Europa e cooperazione. Il ruolo dell'impresa cooperativa nelal dimensione europea: priorità per uno sviluppo sostenibile

Bene se
Volete accomodarvi
Buonasera a tutti buonasera gli intervenuti buonasera e grazie agli ospiti che hanno deciso di accettare l'invito a partecipare a questo incontro di oggi
Appunto dedicato al ruolo dell'impresa cooperativa nel dimensione europea perché facciamo questo convegno
Un po've lo immaginate perché tutti quanti venite
Da un mondo che
Discute molto su quello che sarà il nostro destino la cooperazione
Bolognese in questo dobbiamo ringraziare anche la Camera di commercio per il supporto che ha dato a questa iniziativa la comparazione bolognese sentiva
Il bisogno di fare il punto su sulla situazione in essere e in particolare sulla situazione europea che vede coinvolta
La cooperazione sulla procedura comunitaria che ci vede coinvolti in quanto da parte di qualcuno si ritiene che la cooperazione si un soggetto
Beneficiario di aiuti pubblici di
Tutte le preferenziali incompatibili con quelle che sono le norme europee
Gli ospiti di oggi ci permetteranno di fare il punto sulla situazione appunto di chiarirci da una parte alcuni no aspetti
Quelle che sono le procedure le gli intendimenti le linee guida dell'Unione europea rispetto a a questo problema degli
Degli aiuti di Stato cosa si intende aiuti di Stato e quanto di vero ci sia in quello che si dice altri ospiti invece
Più politici tra virgolette insomma ma anche politici con la P maiuscola appartenenti al mondo cooperativo e al mondo della politica
Niente ci faranno invece capire oggi daranno
Delle linee per meglio inquadrare
Quello che può essere auspicabilmente verosimilmente il senso della cooperazione per il futuro cioè se il dettato della Costituzione italiana
In materia di cooperazione ancora un un suo ruolo un suo valore alla luce di quelle che sono stati cambiamenti che via via
Ci sono stati
Quindi
L'iniziativa deve intendersi non tanto come un
Voglia delle cooperative di dire quanto Giambelli quanto sembra Halima qua piuttosto quella di
Coinvolgerà le testimonianze molto qualificate per guardarci dentro guardarci attorno e cospetto anche critico vedere come stanno le cose renderci conto
Di quello che abbiamo davanti
Non rubo altro tempo dopo immediatamente
La parola
Al segretario generale della Camera di Commercio di Bologna Luigi ritardi per il saluto
Grazie
Buonasera a tutti consentitemi
Innanzitutto di ringraziarvi per
Aver voluto programmare questo incontro con il saluto introduttivo della Camera di commercio che qui oggi rappresento e porto i saluti della Camera e del suo Presidente Bruno filetti
è un gesto che
Che in un certo senso riflette la consapevolezza del sistema cooperativo circa il ruolo delle delle Camere di commercio
Camere di commercio italiane sia rispetto al al tema del confronto con le dimensione europea e si anche con riflette con me
Con riferimento a quello che è il ruolo delle Camere di commercio nell'alle l'ambito della tutela del mercato è un ruolo che la legge cinquecentottanta attribuito alle Camere di commercio come soggetti terzi nel tra gli attori del mercato e quindi soggetti importanti per la regolazione del mercato e mi sembra che il tema di oggi sia un tema molto attinente a questa questa problematica
E che appunto un tema legato con con quello della concorrenza
Le Camere di commercio sono la casa del del PIL di tutte le imprese del sistema cooperativo in in particolare
Debbo dire che a differenza di quanto accade nelle di molti Paesi del del resto dell'Europa ma anche in altri ambiti sviluppati delle del mondo nell'ambito delle Camere di commercio
è possibile trovare un un rapporto molto stretto di collaborazione con con il sistema delle imprese
E oggi è un sistema delle imprese che può contare su un sistema di informazione economica distribuito dalle Camere di commercio in modo capillare ed efficienti siamo stati i primi a livello europeo e mondiale
A sperimentare e ad attuare la trasmissione telematica delle pratiche
Presso i nostri uffici oggi l'ottanta per cento ottantacinque per cento e presto sarà il cento per cento delle
Delle pratiche che giungono al registro delle imprese ci giunge per via del per via telematica
è un rapporto non tanto importante quello della trasmissione fine a se stessa ma questo consente alle Camere di commercio di restituire immediatamente al sistema delle imprese
Una una Rete di informazioni economiche di grandissima importanza e di vitale importanza in un mercato come quello
Di oggi che è un mercato globale che richiede sempre più informazione per poter operare efficientemente
E quindi
Quello delle del rapporto fra le Camere di commercio e il mondo delle cooperative è un mondo è una rapporto estremamente stretto
Il debbo anche complimentarmi con nella tempestività con la quale è stato affrontato il il tema di oggi che è un tema che cade proprio come dire appuntino sulle problematiche che sono state sollevate
Proprio alcuni giorni fa da una lettera della del Commissario europeo alla concorrenza
è una una tempestività che veramente molto molto utile per riflettere su queste tematiche che credo siano di vitale importanza per il sistema delle delle delle cooperative
La lettera appena inviata alla al Governo italiano che sollevo appunto questa questione dei presunti aiuti di Stato alle cooperative necessita di
Un una particolare attenzione e di una particolare riflessione anche per poter meglio operare nell'ambito delle norme che reggono complessivamente il nostro ordinamento in materia
è comunque da rilevare è sicuramente positivo il riconoscimento da parte della Commissione europea
Che in linea di principio ha riconosciuto che il regime fiscale delle Società cooperative italiane non costituisce di per sé aiuti di Stato
Da questo punto di vista che è necessario partire evitando di inviare dei messaggi contraddittori che crei possano creare confusione ad un mondo così delicato come quello delle cooperative dove si intrecciano essi sia
Aspetti che riguardano la vita solidale del Paese sia ricco e aspetti che riguardano molto da vicino l'economia l'economia del Paese
è un mondo che è in continuo evoluzione se pensiamo che ha i dati alla chiusura del primo trimestre che ci derivano dall'osservazione che noi effettuiamo sulle
Sulla sul movimento delle delle imprese italiane ci dà una fotografia di settantasei mila trecento società cooperative che operano sul assume dall'ambito della nostra economia
Con una crescita del due virgola ottantatré per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente è una crescita importante
Perché una crescita e l'unica e la crescita più elevata che si è riscontrato in tutte le forme societarie che sono rappresentate nell'ambito del nostro ordinamento e della nostra economia
è un aumento che riflette una crescita diffusa che è frutto di un impegno capillare di tutti i soci che sono legati a questo questo mondo particolare che è quello delle cooperative e dell'impegno di coloro per queste lavorano ed è una crescita importante se raffrontata soprattutto invece un decremento complessivo dello meno zero virgola trentasei per cento di tutte
Le imprese i nazionali
è un punto fermo sul quale dal quale partire per qualsiasi riflessione attinente il contributo che il sistema cooperativo in Italia apporta la crescita che è un contributo
Sia per quanto riguarda gli aspetti come torno a ripetere strettamente economici
E sia gli aspetti più vicini alla solidarietà e al mondo al mondo solidale che è un aspetto certamente importante
Se si vuole veramente influire positivamente sul tessuto economico e sociale di un territorio mi sembra che qui a Bologna
Lo testimonino non soltanto l'impegno che tutte il mondo cooperativo tutto il mondo cooperativo
Sta dando in questo in questo periodo così delicato della nostra economia ma è importante anche che una riflessione come quella di oggi
Sia portata avanti unitariamente dal dal mondo cooperativo abbiamo bisogno di unità di intenti abbiamo bisogno
Di di convergenze su temi importanti come quelli proprio in questo ambito io vi auguro un buon proseguimento di lavoro e ringrazio ancora le tre centrali cooperative che hanno voluto organizzare l'incontro di oggi grazie buon lavoro
Grazie
Segretario della Camera di Commercio storiche grazie ancora camere di commercio di Bologna
E già alcuni argomenti sono stati introdotti un accenno alla
Questa lettera
Sulla quale ci sarebbe molto da dire credo che qualcosa ci dirà già il Segretario generale di Confcooperative nazionale dottor Vincenzo Mannino
Grazie Presidente autorità e amici innanzitutto
Devo scusare il Presidente Marino che per un impegno di salute non è presente ho accettato volentieri la richiesta di sostituirlo
Il tema di questo convegno è cifre estremamente tempestivo
Forse il modulo
Preterintenzionale
Nel senso che l'arrivo della lettera di Bruxelles e gli interventi normativi nel decreto legge corso di pubblicazione ne esaltano all'estremo l'attualità
C'è in questo il rischio di un turbine gli argomenti diversi e disordinati
Quindi anche un rischio
Di temi tecnici e di temi politici di polemiche di approfondimenti per contrastare questo rischio cercherò di attenermi a uno schema la realtà della cooperazione in Europa
In modo che abbiamo presente di cosa parliamo
Le implicazioni delle indagini
Della direzione già della concorrenza di Brussa e sull'ordinamento cooperativo italiano e le sfide gli impegni anche non di breve periodo per noi per noi che la cooperazione italiana e anche per il movimento cooperativo
Europeo di fronte a questi scenari
Lo sono mortificato di dire che non sono brevissimo tempo
Per cominciare vorrei sgombrare il campo d'un equivoco un equivoco un equivoco che penso non sia diffuso tra di voi ma che noi incontriamo spesso
Quando incontriamo politici persino economisti giornalisti cioè categoria di persone che per mestiere dovrebbero avere una visione non provinciale
Delle cose invece spesso si coglie che l'interlocutore e convinto che la cooperazione
O che una grande presenza un'importante presenza cooperativa sia una peculiarità italiana quasi una bizzarria un anacronismo
Come dire un difetto italiano che vanno normalizzato per essere più moderni e più europei
Anche
Questa settimana mi è capitato in una tavola rotonda Roma che un
Giornalista televisivo di quelli che si prestano a fare da moderatore coordinatore in questo tipo di circostanze nel dare la parola un esponente del Governo
Ha detto allora la cooperazione è una specificità italiana che dobbiamo riuscire a spiegare all'Europa ma
Non è così in Europa ci sono duecentosessantasette mila cooperative sono dati da fonti dell'Unione europea non nostri
Sempre Unione europea dice che ci sono centosessanta milioni di cooperatori cioè un europeo su tre iscritto a qualche cooperativa
Ci sono cinque milioni e mezzo di posti di lavoro nelle cooperative europee
Ora di questi cinque milioni e mezzo di persone tenore OPA lavorano nelle cooperative
Circa un quinto sono italiani e questo
è già un dato evidente vuol dire che davvero in Italia c'è una presenza cooperativa non marginale
Ma vuol dire anche che la presenza cooperative italiana è pur sempre solo una frazione della cooperazione presente in Europa se c'è una peculiarità italiana della cooperazione va trovata in due
Aspetti uno lo nell'essere presenti non due tre grandi settori cooperativi ma una in una reale molteplicità di settori
Quindi la cooperazione italiana una maggiore capacità di diversificazione anche in piccole realtà cooperative piccoli settori
E questo è accompagnato da un'altra cosa non non
Non comune dappertutto che il carattere intersettoriale delle associazioni cooperative Italia
Ma se non lo prendiamo invece a vedere come dire la consistenza imprenditoriale il peso di mercato della cooperazione
Ed è quella idea quella idea che si tratti di una stravaganza italiana viene subito viene subito dissolta
Per esempio noi abbiamo in Italia un'importante presenza di cooperative di credito le BCC ma la cooperazione di credito
A quote di mercato di gran lunga maggiore in Germania in Olanda cioè la bomba anche
In Francia in Austria in Francia con le tre differenziati famiglia del Crédit Agricole credi Mutuel credi cooperative
La cooperazione agricola a quote di mercato maggiori
Di quelle che alla cooperazione agricola italiana in Francia in Germania in Olanda in Danimarca in Austria in Portogallo e dimensioni di impresa maggiore nel senso che quelle cooperative
Che noi consideriamo in Italia molto grandi qualcuno forse troppo grandi
Le più grandi nostre realtà della Cooperazione Agroalimentare Granarolo conservi talia in Europa come alcuni di voi sanno non entrano nelle prime venticinque cooperative agricole per dimensione
Cioè le cooperative agricole italiane sono piccole in Europa
Anche una grande cooperazione di consumo è presente negli altri Paesi europei
è il fatto che finora esistano dunque
Figure di società di diritto comunitario la società per azioni e la società cooperativa
Vi ricordate lo statuto della Società cooperative europea emanato alcuni anni fa il fatto che l'Unione europea abbia ritenuto di di istituire due società di diritto comunitario e te che una delle due sia quella cooperativa conferma la consapevolezza che le istituzioni europea hanno del ruolo
Della cooperazione in Europa certo
La diffusione non è uguale dappertutto c'è meno cooperazione nei paesi dell'allargamento nascente
Nei Paesi imposto comunisti la presenza cooperativa e quantitativamente
Più più rara imprenditorialmente più debole questo porta un'altra riflessione e che la cooperazione va strettamente d'accordo con la
Libertà con la democrazia e con l'economia di mercato
C'è più cooperazione dove c'è la più antica tradizione di libertà
Di democrazia e di economia di mercato c'è più cooperazione nell'Europa occidentale
C'è più cooperazione in tutto il Nord America in Giappone e in alcuni Paesi emergenti dell'Asia orientale
Cioè meno cooperazione nei paesi postcomunisti c'è meno cooperazione nei paesi arabi
C'è meno comunicazione nei paesi dove si respira concretamente meno libertà e rispetto del pluralismo
D'iniziativa dei cittadini
Non è neanche peculiare o esclusivo dell'Italia
Un ordinamento specifico per la cooperazione
C'è un lavoro ben fatto che è stato distribuito i partecipanti di questo convegno ben fatto perché è difficile realizzare una comparazione degli ordinamenti cooperativi europei è difficile farle di difficile
Darle una rappresentazione sintetica
Eppure
Anche questo lavoro di comparazione
Che mette in evidenza la presenza di ordinamenti civilistici e fiscali specifici
Qualcuno a ben vedere più favorevole di quello tradizionale italiano verso le cooperative coglie solo una parte dei problemi
è realmente difficile finora sterili nessuno è riuscito a fare una
Comparazione fino in fondo degli ordinamenti cooperativi in Europa
Perché ci sono dei Paesi che apparentemente hanno un favor minore per le cooperative ma poi si scopre che lo hanno per i soci delle cooperative
Allora bisognerebbe andare a guardare le norme non delle imposte sulle società ma delle imposte sulle persone fisiche ci sono paesi che erogano o
Contributi aiuti cosa che in Italia più non avviene a livello di comuni non Germania Di landro cioè sotto la soglia della notifica alle autorità comunitarie
Ci sono paesi che hanno nei confronti delle cooperative una deroga alla normale modalità di intervento dell'Antitrust per esempio potrei sbagliarmi mi sembra di ricordare
Che qualche anno fa l'Antitrust italiano non consentì
A Granarolo di comprare la Centrale del latte di vicenza di vicenza non di miglior di vicenza
Una cosa che in Francia non sarebbe mai accaduta perché l'Antitrust francese sa che la cooperazione
Che integra e assomma
Le realtà dei produttori agricoli locali non può essere trattata sul mercato
Come un imprenditore capitalistico che arriva da fuori alla conquista di quelle quote di mercato non si coglie in queste comparazioni casi limite ma significativi
Come uno che ha appreso di recente
Per esempio che in Norvegia
Le cooperative di pesca
Hanno l'esclusiva della prima vendita sul mercato del pescato
