Federalismo e riforme istituzionali - seconda e conclusiva giornata

Della Camera e il presidente Massimo D'Alema fra ci raggiungeranno fra alcuni minuti
Innanzitutto buongiorno a tutti di nuovo iniziamo la seconda giornata
C'è
Ecco prendiamo posto
Voi da voi dare tuo
Fare stando presenti tutti
Natura sessione prego
Buoni
Mancato
Buongiorno a tutti sono Alessandro Campi della Fondazione Farefuturo il mio compito è quello di coordinare questa terza sezione del seminario
Su federalismo riforme istituzionali
Sezione
Più delicata non soltanto per i contenuti perché un po'tireremo le fila non è chiaro il punto politico istituzionale di riflessione costituzionale
I discorsi che abbiamo fatto ieri ma anche per ragioni molto pratiche una sessione che dovranno dire se è scandita con tempi assolutamente ferrei mattinata molto fitta
Ci sono molti interventi soprattutto c'è la discussione finale tra il Presidente da Camera Fini al Presidente
D'Alema
Quindi dobbiamo punto Moody's tutti estremamente accorti a cominciare dal sottoscritto che si limiterà ad un compito stabilmente notarile
Darò la parola e quindi ritiro commenti discussioni
I quattro ospiti questa mattina che presento
Sono Troso D'Agostino Carrino dell'Università di Napoli Federico II
Professor Roberto Gualtieri dell'Università di Roma la Sapienza professor Pinelli anche lui della Università di Roma la Sapienza poi c'è un convitato di pietra ma e arrivo c'è stato appena confermato il suo il suo arrivo da Bologna il professor
Luca Mezzetti tutta l'Università di Bologna che sta per
Per raggiungerci
Ieri abbiamo mi scuso di federalismo fiscale degli affetti che potrebbe a vere questa che si punto Porfidia comune innovazione importante nel panorama politico-costituzionale il nostro Paese sono stati degnati gli aspetti critici le potenzialità
Virtuosa si è cercato anche di capire la sua applicazione cosa potrebbe comportare in tutta una serie di ambiti particolari si è parlato di sanità
Di di scuola e ci sono state opinioni piuttosto contrastanti tutti però mi è parso annoio trovato un punto un punto comune tutti gli interventi Vieri c'è il convincimento che
Federalismo fiscale
Semmai potrà vere effettivi ottusi potrà veri solo se inserito all'interno di una cornice istituzionale e costituzionale più ampio idea che possa da solo questo questo cambiamento questa innovazione
Funzionare a rendere più virtuoso il nostro sistema l'idea che ci si possa accontentare semplicemente di una logica
Di spesa pubblica di riduzione dei costi
E e sbagliate realtà questo provvedimento incide sulla logica di funzionamento complessivo del nostro sistema finirà inevitabilmente anche se in forma indiretta per toccare la forma di governo la forma di Stato
I rapporti tra le forze politiche e da qui la necessità appunto di inserire un anno cosa unisce costituzionale più ampio questo significa aprire il capitolo che nel nostro Paese come tutti sapete particolarmente difficile
Al nostro delle riforme istituzionali quali contenuti ed anche quale percorso
Certamente di questo parleremo stamattina ieri mi ha molto colpito quello che ha detto il presidente Violante
Parlando appunto di riforme costituzionali individuando un su una sua particolare soluzione il suo particolare percorso ceduto ha detto va bene riflettere va beh va bene discutere come stiamo facendo in questa occasione rendiamoci però conto che siamo di fronte ad un vincolo temporale estremamente rigido manca poco tempo la discussione sulle riforme istituzionali
Rischia di diventare una generosa carica di cavalleria contro una battaglione di carri di carri armati bisogna decidere e decidere in fretta e questa propriamente punto
Legislatura nella quale
La classe politica dovrà finalmente assumersi le sue le sue
Responsabilità ieri sono definiti grosso modo due percorsi due proposte c'è stata appunto la proposta al presidente Violante che vegliava un percorso una strategia verso un modello di
Parlamentarismo razionalizzato c'è stata invece l'altra soluzione è stata prospettata secondo la quale
Al federalismo fiscale dovrebbe accompagnarsi una riforma in senso
Genericamente presidenzialista vista come soluzione virtuosa che potrebbe ben conciliare anche nel contesto italiano
Necessità di uno Stato forte capaci di decidere e di un sistema di garanzie
Altrettanto forte solamente su due posizioni molto diverse che
Meritano di essere articolate che seriamente se intenzione immagino sia quello che accadrà nel corso di discussione odierna
Ho solito il mio compito do la parola per primo seguendo banalmente
L'ordine alfabetico al professore Agostino Gambino ognuno di voi a venti venticinque minuti per presentare a breve relazione vi chiedo cortesemente di essere puntuali grazie
Cercherò di essere appunto
Di stare nei tempi
Io partirei dalle cose che ho detto ieri il presidente Violante perché mi sembra che abbiano dato un segnale un'indicazione di percorso ma soprattutto una riflessione su alcune problematiche centrali delle questioni che reputo fondamentali
Presidente Violante ha fatto riferimento fra due concetti
Che a mio avviso per quanto riguarda le riforme in generale le riforme istituzionali ma anche soprattutto forse l'inserimento del concetto di federalismo del processo federalista
Dentro queste riforme sono a mio avviso fondamentale fatto riferimento due concetti esprimo unità dell'ordinamento
Il secondo clausola di sovranità
Si tratta di due concetti ma di due principi che sono giuridici e al tempo stesso politici che a mio avviso segnavano un cammino
Che è quello che dovrebbe essere in qualche modo intrapreso per
Ipotizzare soprattutto coi praticare un tipo di riforma dello Stato nel quale il federalismo non sia uno slogan ma sia in qualche modo
Una
Precisa indicazione di rinnovamento delle istituzioni anche qui direi che il concetto di
Modernizzazione emerso nelle cose che sono state dette ieri
Per quale ragione
Siamo arrivati al punto che
La riforma a mio avviso tutt'altro che
Buona del due mila uno
Sul
Presunto federalismo in realtà e più che altro da intendersi come una sorta di devoluzione di competenze diciamo sostanzialmente che un tentativo di
Sviluppo dell'articolo cinque della Costituzione di una Costituzione dalla quale poi parlerò perché la mia relazione riguarda sostanzialmente il tema dei il concetto di costituzione e la riforma è la revisione della Costituzione
A distanza di sette anni noi stiamo oggi a parlare di una legge di attuazione dell'articolo centodiciannove della Costituzione novellata nel due mila uno
Per di più con una del disegno di legge delega che prevede sostanzialmente almeno un altro altri due anni di
Appesa per aprire
Per cominciare entrare nel merito delle questioni
Noi non riusciamo
Sostanzialmente da almeno trent'anni cioè da quando Bettino Craxi aveva avanzato l'ipotesi della grande riforma non riusciamo a
Rinnovare a modernizzare questa nostra forma di Stato questo nostro Stato
E soprattutto a far sì che la nostra Costituzione
Che è una Costituzione a mio avviso di fattura pregevolissimo
Ma come tutte le costituzioni le costituzioni moderne le costituzioni normative in qualche modo soffre di una serie di
Vizi e difetti intrinseci storicamente determinate
Non riusciamo a
Fare una riforma della Costituzione che sia una riforma
Coerente seria e pensata
Cioè una riforma della Costituzione che sia una riforma fondata esattamente su quel principio di unità che è anche un principio di logica giuridica che significa coerenza
Delle norme coerenza delle revisioni coerenza del progetto
Che sta dietro qualunque tipo di
Modifica costituzionale
Perché non riusciamo a fare quello che per esempio nella Repubblica federale tedesca proprio sul tema delle competenze tra Stato centrale eletta è stato fatto direi circa due anni e mezzo fa con una legge condivisa con la legge discussa ma attuata che ha stabilito con coerenza le competenze dei lender
E le competenze dello Stato centrale dello Stato federale
Io credo che
Questo dipenda da un difetto
Probabilmente culturale di cui noi soffriamo come società
Civile
Nella quale non riusciamo a cogliere il rapporto tra due principi che sono quello della ragione e quello della storia
Come dire che le costituzioni sono necessariamente l'incontro di ragione di storia di storicità e di
Razionalità e di ragionevolezza
In Italia le due cose sembrano andare nella
Società civile italiana sembrano andare in maniera molto diversa abbiamo una concezione della Costituzione ma direi in generale una concezione delle regole
Come di qualcosa di strumentale cioè la regola nella nostra prassi politica ma anche nella riflessione giuridica che si associa alla prassi politica la regola viene considerata in qualche modo uno strumento
Di lotta politica
Non è
Il la forma nella quale ci sia il riconoscere la regola in generale si usano le regole potrei fare molti esempi mi astengo
Per ragioni anche di tempo
La regola diventa un mezzo di attività non è la forma nella quale
Le parti si riconoscono
E la Costituzione come regola delle regole non appare essere come quel luogo nel quale le parti politiche le parti ideali contrapposte anche avversarie
Si riconoscono per poter fare battaglia politica
Diciamo che non riusciamo a cogliere quella necessaria quella necessità della Costituzione come spazio simbolico comune
Nel quale le parti si riconoscono per potere poi giocare il gioco politico
E
Per riconoscersi come avversari politici
Niente e questo ha portato sostanzialmente a far sì che la Costituzione fosse in qualche modo pietrificata da un lato
Con il tentativo qualche volta di cambiarla e di cambiarla male laddove in altri Paesi ho fatto l'esempio della Germania ma potrei ricordare per esempio gli Stati Uniti d'America dove
Il riferimento alla Costituzione e molto centrale libro recente dedicato al periodo di Nixon presidenza a Nixon
Uno studioso americano
Ricchi per stare in
A definito ha detto che i padri fondatori scrissero una Costituzione tesa a rendere il cambiamento un processo lento e deliberativo
Come a dire che la Costituzione deve necessariamente essere nella storia
Deve necessariamente essere considerata qualcosa di
E che si rinnova come un patto e come un contratto
Sociale che vive nella storia e che quindi è sono aperto alle trasformazioni storica
Questa dimensione necessaria della del patto del patto costitutivo non è altro che sembrerebbe qualcosa di ovvio dal punto di vista non soltanto della logica giuridica ma della logica in quanto tale
Purtroppo credo che non venga non è stato negli ultimi tempi soprattutto considerato nella maniera adeguata
Basti pensare alle reazioni che il
Referendum del due mila sei cioè la la la bocciatura della riforma costituzionale del centrodestra ha prodotto in alcuni turisti
Che hanno parlato immediatamente di blindatura della Costituzione
Cioè si è cominciato a dire il
Boh popolo italiano l'elettorato italiano ha dato a questa Costituzione una sorta di sanzione definitiva
Una blindatura potremmo dire una sorta di
Tema SI per citare Erodoto cioè una conquista che non può essere messa in discussione c'è una
Nella nostra riflessione culturale cioè un filone di pensiero che sul tema della Costituzione a mio avviso non accolto questa
Le trasformazioni che il concetto di costituzione moderna cioè il concetto di costituzione normativa partire dalla rivoluzione francese in poi ha prodotto nelle trasformazioni
Politiche recenti
Cioè un anno
C'è un filone di pensiero
Diciamo
Orientato sostanzialmente
Alla
Filosofia di Dossetti
Per la quale il patto costituente un patto immutabile e intoccabile
Io mi
Mi ero ovviamente le io vado
Per per flash per cenni avevo preso delle citazioni per esempio una citazione del mio amico collega e amico come Umberto Allegretti che sul patto sul patto costituzionale
Ha detto che il patto fondativo dello Stato è concepito come nome scindibile e i riferimenti fatti da Umberto al tema appunto della
Del patto costituzionale sono riferimenti di natura teologica
Io penso che
La laicità che dovrebbe
A destra e a sinistra
Coinvolgere gli protagonisti soggetti della riflessione culturale e politica giuridica impongono invece
Una prospettiva radicalmente diversa
Il patto costituente
Il patto costituzionale pardon non è un patto
Immutabile immutabile semmai quella norma fondamentale quella pronto norma che sta dietro
Il patto costituzionale la Costituzione non è la norma fondamentale
La norma fondamentale e un fatto dell'essere un fatto impiego che coincide poi sostanzialmente con la vittoria in una guerra civile con una vittoria in una
Rivoluzione e così via
Quella
E che il segnalamento e per fare un riferimento appunto alla
Pensiero di Kelsen quello può essere considerato come qualcosa di
Immutabile ma il
Patto
Costituzionale deve essere in qualche modo rimesso in discussione
Deve essere rimesso in discussione proprio sulla base di quel concetto di cui parlavo prima dello spazio simbolico comune nel quale le parti le parti antagoniste le parti avversarie
Si devono si riconoscono si possono riconoscere si devono riconosce alla Costituzione si dice ma c'è una Costituzione quella americana che
Vige da duecento anni ed è
Viva elegge ettari
La Costituzione americana
Poi attraverso questo riparo al punto di cui si parlava già prima dei rapporti
Tra nella forma nella riforma dello Stato tra parlamentarismo il presidenzialismo cui faceva cenno campi prima
Non è vero che la Costituzione americana è una Costituzione immutabile da più di duecento anni
Ha avuto venticinque emendamenti
Ma soprattutto
Sulla base di un principio che sta dentro la Costituzione
Che sta dentro la Costituzione americana cioè
L'articolo uno sezione otto della Costituzione
Cioè la teoria dei cosiddetti in plug Powers cioè dei poteri impliciti per i quali gli organi costituzionali e istituzionali sono autorizzati a fare tutto quello di cui hanno bisogno permettere in opera IP
Per rendere prassi concreta i principi dichiarati ha fatto sì che la Costituzione storicamente si trasformasse si modificasse su un punto in particolare che poi ci interessa
Che è quello dei rapporti tra Parlamento e Governo ovvero tra congresso del Presidente degli Stati Uniti d'America noi siamo soliti dire che gli Stati Uniti d'America sono una Repubblica presidenziale
Lo insegniamo agli studenti quando si fa l'esempio di una Repubblica presidenziale gli Stati Uniti d'America semipresidenziale la Francia può e non è poi tanto vero perché
Il semipresidenzialismo francese quando
Non c'è coabitazione ma Presidente e Parlamento sono della stessa
Diventa il Presidente diventa un monarca sostanzialmente molto più che un Presidente della Repubblica
Gli Stati Uniti d'America sono una Repubblica parlamentare
Sono nati come una Repubblica parlamentare
E attraverso
Il
Le conseguenze della patto federale
Cioè e il federalismo che ha prodotto nella
Storia degli Stati Uniti d'America alla trasformazione della struttura politica e giuridica da parlamentare a presidenziale tra virgolette
Si pensi al
Alla potere di dichiarare la guerra
Ne siamo abituati oramai da qualche tempo a vedere il Presidente degli Stati Uniti d'America che fa la guerra dichiara la guerra all'Iraq
La Costituzione americana
Non da questo potere al Presidente degli Stati Uniti d'America
Il potere è riservato ed è un potere assolutamente riservato al Congresso
I poteri del Presidente degli Stati Uniti d'America sono poteri che sono stati conferiti nel tempo attraverso convenzioni attraverso prassi
Proprio in base alla
Dimensione federale al patto federale che ha prodotto queste trasformazioni
La Costituzione americana e sostanzialmente dice qualcuno una
Un paragone che è stato fatto
Alla regina madre inglese
Perché è una Costituzione che in qualche modo è stata vissuta come
Qualcosa che poteva appunto vivere nella storia
Il tema dei rapporti tra
Popolo
Soprano e forma costituente riforma costituzionale
E un tema
Di discute discusso nella
Nella letteratura costituzionale americana
Questo significa che
E
Per le le grandi alternative che noi oggi
Di
Ci troviamo davanti per esempio quella tra
Parlamentarismo e presidenzialismo in cui si faceva
Menzione prima io credo che sostanzialmente debbano essere
Rimessa in discussione nei
Termini dei quali con i quali noi oggi ne parliamo
Parlamentarismo e presidenzialismo sono in realtà due
Tipi ideali potremmo dire usando l'espressione
Weberiana cioè sono due riferimenti che nei fatti nel momento in cui vivono nella storia concreta si trasforma
Sono problematiche che già l'Assemblea costituente italiana del quarantasei aveva posto su alcune tematiche
Penso per esempio alle obiezioni di Calamandrei sul tipo di parlamentarismo sui rischi che il parlamentarismo
Avrebbe potuto determinare nel nostro sistema
Sono tipi ideali cioè sono considerazioni per così dire riflessioni critiche che devono essere tenute presenti in quanto tali io non credo che ci sia un'alternativa secca tra
Parlamentarismo e presidenzialismo perché il parlamentarismo
è sostanzialmente una
Critica alle degenerazioni del Parlamento
Cioè una critica alle degenerazioni della rappresentanza o alle difficoltà della rappresentanza che sì so che si manifestano concretamente nella prassi politica quotidiana
Sembra quasi una sorta di novità la critica al parlamentarismo in realtà è una cosa antichissima
Io
Tralascio ovviamente poi ci sarà una relazione scritta ma in Italia non faccio riferimenti
In Italia nella gli anni
Ottanta dell'ottocento
La critica alla cosiddetto parlamentarismo
Da parte di autori come Minghetti Turiee dirlo Mosca
Ma io Rana contermini siano se andiamo a leggere i testi di questi autori oggi
Ci troviamo di fronte ad una paradossale modernità di terminologia sembra che stiamo discutendo delle cose di cui discutiamo oggi
Compresa per esempio ed è significativo compreso il ruolo dei regolamenti parlamentari di cui si è fatto di cui si è fatto menzione in qualche relazione precedente
Come dire c'è una
Inevitabile tendenza alla degenerazione dei Parlamenti che deve essere in qualche modo sempre costantemente corretta
Ed era già per esempio nell'ordine del giorno discusso citato nell'ordine del giorno per assi
Del quarantasei all'Assemblea Costituente dove si erano posti con chiarezza già alcune problematiche centrali
Del
Del tipo di Costituzione che si andava a fare dove si vedeva già allora il rischio della cosiddetta degenerazioni del parlamentarismo
Si erano posti i problemi
Specifici il regionalismo cioè già allora
Le le criticità le criticità della
Sto della della della struttura che veniva fuori dalla costituzione del quarantasei erano state individuate
E che sono poi emerso scoppiate colla col passare del tempo
Ora la critica al parlamentarismo è una critica di questo punto di vista la critica liberale cioè non è una critica contraria all'idea di rappresentanza e anzi uno il
Una critica fondata
Suo riconoscimento della necessità e della giustezza della rappresentanza che anche una dimensione poi aristocratica in qualche modo sappiamo che si distingue da un altro tipo di critica parlamentarismo che quella che
Per esempio fu fatta negli anni venti in Germania da Carl Schmitt
Sul versante di destra ma anche dall'altra parte per esempio ricordo storia coscienza di classe di Georg Luca
Non parlare di legni no ovviamente storie coscienza di classe di Luca circa due capitoli di critica al parlamentarismo che sono ancora oggi in qualche modo
Leggibili Simone la Francia degli anni degli anni venti la critica di parte limiti che è importante
