Presentazione del libro di Giulio Sapelli "Coop. Il futuro dell'impresa cooperativa".

Se ne aveva letti per unitamente
Benvenuti anche atto
Diciamo ci stava commentando positivamente il fatto di di essere anche così numerosi evidentemente il tema c'è la voglia di discutere pure ma io faccio intanto giovani donatori nostro Presidente per risparmiare tempo non ha voluto nemmeno con il saluto quindi saluto
Hanno messo a
Niente dirò poche cose velocissima anche con un po'di imbarazzo perché
Fra figure molto importante insomma e mi sento anche un po'professor Sapelli alla mia sinistra
Niente quindi dico semplicemente due o tre cose anche su quello che sta per la
La lettura del libro immagino insomma non tutti di certo avranno fatto magari un po'se ne chiacchierato
Spero di lecco di non semplificare troppo però d'altronde non vorrei nemmeno dare un tracciato troppo rigido e dire delle cose troppo dici di te io faccio una serie di ragionamenti poi mi sembra opportuno che ognuno insomma tira un po'anche le cose che che senti di dire su questo libro anche perché questo come un po'tutti i libri
Ognuno qua quando lo legge si legge un po'le cose ci nota di quelle cose che sente di più insomma a volte è e difficile notare anche delle interpretazioni univoche
Niente sulla lettura di questo libro io direi che a parte va bene una lettura di interesse di ragioni per quelli che sono i temi insomma che oggi si stanno dibattendo io credo che per noi cooperatori Vecchini
Vive la cooperazione paga
Da diversi anni e sia una lettura appunto anche particolare aggiunge qualcosa insomma quella degli altri la lettura non volesse invada sembrarvi troppo così dolci nata però diciamo che suscita ogni tanto almeno a me l'ha fatto anche qualche qualche mozione qualche sentimento in più perché le cose che che ci sono un po'anche per alcune cose che io appunto lo dico scherzosamente ma insomma mi sento di dirle anche alcune provocazioni
Che nel libro ci sono che il professore ci lancia ecco appunto sono provocazioni che su alcune tra l'altro insomma magari viene subito di rispondere in maniera decisa ad avere la risposta su altri invece viene voglia di discutere su altre magari discutere ragionare per capire se sono da prendere a prendere in considerazione da farci sopra
Appunto degli altri ragionamenti certo che questi ci sono OPA e ci sono anche delle puntatina quasi di coinvolgimenti personali non sembra quasi leggendo almeno a me è venuto da dire ma ce l'avrà mica con me che punto e questo vuol dire anche il segno che evidentemente insomma il professore
Non ha scritto un libro fuori ecco dal mondo della cooperazione ma insomma ecco forse c'è stato un po'dentro anche anche col cuore
E
Eccetto e poi diciamo ecco le cose però ora che volevo anche per non prendere troppo tempo poche quelle un po'ragionare io ecco sono tre o quattro temi quelli che maggiormente insomma almeno a me hanno colpito su cui riflettuto e su cui magari ecco potremo un po'pronunciarci
Prima di tutto quello che la definizione della cooperativa il professore lo dice spesso maniera anche molto frequente insomma molto ripetuta che cos'è secondo secondo lui la cooperazione da cooperativa hanno la cooperazione ecco e e dando lampo insomma che certo senso anche in senso finito e anche un po'scontata io invece vorrei piacerebbe un po'anche ripartire da quello e rivederle rivive anche magari ecco ridiscuterla e allora lui dice appunto spesso Olav cooperazione intanto la proprietà collettiva e su questa cosa della proprietà collettiva già ora non ci si può fermare il più di tanto Maggia qui verrebbe voglia di dire ma proprietà ma proprie proprietà
Qualcosa che non è vendibile non era evitabile non è tramandate le possiamo continuare possiamo chiamarla prospettano ci saranno invece altri termini non so partecipazione otto qualcos'altro e quindi già questo è anche perché poi da lì dal sentirlo non senti la proprietà vengono fuori poi molte altre cose poi a scopo mutualistico solidaristico e allora vien fatto di chiedere ma questa mutualità questa solidarietà
è qualcosa che è dentro la cooperative si esaurisce soltanto all'interno della cooperativa o a qualcosa che invece deve dare il fuori e la cooperativa si deve dare questo criterio anche nel rapporto col resto quel territorio con i cittadini
Eccetera e infine questa direzione manageriale elettiva direzione manageriale elettiva allora solo i soci appunto possono essere meno legge poi tutto torna dice quale capitale sociale eccetera però ecco siamo ancora sicuri che appunto nella crescita nello sviluppo così e soltanto così possa essere io mi chiedo ad esempio elettivo prese per il in una grande azienda responsabile delle risorse umane può essere sicura eletta
Figura che in qualche maniera deve anche poi essere vincolata dalla da dal voto dall'approvazione insomma ecco dei soci
E allora su queste cose ecco penso che il professore non è molto chiaro parla della tecnostruttura eccetera però ecco su questo o per lo meno ci si può chiedere se così deve continuare a essere se non ci possono essere altre forme
Poi il il ruolo dell'associazione il rapporto tra l'associazione e le cooperative
Cosa deve essere cos'è stata l'associazione ma in passato associazioni la Lega sono stati una cosa
Importante sono stati un orientamento e una guida spesso non solo hanno protetto mano aperto le strade sui mercati
Alle cooperative e oggi deve essere ancora oggi in una fase come tutti percepiamo anche un po'come come di passaggio come transitoria Mancini diciamo continuamente allora oggi deve continuare a essere così deve essere associazione
Semplicemente di tipo politico sindacale e c'è quindi di rappresentanza delle cooperative dei loro interessi in senso generale quando appunto nei percorsi per esempio per per fare le leggi né percorsi normativi
Deve essere associazione di di di erogazione di servizi verso le cooperative che ne hanno bisogno
O deve essere anche qualcosa di più deve essere sono parole anche il professore organo di di controllo deve essere luogo dico io di elaborazione anche di valori
Di di linee guida deve essere organo di regolazione dico di il del movimento cooperativo del sistema e con questo come movimento sistema
Dico peraltro due parole molto particolari su cui negli ultimi tempi specialmente in Emilia Romagna in particolare Reggio Emilia c'è stata una certa discussione grosse cooperative della provincia di Reggio Emilia si sono riunite
E dopo aver elaborato un documento e hanno ragionato come diciamo in Toscana
Hanno ragionato e hanno ragionato su quello che ad abbandonare sui valori che sono secondo loro i principi da superare e su quelli che sono invece da portare avanti e pre esempio
Di movimento il sistema fanno interpretazione molto particolare
Addirittura parlando quindi di di cambiare il linguaggio non siamo sistema dicono non siamo sistema integrato di cooperative
Non siamo un movimento movimento è percepito come un qualcosa di unitario in cui ci sono obiettivi comuni ecco loro ricevuta no nel dibattito appunto regimi la peraltro numerose rifiutano e e e tendono quindi in in un anno diciamo anche in una in un dialogo abbastanza impattanti con chi su questi temi non c'è ancora approdato e quindi propongono di andare avanti in altro in altro modo
E quindi e poi anche tutti gli altri temi l'unificazione presente delle centrali professore dice la perdita d'identità quindi andare avanti non andrà avanti
Insomma io credo che questa cosa dell'elaborazione appunto del di della definizione definitiva scusate la parola ma di di un di un rapporto appunto tra il la lega e l'associazione e le cooperative sia qualcosa ancora su cui ragionare anche sulle nuove eventuali forme organizzative il presidente cooperatore per esempio non tra l'altro andiamo tra poco due-tre mesi andiamo ad un congresso regionale nazionale scusate della lega delle cooperative
Dove potremo discutere tutte queste cose quindi cambiare il modello sempre a Reggio Emilia questa diversità di impostazione è già stata affrontata ci sono già presidenti cooperatori eccetera e quindi i temi i temi sono morti e poi la crescita
La crescita delle cooperative la crescita economica finanziaria per crescere ci vogliono veramente nuovi strumenti abbiamo bisogno di soluzioni nuove di fondazioni di spada abbiamo bisogna anche di funzioni il il consumo con provoca sempre professore con con le cooperative di costruzioni
Per crescere abbiamo bisogno di andare in Borsa necessariamente e quindi di costruire altre società
Di diventare indirettamente Società di di capitali non più solo di uomini di risorse umane ecco anche questo è un altro tema dedico più una sonora sto andando troppo per le lunghe non voglio portarvi a più tempo
Le cooperative emergenti questa meno spazio che mi dovete dare perché rappresento appunto una di queste cooperative e quindi appunto mi sento e ho voglia di dire qualcosa
Professore a un certo punto si chiede appunto se il terziario avanzato può essere cooperativa io rispondo
Che non può essere è due già da molto tempo
Le cooperative emiliane fatti da ingegneri architetti che sono ormai cooperative storiche le chiamo storiche rispetto a noi che siamo nati un pochino dopo sono nati negli anni settanta
Hanno quindi una storia e altre cooperative fanno scena scenda in questi anni
La nostra punto faccio l'esempio siamo una società di engineering però stanno uscendo cooperative di medici di veterinari giornalisti quindi può essere questo
Va può essere questo e soprattutto deve essere questo anche perché questo è molto che cosa significa infatti questo nuovo tipo di di struttura anche nel mondo cooperativo ma significa l'entrata di giovani per esempio di giovani che studiano che che hanno che fanno appunto anche corsi di lauree una volta tradizionale rompo modernizzati che in queste società appunto hanno la possibilità quindi di esprimere le loro capacità
E io rapporto l'esempio appunto la nostra storia pensavano a società di engineering
Tra l'altro appunto giovane perché la nostra età media suscita trentaquattro anni quindi è prevalentemente di giovani che assicura appunto che la bellezza di questa cosa è che i giovani affrontano questi lavori previsto con entusiasmo
Quella motivazione senza la più assoluta venalità pensando che i giovani oggi incominciano i giovani laureati ingegneri quindi anche la riqualifica qualificati che incorniciano così venire a novecentocinquanta euro
Eppure lo fanno proprio perché sono motivati e perché sono appassionati insomma che di questo tipo di lavoro
E poi lo dirà anche le nuove professioni quindi muovere il lavoro nuovi mestieri che si vanno formando appunto c'è dall'ingegnere ambientale così
Il geologo ambientale abbiamo anche in questo tipo di società una nuova un nuovo utilizzo una nuova valorizzazione di lauree tradizionali le lauree per esempio lettere in storia e filosofia che trovano invece nuovi utilizzi
Nuovi sbocchi sia nelle attività commerciali nei progetti di sviluppo delle cooperative ma anche quindi in diversi praticamente quindi in in in in diversi settori miliardi la comunicazione presenti nove esperti di comunicazione che quindi sono utilizzati per il marketing come per le aree strettamente commerciali
E poiché secondo queste nostre nuove strutture cosa significa significa ma le donne fatto meno di molte donne
E donne non voglio sembrare di insomma dire una cosa cattiva però voglio dire donne non commesse non gettoni che vanno semplicemente appunto al supermercato vado alle qualificate Duane che hanno dei ruoli importanti ruoli tecnici ruoli manageriali
La mia società siamo circa novanta persone il la componente femminile il cinquanta per cento siamo all'ottanta per cento laureati e se facciamo una una statistica invece all'interno dei laureati le donne sono sopra al sessanta per cento
Sono donne quindi che hanno dei ruoli importanti sono donne che anche insieme a me fanno le selezioni assumono e forse questo riproduce quindi il fatto di aumentare donne perché evidentemente almeno noi quando nelle selezioni abbiamo davanti
Delle sicure del nostro genere col sicuramente non abbiamo remore semmai siamo portate a valorizzare certo va a vantaggio anche il fatto che ora io per esempio ho fatto una selezione in questi ultimi giorni di ogni di ingegneri due ingegneri
E prevalentemente avevo donne perché ora prevalentemente Sillaro ingegneri le donne
Poi appunto non c'è progettualità nel fatto che io riferisca almeno non mi sembra comunque non lo decido di assumere delle donne però evidentemente
