Vittorio de Caprariis: fra storia e politica. Convegno di studi nel centenario della nascita

Va bene
Allora smodata fatto cominceremmo
Mi sentite Marta
Gliela do dopo aver accompagnato va bene Obama
Bene allora diventa più poter cominciare volle anche ringraziare tutti coloro che sono qui questa mattina con noi
Naturalmente anche Benedetta Craveri alla quale dopo darò la parola per un saluto nome suppongo della Fondazione
Apre voluto essere presente
Di persona ma come dice il poeta il Maggio è il mese più crudele
E quindi ho avuto non una quantità di impegni che si sono intrecciate e quindi actus un omaggio anzi come direbbero i latini intervengo da remoto
Devo dire che il nostro istituto Lisi l'italianissimo storici
In Champions nato con grande energia in questo o meglio da dedicato a te caro pancreas
Ma di devo anche osservare suppongo che si presso corda poi insistere Benedetta Craveri questo come Ennio questo seminari come lo vogliamo chiamare
Dovuto in larghissima parte alla insistenza ma in senso positivo utilizzo questo termine
Di Piero Craveri stato appunto Piero che ha insistito moltissimo sulla necessitano appunto di fare
Questo questo convegno noi l'abbiamo accertato con molto piacere e devo dire che le ultime mail ma proprio quelle immediatamente precedente
Sua allontanarsi da noi le mele appunto c'è ammette avere riguardavano appunto il programma di questo convegno che in larghissima parte dovuto punto al a una discussione comune ma devo dire anche a una serie di proposte e in primo luogo partivano dal quindi questo convegno è sicuramente anche in modo sia pure indiretto per ricordare Craveri apporto positivo che ha avuto con l'istituto de lo faccio con grande più ascetico
L'attenzione anche Caprariis nasce poi il consenso diciamo alla al Progetto anzitutto di Piero
Nasce da una come dire da una scelta di fondo dell'istituto vorrei dire dello stile dell'istituto che è quello di avere un rapporto molto profondo con la sua tradizione diceva appunto Antonio Labriola anche la tradizione che il CDA della storia non lo pensiamo e questo significa appunto tenere accesa
La memoria dei maestri che sarebbe scalabile
Presente in questo istituto che hanno reso grande questo istituto una memoria non in senso lettori come in senso forte in senso positivo perché fa la memoria è costitutiva dell'identità di tutti anche delle istituzioni
è questo il motivo per cui quest'anno non abbiamo avviato un una serie di seminari che riguardano appunto i maestri dell'istituto da Pugliese Carratelli a
Omodeo
Cioè quelli appunto che hanno fatto camminare nel secondo e di Nando dato prestigio nove a livello internazionale e lo continueremo anche l'anno prossimo
Abbiamo già definito i maestri di cui volevo parlare per fare un solo nome che a me particolarmente caro Marcello Gigante ma pensiamo anche di fare poi delle riflessioni e dei seminari in prospettiva sia gli allievi dell'istituto che sono diventati maestri appunto proprio per mantenere l'accesso come dire questo fuoco della memoria che è fondamentale in tutte le istituzioni particolarmente nella vostra stamattina appunto uno delle relazioni sicuramente più interessante almeno per me riguarda la generazione di me bravissima grande generazione appunto la generazione perlomeno la generazione Matteucci una generazione di Roberto Giordano
Un da quello che intendo io anche in quest'ultimo corso ordinario venduto poi meno molti come era uso presto nel senso che si allontano dando imposto presto ma se ho capito una testa politica anche una diversa politica notevole
Qualità naturalmente il tempo incide nella memoria
E quindi ha inciso anche nel morì nel ricordo di De Caprariis quando noi abbiamo organizzato questo convegno abbiamo potuto vedere anche per certi versi come sì forse diciamo fosse difficile parlare di uomini di quella generazione ma appunto per questo mi ha colpito
E voglio leggervi alcune righe di una lettera che mi ha scritto entro nel ruolo che come voi sapete è uno dei principali studiosi dell'Umanesimo e Rinascimento legatissimo da anzi Baronio
Che anche da ultimo sulla rivisto Rinascimento ha pubblicato un testo classico di bar non c'è un uomo di grande qualità professore alla prova un universo
Che mi ha scritto appunto lo voglio leggere
Avendo visto il nostro programma queste parole vice Caro Michele
Molto tempo fa decennio ero stato molto colpito dal lavoro vive Caprariis
E avevo studiato del suo apre con grande attenzione
Mi aveva fatto e su questo diciamo l'attenzione libici stacco ascoltando mi aveva fatto grande impressione
Il quale nel suo libro su Machiavelli e sin qui c'è viene aveva seguito il con molta attenzione all'interpretazione di De Caprariis siccome vedete nulla si perde
E in questo caso diventa prezioso
Questo il ricordo appunto di mollo e che mette in evidenza rapporto incisivo l'incidenza appunto di De Caprariis su un grande studioso come Felix libertà per intendersi oltre al libro sul mantenere l'edificio del piede
E felici invenzioni ha fatto l'introduzione
Alla Storia d'Italia di Guicciardini curato dall'Asahi pendenti e dieci ancora e sono in modo mi dispiace moltissimo di monco della sinistra la giornata
Di studio che avendo deciso di dedicare a De Caprariis discussione ci sarà qualche materiale che sarei grato se muore ma lo faceste aveva
Mi è sembrato un indice importante e per questo appunto ho voluto dirlo della persistenza appunto di una presenza che per certi aspetti e perfino e più più decisiva di quello che si potrebbe pensare l'istituto del resto
Ha lavorato per De Caprariis ed è stato dedicato per iniziativa di Gennaro Sasso un volume degli Annali è stato pubblicato la bibliografia
E in quel volume abbiamo poi ristampato quel libro fondamentale contesi
Naturalmente si possono accogliere o respingere ma tutte di grande l'importanza del grande libro su Guicciardini continueremo anche perché dalle verifiche che una borsista dell'Istituto ha fatto negli archivi della Rockefeller foundation si è visto appunto del tutto una grande quantità di materiale che riguarda appunto De Caprariis come devo dire è un un filo che vogliamo continuare a tessere all'interno di questa riflessione generale più complessiva appunto sull'identità dell'istituto che specie nel mondo come il rosso va salvaguardando a difesa dei sviluppata
Con grande energia
Mi fermo qui dopo però aver ringraziato di cuore
Perché vedete un istituto esiste e funziona se c'è anche diciamo così una struttura che lo tiene in piedi un personale che ci lavora con passione e dedizione e anche in questo caso voglio ringraziare tutto il personale dell'istituto da Roberta ma ciò c'era Maria Rosaria obiezione alla dottoressa Marte ora a Giovanna a Vincenzo e altri che non ricordo nell'oblio non riconosco in modo diretto che anche in questo caso però hanno dato un contributo importante alla migliore realizzazione di questo di questo convegno naturalmente se ce ne sarà messo che possibilità pubblicheremo gli atti di questa giornata e seguirei poi lo valuteremo insieme quello che io chiamo il metodo Garelli nel metodo del mio maestro Gad Lerner acquisto che quando si pubblicavano agli atti di un convegno era lecito escludere quello che sembrava non di grande quali il tam era possibile inserire interventi nati dopo a margine che non erano stati presentati direttamente
Nel convegno quindi il volume non diventerebbe solo volevo degli atti ma un volume più complessivo sulla figura e l'opera di De Caprariis ringrazio quindi ringrazio tutti i relatori di avere accettato il nostro invito e visto che ha chiesto la parola do la parola a Benedetta Craveri per un saluto prego Benedetti sta
Buongiorno Gennaro Buongiorno a Michele grazie per avere ricordato quanto Piero abbia voluto questo convegno no io mi limito semplicemente a dire
A nome della Fondazione Biblioteca Benedetto Croce perché siamo estremamente lieti di vedere che sta per essere realizzato in una maniera così interessante
Volevo anche ricordare però che questa l'idea di questo convegno viene da lontano viene proprio da un esponente di quella generazione che tu hai ricordato che era Giuseppe Galasso nelle sue conversazioni con me e con Piero Galasso aveva sempre
Insistito sulla necessità di ritornare a studiare la figura di De Caprariis
A cui peraltro era legato non soltanto da un interesse professionale di storico ma dà un'idea del dell'intellettuale impegnato civile dallo verde Caprari istituti aree De Caprariis di nord e sud
C'è una sola cosa che mi rattrista era le grandi nomi per questa giornata che non ci sia qui Giulio de Caprariis
Giugno
Aveva fortissima tenace il ricordo di suo padre
Un una fortissima ammirazione per luglio sarebbe stato immensamente felice
Di questo convegno e sono contenta però che a seguirlo ci siano i fratelli Francesca e Luca e la Fidia Benedetta vi ringrazio e buon lavoro
Gennaro no non professore doveva attivare il microfono
Va bene
La sorella sentivamo
Ora mi sentite sì
Si parla no ribadisco se non avete sentito ringraziamento appena detta e io sottolineo che questo un importante convegno che è stato come dire ho promosso dall'istituto dalla fondazione e mi pare che questa collaborazione abbia dato un esito importante di cui tener conto prego iniziamo i lavori dando la parola al Gambero Sat prego tornate
Professor Sasso dove Gattinara microfono
Non vedo più lo schermo è tutto buio
Europa
Ora vedo Gennaro prego può andare
Mi sento ignoranza per Cecilia che saluto oggi
Seduto a sottili mia quelli che vedo e anche quelli che non vedo nel nello schermo
Miei
Debbo dire che il compito che mi è stato affidato di per rievocare la generazione di Vittorio De Caprariis
Vittorio De Caprariis e i suoi compagni di lavoro i suoi compagni di vita e i suoi amici il gruppo del quale ha vissuto person solidità
Lei non va dentro di me senza una notevole difficoltà
Ieri racconterò brevemente innanzitutto alla vicenda della nostra da Saint primo incontro ed è la nostra lunga amicizia che si interruppe soltanto in quel triste giorno di gioia incolori dal mito di Vittorio sistemi stanco
è una conosciuta Vittorio De Caprariis Anna così come si potrebbe forse pensare non lo conoscevo neanche a Roma
Non l'ho conosciuto in nessuna città italiana
Un saluto a Londra
Nella nell'estate del mille novecentocinquantuno
Io ero lì per la seconda volta per uno studio di un Cione Retico italiana del Cinquecento che poi fortunatamente fallito perché erano scrittore di una noia mortale
Che quel giorno mi trovavo anziché al British Museum ovale mentre barlumi d'ora non mi ricordo per quale ragione presso l'Istituto italiano di di Londra estradato Albergheria
E a un certo punto il direttore delle dell'istituto sapendo che erano lì
Mi affidò due ospiti napoletani erano in visita ronde i nostri napoletani erano Lidia conosce e Vittorio De Caprariis che venivano da Parigi
E che avrebbero desiderato pare un giro per Londra e così mi fu detto fargli fare un giro gode non è una scelta che posso essere girato appunto
Molto facilmente ma io mi considerato un esperto dei sistemi di comunicazione londinesi rete mirabile
Anche allora l'underground degli alberi dicendo
E per nove giorni insieme signora Livia Vittorio venga prassi girammo lungamente per Londra parlando inizia sciando discorsi conoscere persone
Di un attimo e sì sì fingendo piccolini preamboli
E così decise poi si affossò negli anni successivi debbo dire che voi l'anno solo nelle nelle l'autunno di quell'anno io sbarcare a Napoli come borsista dell'Istituto Vittorio De Caprariis il vicedirettore dell'istituto
Eravamo un personaggio era molto giovane responsabile del vicedirettore io ero semplicemente un passista citavamo ed ero rispettosamente del lei l'un l'altro ma avevamo tuttavia un rapporto io abbastanza profondo per una ragione oggettiva
Non solo per il ricordo delle giornate di rondelle fornita tornava dei nostri tornavano i nostri discorsi ma anche per e e Louie lo studioso di Guicciardini io vestito siamo i più belli errando Rinascimento
In comune molti interessi qualche divergenza inevitabile di opinione a proposito dei presso o di quel passo del Guicciardini odi ma ordine gemelli insomma avevamo materia per discutere e approfondire la nostra reciproca conoscenza l'amicizia autentica con Vittorio De Caprariis successe dopo avvenne dopo quando allacciato punto sono le vicende della vita più seriosi
Che Vittorio dovesse lasciare la città di Napoli si trasferì a Roma era in momento particolarmente critico della della sua vita alcune persone avevano insomma
Allora Laurent al in qualche modo allontanato
Dell'amicizia altri gli erano rimasti amici e correttamente a Roma si era formato e però un nucleo dell'Istituto italiano per gli studi storici anni passati perché lì era venuto Jim Brown Annika ormai abitava stabilmente a Roma lavorava
Piloti è stato crociera Renato Giordano era venuto dal Lussemburgo a Roma per curare dal suo purtroppo incurabile
Ma ieri sera ogni tanto Francesco Compagna saprei tutti inchino
E insieme c'era scende giù Rizzo c'era il riso e c'erano Rosario Romeo quindi c'è una formato un circolo deve di essere lingerie seduto
E accolse Vittorio De Caprariis naturalmente in modo molto affettuoso economica e si stabilì a quel punto per molto tempo un nucleo di amici che comunicarono fu
Una
Lo sforzo tutte quante le versione
Culturali e politiche e allora erano all'ordine del giorno e siccome io ero l'unico che avesse una famiglia in quel momento è una moglie e anche e anche un figlio con ebbe anche un altro aveva una casa commissario persero lontano dall'Eur allora difeso terriero Nakata voluto ospitare luminosa spesso lì ci sono programmi insieme e passavamo serate e talvolta anche parte della notte in gestazione spesso accanite sul presto lo stop si parlava di politica si parlava solamente molto di studi e di maestri e di maestri
Questa è stata la perché inabili
è la premessa periodo degli sposi in questo modo si è formata ebbero la mia amicizia con Vittorio De Caprariis
Poi c'era
Poi c'era il
Il io il club il problema il problema del della vettura
Che io facevo scritti e lui faceva il Rinieri
Dello scambio però di vedute che veniva poi partecipato anche dagli altri amici perché effettivamente quel gruppo che si formano in quel periodo fu opera mezzo un gruppo di amici in qualche importante per tutti
Tra i giovani intellettuali innanzitutto praticamente entrare e anche al via di qualche dissenso politico inevitabile naturalmente in periodi così travagliati così complicata
Come sono quelli che già ma credo che alle origini è vero l'Italia attraversa
Il primo
Intervento che e io feci So omonimo scritto del ministero degli attraverso riguardo appunto del Guicciardini
C'era stata una lunga discussione dello Slam nove
Che riguardava sì riguarda naturalmente il l'aspetto più paradossale
Delirio divide
Breve e intenso il libro di vittorie subisce andine il libro comincia aveva in maniera provocatoria dicendo è consuetudine
Negli studi invece ordinari persino nell'indoor via invece non partirono dei ricordi Falsirollo il vero dallo Stato Storie fiorentine
E a mio parere non solo di quelle storie non sono un trattato politico dissimulato intorno alla forma stenografica i ricordi sono una una però nettamente minore Palma importante
E e su questo si accinge una discussione non perché io non fosse d'accordo con il modo che Vittorio teneva nell'affrontare il problema dei vicentini aveva perfettamente ragione
Perché il discorso sui ricordi si era per lunghissimo tempo trasformato in una meditazione relativa al famoso il giudizio di Francesco De Santis
Elezione dei ricordini Codice della decadenza italiana e il nuovo del Guicciardini come quello che bisognava uccidere nella nostra coscienza io
Era chiaro che quello era un discorso stelle e tuttavia rimaneva il problema dei ricordi e del significato di questa opera e ricordo che appunto cominciamo a discutere su questo problema io gli dicevo che nei ricordi alla fine della strada la Sapienza storiografiche Guicciardini Andrea enucleato in singoli momenti della vita politica
E l'orario è su questo che non era un accordo e su questo naturalmente amabilmente
E concerne un certo accanimento giovanile ebbero discuteva Joan Napoli e poi anche a Roma
Poi io scrissi anche quel fallo su questi momenti in cui la fortuna diciamo di vista la Lega prese non era altissima per quelle idee
Nella dal punto di vista sociale e delle delle viene amici S e di questo credo che senza dire niente lui nel corso sempre piuttosto grato le fanno albero davanti non per uno per molto tempo devo devo devo dire che la allegro Hill allegro l'inizio e vero della nostra amicizia non ha avuto un seguito allegro non perché l'amicizia si sia interrotta ma perché purtroppo cominciarono seri problemi di salute a
Con una stare dell'esistenza di vista Carrarese e mi ricordo
E vengo ma il punto più più col
Drammatico diciamo del di questa storia che credo sia giusto nel rievocare che e è stata diciamo la materia sulla quale quel gruppo gli amici che ci hanno consentito a Roma
E che aveva così un timbro una bolgia e veniva da quell'istituto al quale io adesso sto rivolgendo tenero la parola
E visse in questo momento della Mazzucco sarà mezzo tragico e questo lamento e dei il suo momento ulteriore il giorno
E con Rosario Romeo andammo a a se da in Roma
Follini a parlare con il primario per sapere
Che cosa fosse venuto fuori per ricordare le analisi e vista verso dovuto subire quell'ospedale io ricordo che il responso usualmente terribile Piero dall'oneroso svenire ovvero quando quando lo ascolto e se lasci mettendo in piedi
Il vero e andammo è vero verso il centro della città dove dovevamo incontrare Vittorio per dargli il risultato che ancora non gli fu detto quale nessuna fosse
Ma mi ricordo che lui capì perfettamente e
Quando ci salutò sull'uscio di casa sua ci disse questo parametro non potrò dimenticare
Cioè le cose vanno bene Milano sì o no avevo vissuto abbastanza metallica France aveva trentanove anni
Appena compiuti vanno di segretario
Poi ricordo anche il giorno terribile cinque giugno del mille novecento sessantaquattro in cui
Sulla collina Fleming a Roma mentre si stralci di sciopero svolgendo viene persona persino di calcio guerriera per una situazione vero molto particolare
Insomma la vita di Vittorio De Caprariis Fini e dovremmo assistere personalmente drammatico
è stato molto difficile nel per tutti noi nel periodo successivo ripensare l'esperienza di questa legata senza ma era un discorso che io ho senso vivo con uno solo degli amici
Non c'entro con Rosario Romeo Rosario Romeo non accettabili per raddrizzare legata se
Non come inchino compagnia
Sotto i Savoia Gilmar Rinaldi
Quel gennaio di parlammo a lungo
Di vista De Caprariis spesso associando il nome di Vittorio a quello di Chabod in una specie di sintesi delle esperienze
Umane scientifiche concettuali passionali politiche e così via dicendo
E questo è il preambolo e anche l'epilogo di questa di questa storia hanno è stato chiesto di rievocare la generazione di vista la rarità per avesse devo dire che non è facile evocando a che cosa si intenda per generazioni adibita Arix
Per esempio io sapeva naturalmente come tutti e Vittorio non si era laureato nella facoltà di lettere alla fine giurisprudenza quindi era un dottore di Lenin Lecce
Quando Desenzano i suoi titoli per essere ammesso del più famoso primo anno
Del in questo istituto di studi storici ma non farlo mai descritti studi giuridici e nei confronti delle leggi ieri i codici aveva spesso con un atteggiamento di benevola ironia che lo lontananza evidentemente nel mondo della giurisprudenza e delle relative questioni vittoriosi
Ne riconosceva ma soprattutto non si riconosce e soprattutto non voleva parlarne
Credo che nella sua visita abbia parte Benedetto Croce che salda naturalmente il punto centrale della formazione di tutta quella generazione di soggiorno e di Vittorio in modo particolare ecco credo che ci siano state delle dietro le quinte azioni importanti
Ecco Goran per la guerra
La famiglia De Caprariis si trasferì da Napoli ma evidentemente sul G granché i bombardamenti insomma è pericoli che si rivela interpello nella città di Atripalda cioè un piccolo comune vicino ad Avellino in cui vita Caprariis le famiglie dei capelli si era originaria
è probabile però che in quel periodo alterate Walter Novellino Vittorio che ero diventato subito dopo liberazione del sud Italia ero diventato segretario del partito d'azione di piazza indire gli aveva dato visse rapporto con Guido dorso era l'esigenza di Avellino problemi personalmente costante della dell'incipiente antifascismo italiano del del della guerra per i sub era sostanzialmente finita non per il non per il centro e non per il mio avversario per il suo vero ciò senesi ma quali rapporti ci sono stati gravitano De Caprariis
