La nuova Italia dei democratici. Il Lingotto due anni dopo

Ho
Allora possiamo incominciare qui la squadra non è ancora
Totalmente
Al completo ma incominciamo poi già molto caldo
Io
Voglio dirvi soltanto
Pochissime cose
Per lasciare
Lo spazio al
Al nostro dibattito
Noi oggi abbiamo una
Una
Un'occasione una buonissima occasione è una una grande opportunità
Quella di parlare
Ormai a pochi mesi dal nostro congresso di parlare del Partito Democratico ma farlo come dice
Qui l'invito a questa
Questa iniziativa
Due anni dopo il Lingotto soprattutto farlo pensando alla nuova Italia e dei Democratici quindi collegando al nostro
Il nostro congresso al futuro del nostro Paese alla alla noi Italia d'altra parte
Come tutti ci ricordiamo il PD è nato proprio pensando all'Italia dei suoi problemi
Dal suo sviluppo
E
Anche il discorso del bel discorso di Walter all'indotto di due anni fa è stato un discorso tutto rivolto al Paese tutto rivolto agli italiani per i problemi degli italiani
Ed oggi noi ne parliamo con una
Con persone
Di diversa provenienza di diversa cultura e questo prenderà molto interessante io penso
Il questo mosso pomeriggio allora io
Ve li presento molto velocemente poi si presenteranno da soli
Abbiamo Francesca barra A centesimo dirigente politica sarda è stata
Segretario regionale del Pd ente
Ha avuto una
Preferenza record in Sardegna è soltanto una legge elettorale europea sbagliata che il PD ha cercato più volte ricorre ci avete impedisce alla Sardegna ad avere un parlamentare europeo che LEA impedito di essere eletta in Europa Mauro Ceruti idee
Professor di filosofi mafia
Ed anche a procedi logica ne abbiamo bisogno di logica e quindi siamo molto contenti che Mario senatore naturalmente Sergio Chiamparino sindaco di Torino Paolo Gentiloni
Perché lui dirigente politico ma che è stato ministro misto delle comunicazioni Pietro Ichino che voi
Conoscete giuslavorista dal senatore del PD Andrea Martella è stato ministro ombra
Del Partito Democratico mi son Baldelli trasporti
David Sassoli viene del giornalismo
Il vostro applauso
Indica che siete tra quelli che
Gli hanno dato la preferenza quando è stato eletto dal Parlamento europea
Aldo Schiavone anche lui professore professore di storia ma anche
Saggista
E
Molto attento osservatore tutti noi lo conosciamo anche
Pechino attento osservatore del
Del dell'Italia del nel nostro Paese se debba la serra Chiani che ha avuto una
Anche lei
Anche lei dirigente politico
Dirigente del nostro partito ma con
Una affermazione elettorale record di cui noi tutti siamo molto fieri alle ultime
Alle elezioni europee ecco quando ribalta e mi ha chiesto di intervenire a questo
A questo seminario debbo dirvi che lo ringraziato sostato molto contento che abbia pensato di invitarmi e se lo Stato lo sono stato anche particolarmente quando ho visto la composizione di questo tavolo la conferma
Della modo con cui Walter mi aveva chiesto di intervenire levate ma detto questa non sarà la nostra non sarà una riunioni di corrente sarà una riunione
Di amici che lavorano per il congresso del PD e che lavorano naturalmente sui problemi del Paese io dirò guardate
Proprio due parole sul tema
Della serata vorrei parlare di molte cose pensando all'Italia e al
Nostro partito ma
Parlo solo per segnalarvi
Che quando si costruisce un partito non si rafforza un partito grande un partito compresso
Servono molti requisiti bisogna occuparsi di molte cose ma io ne vedo quattro quater le menti su cui mi auguro e lavorerò perché nel nostro congresso ci si impegni tutti e si trovi in qualche modo una una una buona soluzione la
Prima questione naturalmente sono le regole e voi sapete
Che noi abbiamo una
Uno Statuto lo Statuto giovane ma molti di voi sanno anche che questo Statuto deve essere anche aggiornato perché abbiamo bisogno di un partito realmente democratico ma anche un partito per attivo
Poi
Abbiamo al problema della leadership e sulla leadership voglio dirvi che il congresso naturalmente eleggeranno Segretario
Ma lo leggeremo sapendo che alle PD serve un anche un vasto gruppo dirigente
Serve un segretario e un vasto gruppo dirigente e io aggiungo anche che lo leggeremo sapendo che chi perde
Concorrerà anche chi perde alla vita del PD concorrerà a lavorare per la vita del PD
E poi
è ma ma questo ma Baratello a questo perché ci serve perché ci serve unità e perché i nostri elettori ci chiedono di essere uniti
La terza questione l'organizzazione
Noi vogliamo un partito abbiamo bisogno di un partito vero che un partito vero il fatto di organizzazione e organizzazione nel territorio di presenza nel territorio
E di presenza omogenea io penso e voglio dirlo francamente dal mio osservatorio al Senato
Nel gruppo del Senato desiato il PD la malga ma debbo dirvi e riuscita
Noi
Siamo un gruppo molto amalgamato ed io spesso io non ricordo quando parlo con i miei colleghi senatori da quale dei due partiti fondatori viene ciascuno di loro
La malga è riuscito e sappiamo che il esso dobbiamo lavorare ancora perché questa l'amalgama prosegua e prosegua anche in quello che forse il nostro punto più debole cioè la comunicazione dalle correnti ma noi abbiamo la capacità
Di superare anche questo sta con la quarta questione quindi e qui mi fermo e forse la più importante e sono le idee sono i contenuti e in fondo la linea del partito
E sulla linea del partito ci sarebbe da dire molto io vorrei dirvi molte cose sul Lina sulla crisi economica sulle questioni etiche sulle disuguaglianze sociali gestione ha scritto un bellissimo articolo su Repubblica
Tempo fa sulla diseguaglianza credo che sia un tema molto importante per noi ma
Su una cosa permettetemi di
Di dirvi per trenta secondi qualcosa io credo che noi il Partito Democratico debba
Lavorare per costruire in Italia finalmente una democrazia compiuta
E nel farlo debba resistere ad una deriva pericolosa che noi in Parlamento
Osserviamo e monitoriamo tutti i giorni che invece e una deriva che far regredire in qualche modo la nostra democrazia
Perché tra
Decreti legge maxiemendamenti voti di fiducia
Milleproroghe esiste anche questa nuova categoria mille proroghe pensate che cosa ho scoperto questa mattina Walter nel decreto legge emanato dal Governo di due giorni fa
Un decreto legge sul sviluppo economico del Paese è stato inserito all'articolo ventiquattro un articolo di settantasei Committee
Che ha come obiettivo le missioni italiane all'estero
Le missioni italiane all'estero inserite in un decreto legge sullo sviluppo economico voi capite quale qualità legislativa può esserci se si lavora in un Parlamento in cui la maggioranza impone questi questi diritti meglio credo
Che
La nostra vigilanza il nostro lavoro su questa deriva che
A un unico sbocco quello di trasferire una porzione molto consistente delle competenze legislative
Dal Parlamento al Governo credo che questa possa essere o forse debba essere una delle idee forti su cui il Partito Democratico dovrà lavorare nel prossimo futuro io voglio devo dirvi solo questo il mio compito adesso è quello di
Del compito
Ingrato perché quello di far osservare rigidamente agli amici che
Parleranno il
Tempo regolamentare di dieci minuti in modo che
I nostri lavori si possa svolgere regolarmente e inizierà a parlare ci il Mario Mario Cerutti ho già detto SIAE
All'unica anche noi chiediamo di parlarci a due anni
Dall'indotto delle dell'Italia nuova del Partito Democratico nel suo complesso
Mario
Caro Walter
Bentornato
E per ritrovati noi che siamo tanti
Due anni dal Lingotto è un anno e mezzo dall'inizio del Partito Democratico
In pochi minuti voglio suggerirvi un'idea per riflettere
Luigi Zanda detto che sono un filosofo ma la filosofia è una cosa molto concreta soprattutto in tempi in tempi di cambiamento della condizione umana e se c'è una cosa che tutti quanti ci sentiamo di condividere di vivere insieme in questi anni
è uno straordinario rapidissimo cambiamento della condizione umana
Quando ero ragazzo i parlato con i miei nonni bene mi domandavo come avessero potuto vivere così tanti e radicali cambiamenti che sono i cambiamenti che hanno attraversato il Novecento
E interrogato i miei nonni dicendo non c'era quando voi eravate ragazzi come me adesso la corrente elettrica non c'era la televisione
Non c'era non c'erano le automobili
Tutti si viveva in Campania non c'era l'acqua e le città erano molto più simile alla campagna di adesso non c'era l'acqua corrente
I servizi igienici non erano nelle nostre case i lavoratori avevano condizioni di vita non garantite e in poco più di quarant'anni la condizione umana cambio
Attraverso le tragedie del Totip del totalitarismo della guerra attraverso la nascita della democrazia de badiamo bene io sono a contatto quotidiano con i ragazzi in segno nell'università
In questi vent'anni passati così rapidamente dal mille novecentottantanove
Non solo il mondo è cambiato e chiamiamo questo mondo globalizzazione una parola che non esisteva nei dizionari di vent'anni fa e oggi è abusata estrapola piastra usata anche
Nei nostri caffè nei nostri bar non esisteva ma in questi vent'anni la condizione umana e in modo quasi impercettibile cambiata più di quanto sia cambiata negli ultimi duecento anni
E basta citare appunto la fine della guerra fredda e la globalizzazione
E lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione della comunicazione non comunichiamo più nel modo in cui comunicavamo vent'anni fa
Non compie non produciamo più i saperi nello stesso modo le scuole funzionano in un altro modo io quand'ero bambino
Come tutti voi ho imparato tutto quello che ho imparato per diventare cittadino perché questo è la funzione della scuola pubblica
Tutto a scuola nel perimetro della scuola ora quello che i bambini imparano scuola il venti per cento tanto per dare i numeri di quello che imparano nel corso della loro età dello sviluppo
Ma che cosa è successa in questa società che
Un grande sociologo che scrive anche in Italia chiama società liquida a trasformare
Sono cambiate le condizioni presupposti su cui si è costruita la nostra democrazia e alla quale hanno contribuito proprio quelle grandi tradizioni riformiste
Ecco ci hanno proceduto con un su con uno straordinario atto di coraggio a creare Walter il Partito Democratico
La tradizione dei riformisti di tradizione socialista e comunista alla tradizione cattolico cattolicodemocratica
Questa idea assolutamente inconcepibile impensabile vent'anni fa ma anche qualche anno fa
è stata generata in Italia con uno straordinario atto di immaginazione politica e voglio chiudere su questo quello che è accaduto in Europa con le elezioni
Europei che è stato tanto svenduto nella comunicazione come l'Europa si sposta a destra no non ecco sì è accaduto qualcosa che si analizziamo bene perché dobbiamo anche analizzare al di là delle beghe di pollaio che così male rappresentano
Questa operazione geniale del Partito Democratico di questi
Di questi due anni quello che è accaduto in Europa non è uno spostamento a destra ma per nulla lo dicono i numeri e lo dicono le interpretazioni
L'elettorato si è spostato su un'area democratica moderata questo questo sì di centro sinistra di centro destra
Che è stata scelta sulla base
Di un principio fondamentale i cittadini europei hanno detto noi non rinunciamo a un rilancio è un rinnovamento del Welfare questa è la radice fondamentale
Di quello che ci dicono gli elettori europea in questo momento una radice
Orientare da rigenerare la sicurezza sociale che non è un problema criminologico
E la seconda risposta degli elettori forse più contenuta elitaria ma nelle grandi città europee estremamente importante a Berlino questa scelta ha raggiunto il ventitré per cento è la scelta verde ambientalista
è la scelta verde ambientalista che che vuole dire attenzione alla qualità sociale attenzione alla qualità della vita con una fusione su due interessi un interesse globale il risanamento del clima
Del clima globale e poi la qualità della vita contro la standardizzazione contro il quantitativo contro lo stress
E a vincere gli ambientalisti
Ci sono stati favoriti dalla grande politica amministrativa dei socialdemocratici nelle grandi città europee da Barcellona a a Berlino a Parigi a Vienna
Dove peraltro i partiti socialdemocratici hanno perso ma per il buon lavoro fatto e quindi Arena hanno reso gli elettori più esigenti che hanno votato per
Per i Verdi
Il paradigma europeo che emerge da queste elezioni attenzione alla qualità sociale attenzione alla valorizzazione delle differenze è quello che il Partito Democratico unico partito europeo
Ha cercato di fare con una grande innovazione immaginativa in Italia mettere insieme il meglio delle tradizioni riformatrici
Ma non per mediazione al ribasso non per mediazioni per correnti ma per cercare di fare una cultura politica riformatrice nuova
Attenta ai problemi nuovi inediti te non esistevano solo dieci quindici anni fa i sono
La centralità del sostegno ai progetti di vita personali e quindi un Welfare
Non da tagliare non guerra davvero universale attivo che sostenga tutti i progetti volti alla ricostruzioni di legami solidali nella nostra società
Noi dobbiamo scommettere su questo perché la società liquida la società complessa
Ha bisogno della ricostruzione di legami sociali che invece le politiche di destra
Stanno smontando alleandosi con le tendenza all'individualismo all'egoismo allo smembramento della società che è la prima volta che accade nella storia europea moderna non è mai accaduto e sta accadendo in tempi rapidi
Che la società SIS legasse è sempre accaduto che la politica agisse
Per il progresso per la conservazione sulla base di una società fatta di legami forti ora invece noi dobbiamo farci con la politica carico di ricostruire questi legami
è chiaro che la destra un vantaggio una rendita di posizione a cavalcare l'individualismo io ce la farò anche se forse voi non ce la farete questa è la scommessa di tutti che sia
Il leghismo micro comunitario devo vista ed esclusivo di Bossi propaganda al nord e l'individualismo di Berlusconi propaganda da tutte
Da tutte le parti quindi chiudo chiudo con uno slogan perché poi le comunicazioni sono fatte di slogan
Uno noi dobbiamo e questa è una scelta davvero che esige coraggio e responsabilità scegliere se vogliamo o non vogliamo tenere fede al Progetto a questo progetto ha l'unico progetto possibile del Partito Democratico
è possibile beh questo dipende anche dalla volontà l'Europa dice che questo è possibile anzi il Partito Democratico può essere un paradigma che guida la costruzione dell'Europa
Due e chiudo la vera sfida è di mettere insieme questo vale per le nostre vite personali vale per l'Europa vale per le nazioni
L'unità cioè l'identità e la diversità questo è un compito paradossale nella nostra storia nella cultura del Novecento dell'otto e dell'Ottocento nella cultura politica
Ma se volete anche nella cultura pedagogica psicologica l'identità e le diversità si oppongono
Questa è la sfida questa è la sfida di concepire un nuovo welfare un nuovo Stato sociale che metta insieme la democrazia politica rappresentativa
C'è l'eredità del meglio delle tradizioni riformiste nostra in particolare i soci socialdemocratica e
E la democrazia partecipativa questa è la nostra sfida
Mettere in campo una politica che attivi e non di sa attivi una democrazia realmente partecipativa l'identità e la diversità L'Unità e la molteplicità
Questa è la sfida del Partito democratico che non può essere buttata al vento
Per litigiosità davvero di piccola bottega di piccola provincia grazie
Grazie grazie Mario adesso
Francesca barra CEE che presento con particolari piacere perché sarda come me e quindi è un titolo per me è molto importante
Sì grazie buonasera a tutti oggi sono particolarmente felice di essere qua e di essere stata invitata da Walter a partecipare a portare il mio contributo in un momento così delicato del del Partito Democratico
Per gli presente che stiamo vivendo per quel futuro che abbiamo di fronte che sempre più
Più incerto e visto che ne ho l'occasione voglio chiarire una cosa subito immediatamente
Voglio chiarire che nutro il massimo rispetto per la rigenerazione precedente nutro il massimo rispetto per la rigenerazione precedente
E se in politica
