"Governare il Bilancio"

Allora diamo inizio a seconda giornata dei lavori
I inizia le azioni di Vincenzo Visco la riforma fiscale problemi di efficienza e di equità sulla questione riforma fiscale si già cominciati a discutere ieri nell'ambito delle dibattito sui temi più generali ma
Relazione fondamentale sull'argomento è quella che discuterà questa mattina
Ma io non ho una relazione scritta una serie di appunti tre quindi ricostruirlo
Cose che probabilmente molti di voi già hanno ascoltato parecchie volte
E che comunque disgraziatamente rimangono
Rimangono sempre attuali e evidente noi ci troviamo di fronte a serie difficoltà del sistema fiscale italiano e queste difficoltà sono espressioni di una crisi più generale dei sistemi tributi neri che si sono sviluppati nei Paesi occidentali nel secondo dopoguerra
Cioè e ora si tratta di problemi comuni a molti a molti Paesi
Anche se la situazione italiana si caratterizza per alcune ulteriori o no anomalie per come per esempio un'evasione di dimensioni eccezionali una struttura me amministrativa assolutamente inefficienti
In ogni caso mentre negli anni settanta e molti Paesi occidentali
In molti Paesi occidentali si prende coscienza del fatto che si è conclusa un'epoca a a livello di sistemi fiscali e della necessità di incisive riforme e e appunto gli anni Ottanta soprattutto nei Paesi tradizione a a anglosassone sono gli anni della riforma fiscale del riforma che tenta di povero ordine i sistemi che come dicevo hanno caratteristiche abbastanza abbastanza simili a sia pure
Anche se le strade che hanno portato a questa a questa situazione disordine sono sono abbastanza
Diverse e peculiari di ciascun Paese queste caratteristiche sono quelle che vediamo oggi oggi e in Italia modo molto evidente in una molteplicità di imposte imposte con di soli con aliquote molte alte
Nessuna eguaglianza nel trattamento fiscale ai contribuenti a parità di reddito e quindi una discriminazione sistematica
Che appunto Violante uno dei cardini del equità fiscale quella e gli economisti chiamano equità o orizzontale un disordine assoluto nella tassazione dedica capitarle
Un uso improprio inconsapevole degli incentivi si fiscali un peso eccessivo del prelievo fiscale e contributivo sul fattore lavoro una ridottissima progressività asse nove ingressi vita del prelievo complessivo nonostante aliquote formalmente molto possessiva
Che spesso arrivano a livelli formalmente confisca torri
Evasione altissima è crescente in tutti questi sistemi e complicazioni legislative insopportabili controllo evidente ed accettato
De e dei gruppi di pressioni e delle e dello esperti nel processo di formazione delle leggi e chiunque abbia esperienze di lavori parlamentari questo lo sa benissimo
Effeti molto gravi e non desiderati sull'allocazione delle risorse e soprattutto sugli investimenti e gli elenchi del le dei problemi potrebbero potrebbero continuare
E voi in Europa tuttavia in particolare l'Europa continentale e in Italia il dibattito su queste questioni che negli altri Paesi è durato resta ed è stato molto animato per oltre quindici anni è risultato molto minore
E in soffocato da interessi corposi d'abitudine inveterata i da carenze culturali enorme di cui forse non si ha nemmeno una consapevolezza piena e questo forse è l'ostacolo principale al un discorso sulla riforma fiscale
Nel nostro Paese
E in effetti in questi anni un discorso coerente sulla riforma fiscale in Italia è stato portato avanti soltanto dall'opposizione di sinistra
Inizialmente in condizioni di isolamento e tra molte incomprensioni vorrei ricordare i problemi che ci sono stati col sindacato nel mille novecentottantacinque
E successivamente però come con adesioni significative e impotenti
E tanto che oggi proposte come quelle lo stesso sindacato dalla Confederazione degli artigiani della Confcommercio presentano non pochi elementi comuni con le ipotesi che fin dall'ottantatré ottantaquattro venivano avanzate
E che sono state poi via via formalizzate in proposte legislative il cui contenuto è stato studiato con una certa cura e graduato con integrazioni successive
Apportate alla evoluzione della situazione politica e del dibattito tecnico cioè e questa è una cosa importante da capire cioè le che le varie le varie cose abbiamo forse in questi anni è uno tutti
Passi di un disegno complessivo questo non sempre è stato è stato colto ma e molto molto impotente perché la situazione poi può essere forzata fino a un certo punto ma non ho
Ora se si guarda al dibattito politico scientifico sulla riforma fiscale di questi anni si nota che esso si è polarizzato essenzialmente su due proposte diverso su due linee alternative
Una che possiamo definire culturalmente più moderata in quanto non prevede la bantu l'abbandono dell'impianto analitico e giuridico
Otto su cui si basano oggi i sistemi fiscali tutti i Paesi ma cerca di applicare tale apparato logico in modo coerente e sistematico
Tendendo a realizzare un vero sistema di imposizione del reddito
è l'alto l'approccio più radicale che postula la l'abbandono completo delle attuali criteri di posizioni per adottare un sistema di tassazione del reddito speso con quindi la totale esenzione dell'umiltà
Questo e l'essenza del dibattito scientifico e politico nei Paesi in cui questo si è svolto
Negli ultimi dieci anni
E evitare chiare queste cose per capire poi anche le implicazioni delle proposte concrete
E l'approccio alla riforma tipo imposta sulla spesa presso presenta numerosi vantaggi concettuali e almeno potenzialmente anche pratici
Tuttavia per poter rendere accettabile sul terreno distributivo un'imposta sulla spesa sarebbe necessaria affianca alle per lo meno l'imposta di successione molto poco progressiva e al limite con caratteristiche escoriative
Che ovviamente sarebbe realizzabile esclusivamente in un mondo di piena nominatività di tutti i titoli di di assenza di paradisi fiscali
E cioè in un mondo totalmente diverso da quello da quello che si può immaginare per i prossimi per i prossimi anni e forse decenni inoltre non va dimenticato che l'intera tradizione giuridica e contabile del mondo occidentale basetta sulle imposte sul reddito da tempo immemorabile
Per cui apparirebbe sostanzialmente velleitario ipotizzare soluzioni tecniche le le cui implicazioni sono oggi come oggi consapevoli pienamente soltanto pochi studiosi almeno in un Paese come il nostro
E rimane quindi ed è questa poi la strada che noi abbiamo preso pure la strada più tradizionale
Ma non più facile da percorrere della revisione dell'imposizione sul reddito della decostruzione del sistema
Sulla su su un'imposta sul reddito intesa come imposta onnicomprensiva
E è appunto questo l'approccio in in cui in cui ci muoviamo a questo
Personalmente io su come diciamo come studioso ho ho molta simpatia per le imposte
Sulla spesa OCCAR Shlomo però appunto volendo essere realisti sci non c'è non c'è altra altra strada
Ecco ma la realizzazione di un sistema basato su una beva imposta sul reddito non è una cosa semplice
Se i sistemi attuali sono insoddisfacenti non funzionano solo iniqui efficienti eccetera eccetera e ciò dipende proprio dal fatto che essi non realizzano pienamente
I principi e criteri proprio di una vera imposta sul reddito pur essendo tutti basati sull'imposizione su due e in proposito la situazione italiani è chiarissima
Ce la prendiamo gli ultimi dati disponibili
Riguarda un'imposta personale sul reddito la base imponibile dichiarata nel mille novecentottantaquattro a tutti i contribuenti risultava DC per duecentonovantasei mila miliardi ora senza fare conti complicati ricostruzione del del retiro imponibile potenziale si può usare per un confronto ecco come come Proxy il reddito nazionale accorse fattori che nello stesso anno Eva di seicentosettantuno mila miliardi e quindi abbiamo una differenza di trecento se settanta mila miliardi tra l'una cifra che potrebbe essere assunta come indica
E invece la capacità contributiva
Del paese e invece e invece il reddito che effettivamente viene assoggettato all'imposta
Che rappresenta non più dal quarantaquattro per cento del reddito nazionale ora queste stime sono state fatte tante volte ne fece all'inizio degli anni ottanta risultati erano molto simili solo che allora dato che è la contabilità nazionale era
Quella vecchia e si arrivava a una percentuale medio dichiarato rispetto al totale intorno al cinquantacinque sessanta per cento ovviamente adesso la percentuale
La la prevede percentuali si riducono datate se e vogliamo far riferimento a a stime recenti più alcune
Sono state fatte all'Università di Pavia sempre relative al al mille novecentottantaquattro perché ripeto l'ultimo anno in cui sono disponibili dati fiscali
E che però non tengono conto della rivalutazione del PD perché per fare i confronti non è sono ancora elaborati tutte i conti
Della della contabilità nazionale che seguo necessarie e quindi diciamo siamo a livelli di una stima ancora ancora impreciso e imperfetto e con la valutazione dell'evasione fiscale quindi senza tener conto dei degli effetti di evasione in quell'esprime di circa duecento mila miliardi
Di base imponibile per la sola imposta personale sul reddito a cui bisognerà poi aggiungeva l'evasione questi dati confermano esattamente appunto le stime di
Di diversi esperti e studiosi di parecchi
In altre parole quindi la base imponibile imposta sul reddito de di tutte le imposte sul reddito e che lo stesso discorso poi si può estendere al tempo stesso e in effetti non riguarda soltanto le imposte sul reddito ma anche le imposte sui consumi
E come base imponibili risultano svuotate
E non a caso le imposte sul sul reddito appaiono sempre più strumenti insensati ingiusti e insopportabili se si va se si fanno macellaia interessanti indagini indagini
Essa così come si chiamano sociologica no queste interviste che siano non solo all'estero ma anche in Italia
Che ha quando il e contribuire al cittadino viene chiesto quale l'imposta più giusta e da un po'di tempo a questa parte tutti cominciano a dire che l'IRPEF non non abbiamo non abbiamo statistiche precedenti ma nel nel paese in cui c'è una tradizione maggiore in questo campo si noterà che appunto dieci anni fa tutti dicevano che aveva che soli imposta sui o sul consumo Italia sicuramente Salgari
Sei per caduta la stessa cosa quindi c'è un cambiamento anche di di sensibilità collettiva e non è un caso perché in effetti imposte su quelle di oggi sono insensate ingiuste insopportabile
E quindi così operando si crea un un circolo vizioso suo suo tormento I dell'imponibile i trattamenti principesche privilegiati incentivi generosamente responsabilmente concessi in periodo di forte necessità di gettito oppongono ovviamente un incremento delle aliquote
Che a sua volta timidi stimola evasione elusione è un ulteriore erosione mediante le pressioni dei gruppi di interesse sul governo è sul Parlamento
Quindi e assolutamente indispensabile all'estero e capovolgere tale processo è indispensabile se si vuole
Per pensare a un futuro
Un minimo di razionalità fiscale recuperare un corretto rapporto tra il legislatore e il sistema fiscale
Infatti se la pressione fiscale e bassa eventuali distorsioni trattamenti privilegiati devo che principi
Generale di posizione possono anche essere accettate in quanto creano discriminazione ridotto a distorsioni limitati e non poco gravi Habana e quindi i contribuenti tutto sommato le accettano le tollera
Ma se la pressione tributaria e arriva al trentacinque quaranta cinquanta per cento del prodotto interno lordo come è accaduto in Italia e soprattutto in altri paesi stranieri
I problemi di di equità di parità di trattamento oltre che quelli di efficienza diventano prioritari
E i trattamenti diseguali cominciano ad essere rifiutati e respinti e contemporaneamente poiché nessuno vuole essere da meno da degli degli altri le spinte corporative sul sistema si moltiplica
E allora si pone qui un problema di fondo un problema che a mio avviso è di ordine costituzionale perché si tratta di un accordo sulle regole del gioco
In quanto a cura bisogna decidere depositate prendere una decisione impotenti cioè una recessione di astenersi dal manipolare in modo spregiudicato ed ormai intollerabile sistema fiscale che l'attitudine tipica oggi del del l'intero sistema politico nei confronti del fisco
E quindi andrà a mio avviso si pone un problema di riscrittura dello stesso articolo cinquantatré della Costituzione
Che come voi sapete sancisce il principio di progressività cioè quello che gli economisti chiamano equità verticale
Mi ha riso correrebbe integrate
Non non tanto perché sia il potente quanto come fatto simbolico non che e quindi come scelte politiche
L'articolo cinquantatré rendendolo più stringente stabile stabilendo esplicitamente anche che a parità di capacità contributiva
Non non è possibile
Aveva e situazione dei carichi fiscali differenti già ristabilire semplicemente poi giacca topici quelle cui tavoli di orizzonte anche quello dell'equità
O o delle accanto al Pincio equità verticale anche quello dell'equità orizzontale che ovviamente la Costituzione implicito l'articolo tre che però appunto non non si applica
In modo esplicito le questioni alle questioni tributarie
Quindi per quanto la cosa possa su apparire superflua
In realtà non lo è
In quanto oggi a parità di reddito e a parità di condizioni oggettive e soggettive il carico fiscale e para fiscale può essere enormemente diverso
Questo cosa significa significa impone altre parole povere limiti alla discrezionalità nella manipolazione nome tributarie di recuperare una seria e responsabile concezione dello strumento degli incentivi fiscali
Che dovrebbero essere precisamente finalizzate sempre temporanee e con i costi relativi esplicitamente iscritto in bilancio
Infatti dietro ogni ingiustizia fiscale a ben vedere esiste in origine un incentivo fiscale
Questo è assolutamente assolutamente evidente ogni ogni trattamento aprire privilegiato viene sempre giustifiche entro imbarco nove giorni
Di carattere
Incentivate e spesso anche fonda
E allora fosse giunto il momento ricoveri c'è questa questa situazione e questo può darsi io ritengo potrebbe richiedere anche una revisione di natura costituzionale
Ecco allora se occorre
Recupera e poi il concetto di imposizione sul reddito ogni comprensiva
Ciò questo significa anche che una cura particolare va posta nell'individuare la materia imponibile da imporre a tassazione
Cioè il concetto di reddito implicito nella legislazione italiane quanto di più imperfetto contraddittorio e non di rado arbitrario si possono immagine
In questo concetto peraltro non esplicitato ma se si ricostruisce il significato a
Cosa cosa intendere detto la la legislazione nostro paese si vede che in questo concetto coesistono elementi di reddito inteso come prodotto di reddito intranet di reddito speso di reddito ordinario
E quindi a un insieme di concetti convenzionali differenti
E e per giunta tra loro incompatibili almeno sul piano nazionale perché evidentemente sul piano di fatto non lo sono perché coincide e quindi e ed è ed è qui che deriva in buona sostanza derivano in buona sostanza buona parte delle sperequazioni e distorsioni e e e che inquina e quindi delle inefficienze di iniquità del sistema stesso
E ora noi sappiamo che da un punto di vista economico il reddito non è altro che l'incremento delle disponibilità economiche di ciascun soggetto né un dato intervallo di tempo cioè la somma dei consumi effettuati dell'operazione patrimoniale intervenuto
Si tratta quindi di un concetto di arricchimento
Che è l'unico concetto che un economista può accettare materia in materia tributaria per quanto è dibattiti si possono fare in materia
E infatti Nene paesi dove dove acuto economiche più diffusa la la questione la non viene anche discusso
Mentre qui e qui da noi
Si tratta di un problema non ancora non ancora
Chiarito
E comunque è un concetto che va definito in termini reali al netto di ogni costo di produzione il che significa per esempio che e inaccettabile non sottoporli posizioni guadagni di capitale sia per le persone fisiche che giuridiche perché si tratta di di redditi e a tutti o a tutti gli affetti anzi il quale capitale non sono che una delle forme in cui si manifestano leggero il particolare
E la forma in cui si manifesta il reddito dei dei ceti affluenti
E quindi lei recenti discussioni resistenze reticenze anche decisione poi finale che sono state prese in italiano un anno fa con l'approvazione del testo unico e che hanno portato alla detassazione completa dei guadagni di capitale delle persone fisiche e per quanto riguarda le persone giuridiche a una
L'altezza azione della della tassazione
A cui poi si aggiungono Johnny
Ente Vicenti
Le posizioni recenti delle
Tutti i personaggi molto vicini alle società per azione
Ecco dico tutte queste posizioni e decisioni non ci giù giustificano in alcun modo su sul piano logico sul piano tecnico
E per giunta se si volessero valute in termini strettamente strettamente diciamo accademici andrebbero considerate
Vecchie da tenente e nel migliore dei casi espressione di una cultura ottocentesca cioè una cultura in cui
Andavano molto di moda paragoni
No per quando si parlava di cosa santa assai nota se si si parlava dell'albero del frutto allora i cioè si può Troccoli era il frutto qua bisogna rispettare l'albero oppure della
Della pecora che può effetto santa ma non uccisa e altre amenità amenità del genere
Ecco questa questa
Qui c'è una cultura che c'è dietro buona parte degli aspetti fiscale nel nostro Paese
Ecco tuttavia i guadagni capitale andrebbero tassati al netto delle perdite e solo per la parte reale
Perché non ha alcun senso tassare qualcosa che in realtà vedi tu non è
E questo considerazioni portano alle ha un alto punto molto importante e cioè l'esigenza di indicizzare gli affini a fini fiscali non solo i guai capitale ma anche i redditi una pop parte non il difensore deve dire a capitale
E in prospettiva anche alcune impotente poste dei bilanci delle società
Che lo sono e precisamente ammortamenti interessi interessi attivi e passivi e scotto cioè il problema dell'imposta sul reddito che se si vuole fare imposta sul reddito che Anna abbia senso
E e che sia che sia economicamente accettabile
Il problema dell'indicizzazione e ineludibile e questo indipendentemente da quello che il tasso d'inflazione anche molta sensazione va al quattro cinque per cento
Gli affetti su un sistema tributario con agricole aveva di
La modella mancata indicizzazione sono o e no sono molto consistenti
Ed è questo c'è anche un problema un problema apporto corretto tra fisco e cittadino per cui se non ci proponiamo di tasse in maniera
Uniforme
E diffuso a tutto il reddito non è dobbiamo riconoscere che non è giusto tassare quello credito non è ho in proposito per fare un esempio la res la decisione recente del Governo il Gotha del trenta per cento ritenuta sugli interessi depositi bancari ai feti evidentemente su tutti
Con i tassi di interessi reali che ormai sono inferiore al due per cento
Nelle ultime settimane si sono mediamente situati sull'uno e sei per cento punta su inflazione al cinque per cento
E quindi un interesse nominale in intorno al sei e mezzo sei sei per cento
Con è una lì quel trenta per cento si sia un gettito di uno virgola novantotto il che vuol dire che l'imposta comporta una diminuzione del patrimonio iniziale del contribuente che non ci sarebbe stato in assenza di imposizione
Il che è inaccettabile e il mio e in via di principio cioè e questo è un punto è un punto che va sottolineato con forza il che significa
Che dopo essere riusciti a indicizzare l'IRPEF e quindi a dopo aveva eliminatori drenaggio fiscale che è successo anche se non tutti se ne sono accorti
Nel nell'ultima legge finanziaria cioè io ho visto con sorpresa che la parte sindacale hanno continuata la polemica sul drenaggio fiscale quando la questione era ormai uno
Dovrebbe essere salvo soppresse un fatto che dovrebbe anche insetti gli storici del futuro che non in i politici
Ecco dopo aver fatto e all'India dove indicizzato a Como scaglioni detrazione imposta sul reddito e necessario poveri eventi si serve altri elementi del sistema del sistema fiscale
Questo è un punto un punto impotente nella nelle ipotesi di riforma che
Si intendono portare avanti e così analogamente la descrizione abituale
E anche questa è una cosa è una cosa che non sempre e che non è acquisita a fine suo abituale tra le ore di lavoro dipendente letti vedeva vuoto onori capitali fabbrica il terreno e e quant'altro può essere ultrafini utile a fini classificatori
Ma non per altri fini mentre nella mentalità del legislatore dell'esperto medio del nostro Paese queste qui sono realtà ontologica differenti
E ed era un concetto unitario e il fatto che si può può dove i modi e in sedi diverse e colto Enti Defense ovviamente totalmente irrilevante sul piano logico e non dovrebbe avere alcun rilievo su quello pratico
E quindi dal nostro punto di vista quale che sia la loro fonte tutti i redditi vanno trattati nello stesso modo una volta che siano stati calcolati e definiti correttamente
E che e e e banale però disgraziatamente va bah ha detto per perché non è un problema risolto
In quanto nella nostra la nostra realtà tributaria e completamente completamente diverso ora
Noi spesso ci lamentiamo per la coccolati visitazione della società
Per le pressioni dei gruppi interessa questo spappolamento evidente deve
Degli elementi di coesione nel Paese però forse non sempre teniamo presente
Che in molti casi questa situazione e indotta o o o per lo meno rafforzata
Da leggi discriminatorie e che non di rado queste leggi sono leggi fiscali
Allora procede nella direzione che ho cercato di in indicherà cioè nella direzione di una riforma organica
E generale non è non è facile
E esistono molte difficoltà sia culturali che politica vi saranno molte resistenze ma questa è l'unica possibilità che non abbiamo per rendere accettabile il sistema fiscale italiano ai contribuenti
Per riuscire ad accrescere il gettito tributario e anche per ridurre per ridurre l'evasione e porre le premesse per poter portare a fondo la lotta all'evasione perché qui bisogna di Lomagna molto esplicite
Spesso l'evasione diretto leva la situazione atto attuale
Sicuramente così perché l'evasione diventa inevitabile in un sistema fiscale
Discriminatorio e che i contribuenti considerano recepiscono come come inciucio ed in alcuni casi l'evasione diventa diventa
Oggettivamente una necessità di sopravvivenza quindi
Ecco non è un caso non si riesce a fare molto in quel in queste in questa direzione e la la difficoltà pubblici parte in buona misura derivano da come fatto l'attuale sistema fiscale
E quindi
Legge le direzioni verso cui muoversi per una riforma fiscale sono abbastanza chiara
Innanzitutto come o di vedere la base imponibile dell'imposta sul reddito
Nel con l'obiettivo di allargare la base imponibile il che significa per quanto riguarda l'IRPEF il problema e il problema coinvolge innanzitutto i redditi da capitale compresi guadagna capitale che sono la principale fonte di riduzione delle imposte
E successivamente vedere catastale cioè giovedì e terreni redditi redditi da capitale dalla da fabbrica
E in proposito e io devo dire che la determinazione catastale del reddito c'è una determinazione forfettaria
In alcuni casi
O anche
Essere accettata anche
Con i non foss'altro perché ci esistono impotente tradizione in proposito
Ma ma da un punto di vista diciamo
O più razionale più logico essa poteva essere considerata un residuo del passato di economie prendo scali sostanzialmente statica cioè catasti nasce nascono in questo contesto e lei si è sicuramente la determinazione catastale da lunedì per fonte
E fonte di discriminazione e quindi di ingiustizia in quanto come è ovvio solo mediamente i redditi catastali corrispondono a quelli reali se poi a queste considerazioni generali si
Si unisce il fatto che il catasto viene lasciato deperire decadere come caduto in Italia è il risultato sarà ovviamente che questi coefficienti indici è forfettari di reddito che il catasto dovrebbe misurare non rappresentano più un alcun modo la realtà
E e quindi basare la tassazione su questi indici ed il fatto aggiunge riscossione discussioni e iniquità a iniquità
E non essendo poiché oggi crediti e catastali neanche lontanamente rappresentativi punto dell'economia reale
L'ipotesi che il governo faccia nel programma di governo di procedere alla loro sostanziali dall'attuazione per ottenere un maggior gettito è perlomeno discutibile allo al problema dove aveva alla quale è al recupero recuperare no come recuperare in modo e con l'imposizione personale il reddito e che ora godono di un trattamento privilegiato
E quindi terreni e fabbricati il che può in teoria sia pure con i limiti che ricordavo prima esser fatto mediante la riforma il rinnovamento del catasto
Ma in ogni caso se non si procede rapidamente in questo su questa strada in questa direzione
Occorreva trovare altre soluzioni che pure possono essere immaginate che in realtà sono già state prospettate in passato
Si tratta comunque di una questione su cui sarebbe importante aprire una discussione franca nel Paese perché non è una questione fascino
La rete ai sia per quello che riguarda i terreni sia per quello che riguarda i fabbricati
Ecco accanto a questo processo di allargamento la base imponibile
Che è molto importante ricordavo queste tre categorie di verdetto da sole indicano duecento duecento mila miliardi circa di base Urso
Accanto a questo voi occorre limitare e ridurre tutte le altre deduzioni dal reddito imponibile che oggi si stima e soprattutto impedire lo sviluppo di nuove fonti di elusione
Per ante che invece che invece probabilmente accadrà ci sono pressioni molto forte in direzione di una allargamento del dei processi di di evoluzione
Per i motivi che dicevo prima quando non si sa come far fronte a un problema specifico si concede una un'agevolazione fiscale
Ecco il processo di allargamento la base imponibile deve poi essere accompagnato da una riduzione di aliquote
In modo da compensare sia pure in parte il un maggiore aggravio fiscale che devi allargamento alla base come novelli quindi è uno scambio che va fatto che deve essere positivo per il fisco ma che
Ma che poi va a fare atto perché le aliquote e elevate sono il risultato in buona misura dello svuotamento dell'imponibile
E e quindi si tratta
Di di porre in essere un grande processo di trasferimento dell'import di imposizione da ereditiere
Più povera quelli a quelli più ricchi in buona in buona sostanza perché i redditi erosi sono oggi in gran parte e redditi tipici delle classi e abbienti sono io vedete che derivano da dalla proprietà
No dal capire al possesso di capitale
L'aria capitale
Terreni fabbriche
E quindi ecco e questo potrebbe comportare una riduzione molto forte delle aliquote più alte
Contestuale alla all'allargamento delle basi imponibili
E nonostante questo il risultato sarebbe un fogge aumento di progressività del prelievo e l'ho visto spesso sfugge però è un fattore diciamo quasi aritmetica
La la stessa operazione andrebbe a a me per quel fatto per reddito di impresa
Dove esistono esistono numerose possibilità di elusione disparità di trattamento in questo caso l'obiettivo dovrebbe essere quello
Di rendere l'imposizione il più neutrale possibile in modo da non di lottare come oggi avviene di Investimenti Italia da impieghi potenzialmente più redditizia a impieghi meno redditizi poco persone motivi fiscali
E e su questo ci sono recenti studi fatti in Italia riprendendo anche esperienze estere sono estremamente
Preoccupanti
C'è uno studio della dottoressa Geniere Università di Bologna che di molte ore come la tassazione marginale sui media capite alle
E in Italia spesso e e negativa
è di solito bassissima molto più basso agli altri Paesi occidentali
E in alcuni casi in a seconda del canale utilizzato per esempio si si usa un canale assicurativo si ipotizza un minimo di tasso d'inflazione cose del genere no fuori vengono fuori sussidi netti al al editi dissi
L'impresa ma quel che è peggio viene fuori una discriminazione evidente cioè noi
A tutti converrà usare il canale più conveniente il che significa da un lato arricchiva alcune alcuni settori economia rispetto ad altri e dall'alto sprecare risorse
Cioè investire risorse a tassi di rendimento più bassi perché diventano remunerativi esclusivamente perché c'è un guadagno c'è ancora aria fresca
E questo
E appunto è un compito molto complesso molto difficile però anche in questo nel caso vedo impresa soltanto una definizione corretta reddito un onnicomprensività del prelievo
