"Senso religioso e cultura laica"

Dice il segretario
Al Partito Socialista Italiano e l'onorevole Roberto Formigoni vicepreside
Chiamo ora migliore la parola
Regioni
A Formigoni e la parola subito per aprire il tema con il suo primo intervento
Il tema di oggi lo ha già ricordato Maurizio Vitali né d'altra parte sta scritto come sempre in questa splendida organizzazione del meeting alle nostre spalle
E senso religioso e culturale Aica
Di fronte alle responsabilità della politica
Ora a me pare indubbiamente che la parola centrale sia di questa tavola rotonda sia dell'arresto di tutto il meeting
è il senso religioso
Che non è affatto
Qualche cosa di contrapposto alla cultura laica
E tanto meno alla cultura perché anzi io voglio fare un'osservazione elementare banale qui in questa tavola rotonda siamo tutti laici sono laico anch'io ed anzi e proprio per questo che il senso religioso mi interessa mi interessa in quanto uomo
Perché è il senso religioso uno lì con la parola senso religioso intendiamo
Ciò che fa essa che l'uomo uomo
Senso che li Giosuè per noi espressione della domanda fondamentale di significato
Che c'è in ogni uomo
Ed è per questo che oggi è stimolante
Vedere che cosa ha da dire la politica
Di fronte esattamente alla domanda che l'uomo è che cosa ha da dire la politica in concreto che cosa gli uomini politici o alcuni uomini politici
Hanno da dire da proporre
Di fronte a quel complesso di esigenze di desideri originari che costituiscono l'identità dell'uomo
Che fanno essere l'uomo un uomo
Per anticipare una definizione io credo che il problema della politica il primo fondamentale problema della politica sia esattamente quello di non bloccare questa domanda di non impedire che questa domanda di significato
Il significato della vita che è dentro ogni uomo si esprima la prima cosa
Da chiedere alla politica che non blocchi che non so pochi che non impedisca il manifestarsi di questa domanda di significato quell'uomo ha dentro di sé
E anzi che se possibile la politica aiuti questa domanda ad esprimersi
E a trovare risposta
Il senso religioso descrive l'uomo innanzitutto in termini di libertà
L'uomo come l'espressione di una libertà irriducibile
Perché l'uomo è irriducibile a qualunque antecedente biologico storico
Io credo l'identità più profonda dell'uomo di ogni uomo coincide proprio con questa suprema aspirazione ad essere se stesso cioè a essere libero ai spogli immersi in termini assolutamente personali non catalogabili non omologabili secondo nessun criterio di giudizio che non sia altro che appunto la sua libertà
E quindi la politica ha da confrontarsi da misurarsi con questo fatto che l'uomo è una tensione costante è una domanda continua e un'attenzione continua verso la realizzazione disse verso la pienezza del proprio essere
In qualche modo è proprio questa tensione
Al di più da sé questa pensione all'infinito ciò che fa essere l'uomo un uomo vero
Tensione dell'uomo libertà vado schematicamente perché ci siamo dati un tempo ristretto per questo primo intervento che vuole porre i termini della questione i termini del problema
Il senso religioso definisce dunque l'uomo innanzitutto come tensione alla libertà alla creatività all'espressione di sé c'è una seconda caratteristica
Secondo cui l'uomo è colto
Nella prospettiva del senso religioso
Io la definirei in questi termini l'uomo tende inevitabilmente a mettersi assieme ad altri uomini
Ad associarsi con altri la sua libertà si esprime innanzitutto in un riconoscimento che l'uomo opera di altri uomini di altri soggetti nella tendenza a mettersi
Una terza caratteristica
La pendenza dell'uomo
A costruire
A costruire società la pendenza dell'uomo a concorrere
A dare un volto una identità al mondo in cui vive
Bene io penso che la responsabilità della politica sia quella di servire a questa struttura dell'uomo
La responsabilità della politica sia di essere al servizio di questa tra i politici connotazione dell'uomo
La valorizzazione di questi tre aspetti e cioè la valorizzazione della libertà
Anche qui vado brevemente la valorizzazione della libertà quindi la valorizzazione delle diversità un pluralismo reale
La democrazia e tale cioè la democrazia è vera e giusta quando rispetta le diversità si fonda su di essa
Secondo non una democrazia degli individui isolati degli Uomini soli o che tenda a dividere gli uomini tra di loro ma una democrazia degli uomini che si mettono assieme
Degli uomini che si riconoscono torna con altri e quindi creano gruppi movimenti associazioni
Creano quelli che la dottrina sociale cristiana chiama le formazioni sociali
Del resto
Proprio la Costituzione italiana parte dalla riconoscimento come diritto fondamentale del diritto di associazione del diritto degli uomini a mettersi insieme e ad essere protagonisti
Della società insieme
Terzo
Una demo la democrazia è vera quando vi conosce il valore Issa il diritto degli uomini a costruire a costi e a costruire a partire da un'identità
Una società in cui sia possibile essere protagonisti nel terreno nel campo culturale nel campo economico
Nel campo imprenditoriale
A partire dalla propria identità
A questo punto domando qual è la situazione oggi nel nostro Paese
Riguardo a questo compito fondamentale della politica
Io credo si possa dire almeno per molti aspetti
Che la situazione è esattamente l'opposto
Siamo in presenza di un potere che tende
Piuttosto che a interessarsi dell'uomo nel concreto svolgersi della sua vita
Un potere che tende a interessarsi di ciò che sostiene il potere spesso
Difatti il discorso politico non soltanto nel nostro Paese
USA soprattutto la parola consenso
Fa politica chi è capace di creare il consenso della gente attorno alle sue scelte
Il potere è per sua natura tende più che a mettersi in rapporto con i desideri dell'uomo
Con le esigenze fondamentali dell'uomo con il senso religioso dell'uomo tende a governare e a manipolare le reazioni dell'uomo
Perché tende a usare delle reazioni dell'uomo per sostenere se stesso per sostenere se stesso come potere per perpetuare moltiplicare se stesso come potere
Anzi io dico che nella nostra società nonostante tanti discorsi sbandierati di libertà e di pluralismo
La paura più grande che sia è proprio la paura della diversità la paura della differenza
A meno che non sia una differenza funzionale al potere spesso cioè manipolabile dal potere
Uno degli ospiti del meeting Giacomo Contri in un articolo recente ha parlato di questa tendenza a governare le differenze presenti nella società
Piuttosto che a lasciarsi interrogare
Da queste differenze
A lasciare che siano le differenze a organizzare la convivenza
Anche qui per farla breve io credo che il tema della differenza sia il tema decisivo della nostra attuale fase culturale sociale e politica
Ricordate la triade della Rivoluzione francese
Bene se vogliamo riprendere in considerazione oggi io penso che accanto alla libertà e alla fraternità
Oggi debba essere posto il tema della diversità
Non libertà de fraterni tenga li tema in qualche modo libertà e fraternità e diversi
Oggi è la diversità
Che segnala la possibilità della libertà all'interno della società
Mentre oggi io credo anche questo è già stato detto in alcuni incontri precedenti vediamo piuttosto una tendenza all'omologazione
Una tendenza ad appiattire le diversità
Una tendenza a censurare a non confrontarsi con l'uomo concreto per come si pone
Perché l'uomo nella sua libertà e nella sua unicità
è per definizione spesso diversità
Il potere
Tende
A negare
Le diversità per organizzare invece un governo capillare
Degli elementi comuni dei valori comuni
Voglio andare più a fondo nella polemica con certe
Linee di tendenza presenti nel dibattito culturale di oggi questa parola valori comuni
Per come è utilizzata oggi mi sembra decisamente ambiguo soprattutto diciamolo con chiarezza all'interno di un certo dibattito cattolico
Mi sembra che puntare la questione della politica o della cultura sulla ricerca di alcuni valori comuni mi sembra che sia oggi un gioco al ribasso
Appunto una tentata omologazione che porta a censurare eliminare le differenze scomode e perciò le identità reali
Perché ma perché l'uomo vinte esattamente nella diversità rispetto ad ogni altro uomo nella differenza
Come del resto già annotava
Alcuni secoli fa visto otto L
E l'obiettivo della democrazia non può che essere questo che visitano le differenze
Una democrazia è vera quando ogni identità Saatchi ettari e valorizzare ciò che non si omologa ciò che è differente da lei
