Oltre la paura. La politica e la sfida del futuro

Questa linea buongiorno a tutti grazie per essere venuto e nonostante
Intemperie
Grazie alla Camera dei deputati per questo ospitalità che ci concederà sarà refettorio di palazzo San Macuto
Diamo subito inizio ai lavori di questo convegno dal titolo Oltre la paura la politica è la sfida del futuro
Ringrazio tutti i relatori che hanno aderito a questa iniziativa che prenderanno la parola nel corso della giornata
Vi anticipo che il viceministro Adolfo Urso Segretario generale Farefuturo prenderà la parola nel pomeriggio sessione pomeridiana di ritorno da un viaggio istituzionale
Quindi per l'introduzione dei lavori passo la parola all'amico Angelo Mellone direttore editoriale di Farefuturo
Grazie Mario buongiorno a tutti benvenuti
Come abbia anticipato dottor Ciampoli disse che Urso Segretario generale la nostra Fondazione interverrà oggi pomeriggio che tocca a me
Il compito tutt'altro che è in grado di introdurre i lavori di questo convegno che
Ha conosciuto proprio
A dimostrazione di quanto
La fondazione in particolare le Sandro campi tenesse la sua organizzazione ha conosciuto una lunghissima fase di
Di gestazione e come tutti sono come l'arte la mia altri che insegna a tutti i i i parti intellettuali
Vuol dire che hanno un corso lungo in parte accidentato ma certamente molto pensato di solito
Sono promettono buone una buona produzione allora due cose innanzitutto e poi vuole dire qualcosa anch'io sul
Sul tema sul titolo
E sulla
Così obiettivi di questo
Di questo convegno
Di cui annuncio già da adesso perché lo faccio e non proprio sfrontata di Alessandro
Chiederemo a tutti quanti i partecipanti di un contributo scritto nella relazione il contributo scritto perché sapete che con Marsilio la Fondazione ha due collane di editoriali
Cioè quella di saggi ricerche che attende ansiosamente che questo convegno per diventi
Un libro a più mani allora due notazioni generali e qualcuna specifica la prima ovviamente
Data la qualità dell'interlocutore di oggi questo un convegno dal valore scientifico indubitabile
Affrontare
Il problema della paura come
E vento simbolico tanto per usare un termine caro Allen Badiu quello di evento come
Fatto che spezza punire la continuità temporale non prima in un dopo della paura come elemento come soggetto centrale come ospite non inatteso ma atteso
Della nostra contemporaneità e diciamo
Penso che sia il motivo come dire la scaturigine dell'idea di
Di organizzare questo convegno che proprio per la complessità del tema a
Ha avuto da subito e mostra una chiara connotazione interdisciplinare proprio perché la paura non è solo un problema come dire attinente alla filosofia politica volatilità politica o alla sociologia urbana per intenderci ma è una
Questione una issue
Oggettivamente trasversale
Ha i vari aspetti della nostra vita civile all'ordine politico internazionale né alla percezione del sì e dell'altro insomma è un tema che necessariamente deve
Per essere analizzato
Compiutamente deve
Interessare il lavoro di differenti discipline possibilmente un lavoro combinato
Per quello che mi riguarda io sarò molto veloce
Date così più che altro non so se parlare di competenze ma certamente la mia passione per l'analisi dei media con tutto il rispetto per il mio amico mesto Alberto Abruzzese che parlerà nel pomeriggio per cui
Dirò delle cose che io spero che lo dimenticherà pur non criticarle
Dopo la pausa pranzo allora
Ovviamente quando
Abbiamo a che fare col tema della paura col ritorno con l'affacciarsi di questa big issue
Della contemporaneità abbiamo a che fare con una narrazione che si snoda lungo due versanti o registro razionale
I dati dei sondaggi villa alla alle politiche per la sicurezza
Aggredire le cause la paura cercare di risolvere come in effetti se fosse un problema che non attiene come era nostro immaginario nostro grande inconscio collettivo ma come se fosse semplicemente una
Oggetto qualunque di una qualunque Paoli si cioè di un qualunque costa azione che policy maker possono affrontare e risolvere
C'è invece un lunghissimo leggi cioè c'è un profondo ed evidente non c'è bisogno di discutere si si discute ci troppo registri razionale
Del tema della paura
Che richiede
Nuovi strumenti di analisi
Che richiede soprattutto una
Analisi una descrizione come dire impietosamente obiettiva
Che racconti la verità sul perché come dire
Puntualmente abbiamo a che fare anche quando parliamo di paura con
Influenze virus anche nel senso figurato del termine
Che promettono pandemie e che alla fine si risolvono in un nulla di fatto e per fortuna
Perché parliamo di questo sentimento collettivo che incardinato nel nostro immaginario soprattutto nell'immaginario delle società occidentali e non solo
Se è vero leggevo un bel libro di Dominique mai si geopolitica delle mozioni in quegli utilizza proprio elemento dell'emotività
Ed è l'emozionalità come nuovo strumento analitico per anche analizzare le relazioni internazionali lui dice che
La frustrazione sentimento dominante nelle società del mondo arabo la speranza nel nell'Estremo Oriente comunque nell'Estremo Oriente della Cina
Di dell'Indian mentre dice che sostiene che con il principio ordinatore o disordinato e delle relazioni internazionali i rapporti tra Stati la percezione
Dei problemi internazionali i singoli Stati dei Paesi occidentali oggi la paura
La paura del nemico la paura dell'ignoto la paura di non riuscire a mantenere in piedi un modello di Stato sociale che ha comunque garantito benessere
La paura di non reggere le sfide
Della post-modernità e centrale in questo è ovvio che i media i mezzi di informazione come il problema della paura viene costruito oggettiva autorelazione mediale beh i media hanno
La responsabilità di ciò che devi dal Time perché uno dei maschi ideologi forse più importanti
Degli ultimi trent'anni definisce in questo modo una società che ha paura è una società pericolosa quindi il pericolo non è la condizione che
Crea la paura il pericolo il prodotto del sentimento collettivo della paura
Lo stesso un altro sociologica Zimbabwe manda ha scritto un libro sulla paura liquida
Che sono Assessore della liquidità furba o malata utilizza in termini mila penso sarà il quindicesimo titolo Julio attribuisce dopo la modernità però
Il concetto di liquidità per la paura ha fatto facendo non può assomigliare a un gas tipo l'ozono gran cassa gassoso cioè di una cosa allo stato gassoso poi diventa liquido che essi in Siria B
E il termine paura liquida un termine perché evoca così un'immagine molto chiara molto pregnante c'è come di un punto di un sentimento che si incardina l'immaginario che lentamente si diffonde
Anche lì sconta gli interstizi per infilare si ovunque e crea quelli del sentimento condiviso di insicurezza quella percezione condivisa di insicurezza che
Probabilmente caratterizza oggi la percezione occidentale del del mondo della vita civile la vita associata delle relazioni internazionali
Il problema è ovvio è
La domanda che tutti quanti ci poniamo adesso parliamo secondo italiane ma perché ad esempio vi diamo una società dove statistiche alla mano non lo so il numero di reati e diminuito negli ultimi trent'anni
Il numero di fatti di sangue di minuti negli ultimi trent'anni quindi dovremmo essere in una situazione le nostre città le nostre metropoli sono ripeto analisi sociologica la mano più sicure rispetto agli anni sessanta o settanta perché
La percezione quindi lo scarto tra il dato Arden dato oggettivo
E la percezioni invece quindi su dati sulla vita associate la percezione la vita associata la lo spesso scarto ci racconta che la gente
Ha più paura oggi di degli anni Sessanta degli anni Settanta in questo caso è ovvio che
Ed è banale chiamare in causa quelli che per incitare alta ed ex novo insieme sono imprese o del venti
Cioè il fatto che
La narrazione mediale spesso per
Questioni legati anche alla cattura dell'audience a una visione competitiva di mezzi di informazione comunque sfruttano la strategia anzi oggi una anche come strategia di competizione
Mediatica
La creazione di fattore di
Quelli che vengono chiamati i fattori di ed è un'altra strategia di media che viene impiegata insomma messe tutte insieme queste cose che cosa fanno fanno che la
Costruzione sociale della realtà la costruzione sociale dell'idea
E dell'immaginario della realtà di oggi
E appesantita
Da quella che ad esempio un'altra ma sveglio Olga portano rischiamo a video malessere
Ci ha presenti da da una narrazione mediale che poi costruisce mediaticamente la realtà che
Diffonde ottenga diffondere da un lato cinismo
Nei confronti degli affari pubblici e dall'altro paura nei confronti della vita pubblica che viene percepito in chiave di
Insicurezze in chiave disponibile in chiave di rischio in chiave di
Come dire ansia perenne
E via e via discorrendo questo perché ma è semplice perché rispetto
Io vi faccio un esempio che però mi sono tenuto fisso a mente perché forse dà anche l'idea di che cosa stia del di cosa stiamo parlando soprattutto parlando dell'Italia e poi di leggere un paio di dati chiudo
C'era il la prima pagina del Messaggero dell'undici maggio settantaquattro
Dove erano riportate due notizie una sul referendum il divorzio un'altra per me importantissima sullo scudetto della Lazio quindi pagina che opportuno fare così intanto ci sta
Pagina quindi che io mi sono conservato due però c'è anche una terza notizia tenuta più piccola di una rapina in un ristorante al centro di Roma vicino Campo dei Fiori
Dove il
Rapinatori di fronte al rifiuto di un clienti di dagli portafoglio quindi già immaginato questa scena voltura estendere operatore che arriva e ruba il portafoglio gli sparano in testa
Il pieno centro di Roma vicino Campo dei Fiori e mi novecentosettantaquattro ovviamente voi presso è per noi una cosa del genere oggi trenta sette anni dopo trentasei anni dopo non sarebbe immaginabile
Cioè questo porterebbe a chiedere altro che le ronde come dire la militarizzazione del centro di Roma fino alla sradicamento totali qualsiasi ipotesi di violenza nel centro
Senza tirare fuori fondi tradotta scienza da Sylvester Stallone ha detto dalle Breton legge sono io eccetera perché poi insomma nel futuro tutti fin di fantascienza il primo problema che pongono scatole fratture quello di un aumento dell'insicurezza globale delle metropoli ventate megalopoli
Però come per dire
Allora
Se questo è vero è vero anche che quella notizia era messa in prima pagina sì ma in taglio basso a destra piccolino oggi avremmo
Rispetto al mille novecentosettantaquattro sei speciale di telegiornali per ognuno dei cento canali tematici avremmo le trasmissioni della mattina io ne so qualcosa ma anche quel pomeriggio
Dedicata a questo evento avremmo la possibilità e l'ipotesi che i media ripetono pedissequamente almeno per due settimane per lo stesso episodio ragionando sviscerando lo
Analizzandolo in ogni sua in ogni sua dimensione anche quelli virtuali anche quelle non reale
Perché insomma pareva ci chiedono le notizie relative all'insicurezza quindi
La il lato negativo della globalizzazione l'immigrazione l'aumento dalla violenza sono e venti che da un punto di vista ma sveglio logico hanno un altissimo valore notizia
Sono quelle che interessano solo quelle che cattura l'attenzione insomma
Sono
Ciò che ogni giornalista ogni operatori formazione avrebbe quotidianamente a disposizione per alzare il proprio Scurti
In più poi ci sono dei dati oggettivi il fatto che comunque è vero che il sistema di welfare occidentali i confini della civiltà occidentale oggi sono sfilati come ha già la forza che in passato che i numeri l'immigrazione sono decuplicati rispetto
A vent'anni fa aggiungo prendete la letteratura in questo il nemico Vito e non le pare si ci può essere molto di aiuto sulla globalizzazione dei primi anni Novanta
E vedete che cosa i teorici la globalizzazione scrivono i primi anni Novanta prendete l'ho oggi dal novantadue novantatré sono passati quindici diciott'anni
Che cosa oggi letti Oriente maggioritaria leggeri tra virgolette egemoni sulla globalizzazione ci dicono cioè il totale capovolgimento di fronte per la lettura dei medesimi fenomeni massimo di speranza massimo l'insicurezza
Sa lasciando stare poi non è il problema purché sia sulla filiera storia ma basta prendere i che quali erano le previsioni degli economisti sulla globalizzazione nei primi anni Novanta e quello che ci dicono adesso
Allora il problema qual è e che al di là dei gli eventi Dempsey o dei venti dei fattori di di quello che io ritengo in parti media sia responsabile cioè di una costruzione di una ideologia della realtà che viene sostiene che si sostituisce
Ha una intelligenza la realtà quando parliamo dei dei media vi volevo
Leggere solo un dato per capire qual è la situazione italiana
E potremmo continuare sulla responsabilità dei telegiornali sul primato la cronaca nera ma
E troppo semplice
Sono dati del World Social Summit del due mila otto che si tenne a Roma villa Miani
E treni tantissimi dati elaborati tra l'altro da una nostra anche collaboratrice tester Dini
Ci sono questi sullo scambio tra libertà e sicurezza cioè la domanda che si faceva nella classe indagine devo Social Summit tera
Per vivere una città più sicura sarebbe disposto a subire maggiori controlli nella sua vita privata in maggiori limitazioni alla sua libertà ad esempio telefoni sotto controllo gli ho fatto camere diffuse più potere forse l'ordine eccetera eccetera eccetera
La media delle dieci delle dieci megalopoli o metropoli prese in considerazione che non Tokyo Roma Mumbai e San Paolo Mumbai San Paolo insomma non il Cairo New York e Mosca Pechino Londra Parigi
Ci dice che
La
Media delle risposte favorevole quindi essere disposta a subire maggiori controlli a livello mondiale era del trentacinque virgola cinque per cento
A Roma
La percentuale invece di Romani disposti a subire maggiori controlli in cambio di maggiore sicurezza è del cinquantadue virgola quattro per cento nel senso che
Gli abitanti di Roma sono per il diciassette per cento sopra la media favorevoli a scambiare questo scambio questa ossessione dello scambio di beta sicurezza che c'è
Perlomeno che è diventato l'oggetto centrale
Del dibattito politico internazionale per lo meno dall'undici settembre del due mila uno
Liti gli italiani i romani ci abitanti le metropoli italiane sono tra quelli solo Tokyo solo gli abitanti solo Tokyo e superiore come percentuale a Roma Roma la seconda città al mondo i cui abitanti si sentono meno sicuri
Quindi
Immaginate che
In chiave quanto in chiave di strategia politica sia per denunciarla sì per cavalcare il tema della paura sia centrale
Detto questo chiusa questa introduzione mi sa che sono Tom pochettino al di là per un tema che appassiona che ne abbia parlato tanto che non è Sandro
E con Mario Richie do la parola Mario veemente di nuovo
Da parte tutta la fondazione auguri per la per il lavoro che sia un lavoro e sia la giornata di lavoro intellettuale soddisfacente buona giornata
Grazie Angelo
Facendo salva la tua R.D. mirabile all'azionista shahid venne introdotti nel attenuare tre case sebbene i prodotti del tema di di oggi Mellone faceva soprattutto riferimento a questa narrazione mediale che sfrutta la strategia anzi oggi una e quindi
Si
Soffermava sull'ASP insicurezza percepita
Effettivamente uno dei temi e del dibattito di di questo di questo convegno io pregherei subito la prima sessione fenomenologia della paura dando la parola al professor Sergio Belardinelli
Dell'Università di Bologna Forlì la sua relazione ha come titolo la dimensione sociale e biologica della paura
Grazie buongiorno a tutti
Grazie dell'invito il tema è decisamente intrigante
Che il titolo che mi è stato assegnato è un po'impegnativo la dimensione biologica e sociale della paura
Dico subito che parlerò
Più della dimensione sociale e lo farò anche in modo molto astratto
Non sono un sociologo praticante nel senso
Delle ricerche empiriche e quindi preferisco livello teorico
E
Però è chiaro che quando parliamo di paura a mio modo di vedere esistono entrambe le dimensioni e sensato parlare di dimensione biologica e dimensione sociale della paura
La paura appartiene senz'altro all'equipaggiamento biologico dell'uomo
Davanti a una qualsiasi minaccia reale o immaginaria qui fa poca differenza
Noi istintivamente ci difendiamo
Ci difendiamo in vari modi
Scappiamo esposi ti amo anche strategie razionali per vincere per gestire
La paura
La fenomenologia Della paura
Che poi il titolo dalla seduta di questa mattina
E dunque estremamente articolata e complessa
Incomincerei col fare alcuni esempi
Saranno esenti chiaramente autobiografici
In un certo periodo e della nostra vita
Accade quasi sempre
Che soffitte
Cantini cantine che sottoscala
Siano luoghi abitati dall'uomo nero
Luoghi dove per vincere la paura si entra fischi e tanto parlando
Da soli ad alta voce
E solo col passare degli anni che impariamo riderci sopra
Accade anche che si abbia paura che il compagno di giochi ci chieda di andare in bicicletta senza mani come sa fare lui
E che per evitare figuracce si trascorrono interi pomeriggi nel cortile di casa
Con la speranza di imparare
Ed è una speranza talmente viva che negli anni si mantiene
La soddisfazione
Per aver imparato
Sono due paura e quelle che ho indicato che possono manifestarsi con la stessa intensità
L'uomo nero o la paura che l'altro qui perché non sappiamo andare in bicicletta
Ma assai diverse l'una dall'altra
La prima non ha un oggetto vero e proprio ci si appiccica addosso in modo quasi paralizzante e sentiamo di non poterci far nulla
Scomparirà soltanto una volta che saremo fuori dalla soffitta
La seconda
Invece ha un oggetto preciso
E sappiamo benissimo che per farla scomparire mondo dobbiamo fare altro che imparare ad andare in bicicletta senza
Lasciamolo c'è la paura ovviamente non si ferma qui
Può accadere infatti che la paura che il nostro compagno di giochi Sacco orca che non sappiamo andare in bicicletta senza mani
Si accompagna una paura ancora più grande di fronte all'ITEA di lasciare manubrio
In questo caso non abbiamo scampato possiamo soltanto escogitare espedienti affinché nessuno se ne accorga
Può anche accadere tuttavia
Che proprio la paura di fare figuracce sia talmente grande da spingerci a fare di tutto pur di vincere la paura ad andare in bicicletta senza ma Manni
E su questo registro si potrebbe continuo
In ogni caso quale
Insediamento possiamo trarre da questi sì
Anzi tutto questo
La paura quali che siano
E il suo oggetto coi suoi oggetti appartiene un po'l'equipaggiamento biologico di ciascuno di noi
Al pari del dolore il quale segnala una disfunzione una ferita del nostro organismo
La paura segnala qualcosa che ci minaccia
Essa rappresenta sempre una sorta di appello alla nostra intelligenza a tirarci fuori da determinate situazioni
A questo proposito
L'esperienza ci insegna
Che una minaccia ci appare più o meno grave a seconda della capacità che abbiamo di padroneggiare
Più ci sentiamo impotenti
Più abbiamo paura
Più abbiamo paura e più diventiamo impotenti
In un vortice che sappiamo e sempre più paralizzante
La paura infatti è sì un campanello d'allarme per la nostra intelligenza
Ma ti persi non ci dice nulla su come certe situazioni andrebbero padrone già fatte
Come ben sappiamo e sa tende piuttosto ad inibire
Le nostre capacità tant'è vero che il primo insediamento che la nostra intelligenza ne trae e che non è proprio particolarmente intelligente agire sotto l'impulso della paura
La paura ci mette sul chi va là
E se diciamo che esistono paura intelligenti che pure stupide
Paura infantili
E paura e che sarebbe stupido non aprire
E perché siamo convinti che quando abbiamo paura abbiamo dobbiamo anzitutto fare i conti con la realtà
Ossia con ciò che concretamente abbiamo intorno
Per fare un esempio
La paura dell'uomo nero può non essere meno intensa
Della paura che abbiamo per le conseguenze di una nostra azione
Eppure non appena lecco misuriamo alla realtà sappiamo che sono due parole due paura è radicalmente diverso
La realtà
Questo è quello che vorrei dire
E un po'il vero banco di prova delle nostre paure
Proprio per questo diciamo che esistono paure reali e paure immaginaria
Rimedi reali
I rimedi immaginari
Voler esorcizzare poniamo
La paura della morte come fanno in tanti andando tutti i giorni dal dottore
è evidente che assomiglia molto al fischietto dare in soffitta per paura lo vollero
Fatta questa
Lunga premessa
Bisogna tuttavia riconoscere
Che qualche volta può essere la stessa complessità del reale
A rendere difficile stabilire se una paura un rimedio possono considerarsi
Giustifica
Intelligenti o stupidi
Nel caso ad esempio
E qui possiamo fare tantissimo
Che ci fanno capire la complessità della realtà
è il caso della paura crescente nei confronti delle conseguenze
Di un certo sviluppo scientifico tecnologico
è il caso della paura di fronte a certe biotecnologie
è il caso che della paura che abbiamo di noi di fronte ai nuovi scenari socio politici che si profilano sull'orizzonte della crisi drammatica economico-finanziaria che stiamo attraversando
è il caso di certe paure che abbiamo nei confronti dello straniero
Col quale però dobbiamo ormai convivere ci piaccia o meno quotidianamente
E il caso infine ma si potrebbe continuare
De la paura che per esempio in quanto genitori abbiamo di non essere all'altezza dell'educazione che dovremmo i nostri figli
Ho detto non sono un sociologo praticante però
Una
Sensazione quest'ultima mi sono occupato recentemente di educazione di emergenza educativa
Beh e un dato decisamente interessante proprio la paura che ormai gli hanno i genitori di non essere all'altezza ma il loro compito educativo
Tra l'altro una paura anche abbastanza fondata sì è vero che alcune ricerche dicono che solo una percentuale infima su scala mondiale
Di a tutti sono in grado di decodificare la realtà in un modo decente per poter essere degli educatori non siamo oltre il sette otto dieci per cento su scala mondiale
E in Italia non andiamo oltre il venti per cento
Altro che emergenza educativa
Però ecco di fronte a queste paure bisogna evitare
Che che
Queste
Finiscano per diventare come la paura dell'uomo nero
Questo il punto
Perché qui siamo chiamati a un confronto reale con la realtà
Come sapete
Alla fine degli anni Settanta nel settantanove anzi Ionas allo ha pubblicato quel famoso libro il principio responsabilità
E è
Anzi Ionas aveva proposto qualcosa che secondo me
è stato molto
Come dire
Strumentalizzato e distorto
Nella sua intenzione di fondo
è
Sappiamo che gli ha una sua di fronte
Al i rischi
Tu certo sviluppo tecnologico propone quella che lui chiama le un Istica della paura
Cioè
Nel dubbio
Bisogna sempre scegliere bisogna sempre fare la scelta meno rischiosa
Nel dubbio bisogna sempre scegliere la possibilità che crea
O che aprirebbe meno problemi
E
Questo è entrato poi nei dibattiti bioetici ma potrebbe entrare anche in altri dibattiti come principio di precauzione
No
Ecco
Questo è un discorso a mio avviso molto importante sia chiaro
è un discorso che ha avuto se non altro il merito indiscusso di aver aperto su alcuni problemi Home poi me o meglio su alcune dinamiche aveva aperto seriamente il problema del limite
Qual è il limite che non bisogna oltrepassare siamo costretti a pensarlo questo limite io una sa sicuramente uno dei il merito di averci eh ricco stretti a pensarlo
Però
E anche lui però che l'uso è
Che a mio modo di vedere rischiamo di farne eluso paralizzante
Qui
Il rischio e che ci finiamo per vivere in una società dunque
Chi ha paura
Pretenda pretende solo per questo di aver ragione
Chi ha paura sente di aver ragione per il semplice fatto da aver paura
Se le cose stanno così un dibattito pubblico ispirato a questi criteri rischia di essere piuttosto distorto
Succede così
Io ho mezz'ora la parola quindi ancora show qua selettivi inutile ecco succede così è meglio che legga che potrebbe Stracca succede così che l'ottimismo ingiustificato di ieri
La pretesa di realizzare il paradiso su questa terra
Sembra aver lasciato il posto
Ha un po'eccessivo ISMU ugualmente giustificato
Secondo il quale la terra sa presterebbe a diventare una landa desolata
Minacciata ora dalla tecnica ora dallo straniero ora da coloro che detengono le leve del potere economico finanziario mondiale e si potrebbe continuare
E questo senza renderci conto
Del vero pericolo che stiamo correndo appunto quello che dicevo prima
Il pericolo di trasformare il mondo in una grande soffitta abitata dall'uomo nero
Di rimanere cioè come paralizzati dalla paura e dalle incertezze sempre più incapaci di reagire in modo razionale sia di fronte ai pericoli reali che a quelli possibili
E quindi di lasciare che le cose
Questo è un po'paradossale
Alla fine finiscano per farsi da sole
So di compie un'affermazione per molti versi provocatoria
Ma nel contesto socio-culturale che ho appena tratteggiato contrassegnato da una sorta di paura metafisica
Il primo dovere che abbiamo e quello di richiamare alcune banalità che possono non piacerci ma che sono fondamentali
La prima delle quali
Banalità e la seguente
La vita e rischiosa di per sé
Il mito di un'assoluta sicurezza d'una sicurezza che non esiste che non può esistere
Rappresenta il miglior brodo di coltura della paura metafisica che sta paralizzando un po'a tutti
Meglio attrezzarci dunque a convivere con un'incertezza
Condivisa e magari controllabile
Che tener dietro come stiamo facendo
Ah sicurezze impossibili
Io credo che sia in questo
è in questo nodo
La ragione di quanto diceva prima
Anche Angelo Mellone Mellone
La ragione del fatto che ci piace tanto la sicurezza che ci piace sempre meno la libertà
Senza capire che la Società rischiosa nella quale siamo e rischiosa proprio perché appunto
E
E un po'più libera
è un po'più esposta alle scelte
Per una serie di motivi che in questa sede posso soltanto accennare
Si tratta
Quello che ho detto ad un compito abbastanza difficile
Da un punto di vista filosofico
Possiamo
Dire che
Il nostro potere crescente sulla natura e sulle contingenze della vita sociale individuali
C'ha prima illusi di poter tenere tutto sotto controllo
E poi delusi di fronte a un'incertezza e a una filtrati mitezza persistenti
Che però a differenza di ieri
Non riusciamo più ad accettare
Mai come oggi abbiamo parlato tanto di libertà e di rischi e mai come oggi a tutti i livelli abbiamo tanto desiderato la sicurezza
L'idea che prima o poi la nostra vita finirà
E che l'entropia consumerà tutto la stessa vita dell'universo c'è sempre più insopportabile
Per paura attendiamo come a rimuoverla
Ma proprio la paura
Potrebbe rendere più difficile quello che da sempre e forse
Il compito più importante della ragione
Qual è il compito a cui alludo
Non eliminare o accelerare la fine l'entropia
Ma semplicemente
Procrastinare Ra
Tra l'attenere il più possibile
La fine
Tratte nere la fine
Non accelerarlo questo è il compito della ragione umana
Andare in The direbbe veniamo al mondo per
Incominciare
Non per finire
Anche se dobbiamo finire
Per incominciare e generare forme di vita individuali sociali politiche capaci di procrastinare la fine che costantemente incombe sul voi e tutto che su tutto ciò che esiste
Dobbiamo cercare la sicurezza possibile non la sicurezza assoluta
Volere la sicurezza assoluta significa inevitabilmente cadere vittime della paura perdere il senso della realtà rinunciare al bene possibile per il semplice fatto che non si può vivere la perfezione
E in fondo una questione di realismo
Di consapevolezza della nostra condizione umana
Non lavare i piatti su cui abbiamo appena mangiato perché tanto domani gli sport che avremo di nuovo o per la stessa ragione non rifare il letto sul quale abbiamo dormito o non tagliare l'erba del giardino di casa
Sono tutti segni di trascuratezza
Non sono seguiti realismo
Il quale per gli uomini per luoghi sappiamo non consiste mai nell'assecondare il caos
Il disordine o come dicevo prima l'entropia
Ne consiste nel voler eliminare una volta per tutte il caos il disordine o l'entropia
Quanto piuttosto cercare sempre il bene possibile nonostante il caos il disordine ed entro qui
Non una fatica di Sisifo dunque e nemmeno la pretesa di realizzare un mondo perfetto dove non ci siano più né fatica né morte né sicurezza né paura
Ma solo la ferma determinazione attenere in scacco più a lungo e nel modo migliore possibile la fine che necessariamente avverrà questo e un po'in modo opposto la variante anche una buona definizione di realismo
Certo anche le persone migliori che le forme socio-politiche migliori alla fine moriranno
Ma proprio la loro vita sta a testimoniare un senso un fine che non coincide con la loro fine
La bellezza la bontà la giustizia
Di ciò che avremmo saputo realizzare sopravviveranno certamente alla caducità delle nostre povere vite che alle vite delle nostre società
E anche la vita dell'intero universo
Le cose non stanno meglio allorché verso le osserviamo da un punto di vista sociologico
Come è stato mostrato in modo esemplare danni Castroman
Il fatto che la maggior parte dei pericoli
Dipenda oggi da decisioni umane
Produce nella società pericolose fratture tra
I decisori
E coloro che sono destinati a subire gli effetti di una determinata decisione
Nelle società del passato
Il pericolo di un terremoto od un'invasione nemica
Rappresentava in genere un elemento di grande coesione sociale
La paura di questi fenomeni poteva essere un elemento di grande coesione sociale
Oggi accade il contrario
Di fronte a un qualsiasi pericolo siamo portati immediatamente aiutarlo a qualcuno
Di chi è la colpa
Chi ha deciso la tal cosa
Di fronte un terremoto non si bestemmia più Padreterno
Si pensa subito
Andiamo a vedere se le case sono state costruite con nel rispetto dei criteri antisismici e si cerca mandare in galera qualcuno e Cuba come dire Ross scarto di prospettiva un cambiamento di registro abbastanza
Importante
La nostra società
Sembra insomma attraversata da una sorta di doppia morale
Quando diciamo di fumare una sigaretta uti effettuare un sorpasso pericoloso dimostra dimostriamo chiaramente di essere disposti a correre dei rischi
Ma ci arrabbiamo facilmente se qualcuno fuma nella nostra stanza o ci sorpassa pericolosamente in autostrada
Soprattutto in quanto cittadini in quanto membri di una collettività siamo sempre più insofferenti nei riguardi dei pericoli che scaturiscono dalle decisioni politiche
Per farla breve accettiamo volentieri i rischi che scaturiscono dalle nostre decisioni ma non accettiamo quelli che scaturiscono dalle decisioni altrui
Si tratta di un problema serio
Dietro al quale si intravvedono i tratti
Ad una crisi che forse attanaglia tutto lo scibile
Accantonata poco poco l'idea d'una ragione capace di fare i conti con la realtà
Di interrogarmi il senso interrogarsi sul bene del singolo individuo e della comunità
E questo con la fiducia di poter conseguire una conoscenza adeguata della realtà e di poter giustificare anche norme di comportamento individuale sociali condivisibili
Ci siamo sempre più affidati
Ha una ragione che
Si chiama come sapete calcolano strumentali
Certamente potenti
Ma sempre più incapace di fare i conti consenso per la nostra vita individuale e sociale
Il risultato è che ci ritroviamo potentissimi ma ciechi
Chiusi ciascuno nella nostra
Monade individuale e sempre più preda delle nostre procure
Dovremmo
Dedurre la razionalità delle nostre scelte
Calcolando e confrontato la grandezza di un possibile danno con la probabilità che esso si verifica
Si verifichi ma paradossalmente sono proprio i nostri calcoli che non ci convincono più
Per quanto siano ragionevoli non è detto infatti che essi vengano accettati da tutti
Specialmente quando sono in gioco possibili catastrofi
L'esperienza dimostra sì che ognuno sembra in grado di manipolare a proprio vantaggio i dati relativi I calcoli dei rischi e dei benefici di una determinata scelta si veda quello che sta succedendo in questi giorni corre sul problema del riscaldamento aperta
Del piano
Se poi aggiungiamo il discredito morale che sospeso unitamente viene accettato a piene mani su coloro che
In materia rischiose hanno opinioni diverse dalle nostre ecco che il quadro acquista contorni addirittura inquietante
Per fare un esempio che temo
Che avremo presto tra i piedi
Chi ha paura di aver nelle vicinanze una centrale nucleare
Difficilmente si lascerà tranquillizzare dei benefici che se ne potrebbero trarre o dagli argomenti di chi cerca di dimostrare
Che i rischi ad essa connessi sono inferiori a quelli che corriamo tutti i giorni attraversando la strada per andare a comprare giornali
Semplicemente costruttori non vorrà sentirne parlare in magari farà di tutto per impedire che la si costruisca con la certezza addirittura di sventare in questo modo un crimine
Chi ha paura
Pretende per questo di avere ragione come dicevo prima
A questo punto chiudo una domanda
Come faranno le istituzioni le nostre istituzioni social democratiche a sostenere liberale
Liberaldemocratico scritto liberaldemocratico detto socialdemocratico e fa sull'accesso zone vicine
E quasi un laccio su una paura
Già visto che stiamo parlando e paura è un lapsus in realtà è fa paura
Sventato ecco
A sostenere questo genere di conflitti
Queste fratture che si vanno producendo nella nostra società
La paura di catastrofi ambientali il discredito morale gettato su Pio opinioni diverse dalla nostra
Gente che si sente per questo autorizzata a scendere violentemente in piazza contro il potere democraticamente costituito sono ingredienti più che sufficienti per dire la pericolosità del clima nel quale stiamo diventa
Contrariamente a quanto sarebbe richiesto l'incertezza non è più il fondamento della discussione e del confronto
Nella fiducia ad arrivare a compiere scelte ragionevoli e condivise
E questo anche nei casi più difficili
L'incertezza e diventata piuttosto sta diventando rischia di diventare il fondamento della paura
Da quale però come
Sapeva Oppus molto bene
E la principale risorsa dei regimi illiberali
Non dei regimi liberaldemocratici
E
Per questo credo che sia molto sensato che ci interroghiamo sui problemi di lui ci stiamo a
Così
Interessando e credo che fare tutti turbati ha fatto molto bene a porre questo tema al centro della nostra attenzione grazie
Sono stato puntualissimo sul
Grazie al professor Berardinelli
Per la puntualità per numerosi temi che porta al tavolo di questo infatti do richiamo al principio di realtà e all'anti perfettibile sumo realtà come banco di prova delle nostre procure
E
A questo tema della procrastinare l'entropia del trattenere la fine
Che effettivamente a porre alla seconda relazione di questa sessione del Professore Alessandro Campi
L'Università di Perugia e Direttore scientifico di fare in futuro dove anche il merito dell'ideazione di questo convegno prima di darle la parola volevo ringraziare il Presidente Luciano Violante che ci ha raggiunti nella frattempo
E volevo invitare il professor Marino Freschi al tavolo dei relatori regolazione
Io ringrazio Mario per le belle parole però visti i tempi l'idea di un convegno sulla paura non è una grande idea bisogna riconoscerlo viene piuttosto spontanea è facile
Ascoltavo la relazione di Sergio Belardinelli dato
Bellissima la definizione di realismo che lui ha offerto questa idea appunto
Della fine che necessariamente verrà che può essere soltanto procrastinata nella prospettiva ricatti componibile o
Ripresa da cimitero
è e mi chiedevo quale potrebbe essere il criterio empirico che definisca la riuscita di questo nostro incontro odierno sicuramente
La quantità e la qualità dei presenti
La qualità delle relazioni tra marinerie mente un altro un esperimento mentale vi propongo se alla fine dei lavori di questa giornata si tornerà a casa avendo più paura avremo vi è più o meno ovviamente fallito
Il tema dell'incontro se si tornerà a casa unidirezionale consapevolezza
Maggiore della possibilità che la paura non potendo essere eliminata dal novero