E Guido dorso francamente non sono in condizione di sapere e da Vittorio non ha mai avuto nessuna confidenza su questo punto e Vincent qualche volta accennavo
Albino dorso ma in assorbe
Essere quelli sviare il discorso non ho capito perché è probabile che avesse avuto rapporti profondi con dorso ma che non attraversasse ed ero completamente il modo e in quell'orso aveva parlato della classe politica o per esempio di Mussolini del famoso divenuta scritto
Durante il periodo del fascismo
Io in ogni caso certamente nel dorso fu importante per Vittorio come lo fu per Guido maschera come lo fu per Ronaldo Giordano forse anche per cugino compagna e poi ci sono state e e e poi i civili ci furono altri personaggi che entrarono nel rende al variare in qualche è in qualche modo il mondo del dei maestri e alcuni erano anche De Rossi riesca a Torino a bruciare abito a Rivera
Insomma non aveva pregiudizi deluso punti di vista per inventare anche esperienze che erano lontane Pederobba dal due occasioni sono sempre riportando o io sforzo al centro
Per ogni quel gioielli per lui rimarca sposa tutta la vita assolutamente in
Il registro indiscutibile
E che cosa posso che cosa posso
Aggiungere
è
E il inviterei romano di Vittorio De Caprariis fu effettivamente
Una nella seconda fase della sua vita
Allora Vittorio De Caprariis incontro non soltanto gli amici che erano lì
E che erano già noti a lui per esperienza voleva ma incontrò anche il mondo politico e in modo particolare incontrò l'ambiente del mondo Vittorio lavorava come redattore del mondo Unione degli scrittori del mondo
Autore dal volto dei famosi Tarquini no del mondo pubblicate nel nell'ostello sulla stessa nella sua terza pagina
E io rapporto comunque curioso ambiente di intellettuali che si riunivano insorgono a Mario Pannunzio
Dal quale probabilmente Vittorio Strasse qualche ispirazione per i suoi studi sostituito con il nonché dei suoi bisogni franoso perso dentro quell'impegno c'è un solido molto nell'euro attento e molto
Impegnato se ogni di di tradurli ed erano molto più colto in quanto non lo Shas vede per legge la sua conversazione e poi c'era sono intorno al nuovo mondo Guaglioni si erano riuniti delle il quello che il meglio del Partito liberale e quello che rimaneva del suo anzitutto azione
Viceré verso Rossi c'è la Spinelli c'erano avanza è soppresso si era il mondo vero di quella intellettualità il terzo apporto paralizzare gli operai nel rimasto ed ero legato alla scienza azioni penali a seconda dei momenti per tutta la vita questo è stato il il momento diciamo in cui Vittorio ha trovato un secondo ambiente in questo secondo ambiente doppiamente alluso anche modo dunque deve superare un momento molto difficile video dello storico in prima di ammalarsi in salita passando un momento di serenità e anche di produttività
Niente il suo il suo libro più bello ieri storico più importante che purtroppo rimasto per uno al primo volume secondo non è mai stato scritto
Perché
Così ha voluto e noi diessini Livio subito pagando poveri e il pensiero politico in Francia durante le guerre di religione ecco questo riversato in grandissima parte schizzo a Roma
E io ricordo appunto di avere in parte dello discusso anche con lui
Nella sua piccolissima casa
In via del Corso Velardi coesione dal quinto piano di un palazzo quali sul caso del proprio allora intanto mandarlo a salvarlo che dovrebbe passa da un po'di tempo a parlare
Che cosa posso aggiungere
Si potrebbero aggiungere tante cose bisognerebbe entrare allora nel discorso relativo adesso due risolvere
Ci fu un una
Discussione
Pietro molto molto tempo a proposito di Micelli non ce n'è nel cuore di Bocelli
Vittorio riceveva
Mi tradizione nera che
Le storie fiorentine
Un'opera giovanile Nick riceve Dini
Costo in realtà un trattato politico mi pare già scenata questo dissimulato informe di storia
Poi
Voltando la questione
Fu autore di un altro paradosso per quelli quanto di Bisenti aperitivo questa volta relativa non ad un'opera in Italia per all'Opera francese
Non recepiti latino peraltro cioè alla famosa mezzo Dosso alle fasce ideale visto reale connessione diciamo va bene
E stavo grafia legga insomma la interpreta per collocare cioè un trattato i storica
Ecco il Demone per scrivere chissà che cosa sia la storia che cosa passa lo storico quando accede all'età adulta
Nel libro sulla pensieri propagare piaceva proveniva dai tal nelle guerre di religione in Francia maltesi divenne palese è capovolta
I capovolge la citazione
Non è stato solo il nome un libro metodica storica e un lunghissimo un altro trattato politico e introduce a quella che fine farà l'opera principale di
Va bene e cioè la Repubblica
Ecco pensa è un un uno stilema caratteristico del modo di di crociere dedica paralisi e a una scempio coscia
Venerdì cinque Zanetti è uno le opere di scienza politica sono per via astrazione concettuale
Le opere storiche rendono concreto c'aveva problemi di amante non sul piano della salute sta
Prassi Venaria dal mezzo dove sono opera non di scienza Discesa storica di metodica storie ma
Di scienza politica concreta significava elevare a ingresso libero ad un livello ben alto da un livello superiore
Questo è un modo tipico beh storiografia rilegata in pace e non altro
Ma qui vorrei accennare brevissimamente anche perché in questo è un un aspetto dell'operina Caprariis alcuni si presta scarsa pensione da Varese
E questo io non so perché questo sia avvenuto dal giovane quando era giovane
Quindi nel momento in cui stava per entrare nell'istituto di sui soli o poco dopo scrisse un saggio su ciò
Ma sembra è sorprendente che un storico essenzialmente moderno represse occupato dal TG cinque
De stavo del Cinquecento del tardo Cinquecento fondamentalmente coi dovuti così stravolgendo alla storia alla storia moderna ma forze mi interruppe sono ed bastasse singolare che degna per Arix
Abs dedicato tanta attenzione a un personaggio enigmatico deve per definizione e su cui c'è una questione sempre aperta che non si chiude cioè chi è so
Perché so che non esiste dal punto di vista della documentazione in quanto non ha scritto niente ha parlato ha parlato attraverso altri a per la innanzitutto verso Plutone
E allora il sangue di Pratola mezzo indiano direi che è pronto e non so fare ma parlato anche attraverso risolvere attanagliato anche attraverso infiniti altri testimoni per cui insomma i documenti Socrate dieci effettivamente occupano
Diversi volumi
E ogni volta la voce la voce vince
Sacrale acquista una nazionalità diversa da quella
Filosofica
Retorica politica di Platone a quella satirica che bianco dalle commedia di Aristofane dove sono dette il giro chiesto
E come mai
E come mai Vittorio De Caprariis giurano i bizzarri da fare sì che non aveva per così dire una particolare per visione degli studi classici
Sì impegno ne vedo nella nella ricostruzione di una figura di questo giovane sostenendo una tesi
Fondamentalmente paradossale sulla quale mi sono sempre interrogato e alla quale non ha saputo dare una spiegazione dirò rapidamente
Cioè il sonno dei fra sono necessarie vi sono fonti sorride dis di risolvere ci sono tanti so che non è in quanti sono quelli che hanno dato a luglio a voce udienza oltre allora il problema Vittorio pose allora era questo che c'è un so Cravero che fa parte della coscienza dello storico
C'è un'immagine distorta da che è nella testa dello storico
E la testa dello storico
Tira fuori da se stessa evolvesse in maglione e la ricostruisce facendo la critica delle testimonianze che filtravano oggettivamente io rimasi veramente molto colpito da questo
Beh questo articolo perché lì sì ma ma quegli avanzi gentiliana
Questa è una e lei piuttosto ingenti
Conosce ha scelto lo schizzo di Vittorio uscito con favore e non entro in argomento
Mi chiedo ma come mai ma come mai Mizzau legata alla legge
Ebbene un'idea di questo genere
Cioè c'è uno sovverte intendo alla mente dell'interprete che evidentemente si ricava e non può non essere salto ricavato dalla selezione di tutto ciò della televisione socratica ha rappresentato
è questa immagine
Che l'Inter federale costruito dentro di sé è il criterio pericolo per il per capire che cosa assolve la Versilia effettivamente mila gliel'scritti e parlano di lui e che gli danno voce
Quando gli posi questo problema
Vittorio disse mano
Ma non lo so dal e non non non volle accettare una discussione su questo punto
Io sapevo che era un fatto che così talvolta era capace di discutere finale sia di notte tante volte non vuole discutere questa volta non vuole discutere gran gesto del mi rimane minimalista sempre in testa questa questa
Come mai
Come mai Vittorio De Caprariis giovane
Ebbene unica infissione così singolare avrà valore di un personaggio e
Non so perché
Suscitasse non sua la sua passione
Dal momento che
Avrà letto più non sono certamente come come tanti ma non mi sembrava che avesse mai avuto una particolare disposizione nei confronti del del mondo antico una volta ne parlai con con Marcello Gigante viceversa uno studioso al mondo anch'io in modo particolare di quello greco
E Marcello mi rispose evasione del che non lo smog non lo sapeva bene oramai insomma che avesse versato qui vero sorridente interni e il discorso cambia e ne rimane questa curiosità
Di sapere come mai Vittorio fosse stato orientarvi in quel modo vende persone dicevo è una signora è un saggio dite moltissimi anni fa
Ed è è rimasto adesso si può leggere in uno dei quattro volumi degli iscritti De Caprariis che sono stati raccolti nel a cura dell'Università di Messina comunque nella parola del passato lo si può leggere un saggio notevole e che dice che effettivamente questo personaggio che scomparso così giovane
E così presto mente era alla vigilia di aprire un nuovo capitolo della sua avventura intellettuale
Aveva anche di quei securitaria continuità vedere un personaggio più complesso e meno facile da decifrare di quanto ci pensi io non sono riuscito a spiegare e cosa sia stata la generazione di vista recapitare sul palco impossibile ma debbo anche dire è vero che il parlare di mitraglia Caprari mi è stato impossibile per tanti anni adesso
E insomma
Si stanno concludendo
La la felicità si sta concludendo
Invitato dall'altra errori che non ho potuto dire di no e ho parlato di Vittorio De Caprariis grazie
Professore deve attivare il microfono
O devono ringraziavo ma cuore aggiornato per questa conversazione bellissime ce n'è propri portato davanti ce l'hai
Ce l'hai fatto vedere mentre discuteva contese con noi bellissimo V grazie grazie molto non so maschio vogliamo vedere se qualcuno vuol fare qualche domando andiamo avanti col lavoro unico che amano il programma della
Bene allora chi parla ora
Adesso nel tra due relazioni una una in due sì di Maurizio
Regionali
Mondo
Dalla data dell'attualità
Inizia
Io ringrazio l'Istituto per l'invito
Molto gradito e diciamo avendo scritto questa relazione a quattro mani dovrebbe c'è il problema anche di Comedy come legge la insomma è perché cerca di affrontare un un tema che attraversa diciamo così la produzione storiografica pranza abbiamo deciso in questi in questi i termini diciamo che io farò Aprica introduzione poi per evitare che siccome la velocità a quattro mani e quindi i pezzi si si sommano in qualche modo si interseca si intersecano
Io farò una breve introduzione poi il testo non leggera
Giovanni
Volevo dire queste sostanzialmente delle avances abbiamo sentito la da Sasso è considerato anzitutto uno storico il pensiero politico è uno specialista di storia di Storia di Francia
Questo giudizio di risponda ad una realtà non discutibile perché lui si è molto occupato questo il pensiero politico
E ha dedicato alla storia francese
Molto importanti lavori però questa definizione pecca per difetto perché non coglie l'insieme la sua figura a sua concezione la storia delle idee politiche non privilegia venissi teorici ma Silicon metteva la storia tout-court o a Mosul già un saggio del quarantanove proprio sul sul metodo l'asso del pensiero politico
E la sua parabola di studioso si percepisce era sopravvissuto si percepisce l'interesse crescente per la Storia generale più che per le ricerche specialistiche come questa evoluzione che è stata colta da Galasso
Che il mostro dice un interesse assai più forte del passato per la concreta solida istituzione degli organismi politici
E per il condizionamento il peso esercitato dai vari elementi economici e sociale minima Romano e questo lo confermava anche insomma un sua Livo Tarcisio Amato che raccontava così qualche volta parlavamo e De Caprariis
Come Luigi Degas persi negli ultimi anni gli dicesse
Sempre più infatti mi interessano è sempre meno le idee caro caro amato questo era che lui osava dire e quanto alla Francia è vero che De Caprariis
Avevo l'interesse per la storia la politica francese Carrie travalicano ha di molto insomma anche l'ambito insomma del cinque seicento
Delle guerre di religione
Ma questi interessi non è privo di una propensione comparativa ma direi ragionevolmente comparativa soprattutto rispetto al nostro Paese
La frase Luís per la frase che ho tolto lavori sui scritti un libro sulla Francia diceva De Caprariis è sempre un po'anche un libro sull'Italia questo Poirier una riflessione partire da questo io direi cederei per evitare di fare una sovrapposizione
Risulta cosa anche la parola la parola a a scappato così
Semmai aggiungo qualcosa alla fine vediamo questo questo percorso di degradarsi sulla storia di tale che non è vero che non gli interessasse l'affronta a partire dalla dall'età moderna fino arrivare
A l'ultimo libro doveva scrivere era un libro sulla storia dell'Italia repubblicana arrivava fino al centrosinistra sessanta sessantadue vediamo giova
Grazie agli organizzatori grazie al professor Grifo con cui che una sua attenzione diciamo così di lunga durata la figura di De Caprariis Mia
Fatto conoscere le pagine molto belle che poi abbiamo discusso insieme e quindi c'è in dei Caprari nessuna capacità di mettere il relazioni Problemi di volta in volta trattati
Che rende pienamente condivisibile il giudizio di Giuseppe Galasso il quale notava come i diversi momenti dell'attività storiografica di De Caprariis possono apparire come diserta membra di una vasta opera incompiuta
Quando i problemi della storia italiana e si erano indagati nel loro sviluppo storico o se si vuole adoperare una formula riassuntiva con un'attenzione al loro sviluppo su un piano di lunga durata
Le considerazioni che De Caprariis dedica nel cinquantatré alla Storia d'Italia di Kruscev sono particolarmente espressive di questa impostazione ripercorrendo la la genesi dell'opera crociana De Caprariis osserva che lo storico napoletano tra il ventiquattro e il venticinque
Era stato sollecitato a passare dai lavori eruditi Allai Alpen sa meditazione storiografica per lo svolgersi degli eventi politici
Quelle in quel travagliato Periodo era stata messa in discussione l'intera storia d'Italia dalla fine del Quattrocento e si formulavano così
Varie diagnosi dei mali italiani indicandone la mancanza di una riforma religiosa o nella Controriforma o in un altro ancora già tra cinque seicento
L'origine di quella caratteristica corruttela italiana e di una nostra incapacità a tener ferma certe virtù civili
Discussioni e considerazioni che mostrano continuava De Caprariis come già in quegli anni si cominciasse ad accennare quella anti storia d'Italia
Che tante fortune ha avuto in questo secondo dopoguerra era un atteggiamento contro cui De Caprariis polemizza in tutti i suoi lavori sulla storia
D'Italia
E punto croce per primo si sarebbe opposto all'emergere di tali tendenze pubblicando studi come riforma controriforme decadenza italiana poi nella storia
Dell'età barocca poiché in politica in un cioè il paragrafo su Machiavelli elvetico ma De Caprariis introducendo appunto il suo libro sulla storia dell'Italia contemporanea su cui ci soffermeremo scritto un decennio dopo
è rimasto incompiuto osservava cito che il problema di questa più recente storia italiana e dunque delle forze politiche che hanno dato un contenuto a tale storia va situato in un arco cronologico assai più vasto di quanto di solito si creda
E semplificava poi questa affermazione generale con un esempio particolare
Ricordando che il modo in cui si c'è posto il problema storico del fascismo risente ancora della lotta politica e non sembra avere quel tanto di potenzialità catartica che o deve essere proprio della storiografia
A conferma di una simile impostazione storiografica che tendeva come si è capito a destituire il mito di questa antropologia negativa di degli italiani
Sarà opportuno ricordare come già nella sua monografia di esordio del cinquanta
Dedicata al pensiero di Guicciardini la tesi di fondo del libro cioè la svaluta azione di ricordi come chiave per intendere il pensiero Guicciardini hanno e certo funzionale alla sua ipotesi euristica ma ha soprattutto una valenza di tipo sto di polemica storica e storiografica vuole in sostanza demolire l'idea che esista in Italia un difetto di spirito civico triste retaggio dei secoli di decadenza
Da questa prima sommaria ricognizione appare evidente che De Caprariis aveva ben chiaro su quali basi andasse indagato lo sviluppo complessivo della storia italiana
C'è da fare poi un rilievo cronologico rispetto a questi primi elementi la produzione storica di De Caprariis relativa all'italiana si concentra soprattutto negli ultimi anni della sua vita
Più esattamente come se devo completato il volume su propagande pensiero politico pubblicato nel cinquantanove De Caprariis fosse poi dedicato maggiormente alle vicende italiane
La prima versione del saggio per la storia d'Italia curata da Nino Valeri su cui ci soffermeremo in maniera diffusa esce in quello stesso anno ma negli anni immediatamente successivi anche perché sollecitato dalla ricorrenza del centenario dell'Unità
Si segnalano alcuni interventi sul Risorgimento e unificazione
La incompiuta Storia d'Italia dal quarantasei al sessantatré qui si è fatto prima riferimento commissionatagli da Felice Ippolito
Vieni scritta tra il sessantadue e sessantatré e in quello stesso sessantatré viene messo appunto anche la nuova versione ha cresciuta di oltre duecento pagine
Del saggio per la storia d'Italia di innovare
La relazione sui partiti politici durante la Grande Guerra tenuta nell'ottobre del sessantatré al congresso di Storia del Risorgimento italiano era cresciuta nella messa a punto diventando il primo abbozzo di un libro sui partiti e la Grande Guerra
Cui De Caprariis stava lavorando proprio prima della sua scomparsa come testimone una lettera Nicola Matteucci
In sostanza guardando a questa prima sommaria cronologia dei suoi lavori appare evidente che da una certa data in avanti l'interesse per la storia d'Italia e per il suo svolgimento
Diventa assolutamente rilevante se non decisamente centrale per De Caprariis quindi la nostra analisi prenderemo innanzitutto in considerazione il saggio per la Storia d'Italia di Nino Valenti
Che si intitola l'Italia nell'età della Controriforma
Come si è detto la prima versione del saggio e no era meno ampia e recava l'asciutto titolo di seicento la seconda notevolmente accresciuta conteneva due nuovi capitoli di forma e Controriforma in Italia e l'Italia dal trattato di Cateau-Cambrésis alla pace divisione
Ora questa estensione temporale si spiega con il fatto che nella prima edizione dell'opera la parte dedicata all'Italia della Controriforma era stata scritta da Franco Catalano
Ma non veniva riproposta nell'edizione successiva venendo appunto sostituita l'assaggio di De Caprariis
Per la parte relativa al diciassettesimo secolo la secondo edizione riproduce la precedente versione con poche modifiche tranne forse quella più rilevante un giudizio di Kruscev sulla rivolta napoletana del mille seicentoquarantasette
Quanto al fatto che De Caprariis svolga una ricostruzione di storia generale e non specificamente di Storia delle dottrine politiche dice diremmo occorre che le vale che nell'economia dell'opera la parte su Machiavelli e Guicciardini era affidata a Gennaro Sasso
Non a caso nella parte secentesca la trattazione dello storico napoletano era invece più larga di giudizi sulla storia del pensiero politico in particolare sul ragion di Stato Sarti bocca lini sugli scrittori politici veneziana
La ricostruzione di De Caprariis per quanto fosse rivolta ad analizzare la storica Agliana di cui si seguono gli sviluppi nei vari Stati della penisola tiene sempre conto come di un fattore decisivo del generale equilibrio politico europeo nella sua molteplice
Dinanzi ma questa impostazione viene bilanciata da un'attenzione ad elementi e fattori che possono contribuire a far capire i germi degli sviluppi futuri
