Presentazione del libro: "Diritto, delitto, carcere"

O c'è qualche
Altro iscritto a parlare
Della mano mano
Allora diamo inizio a questo incontro incontro così come il più significativo direi che noi ci frequentiamo così per abitualmente le presentazioni di libri
Forse una delle rare volte in cui nel tardo pomeriggio si riesce a riunire a Milano un pubblico così preparato così scelto è così attento a una tematica che poi si svilupperà attraverso i fari oratore
Noi siamo riuniti per presentare un libro
Di Nicolò Amato Nicolò Amato e il direttore generale degli Istituti di prevenzione di pena un ruolo che occupa da parecchi anni e dei quali si è dimostrato non soltanto un organizzatore un abile
Studioso del problema ma anche uno spirito particolarmente inteso a rinnovare a venire incontro a certe necessità mio compito solo di introdurre il tema io ho segnato alcuni alcuni argomenti
Va sottolineato anzitutto che è un caso pasta sarà organizzare in toto la NATO non è un burocrate non si considera un volo pretende libero c'è un accenno alla burocrazia come uno dei mali peggiori per le pubbliche amministrazioni
Amato analizzato appena c'è una prima parte del volume che l'arresto quasi tutti voi avete già conosciuto analizza la pena sotto gli aspetti vedi valore
Prettamente giuridico quindi un libro di dottrina direi molto elevato molto approfondito vorrei dire si può dire senz'altro che è un po'ovunque
Diretto discendente dai precari anche se aggiornato ai ai problemi e alle tematiche attuali
Il il problema è affrontato sotto il profilo giuridico e storico e gli eredi di analitico in rapporto alle alle varie esigenze che oggi il problema carcerario presente in Italia
Amato analizza la pena le leggi chi le applica e gli intenti del legislatore dal quale in bocca questo è molto interessante indulgenza e umanità
A un certo punto esclama meno carcere ma anche un carcere migliori la prigione scrive non è la soluzione dei problemi ma un problema da risolvere quindici solo delle enunciazioni che io ho notato scorrendo il libro in ogni sua parte lo degli Enti alle enunciazioni che costituiscono ovvio una mattina particolare ognuna di queste di queste enunciazioni può e il motivo è capitolo di di un particolare re particolare analisi approfondimento nella speranza di arrivare a soluzioni diciamo così che aveva un carattere umanitario e una importanza sociale
La poi esamina le relazioni fra carcere e società fra la società e le istituzioni qui sentiremo attraverso i vari interventi che poi dovremo mantenere i limiti strettissimi Massucci Massimo C da cinque a dieci minuti non oltre i dieci minuti
Non se lo affideremo a mezzanotte Matra esotiche tipo uno ogni utile degli interventi toccherà uno di questi aspetti particolari
Il calcio dice Amato deve aprirsi alla società e viceversa e questo è uno dei problemi
Direi fondamentale io aprirò uno brevissima parentesi ma anche perché devo non posso sottrarre diciamo temporale di di Ali
Agli altri interventi ma io nutro io ebbi conobbi Amato in una circostanza particolare parecchi anni fa quando noi constatammo Milano ma direi a Milano per riti in tutta Italia che i giornalisti non erano mai entrati in un carcere
Non andrò mai potuto avvicinare neppure soprattutto in modo particolare i politici che allora era abbastanza numerosi quattro-cinque anni fa tre anni fa
Beh con Amato siamo riusciti a per la prima volta in Italia organizzare una visita in pari in vari scaglioni in tre scaglioni coccarde costituiti di sei giornalisti ognuno ma appartenenti a tutti indistintamente rete state questo importante perché in una informazione pluralistica come la nostra è chiaro che noi non potevamo fare c'è così distinzioni o discriminazioni fra testate
Attraverso con la volontà impegno la buona volontà
Dal dottor Amato noi siamo riusciti a portare i giornalisti all'interno di San Vittore e ognuno ha scritto quello che ha voluto questo è molto importante
Ed è da parte dell'amministrazione carceraria un esempio veramente di apertura del quale io sono sono grato personalmente ma direi di cui dobbiamo tutti essere grati a questo
E dice
Un detenuto avverte anche dottor Amato costa allo Stato cento mila lire al giorno circa tre milioni al mese
Per costruire un posto carcere adesso che c'è il problema dei di creare questi nuovi nuovi luoghi di pena più adatti più umanamente più più accettabili un posto carcere costo ad a duecento duecentocinquanta milioni questo per dire qual è il problema soprattutto il problema dice al come in Italia dove il numero dei carcerati abbastanza elevato e dove c'è un problema rei di proprio di di di di di sovraffollamento che preoccupa molto anche dal punto di vista per le conseguenze che porta
Ho poi dice
La reclusione
Perde progressivamente la sua efficacia punitiva mano a mano che il detenuto vissi abitua degradando sì
Ecco un altro enunciazione molto importante
Jason è che che è motivo di grande riflessione questo libro che fa molto riflettere io penso soprattutto anche le famiglie di coloro che ma che possono essere capitati diciamo nelle nelle nel vedere nelle maglie della giustizia possono aver sofferto qualche giorno di detenzione
E le famiglie avranno una diciamo una uno un impegno particolare una conoscenza che servirà a a a rendere noto che il problema al di là delle sbarre è conosciuta è compreso è diciamo e con l'intenzione di affrontarlo e se non di risolverlo anche al di qua delle sbarre questo è molto importante perché dice le utopie sono fallite dice dottor Amato la prigione non è riformabile
Sì all'esperienza che tutte le riforme si sono tentate Fallica praticamente nella sostanza finale sono fallito l'avuto ai esiti diciamo così totali
Se ne dice dice il carcere si può risolversi la prigione si può riformare se non eliminando la ecco una risoluzione abbastanza abbastanza ardita però nello stesso tempo subito dopo e più volte mi pare un tre volte intende nel testo ridotto l'amato ricorre poi la parola utopia e questo è molto importante
Io concludo però vorrei leggere la conclusione di questo libro
Perché molto significativa ed è un direi una specie di di incentivo alla discussione
Dice ho trovato cerco i sentieri non facili dell'utopia che non illude
Delle sfide che esaltano delle scommesse impossibili delle frontiere lontane dove l'ottimismo della volontà non si scontra con il pessimismo della ragione
Dal dal riscatto della speranza nasca per chiunque lo voglia la speranza di un riscatto
E adesso la parola
Ai due relatori principali il primo è Giorgio Bocca Giorgio Bocca devo dire due parole
Considerato è da considerarsi uno degli opinionisti più autorevole che abbiamo in Italia un giornalista di grande talento di grande valore mi permetto anche di aggiungere un uomo che non ha mai avuto paura della verità anche a costo di qualche impopolari
Seguirà poi l'altro intervento direi più in dottrina
Vediamo
Nei giorni scorsi ho letto libero De Nicolò Amato e ho capito subito che non era pane previdenti perché il libro giuridico di cui io non ho competenza
Però io credo di poter dire qualche parola sul giudice Amato come uomo io l'ho conosciuto quando lavoravo al mio libro noi terroristi
Avevo bisogno dell'UE perché nella facesse entrare nelle carceri a parlare con i terroristi
E devo dire che andai a un po'intimorito al primo incontro nella sua direzione generale dalle parti di Forte Bravetta che era un sembra un po'un fortilizio e pensavo di trovare non dico un ministro di polizia un capo carceriere ma certamente un personaggio un po'in timidamente invece ho trovato una persona molto gradevole molto intelligente e ho capito subito
Che quello che lo interessava maggiormente
Prima ancora del buon funzionamento delle carceriera di capire Cristicchi stava dentro il carcere di particolare di capire chi erano questi terroristi e nel prosieguo del lavoro abbia avuto degli scambi di idee e ho capito che questo interesse era un interesse vero sincero
Quali sono secondo me le grandi capacità del dottore basta ma io direi intanto una grande capacità diplomatica nel senso che si vede che un uomo che conosce molto bene lo stato e conosce molto bene i partiti italiani
E ha capito credo che questa benedetta o maledetta soluzione politica che poi consiste nel fatto di ottenere una di chiudere un certo periodo di ottenere tranquillità nelle carceri difficilmente sarebbe passato di un modo scoperte ufficiale perché il nostro è un Paese di opposti estremismi in cui e tutti quanti si schierano in maniera uno contro l'altro e allora Amato mi pare che sia stato molto abile molto diplomatico a far passare direi non una soluzione strisciante ma una soluzione indolore
Nel senso che con delle tutte le misure che sono anche contenute nelle leggi per cui si possono attenuare le pene si può stabilire dentro il carcere un clima migliore riuscito ad arrivare a dei a dei fatti molto importanti come quello di ampliare la dissociazione come quello di creare un clima diverso con questi brigatisti
Forse io penso che proprio la sua conoscenza dei terroristi gli abbia permesso di avere il coraggio che ad altre mancavano cioè quello di sapere che i brigatisti quale che sia l'opinione sul fatto che ci sia stato o meno una guerra civile però certamente erano dei personaggi politici
E che quindi non c'era il grande a rischio che c'è forse comuni prigionieri comuni di tentazioni di reti di tornare alla loro alla loro attività
E hai preso e questi per gli oneri essendo politici se decidevano che la lotta politica che il ciclo politico era finito erano persone
Sotto quell'aspetto affidabile dei fatti pare mi sembra dimostrato che tutte le concessioni sono state fatte non hanno portato quei pericoli di cui si parla io dico penso che sia stato anche abile intellettualmente Amato la gioia di capire che questa contrapposizione fra perdonismo cattolico rigorismo giacobino erano delle posizioni
Non si non avvicina quella realtà che in realtà è sempre molto più complessa
Nel suo libro come già detto De Martino c'è questo l'affermazione che il carcere può migliorare
Io spero che l'onorevole Amato non si riferisca il miglioramento introdotti dal De Micco età Nicolazzi spero che è pari migliore sì più serie di fatte mi pare è una prova ci sia che quando eravamo i tempi dire figlio della Venaria ad Alessandria la soluzione carceraria fu risolta
Con le spogli spari ammazzando della gente conclamato a Porto Azzurro mi pare che tutto si sia risolto in modo più chiaro il modo più
Io sono molto contento di aver riconosciuto il presidente Amato e sono contento quando posso collaborare con lui anche in questa presentazione
Sia
Il dottor fotocopie il procuratore generale
Che tra l'altro particolarmente siamo preparato ricorrente
Legato questi problemi ripartendo sui lui ha conseguito una laurea in filosofia sofferente latina sotto il profilo descrittivo ed educativo quindi diciamo così così familiare religiosa etnica quindi ascoltiamo particolare
Prima comunque
Non è questo
La prima constatazione
Che si può fare correlando derivati Woburn libro diritto delitto carcere colonnato e che ci troviamo di fronte a un'opera composta
Nella quale l'auto ha fatto ricorso a tutti o quasi iraniche alla Scienza
Per affrontare con completezza uno dei problemi più antiche della società attuale quella dell'istituzione carceraria ha avuto riveste alle volte a volte i panni del filosofo del diritto
Quando analizza la natura del diritto i panni del filosofo morale
Quando si occupa dei rapporti e farne l'attività del diritto e l'assolutezza della morale i panni del giurista del petrolio quando affronta il tema della natura e delle funzione della pena i panni del criminologo quando tratta dell'eziologia del crimine e delle devianze i panni dello scienziato penitenziario
Quando tratta con molto impegno occorre riconoscerlo i problemi del trattamento di adattamento che delle misure alternative alla privazione di libertà infine quello del sociologo dell'antropologo culturale
Quando discetta di carcere soggetta carcere cultura
I panni della riformatore sociale quando affronta con un coraggio di più gli si deve dare atto addirittura il problema della rifondazione del carcere ed è in questi panni che preferisco riconosce che la sua diversità dai tanti che in questi anni si sono occupati del problema carcerario
E proprio per questo sacro furore
Che informò fuoco riformatore che gli si può consentire qualche diciamo così concessione alla letteratura alla polizia di cui molte pagine del suo libro sono intrise
Tristezza negli occhi volti devastati che non conoscono sorrisi odori dolciastro dei l'umanità brulicante invischiata indistinta sospesi un'aria stantia straziante
Rumore sempre uguali ossessivi che secondo intervalli regolari ogni giorno e ogni notte scandiscono un'attesa di nulla
Chiavi che girò no porte che si chiudono stridenti un ordine un'imprecazione mutamento un grido un sussurro
Parole che non dicono e silenzi che assoldano sensazione di assenza di vuoto luce senza quello dove tutto è grigio indistinta troppa poca luce per riconoscere troppo poco buio per dimenticare ricordi che cullano solo rimpianti memorie che non trovano un avvenire
Uomini già vecchi ma senza un passato fanciulli già uomini ma senza futuro
Now for di di un forno un foraggio che non lascia superstiti una tempesta che non ha fine alla ricerca affannosa e disperata di un delitto a cui aggrapparsi per non sprofondare
Anime morte che inseguono abbagliante scintille di illusione e brandelli tra se qualcuno avesse bisogno di conoscere i motivi per i quali Niccolò Amato lasciato la toga del magistrato
Per assumere le funzione di direttore generale degli Istituti di pene in queste parole può trovare la più compiuta risposta
Il fatto di ricordare che nel secolo diciannovesimo un cancelliere dello Scacchiere d'Inghilterra ebbe addirittura collocare il magistrato del mezzo
Tale gloria della Francia per il fatto che aveva deposto la toga di magistrato per consacrarsi all'opera penitenziaria
Ponendo il compito di direttore di carcere all'altezza della missione del magistrato ha dimostrato che esso può essere addirittura preferito
è un uomo ardentemente preso dalla morte del bene della sede nella possibilità di riformare la società il successo riforma penitenziaria affermava al riguardo questo primo magistrato inglese
Non potrei essere ha aggiunto che il giorno in cui nobili cuori condividendo la stessa fede mi metteranno un emetteranno questo grande esempio che Nicolò Amato sia un degno successore di Bennett non può dubitarsi
