipotesi di alleanze mi mi sembra del tutto evidente
Che rispetta un precipitare degli eventi creiamo una condizione rispetta un progetto rispetta unitarie io creda che queste e la natura vera
Del partito democratico perciò abbiamo cancellato storie culture e tradizioni ma sono presenti in ognuno di noi l'abbiamo fatto bene a continuare questa riflessione a Cortona
Penso continua andando ora per il passato perché questo possa essere un contributo da dare al partito in una indicazione che io ovviamente condivide altrimenti non sarei stata qua pienamente condivisibili
Nella indicazione di Dario Franceschini ma anche con una maggiore consapevolezza e una maggiore armonizzazione fra di noi
Se posso dire la parola finale e ho chiuso
Anche in una maggiore armonizzazione fra i livelli di rappresentanza
Fra la Camera e il Senato
Perché credo che sia quando mai indispensabile e utile anche per mettere insieme questa progettualità rispetto a questa fase difficile dove ognuno può dare un proprio contributo sei continuiamo su questo versante se bulli spetta a qualche in convenzioni in sofferenza io credo che possiamo creare anche un'ulteriore di prospettiva è quella speranza
Che seppur da diciamo in qualche fase di crisi e di difficoltà di disagio che abbiamo attraversato rispetta un governo scellerato che non c'è più
Per certi versi si tengono in piedi per una sopravvivenza perché ognuno ha paura dell'altro io credo che noi possiamo recuperare nel rapporto con i cittadini e con la società una condizione di coinvolgimento e questa condizione di coinvolgimento può dare anche una prospettiva di maggiore speranza per quella che doveva essere l'idea e la nascita del partito democratico grazie
Giovanni Fiorentini si prepari don Gianni
Buongiorno a tutti
Io sono un po'la ecco Radiant con la mosca bianca
Perché non mi sono mai occupato non mi sono mai occupato di politica sono un giornalista però sono stato spinto a intervenire in questa circostanza perché tanti miei lettori
Certamente chi orienta mento il centrosinistra
Stanno chiedendo
Stanno facendo delle domande
Io credo domande molto oculate molto attenta e molto coinvolte chiedono perché abbiamo perso e perdiamo elettorato
Perché abbiamo avuto tre sconfitte
Una dietro l'altra
Quindi ti parlerò soltanto con me giornalista come un trasmettitore di eccezioni di lamentele doglianze e anche di indicazioni
Vedete il giornale di Chirico nel passato si è occupato soltanto ed esclusivamente di ricerca discesa di salute sciolta socialità di scuole dei diritti della CEI
Nel settembre due mila e nove quando Berlusconi comincia a andare in escandescenza a sparlare la perde il requisito è che i funerali o nel mio piccolo qua del titolo necessita di contribuire a contrastare il governo Berlusconi le sue pazzie
Che vedo come un serio e l'imminente pericolo per la democrazia è per la giustizia sociale del nostro Paese
Con lo staff della redazione che ha sempre condiviso la linea del giornale abbiamo deciso di occuparci anche di tematiche politiche e schierarci a fianco del PD
Il mio è un giornale o RAI con un milione novecentosessantacinque mila lettori
Sì è verissimo
Da quegli elettori di centrosinistra le domande sono più o meno dello stesso tenore le più frequenti e numerosi e riguardano la perdita di consenso
Molti scrivono come mai perdiamo consensi nonostante il Governo Berlusconi e tutto il PdL hanno dimostrato di essere assolutamente inadeguati nonché per i Vigli etica morale il senso civico
Io non mi sono mai occupato di politica come dicevo prima di quanto spirali quanto convinto di non saperlo fare
è a seguito di molte sollecitazioni dei lettori incominciato ad occuparmi ed ho scoperto che le loro segnalazioni erano in grande aiuto alla mia professione anch'cioè alle professioni sono arrivati anche molti segnali di comportamenti i vertici territoriali del PD Cammi avviso hanno contribuito alle nostre sconti e se non si fermano contribuiranno avevate scontatissimo pur senza avvisare nessuno vale però la pena di parlarne anche in questi importanti in conto Magati citando esempi concreti
Come in molti che scrivono al nuovo giornali amici questo il nome del mio giornale
Non posso non pormi delle domande anch'io l'avvenimento come mai cioè alcuni dirigenti territoriali ed amministratori degli enti locali eletti nel Pd Sonnino osservante delle leggi esempio la due quarantuno novanta la legge per la pubblica amministrazione che l'articolo due sancisce l'obbligo di risposte alle istanze telegramma noi rispetto dei diritti entro trenta giorni dalla data di ricezione
O anche i tempi e altre questioni diversamente definitive
Anche a me non sono arrivate risposte alle istanze più richiesti rispetto di diritti disattesi ad alcuni dei nostri associati sono anche il presidente nazionale di un'associazione per la tutela dei diritti dei cittadini
E anche sì questo è un po'fuori luogo in questa importante circostanza di fortuna voglio cogliere l'occasione per chiedere seppur indirettamente ai nostri militanti nazionale territoriali di avere maggiore rispetto delle regole
Credo di poterlo chiedere anche a nome e per conto dei miei lettori che sono molti i numerosi quelli che si lamentano
Io lo sapevo che questa era un intervento integrato però ho sentito il dovere di farlo
Per lo sport per lo scarso rispetto delle regole e voglio citare due fatti accaduti nella mia regione
All'ex segretaria regionale del Pd in macchina non sono bastate le dodici richieste formali e da oltre quaranta solleciti telefonici per rispondere a una richiesta di udienza per affrontare il seri problemi sociosanitari sul territorio della mia regione inoltrate mentre vestiva come militante del Pd storico come marchigiano e come giornalista
Il nuovo segretario PD della Regione Marche sta percorrendo la stessa identica strada forse anche peggiorando eh lamentela generale de tutti i marchigiani
Quindi perché rinnovare queste cariche
Credo che questo che questi molti opinabili comportamenti rappresenterà una delle cause e delle perdite di consenso niente è crescente disinteresse verso la politica del Pd
Chiedo al Presidente si ponga termine agli atteggiamenti sgraditi in quanto il nostro elettorato
Qui considera simili a quelli della destra berlusconiana
Chiede inoltre maggiore disponibilità e sensibilità verso chi ha veramente bisogno di aiuto perché il nostro elettorato non giudichi dirigenti Pd eguali a quelli del PdL di Berlusconi in quanto un capo di governo che ha persino cambiato la ragione sociale dello Stato
Manca solo il nuovo logo infatti la nuova intestazione dello Stato è in pratica un'azienda privata media sette Giachetti si è stati italiani
Ed è molto grave se ciò sia avvenuto senza resistenza dell'opposizione
Non vi è alcun dubbio ce le responsabilità maggiori per il calo di voti stanno nel fatto te la passi e collocata al margine del partito i militanti vengono scarsamente coinvolti nella vita politica del Pd
E allontanare l'elettorato del Pd e anche del mancato ascolto della pasta come lo sono la debolezza e la lentezza sulle decisioni obbligazioni fondi contrasta il governo
Mi ha colpito un cartello alla manifestazione dei viola di Roma cioè
Cioè aveva esatta evidenziava il nostro segretario del dormiva con l'ha scritto non facciamo rumore che il Pd si può anche Svezia
Sono convinto che se i dirigenti Pd dislocati sul territorio nazionale con incarichi istituzionali politici fossero più coerenti più sensibili Figini alla gente più attivi efficaci nell'erogazione diversi doveri politici sociali ed istituzionali il nostro biking non solo non avrebbe più sconfitte elettorali
Maria acquisterebbe fiducia politica e si rafforzerebbe con nuovi militanti e nome Dettori
Anche perché avanti già dato dalla lunga fase berlusconiana con mari scandalistiche di conduzioni di collusioni mafiose di leggere persone ma di cioè viene penali i Berlusconi e diversi ministri e si dice anche il Pd
Da tempo lire mio giornale Lawson agli amici con l'associazione Necci ai Favini nei cinque aprile ospita cui ho l'onore di presiedere un'associazione o non lo so
Ho quasi fatto esclusa
E on ONG che ha costruito un ospedale a chi subì in Uganda e sta costruendo il secondo sperare avente Caramuscia in Tanzania
Ha realizzato venticinque centri sanitari sui territori che prima della nostra presenza non esisteva il suo viso sanità
Nel luglio scorso sensibilizzati agli appelli dei sindaci del sindaco dell'Aquila Massimo Cialente abbiamo deciso di aiutare di Aquilani la città villaggi alcune con concerti lirici della raccolta fondi necessari per la ristrutturazione di alcuni edifici come è noto nonostante le tante passerelle di Berlusconi
Servite soltanto a portare in loco sono viste le televisioni italiane e straniere
è un foglietto seguito di soggetti scelti da Berlusconi con ingenti spese pagate dai soliti contribuenti
Con tante promesse miracoli Aquilani Berlusconi che si sono istinti lasciando gli aquilani in fondo il giorno della devastante per otto il sei aprile il Mele nove infatti sono alcune decine di migliaia
Gli aquilani che non hanno ancora una casa un lavoro e non hanno più soldi per sopravvivere
Ed hanno veramente un grande bisogno di aiuto
Anche i lunghi ritardi per le risposte alle nostre richieste di collaborazione per iniziative citate inoltre inoltrate a due regioni
Province e Comuni governati dal Pd richiede di collaborazione anche costo zero richieste di collaborazione a costo zero scusate
Certi ritardi non possono in alcun modo trovare giustificazione
Molti militanti e simpatizzanti si domandano se la segreteria e la direzione nazionale comprendono ciò che sta realmente accadendo al Pd sul territorio perché è evidente che nel nostro partito c'è qualche cosa che non funziona
E qua
Va bene lasciamo
Il nostro segretario Bersani parla di un nuovo Ulivo
Bersani sa io sono molto d'accordo vi dico perché
Decani sa bene però che
è a conoscenza cioè venticinque mila collaboratori militanti dell'Ulivo io uno tra questi
Hanno messo tanta passione e tanta entusiasmo lavorando con grande convinzione a fianco del professor Prodi e Giulio Santagata per tirare un nuovo partito che però non sono più convinto molto convinto ceppi il fiero stesso partito che folla fabbrica del programma triennale incontriamoci coi il professor coglierlo i venticinque mila fedelissimi di incontriamoci sia ancora il partito che voleva perché il Pitti doveva essere il partito nuovo aperto un partito per la Società pr una società diversa più equa più libera più ultimo fatica e con maggiore rappresentanza
Un maggiore rappresentanza politico avviamenti requisiti che sembrano un po'scemati
Chiti appare come un po'addormentato e oggetti le cause delle sconfitte elettorali sia molto più di quelli citati credo però che le cause e gli hanno di più allontanato l'elettorato al PD siano quelle descritte
Dire colpe solo all'indifferenza la scarsa attenzione verso i militanti e simpatizzanti i personalismi ed anche alcune arroganza dei quattro milioni e trecentoundici mila preferenze che ha avuto Prodi alle primarie mille sette oltre la metà non erano nemmeno iscritti a partiti e di sinistra
Facendo i conti ci si accorgerà sei circa due milioni e mezzo di simpatizzanti se alle primarie hanno votato Prodi Sonic consensi dal Pd non hanno più avuto nelle tre tornate elettorali
Grazie
Mangiare
Michelangelo leoni poi mentre chiude la sessione sulla green economy avevamo chiamato queste persone sono sono insana perché altrimenti dopo questi due interventi passiamo alla sezione del pomeriggio
Mimando Paola punto sono del Tizio e Falcone
Se non ci sono Bolton Gianni e leoni passiamo alla sezione con Magatti
Va bene io
Credo che tutto questo è un tema che ovviamente non
Dovremmo sviluppare
Molto del futuro perché
Tema la green economy
Ovviamente c'entra e accompagnerà il dibattito politico di questo Paese
Ma io vorrei partire dal dibattito che ha precede questa questo momento questa discussione
Soprattutto a partire dalla relazione i Franceschini
E il dibattito che ne è seguito che ci sollecitano a una riflessione di fondo
A dispetto e temi della crisi rispetto a come la crisi evolve e il tipo di risposte cioè non stanno nella quotidianità non stanno nella contingenza ma stanno in un nuovo paradigma dello sviluppo
Ma soprattutto vorrei cogliere e sottolineare nei tempi che io ho la mia disposizione il tema della pericolosità ti veniva posto stamani mattina
Ovviamente la lettura immediata e che la pericolosità delle dinamiche del governo Berlusconi ma anche la logica d'avventura che potrebbe comportare nella sua decadenza
Ma io credo che il tema della pericolosità stia in un pericoloso convergenza di
Dal concorre di più fattori che insieme alla crisi politica si annoda una crisi finanziaria economica e una crisi sociale e fiscale dello Stato
Dando luogo a un un nodo Gordiano
Che
Assai difficile da dipanare pensiamo solo cosa significa le politiche di bilancio a livello di Unione Europea che si riverbera hanno sui Paesi come il nostro la dal titolo alto debito pubblico
E quindi questa discussione legittimi mai sostiene rilancia il tema di un'alternativa
Che però a questo punto si deve anche dichiarare si deve anche si deve anche come dire
Porre
No con chiarezza
Anche perché questo questa situazione questo nodo Gordiano che io citato determina una sorta di autonomia dei soggetti una sorta di ed è qui il punto di pericolosità vero non è solo la decadenza del governo Berlusconi
Ma una sorta di disarticolazione del corpo civile del corpo politico del Paese
Se noi diamo una una tigre con attenzione una lettura quello che sta accadendo vediamo che vari
Le varie potenze politiche economiche stanno muovendosi un po'per conto loro la vicenda stessa di Pomigliano beh e non trova nel nel governo della cosiddetta politica ma è un soggetto imprenditoriale che decide di fare politica economica politica industria e cerca in qualche modo di gestire un processo di competizione di crisi a livello globale ma se guardiamo la struttura del credito
Con Basilea due Basilea tre le banche stranoto determinando sì sì ci sarà una firma finale
E dove ci saranno i ministri dell'economia a livello globale ma sa nove terminando sì su un settore che la politica non interloquisce
Voi sapete cosa significa Basilea due Basilea tre che significa che la piccola impresa che il novanta per cento della struttura produttiva avrà oggettivamente le grosse difficoltà e così potremmo ragionare la delocalizzazione che ha risposto che la piccola impresa da alcune questioni che la politica non incontra addirittura mai siamo al punto in cui c'è la trasmissione levitare del posto di lavoro o la pelle sovranità dello Stato nei confronti di alcuni territori prezzo alla Calabria rispetto alle mafie cosa vuol dire questo potere che siamo in una fase in cui bollo al di là dei discorsi geologia colazione disarticolazione dello stato bene ma il questo è un tema più generale che io cito solo ma se noi proiettiamo questi processi come uno sfondo in uno schermo nave incontriamo una situazione che io credo non abbiamo affrontato né come partito né come Area democratica e che invece io ritengo una delle questioni centrali cioè incontriamo la città incontriamo cioè quella che è stata la principale invenzione dell'umanità
Dal punto di vista sociale che ha determinato relative varie fasi della storia il progresso o meno di una civiltà non siamo una civiltà urbana
E siamo dentro uno passaggio d'epoca in cui dopo la società dopo la città industriale
E la Società del welfare cioè la sfida industriale che appunto sviluppava i mercati la si esegue far che cercava in qualche modo con i servizi sociali di ridistribuire il di utili a una società postindustriale in cui è stata dominata dalla rendita e oggi siamo in una situazione in cui non si capisce bene che tipo di ruolo e di natura abbia questa stessa formazione economico-sociale
Che è determinante perché oggi la competizione ma non si parla di produttività del sistema
è si dimentica di dire che la competizione non è tra singole aziende
Ma è tra territori si dimentica di dire che il sistema dell'economie esterne e le forze di agglomerazione che determinano la il successo o meno di un'impresa sia in base al contesto in cui l'impresa
A è un vecchio vizio Pansy intacca lista della sinistra di una vecchia cultura se vogliamo quello di continuare a ragionare solo per assi verticali parliamo di politica industriale benissimo
Ma dove si attua una politica industriale quali sono i contesti no può o una politica industriale prescindere dal territorio su cui si realizza
Quindi
E quale chi sono questi territori sono è la città e oggi il fattore determinante nel processo di globalizzazione e la competizione urbana tra grandi metropoli se noi vediamo il confronto
E non è tra lo Stato italiano la Francia noi continuiamo a dire così ma non è così
Il conflitto è tra Shanghai New Yorker San Paolo del Brasile Londra Milano in termini ridotti Mosca
Cioè tra grandi concentrazioni economico finanziaria che trovano nella città e la sua formazione nessuna economie esterne
La forza e il ruolo
Per poter competere con i servizi strategici con le proprie con le sue professionalità e così via
Allora io non voglio non ho il tempo non la possibilità di sviluppare ma io mi auguro che ci saranno poi seri dove questo tema perché diventa cruciale
Il potere o meno porre queste questioni
Perché se non vogliamo fare un'alternativa parlando i cittadini e giustamente io sono d'accordo con Franceschini quando dice che non dobbiamo fare una riedizione di al blocco sociale di stampo gramsciana
Ma quando parliamo ai cittadini dobbiamo anche porci il problema di come cittadini formano la coscienza e dell'uovo di il cui questi cittadini poi si esprimono in vicolo
No e quindi capire la natura della città sapendo anche noi veniamo fuori da una cultura che la nostra cultura
C'è ancora legata all'Uefa stende alla al défilé spendi alla redistribuzione di ciò che il fordismo poteva redistribuire oggi non è più così oggi il problema non è il giardinetto il servizio in più ma è la natura dei rapporti allora io vado a lo cito solo trattazione presupporrebbe Bang più ampi però dobbiamo sapere
Che abbiamo di fronte la necessità se vogliamo essere una forza progressista di rimettere mano no a una impostazione costruire una delle proposte di leggi costruire un movimento su questo perché poi questa è il teatro moderno sta vita
Ed è stato uno dei teatri del del progressismo degli anni sessanta e non vedo perché non dovremmo riprendere ci sono esperienze come in Toscana
Ma dovremmo in qualche modo legale su un Progetto qual è il progetto Progetto non può essere quello della secondo me è ampiamente Della città sostenibile
Cioè dire noi vogliamo costruire la città sostenibile ma non intendendo la sostenibilità
Solo come problema di impatti ambientali spesso è un aspetto la sostenibilità e la sostenibilità combinata tra ambiente sociale ed economia
Una città è sostenibile se armonicamente o in forme dialettiche governare sviluppa secondo questo se allora
Io lo segnalo perché questo è il luogo dove si gioca la partita del rapporto tra i per maturità aria credo arretratezza l'abbiamo di fronte scenari potenzialmente Diversi da un lato abbiamo dopo Blade Runner non so se qualcuno ricorda pecora nel suo splendido film e dall'altro lato abbiamo la possibilità di fare una struttura dove giustizia sociale e libertà
E qualità della vita possono inverarsi in relazioni vere e forti quindi città sostenibile dopo esempi e vado a concludere mi scuso
Questa può avere anche una funzione anticiclica stamani mattina vini citava lo studio di Confindustria sulla questione energetica io non lo conosco ma andò a studiare
Però è nella come dire all'attenzione di ognuno non serve essere né macro de degli scienziati Mark economia per capirlo
Che c'è una problema di riqualificazione energetica delle città la città sono energivore
Sono state costruite no e organizzate secondo logiche di dissipazione energetica
Bene questo è un grande mercato
Generatore di posto di lavoro di economia e di consumo interno per dirla con Marini
Nella cappa e nella misura in cui non riusciamo a creare la possibilità di costruire un'operazione reale c'è già un mercato
Ma nella scadenza del cinquantacinque per cento dei benefici cioè della incentivazione io credo che dovremmo aggiungere qualcosa di più
Non solo favorire col cinquantacinque per cento di benefici sulla sì fiscali ma dovremmo perché questi servono a chi quattrini ce l'ha perché c'è una fascia enorme di popolazione che ha un surplus a risparmi lo investe evitato comici F. risparmiato nelle tasse ma che questi quattrini non ce la vagare la proprietà della casa no il cinquantacinque per cento non gliene frega niente perché dato non ce li ha
Però spende soldi per l'Energia
Spende soldi per riscaldarsi no allora il problema è quello di fare una pacchetto è una politica che si inserisca su questo mercato cioè il milione seicento mila posti di lavoro che prefigura Confindustria presumo si possono determinare solo sei non riusciamo a creare un accesso al mercato di queste fasce perché se uno non c'ha i cinquanta mila e trenta mila euro e venti mila euro allora occorre una proposta che li sostenga l'altro punto e ho finito è la questione dei rifiuti
Prova dei rifiuti e generatore di conflitti enormi problemi non mi gli ho fatto anche presidente o municipalizzate a so cosa significa e generalmente viene risolto dicendo si fa la differenziata bene credo che questo sia il punto finale di un capitolo no quelle l'inizio d'un capitolo
Perché fare la differenziata
è e da lì si apre tutta una dimensione molto molto molto articolata perché c'è un porta a porta e costa moltissimo c'è la domiciliarità cioè ci sono varie questioni
Però non è questo il punto io credo che invece il partito lo segnalo perché poi magari se ci saranno occasioni
Lo ripeterò in modo più con dovizia di particolari debba farsi carico di una proposta che cambi la tassazione dei rifiuti qui c'è una profonda ingiustizia
La tassazione dei rifiuti avviene sulle famiglie
Tarsu e Tia vengono pagate dall'utilizzatore finale l'utilizzatore finale solo no colui che subisce un processo produttivo perché la formazione di rifiuto non sia a valle sia a monte col tipo di merci che vengono prodotte con il tipo di concorrenza che si fanno sui mercati sui supermercati e così via
Però il pagamento lo fa la famiglia che subisce questo tipo di situazione
Allora noi dobbiamo fare una rivoluzione copernicana
Cioè quello di dire io quando ero Presidente che stavo ci presa dopo al colato che il trenta per cento andava su lo spazzamento manutenzione urbana e il settanta sullo smaltimento bene vuol dire poter abbattere immediatamente il settanta per cento sulle sulle famiglie e dire che la tassazione si fa sulla tipologia di rifiuto a monte una sorta di reverse cioè un certo che è stato fatto sull'Iva cioè ogni tipo di Prodi rifiuto deve essere classificato con dei costi addizionali
Dimodoché si crea un un mercato concorrenziale un mercato concorrenziale che motiva l'impresa per abbattere i costi a riconvertirsi economici e Checco logicamente allora molto in mente nei supermercati così come oggi la concorrenza oltre che dalla pubblicità si fa nei banchi dei supermercati
E molte vette le confezioni saranno minori no ora è vero che c'è il CONAI c'è RAI ma va esteso alla totalità dei rifiuti allora io credo che se noi facciamo queste semplici operazioni mettiamo in moto un meccanismo
Straordinario di miliardi di euro di riconversione no e che liberano risorse e soprattutto
Danno la responsabilità che diceva e chiudo su questo perché è un anche po'di finirla perché c'è un'operazione che è venuta avanti in questi anni che il cittadino se vogliamo parlare ai cittadini
L'individui le persone sarà un po'responsabili di tutto
E invece chi dette alla responsabilità vera delle cose no si deresponsabilizza per cui se non facciamo bene la raccolta differenziata che sembra una Roma è una roba incredibile sequela fate bene ad avancarica un lavoro
Ma presuppone delle cose strane
è la corte nostra no la colpa di chi produce certi tipi di rifiuto non è solo nostra
Quindi io concludo mi scuso se sono stato un attimo più lungo le sette minuti dicendo che questa è green economy intanto deve recuperare alcuni temi fondanti e dobbiamo farlo come partito come il tema della città su questo lavorare e poi saper viaggiare per visioni
Per Mission ma anche per azioni neo indicate due spero che ci sia occasione per poterli approfondire grazie
Michelangelo leoni e poi daremo la parola al professor Magatti
Una sera io volevo fare un appello ai dirigenti
Affinché molti Dinoi iscritti non fossero dei militanti Otelli aderenti al partito per esclusione nel senso che
L'UDC non va bene quell'altro partito non va bene Lapi così così ne parliamo del PdL ci rimane il PD no
Dovremmo incominciare a dare un carattere distintivo questo partito in modo che chi sceglie il PD si identifichi
Voglio dire
L'appello è questo cari dirigenti diciamocelo il tra noi
Rispettiamo quell'italiano dignitoso che noi che viene dal secolo scorso che altri valori
Quell'italiano addormentato che ora è diventato che noi che è diventato in cani addormentato mentre certi giorni e un cane arrabbiato a vedere che incensare un papi ci governa voi dovreste darci voce
Non possiamo accettare che davanti a un governo del genere il più grande partito riformista della sinistra italiano di questa Europa di queste tradizioni
Ci capiamo la rabbia che c'abbiamo dentro ad avere un Papi che Papi tutti i giorni
A governarci
Non è giusto
Che noi veniamo rappresentati
Da noi stessi che gli diamo spazio a uno che ci fa parlare il giorno della D'Addario l'altro giorno di Tulliani
Io
Ammiro e apprezzo il nostro segretario Bersani
Però
In in tanta assuefazione ci siamo ridotti a fare uno slogan misero
Che se ci fossero più stimoli
Non lui per primo si sarebbe accorto che
Non è sufficiente dire a uno che ci fa parlare di Tulliani rimbocchiamoci le maniche
Noi abbiamo tutte altre cose
Noi siamo la politica e allora dovremmo contrapporre a questa mediocrità
I veri temi
Essere qualcosa ha detto Silvia Costa oggi
Sono quindici anni che parliamo di questo contenitore lo ha detto Soro lo ha detto
Lo ha detto Franco Marini
Le idee vede
Passatemi la critica lo dico per spronare ci caro Soru caro Marini
Lei ed è lei che lo vengo a dire io che sono l'ultimo iscritto
Tu che sei dirigente mi devi venire a dire le idee io mi devo identificare
Insomma un'azienda funziona
Quando produce e quando è messa a fare ricerca migliorare il prodotto
Diceva Silvia Costa sono quindici anni che parliamo del contenitore noi siamo un'azienda che parliamo di come fare la produzione di come organizzare le funzioni la produzione ma non abbiamo ancora capito qual è il prodotto
O ce lo volete dire
Caro tre o
Noi non dobbiamo parlare un giorno così
Che sarebbe meglio il modello tedesco anziché quella anglosassone quando abbiamo io quando leggo così en passant sull'Espresso
Il passo di Lercaro Berselli che si pone questi problemi diceva quale modello noi
In Germania sono un passo avanti
Allora noi a Pomigliano dopo tre giorni dobbiamo avere la risposta approntano W. vive in un altro modello e dopo che il partito si è confrontato il modello tedesco il modello anglosassone
No
O un qualcosa migliorata dal modello italiano noi questo ancora non lo diciamo in un iscritto non so
Allora la richiesta è questa
Questa caspita di azienda
Che e protesa sull'organizzazione aziendale ma non sappiamo qual è il prodotto ma si vuole dotare si vuole dotare di un laboratorio di ricerca per migliorare il prodotto oppure per brevettare uno il prodotto qual è il prodotto
Ma io non lo so
Facciamo qualcosa sul territorio le amministrazioni di centrosinistra il PD
Che farete bene
è meglio il PdL Maselli raccontassi certe cose che fanno delle amministrazioni ve la devo dire
Questo è favolosa
Al Sud sullo Ionio ce la sabbia l'erosione costiera bensì è stato un'amministrazione di centrosinistra sapere che ha pensato per arginare l'erosione costiera
Guardate Salil comune ad avere il Sistema ABM S dice ménage ma esiste Sabbadini così viene
Sì pompano l'acqua da sotto l'acqua la battigia si puntava in un canale che andava a finire al mare
Santo cielo per tre anni abbiamo consumato la corrente così un'amministrazione di centrosinistra
Ma abbiamo ma no
Quando io che sono un tesserato il Pd andava a dire queste cose lì
