La lezione storico-giornalistica di Indro Montanelli

Consigliano di iniziare il nostro incontro con i saluti la proiezione di un di una breve sintesi diciamo di un'intervista rimane valida Ferruccio De Bortoli a Montanelli meditare italiana varie alcuni anni fa nella Endesa che gli amici in Romania
Facciano passare alla mezzora accademica che a Roma sembra migliorare Dorio indispensabili per poter partecipare ad una manifestazione civile
Comunque io voglio fare un ringraziamento Speciale a voi vincoli con estrema educazione siete arrivati siamo non dopo mezzora mia Demi Kama dirittura con mezzora tantissimo il Corriere dare parola
Al
La voce di articolo ventuno Beppe Giulietti
Perché quei venti utenti corrispondono al buio non so fanciullezza nella nostra Regione intrattenitore
Cioè dipendevamo quadri nonché padrone divenuto mi ringraziare
Svendite ad oggi ha voluto misure antievasione vogliamo siano
Onde diagnostico mobile malanno Montanelli marziani ciascuno minimo ma
Notturno
No noi siamo un'associazione serie non l'abbiamo fatto per Enzo Biagi noi vogliamo
Una ricostruzione delle persone nella loro storia della loro autonomia e ciascuno parla la liberamente e ciascuno racconterà il suo punto di vista perché articolo ventuno la sola ambizione essere una vera e propria Piazza della Libertà
Mediatica nella quale i diversi non il simili si confrontano ciascuno porta la sua ricostruzione ciascuno coltiva come dire il suo ricordo questo mi pare la cosa più bella
Con un grande rispetto reciproco io vorrei ringraziare la Federazione della stampa il presidente sinti presente la tale Segretario siti Ivan credo che non entrerebbe in crisi per la mia carriera
Non solo per avere aperto questa casa come sempre al nostri incontri
Ma anche a a nome di tutta l'associazione articolo ventuno Franco
Per esprimere la solidarietà piena la Federazione della stampa all'ordine dei giornalisti all'Unione cronisti sul tema delicatissimo della libertà di stampa e delle intercettazioni
Che non è un tema di parte e a me fa piacere che numerosi direttori dal da Scalfari a Feltri le persone più diverse hanno manifestato allarme su questi temi
Non è un tema di parte non c'è un'Unione Europea dei cronisti schierati che fa sentire la sua voce ci sono giornalisti autori e scrittori comunque schierati
Che solo
Per un'integrale tutelate l'articolo ventuno della Costituzione e ricordano sempre quella meravigliosa sentenza della Corte di Strasburgo preceduta da due sentenze della Corte Suprema Americana che dissero
Il punto centrale e informare i governanti non obbedire ai governanti c'è oggi una giurisprudenza consolidata che dice
Di informare i governati e prevalente sempre comunque questo fu la sentenza della Corte Europea anche sul caso dei colleghi francesi
Dove la Corte lo paga disse e prevalente la rilevanza sociale sul segreto istruttorio lo dico perché so che anche molti colleghi che hanno posizioni diverse dalle mie
Su questo stanno riflettendo il collega Mazzuca tra questi ed altri mi piacerebbe che non fosse uno scontro tra parti politiche ma uno scontro che vedersi assieme tante associazioni tanti parlamentari su questi temi
Io vorrei anche ringraziare chi ha costruito questa iniziativa Federico in particolare il nostro Segretario Tommaso Furfaro con Giorgio Santelli Stefano Corradino il sito di articolo ventuno che come sempre ha costruito questa iniziativa con garbo e con passione
E grazie se mi permettete so che lui si scoccia quelli che io chiamo i nostri tre garanti ma lo dico perché simbolicamente per la loro storia e per le loro biografie dimostrano anche come affronteremo la giornata Montanelli
Perché quando tra i nostri garanti esistono personalità così diverse come Federico Orlando che ha voluto questa giornata
Come Nicola Tranfaglia storico del giornalismo successo proprio solo giudicheremo alla fine e Conselve Sergio lepri per tanti anni direttore dell'ANSA
E persona di altissima sensibilità etica deontologica non solo un partito solo tre personalità che hanno modalità diverse di linguaggio di descrizione
Ecco perché li ringrazio perché questo consente a noi di non essere un'associazione settaria e di Dondi verdi per e di non dover dipendere da nessun punto di vista neanche dal mio
Questa è la cosa fondamentale che assicura la libertà la diversità di chi la propone
Non sarà dunque una celebrazione ma un atto domani ciò
Fondato proprio sulla capacità di una ricostruzione a tutto tondo con l'aiuto devo dire mi pare Federico doveroso perché ci darà una mano anche domani a RaiSat Extra e a Marco Giudici che vedete qui
