1289 - 2009. 720° anniversario della Sala del Consiglio Comunale tra Storia, Cultura, Democrazia e Futuro

Certe della Carlo deputati onorevole Gianfranco Fini
Però innanzi ringraziare
è finito questo
Eravamo su scherzi a parte fino adesso
Desidero innanzitutto ringraziare vivamente il Presidente del Consiglio Comunale di Prato Dammicco Maurizio Bettazzi
Avrete saputo che se ve lo ritrovate Presidente Consiglio comunale in qualche modo è colpa mia perché qualche tempo fa sia vicino alla politica dopo
Avermi ascoltato
Chiedo scusa consiglia al Consiglio comunale capita capita anche questo nessuno
è chiaro è chiaro che
C'è un rapporto amicale per cui tolgo qualche cosa all'aspetto istituzionale e spero di essere compresso
Lo ringrazio per avermi invitato a partecipare a questo anniversario in ricordo delle importanti tradizioni civiche della vostra antica comunità
Ringrazio e lo saluto unicamente al Sindaco Roberto Cenni alle autorità religiose civili e militari
Ai consiglieri comunali alle cittadine e i cittadini qui presenti
è sempre un'occasione di alto significato civile quando una città riscopre rievoca alla propria storia
Sono momenti che riportano alla cultura dei territori italiani e al grande patrimonio di valori politici legati in particolar modo in Toscana alle realtà locali
La passione politica e noto attraversato le varie fasi della nostra tormentata vicenda nazionale
E dirlo in una città come la vostra dirlo in una regione come la Toscana
Che la Regione dei guelfi e ghibellini indicanti di tutto quel che abbiamo preso dei banchi di scuola può apparire per certi aspetti persino superfluo
Una tormentata vicenda nazionale animata da forte passione politica che ha trovato spesso proprio nelle aule consiliari grandi momenti di confronto e di crescita civile
Una storia come ha ricordato opportunamente il Presidente Bettazzi che purtroppo ha conosciuto anche fasi di divisione di conflitto
Soprattutto in quella lunga e aspra stagione è stata definita la stagione dell'ideologia
In quel secolo breve che si è concluso soltanto qualche anno fa e che forse
Continua aggiunto si care con un pulviscolo ideologico anche momenti dell'attuale confronto politico
Una stagione quella dello scontro ideologico nel corso della quale sono state rette barriere non sempre corrispondenti a ciò che era giusto è vero tra cittadini di diverso orientamento politico
Paniere che hanno ostacolato l'affermazione della cultura del reciproco rispetto del dialogo del sereno confronto tra idee che opinione
E
Sono grato al Presidente del Consiglio per aver sottolineato il fatto che da tempo da qualche tempo
Se comunque affermata nel nostro Paese anche in virtù del crollo dei muri ideologici e di una oggettiva evoluzione dello scenario politico
Una nuova stagione aperta con
Un maggior disponibilità al confronto una stagione che tende
A vedere l'avversario non più come un nemico bensì
Tende a
Verificare la possibilità di affermare valori comuni che in quanto tali siano condivisi
E voglio in proposito ricordare che in una democrazia bipolare in una democrazia autenticamente occidentale in sintonia con i tempi in cui viviamo
Ciò che unisce deve essere considerato importante al pari di ciò che può dividere
Perché se da un lato è giusto ed è doveroso perché il sale della democrazia e la dialettica confrontarsi sulla base di diverse e a volte antitetiche proposte politiche
Non è meno giusto dall'altro cercare di convergere verso una volontà comune sulle questioni strategiche nazionali su quello che in qualche modo all'interesse generale del nostro popolo
Non si tratta lo voglio dire di cancellare la storia non si tratta di mettere tutte le idee le correnti politiche sullo stesso piano
Perché la storia non si cancella perché certamente come ha ricordato prima il consigliere Carlesi la storia deve essere maestra di vita e dalle tragedie del secolo scorso occorre saper trarre un insegnamento specie per i più giovani