Può evitare si effettui di distorsione economica sia possibilità su possibilità di elusione
E anche in questo caso si pone il problema di indicizzare indicizzare alcune poste di bilancio come ricordavo precedentemente
Ecco alle imposte
L'Inter l'imposta sul reddito e il
Il primo
Il primo punto su cui intervenire de e non è un caso sono sono le imposte su cui stiamo già intervenendo con proposto era da parecchi anni
Però non c'è dubbio
Anche interventi impotenti vadano realizzati anche nel campo dell'imposizione indiretta
E anche in questo caso e si sono esiste un'ampia possibilità per un'estensione delle basi imponibili per riduzione delle aliquote con unificazione delle aliquote
Ed esiste inoltre uno spazio oggettivo per un aumento del gettito di questa imposta
Tuttavia nella nella visione che si viene la volando
Questo possibilità di aumento di incidenza imposte indirette va collegata ad un processo di sostanziale fiscalizzazione degli oneri sociali per i lavoratori e le imprese a partire dai contributi sanitari
E proseguendo con altari cosiddetti oneri impropri
E in proposito già esistono delle varie proposte di legge
Che prospettano una organica soluzione per il problema delle fiscalizzazione degli oneri sanitari in
In due anni
E prevedendo Luís coso un'apposita imposta sul valore aggiunto delle in paese destinato al consumo interno un'imposta diverso dal dall'Iva ma ad essa collegata amministrativamente
Ma questo processo e fiscalizzazione deve a mio avviso procedere anche oltre i contributi sanitari e a questo proposito e io penso che vada detto con molta chiarezza che in questo momento eventuali ipotesi di aumento dell'aliquota dell'IVA non collegati
A una riduzione dei contributi su sociale non possono e non potranno essere accettate
Ora un eventuale scambio lo Iva IRPEF come che viene pure prospettato sarebbe oggi ben al sostanzialmente privo di senso
Soprattutto perché e soldi due belle possibilità reali defiscalizzazione
Future
E comunque mi sembra che nessun caso sindacato responsabile potrebbe accettare una sterilizzazione degli affetti degli incrementi delle aliquote dell'Iva dalla scala mobile a meno che tale incremento di gettito non non fossero prevalentemente destinati alla fiscalizzazione degli oneri sociali
Ora la proposta di legge del Partito Comunista Sinistra dipendente che richiamava prima e consente Gianna fiscalizzazione di circa venti mila miliardi di contributi sociali
Poiché gli incrementi delle aliquote di imposta sul valore aggiunto
Che saranno necessari per l'armonizzazione per l'armonizzazione
Del del nostre
No sto imposta alla alla imposto comunitarie
Faranno di circa dieci mila
Miliardi io penso che sia possibile fosse un programma di fiscalizzazione complessiva molto ambizioso che può sul arrivare a un qualcosa come venticinque mila miliardi senza perdere i getti di getti anzi con nove Cogo il gettito ma con i loro rilevanti benefici sul corso lavoro e sulla competitività delle imprese italiane
E con l'ultimo punto e poi sul podio ancora qualche altra cosa sull'imposizione indiretta più avanti l'ultimo punto rilevanti le nostre ipotesi riforma fiscale l'introduzione dell'imposta sul patrimonio come probabilmente tutti voi sapete la sostituzione De Lillo e delle imposte sui trasferimenti degli immobili
Qualche anno fa quando
Quando si proponeva un'imposta sul patrimonio
Tale ipotesi veniva ritenuta poco meno che il responsabile e veniva respinta con forza
Oggi un'imposta patrimoniale immobiliare proposta persino dalla Democrazia cristiana l'ispettore propone un'imposta sul patrimonio netto della società che un pezzo della imposta sul patrimonio danno immaginata
E noi
Siamo sensibili e attenti a queste evoluzioni positive
Tuttavia col io personalmente continuo alli teneva e che è un'ipotesi di importo il patrimonio ordinaria Gedo generale cedolare proporzionale
E l'unica
Proponibile
E ritengo inoltre inaccettabile la presenza congiunta
De Lillo di un'imposta sul patrimonio quindi in proposito si può anche prevedere intervenire
Prima su un segmento di un parere del patrimonio e poi su un altro
Ecco ma non penso si posso continuare Into due imposte intrinsecamente adesso distorsive come sarebbe una parte riporto appariva su patrimoniale limitata a soli alcuni cespiti
E in ogni caso anche promossi lo penso vada detto che spesso l'idea di un'imposta sul patrimonio viene caricata di significati emotivi e simbolici sia da destra che da sinistra
Che forse sono eccessivi occorrerebbe chi arriva
Che per quanto ci riguarda che l'imposta sul patrimonio
E qua non è
Così diciamo L'angelo sterminatore acque delegato il compito di fare giustizia una volta per tutte
In materia fiscale
E che la giustizia fiscale qualcosa si raggiunge
Con buone leggi e buona amministrazione in tempo ante adeguato ci sicuramente ecco non con uno di tipo economico un'unica imposta anche se si tratta di un'imposta sul patrimonio
Nelle imposta sul patrimonio potrà fornire un contributo sostanziale di gettito per il risanamento della finanza pubblica in effetti si tratta di un'imposta che per sua natura aver a regime potrà fornire un percentuale modesta anche se non irrilevante del gettito
Fiscale complessivo e contributivo ma che consentiva una sostanziale integrazione della progressività del sistema
è una corretta discriminazione tra le dia lavoro e da capitale è un incentivo sostanziale per per gli investimenti più o produttivi e in ogni caso nell'agenda della riforma riporto al patrimonio probabilmente si pone nella fase terminale del processo
E io non discuto non sto parlando mi dicono da oltre quaranta minuti quindi avevo avevo alle con conclusioni anche se si potrebbe parlare
Di riforma amministrazione finanza locale di altre cose ancora vorrei limitarmi però ha ha soltanto poco un accenno che riguarda
Un'altra possibile una possibilità che si che secondo o Messia pre definanziamento delle grandi aree metropolitane sempre in riferimento alla indicazioni comunitarie in tema di imposizione indiretta voi sapete che qui c'è una un progetto di armonizzazione imposti fabbricazione
Che indicano per l'Italia una riedizione dell'imposizione leggete l'importo di violini minerali di trecento quattrocento lire al litro e che comporterebbe
Per noi qualcosa una perdita non valutabile appelli ai getti valutabile tra i dieci e gli undici mila miliardi
E che sarebbe sicuramente inaccettabile e anche da un altro punto di vista cioè questa una in un Paese densamente popolate dove con un territorio e utile Vidotto come l'Italia rispetto a Paesi come la Francia e la Germania
Non è possibile immaginare una impone un'imposizione sui mezzi di trasporto privato che non sia sostanzialmente superiore
E allora è questo motivo io penso sì posso prevedeva di seguire l'indicazione della comunità per quanto riguarda i prezzi degli oli minerali
Applicati sulle grandi linee di comunicazione in modo da non interferire con una lì libero trasferimento delle merci
Walter un po'stesso recuperare gettito mediante le imposte sul consumo di carattere locale differenziate per aree metropolitane in funzione
Di controllo della congestione dell'inquinamento
E che esso aveva perfettamente con consentite in base alla alla approccio comunitario attuali
E in questo modo noi individueremo anche una fonte di finanziamento non trascurabile per gli enti locali e le grandi are metropolitane
Ecco io penso che e le linee riforme indicate richiedono chiaramente alcuni anni per la loro attuazione più o meno il tempo che passa da qui a novantadue
E
E nove io penso è anche è che senza una riforma fiscale all'organica secondo le linee i indicherete non sarà possibile nel risanare la finanza pubblica né affrontare adeguatamente
La stessa unificazione dei mercanti ora in questi anni dall'opposizione si è cercato di tradurre in proposte operative le idee che o indicate
Direzione riforma fiscale
E chiarendo che queste proposte è un altrettante tappe intermedie in un processo che sarebbe dovuto continuare
E tutte e due le norme proposte abbiamo fatto fino adesso condire contenevano infatti l'indicazione per allargare la base imponibile importo indiretto divelte
Per la neutralità della tassazione redditi da capitale
E in effetti una serie di risultati si sono stati ottenuti
E allora fosse
Il problema è è di fare un passo ulteriori
E allora io
Esplicito passo avanti sulla via da riforma fiscale secondo le indicazioni che ricordavo prima
E in questa proposta si prevede una consistente revisione delle aliquote dell'IRPEF con riduzione aliquote a tutti i livelli ma soprattutto a quelli più elevati infatti l'aliquota massima viene portata a livello dell'aliquota dell'io aspetto
Dal momento che non si capisce perché un reddito da lavoro dipendente per quanto elevato debba oggi pagare come oggi avviene più imposte e subire aliquote più elevate di quelle che si applicano ai profitti della impresa presso cui lavora
L'entità della manovra sulla cura dei aliquote non so doveva essere troppo diverso anche la caratteristica della curva da dalla soluzione recentemente elaborata dai tecnici del partito socialista che era di cui la stampa data notizia anche se non è stata ancora formalizzate tuttavia vi è una differenza importante cioè non ci va bene quella quella ipotesi in via di principio
Vi è una differenza importante tra la nostra proposta è quella socialista perché mentre quest'ultima prevede una consistente riduzione delle aliquote ma nessun allargamento la base imponibile
Non è poco dovremo di assoggettare immediatamente le integralmente all'IRPEF e a livello tutti i redditi da capitale guadagni da capitale debitamente corretti per l'inflazione
Come è noto l'aliquota IRPEG più ILOR e oggi per al quarantasei quattro per cento che ancora l'aliquota massima che nelle nostre ipotesi di riforma si applicherebbe ai redditi da capitale in sede IRPEF in conseguenza previsto anche che i contribuenti che vogliono optare per il pagamento d'aliquota Maxima a titolo di imposta senza di potere irretire capitali nella dichiarazione possono farlo conservando l'anonimato
Infatti una volta pagato il massimo previsto dalla legge le ragioni del fisco dell'equità fiscale sarebbero garantiti
E in questo modo sarebbe anzi assicurata anche la neutralità nel trattamento fiscale deve dire capitale in quanto essi pagherebbero o l'aliquota propria di ciascun contribuente o quella tipiche deve dire a capitale più impotenti più rilevanti che sono i profitti delle società inoltre la nostra proposta prevedeva anche un Congo adeguamento delle deduzioni De Lillo che sono fenomeni da moltissimo tempo e costole la manovra si aggira intorno ai sei mila otto mila miliardi
In questa occasione sul cercheremo di dimostrare penso senza troppa fatiche al governo che con alcuni ritocchi di razionalizzazione normativa
Delle norme esistenti in particolare eliminando alcune possibilità di elusione possibile finanziare la nostra ipotesi revisione e persone probabilmente open è un gettito aggiuntivo
Già ne nei mesi scorsi abbiamo dimostrato al governo come anche soltanto un intervento sulle spese di consumo del delle società è una razionalizzazione perequazione dei criteri versamento dell'imposta delle imposte per i lavoratori dipendenti autonomi prese potrebbe fornire un gettito aggiuntivo di quattro cinque mila miliardi
E vi sono molte altre aree d'intervento su queste per ci possono potestà
Si possono prospettare ecco io penso che questa proposta sia ormai matura per e Sarko al Tanque dal Governo
E del resto anche in vista del mille novecentonovantadue una riduzione aliquote dell'Irpef si impone ma sarebbe un errore politico molto grave e decidere deciderla senza un contestuale incremento la base imponibile che pregiudicheremmo ogni possibilità di riforma su
Ulteriori
Ecco io penso
Di aveva a Busatto anche troppo il tempo di questo convegno
E lo vorrei soltanto chiudere ricordando a a tutti
A che la quella la questione fiscale è una questione è una questione
Diciamo che è storicamente non risolta vitali
Ed è la questione principale che oggi a petto di fronte l'economia del Paese ed è un qualcosa che va affrontato subito
Io ho sentito alcune dichiarazioni potere ai giornali per cui
Favorevoli esponenti del Governo messo al Tesoro avrebbero detto che la riforma fiscale si farà quando è possibile intendendo per quanto è possibile e si farà dopo che è stato realizzato il finanziamento il risanamento la finanza pubblica
Bene io penso che senza una riforma fiscale non ci sarà nessun risanamento della finanza pubblica questo va detto con estrema chiarezza nettezza e questo dovrebbe essere il comportamento conseguente dell'opposizione in Parlamento sulle questioni economiche
Io ringrazio e mi scuso
All'entrata le attese
Tiene adesso la relazione Mariella Volpe su gestione e controllo della qualità della spesa pubblica
Dunque abbiamo finora analizzato il problema di un recupero qualitativo del bilancio pubblico sul fronte dell'entrata
Sul fronte della spesa io cercherò di dimostrare in primo luogo l'insufficienza di controlli di tipo macroeconomico sul Bilancio tendenti a contenere il disavanzo attraverso riduzioni della spessa
La loro arbitrarietà in termini di efficienza allocativa la loro iniquità in termini di giustizia distributiva
La necessità quindi se si vogliono individuare forme qualitativamente rilevanti sui efficaci di intervento pubblico di passare a controlli micro economici cioè settoriali e disaggregati dell'attività pubblica
A fronte di tale consapevolezza analizzerò le due risposte per molti versi dicotomica che sono state fornite la prima e quella della teoria
Che a partire dagli anni settanta si è funzionalizzata a tale problematica
Generando una fiori economica delle istituzioni pubbliche storicamente funzionale alla soluzione del problema della dimensione e della composizione qualitativa della spesa pubblica
Il risultato di tale risposta è stato quindi quello di predisporre non solo un un apparato teorico che ha raggiunto livelli di raffinatezza e di complessità notevolissimi ma anche quello di attrezzarsi
Di una strumentazione una strumentazione del tutto adeguata alla soluzione di molti problemi delle amministrazioni pubbliche
A fronte della consapevolezza del problema e di una capacità di intervento del tutto adeguata
La risposta delle istituzioni è stata invece quella salvo parziali e limitate eccezioni
Di una tutela impenetrabilità ed impermeabilità analizzano quindi vincoli che spesso hanno assunto il carattere di Patti impliciti e da porte di patti perversi
Che impediscono l'adozione di una cultura amministrativa che ponga l'economicità e l'efficienza l'efficacia tra i valori da perseguire
E cercano di individuare se come alcuni di questi patti possono essere infranti ore si espliciti o sostituiti con diversi oggetti di scambio
Comincio dal primo punto
Dunque negli ultimi dieci anni il tipo di controllo prevalente nella maggior parte dei Paesi ed anche in Italia di fronte all'emergere della crisi economica in particolare la crisi finanziaria dello Stato
è stato un controllo di tipo essenzialmente macro economico sul bilancio e sulla spesa pubblica tendenti a contenere il disavanzo attraverso riduzioni della spessa
E stata cioè adottata una strategia di politica economica il cui fondamentale obiettivo di medio periodo e consistito nella progressiva riduzione delle grandezze di finanza pubblica ritenute cruciali
Tutto questo ha portato Mammano che perdevano o importanza gli effetti di dinamica e di composizione delle spese e delle entrate alla progressiva perdita di ruolo del bilancio quale strumento di programmazione
Di allocazione di distribuzione delle risorse e la sua conseguente riduzione al meno strumento di controllo finanziario centralizzato
Ora questo controllo di tipo aggregato sì avuto una valenza di tipo quantitativo nel breve periodo
Appare non solo è insufficiente ma pericoloso nel lungo periodo perché non consente di perseguire obiettivi di efficienza provocando nel contempo conseguenze difficilmente controllabili dal punto di vista distributivo
In particolare gli effetti di questo controllo appaiono in primo luogo arbitrari in termini di efficienza allocativa
Nel momento in cui settori di importanza fondamentale quali la sanità l'assistenza l'istruzione i trasporti servizi pubblici
Vengono investiti di misure che rivestono importanza non in relazione al merito cioè i problemi organizzativi strategici di capacità quali-quantitativa di risposta alla domanda sociale ma solo alle compatibilità generali del sistema
E ai livelli consentiti dal disavanzo è inevitabile che tali interventi vengono a fondarsi su valutazioni scale di priorità strategie
Di volta in volta contabili amministrative e politiche burocratiche comunque su valori diversi dalle preferenze degli individui e dalla loro disponibilità a pagare
Non è escluso infatti come tutti gli studi sulle preferenze fiscali sia a livello centrale che a livello locale hanno teso in questi anni a dimostrare i a quantificare che in molti casi i cittadini avrebbero pagato imposte e tasse molto più elevate per evitare riduzioni di servizi o anche per garantire miglioramenti quali-quantitativi degli stessi
E quasi sempre avrebbero preferito con tutte le conseguenze in termini di oneri fiscali e tributari
Un'allocazione alternativa rispetto a quella del bilancio all'interno delle risorse disponibili
In secondo luogo gli affetti questi tagli effettivi sugli effettivi controlli di tipo a Bennato risultano perversi in termini di efficacia dell'intervento cioè di congruità tra risultati desiderati ed obiettivi conseguiti
In assenza di interventi qualitativo strutturali
L'obiettivo dichiarato ad esempio di riequilibrio nella distribuzione dei trasferimenti al governo locale cioè le agenzie periferiche che producono servizi perseguito solo in termini finanziari
Senza alcun rapporto con la capacità produttiva e con la dotazione di servizi del singolo ente
Si è tradotta in una sperequazione territoriale ancora più accentuata in termini di dotazione infrastrutturale di erogazione di prestazioni a livello locale
Questo non solo in termini di decremento
Anche l'ipotetico incremento dei trasferimenti si scollegato dai differenziali di produttività non ha molta difficoltà a trasformarsi soprattutto a livello locale in incremento delle inefficienze indi l'attrazione
Gli organici piuttosto che in un miglioramento quali-quantitativo delle prestazioni
In terzo luogo che facoltà agli affetti appaiono iniqui in termini di giustizia distributiva e di equità sia orizzontale che verticale cioè sia tra classiche tra territori
Di nuovo in assenza di interventi qualitativi in particolare di recuperi di efficienza il taglio quantitativo non può che tradursi nel breve periodo in un peggioramento quali-quantitativo di prestazioni offerte il problema è particolarmente rilevante in tutte quelle aree di politica sociale penso in particolare la sanità la previdenza
In cui la concorrenzialità del settore privato rende quello pubblico un mercato residuale per particolari fasce di reddito
E tale induzione alla crescita del grado di iniquità sociale generata dal pubblico spesso e il fallimento di ogni categoria sottostanti al concetto di pubblicità della delle prestazioni di ogni solidarietà di ogni diritto di cittadinanza
Lo stesso discorso vale ovviamente anche a livello di equità tra territori
La tendenza automatica della spesa pubblica infatti in assenza di interventi correttivi a favore delle componenti discrezionali e quella di orientarsi sul territorio in modo favorevole allo sviluppo delle aree economicamente più forti
Generando un circolo vizioso tra sviluppo economico vantaggio in termini di distribuzione complessiva della spesa pubblica e non sviluppo svantaggio
Quindi l'esistenza di comportamenti di spesa di rilevanti comparti dell'operatore pubblico di tipo adattivo e dire Speziale
Pendenti cioè a seguire il processo di sviluppo più che ad ad anticiparlo e ad attivarla e di un'insufficiente capacità di contrastare tale tendenza da parte della componente discrezionale
Fa quindi ritenere anche in termini territoriali che non è tanto dalla manovra quantitativa dei flussi di spesa che ci si può aspettare una politica strutturale per il riequilibrio quanto dall'adozione di interventi mirati e selettivi
Rivolti essenzialmente alla qualità della spesa e la sua capacità di generare processi di sviluppo in sede locale
Ora tutto questo questo tipo di analisi impone di cominciare a portare la questione del controllo della spesa pubblica fuori dell'ambito della politica economica di breve periodo
E contestualmente di superare la logica della pura coerenza quantitativa delle poste in gioco e di recuperare l'intima connessione quantità qualità
Operare in tale direzione
Significa cominciare a guardare al bilancio pubblico da un punto di vista micro economico
Disaggregando l'attività pubblica in tanti comparti previdenza assistenza sanità scuola servizi pubblici locali a ciascuno dei quali corrisponde un mercato in cui si confrontano una domanda ed un'offerta pubblica
Esprimibili entrante non pur non più solo in termini finanziari
Ma anche in termini quali quantitativi di prestazioni erogate di economicità e di efficienza delle prestazioni offerte e di congruità rispetto ai risultati conseguiti alla domanda sociale cioè di efficacia
Ed è solo un'analisi micro economica dei mercati pubblici che consente di intravedere la possibilità di attuare forme di controllo settoriali e disaggregate cioè qualitative dell'attività dell'operatore pubblico
Ora a fronte di tale consapevolezza la risposta della teoria è stata quella di attrezzarsi mettersi in funzione di tale bisogno a partire dagli anni Settanta infatti questo tipo di problematica ha influenzato notevolmente l'approccio seguito dagli studi di finanza pubblica e politica economica tendenti ad analizzare il settore pubblico e hanno generato un filone di studi funzionale storicamente fu funzionale alla soluzione del problema
La concezione prevalente negli anni Cinquanta e Sessanta aveva esaltato nell'analisi delle istituzioni pubbliche gli elementi di discrezionalità considerati come prevalenti su quelli automatici
E l'attività del fallimento del mercato aveva costituito la giustificazione teorica dell'intervento pubblico in economia finalizzato al recupero della efficienza allocativa e della giustizia distributiva
Verso la fine degli anni Settanta
Invece quando la crisi ha cominciato a determinare profondi mutamenti dei valori di equità e di giustizia distributiva si è cominciato a identificare una teoria del fallimento del non mercato secondo cui comportamenti delle istituzioni pubbliche
Diventano sempre più automatici e la variabile spesa pubblica finisce con il diventare il risultato di regole di comportamento non sempre coerenti
Prescrittivo controllo dell'Autorità munita delle delle autorità economica
E quindi sempre meno discrezionali sempre più automatici
Ora è stata proprio la controversia tra i due fallimenti che ha rappresentato l'occasione per dare un notevole impulso al dibattito sui rapporti pubblico-privato Stato mercato
E le esigenze prioritarie sono diventate così da un lato quella di legittimare l'opzione pubblica con una più pronunciata attenzione per i problemi dell'efficienza e dall'altro quella di superare la contrapposizione pubblico-privato
Che andava emergendo trasformandola nella contrapposizione pubblico efficiente pubblico inefficiente
Così la teoria economica delle istituzioni pubbliche che nasce in questi anni cerca di individuare i meccanismi per risolvere la crisi finanziaria dello Stato
Considerando le agenzie del settore pubblico nella loro specificità di soggetti economici i cui comportamenti influenzano il processo di sviluppo
Quindi le imprese pubbliche diventano soggetti razionali in grado di massimizzare l'output datigli in tutto grandezze ormai del tutto o quasi del tutto quantificabili e misurabili e di minimizzare i costi dato il livello dell'auto tutta
Ed è anche i rimedi che investono tutto lo spettro delle discipline sociali si traducono nell'incentivare quanto occorre vincolare le l'agenzia pubblica a seguire regole di comportamento in linea con la razionalità economica
Non bisogna naturalmente dimenticare che si tratta di mercati particolarissimi in cui l'applicabilità di tale schema litico
Cioè l'utilizzo di categorie economiche mutuate dall'analisi dell'economia privata deve essere molto mediato in funzione della peculiarità del processo oggetto d'analisi
L'assenza di prezzi di mercato il rilevante impatto distributivo che deriva dal loro funzionamento il carattere di meritorietà di molti dei beni prodotti depotenzia infatti alcuni di questi strumenti mentre da ad altri ad esempio la politica tariffaria perseguita una rilevanza particolarissima
Si tratta di una problematica estremamente con complessa e variegata che non le certo il caso di indagare in questa sede
E alle cui cadute operative e necessario avvicinarsi senza pregiudizi e senza rigidità cito una sola questione che può costituire una un'efficace esempio
Una volta soddisfatti alcuni criteri ispiratori dell'offerta pubblica
Equità distributiva orizzontale verticale salvaguardia del carattere di meritorietà di alcuni beni necessità oltre a minimizzare la funzione di costo di massimizzare la funzione di benessere sociale
Quindi una volta soddisfatti questo tipo di criteri le forme di realizzazione della produzione sui mercati possono anti debbono appunto senza rigidità essere rimesso in discussione
In molti casi infatti l'ente pubblico può non risultare la forma istituzionale più adatta ad organizzare razionalmente ed efficacemente la produzione
In tali casi e necessario ed appunto efficace individuare le forme che meglio di altre possono garantire una maggiore efficienza ed equità dell'offerta pubblica
Ciò può significare ad esempio che il controllo rimane pubblico per garantire l'adeguamento a questi principi ai principi che abbiamo precedentemente menzionata
Mentre la gestione può assumere varie forme fino a quella privata
In definitiva la teoria raggiunto rispetto al nodo della qualificazione della spesa pubblica
Livelli di maturità e di raffinatezza teorica notevoli e si è dotata oltre che di una rilevante strumentazione analitica di un apparato applicativo ed operativo complesso e completo
O quasi completo forte l'eccezione costituita dalla strumentazione relativa all'analisi della domanda
Un apparato comunque adeguato alla soluzione di molti problemi delle amministrazioni pubbliche
Dunque ora a fronte della consapevolezza del problema e di una strumentazione del tutto adeguata a risolverlo la risposta delle amministrazioni è stata quella di una pressoché totale impermeabilità
Che ha generato una sorta di intraducibile ITA operativa delle potenzialità di mutamento
All'interno di tale impenetrabilità sono stati però aperti dei varchi
Ridotti numericamente parziali
Cioè limitati solo ad alcuni livelli di governo e circoscritti ai casi in cui una più elevata cultura amministrativa lo ha permesso o le necessità storica hanno reso l'intervento maggiormente pregnante
Non è un caso ad esempio che l'idea di condurre analisi di produttività del settore pubblico
Abbia avuto apprezzabili successi presso gli enti locali mentre ha toccato solo marginalmente l'amministrazione centrale
Ed inoltre che tali studi si stiano traducendo sia pure molto lentamente mediati da condizioni particolarissime
In strumenti di controllo della gestione e di miglioramento della funzionalità in alcuni particolari enti territoriali
Gli enti locali infatti in particolare i comuni sono stati toccati dagli effetti combinati dell'evoluzione legislativa che ha posto seri vincoli alla crescita della spessa
E dal lento ma progressivo interesse degli amministratori indotto da una crescente pressione della domanda
Rispetto all'opportunità di produrre servizi a costi inferiori migliorando la possibilità di risposta alla domanda sociale a parità di SPISAL
Ora se c'è un elemento che accomuna le varie analisi di produttività ed esperienze di controllo di gestione finora condotte
Rendendo le profondamente innovative e che appunto in quanto tale rappresenta un imprescindibile indicatore di direzione verso la riqualificazione della spesa è che invece sono stati infranti dei patti impliciti
Ed esattamente quei patti che all'interno delle amministrazioni pubbliche hanno costituito un pesante vincolo all'osmosi tra impulsi Sterne mutamento interno
Tali vincoli appaiono naturalmente molteplici e differenziati data la complessità e la rigidità dell'apparato pubblico e scaturiscono dall'assetto organizzativo dalle funzioni dalle procedure dagli apparati da personale
