Liberali puri e duri. Pannunzio e la sua eredità

Buonasera a tutti
Un saluto sincero ringraziamento per la presenza di autorità che ci onorano della loro presenza e a tutto il pubblico presente in sala molto numeroso
Presentiamo questa sera un libro
Di cui lo voglio dire subito in apertura
C'era molto bisogno
Lo dico subito perché
Quando esce un libero o un generale lavoro scientifico secondo me è sempre buona norma chiedersi ce n'era la necessità
E molto spesso capita di rispondere almeno con formula dubitativa
Ecco di questo libro io dico con convinzione
E subito che si sentiva forte la necessità
E se ne sentiva la necessità perché c'era bisogno di mettere un po'd'ordine e chiarezza sa previsto di panno anziani
Infatti
Come ricorda gli ha scavato scrive l'introduzione
Dopo la sua morte avvenuta nel mille novecentosessantotto la figura di Pannunzio è stata oggetto di due opposti atteggiamenti entrambi censurabili
Da un lato inizialmente Pannunzio è stato tirato per la giacchetta nel tentativo di realizzare quella che Gawronski chiama un'appropriazione indebita del suo pensiero e della sua eredità intellettuale
Dall'altro più di recente constatato che non era possibile appropriarsi indebitamente della figura di Pannunzio
Anche perché il centro che porta il suo nome ha sempre vigilato inefficacemente denunziato questi tentativi la cultura dei salotti ha reagito cercando di far dimenticare Pannunzio di farlo cadere nell'oblio per non dire di riservarli un'autentica damnatio memoriae
Contro questi tentativi Centro Pannunzio il suo Presidente Pierfranco quaglie ENI hanno compiuto un'opera instancabile di difesa della memoria più autentica del pensiero di Mario Pannunzio e questo libro ha visto secondo me in quest'ottica
Il libro quindi che presentiamo questa sera e liberali puri e duri Pannunzio e la sua eredità
è stato scritto da Pier Franco qua gliene presidente del Centro Pannunzio insieme a Tiziana conti Anna Ricotti edito dal da genesi Dietrich è con prefazione di ASPI avrò rischi e in
Questo
Questo libro per contiene una prima parte di interessantissimi ritratti
In primo luogo di Pannunzio stesso e di quelli che il libro chiama i suoi punti fermi e poi delle figure intellettuali che più da vicino vissero e collaborarono con Pannunzio
Fra questi liberali puri e duri e fu Francesco Compagna definire così Pannunzio
Ricordiamo ad esempio Benedetto Croce cui ha dedicato uno studio approfondito Mario Soldati Giovanni Spadolini Rosario Romeo Niccolò Carandini Arrigoni letti Arturo Carlo Jemolo e cito da ultimo Aldo Garosci e lo cito da ultimo per sottolinearlo
Perché ad Aldo Garosci e dedicato questo libro
Segue poi una galleria di preziosi ritratti di Pannunzio colto nelle sue varie anime ad opera di alcune delle più grandi firme della nostra storia recente
Gli stessi Mario Soldati Giovanni Spadolini nonché Carlo Laurenzi Leo Valiani Indro Montanelli Marcello Pera Igor Man Pierluigi Battista ed Enzo Bettiza
Omini cioè diverso che di diverse esperienze opinioni
Che il libro fa idealmente dialogare fra loro riprendendo così nel modo migliore la lezione laica e liberale dell'apertura al confronto tra idee diverse che fu la cifra distintiva del Mondo di Pannunzio
Infine
Il libro si chiude con il tema del sottotitolo
Cioè con il capitolo sull'eredità di Pannunzio in un capitolo che tra gli altri contiene anche un approfondito saggio egiziana conti Anna Ricotti sui primi quarant'anni del Centro Pannunzio a proposito appunto di eredità
Il tema dell'eredità di Pannunzio è stato molto discusso in questi anni di anniversari panno anziani e sarà molto interessante ascoltare il pensiero dei nostri ospiti a riguardo
Ospiti che vengo quindi a presentarli ringraziandovi per la sensibilità e l'attenzione dimostrate venendo qui questa sera
Nei confronti di impegno del pensiero della figura dell'intellettuale Pannunzio cosa non scontata visto quel che ricordavo poco fa
In primo luogo abbiamo con noi il professor Dino Cofrancesco che insegna storia del pensiero politico e storia della scienza politica nell'Università di Genova dove dirige anche il Dipartimento di Filosofia del Centro internazionale di studi italiani
E uno dei più autorevoli studiosi del pensiero liberale europeo dell'ottocento si occupato in particolare di mille ed è l'autore come noto molto caro a Pannunzio cioè Tocqueville
Ma ha scritto anche di molti altri temi tra cui la cultura azionista e i suoi studi su quest'ultimo ambito ci saranno particolarmente utile nel dissipare uno degli equivoci che risvolto di copertina ricorda essersi creati sulla figura di Pannunzio cioè la confusione
Tra Pannunzio e l'azionismo
Alcune delle su compiuto accenti pubblicazioni sono la democrazia liberale e le altre e intellettuali e potere capitoli di storia della cultura italiana del Novecento
Va infine ricordato che in passato che in passato è stato per anni assiduo collaboratore di quotidiani Corriere della Sera e il Secolo decimo nono nonché Presidente nazionale del Centro per la filosofia italiana
Avremo poi con noi altri due ospiti che sono in un breve ritardo ma arriveranno presto Alberto Mingardi assai brillante intellettuali italiano la cui attività di ricerche pubblicistica impressione per quantità e qualità tanto più se confrontata con la sua giovane età
Colui collaborava con lavorato con prestigiose riviste come wall street journal del Financial Times diverse altre e in Italia editorialista del Riformista
Oltre a essere stato Ferello di importanti finta anche europee e statunitensi e poi a ottobre come dicevo di numerose pubblicazioni ha scritto di istruzione pubblica di concorrenze antitrust
E da ultimo si ricorda il volume scritto con Etra Gotti Tedeschi spiriti animali la concorrenza giusta ed i diversi altri temi occupandosi molti temi autori di orientamento libertario
Perché così è l'orientamento libertario di cui Mingardi autorevole esponente lo potrà spiegare lui molto meglio di me quando arriverà
Va detto che Mingardi per i fondi per diffondere queste idee anche fondato e ore Direttore generale del Centro di ricerca dell'Istituto Bruno Istituto Bruno leoni con sede proprio qui a Torino ecco Bruno leoni un filosofo del diritto
Gli orientamenti appunto libertario che possiamo secondo me accomunare per un certo ascriversi so a Pannunzio nella conventio ad excludendum di cui è stato vittima nei salotti di cui sopra
Ma che dà Pannunzio si distanzia per diversi aspetti significativi e basta pensare al legame di Pannunzio con il periodo del Risorgimento non a caso Pannunzio chiamo Risorgimento liberale il giornale che diresse prima del mondo
Legame che invece qualcosa di piuttosto distanti dall'universo libertario di leoni e dei Damiani e quindi anche in questo caso mi pare che ci sia un'interessante terreno di confronto
Infine Daniele Capezzone giornalista direttore dell'agenzia di stampa quotidiana il Velino
E anche Capezzone un autore o curatore di pubblicazioni che interessano i temi oggi trattati come tornare alla costituzione di uno agosto un fantasma si aggira per l'Europa l'Europa
Capezzone ha vinto tra l'altro il premio di liberale dell'anno due mila sei assegnato da liberal caffè è stato altresì deputato al Parlamento italiano nella quindicesima legislatura anche se va aggiunto che stasera sarà qui in veste di giornalista e non di uomo politico
Si tratta quindi di tre relatori portatore di esperienze e storie personali diverso e anche questo ma nell'ottica di cui già dicevo prima non solo di consentire ma proprio di ricercare lo scambio di opinioni diverse
Secondo lo stile il tipico del Centro Pannunzio fedele in questo alla lezione di Gobetti per il quale affinché ci sia vero dibattito occorre che le idee di Verga no altrimenti si fanno le messe cantate
Chiudo perché ho già parlato troppo osservando soltanto una cosa che mi ha colpito nel leggere il libro nel risvolto di copertina in una sola colonna e mezzo compare due volte il concetto di intransigenza
In una frase si dice l'azionismo a poco o nulla da spartire con Pannunzio che fu e rimase intransigente mente
Anticomunista e in un'altra il mondo fuor Perton la collaborazione di molti ma capaci di essere intransigente su alcuni princìpi e valori irrinunciabili
E trovo molto interessante questa capacità di Pannunzio di essere potremmo dire intransigente mente liberale
Cosa che sembra tanto un ossimoro ma che invece secondo me sintetizza bene carattere di Mario Pannunzio che emerge da questo libro e forse a questo proposito a proposito dell'intransigenza liberale
Potremmo approfittarne per commentare il senso di questa bandiera che vedete qua davanti a sottolineare la posizione espressa dal Centro Pannunzio pubblicamente che qui il Centro Pannunzio
Ribadisce con questa scelta netta di essere dalla parte di Israele in maniera intransigente
I facendo Pannunzio porta avanti idee di a apertura confronto dialogo ma su alcuni principi Pannunzio fu e il Centro Pannunzio oggi è intransigente
In Francia uno di questi è proprio la difesa di Israele simboleggiato ha qui davanti da questa dalla bandiera di questo Stato
A questo tra tra momento darò la parola al professor Cofrancesco