Va un po'ad essi e quindi ecco questo settore vuol dire vuol dire anche qui visto quindi io credo che questa cosa di nuovi settori delle nuove sia una cosa su cui bisogna lavorare su cui bisogna bisogna sviluppa ci poi va be'niente avevo posto altre cose ma propone di andare troppo per le lunghe altri temi per esempio il collante collateralismo
Di cui tutto sommato su questo invece il a me è piaciuta la lettura l'interpretazione fatto il professore sul fatto un fondo di di rivederlo come una nostra come la nostra storia insomma come la nostra esperienza
E quindi di non pensarlo come tante presenta sempre a Reggio Emilia c'era un po'questo prima di questa autonomia questa allontanamento dai partiti ma perché perché partiti soprattutto da quelli riformisti da quelli che possono interpretare anche quelli che sono le nostre in i nostri valori e quindi ecco su questo per esempio mi sentirei di ridiscuterla questa cosa impositive commette rivendicarla e non appunto per per rimuoverla o quella allontanarci da quella che appunto è la nostra storia
Niente la faccio finita a questo punto volentieri quindi passo la la parola professor morissi e io tante cose lo dette potete anche dimenticarle subito e ognuno poi credo che dirà un po'le cose che preferisce
Vola
No non solo non le dimentico ma ne farò anche tesoro perché
Erano spunti molto intelligenti preziosi io devo fare un piccolo passo indietro se me lo permette perché
Conosco Sapelli credo da trentacinque anni insomma è un amico fraterno credo di essere uno
Che ha letto tutte le sue cose qui sono i suoi libri come dire più densi e forse più opportuni anche se non di circostanza
Perché più opportuni non solo perché ha vinto un congresso e quindi tutto ciò che ruota attorno a questo evento anche se in questo caso involontariamente può essere utile la discussione
Ma per ragioni un po'più di fondo che sono state peraltro in parte già appena appena richiama
Io proprio elencarne molto rapidamente e mi rendo anche conto di come certe vicende di tipo lo dico fra virgolette reggiano siano abbastanza sintomatiche
Di un clima importante nel quale
La riflessione ahimè assolutamente scarse insufficiente attorno al fenomeno io non lo chiamo movimento da questo punto di vista ma c'è un profilo meno cooperative in Italia si sta muovendo
E poi cercherò molto rapidamente di evidenziare un tratto il libro di Sapelli che è molto importante Giulio non scrivesse sul fenomeno italiano soltanto la sua prospettiva ed avere il mondo
E e e parte sosta da un'ipotesi che a Luigi molto cara e che era Carrara da alcuni Comuni maestri fino a quali mi identifico molto
Cioè il il valore e culturale sociale umano del fare impresa
Che è qualcosa che nel nostro DNA
Nella nostra cultura politica italiana non è mai penetrato in realtà fino in fondo
Questo un Paese povero di condivisione sociale del rischio d'impresa però di Prodi Sapelli in una delle regioni che forse ne più povera
è importante varrebbe la pena varrà la pena tornarci sopra ragionarci sopra
Nella condivisione sociale di rischio d'impresa il movimento cooperativo qui adesso chiamiamolo invece storicamente così ha un ruolo fondamentale perché il luogo in cui questa condivisione è stata costruita storicamente cose su è uno dei pochi luoghi in cui si è tentato
Di costruire in termini valoriali prima ancora che di convenienza di redditività di soddisfazione di bisogni immediati
Una rapporto con il mercato che fosse altro ma nello stesso tempo non falsificando il valore di selezione che il mercato stesso di riavere purché fosse o purché sia un mercato in cui meriti solidarietà merito e solidarietà possono
Variamente innovativa mente conciliarsi
Sapelli ci fa un un affresco su su un dibattito internazionale in parquet antico in parte moderno e poi ci dice alcune cose
Che riguardano il fenomeno cooperativo molto da vicino
Il primo elemento che io che a me è parso poter poter rilevare
Il movimento cooperativo nasce sulla base di una storia lunga e antica di subculture politica
Intendendo per subculture politiche ciò che intendo né sociologi dell'economia cioè una cosa assolutamente positiva assolutamente importante non cultura minore
Ma cultura orientata a fondare fenomeni sociali che durano
E in particolare due in realtà hanno il numero a soltanto due ma visto che siamo in Toscana una sub cultura di matrice cattolico sociale una sub cultura di matrice sociale comunista sappiamo che ci sono altre matrici molto importanti
Che vanno dall'ispirazione repubblicana all'insegnamento rimettiamo insomma lo spettro molto ampio ma focalizziamo ci sugli aspetti si profila un ripieno queste sub culture oggi di fatto non vorrei essere come dire non non la leggo modello Reggio Emilia ma indubbiamente non dico non ci sono più
Ma
Hanno non sono portatrici di valori innovativi ecco mettiamola in questi termini non sono portatori di valori nei quali abbiamo la fondata impressione di Port per costruire
Nuovi e in immaginati fino ad oggi futuri
Sono anche portatrice di un rapporto con il fare impresa nell'accezione a cui facevo riferimento prima
Molto claudicante molto incerto molto di risulta un rapporto con il fare impresa che più giocato sull'nonostante piuttosto che in virtù del fare impresa
E questo è un problema ovviamente una questione non risolta assolutamente non
Non di oggi ma è la questione su cui apro una parentesi chiudo subito si scontra naturalmente tutta la tematica
Della riformismo quale quanto perché ha senso parlarne ancora chiuso subito l'inciso ma poi alla fine i noccioli
Questa subcultura concepito il fenomeno cooperativistico come più figlio del nonostante che figlio del in virtù dell'essere impresa
E oggi che questa subcultura sta venendo viene meno e avvertita sostanzialmente da alcune generazioni diciamo da coloro che hanno dalla mia età in poi e certamente molto meno dalla generazione antecedenti il problema di un fenomeno così importante così legato alla condivisione sociale del rischio d'impresa qual è il il fenomeno cooperativistico a il problema di come stare sulle sue gambe senza una subcultura di matrice originaria senza un riferimento valoriale che possa essere mutuato da altri delle esperienze storico politica
Mi rendo conto che dopo i colpi d'accetta molto tranchant ma per ragioni di tempo sono costretto a questo tipo di di semplificazione
E la domanda quindi che ci si pone può costare questa esperienza
Impieghi a prescindere da un patrimonio valoriale che invece aveva mutuato che l'aveva accompagnata fin dalle sue origini e che aveva connessa connessa esperienza storica un cordone ombelicale così denso e così stretto
Ovviamente Sapelli
Da dalle sue risposte ma ridare una prospettiva molto internazionale molto giocata su parte del mondo ricca parte del mondo meno ricca Paesi emergenti
Certamente si avverte nel libro che non basta umanizzare il mercato
Non esiste soltanto il mercato con i suoi fallimenti Giulio cioè loro rimarca con con giusta Infasil stanche lo Stato con i suoi fallimenti allora il problema è come un'organizzazione sociale
Qual è certamente quella del mondo cooperativo riesce a interagire
Senza farsene soppiantare dai fallimenti del mercato e dei fallimenti dello Stato in cemento pestato anche qui ovviamente dico una banalità l'insieme dei poteri pubblici
è una forma può essere una forma di organizzazione sociale alternativa queste due ma assolutamente necessitata interagire con entrambe senza quel patrimonio di storia di valori immagini di immaginario
Anche quelle retoriche checché ne hanno connotato positivamente la storia
E questo è il primo ordine di questioni che secondo me il libro di Sapelli pone non troviamo delle risposte esaustive acquisto quesito però troviamo nel libero almeno come lo leggo io
Troviamo nel libro le energie intellettuali sufficiente apporto ce l'ho con la necessaria nettezza con la necessaria forza
Sapelli una cosa c'è là dice è difficile immaginare
Mo'movimento un po'una nuova esperienza una diffusione un radicamento del fare impresa cooperativa senza però un sistema di valori perché se non c'è questa per quanto nuovo sesso quello da creare
In realtà basta la scienza dell'amministrazione disciplina che indegnamente insegno basta la scienza dell'organizzazione in realtà qualunque bravo consulente della Bocconi può risolvere una serie di problemi
Ma nell'aspettativa o di Monti Moon buona parte del mondo cooperativo mi permetto di dire sì questa aspettativa storicamente c'è ed è frequente allora diventa una questione di mera tecnicalità
Però è difficile tenere in piedi una condivisione sociale del rischio d'impresa sulla base della mera tecnicalità qualche ricerchi in che grazie all'iniziativa di Giovanni dopo gli altri amici della lego Coop Toscana abbiamo condotto ci dimostra che la media tecnicalità non tieni mondi insiemi la cooperazione ne può fare un tratto
Transitorio nel percorso di una persona che non ha le risorse sufficienti per mettersi a fare impresa da solo ma viene percepito come una fase di passaggio
Non come uno scenario che implichi un grande investimento esistenziale
Diciamo questo è il primo ordine tematico
E il primo ordine anche argomentativo che che che Sapelli che sapeva poi ce n'è un secondo
Più interno al proprio ha formato organizzativo dalla cooperazione
Sapelli conosce benissimo questo mondo ne conosce anche le tecnicalità giuridiche ne conosce la storia normativa anche focalizzata al contesto italiano ma sempre con questo grande respiro comparativo che uno dei grandi pregi
Del volume
Richiama riforme antiche riforme recenti ipotesi di riforma brevemente ma in maniera precisa lei commenta però mi sembra che si addensi nella sua attenzione attorno a un tempo
Come si fa a sviluppare la condivisione sociale del rischio d'impresa attorno due parole Cardini
Che sono meritocrazia
Riconoscimento del merito riconoscimento quindi della capacità riconoscimento delle diversità di talenti dichiarazioni che ne possono derivare un po'quello che diceva lei prima nelle vostre attività selettiva e mi rendo conto
Come immaginare cioè un'organizzazione lo dico semplicemente senza gerarchia sostanzialmente e come conciliare la presenza di gerarchia e con un diffuso senso di solidarietà e quindi di appartenenza e quindi di percezione di far parte di un grande patrimonio comune di una sfida che ci coinvolge
è un tema su cui si è concentrato una letteratura infinita ben al di fuori dei confini della riflessione sulla cooperazione perché è un tema che riguarda la riflessione intellettuale
Normativa nel senso sociologico del termine
Che riguarda dell'impresa in generale Jezebel che riguarda anche l'organizzazione le organizzazioni pubbliche
Ma nel caso della cooperazione questi due aspetti meritocrazia da un lato e solidarietà dall'altro
Sono due poli identitari
Quasi ineludibili perché non o comunque un corredo di aspettative di congiunzioni di questi due legni di questi due poli
Che ciò che connota sia perché vi opera dentro sia per chi vi opera all'esterno il far parte di questo mondo rispetto a far parte di un qualunque altro molto
E aggiungo per inciso anche ciò che giustifica quella rapporto storico che magari continua nonostante la subcultura venga meno con le matrici originari della subcultura detto in maniera come dire meno farraginosa che giustifica certi legami col mondo politico non batte con il mondo sindacale darla
Questo è il secondo ordine di questioni su cui
Giulio Sapelli sviluppa la sua la sua riflessione
Anche su questo io non vedo nel volume la ricetta naturalmente vedo però ben argomentata la la sopravvivenza di questa di questa esigenza non soddisfatta
Il fatto che o si risponde a questo tema poi può piacere l'idea che Giulio in parte descrittiva mente impartì metaforicamente
Chiama più volte della democrazia interna chiama delle elettività del management che ha però non c'è dubbio che come dire il governo senza mandato dentro il formato della cooperazione è qualcosa di alieno
è e il Governo senza capacità di dare risposta fuori dai tecnicismi di discipline conoscenze che non abbiano una qualche matrice nella cultura cooperativa
Fatti dall'idea che sei dentro qualcosa che si chiama ancora cooperazione ma che in realtà è assolutamente omologo a ciò che non dovrebbe esserlo
Io non so Giulio poi miniere replicherà sì forse ho letto male non ho trovato una risposta neanche voglio dire anche la risposta alla Visco modello fondazioni bancarie mutatis mutandis è comunque la distruzione del modello cooperativo cioè non trovo né in natura faccio dico fra virgolette nei letteratura né nella letteratura normativa una risposta a questa questione però attorno a questa questione