Insisto io credo che oggi il tema della differenza sia il tema decisivo e non è un caso che oggi la polemica più forte e portata proprio a chi costituisce all'interno della società identità scomoda anche le polemiche di questi giorni anche tanti articoli della stampa che oggi più che mai appaiono può venire da lontano da un disegno morì del tutto chiaro da un tentativo di omologazione molto chiaro mi riferisco a diversi articoli della stampa ripartito
Dunque che la differenza possa vivere che le identità possono manifestarsi
Un secondo punto vorrei proporre al dibattito dei nostri interlocutori
Lo accennavo prima il problema del diritto di associazione
E il problema della possibilità di costruire all'interno della società di partecipare
Alla costruzione della casa in cui tutti noi siamo
Io credo che tra i tanti ma l'articoli della Costituzione
Ancora validi
Uno in particolare non sia stato realizzato
Ed è quell'articolo due a cui accennavo inizialmente che stabilisce che riconosce tra i diritti inviolabili dell'uomo proprio il diritto a creare delle formazioni sociali
L'articolo due recita esattamente formazioni sociali ove si svolge la personalità dell'uomo
Più che una Repubblica fondata sul riconoscimento di questo diritto mi sembra in molte manifestazioni concrete una Repubblica che tende a dividere gli uomini gli uni dall'agli altri e voglio essere concreto perché poi è su questo che avviene la polemica politica confronto quotidiane su questo che ci dividiamo
E su questo che c'è lotta nella società e nella politica un tema quello della scuola
è evidente che la scuola italiana di oggi
Appare dominata da un disegno culturale che punta piuttosto all'omologazione che non alla valorizzazione delle diverse identità
Non è da oggi che noi chiediamo una scuola che valorizzi invece la libertà della persona la sua possibilità di essere protagonista
Credo che nel tema della scuola sia veramente in questione una delle caratteristiche fondamentali cioè si tratta di decidere se sia ancora giusto aveva paura della libertà della gente che si esprime aver paura della libertà dei genitori aver paura della libertà degli insegnanti avevo paura della libertà
Dei ragazzi quasi che lo Stato dall'alto debba appunto governare fa scendere i suoi contenuti obbligatoriamente uguali per tutti e non invece permettersi l'esprimersi dal basso
Di una molteplicità e di una ricchezza di identità diverse
Chiudo perché ho già superato il tempo almeno in questo primo intervento dicendo che da questo punto di vista
La tesi che da tempo andiamo sostenendo che si è sintetizzata nello slogan che come tutti gli slogan va capito nella sua intelligenza nello slogan del più società e meno Stato
Non è per nulla
Non getta neppure un'ombra sul valore dello Stato
Ma tende piuttosto a ricondurre al posto giusto il compito e ruolo importantissimo dello Stato delle istituzioni civili della politica
Come ambito di attività dell'uomo
Al servizio della crescita della libertà dell'uomo stesso
La politica credo in questo riprende tutta intera la sua nobiltà e la sua dignità
Come attività importantissima perché l'uomo sia più libero per costruire per garantire le condizioni di libertà all'interno della società
Il bene a cui la politica tende il bene comune di cui tante volte si parla non è non può essere il bene dello Stato il bene statali Ispica mente inteso ma esattamente il viceversa è il bene dello Stato che coincide con il bene di ciascuno
Di coloro che vivono all'interno di della società è il bene vivo dello Stato che coincide con il bene comune cioè con lo sviluppo del bene di ciascuno di ogni persone di ogni gruppo verso le sue finalità
Ecco perché e chiudo su questo esempio
Una delle questioni fondamentali oggi
E quella dell'economia del lavoro della disoccupazione c'era una delle questioni su cui si gioca in termini concreti la questione del potere
E cioè la può la possibilità che deve essere data a tutti all'interno della società
Di poter essere protagonisti in prima persona anche sul versante dell'organizzazione economica e delocalizzazioni imprenditoriale non è più il tempo non può più essere il tempo dei grandi gruppi e delle grandi concentrazioni
è il tempo di una diffusa che le attività di base è il tempo che la politica riconosca aiuti e valorizzi queste forme nuove questa voglia nuova di giovedì gli adulti di essere protagonisti anche del fatto economico del fatto del lavoro per poter essere veramente protagonisti della propria libertà e di una costruzione sociale e su questo che siamo impegnati
Ed è questo che vogliamo portare avanti
Grazie a Formigoni
Di fronte alla responsabilità della politica dunque c'è l'uomo come libertà
Ma libertà non come nome ma libertà in azione con tutte le sue conseguenze storiche sociali sentiamo su questo tema invitando gli oratori
A atta ad attenersi ai quindici minuti in modo da avere la possibilità di un dibattito sentiamo su questo tema la posizione di Claudio Martelli
Siccome non è la prima volta che discuto con Roberto Formigoni
Anzi a partire dal mille novecentottanta
Dal vostro primo meeting è diventato in qualche modo una consuetudine
Che ha fatto l'inizio
Scandalo ha suscitato qualche fastidio
In casa vostra ma dovete credere anche in casa nostra
In casa socialista in casa laica per così dire
Trovo facilmente la consonanza anche se la consonanza intellettuale anche se non sempre il linguaggio evidente
E figuriamoci se non siamo d'accordo nella premessa delle premesse cioè che
Compito della politica innanzitutto quello di
Non soltanto
Difendere ma promuovere
Favorire sviluppare la libertà degli uomini
All'ultimo congresso socialista qui a Rimini anche questa una consonanza questa Rimini che ci
Unisce
Tutto il tema per il mio intervento era
Un tentativo di
Spiegare il socialismo in termini di libertà e di liberazione
Non soltanto per un omaggio
A quel Socialismo liberale di Rosselli che ci ha tanto educato
E non soltanto per una particolare Simpatia culturale con le tendenze
Della filosofia sociale soprattutto di area anglosassone dei Rolls del Nobel di Ocalan
Via Bassani e di quanti riflettono sul tema dell'equità
E della giustizia
Come in sviluppo delle libertà individuali
Ma perché propriamente vi sono alle nostre spalle alcune esperienze
Molto concrete e molto ampie
Che ci hanno spinto nella stessa direzione di ricerca
Nonostante che ciascuno abbia la sua identità la sua diversità il suo diverso bagaglio culturale io penso che la prima in un certo senso la più importante di queste esperienze comuni eh
Le norme la straordinaria
Lezione umana morale e politica
Che a noi socialisti e a voi
Di del Movimento Popolare di comuni a Liberazione e giunta dal dissenso nell'Est europeo
Riflettendo su quella esperienze su quella lezione sullo scacco tragico
Qui approdato il tentativo più coerente
Di fondare un nuovo stato un nuovo ordine di cose nuove società
Sulla privazione delle libertà individuali e come azzerando
La storia di comunità e di popoli nei loro valori culturali precedenti e da quell'esperienza
Che è venuto un grande impulso
Nella sinistra come nel mondo cattolico
A
Ricercare
Se
Le divisioni gli spartiacque
Gli steccati ideologici
Che abbiamo tutti ereditato fossero ancora così giustificati
Qualche anno fa in un'intervista dedicata proprio uno dei vostri meeting
Avevo osservato già questa consonanza tra un'esperienza come la vostra come quella di Roberto che certamente trae
Grandi insegnamenti
Dalla
Il fatto che a guidare oggi la Chiesa cattolica sia un pontefice venuto dall'estero
In qualche misura
Nella sua complessità
La formazione così complessa di cui è portatore
Intellettuale e operaio poeta
E il grande sacerdote innanzitutto
Se non abbia giocato un ruolo determinante
L'essere in qualche modo come noi siamo posto marxista
E se essi formato e sperimentato
In un duro confronto con la realtà appunto di chi aveva voluto azzerare
La storia culturale nazionale sociale religiosa del popolo polacco
Così come hanno voi
Il dissenso nelle sta in segnato una ritorno coraggioso
Alle nostre origini autentiche
Che non sono quelle marxiste
Ma sono quelle di un socialismo umanistico
Filantropico
Semmai con forti correnti anarchiche libertarie al proprio interno
E di un socialismo che per comunicarsi al proletariato delle Campania al primo proletariato industriale dovette di necessità assumere linguaggio figure proprio per la tradizione religiosa ed in particolare di quella cristiana e cattolica
Si parlava alla fine dell'Ottocento ne parlavano i nostri antenati socialisti di apostolato nelle campagne
Di predicazione di evangelizzazione sia pure di un'evangelizzazione sociale