Come lo sono stati nell'altro secolo in Inghilterra il re di il in Olanda sulle in Germania in Europa Hausa in Italia più recentemente Giovanni Novelli e poi dopo la fine da guerra Nicola Reale Giuseppe Altavista che lo stesso carissimo amico Girolamo Minervini ucciso alla vigilia di lasciare la procura generale della Cassazione per assumere le funzioni che sono oggi di Nicolò Amato
Dunque un idealista e riformato che illuminato Nicolò Amato così almeno appare del suo libro mi sia consentito un ricordo milanese
Di questa stessa fede riformatrici si alimentavano giuristi politici magistrati filosofi medici sociologi
Che nella Milano posta residenziale esistenziale si sono raccolti intorno al sindaco della Liberazione Antonio Greppi per condurre una grande battaglia riformista quella della riforma penitenziaria
Fra costoro abbiano personalità notte e meno notte o allora ancora non citerò fra le altre il presidente della Costituente Terracini
Il Rettore dell'Università Cattolica padre Gemelli il presidente della Pontificia Accademia delle Scienze condoni il giudice costituzionale Bartalini già presidente dell'associazione magistrati
I penalisti dell'Italia Nuvolone Pisapia ed Ondina
Il filosofo Banti economista bresciano Turone il criminologo Luzzatto i medici Cazzani di Rondoni capta bene Garavaglia che oggi è fra noi
E ancora Medea dalla volta della beffa Jobim trucca i ragazzi pedagogista Bertini e ancora i senatori socialiste
Targetti Persico Gonzales Lina Merlin i senatori repubblicani Boeri Lieberman agli azionisti Riccardo Bauer e Bianca Celli
Sì non latinista Concetto Marchesi al pittore Mario Radice tutti per celebrare i funerali dell'ordinamento pedine anziani o poco
Pensate che il direttore generale degli Istituti di pena dell'epoca
Predecessore diffusa Amato un magistrato chiamato dal governo Parri prima capo della polizia poi direttore generale di istituti di pena
Autore di una riforma del regolamento penitenziario arrivò addirittura ad opporsi apertamente alla prima riunione che si doveva svolgere nel mille novecentoquarantasette affermando che si trattava di materia riservata al governo naturalmente la riunione si svolse ugualmente come le successive
E nel quarantanove venne approvata la relazione finale di una commissione commissione presieduta da ghetti
Che chiedeva per prima cosa che alla Regolamento penitenziario
Era un Regolamento inizialmente si sostituisce una legge formale una legge con la quale il nostro Paese oltre che adeguarsi ai principi costituzionali si allineasse un'esperienza dottrina dei paesi più avanzati dell'Occidente Pecci a mente per quanto riguardava l'umanizzazione di imparzialità del trattamento la superiore rilevanza della finalità rieducativa
Del trattamento l'introduzione di un regime di semilibertà l'adozione del sistema dell'affidamento in prova al servizio sociale
Un nuovo regime della liberazione condizionale la cessazione della separatezza della società le cade dalle carceri la collaborazione dei servizi sociali degli enti locali del volontariato
L'apertura alla scuola alla cultura lavoro un lavoro rinumerate non afflittivo e con l'esclusione di ogni sfruttamento
La sostituzione del Pini Brevi con misure alternative alla pena detentiva
La commissione Greppi chiedeva ancora alla riforma dei codici e soprattutto di quello processuale penale
La riduzione dei termini di carcerazione preventiva
L'abolizione dei poteri coercitivi della magistratura inquirente era qualcosa di piume converrete
Che l'impegno rendeva umane le carcere usate dal fascismo le carcere di Gramsci le carceri dei disordini venti volte più che dei delinquenti del carcere dell'ordine sociale
Dell'ordine politico visti come definiti per sempre dall'alto e per
Purtroppo è dovuto passare un quarto di secolo da quel mille novecentoquarantanove milanese per avere la prima legge di riforma penitenziaria
Ci sono stati diversi progetti alcuni firmati da Gonnella che si ispiravano abbastanza questa relazione
Gli altri dieci anni per avere la legge Gozzini e la scoperta e la prospettiva per ora solo la prospettiva della riforma del codice di procedura penale e di alcune riforme parziale del codice penale
Ma le norme non bastano occorre soprattutto che molti dei principi ormai tradotti delle norme
I venti non realtà operante lo denuncia il libro di piccolo ama la linea della proposta milanese quarantanove ancora attuale eccome attuale
Questa società ancora tanti passi da fare perché la riforma penitenziaria non rimanga solo una mera dichiarazione di intenti
Senza lo spirito di operatori condannato la riforma rischia di essere solo un grande tu un monumento all'impotenza
Mossi da questa ispirazione scriveva Greppi a chiusura della sua relazione finale ci siamo studiati di compiere coscienziosamente il nostro dovere
Non ci siamo dimenticati di pensare di lavorare di un Paese che non ha altro scopo ed altra ambizione che rinasce ogni giorno più democratico
Ma anche perché siamo stati responsabilmente convinti della gravità del problema carcerario che nell'esperienza e nella coscienza incalza il mondo nel quale viviamo
Mi ha chiamato sia soprattutto un riformatore cosciente dell'attuale realtà sociale lo si comprende ancor di più
Dalla lettura parallela che si può fare del suo libro con quello di altre con quelli di altri autori che si collocò come lui sul versante della sinistra politica dell'area socialista mi sia consentito al riguardo superare un solo istante il riserbo che egli ha imposto il che gli ha imposto sempre la sua appartenenza alla magistratura
Voglio alludere ai volumi di George Bush e otto occulta Ignis e le strutture sociali e quello di Paolo Rossi scetticismo e dogmatica scritti negli anni Trenta
Ogni oggi ora confrontando queste opere dedicate alla lettura del problema della pena con quello di Amato e dei fatti di ricordare che Leon Blum affermava che fra comunismo e socialismo India che carica Bill cioè ci sono soltanto i alcuni abilissimi
Un'altra questione dove mi con l'amato vi sono veri abilissima non tanto i biologici quanto della cultura delle riforme
Il volume dei due tedeschi e di voluttà unilateralità nel leggere questo problema da un punto di vista economico e sociale
Il concetto è la qualità della pena sarebbero dipendenti dalla struttura economica la pena detentiva sarebbe un prodotto tipico dell'epoca mercanti visti che capitalistica
Non si capirebbe la pena detentiva se non in rapporto alle caratteristiche del mercato del lavoro
L'invenzione penitenziaria sarebbe correlata con il livello della disoccupazione nei Paesi capitalistici addirittura tale correlazione sarebbe provata Daccò varianze matematiche tra livello di incarcerazione tasso di disoccupazione
La stessa misura in tempo delle pene detentive rispecchierà ebbi il valore del tempo del sistema capitalistico
Come misura del lavoro del tasso di interesse del prezzo delle merci nella voluttà faziosità della tesi pare giusto riscontare innesto tra carcere rapporto di produzione lotta di classe
Sulla stessa linea in una versione cento più sofisticata si pongono due penalisti stipare di formazione marxista nei nostri patavini nel volume apparso sulla fine degli anni Ottanta carcere fabbriche citato nell'opera di Amato
Il sistema penitenziario moderno sarebbe anche per loro coeva il correlato al sistema industriale in carcere in altre parole
Sarebbe nato per trasformare gli emarginati in proletariato a basso costo incavi e sperimentali di un'organizzazione produttiva che non ammette soluzione di relazioni sociali nell'attuale fase dello sviluppo industriale
Nella lettura del problema carcerario nei fatti dall'UCI
E da cuccagna evidentemente manca ogni collegamento con le migliaia di teorie diverso e più complesse sul problema carcerario dei tanti scienziati sociali il titolo filosofi
Che a partire dal Settecento col richiamo obbligato alle opere dell'inglese diciamo al guarda e a quelle dell'italiano Cesare Beccaria possiamo ricordare che il suo amico Alessandro Verri era ispettore delle prigioni lombarde e del francese Jean Lucca di fine Ottocento e tanti altri citati dallo stesso Amato
Certo quello che colpisce nell'interpretazione di due tedeschi e la tematica per la verità non del tutto a passata di moda che tutto l'esistente va collegato al mercato del lavoro rapporti di produzione
Il libro di Paolo Rossi invece concentrato sul rapporto fra appena diritto penale e democrazia un'attenzione assoluta al valore della democrazia come garanzia dello sviluppo sociale
E poi nasce non da disegni più o meno economici egemonici ma solo dalla dialettica fra gli uomini gruppi e le istituzioni
Esigenze del diritto penale per porsi coincidono con il tema della democrazia e gli sforzi per determinare una politica penitenziaria autoritaria adesso avvertono a tal segno il concetto che favoriscono bensì la pena d'autorità ma non il diritto la democrazia è l'unica strada per il socialismo all'estero tutto vita piena equità della falsa anche se si vuole costruire una società libera dall'ipoteca dei rapporti di produzione di classe
Ma come ritrovare in concreto azioni dagli tale diritto in una società ad alta soggettività e a forte articolazione e differenziazione sociale
è una domanda che Paolo Rossi non si pone e forse non era in grado di porsi un movimento di opposizione alla dittatura tutto proteso alla valorizzazione degli elementi di democrazia e dei processi di avanzamento della sovranità popolare
Napoli la risposta non può essere nel proporre una successione altro potere altro diritto
Non male la spinta verso una seria politica delle riforme che si proponga la creazione di una cerniera di razionalità fra diritto e potere e che venga da una democratica valutazione del modo di concepire la convivenza collettiva ora si può ben dire che il libro di Nicolò Amato diritto delitto carcere non solo si apre con convinzione le moderne teorie di politica criminale
Prima fra tutte quella che una legislazione penale anche moderna e democratica inefficiente se non coincide con la riforma penitenziaria ma rispecchia nella sua cultura politica la convinzione il nostro sia un Paese dove la maggiore esigenza di responsabilità si pone non a livello di contrasto dei diritti dei singoli cittadini o delle classi sociali ma livello di convivenza collettiva e di sua regolamentazione
Ciò appare evidente soprattutto nei capitoli del volume dedicati alla riforma del carcere all'asta tutto dei detenuti al carcere è soggetta e a carcere cultura
Non vogliamo dice chiesto cito testualmente un carcere come istituzione totale chiusa che si fa da sono a carico di tutti gli interessi integralità dei suoi clienti che si nega ha un rapporto vivo con la società
Noi dobbiamo invece batte il CIPE una prigione non separata non ghettizzata dalla quale la società si appropri per intero perché le mura delle prigioni non aggiungono all'immagine materiali con la federazione
Nel senso simbolico di un'esclusione morale e lascino passare l'umanità e la ditta
La lettura della seconda parte del volume di Amato quella meno compilative accento la più originale appare profondamente permeata dall'esperienza che l'autore ha fatto in questi anni al vertice degli istituti di pena
Che lo ce lo dice lui stesso dunque non posso tacere perché non solo letto e pensato ma perché sono entrato dentro fra loro con un loro ho visto e sentito ho parlato e ascoltato
Mi sia consentita dalla lettura del libro di Amato esprimere l'opinione che l'autore abbia avuto l'intuizione sull'unico mobili dell'unico modo in cui oggi si può gestire il potere nelle carceri italiane
Perché in fondo il potere che gli spetta di gestire come sue funzioni
Si tratta di una considerazione basata sull'ovvia constatazione
Che le prigioni oggi sono oggi come ieri anche si è un poco più di oggi il punto più caldo ed insieme il punto più fragile del modo di concepire di esercitare il potere nelle grandi istituzioni pubbliche
Ora nelle carceri il potere è stato esercitato per lo più sotto forma di autorità coercizione cristallizzato insieme i comportamenti interni funzionali a detta forma
Frattura fra esterno e interno separazione fra governanti e governati
Gerarchia visita trattamento definito per grandi numeri
Regole dell'organizzazione regolamentazione quasi puntigliosa della vita quotidiana certo senza grande attenzione quanto avviene al di fuori dell'istituzione musa lamento non turbate non probabile
Visto che sino a venti trent'anni fa tutte le istituzione quelle scolastico come quelle giudiziarie come quelle ospedaliere come quelle burocratiche funzionavano allo stesso modo e non creavano quindi condizionamento influssi pericolosi
La società è cambiata profondamente in questi anni non è necessario essere studiosi di scienze sociali per capire Piemonte dell'istituzione di cui si è detto non riescono più ad essere governate secondo criteri di autorità e coercizione
Ma sono governati un'impostazione il potere sotto forma di persuasione manipolazione la società moderna si vogliono è caratterizzata da questo processo da molto chiamato dei istituzionalizzazione ma in effetti molto più complesso e delicato di quello che la parola potrebbe fare intendere
Ovviamente questo processo può essere non solo facile ma credo salutare in molte istituzione dove la natura del contendere può essere o divenire culturale e politico pensiamo alla scuola gli enti locali a tante altre istituzione nella istituzione carceraria il potere viene esercitato soprattutto per motivi di sicurezza
Nella forma dell'Autorità coercizione cioè con potere non più adeguatamente legittimato da una coppia cognome coerente corrente sempre più legata al consenso alla persuasione alla concertazione
Ora mi pare sia questa in definitiva l'intuizione di Amato
Occorre superare nel carcere il dissidio di fondo
Non potendo il direttore gli agenti di custodia esercitare il potere sotto forma di persuasione manipolazione perché il rapporto fra costo che i detenuti resta ancorato al potere antichi occorre stimolare gli educatori operatori sociali cappellani all'interno del carcere
Ma soprattutto alle forze esterne all'istituzione come quelle dei partiti e degli enti locali del volontariato le autorità religiose
Per modificare i rapporti di forza all'interno dell'istituzione carcere altre menti ad esercitare il potere saranno soltanto ad esempio il mafioso