Che forse ipotizzare io lo dico in maniera un po'empirica un management particolarmente colto evoluto e
Non autoreferenziale forse sta poi così alla fine la risposta vera
Non troviamo però nelle tecnicalità normative giuridiche aziendalistiche un un una una soluzione alterne questo secondo ordine passo rapidamente al terzo e poi mi fermo ammesso che poi ci sia il tempo per magari un secondo rapidissimo giro ma se non interessa sentire
Qui Sapelli lo tocca più di sfuggita
Che il tema direi della rappresentanza culturale e politica del mondo cooperativo
Lo tocca un po'più di sfuggita perché forse sotto questo profilo può darsi che mi sbagli è più interessato a ciò che avviene nel resto del mondo che al Piccolo mondo italiano piccolo con tutte le virgolette del caso
E forse anche scientemente per evitare di inoltrarsi in riflessioni troppo attraversate da polemiche contingenti però non c'è dubbio che queste due modalità sono sono due questioni sono molto importanti chi rappresenta il mondo cooperativo
Nell'ipotesi che il mondo cooperativo continua a presentare molte cose molte persone molte aspettative pur in assenza di cui retaggi subcultura di cui facevo riferimento se si deve rappresentare da solo con quali modalità può bastare il lobbying istituzionale
Può bastare la capacità di interagire con le sfere istituzionali
Può bastare anche l'autorevolezza che deriva dalla grande forza finanziaria dalla Grande rete commerciale e quindi il poterne il dover essere ascoltati per ciò che si è economicamente organizzativamente
E questo il primo punto di domanda mi permetto dire secondo meno
La caduta di quella subcultura da cui sono partito fa sì che anche i referenti storici tradizionali siano venuti meno bisogna giocare in prima persona su più piani su più livelli di governo ma forse anche immaginando che non tutto passi per attività di governo qui c'è molto secondo me da inventare e la seconda cosa può vivere un'organizzazione di questo tipo
Senza
Un consenso sufficientemente diffuso nell'intellighenzia di un Paese
Cioè io noto in questo un livello di marginalità del mondo e la cooperazione francamente impressionante
Se scorra Little delle bibliografie sulla cooperazione gli ultimi quarant'anni vedo che ci sono non più di venti venticinque persone peraltro quasi sempre le stesse perché il per alcuni invecchiano molto meno rapidamente di me che continuano a occuparsi di questi temi
Non dico che basti per carità non voglio fare trenta e non sto dicendo ci vorrebbe un corso di laurea e non perché stiamo facendo così lavora su tutto quindi Dio ce ne guardi però
è vero che si parla abbastanza poco fuori dalle discipline specialistiche del fare impresa nel nostro Paese ma certamente se ne parla ancora almeno nelle forme più originali nuove
E molto fa il fatto che sia così facile aggredire la cooperazione sul piano polemico mediatico significa che non ci sono figli non ci sono sbarramenti non c'è un radicamento nel in quel per male che se ne possa parlare in quel poco molto di ceto intellettuale di questo Paese e questo secondo me è una questione non soltanto di comunicazione ma di un'autoriflessione che non è stata sufficientemente approfondita per fare un effetto alone per produrre un'eco al suo Esterno
Credo che senza si potesse aggredire questo ultimo tema forse anche il penultimo a cui ho fatto riferimento cioè quello della rappresentanza potrebbe essere mitigato nelle sue implicazioni problematiche
è chiaro e quindi che doppie rispetto a chi fa cooperazione tutti i giorni fa impresa a grandi successi sta sui mercati interni internazionali questo appaiono discorsi assolutamente astratto il referendum totalmente contro
Però è anche vero
Che c'è un grande immaginario collettivo che si aspetta ancora la cooperazione come dire un elemento di legittimazione che non può essere soltanto quello del peso che poveri in un mercato
Grazie
Ma alcune alcune alcuni temi ovviamente nuovi come appunto la questione della della del sistema di valori insomma del chi viene a a mancare il suo substrato di supporto
E alcune questioni invece che poi ecco completano un po'anche alcune riflessioni che aveva anticipato la democrazia antenna insomma i rapporti interni alla cooperative con la rappresentanza
Questa nota del di un venire meno dell'interesse culturale intellettuale ecco per il nostro movimento questo
Naturalmente viviamo come una nota di rammarico forse non ancora da parte nostra consapevoli tratta ma su cui sicuramente sarà interessante riflettere
A passo la parola ora presidente di Unicoop Firenze Turiddo Campaini
Ma non ha bisogno di presentazioni
Rispetto alle i concetti espressi da Morigi
Vorrei
Forse anche perché mi è credo più congeniale
Rivedere una serie di questioni dal da dentro l'inciso
Intanto devo dire che
Nel
Libro di cui stiamo parlando
Io ho ritrovato una un'analisi tutto sommato a mio parere equilibrata con le luci e le ombre che attuali della cooperazione del nostro Paese
E lì
Non sarebbe male
Se tutti i dirigenti del movimento cooperativo aderente alla lega
Partisse da qualche cosa di analogo per le riflessioni che ci servono per il prossimo congresso nazionale
Probabilmente riceveremmo frutti qualche spunto in più faremmo qualche riflessione in più
Forse arriveremmo anche a delle soluzioni chi più avanzate rispetto a ma una un avvio
Su quale io sono molto scettico
Lo dico in parte
Cito soltanto due o tre cose del del libro che mi sono rimasti in testa
Insieme a tutte le altre e comunque verifico nell'esperienza nati una realtà cooperativa sul Ticino
La prima è che
Parla della cooperazione dicendo e il mondo dell'imperfezione
E questo va bene
è una cosa per certi versi scontata ma che non secondo me non consideriamo a sufficienza particolarmente gli elementi comunicazione grafica ma
Per cui qualsiasi nota stonata diventa una débâcle
E questo perché loro abbiamo accreditato quasi come un una realtà
Fatta quasi perfezione parlo particolarmente quanto riguarda l'esterno
In effetti le aspettative e ci sono
Da parte dei soci delle delle cooperative ma non solo da parte dei soci dei cittadini in generale nei confronti momento operativo io avverto che qualche volta sono anche forse un po'troppo elevate rispetto alla capacità la possibilità di risposta e ne possiamo fare
E riportare la discussione su un terreno più realista io credo che può alla fine giovedì allo stesso nostro movimento
Detto questo ecco
Prendo subito un altro argomento
Per esempio quando accenna alla realtà della cooperazione di consumo
Io sono indignati sino per le cose che ha scritto
Riprendo questi elementi perché tutto sommato risente sia verifica
Ed è inutile
Far finta che problemi non esistano quando esistono specialmente c'è un movimento commesso mostro che si richiama a a a certi valori e che
Fa molto affidamento sulla fiducia
Che la gente deve riporre al nei nei confronti del della nostra realtà
Quando dice che c'è un dominio della struttura manageriale pressoché incontrollata che fenomeno dice subito aggiunge subito rimprovero riguarda solo i consumi Italia il fenomeno riguarda tutto il mondo ma non dice una cosa
Che al di fuori della realtà
Credo che quesito insieme alla afferma l'affermazione e poi fa immediatamente seguite sostanzialmente dice tutto questo perché non ciò nonostante profili su dei risultati positivi per la Società per i cittadini indubbiamente questo assetto
Cooperativo li porta
Pare che dica esattamente le cose come stanno allora si tratta di partire proprio da questo tipo di constatazione dei per vedere come possiamo ulteriormente
E superare alcune discrepanze migliorare alcuni aspetti non del tutto positivi
E io credo che anche a questo riguardo noi dobbiamo
Noi dobbiamo avere il paura di questi di noi stessi e nel e tanto meno dei degli altri
Io credo che una cosa e cioè in USA
è un mio pallino e la concorrenza
Anche il movimento cooperativo e quindi anche noi
In assenza di concorrenza
Non siamo capaci non possiamo esprimere ciò che
è più utile dal punto di vista sociale
Questo per dipende dagli altri ma dipende anche da noi
Perché la concorrenza sempre fatta fra diversi non è che ci siano sul mercato dei soggetti che sono deputati a tener viva la concorrenza e altri che invece Garozzo dovrà aspettare e arriva la concorrenza
Il secondo elemento è la trasparenza
E quindi questa introduce
La domanda su quali possono essere gli elementi che facilitano
E stimolano la trasparenza nei comportamenti all'interno della realtà cooperativa
E indubbiamente quando si parla
Di controlli ma si parla di terzietà dei contro
E di quanto attualmente la terzietà dei controlli all'interno della nostra realtà
Con una certa frequenza
Turbata dal potere di nomina interna dei controllori
Io credo che questo sia uno dei punti da da da da da da mettere a scrivere o sbaglio e questo guarda riguarda
Le cooperative
Riguardanti gli strumenti consortili riguarda l'associazione
Riguarda tutti
L'altra questione è la necessità a mio parere di rafforzare la rappresentanza della proprietà qualche modo col bisogno comunque esprimersi
Perché questo facilita un corretto rapporto fra la rappresentanza l'orbita del marchio
E questo particolarmente le imprese cooperative che assumono certe dimensioni
Il caso specifico a cui si faceva riferimento
L'altro aspetto a cui vuole fare che volevo riprendere che ha ripresa anche morissi
Il giudizio che viene fuori sulla proposta Visco
E l'auspicio e viene formulato nei confronti della politica
La proposta Visco residente attuata
Farebbe scomparire movimento relativo perché c'è
Ci potrebbe essere potrebbero esserci entità economiche ma insomma e ce ne sono tante altre non sono il movimento cooperativo
E dall'altra parte l'auspicio che la polizia ha fatto un passo indietro si preoccupi lì di regolare che di normare le Lele gli aspetti relativi alla governance delle mi pare sia proprio così delle esosità dell'invece tout-court e quindi evidentemente anche delle delle cooperative
Io
Ritengo ecco che questa iniziativa sia particolarmente interessante
Soprattutto indicativa di quale sono quali sono le nostre necessità
Perché a mio parere la la necessità più forte che sentiamo è quella di fare un salto qualitativo prima di tutto dal punto di vista culturale
Perché noi abbiamo un retaggio
E all'interno della realtà cooperativa nostra in grandissima parte quel retaggio pesa
Perché è storia
Che abbiamo vissuto direttamente
E quindi
Derby dobbiamo fare un un uno sforzo per riuscire a a superare questo retaggio cioè
E per questo
Io che in genere vengono può
Indicato come
Uno degli anti Emiliano diciamo così
Devo dire in quest'ultima fase precongressuale
Mi sento particolarmente vicina regia
Quindi un merito con questi reggiani quanto meno perché ce l'hanno se il riesca con il loro dibattito a scombinare un po'delle suddivisioni puramente geografico
E questo perché perché hanno ripreso un tema che era all'ordine del giorno
Della discussione preparatoria dell'ultimo congresso della lega
Lo fanno riferimento riprendono un una dizione quello di organizzazione di massa
Dicendo che è ancora troppo
Oggi movimento operativo poi considerato organizzazione di massa
E e questo guardate è un peso che noi limiti abbiamo portiamo molto più di quanto crediamo di di esista
E deve
Se noi partiamo dal concetto della responsabile
Fa parte della sinistra concetto della responsabilità collettiva
Prima esisteva all'interno del movimento creativo la responsabilità era collettiva
Parlo come attribuzioni le scuse ARPA come fossero che sta altra cosa
E quindi in questo valeva per le quando eravamo nel nel momento associativo così come valeva all'interno delle realtà cooperative nelle singole realtà cooperative
E quindi bisogna fare un passo deciso davanti a Wiese riuscirà a stabilire con precisione
E e e dirlo in modo aperto riconoscerlo frutti e sapere che si giova questo so
Che ciascuna cooperativa risponde della propria governance risponde dei propri risultati imprenditoriali risponde dei propri risultati in termini sociali
Così come ciascun dirigente risponde delle proprie precise responsabilità in funzione l'attribuzione sono oltre l'affida
E non ci sono alibi
Per nascondersi dietro responsabilità collettive
Se no intanto non cominciamo ad imitare questa questione è io credo che non riusciamo a a fare un passo notevole avanti varare
Che ancora oggi no perché
Ancora oggi c'è chi parla della cooperazione di consumo come di un'azienda unica
Mi pare di aver letto anche nell'ultimo comunicato stampa nazionale dove si parla l'azienda cotta
