Vivere&Morire

Buongiorno e bentornati all'ascolto della rubrica vivere e morire dedicata alle notizie dal mondo sull'eutanasia sul testamento biologico sulla libertà terapeutica in studio aperto Iezzi Moretti
Partiamo questa settimana con uno studio che ci giunge dalla Gran Bretagna studio che rivela come i medici che abbiano fede religiosa siano meno propensi a parlare con i pazienti sui trattamenti di fine vita
Vi daremo conto poi di due sondaggi uno dalla Nuova Zelanda e uno dal Canada per quanto riguarda la legalizzazione del suicidio assistito dell'eutanasia
E chiederemo poi con una notizia spagnola un istituto gesuita che si è detto favorevole alla legalizzazione dell'aborto dell'eutanasia posizione che ha spaccato il mondo cattolico
Spagnolo ma partiamo appunto da questo studio
Britannico il credo religioso influenza le decisioni del medico sul fine vita del suo paziente un medico attivo agnostico infatti due volte più propenso a scegliere
Vi accelerare la fine di un della vita di un paziente molto malato rispetto a chi invece è profondamente religioso
Invece con una forte fede sono di converso meno propensi a parlare di questo tipo di trattamenti con i pazienti interessati pertanto a rispettarne in minor grado la volontà
Come spiega uno studio pubblicato sulla rivista scientifica giorno a norma di Colette x
Un risultato così aggiunto dopo un'indagine condotta su otto mila cinquecento medici inglesi di varie specialità come Neurologia geriatria cure palliative rianimazione medicina generale
Tra le domande poste quali fossero le cure dati ai loro pazienti e deceduti
Se gli avevano somministrato sedazione Terminale fino alla fine della vita e se avessero discusso con loro di accorciare o meno la conia
Così si è visto che la religiosità dei medici influenza alle loro religioni invece non è così per quanto riguarda Lettonia dei medici mentre quelli che si sono definiti estremamente un molto non religiosi
Erano due volte più propensi a prendere questo tipo di decisioni rispetto ai loro colleghi religiosi
Che era anche che erano anche quelli meno disponibili a discutere sul fine vita con i loro pazienti comportamento simile si è riscontrato anche rispetto alla legge sull'eutanasia
Con gli specialisti di cure palliative più favorevoli e quelli conferiti profonda fortemente contrari
Quelle che si oppongono meno a queste leggi legalizzazione in generale sono risultati di medici asiatici
E Bianchi
A bene spostiamo Cina Nuova Zelanda nozze landa con un sondaggio sulla legalizzazione del suicidio medicalmente assistito
Quasi la metà dei cittadini della Nuova Zelanda infatti favorevole alla legalizzazione di questa pratica un nuovo sondaggio del RIS cinesi landa ha rivelato che il quarantasette per cento dei neozelandesi vuole un maggior grado di autodeterminazione nel fine vita
Ma tanti sono anche gli oppositori di questa pratica ovvero il quarantaquattro per cento in sostanza l'opinione pubblica
Spaccata in due favorevoli sono soprattutto gli ultrà trentacinquenne che costituiscono il cinquantuno per cento
Che per il cinquantuno per cento sono favorevoli mentre il solo il trentanove per cento dei cittadini fra i quindici e trentaquattro anni si è espresso a favore della legalizzazione
Le persone più anziane colore che hanno parenti per anziani vivono l'argomento in modo differente rispetto e più giovani spiega il direttore della Research Music lande mani al
Cala fateli s'
Un'altra differenza riguarda Lettonia mentre il quarantanove per cento della popolazione di origine caucasiche favorevole alla legalizzazione solo il trentasette per cento dei Maori e degli abitanti delle isole pacifiche la pensa allo stesso modo
Percentuale diversa invece incanala in particolare in che bene che da sempre terra
Abbastanza liberale
Più del settanta per cento dei cittadini del che bene che infatti è favorevole alla legalizzazione della dell'eutanasia del suicidio assistito secondo uno sondaggio
Lentano asiatici desistito sono che rimangono illegali secondo il Codice Penale federale canadese ma una Commissione provinciale del Québec