Nel corso dell'esposizione delle vicende del diciassettesimo secolo De Caprariis dopo aver citato l'invettiva di bocca lini contro i principi italiani che sarebbero inclini quasi come un istinto naturale a seguire la fortuna del più potente
E avete ricordato che i principi italiani erano preoccupati di non turbare l'equilibrio della penisola a firma che non vuole muovere cito l'antistorico rimproverò ai signori italiani dell'epoca di non aver pensato in termini di unità nazionale di unità di Stati della penisola per cacciare gli stranieri
Tuttavia nel proseguito della della trattazione il tema del riscatto nazionale torna ad emergere in varie occasioni
Si coglie in particolare il tentativo di ricostruire le ragioni politiche militari e diplomatiche che portano il ducato di Savoia sulla base dell'abile politica intrapresa da matti Manuele Filiberto
A costituirsi via via come un centro di Potenza in grado di preparare il processo di unificazione nazionale eloquente al riguardo alcune pagine dedicate alla guerra di Gradisca tra la repubblica veneziana il Granducato stria Q qui sembra che in questa alleanza di fatto che si viene a stabilire tra Torino e Venezia poteva essere in almeno nella percezione dei contemporanei il prologo dell'espulsione della Spagna dalla Lombardia
Quella quell'evento crea quindi un attimo sfera particolare che si riscontra nella letteratura politica
Di quegli anni e anche a leggerla con occhi smaliziati al di là della retorica di circostanza che l'attraversa si ha l'impressione cito che veramente qualcosa sia passo possibile che il sogno sia sembrato sul punto di divenire realtà
Anche nella conclusione del saggio questo tema si ripresenta seppure da un'angolazione diversa quando si rileva che il Piemonte con il regno di Vittorio Emanuele secondo che in questo prosegue l'opera già iniziata prima di lui da Carlo Emanuele secondo
Accentua la politica di consolidamento dello Stato facendo sì che il Regno Sabaudo diventi uno stato accentrato moderno si tratta a suo avviso di importanti segnali di vitalità che vanno rimarcati senza cadere nella tentazione di risalire il più indietro possibile sto citando per spiegare lo sviluppo di un certo periodo storico
Mentre conviene invece riportarli al tessuto della storia italiana del secolo doveva contrario acquisiscono rilievo e significato di potenzialità della storia futura
Su un altro versante sono meritevole di attenta considerazione anche le pagine che De Caprariis si dedicava alla vita religiosa italiana del Cinquecento
Se riguardo a propagandare guerre di religione in Francia quest'opera era stata criticata perché in qualche modo secondo alcuni
Conteneva una troppo rigida subordinazione dei momenti religiosi e spirituali alle loro scaturigini politica
Qui invece nelle pagine sull'Italia cinquecentesca le idee religiose sembrano assumere una spiccata
Autonomia in particolare c'è una valutazione
Molto articolata della figura della personalità Di Girolamo Savonarola
L'intenzione autentica infatti di De Caprariis era quella di liberare Lima
E Del Frate dai giudizi liquidatori che la storiografia risorgimentale gli aveva riservato
Era una vera e propria incomprensione della funzione storica svolta da Savonarola che del resto era per me molti versi speculare a quella che aveva riguardato Guicciardini
Se ritratto di quest'ultimo esternato dal De Santis in un suo memorabile saggio era quello radicalmente negativo più uomo del particulare
Savonarola invece era stato a sua volta severamente giudicato comunque il passato una personalità attardata in grado di testimoniare con la sua ostinata resistenza ai nuovi valori della soggettività rinascimentale
La tenace sopravvivenza di una religiosità di stampo medievali
De Caprariis sin dall'esordio intende prendere le distanze da queste formule esegetica
C'è un leggo un passo di De Caprariis la storia religiosa del Cinquecento italiano ha inizio corrotto di frà Girolamo Savonarola
Savonarola non fu come pretendeva De Santis e come Carducci ripeteva un relitto di Medioevo nel pieno fulgore dalla civiltà rinascimentale
L'autentico Savonarola sosteneva è quello di Guicciardini
Il quale mi sugli anni giovanili aveva ricopiato ampi stralci dei sermoni del frate in uno dei più controversi pensieri Guicciardini anche il nome di Savonarola compare assieme a quello di Lutero
Per queste ragioni scriveva De Caprariis il Savonarola e perfettamente rappresentativo della crisi religiosa italiana dei decenni a cavaliere tra quattrocento e cinquecento
Ciò che frà Girolamo esprime al suo modo e il profondo disagio spirituale non solo italiano ma dell'intero corpus cristiana
De Caprariis quindi accoglie l'idea di Delio Cantimori del Cinquecento come secolo che segna il ritorno del Vangelo la storia europea
De Caprariis aveva recensito Cantimori ma porre all'origine dell'evangelista mo'cinquecentesco l'azione di Savonarola a Firenze voleva dire che le radici della nuova spiritualità precedevano la riforma luterana
Nessuna sorpresa quindi nel rilevare la particolare attenzione che De Caprariis dedicata agli eretici e fuoriusciti italiani Sozzini Pucci puro Pucci Carnesecchi
Si tratta di figure eccentriche le cui vicende non sono riconducibili ad un unico denominatore ma che risultano tuttavia accomunati
Dalla visione critica che ebbero della riforma protestante di cui denunciarono assai precocemente le deviazioni e le tentazioni autoritarie
Un atteggiamento critico in grado di spiegare la difficoltà sperimentata da queste figure nell'inserirsi nei contesti riformati dove cercarono di trovare rifugio
Dopo l'esemplare vicenda di Michele Serveto la cui condanna al rogo fu perseguita con singolare tenace dallo stesso Calvino
I formati italiani cominciano a preferire all'espatrio Lavinia solo apparentemente meno traumatica della dissimulazione e del Nico degnissimo
Ecco le le pagine dedicate all'opera di rinnovamento compiuto dalla Chiesa cattolica trovano accoglimento le conclusioni di in infatti la categoria di riforma cattolica secondo De Caprariis ha piena legittimità sul piano storiografico e designa qualcosa di reale cioè questo movimento concretamente operato nella chiesa del Cinquecento completamente opera ma la riforma cattolica aveva però alcune caratteristiche unitari essenziali non era unitaria non arriva un centro e pur distinguendosi per l'asserita esigenza di pervenire ad una mediazione con i protestanti che esibiva una difformità di idee e di principi ispiratori tale da generare potenziali conflitti
Il mille cinquecentoquarantadue per De Caprariis e la data spartiacque la riforma cattolica viene semplicemente spazzata via con il prevalere del partito dell'Inquisizione di cui fu artefice Paolo quarto Carafa
Gli sforzi di quest'ultimo per porre rimedio alla corruzione della chiesa segnarono piuttosto cito l'inizio della Controriforma che il proseguimento di quella riforma cattolica che arrivano vagheggiato gliela segnali
Per questa ragione se la trattazione di De Caprariis era sapientemente giocata proprio sulla coesistenza delle categorie di riforma cattolica e Controriforma
Si doveva però concludere che fuori di ogni tendenziosi ITA polemica l'espressione controriforma sembra ancora oggi più efficace dell'altra con cui si vorrebbe sostituì sulla scrive al riguardo
Se molti degli studiosi hanno mostrato riluttanza a mettere da parte questo vecchio nome di controriforma ad accogliere l'altro di riforma cattolica
Perché che per talune delle cose che abbiamo dette sembrerebbe più appropriato e che è stato in effetti proposto da molti studiosi cattolici questa riluttanza appare ad un esame spassionato esserino affatto giustificato
De Caprariis riprendeva il giudizio che Croce aveva sigillato nel ventinove nella storia dell'età barocca la controriforma non era stato un momento della storia ideale eterna al pari di di forme Rinascimento per cui diceva Croce non si troverà mai nella Controriforma altro i altra idea che questa che la Chiesa cattolica era in istituzione altamente salutare e perciò da serbare e rinsaldare
Per Capra RIS mostrava di condividere questo giudizio crociano e riteneva che l'opera della Controriforma fosse indelebilmente segnato dal suo carattere negativo
La trattazione dei problemi della vita religiosa era fatta seguire da il capitolo sull'analisi politica istituzionale dell'Italia nell'età della profonde Ranza spagnola
Ecco mi pare che salvo errore è difficile trovare nelle pagine dello storico giudizi che denotano una valutazione positiva circa l'azione svolta dalla monarchia spagnola imitate
La presenza spagnola nella penisola più che essere valutata in maniera positiva e negativa doveva essere considerata come già fu per i contemporanei una necessità storica scrive al riguardo De Caprariis
La Spagna e per gli italiani del tempo con un altissimo muro che impedisce di guardare all'avvenire che confonde con la sua sull'esistenza
Che suggerisce l'indennità di ogni rivolta e che perciò spesso provoca frustrazioni terribili e persuade alla rissa prima ancora di aver combattuto
In particolare per quanto attiene al Regno di Napoli De Caprariis condivide il giudizio già formulato da Kruscev sul pressante fiscalismo al quale gli spagnoli sottoponevano la società napoletana e dedica anche alcune interessanti
Considerazioni su esiziale processo di rifiuto alimentazione che aveva preceduto la rivolta del quarantasette
Si segnalano inoltre le pagine che De Caprariis dedica alle relazioni politiche tra Venezia e la Francia tra il mille cinquecentottanta mila seicentodieci quindi sembra emerga quell'ottica comparativa tra l'Italia e la Francia che insomma
In cui De Caprariis
Articola questo problema appunto espressive di una profonda conoscenza nella storia francese
Dopo il mille cinquecentottanta a Venezia si impone all'interno del Senato una nuova classe dirigente quella dei giovani
Ispirata dall'esigenza di rivedere la politica estera prudente che aveva contraddistinto la Serenissima e soprattutto si voleva far valere un atteggiamento più risoluto verso la Spagna
Ecco De Caprariis mostra i limiti inerenti a questo programma al programma politico di questa nuova classe dirigente se infatti in quella fase la potenza spagnola era lo Zenit la Francia sulla quale in dieci giovani confidavano proprio per bilanciare l'accerchiamento asburgico al quale erano sottoposti
La Francia attraversavo un momento di massima debolezza per effetto delle guerre di religione
E quindi qui il giudizio di De Caprariis è molto secco
Ciò che essi giovani contrapponevano agli uomini al potere erano sentimenti e risentimenti piuttosto che un concreto programma politico
E i giovani non avevano un tale programma politico per la semplice ragione che non potevano avere sul
La nuova classe dirigente della Serenissima quindi auspicava una piena restaurazione dell'Autoroutes dell'autorità monarchica in Francia anche a costo di transigere sul pieno ristabilimento del cattolicesimo
Non a caso Venezia fu risoluto nel chiedere a Enrico terzo di Palù a una pacificazione generale del Regno nel segno della tolleranza religiosa
Anche dopo l'assassinio dell'ultimo Valuable il mille cinquecentottantanove Venezia riconobbe rapidamente la legittimità della successione del protestante Enrico di Navarra quando ancora gravava subì Luís la scomunica papà
Quindi la progressiva riabilitazione dell'ex capo del partito ugonotto e la sua incoronazione a re di Francia rappresentano per molti versi un significativo successo politico della Serenissima
Anche la vicenda politica e intellettuale di Paolo Sarpi era inserita da De Caprariis all'interno di questa scia problematica questa problematica relazione tra Venezia e Parigi
A ben vedere infatti il frate servita celebre per la sua battaglia dell'interdetto
Declinerà una versione particolarmente radicale di questo programma dei giovani ma il reale di grazie rialzi Brita di questo programma spiega anche il sostanziale fallimento del tentativo sappiano orientato a guadagnare a Venezia maggiori spazi di autonomia rispetto alla corte papale e alla Spagna
La stessa ambiguità religiosa di Paolo Sarti
è da intendere alla luce di questa situazione
Fin fatti negli anni dell'interdetto e noto che sarte aveva fatto una sorta di propaganda filo protestante è pur vero che egli non abbracciò mai la religione riformata mi fece passi concreti in tal senso
Le pagine conclusive sul cinquecento De Caprariis torna in maniera più diffusa sul problema delle idee politiche
Se il pensiero di Machiavelli appare per molti versi come l'esito più alto della cultura cinquecentesca il successivo svolgimento della storia intellettuale europea segna io la ripulsa della sua eredità
Il nucleo più autentico del pensiero del Segretario fiorentino risiedeva infatti l'affermazione della forza creatrice e innovatrice insita nella politica moderna e nell'accentuazione della capacità di novità sprigionata dei principati nuovi ma proprio questa parte della lezione di Machiavelli quella più innovativa fuori getto di una ferma condanna lungo tutto il Seicento ciò avviene per ragioni diverse a seconda dei contesti
Se negli stati di più antica tradizione la forza di cui parlava Machiavelli si era già cristallizzata in consuetudini diritti nella realtà italiana ribadivano invece gli scrupoli moralistici e la mancanza di ambizione di principi privato di questo nucleo essenziale l'azione di Machiavelli suo privi sopravviveva soltanto sotto forma di precetti Istica da cui si sviluppa poi quella ragion di Stato alla quale De Caprariis non attribuisce alcuno originalità
E appunto da essere oggetto di un giudizio secco e liquidatorio
Scrive scrive De Caprariis la ragion di Stato e la precetti Istica di Machiavelli senza Machiavelli
Un pensiero esausto che si dà avvolge di continuo su se stesso
Che non sa trovare la forza di sollevarsi dal letto di procura Stradella contraddizione tra la condanna moralistica della politica in quanto tale e l'accettazione dei suoi mezzi quali che siano quando vi sia la benedizione divina
Questa assenza di vigore di pensiero questo smarrimento del senso umano della politica questa mancanza di intelligenza creativa che Botero rappresenta e quasi simboleggia è il corrispettivo esatto dello scadimento della vita politica italiana della seconda metà del Cinquecento di una crisi che innanzitutto politica e ideale
Allora il prodotto più originale di questa stagione nell'ambito dell'elaborazione politica sembra essere proprio il mito di Venezia ma a ben vedere l'idealizzazione della Serenissima scrive De Caprariis crebbe proprio con una sorta di rifugio o nella crisi che gli italiani del tempo sentivano crescessi intorno e dentro il mito di Venezia non era dissimile quindi al genere dell'utopia al quale i lettori italiani si rivolgevano come letteratura d'evasione
Ecco ci siamo soffermati a lungo su queste pagine per la storia d'Italia perché esse non consistono in una compilazione d'occasione ma risultano essere frutto di una elaborazione originale densa di notevoli intuizioni critiche
Non a caso su queste pagine si era soffermato Galasso notando come proprio il capitolo su riforme controriforma segnava la maturità e la sistemazione allo stesso modo è la prefazione del principe scritta dal sessanta e sessantuno delle numerose ricerche e di larghi studi da lui fatti in un ventennio sui temi della Storia del pensiero politico e religioso e dei movimenti religiosi nell'Europa del Cinquecento
E costituisce senza dubbio una delle migliori trattazioni sull'argomento di cui tuttora si disponga pur presentandosi per l'autore quasi come il frutto ormai postumo di una stagione di studi conclusi
Come si è visto la costatazione della crisi dell'Italia se settecentesca e studiata nelle sue ragioni concrete senza mai essere ricondotto a fattori di Orco ordine moralistico
Secondo De Caprariis infatti la storia d'Italia non deve essere oggetto di un giudizio di tipo valoriale ma va compresa secondo i propri principi costitutivi
Un'ulteriore manifestazione di questa attitudine dello storico napoletano si trova nella lunga recensione che fece alla Storia d'Italia di Denis Mac Smith nel febbraio del sessanta la critico la critica di fondo che De Caprariis rivolge allo storico inglese è quello di aver fatto un libro attesi e non una compiuta ricostruzione storica
Secondo lo sto lo studioso inglese la storia dell'Italia unita sarebbe attraversata da un filo Niro
Si tratta infatti scriveva di una storia del fascismo di quello che esisteva in Italia già decenni e decenni prima che nel ventidue Mussolini e il suo movimento hanno
Passerò al potere la questione della possibile continuità tra il processo storico dell'Italia unitaria nel cinquantennio liberale e l'avvento del fascismo
Non si fa mai spiegazione esauriente ed obiettiva dei fatti ciascuno nella sua individualità e tutti insieme nel loro misto ma rimane come una tesi storica sicuri che si sovrappone ai fatti
Mex Mitt riporta le opinioni di uomini politici osservatori degli avvenimenti senza valutarne criticamente o contestualizzati
Mostrando di ignorare nota De Caprariis le valutazioni di un Sonnino di un fortunato di un Salvemini sono esse stesse queste valutazioni
Non giudizio ma materia di giudizio fatti che lo studioso deve accettare nella loro immediatezza ed insieme confrontare con altri fatti che superare in una sintesi questa distinzione non sembra essere presente
Allo storico allo storico Napolitano un modo allo storico inglese un modo di procedere che quindi secondo De Caprariis è agli antipodi con il mestiere di storico
Quindi come si è visto questa recensione estremamente critica costituisce una convinta rivendicazione della capacità di distinzioni critica che dire caratterizzare lo sforzo di intellettivo une storica
Sì
A sommaria i giudici ci siamo già coi quarantacinque minuti ci siamo già
Ancora pochi metri
Va be solo
Io cinque dieci minuti insomma questa io spero che da questa parte sia risultato chiaro come per lui la storia italiana se pensata nella sua
Nel nel suo svolgimento storico sul sul lunghi su alcuni secoli e lo mostra anche gli scritti successivi insomma
C'è tensione conoscitiva
Ripulsa una condanna antistorica carattere nazionale si ritrovava indicibili sugli argomenti successivi anzitutto quello sulla Grande Guerra lui stava scrivendo
Appunto sto libro sulla Grande Guerra lei tram a Marte uccide il Maggio siamo a quattordici maggio sessantaquattro
Scriveva ho cominciato le ricerche d'archivio col sistema del bombardamento a tappeto
Conto è spogliato le carte dei politici e via di questo passo indie erano tre settimane prima della della scomparsa
E e anche il libro sull'Italia del dopoguerra che doveva arrivare al sessantatré si ferma dieci anni prima cioè alla fine la prima legislatura
Il saggio sui partiti politici durante la Grande Guerra non comincia con la crisi internazionale del dell'attentato di Sarajevo questa interessante la periodizzazione Interna che lui fa perché ma si apre con le dimissioni del governo Giolitti
Del dieci marzo quattordici che secondo le Capasa annunciano il tramonto gli equilibri politici che avevano caratterizzato il decennio giolittiano cioè
E questo non perché ero è stato un fallimento ma perché ha ottenuto ciò che potevo tenere questo scrive
Ora e impari al nuovo che esso stesso ha contribuito a creare quindi lei accenna alla al suffragio universale approvato quasi universale del dodici e nove assetti politici che avevano o si erano determinati e poi su questo si apre la crisi della prima guerra mondiale
Quindi è centrata sull'albeggia mentre le varie forze politiche prima la fase tonalità e poi nell'entrata in guerra
Gli schemi di fondo è quella la neutralità
E poi su questo discrimine di fondo ci sono alcuni momenti chiave di quegli anni la fase è il primo anno di guerra la crisi di stanchezza che ha parte alla metà del sedici arriva a Caporetto e o che è un'area che portò la reazione che sono decisivi a e decisiva dal punto di vista bellico ma politicamente non risolutivo perché resta la cui si di conflitti non sanabili
In particolare li segue bene le forze politiche estranee al processo risorgimentale cioè socialisti e cattolici e valuta attentamente e quelle che possiamo dire il loro passo di nazionalizzazione
Una nazionalizzazione che per i socialisti non decolla nonostante gli sforzi di Turati
E i cattolici invece riescono maggiormente Annone estraniarsi alla comunità la nazionale insomma questa disamina
Il saggio che stava per diventare un volume che ricostruisce le varie fasi del confronto politico durante il conflitto mondiale sì convinto si confronta con il futuro avvento del fascismo
Che il vero convitato di pietra di questa sua ricostruzione in qualche modo