Facevano le segnalazioni al regionale per l'espulsione
Ma signori e allora caro Franceschini caro Bersani caro cari tutti
Innanzitutto definiamo quale prodotto che vogliamo dare non dico che dobbiamo definire la fecondazione assistita capisco i problemi però almeno se più diritti o più un lavoro
O più liberismo più azienda insomma dobbiamo avere le idee chiare se no qui siamo a pestare l'acqua nel mortaio non ne usciamo il problema
Non è come dice
Ma guardate abbiamo imbarbarito anche la politologi a e concludo ma sapete dopo che stiamo parlando dei papi stranieri non quelli di prima del papa straniero
Ora anche i politologi Massimo Cacciari vedete sull'Espresso di questa settimana che propone dice ma insomma speriamo che uno Montezemolo o un Draghi ci venga a salvare perché ora ormai Prodi non usa più è un prodotto magari usurato speriamo in montagna
Hanno che dobbiamo pensare di organizzare quello che noi vogliamo offrire in modo che superi le persone le stagioni e che io mi devo sentire
In questo partito anche semitico comunque con il mio segretario perché è un sistema di lavoro di valori
Che mi ci fa trovare no perché sono non mi trovo nella composizione delle liste vado nell'aprile o o dell'UDC e così noia in barba diamo la politica e così abbiamo imbarbarito pura politologi anche chi fa queste proposte
Inconsistenti da un giorno all'altro allora meglio perderci orologi una costola del partito che non si identifica con quello che vogliamo fare dei lavoratori dei diritti dei lavoratori però consolidarsi sul territorio siano rischiamo che noi tutti i giorni non sappiamo cosa siamo davanti a questo marasma e chi si sta consolidando il PdL
Incominciamo appena capisco pure il dramma di un dirigente DC devo iniziare giusto io a dire che vogliamo più diritti
E meno lavoro o vice devo voi quello che mi dice ma iniziamo a Roma un'impresa che non rischia non vince e allora incominciamo da oggi a pensare che
Non dobbiamo venire più qui a dire il fardello di no a me non mi toglierà dalla scena
Che vogliamo leve non lo dite voi voi venite qua diteci linea del PD Cuesta non posso sentire quattro dirigenti che dicono ci vogliono leve
Ma grazie
Grazie allora apriamo adesso ad una Margot me
I del pomeriggio
Diseguaglianze modelli di sviluppo che saranno aperti dal professor Magatti già stamattina naturalmente tutti gli interventi anche su Pomigliano hanno toccato questo tema
C'è una bella frase della Caritas in veritate che ci ricorda che nonostante la ricchezza mondiale aumenta continua lo scandalo delle disuguaglianze clamorose
Questo è il tema che affronteremo oggi pomeriggio e lo affrontiamo appunto col professor Magatti non più tardi di quindici giorni fa è stato appunto alla nostra scuola di politica come sapete schiene qua Cortone e che qualche tempo fa ha scritto una bella cosa sui ceti popolari forse se avessimo studiato un po'di più lo dico a tutti noi forse anche nel Partito democratico avremmo approfondito certi temi alcuni temi adesso ha scritto un bel libro su libertà immaginaria delusioni del capitalismo techno nichilista in cui è ha anche ripercorso la storia delle mutazione del capitalismo perché naturalmente
Trasversalmente c'è questo tema le votazioni del capitalismo e preside della facoltà di Sociologia lo ringraziamo molto gli diamo la parola
Grazie storica prese la foto della si sono già alla Cattolica di Milano
Allora grazie
Io faccio il professore universitario quindi cercherò in un tempo ragionevolmente breve
Trentacinque minuti
Di darvi un'impressione
Non molto di più
Una lettura di quello che è accaduto in Italia
In una prospettiva storica di una ventina d'anni a proposito del tema della disuguaglianza
Sostanzialmente la tesi di fondo
E che sono successe tante cose e non si è accorto nessuno
Questa la tesi di fondo del mio interventi in particolare c'è stato un processo di redistribuzione della ricchezza
In assenza di conflitto
E che ci troviamo dopo vent'anni da un'altra parte completamente dall'altra parte è appunto non se n'è accorto nessuno
Il caso italiano un caso
Abbastanza particolare di una tendenza generale
Quello che appunto io un chiamo
Capitalismo techno nichilista per dire che gli ultimi trent'anni soprattutto in Europa la parola capitalismo uscita dal nostro vocabolario
Forse avevamo pensato di essere andate da un'altra parte diciamo così è invece quello che è successo negli ultimi trent'anni
è sostanzialmente una grande importante ambivalente contraddittoria come è sempre successo nella storia trasformazione capitalistica
E dove uso la parola capitalist mo'non in senso marziano ma in senso weberiano
Questa trasformazione ha
Ridefiniti i rapporti politici economici sociali
E la crisi ecco finanziaria ed economica del due mila otto di Nantes due mila nove assegnato
Una sorta di giro di boa di questi trent'anni
Come quando si va
Invero la si fanno le regate
Quando si gira la boa
Si comincia a navigare in un mare completamente diverso
Allora noi abbiamo cominciato navigare in un mare diverso dopo questo giro di boa forse è utile cercare di capire
Quale questo mare
E capire forse anche le distanze che nel frattempo si sono stabiliti
Sostanzialmente questo
Formaggi l'organizzazione capitalistica riprodotto ciò che sarà era già accaduto in altri passaggi e cioè una crescente separazione
Tra i livelli dell'organizzazione tecnica economica da un lato e le forme di organizzazione sociale politico istituzionale dall'altro
Giusto per chi vuole farsi un po'di cultura
Suggerisco di leggere
Bellissimo libro storico Vicar Polani un antropologo ungherese del mille novecentoquarantaquattro che si intitola la grande trasformazione in cui raccontava come a metà del secolo spacca a metà del mille ottocento
Venne costruito
All'interno dello Stato inglese il mercato
Che è sempre una costruzione politico istituzionale così a cavallo del ventesimo tra ventesimo e ventunesimo secolo
è stato costruito il mercato globale con lo stesso affetto di separare appunto i processi sociali e politico istituzionale dalla da un lato con l'organizzazione tecnica economica e dall'altra
Questo è accaduto negli ultimi trent'anni
E questo poi porta come conseguenza ciò di cui si sente sempre parlare cioè il fatto che la politica impotente divisiva naturalmente come sempre succede in questi casi c'è stata la politica dietro tutto questo e c'è stato un
Come dire
Una certa capacità di svolgere un ruolo egemone con le vele internazionale di cercare trarre dei vantaggi
Uno dei dati più impressionante di questa vicenda come ce n'avevo prima e che sono aumentate le disuguaglianze in tutti i Paesi occidentali
Nella scuola appunto che c'è stata qualche settimane fa qui a Cortona
Fitoussi riportava i dati internazionali che adesso e non riprendo forse che trovate sul sito da qualche parte
Per sostenere anche empiricamente questi dati che dimostrano come le disuguaglianze negli ultimi trent'anni sono aumentate con delle differenze in tutti i Paesi occidentali avanzate
Nel due mila e sette poco prima della crisi economica la crisi finanziaria il i livelli di disuguaglianza che sono stati toccati negli Stati Uniti
Erano gli stessi che erano stati raggiunti nel mille novecentoventotto poco prima della crisi
Della GRA cosiddetta grande crisi del ventinove e questo è un indicatore importante
A conferma di quello che stava cercando di dire
Perché
Possiamo dire così che l'aumento dell'Iva e disuguaglianza è uno dei fattori cruciali che ci dice che l'economia si sta staccando dalla società
Punto ciò di cui parlava Karl Polanyi e ciò di che è successo negli ultimi trent'anni in Occidente
In questa prima
Grafico
Riporta
Intatto non ce l'ha data vedo il dato è risale al due mila sette
I dati sono di fonte OCSE riporta questo indicatore questo indice di Gini che adesso non le sto a spiegare che cos'è prendetelo come per buono diciamo così che mi è un indicatore sintetico del livello disuguaglianza esistente nel in un paese e come potete vedere l'Italia è messa abbastanza male a un livello di disuguaglianza
Un indicatore Virginia un indice di Gini piuttosto alto un po'più basso degli Stati Uniti un po'più alto del Regno Unito più alto della media OCSE abbastanza
In maniera abbastanza significativa più alto rispetto alla Germania e la Francia
Tenete presente che gli Stati Uniti il Regno Unito sono i due Paesi liberisti per eccellenza un piccolo inciso gli Stati Uniti sono il grande Paese la disuguaglianza sono in grande paese dalla mobilità ma anche il grande Paese la zuppa grazie
L'Italia in questi trent'anni diciamo dall'inizio degli anni Ottanta in avanti ha peggiorato la propria distribuzione del reddito
E sempre nel due mila sette giusto perché abbiate un ordine di grandezza
Il quarantadue per cento della ricchezza totale ed è tenuto dal dieci per cento dei cittadini mentre
Che è una come dire
Un livello di disuguaglianza piuttosto marcato
è un po'così in tutti i Paesi avanzati non è che non siamo tanto distante ma non siamo messi appunto tra i Paesi chiave vivere disuguaglianza maggiori
Allora la prima affermazione questa negli ultimi trent'anni delle sue finanze aumentata l'Italia su trenta Paesi censiti rivelò OCSE e in sesta posizione in senso negativo
E le varie disuguaglianza da noi sono peggiorate significativamente questo è il primo dato
Dove devo puntare rilevare qua ok
La seconda secondo grafico per certi versi ancora più impressionante
Forse utile che va guardata un po'bene perché mi spiega un bel po'di quello che è successo non solo in Italia come vedete ma in giro per il mondo
E sempre su fonte OCSE
Mi dice i compensi del bar del lavoro sul valore aggiunto
Vedete si parte a metà degli anni Settanta nel settantasei e si arriva al due mila sei trent'anni una vita
In questi trent'anni potete vedere
Che i Paesi OCSE sono passate da sessantasette per cento al cinquantanove per cento che è già un buon Carlo diciamo così
La vicenda italiana ancora peggiore perché eravamo sostanzialmente pare dei Paesi OCSE siamo scesi al cinquantatré per cento
Questo significa che in trent'anni sia stata una cospicuo cospicuo spostamento di risorse dal lavoro ad altra fonte di reddito
In parte pensioni sostanzialmente in parte soprattutto profitti
Questo ripeto
è un Effetto di quella riorganizzazione capitalistica di cui parlavo prima che interessato tutti i Paesi avanzati perché perché come dire l'attività economica appunto ha superato la scala nazionale quindi chi ha potuto investire
Nel fare i soldi come dire ha cercato di farli altrove
Giusto perché
Questo mi sembra un pensiero interessante
La il modo come dire di produrre ricchezza ha seguito due linee una linea era era
Quello che normalmente si fa è stato fatto negli ultimi due secoli che si era chiuso con la fine del colonialismo cioè
Il post colonialismo ha riaperto per vie esterne lo sviluppo internazionale in una nuova forma che è stata sostanzialmente l'introduzione dei paesi poveri all'interno del sistema capitalistico globale
Gli accordi di Clinton durante gli anni Novanta in particolare l'inserimento della Cina nel commercio globale sostanzialmente senza nessuna condizione in cambio è stato una grande operazione capitalistica
Che naturalmente ha scassato in mercati del lavoro occidentali
E ha offerto dalle straordinarie opportunità di sviluppo come dire agli investitori internazionali
La stessa cosa si può dire per quanto riguarda la trasformazione dei mercati finanziari globali
L'altro canale che è stato utilizzato
è stato il processo di rinnovazione associato ha una forte attività come dire
Comunicativa
Gli ultimi trent'anni non si capiscono se non in relazione alla trasformazione dei sistemi della comunicazione vi ricordo che all'inizio di questo periodo nel settantanove anni settanta
In Italia in tutta Europa esistevano ancora televisioni statali
Sostanzialmente negli Stati Uniti esisteva una televisione privata ma di matrice statale negli ultimi trent'anni sistemi tra comunicazione sono radicalmente cambiate i sistemi della comunicazione sono di fatto un canale attraverso cui il meccanismo gira
Il lavoro e meno necessario per produrre profitto potremmo dire o meglio il lavoro
Localizzato nei Paesi avanzati
Il lavoro lo si è andato a prendere dove costava meno dovrà più come dire disponibile altrove diciamo così e questo spiega il calo strutturale della rilevanza del lavoro nei Paesi avanzati
Andiamo avanti
Persa la sappiamo questo anche questo è un dato Complesso che però
Tratto molto rapidamente indica semplicemente il fatto che in Italia peggio che altrove sempre sostanzialmente l'Italia sta tra gli Stati Uniti nel il Regno Unito la probabilità
Che i figli mantengano lo stesso reddito dei padri
La probabilità
Che i figli mantengano sesto rete di padre in Italia è più bassa che negli altri Paesi avanzati ed è sostanzialmente simile a quello che appunto sia nei Paesi anglosassoni anche questo è un dato che
E peggiorato negli anni
Oggi soprattutto poi dopo la crisi questo andazzo pre-crisi
Ci sono molte famiglie che tendono a ritenere di fatto la loro aspettativa e fondamentalmente corretta che i figli avranno livello di reddito una condizione sociale peggiore della loro
E questo è un cambiamento di clima naturalmente fondamentale
Anche questo dato interessante sempre dati OCSE
E vi dice che in Italia che come sappiamo si caratterizza
Per una presenza dello Stato è un livello di spesa pubblica piuttosto alto rispetto agli altri paesi avanzati e molto più alto rispetto ai Paesi anglosassoni
La capacità dei servizi pubblici di
Intervenire sulla distribuzione del reddito l'indice di Gini
Come vedete è piuttosto scarsa
Questo vuol dire che in Italia abbiamo una forte presenza dello Stato
Ma a differenza di quello che succede in paesi più strutturati come Germania e Francia questa forte presenza dello Stato non riesce a rimediare in termini di distribuzione delle risorse agli effetti prodotti dal mercato
Si dovrebbe naturalmente cercare di approfondire in maniera un po'più analitica perché questo succede
Visto che non posso fare una lezione e mi limito dare una provocazione come dire che può interessare uno dei tornei come questo
Io credo che la spiegazione stia nel fatto che intermediazione politica che passa attraverso la spesa pubblica in Italia regressiva
Questa un'affermazione forte che sto facendo
So accettarlo
L'intermediazione
Che i ceti politici fanno in questo Paese
Attraverso la spesa pubblica e regressiva il che vuol dire la conseguenza di questa affermazione
E che e cercherò di farla vedere ancora con un nelle mie considerazioni un po'di sintesi tra un momento che a me sembra che la spesa pubblica in questo Paese serve
Per come dire alla fine va a vantaggio di gruppi ristretti
E non serve affatto per come dire rendere più giusto il Paese
Se questa affermazione ha un qualche fondamento
Ne deriverà qualche conseguenza posso immaginare non so
Forse
Ancora un paio di dati
Questo sui profitti
Questi invece di fonte IRES CGIL
Si riferisce
A all'andamento dei profitti nel solo nelle grandi imprese si vede poco
La righetta rossa
In basso invece
Indica l'andamento delle retribuzioni vedete che ci sono stati dei profitti molto rilevanti dal novantotto al due mila tre e poi sono calate e poi dal due mila cinque due mila otto
Nella riquadro vedete la variazione media annua retribuzione per dipendente un per cento profitti per dipendente
Campione Mediobanca cinque per cento
Associate questa informazione
Con questo
Andamento della quota di investimenti fissi lordi in rapporto ai profitti lordi si passa
Da sostanzialmente al cento per cento l'ottanta
Al sessanta
Sei per cento sessantasette per cento nel due mila sette due mila otto cosa vuol dire vuol dire che in Italia in questi anni profitti che si sono stati non sono stati reinvestiti questo vuol dire sostanzialmente
Dove sono andati
Sono andati altrove sondati penso agli investimenti finanziari all'estero in esternalizzazione da qualche parte e come una vasca che perde acqua
Il lavoro è stato poco retribuito i profitti sono stati generate se ne sono andati
Ho quasi finito quei numeri
Presto
Lasciamola stare un attimo di l'ultimo dato sintetico l'andamento la produttività che la conseguenza di quello che dicevo prima d'Italia a andamenti da produttività molto più bassi rispetto a quelle degli altri Paesi ma fondamentalmente la ragione e che non ci sono investimenti adeguati
Allora
Proviamo a mettere insieme queste informazioni
E facciamo una considerazione sul modello italiano
Allora le italiane un Paese che invecchia
A tasse de de cemento tra i più alti in Occidente
Ha un debito pubblico tra i più alti in Occidente
A
Disuguaglianze simile a quelle dei Paesi anglosassoni
Assenza di conflitto sociale
Non se ne vede l'ombra
è un è un modello strano
Diciamo così ecco la tesi che voglio come dire
Provare a suggerire
E che io credo che il modello di organizzazione
Sociale si basa su una sorta di se stessa basato su una sorta di scambio
Tra dei ceti
Economico politici economico trattino politici
Che fondamentalmente nell'intorno della spesa pubblica si sono spartiti dei profitti che hanno anche l'investito all'estero che hanno stabilito una sorta di patto con quelli che io ho chiamato nuovi ceti popolari cioè la classe
Medio bassa
Che è stata completamente incapace di capire quello che stava succedendo alle sue spalle
Con un'espressione sintetica si è passati dalla lotta alla lotteria cioè il modello di lotta di classe che uno va sabato pomeriggio
A giocare la schedina del gratta e vinci nella speranza di poter diventare miliardario guardate che ha di consiglio di fare una vestendo grafica
Il sabato pomeriggio nei bar di periferia
è un'esperienza abbastanza interessante statici un paio d'ore e poi come dire vi rappresenta il Paese
Una sorta di capitalismo diciamo così
Quasi da ereditiere e come se noi stessimo in qualche modo consumando diciamo così il benessere che è stato costruito dai nostri genitori e in qualche modo ci accontentiamo di tirare avanti allora l'ultima parte cinque minuti e concludo
In questa situazione
Era giovane vuole tornare a crescere si deve tornare a crescere l'unica cosa che dobbiamo fare crescere perché anche questa non è una domanda se mi consentite così ovviare
Cioè non è proprio scontatissimo allora io vi dico che ci sono rappresento tre modelli il primo modello modella giapponese
Giappone avuto il corso del novanta un tracollo e se assestato per così dire su un modello simile a quello che ha rappresentato qui
Un modello alto debito pubblico scarsa crescita
Liberi disuguaglianza relativamente alti e come se la crescita economica avesse raggiunto un altopiano e dopodiché come dire il Paese decide che tranquillamente senza farsi troppe angosce per quello che succederà dopo
Si vive
A c'è il debito pubblico qualcuno può alla fine ci penserà
è un modello esiste l'Italia non è tanto lontano da questo modello può essere ragionevole dire
L'unica cosa che possiamo fare ragionevolmente queste
Ripeto
Non è in realistico immaginare una cosa del genere
Esistono secondo modello che si sente citare che quello tedesco
Modello tedesco abbiamo visto avete intravisto un paio di cose a una gestione dalla spesa pubblica molto diverso
Si basa su una coesione sociale politica molto forte politiche molto compatte rigore disciplina visione globale forte
Capacità di utilizzare i unificazione ce lo squilibrio economico interno come una risorsa invece che come un fattore di indebolimento
C'è ritenete che dopo aver per tutte queste cose
L'Italia possa ragionevolmente diventare signora modello tedesco un po'non lo so io ho forti dubbi personalmente
Soprattutto se come dire non si costruisce da qualche parte c'è un modello del genere ha bisogno non solo di una diversa politica forte ma ha bisogno come dire di un collante
Di una fibra morale morale forte se no non riuscite attenere
Ci devono essere delle ragioni extra economiche per tenere insieme un modello del genere dovete parlare come dire a non solo all'alla testa non solo al cuore ma ha una storia
Allora parlare modello tedesco come se fosse a portata di mano lì dietro l'angolo francamente mi sembra
La terza possibilità che non è necessariamente quella da preferire certe come dire un po'verrebbe spontaneo andare in quella direzione ma
A tutti i suoi problemi
Che partendo da questi dati che sono molto preoccupante come forse spero di essere riuscito a trasmettervi la preoccupazione diciamo così
è che forse l'Italia
Potrebbe intraprendere un modello diverso che io caratterizzò con due tratti fondamentali
Primo
Una non angoscia della crescita
Ma non nel senso che la cresta non sia importante ma
Non è il tasso di crescita ciò che determina la qualità dalla nostra vita e la qualità dalla nostra
Anche l'anno la capacità del del nostro stare al mondo diciamo così perché in questi anni si è parlato continuamente di crescita ma se la vasca è bucata la vasca per d'accordo non conosceremo mai allora il problema è che cosa rende la vasca meno bucata
Allora las la vasca in un paese piccolo come l'Italia a mio modo di vedere diventa meno bucata se costruiamo delle buone ragioni che sono di tipo economico ma sono anche di tipo sociale e culturale
Per continuare a stare qui per investire qui per preferire Alitalia rispetto altre parti del mondo
Che sono ripeto ragioni economiche ma non solo in Italia questo dato non l'ho dato non solo gli investimenti vanno fuori ma ne arrivano pochissimi dall'estero
Cioè
In un in una
Sistema globalizzato aperto i territori che sono in grado di dare buone ragioni per esistere per essere apprezzati ripeto non solo sul piano economico anche sul piano dalla qualità della vita anche sul piano come dire delle della dell'interesse di un territorio anche sul piano allora questi questi Paesi sono quelli che sono in grado di sopravvivere Italia ha una tradizione che è fatta di territori
Allora
I modelli italiani io credo alla possibilità di stare al mondo se investe su questo suo patrimonio che non c'è da nessun'altra parte del mondo non ha paura di essere italiana non Germania o Francia o qualunque altra cosa
Il che significa
Investire sulla qualità
Di sistema sulla qualità della vita e sulla qualità italiana diciamo così
Incarnata appunto dentro le i nostri territori
Questo
A mio modo di vedere come dire
Comporta il secondo punto e finisco
Un
Tema che sicuramente non so quanto piacerà lo Vittorio una decisa de statalizzazione
In testa per illazione
Non nel senso
Liberista
Ma nel senso che se si se vogliamo tentare da una parte di invertire quel processo di
Aumento delle disuguaglianze di vasca bucata diciamo così
E se vogliamo tentare di riattivare delle risorse morali
Che appunto rafforzino
La capacità di tenuta dei dei territori che rafforzino la disponibilità dei cittadini di prendere parte a un processo comune io credo che dobbiamo ammettere
Che queste intermediazione fatta in questa maniera è un problema
E che forse bisogna cercare degli altri processi attraverso cui le risorse
Vengano raccolte vengono distribuite
Per raggiungere gli scopi che tutti noi condividiamo che sono di Scotti appunto di maggior socialità ad integrazione di coinvolgimento delle Sandra disuguaglianza credo che sia intellettualmente disonesto far finta di non vedere questi dati
E ripetere delle cose che vanno esattamente nella direzione opposta a quella che noi pretendiamo sia
Da questo punto di vista il modello italiano girata la boa
Come dire di fronte a delle scelte un po'cruciali dicevo all'inizio quando si fanno le regate si gira la boa cambia il mare affrontare il mare con questo modello qui questo nuovo mare è molto pericoloso
Perché il rischio che come dire il ritardo di venti molto grande incolmabile mi sembra piuttosto grande grazie
Grazie professor Magatti averci indicato come anche soluzioni importi una via delle strade per per affrontare questo mare una nave per affrontare questo mare
Pensiamo tutti stamattina anche la discussione di oggi che noi dobbiamo avere come politicamente un obiettivo no fine che carenze lo attribuiva al movimento economico diceva il movimento economico deve avere un fine e alla sua epoca del ventinove era quello della piena occupazione probabilmente noi dobbiamo rivedere anche fine della politica
Che appunto non solo la crescita come si diceva Magatti ma anche sicuramente ma un modello di crescita accompagnata da una forte abbattimento delle disuguaglianze altrimenti andiamo in un mare molto periglioso come si fa coi in questo in questo Paese
In cui ci sono delle delle diseguaglianze territoriali molto forte anche tra soggetti pensiamo all'occupazione delle donne e dei giovani
Adesso diamo la parola Sergio D'Antoni continuano anche questo percorso di argomenti sulle disuguaglianze soprattutto territoriale quindi tutto si tiene fino a oggi
Grazie io io penso che le le sono gli argomenti che abbiamo ascoltato dal professore ragazzi sono di di grande estimatore di grande impegno
Personalmente lo dico subito poi ne avrei parlato più avanti ma siccome lei ha detto io se si potesse scegliere tutto il modello tedesco sceglierei subito
Perché perché con esso perché accetta come lui ha spiegato perfettamente quindi non non ho da aggiungere ieri parlando con Fassino diceva ma noi non siamo tedeschi e quindi è un po'complicata su
Detto che è complicato questo non toglie che lo possiamo averne rispettando le nostre
Impostazione nostre qualità che non lo possiamo avere come punto di riferimento del paese in Europa che ha integrato più di tutti
Cioè
E riuscito a fare e nell'Ovest non era facile fare quello che loro sono leciti e farà nel
è riuscito a spendere vent'anni quello che l'Italia spesso in sessant'anni l'ha speso anche bene noi l'abbiamo speso male in sessant'anni ma la spesa in vent'anni e gli occidentali quelli dell'Ovest non erano così contenti che il Governo facesse questo operazione quindi
Perché la cosa è
Molto più impegnativa se ne va testimome x professore
Dipendenza verso la Germania insieme di valorizzazione del meglio che abbiamo in Italia probabilmente riusciremmo ad una visione ottimistica
Riusciremmo a cercare di uscire da questa crisi entro cui siamo entro cui può l per i dati che il professor Cervellati cioè
Cioè entro cui ci siamo immersi in cui come nell'attuale governo non solo non fa nulla per uscire ma aggrava
Perché poi
Il professore ha fatto un'analisi giusta dal punto di vista proprio ma politicamente quello che sta avvenendo è che queste diseguaglianza nel corso di questi anni sono aumentate
Che questa differenza tra Celti e tra zone sia allungata
Che come dire il berlusconismo di cui ieri abbiamo parlato cui ha parlato Dario in maniera puntuale politicamente mai più il professore Schiavone a
Messo in chiaro diciamo le conseguenze anche il suo declino però è accompagnato probabilmente va non Ali finché non facciamo fino in fondo nell'ultima fase del da un tre montismo Bossi si può che lavora esattamente per esortare tutto quello che
Di negativo non ne abbiamo e per trasformarlo in consenso approcci se noi sottovalutassimo questa parte diciamo del meccanismo delusione montismo Bossi come io lo chiamo che approfitta
Della debolezza dei di Berlusconi per passare su una linea che è una linea molto molto dura
Perché la crisi al contrario delle volte precedenti è una crisi particolare colpisce di più i deboli quanto colpisce forti
Colpisce le zone deboli di quanto non colpisca le zone forti tutti pagano un prezzo la crisi ma cieca dalla crisi è c'è meglio TAR paradossalmente si arricchisce che c'è che dalla crisi si impoverisce sera debbono essere era povero
E sta avvenendo chiaramente a sulla sulle zone sui ceti basta guardare qualunque elemento qualunque dato l'ultimo di Famiglia Cristiana sul livello di povertà e di come si è incrementato nel corso all'ultimo Periodo basta guardare questo lato sull'occupazione che che io come che noi dovremmo sembra guardare il tasso di occupazione ormai il tasso di disoccupazione non vale più niente perché viene citato un tasso che non corrisponde alla realtà si dice l'Italia all'otto virgola sei che migliorata europeo e Sacconi c'è ripeto sembra questa palla
Quando la Banca d'Italia abbia detto che calcolando quelle che non lo cercano più il lavoro cioè gli scoraggiati e i cassintegrati si arriva all'undici per cento lui gli ha risposto che queste sono cifre esoteriche
Poiché Tremonti un'ora dopo ha detto che la Banca d'Italia e anzi oggi io esoterici antologie sono loro
