L'indagine della Procura di Palermo sulla presunta trattativa tra lo Stato e la mafia: intervista a Carlo Vizzini

Radio Radicale abbiamo ora qui di fronte a noi il presidente Vizzini Carlo Vizzini presidente dalla prima Commissione a Palazzo Madama senatore e Vizzini il generale Mario Mori già capo delle sinistre perché già capo del rosse ha testimoniato ha detto non c'è stata
Non c'è stata nessuna trattativa lei che ne pensa di tutta questa visione della trattativa e del cosiddetto papello
Ma guardi io intanto
Sono lieto che morì
Dica che la trattativa non c'è stata
E sono certo
Che i magistrati che si stanno occupando di questa
A vicenda però fatti trovino alla fine la vera soluzione di quella che ancora oggi una notte buia dalla nostra Repubblica
Che sono le stragi del novantadue prima e del novantatré subito dopo
E quindi vanno valutati attentamente tutti gli elementi
I magistrati che se ne stanno occupando sono bravi capaci
E credo che si stanno muovendo bene non tocca a me dirlo personalmente
O non avrei mai
Trattato
Con gente che sceglieva gli altri uomini nell'acido
Con gente che ha ridotto la Sicilia in condizioni
Terribili
E quindi
Proprio in quel periodo lo rivedevo proprio in queste ore
Mentre altri
A quanto pare trattavano
Presentavo provvedimenti e proposte del partito socialdemocratico di cui era allora segretario
Tendenti ad ad aprire Pianosa
Tendenti a tutto una serie di
Sconti di pena per i collaboratori di giustizia che allora non erano previsti a un inasprimento complessivo della legislazione
Antimafia che non aveva precedenti e ricordo che il mio partito entrò a far parte del Governo Amato
Proprio dopo che furono accolte alcune delle nostre misure che sono
Ancora consultabile il due giugno del mille novecentonovantadue anzi il primo giugno del mille novecentonovantadue incontra il borsellino alla Procura di Palermo per illustrare a lui e al Procuratore Capo di allora
Il pacchetto di provvedimenti del mio partito
Ed essi ne furono compiaciuti mi rilasciarono anche una dichiarazione ufficiale di compiacimento di giornale il Corriere della Sera scrisse allora di me il primo segretario di partito che si presenta a Palazzo di Giustizia per parlare di queste cose
Cioè dell'inasprimento dei provvedimenti contro la mafia con i magistrati
Il diciannove luglio
Del novantadue Mori Borsellino il sedici luglio Borsellino lo forti Natoli ed io eravamo stati a cena insieme sul loro invito
Dopo che l'hanno finito di interrogare molto lotte parlare la discussione fu tutta su mafia e appalti in realtà nessuno me parlo in quella sede di una trattativa si parlò di mafia ma
Di mafia appalti e del pericolo perché alcune grandi imprese nazionali non soltanto siciliane se dessero
Al tavolo
Degli appalti con Cosa Nostra non più come aziende taglieggiato e ma come compartecipe probabilmente organiche
Al sistema mafioso tengo a precisare che il periodo a cui faccio riferimento io non vedeva ancora collaboratore di giustizia che parlavano di questo sistema perché le quello che poi fu chiamato il Ministro dei lavori pubblici di
E cosa nostra Angelo sino era detenuto ma non ancora collaboratore di giustizia lo divenne qualche anno qualche anno dopo
Persino sarebbero il dossier se non vado errato preparando a Rossi
C'era stato sulle sugli appalti un dossier preparato dal rosso che aveva provocato anche conseguenza insomma e risulta
Per certo che Borsellino nel mese di giugno abbia chiesto a Mori Bindi insistere sul filone mafia appalti per bocca di Di Pietro che si era incontrato
Anche con Di Pietro così come il dottor Lo Forte se rincontrata Milano con
Con alcuni colleghi milanesi
Io credo che davvero
Oggi come non mai ci sono le condizioni
Per potere arrivare a una verità di cui questo Paese di cui la democrazia italiana ha bisogno
Perché badate bene l'idea che c'è un dubbio su quali sia il reale movente di un momento drammatico della vita della nostra Repubblica in cui
Muoiono due magistrati esposti in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata e l'onda d'urto si sposta poi
Quasi come una spallata sul sistema
Dalla Sicilia a Roma a Firenze e a Milano in località
Che francamente potevano essere raggiunte da esponenti delle cosche mafiose solo se qualcuno
Mi spiegava di che cosa si trattava e ce li portava poiché io che sono un docente universitario via Palestro a Milano non saprei che cosa e dubito che Riina Provenzano Brusca potessero
Sapere questo e quindi su questo
Se non si fa per la luce restiamo con un deficit di democrazia e quindi credo che questi magistrati
Debbano andare avanti in tutte le sedi in cui operano e che quelli di Palermo che più specificamente si occupano di questa
Trattativa
Debbono andare avanti io sono uno di quelli che nel mille novecentosettantotto da giovane parlamentare su indicazione del mio partito d'appartenenza al partito di Giuseppe Saragat
Disse che non vi setting che non bisognava trattare con le Brigate Rosse per Moro
Poi ho sempre avuto dopo la morte di Moro nel
Come dire un dubbio
Se si poteva salvarono quella vita
Ma se mai
Si venisse a sapere
Che questo Stato ha trattato con gli uomini della mafia con le mani ancora grondanti di sangue con la gente sciolta
Nell'acido e contanti lutti
Orfani
Genitori che hanno perso i loro figli sangue che
Scorso in tutta la la penisola avesse trattato o con questa gente sarebbe stata una trattativa infame
Ringraziamo come sempre Carlo Vizzini presidente dalla prima Commissione a Palazzo Madama per l'ascolto da Radio Radicale