Intervista al Professor Massimo Teodori sul suo ultimo libro "Storia dei laici nell'Italia clericale e comunista"

Ecco
Radio radicale ci occupiamo di un libro di cui forse già avrete letto qualcosa perché stanno uscendo su diversi quotidiani alcune recensioni
Anche sui giornali prestigiosi come domenicale della il Sole ventiquattro Ore che ha dedicato
Mezza pagina questo questo libro con ricezione di Piero Craveri ed Emma Fattorini
Il libro di Massimo Teodori che per gli ascoltatori di radio radicale non ha bisogno di presentazioni
Ed è intitolato la storia dei laici sottotitolo nell'Italia clericale e comunista insomma è questo poi il filo conduttore di libri opere su ce lo spiegate odori
Quella componente politica la cosiddetta terza e forse che in Italia hanno sceso IMAIE compromessi
Né con i democristiani mi con allarme col clericalismo diciamo meglio nei con l'estrema destra e nemmeno però con il mondo comunista
Un libro di storia che parte ovviamente dal dal momento in cui in Italia e Siria firmerà libertà politiche c'è una prima bizzarria
Il CLN composto dai sei partiti tanto che veniva chiamata anche di essere Kia
Di questi se sei partiti la metà terreni possono essere sostanzialmente ascritti è questa terza forza sono quelli che di lì a pochi mesi poco più di dodici
Poco più di un anno insomma spariranno ecco la storia della terza forse in Italia un po'segnata da questo inizio ed è una storia tormentata vediamo perché qui a mo'di introduzione forse si può partire da lì
Sì innanzitutto diciamo che questa storia dei laici
Che sì una storia
Delle terze forze politiche ma anche una storia dei gruppi e delle riviste culturali che hanno arricchito questo ambiente anzi direi che le espressioni
Più importanti e che hanno lasciato il maggiore segno non solo i piccoli partiti
Laici che sono vissuti dal mille novecento
Quarantacinque fino a tutti gli anni sessanta settanta ma sono le grandi riviste come il mondo le grandi associazioni come la sua relazione per la libertà e la cultura di Silone Chiaromonte quindi
Quest'istituto si e quindi ed altre cose che adesso non sto qui a descriverle e e quindi questa è una storia
Ammiro
A mia memoria la prima ed unica storia che circa complessivamente
Di tracciare un quadro globale e di tirare un filo di queste molteplici e variegate componenti
Laiche ed antitotalitari e che si sono mosse in Italia diciamo dal mondo
Liberale liberaldemocratico al mondo socialista socialista democratico socialista
Riformiste che variamente si si sono combinate cercando di di trarre alcuni fitti fili che unificano appunto questi vari gruppi loro leader le loro azioni politiche
La domanda era perché
Quando rinascere la la la democrazia la libertà in Italia con il CLN tre partiti sono laici
I il partito liberale il Partito d'azione i i demo laburisti
Perché poi in realtà scompaiono hanno minore peso rispetto al peso equivalente che avevano tre partiti su sei nei comitati
Di liberazione B perché alle prime votazioni cioè dal primo momento della verità che è quello del due giugno mille novecentoquarantasei tre lezioni per la Costituente
Questi tre partiti di fatto hanno una piccolissima affermazione
Partito liberale demo laburisti che si presentano insieme raggiungono il sei per cento anzi hanno hanno un un piccola quota minoritaria il Partito d'Azione che era stato poi
Il grande partito dalla Resistenza dell'Antifascismo non comunista non solo o dell'antifascismo ma anche utili tripartito che aveva nutrito
Delle dei corpi combattenti i partigiani con le Brigate giustizia di libertà il Partito d'azione nelle sue due piccole componenti per violazione concedersi frazione democratica repubblicana di Parri la Malfa
Non raggiunge
Il due per cento complessivamente quindi
Diciamo con il due giugno quarantasei vien fuori che la democrazia la Nuova democrazia italiana
è una democrazia dei partiti di massa e non è più una democrazia delle vecchie forse che diventano forse io opinione
Partito Democrazia Cristiana
Partito socialista di Unità proletaria perché si chiamavano i socialisti si chiamavano così e Partito Comunista di fatto assorbono il settantacinque per cento di tutto l'elettorato italiano le forze