Che prima però desidero leggervi la lettera che il Ministro dei Beni culturali onorevole Sandro Bondi ha inviato a Pier Franco Quaglini autore del libro e Presidente del Centro Pannunzio in occasione dell'odierna presentazione e lettera di cui siamo grati al ministro
Ho appreso con piacere dell'uscita del suo nuovo libro liberali puri e duri Pannunzio la sua eredità edito dall'editore genesi credo che lei studioso di Pannunzio da molti decenni porti con questo libro un contributo importante per una nuova chiave di lettura
Rivolgendosi al grande pubblico e non solo alla cerchia degli addetti come spesso accade tra gli storici
Pannunzio era soprattutto un liberale autentico e come tale va ricordato in termini non politici contingenti ma in termini storici autentici
Il dibattito che si è aperto su Pannunzio lo scorso anno sta a dimostrare la vitalità di una tradizione culturale e civile ma credo che Pannunzio vada anche consegnato alla storia
E quindi debba essere oggetto di studio distaccato che compete solo agli studiosi che si rifiutano di infarcire la storia di stilemi ideologici sempre più obsoleti
Un saluto ai presentatori Daniele Capezzone di dopo Francesco Alberto Mingardi alle sue due ho colto Ricci Anna Ricotti Tiziana colti
Apre fattore del libro gli a Scalfaro rischi ma soprattutto il pubblico che assisterà alla presentazione di un libro che sicuramente farà discutere e che merita attenzione firmato Sandro Bondi
In tema di saluti sono stati molti messaggi di appunto di salute adesione giunti in questi giorni e tutti meriterebbero lettura ringraziamento ma vogliamo parlare del libro
Così ne leggiamo uno solo particolarmente significativo di Alda Croce presidente onorario del Centro Pannunzio che dedica Pierfranco quegli anni queste belle parole
Un saluto affettuoso e le mie felicitazioni a Pier Franco Quaglia ENI amico di sempre per l'uscita del suo nuovo libro che so essere in parte significativa dedicato a mio padre e dei suoi rapporti con Pannunzio
Il libro è la testimonianza della coerenza di una vita intera dedicata agli studi panno anziani come nessun altro può vantare
Come Pannunzio qua gliene ha saputo affrontare la scomodità dell'indipendenza e della dissidenza e un chierico che non ha tradito un saluto a tutti gli amici che saranno presenti al Circolo dei lettori con animo presente firmato al da Croce
Ed infine un ultimo saluto e quello degli assi Gawronski che abbiamo in linea a telefono
Che
Provo a
Mettere in comunicazione con tutti voi onorevole Gawronski ci sente
Probabilmente a difesa un po'di Ardolino Como
Devono risonanza mediatica Montanaro retaggio il Presidente Berlusconi
Ma è un reato
Gennaro Balduccio Pierfranco quasi niente il gemellaggio più libero liberare i puri
Gloria rappresenta un altro organo negli ultimi
Non voglio un liberale anticomunista
Senta cedimento solo una volontà per che è durata quarant'anni debba rotolare detto all'opzione antifascista ed organicità testo unico dimenticando la componente anticomunista come è stato scritto laureato e
Epico nero possibili
Che hanno usato Pannunzio tedesco che parte
Mi auguro che nel centenario della nascita il costituendo comitato nazionale poi occuparci anche di questi aspetti finora ignorati Pannunzio come diceva bene l'amico io spero che nella prefazione del libro
Un saluto corticale ai presentatori libero e al pubblico presente con rinnovato tema presso il Centro Pannunzio che ha saputo di intraprendere
A tale solitarie e coraggiose in tempi non sospetti
Firmato Silvio Berlusconi Presidente del Consiglio ecco se permettete ricordati questo messaggio mi piacciono naturalmente i miei complimenti complimenti predefiniti mi rivolgeva Pierfranco contiene al suo libro
Ma più ancora
E sono sicuro che neppure condividere pediatrico del più ancora di riconoscimento avvertiva
Rivolta al Centro Pannunzio quando invece ci aiuta Nunzio accaduto intraprendere battaglie solitarie
E coraggiose in tempi non sospetti
Ecco io credo che nel celebrare il centenario di Pannunzio dove dotiamo certo cercare di contrastare i tentativi
Che certi scorci scuro Crippa proprio la pensione
Equità del pensiero
Funzionano
Del credo che questo libro avrà un ruolo determinante in questo senso
Perché attraverso
Attraverso gli scritti testi le testimonianze di quartieri gli altri uomini
E cultura che
Prescrivono che illustrerò il Global Nunzio
Si potrà capire
Cosa sia stato utile al dato questo grande liberale
Che ha rappresentato per anni
La coscienza della buona Barbero ad una migliore bar dell'Italia ecco grazie a voi tutti e tanti auguri battute dei partecipanti a questa aperta in bella e importante per l'attuazione
Grazie
Ringraziamo l'onorevole Gawronski
Per questo messaggio
E direi che possiamo cominciare dando la parola al professor Cofrancesco
Ma io sogno doppiamente grato al professor qua ritieni all'amica Anna Ricotti per questo invito
Un motivo di gratitudine costituito dalla possibilità di rimettere ancora una volta al piede a Torino che trovo nascita molto bella
Ricca di storia e di storie che a me stanno particolarmente a cuore no
Io sono un cavouriano e con la Torino chiamo non è la Torino di Gobetti e di Gramsci mela Torino di Cavour no
Il secondo motivo perché questo invito mi riporta danni ormai lontanissimi io ho frequentato il liceo in un remota provincia
D'Italia
La provincia di Frosinone
In una cittadina e che si chiama Cassino che ha dato i natali ad Antonio Labriola il liceo era all'ombra del monastero che tra i monasteri
Giustamente
Più prestigiosi della cristianità il Monastero di San Benedetto
Al liceo eravamo in pochi che si occupavano di politica
La maggior parte hanno di Azione Cattolica c'erano alcuni comunisti i socialisti
E poi cena una sparuta minoranza e che invece
Si richiamava a valori lie vicino
E di questa sparuta minoranza io facevo parte e minoranza nella minoranza io ero l'unico in seconda e terza liceo che leggeva il mondo
E con gli altri che facevano parte di questa minoranza leggeva doll Espresso che trovavano molto
E con molto come dire molto più vivace e molto più aggressivo
E con molto meno compassato del mondo no che tra l'altro lo ricorderete tutti aveva una grafica e di un raffinatezza rimasta insuperata
Ecco grazie ad una cura particolare che veniva
A mio avviso da Pannunzio anche da quelle perfezionismo che aveva apprezzo alla scuola del grande Leo Longanesi no
La cultura del mondo è sempre stata in qualche modo e con la mia cultura se non che con negli anni debbo dire anche questo ho trovato
Un po'un limite di questa cultura che poi un po'un limite di tutto lo schieramento laico in un certo aristocratici insomma no
Ecco debbo confessare sinceramente che io mi sento molto qualunquista personaggi come Guglielmo Giannini
Ho con me Giovannino Guareschi mi sono irrimediabilmente simpatici
Ma a parte queste simpatie personali ecco io credo
Che in democrazia
E così si possa essere minoranza si debba essere minoranza indifesa di certi valori ecco sui quali bisogna tenerlo duro con me ci ha insegnato
Lungo tutto l'arco della sua vita Mario Pannunzio e però in democrazia la prospettiva deve essere quella di diventare maggioranza
Johann hanno sempre fatto un po'
Dire uniate su Spadolini
Cui pure ero legato certi aspetti
Che vantava la sua parte come l'Italia di minoranza e commesse un venditore di scarpe o un venditore di automobile
Si vantasse del fatto che vende poco che venga pochissimi no democrazia
Ecco bisogna essere
A maggioranza e a mio avviso una volta che sono state ricordate
Ecco tutte le posizioni culturali e politiche assunte da Pannunzio il professor Quaglia ENI e anche le sue collaboratrici lo hanno fatto in maniera il che è già
Ecco bisogna porsi il grosso problema ettari cosa non è andato in questa cultura no
Forse il mio intervento doveva essere il terzo della serata no e a mio modesto avviso o quello che di questa cultura non è andata e la
Incapacità o meglio l'impossibilità
Ecco di governare i processi di modernizzazione
è in fondo se noi ci chiediamo ma perché il fascismo ha vinto ma perché il fascismo ha saputo governare in maniera dittatoriale e liberticida i processi di modernizzazione la grandissima lezione
Di uno dei miei maestri più carie Renzo De Felice è stata proprio è stata proprio questa
La Democrazia Cristiana ecco atta il voto il potere in malo modo per tanti anni ma perché era
Capace in qualche modo
Di incanalare una modernizzazione che poi ieri sfuggita di mano
Però a questo punto debbo dire anche
Che l'aristocratico SISM molti Pannunzio e dei collaboratori del mondo aveva visto ecco in un trend
E Cocche
Altri non avevano percepito e nel mio articolo uscito oggi sul libero ho ricordato uno splendido
Intervento di quello che a mio avviso il maggiore storico italiano e forse non solo italiano
Della seconda metà del Novecento cioè di Rosario Romeo proprio sull'eredità del mondo
Ecco che cosa dice Romeo
E Romeo dice che la ragione per cui Pannunzio e i suoi amici del mondo i suoi amici stretti del mondo non quelli della circhi anarca
Ecco ed hanno nettamente contrari alla strategia dell'attenzione come si direbbe oggi nei confronti
Del comunismo