Perché Martellini Joseph Battelli era sostanzialmente un
Liberale parlamentarista
Che però aveva accolto questa dimensione della necessaria degenerazione in qualche modo del par dei Parlamento in parlamentarismo sei
Veniva a mancare e che cosa diceva andarteli mi
E il regime parlamentare cito dà il meglio di sé soltanto se il capo del Governo è una personalità fornita di un certo ascendente
Il regime democratico non può vivere senza autorità io credo che questo sia il problema che
Sì
Davanti al quale noi oggi ci troviamo e non riusciamo a uscire da questa transizione che non passa oramai da mutuata da molto tempo diciamo da vent'anni
Siamo in una transizione si dice secondari secondo me ne siamo sempre nella Prima Repubblica l'idea di seconda terza Repubblica non mi convince noi viviamo in una
Prima Repubblica che è in crisi e dalla quale si deve in qualche modo uscire
Si deve uscire con e attraverso questa
Idea della
Contaminazione
Dei tipi ideali di cui parlavo prima attraverso una serie di
Trasformazioni
Che puntino a quella che io chiamerei una democrazia della decisione rappresentativa
Non c'è bisogno di ipotizzare
Rotture o come diceva Gianfranco Miglio sbarramenti della Costituzione
C'è bisogno di metterci insieme
In maniera
Comune per fare una riforma coerente dalla Costituzione c'è una riforma che guardi non all'interesse di parte e non alla regola come strumento di lotta politica ma
A
Alla Costituzione come contratto sempre rinnovato in qualche modo quotidianamente rinnovato da parte di tutti i
Cittadini
Dove ci sia anche la possibilità di inserire i non cittadini nella misura in cui
Il riferimento sia sia per quanto riguarda i diritti e per quanto riguarda i doveri
Io sono contro la retorica dei diritti cioè questi diritti che crescono su se stessi ma che non hanno la possibilità poi di essere azionati cioè di trasformarsi in garanzia concreta io posso
Si dichiarano i diritti possono il diritto al lavoro il diritto a quello che si vuole ma se poi non c'è il lavoro mi resta solo il diritto e vado a dormire sotto i ponti
Bisogna quindi recuperare la regola come
Strumento fondamentale del gioco politico
Perché bisogna recuperare il rapporto tra legalità e legittimità
Che
Nella lealtà dello scontro politico si richiamano null'altro
La Costituzione
Da questo punto di vista non deve essere considerata unicamente come l'ordinamento fondamentale dello Stato ma come a osservato break inferiore
Della comunità nel suo insieme in tutti i suoi ambiti reali evitare
Ciò significa che la Costituzione come regola delle regole non può essere considerata come un semplice patto di dominio
Che limita appunto questo dominio sulla base
Del suo essere un in strumento un rendimento ma si trasforma in un contratto sociale
Costante e quotidiana
Una concezione quindi realistica della Costituzione non dogmatica non sacrale
Che si fondi sulla norma fondamentale dell'ordinamento
Che significa che sostanzialmente riconoscere che il diritto non si fonda sul diritto
Che le norme non si basano né possono basarsi sulle norme ma su entità storicamente concreti
Idea di patriottismo costituzionale che è stata ripresa recentemente che ha un valore nasce in Germania sostanzialmente perché e l'idea di
Consentire ad una Nazione divisa
Tra
Esteriore studi
Di in qualche modo
Poter Popper
E così via nel senso che il presidenzialismo di fatto io Asolana chiudere l'intervento volte chiudo l'intervento dicendo sostanzialmente questo che
Quello che secondo me bisogna fare
E evitare le contrapposizioni prima pregiudiziali tra
Modelli modelli di
Riforma dello Stato che secondo me in qualche modo non si reggono in quanto tale
L'idea l'idea di Violante di di ieri secondo me fondamentale da questo punto di vista
Coerenza coerenza delle norme coerenza della volontà riformatrice per avere un sistema che possa effettivamente funzionare nel quale il federalismo
Produca anche una serie di considerazione di riflessioni diciamo in maniera critica è automatico Bre parleremo
Grazie
Volevo dare la parola a Roberto Barbieri ma se l'è presa da solo saluto il Presidente della Camera onorevole Gianfranco Fini articoli senza
Velocemente al professor Mezzetti di raggiungerci
Arrivato con qualche ritardo
Che crudelmente sottolineo
Sì grazie
Io parto invece la condivido molto dalla considerazione che ha fatto Nania all'inizio della sua relazione
Scelta del federalismo già è stata fatta e stiamo parlando di un'attuazione
Di un'attuazione che non è più rinviabile perché oggettivamente lo squilibrio determinato da una parte dalla riarticolazione della
Potestà legislativa del centodiciassette dalla permanenza di un modello di finanza derivata e
Oggettivamente insostenibile
E al tempo stesso è giusto però
E la storia proprio della mancata attuazione fino adesso del federalismo fiscale ci dice che in realtà quell'attuazione non può essere considerata
Come un adempimento legislativo per quanto delicato
E cominciare ma è oggettivamente una grande riforma costituzionale perché va a toccare il cuore
Della forma di Stato e quindi investe le fondamenta stesse del nostro patto di cittadinanza e per questo se stiamo parlando in realtà di una grande riforma costituzionale
Per questo esso non può essere realizzata se se non ci sono due condizioni il coinvolgimento il consenso di uno
Largo delle forze politiche dell'autonomie territoriali e soprattutto questo elemento nuovo che sta emergendo molto bene credo in questo convegno di Asolo l'inserimento
Di questa attuazione nel quadro di un disegno condiviso di riforme istituzionali non una grande riforme sono perfettamente d'accordo però un disegno condiviso unitario coerente di una serie di interventi
Che non possono che toccare anche la forma di governo
La legge elettorale
La questione del federalismo amministrativo
In primo luogo questi tre aspetti
Ora
Io vorrei partire da
Anch'io da un ragionamento di carattere storico
Molto sintetico
Cioè vorrei mettere a fuoco quello che può essere definito il paradosso delle riforme che ha caratterizzato questo quindicennio
Questa crisi della Repubblica non la Seconda Repubblica e cioè è ormai da quindici anni che è riconosciuto da tutti che le riforme sono necessarie che bisogna superare l'assetto centralistico dello Stato che il parlamentarismo assoluto
Non è adeguato che bisogna consolidare la democrazia dell'alternanza anche con interventi sulla sulla legge elettorale e questo consesso delle radici oggettive perché la crisi del centralismo
E la necessità di aumentare il ruolo e le responsabilità dell'autonomia territoriale la conseguenza
I processi profondi l'esaurimento del ruolo di mercato protetto del Mezzogiorno rispetto all'industria del nord la crisi di un regionalismo
Che in quel contesto è stato soprattutto un grande ammortizzatore sociale la crescente diversificazione di un apparato produttivo
Ha un tempo più internazionalizzato allo stesso tempo fortemente legato al territorio la terza Italia ora si parla di Quarta Italia e poi sul piano della forma di governo l'esigenza di incisive riforme nel contesto della globalizzazione della
Approfondimento il processo di integrazione europea e quindi di un di un Governo che sappia decidere che sappia realizzarle
E poi l'esigenza di consolidare quella radicale trasformazione del sistema politico che ha visto l'ingresso diciamo così nell'area della legittimità di nuove forze
E il crollo dei vecchi partiti
Ma il paradosso del paradosso volevo sottolineare questo che nonostante
Il consenso su sulla necessità di fare questo tre questi interventi di questo tipo su questi tre ambiti è e largo né quello che abbiamo avuto invece
Uno un intreccio contraddittorio tra due
Elementi che posso chiamare
Radicalismo istituzionale conservatorismo costituzionale e cioè da un lato
Si è affermato nel discorso pubblico nella pratica politica la tendenza I strizzare l'ENI le necessità riformatrici
Quindi si è professato un federalismo di matrice confederale o secessionista sia ideologizzato il ruolo dell'elezione diretta
Del maggioritario ma allo stesso tempo dall'altra parte in realtà non si è riusciti a realizzare nessuna vera riforma la Bicamerale sia Renata la riforma del Titolo quinto è rimasta
Inattuata la riforma il luglio del due mila cinque è stata bocciata da un referendum i tentativi di riforma la scorsa legislatura
Sono stati
Bloccati dalla sua conclusione anticipata
Insomma il radicalismo istituzionale del discorso pubblico si è intrecciato con un sostanziale conservatorismo di fatto il risultato il risultato di questo intreccio è stato assolutamente simmetrico
Su tutti e tre i piani forma di Stato forma di Governo e sistema politico e cioè sulla forma di Stato abbiamo avuto
Una disarticolazione localistica dentro però una cornice finanziaria amministrativa centralista che ha favorito cura sovrapposizione di ruoli di competenze che generatrice di inefficienza irresponsabilità sul piano della forma di Governo abbiamo avuto
Una no ma lo presidenzialismo di fatto all'interno però di un involucro costituzionale di tipo parlamentare quindi del tutto privo dei contrappesi tipici della forma di governo presidenziale
E sul piano del sistema politico a lungo abbiamo assistito a un bipolarismo frammentato ideologico fondato sui leader invece che sui partiti
Che nello stesso tempo però accentuato anche elementi degenerativi nel rapporto tra partiti istituzioni e società con una battuta potremmo dire
E l'incapacità di realizzare riforme condivise in una temperie politico-culturale di radicalismo istituzionale ha prodotto localismo senza federalismo presidenzialismo surrettizio senza contrappesi partitocrazia senza partiti
Pura perché
è avvenuto tutto ciò io credo che la ragione di fondo sia da ricercare nel carattere incompiuto che per lungo tempo ha avuto la transizione politica italiana
Perché quell'in compiutezza alimentato la tendenza di cui parlava anche Carrino con la concezione strumentale delle regole che prescinde dalla dimensione della ragione della storia
Alimentato cioè la tendenza a concepire l'ingegneria istituzionale come strumento per compensare la fragilità del nuovo sistema dei partiti
E quindi a ideologizzare in modo improprio il tema delle riforme concependo lo come un terreno per la definizione dei rapporti di forza tra i partiti e nei partiti
E questo ha reso naturalmente poi impossibile la realizzazione di quella larga condivisione di un disegno riformatore che ormai dovremmo aver capito è la condizione indispensabile per la sua concreta
Attuazione ora
Ma questo quadro pessimistico però oggi forse ne possiamo avere degli elementi di maggiore fiducia perché l'europeizzazione del sistema politico determinata dalla nascita del PD dall'avvio della fase costituente il PdL è sicuramente un processo
Ancora fragile che avverto sbocchi molto diversi tra loro
Ma per la prima volta lascia intravedere un credibile approdo della lunga transizione politica italiana e quindi un approdo che può far venire può far venire meno sia le ragioni
Del radicalismo istituzionale cioè l'ideologizzazione del tema delle riforme sia quelle del sostanziale conservatorismo cioè quella delegittimazione reciproca che impedisce poi di realizzarle
E che quindi può appunto determinare le condizioni
Per l'approvazione in lingua imitazione di un quadro di riforme organico e coerente
Ora in questa in questo quadro ovviamente l'attuazione del federalismo occupa un ruolo centrale
Grazie ed è obiettivamente una sfida non priva di rischi sono stati sottolineati anche ieri perché si è affrontata in modo maldestro può risultare esiziale per la tenuta stessa della compagine nazionale ma al tempo stesso è una straordinaria opportunità
Per restituire efficienza legittimazione responsabilità ai diversi livelli istituzionali per valorizzare le differenze ma al tempo stesso anche per creare le condizioni per superare
Quegli inaccettabili squilibri che
è del tutto evidente il vecchio assetto centralistico non ha saputo
Affrontare anzi per molti aspetti ha contribuito a cristallizzare basti pensare agli affetti da che ha avuto su questo terreno il meccanismo come dire della del del decreto Stammati due insomma quella con solidamente cristalizzazione di profonde differenze diseguaglianze tra territori sulla base appunto del principio della spesa
Storicamente il ripiano a piè di lista ora per percorrere
Questa strada e non è necessario però superare innanzitutto ogni ambiguità culturale e politica tra federalismo e con il federalismo
Anche se io sono d'accordo se non bisogna estremizzare la questione dei modelli un approccio normativi stico però ci sono delle differenze vanno sempre tenuti presente una confederazione un'unione i territori sovrani che mettono insieme alcune funzioni
E quindi il gettito fiscale dei territori che ogni verso una parte allo Stato dei membri più ori della Confederazione il federalismo
è un'articolazione dello Stato fondata sull'attribuzione di funzioni e quindi relative risorse a diversi livelli
In cui esso si compone
Da questo punto resta il Titolo quinto ha molti limiti nei illustrerò alcuni tra breve ma sotto questo punto di vista sotto questo profilo è assai chiaro e cioè delinea un federalismo multilivello e solidale
Fondato sul principio della sussidiarietà e cioè su una distribuzione funzionale e non territoriale dei compiti e delle risorse
Per cui la ripartizione delle risorse segue quella delle funzioni
E deve consentire come dice appunto l'articolo centodiciannove a ciascun livello istituzionale di finanziare integralmente le proprie funzioni con i tributi propri compartecipazioni
Il fondo perequativo
E cioè
Sulla base del testo della Costituzione la frase le tasse devono rimanere sul territorio non ha molto senso nel senso che noi qui in questo teatro
E territorio siamo siamo nel territorio del Comune di Asolo per alcune funzioni siamo nel territorio della Provincia di Treviso per altre funzioni siamo nel territorio della Regione Veneto per altre funzioni ancora siamo nel territorio statale per altre funzioni
Ora bisogna riconoscere che il
Disegno di legge del Governo ha abbandonato l'impostazione con federalista del modello lombardo cardine ATO un impianto che è coerente né su linee di fondo con il dettato costituzionale
E questo dato credo vada apprezzato e pone le condizioni per un confronto costruttivo in Parlamento e tuttavia vi sono dei punti non secondari che richiedono degli approfondimenti e delle correzioni
Ne indico due sinteticamente la mancata individuazione di funzioni attribuita provinciale metropolitane e comuni
è un'interpretazione restrittiva del riferimento costituzionale hai letto ai livelli essenziali di prestazioni che devono essere garantiti
Su tutto il territorio nazionale che invece nel disegno di legge limita questo riferimento a sanità assistenza e istruzione in parte al trasporto pubblico
Mentre come dicevo l'articolo centodiciannove chiaro e parla di finanziamento integrale delle funzioni attribuite a tutti
I livello
E quindi necessaria una discussione parlamentare sul disegno di legge sui decreti attuativi
Servono sei di per una lavoro condiviso e comune ma quello che vorrei qui sottolineare e che l'attuazione del federalismo fiscale proprio perché investe il cuore come dicevo della
E la trasformazione della forma dello Stato non può prescindere appunto da un insieme interventi costituzionali e legislativi
Amministrativi che devono avere una loro coerenza e organicità e su cui è urgente quindi definite degli orientamenti condivisi
Tralascio la questione cruciale preda
Attuazione federalismo amministrativo se ne è parlato ieri mi concentro invece sull'intreccio tra forma di Stato forma di Governo e sistema politico
Primo punto cui mi sembra ci sia in realtà un largo consenso riconoscere il molti punti deboli del Titolo quinto oltre al fatto del modo con cui esso è stato riformato
E che risentono credo di una concezione riduttiva del ruolo dello Stato del concetto di interesse nazionale che era un po'tipica
Di quella temperie culturale degli anni Novanta che ha prodotto quel testo e che ormai era luce delle trasformazioni internazionali che sono davanti agli occhi di tutto e abbastanza dobbiamo riconoscerlo anacronistica
In realtà il federalismo non è in contraddizione con il rafforzamento di alcune prerogative dello Stato centrale e anzi credo che in Italia può essere una condizione per realizzare questo rafforzamento del proprio il cuore della scommessa
Credo del federalismo in Italia responsabilizzare le comunità locali e coinvolgerle pienamente
In un modello cooperativo di gestione della cosa pubblica alleggerire lo stato di compiti e funzioni per rafforzarne le capacità il peso nei settori strategici della governance
è dunque evidente che non ci si può accontentare della parziale riscrittura del Titolo quinto che è stata fatta operata dalla Corte Costituzionale con quelle
Note sentenze sono state più volte richiamate con cui si è cercato di risolvere il
Numerosi problemi dello squilibrio tra funzioni amministrative competenze legislative la discutibile ripartizione
Nelle competenze legislative l'assenza Ilary la clausola di supremazia e servono degli interventi mirati che io difendere definire appunto di manutenzione costituzionale
E cioè attribuire la competenza statale esclusiva sulla legislazione di alcune materie che l'energia le grandi reti di trasporto insomma sono state cose sono state già dette la riduzione
Come una tendenza che tra l'altro è
Suffragata dalla riforma del federalismo tedesco nel due mila sei delle materie sottoposte a competenze ripartiti perché ci tornerò delle conseguenze anche su come noi concepiamo la questione del Senato
Nell'introduzione sempre sul modello tedesco nella clausola di supremazia
Secondo punto appunto legato a questo e quello della partecipazione degli enti decentrati alle funzioni agli organi dello Stato centrale senza la quale non non si può parlare tecnicamente di federalismo
Ed è una questione appunto che dimostra il nesso lo diceva molto bene Violante propria relazione concordo pienamente
Di Motta questo nesso inscindibile tra questione forma di Stato forma di governo e anche da questo punto di vista non possiamo accontentarci
Come dire della toppa che ci ha messo la Corte costituzionale ma che ha compensato l'attenuazione del del del decentramento legislativo parlando della necessità di leale collaborazione ma come diceva
La nota sentenza dei perché cosa ha determinato questo ha determinato
Una crescita del ruolo molto forte del sistema delle tre conferenze nel procedimento legislativo quasi potremmo dire una sorta di tricamerale istmo occulto che mi ha fatto una sede istituzionale sempre più centrale e condizionante anche
Però che lo stesso tempo non è regolata non non avete non adeguatamente regolata non può svolgere quella funzione che invece non si sia federale deve essere svolta dalla seconda
Camera
E quindi io credo sia anche una soluzione inadeguata a quella
Non solo quella di accontentarsi di questa questo assetto che si è creato un po'spontaneamente ma anche quella che
Da molte parti sento avanzare di pensare di costituzionalizzare il sistema delle conferenze
Creando un Senato degli esecutivi locali sul modello del Bundesrat intanto perché credo
Politicamente del tutto irrealistico pensare che il Senato sia un talk-show ieri
Vota il suo autoscioglimento è la Conferenza diventa il Senato
Ma