Lai che cioè illiberali diamo laburisti azionisti repubblicani eccetera si attestano complessivamente e intorno al dieci dodici per cento
Quindi la realtà della nuova democrazia italiana è una realtà costruita intorno I tre partiti di massa democristiani socialisti e comunisti ci dobbiamo porre su questo adesso ti volevo chiedere un'altra cosa perché c'è un filone
Nella tuo libero
Che coglie un aspetto che non è solo o meglio non è esclusivamente la storia delle forze politiche ma toccando proprio il tema delle riviste deriva dell'Associazione per la libertà perché la cultura
Tu mi incroci la questione della storia politica italiana con la storia delle idee
Questo è un po'anche il sottotitolo del libro le idee che non sono mai state né clericali né reazionarie ma nemmeno comunista
Quella ideologia antitotalitaria della quale tuttavia anche a proposito di pensatori politici
Che o filosofiche hanno caratterizzato anche adesso vedono vedono una loro ha ripreso loro ripescaggio limiti gli articoli nei titoli di
Dei commenti per esempio a Nazareth ma non sul
La cultura delle riviste
Quel e l'antitotalitarismo come categoria è qualcosa che connota la terza forza negli anni Cinquanta e Sessanta essi che cos'è l'anti Toro
Totalitarismo una parola che non è entrata mai nell'estetico della cultura politica italiana e continua a non entrare nelle Sico della cultura
Politica italiana presi per gli ultimi giorni
E Fini che ha fatto una dichiarazione ha dovuto usare do una circolo pulsione per dire una cosa che invece poteva essere vittima era molto più semplice col termine antitotalitario Fini ha detto
Noi siamo antifascisti ma non tutti gli antifascisti sono stati
Democratici cioè L'Ulivo voleva dire esattamente questa dice noi siamo diventati avviso dal totalitari perché c'era una parte degli antifascisti che che erano appunto quelli comunisti che non erano
Democratici ma è chiusa la parentesi
Che cos'è l'antitotalitarismo i italiano l'antidoto direttissimo italiano è
Coloro i quali nella prima negli anni Trenta negli anni quaranta si ricorda il mondo italiano come per il mondo politico italiano come diviso fra fascismo e antifascismo ma in realtà
Anche allora la ripartizione non era a due teste ma era tre teste
Perché c'era il fascismo
C'era l'antifascismo o comunista e dei compagni di strada di coloro che che si adeguavano IST quelli gli americani chiamavano fin da allora il fare lo Travaglio cioè il compagno
Vista e poi l'anticomunista democratico di cui appunto il Partito d'azione fu proprio l'espressione politica più forte più corposa e con una partecipazione in prima linea all'antifascismo la Resistenza
Poi dopo cinque anni e con l'inizio della guerra fredda di nuovo il mondo viene descritto
Tra come i comunisti e gli anti i comunisti per esempio la grande ripartizione del mille novecentoquarantotto quando si ricorda
Ricorda mila centoquarantotto si ricorda che da una parte c'è il mondo con c'è la scelta fra mondo comunista e mondo anticomunista ma anche allora
Il mondo anticomunista era diviso in due parti molto chiara molto chiare cioè da una parte c'erano gli antico comunisti
Diciamo di matrice reazionaria clericale ultraconservatrice quelli che per intenderci in America vennero chiamati prima che artisti
E invece gli Antimo degli anticomunisti democratici quelli appunto che facevano capo più o meno in maniera variegata ai partiti di liberale
Repubblicano socialdemocratico ecco ad esempio Giuseppe Saragat nel mille novecento con la decisione duecentoquarantasette porto una parte del Partito Socialista su ad attestarsi sul fronte antitotalitario
Ed è proprio quest'questa linea che io riconnettono anche nelle nelle sue persone perché
La maggior parte di coloro che furono anticomunisti democratici negli anni della Resistenza negli anni l'antifascismo e della dell'esistenza
Diventeranno poi e nel mille novecentoquaranta sette quarantotto quarantanove nel periodo buio della guerra fredda gli anticomunisti democratici e la figura più
