La città transcomunista. Appunti di viaggio tra Bologna e dintorni

Buona sera a tutti vedo che
Ci sono molte persone in piedi ma ci sono ancora dei posti a sedere secondo se voleste accomodarvi
Non so se vi abbiamo fatto uno sgarbo togliendovi la partita ma non credo che immagino che siate qua
Piuttosto per ascoltare questo
Dibattito in cui spunto nasce dal libro di Fausto Anderlini la città trans comunista il cui sottotitolo recita appunti di viaggio tra Bologna e altrove
L'ora io ho letto per la verità molto velocemente questo libro calcolo avuto negli ultimi giorni pensavo dal titolo di trovarmi davanti a un libro molto bolognese che riguardasse l'esperienza di Anderlini in questa città ma mi sono accorto
Andando avanti con le pagine che in realtà nonostante Bologna sia l'epicentro del libro questo libro racconta l'Italia racconta l'evoluzione
Del Partito comunista non solo a Bologna ma se volete Bologna diventa
Paradigmatica dei drammi che si sono consumati per
Le varie rotture che ci sono state le scissioni cambi di nome e tutto quanto è successo dall'ottantanove in poi mi sembra pudore Fausto Anderlini sia
Abbia volutamente dato un approccio minimale dicendo che il libro raccontava i due anni di
In cui il sindaco di Bologna diventato Cofferati mentre in realtà spazia su un percorso da temporale ma anche geografico molto più ampio di quelle che sono le dichiarazioni di intenti
Chiacchierando prima di venire a sederci per cominciare questo dibattito Massimo Cacciari faceva Miuccia giustamente notare come
Dal suo punto di vista c'è anche un valore letterario del libro ci sono tratteggiati dei personaggi che sono bolognesi due di questi sono seduti tra l'altro questa sera qui dietro il palco che fanno parte della vita politica e del percorso anche umano di Fausto Anderlini ma che Possi potrebbero trovare benissimo altrove sono dei personaggi prototipi cicche
Sono a Bologna potrebbero essere altrove pur conservandone queste specificità per cui mi sembra che sa la parola sarà abusata ma l'espressione Glocal per questo libro sia la più indicata un libro che coniuga il meglio
Del locale e del globale un'analisi che oltretutto non si ferma solo all'Italia ma spazia ma per i vari temi internazionali alcuni dei quali sono Calvi anche in in questi giorni anche se lì innesta nella realtà bolognese io per così anche per un dovere di ospitalità comincerei da Massimo Cacciari
Che come sapete è sindaco di Venezia ideologo uno degli ideologi
Della Margherita inutile ogni presentazione sarebbe inutile e il quale punto viene da Venezia da un'altra cita in mano al centrosinistra immagino che quando arriva a Bologna si trova senza doversi confrontare con quella città che rispetto alla sua appartenenza politica è un po'il modello di riferimento il laboratorio e volevo chiedere a lui cos'è la sua Bologna
Tra comunista o come la o come la concepisce dal Veneto
Mi prende un po'alla sprovvista aperte
Non non sono come dire preparato ecco per parlare per parlare di Bologna fu frequentando la credo conoscendo la un po'
Ma sarà sarebbe azzardato a me dare dei giudizi il libro il libro di Fausto
Ci terrei a sottolinearlo
Invitando nel invitando tutti voi alla lettura è un libro
Di un di un di un umorista di razza
Proprio da un punto di vista letterario come tu dicevi credo che sia non solo un libro da meditare riflettere per le sue implicazioni politiche ma anche proprio un libro dal potere alla lettura
Le sue le sue descrizioni dei dei congressi del del del partito comunista sono sono davvero dei dei dei piccoli capolavori di Jumo e così anche i la rappresentazione delle figure più emblematiche non solo dalla classe politica
Bolognese del PC e poi di democratici di sinistra bolognesi ma anche ma anche nazionali
Cioè Ulivo davvero
Davvero che mi ha davvero davvero piaciuto moltissimo ma se dobbiamo ragionare di politica insomma di e non di letteratura anche se secondo me questo libro
Soprattutto di letteratura vorrei dire il falso forse non sarà d'accordo con me
Il
Beh Bologna un modello no un Bologna per me non è mai stato un modello francamente insomma o no no è chiara era chi è chiarissima è sempre stata chiarissima la sua la sua tipicità
Non per fare i modelli che non che è un esercizio parco ma evidente la storia di Bologna
Anche prima del del del conflitto mondiale eccetera eccetera ma stava del tutto peculiare non
La peculiarità nazionale una peculiarità di città
Non di regioni e neanche di Stato questo c'ha dei grandi limiti ma anche dei grandi vantaggi
è certamente il Paese europeo l'Italia in cui le peculiarità cittadini urbane sono le più forti le più sentite
E Ido e e dobbiamo valorizzare questa dimensione quindi certo Venezia per fare l'esempio appunto di Venezia non ha mai guardato a Bologna Como modello mai
E neanche la sinistra veneziana devo dire
Non ci siamo mai ispirati a un fantomatico modello bolognese
Perché appunto ogni uno alle sua alla sua autonomia cioè c'ha la sua specificità alle porte alle proprie caratteristiche come vedevo Bologna
Beh e come continuo vederla in parte anche dopo la lettura anche dopo la lettura del libro di
Di Fausto
Condivido la lettura che ne fa Fausto per noi faccio sempre l'esempio di Venezia Bologna non è un modello proprio anche per noi della sinistra veneziano della sinistra Bennet
Potrei dire anche di una certa sinistra lombarda Bologna non poté verso un modello Polo perché avevamo l'impressione frequentando negli anni sessanta settanta lo frequento degli anni sessanta
Che e lo dice Fausto di una certa di una certa chiusura autoreferenziale all'interno della sinistra di una di un di un partito
Forte ben strutturato ben organizzato capace di politiche sociali molto incisive
Ma nello stesso tempo senza senza dibattito reale non tanto al suo interno quanto con con il resto della società e con il resto del Paese
Spesso ci trovavamo quando anche con Fausto lavoravamo al Gramsci ai camici emiliano-romagnola Gramsci Veneto specie si trovano in questa di a discutere di questo
Cioè il Gramsci veneto può essendo infinitamente più debole del Gramsci Emiliano negli anni settanta ottanta svolge un'attività politica e culturale certamente di maggior rilievo
Certamente più innovativa certamente più sperimentale
E quindi condivido il giudizio di Fausto che negli ultimi anni che nell'ultimo diciamo
Proprio direi in particolare a partire dalla da questo punto di vista forse salutare sconfitta con le lezioni di Guazzaloca si è aperto in questa città invece il dibattito ricco
Quindi lei la il ruolo del sindaco è certamente cambiato non è più il il pater familias indiscusso com'era come ci ricordavamo noi no
è una figura che che dirige tra contrasti fra contraddizioni cioè in qualche modo e Bologna e che si è avvicinato un po'a quello che Bennett è piuttosto che Venezia che si è avvicinato un po'quello che a Bologna
Dove appunto ogni giorno pur facendo il sindaco con alterne fortune da quindici anni
Io credo di essere contestato da tutti
Cioè non non c'è una categoria non c'è un un settore che non che non esca quotidianamente dicendomi peste e corna
E ciò dice Fausto è bene ecco che il sindaco non sia il pater familias appunto la figura un po'patriarcale ma che sia un un
Centro di discussione di attenzione di discussione di critica va bene che la città si divide la su sulle scelte territoriali urbanistiche sociali da compiere
Va bene
Io condivido perfettamente questo punto di vista ne dobbiamo abituarci e questo non era a Bologna nella sua esperienza storica abituarci ad una ad una valutazione positiva del conflitto
Il conflitto come qualcosa di negativo a come sarebbe bene se non ci fosse no
L'innovazione viene dalla contraddizione non c'è innovazione politica non c'è innovazione sociale non c'è innovazione economica senza contraddizione
Senza interessi in campo Cetto è ostica abili questi interessi siano strutturati il meglio possibile si esprimano in forma razionale non demagogica accetto tutto ciò spicca dilemma avviene una volta su cento
La contraddizione di per sé stimola
Riorganizzazione trasformazione innovazione quindi io credo che Bologna con un finto nel corso degli ultimi
Degli ultimi anni dal punto di vista della sua cultura politica una una trasformazione positiva ecco
E non è più quindi il modello appunto di questo di questo stato sociale protettivo dove la contraddizione non c'è un un si diede eccetera eccetera ora è un centro propulsivo del dibattito politico del dibattito sociale in questo Paese
E questo credo che sia questa trasformazione credo che sia rappresentata molto bene negli Boldi Fausto senza nessun accademismo ripeto no
Proprio è rappresentata questa trasformazione attraverso il racconto la narrazione di fatti personaggi e questo rende gli può davvero i unicum nella letteratura
Politico sociologiche italiana di questi anni non rendere un discorso generale sulla trasformazione poi verremo dei partiti delle loro strategie eccetera eccetera
Il focalizzando l'uso un caso certamente emblematico come quello di Bologna esprimere queste questioni di ordine politico generale attraverso in un racconto la narrazione di personaggi reali
Ma che insomma agli occhi con
Nella scrittura di Fausto anche diventano davvero dei personaggi da romanzo da Novella e questo direi molto bello e fa di questo Ulivo qualcosa di davvero straordinaria
Grazie Massimo Cacciari e naturalmente voi potete immaginare uno dei protagonisti
Del libro sta seduto alla mia sinistra il sindaco Cofferati
C'è un capitolo intero che e dedicato a Cofferati e e che si apre con la citazione di una di una canzone dice mi sono innamorato di te perché non avevo niente da fare
Il primo capitolo della della parte dedicata Cofferati si chiama principe rosso
Anderlini ne parla con molta benevolenza anche se con un sarcasmo che peraltro non non gli viene mai meno dalla dalla prima all'ultima riga con un'ironia
Evidente
Cofferati ne esce bene da questo libro ne esce molto meglio di quanto ne esca gran parte della classe dirigente dei DS bolognesi Anderlini si è divertito credo
Forse se ne è fatto anche qualche sassolino dalla scarpa ma senza acrimonia sempre guardando questa cita questi personaggi sottolineando le magari difetti ma
Con leggerezza mi viene da dire
Allora
Cofferati lei si trova in questo libro essere il doping cioè essere quello che è stato un po'trattato meglio non teme che allora il fatto di essere stato trattato così bene le provochi contraccolpi negativi
