La Manovra Finanziaria dei Comuni 2009

Hanno allora solo
Buongiorno a tutti i servizi
Se vi sedete per favore iniziamo
Parlerà andavano
Ecco
Allora buongiorno io sono Silvia scozzese il direttore scientifico dell'Istituto per la finanza e l'economia locale Carollo fondazione dell'ANCI
Non so se si Sante mi sembra di sì
Stamane alla presenza delle presidente dell'IFEL lei professor Ferrari il Segretario generale dell'ANCI Angelo Rughetti ed il Presidente dell'ANCI il sindaco di Torino Sergio Chiamparino
Presentiamo la nostra ormai consueta analisi del quadro finanziario dei Comuni per l'anno due mila nove
In sintesi qual è il percorso e quali sono i contenuti cerchiamo di dare un quadro della finanza locale dei comuni inserita nella pubblica amministrazione quindi facciamo un confronto delle principali grandezze che ci interessano
Con l'andamento della pubblica amministrazione in generale ma con quello dei singoli comparti che la compongono
Fai e ovviamente facciamo un'analisi dell'impatto della manovra di bilancio i sordi corre sui nella manovra di bilancio statale
Sul bilancio dei comuni perché voi come sapete quest'anno abbiamo avuto una difficile percorso di applicazione della manovra finanziaria che deriva dal decreto legge
Di agosto dello scorso anno e si è conclusa purtroppo a marzo aprile di quest'anno con l'ultimo decreto legge
Che ha cambiato in corso d'opera le regole per la predisposizione dei bilanci di previsione
Inoltre analizziamo il la parte che riguarda le entrate perché perché sapete bene che malgrado il blocco
Delle entrate noi abbiamo avuto una riduzione dovuta alla abolizione dell'ICI sulla prima casa ma anche Abate riduzioni dei trasferimenti che provengono da manovre finanziarie
Come la famigerata manovra che proviene dall'alto aumento dalla revisione della accatastamento degli ex rurali per finire a riduzioni di trasferimenti come cassiera politico riduzioni
Secca come quelle contenute nel decreto legge di agosto dello scorso anno
E per finire poi a cosa alla
Proposta di uno scenario di analisi dell'andamento dei saldi di con parte quindi un quadro tendenziale come tecnicamente si chiama dei Comuni
Perché perché malgrado l'attuazione la malgrado l'approvazione in Parlamento una legge quadro per l'attuazione del federalismo fiscale noi ancora non abbiamo uno strumento che ci consenta di discutere di queste grandezze
Prima che venga fatto il DPEF prima che venga fatta ma la Finanziaria
Con il Governo e quindi contribuire a quell'individuazione di percorso di miglioramento dei saldi o di inserimento in un percorso di finanza pubblica
Che ancora ovviamente non è realizzato e quindi in questo noi proponiamo ovviamente con degli elementi che poter trovare nel rapporto un nostro vasto analisi del quadro tendenziale in particolare dei Comuni
Proprio per dare anche noi una lettura di come dovrebbe essere costruita la manovra dell'apporto che i comuni potrebbero o non potrebbero dare
Per ovviamente illustrare le parti di questo lavoro e poi di venti metri a disposizione delle vostre domande lascio la parola al presidente dell'IFEL professor Ferrari grazie
Grazie a tutti gli intervenuti io mi limito
Avete a disposizione naturalmente nella l'intero
Lavoro il quadro finanziario che
Viene presentato in questo volumetto mi limito all'esposizione dei dati essenziali così sul piano un po'tecnico e poi naturalmente il presidente Chiamparino fra le valutazioni
Più più propriamente politiche la manovra
Allora la situazione complessiva che credo venga mostrata alle mie spalle non so se leggibile
è che
Complessivamente ricavando i dati dalle analisi dell'Istat dell'ultimo quinquennio cioè dal due mila quattro al due mila otto complessivamente
E gli enti locali i Comuni in particolare fanno registrare un miglioramento del saldo per due miliardi e mezzo di euro
Se si considera che globalmente sempre secondo la stessa fonte Istat la pubblica amministrazione migliora il proprio saldo globalmente per cinque miliardi e mezzo si può dire che
Circa la metà del risanamento economico che si può pensare se è stato messo in atto nel quinquennio deriva dalla
Virtuosità dei conti dei Comuni