Vi è dunque una larga vi fu un largo mutuare ditemi
Di criteri di linguaggio
Propri della tradizione cristiano sociale da parte del socialismo delle origini quello al quale abbiamo inteso con grande convinzione di guidare la nostra navicella ammaestrati una volta di più
Dall'esperienza fallimentare dallo scacco tragico delle Società comuniste e dal grande insegnamento del dissenso politico intellettuale e culturale maturato in quelle società
Per questo mi accosto al tema di oggi con
Una relativa tranquillità io non credo che vi sia come dire un conflitto pregiudiziale tra senso religioso e coscienza laica
E come Roberto Formigoni potrà in cui la mente e dire mi sento laico e voglio parlare da laico
E naturalmente ritira di non smentire affatto
Il suo senso religioso
Io penso di poter parlare di sensori Joseph e di non smentire affatto con ciò il mio essere laico
Semmai interessa di più capire bene che cosa intendiamo il senso religioso per esempio
Sorge come ho visto eletto
In rapporto a una delle vostre
Mostre quindi il meeting
Sorge istantaneamente nell'uomo primitivo al cospetto della volta stellata
Insomma il senso religioso e senso dell'infinito
Ho il senso del limite
O entrambe le cose e cioè il senso del limite dell'uomo di fronte all'infinito
E la coscienza laica
L'ardimento di scoperte sempre più grandi inaudite nell'ordine scientifico tecnologico nelle costruzioni sociali
O è la coscienza degli stretti confini entro cui è chiusa la vita umana
Io non credo che l'uomo sia in natura laico o religioso penso che l'uomo sia l'uomo
Limitato nella conoscenza e assetato di conoscenza
Che si è immenso rispetto alle altre creature
Massi anche infimo
Rispetto all'infinito
Che sia dotato di senso
Ma che si anche costretto condannato molto spesso a vivere nell'assurdo
L'assurdo di cui così magistralmente ha parlato
Nelle sue indimenticabili pièce
Uscente io ne esco
Se dunque sia il senso religioso che la coscienza laica
Sono come dire intimamente dialettici
E si aprono diverse interpretazioni
Che senso ha allora come ha ben detto mi pare il vostro
Presidente Cesana
Continuare a dividere ripartire gli italiani
In tre grandi categorie
In tre grandi culture
Che dovrebbero essere permanentemente in lotta e definitivamente sempre in conflitto tra di loro
E sarebbero la cultura laica
La cultura cattolica la cultura marxiste
Io non so se ho capito bene il senso della rifiuto di Cesana
Di
Iscrivere
La propria storia e quella del proprio movimento
In una delle tre
Categorie culturali
Cesare dice che è sbagliata è da respingere la tendenza così diffusa rinchiudere i cattolici in un ghetto per quanto grande possa essere questo ghetto
Bene io debbo subito aggiungere che
A mia volta a nostra volta noi socialisti non desideriamo affatto di essere rinchiusi
Né in un ghetto marxista né in un ghetto laicista
E dunque cosa significa questo duplice rifiuto
A essere
Omologati classificati come specie
Che proviene sia da noi
Sia da voi
Non si tratta soltanto credo di una certa insofferenza per gli steccati ideologici
Per le tradizioni pietrificate per gli sbarramenti dottrinari
Credo che si tratti anche da altro
Credo che quando Cesana rifiuta
Il ghetto per i cattolici italiani
Intende rivendicare appunto la diversità di cui parlava Formigoni
Intende cioè rivendica la cattolicesimo non tanto un qualche connotato culturale
Rispetto ad altri connotati culturali ma una differenza una diversità irriducibile
Dell'esperienza religiosa e della specifica esperienza cattolica e del suo fondamento rivelato irriducibile
Alla storiografia culturale alla sociologia culturale all'antropologia e alla filosofia della storia
E figuriamoci allora se si rifiuta di ridurre la dimensione dell'esperienza religiosa di quella cattolica in particolare alla cultura cattolica figuriamoci allora se si può accettare di ridurre l'esperienza religiosa
Alla forma o alla presenza transitoria in un partito transitorio come tutti gli altri partiti
Nella stessa nella stessa misura noi sentiamo altrettanto errata
La pretesa di ridurre l'umanesimo socialista e l'umanesimo liberale
Alle dimensioni ai diversi percorsi di altri partiti così come oggi o ieri o domani si configura
Ed è anche per questo
Che noi rimettiamo continuamente e con sempre maggior decisione in discussione la forma del nostro partito perché quella che deve adattarsi
All'umanesimo socialista e liberale alle sue acquisizioni e non viceversa
Per esempio
A noi oggi appare ormai del tutto
Pacifico
Che sarebbe insensato inaccettabile contrapporre socialismo e liberalismo
E però
Non è soltanto appunto per
Un omaggio a tradizioni che tentarono questa sintesi
Si tratta di un'acquisizione
Come dire che a sua volta è la premessa per comprendere meglio il mondo in cui viviamo
E che non è senza conseguenze pratiche
O politiche
C'è qui l'amico Spadolini del quale ho grande stima e grande rispetto
Qualche anno fa
Quando nella convenzione dei giovani socialisti mi permisi di contestare uno dei tanti tabù della cosiddetta cultura laica o di quello che io chiamo il laicismo parlato
Retorico
Arcaico
E cioè che
Scuola di Stato significhi scuola pubblica
E che scuola libera significhi per forza a scuola confessionale
E che
L'avvenire della scuola italiana
Non può essere pensato
Prolungando all'infinito questa realtà che vede dodici milioni o tredici di allievi un milione di insegnanti tutti omologati dentro una struttura iper centralizzata iper burocratica
I per
Incapace
Di promuovere un vero rapporto educativo perché la squadra di tutto si parla salvo che nel rapporto educativo affidando tranquillamente
Affidando tranquillamente l'educazione dei ragazzi
Non alle famiglie per lo più impegnate nel lavoro
Non alla scuola che non si occupa di un rapporto educativo
Vittima di una delle tante dei tanti acceca menti della cultura idealistica dell'inizio del secolo di particolare in questo caso di Gentile
Che negava l'autonomia della sfera educativa pedagogica
E che è stato il principale autore la riforma scolastica nel nostro Paese quindi non senza conseguenze questo tipo di veduta filosofica
E che considero molto più interessante e importante proprio da un punto di vista laico se volete liberale
Che
Si possono organizzare diverse esperienze educative e che posso tra di loro confrontarsi misurarsi verificarsi
E che questo richiede che si arresti twitta alle famiglie una responsabilità nell'iniziativa educativa e richiede che tanti e diversi soggetti la chiesa il mondo cattolico
Il mondo sindacale il mondo imprenditoriale tante diverse scuole pedagogiche nel concreto dell'organizzazione di tante diverse realtà scolastiche possono misurarsi e allo Stato deve competere
Insieme con la definizione di quella che del resto è un obbligo previsto della Costituzione
Ma carta delle parità scolastiche ce lo Stato deve fissare alcuni parametri alcuni criteri e garantire poi l'accesso gratuito a tutti
La forma tecnica può essere la più diversa
La forma tecnica può essere la più diversa l'essenziale e chi vi sia appunto un quadro di riferimento una carta delle parità scolastica e che poi si compia questa evoluzione
Dall'illusione
Statalisti Ca'
Ad una scuola pubblica e libera
Nello stesso tempo Bardia
Nelle sue
Organizzazioni nelle sue ispirazioni nella sua
Le sue tendenze pedagogica
Quando Roberto Formigoni
Insiste sul tema della libertà
Propone
In qualche modo di riclassificare
Gli immortali principi dall'ottantanove
Aggiungendo alla libertà e alla fraternità
La diversità
Con la differenza
Credo che consapevolmente sappia di parlare un linguaggio che parte
Della ricerca filosofica del Novecento e della ricerca filosofica di parte laica la ricerca di un senso dell'essere
Quando parla dell'esigenza dissenso e di significato
E in ciò qua consistono essenzialmente la religiosità il bisogno di religione
Parla il linguaggio di grandi filosofie
Del novecento
Non è il punto di vista
Di qualche
Clericalismo di provincia
Kia
Cercato
Di fronte proprio
Al grande potere della scienza e della tecnologia
Di interrogarsi
Sul destino delle scienze sul loro significato per l'uomo
Sono i maggiori filosofi di questo secolo
E che ci sia oggi visibile
Una crisi delle scienze nel loro significato per l'uomo ce lo dicono gli scienziati i grandi scienziati del nostro tempo
Non quelli
Legati a qualche lobby industriale
I grandi scienziati premi Nobel anche italiani
E quando l'ora da parte socialista o da parte cattolica
Si pone il problema
Rispetto al potere della scienza è al potere della tecnologia che tocca ormai le questioni di vita e di morte nel senso che tocca