Cioè in Norvegia solo le cooperative possono portare al mercato il pesce pescato nel loro mari
Ma non pensate che se le cooperative italiane avessero un'esclusiva simile
Volentieri se offrirebbero spontaneamente in cambio di pagare il doppio il triplo il quadruplo delle imposte che paga forse la vera differenza che forse le cooperative italiane di pesca avrebbero finalmente un reddito su cui pagarono un pagare delle imposte
Eppure nessuno contesta quella norma alla Norvegia non si coglie in questo tipo di comparazione civilistico formali il peso che può avvenire
Le prerogative date all'associazionismo ad esempio la revisione cooperativa
In Germania e fatta solo dalle associazioni non esistono cooperative fuori dalle associazioni riconosciute
Delle associazioni possono direttamente convocare le assemblee
Dei soci delle cooperative su cui intervengono con loro vigilanza non Miss non mi sembra che a venire
Questa possibilità di governare orientare preservare la questione la coerenza operativa delle cooperative la presa d'Arbia un valore
Un peso un significato eppure non quantificabile non comparabile con banali e tradizionali misure di carattere fiscale
Allora ciò che sta accadendo tra Alitalia e l'Unione europea e non solo
è qualcosa che non può essere circoscritto
Intorno all'idea di una peculiarità italiana ciò che sta accadendo soprattutto ma partire o quasi esclusivamente a partire dall'esposto
Di Federdistribuzione di oltre due anni fa e dell'accanimento con cui questo viene sostenuto
Io non ripeterò cose note che noi riteniamo infondate queste accuse l'ordinamento cooperativo italiano
Quanto meno noi ricordiamo bene
Che leggiate del novantanove il due mila e uno che era stato uno scrupoloso esame dell'ordinamento cooperativo italiano da parte dell'Unione europea che non aveva trovato nulla da eccepire su quell'ordinamento
C'era più generoso almeno meno severo di quello su cui ora invece si sta si sta ragionando
Non si capisce allora perché questo ordinamento perché andava bene che era ineccepibile reso più severo restrittivo durante il precedente Governo Berlusconi
Con le leggi Vietti sul piano civilistico e Tremonti sul piano fiscale debba invece oggi essere
Come dire
Occhiuta mente ritrovato
Più manchevole di quello che era alcuni anni fa un orientamento lo più generoso
La nostra convinzione che
L'Oriente dell'ordinamento italiano sia corretto sia coerente con i principi comunitari non configuri aiuti di Stato
E che se ci fossero problemi eventuali di abuso
Di cooperative o di comparti che nella concretezza della loro configurazione fuoriescono dall'aria di merito di quell'ordinamento andrebbero affrontate come problemi applicativi o come problemi di vigilanza non come
Problemi di bontà
Del dell'ordinamento
Il Governo italiano ha finora sostenuto che appunto l'ordinamento cooperativi italiano costituisce un sistema generale
E che come accennavo eventuali problemi vanno affrontati a livello nazionale in termini applicativi o o di vigilanza
Ma
Noi e di flora e inoltre inoltre Bruxelles e si è trovata di fronte non a caso queste indagini che normalmente dovrebbero secondo le regole durare
Quattro mesi vanno già avanti in questo caso
Da credo da due anni e quattro mesi sono lontane dal concludersi Brussa e si è trovato di fronte un quadro complesso
Perché accanto alle pressioni forti dei denuncianti alla divisione sul fronte italiano che come sempre accade come spesso purtroppo accade agli italiani non sono affatto compatti nel
Nel difendersi di fronte
A
Come dirà problemi rischi che vengono dall'esterno
Emerge e da un lato una necessità di contenere
Un pregiudizio capitalistico che esiste nell'europea
Cioè quella idea per cui si ragiona normalmente avendo presente solo lo Standard della società per azione dell'impresa capitalistica e si fa fatica ad accettare a capire che esistano
In Italia come in tutta Europa motivazioni diverse dell'impresa nel frattempo sono emersi altri casi un contenzioso sulla cooperazione agricola spagnola
Una indagine
Sulla grande coppie Franza la grande cooperazione agricola francese il caso norvegese altri casi minori
La Unione ha dovuto cominciare a fare i conti con il fatto che non stava discutendo un problema di un solo Stato membro che poteva essere visto isolatamente ma chiedo a valutarlo in un contesto complessivo e
Vigilare su un effetto domino cioè su un crollo a catena
Di sistemi cooperativi nazionali essenziali nella ossatura delle rispettive economie
Ebbene aggiungere cui en passant nella difficoltà che il movimento cooperativo incontra nel sostenere e difendere le ragioni che la cooperazione
Perché in questo tipo di vicende con l'Unione europea noi non siamo ufficialmente chiamati in causa da cui sa ufficiale tutto si svolge finora solo tra
La Commissione e il Governo italiano
Perché formalmente quello che viene messo in discussione sono sono delle leggi nella loro applicazione
Non che manchi il mondo nonché manchi il modo di far conoscere le proprie opinioni le proprie posizioni di far pervenire qualche chiarimento di collaborare a fornire al Governo italiani pro tempore
Elementi approfondimenti e dati di cui noi disponiamo ma non siamo ufficialmente in campo con la coppia sposata Ida di di
Difendere ufficialmente e direttamente le nostre cooperative
Cosa sta accadendo in questo momento
Sta accadendo che l'Unione europea
Tirata comunque per i capelli dalla pressione di alcuni a pronunciarsi lo sta cercando un punto di equilibrio che è quello di delle carte che abbiamo letto sui giornali sono pervenute nei giorni scorsi in Italia
Che non sono una procedura di infrazione sono paradossalmente quello che nel linguaggio di Brussa esitiamo una procedura di cooperazione
Cioè l'avvio di un negoziato con il Governo italiano per trovare dei punti
Di modifica intorno ad alcuni problemi
Che vengono individuati dall'Unione europea
L'Unione europea riconosce che in un modello cooperativo puro il trattamento specifico non aiuto di Stato
Prende atto che anche laddove dovessero essere riconosciuti come aiuti di Stato sarebbero queste le norme italiane compatibili
Per le piccole e medie imprese che vuol dire per otto il novantotto per cento delle cooperative dello cooperative italiane
Considera che anche laddove si sforzasse la piccola piccola dimensione la piccola e media impresa
Ma fosse evidente la la dimensione modesta di mercato gli aiuti sarebbero compatibile e finisce ovviamente
Per focalizzarsi in sostanza sulle sulle poche grandi cotto che erano il vero effettivo bersaglio le nove Coppe nominalmente indicate come il vero effettivo bersaglio
Dell'esposto di Federdistribuzione solo che per poter affermare un criterio dimensionale
Che noi contestiamo
Dopo
L'Unione europea si riduce a dover far l'operazione di pura presunzione a doverne presumere che nelle cooperative con una grandissima base sociale non ci sia il fertilità autenticità di partecipazione
Forse a volte sarà anche vero
Ma non è dimostrato c'è solo una presunzione che non si possa ravvisare l'autenticità cooperativa oltre una certa dimensione questo diventa allora il termine effettivo
Effettivo del confronto guardate che questa difficoltà
Ma questo lo riprendo eventualmente eventualmente dopo
Cosa importante allora intorno a queste considerazioni sul
Sulla posizione che emerge in questo documento europeo intanto
Se mi consentite di usare una situazione di secondo gradi seconda mano forse di terza
Nel suo recente libro su un rebus energetico primo
Analizzando le politiche europee dal
Sulla concorrenza da pochi dal mercato energetico
Ricorda un personaggio di Mark Twain un operaio che aveva un unico strumento il martello
E che pensava che qualunque cosa potesse essere riparata messa apposto rimessa in funzione soltanto trovando e picchiando più
Ed è la considerazione che viene fatta a proposito della
Della della politica energetica quello che fa spesso l'Unione europea
Che avendone la disciplina della concorrenza il suo potere più forte l'unica su cui può prendere iniziative soggette solo al controllo della Corte di giustizia
Tenta di mettere come dire di risolvere tutti i problemi
Politici e di sviluppo economico con quest'unica ricetta di aumentare la concorrenza
Sono che in qualche caso la ricetta sortisce esiti controproducente oppure che in qualche caso si rischia di ottenere
Un risultato di
Riduzione della concorrenza
Nel caso di cui noi ci occupiamo
Una mortificazione del pluralismo imprenditoriale il non comprendere il perché esistono persone che formano impresse con uno scopo diverso da quello
Dia vere dividendo di guadagni e capital gangs porterebbe a un impoverimento dalla concorrenza porterebbe a una riduzione
Di pluralismo imprenditoriale
C'è un punto però da cui noi dobbiamo imparare da questo lungo faticoso confronto che si è svolto con l'Unione europea che continua e che
Aspetti fortemente istruttivo
Dal confronto finisce con l'emergere a mano a mano faticosamente il riconoscimento di un modello mutualistico di un modello mutualistico puro dicono dice chi scrive a Bruxelles
Un modello mutualistico non legato solo
Alla percentuale degli scambi mutualistici come nell'ordinamento italiano
Un'idea più complessa del modello mutualistico nel quale si tiene anche conto della comparazione tra le performances dell'impresa mutualistica le performances dell'impresa capitalistica
Nelle quali si tiene conto
Della effettiva partecipazione e dell'effettivo concorso in concreto alle decisioni da parte dei soci
E di altri indicatori si tiene conto dell'effettiva pratica dei ristorni si ipotizza cosa non sempre è possibile una
Misurabilità del vantaggio mutualistico
Prodotto per i soci si ragiona non sui principi ma sugli effetti
Un caso tipico di questa difficoltà di comunicazione e che per noi italiani risolutivo dire che le riserve indivisibili sono indivisibili e chi è ragione di questo vincolo multi generazionale
Tra generazionale non possono comunque essere trattate alla stessa stregua
Di un reddito normale in una sua di capitali ma dall'altra parte qualcuno osserva che va anche considerato il fatto che intanto che la Società Cooperativa vive
Quelle risorse denominate gli serve indivisibili le utilizza come risorse che può investire
Che possono alimentare la sua attività caratteristica e che quindi
Entro nel
Determinare i suoi livelli di competitività
Io credo che noi dobbiamo anche
Fare una riflessione che va al di là della contingenza e cioè che attraverso questa lunga discussione che ormai i ha mobilitato diversi commissari
Che ha mobilitato diversi Stati membri e ha mobilitato tutto il movimento cooperativo europeo
Sta emergendo
Nella opinione di Bruce belle un modello cooperativo in parte diverso da quello a cui si faceva riferimento ai tempi in cui
Si scrisse fu emanato il Regolamento
Contenente lo statuto della Società cooperative europea
Allora all'ora
Imparando dagli italiani ci dalla legge cinquantanove
E dai francesi che a loro volta dopo la legge cinquantanove avevamo introdotto nel loro ordinamento la possibilità
Di ricorrere all'imitati ISSI mi strumenti di accesso al mercato finanziario
Le nostre nostro solo sul suo inventore
Pochissimo utilizzato quasi per niente fuori dal movimento cooperativo spesso
Dei certificati di investimento in Francia anche lì poco utilizzati insomma in quel momento il tema della modernità del modello cooperativo sembrava quello di aprire alcune maglie
Della cooperazione il rapporto all'accesso al capitale ora
Il tema dominante nel dibattito europeo sembra essere non tanto quello di chiudere questo tipo di Maglie questo sembra interessare poco a chiunque quanto di
Riportare l'attenzione su quelli che sono
Come dire i Caratti ieri e parametri che rendono effettivamente
Non solo nelle norme ma di fatto l'impresa cooperativa l'impresa mutualistica un'impresa diversa da quella mutualistica che fa l'Italia ma
Noi l'Italia dovrà nelle prossime settimane
Corrispondere formalmente assumere un'iniziativa nei confronti
Dei problemi di posti
Da Bruxelles che al di là della complessi argomentazioni di principio di complessi argomentazioni giuridiche di diritto comunitario alla fine si incentra o sui temi
Principalmente sui temi del prestito sociale
Della
Non sostenibile in tassabilità nell'anno sull'attuale degli utili destinati a riserva indivisibile delle grandi Coppa e su cose minori o o parziali
Di minore di minore significato
Intanto però il Governo italiano nel decreto legge in corso di pubblicazione e ha inserito alcune misure che toccano questi stessi problemi
Una modifica dell'aliquota che di Michel la convenienza del prestito sociale
Ma modifica come tutti ormai sappiamo dal dodici e cinquanta venti per cento ipotetica misura media europea della tassazione di questo tipo di questo tipo di strumenti
E e il forte ridimensionamento dell'Area di in tassabilità nelle cooperative di consumo e loro consorzi che scende che scende
Dal settanta per cento trattandosi cooperativa a mutualità prevalente scende al quarantacinque per cento pur trattandosi
Di cooperative a mutualità prevalente
C'è da anche conoscere anche da considerare
Che queste misure vanno in qualche misura ultra petita nel senso che
Bruxelles questo problema della in tassabilità da ridurre degli utili per le coppie non lo pone per tutte le cooperative di consumo
Lo pone solo per la per alcuni casi di
Di gigantismo mentre l'attuale formulazione della norma italiana
Colpirebbe anche piccole cooperative di consumo come non ne abbiamo in paesi di montagna e piccoli comuni rurali dove svolgono un servizio che non che non è offerto da nessun altro che non è in competizione
Con nessun altro
Si possono fare diverse valutazioni ci sono diversi modi di affrontare queste questioni
Per esempio è vero
Che il prestito sociale non è una misura riconducibile all'essenza dei principi cooperativa è una misura in più per bilanciare la sottocapitalizzazione delle cooperative
Così è nata questa misura
Allora bisognerebbe guardando anche dal punto di vista
Della sua utilità e della sua efficacia è cessata e cessata l'esigenza di bilanciare la sottocapitalizzazione delle cooperative
Io potuto fare delle elaborazioni sui dati di Confcooperative perché noi abbiamo i bilanci delle quasi ventimila cooperative aderenti a noi non abbiamo quelle quelle dell'universo ma
Il dato dell'universo non è certo migliore del dato delle cooperativa nuovi aderenti e dalle nostre elaborazioni risulta che le cooperative italiane in tutti i settori
E in tutte le fasce dimensionali
Sono
Nettamente sotto meno patrimonializzate rispetto alle cooperative rispetto alle altre imprese non cooperative
Degli stessi settori e delle stesse dimensioni
Qualche volta sono meno patrimonializzati del quattro cinque per cento a volte del nove dodici pari misura più consistente ma dovunque senza eccezioni
Le cessioni forse riguardano singole imprese ma non riguardano come tale nessun settore nessuna fascia dimensionale
Allora questo significherebbe che le ragioni politiche che portarono a istituire a Stintino è uno strumento
Di bilanciamento della sotto patrimonializzazione non sono ancora venute meno
E che se si volesse concorrere anche sulla leva cooperativa
A dare maggior dare più ritmo più intensità allo sviluppo dell'economia italiana casomai bisognerebbe inventarsi qualcosa
Per accelerare la
La patrimonio la patrimonializzazione delle cooperative e non
Per rallentarla come potrebbe essere in concreto
L'effetto di queste misure che in questo momento vengono introdotto
Però però movimento cooperativo mento cooperativo non difetta di realismo e di capacità
Di adattamento sa anche
Che a volte in alcuni frangenti bisogna accettare delle cose che non si reputano giuste a denti stretti che bisogna
Saper fare di necessità virtù
Però questo ora e il tema Governo italiano deve sulla base della carta vibrato riguardo a Bruxelles negoziare con Bruxelles per difendere
O in qualche misura l'ordinamento quello cooperativo italiano approvato Donaggio Ranza analoga
Quale sarà il punto di caduta di questo negoziato vorrà saprà il Governo italiano sostenere in modo persuasivo e convincente