Che insieme ad altri collaboratori
Ci ha regalato queste interviste che andrà in onda questa sera alle ventidue e zero cinque già regalato anche le serate di garbo e di stile televisive
E domani chi fosse interessato ci sarà anche una giornata le diciotto dedicata alle morti bianche con la proiezione del film sulla Thyssen
Che è stato tratto da una scelta allarga alcuni articoli di Ezio Mauro e interpretato liberamente da Paola Cortellesi da Valerio Mastrandrea per noi il nostro modo di parlare degli invisibili dedicare loro delle testimonianze della musica del cinema del teatro del giornalismo con grande libertà
Come faceva Indro Montanelli con spirito assolutamente libero un'ultima questione se me lo consentite un ringraziamento in questa sede a una persona che non c'è più
Si chiamava Mimmo Castellano era stato il vice Segretario dalla Federazione della stampa rappresentati pubblicisti italiani ogni tanto qualcuno guarda con disprezzo
Però
A quelli che non si vedo e sono anche degli invisibili della professione giornalistica i precari autorizzerò ordinari vedo qui Dario Casati io ed altri Autority ANCE lati
Cardano talvolta dignità di rappresentazione senza ledere un avremmo conosciuto grandi cose sulle morti bianche o come minimo Castellano persona libera mi permetto di chiudere rivolgendo un appello alla Federazione della stampa che noi facciamo come articolo ventuno
Mi ha colpito oggi Federico un editoriale del Corriere questo sì non territoriali di prima mia può colpito un altro editoriale mi appassionato di più
All'interno dove si dice non dimentichiamoci alcun non ci sono sequestrati di seria e sequestrati di serie B
Ci sono due ostaggi italiani della cooperazione internazionale in Somalia è una terra difficile non possiamo far finta di non vedere di non saperli di cancellarli credo che si debba lanciare un allarme bisogna illuminare mediaticamente questa vicenda
Essere compassione solidarietà il sito dedicherà l'apertura le loro foto perché ci sembra questo il modo migliore anche per celebrare questa giornata dice Federico arriveranno altre persone io penso che ne arriveranno
Ma credo che la cosa più importante è avere deciso come associazione di fare questa giornata e quindi il mio ringraziamento finali a chi videata e la pensato cioè Federico Orlando che ci costringe
A essere sempre molto sobri e soprattutto a non essere mai banali grazie Federico
Allora
Natale Ventura Berto
Ho tutto Franco come volete
Stiamo tentando di proroga
Allora
Credo che vi sarà allora file come sapete tutti Roberto allattare in
E il padrone di casa Presidente della Federazione nazionale della stampa italiana
Allora con l'asciuttezza che anche il ricordo di un maestro così grande impone
Poche parole siamo noi che come Federazione della stampa vi ringraziamo siamo onorati del fatto che si sia scelto di ricordare
Un personaggio
Enorme della storia del giornalismo italiano come Indro Montanelli qui in Federazione della stampa ci pare anche un segnale
Importante e positivo
Che questo avvenga nell'anno del quale la federazione celebra il suo centenario Lani versati della nascita di Montanelli sarà l'anno prossimo
Ma qui così ci ha detto Federico Orlando si intende aprire l'anno di celebrazioni sul centenario della nascita di Montanelli
E ci si fa anche piacere che qui si possa ricordare a pochi giorni dalla sua scomparsa il settimo anniversario credo che ricordiamo in molti
Quella tristissima domenica italiana in cui arrivavano insieme la notizia della morte di Montanelli e le notizie da Genova
Di quello che stava avvenendo a Bolzaneto ricordo con grande
E disagio poco umano prima che professionale
L'intrecciarsi delle due notizie che in modo diverso colpivano
Noi che facevamo informazione
Allora molto brevemente
Quattro cose
La prima
Ha già detto benissimo l'onorevole Giulietti
Sarebbe
Veramente miserevole cercar di prendere dalla storia di Montanelli i pezzi che più
Aggradano a ciascuno di noi è però una grande storia di libertà del giornalismo
Questo vale in ciascuna stagione della vita di di Montanelli è una grande grandissima affermazione di libertà dei giornalisti
De il diritto di dei cronisti a scrivere sempre e comunque quale che sia l'opinione che essi
Vuol sostenere ma aver sempre la massima libertà
Vi racconto va ricordato in queste ore non abbiamo su questo il timore di piegare il ricordo di Indro Montanelli alla cronaca di di questi giorni ma crediamo che sia un modo serio però onorarla nella memoria
