Fondazione Mezzogiorno Europa: Inaugurazione della IV edizione della Winter School

Tale
Moderno
Parlare l'onorevole
Tecnica
Grazie
Attraverso scusa
Tutta
Stare
Approvazione
Sono
Speriamo
Sono
Presidente
Grazie
Azione
Di accordo
Sarà
Intervenuti salvo la stampa
è osservo che di solito
Inaugurare
Ed è importantissimo USA
Sono solo parole sovente
Ora questa scuola
Sicuramente
Infatti fatta
Si arriva rilevante
Siamo come ha ricordato il direttore
Possiamo
Alla quarta edizione
Appuntamento
Tradizionale percorso formativo
Posso di apertura di ove ne guardi
E lo stesso intervento del Presidente D'Alema sarà per un verso una lectio magistralis
Michelini fanno parte l'audizione magistrato
Edizione ecco
Sanzione
Una lezione per quanto riguarda
La tematica del
Della scuola e per altro verso vuole essere una conversazione diretta e informale con voi sulle questioni
Che corrette porre
A chiarimento delle cose di
D'altronde devo dire
Tutto il programma di queste giornate sarà come avete potuto vedere anche dai documenti che abbiamo dato teso compatto nel rigoroso
Ma aperto interattivo
è molto diversificato al suo interno cioè per essere chiaro non è un
Ciclo di conferenze uno ascoltare chi virtuose elevata
Noi faremo assieme ai Gorbaciov poiché hanno un'impostazione più o meno tradizionale con più relatore più comunicazioni noi ascolteremo testimonianze di esperienze significative di buone pratiche
Conversi eremo con gli autori di un volume importante sul ruolo della grande industria nel Mezzogiorno
Ci incontreremo accenna domani sera con un magistrato e con i quattro protagonisti
Del Forum della nostra rivista sulla cultura della legalità
La legalità conviene abbiamo chiamato questo focus sull'azione di contrasto alla criminalità organizzata infine tireremo le conclusioni del corso con un filosofo della
Politica delle politiche europee
Che abbia giurie Giovanni
Ora io credo di poter dire che è molto chiaro che la chiave di lettura la logica l'impostazione della del corso della classe
Mi sembra evidente noi intendiamo approfondire i temi del Mezzogiorno dell'Europa e del Mediterraneo
Con rigore storico e culturale ma con i piedi per terra
Nella realtà anche vogliamo migliorare e trasformare e governare
Rifletteremo sue esperienze realizzate quotidianamente sul campo
Valuteremo strategie e azioni e strumenti di intervento
Sapendo
Che la Pinter scure di quest'anno si svolge in un contesto senza precedenti e assai diverso dal passato dalle precedenti edizioni
Cioè si svolge nel pieno
Della crisi economica e finanziaria
E della crisi più complessiva dei rapporti di forza a livello
Degli equilibri di potere a livello mondiale che sta sconvolgendo il mondo l'Europa
è il nostro Paese
Ora da questa crisi il Mezzogiorno non è detto
Da questa crisi il Mezzogiorno può uscire più piccolo più marginale più assistito
I mezzi sono pochi
L'ombrello è piccolo
Si salvi chi può
Ma può anche uscire in avanti assieme al Paese mettendo a frutto per sé e per il Paese
Il grande patrimonio il grande giacimento inutilizzato di energie di intelligenze di volontà
Questa è un certo senso la scommessa la partita aperta
Che riguarda il Mezzogiorno ma riguarda tutto il Paese o si esce assieme o non si esce in avanti dalla crisi
Ed è un problema di scelte politiche e noi in questa scuola rifletteremo
Sulla quantità e la qualità e la dimensione di queste scelte sulla cooperazione territoriale l'internazionalizzazione degli spazi dentro il quale agire e dei settori da privilegiare
Noi veniamo da
A questa scuola da una riflessione seria documentata e questo lo voglio ricordare
E il Presidente D'Alema sa che questa cosa mi ha colpito molto cioè da una discussione seria e documentata
Che Italianieuropei ha voluto presentare proprio a Napoli
Sull'Europa necessaria e possibile già nel tema c'è proprio l'impostazione appunto riformista e di cambiamento sull'Europa necessaria e possibile
Contributi di studio e di lavoro su tre temi cosciali hanno lavorato per mesi
Sulle politiche
Del campione della della del dell'Energia e dell'ambiente della sicurezza e della difesa e della crisi economica e finanziaria e l'Europa veniamo anche in questa scuola
Tra le tante iniziative da due conversazioni sul Mezzogiorno
L'una con Reichlin
L'altra conviene sti Cassano e altri proprio di questi giorni di queste settimane sul Mezzogiorno che non vuole piangersi addosso
E che vuol mettere a frutto per sé e per il Paese le proprie potenzialità
Oggi c'è questa scuola
Io devo dirvi
Per non usare toni appunto che ci non sono troppo generali eccetera devo dirvi che in ciascuno di noi che ha preparato questa scuola ci sono degli elementi anche di tensione di passione
Se volete anche
Di emozione
Perché questa scuola è stata preparata con spirito di
Minuzioso e scrupoloso minuziose scrupoloso preparato con molta attenzione
Con la supervisione del direttore Ivan Lo Russo
Con il lavoro
Di coordinamento di ceti Capuano
Con le ricerche del materiale didattico di Luisa persone
Con la documentazione la comunicazione
Sia nel sito
Mi è stato raccomandato di ricordare che il sito è aperto con tutti i documenti che già servono alla scuola ma anche con i documenti che i i ragazzi gli insegnanti vorranno portare in questa scuola
Con il lavoro di documentazione e comunicazione di elaborazione del sito di
Uliana Guarnaccia e e di Ottava Beneduce
Io ho voluto ricordarlo perché abbiamo lavorato ripeto contenzione compassionevole o si lavoro così ognuno ha molto senso quando sia in un certo senso una mission che non è solo politica che anche etica più generale
Io così voglio dare atto questo voglio ringraziare
Per la collaborazione e la Regione Campania nelle persone del consigliere diplomatico del Presidente Cosimo Risi della dottoressa Carmela
Contro un eh della dottoressa Maria Grazia Falciatore e del direttore Eduardo inc imperiale di Città della scienza
Cosimo voglio ringraziare anche gli enti patrocina tori
Gratuito patrocinio dalla rappresentanza in Italia e della Commissione europea alle Università Federico II L'Orientale partendo per solo Orsola Benincasa
All'Unione degli industriali
E alla Camera di Commercio di Napoli
E vorrei anche ringraziare se consentite all'albergo che ci ospita ormai da anni è diventata una tradizione il direttore Sorrentino che si è prestato e dedicato con molto impegno a questo appuntamento pieno di significati di
Quindi voglio dire questo è per quanto riguarda il carattere il tifo il gli elementi poi con l'avete tutti gli elementi programma quello che riguarda il
Profilo
Della scuola io prima di dare la parola sarà Ivano russa dalla parola al presidente Massimo D'Alema io
Vorrei dire
Vorrei presentare voi vorrei dirvi chi siete
Voi siete
Trentuno donne venti dove ventinove uomini come alieni siete trentuno donde ventinove euro uomini in età compresa tra i ventisette e trentacinque anni
Laureati nelle discipline economiche e giuridiche
Operatori della cooperazione internazionale territoriale ricercatori universitari consulenti e funzionari e dirigenti di aziende pubbliche e private
Venuti da vari luoghi del mezzo da vari luoghi del Mezzogiorno del Mezzogiorno d'Italia Benevento
Bari
Anche da Lucca c'è una presenza ma in generale le presentazione del Mezzogiorno d'Italia e Caserta Salerno e le altre zone delle regioni meridionali
Io sono convinto che in questi giorni ho detto non è un ciclo di conferenze in questi giorni avremo
Modo di conoscerci di realizzare anche uno spirito di collaborazione uno spirito di riconoscerci e voglio dire una cosa siamo alla quarta edizione
Delle scuole della Winter e somme ascolti
Poi non ci perdiamo di vista
Nel senso che poi rimaniamo collegati attraverso appunto il sito attraverso una serie di iniziative alle quali partecipiamo
è insomma con molto senso della misura i giornalisti hanno chiesto chiedevano ma il senso di questa scuola con molto senso della misura
Sapendo bene conoscendo i nostri limiti e le nostre forze noi vogliamo portare anche in questo modo un piccolo contributo alla formazione di una nuova classe dirigente nel Mezzogiorno
Vogliamo portare un nostro contributo attraverso il ciclo con più complessivo di formazione e le iniziative più generale e attraverso anche questa scuola pertanto noi vi diamo il benvenuto
Ne siamo convinti che avremo quattro giorni di intenso e importante lavoro assieme grazie
Visto e saluto il presidente direbbe campagna che con noi Enzo Amendola e poi c'è il Presidente dell'Assemblea dei soci fondatori di Mezzogiorno Europa Enzo Giustino il vicepresidente della Fondazione asseto Mazzei tanti tanti tanti soci fondatori
Io lascio subito la parola al presidente Massimo D'Alema
Alla
Grazie ma io credo che
Innanzitutto sono grato per questo invito che
Partecipare
Al momento di avvio introduttivo di questi
Quattro giorni di di lavoro di discussione di apprendimento
E
Vorrei dare
Attesta da questo incontro iniziale diciamo un carattere
Non accademico d'altro canto io sono un uomo politico non sono un accademico
Mi è capitato molto raramente di fare
L'ex magistralis lezione sembrerebbe dire nell'altro all'è solo all'estero sul territorio nazionale mi sono sempre astenuto salvo una prolusione dell'anno accademico dell'onestà per stranieri di Perugia diciamo
E quindi dare il carattere di una introduzione