E anche il libro sul secondo dopoguerra si colloca in continuità per ispirazione per taglio con la relazione sui partiti perché lo scritto sulle vicendevoli dalle al secondo guerra presenta motivi d'interesse aggiuntivi vero
Un tema di storia serie gente cosa che praticamente sarebbe arrivato al sessantadue sessantatré quindi rischia di offrire una ricostruzione influenzata dalla dagli avvenimenti politici non risiedeva Weiss riesce a evitare
Perché la ricostruzione mantiene una certa un nome molto equilibrata e Paolo in questo porta frutto non solo la sua esperienza di commentatore politico
Ma anche le molteplici competenze in ambito politologico cavi ha sviluppato quelle sugli sì studi geografia elettorale che aveva coltivato contentino compagni
E che fa un prete gli consente una visione impressionistica risultati elettorali lui non c'è tempo per sì su questi aspetti e la presa la capacità messa a fuoco in numerosi interventi che saranno poi nel volume postumo sulle garanzie la libertà discuterà argomenti politico istituzionale
In questa fissato questo punto
Vediamo gli elementi di continuità lui dice in questo ultimo scrittore questo scritto diciamo sugli ultimi sulle dal dopoguerra dice rileva la crisi e sistema giolittiano rotabile quattordici e l'avvento dei partiti non risorgimentale
Quest'aspetto che non solo si si conferma nel primo dopoguerra ricompare come è stato rilevato era un fatto che i nel quarantasei fossero predominante
Quelle stesse forze che erano sembra aver già avviarsi a esserlo tra il diciannove e il ventuno
Due schieramenti dei partiti di ispirazione marxista e del partito cattolico ma questa constatazione non è viste in termini pessimistici ma è ricompresa di un giudizio storico sulla lunga dura perché quella che si cominci a prefigurare già nel tredici che apparirà in Prima luce diciannove e che vediamo riapparire nel quarantasei e l'Italia delle masse che lo Stato liberale era venuto a poco a poco educando
In altri termini questi sviluppi sono la conferma la virtuosa fecondità delle scelte della classe dirigente italiana
Lo stato italiano non era uno stato di natura sostanzialmente conservatrice classista a contrario le élites liberali avevo dato di invidie curato un quadro istituzionale dove potevano crescere prosperare le forze che contestavano
Altro Attali élite il loro diritto al governo della cosa pubblica quindi lui sottolinea la continuità
Noi non possiamo così i ripercorre tutto questa cosa però possiamo con con limitiamoci a a un esempio
Nel delineare le differenze tra azionisti e liberale dell'immenso non se ne fa una scura serie di esame delle varie forze politiche delineare le differenze tra azionisti e liberale osserva che l'elemento distintivo
Era una diversa votazione la tradizione risorgimentale e il tentativo dei liberali Fischer di salvare il vecchio Stato in quanto era possibile vecchio Stato liberale
Ritenendo che fosse indispensabile stabilire continuità con il passato perché di fronte alla presenza maggioritari forze politiche di ispirazione marxista e cattolica occorreva conservare quei meccanismi dello stato che per la loro funzione
Potessero contenere Leste Nancy liberale che si manifestava nella vita
E vediamo ancora
La la se questa attenzione alla lunga durata nella storia italiana la politica estera lineamenti Atlantico non è intesa come una posizione inedita dettata da ragioni legate agli equilibri internazionali qui non è legata solo alla guerra fredda
Ma si riallaccia alla tradizione italiana di politica estera in questo senso Carlo Sforza non è un nuova dura ma cito è un continuatore di Visconti Venosta e questi a sua volta è stato un seguace continuato di Cavour
Ricordando che nella fase la regolarità del quattordici di San Giuliano aveva scritto all'ambasciatore a Wim virgolette
Che era impossibile portare l'Italia in una guerra che avrebbe significato la negazione di quelle dottrine liberali nel cui nome si era fatta L'Unità nazionale come si vede
L'approccio alla storia italiana resto unitario attenda la lunga durata interpretata in chiave storicista in questo orizzonte lo studioso napoletano porta quella caratteristica tipica nel suo stile compositivo
Attendo da un lato al condizionamento delle concessioni vuol dire ricevo dal contesto
E capace visti in quel giudizio storico dall'orientamento politico
Veniamo ancora due esempi conclusi
Nella relazione sui partiti
Degas presso osserva che è necessario ricordare che le forze politiche non si svolgono per processi autonomi uno spazio astratto
Ma crescono nella vita storica tra i problemi che quotidianamente si pongono è sotto gli stimoli che vengono dalle aste comincia e questa non non non esiste la posizione politica che è fuori dal contesto in cui si sviluppa e poi discutendo in questo scritto sull'Italia repubblicana la formula politica del secondo Risorgimento utilizzata per definire la resistenza al fascismo osserva che in essa avere un tasso di dottrina lirismo e di illusione
Di astratto confronto di situazioni storiche diverso
E allora specificando Boy questo voi e e il proprio dello storico che se nel linguaggio della pedagogia politica
è lecito assumere i processi storici per significare cose diverse da quelle che realmente hanno significato
Non è consentito invece nel linguaggio la storiografia in cui occorre sempre avere presente il senso delle distinzioni delle caratteristiche proprie di ogni processo storico
Ed è proprio questa sensibilità per il condizionamento storico che le idee politiche subiscono e la capacità e questa capacità distinzione tra i piani diversi d'attività umane Capra pedagogia politica il giudizio storiografico che risiede il fascino dell'opera storica idee Caprariis grazie
Ora Marta abbiamo e il Daniele Conti
Sì e e la relazione di Daniele Conti infinita di Guicciardini che non potendo essere presente trasmettiamo suo video
Beh ci sta facendo un concorso
Buongiorno un giorno tutti
Sono Daniele Conti
Mi scuso per non essere presenti i Comuni ma purtroppo un impegno abbastanza improrogabile nella impedito quindi spero che questo video sia un quanto meno degno anche se pallido sostituto del dell'intervento che per il fatto in presenza e voglio subito ringraziare innanzitutto l'Istituto italiano per gli studi storici lungamente
Marta Herling che mi ha invitato insieme al professor Ciliberto che ringrazio a partecipare a questo convegno la dottoressa mansione per aver per la sua gentilezza per aver curato dettagli del dell'evento
Infine un saluto tutti i presenti e in particolare professori Imbruglia tratto perché diciamo di cui ricordo con grande affetto le elezioni che ho avuto modo di seguire quando ero borsista presso
Istituto
Devo premettere che sono quando mi è stato rivolto l'invito a parlare sa Guicciardini finto addetto presto
Ho accettato comma con gioia ma come con alcune con alcuni dubbi solo per il fatto perché si ha sempre difficoltà credo a parlare di un libro che si è che sia malato così tanto soprattutto diciamo permette l'uso
Certamente uno storico della storiografia nello storico diciamo dell'intellettualità e della cultura italiana del novecento
Per me su questo passo a leggere
L'intervento grazie grazie delle delle del della pazienza e del dell'ascolto
Dunque
Del celebre volume su Guicciardini di Vittorio De Caprariis è stato detto uscito che nella storia delle interpretazioni Guicciardini anni rappresenta uno dei rari momenti importanti che sia possibile registrati
Fine della citazione
Il giudizio questo giudizio veniva da una voce che se non esitava riconosce i grandi meriti dello studio di De Caprariis anche in difesa delle critiche un po'troppo poco
Ride vennero rivolte
A metterlo tuttavia l'azzardo del tentativo di escludere del tutto di i ricordi
Per una giusta valutazione di Guicciardini quali storico e pensatore politico
Gennaro Sasso a tutt'oggi uno dei pochi studiosi che abbia dedicato al lavoro di De Caprariis un'attenzione critica più articolata del semplice omaggio o della uxorio liquidazione
Però è che la lezione di De Caprariis è stata ormai assorbito dalla storiografia Guicciardini Anna ma occorrerebbe inquadrarla meglio nella sua Jesi
Sì si escludono due interventi pubblicati sul fascicolo monografico della rivista Nord Sud dedicato allo studio in occasione della morte
Il primo che lo stesso Sasso dal titolo Guicciardini dalla politica la storia che riprende una recensione apparsa dieci anni prima il secondo Di Carlo Antoni titolo la coscienza del Guicciardini
Stupisce infatti vedere come le dei tanti interventi che si sono susseguiti a ricordo dell'attività di storico storico delle idee di De Caprariis
Sì è rimasto pressoché sistematicamente escluso quello che ormai considerato un classico per la stratigrafia sufficienti
Allora in avanti in maniera inversamente proporzionale all'affermazione sedici storiografica delle sue idee sull'evoluzione del pensiero di Guicciardini
Le iniziative intese a valorizzare l'opera dello studioso hanno infatti lasciato ai margini della riflessione il volume del mille novecentocinquanta e ripubblicato novantaquattro dell'istruttoria gli storici
Compresi gli interventi più recenti tra virgolette ovviamente Di Girolamo Cotroneo
Le pupille le pur brillante pagine tuttora grande che Giuseppe Galasso riservò agli studi Sardegna diventa prassi nel suo intervento l'itinerario storiografico di Vittorio De Caprariis restano troppo poco
A riscuotere maggior successo sul piano della Storia della storiografia è stata l'attività di storico del pensiero politico giacché gli studi sul vicentini rientra in un vigenti due filoni
In cui è stata divisa l'attività storiografica di De Caprariis quello erudito incentrato sul Rinascimento Riforma e quello ideologico
Così cotone cito
L'opera di De Caprariis si può all'ingrosso dividere in due grandi sezioni
Da una parte la storiografia diciamo così e invita cioè moltissimi studi sul Cervino e in genere sulle terre rinascimento della riforma
Il punto di arrivo sarebbe stato poi il grosso del suo volume del Minosse cinquantanove propone propaganda il pensiero politico in Francia
Durante le guerre di religione dall'altra i lavori diciamo pure anche se con tutte le tutele del caso di natura ideologica
In quanto almeno in apparenza sono strettamente legati al dibattito Poggi contemporaneo dal profilo di Tocqueville agli scritti raccolti in quello che a mio avviso può essere considerato il suo testamento spirituale cioè il notissimo le garanzie della libertà
Passando oltre che attraverso gli scritti giornalistici minori per la storia di un'alleanza genesi significato del patto atlantico fino alla citazione
E si tratta di un filone quello erudito in generale poco frequentato da chi alla scuola primato le tramite un messinese di De Caprariis si è formato giacché quando lo studioso assunse la cattedra nel music cinquantasei
Il volume Guicciardini anche Norman capitolo chiuso lo splendido libro sulle guerre di religione in Francia si apprestava a segnare la fine dei suoi studi sul Rinascimento
In ogni caso per recepire la lezione di metodo di quel libro corsetteria
Il Micelli ritengo che
Già nel mille centosessantaquattro si poteva sostenere che il volume di De Caprariis cito ebbe scarsa fortuna dato che Romina sembrano la tesi secondo cui i ricordi non offrono nessun aiuto intendere l'opera del Guicciardini
Così
Giustino
Lo stesso di ripeteva Giuseppe Galasso un anno dopo cito la tesi centrale Dondelli Gromo muoveva ossia la completa svalutazione dei ricordi come fonte attendibile chiave segreta del pensiero politico e storico della stessa in centosessantasette il Guicciardini
Erano e fu da molti respinta come torto ventata purtroppo unilaterale
Fine della stazione
La freddezza dell'accoglienza che registrava Giuseppe Giovanni abusivo si spiega tuttavia con l'accuso pietà con cui si affrontarono profonde riflessione dello studioso
Lei sa ricordate pagine di sasso di Mario Spinella nella recensione del libro che uscì su Belfagor almeno all'inizio rappresentato eccezionale
Resta che Francesco Guicciardini dalla politica la storia sino al punto di svolta che si vuole definire innanzitutto metodologico
Proverò alla fine a precisare meglio il significato di una simile affermazione che si che si appoggia però anticipo subito su quanto è stato detto a proposito sempre da Galasso dell'attenzione gusto raffinati per l'analisi test testuale e le questioni terminologiche che si stilano un elemento di De Caprariis a partire dall'influenza sempre più piena dello show
Nella stazione di Grasso
Prima ho mescolato e poi come suo vice direttore dell'Istituto italiano per gli studi storici
Al di là dell'influenza della nuova storiografia diciamo va altresì ricordato che fu proprio De Caprariis produrrà un saggio del maestro litro da scelto del Prince apparse mila centocinquantotto negli scritti su macchine in cui salvo aveva inserito una nota per esprimere una seccata pandemia nei confronti della propria presidente adesione all'interpretazione pesantissima Guicciardini che fu a Berlino accettata sempre anche da Benedetto Croce
Cito Chamot questa che nel nella produzione di decadrà insomma questa caratterizzazione del Guicciardini era ingiusta della propria più tardi ho avuta la mia opinione ma quale al momento in cui scrivevo questo saggio l'introduzione del principe era ancora indebitamente influenzata dall'interpretazione di De Sanctis fine della citazione
La linea programmatica di Francesco Guicciardini dalla politica la storia era già era già stata delineata da De Caprariis né nel saggio le cose juventine di Francesco Guicciardini uscito nel mille novecentoquarantanove non a caso sulla Rivista Storica Italiana diretta allora da sciocco poi diffuso nell'ultimo capitolo del volume
Quindi attraverso scrive
Le cose fiorentine valgono con la loro no le a smuovere le acque assai poco agitate degli studi Guicciardini anni azzurri filologiche di queste acque sembrano aver fatto il loro mare territoriale
E quei pochissimi storici che ancora vi si avventurano innanzi alla responsabilità di dover rendere conto di quest'opera fuori dal letto di proposte
Dell'accertamento testuale dell'ennesima esercitazione intorno ai ricordi un turn over personale uno rapidità del Guicciardini
Fine della citazione
Il saggio nasceva a margine della recente edizione delle cose fiorentine curato da Roberto dico
Mi Caprariis cui parlava di un processo genetico del pensiero Guicciardini hanno la cui storia non è ancora stata scritta
E affacciata l'idea della conversione una storia che sarebbe stato il cardine della monografia a quell'epoca nel quarantanove in via di completa
Infatti questo statuto venne diffuso nell'ultimo capitolo del
Ma non solo
Stava in nuce la polemica contro cinque certo filologi smog come si vede filologi smog i filologi di professione e la latitanza degli storici né nei confronti dell'urgenti impegni di cimentarsi seriamente con l'opera di disastri
Dopo l'agguato al confine
Perché negli anni venti e trenta era stato in intenso dibattito filologico intorno intorno alle opere edificio Dini stimolato dal piano editoriale della RAI della Laterza
Che in una decina d'anni realizzo la pubblicazione della nuova edizione della storia d'Italia pure di Costantino Panigada
E in brevissimo tempo grazie all'impegno Roberto Palma Rocchi dell'acquisizione completa delle cosiddette opere inedite
Portate alla luce nell'Ottocento da Giuseppe Canestrini finzione poco molto poco affidabili vale a dire le Storie fiorentine
Il dialogo delle cimento di Firenze gli scritti politici ricordi iscrizione autobiografici rari iscritti legati alle negazioniste
Il tutto mentre il conte Paolo Glisenti impubblicabile ricordarsi niente nel mio centotrenta inviare indiani del bar rinviarli in Spagna
Nel mille centotrentuno e e le lettere giovanili inedite del mille novecento trentacinque
Ma l'attenzione dei filologi ancora tutta rivolta ai ricordi
Si pensi infatti allo studio apparso su studi di filologia italiana nel mille centotrentadue che Michele Barbi aveva dedicato la storia redazionale veicolo
E al dibattito che questo intervento suscitò alla polemica occupa un marocchino eccetera
Sul piano della critica invece erano usciti i lavori prendesse il realismo politico di Francesco Guicciardini nel mio novecentotrentuno quello di Malagoli Guicciardini Firenze Milano settantanove e vitale Francesco c'è PM cinquantuno
A scorrere
Anche solo di sfuggita
Le note del volume di De Caprariis ci si accorge della necessità avvertito dallo studioso di affrontare criticamente i testi di servizi in una prospettiva del tutto svincolata dalla critica precedente
La ma la povertà riferimenti bibliografici sono pochissimi nel volume non è certo imputabile trascuratezza di informazione
La fotografia dell'Otetea e e impiegata solo come guida biografica e nulla più
Troppo debole per farne una base bibliografica solida e dalla caratura storiografiche speculativa
Di Matteo Serini il quale con i suoi lavori aveva cercato di imbastire una difesa dell'uomo uccellini per sottrarlo al giudizio dominante imposto la crisi italiana da De Sanctis
Infatti decenni non si fa neppure lezione
Liquidati in poche battute proposte del dialogo del reggimento di Firenze sul lavoro di criteri Lucci del governo popolare di Firenze suo riordinamento secondo Guicciardini
Pisani ottocentosettantasette e quello di far causa Francesco Guicciardi Rispoli T-shirt teorie zaini
Opere inedite fai del bene milioni centootto
Che era invece pensionati positivamente da da sciabola nella voce dedicata tradizionali dell'Enciclopedia Italia
Il ridimensionamento dei ricordi era però un prezzo da pagare per il superamento di un'idea del significato storico di Guicciardini che si era fatta troppo urgente
E tale superamento doveva passare attraverso l'analisi integrale dell'opera sul non limitarsi ad affondi monografici su singoli iscritti
Considerati a prescindere dal dal contesto in cui furono prodotti e del dialogo che l'opera di Guicciardini istituiti con le istituzioni politiche di cucina di cui si trovano ad analizzare
Dal dalla lezione di Chabod si poteva e doveva ricavare un nuovo modo di intendere e praticare l'intersezione tra storia cultura filosofia politica religione perciò non stupisce davvero vedere che una monografia su su Cervini uno uno degli autori più citati per quattro volte e degli ottantuno
Da un lato di gli scantinati Cantimori degli incontri Italo germanici nelle terre riforma saggio del del trentasette o gli eretici italiani del Cinquecento ovviamente del trentanove e soprattutto gli atteggiamenti della vita culturale italiana del secolo sedicesimo di fronte alla riforma del trentasei
Sul tasso saggi per per analizzare con acute riflessioni valide per molti aspetti ancora oggi
Problematici si convinsero che il giorno di Guicciardini nella sua concreta realtà storica
E la grande novità del user-friendly De Caprariis sul piano metodologico va sottolineata con le stesse parole dell'autore che così scriveva negli appunti sul metodo della Storia del pensiero politico uscito negli atti della catena compagnia
Tecniche ottocento del mille novecentoquarantasei quarantasette quarantotto cito
Così lo storico del pensiero politico non potrà ritenere decisivo nella concrete indagine storica per la concretizzazione storica il proprio concerto dalla politica
Questo non li toglierà mai il fastidioso dovere di intendere il fastidioso dovere
Ripeto titoli intende il concerto che della politica si ebbe nell'epoca o nel pensatore fatti oggetto di studio
E di porre la sua analisi sulle linee di quella concezione per meglio comprendere storicamente e comprendendo coglierne i limiti e le possibilità vittime finestre
Questa era la vera novità del mezzo di De Caprariis che tanto risentiva della dizione diciamo
E la storiografia politica che si fa storia delle idee e perché per la prima volta Guicciardini entrato da protagonista assoluto in questo profondo rinnovamento storiografico che poteva realizzarsi solo attraverso l'associazione tra la sensibilità per la storia concreta delle idee e l'altrettanto concreta analisi dei testi
Metodo lautamente filologico critico che finalmente fa impallidire ogni filo l'ottimismo
Non a caso proprio De Caprariis dalla Ciardi forti data alla cura delle opere Guicciardini amiche uscì nel mille quattrocento nel mille novecentocinquantatré
Vado a concludere
Allora storiografia successiva spettò il compito dire dichiara inseguire i ricordi all'interno di questa solida prospettiva dell'evoluzione del pensiero di Guicciardi
E non fece neppure troppe difficoltà
E inserirlo mostrando la coerenza e la legittimità similare introduzione all'interno del sistema ermeneutico
Ermeneutico dello stesso Guicciardini di De Caprariis