Il loro comune denominatore che ha fatto poi ai singoli vincoli da catalizzatore è l'estrema rigidità dell'apparato pubblico
Siamo in presenza di quella che Cassi sia definito uno storia fredda una storia senza evoluzione in cui i mutamenti avvengono al limite negli interstizi del tessuto senza incidere sul corpo complessivo
La duplicazione l'irrazionale distribuzione di funzioni la simbiosi negativa tra assistenzialismo ed inefficienza ai gonfia sta artificioso degli apparati il sistema delle garanzie hanno contribuito a scrivere utilizzare l'apparato
Rappresentando altrettanti elementi di rigidità rispetto alla possibilità di rendere concrete le esigenze di mutamento
Il grande patto quindi quello più generale perché ha tagliato trasversalmente ogni struttura generando cui a sua volta parti più implicite più articolati è stato lo scambio tra statu quo di immobilismo
Quindi accettare dei pochissimi microcosmo in cui ci sono irrealizzato un'analisi interna delle organizzazioni e delle funzioni il controllo dei risultati la congruità tra prodotto e risorse finanziarie fisiche a disposizione
Ha rappresentato la prima vera rottura del patto tanto più rilevante in quanto in lo scambio è stato in questo caso per tutto il materiale
La volontà di intervento infatti è stata incentivata solo dall'elevata cultura amministrativa
E da un contesto culturale teorico aventi come categorie di riferimento la riqualificazione della spesa la riforma dello Stato sociale lo spostamento dell'attenzione dal lavoratore al cittadino dal dallo Stato erogatore allo stato fornitore di servizi
E di turni il recupero della propria struttura come centro di governo e dispensa l'auto per i ficca dell'economicità e dell'efficienza dei comportamenti
E la sfida che è propria di ciascuna di queste esperienze
Di riuscire a trasformare il controllo in genere Esterno in autocontrollo cioè in un metodo d'intervento in grado di essere gestito e di autoalimentarsi dall'interno
Ribadendo quindi che i vincoli sono molteplici e differenziati proverò guardano in modo più approfondito uno quello relativo o ad un fattore di produzione
Cioè all'input di lavoro personale che poi quello che sia nel dibattito corrente che nell'analisi assume generalmente la maggiore importanza
Si tratta indubbiamente di un fattore molto rilevante sia date le caratteristiche lavori intensi delle amministrazioni pubbliche
Sia date le dimensioni dell'apparato e la sua evoluzione quantitativa si è passati da uno virgola nove milioni di addetti nel mille novecentocinquantuno oltre sette nel mille novecentottantatré
Sia le sue caratteristiche qualitative generate dal modello di reclutamento della pubblica amministrazione rispetto al mercato del lavoro
Ora l'evoluzione quantitativa ma soprattutto qualitativa è stata infatti notevolmente influenzata
Dalla funzione anticongiunturale di stabilizzazione rispetto al mercato del lavoro che anche in Italia la pubblica amministrazione rappresentato almeno fino alla metà degli anni Settanta
Quindi notevole importanza rispetto alla dinamica complessiva dell'occupazione pubblica avuto quel tipo di domanda
Spesso definita come domanda assistenziale
E e la funzione esercitata da questo tipo di domanda è stata svolta ogni ogni qual volta l'espansione degli organici è stata funzionale più che ad effettive esigenze di servizio all'assorbimento di lavoratori potenzialmente eccedenti
L'influenza di tale funzione ha avuto effetti qualitativi sul modello di reclutamento creato una domanda crescente esercitata sul mercato
Indotto soprattutto dalla crescita dell'intervento dello Stato con l'estensione di tutte quelle aree di politica sociale identificate come quel forse Mrs
La risposta è stata quasi sempre quella di un'offerta qualitativamente rigida
Perché il prezzo è basso laddove per prezzo non s'intendono solo bassi livelli retributivi ama anche basso prestigio lavoro ripetitivo scorso potere scarta concessione alle capacità professionale
Il pubblico impiego ha così reclutato per lo più sul mercato l'offerta marginale quell'offerta cioè che non è riuscito a superare le barriere all'entrata nell'induzione il terziario privato
E tale modello ha giocato un suo ruolo anche per il personale direttivo e dirigente
In tali casi la pubblica amministrazione ha mantenuto una sua capacità d'attrazione
Sono laddove la concorrenzialità del settore privato era bassa o dove il sistema delle garantire in grado di sopperire con un'eccezione che sembra riguardare secondo un'indagine recente
Solo il sette virgola sette per cento del personale direttivo e dirigente caratterizzato da elevati livelli funzionali e quindi notevoli possibilità di programmazione e controllo di gestione
L'evidente corollario dipinti questo con testo e che gli input di lavoro in un'analisi micro economica delle istituzioni pubbliche divengono il fattore fondamentale nello spiegare la variabilità dei costi medi unitari
Esistono forti esistono infatti forme di di sovradimensionamento palese
Che portano la variabilità di tale fatture da uno a cinque da uno a dieci in situazioni totalmente omogenee soprattutto nella pubblica amministrazione decentrata
Che tale fattore inoltre assorba anche ad una funzione redistributiva ed assistenziale
Viene confermato dal fatto che qualitativamente le sacche di sopra occupazione sono relative Sempre a manodopera generica in specifica anzi spesso la ridondanza di personale non qualificato
Si accompagna alla carenza di personale specializzato
Il vero vincono diviene quindi il patto implicito
Tra bassi livelli retributivi scarso potere basso prestigio da un lato ed erogazione di un prodotto quali quantitativamente scadente deresponsabilizzazione dei tecnici trazione dall'altro
Ed è esattamente il patto che nell'esperienza di controllo di gestione è stato infranto e con successo
Determinando anche un significativo recupero di quelle professionalità e competenze che pure nonostante i vincoli alla valorizzazione si sono dimostrati esistere nel pubblico impiego
Gli strumenti attraverso cui ciò è stato ottenuto sono molteplici e differenziati a seconda del livello di governo e della natura della dell'istituzione
Dalla ridefinizione delle piante organiche dei piani di riorganizzazione laddove esistenti al riesame critico della conformità del personale rispetto a ciascuno funzione di servizio
Ipotizzando laddove necessario soluzioni riorganizzativo e con conseguente mobilità e ridefinizione di funzioni
Dall'analisi di valutazione delle organizzazioni all'analisi delle corrente funzionali i mezzi utilizzati il cui peso rilevante in quanto hanno per lo più sciolto dei patti interni o li hanno resi espliciti sono stati in alcuni casi indolori in altri meno
Indolori sono stati laddove l'esplicitazione ha comportato essenzialmente la sostituzione degli oggetti di scambio
La corretta applicazione di uno strumento qual è l'incentivo di produttività ad esempio e ribadisco corretta perché la sua frequente finalizzazione alle logiche interni delle amministrazioni affatto in molti casi anche di tale strumento
Un elemento di ulteriore aberrazione distorsione delle remunerazioni e delle qualifiche
Quindi l'applicazione corretta TIR rivelata un'efficace legame tra remunerazione prodotto del lavoro a tutto vantaggio di uno corretto recupero dei ruoli e delle competenze
Anche l'attribuzione di responsabilità alle singole unità operative oltre a restituire ruolo e funzioni alla dirigenza
Ha riaffermato il ruolo di tecnico esperto nel settore in cui opera del funzionario pubblico mettendo in secondo piano quello di burocrati applicatore di norme
In questo caso quindi i termini dello scambio sono stati oltre che molto espliciti materiale
Incremento delle remunerazioni da un lato del prestigio del potere e delle responsabilità dall'altro a fronte di un miglioramento del prodotto
Meno indolore è stata l'applicazione di principi di razionalità economica laddove è mancato un oggetto di scambio materiale o dove esso è stato dilazionato nel tempo attraverso l'ipotesi di Rain quadra menti ore visione delle qualifiche
In tali casi il caso esemplare quello della mobilità il sistema delle garanzie ha continuato rappresentare un ostacolo notevole due ad una più efficiente distribuzione del fattore lavoro
Passiamo adesso un attimo al la più all'analisi dei controlli dal lato della domanda
Infatti un ulteriore e più rilevante possibilità di rimozione dei vincoli interni all'apparato pubblico viene dalla possibilità di controlli dal lato della domanda
Il che significa controlli dell'utenza sulla gestione
L'utenza rappresenta sì il terminale su cui si scaricano tutti i vincoli dal lato dell'offerta sia in termini di inefficienza quindi articles di bassa dotazione sia in termini di inefficacia bassa qualità liste d'attesa
E così via
Il risultato è che nei mercati in cui ciò risulta possibile in cui esiste cioè l'alternativa del privato il pubblico diventa come abbiamo già visto un mercato residuale per particolari fasce di reddito sanzionando il fallimento di ogni funzione pubblica
Si ha quindi un'uscita di alcune fasce sociali che spesso diventa anche un ex in senso risparmiano
La defezione riguarda i clienti che hanno maggiormente a cuore la qualità del prodotto e che perciò sarebbero anche i più attivi sicuri e creativi agenti di un'azione di protesta
Nei mercati invece in cui l'uscita non è possibile perché la natura del bene non consente l'esistenza di produttori concorrenti e residualmente per tutti coloro che non sono riusciti ad uscire dei mercati pubblici concorrenziali
Non solo il concetto di bisogni e preferenza e annullato ma anche quello di diritto
In questo caso il problema diviene estremamente complesso
Perché poiché la vera finalità di un operatore pubblico che si ponga l'obiettivo di una risposte efficaci alla domanda della collettività
Dovrebbe essere non solo al miglioramento quali-quantitativo dell'Offerta ma una politica di induzione e di promozione della domanda pubblica il che significa per riuscire a rendere esplicita tre manifesta cioè in grado di esercitare una pressione sul mercato anche la domanda latente potenziale efficace cioè non è solo l'adeguamento dell'offerta la domanda espressa come anche la maggior parte dei modelli di domanda pubblici e poi di domanda di beni pubblici negli ultimi anni hanno teorizzato
Non efficace perché non tiene conto di tutti i possibili effetti di razionamento dal lato dell'offerta escludendo dalla valutazione tutti coloro che non hanno esercitato una domanda causa di possibili effetti di congestione liste d'attesa carenza d'informazione ma che sarebbero potenzialmente interessati e disposti ad utilizzare il servizio pubblico
Ora non cogliere tale aspetto significa consentire il permanere di un fattore di inefficacia consistente nel sotto dimensionamento dell'Offerta rispetto alle effettive esigenze della collettività
Allora cogliere e soddisfare la disponibilità ad accedere al servizio pubblico garantire cioè un livello qualitativo oltre che quantitativo tale da recuperare a favore del pubblico l'effetto preferenza dovrebbe costituire il fine di un operatore pubblico razionale che si proponga di perseguire obiettivi di efficacia oltre che di efficienza ed equità
In attesa però delle riforme culturali e forte dei tempi lunghi delle riforme culturali che consentano all'apparato pubblico di endogeni Zare come parametri di valutazione i concetti di bisogno preferenze di soddisfarli
Uno strumento in direzione del superamento dei vincoli dal lato dell'offerta può essere sicuramente rappresentato dalla possibilità di controlli dal lato della domanda cioè appunto di controlli dell'utenza sulla gestione
Si tratta infatti di controlli molto efficaci in grado di rappresentare un notevole strumento di razionalizzazione del processo produttivo e di riequilibrio del mercato pubblico
Gli effetti di tale controllo si sono manifestati con particolare evidenza nei casi in cui si è avuto un a livello di partecipazione contributiva diretta nei casi in cui cioè una quota del costo di produzione è stato posto a carico diretto dell'utente
E il caso di alcuni servizi pubblici locali e di alcuni servizi sanitari
In assenza di prezzi di mercato infatti la politica tariffaria perseguita assume un ruolo rilevante sia in termini di orientamento del processo produttivo
Sia in termini di previsione della domanda sia come strumento di selettività nella redistribuzione
Sia infine come elemento di dimentico ho finito ho finito due minuti
Ma qui disse anche come lamento di dimensionamento dell'attività produttiva
Ma soprattutto l'esistenza di controlli più incisivi dell'utenza laddove esiste un livello di partecipazione contributiva diretta spinge l'amministratore pubblico alla ricerca di combinazioni produttive più efficienti
Nei casi in cui fu avvenuto ad esempio i costi unitari di produzione risultano sempre sistematicamente più bassi
Ora non in tutti i casi naturalmente al controllo può o deve passare attraverso tale strumento esistono anche altre forme attraverso cui l'utente può esercitare la funzione di variabile economica sui servizi
Imprimendo all'istituzione attraverso la sua pressione una maggiore capacità produttiva ed esercitando una funzione appunto di strumento di riequilibrio una di esse privilegiata perché consente al tempo stesso la salvaguardia di diritti individuali e l'organizzazione di forme associative partecipative
Cui anche il dibattito stava ormai dando varie forme volti dalla Movimento difesa del cittadino di Ruffolo all'associazione degli utenti di starti
In tutte quelle forme quindi in grado di ridare agli utenti la voce
O meglio lavoristi Intesa davvero come capacità di organizzazione della protesta che organizzi che costringa al recupero di efficienza delle istituzioni pubbliche al mantenimento di un osso standard
Qualitativo che non solleciti l'uscita di nessuna fascia di utenza
Finito
Data la lunghezza e la complessità delle due relazioni la nostra proposta sarebbe di rinviare al pomeriggio
La relazione di Giorgio Macciotta e mia su norme e procedure per il governo di una finanza pubblica in modo da poter dedicare l'ora e mezza che ci resta al dibattito al quale sono già iscritti
Il senatore Andreatta il professore Artoni
Presidente dell'INPS Militello il professor Graziani e l'onorevole peggio
De direi che questo non deve essere inteso come un vincolo per i partecipanti sugli argomenti del dibattito anche perché la nostra relazione era in distribuzione questa mattina quindi se qualcuno ritiene di dover intervenire anche sui temi istituzionali direi che è libero di France per adesso la parola al professor Andreatta presidente della commissione bilancio del Senato
Barack
Non me ne vorranno seccato come un marziano in un dibattito che aveva scadenze tecniche analitiche molto precise
Sono stato sollecitato dalla lettura della relazione complessa di Andriani ed è l'unica informazione che io su questo dibattito
Vorrei aggiungere che
Mi pare utile
All'inizio
Della legislatura in termini
Di responsabilità di esecutivo dopo un interludio
Che ci sia un tentativo di
Una politica in qualche misura bipartisan sui problemi della politica economica
C'è chi assegna in nel nostro Paese i ruoli e i posti a tavola e le tavole su cui si deve trattare
Ma mi sembra che il problema delle istituzioni e il problema dell'economia richieda questo confronto tra chi governa e chi sta all'opposizione
E stia soprattutto mi ricordo quello che diceva Ben Chaplin Franclin sulla libertà degli americani che nasce dall'invidia tra il Presidente e il Congresso e tra il Congresso i giudici
Credo che su istituzioni su economia non formule di governi di grande solidarietà
Ma questa puntigliosa confronto tra l'esecutivo e l'opposizione
In uno spirito bipartisan perché ci sono degli Schüssel dei problemi che interessano un'opposizione che si prospetta la possibilità di andare al governo
Possa essere la via giusta
Nessuna modifica istituzionale sarebbe credibile senza un'opposizione forte che l'accetta non nascono riforme istituzionali non esce una politiche economiche impegnativa se il cittadino italiano non è garantito da una opposizione non nascono nelle grandi solidarietà nelle grandi alleanze ma nascono in questo rapporto
E mi pare che
Leggendo la relazione di Andriani sapendo anche il contenuto di altre relazioni che qui sono state fatte
E sistema Terje per una visione bipartisan
Esiste una progressiva distruzione di quegli elementi che la professione economica lasciato dietro le spalle
E che qualche volta con quei ritardi culturali che caratterizzano la cultura politica divengono degli intoppi alla chiarezza delle decisioni alla comprensione degli interessi reciproci
Nonché tutto sia eliminato c'è nella relazione di Andria l'idea di un'autonomia
Macro economica del nostro Paese che un'attribuzione di enorme importanza alla manovra degli investimenti pubblici
E penso le difficoltà di fronte alla stagnazione dell'Europa orientale se tutto fosse così facile se bastassero degli investimenti pubblici
Certamente
Non ci sono vincoli perché questo accada nei Paesi del socialismo reale eppure i problemi dell'Euro stagnazione coinvolgono l'Europa orientale come l'Europa occidentale
Solo problemi di allocazione di risorse sono problemi di funzionalità dei meccanismi economici
E voler introdurre il restituiti polemiche degli anni sessanta che hanno diviso la professione degli economisti mi pare un pochino difficile anche perché esiste un problema di ottima area di politica economica certamente l'Italia non è un'ottima aria di politica economica nessuna manovra macro economiche in Italia può essere in qualche misura realizzata Pina di incappare nelle reazioni del primo Mitterrand
Credo che mi pare che le cose importanti sono state dette
Il problema di una Space a che cresce al tasso d'occhio è il reddito nazionale la spesa pubblica italiana dall'ottanta all'ottantasei e cresciuta in termini reali al quattro e quattro per cento
Prospettando una soluzione che tra il due mila dieci due mila quindici richiede che tutto il reddito nazionale sia assorbito
Per la spesa pubblica significa essendo circa metà del reddito nazionale significa che cresciuta come quota dell'uno uno un quarto per cento all'anno
Discorso che peraltro nella programmazione e lungo termine svedese è stata fatta la Svezia ritiene di arrivare negli anni novanta a un settanta cinque per cento assorbito dalla e dai servizi pubblici dai trasferimenti pubblici eccetera
Creando la prevalenza di una distribuzione del reddito basata sugli titoli di appartenenza quasi su una visione feudale non di moderna economia di mercato rispetto a quella parte del reddito che affluisce come corrispettivo agli sforzi indichi
Produce sul mercato
Io credo che alcune cose sono state dette nella relazione via Andreani sia innanzitutto un problema delle due culture la cultura ecclesiastico
Vetero burocratica della amministrazione la cultura del mondo produttivo
Tra i grandi settori gli Spesal il i trasporti partito delle ferrovie in Parlamento i trasporti hanno avuto un incremento dell'undici per cento in termini reali ciascuno anni
Centosedici per cento da omento trasporti e altre aziende pubbliche
L'Anas centotredici per cento di trasferimenti dallo Stato l'incremento nei sei anni quaranta per cento le ferrovie quattrocentosessanta il fondo trasporti per gli enti locali in complesso abbiamo diciamo una crescita dei trasferimenti a questi settori che rappresenta cinque volte il tasso di crescita del reddito nazionale
è chiaro che non esiste nessuna ragione politica che gli aggiustamenti ricadono sulla FIOM sulla fin erano o sulla lui Swim
Che esiste un problema di l'applicazione delle tecniche di management
Al settore pubblico soprattutto al settore pubblico nuovo perché lo Stato umbertino lo stato della scuola della difesa lo Stato tradizionale
Che cui servizi sappiamo che non funzionano però ha saputo contenere la spesa al di sotto della crescita del reddito nazionale sono questo Stato industriale lo Stato sale
Delle pupe dallo Stato come produttori di servizi di pubblica utilità
Lo Stato dei grandi progetti di sostegno all'industria che ha lo Stato previdenza
Che ha determinato in questi anni questo andamento della spesa con questa prospettiva di azzeramento della distribuzione del reddito legata funzionalmente alli sforzi che ciascuno fornisce alla produzione
Quindi direi che come diceva Snow in un altro contesto il problema delle due culture il problema di avere sottratto a la cultura tecnico empirica vasti settori dell'amministrazione
Questa collegamento tra sindacalismo e gestione burocratico giuridica di vasti settori dell'amministrazione e mi pare la radice della
Difficoltà di contenere la spesa
Certamente sarà interessante sentire le proposte sul governo della spessa ma a livello di tali di tetti di macro interventi
è difficile completare senza tensioni sociali estremamente gravi il
Compito di risanamento economico anche se
Debbo dire che nel campo delle
Dei trasferimenti agli enti locali alle regioni
C'è stato l'effetto di quella mobilitazione di opinione pubblica invidiosa e ostile
E le tecniche di produsse di determinazioni di tetti ai trasferimenti ha comportato dei risultati di positivi a parte le regioni a statuto speciale che attraverso i provvedimenti di
Di diciamo modifica delle delle norme di applicazione costituzionale degli degli statuti in materia finanziarie hanno visto incrementi up normi ventitré per cento all'anno in termini reali si è passato da mille cinquecentoquindici mila miliardi per le regioni a statuto speciale
Per le altri enti pubblici i trasferimenti in questi sei anni sono rimasti a zero cioè sono cresciuti soltanto come la infrazione
Così come avvenuto appunto dicevo nei settori più tradizionali
Ma mi pare che se vogliamo fare un passo in avanti
Per la scuola e per la difesa siamo andati che alcune voci della difesa almeno siamo andati indietro come del resto è ovvio essendo caduta la domanda della platea degli utenti
Andreani suggerisce una critica che rischia di diventare un po'fino
Che ho logica al problema delle regole del pollice per una politica di rientro
E gli dice che il tentativo TF segnare come obiettivo la copertura delle esperienze al netto degli oneri finanziari
In qualche misura coinvolge gli investimenti in questo aggregato che deve essere contenuto che deve essere bilanciato dalle entrate correnti che meglio sarebbe secondo anche una proposta
Richiamata nel da Macciotta che io che ce la commissione dei quaranta
Porsi l'obiettivo della
Finanziamento in deficit soltanto della spesa in conto capitale
Vorrei semplicemente osservare che lo sforzo finanziario per ottenere il risultato che gli indica e più rilevante gli investimenti in termini di
Uscite dal sistema
Dal settore statale dal sistema tesoreria Bilancio sono sessanta mila miliardi
Gli interessi sono ottantasei mila miliardi capisco il carattere teologico il carattere evocativo dell'uno dell'altra formula io sottoscrivo in pieno che si debba arrivare a coprire tutte le spese che non siano quelle di investimento con una copertura fiscale con le entrate tributarie ed extratributarie
Vorrei semplicemente indicare che in politica si cercano risultati nell'orizzonte di tempo
Di una legislatura di qualche data la la diciamo il i tempi modesti dei governi italiani e quindi questo obiettivo intermedio nonostante la sua non correttezza teorica a qualcuno giuridico contabile
Semplicemente una tappa per raggiungere l'altro obiettivo naturalmente
Noi possiamo mettere rendere instabile l'economia italiana anche con investimenti pubblici a meno che questi investimenti pubblici non aumentino
Il prodotto nazionale più di quanto non sia il costo rappresentato dagli attuali livelli dei tassi di interessa
Vorrei aggiungere che se intendiamo
Seguire una via di crescita
Realistica alla via di crescita e collegata alle prospettive
I accelerazione della concorrenza europea
Finché i vostri compagni delle spedendo non cambiano la politica in Germania
Finché non c'è un unico sistema monetario europeo CUP per cui i problemi di bilancia dei pagamenti
Non limitano le possibilità di politiche di espansione in un solo Paese
E il realistico
Immaginare che le politiche fiscali in Europa nella prospettiva di una decadenza demografica che comporterà bilanci in deficit per tutti i paesi europei alla fine degli anni Novanta
Possono essere accettati facilmente da governi responsabili che hanno lunghi orizzonti temporali nella loro programmazione finanziaria
La Germania Federale al quaranta per cento il debito pubblico sul suo reddito la prospettiva come sapete di studi dell'OCSE
In questa materia e di arrivare al cento per cento nella fase in cui il sistema previdenziale tedesco si troverà soggetto a forti pressioni dalla rapida decadenza demografica di quel Paese
E quindi è necessario che siano gli investimenti produttivi per la concorrenza globale che vengano rafforzarci e la via per rafforzarli ed esperienze dell'Europa orientale stanno a dimostrarlo e quello della intensificazione della concorrenza
I tre settori tradizionali dell'industria franco tedesca
Quelli della elettromeccanica dei materiali ferroviari dell'industria dei telefoni sono fuori della concorrenza europea sono in segmentazioni in mercati chiusi
è chiaro che sono settori a forti investimenti di capitale l'apertura della concorrenza nel campo delle commesse pubbliche rappresenta un grosso stimoli
Così come è rappresenta un grosso stimolo questa invenzione che il tris che ha permesso di lanciare la intrapresa europea della concorrenza tra regolamentazione
Di fatto l'Europa si farà non attraverso la unificazione legislativa il mille ottocentosessantacinque dell'Italia ma attraverso una concorrenza tra regolamentazione
Per cui il problema della elfica efficienza dei parlamenti come il Regolamento attori sarà un elemento importante del gioco
Il fatto di riconoscere che tra Paesi civili come quelli europei la regolamentazione ecologica sanitaria in ciascun Paese sufficiente a garantire i consumatori propri consumatori altrui per cui
L'Autorità irlandese a lo stesso titolo di vendere di di dare una autorizzazione a vendere medicine in Italia della ministero della Sanità italiano
E questo vale per le banche vale per molti altri settori è un elemento importante di che impedisce la fossilizzazione delle istituzioni
Ed è un elemento importante per quel rilancio sull'accumulazione di capitale produttivo
Che e l'unica soluzione accettata dei governi europei per la ripresa congiunturale per uscire dall'euro Sclerosi per ravvivare la crescita europea a tassi
Che siano eccezionalmente alti che superino quel due e mezzo tre per cento che sarà il nostro futuro né di anni dopo il la svolta del secolo
Ma che permettano nel frattempo il recupero delle capacità produttive soprattutto di forza di lavoro che abbia da questo punto di vista credo che ciò che è stato detto da Cavazzuti
Sulla importanza
Che per la crescita del nostro sistema e per lo stesso controllo della spesa pubblica a un forte passaggio una scommessa un salto un rischio assunto in materia di unificazione monetaria mi pare da sottoscrivere
Teniamo conto che siamo nel peggiore dei regimi possibili
Abbiamo un sistema come quello di Bretton Woods senza avere i granelli di sabbia
O immagini che caratterizzava negli anni Cinquanta e Sessanta i trasferimenti di capitale
Noi rischiamo di
Eliminata
Quindi l'avete acquistato stabilita per alcuni Paesi la vide acquistato un pochino di compiti di competitività per la Germania dello SME il grande compromesso europeo attorno allo SME
Se immaginiamo di poter far funzionare un sistema di movimenti di capitale secondo la direttiva che l'Ecofin sta per approvare e mantenere il piccolo privilegio il privilegio antico degli antichi cavalieri di battere moneta in ciascuno degli Stati nazionali
In secondo luogo quello porta gli operatori sindacati e impresa e commettere errori in ciascuno dei Paesi europei
Perché portata aspettative che l'Autorità convalidano i tassi di inflazione raggiunti ma le autorità secondo una modificazione della del modo di operare del Comitato monetario in durante le aggiustamenti riallineamenti tendono a non mutare a non dare piena
Trasferimento sul cambio delle delle differenziali di inflazione con la conseguenza che i paesi a maggiore inflazione hanno una tendenza un cambio forte che tende a De industrializzato via incidere sulla carne
Delle rispettive economia ed abbiamo lo vedo Soutine Gall andare oltre il bersaglio nella politica degli interessi i miei colleghi della professione accademica vi hanno raccontato tante cose su titoli nuovi da inventare c'è questa fantasia di ingegneria finanziaria in ogni che di chi non conosce il mercato di chi non ha mai esercitato un po'di pricing power sul mercato delle diverse scuole universitarie italiane che mi dicono che Mario Sarcinelli potrebbe essere più bravo inventare più titoli eccetera