Di carattere generale sui temi che saranno al centro di questa un'Inter School
E
E anche lasciando adeguato spazio diciamo ad un dialogo che forse potrà essere per voi la parte più stimolante
E vorrei anche dire che
Oltretutto vista la qualità dei relatori dei partecipanti alle discussioni che avverranno nei giorni prossimi
Io mi asterrò abbastanza dall'entrare in
Presentazioni di carattere tecnico specialistico nel senso che
In che cosa consistano gli strumenti della cooperazione territoriale europea di come si articolino questi potere io nel rapporto tra Unione Europea regioni
Di che cosa sia la cooperazione transfrontaliera che cosa siano i progetti Meda sicché
Sono cose che i relatori che verranno conoscono in modo straordinariamente migliore del mio diciamo e quindi ha veramente non voglio rubare l'espansione mestiere diciamo a chi
Verrà
E
Potrà in modo assai più approfondito
Presentare queste problematiche anche per fornire quella
Necessaria informazione che fa parte di un corso
Se no io vorrei parlare in
In generale
Del peso che avrà
Negli anni che verranno diciamo la cooperazione tra l'Europa
E i Paesi dell'altra sponda del Mediterraneo
E dello spazio che in questa cooperazione che potrà accadere il Mezzogiorno d'Italia
Innanzitutto di questo grande tema del mediterraneo
Perché il Mediterraneo torna ad essere
Un luogo centrale
Nel sistema delle relazioni internazionali
E a quali condizioni l'Europa può svolgere
Un ruolo politico rinnovato nel Mediterraneo
Vedete
Innanzitutto bisogna dire che il Mediterraneo che è stato un luogo centrale della storia umana diciamo per lungo periodo storico
Atti
Ha cessato di essere un luogo centrale delle relazioni
Internazionali
Si è spostato verso Occidente diciamo questa luogo centrale condanna la scoperta dell'America con lo sviluppo dei traffici tra il vecchio continente Nuovo Continente
E poi proseguendo la sua marcia verso occidente è stato il Pacifico e per molti aspetti lo è ancora
Il conosce via
Per le relazioni internazionali importanti e il luogo centrale dello sviluppo del mondo
Ma il Mediterraneo è tornato ad essere importante
è tornato ad essere importante per un complesso di ragioni
Non tutte positive
Alcune di queste ragioni sono ragioni che sono legati sono legate
La gravarsi di una crisi politica ed economica internazionale
Ma non c'è il minimo dubbio che
A partire in particolare dal due mila uno dall'attentato alle Twin Towers
E nel Mediterraneo
Il luogo in luogo dove si incrociano diciamo grandi conflitti e grandi contraddizioni che interessano l'equilibrio internazionale
Ne meriteranno c'è una delle più drammatiche frontiere di un possibile conflitto tra occidente e mondo islamico
Che oggi indubbiamente una delle linee di frattura
Nel mondo globale
Ed è una delle frontiere lungo la quale si sono accesi conflitti più sanguinosi che minacciano la stabilità internazionale
Il Mediterraneo è forse alla pari con la frontiera fra Stati Uniti e Messico
Uno dei luoghi in cui si manifesta in modo più drammatico quel fenomeno delle migrazioni
Che è uno delle grandi sfide del mondo di oggi
Noi non sappiamo
Quante persone sono morte
Lungo il sentiero che dall'Africa subsahariana
Attraverso il deserto e attraverso i paesi dell'Africa del nord
Porta poi nel Mediterraneo verso l'Europa
è uno delle diciamo lungo questo sentiero
Alla ricerca di di di Udine diciamo di una sponda di una speranza di vita eccetera sono certamente morti migliaia e migliaia di persone in questi anni
Un'enorme dramma in gran parte sconosciuto diciamo
Da questo dramma coi approvò dalle nostre esso alle nostre spiagge a Lampedusa e c'è da quelli che arrivano
Forse soltanto la frontiera tra l'America del sud
L'America del nord verità no è una sanzione interno all'America del nord ma ci sono tra l'America latina e l'America anglosassone è una frontiera che ha conosciuto gli stessa intensità di flussi migratori
Quindi
Sicurezza migrazioni
In meriteranno io
Assume un ruolo per molti aspetti centrale
Per quanto riguarda l'altro grande tema quella della sicurezza energetica e dell'ambiente
Si affacciano sul Mediterraneo diciamo
Alcuni dei grandi Paesi produttori intendiamo al Mediterraneo come Mediterraneo allargato diciamo collega entrato nella nozione che fa parte diciamo della
Diplomazia italiana non c'è dubbio che il mondo arabo si affaccia sul Mediterraneo
E si affaccia quel continente europeo che forse il più grande consumatore diciamo di Energia
Alla pari grosso modo gli americani che oggi ci sia nel mondo
Il Mediterraneo stesso è senza dubbio commerciale dal punto di vista delle politiche di conservazione e recupero dell'ambiente
E
Da ultimo
La crisi finanziaria internazionale
Fa sì che il rapporto tra la sponda nord della sponda sud del Mediterraneo diventa fondamentale anche dal punto di vista dei flussi finanziari
Perché
L'alto prezzo del petrolio e delle materie prime nel corso del decennio che abbiamo alle spalle ha fatto sì che in quella parte del mondo si accumulasse erano enormi risorse finanziarie
Senza le quali oggi appare molto difficile ricapitalizzare il nostro sistema finanziario e produttivo
Me capitato che sera fa
Di essere
Ospite dell'ambasciata libica a Roma
E c'erano molti ospiti
Importanti rappresentanti del mondo economico finanziario a dicembre non avrei mai immaginato nella mia vita diciamo che i grandi banchieri grandi industriali italiani fossero così referenti verso l'ambasciatore libico
Un curioso rovesciamento dei rapporti di forza dice
Tuttavia non c'è il minimo dubbio che in questo momento una delle fonti di finanziamento più appetite
Da un sistema imprenditoriale
Così indebolito come il nostro
Proprio nei fondi sovrani di alcuni Paesi arabi
Ai quali nel passato c'abbiamo guardato con un certo sentimento di superiorità la Libia in prima fila per la sua prossimità per la decisione assunta dopo l'accordo con l'Italia
Di fare dell'Italia luogo privilegiato degli investimenti libici insomma vedere tutti questi signori col cappello in mano diciamo
Nella speranza che qualche teatro dollaro arrivi a rimpinguare
Il patrimonio di qualche banca o il capitale di qualche impresa fa una certa impressione ma comunque non c'è dubbio che la cooperazione con la sponda sud del Mediterraneo
Lo dico perché appunto noi abbiamo guardato a questa cooperazione molto come una cooperazione del nostro dare
Noi ricchi che attraverso progetti di cooperazione li aiutiamo uscito dal sottosviluppo oggi e e molto più equilibrato il rapporto per certi aspetti è vero
Ma è anche vero che alcuni di questi Paesi che sono poco sviluppati tuttavia dispongono di enormi risorse finanziarie senza le quali noi impoveriti dalla crisi
Difficilmente saremo in grado di ricapitalizzare le nostre imprese e di riprendere la via della crescita
Dunque come vedete
In merito Errani è tornato ad essere molto importante
Importante per noi d'Europa
Ma anche importante per gli equilibri internazionali
Perché appunto
Su queste rive si affacciano alcune delle contraddizioni dei conflitti dei possibili elementi di destabilizzazione
Che interessano non soltanto noi europei ma il mondo intero
Un caso che
Ciao ovviamente nessuna politica del Mediterraneo si può pensare al di fuori di una cooperazione con quella grande potenza globale che gli Stati Uniti d'America
Da qui presenza politica militare economica nel Mediterraneo è un dato fondamenta
Ora
La consapevolezza che meriterebbe è diventato così importante
Come problema è come opportunità
Ha tardato a farsi strada diciamo nella politica europea
Ora se dobbiamo dirci la verità al di là DDT ovviamente di un
Bilancio che deve essere un bilancio fatto di luci che ombre ma in definitiva la politica europea verso il Mediterraneo
è stata
Sino ad oggi una politica abbastanza
Deludente
Il così detto a un processo di Barcellona
Ha avviato un dialogo ma assai scarso di contenuti e di progetti concreti
Anche un po'per una concezione
Per cui erano i i nostri progetti per loro più che i progetti
E condivisi tra noi e loro
E questi loro sono Paesi diciamo nei quali per molte ragioni
Esiste un certo grado di diffidenza verso l'Occidente pesa il retaggio del colonialismo
Ovviamente
E Pisa anche la crescente influenza di un mondo islamico
Che anche se poco rappresentato
Negli equilibri istituzionali di governo di questi Paesi tuttavia ne rappresenta oramai una parte grande delle società civili
Perché
La politica né conservatrice americana che era partita dall'idea che più si diffondeva la democrazia in quei Paesi che più si conteneva l'islamismo
Mi pare approdata piuttosto alla convinzione che più si diffonde la democrazia e più gli islamici fanno al Governo
Quindi noi siamo anche di fronte ad un mondo
Attraversato da profonde contraddizioni
Spesso i Governi che noi abbiamo di fronte come interlocutori sono rappresentativi fino a un certo punto di quello che si muove dentro quelle società
E quello che si muove dentro quelle società e molto più ostile all'occidente di quanto non lo sia ma il Governo
La collaborazione euro-mediterranea avviata dal processo di Barcellona non ha
Influito positivamente su questi processi
è stata piuttosto deludente
L'incapacità dell'Europa di opporsi alla politica né o conservatrici americana
Ha molto indebolito l'Europa agli occhi di questi nostri partner
Perché ha fatto apparire l'Europa debole e divisa divisa tra chi si è sostanzialmente accodata la politica di Bush