Che nonostante o no nonostante qualche necessario aggiustamento successivo resta davvero uno dei pochi contributi che si è mostrato capace di resistere cioè l'invecchiamento la ragione qual è il saldo accoramento delle sue riflessioni alle ragioni dei testi delle fonti
E quindi nostro
Grazie della pazienza o sforato di un paio di minuti mi scuso abbattendo cinque esso
Non c'è bisogno che inutilmente toccarlo va bene va bene
Facciamo un intervallo rilevanti facciamo l'intervallo dibattiti previsti alla fine
Alla fine della della mattinata ad esempio Inter ma
Unico
Dopo questa splendida mattinata dedicata alla prima parte del nostro convegno per il centenario della nascita Fabio De Caprariis la seconda sarà dedicata alla De Caprariis contemporanei sta diciamo così
E quindi
Partendo con professore Imbruglia
Da tortellini il poi con l'amico Cofrancesco passeremmo alla fase più effettivamente all'esperienza politica mediata dal pensiero Caprariis e quindi alla Fondazione Rockfeller
Con una va a nostro avviso Nissim allieva
Che si precaria per questo studio molto importante sulla Fondazione imputare si siano trovate cose importanti anche sul De Caprariis io intrattengono soltanto
Due minuti per prima cosa fare un ringraziamento non rituale
A Marta lei Michele Ciliberto che mi hanno voluto qui e soprattutto Benedetta Craveri
Che
Ha usato un argomento
Per cui non si poteva assolutamente dire di no
No era dovuto soltanto a mie condizioni nel nome particolarmente favorevoli però anche io qui voglio ringraziare ricordare Piero Craveri
Lo voglio ricordare perché con Piero abbiamo avuto oltre che la colleganza di vari interessi una effettiva colleganza di diciotto anni
In cui io ho fatto il rettore di suor Orsola e lui è stato commessi a nel consiglio d'amministrazione che come preside di una facoltà
In questi diciotto anni nei primi dopo aver in un certo senso messo a posto alcune cose fondamentali delle istituzioni sì comincio a pensare ad attività culturali
Ad iniziative culturali e con Luca Formenton
Pensammo di riedita re come il primo volume
Di una collana di filosofia politica di scienza politica le garanzie della libertà Vittorio De Caprariis che inaugurarono quello che doveva essere fu anche se brevemente
La suor Orsola Université impresso e queste sono questa è ho portato queste
Sì i libri perché sono cari Cordi così con un altro caro ricordo
E questo gioiellino il profilo tutto migliore questo gioiellino della collana di Luigi Masci li Migliorini che Ernesto pubblico che rimesso Paolozzi
Introdusse in maniera magistrale in cui si raccolgono appunto iscritti di De Caprariis subito quindi la su cui dirò poi una cosa brevissima infine ho portato questa antologia de il Mulino DVD edito clinica curata fatta da De Caprariis scelta da De Caprariis in una collana che De Caprariis aveva fondato i classici della democrazia moderna
Qui ante c'è una storia in un certo senso autobiografica perché adesso la fine degli anni ottanta
La terza mi chiese di fare una antologia di Tocqueville o con una mia introduzione io feci l'introduzione non sono mai riuscito a fare l'antologia perché c'era questa che mi minacciava perché un'antologia eccezionale
Nel senso che riesce a dare non soltanto una scelta perfetta di tassi
Pensate ultimo dalla avanti troppo della dell'Ancien Régime blu con cui si chiude appunto questa antologia che è perfetta perché il luogo in cui Tocqueville o per così dire sì riconnette a tutte le sue idee madri e in mostra come spesso fanno gli autori
Che
Non amano le loro discontinuità e mostra la grande continuità del suo pensiero dicevo
E e difficile non sono riuscito a fare un'antologia del potesse concorrere
Con questa in cui peraltro come
Una caratteristica la produzione di
De Caprariis
Non è centrale la democrazia in America anche se centralissima dal punto di vista dell'auto dicono cimento dimezzata
Cioè io ho sentito in alcuni passi del terrore riletto ho letto De Caprariis quasi dal coetaneo cioè quando io studiavo troppo io avevo più o meno l'età in cui De Caprariis gli altopiani con molto maggiore
Merito profondità e grandezza ma comunque e quindi c'era questo elemento
Dico competitivo ma di convergenza di stagioni io venivo fuori da una stagione di studi tedeschi quindi Marx Hegel avevo scritto un volume su Lorenz Stein
Mi interessavo di Sozzi altissima Shaft tedesca
Incontro troppi mille si apre un altro mondo e quindi sentiva molto questa convergenza con decadrà rischi in mostra questo suo essere
In un certo senso in sintonia forte controcredito
E
I la cosa che mi colpì perché in quegli anni tema ecco dopo di che anno era la democrazia
Era un tema forte sia Pepe come collocare il liberalismo di Dien Caprariis tonnellate di libri
Sia soprattutto per vedere nella democrazia in America non l'opera mai didattico il famoso dittico la prima e la seconda democrazia
E così catari esso sfugge a questa
Tra porta che è un po'una trappola poi me ne sono accorto e il suo Totti il nel suo profilo di Tocqueville
Lo percorre tutto e lo percorre anche in ambiti che solo molto più tardi sono stati recuperati per esempio la questione algerina
Per esempio la corrispondenza inglese
Cioè lui riesce a Corriere degli anni questa è la grandezza non c'è niente da fare accogliere degli elementi per conto quindi il certo senso viene
Attento in tutte le sue diverse pieghe pur senza perdere la continuità tant'è che come ultimo brano
Pubblica
Quel passo della va del semplici che vi ricordate però io per celebrarlo e per celebrare soprattutto
Quella che ho considerato una sorta di identificazione del liberalismo di De Caprariis con quello di Vito quindi nella loro diversità dal liberalismo imperante
è un passo
Del profilo di questo del libretto profilo rito che lì in cui
Vi leggo una pagina
Sentiamo che dice De Gasperis la svolta che segna l'opera di Tocqueville nella tradizione politica occidentale a
De Caprariis ha uno stile meraviglioso
Scrive benissimo ma la cosa più importante e che si permette dei periodi chilometrici senza assolutamente affaticare il lettore
Che è veramente un segno di una finezza di scrittura particolari
La svolta che segna l'opera di Trockij viene alla tradizione politica occidentale non sempre è stata valutata in tutta la sua importanza diciamo anzi e questo è un rimprovero che continuamente appare in queste pagine
Con tutta franchezza degli ultimi quarant'anni del secolo scorso e i primi decenni del nostro attratti da altri miti
E lui si riferisce al marxismo in particolare al positivismo hanno rifiutato il suo messaggio e in effetti le analisi da lui fatte e qui voglio richiamare la vostra attenzione
Distruttivi lì sfumature
E di chiaroscuri
Il senso profondo che Elia dei dell'ambiguità e delle contrattazioni contraddizioni implicite in ogni processo storico
Non potevano essere assimilate all'ottimismo della fede positivista e trionfante o dall'apocalittica tesa del millennio proprio di tanti seguaci di Marx di più la sua insistenza altro punto importante su certe componenti morali dei fatti politici sull'importanza della religione
E dei corpi sociali pareva hanno ad un'epoca in credo nulla e avvolte rozzamente incredula l'espressione di una profonda tendenza conservatrice
Mentre appunto quello che De Caprariis ci mostra proprio
Questa idea di libertà
Certo come diritto
Questo è scontato ma soprattutto libertà politica in particolare e come motore di tutte le possibili altre libertà
Forse l'unica cosa che
Anche se il qui in questo passo mi poi mi fermo subito perché il presidente del di una deve stare zitto invece mi sono messo a parlare
Una cosa importantissima invece a mio avviso che abbiamo intoccabili il
E che lui si ora ma non approfondisce e la componente
Di vincolo
Che è necessario che necessaria per la libertà
Cioè non esiste non può esistere nessun tipo di libertà assoluta se la libertà politica vuole essere
Un motore che tiene in moto l'intera società e questa è una cosa a cui De Caprariis tiene moltissimo questa idea del movimento
Degli allievi e dei limiti
Ecco una cosa
Dove il liberalismo di Tocqueville ora a un'altra sua connotazione forte per cui l'esigenza fondamentale della religione
La religione un'esigenza fondamentale dei popoli liberi perché pone un limite limita
La libertà di pensare mette a fisicamente l'assoluto ferma e quindi fa convergere l'attenzione sui problemi irrisolvibili problemi politici
Ecco qui in un certo senso De Caprariis lo
Porta più dentro una tradizione come i costumi perché invece no
La Regione ha un ruolo fortissimo per De Caprariis proprio
E qui faccio un anno battuta tratta da Cindy
Proprio in quell'ambito
Della democrazia che è frutto della rivoluzione inglese perché la rivoluzione inglese dice filiere
è l'America
Mentre i francesi hanno avuto la rivoluzione sul loro territorio Tocqueville dirà continuamente che l'Inghilterra
E aristocratica non nobile com'era la Francia Marius socratica eccessiva a democrazia attraverso una via lunga aristocratica anche in Inghilterra
Ma la democrazia chiudete
Sempre intelligentissimo la rivoluzione inglese
Il maestro lavoro sono i puritani che sbarcano in parte
Ma appunto perché volevo e poi mi ferma perché volevo sottolineare in effetti le analisi dello infatti sottili sfumature e chiaroscuri
Il senso profondo che li aveva dell'ambiguità
Delle contraddizioni implicito in ogni proprio questo quando io l'ho letto da ragazzo diciamo non potevo che l'ho capito ora cioè non traditore rileggendo De Caprariis e avendo a lungo lavorato sotto per il quanto lui abbia ragione quanto il pensiero di Tocqueville o sia un pensiero
Più che il pensiero ore dire vado la scrittura di rito che vi sia una scrittura poetica
Che continuamente il ponte e dispone
Per esempio idea fondamentali dea madre come la chiamava lui lo stato sociale le tasso sia vita sociale è frutto possiamo potremmo dire
Marx fisicamente e la struttura rispetto a cui il resto sono sovrastrutture ma è così
No perché poi lui fa intervenire il punto di partenza che determinando un certo tipo di stato sociale che sarà omogeneo però rispetto a quel tipo di stato sociale può essere un'aggravante punto di partenza come in Francia perché il punto di partenza è stato l'assolutismo
E quindi l'eguaglianza nella servitù
E può essere invece quell'ossesso punto quello stesso Stato sociale con un
Punto di partenza diverso l'americano un elemento di salvezza quindi nessun anche le idee madri sono continuamente usate
E disposte in maniera da potersi adattare ad una vettura concreta dell'esperienza credo che questo abbia fatto identificare muto De Caprariis scontro questo il rapporto tra esperienza in meditazione tra idee ed esperienza ma in cui i fatti diciamo così dall'osservazione dei fatti fosse l'elemento fondante senza nessun tipo di positivismo
Badate bene cioè l'esperienza nel senso molto più complesso del pensiero moderno fosse la l'unica basse solida per una scienza e per una filosofia politica grazie
La parola professori Imbruglia
Che ci parlerà appunto
Del Pubblico profilo dentro
De Caprariis naturalmente devo dire che sono molto grato anche commosso per ragioni che molti di voi possono intendere di poter fare al il ricordo di Vittorio De Caprariis
E il profilo di Tocqueville potrebbe essere un po'paradossale avere scelto di parlare proprio di questo libro il profilo intoccabile è un libretto di circa pagine apparso nel mille novecentosessantadue dedicato a Pannunzio in cui De Caprariis Pubblico dieci saggi che erano già apparsi sul mondo e sul Mulino delle e allora perché affrontare questo testo
Se comparato a quelli che di cui abbiamo sentito parlare stamattina quelli sulla storia d'Italia di cui hanno parlato così bene gli fu scartato o o anche al volume sulle guerre di religione in Francia per un volume
In notevole Mola e è solo il primo dei due volumi progettati De Caprariis avrebbe dovuto poi arrivare dopo la notte di San Bartolomeo del mille cinquecentosettantadue avere l'editto di Nantes
Nel novantaquattro su questo tornerò voglio dire però che da questo punto di vista sembra difficile affrontare il profilo di tocco che il come un'opera di storia
E invece come dire l'idea che io ho o per discutere con voi di questo testo
E proprio è proprio questa non tanto affrontarlo come osservatore politico
E e direi nemmeno con la partecipazione di identificazione di cui
Così bene ha parlato ora
De Sanctis ma piuttosto come un libro di storia il il profilo di tocco virile e un libro di storia nel quale confluiscono interessi vari che coprono l'intera
Costa ahimè esistenza di di De Caprariis e in cui la figura di Tocqueville ha avuto un ruolo centrale
Perché ha permesso a Vittorio De Caprariis di mettere in chiaro cosa fosse il mestiere di storico e quali fossero i problemi che lo storico doveva affrontare problemi che poi affrontato i nelle altre opere storica sia sulla storia d'Italia
Sul sia sulla storia di Francia
Il tocco vive inoltre
Consente di mettere insieme tre lati della figura di De Caprariis che naturalmente vanno tenuti vanno tenuti presenti innanzitutto lo storico ed è quello di Julio parlerò il commentatore politico al quale ha fatto riferimento
Ora Francesco vorrei ricordare un fare un solo esempio di questo aspetto del mille novecentosessanta
Sul nord e sud De Caprariis fece un intervento durissimo violentissimo di polemica contro il presidente del Senato nel Savona che aveva criticato in occasione di una crisi di governo
Un quello che gli sembrava gli inevitabili degenerazione del sistema politico e costituzionale italiano
De Caprariis al contrario dice che proprio quei conflitti che avevano messo in crisi il Governo erano una ragione di fiducia nel sistema costituzionale italiano e per chiarire questo punto di di polemica politica come
Loro ben vedono scrisse
Bisogna ricordare l'affermazione di Tocqueville
L'assetto socio sociale dei popoli
Di cui le istituzioni politiche non sono che l'espressione è un principio teorico ma anche un principio di analisi politica quindi il tocco mille è uno strumento che è presente nella ricca ricchissima
Comunque attività di polemista di Tocqueville e poi c'è naturalmente il il De Caprariis fondatore di collane editoriali e
La collezione di storia americana presso il Mulino con Mauro Calamandrei Matteuccia Romeo i classici della democrazia moderna con il Mulino e studi politici di Neri Pozza
E un altro lato questo sul quale vorrei tornare ma come ci si rende conto sono tutti aspetti della attività o storiografica di De Caprariis
Quando far cominciare le attività storiografica giuridica Price
Beh Matteucci scusate Tarcisio Amato che ha fatto
Degli scritti bellissimi su De Caprariis ci racconta quello che De Caprariis testo diceva che la sua avventura intellettuale cominciò con la lettura giovane aveva diciotto anni della storia d'Europa
Nel secolo decimo nono di Benedetto Croce la stessa opera che scappato ha opportunamente ricordato viene ridiscussa da De Caprariis nel mille novecentocinquantatré ed è una cosa su cui si ritornerà
La scoperta della storia d'Europa del Secolo decimo uomo che Croce aveva pubblicato nel mille novecentotrentadue
Sì porta automaticamente per così dire De Caprariis a scoprire il tocco di cioè scoprire la storia della libertà europea del diciannovesimo secolo sulle pagine di Croce significa per De Caprariis e credo per tanti altri lettori in quelle pagine meravigliose scoprire la figura di
Di Tocqueville
Che credo Croce parlo in una pagina abilissima di un doppio movimento che si dava nella storia europea di metà ottocento da un lato un più risoluto avviamento liberale
Dall'altro scrive la Società europea andava a tutta la democrazia già questa è una formula formidabile
E meglio si sarebbe detto che usciva dalla tutela di ristretti gruppi dirigenti
Di quelle antiche aristocrazie liberali che l'avevano guidata nelle rivoluzioni
E nel nuovo ordinamento degli Stati e veniva formando una sua classe politica più varia e che un mobile come era richiesto dalla grande varietà e mobilità degli interessi e bisogni da far valere e contemporanei
In questa vicenda così complessa
Di un movimento liberale che colombe delle vette e anche però delle sconfitte e il movimento democratico che procedeva al contrario con grande vitalità il più grande pensatore
Fu secondo Benedetto Croce il più profondo di tutti il tocco villa
Naturalmente qui li conosce pensa al Tocqueville alto così dei souvenir
Ma nella pagina di Croce importante sottolineare lo hanno fatto un po'tutti ma è evidente non solo l'attenzione all'uscita azione interna al movimento liberale
Che va da una sua aria per così dire arcaica come dice Croce o aristocratica fino ai nuovi liberali che cercano di misurarsi con il fenomeno della democrazia
Questo fenomeno democrazia nelle pagine seguenti conosce lo identifica come soprattutto allargamento del suffragio e formazione di una nuova classe politica non più basata sulla ricchezza successo
Cioè cioè Croce comincia con l'individuare uno dei temi centrali su questa questione che è illegale tra democrazia e Costituzione non si tratta solamente di considerare staticamente Kay quei due che conosce individua questo aspetto evidente che la la ricchezza la genialità di questa osservazione fu feconda di riflessioni
Su questo tema
Croce il ritorno nel mille novecentoquaranta sicuri novecentoquarantatré nel gennaio del quarantatré con un articolo intorno al tocco di che apparve sulla critica
Anche qui non aggiungeva molto alla pagina che abbiamo letto della ad altre
Della storia
D'Europa ma indicava un punto interessante cioè sosteneva che mentre il liberalismo e democrazia
Potevano venire ai patti al nome nel momento della
Vita politica
Al contrario sul piano teorico non c'era possibilità di confronto la la tradizione democratica doveva essa confluire nella tradizione liberale perché era questa seconda a essere forte teoricamente
L'articolo fu poi ripreso con un titolo che Croce cambio e scrisse democrazia e liberalismo proprio a indicare quale fosse il tema su richiamo croce perché attualmente sappiamo che De De Caprariis lo avesse e o comunque con viva attenzione ma anche Omodeo che fu l'altro grande maestro di del giovane De Caprariis intervenne su Tocqueville intervenne in tre e distinti momenti dapprima quando curo l'edizione il primo volume delle opere di Cavour
E nel trentadue quando uscì anche la traduzione italiana di Candia loro ed è su questo aspetto io non mi soffermo anche se è un tema di grande
Di grande interesse è un'attrazione la traduzione di Candeloro e l'ambiente in cui
Gentili anno in cui fu prodotta ma a parlando degli scritti di Cavour
Omodeo segnala
La il parallelismo tra Cavour e Tocqueville ad e addirittura
Osserva iscrive che è talmente forte è la vicinanza tra i due pensatori che si potrebbe immaginare anzi ci si deve stupire che non esista corrispondenza tra di loro la corrispondenza finora non si è trovata e aggiunge
Omodeo
Entrambi Cavour e Tocqueville
Consideravano la democrazia un male inevitabile a cui bisognava cercare di porvi rimedio con un più vivo senso di moralità e religione e qui e chiaramente il richiamo alla democrazia in America di
Di toccarli il secondo intervento e del quarantatré
Quando il Omodeo club trentanove scusate quando Omodeo pubblico fece tradurre alla moglie Eva zona e vi appose una introduzione ai ricordi alla traduzione italiana dei ricordi di tocca cioè alle pagine che talk Tocqueville scrisse a proposito del mille ottocentoquarantotto quarantanove pagine meravigliose e qui Omodeo comincia a proporre un'interpretazione un po'diversa cioè sottolinea l'aspetto dello storico intoccabile
Non è tanto il polemista il teorico politico e lo storico che da grande storico comprendeva storia lui contemporanea
E effettivamente apre un un un percorso nuovo e poi nel quarantatré Repubblica
Con introduce
La traduzione che fa russo in una collana curata da Omodeo di due iscritti che non erano apparsi nella democrazia in America ma erano i due scritti preparatori al secondo volume della democrazia scusate della Rivoluzione francese
Che
Tocco che stava preparando e che non vide mai mai la luce anche qui qui è interessante perché
Omodeo sposta il problema della democrazia non tanto nella sua relazione
Con la libertà come aveva fatto conoscere ma e naturalmente lo aveva seguito ma sul problema tra democrazia e rivoluzione
Questi sono un po'i i tre ambiti non in cui si viene formando o attraverso il liberalismo la figura di toccabile alla quale certamente a questi segni certamente De Caprariis dovette essere sensibile sì
Nel cinquantatré appunto
Commenta di nuovo la storia d'Europa un libro che fu per lui naturalmente capitare ma nel cinquantatré
Comincia l'interesse attivo di De Caprariis per
Otto capita abbiamo una lettera a Pannunzio di De Caprariis