Nei giorni in cui al diritto di informare dei citati e dei comunisti italiani e soprattutto direi
Al diritto di cittadini e cittadine di essere informati si sta portando un attacco di tanta gravità dirà poi Franco adesso di quello che come Federazione della stampa stiamo decidendo
Ma certo questa lezione di libertà va ricordata ancora oggi
Legandolo a quello che sta avvenendo ai danni del giornalismo italiano e che siamo convinti verrà respinto seppur possiamo giudicare dalle
Risposte ferme che stanno già arrivando da molte parti della nostra categoria e dall'esterno della categoria dei giornalisti
Seconda sottolineatura la figura del direttore
Noi stiamo discutendo in questi mesi di contratto come sapete è ripresa la discussione con gli editori si parla anche dell'articolo sei ma certo impressione a pensare a una storia in cui
Ci siano stati direttori che con tanto orgoglio tanta forza
Hanno chiesto e voluto fare i direttori non sembri strano che lo dice il sindacato dei giornalisti che spesso cui già direttori
Polemizza ma abbiamo bisogno di direttori forti nella loro consistenza professionale non solo
Forti nei confronti delle redazioni
E forti anche nei confronti degli editori terza notazione lo scriverà a breve
E dunque su questo punto permettetemi di essere particolarmente sintetico ma una cosa che ci piace ricordare
In un'epoca nella quale magari tendiamo aspro colare quindi su questo punto per forza di cose devo andar veloce
L'ultima cosa
Le condizioni della libertà dei giornalisti
Penso cioè
A quanto nella storia forse soprattutto nell'ultima parte ma non solo nella storia professionale di Montanelli abbia pesato la ricerca
Di editori che consentissero al l'informazione di esprimersi in libertà io credo che quando noi giornalisti sindacalisti insistiamo ancora oggi
E con una tenacia che non è scalfita dal fatto che da vent'anni ne parliamo senza ottenere grandi risultati
Quando continuiamo a parlare di statuto dell'impresa editoriale quando continuiamo a chiedere
Lo stiamo facendo di nuovo con questo Governo con questo Parlamento una riforma dell'editoria che si ponga il problema anche di dare
Gambe forza a chi voglia essere editore puro mi impone una espressione rara
Che rischia di sembrare a araba fenice nel panorama editoriale italiano ma quando chiediamo che la riforma dell'editoria abbia a cuore
Anche la possibilità di sostenere come fu nell'ultima fase della vita professionale di Montanelli
Esperienze editoriali che avevano una loro originalità
Ma faticavano a trovare sostegni nel mercato ecco ci pare che questa sia un'esigenza ancora oggi vivissima
La libertà deve camminare anche su norme di legge
Che consentano a chi ha idee di potersi esprimere stando nel mercato ma non cedendo soltanto alle logiche del mercato grazie
No
No tutto atto Franco SIDI quindi ben segretario della federazione nazionale esattamente
Per
Per dire che queste giornate in cui noi ci rincontriamo per celebrare o per ricordare per commemorare qualcuno o l'associazione abbiamo fatto noi un mese fa sono giornate che ci parlano in profondità ci parlano per
Direzione che ci sono testimonianze che vivono per noi al presente
E che chiedono noi tutti come categoria come professione che si fa categorie si organizza di coglierne gli aspetti necessari per
Sopravvivere in uno spirito di libertà e democrazia nel
Momento che noi attraversiamo sembrano cose un post contate forse parafrasi per certi versi fatte in realtà
Se noi pensiamo a Montanelli pensiamo al suo spirito libero pensiamo allo scrittore pensiamo al giornalista dalla penna graffiante efficace nel comunicare con la gente
Tenacemente dichiaratamente schierato nell'aria del liberismo delibera Lisma conservatore pensiamo ad un uomo
E a un Jonh collega che ha vissuto il suo tempo da uomo delle libertà
Oggi questa parola e soprattutto questa dizione delle libertà espropriato un po'I Cittadini per certi versi per un'area
Politicamente per un messaggio di marketing politico
Che camuffa troppo spesso attraverso questa definizione altri progetti altri interessi le giornate che stiamo vivendo con l'annunciato disegno di legge sulle intercettazioni
Sono giornate dure a mare
Che fanno pensare ad una democrazia che dovrebbe essere forte visto che abbiamo un Governo espresso da una maggioranza robuste insieme in Parlamento e che invece avendo paura dell'informazione si mostrano democrazia fortemente malata
Spiace che in queste giornate il giornale che fu di Montanelli accanto ad analisi molto seria sulle questioni di cui stiamo parlando le intercettazioni il bavaglio ai giornalisti e così via