Miglioramento si deve ovviamente da una parte a una
Accentuato un accentuarsi del controllo della spesa e dall'altra a alla tendenziale invarianza della pressione fiscale qui sul piano della spesa
La pubblica amministrazione ha mediamente aumentato la spesa di un punto virgola due quindi penso che tutti i comparti
Hanno aumentato la spesa mentre il comparto comunale registra una diminuzione di del delle di due decimi della spesa complessiva
Quindi
I Comuni possono andar fieri di essere da questo punto di vista il comparto più virtuoso dell'intera pubblica amministrazione sul piano dalla pressione fiscale quella locale in particolare comunale rimasta intatta se prescindiamo
Dalla abolizione dell'ICI sulla prima casa
Viceversa complessivamente la pressione fiscale della pubblica amministrazione nell'ultimo quinquennio ventata i due punti quindi anche da questo punto di vista la accentuata virtuosità sul versante della spesa non ha
Avuto
Riscontro in termini di aumentata pressione
Se andiamo invece a vedere i bilanci sulla doppio versante delle entrate e delle spese sulle entrate vediamo che
Il settanta per cento di natura corrente per un totale di circa cinquanta miliardi di euro di cui
Il quarantaquattro per cento sono entrate tributarie il ventidue extratributarie il trentaquattro trasferimenti
Inutile dire che che ci sono grandi attese verso i decreti delegati attuativi
Della legge quarantadue sul federalismo fiscale che sembra accennare sistematicamente ed un aumento ad un incremento delle entrate tributarie e una riduzione dei trasferimenti almeno limitandoli ai profili perequativi che sono previsti
Dalla terzo dal quarto comma dell'articolo centodiciannove
Nella Costituzione il trenta per cento delle entrate invece
è di natura straordinaria si tratta per lo più di
Dismissioni di beni immobili di proventi da concessioni
E di trasferimenti in conto capitale dallo Stato dalle Regioni per un totale di ventitré miliardi qui c'è un punto dolente di cui certamente parlerà il Presidente Chiamparino cioè il fatto che
Per gli enti soggetti a patto di stabilità molta parte di queste entrate
Creano problemi di effettivo utilizzo talvolta le dismissioni immobiliari sono state di fatto inutilizzati
Dal punto di vista pro-capite c'è disaggregando i dati per per per per l'individuo abbiamo entrate tributarie per quattrocento euro pro capite trasferimenti per trecento proventi extra tributarie per duecento
Complessivamente il sistema dell'autonomia di primo livello fa registrare un'autonomia tributaria pari al quarantaquattro per cento è un'autonomia finanziaria sessantasei
Infine sul versante dalla composizione del bilancio in termini
Di spesa abbiamo un sessantaquattro per cento di spesa corrente e un trentasei per cento
Di spesa in conto capitale naturalmente
Deve essere chiaro soprattutto per alla stampa che quando parliamo di spesa corrente non intendiamo necessariamente spese vincolate o improduttive ma disaggregando questi quarantasei virgola otto miliardi di euro
Si hanno trentatré per cento di funzioni generali
Diciassette per cento di spesa tra territorio e ambiente sedici per cento di spesa sociale e quindi non si tratta di
Necessariamente di spese per il personale o di
O come dire o di spese non
Produttive di volano per l'economia ma al contrario gran parte di questa spesa
Un volano per l'economia a maggior ragione lo è il trentasei per cento cioè i ventisei punto otto miliardi di euro che rappresentano la spesa in conto capitale sono degli investimenti di questa cifra
Sono
Il ventitré virgola quattro per cento di una spesa totale quindi una parte molto significativa della delle dell'etica della spesa in capitale pari a quindici miliardi di euro troppo spesso si dimentica che
Gli investimenti degli enti locali generano immediate ripartenze del sistema economico
Anche qui disaggregando pro capite i dati dicono che
In termini di spesa corrente per un cittadino si spendono ottocentoventotto euro in conto capitale trecentodiciotto per un totale di mille centoquarantasei
L'istituto la dottoressa scozzese suoi collaboratori hanno rielaborato questi dati per vedere come si