Non mi piace il nuovismo perché è una cosa totalmente diversa dal rinnovamento dal concetto che in questi giorni si sta esprimendo rispetto al rinnovamento bene mi piace molto molto meno il paternalismo il paternalismo
Paternalismo che guarda con sufficienza ciò che dicono gli altri è che tanto gli altri possono aspettare o comunque non all'esperienza si dicano pure quello che vogliono tanto insomma poi ci pensiamo luglio al massimo rispetto in particolare
Per tutti coloro della generazione precedente
Che sanno accertare le critiche
Anziché a prenderle come una assoluta patetica questione di lesa maestà sanno davvero mettersi in discussione per questa generazione precedente io ho molto rispetto
Nutro il massimo rispetto per quelli della generazione precedente che non banalizzano e non ridicolizzato e pensieri altrui
Per questo una generazione verità rispetto non peraltro le categorie di vecchio o di nuovo sono molto comunque sono molto concrete non sono inafferrabili
E fino ad oggi probabilmente sì sono state inafferrabili perché non si è scientificamente voluto afferrarla
Ed è per questo ed è per questo perché il vero il nuovo è stato vi fuggito scientificamente che l'Italia ha già girato la faccia dall'altra parte la girata da tempo ci guai non ci riguarda più da tempo
E la portata perché in due anni
In due anni anziché e superare come promesso come promesso nelle piazze come promesso nelle vecchie sezioni anche dei DS e dei circoli della Margherita dei partiti con fondatori come promesso
Il anziché superare il vecchio ad affermare il nuovo è stato fatto esattamente il contrario
In molti e questi molti hanno un nome ad un cognome essenziale a livello locale che di livello nazionale io del livello locale li ho conosciuti molto bene li ho conosciuti molto da vicino in particolare nella mia breve esperienza
Da segretario del Partito Democratico sardo hanno lavorato sono per superare subito immediatamente il nuovo che si metteva in campo
E per affermare anzi per riaffermare il vecchio
Così da fare in questi due anni era da dell'immagine di un partito democratico che è apparso e forse lo è ancora semplicemente una popolazione gattopardesca un'insopportabile operazione gattopardesca
Gli italiani
Però
Gli italiani se ne sono accorti subito se ne sono accorti ben presto e ben presto infatti dal trentatré per cento siamo passati a quello che siamo oggi siamo passati a percentuali che certo hanno tenuto alle europee ma avrebbero
Tutto è essere molto molto più alte avrebbero potuto rappresentare davvero una forza diversa del nostro del nostro partito qui prima di tutto quello che è necessario in questo momento per il presente per il futuro quello che vorrei quello che dobbiamo costruire
è un partito che abbia rispetto si dà la ZIP generazione precedente ma prima di tutto abbia rispetto per gli italiani e per la loro intelligenza un partito cioè
Che faccia corrispondere traccia corrispondere sempre le parole con i fatti è uno slogan può essere considerato populismo demagogia metteteci quello che volete di fatto è quello però che è mancato in questi anni e non soltanto negli ultimi due anni anche nei paesi dei cosiddetti grandi partiti cofondatori
Del Partito Democratico ci vuole una classe dirigente che faccia corrispondere le parole i fatti un partito credibile
Questa è la prima base secondo me della credibilità di un partito
E la credibilità è il fondamento del consenso e noi dobbiamo fare la battaglia io personalmente ma tante persone a partire dalla Regione che conosco
Bene molto bene si aspettano che si faccia questa battaglia una battaglia per affermare la credibilità del partito quindi
Quando si parla di vecchio di nuovo la sono due categorie molto importanti che non possono essere liquidate come come ridicole o o populiste come si dice quando si parla di vecchio di nuovo quando
Si vuole affermare la necessità del superamento della vecchia classe dirigente non lo si fa solo perché ed è chiara graficamente forse anche per questo ma non è il discrimine ed importante non si fa
Perché ha dimostrato e non soltanto negli ultimi due anni e nel PD
Di emettere una distanza che ormai insopportabile tra le parole annunciate e difatti fra le parole annunciate l'agire politica
Perché continua a non rendersi conto che l'emergenza nazionale di cui parlava qualcuno da poco o nulla Teleluna una trasmissione televisiva
Esista in Italia da quindici anni governa la quasi ininterrottamente e si chiama Silvio Berlusconi
Se questo ente se questo è
Ed è difficile smentirlo qualcuno ne porta o no le responsabilità io dico di sì
La responsabilità e di coloro che non hanno fatto corrispondere il dire al fare non hanno fatto a corrispondere ai programmi le leggi
De stella dell'ambito del conflitto di interessi per esempio la questione morale e costi della politica la laicità
I diritti civili e nessuna corrispondenza la precarietà e lavoro il riformismo vero rinnovamento il partito nuovo
Quello che è nato due anni fa e più specificatamente il quattordici ottobre due mila e sette euro elencò semplice un elenco sintetico di quelli che sono i contenuti alle basi culturali del Partito Democratico del progetto originario
Contenuti e basi culturali che c'erano e ci sono i problemi del PD non sono venuti dalla loro assenza dall'assenza di basi soli e culturali ma dall'opposizione interna al progetto originario tramite vecchi schemi e vecchi personalismi che guardano al passato
Basta guardare al passato
Nessuna vuole distruggere la trafila tradizione ma sono decisamente più interessata più che centocinquant'anni che abbiamo alle spalle almeno il venti e trenta che abbiamo di fronte
Che verranno sono più interessata ad un partito che si prova preoccupa di costruire il futuro non a coccolare egoisticamente il passato
Vado ad Este la nuova classe dirigente serve anche per questo perché le per espressione del momento perché dal momento del presente le comprende i problemi e quindi anche un maggiore interesse a costruire il futuro
Perché il futuro c'era davanti un'altra la classe dirigente che è stata il futuro ormai ce l'ha alle spalle
Presta ecco la grande necessità c'è una maggiore corrispondenza culturale ideale fra una nuova classe dirigente il futuro che si vuole costruire in questo senso il Congresso ricompresso bisogna ripartire dallo spirito originario del Pd
Anche certa portante qualche correzione distrutta dal discutendo nel merito di che cosa significa partito a vocazione maggioritaria perché no discutiamone
Però mi vengono i brividi è raccapricciante pensare che ci sia il disegno di fare del Partito Democratico di nuovo il partito dalle tessere e con il partito delle tessere
Il partito dei signori delle tessere questo è insopportabile
Questo è il sopportabile
Anche in questi giorni in Sardegna che abbiamo il primo livello dei congressi i signori delle tessere sono in campo è stato già mettendo a repentaglio la possibilità del radicamento serio del partitone i capitoli e questo per me
è insopportabile non solo per me sa questo succederà io non so quanti continueranno a stare anche quelli che sono votata all'europee e per esempio in Sardegna sono tanti
Continuano a stare in questo partito che vuole di nuovo chiudersi e non vecchio sistema da quello delle tessere quello del controllo attraverso le tessere i vecchi partiti non ci sono più
Sono morti e consentitemi a questo proposito di utilizzare un passo del Vangelo per dire che dobbiamo andare avanti è molto utile i vecchi partiti non ci sono più
In molti seppelliscono i loro morti e sia consentito a questo partito di spiccare il volo laddove questo è successo l'anche in porzioni di piccoli territori anche in Regione sarda è la Regione la mia regione del mio territorio
Dove si è messo in campo
Libero spirito del PD lo spirito originario
Credere stare in mezzo alla gente aprire i circoli dialogare cercare interpretare le tensioni i problemi cercare di dare risposte aprire alle persone non chiedere la parola d'ordine per entrare nel circolo chiedere la tessera
Laddove è successo questo il consenso è arrivato quella è la strada quello lo spirito del PD il Congresso rifletta su questo per questi motivi e anche perché è simpatico io sto con Dario Franceschini alla sosterrò
Va beh Segretario nazionale del Partito Democratico grazie
Grazie grazie a Francesca barra CE
E adesso
La parola a Pietro Ichino senatore del PD grande
Giuslavorista
Da piccolo fra gli otto anni la mia l'adolescenza o frequentato
Molto da vicino don Milani don Lorenzo Milani che frequentava la mia casa con il suo agli allievi di Barbiana e io frequentavo una spilla sulla scuola
Ci sono stato qualche volte ho sentito dalle sue labbra
Quella frase che molti di voi avranno letto iscritti
Che dice il più povero quello di cui dobbiamo occuparci
Non è neanche
L'operaio che ha il sindacato ma è quello che non ha neanche il sindacato quello che non sa neanche i diritti
Che gli vengono tolti
Quello
A cui
Nessuno dava voce perché non ha alcuna tessera in tasca
Ora quando Walter Veltroni mi ha invitato un anno e mezzo fa a accettare la candidatura al Parlamento e
Lo ha fatto
Per
Coinvolgermi nel disegno del Lingotto
Credo che il motivo che mi ha
Indotto ad accettare nonostante che
Nella mia storia personale
Avesse già archiviato da tempo
Una prima esperienza parlamentare e non fosse assolutamente nei miei programmi dire rinnovarla ma quello che mi ha
L'indotto ad accettare
Anche con certo sacrificio personale questa questo invito
è una certa risonanza che ho trovato abbiamo risentito
Tra il discorso sul nuovo partito che era stato proposto e che erano al centro dell'iniziativa di Veltroni lo scorso anno i quelle parole di don Milani
E perché perché credo che il problema della politica italiana sia proprio questo quello di dar voce
A
Milioni milioni io nel mondo del lavoro di coordinava maggioranza
Di interessati a cui nessuno da voci
Ci sono questi e cominciamo col dire
Che sono cinque milioni di italiani
Che mancano all'appello nel mercato del lavoro
Se il nostro mercato del lavoro il nostro tessuto produttivo funzionasse come funziona in Gran Bretagna un Paese molto simile annui per dimensioni per ricchezza
Avremmo cinque milioni e mezzo in più di italiani nel mercato del lavoro nel tessuto produttivo e di questi quattro quinti sarebbero donne
Italiane
Chi le rappresenta quale sindacato
Dà voce
A questa enorme testa
Del popolo italiano che escluso permanentemente strutturalmente e indebitamente dal nostro tessuto produttivo
Sì si occupa di cercare le cause di questa chiusura i di questa esclusione
E voi capite che un partito che ha come interlocutori soltanto
Le forze organizzate intermedie e questo lavoro non lo fa perché questi cinque milioni non sono organizzati nessuno li organizza
E poi
Il milione e mezzo di lavoratori a progetto di co.co.co.
Di partite IVA che in realtà lavorano in bar calzino in produzione in condizioni di sostanziale dipendenza economica
Il milione e mezzo di contratti a termine
Si dà a loro voce abbiamo visto spremere qualche lacrima
Sui quattrocento mila di loro che hanno perso il posto in questi primi mesi di crisi
Senza un giorno di preavviso e senza una lira di indennizzo di trattamento di disoccupazione ma una lacrima e un
Sospiro statistico non è dar voce a questa gente
A questa parte della forza lavoro
E gli occuparsi del problema significa qualche volta anche
Sa per ragionare e al di là delle organizzazioni e delle tessere vedete quando si parla del partito delle primarie si parla di un partito moltissimi impone
Un metodo di formazione e della sua del della sua dirigenza
E dei suoi programmi capace di intercettare il consenso di questi milioni e milioni di persone a cui nessuno dà voce e di cui nessuno si occupa
Quando ci chiediamo ma
Perché i giovani non votano per la sinistra
Beh chiediamoci che cosa ha detto loro la vecchia sinistra fino ad oggi
Io qui vi dico con
Senza nessun compiacimento mai dei sapendo di dire una cosa un po'grossa
La vecchia sinistra Anna ingannato i giovani i precari quando ha detto loro che la causa la fonte del precariato era la legge Biagi
Quando
Chiunque abbia guardato da vicino il problema sa che non c'è uno solo rapporto di lavoro precario che sia stato creato dalla legge Biagi e che non esistesse già prima
Il tanto che poi quando siamo stati al Governo il Governo di centrosinistra
A quando ha voluto porre a regime all'abuso del lavoro precario ha usato la legge Biagi
E allora quando
Una platea di precari di giovani che si vedono offrire solo lavoro precario si sentono indicare il bersaglio sbagliato
Il PD quelli poi non credono più alla sinistra non credono più Attilia condotti a combattere la battaglia sbagliata
E poi credo
Dobbiamo
Anche guardare
Ovviamente non in via secondaria alla Maggi quell'altra parte quella metà dei lavoratori che invece sono protetti ma che
Hanno salari inferiori rispetto a quelli dei loro colleghi europei e chiederci perché che cosa condanna l'Italia a questa situazione di minorità del buon lavoro di nome valorizzazione del suo lavoro perché a parità di ogni altra condizione il lavoratore italiano deve essere pagato il trenta per cento in meno di un francese di un tedesco il cinquanta per cento in meno di un britannico la metà di uno svizzero
E allora scopriamo
Che
La causa della debolezza del nostro sistema una strutturale chiusura agli investimenti stranieri innanzitutto
Chiusura in parte dovuta attuare nazionali gravati in parte dovuta al nostro sistema di relazioni industriali il caso Alitalia emblematico da questo punto di vista
In parte dovuta anche a scelte politiche scelta di difesa dell'italianità delle nostre aziende fa parte di questo sistema
Chiudere sì all'investimenti stranieri ha portato l'Italia ha davvero che decimo dei flussi di investimento rispetto alla Gran Bretagna un terzo rispetto alla Francia
Ecco lì c'è un'enorme in riserva
Di linfa per la nostra economia di domanda di lavoro che potrebbe aggiungersi a rafforzare il nostro lavoro e soprattutto di innovazione ma questa innovazione
Bisogna cercarla bisogna saperla costruire bisogna sapere
Che l'innovazione
Non nasce
Del colpo dallo oggi al domani a livello di intero sistema ma nasce nelle singole aziende e quindi occorre un sindacato e anche in un sistema capace
Di
Negoziare a trecentosessanta gradi l'innovazione laddove si presenta
Occorre un sistema capace di consentire ai lavoratori italiani di ingaggiare il meglio dell'imprenditoria mondiale
Ma anche mettendole in concorrenza con l'imprenditoria italiana che quando è al top non teme concorrenza e quando non è al top merita di essere messa sotto concorrenza
Ecco e
Tutto questo
è un discorso che spesso per certi aspetti presenta degli le zone di attrito rispetto agli interessi organizzati rappresentati
Dalle organizzazioni intermedie dalle formazioni intermedie ma a cui un il grande partito che adotta il metodo delle primarie vere
Saper dare voce deve saper individuare deve sapere dare
Corpo politico questo primo anno
Di legislatura lo abbiamo questo lavoro lo abbiamo fatto troppo poco
Credo che il partito che nasce dal
Nostro congresso deve essere un partito capace di fare questo discorso con determinazione senza esitazioni fino in fondo grazie
Allora grazie
Grazie a Pietro Ichino
Adesso David David Sassoli
Super votato viene del giornalismo e adesso e parlamentare europeo del
Partito Democratico
Buon pomeriggio
Ieri ero a Bruxelles avevo finito di leggere
I giornali italiani un contratto dei ricercatori del Centro studi di politica europea li ho trovati molto preoccupati
Mi hanno parlato con chiarezza di una stagione difficile che incontreremo fra breve al termine dell'estate
Sarà allora dicono che avremo coscienza di quanto
Pesante sia la crisi di quanto
Forti saranno le ripercussioni della crisi sulla vita reale
Tutto questo
Naturalmente non sarà indolore
Ci saranno famiglie più povere
Giovani che avranno meno opportunità posti di lavoro in meno
Meno circolazioni di merci e persone avremo allora il quadro
Delle sfide che ci troveremo davanti
Ci troveremo tutti a fare i conti con una forte inquietudine sociale le previsioni parlano
Anche di provvedimenti che potrebbero
Fare ricorso
Ha un indebitamento massiccio questo potrebbe provocare