Non ho mai i contraccolpi saranno prevalentemente brandelli perché non verrà mai più invitato ad una festa dell'Unità per i prossimi
Cento anni
D'altro canto
Come è noto il il destino di ognuno di noi nelle nostre ma lui lo vuole gestire così
Libero di farlo
No no no preoccupazione di questa natura
Poi
Credo che la sostanza si è quella che diceva adesso no Massimo Cacciari sono
Molto d'accordo con lui
Personalmente ho sempre considerato
I modelli o per lo meno ciò che veniva indicato come modello
Degno di distrazione
Non mi è mai piaciuta l'idea del modello perché penso che ognuno debba costruire le condizioni per amministrare per far delle cose da da da da da dal produrre a erogare servizi sulla base della sua storia della sua identità e di quello che ha intorno
Non c'è mai una soluzione che sia valida per tutti
Questo non vuol dire che non si debba avere anche il coraggio di limitare ciò che va bene in altre realtà però devi sempre partire dalla tua condizione
Offrirsi come modello qualche volta è anche atto di presunzione che sarebbe bene evitare
L'altra cosa che non mi piace da sempre e Lidia del laboratorio non uso mai due parole volutamente certo quando capita di spiegare perché non lo faccio
Cosa vuol dire laboratorio no ci sono non vuol dire niente ci sono insisto delle condizioni date con le quali si fanno i conti e si cerca dentro quella cornice
Di agire nel migliore dei modi possibili
Bisogna poi togliere quella dimensione a volte sacrale che alcune figure hanno è evidente questo vale per tutti i sindaci vale per Massimo come vale per me che l'elezione diretta chi attribuisce delle responsabilità delle funzioni e ti dà anche una visibilità qualcuno lo chiama potere poi in verità la vita del senese faticosa perché questo potere apparente non non c'è in concreto
Però
Il rapporto che si deve determinare tra chi è chiamato ad una responsabilità amministrativa e chi è amministrato deve essere il rapporto più laico possibile
E deve essere un rapporto che si costruisce di giorno in giorno guardando discutendo del merito non in virtù dell'appartenenza comune
Diceva Cacciari le contraddizioni ce ne sono tantissime nelle città
Con chi rappresenta degli interessi questi interessi sarebbe bello averli sempre
In accordo tra di loro volti a realizzare la soluzione migliore possibile qualche volta gli interessi conflittuali
E gli interessi confliggenti non sono quelli soltanto quelli tradizionali il capitale e lavoro i padroni gli operai
No ci sono tanti interessi in una comunità che possono entrare in conflitto e nelle comunità moderne qualche volte conflitto riguarda addirittura gli stessi soggetti
Vale il caso classico di chi lavora in un'azienda che eroga servizi dunque contemporaneamente lavoratore ma anche fruitore di quel servizio
Un tempo questi conflitti non c'erano un erano molto più blandi adesso ci sono e qualche volta esplodono nel corpo di una società il mestiere del sindacalista non casualmente è cambiato nel corso del tempo
E deve fare conto con delle contraddizioni a volte esplosive degli rappresentare contemporaneamente chi lavora e il percettore dell'effetto di quel lavoro se sono arrivati a interrogarsi
Perdoni se parlo per un attimo della mia vita passata ma era per fare un esempio di conflitto a volte difficile da gestire traffici sono
Autorevolissimi sindacalisti sanno di cosa parlo specie sono arrivati interrogarsi su come esercitare coerentemente un diritto costituzionale come il diritto di sciopero senza mettere in sofferenza alcune categorie quando agisce nel settore dei servizi è chiaro che il tuo diritto non deve diventare oggetto di sofferenza per le persone alle quali ti rivolgi soprattutto se vuoi essere
Un soggetto di rappresentanza generale
è un esempio tra i tanti possibili di questi conflitti quotidiani
Nel libro Fausto scrive che
C'è una una mia attitudine forse oggettiva a a considerare le relazioni in città come relazioni che hanno il conflitto a regola e la composizione del conflitto
Molto mutuata dal mestiere che facevo prima non so se è così ma io credo che sia normale
Avete
Nei comportamenti e poi nella nella pratica nelle scelte questa attenzione
Sulla modalità di partenza non nascondere il conflitto
Poi va da sé che sono è meglio essere d'accordo che in disaccordo e queste litanie nonché spesso a va sans dire personalmente non cerca il conflitto però esiste è fisiologico e penso che ci sia un valore oggettivo nel conflitto e nella sua Fisiologia semmai la paura anche o no perché il conflitto diventi una patologia in quel caso si bisogna guardarlo con qualche preoccupazione
Per il resto in una società complessa come quella che le città di oggi Venezia Bologna ma anche le città più grandi rappresentano bisogna essere in grado di
Guardare laicamente al conflitto ai suoi valori altrettanto laicamente alle potenziali
Ai potenziali rischi e poi con pazienza cercare di costruire la soluzione migliore la soluzione migliore non è mai quella che a tutti d'accordo
Aggiungo proprio per starà libero che la soluzione migliore va cercata realizzata nei luoghi proprio il luogo proprio è l'amministrazione se riguarda questa soluzione politiche volte i cittadini non è la sede dei partiti
Nella storia di Bologna c'era una grande mamma il PC
Che in sé rappresentava molto e che qualche volta si sovrapponeva e si sostituiva esattamente come faceva la Democrazia Cristiana non parliamo di atteggiamenti diversi a livelli che invece vedevano sminuito da questa sovrapposizione la loro funzione della loro autonomia
Nella pratica ricorrente c'è stata qualche sorpresa perché alcune cose le ha decise il sindaco dicendo ed esplicito che si prendeva questa responsabilità senza accedere all'idea che invece la scelta dovesse essere costruita in un rapporto sotterraneo faticoso qualche volta addirittura esibito con le forze politiche io ho il massimo di rispetto per i partiti
Credo di essere uno dei venticinque italiani
Per per per mutuare Manzoni che guardano i partiti con rispetto e con fiducia per il futuro però credo che ci sia una funzione della politica che deve essere esplicitamente distinta dalla funzione delle istituzioni
E della rappresentanza istituzionale
Non vuol dire avere disprezzo per i partiti anzi
Vorrei dire vuol dire aver affetto e attenzione per i partiti ma ognuno deve fare il suo mestiere
A Bologna un tempo non capitava o diciamo che le procedure non erano così esattamente ed esplicitamente distinte
So che questo crea ha creato qualche diciamo sorpresa quando è stato esercitato non teorizzato a me non piace la teorizzazione la realizzazione pratica
Della distinzione di funzioni e di ruoli credo che sia invece un elemento importante anche questo vale esattamente come il conflitto
Vale perché ognuno deve fare la parte che gli è stata assegnata
Poi le mediazioni si costruiscono lungo la strada
Diffido di ciò che viene mediato prima ancora che ci sia a la proposta di eventuale consenso dissenso intorno alla proposta ci anche l'esercizio di un normale conflitto
E cosa di questi giorni no
Ci sono temi come quello degli orari dei negozi o quello che io
Da perché mi devo sorprenda del fatto che ci possono essere opinioni diverse rispetto a quelle dall'amministrazione ma un'amministrazione responsabile parla con i suoi interlocutori prima di decidere ma non resta appesa al colloquio per sempre
Il colloquio il confronto hanno un tempo quando questo tempo finisce sì riprende autonomia anche nel comportamento e nella decisione
E si decide i cittadini mi hanno chiesto di amministrare non di continuare a discutere con i miei interlocutori fino a quando stremati uno dei due rinuncia la propria opinione no
Guardate che città in questo modo non si amministrano
Il confronto ci deve essere deve essere un confronto esplicito
Tutti devono cogliere anche la diversità di opinioni che sono in campo
Quando il confronto arriva ad un punto conclusivo se c'è l'accordo bene per tutti se non c'è l'accordo chi amministra deve decidere chi non è poi d'accordo con la soluzione che l'Amministrazione sceglie beh deciderà di fare quello che ritiene quegli strumenti che sono propri della democrazia ecco il conflitto ha delle sue regole per la composizione e anche per per la gestione non bisogna spaventarsi di nulla di tutto ciò lo considero una evoluzione sulla strada giusta che quella delle responsabilità distinte e della valutazione laica dei bisogni e dalla risposta che i bisogni bisogna dare il mestiere del sindaco oggi è questo non è stato così in passato certo che non è stato così ma guai a vivere con la testa rivolta indietro devo dire che il tentativo di prolungare oltre la sua durata fisiologica
Di prolungare un modello come quello che Fausto commenta facendo finta di parlare di oggi parlando molto anche del passato
A Bologna ha portato a qualche disastro perché non era scritto da nessuna parte che la sinistra e centrosinistra dovessero perdere il Comune
Se mi è consentito da bolognese recente un giudizio sul passato ecco si è arrivati a quel punto anche perché
Si è cercato di far sopravvivere oltre il livello fisico possibile un modello che aveva già dato prova dei suoi limiti dentro questo poi c'è una storia che riguarda i partiti che trovo interessante avendo oramai una discreta età
Più o meno quella di Fausto ho vissuto anch'io dallo stesso su angolo di osservazione l'involuzione poi la rottura con l'evoluzione successiva di un processo che ha riguardato la sinistra spero che questo processo abbia degli approdi rapidi come il Partito Democratico
Ma questo è un inciso ecco anche la descrizione di quella fase che ha rappresentato un momento di passaggio di sofferenza per molti la trovo molto divertente insomma facevo un altro mestiere stavo da un'altra parte
Però ho visto dallo stesso osservatorio di di Fausto questi cambiamenti
C'è una cosa che oggi spetta ogni tanto attorno a sorprendermi no adesso la discute su chi è più riformista dell'altro
Però cioè
Qualche anno fa non tantissimi riformista nel vecchio partito comunista era un epiteto non era un complimento
E poteva capitare è capitato anche a me di sentirmi dire tu sei riformista dovreste andare in un altro partito e io gli rispondevo perché ero testardo e tignoso no sono riformista e resta in questo partito ho visto persone che mi sono passate di corsa davanti dirette in una direzione volta corre la direzione poi sono ritornato indietro