Esemplare di tutto questo questa continuità fra antifascismo e anticomunista appunto a Ignazio Silone e Ignazio Silone che che rappresentò all'interno del Partito Socialista
Diciamo l'opzione non comunista l'oppressione del socialismo
Umanitario democratico niente affatto diciamo moderato umanitario vorrei chiamarlo
E che poi anni dopo con la sua azione per la libertà della cultura rappresento l'anticomunista o a sua volta che si opponeva all'anticomunismo maccartismo sta sia sul piano interno sia anche sulla divisione internazionale perché
Questa divisione
Diciamo della guerra fredda di anticomunisti democratici anticomuniste macché artisti fu una divisione che passò attraverso l'Europa e attraverso anche i grandi personaggi europei
Sono addirittura di aver sulle stesse
L'Amministrazione americana delle epoche si si pensi che poi in fondo proprio da la famigerata fra virgolette scia era quella che poi stanziava fondi per quel tipo di anticomunismo mentre l'ambasciatrice
Termini che andare a Roma
Si illustrano le zone nel cinquantatré voleva aveva su tutt'altre li voleva giocare la carta macché artista anche in Italia ma quando ormai il maccartismo proverà cioè vale a dire il cinquantaquattro era già era già passato negli stessi
Negli stessi Stati Uniti e comunque la cosa un'altra cosa che io
Cerco di documentare sempre nel quadro di di questo
Di questo percorso storico il fatto che
Gli americani non è affatto vero che gli americani giocarono in Italia la carta della restaurazione come qualche volta
Si suo si suole dire
Probabilmente furono gli inglesi che volevano giocare la carta della restaurazione moderata puntando sulla monarchia e puntando sulla Chiesa gli americani
Sì ma gli americani sì che gli anni se naturalmente nel nel nel momento nel momento dalla liberazione Beda quarantatré e fino a quarantotto quarantasei diciamo fino alla referendum istituzionale
Di americani invece cercano sempre gli interlocutori democratici perché loro avevano in mente che cosa avevano in mente
Avevo in mente Roosevelt avevano in mente il new deal
E ritenevano che il comunismo l'unica maniera per combattere il comunismo se era quello di creare una forza riformatrice democratica che potesse fare concorrenza al comunismo e di qui l'appoggio
Diciamo ai socialisti di e di Saragat e nel quarantasette per altri in questa logica vale a dire che loro ritenevano più efficace per combattere
Il comunismo in una situazione sotto sviluppata come regole Italia una forza di riformatrice piuttosto che più una forza moderata e questa linea gli americani la seguirono naturalmente fino con differenze anche all'interno dell'Amministrazione
La seguiva fino a quando arrivo all'ambasciatrice lusso in Italia del cinquantatré all'elezione del cinquantatré che ne cinquantaquattro in cui lei ritentato di nuovo con la carta forte o la carta forte di
Appoggiata da alcuni ambienti sia imprenditoriali che militari che giornalistici per esempio Montanelli
I in Italia che volevano un Governo forte oppure volevano le leggi polivalenti che che mettessero fuorilegge i comunisti e i sindacati
E quindi questa è una storia che riguarda
Che oggi praticamente ignorata perché ignorata perché e nella stessa storiografia
C'è una egemonia di storiografia con gli occhi
E della sinistra comunista o di coloro i quali comunque sono assimilati alla sinistra comunista che hanno tutto quanto l'interesse non solo la capacità mentale con la formazione la forma mentis
Di descrivere e l'Italia come o un grande scontro
Fra i comunisti e i loro compagni di stare in funzione di blocco democratico
E e l'altro blocco descritto come blocco moderato cancellando
Esattamente proprio questo invece questo importantissimo filone
è fatto di gruppi ripartiti di movimenti idee di riviste che si poneva in mezzo all'insegna di quello che io chiamo laicismo e antitotalitarismo
Ho capito
Sì il filone politico che poi ebbe però sempre poca fortuna elettorale ma che ebbe grande prestigio intellettuale
L'esempio del mondo che tu usciti a lungo perfino scontato tutto però ecco questo forse più interessante per il