Ma ecco pensate poi si può convenire si può essere di un parere si può essere durato quanto quello che ho detto prima stia insieme con quello che sto dicendo ora è una vuol dire davvero c'è da discutere all'interno della realtà cooperativa
Che c'è da chiarire dove stanno le responsabilità
C'è da chiarire che non siamo un sistema
Anche se evidentemente nessuno di noi quando afferma di se in un sistema pensa di non
E cercare di di di di di mettere in piedi insieme agli altri delle politiche che siano delle politiche comuni che ci aiutano o insieme ma un conto è questo un conto S ritenersi facenti parte dello stesso dello stesso sistema
L'altra questione fondamentale la centralità del socio che se li li si dice ma e
Anche qui ci sarebbe da ci sarà da discute fino a che punto l'azienda fino a che punto l'impresa fino a che punto il socio dell'impresa cooperativa
Perché molto spesso queste la mia esperienza
Perché piazza dice che molto spesso
Sì se quella Losi la logica dell'azienda e quello che rimane e quello che poi si dedica alla a alla valorizzazione della centralità del socio perché centralità imprenditoria cittadina del socio e socialità e imprenditorialità
In un'impresa operativa e quindi venga fuori chiaramente anti allegro ma insomma penso anche da qui su questo aspetto non avessimo però abbiamo bisogno di ricordassero tutti i giorni
Non si può far distinzioni cioè no non non ci può essere uno dei due aspetti
Che supplisce all'altro
Inevitabilmente se vogliamo essere una realtà cooperativa che si chiami tale dobbiamo avere e l'uno e l'altro
Lo stesso concetto dello sviluppo
Deve essere assunto soprattutto come
Un concetto che asta affronta la la la l'aspetto qualitativo cioè
Lo sviluppo della cooperativa lo sviluppo del movimento grafico Noemi sa bisogna pensare qui c'è un una per una cultura economica dominante in I diavoli fanno i loro metà del suo
Per cui il il migliore sente il più grosso
Cioè è la dimensione è quella che dice chi è il numero uno
E questo particolarmente in una realtà come quella operativa assumere lo stesso metro secondo mese come tirarsi le martellate su su su su Vieri
Perché mai noi potremmo essere il numero uno punto vista dimensionale
E allora non tanto per convenienza mappa che di fatto lo vediamo sul mercato io vedo nella realtà dove operiamo noi tutti parlano di un'altra impresa
Come la prima nel campo la distribuzione dei supermercati nel nostro Paese dov'è la più grossa
Non è nemmeno la seconda non è nemmeno la pensa non è nemmeno la quarta
Ed è la migliore allora
Lo sviluppo Lori bisogna e a rifarsi a considerando evidentemente anche l'aspetto quantitativo alla sua importanza ma guai a noi a pensare che l'aspetto quantitativo
Possa prescindere da quello qualitativo quarta addirittura può accadere esattamente il contrario
E in movimento grafico è legata come Attilio delle più grandi ci sarebbe da indagare andare a vedere probabilmente ce ne renderemo molto molto con l'illusione che la crescita quantitativa risolva diverse il problema
Ci ritroviamo poi con un una realtà di dimensioni più consistenti e con i problemi aggravati perché evidentemente quelli che c'era una scala inferiore diventa Lupoi gli stessi problemi a scala scala maggiore
L'altra questione è quella dell'autonomia della operazione
Io sento sempre dire l'abbiamo già risolto questo problema continua a non essere molto convinto
E sono fra coloro che pensano che se anche le accuse di collusione con governo con parti politiche del movimento cooperativo ancora riesca a far presa su lire pensano che
Qualche sbaglio ci sarà in termini comunicazione probabilmente anche qualcuno in temi di comportamenti e poi infine cioè da chi ritardi valore alla cooperativa al a anche al Consorzio Cooperativo anche all'associazione come istituzione cioè di valorizzare tutti gli aspetti
Che riguardano i
L'efficienza delle regole formali rispetto delle norme che stanno alla base del rapporto fra le cooperative e all'interno dell'operativa
E soprattutto ecco
Mettere in chiaro che in qualsiasi momento
Ogni realtà
Sia essa una cooperativa
Se nessuno strumento consultive sia essa l'associazione delle cooperative
Che deve chiarire abbiamo l'obbligo
Di chiarire agli occhi di tutti
La ragione dell'esistenza di quella entità cooperativa
Cioè e questo è un modo per rispondere a quelle aspettative che io dicevo secondo me molto elevate ci sono da parte legate perché
Poi c'è il professor Molesini fa le ricerche le ricerche dicono come hanno detto anche recentemente che le realtà cooperativa una realtà che che che che
Gode di molti maggiore fiducia rispetto tanti altri a tante altre entità se vogliamo
Dare una prospettiva nostro movimento dobbiamo rispondere a questo tipo di arte attese perché altrimenti non ce la facciamo
Ma ovviamente questo nostro mondo è diverso e vario perché presidente Campaini
Fatto una lettura delle riflessioni che sono molto appunto letture riflessioni del del fondo del consumo
La cooperazione sono poi anche altro Gianni cooperative i il problema dagli sponsor diversi presente la centralità del socio una cosa il socio della cooperativa di consumo
E una cosa è il socio della cooperativa di produzione e lavoro insomma ci sono temi un po'di versi
E credo che poi i molte differenze sono bene o male poi anche sulla cosa delle dimensioni comunque la grande cooperativa
A delle esigenze di di autonomia e di indipendenza che forse invece la piccola cooperativa che ha ancora bisogno insomma di anche di tutele di protezione
Forse sentirsi parte di un sistema ai piccoli ci fa ci farebbe piacere ci fa sentire magari più protetti mentre invece ecco capisco che la grande struttura invece ha bisogno di sentirsi libera dal sistema
Poi problemi anche della comunicazione mi colpiva quello che diceva effettivamente questa cosa della della Coppa delle coppe
Purtroppo è un problema anche di comunicazione e pubblicità quando c'è la pubblicità risente della Coppa è quella pubblicità li e quindi anche cittadino fa un po'capire fatica a differenziare capire che possono essere diverse strutture diverse diverse impresa e anche insomma quindi probabilmente è un po'il problema poi che accennavi all'inizio sulla pressione anche della comunicazione
Beh comunque andiamo avanti colla spaccato del mondo del del consumo e passo la parola Marco Lanni
Presidente dell'altra grande cooperativa di consumo Toscana l'unico perché vengano
Sì grazie
Buonasera a tutti
Io
Anch'io devo dire che
Ovviamente
Vi riferirò di impressioni di di di stimoli ho riportato dalla lettura del libro del professor Sapelli
Ovviamente partendo dal mio punto di vista che quello di un operatore di consumo oggi presidente di una di una grande di una grande cooperativa credo sia anche giusto fare così atteso che è stato già provare a fare qualche sforzo di di astrazione
Ma io prima di elencare e
Tre quattro questioni che mi hanno colpito voglio fare doveri brevissime riflessioni introduttive intanto la prima è stata quella la prima riflessione quella di anch'io la condivido di trovarmi di fronte a poi a tutta una serie di considerazioni molto interni
Ho trovato ma discreta familiarità nelle questioni che professor Sapelli Scifoni sia diciamo nelle nei riconoscimenti che ci fa sia anche nelle ordine le questioni che ha premi le quindi delle sottolineature cristiani punti di domanda pesanti anche che che ci pone questo indubbiamente mi ha molto facilitato abbia molto anche ben impressionato l'altra premesse in qualche modo si collega con queste che però io ho trovato non so poi chiamarla una una cifra mie anche molto familiare come cooperatori che qui sta cioè che bisogna in diversi passi del libro ritrovato questa affermazione non sarebbe che bisogna
In qualche modo avevi sempre presente il peso l'importanza l'orientamento di valori a cui facciamo riferimento della nostra missioni
Però al tempo stesso bisogna prendere consapevolezza è questo
Quindi è un mondo imperfetto e l'operazione è una realtà imperfetta attenzione dico questo perché di in questo cosa ci vedo ci vedo da una parte una grande vicinanza con la nostra esperienza storica scettico credo siamo tutta gente quindi prima di noi credo fossero lo stesso così che sta e approvato a tradurre in pratica grandi valori e si è misurata quindi tutti i giorni con i problemi dell'incoerenza delle difficoltà delle imperfezioni
E ha pensato di superare questa cosa attraverso il lavoro quotidiano che impegna il miglioramento
Ecco io dico questo anche un po'io l'ho presa così come una come un come dire a uno un avvertimento di istruzioni per l'uso e leggere le leggi del libro diversamente ogni tanto
Scorrendo queste pagine mi veniva il dubbio che sennò davvero l'assunto altra sul punto no che nel libro si trova insomma
Dove c'è più mercato non è vero c'è bisogno di meno operazione ma dove c'è più mercato c'è più cooperazione diciamo è uno spazio che cresce e in maniera proporzionale rischia poi di impantanarsi folta tutte le grandi difficoltà che dobbiamo che dobbiamo incontrare quindi valori concretezza senso della miglioramento del lavoro quotidiano di del passo dopo passo attenzione però io almeno norme come la sonorità così
Che questo non diventi l'autoassoluzione cioè Sicco mondi imperfetta operazione imperfetta beh allora content diamoci di qualche compromesso al ribasso tanto
Viviamo in un mondo imperfetto non invece credo che il dobbiamo quel binomio credo che dobbiamo avere forti il senso di un miglioramento potente continuo
Che che mira al tono che mira basso anche perché io credo tengo alle tre o quattro riflessioni un po'più di merito anche perché io credo che le domande sul futuro della cooperazione ci colloca al momento
Complesso viviamo credo poi molti riflessioni sulla stipsi Celori portano uscire portano netta sensazione viviamo in un momento in cui certo
Forte forte ancora la pista dell'operazione nel nel nostro mondo del nostro Paese forte il tasso di fiducia però solo tre
Senti
Tanti punti interrogativi io presente anche da ricerche professor Molise ci ha fatto vedere
Tanti elementi che mi sembra poi rischiano di mettere in discussione la legittimazione dell'operazione esercitare un ruolo e fondamentalmente il rischio più grosso che vedo il rischio dell'omologazione
Cioè il rischio strisciante in certi momenti più virulente in altri e poi si appoggia a meccanismi di comunicazione come funzionano i media quel tema
E della come dire della dell'attenzione del mondo intellettuale all'operazione la somma tuttavia in certi momenti mi pare insomma questa questa tendenza all'omologazione resta questo dipingere la cooperazione nome azienda e come imprese sono un differenza dagli altri
Sia come dire una una una sensazione molto potente una voce molto forte o almeno una voce che a me
Impressione che ovviamente mina alle radici le nostre le nostre prospettive
Allora io voglio proprio partire da qui nelle nelle cose che mi hanno molto convinto nella lettura di questo di questo testo
Allora io credo che noi dobbiamo veramente con forza difendere la nostra alterità la nostra mi sembra che abbia così professor Sapelli la nostra distintività
Ora io credo che noi abbiamo dei valori molto importanti di riferimento
Sinceramente credo i valori antichi la missione primigenia che parlo ovviamente per quanto riguarda l'operazione di consumo che che troviamo ancora indicare io credo che ancora oggi ci sia bisogno di uno scambio mutualistico che aiuti il cittadino
A trovare nel mondo dei consumi del convenienza sicurezza ma anche un senso non solo come dire la risposta a un bisogno più immediato credo che davvero forse anche lo stesso concetto di scambio mutualistico si possa anche un po'allargare il PIL forse faccio un ragionamento può andare anche un po'oltre la cooperazione di consumo in che senso
Nel senso che poi
Oggi le persone certo hanno bisogno di risolvere un problema specifico il lavoro parte padre operativi produce un lavoro il consumo il consumare per quanto riguarda le cooperative di consumo e via discorrendo
Ma hanno anche bisogno forse di ritrovare nella sfera dell'economia nel mondo dell'impresa
E una un'esperienza di partecipazione un'esperienza di eticità quindi di il PIL poter vivere anche direttamente se lo vogliono dentro un'impresa che risponde a dei valori critiche risponde a dei bisogni della persona il non soltanto come dire oggi si si colloca sul mercato sulla base della migliore alleato allocazione delle risorse possibili no questo senso un po'riduzioni stare nel testo viene più volte identificato