Realizzando questa intuizione la caduta della separatezza del carcere non sarebbe soltanto una dichiarazione di intenti da iscrivere in un libro di sogni
E questo il sentire non faccia dell'utopia conclude Amato nel suo libro io direi l'utopia di una grande riforma sociale ma che dico di una rivoluzione istituzionale
Giova sottolineare chiarezza della ponderazione dell'intervento dottor veri anche tutti gli assetti che in luglio ha affrontato in questo in questa materia soprattutto rivelandogli Luís il giurista il magistrato lo storico perché no anche il giornalista che ha esercitato verso attivamente innanzi
Non lontani vanno poi non può entrare
O noi o se dobbiamo organizzare direi abbastanza Piero Marrazzo omogeneo nel senso che io adesso stia però un politico ottennero un politico un giornalista hanno tutti i numeri degli avvisi qui dal tavolo presidenza del resto sottolineare la necessità di mantenere l'intervento si dice in cinque minuti dall'odio di volerlo trarlo fino a dieci almeno allora la parola privo di interventi dall'onorevole Formigoni uomo politico abbastanza noto no
Non moriranno ancora articolare
Libro di Amato mi era sembrato senz'altro un belletto le bocche e dice cose giuste ce le dice con garbo
E con garbo propone riforme fortemente innovatrici anche se poi spesso le chiamo utopie e quindi in qualche modo a me non mi è sembrato con questo termine chiama anche altri alla realizzazione di queste riforme le affida anche alle iniziative di alto
Un bel libro mi è sembrato soprattutto per la carità per la carica profonda di umanità
Evidentemente più percettibile nella seconda parte che anche quella ho letto con maggior gusto non essendo neppure io dotato di una specifica cultura giuridica
Nella seconda parte laddove Amato da una lettura del carcere d'oggi un'analisi di quello che oggi è di quello che dovrebbe essere che mi sembra degna di attenzione
Ad ogni livello
Un carcere che non sia in funzione di una pena comunque intesa ma appunto in funzione dell'umanità dell'uomo e del pieno recupero di questo umanità dell'uomo Amato parla spesso di uomo e mi sembra giustamente non ponga mai in dubbio che l'uomo rimanga uomo sempre anche quando sì ma sia di delitti o di crimini e quindi non pone mai in dubbio che sia pienamente recuperabile l'umanità di questo uomo e che dunque si debba tenta nelle recupero ad ogni costo e che compito del carcere si appunto quello
Di tentare il recupero dell'umanità dell'uomo compito del carcere è oggi compito
Della società e delle varie componenti all'interno la società anche quello di reperire forme alternative al carcere che si dimostrino più capaci del carcere come oggi
Di recuperare questo umanità dell'uomo
Quindi accanto in carcere costruito attorno ad un concetto
Di cui si abbondano nelle citazioni oggi al concerto di solidarietà umana
Che però è un concetto tanto comune
Altrettanto bisognoso di realizzazioni concrete
Da questo punto di vista
Devo anch'io rendere testimonianza non soltanto all'opera
Scritta dal presidente Amato ma anche alla sua iniziativa concreta quanto lui ha fatto per cominciare a rendere possibili
Le esperienze
Que sera possono diventare generale io ho avuto la fortuna in questi anni di seguire alcuni gruppi alcune realtà non soltanto del mio movimento ma innanzitutto di queste che hanno cominciato un lavoro con alcune componenti dalla popolazione carceraria
Esperienza che più mi ha colpito l'ho conosciuta alcuni mesi fa nel carcere di Bellizzi Irpino dove poco grazie quanto il presidente Amato ha permesso ha concesso e a seguito
Con amorevolezza e con attenzione quasi quotidiana
è stato possibile realizzare un'esperienza di comunità di lavoro appena voglio dire in quel carcere detenuti comuni e detenuti provenienti da varie aree del terrorismo hanno potuto costruire una cooperativa quindi un'impresa un fatto economico
Assieme a Giovanni
Della città della zona circostante nella fattispecie della cooperativa lavoro al campo della pelle della selleria fa borsette portachiavi e altre cose
E si tratta di una comunità che ha allargato il concetto di solidarietà
Non soltanto le due aree che George citato i detenuti e Giovani dell'area circostante che non avevano lavoro quindi che sono stati strappati ad una carica disoccupazione ma ha voluto lanciare l'esperienza di solidarietà anche più lontani in particolare si è gemellata
Con alcune realtà del Sudamerica dell'Argentina e ha voluto destinare una parte considerevole molto considerevole dei suoi utili
Agli studi a dare la possibilità ad alcuni giovani argentini tratti nei quartieri più poveri di poter studiare e di potere a loro volta trovarsi un lavoro
Credo che questa esperienza che non è isolata c'è stato anche un convegno un annetto fa in cui si sono incontrate altre esperienze analoghe queste esperienze già in atto siano la prova migliore di come quanto è scritto in diritto delitto carcere non sia semplicemente una bella utopia ma qualche cosa di già realizzabile ed immediatamente fattibile quindi credo che anche da questo punto di vista della realtà in atto l'opera di Amato tragica ancor più significatività e ancor più importanza
Che cosa dice Amato sulla situazione odierna del carcere nelle carceri usare un termine crudo ma per quanto sembra a me
Certamente
Capace di fotografare la realtà parla di un processo spesso di dice umanizzazione del detenuto un processo di oggettivazione di così finché azione per il quale il recluso viene oggettiva atto nelle regole nelle prassi dell'internamento
Con S. passivamente identificandosi assumendo l'istituzione come il proprio corpo un corpo dunque istituzionalizzato unico a problematico quasi sequestraste al detenuto insieme con la libertà la stessa umanità il diritto stesso di essere un uomo ed è proprio per questo che Amato osserva che se il carcere deve rimanere rimane una misura punitiva inevitabile o come tuttavia che esso diventi sempre più una estrema ratio limitata all'ipotesi di illecito penale più grave invece occorre per tutti gli altri casi
Cercare e trovare una politica di depenalizzazione e di De Caro Cerizza azione
Sostituendo il carcere che rappresenta una sorta di penalità dell'essere con altri tipi di penalità una penalità dello vere maggiore espansione di pene pecuniarie oppure una penalità del non fare
Sanzioni amministrative temporaneo definitive
E soprattutto dice Amato una penalità del fare
Cioè forme di lavoro socialmente utili come l'assistente malate gli handicappati agli occhi ai tossicodipendenti soccorso alle vittime di pubbliche calamità eccetera eccetera
Penalità del fare che serve appunto a recuperare fino in fondo la piena umanità chi nel detenuto è presente almeno allo stato di potenza
I fatti Amato sottolinea ciò che è importante recuperare l'umanità da recluso attraverso la sua partecipazione ai doveri di solidarietà sociale
La quale costituisce altresì un diritto intrinseco della persona
Ci sono molti passaggi interessanti evidentemente ne ho segnati parecchi ma il tempo è assolutamente tiranno di quanto pensassi li salto vorrei fare prima di concludere
Qualche osservazione presidente almeno sull'ultimo punto che mi sta particolarmente a cuore laddove Amato
Si interroga
E gira la domanda a tutti noi
Su come sia possibile alla luce dei principi esposti attuare una riforma del carcere
E mi sembra che le figlie che implicitamente o esplicitamente vengono indicate siano le vie da percorrere
Si dice che occorre sostituire al carcere
Occorre sostituire nel carcere alle regole del diritto
Scusa
Le regole del diritto alle regole della disciplina
Occorre ancora più profondamente restituire al carcere
E da questa sera non funziona la pronuncia restituire il carcere non solo al diritto ma anche alla società contro quella storica separatezza per la quale la comunità libera ha continuato e continua a rimuovere e a ghettizzare il carcere
E occorre infine come non essere d'accordo con questa osservazione occorre una riforma del sistema penale sia sostanziale che processuale credo che questa sia un'osservazione bruciante
Dal momento che un paese civile come il nostro penso non posso o non debba accettare il più a lungo
Che metà dei suoi detenuti stia in prigione in attesa di una sentenza definitiva e inattesa sovente assai lunga né un Paese civile può ammettere che più della metà dei suoi detenuti non definitivi
Stia in carcere per imputazioni le quali comportano una cattura solo facoltativa e non obbligatorio
Ma la parte più interessante da questo punto di vista nella quale più mi ritrovo e laddove Amato dice che se si vuole pensare a questa riforma del carcere occorre innanzitutto
Formulare inventare una nuova cultura attorno al carcere nel carcere del carcere sul carcere
Una cultura la quale cito testualmente superi la vecchia radicata concezione astratta e a storica della devianza
Che isola il gesto criminoso
Quasi esso compia l'impossibile miracolo di fermare il tempo
E di renderlo assoluto
Già che il crimine è il frutto di una storia individuale e sociale che non si ferma
Sicché l'uomo della condanna è sovente diverso dall'uomo del delitto non è definitivamente congelato nel suo gesto
Ecco mi sembra che questo invito accogliere l'uomo per quello che è concretamente qui ed ora nel suo mutare storico e quindi a cogliere l'uomo per quello che positivamente può diventare puntando soprattutto su questo
Sia il dato più interessante e più utilmente provocante dell'opera di Amato grazie presidente
Ha la parola collega Maurizio Andriolo dal Corriere della Sera seguirà l'onorevole Castiello
E poi vi anticipo qui alla fine chiusa
Lo stesso
Io vorrei chiamare questa riunione che un momento di presentazione di un libro
Una riunione di benvenuto
Un libro che io dico pochi anni fa nessuno forse avrebbe potuto immaginare che si potesse scrivere
Ma soprattutto un libro che stimolare riflessioni oltre che fare riflessioni
Un libro che
Cerca di far capire attraverso la conoscenza
Perché questo problema
Il problema della condizione carceraria il problema del carcere è un problema che sicuramente non avrà facile o definitiva soluzione
Ma tanto più avrà delle soluzioni degli elementi quanto più non solo gli addetti ai lavori non solo le persone che hanno competenza ma anche l'opinione pubblica sarà investita potrà capire potrà conoscere potrà immaginare che questa istituzione che autore stiamo tra le più riuscite
Alla necessità di essere direttamente aggregata
Al tema della democrazia della giustizia sociale
Per le poche esperienze che ho posso dire che inutile quasi invocare più democrazia più giustizia sociale se l'istituzione carceraria non continui ha cambiato a migliorare eppure senza perdere di vista quelle che sono le necessità di opportunità
Anche del mantenimento di una situazione carcere
Dicevo il libro cerca di per far conoscere e quindi di far capire ed era la stessa cosa che rimosse Agli proprio agli inizi degli anni ottanta
Uno sparuto gruppetto di giornalisti
A interessarsi di questa questione
E interessarsi soprattutto con il fine di conoscere
Per far capire per fare una giusta informazione
Erano quegli anni difficili io ricordo la prima riunione con l'allora direttore generale degli Istituti il dottor De Sisti
C'era il nostro presidente dell'ordine regionale De Martino c'era la collega Isotta Gaeta
C'erano altri due colleghi
Si attese fuori per molte ore si espose quello che noi ritenevamo opportuno cioè conoscere conoscere e far capire parlare appropriatamente di questa di questo problema e vedevamo che mi i nostri editori per quanto pieni di buona volontà avevano naturalmente delle riserve mentale in quanto si affrontano per la prima volta questo problema
Molto è cambiato da allora
E noi siamo convinti che ancora non è concluso per quello che riguarda i giornalisti un lavoro defaticante un lavoro che non si conclude soprattutto quando si ha a che fare con i giornalisti
Perché difficile comprendere conoscere e quindi fare della buona è giusta o corretta perlomeno informazione
Ed è anche per questo che lo stesso gruppo che allora lavoro oggi chiede e non appaia indegno chiede per esempio l'apertura di sale stampa nei principali istituti di detenzione
Sale stampa che non è che debbono servire come tradizionalmente si immagina la sala stampa ma come punto di incontro
Con gli operatori con tutti coloro che purtroppo gravitano negli istituti di pena
Parlo dei detenuti
E dove poter fare avviene delle giuste e corrette informazioni per fare quello che dice una giusta e corretta informazione nei confronti di un olimpico più Repubblica che oggi ha cambiato molto quello che era gli atteggiamenti ma certamente lo deve non solo all'opera dei giornalisti ma anche e lo sarà di più all'opera di tanti operatori del settore come purtroppo si usava dire che hanno lavorato in questi anni perché questa
Istituzione dello Stato non soltanto cambiasse ma venisse anche a predisporre nuove situazioni tenendo conto che detenuto un meno colpevole un vero siamo sempre di fronte a un uomo
Ecco io penso di dover ringraziare il professor Amato che ci ha dato la possibilità di fare un'ulteriore riflessione
E di poter lottare numerose
Valide esperienze o per lo meno motivazioni a quello che fu un primo momento di lavoro di un gruppo sparuto come dicevo di giornalisti grazie
Chiediamo parco poi elettrizzato
Va bene io soltanto alcune Breve brevi flash apre su questo libro del Presidente Amato ma io devo veramente ringraziare il presidente Amato che è stato abbastanza è stato mio maestro anche dell'impegno che il Comune a portata avanti nel nei confronti del rapporto carcere ente locale
è un libro molto bello Presidente Amato è però posso dire una cosa è un libro un po'per addetti ai lavori io vorrei che il prossimo anno non lo so trovarci nuovamente qui
A commentare a presentare un tuo libro un tuo libro però che non sia per addetti ai lavori cioè per gente che sa scrivere leggere di diritto
Ma nel quale tu racconti la tua esperienza Diretta io l'ho sentito soprattutto nella seconda parte ecco perché poi all'amico Formigoni è piaciuta di più forse la seconda parte sentendo perché quella più viva dove si vede la tua la tua presenza alla tua esperienza
Ecco quindi è un invito a scrivere a scrivere anche per tutti gli altri perché quella la cosa giustissima quando tu chiedi parli dell'esigenza di una nuova cultura del carcere la nuova cultura del calcio e si fa attraverso anche l'informazione molto bene ha detto Andrea oro quando ha chiesto l'apertura di sale stampa nelle carceri io voglio ricordarlo non più tardi di qualche mese fa ebbe ormai sono passati più di qualche mese fa