Ieri c'abbiamo offerto uno fondo per dirci che è scattato l'ennesimo complotto mobilitato pensate dall'unità
Perché il De Cicco mediatico giudiziario deve difendere
Deve difendere i suoi privilegi ecco
Cosa più grave e credo non si possa dire in questo momento questo è pesante un fatto grave quanto il progetto di legge che si sta cercando di fare io sono convinto che un liberale conservatore come Montanelli
Avrebbe trovato il coraggio di fronte a quello che sta accadendo di scrivere ogni giorno e questo è l'appello che faccio oggi da qui ai direttori di oggi ai direttori di oggi
A margine in neretto o sopra con un distico di tutte le notizie di cronaca giudiziaria di cui trattiamo in questi giorni
Questa notizia non l'avremmo potuto non la potremo pubblicare più se passerà il disegno di legge così come è stato predisposto dal Governo il pallone
Mi riferisco al fatto che in nome della privacy con la scusa della privacy e si vuole impedire di dare notizia della cronaca giudiziaria fino allo prima udienza pubblica dei processi
Pensate al caso Parmalat e nell'apparato forse dopo quattro cinque anni e chissà quanti altri cittadini nel frattempo saremo se truffati allo scandalo del Santa Rita di Milano quanta altra gente avremmo dovuto
Assistere o accompagnare ignare i parenti e gli amici hai magari in qualche cimitero perché nessuno avrebbe saputo nulla benché è un'inchiesta giudiziaria
Fosse in corso ma poiché era segreta coperta nessuno poteva parlarne giornalisti era vietato di mettere gli occhi per capire come procedono quell'inchiesta di far sapere quale darne conto
Nessuno avrebbe potuto adottare misure correttive in attesa che un giudice si pronunci dal punto di vista della responsabilità penale dell'individuo eventualmente scoperti a delinquere
Allora
Qui è il vero problema vorremmo che si informasse di più il primo sciopero che dobbiamo fare questo informare di più finché ci sarà possibile
Sui guasti sugli errori che si spostano determinare con il disegno di legge non c'è atto peraltro un disegno di legge sul quale primario un giallo il disegno di legge annunciato abbondantemente anche pubblicato da giornali autorevoli come il Sole ventiquattro Ore
Ma non depositato alle Camere
Assistiamo ad una sorta di testo e permanente lanciamo il messaggio il più duro possibile
Vediamo le reazioni e vediamo chi è più bravo a far capire il messaggio forte che deve passare
Allora passerà quello di Panebianco passerà quello della col della cordata dei giornalisti che organizzano il complotto
Per opporsi al Governo questo spetta a noi spetta a noi spetta a noi spetta i direttori spetta ai giornalisti imporsi per dire le cose che contano per raccontare
Le cose giuste le cose vere così come accadono e così come sono raccontare i fatti Montanelli questo da conserva da uomo liberale conservatore l'avrebbe fatto l'avrebbe fatto sicuramente
Non ha mai avuto timore Dal Prà da questo punto di vista ad affrontare e vittoria e vittoria importanti anche a lasciarle come fece proprio con Berlusconi in un momento
Particolare pur riconoscendogli altri meriti lo lascio attentò una grande avventura non adatta bene quella della voce avventura
Che fu
Chi ha richiamato Roberto Natale pocanzi che ci dice anche qui
Che quando ci sono le voci ci sono le idee le idee devono poter circolare le notizie devono Popper godere dell'ossigeno di cui hanno bisogno perché l'informazione sia liberata oltre che libera
In quel frangente quella vicenda editoriale non ebbe tanta fortuna
Credo che Montanelli non si sia mai occupato molto del sindacato
Però credo che in quel momento abbia scoperto quanto
La tenacia quanto la capacità dei giuristi stare insieme
Di farsi categoria di organizzarsi fosse anche esso un bene
La scoperta da destra
è la scoperto non perché noi in quel frangente deliberammo un aiuto un soccorso ecco di una cifra anche considerevole per quell'epoca sono ormai Parodi quattordici tutti di tredici anni fa cinquecento milioni di lire se non ricordo male perché li vennero chiuse
Tutte le porta un certo punto lo si voleva strangolare il sindacato con le foto
Il la sua solidarietà questo fece in quel momento perché quella era un'operazione da fare
Il nome della libertà del pluralismo vero dell'informazione e Montanelli quella vicenda andò male dal punto di vista industriale trovò con i suoi uomini Federico Orlando altre che sono qui
Il modo e la modalità per restituire fino all'ultima lira quel per quelli quali quei soldi che considero un prestito un mini così cioè che sanno vivere il rigore e con rigore morale