Sta valutando la possibilità di regolamentare queste pratiche
Per questo ha chiesto che il pubblico si esprima formulando opinioni suggerimenti
All'interno della procedura di pubblica audizione che precede un'eventuale intervento legislativo lo scorso anno lo ricordiamo il Collegio dei medici del Québec l'organo disciplinare della professione medica della Provincia ha detto
Aveva detto di essere favorevole all'eutanasia per i pazienti che ne fanno richiesta quando la morte imminente e inevitabile
La domanda posta nel sondaggio era questa crede che la depenalizzazione dell'Ottava Asia del suicidio assistito sia il modo giusto per aiutare la gente a morire con dignità
Il settantuno per cento appunto ha risposto sì solo il sedici per cento ha risposto no mentre il tredici per cento si ha diritto indeciso
Ma chiediamo con questa presa di posizione in Spagna che ha suscitato
Stupore e in alcuni casi anche in vigna azione della comunità cattolica
Si tratta della presa di posizione a favore della legalizzazione dell'aborto e dello Tano Asia in casi estremi da parte di un istituto di bioetica presieduto da una gesuita che assiste vari ospedali dell'ordini sa quante Dios
La circostanza peraltro ordine che gestiva anche
Un un ospedale dove
è stata assistita una paziente quando aveva richiesto di di essere staccata dal respiratore la circostanza è stata riferita oggi dal quotidiano
Conservatore Bisi che già aveva rivelata nei giorni scorsi la pratica di interruzioni volontarie di gravidanza in due ospedali di Barcellona gestiti dalla Chiesa per evidenziare la contraddizione esistente
Fra l'altro Prina cattolica e la pratica medica
Il quotidiano punta l'indice contro l'istituto Borgia di bioetica presieduto dal gesuita Franzen Sabelli Fabre
Organismo di consultazione per vari enti dell'omonimo ordine stando a quanto riferisce
Il quotidiano nell'aprile del due mila cinque l'istituto fondato nel settantasei si pronuncio in un comunicato a favore della depenalizzazione dell'eutanasia nei casi estremi e conflittuali
In particolare l'organismo si riferiva a situazioni di estrema gravità nelle quali il malato solleciti l'eutanasia in maniera libera e reiterata abbia una malattia incurabile che gli procurerà alla morte in poco tempo e che gli pronti un dolore insopportabile
Il documento verso una possibile depenalizzazione dell'eutanasia questo era il titolo duramente contestato dalla Conferenza episcopale di terra buona
Territorialmente competente fu redatto da un gruppo di lavoro costituito da medici filosofi giuristi e teologi e indicava alcune circostanze estreme in cui l'eutanasia doveva essere di penalizzata
I vescovi in una nota sanzionare uno con l'esclusione l'istituto di bioetica in relazione alla partecipazione in tredici comitati di etica assistenziale degli Spedali collegati all'ordine di San Giovanni di Dio
Dopo quella controversia un altro rapporto dell'istituto Borgia sulla sull'aborto è tornato a scatenare la polemica fra i settori ecclesiastici e le organizzazioni pro life
Sempre stando a quanto riferisce il quotidiano spagnolo intitolato considerazione sull'embrione umano
Il documento citato dal quotidiano sottolinea che in casa di conflitti gravi estremi siamo a favore della decisione responsabili e presa con coscienza da parte degli interessati promuovendo la formazione di questa coscienza
E accompagnandoli nelle loro decisioni concrete
Il documento aggiunge che la depenalizzazione dell'interruzione di gravidanza in certe situazioni di conflitto grave che fanno prevedere un futuro di dolore sofferenza per le persone coinvolte
Sarà intesa come un gesto di comprensione e accoglienza verso le persone che si trovano in situazioni difficili che possono convertire all'inizio della vita in un carico pesante anche in questo caso il documento è stato stigmatizzato dalla Conferenza episcopale di e terra buona
Bene di salutiamo ci sentiamo la prossima settimana per Radio Radicale Petris Moretti