Ecco allora io credo che se mi è consentita una battuta sul tema dei partiti e dei valori qui però io mi sento di fare una differenza
Cioè a me ha convinto molto la lettura del collateralismo i sub richiamo le subculture veniva anche qui citato e in questo io mi ritrovo non credo e poi questo si traduca direttamente immediatamente in una relazione direttamente certo si traduce anche ma non direttamente d'un relazione col mondo di partiti uguali bisogna avere certo una relazione ma io credo in questa distinzione ci possa essere la risoluzione anche di questo tema diventare improvvisamente come posso dire agnostici o o invece essere schierati
Ma io credo che bisogna stare dentro quelle tradizioni dei valori quell'origine quella subcultura però ancora oggi a un'onda
Lunga nella società casomai dobbiamo provare a svilupparla renderla più più viva a ceppi un passaggio importante limando parla della relazione dal mondo della politica la e la conoscenza dell'impresa a trovare anche quindi la conoscenza dell'esperienza particolare l'intesa operativa
Anche un'occasione quegli e di far crescere questo livello di di consapevolezza Olindo un rapporto non agnostico chiaro ma nemmeno un rapporto posso diretti che riesce IG vecchie vecchi collateralismi del passato qui in un rapporto si debbano fare molto
Sul piano dei valori da una parte e sull'individuazione di un ruolo di regolazione le istituzioni politiche devono giocare nei confronti
E delle del mercato e della e dell'economia
Quindi distintività come io trovo difesa della lista distintività determinazione moderna della distintivi della distintività come davvero elemento forte anche per tutelare la competizione il posizionamento degli operative
In in futuro
Questo secondo me si poggia su due elementi fondamentali forse tre insomma due poi per motivi di tempo il terzo il terzo faccio solo premetto dibattuti il primo la questione del del della rappresentanza dei soci ha ragione
Campanini un problema serio per le cooperative di di consumo Appierto kebab battezzato come tale è inutile credo girarci girarci intorno
Credo che la nostra fiducia e la nostra reputazione in termini di coerenza ai nostri valori poi nel mondo nella società tutti i giorni si gioca sul fatto che le persone devono essere sicure che possono esercitare un controllo sull'impresa cooperativa
Se questa sensazione si affievolisce credo che sia anche a rischio la nostra fiducia nostra reputazione perché ancora la coerenza con i nostri valori e l'attività di tutti i giorni è legata davvero all'illuminazione attimi direi di un management ristretto e che può con difficoltà essere controllato
Dobbiamo rompere questo meccanismo e dare come dire davvero una soluzione strutturale chiara molto evidente a al tema delle del rapporto tra social media agilmente
Mi in questa visione della della separazione funzionale invece dell'unificazione valoriale tra questi due elementi credo che questo sia ulteriore elemento di garanzia forti l'elemento eccedente credibili
Perché tutta una serie di scelte se bolide chiaro il legame
Con la proprietà tutta una serie di scelte diventano poi non contingenti non reversibili ma diventano stabili irreversibili che su queste scelte di valore
Garantite da un meccanismo di governance forte che garantisce la partecipazione dei soci si conquista reputazione e fiducia e i noiosi fa anche probabilmente un buon servizio alla nostra competizione almeno nel medio periodo
Qui dobbiamo ragionare e credo anche su forme istituzionali nuove credo che se si parla di se vogliamo evitare interventi di imperio questo tema va affrontato con grande decisione un'autoriforma blanda un'autoriforma annacquata non escluderebbe di per se stesso la possibilità di un ricorso a soluzioni d'imperio
Se autoriforma dobbiamo
Trattare se questa deve essere fatta del segno che dicevo di aumentare con forza la parte il il ruolo dei soci questo del questa autoriforma dev'essere forte evidente sensibile conclamata
Credo però e chiudo su questo punto che se in questo tema della partecipazione agli short dei soci non si possono fare soltanto sul piano dell'IST della struttura istituzionale ma si debba giocare attraverso meccanismi reali di partecipazione dei soci ad ogni livello a partire dalle nostre sezioni sono usciti Italy darmi lega nord i pasti nostri vari livelli
Sì la nostra partecipazione se la simmetria formativa vinto nostra organizzazione rimane troppo
Asfittica Luna ristretta all'altra non c'è soluzioni istituzionali tenda dobbiamo veramente far nascere una forte
No fortilizio buona parte o forte partecipazione dentro le nostre cooperative
E l'altro punto sono i dipendenti
Sono io sono per quanto riguarda ovviamente da un punto di vista di né di una cooperativa di consumo vedendoti e qui il tema si pone in maniera tutta Dick riversa quando parliamo di di cooperative di produzione e lavoro
Qui è molto eppure molto bello e il passaggio che riguarda come dire il lei
Il ponte che si può gettare tra l'impresa e chi e ci lavora
Un patto fatto di stretto sulla base dell'equità sulla base quindi un impegno comune alla crescita individuare l'aumento delle competenze alla formazione l'autoformazione quindi poi in definitiva una partecipazione consapevole
Agli scoprì dell'azienda è una grande sfida
Credo però che anche qui non cooperazione di consumo e sto problema lo dobbiamo assumere perché il ruolo del dipendente un ruolo per noi che non credo possiamo limitare soltanto definendo il dipendente o mentale è è come dire ovviamente grande parte
Della nostra impresa grande parte quelli della possibilità che la nostra impresa sia coerente nelle file di tutti i giorni con i valori che che la la l'abilità no quindi un tema per noi molto avverto però rimane credo importante sottolineare l'affermazione che credo valga per tutti che come dire davvero le l'impresa e non solo che la cooperativa va vista o meno
Un'impresa una una struttura dove ci sono le persone
E dove sono le persone che producono un fine producono un obiettivo quindi questa relazione non va mai persa di vista di vista e importantissima è sicuramente l'altro che su cui deve poggiare Lalla alla come dire questo questo impegno forte sull'obiettivo della della difesa della nostra alterità della promozione della mostra alterità
In ultimo sulle sulla associazione sul sul nostro sistema associativo ma io credo questo veramente una battuta due anzi
Ecco io credo che la la la la la la la la la la la
Come posso dire sia ormai definitivamente tramontate quelle Campaini diceva e però Pepe è una concezione che ha giocato un ruolo importante forse in qualche modo legato a una fase
Storica delle del della vita della cooperazione la fase di concepire
Le strutture associative come dicevamo gli organismi di massa
Oggi il rapporto tra impresa imprese operative politica è completamente mutato
E l'impresa cooperativa ovviamente che come dire il mattone fondamentale della della costruzione cooperativa nel nostro paese tuttavia ecco anch'io credo che poi detto presto ci serve anche molto sa anche se sono vere le cose che ho detto in precedenza ci sarebbe anche molto un collante ci sarebbe anche molto già stare molto attenti a a come dire a arrendere debole un collante
Che invece ci deve servire per evidenziare quello che ci unisce io dico soprattutto sul piano valoriale delle coerenze valoriali
Tutte le ipotesi di integrazione che pure anche nel testo vengono ricordate se non partono come dire da da dalla garanzia c'è un'identità valoriale
Ovviamente ai livelli veramente strategici o forse anche di più
Tra le cooperative il rischio è che tutte queste prospettive poi non si possono non si possono realizzare quindi un'associazione esterne giocare a mio parere molto su questo piano ovviamente per le grandi cooperative ovviamente il ragionamento è diverso per le piccole per le per le strutture nuove però io vedo in questo anche una nuova funzione dei nostri strutture associative
Grazie
Sì credo che
Intendiamo sono rafforzati insomma nell'ambito delle cooperative di consumo vedo un tema forte che è quello appunto del controllo dei soci insomma il rapporto del socio socio cliente in questo caso insomma corna con latte così coccola direzione manageriale se non andamentali interessante che queste dei dipendenti che appunto delle cooperative di produzione e lavoro e molto molto meno forte
E e sulla rappresentanza sull'abito che si ripropone appunto la posizione di questo la necessità ecco mi pare all'associazione ci vuole però appunto con luogo sì di di più quindi in un contesto culturale insomma di elaborazione valoriale
Probabilmente sempre nell'ottica che dicevo prima appunto è un'ottica grande sicuramente andrà
Le grandi strutture
E passa invece la parola a Luca Conti vicepresidente del Consorzio CTC un consorzio che sia di costruzioni che i disservizi quindi diciamo che andiamo un po'nell'ambito più nell'altro diciamo non più tradizionale ma nell'altro diciamo nell'altro binario quello insomma tradizionale però dei mastri muratori e
Diverso rispetto a
Ma anch'io riporterò alle impressioni che ho avuto dalla lettura di questo agile volumetto ho trovato una conferma a due miei convincimenti che la cooperazione è una forma moderna d'impresa e che è un organismo sociale molto vivo
Che può attualizzare il patrimonio valoriale da cui di scendiamo
Detto questo devo dire che ho trovato una grande passione nella scrittura del professor Sapelli lo ringrazio perché ha avuto un coraggio intellettuale che in questi tempi non è scontato
Quello di riaffermare valori fondanti forti del nostro essere in modo estremamente chiaro riporto solo una citazione
La liberazione dalla punibilità individuale come ente regolatore ultimo dell'associazione umana il disegno politico e culturale finalizzata a dare una base morale di sostegno al mercato
Ecco devo dire che queste affermazione in questo modo di esprimersi
In questo contesto come dice il professore conclusive parentale e molto raro di questi tempi e quindi ci vuole un coraggio intellettuale notevole per affermarlo ringrazio anche di questo perché ha rafforzato il convincimento che le nostre organizzazioni devono difendere fino in fondo i valori da cui sono nate
Le devono testimoniare le devono attualizzare
Siamo un organismo sociale molto vivo perché perché siamo al centro degli enti un dibattito attualissimo
Il dibattito è quello sulla democrazia
La democrazia vediamo tutti
Che danni porta una concezione della democrazia puramente formale come un insieme di regole la concezione bushiana dell'esportazione della democrazia in altre culture in altri contesti
Quando siamo consapevoli che la democrazia una storia vissuta quotidianamente
Guardate che nelle nostre organizzazioni noi abbiamo un valore aggiunto di altissima testimonianza civile che credo debba essere riconosciuto e valorizzato fino in fondo ed è quella che nel mercato globale del lavoro nella globalizzazione del mercato del lavoro noi abbiamo l'opportunità e talvolta la necessità di fornirci chiamarlo di dotarci di manodopera che proviene dai Paesi del Terzo Mondo a dagli extracomunitari
Spesso questi soggetti non hanno conoscenza e apprezzamento del valore della democrazia
Bene nelle nostre organizzazioni spesso il primo incontro con il significato e il valore della democrazia viene testimoniato la democrazia
Rappresentativa la democrazia partecipativa la democrazia decisionale ovvero tutti gli Stati della democrazia che sono sperimentati nella parte voluta del mondo per governare la complessità
I rapporti sociali
Noi appunto dicevo nelle nostre organizzazioni nel nostro piccolo magari non consapevoli fino in fondo però siamo portatori anche di questo valore aggiunto rispetto alla società in cui viviamo
E non è di questi tempi un elemento secondario
è un elemento forte che ha anche un altro valore aggiunto quello che rende chiarissimo e netto come la democrazia è frutto anche del governo dei rapporti economici
Se votano per il management il management non funziona e gli fa decurtare lo stipendio evidentemente la connessione è immediatamente percepite
Quindi credo che noi siamo un soggetto veramente attivo di questa discussione siamo nel pieno di questa discussione
Siamo un soggetto proattivo del consolidamento e della costruzione dei nuovi rapporti sociali in un mondo a cui non eravamo abituali
L'altro elemento di riflessione che il professor Sapelli coglie molto bene
E lo coglie nella giustissima prospettiva
Quale la dimensione ottimale qual è la dimensione possibile dell'azienda cooperativa
Lo diceva anche Campaini