Distribuisca la spesa pro capite per aree territoriali nel Paese ebbene risulta che il nord sia in media il centro per circa il dieci per cento al di sopra la media
E il sud e un boom di quasi il venti per cento più del venti per cento al di sotto della media si conferma quindi l'esistenza di
Gli squilibri anche in termini di capacità di spesa
Io mi fermerei qui lasciando
Dotta al direttore Rughetti e al Presidente Chiamparino la parte
Non c'è più politica grazie
Grazie grazie a tutti PSN oggi grazie alla dottoressa scozzese al professor Ferrari che sono diciamo in qualche modo
Gli estensori di questo rapporto
Questo è uno dei due appuntamenti annuali ormai classici della fondazione il primo è questo che facciamo ogni anno prima dell'estate che racconta un po'il quadro finanziario
Dei comuni il quadro di finanza pubblica poi il secondo che viene fatto tra ottobre e novembre che invece è proprio vero rapporto sulla finanza locale che entra più negli aspetti di merito negli aspetti diciamo dinamici
Dell'andamento delle funzioni e delle risorse che possono essere messe sulle funzioni svolte dai comuni
Penso che almeno due dal dal dal nostro punto di vista sia un appuntamento importante perché ci dà una visione di insieme del sistema della finanza locale
Ciò che ci consente di avere un'interlocuzione con i soggetti con i quali normalmente ovviamente
Trattiamo di queste cose
Che sia basata su una conoscenza più profonda dei meccanismi della finanza locale purtroppo in Italia manca un luogo deputato che si ha partecipato da tutti
Nel quale ogni pezzo della Repubblica indicate al centoquattordici metta
I suoi dati per poi fare un'analisi una raccolta un'analisi condivisa per avere
Risultati poi che siano soprattutto condivisi
Senza che questo cogliere appaia netti una volontà di screditare autorevoli istituzioni di questo Paese ne vedo qua autorevoli rappresentanti
Senza che questo siamo vada a ledere il ruolo di un istituto importante come l'Istat
Però è pur vero che per un consolidarsi nel tempo di procedure prassi amministrative
Noi
Tutti gli addetti ai lavori si siedono intorno a un tavolo prendendo a riferimento di tabelle che sono delle tabelle che non hanno una condivisione iniziale solo della perché sono il frutto di elaborazioni di pezzi dello Stato che non diano un tra loro e quindi non ci troviamo ad esempio
Dei casi in cui una tabella dell'Istat pubblicata nel corso del due mila otto ci assegna un avanzo di amministrazione di comparto di trecentoventicinque milioni di euro
La stessa Istat che poi i vari classificare cure da bere dopo un anno ci dà un disavanzo di due miliardi e duecento milioni di euro ma capisco che possa esserci come dire una correzione di rotta per aggiustare il tiro su qualche cosa ma due miliardi e mezzo
Bisognerebbe Frassica non sono bruscolini non cosa abbastanza
Consiste e su quello noi poi ci andiamo a fare
Le trattative se ne va a fare l'impostazione della manovra per i prossimi anni
Diciamo chiusa questa parentesi scorie almeno dal mio punto di vista soltanto all'obiettivo di rilanciare un
L'ennesima volta la necessità di avere una condivisione dinamica nel tempo e costante
Dei dati inizio dal dal quadro generale che anche il professor Ferrari prima
Illustrato cioè dall'andamento
Del saldo complessivo dei Comuni
E il saldo complessivo dei Comuni nel tempo come vedete a un andamento positivo se prendiamo il due mila quattro due mila otto si conferma un miglioramento dei saldi da parte nostra di due miliardi e mezzo di euro
Come vedete nel due mila sette due mila otto c'è un andamento
Diverso l'Appia
Ah generale peggiora mentre i nostri saldi migliorano a questa aggiungete poi lo vedremo anche anche dopo che questo miglioramento non è dovuto ad una accelerazione della pressione fiscale
Né ad un aumento delle entrate che anzi invece subiscono una diminuzione anche abbastanza
Rilevante
Il trend di riduzione delle entrate perché abbiamo detto che l'obiettivo di questo rapporto e anche prefigurare gli scenari del della mia nel prossimo triennio per stare insieme
I tempi della manovra economica che lo scorso anno il Governo ma ha varato
Nel due mila nove nel due mila dieci non avremo ulteriori riduzione delle entrate per miliardi duecentosettantuno milioni quest'anno e per due miliardi centocinquantacinque
