L'impero di Cindia. Le sfide del mondo globale

Buona sera
Innanzitutto un ringraziamento alla al pubblico perché
Storicamente ha rinunciato alla partita Italia Francia
Quindi evidentemente e il
L'incontro di stasera era di grosso di grosso richiamo
Abbiamo con noi e Federico Rampini
Giornalista
Corrispondente dare da Pechino per il quotidiano la Repubblica
E alla nostra destra insomma non ha bisogno di presentazioni il sindaco di Bologna Sergio Cofferati
Ma il tema di questa sera
La presentazione di un libro libro l'ultimo libro di di Federico Rampini
L'impero di Cindia
Cinghia
Un termine che mette insieme Cina e India un ma
Si riferisce a un a un'area del mondo ancora più vasta
L'Estremo Oriente quella quell'aria di tre miliardi e mezzo di persone dove
Probabilmente si gioca
La partita più importante per il futuro delle del mondo per il futuro del dell'economia ma non solo non solo dell'economia
Ma per quelli per quelli della mia generazione tanto per intenderci io avevo quindici anni nel nel sessantotto
Soprattutto quelli che avevano così un po'iniziato a fare politica
Precocemente
La Cina all'epoca negli anni negli anni Sessanta negli anni settanta era soprattutto la rivoluzione culturale
Ma ozio e dunque come si diceva allora Maud Zedong
Era erano i medici medici scalzi era il il gatto che mangiare il topo insomma era quel modello
Che in un qualche modo modello alternativo
Alla al modello socialista sovietico
Io ricordo ancora alle diritto reali appassionati
Di Rossana Rossanda sul sul manifesto
Sul sul modello cinese
L'India
Sempre per per noi giovani di di quella generazione era qualcosa di di molto diverso era erano sopra di innanzitutto i Beatles
La scoperta dei santoni la scoperta della spiritualità
Il viaggio interiore
E ed erano come dire due immagini a loro modo
Volevo grafiche era era una un un c'era forse una sorta anche di di esotismo di come dire di di di orientalis morirebbe crebbe sei
Beh sono passati quasi quarant'anni e
Lo scenario radicalmente cambiato
Fino a qualche anno fa noi parlavamo della Cina dell'India ancora come due paesi in via di sviluppo
Oggi sono due grandi potenze economiche
Che si candidano ad essere le le prime superpotenze in particolare in particolare la Cina continuano ad essere però due modelli diversi
A proporre due modelli diversi di sviluppo
E di organizzazione sociale e questo emerge molto bene dal dal libro di Rampini Rampini che da da grande giornalista e da grande osservatore
Più che dare risposte in questo libro
Pone delle domande
Anche se poi il modo di porre delle domande spesso già anticipa
Le risposte
Quale sarà il modello vincente
Ci sarà una competizione tra tra India e Cina tra l'India la più la più grande democrazia del mondo
Questo questo paese che è riuscito a mescolare
Tutto sommato a tenere insieme
Una miriade di di culture di linguaggi di religioni
Un paese che è riuscito a fare i conti con la cultura occidentale che ha saputo assorbirla includerla
Dall'altra parte il modello cinese modello completamente diverso
Un un paese
Potremmo dire postcomunista ma un modello di organizzazione sociale e ed economica
Che
Ha delle caratteristiche
Potremmo definirlo quasi una una sorta di capitalismo iperbolico no quindi almeno in certe in certe sue manifestazioni e comunque due Paesi con grandi contraddizioni con grandi con grandi problemi con i quali comunque due Paesi con i quali noi dovremo sicuramente fare i conti e cominciamo già a fare i conti tutti noi sappiamo nel nostro Paese nella nostra regione i contraccolpi di questa avanzata impetuosa di vicine
Una terza ipotesi è che i due Paesi diventino realmente una sola cosa diventi si si concretizzi Cindia
E quindi che questa
Questa questa grande forza economica ma anche vedremo poi avremo modo di di parlarne ma anche
Culturale e spirituale
Posso avere addirittura il sopravvento sull'Occidente
Ecco io chiedo partiamo da Rampini
Come dicevo nel libro non ci sono risposte ci sono si si pongono delle domande si fanno delle ipotesi
Io ho però l'impressione lo so ma poi sarà lei a confermano che come dire c'è una una sorta che il libro si legge un po'forse fa un po'il tifo per l'India o sbaglio
Sì è vero la la la dia la la l'affermazione assolutamente esatta ma vorrei arrivare a spiegare anche perché come alla conclusione del libro effettivamente c'è una certa propensione per il modello indiano rispetto a quello cinese intanto voglio dirvi grazie di avermi invitato sono veramente felice di essere qui tra voi questa sera a parlare di Cindia
Sono particolarmente felice perché anch'io spenderò qualche parola sulla mia autobiografia
Io qui mi sento a casa perché faccio parte della stessa generazione solo qualche anno più giovane avevo dodici anni nel sessantotto quindi non ho veramente vissuto sessantotto ma tutta la fase politica successiva si
E
Non appena ho avuto l'età legale per farlo mi sono iscritto al Partito Comunista Italiano
Non sono mai stato ma ho Istana sono stato comunista e e questo per me è importante anche oggi
Per il modo in cui vivo la mia esperienza la
Perché comunque anche senza essere stato mai Maui sta non ho avuto il tempo di esse ma ho vista nel senso che il maoismo è stato di moda nella sinistra europea soprattutto durante il Sessantotto
E tutto sommato più in Francia che in Italia più nella sinistra radicale francese che in quelle italiane
Però comunque per chi era
Per chi era comunista per chiunque abbia partecipato
Delle aspirazioni degli ideali del movimento operaio del movimento dei lavoratori del socialismo europeo la Cina ha rappresentato qualcosa di molto importante
E mi piace essere qui stasera a parlarne in una delle zone in una delle roccaforti dei punti di forza della storia della sinistra italiana
Perché qualche volta mi interrogo su questo paradosso che oggi l'emergere di Cina della Cina e anche dell'India ma per un momento voglio parlare soprattutto della Cina
L'emergere della Cina come di una superpotenza mondiale dell'economia globale
Viene vissuto spesso qui
Tra Dinoi
Nella sinistra europea
Quasi come una sorta di sconfitta
O comunque con un senso di angoscia
Perché si sente nella professione nell'onda due otto di questa
Incredibile massa umana di questo gigantesco
Bacino di manodopera a buon mercato
Si sente una sfida a tutte le conquiste i diritti conquistati dalla sinistra europea
Si sente la pressione competitiva del made in China come una cosa che sta mordendo duramente
Nella carne viva della nostra economia del nostro tessuto sociale mette in difficoltà interi pezzi
Dell'economia italiana qui in questa Regione del tessuto industriale della piccola e media impresa emiliana
E quindi c'è quasi il senso che
Stiamo vivendo un declino una sconfitta un possibile arretramento delle nostre condizioni di vita
Forse il rischio di dover rinunciare a pezzi del nostro welfare
E colpa di quelli là
E allora mi dico cerchiamo
Di ritornare per un attimo indietro con la memoria e di ricordarci che
Siamo stati parte della
Grandiosa storia della sinistra europea anche perché avevamo delle aspirazioni
Delle rivendicazioni dei sogni delle utopie che non riguardavano soltanto noi
La sinistra è sempre stata internazionalista
Quello che sta accadendo oggi in Cina e anche in India e prima di tutto una storia meravigliosa
Mai prima di ora nella storia dell'umanità
Si era riusciti ad affrancare dalla miseria e dalla fame una massa così gigantesca di persone
Nel giro di vent'anni sono usciti da una condizione di povertà almeno trecento milioni di cinesi duecento milioni di indiani
Non era mai successo nella storia umana
Questa è una conquista formidabile è un è un progresso dell'umanità
Non dobbiamo viva dopo una sconfitta
Naturalmente è vero che i modi con cui sono usciti dalla miseria e si sono integrati
Di prepotenza nella nuova economia globalizzata ci stanno provocando dei problemi enormi e sono particolarmente felice che qui questa sera ci sia Sergio Cofferati perché Luís in un certo senso ha vissuto nelle sue varie vite
Li ha vissuti ha vissuto questi problemi li sta vivendo in tante dimensioni diverse in una completezza di visione che lui ci può portare stasera perché da un lato prima come leader del più grande sindacato italiano