In cui
Una è la quarta lettera del carteggio che comincia a farlo nel gennaio del cinquantatré
Vorrei anche sapere scrive a Pannunzio se il mondo si è occupato della nuova edizione delle opere gli intoccabili che in corso di stampa in Francia e di cui sono usciti finora la democrazia all'America e un primo volume dell'Ancien Régime
Nel caso del mondo non se ne sia occupato mi piacerebbe fare un articolo oggi Acqui volumi che ne pensi
E poi subito dopo non mi pare che Tagliacozzo abbia parlato dello spirito americano di commedia che era stato tradotto poco prima eppure dovresti sollecitarlo
E uno dei più bei libri di storia che abbia letto in questi ultimi mesi ecco mi sembra che in questo corto circuito di questi due
Affermazione di queste due frasi che De Caprariis scrive all'amico Pannunzio a picco veramente sincero quei beni
Un intensissimo scambio epistolare c'è la svolta di De Caprariis il il problema che pone Tocqueville a Luís non è più la storia del liberalismo qual era Sata avviata da Kruscev nella storia d'Europa che De Caprariis mai naturalmente smentisce ma il problema era nuovo era né
Il problema era di dover che ha
Ride cosa fosse veramente era questo il tema storico e politico che De Caprariis si scopre naturalmente nel cinquantatré evidente che quei dieci anni che passano tra il quarantatré
E il cinquantatré furono anni evidentemente cruciali da questo punto di vista e un'osservazione ancora nel quarantatré e Pannunzio scrisse un articolo bellissimo le passioni di toccarli
Un articolo di grande ricchezza che poi è stato ripubblicato nel sessantotto e a che certamente a De Caprariis non sfugge
Ed è quindi il legame con con Pannunzio è proprio come dire vivo vivissimo perché operato su un autore caro a entrambi e ai qua al quale si però ripongono il modo in modo diverso
Nel cinquantatré quando De Caprariis
Chiede a Pannunzio si può scrivere un articolo e riceve una risposta entusiasta pensate che la lettera e di aprile nell'ultimo numero di maggio del mondo appare articolo di di De Caprariis su su Tocqueville quindi evidentemente ci dovete essere uno scambio immediato pieno entusiasmo da parte di Pannunzio
Per l'articolo di che di De Caprariis che avviava una riflessione sull'autore
Francese ma e come dire cominciava con il presentare le questioni che poi furono da luglio ulteriormente sviluppate
C'è un punto però che vorrei un attimo sottolineare cioè il cinque nel cinquantatré abbiamo visto De Caprariis se ricorda i volumi già pubblicati nell'edizione delle opere complete di Tocqueville a questo cuore si aggiunse ma troppo tardi perché De Caprariis potesse tenerne presente alla fine del cinquantatré il volume di materiali preparatori per la rivoluzione in America chi aveva fatto questo
Questa edizione l'aveva fatta Meyer tant'un
Jacob Meyer che allieva poi curato naturalmente l'introduzione aveva chiesto all'husky di fare l'introduzione al primo volume della democrazia in America ha chiesto all'estero di fare l'introduzione al volume sulla rivoluzione
Francese
Il il il meglio era non era un autore che si era inventato o tocchi perché nel mille novecentotrentadue aveva pubblicato per la prima volta i manoscritti
Economico filosofici di Max e che poi furono pubblicati nello stesso anno nell'edizione medica sovietica quindi c'è un un interesse da parte di maniere per questa tradizione
E l'elemento che è molto interessante e che poi Mayer nel mille novecento trentotto in tedesco e trentanove in inglese
In pubblico Porcu il un testo il profeta dell'età di massa uno studio su Tocqueville
E e interessante questo studioso Tocqueville di Meyer perché ci presenta un intoccabile legato alla tradizione come dire di bocca
Alla tradizione che teme la la violenza dello dello scoppio della democrazia
E un anno uno studio in cui e molto è molto presente per esempio la rappresentazione che fece e lì allievi della democrazia plebiscitaria ecco questo testo di di Maier
Che ora prepara la sua edizione del Tocqueville naturalmente e lontanissimo da De Caprariis De Caprariis utilizzo il testo filologico e anche la Punzo che aveva preparato Meyer ma certamente si tenne lontano da questa interpretazione che potremmo dire alla burqa strano di ritocco
Era effettivamente l'interpretazione comincia quella che lo Guido in queste in queste letture
Su questo punto vorrei un attimo proprio soffermarmi un secondo sull'altra opera che la grande opera storica di De Caprariis
Sullo
Sul le guerre di religione in Francia perché perché le guerre di religione in Francia nascono anche come un dialogo a sei stretto con un grandissimo storico licenze a questo storico nel cinquantatré del cinquanta scusate sullo spettatore italiano De Caprariis dedicò un articolo storiografia francese storiografia europea lettera aperta a Lucien Febvre e De Caprariis in questo in questa lettera come dire fa i conti con la storiografia francese
Esce in particolare con i due massimi
Senza errori e naturalmente Mark blocco morto come sapete per mano nazista il le critiche che fa De Caprariis a Lucien Febvre sono straordinariamente interessati perché innanzitutto sottolinea come sia assolutamente importante ricostruire la come dire la conoscenza storica e sfuggire al problema del del relativismo
E questo è un primo elemento assai importante e poi quindi richiama in questo articolo la il Collingwood che aveva ha avuto rapporti intensi anche con mia con il Croce e De Caprariis richiama il Collingwood come colui che aveva saputo pensare il il tema e lo sviluppo della storia della libertà immondi
Effettivi senza rischiare quello che stava facendo riduce il sei per di passare al sociologismo delle sue che qui De Caprariis è molto attento a sottolineare attualmente la grandezza di due storici francesi ma anche la grandezza della tradizione italiana alla quale naturalmente si richiama non fa il nome di conoscere fa il nome però di Collingwood indicando questa tradizione dello storicismo dello stoicismo Coccia
Ecco questo testo è naturalmente un testo che si iscrive nella preparazione dell'opera storica cioè propagande pensiero politico in Francia durante le guerre di religione mille cinquecentocinquantanove
Mille cinquecento settantadue che vide la luce nel mille novecentocinquantanove
E interessanti
Io credo quindi sottolineare un punto e cioè che nello spaventoso conflitto francese che culminò nella strage della notte di San Bartolomeo in cui persero la vita decine di migliaia di ugonotti
De Caprariis denunciando questi orrori cerco anche di cogliere quale fosse il movimento positivo che si poteva individuare e il movimento positivo che si poteva individuare e qui certo si vede
La vivo di Croce e diciamo era il bisogno di andare e di riscoprire un valore profondo il positivo della libertà
Bisognava come lui disse superare l'elemento demoniaco che stava nella storia di Francia e in quella storia degni di conflitti religiosi e bisognava ritrovare il una dimensione umana e civile della vita della vita sociale
Bisogna disegnava non già rinnegare l'elemento religioso ma fare in modo che questo elemento divenisse fatture di civiltà era quello cui la Francia si stava incamminando a quello che non ha scritto nel libro
Successivo che aveva progettato ma che è evidente ci segnala questa lunga arcata della formazione della cultura politiche della vita politica francese che non ebbe interruzione nella rivoluzione
Ma che piuttosto e la lunga catena continuità della storia politica e della storia della della leadership
Ho detto come come si vede questi vari scritti ci portano come dire a considerare una pluralità di aspetti e di e di volti per così dire no nella riflessione storica
C'è un breve interludio però di grande interesse a proposito di quelle riviste di storia
Della storiografia che De Caprariis arriva con grande a Potenza messo in campo
A proposito della collana i classici della democrazia moderna Bobbio intervenne facendo un forte e lo so di questa collana sottolineando la ricchezza è la novità dei testi chi vi venivano pubblicati e quasi incidentalmente osservo che forse sa a più i più adatto sarebbe stato il titolo classici del liberalismo e aggiunse che era singolare però scusate l'assenza di di Russo
Il tono era benevolo De Caprariis rispose con con molta foga
Innanzitutto richiamo un principio generale ma vale la pena di di sentire le parole di De Caprariis il compito dello storico non è soltanto quello di restituire ogni pensatore alla sua storicità con chiuse ripetibile
Ma è anche quello di cogliere il modo in cui esso per così dire proprio grazie a quella sua storicità diventa il momento di un processo storico
Se non lo si facesse ridurremo tutta la storia non solo quella del pensiero politico a una serie di singhiozzi nello spirito e quindi c'è una un'affermazione
Forte anche del valore polemico che si doveva dai al lavoro storico
Lo l'osservazione dell'assenza di Russo
è un'osservazione che De Caprariis prende molto come dire considera con attenzione
Rispose che Russo come pensatore politico gli era sempre parso debole traballante e i suoi scritti politici mi sono parsi spesso volti irrevocabilmente al passato
Certo è una sorta di pensatore già autore del mondo dell'Illuminismo che non aveva vissuto Molise il rinnovamento del pensiero liberale di fine Settecento e di inizio ottocento ma aggiunge con grande acuti sa tuttavia definire su come una sorta di precursore del totalitarismo mi sembra a me una crisi sbagliata nel fondo
Questo è mi sembra un'osservazione da tenere presente perché ci dà il senso Novella ricchezza dell'ampiezza ma anche dell'equilibrio e della acutezza dell'osservazione di dite Caprariis
Infine la distinzione tra liberalismo e democrazia che Bobbio aveva come dire sottilmente ma anche come dire
Pertinentemente corto nella collana cioè invece che fare una collana di studi sulla storia della democrazia fare una storia di colla una collana di studi sul liberalismo
Una storia del liberalismo non può essere se non la storia del lo schiudersi della concezione liberale della vita politica alla problematica democratica e aggiunse
Credo che se un'insufficienza B nel pensiero politico di Croce essa consiste proprio nel non aver acquistato consapevolezza di questo complesso processo storico una riflessione attenta a Cuccia che è un confronto con con Bobbio
In cui entrambi non lesinano critiche ma il cui portato e molto evidente e visto che stiamo cercando di di considerare la figura di De Caprariis nel suo insieme vorrei richiamare uno scritto che De Caprariis fece pubblicare nella collana gli studi politici di Neri Pozza dove apparve il bellissimo volume di me che il vento costituzionalismo antico e moderno
A cura di De Caprariis ma senza introduzione di De Caprariis nel mille novecentocinquantasei presso la Neri Pozza
Effettivamente con l'altra introduzione di McVeigh nel dibattito italiano il dibattito si arricchì straordinariamente fu indubbiamente
Un po'una prova anche questa era intelligenza della genialità di editore De Caprariis il quale poi nel mille novecentocinquantasette pubblico di Leo Strauss delitto naturale e storia a cura di Nino Pierri
Il libro era del mille novecentoquarantadue e qui effettivamente e una scelta originale straordinaria perché De Caprariis che come abbiamo visto era stato educato profondamente più che convintamente allo storicismo di Croce diciamo pubblica il testo principale
G opposizione allo storicismo
La ripresa della tradizione del diritto naturale nella cultura europea effettivamente una una scelta diciamo anche editorialmente coraggiosa che purtroppo non non fu ripagata solamente Bobbio scrisse una recensione critica ma a contatto di questo testo perché al contrario il nella cultura storicista che fosse di sinistra o che fosse diversa non c'era spazio per questo a questo libro di
Diamo Strauss che invece poco dopo nel sessantasette fu recensito il modo straordinario da Arnaldo da Arnaldo Momigliano ma questa naturalmente una linea completamente diverso
Ecco
E allora abbiamo preso le mosse dal Tocqueville e ora dobbiamo naturalmente tornare a alto capito perché cosa significò toccati
Dei capi
Lo lo ha lo abbiamo visto che lo studia per tutta la vita si può dire che e il testo al quale ha pensato costantemente ha pensato costantemente sia alla rivoluzione
Francesi e l'antico regime sia naturalmente alla democrazia in America e forse mi sia lecito avanzare questa tesi forse soprattutto alla democrazia in America credo che questa sia veramente la a l'opera che cui De Caprariis guardo o con molta attenzione
Divide qualcosa che come dire Gesù genialmente forzo l'interpretazione stessa di Tocqueville perché anche se riconosce che questa formula filosofica non si trova nelle pagine del normanno e tuttavia vi circola l'idea che la libertà sia una forza operosa creatrice sempre attiva essa sola forza generatrice di libertà
C'è ancora un altro elemento quindi quella remora quell'esitazione di Benedetto Croce a collocare
Tocqueville nella ormai grande stagioni del liberalismo viene superata questa esitazione non c'era più
De Caprariis il quale supera anche la visione di Omodeo che aveva fatto di Tocqueville il teorico della società culturale francese e quando Van Manchester nel mille novecentotrentacinque capisce che Illy
Nel mondo industriale inglese e americano non del mondo culturale
Francese al quale egli stesso apparteneva e acqua ecco che il nome come mai di appartenere però era quello un mondo che era stato superato e la grandezza di toccarli sala appunto nell'aver capito di dover guardare a Manchester e non alla monarchia
Interessante anche il confronto che viene fatto combaciano in corsa bisogna incostante nell'idea la libertà degli antichi e dei moderni aveva contrapposto queste due libertà aveva detto la libertà degli antichi e sacrificio della dimensione individuale a vantaggio di quella pubblica difensore politica la libertà dei moderni e il sacrificio della dimensione individuale io pubblica a vantaggio della dimensione individuale ecco De Caprariis parte
Da questo otto siete capaci parte da questa affermazione di di becero in corsa ma poi sostiene che il vero superamento e dato dato così e e tocco vinto che va oltre questa distinzione e ridurre le due linee il
L'interesse individuare l'interesse generale non vanno pensate disse tu così in alternativa potevano essere pensate congiuntamente e quindi e qui che De Caprariis trova ancor più che invece la rincorsa e quindi ormai lontano da Croce trova il nuovo la il nuovo orizzonte per l'integrale civiltà politica europea
Ancora un elemento vorrei sottolineare molto brevemente dei tantissimi
Aspetti che si possono guardare dell'opera di De Caprariis su Sutto capire vorrei però sottolineare un elemento cioè che diversamente ormai da Croce De Caprariis sottolinea la radice settecentesca
Di Tocqueville
Il liberalismo di Tocqueville non è il rinnega mento come aveva in fondo proposto anche se con molti ripensamenti ora Benedetto Croce il liberalismo di Tocqueville quale viene ricostruito da De Caprariis e un liberalismo profondamente settecentesco
E infatti con un colpo o di genio lui dice parlando di reddito Kryl'
Tocco che le individua nelle tradizioni settecentesche soprattutto in molte scuole certamente una causa generale di ogni assetto politico lo stato sociale
E lo stato sociale e effettivamente qualcosa che può essere il risultato anche casuale di un fatto o di un sistema di leggi ma aggiunge
De Caprariis una volta che esiste lo si può considerare esso stesso come la causa principale della maggior parte delle leggi dei costumi e delle idee che regolano la condotta delle nazione
Aveva
Effettivamente costruito De Caprariis intorno la figura di tocco che il non soltanto il punto di riferimento polemico politico presente nei dibattiti del tempo
Aveva costruito effettivamente oggetto storiografico oggetto storiografico profondo articolato Ugo completo leggi ogni suo di ogni suo aspetto
è anche interessante mi avvio alla conclusione sottolineare come de Carlo De Caprariis abbia seguito questo movimento di tocco lui ponendolo quasi sempre in parallelo Anna
Però poi alla fine il problema che gli chi gli pone il liberalismo mi fa scegliere la strada appunto di Tocqueville cioè la possibilità di trovare un una perfetta intesa tra società civile e società politica questi due elementi erano questi si potevano incontrare chi aveva costruito questa immagine
Liberale e però anche come abbiamo visto morbosa verso un'intesa con la tradizione democratica era stato era stato tocchi
Naturalmente
Dopo sessant'anni no dallo scritto di chi De Caprariis molte cose
Con le esperienze drammatiche che sono successe tra il sessantadue oggi
Sono cambiate e certo la la speranza era fermezza di De Caprariis di ritrovare le contraddizioni non il mito della libertà le contraddizioni di libertà e democrazia negli Stati Uniti naturalmente sono venute forse sono venute forse meno
E tuttavia il questo elemento quest'attenzione al problema dei dal conflitto tra la logica
Degli interessi individuali quella generale l'elemento del conflitto questo mi sembra in conclusione che si possa dire elemento che De Caprariis intuito copre qualcosa che non si poteva far tacere
Ne il nome di un'arcaica visione quella di Omodeo di Tocqueville né il nome di una esasperata visione democratica quella a quella di Max l'elemento della libertà andava andava mantenuto
Di questa complessa serie di orizzonti ci resta poco ci resta questo piccolo volumetto pubblicato nelle sessantadue poi pubblicato come ha ricordato poc'anzi il San
Da pazzi ma c'è qualcosa che mi sembra che si possa dire in conclusione ma credo che si possa dire per De Caprariis proprio le parole che ci dice disse a proposito di toccarli
Il grande scritto che ci manca disse Phil sardi tocco che il e il secondo volume sul
Sottocapi ebbene possiamo dire che il grande scritto storico che ci manca di De Caprariis e proprio il volume su quello sotto
Se però vogliamo
La splendida relazione che con la scusa di parlarci delitto il di De Caprariis centrato un quadro amplissimo sia della storiografia di De Caprariis sia del Periodo
E dei contemporanei di De Caprariis mentre li scriveva pensava alle cose di cui si è parlato ora la parola al professor Dino Cofrancesco che ci parla della collaborazione di De Caprariis al mondo della corrispondenza con Mario Pannunzio grazie di notte la parola
Grazie a voi solo non voi mi vedete erano schermo al chiuso
No io io ho venduto fine
Ma mi sentite almeno benissimo
Ecco nera verrà perfetto
Io naturalmente ringrazio
Istituto
Ringrazio marxista
Mi fa molto piacere di incontrato dei vecchi Aime carissimi amici no
Il tema di cui
Su cui mi intratterrò visto
Questa breve beh almeno spero chiacchierata riguarda il De Caprariis polemista
Il De Caprariis combattente no il De Caprariis perché alle polemiche ideologiche e politiche degli anni del tardo uscenti lirismo e poi del primo centrosinistra
Dedica la maggior parte delle sue collaborazioni al mondo no
Pensate che
Gran parte di questi interventi sono stati ricompresi in il quarto volume e quarto volume
A più di seicentocinquanta pagine
Forse si dovrebbe parlare
Delle contraddizioni di De Caprariis combattente e polemista
Perché in realtà alle leggere bene con attenzione questi iscritti
La sua preoccupazione fondamentale
E quella di portare avanti una battaglia la battaglia per il centrosinistra una battaglia che lui vede dieci militano
E che pur distinguendolo da una cultura azionista dalla quale lui peraltro proveniva acquista cultura e con vede una concezione della democrazia che forse noi
Non abbiamo più uno abbiamo perso non solo se hanno ragione o per fortuna c'è una concezione della democrazia per la quale si entra in politica
Comprende gran un fatto di coscienza
Ogni battaglia una battaglia etico pur litigano
E una battaglia etico politica però che tende a da assumere una concezione della democrazia che come dicevo non è più nostra
La democrazia in realtà una si registra l'azione di ciò che pensa il ruolo dell'agente
Non è la realizzazione del veleno
E di questo s'era fatto teorico ecco lo stesso Tocqueville anzi in una pagina splendida della Democrazia in America va detto che ci sono due concezioni della democrazia quella americana e quella europea e quella europea sostanzialmente vede nel governo del popolo la realizzazione bene bene ora tutto questo poteva comprendersi all'interno appunto di uno schieramento di uno schieramento politico uno
E all'interno di questo schieramento politico si rimane abortisce concertati dalla violenza di scelte affermazioni di De Caprariis no
Per esempio
Dalla violenza nei confronti del partito liberale io personalmente sono sempre stato lontano da da questo partito