Io poi credo che sia bello cambiare idea nel corso del tempo qualche volta ha polemizzato con quelli che cambiamo no idea troppo rapidamente e in virtù di questo cambiamento perdevano anche un po'del senso del tempo e del luogo
Ecco adesso sento che siamo tutti riformisti sono stato accusato volta
Sì essere chissà perché
Se c'è una cosa se c'è un limite che mi riconosco per primo e di essa assetti di essere rimasto per troppo tempo fermo no mi dicevano ma insomma
Questa posizione una posizione consona con la nostra storia socialdemocratico il sunto terribile
Poi dopo riformista e adesso vedo che invece la socialdemocrazia non è più una categoria del diavolo il riformismo è una pratica condivisa da molti sono contento però suggerisco sommessamente a molti non a Fausto Massimo
Ma soprattutto quelli più giovani di non dimenticare questo passato che abbiamo alle spalle ma non è così lontana
Poi mi fa piacere che alcune parole usate appunto in senso limitativo se non addirittura spregiativo adesso secolo diventate nel lessico della sinistra
Un riconoscimento di appartenenza è una sorta di vanto per o non è sempre stato così in qualche circostanza di quelle di quei congressi che che Fausto ricorda abbiamo di quindici anni fa non che era un po'più complicato dirsi riformista di adesso non puoi capiterà prima o dopo di scrivere anche delle cose appena avrò tempo come come si dice che quasi ricordo con qualche mio amico di di oggi relativamente alle dispute di quegli anni
Renderlo pubblico potrà diventare oggetto di qualche divertimento privato niente di più insomma la storia con la S maiuscola si scrive
In ben altro modo però anche questi piccoli
Aneddoti la descrizione di come andavano le cose un tempo che Fausto fa con tanta sa caso nel libro di pre molto divertente
Forse barra qualcosa poi chi ha il coraggio e poi anche la capacità scrivere divertendo non è cosa che tutti sono in grado di fare di Fausto vedere sopportare gli affetti
Può avere la simpatia del sindaco può è giusto che venga cacciato da altri luoghi così impara a scrivere quello che penso spediscono dice quello che c'ha in testa è un bel lusso è però i lussi costano lui ha scelto questa strada bene
E l'ultimo Festival dell'Unità l'ultimo prestabilita alla quale viene invitato poi farlo parlare a lungo così ci diretti era anche perché l'ultima circostanza positiva degli glielo offre
Allora il sindaco Cofferati intanto ci ha dato una notizia che anch'intenzione di scrivere un libro e magari chissà perché quando lo farà sarà presentato magari a Bologna
A una festa de L'Unità ma ha fatto anche un'altra cosa aggiunto un capitolo se volete in pubblico al libro di Anderlini perché ci ha spiegato nella prassi come si amministra o come si vede
Una città trans comunista vista dal suo punto di vista come si risolvono i conflitti come qualche volta bisogna decidere da solo in questa società tra comunista come non come si deve avere un rispetto delle istituzioni tale da non farle sovrapporre
Ai ai partiti eccetera eccetera che sono appunto nella prassi quello che significa amministrare una città trans comunista
Alla mia destra sta seduto Salvatore Caronna che è stato fino a tre mesi fa
Segretario provinciale dei DS Salvatore Caronna eh compare nel libro ha fatto un percorso con Anderlini ha vissuto gli stessi Travaglio eccetera colui vorrei entrare magari un po'più nello specifico di quello che il libro racconta e di capire se queste trasformazioni con gli stessi personaggi che immagino
Anche Salvatore abbia conosciuto e anche lui da un osservatorio diverso avendo occupato dei ruoli dirigenziali nel partito se
Se quella Bologna e quella trasformazione verso la città trasformista che Anderlini racconta è anche la sua Bologna se c'è qualcosa di diverso
Nel suo percorso personale che avrebbe invece cambiato rispetto a come l'ha vissuto Anderlini cioè vorrei che Salvatore Caronna entrasse nel merito del libro e ci dicesse cosa ha visto come e con gli occhi di Anderlini e cosa no
L'olio
Credo che
Anderlini lo dice in modo onesto nella prefazione
Dice che questo poi una
Lettura
Del tutto arbitraria sua
Non a caso si premura dicendo che si augura
Che non lo querela opere questo
Per questo libro i tanti personaggi che vengono citare
Quindi in modo molto come dire chiaro Anderlini descrive
Da un lato come sociologo
E questo è un libro io sono d'accordo con chi l'ha detto
Un libro che va a letto è una grande un pretesto
Quello di Fausto per discutere di politica innanzitutto
Per discutere di Bologna per discutere come giustamente dicevi anche tu del Paese per discutere di una particolarità che è questo partito prima il Partito comunista bolognese
E poi i Democratici di sinistra
E lo fa in mettendosi diverse casa quella dello studioso quella del letterato quella
Di del protagonista perché è Fausto è stato ed è un dirigente di questo partito che quindi ha un suo punto di vista
E poi anche quella del bambino che grida il Regno Unito quindi indicando prendendosi questo lusso
Cioè indicando i limiti i vizi
Gli errori
Le mancanze anche di in fondo però a me pare che su questo cioè un'assonanza totale
Un fax
Che in fondo questo sì anche come dire un grande atto d'amore mi verrebbe d'affetto nei confronti di questa comunità
Io non credo che ci sia una tesi particolare nel libro di Anderlini c'è una sottolineatura
Un della specificità
Di Bologna della politica a Bologna e del ruolo della funzione di un partito come come è stato il Partito comunista bolognese come sono una certa misura i democratici sinistra cioè un partito che affatto del suo legame con
La parte grande della società un punto di forza
Cioè la politica su da questo punto di vista Bologna
S qualcosa a mio giudizio di diverso rispetto ad altre realtà
Cioè qualcosa che
E più imprese
Sotto questo punto di vista io son d'accordo sul fatto che non si può parlare di modelli di laboratorio di così questo cioè è una caratteristica che c'è e che a mio giudizio Anderlini giustamente sottolinea quindi io su questo sono molto d'accordo
è una lettura che mi convince
Come mi convince diciamo così il fatto di dire che questa grande storia
Che ha avuto la sua crisi più evidente con la sconfitta del novantanove
A un certo punto avvenuta ad esaurimento e si è aperta una nuova fase e da qui l'idea del viaggio della transizione
Del fatto che siamo dentro un processo ancora non compiuto io la trovo particolarmente convincente ed efficace
Cioè del fatto che
C'è un passaggio inquilini dice questo il momento in cui
Ci sono alcuni momenti in cui puoi fermarti guardare
Che sta cambiando come stai cambiando e come sta cambiando la tua vita in questo caso come sta cambiando la politica il partito in questa città ecco io credo che noi siamo dentro questo processo
Di profonda trasformazione Fausto lo racconta
E mi pare che sotto questo punto di vista diciamo così il
Il tema sia quello di come
Riuscire a trasferire
Nel futuro
Questo mi pare diciamo alcune delle caratteristiche migliori di queste esperienze
E sono per l'appunto la partecipazione non la mancanza della discussione la partecipazione il coinvolgimento il fatto di a vere una rete ampia di persone che possono dire la propria e sentirsi parte di un processo più o collettivo più grande in questo senso l'idea di fare diciamo così di trasferire questo
Patrimonio nell'idea di un nuovo grande partito democratico a mio giudizio qui può avere un punto forte
Don di sperimentazione ecco anch'io sono tra quelli che quando si parla di laboratorio sono contrario perché da un lato dà il senso di un complesso di superiorità
Cioè siamo i laboratori perché sei migliori non è dimostrato da nessuna parte dall'altro di inferiorità perché è come essere delle canaglie non è simpatico che devono fare degli esperimenti no io penso invece che qui ci siano le condizioni
Per provare ad andare avanti su un processo
E sotto questo punto di vista diciamo l'esperienza degli ultimi anni a mio giudizio è un'esperienza che può essere un con di una certa di un certo interesse
E in questo io credo che
L'idea
Di considerare la politica una parte importante
Della attività di una società sia un fatto molto molto molto significativo e questo Bologna lo ha saputo fare e credo che dovremmo riuscirà a trasferirlo
Nel futuro quindi sotto questo punto di vista condivido molto la lettura che Fausto da del libro
E mi pare diciamo così convincente
Alla fine dell'intervento di Caronna mi dà un assist per coinvolgere Andrea De Maria che sta seduto allarmi estrema sinistra e che ha raccolto l'eredità di Caronno da tre mesi il segretario provinciale dei DS e quindi è una delle persone che
E incaricata da qui in poi di cercare di organizzare il consenso in una citare in una provincia dove il partito non è più sovrapponibile all'istituzione che deve forse trarre lezioni da quello che in Anderlini ha scritto per cercare di capire cosa sarà questo partito nel futuro e come si potrà rapportare venendo da questa esperienza e da questa storia
Con i suoi elettori e con più in generale tutto il pubblico dei cittadini allora ad Andrea De Maria vorrei proprio chiedere questo
Di questo libro che cosa si porterà dietro nella esperienza che appena cominciato a intraprendere quali insegnamenti ritiene utili per il lavoro che lo aspetta
E come immagina di calarsi dentro questa città
Trans comunista
Siamo intanto che liberazione una descrizione del sottoscritto che poi Anderlini innesto morto in un modo particolare che magari nel corso della serata racconteremo
Dove si sottolinea un aspetto che per me personalmente molto è sempre stato molto importante prima di tutto sul piano umano personale adesso al di là dei ruoli che volta a volta ognuno di noi ricopre che legame con la nostra storia e con le nostre radici
è vero questo per me è un fatto anche personalmente molto importante una caratteristica anche della mia identità personale a cui io tengo molto accese quando questa sale in prima fila tra il papà di Anderlini
Padre dell'Ina è stato una coraggiosissimo comandante partigiano ed è stato una di quelle persone che ha scritto quelle pagine bellissime della nostra storia che sono state la lotta per la libertà e la democrazia contro il fascismo e contro il nazismo
E io sono convinto che per affrontare le sfide difficili che abbiamo di fronte