Ha vissuto il tema della sfida competitiva globale e di quello che alcuni economisti ma anche un uomo della sinistra europea come Ciardo lo aveva battezzato il dumping sociale cioè il fatto che noi dobbiamo confrontarci su mercati aperti con Paesi i cui prodotti non incorporano né i loro costi lo stesso livello di diritti e di salvaguardie che incorporato nel costo del made in Italy nel costo del made in Italy c'è dentro un sistema pensionistico un sistema sanitario dei diritti sindacali che non ci sono nulla di tutto questo nel made in China
Quindi ha vissuto quella dimensione adesso ne vive come sindaco di Bologna un'altra perché è confrontato con altri problemi
Ovviamente anche con i problemi del le difficoltà del tessuto industriale sociale locale di fronte all'internazionalizzazione economica ma poi ci sono i poli dell'immigrazione
E allora tutto quello che significa anche doversi confrontare con altre culture
La Cina e l'India sono culture molto molto diversi chiunque magari qui ci sono anche delle persone che vengono da Carpi
Avrete dei vicini di casa che sono cinesi
Avete avuto momenti di conoscenza di questo fenomeno nuovo per l'Italia che l'imprenditoria cinese piccoli produttori del tessile abbigliamento cinesi che vengono a farci concorrenza in casa nostra
Ecco io come come giustamente è stato introdotto il mio libro non è un libero non è un saggio nel senso classico di questa parola nel senso che io non faccio cerco di non atteggiarmi a Murru nonostante il modo in cui sono vestito questa sera
Cerco soprattutto di non fare il futurologo di non lanciare così degli scenari di previsione su quella sarà al mondo tra vent'anni prima di tutto gli racconto questi Paesi perché sono delle realtà talmente gigantesche sono dei continenti
Non sono nazioni come il siamo abituati noi immagina sono dei Contini perfino gli Stati Uniti d'America dove io ho vissuto per quattro anni in California prima di trasferirmi a a Pechino adesso mi sembrano piccoli da quando vivo in Cina
Perché la Cina da sola
Qualche volta cerco per per rendere l'idea della estrema
Varietà di situazioni
Contenute dentro la Cina
Bisogna pensare a una cosa che sia gli Stati Uniti d'America più il Messico più il Brasile più la Colombia perché c'è tutto questo in Cina cioè ci sono punte di modernità
Appunto a un la Manhattan di Shanghai c'è un parco tecnologico che è assolutamente competitivo con la Silicon belli californiana
E poi ci sono zone di arretratezza spaventosa campagne dove si vive ancora una situazione di miseria
Quasi medievale
Quindi prima di tutto io a a ai miei lettori italiani cerco di descrive di viaggiare di raccontare quello che vedo
Non mi voglio dilungare vengo brevemente solo la risposta si tra la Cina e l'India tifo per l'India anche se
Non è un merci di calcio non è una partita di pallone quella
Quella lì il il confronto tra i due i due grandi modelli i due grandi modelli di sviluppo del ventunesimo secolo quelli a cui guarda poi tutto l'arresto del terzo mondo tutto un sull'emisfero sud del pianeta
Guarda alla Cina all'India quello che sono riusciti a fare
E prova fascino attrazione verso l'uno verso l'altra
L'India
Prima di tutto è la più grande democrazia del mondo la più grande democrazia del mondo quando vanno a votare gli indiani per eleggere un po'un governo vanno a votare settecento milioni di elettori su un miliardo e cento milioni di abitanti e ci vanno
E ci vanno i due-tre settimane le un'elezione legislativa in India perché sono così tanti che fisicamente per organizzare il voto ci vogliono tre settimane di di votazione
è uno Stato laico
Liberaldemocratico con una magistratura indipendente una stampa libera uno Stato dove si sta svolgendo guardate l'esperimento laboratorio
Più importante del pianeta di convivenza
Tra mussulmani e altre religioni
Perché in India vive la seconda nazione musulmana del mondo ci son centocinquanta milioni di musulmani solo l'Indonesia ha più musulmani dell'India L'India più musulmani dell'Egitto e dell'Iran messi insieme
E pure tra mille problemi e mille pensioni questi musulmani in India vivono dentro le regole di una democrazia moderna di una liberaldemocrazia di uno Stato laico
Pluralista e tollerante tipo in India e qui su questo concludo e poi discuteremo di tante altre cose
Non è solo una democrazia l'India è una socialdemocrazia questo si sa poco io cerco di raccontarlo anche nel nel nell'impero di Cindia
A differenza della Cina l'India a dei sindacati forti ai sindacati vero i prima di tutto perché in Cina esiste un sindacato è un sindacato giallo di fatto controllato dal governo
Che periodo più serve a disciplinare i lavoratori più che a difende lì e comunque i lavoratori cinesi non sono liberi di aderire a alzerà il sindacato di loro scelta
In India ci sono sindacati veri combattivi
In India c'è una legislazione del lavoro garantista protettiva non è facile licenziare un un lavoratore in India è un po'è un Paese veramente per certi aspetti
Agli agli antipodi rispetto alla Cina
E detto questo però voglio concludere sull'ultima nota
Anche la Cina guardate non è un Paese monolitico
E non è un paese immobile io una settimana fa ho scritto su Repubblica uno pubblicato un'inchiesta sul fatto che dal primo settembre alcune regioni della Cina le regioni più ricche della Cina a cominciare dal Guangdong la regione meridionale che ha per capitale Canton
Hanno aumentato il salario minimo legale nel caso del Guangdong del venti per cento di un sol colpo
Questo non per un gesto di generosità illuminata dei governanti ma perché nel Guangdong che la regione più ricche sviluppata della Cina è in corso un'ondata di
Proteste di scioperi selvaggi nelle fabbriche è esplosa una conflittualità sociale spontanea
Laddove i lavoratori cinesi cominciano ad a vere situazioni locali di pieno impiego e quindi maggior potere contrattuale stanno combattendo per i loro diritti
Non è una situazione immobile tutt'altro e la storia della Cina per certi versi ripercorre storie di altri pezzi del movimento operaio in altre zone del pianeta
Grazie
Cofferati a lei due domande
Ecco sono curioso di di sapere lei da da giovane ha avuto una passione per la Cina naturalmente politicamente
E quello che è accaduto dopo
Come dire come come lo ha vissuto
La seconda domanda rispetto alla
Alla rappresentazione che Rampini fa nel suo libro qual è qual è il suo giudizio lei condivide questa
Questo tipo di rappresentazione questi due Paesi questi due modelli
La possibilità che ci sia uno scontro tra i due modelli quale il modello che ha più possibilità di di prevalere
Ma come forse si può vedere dal meglio circolazione ha avuto un rapporto strettissimo
Io ho alzato la palla si
Coi siccome sono più vecchio di voi nel sessantotto avevo vent'anni
Mi sono letto tutti gli scritti di Mao io l'abbonato alle riviste del vento dell'Est
Ho imparato tutto quello che si poteva imparare sulla Cina e non ho mai avuto simpatia per la Cina
Devo dire che
Anche per questa ragione non mi sono sentito particolarmente deluso poi dagli sviluppi diciamo dalla vicenda politica cinese
Che per molti versi che erano già scritti che era evidente che le caratteristiche del paese e soprattutto la direzione politica era così legata alla figura del Presidente Mao
Che quel modello autoritario sarebbe sopravvissuto a mano
Ma si sarebbero introdotte nel sistema cinese delle contraddizioni violente come quelle che Federico descrive molto bene nel libro
E che portano a quello che a me continua a sembrare no un un paradosso poi forse non è così la Cina un tasso di crescita
Molto consistente che dura da anni
Ma la Cina un Paese nel quale non c'è democrazia
Ed è
Non diffuso nella storia dell'umanità in Paesi piccoli ancor meno in quelli grandi
Il prolungarsi di un sistema autoritario e privo dei fondamentali elementi della democrazia parlamentare
Con
Come corrispettivo uno sviluppo economico così rilevante
Dunque
De la storia politiche da lacci non non ho portato sorpresa
Per le ragioni che ho sommariamente detto adesso
Io penso che tra i due modelli
I tratti di somiglianza sono del tutto evidenti e non a caso Rampini titola
Il suo libro usando questa efficacissima sintesi Cindia
Però c'è una differenza fondamentale che a mio parere porterà
L'India vincere e della democrazia la democrazia ha una forza irrefrenabile
In Cina le contraddizioni esistenti porteranno credo in un arco di tempo non lunghissimo ad una serie di inevitabili cambiamenti che apriranno
Spazi
Alla democrazia formale e sostanziale secondo i modelli europee
Sono convinto che la stessa cosa capiterà a Cuba ma è un altro discorso