Lo riafferma anch'io se eravamo prima ubriachi del concetto che piccolo è bello per un certo momento ci siamo ubriacati del concetto che grande ebbe beh credo che siano due affermazioni che sono da elidere totalmente
Il professor Sapelli ritiene che la dimensione d'azienda ottimale è quella che consente il mantenimento e la difesa del patrimonio valoriale su cui si fonda la nostra identità
Su cui si fonda anche la nostra modernità non solo la nostra identità
E con questo concetto io sono molto d'accordo
Sono molto d'accordo e
Conseguente a questa analisi ne avanza un'altra guardate che il movimento cooperativo non sfrutta la capacità di sinergia fra tutti i soggetti che lo compongono che l'elemento vincente
Bene questo credo che sia un concetto che è anche da chi mi ha preceduto in qualche modo sottaciute sottovalutato
Il fare sistema non siamo sistema o comunque siamo un sistema sui generis se perdiamo quest'occasione di fare sistema con tutte le competenze che abbiamo
Produzione e lavoro servizi
Progettazione credito
E gli amici della coppia se non cogliamo quest'occasione fino in fondo saremo come diciamo noi toscani dei grandi bischeri
Lo saremo perché abbiamo già lo strumento vero per competere a livello di una sfida altissima
Se le nostre prese non ha senso che crescano oltre una certa misura possiamo fare massa critica creando davvero un sistema che comunque è in grado di reggere per capacità di finanziamenti per capacità progettuali per capacità operative con le punte più avanzate delle richieste del mercato
L'altro e ovviamente in questa visione si pone giustamente legittimamente il problema di dove si trova il capitale di rischio
Questo è un problema che ci stiamo dicendo da un po'di tempo sono d'accordo con la visione del professor Sapelli che non ha senso ricorrere a meccanismi artificiali
Così come hanno fatto ad esempio le banche di credito cooperativo
Ma e qui però bisogna fare uno sforzo collettivo di inventare inventare
Un nuovo metodo di finanziamento delle nostre aziende delle nostre imprese per questo siamo soggetto socialmente vivo perché ci stiamo ponendo il problema di inventare anche strumenti innovativi
Che consentono lo sviluppo dell'azienda come corpo sociale e di tutela della nostra della nostra cultura
Coglie il professore nel nostro mondo molti elementi di contraddizione
Ne valorizza alcuni e qui è una cosa che di cui mi sono veramente debitore il valorizzare il ruolo del socio come persona umana e non come fornitore
Di prestazione d'opera
E lo coglie in senso estremamente positive propositivo quando ad esempio e questa è una riflessione che faccio mia e sulla quale non aveva ancora elaborato come dirigente d'azienda una chiarezza di intenti e di visione nella cooperativa le uguaglianza non conduce a forme di collettivismo bensì alla valorizzazione della personalità attraverso eccetera eccetera
Quindi la valorizzazione del socio come persona umana e il concetto di meritocrazia non come selezione sociale ma come promozione veramente della personalità umana
Quindi una ricchezza e una visione che
Trovo veramente pregnante per le nostre per le nostre aziende
L'altro ci sono due elementi sui quali o qualche perplessità
Ed è fra gli elementi distintive valoriali delle nostre organizzazioni si dice il principio della porta aperta e il management elettivo
Principe della porta aperta io faccio un ragionamento terra terra
Abbiamo consentito nella direzione della associazione dei servizi l'altro giorno la costituzione di una cooperativa di quattro portuali a viareggio
Io se il concetto di portate sta deve essere che quello purché abbia i requisiti comunque gli è consentito di costituirsi in forma cooperativa permettetemi di esprimere grandi dubbi
Permettetemi di esprimere grandi dubbi perché
Se vogliamo che la nostra cultura sia cultura distintiva
Che sia testimonianza e valorizzazione dei valori che sia
Che sia capacità di sfida alta per il mercato e probabilmente questo concetto di Porta aperta lo dobbiamo di contestualizzare
Porta aperta probabilmente significa che nelle organizzazioni strutturate non può essere negato l'accesso a chi ne ha diritto
Ma nemmeno può essere inseguito il meccanismo perverso per cui chiunque ritiene la mattina di svegliarsi di fare una operativa questa viene fatto perché si condanna a una minorità costante l'impresa cooperativa si fanno dei danni a queste persone si fanno dei danni
Perché vedete finché siamo piccoli basta la cultura del buonsenso e quindi la cultura dell'economia Domestica
Poi
Comincia a subentrare la cultura dell'economia aziendale poi subentra la cultura dell'economia industriale
E se non ci sono i presupposti culturali per capire questi meccanismi sia destinati immancabilmente al fallimento
E quindi il concetto di Porta aperta io lo Parri contestualizza LA così come pure un altro elemento di difficoltà lo vedo quella nel concetto del management elettivo
Benissimo sono totalmente d'accordo che la cooperazione deve far nascere e coltivare le competenze al proprio interno
Perché è un elemento di promozione umana perché tutti quegli elementi valoriali che il professor Sapelli sottolinea molto bene ma anche qui è da domandarsi quali sono i requisiti perché si possa accedere al management aziendali e quali sono i e titoli perché nel momento in cui affido una parte sostanziale della mia organizzazione abbia garanzia perlomeno iniziale che la qualità della scelta che faccio produca perfetti effetti positivi
L'altro aspetto che
Colgo
Molto stimolante sempre dal dalle riflessioni del professore
Quando dice che c'è stata una crescita repentina delle dimensioni dell'azienda e quindi sono stati tre aspetti critici che
Si sono portati avanti uno colgo solo l'ultimo è l'inadeguatezza della rappresentanza rispetta le necessità attuali
è vero talmente vero che mi ricollega al concetto che dicevo prima se non siamo capaci di fare sistema probabilmente perdiamo un'occasione grandissima
Fare sistema non significa che la nostra organizzazione deve venire a fare impresa siamo imprenditori non vogliamo intrusioni
Estranee alla cultura d'impresa ma abbiamo bisogno di un livello di mediazione e di coinvolgimento e di connessione con altri soggetti che condividendo il nostro patrimonio valoriale
Sono disposti e utili non sono disposti e utili a fare sinergia per sfidare
Il mercato
No questa riflessione mi la sottolineo con maggior forza perché ad esempio
è la prima volta che io ho l'opportunità di confrontarmi con il mondo del consumo
Come se il mondo del consumo fosse una galassia totalmente estranea alla nostra dimensione a nostra dimensione valoriale ed imprese
E che quindi il consumo va per conto suo e cosa si fanno i disservizi noi della produzione e lavoro è indifferente sono mondi indifferente ecco ritengo che questo sia un elemento di debolezza sostanziale
Non si riesce a fare business e concreto insieme benissimo si riesce però a scambiarci
Visioni della realtà e della società visioni delle opportunità che stanno crescendo devolvendo in questa società che comunque un patrimonio non indifferente da condividere
Non indifferente da condividere è la base stessa della creare la strategia la strategia aziendale
Infine un'ultima riflessione che
Viene dalla domanda che era sulla
Che era sull'invito
Quali sfide attendono le cooperative toscane toscane e quale responsabilità affida loro il crescente peso sull'economia della nostra regione
Beh credo che la sfida che abbiamo davanti è una sfida molto alta è una sfida totalmente innovativa per i nostri strumenti culturali e per il nostro modo di agire e di legge dei contesti in cui viviamo
Anche qui abbiamo bisogno di inventare qualcosa di nuovo
Fino ad oggi ne siamo stati per la maggior parte soggetti relativi rispetto ai bisogni sociali che si manifestavano sul territorio che trovavano espressione per dirla in termini semplici nel bando di gara per la realizzazione di per questa esigenza
Oggi credo che dovremmo diventare soggetti proattivi
Dovremmo diventare soggetti proattivi cioè soggetti che in grado di leggere i bisogni di questo territorio della nostra regione siamo attrezzati per darli piena risposta e guardate che in questa visione c'è il rafforzamento di quello che diceva Sapelli la necessità di fare sinergia
Chi nel nostro mondo è quello che ha una percezione diffusa più alta degli dei bisogni sociali emergenti
Beh coloro che hanno il più alto numero di soci
Quindi il consumo il consumo a facilità si attrezza se condivide questa logica a percepire fino in fondo quali sono i bisogni nuovi emergenti
E sappia il consumo che se fa questa strategia a alle spalle elementi di aziende è soggetta aziendali e elementi valoriali che possono dare sostanza acquista esige facevo una riflessione lettere meno una riflessione perdonatemi proprio terra terra credo rende rende in è un esempio anche banale se vogliamo però rende chiaro di più questo concetto
Fra i nuovi bisogni sociali emergenti fortissimi ineludibili
Incontestabili c'è la garanzia di una qualità di vita che va ben oltre il
Percorso produttivo
Quindi mi pongo anch'io che ho cinquantaquattro anni mi pongo il problema di vivere la quarta parte della mia vita in modo dignitoso e qualitativamente
Rispettato
Come posso oggi che ho capacità di investimento per questa mia necessità
Garantirmi e crearmi questo sicurezza per il futuro beh lo posso fare se trovo soggetti che non rispondono alla logica del profitto
Come fine ma che rispondono alla logica del profitto come mezzo
Che hanno credibilità che sanno fare in modo eccellente il loro lavoro
E rispetto a questi soggetti io sono disposto oggetto a Sarmi oggi per allora
E qui faccio l'apporto la provocazione al massimo
Chi è che nel nostro mondo a un Brenda un maschio che significa cooperazione che significa tutela degli interessi dei consumatori B laico
Allora la coppia si deve mettere a fare RSA residenze sanitarie assistite pranzi al nonno glielo chiedere ma lei non sa le folle ognuno sa fare bene il proprio lavoro
è giusto che sappia far bene il proprio lavoro si vince la concorrenza e la scommessa col mercato se si fa bene il lavoro che si sa fare
Però rispetto a queste tematiche
Il mondo del consumo è un estraneo o è un partner interessante grazie
Credo
Pare che alcune impressioni che ritornano mi sembra anche che
Si distinguono abbastanza delle differenze continua tra il mondo del consumo il mondo dei servizi della produzione lavoro
Al professor Sapelli allora il compito di fare la sintesi nei bilanci tutte le risposte che attendiamo
Prima dicevo
Dunque innanzitutto vi ringrazio ringrazio moltissimo quelli che hanno
Invitato dottor Do Dori soprattutto gli interlocutori insomma
Dottore ma è molto stimolante per me è
Innanzitutto come autore sapere che qualcuno può leggere il mio libro e che supera la catena di venticinque lettori di manzoniana memoria
E poi perché è vero questo senso che voi avete avvertito che i lettori così autorevoli seduto a questo tavolo hanno
Reddito di partecipazione irreale insomma questo libro nasce da una spinta dell'editore io non volevo assolutamente in mente di scrivere
Einaudi mi ha chiesto visto che era successo lo scandalo Unipol dato che e gli editori ormai anche i più seri anche lo struzzo che dovrebbe
Respirare si appellava verso il jazz all'occhiello eleva sopra il tempo per lo segue
Le spinte dello Zeitgeist cioè dello spirito del tempo ma credo perché non raccoglie professore nei suoi saggi sulla cooperazione
E vedo che mi è vicino alla morte magicamente raccogliere i saggi si fa quando uno e in procinto sono i tuoi allievi che fanno la raccolta utilizzare iscritto come ai settanta anni ho detto no ma se proprio volete vi scrivo
Libricino da mi son messo lì in un mesetto scritto questo libro
Devo dire ho fatto di tutto per non pensare la questione italiana anche perché sono molto distaccato dall'Italia
Anche se ci vivo ai beni
E quindi devo occuparmene perché poi ogni studenti o i miei impegni professionali io
O l'impresa di cui alcune di cui uno uno
Pesante responsabilità oggi
E quindi devo far conto che vivo qui ho cercato di far di tutto di fare un libro agile che si trattasse alcune idee correnti e che pensasse alla cooperazione come un fenomeno mondiale
Io non posso rispondere le vostre aspettative perché anch'io sono i miti imperfetto sono imperfetto sono un peccatore o il peccato originale quindi pensate quale insomma di imperfezioni c'è in me
Però sicuramente questo libro parte da una riflessione di critica le lire vulgata corrente della teoria dell'impresa cooperativa