Milioni il prossimo anno dovute a queste voci che guarda che poter leggere dietro di me
Sono sostanzialmente state il frutto di operazioni svolte dai Governi precedenti di ogni colore politico che hanno
Emanato norme che dal punto di vista formale durano generale entrate nuove
Non verificate
E che poi si sono sono previsioni non
Giuste e che hanno invece imposto d'Italia trasferimenti immediati con l'affetto che ne abbiamo dovuto fare in questi anni dei bilanci
Con un accertamento virtuale delle entrate con l'accertamento reale dei tagli
Quindi con competenze che si tenevano con squilibri di cassa ovvii notevoli
Un pezzo di questo di questa diminuzione
è stato adesso in parte risolto con l'assestamento del bilancio dello Stato dove il Governo ha previsto
La restituzione di un miliardo e quattrocento milioni di euro
Per i comuni sul fronte dell'ICI cosiddetti ex rurali e quindi si è preso atto dell'errore fatto nella previsione che accompagnava la norma che non ha prodotto il gettito
Sperato e sia restituita ai Comuni
La differenza tra la maggiore entrata avuta dalla riclassificazione di quei beni e la minore entrata avuta dal tali trasferimenti erariali
L'altro soggetto ultimo che la fa da padrone riguarda oggetto e la fa da padrona riguarda all'ICI sull'abitazione principale qui ritorniamo al tema delle fonti al tema della
Conoscenza delle fonti
Dal momento in cui nacque partirà trattativa con il Governo sulla quantificazione dell'ICI sulla prima casa noi dicemmo che i due virgola sei miliardi di euro che accompagnavano quella manovra se non ricordo male era il decreto legge novantatre
Non erano sufficienti
Dicemmo che non hanno sufficienti perché la fonte dalla quale veniva tratto che ne ha desunto questo numero era una fonte non completa che era
Il campione delle dichiarazioni delle persone fisiche settecentotrenta settecentosettanta cosiddetto puri per l'anno d'imposta due mila e due
C'è stato un passaggio successivo che ha riguardato l'anno due mila otto e il Governo aggiunse duecentosessanta milioni di euro a quei due miliardi e sei le aggiunse una tantum cioè raggiunse soltanto per l'anno due mila otto
Fermo restando diciamo da parte di tutti la consapevolezza che a quella data non si aveva una conoscenza esatta del mancato gettito dei Comuni
Nell'ultima riunione che
è stata fatta insieme al Governo in sede di presentazione del DPEF
Abbiamo per l'ennesima volta sottolineato che manca dal nostro punto di vista già nel due mila otto mancherà a molto di più nel due mila nove una compensazione
E abbiamo chiesto soprattutto di stabilire insieme il quale sia quale deve essere la fonte dalla quale attingere perché non abbiamo fatto i nostri studi le nostre verifiche e con leggete una stima prudenziale dice le che devo dire in questa è stata
Coerente perché Silvia dalla dalla prima volta a
Ha stabilito la la la
L'asticella tre miliardi e tre
Poi sono arrivate le certificazioni dei comuni che sono in corso di verifica da un
Tavolo di lavoro congiunto che danno questi risultati tre miliardi e cento per il due mila sette tre miliardi tre novantasette per il due mila otto
Poi c'è il SIOPE che prima detti lavori ci aveva una funzione di quelle di di di di rubinetto cioè il nuovo dentro il quale passa a tutta l'entrata e tutta l'uscita di cassa di un Comune e quindi
Diciamo mentre sulle dichiarazioni consumo si può sostenere
Che il comune assumendosi delle responsabilità possa fare delle interpretazioni di carattere personale che devono essere appunto sottoposte a verifica
C&C io visto che non lo gestisce non gestiscono i Comuni non gestisce direttamente la Ragioneria sono dubbi sulle Finsud l'efficienza sull'efficacia non dovrebbero esserci
E il risultato che da differenza cassa due mila sette due mila otto e tre miliardi e quattrocento milioni
Ciò vuol dire che se questo dato se mettiamo l'asticella triade quattrocento milioni mancano almeno cinquecentosessanta cinquecentosettanta nel due mila otto
E ne mancano altri ottocento nel due mila
Nove
Andiamo agli effetti delle regole del patto di stabilità cioè quale sarà l'evoluzione della finanza