Sono davvero impressionante il le dinamiche e la forza di questi due Paesi
Non sono mai stato in Cina nonostante
La vulgata sono stato in India e sono rimasto
Molto sorpreso ma positivamente sorpreso dagli elementi verificatisi non soltanto da quelli raccontati bisogna fare mente locale alle dimensioni adesso Federico diceva con leggerezza
Di quali sono le dimensioni delle persone che sono uscite dalla fame
Duecento milioni da un lato trecento milioni dall'altro fanno cinquecento l'Europa nel suo insieme arriva a quattrocentocinquanta
Lo sviluppo di questi Paesi pur con questa differenza per me importantissima la democrazia e l'autoritarismo
Realizza uno degli obiettivi fondamentali delle forze progressiste nel mondo
Aiuta un processo di emancipazione che in India già determinato condizioni
Davvero se guardate da vicino libro vi aiuta a farlo
Sorprendenti ma positivamente sorprendente
Una la più grande democrazia del mondo
Si vota nel corso di settimane
Con tutte le tensioni che questo determina compresi gli incidenti e gli scontri tra
I partiti che si contendono il consenso ma si vota
Ci sono governi che si alternano e ci sono azioni amministrative così efficaci che un Paese di oltre un miliardo di persone
Poverissimo soltanto qualche decennio fa nel tempo della dominazione coloniale non ha più nessuno che muore di fame
A differenza di altri paesi di parti del mondo non lontane nei quali purtroppo pensata all'Africa la povertà ancora i suoi effetti distruttivi
Come poi
Nel libro si dice ma Federico vi può confermare
La popolazione indiana è suddivisa sostanzialmente in tre fasce
Dal peso quantitativo quasi uguale come spiegano gli economisti
C'è una fascia di povertà
Trecento milioni e oltre di persone però è una povertà nella quale come vi dicevo ad esempio la morte per fame o per privazioni a cominciare dei bimbi non c'è più
C'è una fascia
Di reddito modesto di pari peso e c'è una fascia di persone che vivono con un reddito medio europeo questa fascia e da trecentocinquanta quattrocento milioni di persone cioè grande come l'Europa
Queste contraddizioni questi differenze di Stato
Non impediscono a quell'economia di svilupparsi e a quella democrazia di consolidarsi Point
Come d'altro canto è vicina
Come come bensì sa
Lì convivono le tecnologie più avanzate dunque il massimo di realizzazione concreta degli effetti dell'intelligenza dell'uomo con una sorta di Medioevo arcaico per quanto concerne ad esempio alcune forme di attività produttiva
Ai
Il sei con l'attuale anzi la parte più proiettata verso il futuro del secolo attuale e a fianco a te hai ancora una alcune delle forme di organizzazione economica di un tempo antichissimo
Che però tra di loro non confliggano ma addirittura diventano elemento di stimolo per questa crescita
Così così rilevante ecco
Con elementi importanti di consolidamento della democrazia
Quando facevo
Mestiere precedente nella mia altra vita
Come ricordava prima Rampino conosciuto i sindacalisti
Distacco
Sindacato giallo non per ragioni di pelle
Ma per le caratteristiche del sindacato cinese
Che non si pongono minimamente il problema delle persone che lavorano sono uno dei soggetti regolatori del rapporto tra lo stato e i lavoratori non sono i rappresentanti dei lavoratori
E dall'altra parte sindacati veri nell'accezione nostra del termine anche competitivi tra di loro
Conflittuali ma figli di una democrazia oramai
Compiuta come quelli come quelli indiani
E i sindacati dei paesi più sviluppati non tra quelli avevano un problema che andavano sistematicamente a cozzare contro un muro nei rapporti con questi con questi sindacati perché alla luce anche di una ricchissime lavorazione europea
I i i padri dell'Europa che guardando per prima la globalizzazione che alla stessa presenza nella globalizzazione dell'Europa con la sua identità Chang del nord tra questi
Parlavano di dumping le organizzazioni sindacali hanno sempre rivendicato l'applicazione della clausola sociale nei rapporti commerciali tra i paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo
Cos'è la clausola sociale la richiesta che vengano rispettate alcuni e elementari vincolo vincoli i diritti della persona la libertà associativa
Il divieto a sfruttare il lavoro dei minori e contemporaneamente
Il lavoro dei reclusi tema per noi
Assolutamente improponibile ma c'è uno sfruttamento violento delle persone che sono in carcere e in un paese di quelle dimensioni non parliamo di quali che decina di migliaia di persone a parliamo di milioni di persone
Assoggettati a vincoli di lavoro che ricordano i processi di antica schiavitù
Beh qual era il muro contro il quale o si sbatteva perché nel si chiedeva di firmare di aderire a protocolli nei quali il vincolo della della del la clausola sociale venisse assunta come elemento integrativo
Dei
Delle discussioni e dice poi delle intese B l'obiezione che veniva dall'altra parte era apparentemente quasi
Paradossale insomma molto molto sintetica ma di di di di grandissima efficacia poi concreti
Ci dicevano no
Un documento che chiedeva l'introduzione clausola sociale nell'organizzazione mondiale dei sindacati venne bocciato con centotré Paesi contrari
Una débâcle straordinaria qual era l'argomento che muoveva la loro contrarietà era la richiesta della reciprocità
Loro ci chiedevano cioè di non sostenere soltanto la causa ma che aveva come conclusione se non rispetti questi diritti io non comperò i tuoi prodotti ci dicevano se volete davvero sostenere una tesi come questa dovette imporre la reciprocità
E dunque dovette inibire lì la possibilità se non ci sono diritti rispettati difendere i vostri prodotti perché c'è anche un dumping sociale alla rovescia
Vi confesso che poi queste
Contraccolpi queste contraddizioni che può esponevano tra di noi hanno aiutato moltissimo il sindacato mondiale a ragionare e a individuare poi le forme più corrette per costruire rapporti
Con queste organizzazioni con quello indiano ad esempio nessun rapporto efficace se mai costruito con quella cinese anche perché mancando loro di qualsiasi elemento di autonomia
I ragionamenti finivano esattamente là dove cominciavano ma io credo che il lavoro fatto
Nel corso di almeno un decennio verso le organizzazioni sindacali della parte debole del mondo daranno dei risultati importanti
E penso che anche la Cina il suo modello economico siano inevitabilmente destinati a introitare ulteriori contraddizioni alla fine ad esplodere e a cambiare io non so dire quale sarà la condizione del cambiamento ma immagino che non ne potranno fare a meno la cosa che ha scritto Federico su Repubblica
A conclusione di quell'inchiesta soltanto qualche giorno fa nella riprova perché aumentano i salari perché si è creato lì un conflitto nel lavoro e le persone che lavorano quando chiedono condizioni migliori
Partono come sempre capitato anche nella nostra storia i processi di emancipazione nascono così dalla Red indicazioni di due cose condizioni dignitose di vita e il rispetto della propria dignità
Per cui la condizione migliore il salario aumentato porterà con sé anche la richiesta di diritti a cominciare da quello della rappresentanza
E del riconoscimento della rappresentanza i diritti del lavoro filiera hanno anche i bisogni di diritti di cittadinanza i diritti di cittadinanza per essere riconosciuti hanno bisogno di una democrazia compiuta
Le contraddizioni che progressivamente si stanno innescando porteranno io credo in un arco di tempo anche breve
Qua e là a dei processi di articolazioni la Cina è talmente grande che forse non cambierà tutta insieme ma sia per hanno degli spazi molto interessanti
Positivamente interessanti alle forme della democrazia occidentale l'India molto più avanti
L'India può offrire in virtù di questo di questa condizione di democrazia praticata un aiuto straordinario anche processi evolutivi che ci saranno nell'altra parte di cinghia poi noi con questi Paesi
Dobbiamo a bere rapporti efficaci rapporti paritari e non dobbiamo aver paura
Penso anch'io che quello che è capitato la ma guardate
Portar via dalle condizioni di disperazione centinaia di milioni di persone e quanto di più alto il movimento progressista possa porsi come obiettivo poi da un lato addirittura con la democrazia dall'altra ancora con un processo autoritario che però può cambiare
Io credo che nella globalizzazione il ruolo che nel futuro potranno svolgere due potenze come la Cina e l'India sarà un ruolo straordinario a loro guardano con fiducia i diseredati del mondo