Perché di fronte a uno dei pochi istituti seri di questo Paese che dice le cose come stanno noi abbiamo tassi di occupazione del cinquantasei per cento
Che è la media tra il settanta per fortuna di alcune zone il quaranta di altre
Dove INAIL quelle dove il quaranta il livello di scoraggiamento alla ricerca del lavoro dei giovani e delle donne è ormai arrivato ad un tale punto che cioè veramente da impressionare Cerci siamo di fronte a fenomeni
Forti io credo che da questo punto di vista se può e lo aggiungiamo le cose che prima venivano dette noi ci troviamo di fronte ad un passaggio veramente
Importante noi dal punto di vista politico se aggiungiamo alle parole
Giusto ieri Franceschini se mettiamo dentro quelle regole mettiamo dentro quella impostazione generale che lui qui ha citato di meritocrazia di mobilità mettiamo il fatto che abbiamo bisogno di un Paese più unito al più coeso mai questo Paese è stato così diviso mai questo Paese è stato posto il lontano alludere dalle alte da Chiaki nona mai è stato messo in questa condizione di divisioni culturale ma un grande partito come il nostro per prendere questa bandiera dell'unità e della coesione Airport però è dimostrare ai forti di questo Paese che senza i deboli a me piace la Germania per quello senza indebolì anche loro diventeranno debole di qualche altro
Non ce la possono fare non sono in grado di farcela
Ed è qui la sfida se ci riusciamo controcorrente perché è in salita
Non è una sfida in discesa
è facile per il governo fare quello che sta facendo non è affrontato la crisi l'ha affrontata solo in termini clientelari non ne parliamo poco di questo
Quello che ha fatto l'ho fatto in termini clientelari
Vostri Tremonti Sacconi sono campione di clientela la cassa integrazione in deroga e il massimo alla clientela che si possa fare lato a chi decido io
E risponde a me
Noi abbiamo sempre usato criteri generali la spesa pubblica ce lo ha spiegato il professor Oronzo il ritorno
In questi dieci anni mi crescita zero di occuparmi di Berlusconi noi abbiamo avuto cinque anni cinque punti di aumento la spesa pubblica che è servito a fare quello che il professore via Spiga
In questo quadro l'unica spesa pubblica attivata durante questi due anni è una spesa pubblica assolutamente clientelari tiro la cassa integrazione te la do io
Titoli Nintendo la social card che è stato per un momento il massimo dalla vita DC potesse inventare è una cosa vergognosa mortificante per chi la riceve ma te la do io
Tu rispondi a me ti arriva in campo
Il Leo il bonus per la manica altra cosa allucinante che abbiamo dato non alle famiglie ma ad altri soggetti e te lo do io
Sotto questo cioè deve farci riflettere non può essere solo il frutto di un meccanismo
Che avviene caso per caso è il frutto di una questione ben più seria di una linea di un'impostazione di un elemento molto molto forte e in questo si è tradotto esattamente nell'affrontare poi la questione che annoiarvi
Le sta più a cuore ma complessivamente al Paese dovrebbe stare a cuore che la sua coesione sociale che è la sua coesione economica che affrontare avventore deboli del Paese
Laddove noi abbiamo avuto una trasformazione
Autentica con il passaggio di una filosofia micidiale guarda al micidiale ogni risorsa data alle zone deboli del Paese stretto
Se va bene se non è la tirocinio se non sono soldi alla mafia e alla camorra
Ma così il risultato di tutto questo è che noi stiamo dando dei soldi ai quelli che hanno sforato le quote latte del Nord che sono quelli che hanno non rispettato le regole e le leggi e li togliamo alla defiscalizzazione dell'agricoltura delle zone svantaggiate
Facendo in modo che aumenti il lavoro nero tutto questi nel Silenzio assoluto dei meridionali del PdL che votano conto
E dopodiché se la prendono con il destino cinico e baro
La riflessione che dobbiamo fare il PdL ha vinto le elezioni perché ha preso il quarantacinque per cento nel Mezzogiorno
E oggi si trova in una condizione per cui ha affidato le chiavi a Tremonti Bossi che fanno una politica contro di loro e loro continuano a dirli dissi
è la sindrome di Stoccolma si sono innamorati del loro sequestratore si può prendere in mano questa bandiera e farla diventare la bandiera del partito ma a Busto Arsizio come a Napoli
A Palermo come a Milano perché non abbiamo alternativa o affrontiamo e ripartiamo dai deboli al professore ce lo ha detto o no voi non usciremo da questa crisi
E questo è possibile a mio giudizio fisse partiamo dalle cose che abbiamo detto ieri e li sappiamo sviluppare
Sì offriamo modelli
Di democrazia economica
Che abbiamo qui detto in maniera molto esplicita molto chiara
Molto importante
Abbiamo utilizzato il caso Pomigliano ma non è il problema del caso Pomigliano il problema è che se il capitalismo come ci è stato descritto ha preso questa via e noi vogliamo avvicinarlo al modello tedesco dobbiamo avere un modello di democrazia economica
L'avevamo nella costruzioni elitaria fatto bene se non restiamo vittima siamo vittima di questo schema che davanti di noi
Cioè che politiche ci trafigge perché restiamo vittima di una è finita un'epoca non c'è più il vecchio rapporto padrone e operaio incantatrice
Ci deve essere qualcosa se non c'è nulla
Esplode la contraddizione che stiamo vivendo e non è tutto possiamo fare che questo è il massimo che ci capita tutto possiamo fare stanno che importare le divisioni altrui dobbiamo esportare unità
Perché se importiamo la Divisional sui siamo un grande partito che fa grande fatica tenerlo la sua unità e che poi porta alla divisione degli altri che il massimo dalla vita nella storia del mondo in c'era il sociale ha proceduto il politico noi in Italia abbiamo fatto un'operazione al contrario
Facendo precedere il politico-sociale
Rischiamo di pagare questo prezzo di avanguardia se non riusciamo a dargli un modello più avanti non le regole noi quella sarebbe Sollano loro
Noi dobbiamo dare un modello quello che ieri Italia gli ha dato e quello che tutti noi dobbiamo offrire al partito il partito deve accettare West col modello
E farlo diventare un modello che offriamo a tutto il Paese a tutte le parti sociali
A tutti quanti che si convincano che questa è la strada
Che non ce n'è un'altra la posso dire con un aneddoto
Dato che non posso raccontare storielle che ho già raccontato in altra occasione più accorta
Un giorno si incontrarono maiale o la gallina
Si guardava lungamente negli occhi
E alla fine la gallina disse al maiale guardano e due possiamo fare insieme grandi corse
E il maiale disse sì ma che possiamo fare Venditti conto non è possibile non rispetti riflette possiamo fare gola profonda
Il maiale se è vero è vero ha ragione la Regione me vera bella questa cosa lo possiamo fare ma tornando nella sua dimora riflette dice in questo fatto uno dei due finisce a fette non funziona
In quanto uno dei due capitoli lavoro sui convegni proprio posto al bene comune l'altro definito affetto non funziona
Volevo che riusciamo a ribaltare tutto questo e ammettere su un piatto vero una proposta che mi faccia tutti quanti riflettere che serve al Paese
Ora noi non riusciamo a far fare a questo Paese appunto il salto di qualità che merita
Proprio alla luce delle cose che abbiamo sentito probabilmente a se avessimo questo modello non parleremo solo di Pomigliano parliamo anche di Termini Imerese per esempio di cui non parliamo più
Che chiude nel silenzio assoluto
Termini ve ne sono tre mila cinquecento posti di lavoro in quella zona
Termini Imerese significa una parte l'economia Kreator la quella produttiva
Poi siamo tutti preoccupati dalla ripresa dell'assistenza
Ed è la lotta giusta al clientelismo se non gli offriamo prospettive
Mentre discutiamo di tutto questo chiudiamo le scuole in Campania in Sicilia perché i tagli alla scuola sono tagli generali e nazionali
Ma guarda caso hanno la conseguenza maggiore in Campania e in Sicilia
Due delle più grandi Regioni del Mezzogiorno e cioè sto significa in concreto
E dobbiamo saperlo che ogni mettiamola così con uno slogan ogni scuola che chiude nel Mezzogiorno è un carcere che apre perché di questo si tratta
Non è una battuta non è un modo ed è una i capacità di non capire che cosa c'è dietro tutto questo e se non lo capiamo noi rischiamo di non fornire quelle risposte adeguate e allora è vero contrastiamo la cattiva spesa contrastiamo le classi dirigenti che non ce la fanno però possiamo dire che questo non può diventare l'alibi per farsi prendere in giro
Perché sta diventando l'alibi per farci prendere in giro non ti possiamo fare le ferrovie sì però ti facciamo il ponte sì ma che ci passa
Non ti facciamo la impresa e filmati facciamo la banca
Camera faccio dalla banca centrale prese
Ma la banca non c'è sai perché perché perché possiamo comprarne una guarda caso da chi la compriamo da UniCredit il Mediocredito centrale e nel frattempo chiude al Banco di Sicilia
Il massimo rappresentino il massimo della capacità il massimo della incapacità complessiva di una classe dirigente in grado di proporci un meccanismo in cui alla fine per resta di questo atteggiamento il federalismo
Si rompe lo scaldabagno in casa ci vuole il federalismo
Perché ormai siamo a questo diverso
Ora federalismo significa come ci spiegano tutti quanti Feidos unire
Questo federalismo che ci propongono se va bene una scatola vuota se va male divide profondamente perché era chiara la quarantadue una buona legge non ci siamo astenuti
Ma la quarantadue affidata a Tremonti e Calderoli
Rischia di diventare un
Elemento di divisione di indebolimento dei deboli spaventoso
Noi lo diciamo sin da allora stiamo attenti stiamo attenti anche ora perché quando tu affidi il federalismo a Tremonti e Calderoli è conosciuta la presenza dell'Alessandra
E questo è il rischio sto finendo
Proprio per questa ragione noi dobbiamo intestarci queste parole d'ordine di modelli o di coesione
Di unità e nel farlo dobbiamo come dire cercare di metterci quelli in più quelli in più dovunque nel PD
Nel Pd meridionale tanto ormai le abbiamo perse tutte le regioni Gianna la Basilicata è la Puglia perché
Poli Bortone è
Fitto litigarono sanno come dire noterà che stiamo lì sembra piangerci addosso è ormai basta questa fase si è chiusa non ci viaggiava più addossò hanno sbagliato basta però basta basta da apriamo una nuova fase mettiamola tutte in positivo quello dei gruppi dirigenti si diamoli obiettivamente e facciamo in modo che la nostra posizione di Area democratica sia di unità ma di unità propositiva oggi forniamo modello oggi forniamo delle parole d'ordine oggi diamo la sensazione che ci vuole un gruppo dirigente autenticamente
Unito che sappia esattamente la sfida che questo Paese ha questa sfida passa dai deboli dalle zone deboli dai ceti deboli vi sono una sola raccomandazione una sola facciamolo come in queste due giornate con simpatia
Con simpatia con cioè io vedo troppa tristezza in giro che lo debbo dire
Angoscia da morire angosce che non se ne può più cioè una cosa impressionante
Cioè non è che dal viviamo una fase di crisi e difficoltà la gente Gianni a tante le angosce arriva quello che dirà quando alle sua del partito quello lo guarda e ci va per favore
Ma cambio per favore levati dal mezzo c'è una grande donna diventata santa Madre Teresa di Calcutta che diceva la tua giornata sarà inutile se in quella giornata non ci sarà stato almeno un sorriso
Lei guaine devastanti ma si può avere un partito s'imbatte in parte ciò un partito e fa proposte che si misura
Che si misura tra gli uomini e le donne tre giovani
E Civati colonna patteggiamento di Sinbad dico
Senta tristezza senza Giosa intanto alla tempra il mondo addosso a noi sembra che sta succedendo ad essa non si capisce a che cosa e andiamo di una prospettiva positiva tanto il Cavaliere non rende più
E quando arriverà la plastica segreti
Non parliamo di altro viaggio Schifani grazie a Dio è cambiata subito sono l'angoscia notturne sec. questo sì posso fare all'evento e allora e allora forse io penso che un partito positivo e offre una prospettiva in una fase difficile complicata ma possibile e noi che siamo lì protagonisti di questa fase possiamo dare all'Italia una prospettiva di futuro se lo uniamo se lo prendiamo come adesso sei finalmente ognuno si possa sentire italiano dovunque si trovi perché questa è la scommessa che dobbiamo vincere il PD può farla quindici grazie
Franco Mirabelli si prepari Natalia Airola
Sì non difenderò dalla Lombardia provvedimenti sulle quote latte lo dico subito quindi ci evitiamo questa
No io
Devo dire che non molto condiviso
L'introduzione di Dario la scelta che abbiamo fatto questa discussione che riassumerei così noi stiamo facendo Area democratica finalmente stiamo cominciando a discutere su come contribuire a costruire quel profilo riformista di cui il PD ha bisogno che al Pd manca
Noi stiamo cominciando a discutere qui puntualmente
Di ciò di cui il PD ha bisogno di cui ha bisogno il Paese di cui il PD ha bisogno se vuole dare un contributo davvero a dare credibilità un'alternativa per questo Paese
Ho apprezzato la scelta di Dario di rilanciare l'idea dell'innovazione non della difesa di i ciò che c'è come la guida della nostra azione politiche della nostra ricerca
D'altra parte noi siamo nati per quaestor il PdL a tu per questo per cambiare la politica per cambiare il Paese
Penso che sia giusto siano giuste le tre parole che ha indicato Dario come guida penso che possono dare il senso è una proposta politica una politica penso che sia giusto che da qui noi soci
Mettiamo a lavorare per dare un contributo a costruire una proposta a tutto il Paese non ha un blocco sociale di riferimento
Però io penso che noi dobbiamo e qui vengo al merito di questa tavola rotonda io penso che dobbiamo dirci anche alcune altre cose
Che dobbiamo assumere su di noi e sul Pd tra emissioni che devono qualificare il nostro riformismo
E lo dico dal normato
Io penso che noi dobbiamo cominciare a dire con più nettezza come aveva detto Marini oggi con più forza oltre alla cosa che ha detto lui anche questo
Che noi vogliamo essere la forza che concretamente si batte contro le diesel Dubois le diseguaglianze e per la giustizia sociale
Questo io credo sia un tema centrale al sud come al nord perché guardate è un tema che anche al nord pesa ha una sua concretezza quotidiana
C'è
Anche dove c'è la ricchezza è sempre più evidente che questa ricchezza e sempre spostata su sempre meno persone
E le contraddizioni si allargano sempre di più
Le contraddizioni sociali quaranta io stono consigliere regionale in una regione che da una parte dà il buono scuola a delle famiglie che hanno redditi fino a cento novanta
Mila euro all'anno e dall'altra parte incontra ogni giorno delle persone che hanno magari
In casa un malato di Alzheimer
Che riceve una pensione con l'accompagnamento di mille seicento euro la cui moglie ha una pensione di cinquecento euro e che deve pagare due mila euro di tasca propria per poter essere ricoverato in un centro specializzato
Allora io vivo in una regione in cui sul posto di lavoro
Ci sono trattamenti Diversi e persone che vivono condizioni di vita diverse Ricci e percepiscono stipendi diversi e hanno diritti diversi tra di loro
Dico in una regione in cui le stesse imprese
Non vivono in un regime di equità perché quando si decide di finanziare l'imprenditoria e si finanziano a pioggia qualunque tutti gli imprenditori sia quello che fa ricerca che si mette sul mercato che costruisce il futuro e quello invece che esce sfrutta la rendita
E basta
Beh non c'è non c'è equità guardate io però vorrei dire con grande chiarezza che questo non succede per caso ci sono scelte politiche che stanno alla fronte chi ha governato questo Paese ha governato questo Paese scegliendo di aumentarle diseguaglianze scegliendo di difendere una parte di questo Paese e di lasciare un'altra parte di questo Paese
Ai al proprio al proprio destino Berlusconi ha aumentato la forbice
E allora io mi domando siccome io ottengo la democrazia penso che le istituzioni siano una così importante credo
Che la politica sia una cosa importante io mi domando che se qualcuno e dobbiamo essere noi non dà il segnale che la politica si occupa di questa cosa
Se no perdiamo perde la democrazia se noi la politica a che cosa serve se non serve a ridurre le diseguaglianze se non serve a fare in modo che le opportunità sulla scuola le opportunità per la salute nella sanità siano il più simile possibile adesso non dico uguali per tutti ma il più simile possibile
A che cosa serve
Guardi io credo che questo tema dobbiamo prenderli di fronte alla crisi
Solo all'inizio e lo devo dire solo quando Dario era segretario abbiamo dato il segno di una forza che vuole perché diceva con chiarezza di fronte alla crisi chi ha di più deve contribuire di più
Ad aiutare il Paese questo tema è sparito dalla nostra discussione poi decidiamo le forme la tassazione delle rendite alterato ma qui c'è un punto
La seconda questione è questa io molto condiviso anche alcune delle cose che ha detto adesso D'Antoni il ragionamento che ha fatto Dario rispetto
Al in cui ha ricordato che il PD è nato per unire questo Paese
Per unire il Paese per unire la società però guardate spesso mi capita di ragionare guardando alla società in cui vivo
Guarda mi mi capita spesso
Di ragionare guardando a idea felice del sud
Di interrogarmi su quale sia il collante che oggi tiene insieme questo Paese
Hai ragione tanto le quote latte sono uno scandalo un leghista ti risponderebbe non non può essere questo il fronte un leghista ti risponderebbe ci sono i rifiuti ci sono c'è la la sera
Il risanamento del bilancio di Catania il punto non è questo il punto è che la lega ha costruito è vero il consenso speculando sulle paure ma non solo su quello
Non solo non sono solo le parole Paure quelle che hanno fatto forte della lega oggi la lega può fare può essere partito di governo e di opposizione proprio su questi perché sto
Ha il Governo ma quotidianamente al nord fa l'opposizione indicando tutti i mali del Mezzogiorno allora questo è un tema serio su cui dobbiamo su cui dobbiamo a ragionare noi dobbiamo sapere che le distanze non quelle degli indicatori economici ma quelli nella testa della gente nella percezione che hanno i cittadini e la distanza tra nord e sud di questo paese aumenta sempre di più che le domande sono diverso e che ruolo della politica è diverso il peso della politica diverso
E c'è un'idea radicata al Nord sempre più radicata che dice noi da soli ce la faremo ma ci sono loro
Chiedo scusa ma vorrei fornirvi fare un altro ragionamento
Su questo noi abbiamo una responsabilità io credo lo dobbiamo sapere perché guardate non ce non è non è emerso in questa discussione un dato
Oggi il Nord e il Sud stanno insieme perché si tiene insieme la lega al Nord è una rappresentante accorsa con corporativa localista del sud ma non c'è un progetto comune
Il giorno che salta che salta questa idea che possano stare insieme il localismo meridionale le spinte della Lega
Al nord o ci siamo noi a proporre un'idea che comunque tiene insieme il Paese o se no i rischi sono molto serie rispetto a questo il terzo ragionamento e ho finito lo faccio c'è un'ultima questione che credo dobbiamo recuperare perché non ho
Sentito ma io penso che forse perché viene ritenuta come scontata però non lo è
Io penso che ci sia un tema che si chiama interesse pubblico come guida de e fine della politica che va recuperata lo dico perché guardate faccio un esempio che
Risulta evidente sto però di una cosa concreta e non sto parlando di un'idea geniale generica
Se io guardo alla vicenda dell'Expo di Milano di cui molti di voi hanno letto sui giornali
Vedo che un'opportunità straordinaria per il Paese per far crescere tutto il Paese
Per dare un futuro migliore a tutto il Paese come l'Expo si sta riducendo dopo anni di scontri di potere semplicemente a un'occasione per una grande speculazione a esclusivo vantaggio di chi è proprietario di quelle aree
Ed è sparito un Progetto che guardi al futuro che investa sull'Expo guardando al futuro della Lombardia e del Paese non resta più niente
Dopo il due mila e quindici dall'esponente Progetti restano cinque mila appartamenti
Che diventeranno lo strumento per ripagare i proprietari di quelle aree si perde una straordinaria opportunità e anch'essi nella testa della gente nella mia città che deve ospitare l'Expo l'expo che era una grandi sotto una grande opportunità sta diventando un grande problema
Perché non si capisce più non si capisce più di che cosa si discute non si capisce più quale l'opportunità e anche qui ne va del rapporto tra i cittadini e la politica perché se la politica dà il senso che agisce solo guardando agli interessi particolari e non all'interesse generale e io credo dobbiamo prendere
Questa bandiera il rapporto ancora tra cittadini e politica cittadini istituzioni rischia di indebolirsi con un problema serio per la democrazia
Ho finito noi oggi abbiamo fatto la scelta e stiamo facendo la scelta di strutturare Area democratica lo facciamo lo dice la relazione l'ha detto la discussione per questo per provare a ridare senso alla politica hanno ad un'idea di politica che è quella che ci ha fatto fondare il PD
Alla democratica serve a rilanciare le ragioni del PD Cortona serve a dire che noi non rinunciamo
Come hanno fatto altri
Che noi crediamo ancora in quel Progetto che vogliamo tenere aperto una strada che serve al Paese non a noi stessi
Chi si aspettava un convegno lo posso dire dopo due giorni di discussione per posizioni in cui ha abbiamo tentato di posizionarci all'interno del partito per
Segnare la differenza da questo o da quello è rimasto deluso
Qui dentro c'è il Pd che vogliamo che tenta di proporre al Paese un Progetto
Che non parla di se stesso che non è autoreferenziale che guarda avanti e non indietro che sceglie finalmente di rinunciare a perpetuare le famiglie di origine speriamo lo dico sinceramente di essere contagiosi
Grazie allora Natalia vero
E intanto che Natalia anima qui dobbiamo fare un pacco in senso dobbiamo decidere chiamiamo tantissimi interventi naturalmente adesso chi ha parlato prima è stato in qualche modo cioè spiace adesso che
Insomma accorciamo i tempi anche però per evitare ulteriori accumulazioni ulteriori io a sette minuti doppio di sette minuti non si può parlare perché rischiamo che la sezione sulla globalizzazione diritti negati
Si sa vi venga sacrificata e abbiamo dei anche degli ospiti insomma come Laura Boldrini Edoardo Nesi che abbiamo invitato quindi ASS sette minuti coi non so che faremo Sanremo non so con la frusta non so ci inventeremo qualcosa
Osservanza
Anche io porto un momento di forte condivisione a questa ripresa
Questo ricominciare
Che di cui stiamo parlando questa giornata e lo porto come anche un'esperienza di un militante
Impegnato nel partito democratico della Puglia
Tutto questo questo essere qui queste giornate questo essere tutti insieme
E quindi io e tanti militanti come me della Puglia che comunque sento di rappresentare
Viene a seguito però di un percorso di una riflessione che credo sia utile esterne anti
A un certo punto è accaduto che ci siamo interrogati abbiamo riflettuto se era possibile non subire la democrazia cioè quella democrazia che stiamo vivendo tutti in questo periodo quella legittimazione fondata sul consenso che sembra consentire di superare regole e valori storie addirittura testi della nostra Costituzione e quindi ci siamo interrogati mi sono interrogata se fosse stato possibile vivere la democrazia
Come momento attivo
E la prima reazione è stata quella di vivere la democrazia come momento di liberazione
Liberazione da un certo lassismo con cui avevamo visto avevamo assistito ad un inni ferimento della politica
Ed è stato ovvio partecipare con grandissimo entusiasmo al Partito Democratico sappiamo tutti siamo stati tutti forse nelle piazze in fila nei gazebo dinanzi ai gazebo e poi dalle piazze ci siamo trasferiti nelle assemblee costituenti
E in queste assemblee abbiamo cercato di darci regole regole che comunque non nere hanno soltanto finalizzate a creare un assetto organizzativo erano regole che ponevamo apprensivo di certi valori che volevamo
Che trovassero luogo nella politica la parità di genere Galan la democrazia la trasparenza la condivisione il partito è andato avanti e c'è stato anche un altro momento di vivere democrazia
è stato il momento della consapevolezza
Un momento durissimo che noi in modo particolare in Puglia come appartenenti al partito democratico abbiamo vissuto con un certo disagio
C'è stata l'H un sapevo Lezza di vedere che certi meccanismi
Che ci avevano portato ad aderire ad entrare a vivere a costruire il partito democratico litro avevamo intatti all'interno anche di questo nuovo partito
è stato un momento di consapevolezza è stato un momento durissimo dove abbiamo raggiunto una distanza incredibile i stretto tra il partito il sentire della gente
Non ci dimentichiamo che in quel momento c'era un buon governo fatto da tanti uomini amministratori del partito democratico
Che sembrava che lo stesso Partito Democratico stesse per un attimo non considerando da questa consapevolezza però venuto fuori un essere qui
Da questa consapevolezza è nato un ulteriore momento di vivere la democrazia in prima persona
Che è quello proprio di
Fare
Grande perno su una responsabilità e un impegno personale
Quindi come militante del Partito Democratico c'è un colpo di ingenti perché il partito democratico ancora serve è ancora possibile
Quindi il momento dell'impegno e della responsabilità che dal militante
Parte
E oggi ho dovuto c'è a questo impegno del militante e lo rivolgo ai vari dirigenti del partito
Chiedendo di non tradire un'aspettativa di altrettanto impegno condivisione delle responsabilità e di attenzione verso il sentire della della della gente del cittadino e del militante
Guardate il buon governo della del nostro partito democratico fa sorridere
Fa sorridere non in Puglia abbiamo tanti giovani che
Hanno sorriso
Perché c'è stato un Governo del nostro partito uomini di Governo del nostro partito
Che sono riusciti a dare concretezza addirittura ad un sentimento umano un'azione politica che riesce a dare concretezza ad un sentimento
Vi voglio parlare di bollenti spiriti quindi una un'azione che assolutamente non era come è stata da qualcuno morto semplicisticamente
Pensata come un'azione di un una manovra una strategia di politica economica no è stato un momento di vicinanza e di un'istituzione l'istituzione Regione ai piloti giovani
Ha detto questa Regione ha detto ragazzi non saprei mettetevi in gioco coi vostri sogni con i gossip oggetti correndo
Il gossip desideri siamo pronti a finanziare un progetto purché vi mettiate in gioco e allora il sorriso Vienna
Vieni anche tra gli uomini del PD a condizione che ci sia un'azione di governo vicina altri sentire delle persone che intercetta il bisogno
Ognuno di noi può portare dado velocissimamente perdonatemi ma ho paura però di essere un po'redarguito Daga
è finito il tempo un momento un briciolo di riflessione di però apposta nel di denunciata
Condivisa vissuta insieme può portare sicuramente all'elaborazione di un progetto credibile del nostro partito per un futuro di cui c'è un vuoto da colmare grazie
Grazie apriamo approfondimento adesso sto un tema che altro burqa le donne cancellato nella crisi miliardi la Di Biasi si prepari Mariangela Bastico scusami scostamenti
Nel mille viaggi
Si prepara Mariangela Bastico con queste due interventi approfondiamo questo specifico tema scusa Miggiano avrei diamo perché tutti sanno bene o meno di un paio d'anni fa ebbe
Ormai diamo un volto
Sono intervenire un po'apparendo su questo argomento e non è semplicissimo
Poi però a dare una traccia di ragionamento perché noi abbiamo tra l'altro un appuntamento importante a gennaio per la Conferenza nazionale la prima Conferenza nazionale
Delle donne del Pd
E il grande rischio che all'invisibilità si aggiunga invisibilità a un'invisibilità sociale
Si aggiunga anche un'invisibilità politica nel nostro partito cosa che già sta succedendo abbastanza spesso
E che rischia di acuire sì perché io dico subito la mia tesi se noi pensiamo di andare ad un appuntamento così importante
Considerandolo esclusivamente un appuntamento organizzativo di potere io penso che
Falliremo completamente l'obiettivo
Ed è da questo che voglio partire non è negli ultimi anni abbiamo ragionato molto sul tema della democrazia paritaria abbiamo ragionato su gli strumenti del può più abbiamo ragionato su come elevati livelli di porcherie