Che i passi fatti col decreto legge sono un gesto che anche Bruce dovrebbe ritenere adeguato e sufficiente si vedrà poi se per sempre
O meno perché anche il tempo è una variabile che si negozia in questo tipo di rapporti
Con Bruxelles ci sono cambiamenti che si possono fare mandandoli in vigore il giorno dopo e le leggende di Bruxelles raccontano di uno Stato membro che riuscì a negoziare un imprescindibile modifica legislativa nove anni dopo
Ci sono cioè
Come dire nel merito né i tempi nella graduazione modi diversi negoziare i contenuti di una modifica
Che fosse richiesta che fosse effettivamente richiesto da Bruxelles questo il punto su cui
Noi come dire valuteremo lo nelle prossime settimane
L'operato del Governo italiano sul quale faremo le nostre proposte sul quale lo incalzeremo
C'è un tema che avviandomi a conclusione voglio accennare che è più ampio
Ed è il tema di cambiamenti che avvengono sullo scenario
Lo europeo o internazionali in genere
Che spesso sfuggono alla nostra attenzione su cui spesso anche
Le istituzioni nazionali arrivano ad intervenire non non sempre tempestivamente
Sono temi
C'è un cooperatori interpellato per strada considererebbe come dire non meritevoli della sua attenzione presa dalle esigenze immediate della vita dal primum vivere ma destinati prima o poi
A
Ribaltarsi anche sulle piccole imprese
Per esempio che se è vero che l'Europa non c'è non c'è mai stato un obiettivo di armonizzazione delle imposte dirette ma cosa accadrà dopo che sarà andato in porto
Il
Processo di armonizzazione della base imponibile
Per le imposte sul reddito della società
Su cui si sta lavorando perché fino ad oggi
Un eventuale armonizzazione delle imposte dirette troverebbe una difficoltà anche nel fatto che le il modo di calcolare le basi imponibili sole diverso in tutti gli ordinamenti nazionali quindi l'armonizzazione sarebbe
Una finzione darebbe luogo effetti imprevedibili e distorsivi
Ma davvero anche quando si disporrà di una base imponibile standard
Non si procederà in quella direzione forse sarà un elemento positivo di chiarezza forse eviterà che qualcuno venga accusato di non pagare le tasse quando già ne paga quasi quanto gli altri o per certi aspetti
Più degli altri ma questo
Sono temi di grande importanza e che si evolvono senza che vi sia una trasparente
Attenzione dell'opinione pubblica nazionale degli interessi di categoria un un confronto reale con gli interessi nazionali che verranno coinvolti
Faccio un altro esempio più specificamente cooperativo IASS
Tutti voi lo avete sentito parlare tra i vari principi IAS
Già gli ha stravinto ardue
Che eversivo per la cooperazione
Dicono gli otto ore di Astra in tal due che i mezzi propri di un'impresa sono quelli che non corrispondono un debito e fin qui è ovvio quello che un debito ciò che ha richiesto dovesse restituito è un debito e non è quindi
Come dire mezzi propri
Dopodiché dicono quindi poiché in una cooperativa se il socio recente e che l'India del capitale bisogna darglielo il capitale della cooperativa e
Capitale di debito non rientra né i mezzi propri
Quindi ci troveremmo ad aver inventato un tipo di impresa nel quale il suo capitale non è più considerato facente parte dei mezzi propri dell'impresa
Con chi si discute questo problema con in fondo il
L'International accounting Standard Board è un'organizzazione privata di tipo associativo all'ombra
E negoziare sue conclusioni con Fastweb
Con la Confente Aral accounting Standard Board che quello che laboratori i corrispondenti principi statunitensi e a livello di istituzioni sostanzialmente private che si prendono decisioni
Determinanti per il futuro soprattutto delle piccole e medie imprese che non sono direttamente rappresentate in questi ambiti
E l'Europa che poi recepisce nelle proprie direttive queste cose rendendoli vincolanti e una Europa che fa molta consultazione ma poca concertazione
Perché guardo Giancarlo Sangalli perché per la sua provenienza conosce bene gli sforzi della UE attualmente la situazione europea delle imprese artigiane
E delle piccole industrie per conquistare un posto dello stesso rango
Di quella che ora stiamo abissini si Europa
L'Europa un posto le quali il dialogo sociale si fa solo con i sindacati con dissensi Europa cioè con la Confindustria
è giusto corrispondono a prevalenza in Italia l'industria manifatturiera il ventitré per cento del PIL se un Paese meno avanzato un altri Paesi europei
L'industria manifatturiera ben diciannove venti per cento del PIL mi sembra diciannove in Germania viventi in Francia e ragionevole condurre il dialogo sociale che arrivare alle conclusioni
Di di direttive e regolamenti sulla base di una visione industria uscente ricavi non ci vorrebbe una visione più comprensiva più capace di ascoltare valutare altri interessi in Europa
Per questo noi oggi e ne traiamo una
Come dire uno stimolo in più dalle vicende che accadono
Siamo particolarmente impegnati
A costruire un più forte movimento cooperativo europeo l'Europa è piena di organismi cooperativi settoriali che corrispondono
Che riflettono quella presenza cooperativi in tutta Europa e corrispondono ha una tradizione più antica
C'è un'organizzazione europea delle cooperative agricole COGE caccia né una per le cooperative di lavoro e sociali se Coppa
Ce n'è una per le cooperative di abitazione esse Kodak ce n'è una per le cooperative di consumo l'euro coppe uno per quelle tra dettaglianti tipo Sigma Cry Conad che lunga alla
Una delle banche cooperative del gruppo amante Ban cooperative e così via
Ma solo da pochi anni abbiamo cominciato a costruire una rappresentanza cooperativa europea intersettoriale capace di fare della rappresentanza forte del lobbying se qualcuno preferisce
Sui princìpi comuni a tutto in movimento cooperativo
Europeo dobbiamo avere una più grande capacità di affermare di comunicare di dimostrare
La caratteristica propria la diversità di una impresa cooperativa
Nel futuro
Nel funzionamento mutualistico
Nella partecipazione nella democrazia di impresa nell'effettiva partecipazione dei soci abbiamo criticato come Confcooperative negli anni scorsi ma è un esempio di questa posizione una
Iniziativa assunta dalla Organizzazione mondiale delle cooperative Dellai sia i
Che si chiama Global trecento
Non sorga intessere mondiale ha ritenuto utile
Costruire aggiornare far circolare l'elenco delle trecento imprese cooperative più grandi nel mondo
Noi
Eccepiamo questo che ormai lo sanno tutti che le cooperative riesco a diventare grandi imprese
Il problema attuale almeno nel mondo europeo e di dimostrare che anche le cooperative che sono diventate grandi sono ancora vere cooperative forse in qualche caso lo sono ancora di più perché riescono meglio a svolgere
L'attività mutualistica sui mercati
Chiesti globalizzato
Questo del rendere concretamente visibile nel confrontarsi con lealtà con schiettezza anche con spirito autocritico sul tema dell'autenticità cooperativa
E la sfida che noi dobbiamo affrontare come movimento cooperativo italiano al nostro interno e nel dibattito italiano perché se non vinciamo questa sfida non saremmo abbastanza forti
E convincenti per vincere la sfida
Europea
Si dice spesso cari amici se mi consentite di chiudere con una battuta un po'banale ma che spero
Che renda quello che voglio dire
Quando qualcuno propone delle misure troppo severe verso le cooperative o palesemente come spesso accade anti cooperative
Si dice spesso da parte dei cooperatori e più spesso da parte di chi nella politica mondo della cultura interviene a difesa delle cooperative
Che non bisogna buttar via con l'acqua sporca anche il bambino
Ineccepibile
Ma lasciare il bambino nell'acqua sporca non li sa bene
Bambino cresce bene se tenuto pulito e asciutto
E il messaggio vero del nostro confronto con l'Europa e che noi
Guardando hanno gli stessi guardando le esigenze di crescita e l'economia italiana
Confrontandoci con la cooperazione degli altri Paesi europei ne traiamo la conclusione
Che noi siamo ostinati a crescere
Che la cooperazione italiana deve crescere deve in molti settori e in molte tipologie operative ampliare
Rafforzare e rendere più competitiva la propria presenza deve accettare le sfide che vengono in settori non tradizionali
Come quelli delle nuove fonti energetiche della riorganizzazione della domanda dell'utenza di regia della riorganizzazione del Welfare soufflé vasi realmente
Comunitari di sussidiarietà e in tal ti di nuovi mestieri intellettuali in tanti altri campi
Affermare mettere il proprio talento a disposizione della crescita dell'Italia questa è la sfida che deve renderci esigenti con noi stessi esigenti con noi stessi per poter essere
Convincenti
Verso le istituzioni vincenti davanti al mercato grazie e come avete visto
Tenuto fede alla minaccia abbiamo
Grazie al Segretario generale Mannino che è stato di parola rispetta i tempi però a introdotto una serie di temi anzi li ha abbia sviscerati molto approfonditamente una serie di temi che senz'altro
Costituiranno spunti per gli interventi che seguiranno quindi proseguiamo con l'ordine dei lavori che ci siamo dati cioè la tavola rotonda cui partecipano
Anna catasta Presidente del Consorzio di iniziativa europea
Carlo Corazza direttore della rappresentanza della come sono europea a Milano
Pietro Manzini professore dell'Università di Bologna il senatore Gian Carlo Sangalli l'onorevole Giuliano Cazzola rispettivamente membro della Commissione attività produttive del Senato e vice Presidente dalla Commissione lavoro della Camera dei deputati
Permettetemi di ringraziare dalla sua presenza in sale da per la sua presenza in sala senatrice Rita che Dini che ora coopera trecce prestato alla politica a noi piace
Considerarla così e che testimonia il suo attaccamento al tema della cooperazione anche oggi
Può darsi che l'ordine dei lavori che vi ho detto vengo un po'modificato perché l'onorevole Cassola deve prendere un treno diceva poco fa e
A una certa ora dovrà lasciarci quindi forse
Anticiperemo un po'il suo intervento ultima comunicazione di servizio perché ha l'automobile d'altra parte la strada non tutti sapevano che alle diciotto il parcheggio
Chiude
Quindi vi avviso perché io sono uno di quelli non lo sapevo nella
Qui fra la parola subito a
Anna catasta Presidente del Consorzio di iniziativa europea che responsabile di questo studio comparato che vi è stato consegnato all'ingresso
Sulle norme che regolano la cooperazione nel in Europa e quindi in tutti i paesi dell'unione europea
Sì grazie per l'invito
Effettivamente nel svolgere questa ricerca ci siamo resi conto che
L'indicazione che la Commissione da
Nella sua comunicazione del due mila e quattro per il sostegno all'impresa cooperativa cioè quella di migliorare la conoscenza sul quadro legislativo e sui dati della cooperazione in Europa
E ancora un obiettivo da raggiungere e quindi auspichiamo che questo dibattito forse un po'accese convulso di questi giorni
Ci spinga un pochino tutti anche a migliorare questo quadro conoscitivo
Io vorrei innanzitutto sottolineare il fatto che è già stato richiamato dal primo intervento
Che il quadro legislativa in Europa che è molto importante perché è vero che poi ci sono moltissimi interventi a livello anche regionale subregionale
Cito per tutti l'esempio della Spagna anche attraverso le sue
Normative regionali ha arricchito questo quadro legislativo
Non esaurisce diciamo il quadro della situazione europea però è molto importante
Capire come i diversi Paesi europei normano alcuni punti chiave molto delicati che poi sono quelli sottolineati
Dalla comunicazione della Commissione e anche da altri atti comunitari
Ecco in primo luogo il quadro legislativo punto non è omogeneo non si possono registrare le delle tendenze ci sono delle omogeneità ma anche multe differenziazioni
E bisogna subito dire che la Commissione europea
Fino ad oggi e ci rifacciamo ovviamente al Trattato di Lisbona che pur nella
Diciamo dibattito acceso di questi giorni anche sul voto irlandese è in questo momento il punto di riferimento più importante
Ha dei limiti che sono condivisi dai diversi Paesi nell'intervenire su un'omogeneizzazione troppo accentuata
Sicuramente la materia fiscale è una di queste ma anche diciamo proprio una legislazione unica per il sistema cooperativo o per le imprese
Allora e qui anticipo subito un punto che mi sta molto a cuore anche per rimanere in tempi più brevi dell'intervento ovviamente iniziale che mi hanno preceduto che doveva essere più lungo
Io credo che il quadro che ci aspetta al di là della comunicazione della Commissione e su questo spero che il Governo italiano
Intervenga non solo per decreto su una materia così delicata ma intervenga con un processo
Di negoziazione all'interno del Paese con le associazioni cooperative ma anche in un confronto con altri Paesi europei che sono alle prese
Con problematiche simili ecco penso che si vada si possa andare nei prossimi anni
A interpretare positivamente quell'effetto indiretto e graduale di armonizzazione per migliorare
La legislazione europea in tutti i Paesi
A cui tende il Regolamento della Società Cooperativa europea e anche la stessa Commissione
Quindi un ruolo di discussione di negoziazione di negoziazione non per arrivare a un testo unico ma per migliorare complessivamente
Lo status delle cooperative in Europa con particolare attenzione
Al tema della cooperazione nei nuovi Paesi comunitari che come avete visto nella testo che vi è stato distribuito cioè l'esempio della Polonia ma vale anche per altri Paesi
Sono in una situazione di estrema debolezza perché non hanno pure avendo necessità in una all'economia
Che si sta liberalizzando in modo molto accentuato e sta recependo tutto la chi comunitari in materia avrebbero bisogno di uno sviluppo
Del sistema cooperativo anche attraverso leggi nazionali a cui ispirarsi
Ecco quindi vediamo quali sono le tendenze che si possono o riscontrare all'interno delle legislazioni nazionali
E sono tendenze che in qualche modo
Possono essere rilevate analizzando leggi molto diversi fra di loro voglio solo ricordare che in pochi Paesi fra cui l'Italia la Spagna il movimento cooperativo riconosciuto come valore nella Costituzione
In molti Paesi
Ci sono leggi generali Italia e Francia sicuramente le nate nel periodo dopo la resistenza che poi si sono ovviamente
Modificate nel tempo altri Paesi hanno leggi molto settoriali che richiamano anche il frazionamento che veniva Pinin prima sottolineato dall'intervento precedente
Ecco le tendenze sono sostanzialmente due e che poi sono il punto di equilibrio delicato
Che vive il mondo cooperativo
Da una parte l'esigenza di mettere le imprese cooperative in una condizione di parità di concorrenza nelle opportunità di crescita con le società di capitale questi quindi questo sembrerebbe rovesciare no il ragionamento che abbiamo sentito fare in questi giorni
Ma d'altra parte proprio la società cooperativa ma altri documenti della Commissione europea
Definiscono in modo molto preciso la impresa cooperativa come soggetto distinto dalla società di capitali regolamentata da principi di funzionamento che limitano i diritti di proprietà controllo e gestione
Improntati a una aperture variabilità del capitale sociale a una distribuzione equa dei ristorni ai membri
Al controllo democratico a diritti limitati dei soci sul patrimonio qui ritorniamo a tutto il dibattito sulla riserva obbligatoria indivisibile e quant'altro
E al fatto che gli utili ulteriori siano destinati a obiettivi mutualistici o generali di tipo sociale
Allora
Che cosa sta succedendo nelle legislazioni a livello nazionale su questa parte cioè come sostenere la crescita delle cooperative anche portandole oltre il la soglia delle piccole e media impresa né
Quindi certamente le cooperative sono una larga parte delle piccole e medie imprese in Europa però l'intento è quello di diciamo anche attraverso il Regolamento da società cooperative non solo di far crescere questa presenza anche oltre la soglia delle piccole e media impresa e quindi
Allora il primo punto è lo trovate nelle nella documentazione che vi è stato
Distribuita la possibilità di aprire la compagine sociale quindi