Il termine quale tradizionalmente è racchiusa la vita perché prolunga la vita
O può allontanare la senescenza
Perché
Consente o non consente la formazione di nuove esistenze
Per un verso interrompendo un ciclo naturale con la porto per altro verso innescando un ciclo artificiale con la fecondazione in vitro o quando l'uomo si dispone
Magari in imprese comunità russi americani a conquistare lo spazio
E naturale che insieme con
La meraviglia
La gioia per questi straordinari progressi ci si interroghi se non sia necessaria una pausa
Una riflessione
Se non sia giusto
Porre non un argine definitivo ma un interrogativo che si richiama alla coscienza
Tanto nella sua esperienza laica
Delle dure repliche della storia quanto suo senso religioso
Poiché siamo in possesso di mezzi e strumenti tali sul piano scientifico e sul piano tecnologico
Rispetto ai quali ancora non abbiamo elaborato un'etica una cultura
Rispetto ai quali c'è ancora profonda incertezza e divisione ma che richiedono di essere meglio approfonditi ma su questo tornerò nel prossimo intervento
Abbiamo ascoltato con grande attenzione per e apprezzato questo sforzo di entrare nel vivo nella profondità culturale del tema con la stessa attenzione ascoltiamo ora il Presidente Spadolini
Ringrazio l'amico Formigoni per il ricordo
Del mio primo intervento al meeting dell'amicizia sette anni fa nell'agosto mille novecentottantuno in quella che Martelli citando l'ottanta ci ricordava essere stata la seconda manifestazione nazionale vostra quando il vostro movimento
Era meno espanso almeno diffuso capillarmente di oggi al punto che io ricordo che il discorso che fece il Presidente del Consiglio si svolge l'attuale ingresso
Del Festival
E riguardava i termini dell'Europa e del cristianesimo
Ebbene io mi ricordo che in quei giorni uscivo giornale americano
Per il quale il termine primo presidente laico del Consiglio quale io ero era intraducibile
Dato che in inglese
La parola laicismo che ha un certo significato storico nei Paesi latini e tradotta solo con Sakura risolve con lo Stato secolare rispetto allo stato ecclesiastico
E quindi questo giornale americano scrisse il primo presidente secolare della storia italiana
Finché vuole ma di una variante in Terna
Quasi al mondo religioso perché la parola RAI con la sua origine voi lo sapete benissimo e bene
Ricordarlo momento in un dibattito che deve affrontare il rapporto fra la concezione cristiana e laicismo la parola ai colleghi K e appartenente al popolo profano
Il termine deriva dal greco Laos cioè popolo e come tale fu recepito nel latino tardo Lai pus cioè implicati non fa parte dello stato ecclesiastico
E caratterizza per tutto il Medioevo la contrapposizione fra Chiericato elencato
Aggiungo di più
Che nel Basso Medioevo laico prevale la Fidelio cioè duro ed estraneo alla scienza opposto e il giudice dura consulti
Che non possa determinate più alti spesso vuol dire anche indotto ed incolto macinate vi quindi quanta strada
è stata percorsa da allora perché però questo è un quesito che
è importante porsi perché il termine laicismo caratterizza una parte dell'Europa soprattutto quella latina Spagna
Francia e Italia dove ha assunto nell'Ottocento così netto carattere anticlericale e perfino al limite antireligioso in quella che è stata la esasperazione
La esista del termine laico evidentemente perché si è contrapposto a un certo rapporto della chiesa con la società civile col potere quale fu quella la monarchia spagnola
O della monarchia francese prima della rivoluzione o quella chiesa Risorgimento
E quindi ha finito per caratterizzare
In senso polemico così lontano dal suo origini i termini interno la vita
Stesse dalla Società religiosa
Questa espressione che certamente si presta tanti equivoci va che noi dobbiamo adesso riportare alla sua valutazione storica sostando per un momento su quello che sono stati in questi quarant'anni di vita repubblicana i rapporti fra le forze laiche le forze cattoliche fra laicismo e cattolicesimo almeno la sfera politica quasi ripercorrendo
Quella via costituzionale che Formigoni ci hanno giustamente richiamato a valorizzare
Ora quarant'anni di distanza ormai dalla firma
Della costrinsero repubblicano occorre ricordare che il rapporto fra il cattolicesimo e laicismo almeno la sfera politica si pone oggi in modi e forme del tutto diversi da quelli dell'immediato dopoguerra
Dopo rotto della Resistenza dopo la coabitazione comitati di liberazione delle forze protagonista nuova storia d Italia
Le distinzioni tipo risorgimentale tra posizioni laiche posizioni cattoliche
Riassunto all'organo del partito la Democrazia cristiana ma non solo in quello
Anche in un complesso di movimenti come l'Azione cattolica che ebbero un peso rilevante del dopoguerra pur essendo organizzate come forza di intervento politico riemersero con tutto lo intatta forza di rottura e di divaricazione
Il testo stesso della costituzione pura ricerca curata e instancabile quasi estenuanti di compromesso su parecchie ma tenete nobile compromesso lo usò per primo un uomo che fu maestro in quest'arte e che pagò con la vita la ricerca
Di via di transazione di equilibro onorevole Moro era un giovane deputato costituente il quale valorizzo
Il compromesso
Il compromesso raggiunto fra le porge una vecchia scuola liberale democratica le faceva scuola socialista la scuola comunista dalla scuola cattolico sociale che a soli quattro grandi piloni
Che si muovono la Costituzione per esempio il compromesso raggiunto sull'articolo sette cioè sull'inserzione dei Patti lateranensi dalla Costituzione non basto
Evitare che al fronte Democrazia Cristiana Partito comunista si oppure su un ponte che andava da i socialisti e i liberali e che riuniva tutte le forze più o meno di estrazione laica
E risorgimentale
La polemica sull'articolo sette oggi appare lontana
Anche perché noi siamo di fronte al fatto che la revisione concordataria è stata compiuta
Secondo un voto del Parlamento italiano
In una sfera di recuperata libertà religiosa possibile anche grazie alla svolta conciliare
Della Chiesa
Ma è bene che i più giovani non dimentichino Greta degasperiana che pure fu così essenziale per la ricostruzione la patria
Vide un rapporto difficile fra laici e cattolici
è un rapporto difficile anche all'interno della Democrazia cristiana rispetto alle correnti
Che ricevevano alimento e protezione al Vaticano
Volte a contrastare l'Inter classismo degasperiana e la sua strategia delle alleanze
Il punto di maggiore discrimine fondatore nell'aprile cinquantadue l'operazione Sturzo
Impropriamente chiamata Sturzo perché il sacerdote siciliano l'uomo in assoluto di perdita
E di grande coerenza una battaglia antifascista nata dopo negato a seguire una strada che non la sua cioè tentano l'alleanza fra la Democrazia Cristiana
E le destre neofasciste nelle elezioni amministrative per Roma
Vittoria che a De Gasperi fu resa possibile il mettere in scacco questa manovra che avrebbe cambiato diventa storico radici solo dall'apporto essenziale delle forze laiche vorrei ricordare in quel momento decisivo perché unico partito
Laico presente al Governo
Il Partito repubblicano di la Malfa e di facciata
Ci vuol la svolta di Papa Giovanni ventitresimo terzo alla fine degli anni Cinquanta
Per inaugurare un nuovo periodo le tormentate relazioni
Fra il filone laico da cultura italiana
Allora rappresentato dal gruppo del mondo che abbracciava tutta la cultura laica fino al confine oltre il confine la cultura socialista e infilò nella cultura cattolica
E nel cinquantotto cinquantanove che si comincia a parlare di Tevere più largo
E allora che si delinea la benedizione vaticana sullo stesso Risorgimento
L'apertura i deliberati del concilio Vaticano secondo permetteranno in larga misura di colmare
Le divisioni per le due società e fra i due mondi che in qualche caso erano state esasperate un rafforzati
Dopo l'evoluzione post conciliare il rapporto del cattolicesimo politico
Con tutte le altre ideologie che stavano alla base dei movimenti laici e di sinistra è stato più facile più costante e più profondo
E l'esperienza dell'ultimo decennio appare in prospettiva essenziale
Ci sono state governi a guida a presidenza laica
Che non hanno minimamente colpito intaccato i valori religiosi
E ci sono state governi a guida democristiana che hanno saputo sottrarsi a tentazioni di confessionali
La verità è che la società italiana stessa oggi è essa rifiuta la contrapposizione schematica un manichea fra laici e cattolici
Rispetto all'intreccio profondo delle due culture