Che ha di fronte la nostra comunità politica questo partito politico l'Ulivo la nostra coalizione
Per affrontare le sfide che ha di fronte la nostra comunità civile in questa città questo territorio metropolitano le radici siano importanti sia importante il senso della nostra storia sì importante ricordare quello che ci ha portato fin qui quello che abbiamo saputo fare
Perché anche senza queste radici una festa dell'Unità come questa non ci sarebbe non ci sarebbero mille cinquecento volontari che questa sera lavorano gratuitamente negli stand
E però proprio perché dobbiamo avere la consapevolezza di questa era di sì io sono molto convinto dei ragionamenti che sono stati fatti fino ad ora
E cioè oggi abbiamo di fronte una stagione in cui bisogna cambiare siamo di fronte a una stagione che ci richiede un'innovazione molto forte
Se la richiesta dopo la sconfitta del novantanove
E ce la richiede ancora di più per essere all'altezza della fine della fiducia così anche che i cittadini ci hanno accordato un accordato a Sergio Cofferati democratici sinistra la nostra coalizione nella vittoria del due mila e quattro può negli appuntamenti elettorali successive
Prima di tutto bisogna cambiare nel governo della città
Bisogna cambiare proprio perché quel sistema di governo che è stato descritto con efficacia qui che è stato descritto bene nel libro e ci ha permesso di scrivere delle pagine importanti della storia di Bologna era entrato in corto circuito
Forse perché era troppo perfetto questa la lo stimolo più bello che ho trovato le pagine di Anderlini
C'è in questo sistema di e si teneva sempre via di accordo fra le diverse categorie corpi intermedi partiti in questo ruolo del partito comunista di di luogo di sintesi un po'di tutte le esigenze che si muovevano nella comunità
Alla fine si era creato una situazione di sostanziale immobilismo e sono gli stessi si erano concentrate tutte le contraddizioni della società a un punto che non a un certo punto non siamo più riusciti a reggere
Ecco oggi bisogna pensare a una stagione radicalmente diverso in cui appunto ci sono ruoli e funzioni diverse in cui ci sono tanti attori che dialogano fra loro e in cui anche il nostro partito riprende appieno quello che il suo ruolo naturale
Una sede che promuove la partecipazione dei cittadini che indirizza l'azione di governo
Che ha una sua posizione una sua opinione che mette in campo ma che poi vede un ruolo diverso che spetta che incaricato di ruoli pubblici nelle amministrazioni ruolo diverso dell'organizzazione della comunità e così via
E l'innovazione riguarda oltre che il metodo anche la prassi di governo per esempio governare oggi lo stato sociale significa affrontare delle sfide molto diverso dal passato
C'è l'invecchiamento per fortuna c'è della popolazione c'è la sfida della minime immigrazione extracomunitaria
Ci sono esigenze delle delle famiglie delle persone sempre più complessa dei tempi di vita e di lavoro sempre più articolati ecco non si può ad esempio affrontare questa sfida con le ricette del passato
Questo riguarda l'innovazione delle politiche di governo ma secondo me riguarda anche la ragione di fondo per cui bisogna andare avanti su questo progetto il Partito Democratico
E cioè io credo che a sinistra centrosinistra abbiamo molto bisogno di fare incontrare fra loro identità culture politiche diverso
Quelle che vengono da tradizione del movimento operaio quelle che vengono dalla tradizione del cattolicesimo democratico quelle che vengono dal pensiero laico e liberaldemocratico voglio farle questo esempio delle politiche sociali
Noi siamo in una terra che prima di tutto ha risposto alle esigenze dello stato sociale a un'esigenza di redistribuzione del reddito per realizzare obiettivi di di giustizia sociale attraverso un forte ruolo dello Stato degli enti locali
Questo non è un ruolo a cui gli enti locali devono abdicare
Però io credo che nell'incontro fra una cultura che per esempio ci fa pensare che la singola persona se al suo vicino che sta male interviene anche direttamente ad aiutarlo
Noi abbiamo molto da imparare diciamo che entrambe le parti hanno da imparare dall'incontro fra queste tradizioni
Fra un forte ruolo degli enti locali ma parte un forte ruolo del volontariato delle persone della solidarietà sociale del privato sociale sì puoi mettere insieme con l'articolazione di politiche che ci consente di rendere oggi più efficace lo stato sociale di fronte a sfide
Che sono radicalmente nuove e qui c'è la grande improba Lore dell'idea del partito democratico paté non una spartizione di poltrone non un incontro fra gruppi dirigenti poi certo questo ci dovrà essere la politica anche gestione del potere anche costruzione di equilibri ma adesso deve essere qualcun Prato una grande discussione nella società dove identità culture politiche diverse si incontrano e maturano insieme una capacità più efficace di affrontare i problemi
è vero che da questo punto di vista la storia di Bologna ci può insegnare molto interni di partecipazione anche di incontro fra culture diverse
E ci può insegnare Ponto anche per le sfide appunto di novità complesse che abbiamo di fronte oggi infine per attirare l'attenzione dei giornalisti presenti che in parte sono un po'distratti
Dico che c'è anche una cosa con cui in cui non sono d'accordo con Sergio Cofferati
Tema che mi viene richiesto con una certa frequenza che finora non è mai accaduto per ragioni magari spiegherò dopo che comunque ha spiegato in altra sede
Anderlini ci deve venire alla prossima festa de L'Unità anche perché la trappola che mi ha fatto merita la giusta punizione e cioè un coinvolgimento permanente in molti dibattiti anche più noiose impegnativi di queste grazie
Allora Anderlini mi mi scuserà ma non è tentativo di ostracismo a priori ma no non ancora non lo coinvolgono lasciamo il forte no perché c'è già un ostracismo rispetto al libro attenzione anche perché mi sembra che
Lo stia molto ben seduto e molto tranquillo non abbia nessun problema di essere messo all'indice ho dichiarato come eretico e forse anche questa
è uno dei risultati del fatto che la città è diventata trans comunista ma appunto mi scuserà anteprima
In tutti i discorsi non casualmente spuntato un nome lo ha evocato Cacciari Caronna Cofferati e De Maria tutt'a tutti a un certo punto di questa discussione è venuta la parola partito democratico
Badate bene non è che non ha a che fare con il libro il fondo anche nel libero Anderlini lo ipotizza come uno degli sbocchi possibili di questo lunghissimo travaglio
Che lui vada realizzare quindi se parliamo di partito democratico parliamo di qualcosa di estremamente attualità ma siamo ancora con i piedi nel piatto di questo libro che lo evoca appunto come possibile scenario future come sbocco per Travaglio
Di partito democratico si è parlato molto anche di questa estate qualche volta è sembrata anche appunto una discussione estiva quando la politica va in ferie e questo è un argomento sempre verde
Da tirar fuori ci sono state delle posizioni diverse Rutelli in un'intervista tra l'altro ha sottoscritto ha detto o lo facciamo altrimenti cade il governo Prodi
Fassino ha posto il problema della polis della possibile collocazione europea Franceschini va oltre questo tipo di amanti hanno notato come esistono delle feste di partito ma ancora non esiste una festa dell'Ulivo che dovrebbe essere diciamo così quell'esperienza che induce a in sé le radici che poi porteranno al Partito Democratico insomma c'è stato un grande esercitarsi su questo ma quando si vanno a tirare le somme
Sembra sempre che il partito democratico sia
Sia qualcosa che tutti vogliono ma che poi alla fine nessuno fa e così Massimo Cacciari o c'è una reale volontà di arrivare a farlo secondo te
Forse c'ho pure
Questo tema la conclusione logica anche del del percorso di Fausto nel suo libro
è un tema è un tema difficile ma il Crodino sì salta
Sia per i DS sia per la Margherita
Molto molto schematicamente anzitutto bisogna sapere e decidere che si tratta di fare un nuovo soggetto politico non una coalizione
L'Ulivo era una coalizione
Una coalizione con un programma minimo di governo un partito nuovo soggetto politico se lo vogliamo fare non può essere costruito così
E quindi oggi all'ordine del giorno è quello di un partito politico di un nuovo soggetto politico di massa popolare
I cui soci fondamentali fondamentali nove esclusivi ma fondamentali devono essere DS e Marguerite
Intorno a questo nucleo io mi auguro si possono aggregare tante e diverse altre famiglie correnti politiche ma la condizione necessaria eh
Un'alleanza strategica un'intesa strategica per dar vita a un nuovo soggetto politico organizzato partito tra DS e Margherita
Questo è il tema su cui si giocano i gruppi dirigenti e dei DS e della Margherita
Perché questo perché altrimenti il governo Prodi sarà strutturalmente debole eccetera Cetto tutto questo ma anche per altri motivi
Motivi assai più di fondo assai più strategici che non semplicemente la sopravvivenza per quanto importante dell'attuale governo o meglio la capacità di governare dell'attuale governo Tibet sopravvivere
E cioè io ritengo che ormai dobbiamo uscire e cito Fausto Anderlini da una ormai sempre più astratta stantia Rumi nazione identitaria
Da parte delle forze che compongono DS e Margherita dobbiamo prenderci conto che ormai gran parte del nostro elettorato non ricorda più quelle identità quelli identità
Che noi anche per ragioni anagrafiche dobbiamo guardare oltre quell'identità
Ma non solo per queste ragioni anche perché quell'identità si sono nei fatti andate un giocando nei fatti e non poteva essere diversamente
E non poteva essere diversamente
Perché ma perché c'è una trasformazione Interna alle forze politiche che compongono le correnti politiche compongono alle culture politiche compongono DS Margherita e Vieri danni da una generazione ormai in corso una trasformazione interno affissi o logica
Cioè non è una questione che avviene in astratto in laboratorio per dirla come prima
A tavolino nient'affatto
è una convergenza tra queste correnti politiche che si stanno sviluppando nei fatti ormai da una generazione a questa parte
Ma velo immaginate un un esponente un leader del Pci che propone le politiche chi ha proposto ultimamente Bersani ve l'immaginate
è immaginabile e cosa è stata una operazione a tavolino è stato una trasformazione politica culturale all'interno delle componenti che al nove si richiamavano o insistevo o vivevano nel PC