Perché vedono lì realizzato in concreto la possibilità di emanciparsi c'è la prova provata che si può vincere una battaglia straordinaria epocale come quella che vi si è avviata
E l'autorevolezza e la credibilità
Degli stati prima ancora che dei governi potrà fare il resto io penso che questo tema poi del come noi costruiamo e manteniamo rapporti e relazioni con queste parti del mondo sia un grandissimo tema oggi
Nel mondo c'è la guerra vicino a noi ed è inevitabile che la nostra attenzione sia attirata principalmente prioritariamente dal bisogno di pace ma io penso che anche lavorare per costruire rapporti relazioni
Non conflittuali positive di pari dignità sia un modo per contribuire a creare delle condizioni di pace nel mondo e credo anche che loro possono svolgere un lavoro efficace nell'orientare quelle parti che hanno oggi le tensioni più forti se non addirittura esplicitamente la guerra
Diceva prima Rampini ricordando le condizioni dell'India un grande Paese musulmano nel quale musulmani vivono
Serenamente in rapporti dialettici ma non conflittuali con tante altre culture e appartenenze religiose ora
E difficile capire
E e spiegare perché può capitare in India e non altrove probabilmente c'è molto da imitare
Della attuazioni di queste forme di democrazia e degli elementi di cultura antica e radicata che portano a far sì che identità diverse possono vivere tra di loro in pace e senza confliggere
Non è buttar la palla lontano in quello che questi questi temi siano in verità temi dell'oggi e delle nostre vicende più più più quotidiana poi ognuno di noi le su faccio un mestiere diverso da quello che facevo prima ma il tema della cultura
Della della della convivenza
Del valore delle diversità della rispetto è un tema di queste ore di questi giorni di questa parte del mondo come di tante altre e è complementare
Ai rapporti tra i grandi Stati gli elementi positivi che possono venire quando questi rapporti sono gestiti correttamente
Quando è capitato come capitati in tempi recenti che da parte di autorevoli esponenti di un governo penso al Governo di centrodestra penso al ministro dell'economia del Governo precedente per non fare tanti giri si si affaccia
L'idea che la Cina sia un pericolo che incombe su di noi
Insomma si affaccia l'idea antistorica e si crea si mette in campo in forma distorta un elemento che invece di avvicinare allontana
Insomma mi pare possibile parlare
Nel terzo millennio di barriere doganali
Nei confronti di chi invece oggettivamente rappresenta un interlocutore che può dare anche a noi la possibilità di crescere e di crescere rapidamente perché sono loro dei grandi mercati sono loro importatore ed esportatore di linguaggi di tecnologie che servono anche a noi il problema di come si regolano questi rapporti non di impedire questi rapporti
Mi sono parse quelle tesi tesi di chi guardava al mondo girando la testa alle sue spalle però non sto parlando di cose capitato dette qualche decennio fa ma soltanto qualche mese fa
Credo che occorra fare rapidamente questa inversione netta di rotta guardare con fiducia con serenità i rapporti con loro e costruire qui ognuno per la sua parte nel nel suo piccolo e le le condizioni migliori possibile perché ciò avvenga
La smetta con un una connotazione assolutamente personale io invidio molto Federico Rampini
Perché scrive delle cose molto belle ma sono figlie di un'esperienza straordinaria le andato dalla California alla Cina cioè attraversato in un arco di tempo breve perché
è è giovane i luoghi del cambiamento più importante che ha toccato
Almeno Run le nostre generazioni voi siete prigione insomma queste trasformazioni che hanno come fondamento le tecnologie linguaggi e la loro diffusione hanno quell'asse ecco
Lo invidio tantissimo poi cosa volete
Devo limitarmi a a leggere poi chissà magari mi riuscirà di fare qualche gemellaggio tra Bologna e qualche città a di con ottimo rapporto conosce Hungary insieme presidenziale sì però anche lì bisognerà pensare a delle cose un po'meno desueta e dei gemellaggi
Che servivano a far viaggiare gli amministratori e avevano poche e lasche ricadute sul tessuto sociale
E su quello che su quello economico sono questo lavoro che bisognerà fare
A me sembra che un primo punto fermo lo abbiamo raggiunto i nostri due ospiti concordano
Sul fatto auspicano perlomeno che a prevalere non qualche misura sia il il modello indiano questo non per non per tifo ma insomma per per le considerazioni che avete che avete appena ascoltato però e c'è un però
Se stiamo se stiamo ai fatti e i fatti io li desumo poi dal dal libro di di Rampini
E facciamo un confronto freddo basato sulle cifre
Un confronto tra le performances di in via e vicina
Che cosa scopriamo
Scopriamo che ad esempio l'India a un reddito pro capite che la metà esattamente la metà di quello cinese
Scopriamo che in India il ventisei per cento
Della popolazione e sotto la soglia della povertà contro il cinque per cento della Cina sono sempre cifre enormi perché quando parliamo di percentuali su una popolazione così enorme però e è una è una grossa differenza
L'India almeno fino ad oggi attira meno capitali esteri
Ed esporta di meno
Dal punto di vista delle infrastrutture poi non c'è paragone la la Cina star sta marciando a dovevano velocità incredibile nel nel costruire autostrade ero porti addirittura e molto interessante la parte dove racconta di queste città che nascono dal nulla non sono cosa straordinaria anche anche un po'inquietante
L'India soffre di un grosso deficit pubblico e e c'è anche
Grossa corruzione anche se da questo punto di vista come dire valutare il tasso di corruzione della Cina molto più complicato perché insomma e anche più difficile accedere all'informazione
Ecco questa questo raffronto di di parametri economici di di performances sembrerebbe smentire quello che sostiene un un grande economista indiano che Amartya Sen
Il quale sostiene che non c'è sviluppo in realtà senza libertà cioè la libertà è una condizione dello sviluppo
E a me pare però che in questo caso non ci troviamo in una situazione in cui è proprio la mancanza di libertà che consente un maggiore sviluppo anche ad esempio l'assenza di sindacati l'assoluta la l'assoluta disponibilità della forza lavoro da parte delle fabbriche cinesi ecco voglio capire meglio questa questa contraddizione
Ma è giusto è giusto interrogarsi su questa contraddizione perché effettivamente se il dibattito
Si chiudesse nei termini in cui lo abbiamo aperto nuovi
L'India avrebbe già stravinto abbiamo dichiarato il nostro il nostro favore per il modello indiano per i motivi che ha detto Cofferati una democrazia i diritti sindacali
Sui diritti umani forse bisognerebbe aprire una parentesi perché poi non bisogna neanche idealizzare l'India e non bisogna dimenticare ad esempio che un una delle contraddizioni più stridenti nel cuore di questo meraviglioso modello indiano
E la persistenza del sistema delle caste
L'India e l'unico paese al mondo dove
La cultura dominante fondata sulla religione induista
Parte dal principio che gli uomini non nascono uguali perché l'induismo stabilisce questo non nasciamo uguali
E queste questa è una macchia è una macchia ed è una una una sfida terribile per la democrazia indiana si è qui la democrazia indiana reagisce perché si organizzano le caste più deboli hanno i loro partiti loro rappresentanti in Parlamento hanno conquistato una forma di affermative action all'americana per cui hanno delle quote di assunzioni garantite nel pubblico impiego quindi anche lì non è una situazione scrive e lottizzata ma sicuramente una grossa contraddizione
Detto questo se avessimo se votassimo solo noi lindi avrebbe già stravinto
Purtroppo i capitalisti mondiali hanno votato per la Cina finora e effettivamente i l'indicatore più significativo che quello degli investimenti delle multinazionali
Da una vittoria nel merce Cina India di dieci a uno cioè l'anno scorso in Cina sono entrati
Solo come investimenti diretti quindi propri investimenti produttivi delle multinazionali straniere che vanno lì a creare nuove fabbriche sono entrati più di sessanta miliardi di euro
In un anno solo
In India a stento sei miliardi di euro di investimenti esteri diretti io non c'è dubbio che il capitalismo mondiale vota diversamente da come stasera abbiamo votato noi qui