Parlare di questioni blu tu parli anche di altri riviste oltre al Quirinale diretta
Da da Pannunzio e usciti come esempi il Mulino e
Nord-sud nord sud è un limite alle comunità di Olivetti
Ecco sono altre riviste che concorrono però con una loro originalità diciamo rispetto al mondo Zeli doppio peso liberali classici no
Innanzitutto quando io parlo storia dei laici testo che degli antitotalitari
Io non mi fermo al al mondo liberale classico ma includo mondo liberaldemocratico che già una cosa leggermente diversa
Quello liberalsocialista quello socialista riformatore quello che non è stato mai socialista
Frontista e
Quello però sfugge un po'un Monterey non è vero che sfugge non è vero che sfugge perché INU il Mulino nel Milano circolando nasce nel mille novecentocinquanta
Nasce esattamente su la ipotesi di creare un dialogo
Fra liberali socialisti e cattolici democratici su un o su una frontiera laica occidentale antitotalitaria e quindi anzi pelle tutto il primo gruppo
Tra l'altro un gruppo periferico perché
Nasce a Bologna che accomuna i parametri di riferimento
Quello che poi ci sarebbe si sarebbe chiamato il centrosinistra cioè quello che poi sarebbe sboccato nel nel centro di cioè la riforma modernizzando tre
E laica e secolarizzata e dell'Italia ed è quello di Termini Imerese che a valorizzare e che e esattamente e non è non è un chiaro è che in
Le nostre non è un caso che il Mulino ebbe strettissimi rapporti con tutti gli ambienti democratici americani
Che aiutarono il Molino e che fecero dal ponte
Fatti i primi grandi convegni prima che nascesse il centrosinistra sulla prospettiva modernizza dice riformatrici in Italia furono i grandi convegni del mondo
Che si teneva dal mille novecento cinquantasei fino all'inizio degli anni Sessanta e un convegno delle riviste
Di cui il Mulino fu promotore proprio prima che nascesse il centrosinistra era questa idea che occorreva fare dell'Italia un Paese europeo
Occidentale moderno con lo svecchiamento sia delle istituzioni sia dell'economia che poi è stata la cosa
Su cui l'Italia è rimasta incagliata fino ad oggi che e che non è mai avvenuta perché
E questa diciamo slancio riformatore ha avuto soltanto dei dei piccolissimi accenni ma non è andato ma in fondo tanto è vero che oggi negli anni due mila si ripresentano esattamente gli stessi problemi
Che già è che si presentarono la fine degli anni Cinquanta alla fine per grande sviluppo economico italiano pubblica di oggi convegni del mondo perdono pochissimo di attualità non c'è dubbio
E del resto questo va be'incassa radicale
I radicali circa non proprio questo beh il Partito radicale che nacque nel mille novecento cinquanta città cinquantacinque da una costola del partito liberale cioè erano liberali di sinistra insieme ca
Ha una costola di di quelli che erano stati azionisti e altri democratici
Di di tradizione laica re repubblicana eccetera che in realtà doveva essere
Il partito della terza forza doveva essere il partito dalla modernizzazione italiana e non ce la fece perché perché poi durò soltanto cinque sei anni il partito della vecchia
Diciamo nella vecchia edizione intorno intorno al mondo ma anche con personalità diverso e come furono scaffali e Picardi che rappresentavano poi il ponte con con l'esperienza
Che i socialisti avrebbero iniziato all'inizio degli anni Sessanta poi dopo nel mille centosessantuno sessantadue quel Partito Radicale fu sciolto e le verità fu assunta da da da da noi i nuovi radicali
Sotto la guida di Pannella e questa è un'altra se
Convincerò dedotto che comincia comincia
Una storia che
Diversa in termini sociologici in termini di prospettive politiche in termini di metodo di azione politica la terza cosa ed era quella che era da quello che era invece
Il Partito Radicale degli anni cinquanta come espressione più tipica della terza forza certamente o invece tornando alla
Al primo passaggio al punto da cui siamo partiti
E ci sono delle delle figure che incarnano senza dubbio una cosa tu dicevi quando parli delle dei tre partitiche
Hanno al momento della liberazione grande una grande autorevolezza i liberali per i fascisti