Rispetto all'identificazione dei comuni nemici
E qui ha pesato certamente ci davano allo
L'argomento è avvocato dall'amico battelli quello del dissenso dell'Est e di recupero dei valori di libertà civile accanto ai valori di libertà religiosa egualmente calpestati in Ungheria come in Polonia come in Cecoslovacchia
Rispetto alle prospettive di un avvenire internazionale che adesso esclude tutte le forme di guerra fredda
Degli anni Cinquanta alleate dello spirito crociato
Siamo a un momento di svolta fondamentale per la storia della moderna in questo quarantennio repubblicano il punto io ovvio non consento con l'analisi e l'amico Formigoni e sulla definizione del potere
Perché le democrazie vivo repubblicano non conoscono o non dovrebbero conoscere il potere che ha caratteristiche dei regimi autoritari assoluti
Non è che De Gasperi si è andata al potere lei è andato al potere
Lasciatemi parlare poi dopo mi fischia Rete quando avete capito di che cosa parlo
Espressione del potere perché crede come crediamo noi come credete voi una democrazia rappresentativa o s'identifica con una fase di deviazione dice degenerazione d'autorità oppure implica un non funzionamento del sistema perché un sistema democratico come il nostro non deve conoscere forme di potere oppressivo della società e deve vedere un ricambio costante fra società e classe politica che questo come non ci sia stato sempre dal dopoguerra
Questo è un altro discorso che riguarda sia le forze cattoliche sia le forze laiche non mi sentirei e dare la colpa né soltanto né soprattutto la Democrazia Cristiana
Questo è un discorso che investe un po'tutti
Ma sempre tenendo presente che noi ci muoviamo sul piano della ricerca del governo De Gasperi andato al Governo Moro è andata alla guida del governo
No mandato alla al potere perché questo lo possiamo dire però dobbiamo dire in quanto il potere di per sé qualcosa di irreversibile è quello dell'Europa orientale che noi combattiamo e che vogliamo abbattere
Consentendo proprio che ci sia sempre un'alternanza
Ecco perché meritiamo la recente intervista fatta l'Avvenire il giornale che i cattolici milanesi uno scrittore che unisce cultura laica e conoscenza profonda del mondo cattolico cioè Geno Pampaloni
Il quale ha sottolineato i danni di un estremismo cristiano che consistessero vuole bene all'importanza di valori minimi
Comune alle due società io ho colto la battuta
Di l'amico Formigoni
Volta a sminuire il peso dei valori minimi ma una patto costituzionale vedendo come il nostro quelle in cui voi noi crediamo anche se lo vogliamo migliorare nelle sue concrete articolazioni si regge su alcuni valori minimi che sono in parte file esperienza cristiana in parte dall'esperienza delle forze laiche socialiste nella storia italiana di questo deposito un Fidelio non possiamo fare a meno sono i valori minimi che si identifica una cultura occidentale ed europea emerge una storia plurisecolare che è storia vivente
Non conclusa aperta al contributo costante di chi si sforza identificarsi dei principi di libertà e di umanità
La battaglia Euro paella
Ha servito molto a favorire questo incontro
Quanto il dissenso dell'estate alimentato questa revisione che anche voi avete così profondamente sentito sostenuto
Io mi ricordo
Quando venni al Festival del mille novecentottantuno c'era la sera un dramma di uno scrittore polacco
Quindi fin da allora erano i tempi di Solidarność
Quella voce era particolarmente sentita nel vostro ambiente nel vostro mondo
Così il proprio voto tonale sul tema dell'idea europea nella quale si intrecciano come nessun'altra la coscienza laica la coscienza cristiana
L'Europa come è nata questa parola indecifrabile di cui nessuno ha mai scoperto l'origine semantica
A tutti sconosciuta
è una riscoperta della ragione legata a quell'umanesimo cristiano già espresso Erasmo da Rotterdam e i cinque saggi sulla pace ridotto
Che si rivolge ad altri botti affratellati da un fremito balistico di tolleranza
E di comprensione da un metro di persuasione che ha in sé una radice europea in quanto cosmopolita cioè opposta a tutte le legazioni nazionaliste qua tutte le divisioni di campanile
A parlare d'Europa cristiana il Settecento lo ricorda in ottantuno ripeto oggi fu per primo Voltaire che ebbe Tamponi fama di mangiapreti e di anticlericale
E sarà l'incontro fra cristianesimo e di illuminismo fa la fede nel riscatto cristiano dell'uomo e la fede laica dignità dell'uomo fra l'ideale Vangeli quell'ideale democratico
Fra la civitas Dei e la Civita sorprese voglio ricordare perché siamo in provincia soffribile vuol diventarlo ancora di provincia di Forlì quando io venire a proiettare il governo
Della repubblica per la villa di Papa Giovanni Paolo secondo chiamato da repubblicani romagnoli che poi dopo mi fecero anche attaccare perché ero andato ti ricordi De Carolis e in quell'occasione io citai
Una
Ma sto rade del vescovo di Imola Barnaba Chiaramonti che sarà poi papà
Pio settimo la vittima dell'intolleranza napoleonica
In cui si diceva che il governo democratico mille trecentonovantasei i primi alberi e la libertà era il Governo per eccellenza dei cattolici e che nulla si opponeva all'innesto familiare democratica di viale evangelico
Il Papa dopo mi chiese la citazione perché li interessava molto questo punto it del vescovo Chiaramonti io li feci a vere e questo per ricordare di come
Anche l'ottantanove l'ho già detto a Milano ripeto qui il bicentenario dalla rivoluzione francese può essere interpretato benissimo nel senso di quello che fu il contributo importante del cattolicesimo democratico supera la tripla tradizione di confusione fra assolutismo e spirito religioso a respingere un legato che poi la Chiesa ha saputo superare nel mondo contemporaneo opera quello che identificava l'autorità religiosa con l'autorità regia
La linea di pochette per intendersi
Non a caso dal cristianesimo illuminismo il passo è stato breve
Dalla rivendicazione cristiana della coscienza individuale contro ogni Stato latvia
Che è il cuore della Regione di lumi ed al Settecento si arriva direttamente alla celebrazione di tutte le garanzie democratiche consacrate nella Rivoluzione americana non meno che nella rivoluzione francese
E il principio evangelico diventa ispiratore di tutti i diritti di libertà anche di libertà giuridica e formale
E di qui l'innesto precristiana isola democrazia che accompagnato tanta parte della stessa storia del riscatto nazionale italiano
A proposito Roma riconoscente deve volgere in questo momento un pensiero e una riflessione la Polonia
In questi giorni di crisi così grave
E così profonda
La tragedia e la Polonia non può lasciarci indifferenti
E non può lasciarci indifferenti neanche l'incidenza non secondaria
Che la vicenda polacca può avere sull'esperimento Gorbaciov ai fini del futuro e la società sovietica i ai fini del futuro e la stessa distensione internazionale
Ancorata per tanta parte a una partita che a Mosca non è stata ancora vinta
E che conosce ostacoli e difficoltà di ogni genere che in questi giorni stanno paurosamente crescendo all'orizzonte
Interrogativi che io pongo sono queste e colgo l'occasione di questa Assemblea importante
Il cattolicesimo di credenti italiani può l'Europa occidentale fare qualche cosa
Anche in termini di aiuti economici per la Polonia
è ipotizzabile una specie di piano Marshall euro americano che eviti al dramma polacco di consumarsi fino in fondo
Che vado ancora più la può l'Europa di domani essere divisa ancora fra orientale e occidentale rispetta i contraccolpi della coesistenza fra le superpotenze
O non è più giusto pensare al ritorno a un'Europa in qualche modo attraverso qualche filo unità
Nel quadro un equilibrio nuovo
Di forze militari ridotte fra Est e Ovest
E con una libertà di circolazione di scambi che già poi i cittadini hanno anticipato perché già oggi si realizza contro tutte le forme di limitazione
La crisi polacca una crisi economica profondissimo da cui il Paese non riesce da solo allevare le gambe e il giorno in cui fosse abbattuto il potere del giornalismo gesti non credo che lì ci siano soluzioni a portata di mano compatibili con la presenza incombente l'Armata Rossa
è un tema quindi è converrà porsi sono interrogativi che investono egualmente il mondo dei credenti in Polonia la fede il titolo passivo di identità nazionale e il mondo la cultura laica tradizionalmente attento all'esperienza polacca come anche a Martelli ricordava
La Polonia oggi il vero teste dell'Europa
Ma c'è un altro tema di riflessione all'ultimo che interessa le due culture