Credo che il paragone si anche improprio nel merito col Bundesrat perché dobbiamo ricordare che i lender hanno una forma di governo parlamentare hanno il proporzionale quindi hanno
Una rappresentatività maggiore ma soprattutto
è una soluzione che credo poco convincente
Perché proprio la necessità di cui parlavo di ridurre l'ambito della legislazione concorrente sul modello appunto della riforma tedesca il due mila sei credo renda più plausibile
Un superamento del bicameralismo paritario che sia fondato più che sulla distribuzione delle materie che pure
Parte ci deve essere sulla differenziazione dei criteri di elezione sull'attribuzione una sola Camera della responsabilità del rapporto fiduciario
E quindi questo quadro in questo ragionamento credo che il modello di elezione indiretta del Senato che ipotizzato dalla bozza Violante sia
Il più idoneo I evitare il duplice rischio sia quello di avere un mero duplicato della Camera sia quello di un'eccessiva marginalizzazione del Senato ma io devo dire che questa questo punto di vista anche forme diverse di elezione anche
Del tipo di quelle ipotizzate nella riforma costituzionale del due mila cinque secondo me non sono da escludere
Per quanto riguarda
La forma di governo in senso stretto la posizione
Italia europei elaborato un documento comune con altre con altre fondazioni è nota insomma è una posizione che
Come diceva Violante la sua relazione prospetta un parlamentarismo razionalizzato in grado
Di perseguire maggiore governabilità rafforzare la stabilità senza però depotenziare il ruolo e le funzioni del padre del del parlamento e i confini della forma di governo parlamentare
Perché poi insomma è vero che bisogna
Non eccedere normativi sono ma non si pone anche poi
Di Luino e tutto nei singoli casi storici ci sono delle differenze strutturali tra diversi modelli di forma di Stato
E i confini della forma di governo parlamentare razionalizzata sono chiari attribuzione al Presidente del Consiglio di proporre
Capo dello Stato la nomina e la revoca dei ministri meccanismo della sfiducia costruttiva obbligatoria
Che non pone vincoli di mandato e parlamentari ne assegna il potere di scioglimento al premier ma riduce drasticamente la possibilità di crisi di Governo peraltro io credo che tutto questo tema delle mani libere dei partiti credo
Punto proprio la
Razionalizzazione del sistema politico che stiamo perseguendo dovrebbe contribuire a parte sdrammatizzare uno
Insomma invece a questo punto di vista il confine abbastanza netto e i
Invalicabile verso slittamenti verso forme di governo neo parlamentari di investitura diretto del Primo Ministro
Tra l'altro questo è
Avvalorato dalla concreta fallimento dell'unico caso di quell'esperienza di attuazione cioè il modello israeliano che senso ha se rivelato fallimentare mentre bisogna dirlo il discorso sul presenzialismo è diverso
è un'altra cosa il presidenzialismo perché il presidenzialismo negli Stati Uniti che
Io credo si possano definire una Repubblica presidenziale
è sempre unito alla proprio presuppone
Quel forte ruolo e quella distinzione
Di
Peso del del Parlamento alla Camera che che che non vota la fiducia ma che però poi appunto anche vere meccanismi indiretti non solo costituzionali le forme di elezione insomma ha un peso oggettivo che chiede figura che configura un sistema
Bilanciato i propri
Su questo su questo tema sull'idea del presidenzialismo come
Sistema più idonea compensare diciamo così il l'attuazione del federalismo se si è parlato è stato al centro del relazione di Nania dell'intervento D Urso ecco io io no
Considero il presidenzialismo americano sistema democratico un eccellente sistema io credo che
Lo dovremmo riflettere proprio la luce dello spirito storici sta diciamo così di
Di adeguamento in vita concreta delle istituzioni e la loro storia
Che sottolineava Carrino dovremmo riflettere su alcune difficoltà dell'idea di importare quel meccanismo con tutte le conseguenze che esso comporta appunto
Il ruolo del Parlamento i meccanismi di elezione eccetera cioè la prima difficoltà mi sembra riguardi LEA
Difficile innestare il presidenzialismo americano in un sistema politico europeo perché
Sistema politico europeo è diverso senza produrre un alternano diceva benissimo Violante un'alternativa tra paralisi decisionale nei casi i divari di government oppure la compressione del ruolo del Parlamento come avviene
Spesso nei casi di mancata coabitazione in Francia nei casi
Di omogeneità politica tra Esecutivo maggioranza parlamentare
E poi in Italia allora
Atterraggio nazioni modello francese dovremmo perlomeno ragionare su quei contrappesi oggettivi che in Francia rendono comunque alla Camera
Non così vincolata al premier il doppio turno il divieto cioè il non divieto di di cumulo di mandati per cui parlamentari spesso sono sindaci sono ma peraltro appunto
Anche sotto il profilo del federalismo del rapporto la congruenza col federalismo credo che il modello francese sia più adeguato a uno stato fortemente centralistico come appunto che la Francia e rappresenti anche un po'una sorta di l'unicum storico
Il ragionamento del federalismo quindi credo che proprio come coerenza
Proprio col collabora con la Costituzione coltivo di federalismo ma anche col tipo di attuazione che il Governo stesso prospetta nel suo disegno di legge credo che rimanere nell'ambito della forma di governo parlamentare
Rafforzando Ra razionalizzandola sia sia la strada più logiche più razionale
E il ragionamento sul federalismo condiziona anche la discussione sulle leggi elettorali nazionale regionale sulle seconde non mi soffermo però non posso non dire che il giudizio deve cominciare a essere fortemente critico perché quei tre aspetti delle
Il sistema politico istituzionale regionale Governo monocratico premio di maggioranza frammentazioni credo
Sia sotto gli occhi di tutti concorrono a produrre notevoli rigidità
Forti squilibri un'eccessiva compressione del ruolo dell'autonomia dei Consigli regionali neanche poi alla fine tutta questa capacità decisionale
E credo ostacolino anche misura non marginale soprattutto gli elementi di frammentazione delle leggi elettorali la formazione il radicamento sul territorio
I grandi partiti di tipo europeo bravissimo dirò e concludo
Due cose sulla legge elettorale nazionale
Il documento delle delle fondazioni che Italia europea che ha contribuito a
A elaborare
Individua diversi meccanismi compatibili con la forma di governo parlamentare razionalizzata quindi non c'è una
Si può
Base maggioritaria base proporzionale ma base maggioritaria credo sia indispensabile l'elemento del collegio uninominale
Perché il maggioritario di coalizione che noi abbiamo adesso
A due difetti sia nella forma del maggioritario appunto di coalizione attuale sia
Nella forma Dossetti opposti Massimini sia nella forma del maggioritario di lista che verrebbe introdotto se vincessero i sì al referendum e cioè il maggioritario di coalizione incentiva inevitabilmente delle alleanze quarte
Anche quando si dice non si vogliono fare Positano fatte
E l'alleanza per dire Pd Italia dei Valori atipica alleanza coatta che
Proprio nel meccanismo di quel sistema incentiva il parte minore e quindi aiuta il partito minore più radicali Zanato all'interno dell'alleanza il maggioritario
Invece
Di lista trasformerebbe i partiti ingrandito cartelli elettorali quindi
Le opzioni più razionali su cui abbiamo lavorato sono da una parte il doppio turno alla francese sessista sul terreno maggioritario dall'altro la legge elettorale tedesca sulla quale allora non mi posso soffermare sui suoi
Elementi che a mio giudizio la rendono particolarmente
Coerente con il meccanismo con il modello completo forma di Stato forma di governo su cui stiamo retaggio Nando proprio a partire dall'attuazione del Titolo quinto concludo quindi solo con una osservazione finale io credo che anche questo seminario sono emerse ovviamente non poteva che essere così opinioni diverso su alcuni punti cruciali
Ma credo sia emerso quello potremmo chiamare un po'come dire il metodo di Asolo e cioè
Quello che comunque non siamo di fronte all'esigenza di una grande riforma siamo di fronte all'esigenza di una serie di interventi
Distinti di manutenzione costituzionale riforma legislativa d'azione amministrativa etc ma che questi
Diversi interventi devono avere una logica e una coerenza se non altro cominciamo a ridurre le variabili cominciando a capire che cosa postare con cosa che cosa non può stare
Con cosa nei diversi ambiti credo che già questo lavoro di istruzione
Del
Vendette di questo cantiere istituzionale e di
E e il fatto di fondando sul principio che le riforme vanno fatte come dire tutte insieme sia pure in diversi tempi e in sedi diverse
Il Parlamento poi fondamentalmente senza immaginare sedi addotte e tutte in tutti insieme cioè solo attraverso un largo consenso credo sia di risultato
Principale assai importante di questo convegno che credo
Come dire posso offrire un contributo a chiudere quella stagione della legge delegittimazione reciproca della ideologizzazione delle riforme del conservatorismo istituzionale di fatto e quindi aprire una nuova stagione della nostra democrazia grazie
Grazie professor Gualtieri giornalisti presenti
Rivolgo un invito che voglio appuntarsi l'espressione metodo di Asolo nel giorno si parla dello spirito di Asolo Vegas
Resterà negli annali Vito posso Mezzetti e prenda la parola grazie anche per lei venti minuti
Sì ringrazio anch'io per l'invito ricevuto a partecipare
A questo interessante incontro di Asolo e mi scuso per evitato questo arrivato ma
Purtroppo
La partecipazione ad altro evento proprio in materia di federalismo fiscale mia
Costretto a raggiungere solo
Stamattina presto io volevo fare alcune riflessioni
Entro i termini che mi sono stati assegnati sulle prospettive di riforma della Costituzione quindi volerò ad una
Altezza molto più bassa rispetto alle relazione che ho sentito
Finora in particolare quella del posso Scarlino che
Ci ha in effetti
Illustrato tutta una serie di posizioni dottrinali attuali passate che
Sulle quali ha fondato la sua
Brillantissima esposizione io
Cercherei di individuare invece
Lei prospettive
Di riforma della Costituzione questo non per essere provocatorio tutti i costi ma non limitate solo alla
Alla parte seconda in particolare alla
Famoso Titolo quinto ma cercherei di gettare uno sguardo d'insieme sulla necessità effetti una riforma complessiva della Costituzione
E mi riferisco anche alla parte prima questo so che il riferimento alla
Necessità di procedere ad una riforma la parte prima della Costituzione cioè mi riferisco a parte
Specificamente indirizzata la disciplina riconoscimento la garanzia di diritti fondamentali diritti sociali economici e culturali
Può fa storcere il naso e può
Suscitare qualche perplessità
Tuttavia
Noi ci troviamo oggi in una situazione nel sistema costituzionale italiano un po'paradossale
Vale a dire leggiamo il testo della Costituzione formale
E ci accorgiamo che riconosce e garantisce determinati
Diritti di varia natura
Poi però studiando come dire che grattando un pochino la crosta formale della Costituzione ci teniamo conto che
La Costituzione sostanziale
Quella che
Loro estrae ben un bellissimo saggio recentemente uscito la Costituzione invisibile da invisi può costituisce un
A
Appunto definito come una Costituzione che c'è ma non si vede
Cioè i diritti che la Corte costituzionale e non solo la Corte costituzionale Corte Costituzionale spesso in sinergia con la Corte di giustizia dell'ONU europea e
Con la Corte uno per i diritti dell'uomo
A inteso individuare quindi ha elaborato ha forgiato nella sua giurisprudenza
Questo che cosa significa che accanto al catalogo formale dei diritti costituzionalizzato esiste un catalogo di diritti che per quello che mi riguarda non hanno un rango diverso dei primi
Ma che non si trovano come si dice positivi Zatti nel testo costituzionale
Allora io credo che ormai
Come del resto è stato fatto a livello europeo con la Carta di Nizza del due mila laddove è stato punto positivi Zatta così concretato lo sforzo giurisprudenziale svolto in decenni
Di giurisprudenza da parte della Corte di giustizia europea la Carta di Nizza e larga misura e una con creazione della giurisprudenza comunitaria che si è stratificata in tutti questi anni io credo che
Primo intervento possa e debba riguardare
La costituzionalizzazione di diritti che
Questo momento ripeto per quello che mi riguardano la stessa natura lo stesso rango degli altri ma hanno una matrice veramente giurisprudenziale mi riferisco diritti anche fondamentali
So pensate al diritto alla privacy diritto l'ambiente salubre il diritto alla obiezione di coscienza
Per non parlare
Questo è un profilo che modo un po'
Così
Furbesco si lascia sempre in sordina per non parlare dei limiti ulteriori rispetto a quelli che era che la Costituzione pone
Rispetto a determinati diritti fondamentali mi riferisco soprattutto alla libertà di mediazione del pensiero come è noto l'articolo ventuno fa riferimento solo
Alla buoncostume come limite generale
Di tutte le le le manifestazione del pensiero dalla giurisprudenza costituzionale e non solo esistono in realtà emergono da questa giurisprudenza vari altri limiti che si riferiscono
Fra l'altro alla tutela di diritti sempre per quello che mi riguarda non meno importante della libertà di manifestazione del pensiero diritto l'onore di rito la reputazione eccetera eccetera eccetera
Quindi perché non
Almeno considerare serenamente
L'opportunità di portarli in Costituzione ripeto non per limitate i diritti ma per estenderli semmai e per migliorarlo
Questo discorso vale anche a mio avviso per
Alcuni dei principi fondamentali riferimento inevitabile e all'articolo undici della Costituzione come sapete
Proclama il principio
Generale della
Limitazioni delle limitazioni di sovranità alle quali l'Italia può accedere può consentire in condizioni di reciprocità con gli altri Stati per
Per come si è venuta
Sviluppando l'applicazione di questa norma per
Legittimare la partecipazione dell'Italia all'Unione europea ora è vero che nel due mila uno è stato inserito il
Nuovo primo comma dell'articolo centodiciassette nella Costituzione che pone
Informa a mio avviso un po'bizantina il principio
Dette il limite per la legge dello Stato della Regione degli oblò anche degli obblighi comunitari e e del diritto internazionale
Tuttavia due osservazioni uno l'Italia e
Ormai uno dei pochi Paesi dell'Unione europea sprovvisto di nella Costituzione
Di quello che i tedeschi chiamano o l'Europa artica da un articolo sull'Europa no corrispondente
In particolare all'articolo ventitré della legge fondamentale tedesca quindi scrivere con chiarezza
Qual è il rapporto tra ordinamento italiano ordinamento comunitario anche se mi rendo conto che non è facile plasmato all'interno di una singola disposizione
Credo che sia diventato una esigenza imprescindibile anche perché anche su questo versante
La giurisprudenza costituzionale ormai è arrivata ad esiti
Piuttosto chiari
Soddisfacenti per quello che mi riguarda sul versante rapporto del rapporto tra diritto italiano diritto comunitario la fa a partire dalla famosa spray sentenza centosettanta dall'ottantaquattro sentenza la Pergola no disapplicazione del
Necessaria disapplicazione da parte del giudice italiano della norma italiana contrastante con il diritto comunitario
In soddisfacente o non sufficientemente ardito come come principio giurisprudenziale
Sul versante invece dei rapporti con il diritto internazionale perché le due sentenze ricordo del fine del due mila sette la trecentoquarantotto novecentoquarantanove
Si attestano su una
Posizione rispetto al
Rapporto con il rito comunitario per quanto riguarda i rapporti col diritto internazionale è una posizione un po'di retroguardia a mio avviso
Dimenticando in sostanza che molte delle costituzioni della più recente generazione anche di paesi anzi soprattutto
Di Paesi extraeuropei accordano una
Chiara posizione di supremazia nella scala gerarchica delle fonti
Alla diritto internazionale ratificato da quegli Stati che vengono che viene assimilato se non addirittura al diritto costituzionale alle norme costituzionali se non addirittura posto in una posizione di
Supremazia quindi
Anche su questo versante ripeto il rapporto fra gli articoli undici e centodiciassette a mio avviso
Ormai è arrivato ad un punto di stress tale sulla base dire appunto questo è poco anche sulla base
Di queste porti giurisprudenziali da rendere
Imprescindibile da rendere ormai non più procrastinabile un intervento
Un intervento di riforma
Mi riferisco peraltro non solo i diritti fondamentali diritti sociali ma anche i diritti economici oggi la la la la costituzione economica
In particolare gli articoli che vanno tra il trentacinque quarantasette per certe parti è diventato ormai un residuato bellico cioè
Ci sono dentro principi che per carità meritano di essere confermati questo nodo discuto però alcuni principi tipo la libertà dalla concorrenza libertà del mercato da una parte e
Lo dico per non apparire
Così sbilanciata mente liberista anche principi che alla luce della
Per molti versi drammatica crisi economica finanziaria che sta investendo potuti mercati anche i principi che
Assegnino riconoscano allo Stato una funzione di riequilibrio di intervento in situazione di emergenza economica
Una adeguamento un'assimilazione delle norme costituzionali alla
Serie dei principi che si trovano all'interno del trattato comunitario e del Trattato sull'europea
Beh sotto questo profilo credo che se consideriamo che il Trattato di Lisbona
Praticamente fa
Rientrare un po'dalla finestra quello che era uscito dalla porta perché
Per il novantacinque per cento riproduce i contenuti della Costituzione europea
E allora
Se consideriamo tutto questo complesso di fattori forse ripeto e
Aggiunto il termine di
è giunto il momento di porre termine un po'queste titubanze e di porre mano alle
Alle riforme anche puntava alla progettazione delle riforme della parte prima
Per quanto riguarda la parte seconda
Il
Ed è già stato detto saputo
Facevo ieri ho sentito oggi sono state già enunciate
In modo molto dettagliato i condivisibile per quello che mi riguarda
Varie prospettive di riforma
Vorrei aggiungere qualcosa
Sul versante soprattutto dalla potestà legislativa delle funzioni amministrative del federalismo fiscale dunque per quanto riguarda
L'articolo centodiciassette della Costituzione
Io credo che
Sia
Ormai anche qui non più rinviabile un'opera di limatura di ridefinizione delle materie
Che sia contenute nel comma secondo cioè quelle di potestà esclusiva dello Stato che è contenuta nel comma terzo di questa norma sono state partorite
Nel due mila uno
La riforma
Costituzionale di quell'altro
Perché tanto per cominciare parli di queste materie contenute nella comma secondo non sono affatto materie di potestà esclusiva dello Stato perché quando si parla
Di istruzione ad esempio le norme generali sull'istruzione sono di potestà esclusiva dello Stato poi se si va a leggere se il terzo comma
L'istruzione senza ulteriore aggettivazione è materia concorrente la formazione professionale viene esclusa poi sempre in campo anche l'autonomia deve in gita scolastica
Gli stessi livelli essenziali alla famosa e conto fortissima lettera m del secondo comma no
A parte che non è una materia ma semmai e una una circolo Guccione