Ecco io penso che adesso noi dobbiamo sospendere questo ragionamento se vogliamo essere oneste con noi stesse
E con noi stessi
E abbiamo bisogno di ripartire dalla politica per tornare al potere e la politica in questo momento considera le donne nella lo totale invisibilità
Il film è uscita l'indagine secondo cui il cinquantuno per cento delle donne italiane non solo non lavora ma non siete neanche più di lavorare ho voi avete visto grandi dibattiti io ringrazio Dario che ha detto padre anche piuttosto forti su questo aspetto
Va be per i sacrifici ha scatenato un dibattito avete visto sondaggi avete visto ricerche no perché comunque e in ogni caso il tatto
Diciamo più evidente o che si preferisce avere come più evidente e quello di tipo generazionale e ormai quello del confronto fra uomini e donne
Se il cinquantuno per cento delle donne sta a casa
Cambia totalmente la morfologia di un welfare che già per pochi e io sono d'accordo con Magatti e già Vuelta studiato e strutturato per pochi
In questo modo le donne diventeranno la supplenza ufficiale ad un welfare mancante
E se le donne tornano a casa vuol dire che scompaiono dalla vita pubblica e se scompaiono dalla vita pubblica
Il Paese intero fa un passo indietro non solo le donne e non solo perché cambia completamente sia ritorna ad un modello di famiglia che noi speravamo sinceramente consegnato al passato cioè quello del destino e non quello della scelta
Ma anche perché come Amartya Sen ha detto più volte evidentemente molto inascoltato dalla politica di questo Paese la presenza delle donne nella vita pubblica in tutti gli ambiti della vita pubblica
è la strada per considerare lo sviluppo come libertà
Sappiamo che le donne sono le più penalizzate da questa crisi sono le donne capofamiglia con figli sono le persone più esposte nel nostro Paese allo scivolamento in povertà
Sono le persone che hanno la maggiore soffrono la maggiore distanza da una politica che considerano lontana e non vicina ai problemi delle persone
E
Hanno una pesantezza io credo che noi dobbiamo rompere culturalmente che è la terminologia del genere io vorrei che fosse chiaro l'Europa dice che ci sono cinque generi possiamo discutere ci piace non ci piace e io penso che ci sia l'irriducibilità della relazione tra uomo e donna e che la discriminazione nei confronti di senza nulla togliere come ovvio di olio un omosessuale sul luogo di lavoro
è diverta dalla discriminazione che c'è nei confronti delle donne per un portato storico e per un portato di sistema di valori che è differente e allora io penso a una legge fatta da Brunetta in cui si dice che i comitati per la parità sui luoghi di lavoro sono i comitati che devono rimuovere le discriminazioni verso tutti
è da sotto di un bel niente
Perché guardate che la maternità e la discriminazione sulla maternità è una delle prime cause per cui le donne tornano a casa perché al Nord dove lavorano
Al dopo il primo figlio tornano a casa che scelgono casomai un part-time che non è la scelta della soddisfazione della propria carriera
Ma è una scelta di conciliazione e al sud dove non lavorano sia il padano a occuparsi il padrone dice se tu quel paio ospite o stai a casa cosa che succede anche al Nord peraltro ma in dimensioni differenti e perché ancora noi sappiamo che la maternità non ha alcuna ormai più in questo Paese
Quel valore sociale
Che meriterebbe
Per portare a che cosa ad una seria collaborazione fra uomini e donne
E allora io lo dico sinteticamente giovani si apre una parte della vita Dormello sia per tutta la vita
Non intendo e penso che sia sbagliato agire una contrapposizione tra giovani e donne perché sarebbe la solita ennesima contrapposizione come se fossimo l'insieme di minoranze io credo che vi sia un soggetto che quello femminile
Che
Condotto inevitabilmente alla invisibilità lo è dal punto di vista economico lo è dal punto di vista sociale in questa crisi lo è dal punto di vista della violenza
E io vorrei su questo spendere qualcosa perché l'altro Grande Punto quindi c'è un burqa che è un burqa
Sociale c'è un burqa che un burqa politico c'è un burqa che il burqa interetnico burqa culturale nel senso del rapporto con le altre culture c'è un altro burqa
E dobbiamo fare molta attenzione a non metterci in testa ed è il burqa della libertà e della responsabilità delle donne nei confronti della propria sessualità e io francamente trovo
Che il moralismo d'accatto che hanno alcuni liberi in questo periodo che stigmatizzano esclusivamente le figure
E delle donne in televisione e nei media e non si preoccupano minimamente di valorizzare la dignità femminile nelle relazioni familiari nel mondo del lavoro nelle relazioni di tutti i giorni
Io credo che ci debba in due ha una grande riflessione
Se siamo arrivati a un punto di civiltà in questo Paese e perché le donne hanno preso in mano il proprio destino
Perché le donne sono state le prime a indicare l'idea di un welfare che non fosse esclusivamente di redistribuzione economica ma anche di opportunità
In un incrocio importante e virtuoso
Fra le condizioni economiche e l'autonomia del proprio progetto di vita
Io vedo che questo moralismo che ci opprime e questo diventare indifferenziato di tutte le minoranze di questo Paese
Rischia di portare le donne indietro il corpo delle donne e la relazione con il corpo delle donne una relazione irriducibile rispetto alla quale ci vuole scusate il gioco di parole
Il massimo della dispetto ma anche il massimo della consapevolezza
E mi pare che non ci siamo ancora e questo è il burqa peggiore perché e il burqa che toglie la dignità e allora io credo che si debba partire dalle situazioni io difficili certamente ma credo anche che si debba partire da rilanciando l'idea della libertà delle donne e la libertà delle donne è intimamente congiunta con la responsabilità
Lo voglio dire in conclusione perché penso di aver
Finito il mio tempo
Dario diceva nella sua relazione unire il Paese unire le parti del Paese beh io sono molto d'accordo ma non si tratta solo di unire i lavoratori non si tratta solo di unire
è i giovani penso che noi abbiamo un compito che è molto importante
Che è quello di seguire le indicazioni che peraltro sono le indicazioni dell'ONU secondo il quale come è noto i diritti delle donne sono diritti umani e unire per uscire da questa crisi che è crisi economica Matteo e crisi
Di un sistema di valori io penso noi abbiamo bisogno di unire uomini e donne per fare questo però bisogna che gli uomini
Pieno via le mani dal burqa che vogliono metterci in testa
Mariangela
Dario
No sì
Dario Franceschini ha detto delle cose molto importanti e forti sul tema delle donne sulla loro visibilità nella società e nella politica e io vorrei che queste parole
Diventassero pratica politica di area democratica
Anche perché all'interno del partito democratico con il raggiungimento di una formale parità negli organi di direzione voglio dire che però il cinquanta per cento non esiste minimamente negli organi esecutivi è calato moltissimo la visibilità e la valorizzazione del ruolo delle donne un silenzio assolutamente inaccettabile che ci unisce al fatto che la crisi economica a massacrato in particolare le donne
Citiamo il tema dell'occupazione come tema estremamente significativo buttate fuori in gran quantità perché erano le più precarie dal mondo del lavoro
Aumentata ancora il divario e la differenza tra la retribuzione a parità di lavoro tra uomini e donne e sostanzialmente una messa in discussione della maternità
Compatibilmente come compatibile con il lavoro
Allora io credo che possiamo dire che la grande differenza della nostra società che la differenza tra uomo e donna
Fa solcare
Una incremento forte forte delle disuguaglianze e questo è una cosa che il partito democratico non può accettare ma detto questo che l'aspetto diciamo drammatico del del momento che stiamo vivendo io vorrei
Dimostrare cioè presentare la tesi
Che le donne sono invece una forza straordinaria di rinnovamento
E dove ci sono le grandi crisi le grandi emergenze e dove sono necessari cambiamenti radicali come quelli che abbiamo affrontato in queste giornate le competenze i saperi
La determinazione la cultura delle donne solo un elemento decisivo
Quindi da disuguaglianza la creazione invece della valorizzazione come risorsa
Questo vale se crediamo a mio avviso realmente e non solo loro elaboriamo nei convegni che l'Italia può uscire da questa crisi
Solo con una trasformazione profonda radicale che non è affatto vero quello che molti continuano a pensare che basta accontentarsi un po'e che saremo uguali a prima
No il nostro sistema di produzione il nostro sistema economico il nostro sistema sociale bene a vedere dei cambiamenti profondi e allora io credo che in queste giornate abbiamo messo delle idee importanti per tracciare il cambiamento
Forse non è il progetto generale così come c'ha parlato Schiavone ma credo idee importanti si tratta di far nella narrazione giusta
E la narrazione giusta a mio avviso deve essere innanzi tutto corale
Non mi interessa la narrazione di un solo leader noi siamo un partito che necessita di una coralità
E in questa coralità la voce delle donne secondo me deve essere molto molto forte
E allora andiamo a vedere quali sono i punti nei quali le competente i saperi questa capacità di integrazione di fare rete di relazionare competente differenti delle donne possano valere allora
Prendiamo tutto il filone della green economy
Green economy non sono soltanto alle energie alternative ma sono un modo di vita un modo di consumo un modo di relazionare la propria esistenza rispetti top a partire dalla propria casa a partire dalla propria moda nell'immobilità del proprio tempo libero rispetto ad un aspetto complessivo del dell'ambiente
Ed è la valorizzazione di questo secondo me qui abbiamo un enorme spazio a cominciare da tutti i settori ad esempio che si interconnettono con l'agricoltura noi qui
Abbiamo proposte importanti unite all'innovazione dell'agricoltura l'innovazione nell'accoglienza nel turismo e dei servizi nei servizi alla persona
Ecco questo è un grande settore in cui la qualità e determinante in cui il le competenze e la formazione delle donne sono determinanti perché un buon turismo una buona accoglienza buoni servizi alla persona
Non si fanno semplicemente perché siamo in un buon posto si fanno attraverso una formazione professionale e culturale di grande livello e ricordiamoci le ragazze e le donne
Hanno livelli di competente di saperi superiori a quelli dei loro coetanei maschi e superiori in generale
E poi c'è tutto il filone ad esempio del welfare altro settore fondamentale un welfare che parte dai diritti e io rende delle persone e li vuole rendere effettivi un welfare che ha molto a che vedere quadrato e non solo con la ripartizione di risorse economiche che pure è importante guai a non dire che è necessario avere una pensione adeguata guai non dire che è necessario avere dei sussidi nel momento del bisogno ma il vero welfare e quello che rimuove le povertà
E le povertà sono innanzitutto povertà di relazioni povertà di cultura e quindi deve essere un welfare disservizi e di crescita delle persone quindi di comunità e qui le competenze delle donne gli interventi sui servizi alla persona e sui servizi alla formazione sono assolutamente decisivi e tu e ancora andiamo su altri settori ad esempio prendiamo l'immigrazione qua non ne abbiamo parlato molto in queste giornate
Però immigrazione è una presenza decisiva nel nostro Paese che c'ha cambiato radicalmente cioè e lo stesso modo in cui la globalizzazione dal punto di vista economico ha cambiato il problema dell'impresa e non è vero che sono solo le imprese che hanno a che fare con la globalizzazione la nostra vita quotidiana e l'immigrato che ci vive accanto ebbene le donne nell'emigrazione hanno un ruolo straordinario l'hanno subita molte volte a volte l'anno società ma volta hanno subito per ricongiungimento con la famiglia però sono un veicolo di integrazione forte forte così come sono i bambini nelle scuole bambini e donne come grande momento di integrazione del immigrati e ancora e ancora le donne soprattutto quelle giovani di seconda generazione ma non solo sono quelle che anche nelle famiglie immigrate hanno portato i principali cambiamenti
Io sono di Modena voglio ricordarvi la vicenda delle due donne la madre e la figlia la mamma uccisa e la figlia massacrata comunque di fronte alla loro determinazione di cambiare le RAI quelle delle società chiuse di società cioè e inaccettabili e allora vedete le seconde Gen
La nazione con un momento straordinario di integrazione e quindi il tema della cittadinanza per questi ragazzi da subito no la cittadinanza legata
Alla loro diciamo nascita in Italia è assolutamente decisivo poi potrei citare ma voglio farlo brevissimamente anche tutto il tema della grande impresa vedete che nelle grandi imprese multinazionali noi abbiamo assolutamente iniziato ad avere le donne che con le loro competenze di cui dicevo prima sono molto molto più adatte rispetto a i bisogni della grande impresa che non è più l'impresa terroristica io questo voglio dirle noi abbiamo superato e nessuno ragiona così in termini d'organizzazione terroristica del lavoro specializzazione frammentazione orari rigidi accetta
Eppure ci ritroviamo la società in cui le donne sono ancora chiamate ad una organizzazione terroristica nella società della loro funzione del loro ruolo
Non è possibile ci vuole un cambiamento profondo tutto questo ha molto a che fare con due cose delle quali abbiamo parlato oggi e del quale vorrei sulle quali vorrei concludere il primo è la coesione sociale
Io abbia parlato di un'economia ed una società che hanno forti radici nel territorio nelle comunità
Che non è localismo non è il tema nodi chiuderci nel proprio orto non è il messaggio della Lega
Ma è
La Radice localistica nell'ambito di una globalizzazione io condivido molto l'ultima osservazione che ha fatto Magali e secondo me deve essere la chiave del nostro sviluppo Prato dove abbiamo le tecnologie che ci aiutano strambi variamente ad essere nel luogo e insieme nel mondo questo guardate che ad esempio sui territori più emarginati parlo della montagna che uno dei grandi Paesi Eaton grandi problemi del nostro Paese
Può determinare un rilancio significativo proprio radicale in quei territori attraverso le tecnologie delle modalità innovative di lavoro ebbene la comunità locale e la questione possono diventare un elemento straordinario abbiamo fatto tante letture del successo della Lega anche qui a Cortona io ricordo bene
Abbiamo scartato il tema del radicamento certo abbiamo molto valorizzato il tema che la lega suscita le Paure le cavalca e quindi prende consenso su quelle vorrei che riflettessimo un attimo sul tema che la lega comunque oggi sorse il partito politico che evoca maggiormente il tema della comunità
La interpreta nella maniera sbagliata nella maniera chiusa la comunità che respinge
Ma con una forte identità però è una comunità che rassicura allora io dico che i nostri che il nostro partito il Partito Democratico deve fare della idea di comunità
Dell'idea di Ray Della non solitudine il suo tema fondamentale queste cose ultimissimo concetto io credo che possono diventare davvero degli assi di trasformazione e di identità della nostra linea politica una linea che deve essere portata più vicino alle persone e a proposito di comunità
Io il lavoro che sto facendo e che continua a fare sulla scuola mi dice che la nostra iniziativa politica sulla scuola
Che si lega a delle comunità perché la squadra di per sé una comunità ci sta aiutando moltissimo a riprendere dei figli che avevano spezzato e che avevamo perse per tutto ciò però occorre una cosa
E nonostante che Emilia dica non è l'elemento decisivo l'elemento decisivo è che le donne siano nelle istituzioni siano e la politica perché se no queste cose che io ho detto con grande convinzione rimangono e vengono considerate da molti anche sono qua
Cose marginali
Cose da donne cose che non cambieranno la assolutamente la società perché sono elementi di nicchia io invece credo che siano gli assi fondamentali per il cambiamento della nostra società e per la ripresa della forza del nostro partito
Grazie Mariangela tutto argomenti di oggi sono naturalmente intersecate tra loro queste questo tema della mano d'opera scoraggiata è un tema peraltro un fenomeno unico in Europa non a caso in questo grandissimi numeri che ci sono rispetto a questo a a questo ambito sono soprattutto le donne i giovani del Sud ce lo ricordava Mariangela in e quando me c'è appunto anche le politiche del lavoro dobbiamo tener presente
Questo prima mi passano ultimissima questione né penso che per me costruire il Pd dobbiamo tenere in testa questa questione delle differenze che naturalmente la cultura delle donne ha portato in questo Paese non solo bene la società contemporanea dovremmo dovremo temere anche per costruire bene il nostro partito come si può vivere insieme come dice Touraine liberi è diverso sì ma non disuguali questo sembra una cosa semplice ma in realtà riguarda la complessità anche della costruzione culturale politica
Del nostro partito e anche per tenere insieme le culture diverse di appartenenza qualcuno citava oggi qui stamattina il documento dei nostri colleghi
Se di segreteria mi di Francesca però credo che quello momento così fatto attenga la questione che non si è approfondito credo che Area democratica della grande spazio per questo non sia come si è mutato anche qui professor magazzino ci aiuta molto con le sue riflessioni come è mutato il rapporto individuo persona società Exodus questo e la riflessione appunto delle donne è fondamentale adesso Kung tema anche la precarietà non è un tema il tema dei temi abbiamo due ragazzi qui Luca e Silvia di laboratorio otto di Genova
Buongiorno a tutti neghiamo assi di abete Monte Luca Romeo rappresentiamo laboratorio otto democrazia in Rete che a un gruppo di donne e uomini genovesi
Sì che credevano nei principi e credono tuttora nei principi fondanti fondativi del partito democratico e laboratorio otto laboratorio politico che lavora per Progetti
Questo ci permette di avere una struttura elastica e di mettere altri sempre a seconda delle tematiche trattate in gioco le competenze e le conoscenze dei vari componenti
In modo che non sia sempre una sola persona essere al centro dell'attenzione ma comunque ognuno di noi a seconda della tematica può dire la sua ed essere il fulcro del del Progetto
Tre nostri protratti ricordiamo croata the mafia qui abbiamo un trattato a Genova il tema della legalità con Libera Liguria
Nando Dalla Chiesa Roberta Pinotti la marcia democratica abbiamo ho fatto il primo reading del dico pubblico di Gomorra
In sostegno a Roberto Saviano abbiamo partecipato lo scorso anno all'organizzazione della manifestazione per il primo marzo per lo sciopero degli stranieri
E quest'anno a luglio abbiamo aderito al contratto Progetto di andiamo oltre
E ci siamo chiesti cosa trattare qual era l'argomento giusto da portare e appunto studiare e abbiamo scelto la precarietà un po'perché coinvolge la nostra generazione e un po'perché ha comunque a un tema centrale parlavamo prima di crisi finanziaria economica purtroppo ci sono molti precari in Italia oggi
Grazie alla collaborazione del nostro partito regionale e provinciali e alla collaborazione di un giovane videomaker Pietro Barabino siamo riusciti a realizzare un documentario
Un documentario di interviste fatte i precari che abbiamo contattato tramite Facebook tra amici e conoscenti che si sono prestati a raccontarci la loro vita perché non si interessavano tanto i dati ma ci interessava conoscere come sono cambiate le vite di queste persone quello ro contratti atipici tra cui abbiamo racchiuso
Sì e contratti a tempo determinato i contratti a progetto ma anche le partite IVA perché è un grosso problema oggi anche le partite IVA a tutti gli affetti sono con sono
Contratti a tempo de ma incontrati dipendenti fantoccio per cui abbiamo realizzato questo video che è stata la prima parte del nostro progetto
Abbiamo utilizzato il video per creare una serata il video è stato lo spunto di discussione a questa discussione presso la nostra federazione genovese hanno partecipato sia politici del partito democratico ma soprattutto i precari che per la prima volta si sono sentiti chiamati in causa discutere delle loro vite dei temi che effettivamente li riguardavano
A questa ne erano molto soddisfatti quella sera perché oltre senta andasse a riusciti a far entrare in Federazione persone che assolutamente non ci avrebbero mai messo piede infatti c'erano componenti
Di essa il presenti nel movimento federalista europeo c'erano precari che assolutamente non erano simpatizzanti del Pd ve lo posso assicurare eppure sono venute lì a discutere perché gli interessava il tema
Abbiamo realizzato questo DVD DVD con interviste la serata che abbiamo realizzato a luglio in federazione una serie di documenti con fondi in fonte IRES
E tutto questo è a disposizione di chiunque voglia utilizzarlo
Infatti già a Perugia ad esempio un gruppo di Perugia utilizzato con me
Diciamo documento base del nostro e di voti per portare la discussione del precariato a Perugia di queste siamo molto soddisfatti vogliamo farvi vedere un piccolo pezzettino del del video tanto per dar per darvi un'idea
Concrete per il mercato del lavoro offerte per i lavoratori autonomi veniva grinta Fazzone quando il lavoratore con molta annuale tre mila euro per ciascun dalla maggiore età implementazione Carrera ora ora professionista dal mercato del lavoro
Hanno generalmente sulla Genova Menia convinti panni
Il lavoro di una di una sfida
Io non Paleari ricercatrice sensibili morire a luglio da quattordici
Teo
Partita IVA e quindi diciamo un libero professionista sale
Cinquant'anni legata Utsunomiya Dagnini lavoro un tratto presso l'Università di Genova
La cosa che più pesa e per questa forbice che ormai si è spalancata tra chi non parlo più di diritti proprio guardi che i benefici acquisiti chi non ha alcun tipo di diritto questa era la una che dovrebbe essere colmata quando io ero entrato a lavorare in fabbrica questura per la vita sostanzialmente quindi io vengo fuori dalla solidità
Poi ci ritroviamo non
Pervasiva di liquidità quest'ultimo sistema globalizzato il cui scopo principale rendere tutto funziona dal mercato stesso in un contratto a tempo determinato per quanto la cosa possa essere divario digitale e e
Ogni a domi segnala immagini chiedere un figlio di farmi dobbiamo chiarirci Ugliano costruito nella succinta sulle persone un sì
Va educato
Sì falliti sono Luca romeno quello che appunto avete visto era uno spicco lo spezzone documentario che dura venti minuti non di più perché volevamo mantenere il documento comunque agile e Utz usabile
In questo documentario la cosa che ci premeva era quello di puntare anche sugli aspetti umani delle persone cioè sulla sul futuro sulla vere o no delle perdere una pensione su avere dei sogni avere delle aspirazioni
Naturalmente questo non non poteva soltanto essere un aspetto emozionale ma doveva essere anche supportato dai freddi dati
E per questo ci siamo riferiti a fonti pontili resterà tra le tante le delle fonti resta perché volevamo capire prima di tutto noi come la precarietà colpisse in modo differente
Le fasce di popolazione perché chiaramente se si è maschi adulti si è colpiti in un modo se si è donne del Sud magari anche straniere si si è colpiti in un altro in un altro modo
Ma quali sono le domande che vi sono emersi da questi tutti questi passaggi che si via via via illustrato bene altra alcune per esempio quella del ricchi riformulazione dello stage di fatto tutti i giovani precari che che che abbiamo contattato ce l'ha detto che lo stage è utilizzato come una forma surrettizia di lavoro di lavoro dipendente non retribuito
Non c'è quasi mai nulla di realmente formativo nelle negli Stati che vengono fatti nelle aziende
L'altro è per esempio la proposta del reddito minimo garantito che più che di tante altre cose e sentito perché l'affitto da pagare e garantito tutti i mezzi ma se il reddito non lo è può diventare un problema vivere la vita quotidiana
E poi soprattutto abbiamo incontrato la negazione del diritto ad avere una famiglia da parte di queste di queste persone
Perché comunque quello che colpisce e il senso di di la precarietà di un senso di debolezza un senso di ricattabilità perché anche chi ha un contratto a tempo determinato in determinate realtà lavorative ha sempre quasi paura di usufruire non so della malattia degli infortuni dei permessi che sono pur contemplati
Ma che comunque con il concetto che non si sa quanto il con lavoro potrà essere rinnovato
Si ha paura di di di utilizzare e poi questa cosa si dà dei loro racconti si inserisce in un altro grande problema c'è quello del rapporto tra i precari i sindacati
E in non non non è nostro interesse edificare se questo è vero o meno vero però rimane che nella loro percezione il sindacato spesso e volentieri è difensore di chi i diritti via
O che spesso magari ne abusa di questi diritti
E questo porta una frazione a un una una frizione una frizione che può diventare divisione
Sempre più forte anche all'interno degli stessi posti di lavoro tra chi il e al dei diritti tutelati e chi invece vive la condizione del precariato
E questa può diventare una frattura sociale molto molto pesante che negli anni potrà diventare sempre più fonte anche di di di contrasti
Ma queste queste erano le domande il passato eccessivo che ne ci siamo posti sono quali sono le risposte le risposte che il Pd da e quindi ci siamo trovati un po'in difficoltà nella nostra nella nostra analisi perché il PD solo sulla riforma del lavoro presenterà tre proposte di legge depositate depositata in Parlamento
Ci siamo andati a guardare i documenti asset approvati in assemblea nazionale dal responsabile del lavoro
Fassina ma anche riuscire a estrapolare delle delle forme di dati delle delle delle proposte facilmente assimilabile è stato comunque un lavoro estremamente estremamente complesso abbiamo allora allargato la nostra analitica a livello europeo per nel dibattito che c'è attualmente sul reddito minimo
Garantito che purtroppo ha avuto uno stop di recente pochi giorni fa in lavori del parlamento europeo
A quella nazionale appunto con la proposta approvato in Assemblea nazionale e quello locale nella nostra realtà genovese come per esempio la proposta del master è andata per rientro dei cervelli
Ma ci siamo posti allora il problema come poter portare perché quando si parlava di queste proposte ai precari precari dicevano ma come il PD questo vuole cioè il non non non lei non erano neanche a conoscenza di queste proposte
E l'abbiamo deciso di andare noi al mercato del lavoro avete visto un piccole strato quello era un nostro consigliere comunale che si è prestato a fare
Lo strillo né democratico in piazza e tra melanzane peperoni abbiamo allestito proprio un mercato in cui queste proposte si è trasformata in una forma così semplice fruibile venivano date le persone i passanti è anche noi facciamo abbiamo ognuno di noi fa parte di un circolo
E viviamo la difficoltà nel distribuire il materiale che il Pd spesso da in quell'occasione siamo stati o bravi o fortunati e comunque molte persone
Di più rispetto a Mila si fermavano chiedevano e soprattutto ricevevano delle risposte perché in quella sede
A distribuire questi volantini tra i tra i peperoni appunto e melanzane c'erano i responsabili del lavoro del provinciale del regionale dei circoli
E la chiusura di questa di questa esperienza è stato anche il fatto che Repubblica ciak senza comunicazioni particolare riservato provo un servizio fotografico su su questa su questa iniziativa ma al di là di questo quello che c'ha colpito è stato il fatto di essere riusciti nel nostro piccolo a come dire rompere quel tabù e quella leggenda metropolitana il fatto che uno il PD non avesse delle proposte perché IPB proposte le vere e due impedire le sapesse comunicare
Per questo ne siamo rimasti abbassa soddisfatti ma la nostra annota intenzione appunto come ha detto anche se gli era quello di fornire poi questo materiale questo questo DVD questo piccolo sette di informazioni a ai circoli viale sedili di le altre federazioni a chiunque avesse voglia di utilizzare questi strumenti per entrare all'interno del del problema del precariato