E lo stesso discorso si può fare per altre componenti per componenti del riformismo cattolico interno alla Margherita cioè è una cosa che matura nei fatti nei fatti
E che noi dobbiamo portare finalmente a sintesi a sintesi
Perché i dice perché soltanto così potremo dar vita in Italia ha una forza politica riformatrice di governo di governo cambia anche la massa critica necessaria e sufficiente e poi per agire come assente la coalizione di governo del centrosinistra non sta in piedi una casa senza le strutture portanti
Non sta in piedi una casa solo con delle pareti diviso di cartongesso occorre una struttura portante e la struttura portante è possibile realizzarla non a tavolino all'avvocato Rio ma perché le componenti essenziali dei né correnti riformisti che fondamentali di questo Paese si sono allontanate trasformando dalla generazione a questa parte in modo convergente
E allora la nostra responsabilità oggi è portare a sintesi questo poco accesso dando vita a questo nuovo soggetto politico è difficile è difficile quanto necessario
Quanto necessario
Questa era l'idea
Crescano all'idea che muoveva tanti di noi una generazione fa che muoveva il sottoscritto che voleva far altro attraverso allocarsi gli esperimenti allora si laboratori e può bandire prova dentro miglioristi approvata l'altra parte promosso peppola sotto
E prova con Occhetto eccetera eccetera allora siano collaboratori ma adesso non lo sono più
Perché questo processo è avvenuto c'abbiamo un partito la Margherita che nasce io continuo a insistere nasce il non sono affatto ideologo della Margherita né niente di tutto ciò sto cercando di di fa di tentare di ragionare insieme per comprendere la necessità no ma è anche l'urgenza l'urgenza di dar vita a questo nuovo soggetto politico
Questo è il punto fondamentale che dobbiamo discutere queste unità della ma credo che ce l'ha un partito la Margherita che nasce nasce per sciogliersi all'interno del partito democratico è la sua ragione sociale la sua ragione di essere
Questo è e e non può dimenticarselo questo la Margherita Lupo dimenticarselo non puoi in alcun modo essere quello che frena in nessun modo perché tradisce in questo caso la sua ragione sociale
Nasce per dar vita al alla sintesi tra forze liberali forze democratiche laiche e forse del riformismo cattolico nasce per questo
E quindi è la sua missione il partito democratico e la sua e in sede di muove nel suo progetto
E quindi guai se la Margherita appunto si attarda supposizioni di sopravvivenza e di rendita perché proprio tradisce la sua maggiore dieci e naturalmente verrebbe penalizzata durissima mente perché certamente i voti che ha preso
A livello locale come a livello nazionale sono voti
Esclusivamente di persone che puntò sul Partito democratico esclusivamente esclusivamente ciò che in alcune zone in alcune aree ma esclusivamente soprattutto da da da comincio
I democratici di sinistra vediamo la storia recente
Cosa hanno tentato seriamente da Occhetto in poi poi semmai se avremo tempo vi torneremo su quelle
Stupende pagine di Fausto Coppi conquista letterario dedicato il primo in contesti di Chiesa quello di Rimini particolare che poi mi sembra abbiamo vissuto un po'insieme quel quel congresso
E vediamo un po'questa è stata presa i tentativi seri gli appassionati di dar vita imita di creare in Italia quell'asse portante della coalizione di centrosinistra di cui parlavo su un modello socialista socialdemocratico basta ma è stata la cosa uno la Cosa due la posa tra gli stati questi tentativi
Non può riuscire in Italia
Per ragioni storiche è una prospettiva che de che necessariamente doveva fallire
Non riesci soltanto con questa tradizione politica in Italia a creare il il cento il coagulo delle forze riformisti che del paese è una storia diversa quell'italiana rispetto a quella francese rispetto a quella spagnola per non dire di quella tedesca di quell'impresa in Italia un cioè la componente che deriva dal riformismo cattolico all'interno del partito democratico riformista o se no la tradizione socialista socialdemocratico in Italia arriva al venti per cento li si ferma e non c'è niente da fare
Questo è stato la cosa uno la Cosa due la Cosa tre
Quindi anche la storia dei DS in questi anni è pur essendo completamente diversa e ben più radicata di quella della Margherita è una storia che si conclude invece saltuariamente nello scioglimento all'interno del partito democratico all'ordine del giorno oggi se non vogliamo perdere questo treno che non ritorna più
Che non ritorna più eh porre chiaramente l'agenda dello scioglimento
Di DS e Margherita ed è la nascita del partito democratico
Se mi permettete un ricordo personale o ricordo appunto due anni fa in una città che pure è molto cara a Sergio Cofferati che a Cremona dove c'era il sindaco Cacciari ha una festa dell'Unità e strappo tra gli applausi convinti quando si parlava quando ha ribadito questa necessità di unire le forze riformiste di scioglierle in questo partito
Ma mi viene appunto da dire sono passati due anni Cacciari lo diceva allora lo diceva già molto prima di allora e tutte le volte che si confronta con una platea sembra sempre che questa esigenza di unità privi sia una richiesta che arriva dalla base ma che trova forse ed è la domanda per Sergio Cofferati un po'più scettici vertici in fondo si dice la Margherita arriva da un'esperienza in cui ha già fatto un esperimento in cui radici diverse culture diverse si sono mescolate per dar vita a questo partito da questo punto di vista può essere più pronta la sensazione diffusa comune sia che non tanto gli elettori quanto la classe dirigente dei DS proprio per la natura di quella identità che Cacciari dice data comunque sfilacciando sì rendetevene conto ci siano delle resistenze maggiore a sciogliersi e a fare quello che Cacciari ci ha detto è così Cofferati è un'impressione giornali
Ricca
Ma intanto volevo dirti che massima è tornato anche quest'anno a Cremona e lo annoia plaudito sullo stesso tema a conferma che è rimasto un clima sul quale vale la pena di riflettere
Perché non è scontato che questo clima duri all'infinito io penso che per non eludere la domanda che mai fatto le difficoltà ad arrivare all'obiettivo del quindi trent'che condivido interamente che adesso ricordava Massimo le difficoltà siano presenti nell'uno come nell'altro partito e riguardino però sostanzialmente i gruppi dirigenti
Questo genera anche una preoccupazione io non so se gli elettori hanno una pazienza lunghissima
Se guardo a quello che è capitato a Bologna
Ma non non soltanto qui
Alle ultime elezioni politiche poi si possono fare come esempi le amministrative nelle quali sono stato eletto Sindaco contemporaneamente le europee dopo le regionali poi sono arrivate le elezioni politiche in ognuna di queste circostanze
Quando
Margherita e DS
In qualche occasione anche con lo stile prima della Rosa nel Pugno si sono presentati insieme
Hanno avuto sempre un riscontro elettorale più consistente di quando si sono presentati separati l'ultimo esempio ma è forse il più clamoroso e quello delle elezioni politiche
La lista unica
A Bologna
Ottiene il quarantasette virgola sei per cento dei consensi
I partiti separati nell'altro ramo del Parlamento arrivano ad un risultato interessante come somma algebrica ma di sei punti e mezzo inferiore a quello della lista unitaria
Sei punti e mezzo sono uno sproposito sono un grande partito nel sistema italiano e se poi si guarda a come
Composto
Questa differenza si scopre che insieme sì ottengono consensi dal centro
A discapito del partito di Antonio Di Pietro dell'Italia dei Valori e si ottengono consensi a sinistra a discapito dei Comunisti Italiani e di Rifondazione
Ancora più da vicino si scopre che sono voti di donne di giovani dunque c'è un fascino e norme
Della lista unitaria
Nel mezzo nel corso di questo tempo c'è ancora una cosa interessantissima che sono dei risultati delle primarie
Gli elettori delle primarie sono un bacino di grande interesse centotrenta mila persone che votano per Romano Prodi alle alle primarie
Anche qui con una dichiarazione di volontà che non è riconducibile al comportamento tradizionale dell'elettore certo sono elettori dell'Ulivo ma sono una cosa in più dei semplici militanti della Margherita
Dei DS perché vanno a votare dichiaro nel gioco scelgono e poi hanno anche una soglia di fatica non non di poco conto
Le lezioni sono fatte nei seggi tradizionali le lezioni per le primarie devi andare a cercare dove andare a votare ti devi scrivere fai un'azione positiva molto impegnativa
Io sono messaggi
Enormi nella loro semplicità e nella loro dimensione dunque guai a sottovalutarlo il tempo può in politica non è una variabile indipendente non è una cosa marginale
Il tempo per provare a fare il partito democratico e questi
In virtù di questa esplicita dichiarazione di intenzioni da parte di una quota rilevante dei degli elettori
Del centro sinistra aggiungo che intravedo poi posso sbagliare ma effetti positivi anche per gli altri se nasce il Partito Democratico
Ci sarà un processo che riguarderà anche la sinistra radicale ma anche il centrodestra
Il processo di concentrazione di concentramento di di di di di energie che riguarderebbe noi non lascerebbe indifferenti anche gli altri
La semplificazione che nasce fa bene alla rappresentanza istituzionale non solo aiuta il governo di adesso ma rende più semplice anche il cammino futuro
Aggiungo che
Si possono avere poiché riscontri ulteriormente positivi perché
Chi ci stimola chi è chiamato
Anzi chi ci chiama a fare questa scelta
L'elettorato più giovane
Senza incontrare resistenze nell'elettorato più tradizionale
E più anziano
è un'osmosi importante che non c'è sempre stata e insisto non è scontato che ci sia ancora nel futuro se non troverà risposte la responsabilità sulle spalle di chi è
Dei gruppi dirigenti di adesso
Bisogna uscire dal balletto che ogni tanto viene riproposto e che trovo particolarmente stucchevole ho fatto i capelli bianchi per cercare di scappare del del dell'alternativa base vertice chi deve decidere
Chi oggi ha la responsabilità per decidere sono i gruppi dirigenti nazionali
Non altri
Poi la base ma che cosa pensa te l'ha già detto è andato a votare per il candidato ha votato nelle elezioni in tutte le circostanze che gli sono state proposte con un livello di fidelizzazione di partecipazione che non ha riscontro in nessun altro Paese