Che i livelli minimi essenziali a materie realtà e diritti civili sociali parliamoci chiaro solo che si vuol dire che livelli minime essenziali sono di potestà esclusiva dello Stato quanto loro definizione ma tutto quello che sta sopra come confermato
Cioè tutto quello che va oltre quel livello minimo essenziale come confermato da materia del terzo comma previdenza complementare integrativa Salute
Diritti culturali e così via e di competenza concorrente Stato-Regioni
Per non parlare poi di alcune materie che
La prassi è venuta dimostrando ma forse non c'era bisogno
Che sono state in modo purtroppo generoso a mio avviso per a favore delle Regioni spaccate spacchettate in due ambiti diversi
Intendo riferirmi soprattutto all'Energia e i trasporti ma potrei fare altri esempi ancora
Per cui una
Migliore definizione di queste materie
Probabilmente potrebbe
Se non proprio
Eliminare del tutto ma comunque
Favorire un decremento di quella fenomeno di amplissime dimensioni che tutti conosciamo che consistito nella
Defatigante opera di riscrittura di ridefinizione da parte della Corte Costituzionale ancora una volta con la sua giurisprudenza con costi fra l'altro questo un profilo che raramente viene posto in luce
Costi spaventosi perché è vero che lo Stato ma in giudizio con l'Avvocatura dello Stato ma le Regioni vanno in giudizio attraverso avvocati del libero foro per cui
Non non non non verrà mio avviso mai sottolineato abbastanza e
La la la la massa la quantità di denaro pubblico che viene utilizzata per
Questa micro o macro conflittualità che si sviluppa data ormai da parecchi anni fra il centro e la periferia
Il federalismo amministrativo
Beh
Secondo mio punto di vista
L'articolo centodiciotto dice una cosa bella ma sotto molti profili anche qui più volte smentita per cui una volta dalla giurisprudenza costituzionale certo le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni no
E sulla base dei principi di sussidiarietà differenziazione e adeguatezza
Eventualmente i livelli di governo superiori però in più occasioni la Corte costituzionale ha detto che se c'è federalismo se c'è è sussidiarietà amministrativa ci deve essere anche sussidiarietà legislativa e allora se questo è vero
Trovo confermata l'idea
Trovo corroborata l'impressione di dovere procedere ad una ad un riposizionamento quanto meno di alcune materie che sono state lentamente
Posizionati ubicate presso un certo livello di Governo e che poi la prassi ha dimostrato che
Sia dal punto di vista legislativo che amministrativo dovevano essere fosse mantenuto ad un a favore no a attratte ad un livello di Governo superiore in ogni caso il la ridefinizione dell'assetto amministrativo dello Stato
E
Dello Stato ordinamento in generale e quindi anche del rapporto tra
Pacchetto delle funzioni amministrative statali e pacchetto delle funzioni amministrative degli enti locali non può prescindere da una ridefinizione
Potrebbe essere anche una conferma per carità però da una ridefinizione del concreto rapporto che esiste tra materia di potestà amministrativa delle regioni e materie di potestà amministrativa degli enti locali perché ricordo che fino a questo momento
Questo rapporto è affidato alla legge ordinaria famoso federalismo amministrativo a Costituzione invariata no la legge Bassanini
Dell'uno e la la legge cinquantanove mila novecentonovantasette a fatto sì che
Effettivamente si getta su un po'il cuore oltre l'ostacolo quindi soprattutto
Attraverso il decreto legislativo centododici del novantotto che
Fino a prova contraria rimane tuttora il
L'atto normativo che disciplina chi fa che cosa dal punto di vista delle funzioni amministrative in Italia
E scollato rispetto a quello è gravemente scollato rispetto a quello che dice l'articolo centodiciotto loro delle due l'una o scegliamo l'una prospettiva o scegliamo l'altra
Dico solo due parole sul punto per quanto concerne
La ridefinizione del della assetto e delle funzioni degli enti locali a cominciare proprio del livello costituzionale cioè se si vuole fare un federalismo amministrativo credo che sia impensabile farlo
Federal meno mi stati voi anche legislativo ma per quanto riguarda in particolare quella mista attivo credo che sia impensabile farlo con venti Regioni di cui cinque Statuto speciale centocinque Province quasi nove mila comuni
Uno non dico di spazzare via ci vuole farli il iconoclasta e
E distruttivo però effettivamente pensare in modo
Più concreto ad un accorpamento eventualmente anche coattivo ci si sta provando dalla legge centoquarantadue del novanta senza esiti particolarmente incoraggianti
Ad un accorpamento eventualmente anche qua divo della di determinate funzioni ad esercizio associato fra
Enti locali probabilmente un principio che anche questo andrebbe inserito
In
Costituzione seppure nelle sue linee generali poi sviluppato meglio a livello
A livello legislativo ecco sotto questo profilo io credo che senza
Evocare fantasmi del passato e che
Senza evocare aspetti dibattiti che si sono sviluppati sul punto
Io credo che soprattutto in considerazione della
Riacquisizione chiara netta del la
Di un interesse nazionale da parte di un profilo sicuramente ultra locale di determinate materie
In considerazione delle esigenze di raccordo di coordinamento fra
Politiche nazionali e politiche comunitarie per molti versi anche internazionali
Beh ripensare ad una clausola
Generale che peraltro devo dire già sta scritta nell'articolo centoventi della Costituzione no
Principi di tutela dell'unità dell'ordinamento giuridico dall'ordinamento economico il potere sostitutivo dello Stato nei confronti
Degli enti locali qualora non
Un formino la propria azione a
Ai principi dell'ordinamento comunitario e
Ad altri parametri ancora Benigni mi parrebbe aveva anche questo un oggetto di doveroso discussione cioè pensare e sincero severamente alla
Reintroduzione in Costituzione del tanto vituperato vecchio interesse nazionale senza che questo appaia un pregiudizio nei confronti delle Regioni tuttavia
Potrebbe potrebbe configurarsi come una
Uno strumento di di equilibrio e non di
E non di di di di discriminazione in che senso poi concludo
Spesso si vedono
Per questo fatto cenno all'inizio alla necessità di riformare anche la parte prima spesso si vedono le riforme costituzionali come
Sganciate nomi avviso spesso se ne dà una visione eccessivamente
Settoriale cioè si parla o delle riforme della parte prima poco troppo poco o delle riforme soprattutto da parte seconda non si collegano mai le due parti no e soprattutto non si collega adeguatamente non si collegano adeguatamente le riflessioni
Fra necessità delle riforme legislative amministrative da una parte e
Efficacia e effettiva garanzia dei diritti e dall'altra cioè
Il
Lo stesso federalismo fiscale di cui tanto si parla non è solo una questione di assetto di governo no federalismo fiscale come risulta
Dalla bozza di Progetto di legge che ho visto anch'io
Federico fiscale significa funziona rizzare un migliore assetto dei rapporti finanziari facendola e la periferia ad una più efficace ed efficiente garantistico esercizio dei diritti fondamentali e dei diritti sociali della persona questo deve significare
Per questo dicevo che il collegamento fra parte prime parte seconda per molti versi a mio avviso è imprescindibile
Mi rendo peraltro conto che
Procedere ad una revisione poi punta per un crudo ad una revisione globale se tre punto virgolette della Costituzione non è facile
E probabilmente neppure opportuno cioè e bene procedere per
Parti omogenee rendendosi però conto che e
Spesso le parti della Costituzione sono tra loro strettissima mente intrecciate
Vale a dire non è
Impensabile a mio avviso fare una
Attuare una riforma dell'assetto delle autonomia senza pensare alla forma di governo pensiamo
Dico una banalità a tutti nota alla struttura della della Camera rappresentativa delle Regioni se proprio la vogliamo fare
E pensiamo anche appunto al collegamento con la parte relativa ai al riconoscimento e la garanzia dei diritti ecco questo procedere per
Blocchi di riforme consentirebbe fra l'altro di evitare
Fenomeni come dire spiacevoli del passato cioè in pratica
Se il corpo elettorale ma lo stesso Parlamento quando elabora le leggi di revisione costituzionale
è in grado di concentrare la propria attenzione quindi con la propria valutazione proprio giudizio su blocchi omogenei di norme nono probabilmente e meglio in grado di valutarne di apprezzarne la
Il contenuto e quindi la condivisibilità o meno se invece al corpo elettorale viene sottoposto un mega pacchetto di riforme no
Questo può è un po'il difetto del referendum vale a dire di no che non distingue no cioè il
L'elettore che viene viene condizionato nella sua
Scelta dalla
Prevalente apprezzamento positivo negativo sul ruolo sull'altra parte la riforma senza avere
Senza avere possibilità
Di una concreta distinzione per cui
Anche come metodo ora io eventualmente non ho tempo e
In modo per scendere nei particolari però anche come metodo probabilmente questo questa la via che
Preferibilmente dovrebbe essere seguita grazie per la costruzione
Grazie
Non su più nel due
La sede che ci ospita
è una sede bipartisan e perciò
Più intensamente politica di una serie di partito
E quindi mi incoraggia a destinare i tempi
Le considerazioni di ordine giuridico che farò sul testo del nuovo Titolo quinto a riflessioni sulle pulsioni profonde della Società italiana che
Comunque presenti sono state ulteriormente attivate dal nuovo Titolo quinto e poi a qualche riflessione finale di politica costituzionale
E quindi mio intervento è diviso in tre parti da prima riguarda appunto il testo e le interpretazioni le stime sono state date
La seconda riguarda appunto queste pulsioni che dirò subito di cosa si tratta la funzione irrefrenabile verso il piccolo verso la dimensione piccola
E la terza la terza parte invece si sarà una conclusione che terrà conto anche
Dei progetti in itinere
Sul primo punto io credo che
Sia necessario
Diradare due equivoci e segnalare invece due problemi effettivi che il nuovo Titolo quinto apposto
Ma questo sulla premessa che già Agostino Carrino apposto molto bene giustamente seguito anche da quartieri
Sulla premessa è che in realtà il nuovo Titolo quinto a svolto ulteriormente le premesse dell'articolo cinque della Costituzione
Allora se partiamo dalle premesse dell'articolo cinque della Costituzione che il nuovo Titolo quinto ha svolto il periodo mente il nostro discorso
Va necessariamente nella direzione della manutenzione se invece noi evitiamo riteniamo di no all'ora il nuovo Titolo quinto deve essere riscritto e sono due prospettive molto diverse
E però io credo che su questa
Lo svolgimento ulteriore che il nuovo Titolo quinto ha fatto rispetto alla vecchio fare riferimento annulla rapporto
Fra unità e indivisibilità della Repubblica ed esigenze di autonomia e decentramento che sono chiaramente indicano che nell'articolo cinque della Costituzione che costituiscono la base di tutto lo svolgimento della nostra esperienza costituzionale
Quindi dell'esperienza costituzionale la Repubblica italiana a partire da quando le istituzioni le Regione sullo speciale e poi le Regioni a Statuto ordinario sono stati istituite
Quindi se partiamo da questo credo che dobbiamo esaminare i due equivoci
Il primo equivoco è quello che l'articolo centoquattordici della Costituzione nella parte in cui ha sostituito alla dizione la Repubblica si ripartisce in regioni Province e Comuni la dizione la Repubblica è costituita di Province Comuni Città metropolitane Regioni e Stato
Questa sostituzione avrebbe comportato dove l'affermazione di una pari dignità fra gli enti di cui si compone la Repubblica
Ora questa affermazione molto frequente tra i miei colleghi al punto tale da diventare una formula tralaticia mi ha sempre trovato assolutamente in disaccordo
Che in realtà a dire che una la Repubblica si compone di determinati enti così che come dire la nostra mano si compone di un palmo le dita le unghie eccetera ma non significa assolutamente che siano pari fra loro
Queste parti no se non c'è il Parma ora ma non c'è più insomma
Ecco
E quindi questa questa idea denatalità in realtà avanti un'idea molto fittizia che si basa su cose piccole tipo
I comuni sono stati nominati per primi queste cose qua che insomma no non c'hanno nessun senso e che poi contraddicono in modo plateale
Il secondo comma dell'articolo centoquattordici nella parte in cui stabilisce anzi l'ordine stabilito che il quale stabilisce che
Gli enti diversi dallo Stato sono autonomi
Per statuto funzioni legislative eccetera stranamente lo Stato non è nominato guarda caso come fa a essere lo Stato autonomo da se stesso è una contraddizione totale e quindi è evidente che questo principio
Della parità di età così concepito nonna molto significato però ha avuto una funzione una funzione retorica significativa
Nell'orientare non tanto di legislatore quanto nelle GT mare una certa tendenza della società
Della società e delle istituzioni italiane verso
Verso la dimensione più piccola ecco è questo ha creato dei problemi aggravato anzi dei problemi già presenti nella nostra esperienza il secondo equivoco ed è un equivoco su cui invece
Direi è incorsa più la classe politica ma anche anche gli studiosi è quello relativo
All'interesse nazionale ora qui dobbiamo fare un attimo cerco di essere brevissimo su questo perché
Ma l'interesse nazionale nella vecchia Costituzione era un limite che non era mai stato attivato
Perché
Era un limite alle leggi regionali che il Parlamento in seduta comune poteva eventualmente vedere se le Regioni avevano violato questo limite che cosa era successo prima
Era successo che la Corte costituzionale l'ha trasformato questo interesse nazionale il limite di legittimità
Per le leggi regionali con la conseguenza che l'interesse nazionale era diventato un modo per il Parlamento di fare qualsiasi cosa qualsiasi cosa
Potete volesse il Parlamento nazionale era legittimato a farlo nel campo occupato già
Dalle leggi regionali allora qual era l'alternativa che si poneva legislatore costituzionale e credo a qualsiasi legislatore costituzionale sulla base di questa esperienza non di cose astratte
Era quello di confermare un interesse nazionale che non era mai stato attivato nella formula prevista dal testo del quarantotto
Oppure quello di affermare un interesse generale come limite generale alla legislazione regionale con ciò praticamente legittimando l'idea che il Parlamento su qualsiasi materia potesse intervenire comunque e questa è diciamo così una premessa che finiva
E non si tratta di federalismo finiva per essere in contrasto con anche con uno Stato regionale uno Stato regionale qualsiasi
E in Germania e e cioè l'interesse nazionale ma è un interesse nazionale che è codificato si basa su certe condizioni precise e che riguarda un modo
Che ha a che vedere con una idea di legislazione concorrente fra Bund e Land R. molto diversa da quella che noi abbiamo e che
Purtroppo il Titolo quinto a ereditato il nuovo ereditato dal vecchio e che è decisamente
Superata dalla realtà cioè mentre noi diciamo che una certa legislazione concorrente nel senso che lo Stato detta i principi e poi le Regioni dettano il dettaglio invece l'idea è concorrente che adottata in Germania e alternativa
Ho ebbe dei lender oppure quando ci sono delle ragioni ma delle Regioni serie
Livelli essenziali unità giuridica ma deve che deve essere provata di volta in volta questo il punto fondamentale all'ora il Bund può intervenire
Ecco questo questo secondo me è un modo serio
Per rivedere
Il concetto di legislazione concorrente che oggi da luogo effettivamente ha problemi molto grossi su cui la Corte sherpa cui la Corte cerca
Inutilmente perché poi si ripresentano ogni volta per il semplice fatto che l'elenco delle materie da una parte è una necessità in qualsiasi Stato
Che voglia essere federale o regionale o comunque non unitario è una necessità inevitabile ma dall'altro si presta a obsolescenza che in periodi come questi è un'obsolescenza che rischia di essere molto forte questo è vero da per tutto
Ma nel momento in cui noi concepiamo
E speriamo il problema nel momento in cui diciamo che la legislazione concorrente richiede appunto una distinzione fra principi al dettaglio
Molto diverso e quando invece riteniamo che significhi o o o e dello Stato o a delle Regioni e quindi io penso che questa ipotesi che peraltro è formulata in parecchi disegni di legge costituzionale presentati anche in corse legislature questa formula certamente sarebbe una formula una formula più che opportuna la cosa essenziale
E che l'interesse nazionale bisogna provarlo ecco problema non è tanto se ci sia un'Olimpia che l'interesse nazionale effettiva l'ente è giusto dire che
Ci sono delle esigenze unitarie che del resto fanno capo ripeto già alla formula dell'articolo cinque della Costituzione
Ma bisogna provarlo
Che ci siano
Delle esigenze in Italia del resto è approvato dallo stesso richiamo che in alcune materie riservate alla legislazione esclusiva dello Stato del fatto in queste materie tagliano la competenza regionale è il caso dei diritti civili e sociali quando ci sono diritti civili e sociali non c'è ripartizione di materia tra Stato e regioni che tenga e questo fa pensare che ci sia appunto
Ci sono esigenze che sovrastano questa ripartizione di competenze due errori però
Che purtroppo pesa hanno due problemi che pesano molto meglio la mancata soluzione due problemi che ancora aggravano diciamo così la nostra convivenza
A causa della del nuovo Titolo quinto
E il primo è il Racman cado raccordo fra legislazioni amministrazione il secondo è mancato l'accordo
Fra Stato regioni ed enti locali sul
Secondo è noto perché perché il cuore di questa misura DOP doveva essere costituita
Dal Senato da un Senato concepito come Camera delle autonomie territoriali che non si è potuto fare
Perché se si doveva fare quello e non non partiva nulla allora lì c'è stata una valutazione su cui non entro in base alla quale si è deciso di andare avanti nonostante il fatto che il Senato
Come e Camera delle autonomie non era politicamente praticabile in quel momento e e quindi e si è posto questo problema
Ma in realtà l'altro proprio dell'altro problema invece la responsabilità dei redattori più chiaro cioè
Fino al il vecchio testo della della Costituzione prevedeva un rapporto fra legislazione e amministrazione statale regionale molto facile molto semplice anche se molto discutibile il riferimento i tempi che vi dica
E cioè il criterio del parallelismo quello che è legge se una certa materia affidatarie legge dello Stato l'Amministrazione sarà dello Stato se è una certa materia
Di legislazione regionale l'Amministrazione sarà regionale così può criterio del parallelismo
Molto semplice
Ma anche molto superato perché superato perché in realtà oggi l'Amministrazione ha avuto una crescita un'importanza soprattutto a livello locale e regionale
Che questo criterio del parallelismo non registrava perché si basava sull'idea l'Amministrazione seguita
No l'Amministrazione lealtà andasse sul GRA cioè un'idea un po'napoleonica dell'Amministrazione
E in realtà ci sono molti i casi in cui l'amministrazione ha una sua
Come dire un sostrato decisionale molto forte ed è evidente del tutto evidente questo livello locale di anche perché i Comuni e Province come sapete non legiferano e quindi se ne va diciamo la loro stessa consistenza come enti
Che è decisa da questi
Dalle dall'esercizio delle funzioni amministrative