Ingovernabilità mi ha colpito un ricercatore in particolare che ha parlato di una stagione di lacrime che seguirà quella delle lacrime
Mentre ascoltavo Pagnussato che tutto questo avverrà
Mentre il nostro partito sarà impegnato
Nella sfida in Terna più importanti
Pensato a quanta responsabilità avremo nel proiettare all'esterno il dibattito del nostro partito
Se poi
Saremo in grado
Di parlare al Paese alle persone i loro problemi di non ripiegare lacci su noi stessi di farci capire
Sapremo
In sostanza essere così virtuosi da far capire che quello che sta avvenendo dentro questo partito è buono per il Paese interessante
Per le persone per le comunità
Un partito è una buona idea diceva Gramsci se ha qualcosa da dire
E quale buona idea abbiamo noi per il nostro Paese
Prima che sia troppo tardi mi permetto di mettere in fila alcune impressioni su ciò che il Partito Democratico sta per farà cadere a se stesso
L'esigenza che si debba consolidare il partito scampato il pericolo della liquefazione è molto ovvia e anche un po'banale
Così come ovvia e banale l'idea di contrapporre di contrapporre vecchio e nuovo fondo anche per te che tutti vorremmo già abitare nel futuro
La sfida invece che abbiamo davanti è nell'idea
Che abbiamo della politica
In questa fase storica in questo momento nel nostro Paese nell'Europa
Dove le società si stanno chiudendo hanno paura
Promuovono un senso
Assist si ante e anche autarchico dell'auto sufficienza dove la recessione si presentai a tutte le caratteristiche di essere
La madre della xenofobia
Il mondo largo deve essere il nostro orizzonte la società
Solidale e anche multiculturale il nostro retto tra retroterra altro che partito del lavoro attento alle imprese come se il gioco fosse quello
Di farci aprire le porte da ambienti diffidenti
E da questo che nasce
Naturalmente un'idea di partito diverso
Alla società
Narcotizzata noi dobbiamo offrire un'alternativa di partecipazione e di libertà
Alla società che ha capovolto le gerarchie di valori possiamo offrire una nuova pedagogia civile per questo anche coloro che credono
Di essere più forti perché pensano a un partito che vive all'interno del suo spazio ritenendolo autosufficiente noi dobbiamo
Proporre un'altra idea
Di parte di partito motore di una società partecipante
Ecco perché
Ad un partito chiuso in se stesso dobbiamo contrapporre un partito che vada
Ad incontrare i cittadini non li ha spetti vada ad incontrarli che sappia essere il partito delle opportunità
Che sia accanto ai consumatori e non solo alle corporazioni che sappia attenere
Insieme garantiti e non garantiti anche in uno sforzo di solidarietà di fronte alle difficoltà ma che abbia ben chiaro
Chi è da garante chieda proteggere sono i non garantiti e che abbia chiaro che i poveri non possono attendere
Partito solo degli iscritti
E partito degli iscritti e della società non sono scelte intercambiabili o modelli da usare a seconda delle convenienze
Ci piacerebbe ad esempio capire
Come possa sposarsi l'idea di partito degli iscritti con quella straordinaria avventura coraggiosa di Romano Prodi alle primarie del due mila cinque
Alcune differenze quindi sono già emersi
Io non sono giovane
E la mia
Esperienza però è limitata
Non mi sarei mai candidato l'ho detto tante volte se me l'avessero chiesto quelli della Margherita e quelli dei DS mi sono candidato perché me l'ha proposto il Partito Democratico e un Segretario
Vi ho trovato disposto a rappresentare in una difficile campagna
Elettorale L'Unità di questo partito ecco perché
Non dobbiamo ragionare come se fossimo all'anno zero ed ecco perché sono convinto che l'esperienza di questi mesi sia una buona base di partenza che ci collega a una riflessione che viene
Da tempo che è stata avviata da Veltroni all'indotto
Vedete cari amici e cari compagni ma anche Cario Dario questo certo non è un film
Con Totò e Tina Pica
Ma non può essere nemmeno la parodia del Gattopardo dove i notabili locali fa indossano i panni dei riformatori
Certo
Abbiamo bisogno anche noi di un partito
Che sappiamo
Fare un atto di verità un atto di verità cioè iscritti all'opinione pubblica che sappia capire anche
Cosa si è inceppato
In campagna elettorale dopo ventisette mila chilometri
E dopo aver battuto ventidue Province io ho capito tre cose
La prima
E non siamo capiti se inseriamo la destra sul suo stesso terreno
La seconda
Che dobbiamo essere sinceri e non pensare di barattare i nostri valori nel mercato di ciò che i sondaggi dicono ci convenga
Terzo
Che anche coloro che non ci hanno votato
Per delusione o per rabbia
Anche in loro il forte il sentimento della politica di una nuova politica e della partecipazione per me queste sono tre cose fondamentali
E ci dicono cosa innanzitutto che il nostro destino lo giochiamo sulla qualità della nostra proposta al Paese
E poi che occorre adeguare i nostri
Strumenti
Per andare incontro al Paese e ha capito che quando il Partito Democratico perde il Paese diventa più fragile
Noi abbiamo una grande responsabilità
Non possiamo
Permetterci di lisciare il pelo
Al pessimismo
Dobbiamo
Rafforzo rafforzarci nell'idea
Che il nostro è un grande Paese
Che dalle crisi spesso è uscito più forte di come è entrato
Paese che noi dobbiamo sapere ci attende
Che anche noi però abbiamo scomposto senza
Riuscire a ricomporlo attorno a regole condivise
Un Paese che anche noi abbiamo contribuito a consegnare alla destra offrendo le possibilità di organizzarsi e di autorappresentazione e quante volte abbiamo pensato di sfuggire
Alle nostre responsabilità imboccare strade comode
Siamo noi a dover andare incontro alle persone non il contrario e quando lo abbiamo fatto in campagna elettorale siamo stati incoraggiati e perché
Anche quando abbiamo sbagliato quando sono stati commessi degli errori nessuno
Si è mai azzardato a dire del Partito Democratico è un pericolo per la democrazia italiana ecco perché dobbiamo essere fiduciosi
E dobbiamo esserlo anche nella corsa per la segreteria
Dove
Dario si troverà davanti uno sfidante autorevole
Per il Partito Democratico sarà come l'esame di maturità
Una lunga nottata inattesa degli esami costruendo il tempo della responsabilità grazie
Grazie Davide
Adesso dove a mare
Bella deputato del Partito Democratico dirigente politico è stato segretario di federazione ed è stato ministro ombra dei trasporti
Grazie insomma avete capito che
Non sono più tanto giovane credo anche di avere una certa esperienza e quindi vi dirò esattamente quello che penso così come
Come credo che bisogna fare in un momento delicato ed importante come questo
E non vorrei essere meno ottimista di chi mi ha preceduto ma credo che per prima cosa bisogna fare un'operazione verità e dire con molta franchezza che sarebbe perfino troppo facile dire
Che l'Italia nuova dei democratici
Non l'abbiamo non l'abbiamo costruita e se guardiamo a oggi a quella che è la nostra forza reale a quella e a quelli che sono i problemi del Paese
E le soluzioni che i problemi del Paese bisognerebbe dare vorrei dire che siamo ancora abbastanza lontani da poterla costruire questa Italia nuova eppure
La nostra missione
Esattamente ancora queste tutta lì è tutta presente
E cioè quella di unire il cambiamento del nostro Paese
La sua trasformazione con il rinnovamento eccone il cambiamento delle Partito Democratico
E cioè di fare quello che
Abbiamo essere abbiamo detto essere a nostra grande sfida e cioè quella di rinnovare la politica
Di dare una nuova qualità la democrazia di fare delle nostre istituzioni delle istituzioni più efficienti maggiormente in grado di rispondere problemi dei cittadini e quindi di fare del nostro Paese un Paese più giusto e più competitivo
Ecco se è questo il nostro obiettivo se è questa la sfida che noi ci diamo guardate che il tempo in cui ci diciamo che tutto abbastanza bene ma che non ce l'abbiamo fatta fino qui
Il tempo dei lindi il tempo della Resistenza quella della rimozione di tutti quei nodi che nel corso di questi anni non abbiamo risolto è davvero scaduto non è possibile
Che noi pensiamo che usciamo ancora una volta da questa da questa fase rimuovendo quello su cui non siamo d'accordo e non dicendo fino in fondo agli italiani ciò che pensiamo allora penso che il Congresso
Del PD congresso che verrà celebrato ad ottobre non poterla presentare un nuovo momento di transizione ma dovrà rappresentare una svolta reale
Dovrà cioè da presentare la capacità di essere una forza attrattiva dei diventare una forza credibile affidabile vorrei dire quasi accattivante nei confronti degli elettori cosa che noi non siamo da molto tempo
Ed è quello che da qui che dobbiamo partire se il Congresso non affronterà queste cose guardate faremo un po'di tifo faremo un po'di rituali ma non servirà a niente
E quindi dovremo dovremo dovremmo veramente parlare e partire da qui
Anche perché la sfida è grandissima se lo dico con
Un po'di enfasi ma
Il PD non è morto ma non sta tanto bene anzi sta abbastanza male
Io non voglio tornare sul voto in qualcosa è stato detto prima ma quel ventisei per cento
Ha rappresentato una soglia minima per non scomparire
Non è stato un successo arreso forse la sconfitta meno duro ma non per questo ha reso la sconfitta meno preoccupante poiché abbiamo di fronte a noi il fatto che Berlusconi
è vero che non avrà sfondato e però il centro destra dimostra tutta la sua solidità tutta la sua consistenza anzi all'interno del centrodestra c'è chi inizia a pensare oltre Berlusconi sono i più intelligenti che lo fanno e noi dobbiamo misurarci
Anche con questo ma però tutto questo io credo incoraggi
Il progetto del Partito Democratico
E cioè incoraggi la necessità di costruire un soggetto che vada oltre una sinistra tradizionale che vada oltre la tradizione socialdemocratica
E che
Anche in qualche modo anticipato quella che la crisi della socialdemocrazia che in tutta Europa non è stata capace di dare di
Sta e concrete hai problemi economici e sociali dei cittadini dei popoli europei e quindi quel progetto era un progetto
Giusto
Sono d'accordo dal quale non bisogna tornare indietro e però per non tornare indietro non non dobbiamo neanche avere lo sguardo rivolto al passato e quindi
è giusto dire Lingotto ma non è sufficiente
Non è sufficiente dire Lingotto perché da quella volta da due anni fa Italia è cambiata forse anche peggiorata il mondo è cambiato c'è stata la crisi
Dell'economia globale e noi dobbiamo avere la capacità dopo due anni di dare delle risposte diverse sia sul piano dei valori sia sul piano delle delle delle politiche conseguenti
Ma non solo è necessario fare questo e cioè mettere appunto quella mettere a punto quella visione del mondo ma
Anche fare i conti fino in fondo una volta per tutte con almeno tre elementi lo voglio dire velocemente perché il tempo
Scorre veloce guardate la strada in salita perché noi
Abbiamo
Evocato un cambiamento abbiamo suscitato l'interesse parliamo dell'uso un po'di gente non abbiamo mantenuto le promesse che avevamo suscitato non abbiamo mantenuto quella speranza che avevamo toccato e cioè non siamo riusciti a dare
Sostanza a quelle idee
A quell'idea del Lingotto che il problema è che vanno giornate ma che come ho detto andava messa in pratica e non sono state messe in pratica
Gli abbiamo forse un po'coltivate qualcuno di più qualcuno di meno ma non siamo riusciti a dare una sostanza concreta io sono convinto che il problema non era l'amalgama
Il problema era esattamente questo dare sostanza alle nostre idee renderle concrete fare in modo che i cittadini eccesso realmente ecco quali sono quelli del PD è pensano queste cose le fanno
In secondo luogo dobbiamo fare i
Conte fino in fondo del secondo le mento che determina il fatto che la nostra strada sia un po'in salita con il fatto che
Noi non ce l'abbiamo fatta anche perché le culture politiche dalle quali noi proveniamo non sono più all'altezza di dare delle risposte ai cambiamenti della Societ e tali Anna non sono più in grado di interpretare quelle domande non rappresentano più una società in evoluzione come se non ci fossimo resi conto che i riformismi del Novecento messi insieme
Fossero diventati impotenti incapace di progettare il futuro e noi dobbiamo invece progettare il futuro e la nostra problema il nostro problema è che siamo stati messi in discussione quando non abbiamo da o delle risposte in grado credibili di fare delle politiche nuove e di interpretare un pensiero nuovo in questo momento della società italiana e in questo momento per la storia
Della storia del mondo guardate questo significa fare i conti fino in fondo con tutti i nodi irrisolti
Che a cui ho fatto riferimento prima
Che sono davvero e che riguardano davvero il profilo di un partito modernamente riformista che hanno a che fare con la libertà
Che hanno a che fare con il mercato con il valore dell'impresa con il valore del lavoro che hanno a che fare con la sicurezza con la nostra concezione di ammodernamento della pubblica amministrazione
Con la nostra concezione di scuola di università ed ancora con
Naturalmente con tutto ciò che riguarda la giustizia il rapporto della giustizia con i cittadini e con questo che dobbiamo fare con su questo dobbiamo avere la capacità
Di mettere appunto fino in fondo le nostre politiche guardate non usciremo da questa impasse da questa fase di transizione nella quale non ci tra troviamo
A rimescola come qualcuno pensa di mescolando un po'le alleanze tornando all'Unione accentuando un po'il Brianti berlusconismo non si esce non si esce così si esce se noi
Avremo la capacità di aumentare la nostra credibilità attorno a questi temi insomma si uscirà se il PD dirà fino mente che cosa è che cosa vuole fare se sarà in grado di declinare la propria il proprio DNA e attorno a questo riuscire a costruire
Una società
Una società una società nuova
Infine
Ed è la terza questione che voglio dire con tutta la franchezza
Che bisogna avere momenti in cui pensiamo di dover risalire da questa strada in salita e che non ce l'abbiamo fatta
E che dobbiamo fare i conti fino in fondo con il fatto che il progetto non è decollato non perché fosse un progetto sbagliato come ho cercato di dire un progetto che certo va corretto Caputo limiti
Ma perché
Il gruppo dirigente non è riuscito a trasmettere quella voglia di cambiamento non è lecito trasmettere quello spirito di innovazione non è riuscito a trasmettere quella voglia di guidare il cambiamento che la società italiana
Ecco perché dobbiamo costruire un gruppo dirigente una leadership che sia in grado di incarnare di
Di di dire di di realizzare di vivere fino in fondo questo questo cambiamento e che cioè sia capace di vedere il mondo con occhi nuovi e che sia capace di fare
Io camminare idee nuove su gambe nuove e non con lo sguardo come ho detto rivolto indietro ma attenzione che la rottura con il passato la rottura con il passato
Non è tanto una dinamica
Troppo semplice qualche volta asfittica forse anche un po'grottesca tra vecchio e nuovo la rottura con il passato questo cambio di mentalità e avere la capacità di dire delle cose nuove ed interpretare questo cambiamento
La rottura con il passato non ha bisogno né della retorica del nuovo e non ha bisogno e neanche della retorica Del Vecchio la rottura con il passato ci deve fare sere
In grado di costruire un partito forte autonomia un partito che compete con il Governo che lo sfida sul terreno delle riforme della modernizzazione che rappresenta finalmente per gli italiani un'alternativa credibile io credo
Che bisognerebbe fare questo e guardate questo è il radicamento del partito mettere insieme cambiamento radicamento non ci sono tanti discorsi sulle tessere e tutte queste cose qui il punto vero è che noi dobbiamo far vivere la nostra la nostra dimensione radicata in la società con la nostra capacità di interpretare cambiamento questa deve essere la sfida congressuale cioè essere all'altezza delle esigenze dica che mentre il Paese interpretarle sulla base dei nostri valori sulla base delle nostre idee e sulla base dei nostri comportamenti grazie
Grazie parte del
Reso Paolo Gentiloni deputato del Partito Democratico già ottimo ministro delle comunicazioni del Governo Prodi
Grazie Luigi
Ma io ho accettato volentieri l'invito di di Walter
Perché mi pare che questo incontro che