Parte da i classici che la cooperazione avuto in Italia soprattutto
L'Italia ha una grandissima tradizione tra fine Ottocento e inizio Novecento di teoria della cooperazione
Assieme allo socialismo cristiano francese forse la terra che ha dato più cose più elementi e poi c'è grande grande riflessione di Max Weber
E oggi c'era grande tradizione nordamericano uno dei più potenti mondi cooperativi non ci sono associazioni di rappresentanza e quello nordamericano
Lì oggi c'è una teoria dei diritti proprietari oggi si discute molto qual è l'allocazione ottimale
Dei protettiva e dei diritti di proprietà bene alcuni autori molto importanti riconoscono come mangerebbe
Che l'allocazione milioni di diritti di proprietà e quella che abbassa le imperfezioni dei mercati facilita l'accesso a dei beni che altrimenti non Ford non sarebbero raggiunti
Questa attivo via io l'avevo già scritto nel mio vecchio libro che fissi per Einaudi del mille novecentottantuno pensate quanto sono vecchio
E quanta fatica
Ho avuto davanti a me per vedere dipanarsi le illusioni che avevamo della cooperazione che sono andate perdute valutazione fosse
Guardarsi all'attivo via e non invece
A coloro che le hanno aiutato a essere subalterna culturale in modo così forte come ricordava moltissimo se c'è un mondo e subalterno
Lo spirito del tempo il mondo cooperativo che non ha saputo esprimere nessun interi intellighenzia organica
Proprio nessuna questo forse un po'di riflessione bisognerebbe farne forse solo il movimento cooperativo trentino cui io sono molto legato
Ha una sua intellighenzia prometteva che
Viene da una subcultura che non si è spenta che quella della fede
Mentre tutte le religioni tra cui quello comunista ormai sono di lavati e spente
Eccolo da ridere
Da costruire un mattoncino di una nuova teoria dell'impresa che è una teoria dell'allocazione dei diritti di proprietà
La cooperazione serve raggiungere beni che altrimenti in forma individuale
Le persone non possono raggiungere e possono raggiungere tre sulla proprietà di piccolo
Questa è l'essenza di questo
Della di vari Vanetti leader tutti questi mio classici che hanno detto una serie di sfrontate incredibili
Perché avevo in mente diciamo la teoria neoclassica dell'economia e poi avevano in mente una cooperazione di Stato comunemente noto gestione jugoslava in questo libro sono
Segati
Con quelle impietosita che deve avere intellettuale secondo punto verso il la cooperazione proprio protetto è una società di persone e non di capitali
Quindi c'è una critica tutto quello che è successo in questi anni Piccolillo
Si parlerà operativi indiane del compleanno due pentire nordamericane che di quelli italiani perché perché c'è un elemento di fondo e salvo che nei paesi scandinavi dove la cooperazione ha tenuto duro
Negli altri si Erode lentamente
Costantemente i principi copre
State attenti all'Europa
Papadopoulos
Storico commissario europeo alla alla cooperazione
Siamo l'Italia è l'unico paese dove italiani ma l'Europa tornano indietro dicendoci signore libero tutti gli altri Paesi vanno in Europa si incalzano rinforzano no
Mi scuso
Solo noi invece e la sua prima direttiva è stata di dire le cooperative devono diventare tutte dell'Est dell'ISPA perché sembrava di leggere Maffeo Pantaleoni solo dell'inglese spurie
Quindi tutte società per azioni
Io mercoledì vado a
Discutere il libro avallati
Invitato da Fratta Pasini della situazione banche popolari loro temono ma chiaramente lo hanno fatto una scelta sbagliata perché ci sono quotati in Borsa però essendosi votate vogliono mantenere io voto per tanti e figlio mio non si può tenere
La botte piena e la moglie ubriaca o una cosa o l'altra molti vuoti quindi banchieri che voto per carità sequoie
Devi diventarlo scelta capitalistica voce canzonette Kaká debitamente intesa
Quindi questo libro è l'unico che vuole mettere un po'i puntini perché gli
Sugli
Uno si toglie un po'di sassolini sulla sulla scarpa problema Unipol problema Unipol non è una critica la situazione Cocco cooperativa l'Unipol non mi era una coppia ma è possibile che nessuno nel movimento ha avuto il coraggio di dire questo
L'Unipol annaspa quotati in Borsa gestita da una banca non contendibile perché posseduto da un comune e da una fondazione che continua a non applicare la legge Ciampi
Quindi una banda di fuorilegge
Uno due da un sistema di cooperative non contendibile
Ma dico è un è una spada problema vero di Unipol e che aveva una bella governa a una governance non trasparente
E quindi è normale che capiti quello che è successo
Noi osservatori io che ho lavorato questi ultimi quindici anni come presidente di o di Comitini mi in
In in grandi banche ci aspetta quello che capita perché non c'è non c'è l'accountability induceva Transparency non c'era completa cioè non c'era nulla di quello che è una cover una società quotati in Borsa
Diciamo le due gravi peccati della Consob è stato quotare Mediaset un
Cioè la Consob fossi dirette da persone perdente non invece rispondenti a dei partiti e altre che ha degli interessi mi sono stati i presidenti di destra di sinistra c'entra niente Non è mai troppo tardi
Questo è il problema che ha sollevato ma non è un'impresa
Quindi questo libro nasce da
Da che cosa ma in fondo dalla dalla da un lato come hanno ricordato gli amici che sono seduti a questo tavolo dalla
Soddisfazione del movimento cooperativo Collazzo alla Prima Repubblica crollato tutto ha resistito
Come torre che non crolla resiste che va e questo non è poco
Questo bisogna Habermas su una
Una una una una consapevolezza che sposo momento primitivo Roma
Vale anche per il sindacato
Perché tutti sono è vero che abbiamo quel macigno contro ogni innovazione un'ipotesi riformista che la CGIL che qualche non è quasi più un sindacato
è un movimento politico
Ed è per questo che il riformismo non riesce ad affermarsi in questo Paese però Santo Iddio la colonna portante del riformismo che la cooperazione è uscito indenne dalla bufera di questi questa
Quindi da un lato c'è la c'è una sana soddisfazione preferivo nasce da questo
Di dire Dio ce l'abbiamo fatta
Abbiamo attraversato in quattro abbiamo portato
Il peso delle impresa in cooperativa
Delle impresa lateralmente chi è piccolo
Vede qualcuno che lo difenda dalla competizione anche dal mercato alla scusi guarda più al sistema chi è già grande
Pensa di far sì
Questo che ad aprile associazioni di rappresentanza dovrebbero fare se significassero
Adesso che non c'è più la guerra fredda
Forse lo farebbero meglio
Organo facciano come IMI San Paolo come come è San Paolo intesa che hanno fatto hanno applicato la riforma Vietti in modo assurdo è sbagliato punti dalle porte dei due presidenti
Azionisti dappertutto manager da nessuna parte la grandezza una vergognosa cosa
Su cui però nessuno parla perché se no non trova più un posto non in questo Paese perché questo è il nuovo molo diciamo la base di comando passata da Tronchetti a Bazzoni e quindi mamma tutti tacciono
Però voglio dire la cooperazione può mettere assieme mondi e questo tutta la la cosa che voglio dire io è questo
Bisogna pensare globale
Anche nella cooperazione
La cooperazione è la prova esatta che la globalizzazione e la mondializzazione della società
C'è un'invarianza planetaria ovunque la cooperazione per vivere ha bisogno di determinati elementi fondativi io mi sforzo di
Due bisogna stare attenti un meccanismo delicatissimo
Sì io come comincia a mettere un socio
Che possiede due miliardi e gli altri posseggono solo cento euro e dicono che c'è il voto di codice voto per capitan voto per capitano più nulla
Meno male che nessuno ha provato le riforme che il parlamento ha fatto le imprese cooperative socio sostenitore eccetera pochissime vanno bene applicare perché i cooperatori si difendono dalla storici dita
Delle classi politiche
Di sinistra e di destra
Quindi questo elemento di fondo questo livore aprì vuole far conoscere il mondo cooperativo voi non sapete l'ignoranza che genera operazione
Professore di economica cioè se ve lo dice uno dalla Bocconi rosso perché sono degli ignoranti ma
Uno che insegna alla Bocconi non può che essere uno che non ha mai descritto Ulivo mai ha mai vinto un concorso e lì perché far commercialista dentista ragioniere ma le le università serie dove si vincoli imposti per concorso dove si scrivono i libri in inglese santo iddio non mi lombardo
E
Fini sente che non sa cos'è la cooperazione pensa che sia una società di capitali
Non parliamo dei parlamentari consentito di
Presidente era a conoscenza comici del Bilancio che dicevano nella cooperazione deve valere la share Verneuil profondo marito ma figlio mio ma non può
La performante dell'azionista della cooperazione non ci può essere
Perché è una forma di imprenditorialità collettiva perché non vogliamo che ci affliggono le tasse perché il profitto indivisibile perché le cooperative sono i più longevi al mondo
Se andate nel mondo la cooperazione alle cooperative più longeve ma perché ma perché il profitto intergenerazionale
Cioè cose elementari
No chissà più nessuno
Ne sa più nessuno soprattutto quelli che la gente quando ha smesso di pensare alla politica come la virtù dei migliori
Ma di votare quello che assomiglia a lei
Perché la società civile è quanto di più civile esiste
Sono la politica rende civili uomini quella che c'era una volta
E eleggono DTT assoluti quaquaraquà che fanno di tante di vendita cooperazione deve cautelari
Il collateralismo fatto valoriale ma state attenti ai tanti è vero che voi siete cautelati perché ormai siete voi che pagate le classi politiche
Come no come avveniva un tempo
Che ha il bastone di comando racconta
E cioè e e fa benissimo
Ma dato che che li pagate le campagne elettorali non c'è niente di male
Perché io non sono una spada sono cooperazione se penso determinato modella mi Assemblea decide di di
Dio mio lo fa la Confindustria ecco un prologo fa sottobanco e cooperatori possono farlo non ce ne sono
Ma ha fatti andare in Parlamento delle persone che sappiano cos'è la cooperazione
Almeno questo
Allora vengo alle questioni problema vero è vero qui questo libro denuncia un'incapacità del riformismo di passare l'intesa
Cioè non non non c'entra con Massimo ha
Che dalla cui devo morto è uno dei miei amici più vecchie PPE più cari siamo vissuti assieme nella disgregazione dell'università
E dei nostri ideali che rimangono intatti del nostro cuore ma credo e voglio dire io ho anche scritto un libro sul riformismo me se c'è qualcosa su cui i riformismi sono subalterni e sull'impresa che cosa piace riformismo valletta non ride
Io che sono nato Olivetti poi passato alla mia vita tra informatica e Petroli vorrei dico io ovunque vedo dei rappresentanti delle riforme o di sinistra di quel capitalismo illuminato alcuni hanno detto che cos'è l'ENEL
Era in casi tra inutili
E Gianfranco Dioguardi c'è una differenza di uno
Tra chi prende il chi pensa che il il lavoro a tempo i lavori intorno interinale come fate troppo spesso nella cooperazione di consumo
Sia una cosa normale chi pensa invece che bisognerebbe dargli un posto di lavoro a tempo indeterminato non è meglio che l'imprenditore riaverlo come alleato
Fece c'è questa tendenza del riformismo atta allearsi con imprenditori peggiori
Peggiori
Nel mondo cooperativo straniero a questo capita in Svezia capita capita in Francia perché son come noi breve sogni familistico amorale anche Roma
Ma si è andati in India eccetera
Prego per attivare lavoro Comi i passi Accor gruppo Tata Ciaccona minoranza zoroastriana cioè certa al meglio Indonesia pure in America non non ne parliamo del mondo cooperativo
Un un quarto della produzione elettrica dei farmaci americani in mano alle cooperative
Agli agricoltori e con chi parlare con imprenditori filantropi
Allora qui c'è da c'è da ricostruire corpo
Cioè non c'è da ricostruire una cultura che è stata distrutta
C'è da fare uno sforzo di miti mitizzazione
E c'è davvero e l'orgoglio Stich di essere convinti
Che la persona anche se è un infinito c'è c'è una presenza divina nella persona
Che anche il più lontano dalla cultura dalla scienza una scintilla che volendo può renderlo libero e alcuni si può dare cultura la cooperazione deve fare questo
Per me è normale io sono un personalista cristiana non mi sono messo lì
Dal mille novecentosessantacinque mi sono iscritto alla FGCI poi dall'ottantanove sono andato e ora che non sono più niente
E però io continuo a credere la cosa è la cooperazione l'inveramento di questa
Veniamo all'elettività del manager io non penso che tutti i dirigenti devono essere letti ma nelle attività deve essere legata a che cosa questo elemento fondamentale della liberazione della persona che la meritocrazia nel merito