E se mi consentite Malagodi non mi è mai stato molto simpatico
Ecco però nel leggere che l'anima di ogni liberale
Si ribella nel vedere il nome venerando di Benedetto Croce insudiciata dal contatto che il partito pugliesi che aveva dato la sua fiducia vuole it circa col fascismo
Be'questo era molto ingiusto
Io ricordo benissimo avevo ancora
Avevo già all'età per capirlo
Che uno dei motivi ivi correnti negli interventi televisivi
Di Malagodi era proprio il rifiuto ecco di ogni contatto con i monarchici e naturalmente a funzioni con il movimento sociale italiano
Questo portata De Caprariis
A sottovalutare tra l'altro lei ragioni per cui gran parte del mondo liberale
Era contro ossia la nazionalizzazione dell'energia elettrica sia contro l'istituzione delle Regioni
De Caprariis era non storico un analista politico Vivar raffinatezza intellettuale però quando difende le riforme di struttura
E cioè la nazionalizzazione dell'energia elettrica
E le regioni
Non appare che dedichi a queste due dei furbetti una riflessione con molto seria e approfondita dice soltanto che Ichino corre salvò la reazione
Fino alle vuole voleva forse
Tali centro sinistra e affossare il centro sinistra significa spostare la Democrazia Cristiana a destra
E quindi innescare nel Paese una spirale da guerra civile di cui i beneficiari saranno soprattutto
è l'ente stile le destre conservatrici o le destre sovversive e reazionari
Di cui naturalmente anche il giudizio scontato sul giornate di Genova del luglio mille novecentosessanta che una storiografia ecco assai meno presenta oggi legge forse più con gli occhi di Mario Vinciguerra e di Randolfo Pacciardi che non con gli occhi di di Pannunzio no
E con tutto questo aspetto delle polemista e corrente
Le battaglie di Vittorio De Caprariis
E con molto problematiche nuove
E d'altra parte ecco se si pensa a ciò che ha rappresentato la rivoluzione
Edifici unici spicca storico grafica del fascismo portata avanti da Renzo De Felice
Ecco si deve concluderei che sia il Mondo di Pannunzio quindi anche i valichi hanno un monte eccetera e così via De Caprariis e con nonna
Colgono quello che è l'elemento fondamentale di questo nuovo cambio di prospettiva culturale
Per esempio io non ho trovato nessun giudizio sul fascismo formulato da De Caprariis molto
Degno di grande riflessione dico non il fascismo lorda di violenti al servizio della reazione sono i sovversivi sono e è un po'una quella che De Felice avrebbe e giudicato la vulgata così come c'era da aspettarsi che De Caprariis se non avesse nessuna considerazione
Ecco per Gioacchino Volpe che per Rosario Romeo suo amico e sodale era uno dei Massimini storici
E italiane del Novecento né tanto meno per Del Noce uno scrittore non proprio non capiva non c'è uno scritto
Su Del Noce il padre del Risorgimento in cui tutto il discorso di Del Noce viene sistematicamente frainteso ma viene frainteso anche il discorso di volpe
Corre
Commentando la recensione uscita su Nuova antologia
Che Volpe faceva al libro di Denis Mac Smith questa mattina è stato ricordato addirittura De Caprariis intitolata il pezzo elogio del dedito
Nel senso che Volpe
Se in quanto fascista non poteva non enunciare le malefatte fascismo ora nessuno rilegge quella recensione apparsa su Nuova antologia in realtà scopre un grande un volta che nonostante le sue dichiarati mai rimosse
Illusioni sul al fascismo ecco però in realtà tanto fascista non era conosce volpe era un nazionalista monarchico dopo e in quanto tale ecco poteva aderire al fascismo ma non in soltanto considerando il fascismo ecco una continuazione del Risorgimento su questo
The Catalyst aveva molte ragioni ecco il fascismo non poteva considerarsi tout-court una continuazione del Risorgimento
E qui detta apparisse insisteva spesso sulla sull'idea che il Risorgimento fosse Antipa ampie che il fascismo forse anti Risorgimento tout-court
Ecco ma questa visione oggi ancora accettabile
In realtà
Ecco io non credo che il nesso tra Risorgimento il fascismo fosse quello opposto da Gioacchino Volpe ma non credo neppure che tra fascismo e Risorgimento non ci fosse assolutamente nulla in comune no
Se si pensa agli scritti di un grande storico come Roberto Vivarelli e alle sue pagine su Mazzini è così di Barelli
Dice espressamente che il Risorgimento a due anni ha un'anima cavouriana l'animale del che poi dall'uomo allo Stato liberale e poi ha un'anima Mazzini mazziniana unanime familistica un animale sì e enfatizzare il culto della nazione e dice in sostanza viva quest'anima porta assai chic ma io non sono neppure tanto d'accordo sulla caratterizzazione di Mazzini con Proto fascista
Ecco però ecco non posso
E col non prevede che gran parte della pubblicistica se vorrete della retorica fascista all'autolegittimazione spessa de leggi il Messia imprescindibile dall'episodio
Rinascimentale
Ecco detto questo ci sono delle ragioni dell'inattualità di De Caprariis che almeno sembrano affatto fondate
Oggi la cultura liberale ha completamente rimosso Benedetto Croce lo storicismo ecco basta vedere a l'istituto basta vedere istituzioni con l'Istituto Bruno Leoni
Per l'Istituto Bruno Leoni un pensatore come cruciale non solo non è liberale ma è un prodotto fascista e del resto un esponente dell'Istituto Bruno Leoni
Luigi Marco Bassani e così scrive espressamente che non solo crociera un prodotto fascista bene un prodotto fascista anche il jazz fusion ecco
Cosa che avrebbe fatto raddrizzare vecchia De Caprariis il quale peraltro non aveva una grande considerazione
Dice persone il suo autore pena N torna a cui dedica delle pagine straordinaria e Mitton può considerarsi uno veramente uno dei suoi grandi autori se non come Tocqueville almeno Prost diciamo subito dopo tocca
E oggi il liberalismo e soprattutto e in autunno e non c'è nessun liberale a cominciare dal del
Defunto il compianto Norberto Bobbio che nella polemica sul liberalismo e liberismo tra Einaudi e Croce non prenda le parti
Ecco chinando incontro clochard
Sensi di legge sebbene
Ciò che ha scritto De Caprariis in proposito invece ci si rende conto che le cose non stanno proprio così
Ecco De Caprariis rivolge una critica einaudiani che a me sembra totalmente da condividere e cioè che per inabili né con lo Stato con periti Stigliani antichi ed è un male necessario
E dei catari esso mostra invece
Che lo Stato solo non è un male necessario ma è uno strumento è uno strumento per realizzare
Per lo Stato laico lo Stato che non tollera diseguaglianze lo Stato che mette tutti in condizioni
Ecco di concorrere alla lotta per l'esistenza e per il proprio posto al sole no
E direi Encuestas rivendicazione la funzione dello Stato
De Caprariis e ingiustamente inattuale
Perché tra l'altro se essi con se si leggono con attenzione gli scritti per esempio D Alia grazie di questa corrente liberista e il vero grande genio speculativo
Ebbene
E qui episodi fenomeni come le socialdemocrazie scandinave o come lo stesso non viva pesi cadono al di fuori del del liberalismo non sono liberali sono vie che portano alla schiavitù
Riecco De Caprariis ci ha insegnato il contrario
C'era insegnato a non mitizzare il mercato a considerare che il mercato senza il controllo delle istituzioni senza il controllo dello Stato
E comporta alle diseguaglianze e le diseguaglianze sono l'anticamera
Della sovversione
Vorrei richiamare un altro aspetto di emerge
Da questi scritti sul mondo di De Caprariis e cioè la sua vicinanza ma fino a un certo punto a Benedetto Croce
Intanto diciamo che
L'autore su cui
Questa mattina molti si sono soffermati e cioè Tocqueville per un autore da Kruscev molto
Rispettato però e anche un autogol da Krusciov molto frainteso
E Croce nell'Asti nello scritto del quaranta treni chiamato da Imbruglia scriveva che nella giuria di Tocqueville
Per il grande amore per la libertà ed ansioso timore che andasse perduta era alquanto appannata la coscienza delle intrinseca virtù creatrice che direi e che perciò
Va bene le cercando sostegni fuori direi
E come diceva la libertà come la cui sia la condanna morale con il pensiero non si nega mai a nessuna particolare condizione di fatti istituzione costume sistema economico altro che sia ma tutti questi ad opera secondo la situazione delle cose ossia il corso della storia come mezzi pratici
Dell'opera sua
Senonché il come hanno ricordato grandi studiosi di Tocqueville per cui il mio amico De Santis Tocqueville e non si faccia nessuna illusione sulle istituzioni tant'è vero
Che parlando del Messico diceva guardate in Messico alle stesse istituzioni
Segretario degli Stati Uniti d'America eppure la condizione dei messicani e assolutamente diversa incomparabilmente
Diversa il peggiore rispetto a cui
Ecco dei nord americani
E
Non solo in questo mantiene anche
Anche a di bassa valutazione della scienza politica peggio dedica Clarice si distanziava per conoscere per clochard la scienza politica era una scienza di pseudo concetti no
Ecco De Caprariis invece nomina arrivava cento al pensiero di Marx ebbe e alle sue categorie ma riteneva che invece una analisi attenta come quella condotta dai grandi scienziati politici del suo tempo il primato e acquisti il grande nome di Gaetano Mosca
Età
Una introduzione ecco per comprendere la stessa storia faccio un solo esempio quando
Max Weber parla delle categorie politiche quando parla ad esempio l'eco della democrazia ecco non dice che il tipo ideale di democrazia
Qualcosa di reale anzi vedi finisce delle utopia e scientifiche sono utopie scientifiche
La città io fisso
Il tipo ideale democrazia e poi vado a vedere in che misura quelle che vengono considerate democrazie si distinguono dal tipo ideale
Ma in che misura si distingua questa opera dello storico
E lo storico che studiando gli eventi
E i protagonisti degli eventi cieco ci spiega perché la democrazia Ateniese e diversa dalla democrazia medievale perché la democrazia
Ecco della degli antichi per adoperare una formula di Bobbio tutte parafrasa venti
Mentre lo standard e diversa dalla democrazia dei moderni
E un altro punto per a mio avviso distinguere Piccolella De Caprariis dal suo maestro
Il l'attenzione
Il nazionalismo
Non so Croce in realtà
Ecco e rimane sostanzialmente un'azione degli Stati del mondo libera
Ecco non vorrei fare sobbalzare sulla sedia intimista sentire perdere il nazionalismo liberale intendo un liberalismo con un forte senso dello Stato nazione ecco un liberalismo che non riesce a comprendere le forme di governo e consente di non ecco radicate su un treno storico se non radicate sulla tradizione
E in fondo il il padre nobile questo liberalismo era Vincenzo Cuoco Vincenzo Cuoco il primo grande pensatore che si pone il problema sì istituzioni sono bene la Repubblica bene la monarchia Belem acqua lei che Rino ecco su cui si fondano queste queste istituzioni
Direi che Croce aveva un'attenzione
Per la
Quella che potremmo chiamare impropriamente per la ragion di Stato italiano che non è una condivisa da da De Caprariis
E certe volte non era condivisa anche a regione pensate all'opposizione di Croce
Al allora al trattato di pace
Cioè che e De Caprariis studia in un
Saggio che non è ivi compreso
In questo in questa raccolta
Quarto volume ecco dei suoi iscritti ma e ricompresa in un altro volume cioè l'Italia contemporanea mille novecentoquarantasei mille novecentocinquantatré ecco a mio avviso questo è uno dei saggi più belli che io abbia mai letto un capolavoro storiografico assoluto non
Specialmente nella prima pagina ecco De Caprariis ha uno stile
E un distacco
E nello stesso tempo una partecipazione agli eventi che ricordano di uno dei suoi grandi maestri share Federico Chabod
Ecco in questo in questo saggio tra l'altro cioè un'analisi del Partito d'azione della cultura del Partito d'Azione
Ecco che a me sembra assolutamente insuperabili
Essa aveva aderito è stato ieri è stato ricordato al Partito d'Azione era diventato segretario
Nella città Atripalda però e con quando ne parla ecco ne parla ecco con molto giusta
E d'altra parte
Il suo a differenza per esempio del compianto Giuseppe Galasso
Non c'è De Caprariis una grande considerazione per quelli che sono i padri nobili del Partito d'Azione
E cioè Piero Gobetti e Carlo se lecco negli scritti di De Caprariis almeno quelli pubblicati sul Mondo ecco questi sono nomi
Appena accennato
E in questo forse De Caprariis era e non è l'allievo di Kruscev ed allievo di Floris nel senso che non aveva poi un'eccessiva considerazione
Per questa cultura politica ma due era
E addio riconosce nel senso che riteneva tuttavia che il Partito d'Azione e corre cassette menti di modernità e di originalità di cui l'Italia in quel momento aveva bisogno
Non so un'ultima considerazione e convoca lei fa
E cioè che nel considerare
Le culture democristiana il socialista
Ecco
De Caprariis toccava un po'di astrattezza nel senso che ecco diceva che la Democrazia Cristiana ecco aveva
Praticato illiberale il liberalismo sul piano empirico una volta al governo
Ma non aveva fatto bene i conti con la sua cultura e con la sua tradizione politica lo stesso diceva
Ecco sostanzialmente dei socialisti no
Ora anni sembra che separare il Risorgimento dall'apporto sostanziale dei cattolici ecco sia un tantino ingiusto se si pensa che molti dei protagonisti del Risorgimento evocato vicino
Pensate soltanto alla grande figura di Bettino Ricasoli
Nel cui animo albergava
Lo spirito di riformatore religioso di qualche secondo prima o pensate figure con Ruggero Bonghi amico intimo di manzo pensate allo stesso Manzoni
Se il Risorgimento Risorgimento liberale intrighi sul dipinto cartoni intorno anche se si tratta di cattolici che tipo Modiano nella maniera più assoluta lo spirito del Sillabo e l'insegnamento di più no
Una delle critiche più forti che io abbia mai letto delle Sillabo e contenuta neanche grande equilibrio di Minghetti
Ecco sono i partiti politici e la loro indipendenza pubblica amministrazione il cattolico Minghetti in una nota dice che con il Sillabo
E compiono mono
Senta messo alle spalle tutta la tradizione del moderno ecco per ritornare ad una chiesa gesuitica intollerante inquisitoriale
Ecco non era a dirlo non era ammazzino Cattaneo
E non Minghetti
E per quanto riguarda i socialisti sì eccoli c'è un socialismo risorgimentale estraneo al ai moti risorgimentali
Però non va dimenticato che il socialismo italiano nasce da un tipo turnover la cui sostanza è una sostanza Signa
Non Hervé grandi tante grandi figure
Del socialismo riformista Nasko
Pensate per esempio
Ad Alessandro reti agli scritti di Alessandro levi pensate
Agli collaboratori ecco di critica sociale che si chiamava Arpino cuori critica e non a caso riecheggiando il grande romanzo di De Amicis
E insomma ecco ci sono
Delle degli aspetti del pensiero ecco va be De Caprariis che a mio avviso vanno il problema tipizzati ecco detto questo però
Ecco io non mi sono occupato di quello che io ritengo il grande del Caprariis perché se ne sono occupati gli altri
Cioè De Caprariis degli iscritti sulla Francia dell'età moderna il De Caprariis pecco di Tocqueville Ile de Caprariis vi NI ritorna
Ecco a mio modesto avviso ecco questo è il grande grandissimo gratis
Compreso anche lo scrittore l'Italia contemporanea mille novecentoquarantasei mila duecentocinquantatré
Ecco io e De Caprariis polemista invece
Qualcosa di diverso qualcosa molto rispettabile un uomo faceva delle battaglie che si possono
Anche comprendere il condividere ecco però sento
Il combattente ecco io personalmente preferisco lo storico e il teorico non so se suona
Soprattutto con la mio amatissimo amico presidente
Francesco De Sanctis grazie grazie Dino per la tua bella bellissima relazione in cui c'è ai anche portato esaminati perché i problematici De Caprariis il che fa molto bene ad un convegno che vuole essere all'impronta della critica che vige in questi testi grazie Dino ora la parola va alla dottoressa scusatemi
Alla dottoressa Giulia Clarizia qui accanto a me che ci parlerà di Vittorio De Caprariis l'istituto e la Rockefeller Ford esce questo diciamo pure la proiezione di più avanzata
E possiamo dire della figura ride Caprari
Ma avanzata senz'altro perché non andiamo dall'altra parte dell'oceano per cui vediamo Miazzo perché mi perdoni passa
Basta
Allora innanzitutto intanto che vediamo le slide ci tengo a ringraziare di cuore la dottoressa ringrazio esserci libertà per avermi coinvolte in questa importante dall'iniziativa emozionante essere da questo lato della della scrivania lui davvero grazie
Ma nonostante l'iniezione cercherò di stare nei tempi anche perché si avvicina in maniera pericolosa l'ora di pranzo
Dunque come è stato giustamente introdotto io vi parlerò non delle opere di De Caprariis ma dell'Indecast Garics studioso e del suo rapporto con questo istituto che ci ospita oggi l'istituto italiano per gli studi storici e la falle foundation sono storiche come vedremo estremamente interconnessa
Tuttavia non voglio limitarmi raccontare questa storia per se stessa male voglio collocare nel contesto più ampio che è quello nel rapporto anziché quello delle relazioni transatlantiche quello del momento storico in cui si costruivano i due blocchi della guerra si da e in cui si è iniziato a parlarne storiografia di guerra finta culturale
Questo il mio campo di studio il motivo per cui sono che racconta di questa storia che è un pezzettino di una ricerca più ampia fianco in corso per cui mi scuso anticipatamente se dovessero esserci delle delle imprecisioni anzi accolgo molto volentieri qualsiasi tipo di commento suggerimento che mi possa aiutare poi nel proseguimento di questo lavoro
E oltre a far questo voglio anche riflettere su come attraverso la storia di De Caprariis come studioso appunto i legami di natura culturale sì possano trasformare il kamikaze la politica
E questa visioni niente non è miglia
è di Rita Paris stesso è una visione che lui porta avanti in questa sua opera del mille novecentocinquantotto stare in un'alleanza agenzie significato del Patto Atlantico con quindi voglio capire questo intervento ma qui arriverò anche chiuderlo
Ma andiamo a vedere più da vicino alla storia che voglio raccontati
Come mi diceva storica calata nel contesto del del dopoguerra in cui l'Europa nazista ricostruendo non è un Europa dove ci sono anche molte incertezze affluite se non generate dalla contrapposizione bipolare che sta emergendo
L'Italia di queste incertezze anche delle risposte che si tentò dall'uno e dall'altro lato di dati è stata notoriamente un laboratorio
E in questo contesto quiz succedono due cose che sono molto importanti per la nostra storia una la conoscete Canzo molto meglio di me nasce questo istituto che era nella mente di Benedetto Croce da molto tempo che potete prendere effettivamente forma soltanto nell'immediato dopoguerra
E abbiamo anche in questo stesso momento storico il ritorno della fate foundation in Europa occidentale
Parlo di ritorno perché l'azione foundation era stata fondata molto prima nel mille novecentotredici dalla famiglia Rockefeller la famiglia magnate statunitense proprietari della Standard Oil e on scopi filantropici finanziare progetti che avrebbero secondo la loro visione ha cresciuto il permesso di ma lo sviluppo dell'umanità un po'megalomane però è così
Tra le sponde sono chiaramente arrestati sei progetti in Europa per via della della guerra e nel dopoguerra inizia a ragionare sul suo ritorno è un personaggio fondamentale eccidi e che che fa da nesso tra questo istituto e la ratio alla Fondation fu Max
Scudi
A che vi devo necessariamente introdurre brevemente inviare una figura molto importante intellettuale antifascista
Che fu un importantissimo tramite negli Stati Uniti con gli antifascisti italiani a sostegno dell'antifascismo italiano durante la guerra ma anche nel dopoguerra era emigrato nel mille novecentotrentuno poi naturalizzato statunitense nel trentanove
E non studierà arrivato negli Stati Uniti proprio grazie ad arte per foundation con una borsa Rockfeller era ben introdotto nell'ambiente elitario governativo statunitense
E ci racconta anzi circoscrivere a Benedetto Croce il ventisei gennaio del mille novecentoquarantasei
Che in quei giorni stava prendendo contatti con le fondazioni americane come l'azienda per rinvigorire per iniziare stiravo questi programmi che erano attivi prima della guerra di relazioni culturali e di scambi di studenti questo è il primo riferimento proprio tutto trovare all'avvio di un rapporto sebbene non esplicito poi tra l'istituto e l'arcade foundation dal quarantasei a quando fra questi rapporti effettivamente si strutturano passò del tempo
Perché arriviamo fino al mille novecentoquarantotto
Tempo a durante il quale la stessa Rockefeller foundation in quel contesto di tensioni bipolare emergente stava cominciando a ragionare su quale dovesse essere la sua strategia in Europa
