Tra gli argomenti discussi: Economia, Energia, Esteri, Geopolitica, Industria, Iraq, Opec, Petrolio, Politica, Produzione, Rassegna Stampa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 15 minuti.
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Buongiorno gli ascoltatori di Radio Radicale Lorenzo avendo in studio per la rassegna di geopolitica il mercoledì sei gennaio due mila dieci oggi ci occupiamo della ritorno sulla scena globale dell'Iraq e come attore energetico
Partiamo dal primo dato la riunione dell'OPEC e che si è tenuta al Ruanda in Angola il ventidue dicembre scorso la centocinquantacinque stima riunione qui in quest'occasione straordinarie dell'OPEC
Riunione che al termine ha diffuso il seguente comunicato sebbene il peggio della recessione appare essere finito scriverlo perché l'economia mondiale rimane confrontata con la più profonda diffusa contrazione globale dagli anni Quaranta
Per la prima volta dei primi anni Ottanta la domanda di petrolio a livello globale è diminuita per il secondo hanno seguente
Dunque con il mondo ancora di fronte a una riduzione della produzione industriale al rallentamento dei consumi privati di alta disoccupazione la Conferenza ancora una volta deciso di mantenere gli attuali livelli di produzione
Non cambiati per per i prossimi tempi per il futuro la prossima riunione si terrà il diciassette marzo due mila dieci
A Vienna in Austria questo comunicato l'estratto del comunicato dell'OPEC del ventidue dicembre scorso veniamo alla traduzione in termini più chiari
Ora i livelli di produzione dunque rimangono inalterate quali sono questi livelli di produzione e l'ho perché li ha fissato i
Per quanto riguarda i suoi Stati membri in ventiquattro virgola ottantaquattro milioni di barili al giorno per tutti tranne che per l'Iraq e vedremo infatti perché
Queste restrizioni alla produzione hanno aiutato lo volete operate dall'OPEC hanno aiutato l'OPEC a circa il cinquanta per cento delle riserve
Petrolifere mondiale hanno aiutato i prezziari salire i prezzi del petrolio dalle limite dei quaranta dollari al barile che erano lo scorso hanno
Questo accordo naturalmente esclude l'Iraq lo spiega lancio della Reuters del ventidue dicembre proprio in concomitanza con la riunione opaca
L'Iraq non è incluso nel sistema delle quote totali perché a attualmente uno status di Paese post conflitto quindi ricostruzione dopo la guerra
Però la questione vediamo intanto insomma di ricordare intanto quelle chi è questo gruppo ristretto estremamente ricco dei Paesi o perché secondo l'Agenzia per l'Energia che ha sede negli Stati Uniti
Che è un
Una struttura indipendente che si occupa di statistiche ed analisi per l'Energia
Chi sono e quanto guadagnano questi Paesi intanto chi sono sono dodici Paesi OPEC sono Algeria Angola Ecuador Iran Iraq Kuwait Libia Nigeria Qatar Arabia Saudita
Minati arabi uniti e Venezuela quanto hanno guadagnato
Secondo Valeria i membri dell'OPEC potrebbero guadagnare circa cinquecentosettantacinque miliardi
Di dollari e dai profitti petroliferi nel due mila nove settecentocinquantanove miliardi nel due mila dieci questi sono previsione il due mila otto è stato non un anno eccezionale per l'OPEC ricorda lei ha
Che a l'OPEC infatti guadagnato il due mila otto novecento sessantacinque miliardi di dollari più quarantuno per cento rispetto al due mila sette
L'Arabia Saudita e naturalmente il Paese che ha la più grande quota di profitto di questi guadagni duecentottantaquattro miliardi di dollari
Cioè il ventinove per cento del totale dei profitti OPEC questa la situazione
Lira che però non è d'accordo Lupi Keller un'altra un'altra agenzia stampa segnala sempre ventuno dicembre scorso in concomitanza con la riunione OPEC e che lira che però
Ha dei problemi con l'OPEC a parte lo status attuale quindi la questione di paese post conflitto cioè il problema della propria quota di produzione
In seno all'o perché
L'ira che si è lamentato ufficialmente di non aver la possibilità di avete sufficiente accesso ai mercati petroliferi
Mondiali proprio occasione della produzione della decisione del sulle quote di produzione nella riunione o Pecs
Questo tema però non era nell'agenda angolo e dunque non è stata affrontata secondo il ministro del petrolio iracheno Hossain al Sistani
Il suo Paese voleva muoversi molto in avanti e dall'attuale produzione verso stipulando nuovi contratti nuovi sfruttamento nuovi giacimenti per puntare ha una produzione molto più alta nei prossimi anni