Certo la risposta più immediata e più semplice è quella di dire per forza i gli offro i la Cina di oggi il regime cinese offre delle condizioni ideali per lo sfruttamento della manodopera
A buon mercato senza i sindacati
Però non è solo questo non è solo questo cioè non è soltanto il fatto che la Cina abbia indubbiamente sposato una versione dell'economia di mercato più estrema
Che assomiglia di più indubbiamente al capitalismo americano che non al capitalismo europeo
Io trovo molte più somiglianze nella Cina in cui vivo oggi
Con gli Stati Uniti d'America per molti aspetti del funzionamento quotidiano dell'economia è un Paese più liberista Bush paradossalmente che non l'inviato invece un Paese più regolato
Poteri sindacati ma anche il governo è molto più interventi c'è molta più
Presenza dello Stato nell'economia in India che non in Cina
Non è solo questo cioè non è solo in negativo che la Cina si è dimostrata questa incredibile calamita di attrazione di capitali esteri
C'è anche un elemento positivo che del resto gli stessi indiani invidiano un po'della Cina perché se uno questo dibattito anziché fado qui stasera a Modena lo fa
In una qualunque capitale dell'Asia
Beh vi assicuro che in Asia il fascino per il modello cinese è molto molto forte
è molto forte e anche gli indiani anche la classe dirigente indiana riconosce che per certi aspetti la Cina è più avanti
La capacità straordinaria di modernizzare le infrastrutture cinesi
è una cosa e e spettacolare cioè in vent'anni i cinesi hanno costruito quaranta aeroporti tra i più moderni del mondo
Hanno costruito dal nulla in vent'anni una rete autostradale nuova fiammante di sessantacinque mila chilometri e la seconda rete autostradale al mondo dopo quella degli Stati Uniti e presto supererà quella degli Stati Uniti
Hanno porti canali
Infrastrutture di telecomunicazione internet ad alta velocità che arriva anche in Tibet i telefoni i miei telefonini cellulari funzionano meglio in Cina che in America
Che in America ci sono delle zone dove la copertura lascia un po'a desiderare in Tibet a cinque mila metri di altitudine
Io telefono in Italia come se fossi qui dietro l'angolo
Cioè
Questo tra l'altro
Potrà sembrare paradossale ma
In questo io vedo sopravvive
Ma OCSE Tung
Cioè
Il Grande Timoniere Cristo col personaggio uno dei persone dei grandi
Personaggi tragici del ventesimo secolo
Di cui tra l'altro questo sabato vi correva il trentesimo anniversario della morte morì il nove settembre del mille novecentosettantasei
E ma mano che i biografi occidentali non quelli cinesi scavano sulla personalità di Mauri viene fuori un personaggio che per certi versi fu un mosto paragonabile a Stalin e Hitler
Superiore in termini di bilancio di vittime settanta milioni di morti non sterminati volutamente diciamo così per una volontà di di massacro deliberata ma molti per lo più i terribili errori della sua politica economica come il grande balzo in avanti alla fine degli anni Cinquanta comunque settanta milioni di morti
Eppure maori
Continua a essere venerato dei cinesi
E non soltanto perché la propaganda ne ha fatto una specie di santo lo ha trasfigurato nel padre della patria un eroe nazionalista alle ore della guerra partigiana contro i giapponesi
C'è qualcos'altro ci sono tante l'eredità di Mau molto complessa e tra gli aspetti
Che lui ha lasciato in eredità alla Cina
C'è
Il decisionismo
C'è una formidabile ottimismo sulla capacità di realizzare delle opere Titanic che attraverso la mobilitazione delle energie umane
Questo in un certo senso è qualcosa che anche a me
Miss mi stordisce mi dà le vertigini e mi seduce perché questa anche questo è la Cina di oggi cioè quei hanno hanno una capacità di decidere di fare le cose di mobilitare il Paese verso un obiettivo che quando uno e li rimane rimane contagiato la Cina oggi è un Paese dove a viverci si sente si respira l'eccitazione nell'aria il dinamismo la voglia di fare la fiducia nel futuro no non è un Paese triste
è un paese di una di una di un'allegria e di un'eccitazione straordinaria
Ed è l'unico Paese al mondo che avrà finito chiuso tutti i cantieri delle grandi opere per le Olimpiadi con due anni di anticipo sulle olimpiadi stesse
Talmente è l'efficienza ecco questo per dire il Macef Cina India non è non è proprio così semplice gli indiani
Dal punto di vista della modernizzazione delle infrastrutture hanno vent'anni di ritardo l'aeroporto di New Delhi è una rapporto patetico
Non ci sono anche le scale mobili
All'opposto di Bombay che pure una cittadina vicinissima una metropoli economica molto molto ricca ma sembra di essere in Africa quando uno dalla dalla Cina prendevo quando io che non ero da Pechino e sbarco in India mi pare di viaggiare all'indietro nel tempo dal punto di vista proprio dei big quelle infrastrutture che uno vede che poi determinano anche la competitività del Paese
Ecco l'altra tutto citati un autore importantissimo per per
Riflettere su queste cose che il premio Nobel indiano dell'economia Amartya Sen che ha detto appunto la la libertà in realtà favorisce lo sviluppo
Io sono assolutamente d'accordo con Amati assente e sono convinto che nel lungo periodo la democrazia indiana darà dei punti al regime autoritario cinese perché alla prima crisi seria
Della crescita economica cinese si dimostrerà quali sono le fragilità dei regimi autoritari che sono rigidi le democrazie hanno dei meccanismi di reazione più veloce di fronte alle crisi
Però anche qui vorrei restituirvi un'idea più complete più realistica della Cina quando si parla di libertà
La Cina non è la Corea del Nord la Cina non è non è quella cosa lì non è e lo è stata
Trent'anni fa a Luino
Guardate che quando il quello che devo naturalmente definire il mio grande maestro
Che purtroppo non c'è più a fare il mio mestiere Tiziano Terzani
Faceva
Quando Tiziano Terzani scriveva della Cina
Per la maggior parte del tempo chi di voi lo ha letto sa che doveva scrive della Cina stando un conto che ora una colonia inglese ai confini della Cina
Quando l'hanno lasciato entrare in Cina c'è stato per poco tempo
E poi l'hanno arrestato e sbattuto in un carcere
Ecco la Cina ancora alla morte di Mao quindi trent'anni fa era un Paese dove se un cinese veniva a parlare con me giornalista straniero
La sera stessa veniva convocato al commissariato di polizia
E gli facevano un interrogatorio di terzo grado per sapere che cosa mi aveva detto
E possibilmente il giorno dopo si ritrova in galera
Quella Cinelli non esiste più io vado a cena tutte le sere con i miei amici cinesi padana non liberamente di quel che vogliono parlano male del loro governo
Non c'è nessuno che li sorveglia più
Quello che non possono fare
E scrivere male del loro governo si scrivono su un giornale un articolo in cui attaccano frontalmente il governo o sei su un sito internet
Si mettono sistematicamente ad attaccare il Governo allora finiscono nei guai perché la censura c'è ancora ma la censura del regime cinese adesso
Si limita a intervenire nella sfera del discorso pubblico del discorso politico le libertà individuali sono cresciute enormemente in Cina i cinesi oggi hanno una libertà di spostamento vanno dove vogliono non era così trent'anni fa
Possono viaggiare all'estero quindi vedete ancora pochi perché l'Italia non gli dà i visti turistici ma tutto il resto del mondo la Francia invasa di turisti cinesi vanno dove gli pare nessuno gli vieta di prendersi il passaporto di uscire dal loro Paese hanno internet eccetto su internet c'è la censura ma comunque la circolazione di informazioni disponibili oggi in Cina è moltiplicata per mille rispetto a quello che era vent'anni fa
Hanno anche acquisito guardate questo può sembrarvi magari una divagazione ma non lo è perché quando parliamo di libertà la libertà molti significati noi pensiamo subito alla libertà politica la libertà di votare
Di di elegge un governo o di cacciare o di cacciare via un governo che non ci piace ma ci sono dell'illiberalità più primordiali a cui gli individui sono inizialmente ancora più tesi
Per esempio la libertà di dei costumi dei rapporti personali dei comportamenti sessuali trent'anni fa durante la rivoluzione culturale cinese un uomo e una donna un ragazzo e una ragazza in Cina finivano nei guai se si baciavano in pubblico
Un uomo e una donna prima di potersi sposare chiedevano il permesso al capo della sezione del Partito comunista del loro luogo di lavoro
Cioè la Cina ha vissuto un'epoca in cui le libertà personali