Ed ha una ragione ecco di grandissimo peso l'equivoco dell'apertura i comunisti scrive Rosario Romeo era grave e pericoloso e se ne vide tutta
La portata negli anni settanta non senza che qualche consegna verta tuttora
Romeo scriviamo all'ottantasei
In quelle posizioni vera infatti il nucleo della proposta di un patto tra le forze produttive che venne lanciato qualche anno dopo che si colloca in contrapposizione di retta
Di tutto ciò che il mondo
Fuori e vorrei essere in tal modo non solo si vorrebbe fare di un partito che dopotutto qualcosa
Deve a mare che si osservava Romeo con finissima ironia il maggiore presidio del capitalismo
Ma soprattutto si coltiva l'idea corporativi sta di un'alleanza dei produttori destinata a garantire una riga di privilegio con alti profitti alti salari
A Spencer della gran massa dei consumatori e delle categorie sociali meno protette in meno sindacalizzati un'alleanza di forze sociali
Alle quali dovrebbe corrispondere uno schieramento unitario
Di tipo fascista o idee tra tutte le forze sociali che contano qualcosa
Nel Paese e politicamente garantito da maggioranze di tipo un animisti co
Coi comunisti chiamati attenere l'ordine nelle fabbriche i partiti impegnati evitare frizioni e conflitti indesiderabili
E con un'analisi
Che sembra ecco dettata da alleanze avanzate politica mentre proprio di questi di questi anni
Ed è un punto che a mio avviso dovrebbe essere seriamente ripreso perché Rosario Romeo aveva individuato la rottura
Tra
Gli eletti della cultura azionista
E il mondo non nelle idee discale affari nelle idee a cui si richiama scaffali erano portatori di una cultura vecchia noi eravamo portatori di una cultura nuova
Veramente paradossale che un intellettuale di sinistra come Scalfari
Ricorra ad una spiegazione spirito quali Istica di un conflitto di un conflitto politico e culturale molto forte
E che un liberal conservatore come Rosario Romeo invece riporti
Ecco i termini reali ecco di questo conflitto e con il mondo aveva visto lucidamente
Questa degenerazione del sistema politico italiano una degenerazione che continuo con gli anni forse si potrebbe dire che
Quali cosa adisse intravisto un mio personaggio di cui Quaglini non si è
Occupato
Molto ma non gliene faccio un rimprovero anche perché gli elogi che ho fatto al suo libro sono tutti meritati e profondamente sentiti cioè Panfilo Gentile
Ecco bisognerebbe un po'approfondire il motivo per cui Panfilo Gentile non seguiti il mondo in questa apertura
Al quello che sarebbe stato ingressi Vito il centrosinistra
Ecco detto questo ecco
Aggiungo soltanto
Che non vanno neppure
Ecco dimenticati alcuni a spetti e qui
Mi avvio verso la conclusione scusandomi di aver
Sottratto troppo tempo
Agli altri relatori
Cioè quegli aspetti di cui il pensiero liberale secondo me dovrebbe un po'liberarsi
E tra questi aspetti del pensiero liberale di cui ci si dovrebbe deliberare quello che citavo agli inizi e cioè legittimissimo
Cioè il discorso sull'Italia profonda sull'Italia provinciale debbo dire la verità non vi ha mai convinto cioè l'Italia quest'anno
Ecco l'Italia lei e l'Italia delle d'estate da per molti
Anni ecco l'Italia della profonda provincia e con l'Italia vera profonda Provincia bisogna fare i conti in fondo una delle ragioni
Del successi o di Guglielmo Giannini e che in una temperie estremamente ideologica
Ecco apportato nell'arena politica le esigenze dell'uomo qualunque questo lo dico perché bisogna come dicevo
Pocanzi e commettere da parte l'abito elitario l'aristocrazia eccetera ecco anche l'anti populismo che noi leggiamo paradossalmente nel maggiore quotidiano della sinistra io sono uno studioso di Tocqueville
Ho studiato al lungo la democrazia in America ma ogni volta che sento citare tocco ville la tirannia della maggioranza
Ecco come si dice nella mia città di adozione e Genova mi viene uno show punte Fontana non cioè non riesco a sopportare una utilizzazione
Ecco così impropria ai consiglieri
Mal de strati Tocqueville cioè ho l'impressione in altre parole
Che questo spettro del populismo che alleghi già
Nella cultura impegnate italiana sia marziana mentre la falsa coscienza di chi è stato sconfitto io sono stato sconfitto
Ma chi ma sconfitto la massa chi ma sconfitto sono
Sono gli incolti sono l'Italia di sempre è l'autobiografia della nazione di Gobetti ecco ma finiamola con questo Jackie mal sconfitto
Ecco sono ceti individui
Sette d'Italia che avevano interessi e valori che non si riconoscevano nei valori e di
Di Scalfari di Zagreb i rischi di Stefano Rodotà ma si riconoscono in altri valori in altri interessi e siamo in democrazia ed è giustissimo
Che interessi e valori si confrontino e che vada al Governo coloro che hanno ottenuto la maggioranza dei consensi
Ecco in questo credo che effettivamente
Ecco ci sia e condanne rivendere ma sul piano degli stili non sul piano dei contenuti ideali non sul piano dei valori l'eredità di Mario Pannunzio
Ecco a mio modesto avviso ecco la parte
Ecco più caduca era proprio questa
C'è questa sorta dire pubblica degli eletti ecco che si contrapponeva invece alla gran massa
Ecco de la dell'Italia aprì moderna ecco questo è un atteggiamento che non solo
Non è democratico ma è un atteggiamento che io non sa capire
E con quelle che sono le questioni al centro del dibattito e del confronto politico e sociale in Italia grazie
Ringraziamo il professor Cofrancesco per questa riflessione che ha
Già ad
Messo alla nostra attenzione molti molti punti molti punti di interesse anche questa relazione a tratti appassionata e
La ringraziamo di questo e darei la parola adesso ad Alberto Mingardi una un punto di vista differente
Vedremo
Evitare che il punto di vista non sarà differente nel senso che vi sono
Un po'interrogato sulla
Perché fosse stato invitato a presentare questo del libro essendo molto felice di essere qui
E
Diciamo così le cose sulle quali ho riflettuto che avevo pensato di dire erano più o meno lo schema dell'intervento del professor Cofrancesco solo molto meno cultori ed efficace quindi
Non avrebbe granché senso che nello ripetessi pietà
Devo dire
Ripensare oggi a Pannunzio e all'eredità del mondo anche guardando un po'a quella che è l'esperienza del centro Pannunzio della sua ricchezza
In un universo in una galassia culturale spesso asfittica e nemica veri dei liberali qual è stata quella italiana
è interessante di per sé e ritengo che il libro di quelli ma anche di conti Ricotti abbia le due grandi pregi il primo per così dire
Un po'anticipando questo genere di obiezione dire il vero e quello di tentare e di riuscire in una de omogeneizzazione di Pannunzio e Scalfari
No sicuramente una delle priorità di chi questo libro ha scritto quella di dividere la storia di Mario Pannunzio e quindi anche di ripercorrere la sua biografia per esempio gli anni per così dire dell'apprendistato giornalistico assieme a
Quello che è stato il più grande giornalista dell'epoca ma sicuramente un grande reazionario ovvero Leo Longanesi
Dall'altra il il pareggio del libro è quello di costruire una tradizione cioè non di limitarsi a ripercorrere l'esperienza del mondo ma attraverso una galleria di ritratti attraverso una serie di figure che hanno influenzato lo sviluppo e la storia di questo centro situare
Per così dire l'eredità più feconda i più vera di quel mondo
Ora personalmente per ragioni un po'anagrafiche e un po'ideologiche
Appartengo insomma un ramo della sterminata famiglia liberale un
Po'diverso da quello del mondo un po'
Diciamo così votato fondamentalmente quello che mondo anglosassone si direbbe liberalismo classico non perché ne esiste uno barocco ma perché il significato della parola liberale i contorni
Del liberalismo come tradizione il pensiero sono stati come naturale come era naturale che fosse malleabile sono cambiati col tempo insomma quella tradizione che pensa che la caratteristica più rilevante
Del liberalismo sia fondamentalmente l'opposizione all'allargamento della sfera del potere pubblico
Per cui un discorso politico che vede al centro l'individuo e trova in una particolare istituzione la proprietà privata l'argine più sicuro allo strapotere dei governanti
Tra parentesi professor Cofrancesco prima citava Gobetti che è un untore
Sfaccettato venti punti di vista bizzarramente dispetto poiché c'era suo progenie molto liberista ma sicuramente affascinato anche
Dalla politica in in chiaroscuro su Gobetti e sui Gobetti anni mi permetto di considerarlo un bell'intervento del professor Cofrancesco sull'occidentale
Questo giornale on line di alcuni anni fa che
Come dire molto
Interessante la polemica tra i illiberali duri e puri e gli altri che inevitabilmente segna un po'anche
La storia contemporanea di questo Paese perché come dire abbiamo avuto una sbornia un'esplosione di liberalismo con il crollo del muro di Berlino
C'è stato il bisogno di una convenzione di massa nel momento in cui
Quelle che erano i principi fondamentali etere sia e mi dite che erano condivise no a parte migliore tra virgolette ovviamente allo specchio
Dalla parte sicuramente più attrezzate educate colto del Paese sono crollate in modo rovinoso allora cosa è stato