Dunque il Ministro del petrolio iracheno secondo l'agenzia UPI ha parlato di una ha fissato una Obiettivo uno fogli obiettivo
Di undici milioni di barili al giorno dal due mila diciassette attualmente lei era che produce qualcosa come due virgola quattro milioni di barili al giorno
Quanto poi insomma questi sono annunci ufficiale del Governo c'è naturalmente un dubbio sulla fattibilità
Della nella riuscita di tale impresa comunque insomma si capisce che l'Iraq o problema diverso perché
Ha una quota attualmente che gli assegna molto meno
Produce due virgola quattro milioni di barili al giorno di petrolio e entro i prossimi anni vorrebbe arrivare a produrne almeno
Undici milioni di barili alle giorno mettiamo un attimo al confronto lasciamo l'agenzia UPI veniamo torniamo invece all'EIAR cioè all'agenzia americana
Per l'Energia indipendente mettiamo a confronto Arabia Saudita ed Iraq
Abbiamo detto lì era che ha prodotto poco meno di due virgola quattro milioni di barili al giorno mentre l'Arabia Saudita nel due mila otto ne ha prodotti dieci milioni settecentottantadue mila
Barilli nella classifica dei produttori nel due mila otto del petrolio l'Arabia Saudita esprima e l'Iraq è tredicesimo per quanto riguarda le riserve provate petrolifere
Il naturalmente questi dati sono estremamente relativi cure delle riserve provate perché come si sa sono insomma sono stime
Molto si fondano sulla dichiarazione degli state c'è molto segreto che gira
Attorno a questi dati reali comunque per quello che riguarda l'Agenzia per energia degli Stati Uniti in queste le riserve provate dell'Iraq sono fissate in circa cento quindici miliardi di barili di petrolio
A fronte di duecento sessantasei miliardi di barili di petrolio dell'Arabia Saudita questo per capire un po'del confronto tra il numero uno degli esportatori l'Arabia Saudita e l'Iraq che entrambi mentre lotta armata o tante ma con l'Iraq che vuole crescere nella produzione e nelle Cotec arriviamo dunque la questione passiamo a un'altra pubblicazione specializzate il Mid insiste i cognomi Xsara dei che in un'analisi
Del venti Toto dicembre scorso si occupava nel merito proprio della
Capacità di espansione del settore petrolifero iracheno relativamente alla è il trend del mercato globale
Basandosi sui contratti firmati recentemente da parte del Ministero del petrolio iracheno con una serie di compagnie internazionali petrolifere
La capacità di produzione dell'Iraq che dovrebbe raggiungere una produzione di circa undici milioni di barili al giorno a partire dal due mila diciassette
Soprattutto attraverso lo sviluppo di alcuni campi cosiddetti super giganti campi petroliferi super gigante che sono quelle di Truman
Corna uno occidentale assieme a Zubair ma anche per una serie di nuovi round di negoziati per lo sviluppo di altri campi
Petroliferi assieme a un aumento della produzione petrolifera nella Kurdistan iracheno
Dunque a si tratterebbe di aggiungere nove milioni di barili di petrolio al giorno oltre ai due virgola quattro in produzione adesso per arrivare a undici milioni di barili a partire dal due mila
Diciassette queste sono le intenzioni del Ministero del petrolio
L'iracheno la questione della quota ho peccato
Naturalmente una mi aumentata capacità di produzione prevista dalla Ministero del petrolio evidentemente supera quella che è il la prevista
Capacità la quota assegnata agli dall'OPEC storicamente la quota totale della Delli h in seno all'OPEC era il quattordici virgola cinque per cento di produzione di petrolio dunque all'interno tutta la quota opache
E da sempre la quota attribuita all'Iraq però bisogna dire l'Iraq di Saddam Hussein dittatore una situazione difficilissima Armando internazionale la quota del quattordici virgola cinque per cento naturalmente
Se lena dovesse rimanere all'interno di questa quota assegnatogli dall'OPEC non potrebbe produrre più di cinque virgola cinque milioni di barili al giorno e dunque più di sei milioni di barili sarebbero fuori della quota OPEC e questo metterebbe l'Iraq e in quota di collisione
Con lo perché questo è l'analisi del mite artistico nomi Xara deliberiamo agli aspetti geopolitici della questione di un aumento della produzione petrolifera
Dell'idea che una maggiore peso all'interno dell'OPEC e chiudiamo con un'analisi che è stata pubblicata
Recentemente nel mese di del di dicembre da membri membri è un sito israeliano che si occupa del monitoraggio e delle analisi sul Medio Oriente