Chi forma il capitale sociale delle cooperative sicuramente i soci
Però i soci che intervengono direttamente nella vita delle cooperative e anche i soci che hanno un ruolo diverso la figura del socio so inventore si sta sostanzialmente
Allargando sta apparendo in molte leggi in forme diverse cito per tutti la legge spagnola ma anche la legge francese
E con possibilità di intervento anche per persone ad esempio nel caso francese che non intervengono direttamente nella vita della cooperative ma possono essere interessati agli obiettivi generali della cooperazione
L'altro punto e per brevità sono molto sintetica ovviamente è il fatto di permettere alle cooperative attività verso i non soci quindi attività verso i terzi
Questo è un punto pochino più controverso però diciamo che anche questo appare con una certa forza negli ordinamenti
Che sostengono la cooperazione un po'in tutti i Paesi
Sicuramente questo poi un effetto a sua volta nel secondo punto che affronterò brevemente cioè il carattere cooperativo dell'impresa
Perché questa componente di attività verso terzi
Ovviamente deve rientrare nel Governo di partecipazione democratica così come la prima peraltro la partecipazione democratica la partecipazione di soci dove sovventori che di solito ha un limite
Nella capacità di voto poi negli organismi della cooperativa
E però è un punto molto delicato anche per quanto riguarda ad esempio il trattamento fiscale il Portogallo voi sapete con l'Italia
Condivide un po'questa normativa fiscale un po'diversa per le imprese cooperative però con limite che riguarda solo le attività fra soci fra membri della cooperativa
E quindi questo è un punto molto delicato perché le cooperative non possono non rivolgersi nelle loro attività di mercato verso i terzi nello stesso tempo bisogna capire come il ritorno viene assicurato in termini mutualistici
E infine come si diceva la crescita le dimensioni le fusioni l'accesso al credito e così via
Questo è un primo filone di modifica che riguardo un poi tutti i Paesi
Non mi riferisco appunto i paesi al legislazioni dei Paesi di nuova adesione meno alcuni casi vi è ad esempio ad alcuni Paesi che hanno una tradizione molto più legata all'impresa cooperativa agricole sociale come può essere la Grecia eccetera ma guardo un po'alle punte più avanzate
L'altro ambito di intervento è quello della potenziamento del ruolo economico e sociale
Delle cooperative che più volte richiamato anche dei documenti comunitari sia in termini di sviluppo locale sviluppo agricolo ma anche come accesso ad esempio I giochi per i giovani per le donne alla forma impresa
Capacità di mettersi sul mercato effetti occupazionali e quant'altro
Bene in questo senso in molti paesi si va verso un sostegno esplicito ad esempio le cooperative sociali anche qui con la possibilità in alcuni casi cito ancora la Francia
Per la possibilità di comporre delle società miste fra cooperative sociali e amministrazioni pubbliche
Eccetera che quindi portano un'evoluzione ulteriore della della presenza della cooperazione in questo settore
Oppure le cooperative di abitazione con tutta una serie di sgravi che possono intervenire
Sulla funzione di housing sociale che queste cooperative hanno così come nel campo agricolo
I punti principali che riguardano questo secondo ambito sono ovviamente il carattere della mutualità quindi come si misura la mutualità mutualità prevalente eccetera il tema della governance anche se più o meno
In tutte le legislazioni principio fondamentale è una teste un voto poi i soci sovventori altri dai soci di reti diciamo hanno una partecipazione più limitata
Alle attività di voto e infine i meccanismi di controllo che come si diceva sono molto differenziati in alcuni casi sono affidati di fatto
Alle cooperative e alle associazioni cooperative altri casi sono invece esternalizzati
Ecco sul fisco quindi il punto diciamo critico e è proprio un po'quello che ho sottolineato prima
Come ragionare per cercare di portare avanti una linea positiva sulla un'armonizzazione che guardi appunto in avanti
Io credo che sia necessario uscire un po'da questo dibattito sugli aiuti di Stato verso un settore specifico e verso aziende di una certa dimensione
Certamente bisognerà che il Governo italiano risponde e mi auguro come ho già detto prima che non lo faccia per decreto si prenda il tempo necessario per un confronto
Preciso con le associazioni
Del cooperative e apri anche questo confronto a livello a livello a livello europeo
Credo che il punto di equilibrio a cui dobbiamo pensare al di là di questa procedura che ne è ancora stata aperta nelle sue forme conclude non è ancora conclusi ancora un procedura aperta quindi abbiamo tutto il tempo insomma
Di ragionare è proprio quello di comprendere come
In una mercato in cui la società cooperativa non può che crescere anche se non tutte le società cooperative cresceranno perché poi ci sono dimensione diverso in settore diverso si eccetera eccetera
Però secondo me dobbiamo puntare a un anno marginalizzazione dell'iniziativa cooperativa quindi dobbiamo puntare a un sostegno forte
Sia possibile sempre di più potenziare gli strumenti di partecipazione dei soci anche ampliando diciamo così un po'la connotazione
Dei soci e cercando di lavorare molto anche sui sistemi di governance
Grazie alla dottoressa Cattaneo sta segue come del programma di intervento del dottor Carlo Corazza che
Oggi presento un po'la voce
Della Commissione
Europea e che
Ci auguriamo ci dirà che non è così come ci hanno detto fino adesso le cooperative possono crescere restare mutualistiche perché anche leggendo quella nota del diciassette la Presidente Ruffini collegato insomma sui demonizzato
L'abbiamo interpretato un po'tutti così insomma non disturbare il manovratore fare mutualità nel piccolo
E se cresce un problemino
Dunque intanto premetto che ringrazio
Sia per l'invito la invito mi è stato rivolto ovviamente sapendo che io non mi posso bilanciare sul caso concreto questo luogo davamo tutti per scontato nel nessun funzionario della Commissione
Tanto meno forte neanche il commissario autorizzato a parlare di un caso perché per problemi
Tutela dell'economia del mercato
Quello che vi posso dire che sicuramente la Commissione non non va col martello sicuramente la Commissione non ha non ha un dialogo bilaterale solo con le varie con industrie con i vari sindacati e la Commissione cerca poi ovviamente siamo uomini sbagliamo anche noi magari ci sono lobby più efficaci altre Nobel senso buono senza mai
Come utilizzare un termine lobby sentenza insomma perché con quelli che ci aiutano a fare bene il nostro lavoro cioè i portatori di interesse posta noi
Ovviamente tenere la barra sull'interesse generale o però le posso assicurare che la stragrande maggioranza dei dei politici europea sarebbe dei membri del Collegio dei funzionari hanno a monte cerca interna bare in questa direzione
Quindi effettivamente quello che è stato detto finora che la Commissione europea
Va nella anche nella sua ultima comunicazione che a me rassicurante la prima volta in quella Commissione aveva su quali cooperative riconoscere una realtà importantissima i numeri sono sono giusti per la mandi
Gli oltre cento cinquanta milioni di soci parliamo di quasi tre milioni di lavoratori fa alla diritto ci tutto trecento mila cooperative quindi più di quello che costa citata
Immaginate il se l'organismo come la Commissione europea che ha come Obiettivo di gestire più grande mercato al mondo di far crescere occupazione
La coesione regionale l'accollarlo allo sviluppo rurale e sa che la cooperazione fondamentale per raggiungere questo tipi di obiettivi
Guarda con sospetto pregiudizi negativi o in qualche modo fastidio un problema con cura la cooperazione voi sapete come so io che già una volta la Commissione ha perso da condannata in carenza
E fu quando mise in un cassetto una denuncia per aiuti di Stato al servizio pubblico radiotelevisivo di varie televisioni
Alcuni dati né denunciante vi potete immaginare
Ovviamente noi siamo i guardiani del Trattato verdure trattato sia i guardiani della legalità europea non ci possiamo permettere di mettere anche assetto un bel niente e quindi se ci arrivano delle denunce circostanziate l'analizziamo ovviamente
Con con un massimo di di professionalità che che la Commissione ove a se non basta la professione darà come sono perciò un tribunale del GMES stanza c'è una corte che fa da Cassazione questa cava che la Corte di giustizia e con i migliori al tra cui il nostro giudice che ti pensava che uno dei migliori giuristi europei
Abbiamo un ex funzionario della concorrenza ammalora milanesi che al Tribunale di una stanza voglio dire se poi la Commissione dovesse fare degli errori che posso cedere voi
E lo Stato italiano ha sicuramente si difenderà come come come finora certo io a tutte le volte che ho accompagnato il commissario plus in Italia
Devo dire negli incontri si è sempre parlato di questo problema ho trovato alla commissaria Crus molto attenta alle alle ragioni delle cooperative ovviamente pienamente consapevole del suo ruolo istituzionale che
è vero noi non siamo Martella questo bisogna ripeterlo a voi se e senza Alberto Clò in un momento in cui presenta un libro salta applaudito da da alcuni rappresentanti dell'industria del gas e quindi non fa
Probabilmente c'è da dire anch'essa insomma che a Tiziano sparare sul manovratore che
La concorrenza in certi settori serve veramente nel fare veramente di più io sono abbastanza
Preoccupato delle pressioni che stanno arrivando sulla mantenga perché probabilmente non ci sarà una mano in proprietario penso che chi capisce di mercato che analizza seriamente la questione delle reti del gas
Sia d'accordo con la Commissione europea cioè che una separazione proprietaria ci vorrebbe
Sa indebolire ci a delegittimare una politica di concorrenza che fatta con mansioni di Nicola Marzia serietà prima da Mario Monti prima dall'Amministrazione anni Crusco la massima serietà buona volontà
Perché a volte tocca anche Daddy degli interessi che sono più vicine non si fa una cosa che che veramente quello mette in discussione un obiettivo di interesse generale molto importante
Quindi sarei molto attento a citare alcuni libri che sicuramente sono libri di parte che ha una visione di parte vuol dire concorrenza ecco detto questo penso che di più non c'è bisogno di di aggiungere da parte mia su quello che è stato finora detto poi ovviamente sono a vostra disposizione Mazza si trova
Vogliate chiedere ovviamente nei limiti di quello che vi posso dire
L'invito che mi è stato fatto oggi molto gradito mi è stato fatto prima nel no dell'Irlanda quindi non è ancora più gradito prima insomma oggi siamo tutti un po'più maestri
è stato ritardi molto rapidamente insomma anche perché ultimamente ci hanno ricordato che meno parliamo meglio molto rapidamente uno scenario di di di
Quello che si apre adesso insomma
Si sta aprendo una presidenza molto importante io sono stato a Parigi con i colleghi del delle altre rappresentanze in Europa abbiamo incontrato vari ministeri
La buona notizia è che siamo nelle mani di una presidenza solida di uno stato sordo che non è assolutamente euroscettico ero pessimista che cacciato nel tempo il Ministro degli affari europei l'ex direttore di gabinetto di stesure
Di dividerò Zappa in campo una presenza lucida consapevole delle enormi difficoltà in cui si trova in questo momento
Con delle priorità chiare e precise che sono quattro e sono molto semplici sono
La revisione del del Trattato che da lì si parte sempre soldi
Che che ovviamente si fonde con la revisione della politica agricola OPA che come sapete in questo momento sta scendendo ma è sempre al quaranta per cento circa del del bilancio europeo
La politica di immigrazione dove c'è un comune sentire in tuttora OPA non si è parlato del Ministro Maroni posizione Ministro Maroni sono vere posizione abbastanza omogenea a quella degli altri ministri del Bellintani forse al
Fossero con sarà sorpreso però
Di di fatto la la la la paura delle opinioni pubbliche che si riflette sulle stanze politiche cioè va governata va gestita abbiamo il pane ne parleremo due minuti ci sarà il tempo di questo la politica energetica dicano ai campetti climatici che è in questo momento l'asse portante di tempo il crocevia di tutte le politiche europea
E la difesa che è una priorità che sta molto a cuore alla presidenza francese
Che ha una grossa industria dello dell'armamento come alcuni nostri Stati membri tra cui anche l'Italia e ci a Finmeccanica tra società di punta in questo settore
Prima di approfondire molto brevemente queste quattro priorità un breve punto su su Dublino vivamente no perché minimi tocca a me
Innanzitutto io sono convinto che il voto di Dublino sia sia pesante soprattutto perché ha un legame indissolubile con l'anno referendum francese olandesi del giugno del due mila cinque
Il che rende affrontare il dopo Dublino contesto completamente diverso a all'altro no che c'era stato di Dublino contasse compente diverso si è formato un'opinione pubblica europea il che non latte una cosa molto positiva a mio modo di vedere
Dall'altro ovviamente bisogna tenerne anche conto che se c'è un'opinione pubblica e questo viale pubblica europea l'analisi non è soltanto mia faccio riferimento anche ad interagire Biondi di Bonanni
Repubblica se formata lo sulla spinta di eventi internazionali molto forte che hanno dato proprio l'altro senso anche della paura allo stomaco degli europea di esso in qualche modo sulla stessa barca Torri Gemelle gli attentati terroristici anche in Europa a Madrid a Londra
Una forte opposizione anche inglese alla guerra in Iraq quindi ma una una sorta di di di di dialettica molto più forte di quella che c'era stata prima con l'Amministrazione Clinton con gli Stati Uniti
No che glielo veste annientati antiamericani per carità però c'è stato un dissenso europeo
Abbastanza abbastanza rilevante su alcuni punti che hanno caratterizzato almeno alla prima parte dell'Amministrazione
Dall'Amministrazione Bush questo comune sentire di cui ha già parlato sull'immigrazione
La sensazione di di di di essere una
Un mondo non dico di privilegiati e qui c'è tanta gente che che chiede che cominciare seri problemi però di di avere un mondo ancora più disperato anzi disperato che prima le porte di di rendersi conto che che è un problema comune da gestire comma
E poi il pianeta che cambia il clima che cambia che è una cosa che sentiamo un po'come comandi come fosse nell'aria quasi un anno faremo amica ci sente e ci rendiamo conto che il pianeta
Sta perdendo il suo equilibrio in qualche aspetto è in questo e se è questo l'opinione pubblica europea assolutamente diversa dal dal dall'opinione pubblica americana salvo alcuni esempi in California o in altri con altri Stati
O da quella cinese che ancora non c'è su questo da quella indiana un sondini quella delle altre che Moggia pone riguarda gli altri grandi economie
Questa opinione pubblica
Ah perché può aver votato no in Francia in Olanda e Francia non andarci ASP sicuramente Francia c'è stato un voto anche di critica Chirac c'è stato un voto del di una parte della sinistra preoccupato degli effetti della globalizzazione
Ci è stato voto gli agricoltori che hanno paura di perdere dei privilegi delle baby parte bilancia che dico
Non l'hanno destato molto legata all'immigrazione ogni ogni Paese ha avuto il suo di assegni avranno dai Lanzichenecchi che emerge anche gli agricoltori lavoratori di ben lenti l'Irlanda dopo vari anni di di è stata paragonata come sapete hanno a Tigre celtica
è in qualche modo in una fine un trend più negativo come anche la Spagna del raìs cominciare una crisi immobiliare molto seria
Sono varie cose che si sono salvate insieme ma però io distinguerei i fattori di carattere economico interno che sicuramente hanno avuto un peso forse hanno avuto anche un peso determinate dai fattori che riguardano noi ovviamente può e non dobbiamo cercare di dare risposte
Io non sono tra quelli che pensano demandare all'ambiente le ratifiche dovrà andare avanti ma non è che loro OPA sentisse si prende il treno su una riforma così importante fatta ha seguito era largamente in funzione allargamento