Auspicare una stagione di convergenza auspicare un impegno comune per all'interesse nazionale
Significa in modo esplicito riconoscere come validi per tutti senza eccezione alcuna quelli che sono i valori i principi iscritti nella prima parte della Costituzione repubblicana
Ci si può dividere ci si divide quotidianamente in quest'Aula come nell'Aula di Montecitorio tra opposte o diverse proposte politiche
Ci si deve saper trovare uniti nella condivisione nell'attuazione dei principi fondamentali della carta repubblicana
Che oggi
Altri
Le istituzioni politiche devono indicare con autorevolezza nuove e grandi mete collettive
Credo che l'Italia di oggi abbia innanzitutto bisogno di più libertà concrete per i suoi cittadini e di più opportunità effettive
Più libertà e meno burocrazia per i cittadini e per le imprese più opportunità di crescita per tutti ed in particolar modo per le nuove generazioni
Più libertà ai più opportunità sono necessarie soprattutto per restituire un certo dinamismo al sistema Italia
Servono a vincerlo scetticismo dall'assegnazione l'immobilismo l'egoismo individuale e sociale un certo timore che aleggia nei confronti dell'immediato futuro
E credo che un motivo di sfiducia in alcuni casi di smarrimenti o per tanti cittadini
Possa avvenire anche dalla mancata realizzazione di quelle riforme istituzionali che sono state a lungo spiccate ma fin qui mai realizzate perlomeno in un disegno completo organico
E ritengo che debba affermarsi la consapevolezza presso tutte le forze politiche e quindi presso ogni schieramento che riscrive le reti riscrive le le regole
Debba necessariamente comportare l'impegno per una riscrittura che sia in qualche modo quanto più condivisa proprio perché
Le regole riguardano tutti
Perché le istituzioni della Repubblica sono le istituzioni di ogni italiano
Perché sarebbe certamente un momento difficile per il nostro Paese quello in cui dovesse affermarsi il principio che in una democrazia dell'alternanza ogni maggioranza
Modifica a proprio piacimento quelle che sono le regole del vivere civile e quindi in qualche modo le regole che devono impegnare tutti gli italiani
E
Dicendo queste cose e di tutta evidenza che ben comprendo come ognuno di voi comprendete che proprio la nostra Costituzione a indicare con chiarezza le modalità attraverso le quali è possibile modificare la Costituzione
è certamente possibile farlo valendo sit-in maggioranze ordinarie ma in quel caso si e sottoposti all'esame dell'unico soggetto che in una democrazia è sovrano il corpo elettorale
E l'esperienza recente credo che debba insegnare a tutti che se vogliamo riforme condivise quindi ingrato
Di gettare solide basi di credibilità delle istituzioni per il prossimo futuro non ci si deve stancare di cercare il confronto e di evidenziare positivamente ciocche punire
Mettendo in disparte o comunque in secondo piano ciò che può diritto
Nuove regole sono certo necessarie per rendere più efficienti le istituzioni
E per rispondere a quella domanda di tempestività della decisione che viene dalla società moderna
Nella società globale nella società complessa in cui siamo chiamati ad operare una decisione è valida non soltanto quando corrisponde all'interesse generale ma quando giunge in modo tempestivo
I sono decisioni apparentemente valide che perdono di efficacia e quindi di credibilità agli occhi degli amministrati se hanno nel tempo un effetto diverso rispetto a quello preventivato
Decisioni tempestive
E al tempo stesso nell'ambito di quelle riforme istituzionali di cui giustamente si è parlato anche questa mattina
Rinnovamento del patto di cittadinanza tra gli italiani per restituire quella coesione sociale e politica che i processi storici degli ultimi decenni hanno in qualche modo messo in crisi o nella migliore delle ipotesi incrinato
Riforme per ritrovare quello spirito di fiducia nel destino comune che l'Italia ha conosciuto in altri momenti quelli apparentemente più difficili della nostra storia