Dando un senso alla democrazia attraverso la testimonianza umana e civile sono come lei che ne abbiamo il dovere di commemorare di ricordare per rinsaldare la forza delle nostre libertà
Franco del sito Marco Giudici
Manderà una sintesi della intervista che nel novantanove il padre
Del De Bortoli fece a Montanelli sono allora noi novecento
Del Montanelli televisivo parleremo più avari e nelle comunicazioni adesso vi do solo un cenno di che cosa vediamo ora un frammento di quattordici minuti di un documento raro
L'intervista a appunto a Ferruccio De Bortoli del sedici dicembre novantanove dedicata al Bilancio del secolo
Si tenne al Piccolo Teatro di Milano
Quindi in uno scenario abbastanza originale teatrale e
Niente affatto televisivo che RAI Sat riprese indiretta
Scusate l'autoreferenzialità ma quell'evento fu forse il primo
Grande evento di RAI Sat restate presieduta da Gigi Mattucci che è qui questa mattina e che poi sul
Sulla falsariga di questa chiave della TV della parola della tivù dei suoli volti
E del solo racconto a
Creato negli anni sono quasi nove ormai di un po'la sua cifra distintiva
RAI Sat nel dicembre novantanove era appena nata aveva solo il sei mesi di vita e questo appunto fu il primo grande lavoro per la regia di Giuliano Fiorini rosa andò in onda su un canale che non c'è più il canale RAI Sat Sciuto
Diretto da Paolo giacciono e questa sera alla riproporremo sul web extra alle ventidue
Va bene ok
Chi vi parla
Non ha bisogno Geroldi esporre
Le sue benemerenze diciamo così anticomuniste io lottato contro il Comune
Intanto cominciamo col dire che che non siamo mai oggettivi
Nessuno è oggettivo questo in questi casi
Che la nostra nostalgica BA
Col tempo passato
Ma quel tempo passato era proprio come noi lo ricordiamo
Io diffido dei miei ricordi
Perché il tempo
Attribuisce ai ricordi una patina di magia
Che li rende tutti
Molto più belli
Di quanto fossero in realtà
Questo è una cosa che
Ci coinvolge tutti fu
Che
Siamo portati
A ricordare con nostalgia ai vecchi tempi
Perché poi perché tende corrispondono con la nostra fanciullezza nella nostra giovinezza cioè perché li vedevamo cono acché
Da enti diversi da quelli attuali
Lui
Chi vi parla
Non ha bisogno di
Esporre
Le sue benemerenze diciamo così anche i comunisti dotato contro il comunismo per tutta
Però debbo dire una cosa
Che rivedendo la storia di questo secco
Col senno del poi cioè col senno di chi da la vive ora che è finita
Perché è veramente finita
E io debbo dire che nella storia di questo secolo ha ruotato intorno
Ha avuto come arco di volta
L'ideologia comunista perché tutto quello che è successo è successo troppo occulto
Il comunismo
L'arco di volta di questo secolo è quello
Lo rimpiango modo neanche per idea
Però debbo riconoscere questa realtà quindi deve di anche una valenza positiva
Ad alcuna valenza diciamo molte unisce il grande motore è stato quello un motore terribile da dall'altra
Attualmente contro cui bisognava lottare a tutti costi
Però era quello che teneva in piedi
No rimasto Oria di questo secolo sarebbe incomprensibile e senza il comunismo coalizzati malato di più diciamo dei suoi avversari il comunista che ti piaceva di più bei comunista con cui più ho avuto a che fare
Stato Silone è stato Valiani eccetera questi questi buoni certa debba certamente di un livello intellettuale e morale superiore annuo hanno avuto hanno avuto un passato comunista Togliatti Gelli rispettato in qualche modo ammirato
B questo ammirato
Facciamo
Interpretiamo
Per le sue qualità chiariti
Tra gli atti aveva scelto una strada secondo me perversa ma ultra
è
E fiduciario
Del Silvio tali
Per l'Italia va bene e lui si è comportato coerentemente con questo principi
Noi non è stato un italiano luglio è stato
Un sovietico
L'incaricato di soprattutto
Di regolare le cose italiane si è comportato come tale e secondo me
La dove ha potuto perché i suoi poteri erano sempre condizionati
Il giudice supremo che stava a Mosca
I toni ha cercato di svolgerli dati usarli
In modo
Nel modo più favorevole al digitale
Questo contesto e di questo sono convinto
Hai conosciuto però segretamente
E in un momento difficile dell'Italia
Uno dei successori Togliatti Enrico Berlinguer
Osservando Berlinguer ho sempre avuto presente
Di lui
Un'altra opinione morale perché era un uomo che il suo comunismo
L'ho sottoscritta se seguiamo un po'il filo dei personaggi che hanno fatto questo secolo che ci ha incontrato
Come frutto di un incontro con Mussolini
Io ho avuto l'incontro con Mussolini