Che prevede un Vietti amento rafforzamento della democraticità che ci sono almeno tre punti su
Bicameralismo perfetto tra al Parlamento europeo e Consiglio dei Ministri il ruolo dei Parlamenti nazionali che vi assicuro i francesi ad esempio vedono molto molto forte dove con quaranta del trentuno non torno indietro Hezbollah
E l'iniziativa popolare dirette che presenta delle forze politiche con una lega dovrebbe piacere tra competente questo Trattato migliora processo decisionale lascia gli Stati la lavoro grosso anzi rafforza
Non sono tuttora la politica estera di difesa rafforza il ruolo degli Stati ulteriormente rafforza il ruolo del grande Mondher democratica di trasparenza non è un trattato che in teoria deve dispiacere al cittadino però se il cittadino votano no
è chiaro che che che qualcosa è successo
Io credo che il
Per quello che ci riguarda non c'è per il no che che che che è stato contro di noi credo che cittadino vogliono Europa che dimostri di più di avere un valore aggiunto e che se che dimostri di più di saper gestire la globalizzazione
Credo che il buonsenso comune fa capire a tutti noi che dei problemi come i cambiamenti climatici con una politica di immigrazione
O come la gestione di un mercato globalizzato Condello avvenne quando avvertì o la Banca mondiale il Fondo monetario non sono gestibili a livello di politiche nazionali
Secondo me sono pochissimi quelli che veramente sono così alienati dalla realtà da pensare che lo Stato nazionale o meno rompono roba debole
Ovviamente gestire questo tipo di problemi
Però cito io stesso tempo diceva io ho dato una perdita di di sovranità devo comunque sottostare alcune regole comuni magari io piccole Rolando mi piacerebbe piazza indipendente sono pronto a sacrificare tutto questo però voglio avere dei risultati
E forse loro OPA dei risultati negli ultimi anni che sono a critica che faccio anche la mia istituzione voglio dire non è che c'è solo il Consiglio Parlamento anche la Commissione ha un ruolo molto importante col diritto iniziativa quindi non è che non ci mettiamo fuori dalla
Forse sulla gestione del del del del del mercato generale forse qualcosa c'è da rivedere forse come dicono le adesso moltissimi mesi forse ci vuole più reciprocità sugli standard ambientali esso restando al sociale
Forse abbiamo gestito le procedure anti dumping ci siamo spaccati troppo sull'anti danno anzi la mia è una regola non va bene votare però
Tenete conto che se una scarpa entra con una confondo con un vantaggio di del venti per cento che è stata prodotta in un'ampia in greco il venti per cento non non non non è un capriccio europeo
Mette già andazzo e l'applicazione di una regola di certi fredda
Su questo loro OPA è stata associata ha riflesso le contraddizioni tra attratta da traspaia Tura reale tra alcuni Paesi nordici come i Paesi scandinavi l'Inghilterra che era un tipo di economia ormai molto centrato sui servizi e dei Paesi che avrà ancora
Fortissimo legame col settore manifatturiero
O altri dove l'agricoltura ancora a livello culturale a una un ruolo centrale
Parlando con il vice Presidente del del andrebbe la Confindustria francese
Non ci ha confessato candidamente che sulle quando la Francia si pronuncia Aldo Brizio o Doha Round o sulle negoziale sul bilancio in materia agricola loro nuova provoca
Perché non vogliono in qualche modo far dispiacere i loro cugini che si occupano di agricoltura
Stazione così è singolare in Italia non è pensabile Confindustria non enti non negoziata da Coldiretti quando si parla di spostare decine di miliardi di euro da
Alcuna voce in bilancio e magari mette lo sono in azione ricerca o energie rinnovabili
Quindi
Cioè qui c'è tanto lavoro da fare per per dimostrare che che che effettivamente nel mondo difficile che che ciò spetta noi possiamo effettivamente giocavamo
Chiudo rapidamente parlando delle quattro priorità della della presidenza francese dei nodi più importanti di
Di queste quattro priorità allora sulla revisione del bilancio e quindi sulle al check sulla diciamo sulla riallocazione dei fondi agricoli
Io non non vedo una grossa evoluzione della posizione francese onestamente
Vedo invece una grossa pressione oggettiva che viene dalla politica energetica
Nel senso che come ha detto chiaramente la la la Commissione europea la politica energetica e di lotta che a mente climatici come è stata impostata quindi con quel target venti venti venti e dieci
Molto ambiziosi pensate che l'Italia
Che è stata in qualche modo negoziato abbastanza bene dovrà
Passare a una quota del diciassette per cento di energie del rinnovabili entro il due mila venti questo antociani credo il sei per cento scarso di cui una buona componente di idroelettrico quindi con immagini che recita
Molto molto bassi
Questo questi target qui o si affrontano con le mani forti con molta decisione sposta concordano con la rivoluzione industriale culturale oppure molto difficilmente l'Europa sarà in grado di dare un segnale forte al resto del mondo alla propria
Abbiamo calcolato punto cinquanta miliardi di euro se questi soldi se non diamo un segnale forte anche all'interno del nostro bilancio dicendo va bene abbiamo un bilancio di seicento miliardi di euro e rotti ottocento miliardi e rotti
Ne prendiamo venti trenta all'anno le ventilando e spostiamo su l'innovazione e ricerca politica di di competitività finalizzata a questo obiettivo centrale che ci siamo dati
Che non è rischiamo di non apparire credibili escono e ci sarà una forte pressione sulla Francia e sugli altri Paesi che come la Polonia che timbrano difendere ma
Ovviamente questo è un processo lungo che dura quattro cinque anni
Però fra quattro cinque anni aspetta deve di nuovo una grosso scontro con l'Inghilterra in cui io credo che ci sarà anche l'Italia questa volta che pago un miliardo di euro direbbe it il terrore ogni anno
Per per per perché per per una ristrutturazione seria del
Del bilancio
E su e sulla politica agricola chiaramente il dibattito questo evento
Che ci ha sempre più parte del mondo che non c'è abbastanza soldi per comprarsi le materie prime agricole questo ovviamente non è un problema economico è un problema sociale è un problema di
Disequilibrio mondiale quindi con tutte le conseguenze che ne
Immigrazione sicurezza vi ho già accennato al Ministro dell'emigrazione francese ha proposto un patto per l'immigrazione in qualche modo
Trovando le lei adesione degli altri suoi ventisei colleghi la Commissione europea qualche giorno fa ha proposto un programma di lavoro per i prossimi cinque anni che si fonda
Su un principio di immigrazione uguale a prosperità nel senso che non è senza mirati in certi settori non non non andiamo molto lontano su un principio di cooperazione senza che per controllare le frontiere esterne
Per gestire un fenomeno che ci tocca tutti specialmente con Schengen abbiamo bisogno di cooperare tra di noi e Stati membri di mettere insieme le risorse anche perché non tutti gli Stati membri a uno stesso numero di frontiera
E sul principio di sicurezza di legalità ossia che nessuno deve più entrano roba se non la rispettando le regole che ci siamo posti perché possa entrare
Su basi questi tre principi ci sarà una serie di misure anche normative che verranno poste in essere naturalmente sapete tutti che senza il Trattato di Lisbona
Queste misure saranno più legata a una cooperazione entra governativa che è un meccanismo comunitario che coinvolge anche il Parlamento con un ruolo forte e questo è un peccato però se non entra in vigore Lisbona
Sarà così su energia sulla lotta Carmen piegati energia ho già detto forse vale la pena di sottolineare legame fortissimo caccia tra questa politica è la strategia di Lisbona
è il fatto che in Francia nel senso che noi puntiamo su un ritardo oggettivo degli Stati Uniti della Cina dell'India che invece su altri settori come avere ingegnere educazione eccetera sono stanno Anzano dalla Panda anche più di noi
Fatto che loro hanno preso meno sul serio forse punto perché l'opinione pubblica come ho detto prima era meno sanziona preso meno sul serio questo problema è questo l'occasione per noi
Per avere un vantaggio competitivo fare un esempio concreto se non facciamo un frigorifero che consuma di meno allo stesso prezzo anche leggermente più caro se lo comprano anche cinesi perché è un problema che toccherà
Scusato fatto adempio molto terra terra però insomma
è quello che fa capire meglio e l'altra cosa importante che è stata detta la presenza francese
Forse bisogna ragionare sul mettere dei target obbligatori a Lisbona perché con bensì Markette un'analisi non vincolante eccetera non siamo andati lontanissimo rispetto almeno alla alla pressione
Che abbiano due parole ancora e chiudo sulla sulla difesa
I francesi hanno appena presentato un libro bianco si tratta di creare un mercato europeo della difesa quindi
Con un approccio molto economico in cui gli elicotteri glieli gli aerei da trasporto e via dicendo siano compatibili a una difesa comune
Con la possibilità anche fare di gare d'appalto per tutti gli Stati membri su questo la Commissione sta anche lavorando con quindi è una degli standard comuni è un'interoperabilità
Del
Del sull'INAIL Mediterraneo salto per brevità ma come potete immaginare alla Francia interessa molto si sono reali nati all'idea sul forti pressioni tedesche inglesi all'idea che
Non solo i pesi che che che hanno Mario sul Mediterraneo
Possono essere membri dell'Unione mediterranea ci sarà una riunione molto interessante adesso a luglio a Parigi dove partecipano quasi tutti salvo Gheddafi forse mancherà anche presidente algerino ovviamente per la italiane
A un'occasione importante per spingere sul rilancio vero mettere più soldi sul Mediterraneo questo mentre sono solo dodici miliardi di euro su tutta la politica di vicinato quindi anche a debba Gian Luca Rana eccetera eccetera
Concludo dicendo con con un hammam un breve messaggio così questi giorni ho sentito degli editoriali molto duri di vari giornali socialmente qual nord
Mi si accusava l'Unione europea in generale la Commissione perché variasse burocratica senza valori di voler amalgamare popoli comune mezzi mozzarelle e via dicendo per carità io io trovo che le che le critiche le critiche serie costruttive durezza non siamo sono il pane di di di qualsiasi cosa quindi
Ben vengano sono un po'spaventato da alcune reazioni oggettivamente demagogiche c'era gente la la la polemica decentra oli che non misuriamo cetrioli pomodori eccetera
Forse avremo sbagliato io sono un po'tre maledetti regolamenti che dovremmo svolgere domani pronto stiamo anche facendo
Però stiamo attenti che loro passiamo noi ce la barca su cui stiamo tutti chiunque fa impresa chiunque sia al consumatore cioè non è non è che loro OPA non burocrazia lontana gravava siamo tutti noi cittadini che pagano le tasse che lavoriamo eccetera
Soprattutto l'unica critica io non accetterò mai sul loro pagano la parola valori reca è nata con sacrificio e gente che è stata l'esilio che è stato in prigione
Che si è battuta per ricostruire su valori di laicità ovviamente laicità che siamo ventisette Paesi abbiamo milioni di musulmani nel nostro territorio eccetera quindi la città per forza libertà Stato di diritto democrazia abbiamo creato un enorme spazio economico crediamo nel nel nella nella libertà di commercio in tutto il mondo in questione sono valori
E questo metodo comune di non metterci a litigare sulle materie prime non metterle in Comune gestire i problemi comuni come come sono problemi comuni per trovare soluzioni comuni se come è un metodo che ha un valore in sé
E che va rinforzata di cui dobbiamo essere fieri e vi ringrazio per l'attenzione
Grazie a lei per un momento ci ha fatto ricordare linguaggio che credevamo sepolto che era quello di
Schumann di Adenauer di De Gasperi ma vanno fecero l'Europa farà così dopo ci siamo un po'abituati tanti ragionamenti le banche centrali si perdonerà prima
è un po'inevitabile scivolare sulle considerazioni un po'più ragionieristiche
Per motivi di i lavori di somma io darei la parola all'onorevole Giuliano Cazzola che poi
Deve scappare vicepresidente Commissione lavoro della Camera dei deputati
Grazie Presidente
Grazie anche alle tre centrali cooperative per l'invito
E per l'aver l'aver potuto partecipare a questa conferenza dove ho potuto anche a prendere e una serie di cose importanti io chi mi conosce lo sa
Mi occupo di di altre di altri problemi di altre materie
Mi occupo di lavoro mi occupo di problemi di welfare
E quindi diciamo non è che sia è particolarmente competente sulle questioni della cooperazione
Anche se grazie al materiale che mi è stato fornito in questi giorni alcune idee Mele me le sono fatte e sono anche in grado
Di prendere nella nei vostri confronti anche alcuni impegni
Nel ruolo che sono chiamato a svolgere ovviamente un ruolo
Diciamo abbastanza secondario rispetto rispetto a le le Commissioni che si occuperanno in prima battuta della conversione in legge del del decreto
Che contiene anche le norme nuovo regime fiscale della che riguarda il movimento cooperativo quello
Oggi abbiamo appunto la fortuna di avere tre questioni che due questioni che si sposano questa
Questo nuovo disciplina fiscale che riguarda alcuni settori del movimento cooperativo e la lettera e la lettera preliminare della della Commissione europea che chieda al nostro Paese una serie di spiegazioni
E che fornisce anche lo ricordava relatore
Alcune alcuni punti fermi alcuni punti fermi abbastanza interessanti nel nostro nel nostro dibattito
Quindi del bionde le poche cose che dirò cercherò appunto di di fare alcune valutazioni tenendo conto tra l'altro e di un'altra questione
Non di imbarazzo ma comunque un'altra questione
Di difficoltà che quello appunto di essere un rappresentante della maggioranza il cui governo ha ha partorito questo questo provvedimento
Questo provvedimento che tuttavia credo sia stato colto con un equilibrio
Che risponde alle considerazioni che faceva Mucchetti ieri all'invito anche che facciamo che che ieri
Nella nella sua rubrica sul corriere Della Sera quando invitava lei il movimento cooperativo a ad essere aperto nei confronti di questi di questi problemi
E apporre magari delle questioni di carattere più generale
In in in prospettiva
Ecco la lettera della della Commissione
Indubbiamente indi interessante perché
In sostanza sgombra il campo da un da un ragionamento che riguarda l'intero movimento cooperativo
Nel senso che si riconosce all'intero movimento cooperativo un regime giuridico specifico
E quindi si riconosce una
Una una possibilità anche di a vedere delle regole delle regole di carattere particolare mentre invece
Vengono individuati alcuni casi che sembro discostarsi da questo modello puro di cooperative mutualistiche
Un modello di cui vengono indicati i criteri di queste cooperative mutualistiche se mi consentite forse lo dico con anche un c'è una certa dose di esperienza ma mi sembra che questi criteri sono criteri un po'datati
Sono criteri che si attagliano a un un tipo di di di di di di aziende ed istituzioni cooperative
Destinate probabilmente rimanere piccole
Di qui anche
La vostra domanda ecco se le cooperative possono crescere e tutto sommato
A
Diciamo guardarci l'ombelico in qualche modo nel senso che il rapporto il rapporto con i soci il rapporto il rapporto di favore cioè nei confronti degli aderenti diventa un elemento un elemento predominante tra l'altro
Da questo punto di vista
Il nucleo penso che voi l'avrete notato ma il punto settantuno
Laddove sostanzialmente la la Commissione la lei del nella nella sua lettera individua il decalogo mutualistico
Decalogo mutualistico e non mi pare che ci sia un un contenuto giuridico
Quanto piuttosto un continuo un contenuto fattuale un contenuto un po'comporti comportamentale insomma
E questo indubbiamente un un elemento importante nel giudicare delle situazioni ma come diceva per altri relatore e anche molto problematico
Si dice per esempio la cooperativa Real deve realizzare
Un'alta percentuale di fatturato nel proprio e per questo è un magari è un criterio che può avere anche di elementi di oggettività ma ci sono una serie di criteri per esempio di partecipazione