Il lavora in progetto di mondo precario è un a un progetto Apollo work in progress non si ferma non si ferma qui
Stiamo collaborando con altri gruppi sparsi sul territorio nazionale per fare un carotaggio dal mondo precario cioè riuscire a sempre coniugare i dati con le aspirazioni con le sensazioni di vita
Dei precari stessi per confrontarle con le proposte del Partito Democratico e qui volevamo dalle dalle analisi che stiamo facendo cercando di consultare esperti nel settore da economisti sindacalisti professori universitari
Stiamo raccogliendo di vogliamo proporvi occorrerà democratica tre tre idee su tre spicchi del mondo precario
Quello degli espulsi quelli espulsi dal sistema produttivo quello delle donne e quello delle partite Iva
E allora come abbiamo è stato più volte fortunatamente rilanciato oggi quello del reddito minimo garantito che al controllo del salario minimo che girato in determinate proposte e se è molto più sentito almeno dalla Nanda la nostra analisi a quello dell'applicazione della legge cinquantatré
Sul sul diritto di famiglia perché ne viviamo una sezione paradossale per cui i fondi ci sono ma non vengono utilizzati dalle aziende magari per ragioni burocratiche amari per ragioni di carattere economico ma crediamo anche per ragioni di carattere culturale politico perché se noi non nuovi compiti e Partito Democratico dovrebbe essere secondo noi quello di portare a una cultura del lavoro che spinga sempre più gruppi di persone diverse dal maschio adulto a entrare a qual era la facilità di entrare nel mercato del lavoro perché crediamo che sia l'unico moltiplicatore di ricchezza che ci permetterà di costruire un futuro il futuro che vogliamo
E poi soprattutto quella dell'adozione dello Statuto dei lavoratori autonomi che può riuscire a uscire da da appunto da quel problema cavalca citato anche Silvia prima
Di lavoratori di fatto dipendenti ma che vivono in una doppia condizione di di di difficoltà quello di non avere il vantaggio dei veri lavoratori autonomi non avere neanche le tutele dei lavoratori dipendenti strati dei contratti
E
Per questo
Poniamo come dire poniamo queste queste queste queste proposte e per chi vorrà abbiamo qui non è un po'di copie abbiamo preparato una piccola così Bush ora con una copia del DVD per chi volesse
Avere la curiosità di di di utilizzano nel proprio territorio e niente mi chiami diamo appuntamento alle prossime i prossimi incontri grazie
Grazie Luca
La prima è iscritta a parlare su questo questa sessione Maria aderenza al torio segue Lorenzo Gaiani
Tu sei
O grazie
Diciamo abbiamo si parla tanto di precariato e l'abbiamo visto anche da questi da questo documentario che ci hanno fatto vedere adesso i ragazzi di laboratorio
Se ne parla tanto e se ne parla da tanto tempo agì e ancora di più ancora di più dopo che a a seguito di questa crisi della diverso modello produttivo delle delle aziende c'è stato un uso distorto della flessibilità e quindi a quel precariato così così tanto sentito così tanto avvertito
Dai soggetta ai giovani dalle donne e da chi viene espulso dal mondo del lavoro e per la causa di questo uso distorto della flessibilità
Però se ne parla da tanto tempo di precariato ma ancora non ci sono delle soluzioni i doni a superare questo tema
E non ci sono specialmente da questo Governo con tutte le misure che è stato stando nessuna misura volta ad andare incontro ai lavoratori precari
Io credo che la Partito Democratico abbia una piattaforma in un progetto sul questo tema sui temi dell'amore questa trama condivisibili e chiari
Ce lo ha detto Dario Franceschini in apertura ieri lo hanno ribadito oggi centri Damiano e Tiziano Treu e lo abbiamo dal documento del Partito Democratico consegnato dell'Assemblea quindi sono misure
Quando così dice di salario minimo o di reddito minimo per tutti i lavoratori in particolar modo per i lavoratori che non vogliono di diritti garantiti quindi di tutti quei lavori che lavoratori che non hanno un rapporto di natura subordinata
Così come la proposta di far costare di più il lavoro precario rispetta il lavoro di natura subordinata
Così come l'ampliamento dell'uguaglianza fare e degli ammortizzatori sociali
Io però qui vorrei dire una cosa una lanciare anche una pasta o anche un comunque un tema di dibattito
Non credo che anche sulla base di quello che abbiamo visto dai documentario quindi da quanto in precariato eBay o meno si può parlare ad oggi di un precario precariato
Uguale per tutte le tipologie di lavoratori e anche più di tutti i settori produttivi il precariato oggi ha una grande varietà precariato del settore privato è diverso dal pre-gara del settore pubblico
Il precariato all'interno delle stesse categorie nel privato sono è diverso a seconda della categoria e categoria così con diverso il precariato delle donne
Allora non credo che si riesce a superare
Questo problema solo ed esclusivamente con una legislazione nazionale rivolta alle tipologie contrattuali o ecco ribalta a una legislazione nazionale quindi solamente con la le leggi
Io credo che forse dobbiamo iniziare a pensare che a causa di queste differenze di precariato
Il problema debba essere risolto anche a livello di contrattazione nazionale a livello di relazioni industriali all'interno delle categorie all'interno ecco a differenza del privato e del pubblico
E perché dico questo perché
Il precariato come noi stiamo vedendo oggi il precario è diseguale nella società e nel mondo del lavoro
Il precario è diseguale rispetto nella società perché il precariato il lavoro precario rende precario ex oggetto anche nella società lo vediamo l'abbiamo detto ringiovanito riesco a farti le famiglia Nuria le donne non riescono a conciliare la vita dei tempi di lavoro e i tempi di di vita
E
Sono diseguali all'interno dei posti di lavoro con gli altri lavoratori allora un tema che deve essere risolta anche nell'ambito delle veri quelli a livello di contrattazione nazionale non solo di legiferazione nazionale
E perché dico questo anche i precari non sono un problema quel che hanno un lavoro saltuario ma anche dello sviluppo professionale
Non lo sviluppo professionale e quindi di realizzazione della vita del lavoratore
E anche di sviluppo economico il lavoratore se io sono un o uno stimolo in quanto nata a tempo determinato quindi anche un contratto di natura subordinata quindi con determinate garanzie
Per due anni e mi scade il contratto
Pane devo stipulare un atto un altro contratto riparte da zero
Alla fine precaria il precario premiamo un ricercatore precario dopo dieci anni di precariato
Che finalmente stipula un contratto di lavoro a tempo indeterminato riparte da zero viene annullata la professionalità e quello è anche un fattore se ne non superiamo anche
Queste
Questo tema ma il tentare resterà sempre precario anche con un salario minimo garantito anche con una con undici sistemi di uguale far più allargati ma comunque ci sarà una disuguaglianza tra chi i pura contratti di lavoro flessibile all'inizio della propria carriera
E non solo l'abbiamo visto lo dicevano delle balle ma non è più un tema solamente che riguarda le donne cura del precariato il precariato si può in qualche modo arginare e quindi a Parigi dare questo uso di sartoria flessibilità se non viene analizzato settorialmente ampi ce la prendiamo questo tema che è un tema che ormai va abbastanza di moda non lo slogan anche si parla sempre di precariato e quali
Se noi non lo dobbiamo però analizzare sette realmente mano evitare nel modo complessivo e dico questo perché non lo si può affrontare insieme a un sistema o di guerra fare quindi di servizi sociali
E folte bisognerà iniziare anche a pensare a qualche forma di accesso al credito per i lavoratori precarie
Stemma assai difficile ovviamente che troverà è trova agli ostacoli nella nel mondo ecco nel del credito ma noi dobbiamo iniziare a pensare a qualche forma di accesso al credito
Interessa molto bella l'idea della mobilità di cui parlava Dario Franceschini quindi la mobilità anche la mobilità dei lavoratori ma come possiamo pensare che un lavoratore del sud da vada a lavorare al Nord
E debba poi pagare un affitto di ottocento euro in più pagare una babysitter perché oggi i servizi sociali praticamente il ruolo è svolta dalle famiglie e dalle norme
E quindi stanca vere un sistema di quante servizi sociali
Ecco allora che i credo il tema è un tema comunque a parte se ne parla troppo e si rischia anche di di dire quasi niente criteri critica però si può anche l'Interpol pensiamo questo ma anche non solo a livello di legislazione nazionale manchi di contrattazione all'interno di descrisse aziende di De Sisti categoria
Prima di chiudere chiudo subito e vorrei dire una parola
è il terzo in quanto io sono venuta a tutti in Contini di Area democratica e e in questi giorni si sta parlando stanno affrontando tanti cani e forse devo dire insomma
Da giovani da che l'incontro più interessanti più bello di Area Democratica ampia quasi nei primi incontri si riflettiamo molte tra di noi che eravamo come chi dovevamo essere cosa stavo facendo quindi Meshal ci stiamo se in questi giorni siamo entrambi ventenni stiamo intranet anni quindi abbiamo una consapevolezza di chi siamo aveva corsi più chiarimenti e non solo chi siamo ma dove vogliamo andare cosa vogliamo fare allora anch'io dico una cosa Nepal torneremo sui territori
E sicuramente due lettini chiederanno supereranno tutti quanti nel momento in cui torniamo sul territorio che cosa avete fatto e ne possiamo dire che abbiamo fatto tanti parti buoni possiamo dire anche dal lato della nuova generazione di aver imparato molto ci sono stati relazioni molto interessanti quindi abbiamo appreso parlerà sicuramente di fare la domanda e quindi e quindi qual è il contributo col fare qual è il contributo e io credo che noi da questo da uscendo da questi giorni da qui il contributo possa essere davvero grande grande per il partito sulla base delle
Insistiamo niente che abbiamo condiviso e che però una un nessuna speranza con anche una domanda pongo ettaro magari se troverà risposta
E o si andrà anche dov'è ah bene andremo all'assemblea nazionale a Napoli e utile in quelle aziende Area democratica ci andasse fornite quindi elevati fastosa l'asta dei diritti che sono stati è del se sulla su Pomigliano Saccone si sono state prese delle posizioni ecco chiare democratica le quali i con me documento come un'idea ecco l'idea Area democratica e la parte all'interno della maggioranza e che si faccia una battaglia è CD e l'anno scriverle non se la posizione alle entri nella maggioranza
E vengono portati a questi discuta insieme come una posizione quelli Area democratica unità con un'idea ecco di quelle delle nostre vette e ci siamo riuniti piazza odiamo tutti
Grazie
Devo chiedere scusa a Lorenzo Gaiani che per la seconda volta viene spostato ma avvampa abbia un problema abbiamo chiesto a Lorenzo Nesi di essere qui con noi e potrebbe essere descritte molti modi imprenditore scrittore assessore alla Provincia di Prato insomma molti di noi hanno letto e sentito parlare del suo ultimo libro
Io do subito la parola lui perché lui deve tornare a Prato e quindi a un impegno precedentemente assunto lo ringrazio per essere qui e da subito la parola lui poi segue Lorenzo
Grazie non
Grazie grazie
A
Vivere a Prato
Ti insegna quasi subito che cos'è la globalizzazione
Di questo vorrei parlare adesso
Io sono qua perché ho scritto due libri un un romanzo un un saggio che parlano delle difficoltà della piccola industria
E soprattutto dei suoi dipendenti
Negli ultimi anni negli anni in cui questa globalizzazione senza regole si è abbattuta su Dinoi
In base a una visione abbastanza bambini ska infantile cioè l'idea che la globalizzazione fosse un bene per tutti per tutto il mondo indistintamente senza fare differenza fra le economie dei Paesi senza fare differenza tra come
Il reddito veniva prodotto nei Paesi
Quello che quello che posso dire è che Prato dal due mila uno ha perso il cinquanta per cento del fatturato del distretto e cinquanta per cento dei suoi dipendenti
E che mi fare normalmente più grave
Guardate nello stesso tempo la lega nord passata dallo zero virgola zero per cento al sei per cento
Io credo sia in cifre possono far riflettere nel momento in cui a si dissipa accollarsi riflette sull'importanza di di come reagire a questa globalizzazione non ci si rende probabilmente conto di quanto di quanto siamo stati noi a farsi e a consentire in qualche modo che la lega nord
Che è al governo perché niente affatto assolutamente niente affatto per le piccole imprese per i suoi dipendenti guadagnasse comunque suffragi guadagnarsi Buzzi
Vivere a Prato ti porta avere una visione abbastanza chiara dei problemi
C'è anche un'immigrazione fortissimo alla quale in qualche modo si deve cercare di dare una risposta
C'è il bisogno soprattutto di ragionare
Su quanto sia ingiusta e sbagliata una visione che penalizza non solo la piccola impresa ma soprattutto tutti i suoi dipendenti che blocca i sogni che blocca le persone e che fa sì che i giovani il posto di lavoro venga far venga agitato davanti agli occhi ma in realtà non sia che un fantasma in quanto è un posto di lavoro
A tempo determinato che oggi c'è domani non c'è durante il quale non si impara niente
Quello che son venuti a dirmi e che io sono convinto che in questa situazione in questa situazione di assoluta difficoltà ci debba essere un colpo un colpo d'ala il colpo d'ala può essere dato da una diversa concezione
Di quello che è il lavoro
Perché guardate nel momento in cui si pensa che il modello industriale attuale quello della FIAT per intenderci so dire una parola grossa Massimo mense si pensi e modelle russe all'attuale possa essere quello che si perpetua e ci porta fuori dalla crisi
Unicamente perché nel mondo l'economia riparte noi abbiamo sbagliato strada
Noi dobbiamo assolutamente cominciare a riflettere sulla necessità di creare una specie di una specie nuova di lavoro di impresa che venga dal basso
Perché guardate quando si parla di nuove imprese
E se ne parla in maniera molto distaccata spesso si tende a dimenticare che la nuova impresa di per sé da riassumere deve creare occupazione deve soprattutto creare un'occupazione nuova perché in un mondo come quello che ci è stato regalato dalla generazione precedente noi non siamo più in grado di creare dei giganti industriali e se cerchiamo di portare avanti il nostro Paese rafforzando le tutele sul lavoro facciamo una una cosa sacrosanta si per chi c'è nel mezzo vecchia in mezzo ai Pantano questo lo dobbiamo fare ma gli altri i ragazzi delle scandalose scuole che lavoro gli facciamo fare muro
E allora
Se l'industria non la possiamo più fare abbiamo però davanti la strada che la globalizzazione stessa ci mostra perché una volta che ne abbiamo che ne abbiamo subìto i danni bisogna in tutti i modi cerca difenderne che vantaggi
I fantasmi sono abbastanza semplici guardate io non so i vostri figli io i vostri fratelli più giovani diciamo che cosa comprano ma i miei figli mi chiedono di comprare solamente le cose immateriali
Dei prodotti delle canzoni dei film
Tutte queste cose hanno lo straordinario vantaggio di poter esser fatte con pochi soldi si possa ancora delle aziende con quattro soldi sfruttando le capacità per esempio dei giovani chiesta dalle nostre università
Guardate è una strada obbligata a queste nel momento in cui ci dimentichiamo che il fatto che i consumi stanno passando da quelli materiali a quelli immateriali non abbiamo la possibilità di provare a risolvere una cosa
Non si possa mandar via tutti questi ragazzi non possiamo lasciarli andare in Francia in Inghilterra o negli Stati Uniti
Vi faccio un piccolo esempio di tantissime ci possono essere io so dépliant di senso d'orientamento riescono a orientarmi anche Verdini qua c'è qualche problema se non ci fosse
Il presidente gesti non riuscire a venire
Però il fatto è che io sarei disposto a spendere dei soldi ma tante persone anche per avere un sistema di sul telefonino mi dicesse dove deve andare dove sono ristoranti sono i bar
Di ogni Paese
Quello non possono venire i cinesi a farlo ora per trattamenti
L'insistenza ma trattasi si vive un po'questi incubo che i cinesi ci prendono anche un'altra parte del nostro lavoro
Dicevo nel momento in cui si abbraccia tecnologie si proponeva l'artigianato
Perché ancora oggi non siamo i più importanti il vertice NATO ancora oggi le piccole imprese stanno resistendo ecco nel momento in cui si prova a far questo ci si trova in un campo dove la concorrenza è molto limitata dove le piattaforme di utilizzazione per esempio le dei telefonini sono uniche quindi è molto semplice arrivare a fare le cose
E dove soprattutto potremmo far valere la nostra capacità
Perché
Io non so se voi vi rendete conto ma come diceva Bordiga né i tempi stanno cambiando e e cambiano con una una rapidità incredibile e se no non arriviamo a capire che questo cambiamento esso Dinoi e a per il peggio per quanto ci riguarda noi non coglieremo una straordinaria occasione guardate questo governo sta facendo niente su questo
Non sta dando nessuna possibilità di nuovi lavori non sta neanche risolvendo i problemi lo sappiamo bene dei lavori vecchi se li vogliamo chiamare ma sui nuovi non sta facendo proprio niente
Tutto è lasciato e abbandonato alla sorte come se improvvisamente perché il liberismo queste sostanzialmente l'idea è che lo Stato non debba far niente perché tutto sa come dalla signora abbiamo visto due guasti e i guai del liberismo contemporanea abbiamo visto come le cose non si accomodino da solo
E io credo che in qualche modo e mi avvio alla conclusione se possono
C'è una possibilità forte secondo me di dire una cosa nuova
E la cosa nuova è che noi dobbiamo difendere l'occupazione e soprattutto di crearne di nuove non ci sto non ci limitiamo sulla difendere occupazione presente ripeto questo è sacrosanto ma noi dobbiamo pensare a tutte quelle persone che e ancora il lavoro non ce l'hanno e che però potrebbero trovarlo se solo non gli desse una possibilità
Grazie ha dedicato buona sera rete
Grazie Edoardo Nesi grazie Montella parola Lorenzo Gaiani cui raccomando il tempo come a tutti gli altri e poi io è scritto Federica di Padova
Poi passiamo alla sessione sulla globalizzazione i diritti negati
Ma il Lorenzo
Che nel contesto politico attuale è una forza politica non abbia più
Un nucleo sociale di riferimento eh probabilmente inevitabile e quindi anche corretta come enunciazione
Però bisogna anche vedere quali sono le sue applicazioni pratiche anche perché il centro destra a quali soggetti sociali a quali interessi risponderne quali interessi privilegiare quali concretamente promuovere in una fase di crisi generalizzata del sistema sociale e dell'economia
Questo il centrodestra lo sa benissimo e a favore di quei ceti riesce a mobilitarsi anche se riesce nello stesso tempo ad intercettare
Voti che vengono da tutta la compagine sociale
Il vero problema non è tanto quello del ceto a cui ci si rivolge perché è chiaro che un partito che ha ambizioni di governo si rivolge potenzialmente a tutti gli italiani
Il vero problema è al servizio di quale disegno si mette questo appello generalizzato nei confronti di tutte le forze sociali e cioè sostanzialmente a quale progetto di società si vuole arrivare se c'è al fondo un problema di cambiamento all'interno di una società che non ci piace
E se noi riteniamo che la politica possa avere un ruolo per questo cambiamento allora probabilmente il nostro problema è quello di riuscire a vedere in che modo le nostre proposte politiche riesco ad arrivare al cuore della al cuore di una maggioranza di cittadini in modo da poter interpretare questa istanza di cambiamento quello che voglio dire pensando alle cose che abbiamo sentito sulla precarietà che non coincide soltanto con il tema del precariato nel lavoro perché la precarietà una condizione di vita
è una condizione di vita più generale che può essere interpretata in molti modi e può essere interpretata soprattutto ma l'abbiamo anche già sentito questo secondo la categoria della paura di cui è grande imprenditrice
La lega di quei imprenditrice la destra in senso generale
Il problema non è andare però a dire alla gente non abbiate paura
è un po'consolatorio il problema è dire alle persone che cosa concretamente vogliamo noi perché possano uscire da questa situazione di precarietà di incertezza che è legata essenzialmente a fattori di carattere economico e sociale cioè dalla percezione di stare scendendo progressivamente nella scala sociali di a vere loro loro come persone i loro figli un avvenire più incerto e più ristretto
Da questo punto di vista l'esortazione che chiude il di Prodi Berselli l'ultimo libro di Berselli più volte citato a acconciarsi all'idea di una realtà in cui le risorse saranno più ristrette
Significa però per la politica anche fare un discorso onesto su come si devono ridurre le distanze sociali perché nel momento in cui esiste un problema di cambiamento dei modelli di vita questo cambiamento deve riguardare tutti quanti
Perché se c'è una percezione come ci spiegava precedentemente Magatti che ci sono alcuni che continuano a far festa mentre per altri la festa è finita dal tempo non è incominciata mai
Probabilmente questo finisce per creare una frattura sociale sempre più forte
E dai contorni che saranno sempre più difficili
E sempre però il solito problema del differenziale degli stipendi quello citato da alcuni analisti per cui ad esempio il differenziale che poteva esserci fra il lavoratore medio della FIAT una volta i Balletta poteva essere di uno a dieci quello che c'è oggi fra lavoratore media la FIAT Marchionne e molto più elevato
è molto più elevato e questo che cosa vuol dire può dire che noi abbiamo accettato introiettato queste differenziazioni sociali come se la Costituzione non prescrive essere esatto contrario
Quindi credo che il problema vero nell'affrontare le politiche del lavoro non sia quello di fare da tifosi di questa o di quell'altra confederazione sindacale
E nemmeno quello di andare a fare gesti di riparazione nei confronti di qualche dirigente sindacale magari tagliando fuori ex dirigenti di quella confederazione che però si sono schierati dalla parte sbagliata nella dialettica politica interna al partito
Il vero problema è avere una nostra proposta
E andarla portare direttamente alle persone
Sapendo che
Potrebbe anche non piacere ai nostri interlocutori sindacali ma che ciò nonostante noi siamo in diritto di avanzava perché il compito di un partito politico è diverso da quello di un sindacato il compito di un partito politico è quello di organizzare appunto in termini politici quella che è una domanda sociale che esiste e che deve trovare una risposta razionale
Questo è credo lo il proprio il problema principale di fronte a cui si trova il nostro partito è il problema principale in cui si davanti a cui si trova tutta la società italiana ma la destra una risposta ce l'ha già
Che è quella della conservazione dell'esistente sotto la forma di una di mani di una dinamica che si vuole nuova perché è più capace di sfruttare quelle che è lo spirito del tempo e di sfruttare anche l'immagine che deriva dal da un sapiente uso dei mezzi di comunicazione
Qui però si si innesta un problema ulteriore quale il meccanismo che ci permette di dare delle risposte concrete
Io sono rimasto molto perplesso appunto nella lettura di questo libretto nonché considerarsi Berselli un muro con il suo forte senso dell'umorismo sarebbe stato il primo ride a me
Nel momento in cui però le citazioni finali che lui riesce a costruire sono tratte onda encicliche sociali oppure addirittura dei documenti preparatori del congresso di Bach Godesberg della socialdemocrazia tedesca
E come a dire che soltanto riscoprendo tradizionale ricette cristiano sociali o socialdemocratiche c'è la possibilità di real piccola-grande discorso di tipo nuovo dopo la crisi del capitalismo globalizzato
Noi avevamo fondato un partito di tipo nuovo proprio perché volevamo andare oltre senza rinnegare queste tradizioni
Forse però quello che ci viene chiesto e di ripensare quanto in queste tradizioni edittale
Non per contrapporsi al liberalismo o ad una qualche o o a pensare a te a terze vie fra capitalismo e soci il socialismo e altre cose di questo tipo
Ma forse per cercare di vedere in che modo all'interno di una dinamica che comunque cambiata rispetto a quella degli anni novanta e anche qui quando ci vengono a dire che bisogna ripercorrere la via di Blair quella è una storia conclusa
Non è Lippi si può attingere una via nuova se non altro perché politico di Blair è già finito
Probabilmente il problema è quello di reattori durare le nostre tradizioni storiche di vedere in che misura gli si può portare ad una sintesi di tipo diverso
Questo è quello che concretamente non è stato fatto non lo sta facendo nemmeno la segreteria del partito sebbene abbia voluto molte volte darà una torsione di tipo nostalgico a all'imposta la sua impostazione fondamentali che poi ha trovato un suo di stellato inaccettabile in quel cosiddetto documento dei giovani turchi che era proprio documento fatto con la testa voltata all'indietro
Forse non lo stiamo facendo abbastanza noi ecco credo che le occasioni di chiarificazione che abbiamo avuto al nostro interno
Siano state opportune proprio perché ci permettono di poter rimettere a fuoco questi argomenti
Con i nostri interlocutori sociali con tutti i nostri interlocutori sociali però sapendo nello stesso tempo che non è di loro che dobbiamo rimanere prigionieri perché la politica ha una sua autonomia grazie
Grazie Lorenzo
Stavo cercando di fare figli ma adesso lo dico a voce alta siccome Federica di Padova si è cancellata cominciamo subito l'azione
Successiva globalizzazione e diritti e io do la parola a Laura Boldrini che ringrazio particolarmente per essere qui perché ha le abbiamo fatto fare una roba pazzesca avvenire da Torino e poi deve ripartire quasi subito per cui do la parola Laura con grande piacere
Sì buonasera io ringrazio Dario Franceschini e Marina Sereni per questo invito e anche per voler portare all'attenzione di questa platea i temi legati al diritto d'asilo e rifugiati
Dunque inizierei con leggervi cinque righe del segretario generale dell'ONU Ban Ki Moon
A conclusione del suo discorso alla sessione plenaria dell'Europarlamento a Strasburgo peraltro questa dichiarazione non è stata assolutamente riportata da nessun mezzo di informazione italiano
Lei ora a
Non può permettersi di alimentare l'odio
La tolleranza deve essere l'obiettivo del ventunesimo secolo
Ma una tendenza si sta delineando alcuni giocano con le paure delle della gente
Accusano i migranti di violare i valori europei Matt sospira Kospi sono gli accusatori a sovvertire questi valori i capitoli più uscendo dell'Europa sono stati scritti usando questo linguaggio
L'Unione europea è fondata sui diritti dell'uomo e su valori di umanità il nostro obiettivo è un continente unito
Non diviso
Tutti i bambini dice augurandosi appunto il segretario generale in Europa l'augurio che possano avere uguali diritti e uguali opportunità a prescindere dalle origini dei genitori
Ecco Ban Ki-moon come sapete non è un uomo da fare dichiarazioni molto forti è una persona un diplomatico ma oggettivamente un linguaggio come questo non può essere che definito forte e io credo che questo monito oggi non possa essere come dire sottovalutato da nessun Paese dell'Unione Europea
Neanche dall'Italia
Ecco io sono qui a parlarvi di rifugiati e il fatto che ci sia stato questo invito denota già una sensibilità
Per avere vorrei ricordare appunto chi sono questi rifugiati e quanti sono perché sui numeri spesso si fa molta confusione e la confusione alimenta la paura
E appunto la paura non c'è bisogno in Europa in questi in questi tempi i rifugiati nel mondo sono tanti sono oltre quaranta milioni ma l'ottanta per cento dei rifugiati
Lo ricordo sono persone perseguitate vittime di violazione dei diritti umani persone scappano dai bombardamenti e l'ottanta per cento di queste persone vive nel sud del mondo
Ci sono Paesi come la Siria ventidue milioni gli abitanti che ospita un milione duecento mila rifugiati
E siccome i numeri sono importanti vale la pena di ripetermi
Nei ventisette Paesi dell'Unione europea ci sono un milione e mezzo di rifugiati
E in Italia quanti sono i rifugiati