Un solo incontro quando scrivevo su un giornaletto dei giovani che si chiamava l'universale
E un giorno Bernier convocato a Palazzo Venezia
Era
Mille novecentotrentadue
Io avevo ventitré anni
Perché il brusio poteva perché emozione altissima refrattarietà Aldus
Barca atto entrare
Il mise sull'attenti il Duce
Che faceva finta di scrivere delle cose mi lascio sull'attenti per un quarto d'ora
Dopodiché alla fine era la sua tecnica la sua perché
Dopodiché alla fine riguardo
E mi disse
Io lo invitavo molto bene allora adesso non
Sono più questa capacità
Ho letto
Il vostro articolo
Su più ottimismo avevo scritto un articolo controparti
Però
Vi è logico
Il razzismo roba da Biondi l'abbiamo decretando bella formula il razzismo e roba da Biondi senza accorgersi che io allora ero biondo ma insomma questo è un ente
Forse lo disse lo dissi apposta
Continuate così
Sì salutarti torna indietro e questo
Fu il mio unico rapporto con il DURC
Per questo per dire
Il clima del fascismo climatico fascino acque
Naturalmente quattrocento anni dopo lui precedenti razziali perché quel terrazzo
Ricevo una cosa che faccio seggi e molte
Anche tutto rispondenze poi furono giudicate scomode dal
Dalle vigile resti
Ha parlato dei certezze
No no prima dalla Spagna guadagna quando raccontai ma che è un episodio nel quale
Da qualche ritardo il giornalista entro collisione mentre con
Allora io stavo con gli spagnoli stavo culla quinta Brigata di Navarra non come combattente ma come
Per Carlo bellissime i soldati
Serie
E cartecei una corrispondenza
Sulla presa di Santander
Santander si era resa
Si era arresa e e quindi io comincia ai la mia corrispondenza
No con una frase che poi in base rimase celebre è stata una lunga passeggiata militare con un solo nemico il caldo che è grave era luglio faceva un caldo terribile interna
I nostri generali che operavano sull'altro fianco
A avevano dato da bere coi suoi accoliti allegra con i loro Celletti agli grammi ha una grande battaglia che loro avevano vinto io vorrei sapere come si poteva fare
Una battaglia con una città che si era resa
Potentissimo
Quindi avevo ragione io
Ma questo fu preso come vacanza
Come
De discredito ed emigrazione del del valore militare degli italiani tanti travagli
Sì però queste cose queste accuse erano operati eliminando gli hanno affidato restate rimpatriato d'urgenza e
Proposto per il compitino
Perché Cynthia
Succede barconi non mi ci avrebbero mandato ma
Intanto c'erano queste cose qua
E allora espulso dall'albo dei giornalisti
Pattuglia giocarci obbligatorio appartenere tu sei un laico che ha conosciuto molti partecipi del grande rispetto per questo crei questo
Questo Papa io non so la storia come Luxottica era questo non lo so perché quello che ha fatto Papa Wojtyla è una cosa enorme
Uno dei più grandi parchi della sto probabilmente almeno dalle dimensioni delle cose che ha fatto lui ha praticamente distrutto
La struttura piramidale della Chiesa
La sua struttura piramidale autoritaria e curiali esca della Chiesa per restituirla
Alla sua
Alla sua funzione missioni visionare queste azioni papà Bissi Iordache vuol morire immissione
E questa è una cosa assolutamente anomala
Che cosa che come
Come torneranno indietro
Da questa rivoluzione di Papa Wojtyla io non lo so
Qual è
Il decennio
Che ricordi
Con maggiore aspetto di cui ai più nostalgico cioè quando si stava meglio in questo senso
Io diffido dei miei ricordi
E fa
Faccio un accordo
Non torno mani sui luoghi degli ricco
Ci sono dei luoghi della mia vita che sono rimasti tali e quali erano settanta ottanta anni
Anche qua
E non mi sembrano più tardi quali
Perché sono cambiati in meglio
Io cerco per esempio
Sto qui da me
Il pane toscano io son cresciuto Tosca
E non lo trovo
Ma non lo trovo non perché non ci sia più se va ad Altopascio al mio paese libere Coco
Nella Madia fatto cotto col
Con la legna invece che ecco ricordo che ciò
Ma nel mio palazzo che è cambiato questa eredità non è il pane che è cambiato è cambiato il palato
Quindi ricordo il secondo me vanno messi sotto teca
Appesi a una parete
E guardate così
Senza tentare di rinnovarlo
Mai
Ma
L'entità
Italiano che spesse volte
Veste i panni dell'anti italiano se dovesse rinascere in quale Paese ti piacerebbe per uno scherzo diciamo
Cioè ittico e della storia in qualche modo essere citati
Prego confesso vergogna dormendo italiana allora fa
Montanelli
Era così
Un grande testimone
Nato un grande
Italiani
Che ci manca per il suo insegnamento
Di libertà
E per la sua capacità
Gli andare conto corrente
E antichi diffidare
Fortemente
Del conformismo
Del tempo