Dei Comuni nei prossimi anni a regole stabili
Qui si pone sia un problema di qualità e quindi delle regole che ci siamo dati
Ci siamo dati regole che la legge ha dato a ter a gestire il patto di stabilità nove Comuni ai Comuni e la quantità la manovra come sapete prevede nel triennio un onere complessivo per i Comuni di quattro miliardi di euro
Questo onere complessivo viene spalmato sui Comuni attraverso l'applicazione della cosiddetta competenza
Ibrida la competenza ibrida più funzioni diciamo la regola applicata
Dall'Europa gli Stati aderenti
E il saldo hanno un senso ovviamente se c'è una libertà nelle entrate nelle spese
Avendo invece noi accompagnato questa regola con un'altra
Variabile nulla indipendente anzi un due variabili
Una riduzione dell'autonomia sull'ICI prima casa e il blocco delle aliquote sulle altre entrate tributarie e non è chiaro che le affetto riduzione che sia un effetto riduzione di autonomia e quindi l'effetto di riduzione della spesa
Con quale effetto questa e l'altro dato interessante secondo me
Che avendo i Comuni il ventiquattro virgola cinque della spesa dedicato agli investimenti e avendo invece la spesa corrente una maggiore rigidità
L'analisi di questi anni ci dimostra che noi stiamo tagliando sugli investimenti sostanzialmente stiamo
Impoverendo tra i nostri territori e la nostra città che sembrano poiché
O più sporco più brutta secondo diciamo di quale
Elemento uno mette in
In evidenza l'altro dato incongruente che emerge e che si
Sono generati dei
Ampie sacche di delle ampie sacche di residui passivi
Abbiamo fatto un'indagine i fra la compiuto indagine secondo la quale risultano i bilanci dei Comuni quaranta miliardi di euro undici di questi immediatamente spendibili
Sapete che recentemente si è introdotta una norma che
Da maggiore elasticità ma di questo voi
Dirà il Presidente
Qual è l'effetto che si sta delineando l'effetto che sta delegando e questo secondo me diciamo è il paradosso più importante da sottolineare
Che ferme restando queste regole e ferma restando
Sia la regola il patto di stabilità interno che la regola del blocco
Non abbiamo nel due mila nove nove novecentonovanta comuni in avanzo di amministrazione che diventeranno mille duecentoventidue nel due mila dieci e che saranno due mila sessantanove due mila undici cioè tutti i Comuni soggette al patto di stabilità nel due mila undici andranno in avanzo d'amministrazione
Ciò non è qui diciamo
Oltre alle cifre oltre ma
La riflessione secondo me che va fatto dal punto di vista forse più politico che in un tecnico mi sconfino
Verso sinistra
Posso sconfinato ed ha facoltà
E che sta cambiando la natura dei Comuni cioè i comuni da soggetti che era che erogano servizi
E che realizzano opere nel rispetto del principio del pareggio di bilancio stanno diventando di soggetti che prima di tutto devono portare miglioramenti alla pubblica amministrazione
Al saldo complessivo Pubblica amministrazione
Come dire avendo poi come mezzo per farci la gestione del bilancio dovrebbe essere il contrario chairman comune nasce sta sul territorio per dare servizi a fare opere per far questo è un senso di responsabilità
Autonomia
Da ultimo una proposta come uscire da questa situazione
La proposta che noi facciamo anche messa nel rapporto in termini tecnici è quella di definita contermini golden rule è quella di mettere sotto controllo la spesa corrente quindi stringere ulteriormente se necessario con la parte della spesa
Che ha meno effetti positivi sul PIL e che quindi
Ampio almeno
Meno produttiva ma dando invece una capacità di investimenti programmato attraverso un controllo sul debito questo potere può essere una una
Diciamo una proposta che
Lasciamo lì agli addetti lavori che poi
La politica se vorrà potrà d'accordo grazie
A parte stiamo
Sì
Nessuno
Canna
Ma rapidamente perché è già stato molte cose sono già state dette pone comitati sono sempre quelli che
Diciamo giustamente attirano più attenzione supportano i concetti
Io non volevo coglie l'occasione per ringraziare intanto il
In particolare dottoressa scozzese sfocia afferrare perché insomma
Per una ragione che vorrei dire esplicitamente c'è perché era questo tipo di attività