Quelli relativi alla ricostruzione quelli relativi
Agli inizi degli anni Sessanta quando il nostro Paese attraverso un'aspra dialettica politica ma una sostanziale coesione sociale
Riuscire a riprendersi dalle tragedie della guerra e ad entrare in un arco di tempo assai breve nel novero dei Paesi più industrializzati del CIPE
E accanto alle riforme istituzionali credo sia urgente varare quelle riforme strutturali necessarie per restituire efficienza al sistema economico produttivo
A rendere ancora più pressante l'obiettivo di rimuovere le pastoie che ostacolano il cammino dell'Italia e la necessità di permettere al nostro Paese di sfruttare le opportunità di crescere che verranno dalla ripresa economica internazionale
Da più parti e credo giustamente molti nel recente passato hanno rilevato che il periodo di crisi attualmente
Presente non soltanto in Italia ma
Più in generale in tutta la società occidentale per certi aspetti nell'intera economia globale
Quel periodo di crisi doveva servire all'Italia per superare i propri ritardi Riccardi antichi che non possono essere addebitati a questo quella maggioranza per rendersi in qualche modo più competitiva
Credo che si sia tutti d'accordo
Ma
è altrettanto vero che se vogliamo come istituzioni essere credibili agli occhi degli italiani dobbiamo passare rapidamente dalle buone intenzioni I fatti
In un Paese come il nostro che tanto ricco di potenzialità vi sono ancora troppi ritardi sono ancora troppi noti che in qualche modo imbrigliano la ripresa economica è possibile
Penso al mancato ammodernamento infrastrutturale all'alto costo dell'energia alle scarse risorse che continuano ad essere destinate alla ricerca scientifica al livello medio della formazione universitaria
Penso alla carenza di opportunità offerte ai giovani abbiamo un welfare che in qualche modo risente di una società che non c'è più il nostro welfare basato in particolar modo sulla garanzia da offrire ai più deboli
I dimentica quasi che dobbiamo garantire opportunità a quella fascia di italiani che sono deboli in ragione del fatto essere giovani
In altri termini meno istituzionali invito a riflettere soltanto su questa considerazione fino a qualche anno fa con la pensione del nonno si manteneva il nipote
Oggi
Il nipote spera di avere un lavoro per poter rendere più agevole la picchia AIA del no
Sì in qualche modo ribaltata la realtà sociale essendo il welfare che non sia soltanto un welfare di garanzia ma welfare di opportunità
Sono questioni
Che non possono essere reciprocamente addebitate come responsabilità del centrodestra del centrosinistra come se fossimo in una perenne campagna elettorale
E credo che se le istituzioni vogliono acquisire complessivamente credibilità agli occhi della pubblica opinione
Debbano tutte attraverso una presa di coscienza delle forze politiche impegnarsi perché questi temi tanti altri siano affrontati congiuntamente da tutti gli schieramenti
Concepire l'altro con un avversario come e non come un nemico significa anche essere coscienti che ci sono impegni di fronte i quali il nostro Paese non può continuare a dire Aniasi come se fossimo in una perenne campagna elettorale
Perché i temi
Del mancato ammodernamento infrastrutturale del costo dell'energia delle risorse destinate alla ricerca all'eccellenza di un welfare che non è più in sintonia con i tempi in cui viviamo sono temi che stanno a cuore alla coralità delle forze politiche
E mi rifiuto di pensare che si stanno a cuore alla coralità della forza politica non possono trovare anche momenti comunitari di soluzione da parte delle forze politiche
E parlo di una comunità come quella di Prato che sta soffrendo più di altri la crisi economica degli ultimi anni
Con difficoltà disagi gravi preoccupazioni per il futuro che vengono vissute quotidianamente da tanti lavoratori tante famiglie tanti imprenditori