Allora che cosa è accaduto quindi è accaduto che si è deciso di buttare a mare il criterio del parlo di Lisbona e questo
Mi sembra anche comprensibile
E tuttavia non si è stabilito alcune attività agro di raccordo alternativo perché sapevo guardati l'articolo centodiciassette l'articolo centodiciotto vi accorgerete subito che vanno su binari totalmente diversi
Il primo è quello della ripartizione delle competenze il più possibile rispettosa delle autonomia anzi attento a dare alle autonomia dei alle Regioni una potestà legislativa molto più prima del passato
Il secondo quello di stabilire sulla base dei principi di sussidiarietà differenziazione e adeguatezza dei criteri di ripartizione molto più elastici molto più soprattutto flessibile nel corso del tempo dell'India delle funzioni amministrative
Quindi uno strabismo totale a questo strabismo ha cercato di rimediare
La Corte costituzionale con una sentenza che ha detto la sussidiarietà funziona non soltanto verso il basso ma anche verso l'alto e se come nel caso io ho davanti una legge
Che si occupa di grandi opere l'amministrazione statale pensare al venti leggi regionali è una pura follia
Quindi al
A parte il fatto che le materie sono ripartite malissimo che su questo campo specifico dei lavori pubblici o bisogno necessariamente di fare riferimento a principio di legalità che fa sì che se il l'Amministrazione se l'amministrazione statale beh la legislazione non potrà essere altro che statale e sulla base di questa
Di questa sentenza scritta da un giurista geniale che purtroppo scomparso Carlo Mezzanotte
Questo è stato un modo per affrontare risolve aggiustare se volete aggiustare certamente non risolvere completamente ma aggiustare
Questo questo problema ma è chiaro che siamo nel precario no è evidente che siamo di fronte a una soluzione precaria anche perché
Si ricollega questa mancata soluzione definitiva al fatto che rimane tutto aperto il discorso generale sui rapporti fra
Enti territoriali rapporto istituzionale al centro
Ma direi che queste considerazioni che ho fatto vanno viste anche e soprattutto alla luce di una tendenza
è una funzione naturale della della nostra società verso il piccolo che proseguita in questi anni e che ho il sospetto
Lo formulo qui come giudizio ho il sospetto che abbia avuto perlomeno una legittimazione culturale dal nuovo Titolo quinto dal richiamo alla sussidiarietà
Perché la sussidiarietà può significare tante belle cose ma certamente è stata intesa nella nostra esperienza anche soprattutto come legittimazione del piccolo già ampiamente legittimato nella cultura nazionale
Ho bisogno di fare degli esempi forse si
Non soltanto i nove mila comuni ma vi faccio presente che Francia Comuni erano trenta mila e con raccordi
Piuttosto forzati alla fine si sono ridotti a un numero molto più basso del nostro
Le Province e che non ci son cresciute sì ogni tanto si si legge sui giornali aboliamo le Province aboliamoli e nel frattempo in Sardegna non si di una provincia di sessanta mila abitanti cioè
Le università ognuno tra un po'avranno insita sotto casa
Insomma gli esercizi commerciali il decreto Bersani
Cercò di contenere questa pendenza non era questa proprio una realtà di esercizi commerciali piccoli al dettaglio
E ha avuto in sede regionale una serie di problemi per per questa ragione
Ora
E chiaro perciò che
Questo questa funzione verso verso il piccolo può essere affrontata
Può darsi che quello che diceva prima Mezzetti sia giusto o cioè prevederei e non nella legislazione ordinaria ma in Costituzione un richiamo
A una raccordo che consenta di favorire questa operazione che passa attraverso
Evidentemente la legislazione ma il tentativo che c'è stato per esempio per quanto riguarda i Comuni
Di trovare delle forme di raccordo risale al mille novecentonovanta poi c'è stata la legge Bassanini non si è fatto assolutamente niente niente non è successo nulla
Sappiamo benissimo che i sindacati i Comuni hanno un potente sindacato che agisce molto più potente di altri enti territoriali che si fa sentire molto bene
E però c'è da chiedersi quanto essendo i grandi comuni capaci di farsi sentire da soli e quindi essendo soprattutto il portavoce di esigenze dei vincoli
E quanto tutto questo aiuti veramente la Repubblica perché la tendenza al piccolo è una tendenza
Che presenta delle controindicazioni presenta delle controindicazioni
Dal punto di vista del Governo di una certa collettività e dal punto di vista della concorrenza siamo
Nell'Unione europea siamo in un mondo largamente globalizzato e non c'era bisogno della crisi finanziarie per farci capire come in realtà la concorrenza sviluppa anche tra Stati nazionali
Però è anche l'Unione europea si sviluppa fra Stati allora qui che cosa vogliamo fare vogliamo continuare così oppure se continuiamo così noi perdiamo perdiamo la partita anche per queste ragioni
Temo che la politica invece abbia oscillato di fronte a questo problema
Fra due atteggiamenti il tentativo che praticamente ho ricordato attraverso il richiamo al decreto Bersani e alla legislazione sulle autonomie di cercare di
Fa qualcosa perlomeno per i Comuni
E e dall'altro invece la seconda assecondare questa tendenza assecondare questa tendenza perché c'è poco nelle Province nelle università si istituiscono senza una volontà politica che c'è dietro quindi
è evidente che assecondare questa tendenza significa
Fare i conti con realtà che possono
Procurare consensi oppure evitare che i consensi vengano meno qui questo è un dilemma
Dilemma che io consegno credo che ci sia che sia un dilemma reale e che va evidentemente
Collocato in una riflessione sulla
Sulle possibili riforme del Titolo quinto ma non soltanto nel sulle possibili riforme nuovo Titolo quinto ma
A questo punto credo che sia opportuno che io venga alla terza al terzo aspetto
Che volevo trattare che
Un giudizio sulla sulle possibili sulle possibili riforme che
A mio giudizio trovano nella proposta Violante
Una base di partenza per ragioni diverse da quelle che lessico politico a
Considerato
Per cui le singole dia consigliato base di partenza pretesto viola voglio dire
Che a mio giudizio il testo Violante fa i conti molto bene con un problema che è quello della composizione del Senato
Fa i conti molto bene con questo problema perché
Eh coerente con il fatto che a differenza che in Germania noi abbiamo effettivamente delle regioni a forma di governo diciamo così con un Presidente eletto
E che attenzione questo è molto importante e
E i cui presidenti regionali hanno già a livello nazionale una formidabile voce nella Conferenza Stato Regioni
Perché la Conferenza Stato Regioni nel corso del processo di attuazione del Titolo quinto è cresciuta moltissimo e ormai
Testi legislativi alla mano a praticamente una capacità
Fate passatemi questa espressione che non userei un congresso di giuristi impara legislativa piuttosto forte nel senso che è diventata quasi una Camera che perlomeno
Prepara il terreno per la legislazione ex mariti contenuto decisionale cresce il livello decisionale è molto cresciuto
Che cosa fa il testo Violante da questo punto di vista restituisce ai
Consigli regionali lo spazio che meritano cioè nella nella sede
Loro propria che è quella della rappresentanza
Cioè
Un Senato a elezione indiretta effettivamente riequilibra a livello regionale quello che è un grande squilibrio tra Consigli e giunte
Questo squilibrio non è dato soltanto come tanta pubblicistica insiste anche più in sede politica insiste a dire per il fatto che c'è l'elezione diretta del Presidente della Giunta accetto questo è stato un problema evidentemente si trattava
Di fare altre cose che non sono state fatte ma
Anche perché i presidenti delle giunte hanno al centro una sede forte e quindi i Consigli regionali sono espropriati due volte delle loro
Del loro attribuzioni possono fare molto poco perché la legislazione
Le le le le i il
Le grandi decisioni politiche di Bassano completamente sulla testa
Quindi da questo punto di vista secondo me il testo del testo Violante va va molto bene perché riequilibra un riequilibra l'assetto di potere indirettamente anche a livello regionale
Dove forse andrebbe compiuta una riflessione è sulle competenze del Senato ecco secondo me il Senato Camera delle autonomie
è
Anche
Un problema risolve anche un problema di forma di governo
Ma risolve anche dovrebbe risolvere anche problemi che hanno a che vedere con appunto il circuito
Trapassato autonomie
E quindi la legislazione si ho finito e quindi la legislazione assegnata al Senato dovrebbe tenere conto del fatto che noi abbiamo a che vedere con si chiama del resto così atto attualmente che va mantenuta questa dizione nella nuova e pregnante formula usata l'articolo
Centoquattordici della Costituzione in Senato della Repubblica
Grazie limitazione
Mi dispiace ultimo per il faccio un moderatore del fisco essere tagliato piuttosto di tagliare un compito ingrato abbiamo credo quindici minuti di pausa dieci minuti sulla dottrina tradusse contributore sotto che nella politica di natura appiccichiamo fra poco e grazie
Veri vi preghiamo di accomodarvi in sala che così cominciamo le conclusioni di questo appuntamento ringraziamo il presidente dalla Camera onorevole fine il presidente Massimo D'Alema
Direttore del TG uno Gianni Riotta
Se tecnici funzionano IRES
E
Grazie intanto per l'invito a questa discussione finale di una scuola che è notevole intanto perché unisce giovani giovani studiosi giovani impegnati
Anche di diverse orientamenti politici e io come Presidente Fini al Presidente D'Alema appartengono alterazione che me i di confrontava i diversi
Orientamenti politici in maniere diciamo assai meno
Discorsivi e di alloggi che di queste di di di assoluto certamente l'idea di studiare insieme purtroppo
Non è una grande una grande idea quindi basterebbe già questo confrontarsi tra le fondazioni età europei che Farefuturo per rendere questa iniziativa meritevole
Doppiamente meritevole perché sta ragionando del federalismo che troppo spesso negli ultimi anni Italia è stato trattato un po'come un oggetto di marketing cioè come riuscire a venderlo e devo dire
Sia da parte del centrodestra che da parte del centrosinistra come
Sfruttare comprende che sembra popolare per la propria parte politica stavolta invece l'impegno di questi giorni è diverso ed è davvero capire come può essere utile il federalismo per migliorare diciamo
La conduzione del Paese Italia la ridistribuzione e della ricchezza una alla sussidiarietà che sia meno anche gli slogan e più effettiva
E vicinanza ai cittadini tenendo presente anche però quali sono i pericoli concreti di indebolimento
Dello Stato centrale di uno Stato poi centrale che non è che sia particolarmente nerbo voluto come quello
Italiano e e soprattutto in un Paese in cui alcuni distretti economici come questo in cui felicemente siamo oggi sono tra i più ricchi e produttivi
Devo ROPPA cioè del mondo e altri penso alla provincia di Agrigento sono invece
Tra i meno produttivi e ricchi di d'Europa e hanno Standard che anche nel mondo non sono
E elegantissimi
Visto che in questi giorni siamo tornati ad essere tutti americani
Grazie a al Presidente Obama viene e curioso pensare che negli Stati Uniti il federalismo Pepper delle gli ottantacinque saggi scritti da elemento andamenti sopra Giorgetti
E per convincere gli americani a votare la Costituzione che non la volevano ha fatto votare
E
Federalismo era un modo per dire DAP diamo anche allo Stato centrale una sfortuna
Una sua a forza è un suo impegno nel territorio e tutto quello che in America si chiama federale dalla dalla Banca centrale alle sedi ai dei predetti ingiallite
Parla di Stato centrale laddove invece gli Stati
E non volevano in nessun modo fino alla guerra sanguinosa sentire di utilità centrale calore curioso che noi adesso a abbiamo troppo propagandistica mente parlato di federalismo come qualcosa che si allontana
Dal centro mente invece negli Stati Uniti che sono
Una Repubblica afederale federalismo cosa che richiama che richiamo al centro
E chi segue la storia degli Stati Uniti visto che sono di nuovo di modalità a Washington Madison fino a Reagan Clinton è
Obama si accorge che
E questo continuo oscillare del pendolo tra rafforzamento del potere centrale per esempio quando si parla di diritti civili vengono imposti
Con grande forza da Washington a tutti gli Stati che non volevano neppure sentirlo poi il pendolo ritorno all'altra parte
Ai tempi di di di Reagan proprio con la
Nel nel nei primissimi anni ottanta con la proposizione tredici non il federalismo fiscale scelte dichiarato dalla
Dalla California e adesso probabilmente
Per effetto della a crisi finanziaria ed economica e
Per l'elezione del Presidente democratico Obama con un congresso totalmente democratico è possibile che per la prima volta dagli anni ottanta il pendolo torni di nuovo
Nel federalismo materialismo nel centro nel senso americano e quindi verso una maggiore una maggiore e centralità io comincerei e dal Presidente
Da dal Presidente e Fini
Presidente né lei
Ha detto il federalismo non è l'intera catena di trasmissione del del del del cambiamento e uno
Degli anelli altri anelli servono se ma adesso
E soprattutto non possiamo parlare di riforma federale
Se non la vediamo in una costellazione di altre riforme istituzionali
Sì anch'io ovviamente ringrazio le due fondazioni per questo convegno
Che rappresenta una novità nella dibattito politico culturale e mi sembra anche di poterlo già dire rappresenta
Al di là di quelli che saranno poi le conseguenze ammesso che ci siano di ciò che è stato detto ieri ed oggi rappresenta
Una dimostrazione evidente di come
Partendo da
Ispirazioni culturali certamente diverso tra di loro si possa però trovare un terreno comune di confronto
E forse anche
Una a terreno comune di intesa
è presto per dire se
Come auspicavano prima i relatori si parlerà un giorno dello spirito di Asolo
Se son rose fioriranno non c'è ombra di dubbio comunque che
Dai lavori di questo convegno dalle relazioni sia quelle politiche sia quelle più tecniche da parte degli esponenti delle due fondazioni si evidenzia come ci sia una comune consapevolezza si possa essere anche
Una traccia
Condivisa in molti dei suoi punti per un percorso riformista che sia meno episodico rispetto a quello che è accaduto fino qui
Direttore diceva prima parlando del federalismo negli Stati Uniti il pendolo oscilla nelle due direzioni mi veniva spontaneo pensare che sarebbe comunque un giorno positivo per l'Italia quello in cui
Si potrebbe dire
Si dovesse dire senza tema di essere smentiti che il pendolo ha comunque una direzione una direzione univoca perché
Negli ultimi anni ed è emerso nel dibattito ed è emerso anche nelle relazioni non sempre c'è stato una linea di marcia in qualche modo definita a prescindere dal fatto che fosse una linea
Tesa più a
Rafforzare l'aspetto dell'autonomia del decentramento piuttosto che l'aspetto
Della contrappeso essenziale da parte dello Stato centrale
Per tentare di rispondere alla domanda io credo che
Il cosiddetto federalismo fiscale e sia per molti aspetti un atto dovuto nel senso che non aveva molto senso continuare a
Tenere vivo
Vitale l'articolo centodiciannove della Costituzione e poi non dar corso ad un'attuazione dell'articolo centodiciannove quindi in qualche modo passare da un sistema di finanza derivata ad un sistema di autonomia di tipo in progetti
Il Governo
In questo caso tenendo fede ad un impegno preso nella campagna elettorale a tra i primi atti del suo mandato del suo operato presentato il disegno di legge
Disegno di legge mi sembra
Che sia
Uso un'espressione che ha usato il presidente Violante una buona cornice
Poi ovviamente bisognerà attendere i decreti attuativi bisognerà verificare nel dibattito parlamentare eventuali criticità
Era in qualche modo atto dovuto quello di dar corso ad un
Attuazione del centodiciannove
Sarebbe mio bene e per me sarebbe sbagliato
Pensare che una volta discusso
Approvato attuato coniugali decreti il centodiciannove quindi introdotto il cosiddetto federalismo fiscale
Sarebbe mio predire
In qualche modo abbiamo
Dato vita autunnale impianto statuale profondamente rinnovato riformato federalista e quindi in qualche modo non c'è necessità
Di procedere oltre lungo la strada delle riforme dal convegno emerge chiaramente che
Il federalismo cosiddetto fiscale è un momento importante
Ma sarebbe profondamente sbagliato pensare che possa essere un momento di per sé autosufficiente nella creazione di un rapporto nuovo tra Stato e cittadino
In altre occasioni ho detto che
Non si può pensare alla piena attuazione del centodiciannove prescindendo dalla necessità di
Un restyling del cosiddetto federalismo istituzionale
E mi fa piacere
Che anche dal convegno sia emersa con chiarezza l'ho sentito anche prima nella relazione dei professori la consapevolezza che
Dobbiamo necessariamente ridefinire alla luce dell'esperienza le competenze dello Stato le competenze delle Regioni dobbiamo limitare al massimo il contenzioso che si è moltiplicato in questi anni
Un elemento
Credo politicamente rilevante è che su questa necessità
Almeno nel Parlamento attuale non ci sono opinioni difformi
E siccome
Considerazione politica salvo terremoti che sono sempre nel novero delle cose possibili ma
Non sempre poi accadono salvo terremoti questa è una legislatura che dura cinque anni
Il Governo ha avviato
Il federalismo fiscale dopo cinque mesi dall'avvio della legislatura
Fra due anni due anni e mezzo conosceremo i decreti attuativi quegli sarà forse il momento per maggior confronto
Sarebbe auspicabile se contemporaneamente si cominciasse a ragionare ecco un altro anello della catena di come
Alla luce dell'esperienza riscrivere
Alcune parti del centodiciassette
E ancor più impegnativo
Come dar corso
In uno Stato che in qualche modo è
E diventa sempre di più di tipo federale come dar corso ad una modifica del sistema bicamerale perfetto di cui tante volte abbiamo discusso e non a caso se n'è discusso anche ad altro in questi giorni
Non entro nel merito delle tecnicalità anni sono state dette cose che condivido in gran parte sulla difficoltà di trasferire nel nostro sistema un modello che in qualche modo cioè quello del Bundesrat
Non fosse altro che per
Quel vecchio detto statunitense che Riotta ben conosce secondo il quale è molto difficile chiedere ad un tacchino l'anticipo del Natale che è un Senato della Repubblica possa in qualche modo votare una riforma che liquida il ruolo dei senatori
E politicamente difficile non dico che tra le cose più improbabile certo è
Che pensare che il federalismo fiscale sia taumaturgico
Senza avere ben chiaro che
è un anello di una catena sempre per rimanere nell'ambito delle riforme che deve prevedere la revisione del centodiciassette per definizione netta di competenze statali regionali
E mia opinione la riduzione al minimo delle competenze cosiddette condivise
Senza prevedere che necessariamente occorre poi configurare il nostro sistema parlamentare in modo diverso rispetto a quello concepito dal costituente e quindi introdurre
Una Camera delle autonomie regionali o comunque dar vita
Ad una profonda riforma dell'istituto Parlamento ecco potrebbe pensare che il federalismo fiscale sia di per sé la soluzione dei problemi appartiene più alla legittimazione
Di questo di quella forza politica piuttosto che a un disegno globale di riforma
Un'altra considerazione