Possibile andare a prendere l'unico sistema idee l'unico pensiero che era sopravvissuto novecento era per l'appunto il pensiero liberale e molti intellettuali sono andati ad abbeverarsi adesso in maniera spesso confusa
E spesso in realtà come al solito quando la moneta in eccesso c'è l'inflazione per cui poco analogamente l'inflazione di liberali a
Fatto diminuire il valore del liberalismo reso questi liberali molto più blandi molto meno duri che pure per consentire
Vorrei solamente dire due cose una esattamente nel solco di quanto diceva Cofrancesco prima l'altro un po'diversa
La prima esattamente in quel solco ora è evidente che il problema del mondo
Mio punto di vista è quello di avere alla base comunque un forte progetto illuminista cioè alla fine in questo Paese sono centocinquanta anni che le liste vuole fare gli italiani
Sono centocinquanta anni che le leggi pensa che la furbizia sia il male dell'Italia sono centocinquant'anni
Che delitti mal sopporta un Paese che da tanti punti di vista è più arretrato che all'epoca dell'unificazione era sicuramente insopportabilmente clericale per le unificatore che ancora oggi
In qualche maniera non risponde appieno quelle che sono le promesse e la democrazia il giorno più divertente dell'anno per me è stato la mattina dopo l'elezione di Obama perché ho aperto i giornali ho scoperto che l'America è un grande Paese democratico
Quattro anni prima l'America era un Paese nel quale le elezioni erano in qualche maniera manovrati da potenti lobby che facevano sì
Che gli elettori americani una gran massa di Bombay votassero per un candidato impresentabile invece questa volta gli elettori hanno votato bene e quando votano bene la democrazia è il migliore dei mondi possibili
Ora
A democrazia e il mondo che c'è non so se nel migliore dei mondi possibili e personalmente avrei qualche riserva ma al di là di questo fatto
Fa impressione insomma che un insieme di persone così ben pensanti così sicure e su quale debba essere il grande sentiero del progresso sociale poi perda
Tutte le battaglie della storia della politica e non possa a fare a meno di dire ma insomma
Il il destino è cinico e baro la gente cattiva il popolo è ignorante
Le liti prova da anni a educare il popolo io alcuni dei suoi programmi anche pubblici maggiore rilevanza da lì sul sei stato in poi sono pensati per quello sono pensati per educare il popolo per formare buoni cittadini buoni cittadini che sono sono quelli che votano come piace a noi
Sono quelli che assomigliano perlomeno delle loro caratteristiche fondamentali élite ebbene sono anni che queste élite miseramente fallisce tutti i grandi esperimenti in questo Paese
Di avanzamento di una cultura moderna eccetera poi è chiaro il mondo è un episodio che così sono in parte come ci spiega giustamente quali ieri ma poi
Ci sono quelle che le quelle due cose una piccola dal punto di vista numerico l'azionismo una invece un grande successo commerciale ma perdente polemicamente cioè il gruppo Repubblica L'Espresso
Che alla fine questo sono stati nella storia italiana siamo a Torino Torino una città cruciale per la storia delle dall'ISMEA Italia cruciale per la storia dell'egemonia perché cosa c'è stato a Torino
A Torino c'è stato il grande nemico dell'egemonia che era la casa editrice Einaudi e alla fine la caseifici no di è stato lo strumento
Attraverso il quale quel progetto è stato per lunghi anni perseguito poiché qui ovviamente c'era grande frattura berlusconismo antiberlusconismo che viene prima della politica viene quando un signore che invece pensa che per quanto siano intollerabili le masse
Alla fine vogliono il detersivo che smacchia più bianco e vedere se nello vela
Mette assieme una cosa che la televisione commerciale in Italia che distrugge
Qualsiasi tentativo egemoni perché dimostra quanto quel progetto fosse
Purtroppo per fortuna assolutamente poi storico dal punto di vista dell'efficacia dei mezzi di comunicazione per cui c'è sicuramente questo problema anche del mondo c'era il complesso dei migliori
Noi siamo bravi ne abbiamo già una cosa che si viene in tanti ambiti si vede sicuramente in quello dalla vita politica si vede tantissimo se pensate all'ambito della vita economica cioè
Ernesto Rossi che perché il testo un grandissimo
Personaggio nella storia di questo Paese condotto anche tante battaglie giuste avevo un po'quest'idea che ancora ritorna
Tra i tanti illuministiche pensano ogni tanto che il problema Alitalia sia quello che bisogna raddrizzare le gambe
A quel cane da le gambe storte nel capitalismo italiano che è un cane da le gambe storte senz'altro ma di cui non si utilizzeranno le gambe attraverso interventi di tipo normativo
Primo pezzo secondo pezzo e qui aggiungo qualcosa da un punto di vista personale quando con ricevuto questo invito graditissimo a presentare questo bel libro ho pensato che fosse l'unica
Ragione per cui potessi essere vagamente non essendo un esperto di quelle vicende storiche di quel periodo e avendo una conseguono a conoscenza superficiale della storia del mondo che per fortuna
Il libro di quegli Enia contribuito grandemente a a migliorare uno dei pochi motivi per cui
Potesse essere vagamente interessate la mia presenza qui è fatto di essere impegnato in un'opera da alcuni punti di vista simile cioè un'opera per così dire di educazione culturale attraverso
Un istituto che quella fuoco tenta di fare
Ebbene anche senza il complesso dei migliori che poi alla fine come dire è un po'ENEL carattere di queste liti italiana non può e anche nel carattere di movimento intendono essere sparuti dal punto di vista numerico tendono a essere accerchiati
Da forse lo stile e quindi devono prendere un po'di vitamine sentirsi meglio degli altri perché se no non riuscirebbero insomma ad alzarsi la mattina combattere
In circostanze veramente avverse
Beh c'è un ci sono dei problemi c'è un problema insomma nella persistenti difficoltà
Delle idee liberali di trovare un'espressione seconda in questo Paese
Un'espressione non solo e non tanto schiettamente politica perché la politica è un'altra cosa ci sono gli interessi non ci sono solo le idee le due cose ma le idee esercitano speriamo un'influenza di lungo periodo di interesse sicuramente esercitano
Un importantissimo ruolo nel breve periodo
Ma e molto importante credo da parte nostra cominciare fosse Fracci perché esame di coscienza sul modo in cui abbiamo cercato di portare queste idee nel mondo
E scusate il bisticcio e da questo punto di vista l'esperienza del mondo è particolarmente illuminante perché alla fine e un'esperienza che ha segnato un pezzo importantissimo di classe dirigente italiana
Non stiamo parlando di un periodico semestrale destino stiamo parlando di una realtà che entrate in contatto e che è stata lettura quotidiana quasi la bibbia quotidiana si direbbe
Nel mondo anglosassone dell'economista
Di un pezzo importantissimo della classe dirigente di questo Paese un pezzo della classe dirigente di questo paese che non era insomma solamente lì a fare
I comprimari più o meno occasionali del potere democristiano parliamo di persone che hanno anche occupato cariche dalle quali insomma la visione di insieme sicuramente
Importante è che le leve che si leggono nelle mani
Altrettanto importanti sono e che in qualche maniera hanno lasciato una testimonianza un po'
Estemporanea un po'minoritaria ma senza riuscire persino nelle loro punte
Più alte penso una figura che qui viene ricordata come amico del mondo anche se diverso distinto e distante quale vivamente
Luigi Einaudi questa testimonianza che viene lasciate per l'appunto sempre quella
Di una minoranza arroccata talora capace di
Diffondere le buone idee su strumenti di più grande oggi inferiore successi somma
Fondamentalmente incapace di conquistare non dico l'anima del Paese ma di costruire
Una scuola una tradizione una famiglia meno litigiosa più allargata
Più coesa e pertanto più forte di quanto invece non sia stata la famiglia dei liberali ancor meno quella dei liberisti ovviamente italiani
Questo è un problema si questo un problema e cosa secondo me è diverso qualitativamente al complesso dei migliori ovviamente lo spero perché sono la prima è la seconda cosa sarebbero in patenti e intollerabile
Contraddizione e e penso che in qualche maniera ritornare esperienze di questo tipo sia molto utile per chi oggi cerca di scavare la sua piccola
Un grande trincea contro l'avanzata dello statalismo per evitare di rifare di nuovo il ruolo di chi ce l'hanno contrassegnato come famiglia allargata per così dire in passato e che evidentemente hanno inficiato
Lo sviluppo di un sistema di idee che
Devo dire io dico spesso come battuto non lo riferisco sicuramente mia quelli ENI
Non lo riferisco ovviamente Pannunzio nessuno le persone qui in sala
Il libro del liberalismo si può dire un po'quello che si dice a mo'di battuta dell'Italia barzellette decisiva fatto d'Italia Paesi così bello stupende Monti il mare eccetera altre no sarebbe troppo bello rispetto al resto del motivo danneggiano un pochettino ci mette gli italiani
Ecco il liberalismo un po'la stessa cosa nuova talmente razionale quadrata evidente giusta che signora De Troia deve esserci il dibattito politico su questa terra e quindici metri liberale grazie
