07 LUG 2010
intervista

Lombardia, elezioni regionali: udienza al Tar per le illegalità denunciate dai radicali. Il magistrato richiede acquisizione documenti originali. Superate le eccezioni preliminari dei legali della lista del presidente Formigoni

SERVIZIO | di Emiliano Silvestri - Milano - 08:52 Durata: 13 min
A cura di Valentina Pietrosanti
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Nell'udienza del 5 ottobre in discussione il modo discriminatorio con cui si applica la legge sulla presentazione delle liste.

Registrazione audio di "Lombardia, elezioni regionali: udienza al Tar per le illegalità denunciate dai radicali. Il magistrato richiede acquisizione documenti originali. Superate le eccezioni preliminari dei legali della lista del presidente Formigoni", registrato a Milano mercoledì 7 luglio 2010 alle 08:52.

Sono intervenuti: Lorenzo Lipparini (membro del comitato nazionale, Radicali Italiani), Mario Bucello (avvocato).

Sono stati discussi i seguenti argomenti:
Elezioni, Giustizia, Lista Bonino - Pannella, Lombardia, Radicali Italiani, Regionali 2010, Regioni, Tar.

La registrazione audio ha una durata di 13 minuti.

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  • Lorenzo Lipparini

    membro del comitato nazionale (RADICALI ITALIANI)

    Nell'udienza del tribunale amministrativo regionale della Lombardia era in discussione la contestazione di alcuni cittadini elettori (radicali) sull'ammissione della lista Formigoni alle recenti elezionI regionali e sull'esclusione della lista Bonino-Pannella. Nel prendere in considerazione i ricorsi il giudice, superando i rilievi preliminari degli avvocati della lista del Presidente della Giunta regionale della Lombardia, ha richiesto la trasmissione in originale dei documenti dell'Ufficio centrale elettorale presso la Corte d'Appello e dei Tribunali elettorali provinciali. Il Tribunale ha ritenuto ammissibili le osservazioni dei radicali a proposito delle irregolarità delle firme depositate. Nuova udienza il 5 ottobre 2010
    8:52 Durata: 4 min 1 sec
  • Mario Bucello

    avvocato

    Oggi i giudizi non sono più proposti da una lista di candidati (che, precedentemente, avevano agito in difesa del loro diritto a essere candidati) ma da cittadini elettori che fanno valere - una volta proclamati gli eletti - il loro diritto di elettorato attivo; il diritto a scegliere i propri rappresentanti. Contestata dai ricorrenti l'esclusione della lista Bonino-Pannella; contestata anche l'ammissione della lista Formigoni, le cui sottoscrizioni non presentavano i requisiti richiesti. Una legge tanto rigorosa da impedire l'accesso alle consultazione elettorale di alcune forze politiche, viene annacquata nei confronti di altre organizzazioni politiche che pur sarebbero molto più attrezzate per superare questo sbarramento. Tutto questo è aggravato da modalità di autenticazione delle sottoscrizioni che già per loro natura tendono a favorire certe forze a danno di altre. Modalità di presentazione delle liste elettorali profondamente discriminatorie che fanno partire con il piede sbagliato il processo elettorale. Il magistrato ha preso una decisione interlocutoria, che serve soltanto a far procedere il giudizio; una soluzione che tuttavia sembra essere incoraggiante. Sembra di poter ritenere che questa decisione superi le eccezioni pregiudiziali presentate dai resistenti e porti alla discussione nel merito della causa nell'udienza del 5 ottobre
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