Quella parte dell'Europa che si è accodata e chi
Invece si è opposta ma senza riuscire a influenzare la politica medica
Quindi la percezione di un'Europa politicamente debole non aiutato questa cooperazione
In fondo diciamo avere questi europei sono qui
Ma
Sono scarsamente capace di essere partner economico coeso letto dal loro punto di vista sulle grandi partite politiche non sono in grado di giocare un ruolo determinante
Sono spesso divisi
Vorrei che fosse chiaro che questi nostri potenziali partner
Guardano con un certo scetticismo
All'Europa come
Grande parte del interlocutore malgrado che ci sia un grande bisogno di euro
Ma in realtà sin qui l'Europa non è stata all'altezza delle attese
Aggiungo che
Insomma
L'Unione europea
Nel corso di questo oramai lungo periodo un ventennio che ci separa dal mille novecentottantanove
Ha avuto fondamentalmente un'altra mission
Che è stata principalmente quella di una politica volta a sanare la ferita della guerra fredda
Quella politica dell'allargamento dell'Unione europea che più propriamente si dovrebbe definire politica di riunificazione dell'Europa
Che è stata estremamente impegnativa
Non soltanto dal punto di vista direi dell'attenzione politica
Ma anche dal punto di vista dei costi del processo di allargamento di unificazione dell'Europa
E sopra l'attenzione prevalente delle istituzioni europee è stata abolita ad est a nord e non certamente a sud e al Mediterraneo
E naturalmente questo anche come dire spostato la leadership sopra locomotiva di questa politica volta ad a nord volta ad est è stata indubbiamente la Germania
E l'evento simbolico della riunificazione all'Europa e Stati innanzitutto la riunificazione tedesca
E poi
L'allargamento ad est dell'Unione europea
Io ritengo che in una certa misura questo fosse effettivamente una priorità ineludibile
In fondo il motore dell'integrazione europea diciamo è stato innanzitutto
La pacificazione e l'unificazione dell'Europa
Questo è stato il grande motore interno del processo di integrazione
L'Europa
L'integrazione europea andata avanti l'Europa si è unificata innanzitutto
Per superare le frontiere che erano state lasciate dalle guerre
Innanzitutto
Diciamo quella frontiera franco-tedesca lungo la quale si è costruita
Primo nucleo dell'Unione europea
Badate che non era un
Una cosa di poco conto lungo quella frontiera sono scoppiate due guerre mondiali
Mondiali non due guerre europee
Due guerre mondiali sono scoppiate nel cuore dell'Europa
E quindi
Eliminare quella frontiera non era una missione poco importante
Era una missione importante
E estate ancor più
Noi europei sottovalutiamo questo successo
Ma badate che Sava in ogni qualsiasi parte del mondo questo e visto come un grande successo
Io a me è capitato di discuterne con il Presidente La Repubblica della Corea del Sud quello che ora non
Usciti e uno era un impegno non è più ora Presidente è un intellettuale di grande rilievo
Che mi ha detto lui voi europei non vi rendete conto di che cosa avete fatto
C'era e che se lei vive in Asia si rende conto di quanto è forti ancora oggi in Asia l'odio nazionalistico tra il i cinesi i giapponesi
O il sentimento in un Paese come la Corea anti giapponese e voi siete riusciti ad eliminare una frontiera lungo la quale sono morte otto milioni di persone
Non c'è più quella fronti
Se uno passa la frontiera tra la Germania la Francia non vede una divisa
Se uno pensa che
Questi otto milioni di persone sono morte nel corso delle due generazioni precedenti non mille anni fa sono i nostri genitori sono i nostri nonni
Che hanno combattuto quelle guerre per uno si rende conto
In quanto è stata importante questa svolta storica
E vedete
E lungo la cortina di ferro
L'Europa ha compiuto un'altra grande operazione la seconda grande operazione
Cioè così come il primo nucleo dell'Unione europea a eliminato la frontiera diciamo
Lungo la quale erano scoppiate due guerre mondiali
Se la seconda ondata dell'integrazione e quella che ha cancellato la cortina di ferro
Che è stata la frontiera della guerra fredda della contrapposizione militare ideologica tra due mondi anche qui
Ripeto passavano in Europa le frontiere di conflitti mondiale non dei conflitti europei
E anche quella frontiera estratta eliminata
Attraverso un processo coraggioso necessario con studioso difficile forse abbiamo persino compiuto un errore con la saggezza del poi
Di non avere prima fatto la riforma delle istituzioni europee
E quindi di avere pagato poi un prezzo in termini di coesione
E tuttavia insomma anche questo questo grande processo ha avuto un valore storico che non può essere negato
Lo dico questo per dire quello che è accaduto arriva delle ragioni
Non non lo dico in modo recrimina torio ma non c'è dubbio che questa
Attenzione che si è focalizzata verso est
A distolto l'attenzione del Mediterraneo
Ora è necessaria una una vera svolta
Ora è qui la frontiera
Persino in termini di allargamento dell'Unione penso alla Turchia
Ma certamente in termini di costruzione di un partenariato del tutto speciale
L'Europa nasce dalla rottura del Mediterraneo
L'Europa anticamente nasce
Dalla rottura dell'unità del Mediterraneo
Anche questa è una frontiera che storicamente è stata la frontiera di un conflitto
Meriteranno era unito
Non soltanto unito sotto l'impero romano
Ma anche nei secoli successivi
Ha formato un'unica civiltà
Fino a quando la guerra di religione fra l'Occidente e l'Islam
Non ha
Diviso il Mediterraneo
In due mondi
A lungo contrapposti
Tornare a unificare venite nelle forme oggi possibili è io credo non soltanto una delle condizioni fondamentali per il nostro lo sviluppo
E per la nostra sicurezza ma è ancora una volta un contributo alla sicurezza del mondo
Naturalmente questo comporta una capacità dell'Europa
Di sviluppare una propria politica estera una propria vocazione
Quando parliamo dei conflitti che oggi sono all'origine di queste tensioni parliamo di conflitti determinati
Certamente principalmente del conflitto che avviene in Terra Santa
Che anche per la sua carica simbolica russa
è
L'epicentro
Del rischio di uno scontro di civiltà
Anche perché quella è la capitale insomma
Delle grandi religioni monoteistiche
Ma ma parliamo di una pluralità di conflitti
L'Europa si è dimostrata debole di fronte faccio l'esempio di un conflitto
Dimenticato e Titti purea una portata internazionale e delle conseguenze di di grandissimo rilievo che è il conflitto relativo
Al Sarra occidentale
Perché per chi ha delle conseguenze di grandissimo rilievo perché il tema della indipendenza o della non indipendenza del Sahara occidentale
E costituisce il principale motivo di dissidio nel Maghreb arabo e la principale ragione per cui non funzionerà
L'unione del Maghreb arabo
Il Maghreb e il mondo arabo d'Occidente ventesima cioè che il mondo arabo d'Oriente dispone
Il Maghreb è importante perché lì davanti a noi nel nord dell'Africa ed è come dire il nostro partner naturale e tuttavia il Maghreb non esiste
Perché l'Algeria e il Marocco
Non collaborano tra di loro
E la ragione di questo permanente conflitto ma che è rappresentato dalla irrisolta questione del Sahara occidentale
Testi l'Europa è mira dirimenti Dizeta su questo tema
Lungo i confini delle antiche responsabilità coloniali che non hanno nulla a che fare con la politica né di destra di sinistra un valore abbastanza relativo ISPA nel senso che la Spagna ha sempre sostenuto le ragioni del Marocco
Anche perché
Diciamo fu la decolonizzazione spagnola che lascio Arre del Marocco nel Sahara occidentale
E che consentì la marcia verde con cui marocchini
Occuparono il Sahara occidentale
Dall'altra parte i Paesi amici dell'Algeria hanno sempre sostenuto le ragioni
Del movimento indipendentista Salaria no
E quindi sostenuto dall'Algeria sono sempre stati dall'altra parte di questo conflitto
Insomma
L'Europa se vuole dare un contributo alla soluzione di conflitti
La cui esistenza minima la possibilità di una cooperazione mediterranea l'ho fatto l'esempio di un conflitto dimenticato l'altro è troppo banale e poi ne parlerò diciamo troppo banale ricordarlo speciali che
Ebbene è ben chiaro a tutti diciamo che il conflitto israelo palestinese eh
Se l'Europa non si mette in grado di dare un proprio contributo di assumere una propria responsabilità
E molto difficile che anche i più generosi progetti di cooperazione siamo prenda rom quota e riescano a mantenere le promesse
Che pure fanno
Sviluppo di crescita
Noi arriviamo abbastanza impreparati a questa data del due mila dieci il mercato unico mediterraneo
Carico di incognite perché ben poco si è fatto per preparare effettivamente una scadenza di questo tipo
Dal punto di vista della sul mercato unico significa omogeneità di regole libero scambio e anche come dire deve avvenire tra economie comparabili
Ci vogliono meccanismi compensazioni sistemi giuridici basta la mia impressione è che questa promessa di un'area di libero scambio forse resterà tale per un po'di tempo
Pare difficile mantenere la scadenza del due mila dieci onestamente
Se non nel senso di fare dei passi in avanti dal punto di vista degli scambi commerciali questo sarà certamente possibile ma una vera e propria area di libero scambio mi pare onestamente abbastanza problematico
Quindi
Io credo che
Noia dobbiamo fare da questo punto di vista un salto di qualità