Grazie anche ad Alberto Mingardi per la sua interessante relazione ascoltiamo adesso il terzo punto di vista di questa sera la parola Daniele Capezzone
Prima di ogni cosa che grazie grazie davvero per l'occasione di essere qui
Grazie al Centro Pannunzio sinceri complimenti al Presidente quaglie per
Una sua
Fatica
E grazie per l'opportunità anche di ascoltare
Relatori che hanno detto delle cose così così densa nella parte che ho che ho potuto ascoltare scusatemi anche per
Il ritardo una premessa
E qualche asterisco e qualche nota a margine
Una premessa
Non per buon gusto posto che io ne abbia non per senso dell'umorismo posto che io ne abbia ma per brutali di ragioni di anagrafe non posso neppure provare a Trani stilemi
Da reduce del mondo
Non ho avuto l'opportunità di conoscere
Direttamente quella esperienza per me per la conoscenza è avvenuta in emeroteca in biblioteca
In compenso però
In questi anni di conoscenza mediata e successiva o maturato la convinzione che se tutti quelli che dicono di essere stati al mondo ci fossero davvero Stati per la sede
Sarebbe stato a Roma presso lo stadio olimpico
Lo dico perché
C'è un tema smetto di sorridere in questo caso
Che il tema
Di un uso
Distorto della memoria nel nostro Paese
E non è solo l'abitudine molto le cantina
Di commemorazioni in cui
Ad avere la meglio e chi commemora e ad avere la peggio e chi viene commemorato per la banale ragione che quest'ultimo per lo più non può difendersi
Ma perché c'è qualcosa di più
A Sciascia ha capito di scrivere una pagina che io trovo tuttora
Particolarmente dolorosa e bella credo sia inserita nella raccolta nero su nero
Una pagina dedicata agli sfregi
Di alcuni restauri in questo caso nel campo artistico
E diceva Sciascia meglio l'incuria
Di certi interventi eccetera perché nell'incuria c'è più pietas
E c'è anche diciamo maggiore rispetto si lasciava cosa così affidata al deperimento chimico del tempo del degli elementi che mutano invece in qualche restauro cioè
C'è cioè uno sfregio dietro l'angolo
Questo vale
Io credo molto per l'esperienza del mondo
E a me piacerebbe ma questa è l'opera e viva al Centro Pannunzio che
Tiene accesa una candela che come noto fa molta luce quando è buio
Lo il grande merito di un Centro Pannunzio è stato e io credo sarà
Quello anche usufruendo delle nuove tecnologie
Di rendere sempre più disponibile una conoscenza diretta e non mediata
Del mondo ma anche io spero sempre di più degli atti dei convegni degli amici del mondo
Cerchiamo di rendere tutto fruibile anche per via telematica e cerchiamo di fare per il mondo quello che io credo sarebbe utile per ogni realtà
Della politica della storia della letteratura della musica
Aumentare la quota di conoscenza diretta e immediata ridurre la quota di conoscenza indiretta immediata soprattutto quando i mediatori sono
I mediatori italiani che così bene Alberto Mingardi descriveva un istante fa
Fatta questa premessa qualche asterisco qualche nota a marginale
L'Italia del secolo passato non è stata solo l'Italia di don Camillo e di Peppone
Figure
Simpatiche meravigliosamente italiane
Così meravigliosamente
Due facce della medesima medaglia ma forse è esistita anche un'altra medaglia e noi stiamo
Parlando di questo
C'è qualcuno che aveva intuito anzi intuito sbagliato perché intuito significa abbozza che aveva con precisione definito tre scelte che
Riassumo rozzamente
Per esigenze di brevità una rigorosa scelta atlantica
Una rigorosa scelta di mercato una rigorosa scelta laica e aveva approvato di laicità matura e aveva provato a tenere insieme
Questi
Questi tre elementi toccando poi tante corde
Dello strumento o tanti tasti se volete dello dello strumento liberale
Ancora sì certo antifascisti ma
Antitotalitario
Perché
Questo è un Paese nel quale c'è abbondanza di antifascismo carenza di antitotalitarismo e nello specifico italiano ma non solo nello specifico italiano ahimè problema
Quel pezzo che manca quella cosa strana che si chiama anticomunismo
Un anticomunismo mai viscerale ma razionale
Democratico liberale profondo
Credo che faccia
Impressione per me è stato così in emeroteca biblioteche ancor più che recuperare alcuni numeri del mondo
Recuperare e cose di Risorgimento liberale e a mio avviso tanta ragione il professor Quaglia nel valorizzare anche in modo speciale questo aspetto
In quegli anni lì
Cioè mica mica freddo a caldissimo
Dire scrivere
Un no alla permanenza dei Governi espressione del CLN dire scrive sulla necessità allora l'unica mica vent'anni dopo
Sulla necessità di ripristinare una piena legalità al nord Italia
Dire scrivere quello che era detto e scritto sulle foibe
Dire scrivere quello che l'ha detto e scritto su la vera e propria pulizia etnica subita dagli italiani del nord resto dalle popolazioni istriana e dalmata ebbe questa è cosa
E cosa cristallina
Che merita di essere come in questo volume accade in cordata e
A fianco strettamente legato
A quell'anticomunismo
Io non dirò un antico evaso a Alfa privativa scegliete voi va
A azionismo
Professor quelle ENI più perfidamente dighe Bianchi pure in questo caso non lo so ma insomma
Mi affido al
Una
Alternativa forte ad una cultura che in questa città avete ben conosciuto una cultura
Che si è rivelata subalterna
A quella della sinistra ufficiale
Che anzi a funzionato molto spesso da strumento di accompagnamento di sdoganamento della sinistra ufficiale
E anche è stato a mio avviso alla base di un fenomeno perché forse solo recentemente è stato
Fotografato in modo scientifico da quel bel saggio di Luca Ricolfi
Appena un paio di anni fa sulle pretese di superiorità etica di una certa sinistra
Pretese che si sono scusate se vado a ricorsi ma c'è un filo secondo me da cui il Risorgimento liberale al libro di ricorsi i due anni fa
Pretesa di superiorità etica che è passato dalle liti autoproclamata guida
Suprema eccetera
A pezzi sempre più grandi di opinione pubblica
Di sinistra e della sinistra ufficiale
Sinceramente quindi ancora più pericolosamente convinti che la propria espressione di voto sia un'espressione di voto dettata dai liberali convinzioni cultura eccetera
E che invece la decisione di voto degli altri sia dettata da interessi è qualcosa che per me sono
Grazie ancora più
Limpida eccetera ma come dire
Che invece hanno il segno dell'opacità secondo quello schema
Maniche
Altro asterisco perché desidero fare
Apparentemente inattuale forse per la strana maggioranza
Dei lettori di allora e di ora del mondo forse inattuale per me invece di straordinaria attualità
La lotta di Pannunzio controcorrente e del suo mondo
Contro la demonizzazione della legge truffa anzi
Per definire truffaldino il fatto di definire truffa la legge truffa io credo che quello sia uno dei nodi
Che se non viene ancora compreso per quel che fu e per le conseguenze che determino è uno dei nodi che ancora non ha sciolto e che ancora
Pesa nell'esperienza sta questo era il tentativo sessanta anni fa di rendere questo Paese un Paese normale
Di radicare in questo Paese un sistema politico occidentale
Con una maggioranza che non fosse maggioranza
Come dire per necessità ma che dovesse conquistarsi sul campo in una logica appunto da democrazia bipolare occidentale questo e che non fosse al tempo stesso soggetta alla deriva litigiosa
E divise e divisi IVA che poi è stata proprio non solo della Prima Repubblica ma anche
Ahimè dei giorni che viviamo della comicità mi pare Seconda Repubblica mi pare sedici
Altro asterisco
A mio avviso un altro aspetto mi rendo conto i dire una cosa banale
In questa in questa stanza in questo contesto però forse non è banale il grande uno dei grandi meriti Pannunzio non
Essere stato un pensatore solitario ma un
Organizzatore di cultura un animatore diritti il costruttore di una di quelle cose delle quali abbiamo tanto bisogno oggi meno male che c'è l'Istituto Bruno leoni
Meno male che c'è il Centro Pannunzio però poi non posso aggiungere molti altri meno male e questo è un problema
Noi abbiamo bisogno di quella cosa meravigliosamente anglosassone
Che sono i think tank le fondazioni i centri studi le riviste i luoghi di produzione di contenuti di software che producono contenuti per la politica senza
La pretesa
Di interpretare li ministri che a mente la guida di una lite rispetto alle masse ma proprio per
Rifornire la politica di cosa divisione
Ma anche di risposte che rendano la gestione meno Marina perché altrimenti il nostro rischio anche oggi è quello di non avere visione e di avere una gestione pure
Arida che sfornita di
Risposte di governo adeguate sui temi
Sulle
Sulle questioni
Io credo che proprio oggi che
Questa per me è un dato positivo io non
Come dire non non abbandona questa speranza il dato più positivo scusatemi l'incursione la stretta attualità del voto ultimo politico
è stato dico una cosa molto
Per fortuna molto controverso e molto confutabile dal mio punto di vista una delle cose più belle dell'ultima tornata elettorale è stata la spinta di partiti Zante il fatto che il settanta per cento degli elettori abbia votato
Per i due partiti maggiori
Proprio ora che si viaggia io spero che non si torni indietro