Dei fattori umani fondamentali possa comunque essere controllata neutralizzata
Regolata forse appunto
Allora il convegno non sarà stato inutile dico questo perché questa prospettiva mi serve da introduzione per le cose
Che dirò una forma molto assertiva che suona in questi termini non bisogna avere paura della paura
La prima cosa da fare allorché ci si misura con questo sentimento che è così tanta parte nelle vicende umane e non restarne mettiti non farsi prendere dall'atteggiamento di rassegnazione e di impotenza
La paura della paura che rischia
Di essere ingovernabile diviso chiarirci in una
Spirale
Distruttiva esattamente il pericolo da scongiurare sostenuto in un famoso aforisma Montaigne e l'ho ripetuto
Il muso celebre discorso Franklin Delano Roosevelt
è stato anche il tema di un saggio di un grande sociologo showroom Freud
Dedicato appunto a la paura della paura come paura fondamentale del mondo contemporaneo
Per vincere la paura
Quindi per cercare di soltanto di neutralizzare la occorre evidentemente conoscerla nelle sue scaturigini e nelle sue dinamiche nelle sue molteplici forme di manifestazione
Che possono essere naturali e quindi indipendenti dalla volontà umana punto i terremoti di cui si parlava prima ma che molto spesso sono artificiali
Dunque è frutto di scelte politiche deliberate di particolari contesti storici di modelli culturali specifici conoscere la paura naturalmente non significa
Necessariamente provarla sulla propria pelle o averne un'esperienza diretta significa anche un po'il compito di questo di questo incontro farne un oggetto di osservazione di studio
Con l'obiettivo punto dimostrarne al pare delle all'al pari delle altre passioni umane i molti significati che può assumere
Significati
Questo il punto interessante che non sempre sono negativi come invece spesso si crede non sempre la paura è qualcosa di malesi coi di terrificante da rifuggire ad ogni costo la paura
Ha un carattere ambivalente in qualche modo lo accennava
Prima anche Berardinelli può scaturire da fatti reali ma essere su scaturire anche da fatti immaginari porre può essere una sfida effettiva non può essere soltanto una minaccia simbolica al tempo stesso può essere qualcosa di terrificanti da cui fuggire
Ma qualcosa che invece possiamo anche sfruttare alla stregua di una risorsa analizzandolo paura facendone
Un oggetto di studio si scoprirà così che la paura e uno stato mentale
Con il quale gli uomini hanno sempre convissuto probabilmente come spiegava Berardelli connaturato
Al suo bagaglio biologico ed esistenziale non è un caso che la paura sia la prima emozione umana descritta è la Bibbia Adamo nudo davanti a Dio non prova vergogna o imbarazzo ma prova paura così si trova scritto
Di che ci porta a concludere che essendo originaria
La paura pensare di estirpare la dalla storia o dalle relazioni sociali rappresenta una fatica inutile no
è un'idea che molte volte si sia di affacciata un segno di anti realismo per usare l'espressione care a Belardinelli la paura può cambiare volto può cambiare motivazioni ma non scompare mai
Dalla realtà delle cose umane ripeto può essere neutralizzata governata sublimato AA canalizzata ma non eliminato una volta per tutte rimane destinate a rimanere parte fondamentale della nostra esperienza
Studiando la paura però si scoprirà anche un'altra cosa non solo che ineliminabile ma che appunto può avvenire in talune circostanze anche un carattere partirei virtuoso persino
Edificante costruttivo
L'idea diffusa che la paura si debba per forza associare con situazioni patologico estreme Colin con qualcosa di quindi mette a rischio la nostra stessa insistenza la nostra natura profonda
Siamo quindi convinti che quando la paura quando si ha paura la nostra intelligenza le nostre facoltà razionali tendano a regredire sopra fatte dall'istinto e da comportamenti
Che ci appaiono immediatamente privi di senso proprio perché appunto dettati
Dalla paura in realtà esiste tutta una letteratura che mostra come la paura possa rappresentare uno stimolo all'azione e quindi una sfida alle nostre capacità creative
La paura infatti presuppone una piena coscienza di sé e un'adeguata cognizione del mondo reale
Solo chi non ha consapevolezza della minaccia che incombe può concedersi il lusso di non avere paura
Torna questo nesso fondamentale tra
La paura la sfida che essa rappresenta e la realtà
Da qui comunque bisogna partire se si vuole cercare di affrontare e vincere
La paura la paura in altre parole può paralizzare gli individui ma fu anche stimolare la loro volontà la loro capacità di reazione
C'è una pagina molto nota dice un Paul Sartre in cui questo scrittore e filosofo associato la paura la fuga
Ad una forma di rifiuto del mondo esterno ad una sorta di regressione della coscienza facendone quindi qualcosa di spregevole un moto dell'anima che ci riconduce quasi ad uno Stato animale primitivo
Ma così scrivendo così descrivendo la paura Sartre ha dimenticato secondo me malamente la lezione del suo connazionale a Lenna secondo il quale invece la paura proprio in quanto connaturata al nostro essere uomini
Deve essere considerata cito a Lenna allo stato nascente di ogni emozione
Il fondo vario instabile il ricco di tutti i nostri sentimenti senza eccezione quindi non c'è coraggio senza paura scriveva Lenna né amore senza paura non c'è neanche sublime senza paura
La paura ci sfida come diceva frodi in Grecia l'arma ICI all'erta o per entrambe
Produce entrambe queste reazioni fine punto ci spinge ad essere attivi ci spinge a reagire a pensare a ingegnarsi CIA trovare soluzioni
Si potrebbe dire che l'uomo realizzasse stesso costruisce il suo mondo proprio affrontando il vincendo le paure le ansie connesse alla sua natura imperfetta e alla sua precaria condizione
Chi si occupa di Sociologia avrà riconosciuto il gergo
Tipico dell'antropologo sociologo tedesco Arnold che le hanno no la sua idea dell'uomo come essere imperfetto instabile un animale impaurito come lui lo definiva continuamente esposto e pericoli alle minacce che gli vengono
Dal mondo esterno ma provi a partire da questa condizione di imperfezione diceva che è lenta l'uomo può come dire costruire
Nella con la necessità in cui si trova di vincere la paura può costruire il suo specifico Ambiente la società nella quale sentirsi sicuro
Per vincere i timori e le ansie che porta dentro di sé quindi l'uomo non può fare altro che appellarsi alla sua intelligenza e al suo ingegno alla sua esatta conoscenze cognizione del mondo che ha
Chi ha di fronte da paura in questa chiave diventa come dire la matrice delle sue libertà fondamentali la matrice originaria della libertà umana la fonte stessa da cui scaturisce la civiltà degli uomini
Se la paura come diceva Bertrand Russell e la fonte principale di superstizione e di crudeltà
Vincere la paura rappresenta l'inizio della saggezza umana anche questa è una citazione
La paura presenta diverse Facci può essere un sentimento individuale soggettivo
Del quale tutti noi abbiamo fatto esperienza nella nostra vita basta andare indietro con la memoria la nostra infanzia ognuno di noi come ha fatto Belardelli ritroverà un episodio della propria esistenza una qualche circostanza in cui qualcosa o qualcuno
Lo ha messo in una condizione di terrore di ansia
Di paura quella che però qui ci interessa
è la paura
Politica
La paura il rapporto alla politica la paura che fonda la politica e la politica che governa la paura che però in alcuni casi finisce persino
Per produrla ciò interessa quindi la paura intesa come sentimento collettivo pubblico e diffuso
Che è assai diverso dalla somma dei nostri timori individuali in questo caso la pura può essere intesa come una reazione indirizzata non solo contro ciò che minaccia la nostra singole individualità le nostre abitudini private non è più questione
Di stare da soli chiusi in una soffitta e temere
Una qualche
Minaccia chi parliamo della paura che mette in discussione il nostro benessere collettivo la nostra esistenza come comunità politica
Si tratti ovviamente classicamente che la minaccia che sentiamo provenire dall'esterno olio a minacce che invece molti casi può provenire dalle dall'interno spesso di quella comunità politica quando
Una tale comunità cominci a sfibra arsi alla a al al suo interno per esempio
La minaccia che genera paura in senso politico può essere esattamente come nel caso delle procure individuali reale concreta quindi frutto di un evento particolare oppure soltanto ventilate indiretta
Frutto di un particolare clima di una particolare spesso distorta
Percezione collettiva ciò che nel cambiano entrambi i casi e poter prevalere immediato quando si ha paura di un sentimento di insicurezza e di precarietà che può essere fonte di reazioni incontrollate e prive di costruttori
Quindi nel segno del fatalismo della rassegnazione ma anche appunto come dicevo di risposte
Vitali e coraggiose come i singoli possono sconfiggere la paura
Facendo appello le loro energie interiori lo stesso può accadere per le società per le collettività che attraverso la paura affrontandoli situazioni di rischio posso in qualche maniera non dico generarsi o rigenerarsi
Ma sicuramente arrivare al punto da vincere quella particolare quella particolare sfida
Tant'è vero che molti sostengono che la paura politica quindi appunto la pura collettiva di cui stiamo parlando può
Come la paura individuale
Avere persino un valore catartico e liberatorio lo hanno sottolineato moltissimi studiosi quindi anche in questo caso non si tratta soltanto di uno Stato regressivo
No di una condizione mentale che poi finisce per esporci a pericoli maggiori di quelli che vorremmo evitare entro certi limiti e la paura crea tensione e quindi libera energie
Favorisce la rigenerazione del tessuto sociale
Determina un nuovo slancio morale
Rinsalda i legami di appartenenze comunitarie collettiva questo proprio grazie alle ore reazioni che produce
Questa è una cosa che è stata molto indagata non a caso negli Stati Uniti al all'indomani
Dell'undici dell'undici settembre però era già nota della teoria politica lo sosteneva a suo tempo già
John Locke dice Eva che la paura produce ripetizione irrequietezza favorisce l'operosità e quindi spinge gli uomini all'azione
Di costringe ad uscire da quello stato di tour pure di media in cui spesso si finisce
A causa del troppo benessere a causa della sensazione di essersi
Finalmente accasati in una condizione di relativa o peggio ancora definitiva sicurezza questo punto di vista la paura è un meccanismo di sfida che appunto già allocco considerava
Estremamente estremamente positivo senso che la paura collettiva al momento in cui affrontata può persino renderci più altruisti più disposti alla cooperazione più disposti
A comprendere
Le ragioni degli altri quindi può diventare un tornante quasi decisivo nella vita di una collettività contribuendo a rinsaldare l'Unione tra le parti sociali a ridefinire il senso di una
Nuova missione collettiva l'idea di fondo è che
La paura
Ci faccia scoprire per dirla come espresso in poi fatica i valori fondamentali noi così come
C'è voluto forse il totalitarismo anche la minaccia
Chiesta portato resistenze individuali per
Radicare nella coscienza europea in maniera irreversibile il significato
Della libertà della democrazia e del pluralismo così alcune situazioni storiche ci vuole una grande paura per raccogliere i
Re ritrovare le le chiavi
Della nostra della nostra della nostra insistenza alla paura ci consente
Come dire di prendere cognizione esatta
Dell'esistenza del male nella storia no propri e ci consente di tornare ad assumere
Comportamenti azioni immorali che siano deliberati consapevoli no proprio per questo un po'significato vi dicevo catartico che polvere che può avere la paura non necessariamente di esso sto enfatizzando una dimensione
Della paura che però mi interessa sottolineare proprio per
Far far capire l'ambivalenza che essa presenta e il fatto che non la si debba legge devo soltanto in una chiave appunto impaurita
Non bisogna necessariamente avere paura della paura anche se la paura può farci può farci può farci paura
Stando così le cose alla luce di questo intreccio si comprende molto bene perché ci sia un'intera tradizione pensiero politico che ha visto nella paura né sentimenti ad essa connessa di angoscia timore inquietudine
L'alimento segreto della politica la giustificazione
E la ragion d'essere di ogni forma di ordine civile
Secondo questa tradizione come è noto la legittimità del potere discende proprio dal suo impegno a garantire i cittadini un'insistenza ordinate tranquilla rimuovendo le minacce reali o immaginarie che incombono su di essi
Lo scopo dello Stato nella forma
Che esso ha assunto
Dal punto di vista istituzionale nello spazio politico della della modernità è appunto quello
Di offrire protezione sicurezza giustizia e libertà in cambio in cambio di obbedienza si rimuove la paura degli individui in cambio punto dell'obbedienza
All'allo Stato che si organizza come società questo cita politica in questa chiave la politica può essere definita
Il governo responsabile e razionale della paura che naturalmente non viene eliminata o soppresse una volta per tutte ma appunto ed è l'unica cosa che possiamo fare imbrigliato ai depotenziata
Attraverso un complesso tessuto di regole di istituzioni di norme e di procedure che nella loro evoluzione storica
Dallo Stato assoluto allo Stato democratico
Contemporaneo sono appunto servite da prima a liberare i cittadini dallo spettro dell'anarchia darà condizione di paura originaria no guerra guerra la guerra civile permanente
E successivamente a garantire questi stessi cittadini dai possibili abusi di uno Stato divenuto nel frattempo troppo potente e dunque a sua volta fonte potenziale di oppressione e di paura ho detto che l'apporto è duplice
La paura fonda la politica la politica la governa in qualche maniera può anche
Può anche contribuire
A
A produrla
Questo lo schema grosso modo alla quale ci siamo attenuti per almeno quattro secoli ricorra durante i quali la politica appunto ha messo a punto meccanismi di sicurezza collettivi sempre più articolati e complessi
Basati in particolare nelle democrazie contemporanee su un equilibrio molto delicato
Come tale anche molto precario tra forze consenso tra monopolio che la sovranità e poteri di controllo
Ma esattamente questo schema che negli ultimi anni sembra essere entrato in crisi superata la sfida dei totalitarismi
Come dire si era quasi diffusa la consapevolezza nella coscienza contemporanea che si fosse entrati in una condizione
Di sicurezza non solo crescente ma perché maniera definitiva c'ha diffuso un sentimento che era un misto come dire di appagamento e di euforia
E si era fatta quindi stata la convinzione che le democrazie liberali rappresentative al termine diano lunga evoluzione dopo una dura lotta dopo una dura lotta avessero vinto una volta per tutte la sfida della paura
Che cosa si pensava che non c'erano più minacce pericoli
Che potessero messe mettere in crisi seriamente la stabilità dei nostri ordinamenti chiaro erano sempre possibili crisi periodiche nell'ordine
Economico e sociale erano possibili ovviamente momentanee sbocchi di violenza politica ondate di protesta collettiva ma tutto ciò difficilmente avrebbe come dire messo in discussione
Quello che pletorica mente potremmo definire il cammino della libertà all'interno di un mondo che appunto si riteneva ormai relativamente stabile relativamente sicuro relativamente ordinato e quindi qualche modo libero dalle paure
Di un tempo
Naturalmente rispetto questo schema non erano mancate nel corso del tempo diagnosi preoccupate che a più riprese avevano messo in guardia dai rischi che anche le società democratiche possono correre
A causa sia del loro stesso benessere sia di un indebito uso delle libertà che ne costituiscono il fondamento
Tra mente euro si può richiamare peraltro vecchia di un secolo e mezzo quasi l'analisi di Tokio villa sulla fragilità emotiva dell'uomo democratico ULS
Quindi sul rischio sempre incombente di un nuovo dispotismo generato al conformismo di massa si potrebbe richiamare l'allarme lanciato a più riprese per fare un altro nome topico dell'attività politica contemporanea dannare ante
Secondo la quale una felicità pubblica che pensi di fondarsi sull'egoismo individuale lascia necessariamente campo libero ai manipolatori di coscienza e agli uomini senza legge però tutte queste diagnosi antiche e nuove
Sa quanto gratificato e dell'etichetta di classico
Venivano sistematicamente sono stati sistematicamente rubricate sotto l'etichetta di pessimismo culturale sono state considerate magari di grande fascino intellettuale ma sono state anche considerate in controtendenza rispetto
Al cammino reale
Reale della storia in verità ciò che abbiamo assistito nel corso degli anni esattamente la prova che quelle diagnosi
In qualche maniera erano fondate che forse andavano prese maggiormente sul serio
Ciò copia sull'acqua abbiamo assistito non è stata la rimozione di ogni forma di paura collettiva dal campo delle relazioni sociali come c'eravamo illusi che fosse ma molto più semplicemente è stato il sostituirsi
Delle vecchie paure
Conti Nori e anzi è di tipo nuovo rispetto alle quali è questo il dato
Sul quale riflettere le istituzioni e l'élite politiche
Ma gli stessi cittadini
Ci sono trovati come impreparati hanno dato l'impressione soprattutto i primi le classi dirigenti
I governanti le istituzioni di Stati chiamiamoli come ci pare di non essere in grado di
Saperle affrontare e
E governare naturalmente il catalogo di queste nuove paure sarebbe lunghissimo la letteratura sull'argomento della paura
Lo ha
Come dire di percorso doppio più volte io mi limito semplicemente a fare qualche rapidissima o
Accenno abbiamo smesso di avere paura delle guerre che erano state l'incubo
Per secoli
Anche nello spazio nello spazio politico europeo
Gli Stati non si fanno più le guerre tra di loro proprio ho scoperto che esiste un succedaneo ancora più micidiale delle guerre classiche tra Stati
Questa voce Danio e il
Il terrorismo e naturalmente vi risparmio considerazioni sul
Sul
Significato che
Il terrorismo no co.co.co. con come sigla come simbolo assunto
Nel novero delle nostre paure contenta imporranno
Tra mente ha smesso di farci paura grazie all'evoluzione dello Stato
Sociale del modello socialdemocratico cui involontariamente accennava Sergio Belardinelli ha smesso di farci paura la povertà che è stato uno dei grandi in cui una delle grandi paure che accompagnato lo sviluppo
Della modernità è caratterizzato la crescita delle falsità industriali e la povertà nelle sue forme
Più angosciose anche umilianti
Per appunto il benessere che ne è conseguito ci ha fatto scoprire poi
Cose altrettanto altrettanto spiacevoli le nuove povertà da un lato
Ma anche per esempio l'instabilità che sembra essere diventata cronica e strutturale
Dei sistemi economico-finanziari contemporanei
Un tema sul quale non mi soffermo perché poi sarà l'argomento
Del della relazione del professor
Vitale naturalmente fra diffusione del pluralismo politico del modello democratico rappresentativo ci ha liberati dalla paura dell'arbitrio oggi non teniamo più
Idee spunti i dittatori e i monarchi più o meno illuminati
Oggi appunto c'è ovunque la democrazia dove non c'è si cerca più o meno felicemente
Di esportato la però ce lo spiegherà professor Carlo Mondher Dini anche la democrazia non esente non esente da rischi sta crescente divaricazione che ci ormai tra
Classi dirigenti e i cittadini la deriva oligarchico familistico a delle democrazie contemporanee è un problema di non poco conto che in qualche maniera
Contribuisce a a
A creare se non ho la nuova paura dei nuovi motivi di allarme e di preoccupazione quella che credevamo la soluzione è il punto d'arrivo
Di un lungo processo di evoluzione politico-istituzionale rischia di diventare a sua volta un problema con quale prima o poi
Dovremmo misurarci non abbiamo più la paura dell'analfabetismo dell'ignoranza ci siamo liberati dall'incubo di non sapere però abbiamo scoperto che sapere troppo sapere troppe cose da troppe fonti
In qualche maniera ci riporta in una condizione
Ancora una volta di ansia e di preoccupazione non riuscire più a distinguere come oggi accade il vero dal verosimile il falso dal punto davvero ciò che è incredibile ciò di incredibile al sistema dell'informazione
Che dovrebbe arricchirci in realtà ci sta letteralmente
Sopra facendo ce la metafora molto
Molto fortunata che circolato in questi anni dovuta al sociologo Ulrich Beck lo sennò eviteremmo nella società del rischio
Un mantra che ormai viene ripetuto anche fuori dalle aule accademiche io per esempio penso che questa più che la società del rischio
Debba essere definita la Società dell'allarme proprio in funzione
Dei meccanismi che oggi governano i processi di comunicazione come diceva Angelo sono diventati il più potente strumento anzi oggi uno della società contemporanea soprattutto non lo spazio
Nello spazio occidentale questo continuo succedersi di allarmi
Che investono ogni settori dal nostro Ivan vita associata un soltanto appunto il terrorismo ma
Pensiamo inviti quindici anni quello che è capitato CUN i continui annunci di pandemie di
Rischi
Di contabili
Malattie e quant'altro
Il punto a Società dell'allarme che coincidevano società della conoscenza e paradossalmente una società che genera a sua volta
A sua volta paura accennava Sergio Belardinelli alla scienza l'abbiamo legato il nostro destino di benessere individuale e collettivo e progressi della conoscenza scientifica e soprattutto alle applicazioni pratiche
Della scienza siamo invece in una condizione in cui
La conoscenza
Dei rischi a cui siamo esposti
Invece di sollevarci paradossalmente
Ci ci rende ancora più più preoccupati e la stima e la scienza stessa tende a essere percepita come una minaccia insomma abbiamo fatto una sgradevole scoperta pensano di essere sicuri invece ne ho scoperto semplicemente
Di aver sostituito vecchie paura e con pure
Di nuovo tipo ed all'interno di questo tipo di questo di questo quadro che il quadro in cui per cui oggi viviamo magari esposto in maniera un po'grossolana ma credo
Realistica in qualche modo anche efficace che volevo
Cioè fare due rapidissime considerazioni che riguardano appunto la sfera politica l'apporto della paura
Con
Con con la politica
Mi riferisco in particolare a due rischi che secondo me
Dovremmo cercare oggi di evitare si è questo il quadro storico all'interno del quale ci muoviamo un quadro in cui le paura e non sono state rimosse come pensavamo ma si sono ripresentate in forme nuove un quadro storico in cui la politica che nasce dalla paura
Ma nasce per governarla
Dalla politica dicevo ha davanti a sé un grande compito che deve cercare per quanto possibile di assolverlo ma per assolverlo appunto deve evitare di pericoli chi ora dirò il primo pericolo lo definisco
La paura della politica
Non c'è dubbio che
Storicamente la politica
Specie quando si è fatta prendere
Dal demone dirigono Gia o dall'ambizione a costruire un mondo nuovo perfetto abbia contribuito non poco ad alimentare paura e timori però è anche vero che i fattori processi che alimentano le nostre ansie
Possono essere governati questa la consapevolezza che dobbiamo avere
Come peraltro è sempre accaduto in passato solo attraverso decisioni e scelte assunte con senso di responsabilità e conoscenza dei problemi quindi misurandosi sempre col mondo reale
All'interno della sfera politica decisionale
Questo che significa significa che il rigetto della politica e dei suoi attori che è diventato un atteggiamento molto diffuso negli ultimi anni non ci solleva dei pericoli
Bene rifiutare la politica di far agire è la politica negarla come dimensione dell'agire collettivo non ci aiuta a superare le paure o i rischi e pericoli semmai rischia di accentuarli fino a renderli ancora più esclusivi
Da questo punto di vista il populismo contemporaneo anche molti tendono interpretare come una forma il razionale
La più estrema di rifiuto della politica forse andrebbe letta questa una proposta che faccio in una chiave diversa cioè come la richiesta
Sebbene espressa spesso con modalità come dire aggressive se non pittoresche di un modo diverso di fare politica di una politica che si riappropri che sui compiti fondamentali
Vi è la politica che torni a governare processi sociali e governa di processi sociali Governi anche in qualche maniera la paura la richiesta di un modello diverso di democrazia
Rispetto a quello che si sta strutturando soprattutto nei contesti culturalmente più avanzati quindi quello che suggerisco e che
Ciò che è istintivamente affiora da certe forme di protesta odierne in realtà è un bisogno di politica per quanto spesso manifestato nel linguaggio dell'antipolitica
C'è un altro pericolo però da sfuggire forse questo e quello più più più grave sul quale conviene richiamare maggiormente
L'attenzione ed è
La politica della paura dobbiamo temere la paura della politica ma anche e soprattutto forse la politica della paura
Il costante allarme alimentato in maniera spesso responsabile dei mezzi di comunicazione soprattutto da una classe politica che appare
In molte occasioni accorto direi di strategie rischia da un lato di generare angoscia anche laddove
Spesso magari non né sussistono i motivi
E dall'altro di ingigantire fenomeni situazioni che pure potrebbero essere affrontati e risolti
Sì a prevalere fossero la ragionevolezza il realismo la conoscenza esatta dei problemi e la capacità decisionale da questo punto di vista secondo me il caso tipico
è quello dell'immigrazione che continua a essere affrontato sistematicamente in una chiave
Ideologica emotiva e quindi inevitabilmente razionale mai nel suo significato nella sua dimensione realistica e pragmatica e quindi diventa un alimento costante
Delle nostre paure probabilmente al secondo posto dopo il terrorismo mai cioè
C'è l'immigrazione promette queste soltanto un aspetto no della
Della politica della
Della paura voce rinunciamo la la la specifica ulteriore
Sulla quale voglio richiamare l'attenzione cioè il fenomeno cui abbiamo assistito negli ultimi anni di un passaggio di uno slittamento dal Governo della paura che come ho detto più volte dovrebbe essere
Dovrebbe essere e forse è stato in molti contesti molte situazioni che il compito il titolo di legittimità della buona politica e dello Stato nella sua concezione se volete più classica e di
Edificante il passaggio dicevo dal Governo della paura al Governo attraverso la paura
Che rischia di diventare la tentazione mortale delle democrazie contemporanee degli Stati contemporanei
Il timore qual è che l'idea che si è fatta stima strada negli ultimi anni innanzi ad una sfida come quella del terrorismo e che sull'altare della sicurezza si possano anche sacrificare le libertà dei cittadini e diritti civili individuali
Senza rendersi conto del rischio che c'è di innescare pericolose forme di involuzione
Politica di controlli a cui siamo quotidianamente sottoposti quando passeggiavo per le strade quando siamo al telefono in aeroporto o sui luoghi di lavori dovrebbero tranquillizzarci e renderci sicuri
In realtà lungi dal frenare il malintenzionati quindi speso son misure che poi dice quando un effetto pratico molto limitato
Tutte queste crescenti misure di sicurezza che tutti i governi occidentali al mai hanno adottato e messo nella loro agenda negli ultimi a mi hanno prodotto come risultato più evidente una riduzione una contrazione molto forte dei nostri spazi di autonomia
Oggi non ci sentiamo osservati e spiati in ogni movimento
Ma senza sentirci più sicuri quindi anche come dire lo scambio che poteva essere proficuo tra sicurezza e libertario alta sembra non aver funzionato e paradossale lo diceva
Angelo Mellone all'inizio citando alcuni dati
Citati che tendono ad essere ormai blindate e sottoposto ad un controllo molto capillare in realtà continuano a manifestare nera per ci sono delle persone
Indici di insicurezza sempre sempre molto alti per cui siamo controllati ma non ci sentiamo sicuri di questa giovane età e la peggiore delle condizioni rinunciamo alla nostra libertà ma al tempo stesso non vediamo a crescere la nostra la nostra sicuramente
Il paradosso qual è che pare praticamente si è raddoppiata la minaccia quindi a quella del terrorismo quella della criminalità sia giunta magari in modo involontario la minaccia che sembra provenire da coloro stessi che dovrebbero difenderci
Il modo migliore per vincere la paura e fare paura queste erano adagio di Machiavelli molto citato e classico il problema che bisogna fare pure agli altri
Non hanno gli stessi voi abbiamo adottato come dire il in forma un po'paradossale l'adagio Machiavelli anno abbiamo deciso di vincere la paura facendo paura ma
Abbiamo rivolto questo sentimento
Contro voi stessi
Che cosa ne deriva come sospetto legittimo
E purtroppo secondo me confortato dai fatti
Che la politica della paura articolo artificiosamente alimentata dagli apparati di propaganda e di informazione stia diventando come molti studiosi sostengono lo strumento di legittimazione di consenso al quale ricorrono sempre più spesso
Classi dirigenti incapaci di suscitare fiducia
E
Di suscitare adesione le loro governanti con le loro scelte politiche
Che la paura sia lo strumento di potere vecchio come il mondo al quale tiranni hanno sempre fatto ricorso e cosa ovviamente nota che però la paura
Affrontata peraltro non l'avesse cause profonde ma ne succinti mi superficiali possa diventare il collante motivo di una democrazia io credo questa è la prospettiva sulla quale
Dovremmo interrogarci tutti con grande preoccupazione soprattutto coloro che della democrazia sono di
Difensori accaniti provo a concludere in maniera molto provvisoria
Riassumendo un po'quello che ho detto cioè che la paura comunque motivata accresce bisogno di sicurezza ma quest'ultima come ha scritto una volta vi sono in Freud donatore che
Mi ha molto accompagnato in queste riflessioni la sicurezza appunto mi diceva è una neutralizzazione della paura
Ma non con l'esclusione di ogni paura
La paura si può ridurre ma non si può eliminare
Non esiste la sicurezza totale in grado di sollevarci da ogni ansia una volta per tutte un'altra delle illusioni dalle quali dobbiamo liberarci le risposte alla paura che sono sempre disposto essenzialmente politiche quando la paura e collettiva
Sono per definizione contingenti e parziali mai definitive quel che più conta anche questo punto di vista ci vuole la professione di realismo la paura ha sempre un costo
In termini di libertà e di autonomia ma questo costo non può diventare alto al punto da costringerci a sacrificare fondamenti del nostro vivere associato
La paura insopprimibile come istinto variabili le sue matrici rappresenta dunque una continua sfida per la politica sempre alle prese con l'esigenza di garantire sicurezza stabilità e concordia
Ma ciò avviene oggi in un quadro storico culturale nel quale la politica nella sua variante democratica
Sembra considerare la lotta contro la paura più importante e decisiva della lotta contro per la libertà e per la giustizia e si tratta come dicevo di un punto assai delicato sul quale i liberali troppo distratti da un lato o troppo sicuri
Vi si è dall'altro dovrebbero trovare la forza di riflettere se la paura e all'origine di ogni società politica
La sua finalità più grande ed è una cosa che non dobbiamo dimenticare rimane pur sempre la libertà
Grazie
Grazie Alessandro per
La arduo regolazione
Siamo arrivati alla cuore dello tematiche di oggi le interconnessioni tra la politica e la paura come sentimento collettivo ci richiamava campi l'ambivalenza del termine paura
E la vedeva anche con ottimismo come l'inizio della saggezza umana richiamando addirittura la genesi e l'inizio anche dell'obbligo politico della rigenerazione delle comunità politiche
Quindi lo ringrazio nuovamente per questi spunti passo ora la parola al professor Giovanni Belardelli le università di Perugia per la sua relazione sulla paura del passato della dittatura della memoria
Prego professor grazie
Grazie alla Fondazione Farefuturo per questo invito mi ha costretto a riflettere su
Questioni abbastanza complicate confesso
Che non sono sicuro di avere trovato la paura del passato e
Corso trovato piuttosto eque di questo vorrei parlare qualcosa di differente che del resto è un po'sotto gli occhi di tutti alla sua evanescenza comunque un cambiamento
Sì storico epocale diciamo del suo Statuto nella cultura contemporanea
Che venire subito al dunque mettere al centro
Il problema vorrei partire da una definizione molto nota notissima di dell'importanza del del passato
Per
Gli Stati nazionali moderni che quella che dà
Che diede alla fine dello trecento mila trecentottantadue Renna nel suo celeberrimo scritto conferenza che cos'è una nazione
Si cita sempre naturalmente che la nazione un plebiscito di tutti i giorni cioè la volontà di una comunità e di chi ne fa parte di stare insieme c'è l'altra metà del discorso
Che per le nanna non è meno importante l'altro popolo che è quello della ricca eredità dei ricordi che tiene insieme una nazione
Una nel passato e una nel presente nel volere
Rinnovare continuamente appunto tutti i giorni quella volontà destare insieme ma questo passato ecco il punto
Non sono sicuro che sia un passato ancora oggi è riproponibile o almeno che è diventato problematico da riproporre
Un po'retoricamente lo
Cita così Crenna
Un passato eroico grandi uomini gloria ecco il capitale sociale su cui poggia un'idea nazionale e uno Stato nazionale su tutti su un passato eroico grandi uomini gloria
Per la verità poi Renan fa un discorso articolato non sono soltanto le pagine gloriose
Belle eroiche di una nazione sono anche le sconfitte per esempio che tengono insieme come grandi esperienze collettivo la continuità una comunità nazionale però essenzialmente
Appunto è il passato
è il passato delle grandi date di fondazione delle giornate della vittoria dei quattordici luglio del due giugno
Dei quattro novembre per l'Italia o il giorno dell'armistizio per la Francia insomma queste sono questo è il tipo di passato
è un passato debitamente aggiustata in un'altra pagina piuttosto notare Nantes dice che i francesi per stare insieme a vivere quella ricca eredità dei ricordi devono fare
Alcuni aggiustamenti ovviamente devono dimenticare alcune date per esempio la notte di San Bartolomeo
Ora questa idea che è stata effettivamente fondativa e gli Stati nazionali europei
Soprattutto però docenti a partire dall'ottocento e poi anche nel Novecento è diventata
Problematica uno secondo qualcuno impossibile questa impossibilità lo trovate enunciata in modo che personalmente
Ritengo abbastanza convincente da uno intellettuale francese France abbastanza noto Alain Finkielkraut il quale
Proprio partendo da questo luogo che ho appena citato dire nanna dice sì però il problema che adesso
Quell'idea di passato noi non siamo più in grado di produrla perché e vengo al tema della memoria quello che
Secondo un
Così eccessiva forza polemica poi nel titolo è definita come la dittatura della memoria ma insomma le cose che dice finché Trotta più o meno in questa direzione vanno
Abbiamo una presenza fortissima è centrale nella coscienza collettiva occidentale europeo occidentale soprattutto del passato ma nella forma della memoria che ha assunto questo passato a poco o nulla
A che spartire con quell'idea di Renan
Non è più il passato delle grandi date delle dati positive ma è esattamente al contrario il passato delle grandi date negative non dobbiamo ricordare ai nostri l'Oriente ma le nostre colpe nostri crimini
La memoria la centralità della memoria e le date della memoria che sono state introdotte in vari Stati occidentali con le debite differenze naturalmente insomma in qualche Stato
Est europeo si ricordano i crimini del comunismo per esempio la centralità della memoria serve a ricordare appunto i crimini grandi crimini crimini di massa