Senza dubbio iniziativa francese ha rappresentato una novità positiva
Si avvia come voi sapete il Presidente Sarkozy
Ha lanciato all'atto del suo insediamento la proposta di un'Unione mediterranea
Questa proposta fu oggetto di una discussione
In sede europea
In particolare di una discussione triangolare tra i tre maggiori Paesi mediterranei europee Italia Francia e Spagna
A seguito di questa discussione e del vertice che si fece tra Sarkozy Prodi Zapatero
Che fu preparato dalla collaborazione dei tre Governi si arrivò ad una correzione di questo progetto
Tenendo conto delle obiezioni giuste che erano venute da parte della Germania e cioè il problema non è quello di creare una Unione mediterranea
Una sorta di nuova istituzione internazionale il problema è quello di
Come dire creare uno strumento che favorisca un maggiore impegno dell'Unione europea nel Mediterraneo
E che quindi dire coinvolgere in un processo di cooperazione a le istituzioni dell'Unione europea
B l'insieme dei pecche si europee
Il problema ripeto non è quello di sviluppare la cooperazione tra l'Italia la Francia la Spagna il Marocco l'Algeria e la Libia certamente esiste anche questo problema
Problema è la politica mediterranea dell'Unione europea
E si è arrivati qui ad una correzione che non è saltata soltanto nominalistica
Anche la correzione nominalistica e significativa perché la si è chiamata Unione per il Mediterraneo
Ma dietro questa correzione nominalistica
C'era l'idea che questo organismo nasceva appunto dalla cooperazione tra l'Unione europea in quanto tale
E
I Paesi dell'altra sponda del Mediterraneo
Ma questo organismo il cui avvio per la verità a mio giudizio è stato abbastanza stentato e al di sotto delle promesse delle attese
Perché se il problema era questo io ritengo
Noi avremmo dovuto a impegnare una grande personalità europea
A presiedere questo organismo di collocare questo organismo in una grande capitale del mondo arabo
Anziché creare un ufficio a Barcellona coordinato da un funzionario arabo che non sappiamo ancora chi è
Il che dei notai diciamo una partenza abbastanza burocratica rispetto alle ambizioni della DC della vigilia diciamo
E con un peso abbastanza modesto del nostro Paese in tutto questo diciamo che
La stanza uscito diverso
La politica mediterranea dedita
è venuta notevolmente ridimensionato
Dossier
Se lo dico non
Non è mai carino polemizzare con quelli che sono venuti dopo ma insomma non c'è minimo dubbio che dopo il momento alto cui
Nell'estate del due mila sei noi prendemmo l'iniziativa
Non
Per una
Iniziativa italiani prendemmo l'iniziativa per spingere l'Unione europea
Ad assumersi la responsabilità di una forza internazionale delle Nazioni Unite
Per fermare il conflitto tra Israele e Libano
E quello fu davvero un momento alto di iniziativa europea
Perché è vero che
Noi assumemmo il compito come dire di spingere
Di di di essere i promotori
Ma poi fu un'Unione Europea io chiesi che si riunisse il Consiglio europeo per parlare di questo
Nell'agosto e credo che non si sia mai fatto un Consiglio europeo nell'agosto un caso unico diciamo saranno stati contenti anche per questo che stessi tolti gli scatti scatole disturbatore di questo tipo
Ma nell'agosto del due mila sei il Consiglio europeo si di unico Segretario generale le azioni niente
E disse noi Unione Europea ci assumiamo
L'impegno di
Costituire il nerbo di una forza internazionale
Che si collochi ai confini tra Israele e Libano
Per garantire la stabilità pace
Non è un impegno è stato un punto di svolta anche perché l'Unione Europea riportava le Nazioni Unite
In quella tormentata regione del mondo
E affermava per la prima volta il principio che il tema della sicurezza di Israele
Non è soltanto qualcosa di cui si debba far carico Israele con metodi
A volte assai discutibili
Ma può essere
Un compito di cui si fa carico con mezzi assai più pacifici la comunità internazionale
Garantendo al tempo spesso la sicurezza degli uni e degli altri
Allora fu lanciata l'idea che un'operazione analoga si potesse compiere tra israeliani e palestinesi
Chi la propose rimase abbastanza isolato
Ripensata oggi dopo la guerra di Gaza
Forse
Quell'idea non era così campata in aria peccato diciamo che noi non abbiamo più avuto un Governo in condizioni di portare avanti quel progetto
Certo un'Europa che Six fosse in grado davvero di farsi carico siamo sulla linea dell'esempio libanese
Del problema della stabilità e della sicurezza in quella parte del mondo conterebbe molto di più
E direi anche che
Conterebbe di più nel rapporto con gli Stati Uniti d'America
Badate che la politica della nuova amministrazione americana non voglio qui aprire un una digressione sembrerebbe oggi orientata
Molto per ragioni anche comprensibili
A considerare l'Asia come lo scenario
Prioritario
Intanto perché il peso della crisi economica finanziaria
Certamente spingere l'Amministrazione di Barack Obama a considerare il partenariato con le grandi potenze industriali asiatiche come la chiave per uscire dalla crisi
La Cina detiene una quota non irrilevante del debito pubblico americano dice
Per cui insomma è ragionevole pensare che gli Stati Uniti si preoccupino innanzitutto del rapporto con la Cina mi pare che non è un caso che il Segretario di Stato Hilary Clinton come prima cosa sia andata i dazi
è un meccanismo virtuoso di sviluppo e quello che può fondarsi come avvenuto negli ultimi anni
Sulla
Sul fatto che il mercato americano assorbe una buona parte della produzione industriale che viene dalla Cina dall'India e le grandi potenze industriali asiatiche si fanno carico di di finanziare il debito americano
Riattivare questo meccanismo virtuoso eh che con ogni evidenza una delle priorità della politica estera americana
Il che rappresenta per noi un problema anche un'opportunità perché un'Europa che volesse farlo
Avrebbe certamente più spazio
Per assumere una responsabilità più forte nello scenario mediterraneo
E questo sarebbe anche funzionali ad una cooperazione a una divisione del lavoro con gli americani naturalmente ci vuole un'Europa in grado di farlo
Coro Energia
Con chiarezza di idee
Chiarezza di idee energie significa che
Non c'è soluzione al conflitto israelo-palestinese soltanto attraverso l'appello e la del legale alle parti a mettersi d'accordo
Questo è un conflitto la cui soluzione passa attraverso una più forte assunzione di responsabilità della comunità internazionale
Se non ci fossimo limitati a rivolgere un appello a libanesi israeliani
Io credo che
Per Israele e l'unica possibilità sarebbe stata quella di occupare Libano meridionale creando un ulteriore focolaio di tensione di guerra
Noi c'abbiamo mandato quindici mila soldati
Il che ha fatto la differenza tra fare un appello e assumersi una responsabilità
Ma certo di fronte alla tragedia palestinese insomma l'Europa sin qui
Al di là del doveroso compito di aiutare di mettere i soldi diciamo ogni bombardamento israeliano mandare i soldi per ricostruire diciamo in modo che tutto sia pronto per il successivo bombardamento al di là di queste ore
Di questo sforzo pure lodevole delle sue ragioni umanitarie sino ad oggi l'azione politica europea è stata piuttosto debole eccetera
Nel presidiare un cammino della pace che passa per scelte coerenti
A cominciare dal fatto per esempio che
Se non si ferma il processo di colonizzazione della Cisgiordania
Ogni discorso sulla necessità di uno Stato palestinese appare come un appello non solo impotente
Ma anche oramai sempre di più intollerabile Striscia agli orecchi di Quito Vasco
Quindi certamente
Quel conflitto
Rappresenta un'emergenza drammatica rispetto alla quale io credo non è più tempo di appelli ma il tempo di iniziative forti coerenti
E di un'assunzione di responsabilità da parte della comunità internazionale dunque
Una politica di cooperazione nel Mediterraneo
Certamente richiede un forte protagonismo europeo sul terreno della politica estera della sicurezza e della stabilità
Una collaborazione con i Paesi dell'altra sponda nella lotta contro il terrorismo
Che non significa soltanto azione di polizia
Ma significa anche come dire essere lineare prosciugare quelle paludi dell'odio dell'intolleranza religiosa del fanatismo
Della frustrazione in cui il terrorismo fondamentalista ammesso le sue radici
E anche qui
Il conflitto israelo palestinese non va sottovalutato nella sua portata
Regionale e internazionale quel conflitto non è più soltanto un conflitto nazionale palestinese
è diventato il simbolo di una guerra di religione
Noi per esempio non possiamo valutare il conflitto di Gaza soltanto per gli effetti che ha prodotto a Gaza che pure diciamo l'uccisione di mille seicento civili tra i quali
Circa cinquecento bambini è un effetto rispetto al quale la comunità internazionale non può rimanere insensibile dice
Ma pochi hanno valutato che cosa è accaduto in quei giorni
Nel momento in cui
Una audience calcolata intorno ai cinquecento milioni di persone nel mondo islamico hanno seguito la guerra ora per ora guardando Al Jazeera
L'unica catena televisiva che trasmetteva indiretta da Gazzada dentro casa non dai confini tra Gaza e Israele
E credo che
Quei giorni di immagini siano stati una campagna propagandistica a favore del fondamentalismo islamico eccetera che
Difficilmente può essere eguaglia atta