Siamo davanti a problemi di un secondo ordine di grandezza
è chiaro che se per mantenere questo privilegio monetario l'ho in mente più queste questo batter cassa ma batter moneta in via Nazionale abbigliamento dal Parlamento italiano
Noi pensiamo di mantenere l'autonomia monetaria italiane mantenerci nell'ambito del Sistema monetario europeo
Per essere credibili le autorità militari italiane al di là delle technicalities delle dei titoli che il Tesoro emette dovranno mantenere tassi di interesse sproporzionatamente alti e tanto più alti quanto la direttiva sui movimenti di capitale sarà realizzata e noi potremo nel corso di un weekend perdere di intere riserva
Il giorno prima dal RIS del cui Ken quindici miliardi di quindici miliardi di scuri cioè il centoventi per cento delle riserve italiane possono emigrare sulle banche dell'area tedesca
Ed evidente allora che
I discorsi questa tendenza del populismo del mio partito del vostro sui tassi d'interesse risulteranno del tutto
Un
Come dice Cecco free rivoluzionari del sessantasette per gente antica che diffusa che si in in inciampa in problemi sbaglia
Ecco io credo che il passo deciso la costituzione monetaria europea la decisione
Spostare a Francoforte l'autorità di la riserva federale europea sia lo strumento perché su un mercato unificato spaccando i fissi i tassi di interesse tendono ad allinearsi su tutto il mercato
Certo la tracimazione del debito pubblico italiano che il fatto che perda il suo habitat che tenderà collocarsi presso i dentisti belgi
La tracimazione del debito pubblico italiano eserciterà un'influenza al rialzo dei tassi del dolce Mark e tuttavia date le dimensioni del mercato europeo è probabile che questa sia nell'ordine di qualche decina di Besin Point di qualche zero virgola eccetera
Allora se noi dobbiamo perdere la possibilità di commettere errori da parte dei sindacati che possono immaginare di poter ottenere salari monetari maggiori che a Stoccarda
E poi sperano sempre che la Banca d'Italia smalti da Bankitalia svaluta in ritardo non svaluta svaluta non in proporzione all'aumento dei salari eccetera
E dove il suo team dagli alti tassi di interesse sono un costo che a mio parere paghiamo
Per
La mantenimento di questo ultimo residuo della cavalleria nazionalistica che la il metro monetario misurato a livello nazionale e allora mi pare che
Poiché siamo tutti convinti
Che avete ragione che non si può ma anche a una condizione di squilibrio naturalmente non nel corso di dieci anni ma nel corso di venti o trent'anni avere tassi di interesse reali maggiori dei tassi di crescita dell'economia
E allora il Los il modo come si tenta di togliere quel sopra più dovuto all'Italia
E naturalmente nell'ambito di una riserva federale che dovrà lasciare l'open market committee a qualche minoranza di blocco tedesca per riuscire ad ottenere il consenso di tutti
Ma sul cui le pressioni dei vari Paesi si eserciteranno per una realistica politica monetaria di rilancio europeo
Ecco io credo che la componente di contenimento degli oneri finanziari possa avvenire in questo quarto io penso che Cavazzuti dato che abbiamo gli stessi disponibilità di informazioni vi avrà illustrato
Come
Una realistica politica di riduzione del tre per cento delle specie e di un aumento del quattro per cento degli introiti tributari accompagnata da il coraggio delle decisioni quel coraggio che voi non avete avuto nel dicembre del mille novecentosettantotto
E che pochi hanno avuto perché anche il mondo finanziario era estremamente perplesso direi che è dovuto Ugo la Malfa e qualche minoranza del mio partito la pressione esercitata
A danno del povero barca perché si arrivasse a quel salto ecco se credo nei prossimi mesi un salto costituzionale credo che sia
Il contributo
Più importante che possiamo dare a un'opera di risanamento a un'opera che civili di elasticità che ci dia la possibilità di usare la politica fiscale che ci dia la possibilità di immaginare che la previdenza negli anni novanta alla fine degli anni Novanta dovrà pura investire più risorse
Perché e qui chiudo
Io credo
Ci sono su un questi aggiustamenti che noi possiamo affrontare i problemi della spesa pubblica
Credo che come voi anche anch'io non ritenga che il problema della spesa pubblica sia un problema di distruzione dello stato sociale
Di riduzione della dotazione di critici di diritti sociali con cui un italiano nascente in questa terra
Ma sia una operazione che impedisce di avere deficit giapponesi nelle Ferrovie dello Stato che applica tecniche di meno e ce ne andiamo ristrutturazioni industriali riduzioni di personale in questi settori in cui ci sono
Deficit che complessivamente hanno una rilevanza di venti trenta mila miliardi su cui possiamo scaricare gran parte dell'operazione di aggiustamento che valuto per quanto riguarda gli spesi in quindici mila miliardi
Credo che dovremo resistere
Alla rivolta dei contribuenti che sarà il fatto importante negli anni novanta cercando di garantire momenti di solidarietà tra i due terzi il terzo e che i grandi partiti del Paese non possono affidarsi alle reazioni
Facili di un capitalismo trionfante di partiti che rappresentano di questo capitalismo un pochino rozzo nelle sue manifestazioni degli anni ottanta abbiamo costretto ad agire da solo per rimettere ordine nell'economia ed è logico che abbia queste reazioni ma non si tiene il tessuto del Paese sì
Le ragioni questa su della solidarietà le ragioni dei diritti sociali della gente non sono razionalmente ma con un calcolo economico in questo Paese che manca di cultura della migliorata dell'assistenza sociale che trasforma in richieste di categorie ciò che un problema di riduzione della linea della povertà
Ma credo che questo compito di riforma della finanza pubblica debba rispettare queste regioni solidarietà grazie
Professor Roberto Artoni
Credo che
Sia difficile tentare di
Riprende molti dei temi che ha sollevato adesso il professor Andrea però beh va beh
Ritengo opportuno tornare invece piuttosto sulle l'azione di ieri soprattutto quella di Cavazzuti seguita la replica di Spaventa
Perché mandato
Riportato un pochino indietro a qualche anno fa quando in posizione minoritaria nel
Una commissione della Camera scrisse una nota sul problema del debito pubblico dei criteri del giustamente no
E allora espressi tutta la mia antipatia per i prati per i piani pluriennali di rientro
Per molti motivi prima di tutto perché sul continua a pensare che siano economicamente scorretti in quanto nascondono rendendosi militari tante poste finanza pubblica
In secondo luogo e fosse più importante perché sono deresponsabilizzante delle scelte perché invitano a rinvii onde nella correzione degli squilibri e soprattutto fanno pensare che tutt'oggi in una situazione italiana certi squilibri si possono risolvere con aggiustamenti parziali piccoli spostamenti di percentuali da una parte e dall'altra
Come in ultima analisi piano ieri spese che poi alta novantadue questo aggiustamento
Soprattutto in questi piani c'era tutta una serie di aspetti molto negativi allora e anche oggi
Per esempio pensare di regolare la finanza pubblica con il congelamento retributivo dei dipendenti pubblici è una condizione per avviare fatti di rimbalzo della spesa pubblica più che di controllo
In secondo luogo allora si diceva bisognava congelare la pressione tributaria quando appare
Semplici osservazioni denotavano che in Italia allora come oggi la pressione tributaria ancora troppo bassa rispetto agli altri Paesi
Ecco direi che questi sono i motivi che mi hanno richiamato discute conversazione di ieri riadattate
Quando si si criticano i piani pluriennali si indicava anche come invettive identificazione di una condizione di equilibrio del settore pubblico sparava dove di equilibrio strutturale
Identificato approssimativamente ma in una condizione di non variazione del debito in proporzione del PIL in condizioni macroeconomiche normali
In questo modo si poteva individuare allora il tre quattro per cento del PIL come oggi due o tre perché hanno rivalutato il PIL tutta la componente strutturale del sud del fabbisogno
E le aree di anomalia della nostra situazione con un invito implicito a intervenire immediatamente non a novantadue non su piani strumentali
E reale anomali a mio parere del sistema finanziario italiano su cui bisogni incidere per ragioni strutturali indipendentemente da ogni considerazione di riequilibrio pluriennale sono un meccanismo decisionale che nasconde possibilità di inserimenti di scorrerie via dicendo come credo perse minima Macciotta diranno oggi pomeriggio
Un sistema fiscale ancora iniquo e qui c'è stata la relazione di Enzo Visco che mi sembra molto condivisibile stamattina
E la mancata definizione di un sistema pensionistico ovvero sia la mancata definizione di quell'imposta amiche
Di un che la tensione intesa a mio giudizio come imposta negativa sul reddito come oggi dell'isola ma intesa fra pensione nei sistemi moderni
Ecco di A che servono questi punti che bisogna affrontare dico tre anni fa e oggi allo stesso modo in maniera decisa
E a mio giudizio si sposa la FOTA tesi si affrontassero adesso questi aspetti fondamentali si otterrebbe in primo luogo legittimazione per l'intervento pubblico direi che questo è un grosso nodo politico
Su cui passa tutta la politica effetti effettiva solidarietà
E in secondo luogo si potrebbero identificare effettivamente quel corridoio decisionali entro cui inserire le decisioni animali pensate vessato i problemi strutturali con comitali tetti di spesa è una grossissima illusione che credo questi anni hanno dimostrato ed è che questi sono i punti che
Penso sostenere visto Scrubs che sosteneva alcuni anni fa che continua a sostenere oggi ed ieri su queste basi si può affrontare consapevolmente il problema di correzione oggi dal nostro fabbisogno pubblico
Ieri sospetti implicitamente indicati i fattori che incidono sulla dinamica del debito pubblico in termini di PIL dal così detto ha bisogno primario corretto per l'inflazione monetaria ai rapporti fra tassi d'interesse tassi di crescita del sistema
Evidentemente tutto incide sulla dinamica e fosse e quello che sfugge trasparente della relazione Cavazzuti e che non basta soffermarsi sul fabbisogno primario nella in questa situazione perché se andiamo avanti con queste squilibri nelle altre componenti andiamo incontro attivamente oggettivi problemi di instabilità finanziaria
Ecco qui in questo senso oggi si può parlare di aggiustamento di un aggiustamento che accadrà tutti sul condivido per il venti mila miliardi come di nuovo componente da gestire sul piano delle delle entrate e delle spese
Il problema però io direi che qui e qui torniamo ai discorsi di tipo strutturale che molto basta individuare una cifra un meccanismo giustamente ma il problema è come si interviene qui di nuovo si stanno tornando tutte quei discorsi di blocchi parziale di componenti di spesa di pannicelli caldi e via dicendo
Quando i discorsi dove potesse riportate quel me quelle fattori strutturali che erano già stati individuati
Secondo Ronaldo Riotta se si vuole contro la in qualche modo il debito non basta nella situazione attuale controlla il fabbisogno primario anche nel reperimento c'è tutta la componente di interessi e via dicendo che le avesse prese in considerazione
O in Italia nel giudizio da una straordinaria propensione individuale variabili indipendenti
Negli anni settanta c'era una certa variabile indipendente indipendente che il salario degli anni Ottanta diventati il tasso d'interesse
Notate abbiamo individuato anche dei rapporti indipendenti piano Pandolfi preventivi individuati rapporto ottimale credito totale interno Pirquet era centotrentanove virgola cinque sì stamattina mi sono svegliato però bene ho ricordato giusto
Ecco stiamo attenti
Stiamo attenti a queste case per cui il problema è riconoscere pienamente la nostra integrazione finanza internazionale con tutti i vincoli che ci devono essere
E però a questo punto avviare tutta una serie di politiche che consentano di ridurre i tassi d'interessi nostri e portare i livelli più conformi a quelli europei
Primo punto su cui bisogna essere totalmente d'accordo dove c'è i tassi d'interesse si riducono in Italia sì sì se con la politica di stabilità di cambio
Questo è il primo diciamo il presupposto di non l'ha mai capito perché il governo Tex precedente Governo non si è mai vantato sufficienza e per il suo comportamento nell'estate dell'anno scorso questa è stato un ottimo esempio di politica economica che non è stato giustamente valorizzato se il governo avesse ceduto
A una speculazione realmente selvaggia agiscano a parare i tassi in testa il venti per cento
Reali a dieci con l'inflazione molto eccetera
Questo è il primo punto da da chi arriva da tenere presente
Se non si sente
Non si finisce con questa ricreazione dei guadagni in conto capitale sul mercato dei cambi
Non non si potrà sperare di ridurre significativamente i tassi d'interesse direi che la ricreazione è finita dopo dire decollo può dire De Benedetti ma poteva il Governo italiano anche nei confronti di gente che si diverte a operare
Come ha operato nell'estate scorsa
Direi autore Edoardo potrei aggiungere una cosa che quando si pare stabilita del cambio bisogna guadare aspettative più che i livelli dei tassi d'interesse perché qui i guadagni si giocano sulle variazioni in conto capitale non sui taxi
Secondo luogo a questo punto si possono effettuare confronti correnti fra i tassi nostri scritta se altri Paesi ed eliminare dalla considerazione quel Bratti Fitch contabile che il tasso d'interesse reale perché diventano rilevanti i tassi d'interesse nominali
Questo è un altro punto che viene data è molto chiaro perché questi de frazionamenti ad arte ieri Spaventa è stato estone deflazionare
Secondo convenienza sono in regime stabilità ricambio l'unica cosa che conta sono i tassi d'interesse nominare
E questo
E secondo
Terzo punto che io sto direi come politica e di evitare mitizzazione del mercato
Il mercato è non è quell'individuo razionale che che quantificato l'individuo nazionali che si dice i mercati finanziari la quota dei Kang due mila lire hanno potato le Borse dove hanno portato e via dicendo
Io direi che se si entra in questo contesto di gestione di ripresa di ruolo della politica economica anche molti dei problemi che oggi vengono ritenute intrattabile diventerebbero di nuovo trattabili
Ed è che sono questi i punti se ci mettiamo su queste linee estetizzazione del debito
La possiamo tenere con interventi strutturali sulla finanza pubblica a quel punto le decisioni annuale possono acquisivano con logica molto superiore a quella attuale
E in secondo luogo c'è tutto un problema di recupero di coerenza nostra con gli altri Paesi che fosse la forma vera di autonomia non è relative detta RIS grazie
Ma adesso a Giacinto Militello presidente dell'INPS
Gli horror mio intervento come mi sembra anche doveroso un taglio
In qualche modo specializzato settoriale e mi occuperò del sotto sistemo di sistema
Della spesa previdenziale voglio compero premettere
Che una delle novità mi sembra più interessanti questo
Impianto analitico e propositivo che il Celeste presenta questo convegno
Sta nel fatto
Che non ci limitiamo ad ammettere come abbiamo fatto esplicitamente la gravità del deficit pubblico
Non ci limitiamo a confermare così come si è fatto in tutto il passato della sinistra italiana del Partito comunista
Che alla gravità di questo fenomeno non si risponde come Artoni ora ricordava come tutte le relazioni hanno sottolineato con i tagli con i pannicelli caldi ma ci vogliono le riforme non c'è risale tono della finanza pubblica se non attraverso le riforme ma il fatto nuovo che io trovo
Nelle relazioni che sono state presentate e che questa sesta affermazione esce fuori della liturgia
E per impostare le riforme e dal lato delle entrate relazione Visco e dal lato delle uscite tutte le altre relazioni
Il bisogno che emerge e di comprendere bene la natura del deficit la composizione del deficit cioè dipenderà l'analisi
Più articolata per costruire meglio le misure dell'intervento
Io mi ritrovo moltissimo in questo avanzamento ripeto della riflessione
Proprio perché vi trovò le coordinate per il mio intervento che vorrei essere rapidissimo e spero il più chiaro possibile prende tra spesa previdenziale
Se io mi fermo ai grandi numeri
O alla classificazione della spesa previdenziale come la si ritrova nel bilancio dello Stato
Io ho citati da capogiro per darvi soltanto un elemento negli ultimi trent'anni
Da cinquantasette l'ottantasette l'apporto dello Stato a vario titolo per coprire la dinamica la crescita il deficit la spesa previdenziale è stato di circa duecento trentotto mila miliardi di quasi il venticinque per cento del debito pubblico consolidato
E così io mi fermo a questi dati in qualche modo incoraggio
Tutta una campagna che c'è stata in questi anni è ora la sento più modesta più del bolle tuttavia ancora cova sotto le ceneri di chi e dice ecco il deficit pubblico su origini fondamentali
Nella spesa sociale in particolare previdenza sanità
Stanno così le cose
Già ieri si rispondeva alla relazione di Andriani come l'intervento di Alvaro mettevano in rilievo questo dato che pure deve fare riflettere che rispetto all'incremento delle entrate
L'incremento dalla spesa sociale sanità previdenza è stato inferiore ma questo non ci fa arrivare ancora cuore della dell'analisi del problema
Noi attraverso questa importante riclassificazione che abbiamo fatto delle entrate e delle uscite del capitolo del sistema previdenziale
Abbiamo ora documentato tre cose che io brevemente voi io riassumere ma in primo luogo che
Prendiamo un periodo più limitato invece del trent'anni prendiamo il periodo dall'ottantatré all'ottantotto poi spiegherò perché assumo riferimento dall'ottantatré
Dall'otto tra l'ottantotto
L'ha speso la voce di spesa che aumenta di più nel sistema previdenziale e quella che noi prassi fichi amo come non previdenziale o vagamente definite assistenziale cioè non la spesa pensionistica
Per le pensioni a cui lavoratori uno diritto avendo pagato un sufficiente apporto contributivo
La dinamica maggiori ora registrò in questa spesa che chiamo non previdenziale una dinamica fortissima nell'ottantatré ventinove mila miliardi nell'ottantotto
Cinquanta mila miliardi e se vi si aggiunge la fiscalizzazione degli oneri per i contributi di malattie arriviamo a cinquantotto mila miliardi una crescita francamente spaventosa
Sono marittimi di crescita di questa spesa che per definire che per comodità definiamo assistenziale superiori all'incremento da la spesa pensionistica delle proprie che c'è stata ma ritmi enormemente più contenuti di questa che definiamo assistenziale primo dato Secondo dato
L'apporto dello Stato o per coprire questa forte dinamica della spesa assistenziale
E stato molto inferiore ai ritmi di cui ho parlato nell'ottantatré rispetto ai ventinove mila miliardi di spesa stanziarono stato mi dava ventisei mila miliardi
Nell'ottantotto rispetto ai cinquanta mila miliardi di spesa stanziare lo Stato ma dato trentatré mila miliardi
La differenza è stata coperta
Da
Fino all'ottanta dai lavoratori dipendenti dal fondo lavoratori dipendenti che hanno finanziato con i propri contributi
L'allargamento della protezione sociale che nel nostro Paese avvenuta senza adeguata le entrate voi sapete che da cinquantasette a sessanta setta sessantotto nel parlamento si decide l'estensione alla protezione sociale i lavoratori autonomi coltivatori diretti artigiani e commercianti senza adeguare alle entrate lo Stato ha dato degli apporti ma il grosso della spesa è stata coperta
Dal fondo pensione lavoratori dipendenti
Dall'ottantatré in poi quando anche questo fondo entri in crisi la differenze coperta soprattutto dagli assegni familiari
Quindi concio voglio dire che di fronte alla crescita esponenziale per sostanziare l'apporto dello Stato è stato contenuto ma invece la differenza viene coperta nel giro dei contributi di lavoratori e datori di lavoro del settore produttivo
Terzo dato del più clamoroso quello di cui si parla di meno e che in questi stessi anni
Fermiamoci all'ottantotto la voce dispensa maggiore dentro il comparto che io chiamo assistenziale la voce di spesa maggiore quella che più incidenza sulle i trasferimenti alle imprese
Nel solo mille novecentottantotto attraverso l'INPS passano ventotto mila miliardi di trasferimento l'ebbrezza
Per correttezza di verifica io dico che nel capito Rocio sperimenta l'impresa io ci metto la fiscalizzazione degli oneri sociali che nell'ottantotto è montato circa tredici mila miliardi
Ci metto la cassa integrazione tre mila seicento miliardi ci metto i prepensionamenti cifra grosso modo analoga ci metto un'enorme sistema di contributi
Figurativi di sotto contribuzioni di mancato gettito per via dei contratti di formazione lavoro che ammonta ad altri otto mila miliardi
Quindi io ciò che della spesa
Cosiddetto assistenziale
Chiude il cinquanta per cento ma trasferimenti alle imprese
Questo lo sottolineo per motivare due conclusioni rapidissimi a cui voglio arrivare
La prima e che oggi non mi sembra il convegno ci aiuta molto
Per lanciare questo messaggio secondo me che oggi non mi sembra che più il confronto sia tra rigoristi e l'assistito
Sofri coristi e difensivi Istica in qualche modo assegnato la dialettica politica nel passato in qualche modo coinvolto i comunisti nella categoria dei difensivi visto dei tassisti
Oggi
Nell'ammettere la gravità del deficit nelle leggi erano natura del deficit il vero scontro diventa se volete
Con vecchie tipologie che rimangono naturalmente molto attualizzate rimangono verrebbero scontro divento tra conservatori riformatori
Cioè lo slogan non c'era più
Adeguata ecco per dire in termini positivi quello che finora o descritto soltanto in termini analisi io voglio affermare rapidamente due concetti e concludo rapidamente
Tutto quello che gli ho detto
Guai a dare l'impressione che per esempio io sottomano lutto l'importanza di sottoporre a controllo la spesa sociale
Ripeto la differenza non è tra l'Asystel rigoristi
L'analisi de la spesa che poc'anzi ho fatto dimostra che coloro che si sono opposti per esempio l'articolo ventuno comma con realtà mi permetterà della legge finanziaria se mi permette erano falsi rigoristi
Perché l'alternativa che c'era quell'articolo ventuno
Era l'ipotesi di mettere un tetto contributivo i contribuenti iscritti all'INPS dovevano pagare soltanto rispetto l'attenzione che percepivo il che significava crea un'emorragia nelle casse dello Stato enormi
Non è non è non è francamente più questa la distinzione ma ripeto guai sotto RAI questo a ritenere che allora il problema è che siccome la spesa sociale non è cresciuta come le entrate siccome nella spesa sociale le componenti maggiori sono i trasferimenti alle imprese
Ho solo prestazioni assistenziali non esiste un problema di sottoporrà contro la spesa sociale esiste eccome
Il problema è quale controllo per quale fine il controllo deve essere esercitata
Questo io ci tengo moltissimo per fermarlo perché la polemica che anche personalmente ho fatto in questi anni
Contro le analisi catastrofiche che venivano tante sull'Avvenire sistema pensionistico
Per quanto mi riguarda non hanno mai ti so dire che tutto va bene che non ci sono squilibri strutturali che non ci sono problemi c'è tutto questo c'è in piccolo con lo squilibrio tra entrate e uscite tra contributi e prestazioni e drammatico
Quindi non ho atteso negare l'esistenza di questi problemi o teso prendono le distanze da chi questi problemi li dipingeva in maniera talmente catastrofico che non c'è nessun'altra soluzione che distruggere lo Stato sociale
E da chi da presentare in maniera talmente magmatica talmente confusa pulita suggerire soluzioni di riforma che aggravano i problemi piuttosto che risolvere
Il controllo
Finanziamento delle prestazioni
Nuove forme di finanziamento e prestazioni bisogna affrontare i grandi problemi
Del non soltanto la divisione contabile ciò che assistenza e previdenza ma che cosa si concepisce consistenza con previdenza
E questo è uno dei punti decisivi
E nell'ottantatré il governo intervenuto pesantemente con i tagli sulla spesa sociale io debbo dire che alcune misure che Moro furono prese avvengono una giustificazione
Pensate all'ancoraggio che il governo avrà fatto carte Grazioli al minimo al reddito dei percettori pensato alla semestralizzazione alla scala mobile pensate a criteri più rigorosi nell'erogazione abuso invalidità
Ecco ma che effetti hanno avuto questi interventi
Hanno certamente contenuto un po'la Spesal ma hanno accresciuto le ingiustizie nel nostro sistema assistenziale molte prestazioni hanno ancoraggi a redditi DiVersi
In questa giungla qualunque
Intervento in termini taglio accresce l'ingiustizia e quindi poi riapre la rincorsa promuove spesi
Oppure governo grazie
Perché sulla pensione di invalidità superiore sono al minimo su quattro perché allarga i cordoni della borsa ho portato recentemente che alcune sentenze la Corte costituzionale ha avuto un impatto di circa sei mila sette mila miliardi
Quindi c'è riprovano soli tagli allora i problemi sono i problemi sono i meccanismi di spesa troppi centri di spesa non coordinati tra loro il Parlamento che per raggiungere il consenso
Sia passi una norme dettagliate in cui direttamente riceve le pressioni corporative
Allontanandosi dalla norma astratta delle norme generali dalle norme di riforma quindi ci sono problemi di meccanismi di spesa da affrontare ci sono premi di criteri di spesa da affrontare io ripeto voglio fermarmi soltanto a queste chiudo rapidamente
Nel capo d'assistenza ci sono le situazioni più disparate più ingiuste c'è una vera e propria giungla
Come si affronta questo problema c'è nel dibattito a sinistra un'idea che personalmente mi affascina che io voglio riproporre potrebbe essere uno dei cardini della riforma del sistema
Pensionistico e assistenziale l'idea di passare dalla coacervo di misure frastagliata che e illogiche pensione sociale pensioni invalidità indennità di disoccupazione ottocento lire e così via
Passare invece all'affermazione di un'unica prestazione che sancisce un reddito minimo garantito che sancisce un salario di cittadinanza che allarga i diritti di cittadinanza uscendo quindi da uno stato sociale all'italiana costruita su clientelismo l'assistenzialismo il premio corporativismo e invece ad un livello in cui si affermano diritti
Naturalmente sì si sposa con la una stessi simile può non possiamo non pensare di dare lo zoccolo minimo di prestazione a tutti i cittadini in quanto tali poi la pensione o l'ottanta per cento poi ritratta mento di fine rapporto bisogna invece modificare il compressore prestazioni
Non siamo per la spesa facile siamo per la spesa giusta
Ecco io penso e francamente ho ho concluso che questo convegno ci aiuta a Montreux procedere in questa direzione anche se mi riferisco alla relazione Maria Volpe
Anche se favorire soprattutto se ai problemi di composizione della spesa di fino a ridosso dello Spesal si accompagna il problema di chi gestisce la spesa cioè dell'efficienza dalla pubblica amministrazione
Nell'esperienza che sto facendo io potrei dimostrarvi
Che l'inefficienza della pubblica amministrazione va di pari passo con l'iniquità delle prestazioni un sistema pubblico efficiente farebbe di più prendere trasparente l'iniquità
Sviluppare il bisogno di equità un sistema pubblico inefficiente invece copre la situazione clientelare e assistenziale che caratterizza la spesa sociale nel nostro Paese
Abbiamo ancora per chiudere la mattinata e gli interventi dell'onorevole peggio ed il professor Graziani Eugenio peggio
Non sarebbe corretto io credo non rilevare nel programma del governo De Mita
Due novità che riguardano espressamente i problemi della finanza pubblica e del rientro dall'attuale dissesto
Può trattarsi come spesso accade quando si esaminano i programmi di governo di novità puramente verbali
Non possiamo affatto escluderlo
Ma per il momento visto che il Governo si è schierato da pochi giorni io non voglio neppure escludere il contrario
Le due novità contenute nel programma di finanza pubblica del governo De Mita riguardano la prima il riconoscimento della necessità di conseguire in campo fiscale
Cito fornendo espressamente una evoluzione coerente con i livelli esistenti nei Paesi più economicamente avanzati della Comunità europea
Ciò significa dico io innalzare anche altri l'hanno già detto di quattro cinque punti percentuali la pressione fiscale