E speriamo questo
Insegnamento
Di Montanelli rimanga intatto spettanti tanti anni ancora
Avevamo molto più affollata e non un semi flotta qual è questa sala
Colpa degli astri evidentemente comunque cercheremo di conoscere almeno il nome di questi astri
Io
Vi prego di ascoltare
Certo dico ascoltare perché leggerò e ho pregato anche gli altri colleghi di scrivere leggere per
Rispetto a voi per stare nei tempi non sforare troppo una relazione di circa venti minuti cronometrati
Nella quale
Cercherò di affrontare il
Contenuto politico della storia di Montanelli che fa tutt'uno con il contenuto
Della storia del giornalismo italiano come strumento di integrazione indispensabile
Stella lotta politico culturale del nostro Paese intanto ringrazio anch'io quindi amici
Roberto Natale Franco si di che ci ospitano in questa sede prestigiosa anche se è semivuota
La Federazione nazionale della stampa è un grande sindacato di cultura e come tale norma uguali in Italia perché in Italia i sindacati sono solo di contratti
Mentre questo è un sindacato dove si fa cultura e e fare cultura in Italia
Come ben vedete poi è sempre un'impresa un poco faticosa
Il
I colleghi che essermi seguiranno che ve
Parleranno dopo di me
Tratteranno
Con Sergio lettori il linguaggio giornalistico di Montanelli Sergio né prestato per quarant'anni
Direttore dell'ANSA e ha insegnato a migliaia di noi
Quello come si deve scrivere perché diceva qualcuno on-off non so se è Sergio tu ricordi chi in Italia tutti sappiamo scrivere un articolo di Fondo e un sonetto ma nessuno sta scrivere dieci righe di cronaca soggetto predicato e complementi dove ha avuto il grande merito di insegnarlo
A qualche migliaio di
Giovanni
E di questo ti siamo grati come vecchi giornalisti
Giudici Marco Giudici il quale ci parlerà invece del linguaggio di Montanelli in televisione del suo dialogo con gli italiani attraverso lo strumento televisivo
Il collega Giancarlo Mazzuca già
Capo dell'economia al giornale e poi vicedirettore alla voce poi direttore de il Resto del Carlino e oggi deputato del popolo delle libertà che ci parlerà del personaggio Montanelli
E l'amico storico Nicola Tranfaglia che credo vorrà farci
Sapere qualcosa di più sul rapporto tra storiografia divulgativa quale fu quella di Montanelli e storiografia
Accademica o scientifica poi vedo colleghi in sala che probabilmente vorranno parlare fra gli altri vedo e saluto il mio caro amico e collega Marco Travaglio
Ok del momento apposta da Torino per essere presente a questa giornata non certo per andare
Data allo zero di San Toro pervenire ad un incontro fra persone
Che vogliono riflettere sul
Pacificamente tranquillamente sui problemi
Della personalità di Montanelli che oggi
Ci occupano un ringraziamento particolare poi credo quasi d'aver finito con l'elenco al collega Tommaso Furfaro Segretario generale
Della Federazione della stampa
ACEA c'è anche l'unico Mentana bene arrivate Enrico l'ho detto posto e qui perché tu sei relatore assente dovere ecco grazie
Grazie per essere venuto Enrico ci rendiamo conto dall'orario che hai dovuto lasciare forse degli impegni
Preminente in rosso purtroppo anch'io fare una riunione dell'imputazione questo
Tommaso Furfaro ed al quale il presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a scritto
Con una lettera con cui ci ringrazia lo ringrazia e ci ringrazia dell'invito a Presidente presenziare a questa
A questa giornata ricordando in che la voce di intramontabili Montanelli non conformista ci manca molto così come i suoi Lucidi giudizi
Luci dei giudizi che probabilmente avevano indotto
Qualche anno prima vari anni prima Francesco Cossiga Presidente della Repubblica a chiedere a Montanelli la nomina a senatore il consenso alla nomina
A senatore a vita consenso che Montanelli cortesemente rifiuto purtroppo gli rischi scrisse il modello di giornalista assolutamente indipendente
Anzi estraneo al palazzo che per sessanta anni ho perseguito e spero realizzato
Mi vieta di accettare
Pare per
Parecchi cari colleghi per parecchi della mia generazione e della successiva a monte Montanelli fu perciò lì con che nelle guerre di religione precedeva i combattenti
Le immagini erano sa anche re nelle anime dei combattenti come disse una volta Marco Travaglio erano di ferro e di ferro sono rimaste
Il Novecento fu guerra di religioni come sapete e chi come Montanelli e noi accettò di combatterlo che senza il crisma
Dell'una o dell'altra religione fece una scelta che comportava l'antipatia dell'avversario e il calcio dell'alleato