Di partecipazione di frequenza dei rapporti con i soci che non sono facilmente facilmente misurabili
In ogni caso credo che sia importante focalizzare aver focalizzato nella lettera
Le qual è il il termine il termine su cui e qual è quella di settore su cui su cui ragionare vedere cioè quali sono le fattispecie laddove un certo regime fiscale può prefigurare
La la l'il rischio quanto meno degli aiuti di Stato
Ecco mi pare che da questa vicenda da questa chiamiamola fortunosa quantomeno coincidenza di eventi
Posso venire una domanda
Una domanda
Su cui io cercherò anche voi di costruire un percorso e un impegno
Ecco e mi pare di aver colto questa domanda nelle parole del relatore
Cioè visto che oggi noi abbiamo
Una Commissione che investe il Governo italiano
Di alcune considerazione e chiede al Governo italiano alcuni chiarimenti rispetto ad alcuni dati di fatto
Individua anche alcune alcune attività
Attività svolte da da un un particolare settore
Qualitativo del del movimento cooperativo che possono appunto prefigurare aiuti aiuti di Stato diversamente ecco da altri interventi che il la lettera chiama
Compatibili con il mercato comune europeo
Allora
E possibile domandarsi e domandare al Governo italiano se
In grado di sostenere
A Bruxelles
Di
Aver cominciato a provvedere rispetto ai rilievi che vengono dalla comune dalla dalla Commissione europea
Cioè che le norme le norme le nuove norme fiscali che eventi che vi vengono calate su alcuni settori che vengono tra l'altro anche usate per certe finalità della manovra stessa
Possono costituire una risposta alle domande che vengono dalla
Dall'Unione Europea possono consentire al Governo di dire caro Unione europea noi riceviamo riceviamo questi due considerazioni e a questi due considerazioni rispondiamo
Con una serie di argomentazioni ovviamente che possono essere più ampie ma rispondiamo con alcune misure che stiamo adottando nel nostro ordinamento
Ecco se questa sia questa domanda se a questa domanda si dà una risposta positiva
Io credo
Che
Si potrebbe
Si potrebbe anche
Impegnare in Parlamento il Governo europeo il Governo cioè nei confronti non europea
Cioè magari anche con un ordine del giorno
Quello del giorno che abbia anche delle caratteristiche brevi bypartisan
E impegnare il nella nel nel momento in cui il Governo il Governo affronterà la conversione in legge del decreto o l'approvazione
Legge del del o l'approvazione del disegno di legge ci potrà anche cercare cioè di inchiodare il il Governo italiano di impegnare il Governo italiano
A rispondere
Attenere una posizione una posizione ferma dei confronti europea facendo valere i provvedimenti che intende prendere in questa manovra
Ecco se così è io credo che per esempio una un ordine del giorno specifico la Regione fece che venga posto in votazione
Alla Camera per quanto mi riguarda ho al Senato per quanto riguarda
I colleghi che sono qui davanti potrà servire a questo a questo scopo Grassi
Grasse onorevole Cassola
Ci auguriamo che questo sia già
La prima strada sulla quale si possa lavorare
Nereo ora la parola al professor
Pietro Manzini professore dell'Università di Bologna esperto di diritto dell'Unione europea
Grazie ringrazio sempre questo invito a a questa
Interessante dibattito sulle cooperative io
E in particolare sulla provvedimento su questa lettera inviata alla Commissione io temo di avere
Di aver affidato il compito un po'ingrato DD di esprimere un parere un parere tecnico qualche riforma riflessione tecnica su questo provvedimento
E cercherò di essere sintetico di essere il più qua il più chiaro possibile voglio però iniziare
Con una una brevissima risposta alla rappresentante
Della Commissione della Commissione europea stato troppo se a volte la Commissione è troppo severa con con se stessa e forse
Nona una non esprime chiaramente che tutte le responsabilità su provvedimenti e non non
Popolari non è della Commissione bensì
Dei Consiglio dei Ministri e del Parlamento europeo che in ultima analisi sono quelli come ha ricordato che adottano gli atti quindi la Commissione propone
Ma chi dispone in Europa sono in buona sostanza il consesso dei Governi e il Parlamento europeo che
Formato da persone che noi abbiamo mandato a Bruxelles e che quindi
Forse dobbiamo ricordarci e ricordare poi i nostri rappresentanti politici che che ciò che decisero Bruxelles e realtà
Deciso in particolar modo dai nostri rappresentanti politici
Detto questo tornando rapidamente alla questione del del provvedimento della Commissione direi che
Per non sempre ma talvolta effettivamente la Commissione usa il martello e io ho l'impressione che qui
Insomma un po'di Martello sia stato usato nei confronti del meccanismo delle cooperative
Non perché ma ricordo molto sinteticamente e semplicemente mi scuseranno quelli che conoscono bene la materia
Di che cosa parliamo parliamo di un sistema molto semplice per loculi concetti molto molto banali no non non andavano i dettagli
Che cosa si vuole si vuole evitare che sul mercato qualcuno sia avvantaggiato che certe in prese che fanno
Che producono certi beni sono avvantaggiati rispetto alle altre impresa
Quando questo succede siamo di fronte e se questo succede perché lo Stato la Vantaggiato la sovvenzionata questa impresa oppure come in questo caso si dice
Alcuni in prese sono state beneficio non di esenzioni fiscali quando questo succede siamo di fronte un aiuto di Stato
E gli aiuti di Stato sono vietati perché in questo sbilancio il mercato qualcuno dei vantaggi altri no perché è ingiusto
Poi la regola dice in certi casi questi aiuti di Stato vietati
Sono concessi possono essere concessi in ragione di
Certe cose specifiche certe considerazioni certe considerazioni specifiche per esempio gli aiuti regionali quando siamo di fronte alle le Regioni con un tenore di vita normalmente basso
Oppure gli aiuti a certe attività menziono questo riferimento perché è il riferimento che la Commissione fa nella sua lettera no sono ammissibili aiuti a certe attività
Quindi per riassumere
Che cosa serve serve che ci sia un provvedimento dello Stato che aiuti qualcuno e non qualcun altro che quindi questo aiuto sia selettivo questa è la parola magica no selezione o qualcuno e lascia indietro qualcun altro
E che è questo da un elemento fondamentale per capire che cosa ci sta dicendo la Commissione
Ci sia un elemento di distorsione della concorrenza nelle
Flussi tra Stati membri
Lo ricordo perché questo non è molto importante capire perché la Commissione distingue tra
Aiuti ammissibili alle piccole e medie imprese e aiuti non ammissibili alle grandi cooperative no perché non
E nel caso delle piccole e medie imprese manca
Manca l'incidenza sul flusso dei commercio sul commercio tra Stati membri
Allora in questo quadro la Commissione cosa ha fatto è a mio avviso un posato il martello
Ha detto bene qui c'è una legge la legge ci dice che per una certa quota di utile ci sono delle esenzioni
Fiscali è chiaro che se compariamo questa la situazione delle cooperative con la situazione ci sta lucrative
Lassista cooperative sono avvantaggiate le società lucrative non lo sono perché queste esenzioni non hanno
Il Governo italiano si è difeso negli scorsi nello negli scorsi anni ma secondo me infilandosi in un buco dove non doveva infilarsi cioè cercando di giustificare
Queste esenzioni sulla base di
Svantaggi
Che le società cooperative a o avrebbe
E quindi si è avvitato in questa questione ci sono non ci sono questi vantaggi questo utili che sono bloccati e che non sono redistribuiti esso oggi comportano non comportano vantaggi e svantaggi tutto questo ecco l'oggetto di questa lettera del Commissione che come avete visto una lettera di cinquanta pagine quindi un'analisi abbastanza
Dettagliata e tecnica su quale non posso
Ovviamente entrare
E quindi si è entrati in questa in questa in quest'ottica se cioè i vantaggi che la società gli sprechi i vantaggi fiscali che la società cooperativa a
Ma sono compensati dagli svantaggi di altro genere e la Commissione
Pertanto un le situazioni che sono quelle che riguardano
Le le grandi cooperative in buona sostanza e
Per quanto riguarda certi tipi di utili
La deduzione dal reddito imponibile delle cooperative a mutualità prevalente degli utili accantonati alle riserve divisibile indivisibili corrispondenti a redditi realizzati da attività con non membri del cooperative
Queste deduzioni sono aiuti di Stato
E quindi sono in via di principio vietate
Una volta che la Commissione ha qualificato queste riduzioni poi ci sono anche quelle per le società per le società che pongono che per le cooperative pomo servizi bancari ma insomma la logica è questa no
Una volta che la Commissione ha qualificato come aiuti di Stato
Queste esenzioni fiscali si è chiesta
Ma queste esenzioni
Sono giustificabili
E
Sulla ha detto coste ha detto si sono in parte giustificabili sono ingiustificabili per qualcuno cioè le cooperative piccole e perché sono giustificabili per qualcuno perché le cooperative piccole non entrano
A nel flusso o non hanno questa incidenza così significativa nel flusso degli scambi tra
I Paesi membri
Badate questa è la lei la lettera del Trattato di Roma l'articolo ottantasette è rimasto così dal mille novecentocinquantasette e la Commissione ha applicato
Per questo questa disposizione
Quindi insomma il quello scenario in cui si CTC presente alla Commissione e questo in sostanza no alcuni per particolari situazioni dopo aver premesso che in realtà il movimento cooperativo estremamente importante e significativo
E che nessuno vuole colpire se attivamente
Però
Vice queste esenzioni sono aiuti e
Ci sono alcuni aiuti che non posso accettare
E fa una domanda a questo punto al Governo come mi spieghi questi aiuti perché la lettera è una richiesta di informazioni non entra come è stato ripetuto una
Apertura di istruttoria o o o quant'altro
Come mi spieghi apriamo un dialogo cerchiamo di capire se
Riusciamo ad arrivare un punto di mediazione allora certo non è il mio compito
Dare delle risposte però io ho una perplessità di fondo che che che che vi consegno
In chiusura di questo mio breve intervento
Qui la Commissione
Sta
Ha preso aiuti lei deve cercare di capire se ci sono delle imprese che sono intatto delle imprese che non sono aiutate ma realtà noi che cosa abbiamo nel nostro ordinamento
Abbiamo modelli societari quando parliamo di Società lucrativo si sta cooperative non parliamo di l'impresario dell'impresa di parliamo di modelli societari no
E nel nostro Paese c'è un modello societario come in altri Paesi che è la Società cooperativa che ha determinate caratteristiche tra queste caratteristiche anche un certo regime fiscale
Allora la Commissione ha scambiato questo particolare regime fiscale per questo modello generale perché è un modello
Giuridico ha scambiato questo supposto vantaggio mettiamo quello sia questo vantaggio fiscale
Però
Un aiuto a certe impresa e laddove è un aiuto ad un modello societario da una certa impresa no si sta x società Y ma un modello
Giuridico che a certe caratteristiche poi cioè la Società lucrativa che ha altre caratteristiche è più colpita fiscalmente ma a cena altri vantaggi sostanza
Quindi il punto sta che qui la Commissione ha un po'ha scambiato un po'le carte in tavola cioè ha detto
C'è un aiuto selettivo laddove non c'è un aiuto selettivo c'è un modello generale che
Si applica a tutti con tutti coloro che vogliono operare con una
Società cooperativa hanno queste caratteristiche
La questione di fondo quindi è seri
Ed è questo che io
Sul quale inviterei il Governo italiano e coloro che stanno collaborando perché in questi casi
Occorre collaborare col Governo col Governo che risponde lasciatemelo
Ricordare
Come
Ex
Referendario la Corte di giustizia e che
E anche consulente della Commissione europea
In questi casi il Governo ha molte altre cose da fare a tanti contenziosi aperti a mille questioni
Eccetera è chiaro che ci vuole l'aiuto della della
Degli e Sperti che derivano dal settore allora la domanda che va posta la Commissione in risposta oltre che rispondere
Sui punti quindi ma anche pone una domanda più generale
è possibile per uno Stato disciplinare in maniera diversa in modelli societari avvantaggiare un modello societario rispetto che un altro modello societario questo è un aiuto di Stato
Allora la mia a mio sommesso avviso a questa domanda che è la vera domanda si dovrebbe poter rispondere sì lo Stato lo può fare e quindi tutto questo
Non realizza un aiuto di Stato vi ringrazio
Grazie professor Masini concludiamo questo giro di interventi con le parole del senatore Giancarlo Sangalli
Che prima di esse senatore uomo che viene dall'impresa e quindi
Sicuramente sensibile a questo tema visto che l'orario ce lo permette visto che la platea è alquanto qualificata dal punto di vista della competenza sulla materia
Concluso questo intervento se qualcuno ha
Una domanda prima delle conclusioni di Gianpiero Calzolari sarà possibile farlo
Grazie dell'input
E e anche del
Della
Opportunità che almeno a me avete dato di
Approfondirei quel materiale che ci avete inviato e
Con la relazione che è stata presentata approfondire
Molto un argomento che
Certamente molto interessante dal punto di vista
Economico
E che secondo me in questo periodo
Acquista anche un qualche rilievo dal punto di vista politico
E credo che mentre insomma chi doveva esprimere un parere
Di natura tecnica c'è dall'Espresso
A chi viene
Qua in rappresentanza del Parlamento di parti politiche si chieda
Un giudizio di natura politica
Allora io credo
Che
Il la prima cosa che vorrei dire che
Ci sono molto d'accordo con quanto veniva detto una relazione che la cooperazione non è
Una stranezza italiana e non è una stranezza dal punto di vista
Della struttura economica e sarà sempre meno una stranezza anche dal punto di vista del comportamento
Nella relazione tra economia e società
Qui noto una questione che li se vogliamo di tipo culturale quando
Leggevo le pagine dell'interessantissimo libro che è diventato un libro
Di di riferimento del rapper del
Ministro Tremonti professor Tremonti circa i temi della
Della
Paura e della
Della speranza
A fronte della globalizzazione del mercatismo imperante mercatismo pesci autoregolarsi con delle regole soltanto proprio dei mercati dell'economia dei mercati
Nella speranza
Che per la verità nel librone elevatissima come
Come
Come è stato d'animo non è la cosa che i tempi più emerge però
Se una
Speranza forte nel al fatto che l'Europa possa rappresentare
Una volta che si sarà data una sua identità politica con una sua identità diciamo così istituzionale politica più forte di quella attuale
Il comma somma il
Il gli Stati Uniti e rispondono vanno al WTO o con il ministro dell'economia d'Europa va con un commissario il
Il cinesi vanno con impregna cinese no questa così accertato a monte ma molto giusta questa Europa è un po'
Un'Europa ancora debole le cose che ci diceva il dottore prima somma lo confermano lo dite vicenda ed è recente il Dublino le perplessità la paura poltrona ha paura prevalente
Tuttavia questa paura mi pare che
Anche in quelle considerazioni mi pare che Bo dovesse essere affrontato ecco nel libro si indicasse un modo di affrontarla chi era proprio nel fatto che noi che l'Europa questo dico io idee
Il
La parte del mondo
Nel quale c'è il più alto livello di ricchezza
C'è il più alto livello di democrazia e c'è contemporaneamente il migliore Standa di stato sociale
Ha queste caratteristiche dice diceva Dahrendorf diceva dell'organo ricevano entrambi d'Europa a queste tre grandi caratteristiche
Gravi vedo di ricchezza fiere distribuite quindi c'è un equilibrio
Che in altre battere mondo non ci sono ma il più alto standard democrazia
A fronte di un elevatissimo livello di ricchezza
Altri Paesi hanno un livello ricchezza prelevato dal nostro mano Standa democrazia rilevati nostro sono adesso in grado di produrre molto più dall'Europa aveva non hanno Standard democrazia adeguati
E l'altra parte c'è uno Stato sociale che è l'orgoglio
E che la cosa che