Ma soprattutto il Partito d'Azione che era stato non solo un Partito Combattente
Che aveva anche avuto dei martiri aveva combattuto ma aveva anche una serie di
In prigione tipo e antifascisti prima dell'ultima fase del TG tre basti citare Ernesto Rossi elasticità degli esuli generose al venti queste cose ecco tutto in relazione
Era un partito di
Di antifascisti combattenti non di antifascisti ideali che stavano che stavano a casa ma perché le prigioni italiana furono
Curo riempiti dagli antifascisti comunisti e degli antifascisti attivazioni da quelli che poi saranno gli antifascisti azionisti quei giustizia e e libertà pochissimi altri
Antifascisti furono combattenti come lo furono
Del resto il Partito d'azione
Veniva dall'eredità aveva grosso modo aveva raccolto a verità di di di di tre grossi personaggi e vale dire Matteotti i i fratelli e le Rosselli e Gobetti
E soprattutto di Giovanni Amendola il quale Giovanni Amendola era stato il il primo libera che veniva dal dal mondo liberale classico negli anni Venti che ha che si era opposto al fascismo e che aveva fatto
A via patrocinato il primo manifesto degli intellettuali antifascisti che aveva ricevuto
La benedizione di Benedetto Croce pubblicato nel mille novecentoventisei perché lì è un po'l'origine dell'antifascismo non comunista è il manifesto degli intellettuali liberali promosso da Giovanni Amendola
Patrocinato l'evento croce che fu pubblicata su una rivista che si chiamava il mondo
Perché Giovanni Amendola faceva una rivista che si chiamava il mondo e non per caso il mondo di Pannunzio nelle novecentoquarantanove riprende la testata che era stata la testata di Giovanni Amendola che era stato un poi ucciso dai dai dai fascisti
E allora vediamo di prendere un altro aspetto un altro filo ancora e poi ci avviamo alla conclusione
Tutti questi personaggi e questa storia viene molto
Ricostruito dettagliatamente anche in modo cronologicamente comprensibile ricostruito
C'è un altro personaggio vero al quale tuteli di delle pagine molto sentite diciamo è la parte forse anche più coinvolgente del libro perché si vede una tua partecipazione ed è Ignazio Silone
Figura controversa criticata addirittura è vista come un giallo storico più che un
Un politico oppure dune rivaluti moltissimo proprio le figure politiche di questo socialista umanistica
Cristiano
è eppure laico una figura politicamente forse fra le più ricche sicuramente la più umana lì tutte quelle che
Di raccolta
In questo libro se io posso dire che oltre eroi e polemiche
Si chiamano Mario Pannunzio
Gaetano Salvemini Ignazio Silone
Che ritengo i tre giganti
E non della cultura ma della politica italiana i tre veri grandi padri del mondo laico antifascista e anticomunista antitotalitario definita
Silone beh certo Silone certo Silone perché innanzitutto filone
è stato uno dei pochissimi personaggi italiani
Per che uscì dal Partito Comunista lì cui e di cui era stato
Uno dei dei dirigenti giovanili uscire da taglio comunista nel mille novecentotrenta
E quindi i in in un'epoca molto buia
Poi ci sono su cui non voglio toccare le questioni relative al suo rapporto con il commissario Bellone e con tutto il resto perché di aprire un capitolo molto complicato ma che a mio avviso è stato trattato molto male
E sì non è è un gigante perché come altri grandissimi personaggi in Europa che escono in quegli anni negli anni Trenta perito comunista sono quelli che gli per primi vedono il carattere totalitario del Partito comunista
Quelle è la stessa storia di che estrae la stessa storia
Di di di di adesso no non mi vengono i nomi ma insomma ci sono una serie
Gli effetti personali su vari costoso vari cioè il francese genere
Da villa chiede
Non da lei un altro ma adesso non mi viene russe davvero russa di David russe insomma ci sono dei grandissimi personaggi che escono negli anni trenta perché praticamente
Poi si si è molto parlato di quelli che escono previo comuni servirà centocinquantasei mai niente nei prossimi cinque alle sei è una cosa abbastanza ridicola perché beh quelli che esplora previo comuniste erano state innanzitutto