In una direzione di partiti Zandt due partito unito al cinquanta per cento più uno per cinquanta per cento quelle cose lì hanno drammaticamente bisogno di fondazioni di think tank centri studi di luoghi di produzione
Ripeto di concrete risposte di governo e anche di divisione
Pragmatismo nutrito di idealità
Penultimo asterisco
Un altro dei meriti incancellabile di Pannunzio la misura l'autorevolezza la sobrietà
Il mondo liberale a io credo molto bisogno di posizioni nette
Ma anche di
Credibilità di non essere e di non apparire estremisti
Proprio in un Paese che ha bisogno di riscrivere cinquant'anni di libri di scuola in cui i libri di storia eccetera occorre che questa operazione venga compiuta
Con una cifra particolare di misura e di senso di responsabilità da parte di chi
Per la continue e
Una parte della lezione di Pannunzio stagni avviso anche in questo chiudo con un ultimo asterisco acqua al quale
Non mi sottraggo per intero se lo facessi sarei da voi tracciabile di
Vigliaccherie anche perché
Il volume di quegli anni questo è un punto
Pannella e scale
Su Scalfari dirò poco alla fine
Sull'altro versante
Non so se sono nelle condizioni di
Serenità equidistanza emotiva necessaria per un'analisi serena
Il rapporto tra
L'esperienza radicale più recente e
Invece la
La realtà del mondo esiste non esiste questa eredità CEE
Quanto illegittima illegittima il giudizio di quegli andiamo molto duro molto netto molto molto severo
Io credo che si debba riconoscere un tentativo positivo all'esperienza diciamo radicale pannelli Anna
Nel
Legame dichiarato richiamato comunque i padri politici su un
Tentativo positivo è stato quello il tentativo l'ambizione la velleità la volontà ciascuno scelga sostantivo che lo convince di più
Di provare a spostare la dimensione dal
Dal momento dell'ultimo
A al provare a cercare un innesco politico che desse espressione anche politica a delle maggioranze sociali
E poi elettorali è accaduto nella piazza Navona del settantaquattro sul divorzio poteva accadere a mio avviso sarebbe stato molto più importante per il Paese
Con
Una tornata referendaria del novantanove due mila cosa sarebbe accaduto se l'Italia avesse in un colpo solo
Approvato un sistema elettorale pienamente bipartitico se avesse fatto una piena riforma della giustizia sette fossero andati anche in bunker una serie di referendum economici dall'articolo diciotto ma se le altre cose se l'Italia avesse potuto fare tutte insieme quelle cose lì
Per carità
Non esistono
Non esiste mai avanti Cristo e dopo che gli sto Cerro però insomma questo Paese avrebbe avuto secondo me una spinta quindi questo questo è un aspetto che secondo me va
Valutato positivamente dell'esperienza radicale più recente di tentare quel tipo di innesco
C'è però anche un segno
Meno in cui il giudizio di quelli ENI è particolarmente appropriato nella sua severità
Dall'esperienza radicale di questi ultimi decenni a tanti radici
Cioè la radice libera c'è alla radice socialista ci sono e
Se non volete leggerle come radici leggete le come pedali una volta si va sul pedale una volta si va sull'altro per non sempre facile vivere quella che può essere per alcuni una ricchezza in altri momenti può essere un fattore di ambiguità fino alle
Recenti elaborazioni che addirittura portano
A definire
I termini avventurosamente sinonimi ICI liberalismo e socialismo è accaduto anche questo ma non sto
E un altro elemento di difficoltà su cui il giudizio di quel genere può
Affondare come
Data dal suo punto di vista di liberale duro e puro
E quello di un atteggiamento anche qui con due pedali a volte si è detto nell'esperienza radicale più più recente
Il problema è il sistema dei partiti per come è vissuto e al tempo stesso si cerca un varco altre volte si è fatto una distinzione c'era il regime
Siamo agli anni Settanta e la DC
E occorre l'alternativa di sinistra il che evidentemente tutt'altro rispetto a
Rispetto alla lezione alla lezione Pannunzio Diana Bracco cercato di essere sufficientemente asettico su un punto
E invece invece per McCartney Rita su Scalfari posso andare più consona più più veloce più e più sereno
Ahimè
Accade di non azzecca Arne una cade minoranze carne tante io credo che l'operazione di
Assunzione abusiva dell'eredità e in questo caso così mettiamo in da
Indurci tutti quasi ad un sorriso
Però anche ad un sorriso sereno non riuscirà neanche questa appropriazione indebita consentitemi di prendere un sorriso dall'editoriale di Repubblica di domenica scorsa chi vi parla pure essendo
Attrattore affascinato dalla novità Obama se fosse stato negli Stati Uniti avrebbe probabilmente ha votato per me che in una pura
Riconoscenza ma vedere a Scalfari che già domenica scorsa dieci giorni prima che Obama
Si insedia la Casa Bianca Stone Carlo e dire testualmente che si sono sbriciolata le speranze dopo anni fa pensare che Obama sarà un grande Presidente e quindi non riuscirà a quell'operazione
Non riuscirà neanche l'appropriazione indebita grazie
Bene grazie anche a Daniele Capezzone per il suo punto di vista e per aver arricchito la discussione di ulteriori argomenti argomenti che adesso credo il professor Quaglia Annie vorrà
Vorrà affrontare tirando le fila del del discorso svolto fin qui penso che abbiamo oltre molte cose da dieci molte cose sono state dette
Acqua e penso che penso che su e giù su diverse abbiate a tratto spunto per per il suo punto di vista adesso io gli do la parola ringraziandolo proprio
Personalmente per il fatto di di essere
Qui oggi lo dobbiamo all'impegno intellettuale all'ASP dalla vita spesa
Per indifesa ricerche i valori indifesa di certi principi è per
Mi hanno
Ha una vita spesa terra
Studiando il pensiero di Pannunzio è grazie a lui che oggi dopo quarant'anni si parla ancora di Pannunzio ne parliamo in così tanti quindi grazie per questo qua gliene a guida sulla mano
Io ringrazio innanzitutto
Gli amici che hanno accettato di presentare questa raccolta di articoli e ti saggi
Vi ringrazio anche a nome delle tue Colt Risi Tiziana conti e andar Ricotti
Che hanno tracciato un Bilancio della storia del Centro Pannunzio
Di questi ultimi quaranta
Io
Debbo dirvi che
Questa sera di fronte a tanti amici che sono qua
Ma anche ad amici che non sono riusciti ad entrare ho ricevuto una decina di messaggi di persone che si usavano magari
Erano insieme o allo ammiccava occasionale Oku all'amico occasionale non lo so per cui gli mandava nel messaggio dicendo che non venivano alla presentazione del libro perché erano impediti sotto
Dalla sorveglianza perché non gli consentiva di entrare però stando almeno ai messaggi sembra che fossero in molti
Ecco oltre agli amici che sono ancora quelli che avrebbero desiderato partecipare
Dicevo io mi sento tra
Amici il Centro Pannunzio è un gruppo di amici e un gruppo di amici che ha saputo resistere
Io ricordo dei dieci anni dell'oppressione comunista di questa città
Nei dieci anni in cui i comunisti dal mille novecento novantotto otto settantacinque al mille nove centottanta cinque hanno oppresso non attraverso l'egemonia gramsciana ma attraverso una dittatura
Hanno cercato di uniformare questa città
Hanno cercato di calpestare ogni minoranza
Che non si omogenei ZAS bene io ricordo la forza che il Centro Pannunzio ha avuto in quegli anni
Resistendo al tentativo di di certificare la cultura torinese e non solo quella
Quindi
Parlando questa sera io mi trovo tra
Degli amici
E debbo dirvi che
Non è vera la coerenza liberale intransigente del sottoscritto
Perché se è vero che io
Giovanissimo nel mille
Novecentosessantasei mi scrissi al Partito Liberale Italiano
E fu una scelta di cui mi onoro ancora oggi
Di essere stato iscritto al Partito Liberale Italiano
Debbo dire anche
Nell'ambito dell'università io ho subito e lo dico apertamente
Il fascino intellettuale di Galante Garrone e di Norberto
Può bio con cui io ho avuto rapporti amichevoli per tanti anni
E questo l'ho anche scritto
Nei due ne cronologiche ho fatto quando sono mancati
Debbo dire che
Ho cominciato a capire
Che il mio liberalismo era incompatibile
Con
Le barriere gradazioni di giacobinismo
Il limite giacobinismo da una parte e il feroce giacobinismo dall'altra ebbene io mi sono accorto che il liberalismo era incompatibile con queste posizioni
E contemporaneamente
Io ho ritenuto
Che
Una piattaforma comune anti giacobina intendendo per giacobinismo l'intolleranza la faziosità l'uso della violenza
Anche soltanto intellettuale
Ebbene la piattaforma comune io lo individuata come alcuni ambienti cattolici liberali torinesi
E il Centro Pannunzio a instaurato un dialogo che continua ancora oggi
In nome dei valori della tolleranza contro ogni forma disegna commi di giacobinismo
Contro quello del quei pasticci ideologici chiese sono state la rivoluzione liberale Gobetti Anna
Che non era solo un ossimoro
Ma era anche non dimentichiamolo mai il pensiero di un venticinquenne
Non di un maestro a cui abbeverare essi
Nessuno che avesse un minimo di spirito critico avrebbe mai potuto fare di un venticinquenne un maestro
Noi dobbiamo rendere omaggio a Gobetti alla morte tragica di Gobetti