Gli storici posso citare Friedrich Captal Tim il hanno ragionato sul rapporto tra l'attività della Rockfeller foundation suo finanziamento di progetti di varia natura non solo culturale ma noi oggi interasse dei progetti di natura culturale progetti di ricerca
E quella che era la linea governativa nel contesto della guerra fredda statunitense quindi a un tema ancora aperto e dibattuto a quel che ci interessa è sottolineare che pr il direttore della della sezione dell'inumana teste Dell'Arco del della razza foundation l'indipendenza della Fondazione e il suo sostegno alla strategia statunitense non erano in contraddizione
Quindi in questo veramente Complesso contesta abbiamo una lettera di Bruno fuorché era un collaboratore di di Max Ascoli di cui parlavo prima a Raffaele Mattioli un altro importantissimo padre fondatore di questo istituto allora amministratore delegato della Banca commerciale
Lettera in cui qua fa riferimento un personaggio che vi cito perché sarà coprotagonista insieme a De Caprariis di questo
Di questo breve intervento che che
Che sta presentando che si chiamava Eduard ANSA lui era il vice del giorno ma ciò che più ha citato prima pigliare dice direttore della sezione Mantis dell'artista per foundation
E sarebbe diventato il principale interlocutori di questo istituto mi farà particolare offre foundation e di De Caprariis nei suoi rapporti con l'arte del fondo esce quindi danza foie raccontava Marchionni di aver incontrato danze negli Stati Uniti che era in procinto di partire per l'Italia siamo nel marzo del quarantotto tra l'altro in piena campagna elettorale per le politiche dell'aprile del quarantotto
E danza stava arrivando in Italia proprio con lo scopo di gettare le basi per la ripresa del lavoro del Fondazione nel nostro Paese quello che suggeriva Ascoli due anni prima fondamentalmente forse Ottolina e l'importanza di questa missione al punto tale scrive da rendere consigliabili i suoi contatti si estenderà al di là del mondo ufficiale ed accademico e qui pensava a Mattioli
E dice anche ho pensato immediatamente all'Istituto di Benedetto Croce mancanza ne era perfettamente già cosciente eccetera non c'ha pensato quindi queste lettere ci testimonia il fatto che
Appunto il la strutturazione dei rapporti fra l'istituto e l'altra del foundation costeggia venne ampliata e si concretizza poi in un effettivo incontro tra danza e Benedetto Croce il ventisei aprile qui questo istituto da cui poi prenderà appunto la struttura questa collaborazione come sapete ha riguardato molto la la costruzione della biblioteca per l'acquisto materiale dei volumi
Che la compongono ma anche e qui veniamo alla questione che più ci interessa al finanziamento di borse di studio
Borse di studio perle i giovani borsisti dell'istituto
E incontriamo arriviamo finalmente a parlare de di Vittorio De Caprariis il giovanissimo Vittorio De Caprariis
Che aveva credo ventidue o ventitré anni fa comunque la matematica quando iniziò a seguire le le prime lezioni di questo istituto tra trentasei e quarantasette e poi stimatissimo da direttore dell'Istituto Federico Chabod fa domanda per ricevere una borsa di studio per trascorrere un periodo di ricerca a Parigi
L'auto né e a finanziare questa borsa di studio e proprio la razza ne fornisce e qui veniamo al citatissimo archivio della Raffaella dove ha potuto trovare questo tanto sintetico quanto importante documento ne vedremo delle altre pagine seguito sono due piccole scaglie in cui fondamentalmente sintetizzata
Diciamo di Gross la parte più rilevante della carriera di Vittorio De Caprariis come studioso
E quindi vediamo come la Rockefeller foundation fondamentalmente e attenta osserva e sostiene Vittorio De Caprariis per tutta la sua carriera che comincia qui comincia qui è il mille novecentoquarantotto di Caressa ventiquattro anni mi sento io un duello vecchia pensare a questo
E che sta partendo per Parigi per trascorrere un anno studiare proprio il trimestre come rispetto qui per studiare il pensiero politico francese nella metabolici primo saggio grafico qui sul campo forse per gli altri del sette ottobre sul
Tra l'altro ok scusate dunque dicevo quindi trascorre questo anno Parigi finanziato dall'altra le foundation che gli concede una borsa di studio di trenta mila franchi
E quello che molto interessante notare a mio avviso come potete vedere la parte alta di questo di questa seconda pagina del di questo documentino che hanno la comunque quindi lo potete trovare comodamente sul sito dell'arte alla Fondation
Ci sono degli atti materiali su De Caprariis che ancora non abbiamo purtroppo perché non sono ancora stati digitalizzati non abbiamo richiesto la digitalizzazione per cui arriveranno ma intanto c'è ci accontentiamo di questo di questo interessantissimo materiale
E notiamo che De Caprariis teneva contatti diretti con vacanze la si dimetta che lo testa questo e affini che sta per Eduard non non so qual è fosse il secondo nome con la F danza allora che vediamo citato
E era un De Caprariis molto entusiasta del lavoro che stava portando avanti apparirci un lavoro molto produttivo scriveva mentre si dedicava al lavoro principale la ricetta proprio sul pensiero politico francese nel sedicesimo secolo
E dovette essere un periodo talmente tanto positivo che De Caprariis chiese l'estensione di questa borsa di studio voleva rimanere lì
E e qui troviamo invece un darsi da scettico rispetto alla sua permanenza per un altro anno intero a Parigi
E che risponde con questa lettera che cui invece che è stata inviata poi in copia a Federico Chabod
I risponde guarda sai ci ha chiesto un prolungamento dorato borse di studio come sai nostro intento principale con queste borse di studio è quello di rafforzare il legame intellettuale
Dei Paesi con cui stringiamo queste partnership quindi dell'Italia attraverso le loro situazioni accademiche e quindi questo istituto per cui implicitamente danza che stava dicendo devi anche tornarci poi lavorare in questi fondi non può rimanere a Parigi
E e glielo dice in un modo secondo me molto danno dicendogli forse è è positivo che tutte scorretto un momento quali Dean di concreta scrittura dopo questo periodo di ricerca vicino ai suoi maestri a Benedetto Croce via Federico Chabod
E chiude facendo un riferimento molto forse anche sbrigativo Conteh Bilica in giallo
Alla fine dicendo può essere anche che questa sarà l'ultima parola e che i nostri rapporti finiranno in cui effettivamente ma non sappiamo che le cose sono andate molto diversamente non so se per tenacia di De Caprariis ottenere
Un effettivo forte forte interesse da parte della razza del foundation di continuare a seguire a sostenere questo studioso probabilmente entrambe
E tra cui voglio fare una specifica che non ha fatto prima la faccio adesso nel concedere queste borse di studio la razza del foundation sottolinea che non c'è una interferenze rispetto alla ai risultati della ricerca lo fa mandando dei nascono le ha messe nelle slide e mi sono dimenticata ma mandando praticamente delle istruzioni per l'uso degli istituti che ricevevano queste queste borse di studio quindi anche questo
E dicendo che non dovevano in alcun modo essere proprio sottoposti al vaglio i risultati delle ricerche non solo ma ci devono anche che la Foundation non fosse ringraziata nelle pubblicazioni perché non volevano che si potesse pensare
Che ci fosse un'interferenza nello sviluppo della ricerca stessa
Questa è una cosa interessante perché siamo in un periodo storico molto delicato c'è un finanziamento che ha chiaramente orientato ma che tramite questo documento e comunque non c'è alcun tipo di traccia di una effettiva interferenza nelle ricerche svolte non sulla vita carsica da tutti gli studiosi che erano sostenuti quindi una assoluta indipendenza da questo punto di vista importante sottolinearlo
Bene quindi abbiamo invocare scrittori ma scrivere a Napoli edema che quali effettivamente zone cinquanta ottiene una piccola estensione della sua borsa di studio sono troppo anche scusate
Di mille duecento franchi per eventualmente finire conclude il lavoro che stava portando avanti quindi già una piccola estensione ma come sapete nel frattempo De Caprariis diventa vicedirettore di questo istituto l'ho detto prima e lo ripeto lui era tenuto in grandissima considerazione da Federico Chabod
Per cui non deve sorprendere che nonostante giovanissimo sorvolo volesse vicino a sostegno di quella nella sua attività quotidiana di direzione di questo istituto e un altro aspetto molto interessante è che in questo ruolo di vice direttore dell'istituto De Caprariis teneva i rapporti se non quotidiani quanto meno periodici regolari proprio con l'arte del foundation era un lavoro per lo più amministrativo di rendicontazione quindi mandava per esempio le ricevute dei gli acquisti dei libri però è un dato importante che ci dice che questo rapporto anche quando De Caprariis non era svoltava svolgendo ricerche finanziate dalla razza del foundation era comunque in contatto con loro
E arriviamo però alle mille novecentocinquantatré
Quando come sapete alla fine dell'anno De Caprariis lasciò il suo incarico di vicedirettore di questo istituto immagino per dedicarsi tempo pieno e con una libertà di movimento alla sua principale attività cioè quella di circa e nel cinquantaquattro abbiamo questa secco è stato scelto questa seconda borse di studio sempre da parte dell'arte del foundation sente ottenuta tramite il rapporto con questo istituto per tornare a Parigi a concludere quella loro che aveva iniziato nel mille e novecentoquarantotto che non arriva ancora terminato quindi di nuovo per lavorare sul pensiero politico francese che poi vera la luce all'opera che è stata citata tante volte questa questa mattina
Altri sette mesi a Parigi nel frattempo notiamo
C'è sente la traccia dei più importanti successi
Accademici di carriera deve contrari su cui si parla per esempio riso concorsi in università pirite quanta attenzione proprio la meticolosa da parte dei dirigenti della razza del foundation nel nelle traccia
Di quello che è diventato un po'un loro motivo di orgoglio
E tra poco la vedremo proprio scritta questa questa frase
Nel cinquantanove come sappiamo esce finalmente questo primo volume nella loro propaganda e pensiero politico in Francia durante le guerre di religione
E qui dobbiamo introdurre un altro personaggio ed è interessante perché ha un altro anello di congiunzione tra questo istituto e l'Arx alle foundation che si chiamava jeans mo'serie
G suoceri era stato borsista dell'istituto qui nel quarantasette
Insieme a De Caprariis quindi due si conosce ma avevano seguito le elezioni di questo istituto insieme forse erano anche amici questo non lo so ma senz'altro si conoscevano di persona
E nel mille novecentocinquantacinque jeans mo'seri era diventato il capo della sezione dell'usiamo meglio United States Information agenzia a Firenze quindi anche qui un'agenzia non abbiamo il tempo di parlarne in maniera estesa tra un'agenzia che fortemente legata alle tematiche appunto della della guerra fredda quantomeno della promozione degli interessi statunitensi
In Italia non solo chiaramente in Europa generale a quindi mosse ieri diventa da questo volo denunzia evidentemente era informatori anche della Rockefeller foundation se non direttamente collaboratori e questa è una pista di ricerca che devo sinceramente ancora
Hanno esplorare a dovere
Ma sicuramente non serie era in contatto diretto con Art Farmer foundation perché ebbe al suo diario del mille novecentocinquantanove che abbiamo questo passaggio molto interessante su De Caprariis
Che appunto lo incontra e li porta fisicamente una copia di questo volume di di questo di questo lavoro tanto atteso e scrive tra l'altro anche Mussari alti volumi devono arrivare sappiamo che questo purtroppo non non accadde
Anche qui ci sono aggiornamenti sulla sua carriera accademica
Ma voglio sottolineare due cose in particolare la prima è che Morselli si dice colpito e riferisce questo suo stupori positivo della profonda conoscenza di De Caprariis della letteratura statunitense
E & capitalista che sta attivamente lavorando anche su Tocqueville in questo momento eccitato e lo invito
A mo'serie ad andare in visita negli Stati Uniti
Lo incoraggia ad andare in bici per in visita negli Stati Uniti e De Caprariis sembra da queste parole esser stato entusiasta di questa idea
Non so se lui poi effettivamente riusciti ad andare perché qui nella in queste perfetto perché qui non è segnato ecco per esempio invece in questa scheda il viaggio negli Stati Uniti non è a non è sottolineato appunto era stato incoraggiato fortemente incoraggiato e poi conclude allora lodando le sue lodi intellettuali e dicendo sarà senz'altro un dire un merito come ex borsista dell'arte alle foundation
Quindi chiude con queste parole di d'ordine la senza senza riserve
Abbiamo detto che abbiamo detto tante volte questa durante questa giornata che De Caprariis si stava interessando fortemente alternare la democrazia statunitense
è e in parte forse anche nel contrasto di questo interesse forse possiamo anche leggere il suo intervento con questo volume del cinquantotto su un volume sulla sull'alleanza atlantica stare in un'alleanza Genesis significato del Patto Atlantico
Questa un volume in cui De Caprariis cerca le origini storiche culturali sociali e morali di questa alleanza che definisce ben più o quanto meno molto diversa da una semplice fatto difensivo
Non è scrive quindi la storia diplomatica per sua stessa dichiarazione ma vuole scrivere una storia etico politica anche questa è una formula che è già stata citata oggi che e che ritorna
La sua visione era che l'Alleanza atlantica fosse un frutto di un patrimonio culturale e morali l'insistenza sull'impronta etica morale molto molto forte
Dei paesi come dell'Europa occidentale e degli Stati Uniti e quindi condividevano questo sistema di di valori e che era diventato poi un fattore decisivo anche nella politica diplomatica bene mi domando se non possiamo leggere questa storia del rapporto tra De Caprariis l'arte del foundation come una esista stessi sono stati di promozione di quel sistema di valori e di cultura abbiamo visto in maniera del tutto indipendente ma quanto meno in linea con l'azione di una promozione di valori liberali democratici
Ma ancor più importante con questo vorrei per concludere credo che l'esperienza di De Caprariis studiata sotto questa lente si importante perché getta una luce sul ruolo degli intellettuali italiani
Nella costruzione del blocco occidentale nel campo appunto culturale etico e politico un ruolo che è stato molto trascurato nella storiografia che per fortuna
Già da da qualche tempo sta cominciando ad emergere ma su cui c'è ancora tanto lavoro da fare per cui credo che questa storia sia un bell'esempio anche appunto del ruolo attivo non solo passivo degli intellettuali italiani in questo contrasto vi ringrazio tanto
Molto brava molto interessante tutto il discorso sia dal punto di vista della Fondazione sia dal punto di vista della persona De Caprariis sia lo sbocco in questo libro con il significato Possati ha avuto questa promozione di intellettuali
Italiani all'interno di questo contesto storico-culturale
Grazie
Il programma io non so che ore sono perché non non è
Nel
Abbiamo il tempo per chiedere se qualcuno vuole fare un intervento
Poi si è affidato alla signora Marta
Abbiamo nel
L'attacco avevo deboli
Io
Questo
Da facendo
Allora sono stato stiamo girando
Impunemente
Una
Un pezzo diritta dal padrone di casa
Di Benedetto Croce comune a vedere forse imperdonabile non si sente no
Assunse
Mi mi piace di più la mia voce amplificato
Allora occorre dire imperdonabile nel senso che
Io non avrei mai immaginato di dedicarmi avete detto cose del quale non sapevo nulla assolutamente nulla fino a Roma
Sei mesi fa cinque mesi fa per fare
Penso Dante Alighieri
Mi sono preparato ho avuto una rincorsa di vent'anni e non si sente no no si sente
No consentano quelli
Non capisco chi è che non sente io
Allora adesso sentirete
Troppo
Allora per fare una legge abilitante ieri avverto vent'anni di ricerche di dinieghi perché Dante Alighieri e pochissimo amato in questo Paese pochissimo
La scuola italiana la mia scuola altomedievale perché andava a scuola quando nessuno di voi erano ancora nato
Negli anni
Quarantanove cinquanta
Faceva di tutto ma in tutte le materie e docenti avevano questo dono dei fanti
Di produrre disamore nei riguardi della materia che insegnavano anche delle altre contigue
Per cui Dante veramente odioso ma poi riconobbero Ferran tedesca sapete bene che durante credo che sia uno degli uomini più brutti dice Carlo delle Piane di un attore che ha lavorato molto con me
Se la batte con tanto di ieri per il profilo
Ecco mente con Dante Alighieri mi sentivo malgrado
C'era da farsi tremare i polsi e mi sentivo do abbastanza preparato perché aveva questi vent'anni di letture disturbi amici garantisti che vedono accompagnato vennero attraversavamo
Roma mi sentivo in grado di poter raccontare
Attraverso la vita prova
Voi assente
Vi rendete conto di costo pro dicendo capito no conoscete
Allora altre sonorità nuova insomma raccontare fondante perennemente adolescente ragazzo fino alla fine dei suoi giorni
Che ha visto il film probabilmente nessuno di voi o dovrebbe vedere perché è un film che ha una valenza didattica non indifferente
E che avvicina molto Dante Alighieri
A allo spettatore incoraggia non è andata così dell'ATER esattamente al contrario nel senso che non sapevo nulla dei fogge la persona
Una delle persone più generose in quest'ambiente prevedibile in cui ero lavorerò lavoro da ormai sei squadre sessant'anni mi fece un un grande favore non momento di difficoltà della mia assoggettate del mio fratello oggi soccorso salvò due il che
Che erano andate all'asta per dei problemi
Di che non aveva pagato le tasse avevano dei debiti bancari quindi parlasse Lorella comprate per minori eccetera salvate quindi di fronte a una persona che gettano perché ti ha salvato queste due ville Tella lasciate
E ti telefono e ti dice mi serve che tu GDL Witt dicono ce io potevo dire di no
Ho detto benissimo corrompere chiunque l'avesse chiesto di girare una vita e non sapevo nulla sapevo vagamente cioè l'iconografia di Croce che sta comunque libro così vicino di pronto Marcello non aveva altro di quell'accordo
Quindi ho fatto un corso accelerato grazie comprendente Luigi borghesi
Un
Un consulente che ha letto tutto quello che si poteva leggere che me l'ha suggerita considerate non accompagnate poi conosciuto del Made che ha svolto il lavoro
Più più
Più esaustivo quello che
Che mi ha convinto a fare San Paolo
Il Veneto in queste in questa residenza è stato un momento di grandissima nazione grande distribuzione perché qui veramente io sono convinto e qui si avverte veramente coro fortissimo alla previdenza
Di questo personaggio così particolare verso essere umano così particolare segnato dalla vittoria anch'esso come Dante dal dolore
Ce l'aveva a questo livello di sensibilità così estrema
Grazie al dolore Casamicciola il bambino con Man morto la la la sua compagna dopo vent'anni mostrando una serie di eventi terribili e questo concentrarsi salvarsi nei libri anch'io sono un po'bibliofilo anch'io amo molto i libri e quindi è qualcosa che bella molto avvicinato
Poi stare qui dentro
Mi sono permesso di inventare delle cose come ho fatto io feci due film per i quali quindi circa anche dei premi significativi giacché il volto
Di medie velistica fece un film che si chiamava Magnificat Roberto Medioevo per esempio
E accade quella cosa che ho capito che funziona benissimo fra voi studiosi per cui più ti inventi un principio etico prevarrà nella
Però devi tante fece il resto Magnificat comporre dentato a al meeting dell'amicizia dei popoli e c'era un professor lungo medievista illustro italiano che si chiama Franco Cardini
Vide questo firme rimase folgorato perché riesce mai professionali certo io ho studiato tutta la vita provvedere o vi sono delle forze dell'ordine sapevo nelle reinventate profonda irrealizzabile voglio la bibliografia di questo film voglio davvero io dico purtroppo in campagna adesso dovrei andare bene verrà chiesta più volte poesia segnato però non ha capito che Barroso da perché erano probabilmente erano possibili
Erano
Ecco in quel caso Roald altomedievale quale cose che abbiamo inventato sia un'opposizione possono essere forse no ma sicuramente poteva potrebbero essere accaduto
Quindi grandi registi inglesi feroce che attraversi Baruffini scopre hanno pur avendo dedicato tutta la vita ecologico venti giorni io sapevo delle cose che noi sapevamo grazie
Così abbiamo concluso al meglio no
Grazie a tutti