Io ricordo quello che mi sono amico arabo alla vigilia della guerra
Dell'operazione militare americana in Iraq
I dissero date voi sbagliate a calcolare le conseguenze di quello che sta accadendo soltanto pensando all'Iraq
Iraq sarà
Uno degli scenari del conflitto
Ma nel momento in cui un esercito occidentale occupa il califfato di Baghdad
Questo avrà nel mondo islamico lo stesso affetto che avrebbe un esercito mussulmano che occupa la Spagna
E cioè
Da voi i giovani si mobiliterà ebbero in tutta Europa per andare a difendere la Spagna cristiana dall'invasione musulmana avverrà la stessa cosa da noi
E questo è accaduto
Noi non abbiamo idea di tutti quanti migliaia di ragazzi mussulmani
Sono entrati nei movimenti fondamentalisti sull'onda di quell'evento
Qualche un paio di anni fa mi è capitato di discutere la responsabile della sicurezza dell'Arabia Saudita
Che avevano fatto uno studio sui seicento venti terroristi islamici che sono in tre giorni mi arrabbio saudite
L'ottanta per cento di questi avevano fatto i loro training preparatorio in Iraq
Era una volontari
Erano andati a combattere in Iraq
Si erano formati come terroristi ed erano tornati nel loro Paese questo è avvenuto in tutti i Paesi musulmani
Compresi quelli più lontani compreso il Marocco con comprese le comunità islamiche che vivono nel in Europa dove vivono come sapete oramai circa ventidue milioni di musulmani
Compreso qui è avvenuto lo stesso trattamento
Lo dico perché appunto io credo che l'Occidente in questi anni abbia fatto una politica sbagliata
E che tutta la cosiddetta politica della guerra al terrore
è stata una politica che ha finito per alimentare il terrorismo fondamentalista per allargarne le basi di massa di consenso di giustificazione ideologica
E mi ha fatto piacere che con molto coraggio nella campagna elettorale Barack Obama abbia proprio messo in discussione questa stessa espressione
Mi ha detto non dobbiamo più parlare della guerra alterniamo combattere il terrorismo
Ma non è la guerra la parola d'ordine
Ecco io credo che qui davvero l'Europa abbia un grandissimo
Compito da svolgersi
Nel senso di di rafforzare i legami culturali di moltiplicare le occasioni di estendere l'Erasmus a tutti i Paesi del Mediterraneo di moltiplicare le occasioni per studiare insieme per vivere insieme per avvicinare
Le nuove generazioni diciamo di utile dell'una e dell'altra parte
E
Per costruire le condizioni di qui il dialogo tra le civiltà fu Zapatero che lancio insieme al Primo Ministro
Turco nel momento più drammatico del conflitto iracheno diciamo questo forum del dialogo delle civiltà ecco
Io spero che questo diventi una politica europea e non soltanto come dire l'iniziativa di un uomo di Governo illuminato in euro
Accanto e e in questo quadro diciamo che secondo me possono svilupparsi politiche più efficaci di cooperazione
Di cooperazione economica divieti e
Di partenariato
Qui ci sono veramente enormi opportunità
E non voglio soffermarmi su tutti i diversi aspetti discuterete diciamo ma
Ripeto di quella che oramai è sempre di più un'integrazione
D'altro canto appunto ieri se i fondi sovrani libici sono il principale azionista alla più grande banca italiana insomma ci rendiamo conto che insomma
La situazione
Non è più soltanto quella che noi andiamo là e li aiutiamo ecco è un po'più complicato diciamo che ci aiutiamo a vicenda se le cose vanno bene ci aiutiamo a vicenda
Il che naturalmente comporta un
Un'idea di corresponsabilità
E non
Non soltanto una politica di cooperazione a senso unico
Ecco io credo che noi ci dovremmo soffermare e questo sarà
Evidentemente uno dei temi di queste giornate
Sullo spazio che in questa politica di cooperazione si apre
Per il Mezzogiorno d'Italia
Perché indubbiamente diciamo la noi abbiamo non soltanto un posizionamento strategico
Evidente basta guardare una cartina geografica per capire che
Noi abbiamo un posizionamento strategico o fondamentale nell'ambito di una politica euromediterranea
Ma c'è oltre a questo anche
Direi una vocazione storica e culturale
Mezzogiorno l'Italia è
Uno dei luoghi dove gli ordini di incrocio tra le civiltà tra le culture diciamo si è manifestato in modo più significativo più a lungo e anche con effetti positivi
Nel senso che l'influenza della cultura araba sulla storia del Mezzogiorno è stato mio influenza
Lunga duratura e positiva
E ha rappresentato indubbiamente diciamo uno dei momenti alti della storia di questa parte d'Europa
Oltre influenza greca antisismica i bizantina insomma noi siamo davvero
Per molte ragioni se volete anche la deboli denti ITA nazionale
E la relativamente breve storia unitaria del nostro Paese
Si sono ragioni diciamo che hanno lasciato uno strascico in parte negativo
Ma in parte hanno rafforzato una vocazione cosmopolita degli italiani che dovrebbe essere una risorsa in tempi di globalizzazione diciamo
E noi siamo indubbiamente una delle Regioni che possono candidarsi a giusto titolo diventare un crocevia di una nuova cooperazione euro-mediterranea
Sia dal punto di vista culturale
Anche se questi rapporti sono ancora abbastanza deboli abbastanza casuali sia dal punto di vista
Economico
Il Mezzogiorno accolto solo in parte
Ma in una certa misura
Le nuove opportunità che derivano dal fatto che
Come tante volte ci ha ripetuto Romano Prodi il traffico delle merci che viene dall'Asia attraverso Suez trova qui come dire il suo modo naturale
Questo è stata lo l'occasione che ha consentito lo sviluppo di alcuni dei dei capisaldi del sistema portuale del Mezzogiorno
Gioia Tauro si ma anche nel porto di Napoli principali investimenti sono cinesi diciamo Taranto per certi aspetti
Non abbiamo credo costruito una logistica complessiva all'altezza delle potenzialità
Di questo flusso di merci che viene dall'Oriente
Ma ripeto questo solo una parte del del problema delle opportunità in realtà noi dobbiamo pensare sempre di più alla I traffici che possono svilupparsi all'interno del Mediterraneo
Il mercato mediterraneo mercato di
Qualcosa come quattrocentocinquanta milioni di persone
Sono Paesi che conosceranno con ogni evidenza un processo di crescita in parte è già così
Per esempio se noi consideriamo i flussi migratori oramai grosso dei flussi migratori non vengono dai Paesi arabi venti verso di noi
Ma vengo dall'Africa attraverso i Paesi arabi verso di noi in parte in parte questi stessi Paesi sono Paesi di immigrazione
Anche perché senza dubbio diciamo sono Paesi assai più ricchi dei loro vicini del sud
E quindi cominciano ad avere problemi simili e i nostri
E non a caso quando noi diciamo so i libici che vogliamo pattugliare
Il mare loro ci dicono sì a condizione che ci aiutiate a pattugliare il deserto
Perché la vera frontiera non è in mare
Sarà che la Libia un Paese di sei milioni di abitanti di cui due sono immigrati neri
Un terzo della popolazione
Con tensioni etniche
Via via crescenti malgrado la politica africana del colonnello Gheddafi
E quindi
è evidente che noi con questi Paesi cominciamo ad avere problemi comuni
Opportunità comuni
E quindi
Potenzialità di progetti di sviluppo comune
Faccio solo un esempio nel campo della politica energetica diciamo noi noi in particolare siamo un Paese totalmente dipendente diciamo degli approvvigionamenti di gas di petrolio che provengono
Fortunatamente da diverse fonti perché con una politica intelligente nel corso dei decenni scorsi abbiamo diversificato le fonti
Anche se queste fonti principalmente sono tre la Russia
L'Algeria e la Libia
Se noi pensiamo che il nostro mercato interno soprattutto crescente venti consuma gas
Anche perché essendo una delle materie prime più costosa in cui siamo un Paese di Signorini sanciamo affidati largamente al gas
Produciamo con il gas persino l'energia elettrica cosa che viene considerata ovunque nel mondo un lusso quasi insostenibile ma noi ce lo permettiamo verrete a spese delle bollette dei cittadini italiani
Quindi
Questa questa questo legame energetico è fortissimo
Il che come dire sottolinea un'enorme interesse nazionale alla sicurezza nel Mediterraneo anche perché
Passano attraverso il Mediterraneo
Due e ben presto tre gasdotti che sono come dire come dei tubi fin qui siamo attaccati che sono fondamentali
Per il funzionamento del nostro Paese
Ma
Sono ancora largamente inesplorate le potenzialità di collaborazione nel campo delle energie rinnovabili alternative
Che sono enormi almeno pari a alla cooperazione nei settori tradizionali
Naturalmente questo comporta grandi investimenti per l'interconnessione delle reti
Ma
è ragionevole pensare che di qui a non molti anni anziché movimentare petroliere e e
Costruire rischiosi e costosissimi gasdotti
Si possa semplicemente importare l'energia elettrica
Che in fondo è molto più semplice
E una Energia che crescente mente può essere prodotta da fonti rinnovabili
Pensate sempre parlare della Libia diciamo che abbiamo scelto come esempio anche il nostro principale partner valide grande cinque volte l'Italia a sei milioni di abitanti
La possibilità di sviluppare regia solare diciamo in un Paese un terzo del quale ha essendo deserto del Sahara all'esposizione al sole ottimale nel mondo
Possibilità di sviluppare Regina solare sono pressoché incalcolabili
E quindi il partenariato energetico con la sponda sud del Mediterraneo ha potenzialità enorme
Fra l'altro giustamente l'Europa consente