Che non apporti e né alla consueta
Tassonomia delle correnti del PD ha il merito di consentirci un bilancio di questi due anni
Critico e mi pare
Interessante poi sentiremo Walter ma insomma credo che siano state dette delle cose molto interessanti
Ora il Lingotto troppo recente per essere mitizzato naturalmente sono passati due anni
Per certi versi è vero quello che diceva Andrea adesso e cioè che
Di mezzo c'è stata la crisi economica e quindi anche il messaggio del Lingotto andrebbe attualizzato e comunque una base di partenza non è un punto
Non è un punto di arrivo io credo però che fosse e che sia assolutamente attuale
La intuizione fondamentale della del discorso del Lingotto
E cioè l'idea di fare del Partito democratico un grande partito di centrosinistra
Che cerchi di sfuggire al destino comune che sembrava avere tutta l'area progressista europee
Vedete un pozzo una scommessa che l'Italia possa da questo punto di vista andare controtendenza
Rispetto a una tendenza europea in cui le forze progressiste declinano nonostante la crisi economica e noi ci siamo formati con l'idea che in fondo la crisi economica giova alla sinistra
Nonostante un ritorno dell'intervento pubblico nonostante il revival del che in essi Smoke nonostante una serie di cose di questo genere a destra avanza i progressisti arretra
Il Lingotto era dunque questa scommessa di un partito di centrosinistra in grado certo con degli alleati nessuno di noi ha mai perfezionato al bipartitismo
In grado di tornare a vincere in grado di costruire una maggioranza democratica in questo Paese
Ora due anni Bilancio
Questa scommessa non è riuscita
Penso che ce lo dobbiamo dire dal punto di partenza e queste
La scommessa l'ambizione del Lingotto in questi due anni non siamo riusciti a
A portarla avanti
Non è riuscita al punto che di nuovo la scommessa del congresso del Partito Democratico che abbiamo davanti
Diventare un'alternativa credibile
Perché guardate sarebbe veramente intollerabile
Se nel momento in cui si manifestano le crepe nel centrodestra
Se nel momento in cui per la prima volta il finalmente si manifesta una crisi della leadership del centrodestra sarebbe credo insopportabile
Per la nostra gente che il Partito Democratico non arrivasse pronto credibile come forza alternativa in questa situazione
Quindi non si tratta di fare una conta
Per eleggere il capitano di una nave che non sa dove andare
E che siccome non sa dove andare fatti collocabilità al piccolo cabotaggio
Si tratta di di riprendere una rotta di riprendere un cammino
Aggiungo anche se forse non siamo tutti d'accordo su questo
Che se qualcuno pensa che la colpa del fatto che quel progetto si è arenato
Sia soltanto della ostilità di qualcuno della sordità di qualche apparato si sbaglia
Perché dà un'interpretazione semplice riduttiva del problema che abbiamo davanti
E credo che le dimissioni di Veltroni
Che si è assunto
Per sé anche una responsabilità che era collegiale sono lì a dimostrare questa cosa
Semplicemente il progetto sia Renato questa è la mia idea
Perché noi non abbiamo creduto abbastanza e non abbiamo investito abbastanza sulla novità del Partito Democratico
Ed è questo che adesso
Ci interpella la domanda che c'è
Nel prossimo congresso e che in fondo in fondo in fondo divide almeno dal mio punto di vista le due candidature che finora si sono manifestate
E se noi per uscire dalle nostre difficoltà abbiamo bisogno di più Partito Democratico o di meno Partito Democratico
Cioè se abbiamo bisogno di fare con più coraggio quello che abbiamo immaginato due anni fa oppure di
In modo
Prudente rassicurante fare un piccolo passo indietro io rispetto chi immagina di tornare un pochettino indietro a un'impostazione se volete
Più tradizionale di sinistra chi pensa di riscoprire quel famoso trattino
Ieri credo che Pierluigi ieri abbia fatto un discorso molto solido molto serio da questo punto di vista
Rispetto questa impostazione
Ma io non ho nessuna nostalgia né per i DS del sedici diciassette per cento né per la Margherita del dieci undici per cento
E non vorrei che qualcuno
Confonda il sogno del dell'Ulivo con l'incubo dell'Unione
E che a furia di trattini
Noi ci ritroviamo in una situazione che credo
Tutti noi speriamo che sia stata abbandonata
Quindi la la strada del meno PD sarà forse anche rassicurante ma io non credo che sia una strada vincente questa è l'oggetto fondamentale della discussione che dobbiamo fare in questo congresso fatemelo dire
Soltanto con due esempi
Che cosa vuol dire più PD non meno PD primo vuol dire una cosa semplice che ci dobbiamo
Risi in toni Zare con la maggioranza del Paese
Perché non siamo del tutto sintonizzati con la maggioranza del Paese
Perché dobbiamo fare i conti con due grandi cataclismi che hanno
Messo a rischio che hanno sconvolto il tradizionale blocco sociale progressista
Parlo da una parte dei flussi migratori che hanno diffuso incertezza e insicurezza soprattutto nei ceti popolari tra le persone più deboli tra agli anziani tra le persone sole
Aprendo un varco enorme alla penetrazione della destra
E parlo dall'altro lato ne ha parlato benissimo Pietro Ichino del cambiamento totale del mondo del lavoro
Della proliferazione di figure diverse del lavoro
Una proliferazione alla quale noi non possiamo riferirci con le nostre vecchie idee con le nostre vecchie categorie con i quadri di Pellizza da Volpedo il mondo è cambiato completamente da questo punto di vista
Fare i conti con questi due grandi sconvolgimenti è la prima scommessa che noi abbiamo
Per e sradicare un'immagine dei democratici
Ancorati a una tradizione che non dà più
Risposte alle esigenze di protezione di innovazione ambientale di tutela e di sviluppo dobbiamo avere il coraggio di dire quanto è grande l'ampiezza dei cambiamenti che dobbiamo fare
Perché purtroppo non si tratta solo di aggiustare questa o quella
Questa o quella proposta programmatica
E penso che
Questa immagine tradizionale nostra rischia di essere il fondamento
Di una ritirata e di una di all'emergere di una vera e propria vocazione minoritaria se passa questa impostazione come se il Partito Democratico in fondo potesse accomodarsi a tornare ad essere una minoranza
Che non si può permettere grandi voli pindarici grandi ambizioni di governo ma è una minoranza solita
E poi c'è un secondo nodo io credo tra i tanti che mi piace sottolineare di che cosa vuol dire non meno Partito Democratico ma più Partito Democratico
E vuol dire
Un partito nuovo semplicemente io lo dico con con understatement
Perché vorrei un partito vero un partito serio un partito solido tutto come volete ma nuovo se possibile
Io naturalmente non ho a tentazioni nuovi viste non avrei neanche letta
Di è sempre piaciuta moltissimo una citazione me la sono appuntata di un grande Catalano Manuel Vázquez Montalbán Montalbán
Che dice appartengo a una generazione che a diciotto anni ne aveva già quaranta e non ha mai accettato di compierne quarantuno
Una generazione che ha imboccato prestissimo e a rotta di collo la via dell'impegno politico sociale culturale
E che non si è mai rassegnata all'idea che col passare degli anni dovesse passare anche questi impegno e anche a questa volontà di combattere e di cambiare
Questa generazione non è una generazione nuovi vista
Ma vi assicuro che non si fa neanche COMU avere dagli appelli rassicuranti e tra virgolette vecchi stili abbiamo ascoltato in questi giorni è una generazione che chiede un cambiamento
Un partito in cui le primarie non sono una bizzarria inventata da qualche alchimista ma sono una risposta la caduta di partecipazione della politica
Chi immagina di tornare ai partiti Di Pietro se chiedi Amintore Fanfani
Si risveglia era con l'incubo dei partiti padronali e senza congresso non con il sogno di tornare ai partiti di massa degli anni settanta o degli anni
Ottanta
Saranno una risposta in perfetta le primarie ma consentono un ragazzo di trentacinque anni di diventare Sindaco di Firenze contro tutto e contro tutti e con il sessanta per cento dei voti
Dei fiorentini
Penso a una classe dirigente nuova ma con dei nomi e cognomi
E che faccia innanzitutto leva su quella che deve essere la il nostro bacino di rinnovamento che è innanzitutto cari amici il bacino degli amministratori locali
Noi parliamo di rinnovamento parliamo di radicamento parliamo di rapporto sul territorio
E li abbiamo una generazione di persone che sono state elette che ci portano i problemi del territorio e che poi portano finalmente nella decisione del Partito Democratico gli interessi del territorio partiamo da lì per questo rinnovamento
Io credo
Insomma e ho concluso non è il momento di rinunciare a due anni dal Lingotto il Partito Democratico serve più che mai
Anzi serve più Partito Democratico e io penso
Caro Dario che se questa sarà la tua si fida potremo vincere la insieme grazie
Grazie
Grazie a Paolo Gentiloni presso
Aldo Schiavone
Professore storia
Saggista osservatore molto attento della società della politica italiana
Vorrei
Provarmi
A ragionare con voi
Su tre punti
L'intuizione dell'indotto
La crisi la crisi del berlusconismo
Il congresso che ci aspetta
Il Lingotto
Io credo che dopo due anni
Difficili anche due anni di sconfitte
L'intuizione che aveva guidato
La nascita del Partito Democratico e l'imprinting che all'indotto gli si era dato
Sia
Si sia dimostrato un'intuizione giusta
E al fondo di questa intuizione c'era l'idea
Dalla quale non si può tornare indietro che
Lei due tradizioni inoltre tradizioni
Che si cercavano di infondere del nuovo partito
Tradizione del socialismo e della socialdemocrazia nelle due
Varianti italiane la tradizione del cattolicesimo democratico così come ci venivano consegnate dalla storia avevano fatto il loro tempo e che bisognasse andare oltre
Mescolare le carte
Dare vita ad una forma nuova di pensiero e di identità
Io credo che
Di questa intuizione noi dobbiamo
In modo pacato non di parte ma di partito degli italiani e come italiani essere grati a Walter Veltroni
Che cosa vuol dire
Che cosa vuol dire che quelle tradizioni avevano fatto il loro tempo così come c'erano state consegnate
Vuol dire delle cose molto concrete
Primo
Una politica che riesca ammettere al
Al primo posto la centralità del lavoro ma in una
Prospettiva non di classe non più di classe
Lo dico sapendo che cosa significa per i molti di di voi di noi presenti anche in questa sala dire pensare al lavoro in una prospettiva non più di classe ma è questo il punto
Pensare alla vorrei una prospettiva di liberazione di emancipazione delle soggettività e non più di liberazione delle classi
Significa una politica che cerchi
La valorizzazione del merito intorno alla costruzione di un nuovo profilo delle individualità meno legato al consumi e più legato alla crescita di sette
Significa
Una ricerca di eguaglianza
Nelle opportunità e negli accessi e non dei risultati
Significa
Significa
Una nuova regola nel rapporto fra tecniche mercato fa innovazione del mercato che decida
Quanta parte delle nostre vite debbano in debba incontrare la tecnica senza passare attraverso il mercato
Questo è
Questo è
Definisce il quadro concettuale
Di un partito che vada oltre le tradizioni
Socialiste e del cattolicesimo democratico
La crisi del berlusconismo
Voi
Ci troviamo l'Italia il Paese vive una contraddizione
Da un lato abbiamo un leader che continua a ripetere in modo sempre più stanco e slabbrato una
Un tema centrato sull'ottimismo
E lo
Fa e lo rivolge rivolge questo appello sempre più sulla Bratto ad un Paese che invece è sempre più pessimista è sfiduciato disse
Che lo vuote in mancanza di meglio
Questo segna io credo
E un punto ad analisi e pur
Posso solo accennare un cambiamento che è la qualità del consenso che Berlusconi ha raccolto quando Berlusconi è partito negli anni nei secondi anni novanta
Egli in qualche modo il suo ottimismo in qualche modo incrociava un bisogno e una voglia di modernizzazione di modernità del Paese di modernizzazione post-industriale del Paese
Il suo ottimismo la sua filosofia del fare intercettava qualche cosa di profondo e
Di progressivo della Società italiana di quello che non abbiamo capito
Oggi non è più così
Oggi la qualità del consenso che si forma intorno a Berlusconi un consenso di che si fonda sulla sfiducia che si fonda sulla patria STU quello
Su quel nucleo su quella base
Di fragilità e di indifferenza che uno degli elementi storici della nostra
Della tradizione italiana
E che ci portiamo dietro ed è in questa contraddizione che definisce la qualità di destra del consenso di Berlusconi che cioè si aprì un grande spazio al pesto per noi nel senso che noi possiamo ridiventare
Il partito della modernizzazione della modernità italiana e in questo senso essere no voi
A dire una parola di ottimismo al Paese ma di ottimismo sulla direzione su una strada completamente diversa da quella del
Berlusconismo
Cadenti
Terzo e ultimo punto
Il Congresso
Noi dobbiamo andare a questo appuntamento importante compiuto patriottismo di partito di partenza di partito non di parte
Il Segretario che qui con noi
Oggi
è un segretario piante candidato
Ebbene io gli dico sia in questi mesi innanzitutto il nostro Segretario il Segretario di tutto il partito seppur saprà interpretare questo ruolo sarei anche il candidato migliore sarei anche il candidato migliore
Noi abbiamo
Bisogno di unità
Bisogno profondo di unità
E allora io mi chiedo e vi chiedo
Per quanto ci è possibile abbassiamo i toni non carichiamo non ci carichiamo di veleni inutili
Non ci carichiamo di veleni inutili
E non facciamo un congresso e non facciamo un congresso soltanto parlando a noi stessi
In cui le uniche differenze che emergono sono le differenze circa la forma partito o le differenze circa la politica delle alleanze la forma partito la politica delle alleanze sono mezzi non fini sono mezzi non Fini
Infine
Il fine è una nuova idea di Italia
E allora io mi domando ma davvero ci sono del nostro partito così radicalmente confliggenti più idee d'Italia io non credo io non credo e allora cerchiamo in questi mesi gli elementi
Di unità e insieme gli elementi di differenziazione e insieme gli elementi che ci aiutano a fare chiarezza e insieme anche agli elementi di valutazione delle persone perché anche questo cioè in un modo sereno
Ma facciamolo appunto in un modo pacato e sereno
Avendo come
Obiettivo quello di mantenere
Unito il partito e di dare al partito una leadership sicura tale che possa affrontare i quattro anni che ci dividono
Dalla scadenza elettorale e in questo modo che noi se rinviamo innanzitutto il nostro Paese e il Paese ha bisogno di un partito democratico forte il sicuro
Grazie relazionato Schiavone
Adesso prende la parola Deborah serrati anni di cui
Tutti conoscete lo straordinario successo fra le ultime tensione europei
Rettore
Buonasera a tutti
L'Europa il Paese usciti dalle elezioni sono stati luoghi di conquista della destra
Noi abbiamo visto come formato adesso il Parlamento europeo siedono nel nuovo Parlamento europeo per la prima volta per la prima volta centodiciannove membri legati alla destra estrema e movimenti xenofobi
In un momento di crisi globale in cui è forte il ritorno alla presenza dello Stato nell'economia e di regolazione del mercato che evidentemente da solo non è riuscito ad autoregolamentarsi
Le forze europee di sinistra che su questi schermi meglio avrebbero dovuto riconoscersi non sono riusciti a rappresentare per gli elettori il punto di riferimento
Per usare una metafora calcistica direi che è cambiato il campo da gioco ma che nessuno l'ha spiegato la squadra
La società pervasa dal disinteresse dall'individualismo dall'egoismo dalla furbizia delle scorciatoie è una società in cui a cui è sempre più difficile parlare di solidarietà di giustizia sociale e di uguaglianza
Il Partito Democratico in Italia è riuscito a tenere più di ogni altro movimento di centrosinistra nello scenario europeo ma perché ha tenuto
Io
Io credo che abbia ottenuto perché ha deciso di percorrere strade nuove complesse innovatrici
Dove questo non è stato fatto il centrosinistra ha ceduto al vento forte della destra e questo è successo in Francia e in altri luoghi
Il Partito Democratico ha il dovere di fare la differenza