Diciamo che
Supporta con non solo con la fornitura di dati ma con delle elaborazioni
Che in alcuni casi sono i presupposti in altri arrivano anche ad essere lavorazioni vere e proprie lavorazioni progettuali
Secondo me sia aiutanti che si concretizza in un campo che in tutta evidenza è quello fondamentale della finanza pubblica e della finanza locale per i Comuni
Quel ruolo che noi vogliamo che ANCE abbia sempre di più di non essere
Solo e
A volte di non essere del tutto sindacato dei comuni italiani ma di essere invece rappresentante di una parte istituzionale della Repubblica italiana e con in quanto tale
Diciamo con capacità volontà capacità e speriamo attenzione abbatte gli interlocutori pari a quella degli altri livelli istituzionali quindi diciamo
Prima questione oltre al ringraziamento anche un incoraggiamento un sostegno ad andare avanti su questa strada perché mi pare che aiuti a configurare anche un ruolo più pregnante di ANCI su questo piano seconda considerazione
E quella
Beh insomma da qui il quadro che è stato eliminato mi pare mette in risalto da una contraddizione da una parte uno stato di disagio che sicuramente non è finito anzi dei comuni specie limiti
Una via Crucis
Che continua
Ma non vorrei offendere nessuno insomma
E dall'altra parte mentre paradossalmente dall'altra parte poi fa una considerazione su questo
Emerge o potrebbe emergere sembrerebbe emergere un ruolo del tutto positivo nei Comuni anzi il ruolo
Più positivo fra tutti i comparti la pubblica amministrazione nel concorrere al risanamento di finanza pubblica e arriva al miglioramento dei saldi di finanza pubblica
Dico potrebbe così affronto subito un tema che è quello che è già stato introdotto della necessità di condividere i dati ma di condividerli non solo quando i dati su un prodotto il perché
Ci siamo è ovvio che anche senza aver fatto
E io funzione lavorato mai tantissimi anni fa in econometria
E quindi una delle cose le prime cose che ti insegnano quando fai statistica che io come di queste cose vecchie i dati eccessi è fondamentale condivide le metodologie con cui li fa riemergere i dati perché se no
Se no diciamo i dati possono se non condivide le metodologie i dati finali ognuno può sostenere legittimamente che ha ragione
E tra l'altro punto ricordava Rughetti confronto sul DPEF con il Governo io il ministro Tremonti minuto simpatico diciamo separati diciamo siparietto
Perché parlando appunto dei dati sull'ICI e mettendo in risalto quelle differenze
Che variano che possono diciamo che stanno all'ordine dei cinque dal nostro punto di vista dei cinquecento milioni per il due mila otto e lei circa ottocento per il due mila nove
E lui diceva che
A Luino risultava detto a me risultano
E incerto io allora mi son permesso di dire che è chiaro che dato che noi stimiamo tre milioni e tre euro tre milioni e quattro voi ne stimate due milioni e sette noi se ognuno di noi d'accordo con se stesso che è già molto visto ma è chiaro che non potremmo mai condividere quindi allora è chiaro che se non si condivide la fummo do con cui sono formati i dati da Forlì è difficile poi riuscire
A dare dei giudizi che sia dei giudizi univoci finirà
Questo lo ribadiamo di cui ci ha noi siamo d'
Pronti a chiediamo che ci sia una sorta di cabina di regia sull'elaborazione dei dati di finanza pubblica
E di finanza locale senza la quale si rischia di rendere anche Wagner e con le negoziazioni politica
Questo l'ho detto a proposito dei dati Cimadomo e vale a maggior ragione a proporvi qualche iniziare un Vietti sui dati Istat circa
Contributo che punto passa fin qua quando ci sono sbalzi da una verifica
All'all'altra di più di due miliardi di euro
Io mi domando cosa andiamo a negoziare perché uno cioè se si trova a discutere se non con un quadro che potrebbe essere radicalmente ma non di poco postumi questa è un'esigenza che eviti
Quindi già da una pace questa contraddizione da una parte sempre possiamo quelli che contribuiamo di più dall'altra parte siamo dentro questa via crucis che peraltro riconosciuta anche dal Governo dal Parlamento indirettamente perché se uno va a vedere