Del Novecento c'è stato questo slittamento dalle Gloria le colpe collettive
E diventa problematica appunto quell'idea di fondazione di una nazione per una parte importante sul passato che sosteneva tre nanna una volta che in riferimento al passato è diventato qualcosa di
Radicalmente diverso siamo chiamati a pentirci del passato
Non a ricordarlo nel modo che accusava dell'ANAS
Contemporaneamente è cambiato il soggetto storico principale abbiamo assistito appunto pensiamo quello che è stato chiamato il secolo della storia all'Ottocento il libro toglierò e di Carlyle insomma gli era individuali ma poi gli eroi collettivi
I popoli che lottavano per la loro liberazione
E le classi che poi
Fra Otto e Novecento lottavano per la loro liberazione
Erano tutti diciamo così eroi vivi diciamo così adesso gli eroi di questo passato sono eroi morti sono legittime i giorni della memoria ricordo un appunto
Le vittime
Hanno quindi
Questo
Cambiamento slittamento del nostro modo di rapportarsi il passato trasferito
E davvero radicale su questo diciamo introduce non saprei bene neanche
Dire in tutto e per tutto come vi confesso però penso che introduca
Qualche cosa di radicalmente differente nel nostro modo di concepire la politica per il ruolo che ha avuto e ruolo fondativo delle categorie politiche avuto richiamo al passato
Cioè assistiamo viviamo da alcuni decenni soprattutto
Una crisi della storia che ha molte cause di questo punto vorrei dire questo vorrei richiamare pure abbastanza rapidamente
Anzitutto a cause più lontane quindi non vedo che non riguardano gli ultimi decenni quella
Quel secolo della storia quel secolo in cui la storia si è pienamente il cioè l'Ottocento si è pienamente affermata come disciplina accademica ma anche diciamo così
Come settore culturale di orientamento degli Stati nazionali europei
Beh insomma è stata secolo in quella storia è stata fortemente piegata e forse possiamo dire con le è stato quasi sempre la storia degli storici nella storia delle politiche della storia insomma
è venuto molto di moda negli ultimi decenni in Italia e non solo stigmatizzare l'uso pubblico della storia ma insomma la storia come disciplina sempre o quasi ha avuto l'uso pubblico uso pubblico e spesso un uso pubblico molto forte
Nell'Ottocento questo uso pubblico e
Stato evidentissimo si sono
Letteralmente create inventati dell'identità nazionali degli Stati nazionali come è noto ciò notissimo libero insomma almeno di
Studiosi di queste cose sono uscite hanno spesso nel
Sull'invenzione della tradizione e la storia è stata spesso inventata per
Costruire dei processi di indipendenza nazionali ma poi gli Stati nazionali giallo rotta costituiti hanno fatto un uso fortissimo della storia
Se noi prendiamo
Non appunto le fantasie
I miti storici dei vari Risorgimento si europei ed extra ed desti europea dell'Ottocento ma pigliamo un manuale famosissimo fra Otto e Novecento delle scuole francesi come il Petit lavis
Troviamo delle cose che a leggerle oggi sono imbarazzanti delle esortazioni politiche ad ogni pagine quasi ad ogni dico dei libri di testo queste è stata diciamo la storia insegnata
In molti Stati europei una storia che indicava un destino che raccontava il passato che serviva
Dimostrare appunto la manifestazione nel corso del tempo di quel destino nel passato si trovi evidentemente realizzare nel futuro
Quella
Quella cosa lì che ha avuto una grande tradizione però è costitutiva sta un po'nei geni della storiografia europea e un po'ne siano consapevoli o nosta nei geni della professione di storico ancora oggi che pure
Siamo consapevoli di questo fortissimo uso strumentale politico della storia tutta questa cosa qui
A un certo punto è entrato in crisi e
La storia per questa sua connessione con la politica è diventata appunto un problema
A me dimostrato quanto fosse problematico quella visione forse eccessivamente semplicistica io ottimistica dire nanna sul passato che costruisce relazioni
Se mi consentite vi leggo due righe di poche righe di una
Citazione di Paul Valery quindi non lo storico ma un poeta mille novecentoventotto un saggio però sulla storia si chiama
Che dice un po'a tutto quello che c'è da dire o quasi su sulla crisi in cui
Questi idea della storia l'idea del secolo della storia entra nel secolo successivo nel Novecento la storia il prodotto più pericoloso che la chimica dell'intelletto abbia elaborato
Scrive Valeri
Fa sognare inebrii popoli produce il loro falsi ricordi esagera i loro riflessi mantiene aperte le loro vecchie piaghe
Tanti dei fatti della storia del Novecento possono essere italiane non solo
Possono essere a tutti a di semplificazione di questi riferimenti falsi ricordi le vecchie piaghe che rimangono aperti e così sia li tormenta nel riposo li conduce al delirio di grandezza
O di persecuzione rendere nazioni amare superbe insopportabili Epifani
La storia giustifica ciò che ho fuori a rigore non insegna nulla perché contiene tutto ed esempi di tutto
è però una frase che in modo molto efficace letterariamente anche
Coglie un problema reale potrei citarne
Di molte altre perché cosa è avvenuto nel mille novecentoventotto ma c'è stata evidentemente
Un decennio prima è terminata la prima guerra mondiale che è stata in gran parte un prodotto della storia un prodotto della storia di quella connessione fra storia e Stati nazionali
Che richiamavo prima poi ci sono state naturalmente ma sono già implicita ecco anche la
L'efficacia di questa frase di queste frasi di Valéry
C'è stato ci sono state le dittature di massa del Novecento non c'è bisogno di ricordare c'è un né mole immensa di studi sono cose notissime l'uso fortissimo
Della storia che abbiano che hanno fatto queste dittature basti basti dire insomma ma è poco più che
Che un po'particolare che riassume che vuole riassumere un po'tutto qual è la professione del protagonista di mille novecentottantaquattro di Orwell a cosa fa nella vita riscrive le
Vecchie corti e della
Times per renderle adeguate i cambiamenti del presente riscrive al passato il passato quasi in presa diretta questo fa
Questo fa di lavoro il il protagonista di mille novecentottantaquattro ora
Intendiamoci io non vorrei dare l'impressione che questa
Idea della storia
Così efficacemente trovo criticata da falliti possiamo solo criticarla
Non staremmo qui a parlarne per queste questioni come meno nel mio caso cittadino italiano e io penso per molti presenti lo stesso se non ci fosse stata quella
L'idea della storia cioè voglio dire che
Nel bene e nel male la storia soprattutto del nostro Novecento è stato il prodotto di quella
Compenetrazione inseparabile
Pensiamo ad un caso dell'Italia Risorgimento sarebbe stato pensabile Risorgimento senza quei deliri di grandezze di persecuzione e di riscatto e di Risorgimento appunto quella
Fortissime vocazioni mitico strumentale del passato che evocava e stigmatizzava Valeri non sarebbe stato possibile c'è una frase molto efficace di uno dei nostri maggiori storici del Novecento Rosario Romeo nella sua
Biografia di Cavour
Che dice ricordando appunto tutta così l'enfasi e la sua per produzioni mitica sul passato prodotta dal Risorgimento in particolare da Mazzini dista quelle idee idee di primato
L'idea di Roma sono nati
Ah INU in molti dei problemi della nostra storia il nove maggio del trentasei e la programmazione dell'intero la seconda guerra mondiale tante cose negative cioè un'assenza
Quei miti senza quel senso forte del passato pieno di frustrazioni che bisognava riscattare non ci sarebbe spostata neanche l'Italia quindi l'Italia con tutti i suoi problemi è nata da questo uso del passato così
Stigmatizzato da Valéry nella
Nel brano che ho citato
Quindi insomma per riprendere il punto è il filo del mio discorso
è diventato poi dopo che era in Anna ha scritto le cose che ho citato all'inizio è diventato problematico
Un uso del passato di quel tipo perché la storia è stata testata più volte definita ed è stata veramente un'arma di combattimento poche cose sono state politicamente delle risorse politiche come punto
L'uso del passato e questo è un
è un primo elemento che ha reso problematica
La
Individuazione nella storia di ciò che tiene insieme un Paese ma pagine sono stati altri
Perché elencarli rapidamente c'è stata la fine del comunismo la fine del comunismo che in questo discorso che sto cercando di fare
C'entra per due motivi uno perché è stata la la fine possiamo dire così
Dell'ultima grande ideologia progressista di massa che scandiva il tempo storico in un modo chiaro che ci diceva naturalmente pretendeva di dirci ma questo non importa insomma importa soltanto che
Quella rappresentazione del passato fosse una rappresentazione del passato di successo che con un successo di massa da dove venivamo e dove stavamo andando
C'è una
Un giudizio di un
Storico francese molto famoso in un libro che esso molto famoso il passato di un'illusione lo storico ed evidentemente fa caso a fiere
Che concludendo quel suo libro che appunto sulla crisi del dell'ideologia comunista e soprattutto sulle sue ripercussioni poi nella cultura occidentale
Ecco coi che secondo me è un dato vedo di cambiamento storico epocale nella cultura occidentale con la fine del comunismo perché dice al di là
Del che la questione del comunismo è il famoso senso della storia che siamo convinti costretti a ripensare
Dice
Il marxismo leninismo stabiliva una successione di epoche storiche per cui il mondo borghese
Dovrebbe avrebbe dovuto essere sostituito dal mondo della rivoluzione proletaria è successo il contrario è successo le è successa all'inversione delle priorità
C'è il capitalismo è succeduto al socialismo dice con una delle sue così
Sei battute del suo stile molto brillante può evidente in questo libro uscire
L'inversione delle priorità appunto prima il mondo borghese capitalistico poi quello proletario socialista scompone l'incastro di epoche sulla strada del progresso
Ma mette anche in crisi il quell'idea di progresso che è stata un po'un'idea punto
Che è andata oltre i confini dell'ideologia comunista e della cultura marxista
La storia ridiventa un tunnel
Ecco forse il tema della paura che in questa
Definizione di fruire un po'lo troviamo effettivamente la storia di diventa un tunnel dove l'uomo entra nel buio senza sapere dove lo porteranno le situazioni incerto sul proprio destino
Privo delle illusoria sicurezza di una scienza di quello che fa
Un altro colpo appunto la
Fine del comunismo e la fine dell'ideologia di ottimismo storico e di proiezione sul futuro che al comunismo al marxismo si legava un altro punto a quell'idea della della storia del passato
E dell'importanza del passato di cui
Diceva Renan alla fine dell'Ottocento
La fine del comunismo però rientra in questo discorso anche direi per un altro motivo ultimo del tutto diverso ha contribuito
Come poche altre cose a quel fenomeno che con lascia in tra le dita del discorso sulla memoria con quella sorta di deriva memoriale qualcuno l'ha definita direttamente a che fare cioè la centralità
Dello sterminio degli ebrei come data appunto centrale della storia del Novecento se il discorso sulla memoria al discorso sugli orrori e sulle dati buie cupe cosa può avere una pari centralità se non
Per la sua siamo scientifica unicità con cui è perseguito appunto lo sterminio di sempre di Europa sette la storia diventa
Assume questo
Paradossalmente come proprio sul concetto principale legittimi appunto cosa può essere centrale se non
Lo sterminio degli ebrei in qual è la connessione fra
Fine del comunismo e centralità dello sterminio degli ebrei
C'è una connessione
C'è una coincidenza temporale ma questo potrebbe non non voler dire insomma
Sostanzialmente se guardiamo all'introduzione dei giorni della memoria la centralità
Che il tema ha assunto nella cultura
Occidentale insomma dobbiamo andare appunto a vent'anni fa e quindi ci troviamo appunto con una coincidenza temporale con la fine dei regimi comunisti Asti europee ma in realtà non è soltanto una
Un caso diventi di mera coincidenza perché la centralità della
Dello sterminio degli ebrei nel nostro modo di concepire il passato avuto molto a che fare direi con il fatto diciamo
Se posso dire una cosa un po'schematicamente con il fatto che
è avvenuto un fenomeno che prima non c'era stato nella cultura della sinistra europea in particolare della sinistra di di di matrice marxista o comunista cioè
Lo sterminio degli ebrei diciamo così è stato adottato dalla sinistra non faccio un esempio molto sorprendente la che assicuro che è vero ogni volta che mi capita di citarlo continua a sorprendermi ma insomma così è
Negli anni Settanta quell'episodio
No tragico il più drammatico per cui la storia di del nostro Paese entra nella storia dello sterminio degli ebrei cioè la razzia del sedici ottobre quarantatré
A Roma nel ghetto di Roma e dunque
Poiché di circa mille ebrei che verranno immediatamente spediti ad Auschwitz dove immediatamente troveranno quasi tutti la morte è bene quell'episodio veniva ricordato ne siamo nei primi anni Settanta
Da un manifesto di una Sezione nazioni rione Monti del Partito Comunista qui a Roma stigmatizzando l'orrore dei
Mille circa mille cittadini romani che venite la barbarie nazista punto dei portava ad altri settori cittadini romani cioè non c'era quel manifesto la parola chiederei
Poche cose credo potrei fare altri esempi ma sarebbe l'inutile come questo
Diciamo particolare ci dicono quale straordinaria trasformazione culturale c'è stata nella sinistra italiana nel suo modo di porsi appunto
Da vent'anni in qua nei confronti dello sterminio antiebraico
Naturalmente era assolutamente evidente penso non ci sia bisogno di dirlo che ad essere sbagliato non era il fatto che noi oggi ricordiamo la data della liberazione di Auschwitz ma essere sbagliate la scrivere quel manifesto
Da qui
Sto cercando di individuare però
Una cosa diversa cioè l'assoluta centralità che ha il discorso sulla memoria fino al FAS al punto d risucchiare dentro di sé
Qualunque idea del passato appunto per le cose che dicevo all'inizio il carattere negativo che al discorso sulla memoria il passato negativo che dobbiamo ricordare la centralità
Della
Del soggetto storico come vittima
Questi resto ricordando sono potrebbero riassumersi così per per chiarezza di
Di ciò che voglio sostenere
Con questa espressione cioè quello che io penso sia avvenuto negli ultimi vent'anni sia avvenuto e stiamo vivendo una sorta di
Trasloco
Del passato del modo di concepirlo dalla storia alla memoria ecco possiamo definire in questo modo
E quindi una fine del passato se volete una fine della storia però insomma in tutt'altro tutt'altro senso da quello del
Dell'impero molto noto di Fukuyama
Una fine del passato una fine della storia come dimensione culturale abituale che era stata per molto tempo l'ABI dimensioni abituale dell'Occidente chiunque abbia professionalmente
Contatto con giovani che studiano quindi costo denti delle scuole superiori o dell'università
Percepisce immediatamente questo dato in più di che mentre lo percepisce escono ogni anno le solite cose un po'di colore sui giornali testo all'esame di Storia contemporanea gli studenti che collocano
Bismark all'inizio dell'ottocento e Napoleone alla fine dell'Ottocento e tutte queste cose ne sorridiamo diciamo così che sono probabilmente ignoranti ora io non voglio mettere in dubbio questo l'ignoranza naturalmente però
Di fronte a casi clamorosi di ignoranza però c'è qualche cosa di più profondo cioè c'è cioè il fatto diciamo
Che
Io personalmente sono convinto che non è solo il fatto che ho studiato i secoli poi non si studiano i secoli o si percepisce che cosa sono ma non
La percezione del passato la dimensione storica una cosa che sempre più alle nuove generazioni sta diventando estranea non è più un'esperienza culturale come si fa a insegnare la dimensione del passato
Senza ignari Conseco le fatto di cento anni sì ma questo lo sanno
I giovani di oggi non è questo il punto è che
Per molti motivi sono cose che sono state spesso dette insomma il
Le conseguenze della delle norme
Espansione o illusione di espansione spazio temporale nell'istante che che
Che noi abbiamo attraverso internet ma abbiamo acquisito essendo ci formati in un altro mondo chi si forma in quel mondo che comincia a cultura arsi davanti al computer
L'appunto il passato è una parola qui da altri significati che percepisce in un altro modo
è stato già citato Bauman che ha scritto forse troppe liberi con sulla
Sempre sullo stesso concetto appunto
Della
Dell'epoca liquido moderna però trovo convincente una cosa che che ha scritto sull'idea di passato appunto della modernità dicendo che le due grandi
Idee in modi di concepire il passato sono venuti in crisi l'idea cicliche l'idea lineare in fondo il nazionalismo dell'Ottocento anche Risorgimento in gran parte un'idea ciclica bisogna far risorgere quello che c'era
Un tempo un giorno probabilmente inventato
E bisogna entrati in crisi con il comunismo appunto invece proseguire in questa linea che è una linea che sale una linea di progresso
La modernità ha una concezione del passato la definisce Baumann appuntini lista che appunto
Difficile pensare
Ha qualche cosa che assomiglia appunto una successione storica seppur latinista in cui il punto alla figura geometrica che non esiste soprattutto ogni punto
Fa storia a sé punto ogni punto fa storia a sé e quindi la percezione che esistano appunto una profondità del passato nel momento in cui noi guardiamo i punti nel momento in cui sempre più lo stesso insegnamento della storia in molti Paesi
E punti mista quando appunto l'intero anno si studiano la storia si studia la storia delle donne ora si studia la storia della prima guerra mondiale
Ma chi futile vuol dire vuol dire vuol dire dal punto di vista punti mista vuol dire naturalmente nulla
Da la concezione né giusta né sbagliata ma insomma quella che è esistita per molto tempo di che cosa fosse
Di che cosa fosse il passato mi pare fra l'altro che la concezione puntini puntini sta non si sia fermata per questo Cetto ma sia singolarmente a misura
Del discorso sulla memoria o meglio il discorso sulla memoria come discorso su grandi eventi fondanti appunto
Grandi punti o Oboh o bombardati o precipizio se volete la storia del Novecento
è molto a misura di questa concezione segmentata in cui una linearità del passato e difficile da
Individuarla
Per tutte queste cose che ho richiamato e mi limito annunciando un'altra perché sono persone per fine sostanzialmente appunto quell'idea dire nanna così
Così anche consolante confortante insomma no che ci dice
Ci dice che che sappiamo chi siamo e che dove andiamo perché sappiamo da dove veniamo che cosa abbiamo in comune cosa ci tiene assieme appunto se
Se la modernità e liquidità il discorso di
Dire nane era davvero solidità strutture
Che il contrario del PAN Timis Monza una Rete una rete che
Che ci accorpa che riduce quella quel carattere che poi appunto si cita sempre Baumann ha ma insomma che che nell'antico regime gli esseri umani erano come gli anelli di una catena l'aveva detto insomma più
Più di un secolo e mezzo prima Alexis tutto qui il nella democrazia in America e che la modernità siano tutti questi anelli che improvvisamente si sono aperti e che stanno tutti lì da soli e che l'individuo della modernità e lasciato
Libero il solo fa in compagnia mi pare che dica con la solitudine del proprio cuore questa era sempre da qui il poi credo che l'aveva detto sa chiamiamo la liquidità ma insomma è l'assenza di strutture cognitive che tengono
Assieme appunto quella cosa lì di renana è diventata molto problematica per
Faccio un'ultimissima appunto aggiunta a ciò che ho detto di un altro elemento che la rende problematica perché rende problematica la dimensione del passato della storia
Come tradizionalmente è sempre stata e facciamo finta naturalmente perché sera insegniamo dobbiamo fare finta che continua a essere ma non ne
Ed è quella sul petto
Della come è stata definita giuridici Zazie ore del passato cioè c'è un altro cambiamento radicale che è che una negazione del giudizio storico perché per fortuna giudizio storico può essere fatto
Di
Lucidi ombre non deve assolvere condannare sempre più sempre più la storia nell'epoca appunto posto storica nell'epoca della memoria
Giudica e condanna per inciso vorrebbe vedere che si è al centro del nostro discorso sul passato c'è lo sterminio di sei milioni di ebrei ci sono le foibe altre
E altri avvenimenti dissimili orrore non dobbiamo condannare ma appunto una conseguenza di tutto questo e che
Il giudizio storico è diventato un'altra cosa il giudizio lo storico deve condannare dentro la centralità del discorso sulla Shoah come è noto c'è un Corte che riguarda la Chiesa cattolica molto rilevante
Almeno dal sessantacinque o giù di lì quando c'è stato il vicario di Hochhuth in poi ma soprattutto negli ultimi
Quindici vent'anni che è come è noto
Il discorso sui silenzi di più dodici che anche lì è molto interessante il discorso perché il discorso è
E nei termini di condanna o assoluzione non è
Un discorso diciamo così di comprensione del
Del ragionamento degli attori storici
Ovvio trovato convincente una cosa che ha scritto la attuale osservatore direttore del Osservatore Romano Gian Maria Vian né quando ha sottolineato ed è una cosa copia giusta ma che si dimentica come
Più dodici fosse
Accusato dei silenzi di fronte lo sterminio degli ebrei il sedici ottobre quarantatré tutto il resto
Ma vi fosse avesse scelto giusto o sbagliato coi avesse scelto Lodi facesse consapevoli fosse un silenzio consapevolmente scelto per una serie di considerazioni che qui non ci interessa ma non è importante non è importante
Diciamo così il bagaglio degli attrezzi concettuali dei soggetti storici appunto del mille novecentonovantadue in alcuni Paesi centro in latino americani sono stati
Messi scena diciamo così dei processi a Cristoforo Colombo dove non poteva
Lo credo bene da delle premesse che essere condannato perché cosa per genocidio
Naturalmente no e questo però questa estrema propaggine appunto
Del discorso sulla memoria appunto alla deriva
Giuridici Zante del discorso del passato è un ulteriore elemento appunto della negazione di quel passato di cui dicevo alla fine
Di cui dicevo all'inizio parlava renale la paura la paura
Come come ho detto all'inizio non so esattamente cosa c'entri
Quanto centri in questo discorso probabilmente diciamo certo insomma
è leggermente inquietante benché abbia io stesso ho detto perché come processo storico
Non è più riproponibili o di o è entrato in crisi comunque discorso dire nanna ecco sapere che non possiamo contare sulla ricca eredità di ricordi
Come elemento che tiene insieme appunto
Posso citare insomma nell'epoca che ha visto la secolarizzazione ha visto la crisi di molti altri elementi collettivi non possiamo più contare o è diventato problematico contare su quell'elemento collettivo Libezzo
Se mi consentite conclusivamente un po'di paura forse almeno me personalmente la fa grazie
Grazie belli stato un po'titubante nello stabilire una connessione tra il tema della paura che processo che lui ha descritto
Di progressiva liberazione dalla storia a favore di questa diversa dimensione che reputo la dimensione
Memoriale in realtà a me sembra che la Commissione sia molto evidente per anche la ragione per cui si è pensato di invitare
Gianni ho chiesto a questo incontro la storia come la si concepiva prima
Definiva una genealogia stabilivo una tradizione fissava una successione di arredi e venti inevitabilmente costruivano identità
Individuale e collettiva perché in maniera era una una narrazione che serviva alle collettività gli Stati
Soltanto come titolo di legittimità ma anche appunto come
Come criterio di appartenenza ad un qualcosa appunto diventava e l'elemento di condivisione
All'interno stesso di quella di quella comunità che si arrivi venuta meno quella
Dunque quella dimensione sostituita dalla dimensione
Della memoria da un lato ma anche dall'inizio dell'oblio perché poi sulle sottolineato dall'altra alternativa alla storia non è soltanto la memoria istituzionalizzata un la memoria frammentata dichiarano c'è la memoria
Di chi diventa ricorrenza pubblica ma poi c'è anche il conflitto delle memorie individuali che tendono
A sovrapporsi l'una sull'altra inevitabilmente abbellite se ci può le dimensioni dell'oblio
Che Renan aveva detto può essere anche come dire virtuoso entro certi limiti se diventa totale si diventa liberazione dal passato dichiaro che rischia di essere mortale
Ed è mortale perché a che fare col col tema di cui stiamo discutendo si perde identità non c'è più storia
Si fraziona mole memorie come dire inevitabilmente si creano meccanismi di ansia di timore
Quando non si sa chi si è
No chiaro che la storia era anche manipolazione però a me non ci ha garantito un fondo di stabilità quella dimensione oggi non ci garantisce assolutamente
Per nulla per il modo in cui viene insegnata per il modo con cui viene percepita dalle nuove generazioni e quindi credo che questo discorso sulla storia
Sulla sua scomparsa come come come categoria come disciplina come dimensione
Della conoscenza abbia molto a che fare come il tema della paura più di quanto
Berardelli non sia convinto è stato detto più volte nelle prime relazioni nell'introduzione che la paura è un sentimento collettivo a che fare punto com
Comunque
Con una sensazione di timore di ansia di angoscia che si impadronisce delle collettività per come dire centrale meglio questa dimensione
Chi più del professor Luigi De Marchi che Presidente della Società italiana di psicologia politica e quindi diciamo
è una persona che meglio può introdurci ad una riflessione
Sul tema della paura nella prospettiva appunto della psicologia politica della psicologia collettiva il titolo esatto della sua relazione comprende e gestire la paura il punto di vista della psicologia lo ringrazio per aver accettato il nostro invito e gli cedo immediatamente la parola
Così va bene stanno udibile ecco
Come dice il
Annapolis NO Ferraris nella sua Ciccolella GR la paura quasi la paura può essere
Anzi è stata una risorsa preziosa nella
Sopravvivenza dell'individuo e della specie tanto
Che probabilmente non ci sarebbe stata una evoluzione delle specie
Degli individui senza la paura se non altro non ci sarebbe stata la sopravvivenza
Quindi
C'è una base Pio logica della paura
Come è noto scatena reazioni difensive immobilizzazioni difensivo a Gissi IVE nell'organismo
Palpitazioni afflusso il sangue al cuore ai muscoli eccetera eccetera
Però credo che il convegno che noi oggi facciamo
Focalizzato sulla
Dilatazione
Preoccupante enorme che la paura biologica ha avuto nell'essere umano
Ecco io credo che
Questa dilatazione
Debba essere studiato in profondità e che il Psicologia
Ci ha provato ma credo che solo relativamente tardi ha cominciato a capirne qualcosa in profondità forse perché il tema era proprio troppo
Terrificante che agli stessi
Capisco nuova della psicologica
C'è stata un accento implicazione della paura
E
Paradossalmente proprio in Sigmund Freud troviamo
Ah sì l'ha perso son mistificazione
Da una parte della
Cento implicazione della paura e dall'altra
Della rimozione della paura
Se noi visse
Tutta la vita terrorizzato dalla paura della morte
Tanto che ieri
Salutava agli amici dicendo Addio chissà Šešelj vedremo ancora con una battuta che a Napoli gli avrebbe guadagnato la fama di dieta attore che però
Oppure se gli davano una stanza numero sessantadue
Ci convinceva di sarebbe morto a sessantadue anni e cominciava il conto alla rovescia
Es gli episodi a svenne tre volte solo in tutta la sua vita e tutte e tre le volte mentre si discuteva
Dei problemi diciamo dei temi nere Illasi invalsa nazione le varie ritualità funeraria
Quindi
Di questa immensa paura però
Non fa cenno anzi esplicitamente nega l'esistenza nelle sue teorie
Forse
Voi sapete che
Anzi certo voi sapete che ha contrapposto Aeros
Tanto Rossi però
Non non sempre si sa
Che
Tana trousse nell'ottica freudiana non è più una paura della morte è il desiderio inconscio di morire
Dal tre parole ha letteralmente ribaltato il problema trasformando l'angoscia Indesit
E questo
Al questa posizione del leader hanno poi aderito più o meno tutti i seguaci
Del movimento psicoanalitico
E va anche detto che poi
Gli stessi collaboratori era etici di Freud
Non si sono discostati
Basterà
Ricordare che il mio unghie
Il tema dell'angoscia di morte
Non prende neanche una riga del suo trattato sulle nevrosi o sulle psicosi oppure che
In altre Lerna
La paura della morte nonna nessun grande rilievo tutto viene ridotto al bisogno di autoaffermazione della persona
Tattili i legami fra fiotti Adler con la filosofia di indice
Il del volontà di potenza
Eppure accelera aveva studiato medicina perché sappiamo dai suoi biografico era stato molto malato ed aveva sofferto di grandi angoscia di morti
Questa
Negazione
Nel continuata in Psicologia in psichiatria
Va però reso omaggio a otto Francia
Che è stato per vent'anni il
Il discepolo prediletto di floride il suo delfino designato
E che però è stato un ripudiato
Da Afrodite
E da tutto il movimento psicoanalitico quando con il trauma della nascita ha spostato
Il problema della conflittualità psichica umana
Dal conflitto tra natura e cultura tra
Bisogni naturali che obblighi sociali
Che invece hanno caratterizzato le altre scuole di Psicologia
Fino ai nostri giovani l'anche invece
Come il trauma della nascita
Tenta di dire ai suoi colleghi è contemporanei amici cari certo
Esistente
Probabilmente l'aggressività privata anche dall'angoscia
Della morte ma la radice eh
Dei due della malessere psichico umana è proprio l'angoscia della morte che comincia con la nascita
Tali il
Titolo del libro il trauma della nascita
Dal resto forse le o parti
C'era
C'era arrivato prima quando scrisse quel verso
Ed è a rischio di morte il nasce in mente
Quelli
L'anche è stato sicuramente l'anti SISMI hanno
Però
Tra anche riduce appunto la radice della paura al trauma della nascita
Questo
Devo dire che mi ha suscitato molte perplessità perché trauma della nascita e il comune a tutti vivente e allora torneremo a una visione puramente biologica della Procura
In realtà noi crediamo e ho detto all'inizio che nell'uomo la paura ha avuto una dilatazione un accento applicazione impressionante
La
La zebra
Vasco la terra in cui il accanto alla carcassa dell'accompagna sbranarsi tra dieci minuti prima da leone
Cioè il leone Sanzio la morte non c'è più
Il processo invece
Dell'uomo e ben diverso ed è ben diverso
Non per via della nascita biologica
Ma per via della nascita della coscienza
Col processo di evoluzione umana
Emerge
Nel
Nell'omini video non sappiamo bene in quale fase credo già nella fase Neanderthal Diana
Emerge la coscienza e con la coscienza emerge la coscienza della morte e l'angoscia della morte e la televisione della morte e la partecipazione alla morte dei propri simili più amati
è questo di questo abbiamo delle conferme concrete cioè già proprio nelle sepolture Neanderthal Diagne che risalgono a cento mila anni fa
Sì sono trovati
Cibi fossilizzarmi nasce da caccia insomma reperti perché
Se poi si ripeteranno per migliaia e migliaia di anni in tutte le sepolture umane che sono finalizzate
Ad assicurare al defunto
Una fitta felice nell'aldilà e questo ci dice che già in mente Artali anni concepiva hanno
Questa fede ho fiducia nell'aldilà
In altre parole che
Si era già sviluppate in loro
La
La credenza
In una vita d'oltretomba
Ecco e qui secondo me che noi
Troviamo cercare le radici profonde
Delle paure umani
E
E credo che se i
Ci indirizziamo su questa direttrice
Ed è molte cose
Si illuminano e si chiariscono
Anzitutto
Sì invece può avvenire la evoluzione della cultura umana
Come
Una serie di difese contro
Questa
Angoscia primaria contro questo shock primario
Ho chiamato shock esistenziale
La prima di queste difese è stata ovviamente della religione
E ciò rientri
Le varie religioni dalle più primitive alle più complesse
Hanno un denominatore comune cioè la promessa io ho una vita eterna nell'aldilà
Che può anche non essere personalizzata come nel buddismo ma che esiste comunque
Come espansione
Nell'aldilà
E
Questa difesa direi che ha funzionato molto bene per molti molti millenni
E anche in epoca storica
Noi la vediamo
All'opera
Misure determinante anche rispetto a tutti alla dinamica sociale
Non strettamente religiosa spesso è finito per essere
Subordinata acquista ottica
Religiosa
Ecco questa è
L'aspetto
Positivo della difesa religiosa
Purtroppo a questo aspetto positivo si è accompagnata
Si è accompagnata una serie di Ray di
Esplosione mio di la stazione di ulteriori ulteriori della paura
Che è diventata non solo paura della morte
La paura della dannazione dopo la morte
Che ha prodotto
Parla necessità di combattere
Perché a spada tratta per la propria ricetta di immortalità
Ogni gruppo umano ha sviluppato
Una difesa religiosa e a
Concepito la difesa religiose e gli altri gruppi umani come una minaccia
Alla sua FITA eterna
Allora la sua sopravvivenza dopo la morte e quindi
Sottomettere convertire o uccidere il miscredente
Non è più stato Innovation dal ma un preciso dovere del seguace
Di ogni edizione religione dopo macchina anche a livello primitivo vediamo questo fenomeno
Nelle società primitive nessuno muore di morte naturale muore per il malocchio della tribù vicina
E allora da lì nasce l'altra
La guerra anche primizie da
Delle
Per le prime culture umane
Ed ecco che
La cosa poi si di latte era storicamente
L'Europa ci sarà insanguinata per quindici secoli dalle guerre di religione ma attenzione
Non solo
Quel re tra religioni il religione ma si procederà a un processo di
Direi di parcellizzazione
Della stessa religione
Per cui
Il cattolici saranno in guerra contro i protestanti protestanti contro gli ortodossi eccetera
Proprio perché all'interno delle varie religioni si affermano delle sotto ricette reca
Che sono quelle che rappresentano una vera fede è la vera Chiesa tale solo al capace di proteggerci dalla grande opera
Con la
Evoluzione storica occidentale
A un certo momento direi già con l'umanesimo comincia invece a incrinarsi questa difesa religiosa proprio perché
La paura della dannazione quasi quasi finisce per superare la paura della morte
Quindi
La difesa la difesa religiosa si incrina per motivi interni e poi anche
Per motivi esterni nel senso nell'evoluzione culturale e scientifica
Forza molti dubbi
Scriverà gente
Il poeta metafisico inglese la nuova filosofia mette tutto in dubbio
Questa è stata alla
L'inizio della crisi
Della difesa religiosa per motivi esterni poi appunto verranno
Tutte
Gli altri scienziati
Uno per nome per tutti credo sia necessaria cioè quello di dare un rinvio che contesteranno
La visione
Creazionista dell'essere umano
Tramandata dalla religione dopo che Galileo
Aveva
Sia pure
Timidamente contestato il sistema attuale Michael la centralità
Pellame terrei dell'uomo nell'universo
Questa
Crisi religiosa ha trovato nell'illuminismo la sua esplosione di più
Direi esplicita
E
Forse non è un caso che
Tra l'Ottocento e Novecento si siano sviluppati totalitarismi politici
Cioè
Questa
Questa forma laica tra virgolette di paradiso
Su questa forma laica di Feder totalizzante
Ci saranno quasi delle corrispondenze puntuali
Va beh ovviamente
Ci sarà il paradiso delle origini da ripristinare
Come eccetera nella tradizione
Religiosa
Solo che la religione lo prometteva nell'aldilà
E quindi
Non
Non era facilmente verificabile o falsi praticabile
Come dice Popper ma
Invece
Dini totalitarismi
Il mistero scissioni politici lotta per la dovevano promettere nell'al di qua anche perché spesso
Si proclamava no anche i
E qui secondo me c'era un altro elemento che ci può dire quanto è utile la psicologia per capire la storia cioè
A proposito quanto diceva attraverso dell'appello
Cioè
Ci cd ci spiega ci può spiegare che
I meccanismi psicologici
Sono molto più approfondite in meccanismi ideologici
Perché capire tentare di capire la storia attraverso le ideologie con le economie