Erano a livelli che oggi si ritrovano solo in alcuni regimi del peggiore fondamentalismo islamico solo i più oscurantisti regimi islamici hanno quel tipo di controllo sulle persone
Oggi anche se forse questo vale più per
Per le città che non quelle campagne c'è stata un'evoluzione certamente certamente sono molto più liberi molto più emancipati i cittadini quelli che appartengono al ceto medio urbano anche la li
Detta di viaggiare che sulla in teoria garantita a tutti poi naturalmente anche una questione di reddito c'è chi può permettersi di comprare un biglietto aereo e divi e di andare a fare le vacanze d'Europa non tutti i cinesi poco
Però quello che voglio dire è che la Cina non è immobile per un cinese
L'evoluzione nel senso dell'aumento delle libertà è già stata notevole
Non dimentichiamo le libertà economiche e qui la spiegazione appunto il il il nesso tra libertà e sviluppo beh c'è anche la libertà di impresa
E la Cina di oggi e così forte è diventato una superpotenza economica non non solo e non tanto in virtù di un'azione programmata da parte dei colossi dell'industria di Stato ma perché ha sprigionato liberando le energie di talenti imprenditoriali diffusi esattamente come ci sono quindi in Emilia Romagna perché anticamente i cinesi erano già stati un popolo di commercianti ed imprenditori
E la prima cosa che è successa quando Deng shopping alla morte di Mao avviato le riforme verso l'economia di mercato e che sono ritornati in Cina tutti cinesi della diaspora i capitalisti
Gli ho gli ex imprenditori che erano fuggiti a a un Conte a Macao a Taiwan un o nelle Chinatown di San di San Francisco e di New York
Quindi io resto convinto che nel lungo periodo aveva ragione Amartya Sen e che a un certo momento la Cina avrà bisogno di democrazia anche per lo sviluppo economico però attenzione non non crediamo che la Cina sia un monolito una dittatura tirannica immobile e osti ficcata perché non lo
Naturalmente se ci sono delle curiosità da soddisfare se ci sono delle domande
Io credo che qui i nostri ospiti siano a disposizione per per rispondere questo questo libro non parla solo di di cinghia non parla solo di India vicina di Estremo Oriente parla anche Dinoi
Parla dell'Italia
Ed è ed è su questo che vorrei fare la la prossima domanda
A sindaco Cofferati
C'è un capitolo in in particolare molto molto interessante del libro che si intitola la grande fuga del made in Italy
è un capitolo che
Racconta un po'di un'occasione perduta
L'occasione perduta da parte che l'Italia delle delle imprese italiane ma possiamo dire del del sistema Paese nel suo complesso
Di approfittare dell'apertura di questo sterminato mercato mercato
Da un un miliardo e trecento milioni di
I consumatori
Dove tra l'altro ci ricordava Rampini
C'è una come dire una grande disponibilità anche anche culturale nei confronti dell'Italia non mi sembra
C'è una una vera e propria passione per l'Italia prima erano a cena
Ricordava questo episodio del del telecronista
Durante i Mondiali che si era talmente appassionato ad una alla alla partita dell'Italia che insomma è stato è stato richiamato il redarguito
Ecco
Io volevo chiedere alla al sindaco Cofferati
Visti gli Stati Uniti gli Stati Uniti già già vent'anni fa anche questo è
E nel libro di Rampini avevano capito
Dove si stava spostando lasse dell'economia mondiale
E
Ed è stato allora che
La Silicon Valley ha cominciato no il il processo di
Di di decentramento delle delle delle aziende
Ecco
Qual è la situazione nella nostra regione
Qual è il futuro delle nostre aziende quali possibilità reali ci sono di di agganciare questa questa grande opportunità
Ma noi stiamo meglio di altre regioni però questo non ci deve consolare
Io penso che esista un problema nazionale da tempo
Che poi alla fine fra i suoi effetti ha prodotto anche quello di fare cadere la capacità di penetrazione del sistema economico italiano soprattutto dei nostri prodotti
In alcune parti del mondo
Noi non abbiamo investito a sufficienza nonostante tante sollecitazioni
Sull'innovazione
A Lisbona nel due mila l'Unione Europea scrisse una delle
Proposte economiche più belle affascinanti
Prospettando se stessa come punto di riferimento dalla globalizzazione
Attraverso lo sviluppo dell'economia della conoscenza
A quel livello teorico così alto non ha mai corrisposto un comportamento concreto adeguato di pari peso
E noi ci siamo attardati in alcuni settori e poi complessivamente come sistema a inseguire la competitività bassa
L'idea cioè che si potesse fare i conti con gli altri
Con gli altri intendo l'impresa nel proprio territorio con le altre imprese e poi l'insieme delle imprese con con con i i loro competitori internazionali agendo esclusivamente sul versante del contenimento dei costi
Ora contenere i costi della produzione e senza dubbio una leva competitiva
Ma quando ci si riduce soltanto questo soprattutto in paesi sviluppati paesi nei quali le libertà sindacali le libertà delle persone nella sfera del lavoro sono consolidate da tanto a da tanti anni che sono una parte del processo
Di emancipazione
Che ha caratterizzato positivamente quelle società è inevitabile prima o dopo arrivare ad un punto morto perché i diritti collettivi i diritti individuali non sono comprimibili senza fortissime reazioni da parte delle persone
Il conflitto che si genera quando si arriva queste soglie poi produce inevitabilmente perdita di competitività
Noi in alcuni settori abbiamo oggi
Una qualità del prodotto del processo molto bassa
In altri per fortuna non è stato così e siamo riusciti a mantenere vive alcune posizioni importante addirittura di leadership nel nel nell'esportazione
Verrà alcune filiere opera alcune nicchie poi questa regione una ragione anche particolare non non esportiamo alcune cose nel mondo
Senza un ampio un timore di di concorrere con nessuno
Le piastrelle di Sassuolo hanno viaggiato in viaggio no verso il mondo perché un settore ritenuto maturo ha saputo costantemente aggiornare
La qualità del produrre con la qualità del prodotto ha saputo tenere insieme
La ricerca dei nuovi materiali con il design
Cioè ha combinato positivamente tutti gli elementi di innovazione per altri settori invece siamo rapidamente finiti
Fuori dal mercato pensata le produzioni di base che sono state
Ritenute prive di sviluppo e dunque non aiutate da investimenti mirati all'innovazione siderurgia se questo che viene detto bellissimo film di di via meglio ma insomma
è figlio del bellissimo libro di Rea che racconta del trasferimento e delle vicende umane legata al trasferimento dell'impianto siderurgico di Bagnoli verso la Cina
Noi abbiamo abbandonato colpevolmente alcune attività considerando le oramai destinate ad un rapido declino salvo poi scoprire che gli altri che invece investivano in innovazione ed erano in grado di concentrare i loro sforzi in alcune elementari attività le hanno rimessi all'onor del mondo
La siderurgia ma si potrebbe parlare analogamente della chimica noi siamo rimasti a margine siamo consapevolmente in qualche caso e dunque colpevolmente usciti da settori che invece potevano rappresentare un elemento importante della crescita lontano da qui delle nostre attività
Poi credo che ci sia un limite evidente di azione comune
Che cosa ha fatto premio nella storia industriale italiana
La capacità di alcuni imprenditori diciamo
La voglia di rischiare la fantasia nel rischiare il coraggio e dall'altra parte
La propensione in alcuni territori degli stessi imprenditori però di agire insieme
I distretti industriali sono stato non a caso uno dei punti di forza nostri per tantissimi decenni oggi non è più così io non le più esclusivamente così ecco questa capacità di agire insieme si è consumata però nel territorio piccolo nel nella nella dimensione locale poche volte
Anche quei settori si sono presentati nei mercati lontani insieme
Ci sono alcuni esempi clamorosi pensate a settori torniamo alla mi chiama che ne so alcuni alcuni segmenti dalla produzione alimentare
Il vino
Noi abbiamo un livello produttivo e qualitativo altissimo
Che è penetrato in mercati lontani soltanto quando dei produttori molto inclini a guardare se stessi e la propria identità hanno saputo mettersi insieme fare massa critica e soprattutto utilizzare gli strumenti della comunicazione per valorizzare il loro prodotto
C'è storicamente questo limite l'agire insieme noi siamo un'eccezione