Sì piccolissimi passi alcuni addirittura contraddittori e ricordo il misura che fu introdotta per consentire alle Regioni
Di farsi carico di un minimo di
Diciamo di ossigeno sul patto di stabilità
Che mi risulta solo la Regione Piemonte abbia fatto per cento milioni ma che era ovviamente una richiesta quasi irricevibile dal momento che le Regioni hanno già fatto i Bilanci era complicato chiede militare
Significativamente l'ultima misura che consente di utilizzare fino al quattro per cento i residui passivi mi sembrano dei dati
Che pur nella loro insufficienza complessiva però testimoniano e io credo che questo sia una constatazione politica alla quale nessuno può sfuggire testimoniano chiede denunce dell'ANCI non sono prive di fondamento
Se fossero presi fondamento non si sarebbe andati in questa in questa direzione io credo occorra fare di più qual era la cosa sulla quale volevo centrare concludendo questo intervento
Io credo occorra fare di più in in due direzioni fondamentalmente
Diciamo intanto anzi in tre direzioni intanto bisogna che si prenda atto di una cosa lo dico senza polemiche però dato che viviamo in un Paese in cui per colpa di nessuno per colpa di tutti non solo ma
Non abbiamo rispettato significativamente
Di quasi il doppio si è aumentar più rapporto fra il deficit del patto interno lordo a livello Paese
Non si capisce con quale faccia si pretenda di imporre delle sanzioni e i Comuni che hanno sforato il patto di stabilità quando il sistema Paese non va rispettato ma alla grande
Io credo che sarebbe più saggio da parte di tutti prendere atto che c'è una situazione complessiva difficile e quindi azzerare prossimi provvedimenti lento letto sanzioni per quei Comuni
Che hanno
Dovuto sforare il patto di stabilità
Tenendo anche conto che i recenti provvedimenti aiuteranno a ridurre significativamente naturalmente parlo di comuni virtuosi cioè non parlo di comuni che abbiamo situazioni di bilancio diciamo prossime al di fuori
Prima col secondo a cosa ribadiamo una richiesta che è fondamentale che è quella che
Il primo dei decreti attuativi della Calderoli insomma del FEP tra legge del federalismo fiscale sia
Quello che riguarda la restituzione di autonomia impositiva dei comuni
Perché senza di questo al di là del paradosso così concettuale per cui siamo il Paese che vuole attuare il federalismo siamo l'unico Paese in Europa che non ha più alcuna autonomia impositiva perché è una matassa ma proprio
Io
Non ha una tassazione autonoma al blocco delle aliquote al blocco delle tariffe
Questo è un paradosso se volete materiale concettuale ma poi
Proprio che senza di questo non si capisce come possano incompiuti
Siamo su fare quel minimo di programmazione finanziaria e quindi spesa quindi questa è la richiesta che ne facciamo a Governo e Parlamento soprattutto al Governo in questo caso
Terza considerazione e male tre le cose sono dette non casualmente in questo ordine e che noi siamo pronti anzi chiediamo di discutere
Una ridefinizione del patto di stabilità che si è improntato la regola più semplice del mondo che io difendo definirei dico stampo neo in a un piano non perché
Cioè un patto di stabilità che sia fondato come si diceva Angelo sul pareggio di Bilancio
Al netto dei trasferimenti però ecco perché diventa importante l'autonomia impositiva perché se no che si torni trasferimenti e nessuno può ha un minimo di leva è evidente che pareggio di bilancio quasi impossibile da raggiungere
Con un impegno al cocco una definizione di contro del debito che guardi alle singole situazioni dei comuni che mi sembra una regola molto semplice
Che responsabilizza chi tiene conto anche di differente situazione e quindi può permettere di un minimo di flessibilità anche dal punto di incontro del debito quindi queste sono le tre
Questioni che diciamo noi ribadiamo anche sulla scorta mi pare l'insieme di dati che confortano quello che abbiamo sostenuto e che mi auguro presto possano confluire in un tavolo complessivo con il Governo per poterli sciogliere in vista dell'autunno
Grazie se ci sono delle domande
Siamo a disposizione non ci sono domande che ho detto tutto allora dare allora ringrazio tutti della partecipazione e tutti i nostri materiali sono sul sito grazie