Ha il dovere di essere un porto un partito credibile portatore di strategie e di contenuti persuasive
Percepiti come una vera netta e intransigente linea politica democratica diversa da quella della destra
Il Partito Democratico deve creare un'alternativa culturale a quella della destra all'individualismo e piccoli
E Goisis mi proprio quelli individualismo e piccoli che noi e egoismi che la destra è riuscita ad imporre nel modo di pensare degli italiani prima ancora che nelle urne
Noi dobbiamo riuscire a parlare alla società italiana se vogliamo aspirare a guidarla dobbiamo tornare a parlare alla società italiana ma prima di dire come vogliamo il Partito Democratico dobbiamo dire qual è il Paese che vogliamo
Un Paese che abbia nel principio della laicità dello Stato e delle istituzioni il presidio della libertà
E del rispetto di tutti senza scadere in confusi e disorientati compromesso
Un Paese
Nel quale l'evasione fiscale non è una virtù
Un Paese che pensi al proprio futuro ambientale
Investendo nella green economy e nelle infrastrutture ecosostenibili
Un Paese che investa in un sistema scolastico universitario formativo e di ricerca che sia reso accessibile a tutti e che ricomponga la frattura fra il lavoro e il sapere
Io in questi giorni
Ho letto la lettera che Rita Clemente Rita Clemente ha una ricercatrice non più giovane di quarantasette anni ha scritto al Presidente della Repubblica
Rita ha deciso di lasciare il nostro Paese di andarsene
Portando con sé tre figli dice lei nella speranza che un'altra nazione possa garantire loro una vita migliore di quanto lo Stato italiano abbia garantito la loro madre
Rita chiederà la cittadinanza dello Stato che vorrà ospitarla rinuncerà
Alla nostra cittadinanza quella italiana
Il Partito Democratico deve impegnarsi a costruire un Paese dove nessuno rinuncia ad essere italiano
Un Paese dove nessuno rinuncia alla propria appartarmi appartenenza
E quale altro Paese vogliamo noi non vogliamo un Paese che ritenga che la sicurezza sia di destra e lì e l'integrazione sia di sinistra
Un Paese nel quale la questione morale non è la moralità del Presidente del Consiglio ma il valore quello maiuscolo che dovrebbe appartenere a tutti noi
Questi sono i valori del Paese che vogliamo e su questi valori il Partito Democratico deve impegnarsi per la costruzione del Paese
Come deve fare in questi giorni io ho riletto il discorso dell'indotto del giugno del due mila sette
Noi gli avevamo detto che il Partito Democratico è un partito che nasce da grandi storie politiche culturali e umani il che è vero
Abbiamo detto che non è e non deve essere la conclusione di un cammino e anche questo è vero
Avevamo detto però che diversamente sarebbe rimasto inchiodato al passato senza poter diventare la grande forza riformista che l'Italia non ha mai avuto e qui ancora non ci siamo
Ancora non riusciamo a smettere di guardare a noi all'Italia dallo specchietto retrovisore non siamo ancora riusciti a fare i conti con il nostro passato ed abbiamo dimenticato che il Partito Democratico per essere una grande forza riformista ha bisogno anche di quelli che ha un passato non ce l'hanno
Ora
Ora più che mai
Non dobbiamo più vederci come degli ex
Ora più che mai dobbiamo cominciare a vederci comunione di culture di sensibilità di storie di tre addetti di tradizioni in cui nessuno ti e dall'altro di rinunciare a qualcosa ma di sentirsi semplicemente democratico
La più bella definizione disse che un essere umano possa dare lo abbiamo detto nel due mila sette dobbiamo dare concretezza adesso a questa definizione
Dobbiamo essere un partito strutturato e territoriale
Fatto di militanti di circoli di feste di incontri di amministratori di base che non è l'apparato e chissà capisce
E quando dico
Che questa il mio partito questa il Partito Democratico in cui mi riconosco risultato elettorale ci ha consentito
Di resistere e di non essere spazzati via da qui dobbiamo ripartire per costruire il Paese che vogliamo
Adesso però è venuto il momento di darci solidità culturale di darci credibilità perché noi dobbiamo non solo resistere ma ne dobbiamo governare questo Paese
Per fare ciò
Abbiamo bisogno di dare forza a un gruppo dirigente che si è in grado di proporsi come valide convincente alternativa al Governo del Paese e soprattutto abbiamo bisogno di dare quelle risposte quelle risposte chiare nette uniche che finora quasi pudicamente abbiamo rinviato
La laicità
In molti mi hanno ricordato che ha una delle prime cose che ho detto riguardava proprio l'umano Englaro ed era in buona sostanza un richiamo alla laicità
Una laicità che dobbiamo assumerci noi del Partito Democratico la responsabilità di specificare capire proteggere
Non va banalmente proclamata utilizzata per farne occasione di divisione di contrapposizione fra l'integralismo religioso da una parte e il laicismo esasperato dall'altro
Dobbiamo spingerci alla ricerca di un'etica il più possibile condivisa dobbiamo ricordare che la legge sul divorzio e quella sull'aborto non sono stati degli incidenti di percorso in questo Paese
Ma sono stati degli esempi concreti di laicità noi dobbiamo tornare a dare quegli esempi concreti di laicità e mi auguro che questa volta non ci fermeremo la concessione della libertà di coscienza ma troveremo il punto di equilibrio e di sintesi
La libertà di informazione e il conflitto di interessi
Quest'anno l'Italia è stata inserita da Reporters sans frontières da Freedom House due mila nove nella classifica mondiale della libertà di stampa tra i Paesi in cui pluralismo e libertà di informazione sono a rischio
Quali sono le cause bene questi due enti ce lo dicono
Sono
Il conflitto di interessi del Presidente del Consiglio le nuove leggi limitanti fatte adesso dal Governo e l'interferenza eliminati le minacce della criminalità organizzata possiamo dire che è una novità
No non possiamo dire che è una novità
Per la prima volta però l'Italia era è stata retrocessa da Paese libero a Paese parzialmente libero ed è l'unico caso nello groppo occidentale
Abbiamo sentito parlare di conflitto di interessi la prima volta nel mille novecentonovantatré e siamo ancora qui a dirci che quel conflitto va risolto
Abbiamo qualcosa da rimproverarsi
Abbiamo qualcosa da rimproverarsi si
Abbiamo molto da rimproverarsi
Se non fosse un problema a dire che siete una platea simpatica ma sapete che non è il caso
Abbiamo molto da rimproverarci
Però quello che chiedo al Partito Democratico adesso
è di mettere assolutamente in agenda questo problema
Di risolverlo di indicare con quali strumenti risolverlo
Perché il conflitto di interessi sia quando si verifica in conflitto fra l'interesse pubblico e quello privato io non vorrei non vorrei che arrivassimo al punto in cui passa il concetto in questo Paese che l'interesse di un privato non deve essere turbato da quello pubblico
Giustizia
Viviamo in un Paese in cui dei problemi della giustizia noi parliamo solo il giorno in cui si inaugura l'anno giudiziario
Dopo il silenzio
Una giustizia anche non è neppure sfiorata dalle recenti normative di legge come la normativa sulle intercettazioni corretta per alcuni aspetti indecente e pericolosa per le conseguenze che rischia di avere non solo sulla lotta al crimine anche per la stessa libertà di stampa
In questo Paese la giustizia richiede delle riforme profonde coraggiose non deve esistere il tabù della giustizia per il Partito Democratico e soprattutto non deve esistere e non c'è ragione che esista quando uno dei suoi alleati e proprio Antonio Di Pietro
La legge elettorale infine è la lei la regina delle leggi della sua bontà discende a cascata
Tutto il sistema della rappresentanza e la salute della politica non può essere un tema che teniamo nel cassetto e che tiriamo fuori e di tanto in tanto a seconda dell'aria mediatica che tira abbiamo fatto la nostra battaglia contro il porcellum adesso
Sarebbe un errore gravissimo se non mettiamo in cima alle nostre priorità a quelle del Partito Democratico la riforma del sistema elettorale e questo significa
Confrontarci fra di noi e decidere
Impegniamoci a discutere anche animatamente su questi temi ma dobbiamo decidere dobbiamo dare le risposte
Cominciamo ad avere una linea politica chiara e di sintesi cominciamo a non accontentarci di essere l'opposizione e iniziamo ad assumerci la responsabilità di governare questo Paese costruendo insieme
L'alternativa alla destra
E non spaventiamo sì perché c'è il congresso non spaventiamo ci perché qualcuno con chiarezza dice all'altro quello che pensa
Non teniamo il confronto parliamo non di noi stessi hanno gli stessi parliamo al Paese durante il congresso
Ne usciremo tutti proprio tutti più forti
Ne uscirà il partito e io credo che finalmente arriverà il Partito Democratico il Partito Democratico per davvero
Grazie
Venti anni
Chiamparino
Sindaco il proprio grande il sindaco di Torino
Mario
Grazie io
Voglio portare nei dieci minuti consessi giustamente una riflessione parziale sull'Italia
Perché mi pare questo lo spirito con cui Walter ormai un po'di tempo fa
Aveva invitato noi a partecipare a questo incontro
E io vorrei restare il più possibile fedele a questo spirito
Naturalmente
Dicendo con senza particolare enfasi ma
Che non vi è dubbio alcuno
Almeno per me
Che
Io voglio
Più Partito Democratico anzi io voglio il Partito Democratico
E
Però voglio anche dire che questo lo spirito a cui con cui Walter cioè invitato è particolarmente utile perché lasciatemelo dire con grande franchezza
Perché secondo me il Congresso non è iniziato bene
Cioè è iniziato con troppi con chi e con troppi pochi per cosa e quindi credo che occorra recuperare questo Oscar
Io
Quindi questo è lo spirito del mio intervento che faccio come si poteva dire Sindaco ero tutti e sindaco rimane
E visto che abbiamo
No
Lo dico ad una battuta ma
L'approfitto dell'occasione anche perché molti molte sono qui in sala in particolare Paola Concia
E
Tira hanno insistito perché io ripensare se io non solo per rispetto a loro ma perché il tema è serio voluto riflette però poi alla fine ho ritenuto una cosa molto semplice la più elementare di tutta di far prevalere quello che
Scomodando Weber uno potrebbe chiamare l'etica della responsabilità prendendo la più bassa cominiciamo o noi e semplicemente il dare la priorità al mandato che gli elettori mi hanno dato rispetto a quello di un possibile impegno politico
Mi sembra una scelta
Semplice ma di cui vi assicuro sono profondamente convinto che sia stata la scelta giusta
E vengo alle cose che volevo dire ma elette io prendo spunto riparto Anzio dal Lingotto ma quello di sabato né Mirenda diverse sto Lingotto se non avessimo fatto sarebbe cambiato il resto del Partito Democratico
Però
Meno male che chiese che generico no
Parto dal Lingotto vi sabato dove dove avevo finito perché
E qui prendo spunto da Davide Sassoli quando dice di andare incontro agli elettori io sono totalmente d'accordo
Però perché
Non andiamo incontro agli elettori c'è perché la lega ogni di sabato e domenica che Dio manda in terra c'è ai gazebo sulle
Ciampi ai bisogni
Calma sulle scempi anzi più ignobili che ci sono e noi no non succede piangere
Per una ragione secondo me perché noi non si abbiamo più quell'orgoglio che deriva dalla sensazione di essere dalla parte giusta per il Paese
E dobbiamo recuperare
Questo orgoglio
Senza che diventi presunzione ma sapendo che deve essere l'orgoglio di avere
La proposta giusta per il Paese dato che questo
Non ce lo danno più
La sa non ce lo dà più la sacralità e la nobiltà dell'ideologia ce lo dobbiamo conquistare
Rispondendo sulla base certo di principi e valori ma rispondendo a quello che la gente ci dice e quindi partiamo da qualche problema
E io ne voglio affrontare se ci riesco tre sennò due
Il primo che è quello che mi sta più a cuore e questo somma oggi
Il problema della sinistra in Europa via tutto
Finito
E cioè mi sembra che ci sia un blackout e quindi
No né questo egli Sky mi sembra un po'eccessivo
Grazie
Al Lingotto non succedeva nel
Va bene
Non so dove sta editti dei criteri
Gruppo va funzione o no va be sentite non si sente quindi mi sembra
Ma comunque la cosa volevo
Come
è il megafono Semerano Dante lo uso anche male
Se ce l'avete nell'ordine
Torniamo all'Assemblea
Fassino potrebbe raccontarvi la storia del compagno della
Potrebbe raccontare la storia di accompagnare la visione dinamica leggendo cinquantuno che leggendo il suo intervento allevare
No sto cercando di intrattenere
Non è un intervento
Ma
Tale e non c'è niente da fare
Io intervengo ancora un po'
Prova
Prova prova prova
Ma Gela
Delle formato
Volante
Laddove
Lina
Formule ma qui
Sì sì no niente
Sarà un buon segno
Sei uno due tre niente
Che facciamo
Migrazioni
Noi rischiamo di
Nella televisione si sente che scrive
Poi
Corazza prova prova negativamente un mega approvata prova
No
Grazie
Verifica
Minias
Quindi noi
Ma
La Regione
Maltese
Regione forse non solo perché non voglio essere anzi venti
San pro
Fra poco opera pro prova pro
Un
Prova Testori propagandato
Consta
Saputo guarda l'audio guarda Claudio Pompeo gli azionisti integrazione senza
Sa
Santa
Vogliono eliminare le armi
Nel senso che
E quindi
Proprio
Le adesioni
Questo
No no no
Non c'è
Droga e della tutela
Voglio
Sei ordini
E
Dodici
Allora
Esatto
Un mondo
Francamente
Attraverso
Bene
Determinarne vastissimo
No
No
Azienda
Sfido qualsiasi
Qualcosa
Qualsiasi
Generosità
Contravvenendo
Una
Bergamasco
Ma
Eliminando
Salvo
No
Quindi abbiamo avuto
Cuccu
Tra
Scusate
Ma eravamo rimasti
Alla prima delle questioni che a questo punto diventerà anche l'unica
Che volevo affrontare
Ecco
La questione è molto semplicemente questa secondo me di cui dovremmo parlare dice in Europa
La sinistra
Ha avuto un grande progetto che ci ha permesso di avere l'orgoglio di stare dalla parte del giudice
Fino a quando è riuscita acconti evocare la libertà come la giustizia sociale
Quanto più
Cresceva la giustizia sociale la una distribuzione del reddito più equa tanto più
Le persone i gruppi si sentivano liberi oggi
Queste
Questi due modi d'essere delle persone
Vanno esattamente all'opposto cioè vanno disgiunti cioè le persone paradossalmente si sentono più liberi per o meglio per sentirsi più liberi chiedono che
Aumenti non le differenze sociali chiedono che aumentino le barriere con gli altri
Questo è secondo me il punto che noi dobbiamo invertire e qui mi riaggancio di nuovo a Davide Sasso quando diceva e io concordo a Deborah sera Chiani quando dicevano che non bisogna rincorrere la destra
Però vedete è giusto questo sacrosanto
Perché è ovvio che si sceglie sempre l'originale non la fotocopia
Però
Oggi
Non non si può disgiungere il tema della io non dico neanche che la sicurezza e di destra o di sinistra io dico che la libertà
Strettamente e intimamente connessa con la sicurezza perché se una persona vicende di casa e
Anche se sicura non si sente sicura di andare dall'altra parte della piazza quella persona si sente meno libere
Se è una persona
Un operaio della FIAT
Viene da me e mi dice che
Suo figlio non ha non trova posto all'asilo nido perché gli è passato davanti il figlio dell'immigrato
Quella persona si sente meno sicura per suo figlio gabbie per la le prospettive della sua famiglia si sente meno libera
Allora qual è la risposta che noi dobbiamo dare a questa cosa
La risposta non può essere solo quello che qui ecco dove sta il nome corre dietro alla destra
Non può essere solo quella del primo controllo del territorio del più polizia ronde tutte queste prego diciamo queste cose che vengono messe che tra l'altro sono addirittura controproducenti perché poi con mezzi potrebbe ci potrebbe insegnare l'amico Serra le ronde se è un buono per far sì che la Polizia e Carabinieri si occupino delle ronde invece occuparsi dei delinquenti ma comunque non era
Noi dobbiamo come si fa ricongiungere questi guardate che l'unico modo
Per dare per troppi per dare
Far sentire
Più libero perché più sicuro quell'operaio dell'Asia e fargli più asili nido
Non c'è un altro modo ex Bagni più asili-nido Monet comodo per farsi sentire più libero perché è più sicuro quello che
Si vede scavalcato che ritiene di essere stato scavalcato ingiustamente o nelle case popolari e quello di fargli più case popolari
Ed ecco qui che viene fuori il grande tema di Pietro Ichino che Pietro Ichino solleva diciamo