Qui anche dei comportamenti sociali non soltanto in quelli economici c'è questa tendenza a far le cose insieme dico sempre che a Bologna ma insomma
Modena piuttosto che a Reggio non fanno eccezione no nei comportamenti delle persone la voglia di stare insieme la si coglie sempre
Siamo i territori nei quali livelli associativi per l'impresa e le loro associazioni per i lavoratori ai sindacati per per per i cittadini e partiti hanno dei valori medi che sono il doppio di quelli nazionali
Dunque non guardate hanno voi in senso stretto che siamo abituati a lavorare insieme anche nelle cose piccole se guardate al Paese però questa dimensione non c'è quasi mai e non c'è soprattutto una presenza organizzata dello Stato
Non si va in Paesi lontani con le proprie attività fidando soltanto sul proprio coraggio sulla propria capacità di leggere i fenomeni i processi di questi Paesi bisogna agire come sistema
Noi abbiamo una storia di politica estera
Assai deficitaria e nella politica estera io colloco anche le attività di sostegno che un governo è uno Stato dovrebbe organizzare per le proprie attività economiche quando questi si presentano l'onta
Quello che è capitato che c'è è spesso un'eccezione che purtroppo conferma la regola
Si può tranquillamente aggiungerà anche l'effetto di una sottocultura economica
Insomma nel viviamo di di di di questa contraddizione di questo apparente paradosso in Italia il mercato è consapevolmente
Identificato sostenuto e utilizzato dalla sinistra
La destra avuto in tempi recentissimi atteggiamenti di chiusura corporativa addirittura autarchica
L'idea che da soli potremmo vincere la sfida con chiunque e appunto le barriere i dazi invece di misurare la propria capacità per per le sfide alte la propria capacità di di innovare
Tutto ciò avuto delle ricadute non di poco conto anche sul sistema della rappresentanza istituzionale e sul come si sono svolti alcuni ruoli istituzionali io vedo arrivare da noi vengono da me a Bologna come come vanno
In qualsiasi altro luogo
Non soltanto gli imprenditori ma con loro le istituzioni mi sono trovato davanti a alla alla porta dell'ufficio un giorno senza preavviso il direttore
Del museo di Stato di Pechino che voleva in prestito l'intera collezione Morandi ed era accompagnato dal responsabile culturale del suo distretto amministrativo
In Italia non succede
Che il ministro Fatah in un paese lontano insieme all'imprenditore o per meglio dire capita
Ma capita senza convinzione e spesso con obiettivi assolutamente dispari e separati non ci si presenta con questa identità e con questa volontà di intenti adesso sotto il governo italiano
Sbarcherà in forze in in
Che in in Cina
A rovesciare questa tendenza ma che abbiamo una politica estera anche coraggiosa che sta incontrando non casualmente dei riconoscimenti e da qualche settimana
Io credo che i danni anche culturali prodotti dall'esperienza prima quella del novantaquattro per quanto breve
Ma guardate che il danno che il governo di centrodestra nel novantaquattro fece nel sistema di rapporti internazionali è stato enorme c'è voluto molto tempo per recuperarlo
Perché per per perdere credibilità basta poco per poi rimette le cose in ordine il tempo è molto più lungo ma le conseguenze
Del del del
Di questi cinque anni sono conseguenze rilevanti
Anche noi qualche volta abbiamo liquidato i danni come una sorta di comportamento disinvolto un po'da mattacchioni no le battute contro gli altri le gaffe pesanti sono una cosa che ci fanno sorridere ed è inevitabile però guardate che lasciano una traccia
Una traccia profonda nel comportamento degli altri verso di noi ma tracce che riguarda in negativo la nostra credibilità io credo che abbiamo bisogno di costruire
O se volete per attenuare un po'il giudizio ricostruire questa capacità di agire insieme
Dunque io credo che molti settori nostri abbiano ancora oggi delle potenzialità rilevanti a due condizioni che si scelga davvero la strada dell'innovazione come strada principale della competizione e che dall'altra parte ci sia uno sforzo collettivo comune
Dove la politica le istituzioni e l'economia agiscono insieme e non agiscono a contrasto
Il contrasto un po'concluso può consolare le le le le gli interessi di bottega e di di breve tempo ma non porta mai nessun vantaggio invece leggere insieme come Paese da un elemento rilevante di ritorno positivo
Volevo farlo sulla solo una una brevissima osservazione di pochissimi secondi
Il match no vince rinvia vince la Cina in questa capacità che che che Federico ci raccontava decine esiti intraprendere in questo coraggio in queste Energia secondo me c'è un elemento che manca ed è paradossalmente il frutto della dittatura
E l'identità nazionale
L'idea di essere un corpo potenzialmente coeso che i cinesi hanno e gli indiani di meno sull'India e sulla democrazia indiana appeso non kora i drammatici Effetti del colonialismo
Dall'altra parte dove non c'era libertà ed era un dramma però c'è stato in virtù di quell'esperienza un elemento di coesione che probabilmente dura fin quando l'economia cresce
Il vero problema della Cina sarà il momento nel quale per un qualsiasi andamento ciclico di quelle che interessano tutte le economie i tassi di crescita attuale si fermeranno perché a quel punto le contraddizioni potranno diventare difficili da gestire per loro che potranno diventare esplosive
Però questo elemento dell'identità non dell'orgoglio come qualcuno dice poi c'è anche quello ce l'ho ma dell'identità nazionale come insieme di persone che hanno una storia e sono capaci di misurarla con quelle degli altri può dare dei vantaggi molto rilevanti anche alle attività economiche credo che l'esempio cinese
Abbia indubbiamente anche questo elemento al suo interno
Nonché l'identità sia da ricercare con gli strumenti che forse l'hanno prodotta in Cina però pensare a ciò che di positivo c'è nella propria storia nella propria cultura e metterlo a disposizione sempre con qualche elemento di coerenza
E cercando di costruire il profilo più alto possibile
Forse è un è uno sforzo che merita di essere fatto soprattutto da chi si richiama ai valori che poi sono i nostri ad un'idea di progresso nel quale l'emancipazione i diritti
La competizione alta sono un tutt'uno e non sono casualmente dei segmenti che si trovano lungo la strada
E dunque si usano una volta o l'altra solo strumentalmente
Ne siamo chiamati a questo sforzo
è uno sforzo non semplice in un Paese diviso
Che deve ricostruire anche nei rapporti quotidiani
Le relazioni tra chi ha opinioni diverse
Ma che può partecipare legittimamente alla costruzione del futuro del propria del proprio luogo luogo nel quale nato nel quale dire senza chiusure autarchiche con l'idea che aprirsi al mondo di confrontarsi anche Ercole cultura degli altri
Rampini c'entra qualcosa con questo tema dell'identità di cui parlava Cofferati
Questa sorta di revival della filosofia confuciana in Cina io
Leggevo appunto sul sul suo libro addirittura si stanno proliferando tutta una serie di di scuole
Dove si tenta di di insegnare a a giovani infame adolescenti tra gli otto e quindici anni l'antica saggezza confuciana
Ci può spiegare meglio con questa questa cosa perché voglio Confucio filosofo del sesto secolo avanti Cristo ho ho l'impressione che probabile c'è c'è anche un uso come dire forse strumentale no di questa di questo elemento di identità nazionale
Sì cioè cercherò di essere molto breve perché l'ora si fa tarda anche il calore non aiuta non vorrei abusare della pazienza questo pubblico così
Disciplinato
Ma
Intanto collegando la domanda su Confucio a quello che ha appena detto Cofferati sull'identità nazionale ecco
In questo libro l'impero di Cindia io oltre a fare
A raccontare i miei viaggi in quelle zone del mondo così vaste
Ogni tanto faccio un'altra operazione racconto dei viaggi all'indietro nella storia perché quello che assolutamente
Affascinante dell'emergere di Cina e India come le nuove superpotenze dell'economia mondiale
E che questi due Paesi stanno tornando a un cupa avere un posto che è già stato loro
Cioè a differenza di quella che fu la storia del ventesimo secolo in cui la superpotenza che emerse nel ventesimo secolo da dannazione giovane emergente fino a diventare leader mondiale cioè gli Stati Uniti d'America era una nazione con un passato brevissimo
Qui stiamo parlando delle due nazioni più antiche della storia umana