La seconda novità consiste nell'affermare che il risanamento della finanza pubblica esige la eliminazione del disavanzo di parte corrente e non soltanto di quello primario
Queste due novità vanno segnalate e sottolineate direi per due ragioni
Non soltanto perché corrispondono alle posizioni che noi da anni abbiamo sostenuto e questa è la prima ragione ma anche perché della seconda esse rappresentano anche una critica esplicita alla linea seguita negli anni passati in particolare al piano di rientro presentato a suo tempo dal ministro del Tesoro boria
Tale piano non ha raggiunto gli obiettivi che dichiarava di perseguire anche proprio perché viziato da questi due elementi
Inoltre le due novità del programma del governo De Mita di cui si io sto parlando mettono in luce ancora
La falsità della propaganda ricorrente secondo cui sarebbe l'opposizione di sinistra ai violare l'esigenza del rigore della finanza pubblica mentre la maggioranza il governo vorrei verrebbero vorrebbero sostenere una linea di severità
Le due novità di cui ho parlato col s'intuiscono una evidente ammissione in senso contrario
Poche parole sulla questione della pressione fiscale
Non è vero dunque ciò che è stato detto ripetutamente che la pressione fiscale abbia raggiunto un livello invalicabile
E che obiettivo della politica economica da seguire debba essere il mantenimento dell'attuale livello questo sappiamo era un cardine della piano Goria una concessione fatta
A alla prepotenza e alla arroganza anche di un partito dalla maggioranza penta partitica ma oggi constatiamo che si riconosce che si trattava di una posizione errata che deve essere superata il raggiungimento di livelli fiscali esistenti negli altri Paesi della Comunità europea
Comporta l'ho già detto un aumento di circa quattro cinque punti del prodotti del prelievo sul prodotto interno lordo il che corrisponde a circa quaranta cinquanta mila miliardi in in più gli entrate ogni anno questi due dati esigono purché si una precisazione e si dimostrano che non è affatto vero che il fondo del barile sia stato interamente raschiato
Ma per una semplice ragione perché il barile non è uno soltanto ma sono parecchi e mentre alcuni sono stati razziati fino in fondo e anche oltre il fondo altre risulta ancora abbastanza pieno se no quasi con lei
Non dimentichiamoci che la rivalutazione del prodotto interno lordo di oltre il quindici per cento effettuata l'anno scorso dall'Istat
Si è fondata soprattutto su una più attenta valutazione dei crediti che il fisco non aveva rilevato e che continua a non rilevare il problema dalla lotta all'evasione continua insomma ad essere uno dei grandi problemi della risanamento della finanza pubblica un problema che esige la riforma tributaria di cui ha parlato Visco
Ed esiti altresì un grande sforzo un nell'azione di il rinnovamento della pubblica amministrazione
Un'azione riunito dalla pubblica amministrazione che va attuata nel quadro di quella più generale azione di rinnovamento del sistema politico dello Stato dei rapporti tra Stato e cittadini
La riforma del sistema politico io insisto su questo punto insieme e quindi la riforma dello stato dei rapporti tra Stato e cittadino e una delle è il quadro nel quale devono essere il
Feriti anche tutti gli sforzi che si devono fare e con grande impegno per il risanamento del sistema tra finanza pubblica sono due elementi è strettamente collegati l'uno all'altro
L'altra novità del programma del governo di vita di cui ho parlato riguarda come ho già detto il il punto sul quale noi abbiamo insistito molto in tutti questi ultimi anni e sul quale anche ieri Andriani a richiamato l'attenzione con forza
Finalmente si riconosce che il risanamento della finanza pubblica esige che venga eliminato il deficit di parte corrente e non soltanto questo quello primario
Ma per intanto si dice si deve perseguire la eliminazione del deficit primario entro la data fatidica del mille novecentonovantadue
Ciò di per sé io dico non è e deviante
Evidente infatti che la riduzione di un deficit di trenta mila miliardi è più facile e meno traumatica di una reading riduzione di un deficit di sessanta mila miliardi sembra che parli catalano
Il problema e quello della direzione di marcia e l'obiettivo di fondo da perseguire ma ciò non comporta necessariamente che per andare da Roma a Genova si debba passare per Ancona si può passare per Pisa
Purché effettivamente lo si voglia l'obiettivo può anzi deve continuare ad essere l'eliminazione del deficit di parte corrente entrate correnti meno spese correnti compresi gli interessi devono essere uguali a zero
Ma dobbiamo essere tutti consapevoli appunto che soltanto attraverso una linea di questa o genere e dobbiamo esserlo noi opposizione ma anche il Governo che spesso dimostrativi dimenticarlo
Soltanto per una via come questa si può ottenere una corretta gestione della finanza pubblica e incorre che vengano finanziati in deficit soltanto gli investimenti su questo ha parlato anche Andreatta e io ovviamente non ho molto da obiettare ciò che gli ha detto su questo punto
Ovviamente deve trattarsi di veri investimenti
E non di quelli fasulli e tanto meno delle tangenti che sono comprese spesso negli investimenti che talvolta rappresenta l'obiettivo stesso degli investimenti che vengono realizzati ciò lo sappiamo tutta l'esperienza compiuta abbastanza significativa da questo punto di vista questo esige un grande sforzo uno sforzo che dubitiamo possa essere compiuto dalle forze politiche che formano l'attuale maggioranza
Io non è che ho fatto
Che sia utile
Però e anche importante eliminare il deficit primario poiché questo a certe condizioni ma ovviamente soltanto a certe condizioni può consentire la stabilizzazione del rapporto debito pubblico prodotto interno lordo
E questo sarebbe sicuramente positivo anche per quanto riguarda la politica dalla riduzione dei tassi d'interesse e quindi per la stabilizzazione dell'onere complessivo degli interessi sulla sulla finanza pubblica
Porre l'obiettivo di eliminare il deficit primario entro il mille novecentonovanta dure novantadue a apparentemente un chiaro significato
Significa dichiarare una precisa volontà presentarsi all'appuntamento della realizzazione del mercato interno europeo avendo messo ordine nei conti delli dell'Italia nei conti per la finanza pubblica italiana se i fatti il nostro Paese
Deve il deve giungere al mille novecento novantadue in maniera sufficientemente ordinata non può non mettere in ordine i propri conti con l'estero
Altrimenti si troverebbe in una situazione di grave debolezza
Non sarebbe affatto possibile
Senza mettere ordine nei conti dalla finanza pubblica ottenere l'allineamento dei tassi di interesse italiani su quelli degli altri Paesi europei
Esigenza che Andriani ha giustamente sottolineato il mille novecentonovantadue pone quindi vincoli stringenti
A dire il vero questi vincoli vengono già prima del mille novecentonovantadue dal primo gennaio mille novecento novanta i depositi di conto corrente potranno essere effettuati su banche straniere o addirittura all'estero
In parte questi vincoli sono già operanti ora sappiamo che gli effetti che dal maggio mille novecentottantasette dall'epoca dei decreti Sarcinelli
I cittadini italiani hanno diritto ad acquistare titoli emessi dalla Bundesbank che rendono il sei sette per cento in termini nominali e non sappiamo quanto renderanno a seconda della variazione del tasso di cambio
Ma al mille novecentonovantadue non si deve guardare soltanto un timore o con angoscia
Sul piano fiscale ad esempio non mancheranno alcuni elementi positivi elusioni ed erosioni andranno ridotte proprio perché non questo ci verrà imposto anche dalla Comunità economica europea
L'armonizzazione delle imposte sui redditi da capitale sarà un altro degli obblighi
Cui la d'Italia dovrà rispondere in conseguenza dell'atto unico
La lotta all'evasione Piva ad esempio in Italia non sarà più soltanto un problema italiano ma sarà un problema europeo della stessa Repubblica federale tedesca il sistema della compensazione nella al pagamento dell'Iva comporterà questo interesse della Germania alla lotta contro l'evasione in Italia e ci sarà evidentemente da ragionare parecchio su questo
Poche parole ancora sulla politica del debito pubblico
Molti a cominciare da Mario Monti da Luigi Spaventa e anche da voi stessi da tempo denunciamo la necessità di una diversa politica di gestione del debito pubblico
Molti hanno insistito e insistono e noi siamo tra questi sull'emissione di titoli indicizzati nel loro valore e non indicizzati sul tasso disinteresse indici che abbiano un tasso d'interesse del due tre per cento reale che risultino quindi appetibili veramente per il i risparmiatori perché non si è provveduto in questa direzione
L'analisi delle banche dei del mercato finanziario che viene esposta più frequentemente a tale riguardo dice che il pubblico non gradisce questo genere di titoli in realtà io credo che la di tuba Anza della Banca d'Italia nell'andare in queste vite direzione esprima la sfiducia
Dell'istituto di emissione nei confronti dei piani di rientro del Governo e
Questo mi pare che sia un elemento che che non possa non essere tenuto in considerazione perché indubbiamente vuol dire che e questo rapporto di fiducia di cui parlava ieri Andriani non c'è de un elemento che pesa negativamente dalla gestione di tutta la finanza pubblica
Si è parlato Filieri anche di pericoli di crisi finanziaria io credo che nel settembre scorso ne abbiamo avuto una precisa manifestazione di un tale pericolo poiché la crisi e il crollo di uno stretto il venticinque ottobre hanno aiutato anche in parte allentato quella crisi che poteva persistere che poteva incidere più pesantemente nella gestione del debito pubblico italiano
Ma anche se oggi questi ultimi mesi diciamo la situazione è apparsa piuttosto tranquilla io credo che di continuo di tanto in tanto si manifestino fatti che sono indici di uno stato di preoccupazione che persiste e che ha rilevanza immediata le oscillazioni del votazione di titoli del debito pubblico delle ultime settimane lo dimostrano ancora
Spaventa ha detto ieri che fino a quando il bilancio è in queste condizioni i risparmiatori possono essere tranquilli perché lo Stato avrà ancora bisogno di loro e continuerà quindi a recuperarli abbastanza lautamente
Ma lo stesso Spaventa poi detto che se i tassi di interesse in Italia per il debito pubblico sono così elevati questo è anche la conseguenza del fatto che essi comprendono un premio di rischio
Ma i respiri risparmiatori in larga misura sono consapevoli dell'esistenza di questo premio di rischio e possono un certo punto decidere di non volere più rischiare e allora di qui il pericolo che insorgono nuove e più gravi crisi di Collocamento
Ora
Non abbiamo ancora in piena funzione tutte le novità che verranno introdotte da qui al mille novecentonovantadue ma sappiamo che tra poco sarà possibile in acquistare titoli esteri in Italia non soltanto perché questa possibilità esiste già oggi sul piano giuridico
Delle degli accordi internazionali ma anche in quanto a partire dal mille novecentonovanta
Avremo le banche straniere che opereranno in modo molto più massiccio di quanto non facciano Oro ora sul mercato italiano e questo potrà essere un ulteriore motivo di difficoltà nel collocamento del debito pubblico
Ma questo mette in luce anche altre
Altri pericoli quello di riuscire a stare correttamente nel mercato interno europeo e quello collegato della ricerca di operazioni traumatiche dolorosissima di rientro dal dissesto della finanza pubblica Andriani ha detto ieri che il tempo del risanamento è il tempo delle riforme io ovviamente condivido questa impostazione
Un risanamento giusto equo ispirato a principi di progresso esige una politica di riforme ma non è detto che questa politica ci sarà anzi io sono portato ad escludere che il governo De Mita sia capace di darci la politica di riforme di cui c'è bisogno
Ciò fa temere che possa esserci un risanamento o meglio una messa sotto controllo un tentativo quanto meno di messa sotto controllo della finanza pubblica senza riforme anzi con misure di controriforma
E questo pericolo che noi dobbiamo contrastare con un con un preciso piano di rientro Column piano di rientro scadenzato in un arco tempi alla temporale ragionevole in linea con gli impegni internazionali dell'Italia che anche noi abbiamo ratificato
Mille novecentonovantadue appunto
Siamo stati tra coloro che hanno condiviso il patto il l'Atto unico europeo l'abbiamo ratificato insieme alle altre forze alla grande maggioranza del Parlamento italiano
E consideriamo quel quell'obiettivo la realizzazione plica azione dell'atto unico un impegno comune
Un piano di rientro
Che sia scadenzato con quella data che segna una svolta nelle relazioni economiche e politiche nel modo di essere della con dell'economia e della società europea piano di rientro di questo tipo deve fondarsi su una politica riformatrice
Lo ha detto Andriani illo ha ricordato Visco per la parte di sua competenza vanno ricordato altri che sono intervenuti
Ma deve fondarsi anche su un coordinamento delle politiche dalla politica economica dei dodici
I dodici membri della comunità europea e qui io vorrei ricordare come su questa esigenza insista seriamente e con molta enfasi il rapporto Padoa Schioppa quando sottolinea che non è possibile concepire contemporaneamente libera circolazione delle merci e dei capitali tassi di cambio fisso e politiche macroeconomiche nazionali autonomi
Questa autonomia non c'è per l'Italia non può esserci neppure per la Repubblica federale tedesca
è vero che la Comunità economica europea non è esistita e non è e continuano a non esistere un'autorità dotata di poteri necessari per realizzare una politica macroeconomica comune
Ma questa esigenza si pone ed è un esigenza pare si deve dare una risposta positiva con l'iniziativa politica e prefigurando quei nuovi accordi e quell'assunzione di impegni che sono oggi necessaria quindi il coordinamento delle politiche economiche
è un altro degli elementi di fondo su quale bisogna insistere
C'è poi
Da considerare che in base a una politica di questo tipo è anche possibile per l'Italia darà un contributo maggiore al passo di crescita della propria economia finanziando programmi di investimento non soltanto con i finali con la il bilancio pubblico ma anche ricorrendo al mercato dei capitali non soltanto nazionale ma anche internazionale
Io credo che un tale un tale tipo di di rientro sia irrealistico a mio avviso eh perfettamente possibile e può essere attuato in questa direzione noi ci siamo mossi peraltro in Parlamento nel corso degli ultimi anni
In questa direzione continuiamo a muoverci con serietà e con realismo ora e devo dire che anche nel corso della battaglia
Sul l'ultima legge finanziaria non abbiamo mancato di orientarci in questa direzione
Tutto questo esige che venga affrontato
Un qualcosa di radicalmente nuovo nei rapporti tra i partiti oggi leggo ma c'era un accenno anche ieri nella relazione di Cavazzuti leggo un titolo il titolo soltanto del suo articolo Sukur ventiquattro ore in cui si dice sì sì sì ma può essere efficace per sintetizzare per sanare il deficit tregua tra i partiti
è possibile una tregua fra i partiti e realistica io capisco le posizioni di Cavazzuti e le buone intenzioni che gli ha qui sostenuto ma credo che forse abbia ragione Andreatta quando ci invita
All'invidia di cui parlava Benjamín francamente alla fermezza dell'opposizione in sostanza di cui i partiti
Che sono all'opposizione devono dar prova e noi in questa direzione credo dobbiamo cotiche muoverci prospettando questa linea che è realistica e consente anch'essa di prefigurare un'alternativa al tipo di sviluppo che la politica economica governativa oggi propone vi ringrazio
Professor Augusto Graziani per l'ultimo intervento della mattina
L'ultimo intervento deve essere anche il più breve
E quindi procederò per punti schematici rammenta è sembrato importante che nell'impostare questo convegno Andreani abbia sottolineato il fatto
Che il disavanzo del settore pubblico se ci preoccupa non ci preoccupa perché dia luogo a un disavanzo dei conti con l'estero odio luogo a una inflazione più accelerata esistono forse paesi in cui e accaduto così ma l'Italia sembra negli ultimi tempi essersi messa al riparo da questi problemi ha un buon disavanzo nel settore pubblico ma non a situazioni preoccupanti in maniera particolare né sul terreno dei conti con l'estero né sul terreno dell'inflazione
Semmai e come diceva Andrea né il disavanzo ci preoccupa per altri squilibri interni per questo accrescimento continuo della ricchezza finanziaria che ha dei riflessi sulla distribuzione del reddito accrescendo
I redditi da capitale di questa componente di interessi monetari che evidentemente distorcono qualunque possibilità di governare in maniera corretta la distribuzione del reddito
Questo ci portava anche a dire così come dicevano mi sembra Giannola Marani
Che
Se questo tipo di assetto si era aggiunto questo ci deve far pensare che i tassi di interesse elevati che troviamo in Italia non vanno ricondotti alla presenza di un debito pubblico così elevato
Ma vanno ricondotti ad altre componenti e infatti io penso che se vogliamo trovare una ragione per i tassi di interesse così elevati
In parte dobbiamo guardare alla componente estera ma in parte dobbiamo anche considerare alla politica industriale che è stata condotta in Italia negli ultimi dieci anni
Da quando questa politica è cominciata e le autorità monetarie italiane sono riuscite a congiungere un tasso di inflazione
Ridotto però sempre più elevato rispetto agli altri Paesi europei
Con una sostanziale stabilità dei cambi
Questo a evidentemente posto in difficoltà le imprese esportatrici
No no condotto forse come Andreatta accennava a una grave de industrializzazione può anche darsi che in parte abbia prodotto episodi di deindustrializzazione
Quello però che a mio avviso ha viceversa prodotto con sicurezza questo accoppiamento di un differenziale inflazionistico positivo e di cambi europei sostanzialmente stabili
Ha prodotto certamente una ristrutturazione accelerata ha costretto le imprese a modernizzare radicalmente i propri impianti aumentare la produttività in maniera di presentarsi nonostante il cambio sopravvalutato informa competitiva sui mercati europei
Non ha forse prodotto tanta de industrializzazione ma certamente ha prodotto moltissima disoccupazione
Io ho ascoltato poco fa Artoni il quale faceva l'elogio di questa politica di cambi stabili che il Governo a perseguito anche in momenti speculativi molto difficili e ritengo che molto fondatamente egli abbia richiamato questo episodio un episodio in cui e il Governo italiano ha saputo resistere a un'ondata speculativa restando fedele alla propria linea di cambi stabili
Forse non condividere i fino in fondo le conseguenze che egli ne traeva
E cioè che una politica di cambi stabili sia sufficiente per a vere una riduzione un contenimento dell'inflazione
E anche per avere tassi di interesse più bassi perché come egli diceva molto lucidamente poco fa sei cambi sono stabili
Mettendoci nei panni di un investitore straniero internazionale i tassi reali coincidono coi tassi monetari
Non sono convintissimo di questa conseguenza per le cose che dicevo prima in merito alla politica industriale
Fino a che noi continueremo ad avere un differenziale inflazionistico positivo è una politica di ristrutturazione
In atto noi saremo costretti a fare una politica di importazioni di capitali e anche con cambi stabili un Paese che vuole imporre al netto importare capitali deve offrire tassi di interesse più alti di quelli che si trovino negli altri paesi altrimenti il movimento di importazione di capitali dava luogo
Ora secondo me questo è proprio quello che è avvenuto e cioè che la politica industriale
Differenziale inflazionistico cambi stabili pressione sulle imprese
Ha reso necessaria una situazione di in quasi permanente importazione netta di capitali e quindi ha reso necessari i tassi di interesse più elevati in Italia che non negli altri Paesi anche se la politica del cambio è stata tenuta per quanto possibile stabile
La libertà nei movimenti di capitali non farà evidentemente che accentuare fino a che le esigenze strutturali resteranno le stesse non farà che accentuare questa necessità di avere tassi di interesse più elevati
Per cui mentre io condivido pienamente la diagnosi iniziale che mi sembrava appunto quella di Giannola e Marani e cioè che se vogliamo
Spiegare questi tassi di interesse così elevati che aggravano l'onere del debito pubblico dobbiamo guardare i nostri rapporti con l'estero
Viceversa non sarei tanto ottimista sulla possibilità di eliminare di ridurre questa componente dei tassi di interesse elevati che non è una componente capricciosa è una componente che a mio avviso si riconduce alla politica industriale
Che stiamo conducendo
Ancora una volta il senatore Andreatta diceva invece di condurre politiche monetarie indipendenti e giocare sui tassi di interesse cerchiamo di unificare le politiche monetarie
E questa è un obiettivo certamente molto nobile non dipende certamente da noi gli si è rivolto a noi ma non dipende da noi se le politiche monetarie sono dipendenti o indipendenti
Però vorrei anche riflettere sul fatto che se o una Regione un Paese come l'economia italiana si trova in situazione di disavanzo rispetto all'economia europea
è questo con politiche monetarie
Unificate certamente non consentirà né una svalutazione del cambio né una manovra dei tassi di interesse
Però necessariamente la situazione disavanzo permanente qualche modo dovrà essere colmata non sarà colmata con trasferimenti di capitali speculativi sarà colmata necessariamente con trasferimenti effettuati le autorità comunitarie
Noi abbiamo nella nostro paese un esempio simile anche tra mezzogiorno e regioni del Nord abbiamo una politica monetaria unificata la stessa valuta il cambio di uno a uno perché una lira del Nord si cambia con una dichiarazione ma questo non vuol dire che non ci siano trasferimenti non vuol dire che il Mezzogiorno abbia raggiunto l'equilibrio della sua bilancia dei pagamenti questo significa degli squilibri sono sanati da trasferimenti pubblici
Se questi trasferimenti europei non ci saranno e allora è evidente che l'Italia dovrà o ridurre il proprio tasso di attività o comunque mettersi in pareggio
Con i conti col destro e allora ancora una volta io direi
Che la soluzione finale di questi problemi
Così come la loro origine non si trova in problemi di come sono organizzati i mercati finanziari o come condotta la politica monetaria c'è qualche cosa di fondamentale sotto che io ho rintracciato nella politica industriale
Mi fermo quindi su questo problema della politica industriale che a mio avviso è quello centrale anche per il problema del debito pubblico
E per il problema dei tassi di interesse April problema dei nostri rapporti con l'estero perché la politica industriale negli ultimi dieci anni ha preso un andamento che io trovo particolarmente preoccupante
La politica industriale si è concentrata su questa ristrutturazione accelerata l'industria del Nord
E ancora una volta così come si faceva negli anni cinquanta ha concentrato gli sforzi nella modernizzazione dell'industria del Nord
Trascurando viceversa l'industria nel Mezzogiorno se è una deindustrializzazione c'è stata in Italia forse c'è stata più nel Mezzogiorno che non nel Centro-Nord
Ma evidentemente queste cose costano costano molto perché costava in termini di spesa pubblica a favore del mezzogiorno sotto forma di trasferimenti personali sotto forma di sussidi palesi e la rubati e costano sotto forma di trasferimenti alle imprese anche per il Centro-Nord non dimentichiamo per la ristrutturazione della grande industria nel Centro-Nord è stata fatta in buona parte a carico del bilancio dello Stato
E forse industriale del Centro-Nord sì manterrebbero un po'meno della loro bravura se tutti sapessero quanto la loro bravura è costata al contribuente italiano
Allora da questo punto di vista io penso che il gioco per il momento sia senza uscita perché se siamo incanalati su una politica industriale
La quale decide di finanziare sul denaro pubblico alla ristrutturazione dell'industria nelle regioni settentrionali
Decide di mantenere ancorché improduttivi i lavoratori del Mezzogiorno presso i quali si scarica la massima parte della de industrializzazione
è ovvio che noi saremo costretti a condurre una politica distrusse idee di trasferimenti o all'industria o alle persone che non potrà diminuire
Ed è ovvio che con una metà del Paese che in situazioni di scarsa produttività o di nulla produttività saremo sempre in posizioni di inefficienza e di disavanzo nei conti con l'estero avremo bisogno di questi trasferimenti di capitali
E quindi di tassi di interesse elevati io ritengo quindi che se si vuole arrivare
In maniera fondamentale a qui e eliminare questo squilibrio del disavanzo e delle finanze pubbliche che soltanto il sintomo di uno squilibrio più profondo nella struttura
Si debba viceversa capovolgere la politica industriale è assolutamente essenziale che tutte le regioni del Paese vengano dotate di una struttura produttiva moderna ed efficiente cosa che anche perfettamente possibile
è assolutamente da terminare questa politica della spesa pubblica che riversando Flou flussi di denaro del Mezzogiorno
Dove la capacità produttiva è molto limitata non fa altro che alimentare le esportazioni dell'industria del Centro-Nord crea un mercato interno come avrebbero detto gli economisti un certo numero di anni fa ma crea anche delle gravissime inefficienti che avendo inefficienze che rendono impossibile la competizione dell'intera economia italiana sul piano europeo
A mio avviso quindi non è con operazioni di acrobazie finanziarie che queste situazioni possono essere risolti alla lunga ma è modificando strutturalmente la politica del settore produttivo del nostro Paese ringrazia
Allora il convegno prosegue alle quindici e trenta con la relazione sul norme e procedure per il governo della finanza pubblica
E l'azione di Franco Bassanini e dello stesso Macciotta sul tema norme e procedure per il governo dalla finanza pubblica
Avendo dovuto riassumere una relazione assai più lunga e che è stata distribuita rendendo la leggibile una dimensione oraria tollerabile
Naturalmente sono costretto a saltare molti passaggi molte motivazioni
E rinvio quindi per al la gran parte di questi alla relazione scritta limitandomi a svolgere sostanzialmente alcune considerazioni su letti tre filoni sui quali ci siamo concentrati dal punto di vista degli strumenti giuridici
Il la modifica della legge quattro sei otto e modifiche di supporto a monte e a valle alla Costituzione articolo ottantuno e dai regolamenti parlamentari
Vorrei partire però da una notizia
E che alcuni organi di informazione hanno ripreso
E il grido d'allarme contenuto nella relazione di Cafasso ha presentato al ministro del tesoro secondo il quale il potenziale fabbisogno di cassa per il mille novecentottantotto dovrebbe cifrare assi in trecentosessantotto mila cinquecento miliardi
In quanto al disavanzo autorizzato con il bilancio di cassa potrebbero sommarsi imprevedibili prevede prelevamenti da parte di vari soggetti che vantano verso la tesoreria dello Stato crediti
Che lo stesso Ministero del Tesoro stimava fa al trentuno dicembre ottantasette pari a duecento mila miliardi
Nessuno ha però rilevato come tale sorprendente livello del potenziale fabbisogno di cassa
Sì è il prodotto non di una straordinaria ed imprevista crisi economica ma di un'operazione di trasparenza realizzata sui conti pubblici a partire dalla finanziaria per il mille novecentottantasei intendiamo riferirci alla giusta Scelta di imputare al bilancio dell'INPS e non al bilancio deve al bilancio dello Stato e non al bilancio dell'INPS
Tutti quegli oneri che discendono da o solo di scesi da scelte non previdenziali Militello d'altra parte questa mattina ha dato un po'i conti di questa operazione
E quindi non erano copie non è discendendo la scelte previdenziali non erano coperti da contributi una scelta che ha liberato l'INPS di un proprio debito verso la tesoreria pari a circa centodieci mila miliardi quasi esattamente l'equivalente dei centotrenta mila miliardi di crediti verso la tesoreria vantati da enti Diversi dal settore statale del settore pubblico allargato