Lavoratori e imprenditori perché
Proprio in ragione del fatto che la storia insegna sempre qualcosa credo che sia giusto dire che alla vigilia la
Terzo millennio in questa epoca in cui ci troviamo
Quella conflittualità capitale e lavoro
Che sembrano essere l'allevatrice della storia del secolo passato almeno per qualcuno si oggi archiviata come una delle utopie più fallimentari non soltanto per i lavoratori ma per un po'per i popoli interni
Oggi la crisi riguarda contemporaneamente imprenditori e lavoratori
E anche da questo punto di vista cercare soluzioni o comunque cercare forme di
Una democrazia quanto più partecipata nell'ambito della economia credo che rappresenti una sfida che deve essere affrontata senza che alcuno si tiri indietro
Ed è certamente dovere delle istituzioni permettere alla realtà sociale e produttiva di ogni parte d'Italia e quindi anche alla realtà sociale e produttivo pratese
è dovere ricevo permettere questa realtà di superare un momento difficile e di rilanciare un modello di sviluppo
La via e certamente quella della pronta piena efficiente attivazione nel sistema degli ammortizzatori sociali laddove necessario ma soprattutto di specifici interventi a sostegno dell'economia locale
Ma credo sia anche soprattutto quella più generale di politiche più incisive a difesa dell'industria manifatturiere italiano
Ciò non significa
Auspicare il ritorno
Ciò non significa ovviamente auspicare il ritorno di anacronistici protezionismo contrari all'evoluzione economica mondiale
Non vi è alcuna contraddizione tra una convinta adesione agli ideali di un'Europa senza barriere e la necessità di salvaguardare il legittimo interesse nazionale
Significa più semplicemente rispettare e far rispettare da tutti le regole comunitarie delle regole
E qui è bene essere chiari libero mercato e libera circolazione delle merci non significano né possono mai significare anarchia
Ma al contrario adesione alle norme che tutelano produttori e consumatori nel quadro di un sistema di leale concorrenza
La storia davvero insegna sempre qualcosa
La storia ha insegnato che non è nel conflitto capitale lavoro la molla del progresso la storia recente ha dimostrato che il mercato senza regole diventano Arquilla e non produce richiesta ma soltanto ingiustizie e la
Ecco perché il libero mercato non può significare concorrenza sleale il dumping libero mercato non può significare libertà di contraffatte
Libero mercato non può significare sfruttamento selvaggio del lavoro
Ed è mio auspicio che le istituzioni italiane tutte sappiano far valere in sede europea
E presso le organizzazioni economiche internazionali
Le ragioni dell'industria nazionale e la necessità di difendere i marchi italiani tale aggressione dei furbi e dei disonesti
Perché cari amici di Prato questi marchi e voi lo sapete bene visto che la sapienza artigiana e le virtù imprenditoriali fanno parte del vostro tiene a storico
Questi Marche non sono frutto di un privilegio sono l'eredità che viene da un lavoro
Dal sacrificio dalla passione dalla fantasia dalla sapienza
Vigente laborioso creativa onesto
Ritengo che un primo importante passo
Sì è stato costituisce è stato compiuto con la legge novantanove approvata l'estate scorsa che tra l'altro prevede misure dirette a favorire l'internazionalizzazione delle imprese
Ma anche misure più dure sul fronte della lotta alla contraffazione e sull'obbligo della rintracciabilità del prodotto
Un altro importante fronte d'intervento e certamente costituito dalla lotta allo sfruttamento del lavoro nero
è un tema strettamente connesso io e della legalità
Al viene all'essenza dei processi di integrazione ciò significa
Che se è doveroso da parte dell'Italia da parte della comunità pratese
Rispettare la cultura d'origine degli uomini e delle donne che decidono di partecipare con il loro lavoro alla crescita della nostra società