India e Cina hanno ciascuna cinque mila anni di storia sono perfino molto molto più antiche di noi che siamo abituati a considerare c'è antichi ci consideriamo gli eredi della civiltà greco-romana la civiltà greco-romana è una giovin cella rispetto alla storia della Cina e degli e tutti e due questi Paesi anche se in modi molto diversi sicuramente l'identità nazionale cinese molto più forte
Però tutti e due questi Paesi hanno un senso fortissimo dei passato e della storia
E questo è anche l'aspetto meraviglioso del loro di tornare ad essere ciò che sono stati per gran parte della storia dell'umanità per gran parte della storia dell'umanità i due Paesi più ricchi del mondo più sviluppati economicamente
Militarmente scientificamente e tecnologicamente io meno la Cina e l'India
E noi eravamo una piccola periferia in un mondo in cui lo avevano cento
L'eccezione sono stati gli ultimi tre secoli in cui questi due paesi sono entrati in una parabola di decadenza e noi e l'imperialismo europei hanno colonizzato il mondo ma sono un'eccezione nella storia lunga sono quasi un
Una parentesi
Questo rende anche molto per noi anche una grande ricchezza al fatto che la Cina e l'India ritornino ad essere così importanti perché vuol dire che possiamo di nuovo tornare a dialogare
A scoprire delle civiltà ricchissime dal punto di vista culturale e artistico filosofico
Confucio Confucio intanto non è il fondatore di una religione Confucio e unno il filosofo laico
Più forse si potrebbe dire il fondatore della scienza politica
Il fondatore anche di un'etica sociale non si è mai occupato di Dio della religione della metafisica non non ha mai detto nulla in proposito
A Confucio si possono fare dire cose diversissime e e come come Cristo voglio dire le interpretazioni le correnti le le le fedi che che sono state tratte da dei Vangeli sono molteplici così esistono tante versioni del confucianesimo
Semplificando direi che quella che è in atto oggi in Cina e prevalentemente un'operazione dall'alto
Molto gestita dal governo di recupero della versione autoritaria e paternalista del confucianesimo
Per riempire il vuoto ideologico che si è creato con l'abbandono di fatto del comunismo del comunismo ma ho viste guarita vista e allora si ritrova in Confucio in quella parte del pensiero confuciano che vede la società come un tutto organico simile a una famiglia una società dove
Più che più che essere fondata sugli individui è fondata sulla coesione sui rapporti di solidarietà ma anche di obbedienza gerarchica tra padri e figli il rispetto degli anziani
Tutto questo e funzionale a giustificare naturalmente un regime autoritario cercare di trovare una nuova dottrina politica al posto del maoismo che giustifichi questo regime e attraverso il confucianesimo lo fanno un'operazione anche molto sottile molto abile cioè dicono hanno voi quando ci confrontiamo con i cinesi sulla mancanza di libertà politiche di diritti umani
Loro non
Il più delle volte i dirigenti cinesi non danno delle risposte ottuse
Stupide o banali loro non contestano che la nostra liberal democrazia
Abbia degli elementi di forza dicono semplicemente quelle adatta a voi
Quel tipo di sistema politico fondato sul pluralismo dei partiti le democrazie dell'alternanza e adatta delle società atomizzate come le società occidentali noi siamo diversi
Noi siamo più adatti appunto a funzionare come una grande famiglia
In questo modo loro i teorizzare una specificità asiatica
E respingono il discorso dei diritti umani come se fosse un'ingerenza coloniale un'altra forma di euro centrismo un altro modo in cui l'Occidente cerca di impone dei suoi volo valori io non credo che sia così credo che i nostri valori
Hanno una pur
Una forza universale e credo che in questo recupero del confucianesimo in questa versione sia un'operazione strumentale ma ci sono state tante altre versioni del confucianesimo non bisogna dimenticare che il nome di Confucio
In Cina spesso ci furono le più grandi rivolte contadine perché Confucio aveva anche parlato del mandato celeste cioè il mandato del cielo che legittimava l'imperatore che può sembrare una forma di
Di diritto divino del monarca in realtà al mandato celeste secondo Confucio poteva essere revocato
E uno dei segnali che il cielo non era più contento dell'imperatore era quando il popolo si ribellava qui c'è una una versione profondamente democratica di Confucio che dava il diritto ai contadini a rivoltarsi se l'Imperatore non gestiva il Governo se l'imperatore non non era capace di buon governo nell'interesse del popolo
Un'ultima un'ultima domanda per per il sindaco Cofferati è un una domanda d'obbligo
Come sono i rapporti con i cinesi di Bologna
Ma c'è una una delle ultime parti del libro descrive un po'il il fastidio con cui molte parti d'Italia si vive questa questa presenza
Dei cinesi in varie in varie città italiane e a Bologna qual è la situazione
Ma al di là dei miei ovvio rapporti personali vascone di prima
Bologna un'antica comunità cinese
Tra l'altro insediata in un quartiere preciso
E la Bolognina
L'età di questi insediamento è grosso modo quello dell'insediamento dalla comunità cinese a Milano
Intorno all'Arena Civica
Però a differenza di Milano il rapporto tra la comunità di Bologna e il resto della città un rapporto più aperto
Relativamente più aperto sono comunità chiuse con le loro regole con meccanismi di relazione
Molto stretti a Milano sta capitando un fenomeno nuovo non positivo secondo me
La crescita in quella parte della città
Della presenza di cinesi che ci sono trasferiti da noi in tempi recenti
Porta ad un uso prevalente oggi della loro lingua
Non più dell'italiano come capitava addirittura del Milanese del dialetto
E accentuato gli elementi di chiusura di contrapposizione tra
La presenza dalla comunità cinese che il resto del quartiere a Bologna non è così per fortuna
E gli elementi nuovi quelli di maggiore apertura nascono da due cose banali
Che sono i matrimoni tra italiani e cinesi italiane
E e cinesi
E
Dalla presenza di bambini nelle scuole
Il vero processo di rottura sia attraverso le generazioni nuove questo aiuta lo sul MOSE a me non piace utilizzare il termine integrazione per una ragione perché spesso a questa parola si attribuisce un significato riduttivo limitativo quando si parla di integrazione si allude
Senza magari dirlo in esplicito ma però immaginando lo ad una richiesta agli altri di rinunciare alla loro appartenenza la loro identità per assumere la nostra invece si tratta di far vivere insieme storie e culture e addirittura etnie diverse
Questa condizione multietniche in una città passa prevalentemente dal rapporto tra quella comunità e dei bambini
I bambini nelle scuole e questo rapporto Bologna buono
è un rapporto sul quale cerchiamo di lavorare molto ma che nel corso di questi anni adatto
Novità interessanti evitando una sorta di ghettizzazione
Come invece per qualche verso dicevo si rischia Milano e come in parte in tempi un po'più lontani è capitato anche in una zona fortissima presenza cinese come quella di Prato ecco Napoli in piccola parte Prato Milano e Bologna sono le quattro aree di antico insediamento cinese mi pare che la nostra sia quella più propensa a lavorare anche dall'interno ma poi nei comportamenti quotidiani utilizzando anche gli effetti del lavoro dell'amministrazione per avere questo processo di osmosi dunque
Se devo giudicare in sintesi questo rapporto è un rapporto molto positivo
C'è molta strada ancora da fare
Gli arrivi sono stabilizzati diciamo che la tendenza numerica non ha più avuto incrementi rilevanti c'è questo processo interessante di ritorno che vale però anche per molte altre etnie perché molte
Persone che son venuti a lavorare da noi a vivere da noi poi dopo un numero consistente di anni ritornano a casa loro
Anche questo aiuta moltissimo il superamento di alcune steccati di alcune rigidità perché dà la possibilità non soltanto dell'interfaccia ma dall'interfaccia basato sulla sull'esperienza maturata sul lavoro fatto
E su un utilizzo di rimessi che non sono rimesse monetaria
Torno a casa loro con dei risparmi dunque fanno attività tornano a casa loro portando elementi della cultura con la quale ancora vissuto fino a quel momento e anche elementi di conoscenza del sistema
Nel quale sono stati inseriti che può aiutare anche in quei Paesi a preparare i processi di mobilità con l'anticipo che serve e soprattutto con i processi formativi necessari
Grazie Federico Rampini
Sergio Cofferati