Con Isotta Gaeta abbiamo fatto dottor Cangemi lei è sempre là in fondo si nasconde una bellissima conferenza stampa a San Vittore e però questo perché perché l'informazione deve essere un'informazione costante continua normalmente in formazione
Mediata OLO dirette io credo che tutti debbano tutta l'informazione debba vere accesso al carcere io mi ricordo
Quando abbiamo fatto non più tardi
Quindi uno due di un anno fa un anno e mezzo fa
Sul un su una quotidiano cui qui Milano quotidiano dell'amministrazione milanese che però entra in tutte le famiglie più di un milione di famiglie abbiamo fatto una pagina dove in cui su questa pagina hanno scritto detenuti e agenti di custodia il direttore del carcere c'è traccia agli operatori di San Vittore bene ma sapete io le lettere che ho ricevuto come presidente della Commissione diritti civili del Comune di Milano che mi dicevano
Ma perché invece di occuparvi di chi sta dentro non vi occupate voi del Comune di chi sta fuori ecco questo è una cosa che veramente lasciata pensare cioè il discorso di una corretta informazione come possiamo pensare a un carcere diverso se il carcere ancora oggi ad eccezione che per gli addetti ai lavori viene all'esterno vissuto in questo modo
Io ho girato parecchio le carceri non soltanto quelle di Milano ma quelle anche di tutta Italia sono stata non più tardi di un po'di mesi fa a visitare le carceri negli Stati Uniti sono stata visitare ad esempio le carceri dove
E stato Sindona hanno York dove vi ricordate Sindona aveva detto di essersi di sentirsi sicuro o ad esempio Carzeri nel Canada ecco lì il carcere strutturalmente come ambiente
Sono sicuramente migliori dei nostri sono diversi sono come sono i nostri nuovi carcere pensiamo a opera pensiamo ai carceri che si dovranno realizzare e però che cosa manca e che cosa c'è nel nostro carcere italiano
Manca una politica progressista penitenziaria seria
Che io credo che nonostante tutto nonostante noi abbiamo situazioni di fatiscenza di carceri fatiscenti in situazione di invivibilità
E non penso a San Vittore perché San Vittore tutto sommato rispetto ad altre carceri grazie alla politica grazie alla direzione è molto ben gestito grazie al fatto che molti ragazzi di San Vittore oggi sono in altri Carzeri
Tutto sommato è molto più vivibile di tante altre situazioni ma cosa mancava negli Stati Uniti mancano una seria politica penitenziaria una politica penitenziaria progressista cioè la volontà di pensare non al carcere come qualcosa di chiuso
Al dove si doveva espiare una pena dove si doveva scontare una pena e dove dopo dopo del carcere non c'era nulla
Niente in Italia nonostante tutto io credo però un è uno sforzo molto molto più sforzo deve essere fatto in questo senso si deve veramente pensare al dopo caccia pensare a come con lo collegare il carcere ad esempio con gli enti locali
No a Milano stiamo iniziando abbiamo appena iniziato con questa Commissione abbiamo iniziato a in indubbiamente avere rapporti tra carcere e comune
Ad esempio la cosa più importante il discorso dell'inserimento del detenuto dell'ex detenuto all'e sterno nella società e io credo che l'ente locali non soltanto il Comune le Regioni le Province molto possono fare in questo senso
Bene questo per dire che io credo che e da libro del resto traspare è una testimonianza del vissuto della presidenza Amato delle di questo direttore del generale degli istituti di pena di come ha condotto di come ha operato di come ha entrando in quel posto invertito io credo una tendenza e questo discorso di una politica penitenziaria progressista io credo che sia grande merito va dato al presidente Amato e questo traspare traspare nel libro traspare soprattutto nella seconda parte del libro
Vedo però un grande monito nel libro credo una grande richiesta del direttore generale di un delle delle carceri hanno i politici hanno di tutti politici quella di arrivare finalmente in tempi rapidi ed urgenti
Alla modifica di un nuovo processo penale perché anche qui negli Stati Uniti la situazione penitenziaria dal punto di vista strutturale era meravigliosa anche se non esisteva una politica penitenziaria progressista
E però un un processo penale dura dura durava e dura non più di un anno quindi in realtà c'era una giustizia
Effettiva cosa che da noi nonostante tutto nonostante ripeto una politica progressista carceraria
Penitenziari in realtà compro cessi eterni in effetti si arriva a una non giustizia anche quando qualche volta sì all'avventura di arrivare a una sentenza definitiva
Io concordo con la posizione di Amato
Sulla sua scetticismo rispetto ad esempio alla pratica della pena al considerare la pena come momento più di deterrenza che di esche di espiazione
All'esigenza di pensare in tempi rapidi urgenti ad una depenalizzazione ad una sosta sostituire la pena detentiva con pene alternative
Lo ricordava il collega
Forno Formigoni lo ricordava il presidente Amato nel suo libro quando parla di espansione delle pene pecuniarie quando parla di pene le cosiddette pene del fare e però porre
è il poiché la magistratura di sorveglianza tutte le volte che i detenuti richiedono un intervento esterno presso associazioni e centri in questo senso però e dicano un provvedimento che dia loro la possibilità di fare questo tipo di esperienza all'esterno io credo che il discorso del del carcere
Per essere un discorso di grande coordinamento di grande collaborazioni io quindi sono molto contenta che il procuratore generale Beria si stia facendo carico di questo coordinamento di questo collegamento a Milano tra palazzo di giustizia tra carcere di San Vittore e altri carceri
E gli enti locali io credo che questa sia il presupposto per un coordinamento per un venne operare dei magistrati di sorveglianza da un da un lato degli operatori del carcere da un la dall'altro che non si sentano isolati
Come spesse volte avviene dagli operatori effettività indennizzi dagli agenti di custodia che operatori non sono per la verità
Al al volontariato e agli enti locali che hanno bisogno di raccordarsi tra di loro comune Regione Provincia Comuni vicini dove presumibilmente ci saranno nuove carceri
Ecco io penso che questo sia un punto molto importante e questo libro debba far riflettere proprio in questo senso cioè nell'esigenza che per uscire
Da questa emergenza del carcere da questa situazione del carcere bisogna assolutamente Cordì bisogna assolutamente che gli operatori si coordinano tra loro
Questa è un'esigenza che credo a Milano
Adatto sta dando buoni frutti pre procuratore generale e credo però che deve essere una strada che deve essere percorsa in tante e tante altre realtà
Rileggendo il libro di Amato e concludo
Non si può fare a meno di pensare anche l'esperienza del presidente Amato al suo ruolo
Precedente di pubblico ministero a Roma anch'io voglio dire che ho avuto l'occasione qualche volta di di troppo di vedere Amato in collegamento con il divide tenuti e devo dire che c'è un rapporto credo che non ho mai visto con altre persone ecco perché io chiedo al presidente realmente
Di trasmettere questa sua esperienza e questa sua esperienza di vita che credo sia molto importante a tutti quelli che non sono gli addetti ai lavori che non sono gli esperti di diritto
Bene io credo che non bisogna dimenticare che Presidente Amato
Prima come pubblico ministero mappa e soprattutto come direttore ha favorito anche il formarsi delle aree omogenee
E io voglio anche sottolineare chiudo l'ultima cosa cioè ha sempre sottolineato dato una grande importanza sicuramente i detenuti politici ma anche ai detenuti comuni
E questa diatriba che spesse volte emerge tra detenuto politico e detenuto comune io credo non hanno nessuna ragione d'essere perché probabilmente forse dico una cosa piuttosto forte ma probabilmente l'emergenza del carcere probabilmente non avremmo avuto interventi di un certo tipo sul carcere se non ci fosse lo Stato all'inizio anche certi detenuti politici se questi detenuti politici non avessero continuato a fare un certo tipo di politica nel carcere e questo non soltanto a favore a proprio favore a proprio vantaggio ma a favore della collettività carceraria accerto i detenuti politici hanno le spalle più larghe hanno le spalle più forti
Dei detenuti polli comuni ma io credo anche come Commissione diritti civili del Comune di Milano quando siamo andati abbiamo incontrato più volte
Detenuti politici da un lato detenuti comuni dall'altro io credo che una politicizzazione tra virgolette una coscienza del detenuto comune dei propri diritti come detenuto è nato anche è nato anche da questo lavoro costante continua dei detenuti
Politici all'interno del carcere quindi io non sarei uno spartiacque come spesse volte avviene anche leggiamo nell'in sull'informazione
Be'tutto si fa per i detenuti politici e nulla per i detenuti comuni ecco io ringrazio ancora una volta veramente il presidente Amato
Per averci dato l'occasione di discutere è un invito a noi politici di arrivare in tempi rapidi ed urgenti a una nuova approvazione del Code del processo penale
E io credo che per gli addetti lavori questo libro possano anche servire per incominciare a riflettere sul concetto di pena sulla sul
Sul considerare sul riprendere in esame
Il lab la pena come oggi è prevista e eventuali ipotesi di pene alternative ad esempio appunto la pena pecuniaria ad esempio quelle penne del fare a cui Amato si era sera ricco sera aveva sottolineato nel suo libro bene presidente noi ti ringraziamo ti ringraziamo per il tuo libro e ti invitiamo realmente a scriverne una tempi rapidi ed urgenti non per addetti ai lavori grazie
Sta
Pensa già al procuratore generale di agosto punto
Valenza assicurare linfa vitale o di gioia
Serve
Dalle
Che
Che si bellissimo
Testimone che della realtà che dis mi sembra che l'avvocato
Sul ruolo
Ecco come giornalista io mi auguro caro presidente che l'invito a far frequentare di più il carcere ai giornalisti non venga seguito secondo gli orientamenti del procuratore
Generale o del procuratore della Repubblica di Palermo e tutto sommato mi auguro legga anche egli questo libro diritto delitto e carcere c'è tutto
C'è un lungo e complesso percorso che va dalla filosofia del diritto alla realtà materiale drammatica di un'istituzione totalizzante come il carcere
E in questo passaggio dalla filosofia alla realtà
Si potrebbe quasi vedere un mi consenta al presidente Amato un peccato di presunzione il vastissimo come oggi si dice il tutoraggio che affronta questo ma è un viaggio un percorso lungo ma necessario e posso parlare di peccato di presunzione proprio perché il rigore
La razionalità di quanto detto la modestia delle proposte Formigoni ha sottolineato come sovente Amato anni parlare di utopia
E l'atteggiamento di chi sa di porre problemi di estrema complessità e lo fa però in chiave razionale
Ed in chiave squisitamente umana sicché pur affrontando tutto non commette certo un peccato di presunzione
E commette anzi
Un atto dovuto compiere un atto dovuto perché questo lungo viaggio dal diritto attraverso il delitto fino al carcere è un viaggio
Assolutamente necessario per far comprendere le problematiche di fondo per raggiungere a quelle ipotesi di soluzione
Che partono la soluzione del problema carcerario parte dà diritto e da delitto queste due parole così assonanti che noi dobbiamo comunque cerca di porre in una relazione
E la relazione è il primo paradosso del diritto penale così ben sottolineato con umanità direi quasi con Poesia Damato il paradosso elementare di un diritto che deve prendere in considerazione un male
Quello del delitto e compensarlo con un altro male come quello della pena
E che il compensare un male con un altro male sia un'operazione diciamo pure al fine positiva è è il vero dilemma di fondo del penalista
Lo spunto che potrebbe tranne lo psicologo e quello della conferma del nostro cervello come calcolatore non numerico ma come calcolatore analogico
Come il cacciatore che trafiggendo in effigie la preda pensava di poterla in qualche modo poi catturare così
Trafiggendo con un male l'effigie del male noi pensiamo di poter azzerare di poter compensare di poter riportare ad equità al sistema solo che la razionalità non è in questo calcolatore analogico
La razionalità nel calcolatore numerico la nazionalità paradossalmente nella teoria dei giochi che distingue i giochi appunto in tre categorie
I giochi a somma positiva quelli in cui i due giocatori alla fine escono in qualche modo da un lavoro se mai comune in qualche misura arricchiti i giochi a somma zero io vinco tanto quanto tu perdi
E i giochi a somma negativa in cui tutto sommato c'è come alla roulette un banco che vince e sottrae sempre qualche cosa e giocato
E sicuramente il carcere il diritto penale com'è oggi è un gioco a somma negativa dal quale tutti perdiamo qualche cosa
è un gioco a somma negativa che assai difficile eliminare perché ci sono dei limiti il mito della prevenzione generale Speciale tanto bene affrontato in questo volume
Che ben difficilmente riusciamo ad eliminare c'è la necessità di dire che è un diritto si può affermare coattivamente proprio vincendo comunque badate bene io mi farò valere e quindi
Metterò in bilancio la perdita del soggetto che l'ha violata e della Società di costringe al coattivamente di castigare ma dobbiamo conoscere
Che la somma non è mai una somma positiva è sempre e comunque una somma negativa ecco perché prima di arrivare alla realtà del carcere
E necessario parla come fa Nicolò Amato del diritto e del delitto
E poi bisogna dire comunque qual è la realtà del carcere una realtà che io ho conosciuto in tante occasioni eppure non ho mai conosciuto così bene come dalla descrizione che mi aveva fatto un detenuto di un carcere speciale
Era un uomo intelligente che aveva compreso determinate realtà e con pochi tratti mi ha saputo dare il quadro di quella realtà istituzionale di quella istituzione totale disumani Zante
Un'isola un migliaio di uomini settecentocinquanta ottocento i reclusi
Duecento sono per definizione dalla parte del diritto un'isola in cui tutti quanti sono chiusi che non ha contatti con il mondo esterno che carica necessariamente come topi in gabbia al paragone banalissimo tutti