Di utilizzare i certificati verdi anche in paesi terzi altrimenti non raggiungeremo mai gli obiettivi che ci siamo preposti purché ovviamente che siano connessi con la nostra linea elettrica che si produca Energia per l'Europa
Dunque
Io credo che le possibilità di cooperazione sono enormi in diversi campi
E che per il Mezzogiorno questa sia davvero un enorme opportunità questo comporta un cambiamento di ottica anche delle politiche meridionali
Io spero che voi approfondirete questo tema dice
Il che significa fare una politica di investimenti che
Guardi a questa dimensione internazionale del Mezzogiorno significa utilizzare i fondi comunitari per progetti interregionali
Collegati a progetti internazionali
Significa
Governare il Mezzogiorno come se fosse una macroregione
Cioè che chi governa il Mezzogiorno d'ora di mettersi intorno a un tavolo
E
Individuare i grandi obiettivi comuni e le grandi priorità
Un salto di qualità nel governo del Mezzogiorno
Ci vuole una politica portuale del Mezzogiorno
Sviluppando le diverse vocazioni
Individuando le priorità al di fuori di una logica municipali Istica localistica che porta ad una dispersione inutile delle risorse
è ragionevole che ci siano nel Mezzogiorno porti vocati a fare quello che si chiama il transito India cioè ricevere renali Spacca grandi spacchettato le navi piccole che poi vanno in diversi Paesi europei mediterranei
E chi fa questo mestiere non è utile che abbia alle spalle diciamo grandi gli interporti ferrovie chi invece deve ricevere le merci per
Canalizzato le via terra
E ragionevole che ci siano porti che hanno una vocazione rapporto con l'Asia e porti che hanno una vocazione più mediterranea
A queste diverse specializzazioni corrispondono proprio diverse scelte infrastrutturali
Queste decisioni assurdo che lei prenda ogni regione meridionale per conto suo
Cioè davvero la sfida mediterraneo comporta un salto di qualità nel modo in cui si governa il Mezzogiorno
Nel coordinamento delle scelte
Ho parlato dei porti ma potrei parlare delle università
Ognuna delle quali in modo confuso va alla ricerca di rapporti di relazioni dice
Ma anche qui sarebbe giusto promuovere delle vocazioni
E soprattutto fare una politica assai più sistematica di attrazione
Di giovani intellettuali non c'è nulla che rafforzi i legami internazionali come formare la futura classe dirigente di questi Paesi
La quale in buona parte si forma in America con buona pace dell'Europa
Buona pace euro
Anche per una scarsa politica di attrazione
Ma si potrebbero fare numerosi esempi
Per dire come
In mediterraneo
E
La progressiva necessaria cooperazione e l'integrazione in diversi campi
Dall'inerzia alla politica industriale al commercio
Rappresenta per noi una sfida per certi aspetti una sfida pensiamo per esempio certe produzioni agricole tradizionali nostri che cosa può significare la concorrenza di Paesi
Che rapidamente si metteranno in grado di fare bene le stesse cose apprezzino
Una sfida e un'enorme opportunità a condizione che il Mezzogiorno affronti questo opportunità coordinando le sue politiche individuando le priorità
E non in modo confuso localistico
Disperdendo risorse
In una rincorsa che alla fine rischia di essere povera di risultati per tutti
E questo io credo è una dei banchi di prova più importanti per la classe dirigente meridionale noi e concludo su questo noi abbiamo avviato un progetto comune diciamo tra tra di noi
Tra le istituzioni Mezzogiorno Europa Italianieuropei
Proprio per approfondire questo tema e abbiamo parlato anche poco fa
Cioè per fare una sorta di check-up sulla qualità del Governo nel Mezzogiorno
è evidente che noi siamo noi i meridionali in questo caso anche oggetto di una campagna
Antimeridionali vecchia una campagna culturale di informazione
Cioè questa idea che il Mezzogiorno è spreco che i problemi del Mezzogiorno sono innanzitutto i meridionali le classi dirigenti meridionali che ora di finirla di buttare via i soldi nel sud che non è in grado di utilizzarli eccetera eccetera eccetera una campagna violentissima
Chi nasconde invece delle verità come per esempio il fatto che la spesa pubblica pro-capite nel Mezzogiorno è assai più bassa che non nord non è vero che qui si buttano via i soldi
Tanto se ne spendono molti di meno questo non può mai essere dimenticato diciamo
Che però è una campagna che anche elementi di verità
Che ha conseguenze pratiche disastrose
E cioè il Mezzogiorno è scaduto nell'agenda nazionale
Essere una grande questione nazionale ad essere un problema secondario diciamo
Affidato ad un ceto politico minore
Mentre diciamo il cuore dell'azione pubblica e di governo guardando nord ed è nelle mani di una classe dirigente nordista nordica
Nell'attuale equilibrio politico il peso del Mezzogiorno e davvero persino fisicamente diciamo direi di rilevante
E questo ha delle conseguenze pratiche
Dal saccheggio dei fondi per il Mezzogiorno che vengono utilizzati oramai regolarmente per altre destinazioni
Al definanziamento di tutte le leggi per lo sviluppo del Sud
Quali non sono state neppure abrogate sono stati abrogati i finanziamenti
Per cui ben presto diciamo bisognerà scrivere in Gazzetta Ufficiale non mandati più richieste per il prestito d'onore dei che non ci sono più soldi
è inutile che chiedevate il
Il aiuto fiscale diciamo il rimborso fiscale degli Investimenti e ci credito d'imposta perché non ci sono più soft
Tutte le leggi per il Mezzogiorno sono stati definanziati quindi non si tratta soltanto di una campagna ideologica astratta di una campagna politica ideologica con pesanti conseguenze pratiche
E a questo io penso il Mezzogiorno debba reagire certamente intanto levando la sua voce perché
Ci sono tutte le ragioni per farlo
Ma anche avviando una seria riflessione su come Mezzogiorno sia si è autogovernarsi in questi anni sulle scelte che ha fatto e soprattutto individuando le priorità e le grandi sfide del futuro
E da questo punto di vista non c'è dubbio che
La grande priorità la grande sfida del futuro è fare del Mezzogiorno quel nord del Mediterraneo la Grecia
Che è la nostra vocazione
Che corrisponde ad un'esigenza di stabilità e di sicurezza e che anche una straordinaria opportunità economica
E penso che appunto questo sia il senso anche della discussione di questi giorni
Bisogna preparare una classe dirigente meridionale all'altezza di questa sfida e noi per quanto è nei nostri mezzi insieme agli amici della Fondazione Mezzogiorno Europa cercheremo di dare una mano in questo senso grazie
Sì grazie grazie Presidente io permetto di segnalare alla ai nostri iscritti e che presente che
Per le fondazioni ad esempio stanno insieme sviluppando anche una riflessione un po'più strutturata anche insieme ad Astrid sulle così
Dette riti di seconda generazione le TLC e tutto quello che può rappresentare in chiave euromediterranea a partire dal Mezzogiorno
Allora un'idea di Piano regolatore delle infrastrutture ciò di seconda e terza generazione
Magari quando si arriva quando si parte in ritardo ci sono sicuramente problemi nel colmare i gap rispetto a chi è più avanti su un tema come questo relativamente abbastanza nuovo potremmo già a partire con un passo nuove farlo direttamente in chiave internazionale sarà
Tra l'altro è uno dei temi che tratteremo le workshop per i prossimi giorni
Io ringrazio Lord Presidente D'Alema e aperto questa conversazione
Resterà con noi ancora per qualche minuto e quindi insomma ci fa piacere se da parte della platea vorranno venire sollecitazioni a argomentazioni domandi requisiti diciamo così
Riforme che pure occuperete più opportuno porre
Mi scusi
Ma la sera buona parte del suo intervento è emerso come il termine cooperazione indichi in maniera chiara ed immediata
Quello che è diciamo il l'idea di un agire di un'azione
Condivisa tra
In primis soggetti istituzionali e poi tra queste le parti sociali per rendere
La cooperazione non terminali Astoria ma sempre più concreto la mia domanda è molto semplice ma mi chiedevo
Secondo lei come si può conciliare ad oggi la valenza dei progetti di cooperazione europea con le politiche interne di un Governo come quello Berlusconi checché si pensi al tema sulla politica di immigrazione
Pare dialogare affaticato Anna le istituzioni dell'Unione europea se non addirittura pasti spesso diciamo in contrapposizione
Treni magari raccogliamo un po'di raccogliamo un po'di spunti
Qui davanti
Salve mi presento sono Carla ci sono un imprenditore che superò l'età media degli iscritti o quarantatré anni quest'anno ne faccia dalla media età media
Ma dal la disaffezione medievale via venga
Dichiarando
Ero nel gruppo John imprenditore insomma o sono state attivi fino a quando non ho fatto
La mia prima figlia lo chiamata luce in onore del cinema ho iniziato la mia attività in questo albero fatto il mio primo documentario grazie arrostita Marchesi che mi accompagnano
A ad avvertire Napolitano in questo albergo che stavamo salvando e Piero un attimo Ponticelli
E abbiamo iniziato con campagne sociali accendi la mia formazione culturale non so non non oso dire intellettuale ma la mia formazione punto
Tutta napoletana mi ritengo in imprenditore molto fortunato oggi o una società anche lunedì ha festeggiato il nove il ventennale
Quindi io compie nei vent'anni di professionalità e anche di una società che è una S.r.l.