E da aggiungere a cui vanno aggiunti i settanta mila miliardi circa delle contabilità speciali pure gestite dalla tesoreria emerge anche da questo episodio l'esigenza di affrontare il problema del disavanzo non solo con strumenti giuridici che ne consenta una trasparente imputazione ma anche con un ventaglio di politica economica che nel rimuova no le cause l'analisi degli strumenti giuridici che il tema di questa relazione deve partire da una valutazione critica dell'esperienza di applicazione della legge quattro sei otto
Che ha introdotto fondamentali elementi di novità nella disciplina della contabilità pubblica che costituiva il culmine di un tentativo normativo Complesso
Volto ad instaurare una programmazione globale dell'economia
Esso si fondava su una programmazione pluriennale scorrevole a maglie larghe attuata mediante quattro strumenti fondamentali la gestione centralizzata
Delle entrate tributarie la politica di bilancio restituito alla sua funzione fondamentale di strumento di allocazione delle risorse
Le leggi di programmazione di settore e il coordinamento tra programmazioni regionali e locali
Il modello dunque di una programmazione policentrica decentrata e partecipata vincolante essenzialmente come quadro di riferimento beh il reperimento l'allocazione l'impiego delle risorse pubbliche
Il tentativo è però sostanzialmente fallito
Le cause del fallimento dipendono in parte dalla mancata o distorta attuazione dei meccanismi definiti dalle leggi degli ultimi anni settanta
In parte dalla cura del disegno originario in parte dal prevalere dei fatti nelle scelte generali di politica economica del governo di indirizzi neo liberisti
Va sottolineato e non per mero gioco delle parti come causa di fondo di tale fallimento sia stata dalle l'inadeguatezza della maggioranza del governo nel formulare programmi idonei a intervenire in modo strutturale
Come misure volte a ripristinare gli equilibri di bilancio non solo mediante politiche del risparmio e di taglio in materia di spesa pubblica ma anche mediante politiche dispersa
Volti ad allargare la base produttiva ed in queste politiche sarebbe stato doveroso prevedere anche una manovra di prelievo insieme più selettiva
E più capaci di garantire maggiori entrate
La infatti Zatta crisi dello strumento legge finanziaria si rivela in realtà manifesti Caro espressione di una carenza di contenuti prima che di forme
E tale carenza è stata resa particolarmente evidente proprio dalle caratteristiche specifiche degli strumenti legislativi e regolamentari
Che costringendo la politica economica del governo a una verifica serrata è compatta
In un unico provvedimento la legge finanziaria in un tempo limitato la sessione di bilancio annoti razziato i limiti della politica economica del governo
A nostro parere non sono in discussione gli obiettivi fondamentali della riforma della quattro sei otto in primis quello di recuperare la manovrabilità del Bilancio come strumento di allocazione Horri allocazione delle risorse
In funzione di scelte trasparenti di programmazione finanziaria proposte dal governo approvate dal Parlamento in coerenza con gli obiettivi generali di politica economica e sociale
è necessaria però una revisione profonda dei meccanismi e degli strumenti per predisposti per conseguire questi obiettivi
Fondamentale è la riforma della legge quattro sei otto rimuovendo né alcune ambiguità
Ma una riforma anche incisiva della legge ordinaria non è sufficiente occorrono a monte a valle come dicevo poc'anzi ulteriori interventi sulla Costituzione e sui regolamenti parlamentari
Per quanto riguarda la riforma legislativa dalla discussione di questi anni è emerso un ipotesi di articolazione del di del confronto in tre strumenti ed anche in tre momenti temporali
Su questa articolazione sembra ormai essere concentrarsi unanime consenso
Ne fanno fede i disegni di legge sulla riforma della quattro sei otto che sono stati presentati e la stessa stesura degli articoli due e tre della legge finanziaria per il mille centottantotto il primo strumento dovrebbe confortare un conclude dovrebbe comportare un confronto parlamentare introdotto da un documento governativo è concluso
Con la votazione di una mozione sui Grandi orientamenti di politica economica sugli sviluppi tendenziali dell'economia sulle correzioni programmatiche auspicabili
Il documento dovrebbe esplicitare e la mozione dovrebbe assumere
Anche i parametri previsionale posti a base del bilancio a legislazione vigente
Ed indicare in modo articolato non solo i grandi obiettivi dell'intervento programmatico ma anche i principali strumenti di tale intervento con una stima di massima delle variabili quantitative avessi conseguenti
La presentazione del documento governativo la discussione parlamentare la votazione della mozione
Dovrebbero avvenire in una sessione primaverile estiva di bilancio da collocarsi tra maggio e giugno nella quale anche andrebbe approvato il bilancio di assestamento
Questa fase renderebbe tra l'altro possibile un confronto non solo tecnico ma anche politico e non solo parlamentare ma anche più ampio che non quello solo parlamentare attuale ma io
Opzioni di politica economica e di bilancio
La sessione autunnale già esistente sarebbe delicata la discussione del bilancio annuale e pluriennale a legislazione vigente della legge finanziaria
Che dovrebbe essere semplificata e tipizzata quanto a contenuti ma anche pluriennali Zatta
E della conseguente nota di variazione la presentazione di questi documenti della Relazione previsionale programmatica andrebbe anticipata al quindici settembre
Il contenuto della legge finanziaria dovrebbe essere limitato alle sole decisione traducibili in grandezza e quantificabili
E cioè la decisione le decisioni costituenti il così detto contenuto essenziale della finanziaria
Il sa il limite massimo del ricorso al mercato il saldo netto da finanziare la modulazione delle tranche annuali delle leggi di spesa la determinazione dei fondi globali
E poi le decisioni anche se tabella chili di esplosivo re di rifinanziamento del finanziamento di leggi di spesa per investimenti o di mera armi quantificazione riadeguamento o rimodulazione degli stanziamenti
L'eventuale proroga della durata nel tempo di leggi di spesa vigenti le variazioni di aliquote fiscali e contributive o altre regolazioni meramente quantitativa e nel caso in cui non richiedono alcuna normativa di supporto
Questa scelta che è stata già parzialmente sperimentata in attuazione dei documenti votati dalla Camera e dal Senato il dieci e undici giugno dell'ottantasei è sembrata troppo drastica ed è stata anche criticata anche autorevolmente
Ed anche la Corte dei conti ha preso pare ha espresso parere contrario ma nei fatti si è rivelato impossibile separare con nettezza mi le misure strettamente strumentali alla manovra finanziaria
Dalla congerie di disposizioni che hanno caratterizzato sin qui la finanziaria omnibus
Cioè non si si opera in sostanza un taglio netto se non si adotta una definizione dei contenuti della legge finanziaria non suscettibile di interpretazioni estensive si rischia di cadere nelle contraddizioni del passato
L'ottantotto e qui a insegnarci
La legge finanziaria dovrebbe essere però punto di riferimento complessivo della manovra di politica economica non tanto per le norme micro settoriali in essa contenute ma per i suoi contenuti macro economici
Essa dovrebbe quindi indicare non solo i limiti annuali del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato in termini di competenza ma anche
I medesimi limiti per tutti gli anni del periodo pluriennale considerato nonché per lo stesso periodo i limiti di caccia che almeno per il primo anno i saldi attesi della gestione di tesoreria
Come periodo pluriennale a noi pare più indicato il quinquennio si tratta di un arco di tempo sufficiente perché al suo interno sia ipotizzabile la conclusione di tutti gli investimenti decisi nel primo anno del ciclo e conseguentemente di un periodo all'interno del quale è possibile
A far coincidere nel bilancio le previsioni di competenza e di cassa i versamenti dei conti dei conti di tesoreria e evitare quindi in quegli scarti clamorosi
E per esempio sono evidenziati nella recente relazione di cassa da cui si evince che ai cento sessantotto mila miliardi nel dire disavanzo di cassa i centocinquantasei mila del disavanzo di competenza
Possono sommarsi cifre indeterminate intorno ai duecento mila miliardi de dei conti di tesoreria
C'è l'obiezione e il quinquennio è un termine troppo lungo che sarebbero scarti notevoli per delle previsioni
Nondimeno gli scarti anche notevoli ci sono stati anche con le previsioni triennali e scarpe di questa dimensione sarebbero facilmente
Sulle superabile correggibile i con gli ordinari strumenti di manovra del bilancio sia l'assestamento sia l'adeguamento annuale a scorrimento
La determinazione quali le determinazioni quantitative di una legge di finanziaria così definita dovrebbero essere trasfuse con una nota di variazione nel bilancio pluriennale a legislazione vigente
Che grazie anche alla propria nell'esazione della manovra programmatica prevista nei fondi globali
Acquisirebbe le caratteristiche di bilancio programmatico
I nuovi fondi globali dovrebbero ricomprendere con appositi fondi negativi anche gli effetti di provvedimenti dai quali si attendono riduzione del disavanzo
L'iscrizione in bilancio delle somme destinate al finanziamento della nuova legislazione dispensa dovrebbero conseguentemente avvenire per il solo saldo algebrico risultante dalla differenza tra accantonamenti positivi accantonamenti negativi
In connessione i fondi speciali potrebbero anche indicare una sorta di graduatoria o gerarchia delle leggi da approvare
E il meccanismo di graduazione non dovrebbe necessariamente privilegiare i provvedimenti destinati al contenimento della spesa o la riduzione del disavanzo ma dovrebbe trasformarsi in un vero e proprio strumento di organizzazione
Del lavoro legislativo annuale regolando per fasce o gruppi di provvedimenti la graduatoria di precedenza delle leggi da approvare in coerenza con le priorità allocativi Orio allocative stabilite nell'ambito dalla programmazione finanziaria
L'effettiva priorità nei lavori parlamentari delle leggi di risanamento settoriale di riforma strutturale
Verrebbe garantita quindi non tanto da meccanismi regolamentari quanto dalla impossibilità di prelevare fondi globali dai fondi globali
Le risorse per nuove o maggiori spese o per riduzione di entrate fino a che le leggi comportanti o riduzione di speso aumento di entrate non siano approvate lo spostamento in leggi ad hoc nelle misure di riforma della legislazione sostanziale dovrebbe consentire un iter parlamentare meno affannoso ed esente dai vizi di improvvisazione della legge finanziaria Omnibus mi pare in questo senso
La la l'anno solo quasi colleghi immediatamente col ragionamento che veniva fatto stamattina sulla impossibilità di operare a pensionamenti mediante tagli e sull'esigenza di impostare invece con interventi mirati sui settori la Avril Risanamento settoriale o la riforma della pubblica amministrazione
Sembra ancora indispensabile sul terreno legislativo una ridefinizione dell'articolo quattro della legge quattro sei otto
Che esplicitamente Vietti ai fini della copertura di nuove o maggiori spese correnti di utilizzare fondi destinati a spese in conto capitale o Risorse Peter de derivanti dalla riduzione di capitoli di spesa o incrementi di capitoli di entrata non sostenute da adeguate molto modifiche delle leggi sostanziali si tratta di una scelta che non solo eviterebbe coperture non adeguatamente garantite
Da effettive risorse disponibili ma troverebbe anche la pendenza sempre più in espansione in alcuni ministeri
Il ministro della Difesa anch'non so quanto inconsapevolmente fatto pubblica confessione di ciò in aula durante il più di trecento e dibattito sul bilancio
Ripeto provocherebbe la tendenza sempre più in espansione in alcuni ministeri ad occultare risorse in alcuni capitoli ai fini di costituirsi qui serve da utilizzare per nuova legislazione dispensa in corso d'anno
La valutazione economica della efficacia della spesa infine sarebbe facilitata da una ristrutturazione del bilancio dello Stato che prevedesse la riclassificazione della spesa fra i due titoli del bilancio
Sono lo ricordava vi pare qui Andreatta stamattina
Specie di investimento
No ieri Spaventa al le spese per militare per la difesa ma sono spese visto solo spese correnti e sono spese di investimento di Seat di ripiani dei disavanzi dell'azienda postale ferroviaria
C'è una classificazione delle specie perduti del bilancio del tutto incongrua la ridefinizione dei capitoli la esposizione dei dati in modo tale da rendere possibile una lettura del bilancio non solo per capitoli ma anche per leggi e per programmi
In questo quadro andrebbe anche a riesaminata la tradizionale tecnica inclemente incrementale usata per l'elaborazione del bilancio a legislazione vigente
Una modifica radicale di tale prassi
Richiederebbe probabilmente interventi che prima di interessare i documenti di bilancio dovrebbero rivolgersi all'organizzazione complessiva della pubblica amministrazione e dei poteri dello Stato
Ma pare a noi che l'esigenza di un ripensamento nell'acqua nelle tecniche di costruzione delle previsioni soprattutto della parte discrezionale della spesa sia componente essenziale di un disegno che si proponga coinvolgendo la maglia l'amministrazione in una manovra attiva del bilancio di modificare equilibri consolidati e prassi di funzionamento degli apparati ponendo anche in questo campo il tema centrale dell'efficienza della produttività e dell'uso ottimale dei fattori
Sulla necessità
Di por mano per attuare però questa riforma degli strumenti di programmazione finanziaria di bilancio una revisione delle delle norme costituzionali si è aperta una discussione
Con opinioni assai divergenti che si confrontano non di rado all'interno delle medesime aree politico culturali
Mentre il programma di governo De Mita sembra del tutto scartare l'ipotesi di una modifica dell'articolo ottantuno dalla Costituzione
Proprio Nino Andreatta ha prospettato anche per l'Italia l'opportunità di una costituzionalizzazione di alcuni vincoli obiettivo generale di politica finanziaria come il pareggio del bilancio di parte corrente
Proposte siffatte hanno incontrato obiezioni consistenti concernenti non desiderabili Effetti che possono derivare
Dall'irrigidimento di tali obiettivi in una norma di livello costituzionale a noi sembra che vincoli obiettivo quali quelli accennati possono invece formare oggetto di disposizioni legislative rinforzate in grado di indirizzare il legislatore ordinario delle decisioni di speso di bilancio ma nel contempo tali da poter essere più flessibilmente adeguate al modificarsi delle situazioni e delle esigenze
E insieme suscettibili più della norma costituzionale di contenere una più dettagliata disciplina applicativa
Cioè si limitava le modifiche all'obiettivo sopra indicato appaiono indispensabili Pozzo Issime innovazioni al testo costituzionale e anche di più modesta portata la prima consiste nell'introduzione di un divieto per la legislazione ordinaria in materia di entrata specie approvazione del bilancio
Ad apportare modifiche ovvero che alle disposizioni della legge che disciplina la programmazione finanziaria e le decisioni di bilancio tale legge oggi la quattro sei otto domani eventualmente una quattro sei otto riforma va nel senso indicato
Nella prima parte di questa relazione ci confida si configurerebbe in tal modo come la legge rinforzata in senso tecnico
Questo obiettivo può essere conseguito aggiungendo all'attuale testo dell'articolo ottantuno della Costituzione un nuovo comma del seguente tenore le norme per l'attuazione dei precedenti commi sono stabilite con legge
Le disposizioni di tale legge non possono essere abrogate metterò cattedra le leggi di approvazione del bilancio né dalle leggi dispensa o di entrata
Questa soluzione trova una giustificazione in due considerazioni la prima è che l'interpretazione dell'applicazione dei principi indicati nel vigente testo del terzo e quarto comma dell'articolo ottantuno dalla Costituzione
Presenta oggi problemi assai più complessi
Di quelli che potevano pre prospettarsi in un'epoca nella quale
Poteva considerarsi implicito il vincolo al pareggio di bilancio o in epoche nelle quali si poteva dare per scontata la disponibilità di risorse finanziarie crescenti e la seconda è che in effetti il destinatario dei vincoli e degli obblighi dell'articolo ottantuno
Nel degli ultimi due commi dell'articolo ottantuno è il legislatore ordinario
All'enorme quindi che disciplinano i criteri procedimenti d'attuazione dei principi costituzionali deve darsi una durezza è una forza sufficienti a renderli inderogabili alle leggi ordinarie di cui disciplinano il contenuto
La scelta di un intervento sul testo che la Costituzione rende esplicita la nostra convinzione che non sia adeguatamente al resistente una pure incisiva riforma della legislazione ordinaria
La pura parente rigorosa formulazione dell'articolo quattro della legge quattro sei otto sostenuta anche dal regole di comportamento concordemente deciso dalle commissioni Bilancio dei due rami del Parlamento
Non ha infatti il retto all'urto della successiva legislazione dispensa non è prevedibile malgrado i molti entusiasmi che abbia miglior fortuna l'articolo due della finanza dell'ottantotto che pure abbiamo contribuito ad elaborare
Nell'ambito di una revisione dell'articolo ottantuno poi potrebbe se sempre se si conviene di non sconvolgere l'ispirazione di fondo l'innovazione proposta di un comma aggiuntivo potrebbe essere completata
Da un'integrazione del primo comma che sancisca l'obbligo di presentare la provare ogni anno insieme al preventivo annuale anche un bilancio di previsione pluriennale dal riferimento del vincolo di copertura finanziaria alle previsioni del bilancio pluriennale e dall'estensione implica esplicita dell'obbligo di indicazione della copertura finanziaria alle leggi che importano riduzioni di entrata nonché a quelle che comportano oneri a carico del settore pubblico allargato diversi dallo Stato si tratterebbe di una interpretazione di norme che potrebbero discendere da un interrato distensiva dell'attuale articolo trentuno ma siccome non è solo di Scienze forse val la pena farle di scendere con forza costituzionale
Merita di essere esaminata infine l'ipotesi dell'attribuzione alla corte dei conti
Ho una frazione del plenum di ciascuna delle due Camere della legittimazione a promuovere di fronte alla Corte costituzionale invia incidentale un giudizio di legittimità costituzionale sulle leggi prive di idonea copertura finanziaria
Questa innovazione consentirebbe di superare la difficoltà ad identificare nell'attuale disciplina dei giudizi di legittimità costituzionale
Soggetti legittimati ad agire a tutela dell'interesse collettivo al rispetto dei vincoli contenuti nell'articolo ottantuno dalla Costituzione
Naturalmente questa ipotesi va considerata rendo conto del rischio di una eccessiva giurisdizionalizzazione di questioni che presentano invece un alto grado di politicità
Il terzo terreno dell'intervento come appello già indicato è quello di una modifica del Regolamento
Una riforma organica
Sviluppando proposte già delineate nel convegno PC Sinistra indipendente del gennaio del mille novecentottantaquattro deve a nostro avviso essere costruita intorno a cinque innovazioni fondamentali
L'istituzione di un organo parlamentare l'Ufficio del Bilancio attrezzato a verificare gli effetti finanziari prodotti da ogni proposta di legge o emendamento
A carico dell'esercizio in corso degli esercizi futuri di tale organo dovrebbe essere naturalmente garantita l'assoluta indipendenza funzionale secondo filone
Una rigorosa procedura di determinazione della copertura finanziaria per far fronte agli oneri in tal accerta io una tassatività codificazione dei criteri di copertura terzo
L'introduzione i limiti all'esame di proposte di legge in Assemblea di una pregiudiziale finanziaria con effetti del rinvio dalla proposta all'esame della commissione
Quarto la necessaria pregiudizialità nell'approvazione degli articoli di ogni disegno di legge della votazione della disposizione che determina l'onere complessivo e ne individua la copertura Quinto la inammissibilità conseguente di successivi emendamenti che comportino maggiori spese o riduzioni di entrata senza una puntuale contestuale indicazione di sufficienti mezzi di copertura
Occorre stabilire in primo luogo che nessuna legge di spesa possa essere approvata da una commissione parlamentare
Anche solo in sede referente se non sarà accompagnata da una relazione finanziaria analitica arredata nei modi previsti dal Regolamento
La relazione dovrebbe quantificare gli oneri prodotti disaggregando lì per ciascuna delle misure degli interventi delle prestazioni
E dei benefici o delle categorie di beneficiari previsti dal progetto di legge
Calcolare gli oneri prodotti anche a carico del bilancio degli esercizi successivi fino a quando la legge apra completa applicazione o piena operatività
Il caso classico di questi ultimi dieci anni e la legge sui precari della scuola trentuno miliardi duecento milioni il primo anno mille settecento miliardi a regime un anno dopo
Dare adeguata dimostrazione degli elementi di calcolo degli oneri prodotti per il disegno di legge di iniziativa del governo la predisposizione della relazione non può che competere alle amministrazioni proponenti con il controllo e la supervisione della Ragioneria generale dello Stato
Per quell'iniziativa parlamentare regionale o popolare probabilmente preferibile prevedere che alla sua predisposizione Deva provvedere la stessa commissione permanente allorché decida di procede all'esame di una proposta di legge
Ci Fatah soluzione presuppone naturalmente un'adeguata copertura amministrativa
Da una parte mediante il rafforzamento degli apparati serpenti delle commissioni permanenti dall'altra con la costituzione di un ufficio parlamentare del bilancio in grado di prestare ad essi la dei l'indispensabile collaborazione tecnica specializzata
La Ragioneria generale dello Stato infatti benché sia più che idonee a prestare una collaborazione tecnica di alto livello
Alle segreterie pervade delle commissioni permanenti non gode della stessa indipendenza strutturale nei confronti di tutte le parti in gioco governo compreso
De rilievo in questo campo può anche essere la collaborazione della corte dei conti che tra l'altro ha recentemente fornito una lettura preliminare assai utile degli oneri dei decreti legge in itinere
La relazione sugli oneri finanziari allegata ad ogni progetto di legge certificata nei modi che or ora indicato dall'ufficio del bilancio
Dovrebbe costituire il presupposto della valutazione delle conseguenze finanziarie prodotte da ciascun di leggi il disegno di legge e del controllo delle idoneità di chi delle coperture che sono già oggi competenza della Commissione bilancio
Di recente con documenti interni delle due Commissioni Bilancio si è proceduto ad una codificazione dei criteri che le Commissioni stesse seguono razionalizzando comportamenti che per la verità non sono stati nel passato sempre lineari
Anche per queste e per evitare forzatura di regole di comportamento
Noi riteniamo più opportuna una sanzione regolamentare tra i criteri si può ricordare per esempio l'obbligo di corvi calcolare la copertura finanziaria
Sull'entità degli oli prodotti dalla legge a regime il divieto di utilizzare a copertura di nuove o maggiori spese di parte corrente fondi preordinati in bilancio
Per il finanziamento di spesa in conto capitale il divieto di utilizzare a copertura di nuove o maggiori spese dotazioni di capitoli inseriti nell'elenco delle specie obbligatori e d'ordine
E questo oppure disponibilità che si troverebbero a creare subordinare i capitoli di spesa prima dell'approvazione del bilancio di assestamento
Egli il divieto di utilizzare a copertura di nuove o maggiori spese gli accantonamenti dei due fondi globali per nuovi oneri legislativi da approvarsi nell'esercizio il in difformità dalle finalità previste né i relativi elenchi se non con il consenso della commissione permanente titolare del disegno di legge di cui verrebbe i tolta parte o tutta la copertura preordinata
Una parte di questi criteri è stata già inserita nell'articolo due della legge finanziaria
Anche in questo caso a noi sembra però ripeto più adeguata la fonte di Regolamento perché si tratta dopo tutto di disciplinare una peculiare figura di controllo parlamentare interno
E perché le disposizioni regolamentari di opinione vincolano gli organi legislativi in procedendo con regole non derogabili da parte delle leggi di cui disciplinano le modalità di esame e di approvazione
La fonte regolamentare dunque più flessibile nel senso che consente un più rapido aggiornamento del Codice
E ma anche più resistente in senso tecnico come resistenza alla deroga o alla disapplicazione di un eccessivo ingolfamento della sessione autunnale di Bilancio
Se uno infatti degli obiettivi della riforma delle procedure di bilancio e di evitare il ripetersi delle affannose esperienze di esame parlamentare di provvedimenti improvvisati e nome di Tatti pare a noi che sussisterebbe il medesimo rischio se invece dell'unica legge finanziaria il Parlamento dovesse discutere e votare nel giro di poche settimane
La legge finanziaria snella e cinque o sei testi di leggi di settore ad essa collegati
La questione non può essere forse più agevolmente risolta cessi o per una distinzione in relazione al contenuto e alle funzioni delle leggi collegate alla Finanziaria
Alcune di esse dovrebbero contenere disposizioni per le quali appare incerto essenziale l'entrata in vigore all'inizio dell'esercizio finanziario pensiamo innanzitutto a quelle necessarie
Per passare dal bilancio a legislazione vigente al cosiddetto bilancio a politiche invariate così per esempio per il finanziamento degli enti locali siamo cinque anni che andiamo in regime di decretazione d'urgenza a all'inizio del del nuovo esercito finanziario
E tutto questo durerà finché non si adotteranno ipotesi da voi prospettata di una determinazione pluriennale dei tratti sperimenti alla finanza locale
Nel quadro di una legge organica di riforma
Per altre leggi invece e persino difficile i Potì pensiamo alla riforma delle pensioni e persino difficile ipotizzare un iter legislativo che si esaurisca entro il trentun dicembre sovrapponendosi all'esame della legge finanziaria del bilancio
E il caso dei provvedimenti di maggior impegno confezione tenenti riforme della legislazione sostanziale della disciplina dei diritti soggettivi dell'organizzazione delle pubbliche amministrazioni dei meccanismi di controllo
La garanzia dell'approvazione in tempi ragionevoli e certi di leggi di riforma di questa portata non può che essere affidata ha già esaminato meccanismo di graduazione dei fondi globali
Il loro iter potrà poi concludersi se necessario nei primi mesi dell'anno successivo alla presentazione della legge finanziaria
La loro priorità nei lavori legislativi esaurita la sessione di bilancio
Discenderà danno all'impossibilità per il Parlamento di approvare nuove leggi di spesa finanziate sui fondi globali finché non saranno state varate le leggi di riforma collegate alla finanziaria e che prevedono minori spese omaggio rientrante
Infine va sottolineata la connessione oggettiva sussistente fra l'attuazione dei meccanismi di programmazione finanziaria sopra descritti
Che impegnano il Parlamento in un lavoro di continua verifiche ridefinizione delle scelte allocative redistributive e l'attuazione del processo di delegificazione ipotizzato nella legge di riforma della Presidenza del Consiglio
Commissioni parlamentari sommerse dalla Micro legislazione settoriale a corporativa assemblee affollate di legge di conversione di decreti legge
Ministri affannati a patrocinare o scongiurare provvedimenti amministrativi circolari e ordinanze prefettizie o regolamenti comunali tutti adottati con forma di legge e dunque col valore con l'efficacia della legge anche di fronte al giudice amministrativo
Deputati preoccupati di contendere ad assessori e sindaci il merito dell'erogazione di favori e benefici in vista della successiva battaglia per le preferenze non hanno né il tempo né l'interesse nell'atteggiamento culturale
Che è richiesto a chi è chiamato a compiere e a verificare e aggiornare le complesse linee c'è e scelte allocative redistributive della finanza pubblica sopra delineate
Do ora la parola all'onorevole Sergio Polla Straelle per un primo intervento marittimo
Il mio intervento
A fronte della
Fra alla manovra
Sulle entrate
Come
Strumento di politica economica credibile e di bilancio