Così come hanno partecipato ricordiamocelo con il loro sacrificio alla crescita di tante società estere gli emigranti italiani delle generazioni passate
Vorrei che soprattutto i più giovani
Visitasse però il recente Museo dell'emigrazione italiana inaugurato sì qualche giorno fa al vittoriano di Roma
E se ne hanno le possibilità invitassero magari via internet è facile il Museo dell'emigrazione ai designer anche negli Stati Uniti
Sono passati i decenni ma rivolti di quei nostri connazionali che arrivavano
Oltre oceano sono tre emendamenti simili I volti di quei tanti poveretti che cercano di venire in Italia
Non c'è alcuna
Se abbiamo il dovere di rispettare la cultura d'origine l'identità di chi viene qui
Dobbiamo anche chiedere a queste donne questi uomini
Di rispettare le nostre leggi di parlare la nostra lingua di far frequentare ai due
Di far proprio quel valore della dignità della persona che parte integrante della nostra società e della nostra civiltà
Non si possono reclamare soltanto i diritti se non si è pronti ad adempiere a precisi dovere
E ciò significa anche
E qui lo si capisce più che altrove perché la realtà dell'immigrazione del nostro Paese estremamente variegata
Quel che dico qui a Prato e che voi conoscete meglio di me sarebbe scarsamente comprensibili in altre realtà nazionali ciò significa
Che integrazione non può significare
Chiudere gli occhi di fronte all'esistenza di autentici anche l'atto
Che non rispettano le leggi non tutelano il lavoro non difendono i diritti delle persone non chiedono l'integrazione allo stesso momento in cui si rifiutano di parlare la nostra lingua di banda mandare i loro figli nelle nostre scuole
Integrazione e legalità
Della identità del personale
è in qualche modo opera
Impegno che la politica dell'istituzione
In una una gamma di interventi che necessariamente articolato
Non vi è integrazione sedie frammentazione in qualche modo distruzione del legame sociale
è che io credo che
La consapevolezza della complessità di questa questione debba comportare per l'appunto l'impegno della politica delle istituzioni dei cittadini tutti
Per rendere possibile come è stato detto all'inizio un nuovo patto di cittadinanza
Da più parti ci si è chiesto se
La nostra Italia debba essere unicamente degli italiani o se al contrario la nostra Italia possa essere come io credo
Di tutti coloro che dimostrano di amarla
Chiamarla significa in qualche modo sentirla come patria anche se
Non è la terra dei padri
è un'espressione che mi è cara può apparire un artificio dialettico oratorio
In realtà è una concerto che viene reso molto bene
Dalle lingue europee patria in ogni lingua europea a un etimo ben preciso terra dei padri eppure io credo che la sfida di una corretta integrazione
Un'integrazione che si basa sul rispetto della dignità della persona e sull'accettazione di valori condivisi
Quella sfida la si vince nello stesso momento in cui
Si fa sentire anche chi ha padri
Nati altrove si fa sentire quelle donne quegli omini
A casa loro nella loro patria quando sono nella nostra Italia ovviamente con quindi ricchi quei doveri di cui opportunamente il Consiglio Comunale di Porto in tante occasioni ha fatto riferimento
Con questo auspicio
Con l'auspicio che
L'attuale fase economica possa essere superata
E con la ribadita volontà
Da parte della Camera dei deputati in questo caso ma credo più generale delle istituzioni
Di forti impegni per garantire
Nell'ambito della globalizzazione nell'ambito della piena integrazione europea
Nell'ambito di questa fase mondiale dell'economia
Garantire in quest'ambito dicevo la difesa di legittimi interessi nazionali io credo che con questo triplice auspicio si possa concludere questa cerimonia
Che partendo da un dato storico settecento ventesimo anniversario della inaugurazione dell'Aula del Consiglio Comunale pratese colleghi idealmente un passato di identità con un futuro fatto
Di identità in qualche modo fatto di impegno per la crescita armonica dell'intera società grazie