L'analisi intitolata le preoccupazioni saudite sul petrolio iracheno
L'Arabia Saudita è il più grande Paese produttore di petrolio tra i Paesi membri dell'OPEC e naturalmente la forza dominante di questa organizzazione
Cambiamenti nell'equazione del produzione che possano diminuire il proprio ruolo influenza sul mercato internazionale del petrolio e più significativamente sul futuro del cartello o perché preoccupano grandemente la rabbia saudita
La possibile entrata di unire anche che in una maniera considerevole nel mercato
In una maniera più pesante volete più adeguata la produzione a cui punta è una questione più di preoccupazione addirittura più che una preoccupazione per iscritto sauditi
Addirittura potrebbe perfino divenire un incubo economico
Vediamo perché non è sorprendente che a regime saudita abbia dimostrato aperto serietà verso l'Iraq al punto che è il re Abdullah e reso dita betulla a sin qui rifiutato di incontrarsi con il Primo Ministro iracheno Nuri al Maliki
Ma il petrolio non è l'unico tema
Lo serietà saudita almeno tre radici interconnesse
Una religiosa una politica ed una economica c'è la versione da parte della religione dominante nella Regno dell'Arabia Saudita cioè il Babini smog
Verso la crescente dominanza dello scisma in Iraq e la legittimata preoccupazione che l'Iraq influenzato dall'Iran nascita a sua volta possa
Porre una minaccia strategica alle Regioni orientali del Regno del Regno saudita
Dove gran parte del petrolio saudita si trova ma dove anche
La minoranza uscita dei sauditi che stimata tra attorno ai due milioni circa dieci per cento la popolazione totale esaudita
è demograficamente dominante cioè in queste regioni orientali dell'Arabia Saudita dove sono i campi petroliferi la minoranza sciita eh dominante dal punto di vista demografico ma marginalizzata politicamente
La famiglia regnante saudita dunque preoccupata che una crescita della marea suscita o quella che il tre Abdullah di Giordania aveva chiamato la mezzaluna sciita nella Medioriente
Rafforzerebbe la propria minoranza uscita Chimienti in cerca di
Rivendicazioni sociali politiche ed economiche che sin qui gli sono state negate
Infine i sauditi sono ugualmente preoccupati che ho un Iraq che in ascesa sulla mercato
Globale dal punto di vista energetico con le norme potenziali per quanto riguarda il petrolio e aspirazione di produzione di dieci dodici milioni di barili di petrolio al giorno entro i prossimi anni possa
Sloggiare l'Arabia Saudita dal proprio punto di favore nell'o perché che concorre mente ridurre l'influenza dei sauditi
Ruolo come il principale mediatore nella regione l'Arabia Saudita potrebbe anche essere preoccupata che una coalizione suscita in seno all'OPEC e cioè
Tra Iran
Persiano crescita e Iraq arabo crescita
Con quest'ultimo in fase di espansione della Federazione Pro petrolifera possa rimpiazzare l'Arabia Saudita come la voce decisiva nel cartello ma bisogna anche tenere in mente a onor del vero ricorda l'analista
Di membri del sito membri bisogna anche tener però in mente che la crescita dell'Iraq e con una potenza petrolifera e anche mal vista assolutamente dall'Iran
Non solo lei era che supererà velocemente l'Iran come secondo produttore in sé non l'ho perché ma secondo alcuni osservatori
Ci possono ora ci sono alte aspettative circa quello che
Di un Paese arabo come appunto e l'Iraq e non pensiamo come l'Iran
Possa influenzare contrastare l'influenza iraniana nella Regione ma ci sono anche ulteriori preoccupazioni lì era nata è anche preoccupato che la Cina il suo principale cliente a qui vende il petrolio
Possa trovare i propri possa trovare dei più favorevoli servizi e contratti con l'Iraq
Che non è gravato da sanzioni economiche come l'Iran e infatti rapporti centri questi ultimi giorni parlano anche dell'interessamento forte nei giorni scorsi è stato annunciato un ennesimo
Contratto da parte di una compagnia petrolifera cinese almeno la terza che interviene nella nell'acquisto del petrolio iracheno dunque ci sono una serie di scenari che vengono delineati questo è l'analisi del sito di Saviano
Membri intitolato preoccupazioni saudite di circa il petrolio iracheno per capire un po'quali sono le possibilità geopolitiche di questa
Di questa ascesa
Dell'Iraq come attore globale nel mercato del del petrolio con questa segnalazione si usa la nostra rassegna di geopolitica di questo oggi non accende ringrazia per l'ascolto appuntamento a venerdì prossimo con le sette
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