In merito alle pari opportunità non sono una nuova che esclude ma che include
Io io devo include
Pensate alla cooperazione di servizi molto spesso se voi andate mi sindacati io
Sono un vecchio cislino come cultura
Vado spesso nei locali della Cisa Milano o a Verona o dove dove mi capita andare
Molti difendono iscritti soci delle cooperative di servizi
Perché molte di queste cooperative non sono superati
Sono presi in modo raccogliticcia gli si dà un'occupazione giusto
E
Meglio che fallisca dei disoccupati perché questo bisogna sempre vedere il bicchiere e mezzo pieno e mezzo vuoto meglio che fa visitare in mezzo alla strada
E dediche essere preda di di diciamo degli spacciatori meglio meglio di nulla però è una cooperazione no e l'inizio della
Poi ci va la cultura cooperativa
C'è una cultura consegnati
Il libro che cos'è è un cerca di dire cooperatori creati delle strutture di formazione
Avete un sacco di soldi
Non affidati per l'università e distrutta non c'è più niente
La riforma Berlinguer ha distrutto l'università per sempre
La Moratti ci ha messo del suo diciamo il il Duo Berlinguer Moratti scopo una un'ala ed una Mezzala hanno definitivamente distrutto non tutti tutto università italiana
Il modello così perché pensavano che università dovesse essere un'impresa
Pittrice bibliche rendete conto
Che l'università dove si dipende dal mercato l'università dovrebbe dove doveva formare al lavoro non c'è più
Nulla di più lontano
Da tutto questo
Le le grandi imprese le imprese vere si pigliano della gente una cultura elevata perché la globalizzazione possibilità è questa e poi la forma volo formano Leni corpo Universe della terra cosa sono le corde vive sono presto
Hanno bisogno di gente
Global city che pensa globale fatelo anche voi
Fatico anch'
E meglio una conferenza di un vecchio dirigente cooperativo che racconta la sua storia che è un'aziendalista
Però va benissimo si si rifanno a casa
Un ragioniere da una ripetizione ma i valori cooperativi
Il prefetto vedere l'economia e trovare il mondo dei servizi cioè sono tutte cose molto molto importanti che le imprese capitalistiche quelle buone e quelle che non piacciono i riformisti
è giusto o alla sinistra ne è convinto
Quella diciamo e che è ti piace alla destra invece perché c'è una c'è una destra che attrezza il capitalismo ben temperato compassionevoli
Fa Governance e qui è la cosa che questo libro dice
Campani nati ai tempi glielo dice dice una cosa terribile però io dico alla la cooperazione e di non è un sistema democratico e non c'è nulla di democratico soprattutto non è un sistema Autogestito
Io se Giannelli Politi navi dell'ottantuno avevo detto guardate l'autogestione nomi è un sistema meritocratico
Per il dirigenti sono eletti siano i meriti hai ragione
Piero bisogna tipo tener conto che molto molto spesso c'è un'oligarchia
Come bisogna che atteggiamento bisogna vivere su questo un atteggiamento punitivo non atteggiamento realistico
Però bisogna riformare le cose io sono da dieci anni nel consiglio d'amministrazione da Coop Lombardia adesso non ci vado più e io voglio bene io Ambrosetti sono vecchi amici
Ma siamo in trentasette prima ci andavamo a caccia Tognoli a cui voglio bene una persona che stimo poi non ha fatto pervenire perché avvenuta fuori una nuova che avendo avuto due o tre condanne giudiziarie nel periodo in cui Di Pietro tirava delle
E si rinvia attorno ai suoi interrogati l'hanno condannato no abbiamo avuto amministrativo anche là dove lo Stato diritto non esisteva una carcerazione preventiva e cose di questo tipo il povero Tonioli no dopo Pippo più più far parte del del consiglio va be'io non ci vado più perché cosa ci vado a fare in trentasei cosa decide
E poi su tutti i dipendenti
Soggetti dipendenti
Stipendi ANCI
Io
Voglio dire vado perché so che gli fa piacere dire e il professor Sapelli socializzazione dell'elenco pare è un obolo che faccio in cambio mi danno ogni anno un pacco dono che mia moglie tra spetta perché c'è il
Il parmigiano salvo sarà perché prima per un anno hanno osato condanne un computer che ho detto non lo fate mai più voglio pacco regalo con tutte queste cose e quindi Columbia col buco Soresina che la cosa
Voglio va
E benissimo io chiedo un po'di reputazione ecco però è una è una cover ma bisogna ripensare il meccanismo termico
Allora mettendo il socio al cento io poi provocatoriamente dico
Nella cooperativa di produzione e lavoro la governance è più facile
E più anche con lo sfregio che abbiamo fatto alla teoria della cooperazione con l'introduzione del socio lavoratore non si capisce perché è un momento Piffari imprenditore collettivo però desistito sindacale sfregio che abbiamo ancora la cicatrice che va a Tarquinia
Però siamo contenti
Ce la portiamo mi ricordo Gino Giugni che scrisse una lettera piangeva
Mi disse guarda cosa mi fanno fra fare adesso diventati imbattibili
Ed è anche perché avevamo la CGIL su questa cosa non l'ha mai capito il mondo cooperativo no principale nemico alla cooperazione Tabladini
Proprio un un nemico cestinato
Felice ha imposto il socio lavora
Cioè l'ha imposto per una vergogna speriamo che un giorno o l'altro si torni indietro
Bene però alla come già fanno forse bisogna mettere tutti far diventare la maggior numero di dipendenti soci questa è la quarta Berta io vedo la porta aperta con un meccanismo di miglioramento dal Governo insomma oltre a una principi di Manchester mille novecentottantanove congresso dell'Alleanza cooperativa internazionale c'è questa roba qui oltre all'auto aiuto
Per far da sé e a rifiutare di aiuti dello Stato e soprattutto in Paesi come India eccetera sono molto quindi bisogna riformare la
E poi cosa bisogna parlarsi chiaro bisogna dire non c'è nulla di male che una cooperativa o un consorzio di cooperative possedevano delle società capitalistiche ma perché
Il gruppo cooperativo ma in tutto il mondo si procede così
Però come c'è anche scritto nel Codice della lega della Confcooperative cosa proprio non ci rispetta mai
Quelle società capitalistica possedute delle cooperative
Devono avere una governance migliore di quelle possedute dai capitalisti mente certamente è peggio perché o ci sono degli zulu non è così amministrazione
Degli assoluti Zulu e ci fa paura a parlarci assieme
O che hanno come modello di governance Mediobanca supplizio io quando ero presidente di Meta la multiutility che poi ha fatto il merger com'era
Era anima
Dava come consulente Unipol Merchant Bank io gli ho detto voi fuori dalle palle
Da
Perché io non può non possono avere modi il modello di governance Mediobanca
Che il e la la le quintessenza del capitalismo occulto parentale e di leverage finanziario che con lo zero e il cinque per cento io controllore società modello top venti
Ecco io ovvio se credo nei valori cooperativi io credo anche dei valori della buona governance ma io non posso accettare quel modo di governare perché non metto espresse
Ed è la porta aperta la Costituzione
Come è stato in Germania vent'anni fa siamo alla cooperativa edile tedesca sembrava una uno un gigante
Aveva evidenzia è crollata il mutualismo francesi
La victoire ritiene esistono solo più le banche credi a agricola
è crollata sotto la corruzione
Perché le cooperative americani sopravvivono meglio ma perché senza Rho lo Zeitgeist lo spirito del tempo
A ma non ne sono più giovani sono molto più vecchie di noi terzo sono nato prima di quelle italiane comprati americani portati dei pellegrini dagli immigrati il Desi andavano gli Stati Uniti si portavano dentro anche le cooperative
In Argentina abbiamo cooperative più vecchie di quelle italiane portate dai dai dai dai francesi che erano molto più avanti o dagli ebrei che hanno scoperto il mondo cooperativo
Molto prima di noi diciamo la cooperazione ebraica è stato male ma perché perché sanno che una buona governance importante tutti il report dire quanto si guadagna il pane cioè tutte cose elemento allora io credo che la cooperazione detto questo e però è sulla buona strada
Sulla cura sulla buona strada innanzitutto godeva ancora di un'altissima reputa
Perché perché intercetta dei valori Bondo di consuma intercettato
Il consumerismo
Questa è una cosa fondamentale la interpretato
Poi bisogna vedere sono io io non mangio mai le mele biologiche perché mi fanno venire alla Kerry ma e credo nell'uso virtuoso della chimica perché sono vecchio
Un vecchio petroliere quindi non credo nell'esile alternative che son tutte strozzate servono solo per citarne un po'di acqua calda però non porta diciamo lo stesso alle masse perché tanto poi
Diciamo i il gas glielo porto noi gli diciamo le pipeline eccetera quindi ma insomma l'importante è che non lo sa
Però il problema vero e che al momento volevo operativo vive perché ha intercettato valori profondi positivi vietati e poi l'altra cosa importantissima la cooperazione produzione e lavoro ha intercettato il bisogno di senso
Guardatevi attorno ad un'esperienza meravigliosa tanto che che ogni tanto mi faccio di full immersion nel cuore Conte figliola sul campo ho chiesto ai miei amici ai fratelli Barillari farmi andare io stabilimento che voglio tornare a fare un'analisi della
Ho passato dal due al sette gennaio uno stabilimento Barilla di me
Ho intervistato i turnisti ottanta e e chiaro nel Mezzogiorno avere un'impresa che non è la FIAT che ti dà del lavoro già un vantaggio a voi sapete il bisogno di via realizzazioni dissenso decenni personale
Ma tutte le dita
Donne e uomini a sessanta cinquantacinque anni ma la gente vuole dare un senso al proprio lavoro
Liceo ci sono dunque per lei che fa il Mulino Bianco
La cappa dello stabilimento che viola l'ingegnere è una donna di Piacenza alte due metri del ma non è così che fa girare quattrocento operai meridionali come tre stecche
è bravissima mi diceva però ma non sa che ogni linea e tutto d'un attizzato mugugni squadra mi dà dei prodotti che ha un sapore diverso
Perché ognuno ci mette qualcosa di diverso
Ci mette qualcosa di diverso se sai coinvolgere la gente trova un senso anche nelle merendine non so se mi spiego quello di o comunque con commozione questo con commozione questa cosa
Allora questa cosa qui non bisogna mai abbandonarla
Ecco questi vent'anni di neoliberismo e hanno portato anche delle cose buone
Perché abbiamo bisogno di più competizione
E Piero abbiamo per noi abbiamo bisogno di pensiero unico
Dobbiamo dire che l'economia o e polifonica colonne
E per raggiungere la creazione di valore la il determinati beni ci sono diverse forme d'impresa
C'è l'impresa pubblica c'è l'impresa capitalistica e della pubblica se non ce la possono mangiati partiti rimanevano intesa tecnocratica manda benissimo
Fatela stanno riscoprendo in gran parte del mondo
Ecco ancora riscontro anche in Italia solo che la riscoprono i topi nel formaggio di questo dell'altro Governo
Vedi che Sviluppo Italia vedi diciamo iniziative sul Mezzogiorno tutte queste sconosciute
Però a impresa pubblica
L'impresa morale l'impresa dichiara pubblici tutti tutte queste imprese qui no perché non ci sono e molto le fondazioni no-profit
E l'impresa coperti
Quindi questa alterità queste distintività vi assicuro è un modello per l'aumentare la produttività del lavoro
Lei guardate di chi ci ha guadagnato in questi vent'anni è stata ripresa capitalistica che ha fatto propri molti principi dell'economia cooperativa ragazzi
Noi dell'impresa capitalistica abbiamo preso solo Riccardo eccipienti cioè la spazzatura
La spazzatura
Lo sto perché mandiamo fine MasterChef in giro tutto vetro raccontano del gran ballo
Ma loro da noi hanno preso i circoli di qualità l'attenzione alle persone hanno smesso di chiamare il personale il cliente un tempo gelati del potere persone per e parlavano di clienti interno bilancio cioè un pazzo sequestro
Giusto
No c'hanno preso loro c'hanno preso delle cose noi abbiamo ceduto all'impresa capitalistica
Mentre noi abbiamo preso i vicini suoi liquami
Ecco di questo bisogna liberarsene con tranquillità con equilibrio senza strillare dando le proprie battaglie
E con questa sana consapevolezza forse si può ricostruire un'identità cooperative dai giovani perché queste uno che vive l'università come minimo poche fatto l'educatore nell'impresa lo studioso anche l'inglese tutta la vita vede che
Se non gli diamo un obiettivo e una speranza
Questo Paese non esce dal insomma un mondo cooperativo e una una delle ultime scene sul nostro paese grazie
Scarpelli grazie a tutti grazie professor Molise buon lavoro