In relazione alla proposta più complessiva di riforma fiscale
Che abbiamo elaborato insieme
Alla Sinistra indipendente
E che già questa mattina
L'onorevole Visco
Nella sua comunicazione
Ne ha delineato
Lo scenario credo in modo ineccepibile
Questa proposta di riforma del sistema fiscale
Costituisce il punto di approdo
Cui siamo giunti nel corso di questi ultimi anni
In relazione alle diverse situazioni
Economiche
Sociali
Politiche e di bilancio dello Stato
Il punto di partenza
Non da oggi
Sono le anomalie italiane del sistema fiscale
E quindi in modo particolare
Il livello della pressione tributaria
Sul prodotto interno lordo
Ma soprattutto
La sua composizione e la sua distribuzione fra le varie fonti di reddito
Distribuzione perversa
A danno soprattutto del lavoro e della alla produzione
Partendo da queste considerazioni di fondo
Consideriamo inaccettabile
Politicamente e socialmente
Continuare a fare come sta pur facendo anche il nuovo il governo De Mita e come hanno fatto peraltro tutti i governi precedenti
Per quello di continuano a a fare affidamento per garantire le entrate all'erario
Solo su un solo sei ospite quello del lavoro e della a produzione
Mantenendo immutato
Il sistema fiscale
E magari fidando sullo sviluppo spontaneo del sistema e quindi fidando in modo particolare
Sulle entrate fisiologiche ma che diventano patologiche sotto il profilo
Politico e sociale costituite dal drenaggio fiscale
Mentre per altro verso persistono
Grandi masse di illusioni e delusioni ed ingenti sacri diritti evasione
La considerazione
Di fondo che rileviamo da questa prima analisi è che al fondo una delle ragioni più attendibili
Per cui il deficit dello Stato non si risana anche questa è anche quella di non aver posto mano ad una seria e moderna riforma fiscale
Il punto di approdo a cui siamo giunti per questa proposta più complessiva e che come diceva questa mattina
L'onorevole Visco stiamo definendo per presentarla in Parlamento non è che non ci siano già proposte nostre presentato in Parlamento e anzi forse i gruppi parlamentari comunisti
Sono quelli che su questo fronte hanno coperto quasi totalmente tutta la materia di politica fiscale stiamo rielaborando una proposta più complessiva
Che risponda anche agli ultimi elementi di novità che erano racchiusi nella comunicazione
Del l'onorevole Visco il punto di approdo di questa proposta è che una riforma del sistema
Se si vuole definire un sistema fiscale moderno deve essere improntata
In primo luogo alla massima trasparenza e alla massima semplificazione sia degli adempimenti che delle procedure
Cosa che non è lo Stato dei fatti dell'attuale sistema fiscale per essere improntato poi alla massima chiarezza chi normativa che sappiamo tutti invece come farraginosa confusa e complessa la normativa fiscale
E improntata soprattutto alla certezza del diritto e quindi ha rapporti
Il massimo corretti tra cittadino contribuente amministrazione finanziaria è stato più in generale
In secondo luogo una riforma di questa natura deve essere improntate deve guardare in modo particolare
Ad una perequazione dell'attuale sistema fiscale quindi non ad un sistema fiscale
Riformato che possano essere gli ha definito da qualcuno o punitivo
Ma improntato al massimo di equità e di giustizia fiscale spostando logicamente il prelievo e spostandolo
Dall'amore dalla produzione verso quelle fonti di reddito che fino ad oggi hanno goduto di privilegi
Il più delle volte tra l'altro legalizzati e che si dimostrano tuttora ingiustificati e quindi ad un allargamento della base imponibile
Sul fronte invece contributivo
L'altro pilastro su cui si basa la la nostra proposta di riforma e quindi sul fronte paga Fidel parla finisco con lo spostamento in un triennio del carico contributivo per finanziare non solo il servizio sanitario nazionale ma anche altri oneri impropri per alleggerire il costo del lavoro per unità di prodotto
Verso la fiscalità generale indiretta nei termini in cui via stamattina enunciati l'onorevole disco con questa imposta
Sul valore aggiunto lordo di impresa ma anche con una parte che può derivare dall'aumento del gettito dell'IVA
Guardando al nuovo allineamento
Delle aliquote al mille e novecento novanta due
Noi siamo convinti che
Per raggiungere i due obiettivi di fondo allargamento dalla base imponibile il recupero delle erosioni
E l'altro il recupero delle grandi masse di evasioni
Occorrono strumenti diversi
Per quanto riguarda l'allargamento della base imponibile il recupero delle erosioni
In primo luogo occorre grande volontà politica
E gli atti amministrativi e legislativi conseguenti mentre per il recupero delle Grande sacche di evasioni
Non bastano le leggi ne abbiamo un'esperienza recente dell'impatto di una delle leggi che originariamente aveva lo scopo di fare emergere il sommerso e qui recuperato all'evasione
La legge Visentini terre che lo stesso visto allora definiva uno strumento grezzo che sicuramente
A posteriori e quindi a consuntivo non ha raggiunto questi scopi anzi se guardiamo dal lato del recupero del gettito un gettito assolutamente non quello che si era preoccupato e figurato quando questa legge entrata in Parlamento ma anche al di là del gettito che ha provocato che ha procurato
Non sicuramente impronte improntato parlo per la sua grettezza di applicazioni a sistemi di equità e di giustizia nei confronti del contribuente anzi forse
Incentivando alcune distorsioni nel senso che alcuni di coloro che erano interessati a questa legge sono stati magari premiati mentre altri sono stati ulteriormente penalizzati mi riferisco a quelli che sono rimasti nel regime forfettario
E quindi per quanto riguarda le evasioni occorre innanzitutto il recupero di un maggiore consenso
Nel Paese per una seria riforma del fisco
Una riforma dell'amministrazione finanziaria perché senza questo io credo che è e illusorio pensare a recuperare masse di evasione sia quindi una riforma che badano usuale strutture al personale ma anche alla qualità degli accertamenti che debbono essere effettuati da parte dell'amministrazione finanziaria ma soprattutto ed anche ricerca di questo consenso attraverso maggiori garanzia e certezze di carattere economico e sociale per quanto riguarda il re
Chiamiamoli in questa maniera tra virgolette il corrispettivo nei confronti del cittadino contribuente mi riferisco alla qualità dei pubblici servizi mi riferisco a quelle riforme strutturali che danno anche garanzie sociali
La riforma previdenziale e la maggiore qualificazione della sanità
Il programma del governo De Mita
Non risponde
A nostro avviso al raggiungimento di questi obiettivi diffondendo
Si propone ancora
Anche se in modo confuso vago e contraddittorio una legislazioni una legislazione aspettazioni quasi schizofrenica con le proposte che lì sono avanzate
Che non intendono assolutamente mutare il sistema
Si annuncia un allineamento della pressione al PIL
Ma ancora una volta a sistema immutato e quindi ancora sistema iniquo e ingiusto che provoca era certo non maggiore consenso ma probabilmente un maggiore rigetto dell'attuale sistema non riformato
Il recupero di base imponibile rosa viene di nuovo rimessa all'ennesima commissione di studio
E mentre invece ci sono tutti gli elementi a nostro avviso per intervenire immediatamente per recuperare Massa imponibile e rossa o delusa l'allargamento della base imponibile nei confronti del settore patrimoniale si limita solo nel programma del governo ad un riordino della tassazione sugli immobili
Indirizzata magari a costituire un'aria impositiva per gli enti locali è il rischio che noi intravediamo in questa operazione
Proprio perché non si affronta il problema dei un'imposta patrimoniale reale generale proporzionale del tipo di quella stamattina illustrata dall'onorevole Visco a bassa aliquota ma generalizzato anche quindi sui patrimoni mobiliari
Il rischio è che rifiutando
L'impostazione di questa natura
Si scopra magari con questa operazione la Tasco di vecchia memoria più volte rifiutata dal Parlamento e quindi una nuova tassa magari sulla casa aggiuntiva e non sostitutiva delle imposte che si intendono magari riordinare sopprimere insomma un éscamotage
Con il quale magari si debbono trovare i tre mila quattro mila miliardi da dare alla finanza dissestata
De comuni senza affrontare invece la questione più complessa sicuramente della riforma della finanza locale e quindi nell'aria impositiva autonoma agli enti locali
Si propongono nel programma di governo addizionali facoltative si dice diretta F e dirlo
Cioè colpiranno ancora una volta nel mucchio e quindi non in modo selettivo
è sempre gli stessi contribuenti in questo caso addizionali IRPEF ed i loro colpiranno di nuovo il lavoro e la produzione delle persone fisiche e quindi a nostro avviso una manovra che non può essere accettata si rinvia la riforma sistematica dell'IRPEF a chissà quando tra l'altro si rinuncia
O si dice apertamente che non ci sono le condizioni per
Ovviamente noi intravediamo che l'operazione da fare
Sull'imposta sul valore aggiunto ad armonizzare alla Comunità economica europea va vista solo e soltanto
Il lavoro nella formazione dei prezzi dei prodotti e quindi non c'avrai affetti e Frattini ma aprirà spazi non solo all'impresa per quanto riguarda una maggiore competitività sul mercato ma anche ad una a migliori relazioni industriali
Tra organizzazioni imprenditoriali e sindacati dei lavoratori nella contrattazione salariale in quanto l'IVA è un'imposta che neutrale nei confronti
Della impresa
Il messaggio che è racchiuso nella nostra proposta
Non è quello
Pagare tutti per pagare meno tutti
Il messaggio è quello di pagare tutti su tutto
In modo più equo e quindi senza penalizzare nessuno se per penalizzare significa togliere i privilegi di chi già li gode per far pagare meno chi paga già oggi troppo ecco io credo che è in questo slogan che si racchiude
La nostra proposta più complessiva
Noi per primi abbiamo sostenuto il superamento della invarianza della pressione fiscale sul PIL
La nostra pressione fiscale sul PIL può essere allineata a quella media europea e ci rallegriamo che anche il governo si sta orientando in questa direzione ma guai a farlo diciamo
Come propone di fare il Governo a sistema immutato
Perché le ingiustizie aumenterebbero il dissenso di là crebbe ancora di più ci sarebbero nuove reazioni di rigetto
E credo che questo sia l'unico modo di pregiudicare se è questa la strada da percorrere la vera riforma perequativa del sistema fiscale italiane a nostra proposta quindi è orientata ad una maggiore perequazione e quindi
è l'unica che può ricevere anche nel Paese il massimo del consenso possibile non solo per accettarla ma anche per sostenerla e per respingere resistenze che magari ancora esistono da parte di chi da parte di coloro che oggi si considerano i privilegiati dal di questo di questo sistema fiscale
Oggi la nota positiva
Che abbiamo di fronte è che ci sono tutte le condizioni
Per il consolidarsi di un consenso di questa natura
E basta guardare diversamente da quello che la situazione dava qualche anno addietro nel mille novecentottantacinque a come si atteggiano le proposte avanzate
Non solo dalla sindacato in modo unitario
Ma anche da organizzazioni del ceto medio sia della produzione che dei servizi che sono le proposte avanzate dalle quattro confederazioni artigiane dalla Confesercenti ma anche dalla tonfo commercio
E seppure in modo contraddittorio ancora ambiguo forse anche dalla stessa Confindustria
La nostra proposta nel complesso a obiettivi convergenti con queste proposte
è l'elemento comune
A tutte queste proposte e quindi alla nostra in modo particolare è quello che attraverso una riforma di questa natura
Occorre diminuire la progressività dell'incidenza dell'IRPEF rispetto all'attuale ma progressività che va recuperata
Su altre fonti di reddito oggi poco tassate che sono le rendite finanziarie i cespiti patrimoniali e in fin dei conti sui privilegi che sono oggi ancora a maggior ragione ingiustificati e che vanno rimossi
Ringrazio l'onorevole Polla Straelle la parola ora al professor Vincenzo Visco Comandini
Dunque io volevo porre in luce e commentare alcuni aspetti dell'intervento di stamattina
Per l'intervento di stamattina di Mariella Volpe in cui sono stati posti in evidenza le import l'importanza delle analisi e degli interventi di tipo macroeconomico sul settore e le amministrazioni pubbliche
Mai sembra che alcuni concetti quale l'efficienza l'efficacia e l'economicità siano diventati una sorta di slogan
Spesso usati probabilmente a sproposito una sorta di dovere essere nei confronti di ogni intervento della pubblica amministrazione in realtà la loro applicazione e i loro il loro effetto anche e soprattutto sulla spesa sembra essere molto lenta e complessa
Da questo punto di vista alle più recenti teorie economiche
Soprattutto di scuola anglosassone hanno in qualche modo cercato di spiegare i comportamenti dei diversi soggetti che agiscono all'interno della pubblica amministrazione
In particolare Rispetto così alla normale distinzione tra amministrazione Stato e cittadini
è stata introdotta una distinzione tra da un lato gli amministratori eletti fra i politici dall'altra la burocrazia dall'altre organizzazioni sindacali e dall'altro i cittadini probabilmente questi soggetti spiega la teoria economica della burocrazia a ciascuno i propri interessi e le proprie finalità che spesso è normalmente sono tra loro confliggenti
E probabile probabilmente dovere della sinistra il fatto di riflettere su queste su queste contraddizioni e cercare di riportare a coerenza gli obiettivi e in qualche misura cercare di incidere così sui meccanismi della spesa pubblica
Mi sono venuti in mente quattro esempi relativi alla strutture funzionamento della pubblica amministrazione in cui questi diversi soggetti hanno avuto un ruolo conflittuale tra loro e soprattutto negativo nei confronti degli utenti dei cittadini
Per mi rifornisco al meccanismo di promozione di carriera della pubblica amministrazione al recente istituto che ancora sembra essere sperimentale degli incentivi di produttività al meccanismo delle stesse sa della stesse assunzioni nella pubblica amministrazioni e ai rapporti contrattuali del dei dipendenti la pubblica amministrazione
Sono il primo a esserne il primo caso quello delle promozioni e delle carriere diciamo della carriera è evidente che c'è stato un accordo o comunque intende esserci un accordo a detrimento della funzionalità tra da un lato i politici gli eletti
E il sistema dei dipendenti pubblici della burocrazia
Quindi i criteri di anzianità e di garanzia del posto del lavoro molto spesso prevalgono sugli interessi di funzionalità
Questo evidentemente è un è compito anche della sinistra a cercare di porre rimedio a questo in qualche misura andare in direzione di una maggiore efficienza
Il il legislatore negli ultimi anni ha in ha istituito l'incentivo di produttività nelle stesse pubbliche amministrazioni ma che molto spesso e qui non vogliamo dare responsabilità a nessuno non è non è mai riuscito a decollare dal punto di vista della funzionalità e dei suoi affetti
Perché in quei rarissimi casi in cui questi si è riusciti a raggiungere un meccanismo capace di calcolare la produttività e quindi di distinguere tra all'interno della dei degli uffici grandi una pubblica amministrazione questo ha ha scatenato immediatamente una una reazione di rigetto da parte dei diversi soggetti ciascuno dei quali cercava di mantenere i propri interessi
Un altro aspetto è quello molto più grave probabilmente negativo anche per le generazioni future che il meccanismo di assunzione nella pubblica amministrazione vengono spesso irregolarmente alterate le regole del gioco del mercato del lavoro
A attraverso meccanismi di assunzione di precariato e di forme come come sta avvenendo è avvenuto oggi nella nella scuola e l'università tali da alterare in qualche misura le regole e quindi a totale detrimento dei meccanismi di funzionalità
L'ultimo esempio è quello del rapporti contrattuali all'interno della pubblica amministrazione c'è stato recentemente un episodio che molto interessante dal punto di vista dello studioso della teoria economica proprio perché ha ha scatenato un meccanismo forse non previsto
Che è stato quello del del dell'emendamento passato alla Camera e poi stralciato che concepito pur per porre un doveroso freno il rimedio episodi di malcostume della pubblica amministrazione ha scatenato un gioco al massacro interno alle stesse amministrazioni
Chi probabilmente ha potuto sentire il clima che c'è stato nel da parte da pur della diritti dell'alta dirigenza di tutte le pubbliche amministrazione nei giorni in cui sembrava che questo emendamento dovesse diventare legge sembrava di assistere a quella quanto descritto dai dagli estensori dei manuali della teoria economica della burocrazia come bretone mi scanner cioè sostanzialmente questo questo
Interverrà intervento normativo rischiava di alterare le regole del gioco dei rapporti tra politica tra politici e funzionari pubblici in realtà quello che questo episodio a in qualche modo insegna è che è venuto alla luce uno dei grossi problemi della pubblica amministrazione che quello di un meccanismo di struttura delle retribuzioni che segua più fedelmente
Il mercato è evidente che c'è una sorta di circolo vizioso anche all'Antea all'interno dei la pubblica amministrazione per cui l'alta dirigenza che si impegno che comunque ha un livello di professionalità
Notevole superiore
A questa dirigenza non potendo questa essere retribuita a prezzi di mercato gli si consente un'attività professionale o comunque di immagine professionale che in qualche misura compensa la mancanza di incentivo di tipo materiale
E questi sono tutti esempi probabilmente di elementi su cui la sinistra deve probabilmente necessariamente riflettere in misura maggiore cerca di riportare come dicevo prima coerenza
E quindi rispetto a ciascun soggetto cerca di di individuare gli elementi positivi su cui costruire un'alleanza per introdurre rendere un'amministrazione sempre più efficiente
Ultimo aspetto che volevo porre in evidenza è quello già descritti già ampiamente descritto dall'intervento di stamattina Mariella Volpe e quello del rapporto dei cittadini
In Italia siamo probabilmente molto indietro rispetto ai Paesi più industrializzati nel rapporto tra amministrazione e cittadini
Io penso anche a piccoli interventi di tipo normativo che in qualche misura possono favorire una maggiore avvicinamento delle amministrazioni nei confronti dei cittadini basti pensare a quello che avviene negli Stati Uniti in cui ogni anno il sindaco e l'amministrazione comunale è tenuta a un a a svolgere una relazione i cittadini e i cittadini hanno la tendenza anche intervenire e a contestare direttamente
Indipendentemente dai meccanismi di mediazione dei dei partiti o delle organizzazioni
Lo stesso può esser detto per esempio per gli elementi di valutazione della qualità dei servizi ci sono amministrazioni oggi negli Stati Uniti che fu che svolgono censimenti le indagini e Survey secolari
Sulla funzionalità dei servizi e tengono conto di quello che città di come cittadini percepiscono
Questi servizi stessi queste son cose che probabilmente possono essere utilmente introdotte anche nella nostra amministrazioni nelle nostre amministrazioni basti pensare il caso in Italia in cui c'è una grande amministrazione di una di una città chiede a una sola copia del proprio bilancio e quindi non è visibile da parte dei cittadini perché è rimasta come il metro che è conservato a Parigi
Credo che probabilmente anche questo sia un esempio di come anche dal punto di vista della contabilità finanziaria di come i cittadini debbano essere più facilmente informati su come funziona la vita delle delle amministrazioni pubbliche
Sì ringrazio il professor Visco Comandini la parola
Vi sono Claudio ogni sorta
Questo convegno all'insegna del recupero in dopo pare che tempi dopo esperienze
Abbastanza negative del bilancio pubblico come strumento di politica economica almeno un tentativo una speranza una volontà di muoversi in questa direzione c'è anche la consapevolezza basta ripetuta
All'interno delle diverse relazioni
Che questo recupero non può essere immediato e anzi per aver un recupero efficace o con un percorso lungo un percorso molto difficile è infatti ritornata il tema delle riforme delle riforme incisive direi in questo senso
E colora direi a me sembra che un elemento per riaprire un dibattito in questa direzione via Tito forte politicamente questa elezione deriva dall'abbandono in qualche maniera di finalmente di lei
Di questa idea del debito pubblico come condizionante come causa dei diversi mali che soffre economia cioè causa d'infrazione a causa della crisi e invece anche dalle reazioni di ieri di Giannola
Di Marani e poi ribatte ribadite nella anche nel dibattito di ieri il debito pubblico appare più come sintomo che come una causa diretta di questi di questi aspetti un sintomo direi un sintomo o che conseguenza ma non è un elemento irrilevante della della situazione e delle prospettive che sì
Si pronunciò per la nostra economia
Quello che è importante mi sembra già oggi avevo visto in quegli interventi
L'interesse l'importante la riflessione che viene avanzata è stata avanzata ieri sul fatto che il condizionamento di inconsueto che si registra anche sul l'operare del settore pubblico è così salito che deriva dai tassi esteri ai tassi e dalla politica monetaria interna finalizzata a tener conto dei tassi estri e quindi del riflesso che questi hanno su quelli interni
E da questo punto di vista allaccio un'altra osservazione ieri molto importante molto pertinente con essa questo fatto ed era riconoscimento che negli ultimi tempi era se venuta consolidare deve uno grosso o o crescente o comunque rilevante significativo debito estero io direi che questi due fatti l'esistenza di un o nel livello di tassi esteri in termini reali come ieri è stato ripartito col coltello discutere sulla rilevanza
Te la sua valutazione di questo termine reale
Comunque i tassi d'interesse elevati in presenza di un debito estero piuttosto rilevante direi che blocca la in qualche maniera necessariamente la politica monetaria la blocca non nel breve prima ma lo blocca nel lungo periodo perché qualsiasi
Intervento di politica una monetaria più flessibile
Che mirasse a in qualche maniera ma a far slittare il tasso di cambio significherebbe in questo caso una rivalutazione del debito estero con le conseguenze che questo può avere sulla dediti di coloro che sono debiti interni di di operatori interni che sono indebitati nei confronti con l'estro e quindi nel peso maggiore che questo che questo può creare per illa la situazione finanziaria di queste trattori
Quindi in qualche maniera la politica monetaria sembra quasi condizionata da la situazione strutturale che seduta a creare è che in qualche maniera si prevedibilmente si protrarrà nel tempo però d'altra parte questa politica di alti tassi come ho oggi e su questo mi sembra di essere direi del tutto d'accordo con me le osservazioni che avanza questo Graziani questa politica di alti tassi d'interesse che non è un fatto strutturale per il periodo è un fatto che possa essere ma modificata abbandonata nel breve periodo è senz'altro l'elemento di grossa pressione nella a la direzione della la ristrutturazione interna ma solo tutto direi nella riformulazione ristrutturazione di quello che è stato il mercato del lavoro italiana nella forma che esso atto
Però a questo punto mi sembra che si aggiunga a una situazione in cui penalizza se vogliamo le nuove leve di lavoro che entrano sul mercato per una pressione a in cui il ai processi strutturazione son diretti a nell'arco di ridurre a comprimere ma la nuova occupazione
In una fase di non forte crescita legata tassi di crescita del della Germania che e quindi e di una
Attenzione in su questo mercato forte si accompagna direi un processo di un debito pubblico in cui i processi di ridistribuzione interni come è stato notato anche nella versione del piano a Andriani iniziale tende a accentuare una redistribuzione verso per lei coloro che hanno goduto nel passato di redditi e hanno accumulato nel passato e quindi una doppia pressione sulle nuove generazioni là dove persone che si manifesta nel mercato in nel mercato del lavoro soprattutto e colore in questo senso direi mi sembra che il i problemi che si pongono per il soggetto di politica economica in termini di
Così le
Di governo del bilancio pubblico non è semplicemente è anche se necessariamente sotto questo aspetto importante nel seguente un un elemento un intervento di razionalizzazione e di modificazione ma veramente una scelta Arce il Polledri di cooperare strumenti di di politica economica per una politica riversa una politica diversa che non ha come riferimento l'interno del settore pubblico il rapporti intendessero pubblico ma il ruolo che sto Repubblica nei confronti di questa di questa generazione oltre a me sembra abbastanza asintomatico alcune cose che diceva oggi il non doveva Andreatta nel senso che ribadiva come una situazione inevitabile la situazione che adesso prospettavo è come una situazione che nel tempo dovesse proseguire in cui e immessi una volta non se ne potesse se ne potesse ostile è l'unico aspetto di aggiustamento su cui credo chiedesse in qualche maniera illa l'adesione della così della parte politica cui si rivolgeva era quella di riconoscere che questo avrebbe creato una come dire un contrasto tra i due terzi a società nell'alto terza e trovare una forma di in qualche maniera di allentamento delle tensioni inserita un'altra realizzarsi quindi a me sembra invece che al di là di un elemento puramente assistenzialistico di tipo di limitare i danni o le Olli gli aspetti come dire di di tensione tra questo terzo della società e la qui mi sembra che invece lo strumento e tutti gli aspetti tecnici ad esso connesso di cui si è discusso e di cui
Se importanti proposte ne sono venute dovesse finalizzato veramente a dare quella cittadinanza a dire un'intera generazione che ormai e deve sull'al margine di un mercato di lavoro piuttosto piuttosto pesante
Ringrazio il professor mio sotto la parola ora Marcello Messori
In questo mi è intervento io non vorrei fornire un contributi in positivo all'analisi ma piuttosto sollevare un interrogativo che temo abbia tre difetti sia un poco ingenuo
Forse tocchi un punto marginale rispetto al cuore del dibattito e rispetto al quale soprattutto Roma nessuna risposta in positivo da fornire
Perché lire la natura del mi interroga attivo vorrei partire da un dato che molto noto ovvero il fatto che in Italia rispetto agli altri Paesi della Comunità economica europea e a maggior ragione rispetto agli Stati Uniti la propensione al consumo della collettività estremamente elevata
Ora è difficile specificare quali siano gli effetti di ciò certamente però possiamo con buona ragione affermare che quest'altra propensione al risparmio abbia effetti macroeconomici
A risparmio
Ah scusate al risparmio si cerca abbia effetti macro economici
A livello manualistica o ad esempio si potrebbe sostenere che gli effetti moltiplicativi delle componenti autonome della domanda sono più bassi in Italia che altrove
Ora per quanto e a mia conoscenza nessuno ha fornito una spiegazione esaustiva
Di questo fenomeno cioè nessuno ancora spiegato perché in Italia rispetto agli altri Paesi vi sia questa più elevata propensione al risparmio
Naturalmente si possono avanzare molteplici ipotesi ad esempio si può attribuire il fenomeno a carenze di analisi statistica
Oppure si potrebbe ipotizzare che vi siano distorsioni nella distribuzione del reddito più elevati in Italia che altrove
Ecco io naturalmente non so a fornire scegliere tra queste ipotesi e tra molte altre che si potrebbero avanzare vorrei invece cercare di ragionare seppure in modo estremamente grossolano sulla possibilità che esista un nesso non necessariamente un nesso causale ma un interazione significativa dal punto di vista economico tra quest'alta propensione al risparmio Illy
Il livello e la composizione del deficit dello Stato la prima idea che potrebbe sorgere è quella che sia alla stessa struttura del deficit di bilancio a implicare una più elevata propensione al risparmio Italia che altrove
Per esempio si potrebbe sostenere che il reddito disponibile dei singoli membri della collettività stia alterato
Ad esempio dal fatto che l'onere finanziario sul debito pubblico incide in misura estremamente rilevante sulla livello del deficit tuttavia fissi perseguisse un'analisi di questo genere a mio avviso non si spiegherebbe un dato