Qui condivido quanto per esempio dice Tremonti è una di quelle cose che non saremo in grado di reggere nel futuro
Stante la
Crisi demografica stante il fatto che
Viviamo più lungo stante il fatto che per le cose che già sono dire benissimo il meglio di me sovrastante questo fatto
E quindi abbiamo bisogno
Di pensare a forme di organizzazione della società faccia un soccorso un po'discorso che avrei voluto fare di porre a forme di organizzazione la società
Che in Europa sono più semplici da pensare che non in paesi nelle quali non sono mai pensate o non si sono mai realizzate se non attraverso
L'incipit di regimi autoritari
Dato che si diceva nella relazione che nei paesi ex comunisti non ci sia nessuna forma
Dunque le ho qua che la sostanza del movimento cooperativo
Dice come
C'è un rapporto stretto non soltanto tanto tra democrazia e cooperazione
Quanto tra società che si organizza e quindi tale voluta una società che capace di evolvere anche in modo diretto senza la il necessario intervento dello Stato senza necessità dell'intervento dello Stato ma dove la società che si organizza diventa
Una società che si dà delle forme che coinvolgono i cittadini quindi la parte economicamente Nori come dire che è fatta di consumatori che ha fatto di lavoratori eccetera non il grande capitale soltanto si organizzano e danno vita
A strutture che sono così peculiari che soltanto in un ambito come quello europeo in queste forme almeno si sono
Caratterizzate non solo in Italia appunto buffet neo eletto ma nella dimensione europea
Ecco io devo dire che il punto di contraddizione che trovo tra quello che
Sta avvenendo in questi giorni anche sulla nel l'aspetto fiscale che riguarda
Queste cooperative e anche
Quello che sarà il nostro atteggiamento nei confronti di questo documento fu Unione europea che temo molto lo dico con franchezza temo molto di più
La difesa del Governo italiano rispetto all'Unione europea di quanto
Abbia detto la
Commissaria europea
Dico con molta franchezza e senza spirito polemico perché se Vendola la premessa per esercitare delle del disegno di legge sulla legge finanziaria che aspetti che ho prezzo non sono un punto
Come inizio in questa storia
Aspetti che io apprezzo però su questo aspetto
Noto che vi è una sottovalutazione che però deriva da un preconcetto ideologico
E cioè
Queste forme di società che si organizza possono arrivare un'edizione da qualcuno forse prima possono arrivare fino a un certo livello di
Suturazione economica possono arrivare a chi non ha certo livello di dimensione dell'economia possono
Partecipare fino a un certo punto alla situazione di concorrenza perché se
Oltre quel punto che è quello del livello della piccola e media impresa che se
Vediamo anche documento dell'Unione europea insomma piccola media impresa e quella carica fino a duecentocinquanta dipendenti a media no cinquanta piccola procede cinquant'anni
E
Oltre questo
Se va oltre questo deve diventare imprese come le altre ricerche sia o società che si organizza
O che sia
Invece il capitale che si organizza a livello globale in un qualche modo è considerato la stessa cosa è considerato come qualcosa di paritaria una ditta che si organizzano alta ci sono
I grandi capitali mondiali si organizzano dall'altra questo è uguale sul piano la concorrenza
Vedete il fatto che questo pacchetto venga per esempio fiscale del del del del Ministro Tremonti venga
Messo assieme ad altre due misure che uno dice interi per
Potenzialmente condivisibili note sono quello dell'intervento sui petrolieri e l'intervento sulle banche
Io a apro e chiudo un inciso il petroliere le banche operano in un regime sostanziale di monopolio
Sostanziale di monopolio
Questo lo dico non in polemica contro molti che vi sia la stessa cosa lo dico proprio affermando una una diversità tra
Questi ambiti economici petroliere ma anche opere regime sostanziale monopolio perché occorre di una sorta di monopolio di cartello perché in realtà hanno delle
Procedure
A sé Inter associative
Hanno dei meccanismi di ricaduta dei costi sul mercato
Che sono ogni volta modificati sulla base della modificazione da normative quindi hanno una reazione alle agli in cibi di mercato che essendo una reazione di tipo monopolista
O comunque di abuso di posizione dominante economica o comunque chiesto che sfiora sempre sopra sarebbe divenuta l'abuso di dominanza dicono
Allora se facciamo male petrolieri con detassazioni eccetera se non troviamo un meccanismo per cui
Non liberalizziamo il mercato della
Del del dell'Energia delle energie
Come se non troviamo un meccanismo per cui mettiamo più competitività e più concorrenza sulla base proprio delle indicazioni europee nel sistema delle banche aggiungo anche in quelle rassicurazioni e molto difficile che riusciamo a fare male sul serio a questi a questi sistemi
E questi sistemi hanno capacità interne di reazione che il Governo il Governo o di Governi se non hanno una
Meno di una una grande forza che vietata dall'Europa di intervento e eccetera e non la conio conoscerne data dicevano ottenere risultati scarsissimi da questo punto di vista oppure avranno risultati fiscali ma che faranno ricadere
Indirettamente sulla comunità che sui consumatori
Ai quali dai poi tesserino ai più poveri per andare a comprare il pane ma li freghi su conto corrente su cui c'è una pensione
E relativa alla fine io voglio in lunedì ce l'ha fatto perché non ha capito che siccome Tremonti capisce benissimo le cose ma non non penso neanche che si è fatto però perché ci sia una
Una soltanto un pregiudizio
Penso anche che ci sia un tentativo
Effettivo di andare contro no una un assetto che ha avuto molto e che passa imperturbabile tra centrodestra e centrosinistra mantenendo la propria la propria imperturbabilità di guadagno
Lucrativa fra centrodestra e centrosinistra che ci sia una fase di crisi con la fase ricavo dall'economia spiega la cosa sorprendente dice va beh soltanto potenti che con il sono tutti
Ma sono pure tanto potenti che
Continuano a guadagnare anche nel momento in cui l'economia tale
E in cui il produrre interno lordo non cresce loro continuano a crescere penso alle banche per esempio sono cresciute moltissimo negli anni proprio di minore crescita del sistema economico
Allora quando vedo che si è poi questo
Poi dice celle conduce la la società che si organizza io la chiamo così scusatemi
Non è proprio non è giuridico come termine però quello che io vedo è che la cooperazione è una società che nel sud e la società che nel tempo si è organizzata secondo le proprie ispirazioni culturali secondo il proprio modo di vedere i diversi modi di vedere la vita insomma no
E e che si è data via via delle dimensioni
Che sono diventate dimensioni che sono intrattenuti in una dimensione di mercato che però
E è stata
Come dire controbilanciata o in qualche modo anche e mantenuta nei suoi nei suoi termini da dalle norme esistenti
Più che dai valori che è riuscita a darci
Se posso permettermi un accenno critico nei confronti movimento cooperativo io credo
Più dalle va avanti e non dei valori che è riuscita a darsi perché quando
Teorizza sì che se è un'impresa come le altre allora ceti che viene deve avere il trattamento commedia
Perché se non erro senso
Ho se sei anni per da come le altre ti becchi tratta medaglia
Ma se non sei anni pesa come le altre
Non basta dire che tu hai
Non costruisce i patrimoni non costruisce capitale netto e fai le riserve indivisibili
è che un intero atteggiamento un intero sistema di valori un intero sistema partecipativo un'intera visione
Deve essere coerente rispetto a queste premesse che tu dai loro capisce anche un commissario europeo che magari del suo Paese non ha non lo dico adesso con svilente Angoca mi sarò però però vivere lontano allo comprende perché dice sto capendo che c'è una storia
Una storia che di questo tipo io pregherei su questo rivista raccolti perché
Sulla storia dei valori da un lato si rischia di
Beccare delle stangate con dei preconcetti ideologici da preconcetti natura ideologica e dall'altra parte non avere dei valori tanto forti da essere invece sul mercato capaci
Di affermare la propria la propria identità eccetera ed è
Forse un problema che attraversa la società moderna e per l'amor di Dio poiché è un problema
Che attraversa le società organizzate piuttosto che
Il cittadino disorganizzato che esprime la propria protesta note le cittadinanze disorganizzata che esprima proprio protesta società organizzata sono sempre poco complicate no e
Però c'è certamente questo questo tipo di aspetto io trovo che qui
C'è un punto che va affrontato con con con con molta determinazione
Questo documento europeo dice una cosa che secondo me è molto importante la dirà in modo non giuridico la lira in modo
Appunto europeo bravo fa tutte queste cose però dice una cosa importante CER riconosce
La cooperazione
Tra elusa successo tante volte però qua c'è un riconoscimento che di natura
Se posso dirla identitaria politica quindi giuridica e formale ed economica della cooperazione
E la riconosce
Appunto fino a un certo limite e a una certa soglia di comportamento
Oltre quel limite quella soglia di comportamento B somma misura bisogna piuttosto che
Come dire in cui metterei subito bisognerà mettere su
Subito in campo gli avvocati ma mi pare che in campo anche un po'di valori politica
Anche un po'di valori di politica oltre agli avvocati e che nel senso che certamente bisogna però bisogna anche far comprendere che c'è un sistema di valori
Che in un qualche modo vede che quelle cose un po'rudimentali come diceva giustamente Cazzola un po'di un po'diciamo un po'di un'altra epoca che però sono questi i principi del
Dell'articolo settantuno sommano del come ci si comporta lo alla partecipazione la prevalenza e le il
Il fatto che se la membership in grado di decida davvero dei di chi la dirige no per queste cose qua non sono princìpi
Banali e ridotti a una a una situazione preistorica dell'economia ma sono principi che possono essere coniugati in termini modernissimi di organizzazione dalla società a fronte di quelle grandi questioni che l'Europa deve affrontare
E quindi possono essere di supporto a questo certo che bisogna praticato in quel senso perché se le si pratica un'altra direzione insomma le due non si può far votare assieme
Perché uno popolare ha messo stare a casa però
Insomma a Firenze sesta per strada sta per strada non metro non è data una messa resa pagata se voi su quel su quel livello lì affrontare questa tematica dice puoi mettere tutti gli avvocati fino alle Corti di giustizia ma
Il problema che tu AIA che tu hai verso la politica in Italia verso gli italiani verso i cittadini eccetera è un problema di come Thierry Colturi collochi come organizzatore dalla società e dell'economia
E io in questo senso e finisco il mio intervento contro
Con una riflessione che mi piacerebbe di gravi poi ne
Prossimamente insomma
Perché
La commissaria europea quando
Di dice va bene ci sono queste grandi cooperative di consumo le banche sui una sola parte
Delle une delle altre
Difendere anche il fatto che questa rappresento degli effettivi elementi di concorrenza in questo mercato piuttosto che
è l'opposto e perché stiamo i in situazioni di mercato in cui chi grida all'altro
è quello che la polizia della NATO a restare
Perché
Critiche dall'altro è quello che deve stare Stato perché
Se sono se se se infatti la Banca d'Italia non è mica un caso che l'abuso sulla strada vicino che interviene e dice
Va bene fino a certi livelli con una certa modalità eccetera non è un dato quando c'è un'istituzione autorevole italiana che si può esprimere su una cosa si esprime e si esprime come ha fatto la Banca d'Italia
Ecco il
Però la cosa il vino importante oltre a questa
E anche al fatto che dobbiamo
Cercare rivedere anche le cose come sono e quindi che la manovra credo finanziaria dove di Robin Hood
Insomma molto
Come dire è un po'è uno è un'ottima è un'ottima rappresentazione di una
Di una di una saga storica che non è mai esistita
E di ordine di un comportamento che non c'è mai stato e quindi anche questo sarà un Robin Hood come contraffatta
Tra l'altro è un po'così importante che la commissaria dice
La cooperazione è parte integrante del sistema la piccola e media impresa europea e in quanto parte integrante del sistema piccola media impresa europea tutti i diritti anche lì a ricevere aiuti
In quanto piccola e media impresa perché la piccola e media impresa riconosciute in questi diritti
Ecco
Siccome
Io ho fatto un altro mestiere fino a poco tempo fa
E nell'ambito di quel mestiere ter un sotto mestiere come tu sai che uno doveva fare che era obbligato a fare che era quello di dover rappresentare
La propria comunità di riferimento imprenditoriali in Europa
In quell'organizzazione che tu hai citato che l'UE attinente unione europea della piccola e media impresa
Che non è un organo
Una organizzazione in Cina è una relazione con venti milioni di imprevisto il teste
E che partecipa al dialogo Sossi al
Per l'invito
Della Confindustria come uditore
Come uditore
Ed è stato ottenuto da partecipare al dialogo sociale come uditore con uno solo il quale puoi dire
Per poter parlare deve uscire con quella Confindustria chiedergli se poi intervenire
Quella contenuta deve sapere cosa dirà e quale documento presenterà e quindi tornerà dentro questo mare cocaina copre l'Europa casi andanti per riuscire a entrare al tavolo per sentire così dicevano
Però questo è lo stato allora che io mi domando se lo Stato e così in euro
Lo Stato delle cose e così in Italia perché non è troppo differente
Non è troppo differenti
E triennale dopo differente anche quei prima lo dico perché loro non vorrei essere frainteso non è troppo differenti
Ma non sarà il caso che ci domandiamo noi mondo della piccola impresa di quella che dice la commissaria europea mondo a piccola media impresa
Che cosa serve fare assieme per rappresentare assieme con un soggetto unico
Questo mondo enorme dell'impresa europea
Cosa serve fare assieme
Perché se no
Ho
Ognuno di noi si muoverà coi suoi avvocati qui adesso in questo caso a Bruxelles
E poi dopo farà le sue
Concertazioni varie con il Governo italiano ma il
Il problema e che comunque c'è un peso specifico di un'economia
Che è un'economia basta fatta la sei milioni di imprese in Italia e da venti venticinque milioni di euro che stanno sottovoce
Che sono assolutamente sottovoce
Sotto tono e che per poter ascoltare quelli che decidono devono avere il permesso di uno edilizie vino a tavola con nomi
Beh insomma stanno siamo già accorti venga qua Salto di principi poi arriva Robin Hood poi dopo i monopolisti rimangono tranquilli e qualche centinaio di milioni di euro che entreranno entreranno alle cooperative
Arriva la commissaria europea che fa un ragionamento non fa piega esso onestamente devo dire molto lungo eccetera però non fa una piega dal punto di vista della struttura logica perché ti richiamo in quel punto lì a dire se non sei Corcos così sei con la
Ma se sei con la sei tu come lo dimostri con i valori con i metodi con la procedura e con quello con cui per comportamenti
E dall'altra parte ti dice ma se si può mai Mendo ma dove sei cooperazione piccola e media impresa hai diritto a fare questo
E
Infondo dovresti fare ascoltare assieme alle alla sua dalla tua voce assieme alle altre molto di più
Credo che ci sia un dovere alla politica nella riorganizzazione anche del contesto sociale con il quale contrapporre anche una visione politica differente a quella di quelli
Che hanno vinto recentemente le lezioni se è un dovere di organizzare questa società
In modo che sia faccia sentire non più sotto voce la propria voce malvagio sentire almeno a livello di una
Buona voce senza microfono
Abbiamo concluso il giro di interventi se c'è qualcuno
Che vuole fare una domanda
A chi è intervenuto precedentemente se non c'è nessuno adesso non vorrei aver fatto il terrorismo con la storia del paziente a
Grazie
Quindi do la parola Giampiero Calzolari
Presidente di lega com'Polonia per le conclusioni
Tanto prometto che riuscirete a portare la macchina addosso sarò breve
Tutti quelli che mi conclusiva di no ma e siccome giusto grazie partiti dicendo la verità
Evolve