E che lavora con le istituzioni e con la cooperazione territoriale europea anche internazionale da vent'anni
Quindi in qualche modo ho fatto un'esperienza da quando poi io diciamo ho iniziato a gestire questa società al fianco dei prima dei patti territoriali con Osvaldo Cammarota nella zona di origine che porti dicendo
E successivamente con vincendo una gara che è la urbana a Napoli quindi all'interno delle dell'istituzione comune Dina
Successivamente i porre al due mila due mila sei ci apprestavamo ai due mila due diciamo due mila sette due mila tredici penso che ho o diciamo ho visto il meglio e il peggio della
Della Napoli di cui parlavamo ci apprestiamo ad abbattere il muro della comunicazione negativa per come obiettivo per i prossimi anni che facendo questo di mestiere vorremmo
Diciamo sottoscriviamo appieno quella che la necessità di dare Energia formazione e finalmente avere ancora uno la possibilità di avere una visione
La diciamo il dubbio il che si è insinuato inni e KFOR pur essendo riuscito a salvare l'azienda da questo anno e mezzo di delirio blocco della pubblica amministrazione Equitalia cartelle pazze c'è
E anche tutti i miei dipendenti devo dire
Siamo pronti anche ad assumere qualcosa ancora non sto
Potrà mi manca come formazione quindi a riprendo a studiare mi sono iscritta per la prima volta
Alla quinta e seconda
E sono diciamo molto ho portato uno stagista che a ventisei anni e che mi farà da da spalla perché o anche da lavorare la mattina mi scuso per questo intervento lunghissimo
Per tutta la durata del corso non parlerò giurata metto a disposizione Enzo in qualche modo la mia esperienza mi farebbe molto ma molto piacere essere diciamo mettere noi a disposizione iniziare veramente da qualcosa di molto pratico quindi
Durante questa
Questo corso mi piacerebbe che getta stimoli bassi proprio per la nuova classe dirigente napoletana e per la formazione continua
Di un progetto veramente concreto e spero nella nel diciamo in una risposta
Vostra acque veramente stiamo diciamo disponibili a qualsiasi tipo di anche esperimento sociale pur di vedere i prossimi vent'anni
Abbattere questo muro delirante che ci ha portato sulla bocca del mondo interni di comunicazione da essere l'emblema della cattiva gestione della cattiva governance quando invece abbiamo esempi di buone pratiche e di
Esperti esperienze professionali perfettamente riuscite grazie
Grazie
Io capisco bene
Somme rimasta molto curiosità
Dalla rapporto Italia-Libia e quindi al modo in cui l'Italia era interessata alla Libia per Esterino Montino già destinazione di questi tipo entro due lati
E mi domandava però perché questi pendolari non vengano utilizzati inglese per migliorare a situazioni Paesi dell'Africa subsahariana
No ad altri dalla quale provengono molti degli immigrati che appunto affollano anche ante Paesi come la Libia e in che modo l'Unione europea o comunque l'Italia si impegna a far sì che in fondi vengano appunto destinata esosità anche in questi Paesi o Alpa egoistico Allam insomma anche questi potrà dalla divengano destinati a Paesi zar sviluppati comunque cominciare ad esempio
Penso c'è un altro e poi magari i terreni
Alcune risposte cominciano con alcune risposta dall'ultimo dietro e poi
Consigliere Annino Maria da Tess Costa del Vesuvio volevo
Seguendo le riflessioni del Presidente D'Alema abbiamo un po'
O considerato le difficoltà della cooperazione intere tra Europa e mediterranei presidio mediterraneo
Mentre gli Stati sono così lenti allo avviare questi proceduto questi processi di cooperazione le organizzazioni criminali
Sono più rapide della diciamo degli Stati a creare reti a creare rapporti e quindi a consolidare loro potere purtroppo
A tutto detrimento diciamo dello sviluppo economico sia italiano si europeo ma soprattutto cioè meridionale e anche degli altri Paesi del Mediterraneo
A che punto siamo con queste diciamo come il contrasto di queste reti del criminalità internazionale
Grazie
Presidente
Ma
Conversando e senza pretese
Ma io credo che in materia di politiche per le migrazioni diciamo insomma si
Adesso parliamo in parte su
Le dimensioni diverso insomma cosa è costruire le condizioni di una cooperazione
Altra cosa il giudizio che lo spero più congiunturale diciamo sulle politiche del Governo Berlusconi io penso effettivamente che queste politiche hanno avuto un impatto molto negativo
Intanto perché hanno prodotto degli effetti esattamente contraria a ciò che hanno promesso
Io vorrei osservare
CIAL prima di ogni altra cosa che la legislazione italiana
Chi è in vigore oramai da diversi anni perché la legge Bossi-Fini è una legge che non risale al l'acquisto ma al precedente Governo Berlusconi
Né noi abbiamo fatto in tempo a cambiarla anche perché fummo minacciati di referendum nel caso in cui l'avessimo fatto
è una legge che ha prodotto un aumento dell'emigrazione clandestina
Legge nata diciamo per porre fine
Alla immigrazione clandestina perché questa è la promessa della legge
Ha prodotto in effetti un aumento del fenomeno
E badate che una Regione a buona ragione abbastanza facilmente comprensibile io quando ero ministro degli esteri me lo sono sentito spiegare dai nostri interlocutori proprio sull'altra sponda del Mediterraneo perché
Sì mi ricordo proprio in Tunisia visto sapete con voi avete una legge tale
Che se un giovane tunisino bravo
Serio onesto che ha studiato vuole venire in Italia non ci può venire
Perché per avere il visto deve andare al consolato deve portare un contratto di lavoro un contratto d'affitto di Casaccia sono tali giustamente assurde vessatorie le condizioni che questa legge pone
Che un giovane tunisino bravo serio che voglia lavorare in Italia non può venire quindi va in Francia fra
Spagna ma dall'altra tariffa in Germania
E chi viene da voi quei disperati che non vanno al consolato
A chiedere il visto ma vanno dallo scafista a pagare i soldi per farsi montare su una barca a rischio della vita vengono dopo
Questo è esattamente il risultato di questa legislazione
Che è ostativa nei confronti della immigrazione legale
E come voi potete immaginare
L'immigrato legale è normalmente quello professionalizzato che va in un Paese perché ha un'aspettativa di lavorare di migliorare la sua condizione
Quel tipo di immigrazione e resa quasi impossibile nel nostro Paese
Ma naturalmente non ferma la immigrazione illegale
Perché quando la gente mossa dal bisogno dalla disperazione non è che c'è il fatto che c'è una legge che dice che è proibito venire in Italia non è di per sé ostativo accettati o di venirci quindi
Questa legislazione è una legislazione sbaglia
Controproducente
Le norme ulteriormente i aggiunte diciamo ulteriormente aggravano l'errore anche qui non mi limito a sottolineare come dire la la disumanità
Di una norma
Che
Dice che il medico deve denunciare l'immigrato clandestino che si rivolge a lui per le cure mediche trasformando il medico in una sorta di spia diciamo di funzionario di pubblica sicurezza
Chi in dispregio come hanno detto i medici italiani alla deontologia professionale del medico
Ma una norma di questo tipo a e Settis trema mente negativi per la collettività
Innanzitutto e dissuasiva nei confronti dell'ammalato per fare farsi curare
Il che è dannoso per la salute dell'ammalato ma per immigrati che sono spesso portatori di di malattie contagiose vengono da Paesi eccetera questo è anche pericoloso per la salute pubblica
Ovviamente
E a come sento quello di una ulteriore clan visti iniziazione dell'immigrato
Ma una persona più è costretto a vivere nascosto più
Diciamo eh esposto al rischio di diventare mano d'opera della criminalità
Perché chi è in grado di garantire reti di protezione eccetera chi organizza l'illegalità e chi è costretto a vivere nell'illegalità non perché sia criminale
Ma perché è irregolare
è
A mio giudizio spinto a diventare più facilmente non solo irregolare ma anche criminali
L'equazione immigrati uguali criminali è un'equazione che produce criminalità questa è una politica criminogena
Al di là persino voglio dire degli aspetti
Diciamo di di solidarietà umana e cioè che pure secondo me sono tutt'altro che irrilevante diciamo quindi noi abbiamo una politica dell'immigrazione che una politica sbagliata
Dannosa
Che non produce effetti dal punto di vista della sicurezza e della riduzione del fenomeno dell'immigrazione clandestina
L'alternativa a questo e la cooperazione
Per dire faccio un esempio che significativo il modo in cui noi abbiamo affrontato un'altra grande emergenza migratoria
Che fu rappresentato nella negli anni novanta dalla immigrazione clandestina che veniva dall'Albania
Voi vi ricorderete questa è stata una grande emergenza del Paese
Questo problema è risolto
Oggi noi non abbiamo più un fenomeno di questo tipo direi persino che
La famosa
Incidenza criminale dell'immigrazione albanese che sarà fortissima stato un periodo in cui l'immigrazione albanese era anche un'emergenza dal punto di vista della criminalità si è notevolmente ridotta
Come è avvenuto questo lo dico perché nel fumo protagonisti questo è avvenuto non perché abbiamo fatto abbiamo messo le cannoniere nel Canale d'Otranto
Fra l'altro etnica ed altro sono morte troppe persone Ciampi che aggiungerci anche le canoniche ma perché abbiamo fatto un grande accordo con l'Albania
Un accordo che ha avuto anche dei costi per l'Italia
Ma è meglio spendere dei soldi per lo sviluppo dell'Albania che non spendere dei soldi per dare la caccia alla povera gente che checché Chicchi che sbarca di notte sulle nostre coste
