L'intervista è stata registrata mercoledì 30 marzo 1988 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Corte Costituzionale, Giustizia, Penale.
La registrazione audio ha una durata di 6 minuti.
Rubrica
Manifestazione ufficiale
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9:00 - Roma
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magistrato
Presidente la recente sentenza della Corte costituzionale a proposito dell'articolo cinque del Codice penale che non ammette l'ignoranza della legge come scusante l'azione penale è stata colta da moltissimi consensi ecco può darci lei in dettaglio il senso la portata di questa sentenza anche al di là diciamo del contingente in termini appunto di dice il di civiltà giuridica che mi sembra poi il terreno su quale questa decisione è stata accolta
Abbiamo fatto bene a parlare di inciviltà giuridica perché con questa sentenza
Raccolte e lo Stato italiano si pone in linea con tutti gli altri Paesi esce o meglio con la maggior parte dei Paesi civili
Il quale considerano il reato come una reazione voluto deliberare del soggetto contro la norma penale
Il fatto di esser punito penalmente senza conoscere quello che era la legge senza conoscerlo seppur sa propria colpa costituivo un patto che l'espressione più di un regime autoritario anzi
Che di un ordinamento di un Paese democratico il quale si deve affidare non sull'autorità dello Stato bensì sulla adesione spontanea consapevole di tutti i cittadini
Di guisa che intanto è configurabile un reato in quanto il soggetto conosce la norma e vuole ribellarsi alla norma alla regola che necessarie per una convivenza civile
Ma se il soggetto senza sua colpa non conosce l'esistenza di una disciplina legale e ingiusto e incivile che venga penalmente punito
Ecco in termini di prospettive cosa succederà adesso è possibile chiunque dica ho commesso questo fatto perché non sapevo che fosse un reato come dovrà regolarsi il legislatore ha dopo questa sentenza dopo questa sentenza è necessario che il legislatore
Che prima che il legislatore provvede il giudice accerti che il soggetto sconosceva la legge senza sua colpa e può Ugo avendo usato la diligenza media per conoscete la legge di guisa che noi abbiamo parlato di inevitabilità
Di col sconosce Enzo della legge inevitabilità che sia solo nel caso in cui il soggetto ha posto in essere la normale diligenza e ciononostante non conosceva la legge
Fai certo entriamo nel caso di uno straniero che avvenga in Italia non conosce una nostra norma
E quindi mi pare che in questo caso si è inevitabile la discriminazione a suo favore della responsabilità penale si intende quando si tratta
Le regole che possono non costituiscono il nucleo fondamentale della civiltà giuridica di ogni popolo l'omicidio del furto naturalmente nessuno può dirlo
Ecco benissimo tutto ci aveva detto bene l'otto ciò che attiene al diritto naturale alla regola fondamentale dell'umanità naturalmente quelli si presumono note a tutti ma al terre qual è che possono essere regole dettate da fatti contingenti qua molta politici né
Esigenze particolare bene in questo caso è ammissibile una larga zona di legittima non conoscenza dalla legge senta cioè che definito questa sentenza rivoluzionaria lei consentirebbe su questo giudizio
Beh è una sentenza rivoluzionaria nel senso che indubbiamente da Hooke respiro al nostro ordinamento giuridico che prima non aveva d'altro canto forse in questi mesi il nostro ordinamento attraverso la Corte costituzionale star respirando in un modo diverso di come respirasse per mi riferisco alla sentenza relativa intende di Lecce ieri per il disco in materia sociale alla sentenza con cui abbiamo dichiarata inammissibile abbiamo dichiarato è legittima l'elencazione delle malattie professionali stabilendo che ogni malattia professionale deve essere risarcite di per ogni malattia professionale ci deve essere una indennità mentre prima la corte sino a noi tanta quattro aveva detto che la malattia professionale fossero solo quelle elencate nella legge in una legge precedente senza alcun riferimento al reale concretezza alla reale Mrs senza del collegamento con l'attività professionale quindi a me pare che sia rivoluzionaria nel senso che c'è purché spirito molto più aperto molto più aperto al sociale da parte della giurisprudenza dalla Corte costituzionale
Senta c'è chi interpretato questa sentenza con con un timore nel senso di dire non sarà possibile che questa a seguire questa sentenza aumenti in un certo qual modo d'arbitrio del giudice rispetto all'oggettività della legge lei condivide questo timore mai lo condivido perché
Sa da parte del giudice anzitutto i giudici sono tre gradi di giurisdizione quindi ci dovrebbe essere un arbitrio che si protraesse per tre gradi di giudizio penso anzi che ci dovrebbe essere una maggiore responsabilità del Giudici un maggior rigore per accertare se veramente il soggetto che sta giudicando è un soggetto che si vuol porre fuori della convivenza civile violando la norma penale oppure un soggetto innocente un soggetto ignea ero della regola e come tale che merita la massima comprensione qualche volta sfatto i giudici per oltre quarant'anni si diceva bene mi fa pena ha ragione però bisogna purtroppo la legge non mi consente di assolverlo
Oggi il giudice potrà per suo senso morale nella sua grande responsabilità prosciogliere invece colui che non si è voluto Pittella
Tra la legge ma non conosceva legittimamente da questa legge mi contatta un'ultima domanda un po'estensiva diciamo c'è chi Alletto questa sentenza come un po'un intento da parte della corte di rivolgere diciamo una sorta di monito alla parlamentari traggo
No perché legiferi in maniera più chiara e più comprensibile può esserci anche stato questo intento beh indubbiamente le leggi debbono essere molto chiare dei cittadini dovrebbero essere alla portata di tutti i cittadini con intento
Del genere io non lo escluderei nel senso che è un'esigenza fondamentale di ogni ordinamento civile che vi sia una chiarezza in modo che il soggetto possa in improntare la propria con tra la Specola voluto dal legislatore lei ben sa come attualmente si in tutti i Paesi del mondo negli Stati Uniti in Francia da noi c'è un movimento in base al quale si ritiene si sostiene che la legge non deve essere un fatto autoritativo delle di La Torre ma deve essere il sultanato di quello che la coscienza sociale di quella che è la volontà collettiva coscienza essenziale volontà collettiva che non possono non esprimersi con chiarezza da qui divisa che è anche il legislatore nel formulare questa regola che ripeto deve essere il frutto non di un atto autoritario del legislatore stesso dei pubblici poteri bensì di quella
è la convinzione già emendato deve tener conto anche di una Ford la formula nella chiarezza della semplicità in modo che il cittadino possa improntare la sua condotta quelle che sono le pecore del suo Paese
La ringrazio molto Presidente
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