Europeo non parliamo del modello americano dunque devono decidere quelli che sono chiamati a decidere sono gli attuali gruppi dirigenti dei partiti mettendo in discussione anche se stessi
Che cosa è chiesto questi gruppi dirigenti di decidere di avviare un processo di essere generosi nel farlo
Disco mettere su un risultato devo dire che hanno scommesso non particolarmente azzardata visto e i riscontri che abbiamo che abbiamo avuto e lo devono fare individuando il punto di arrivo che quello che diceva del suo massimo
Cioè lo scioglimento di quel che c'è
Di un percorso Breve aperto perché se altri vogliono partecipare non devono essere esclusi
Con ragionando ragionevoli possibilità di arrivare alla conclusione positiva che si prefigura e che c'è il resto rischia di essere sì pericoloso perché si perde tempo
Aggiungo un'ultima cosa non è casuale che siano
Più convinti di altri
I sindaci i presidenti delle Province
I presidenti delle Regioni non è una ragione generazionale né di appartenenza insomma massima partito non partito è un altro si possono fare nomi di tanti altri nostri colleghi che sono distribuiti di qui e di là
E perché c'è questa convinzione maggiore ma perché credo che ognuno di noi misura quotidianamente l'importanza dello stare insieme
E anche gli elementi di convergenza sul merito che forse in altri luoghi appaiono meno letti
Però bisogna fare in fretta perché
Il tempo oggi ci dà questa possibilità ma non è scontato che posso essere così ancora a lungo
Devo dire la verità vedo qui in una città come Bologna ma anche altrove abbiamo fatto insieme lo discussione a Venezia non molto tempo fa che c'è una crescita di consapevolezza che un po'conforta però non bisogna lasciarla cadere
Ci sono degli appuntamenti ravvicinati nei quali si parlerà del tema credo che occorra
Da parte di ognuno fare il piccolo passo nella direzione giusta
Poi in fondo questo ci viene chiesto sottrarsi a questa responsabilità è assumerà una responsabilità ancora più grande e poi pagarne le conseguenze dopodiché non potremo dire che è colpa di altri sarebbe soltanto colpa nostra
Credo che ci siano le condizioni per fare in fretta
Le scelte che possono e devono essere fatte ma sono molto convinto del ritorno positivo ci sono tanti ragazzi che non hanno militanza nella Margherita ne
Nei Democratici di sinistra e ancor meno nella storia che viene raccontata nel libro di Fausto ma voto non per una prospettiva unitaria
Guardate
Poi la smetto c'è una cosa singolare ma anche se significativa e che viene poco commentata in verità
I Comunisti italiani Verdi due culture
Che non sono facili da mettere insieme se si guarda alla loro storia alle elezioni ampi politiche si son presentati insieme che cosa capita anche loro in un ramo del Parlamento che dove si son presentati insieme raccolgono un risultato che li dovrà far riflettere anche per dopo parlo sempre di Bologna
Da soli fanno due virgola due e due virgola cinque insieme fanno sei e mezzo hanno incontrato lungo la strada
Un consenso dove si son presentati insieme più grande dei singoli partiti perché perché anche loro elettorato premia culture diverse che però fanno lo sforzo di mettersi insieme per cercare di scrivere una storia nuova
Poi quando si parla di riformismo delle sue accezioni delle sue radici credo che niente di più evidente
Sia riscontrabile quindici quando si prova a fare questo sforzo sia generosità e si assume il rischio del caso poi alla fine vieni premiato non rendersene conto volgere la testa da un'altra parte dunque sono iscritto non da adesso del partito di chi sostiene che bisogna agire in fretta e bisogna farlo in questo modo poi il ritorno ci sarà sarà
Indiscutibile molto netto lo è stato in ogni circostanza non vorrei essere chiamato a commentare invece un orizzonte una è una condizione diversa a quel punto ci sarebbe solo la mestizia di riscontrare che un'occasione straordinaria e passata semplicemente non l'abbiamo colto
Cacciari volevo tornare un attimo a te perché
Cofferati ci ha detto
In un passaggio del suo intervento che il Partito Democratico potrebbe innestare un circuito virtuoso di aggregazioni e quindi il quadro politico sarebbe semplificato tutta è spiegato compassione
I motivi
Per cui bisogna fare il partito democratico spesso viene usato da chi non lo vuole un alibi che io immagino come tu la pensi ma ti chiederei di sgombrare o davanti a tutti c'è chi dice come facciamo a fare il Partito Democratico con questa legge elettorale così
Proporzionale allora
Si deve prima cambia la legge poi fare il partito o l'argomento è assolutamente risibile
No no non è risibile l'argomento però non può essere accampato come scusante
Ora siamo al governo
E io credo che la la dimostrazione la prova la prova del nove
Di quella volontà anche Cofferati auspica come da parte dei gruppi dirigenti in primis di DS e Margherita di fare il partito democratico sarà se portano rapidamente
In discussione in Parlamento una nuova legge elettorale
Se ciò non dovesse avvenire significa che non hanno nessuna intenzione di fare il partito democratico
Il top manager chiaro e semplice
Perché è evidente che si può fare benissimo il Partito Democratico anche con qualunque legge elettorale
Ma è altrettanto evidente che questa legge elettorale è pensata conto una una riorganizzazione in senso razionalmente di polare del sistema politico italiano questo è pacifico è stata pensata contro questa prospettiva che invece quella che ufficialmente e fatta propria da tutte le forze del centro beh dal da DS e Margherita da quindici anni a sta parte quindi se non si vuole riformare questa legge elettorale vuol dire che ci sono diciamo così delle riserve mentali pesantissime sulla prospettiva del partito democratico magari inconfessate ma ci sono questo non c'è dubbio alcuno
Grazie
A Massimo Cacciari Carolina fa parte di un partito il cui segretario opposto un altro problema che è quello dell'appartenenza europea questo Partito Democratico eventuale e futuribile possibile
Dove si siede al Parlamento europeo visto che nel Parlamento europeo ci sono ancora le due grandi famiglie del socialismo e del ribellismo e non c'è se volete una esperienza analoga Fassino lo ha ricordato anche quest'estate ma Carolina è un problema solo nominalistico o non è forse vero che l'Italia potrebbe dire all'Europa quello che a me sembra già evidente cioè non c'è nessun Paese europeo dove la sinistra si è al governo
Dove i socialisti governino da soli già in casa propria in tutte le esperienze ci sono le aggregazioni e dunque all'obiezione di Fassino non si può rispondere così cioè indichiamo noi all'Europa la via per superare una contrapposizione che forse ancora novecentesca
Innanzitutto io credo che sia del tutto evidente che
La questione della nascita in Italia di un
Di un nuovo partito per il futuro
Dellas
Del centro sinistra della sinistra sia
Evidente ineludibile
Io penso che noi commettiamo un errore grave sì considerassimo lo dico in modo particolare
Io sento ogni tanto il termine è un'esigenza il partito democratico no io credo che sia una grande opportunità
Cioè la possibilità per la prima volta del nostro Paese
Di mettere insieme finalmente
Tutte le grandi culture riformiste di questo prego non in un'ottica novecentesca ma che guarda al futuro
Questa è una grande opportunità che abbiamo
Non coglierla a mio giudizio sarebbe fatale non è che io non sono tra quelli che pensano che se ecco
Voglio dire continuerà ad andare avanti il sistema politico con ragione il venti per cento non oltre il venti per cento per un partito
Di ispirazione socialista e socialdemocratico ma continuerà ad andare avanti invece io penso che abbiamo l'opportunità di costruire qualcosa che è veramente in sintonia con un con il nostro tempo
Sotto questo punto di vista io credo che non sia velleitaria il ragionamento che abbiamo che fatto Fassino che fa D'Alema cioè che ha fatto Amato
Di porre anche alla famiglia socialista il tema di come allargare quelli campo d'altro canto se ci si pensa
Il Partito Popolare Europeo
In questi anni ha fatto un'operazione
Non indifferente mettendo dentro con la crisi della servitù tedesca mettendo dentro tutta una serie di forze partire da Forza Italia e addirittura Fini dice che vuole
Aderire o comunque pensa di poter aderire anche quel partito quindi nel campo conservatore di destra c'è stata un'operazione di allargamento dei vecchi confini
E io credo che sotto questo punto di vista non sia sbagliato
Che noi opponiamo la necessità di costruire anche su quest'altro versante un nuovo soggetto
Anche qui dicendo anche in modo abbastanza esplicito che si collega anche con la un'altra forza che è il partito democratico americano che a mio giudizio deve
Diciamo così noi non possiamo più pensare che non esista
E sotto questo punto di vista io credo che qui non c'è in questo caso
Un atteggiamento velleitario
Da parte nostra ma cogliamo
Un'esigenza reale
Cioè di riflettere su come costruire effettivamente un nuovo soggetto politico
Anche in campo europeo
Che sia più in sintonia con questo nuovo testo
Non è un tema io adesso
Sono tra quelli che dice noi non dobbiamo partire da qui perché se no no però non è un tema
Come dire il rilevante quello della col collocazione
Averlo declinato in questo modo a mio giudizio può essere un modo per risolvere un problema che c'è c'abbiamo la solita battuta io non voglio dei mormorii democristiano quell'altro non vuole morire socialista del quell'altro che dice ma è meglio non morire eccetera tuttavia il tema
Di
Come dire superare
La convinzione che ognuno di noi sia autosufficiente
Culturalmente capace di rispondere a tutti i problemi nuovi
è a mio giudizio un tema che c'è e che riguarda anche la grande famiglia dei socialisti europea sotto questo punto di vista io credo che l'impostazione che è stato dato dal prossimo sia un'impostazione giusto
E che ci può permettere di superare uno scoglio di questo tipo voglio dire solo una cosa e finisco
Noi abbiamo fatto io sono tra quelli che non ama molto questa discussione tra chi accelera chi noi abbiamo fatto delle proposte qui a Bologna
Concrete
Perché è piuttosto che discutere agitati sul fatto dobbiamo farlo dobbiamo poi non succede mai niente secondo me bisognerebbe incominciare a fare delle cose non ha fatto qualche proposta che può sembrare minimalista