Nell'ambito di questa catena che io in qualche modo vedo
Severino fiscale un anello certamente fu e il più delicato e più complesso poi avremo modo quello di parlarne
L'Italia un Paese a due velocità c'è tutto il problema di aree del Paese che in qualche modo non potranno fare a meno
Il ruolo attivo dello Stato
Dico solo per inciso
Che io non credo che i cittadini del Meridione debbano temere il federalismo fiscale
Credo che lo debbano temere gli amministratori del meridione perché il terrorismo fiscale quando è corretto responsabilità chi governa certo è però che chi ha senso nazionale
Chi concepisce il federalismo non come un modo per
Disarticolare lo Stato unitario ma per organizzarlo in modo più efficiente il problema se lo deve porre ma sempre nell'ambito di questa catena
In Germania se non ricordo male l'undici per cento dei dipendenti pubblici
è in capo ad organizzazioni statuali
In Spagna il trentotto per cento in Italia abbiamo una situazione a tutti nota
Federalismo vuol dire tante cose non vuol dire soltanto
Pago le tasse voglio vedere che quelle tasse vengono poi utilizzate per interventi sul territorio federalismo significa pensare anche una diversa organizzazione molto diversa della pubblica amministrazione persino per quel che riguarda
I dipendenti della pubblica amministrazione
Questo comporta tante altre questioni questioni relative alla mobilità ecco perché ho detto una catena perché spesso
Ci si è accontentati di piantare in qualche modo una bandiera e poi una volta piantato la bandiera mi direbbe
Abbiamo vinto una battaglia si è fatto una riforma salvo poi verificare alla luce dell'esperienza
Che il disegno non è organico che sono in qualche modo riforme a macchia di leopardo che sia giusta da una parte magari non ci si rende conto della necessità
Di aggiustare anche dall'altra ecco
Per queste ragioni non ho auspicato soltanto un dibattito parlamentare che sia all'altezza di una riforma così importante ma che il Parlamento
Sia cosciente del fatto
Che anche se il federalismo fiscale viene varato viene attuato con larga convergenza cosa auspica bellissima di per sé non è che abbiamo risolto e migliorato
Il modo con cui lo Stato si rapporta col cittadino serve anche altro
Ultima considerazione riprendendo una proposta che ho visto fatta dal presidente Violante che condivido
I decreti
Fra due anni di conosceremo due anni e mezzo prevedibilmente quello sarà il momento forse in cui si capirà bene se poi si può passare da una condivisione della cornice ad una condivisione del contenuto
Io non credo ma non solo da Presidente alla Camera da esponente politico che
I decreti possano essere poi valutati per espressione di parere da sei Commissioni come attualmente si prevede
Perché il parere di sei Commissioni in qualche modo significa nessun parere
Molto più
Attento ad un interesse generale oltre che al ruolo del Parlamento un'ipotesi
Quale quella di una Commissione bicamerale finalizzata all'esame dei decreti
Che il Governo dovrà emanare sentita la Conferenza Stato-Regioni al termine dei due anni prevista dal disegno di legge mi auguro che un emendamento in questo senso venga presentato nel corso del dibattito parlamentare
Grazie Presidente Presidente D'Alema
Ascoltando in pochi ha partecipato al seminario la sua interezza
E veniva fuori questa queste questa sintesi estrema il federalismo non basta se speriamo
Di camminare solo grazie al al federalismo non andiamo lontani deve essere accompagnato da solo non basta essere accompagnato
Riforme riforme istituzionali da una riflessione profonda poi non solo su che cosa rimane
Dello Stato centrale ma anche come
La
Lo scheletro l'ossatura dello Stato centrale deve funzionare nella dimensione federale qual è il sunto Bruce Springsteen
Su questi temi
Ma io credo che
Questa
Questo seminario questo convegno è stato l'occasione per tornare a riflettere su questioni
Fondamentali
Dell'avvenire dello Stato italiano
Del rapporto fra istituzioni e cittadini e sulla necessità di
Riprendere in modo organico e possibilmente condiviso che non hanno condiviso più largamente possibile
Un disegno di riforma e di riorganizzazione
Il dibattito sul federalismo è un dibattito che dura da molti anni
In che inizio in un clima politico e culturale molto diverso liberalismo è stato concepito
Come un grande problema nazionale nel momento in cui
Il tema anche del dibattito scientifico era quello del declino dello Stato nazionale
Una certa idea della globalizzazione che andava nel senso del Glocal come si diceva cioè non dialettica tra
Comunità locale e mondo globale
Ora io non nego che in parte per esempio questo fenomeno del rapporto tra comunità locali e mondo globale effettivamente si sia dispiegato
Ma non c'è dubbio che oggi
Tutto il dibattito anche il dibattito scientifico culturale
Tende a considerare lo Stato nazionale come un nodo non superabile della
Rete dei potenti e che cercano di governare la globalizzazione
Direi anzi che poi siamo in un momento l'attuale nel quale questo bisogno di statualità
Bisogno di politiche pubbliche tende a riproporre una attualità dello Stato
E a metterci di fronte ad una storica debolezza del nostro Paese
Una nazione senza Stato dice
Lo dico perché questo deve condizionare anche il dibattito sul federalismo
è chiaro che mai come in questo momento il federalismo non può che essere concepito come un modo
Di rendere complessivamente lo Stato italiano più efficiente e più vicino ai cittadini
E non come una strategia tesa a disarticolare lo Stato e a dare vita ad una sorta di confederazione
Questo tipo di approccio culturale e politico a me sembra superato
Non credo che i cittadini e non vogliono questo i cittadini vogliono uno Stato più efficiente servizio di migliore qualità a costi più bassi quanto i cittadini dicono federalismo e intendono
Di concetti molto semplici si tratta di vedere se le soluzioni verso le quali si va sono in grado di corrispondere a questa domanda
Ripeto domanda di sburocratizzazione domanda di semplificazione delle procedure amministrative
Domanda di migliore qualità e minori costi dei servizi pubblici io dico sempre che l'esperienza sin qui compiuta è stata molto contraddittoria
Porto sempre un esempio concreto diciamo di cui il mio amico che per ingrandire il suo capannone in riva al mare diciamo
Prima della riforma del Titolo quinto aveva bisogno di un'autorizzazione perché era demanio dello Stato
Sotto il controllo della Capitaneria di porto
Dopo la grande riforma per migliorare nella vita adesso ha bisogno dell'autorizzazione dell'agenzia regionale per l'ambiente
Del comune di residenza che co la titolarità del demanio e Sempre delle capitanerie di porto perché come avviene in Italia
Avere trasferito i poteri non ha comportato eliminare la funzione statale per ragioni di sicurezza alla Capitaneria conti e quindi diciamo dice se queste sono le vostre riforme per migliorarmi la vita
Ah ridate nello Stato centralistico diciamo almeno mi bastava un permesso solo
Quindi io sono per misurare le riforme
Dal punto di vista del cittadino e di quello che il cittadino vuole cittadino non vuole che noi
Gli mettiamo sulla testa un neo centralismo regionale
Una moltiplicazione delle burocrazie dei costi e delle complicazioni burocrati
Quindi rimettiamo le riforme con i piedi per terra
Concepiamo il federalismo fiscale come l'occasione per rendere più efficiente lo Stato nel suo complesso il che significa
A mio giudizio
Che sono d'accordo con Fini e questo è importante che questo seminario che ha fatto emergere alcuni punti di vista condivisi
Che riguardano l'approccio a quel discuteremo del disegno di legge Calderoli a mio giudizio il disegno di legge che merita anche di essere corretto in alcune parti ma
Sostanzialmente il punto fondamentale che non è tanto diciamo il fuoco del confronto non è tanto il disegno di legge delega
Quanto diciamo il fatto che questa disegno di legge delega è nello stesso tempo
Estremamente vago estremamente ampio
E quindi noi non siamo di fronte ad una delega qual sia siccome si delega al Governo la possibilità di istituire nuove imposte
Di
Trasferire determinate potestà tributarie dal centro alla periferia
Di redistribuire risorse che sono fondamentali dal punto di vista del godimento dei diritti fondamentali dei cittadini e chiaro che occorre uno speciale coinvolgimento del parlamento
Noi non possiamo accettare che l'esercizio della delega avvenga in una sorta di trattativa diretta tra esecutivo centrale esecutivi regionali e organizzazioni dei Comuni e delle Province
Il Parlamento io sono d'accordo vorrei rassicuro il Presidente Fini che certamente noi presenteremo un emendamento per l'istituzione di una Commissione bicamerale
Per l'attuazione del federalismo fiscale e della Carta delle autonomie locali
Perché le due cose vanno di pari passo evidente che il federalismo fiscale
Ha bisogno di una più chiara definizione della ripartizione delle responsabilità amministrative quindi Carta delle autonomie e federalismo fiscale sono due aspetti dello stesso processo e il Parlamento
Deve essere protagonista anche con una Commissione che abbia quei poteri di o ditte di chiamare Ministro risentire di come succede nei Parlamenti normali
è impensabile che si stia lì ad aspettare i decreti delegati di questa portata e che poi si abbiano trenta giorni per esprimere se i pareri di Commissione quindi
Molto importante che il Presidente della Camera lanci questo messaggio è certamente gli occhi il Parlamento che
Non bisogna confondere che lo dico più in generale a proposito dei
Dibattito pubblico ci sono problemi che riguardano il rapporto tra maggioranza e opposizione
Ma ci sono problemi che riguardano il rapporto tra Governo e Parlamento
E non maggioranza e opposizione Governo e Parlamento cioè la dialettica dell'istituzione e bene ha fatto il Presidente della Camera richiamare questo aspetto anche a proposito di
Altre questioni quindi qui si tratta di veramente di un punto importante di difesa della centralità del Parlamento e sono nati per decidere le tasse
Ed è uno dei pochi poteri che i Parlamenti non possano delegare in bianco al Governo
Spazi sono nati per questi Parlamenti moderno
Detto questo è chiaro che
Nell'attuazione del federalismo fiscale io credo sia importante con legare l'attuazione del federalismo fiscale ad una riflessione più generale ad un bilancio
Della
Realizzazione della riforma del Titolo quinto
E ad una riflessione sulle correzioni che sono necessarie
Io credo che la Corte costituzionale abbia fatto molto bene il suo lavoro d'altro canto parliamoci chiaro i sistemi federali sono sistemi con un alto grado di conflittualità ente
Che prevedono un'articolazione di potere diciamo ecco
E quindi è chiaro che attribuiscono a alla Corte costituzionale un pubblico Muolo particolarissimo e così in Germania è così negli Stati Uniti
Affetto dove
Dove indiscutibilmente diciamo la la norma scritta non è sufficiente a regolare la molteplicità di casi di conflitti eccetera
Da noi poiché riforma del Titolo quinto anche per certe sue imperfezioni ha generato un enorme contenzioso
Che la Corte ha fronteggiato e a mio giudizio
E stabilendo princìpi che oggi costituiscono opportunamente diciamo
Fondamento del funzionamento di tutto l'ordinamento e che hanno in particolare preservato una una funzione dello Stato riusciamo
Nel senso di tutelare l'interesse nazionale
Che e naturalmente noi dobbiamo considerare
Qualche qualche peculiarità italiana
Proprio diciamo per fare dell'attuazione del federalismo fiscale l'occasione per riprendere un processo di riforma
Costituzionale
Attraverso una strategia e che a mio giudizio non dovrebbe essere quella di una revisione complessiva ma quella di diciamo di una
Intervento
Attraverso puntuali emendamenti perché se ci re imbarchiamo nella revisione complessiva della Costituzione parla chi ci ha provato con il massimo di buona volontà rischiamo di da un fra gare
Io non escludo affatto parleremo poi la la possibilità o la necessità di interventi
Mirati su aspetti della seconda parte della Costituzione
E poi una riforma di carattere amministrativo io dico c'è un ci sono problemi essenziali di riorganizzazione del e alleggerimento riorganizzazione dello Stato
Non è pensabile che si faccia il federalismo senza rafforzare
La capacità dello Stato centrale di compiere di svolgere tre funzioni
Che sono quelle sulle quali siamo più deboli e che sono essenziali programmare
Valutare controllare
Gestire certamente di meno
Ma programmare valutare e controllare essenziale
Perché nel momento in cui si attribuisce una piena potestà
Alle istituzioni non centrali dello Stato
Per quanto attiene
A funzioni fondamentali
E si tratta di diritti fondamentali costitutivi del patto di cittadinanza diritto alla sicurezza il diritto alla salute il diritto all'istruzione non appartengono ai territori aperta in una i cittadini italiana
Che hanno
Eguale diritto ovunque nasca
Benissimo io sono per attribuire pienamente in parte o in parte grande
Alle Regioni ai Comuni il compito di corrispondere
Questi diritti dei cittadini
Ma abbiamo bisogno di uno Stato centrale in grado di
Programmare
Livelli essenziali di assistenza
E chiedo
Controllare valutare e controllare e all'occorrenza intervenire con poteri sostitutivi
Perché altrimenti si s'incrina un patto di cittadinanza
Quindi perché questo meccanismo funzioni c'è un'esigenza di
Riforma qualificazione alleggerimento riforma qualificazione dello Stato centrale altrimenti non funziona
E produce un aggravamento delle diseguaglianza
Noi non possiamo dimenticarci che siamo quella nazione d'Europa nella quale ci sono aree come questa
Dove il reddito pro capite dei cittadini è superiore a quello della città di Londra
Siamo in una delle aree più ricche d'Europa all'Italia
Meritoriamente cittadini di questa parte del nostro Paese non è una fortuna che è capitata a loro sia storicamente consolidata e nello stesso tempo ci sono Regioni dove il reddito medio è considerevolmente più basso di quello del Portogallo
Non esiste nessun Paese europeo dove ci sono contraddizioni
Territoriali corsi profondi
Noi non possiamo pensare ad un federalismo che aggravi queste diseguaglianze
Dobbiamo pensare che il federalismo al contrario offra anche i cittadini del Sud un'amministrazione più efficiente
I problemi del Sud o non sono soltanto legati ad una relativa inefficienza dell'amministrazione pubblica che ha ragioni anche storiche
Io vorrei
Qui introdurre un numero perché noi lo teniamo presente diciamo
Fatto cento la spesi sa pubblica pro capite in tutti i campi
Quello che lo Stato italiano spende per i cittadini fatto cento
Questo indicatore
Esso diventa nelle regioni del nord a statuto ordinario centotre virgola otto nelle regioni del nord a Statuto speciale centotrentuno virgola sei
Nel centro centocinque nel Lazio centoventisette ma questo dato è chiaramente alterata dalla presenza dall'amministrazione centrale
Nelle isole novanta virgola sei
C'è la specialità delle isole nel Mezzogiorno continentale ottanta virgola sei
Cioè quello che lo Stato italiano spende per i cittadini eh in particolare nel Mezzogiorno continentale considerevolmente meno della spessa media pro capite nazionale
E di quello che si spende dell'apporto
Lo si spende anche male
Sì anche con delle differenze
Io lasciatemi essere localista in questo caso
La regione Sicilia a ventuno mila dipendenti
Che forse sono troppi ma la Puglia né a tre mila e non si capisce perché dobbiamo essere considerati parte dello stesso Mezzogiorno
Tre
Do con un livello di efficienza discreto diciamo e con una crescita del PIL che è il doppio della media nazionale da parecchi anni ci sono diversi mezzo giorni oramai
E bisogna secondo me qui e molto importante avere un meccanismo che incentivi l'efficienza
Che consenta i cittadini di misurarla in termini di risultati e che non promuova le diseguaglianze del Paese perché esse non sono diciamo vantaggiose per nessuno quindi federalismo sì
Ma avendo al centro non l'ideologia
Della divisione del Paese ma la necessità di dare agli italiani uno Stato più efficiente in grado di corrispondere meglio i loro bisogni più controllabile più vicino i cittadini
E anche in grado di aiutare il Paese a superare le sue contraddizioni che nelle sue diseguaglianza grazie
Abbiamo ancora
Terreno da coprire togliamo passo l'abbiamo fatto
Presidente D'Alema dice
Esecutivi Parlamento
Prerogative
Di questi due
Poteri dello Stato per
Avviare la transizione verso il federalismo senza però perdere quella ombrello che poi alla fine lo Stato unitario e ha dato
Ai cittadini Presidente Fini adesso Presidente la Camera proprio come dire il regista il custode di Trieste di queste prerogative parlamentari
Quelle che vede adesso come
Indispensabili
All'equilibrio e quelle che invece vede come da riformare per un federalismo che però non sia di squilibrio ma di migliori
Questo se dopo il il punto vigenti di legge il DNA diciamo sulla futura riforma Tibet è una delle grandi questioni
Da una considerazione su quel che diceva il presidente D'Alema
Circa il rischio da evitare di un federalismo inteso come
Volontà più o meno
Mascherata di disarticolare lo Stato
Avendo premesso che anche per
Come dire valori culturali di riferimento sono anch'io fermamente convinto che
Il federalismo deve essere una forma di riorganizzazione dello Stato non può essere la via attraverso il quale dice articolarlo
Io
Non vedo oggi oggettivamente nel rischio nella tentazione di alcuno lo voglio dire in termini espliciti credo che la stessa lega Nord oggi sia pienamente consapevole che il federalismo può essere per davvero realizzato unicamente a condizione che sia una riorganizzazione dello Stato
Non è un caso che il disegno di legge governativo che ha
Tra il principale ispiratore se non
L'unico ispiratore il Ministro Calderoli
Lo dicevano gli scudi professori prima abbia archiviato il cosiddetto modello lombardo
Non siamo più nel dibattito politico
Nell'epoca primordiale
In cui il professor Miglio ASP auspicava la nascita di tre grandi macroregioni e teorizzava una sorta di federalismo come via morbida la secessione
Da questo punto di vista credo che vada dato atto
Anche alla lega di una maturazione in senso nazionale diciamo così
Anche se può apparire una contraddizione in termini di fatto che un movimento politico che ha un forte radicamento territoriale
Abbia avuto una maturazione di tipo nazionale personalmente ne sono comunque convinto oggi il rischio non è che il federalismo fiscale
E men che meno il completamento del federalismo istituzionale disarticolati lo Stato unitario rischio è come purtroppo accaduto spesso in Italia e si dia corso ad una riforma
Per vedere l'effetto che fa passatemi questa espressione salvo poi fra qualche tempo verificare
Che l'Italia a due velocità non soltanto non ha
Ha rimesso al nord e sud in una condizione di
Parità nella velocità ma
Magari a
Ha reso ancora più evidente la
Differenza con la quale si cammina
E questo comporta alle cose che sono state dette vale a dire la necessità di avere ben chiaro che lo Stato
Non solo
In un sistema federale non viene meno ma per molti aspetti ha un ruolo ancor più centrale e anche nella fase
Attuativa nella fase sperimentale nella fase di avvio della riforma
Lo Stato continuerà ad esercitare un ruolo imprescindibile faccio un esempio già definire
I parametri del fondo di compensazione non può che essere prerogativa statuale