è abbastanza
In altre quattro cioè facciamo un esempio
Nazismo e comunismo secondo lei disciplina storica dominanti
In passato cioè lo storicismo idealista e lo storicismo marxista dovevano essere due sistemi totalmente diverso
Perché
Avverranno idee ideologia antagoniste
Nazionalista il nazismo razzista
Insomma
Sappiamo cos'era il nazismo internazionalista il comunismo anti razzista egli ha libertario mentre
Il nazismo era supero ministro oggi Ciampi
Poi però
Sul piano economico c'era un antagonismo analogo sul perché ospita lista il nazismo anticapitalista ossessivo il comunismo
Paradossalmente però poi c'erano
Sacchi due nuovi elementi indistinguibili nella loro gestione della politica
E questo non si spiega con gli storici
Si spiega con la psicologia perché le dirigenze dei due movimenti ed hanno sostanzialmente analoghe le personalità dei leader
Erano personalità
Che potremmo definire in chiave psicologica paranoide convinte di avere la verità in tasca convinte di avere il diritto ti ammazzare o perlomeno
Imprigionare ogni oppositore
Convinte di avere
Dei nemici giurati anche
Di massa e di classe che andavano distrutti
Qui lei l'ebraismo per i nazisti della borghesia per
Comunisti
Quindi
Si assomigliavano molto credendosi ARCI nemici
E ne forse non a caso per un certo tempo furono oppure alleati come sapete col famoso trattato Ribbentrop Molotov
Questo è un esempio
Ma quello che volevo dire che la politica ha finito per
Sostituire la religione come il difesa contro l'angoscia esistenziale
Militare medaglia
Nel movimento comuni visto fascista significava appartenere a
Al popolo eletto al al gruppo degli eletti
Molti saranno i chiamati ma pochi gli eletti aveva detto San Paolo ed infatti era una minoranza quella che apparteneva al partito
Esattamente forse il come in campo religioso c'era una minoranza che apparteneva alla Chiesa militante
E poi c'era
Alla polizia segreta che era l'equivalente politico dell'Inquisizione
E Cera appunto idea della guerra rivoluzionari chiacchiera l'equivalente della guerra santa
Questo
Per
Creati ad hoc cercare di dare qualche stimolo sul potenziale a mio parere grande della psicologia per capire
La storia e il nostro tempo
Ecco
Forse devo vedere quanti minuti ho ancora campi cinque cinque ecco e allora
Quello che volevo dire per concludere era e la psicologia può dare anche un grande contributo
Per la individuazione di strumenti
Più validi nella lotta contro le nostre paure
Potrei fare
Sì
Un paio veloce gli esempi
Il primo è l'esplosione demografica un problema gravissimo che è stato rimosso
Negli ultimi decenni
Si era arrivati
In America negli anni settanta Presidenti che da mandavano messaggi al Congresso per dire che bomba demografica era la peggiore minaccia incombente sull'umanità
Poi c'è stata una rimozione generale
Ecco dietro a questa rimozione credo ci siano fattori psicologici cioè i tabù sessuali che caratterizzavano e caratterizzano la maggior parte
Delle chiese
Delle grandi chiese nella
Dal cattolica alla islamica e l'intesa
E
Quindi la
Difficoltà per la classe politica inimicarsi queste gerarchia
Comunque il risultato poi
è stato drammatico ed è sotto i nostri occhi
Contro questo si può agire anche molto meglio a livello psicologico in Cina in India si è ricorsi un ricatto economico per
Qual costrizione ma politica
Ridurre le nascite in realtà con la psicologia motivazionale
E l'ho dimostrato concerti fotoromanzi alla sfondo motivazionale che diffusi in Italia negli anni
Settanta interpretati da amici attori forme Paola Pitagora Ugo Pagliai eccetera si può motivare la gente
Andare con l'azione delle nascite senza
Imprigionare nessuno unica tarlo
L'altro grande esempio secondo me può essere
La lotta contro il fanatismo il terrorismo
L'occidente contro il fanatismo il terrorismo ha messo in campo tre contromisure una e l'intervento militare
L'altra e
La
Intelligence e la terza è la esportazione della democrazia con
Liste contrapposte
Hanno fatto cilecca notoriamente tutte e tre
E per ovvi motivi cioè
Proprio per ragioni psicologiche nulla e più insensato per combattere il terrorismo con la forza militare perché il perché l'obiettivo dell'azione
Cioè il terrorista o il fanatico non chiedono di meglio
Che di morire in battaglia perché morire in battaglia e per loro il viatico più sicuro
Contro la paura della morte e dalla I della dannazione e
Per
L'acquisizione la conquista della vita eterna
Il felice magari appunto al via carta dalle settantadue curi
Quindi non aveva senso e non ha senso lo dissi anche in un'intervista a Raiuno all'indomani delle Torri che nelle speriamo che non pensino di abbattere tutto questo con la forza militare
E invece ci siamo cascati a pancia sotto come si dice
I tempi
Eccetera e poi Intelligence ha fatto cilecca sotto il naso di Scotland Yard diverso ente attentati nella
Underground nella metropolitana di Londra
L'esportazione della burocrazia brillantemente portato al potere col consenso delle donne in cambiasse nel burqa
Il più fanatici leader islamici
Se invece noi affrontassimo questo problema in chiave psicologica attraverso un grande apparato mediatico perché manda
Tra i popoli governate
Non dico solo per le fiere la mia islamiche mi da ogni tipo di Tirrenia
I messaggi di libertà che sono la forza dell'Occidente ma non di libertà politica assolti il cui la gente spesso
Non ha consapevolezza o se ne infischia un bel po'ma di libertà criminalità e di libertà giovanile di libertà musicale
Di libertà culturale
Per
Le cose potrebbero cambiare perché questo
Taglia l'erba sotto i piedi del fanatismo e non a caso difatti quei regimi si oppongono ma la forza dell'Arma mediatica è che scavalca l'opposizione di questi regimi
Infine la psicologia può aiutare attraverso i suoi filtri psicologici per individuare
Potenziali terroristi
Ho parlato col tre il capo del terrorismo in Italia e gli ho detto cosa facevano per combattere
E mi ha risposto pateticamente sorvegliavamo le moschee
Non più non discuto che nelle moschee ci possa essere un andirivieni potenziali terroristi ma Vattelapesca che sono il vero problema e individuarli e
Prima che agiscano e in tutti i filtri psicologici possano funzionare molto bene quello concluso volevo solo dire perché è immenso il tema
Spero di avere
Dimostrato
E che sono felice di dire che
Presidente Gianfranco Fini è molto interessato a questo approccio psicologico alla politica
Perché
Lo stesso ecco come sapete
Laureato in psicologia ma come forse non sapete ha fatto un alla sostenuto la tesi di laurea su più stabile il Po è stato il fondatore della psicologia politica europea grazie
Qua quando al Pentagono lavoravano più psicologi di quanti partono i lavori oggi si faceva controinformazione
Dei confronti il comunismo si pubblica uno riviste si facevano in campagna anche di manipolazione mediatica relativa Radio Europa
Si lavorava più sulle venti bene speriamo di conoscenza si decidano a seguire le consiglierei incruenta forse dipende anche dalla qualità del nemico bisognerebbe anche chiedersi se con questi nemici quel tipo di tecnica possono essere
Della stessa efficacia ecco che ringrazio il professor De Marchi che sicuramente poi svilupperà ancora di più ancora meglio questo tema
In vista della pubblicazione che faremo
Sul tema della paura quanto si può riflettere in molti molti molti a a descrivere le paura ad alimentarli ad analizzarle in sosta di soltanto studiosi di scienze sociali politologi storici e quant'altro
Ma appunto lo hanno fatto anche
Gli artisti in ogni possibile da ogni possibile forma l'avevamo anche pensato di aprire delle finestre
Che ci parlassero per esempio di come viaggiano nel mondo di contemporaneo le paure attraverso
Il cinema che probabilmente come dire cliniche la grana grande Marco poliedrica la quale tutti oggi noi
E ce li inventiamo abbiamo dovuto però fare delle scelte abbiamo deciso di concentrarci sulla letteratura sulla grande letteratura del Novecento abbiamo chiesto proprio sopra
Marino Freschi giornalista di università di Roma nello spazio di trenta minuti quindi dirà quel che può
Tutto di parlarci
Del rapporto tra letteratura e paura della paura nella
Letteratura del Novecento le paura e nella letteratura della modernità per essere più precisi secondo titolo della sua relazione
Grazie per l'impiego ma cadenti continue meritocrazia
Vecchio allora quando campi mi ha proposto di partecipare al convegno o immediatamente aderito per simpatia per campi e per la fondazione Farefuturo poco assalito dalla paura mi sono naturalmente pentito
Pentito perché il tema dell'incontro odierno e lontano dalle mie competenze orientate verso l'esperienza letteraria in particolare verso letteratura tedesca ma perché il tema della paura mi ha messo paura
Perché cominciando a lavorarci o gradualmente i percepito che tutta la letteratura è pervasa dal motivo della paura
Senza scomodare Polifemo l'Inferno di Dante per limitarci secondo il titolo di questa comunicazione alla letteratura della modernità anzi a quella degli ultimi cento anni
Si può affermare che non c'è quasi opera letteraria che lo sfiori tale problema e queste vero sia per l'alta letteratura sia per la letteratura di consumo
Ieri ad esempio in una libreria ho scorto una pila di volumi del nuovo thriller svedese l'ipnotico sta Villars Kepel pubblicizzato da una fascetta con questa indicazione
Una vorticosa discesa nella zona Puglia dell'Arma la verità vi farà paura
Si affermano inoltre che il libro aveva scalzato nelle classifiche un precedente per serve la trilogia il Millennium dello svedese shopping Larsson
Che in quanto ha paura non si è proprio fatto mancare nessun ricorso al brivido e che ha scalato tutte le classifiche dei libri più un venduti al mondo più di otto milioni
Ed è reso sembra che tutti gli astri bestseller recenti siano attraversati da questo sentimento i germogli sia sotto per ricordare qui i vari
Io romanzi infante esoterici di Dambra come pure io uccido del nostro Giorgio Faletti
In ciò la letteratura consumistica nella cinematografia come diceva Alessandro
Nella cinematografia cinema tipografia dell'horror un potente alleato un paio di esempi in queste settimane viene proiettato il film Wolf mandi Johnston di cui Luigi Paini sul Sole ventiquattro Ore sobriamente scrive che la pellicola ha un fine ben preciso fa balzare lo spettatore sulla sei
Un altro firme che ha suscitato perfino degli insegnamenti tra gli spettatori e che in circolazione in questi giorni e paranormale activities
Che ha per oggetto le presenze demoni che un appartamento
Tali libri tali film real nodo uno più mensili annoto non più o meno indirettamente e consapevolmente a un genere letterario molto in voga la nel Settecento nei primi decenni dell'Ottocento ovvero il romanzo gotico ricco di fantasmi Castel di orrori infici scellerati scellerati esperimenti in laboratorio
Come afferma come conferma il funk mista in di merito Scelli del mille ottocentodiciotto
Ma se il ricorso a questa diffuse emozione profonda costituisce l'ingrediente per decretare il successo il successo dei Bessel il discorso non cambia molto
Per la letteratura che potremmo definire appunto alta
E che
Come hanno già mostrato il MOSE verranno gli interventi degli e Sperti quindi presenti sociologi comuni economisti psicoanalisi sì politologi nonché studiosi di interna di media e del comparto contro la società contemporanea alla società contemporanee pervasa
Da un universale sentimento di incertezza che si trasforma in terrore
Terrore per gli eventi naturali per le crisi economiche per disastro ecologico per il terrorismo terrore spesso indefinito eppure sempre percepito
Di una catastrofe che sta per avvicinarsi che non possiamo imitare quel torroni irrazionale che il nostro Eduardo De Filippo
Descrive in una sua stupende intelligente commedia satirica la paura al numero uno
In cui il protagonista Matteo generoso non vive più paralizzato come dal trauma della seconda guerra mondiale e dà la certezza che sta per scoppiare a bere Evelin inevitabilmente la Terza guerra mondiale
Era
Quella
Della paura della guerra un'ansia collettiva fortemente avvertita fino almeno agli anni Sessanta il pericolo della guerra infatti era senza dubbio il sentimento
Più generalmente percepito incrementato dalla consapevolezza che un eventuale ineluttabile conflitto mondiale avrebbe rappresentato una catastrofe universale per l'impiego delle bombe atomiche
Il tema di una distruzione nucleare del resto ha intrigato numerosi scrittori ricordo la vita di Galileo di Bertolt Brecht
E i fisici di Dürrenmatt che approfondisce oltre il tema della paura per la guerra atomica il terrore dell'umanità per un uso sconsiderato
Delle scoperte scientifiche il dramma di determinati inoltre si confronta con la stessa paura dello scienziato per un impiego distruttivo delle sue scoperte
Questa variante del terrore ha connotato la vita sociale per decenni per sfumare poi con la caduta del muro dopo la caduta dei
Del muro di Berlino il corso per con il conseguente smantellamento dei blocchi la scomparsa delle ideologie
Ma quelle che purtroppo superficialmente fu salutata qua come la fine della storia era ormai lo sappiamo bene
Soltanto una nuova epoca storica caratterizzata dal terrorismo culminato come è stato ricordato nell'attentato dell'undici settembre più recentemente dall'implosione dell'economia occidentale con la crisi del sistema bancario
Accompagnata da temibili previsioni come quelle raccontate
Danielle anti mense nel suo fortunato saggio appena tradotto in italiano dalla rassicuranti titolo i dieci giorni che sconvolge danno il mondo
Eppure i saggi catastrofici bestseller angosciosi film del Moro
Indicano un sottofondo oscuro irrazionale del terrore chiostro passa i confini tutto sommato chiari e domina ambiti della politica e dell'economia
In tale investigazione del profondo io credo la letteratura può fornire indicazioni preziose
Vorrei cominciare
Questa ricognizione partendo
Da una passeggiata
Una passeggiata di un di un pittore norvegese alla fine del mille ottocento che sta alla base di lì del suo quadro più famoso che potrebbe fungere da icona per quest'incontro si tratta dei l'urlo di Edvard Munch
Che cosa si ricorda la genesi del quadro camminavo camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramonto
Il cielo sit-in se all'improvviso di rosso sangue
Mi fermai mi appoggiai stanco morto a un recinto sul fiordo nero azzurro e sulla città c'erano sangue e lingue di fuoco i miei amici continuavano a camminare io tremavo
Crema può ancora di paura e sentivo che un grande urlo infinito per va di IVA la natura
Questo grande urlo infinito di paura di suona per tutto il Novecento e connota profondamente
La letteratura dell'Espressionismo con riconferma uno dei romanzi più esemplari di questa corrente la cui traduzione attribuzione questo romanzo ha significativamente in ha curato nel sessantacinque la prestigiosa collana Biblioteca Adelphi si tratta di un romanzo strane intrigante l'altra parte di altre Kubica
L'autore noto soprattutto per la sua straordinaria attività grafica scrisse nel mille novecentotto in tre settimane questo romanzo che in pratica l'unica sull'opera narrativa di rilievo
Si tratta di una utopia anzi di una disto piglia di un'utopia negativa
In cui affiora potente tutta l'incertezza il disaggio le angosce le ansie l'anomalia di un affermato disegnatore di Monaco di Baviera
A che all'inizio del secolo abbandona l'Europa l'Europa della sicurezza quella dall'ora quando sembrava impossibile una guerra per
Nazioni Consip civili così progredite
La valenza lascia dunque l'Europa per il Regno del sogno così si chiama Regno del sogno per trasferirsi nella capitale la città di Pierre sulla più o meno ai confini della Russia asiatica che a quel tempo doveva essere ancora
Una immaginifica
Gradualmente l'utopia si rovescia in un'esperienza drammatica la vita per la si trasforma in un incubo il demiurgo del Progetto Klaus Patera un vecchio compagno di studi del protagonista si rivela un individuo spietato sanguinario enigmatico una figura del male oscuro della modernità un'anticipazione visioni Area di quelli che sono stati poi i dittatori dei decenni seguenti uno s'straordinario manipolatori di conoscenze e del consenso una prefigurazione del Big Brother del Grande Fratello
Che assume i tratti dei mulini acidi un essere satanico che prevede sorveglia con un potere quasi paranormale ogni abitante della società
Il protagonista dice Patera era ovunque io vedevo io lo vedevo nell'occhio dell'amico e nell'occhio del nemico
Il racconto assume lentamente tratti vie più grotteschi per sconfinare collegato a una finale in uno scenario apocalittico in cui non vi è più speranza di salvezza
La percezione della fine ormai inevitabile di un circolo vino invertita con una l'uscita una lucidità visionaria da pubblici in quando afferma che Luigi avrei la citazioni mirato le fauci di ciò che è vivo ed elementari creando dove altri da tempo davanti all'orrore finivano gli occhi chiusi
Infatti con questo romanzo che dà inizio alla letteratura fantastica cubi inc
Tocca temi e problemi della società contemporanea dalla manipolazione delle conoscenze all'asservimento delle masse alla volontà corruttrice di un sovrano alle effimere economia di prenderla in cui le ricchezze
Non sono mai garantite da autentiche coperture economiche sicché i singoli patrimoni sono sottoposti a fluttuazioni un'improvvisa imprevedibili devastanti
I risvolti psicoanalitica ICI del romanzo di Cobain sono immediatamente evidenti della sono scrittori e un artista mitteleuropeo che agisce nella cultura intellettuale in cui operava in quegli stessi anni anche Freud
In quei decenni la cultura della Mitteleuropa dimostra dimostra una particolare sensibilità profetica se non addirittura visionaria per il crollo dell'Occidente
Già prima del conflitto mondiale appare il Golden dello scrittore viennese gusta fa mai finché si era artisticamente formata Praga
Il Golem esce appuntate tra il tredici il quattordici come libro nel quindi che si dice che in ogni zona in o di un volontario
Alla prima guerra mondiale ci fosse una propria del racconto che in realtà era stato però ideato Gianni Minà aumento sette e che avrebbe dovuto essere pubblicato colleghi stava azioni proprio di convinto
Che invece deluso quello illustrazioni per il suo fortunato romanzo insomma le due opere e questa interessante le due opere hanno molto in comune infatti il Golem di mai Vinke
Che è una narrazione sospese a fra il fantastico praghese lotte vitelli esoterismo cui vi era votato l'autore il Golem dei mari che mette in scena una presenza inquietante
Grumo e aggregazioni di tutte le paure del tempo di tutte le angosce sotterranei represse rimosse dell'incontro collettivo
Questo orrori il fico aggregato in forma umana il GIP me riappare con periodica a cadenza quale fatali Messaggero di immani sciagure di tragedie inimitabili
In un successivo romanzo mai finché la notte di Val purga
Già scritto in piena guerra mondiale
Il tracollo dell'Impero asburgico in generale degli imperi con il trionfo delle masse in Corte brutali e rapaci forma il nucleo angosciante
Del racconto dall'ottico al purché appunto che inserisce l'autore tra i principali narratori del terrore della me modernità
Questo diffuso senso di terrore non si esauriva solo nel sentimento di di sulla di dissoluzione del loro mondo provato da tanti intellettuali mitteleuropei
Essi questi scrittori artisti percepivano che la fine dell'Impero asburgico equivaleva al miglior rompere di una catastrofe che sarebbe stata universale
Oggi diremmo globale
Ancorché annunciato con garbo tutto viennese da Carl Krauss o ironicamente raffigurata come Gaia apocalisse secondo la felice espressione di Herman pro ma in realtà
L'epoca era tutt'altro che Gagliani e così fosca mente l'aveva raffigurata in uno dei primi romanzi di fantapolitica Jack London che già nel mille novecentotto l'anno dello stesso racconto di cubi in in tallone di ferro
O parla di un protagonista che si scontra aspramente contro la potente oligarchia che lo distrugge imponendo la dura ferrea legge del terrore dittatoriale
In realtà la miscela mondo ogni anno di lotta di classe Mazis evoluzione della specie da Rosignano a supero misuri Ciano si traduce in una rappresentazione vitale affascinante
Anche se le strutture del potere analizzate dal mondo non sono ancora radicate in una contrapposizione ottocentesca in cui il terrore si esercita con gli strumenti classici della violenza brutale
Più raffinata più aggiornata e la visione cui giunge subito dopo la guerra i lunghi ENI vanno vizio amiatino in
Un ingegnere navale Russo che aderì con entusiasmo alla ribalta alla Rivoluzione bolscevica e alla instaurazione del nuovo regime uso vi dico da cui però apprezzo e ben presto le distanze intuendo la tragica svolta burocratiche poliziesca
Già operante con gli enti
San Miniato mi scrisse un romanzo satirico di genere anche utopico nomi da non confondersi con loro manzo di Veltroni noi
Il messaggio del romanzo è tutto nella riflessione dell'autore
Che cito la vera letteratura può esistere la vera letteratura cui esistere solo quando è creata non da ufficiali diligenti affidabili ma da folli
Era etici sognatori ribelli e scettici questo le fa perché
Mò
Il romanzo anche al suo attivo un primato poiché il primo libro messo al bando dall'tutelati l'ente di censura sovietico appena fondato
In questo racconto in questo racconto noi i meccanismi Damini della manipolazione psicofisica diventano improvvisamente più reale più realisti
Non a caso l'autore a una formazione scientifica insieme una precisa intuizione degli apparati burocratici messi in atto dai sovietici
Come nel romanzo di combina anche qui incontriamo il grande farebbe fratello il dirigente supremo chiamato dai subalterni il bene il fattore
Ciò che distingue la produzione letteraria del Novecento da quella precedente e la straordinaria modificazione delle funzioni
Sicché il tiranno si trasforma e si impone come un demiurgo benefico altruista che vuole essere un pentito e per di più amato
Ma dove il meccanismo della manipolazioni del terrore giunge alla perfezione creando nella letteratura del Novecento
Il Novecento un archetipo finora insuperato io credo nel suo genere e nel romanzo citato
Voi il qui nell'nel romanzo cosiddetto utopie utopico Brad Avenue Wolde nuovo mondo di Aldous Huxley
Il romanzo è troppo noto per tentare un riassunto tuttavia questo romanzo esemplari per tracciare una fenomenologia della paura in letteratura l'anno di apparizione e Milano centotrentadue
Alla vigilia dell'ascesa dite dal potere e al console di mento consolidamento definitivo della dittatura staliniana ciò che più impressiona ancora oggi l'attualità delle tecniche di manipolazione delle coscienze individuali tecniche
Che giungono fino all'annientamento dell'avvenuta e alla radicale rovesciamento della verità storica con l'asservimento degli individui tramite il consumismo Ilham mercificazione di tutto compreso il sesso
Siamo di nuovo ma con modalità assai ormai assai sofisticate
Alla presenza di una società completamente guidata da un centro occulto attraverso una spregiudicata strumentalizzazione della propaganda
Che fa un usasse che fa un uso sia del terrore sia dell'assoggettamento delle coscienze con raffinate ed efficaci pratiche di persuasione
Che giungono per fino alla somministrazione del somma
Il romanzo viene chiamato così ovvero una droga di Stato sintetica miracolosa senza effetti collaterali che permette di sfuggire alla depressione I dispiaceri e ambulanze
Il sistema ricorre dunque ricorre anche a messaggi équipe no intorno PET-TC vengono così chiamati una sorta di persuasione occulta con comandi trasmesse nel sogno
Per subissare ogni resistenza individuale il potere si garantisce anche il totale asservimento dei sudditi che vengono costruiti in provetta
Grandiosa terrificante anticipazione dell'eugenetica nazista i dei recenti esperimenti di clonazione di manipolazioni genetiche
Convinto del prossimo completo i stupidi mento della comunità umana Ax in un famoso discorso profetizza so
Cito ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per farà mare alle persone la loro condizione di servi
E quindi di produrre dittatore dittature come dire senza lacrime
Una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno privato di fatto delle loro libertà mani saranno piuttosto felici
Una variazione fantapolitica della disto Pia ACXA alleviano i rappresentata dal romanzo qui non può accadere i tanta Aprilia pubblicato da sì in club Lewis nel trentacinque in cui si racconta un romanzo strepitoso in cui si racconta della prese del potere negli USA di un dittatore populista fascista
E delle vicissitudini della resistenza al tiranno che si è guadagnato il consenso con una spregiudicata propaganda come la promessa di cinque mila dollari a ogni cittadino
Ma anche con l'impiego di una brutale forza paramilitare e con le istituzioni di campi di concentramento
L'opera risente chiaramente l'atomo sfera del o per la vittoria di Hitler con una capillare ed efficace propaganda che con il terrorismo di Stato
Gli ingredienti di questo racconto sono significativi per l'amalgama tra ricerca populista del consenso che giunge fino alla corruzione delle coscienze i brutali Taff fisica psichica contro ogni forma di dissenso
L'utopia negativa narrata da AXA dei viene perfezionata da George Orwell che era stato suo allievo nel romanzo mi novecentottantaquattro scritto nel quarantotto
In cui la tecnica della manipolazione totale delle coscienze si arricchisce di nuove pratiche orientate a estorcere dolcemente dolcemente il consenso
Si giunge perfino la costituzioni costituzione di appose di centrali della manipolazione come il ministro Risi il Ministero della Verità per manomettere la verità storica come ha
Ha ricordato robe larderello di per riscrivere la storia alterando artatamente i fatti accaduti secondo gli interessi e le direttive del bibite Debei bravata del Grande Fratello
Vi è inoltre un mini la ovvero Ministero dell'amore che con la funzione di creare un ambiente di relativo edonismo animale per il completo annientamento delle valute delle volontà individuali
Sulla scia di questo capolavoro di utopia negativa si possono anche ricordare i romanzi meta politici di anzi di Ungaro penso ai gli oculisti del quarantotto del quarantanove e a o innanzi PIL del settantadue
In entrambi si descrivono città-stato di impronta mondiale collocati in un futuro fantascientifico che vissuto con un'epoca di disperazione
Di devastazione delle coscienze soprattutto il paesaggio di donne sfitti il secondo del settantadue
Non lascia adito ha speranza è ridotto a una citazione pur crescente laguna in cui il nervo della storia è stato rescisso
Ormai da generazioni la perdita della storia la smemoratezza la scomparsa la cancellazione della memoria e il colletta e il connotato più terrificante
Di una comunità in cui si è persa la traccia di ogni valori in cui lo stesso richiama i valori e opzione ITO privo di senso
La deriva missilistica che lui Jünger aveva cominciato a sperimentare già nel dissenso all'arricchimento azionista raggiunge in queste opere il compimento e ciò che più impressione
L'estinzione della Resistenza
C'era ancora presente nel romanzo principale dello scrittore tedesco sulle scogliere di marmo del trentanove
Dove il protagonista oppone Fanna Menzio oppone vanamente alla marea montante delle brutali forze collettive scatenate dal forestale Rosin test
Sintesi dito prestati ma trova il protagonista ancora un rifugio possibile in una terra ancorché straniera in cui può riparare sin da sconfitto ma non da vinto
La verità la vanità della Resistenza invece è il tema di un altro romanzo di utopia negativa famosissimo
Farei mai quattrocentocinquantuno dell'americano recuperato puri un racconto incentrato sulla società figura futura in cui vige il divieto assoluto di leggere
Pena il rogo dei libri ed eventualmente anche dei suoi buste ostinati utenti
Il libro del cinquantuno divenne famoso per il film di ciuffo del cinquantadue il titolo era così noto da venire riesumato da Michael Moore nel film dedicato all'attentato dell'undici settembre Fahrenheit Nagni divertente che ha suscitato polemiche arroventata
Comunque il filone cui appartiene farei mai quattrocentocinquantuno viene rivisitato e perfezionato da un altro grande scrittore statunitense file di
L'autore di autentici capolavori la fantascienza dalla svastica sul Sole del sessantadue a ma gli androidi sogno pecore elettriche del sessantotto da cui fu tratto un altro film famoso Blade Runner
D'altronde gran parte della rete Natura fantascientifica come annotato pocanzi Antonello uniti è pervasa da prospetta da prospettazioni inquietanti e linee Sora abilmente paurose terrificante
Un'ulteriore conferma di questo modello di romanzo fantapolitica quelli discusso racconto di Filippo voterà
Il complotto contro l'America de flotte densa America del due mila e quattro
Che riprende spunti da i romanzi di Sinclair Lewis file pubbliche
Tratteggiando un'utopia un'utopia nel patto nel passato questa volta con la vittoria
Di un Presidente fino nazista l'abbia Tore Charles Lindbergh nessun Russo l'Ateneo centoquaranta al di là del racconto ciò che qui premier rilevare la consapevolezza del pericolo che ci minaccia con la manipolazione della storia
Poiché proprio rotte perché per rotte
La la vera storia imprevedibile
Il terrore dell'imprevisto il terrore dell'imprevisto è quello che la scienza storica nasconde
E tutto il Novecento testimonia l'attualità e la tremenda verità di questa affermazioni che ci lascia inermi e insicuri
Comunque senza entrare nello specifico di queste opere assai complesse possiamo inserirle nella nostra campionatura quali esempi del genere di stop il comico il terrore che pervade gli individui è raffigurato soprattutto come asservimenti interiore delle coscienze
Che tende a eliminare ogni resistenza ogni tentativo dissi di dissenso non tanto e non solo con la violenza bruta con l'oppressione poliziesca bensì anche con la persona si con i terroristi che imposta imposta quale ordine naturale e normale della società in cui l'individuo ribelle e considerato un anormale un a sociale
è così che si estingue la paura come pure si estingue il coraggio di essere se stessi producendo una sorta di a pattizia di consenso collettivo di omologazione delle masse di generabili generale conformismo sociale
E così questa rapida carrellata di opere esemplari della trattazione della paura nella letteratura moderna
Con questa rapida carrellata sarebbe giunto prostitute alla fine una fine ovviamente provvisoria di un elenco facilmente integrabile volutamente scarno
Un primo bilancio potrebbe essere costituito da una strana sensazione le opere citate a differenza di quelle scritte in epoche precedenti che pure tratto noto il motivo della paura queste opere istituì con un rapporto in fondo anomalo comunque singolare con la paura perché la paura tradizionale quella delle torture dei ruvide le sterili dell'Inquisizione e per così dire oggi superata
In questi racconti la tortura e spesso sostituita dalla propagandare questo sedi occulti che agiscono con sofisticate tecniche della manipolazione delle conoscenze assoluti qua Peroni e dei media che possono ricorrere a tutti gli espedienti dolci perfino alle deroghe pur di piegare gli individui intrattenendo lì con programmi studiati
Per addormentare li singolarità individuali e procacciarsi non solo l'assenso ma addirittura l'amore
Per il bene ambrata
La paura è raffigurata paradossalmente dall'istituzione della paura attraverso l'appropriazione del consenso
In queste opere il pericolo quasi inevitabile e costituito non tanto dal terrore poliziesco dalla brutalità della tirannide bensì dalla l'abilità dell'individuo
Dalla sua fragilità spirituale dalla sua incapacità di tracciare linee di desistenza interno
Da una vergognosa capitolazione morale
Pur comprensibile dal disorientamento metafisico dalla perdita della FIBE in sei una fede che non deve essere necessariamente quella delle tradizioni Joseph
In altri secoli fede poteva anche significare il Prometeia dico rifiuto della trascendenza come spesso avvenne per gli esprime forte l'illuminismo
Il tramonto del fondamento su cui poggiare per confrontarsi con il terrore della fine
Nella modernità più recente non è più un esplicite ardita dichiarazioni di ateismo quanto piuttosto
La silenziosa derubricazione della centralità di qualsiasi principio di qualsiasi valore su cui fonda
Cari su cui salvare la propria esperienza individuale in questi gruppi e negative la paura viene smussata dalla mancanza di ogni resistenza questa debolezza coincide
Con l'assenza del fondamento con la latitanza del divino con il disincanto o per dirla con ICE con la morte di Dio
Nel compianta Mirri impianta ma semplicemente troppo semplicemente messa agli atti di un ben Mabro Bilancio in cui c'è spazio solo per l'angoscia cieca assoluta dell'esser per la morte scandagliato asse non esaltata dagli esistenzialista
L'uomo
Ha saputo ancora trovare una forma di eroismo perfino nei laghi nei gulag mentre forse in un affollato centro commerciale in un gremito auto è più difficile mantenere quella dignità solo ministro
Di cui parlavano i nostri manifesti
Per proseguire il paradosso si potrebbe perfino affermare che
Finché c'è paura c'è speranza perché come segnalano questi liberi avvertire avvertire il terrore crea agli anticorpi necessari alle risveglio della coscienza
Al destare si dell'individuo dal sonno del conformismo
Concluderei come germanista
Ricordando che probabilmente lo scrittore del Novecento che si è più intimamente confrontato con la paura e con le pratiche del potere che già non la paura è stato per me l'ebreo praghese fans Kafka
In tutte le sue opere serpeggia il duello tratti errore e Potì
Tra l'angoscia e sistema pranzi e istituzioni dal processo alla metamorfosi dalla colonia penale al castello corre questo filo rosso che ci attrae al tempo stesso ci respinge
Vorrei ricordare uno dei suoi racconti più intensi più enigmatici più terrificanti la tana
In cui l'autore immagino un animale
Che ossessionato dall'idea di aggressioni comincia a costruirsi un rifugio sotterraneo sempre più complesso con tunnel piste labirinti che biforcazioni stratificazioni camminamenti laterali continuando a costruire a scavare l'animale trova sempre nuovi motivi di ansia
Ora è una parità apparentemente poco solita ore la necessità di camuffare meglio un passaggio segreto
Roso dalla paura l'animale decide infine
Paradossalmente di abbandonare la tana per uscire allo scoperto perché solo appostando si nelle vicinanze dell'entrata potrà spiegare meglio e da una posizione più sicura l'immancabile arrivo del misterioso
Nemico
Raramente un autore ha saputo descrivere con maggiore vivezza e tensione la condizione di continua infondate pur motivata paura verso l'altro verso l'altro verso un ignoto invisibile nemico
è una poco l'irrazionale che ci pervade ci costringe a immaginare difese tecniche di controllo sempre più sofisticate eppure sempre più insufficienti ed effimere
Occorrerà
Un salto mortale aprirsi all'altro o per dirla con un aforisma di Kafka dal vero avversario ti invade un coraggioso senza fine
E vorrei veramente concludere con un'ultima citazione che ci porta già Oltre la paura
Questa è all'inizio del principio speranza del filosofo ebreo tedesco il marxista era etico Enzo l'osso veramente indispensabile per fare in futuro
Cito e chiudo importante
L'importante e imparare a sperare
Il lavoro della speranza non è rinunciatario perché di per sé desidera avere successo invece che fallire lo sperare superiore alla viri paura non
Non è né passivo come questo sentimento della paura nei anzi meno che mai bloccato nel nulla l'affetto dello sperare si espanda
Si espande allarga gli uomini invece di restringere di come fa la paura