Quelli che sono dalla parte del diritto e quelli che sono contro il diritto per definizione di aggressività
Può essere questo carcere in cui abbiamo un un universo di frustrazioni e disse fogli di frustrazioni
Un carcere umano e a misura andiamo uomo Yo io ritengo che ciò non sia davvero possibile per definizione in un'isola
Settecentocinquanta ottocento per legge contro il diritto e duecento altrettanto frustrati consentitemi per descrivere solo una realtà è senza valutare la condizione drammatica di questi uomini che combattono e lavorano per il nostro diritto quali sono gli agenti impegnato in quella battaglia però si trovavano necessariamente in una situazione e frustrante
E di moltiplicazione all'infinito
Della aggressività
Ecco perché per spegnere da un lato sostituendo il diritto alla disciplina de aggressività insite nel sistema carcerario è necessaria una battaglia quale quella che conduce Amato per un carcere più umano ma a monte e questo è il passaggio necessario diritto delitto carcere non solo un carcere più umano ma anche un diritto più razionali
Consentitemi io ritengo che questo libro dovrebbe esser letto ogni magistrato che esercito al magistero io penale almeno una volta all'anno perché io rimango sconvolto quando leggo le parole di Amato così aperte progressive e rimango profondamente preoccupato quando vedo la realtà dell'uso del carcere del carcere preventivo in particolare
Come frumento processuale
Dovrebbe essere un letto quest'opera una volta all'anno da ogni magistrato che esercita il diritto penale perché
Deve arrendersi e di ben conto della miseria del diritto penale un filosofo diceva che il primato del diritto penale segna il fallimento del diritto civile
Consentitemi di utilizzare un gioco retorico di quelli che con profondo piacere leggo nel libro di Amato
Quanto più uso si fa del diritto penale tanto soccombe il diritto civile ma non inteso solo come Codice Civile come leggi sociali ma inteso soprattutto come civiltà del diritto
Ecco perché io mi auguro che il gioco negativo il gioco a somma negativa il male del delitto che si somma al male della società si possano trasformare in un gioco a somma positiva sono le pene creative
Violano fosse il principio di eguaglianza e legalità in un certo modo interpretate ma anche l'analisi delle origini sostanzialmente borghesi luministica di questo principio ne consente una severa critica io mi auguro proprio in tema di Teoria dei giochi che
Quanto più difficile è questa scommessa venga però proprio perché è più valide affascinante vinta da uomini come Nicolò Amato grazie
Sì
Credo che occorra rispettare quest'invito
Anche perché se ognuno ha diritto di dire una cosa intelligente credo che dopo tanti interventi sia difficile anche trovarne una che non sia già stata detta
E mi limiterò ad alcune osservazioni quindi
Dicendo che questo libro
è vero può essere un libro da comodino per alcuni da essere letto e riletto e meditato
Per comportamenti diversi
E certo io mi associo
A quanto è stato detto di apprezzamento per questo libro del presidente Amato
Ma certo
Mi è venuto un quasi
Leggendo il libro alla fine del libro
Ho detto forse ci troveremmo al Circolo della Stampa
E ci troveremo forse a dover trovare un nuovo lavoro il presidente Amato perché e tanto il disincanto
Che ci viene proposto e così tanta la carica da una parte di
Rinnovamento ma di Utopia che viene sempre il rinnovamento coperto in qualche modo da Utopia
E dall'altra il disincanto di tutto un patrimonio di consuetudini pratiche
E il romperebbe in miti delle credenze dottrinaria e comuni
Sulla pena sul diritto e sulla pena le funzioni cioè la negazione quasi totale da questo libro quasi riesce pietra su pietra un edificio di convinzioni lunghe
Cioè la pena che non è riparazione non può essere punizione
Non ha funzione rieducativa ecco
Viene fuori un quadro
Desolante di quello che è stato
La convinzione diffusa
Oggi cosa rimane
Ecco io credo che questo è forse il punto su cui noi dobbiamo
Concentrare un po'di attenzione
E tutto il negativo nel passato e oggi abbiamo davanti
Un'isola felice o che può diventare un'isola felice
Ecco io ho sempre
Culturalmente un po'di paura
Delle istituzioni totali
Che dall'estero istituzioni totali negative
Tendono a diventare le isole felici in cui si vive armonicamente e con grande solidarietà
Una nuova realtà che poi è fatta molto spesso e lo dico senza ironia mai fatta di borse di pelle o di qualche altra cosa
Ecco io credo che noi dobbiamo stare attenti a questo
Noi dobbiamo invece io credo cogliere il messaggio più forte che viene da questo libro di del presidente Amato
Cioè la necessità di cambiare il diritto cambiare il Codice penale il Codice di procedura penale
Cambiare quella costruzione dei mandati di cattura così come sono ancora oggi e dobbiamo riformare
Ma oggi subito il carcere
Con utilizzando tutte le indicazioni che ci sono e non rimandando alle
Perché non vorrei
Che quasi si dia per acquisito quello che ancora acquisito non è
E vorrei dire
Mi pare che si dica a un certo punto nel volume
Si parla di strutture edilizie ampia
Moderne ben tenute accoglienti visibili non ossessionate dalle esigenze della sicurezza
Ecco questo è un punto importante
Ma dobbiamo stare molto attenti da quelli che si preoccupano delle strutture edilizie ampie
Moderne ben tenute accoglienti e vivibili
Perché il rischio è che le facciano ampie
Perché c'è un utile molto forte un sopra profitto rispetto alla necessità
E alla vivibilità
Sono stato io sono un po'un girovago credo che siamo in tanti qui a girare e devo dire che noi credo politici che siamo da questa parte lo dico rivolgendomi
Chi e qui invece fra il pubblico rappresenta Carabinieri Guardia di Finanza Noemi e credo che non tuteliamo il nostro futuro occupante ucciderle condizioni del carcere noi politici che siamo da questa parte
Credo che ci siamo occupati del condizioni del carcere
Per
Un interesse di civiltà per molto tempo
E devo dire che le nuove carceri
Mancano degli animali
Mentre questo libro è pieno di Anna
Le nuove carceri sono senz'anima
E questo viene detto da tutti i detenuti che sono nelle nuove carceri così come sono state fatte
Dalle imprese che conosciamo e forse non è casuale forse anche questo io non voglio essere così buttare
In polemica
Una presentazione di un libro così importante ma certo che noi dobbiamo pensare che
è un altro passo che a me ha colpito particolarmente cioè quando si dice c'è un figlio legittimo il processo è un figlio illegittimo il carcere della nostra giustizia
Dice Amato
E del carcere ci si vergogna un posti circa di nasconderlo onde lo si vede se ne parli il meno possibile
Ed è è vero anche quando si fanno quelle operazioni per portare il carcere sempre più alla periferia delle città
E nasconderlo agli occhi
E alla sensibilità e al cuore della gente in modo che questi queste nuovi edifici questi luoghi di pena
Li indirizza ma lindi come le altre istituzioni totali che il presidente Amato ricorda ospedali psichiatrici luoghi di cura insomma tutti i luoghi della devianza
Ecco io credo che non voglio fare l'elogio
Di San Vittore
Ma certo non faccio l'elogio
Di frontiera
Di opera di Prato
O di Tolmezzo poi pensate anche a Tolmezzo la cotenne arrivata a fare un supercarcere dove io credo basterebbe non so che cosa ma certo un mandamentale ecco allora questo per dire che tutto quello che c'è in questo volume che è importante deve diventare un'occasione di impegno per tutti per tutti noi
Perché è vero che non dobbiamo lavorare per quella dizione carcere e società ma dire che carcere esso cerca
Si dirà sottovalutata
Scusi
Anticipa
Però ma io sarò brevissimo ringraziando il presidente Amato ma dato l'occasione dopo aver visto una volta il carcere di Vale Carlos per cui forse uno dei più allucinanti nella sua tristezza
Ti vedere molti anni fa il carcere l'esperimento di Bergamo Irena molto avanzato durante un incontro con i detenuti politici anche comuni di di quell'area omogenea narrato occasione di vedere cosa potesse essere anche il carcere non solo punto bare Carlos ringraziandolo per questo
E riconoscendo punto come viene dal suo libro che la definizione del presidente Beria d'Argentine di riformatore cosciente è una definizione molto giusta ed esatta
Di fare una piccolissima provocazione cioè spero che sia ben capita io mi rifaccio alla mio mestiere che è il mestiere del cronista per cui
Giornalmente devo mettere in rapporto quello che mi viene dalla gente dall'accettare
Dalla gente con i fatti allora quando A pagina duecentoventinove Presidente Amato parla dei delitti dalla malattia di delitti della malattia sono folli tossicodipendenti gli alcolisti a un certo punto si dice ma anche dopo se la prevenzione fallisce se nonostante tutto il crimine che ne ha commesso necessari una risposta
Che non stia sul versante della repressione ma sul versante della terapia che non porti segnala la segregazione ma il segno della solidarietà sociale e questo è una cosa giustissima penso che tutti noi in astratto sottoscriviamo
La cosa difficile arriva quando si si osserva la cronaca quando si sente la reazione della gente cioè a Milano è una città in cui ormai la rapina da del tossicodipendente non viene nemmeno più riportata nelle nelle cronache credo nemmeno nei mattinali della polizia o se viene riportata viene ammessa tra le righe perché non fa notizia fa notizia se avviene con la siringa carica che schizza il sangue al farmacista ce n'è una la settimana circa di queste ma anche qui sono notizie piccoli però l'allarme sociale che comportano questo tipo di piccole violenze altissimo cioè nel ce ne rendiamo conto nelle reazioni quando si vanno a fare delle piccole inchieste parlando con la gente l'allarme e terribile tra la gente si sente minacciata da queste cose commessi avessero picchiato il bambino fatto un ratto fatto una rapina in banca anzi di più probabilmente di queste allora che qui già finisco il il carcere di San Vittore a il trenta per cento di detenuti per tossicodipendenza almeno secondo un ultimo dato fornito da Democrazia proletaria oggi credo che sia il trenta per cento cioè vuol dire che il carcere è pieno di gente che proviene da questo tipo di esperienza piccoli tossicomani spacciatori
Furti d'auto sapere se
Credo tutto è vero tutto è giusto è giusto non
Non non mandarli in galera ma al di là delle parole cosa che possiamo proporre noi per chiudere questa forbice su questa forbice si apre sempre di più cioè da una parte e ne abbiamo un allarme sociale e un crescere di questi piccolissimi crimini che sono mi rendo conto irrilevanti nelle grandi statistiche e che punirli col carcere anche sbagliato
Però cosa proponiamo realmente oltre il carcere sua oltre le parole ne paghiamo il carter punto e basta tra questi vorrei chiedere al presidente Amato
Questa la Comit da veramente della preludio quello che io intendevo dire
è vero forse più del trenta per cento sono a San Vittore ma non sono soltanto pensa di trenta per cento
Diciamo alcune cifre perché è proprio per i non addetti ai lavori le cifre anche se aride sono estremamente significative ogni anno entrano in San Vittore quaranta mila persone circa
Uno di questi più del trenta per cento sono tossicomani quindi entrano almeno quattordici mila persone che sono tossici
è un universo statistico estremamente importante bene diceva Passalacqua che cosa proponiamo nuovi chiaro bisogna per cambiare la legge penale o la legge seicentottantaquattro ma noi sappiamo che in Italia le leggi sono Moni menta era regna come direbbe Orazio quindi prima che si cambino Campa sarà che cosa fare intanto io penso che si possa fare
Noi cerchiamo di fare qualche cosa non sono qui ciascuno ha parlato della propria esperienza personale credo che mi abbiano invitato qui per parlare della mia esperienza personale
L'esperienza personale che purtroppo risale a quarant'anni fa e che è diventata negli ultimi anni un'esperienza specifica per la problema tossicodipendenza
Plaudo alla iniziativa di questa sera e a chi la provocato con suo libero
Perché finalmente si parla alla presenza di molte persone non addetti ai lavori di quello che ci sta a cuore che a me è stato corretto molti molti anni
Ricordo quanto allora assisteranno Presidente procuratore anzi Beria
Si sperava nel quarantanove tante cose
Ci sono stati venticinque anni perché quelle cose che si speravano potessero così Monte Spada tour di un tumore è venuto fuori un topolino da quello che si poteva pensare che dovesse essere la riforma vera comunque su Topolino avvenuto a questo topolino sono state tagliate le unghie le zampe i dentini davanti con alcuni articoli finali in coda sempre in coda venendo ma comunque qualche cosa faticosamente si riesce a fare anche senza discettare in teoria ma cercando di agire
Bene per i tossicodipendenti a Milano si cerca di agire molto modestamente molto in perfettamente il carcere poiché la legge italiana prevede che nessuno può essere tossicodipendente anche che sta morendo della sua della sua malattia chiamiamola così ma la legge non prevede che sia una malattia non si può fare nulla se non mettono in carcere quando ho compiuto un reato
Presente Barbarito tregua ai minorenni che qui presente ricorda alcune angosciose camere di consiglio fatte per cercare di far sì che i minori parlo di minori di anni diciotto potessero essere dall'autorità condotti a meditare solo tossico densa non c'è nulla da fare con le dirigenti se non hanno compiuto un reato quelli sono liberi di Morini
Bene il carte è l'unica occasione in Italia sic stantibus rebus per cui delle persone che vanno a morire vengono indotte a fare quanto meno una sospensione di questo iter verso la morte
E sono condotte a meditare anche su questo loro iter verso la morte
Se il carcere rimane un puro contenitore come tale perché Presidente Amato nel libro faccio faccio una un'obiezione
Per gli addetti ai lavori non appare la grandissima differenza fra la Casa circondariale e la casa appena caldi pena è una cosa
Dove l'individuo sì sì agli siti spersonalizzare anche se talvolta non sono così pessimista io conosciute le persone che hanno riconosciuto
Nella loro alienazione ci sono ritornate in sé
E hanno rivisto se stessi anche attraverso isolamento comunque a parte queste eccezioni è vero quello che dice