Storico fondamentale e cioè che l'elevata propensione al risparmio in Italia c'è sempre stata in termini relativi rispetto agli altri Paesi anche quando il livello del deficit pubblico la composizione del deficit pubblico erano profondamente diversi da quelli attuali
Dunque prego
Ecco io appunto non lo so si possono avere molte spiegazioni su questo io semplicemente volevo sottolineare come sia difficile individuare nessi causali tra l'attuale livello e composizione del deficit pubblico e l'alta propensione al risparmio
Ci si deve allora porre una questione leggermente diversa se non opposta
E cioè sei
L'esistenza di un'alta propensione al risparmio non modifichi gli effetti macroeconomici di un elevato deficit pubblico e anche della attuale composizione del deficit pubblico in Italia
Naturalmente qui interveniamo su un terreno estremamente delicato perché si potrebbe sostenere che un'elevata propensione al risparmio
Certamente può attenuare effetti distorsivi dell'attuale composizione del deficit pubblico ma non annullarle ad esempio si potrebbe sostenere che certamente a differenza di molti altri Paesi in primo luogo a differenza degli Stati Uniti il deficit pubblico italiano può essere in misura notevolissima finanziata all'interno del sistema rispetto a a un ricorso a debito esterno ciò però di per sé potrebbe non significare che tutte le distorsioni vengono annullate
Per esempio si potrebbe sostenere che l'attuale livello e composizione del deficit pubblico crei comunque problemi nel rapporto tra banca centrale e Tesoro
Renda precario il ruolo svolto dal sistema bancario nell'attività economica precluda per esempio un sostegno ai mercati azionari
Si potrebbe cioè ritenere che anche una riduzione dell'onere finanziario sulla spesa pubblica potrebbe attenuare questi elementi distorsivi con appena elencato
Si potrebbe però anche ragionare in termini leggermente diversi e io qui propongo semplicemente questa altra possibilità che non ho alcuna pretesa
Costituisco una spiegazione esaustiva un migliore delle altre ma che a mio modesto avviso vale comunque la pena di considerare supponiamo per amore della mia tesi che gli agenti
Le famiglie presenti nel sistema economico italiano siano avverse al rischio e che questa avversione al rischio opponga quindi delicati problemi di scelta di portafoglio
Abbiamo mostrato che il deficit pubblico non è la causa di un'altra propensione al risparmio
Posta per ipotesi questa avversione al rischio
Possiamo ritenere che le diverse attività finanziarie dalle meno liquide alle più liquide non siano perfettamente sostituibili
E quindi è ragionevole ritenere che la collettività comunque voglia mantenere nel suo stock di ricchezza una parte una quota di titoli che a torto o ragione ritiene quasi liquidi e che tipicamente possono essere assimilati ai titoli emessi dallo Stato
Allora se noi senza incidere sull'alta propensione al risparmio
Pensiamo a una riduzione o a una ridefinizione della composizione della spesa pubblica senza altre qualificazioni ci siamo posti il problema di quale sia l'allocazione che sarà riservata a questa frazione
Della ricchezza che prima era destinata a titolo pubblico una possibile risposte dire non c'è problema
Perché comunque non si hanno il processo sarà molto graduale e quindi sarà facilmente riassorbibile allentando altri vincoli quali per esempio il rapporto banca centrale tesoro o ripristinando un certo ruolo del sistema bancario
Si potrebbe però anche sempre a livello di ipotesi ritenere che una parte di questa frazione di ricchezza serva viceversa finanziare
Il deficit di altri paesi le ipotesi non è così campata in aria non abbiamo alcuni dati sul Giappone che con l'Italia un'alta propensione al risparmio e sappiamo perfettamente che una quota significativa degli stock di ricchezza finanziari del Giappone servono a finanziare il deficit pubblico dello Stato
Io ho semplicemente senza appunto e lo sottolineo ancora una volta voler pervenire a conclusioni definitive mi chiedo semplicemente se
Un'ipotesi di questo genere sarebbe auspicabile o se viceversa avrebbe effetti peggiorativi sulla bilancia dei pagamenti grazie
Da spettatori
Allora
Certo cioè c'era la Bassanini ma insomma teorico davanti no
No no va bene allora io do la parola all'onorevole Alfredo Reichlin per le conclusioni
Negli aspetti svolto la
No
L'avesse documenti
Ma mentale che da questo convegno viene una risposta qualche cosa di più
Di quei problemi
Va bene
Di quei problemi pure importantissimi di gestione della finanza pubblica italiana che alimentano da lungo tempo le dispute degli addetti ai lavori diciamo così
Voi io vorrei sottolineare questo che il nostro sforzo è stato di allargare l'orizzonte e di cercare dall'atto del bilancio del tema che ci siamo proposti con questo convegno naturalmente
Di cercare una risposta a quel nodo politico istituzionale che è stato posto finalmente sul tappeto con la crisi del pentapartito
Qualcosa del genere traspariva mi pare anche nell'intervento di Andreatta di stamattina
In quanto crisi non di una formula politica o di uno schieramento parlamentare soltanto ma segnale ormai evidente
Riconosciuto del resto dal nuovo Presidente del Consiglio che non lunga fase politica si è conclusa
Che per dirla nel modo più semplice
Così non si può andare avanti
Pena il collasso delle istituzioni democratiche e che perciò si impone l'avvio di una
Transizione
La meta i percorsi e quindi i contenuti di questa transizione resto non scuri e tuttavia il problema finalmente posto
E qui è la novità e quindi il terreno nuovo più avanzato di lotta di elaborazione di proposta
Che si apre e sul quale noi scendiamo
Questa è la sfida
Essa riguarda alla fine non la quota di potere di questo o di quel partito ma la capacità o meno dirigente di ridisegnare il patto tra i cittadini e lo Stato
Le ragioni dello stare insieme
Il bisogno ormai largamente avvertito di uscire
Da questa sorta di darwinismo sociale
La cui sola regola è stata la legge del più forte
La necessità quindi ritornare a dettare regole diritti doveri
Validi per tutti
E il nome di un progetto nazionale condiviso
E se mi è consentito di aggiungere anche diritti
All'informazione
Proviamo a immaginare
Se uno sforzo come questo di proposta complessiva di riforma fiscale di governo della Spezia
Di piano di rientro fosse stato fatto da un partito del quattro per cento o del dodici per cento quale sarebbe stato l'atteggiamento dei giornali
Mi è sembrato questo il significato politico del convegno
E il contributo reale che esso ha cercato di fornire al confronto tra le forze di sinistra democratica
Perché che cos'è il debito pubblico
A spese di chi si è formato e quali operazioni non contabili
Ma di ridisegno dei rapporti sociali e dei meccanismi del potere comporta il suo rientro
E quali rischi incombono sul Paese specialmente adesso a fronte di una liberalizzazione dei capitali anche a breve
Forse io me lo sono chiesto se Federico Caffé fosse ancora tra di noi
Ci ammonirebbe a non enfatizzare troppo i problemi finanziari e a concentrare l'attenzione sulla società e sull'economia reale
Ma quando in pochi anni la spesa per interessi passa dal dieci dodici a quasi il venti per cento della spesa complessiva dello Stato
E quando contemporaneamente il peso del fisco sul lavoro dipendente cresce assai più del salario e del prodotto
Questa è economia reale
Se non altro la più grande operazione sociale forse fatto nella storia recente
Altro che pensioni o servizio sanitario
Ed è risibile la tesi a lungo sostenuta che si è trattato di una partita di giro
Coloro che incassano gli interessi non sono gli stessi che l'Italia
Ma è chiaro inoltre che un'espansione così veloce del debito aggrava il rischio di crisi di fiducia dei risparmiatori
Per cui improvvisi eccessi di domanda si potrebbero scaricare sul mercato dalla moneta su quello dei beni determinando condizioni di ingovernabilità
La si giri come si vuole
Ma gli attuali ritmi di crescita del debito non sono sostenibili se non a prezzo di un livello del tasso d'interesse reale così elevato
Da esercitare effetti negativi sugli investimenti sull'occupazione sulla finanza pubblica
Tali da compromettere ormai Andriani la moto sottolineato questo voglio farlo anch'io il meccanismo di accumulazione
Bisogna quindi tornare a governare il Bilancio
Smettendola di scaricare l'onere sulle politiche monetarie mettendo in campo politiche
Economiche sociali dei redditi istituzionali anche
Questo è il nostro tema
Il tema di questo convegno politiche insisto
Ma per la verità queste politiche nel programma di governo non si vedono
Io vedo ancora una volta una disputa maniacale sì bisogna tagliare sette mila o dieci mila miliardi
Vedo riproporre con qualche sfumatura nuova questo è vero ma anche con molte ambiguità i due tempi
Prima serrare i deficit primario poi toccare gli interessi è vero che sembra caduto il tabù
Dell'invarianza della pressione fiscale e tuttavia la separazione tra politica monetaria e politica di bilancio resta ora dicendo questo io vorrei sgombrare il campo da possibili equivoci
Se noi venissimo in chiaro sulla sostanza io nostre insistere su una formula piuttosto che su un altro
Mi interessa il messaggio
Il messaggio sta nel titolo di questo convegno
E nel ragionamento a tutto campo che è stato fatto dalle relazioni pur diverse tra di loro
Nessuno può ricavare da questo convegno l'impressione che noi affidiamo semplicisticamente la soluzione del problema
Alla sola riduzione dei tassi
Ok trascuriamo l'esistenza di un fabbisogno primario noi sappiamo benissimo
Che i tassi sono anche il riflesso di una complessa situazione interna e internazionale
Ma domando è lecito proporsi di modificarla questa situazione
Ho e se è un dato intoccabile
Dopo tutto in Europa non c'è soltanto la Bundesbank
C'è anche una sinistra
La quale ha pure il diritto e il dovere
Di pensare a un'Europa diversa
E di non accettare il dilemma secco
O mangi questa minestra o ti butti dalla finestra
E lo stesso vale per il fabbisogno primario
Noi sappiamo benissimo che finché perdura questo basta di per sé e per crescere il debito
Ma a noi sembra molto importante la sua composizione
Qual è la quota degli Investimenti
Il fatto relativamente nuovo è che al netto di questi il fabbisogno non esiste più
C'è
Molto dipende dalla loro qualità cioè dalla loro capacità di provocare un ritorno accresciuto di ricchezza nelle casse dello Stato
Ma non possiamo fermarci alla constatazione che essi rebus sic stantibus finiscono in stretto
Questo sarebbe un alibi per non fare niente
Dopotutto ripeto il dovere e il diritto della sinistra esattamente quello di cambiare le cose
E tuttavia se non è vero che noi consideriamo i tassi come cosa che si taglia per decreto
E vero invece che altri hanno fatto l'operazione opposta e non si tratta di dispute di scuola
Io vorrei qui toccare un tema
Che va oltre un po'la discussione tecnica
Al fondo Andriani l'accennava il considerare i tassi di interesse comune avrei abili indipendente che cosa è stato
A me sembra che è stata una parte essenziale di quelle grandissime scelte
Che sono maturate nei primi anni Ottanta
Nel clima creato dal ricami Isma'e dalla mondializzazione dei mercati
Noi non ragioniamo affatto come sembra credere il senatore Andreatta con l'ottica dell'orticello di casa
Ma cerchiamo di ragionare con l'ottica della storia economica
Direi euro-americana dell'Occidente di questi anni
Storia però nel senso pieno economica
Ma anche politica sociale
Del perché il potere finanziario è diventato il principale strumento di governo
In un mondo così squilibrato
Fatti cioè interessa grandi
Che stanno a monte anche delle banche centrali
E anche del pensiero degli stessi economisti
Fatti che non il pensiero nostro ma le cose stanno mettendo in discussione
Perché
Al fondo l'idea era che per rilanciare il meccanismo di accumulazione bisognava innalzare la soglia del rendimento del capitale finanziario
L'intendenza seguirà
Questo era idea
Cioè lo sviluppo l'aggiustamento del bilancio seguirà
La convenzione era queste
Usando la frusta del cambio e degli alti tassi al posto di ormai impraticabili politiche keynesiane le autorità calcolavano di imporre una ristrutturazione industriale sia pure di tipo darwiniano
Di far dimagrire uno Stato sociale spendaccione trascrizione
Di risolvere il problema del costo del lavoro e corsi estratto
Perché allora ritorno su queste cose risapute anche se poco dette
Per una Regione
Mi accennava Cavazzuti
Perché la prova regina che su questa strada la finanza pubblica non si risana risulta non dal fallimento di questa manovra
Ma dal suo successo
L'operazione è riuscita
Ma il malato è peggiorato questo eppure
Ora a me sembra che qui Istat dopotutto la forza ineludibile dell'impianto del nostro ragionare non dico di tutte le nostre proposte ma dell'impianto
Il fatto che non si può far finta di non vedere le cose
Il costo del lavoro non è più un problema
Il risanamento dell'impresa è largamente compiuto
E quei tre punti di Pinilla cui si è ridotto il deficit al netto degli interessi si trasformerebbero in un consistente attivo
Se la spesa corrente venisse correttamente separata dagli investimenti produttivi
Perché allora il debito si accumulano
Io mi scuso se insisto su questo che a me sembra un quesito cruciale lo faccio proprio per evitare risposte semplicistiche
Di tipo quantitativo sia in un senso che nell'altro sia nel senso che basta tagliare qua e là sia nel senso che basta un decreto per abbassare i tassi d'interesse
Io credo che la serietà e credibilità di una proposta nostra di risanamento
Dipende dalla consapevolezza che il debito pubblico italiano è una cosa molto complesse
Che ha molto a che fare anche con un modello sociale e con un modo di essere dello Stato
Rientrare dal debito significa quindi misurarsi con questo
Il che davvero non è facile
Ed è per questo che io non credo ai piani di rientro giacobini
Ma per la stessa ragione credo fermamente che il problema della finanza pubblica
E problema non per la destra
Ma della sinistra
Basta tenere presente con Maggie lancio ha giocato nella lotta politica sociale italiano in questi anni
La democrazia cristiana negli anni Sessanta ha realizzato una sorta di capolavoro politico sia pure perverso
Non potendo più o non volendo resistere alla spinta operaia popolare
Che imponeva la figlio finalmente anche in Italia di uno stato sociale
Ma non volendo compromettere i suoi rapporti con i ceti possidenti e con settori arretrati da lei protetti
La Democrazia Cristiana ha finanziato in deficit dei nuovi spinse per anni
PA e gli obiettivi di risanamento del bilancio pubblico ed è in questa contraddizione
Che anche le forze di governo ci stanno non riescano a uscire
E io non sottovaluto il lungo sottovaluterei il fatto perché credo che questo pesi molto anche sull'economia
Che questa sorta di circolo vizioso tra ricchezza privata in miseria pubblica non solo distorce lo sviluppo ma alimenta il degrado istituzionale
Non che il clima etico e civile
Perché attraverso le politiche di bilancio si sono fatte operazioni grandissime che hanno mutato la costituzione materiale del Paese
E gli equilibri del potere basti pensare al fatto appunto
Il ministro del tesoro parlava poco fa l'ultimo intervento ponendosi questo problema si è sostituito al ministro delle Finanze
Lo Stato infatti in Italia non chiede più imposti a tutti Inc
Cambio di beni e servizi collettivi richiede a una parte
Al lavoro Todini pendenti alle attività produttive di un certo tipo
E lo fa credo di fatto inconsapevolmente o consapevolmente
Per la logica delle cose lo fa
Anche per lasciare che il Tesoro possa raccogliere il risparmio
Nato anche grazie all'evasione all'economia nera
E lo restituisca in forma di rendita
La quale finisce poi tramite i nuovi meccanismi finanziari nelle mani di gruppi più forti e questo spiega tante cose l'efficienza dell'impresa e il degrado delle strutture pubbliche la ricchezza finale
Viarie la crisi fiscale
E tante cose anche della costituzione diciamo così etico politica del Paese
Come ci si misura con questo l'ho voluto richiamare perché a me sembra questa la difficoltà vera
Nuccia o la proposta razionale in astratto io credo che bisogna capire bene qual è il nodo di interessi e di complicità anche si è saldato
E bisogna cercare di sciogliere il compito della sinistra e questi
Io leggevo tempo fa su una rivista confindustriale questa analisi molto semplice che segnano per la sua spregiudicatezza
Dice così gli alti Itas
Mente non sono indolori avrebbero potuto soffocare gli investimenti a meno che sottolineato
L'alto costo del capitale non fosse stato compensato da una cresciuta redditività
Del capitale
E quel che si è dato con un aumento della quota dei profitti ma alti tassi di interessi alti profitti avrebbero potuto attese
Fare la lotta per le quote distributive
E spingere i lavoratori a costose rivendicazioni a meno che sottolineato i redditi da capitale non avessero trovato una più diffusa ripartizione con per
Dando a livello di reddito personale ciò che veniva perso a livello di reddito del fattore lavoro e quello che si è dato
Con i proventi degli alti interessi sui titoli pubblici e con lo spostamento verso l'occupazione indipendente
Io ho mandato questo ritaglio ad alcuni dei nostri amici con i quali discutiamo dei tassi di interesse ed è per questo che mi ha molto Inter il ragionamento di Cavazzuti intorno a una diversa concezione della politica dei redditi
La sinistra per bere atto di due cose
La prima è che esiste una demarcazione sempre più netta tra garantiti hanno questo non dimentichiamo la Società dei due terzi
In Italia e si potrebbe dire tra cittadini e sudditi quando si guarda per esempio il sistema fiscale
Però è che tuttavia i confini tra queste due società non sono così netti e se si intersecano convivono negli stessi individui disse oppure con somme algebriche molto direi perciò il conflitto distributivo non si riduce più una secca contrapposizione tra capitale e lavoro esso riguarda persone gruppi sociali che percepiscono di
Essi tipi di reddito ora se questo è vero ecco l'importanza di questo convegno alla sua ispirazione profonda
La funzione distributiva dovrebbe essere affidata molto più al bilancio al fisco e qui e la modernità e l'interesse del disegno di riforma fiscale che è stato illustrato da Visco che in non ha la politica salariale aggiungo che bisogna porre riparo però lo sfascio del pubblico che ha consentito la crea sì ho né di una miriade di attività sostitutive ricchi perché inefficienti dice Guido Rey
E mi ha colpito leggere in una recente analisi sull'Italia di Innocenzo Cipolletta vicedirettore della Confindustria un riconoscimento che a me è sembrato enorme e nove
Il ricco e che poi nella sostanza della questione del debito pubblico
Il riconoscimento che il Paese ha consumato nel corso di questi ultimi a mi
Una parte del suo patrimonio senza di costituirlo e così egli scrive oggi sembriamo più ricchi specie ente Minniti modello di vita proprio perché consumiamo anche il patrimonio di infrastrutture di ricchezze naturali di capacità di aggregazioni civile
Abbiamo vissuto e viviamo accredito senza mettere in cantiere grandi progetti accettando allegramente integrato nella struttura dei trasporti e delle comunicazioni l'uso più il re finale del territorio il crescente inquinamento e sembriamo indifferenti ai problemi delle grandi città e dei processi di urbanizzazione stiamo in sostanza conclude ipotecando il futuro
Non è poco
La forza di questa verità e di questi rischi è ormai tale che anche la Confindustria ho visto a Napoli comincia a cambiare discorso la novità di quel convegno sta infatti nel riconoscimento che dopo anni di neoliberismo ideologico senza freni il sistema economico italiano non potrà reggere la sfida dei mercati mondiali senza modernizzarsi in quanto sistema
E quindi senza il sostegno di una politica statali attiva
Liberata dalle pastoie dell'assistenzialismo e del liberismo forte di capacità progettuale e di efficienza gestionale e adesso non sto a fare
Il processo alle intenzioni che cosa c'è dietro registro un mutamento di accenti
è chiaro allora perché diciamo che la politica di bilancio non può continuare ad essere una variabile dipendente dalla politica monetaria
E si capisce perché spingiamo a prendere atto
Che mantenere per lungo tempo un meccanismo di accumulazione cara The Rizzato da tassi di remunerazione del capitale finanziario nettamente superiore alla crescita dell'economia reale non solo crea difficoltà ai bilanci pubblici ma
Cipolletta produce anche un lo coram
Tutto della capacità di accumulazione reale del sistema economico il nodo è questo ed è questo
Anche se si vuole proprio se si vuole riaprire un sentiero alla crescita anch'io penso che perdurando questa sostanziale
Ogni azione euro Sclerosi si è detto
Il risanamento finanziario diventerà molto difficile se non impossibile io non mi imbarcare ai però nella disputa sta da sui tassi di crescita necessarie cercherei piuttosto come diceva Andriani riferendosi all'ultimo rapporto del disco punto mi sembra questo di mettere in campo attraverso riforme qualitative della spesa e dell'Ente per fattori nuovi di rilancio
Non guarderei cioè tant'lancio come creatore di domanda aggregata voglio sottolinearlo quanto alla sua funzione allocativa
Cioè agli effetti strutturali di nuove politiche dalla spesa delle entrate
E agli impulsi che esse possono dare allo sviluppo si possono fare molte sì
Di quello della disoccupazione italiana per esempio perché ci si interroga ancora se di tipo cosiddetto nel classico cioè da rigidità del mercato del lavoro oppure di tipo cosiddetto keynesiano cioè da carenza di domanda greca e naturalmente contro il cui sviluppo c'è il vincolo estero a me sembra che la novità è che la disoccupazione Italia ma si concentra ormai essenzialmente nel Mezzogiorno perché come mai Graziani ce l'ha spiegato più volte
La cosa non si spiega che se non con la mancanza di quelle anche di quelle infrastrutture condizioni ambientali che pesano sui costi scoraggiando gli investimenti e che impediscono la Nestlé serie crescita del saper fare di quelle che oggi sono le condizioni
Per lo sviluppo della crescita e dell'occupazione si è calcolato credo che il divario mediatico duttilità per operaio e tra il quindici e il venti per cento diciamo del Mezzogiorno rispetto alle imprese settentrionali enorme questo divario poi viene Coop Berto da politiche assistenziali e quindi circolo vizioso noi invece qui rispondo ad Andreatta non ci facciamo nessun
è illusione che basta indicare una politica macroeconomica generalmente espansiva ma certo se ragioniamo così
Il problema della qualità della spesa soprattutto per i me soggiorno diventa il punto veramente decisivo
E lo schieramento di tutti quei ministri alla Gava nel nuovo governo non mi sembra davvero incoraggiante lo segnalerei questo al senatore Andreatta ripeto noi non ci facciamo invece nessuna illusione che basta indicare una politica macroeconomica genere genericamente espansiva la situazione internazionale gli squilibri interni non consentono di imboccare una strada simile pena
Una ripresa inflazionistica con tutti quei guai di cui ha parlato Cavazzuti ma allora proprio per questo
La politica deve la
Non c'è chiamata a fare precise scelte di riallocazione delle risorse e di redistribuzione del reddito insomma voglio dire questo sei dorare la forza e la realtà dei vincoli macroeconomici esistenti è possibile ridisegnare il quadro delle compatibilità in modo tale da aggredire alla radice il nodo del disavanzo e dell'indipendenza e dell'indebitamento libera
Quando al tempo stesso
Risorse e Fattori capaci di ricostituire su basi nuove lo stato sociale
Sì credo
Economia e politica vanno insieme e possibile questo abbiamo cercato di dire in questi giorni si non si rinviano più interventi di riforma profondo
Da dei modi e dei soggetti dell'intervento pubblico nell'economia dei meccanismi di mercato
E quindi dei rapporti economici e sociali che lo costituiscono io pongo un voglio dire che di questo noi parleremo il nove mar
Giù a Milano in un convegno che sarà molto impegnativo sulla democrazia economica in Italia
La politica economica io ne sono profondamente convinto va pensato non in termini in una qualche forzatura volontaristica e alla lunga perde ente dei vincoli esistenti ma come strumento per modificare al loro interno l'utilizzazione dell'orrido delle risorse dunque per allargare processualmente i vincoli stessi
A questo scopo si tratta di ripensare gli obiettivi vincoli metodi di lavoro dei soggetti pubblici
Tabella relazione che abbiamo sentito stamattina di riformare
Insomma l'intervento dello Stato nell'economia avendo come referente concreto i diritti dei cittadini
E come criterio ispiratore è quello della piena responsabilità della burocrazia nella gestione delle risorse e dalla più
Una responsabilità del potere politico nel dettare gli indizi
In sostanza amici
Da questo convegno escono ben chiare le ragioni per cui noi ci opponiamo alla visione semplicistica sottese alle scelte domina anche secondo cui fondamentale obiettivo della politica di bilancio
E il contenimento di un disavanzo la cui fonte deve essere cercata tra le spese sociali a questa visione alla filosofia dei tetti e dei tagli che
Logicamente ne deriva
Noi contrapponiamo una visione del Bilancio come insieme Complesso di componenti sia per ciò che riguarda le entrate che la spesa ognuna delle quali è portatrice uso le parole di Andria
Mi di una qualità oltre che di una quantità ed è esattamente questa qualità che condiziona il tipo di sviluppo alla distribuzione del reddito e del potere
Alla fin fine il disavanzo alla possibilità di metterlo sotto controllo questo è il primo punto che abbiamo fissato
Il secondo
è una proposta organica di riforma FIS alle
Cosa che credo nessuna forza politica ha fatto
E che nel programma di governo non esiste e la cosa è molto grave e inficia largamente la sua credibilità sono d'accordo con l'osservazione che faceva Visco al termine della sua relazione stamane
Il senso complessivo dalla nostra proposta e appunto pagare
Su tutto
Pagare quindi tutti
Per far pagare di meno quelli che pagano troppo
Il fisco come strumento di equità sociale di politica economica direi prima ancora che di gettito perché l'anomalia italiana e il privilegio concesso al capitale inerte il TAR tasse amento del lavoro degli impieghi procura gruppi più produttivi il nodo da sciogliere quindi
Non è
Solo il fatto che da un punto di vista macro economico esiste lo spazio per un aumento della pressione fiscale ma è che è un puro aumento del prelievo sistema fiscale muta
Do determinerebbe un inaccettabile aumento dell'iniquità fiscale la riforma del fisco è ineludibile per questo
Suo punto è senz'
Viale come ho già detto che abbiamo avviato un'analisi della spesa pubblica sia dal versante The degli ordinatori della spesa
Sia dal versante degli affetti della spesa esamina andò anche i problemi di efficace e quindi di equità della spesa sociale noi siamo a un difficile passaggio della vi la nazionale io non penso nessuna catastrofe sia chiaro il Paese è cresciuta temprato nel Q un po'di testa dei paesi più avanzati ma al tempo stesso è anche a causa di questo
Molte cose ci dicono mi pare che si stanno stringendo vincoli Problemi rischi e anche gran ampie opportunità
Non leggibili in sé ma in rapporto alle sfide dell'innovazione e dell'internazionalizzazione e in questo c'è Mario storicamente e politicamente determinato che noi collochiamo il tentativo di formulare una proposta politica e programmatica forte i program ma come risposta a un problema nazionale non soltanto sociale al fatto quindi che questo Paese
Esempi questo Paese moderno ha bisogno di una guida nuova politica morale e culturale capace di pensare un progetto
Non bastano più
I cosiddetti governi deboli che assecondano le tendenze spontanee questa la nostra polemica con il pentapartito eccomi cimice l'oggi di ieri dell'avvocato Agnelli alla politica o come lascia are e pura mediazione non come Progetto si sono sbagliati la sfida dell'internazionalizzazione non è rivolta alle singole imprese ma al sistema e i caratteri dell'innovazione sono tali da chiamare in causa il saper fare complessivo la capacità di gestire sistemi complessi l'efficienza della mano pubblica e questo ordine di pensieri che l'ufficio del programma intesa con il Chester ritenuta essenziale un convegno come questo
Che tende a misurarsi appunto con le gravi di compatibilità del sistema io concludendolo ringrazio sentitamente i relatori e tutti gli intervenuti con l'augurio che queste due giornate non siano state inutile
Con questo intervento dell'onorevole laiche ovviamente il convegno è concluso