Beh a leggere le cronache sentire i telegiornali sembrerebbero tantissimi in verità in Italia i rifugiati sono cinquantacinque mila in un Paese di sessanta milioni di abitanti che fa parte del G otto
E spesso sento dire che l'Italia è lasciata sola dall'Europa a gestire il fenomeno degli arrivi via mare a gestire la questione dei rifugiati
E dunque da più parte si auspica il cosiddetto porta in scena venti cioè la suddivisione dell'onere io vorrei ricordare che in Germania ci sono circa seicento mila rifugiati
Nel Regno Unito trecento mila e in Italia sono sempre i soli che cinquantacinque mila
Quindi credo che sia importante fare un'informazione corretta perché altrimenti si alimenta la confusione la confusione aumenta la paura e la paura aumenta la tensione sociale e la tensione sociale il difficile da gestire
Ecco mi vorrei parlare di una giornata difficile
E la giornata del sei maggio due mila nove una giornata cominciata presto
La mattina verso le sette e mezza la prima segnalazione di un'imbarcazione in difficoltà l'Italia sapete ha una reputazione
Per aver salvato migliaia di vite umane nel Mediterraneo riconosciuta da tutti i partner europei e sicuramente dagli organismi internazionali operano in questo ambito
Quella mattina arrivò la prima segnalazione verso le sette e mezzo
Dopo qualche ora cominciamo a contattare i colleghi a Lampedusa in Sicilia per sapere se queste persone erano arrivate erano state soccorse erano arrivate a terra i colleghi ci dicono di no di non aver saputo nulla
E a quell'epoca sapevamo quello che succedeva in mare perché avevamo messi insieme avevamo collaborato alla realizzazione del cosiddetto modello Lampedusa il modello Lampedusa aveva dei cardini di riferimento il soccorso in mare
La prima il primo aiuto al molo identificazione fatta dalla polizia al centro e poi l'informativa sui diritti
E anche sul diritto d'asilo dunque eravamo sempre molto al corrente su quello che accadeva in mare
Passano le ore e di quella imbarcazione non non se ne sapeva nulla arriva nata segnalazione erano messi in cui c'era una grossa attenzione tra Italia Malta per le competenze ce lo ricorderemo tutti no e dunque era il periodo in cui l'Italia non so ora più tanto nelle acque maltesi come aveva fatto in precedenza in precedenza
Nel due mila otto il quaranta per cento e soccorso in mare fatto dalla guardia costiera era avvenuto in acque di competenza star search and rescue maltesi
Ecco erano i tempi in cui si comincia a raccontare le miglia
Dunque non risulta che sono partite motovedette allora sappiamo che viene dirottata una nave la lei agli errori una grossa nave cargo la quale dice di non aver trovato questi due imbarcazioni in difficoltà e continua la sua rotta verso la Tunisia
Quando lei imbarcazioni che avevano lanciato l'SOS si avvicinano alle trenta miglia a Sud di Lampedusa
Partono le motovedette a quel punto fatta partono le motovedette tutti stiamo più tranquilli ognuno prende a fare le cose di sempre senza ansia
Però non arrivano le chiamate merita lampedusani dalla Sicilia dei colleghi che dicono stanno arrivando
Allora verso le otto di sera chiamo il mio caro amico forse è il caso di sentire Malta
Magari amata sanno qualcosa a Malta non sanno niente non è prevista nessuno sbarco le prefetture in Sicilia confermano che non è previsto alcuno sbarco a Lampedusa nulla si muove
Ecco cominciamo a preoccuparci allora chiamiamo i cellulari di chi è ben informato ma tutti i cellulari sono staccati
è mezzanotte
Due più due fa quattro chiamo alla sede di Ginevra il capo portavoce però retti mangia ed io dico temo che domani mattina dobbiamo essere pronti con una dichiarazione sui respingimenti in alto mare
E di garantisco che lui mi tratta quasi male e mi dice ma smettiamola l'Italia non farà mai una cosa del genere con la sua tradizione questo vuol dire avere veramente molta fantasia
Beh dico io mi auguro di sbagliarmi ma se non risulta che stanno in arrivo da nessuna parte Ossona fondati e allora l'avremmo comunque saputo o l'unica alternativa e la Libia
La mattina dopo alle dieci arrivano le prime telefonate dei colleghi di Tripoli che erano al porto per soccorrere i primi duecentoventisette respinti
Ecco quella è stata una data che difficilmente dimenticheremo
Perché è stata una data che
A distrutto un sogno
Quello che si poteva fare controlli alle frontiere nel rispetto del diritto d'asilo si poteva fare Italia l'aveva fatto e tutto a un tratto questo è stato distrutto
Ecco erano tanti c'era l'invasione non si poteva che farlo e di nuovo io do la parola i numeri
Del due mila e otto sono arrivate trentatré mila persone di amare il settantacinque per cento ha fatto una domanda d'asilo trentun mila domande del figlio in linea con gli standard europei
Lo stato italiano non regalato al figlio a chiunque lo chiede c'è un sistema fatto bene serio
Con esponenti delle amministrazioni dello Stato a cabochon prefetto un funzionario di polizia uno dell'ANCI e uno dell'Alto Commissariato delle Nazioni che per i rifugiati
Ebbene al cinquanta per cento di quelle persone era stato riconosciuto il diritto alla protezione internazionale
Allora che cosa è stato
Parto con i respingimenti non ci sono più irregolare in Italia le stime della Caritas calcolano che sono circa trecento mila persone ogni anno che entrano con un regolare visto e si fermano allo scadere del visto io va a spegnersi
Arrivavano via mare trenta trentacinque mila persone il settantacinque per cento faceva domanda d'asilo
Quindi la conseguenza è stata un crollo drastico delle domande d'asilo in Italia in controtendenza con altri Stati europei come la Francia che lo scorso anno punto quaranta mila domande d'asilo un aumento del venti per cento e la Germania
Che ha avuto un aumento del venti per cento
Avuto ventisette mila domande di asilo l'Italia ne ha avute diciassette mila quest'anno ne avrà molte di meno
Ma nonostante sia oramai passato questa politica del respingimento e lo ricordo non è bastata sx nessun atto normativo ma è una politica
Le cose non vanno meglio a terra sul territorio nazionale perché se uno sì direbbe a fronte di un calo degli arrivi ci saranno migliori condizioni di integrazione no calano i numeri c'è più possibilità di integrare e anche qui le notizie non sono buone perché non c'è città italiana in cui i rifugiati titolari di diritto equiparati ai cittadini
Non vivano in condizioni di estremo degrado io invito tutti coloro che hanno responsabilità politiche ad andare in giro per rendersi conto all'interno delle proprie città come vivono i rifugiati
Vivono nelle case
In disuso nel nelle negli edifici in macerie vicino alle discariche ai bordi dei fiumi e sono titolari di diritto
E non basta
Negli ultimi tempi c'è una tendenza molto odiosa che si sta facendo largo
Iscrizione anagrafica
Un passaggio fondamentale per l'integrazione se ci sono titolare di diritti
Equiparate ai diritti dei cittadini che vengono riconosciuti dallo Stato
Come meritevoli di protezione internazionale queste persone devono poter risiedere sul territorio perché altrimenti si fa un respingimento interno
Non solo il respingimento in alto mare ma si fa anche un respingimento interno mi dice dove deve abitare una famiglia di rifugiati afgani somali eritrei ammessi sul territorio con permesso di soggiorno
Ma che si vedono rimbalzare con la richiesta di abitare sul territorio perché si dice che non ci hanno i requisiti necessari
Dove vi è un'amica
Io vorrei una risposta
Iscrizione anagrafica è fondamentale per avere i servizi senza iscrizione anagrafica non si fa integrazione e se noi costringiamo queste persone a stare in orbita dobbiamo assumerci la responsabilità poi vi la tensione sociale
Perché nessuno di noi vorrebbe abitare vicino a una casa occupata
Dove le persone dentro litigano ferocemente per un materasso
Dove non ci sono servizi fondamentali arco elettricità nessuno di noi saremo tutti dei come dire
Dei potenziali antagonisti a questa presenza
E dunque perché la politica non interviene prima perché non si fa in modo di bocciare questa attenzione di spegnerla con azioni politiche mirate all'integrazione che è dovuta a questi soggetti
Ecco io questo questo questo tipo di interrogativi perché rischiamo in Italia
Di fare una cosa cioè di rendere un titolo onorario la protezione internazionale che ha un valore
Fondamentale non può essere titolo onorario non può essere una scatola senza chiave
è un è un bel diventa quasi un oltraggio
Perché i rifugiati
Non hanno più neanche in queste riscatto della loro condizione perché gli viene tolta la dignità
E vivere in queste condizioni ti porta in un tunnel di sconfitta
Dal quale poi è difficilissimo uscire allora io ritengo che bisognerebbe considerare diversamente questa questione dei rifugiati è stato detto che sono un bene comune internazionale un bene comune da proteggere
Lo ha auspicato il Consiglio d'Europa
E io mi auguro che si possa arrivare a un'Italia in cui queste persone vengano valorizzate come titolari di diritto non come vite di scarto non come rifiuti
Ma come soggetti da valorizzare
Il mio contributo proprio in questo senso a dire cerchiamo di lavorare cercati di lavorare in questo senso grazie
Allora
La parola ora a Gianclaudio Bressa assedio Emanuele Fiano
Una settimana fa
Angela Merkel parlando di immigrazione dell'ondata xenofoba xenofoba che si sta abbattendo sull'Europa
Ha detto che il modello tedesco ha fallito
Il multiculturalismo tedesco ha fallito
Il giorno dopo l'avverte che probabilmente più autorevole organo di stampa conservatore tedesco ha scritto l'uscita della Merkel ci fa capire che all'attuale cancelliere interessano di più i destini elettorali del suo partito
Piuttosto che il progresso il futuro della Germania
Chi vorrà più venire in Germania operaio turco ingegnere indiano in un Paese che non ha più rispetto della sua persona
Questo una settimana fa due settimane fa alcuni nostri amici tra cui Walter Veltroni hanno presentato all'assemblea nazionale di Varese un documento sull'immigrazione
In cui si dice che venire in Italia non è un diritto ma un privilegio
E propone di conseguenza la cittadinanza punti
Sposando immaginando con arroganza intellettuale di nobilitare la ideologia assimilazionista
Ecco io chiedo oggi a voi qui a Cortona Area democratica si vuole assumere la responsabilità politica di dire magari prima che lo faccia come accaduto in Germania qualche fondazione culturale di destra
Che quel documento quella proposta di Veltroni non è moderna ma è sbagliato abbiamo il coraggio di dire questa cosa
Sappiamo che questa è la nostra linea
Che quella non è la nostra risposta al problema ma è una scimmia montatura scadente delle posizioni della destra della par della PdL e della lega depositate in discussione oggi in Commissione affari costituzionali
E cerca di spiegare perché è sbagliata perché non è nostra perché non ci può appartenere
Lasciando perdere per brevità il dibattito culturale sul multiculturalismo anche se non farebbe male conoscere la differenza che c'è tra multiculturalismo molti comunitarismo intercultura
Partiamo da qualche dato concreto
Intervento che mi ha preceduto ci ha fornito uno spaccato concretissimo che ci deve fare riflettere magari da qualche dato di più semplicissimo banalissima alla portata di tutti
L'Europa cento anni fa aveva il diciassette per cento della popolazione mondiale
Oggi l'Europa il sette per cento della popolazione mondiale nel due mila cinquanta avrà il cinque per cento della popolazione mondiale
Oggi in questo preciso momento in questi giorni l'ONU ci dice che sono venti milioni le persone a rischio di morte per fame in Etiopia Somalia Kenya cioè in una porzione piccolissima del mondo
E questa condizione scatena la forza più elementare inarrestabile che esista al mondo la forza della disperazione
La forza della miseria l'istinto di sopravvivenza di chi scappa dalla fame di chi scappa dalla morte
Potrei continuare con gli esempi con i dati concreti ma mi fermo
Il motore inarrestabile che spinge l'immigrazione è alimentata da questi fatti
Che innescano un processo di meticciato di civiltà e cultura come l'ha chiamata il cardinale Scola patriarca di Venezia in quale ci ricorda che questo mescolamento questo meticciato
è un processo in atto non è una scelta e un processo Ina
Proprio perché non è una scelta fa paura e noi dobbiamo fare i conti con la paura che è una cosa seria anche se non è una dimensione nuova
Gian kolossal tre inchiodava alle sue paure la cultura occidentale quando diceva l'inferno l'altro c'è un bellissimo libro di Dominique Moïsi
Che si chiama geopolitica delle emozioni che ci fa capire che le frontiere emotive del mondo sono diventati importanti quanto le sue frontiere geografiche
Allora dobbiamo fare i conti con la paura ma dobbiamo farli con la nostra cultura
Con i nostri termini di interpretazione con i nostri valori di interpretazione
La cultura della destra xenofoba europea persegue l'obiettivo di alimentare una sorta di panico morale
Cioè il tentativo di concentrare l'attenzione su condizioni su episodi su gruppi di persone che vengono considerate come una minaccia ai valori e agli interessi della società
Facendo credere che la soluzione sia il governo della paura e cioè che si possa si debba rinunciare ai diritti il nome della sicurezza
E guardate che è proprio questo governo della paura
Questo terrorismo terrorismo legislativo c'è il vero attentato alle democrazie occidentali
Perché quando la democrazia predica valori e principi che non pratica che non sa praticare che non vuole praticare perde la propria autorevolezza morale
La propria capacità di essere un modello credibile
Ora la paura
E la nostra risposta questa paura che deve essere duplice
Sul piano delle proposte concrete delle politiche concrete sul piano dei diritti per quanto riguarda la parte le proposte concrete io mi rifaccio per questioni di tempo alle cose bellissime che ha detto ieri Delrio il sindaco di Reggio
Emilia
Ricordando una cosa però è una cosa molto importante
Che per fare quelle politiche del rio come in molti sindaci del partito democratico che sono protagonisti di integrazione
Hanno bisogno di risorse
E l'unica cosa certa
Mentre il federalismo fiscale si dimostra essere sempre di più una burla una bufala l'unica cosa certa è che nei prossimi due anni regioni province comuni avranno tredici miliardi di euro in meno
Il che significa tredici miliardi di risorse in meno per queste politiche
Allora voi capite che se da un lato il governo Berlusconi fa la faccia feroce
E dimostra in qualche modo la sua vocazione sicuri Tarita dall'altro è il principale creatore di clandestinità e di clandestini nel nostro Paese
Non solo di clandestini ma anche di anime morte perché quando ti impediscono iscrizione anagrafica come è stato ricordato poco fa da Laura Boldrini tu crei delle anime morte
Crei dei soggetti che non sono uomini che non sono perso
Si potrebbero dire molte altre cose ma ricordiamoci di quello che ci ha detto devo dire ieri ricordiamoci che per fare quello che ci ha detto di avvio ieri
C'è bisogno di risorse e soprattutto non c'è bisogno di quelle leggi che il governo Berlusconi da due anni a questa parte sotto la regia
Occhiuta della lega sta mese dopo mese portando avanti guardate loro non hanno fatto un provvedimento unico
Che può essere definito brutta Rizzante c'è stato uno stillicidio
Di azioni una norma qui una norma lire l'applicazione di una direttiva comunitaria in modo più restrittivo e in tutti gli altri Paesi europei via di questo passo
Ma mi voglio concentrare sull'altra questione che è stata meno affrontata nel nostro dibattito in questi giorni e cioè sull'aspetto dei diritti di come ci si può difendere senza rinunciare alle ragioni dei diritti della paura
Non occorre avere letto Robert Dahl per sapere che una democrazia non si riduce solo i processi politici mai necessariamente anche un sistema i diritti fonda
E tutti i diritti fondamentali sono le leggi del più debole immigrato rifugiato o italiano che sia e allora credo sia arrivato il tempo di riprenderci la responsabilità della nostra cultura riappropriandosi del grido di dignità che fu pronunciato nel due mila tre negli Stati Uniti d'America nella storica manifestazione degli immigrati per i diritti civili
Quello slogan è bellissimo e permettetemi è il mio slogan vorrei che fosse il nostro slogan vorrei che fosse lo slogan del partito democratico nessun essere umano è illegale
Tanto più forte se vissuto nello spirito nella originalità della nostra Costituzione che assicura un'interpretazione dignitario dei nostri diritti e contempla un ordinamento di poteri che sia funzionale alla sua garanzia e alla sua effettività perché i diritti non basta proclamare di devono poter essere esercitati
Questo significa in concreto che la cittadinanza agli immigrati non è una graziosa concessione non è un privilegio è un diritto soggettivo che può essere attribuito a tutti coloro che lo rivendicano che lo vogliono
La città dinanzi al non con una corsa ad ostacoli come un concorso punti ma come un'occasione di integrazione voluta e sostenuta accompagnata dallo Stato
Questo richiede tempi più brevi e certi degli attuali questo richiede pratiche trasparenti e semplici questo richiede reciproca volontà di scommettere sul fatto che diventare italiano per uno straniero
è un'opportunità per lui e per la comunità nazionale di cui diviene tardi
Ma questo significa prima di ogni altra cosa
Che chi nasce cresce e studia in Italia è un cittadino italiano e non è più un candidato alla clandestinità come oggi avviene per chi compie diciotto anni pur essendo a pieno titolo di fatto uno di voi
Se noi non riusciamo a proclamare questo diritto elementare veniamo meno alla nostra funzione di partito democratico
Essere sensibili al rischio presente
Ma indifferenti rispetto al destino futuro non appartiene alla nostra storia
Aldo Moro ci ha lasciato la grande lezione che tra il realismo della preoccupazione e l'idealismo della forza dei diritti emergenti non c'è contraddizione
Sono le due facce di una stessa realtà nella quale la ricchezza del nuovo e dell'umano che avanza non deve essere soffocata
Ma composta
E io lo ripeto ancora una volta nessun essere umano è illegale e se facciamo nostro questo slogan
Allora possiamo rispondere subito qui questa sera Laura Boldrini
E dire che per noi non ci saranno non dovranno mai più esserci respingimenti in mare perché questo è il frutto di una propaganda securitaria
Che non ha niente a che vedere con il rispetto della dignità umana ed è il fatto che ogni essere umano non può essere considerato illegale
Io questa lezione non l'ho dimenticata non la voglio dimenticare mi piacerebbe che fosse uno dei contributi di area democratica il partito democratico per sfidarlo ad essere se stesso sempre anche quando non è facile ex
Grazie Gianclaudio la parola a Emanuele Fiano che illustrerà i contenuti di una ricerca del PD sulla sicurezza segue Giampiero Scanu
Io sono qui per parlare di un diritto in particolare quello alla sicurezza
E credo e mi auguro con la ricerca che vi illustrerò di poter dimostrare
Che il diritto alla sicurezza fa parte a pieno titolo dei diritti di cittadinanza di questo Paese per ogni essere donna o uomo o bambino che ci affligge
Noi abbiamo come Partito Democratico come form della sicurezze della giustizia commissionata nei mesi scorsi una ricerca su sicurezza legalità giustizia
Il principio di fondo di questa ricerca e analizzare
Cosa succede dentro la crisi per questo si lega ai temi di queste nostre giornate di incontro di studio
Cosa succede nel bel mezzo della crisi ai sentimenti di insicurezza se quando come la crisi globale che ci attraversa generi paura e insicurezza
Questo con la freccia
Il primo la prima immagine che vi faccio vedere è una ricerca scientifica basata su dati
E lavorati da ricercatori i sociologi è basata col metodo Cati mille duecento interviste in tutta Italia prima di questa ricerca qualitativa con venticinque focus group quindi la ricerca serie
Il primo dato di realtà dal quale voglio partire negli ultimi due anni in Italia le persone che hanno risposto circa la domanda se siano state oggetto loro stesse fisicamente personalmente di reati
Diciamo che vanno dall'insulto alla violenza fisica è meno del dieci per cento
Questo è il primo dato di realtà da tenere a mente perché poi vedrete invece a quanto equivale dato sulla sensazione di insicurezza e di paura delle persone
Adesso andiamo a quell'altra quell'altro parte da Lecce
Questo dato di realtà che gli ho fatto vedere adesso è un dato tendenzialmente stabile negli ultimi anni a prescindere da nostre ricerca anche prima di questi due se nella larga
Ok qui
Metterò così la domanda la prima domanda essenziale in che misura la sensazione di insicurezza influenza le abitudini degli italiani voi vedete sotto una media che è quattro virgola novantasette per cento che non vedrete corrispondere alle somme di quelle medie perché sono medie ponderate comunque un pochino meno meno della metà il cinquanta per cento degli italiani
Denota che la propria percezione di insicurezza modifica influenza le proprie abitudini incomincia a farvi notare e batterò moltissimo il tasso su questo punto
Che la media delle donne che risponda a questa domanda in senso affermativo cioè nel senso che l'insicurezza
Modifica influenze le proprie abitudini è molto più alta della media maschile
Qui facciamo degli abbiamo fatto degli esempi sono esempi che sono stati desunti dalla prima parte della ricerca da quella qualitativa solo esempi che vengono direttamente i cittadini quali sono tipi di esperienze di vita quotidiana che producono paura insicurezza nelle persone
Non ve lo dirò più guardate la differenza tra la media femminile e quella maschile
Qui oltre il cinquanta per cento delle persone
Rispetto al fatto di camminare per strada la sera ovviamente questo una media che comprende piccole-medie città sud-nord centro isole del Paese quindi questo dato cambia a seconda della situazione geografica
Comunque il cinquanta per cento più del cinquanta per cento delle degli italiani ha paura spesso a camminare di sera per strada
La sera quando rientra a casa presta attenzione ad ogni minimo rumore il sessanta per cento delle donne italiane risponde che è così
Cioè che oltre sessanta per circa sessanta per cento le donne italiane e circa un pochino meno del cinquanta per cento degli uomini risponde affermativamente il venti per cento cioè le tre ride più rosse più verso il basso sono molto d'accordo con questa affermazione
Quindi per un italiano su cinque la paura di rientrare a casa la paura concreta l'asset quando sono a casa controllo quando rientra a casa che non ci siano intrusi siamo su medie simili non ci soffermiamo la paura della violenza sessuale ovviamente una paura molto più forte nelle donne e non credo che sia un dato da commentare se non per il fatto che questo dato
Tutti i dati che io ho visto leggendo che sono dati non della realtà del numero di reati sono dati che misura la percezione sono in aumento negli ultimi anni
Vorrei farvi soffermare su questa domanda questa inchiesta è stata fatta tra giugno e luglio quindi molto prima del terribile episodio della stazione Anagnina della metropolitana di Roma dell'altro giorno nella quale immagino che tutti voi avranno notato due cose la violenza
Della quale è stata fatta oggetto la signora rumena che è morta e anche l'indifferenza che è durata diversi minuti
Delle persone che passavano e non soccorre però la signora in questa domanda che sembrava scritta apposta noi abbiamo domandato imbattersi nei litigi tra due persone notare l'indifferenza degli altri
è una situazione che produce insicurezza
La media di produzione di sicurezza di questa situazione è molto alta è molto alta nelle doti o altre le donne rispetto agli uomini e comunque di nuovo è sopra il cinquanta per cento
La sensazione di vedere negli altri l'indifferenza rispetto ad episodi di violenza genera insicurezza questo punto che poi è stato elaborato in varie parti della ricerca oggi voi ne vedete un estratto piccolissimo denota il fatto che l'insicurezza e la paura non sono solo un sentimento legato alla propria percezione individuale
Ma l'assenza di comunità la percezione che la comunità non esista il decadimento dell'idea di solidarietà la sensazione che chi sta intorno a te non ti aiuterebbe aumenta la percezione di insicurezza e di paura
Un'altra asta domanda alla quale noi non avremmo pensato che la risposta sarebbe stata così alta e la risposta la quale trovate il senso di sicurezza più alta tra le molte che abbiamo fatto
Tutto perdersi in una strada di periferia cui torniamo una caratteristica che poi vi citerò cioè l'idea del controllo del territorio se c'è o non c'è e vedere un gruppo di giovani che fanno schiamazzi ovviamente questa risposte più alta in coloro che i giovani non solo e c'è la sensazione e l'analisi e la ricerca dica questa che tutto ciò che produce stranita nel territorio che attuabili dice ai giovani che non conosci
L'idea di un'attività che non sai cosa sia un gruppo di persone che non sai cosa stia facendo
Che fanno schiamazzi Che fare un'attività che tu lo conosci di una strada nella quale magari ti sei perso tutto ciò che non è violenza di rapper nella commissione di un reato non è l'indifferenza produce insicurezza
Guardate la media femminile in questo caso è molto più alta di quella maschile
Qui arriviamo ad un tema diciamo che è stato ventilato negli interventi che mi hanno entriamo nel tema che riguarda l'immigrazione qui ancora non siamo neanche l'immigrazione siamo lei nomadi
Ci soffermeremo su questi dati brevemente incontrare dei numeri che vogliono vendere o chiedere insistentemente qualcosa questa è una domanda specifica ce ne saranno altre che riguardano l'esistenza di campi dei nome di cui è sull'attività di un nomade che ti vuole vendere
O che ti vuole chiedere qualcosa l'abbiamo citato irrompe abbiamo citato la condizione nomade c'è qualcuno che tu riconosci come probabilmente non abitante nel tuo quartiere o nella tua città
La media eh alta la media delle donne sempre più alti
Abitare nelle vicinanze di un campo nomadi questo è una un attimo e delle domande che abbiamo fatto sei virgola quattordici per cento cioè come se fosse il sessantuno per cento circa delle donne risponde che produce insicurezza
Cinquantaquattro circa degli uomini
Qui abbiamo ripartito le domande sulla diffidenza nei confronti dei gruppi etnici
La risposta più alta rispetto a alla diffidenza nei confronti di alcuni gruppi etnici quella che riguarda il rombo rispetto ai nordafricani e rispetto agli esteri europei non c'è dubbio che oggi la condizione Roma cioè la condizione che viene uniformata l'idea dei campi nomadi di coloro che abitano in situazione
Non lo stabile di coloro che eventualmente sono in situazione abusiva è la situazione che genera più diffidenza ovviamente io sto attraversando tutte le domande che sono oggetto da anni nel nostro Paese
Di una comunicazione dei mezzi di comunicazione pubblici e dei mezzi comunque di comunicazione privata martellante sulla centralità di questo tema
Nella sensazione di insicurezza dopo ovviamente io dirò qual è il nostro giudizio su questo ma tutte le domande che io vi ho fatto che io vi ho illustrato
Sono domande riferite o legate a fatti di cronaca che vengono continuamente saltate dei mezzi di comunicazione
Qui e veniamo alla domanda che chiede alle persone quali siano secondo la loro percezione gli i fenomeni sociali che inducano l'aggravarsi degli episodi di violenza e criminalità
Qui troviamo al primo posto la questione extracomunitaria un trenta per cento di coloro che hanno risposto uguale la media tra donne e uomini al secondo punto l'inadeguatezza delle pene al terzo punto la scarsa tutela delle forze dell'ordine al quarto e quinto posto due fenomeni che sembravano negli anni scorsi più ridotti come intensità di produzione di senso di insicurezza delle persone o comunque individuati come fenomeni sociali così rilevanti e che invece sono altissimi in quest'inchiesta
Un italiano su quattro dice la maggior circolazione di alcol un italiano su cinque circa maggior circolazione di droga e infine il tema dei più giovani e sbandati e il tema dei giovani risalta molto di più di quello che ci si aspettava in generale e indicando anche un un tema di scontro generazionale
Affatto indifferente