Oggi ci sono in Albania centinaia e centinaia di imprese italiane
Si è sviluppata una fortissima sinergia economica tra l'altro anche con i vantaggi per le nostre imprese
Il canale d'Otranto diventato nato un nuovo assolutamente sicuro
Noi abbiamo una base militare sulla costa albanese naturalmente sono cose che si fanno in un rapporto di collaborazione
La sorveglianza delle coste avviene in Albania perché non c'è nessuna possibile come fai a sorvegliare quelli che arrivano e arrivano i poli solo accogliere
L'unica ributtare la gente a mare
Neppure neppure diciamo la la Borghezio potrebbe ragionevolmente proporlo quindi quando la gente arriva sulle tue coste tu la cui solo accogliere ma se tu è un sistema per impedire che partano
Questo
Garantisce la sicura anche la sicurezza da loro vite noi oggi abbiamo un sistema per cui non parto
C'è una base Eataly interforze italiana italiane albanese nell'isola di Sassari anche proprio all'imboccatura del Golfo di Valona
Con un sistema di controllo satellitare per cui non appena parti un gommone dall'Albania
Dopo dieci minuti arriva una motovedetta italiana con a bordo la polizia albanese a vedere di che si tratta
Prima che escano dalla vista della costa albanese
Quindi la cooperazione con l'Albania ha creato un sistema di sicurezza di efficace e che non mette a rischio la vita delle persone
Una cooperazione economica fortissima spesso stiamo costruendo anche l'Interreg interconnessione delle linee elettriche con l'Armenia
Un forte sviluppo dell'Albania anche compresenza di imprenditori italiani e
Di immigrazione clandestina e finite
Direi che si è in gran parte regolarizzata anche la comunità che vive nel nostro Paese l'ora
Questa è la soluzione
Non le le le grida manzoniane o le politiche punitive la cooperazione l'unica risposta queste sfitte
Ed è quello che aveva fatto anche con i Paesi del sud
Sarò molto breve sul resto diciamo perché
Agli imprenditori che conoscono i meccanismi europei non posso che fare gli auguri c'è sempre con l'auspicio che quei fondi siano usati bene
Anche perché il
Devo dire noi abbiamo avuto una grande fortuna
Ne ha avuto una il Mezzogiorno ha avuto una grande fortuna che il quadro comunitario di sostegno l'Agenda due mila fu negoziato dal governo D'Alema e l'Agenda due mila sei due mila tredici stato negoziato al Governo Prodi
Quindi Mezzogiorno ha avuto per caso una grande fortuna diciamo che i due grandi negoziati per il Mezzogiorno li hanno condotto tutti e due Governi di centrosinistra
Perché se ci fosse andato al Governo attuale con l'idea che ha del Mezzogiorno secondo me soldi ne sarebbero arrivati molti di meno
Però questi cento miliardi calcolo all'ingrosso
E l'ultima ondata di contributi europee
Usiamoli bene
Di lo dico innanzitutto ai alla politica ROI stessi è
Ma anche alle imprese che ci aiutino a usarli bene perché poi sono all'impresa di quelle che devono
Trasformare i progetti i in realtà la politica deve fissare delle regole dei controlli
Non è compito della politica diciamo
Questo
Infine la questione ma insomma il colonnello Gheddafi risponderebbe che vive la Fondazione Gheddafi Gheddafi ha una politica molto generosa verso l'Africa subsahariana e credo che effettivamente loro diano degli aiuti qui si tratta di Investimenti
Si tratta del fatto che i fondi sovrani
Sono oggi i principali investitori
Fondi sovrani dei Paesi produttori di materie prime
Investitori finanziari e industriali ed è importante che investano nel nostro mondo
Anche perché
Diciamo la la la crisi finanziaria ha creato una tale svaluta l'azione dei patrimoni
Patrimoni mobiliari e immobiliari delle imprese europee
Anche se non arriva qualcuno a investire noi rischiamo un tracollo dei nostri sistemi produttivo e industriali
Quindi
Che naturalmente non significa che poi queste imprese a loro volta non debbano investire anche in Africa eccetera ma se non ci sono imprese solide
E cioè capitalizzate io credo che non c'è nessuna prospettiva di sviluppo vorrei essere chiaro non è che vengono qui a darci degli aiuti libici vengono qui a fare degli investimenti
E noi abbiamo
Un grande interesse ad attrarre questi investimenti
Naturalmente sapendo che chi investe poi dopo diventa partner
Alla pari
Quindi questo apre ancora ovviamente significa un sistema economico aperto voglio dire in questo momento la Libia appunto è il maggiore azionista di UniCredit
Si avvia ad acquistare un pacchetto importante delle azioni dell'ENI e di Finmeccanica
Sta sviluppando le sue partecipazioni in molte medie imprese italiane anche in rapporto ai loro progetti definitivi sviluppo imprese di costruzione c'è
Imprese che loro pensano che possono poi a loro volta partecipare alla modernizzazione della Libia alla costruzione di infrastrutture quindi
è una cooperazione a mio giudizio complessivamente virtuosa diciamo naturalmente
Comporta il fatto di
Considerare quel Paese
Come gli altri Paesi del mondo arabo non più soltanto come fornitori di materie prime inficiamo e come i paesi sottosviluppati ma sempre di più come parte nove economici con pari dignità
Quindi bisognerà abituarsi a considerarle così
Ci sono altri
Cinzia De marzo sano avvocato specialista in diritto e delle Comunità europee una domanda riferita alla Unione per il Mediterraneo e in particolare
A ruolo atti delle nostre regioni del sud
Rispetto a queste potenzialità che sono insite nella alcuni progetti strategici previsti all'interno dell'Unione del Mediterraneo e quindi mio
Mio dubbio la mia perplessità è quali sono gli interlocutori privilegiati che le regioni del sud se
Insisterò a fare quel salto di qualità intesa come macroarea del sud che porta all'area mediterranea quindi quali sono gli interlocutori può essere latta Emma la la l'Assemblea
Della del Parlamento quindi quella mediterranea o altri all'interno delle istituzioni comunitarie
Grazie a un altro al tracciato alla sala
A
Desse alla mia destra
No io volevo domandare cioè con la nuova riforma del federalismo che il Governo Berlusconi vuole fare qual è futuro potrebbe avere il Mezzogiorno prospetti euro della progettualità internazionale grazie
Pare che non ce ne siano più
Bene non una parola per l'ultima volta al Presidente ringraziandolo ancora
Ma innanzitutto io penso che l'interlocutore principale continua ad essere l'Unione europea
L'Unione per il Mediterraneo in sostanza un'assemblea politica ed è un segretariato tecnico che avrà sede a Barcellona ancora non è concretamente costituito
Ma che a mio giudizio insomma è difficile che abbia
Un'enorme rilievo se l'Unione europea conferirà a questo Segretariato diciamo una funzione
Maggiore perché dico l'Unione Europea vecchie definitiva parliamo di fondi europei
Non esistono i fondi dell'Unione per il Mediterraneo
Parliamo di fondi che sono fondi del bilancio comunitario
Parliamo dei fondi quelli che sono già disponibili del quadro comunitario di sostegno per il Mezzogiorno
E che a mio giudizio dovrebbero essere utilizzati anche nella logica di una di scelte infrastrutturali o di investimento proiettate verso la cooperazione
Io per esempio quando era ancora Ministro degli esteri e avevo avviato un grande progetto per fare una università euromediterranea diciamo in Italia
Speriamo che qualcuno non ce lo scippi diciamo che potrebbe essere naturalmente questo comporta che si faccia la si decida dove la si fa
Adesso non dirò io dovevo pensato che si dovesse fare diciamo e che lo si faccia senza inutile lotti di
Di campanile
Perché hanno un grande campus va veramente a ho pensato a un campus di studi post universitari
Dove potesse euro lavorare insieme tre mila giovani europei che dei Paesi arabi rivieraschi corsi di specializzazione
Dedicati al Mediterraneo una grande Università del Mediterraneo in cui ci si occupasse dal disinquinamento del Mare alla storia del Mediterraneo università multidisciplinare demeritato
Ecco penso a progetti di questo tipo e al fatto che i progetti di questo tipo si potrebbero fare anche utilizzando forse
Anziché utilizzare i fondi europei per restaurare una cosa di qua una cosa bella concentrando le risorse con un accordo interregionale sarebbe secondo me è un segnale interessante poi ci sono i fondi
Destinati alla cooperazione transfrontaliera mediterraneo
E a quei fondi si accede lei lo sa meglio di me se si hanno delle idee se siamo dei progetti se siano dei partner dall'altra parte del Mediterraneo ci sono questi pali
Muoviamoci io
Sono stato recentemente in Libia per avere una serie di incontri ho trovato in Libia la Regione Toscana
Che sta sviluppando un progetto di cooperazione nel campo della sanità
Estremamente interessante
Nessuno proibisce la tessera Giorgio sarò contento di aver trovato lì la Regione Toscana
Ma devo dire con una certa
Dolore da meridionale che non mi ha stupito che ci fosse la Regione Toscana e non una grande Regione del Mezzogiorno dice
Ma non era non è proibito anche per le regioni del Mezzogiorno partire andare qualcuno lo fa diversi campi si è cominciato a farlo
Elaborare progetti trovare partner
Tutto è molto legato alla capacità di iniziativa e alla concretezza dei progetti che si portano avanti
Bene ringraziamo ancora il Presidente D'Alema domani mattina alle nove e mezza puntuali vede l'ora e mezza fare discuteremo più grande industria mezzogiorno con tra gli altri usi Coletta ora rispondo ore nove
Moreno