Il futuro del mondo sottosviluppato
Poi c'è la rivendicazione di riti romani tassa non la posizione di una vita comune a laici e cattolici
La verità dei diritti umani che oggi più che mai sono legati all'equilibrio dei rapporti fra i Paesi più industrializzati e l'Occidente come dell'est e i Paesi del sottosviluppo
Sono i temi che hanno accompagnato il pensiero cattolico
Dalla Populorum Progressio di papà Paolo sesto alla sollecitudine i socialisti di Giovanni Paolo secondo
Quindi non si tratta solo di assolvere un dovere morale verso l'umanità
Si tratta di difendere le condizioni di uno sviluppo che con l'attuale disordine sotto il cielo certo non può durare all'infinito
Dove non soccorro ragiono e il cuore
Come suggerisce proprio la Chiesa deve intervenire il freddo calcolo dalla ragione
è il momento della politica
Per prevenire la via escluso ma i compiti dall'esito incalcolabile
Capaci di innescare la fine stessa Della pacifica convivenza internazionale
Ecco dunque la via maestra per affrontare il dramma del divario tra Nord e Sud
Che sembra estendersi in proporzione inversa all'avvicinarsi dell'Est e dell'Ovest
Demonizzare superpotenze non serve
Attizza la ribellione del Terzo del Quarto Mondo sarebbe un errore suicida
è necessario invece affidare tutte le armi della solita internazionale
Sviluppare tutti i motivi di comune interesse fra le nazioni e i popoli che restano più numerosi della ragione di scontro o di divaricazione
Ma soprattutto è necessario tenere sempre viva l'attenzione contro il mostro del terrorismo e dell'intolleranza razziale
Due crimini contro l'umanità
Due forme di negazione radicale della morale e della ragione insieme
Ecco perché laici e cattolici si ritrovarono insieme lotta indifese le Play perseguitate dalla minaccia del genocidio hitleriano
Ed ecco perché cultura laica cultura cattolica sono sempre state solidali rispetta la violazione diritti umani in Ungheria non meno che in Cecoslovacchia
Lasciatemi concludere con un omaggio a un grande scrittore
Il cui sono caduti i dieci anni dalla morte in questi giorni che era insieme socialiste cristiano
Socialista senza partito e cristiano senza chiesa
Come egli stesso si definiva Ignazio Silone
Egli
Anticipò i lineamenti del mondo futuro nella lotta per la giustizia e per la fraternità
Silone identificava la battaglia degli oppressi con l'antica speranza del Regno
L'antica tese alla carità
Che sostituisca la legge l'antico sogno scrisse Rosa pagina giochino da Fiore
E gli spirituali
Dei Celestini
Quasi a riprende la parola immortale dell'apostolo Caritas al mio soldi
Sono emersi in questo primo giro di tavolo
Spontini fare molteplici e ricchi di riflessione
Mi pare che siano emersi gli elementi di preoccupazione di tensione comune
Ma anche gli elementi che meritano un approfondimento è una discussione
Perciò in un secondo giro di tavolo li affrontiamo incominciando da chi vorrà chiedere la parola
Formigoni
Ma io volevo riprendere alcune delle parole che sono emerse due interventi di Martelli e Spadolini alcune tra le molte che mi hanno provocato o in un senso o in un altro
Di Martelli questo passaggio che ho trovato veramente interessante sul tema delle tre culture
Di Spadolini il tema dei valori comuni dei valori minimi
Dico che il tema delle tre culture se beninteso è un tema interessantissimo
Nel senso che toglie ogni rete di sicurezza
E ci costringe finalmente costringe finalmente in Italia
Chi vuole partecipare realmente alla Società giocare a tutto campo in un tutto campo però nel tutto campo della libertà dell'espressione della cultura dà molta più spazio di libertà a chi volesse veramente protagonista nella società
Perché noi abbiamo polemizzato con il tema con lo schema di interpretazione Società italiana delle tre culture ma perché è uno schema vecchio è uno schema che non esiste più
è uno schema che in mille non nel mille novecentottantotto a quaranta tre anni dalla fine della guerra realmente non corrisponde più alla realtà anche se capisco bene continua fa comodo a chi di questi recinti è diventato in qualche modo il custode
E certo che a chi si è abituato a considerare la società italiana ferma immobile e immutabile per cui i marxisti stanno da una parte e hanno il loro bravo custode
I laici stanno dall'altra e hanno i loro bravi custodi magari in polemica tra di loro
I cattolici stanno dalla terza parte tutti Regiment Tati pronti ad andare dietro a qualche leadership che si autoproclamata leadership culturale o intellettuale l'entrata in discussione di questo
Ma il fattore
Il fatto è che questo non corrisponde più alla realtà
Non ha bisogno di dirlo a chi vive costantemente nel mondo dei giovani ma siccome ho visto ma parecchi amici della stampa qui in sala voi che fosse chiaro a tutti quelli
Che ci ascolteranno domani anche attraverso il loro resoconto andate nelle scuole e nelle università
Tra i lavoratori
Nel tra le famiglie
Potete oggi prende un individuo e dire con sicurezza matematica questo appartiene al peggio dei marxisti questo dei laici questo di cattolici l'esperienza di chi vive a contatto con la gente dice con chiarezza che non è così
Oggi siamo in presenza grazie a Dio io dico
Finalmente di uomini di donne di giovani di adulti che hanno una loro identità che non si sente un più di seguire alcun regge perché i cappi di questa intellettualità come dicevo prima non hanno più parole
Condivisibili
Da proporre
Per questo io dico viene meno la rete di sicurezza
Occorre ricominciare a discutere prendendo in considerazione l'uomo per quello che per le sue esigenze fondamentali anche una volta per il suo senso religioso per le domande che fa
Ma c'è stato uno degli intervenuti al meeting di questi tempi che ha usato un'immagine che mi sembra perfetta Olivier tremante
Olivier Cremante il filosofo e teologo ortodosso francese che per descrivere la differenza che passa tra il senso religioso e l'ideologia è una certa ideologia religiosa faccio un esempio in casa nostra perché all'interno del mondo cattolico importante è capirsi
Ha raccontato la sua esperienza di quando passa davanti alla Cattedrale di Notre Dame a Parigi
E vede due tipi diversi di Stato quello quelle fatte nel mille duecento e le statue contemporanee
L'estate due mila due le è stato del mille duecento sono statue di uomini e di donne che non sono in atteggiamento Pino
Perrotta sudano una tale forza umana
Una tale pienezza di comunione con la realtà
Un tale gusto della vita e nello stesso tempo una tale forza di rapporto con l'infinito Cremante ha detto questo uomo questa donna che lavora che studia che in comunione col creato
Interpreta al senso religioso
Al contrario
Le statue della religiosità contemporanea
Gli occhi rivolti al cielo
L'atteggiamento Pio i segni esteriori di una religiosità ma in fondo delle mezze statue o meglio dei mezzi uomini e delle mezze donne
A noi non interessano
A noi non interessa una religiosità formale pietistico era
A noi interessa mo'degli uomini che si interrogano sul senso dalla loro esistenza e sul senso della loro vita
Con questi intendiamo dialogare con questi intendiamo qui cercare forme di collaborazione la forza della esperienza nostra in questi anni è stata esattamente questo di rompere gli schemi di rompere gli steccati
E ben venga che troviamo altri amici altri interlocutori con noi disposti a correre il rischio di giocare senza rete di sicurezza di rompere gli schemi e di steccati per cercare
Un dialogo e un'intesa sull'essere uomini ma allora volevo tirare una domanda che rivolgo a Martelli a Spadolini da questo punto di vista non vi sembra la questo punto di vista
Che per spazzar via un po'di schemi dalla Società italiana ci sia da intervenire anche nei confronti delle guolo dei partiti nella società italiana un ruolo che io trovo assolutamente debordante eccessivo gonfiato
Anche qui è curioso quando sono i leader di partito a protestare contro l'invadenza dei partiti tutti applaudono appena lo fa qualcuno che non appartiene al sistema di potere viene accusato di comunque stia viene accusato di attacco alle istituzioni viene accusato
Voglio dire
Come fare come solari a
Frenare ai liminale questa pretesa del sistema partitico molto spesso non sempre ma molto spesso di regimentare di dividere in schemi di ripartirsi la società il tema dei valori comuni o di quelli che Presidente Spadolini ha chiamato lavoro valori minimi vedi presidente
Renzo De Felice
Non stamattina ma ad inizio danni
è stato molto efficace a nostro modo di vedere quando ha messo il schema uno ha messo in in discussione uno degli altri tabù