Infine quindi firmo confermo questa prima serie di a di diapositive quale azione sarebbero a suo avviso necessarie per aumentare la sicurezza della zona in cui vive aumentare la presenza di forze dell'ordine una media altissima più alta nelle donne che negli uomini potenziare l'illuminazione delle strade
Queste sono risposte multiple volontari ce ne non abbiamo indotto la risposta la risposta è stata data da colui che rispondeva
Aumentarle dispositivi di sicurezza nelle strade ridurre le la presenza di persone straniere il quindici per cento educare a scuola per fortuna media quasi simile a quella precedente cioè il quattordici per cento
Maggiore solidarietà il cinque per cento vi faccio notare per fortuna il dato che riguarda le ronde di volontari che in circa intorno all'uno virgola cinque due virgola cinque per cento cioè molto basso
Far crescere il ruolo della Chiesa uno virgola cinque per cento altro uno virgola cinque per cento
Mi fermo un attimo prima di andare avanti che cosa noi abbiamo desunto da questi dati che vi ho illustrato da molti altri che abbiamo racconto
Con la crisi economica il senso di insicurezza cresce è un senso che si accompagna ad altri fattori che riguardano la crisi in generale i fattori che riguardano la precarietà e l'incertezza verso il futuro
La sicurezza e l'insicurezza vengono legati a dei fenomeni nella mente delle persone questi fenomeni voi li avete visti sono fenomeni che riguardano il funzionamento de Magistris primariamente tre noti il funzionamento della giustizia
La presente l'efficienza delle forze dell'ordine la gestione del territorio
Faccio una parentesi se noi pensiamo che cosa ha riguardato
In molti casi l'esercizio di taglio dei fondi pubblici negli ultimi due anni
Delle leggi finanziarie delle manovre straordinarie del governo Berlusconi Tremonti noi abbiamo sicuramente osservato tagli alle forze dell'ordine al sistema generale dell'ordine pubblico
Tagli agli enti locali tagli al sistema della giustizia dico questo perché io penso che l'insieme delle ricerche conserviamo è anche la nostra ci dica che il senso di sicurezza nel insicurezza le persone è stato incentivato certamente in questi anni da un sistema politico da un sistema di comunicazione che voleva enfatizzare questi dati ma noi dobbiamo dirci tra di noi che esiste un elemento di realtà che la violenza il fatto che i reati esistano che in alcune tipologie di reati non molti e si siano in aumento
Ma che è anche il tema dell'insicurezza è un dato reale l'insicurezza delle persone a prescindere che insicurezza riguarda il cinquanta per cento delle persone e reati riguarda il nove virgola cinque per cento delle persone anche le sicurezze è un dato politico col quale noi confrontarci
Le persone individuano i nodi dai quali nasce di insicurezza quello è il terreno nel quale una forza di centro sinistra il partito democratico Area democratica possono lavorare
Mi sento sufficientemente tutelato dalla legge abbiamo chiesto rispetto proprio questo tema
C'è una risposta
Tendenzialmente non positiva con una sostanziale omogeneità ci sono maschi cinque ventisei mila cinque cinquantasei
Centrosinistra cinque cinquantuno centrodestra cinque trentasei quindi l'atteggiamento della popolazione nei confronti dell'efficienza tra tutela della legge è abbastanza omogeneo mi sento sufficientemente tutelato da magistrati e forze dell'ordine anche qui un
Dato tendenzialmente omogeneo che dice che la maggioranza della popolazione si sente tu sufficientemente tutelato sia dalla magistratura che dalle forze dell'ordine
Da chi ci sentiamo maggiormente tutelati quando pensiamo alla sicurezza
Carabinieri sessantacinque per cento qui tra l'altro si dice che sì il diciamo le serie televisive l'esaltazione del ruolo dei carabinieri abbiano creato anche questo scompenso rispetto alla polizia ma forse non è solo questo
La seconda risposta e polizia quarantacinque per cento poi c'è dopo queste prime due risposte a fortissima maggioranza ci sono dei dati minori polizia municipale solidarietà magistratura Guardia di finanza e di nuovo due dati che riguardano due proposte degli ultimi anni del centrodestra uno l'esercito noi lo assumiamo con un dato che c'entra anche con una sostanziale indifferenza rispetto all'utilizzo l'esercito nelle città tre virgola due per cento ronde di volontari o di volontari uno virgola quattro per cento è interessante notare che il centro sinistra a tra coloro che non si sente tutelato da nessuno quasi il dieci per cento dalla popolazione il centro sinistra un dato molto più alto rispetto al centrodestra
Qui arrivano le critiche al sistema della giustizia e credo che questa sia una frase che debba farci ragionare
La legge garantisce troppo chi commette un reato e troppo poco le vittime farcela Gerardo significano dobbiamo assumere tutto ciò che le i sentimenti istintivi delle persone o quello che detta la pancia
Come un dato che noi dobbiamo fare nostro montato su cui ragionare sì sul funzionamento della giustizia
Il sei virgola quarantaquattro per cento
Di di visti per sole che sostanzialmente considerano giusta questa frase e cioè che pensano che il sistema della giustizia garantisca troppo poco il cittadino che il garantismo male inteso possa essere un disvalore credo che sia un tema che debba
Interessarci
Visti i tempi della giustizia civile inutile denunciare la truffa qui del cinquanta per cento e di nuovo un ragionamento che riguarda il fatto che la giustizia se non funziona non si sente come ente di riferimento per tutelarci
Magistrati forze dell'ordine non si preoccupano abbastanza dei piccoli reati degli atti di vandalismo questo ci ha fatto molto pensare alla prosopopea con la quale spesso in questo Paese si propagandano i grandi risultati sugli arresti dei grandi
Posse capi mafiosi ma che c'è un tema dell'insicurezza che dipende dai piccoli episodi di ogni giorno nelle città
Questa era la domanda fatta ai tempi della discussione nei mesi scorsi sul tema delle intercettazioni cioè che si può rinunciare a un po'della lastra praghesi prese più garantiti però l'assalto perché questa è una domanda che riguarda anche in particolare molto una parte del Paese mi spaventa denunciare un reato perché ho paura delle ritorsioni ovviamente
Voi vedete nel Sud il dato è molto più alto che nel nord è un dato che ci deve far pensare anche a quelle parti del Paese non sono solo il sud dove spesso la criminalità organizzata sostituisce lo Stato ed impedisce il libero esercizio dei propri diritti
è giusto farsi giustizia da solo contatto sufficientemente basso per fortuna
Però credo che invece questo dato debba farci pensare è andato al quale noi come Partito Democratico ovviamente cc ribadiamo ma quasi il cinquanta per cento italiani pensa che se ci fosse la pena di morte ci sarebbero meno reati violenti
E che il sessantasette per cento degli italiani e tra le donne oltre settantuno per cento pensa
Che per la i reati a sfondo sessuale per la pedofilia ci vorrebbe la castrazione chimica noi pensiamo che queste due risposte coloro che hanno elaborato i dati di questa ricerca e ho quasi finito
E cioè i temi simbolici della pena di morte della castrazione perché abbiamo risposte così alte
Perché in assenza di una giustizia ordinaria che funziona venne e che garantisce diritti di cittadinanza per esempio la sicurezza a tutti le persone cercano risultati simbolici forti siccome non siamo in grado di garantire a tutte le donne dalla maggior parte delle donne che non saranno soggette
Ad attacchi a sfondo sessuale siccome non siamo in grado di garantire che nelle città sapremo prevenire i piccoli reati così fastidiosi siccome non siamo in grado di garantire che la giustizia avrà un corso rapido allora i cittadini dicono a b per lo meno dateci degli esempi simbolici forti e terribili come quelli della pena
Di Moro
Ecco io ho finito una un sunto di illustrazione dei dati della ricerca perché io dico rimane lo spazio per il centrosinistra se noi assumiamo
Che abbiamo vissuto in un quindicennio dove i dati dell'insicurezza i nodi che producono in sicurezza sono stati esaltati dal sistema della telecomunicazione anche per uno scopo elettorale e politico
E che però quei nodi esaltati hanno portato ad un aumento dell'insicurezza anche in una leggera diminuzione della realtà dei reati
E che però oggi la popolazione è cosciente che quell'insicurezza può essere curata
Garantendo una funzione efficiente della giustizia garantendo un controllo del territorio secondo le leggi che la democrazia e garantendo le forze dell'ordine si innanzi a mente mezzi e strumenti per agire prevenire e dove necessario reprimere
E garantendo ai Comuni o alle comunità locali
I finanziamenti per investire in servizi per dotare le nostre città in altri quartieri di punti di riferimento per illuminare le strade per fornire servizi di alle donne agli anziani ai bambini e agli uomini a coloro che lavorano e per fornire servizi e assistenza a coloro che perdono il lavoro a coloro che sono precari che hanno incertezza per il futuro
Allora noi qui abbiamo uno spazio secondo me per il centrosinistra
Che non ha nessun bisogno di seguire la demagogia del centrodestra ma che deve riconoscere come esistente il tema dell'insicurezza e la sicurezza
Farlo proprio il patrimonio dell'esistenza di questa insicurezza insicurezza nella crisi aumenta la sicurezza è un diritto democratico per il Partito Democratico c'è uno spazio
Grazie grazie Manuele molto bene Giampiero Scanu poi segue Roberto Di Giovan Paolo
Mentre attendevo che mi venisse data la parola
Considerato che le poche cose che vi dirò
Deve dire o con un forte senso del pudore
Perché anche nel mio caso
Vi parlerò di cose che sento profondamente
E che mi permetto di offrire alla vostra considerazione perché ho la necessità di fare una verifica
Ieri Dario ci ha detto
Che ci consideriamo i custodi dell'idea originaria
Basta
La fiducia in Dario per essere convinti che ciò sia vero
Nel mio caso la fiducia totale
Però alcune cose le vorrei verificare perché
La semplicità
In un certo libro è stata accompagnata alla prudenza
E quindi credo che
Non vorrei che torto a nessuno
Se cercherò di fare qualche puntualizzazione
Qual è l'idea originaria
Dario ma
Arricchito da un punto di vista programmatico questa dichiarazione così impegnativa
Sostenendo che dobbiamo pervenire ad una base di diritti universali
E di garanzie per tutti
Allora proviamo a chiederci
Vorrei partire da una considerazione che ha fatto Gianclaudio poco fa
Svolgendo un intervento che mi addirittura emozionale
Caro Gianclaudio
Veltroni non è stato l'unico
Benché Luís lo abbia fatto in maniera quasi clamorosa diciamo pure eclatante
A trattare i problemi dell'immigrazione
Secondo quell'approccio
Basta guardare l'Europa di ieri
Ieri c'era sull'Europa un articolo
Scritto da un parlamentare del nostro partito
Il quale fondamentalmente diceva masse l'orientamento generale relativamente al problema della immigrazione
è quello che ha indotto Veltroni ad essere così cauto così prudente
Così sensibile è razionale nello sviluppare un ragionamento bissando opportunità politica dunque è il caso che anche noi ci adeguiamo
Mi ha fatto venire in mente un altro nostro compagno di partito
Che due anni fa pontificato va da quel di Mila no dicendo che le ronde erano necessarie
A chi gli chiedeva perché si fosse convinto di questa necessità risponde va la gente le buone
Allora proviamo a mettere un primo paletto
Cosa vuol dire essere custodi dell'idea originaria
Significa ritenere negoziabile
L'originarietà
Della nostra idea oppure significa renderla talmente flessibile da determinarne la trasformazione volete che vi faccio un esempio
Provate a considerare ciò che i nostri compagni di viaggio
Che si definiscono riformisti
Spesso affermano ad esempio a proposito del lavoro a proposito della globalizzazione non so se sia capitato fuori a me capita
A me è capitato tante volte di aver sentito accompagna del nostro partito sostenere che ormai è ineluttabile
Che si consideri modificato il mercato del lavoro
Ineluttabile che si accetti la flessibilità anche quando queste diventa precarietà perché aggiungono le regole sono cambiate
Lo scenario mondiale diverso e anche noi ci dobbiamo adeguare ecco che cosa dicono molti presunti sedicenti riformisti e riformatori anche del nostro partito
Ma l'idea originaria per la quale noi siamo qua
Non può accedere a questa forma di trasformismo
Dunque ricapitolando
La nostra presenza in questo partito
Ed ancora in e anche in quest'area senza indulgere ad atteggiamenti da talebani da vestali o da grandi sacerdoti
Deve essere quella di garantire utilizzando semplicemente il necessario buonsenso e in questo caso davvero la giusto nel onestà intellettuale
Che non facciamo imbrogli che le nostre scelte di fondo rimangano tali ad esempio anche perché pure per noi è vero che nessun uomo è illegale
E queste materie non sono negoziabili
Come non può essere negoziabile
Ad esempio il discorso relativo ai giovani ci rendiamo conto che sono state bruciate due generazioni
Ci rendiamo conto che sia
I figli nipoti di quanti appartengono alla mia stessa generazione si son trovati a vivere in un mondo infinitamente più debole rispetto a quello nel quale ho vissuto io
E ci rendiamo conto che spesso ad esempio anche da casa nostra c'è stato chi ha pontificato contro il posto sicuro
Perché anche intorno a questo bisognava dire che le regole erano cambiate perché addirittura faceva bene alla salute cambiare ogni tanto il posto di lavoro
Perché perché la cifra del cosiddetto riformismo
Declinato abusivamente in questi termini consisteva nel fatto che si giocava al ribasso si giocava verso e le sensibilità nella pancia delle persone e non già di quello che sarebbe dovuto essere un ragionamento serio ed onesta
Allora visto che mi sollecitano di chiudere
Io credo che nel mandato che noi stiamo sottoscrivendo considerandoci custodi dell'idea originaria
Ci debba essere l'impegno a non considerare niente come ineluttabile
Non è ineluttabile che il Meridione sia la parte più debole del nostro Paese non c'è nessuna profezia o nessuna decisione divina che abbia stabilito che appare sempre il Meridione dovrà restare ciocche
Come non è ineluttabile e qui vorrei chiarire un aspetto rispetto al quale
Anche nel nostro partito dobbiamo vederci più chiaro non è ineluttabile
Che pedissequamente Oboe minimamente noi accettiamo relativamente alle nostre missioni internazionali
Ciò che viene definito deciso altrove
Far parte
Di organizzazioni sovranazionali come nel nostro caso non può significare la rinuncia da parte nostra a svolgeremo un'azione costante ininterrotta che rappresenti un bisogno insopprimibile pere Portacci verso una coltura della pace perché la pace non è una conquista borghese
Perché la pace non può rappresentare un annetto
Che riguardi soltanto alle prospettive scatto logiche
La pace deve essere ricercata
Anche da noi
Deve essere ricercata anche da chi
Contemporaneo deve essere ricercata anche da chi
Senza leggerezza esprime il proprio volto perché i militari vadano a combattere all'estero vorrei essere chiaro non mi sto pronunciando contro un atteggiamento rispetto al quale il nostro partito è stato chiaro è serio
Sto soltanto dicendo che conformemente a quanto peraltro stanno facendo altri paesi europei mi riferisco alla Germania mi riferisco alla Francia mi riferisco all'Inghilterra
Che da ultimo da ultima ha inaugurato una nuova politica degli armamenti sì
Lavori ci si impegni Verre aumentare la cultura dell'accettazione dell'uomo piuttosto che verrà logica delle armi
Finisco
Finisco con
Una sottolineatura
Che mi permetto di proporre il perché
Non vorrei che
Benissimo
Assaliti da supponenza o arroganza intellettuale o peggio ancora ad Angers divismo
Però sento il bisogno di farla questa sottolineatura perché
Negli ultimi tempi soprattutto nel mondo cattolico
Che mi è tanto caro
Sono giunte ci sono giunte delle
Lezioni
Ci sono giunti degli ammonimenti
Se continuiamo così magari ci arriverà anche qualche scomunica laica
Mi riferisco a quelle persone che
Pretendendo di raccogliere in bocca come diceva Fabrizio De André
Il punto di vista di Dio
Hanno addobbato i propri carretti
Con fiori
Fiorellini Fioretti e Fioroni
Soltanto per esaltare una presunta bellezza
Nelle loro intenzioni dovrebbe
Sottolineare
La loro straordinarietà
Non dobbiamo aver timore di professare con determinazione i nostri convincimenti
E quando dovesse Ciampi venirci il timore
Quando dovesse addirittura venirci la paura
Che
Ci stiamo spostando troppo in là
E che magari ci stiamo avvicinando all'utopia
Beh faremmo bene a non spaventarci non abbiamo molte occasioni in verità
Anche chi dovesse campare cent'anni non avrebbe molte occasioni
Per non tradire il bambino per l'uomo
E sempre per restare in materia evitiamo di prendere esempio da certi nostri compagni di viaggio
Che come famosi banchieri Pizzi Cagnoli e notai
Hanno in maniera molto evidente
Il venti gli obesi
Le mani sudate e alcuni anche il cuore a forma di salvadanaio
Grazie escano io chiedo uno sforzo finale a tutti noi guardate Di Giovan Paolo no no
Abbiamo cinque interventi no no io non chiedo a nessuno di rinunciare abbiamo cinque interventi non è rispettoso che vi approfittiamo del del tempo perché altrimenti non lo Finolli finiamo oggi abbiamo chiesto a delle persone di parlare durante la pausa del pranzo
Vi chiedo di fare un sacrificio a rimanere ancora una mezz'oretta e chiedo ai cinque che devono intervenire di essere per favore sintetici
Ognuno di noi ha molte cose da dire scegliete le cose più importanti Roberto Di Giovan Paolo e poi Guido Melis
Non mi era mai successo di essere graziato prima riguardo le dicevo di sciopero Roberta dal gelato antenna Angelo quante sono stavo parlando a tuo favore a priori
Inoltre la donna ne vogliamo scherzare allora vi faccio solo venia
Del del fatto che dirò alcune cose un po'a spanne quindi vi prego di credere che c'è anche un ragionamento glielo diciamo rispetto tre cose
Prima questione siccome sulle questioni dell'immigrazione degli ultimi delle persone che vivono situazioni difficoltà anche grazie al lavoro parlamentare penso non ci siano dubbi quel su quello che penso eccetera non ci dormo sopra vorrei solamente dire e mi piacerebbe che lo stile non è stato detto prima da Brescia non l'ha detto anche Scano che venga inteso dare democratica un dato strutturale
Cioè il fatto che ci siano queste condizioni di difficoltà l'immigrazione l'utilizzo dell'immigrazione come fatto securitaria o abbiamo visto prima dei dati le questioni che riguardano gli ultimi della società
Non è che avvengono per caso
Noi dobbiamo avere la capacità di fare un'analisi del perché avvengono queste persone sono povere o immigrate o scappano dai loro Paesi o loro paesi sono dei posti irrespirabile invivibili
I luoghi delle nostre città sono il luogo del degrado qua vengono utilizzate dagli Alemanno di turno
Per dire che bisogna fare politiche sicuri Dario dalla lega non ha a caso servono questi poveri servono questi ultimi servono certi diseredati per mantenere il sistema che è stato costruito nel modo in cui lo vediamo in questi anni
Il capitalismo non è il consumismo
Costruire la società che noi abbiamo oggi non è la Società dei capitani coraggiosi del capitalismo
Se noi questa analisi non la prendiamo in considerazione noi diamo risposte solamente momentanee
E non facciamo un'analisi per dire non solo che ne vogliamo andare al governo che è lodevole ma che vogliamo un partito che oltre che andare al governo disegni un'idea di società
Allora se è così tagliando tutto il resto
Io devo dire due cose che riguardano Area democratica che riguardano anche perché io mi mi impegno sempre sui contenuti ma molto stupido che normalmente che noi che ci impegniamo sempre sul dibattito interno una volta che abbiamo perso alcuni amici e fratelli
Pure fratelli qualcuno che ha firmato quel documento siamo così impegnati nei laboratori e non affrontiamo fino in fondo il tema che riguarda il il nostro partito
In motivo per cui noi siamo rimasti Area democratica
E alcuni di noi con la sofferenza dei rapporti con gli altri che gli stanno vicino ha fatto questa scelta di non firmare è che la segreteria attuale inadeguata
è inadeguata rispetto alla società civile che abbiamo è inadeguata rispetto ad una proposta alternativa di governo anche rispetto alla proposta che aveva fatto Aldo al congresso
Se non marchiamo questa differenza e quindi andiamo noi a colmare per questo nome decidiamo di mettere mano al partito per non fare un'opposizione sterile ma per costruire le condizioni perché ci sia questa adeguatezza questa è la differenza
Noi non accettiamo di fare un'opposizione nella quale saltiamo noi stessi e facciamo le anime belle come giustamente ricordava prima magari cascando anche nelle trappole delle posizioni di destra
Ma diciamo che la inadeguatezza attuale della segreteria rispetto alla società civile alla proposta di governo ci costringe a rendere adeguato il partito
Questa è la grande differenza e dobbiamo dirlo con chiarezza
Rispetto a questo tema allora il presupposto è pure quando Dario dice tre temi che riguarda nel merito che riguardano le regole che riguardano ricordo l'ultimo ma insomma diciamo son temi che tutti a cui tutti dicono di essere vicini da sempre alla Cetto lo dico anch'io però Dario su questo allora su questo si chiariamoci
Noi siamo vicini a questi temi per esempio del merito
Deve intraprendere
Della mobilità siamo vicini solamente con una variante degli ultimi vent'anni che derivano dal grande cambiamento dovuto otto dalla Thatcher e da Reagan o siamo perché questo tema venga declinato in un paradigma diverso di costituzione della società
Perché questo è il tema negli ultimi trent'anni abbiamo affrontato varianti diverse di risposta alla vittoria del mercato del liberismo
E la sinistra si è adattata a questo
Anzi delle volte con un'ansia di legittimazione per cui ci è stato spiegato che sono il maglioncino di Marchionne risolve i problemi della della mobilità della produzione industriale
Non è così
Nessuno parla di fuoriuscita dal capitalismo ma per diamine
Un capitalismo di in cui gli imprenditori rischino del loro in cui diritti e doveri siano dei gli imprenditori e dei lavoratori in cui una azienda non debba solo fare profitto ma debba essere utile al proprio territorio ai cittadini a coloro che ci lavorano quaestor l'imprenditore che si prende cura di se stesso e della propria società e allora rispetto a questo orizzonte il partito non dà una risposta e per questo noi diamo una mano al partito perché non ci basta solo assumere le posizioni degli altri rispetto a questo per cambiare per legittimarsi al governo
Chiudo io sono d'accordo con molte delle cose che ha detto presse che ieri ha detto Del Rio
Un partito che disegni un'idea di società non solo come andare al governo è un partito che accompagna i cittadini che hanno le difficoltà quelli che ieri del rio diceva che è successo questa estate niente pure sui giornali sembrava essere successo di tutto in politica
Ma allora per fare questo serve un'area democratica che sorga Nizzi
Serve un partito democratico che in gruppi la coalizione del centro sinistra a mio avviso c'è un'idea di partito che è un po'come negli Stati Uniti in cui tutti possono esprimere opinioni poi ci son cinque punti su cui si va al governo e una leadership su cui si va al governo ma né all'interno del partito le posizioni possono rimanere in grado di dibattere
E per far qualche per far questo io dico onestamente
Non basta solo parlare delle riforme istituzionali non basta solo chiedere il ripristino della legalità nel nostro Paese serve avere un'idea di una prospettiva diversa per la società
E allora francamente io che sono convinto caro Dario che certamente dobbiamo parla con tutte le opposizioni e chiudo ma che l'UDC concorra sostanzialmente alla leadership del centrodestra
Se vogliamo dirci le cose come stanno e che noi dobbiamo discutere con tutti quelli che vogliono andare al governo quindi se Vendola vuole andare al governo anche con Vendola certamente non con quelli che pensano di stare al governo in piazza
Questo è sicuro
Io penso che non mi basta dire solo delle alleanze le riforme istituzionali e come Voglio andare al governo vorrei un partito che mi dicesse anche quali posizioni intende aprire sulle cose che interessano tutti i giorni cittadini su una società da costruire domani rispetto a questo francamente c'è molto da fare come Area democratica ma ancor più e soprattutto perché noi non siamo d'accordo su come è stato fatto fino adesso dalla segreteria
E non perché non cediamo le armi e improvvisamente entriamo in maggioranza
Grazie Roberto Guido Melis quale cominciamo la parte sul welfare con Fiorenza Bassoli scusate
Ma molte delle cose che volevo dire quando mi sono iscritto ai DS
Le ha dette benissimo
Brescia quindi non le ripeterò del resto con Brescia abbiamo firmato insieme idoneo vicino al microfono eh sto compressa abbiamo firmato insieme anche con Luigi Manconi Paolo Corsini
Lino Duilio per dire che non è una cosa solo di ademocratiche a un documento che dissente dalla mozione mal Mara Veltroni
è se posso permettermi dissente anche dal fatto che il Forum il documento finale del Forum del dell'assemblea di Busto Arsizio abbia recepito un po'asetticamente le posizioni di quella mozione che sono state incluse e sono un po'una scheggia e non si concilia con l'impianto del documento del foro più e molto meglio e molto condivisibile a mio avviso c'è una contraddizione qui ci sono due linee insomma ma voglio dire l'immigrazione
Dico tre cose molto semplici primo è ineluttabile è un grande fenomeno storico di enorme valenza che caratterizza il nostro tempo non possiamo fare i muretti per bloccarla dobbiamo conviverci secondo genera conflitto come dice Giuliano Amato genera conflitti subito e rigenera anche nel tempo e dunque bisogna questi conflitti terzo governarli
è una grande forza politica come il Partito Democratico che si candida alla guida del Paese Demme sapere come si governa questo conflitto
E questo conflitto non si governa con misure puramente repressive Nancy governa con misure di esclusione si governa attraverso una politica per l'immigrazione che deve comprendere naturalmente una un'articolazione di strumenti e di misure e si potrebbe quasi avessimo il tempo anche elencarle queste questa articolazione
Ma il nostro partito ha questa consapevolezza sacche l'immigrazione in la grande sfida che ci attende ammesso l'immigrazione al centro della sua riflessione io ho i miei dubbi su questo e vorrei creare democratica
Prendesse in mano questo tema e lo e lo proponesse in certa misura lo imponesse al Partito Democratico ho fatto in questi due anni da Crespo due anni e mezzo che su un deputato qualche esperienza
In un settore particolare mi sono occupato dell'immigrazione romena
Diciotto ore semplice perché si tratta di comunitari ma voi sapete quali sono stati e quali sono stati Lippi le asprezze rapporto quel romeni quale il clamore che si è suscitato mediaticamente intorno alcuni sciagurati episodi delinquenziali
Ebbene come ha reagito il partito democratico rispetto a questo tema vi racconto un episodio l'episodio semplice
Nel due mila nove
Alla fine di un lungo lavoro
Condotto da me e da altri all'interno della comunità romena il partito più rappresentativo di questa comunità in Italia che si chiama Partito dell'identità romena e che è un partito che raccoglie insieme
Circa dieci mila romeni del della comunità la comunità romena un milione di di aderenti ed è da più la più consistente delle comunità straniere sul nostro Paese e anche forse la più distribuita sul territorio nazionale questo piccolo partito si è convinto di chiedere al partito democratico un patto un patto elettorale e politico
Che avrebbe dovuto avviare un rapporto fattivo di dialogo volto all'integrazione di questo partito nell'aria del partito democratico
Era ancora segretario Franceschini che vi consiglio di rivolgermi a Migliavacca Migliavacca fece un incontro eravamo presenti io e già Leonard Touadì come mediatori i romeni vennero a con tutte le solennità del caso convinti di AST di partecipare a chissà quale tavolo di trattativa
Migliavacca si convinse lo disse anche apertamente che si potesse procedere nella trattativa poi venne il turbine del congresso