Amato ed N ma H D Atena è un'altra cosa circondariale e qui ci sono fugaci accenni quella tesa cosa ne sarà cosa avverrà ma soprattutto c'è il paradosso che chi è dentro in caso di condanna alle una persona che non è ancora ritenuta colpevole però quelle cerimonie che Benson ricordate della vestizione della dell'alienazione avvengono per il cittadino che e dobbiamo ricordarlo ancora in una grande percentuale di casi darà poi mandato fuori assolto per mare sommesse il fatto o per insufficienza di prove persone che entrano vengono vengono messe da parte vengono conculcati vengono messe in una cella ricordiamolo bene di due metri per tre e mezzo in quattro quando va bene
E tutto questo tutto questo si è vero senatore Corleone la l'edilizia non c'entra ma diceva un grande che tenta di Milano miglior Rodgers Lou la realtà dell'utopia quando si parla di mezzi strutturali e disse e spaziali
è una base fondamentale perché anche il resto dell'umanità possa avvenire non è possibile che una persona venti due ore su conti quattro ventidue su ventiquattro tenute in quello spazio uno sopra l'altro
Non Degradi e queste persone spesso sono Parmalat fuori assolte badiamo bene quindi questa vissuto di una estrema ingiustizia di un'estrema iniquità tutto questo non tocca i penitenziari stick sembrerebbe alleviarlo ma tocca
Orari camper
Perché direttore Cangemi su questo e meticolosi stimo l'elenco di tutti tossici si dichiarano tali appena entrati
Bene su dieci quindici se ne entrano ogni giorno dopo tre quattro giorni almeno sei o sette sono già fuori ma il trauma di questa entrata di questa spoliazione di questa violenza
Se lo portano poi dietro
Per sempre e proprio soprattutto coloro i quali potevano essere anche evidentemente in quanto riconosciuto innocente in anch'Giannone arrivati a quella IPO evoluzione da condurre a fare un reato pertanto il carcere può e pieghe la casa circondariale non tanto la casa penale
Perché ai tossicodipendenti
Spezza una lancia per loro per il lavoro che io faccio
Sono la maggioranza oggigiorno delle persone che entrano di fatto gli altri sono poi
Il la piccola manovalanza epigono impedì vanno e vengono non detto degli habitué nei quali questo processo di degrado ben descritto da Damato è ormai talmente strutturato che non ce la fanno star fuori
Devono entrare non se la passa fuori è troppo difficile vivere fuori molto più semplici per in carcere
Ma per i tossici che sono quasi tutte persone che vanno dai diciotto ai venticinque anni è una è un'esperienza assolutamente assolutamente inadeguata diciamo almeno la parola quindi aspettando che i nostri legislatori cambino le leggi
Le strutture attuale con le possibilità di operatori che ci sono attraverso la collaborazione qui ricordata dalla Cappiello dei degli enti locali vede del del delle strutture comunali eccetera sempre più incrementate sempre più diciamo facilitate ad eseguire l'opera che viene criticata qui medico eccetera ma non è medico è globale perché la nostre chi non effetti sono in mezzo di psichiatri ma ci sono
Quello che conta è che non si perdano i contatti col passato presidente che col futuro e con lo spazio che sta lì intorno cioè loro famiglia
Che tutto questo sia estremamente facilità purtroppo qui cade il dilemma ordine trattamento de questo qui si parla in questo libro con grande drammaticità
Questo sembra un'antinomia assolutamente insormontabile
E il direttore Cangemi che è stato ricoverato questa sera proprio ricordo in un intervento di sei mesi fa in una riunione che si tenne
Alla al palazzo la Palazzo Reale recuperato orale diceva del tutto il suo dramma del dover conciliare le due cose
Ora io ritengo cautamente parlo da da medico parla psichiatra
Se anche qualcuno scappasse anche alcune è molto meno importante che se la massa si degrada quindi l'ordine venga meno insita nel trattamento
E con
Sì
Ora
Cinque
No no no grazie anch'io ho letto con molta attenzione critiche fu trattato di Nicolò Amato
Questo tono tanto penitenziario questo tentativo sembra riuscito di
Oggi affrontare in modo organico strategico complessivo la questione
Penale carceraria la questione della giustizia nella fase terminale soprattutto
Ho colto credo un filologico che passa attraverso tutto il libro che e la mi sembravano Salvatore sollecitazione che una sollecitazione di tipo culturale cioè nel senso che l'attuazione di questi di quello che vede dice quelli questa rivoluzione culturale nell'affrontare il problema
Comporta anche una radicale un radicale cambiamento di mentalità nell'approccio problema carcere il problema
A parte questa certezza
Che un però non tutti i problemi nel le Perugini attuazione
Mi sono rimasti alcuni dubbi
Che riguarda il rapporto diciamo così storicizza una volta storicizza tra la cosiddetta utopia
E
I fatti e la ed attuazione dei principi e cioè non tanto in rapporto voglio voglio precisare rispetto al al carcere come oggi siamo tutti d'accordo che non vorrei ma rispetto al carcere come dovrà diventare
Cioè in sostanza
Fino a che punto
E in casa in caso negativo come fare per fare in modo che la popolazione carceraria da una parte don grazie l'amministrazione dall'altra la società per quanto di competenza possono incontrarsi rispetto a un cammino praticabile possibile
Quando tutti i segnali stato detto poc'anzi appaiono negative io vorrei aggiungere semplicemente mi sembra negativa può darsi che sia un giudizio sbagliato il suo nome poi mi locoregionali utilizzatore
Anche l'atteggiamento dell'amministrazione rispetto al suo personale per esempio
Come l'amministrazione tratta per esempio gli agenti di custodia
Che cosa hanno dovuto fare del gentil custoditi con una analizza
Perché forse loro riconosciuto
Il di lo straordinario così come era previsto dal contratto di polizia
Come atteggiamento culturale del vertice dell'amministrazione rispetto al personale che esprime determinato fabbisogno
Un secondo come dire di dubbi di dubbi voglio dire mi viene da
Dal praticabilità delle soluzioni che propone non perché io non sia d'accordo ma anzi proprio perché son d'accordo mi pongo il problema di come fa di come arrivarci
Rispetto al differenziazione descrive sul territorio nazionale
Sono d'accordo tutti cancelliamo dal diritto nelle il concetto di pericolosità sociale sostituiamo con la prevenzione e la solidarietà
Cominciamo dei minori a fare la prevenzione eccetera e ci
Ma poniamoci però siamo a Milano il Dante di San Vittore sottotetti il trenta per cento i tossicomani il settanta per cento di detenuti in attesa di giudizio il trenta quaranta per cento che saranno so che c'è ma fare a Napoli
Nei territori più interessanti i problemi quella tipo di Paul tipologie di reato che tu citi come criminalità professionale
Mi mi lo so me lo sono chiesto mi piacerebbe chiedere ad Antonio farò che tipo di concerto si farebbe seccamente ecco se fosse si si sarebbe disposto annullato a modificare le sue opinioni nel suo rapporto con lo Stato un'offerta qualora venissero effettivamente praticati da parte dello Stato determinati determinate situazioni certe condizioni per esempio sarebbe un secondo me sarebbe utilissimo sapere
D'altro canto nelle nei momenti in cui ho potuto avvicinare la popolazione carceraria mi sono reso conto che questa domanda quello le domande più del residenze che tu poni sono molto sentite
Ma naturalmente si tratta di non conoscevo bisogna vedere chi era il dipinto personalmente microchip del signor sensazione
D'altro canto lo Stato oggi impersonificazione in carcere o il direttore degli agenti di custodia questo questa situazione non soltanto insoddisfacente non fornisce risultati mai controproducente
Quindi in definitiva all'economato io vorrei chiedere
Qual è secondo lui
Qual è secondo lui il il il grado di fattibilità
Oggi
Del della rivoluzione che propone grazie
Sì
Mi resta il tempo di un giudizio di estrema sintesi
Su quelli che a me sono appare Rossini i caratteri generalissimi di questo lavoro di Nicolò Amato innanzitutto l'attualità
Negli ultimi dieci quindici anni e abbiamo avuto sicuramente da una parte per l'emergenza nella quale riassumiamo un'infinità di problemi non soltanto attinenti alla criminalità diremo politica ma anche alla criminalità organizzata abbiamo avuto una produzione normativa che ha
Dato elargito un surplus di pena
Ai ieri condannati dall'altra parte fortunatamente abbiamo avuto un processo che forse soltanto in apparenza può apparire contraddittorio
Cioè l'avanzare di una riflessione di una coscienza che allontanava dalla sanzione
Mi riferisco a tutto quel processo che ha portato alla depenalizzazione porta alla depenalizzazione
Di quel processo che porta alle pene alternative e infine di quel processo che ha portato alla legge Gozzini con i suoi istituti più ampi di libertà Renzo anticipata
Di ha pene alternative di affidamento al servizio sociale ed insieme libertà indipendentemente dei reati compiuti
Bene questo e quello che è accaduto ma in tutto questo in effetti in veniva dimenticata una cosa
Cioè l'uomo che tutto sommato anche godendo di una licenza però in effetti poi viveva nel carcere nella cella
Addosso agli altri e con gli altri addosso
Nelle infinite rinunce
Di tutte le condizioni minime di vita
Ecco il pareggio dell'attualità di queste riflessioni di Nicolò Amato a me pare sia proprio quello di essere andato a ricercare finalmente l'uomo in questa vicenda della pena
Cioè coi suoi problemi quindi non più una questioni di quantità della pena
E non più la prospettiva di ridurre la pena ma la prospettiva di considerare l'uomo mentre spia la pena quale pena con quale modalità con quale contenuto afflittivo e così via quali sono i diritti e che l'uomo mantiene ancora in quelle estreme condizioni della vita servite si può chiamare
Che è la vita carceraria
Questa è uno degli elementi generalissimi l'altro l'altra qualità l'altra caratteristica a mio avviso è la modernità del pensiero qui nel libro di Nicolò Amato vi è una proiezione del tempo ne troviamo i futuribili
Di una realtà perché non sappiamo ancora quale sarà nel tempo che sta davanti a noi
Per risolvere un problema antichissimo il problema della funzione della pena deterrenza generale Speciale funzione riparatrice funzioni punizione funzione di controllo
Funzione di rieducazione e così via
E a me pare che questa riflessione con le sue potenzialità si inserisca
Di pieno diritto in un quadro di riflessioni che ben più ricche dovrebbero essere intorno alle vicende della nostra Costituzione nel quarantesimo della celebrazione
Sentiamo parlare da mille parti di riforme
Sul piano dell'ingegneria credo costituzionale credo che nessuno ci batta perché sorgono le scuole cittadine rionali
Eppure nessuno fa riflessioni su quali sono le letture moderne delle norme non attuate dalla nostra Costituzione e fra quelle che riguarda che so io la storia o il governo dell'economia o l'assistenza vi sono altre norme
Per esempio io credo che vi sia la norma dell'articolo tre
Dove si parla
Di riconoscimento e garanzia dei diritti inviolabili dell'uomo la Repubblica dovrebbe riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell'uomo tutti sappiamo la discussione che c'è stato intorno a questa norma
Il dovrebbe garantire nelle formazioni sociali e come singolo
Ecco io mi domando
Il carcere può esser ritenuto una
Formazione sociale nel quale il comunque vi sono diritti inviolabili dell'uomo che devono essere rispettati io credo di sì
Credo di sì
Non solo vi è la famiglia le comunità intermedie non solo vi sono le formazioni del Riale professionali religione eccetera ma vi è anche tutto quello che resta dello Stato anche come società globale si parla di diritti della malato si parli del fanciullo
Sì deve parlare anche di diritti inviolabili dell'uomo nell'espiazione della pena
Ecco questo a me pare che sia una notazione giusta
E quali sono i diritti inviolabili nei night carcerato io ricordo la discussione che c'è stata nella prima sottocommissione quando è stata stilata la Costituzione
Ebbene fra i diritti inviolabili dell'uomo vi erano in più il diritto di viziare cosa vuol dire il diritto di vivere vuol dire soltanto
Diritto di non essere uccisi abutere
Vivere è un concetto molto più complesso e lo spiegherebbe anche le altre cose che erano state dette nella discussione nella prima sottocommissione per esempio diritto di formarsi una famiglia
Inviolabile e come diceva l'anno i costituenti essenziale fondamentale incancellabile eterno Sacco riceve e via via è un soldo maturare ma anche con un contenuto giuridico
Oppure il diritto di procreare
Quindi tutto il problema della sessualità che amore
Questi principi
Oggi a quaranta milioni non debbono essere riletti anche alla luce dei diritti degli uomini che tali riescono rimangono anche nel carcere
Ecco questo io penso che sia un momento estremamente positivo della riflessione dicono Amato
L'altro e quello forse di una rilettura che deve essere fatte a più moderna più attuale dell'articolo ventisette le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato
Nella prima sottocommissione in effetti era stato posto questo
Questo diano questa struttura questa questa colonna della nostra civiltà giuridica era stata posta in altri termini cioè sotto il profilo che le pene devono tendere all'educazione questo il fine primario
E non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità
Poi fu una lunga discussione nella quale intervennero Crispo leoni Pecchioli lo stesso Moro e si pervenne a questa formulazione cioè che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità
Che cos'è il senso di umanità
è soltanto quello di non picchiare è soltanto quello di non maltrattare è soltanto quello di non servizi arredi non esasperare via via via sensualità è qualcosa di molto più complesso è il rispetto dell'uomo
Allora la prima cosa che le dobbiamo denunciare con forza che nessun'un uomo che oggi è spia una pena rispettato in nessun carcere del nostro Paese
Quindi
Vi sono qui spunti per non solo una riflessione ma anche un'azione credo che Nicolò Amato per primo riconosca che il suo libro non è un punto di arrivo
Un l'ho devo lei l'impegno ma non è un punto d'arrivo neppure la Costituzione è un punto di arrivo doveva essere un punto di partenza è e resta un punto di partenza anche in una lire rilettura più aggiornata
Dunque anche il libro di Nicolò Amato è un punto di partenza ricco che sarebbe grave colpe grave responsabilità abbandonare a se stesso
A mio avviso è il punto di partenza
Per incontri accordi tra le forze politiche