La loro fronda da previo comuniste perché volevano un comunismo diverso non perché vogliono una o voglio uscire dal mondo comunista comunque sì lo si pone un gigante per questa ragione
Si pone un gigante perché combatte all'interno del partito socialista che rinasce del mille novecentoquaranta e tre
Una battaglia autonomista e non supposizioni di moderatismo ma supposizione
Di di assoluto di di socialismo molto molto radicale in termini di contenuto rispetto a ai poveri la classe operaia i contadini e divisi
è perché nel mille novecentocinquanta e alla testa in Italia e nel mondo
Di queste associazione che è stata anche questa ignorate di tale situazione per la libertà della cultura la quale affrontati affronta che cosa affronto la grande operazione che fa l'Unione Sovietica
Nel mille novecento quarantanove il suo ordine del del del Cominform vorrei dire l'operazione di propaganda in Occidente
Carta verso nei movimenti dei partigiani della pace attraverso una serie di altre operazioni
Di altri movimenti frontisti cerca la penetrazione in occidente la penetrazione nel mondo democratico e liberale occidentale di cui vuole catturare alcuni pezzi e cattura molti pezzi
Di questo mondo e e Silone è colui il quale in Italia
E in Europa or partecipa organi non è un antico comunista silente
Che che che scrive delle idee ma organizza questa attività
E la sua utilità la sua attività ebbe un grande rilievo soprattutto nel mille novecentocinquantasei al tempo dell'Ungheria in cui l'Associazione italiana per la libertà e cultura
Il movimento internazionale per la libertà della cultura da Parigi furono coloro i quali sostenne le organizzarono di sostegno
Hai agli esuli agli esuli ungheresi nel cinque nel mio centocinquantasei
Il seguente ed è per questo che ritengo Silone un personaggio importante oltre a essere uno scrittore di di primissima linea co come è noto
Ma accanto a Silone ripeto
Il grande personaggio politico i due grandi personaggi pugliese sono Salvemini Pannunzio
Anche anche di costoro
Se ne ha una memoria molto distorta perché
Perché di Pannunzio si pensa che sia stato il grande direttore nel mondo colui che raffinato mette insieme cultura politica in realtà lui è stato l'unico personaggio che in Italia
Pur se attraverso
Un giornale le colonne di un giornale e le iniziative del giornale ha fatto la terza forza
Perché non ce ne sono perché sul mondo è riuscito a tenere insieme la Riccardo lombarde a Einaudi da Croce a Salvemini il mondo metteva insieme tutti quanti
E questi questo furono in quello che non è mai conoscitore coliti quello che non era uscito sul sul sul piano politico era utile e tutto questo grazie al intelligenza politiche
Di Mario Pannunzio un un vero genio e lo era lo aveva già dimostrato
Negli anni fra il mille novecentoquarantaquattro Mino centoquarantasette con il suo quotidiano che si chiama bellissimo sia Risorgimento liberale sì che sentiamo citare spesso a Radio radicale
Noto versano si citare
D'arte allora insomma è questa stranieri in quegli anni cinque qui nel nel libro Risorgimento liberale citato non solo come testata ma anche reso nei suoi contenuti essenziali e impostare delle procedure allora
Tutta ho una storia politica che ha poi delle dei dei filoni importanti che sono anche ex avvertiti Associazione per la libertà della cultura le riviste e questo questo c'è nel libro
Di tutto questo
Non resta che oggetto per i libri di storia o qualcosa si ritrova nell'attualità politica Italia
Beh sul sul piano
Diciamo della forza politica sia s'significativa significativa
Credo che sia rimasto molto poco al Partito Liberale rappresenta l'uno due per cento dell'elettorato per naturalmente ha svolto che svolge importantissimi di battaglie da quelle degli anni
Settanta quelli degli anni Ottanta quelle nell'ultimo anno soprattutto intorno ai problemi della vita alla morte diceva sito radicale Vittorio stelo Libera ripartito radicarsi falsati da parte del Partito d'
Elezione come abbiamo ed io ed io vi do atto esistono poi del delle personalità
Importanti mi viene solo in mente