Ma non possiamo equiparare i saggi ad esempio dicono la voce oggi Omodeo otite Ruggiero cito soltanto qualcuno così Caucaso Conidi saggi di un giovane ventenne
E per altri versi
Il mio amico
Giglioni risolti
L'uomo
Apparentemente così difficile
E poi quando venne al Centro Pannunzio si instaurò un rapporto che durò negli anni
Ebbene
Carlo Dionisotti mi disse una volta
Lui che era stato un Gobetti hanno
Vedi
I liberali erano assai
Poco rivoluzionari
Ma va anche aggiunto
Che i rivoluzionari erano assolutamente illiberali
Ecco l'ossimoro della rivoluzione liberale
E
Pannunzio come io ho dimostrato non amava Arcobelli
Dietro la sua scrivania di direttore del mondo aveva il ritratto del Conte di Cavour
Non dimentichiamo che Gobetti Soru un acido
Ed acre ed immaturo critico del Risorgimento
Se il termine fosse stato imboccarlo era già in termini politologi sci in voga in termini storiografiche ci e cosa recente
Ma Gobetti sarebbe stato il primo revisionista nei confronti del Risorgimento
Nessuno voleva ovviamente fare del Risorgimento ingranaggio grafia
Naso grafia sabauda
Ma certo la demolizione che Piero Gobetti fece come poi anche
Che ramo Chirac sua quaderno dal carcere
E è stata una demolizione del Risorgimento non una rivisitazione critica
Lo dimostra implicitamente ed esplicitamente il grande Rosario Romeo del quale io ho voluto scrivere
Romeo dimostra
Non solo
Ribellando come le tesi antica risorgimentali di Gramsci fossero
Velleitarie e fossero sostanzialmente ideologiche quindi storiografica mente immotivate
Ma
Romeo dimostra come si potesse davvero fare i conti con il Risorgimento uscendo dalla mitizzazione del Risorgimento
Cioè facendo per la storia Terri Sorgi mento
Il Centro Pannunzio
Sia richiamato a questi valori del Risorgimento
Io qui
Proprio oggi
Riflettendo a cosa avrei potuto
Dire in conclusione
Di questo nostro incontro
Io
Ho ripreso una frase
Designer
Pintor
Caduto il primo dicembre del quarantatré
E il ventotto di novembre
Del quarantatré
Questo intellettuale inquieto questo intellettuale contraddittorio questo intellettuale che ebbe rapporti con tantissime persone diversissimo rientra mentre io ricordo un bel messaggio diretti sogno mi piace ricordare qui è di sogno
Mi piace ricordarlo
Perché sogno fu proprio un liberale la cui purezza ideale nessuno ha mai potuto mettere in discussione perché sogno a Bonzio tanto la sua vita
Nella passione per la libertà
Control il fascismo prima e contro il comunismo poi
Ebbene
Voglio leggervi questo pensiero
Scritto al fratello
Pochissimi giorni prima
Che
Benissimo colpito
Il Risorgimento italiano
è stato l'unico episodio della nostra storia politica
è stato lo sforzo di minoranze per restituire all'Europa un popolo di africani e di rilevantissimi
Io sottolineo quella espressione un popolo di africani e di
Levantini
E debbo dire che forse ecco sotto questo punto di vista il Risorgimento non è stato realizzato o ha fallito perché perché
Almeno in parte siamo ancora un popolo di africani etica Levantino
Però lo sforzo come diceva Ugo La Malfa di aggrapparsi alle Alpi e non alle vicende mediterranee ecco qui il significato di quella bandiera
Il nostro cuore batte per Israele
Come il cuore stanco di Mario pari
Batteva per Israele
Nel mille novecentosessantasette ruppe irreversibilmente dell'amicizie personali
Proprio per quella vicenda della guerra tra arabi e israeliani
Non avendo i villini Imob dubbio
Che Luigi
Europeo liberale
Doveva stare dalla parte di Israele
Non c'erano altrove
Possibilità e altre alternative
Così come
Il motivo per cui forme si ruppe
Il Partito Radicale
Nel mille novecentosessanta due
Il caso di leopoldo Piccardi la polemica di leopoldo Piccardi
Sulla carta
A che cosa collegata
A un problema
Che rame
L'antisemitismo
Leopoldo Piccardi aveva partecipato era Renzo De Felice l'aveva annotato nel suo libro sulla storia degli avrà italiani
E paradossalmente la nota
Danneggiò in un libero perché si parlò più della venirne nota di De Felice che non del libro medesimo perché perché leopoldo Piccardi aveva partecipato nel
Dopo le leggi razziali a un convegno antisemita in Germania lo Poldo Picardi era della segreteria del Partito Radicale bene Pannunzio vuol
Chiarezza
Volle le dimissioni di Picardi Piccardi non diede le dimissioni
Ernesto Rossi incredibilmente
Su dalla parte di leopoldo Pica
Certo noi uomini come Arrigo rivetti come Nicolò Carandini come leone Cattani
Ma
Rossi fu Dalla Palma dalla parte di piccata che non solo va detto questo con amarezza che era
Ernesto Rossi che aveva
Collaborato al mondo per tanti anni
Ed era stato
Vicino di scrivania potremmo dire di Mario Pannunzio andò a rovistare in una rivisti in affanno anziana
Oggi
Per trovare scritti
Con cui
Per finire filo fascisti Pannunzio e Arrigo prevede
Uno dei motivi per cui io ho scritto un lungo saggio su Ernesto Rossi uno dei motivi per cui Ernesto Rossi non è qua in questo libro e questo motivo
Ma voglio anche aggiungere che quel caso Piccardi antisemitismo
Visto da Pannunzio come un'infamia intollerabile e qui io riporto anche quello che
Indro Montanelli disse del mille novecentottantotto proprio al Centro Pannunzio a riguardo di quella vicenda
Ebbene quello Apicella non fu solo una vicenda di antisemitismo perché
Il diario
Di un grande liberale piemontese
Ma anch'io corrosione a cui io voglio rendere omaggio questa sera
Perché in Brosio
Molti di noi hanno visto il maestro un punto di riferimento come l'amico Salvatore Fassino
Che lo ha avuto il collega
In essere un altro
Manlio Brosio nel diario appena uscito
Scrive testualmente
Poco tempo prima della vicenda Piccardi
Piccardi non vuole saperne di anticomunismo
Come vorrebbe Mario Pannunzio
Ecco
Una testimonianza importante qui non si tratta di fare
Quello che
Alcuni chiamano Ietto anticomunismo
Già vinte Lajolo che fu ospite del Centro Pannunzio in più occasioni
Scrisse
Che l'anticomunismo del mondo non era per difendere privilegi economici di qualcuno
Era per difendere la libertà di tutti
Ecco questo lo scrisse
Un uomo come
Lajolo incerto non assimilabile
Alle minoranze liberali ai visi falliti come venivano con di legge sito definitivo omini gente al mondo
Per difendere la libertà di tutti
Qui non si tratta di fare
Di
Ritirare
Fuori discorsi da guerra fredda qui si tratta in sostanza di dire che il comunismo è stata una delle grandi tragedie del mille novecento
Si tratta di dire che il comunismo non è stato qualcosa di diverso di migliore rispetto al fascismo del nazismo
Sono due facce di una concezione totalitaria oppressiva dei valori della libertà
Ma soprattutto oppressiva dei valori dell'uomo
Della dignità dell'uomo
Ebbene
Va detto che in questo Paese incredibile per comprendere una verità così elementare si sono volute decine e decine di anni
Perché noi abbiamo sentito a pontificare
Tanti intellettuali più o meno sfiziosi che hanno distinto il bene dal male dicendo che l'Unione Sovietica era una cosa
E la Germania hitleriana era un altro certo erano cose diverse
Ma io l'ho detto in più occasioni e lo ripeto qui erano diverse ma
Anche perché
Era molto più grave
Che dei socialisti
Che si definivano
A tutela dei valori dell'uomo della dignità dell'eguaglianza della liberazione dell'uomo
Opprime esserlo gli altri uomini rispetto
A un pazzo furioso come il killer rispetto alle teorie parano ricche del nazismo
Che
Dichiaratamente si rivelavano contro l'uomo e contro i valori dell'uomo
Era semmai molto più grave
Che dei socialisti il nome del così detto internazionalismo proletario andassero coi carri armati
A Budapest e a Praga
E permettetemi qui non potendolo fare in altre sedi di ricordare gli Ampa Arak che il sedici di gennaio
Di quarant'anni fa si diede fuoco a Praga
Per testimoniare il valore della libertà era un giovane di vent'anni
Io
Ho proposto
In pochi giorni fa alle scuole torinesi
No no al Ministro della pubblica istruzione come
Accadde nel caso dell'onorevole
Berlinguer che mandò una circolare
Invitando i docenti a commemorare Antonio Gramsci no io non ho chiesto circolare
Io mi sono rivolto alla scuola italiana e in modo specifico alla scuola torinese agli studenti ai docenti ai dirigenti delle scuole
Perché si fosse un momento di riflessione storico critica su ciò che accadde a Praga quarant'anni fa
Ebbene
La mia proposta è caduta nel vuoto
Nessuno mi ha risposto
Come
Tutto ormai fosse archiviato
In un passato che non torna più io certo mi auguro che quel passato non torni più ma credo che abbia un significato nella scuola ricordare la figura di un giovane
Perché risulterebbe molto strano che nella scuola italiana si dovesse studiare la figura di Jacopo Ortis
E poi si dovesse dimenticare chi come Jacopo Ortis
Nel secolo successivo diede la vita per la libertà perché ritengo che il
Che la vita senza la libertà non sia praticabile
Dantesca mente come sa chi per lei vita rifiuta
Io avrei tantissime altre
Riflessioni io già annoiato abbastanza
Ma
Per
Vostra tranquillità
Sono già stato invitato da alcune associazioni a presentare il libero cui chi volesse non fosse stato annoiato abbastanza avrà altre occasioni e chi non ha potuto entrare
Altrettanto
Non posso ovviamente
Chiuderà senza ringraziare l'editore del grosso Pietro
Perché lui mi ha
Con la rule con l'arma seducente