No con tutto il rispetto non può essere la Conferenza Stato Regioni perché è evidente che
Se si delegasse
A questo organo che come è stato detto in qualche modo aumentato molto le sue prerogative c'è chi
Arriva a dire è una sorta di terza Camera magari eccessivo ma non c'è dubbio che
Chi conosce oggi il procedimento legislativo in Italia sacche tante leggi obbligatoriamente passano
All'approvazione della Conferenza Stato-Regioni ecco non può essere la Conferenza Stato-Regioni quindi una sede tutto sommato di tipo politico a stabilire i parametri del fondo di compensazione
Deve essere un'organizzazione statuale
Sarà la Ragioneria generale non lo so su tecnicalità però allo stato non solo non scompare in molti aspetti vede rapportato il suo ruolo che è quello certo di
Di guidare di controllare di coordinare
Una piccola considerazione ancora sul Sud voi cerco di venire alla a sua domanda è vero che ci sono i sud
Anche qui
Nel dibattito per fortuna il dibattito politico culturale e da tempo si è fatta strada almeno nelle forze più avvedute la necessità di non generalizzare non è vero che esiste un meridione sistemi assistito piagnone su di una realtà complessa vissute sconta tra l'altro una
Storia voi che per certi aspetti a evidenziato un ruolo
Dello Stato non sempre in sintonia con le aspettative primari dei cittadini
Io non so se lo studio sud spende sempre peggio ciò che riceve
Perché non generalizzato non c'è ombra di dubbio però
Che il livello di responsabilizzazione non dei cittadini ma delle Amministrazioni quindi del ceto politico nel meridione
Il livello di responsabilizzazione nei confronti della cosa pubblica nei confronti di interesse generale
A me pare inferiore rispetto a quello che c'è in altre aree del Paese e questo poi spiega anche il perché si sono determinati come dire alcuni fenomeni politici di primaria importanza nel nord Italia
L'esempio che più mi viene
Facile a fronte di una catastrofe
Terremoto del Friuli il terremoto in Irpinia beh non è che lo Stato ha lesinato il danaro per la ricostruzione
Però tutti sanno il diverso livello di ricostruzione e da italiano che ama il Meridione da italiano che crediamo nel valore della nazione io sono convinto che si debba
Soprattutto nel meridione invitare i cittadini ad avere fiducia in se stessi
E ad essere più esigenti nei confronti del ceto politico che li rappresenta
Poi siccome questo è un incontro tra fondazioni che hanno anche
Nella loro missione quella di preparare il ceto politico di domani questo è un problema D'Alema che riguarda in qualche modo anche i gruppi dirigenti
Direi di tutte le forze politiche nazionali e perché
Il problema ce lo dobbiamo porre insomma no ci sono delle realtà nel meridione in cui
Il livello medio diciamo della della classe dirigente del del del del ceto politico amministrativo
Il problema il problema almeno a me lo pone
Veniamo invece alla questione che ha posto Riotta
Il rapporto Governo Parlamento lo diceva anche l'aveva prima non c'è dubbio che viviamo in una fase in cui
Che va guardata con con attenzione ma non solo per l'attualità non solo per quello che ho avuto modo di dire
Qualche giorno fa in Aula al proposito della eventualità di un voto di fiducia tutti sanno pienamente legittimo
Su una legge finanziaria che era uscita virgolette blindata dal Consiglio dei Ministri il che è lecito giungeva in Commissione e in Commissione
Altrettanto lecita la scelta del Governo non era stato emendata beh qualora fosse stata posta poi la fiducia su un testo in qualche modo chiuso
Il ruolo del Parlamento come organo deputato non solo a garantire la rappresentanza ma a garantire il controllo nei confronti dell'Esecutivo di primari evidenza che
Doveva essere in qualche modo valutato il problema ma non lo dico per l'attualità lo dico per un ragionamento più di sistema perché perché
In questo strano modo con cui abbiamo fatto le riforme e dico abbiamo perché qui non è un problema centrosinistra ha fatto una scelta centrodestra mi fece un'altra
Dal novantaquattro in poi
Il Parlamento quindi tutti abbiamo fatto le riforme i in modo ecco non coordinato non il pendolo che più che andare sempre in una direzione in un'altra andava un po'zig-zag
E che cosa abbiamo fatto sostanzialmente
Abbiamo
Non ricordo stati pozzo Gualtieri ha detto un localismo senza federalismo incivili trovo noi abbiamo dato vita
Ad un presidenzialismo spurio
Senza però avere ben chiaro che
Il presidenzialismo
Presuppone un Parlamento forte
Io ero e rimango convinto della bontà di opzioni di tipo semipresidenziale presidenziale sono rientriamo come dire nella tecnicalità no
Per cui non è che mi sono convertito a ad una democrazia parlamentare
In alternativa ad una assetto di tipo presidenziale o semipresidenziale ero e rimango convinto delle mie idee ma proprio perché ne sono convinto B non posso non evidenziare che Stati Uniti d'America
Il Congresso
E lo abbiamo visto venti giorni fa ha cambiato l'ottanta per cento del piano del Presidente Bush
Anche qualche modo avvocato asse potere ancora maggiore
A conferma
Che il presidenzialismo funziona quando c'è un Parlamento forte non quando c'è un Parlamento debole e vuole che abbiamo ancora adesso puntuale
E e e cito volutamente gli Stati Uniti perché il modello in cui
Presidente a Repubblica davvero l'uomo più potente del mondo no Presidente gli Stati Uniti
Anche in Francia
Fatto mi faceva piacere che prima alcuni professori evidenziassero tranne che nel caso della coabitazione o negli Stati Uniti nel caso dell'anatra zoppa anche la Francia quindi al di là del fatto che sia presidenzialismo semipresidenzialismo beh l'Assemblea nazionale
Non è che debole sembra nazionale e forte
L'Italia è un Paese anomalo da questo punto di vista perché perché siamo passati attraverso meccanismi non di tipo costituzionale
Il nome del candidato Presidente sulla schiena
I cittadini sono convinti di eleggere il Presidente del Consiglio poi in realtà siamo ancora in una Costituzione in cui il Capo dello Stato che alla luce del responso elettorale affida l'incarico noi siamo passati
Ad una sorta di presidenzialismo spurio
Con un Parlamento che in qualche modo rischia di essere indebolito rispetto alla figura del Capo del Governo senza nemmeno che il Capo del Governo abbia quei poteri
Che sono tipici di qualsivoglia assetto di tipo semipresidenziale
Perché da questo punto di vista il Governo ha ragione quando dice ma come possibile che il Presidente del Consiglio non possa revocare la fiducia ad un Ministro possibile che il Presidente del Consiglio non possa indicare
Quelli che sono a suo modo di vedere i disegni di legge che devono essere approvati in tempi certi anche qui al di là di tutta la polemica sull'abuso meno dei decreti noi siamo in una condizione
Che sarebbe veramente
Bizzarro lasciare inalterata anche perché e dell'altra considerazione politica che faccio beh non è che gli anni son passati invano i tanti lavori tanti convegni
Abbiamo riempito delle biblioteche di dibattito ma ci sono anche degli atti recenti
Nella passata legislatura una delle più preti in un clima che era incandescente nel rapporto maggioranza opposizione tra l'altro diverso rispetto al rapporto attuale la Commissione che presiedeva il Presidente Violante approva un testo all'unanimità
Di riforma che teneva conto anche non di riforma organica globale non
Come dire la madre di tutte le riforme la panacea di tutti i mali ma
Dei ritocchi mirati degli interventi
Dai quali secondo me sarebbe profondamente sbagliato non ripartire
Perché partivano all'epoca con una larga condivisione non solo dalla diagnosi di un problema ma indicavano delle soluzioni
Poi evidente che
Dirlo qui è importante ma
D'Alema non è Veltroni io non sono Berlusconi vedremo se
Quello che si dice in convegni come questi potrà influenzare il dibattito parlamentare ma io me lo auguro
Me lo auguro per quello che ho detto all'inizio perché sarebbe davvero
Molto originale è sbagliato pensare che con il federalismo fiscale risolviamo tutte le questioni avviamo assoluzione alcune ce ne sono tante altre
Siccome non siamo all'epilogo di una legislatura ma siamo all'inizio di una legislatura siccome e questo vorrei che fosse chiaro
Soltanto un trovarlo dita può pensare che
Maggioranza e opposizione nel momento in cui cercano di dar vita ad un confronto sulle regole fanno chissà quale inciucio
Anche qui questa sorta di schizofrenia Riotta me lo permetta che questa volta non è tanto della politica che poi ognuno si assume un po'le sue responsabilità e dell'informazione
Per cui si passa con una disinvoltura degna di miglior causa dalla
Titolone sulle barricate lo scontro il clima belluino
Che ovviamente viene stigmatizzato e poi se persone più o meno ragionevoli tentano di trovare un punto d'intesa
Vergogna l'inciucio chissà quali interessi si devono spartire chissà quale torta
C'è sempre una via di mezzo nelle cose no siamo ad avvio di legislatura abbiamo come dire un pregresso
Sul quale non c'è accordo al cento per cento è perché
Ed è emerso dal dibattito non a caso gli esperti di Farefuturo ed italiani europee su questi aspetti ma anche i politici no avulse Nania
Violante hanno posizioni che non sono simili però una traccia comune c'è
Ecco ripartiamo dall'io forse riusciamo a dare una soluzione al rapporto Governo Parlamento che non sia sempre la volontari piantare la bandierina di propaganda per cui
Partito che oggi al Governo dice
Essenziale che il Governo possa governare partito che oggi all'opposizione dica essenziale che il Parlamento possa controllare siccome siamo per fortuna in una democrazia dell'alternanza
Ci vogliamo rendere conto che chi oggi al Governo punto essa domani all'opposizione e viceversa come è accaduto
E i dati elettorali sono lì a dimostrarlo ultima considerazione
Sui regolamenti parlamentari perché poi
Anche qui non vorrei che
In memori dell'esperienza continuassimo a pensare che le case si costruiscono dal tetto si comincia al tetto
Una casa si comincia ovviamente dalle fondamenta poi si arriva al tetto allora io non so se i regolamenti parlamentari sono il tetto o meno ma pensare di riformare i regolamenti e quindi in qualche modo di trovare
La bacchetta magica che risolve le questioni è illusorio vicino era scorciatoia e la bandierina della propaganda il che non vuol dire che non si debbano riforma
Ma i regolamenti parlamentari stanno insieme ad altri piani dell'edificio c'è il piano relativa alla legge elettorale ed è stato detto c'è il piano relativo alla forma di Stato e ne abbiamo parlato il federalismo c'è il piano relativo la forma di governo
Se cerchiamo di avere una visione globale forse riusciamo a uscire dalla lunga transizione
Se continuiamo come è stato nel passato dall'una e dall'altra parte a cercare di sfruttare al meglio l'occasione dell'essere numericamente maggioranza in una legislatura piuttosto che in un'altra
Non credo che si risolva facilmente la questione
Grazie
Che secondo me e e e cruciale per verosimilmente fa capo ad un altro incontro delle due fondazioni io mi candido a rappresentano le relazioni rapporto tra informazione
Politica
Ci sono anche qui c'è un pendolo ci sono momenti in cui in tutte le società sito in tali la politiche più evoluta più matura e più
Consapevole dello spirito dei tempi dell'informazione
E momenti in cui
è vero il contrario si influenzano a vicenda
Ho l'impressione che lo dico diciamo con perché spingere anche i colleghi me stesso a camion
Che in questo momento malgrado tutto la politica stia facendo uno sforzo superiore di portare il Paese
Al passo con i tempi riprovazione cioè l'informazione rimane come dire in una marcia in uno spirito del tempo anni
Sessanta settanta lo vediamo l'amore per le rimbocca azioni che perenne l'onda e il nuovo sessantotto Londra illo quando io ho fatto in tempo perché abbastanza visto il settantasette già il settantasette Ereno sessantotto naturalmente
Settantasette euro e sessantotto Rosina coerenza tra questi sono i numeri del lotto di dica questo dell'accordo
E
Non non capiamo che cos'è l'onda però probabilmente un forse un movimento contro la precarietà con questo tema per il prossimo dibattito
Adesso non voglio dare in pasto informazione al Presidente D'Alema che poi sono sogna subito costretto H cambia risponde a difendere l'onorata professione
I arrivata siamo i meno adatti dalle medie success nostro so lo so per questo io poi dovrete immediatamente cambia applica appena gli si dà un minimo accenno autocritico poiché mantenuti presso l'organismo
Il e sette fine accennato dibattito tra un modello di riforma
Presidenziale e un modello di riforma tedesco anche questi due vestiti sono ormai diventati un po'dei manichini perché ci sono tanti presidenzialisti ci sono tanti tedeschi
Si dice che AN Fini sono più vicini a un modello presidenziale che lei quanto meno però democratico è già una costellazione più variegata ma che lei e ancora e più interessato modello tedesco perché
Ma io credo che Fini abbia detto una cosa interessante che mi pare va un po'oltre questo dibattito sui modelli che pure è legittimo
O sulle preferenze di ciascuno ognuno di noi può avere in mente una Repubblica ideale con le regole che gli sembrano le più
Insomma io mi batto per esempio e questa è un'opinione condivisa del Partito Democratico da da quindici anni per il sistema uninominale a doppio turno dopodiché prendo atto che
Su questa idea non è possibile raggiungere un consenso impedire siccome le riforme possibili sono quelle condivise non sono quelle che ciascuno di noi sogna diciamo perché
E quindi la politica e anche voi a un certo punto l'arte del possibile
Fini ha detto ripartiamo dalla bozza Violante è una cosa che non è più un dibattito senza lirismo ai tedeschi eccetera è un punto di compromesso che in qualche modo
Fra l'altro voglio dire per inciso anche nel documento devo delle quattordici fondazioni che è un po'
Una cosa di cui ci sentiamo abbastanza orgogliosi di avere messo insieme
E tanti istituzioni culturali
E che noi abbiamo sottoscritto si dice la stessa cosa
Ripartiamo bozza io stessa frase diciamo poi si aggiunge per esempio che
Appunto la bozza Violante può essere rafforzata con una previsione più esplicita di di di di sfiducia costruttiva George si dice qualcosa in più ma che credo non vada nella in una direzione diversa rispetto a quello su cui si può trovare un accordo comunque io condivido pienamente questa necessità
La necessità cioè
Attraverso una intervento puntuale sulla seconda parte della Costituzione
Di utilizzare possibilmente questa legislatura per completare una transizione
Dando
Cercando di raggiungere i seguenti obiettivi
Un governo più forte
Un Parlamento più forte
Anche l'autorevolezza del Parlamento dipende anche dal fatto che ci sia una sola Camera legislativa un ridotto numero di parlamentari
A un concetto Ruzzo diciamo ma se il Senato degli Stati Uniti fosse composto di novecento settantacinque senatori come il nostro Parlamento sarebbe meno autorevole che non di cento
E noi abbiamo bisogno di meno politica ma meglio
La crisi del sistema politico in Italia la perdita di peso della politica si è accompagnata ad una ipertrofia
Tra Consigli comunali di quartiere che mi vedrete c'è un esercito di persone che vive di politica e che
Diciamo d'affari finisce per
Far perdere di autorevolezza alle istituzioni del politica quindi
Parlamento più autorevole
Un Senato federale tratta arresti perché questo è il necessario completamente o del federalismo e ci consente anche di avere quel momento di coordinamento cioè
La visione nazionale non è soltanto imposta dallo Stato centrale ma nasce anche attraverso l'incontro delle comunità che se realizzato in un organismo di questo tipo
E
E una legge elettorale e aggiungo che ci aiuti a
Resti dare più potere i cittadini
E anche io credo a rafforzare di partiti una democrazia ha bisogno di partiti forti noi abbiamo anche
Abbiamo avuto una crisi dei partiti è stato un fatto politico storico non è dipeso dalle regole istituzionali
Bisogna ricostruire partiti bisogna costruire i partiti di questa seconda stagione della Repubblica lo stiamo facendo ognuno nel suo campo abbiamo bisogno di una legge elettorale che aiuti i partiti
L'attuale legge elettorale non è fondata sui partiti e fondata sulle coalizioni e sull'iter
Paradossalmente un attuale legge elettorale uno più parti
I titoli per esempio liste presente più potrebbe essere avvantaggiato insomma secondo me
C'è stato invece per volontà politica un'ammirevole sforzo di semplificazione
Io sono per avere una legge elettorale che dia più forza I partiti
Perché i partiti sono strumenti diciamo allo allo stato non sostituibili di organizzazione della democrazia e anche di garanzia della coesione del Paese
Tanto più se andiamo verso una
Più accentuato federalismo e quindi di accentramento di poteri
E
Giustamente Fini ha ricordato l'alternanza l'alternanza Fassi che tutti siamo interessati ai Governi che funzioni
Anche perché io credo che lo dobbiamo dire con onestà
Noi
Abbiamo avuto l'alternanza ma
Abbiamo avuto sostanzialmente lo dico con una certa rozzezza diciamo l'alternarsi di Governi che non funziona
Le performances dei governi
Questa seconda Repubblica sono state abbastanza modesta
Anche perché sia per diverse ragioni
Una è anche a mio giudizio voglio essere sincero in questa sede seminariale diceva
Il venire meno dei partiti ha reso la selezione della classe dirigente meno efficaci
C'è un problema di qualità
C'è un problema che riguarda le istituzioni
Funzionamento delle istituzioni
I Governi i Governi si sono succeduti senza produrre grandi riforme se non alcune limitate
E senza riuscire ad affrontare il grande problema di questo Paese che questo Paese appare
Come una una macchina formidabile ma imballata che non produce ricchezza che non produce mobilità sociale
Questo problema e che non è nato negli anni Novanta
Cominciato prima ma non ha trovato una risposta
E ne è testimonianza anche il fatto abbastanza curioso che una caratteristica della democrazia italiana dell'alternanza è che quelli che governano alla fine della legislatura regolarmente perdono le elezioni
Cosa che non succede quasi nessun Paese
E che deriva dal fatto che siccome è talmente difficile governare
Che normalmente chi governa delude gli elettori
Mentre normalmente nei Paesi democratici governi durano almeno due legislature perché la prima
Ed è così nei comuni per esempio dove invece una riforma efficace ha dato al Sindaco un potere una visibilità per cui è molto difficile che un sindaco non si becchi il suo secondo mandato diciamo
Nel governo il Governo nazionale è talmente messo nella condizione di non poter governare che normalmente delude gli elettori e il che sì CIDA una alternanza abbastanza necrotica scarsamente efficaci
Noi abbiamo bisogno di una buona democrazia dell'alternanza
Che ci aiuti a selezionare meglio la classe dirigente che dia più forza alle istituzioni democratiche del Paese la dobbiamo costruire nell'interesse comune dell'Italia e quindi
Per questo io credo
Che è importante che riprenda
Riprenda un dialogo che somma che si si torni ma non
Il dialogo qua trovo insopportabile ho detto una volta che mi dà l'orticaria il dialogo sul dialogo
No quello che ti domanda ma allora lei è per il dialogo e si vede in fondo all'occhio
Malizioso che sono quelle cose appunto terribili che si dice di no se controllo dignità se dice di sì se lo sporcaccione