Anche perché credo insomma che non avevamo
Insomma avevamo organizzato questo convegno devo dire
Non a prescindere da quello che stava succedendo è un'Europa perché
Questa
Questa pentola sta bollendo da un po'di tempo non immaginavamo di essere così tempestività nel senso che appena abbiamo stampato dei
Inviti
Abbiamo
Avuto notizia della
Della lettera e quindi diciamo cose una particolare coincidenza e quindi ovviamente ne risente anche un pollaio dalla l'organizzazione che la la la modalità con cui affrontiamo la discussione che comunque la discussione che atteneva e attiene a la cooperazione in Europa prospettive a ruolo eccetera e credo che sono di vista
Alcuni ringraziamenti vadano fatte in primo luogo ovviamente alla cava di commercio che ha sostenuto le organizzazioni cooperative
Bolognesi Morese in questa questa iniziativa voluta anche un sostegno le parole del
Dottor letale come avete sentito non non formale insomma
Una relazione
Importante
Che
Spedire lega in una maniera
Ma assolutamente positiva al sistema imprenditoriale bolognese insomma credo che sia
Un
Nulla
La peculiarità
Può insomma
Qualche modo senza Fardella piaggeria
Accadrà di commercio che Andrea alla gestione di questo Ente in questi anni
Va dato atto un ringraziamento dicevo anche alla dottoressa catasta perché quando si parla di questi argomenti quelli sapeva di cosa si parla sempre importante ma perché a volte si procedeva giorno per luoghi comuni
Avete sentito sia dalla intervento dalla dottoressa anche dalla
Puntuale relazione lo trova Andrini no come era importante anche
Il
La dimensione europea un fatto vero insomma la cioè noi abbiamo
Da questo punto di vista in Italia abbiamo dalla sensazione di essere poiché originali tutto allora probabilmente la la cooperazione italiana è una cooperazione originale ma non è l'originale della cooperazione sulla cooperazione è un fatto ormai diffusa a livello mondiale a livello europeo e poi diamo in Italia ha delle peculiarità a Bologna delle peculiarità a Roma avrà altre peculiarità
Però in realtà è una bella comunità quella dalla cooperazione occultammo molto molto vasta e che ha poi
Più convergenze di quante si possono immaginare
Allora intanto se riuscissimo a toglierci di dosso appunto con la conoscenza quest'idea che tutto si gioca nei rapporti tra alcune formazioni politiche tra alcune formazioni economiche ma che invece stiamo parlando di un modo
Che contribuisce avete visto che è stata Cosenza assolutamente importante o perché oltre i numeri
E a come ogni Paese poi affrontato in questi anni a normativa cooperativa e a come la come nella Comit la comunità stessa con lo Statuto con Regolamento sommando Società cooperativa
Si è
Fatta promotore non della sopravvivenza ma della
Della dello sviluppo del modello modello cooperative in una logica di democrazia economica
Che ma di pari passo con liberismo lo sarà poi mica un caso dove la democrazia economica è un fatto ancora da conquistare la la scarsa presenza di cooperative e viceversa
In Italia in Germania e Francia negli Stati Uniti e uniti insomma la la cooperazione quel così presente così diffuso voi
In alcuni casi con i Paesi più specializzata nel fare
Banca in altri Paesi e più specializzata a fare cooperazione di lavoro piuttosto che agricola piuttosto che
Altro però l'altra cosa che è importante e lo diciamo sempre non è vero che la cooperazione italiana è una grande cooperazione
La cooperazione italiano non è una grande operazione parlo
Per esempio la cooperazione agricola veniva ripreso anche prima
Le nostre ammiraglie cooperative agricole non entro nel club delle prime venticinque imprese cooperative le imprese europee ma fra quelle venticinque nei primi posti ci sono delle norme cooperative del nord Europa presente che
Di fatto sono un monopolio e alcune produzioni agricole di quei Paesi e addirittura in terra
Fra Paesi a fare il Paese quindi anche questo un altro luogo comune che va sfatato perché bisogna ragionare delle cose per quelle che sono
Qualcosa allora detto questo forse ci dobbiamo chiedere anche se c'è un limite comunicativo nostro nel non riuscire a
Quindi era uscirà da questo
Questa da questa impasse per cui cooperazione grande piccola bianca rossa e verde somma
E quindi probabilmente sarà colpa di tanti ma sarà colpa anche un po'la stazione dovrà ancora andare Conte probabilmente
Una delle modalità con cui non riusciamo poi e affrontare il toro per le corna e affrontare questa dimensione europea cogliere in modo risoluto facendo anche a noi stessi
A dire non dico una violenza ma costringendo c'è uno sforzo ne siamo
Dire fisiologicamente portate alla localismo la
Poi non siamo più localistici perché aveva imparato essa vecchio da Bologna si può avere anche dei soci in Lombardia piuttosto che in Puglia però la somma marcare le Alpi ci pare praticamente difficile ma
Tocca quei farlo somma anche perché non c'è mica alternativa cioè hanno senso come sappiamo che
La crescita la crescita è un diritto
Ma forse anche un dovere a questo punto perché non riusciamo ad a mo'assumono dimensione competitiva che non vuol mica dire lo scontro ma vuol dire competere quel punto lì dobbiamo avere queste questa peculiarità oppure
Pure per noi la battaglia si fa ulteriormente più dura
Poi dicevo la la il tema ha preso inevitabilmente un taglio di attualità perché a fronte della lettera c'è stato un provvedimento che in quanto tale non nei contenuti ma nella modalità ci è parso particolarmente intempestivo e con dei contenuti
Sul costo dispone tavole si discute di tutto ma
Come dire che essere accomunati nella famosa Robin onta Robin Hood tax insieme ai banchiere i petrolieri
Vale un po'le cose che c'era prima Giancarlo Sangalli insomma
Anche perché c'è un po'un paradosso ma stiamo diventando matti con la cooperazione di consumo per mettere in piedi un distributore di benzina non mi pare che siamo dunque dire un nemico della della libertà economica è il problema è che non ci dava benzina ma non c'è non c'è così come non ci volevano dare
I farmaci le in nelle industrie farmaceutiche non è che non ce la voleva dare governa per amor di Dio non è questo tema Prodi c'è una competizione reale fra imprese modalità e con diverso di fare economia quindi
Quelli MSREF fra quelli che devono restituire ai poveri soprattutto quando
L'ammissione delle cooperative è quella dell'equità sociale insomma attende anche di un riparto della ricchezza con dei parametri
E qui che non vuol dire che la cooperazione in quanto tale non commette errori non possa essere ricondotte cetrioli dico la cosa che ci ha infastidito essere come dire
Aver colto in qualche modo l'opportunità di un provvedimento che parlava di tante altre cose con tempestivamente rispetto alla sollecitazione che veniva dalla Comunità europea
è un provvedimento che è impedito di entrare nel merito perché poi date vedere i numeri
Di per sé non sono macro numeri però un provvedimento come quello di cui stiamo discutendo lo dico banche qui c'era dalla logica facciamo i conti comporta un aumento del centocinquantaquattro per cento si abbia fatto bene i conti per la cooperazione di consumo della della fiscalità
Che cogliendo la non non ha non accade abitualmente che ha una qualche categoria economica in un provvedimento non discusso venga imposto momento ci al cinquantaquattro per cento
L'altro dato che deve far riflettere che a fronte di una tassazione media ventisette per cento con i meccanismi proposti ricco cento se conti sono stati fatti bene poi è vero che riguardano undici grandi imprese cooperative perché le altre non non ci casco dentro però il principio
è che grosso modo si dovrebbe andare alla tassazione del ventidue per cento a fronte di quella
Tra Stendhal diciamo così del ventisette mezzo venticinque
Quindi una tassazione molto vicina ma con diritti e vincoli molto lontani allora io non non è che noi chiediamo
Siccome ci aumento hanno le tasse vogliamo meno vincoli a per l'amor di Dio perché i vincoli servono noi a caratterizzare qua dire il portato valoriale
Però magari voglio dire se anche Caprotti magari a fronte volesse abbassare l'aliquota da ventisette a ventidue che impegnarsi a non devo distribuire i suoi figli il proprio patrimonio la metto a disposizione delle generazioni future
Se ne potrebbe ragionare cioè voglio dire se la forbice poi si avvicina molto in termini di vincoli
C'è qualcosa che tocca allora bisogna discuterne allora noi c'è una disponibilità peraltro unitarie da parte delle tre organizzazioni delle quattro organizzazioni cooperative che in questi Nesi hanno condotto un approfondimento io credo anche importante dentro in realtà un altro delle cose positive che va accolto della legge dell'atteggiamento la Comunità europea
E che ha indotto un approccio unitario al tema
Che come sento serve sempre a una
O comunque di o una Forza Nuova che oneste che accende un non protette poi voglio dire era nelle cose no
E quindi la disponibilità a un tavolo c'è ecco infastidisce lasciatecelo dire un po'così questo paradosso che in realtà si ecco però a questo punto
L'altro il tema da capire
In questo modo e
Successi considera è che sia il provvedimento attraverso il quale
Il Governo italiano che titolato la negoziazione non possiamo
Negoziare noi di come il Governo italiano che deve negoziare
Sì Consigliere che il Governo italiano consiglieri Parlamento italiano consigliere che sia quindi la condizione che recupera e risponde in qualche modo alla Società se la Giunta dalla Comunità europea o no
Perché se oggi consumer domanderei si rimette in discussione cioè
Finisce questa partita della messa in discussione perché ciò una volta per tutte perché se è così ma la pena ricco ricavi avendo ridando comunque la veste come dirà anche formalmente
Come dire di relazione che insomma importante
Ma ha capito però se si considera che sia o perché è un modo per portare a casa qualche centinaia di milioni non di più si è anche un modo per chiudere insieme alla cooperazione un problema di relazione con la Comunità europea
Bisogna
Che in questi giorni insomma la sollecitazione che veniva dalla dalla dalle responsabilità nazionali della delle delle centrali cooperative
Credo che somma sia proprio andare a capire anche questo c'è siamo della stessa cioè stiamo lavorando per chiudere il problema o abbiamo semplicemente portato a casa un po'adesso ci auguriamo che sia la prima cioè che sia
La modalità con cui un soggetto peraltro riconosciuto dalla
Dalla Commissione stessa come portatore di eccetera eccetera eccetera venga valorizzato e quindi in qualche modo salvaguardato dal proprio Governo cioè io credo che l'abbiamo diritto a non essere considerato un problema dal Governo italiano quale che sia
La matrice di quel Governo ma una componente economica importante di questa di questo sistema produttivo
Se è così allora io ho sentito due considerazione che insomma sono un se stasera che ho colto molto positivamente anche diciamo così da parte dei nostri ospiti politici
Cazzola allora non va cassato dice siamo disponibili a un percorso di uno ordine del giorno unitario credo che sia la disponibilità che vada assolutamente Cotta
Da noi a Bologna
Abbiamo altre esperienze dove su alcuni temi magari di dimensioni più locale diamo sfruttato questa dove questa trasversalità quindi dovremo vedere come vada
Come vada accolta e l'altra cosa che invece è un po'una sollecitazione che ci veniva da Giancarlo Sangalli a dire ma insomma
Vogliamo mettere insieme sono quelli che stanno fuori no dal tavolo comunque che vengono
Invitati a a tavola solo
Quando gli fate ritengono opportuno per fare anche un po'massa cominciare a fare valere
Quell'ottanta per cento perché se c'è una parte industriale che vale venti ci sarà pure un'altra parte che vale ottanta perché sanno in Italia come forse in Europa
Questa strana questa singolarità per cui tutto viene trattato in una relazione tra Confindustria relazione sindacale e poi il resto viene dico viene se c'è spazio
Forse anche di diritto
Deriverà anche da un'iniziativa perché forse inadeguata diciamo così insomma e comunque proviamo anche a forzata questa del Po in questa direzione io credo è che questo sia
Una sollecitazione che in particolare in questa città noi possiamo
Cogliere positivamente ma non in termini di contrapposizione ma in termini di fare valere
Le peculiarità poi è chiaro che ci sono settori manifatturiero piuttosto che servisse cioè ognuno poi alle caratteristiche proprie dove esprime al meglio a proprie peculiarità quindi anche due sulle citazioni che ci venivano dalla politica
Alla all'allora dottor Corazza diciamo che ci parlava della della
Dell'Europa anche della
Difficoltà insomma no a interpretare a volte meccanismi io credo che noi dobbiamo dare una rassicurazione insomma non è
Non riteniamo in questo momento di avere un problema come dire nei confronti dell'istituzione europea con tutti può dire di limiti diciamo no commissari anziché ministri sisma quello che farà parte l'evoluzione
Teniamo conto che noi abbiamo bisogno di maturare una cultura che per dire ancora se non in alcune eccezioni non abbiamo acquisite abbiamo bisogno quindi di enti
Quelli che siano aperti nei nostri confronti e non che
Innalzare il pilota io credo non voglio fare ritorno interpretare i documenti non avendo le competenze competenze però nella lettera della commissaria Creso io no colto quelli ore una ostilità
Otto colto con la sollecitazione insomma l'opposta al sistema economico e politico di questo Paese
Trasformare questa sollecitazione in
A noi se appare molto evidente che in realtà una grande cooperativa di sì o no una grande sistema banca una rete bancaria voglio dire
Mutualistica prati viene praticata il rapporto con i soci evidentemente lo dobbiamo
Rappresentare non possiamo rappresentano da solo sapendo che c'è una parte
Se magari di questo Paese che per una motivazione che non ha più ragione adessa perché quella di ordine politico anziché magari seguirci in questo cammino ma probabilmente in maniera non dico ci lascia soli ecco il suo se siamo soli noi credo che
Difficilmente riusciamo a vincere quella sfida le questure insomma la la
E nei prossimi giorni io con noi confidiamo insomma che sia possibile
Riprendere il dialogo anche con il Ministro Tremonti dove dove è stato dove è stato in qualche modo interrotto da provvedimenti somma che hanno avuto anche i tempi di gestazione veramente molto breve quindi
Capiamo tutte le leve
Le necessità di queste di questa modalità diamolo per acquisite credo che ci sia spazio per recuperare
Torno a dire non è solo un problema di tipo economico ma è un problema vero di
Di mantenimento anche di un livello di democrazia economica insomma
Debba anche con cooperative distribuzione copre sono un punto
Lì era proviamo a immaginarci alla senza questo Paese senza la grande distribuzione cooperativa non sarebbe perché non ci sarebbe ne esiste una Coppa una distribuzione una rete nazionale distribuzione
Che non sia quella di ordine proprio perché si allunga si ferma a Firenze Origoni dunque non va giù
E avremmo alcune grandi banche ma non avremo una rete di banche locali che sappiamo essere invece un grande elemento di interazione no di
Proattività tra il territorio l'impresa e quant'altro quindi
Sicuramente una risorsa
Non la risolviamo noi questa sera la partita credo che abbiamo fatto un approfondimento che ci siamo dati reciprocamente
Un contributo a tenere aperta delle delle considerazioni
Vediamo come nei prossimi giorni essi ci sollecita io non credo francamente che la cooperazione scenderà in piazza mobiliterà le folle contro questi provvedimenti credo che faremo una scelta di
Con confronto di dibattito di allargamento dei nostri temi anche alla stregua di quella organizzazione economica di dimensioni così importanti quale quella che noi siamo
Ma
Per questo voglio dire non è che non non troveremo il modo di
Dimostrare il disappunto che non è solo come dir di tipo orgoglioso all'anno passato atteggiamento morale dice di sostanza rispetto
A questo approccio detto questo io vi ringrazio anche per la pazienza si fa corrente vada la Panda la macchina e quindi arrivederci a tutti grazie