Qualcuno dice il solito pragmatismo emiliano
Anche qui lo ripeto i pragmatici emiliani governo da molto contro qualche eccezione da molto tempo dove ci sono dei gran teorici cioè non governo praticamente neanche qualche bocciofile io dico che noi dovremmo incominciare a mettere qualche punto fermo ad esempio
Avevamo proposto penso si farà un'assemblea di tutti gli eletti
C'abbiamo i potenziali iscritti che sono quelli delle primarie
Perché non chiamarli avevamo proposto ad assemblee
In cui
Si discute con loro
Di questo nuovo soggetto politico costituire delle sedi uniche
Far partire anche
Delle forme di adesione per chi vuole come dire prescriversi diciamo così a questo nuovo soggetto politico per arrivare a te cioè con un percorso a costruire le basi per quello che poi inevitabilmente sarà l'appuntamento finale io su questo sono molto molto convinto e penso che sotto questo punto di vista ci siano tutte le condizioni per evitare una discussione stelle e invece per fare una grande operazione politica di cui ha bisogno
Certamente il governo Prodi in ma di cui ha bisogno innanzitutto il Paese
Perché avere una grande forza politica collegata con
L'Europa è collegata con gli Stati Uniti d'America
è una grande opportunità per questo Paese è una grande diciamo così o occasione perché questo Paese essiccata quella condizione di anomalia che ha avuto per troppo per troppo troppo tempo e che ha prodotto dei danni
De Maria ma perché allora la convinzione diffusa è che se c'è uno scoglio nell'arrivare al partito democratico ossia la resistenza dell'apparato dei DS voi la sentite questo o no
Intanto informo che praticamente l'apparato non c'è più nel senso che i compagni che a tempo pieno lavorano per la Federazione sono molto molto pochi
Disse con apparato si intende l'apparato dei funzionari anzi ne abbiamo un po'meno di quelle che ti servirebbero per un partito così organizzata come abbiamo adesso
Ma a parte questo no io credo che la nostra gente i volontari della festa dell'Unità quegli uomini e quelle donne che fanno vivere il nostro partito siano pronti a questa sfida
Anzi sono tra quelli che ce lo chiedono di più
Io non nascondo che tra la nostra gente ci siano anche delle preoccupazioni e delle incertezze
Ci siano dei compagni e le compagne che hanno dei dubbi
Io vi devo dire che sento molto la responsabilità di portare tutte le nostre forze in questo percorso
Anzi ho detto più volte che quando si discute citerò in particolare ci tengo citerò in particolare che ci siano quei compagni che hanno più perplessità
Tanto perché nella discussione i punti di vista qui che si fanno sempre bene
E poi perché noi abbiamo anche questo dovere portare tutte queste nostre forze in questo percorso però sono anche convinto che questo obiettivo e cioè portare tutta la nostra gente in questo progetto sarà più facile proprio se non staremo fermi
Perché quo quand'è che si vedrà che questo progetto sta funzionando quando una parte di quei giovani che hanno votato Ulivo e che non hanno votato i partiti comincerà a fare politica insieme a noi
Ce ne sono tanti già di Giove lavorare in questa fase l'unità se ne devono essere tanti di più
Quand'è che si vedrà che questo processo funziona quando la politica tornerà nei luoghi di lavoro
Quando i nostri gruppi dirigenti avremo tanti giovani con i così detti contratti atipici che non sono più atipici perché ormai sono più tipici di quelle cosiddetti normali che stanno né che stanno insieme a noi che discutono cono e che quindi influenza la nostra linea politica
E quindi io sono convinto che le due cose stiano insieme portare tutta la nostra gente con Obiettivo molto importante e fare entrare tante forze nuove sono due cose che si tengono
Entreranno più forze nuove se la nostra struttura organizzata ci sarà e se potrà essere a disposizione di questo Por corso ma più gente che già è con noi resterà con noi se vedrà che stiamo facendo sul serio che non stiamo facendo un balletto fra classi dirigenti ma che stiamo spalancando porte e finestre Energia risorse nuove che facciano la loro parte in un progetto politico così così innovativo
E quindi io vi devo dire per per finire perché non voglio perdere molto tempo un po'tardi
Che in fondo poi un po'al mio carattere guardo con fiducia le sfide che abbiamo di fronte i problemi ci sono dei nodi politici a discutere ci sono delle resistenze ci sono però ci sono anche tante opportunità
Ci sono delle idee Salvatore le diceva con molta efficacia insomma noi stiamo lavorando per portare avanti un lavoro che
Quando lui sarà segretario aveva aveva incominciato a interessare ovviamente sì continueremo a fare lo continueremo a fare insieme io sono convinto che da Bologna potrà venire un bel contributo a questo grande progetto di unità fa riformismi italiani
E che alla fine insomma la nostra gente la nostra classe politica la nostra storia sono all'altezza per affrontare per vincere questa sfida e soprattutto per non perdere questa grande opportunità
Io volevo coinvolgere Anderlini questo discorso sul Partito democratico che immagino gli sia molto caro
Perché con la stessa intelligente ironia con cui è scritto il libro forse potresti
Immaginare di dare una risposta alla seguente domanda perché il partito democratico tutti dicono che son d'accordo per farlo danni ma da anni non si fa
Insomma
Non è quel che siano così d'accordo ad anni di volerlo fare a dir la verità una cena parole almeno a parole Bessie no diciamo la verità lire si è fatto un congresso
Dei DS al Palalottomatica che congresso recente no data da un anno e mezzo a questa parte dove c'è stata una fiera contrapposizioni attraverso mozioni proprio sul punto che riguarda ora riguardava il discorso della fede
Della Gad insomma con la fede in qualche modo era già annunciava avrà quindi voglio dire le cose sono squadernati solo recentemente nel passato si si parlava dell'Ulivo ma l'Ulivo era una specie di Mita partito mette in psicotico
Che sarebbe venuto chissà quando e uno spirito italici per avere lo spirito una decide ne abbiamo attraversato sei anni di esistenza spiriti Istica e detto plasmatica del partito democratico all'Ulivo il suo spirito
Il doppio eccetera eccetera tutto una una una letteratura in chiave all'auto suo realistica no che però ha prodotto anche i suoi effetti politici quindi tutto sommato voglio dire una discussione di carattere concreto politicamente concreto nel senso ministra però è una cosa di questi di questi di questi giorni no no naturalmente io sono assolutamente d'accordo con le cose che sono state qui detto in particolare la Massimo e da Sergio è evidente la mia opinione questo fatto ancora continuo ma che si intitola El topo che riguarda il rapporto fra i DS e Prodi no
Dove mi sono basato su questa
Film di Jodorowsky
No questo registrazioni surrealista tra l'altro di estrazione culturale dove il personaggio che attraverso il deserto fa una sparatoria eccetera
è costituito da un'unità di due uomini uno che non ha le braccia ma le gambe ben piantato e l'altro che invece non ha le gambe e monco delle gambe male Barazza
Cosa fanno queste due creature Monte che non potrebbero combinare niente i si mettono insieme temerlo
Senza gambe sale sulle spalle del quello con le gambe
No
Ed è in fondo la storia di questi dieci anni quindi senso ma dal novantasei in poi la storia commenta commentò o dove partiti che hanno delle malformazioni strutturali che non possono risolvere da assessori sì associano si mettono insieme no l'uno sull'altro quella prudenti litigando chi sta sopra e chi sta sotto che senza gambe noi chiama pesca soprattutto no
E si vedrà lì e cercano ora l'immagine bella perché comuni queste due creature strampalate no che danno vita a questo specie di Behemoth sono questo mostro politologico no
Ha dentro di sé una passione perché questa gente vuole vivere insieme già capisco che sono mal formati si affranca non l'uno all'altro si tengono stretti no
Si mangiano stato insieme ad una depressione perché sanno che non hanno altra prospettiva se vogliono vivere devono in qualche modo Stalin sino queste malformazioni che consenta più democratiche superare questa mostruosità necessarie
No finalmente si faccia un qualcosa che c'è una testa due braccia due gambe
Qui sorge un piccolo problema ecco in tutto il dibattito allora l'apparato tutta una questione nominalistica secondo me insomma infatti un usare neanche l'espressione signor limiti intorno niente capisco l'intenzione no
Almeno non nel senso politico in cui lo uso ad esempio l'amico Arturo Parisi in quel del congresso di Torino no che manda un messaggio al congresso di Torino i ceci agli eterni no emise tutti sull'avviso naturalmente
E si diversi anni fa no no secondo me la cosa è molto più semplice cioè quando ci si mette insieme ognuno porta quello cruciale
Cioè i beni i partiti in fondo sono dei costrutti materiali infatti di gruppi di persone sono realtà in larga misura diciamo così anti entropia chiome che possono volatilizzarsi nel nulla no hanno Silly strutture gruppi dirigenti fazioni interessi consolidati nel tempo che naturalmente
Vedono con tutte le perplessità del caso questo processo perché significa alterare questi rapporti ora secondo me il processo dovrà fare che tutto quello che sia si mette insieme cioè il Palermo pratica spedirla invece espone una cesta no
Top lot sagre feste L'Unità Bublé butti dentro il partito che ha un apparato ben venga accidenti l'abbiamo solo l'italiano nel nelle regioni di mezzo
Un partito che abbia un apparato non nel senso dei vecchi funzionari ma nel senso che ancora un'articolazione strutturale come si conviene un partito degno di questo nome cerca un vertice una base una struttura intermedia
Dei propri rituali delle consuetudini che durano in tempi insomma tutta questa roba non è negativa Negrini a liberarsi e dove ce l'hai la usi la doppia di fatto io dubito che si potrà mai realizzare nessun'altra parte d'Italia
Insomma in re nelle regioni rosse e così nelle regioni rosse esistono esiste un partito DS che erede del vecchio in si eccetera che l'apparato diceva bene
Questa parato va messo al servizio del partito democratico fortuna che c'è una partitario insomma parato dove non ci sono gli apparati ed avesse tutto il resto dell'Italia dove tratti rapporto tra i DS e la Margherita è un rapporto uno a uno normalmente solo qui nelle regioni rosse cioè miglior Toscana Marche Umbria il rapporto di tre a uno