Il lavoro di questo affetto della speranza vuole uomini che si getti inno attivamente nel nuovo che si va formando in cui essi stessi appartengono grazie
Grazie professor freschi dubito che la citazione di blocco possa diventare ufficiale di Farefuturo chiesti nel senso che Feltri ci farebbe turistiche sette otto edizioni speciali il giornale
Tanto le fa le fa lo stesso comunque è molto interessante ed è fare e ne faremo tesoro ringrazio chi ha partecipato all'incontro ci vediamo alle quattordici e quarantacinque i cinque relatori del pomeriggio sono già tra noi
Una piccola pausa questo punto non ci fa male grazie a dopo
Cominciamo
Ora buon
Non pomeriggio
Riprendiamo i lavori
Rispettando
Tempi che ci eravamo fissati queste la SIS seconda sessione del
Del convegno quello di stamattina questa mattina dedicata al tema fenomenologia della paura questo pomeriggio il tema guidare Oltre la paura
Anche se poi inevitabilmente i due livelli sono destinati a incrociarsi
Incontrarsi abbiamo anche questo pomeriggio cinque relatori il primo professor Marco vitale
Che pareva sul tema contro l'economia della catastrofe e della paura ritengo questa relazione particolarmente importante non soltanto per
Valore il professor Marco vitale tutti conoscete ma perché
La crisi finanziaria del due mila otto due mila nove è stato in qualche maniera lo spunto di questa nostra riflessione è stata come dire l'ultima grande paura che ha attraversato il mondo sviluppato
E che in qualche maniera ha giustificato di nuovo
Tutta una letteratura
Dedicata a questo a questo a questo tema una grande paura che si è sommata ad altri grandi paura che nel corso degli ultimi dieci quindici anni
Ci hanno ciclicamente investito stamattina ne parlavamo si si discute sempre
Del terrorismo e della immigrazione nessun considerate
I bisogni dei grandi fenomeni che la politica non riesce a tenere adeguatamente sotto controllo protrasse curiamo altre
Altre dimensioni altri fattori altre esperienze che in questi anni hanno egualmente contribuito a creare questo clima di allarme questo prima di ansia generalizzata
Si fa si parlava delle minacce di pandemia che ci Ski si sono susseguite
Nel corso degli anni ricorderete tutti quanti al passaggio
Di millenni è un passaggio di sei colui ha coinciso con un passaggio di millennio la grande paura che si era diffusa per esempio di un blackout in informatico che tenne per mesi in sospeso tutto il mondo
Tutto il mondo sviluppato
Non sappiamo quante
Quante pandemie siamo riusciti ad evitare sino a questo momento non si capisce mai bene se siano stati evitate
Grazie al tempestivo intervento dei Governi grazie a in assist ci Investimenti in salita dei Governi o se semplicemente erano non eventi sono stati probabilmente montati ad arte
Da chi ha interesse a farlo per ragioni reconditi o da chi si diverte a farlo perché questi sono i meccanismi
Che ormai rendono la comunicazione di massa e quindi se non crea allarme se non crei senso di pericolo di paura alla fine non venire meno i giornali
Alla fine tutto questo ci si è messa anche la crisi finanziaria lo spettro di un mondo Camp alludeva su se stesso nei suoi meccanismi i contorni crismi basici
Produttivi e finanziari su questo tema
Appunto da questo tema siamo partiti per la nostra riflessione di oggi su questo tema discuterà il padre la adesso il professor Marco vitale al quale dopo interi la parola Grazia
Grazie
Grazie il testo invito a partecipare
Questo interscambio interculturale molto interessante su un tema non solo interessante ma importante
Io nella prima parte della mia relazione
Illustro quattro punti che non posso trattare qua per ragioni di spazio ma che
Citton perché sono punti che servono poi a capire il resto certi passaggi della relazione
Il primo illustro come è fondamentale campi e vecchie nel nostro mondo morde intellettuali
Hanno una forza di trascinamento incredibile è la sostanza della famosa relazione che sorge milizie fesseria Darpa nel settantasette
Quando disse noi abbiamo i nostri dittatori che fanno molto male voi avete la dittatura delle mode intellettuali e quando c'è una moda che trascina
Non riuscite ma combatterla fino a quando non è signor sorpassata
E credo che questa crisi economica sia stato un esempio straordinario di questa cosa sia prima che dopo anche durante
L'altro punto che dobbiamo tenere sempre vivo un atteggiamento critico e diffidente
Anche verso le fonti scientifiche la storia delle pandemie non è stata inventata i giornali è stata inventata dal l'organismo mondiale della sanità che ha lanciato campagne terroristiche
Per fare in denaro
Io credo e l'ha fatto
E vorrei ricordare come uno degli esempi più incredibili la storia sul cui anche se la storia ha scritto un articolo poco tempo fa
Dello scioglimento dei ghiacci dell'Himalaya
Che nel due mila sette li PCC che la Commissione degli scienziati del del del relazioni riunite cioè la più grande costellazione di leasing scienziati esistente al mondo
Disse tra virgolette egli Acciaioli ma si stanno ritirando più velocemente che in qualsiasi altra parte del mondo
E se il tasso attuale continuando a loro probabilità di scomparire entro il due mila trentacinque e forse prima è molto elevata io devo dire da
Appassionato alpinista compreso Marco apporta cuore
Tutto l'eolico larghissima consonanza quando un mese fa ho letto
Ci eravamo sbagliati
Ma poi non mi sono per consolato quando ho letto la ragione del perché ci siamo sbagliati
Perché questo conclusione non era stata frutto di una ricerca da fatta da questi scienziati
Tutti possono sbagliare è venuto fuori che questa conclusione pubblicata come i CPT inizi BBC il PCC era attratta da un articolo di un certo signore
Pubblicato sul mio Cialis dieci anni prima
Ecco perché manca è qui che c'è il tradimento dello scienziato ecco perché c'è la caduta della moralità
Terzo punto salvaguardare come uno dei beni somme l'indipendenza di giudizio ci sono dei passaggi questa crisi economica che non si spiegano
Se non
Con la mancanza di indipendenza di giudizio come ancora nel due mila sette l'attuale ministro
Del Tesoro americano Geithner che allora aveva capito dalla First National
Del del della della Federal Reserve di New York potesse dire
Con tutto l'apparato conoscitivo che avevano potesse dire l'America si trova in una fase di grande stabilità e sviluppo resta un mistero
E non lo spieghi se non perché sono persone non libere
Il quarto punto
Impariamo guardare in faccia la realtà con realismo essere netta
Non per alimentare la paura ma per cacciarla va detto molto bene nella relazione di stamattina persone Berardinelli
Per esorcizzare prego perché bisogna capire Landau dentro a vedere guardare
E questo è quello che dobbiamo fare con questa con questa crisi ecco con questa premessa entro nel
Nel vivo
Della materia questa crisi economica finanziaria resa si palesa dal due mila sette ma da lungo tempo
Prego non prevista per i non son previsioni anticipata da
Persone libere
Fuori dalle mode
Non è frutto di terrorismo psicologico è una crisi maledettamente reale
Che
Tra comporta dei cambi profondi gli assetti geopolitici sociali culturali nei comportamenti imprenditoriali come tutti i grandi cambiamenti come tutti i reparti porta delle sofferenze
Anche se oggi ci sono
C'è la puntura epidurale che addolcisce queste sofferenze
Questa crisi quindi non è stata montata ma anzi si è cercato a lungo di negarla
Quindi è un grande ritardo nel percepirla nell'ammetterla
Io ho fatto un parallelismo
Cosa
Con la peste del ventinove trenta mila seicentoventinove trenta da Manzoni anche perché Manzoni CIN ci tra affare comunque applicate questi confronti anche su altri campi che non sono quelli della teste io ho provato a farlo
C'è una simmetria incredibile perché anche lì quando posso questo esercito che venne giù
Dalla Valtellina
Questi poveri medici del tribunale dalla sanità che si chiamavano tra di noi sette alla erano avvertiti andarono dal Governatore dice guarda che c'è il pericolo guarda che c'è ma il governatore don Gonzalo
Dice che non aveva tempo da pure perché ci cercasse di riparare al meglio essi superasse nella Provvidenza
Gran parte si è verificato e anche su queste crisi
Poi andarono ancora secondo cui al Governatore che loro sostituito da un contrada che evadono Ambrogio Spinola e lui dice bene però sente belli gravi ore spesso e cura possa
Anche dei bandi diede nessun mezzo per combattere la minaccia della peste
è un po'avvenuto molto così da noi la
Regina di Inghilterra quando è andata la London School of Economics ha detto ma come mai non avete capito niente
La faccio ultimi della della Lando School of Economics ha pensato su sei mesi
Per stilisti italiani una lettera che vogliamo andassero alla regina dove ammette diceva siamo stati tutti editi Minardi una psicologa leggi ordinario
Della negazione
E quindi il parallelismo con con la peste incredibile Manzoni dice il principio dunque
Non peste nessuno parlava di presso i medici si rifiutava di parlare di peste
Assolutamente no però nessun conto proibito anche proferirei vocabolo se voi andate a prendere i giornali dell'inizio della crisi per almeno sei mesi sì rifiutò di usare la parola crisi
Tutti gli alcolisti parlavano di rallentamento
Poi
Andando a fare via via
Febbri pestilenze ali
L'idea San mette dice Manzoni per spiego in un aggettivo ma fatta secca ed a noi si incomincia a parlare di minor crescita
Poi non vera peste
Vale a dire pure stessi ma in un certo senso non peste proprio ma una cosa alla quale non si sa trovare un altro nome perché non era peste peste spiega poi Manzoni perché non morivano tutti Crocchiolo si salva allora era una cosa che non era teste il teste
E da noi
Si incomincia a parlare di crisi
Ma si precisa crisi finanziaria
Che sarà diverso e non toccherà alla l'economia che è una bufala gigantesca perché a chiunque ha un po'di nozione di economia sacche
Tra la finanza e le e il
E l'economia cosiddetta reale c'è un intreccio assoluto
E quindi quando c'è una crisi finanziaria forte non può non coinvolgere tutta l'economia eppure così è stato
E poi alla fine quando proprio non serve più peste senza dubbio senza contrasto ma giace attaccato un'altra idea l'idea del beneficio del maleficio e cioè la caccia agli untori e così è avvenuto da noi
Invece Veltro vedere le le l'analisi già alle cause sistemiche le degenerazioni del nostro sistema economico che avevano portato lì è incominciata la caccia di autori e allora i banchieri dei quali è giusto dire tutto il male possibile
Ma non come uditori
Come punta di un sistema
Che
Che è andato in sofferenza come sistema quindi perché tanto ritardo ecco quindi vorrei che ci fosse il professore di psicologia presiedere valori
Perché c'è stato questo ritardo frammentario mi sono dato delle mie risposte un po'forse grossolane
Credo che
La verità
E che io ho scoperto in questa fase come la maggior parte degli economisti sono immersi nella ideologia
Pensiamo di essere liberati dalle ideologie è una grande bugia
I liberali sono immersi il burqa ideologia pazzesca fanatica io li chiamo i talebani del mercato
Son quelli che non vogliono capire che il mercato sbaglia può sbagliare come tutti non funzionale essere corretto bisogna lavorare per costruire sulla realtà dei fatti no sono latitanti
E vanno avanti ancora a idealizzare dei meccanismi che si sono rotti non funzionano vanno ricostruiti però se tu sei geologo non puoi ammettere col resto quindi grande nazione nella
Nella ideologia secondo
E che la maggior parte degli economisti vivono molto bene sono persone felici allegri contente come loro con le loro carte dai loro libri
Per loro talk show televisivi de è il loro mestiere che è uno dei pochi mestieri dei quali uno non deve mai rendere conto può dire totale bischerata che vuole poi valore dell'indicatore non succede mai niente
Poche professioni sono così
Raramente chiamati a rispondere a quello che dedicano caldo che fanno quindi ha un grande
E e quindi consentire che questo mondo poteva scricchiolare perché se c'era una crisi seria era il loro mondo che scricchiola l'ADI e faceva paura e quindi il rifiuto dico è stata di corrente e quindi in second'ordine la paura
La paura di un modo che si celava
Cosa succederà dopo cosa verrà fuori ce lo sa
Quindi allo scopo la paura che tutto questo mondo per loro fu felice potesse essere scorto che li ha portati a negare al lungo l'idea stessa della crisi poi quando la chirurgo la crisi è diventata
Il refrain abile innegabile allora
L'asse cavalca e si fa paura cavalcando allora incominciamo infuori fantasma del ventinove regolarmente non c'è una crisi forte il ventinove
Eppure a chi ha studiato a fondo queste cose sa che il ventinove non è in nessun modo comparabile a quello che può succedere oggi perché da allora è cambiato tutto
Son cambiate le istituzioni cambiate circuito finanziaria che ha è cambiato allora
La presenza dello Stato nell'economia pensate che l'economia federale degli Stati Uniti rappresentava il tre per cento del PM al ventinove oggi loro dove la parte pubblica
è molto più bassa che in Europa sono intorno al venticinque e ventisei credo con gli ultimi interventi io vado saranno resi dal trenta
Non paragonabile io ho avuto la fortuna
Tanti anni fa dei
Di ampi approfondire queste cose con Alemanno i rischi grande economista americano morto che aveva studiato a fondo questa cosa
E lui mi diceva sempre il ventinove la parte della storia non non serve a interpretare niente di quello che succede oggi eppure è ritornata così siete andati avanti a cacciare paura a sollevare paura con questo
Ventinove
E quindi
Questo
Evocare questa paura questo fantasma poi serve avere ad alimentare
Quello che io chiamo il partito degli agevoli visti
E che Nettis chiamava il partito dei qualche così tristi
Sono quelle che accusano i Governi di non fare abbastanza per esorcizzare o la crisi
Quarto che è una crisi di questa portata potesse essere
Eliminata cancellata la lavagna concorde qualche intervento dei Governi i governi sono riusciti a bloccare certi passaggi di crisi ha poi la crisi agli affetti della stessa
Non si fermano vanno avanti andranno avanti a lungo e quindi quest'anno
Idea che
I Governi con le agevolazioni possono cancellare tutti gli effetti della crisi è un'idea perversa che alimenta attese e quindi alimenta incertezze quindi alimenta Paolo
Tutte tutte questi temi come la lettura congiunturale della crisi continuare a leggere le la crisi in chiave congiunturale il Pilon mento dello zero virgola zero zero zero noi siamo fuori dalla crisi
Poi si fermava siamo ancora in una crisi
Tutto questo modo infantile di vedere i fenomeni economici
Aggiunge oscurità paura spavento alla gente
Normale
Ed a cui poi sistematico terrorismo mediatico
Che però è frutto di una cultura non è solo colpa il giornale
Che io non ho mai sentito nessuno dire che in questo Paese ci sono almeno quattordici milioni di persone che dalla crisi non sono minimamente toccati e che anzi ne hanno vantaggio
Sono tutti i livelli per tutti i membri delle farmene degli impiegati pubblici che sono quattro per tre fa dodici
Più dipendenti delle dei dipendenti dell'ENI dei grandi enti energetici che non hanno nel presso il porto non né notturno con nessun rischio di perderlo
E che hanno avuto nei loro bilanci familiari una diminuzione rilevante di costi
E quindi il loro bilancio familiare netto è migliorato sono quattordici milioni di italiani
Poi altri problemi hanno sofferto sofferto l'industria esportatrice perché è stato il crollo dei mercati mondiali che ha portato alla crisi non una perdita di competitività nostra
Ecco però questo qui nessuno l'ho mai sentito
Non ho mai visto sui giornali nessuna lettura critica di quelle straordinarie classifica di competitività che ci mettono dietro il pozzo vana
Fior di organismi il forward Economic Forum l'Italia è dietro il boss vana uno si fa pagare
Chi è
Vale delle cose Botswana è un simpatico Stato dell'Africa meridionale grande due volte l'Italia con un milione seicento mila abitanti la maggioranza dei quali ammalati di AIDS
E con l'attesa di vita di trentaquattro anni questo grossolana
Dove hanno fatto anche delle cose buone vecchi tra i Paesi africani quello che economicamente cresciuto un po'più degli altri poi velocemente però non ci siamo vi faccio un ultimo esempio che non è mia e di Coltorti che al Direttore dell'Ufficio studi di
Di Mediobanca
L'anno scorso a metà del due mila nove viene fuori un articolo a tutta pagina sono un grande quotidiano nazionale che io lo ricordo e quando lo vidi che ci anch'io ho usato in cima possibile io mi domandai ma mi sembrava una cifra
Insensata era trecentotrentasette mila imprese italiane morte
Camarra e a volte in otto mesi
Anzi come otto nei primi nove mesi del due mila otto morte
Trecentotrentasette mila imprese italiane Amati
Un locale di assecondare
Teste
Pugliese Coltorti c'è un analista serio è andato a vedere
E ha visto che trecentottantasette militare era il dato
Di delle imprese cancellate lordo delle imprese e l'arte nello stesso periodo erano nate trecentoventiquattro mila nuove imprese
Per cui come come avviene sempre tante moneta sonante nascano il saldo netto era negativo ed era quella di tredici mila imprese nette negative
Però la loro Unioncamere
E i dati veniva fuori dalle statistiche dell'Unioncamere
Ha precisato che i dati delle cancellazioni erano fortemente influenzati dal fatto che in quel gruppo otto mesi li avevano fatto un pool una pulizia degli archivi
Hanno cancellato tante imprese che erano morte dal tempo dei tempi che erano ancora in una decisione che le hanno cancellate
Allora al netto di queste la pulizia degli archivi veniva fuori che nel periodo c'erano trentacinque mila nuove iscrizioni nette
Quindi un titolo che era trecentotrentasette mila morte il titolo giusto era trentasette almeno a nuove imprese iscritte nel bilancio ecco queste sono le cose che
Che sono terrificanti
Altro punto molto recente codesto l'alimentazione di nuove a favore
Una delle favole che si è coltivata nel due mila
Nove
è il famoso G due adesso ossia nasce oggi dove
America e Cina che si alleano si stringono Coppola
Europa versa in un angolo sarà cancellata dalle cartine geografiche anche gli atti presi Brecker contano niente India Brasile
Il mondo dominato dal G due ed è stata una montatura gigantesca perché chi
Chi conosce la Cina
E ha avuto modo di parlare con dei leader cinesi e o io ho avuto questa fortuna ma
Mi sono confrontato con altri che hanno colto
La stessa incarico sapeva con assoluta certezza che i cinesi Lutz l'ultima cosa che vogliono fare e fare un G due
Perché sono terrorizzati da essere stretti sull'America sulla quale già sono legati mani e piedi per tutti
Gli investimenti in porto Rimbaud fortificato fatta sull'America non vogliono più niente stanza accanto di
Lavorare veramente per un morto un nuovo mondo multimediale e sono arrabbiatissimi con l'Europa perché
A domandarvi l'Europa non risponde sempre a modo
Ma proprio
Il PG due non è nelle loro stessa non è mai stato
Per cui quando Obama è andato in Cina e ha preso schiaffoni da tutte le parti perché come ha detto il suo collaboratore è stato un incontro umiliante dove cinesi gli hanno fatto capire che loro sono i creditori a due il debitore
Allora il crollo del G due per cui abbiamo sofferto due volte una per la nascita del G otto è portare il crollo del G due grazie
Scordi Nicola dei regolatori
Ancora oggi e giudiziario
Alimentazione delle nuove fatale
Profondamente visione ho già detto profondamente ideologica dell'Italia e dell'economia italiana
Da una partenze la per il partito del ciclismo che continua a declinare il declino dell'INPS del del del del dell'Italia senza mai spiegare come mai poi invece la finestra stretta in piedi
Cioè come mai questo declino che oramai d'uso da dieci quindici anni secondo la teoria dire Christie
Sta in piedi
E quindi c'è una lettura
Ideologica profondamente ideologica dell'Italia però io metto anche
Nella lettura ideologica chi diffonde un ottimismo infondato
Che diceva crisi affinità al parliamone più
Di
Anche questa di fondo è un danno analogo
Perché diffondere delle false ottimismi che poi si scontrano con la dura realtà
E quindi disillusione e quindi simboli e quindi oscurità e quindi la gente che capisce sempre meno quindi sia la teoria del tecnicismo fine a se stessa che quello dell'ottimismo esasperato sono
Due modi per alimentare la paura
O più che la paura l'ansia
Domani dice la paura è conseguenza della mancanza o insufficienza del capitale e civile e dice una cosa molto giusto c'è una relazione tra livello di capitale e civile livello di ansia e di paura
E
Negli ultimi anni è venuto fuori questa relazione studiata in modo serio da due studiosi americani che hanno
Introdotto il concetto di lavoro di tutela
Quando la paura o meglio l'ansia aumenta oltre i livelli fisiologici
Si sviluppano una serie di mansioni di attività
Che non sono produttive
Mettiamo qui le guardie private la polizia privata i militari addetti al controllo e supervisione dei luoghi di lavoro questa è diventata un'economia che viene chiamata lavoro di tutela
E le differenze tra questo lavoro di tutela è sono strettamente legati a livello
Della del alle a livello del del
Civile del del Paese per esempio impressionante vedere che questo lavoro di tutela in Svezia è la metà che negli Stati Uniti
La metà
Allora
Bisogna lavorare per
Aumentare la corretta e non manipolata conoscenza dei fatti la consapevolezza del loro significato
Il livello di capi del sociale e civile e quindi in particolare il funzionamento serio della democrazia e qui sentiremo poi
E su questi sono i grandi filoni su cui si deve si deve
Lavorare se vogliamo andare anche verso un'economia
Meno impaurita
Io nel preparare questo testo mi sono anche consultato con
Un esperto psichiatra che è qui presente che ringrazio
Perché mi piazze verificare le cose che ogni scienziati veri e lui mi ha dato degli input molto interessanti Presidente mi ha dato l'importo della differenza tra la paura e l'ansia
Che stamattina non è emerso
Insieme fanno parte della doppia vien chiamato sistemasse paura perché è sempre un po'lo stesso sistema
Però la distinzione a me ha fatto molto comodo
Molto concreto nell'interpretare i miei fatti i fatti che vedo io cioè l'ansia
è
Un
Esperienza umana universale caratterizzata da una sensazione vaga di apprensione per qualcosa di spiacevole che potrebbe accadere
Non è determinata c'è una sensazione generale che c'è
Una minaccia
Una risposta non minaccia generica e indefinita
Uno dei riconosciuta e OCCAR non ben riconosciuta o ben caratterizzata
La paura invece si distingue dall'ansia per il fatto che la reazione dive e di è a una minaccia effettiva a un pericolo concreto
Preciso ben definito
Allora se così è io credo che noi italiani soffriamo principianti si attiva di paura
Come già scriveva nel suo memorabile insuperato viaggio in Italia Piovene
Che dice diceva Alitalia è certamente un Paese orso coloro a se stesso nel quale tutti soffrono più malesseri che dolori senza capirne con chiarezza il perché
Di come si fanno tutto il possibile perché questo oscurità FS mancanza di chiarezza
Sia sempre più alimentata
è stato anche detto ripetutamente stamattina che sia la paura perché l'anziano un contributo positivo lanciano l'allarme ci chiamano la difesa e questo fattore molto positivo
Però gli studi di neuroscienze sono precisi nel dire c'è una curva quando questa curva dalla Paolo dell'ansia
Solo per la certi limiti e diventa patologica quindi si parla di ansia patologica allora diventa pericolosa perché diventa immobilismo diventa fuga diventa e questo è molto
è importante per l'economia
Io ho avuto e chiunque alimento all'oscurità
Elementi alimenta l'Arcella per ore io voto l'esperienza
Che mi ha colpito moltissimo
Io sono stato uno di quelli che ha incominciato parare di questa crisi incumbent
Molto molto prima
Nel due mila sei scrivere un articolo dicendo fuori dall'America prima che sia fuori troppo tardi abbiamo due mila sei ma anche prima quindi quando è scoppiata la crisi nel due mila sette quando è diventata palese
Ricominciato incontrare TAR su loro richiesta tanti territori gruppi di imprenditori
Nel mio discorso era molto crudo e realistico sui termini della crisi di lavoro dicevo che era una crisi molto severa che sarebbe i suoi effetti sarebbero durati non meno di dieci anni
Che bisognava avviare processi di cambiamento profondi nelle imprese
Per riconquistare una linea di volo
è una sopravvivenza
Perché erano crollati i nostri grandi clienti tradizionali gli Stati Uniti e Giappone in Spagna che pigliava andava a cercare nuovi mercati ed è quello che stanno facendo intendiamo sia imprenditori faticosamente
Ma io avevo paura che questo discorso forse troppo crudo troppo duro
Alimentasse la paura
Ma fin da una delle prime uscite alla fine del dell'incontro sono venuti degli imprenditori che abbiano ringraziato e mi hanno detto una frase che mi ha colpito professore a quando ha messo in campo alle lei ci comportiamo
è stata l'illuminazione e poi ho capito ho detto ma perché ricordate
Perché non mi sento parlare con lei sappiamo qualcosa bisogna fare
E siccome sono imprenditori cioè uomini del fare quello che li terrorizza non è che bisogna fare delle cose quello che li terrorizza
E l'oscurità uno che dice è finita la crisi l'altro scoppiarono qualche cioè e l'oscurità che genera l'ansia quando si capisce cash
La via CEE si può leggere bene a non hanno un
Sul lavoro
Ed è il lavoro che sta facendo in questo momento in tante imprese e voi vedrete nel giro di due anni gli effetti positivi di questo lavoro quindi io la vedo diminuito non loro anoressia
Io gli avevo stimolati un impegno duro ma era un impegno che lo consentivano proprio nel loro mestiere
Ecco però
è ben diverso quando
Il Presidente la Confindustria tanto per non fare nomi
Lancia appelli e dice le imprese hanno bisogno di certezze
Ma come in un mondo in cui di certe specie così poco tu voi a pretendere la che uno che ti dà la garanzia della certezza io gli ho risposto in un dibattito pubblico andate da San Pio
Andate da San Pio perché forse solo lunedì può dare queste certezze dobbiamo ricostruire
Un nuovo mondo dobbiamo ricostruire questa economia non dobbiamo pretendere certezze rifluisce certezze viva
Ha detto non mi ricordo più chi un in un intervento di stamattina forse forse lei alla figura ha detto
Mettiamoci
Al lavoro per creare il nuovo che si sta preparando Ravetto lei
Io me lo sono segnato
Ecco creiamo il lavoro per il ruolo che sta creando questa è la risposta vera e quindi io chiudo con due proposte
Che si usano dire provocatorie ma per Menosso provocatoria la mia proposta è
Smettiamola di parlare della crisi ma smettiamola veramente
Non per esorcizzare
Per dire che non c'è ma per dire che oramai dentro
Di nuove ha cambiato il sistema
Ha cambiato tante cose
Noi continuiamo a parlare non noi tutti molta più fatica a parlare della crisi come di un pipistrello entrato nella stanza e noi stiamo lì così a vedere che se ne vada non se ne esce più giusto pipistrello dobbiamo
Mandarlo via noi
Aprendo le finestre FAS per fatte cose
Che dobbiamo fare dobbiamo ricostruire non aspettare quando la crisi nella crisi è tra noi ha cambiato tante cose
Tante cose cambiate le capiamo tante cose che
Sono stanno cambiando non ne capiamo ancora male dobbiamo capire ma smettiamola di parola crisi diciamo quale nuova economia nel nuovo contesto geopolitico
L'Italia può costruire
Quali nuovi punti di forza dobbiamo
A
Gli animali
Quale risposta diamo a una sacche ai suoi fondamenti ma che non dobbiamo permettere che vada oltre certi limiti perché se no divento immobilismo la seconda proposta e chiudo
Smettiamola di parlare di riforme smettiamola mentre il parlare di riforme perché qui la riforma è diventata una tre città una giaculatoria
Una preghiera di uomini senza fede
Ne abbiamo bisogno di poche cose ma certamente di un po'di fede
Noi non abbiamo delle riforme da fare abbiamo dei problemi da risolvere io ho fatto l'elenco dei quali sono i principali piaghe italiane sono dieci come le piaghe bibliche
Queste parti piaga non ne ha inventato la crisi ma casomai gli assi solo
Rese più visibili
Noi dobbiamo risolvere questi problemi e allora non facciamo di fronte che non facciamo riforme risolviamo problemi
Diciamo la gente quel problema Lido risolviamo in questo modo con queste scadenze con queste energie chiedendo questi aiuti a voi gente a voi popolo
Mettiamoci al lavoro per risolvere i problemi questo è il modo per uscire da questa
Crisi che in gran parte e crisi di di di paura reale ma anche di paura alimentata grazie
Ringrazio il professor vitale vi confesso sotto molto impressionato la preparazione di questo convegno mi è capitato
Di legge tutta una serie di articoli e posso invitare scritto tanto già nel due mila e sei su quella che poi sarebbe diventata la crisi
Di cui abbiamo finora parlato
E punto rimasto colpito ex post dalla capacità
Di analisi cioè dal fatto che
Con strumenti cognitivi che poi maggio sono quindi la portata di qualunque economista quindi non
Non credo che
Nel suo caso abbia utilizzato un'attrezzatura scientifica particolare quell'isolato barbone appunto
C'è c'era c'era già tutto quello che permetteva di capire quello che stava accadendo nell'economia internazionale tra punto c'è stato spiegato che
Si è preferito sottovalutare e prevalsa una forma di autodifesa anche molto corporativa da parte della categoria degli economisti
E poi ci si è messo anche un sistema della comunicazione che ha contribuito ulteriormente aggravare le cose perché proponente nella prima fase non è stato animato da sufficiente interesse per quelle poche voci critiche
Che
Punto parlavano di crisi mentre tutti erano ottimisti quindi non ha fatto il lavoro di scavo che ci si aspetterebbe
Da un sistema dell'informazione che funziona quando e nata la crisi quando la crisi esplosa sino a diventare retorica quello stesso sistema che prima l'aveva negata finito per cavalcarla e quindi ha contribuito
Ad amplificarla probabilmente al di là della sua
Misura reale questo discorso relativo al ruolo
Chi il sistema della comunicazione contemporanea a
Nel non nel creare le crisi ma nell'amplificarli nel cavalcarla è
Nel magari presentarle anche in maniera distorta è tornato più volte
Nel nelle discussioni di questa mattina ed è la ragione per la quale abbiamo pensato all'interno di questo
Di questo convegno di coinvolgere la voce del professor Alberto Abruzzese sociologo della comunicazione
Come si dice in questi casi ma è assolutamente vero tra i più noti e apprezzati nel nostro Paese non solo
Che Pato dovrebbe darci un contributo
Esattamente
Su questo su questo punto che è tornato tre volte che le affetti
E probabilmente decisivo le crisi contemporanee rispetto alle grandi ondate di crisi dei decenni e di secoli precedenti
Oggi sono diversi anche in questo no
Vengo in qualche maniera supportati da un sistema
Di comunicazione di informazione che di parte in causa diretto nel non nel caveau Carle Marco alcun modo nel presentarle nel gestirle nelle amplificarla le do la parola grazie anche lei per l'invito
Insoliti trenta minuti
Grazie che e grazie davvero sono io a ringraziare dell'invito perché
Ma insomma questo tipo di attività che sta facendo fare in futuro a me sembra interessante fammi da occasione e quindi vengo sempre predisposto soprattutto ad ascoltare quindi tra l'altro fu tanto sono concentrato ad ascoltare che quel riuscire a organizzare invece
Il discorso insomma mi risulta pacifici anche perché a partire da questa mattina ditemi ne sono stati trattati veramente moltissimo prima considerazione proprio sull'interesse di essere qui
E di partecipare a una
Certo numero di posizioni di persone che hanno ciascuno ha la loro idea la loro storia eccetera che Farefuturo al merito di raccogliere dimettere
L'ho di fronte all'altro a Dainelli da stamattina più o meno direi non so se la mia di percezione ma di tutti
Ci sono delle differenze ma sono veramente delle sfumature no in qualche modo ad ascoltarci pare che insomma qui si sia raccolta una comunità di persone che si grossomodo anche se appartengono e radici riverse se eccetera però insomma si si ritrovano sono abbastanza d'accordo su
I temi che sono stati sollevati ma non solo il il modo con cui vengono sollevati anche alcune alcune sentenze diciamo tra virgolette che vengono però pronunciate
Allora io mi proverò in questi pochi minuti che ha perché che pochi insomma no mezzora sentissimo attivi chiedo scusa razza pura nel tempo e capo che ho a disposizione però cercherò
Con quei margini di chiarezza di cui non sono sempre capace Cascone spero di avere
Di trovare un qualche punto perché insomma se ci troviamo d'accordo la cosa veramente interessanti in occasioni come queste vedere a partire dall'accordo raggiunto è come ci si può no distinguere che diversità si possono
Fare emergere
Allora
Una
Ancora e sempre fra una serie di premesse non so se poi alla fine ricopre conclusioni però seconda
Durante mentre ascoltavo eccetera
Tua spesso mi sono domandato se il termine paura potesse bastare no
Che sono confortato poi da quanto ha detto vitale relativamente a la distinzione tra
Paura e ansia
Sica appunto paura un termine talmente potente diciamo sono talmente efficace talmente
Immediato diciamo che poi ci fa trascurare probabilmente una fenomenologia delle paure e che parte da
Come dire
Piccole effervescenza di paura che sono quelle che noi chiamiamo timori no ed i timori se ne hanno tantissime ecco
E che sono probabilmente che probabilmente quando questi timori si coagulano per un qualche particolare evento allora scatta il fenomeno che chiamiamo paura
Questo è un dato che stiamo seguendo un po'un paradigma che riguarda la società quindi
E
Non l'abbiamo non so se l'abbiamo usata che forse sia l'inizio oggi qualche star c'è un'altra parola molto più inquietante che terrore mi
Che è proprio il massimo
è il panico I
Insomma volendo potremmo andare avanti che gli abbiamo varie
Ecco quella però punto paura e anzi ha
In effetti l'ho trovato un grosso è bene che sia stata si è stata evocata perché credo che possa essere anche
Bertoluzzo ma
Utilizzata bene utilizzata bene per il contesto italiano
Perché l'anzi è qualcosa di dirvi curioso hanno l'ansia è veniva una condizione
Di continua insicurezza ma contemporaneamente anche di eccitazione
Langue sì o uso non è un pacifico nove anni né però un aggressivo è però leggiamo un qualcuno che continuamente oscilla tra lo Stato massimo di insicurezza e uno Stato invece di eccitazione e
Ecco io credo che queste dimensioni dell'eccitazione dell'insicurezza siano
Particolarmente adatte a definire il territorio italiano o no
Perché ragioniamoci su insomma il territorio italiano nella sua storia una sua dimensione geopolitica etc è caratterizzato da cornici istituzionali sempre instabili da assenza di centro
Da una pluralità e non coerenza non centralità di sovranità di luoghi di lingue distinti
Di de
Da una dimensione diciamo famiglie Istat che va dall'alto verso il basso dal basso verso l'altro
Da un'impresa stesse no che in genere piccola impresa ma che raramente riesce a essere grande impresa e che quando è grande impresa molto spesso è una sorta di familismo
Ricco
Diciamo è caratterizzata da nel suo passato sicuramente dal due soli espressione mi veniva in mente quando è stato usato il termine appunto impresa e quando
Sapete l'Italia diceva come si fa a dire no abbiamo bisogno di impresa e si o con la con certezza all'impresa e sicure l'impresa è senza percorrere rischia diciamo quindi c'è una
Per però appunto noi
Che diciamo queste cose attualmente nel sud del mondo nostro contemporaneo abbiamo alle spalle una tradizione rinascimentale grosso modo che è caratterizzata da due aspetti
Fortissimi e cioè
E perizia nelle armi seppure appunto no armi diciamo come dire al fondo in genere
Anche perché non c'era un un obiettivo nazionale diciamo in quella fase