E qui non si tratta che di attuare norme costituzionali per cui persino in una riforma che voglia primo militare tutti i fondatori della Repubblica questi queste intese dovrebbero trovare spazio
Il punto di partenza per incontri per accordi per un movimento Fricke traduca queste idea in norme in cose in Carmen Sanguin realtà infatti
Senza di ciò
Le idee noi sappiamo il languidi escono
Si riempiono di grinze
E si spengono
Agisce
Ma devo dire che io ho trovato questo libro contraddittorio che era stata la la cosa che mi ha più colpi o contraddittorio anche nei sentimenti che mi ha mi suscitava nella lettura
Da una parte e lo dico con molta franchezza
Da una parte io faccio un solo favorevolmente colpito dalla carica umana dalle cose che sono state già dette da da chi mi ha preceduto
E nel ritrovare anche quello che erano le il limite dico molto francamente mi diedi uno che non è un esperto del diritto ma che conosce abbastanza bene la realtà carceraria
Per essere andato in tempi in cui veramente San Vittore o leccarsi tra Lombardia ed erano un pianeta del tutto sconosciuto credo che avevamo lunga Rolle i soli ad entrare
In quelle specie di gironi dell'inferno in cui anche qui per riprendere ciò che che scrive anche il dottor Amato
Si ritrova veramente l'imbuto delle contraddizioni di questa società che dovrebbero essere risolte fuori e non dentro dentro al carcere
Per cui sia tutto questo aspetto di essere colpito favorevolmente e dall'altro una sorta anche di di arrabbiatura ecco in questo voglio essere franco con il con il dottor Amato nel senso che
La contraddizione
Del del libro è la contraddizione del suo autore mi sia permesso
Cioè non è il saggio di una di un giornalista di un letterato lo scritto di un uomo
Che è il direttore responsabile che è il direttore generale degli Istituti di pena edittale
Questo e dentro credo che ci sia tutta questa comprensione io vivo nella legge da una parte dell'importanza di questo libro primo dato la parte positiva se vogliamo
Perché
Perché dovrebbe essere eletto
Soprattutto dalla gente magari farlo circolare anche tra la gioventù
Che oggi basta girare un po'nelle scuole unione tra i giovani c'è un'aria forcaiola quando si parla e di pene di queste si in giro tra la gente normale bisognerebbe che noi gestori i direttori dei carceri come dottor Cangemi anche che è un po'un fedele diciamo
Servitore dello Stato nel senso che non si sgarra di una virgola all'interno del del carcere di San Vittore
Lo dovrebbero leggere gli agenti di custodia odorato la gente leggere la la magistratura dovrebbero leggere tutti perché perché viene da uno che dentro nell'apparato burocratico dello Stato e ci dice guardate la realtà è quella ma non solo la realtà è quella ma la realtà andrebbe affrontata con quel respiro con quella idealità con quell'utopia con quel bisogno di farne a meno che il calcio mi sembrava nelle zone di ascoltare certi dibattiti
Nell'estrema sinistra o nel mondo nel mondo siamo più progressista da questo punto di vista no liberarsi dalla la necessità del carcere come sembrava di di di di cogliere questi questi elementi
Dall'altra però
Proprio per la conoscenza che ho anche dei della situazione carceraria c'è il rischio che libero diventi proprio perché detto da dal dottor Amato
Un'operazione tranquillizzante perché non si capisce più dove stanno
Dove si può aggredire la realtà se l'uomo che lo scrive è il direttore generale degli Istituti di pena cioè e la massima responsabilità la gente che vorrebbe cambiare le cose dice ma con chi ce la prendiamo certo è un problema legislativo di politici ma è solo un problema di politici è una società che è una società che sulle questioni della giustizia delle pene del carcere e arretrata e forcaiola ma è solo un problema che siamo tutti i cattivi di arretrati
O ci sono anche elementi che potrebbero già fin d'ora chiamare la responsabilità chi ha
Compiti in ruoli di responsabilità
Attuare Armani quelle che sono già le leggi che andrebbero attuate
O se non altro ecco ciò che io notavo nella mancanza dell'IVA lo faccio solo lo lo dico al dottor Amato l'individuazione dove stanno
Le aree di resistenza che la macchina dello Stato
Dove dove questa macchina che si inceppa dov'è che luglio proprio nella sua esperienza di essere a quello è un ruolo può indicare non tanto i nomi e i cognomi ci mancherebbe altro ma dove ci sono queste aree di resistenza perché ne siamo di fronte a una realtà che che ha che è sconcertante non solo
Non solo perché
Diciamo ci ancora tante cose per i soldi
Ma perché proprio la sensazione che io che rispetto a quell'orizzonte
Culturale umane
Chi viene delineato dal libro
Molte cose che vengono fatte in questi giorni in queste ore vanno in senso opposto
E ora voglio essere qui molto schematico molto chiaro
Che sono anche domande se vogliamo che faccio il dottor Amato
C'è un pezzo del libro siccome poi ce lo particolarmente a cuore questa dimensione questo problema c'è un pezzo in cui si va al di là diciamo del tratteggiare una dimensione umana del carcere
C'è un pezzo che dice che l'uomo va rispettato dentro nel carcere
Anche in quella sottile linea di demarcazione che il far rispettare la disciplina da una parte e non piegare
Le idee dell'uomo anche all'interno del carcere anche del peggior criminale con le sue idee allora
Il dottor Amato è stato per esempio uno dei fautori della dissociazione a me questa cosa presente è stata una prova ne approfitto per dire leale Mugen la dissociazione mio marito per dire non è contrasto pesa proprio questa filosofia questa cultura con il dovere tentare di rispettare le idee anche di coloro che riteniamo feroci assassini colpevoli di qualcosa ma che si sono mossi con le loro idee
Il carcere in carcere speciale tutti i marchi diciamo tutto il il meccanismo feroce del carcere non è servito a spezzare
Proprio
La personalità degli individui per portarli a dissociare ma di sociale addirittura da accettare
Che le idee in quel momento del suo carceriere lo Stato eccetera che erano le quelle giuste e che lui non era che l'ha abbracciato non è stata fatta questa operazione questa operazione va nel senso che tratteggia il libro il dottor Amato va nel senso opposto
Occorreva forse fare uno sforzo uno sforzo diverso il martedì i e superiore per tentare di rispettare anche quelle idee
Stando in carcere in tempo
Si dice che bisogna liberarsi del bisogno del case tendere a meno carceri però qui stanno aumentando continuamente e si fanno carceri in cui ormai l'isolamento è diventato norma il carcere di comunicazione di opera sono venti ore su ventiquattro di isolamento per il detenuto questa è la è la realtà e sono i nuovi in carcere che si fanno in questione ci sono dei delle ragioni quali sono i meccanismi mostruosi per cui si arriva a a fare più carceri a farlo in quel modo
San Vittore
I morti aumentano quest'anno sono stati dieci dodici morti
Sono i
Difficile di morti inspiegabili per certi versi ci saranno delle ragioni oggi oggi non come che che c'è questo monumento
Dentro nel carcere di morte
Mancano ancora i regolamenti queste cose qui regolamenti incassi per cui c'è il libero arbitrio da parte delle direzioni carcerarie di poter fare certe cose per cui si arriva ad operava
Cosa paranoica per certi versi di vietare il pacchetto di pasta della Barilla tagliato in due chiuso i detenuti per me centro europei non si sa perché ma si arriva a queste piccole angherie per quale motivo
E sono cose di oggi che non c'è bisogno della legge legge nuova
Le pene alternative e qui chiudo c'è una legge Gozzini ma quante viene applicata quanta gente sta in carcere quando la legge dovrebbe metterli fuori perché in base a leggi inutili potrebbero trovare di poter starsene fuori eppure stanno ancora dentro son tanti forse per tre quarti degli aventi diritto ad usufruire di questa legge
Allora c'è il rischio che un libro così bello e così importante che farà sicuramente parlare
Un libro
Questo lo ripeto in cui indegni riconoscono se non ridete mi hanno sorretto in questi anni ad andare in carcere
Visti di essere appunto un operazione tranquillizzante perché non ci fa individuare dove stanno
Le cerniere su cui agire dove sta quella cultura nefanda da dover combattere dove stanno quelle resistenze nella macchina dello Stato dove sta la denuncia se vuoi ecco la denuncia
Che ci sta dentro nella realtà storicizzata non ideale non tutti Istica questa mi ci muoviamo sempre con tutti gli ama però avendo la concretezza storica che in questo momento si sta andando magari in senso opposto a quelle cose che vorremmo tendere ad entrare in lizza
Il sia
Comunque
Ricordo che il credito
Sia non ricordo di tutti
è il ricordo si riferisce
A Papa Giovanni dodicesimo terzo
Il quale non senza un un senso fortemente profetico
Ha cominciato il subappalto con due gesti
Uno la visita ai fanciulli malati di Roma l'ospedale della capitale
E l'altra la visita ai carcerati detenuti di Regina Coeli
E circa questi ultimi avrebbe detto e lo so che l'ha detto in fondo tra me e loro c'è una sola differenza
Che a loro è andata male e a me è andata
Con questo cosa voglio dire
Voglio dire prima di tutto il senso di quello visibile
Dei bambini malati da una parte e di criminali detenuti
Uniti dentro questo
Voglio dire
Specialmente rispetto al nulla
Fino a che punto
Noi siamo immuni
Cioè non responsabili
Di quanto accade sia ribelle che filmava
In una società come la nostra
Il tessuto cornetti più Societ
Voi sapete che non c'è un delitto
Di cui non possiamo non sentire in qualche modo o Pavese un misterioso coinvolti
Voglio dire
Che se cercassimo di a vere
Questa conoscenza
E questo split lo cercasse
Credo che molte cose
Potrebbero cambiare sia dentro
E anche la bellissima auto pirata Tinicolo ama
Potrebbe non essere più minuto
E anche il consiglio sogno anzi
Proprio in questi pochi giorni fa a
Il cardinale
Di Milano
Consiglio abbracci proponeva
Di non preoccuparci tanto di costruire carceri quanto di impegnarci tutti a costruire più uomini credo che potrebbe essere l'assoluzione
Di molti problemi
Posti qui onestamente legittimamente da tutti gli intervenuti
E credo che sia questo il senso delle parole che quasi alla fine dice Amato nel suo libro la civiltà di un Paese si misura in maniera decisiva presso i tribunali e dalle sue principale
Cioè dati i rapporti che istituzioni società stabiliscono
Tra i cosiddetti cittadini Bocconi
Io aggiungo i cosiddetti città cinica di
E cito Amato nulla può cambiare nel carcere se molto non canta fuori dal carcere credo che sia questo il punto di partenza da cui dovremmo metterci tutti in bilancio sono le parole che più condiviso condivido non ha non solo con l'esperienza di Sergio ma soprattutto con l'affitto il criminale grazie
Biblioteca di precisare che il suo nome finale da parte nostra soluzione Franco a
Cioè
Comunque parecchie ma
Infatti io mostrando che si traduce in mezzo
Lasciare detenuto
Devo dire che
Sento abbastanza emozionato abbastanza commosso
E proprio nel senso di grande gratitudine per tutti i presentatori autorevoli sono intervenuti che hanno detto delle cose molto importanti
Sulle quali
Sarà mio dovere riflette
Cosa è bene che naturalmente mi lusinga non mi confortano mi sostengono ma ringrazio anche per le zero le provocazioni garba
Perché credo sia giusto che io rifletta anche su di esse e ci rifletta con un senso di grande umiltà
Per la ragione che non ho mai creduto
Non ho creduto prima di scrivere questo libro non l'ho creduto scrivendo non lo credo che sotto già finito di scriverlo di possedere da solo tutta intera la vera
Mi concentrerei talvolta di riuscire a scorgere anche in lontananza qualche raggio qualche bagliore credo di avere bisogno dell'aiuto di tutti perché la luce di queste verità si faccia per me è più chiara si faccia sempre più evidenti
Ringrazio molto gli amici di questo circolo della stampa che hanno ospitato questa presentazione ringrazio Isotta Gaeta che ha contribuito con tanta giorno
Ringrazio in particolare sia consentito gli amici giornalisti
Perché sono profondamente convinto che nel corso di questi anni
E si abbiano svolto e continua a svolgere in particolare nel carcere e per il carcere una funzione di assoluta importanza di assoluta rilevanza
Convinto come sono che il carcere sia non possa che essere una sorta di casa di vetro che non ha misteri da nascondere che non ha segreti da coprire nella quale è giusto che tutti gli enti minori perché sia chiaro a tutti quali sono i problemi quali sono le cause dei problemi quali sono le strade da percorrere perché i problemi in qualche modo possano essere risolti
Io devo dire che io non ho ritenuto con questo libro
Di poter fare o di voler fare un'opera di dottrina
Ma girato più che altro per questo libro potesse e dovesse rappresentare una sorta di testimonianza dall'interno del mondo penitenziario una sorta di testimonianza anche un pochino inquieta anche un pochino software
Nella convinzione che ormai non non hanno raggiunto con qualche amarezza con qualche disagio con qualche sofferenza
Che è veramente assai diverso
Leggere del carcere vuol sentire parlare del carcere e invece entrare dentro il carcere conoscere e vedere e sentire il carcere dal di dentro come dire non soltanto parlare dei detenuti ma anche parlare competenti e l'ho creduto che in questa maniera prezzo anche di qualche sofferenza umana e di qualche disagio
Fosse possibile come dire cogliere non dico delle verità
Perché forse questa parola di verità è una parola che
Non oso neanche ricordare andrebbe usata con molta più unita di quanto di solito non si faccia Matalone intuizioni segna il permesso di usare invece quest'altro terreno che appartengono più che alla sfera della Teoria della dottrina ad una sfera diversa che agisce direttamente con grande forza nella coscienza del prezzo
E dopo aver fatto per diversi decenni il magistrato
Ed avere quindi partecipato a una quantità incredibile di processi egli sentenze mi sono reso mano a mano conto che in definitiva la sentenza non chiude il capitolo della giustizia
Perché dopo in quel momento di ieri tuttavia una storia umana che continua rilievo tempo che essere misurato che immagino che i colleghi che ancora oggi naturalmente
Proprio ciò che scrivono le loro sentenze dovrebbero tener conto di questo
Che altrove o può essere l'uomo del delitto ed altro entrò può essere l'uomo della pena che cioè non è giusto perché fino a questo momento si è verificato