Delle questioni specifiche
Noi pensiamo di ora si mise
In Italia in Europa è in grado di far fronte
A
Un
Grande operazione di redistribuzione del reddito che
Tolga richiesto posti risorse dai settori garantiti e protetti e di forti nei settori
Che non sono garantiti e non sono protetti e per essere chiaro fra i settori non garante
Per essere chiaro
Perché qui c'è una una cosa diversa nome un problema di avere i contratti fra i settori non garantiti e non protetti sia chiaro che io ci metto
Quegli imprenditori quegli operaie quegli artigiani che lavorano in settori in cui sono poste alle logiche le dinamiche del mercato perché questo è il concetto di non garanzia di non protezione non è solo un quaestio un con Concetto di copertura contrattuale
Io credo che questa sia una grande questione che noi dobbiamo affrontare in termini di politica economica se vogliamo ricostruire delle condizioni col vincolo del debito pubblico della crisi fiscale dello Stato per mettere le persone in condizioni di essere più sicure attraverso una maggiore giustizia sociale e quindi più libere è un'opera di lunga pena ma o ci misuriamo su questo ho secondo me noi non ricostruiamo un'idea della sinistra che via i nostri da militanti la sensazione
Di avere qualcosa da dire nelle strade nei gazebo che sia capace di essere dalla parte giusta per il Paese e soprattutto per quelle parti del Paese che ne vogliamo rappresentare di più e cioè le parti più deboli
Seconda e ultima cosa salto la laicità anche perché mi riconosco in quello che ha detto prima la serra che hanno io e a e altri cioè dico solo sulla specie laicità
è una questione in cui deve essere chiaro un un principio solo guardate secondo me e cioè che
Sulle questioni che riguardano la vita la morte i diritti dei cittadini alla fine
Alla fine la la religione accompagnare coscienza dello stato accompagna le persone commi servizi ma chi decide deve essere l'individuo Occhini individuo deve negare
Ultima cosa il partito
Io l'ho già detto al Lingotto lo ripeto evitiamo un congresso tautologico perché
è tautologico contrapporre un partito a vocazione maggioritaria con un partito che fa alleanze perché è un sistema bipolare si fanno alleanze se ai una capacità di rappresentare
Diciamo
Se potenzialmente di rappresentare tutta alternativo al paese se non fai alleanze senza qualità quindi questa contrapporre questi due poli è tautologica
Come tautologia o strumentalizzazione contrapporre un partito che pare abbia degli iscritti che rappresentino la
Continuità e che sia non la la l'asse portante di un partito e poi la capacità di dialogare di coinvolgere l'opinione pubblica dei nostri elettori e non solo sono di voi ha di nuovo una contrapposizione secondo me o tautologica o strumentale
C'è una cosa sulla quale invece qui vorrei porre concludendo una questione vera
A
A Walter a tutti lo vogliamo fare o no davvero un partito federale e autonomista questa a me sembra una questione fondamento
Il territorio allora io dico questo per esempio e qui parlo del del congresso e termino io credo che sia sbagliato
Fare oppure che sia giusto cercare di fare in ogni regione dei tentativi per evitare che a macchinetta in modo meccanici stimo e schematico si ripetono le differenze del congresso regionale su tutte le segreterie i Segretari regionali io credo che occorra fare uno sforzo anche in vista delle elezioni che noi avremo la prossima primavera cercare di fare degli sforzi per elaborare delle piattaforme regionali autonome
Che se sono effettivamente in grado di parlare alla a chi vogliamo rappresentare in questa Regione devono essere delle piattaforma che sono che magari che magari
Possono avere uno sbocco unitario perché no perché no io perlomeno in Piemonte cercherò di lavorare in direzione per quei in questa direzione per questo credo serva da una parte
A mettere al riparo l'unità del partito che secondo me resta una condizione fondamentale in vista delle azioni regionali dall'altra parte se lo facciamo bene può porre le basi
Per avviare quel partito che parte dai territori che secondo me
Non è la condizione ma è una delle condizioni necessarie per tornare ad avere un dialogo e a dare appeal come avete detto tutti e come di quanto io concludendo per tornare con questo congresso a parlare al Paese
Allora grazie al servizio
Grazie a Sergio Chiamparino
Permettetemi credo di poterlo fare anche a nome vostro prima di dare la parola Walter Veltroni di ringraziarlo molto per questa iniziativa
è stata un'iniziativa molto interessante molto ricca di contenuto e credo che non potevamo avere un modo migliore per iniziare i lavori per il nostro congresso grazie Walter
Io credo
Grazie
Grazie grazie a tutti voi
Grazie a tutte le persone che hanno accettato l'invito e in un momento abbastanza particolare della storia del Partito Democratico ritrovarsi per discutere
Vorrei dire prima perché questa iniziativa è stata convocata prima dell'indizione del Congresso
Ritrovarsi a discutere con persone che hanno opinioni culture storie tra di loro diverse è qualcosa che fa molto piacere l'esito della serata mi conforta in questa valutazione così come fa piacere che in platea
Ci siano state siano state presenti ad ascoltare persone che hanno e che probabilmente sosterranno nel corso
Della campagna congressuale posizioni diverso
Non ringrazio ovviamente tutte le persone che sono qui
Un'eccezione fatemela fare per ovviamente per il segretario del partito per Dario
E per i segretari delle organizzazioni sindacali che hanno deciso di accettare questo invito Guglielmo Epifani e in una riunione e mi ha pregato Di Pietro
L'altra sera eravamo proprio con Dario
Il fatto che ci siamo ritrovati senza dircelo lì è una delle conferme dell'anno ragione di una vorrei dire quasi naturale stima e solidarietà che esiste
Tra noi ci siamo ritrovati alla
Conferenza che ha tenuto Roberto Saviano alla Basilica di Massenzio
Tanta gente
Tanta partecipazione anche emotiva bellissimo posso dire testo perché ha parlato a braccio
E tuttavia quando Roberto entrato sua è salito su quel palco accompagnato da due agenti di scorta che erano ai suoi lati mentre parlava e sapendo io come Roberto vive
Sapendo la difficoltà che fa trovare
Una casa dove poter stare
Quando ci siamo alzati tutti quanti in piedi per applaudire
è stato un momento molto bello ma al tempo stesso per me
Fissando quelle immagini
La sensazione che quella fosse la testimonianza di un Paese a rovescio come avrebbe detto Gianni Rodari
Un Paese in cui
Un giovane che ha scritto un libro un giovane giornalista che ha denunciato con nomi e cognomi
Gli stessi nomi e cognomi che stavano sulla piazza del Plebiscito giorno che abbiamo chiuso a Napoli la campagna elettorale sui cartelli dei militanti del Partito Democratico perché volevamo che non fossero
Indicazioni generiche
Un uomo che combatte contro la camorra che fa nomi e cognomi che è stata la parte dalla legalità vive braccato
E i capi della camorra nonostante l'impegno straordinario delle forze dell'ordine della magistratura continuano a fare il bello e cattivo tempo in tanta parte del nostro Paese
Un Paese a rovescio
Un Paese nel quale
La mafia
Ed le organizzazioni criminali hanno ogni anno relazione della procura antimafia cento miliardi di fatturato cento miliardi di euro di fatturato
Un Paese nel quale le condizioni ambientali storiche
Sono
Le stesse da sempre se si va a rileggere la relazione di Sidney Sonnino del mille ottocentosettantasette su del sulla mafia o quella gli acini sull'agricoltura del Mezzogiorno dello stesso periodo
Si trova esattamente la testimonianza di ciò che ancora c'è
E allora in questa immagine che in una serata di
Di fine giugno si è palesata c'è secondo me
Come succede spesso in forma metaforiche racconto che cos'è il nostro Paese e del suo disagio ed i suoi giganteschi problemi
E del suo senso di smarrimento del quale dobbiamo parlare abbiamo sentito dalle testimonianze che abbiamo potuto udire qui credo una nitida e chiara percezione nostro Paese sta male
Ed è inutile come fa il Presidente del Consiglio pensare che dire questo sia un complotto della sinistra della del mezzi di informazione e di chi dei dei addirittura di potenze straniere e di non so chi altro il Paese sta male
E in una condizione di smarrimento molto profonda
E questa malattia
è una malattia che non dura da oggi guardate sedi facciamo la storia di questo Paese per un attimo guardando guardiamo la Commissione Deborah dallo specchietto retrovisore ma in questo caso guardiamo la storia e non la nostra storia soggettiva
Lo vediamo novecento dell'Italia
Nel quale
Prima il fascismo la guerra poiché il periodo straordinario e la ricostruzione ma che è stato anche un periodo per ragioni storiche di democrazia bloccata e di debito pubblico alle stelle di stabilità politica
E poi la strategia della tensione a proposito chi ha messo la bomba Piazza Fontana
Ancora non lo sappiamo dopo tanti anni e poi il terrorismo e poi la P due
E poi
Tangentopoli e poi la mafia che porta l'attacco al cuore dello Stato e poi questi lunghi quindici anni che quando rivedremo sui libri di
Di scuola quando rivedranno i nostri nipoti sembreranno quindici anni
Perduti per il nostro Paese la storia d'Italia
Dal fascismo oggi è una storia segnata da questa sfortuna
Chiamiamo la sfortuna perché in questa sfortuna c'è una parte di responsabilità degli italiani non solo una parte responsabili TA
Delle classi dirigenti e questo a fronte di un Paese meraviglioso straordinario per la sua ricchezza per la sua bellezza per il talento che la sua gente per la voglia di intraprendere per il coraggio per il fatto che di Roberti Saliani ce ne sono tantissimi e che
Combattono per la legalità per la straordinaria immensa forza di un Paese che nonostante tutto quello che è successo ha resistito
Ma il Paese ha immobile questa il problema dell'Italia il Paese immobile è immobile da troppo tempo e immobile come quel Mezzogiorno del quale parlava Sidney Sonnino e del quale parla
Più di cento anni dopo Roberto Saviano parlando della mafia della camorra il Paese immobili e perché questo Paese immobile
Perché questo Paese ha perduto
Quelle virtù civili quel senso delle regole quella coscienza delle istituzioni quella priorità della delle regole del gioco della moralità della legalità
E anche quella fiducia in sé la cui perdita raccontata dalla storia che Deborah a ha voluto ricordare la nostra memoria ma che la storia di una delle tante persone che in questo Paese si sentono smarrite perché questo succede
Perché questo Paese non ha mai avuto un grande ciclo politico riformista
Guardate che se si va al fondo dei dei problemi italiani se si va al fondo di quello che a tutti noi appare
Ormai insopportabile perché ci si mette tanto a fare le cose perché le istituzioni sono così deboli perché la legalità tutta la legalità e così violata
Perché perché la democrazia non è stata in grado nella sua storia di produrre attraverso quei meccanismi di ricambio di alternanza che sono fisiologici delle democrazie moderne
Dentro di sé un ciclo riformista che tutti gli altri Paesi occidentali hanno conosciuto
Abbiamo avuto due esperienze di governo riformista mai un ciclo in ciclo politico è una cosa diversa da un Governo
è quello che si propone di cambiare un Paese di prendere un Paese di trasformarlo perché in otto anni dieci anni un Paese si trasformasse sia la voglia di
E se si ha l'ambizione di farlo
Io parto da qui
Parto da qui per dire
Che questa è la missione del Partito Democratico e che se non è questa
Se non è questa cioè se non è
Riuscire a risolvere
I problemi che noi non possiamo considerare
Ormai inevitabili la mafia la camorra ci sono ci saranno per altre centocinquant'anni no non può essere che in un Paese moderno esistano dei poteri
Che tolgono la libertà dei cittadini all'impresa
Non può esserci un Mezzogiorno che non vadano si allontana dal resto del Paese
Non può esserci una tale iniquità nella distribuzione delle ricchezze come quella che sotto gli occhi di tutti i sta facendo a crescere ulteriormente la ricchezza dell'un per cento della popolazione quella contro la quale Barack Obama e tutti gli altri che che cercano di mettere mano agli effetti della crisi stanno intervenendo per favorire una redistribuzione a favore di coloro
Che hanno di meno
Se non c'è un ciclo riformista
Se non c'è qualcosa che metta non in profondità perché guardate che in questo Paese più che in altri bisognerà
Fare i conti con resistenze gigantesche con corporativismi con particolarismi
Con potere di i quali in questo Paese ogni volta pensate al primo centrosinistra è finito con il rumor delle sciabole del generale De Lorenzo
Ogni volta che in questo Paese qualcuno ha cercato di scuoterlo
C'è stato qualcuno che ha impedito che questo accadesse l'assassino di Mo un ciclo riformista significa avere la forza di reggere un impatto durissimo contro la conservazione
Non ciclo riformista non si fa sì non c'è una grande
Forte
Centralità di un progetto per il Paese di carattere infortunistico
Io quando abbiamo fatto una se il PD il richiamo all'indotto è questo
Ho cercato di dirlo
Ho cercato di dire che ho il PD era questo o il PD si proponeva di essere qualcosa di nuovo rispetto alla storia politica
Nostra oppure sarebbe stato un'occasione persa
E indica vocazione maggioritaria non era ovviamente insomma non ci sarebbe neanche bisogno e stanno a discutere l'idea di andare da soli di essere solidi di coltivare la solitudine arrogante presuntuosa
Di chi pensa di poter raggiungere il cinquantuno per cento l'intelligenza non fa difetto a nessuno
Ma era un'altra cosa era l'idea che in questo Paese se non ci saranno non un'alleanza alternativa alla destra
Ma un'alleanza riformista questo Paese non verrà mai fuori dai suoi guai e un'alleanza riformista si fa solo se c'è un grande partito riformista
Che sia il centro
Di una convergenza che avvenga nel merito
Che avvenga nel merito delle cose
Guardate i dati dell'economia non siamo immersi in un grande Presidente del Consiglio si occupa di tutt'altro mi fa piacere che che che non perda la sua allegria a fronte di quello che succede nel nostro Paese ma oggi sono i deficit dei dati sul deficit e siamo al nove virgola tre
La spesa pubblica è cresciuta del quattro virgola sei
Le entrate sono diminuite del due virgola otto e questa è la parte di finanza pubblica
Poi c'è la parte industriale la produzione industriale è calata del ventiquattro virgola due gli ordinativi del trentuno il fatturato del ventidue virgola quattro le esportazioni del ventuno vogliamo continuare
Il Paese in una condizione che queste cifre raccontano attraverso la loro aridità ma che sia significando nella vita di tante persone una condizione veramente drammatica
Facebook non è solo un luogo
Come posso dire di divertimento no oppure un luogo nel quale si sono si costruiscono consensi politici no Facebook è una grande piazza
è una gigantesca esiguo che comunque la rete è una grande piazza sostitutiva delle vecchie piazza in cui la gente ha la possibilità di parlare agli altri e alla possibilità di fare una cosa alla quale ci siamo divisi per disabili Touati nel tempo bulimico che viviamo e cioè scriversi
La gente si scrive si parla dialoga si incontra si conosce
Io ho ricevuto una lettera che voglio leggervi rapidamente che è questa ciò Walter mi chiamo Nadia non dico il cognome questa che le scrive una lettera aperta perché della nostra voce ormai non arriva che un'ombra lontana di ecco
Sono italiane sono meridionale
Sono laureata a pieni voti e sono disoccupata per qualche mese la mia vita sono stato anche precarie ma persino quell'oggi è diventato un lusso
E vorrei che non camminasse da solo il popolo dei senza futuro senza progetti e lavoro e case pensione
Non siamo nemmeno più una matricola alienata di una catena di montaggio non combattiamo più ogni santo giorno per un lavoro ma per rimanere lucidi hanno lasciarci andare all'Unipol pensa del nulla
Respingiamo in una voragine la disperazione ma sentiamo che sta raccogliendo le sue forze in qualche angolo di noi
Da tempo abbiamo abbandonato le aspirazioni da tempo abbiamo accettato una negazione del diritto al lavoro alla vita perché i sogni li abbiamo dimenticati da qualche parte e vivere senza sogni non è vivere ma vegetare