Giulio da Giulio Giorello a a Stefano Rodotà a intellettuali come come Rusconi o come Zagrebelsky insomma sui prodotti per che però oggi
Diciamo esistono molti intellettuali molti gruppi laici che fanno un'azione
Di contrasto altri vitalismo e agli integralismi e in generale però non esistono le braccia e le gambe di una forza politica cioè egli il grande dato
Diciamo di scomparsa con la cosiddetta seconda Repubblica è esattamente questo cioè mentre io faccio un'osservazione che offre che un'osservazione che può sembrare semplice banale dal mille novecentoquarantasei dal mille novecento novantadue
Le forze che possiamo chiamare laiche
Antitotalitaria plastico raccolgono complessivamente sempre almeno il venticinque per cento dell'elettorato italiano
Quindi non è vero che sono elettoralmente minoritarie raccolgo almeno il venticinque per cento dei prati dove non c'è un capitolo tutto dedicato a questa analisi diciamo
Dei risultati elettorali
La tragedia
Di queste forse è stato sempre la loro frammentazione vale a dire che non c'è stato mai che questo venticinque per cento si mettesse insieme per fare da Cuneo tra il partito comunista la Democrazia Cristiana fino al che so sono
Esistito il il tentativo maggiore è stato
Se vogliamo dire quello di di Craxi quando ha tentato la federazione dei laici e dei socialisti alla fine degli anni Settanta un progetto rapidamente abbandonato quando Craxi è andato al Governo
Forse quello è stato il momento incuria se si è andati più vicini ma per il resto Saragat peraltro la Malfa Lamalfa era contro Craxi
Craxi era contro Scalfari scalo
Serie era contro Pannella tranne che la e c'era e c'è invece cioè ICE stanza trent'anni in cui laici avevano venticinque almeno il venticinque per cento
Dell'elettorato ma non sono riusciti mai
A far valere come forza politica questo questa presenza ma e le anche elettorale nella società italiana
Con la Seconda Repubblica Aimi
E con la ridefinizione più o meno di di due blocchi politici o di due partiti insomma due schieramenti e via di seguito tutti
I singoli
Che sono andati all'interno del blocco di centrodestra all'interno del blocco di centrosinistra che provenissero dal mondo liberale che provenisse dal mondo radicale improvvisano dal mondo socialista
Socialdemocratica e via di seguito di fatto sono spariti come funzione politica poi magari personalmente sono anche vive
Prevedevano varie materie ma questa non ho detto non ci importa nulla voglio dire questo sono spariti come forza politica allora
La mia questione oggi è questa
Esistono battaglie sacrosante che innanzitutto i radicali di Pannella e altri intellettuali fanno sul piano ideale ma ideale praticone sei reale nel senso che non
Ma Aime non si è non sia non c'è il veicolo politico
Che allora magari era piccolo perché i partiti minori erano dei piccoli partitini ma insomma qualcosa qualcosa ecco contavano qualcosa della Cina allo stesso divorzio che naturalmente si deve a un movimento extraparlamentare
Fatto da da da da data nel e da Bellini però poi ha trovato i i veicoli parlamentari me nella né i socialisti e dei liberali che hanno trascinato i comunisti
Oggi purtroppo tutto questo non c'è e credo che questo sia il grande problema
Che c'era allora in misura minore e che c'è oggi in misura molto maggiore
Va bene allora mi pare insomma il tema sia stato almeno mostrato con i nostri ascoltatori poi naturalmente
Tutto ciò soggettivo all'origine del dibattito politico di
Prosegue
E non resta però che segnalare
I
Tanto che il libro edito da Marsilio perché autore Massimo Teodori lo sapete che il titolo è storia dei laici se per perché ascolta
Il ventiquattro il ventiquattro settembre
Alle ore diciotto e trenta l'hotel Majestic di Roma ci sarà la prima presentazione del libro con
Un partner abbastanza qualificato diciamo senatore Maccanico il senatore Iannuzzi
Stefano Folli De Filippo la Porta e forse anche qualche presenza di Radio Radicale e qui non voglio citare dieci sei registrerà il tutto come sua
Come è suo costume è suo dovere tregua assente benissimo grazie a Massimo Teodori