Su cui si regge la convivenza nel nostro Stato
La convinzione e lo ha ripreso anche stamattina cioè
La convinzione secondo cui basti la pregiudiziale dell'antifascismo per fondare la democrazia
Renzo De Felice per questo è stato attaccato violentemente due e duramente dai detentori del potere di cui dicevo prima
Ecco io credo che abbia ragione Renzo De Felice non i suoi critici e uno dei motivi per cui oggi la gente
E non soltanto i giovani appare così stanca della politica e perché forse troppe volte si è sentita ripetere tanti luoghi comuni e tanti valori minimi che hanno ridotto al minimo la consistenza dell'uomo oggi c'è bisogno invece
Di sentire
Ferma ferma
Non voglio portare via troppo tempo chiudo con due domande una Claudio sul tema della scuola
Claudio se è stato coraggioso qualche anno fa ad aprire il tema della scuola così come l'hai aperto
E credo che in molti forse in tutti abbiamo capito bene
Quanto questo
è stato importante significativo
Anche come cottura come elemento di rottura di contrapposizione
Io voglio chiederti molto francamente adesso cosa facciamo
Adesso
Adesso c'è il problema di tradurre in concretezza queste proposte queste idee
è un c'è una domanda che molti dei miei amici del Movimento Popolare quando giro mi ripeto non mi portano l'esempio di alcuni comuni di alcune realtà locali dove quello che Claudio Martelli ha detto sulla scuola non è seguito così dicono loro
Alcuni o da tanti amministratori locali socialisti
Se il problema c'è il problema no no no amici siamo qui per lavorare per vedere di arrivare a dei punti operativi questa è la forza dei nostri incontri
C'è il problema di come portare avanti a livello di legislazione nazionale questo tema della libertà della responsabilità una proposta di legge
Di autonomia della scuola tu lo sai che il Movimento Popolare ha proposto sul quale sono state raccolte firme del quale abbiamo tante volte discusso insieme e sul quale
Sia tu sì altri del tuo partito venne segnalato di punti d'accordo importante
Voi che tu dicessi concretamente cosa fa cosa fare Presidente Spadolini anche a te è una domanda
Il tema del potere sul quale tu obiettato ed alcune delle osservazioni che ho fatto non trovi che oggi siamo in presenza di una concentrazione eccessiva di potere
Molteplici campi dalla nostra vita associata nel campo imprenditoriale nel campo finanziario
Nel campo della stampa negli intrecci che ci sono tre editoria e imprenditori per cui oggi incredibilmente i personaggi più di successo sulla stampa sono i grandi finanzieri sono i grandi detentori di capitale per cui quasi si può dire che è difficile a chi abbia una critica da fare trovare spazio su questi giornali
Non quindi Presidente che la tematica
Dell'opposizione alle concentrazioni monopolistiche la tematica dell'antimonopolio dell'Antitrust
Sia un tema importante su cui rimettere in piedi le condizioni di base della nostra democrazia perché nostrano un può essere la democrazia dei poteri tutti ma da essere realmente la democrazia di tutti noi comunque sappi lo e su queste strade che stiamo lavorando e che vogliamo andare avanti a camminare
La parola
La parola Claudio Martelli per il suo intervento
Io penso che il terreno comune quello che poi consente a ciascuno di essere diverso dagli altri
Ed anche di essere integralmente diverso
Mi ha molto colpito per esempio il fatto che
CL da sempre accusata di integralismo
Ora se per integralismo si intende un atteggiamento
Sopraffatto Orio verso altri
Allora è inaccettabile
Ma se per integralismo si intende il professare sino in fondo
Coerentemente e testimoniando le personalmente con la propria esperienza e con la propria vita le proprie idee e beh ma allora viva l'integralista
Umanesimo integrale del resto è il titolo dell'opera più famosa di Maritain che certamente non può essere accusato di intolleranza
O di una visione clericale e angusta
Del cattolicesimo e della necessità del suo rinnovamento nel corso di questo secolo
Bene a parer mio la grande novità di questi anni
E lo dico daccapo da un punto di vista leit poco o di uomo libero
La grande novità consiste nel fatto che
Indipendentemente da quella che è la posizione teologica
Su tante delicate questioni del Pontefice nella sua missione pastorale Giovanni Paolo secondo apposto l'intera sua iniziativa diciamo così
Quella appunto pastorale sul terreno dei diritti umani
Ed è questo che configura per la prima volta
O in una delle rare volte nel corso della storia la possibilità di un effettivo incontro
Poiché i diritti umani sono quanto a me pare si possa
Se c'è a vivere
Delle tante affermazioni
Piene di speranza
Delle
Riforme delle rivoluzioni dell'emancipazione i compiute in nome di valori o principi laici
Socialismo umanitario
La libertà la fratellanza l'eguaglianza
Il riscatto dei popoli del Terzo Mondo il dissenso nell'Est la missione pastorale di questo Pontefice non a caso dei cattolici italiani poiché sono i soli per quanto divisi al loro interno che possono nutrire una visione interamente universalista
Poiché delle rispetto alle altre religioni
Monoteiste all'ebraismo e all'islamismo non hanno un problema nazionale da risolvere ciò che il limite l'universalismo
A parte impostazione premiare i macho che concretamente limita universalismo di altre delle grandi altre religioni monoteiste e il fatto che
L'ebraismo si identifica troppo con la causa di Israele addirittura con la politica di qualche governo
Vedete che clericalismo non è un male solo italiano così come l'Islam si identifica troppo
Con i problemi
Delle nazioni della nazione e degli Stati arabi Ponente perché si databili problemi nazionali io risolti mentre per fortuna il nostro è risolto e tuttavia questo determina una differenza
Ebbene sul terreno dei diritti umani e dunque possibile ricostruire in chiavi diverse dal passato il superando barriere che io tengo in certi momenti addirittura comiche come quelle che si vogliono sollevare appunto tra laici
Cristiani o anche socialisti e cristiani
Questo
Determina un vasto campo poi di iniziative che possono essere assunte singolarmente o anche insieme
Ne abbiamo elencate qual alcune e mi pare su questo c'è una larga consonanza
Tutta la sfera diciamo così della difesa
Nella cornice della pace la distensione io ricordo che quando cominciamo a dialogare insieme otto anni fa parlavamo però rispetto al pacifismo a senso unico delle marce
Di quell'epoca le marce contro i missili di quelli che s'accorgevano dei missili quando ancora non dove non erano arrivati in casa nostra e però non si sono accorti di quelli già schierati da parte sovietica
Parlammo appunto di un di altra pace da costruire e quindi non a occhi bendati verso una distensione unilaterale ma una pace da costruire nella sicurezza
E insieme però una puntigliosa
Costante difesa dei diritti umani nel senso dei diritti dei popoli e dei diritti dei cittadini dei singoli indivisi
Ovunque in Europa
è giusto parlare
O ipotizzare un Piano Marshall che posso aiutare economicamente i Paesi dell'Est
E in generale si tocca qui un grande tema del futuro
Dell'unità del Vecchio Continente
Basta guardare la carta geografica per accorgersi che le divisioni sono divisioni politiche ideologiche e tutto sommato abbastanza recenti per poter ancora essere superate
Non solo il muro di Berlino ma la frontiera più generale della divisione in blocchi del vecchio continente può essere superata anzi in un certo senso questo il grande compito delle nuove generazioni nel nuovo secolo
Di superare conigli alta
La divisione fatta da alcuni capi di Stato e di Governo con una matita rossa e blu
Del vecchio continente casualmente questo richiederà che cosa
Richiederà che vi siano delle condizioni unitarie a Est e Ovest
In termini di democrazia politica in termini di libertà di iniziativa economica
In termini appunto di difesa dei diritti umani
In termini anche di controllo del dispositivo militare
Sovietico
Che deve essere la rivendicazione
Univoca degli Stati europei e occidentali a fronte di un'offerta comune
Di aiuto economico di capitali di tecnologie
Di professionalità
Di cui certamente il ghiacciaio dell'Est
Che oggi scricchiola
Sotto l'urto di tanti cambiamenti esterni e interni a tanto bisogna
Poi mi sono le questioni cui accennavo prima
Che pure ci hanno diviso
Le questioni di frontiera tra la vita e la morte e sulle quali è importante che vi sia una riflessione
Più approfondite sia da parte nostra sì e mi permetto di dire anche da parte vostra
E poi vi è una questione