Ci fu tutta una serie di emergenze la cosa fu rimandata di settimana in settimana tunisino è rimandata al dopo congresso il dopo congresso con grande fatica riprendemmo l'itinerario avviato prima del congresso è una membro della segreteria non ho difficoltà a dire anche di chi si tratta si chiama Stumpo ricevette di nuovo la delegazione dei romeni
Mi impegno a dare una risposta la risposta non è mai venuta
Non siano espulsi ha risposto al documento di adesione di quel piccolo partitino e non si è risposto alla comunità romena che in qualche misura quel partitino
Rappresentava ne parlai con Bersani il quale non sapeva nulla naturalmente di questo evento capisco che era un evento piuttosto minore rispetto agli altri
Su cui si affannava allora la sua attenzione promise anche noi che mi avrebbe dato una risposta anche lui non ha più risposto
Il tuo partito non risponde sapete come è finita che dentro quel partitino è prevalsa la destra
Perché c'era anche lei una dialettica tra due diverse correnti la destra ha fatto un accordo col Partito Socialista di Caldoro e alle ultime elezioni amministrative quel partitino ha partecipato mi risulta anche con qualche è perfetto concreto alla campagna elettorale del centrodestra
Abbiamo perduto un'occasione a mio avviso ma di queste occasioni e perdiamo continuamente perché non abbiamo nei confronti di questi problemi la sensibilità necessaria non abbiamo la percezione politica dell'importanza di questi problemi
Noi siamo un Paese che ha quattro milioni e più di immigrati siamo un Paese dove c'è un milione di romeni siamo un Paese che nel futuro
Avrà un problema anche di mobilitare questo nuovo elettorato i gomiti comunitari come voi sapete votano alle elezioni europee elezioni amministrative
Il presidente Fini di recente ha espresso in una serie di
Iniziative pubbliche un interesse molto dicono i confronti tra comunità romena e soprattutto a Roma la destra sta facendo una politica nei confronti di quella comunità e noi e noi stiamo a guardare siamo un partito che sta a guardare
In questo come in tanti altri campi io credo che Area democratica abbia una responsabilità e abbia anche una potenzialità può essere la componente del partito che fa di questo tema dell'immigrazione il tema centrale uno dei grandi temi da portare avanti e che propone in maniera concreta attraverso un'azione politica anche lavorando
Dentro queste comunità perché c'è un problema anche di starci dentro di penetrare il cd intessere rapporti
Di provocare occasioni per confrontarsi con queste comunità sul territorio io credo che Area democratica abbia sotto questo profilo un compito è anche un'opportunità e mi permetto di dire che da questa assemblea potrebbe uscire anche forse
Una sorta di impegno sotto questo profilo insomma
Prendiamo la noia a cuore questo tema dell'immigrazione e imponiamo lo a quella parte del partito che continua a essere sorda
Grazie Guido
Abbiamo affrontato temi molto Complessi e forse questo ultimo meriterebbe merita un approfondimento ulteriore avete visto però che non abbiamo chiesto a molti di voi
Tutti voi di riempire nella scheda anche la una ultima parte sulla disponibilità a partecipare a dei gruppi di lavoro da qui all'assemblea di Napoli
Quindi io considererei quest'ultima parte del nostro lavoro sul Welfare come una anticipazione
Di un lavoro un po'più approfondito che faremmo un dei gruppi di lavoro da qui all'assemblea di Napoli perché all'assemblea di Napoli
Uno dei temi diciamo al centro sarà proprio un welfare la sanità i servizi il il rapporto corse alle famiglie con i i nuovi bisogni quindi io
Ringrazio intanto le nostre amiche i nostri amici che interverranno ma l'impegno insieme a loro a continuare questo lavoro nelle prossime settimane attraverso il gruppo di lavoro la prima a parlare è Fiorenza Bassoli segue Maria Fortuna Incostante poi Massimo Calearo
Ma io credo che proprio per dare un contributo la dibattito che ci sarà l'assemblea di Napoli
Sì è importante affrontare anche il tema del sistema salute nel nostro paese che è una parte importante e sostanziale del nostro welfare
Noi abbiamo ripetuto spesso in diverse occasioni che bisognava uscire da questa crisi che è la più grave dopo quella del ventinove in un modo diverso da come stiamo entrati in realtà questo non sta avvenendo e oggi invece diventa importante pensare che il capitale umano non può essere utilizzato solo per la crescita e per la produttività ma deve essere utilizzato anche in funzione di uno sviluppo delle libertà e dei diritti delle persone proprio se vogliamo dare un segno a questo cambiamento
Ora la destra che governa gran parte dei Paesi europei si sta dirigendo in un'altra direzione naturalmente accompagnata anche dal centrodestra che governi il nostro Paese
Si stanno mettendo in atto tutto una serie di tagli
Che era l'Inghilterra la Francia all'Italia renderanno molto più fragile il nostro sistema di sicurezza sociale mentre vediamo che negli Stati Uniti Obama ha investito novecento quaranta miliardi di dollari in dieci anni proprio per realizzare un sistema salute
Che se non una riforma radicale fosse un'importante riforma per cambiare un sistema che li rendeva praticamente al di fuori del diritto della salute milioni oltre cinquanta milioni
Di americani se noi stiamo in Europa dobbiamo anche riflettere sul fatto che nel due mila e otto i Paesi europei
Che fanno parte del nome dell'Organizzazione mondiale della sanità
Hanno stilato un documento e approvato un documento a Tallinn dove hanno detto che praticamente spendere in salute non è un costo bensì un investimento ora nel nostro Paese
Di fronte alla crisi che colpisce
Ormai duramente anche i posti di lavoro e quindi determina una grande sicurezza sociale noi vediamo che non c'è una strategia di uscita dalla crisi cioè quello che noi abbiamo più volte rimarcato e che oltre a mettere i conti in ordine bisogna mettere dei elementi che Diano slancio lo sviluppo ora questa strategia per ridare lancio dello sviluppo
Non c'è nessun settore non c'è nemmeno nel sistema salute pure voi pensate
Che il sistema salute è una un investimento anche in termini di ricerca di innovazione tecnologica e dal punto di vista della produzione tutto quello che il farmaco quello che diagnostica quello che dispositivi medici
Produce il dodici per cento del nostro prive sono dati inconfutabili perché sono visibili da chiunque inoltre l'Organizzazione mondiale della sanità
A disegnato un grande importanza e il valore del nostro sistema salute dicendo che è tra i migliori al mondo per il rapporto tra risorse impegnate e i risultati raggiunti cioè vuol dire che noi siamo ancora stati tra i più diciamo economici in Europa in termini di spesa e abbiamo raggiunto degli ottimi risultati in termini anche di allungamento della vita e di cura delle persone ora questo non vuol dire che non si possa ridurre ulteriormente gli sprechi rendere più efficiente ma io dico anche efficace la stesa
E in un sistema che però dobbiamo sapere e messo a dura prova da cambiamenti molto profondi l'allungamento della vita vuol dire che una bambina che è nata nel due mila nove due mila otto e due mila e nove a cento anni di aspettative di vita
Ma già ora vediamo i profondi cambiamenti a cui è sottoposto il nostro sistema proprio per l'aumento della le aspettative di vita e perché mi conseguenza questo Sodoma le aumentate le malattie cronico degenerative
E oncologiche e questo comporta un gesto sistema che sia in grado di dare una continuità di cura che si si sviluppa nel tempo c'è tutto il tempo di vita che proprio questa innovazione nel campo della ricerca scientifica ci ha concesso di ottenere ora questo sistema emerso anche a dura prova del fatto che il federalismo in Italia serializzati essenzialmente nel settore salute cioè nel sistema salute ogni regione si è organizzato il suo sistema salute
E questo però ha messo in evidenza e forse in parte anche contribuito a creare un sistema salute a più velocità in cui purtroppo vediamo che il centro sud
A delle grosse difficoltà
Ha accumulato dei grossi debiti mente il centro nord il Centro e il Nord
Diciamo spesso cannibalizza hanno una parte di queste esigenze del Sud portando risorse nelle proprie nelle proprie casse ora questo sistema
Va quindi aggiustato ed è questo l'obiettivo che noi ci dobbiamo dare
Io credo che noi oggi non possiamo accettare che i cittadini del Sud
Che devono vedere l'orrore di regioni rientrare rispetto questi debiti e questo è importante se vogliamo mantenere una stabilità nel nostro sì sì e una compatibilità del nostro sistema salute
Debbano però solo esseri interessati
Né in termini di pagare questo
Ripiano dei debiti che si sono accumulati pagando di più l'addizionale IRPEF IRAP
Pagando dei ticket più elevati senza vedere nel contempo con un cambiamento strutturale di questo sistema
Che oggi porta ancora centinaia migliaia di persone a curarsi
Nel nord del Paese c'è occorre investire perché è questo cambiamento sia strutturale in termini di qualità di efficienza e di efficacia della spesa investire vuol dire ad esempio e il tempo scusate non me lo permette di
Fare almeno
Investimenti negli ospedali e quei pochi ospedali farli più sicuri
Più efficienti e anche più funzionanti e a di l'alta qualità di cura e investire sui servizi del territorio perché questo potrebbe riportare anche nel centro sud del nostro Paese non solo una situazione di stabilità ma anche una migliore qualità della cura
Il federalismo è un altro dei punti che si attuerà fortemente nel sistema sanitario in corrispondenza con l'attuazione dei costi standard ora che cosa deve essere per noi il federalismo e cosa devono essere i costi standard brevemente i costi standard
Non possono essere calcolati solo sull'efficienza della spesa ma anche sull'efficacia del risultato perché altrimenti non ci preoccupiamo del risultato della cura vogliamo solo che questa cura costi meno e queste la ricetta di Tremonti che ha come unica idea
Quella di tagliare le risorse per la sanità dopo aver tagliato quello della scuola ora hanno in questo non lo possiamo accettare così come non possiamo accettare che nel decreto che definisce costi standard
Ci sia un ritorno all'indietro rispetto alla programmazione delle risorse il patto per la salute
Che è stato l'elemento che ha costruito un rapporto pattizio tra Stato e regioni ha consentito anche di programmare le risorse e il loro utilizzo da parte delle regioni Oreste ai costi standard e il fabbisogno complessivo
Proprio su questo decreto vengono definiti invece dovranno essere definiti invece annualmente noi ritorniamo indietro rispetto a quello che era un sistema pattizio che in questi anni
Ha funzionato e ha dato programmazioni all'uso delle risorse inoltre e finisco subito
Noi parliamo di costi standard che non prevedono la prevenzione quando l'Europa ci dice che è un sistema di cura non può essere basato solo sulla cura delle persone ma deve essere anche di prevenzione e di previsione della malattia
E sulla formazione ora se si vuole efficientare e rendere più efficace il nostro sistema
E chiaro che bisogna puntare sull'innovazione tecnologica se non abbiamo la formazione se non abbiamo la capacità di cambiare il nostro sistema attraverso la consapevolezza di chi lavora in questo settore sarà difficile portare a continue innovazioni sistema quindi un sistema di costi standard che non preveda questa voce è un sistema che noi dobbiamo in qualche modo chiedere che sia cambiato inoltre che cosa vuol dire federalismo federalismo tra Regioni che si trovano in una situazione di grossa diciamo diversità in termini di qualità del sistema richiederebbe un federalismo solidale e basato sulla sussidiarietà un federalismo dove lo Stato fa il suo dovere perché nel Titolo quinto della Costituzione c'è scritto che i LEA devono essere definiti a livello statale e devono essere
Devono essere rispettati
Ora in un sistema in cui invece le regioni più forti sono quelle che decidere le regioni più deboli sono quelle che devono accettare si rischia che cosa non solo la continua diseguaglianza
Nella possibilità di rendere esigibili i diritti che sono costituzionali
Ma sì va verso quella deriva che molto spesso il presidente Napolitano ha dichiarato pericolosa cioè la rottura dell'unità del Paese
Allora io credo che noi dobbiamo pensare ad un federalismo che nel sistema salute che è stato proprio il sistema in cui non abbiamo approvato questa autonomia regionale diventi un federalismo in cui partnership creazioni di reti qualificate
Investimenti anche in termini manageriali
Consente di creare una solidarietà nell'autonomia cioè essere rispettosi del titolo quinto ecco queste sono le questioni principali non non vorrei approfittare del tempo che mi è stato dato queste sono le questioni principali su cui si misurerà non solo la nostra capacità di disegnare un sistema salute più moderno più efficace e anche più efficiente ma anche in un sistema federale chiamiamolo così in attuazione del Titolo quinto e del federalismo fiscale che sia in grado di creare quel federalismo che non è della lega ma che il nostro federalismo c'è un federalismo solidale e sussidiario
Importante poiché alle gli ultimi interventi si Bramani hanno pensato Linari cominciava alle nove altrimenti non ce la facciamo acido erano nelle mani mattina alle nove
Domani
Non abusiamo troppo della vostra pazienza
Faccio solo qualche considerazione dentro questo tema più generale del welfare che M meriterebbe come ha detto Marina
Grandi approfondimenti a mio avviso perché è un tema sostanziale anche che ci interroga sulla crisi e sul tipo di crisi che ha investito non soltanto l'Europa ma tutto il mondo
Mi sembra di rintracciare una diciamo un filo
Le grandi trasformazioni che ci hanno investito letteralmente la globalizzazione vado solo per slogan
Ci hanno dimostrato che il pensiero progressista di fronte alla messa in crisi di un modello sociale che ha retto in tutto il Novecento e anche di un modello di welfare è stata completamente impreparata
C'è chi dice che il centrosinistra le forze di progresso in Europa e nel mondo questo mi pare abbastanza evidente la destra ha cercato delle risposte risposte che anche qualche modo trovato
Possono piacere o non piacere ma queste risposte hanno allora volta dimostrato un fallimento la crisi americana le altre cose che accadono in Europa ce lo dicono
Quindi si apre uno spazio si apre uno spazio per le forze di progresso si apre uno spazio anche e direttamente per noi per il Pd nel nostro Paese per una forza di progresso
Eppure se pensate c'è stato un momento in cui c'erano state grandi intuizioni anche in Europa ricordate dell'ora il libro bianco i nuovi giacimenti culturali professionali possibili l'ambiente
La cura della persona il fatto che questo poteva dar luogo addirittura nuovi mestieri a nuove occupazioni si parlava del tempo come risorsa concetto che Dario ha ripreso anche nella sua relazione
Ebbene le forze progressiste di centrosinistra non hanno non sono riuscito a trasformare questi in un pensiero politico collettivo comune e quindi da questo punto di vista c'è stato un fallimento
L'Europa si trova dentro questa crisi globale forse proprio per questo più esposta diciamo da tanti punti di vista inutile che vi dico la Cina l'India e tutto il resto che già sappiamo
Ma anche perché questo modello fondamentale che addirittura c'era invidiato penso alle considerazioni di Rifkin sul modello europeo no rispetto tante cose che c'erano dentro questo modello entrata profondamente in crisi perché la globalizzazione lo mette profondamente in crisi eppure qui si apre uno spazio per una nuova condizione
Degli degli esseri umani a mio avviso cioè non la voglio fare grossa ma è proprio così se è vero che questa crisi non è solo una crisi temporanea non è solo una crisi momentanea nella crisi che ci fa interrogare su tante cose
E quindi che la qualità anche dello sviluppo e la capacità per le forze di progresso e di sinistra di passare dai vecchi concetti dell'omologazione a quello della valorizzazione degli individui dei bisogni
Di pensare a un welfare che non è più partner realistico che non è più calato dall'alto ma che sia duttile che al tempo stesso offre delle garanzie ma sia capace di profonde innovazioni sul territorio è un compito tutto nostro
Eppure quando abbiamo fatto il PD noi abbiamo detto che volevamo costruire un nuovo pensiero per un nuovo secolo però se ci pensate questa affermazione da sola non bastava
Perché non è bastato mettere insieme le culture
E non fare i conti contanti conservatorismi che c'erano anche nei nostri pensieri e nelle nostre storie tanti i conservatorismi con i quali dobbiamo fare i conti e dobbiamo superarli se vogliamo parlare di un nuovo welfare e se vogliamo spingere sull'acceleratore dell'innovazione
E io credo che da questo punto di vista e chiudo tagliando tante cose mi vorrei concentrare un attimo sul tema del welfare comunitario
Pensiamo alla vita delle nostre città sempre più complicate da questo irrompere dei fenomeni della globalizzazione
Pensate che cosa significa costruire un welfare comunitario
Che metta in una nuova relazione in genere le generazioni i temi della convivenza pensate a che cosa significa anche la sfida delle risorse su questo tema come possiamo immaginare anche modi nuovi di pensare di fare agire risorse che non siano sempre tutte di uno stesso tipo ma come ci può essere un concorso delle persone perfino nella progettazione la di questi spazi
Ecco ma se vogliamo fare queste si potrebbero dire tante altre cose peraltro
L'esperienza comune mia anche di Marina diciamo in tempi precedenti siamo cinici mi solletica Webber a a dire tante cose e tante tante soluzioni possibili
Ecco io credo che però se dobbiamo fare questo noi dobbiamo
Avere due assunti uno che le politiche del welfare comunitario non sono le cosiddette politiche sociali che noi pensiamo siano aggiuntive alle politiche tradizionali che affidiamo magari a qualche assessore donna perché le sa fare meglio perché c'è più sensibilità
Perché non abbiamo pensato a un welfare paternalistico e riparatore che interviene a valle dei fenomeni non a monte perché noi siamo stati dentro a un concetto di cultura tradizionale nel Novecento
Che non c'è più non c'è più nelle nostre città nelle nostre famiglie nelle nostre vite
E allora se noi diciamo questo dobbiamo dire che fare
Politiche di welfare comunitario significa fare politica economica e copriamo cominciare a dire che la crescita non si misura solo al PIL perché il Pd non è un indicatore che ti fa misurare solo
La crescita
Delle comunità la crescita di un Paese
E oggi proprio legge cerca anche peraltro un pezzo mi pare su su Repubblica che non ha avuto modo di legge
Ma insomma è da tempo che gli studiosi ci dicono ci parlano dell'ISU dell'indice di sviluppo umano cioè non è possibile che in Noè ecco non agganciamo questi temi non li facciamo diventare delle nostre battaglie
Quindi per noi con l'economia sociale la crescita dei corpi intermedi la capaci di dalla capacità di ristrutturare un welfare
E di creare per questa mia economia sviluppo nuove professioni nuovi mestieri liberare il tempo e la vita delle persone e al tempo stesso anche investire oggi terno a riparare domani
Perché diceva D'Antoni costa di più
Forse fare un carcere dopo o forse riparare una scuola oggi no potremmo usarlo come metafora ecco se noi vogliamo agire su questi temi li abbia avere una profonda
Forte consapevolezza che questi sono degli assi dello sviluppo economico sociale di un Paese solo così forse possiamo
Imbracciare diciamo nuove armi e nuovi strumenti per questa battaglia
Massimo Calearo chiudiamo con un sindaco che Massimo Calearo sindaco di Sarzana non mi odia da che ha promesso di invitarci a Sarzana fare una cosa di Area democratica sulla cultura ecco politica dei giovani davanti ai testimoni l'impegno massimo sui oggi ma stasera però vorrei parlare di cultura più indietro
A Sarzana farlo
Oggi vorrei parlare di quest'argomento della socialità ho sentito da più parti che Delrio è stato ma è intervenuto ieri che non ho potuto sentire è stato molto apprezzato per le cose che ha detto sulla comunità sulla socialità sul territorio tutti i temi che sono stati riprese anche oggi io devo dire che i sindaci su questo tema sono in trincea
E lo saranno ancora di più il prossimo anno perché i tagli che arriveranno saranno drammatici
E non so se arriveremo vivi all'appuntamento con il federalismo purtroppo questo sono le cose
La mia comunità nel corso degli anni è cambiata ci sono stranieri che accudiscono anziani ci sono nonni che lavorano a tempo pieno per accudire i propri nipoti ci sono anziani non autosufficienti che chiedono servizi famiglie che non riescono a pagare l'affitto tanti precari giovani che non riescono a trovare lavoro
Io credo che le comunità possono cambiare senza perdere le loro peculiarità senza sacrificare una filosofia formata di solidarietà e di impegno nel combattere le disuguaglianze sociali
Perché credo che questo sia il tema più importante di questo millennio le diseguaglianze
E il nostro Paese le nostre comunità locali devono essere in grado di cogliere questa sfida e il nostro partito deve essere lì al loro fianco senza titubanza
Io mi rendo conto che non sono solo io ho sentito ha ragione D'Antoni che è andato via c'è un po'di pessimismo in giro però io quando giro la città e la comunità io non mi sento solo perché ho tante persone vicine a me frequento le associazioni di volontariato le quelle culturali quelle sportive
Nei centri sociali
Nelle parrocchie grazie alla infaticabile opera di tanti sacerdoti lo vedo nelle scuole dove trovo insegnanti competenti motivato e disponibile
Lo vedo nelle famiglie che rimangono un vero e proprio baluardo contro le diseguaglianze e dove c'è solida solidarietà vera tra generazioni
Io non voglio e non posso pensare che la sola Italia che mi si vuole rappresentare
Sia quella indifferente che non assiste il tassista milanese oppure la povera infermiera rumena che ci hanno fatto vedere decine decine centinaia di volte
C'è un disegno rispetto a queste cose disegno che vuole fare paura fare montare rabbia e questo è un disegno da destra che noi dobbiamo contrastare con ogni forza però siccome il tema legato all'UE nel fare io credo che bisogna andare al cuore dei problemi io credo che in questi anni sia cambiato notevolmente
E soprattutto sul fronte della spesa che sta diminuendo in maniera drammatica peggiorerà anche nei prossimi anni mai cambiato anche per quanto riguarda la spesa privata bisogna riconoscere che
E la legge trecentoventotto la legge Turco che ha riordinato la materia sociale ha rinsaldato il legame tra cittadini e comunità
Ormai sono dieci anni che la legge operativa eppure
Possiamo dire che non è stata applicata nel suo complesso anzi non ha visto la luce la parte più importante quella legata ai livelli essenziali di assistenza nel sociale
Si è fatto e si sta facendo per la sanità
Per il sociale non si sta facendo io credo che il governo stia sbagliando un'altra volta dato incarico ad una società privata di stabilire questi livelli essenziali
Lance completamente fuori le organizzazioni dei comuni non sono coinvolte verrà fuori un pastrocchio quindi ad oggi non è chiaro cosa deve fare questa società
Rilevare i livelli minimi e questo è un nodo importante perché la gente deve sapere che quando da Sarzana si trasferisce a Carrara o a Spezia o a Genova Firenze deve trovare i livelli minimi di assistenza
In maniera omogenea su tutto il territorio nazionale quindi il Pd deve avere il coraggio soprattutto se si pensa al federalismo di prossima approvazione
Di sollecitare il Governo a prendere posizione
Non sappiamo su cosa confrontarci non sappiamo cosa potremo offrire
Ai nostri concittadini anche a livello di servizi quanti e quale prestazioni possono essere goduto in modo uniformare su tutto il territorio nazionale e questo è un argomento Marina che dovrebbe essere approfondito anche nell'assemblea
A nazionale perché è un argomento che riguarda le persone
E la le grandi i grandi disastri che ci sono in questo Paese
E poi bisogna denunciare in maniera molto forte amici amiche che questa manovra economica toglie
Più del trenta per cento quest'anno ai comuni e nel prossimo anno il cinquanta per cento delle risorse finanziarie caprette
Questo è un grosso problema come credo sia un grosso problema quando si parla di guerra far e che noi sindaci siamo quotidianamente ad affrontare è quello legato al lavoro al precariato i giovani e meno giovani che perdono lavoro che non l'hanno mai avuto bisogna anche qui ragionare
E lo sta facendo bene Cesare D'Anna Damiano sulla questione dei contratti ce ne sono trentacinque in Italia sicuramente bisogno lavorare per ridurle bisogna cercare di rendere
Molto praticabile il fatto che tra un periodo di non lavoro e l'altro bisogna dare a chi è in queste condizioni un reddito minimo quindi abbiamo il dovere di rimettere mano all'attuale quadro normativo dobbiamo superare l'attuale difficoltà che ci sono appunto per quanto riguarda i diciamo così contratti di lavoro qui non stiamo parlando di percezione della precarietà oggi tanto di moda stiamo parlando di persone che perdono il lavoro già precario e non ne trovano alto
E gli unici ammortizzatori sociali riconosciuti sono le pensioni dei genitori o dei nomi
Su queste tematiche le comunità locali hanno un interesse primario a giocare un ruolo attivo perché è su di loro che ricadono ricadranno ancora di più nel futuro le responsabilità di governo dei fenomeni sociali
La centralità del territorio ricordava il professor Magatti non deve significare chiusura o rifiuto dell'altro
Paura di affrontare Lane evitabili conseguenze di società aperte a flussi migratori e alle diverse correnti o ispirazioni culturali e religiosi
La risposta deve stare in una sapiente politica di integrazione nei diritti e doveri e non può stare nella paura nella discriminazione sociale come leva di governo delle comunità
Tutti questi temi rimandano ad un nuovo modello UL fa un nuovo modello che modifichi il Welfare State che è entrato in crisi per la sua insostenibilità finanziaria ma anche per la sua rigidità di fronte ai mutamenti sociali
Un modello che garantisce di più chi è già garantiti
Mentre non è in grado di affrontare le nuove povertà e marginalità sociali o di tutelare le nuove forme di lavoro c'è bisogno di costruire un nuovo modello a cui deve dare un contributo sostanziale il partito democratico
Un modello che faccia leva sui corpi intermedi
Sul volontariato sul terzo settore sul privato sociale e sul ruolo regolatore del sistema pubblico senza tuttavia abbandonare l'idea di un sistema universalistico che non lasci indietro nessuno
Il nuovo modello deve tenere insieme solidarietà e responsabilità evitando sprechi e di e privilegi la nostra proposta di federalismo del partire da qui
E deve essere necessariamente diversa dalla proposta della destra
Che in maniera molto semplicistica si traduce in un ripiegamento a riccio nel localismo
E nella retorica delle piccole patrie mentre a me piace e a noi tutti piace immaginare il territorio come fattore di coesione e piattaforma dalla quale fare rete nello scenario globale
Questi argomenti devono essere assieme ad altri il tessuto su cui si costruisce l'uguaglianza e maggiori libertà personali dove si rinsalda no i legami tra le persone integrandole e preparando le a servire congenita il loro Paese
Voglio concludere a proposito di integrazione verticale una cosa forse banale ma a me
Così è servita la butto lì alle otto e venti di sera prima di accingerci ad andare a a mangiare qualcosa siamo in Toscana tra l'altro si mangia che vede si mangia anche bene
Io sono andato a vedere il concerto di Vasco Rossi con mia figlia quattordicenne
E ho trovato a proposito di integrazione credo di trovare della gente sono giovani solo giovane invece ho trovato tanti genitori nonni con i bimbi piccoli
Tutti assieme alla fine abbiamo cantato Albachiara che è un po'la la canzone
Diciamo così cult di di Vasco Rossi bene c'erano tre generazioni di italiani che cantavano una musica sola tre livelli di integrazione molto importanti a me piacerebbe che
Il partito democratico tutto assieme assieme agli italiani potesse cantare un'Alba chiara un'Alba chiara per il nostro Paese per l'Italia tanti saluti e grazie
Ad elevata non sarà Cantanna domani abbinando prima no enti domani mattina alle nove e buona serata