E poi di chiese e di artigiani
Quella è la la la grande tradizione in cui
Correvano dei rischi enormi
Allora credo che appunto anche qui in questo risvolto della copia Paolo paura anziani ci siano delle cose che queste davvero insomma costituiscono una caratteristica della tradizione della tradizione italiana
Pensate pensate trasportate lo diciamo nel né nel né in un universo che estremamente come dire sensibile alle paure e alle ansie ma
Però pensate quante diverso io faccio un ricorso e chiedo a voi fare ricorso ahimè tanti film è che sono stati girati su questo alla alla grande americano la New York
Alla grande americano al mondo contadino e americano e diverso però è tutta un'altra cosa Giancarlo
Pertini perché lì poi invece un sistema centrale diciamo esiste non è imbriglia diciamo i localismi va be
La Corte però che io vi propongo e che mi spira dire le alcune delle cose che vorrei riuscire a dire è una il tram e questa sì me era forse implicita e gli interventi nell'i discorsi che abbiamo fatto sino adesso ma a mio modo di vedere
L'ha fatta emergere con più forza e cioè la copia che mi interessa mettere in primo piano eh
Per
Diciamo
La paura da un lato
Ma
Piuttosto che
Avvicinarle all'insicurezza
Avvicineremo un altro termine il soffrire il dolore perché forse è bene ricordarsi sempre che la paura diciamo è qualcosa
Che
Ha presente che tiene presente che produce ed è prodotta dal dolore dalla sofferenza
Dal disagio fisico proprio dal disagio del Corpo
E anche qui la dimensione italiana interessante perché
E che spiega molte cose della storia dei nostri partiti della storia delle nostre ideologie
Perché in qualche maniera c'è un pensiero cristiano diciamo
Che
A
Inscritto in sé questo concetto del rapporto tra paura e sofferenza del Cotral perché la figura di Cristo e fondata proprio su quella
E dall'altra parte c'è un pensiero laico in Italia che
O Air religioso o è antireligioso uno ma al quale in genere manca una dimensione del sacro
Cioè il pensiero laico in Italia non ha la dimenticanza sulla confrontiamo con la Francia per esempio bene noi abbiamo rarissimi casi di un'attenzione al sacro da parte di una cultura laica
Perché la cultura religiosa risolve il sacro in un altro momento ma in modo no svela Excite apre il segreto mentre invece la religione lo svela
E allora appunto questo per dire che a quando ahimè mi verrà chiesto di stenta accertazione cozza lui tremo già adesso
Il tema che mi avete proposto mi sembrerebbe inseribile in un filone di pensiero che comincia a ragionare non solo contro la modernità anzi
A Manzi in qualche modo vorrebbe sbarazzarsi del termine ambiguo no Peter attivo del
E imposto dalla dal postmoderno nel termine postmoderno ha in sé proprio qualcosa no di cui forse bisognerebbe sbarazzarsi
Ma invece di ragionare appunto sul su un'altra sponda e cioè quella del che viene definita del posto umano concetto molto ambiguo che forse riuscirò semplicemente ad accennare
Soddisfacendo al motivo per cui sono stato invitato cioè con un riferimento mediale mediatico I media
E
E però e però e perché invece questo è saltato fuori più volte nelle ecco
Nei discorsi
Una prospettiva che sia radicalmente postuma mista
E questa potrebbe essere per esempio una cosa che da quando c'è un'altra giornata di discussione invece forse qui potremmo cominciare a trovare no di supposizioni diverso per me la strada da imboccare
E la cornice in cui ragionare di questo importantissimo tema che la paura letta appunto per quanto riguarda il sociale è secondo me andrebbe appunto
La cornice dovrebbe essere costituita da
Un pensiero
Radicalmente postume
Dato che relazioni quando uno non le scrive se le riscrive continuamente da stamattina adesso più o meno segrete continuamente cambiata la scaletta Regina aria anche questa soddisfacendo un po'più motivi per cui sono stato invitato
Era quella di riflettere a partire dalla rivoluzione industriale della fine del Settecento che è il momento in cui oltretutto cominciano e a nascere i media tecnologici Emilia che quasi non riproducono sino a oggi e sino alla Rete
Un
A
C'è un la possibilità di individuare
Lo l'impulso ecco l'impulso alle strategie fondamentali della comunicazione dal Settecento dalla fine del Settecento in poi trovarlo proprio nel nella paura in che senso si lei
Fine del Settecento primi processi di industrializzazione grandi mutamenti
La paura che emerge un processo di massificazione questo anche non lo sapevo divertente che appunto
Fini abbia lavorato sulla psicologia delle folle ma appunto questo tema che viene sta ma emerge diciamo nella a cavallo fra Ottocento e Novecento però alla la radice addirittura punto verso la fine del Settecento processi di massificazione sparsi dalla metropoli eccetera e c'è una paura fondamentale che emerge che è la paura della malattia
Considerando la paura della malattia sia dal punto di vista della corruzione del corpo
Sia dal punto di vista la corruzione dell'anima
Quindi sia malattia fisica sia malattia morale e ci sono due figure fondamentali che rispondono a questo
è che sono da un lato
Bentham con il panottico
Trasparenza massima e a quel signore lì si può far ricondurre tutto alla tradizione dei media audiovisivi sino ad oggi cioè il far vedere far vedere
E dall'altra parte invece un certo signor Messner
Anche le nostre nonne conoscevano benissimo perché non mancavano mai raccogliersi intorno a noi sotto con le amiche fare un poco di Messner risma con il tavolinetto i fantasmi eccetera
Il quale in e ragiono ha in mente lo spesso il corpo ma mentre Bentham voleva separarli corpi che in qualche modo sognava al carcere esattamente come può essere vero dire
Dati cinematografi no cioè io vedo ma non tocco il mio vicino attrarre casi particolari ma insomma se fossero isolato va sulla poltrona e guardano nell'asse quindi
Massificazione ma divisione allo stesso tempo
Messner invece esattamente il contrario sicura accostando ecco
Utilizzando diciamo no e l'attrattività nel mio titolo usato l'attrattività proprio
Per suggerire che tutta l'educazione dei media ma
Diciamo da una dimensione o si divideva sinossi
Si miscela tra una dimensione in cui prevale l'autorità dell'immagine dell'icona e un percorso invece che via via valorizza la tattili tacco a qualcosa che riguarda direttamente i sensi diciamo e non e non il vedere
Ecco partendo da quella del Micella la la la la cornice di un discorso per me andrebbe quindi
No
Costruita costruita su
Una riflessione di quanto i media abbiano contribuito i processi di democratizzazione della società moderna
Quanto contribuendo i processi di democratizzazione della società moderna abbiano attribuito un valore fondamentale dispositivi dell'immagine
E attribuendo un valore fondamentale di spot distribuite ivi ai dispositivi dell'immagine della visibilità hanno naturalmente creato
Lo strumento con cui si produce paura e contemporaneamente si circa no si cerca di Napoli di eliminarla ecco di curarla ecco di nasconderla di rimuoverla eccetera
Questa questa questa questa dimensione diciamo
Dello sviluppo delle tecnologie in chiave di mezzi di rappresentazione di relazione che favoriscono diciamo una società democratica
Però può essere anche letta in una chiave oggi in una chiave che
E qui è l'indicazione molti di voi avranno visto perché noi siamo in qualche modo chiamati non vocati chiamati a vedere i film che sanno grande successo Avatar
E chi di voi ha visto Avatar il finale di Avatar è una vera e propria cerimonia
In cui essi celebra il passaggio da il corpo
Vero dell'essere umano in un corpo finto
Di un avatar allora quindi con classico tema Cristo loro oggi con o della morte e resurrezione ma tutto calato dentro diciamo la cultura digitale la cultura delle reti
Allora
Cosa mi mi mi sembra diciamo possa aiutarci a
Comprendere l'epoca che stiamo che stiamo vivendo
Noi siamo al punto culminante e davvero stressato noi inglese in difficoltà dei valori espressi da il progresso democratico dei processi di democratizzazione
Mi domando se riflettendo proprio su temi di così grande rilievo come la paura e sulle meccaniche diciamo della paura
Non sia possibile invece fare ricorso a tutto un altro filone del pensiero occidentale che quello che in qualche modo è stato visto che non non
E che è stato visto come di fatto è stato visto come il pensiero antidemocratico insomma è tutto il dibattito che si è sempre costantemente svolto ogni qual volta un qualche democratico tentava di
Di dire che insomma se dietro i vice direttore lega c'erano delle cose interessanti
E in quei casi si no succedeva il pandemonio perché appunto poi quelle figure erano invece appunto esprimevano diciamo un pensiero antidemocratico
Ecco
Allora
A me pare che
Se si ripercorre l'al CIPE pura la teoria e l'uso della paura all'interno dei media dalla pagina scritta i giornali quotidiani sino all'immagine sino ad internet
Ci sia la possibilità di
Allora provare a pensare quanto avere trascurato il pensiero antidemocratico
Abbia impoverito i nostri sistemi nella capacità di affrontare i traumi che stiamo vivendo
Li abbia già ci abbia impoverito diciamo perché uso una battuta noi usiamo gli strumenti democratici credendo troppo gli strumenti democratici
Avremo bisogno di un non proprio torsione del paradigma in cui non crede che assolutamente diciamo a tutto ciò che è stato
Prodotto diciamo dall'ideologia
Democratica eh senza naturalmente cessare di usare è stato detto stamattina le pratiche ordinarie del minor rischio uno
L'assenza diciamo come dire usare il
Pensiero antidemocratico in termini di catastrofe
E di collasso ma semplicemente in termini di cautela nell'uso della tavolozza della della no della strumentazione di cui
Noi ci sposiamo servire
E chi al punto in questo difficilissimo Passaggio a Nord di non crede all'ideologia democratiche contemporaneamente diciamo no non fare niente kermesse metta a rischio diciamo quello che più o meno la democrazia
Ci garantisce
L'unica bussola anche di cui ci possiamo servire e la bussola prioritaria è quella di fare in modo tale che
Ciascuna delle nostre azioni
Perché ricordiamoci che
La paura in sé non è azione cioè la paura non una volta che l'abbiamo individuata
Poi implica che ci sia delle azioni delle reazioni alla paura possono essere gli volubilità come l'azione no allora
Che le nostre azioni diciamo quali esse siano quale sia il senso né con il quale noi cerchiamo di combinare insieme questa cosa appunto apparentemente paradossale
Che il minor rischio e contemporaneamente il non crede nelle grandi hub tuttavia diciamo del progresso della felicità ed è la fine della paura è quello di
Far sì che lei azioni non facciano soffrire l'altro e te stesso pare cioè il tabù della sofferenza era un tempo molti anni fa
A Moravia note parlando del pratici pacifismo eccetera di sede ma il problema è che non è venuto fuori il tabù della guerra niente ecco
Allora
Tanto ciò un minuto no va beh insomma qualcosina Curci più ingente
Bene fatto la premessa della seconda premessa e però vediamo di
Di
A chi appare
Almeno un concetto tanto per essere più
Più chiaro
Allora
Quello che
Mi aiutano molto gli interventi che ci sono stati da è forse la cosa migliore e o un intervento
Un discorso che è stato toccato appena appena ma che varrebbe la pena di toccare e che spiega forse in che senso dico che il pool
La sfida che siamo chiamati ad assolvere quella di riuscire a fare politica non come dire non facendo credere
Di credere altre ai contenuti classici della politica perché tutto lì
è tutto lì
E sono i grandi temi sono l'allora è stato detto stamattina per la paura dell'atomica
Tra smettono cioè a che vedere con l'aborto a che vedere con la droga a che vedere con il pacifismo eccetera
E cioè sono tutti temi che un pensiero democratico si ostina a
A analizzare e a valutare
Con un muso dell'ideologia e sostanzialmente della politica che consegue quell'ideologia come placebo della paura
Per l'obiettivo è
No sedare la paura
Questo probabilmente farebbe parte di una grande riflessione che ha a che vedere sempre con le paure
E e che caratterizza dei regimi occidentali anche se ormai questa cosa sta diventando sempre più le meno vera perché è vero che ci sono dei Paesi occidentali che ancora non sanno cioè che non sanno più che cos'è la guerra no Arnone siamo siamo uno di questi
Ma insomma comincia ad avere qualche dubbio che l'America no non sappia che cos'è un aspetto no ma anche all'interno dei fa parte le due Torri che è un classica
No la metafora diciamo il fatto che la guerra in casa no ma per la guerra in casa quando la vita quotidiana invasa dalla guerra quando le famiglie si sentono in guerra eccetera
Allora questa assenza della guerra
Badate bene tra l'altro una novità e norme nella storia delle civiltà la storia ci esaltata per attraversata assente dalla ricorrenza delle guerre
Noi invece improvvisamente abbiamo finito per credere che la pace sia un elemento raggiungibile permanente
Questo qui siamo stati ha prodotto una
A cultura diciamo della responsabilità del tutto particolare e cioè in cui si riesce a
A sostenere diciamo no ma alcuna saprà se riescono a sostenere alcuni temi
Mettendo lì in rapporto con un'ipotesi di felicità terrena che invece non è assolutamente non verificata
Va
E quindi alcuni valori in gioco come quelli della rischiare la propria vita far rischiare la vita all'altro
Intervenire con politica degli o lente sulla libertà dell'individuo eccetera eccetera eccetera
Noi li trattiamo pensando appunto che sia valida la legge che ci siamo data della non no della della
E la possibile soluzione dei problemi della civiltà e questo crea ovviamente degli non degli enormi degli enormi problemi
Ma lasciando dovesse avviandomi a un tema ancora che mi piacerebbe nel trattare
Allora o la paura è sostanzialmente poi un almeno le eccezioni oppure che possiamo dare e quella
Di avere paura di perdere
La propria condizione di
Di di di di Trieste ecco diciamo così nel senso che non è detto che si è nemmeno una condizione di benessere ma la pensione di quiete
Una questo l'abbiamo trascurato forse nella giornata non è interamente così perché poi molti non hanno da difendere una posizione di quiete e tanto meno di benessere
E allora il grande capitolo credo che la sociologia ha cercato di affrontare con il con un altro termine quello del risentimento presentimento non prende in considerazione il fatto della paura
Che la paura è sempre un anche
Dell'agorà c'è la paura di morire e che significa anche quello di perdere qualcosa di perdere definitivamente qualcosa
In un potere additare il mondo ecco di non poter abitare il mondo
Però il risentimento un'altra cosa risentimento è
Il profondo senso oggettivo o soggettivo no cella di essere
Trattati ingiustamente di non avviene le chance che altri hanno e quindi è un qualcosa che è legato piuttosto al conflitto al conflitto sociale mentre la paura è stato molto giusto in non lo fare la lettura
Psicologica psicologica psicanalitica mentre invece la paura è un qualcosa da altro
Dato che lo so pertanto non possono dire le alternative fosse che minacce però voglio RIA che appare una cosa che è venuta fuori strada io trovata particolarmente interessante era Demarchi quando
Ah ricordava da molto brevemente un per un discorso così complesso ma che insomma se uno frutta dal punto di vista psicologico no l'ideologia comunista l'ideologia nazista e altri no diciamo lo spoglio del comunista la storia
Del nazismo insomma hanno no al grandissime grandissime affinità
Ecco allora dato che nel dibattito nostro italiano a volte palesemente a volte meno
Ma noi che siamo una cultura appunto legata ancora da alcune vicende dei partiti insomma che il prestiamo dentro delle cornici chi ancora del delle varie ancora strette non sappiamo e questo anche forse non l'abbiamo detto
E sappiamo quanto per
Per tutta una serie di culture abbia agito e stia agendo tutt'oggi da la paura del capitalismo quando il capitalismo è stato
Nove anch'annunciato non a caso tra l'altro esso era
No indicato brillantemente o come un vampiro come un fantasma che si agitava per l'Europa no cioè c'era un'immagine e poi tutta l'iconografia
E ma esperti
Lo sa benissimo tutta l'iconografia tedesca espressionista eccetera è una rappresentazione del
Del no deve del verde del capitalismo che verso appunto qualcosa che incute paura è qualcosa che orrore c'è e d'altra parte nell'immaginario cinematografico di di di di di figure diciamo che in qualche modo possono essere interpretate come appunto espressioni
Della
Ingordigia della violente ingordigia ed è la capacità di sterminio del capitale cinese
Pesce
Allora
Quindi questo è un elemento no lepri le le paure di cui le strategie politiche sui media si servono ai dibattiti dove non è un ricca da dare l'agenda che vediamo in televisione o sulla stampa sostanzialmente anche se ormai la parola capitalismo è caduto in disuso
Però in qualche modo si serve ancora di quelli quando appunto è stato sollevato il tema del liberalismo B quali vi sia è e lì la questione Norcia
Bene
Allora Demarchi ci ha suggerito ci ha suggerito
Che probabilmente invece mentre noi apparteniamo ancora una cultura che Interpol del capitalismo dentro delle coordinate economico politiche il cretinismo invece qualcosa che riguarda la psiche
è qualcosa che riguarda l'immaginario incontro eccetera ed è qui appunto che
Si può fare una storia della paura attraverso l'analisi della produzione di immaginario dell'industria culturale di massa
Planetaria e nazionale
Dove appunto si racconta un'altra storia un'altra storia si racconta una storia in cui per esempio i confini tra la paura e il piacere sono sempre molto lievi molto labili dove contemporaneamente è la paura funziona come ho detto prima Quispe su questo concludo come eccitazione del conflitto
Ma anche invece placebo camomilla diciamo del conflitto in un'abilissima in un'abilissima combinazione diciamo
Ma
Di quello che
E la paura è come disagio no della paura e come disagio e quindi diciamo con un'altra altissima strumentazione che possa di volta in volta
Regolare la dimensione del consenso sociale con una gamma diciamo di illusioni di illusioni per questo ripeto e chiudo
Mi sembra estremamente importante cercare di recuperare un pensiero che è diverso cioè nel senso che
Se si ha citato uno autore meraviglioso e per carità blocca è un grandissimo attore ma io trovo che
Non ci sia slogan oltre che titolo
Più tremendo dicendo del principio speranza un po'
Se noi pensiamo a tutta la storia della civiltà occidentale la grande tela vera tragedia della storia ci dentale e quello di avere dato sempre la speranza che la storia potesse mutare
E ha bloccato
Lo un esempio tipico di questo principio speranza le politiche le ideologie
Lei estetiche leader al bellezza lì dentro tutte le cose di cui ci nutriamo di cui in genere si nutre
Non li intellettuale diciamo a non ritrattare classico
Sono esattamente
Enzo ma è esattamente
Conformate all'idea che ci sia una speranza per cui il mondo possa cambiare anch'io credo che essi sia su questo che si deve che si deve lavorare e tutto sommato e tutto sommato
Lì la presentazione dell'immaginario
In qualche maniera
Costantino niente ci suggeriscono questo a differenza delle rappresentazioni sociali
Questa è l'elemento no se noi
No cerchiamo di
Interpretare l'immaginario della comunicazione e soprattutto le relazioni che si stavano all'interno della comunicazione sogniamo in qualche modo una sapienza più sofisticata
E un riconoscimento diciamo della conflittualità
Come appunto dolore permanente della della della della civiltà umana ecco questo
Mi sembra che potrebbe essere o se si potesse fare in futuro
Abbiamo visto che abbiamo detto coautore dello dopo l'ideologia adesso questo della paura io un bel convegno la vera discussione sul
Umani sino e la norma non umanesimo lo prevede lì e il punto focale no quello è il punto vera cioè l'idea appunto
Che ci sia un nella Kristol nella presentazione cristologica al Cristo pazzi era stradali visto pazienza venga costantemente sostituito alla fine un Cristo Triumph anzi
Grazie grazie
Gasolio sono Abruzzese
Dal suo discorso si vincono due spunti in particolare la primo eh sembra di capire
Dovremo penare oltremodo per ottenere il suo contributo scritto però sarà dura spero che non voglia sottrarsi quindi
Mi chiese poi lo faccio queste mie parole valgano con una pubblica presa Presa d'impegno
Insistere in modo da dare poi anche chi non ha partecipato quest'incontro la possibilità di avere disponibili materiali
Della nostra riflessione il secondo spunto meno meno scherzoso che è stato particolarmente interessante che se ho capito bene secondo sua prospettiva ci sarebbe bisogno di una robusta iniezione
Come dire di
Pensiero
Mi ha detto antidemocratico però è chiaro che non è Lapo di pensiero tragico pessimista all'interno sono del
Del contesto in cui oggi noi viviamo che un contesto di pluralismo politico un contesto di riassumiamo con il termine
Democrazia all'interno del quale però sul piano culturale psicologico probabilmente son venuti meno una serie di enti anticorpi intellettuali e spirituali che
Ci potrebbero consentire avrebbero potuto consentirci di certe situazioni di gestire meglio alcuni alcuni fenomeni crisi quello che lui dice e chi è quel quel tipo di sensibilità tragico pessimista con
Ci di menti talvolta anche alla dimensione apocalittica oggi si ritrovano più facilmente nella rappresenti della presentazione dell'immaginario
Vediamo più facilmente al cinema le troviamo incerta letteratura molto meno nel discorso politico sociale pubblico
Che probabilmente
E prigioniero
Di convenzioni linguistiche il prigioniero di mode intellettuali come diceva prima il professor vitale e prigioniero forse nel suo del suo stesso ottimismo chi alimentato troppo
E chi per appunto poi alla alla prova della storia la prova la realtà ha dimostrato di non funzionare sempre ha dato moltissime altre suggestioni compresa anche la sala l'idea di un
Di un prossimo convegno da fare
In futuro
Ci ragioneremo tant'con che cosa riguarda il futuro per voi va bene che ha ragione come dire DD di dita sopra quindi non fare
Perché non ci proponiate niente sul passato con il resto sul futuro facciamo qualunque cosa inseriamo una nuova dimensione abbiamo ragionato dal punto di vista di un economista di un massime di Olof però come avete capito come dire spazia
Danzante da un campo dal campo all'altro e insieme adesso la prospettiva del diritto col professor Agostino Carrino che ci è parso che anche questo fosse quindi è una un angolo visuale necessarie particolarmente
E particolarmente utile io ho ritrovato una citazione
Che che mi serviva come introduzione
Che diceva grosso modo che
Se non ci fosse la paura verrebbe meno anche il bisogno di giustizia però non sono sicuro che fosse questa la citazione è la città memoria lì prima era parsa utile che rintrodurre Carrino e però che la fretta
L'ho lasciata l'ho lasciata Pinuccio
Però punto faccio finta che la citazione sia corretta e giusta in sé anche suggestiva
équipe pazzo la parola perché appunto dal
Dall'angolatura di un giurista
Sì analizzi venire il tema di cui stiamo di cui stiamo discutendo il titolo esatto della sua relazione paura conflitto e crisi del diritto
Grazie chiedo a Mario Ciampi scusa comunicazione di servizio che rendo pubblica di
Sostituirmi cortesemente la Presidenza
Grazie professor Campi quando Alessandro mi ha chiamato per invitarmi partecipare a questo convegno
E mia raccontato del tema la mia prima riflessione con lui è stata ma riguarda qualcosa che ha a che fare con Tremonti
Perché il libro di Tremonti del quale si è molto discusso recentemente e appunto un libro che aveva nel titolo la paura la paura e la speranza
Da giurista mi son trovato poi in qualche modo un po'in difficoltà nel trovare dei temi gli argomenti che potessero essere diciamo
Adatti ad un convegno di questo genere
Credo però di aver in qualche modo trovati e per certi aspetti come forse apparirà in qualche modo
In filigrana della mia relazione che è una relazione scritta anche un po'lunga per cui salterò qualcosa
Credo che
Ci sia anche
Per più a spetti il il una ma una qualche discussione con il libro piccole proposte che emergevano dal libro di Tremonti la paura
E la speranza
La fondazione Farefuturo è una fondazione che oramai si è qualificata per la sua originalità per essere qualcosa che è andata ben oltre le vecchie divisioni vecchi steccati credo il pubblico non volete ma uno dei gesti che qui sul tavolo di un fatto è quello di togliersi l'orologio per vedere
Quando scade il tempo che è un gesto tipico dei funzionari del vecchio PC per cui
Credo che sia già di per sé in qualche modo
Con e quindi io mi adeguo mi adeguo e faccio la stessa cosa
Nell'universo della tarda modernità
In cui si sconta nei limiti epistemologia CE pratici
Inscritti nell'orizzonte spesso della costituzione di questo tempo
Tanto deterministico quanto volontaristico il soggetto ha scritto Giuseppe Capograssi il primo Presidente dalla Corte Costituzionale italiana il soggetto il poderoso oggetto individuale è sparito
Abbandonato a formazioni non più sociali e naturali ma in qualche modo solo arbitrarie e contingenti che il singolo si trova rimesso a se stesso
Ma ad un se diviso incerto incapace di autocontrollo
Lasciato solo e privo di certezze l'individuo diventa preda delle angosce delle paura in una società dove gli argini prodotti dalla sua naturale socievole terza
L'uomo è un animale che produce cultura diceva Konrad Lorenz il fondatore dell'etologia
Una parte della mia relazione scritta sarà dedicata anche allora in sé un autore che avrebbe meriterebbe secondo me anche su proprio sul tema della paura di essere un al centro della discussione
Questi argini sono caduti
Politica e diritto sia ribellano deboli impotenti il diritto si sfalda in una miriade di norme e frammenti di norme che distruggono ogni certezza del diritto
Naturalmente questa crisi e del diritto come scriveva già nel lontano mille novecentoquarantadue Flavio l'ho testimoniato in un testo famoso sulla certezza del diritto e cito
Colta nella sua essenza e vista nella sua radice è crisi dell'individuo
Dell'individuo contemporaneo che ha smarrito se stesso
Questo però penso di poter raggiungere e l'esito
Ultimo di un processo che si lega direttamente al significato della modernità come tempo del consumo del tempo per citare Carlo due ditte
Ed è la separazione tra diritto ordine oramai convenzionale sistema autoreferenziale e giustizia
Il tempo insomma della scissione tra soggetto e oggetto io e il mondo essere e dovere
L'unità di questo tempo storico si rivela quasi esclusivamente in uno dei caratteri tipici della modernità nella sintesi di dominio e sapere
Sintesi intesa come struttura emancipati IVA da forme di realtà per così dire predisposi Tibet residuo di epoche passate sottratte cioè alla nuova destinazione tecnologica
E segnate quali forme puramente mitiche e magiche premo terne
Ormai dissolte dal moderno disincanto del mondo di cui parlava Max Weber
In effetti perlomeno a partire da Baccone Cartesio Cobas
Tra scienza e potere sapere e dominio si attua un intersezione rispondente alle esigenze del tempo storico della razionalizzazione formale del disincanto della divisione del lavoro e dei ruoli sociali
La volontà di sapere svelando siccome volontà di potenza appare sempre più incapace di dire dell'individuo concreto nella sua interezza di persona
Affidato in una sorta di décalage alla scomposizione analitica delle scienze fisiche
Medicina biologia psichiatria e normative diritto economica
Ma sa dire soltanto dell'entità astratta che essa stessa produce negli ambiti formali di tecniche normalizzando
L'uomo moderno per ricordare Musil è un uomo senza qualità
Al quale come hanno scritto mica il Bensaglia Ivan Felice della pay nel loro recente elogio del conflitto
Cito sono destinate tutte le nostre scienza medicina economia urbanistica psicologia pedagogia che devono rispondere alla frammentazione dell'individuo
In una molteplicità di aspetti tutti UNI dimensionali
Sono nella creazione di immagini astratte quindi neutre di logiche formali
Ma di impossessamento delle cose questa volontà di sapere potere
In questo dominio dell'astratto riesce a intrecciare reti di dominio direttamente sui corpi
Su corti docili oggetti di potere
Nella misura in cui rientrano essi stessi nella struttura formale di quel potere sapere come meri rapporti giuridici astratti come norme sicure immagini
Dalle quali ogni riferimento al concretamente irrazionale e cioè all'individuo concreto è stato rimosso
L'individuo non è più entità reale fornita di privilegi e di obblighi ma soggetto giuridico astratto formale iter ciò e solo per ciò uguale
Se l'ordine giuridico e strumento di controllo del comportamento proprio in quanto struttura formale di senso
Simbolica normativa del dominio reale di entità spogliate delle loro caratteristiche sostanziali povero e ricco forte e debole sono assolutamente uguali
E sui allora di fatto disciplina mento corporale mediato dal controllo capillare tecnologico degli atti e dei linguaggi
Alla sovranità classica si sostituisce il disciplina mento posto moderno
Alla presenza intermittente della volontà politica sì sostituisce la presenza costante
Continua di un disciplina mento soffice e tollerante direttamente dei corpi
Per certi aspetti ciò fu notato prima ancora
Che da Michel fotocopie in Italia anche proprio da Capograssi
Nel suo oggetto scriveva Capograssi cito
Non è più
E non tanto il soggetto stesso ma il suo corpo la sua forza alle sue attitudini
Cioè visto anche nel soggetto non tanto il soggettivo ma all'oggettivo il soggetto come complesso di cose in senso giuridico le quali sono riportate al processo produttivo e generale della società
Al mondo diventato oggettivo di cui il soggetto è un momento fine della citazione
Si tratta di un aspetto che si inscrive in quel più vasto processo che dopo lo strutturalismo può essere definito come l'estinzione del soggetto o la morte dell'uomo tra virgolette l'evento cioè del dissolversi del soggetto trascendentale
Ovvero di quella filosofia della rappresentazione
E dei grandi racconti che struttura il tempo storico moderno
L'individuo come ente pensato che nel moderno si sostituisce
All'individuo come ente realisti MoMa ineffabile dell'archeologia medievale si dissolve alla fine esso stesso nella nell'impatto con la logica sistemica e autoreferenziale
Imposta dal discorso scientifico sicché a qualcuno pare ormai soltanto un'illusione poter rivendicare i diritti dell'uomo contro la violenza perpetrata dal sapere scientifico e dalla tecnica
Se il sogno della verità e finito allora la parola verità non può significare altro che capacità di dominio potenza e la parola errore impotenza
E così per Michel fu coro le costituzioni cito i codici redatti ieri maneggiati tutta un'attività legislativa permanente e rumorosa
Non devono creare illusione sono le forme che rendono accettabile un potere essenzialmente normalizzato
Una delle caratteristiche del moderno consiste nella riduzione del diritto e delle norme giuridiche proprio nel momento in cui il diritto di neretto sistema autonomo ed autoreferenziale alle esigenze immediate della politica
Non però la politica strategica di cui dirò alla fine rispetto alla quale il diritto dovrebbe certamente svolgere un ruolo indipendente ma di complicità
Bensì le politiche spicciole le pratiche contingenti quelle che spesso per Roberto non il diritto in norme di una finta necessità
Il diritto appare così non più come un sottosistema autonomo entro un insieme sistemico più vasto ma come un mero strumento asservito alla politica intesa come tecnica e non come altri
La crisi del diritto specificamente la crisi della certezza del diritto
E nella modernità un elemento fondamentale per il funzionamento dei sistemi sociali finisce con l'alimentare la paura ovvero l'incapacità dei soggetti di organizzare le loro vite entro un sistema sociale relativamente prevedibili
La società postmoderna appare dunque come è stata definita la Società del rischio
La paura di appare come la reazione del sistema I rischi che si generano in un ambiente complesso dove le aspettative sono soggette al rischio della disillusione
Si tratta anche per molti aspetti di una società dove alla fine sopravvivono soltanto coloro i quali riescono a superare la paura ed anzi accoglierne i positivi aspetti dissociazione
Come dovrebbe accadere per i comuni cittadini ma diventare i padroni della paura
La società postmoderna è una società che ha servito la paura quella reale e quella fittizia non alla conservazione di se stessa nella sua totalità ma di particolari forme di potere
Si tratta di quelle forme di potere
Che nascondendosi dietro finte De Rita quali la fine della storia la sostituzione del Gabon mentre con la governance della politica con l'Amministrazione o con l'economia
Determinano una oggettiva impossibilità di conoscere da parte dei comuni cittadini i quali si trovano esattamente per la loro ignoranza delle cose gettati nel timore e nella paura
Eppure la paura nonostante tutto e ciò che è ancora rivela all'esserci dell'individuo in una società livellata
Nelle parole ancora di Capograssi c'è nella paura cito Capograssi c'è nella paura una specie di apparizione di povera apparizione Delrio o di quello che è rimasto
Si faccia attenzione la paura non è un fenomeno moderno
Come ha scritto Fritzl prima
Nel suo a sta
La paura appartiene inevitabilmente alla nostra vita essa ci accompagna dalla nascita alla morte
Ci sono forme diverse di paura e proprio rimanda ha elaborato una teoria delle quattro Kron difforme
Delle quattro forme fondamentali di paura la paura che scaturisce dalla passione la paura per l'autonomia disastri dell'individuo la paura del mutamento e quella della necessità
Non è un caso quindi che si sia tornati a parlare oggi di fronte a questi fenomeni che ritornano in forma molto
Pesante
Di politica della speranza
Di qui quindi la riforma il riferimento che ho fatto prima al libro di Tremonti
Credo però che anche la politica della speranza non sia la risposta adeguata alla paura
La politica della speranza a ben vedere
Mio modo di vedere mi pare un surrogato della vecchia ideologia del progresso
Il rischio che la speranza diventi idolatria del futuro ed oblio del presente sono evidenti una politica della speranza che in realtà
Si considera la trascrizione nobile della politica come servizio di democristiana memoria
Io ho sempre detto quasi che politici debbano fare i maggiordomi cosa che non credo sia mai accaduta e credo che non accadrà mai soprattutto poi certi politici italiani
Finisce in realtà esattamente in una idolatria del futuro che lascio alle paure attuali del tutto prive di risposta si tratta di una politica debole anzi a dire il vero di una pseudo politica
La speranza quali contraltare alla paura e una risposta in politica mentre la paura e oggetto reale di politiche specifiche è stato campo per
A criticare Conforti argomenti la politica della speranza quale alternativa la paura
In congetture e confutazioni Popper mette in guardia contro il rischio di sacrificare il presente in nome di un futuro che si imporrebbe solo conoscendo la verità
La politica della speranza diventa allora una giustificazione di pratiche anche violente come nell'esperienza delle dittature comuniste o in una rinuncia alla decisione come nelle politiche orientate da scelte di natura religiosa
Sia nella politica dalla violenza sia nella politica della speranza ovvero della rinuncia il diritto scompare
Tanto più gravi sono gli effetti di paura
Che la politica debole è un diritto incerto producono quanto più la politica deliberatamente sia rifiuta di dire la verità ovviamente parlo per la verità in pirica non certo dalla verità metafisica per timore di perdere consenso
è il caso tipico dei fenomeni di immigrazione