Il nostro popolo una consistenza materia non esiste perché non produce non consuma
Eppure c'è caro Walter ci aiuti hanno camminare da soli ci prenda per mano ci ascolti perché quando un figlio smette di comunicare con i suoi genitori lo fa per arginare la delusione del rifiuto con un muro
E la preghiera che affida questa lettera sia ancora di speranze un po'mi stupisco non credevo nemmeno di averne ancora eppure esce
C'è un popolo
Che non si vede che sommerso anche perché le organizzazioni sindacali fanno fatica a trovarla rappresentarlo
E perché per trovarle per rappresentarlo dovremo dire tutti quanti insieme delle cose che forse scomodo dire ma fanno parte di quella lotta contro i conservatorismi che noi dobbiamo fare in primo luogo dentro voi stessi
Se vogliamo continuare
L'ambizione giuste
E l'ambizione giusta è quella raccolte racchiusa nell'espressione vocazione maggioritaria fatemelo dire
Così semplicemente a me pare persino paradossale la discussione sulla vocazione maggioritaria
Per me
O c'è la vocazione maggioritaria parte democratico o non c'è il Partito Democratico
Perché se il nostro problema
Se il nostro problema è ridurre le ambizioni
Per ridurre le ambizioni e dire
Io non è che mi propongo di cambiare il Paese
Io ne propongo di sostituire Berlusconi che figurarsi è un proposito assolutamente nobile ma attenzione anche qui
Perché c'è una certa fragilità culturale nella lettura di quello che la destra italiana ed europea in questo momento
Immaginiamo anche che Berlusconi che secondo me ha cominciato da tempo una situazione una fase
Di maggiore difficoltà e
E in qualche misura ci tornerò dopo le elezioni avevano dimostrato questo e anche le ultime elezioni hanno dimostrato per la sua parte soprattutto questo
Non è che una volta scomparso uscito di scena politica Berlusconi
Non esiste la destra
Guardate che se in questo momento ci trovassimo in un confronto elettorale con un altro leader della destra magari più rassicurante moderato
Che coltivi dal suo punto di vista la vocazione maggioritaria cioè
Abbia l'idea di saper parlare anche a quelle persone dell'altro schieramento che valuta le giudica non sulla base di un'appartenenza
E che magari sono state perché vale anche questo da questa parte tenute da una contrapposizione nei confronti di Berlusconi rischi potremmo trovare in una condizione persino di maggiore difficoltà
Se non avremo coltivato la nostra capacità di alleanze non anche poi
Con le forze politiche ma con il Paese con le persone con gli esseri umani
Con le con la vita concreta delle persone con i loro disagi con i programmi con le loro angosce anche con le loro ansie Curatolo speranze e con il loro talento ma parlare con loro avere persino le parole che parli non loro
Toglierci e anche un fatto ne parlavo con Sergio prima e anche un fatto di linguaggi
Noi parliamo un linguaggio iniziatico ne parliamo un linguaggio che capiscono colori quali leggono i giornali ma la stragrande maggioranza del Paese vive in un altro modo e quando sente noi che parliamo di tutte le nostre discussioni di formule alla fine
Ha la sensazione di essere chiamata fuori
Il populismo di destra è orrendo perché in generale il populismo e
Ma
Ha trovato
Le parole e anche i concetti semplificati e talvolta micidiali che arrivano e parlano un disagio reale della gente noi non possiamo rinunciare all'idea che a quello stesso disagio si possa parlare un linguaggio diverso ma bisogna parlare al Paese
E io vorrei veramente che questo congresso della misura poi dirò alla fine
Sono come posso dire parole affidate queste in questa serata almeno per parte mia non dobbiamo credo
Va beh questo sì adesso
Volentieri
Va bene
E io penso questo che
Noi
Io penso questo che noi dobbiamo avere la forza e la capacità
Di saper interpretare un bisogno del Paese e di uscita da questa condizione di turno
Guardate riprendo qui un'espressione che è stata usata da credo da Paolo Gentiloni o forse da Pietro Ichino
Governare
Non può essere un fine governare un mezzo cioè io governo perché voglio cambiare l'Italia non sto in politica perché voglio governare sono due accezioni assolutamente diverso
Ma si è vera la prima è vera allora che
Ci sono
Alcune grandi questioni sulle quali dobbiamo credo tutti quanti andare in chiarezza
Ritenuto del bipolarismo che io sento circolare sto vado alla sostanza delle cose non ha come posso dire alle dichiarazioni non mi riferisco tanto al dibattito interno mi riferisco
A una certa aria che per esempio accompagnati commenti a referendum il rifiuto del bipolarismo
è la tomba di questo Paese
Guardate che il io lo dico con estrema chiarezza ripeto solo ormai opinioni personali
Ma il giorno in cui in questo Paese
Si uscisse dal bipolarismo
E si tornasse ai Governi di coalizione contrattati dopo il voto dalle segreterie dei partiti il nostro Paese in bocca la discesa verso l'inferno
Perché se l'Italia
Perde
Ciò che una delle virtù di questa stagione politica tra tutte le sue contraddizioni e cioè il fatto che i Governi di scelgono i cittadini e che i Governi si succedono su base programmatica
Pur con una legge elettorale terrificante come quella che abbiamo ma alla quale non dobbiamo sostituire un ritorno indietro anche qui
Ma
Il sistema maggioritario a doppio turno o il recupero della legge Mattarella cioè delle cose che dicano
Hanno del rapporto tra governanti e governati un rapporto più diretto una dimensione più diretta
Quella del collegio che è meglio delle preferenze nel sicuramente meglio di quell'orrore che sono le indicazioni dei segretari dei partiti
E però dia stabilità perché l'Italia ha bisogno di stabilità non possiamo tornare
E io mi meraviglio della nostalgica che ogni tanto affiora per il tempo dell'Unione e lo dico
Molto sobriamente ma
Sono andato a rivedermi un po'le cronache di quei giorni
E di quelle settimane
Le spinte riformiste venivano puntellata
E invece c'è bisogno di una fortissima capacità di accelerazione c'è bisogno di un rinnovamento assolutamente radicale di questo Paese e per farlo
C'è bisogno di avere un partito che possa proporsi l'obiettivo di conquistare dei morti
Non
Siamo
Anche meno purché siamo al centro di una coalizione guardate che la questione dello sganciamento della figura del premier dalla figura del segretario del partito ne lascia molto perplesso mi lascia perplesso perché significa
Avere dentro di sé la riserva che non più il premier è l'espressione del partito di maggioranza relativa ma ritorna ad essere l'oggetto di una contrattazione per i Governi di coalizione
E invece io credo che sia molto importante
Presentarsi di fronte agli italiani con una candidatura premio con uno schieramento riformista su un programma chiaro e netto e conditi da politica culturale capace
Di parlare a quei due milioni di elettori che sono decisivi nei loro spostamenti per
Garantire la governabilità di questo Paese
E che non possono essere il frutto il risultato della messa insieme
Ho citato questa espressione ma cito solo una sua plasticità ma per capirsi
Dalle posizioni di Paolo Ferrero alle posizioni dell'UDC è obiettivamente difficile mettere insieme tutto questo soprattutto quando sono in gioco questioni come la politica estera ne cito una sola
Che non per caso sono state le questioni sulle quali cadde a poco meno di un anno dal suo lavoro la legislatura la il il Governo Prodi durante la scorsa legislatura
Noi abbiamo bisogno di far sì che ci sia una voglia del Partito Democratico di conquistare consenso
Obama
Ho visto che si è detto in qualche commento di giornale che in questi giorni viene citato di meno io invece lo cito convintamente e lo cito convintamente perché quando sento dire ma non c'è il la solidità della cultura del Partito Democratico
La solidità della cultura democratica per fortuna sta scritta nella storia di tante e tante decine di anni di partiti di culture politiche che hanno fatto riferimento
A qualcosa che certo non è la storia europea del Novecento ma non per questa meno importante
Non per questo meno importante Barack Obama non è l'espressione di qualcosa come posso dire di di un'operazione di immagine è una cultura politica è un'idea
Però ecco bar ma nel corso della scorsa campagna elettorale ha spostato nuove milioni di voti nove milioni di voti da che avevano votato per Bush primo che non erano andati a votare e li ha portati a votare persi
Noi sbagliamo ma sbagliamo nell'interpretazione che la società se pensiamo che la società sia fatta per
Casematte
In cui la gente
Talmente convinta delle proprie idee politiche che si sposta solo se si spostano i loro gruppi dirigenti errore clamoroso errore clamoroso
Le analisi e di valutazione che
Sta dentro quello che hanno detto molti degli oratori che mi hanno preceduto in
Di una generazione che la legge la società solo con la lenti della politica e che pensa che la società di oggi sia come la Società degli anni Settanta non è così nel bene e nel male non è così
La gente la propria condizione materiale magari anche le proprie aspirazioni ideali i propri disagi proprio bisogno di relazione di rassicurazione
E quegli elettori guardano sul mercato politico e scelgono la proposta che mi sembra più convincente sia per la sua capacità innovativa sia per la solidità di chi la
Sostiene guardate lo dico per oggi e per domani uno dei nostri drammatici difetti e di aver trasmesso da quindici anni all'opinione pubblica di questo Paese la percezione di una costante divisione che diventa inaffidabilità
Che diventa percezione di inaffidabilità
Noi
Noi dobbiamo essere
Lo ha detto Paolo più Partito Democratico
Io mi sono dimesso va bene sì sì no oltre bastava oltre la bolgia oltre pure il Partito Democratico non so più che c'è voi si affaccia
Siamo come diceva Stefano Satta Flores nel film del maestro scuola siamo più tre regionale quindi
Non dobbiamo fare altro io credo che noi abbiamo bisogno
Io credo
Io credo che noi abbiamo bisogno di
Essere ancora di più Partito Democratico cioè di essere una forza
Che trasmetta l'idea non guardate proviamo anche a cominciare a smettere di dire noi siamo l'espressione di grandi riformismi Del Noce è vero basta però l'abbiamo detto diamolo per acquisito comunichiamo ad una generazione nuova
Che è portatrice di domande di valori di esperienze nuove che noi siamo
Qualcosa che non è la somma del passato ma Tor come diceva Francesca guarda in avanti e guarda in avanti con la solidità
Una cultura che è la mia cultura delle pari opportunità che la cultura dei diritti che la cultura della laicità che la cultura ambientale
E che fa di questo
Che sono peraltro parole che le vecchie forze novecento non conoscevano o che conoscevo una fatica fa di questo il suo elemento di relazione con il Paese
Noi
Tra il due mila sette due mila otto tra la primavera del due mila sette e le elezioni del due mila otto abbiamo recuperato alcuni milioni di morti
Eravamo al ventidue per cento siamo arrivati al trentatré vuol dire che abbiamo recuperato milioni di persone che sono venute a votare o che si sono spostate da altri schieramenti per votare per il Partito Democratico
C'è la possibilità di farlo
C'è la possibilità di farlo e credo che noi dobbiamo farlo però parlando di alcuna cosa programmatiche
Io ne cito solamente tre perché non è nel mio ruolo nella sede per approfondire la prima questione la precarietà guardate questo è un Paese strano
è un Paese nel quale
Con tutto il suo come posso dire scetticismo la difficoltà di rapporto con la politica però quando si è detto a questo Paese credi in una missione come fu l'entrata nell'Euro il Paese ci ha creduto
Se un Paese non ha una missione sia il Paese non senta di essere impegnato in uno sforzo collettivo si sparirà come si sta scardinando l'Italia
Guardate che le scelte dei fischi a viareggio
Sono ovviamente motivate nel senso che un Presidente del Consiglio che
Finendo un ballo a a l'associazione degli industriali di Napoli dice vado a viareggio a prendere in mano la situazione è chiaro che si espone a
Ma è anche vero che noi non saremo mai un Paese come gli altri finché non ci sarà quel senso delle istituzioni e dello Stato che c'è in altri Paesi
George Bush aveva sicuramente delle responsabilità per quello che è accaduto alle alle Torri Gemelle di scarso controllo se questo è quel giorno erano successe di tutto
Però in quelle ore l'America si è stretta attorno a lui e Dio solo sa quanto per tanti democratici sarà stato difficile e viceversa questo senso per cui le istituzioni vengono prima delle divisioni
Questo senso per cui l'azione dello Stato vengono prima
Delle separazioni soprattutto nei momenti di emergenza e non lo dobbiamo recuperare certo nel senso di non fischiare ma anche nel senso di non strumentalizzare di usare le tragedie per finalità di carattere politico ed elettorale come è successo e succede in questo Paese
Noi dobbiamo dare al Paese una missione
E questa missione penso che debba essere dal punto di vista sociale la lotta alla precarietà
Possiamo dirci una cosa con sincerità discutiamone mi piacerebbe che il congresso discutesse di questo
La spesa per le pensioni al ventinove per cento della spesa pubblica del nostro Paese
Il quattordici per cento del PIL se ne va per le pensioni la media OCSE la metà sia per la spesa pubblica sedici contro ventinove sia per il rapporto con il PIL sette virgola due nei confronti del quattordici
Se la crisi dovesse procedere ai ritmi ai quali sta procedendo
Noi potremmo arrivare ad avere la spesa per le pensioni al venti per cento del prodotto interno lordo
E con i conti pubblici ai quali ho fatto riferimento prima questo significherà ulteriore riduzione di servizi ulteriore riduzione alle amministrazioni locali significati e significherà aggravamento delle diseguaglianze in questo Paese
Significa accentuare quella follia che è la totale in occupazione delle donne
Significa non affrontare il problema degli over cinquanta che perdono il lavoro che significa non parlare di quella gigantesca platea di precarietà che ho fatto riferimento prima
La grande sfida dell'innovazione dell'Italia passa da questo
Passa da questa strada
Un cambio di welfare un nuovo patto generazionale che parta dalla libertà di scelta che confermi la libertà di scelta per ogni cittadino del momento in cui andare in pensione oltre una certa soglia ma che riconosca anche il fatto che il tempo della vita si è allungata
E che le persone hanno bisogno di lavorare hanno bisogno di produrre reddito di portare reddito a casa naturalmente fatti salvi i lavori usuranti
E che questo può significare mettere da parte risorse per garantire
Condizioni universali di tutela della disoccupazione o della precarietà
Se noi se la nostra famiglia non avrà il coraggio di fare questo salto di mettere in discussione se stessa e apparirà inchiodata alle vecchie condizioni di un welfare che è stato travolto dall'evoluzione
Dell'assetto dalla società e delle condizioni determinate dalla crisi e delle nuove condizioni sociali noi non ce la faremo
C'è una seconda questione che voglio dire che la questione della sicurezza guardate che i partiti la sinistra europea sono stati Marc Lazar ha detto sedici sconfitte
Ci vogliamo dire i dati i dati sono purtroppo abbastanza abbastanza chiari
In Germania le schede passa in tre anni dal trentaquattro al venti i laburisti passano dal trentacinque al quindici i socialisti francesi dal ventiquattro al sedici
Il Partito socialista spagnolo dal quarantatré al trentotto in Portogallo dal quarantaquattro al ventisei
Io sento in questo che c'è una difficoltà obiettiva delle vecchie culture ma sento anche che c'è una spinta della
Della società a trovare risposta ad un problema che si chiama sicurezza
Se noi non affronteremo dal nostro punto di vista come ha detto Sergio come hanno detto altri questo problema noi saremo in una condizione di difficoltà guardate
Credo di non essere sospettabile dal punto di vista dell'attenzione nei confronti del multiculturalismo e
E di una certa idea di una società nella quale
Ci sia la capacità di convivere tra diversi e tuttavia stiamo attenti
A Sassuolo
Io ho parlato quando sono stato con famiglie che si trovano da sole in un condominio