Che è stata sollevata non voglio esimermi dalla rispondo alla domanda mi sarebbe facile dire
Ma non voglio fare delle ritorsioni insomma che ne dici di quei socialisti che in giro nell'ambito locale non sono tanto d'accordo con la tua o la vostra visione quella del vertice socialista in rapporto ai problemi della scuola
Sarebbe pace ritorsione non credo che De Mita democrazia cristiana se non sempre d'accordo con voi rispetto alle cose che poi
Ma al punto in cui siamo
E in rapporto a ciò che è già accaduto
E che non è materia di responsabilità
Di cui imputare
Qualche assessore socialista o qualche assessore democristiano ma che purtroppo responsabilità del governo in carica nel senso che pochi mesi fa due mesi fa si è persa la più grande occasione che si era ricreata
Di dare una spinta una riforma della scuola italiana nel senso dell'autonomia
Le singole unità scolastiche
E della professionalità del corpo insegnante
In una disastrosa gestione della vertenza sindacale con i sindacati della scuola
Il cui risultato è stato
Non quello che chiedevamo insieme grandi risorse per grandi riforme
Ma grandi risorse senza nessuna riforma
Ora io penso che
Dobbiamo muoverci lungo le direttrici che in qualche modo abbiamo cominciato a scorgere e ha arare
Definire la carta delle parità scolastiche cioè a ridefinire il compito dello Stato rispetto ai problemi della formazione dell'educazione
Spingere il processo di autonomia separando università
Dalla
Pubblica istruzione collegandola con la ricerca scientifica promuovendo l'autonomia dei singoli atenei
Estendendo l'autonomia ha cominciato a scuole medie superiori a ogni singola unità scolastica perché una scuola è una scuola è un edificio è un corpo insegnante sono dei singoli insegnanti degli allievi delle famiglie e questo è una scuola e deve vivere in questa autonomia in questa responsabilità
In una condizione in cui persino la rottura del vetro di un edificio scolastica affidata al Comune i programmi sono scritti a Roma il corpo insegnante reclutato per provveditorati
In questa condizione non può esserci a riforma nella riforma può essere decretata
In modo giacobino una volta per tutte dall'alto ma deve vivere giorno per giorno attraverso in un certo senso l'impossessamento della scuola da parte di chi la scuola vive
E cioè da parte degli allievi degli insegnanti e delle famiglie
Il terzo punto
Ripeto a quello più rimane quello più complesso
E però mi pare che anche in questa circostanza
Si sia rinnovata la possibilità di un dialogo
Su ciò che in definitiva ci importa che ci sta a cuore io non so perché non
Non voglio adulare
Comunione e liberazione parlar male di qualche altro settore del mondo cattolico però succede di fatto così
Che se si tratta di discutere
Di obiettivi di orizzonti di riforma di iniziative comune nel per nel campo della pace
Se si tratta di discutere di come cambiare la scuola se si tratta di discutere dissenso religioso
E anche di quella ricerca di Dio che comunque anche per escludono non fa male neanche a un laico io incontro questa minoranza giovanile e orgogliosa
Dei propri valori
E che si vuole sperimentare anche nelle opere
Con i gesuiti si riesce solo discute di politica di partiti come se fossero dirigenti di partito e questo non è una differenza che fa
Il re delle concentrazioni finanziarie ci sarà dopo questa replica del Presidente Spadolini potremo sarà concluso il nostro il nostro incontro il nostro dibattito avrete il tempo per confluire nel salone per l'incontro delle cinque la parola Presidente Spadolini
Rico Formigoni mi ha posto due specifiche domande
Prima tutte e due il giudizio sulla crisi dei partiti io li ricorderò due battaglie che da molti anni ho fatto prima ancora nella lotta politica penalmente dei confini al potere i partiti ricordo l'ultimo convegno che si svolse nel mi novecentottantasette sul confronto con la cultura socialista la cultura repubblicana
Una relazione indimenticabile un grande storico che anche voi certamente amate Rosario
Io
Il quale concluse quel suo rapporto proponendo un'autoriforma dei partiti attraverso forme anche gli statuti che i partiti si dessero vecchi idea che era stata di Vittorio De Caprariis del gruppo del mo'do io credo che ci sia assolutamente un'invasione di campo abusiva da parte dei partiti politici
E quando mi sono riferito all'
Costituzione e alle parole che l'autorità democratica nella Costituzione ho richiamato la Carta costituzione
E anche come limite al pre potere allo strapotere dei pro
Titti fra l'altro non dimenticate che l'Italia alla Costituzione repubblicana la sola del dopoguerra
Rispetto a quella francese a quella tedesca le altre coeve che abbia dedicato un articolo il quarantanove i partiti attribuendolo
Il compito essenziale di concorre a determinare la politica nazionale e quindi inserendo in una logica anche in qualche modo Statuta
Via costituzionale sono quindi d'accordo sulla nascita assoluto di una riflessione ulteriore contro la degenerazione partitocratica che va contro la libertà del governo parlamentare
Non meno di quanto sia da sempre d'accordo sulla necessità di una legislazione antitrust contro la concentrazione eccessiva di potere e soprattutto nel campo dell'informazione
è una battaglia che ho combattuto Danilo
Gianni ricordo che è stato breve battaglia fondamentali
Del mo'
Un dopo di Pannunzio quella sulla recitazione antistress e vorrei dire che avrebbe il patto ci sono concentrazioni abusive
Di potere in Italia e ce ne sono ci dà il senso di quanto il regime democratico di per sé la sua essenza del volto al siccome alle concentrazioni di potere nasce così a martellare alla costituzione e al Parlamento come organo i volti a richiamare perché parliamoci chiaro queste concentrazioni anche in campo economico se ci sono ci sono state una certa indolenza dalle forze politiche che l'hanno lasciata crescere
Perché il Parlamento ha poteva in collocamento a bloccare
E il Parlamento può in qualunque momento blocca
Al
Rispetta forze politiche che siano concordi nel piano di porre dei limiti a quelle concentrazioni come cosa ancora più difficile di porre dei limiti ai propri poteri quando diventano strapotere
Quindi io sono su questo punto assolutamente d'accordo sulla sa che la democrazia italiana Siviero edicole fisse sulla trasparenza nella vita pubblica e la vita amministrativa nella vita economica nei grandi gruppi economici priva antiche lasciatemi dire anche pubblici perché l'arbitrio regna sovrana
Ma i primi e nei secondi e non conosce
Ho finito una sola parola voglio rivolgere
Come conclusione di questo dibattito sui di valori umani diritti umani cui giustamente si è richiamato con tanto calore inutile intervento l'amico Martelli io voglio indicare agli amici di Comunione e Liberazione un teste sul quale è opportuno che una parola si ieri alla fine dei vostri lavori lo dico per esperienza diretta di essere stato qualche settimana fa in Ungheria e di averne parla atto avendo trovato gli stessi accenti nel capo del governo comunista nel primate della chiesa cattolica col quale mi sono incontrato estere gomme nella stessa sede dove fu arrestato il cardinale ingenti è il caso della minoranza unghie
Rese in Transilvania sottoposto a un regime di assoluta ferocia dalla solita Trichet e fascista qual è il regime di Ceausescu
Tappata anche da voi indifesa di questo diritto umano calpestato qual è il diritto di un anno Ranza religiosa e etnica e voglio concludo ricordando che cosa vi disse Drops l'erede ricada ma ne ha are noi potessimo portare in Ungheria il vostro statuto e l'Alto Adige quello che voi avete fatto in Italia e li indicava ah dice come l'esempio massimo di libertà e di rispetto per le minoranze e questo valga conto i fautori di violenze ai terroristi dell'Alto Adige
Raccoglie
Ma il tono giusto richiamo ai problemi dei diritti umani nell'Est con una indicazione una proposta operativa che ha già in cantiere la costituzione di un comitato fatto da intellettuali da uomini di cultura e politici che si batta per la solidarietà con la può e si batta da subito per la solidarietà un intervento concreto per la salvaguardia dei diritti dei nove mila l'Agi che nella Transilvania vengono
Dal piano di Ceausescu in questo momento quindi questa proposta Emo e dopo
Ci auguriamo che trovi la più vasta convergenza è assenso ringrazio tutti sottolineando come
Tutti noi bianco compreso che mettere il senso religioso la responsabilità dell'ho di fronte ai temi agli interessi della vita della vita sociale sia un dialogo costruttivo che val la pena percorrere fino in fondo