Hai solo la possibilità di darsi alla fuga di fronte ad una domanda di questo genere diciamo che viene imposta affranta
Io mi permetto di dire che il dialogo dovrebbe essere la norma e non democrazia bene ordinata e il vero problema è se sì producono delle scelte condivise il che può essere o non essere
E questo veramente dipende
E dipende dalla dal fatto che ci sia la capacità o la volontà di avere di produrre delle scelte condivise io penso che
Questo sforzo debba essere compio
Vorrei dire appunto che questo incontro
Stato interessante perché qui ci si è confrontati sono emerse anche visioni diverse opinioni
Non collimanti ma anche i punti su cui si può lavorare efficacemente insieme poi certamente noi non siamo qui questo non è un incontro tra due partiti
Ed è bene che non lo si
Ed è bene anche che la politica siamo restituisca determinati spazi ad una riflessione in cui entra in campo la cultura la società civile e
Sappiate trarne degli spunti poi si vedrà che cosa si può tradurre i atto politico parlamentare ma
Veramente io ero non dico ero contento di questo esperimento mi pare che le cose siano andate bene forse persino meglio di quello che avevamo sperato
Avviandoci alla conclusione del filo le chiederò adesso ma lei è per il dialogo
Non
Anche il Presidente Napolitano qualche sera fa ha detto basta solo il dialogo di confronto
Quello che è sorprendente devo dire la verità non è la mancanza di dialogo e neanche la mancanza di confronto perché recitava primo consiglio si rammarica sul piano un po'su
Lei i due partiti
Hanno dialogato si sono confrontati ci sono anche violentissima mentre scannati tra di loro
E al loro interno perché non dimentichiamo che la prima questione del piano è stata bocciata con l'economia inviti così veloce è stata bocciata da repubblicani e da democratici che
Per cui il patto di fedeltà con i loro elettori di quello distretto era superiore
Però si sono rimesse le due leadership poste anche perché hanno un sistema elettorale con il quale i voti si devono cercare non vengono nominati diciamo escort
Ma pur nel fuoco di una campagna elettorale purpose accompagnata
Allora quando io penso al dialogo confronto penso a quello cioè sia
Anche accapigliarsi fa parte della direttiva poi quello che oggi sorprende amareggia soprattutto noi non siamo giovanissimi
Del della situazione italiana e che c'è una specie di
Tutta la vuoto tra maggioranza e opposizione cioè
Che ha attraversato ogni tanto da qualche sciocchezza o insulti o
O banalità o oppure grandi polemiche su cosa del tutto inessenziali ma sulle questioni vere
Manca anche una violenta battaglia un nuovo un dialogo un'intesa cioè non c'è nessuna forma di dialettica sana come possiamo poi lei presiede la chiama con possiamo cominciare
A svuotare in questura riempire questo vuoto
Ma non credo di avere la ricetta
è chiaro che ognuno deve fare un po'la sua parte a partire ovviamente
Dai partiti le fondazioni chi ha responsabilità istituzionali così come chi le ha avute ieri magari avrà domani
Uno dei degli elementi che che rende il nostro Paese molto diverso dagli altri e ahimè da questo punto di vista non migliore degli altri
E che da noi
D'Alema diceva una cosa chi governa quasi mai al secondo mandato io ne aggiungo un'altra da noi la campagna elettorale
Non finisce mai
Nel senso che
Un minuto dopo che si è votato chi ha perso anziché
Prepararsi in qualche modo
Alla futura campagna elettorale dopo un certo numero di anni continua esattamente come se le urla non si fossero chiuse
Già questo è una
Come dire anomalia rispetto ad altri Paesi poi per carità non non dobbiamo essere ipocriti ci sono anche altre democrazie occidentali in cui lo scontro molto aspro e non è vero che
C'è bon ton istituzionale
Generalizzato chi conosce
Come funzionano le cose in altri Paesi sa perfettamente che ci sono anche molti colpi passi cioè la politica la politica non è un minuetto entra politica e anche in molti momenti aspro confronto passione
Quindi
Lungi da me l'auspicabile
Che di punto in bianco
Non vi siano più le divisioni i contrasti i confronti anche aspri altrimenti non ci sarebbe dialettica e che da noi
Siamo a volte alla caricatura del confronto anche aspro perché a volte sul nulla o perché a volte è più
L'effetto della battuta magari sarcastiche ed efficace piuttosto che la contestazione frontale
Delle posizioni politiche dell'avversario che fare
Allora
Io credo che innanzitutto non ci si debba stancare
E da questo punto di vista lasciatemi dire una cosa di parte
Destra e sinistra hanno fatto perlomeno ma ha cominciato a farlo come l'hanno fatto non ci si debba stancare
In quell'azione che più culturale che politica e pre-politica
Quell'azione tesa
Ad evidenziare che in una società post-ideologica dei valori condivisi ci devono essere ci sono dobbiamo soltanto ricordarcene ed essere noi per primi a metterli in bella mostra
Creare in qualche modo un substrato
Nella società per la quale
Per il quale ci sia condivisione di valori
Poi sarà al patriottismo costituzionale Biader massa sarà un'altra cosa sarà il senso di cittadinanza e ne ho ce ne occuperemo un altro seminario però guai se
Non solo l'audizione delegittimazione dell'alto continua in una breve campagna elettorale guai se non si tende dall'una e dall'altra parte ad evidenziare ciò che unisce
Ciò che fa un poco di un popolo una nazione ciò che in qualche modo da il senso di un'appartenenza
Questo è essenziale soprattutto per i più giovani
Ecco perché credo che questo seminario
Sì è stato positivo al di là di quello che
Emerso dal dibattito
Se D'Alema ma autorizza dicevo
Prima di cominciare ci siamo detti
Beh certo
Quando eravamo ragazzi noi era difficile incontrarsi in un seminario e andare magari a cena insieme ci si incontrava altrove e non erano propriamente incontri all'insegna della del dialogo e del reciproco rispetto alla magari c'era rispetto però il dialogo era un'altra cosa
Ecco i valori condivisi
Di valori condivisi
I valori condivisi chicche ovviamente
E perché insisto tanto su alcune questioni da destra poi ognuno da sinistra faccia quel che vuole perché ci vuole anche rispetto a come dire delle identità altrui
E significa fare i conti con la storia significa avere ben chiaro cosa significa libertà democrazia
è un lavoro se voi prego pre politico di tipo culturale
Che forse non viene fatto a sufficienza
Che dovrebbe impegnare tutti dovrebbe impegnare anche il mondo accademico dovrebbe impegnare batto dove la lingua dovere mese il dente duole all'interno l'informazione l'informazione
Ci sono delle minoranze rumorose soprattutto tra i giovani no che poi sono quelli che ricorrono alle cinque alle spranghe molto molto rumorose ma molto molto minoranze
Non è questa la sede per discutere dell'onda del movimento giovanile di questi giorni ma
è un fatto
Di primaria importanza il fatto che negli atenei nelle scuole i ragazzi di destra di sinistra si confrontino no
Non è sessanta otto nel settantasette è una cosa nuova ma vuol dire che c'è in qualche modo il senso di un'appartenenza che c'è in qualche modo una comune preoccupazione quindi primo lavoro fare siccome e questo
Lento difficile ma se non lo facciamo davvero non siamo all'altezza del compito che ha un ceto politico in un momento storico
Il rischio di essere risucchiati
Anche qui saremo veramente un Paese unico al mondo non le ideologie sono superate pressoché ovunque gli ultimi dei Mohicani abbarbicati ad una condizione di di di di di di avversione di di di pregiudizio ecco
Nel momento in cui non c'è più il pregiudizio
Ma si entra la fase del confronto sui programmi valori siamo già un passo avanti
Poi
Anche in questo la pensiamo più o meno allo stesso modo B i partiti partiti che non saranno mai più quelli che abbiamo conosciuto quando eravamo ragazzi ovviamente ma partiti che in qualche modo devono tornare ad essere
Anche
Anche dei punti di raccolta tra le società e le istituzioni poi dovranno essere organizzati in modo diverso
Credo che sarebbe interessante tra l'altro vedere come si organizza una forma partito nella società post-ideologica in una società globale in una società mi ha colpito una provocazione culturale oltre che politica di Nania
Il federalismo nel momento in cui i partiti non sono più i grandi partiti nazionali del dopoguerra ma
Nascono e crescono e diventano egemoni tutto partite a dimensione regionale
E
Il partito in qualche modo da essere un momento di sintesi tipo globale di tipo generale
Federalismo e partiti regionali è un'altra questione che in qualche modo
Arriverà
Perché non è da escludere che domani ci siano anche forti movimenti politici radicati nel sud e solo del sud
E pronta la politica confrontarsi con questa possibile novità del futuro ecco mi rendo conto che la
La risposte molto
Approssimative fosse superficiale ma
Diffido da chi con sicumera dice la soluzione al problema anche apposto Riotta è questo
Perché forse ci sono soluzioni a più livello e soprattutto almeno per me è essenziale corrente porre le precondizioni
Precondizione per una
Politica nuova in qualche modo diverso rispetto al passato rispettosa l'uno dell'altro
Senza cadere in quel teatrino che tante volte abbiamo deprecato è un'azione educativa nella società qui però mi rendo conto che
La china diventa davvero impervie
Ma vogliamo porgere un giorno all'altro il problema delle agenzie educative in questo Paese uso un'espressione no credo Sociologia chi educa
Non solo in base a quali valori si educa principio liberale che i valori in qualche modo proprio perché tali non possono essere imposte ma
Chi è delegato a trasmettere valori
Perché una società è in crisi o meno anche quando
Questa è la mia opinione non ha più ben chiaro dov'è che ci si forma una coscienza
Questo riguarda a famiglia riguarda la scuola riguarda i partiti riguarda i luoghi di aggregazione riguarda i corpi intermedi riguarda i sindacati qui guarda quel grande fenomeno del volontariato del non profit
E quel giorno in cui si dovesse riuscire a discutere
Nel dibattito politico di queste cose le differenze emergerebbero
Altro che inciucio emergerebbero ma quello sarebbe un bel momento
Per la democrazia italiana
Meno insulti più idee tutto qui
Abbiamo ancora
Un'ultima domanda che è un problema
Anche lei su questo tema cioè
Non non il dialogo ma come
Copre riavviare anche il confronto anche lo scontro e svuotare gli slogan gli insulti televisivi in quel momento in cui cioè
Tra momenti così alti come questo del confronto tra le due
Fondazioni e nello scambio di BA tutte
In Transatlantico ci dovesse qualcosa in mezzo c'era il suo lavoro parlamentare ce ne sono di Commissione CIPE sul lavoro
Di di di di
Coi di influenza in cui l'opposizione influenza la maggioranza come tutto sommato poi
Negli pensiamo agli anni del primo centrosinistra c'erano chi governa c'è chi si opponeva però forti riforma vengono fatte anche con voi secondo lo spirito diciamo di quelli che lo quegli anni
Sì io credo che non è affatto vero che lo sforzo di
E lavorare ma anche di rafforzare di mettere in evidenza perché io poi penso che alla fine questa comunità nazionale nella quale viviamo abbia
Valori comuni
Problema è anche di portarli disabile evidenza di farli emerge il le
Emergere e porli a fondamento di quella
Convivenza che non è affatto la condizione per attenuare i conflitti i conflitti sono anche più possono essere anche più aspri
Diciamo se
Le mura della casa comune sono robuste no
Insomma noi abbiamo vissuto a lungo in un Paese diviso diviso da scontro ideologico diviso dalla guerra fredda
Dove questa funzione di regolare il conflitto era affidata grandi partiti ad una classe dirigente
Che proprio perché non era forte
Il livello
Dei valori condivisi
Erano loro
Che sapevano contenere il conflitto diciamoci la verità un certo consociativismo italiano che poi è stato rimproverato alle classi dirigenti della Prima Repubblica
Nasceva anche dalla consapevolezza che il conflitto non poteva essere spinto alle estreme conseguenze perché vivevamo in un Paese profondamente diviso
Lacerato da scontro da uno scontro ideologico che rischiava di rendere poi conflitto ingovernabile
E quindi noi abbiamo avuto la fortuna di una classe dirigente nel dopoguerra che ha saputo regolare il conflitto
Sono stati grandi partiti che hanno in qualche modo tenuto insieme il Paese
E
Segretario Partito comunista la destra che aveva difficile problema di
Ricostruire una destra
Dopo la sconfitta del fascismo in un sistema democratico e quindi di
I testi di costruirla come una forza accettata nel sistema democratico
Non a caso ha sviluppato uno dei
Alcuni dei diciamo dei più raffinati
Esponenti del Parlamento insomma sono stati esponenti della destra può sembrerebbe essere un paradosso ma al contrario perché erano quelli che avevano bisogno di usare il Parlamento come luogo in cui
In cui appunto manifestare la loro presenza politica anche perché forse escluse dal Governo il Governo nazionale il Governo locale e quindi inevitabilmente diciamo il cui ruolo era legato alla capacità di far funzionare le assemblee rappresentative quindi
Noi siamo usciti era quella stagione di democrazia bloccata ci siamo dati una democrazia dell'alternanza
Io credo che questa democrazia funziona meglio
Se in un quadro di istituzioni
Ed i valori condivisi e che questo aiuta anche il libero esplicarsi del conflitto e non è affatto un elemento limitativo consociativo
Penso che
Noi abbiamo bisogno di riflettere tutti insieme su
La questione che ci
Ci deve detto appassionare insomma che al di là voi
Dei dei conflitti o delle convergenze della politica la politica a misura sua fichi efficacia guardando al destino del nostro Paese
Nostro paese vive da molti anni
Un una fase di relativo declino
Questa è la verità
Questo è il problema che poi ci deve angosciare preoccupa
Siamo un Paese nel quale è ridotta la mobilità sociale i giovani tra hanno di fronte a sé orizzonti ristretti
La classe dirigente del Paese sembra preoccupata di più di quale università americana o inglese scegliere per i propri figli che non del funzionamento delle nostre università
Allora
Questo è fuori
Questo è che la politica poiché questo è il fatto di condividere questo sentimento di preoccupazione per il futuro dell'Italia
Di cercare le rispondo esposte possono anche essere diverse ma questa condivisione è fondamentale perché la politica ritrovi anche una legittimazione etica di fronte al Paese
E io guardo con estrema preoccupazione alla realtà dell'Italia un Paese che pure avrebbe in sé e lo manifesta in tanti casi diciamo
Delle forti potenzialità di
C'è una creatività c'è persino direi a un certo cosmopolitismo degli italiani che ci rende compatibili con la globalizzazione siamo cioè siamo un popolo che è in grado di di di di percorrere le vie del mondo di tutti
Gli italiani sono bravi a far fortuna diciamo
Sono molto più fortunati gli italiani di quanto non sia fortunata Alitalia ed è una strana contraddizione di questo Paese perché noi siamo appunto un popolo creativo
In una nazione vecchia e stanchi
E questo è il problema io ritengo e l'ultima cosa che voglio dire siamo noi abbiamo fatto questa conversazione sul federalismo le riforme costituzionali
E mi pare che ci sia materia su cui continuare a lavorare noi abbiamo anche deciso allora decisore di
A vere annualmente non una scuola comune perché questo sarebbe
Ma so un appuntamento ogni anno diciamo poi si chiamano Summer School un gruppo di Giovanni
Che selezionati dalla Fondazione da europee è un gruppo di giovani selezionati da fare in futuro sì troveranno
Per discutere insieme con le Sperti eccetera un grande problema della vita del nostro Paese o della realtà internazionale
Secondo me è una cosa interessante
Speriamo chiedi di incuriosire qualche collega giornalista distratto io ripeto io
Non sono no no ma io sono io credo la verità è questa è sbagliato parlare in termini di
Il conflitto giornalisti politici la verità giornalisti e politici fanno parte della stessa classe si rivolge
Il vero rischio è la collaborazione tra cattiva politica e cattivo giornalismo
Questo è il rischio la cattiva politica
è quella che vive di pettegolezzi dibattute di transatlantico il cattivo giornalismo a quello che si alimenta perché giornalista non potrebbe fare quelle cattive Crotone che se non avesse il politico che le ispira parliamoci chiaro c'è una complicità
Ed è esattamente questa complicità io sono per una complicità positiva cioè politici che producono
E venti positivi e giornali che vi racconta io penso per esempio da dire da iscritto all'albo con qualifica di giorni di direttore
Che
La curiosità
Di venire a raccontare non il dibattito tra i leader è una cosa banale che si è semplice può avvenire tante volte
Ma di venire a raccontare i due-tre giorni che hanno passato insieme giovani di così diversa opinione politica
Era una notizia giornalisticamente era una curiosità
Era se volete diciamo proprio come ci insegnano la scuola era l'uomo che morde il cane vedere in rosso e il nero che stanno insieme discutere insieme
Noi abbiamo un sistema che feste curiosità conoscere a magari si domanda se scrivendo da Roma
Che è fantastico sei noi siamo qui perché Fini ha qualche ambizione segreta chiare scrivendo da Roma e queste e questo che queste è fatto male
Spero ma non dal punto di vista del politico come lettore diciamo quell'articolo non mi interessa mentre invece uno che viene qui e mi racconta
Come hanno passato la serata insieme diciamo te quello sarebbe interessante per vedere un un punto d'Italia da un punto di vista diverso tutto
Conta
Ricordavo prima chiacchierando
Infine il Presidente D'Alema
Quando avrà
Da dar ragione caporedattore manifesto mandare l'inviato al primo campo Hobbit che era organizzato dalle messe
Fu un grande successo riuscimmo dove sia loro che noi attorno a Caselle essi
E fu un primo
Un primo esperimento io credo che possiamo chiudere qui ringrazio il presidente Fini e l'altra la leva
E poi
Due minuti un secolo fa avete momento di attenzione perché qui non si può ringraziando i numeri Presidente volevo
Io volevo far leggere una lettera che abbiamo ricevuto e abbiamo ricevuto durante questi giorni tantissime lettere a tutti i relatori primo prese una caso volevo farla leggere da uno dei nostri ragazzi
Grazie mille per questa opportunità di leggere questa lettera perché viene da uno dei relatori ma anche se anche da una ragazza ha partecipato al seminario credo di poterla sentire mia
è una lettera che ringrazio l'ingegner ci metti tutti gli organizzatori
Per aver dato l'opportunità di partecipare a questo evento unico nel suo genere è un evento che ha coniugato una qualità senza dubbio di alto livello con una libertà di espressione assoluta
E
Diciamo con l'attento ed intelligente
Pubblico che ha prodotto scambi e all'interno delle sessioni anche fra es
Una cosa in particolare ha colpito cioè che nelle sessioni che si sono svolte in questi giorni era molto difficile non era possibile distinguere chi fosse presente invitato da una fondazione o dall'altra
Questo significa che anche nel nostro Paese si può discutere sui fatti raggiungere convergenze su possibili soluzioni
E con motivazioni diciamo che esula da quelle puramente ideologico di logica questa un raschiamento credo che tutti noi ragazzi accogliamo facciamo facciamo nostro
Ringraziamo
Il Presidente per questa per questa grande occasione che si debba
Se tutti i ragazzi che hanno partecipato salgono Milillo mi dicono che facciamo una foto tutte insieme
Una forma
Trova
Cosa
Quindi