Tutti gli altri sono stranieri
E quelle famiglie sentono di perdere una parte della propria identità si può dire
Va bene acquisisco un'altra ed è sicuramente vera più ricca perché ciascuno di noi e il figlio di tante identità
E tuttavia guardate c'è una bellissima frase di uno scrittore anche lui certamente ancor meno sospettabile rimessi a Manin malus il quale dice la soluzione per il problema dell'integrazione e andare verso l'altro con la testa alta e le braccia aperte
Le due cose insieme la testa alta e le braccia aperte la testa alta significa l'orgoglio della propria identità l'identità non è un disvalore
L'identità non è qualcosa che si possa accettare di cancellare il nome di altro l'identità moderna deve vivere in relazione con l'altro non si deve blindare nei confronti dell'altro ma bisogna creare le condizioni strutturali per le quali questo sia possibile
E se non assumiamo questo tema quella famiglia non è una famiglia del Cugusi planner se vive con disagio questa questione
Noi dobbiamo rispondere a quel disagio e dobbiamo dare una risposta del tutto diversa da quella della destra coniugando
Multiculturalità accettazione dell'emigrazione che viene qui per lavorare delle immigrazioni che dobbiamo coltivare di qualità e dobbiamo coltivarla dei Paesi produttori di emigrazione insieme con il rispetto dei doveri delle leggi e delle regole dello Stato
Terza questione
La democrazia
Non abbiamo bisogno di una democrazia veloce io mi sbaglierò lo dico da tempo ma penso veramente che il rischio
Per questo nostro Paese sia
Di essere travolto dalla lentezza della nostra democrazia Weimar e l'Italia per fascista sono state travolte
Così sono state travolte dall'incapacità o dalla difficoltà di decidere
La riduzione del numero dei parlamentari la messa in discussione delle Province
A favore di grandi aree metropolitane magari di organi di carattere indiretto l'idea di un Paese in cui ci sia più Governo e più controllo non meno Governo ma più Governo e più controlli
Nell'Italia si sta facendo strada l'idea che in questo Paese tutto è possibile tanto non succede mai niente tanto il potere non c'è questo è l'inizio della fine
La democrazia non può avere paura della sua forza ringrazia deve essere orgogliosa cosciente delle sue possibilità ma per questo deve aumentare i controlli Deborah l'ha detto molto bene parlando di un tema che io non considero
Finito è un tema che si sta ponendo in molte democrazie occidentali perché il prototipo Berlusconi si sta esposti esportando in vari Paesi e cioè il tema del conflitto di interessi che è una tipica battaglia liberale
Non puoi cadere condizioni per alterare il gioco democratico e questa questione che si doveva porre ha ragione diciamo è stata posta ma
Senza successo bisogna riproporla oggi con la necessaria forza
Oltre una questione poiché vengo alla conclusione era rivoluzione verde
Potermela prendere bravo cioè ci avete sentito parlare tutti questi temi molte volte però fate una prendere questa volta da un lato di Venezia
La rivoluzione verde la condizione dell'autonomia dell'Occidente
L'occidente sta perdendo autonomia
Sta gigantesca Amenta perdendo autonomia
E guardate l'Italia
Io vorrei cogliere l'occasione anche del Congresso perché si ribadisse che l'Italia la quale noi pensiamo e un'Italia che ha due solidi ancoraggi d'Europa e il rapporto con gli Stati Uniti d'America
Perché non vorrei vivere in un Paese che scegliesse come politica estera di avere come alleati privilegiati la Russia di Putin e la Libia di Gheddafi
Oggi l'autonomia energetica è la condizione dell'autonomia dell'Occidente
Perché c'è tanta prudenza nei confronti di evidenti violazioni di diritti umani che avvengono dei Paesi che ho appena citato e in tanti altri perché sono produttori e e gestiscono la chiavetta di quella conduttura che se chiudono andiamo tutti a gambe per
E però c'è una via ed è la via che ha scelto Obama appunto il riformismo che diventa realtà pratica la rivoluzione verde verde in due sensi
è verde perché consente di liberarsi da ciò che inquina distrugge e altera perché non è che è normale che ci siano
Ormai
Nostri cita dei climi caraibici come ci sono ormai
Da tanto da diverso tempo ma è una rivoluzione verde anche l'altro punto di vista
Allora il se ne perde anche per esempio per la gente che in questo momento in Iran nel totale silenzio del mondo sta combattendo per la democrazia e per i propri figli
Se noi faremo la rivoluzione verde in Occidente
Noi garantiremo maggiore libertà e maggiore possibilità di autonomia ed indipendenza alla gente che vuole difendere la democrazia o conquistare la democrazia in quei Paesi e questa è la mia conclusione
La mia conclusione
è un
Fatemi dire una specie di stupore
è vero che non bisogna guardare il passato però quando io ero ragazzo e fecero il colpo di Stato incide un altro undici settembre lo senti come se avessero fatto il colpo di Stato a casa mia
Come se la loro libertà fosse la mia libertà come si quelle persone dello stadio torturate fossero i miei fratelli
Sento la stessa cosa per il popolo iraniano ma non riusciamo a far diventare questa sensazione
Mobilitazione certo c'è la rete per fortuna che c'era niente
Ma non c'è una mobilitazione civile non ci sono le persone siamo scesi in piazza in due milioni giustamente contro la guerra in Iraq ma perché non ci sentiamo in piazza in due milioni a sostegno di quei ragazzi e di quelle ragazze che viene anche cercato di difendere la democrazia
Qui dentro c'è
Qui dentro c'è il problema culturale del nostro tempo ed è qualcosa che ci riguarda e cioè il rapporto tra noi stessi e gli altri
Come avrete ascoltato in questo intervento io non ho mai usato l'espressione io
L'ho fatto volutamente
E penso che noi dobbiamo ricostruire un nuovo io noi collettivo noi ora che nessuno può pensare che il noi si è noi autoritario di chi
Si voleva sostituire a alla bellezza della cultura individuale ma questa esaltazione delle culture individuale ci ha portato ad una società solitaria
Ad la perdita del senso di comunità e non invece abbiamo bisogno di recuperarla tutta intera
E questo vale anche per noi come Partito
Io sono fuori sono fuori io ringrazio chi ha messo questo striscione bentornato Walter li ringrazio con affetto ma
Ma voglio dire che da un certo punto di vista non sono mai andato via nel senso che
Ovviamente IRI il mio cuore è stato insieme all'impegno di Dario di tutti gli altri per per cercare
Dopo le mie dimissioni di di
Di portare avanti questa questa esperienza queste idee questa linea ma per altro verso io Spencer è riterrei assolutamente sbagliato
Un ritorno adesso non è più il tempo dei ritorni e il tempo dell'inizio di una nuova stagione
Io non ce l'ho fatta fare il Partito Democratico che avrei voluto fare
Nelle solo preso responsabilità credo come posso dire di averlo fatto come lo deve fare chi ha diciamo il massimo dell'investitura
Anche per conto di altri
Anche per conto di altri che che diciamo non non guardavano di buon occhio quel progetto
Non volevano che quel progetto in quella forma si realizzasse però io sono assolutamente convinto che il mio errore non è stato quello che mi è stato imputato di aver fatto troppo PT
Il mio errore di non essere riuscito a fare tutto il PD che volevamo insieme a fare il quattordici ottobre perché volevamo fare almeno
Perché
Perché noi abbiamo risposto
Noi abbiamo risposto nei mesi successivi al Circo Massimo di cose nelle quali
Francamente avevamo poca responsabilità dall'Abruzzo a quello che succedeva in certe città italiane
Qualcosa che diciamo non non aveva riguardato le nostre decisioni e tuttavia è stato giusto così perché gravità e la politica è giusto così ma adesso bisogna fare avanzare delle forze nuove delle energie nuove delle culture nuove
Alcune sono state su questo palco altre
Sono in questa sala altre sono fuori altre sono a casa
Posso dire una cosa a proposito dell'intervista di Deborah di ieri
Sì forse Deborah ha usato dicendo scelto Franceschini perché simpatico ma insomma penso che si capisse che era una battuta e
Per esempio la risposta di Nicola Zingaretti la metto esattamente dentro la stessa dimensione cioè si sono è uno scambio assolutamente naturale
E probabilmente credo che la prossima volta dirà con più attenzione le ragioni per le quali
Però detto questo
In poche ore si è scatenato una specie di
Tiro nei confronti di una persona cara detto forse una cosa anzi sicuramente una cosa che non si doveva dire ma Santo Dio ma quanti sono quelli che hanno detto cose che non si dovevano dire
E che non hanno avuto
E che non hanno avuto le risposte
Per un senso di responsabilità la dizione
Dice
Nascosto
Lì c'è nascosta la diffidenza nei confronti del nuovo lasciate stare il nuovismo
Il nuovismo eh
Il nuovismo come tutti gli ismi sono robe ideologiche nuovismo sei però attenzione perché anche qui
Io sento tanti direi basta con nuovismo basta con nuovismo spesso significa dipendiamo quello che c'era prima e questo non va bene
Per esempio una cosa che non va bene la consegno
Tra le mie diciamo sconfitte
Io non so come si fa veramente non so come si fa ci possiamo mettere tutti quanti a pensare soprattutto chi ha e avrà responsabilità
Però posso dire che
è la prima volta in vita mia che mi è capitato di vivere in un partito organizzato per correnti
E di vedere una campagna elettorale nella quale i dirigenti del partito andavano non a sostegno del partito ma a sostenere i candidati delle singole correnti
è qualcosa che vorrei più rivede
E non vorrei che avessimo sostituito
E non vorrei che avessimo sostituito al centralismo democratico
Il centralismo
Meno democratico delle correnti delle quali parla uno e tutti gli altri dicono di sì questo non è il Partito democratico al quale abbiamo pensato che deve essere un luogo nel quale dei cittadini liberi
Si associano poi magari si organizzano di volta in volta modulare mente a seconda delle cose che ritengono in quel momento essere più giusta più convenienti
Ma con una fluidità che non può essere lo si dica azione che poi diventa anche qualcosa che imbriglia e che mette in difficoltà le possiede le possibilità di sviluppo
Un partito aperto non asserragliato certo un partito che faccia della laicità nel senso che Sergio a Deborah hanno detto un valore
Che naturalmente rispetti la pluralità delle culture delle sensibilità anch'io penso che il punto di vista dei religiosi in politica sia delle persone animate da prende sia utile
Però a condizione che poi le leggi lo fa le fa lo Stato laico le fa lo Stato laico e le fa a tutela e a difesa
Delle ragioni e dei diritti
Dei cittadini
Io penso ci siano grandi possibilità
Ripeto io sono fuori e restano fuori da questa campagna congressuale l'ho detto lo ripeto e lo farò come ho fatto quello che
Mi ero impegnato a fare dopo
Le dimissioni ha detto non non farò agli altri quello che è stato fatto mentre ho girato l'Italia sono state in tante regioni ho cercato di insomma tutto quello che è mio dovere fare perché non è nulla di straordinario
Però io ad una cosa tengo
Noi abbiamo fatto secondo me un grande errore
A quale alla fine ci siamo acconciati anche noi pece Goffredo Dario io che abbiamo avuto
Io
Però più di loro ne ho avuta di responsabilità
E ci accettare il fatto che quel risultato al trentatré virgola sette fosse giudicato una sconfitta
Non avevamo perso dal punto di vista del Governo
Ma
Obiettivamente essendo partiti dal ventidue per cento di un anno prima l'idea di riuscire a vincere quella sfida era complicata ma abbiamo tenuto al trentatré virgola sette per cento dei voti
E c'è un italiano su tre delle persone che incontrate per strada aveva votato per noi nel nord avevamo avuto dei risultati straordinari meno nel sud ma quello è un discorso più profondo che riguarda anche
Le classi dirigenti del partito democratico del Mezzogiorno
Riguarda
La loro capacità di essere in prima fila
Attorno a determinate battaglie naturalmente non si può fare un ragionamento indistinto ci sono tantissimi dirigenti al Partito Democratico che sono in prima fila e che hanno rischiato e pagato di persona
Ma quello è il modello modello non è diciamo
L'idea di essere una nuance di quello che c'è
Noi
Dobbiamo avere quell'ambizione dobbiamo tornare lì andare anche oltre per fare sì un'alleanza ma un'alleanza riformista perché solo un'alleanza riformista può cambiare il nostro Paese
Io finisco e finisco leggendo un'altra lettera che un'altra lettera che mi è arrivata e che le cui parole considero
Considero per me conclusi
La prego di scusarmi per questa intrusione ma la grande facilità di comunicare con i propri rappresentanti data dalle nuove tecnologie mina fornito facoltà mi chiamo Salvatore trentaquattro anni svolgo un'attività da imprenditore del settore editoriale sono di origine che alla brama vivo a Milano da diciotto anni
Con immensa gioia l'azienda che dirigo dal lavoro avrà assunti e precaria otto persone e collabora attivamente con altre società del settore editoriale creando un piccolo fatturato ed un modesto indotto
Sin da ragazzi siamo stati cresciuti considerando la necessità statale un master l'assenteismo dello Stato una inevitabile conseguenza dello strapotere mafioso le nostre lotte sono cadute nel nulla come qualunque crociata fatta senza armi contro un potente invisibile nemico
Da quando mi sono trasferito a Milano per studiare ho cominciato ad arrangiarmi con lavoretti prima saltuarie poco e poi fissi
Ho capito per fortuna che quello non sarebbe mai stato il mio mondo e così ho fatto
Ho lavorato per dieci anni come precario sempre comunque qualunque lavoro facessi ho lavorato sabato domenica di notte sette giorni su sette per mesi anni consecutivi e l'ho fatto con la sana incoscienza di un ragazzo che pensa che solo il lavoro duro lo possa premiare
In parte oggi devo a quegli enormi sacrifici fatto di avere un'azienda mia e di essere onorato di poter dare lavoro a tanti ragazzi che come me hanno e stanno sognando un futuro di serenità mi resta un grande sogno da realizzare
Quello di poter insegnare agli altri che le cose possono essere diverse
Che possa esistere un futuro fatto di regole di onestà un futuro senza mafia 'ndrangheta camorra o comunque diavolo si chiami che nel mondo del lavoro possano esistere imprenditori che non sfruttano i propri dipendenti imprenditori
Che preferiscono lavora la domenica per pagare gli stipendi che preferisco rinunciare a giorni di ferie e pause varie per fare di posare i propri ragazzi ma che non debbano indebitarsi per pagare quanto dovuto i loro dipendenti
Ma tutto questo ha un prezzo pezze rinunciare a se stessi ad una vita privata e dare la precedenza all'azienda prima di qualunque altra cosa perché esse identifica ancor prima di un fatturato le persone che ci lavorano perché le scrivo tutto questo
Perché se da un lato l'impegno l'ingenuità mi spingono a proseguire questi obiettivi vedo invece che dal punto vista politico nulla dal novantatré ad oggi è cambiato
Noi giovani siamo cambiati il mondo è cambiato ma la politica italiana è rimasta identica a quella di tanti anni fa anzi è regredita ulteriormente tutto questo senza sentire un solo euro neanche quello della mia disperazione
Non voglio più assistere allo scempio dei miei sacrifici non voglio pagare più gli stipendi a ministri per grazia ricevuta non voglio finanziare operazioni commerciali a vantaggio del solito manipolo di oltraggioso imprenditori tra virgolette
Voglio credere che esistano altre persone pronte a sacrificare ogni cosa per portare avanti le proprie idee i propri sogni
Voglio credere che ciò che mio padre prima e la sua famiglia dopo mi hanno insegnato per cui hanno combattuto non siano parola voglio poter continuare a sognare voglio poter continuare a credere insegnare i miei ragazzi e i miei figli che non esistono vie brevi per entrare nella storia di una comunità
Esistono solo la dedizione e l'amore per ciò che si fa
L'amore e la dedizione ad un bene supremo e comune della nostra esistenza che riguarda tutte le genti
Un bene troppo importante per essere ancora una volta ignorato forse questo è il sogno italiano il sogno dell'Italia migliore e noi oggi dobbiamo essere la forza politica culturale e morale che interpreta questo