Che ogni attenzione e rispetto sia concentrato solo il momento del processo e della sentenza è che dopo si spengono i riflettori si disperdano le attenzioni
E in qualche modo scenda una sorta di Julio dissidenza come se di quel che accade dopo il momento solenne della sentenza ad una società tutta intera
Preferisse non sapere quasi vergognandosi un po'di questo momento della esecuzione della pena come se veramente da quel momento in poi preferisse non vede per non sapere egli non
E sentire
Io immagino che
Se vogliamo realmente a raggiungere e non mi pare sia un obiettivo rinunciabili una rifondazione del carcere
Sì è che i riflettori dice che le attenzioni si accendono anche dopo il momento della sentenza bisogna che il carcere sia restituito per intero al diritto
Sa che non sia più vero quello che purtroppo è stato il vero per troppi anni
Che lo stato di diritto ha sempre avuto due figli uno legittimo il processo Cutuli legittimo che è stato per troppi anni di carcere disarcionare che all'interno del carcere le regole per il diritto regole chiare regole trasparenti a regole uguali per tutti sostituiscano le regole della disciplina che non so tutte
Senta e del tutto trasparente ed un'altra intuizione
Ho creduto di raccogliere io ho ritenuto doveroso trasmettere in questa mia riflessione
Che come magistrato avevo conosciuto la sofferenza del delitto una sofferenza certo grande
Ma autentico poco riflettuto colto potrà poco che anche l'appena in osso
Perché la privazione della libertà è una misura che inevitabilmente grande di sofferenza ed allora la necessità non eludibile non rinunciabile di eliminare dalla privazione della libertà tutti i patimenti che siano strettamente necessari che non siano indispensabili
è un modo
Io dico perché immagino che in questo si riassume all'obiettivo di una riforma seria civile accettabile del carcere
Che il detenuto rimanga un cittadino con tutti i diritti un uomo con tutti i bisogni conto esigenze che non siano strettamente l'incompatibilità con la
Tentazione della libertà perché sia vero
Al di là delle formule retoriche o delle consolazioni che certa declamazioni dice che sia vero che il delitto e soltanto il gesto di un uomo e non anche il marchio lo stigma incancellabile di un uomo perché si superi nella realtà dei fatti nei gesti d'ogni giorno la convinzione che il delitto è il segno di una diversità non superabile non riscatta
Io credo sia vero quello che già storico centro
Che il se le di ogni delitto & nel cuore di ogni ruolo che cioè voglio dire non c'è
Ne dato il nesso organico la possibilità di individuare nell'aula capacità di tracciare un una linea non superati
Una linea invalicabile che nasce da una parte gli uomini votati
A giudicare gli altri e immuni dal delitto e dall'altra lascio agli uomini che sono irreversibilmente condannati al delitto perché cioè
Rimanga vero
Che un uomo anche se privato della libertà è pur sempre un uomo perché le mura antiche
Non aggiungano al senso di una separazione fisica il significato simbolico di un'esclusione morale lascino passare ma nella realtà dei fatti lasciò passare la vita lasciò passare l'umanità con i suoi bisogni con le sue esigenze con i suoi progetti con le sue speranze con il suo bisogno con i bisogni di ogni uomo di amare vista diamanti perché sente ed è vero purtroppo che delitto è un atto un gesto contro l'umanità
Allora al e
Di una società civile Lapenna tv una giustizia civile deve essere una pena capace di recuperare di restaurare
La l'umanità il perito ha ferito per il delitto all'esito il diritto al dissenso
E devo dire che girando per le carceri
Ho colto
Era
In verità inquieto ed inquietante
Ho visto
E e condiviso
Non potrei non condividerlo
Le esigenze di giustizia le esigenze di sicurezza che hanno il loro peso non è inutile di fronte ai delitti delle grosse organizzazioni criminali di fronte ai diritti che scuotono le basi della convivenza civile
Di fronte ai diritti che calpestano i valori primari della società che inquinano le istituzioni che offendono gli interessi pubblici in favore di quelli corriva
Ma colto
Penso che stabilisca se egli è colpevole o innocente dei delitti che gli vengono attribuite
Ho colto i frutti amari ho visto le tragedie prediletti che nascono dall'emarginazione che nascono dalla disoccupazione dal bisogno economico dalla solitudine dalla disperazione dalle malattie nel corpo e nella mente dalla tossicodipendenza ed ho capito rispetto a queste io vorrei che questa convinzione
Per avvenisse fresa nella coscienza della società nel suo complesso ho capito
Che non è immaginabile che la repressione che la punizione sia l'unica la risposta della quale siamo capaci di fronte a qualunque altra estrazione sociale
Perché israeliana se veramente vogliamo spezzare in questi casi le spirali di una criminalità che diversamente non riusciremo mai a spezzare bisognerà convincerlo
Che attraverso un impegno che non può essere di tutti
Attraverso una responsabilità che non può non essere di tutti di chi fa le leggi di chi le ha di chi in un modo o nell'altro incide nella vita della società nell'applicazione delle leggi stesse bisogna che ci sia prima dei delitti e poi prima del carcere un'opera di prevenzione capace di rimuovere
Le cause dei diritti capaci di impedire alla commissione di delitti
E se nonostante tutto il delitto avviene
Se questa opera di prevenzione nonostante tutto è il mancata non ha raggiunto il suo effetto bisogna che invece del carcere o magari insieme col carcere gli sia una risposta che sia sul versante della cura sul versante dell'assistenza sul versante della solidarietà sociale
Su un sulle e ok il recupero sociale che quel figlio di rieducazione che la Costituzione solennemente sancisce
Non sia affidato al pedagogia delle parole male la pedagogia dei gesti non ossia il frutto Stella preteso bella illusione di una conversione di uomini cattivi da parte di uomini buoni Massiah essenzialmente il risultato della concreta offre di disponibilità di l'opportunità di possibilità prima fra tutte il lavoro
Che offrono nella concretezza dei fatti a ciascun detenuto la possibilità di una scelta diverso da quella in
Ora la polemica naturalmente non mi appartiene
Perché immagino che di fronte al peso
Di questi problemi
E dal peso di queste responsabilità
L'umidità debba essere una regola alla quale nessuno possa sottrarsi
Una regola la quale dovrebbe insegnare a tutti immagino quello che con molta sofferenza io credo forse una delle poche cose sono riuscito ad imparare
Che è necessario di fronte a problemi sociali così ampi
Così i generali
Considera un Pisciotto
Bisogna vedere la consapevole che noi ci avvicineremo alla soluzione diessini non immagino
Che potremmo mai eliminare questi problemi dalle nostre società forse questa veramente una utopia che fa troppo in alto perché noi possiamo osservarne raggiungere
Dobbiamo fare di tutto per avvicinarci alla soluzione di questi problemi e allora io credo che noi potremmo fare soltanto se ciascuno di noi avrà l'umiltà di riconosce
Che questi problemi appartengono a Totti
E ciascuno Grimaldi
Vedere di chiedere essi che cosa spetta agli altri di fare annullato domenica di fare quello che nelle sue competenze nella sua responsabilità di fare che potrà questo tema
Nell'ambito di questi problemi scagliare la prima pietra povere erigere lunga colpito nel quale possano rivendicare il merito delle poche cose buone che si riescono a fare da addossare agli altri la responsabilità delle molte cose buone che forse si potrebbero fare e che non si riesce a far
Che sarebbe molto anche a me
Scegliere qualcuno di questi punti li ho visti tanti devo vivere nel corso di questi anni alzarsi per le nostre strade quando si continuava a parlare di questi problemi ma credo che questo non ci avvicini morto alla soluzione dei problemi stessi immagino che chi fa bene
Innanzitutto le leggi che vanno lo straordinario agli oggetti di gusto
E purtroppo non era nel nella competenza dell'amministrazione di potrebbe concedere con una circolare
O le leggi
Ero Passalacqua che stabiliscano in quali casi i tossicodipendenti devono stare dentro in quali casi devono stare fuori perché finalmente la Società nei suoi rappresentanti nella nelle decisioni di coloro che la rappresentano assuma la responsabilità
Di decidere i destini anche e il grado di civiltà della contenente la convivenza che vuole
Disegnare o anche caro Molinari o anche
Il senso turco svolti riflette
Alle enormi carenze
Di risorse materiali di disponibilità finanziarie in questa Amministrazione in un Paese che riserva
All'amministrazione della giustizia nel suo complesso una parte così modesta del bilancio dello Stato
Alla mancanza degli organici del personale al bisogno
Di questo personale
Che fa quindi che fa che raggiunge risultati che ha raggiunto soltanto spesse volte soltanto con grandi sacrifici personali e correndo anche molti rischi
Bene quindi dicevo cominciando dai politici la passando per i rappresentanti degli enti locali per i rappresentanti della società nel suo complesso perché qualcuno in fondo si chieda
Si chiede immagino che sia necessario chiedercelo ad un certo punto
Se noi veramente non voglia
Credo che nessuno sarebbe disposto ad ammettere
Una rieducazione che sia un mero esercizio di retorica
Che sia un obiettivo realizzato nei gesti nei fatti nella realtà di ogni giorno
Come faremo tutti insieme a trovare acquirenti detenuti una possibilità di lavoro
Poi immaginare e per un miracolo di cui veramente non riesco a capire
L'argine il funzionamento i nostri operatori nostri direttori nostri agenti di custodia possano convincere coloro che hanno rapinato che hanno rubato
A cambiare i criteri a diventare delle persone oneste eppure sappiamo tutti lo sappiamo bene perché lo abbiamo detto molte volte che in nessuna commessa di lavoro viene rivolta agli istituti di pena sappiamo molto bene che gli unici lavori che vengono effettuati dentro le carceri sono lavori che la stessa Amministrazione penitenziaria sovvenziona che la stessa Amministrazione penitenziaria paga voglio dire
Veramente grande il complesso di questi problemi il complesso di queste difficoltà e il complesso di queste inadeguatezze è veramente grande il divario
Che io ogni giorno misuro ma credo molti insieme con me ogni giorno misura nei fatti che si riesce a fare
E sarebbe giusto di fare
Il divario che Molinari tracciava forse anche giustamente
Cioè quelli che nel libro è scritto è quello che nella realtà di tutti i giorni la constatazione di un divario
Di una frattura
Che spetta a tutti quanti insieme di tornare io credo di avere scritto questo libro anche perché qualcuno come Molinari rilevasse
La differenza il divario fra il rio obiettivi liceità che noi riusciamo nonostante tutto con qualche confusa intuizione accogliere e la realtà
Che i limiti delle nostre risorse che la insufficienza dei mezzi la mancanza di personale
Ci condanne
Attenere molto al di sotto di quegli ideali di quegli obiettivi devo dire che se qualcuno rileva questo divario io credo che in Libano ha aggiunto uno degli scopi che si prefigge che era quello proprio di richiamare su questi temi l'attenzione della gente perché rilevando il divario fra quelli il cliente
E qui giusto che sia
Si faccia un passo avanti più e si capisca come questo passo colmi o che avvicini questo divario possano essere compiuto a chi spetti ricomprarlo se non sia il vero fino in fondo
Lo ricordava Padre Turoldo e gliene sono grato
Che i problemi del carcere si risolvano
La maggior parte fuori del carcere
Si risolvono soltanto Senna società nel suo complesso tutti non è che siamo qua dentro ma anche quelli che sono fuori di qua i politici dentro il Parlamento i rappresentanti delle regioni e degli enti
Locali nei loro consessi rappresentanti della Chiesa delle organizzazioni sindacali
Della magistratura del volontariato le componenti più sensibile della società sì riconosco di Suzie riconosco nel problema del carcere capisco è un problema che soltanto con la partecipazione alla responsabilità di tutti possa essere
E in qualche modo affrontato e in qualche modo qui sotto questo divario la nostra condanna è la ragione della nostra sofferenza io non ho difficoltà ad assumermi anche da solo
Il peso della responsabilità di questo divario perché devo dire che anche nell'assunzione di questa responsabilità ci sarebbe la misura di un orgoglio che non mi appartiene è questa l'unica differenza è questa l'unica resistenza
Io non avrei difficoltà l'avrei difficoltà a dire
E se qualcuno altri da me
Che capace
Potesse con un miracolo che io non capisco che possa essere realizzato ridurre soltanto con il suo impegno con la sua buona volontà questo divario sarebbe giusto che a Luís spettasse il compito di colmare
Ma devo dire non
Non voglio assumermi da solo il peso di questa responsabilità perché temo che questo veramente sarebbe un atto di orgoglio troppo smisurato perché io possa fare
Io dico soltanto
Che noi abbiamo davanti a noi
Quelle utopie nelle quali anche Molinari si riconosce come ci si riconosce Formigoni o Padre Turoldo tutti gli altri mari se tutti gli altri che hanno parlato abbiamo davanti a noi utopia tre alle quali credo non possiamo rinunciare se non vogliamo rinunciare alle ragioni stesse della nostra umanità
L'utopia di una umanità che possa essere capace ad un certo punto disponibile e non soltanto un diritto penale migliore ma anche qualcosa di meglio del diritto penale
L'utopia
Pace ad un certo punto una giustizia che possano fare a meno dei tribunali e delle carceri Macci appartiene anche
Che e io oggi ed io ora e di qui un impegno non eludibile essi allora
Tracce della necessità del carcere cominciamo a liberarci del carcere può non è necessario cominciano ad
Peña ci seriamente per una giustizia che sia sempre più a misura d'uomo per la giustizia che sia sempre più attento alla umanità che sia sempre più a vitella sperando
Certo io so so bene come in tutto questo come lo le ambizioni come nelle utopie più a
Ci si rassegni
Misure
Anche di rischio
In una mi segnala che alla fine ci convinciamo tutti quando
Il rischio ci appartiene inevitabilmente ci appartiene come uomini fa parte del nostro destino un
Ma
Un rischio che deve essere sconosciuto che deve essere accettato
Alla società nel suo complesso perché
Io voglio chiudere con questa riflessione perché io credo che come uno
L'unico rischio che verrà
Non possiamo qua cade è quello di non correre mai ringrazio