A proposito dei quali la politica non tutta ma una parte di essa preferisce tacere sulla realtà effettuale e sulle trasformazioni socioeconomiche già verificate sì e in verità irreversibili
Anche a costo di placcare solo temporaneamente le paura dell'altro del così detto straniero che si diffondono e la società civile una politica di questo tipo non soltanto non aiuta a superare e razionalizzare le paure
Ma in ultima analisi li alimenta e le nutrie
Rifiutarsi ad esempio di governare fino in fondo i problemi complessi dell'immigrazione in primis attraverso il riconoscimento e la tutela dei diritti degli immigrati
Sempre come ovvio in uno con la necessità che si rispettino i loro doveri
Crea sempre maggiori conflitti come quelli che inevitabilmente scaturiscono dall'uso al fine di profitto delle reciproche illegalità tra lavoratori e datori di lavoro
Quando un parlamentare della lega cito dal l'intervista dell'ultimo numero del settimanale americano Time
Dice che la paura degli immigrati non è qualcosa che è stata in spillata dalla lega perché la lega cito è lo specchio della società italiana e la cultura di questo Paese che vuole chiudersi all'esterno
Dice qualcosa secondo me ed ingiusto sugli italiani
Ma soprattutto descrive una politica che si pone a rimorchio delle tendenze fobie che della gente rinunciando deliberatamente e prioritariamente alla possibilità stessa di governare
Si contrappone così all'unica politica che reputo capace di governare la paura attraverso decisioni razionali la politica della responsabilità
Su cui è tratto ha scritto nel suo libro recente il Presidente della Camera Gianfranco Fini partendo dal riconoscimento delle ambiguità ontologica dell'essere un uomo e della società e la sua società storie
Quando si chiede libertà per l'uomo si dimentica troppo spesso che la libertà genera timori
E paura
E che non a caso spesso gli uomini preferiscono l'asservimento alla responsabilità della libertà
Come i serbi di un padrone della Martinica francese che dopo essere stati affrancati a seguito della rivoluzione del mille settecentottantanove
Incapace di affrontare il mondo e le paure che esso produce nell'anima individuale chiese la loro vecchio padrona di essere ripresi nel loro stato di selvaggio
Il padrone di ciò ligio alla legge rifiuto e venne selvaggiamente massacrato
La libertà in realtà non è una situazione comoda nonostante quel che si dice essere liberi implica infatti una serie di duri obblighi
I prussiani implicite direi doveri verso sé innanzitutto e poi verso gli altri la libertà e nonostante tutto un fardello
Proprio per questo non tutti sono in grado di dire io sono un uomo libero la libertà genera insicurezza paura l'uomo moderno che si lanciato nell'impresa della libertà e proprio per questo preda della paura anche più
Dell'uomo pre moderno
L'uomo libero e l'uomo più autentico perché si priva delle scorie del passato ma l'uomo autentico come ha scritto anzi Ionas
E già sempre esistito cito dal principio responsabilità
E già sempre esistito con tutti i suoi estremi nella grandezza nella meschinità nella felicità e nel tormento nell'innocenza e nella comunità intreccio tutta l'ambiguità che gli è connaturale
Come si risponde alle ambiguità dell'essere umano con l'amicizia con la Caritas forse ma queste sono risposte individuali
A livello collettivo le risposte sono la politica e il diritto
Ovvero le forme simboliche del riconoscimento reciproco
La vita dell'uomo ha bisogno di simboli perché soltanto attraverso i simboli nelle sue varie forme e l'uomo riesce a conservare la sua vita associata le strutture che gli consentono di razionalizzare il conflitto e la paura
Quando questa vita simbolica viene meno e si tratta di una vita simbolica complessa
Simboli verbali religiosi immagini mitiche artistiche poi in particolare i simboli giuridici come osservato Cassirer nel mito dello Stato la paura si trasforma da funzione di organizzazione della società in puro strumento di potere
La crisi del diritto ovvero il rifiuto del diritto quale strumento di composizione delle controversie dei conflitti appare allora l'opposto della paura e del conflitto stesso
La paura il conflitto non stanno più dentro il diritto ma si contrappongono in tal modo non v'è possibilità di composizione pacifica
Il diritto non è più il simbolo della ragione sia pure una ragione spesso antinomiche ma sono il contrario non dialettico del conflitto del torto della paura
La paura che nella politica della responsabilità il movente positivo dell'azione diventa la causa paralizzante relazione stessa ovvero la negazione della politica quale possibilità di scelta e di decisione
Naturalmente non voglio affatto sostenere un primato del diritto nel quale poi
Non credo nemmeno
Credo anzi che proprio l'astrattezza del diritto moderno
Quella astrattezza di cui parlava Marx nella questione ebraica perché rende l'individuo soggetto giuridico solo nella misura in cui rinuncio alle sue qualità impone la presenza di una politica forte
La quale soltanto è in grado di garantire la certezza del diritto da un lato
E la sublimazione delle paura in un processo positivo di produzione del legame sociale
Senza una politica forte il diritto resta confinato le sue estrazioni e l'individuo non produttivo e di
E e l'individuo
Alla fine diventa preda del conflitto dalla paura di un conflitto non produttivo e di quella paura che Franz Neumann nel suo saggio su anch'
Un politiche definisce nevrotica di contro alla paura reale
La paura dinanzi ad una situazione in cui si dà un pericolo reale se n'è parlato stamattina e che svolge secondo le analisi di norma non ha funzionato positiva perché contribuisce a proteggere Livio
La politica ragionevolmente forte che mette le proprie decisioni nelle forme della legge e dunque la naturale risposta alla paura
Essa riduce la paura rendendo il sistema meno complesso e quindi meno incontrollabile soltanto la politica dentro un sistema complesso è in grado di fare quelle scelte che devono consentire la sopravvivenza del sistema
Come può affermarsi sulla base della sociologia dei sistemi e Dini classe Luhmann in particolare la riduzione di complessità e proprio dal punto di vista della autoreferenzialità del sistema riduzione della paura
Il potere e il diritto
Come il linguaggio
Costituiscono una specifica struttura sociale
Cioè un meccanismo che ha la funzione di selezionare certi alternative dentro l'ambiente che rendano possibili precise aspettative sociali sono il sistema delle aspettative
Riesce per Luhmann a regolare la paura ovvero le delusioni provocate dalla complessità dell'ambiente
Si crea in qualche modo un corto circuito
Laddove la politica si indebolisce tra politica e paura
E in questo corto circuito ciò che appare decisivo è l'elemento dell'Autorità la qui crisi oggi particolarmente grave crea crisi tra politica e di crescita delle paure
Ma come si manifesta l'Autorità se non nella dimensione della legittimità della decisione
E come si fonda la legittimità della decisione se non nella elaborazione a partire dal conflitto sociale
Di forme giuridiche ed istituzionali in grado da un lato di canalizzare il conflitto dall'altro di consentire al conflitto spesso di trovare
Delle forme istituzionali di pacificazione
Il conflitto e la paura sono elementi necessari ed anche positivi nella vita dell'uomo nella misura in cui è solo nella misura in cui trovano una composizione ed una risposta
Come ha osservato I per habens Feltre amore e odio cito la paura rimasta una forza intensamente associativa che fra l'altro viene sfruttata da uomini politici e capi religiosi
Essa chiede anche per questo risposte e composizione
La composizione istituzionale il conflitto da un lato e la certezza delle procedure dall'altro
Non sono così ingenuo da credere che la certezza del diritto sia una via praticabile solo nella misura in cui si chiede che il diritto sia certo
Le cose non stanno esattamente così perché la certezza del diritto è forse l'elemento più fragile e contraddittorio per esperienza giuridica quello che maggiormente ne produce la crisi non certo per le cosiddette lacune
Che in realtà come sanno i giuristi non esistono
L'ordinamento e sempre in grado di dare una risposta
Quanto perché nonostante tutti i desideri contrari la legge nelle società moderne non può essere né semplice né le leggi nel loro complesso poche
è stato Flavio notte studio Vignate in quel libro famoso che citavo prima a scrivere che l'in quinto Udine Illy insoddisfazione che hanno prodotto
Io ad un tempo che hanno prodotto e ad un tempo sono effettivi della crisi provocano la continua mutazione delle leggi
E la mutazione continua Elide la certezza perché li della fiducia nella volontà dello Stato quale volontà permanente e costante
Grazie
Grazie professor Carrino per la sua relazione
Richiamava Capograssi cultore tra l'altro il quale personalmente sono molto legato la paura rivela l'esserci dell'individuo anche in una società classificata come la nostra quindi una positività il
Della paura almeno in questo senso
E la risposta che anche il diritto preveda
In complicità con la politica soluto quando questa si indebolisce e crea un corto circuito con la paura
Esso do la parola al professor Carlo non Gardini per la sua relazione sulla paura e i problemi della democrazia
Grazie io
Come abbiamo visto
Problema della paura estremamente complesso nelle sue radici nei suoi livelli negli effetti che produce
Sono grato alla fondazione
Che ha trattato questo problema mettendo insieme una serie di punti di vista che
Fanno riferimento a quel problema dell'integrazione delle scienze sociali che tanto sentito oggi in Europa
La paura abbiamo visto e intanto un sentimento presente nell'individuo allo stato latente che emerge in una serie di situazioni particolari
La paura è anche presente nella coscienza collettiva
E
Affiora nel momento in cui le certezze di una cultura i valori significati che questa cultura attribuisce vengono meno
Possiamo allora dire ci troviamo in una fase particolare della nostra esperienza storica in una fase di transizione
E in cui si perdono gli elementi della cultura borghese perché io sostengo siamo passando dal regime borghese a regime di massa
Oltre a questo oltre alla mancata alla
Al venir meno
Gli elementi culturali e quindi di elementi di certezza nella vita quotidiana noi abbiamo una espansione degli spazi significativi per la vita individuale
Se pensiamo che vent'anni fa l'Afghanistan era un semplicemente una chiazza all'interno di una
Di una mappa geografica e oggi invece produce venti e questi aventi devono essere elaborati e questa elaborazione costituisce una crescita di quella che Freud i tempi chiamava la pressione della realtà
La pressione della realtà sulla vita individuale quindi ci troviamo fra l'incudine e il martello perdita di certezze sul piano della cultura e
Aumento della pressione della realtà
Accanto a questo le paure che riguardano il momento della politica quando vengono meno le condizioni o alcune condizioni della democrazia rappresentativa
Quando viene meno quell'elemento
Della società politica che è il tacito patto di dominio fra dominanti e dominati tra governanti e governati laddove da una parte deve essere mantenuta la fiducia e l'identificazione
Con i valori della politica dall'altra parte deve essere rispettata la responsabilità
E la
Produttività per il bene comune della classe governante quindi
Una rottura del principio rappresentativo che determina anche una crisi
Politica e una crisi di quello delle lei essere della
Democrazia rappresentativa che è la razionalizzazione del rapporto politico a democrazia rappresentativa e sta dalla
Formula più evoluta
Della società la formula politica più evoluta che la società moderna ma si fuori si fonda su un processo di razionalizzazione
Della politica stessa allora a vari livelli di culto di paura dicevo
E ci sono autori che si sono occupati del dei vari aspetti per esempio Freud
Che diceva nel suo saggio il disagio della civiltà diceva ecco l'individuo e sempre disposto a sacrificare la propria libertà pur di a vere
Un maggiore sicurezza o Elia asse che nel
Processo di civilizzazione ha studiato i momenti di caduta del processo di civilizzazione oppure sul piano politico è stato già ricordato Oppus
Oggi che vedeva la paura come una situazione ri politica ma anche Guglielmo Ferrero che non ho sentito
Citare che non solo riprendeva il tema della paura di Oppus ma sviluppava
Il tema della paura che nasce quando vengono meno i principi di legittimità
Principi di legittimità che gli diceva sono i geni invisibili della città cioè il punto di raccordo tutto
Fra governanti e governati quello che dicevo prima il tacito patto di dominio
Principi di legittimità che
Altri hanno chiamato ideologia progetti di società rappresentazioni collettive ci sono vari nomi
Se prendiamo per esempio il termine di ecologia ideologia è
Il bene il male della politica è il male quando viene strumentalizzata Pirlo la manipolazione della realtà
Ed è il bene nel senso in cui i suoi ideali
Costituiscono il punto di riferimento del consenso il punto d raccordo
Sul piano ideale fra
Governanti e governati
Ecco allora se diceva Ferrero se viene meno se vengono meno i principi di legittimità noi abbiamo
Una paura reciproca che emerge dei governati nei confronti dei governanti che manca e che detengono
Il monopolio della violenza
E dei governanti nei confronti dei governati che costituiscono il centro lasso l'elemento sovrano
Il popolo sovrano
Quindi se noi abbiamo una situazione in cui
Gli elementi culturali sì come cliente di un tipo di cultura si sfaldano e anche il rapporto politico finisce col
Venir meno per una distanza sempre maggiore tra governanti e governati dove vediamo svilupparsi
Elementi di incertezza di sospetto e poi di aggressività e poi di violenza ecco la
Lo
Di violenza dell'individuo che
Si vede
Che vuole riprendere i suoi diritti vuole renderli assoluti nei confronti vuole difendere in sostanza il suo campo di azione
Perdita del legame sociale che è il fatto più grave
Di questa situazione
E non basta l'interesse economico a ricostituire il legame sociale perché l'interesse economico è volatile e provvisorio e mutevole
E questo e allora l'importante per una società che si mantenga si mantenga
La morale a fondamento della vita di gruppo i sentimenti morali diceva Adam Smith
Adam Smith teorico dell'interesse prima di scrivere la ricchezza delle nazioni ha scritto un libro teoria del sentimenti morali
Non ricordo se del mille settecentocinquantadue cinquantaquattro ma questo poco poco conta ecco allora la questione il nodo il nodo che riguarda il legame sociale in rapporto politico
La politica moderna
E figlia in qualche modo della Rivoluzione francese perché la rivoluzione francese sposta la sovranità d'addio al popolo
E
Con la nuova col nuovo soggetto sovrano
La politica nuovo compito quello di costruire l'unità del molteplice perché il popolo significa una pluralità di interessi di idee di posizioni
E
E tutte come tutto questo tutto questo tutti questi elementi devono trovare un'unità L'Unità della
Volontà del corpo politico
Cioè l'indirizzo politico come dicono
I costituzionalisti e da qui nasce la società politica come dicevo su un tacito patto di dominio da qui si sviluppa la democrazia rappresentativa come espansione
Dello spazio politico per tutto l'ottocento per esperienze novecento
Sostenuta da che cosa dallo sviluppo sia del capitalismo chi ha bisogno di nuovi spazi e quindi favorisce
La
Democrazia rappresentativa sia dal regime borghese che si associa appunto allo sviluppo dei capitali questo trinomio ci ha accompagnato per due secoli
E non riusciremmo a capire la condizione attuale senza seguire lo sviluppo di questa triade
Sempre legato alla conquista di nuovi spazi c'è un'associazione ristretta
Fra
Capitalismo regime borghese e democrazia rappresentativa nella costruzione dello spazio e non dico solo lo spazio fisico dico anche lo spazio sociale e lo spazio simbolico
Se prendo la strada di capire alla realtà contemporanea attraverso il capitalismo credo di essere giustificato dal fatto
Che Max Weber indicava nel capitalismo la più grande forza della nostra vita moderna è un grande economista come Schumpeter diceva nel suo libro Capitalismo socialismo e democrazia che il capitalismo
A uno sviluppa studiato come un processo di sviluppo inarrestabile pure il capitalismo può superare tutte le sue crisi ma soprattutto che il capitalismo possiede una distrutti vita creatrice
Cioè
E capace di distruggere la vecchia forma di volta in volta di costituirne delle nuove e si chiedeva poi sulla Comes tutti quelli che hanno studiato
Il capitalismo si chiedeva
Come morirai capitalismo e da marzo in poi hanno tutti cercato di rispondere a questa domanda perché capita l'era del capitalismo è un'epoca storica quindi perché come finisce ecco questa epoca storica
E
Riassumendo anche dei temi di autori precedenti Schumpeter dice il capitalismo moriva per
La burocrazia
Cioè la perdita di quello che è stato lo spirito del capitalismo lo spirito dell'imprenditore
Erra perderà la sua anima la civiltà occidentale e finirà per
Dice con questa immagine molto bella finirà per aver tagliato le radici romantiche che lo sostenevano
Io dico la mia e studenti
Sarebbe stupido essere anticapitalisti considerando tutte le grandi opportunità
Che il capitalismo offerto il grande supporto allo sviluppo del processo di emancipazione dell'uomo
Ma sarebbe altrettanto stupido non sottoporre il capitalismo ad una critica nella sua evoluzione per quello che
Io il capitalismo approvammo
Ci porta
Ad
Ad una
Posizione
In qualche modo assoluta uniforme unilaterale
E tenendo anche conto che il capitalismo è stato coinvolto in alcune delle più grandi tragedie della storia moderna
Quindi
Da una parte che dall'altra è importante riferirsi a questo processo al processo di trasformazione oggi del capitalismo
La
Il
La sostegno che il capitalismo ha dato al passaggio dal regime borghese a regime di massa
La crisi che ha determinato nella società politica nei sistemi democratici costruiti sul regime Borghezio
E allora come dirò poi il problema è come ricostruire il senso della democrazia su una realtà sociale diversa da quella che ci ha preceduto
Questo processo di trasformazione questa questo fase di
Transizione nella nostra società nella nostra cultura comincia a mio giudizio negli anni settanta
Abbiamo la prima crisi energetica si parlava di limiti dello sviluppo
E il limite dello sviluppo in realtà
Erano i limiti dello sviluppo di un capitalismo costretto all'interno degli Stati nazionali
Dopo quella esperienza prendono forza prendono forza le multinazionali prendono forza delle
Istituzioni pluri nazionali
Il capitalismo assume
Comincia ad assumere una dimensione globale quella dimensione globale alla quale oggi diamo il senso di capitalismo finanziario
Che Aventura in definisce un tipo di capitalismo estremo
Su quali basi poggia
La globalizzazione del capitalismo intanto sullo sviluppo tecnologico per esempio la comunicazione avrebbe senso
Posso aiuta il capitalismo solo in quanto
Può
Trasmettere messaggi in tempo reale
Poggia su denaro elettronico
Senza denaro elettronico non sarebbe possibile un capitalismo globale il denaro scorre sulla Rete quindi a un denaro senza frontiere
è un denaro presente in tempo reale laddove può attenere i maggiori profitti è un denaro che manca di controllo come dicono sempre le banche centrali non siamo in grado di controllare i flussi monetari
è un denaro che moltiplica se stesso
E quindi moltiplica le posizioni debitorie crea quelle bolle speculative che conosciamo si distacca dall'economia reale proprio perché moltiplica se stesso senza alcun riferimento reale
Terzo punto molto importante Hoecke sviluppa una mentalità economicista è l'uomo economico in sé che si rafforza e chi agisce
E lo è il soggetto portatore di interesse allora l'interesse la mentalità economicista è l'unico linguaggio
Della globalizzazione cioè è riuscito il capitalismo atti reale una forma mentale uniforme per l'intero Polo
Ecco rendiamoci conto di questo non è riuscita a nessuna religione di realizzare questa unificazione
Lo riesce alla mentalità economicista ecco perché
Riesce
Sviluppandola il regime di massa appunto su questo principio comma unificazione superficiale delle culture
Al di sopra delle culture
E però anche al di sopra della politica
E però anche al di sopra della morale
Cioè il capitalismo sia liberato della politica della morale
Se allora l'individuo il soggetto moderno è portatore di un egoismo estremo che è l'egoismo del l'homo economiche U.L.S.S.
Allora la corruzione non è un fatto che non è più un fatto patologico è un fatto fisiologico della vita
Foti Diana
E non possiamo ricorrere neppure
Alle masse perché l'ora la
L'utilitarismo delle masse e la vera morale
L'AMA la massa si chiede a che serve che cosa faccio che ne facciamo
è come dire oggi presente a che serve l'università
Possiamo metterlo araba
Ora
Dicevo prima democrazia la più raffinata formula politica della modernità mai figlia nelle forme in cui la conosciamo del regime borghese
Una
Democrazia che quindi ha perso le sue basi sociali e culturali perché ha perso gli elementi ideologici che la sostenevano
E queste e questi elementi ideologici vengono sostituiti dal continuo controllo Osama dalla moltiplicazione delle leggi dei regolamenti della burocrazia cioè diventa una democrazia della paralisi
Quindi perdita degli elementi reali
Che sono ciò che è più politico nella politica solo il centro della politica perdita dei vari orienti significanti del rapporto politico e quello che è stato accennato prima
La separazione tra potere autorità
La separazione tra legalità e legittimità questi sono punti essenziali della vita politica e non c'è il riferimento ad una base Butera culturale o meglio
La cultura è una cultura del presente mi pare che questa mattina qualcuno accennava ai giovani e al loro alla loro enfasi sul presente
Ma è ovvio che una cultura del presente è un controsenso
Rispetto a quello all'idea di cultura che lui aveva abbiamo avuto nel regime borghese e la radicalizzazione della cultura del presente ci porta alla contingenza
Va da sé ad una semplice reazione all'evento che è limitata alloggi ci porta a una politica della contingenza
E la politica della contingenza è tale perché è poco cambiare dall'oggi al domani
Oggi può avere un indirizzo e domani indirizzo l'indirizzo posto questa è la politica e quindi a una politica che manca di ogni
Indirizzo politico manca di una finalità manca di un progetto di società siamo all'ora in una post democrazia come diceva Trabucchi in questo suo libro
Bene io allora a questo punto vorrei indicare quattro problemi
Dei quali tener conto nello sviluppo attuale della democrazia il primo problema è secondo me l'eccessiva personalizzazione del potere e la crisi dei partiti politici
La personalizzazione del una personalizzazione del potere che è legata soprattutto a fenomeni economici e quindi laddove vengono meno i valori sostituisce i valori il populismo perché non è
Una
Personalizzazione fondata su neppure sul carisma
Neppure tendente ad una democrazia plebiscitaria tanto sottolineata da Webber il quale cercava di risolvere
L'apparato il peso dell'apparato burocratico dei partiti mai partiti sono
Una struttura interessante proprio di razionalizzazione della politica non possono diventare semplici strumenti personali
Spero occorre che
Il partito
Politico che è la cinghia di trasmissione del consenso chiede come dicevo una struttura di razionalizzazione sia di nuovo depositario il depositario oggettivo di valori e di significati della politica
Non più lo strumento soggettivo punto secondo il problema della passività e omogeneità delle masse
Possiamo dire che esiste ancora un popolo o esistono solo delle masse
Siamo tutti partecipi dei fenomeni di massa che sostituiscono però la vivacità la creatività l'effervescenza dei gruppi che costituivano la vita vibrante
Del popolo ma questa situazione di passività delle masse favorisce il totalitarismo quello che è stato chiamato un totalitarismo soft
Favorisce un nuovo tipo di potere
Che non è più tanto espressione dall'alto di autorità
Ma espressione di un di questo di un potere che si esercita attraverso attrazione distrazione emarginazione esclusione queste sono le caratteristiche del nuovo potere
Sulle quali dobbiamo riflettere
Terzo punto crisi del rapporto di rappresentanza e delle giustificazioni della rappresentanza
Cioè
Manca come dicevo prima un'ideologia ma anche un progetto di società
Non possiamo identificare la rappresentanza col diritto di voto
E e quindi è assolutamente inutile quello che fanno i politologi sui giornali di discutere sui sistemi elettorali il sistema elettorale è solo un meccanismo di scelta dei rappresentanti non ha niente a che fare
Con la rapporto
Di
Rappresentanza che deve essere un rapporto deve avere una continuità non perché mettiamo una volta ogni quattro ogni cinque anni una scheda nell'urna questo significa rappresentanza è un'illusione
Quarto ed ultimo punto l'indebolimento della forza ideale e della sovranità dello Stato
Lo Stato è una proiezione oggettiva della sovranità popolare fatto soggettivo a sovranità popolare si proiettano lo Stato diciamo lo Stato sovrano
è una proiezione appunto del allora
Quali mutazioni sono in atto intanto sul piano della sovranità
A sovranità
C'è una discussione esiste ancora uno uno Stato sovrano o non esiste per i condizionamenti che lo Stato subisce
Bertram badi in Francia ha detto a sovranità è stato uno un episodio storico ma se è così tiene dello Stato
Allora
Sì c'è un una un famoso storico inglese o sponda che ha scritto la morte dello Stato è la morte dello Stato o la trasformazione
Dei
Delle sue funzioni
Ma in ogni caso dobbiamo un po'
Pensare a quello che avviene degli elementi costitutivi dello Stato per esempio
Della
Territorio non se i confini sono permeabili non c'è più questa la sovranità che
Strettamente legata al territorio
Secondo punto popolo ma esiste ancora il popolo dicevo prima o esistono solo le masse
Terzo punto l'ordine giuridico Maio ho sentito già precedentemente a dire che
L'ordine giuridico tende a
Addivenire flessibile cioè ad essere adattato alle situazioni del momento
è un po'la politica della contingenza anche lì
Allora un ordine del Giurì dico flessibile
Ma
Un ordine del giorno dico che è per acquistare certezza deve ripartire dalla Costituzione
A Costituzione vecchia perché è stata scritta quando non esisteva la televisione quando non c'erano delle forze
Economiche che oggi economiche e culturali che oggi rimangono fuori della Costituzione quindi abbiamo dei poteri che stanno fuori della Costituzione
E come facciamo a dire facciamo qualche piccolo ritocco è temesse riscritta
Questo
Questa situazione dello stato la sovranità dello Stato è una situazione pericolosa anche per ricchi
Lo Stato moderno nasce con i trattati diversi fatica mille seicentoquarantotto mai trattati da Stalin che fanno pongono fine alle guerre di religione
Non vorrei che la crisi dello Stato suicidi portasse alle guerre di religione
Ecco allora
La democrazia verso il futuro ripensare la democrazia significa ritrovare il senso i significati della democrazia su basi sociali e culturali diverse direi un compito arduo
Ma
Senza dubbio e una necessità e soprattutto una necessità di far nascere una nuova cultura su basi sociali che riconosciamo diverso rispetto
Al a quello che è stato il regime borghese non è allora tanto l'impoverimento materiale che ci deve preoccupare ma la povertà di spirito di iniziativa
Che ripiega sul nudo interessa e di fronte a questa povertà dobbiamo dirci
Siamo in una fase di crisi o di decadenza della cultura occidentale perché dalla crisi si esce dalla decadenza no
E ricordo hanno in conclusione
La frase di Theodore Roosevelt del mille che novecentodiciotto una da grande democrazia ha bisogno di rinnovarsi se non si rinnova non sarà più grande o non sarà più una democrazia
è quanto notava anche il nostro Gaetano Mosca quando diceva conservare innovando per questo a mio giudizio occorre riscoprire
Sul piano culturale una tradizione che guarda al futuro ecco riscoprire una tradizione che guarda al futuro grazie
Grazie professor Monti cardine
Per la
Chiarezza con cui ho enucleato i problemi della democrazia contemporanea
E la domanda centrale ci propone come ricostruire la democrazia su una realtà sociale diverso da quella che ci ha preceduto da quella borghese propriamente borghese
Detto in altri termini come ricostruire legame sociale l'altra faccia della medaglia
Non basta l'economici sul nuovo come ha giustamente ha rilevato non basta la cultura del presente
E quindi le spinte ad una politica
Che deve appunto confrontarsi con questi nuovi treni con questa trasformazione
Grazie ancora professor non verdi do ora la parola al professor Vittorio Emanuele Parsi l'ultima relazione di questa sessione
Prego corso cercherò di far riguadagnare qualche minuto
Anche presente esausti che non tre
Però notificato il il
è stato già stamattina credo che valga la pena dipendono sia pure molto velocemente che la paura rispetto incertezza e insicurezza a cui sono sottoposte le relazioni sociali
E considerata la causa ultima o del rapporto di obbligazione politica buona sostanza
Non difendo noi gli esseri umani non economia Robinson Jana per così dire avendo bisogno di continui scambi pochissimo libero cacciarci le risorse necessarie che se non a realizzare i nostri scopi
Il successo di questa operazione sempre sottoposto a un duplice
Ha un duplice a duplice aria per così un duplice rischio co dell'incertezza che è legata al fatto che
I contraenti si sottraggono al contratto sostanzialmente of Ovari noi lei la dei la ragione di scaglioni arbitraria non fa non mantengano il patto per così dire
E quell'insicurezza che messa a che fare più con la paura per la incolumità fisico con il possesso dei propri beni
Questa mattina con quando quando Mellone parlava introducendo i lavori secondo me
Sentendolo parlare pensavo
E parlano d'Italia riflettevo trame me in realtà molto di quella che non abbiamo paura per l'insicurezza in questa fase storica in Italia a mio avviso è
Paura per l'inserto pezza una proprio di carattere diciamo economico sociale e non di chi delegata la violenza fisica rispetto al fatto che ogni citava del come mai
Italiani questo casi romani che pur
Vi sarebbe una società più sicura di altre hanno così sono i più disponibile a mollare qualcosa in temi di libertà pur di essere più sicuri tra me e me pensavo per il principio di ridondanza
Perché italiani romani fosse in particolare sono gente pratica e sanno che su dieci misure adottate forse cinque sei saranno poi implementate
Quindi quando quando quando lo si chiede se desse risposte vere a mollare qualcosa per avere più misure di sicurezza rispondono sì più degli altri per di più degli altri sanno che è un conto è il discorso e un conto è quello che succederà
In ogni caso questo
Questo questa radice diciamo così della paura alla base obbligazione politica è stata descritta stamattina da diverse persone è stata ripresa più che vado molto velocemente su questo è stato descritto in maniera più forti più elegante forse ancora da opposta
Quando dice appunto che gli individui siedono loro sanità individuale per uscire da quella condizione di paura originaria ed entrare in società
Questo si dice una cosa
Ancora più importante però rispetto al fatto
Del rapporto tra paure politica
Ci dice che mentre quelle che sono le motivazioni economiche per così dire
Sono motivazioni originarie sono motivazioni naturali quelle che portò alla costruzione del del patto di convivenza politica sono in realtà
Garanzie sono attività di carattere artificiale
Di carattere secondario ci ricordano ciò che la politica ha una sua strumentalità
Si realizza si persegue il potere politico per grazie al potere politico diventa possibile implementare obiettivi che stanno fuori dalla politica e questo la legittimazione del potere politico non legittimazione in sé
La politica non produce la politica
Aggiunge un campo per così dire consente che possa essere prodotto
Il patto politico alla fine cosa fa mette i cittadini assicuro dai propri concittadini costi costituendo una cittadinanza ci mette al sicuro da la minaccia degli altri
Degli altri gruppi con noi
E però immediatamente dopo deve
Garantire la sicurezza da chi dalle minacce che possono essere portate da altre comunità politica
Lo Stato
Convenzionalmente e la comunità degli Stati convenzionalmente fatta nascerà Westfalia nel mille seicentoquarantotto non è altro che questo
E la regolazione se la la regola la garanzia di sicurezza conferisco azione garanzie verso l'insicurezza e verso l'incertezza in campo interno è affidata la legge
Ed è la garanzia verso l'insicurezza in campo e sterno affidata alla forza classicamente tradizionalmente
Ma questa cosa ci dice subito una cosa più importante che lo strumento cui noi affidiamo la massima garanzia
Schema sia capacità per poterci garantire sicurezza in campo interno costituisce oggettivamente la principale minaccia per coloro i quali appartengono ad altre comunità politica
E quello che oggi è stato evocato come la continuità della guerra per così dire fatto che la guerra attraversi da storie umane perché la guerra ha un rapporto fortissimo con la protezione dei sudditi prima dei cittadini voi e con la
Ragiono stessa ad essere delle comunità politica
La stessa strada la stessa a rete internazionale quindi di filtro si son dente internazionale di Fitto anarchico convenzionalmente non per che si erano regno dell'arbitrio ma perché si è ma perché il Regno di
Tante comunità per così dire che si immaginano sovrane del sole
Si immaginano alle storicamente autarchiche ed ed autonome
Chiaramente
Questa condizione nella condizione di anarchia quindi la condizione che deriva
Dalla soluzione che abbiamo adottato per risolvere il problema di sicurezza lo Stato deriva la continuità della guerra
E la sua la sua per il solare accompagnato lo sviluppo
Dell'umanità
Al punto tale che come sapete ha credo tutti voi sul famoso adagio additivi che dice un grosso modo gli Stati fanno la guerra e le guerre fanno gli Stati ci sono un rapporto quasi darwiniano quasi di necessità logica vicendevole tutto questo è vero storicamente chiaramente si adatta cambia fino arrivare ai tempi della guerra fredda
Guerra fredda che le poche se appena conclusa all'epoca che ha costituito il punto nel quale si è concentrata la riflessione sulla politica internazionale per molti aspetti si è
Scientifici Zatta si può usare questo aspetto che caratteristica avuto la guerra fredda però così
Così importante
Opera fa ed è stata caratterizzata dalla espulsione della possibilità della guerra
Caspita concreta della guerra come azione alla quale si ricorre per risolvere le contese di potere quando questi conteggi diventano eccessive
Il sistema internazionale che aveva sempre modificato gli equilibri attraverso la guerra con la guerra fredda una quello quindi nucleare non ha più questa possibilità
L'ha sempre la prima volta un mondo senza guerra
Teniamoci non senza continui conflitti continue guerre ovunque per il mondo ma senza la guerra costruttiva la guerra che cambia destini del mondo la guerra che alterna il ciclo delle potenze
E questo sviluppatori noi uccide una guerra attenzione che significa all'assenza della guerra che significa basata su così netto equilibrio del terrore
La pace come equilibrio del terrore la pace come frutto dell'equilibrio della massima paura
Qualcuno ha già evocata anzi diversa avvocato
Che la paura della paura
Lavoro della morte mi sembrava ragionevole smalto
L'idea
Del terrore nucleare l'estinzione della vita sul pianeta quindi la sicurezza legata all'estinzione di prosperità ma con un salto
Logico di centottanta gradi rispetto alla ragione per cui lo Stato nasce lo Stato nasce per proteggere
La durante la guerra fredda l'assenza di conflitto non è legata