No tra i due partiti
In termini elettorali in tutto il resto d'Italia sono più o meno alla pari e spesso ci sono luoghi addirittura dovrà margherite superiore e che che cosa c'hanno nel Meridione dove si fa il partito democratico sono un mucchio di notabili ma sono così anche qui dei DS
Cioè personalizzati hanno dei segni che impersona riprendere la tradizione politica meridionale e quella c'è poco da fare chi poco da fare
Solo l'epoca del PC è stato un Titanic ed eroico tentativo di uniformi dare nazionalmente la caratterizzazione politica di tutti i luoghi che amo profondamente diversi
Non ci si è riusciti no non ci si è riusciti se non in piccole circostanze di anni cinquantanove l'epoca dell'occupazione delle terre eccetera del cinquantatré la legge truffa
Dopo il Meridione ha seguito il suo naturale corso al rimpatrio democratico sarà l'insieme dei soldi De Mita Bassolino chi per lui quell'altro di
Di Salerno no
Cioè richiede la realtà politica e quella tratto sotto questo profilo non c'è nessuna differenza fra l'apparato dei DS al Sud e l'apparato della Margherita
Sono realtà assolutamente omologhe dove la politica è fortemente personalizzata da alcuno attorno alcune figure di leadership e di gestione del potere che hanno dei loro seguite degli interessi che li seguono e che nelle elezioni si accordino eccetera
Nel mondo sarà un'altra cosa il il il progetto veneto che ha seguito Massimo che avanzato da tempo a uno una sua originalità nonché viene fuori e come lui ricordava tra l'altro da quelle riflessioni che spesso sono state fatte l'Istituto Gramsci veneto
Tu
Tra l'altro una buona parte della classe dirigente del centrosinistra Veneto viene fuori tipografico da Fistarol Renzo guolo che scrive su quelle cose interessanti su Repubblica sull'Islam
Labirintico aveva lo la prima operazione particole per azione del ponte no su Venezia e partirà entro l'Istituto Gramsci
Perché nacque di lì perché avevi una realtà che anche l'inseguiva le sue modalità peculiari in una realtà dove avevi partiti in fondo
Diciamo così deboli ma cui con una forte strutturazione settaria chiusi sull'interno questa era la sinistra veneta anche la sinistra veneziana che pure era molto più cospicua del resto del Veneto
Dove la sinistra è un piano dei piccoli gruppi di piccole sette no semi clandestine lì l'operazione nasce da un'operazione essenzialmente culturale intellettuale Rizzuto grazie inoltre nasce da un'operazione di gruppo dirigente intellettuale
Che porta avanti questa voglio dire ogni realtà
Vive nel suo nel suo mi viene le sue diverse
E come si fa il partito democratico prendendo tutte queste realtà atti piazzano dispiacciono ognuno ha le sue si ritiene cercando di buttarli in questa sesta voi trovando augurabile mente come diceva giustamente Sergio perché in ultima analisi quelle cose sono queste
Quel gruppo dirigente che abbia la saggezza l'intelligenza l'abilità di sapere combinare queste cose perché lo spirito poi valorizzandoli in qualche modo tutte insomma non uccidendone nessuna a tutti e dando un ruolo una posizione perché questa è la funzione del gruppo dirigente no io credo che il bar sempre sul mio vecchio modello paretiano lo spirito delle combinazioni no
E lo speck imprenditoriale che lo stesso è lo spirito del del leader politico
Prendere le cose metterli insieme combinare le cercando le combinazioni che ottimi fino il rendimento in profitto questo è quello che io penso sul Partito democratico
Poi
Siccome siamo quasi alla conclusione l'impressione no
Uno due curiosità da chiederti inconcludente
L'altra cosa che io ringrazio tutti tra l'altro le parole gentilissimi non potevo desiderare di più naturalmente
Faccio una dichiarazione di principio che è stata fatta da Cacciari e poi anche dal da Cofferati nostro Sindaco
Molti scrivono e dicono che la situazione bolognese una situazione
Diciamo così
Fredda quasi siberiana
No la città
In declino e la città dei divieti e chiusa
Tratto immagine assolutamente paradossali da Obama così dicono e chiusa in sé ma che sia una morta gora dove nulla si muova dove tutte chiuse dove c'è un nuovo potere stalinista che la metto in forma dall'altro
Non esita dove si litiga sempre non si è mai d'accordo ma il senese
Per me questi due anni e mezzo questo mezzo mandato è stato un esperienza interessantissima brillante divertentissima
Credo che la città di Bologna non abbia mai avuto un periodo di ripresa dinamica commi avuti in questi due anni e mezzo proprio grazie ai conflitti grazie ai confini perché se Dio vuole abbiamo avuto adesso non voglio fare la Spezi carati ma un gruppo dirigente e in particolare un leader candidato sindaco che ha capito il passaggio che questa cita conosciuti in questi anni
Cioè che non era più riproponibile il vecchio modello consensuali cistico consociativo iscritto nella tradizione comunista di queste città
La cosa più sorprendente questa che proprio coloro molti di coloro che dovrebbero essere contenti
Perché nel passato hanno criticato quel modello e ne hanno dette di tutti i colori giustamente
Adesso ti ritrovi disteso come dei nostalgici pensiamo a come le cose vanno male era meglio allora ma come non ci si può giunta prima non si ascolta Tizio Caio o Sempronio no tutti chiamo quasi Nostalgia del vecchio modello
Consiglio Soirée no
Io dico invece della parte proprio più caduta che ancora persiste in questa città i cascami di quel modello oramai desueta assolutamente improduttivo ci sono
A mio parere larga parte della cosiddetta realtà associativa di questa città quella di cui noi che portiamo sempre in pompa magna come fiore all'occhiello perché siamo la città della del capitale sociale
Cioè della Coppa della della del del dello stare insieme delle grandi associazioni gli interessi organizzati tutti organizzato tutti negoziano
Tutti si mettono intorno a un tavolo tutti decidono insieme e via dicendo ora io sollevato un punto ti venuta questa roba qui non le sopporto più io quando sento membri dell'establishment politico societario di questa città che ogni giorno ci vengono a dire bisogna fare squadra
Bisogna condividere avere valori condivisi fare insieme
E visoni e bisogna dire tutte queste visioni Renica
E e consensuale mettersi intorno a un tavolo e decidere per il bene comune quando sappiamo benissimo che ognuno per sé dei propri interessi dico se la situazione quella in cui si rompe questa retorica parolaia
No dove anche talune cose vissute nel centrosinistra e rimettere in discussione la cui visione sociale fusoliera coesione sociale
Diciamo piuttosto vogliamo ridurre le diseguaglianze
No parliamo di Ostuni riduzione delle diseguaglianze sociali questo è un discorso serio come si fa a farlo con le politiche dei redditi con le politiche sociali con col con le policy vere no L'Aquila coesione sociale cioè e dispetti di specifici valori tabù
No dei potenti si tirano fuori nessuno Colombo dice la coesione sociale fa paura tutti dicono non dice più niente legge come sono contro la coesione sociale su una Marsico voi ci sono io allora no
Sorprendente questa roba nord-ovest a diventare facciamo insieme ma almeno chi vuole e chi persegue i propri interessi persegua sono legittimissimo
Di porti avanti e la politica farà le sue scelte per misurarsi su questi interessi accogliendo di alcuni limitandone altri sta perdendo delle modalità di priorità negoziali tutto quello che si sta Fazio cioè io Judith il moderno in cui si avanza la proposta decisionale si genera sulla base di quella proposta un conflitto
E poi si va a negoziare tutto il conflitto questa che un normalissimo diciamo così modello se vuol dire punk sindacale
In queste circostanze cioè storiche di Bologna dove ha sempre invece imperversato il modello della mediazione preventiva per via intra partitica
Nel concerto di tutti gli interessi e il modello di Guazzaloca non è stato un cambiamento rispetto a questo modello è stato l'ultima fase la fase terminale cancerogena
L'ultimo l'ultimo scampolo di questo ciclo fallimentare di questo tipo da superare non era qualcosa di diverso tipo questo è una cosa positivissima trovo quello che accade nostra città un fatto positivo trovo aria fresca pulita
Che permetterà sicuramente di fare dei passi in avanti
è vero che stiamo parlando datore di chiedo una battuta finale ringraziando voi che siete intervenuti e ringraziando i sindaci cacciare Cofferati Carollo e De Maria
E io è una curiosità mia dovresti spiegare
A loro che magari acquisteranno il libro quel banchetto perché hai scelto la forma è perché spiegando che cos'è
Del racconto nipponico primo e secondo perché era dedicato nonostante installati sia tuo padre a tua madre e a quelle donne con quei nomi arcaici
Che vai a citare proprio nell'ultima pagina del libro e con questo chiudiamo
Repressione teme che in in ossequio alla familismo ma monismo italico alcuni anni anch'io mi mi sottraggo e poi perché mi è venuto in mente in quella bella frase che diceva mia madre che naturalmente una creatura concreta
Mentre invece mio padre l'ho fatto politica aveva qualche quantum di astrazioni in più malgrado tutto quando mia lo tornava a casa di riunioni la notte lei diceva e ai tuffi Ukip data maniera al partendo
Quelli che dicevano
Allora questo è la summa secondo me della grande politica concreta no e quanto più di sinistra si possa dire sulla fase da atterrano
E basta e poi così aveva per lo manda col voto la forma del racconto a perché era quello del porto perché così ci si salva da tutto lì c'è scritto un libro scientifico no un racconto depone ecco
Hai fatto un libro di memorie no perché c'è anche qualche cosa di scientifico no il racconto depone ecco
Come sanno i cultori no di questa branca della giocherà più umanistica
Un mélange di tante complicando insomma no dove uno parlo un po'di tutto come vede come una guida di viaggiano uno girare vede sostata quell'osteria lì
Davano quel pane quel vino meglio andare in un'altra poi dopo c'è una montagna la ci son degli strani individui c'è la Confesercenti che von corteo con la extra vedessero che quando allora
Alla ripresa il racconto del poco e non racconto de Portorico per un racconto deporre con qualcosa di poco definito vista l'anno di non classificabile un racconto del POR ricco
Ti può aiutare la città è qui a Bologna è una città o depone dica questo punto
Grazie e buonanotte a tutti