Di toccare le mie ambizioni cioè di dedicare la copertina di della sua rivista al sottoscritto per i quarant'anni del Centro Pannunzio
Lui questa estate al mare mio ospite in terrazza al mare ecco mia in qualche modo coinvolto in questa vicenda del libero
Io con Pannunzio
O una comunione soltanto alla fine la pigrizia
Cioè in sostanza
Forse sono stato un po'meno pigro di Pannunzio perché Pannunzio ha scritto pochissimo io ho scritto abbastanza ma
Sono
Dispersivo per definizione io non ho mai conservato un mio articolo nuovo mai ritagliato un mio saggio non ho mai fatto nulla di tutto
Due anni fa
Un'amica che qui presente in sala
E un altro amico che altrettanto presente in sala
Mi proposero in qualche modo di riprende lei i miei articoli miei saggi
E di ripubblicare lì l'idea originaria era di tutt'altro segno
Cioè
Io ho scritto articoli saggi di prima di storia risorgimentale politici storia contemporanea
Figure anche molto diverse
E distanti da quella che io ricordo nel libero qua dedicato a Pannunzio l'idea era quella di raccogliere
Ma io non avevo nulla non avevo nulla perché io non ho mai conservato nulla allora un'amica che qua è che io voglio ringraziare non la non la vedo Mazzi è sicuramente
O almeno sia stata fino a cinque minuti fa
Ha fatto un lavoro estenuante è andata a cercare sull'annate il biotech e via discorrendo tutti i miei articoli o almeno una parte consistente dei miei articoli
E questi miei articoli sono rimasti lì nel computer per circa un anno e mezzo due anni
Gli ho dato un'occhiata
Ma non avevo proprio voglia di mettermi lì a dargli una veste un po'più decente che non fosse l'occasionalità dell'articolo
Non avevo voglia di rivedere di disagi che avevo scritto sulla Nuova antologia o sul nord sud o d'altra parte
Non avevo voglia di fare questo
Anche se è un amico esperto come l'amico Markette mi disse ma queste cose sono da pubblica
Recco non rispetto al logorio degli anni
Io non so se queste cose che io ho pubblicato in questo libro reggano al logorio degli anni non lo so sinceramente
Ma debbo dire che quasi integralmente questi articoli e questi saggi sono stati repubblicano atti così come sono stati scritti decine a volte di anni fa
Certamente lo scorretto gli errori di sintassi e di ortografia perché magari trent'anni fa la mia sintassi era ancora un po'incerta
Ero ancora su cubo di una certa scuola e quindi forse magari
Ecco
La mia sintassi era ancora un po'incerta
Ma io debbo dire questo consentitemi di dirlo con un certo orgoglio
Io ho potuto pubblicare quasi integralmente ripubblicare quasi integralmente delle cose scritte magari trent'anni fa
Ecco sotto questo punto di vista
Io ritengo
Purtroppo di essere abbastanza un'eccezione perché io vorrei vedere altri se possono pubblicare noi
Per questioni di coerenza perché tra persone di cultura la coerenza non è una virtù perché la coerenza forzata anzi sarebbe una cosa intollerabile
Bisogna avere il coraggio di cambiare idea bisogna avere il coraggio di confrontarsi con una realtà sempre queste è la vera laicità
Controlli intarsi come la realtà senza
Senza gli occhiali colorati dalle ideologie o dalle certezze
Più o meno fideistica e di un tipo dall'altro queste è la vera laicità
Ebbene dicevo
Non per questioni di coerenza
Ma certo va anche detta che il vizio vergognoso degli intellettuali italiani
Ecco nel
Del servilismo più a biglietto per cui sono stati massoni
Prima fascisti successivamente comunisti
Ancora successivamente senza problemi senza problemi di nessun tipo e di nessun genere
E hanno trovato anche chi li ha assolti dai peccati precedenti
In un bel libro che noi come Centro Pannunzio abbiamo presentato e che io
Vi raccomando quello di Mirella Serri profeti disarmati
Il libro se me lo consenta l'editore mille volte migliore di quello
Che ho scritto io
Ebbene lei profeti disarmati e di Mirella Serri si è proprio questo questa documentazione
Di questi che in un altro suo libro lei chiama IR denti cioè di quelli che erano stati comunisti e diventano che erano stati scusatemi fascisti e diventano comunisti
E trova un rito gli atti un nuovo pronto ad accoglierli Abraxa a terra d'arte
Ma sono quegli stessi neofiti del comunismo
Che quando Pannunzio sul Risorgimento liberale
Denunciava le solite denunciava lesotho dagli italiani dall'Istria e dalla Dalmazia quando Pannunzio denunciava la sorte di di settanta mila
Prigionieri in Russia soldati italiani
Quando Pannunzio
Denunciava
Ecco quello che poi
Giampaolo Pansa tanti tanti tanti decenni successiva successivi ha poi definito il sangue dei vinti
Per me quando Pannunzio denunciava sul suo quotidiano
Queste
Verità scomode
Che sono state archiviate nella dimenticanza nell'oblio nel conformismo più totale per decine di anni veniva svillaneggiato
Dai comunisti dall'ultima ora quelli che erano stati fascisti fino al ventiquattro di aprire del mille novecento quaranta cinque
Bene io
Perché ho deciso di pubblicare questo libro e l'ho fatto anche in tempi molto rapidi
E mi sono anche affaticato e non poco
Quando io ho visto a settembre
L'uscita di un libero che pretende di ripercorrere
Le vicende storiche
Di Pannunzio e dei suoi amici
Ebbene
In questo libero non c'è traccia
Di pubblicazioni e ditte dal Centro Pannunzio sui temi
Relativi a Pannunzio al mondo alle figure legate a questa vicenda e meno che mai
Neanche nell'indice dei nomi se il mio nome come autore ecco io ho avuto una rivolta morale
Ho detto pigrizia o non pigrizia io mi debbo mettere lei a raccogliere queste cose Estoril parler
Per dimostrare che anche altri hanno scritto sul mondo e su quali lunghissima
E che nessuno può
Improvvisarsi storico del mondo e di Pannunzio
Dimenticando persino nella BB bibliografia
Per cui sarebbe non ammesso all'esame di laurea
Uno che è presentasse una tesi di laurea la cui bibliografia e inadeguata ed è insufficiente ebbene in questi Italians combinata per dirla con le parole di Gaetano Salvemini
Si arriva persino a pubblicare dei libri in cui la bibliografia è stato deciso
Che doveva
Essere
Incompleta
Che si potesse parlare di Pannunzio ignorando il Centro Pannunzio va bene io questo ho avuto questa rivolta e ho trovato la forza
Per vincere la mia
Pigrizia un ultimo saluto ultimo ma molto molto affettuoso
Alla contessa
Colonna preti di Val Secca
Che qui rappresenta la famiglia di Mario fanno in funzione
Lei mi è stata vicina aperti tantissimi anni nel libro c'è una sua fotografia
Proprio nelle prime riunioni del Centro Pannunzio
Con quel grande gentiluomo che è stato Alessandro colonna preti di Val Secca
E che
Stato uno dei primi ad avere fiducia nei giovani allora
Del centottanta
Io la voglio ringraziare perché anche
Anch'soprattutto in momenti difficili e stato avvicina a noi
E al centro
Scusate se io vi ho annoiato
Dopo
C'è un rinfresco riuscirete magari a svegliare
La
Vi debbo aggiungere ai soci del Centro già lo sanno
Questo è il mio ultimo discorso come Presidente del Centro Panizza
Perché io ho deciso nel dicembre scorso di Novoli candidarmi alla presidenza del centro
E di chiedere a Camillo Olivetti che qui in prima fila e che prego di alzarsi perché gli amici che già lo conoscono
Avranno la modalità di conoscerlo ulteriormente ebbene Camillo Olivetti
Figlio di Arrigo livelli
Che in quel libro che non cito
Viene definito
Partecipante ai convegni del mondo nome editore del mondo non uno che ha staccato assegni
Per tenere in piedi il mondo malgrado il figlio Camillo non volesse giustamente diciamolo pure
Per tenere in piedi a volte delle situazioni
Che non erano
Proprio condivisibili
Ebbene Camillo Olivetti guiderà il centro con l'autorevolezza che viene da una grande famiglia piemontese
Quello degli Olivetti di Ivrea
E con l'autorevolezza questa volta autorevolezza
Consente di vedere
La mia parentesi di presidente del Centro Pannunzio una apparente si soltanto come io
Intendevo che fosse
Arrigo Olivetti
Edoardo Ruffini
Uno dei dodici che non giurano fedeltà al fascismo
Mario
Pompe Fantini
Grande France esista
Che io ricordo nel libero
Mario Soldati alta croce
Camillo o Liberti ecco questa e la storia del Centro Pannunzio
Io ricordarlo
In seconda fila
Collaboro arrossati tra compassione con disinteresse al Centro Pannunzio
Ma
Ormai
Da almeno da due anni io avevo in mente di lasciare la Presidenza
E chi è venuto a casa mia al male avrà visto
Che ho fatto fare
Una
Piastrella
Con un suo scritto da
Una frase di Volterra
E ora bisogna coltivare il nostro giardino
Su quella frase
I marxisti hanno io non il passato in tutti i modi possibili
A me non interessa
Non interessano le ironia dei marxisti
Mi interessano i miei fiori
Questo sì e mi interessa quel lavoro di studio che io mi ripropongo di poter fare per cui questo che qualcuno ha definito
Il punto di arrivo di quarant'anni di studi Pannunzio e anni io lo vedo come non dico il punto di partenza perché alla mia età
Forse ci sono più punti di arrivo e magari di arrivo definitivo che non di partenza ma c'è anche la possibilità di avere ancora qualche anno per poter studiare
Con più serenità e con più tranquillità vi ringrazio Sempre in alto il Pannunzio come diceva Mario Soldati buona sera a tutti