Alla capacità difensiva il proprio blocco di alleanza ma all'impossibilità
Del proprio blocco di alleanza di difendersi rispetto all'attacco dell'altro
Il quindi o nucleare non era un equilibrio difensivo basato sul fatto che ognuno potesse sopravviverà un conflitto nucleare ma era basato sul fatto che nessuno potesse
Portare l'attacco senza contemporaneamente morire come due Scorpion una bottiglia
La pace la sicurezza l'assenza di minaccia lastra difeso dalla paura affidata non alla difesa del mio stato ma la capacità distruttiva dello Stato avversario
Un bel salto logico per così dire rispetto al modello rispetto al modello che sbagliano un salto logico che non a caso
Ci porta in un mondo in cui i confini si caratterizzano durante la guerra fredda conta un confine di tutti gli atti sono confini marginali le confine est ovest
Il confine che conta per così dire e il muro di Berlino
Se non avessi voluto rappresentare il mondo sinteticamente Arno fatto una linea una linea che attraversa una città che attraversa un continente che attraversano il mondo fatto
Un solo confida al posto dei tanti confini
Un bel cambiamento un cambiamento poche incide su quote di sovranità e che ci abito a vivere e parlo adesso di noci dentali che erano da questa parte quindi fortunati rispetto ai nostri concittadini fa confratelli centella d'altra parte
Che è servito a vivere in un mondo in cui la sovranità di fatto è già limitata
Se sovranità e decidere come ho detto Schmitt dell'amico dell'amico decidere di muovere la guerra o di non muovere la guerra perché questa capacità è legata esclusivamente in capo due superpotenze nucleari la sovranità e limitata e contemporaneamente però estremamente sicura
Viviamo dal mille duecentoquarantotto grosso modo a Milano c'è ottantanove in un mondo il nostro in cui la possibilità di incontrare la guerra una delle grandi paura e di umanità non c'è
La guerra come rischi esistenziale come qualcosa che possa porre fine al nostro sistema di vita cosa che possa porre fine alle nostro Sistema Po di costituzionali
è tutto questo
Tramonta nell'ottantanove e per un diciamo con una una stagione meravigliosa durata fosse un decennio
Viviamo nella convinzione che
Non siamo solo più liberi da quella paura attraverso lo strumento terribile come le privo nucleare ma siamo liberi anche dalla paura lo strumento terribile
Senatrice Rame veramente su cui hanno in quel senso per così dire ha ragione è finita la storia segnata dalla guerra per così dire come evento centrale
Questa cosa chiaramente finisce nell'arco di dodici anni le decine di anni man mano che ci accorgiamo che
Il mondo non più diviso dal muro di Berlino è un mondo che
Unito dalle forze economiche ma completamente disunito
Non ha più un criterio di unificazione forte il mondo diviso in due durante la guerra fredda era un mondo che si riconosceva indurli Bersani duri versati
Senza questo il mondo non si riconosce in un unico universale ma si riconosce in
Molteplici diversità
Perché la capacità dell'economia di creare valori unificanti
Allora non economici unificanti nel visuale estremamente bassa
Di calore indicare valori ideali in cui ci si possa riconoscere l'economia sta dalla capacità di unire come una lingua franca per così dire rispetto a un'identità capite
Intendo dire spiegare rapidamente questo punto
L'economia come l'inglese che oggi si parla per comunicare
Unisce in questo senso ma non ci dà identità
Ne intestare il mondo comunista o stare nel mondo libero CIDA ARCI un'IVA in questi due blocchi dandoci l'entità noi eravamo le democrazie occidentali che la cosa di più che essere che appartenere a un sistema economico
Capitalista che pure era quello che
Regolare i rapporti all'interno democrazie occidentali però
E la fine di questa divisione lascia sul campo per così dire solo vado molto velocemente perché so che è tardiva quello che sto evocato prima la logica economica per così dire che però da sola bonifica
Ci dà unità
Usciamo da questo mondo sicuro vivendo Maba vediamo da questa esperienza di tanti totale sicurezza e battiamo la faccia diciamo così simbolicamente conto l'undici settembre
Sbattere la faccia condurci conto undici settembre significa il mondo che si capovolge
Il mondo che si che volge perché è intanto perché
Non c'è più una zona del mondo che è esente da guerre
Ma come
La guerra torna a colpire noi certo lavorava Zani fiato colpire noi nei Balcani nelle nostre periferie per così dire
Ma quello di settembre colpisce il centro dell'Occidente c'è colpisce il centro di quella crisi che possiamo definire una zona di anarchia matura cioè di una zona in cui esistono Stati indipendenti ma che hanno tra di loro abbassato
Finale rendere inesistente in molti casi la possibilità di un conflitto armato per risolvere le contese
Va a colpire a quella che era la zona della
Della pace democratica cosiddetta sopra Asola caratterizzata da governi democratici che dal punto di vista storico abbiamo verifichiamo non aver mai combattuto gli uni contro gli altri
Significa
Che di fronte la minaccia a una minaccia che comunque alcune implicazioni di carattere politico militare come far saltare per aria dei grattacieli nel centro di New York in una giornata di pace in settembre
I strumenti classici era quali non ricorre manodopera limitare questo non hanno funzionato uno stanno funziona
Non sono cadute due installazioni i militari americane il Pakistan sono cadute dottori seminario
E come se al tempo dell'impero romano e sei ai tempi di Cesare Augusto nei tempi ultimo spagnola sono
La dinastia I tempi sì zero gusto un Barbora avesse battuto informa
Questo è lo sciocco e da questo deriva la ricerca di una
La rimessa in discussione di tutte le regole
Precedenti da parte di chi ma il TAR del superpotenza colpita
Anche questo pro capite un capovolgimento chi è
Al sommo potere in quanto colpito contesta regole che non sono più utili a difenderlo come è logico che sia ma con effetti devastanti sull'equilibrio del sistema
Non siamo più in grado di distinguere tra la zona della pace la casa della pace della Casa della legge internamente e la casa della guerra come direbbero sta amici arabi quello che è fuori
Non siamo più in grado di distinguere tra il territorio interno al territorio esterno la guerra vive in casa
E non siamo in grado di distinguere attraverso
Le cose che sono collegate le modalità con cui gli attacchi terroristici vengono colpiti non si obbliga ad estinguere neanche il gruppo di riferimento le Società si fanno multietniche
Quindi non abbiamo nessun tipo di riferimento superficiale esterno che sia rassicurante se non
Capaci darci sicurezza
In qualche modo perdiamo persino i così detti inside gruppo chi siamo noi non lo sappiamo più non sappiamo pochi siamo non sappiamo più chi più chi siamo anche perché iniziamo a fare un'operazione pericolosissima che è
L'idea che sia possibile scambiare ancora un po'più di libertà sedere ancora un po'più di libertà in cambio di un po'più di sicurezza
Questo fosse la minaccia più grande che arriva dalla minaccia terroristica accanto chiaramente a dilaga ideologia
Uno che sono la minaccia cioè di
Perderci
Perdere noi stessi perché noi stessi siamo definiti da quella fede che c'era prima
Chi l'ha preceduta avvio
Da una sede disincantata ma da una fede nei confronti delle istituzioni democratiche liberali noi oggi Cucci dentali siamo in quanto siamo democratici liberali
Siamo cittadini diciamo così di una meta Repubblica
Condividiamo alcuni valori che si incarnano istituzioni senza questo senza questo non sempre è niente
Con questo siamo qualcosa che può essere ancora un universale
Perché così importante essere universale perché noi ci siamo formati le nostre identità europea prima occidentale poi come universali
Quel mondo quelle o quel pezzo di Europa disegnata Westfalia quattrocento anni fa per porre fine ai conflitti tra altri universali che erano di universali religiosi
Si è concepito come un universale alternativo perché per sconfiggere universale e che ho diversa religione seicento mica
Quattro cosucce due patronale
Per sconfiggere quell'universale serviva un atto universale più grande servivano universale promette i co
E noi abbiamo perso anche questa fede no questa fede promettente alla grandezza della politica
Abbiamo sospeso e mano a mano che per davamo la fede nella grandezza della politica abbiamo cercato di rimpiazzarlo spostandola di campo viziato Colo Colo vuol dire
Forse se più chiaro perché l'ho detto all'inizio dicendo la politica attività strumentali all'attività serba non attività padrone
Perché conquista il potere permettono al servizio di qualche cosa che non è il potere
A mano d'opera sulla sede in questa cosa abbiamo finito per sostituire la politica a collocare la politica
Come se fosse l'economia come se fosse la società spostarla di livello siccome non siamo stati capaci di mantenere il valore eroico della politica ma strumentale abbiamo travestita con un'attività altra con le conseguenze
Di incapacità della politica di rispondere alle paure dominando lei
Gettando ponti oltre l'ignoto per così dire
Costruendo cose nuove che possono prendere il posto di quei confini e di quelle leggi per alcuni aspetti che non sono più in grado
Di rassicurarci e siamo finiti anche nel formalismo
Ma non può ammorbato molto rapidamente alle conclusioni perché
E spero che mi perdonerete ma devo stare in tempi più stretti quelli che pensavo e il
L'abbiamo fatto
Dimenticando
Alcune alcune cose importanti credo che alcune cose importanti
Che va a trovare su queste cose importanti qui dentro
Ecco notato dimenticando alcune cose importanti per esempio che l'inasprimento delle procedure di controllo alle frontiere sulle informazioni qualcuno citava le telecamere che si riprendono in ogni dove
La solita sorvegliato esatto possono rappresentare rappresentano sicuramente compresi compressione oggettive dello spazio di libertà
Ma dischi discutere in astratto se si possa e si semmai essere più liberi o più sicuri una discussione
Non posso dire inutile che non porta nessun risultato perché dico questo perché dipende
Da dove sei
Se si è al di sopra di quella che potremmo definire la soglia delle libertà costituzionalmente garantite
Sì sì è in grado di essere un sistema che se esista un effettivo checks and balance per potere ma comunque pesi e contrappesi iter di effettiva divisione dei poteri noi possiamo chiedere alle persone siete disposti a cedere temporaneamente
Una parte le vostre libertà anche a mo'di sicurezza consentendo procedure da parte vostra libertà banalmente si richiedo il passaporto per andare a tenersi confine invece che dire
Scendendo ti sto chiedendo non di un vincolo sotto a libertà ma se a fronte di questo vincolo c'è un meccanismo di sindacato indipendente bla bla bla bla sulle cose posso farlo
Posso effettivamente chiedere ai cittadini
Perde un po'di libertà quella nipoti sicurezza decidi può anche dirmi non mi va bene volete Milto la libertà benissimo gli svedesi hanno una risposta diversa dagli americani ma qual è il punto fino a qui tutto sommato il rischio non c'è
Il rischio vero cene quando
Si scende sotto il livello di guardia e chiedendo ai cittadini darmi un po'di libertà Chiti dopo di sicurezza in realtà aggiungo alla minaccia portata dal terrorista la minaccia portata dal darvi in questo vagabondo la minaccia portata
Dall'avversario esterno la minaccia più terribile per la democrazia che quella portata dal Governo proprio
Perché si inverte il rapporto
Di più di usare la Lilt trade-off tra sicurezza e libertà può essere descritto da due filosofi diversi però se Oliverio sicuri
Però io come
Liberi scusate sicuri perché liberi
E la strada del costituzionalismo le due cose sono vere tutte e due
Sopra un certo grado di libertà si può anche mollare qualcosa ma sotto un certo livello ogni volta che mogli un pezzo avrà come risultato di essere sia non libero sia non sicuro allora
Dico questo perché
Bisogna rifuggire dalla dal formalismo giuridico c'è una frase bellissima nel campo del del giudice
è presente la Corte Suprema della degli Stati Uniti Chief Justice RAI rischiamo utilizzassi sconcerto conservatore che osservava a proposito delle costruzioni le costruzioni non sono un patto tra suicidi
Qualcuno forse in questo Paese di tanto il pericolo darsena
Perché un popolo che vive nella paura non è libero e la sopravvivenza della comunità politica e la condizione per la sopravvivenza della libertà ma dopo di dopo detto questo
Il SIC Justice affidava alla possibilità di un controllo indipendente tra i poteri
Meccanismo classico la separazione dei poteri
La possibilità
Di venir fuori da questo inghippo concludo stamattina campus ricordo bene citava la Bibbia
E abbiamo di mano
Che citava come della Bibbia lo faccio riprendendo un passo di di colloqui che ha scritto un libro sulla proprio sulla paura politica che siamo in crisi possono questo fintanto che sono di guida la paura
Adamo ed Eva hanno una grandissima considerazione del bene e un vaghissimo timore del mare
La debolezza euro cognizione del male il rende spettatori delle proprie vite o al massimo attori Simi coscienti e la paura
A renderli consapevoli
Una futile tentazione prima della paura cede il passo a una scelta drammatica movimento inerziale a un'azione volontaria
La loro storia che poi la nostra storia può allora cominciare allora e qui finisce la citazione io dico solo aggiungo brevissime considerazioni
Ecco la paura di Adamo ed Eva e la paura della libertà di chi scopre che finalmente è libero di sbagliare perché perché è libero di scegliere
Ed è la libertà deriva la responsabilità che talvolta un fardello ma è sempre un privilegio l'accompagna la vicenda umana dalle sue lontane origini
Quando pensiamo al rapporto tra sicurezza libertà smentiamo inseguire l'idea di un'astratta sicurezza totale che non esiste che non è del genere umano dovrebbe ricordarci forse che la nostra
Che è stato fatto un atto di ribellione che ha aperto la strada al cammino della libertà
Oggi da ricercatori impossibile sicurezza rischia di farci perdere la rotta che la nostra Polcenigo dice di unica ci ha indicato
Dalla paura della libertà e del suo peso nasce così la paura per la libertà oggi la paura che la libertà possa andare perduta per stare un pochino più tranquilli
Se andiamo avanti con la metafora della genesi erano traccia un po'sconsiderata di una donna tra questa audacia
Che dobbiamo uomini tutti uomini e donne dobbiamo la loro libertà la nostra libertà e con essa la possibilità di ricercare nella dimensione terrena il senso dell'esistenza lasciando poi altre dimissioni facendo a tutti la libertà ricerca ma anche le altre dimensioni
Molte mila e diano agli anni dopo un'altra donna che è stata citata oggi da diverse persone Hannah Arendt ha scritto pagine immortali credo sulla libertà su come invece la paura della manifestazione più estrema il terrore sia l'essenza dello Stato totalitario di quella degenerazione delle vietano che nega la sua stessa
Ragion d'essere
La fonte ultima cioè della sua legittimità che indica la stessa fonte della sua legittimità perché perché minaccia mortalmente quelli per ettari difendere i quali è in atto
Ecco perché lo Stato totalitario non è il superstato lo Stato totalitario e la negazione dell'idea di Stato perché esercita il terrore contro quello che dovrebbe proteggere e per il quale per la cooperazione esistere
Ecco credo che
Ancora qualche anno dopo un'altra donna Susa Strange uno dei pochissimi nostre colleghe politologo e spinte nazionaliste
Riflettendo sulle difficoltà dell'essere umano in un mondo sempre più dominato dall'incertezza della dispersione dell'Autorità in cui si è parlato carabiniere mio dei punti di riferimento che la morte erano forniti dallo Stato
Definito questa condizione il potere di finocchio
Quali Pinocchio non è nel passaggio da da da burattino bambino non consiste più nel fatto che si dice una bugia di cresce il naso quello un po'nel burattino ma Pinocchio bambino nato il problema al problema che non ha più i figli
Deve camminare senza fili che lo guidino deve affidarsi semplicemente a se stesso deve cercare in sé la unica autorità
Da cui far dipendere il rispetto delle cose in cui crede
Ciò che sulla Stranges ci dice
Si riferiva all'attenuazione di autorità dello Stato che anche oggi è stata citata a lungo però se ci pensate può essere estesa alle impallinata li dire di tutte le fonti di autorità super individuare con cui abbiamo a che fare oggi
Con l'avvertenza di non dimenticare mai però una cosa va detta prima non Gardini molto bene
Lo Stato forte ha reso possibile il cammino della libertà senza Fox non ci sarebbe stato più senza l'idea forte di stato di Ostia non ci sarebbe stata una lotta per la libertà dentro altri allo Stato
Perché la concentrazione non dissimulata dell'autorità politica nella figura dello Stato
E la sua pretesa di occupare tutto lo spazio del politico sono all'origine del costituzionalismo del liberalismo ed è la battaglia dell'individuo per affermare la propria
Io rinunciabile unicità
Io dico solo concludo guai guai sì l'ultimo regalo avvelenato del declinante concetto debole di Stato che spesso evocato della post-modernità fosse la perdita di questa consapevolezza
Quasi una metaforica metamorfosi della media delle idee in quella di Biancaneve
Sulla Stresa centrale
Lucidamente il punto quando serva ma le nostre coscienze individuali sono la nostra sola e unica guida
Lasciate a noi di concludere sta a me questo calo di concludere ribadendo che oggi più che mai dovremmo avere molta più paura per la libertà che della libertà
Dovremmo innanzitutto temere di perdere la nostra libertà piuttosto che per paura di sbagliare perché siamo ancora liberi
Grazie professor sparsi per la ricchezza della la sua relazione tra le tante cose che ho detto mi piace sottolineare un paio intanto un richiamo ad una identità universale perché sono identità di questo tipo può sconfiggere la paura in ultima analisi no e la paura anche per la libertà
Mi aveva pensare a Dante no che teorizza addirittura la necessità di una monarchia universale per
Affermare la pace e il fine naturale
La seconda un richiamo tutti coloro che operano per la politica
Cioè una definizione ministeriale oserei dire della politica no Puricelli come attività strumentale in questo c'è ovvero i citati dalla politica e spesso hanno un senso dimenticato comunque
Oscurato da da tante altre priorità più o meno fasulle
Ecco io nella concludere questo sessione e nella ribadire il ringraziamento anche a nome dell'amico Alessandro Campi a tutti i relatori che si sono susseguiti da questa da questa mattina
Davvero vi ringrazio per l'alto livello che avete portato con i vostri contributi dalla nostra fondazione a questo convegno
Raramente e ne facciamo tante dette iniziative come qualcuno di voi potrà immaginare abbiamo sentito discorsi così così alti così anche definitivi no sulla
Sul tema
Vi devo comunicare purtroppo che il Presidente Fini non potrà essere con noi come avrebbe voluto ma gli impegni di questa giornata istituzionale non gli consentono di poter lasciare Paola e quindi
Sarà con noi invece il diciassette marzo esattamente fra una settimana la presentazione dell'ultimo fascicolo
Di carta minuta dedicato al
Giubileo della patria esattamente un anno prima dalla data del diciassette marzo due mila undici data di del cinque centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia
Do ora la parola per l'intervento conclusivo di questo convegno segretario generale di Farefuturo Adolfo Urso che ringrazio che inizialmente era previsto per la relazione introduttiva
E che come dicevamo stamattina per
Di ritorno un suo viaggio istituzionale e qui comunque con noi per concludere i nostri lavori grazie a voi
Grazie Mario grazie a te attraverso tre grazie agli altri amici può fare in futuro innanzitutto ad Alessandro Campi poi Angelo nel nome Federico che hanno
Organizzato questo che per noi che
Uno convegno centrale
Io non farò un input
Le conclusioni perché non ho assistito i lavori
Faccio come giustamente ha detto un intervento conclusivo nel senso che l'ultimo degli interventi
Che avrebbe dovuto fare missile conclusioni Gianfranco Fini a cui teneva molto in modo specifico questo convegno che lui stesso ha suggerito non a caso
Quando noi come fondazione facemmo i primi passi anzi nelle prime riunioni preparatorie Fini suggeriti Alessandro ricorda bene di realizzare questo meeting
Sulla paura o su andare oltre la paura perché lo ritenevamo e lo riteniamo ancora più oggi rispetto a due anni più fa come caratterizzante
Di un'azione culturale ben prima che ancora politica ma certamente anche politica che la Fondazione affatto sin dall'inizio scegliendo
Una denominazione che unendo le parole del fare del futuro in qualche misura ci dalla soluzione o la strada
Risolutiva per vincere la paura
Si vince la paura con il fare e con il determinare il futuro
Io
Prendo lo spunto da qualcosa che prima è stato detto fin dall'inizio da Adamo ed Eva e nella storia dell'uomo in fin dei conti uomo
Riesce a a districarsi dagli altri animali nella giungla e a verde ma cammina sulla strada quando avverte su di sé la paura
E la paura che avverte l'animale il primo animale chiunque animale esso sia la paura del fuoco
La prima capacità dell'uomo
Di potere elevarsi e quello di
Dominare il fuoco o addirittura di attizzare il fuoco un po'di conservarlo in questo atto primordiale c'è la sua capacità la nostra conoscenza capacità come specie
Di avere paura
Ma di
Essere stimolati dalla paura per andare oltre la paura dominando la paura e dando una soluzione alla paura come lo sia quando si domina il fuoco
E lo si può determinare controllare sviluppare portare a suo beneficio
Il faut quella paura primordiale
Non a caso poi l'inferno
Ma l'uomo dominando il fuoco riesce a dare una soluzione alla paura primordiale e costruire nella sua specie prima la comunità poi la famiglia
Quindi lo Stato che sono strutture sociali statuale istituzionale atti appunto a dominare la paura e a
Se mai utilizzarla se necessario per andare oltre
Ebbene oggi noi guardiamo con sgomento quello che accade la società europea occidentale la nostra società tanto più in quelle italiane
Prima si diceva una caso il Novecento è stato il Novecento delle
Terribili guerre civili europea
Conclusi anzitempo
Nella storia dell'uomo disse Couli si concludono sempre con una tragedia e sei con inizio non sempre con un atto di speranza
E il Novecento non poteva che concludersi con la strage di realtà si è concluso prima se concluso nella caduto il muro di Berlino dieci anni prima e si è concluso con un moto di speranza che la storia fosse finita la paura fosse
E che ci fosse l'espansione della felicità non a caso
A fondamento della Repubblica americana la felicità e il benessere e che questo potesse coinvolgere tutti perché si era posto fino a una diatriba una contrapposizione che era fondamentalmente una contrapposizione tutta europea
Perché anche l'equilibrio del terrore
Tra il mondo libero così chiamato e non a caso il mondo comunista era un equilibrio del terrore tutto europeo
Il muro di Berlino era in Europa e le due filosofie le due vicende mi dite che si contrappone come erano frutto comunque della nostra civiltà della nostra storia che si era dissociata divaricate tra libertà
E la totalità autoritarismo ma che fanno parte comunque la nostra storia
Emblematico a me sembra qui richiamo al muro di Berlino che
Fa parte della nostra storia che abbiamo corso di molti
Ma noi abbiamo costruito sempre immuni per difendere noi stessi dagli altri
Dalla paura dall'invasione ovviamente il muro di Berlino è stato il primo muro costruito non per difendersi degli altri
Ma per difendersi da se stessi
Non era costruito per evitare
Che gli altri noi andassimo da quella parte
Me la prima volta di uno Stato e costruisce un muro per evitare che i suoi vadano dall'altra
Quindi un muro si dalle paure ma delle paludi interni e non esterne e infatti in quel continente in quell'era bisogna avere il visto per uscire non solo per entrare
Il permesso per andare via non solo per venire e il muro serviva è evitare che si andasse via e quando quella crollato eccolo là del sistema
In quella
C'è forse la parabola del nostro Occidente una parabola da nostra Europa e
Poi però
Dopo questo decennio della speranza
Dall'ottantanove in poi e nati giunto all'inizio del secolo non l'atto di speranza come sembra accadeva l'inizio del secolo del millennio
Perché il clima si attende il crollo del millennio la fine del legno come una cosa evocativa di
Di fatti di traccia e invece il nostro fatto tragiche Nizzi arrivato all'inizio del millennio nel due mila e uno pia veniva evocato colpito la sicurezza e quindi la libertà che era nelle torri gemelle
Nelle torri che sono anche il simbolo dell'altezza
Tutte le civiltà comprese quelle di impero romano ma
Avevano questa dimensioni che andare oltre nell'andare oltre andavo in alto
Non a caso
Sì c'è la corsa a chi costruisce di più e più in alto lettori erano il simbolo di questa altezza di questa propensione al dominio e alla speranza che va in alto va verso il cielo è colpito nel cielo colpito nelle due torri
L'Occidente ha paura
Viene attanagliato della paura questa paura ancora oggi di questo decennio sì evidenzia ancor più
Nel due mila e nove in questo decennio che essi conclude e non a caso con la grande recessione
L'ATO le gemelle la paura dell'altro
Di qualcuno che colpisce il cuore dell'Occidente una cultura
è una propensione una civiltà che non ci appartiene che è estranea nomina
Tra l'altro un atto che è rifiutato dall'Occidente quello del suicidio
Che è proprio la morte che si dà
Che il massimo simbolo di una cultura che non appartiene alla nostra specie che invece
Considero il suicidio la massima negazione della persona
E nello stesso tempo finisce con due mila e nove che invece la paura di me stesso
Perché il crollo dell'immagine
Dell'Occidente che cresce a dismisura in fin dei conti
Il boom o la bolla immobiliare negli Stati Uniti nasce dalla volontarietà della speranza dell'espansione continuo del benessere
Al punto tale che gli americani si indebitavano
A prescindere capacità di produrre ricchezza molto più di quando producessero appunto attività attiva Bonomo tutti per comprare qualunque cosa ottenendo dei crediti
Ben al di
Lo sopra delle proprie capacità di produrre risorse
Si era andati oltre
Nella speranza o nell'illusione di un mondo che crescesse comunque e questo motore di crescita del Mestre questo moltiplicatori consumerà trainato anche l'economia turistica
Questo decennio si è chiuso
E in Italia si è chiuso forse peggio di altrove
Perché
In Europa la paura è ancora superiore a quella americana forse perché
Lo Stato che il garante della sicurezza e delle libertà in Europa è già
Oltre
Più che negli Stati Uniti dove viene riaffermato
Perché l'Unione europea
In qualche misura togliendo sovranità dello Stato ha creato
Qualche angoscia di più forse anche qualche sicurezza di più ma certamente qualche angosce tutti e che decide chi determina l'Europa
Non più Governi nazionali quindi questa evoluzione nazionale Ciak alzato l'asticella della paura della sfida per questo io credo che in Europa questo fenomeno si avverte di più
E tanto più in Italia
Dove
Anche nell'era precedente nell'equilibrio del terrore noi abbiamo vissuto la nostra politica come contrapposizione negazione degli altri più che come condivisione di un progetto
Si votava Democrazia Cristiana perché c'era il più grande partito comunista dell'Occidente
E quindi paura il timore di quello che accadeva
Si è consolidato sistema chi viveva non di un progetto di una speranza per il futuro ma soprattutto nel timore di un possente incombente
Quello di una realtà che premeva le nostre frontiere a Trieste non soltanto chi divideva la Germania Matera
Più presente forte in Italia nel più grande partito comunista d'Occidente che in altri Paesi d'Europa o o d'Occidente
Quando cadde quello non a caso e vengo a casa nostra e poi
Venire a casa nostra
Fu creato il Polo delle Libertà
Poi Casa delle Libertà oggi
Popolo delle Libertà la scelta fu della libertà non della sicurezza
Nella
Dicotomia di due termini che dovrebbero andare insieme scegli la libertà alla sicurezza fu scelto la libertà
Che infatti non a caso ha caratterizzato la politica
Di questa coalizione podio la forza come il popolo e libertà l'unico elemento l'unica denominazione unica appellativo l'unica aggettivo Rooney Golem coordinata che sempre state
Presente in questi quindici anni quella libertà
Che può essere anche conculcata ad una politica di sicurezza
E di una all'inizio ad un momento di speranza addirittura di gioia
Di felicità da raggiungere
Per la nostra cultura cattolica era ancora emendo molte mentre fortemente lo richieda la fuoriuscita per tutti il benessere per tutti l'espansione dei consumi
Appunto libertà sopra ogni cosa libertà della persona minacciata anche nella sua prassi
Che questo è un altro elemento dell'angoscia di oggi
Tutti siamo comunque
Ma gli altri sono punti noi entro la nostra vita in ogni momento in ogni atto
E questo bisogno di libertà io credo che fosse più sentito in Italia per tutto quello che era accaduto prima e che venisse la risposta alle paure
Ecco alla paura di confronti di chi
In Italia più che altro alla paura nei confronti degli altri
In Italia più che altrove alla paura nei confronti del nuovo
In Italia più che altrove alla punito paura nei confronti di ogni azione innovatrice che tende a cambiare i sistemi
Pongo qualche esempio
Molto semplice la Polo degli altri ci ha portato a costruire
Può essere
Su cubi in qualche misura comunque tentati da una politica della chiusura della Fortezza che non appartiene a nostra storia
Una parte in al Rinascimento italiano non appartiene alla storia la cultura italiana così come si è codificata nell'arco dei millenni
La paura nei confronti degli altri ci ha apportato parte portala da parte del Paese
E anche nella parte più ricca del Paese alla chiusura nel localismo
Nell'egoismo caratterizzato come ecologismo delle località o delle comunità ristrette
Che cerco di preservarci dalle alture alta caratterizzata come comunismo generazionale
Noi siamo fortemente i cui Statuti vista generazionale non a caso Chabat richiamo un sui nostri
Sulle nostre sicurezze di cinquantenni sessantenni rispetto
Al nuovo che avanza e quindi rispetto ai nostri figli ne spettino s'ipotizza uno stato che i
Tutela nel sistema sociale che tutela sostanzialmente chiari rispetto a quello che non atti che prende
Quindi rispetto ai nuovi
Con una paura nei confronti dell'innovazione
Noi rifiutiamo ogni ipotesi di energia nucleare
Tutto nel giardino degli altri quando negli altri Paesi si sono comuni che lottano per avere il diritto di avere loro e non altri
Il sito di scorie nucleari o regioni come accade anche in Finlandia che lottano tra di loro per il prossimo o la prossima centrale nucleare questo vale
Tredici lucrare può valere per l'OGM
Valeva io ricordo quando mosto sì i primi passi nella Commissione di trasporto e dell'inquinamento elettromagnetico
Una paura perso qualcosa che non si conosceva ricordo quattro cinque anni di dibattito fortissimo nel Paese sull'inquinamento elettromagnetico in Germania ca dello stesso il dibattito dura tre giorni
Da noi duro cinque anni il basto mandare alcuni scienziati in televisione che spiegassero che in realtà non c'è nessun timore dell'inquinamento elettromagnetico per cui il dibattito nella società
Si rassereni no noi quel dibatto quelle poco opzione quella paura quel timore verso ciò che non si conosce
E se pensate che il timore verso ciò che non si conosce non è mai appartenuto
Alla comunità internazionale che anzi nella sua storia di navigatori di
Impero prima e poi di Rinascimento si andava sempre la ricerca di qualcosa di nuovo di diverso dalla scienza tecnologia nei territori d'oltremare
Nella natura
Nei continenti e questa paura che invece attanaglia il Paese così come si è di conformi conformi Zagato negli ultimi decenni
Dicevo paura nei confronti degli altri pure nei confronti del nuovo paura nei confronti
Dell'innovazione della scienza della tecnologia qualunque cosa scientifica
Ci pone angoscia invece di darci sicurezza pure essendo il frutto dell'uomo della sua sfida
Questa paura ci porta a diventare in fin dei conti
Il popolo che alla minore natalità
Perché secondo a mio avviso la natalità è frutto dei popoli giovani intesi come i popoli che vogliono andare a costruire il proprio futuro
E a lasciare il testimone ad altri non a caso l'Italia in Italia
L'Italia che negano vitale novazione e l'innovazione nega anche natalità che è il simbolo o lo strumento più forte dell'innovazione
Che l'innovazione generazionale
Ecco perché forse noi dobbiamo
Capire a livello politico quale può essere la risposta lo dico soprattutto a noi che sulla libertà abbiamo costruito la risposta non può essere Napoli che l'emigrazione che dà soltanto
Sicurezza
Ma deve essere a cui deve essere un po'dell'immigrazione che consente attraverso
La conoscenza dell'altro di integrazione
Di ampliare le nostre libertà
Egli altro libertà questo può significare
Nei confronti
Di una politica che molto spesso si attarda sull'angoscia o sull'alimentazione dei timori delle paura dell'altro anche dell'altrui
Esperienza politica e che diventarci indigna grezza
Come dire piena di rigore io penso che
E concludo da zero che ci sia dal
Di sogno nel nostro Paese di riscoprire quelli che sono le Commissioni virginali
Della libertà e del popolo libertà
E di riscoprire
Quelle che sono le funzioni originarie te la nostra natura
Di comunità nazionale e farlo
Appunto non alimentando le paure mandando soluzione alle paure non ha
Evocando le emozioni
Ma contribuendo
A dar forza le ragioni
Non
Moltiplicando i livelli
E i poteri dei veti che impediscono di realizzare
L'opera dell'impresa e dell'uomo delle comunità che poi sono sempre le menti di
Che segnano un'epoca e che danno impulso a alle speranze io son tornato poche ore fa da Panama piccola realtà che e piena di pulsioni di investimenti perché essa
Intende realizzare il secondo canale di Panama
E diventare la Singapore
Dolci lento delle Americhe
A un Progetto piccolo o grande che sia e attraverso il Progetto piccolo grande S.p.A. da soluzioni e i timori e le angosce che comunque loro necessariamente per la sua natura ovviamente sempre avrà
Ma proprio per questo per la sua natura
Deve rispondere dando di soluzioni e governando la paura non evocando
Questo vale per chiunque
Qualunque attività svolga vale soprattutto per chi fa politica nelle istituzioni
Se questo possa Ra accadere forse sarà possibile anche realizzare che il nuovo patto che noi abbiamo chiamato di patriottismo repubblicano tanto più
Nell'ottica del centocinquantesimo anno dell'unità del Paese
Che fu unito pure avendo allora centoquarantanove anni fa lingue dialetti diversi culture cucine completamente diverse paesi che
E regioni
Che devono in contrapposizione tra loro tra loro per anni ma sulla base di una funzione di un sogno di una speranza io credo che questo vada fatto e infine e concludo davvero per farlo chi fa politica una che è uno strumento quello delle riforme
Cioè la politica le istituzioni per dare fiducia devono educare un processo riformatore
Altrimenti se si limitano soltanto ad amministrare l'esistente chiaramente
Tendono in qualche misura anche inavvertitamente ad alimentare le angosce i timori tanto pile ponessimo il soltanto educante un progetto di riforma e realizzando un percorso di riforme sostanziali
Si può effettivamente dare una risposta all'angoscia dell'Italia questa sindrome che non è soltanto italiana
Che anche europea e che certamente occidentale
Ma dell'Italia guarda caso cullato europei d'Occidente trova
Il suo momento più acuto e per questo troppo l'Italia deve trovare la sua risposta più alta
Grazie a tutti gli intervenuti ci vediamo quindi il diciassette marzo nostro
Gianni
Di