Sapevamo che nell'urto delle certezze contrapposte noi non avevamo metafisiche né filosofie della storia
Il
A cui
A fidarci
Per finali ismi che non avevamo perché avevamo solo libertà concrete da conquistare e da difendere nel lavoro del giorno per giorno
E tuttavia fumo leali e coerenti nel nostro impegno culturale nel mezzo secolo quasi direi dal mondo al
Alla fine del giornale della voce Montanelli anni
Sempre le altre gare leali ad una cultura laica avanzata ed europea
Ciò non avrebbe risparmiato a nessuno a cominciare da Montanelli
La lacerazione di una schizofrenia intellettuale ed esistenziale mi si perdoni il termine che sicura non con gli antidepressivi ma col lavoro e con l'impegno totalizzante
Migliaia di articoli di fondo e di terza pagina
La lettera quotidiana elettori Corsini dell'Ubu ricche dieci linee di atti di libri di storia testi teatrali
Saggi di letteratura incursioni nel costume apparentemente frivolo
Non riuscirono tuttavia lenire nel suo petto quello che
Il vostro conterraneo caro Sergio chiuso il Carducci in un raro ma alto momento non retorico della sua poesia aveva definito eterne RIS
Che il commissario del Policlinico
Questa
Condizione dell'uomo libero che sempre solo nello scontro delle altrui certezze fu posta come tema centrale
Da
Ernesto Galli Della Loggia nel primo convegno Montanelli hanno che per le fondazioni Corriere della Sera Montanelli e Gabinetto Vieusseux tenemmo a Palazzo Vecchio di Firenze sei anni fa
Ne discutemmo con l'amico Tranfaglia anche allora
De Bortoli Romano Sartori Mieli Bettiza Mack Smith Cancogni cervi Lanave molti altri
Quel tema ebbene titolo straordinariamente simile Schengen
Amata odiata Italia come avete sentito del resto nell'intervista amata odiata in tali a Chiesa esattamente il Catullo e hanno sentimento di Montanelli
Che si definiva istintiva figlio del Risorgimento ma non riusciva ad amare la patria realizzata
E non ci riuscivano granché nemmeno quanti fra noi senza essere neppure nipotini del Risorgimento non saprà gravano
Che il prodotto interno lordo salisse di un punto all'anno se la volgarità generale del Paese scendeva ineguale proporzioni
Di recente
Qualcuno anche fra noi giornalisti
Che ha trasfigurato quella volgarità in ornamento del potere chiamandola concretissimo
A amate Rizzato questa nostra posizione come boria dei dotti estremismo delle minoranze intellettuali faziose dello mentale dal cuore del Paese
Ma forse confondeva il cuore con la pace
Montanelli amava Gobetti che aveva parlato di Risorgimento senza errori
Ripeteva con Amendola Giovanni Amendola questi Italia non ci piace entrambi furono ammazzati da i fascisti
Sarà storia sarà pure boria dei dotti ma
Montanelli sentiva con dolore
Che il popolo italiano non coincideva con la nazione quale era stata pensata dall'Europa del Secolo decimo no
Che a sua volta ma l'azione italiana non coincideva con lo Stato fondato dagli autori dell'eroico sopruso di una minoranza come fu definito il Risorgimento
Infine selettiva sì il nostro Stato spesso non coincideva col suo Governo
Che l'amministratore sono troppe da sopportare tre non coincidenze in un'audizione a vita intellettuale e civile
E la nostra domanda di estrema minoranza liberale come ci definire si definiva Giovanni Spadolini
Predecessore di Giancarlo Mazzuca la direzione del Resto del Carlino
Era
Con chi e come superarle queste tre non
Coincidenze che ci tormentano
Ad essa a questa domanda il convegno di Palazzo Vecchio rispose ricordando fra l'altro che Gramsci aveva lodato il Corriere della Sera giornale della borghesia
Perché i salvo brevi periodi non era mai stato governativo per poter essere statale
E che Montanelli era stato l'incarnazione di questa schizofrenia tra Governo è stato per poter servire lo Stato o meglio l'idea positiva che non ci facciamo
Dello Stato
Bisogna saper essere a volte contro il Governo chi lo rappresenta lasciando però alla storia e non non all'antipolitica il giudizio ultimo se si sia trattato di governo di malavita o governo di buona vita
Per dirla con la paradigmatica polemica Salvemini Ansaldo su Giolitti che torna anche in questi giorni nelle cronache politiche
E
Perfino sui nostri schermi cinematografici Montanelli
Si era
Un prezioso divulgatore storico sapeva
Caro Nicola
Sapeva che
Massimo D'Azeglio non aveva mai detto l'Italia è fatta bisogna fare gli italiani magari
Ma come
Basta leggere i suoi i miei ricordi purtroppo se fatta l'Italia ma non si fanno gli italiani
Perciò
Montanelli arrivo
Secondo l'analisi di Galli Della Loggia che io condivisi nella battaglia con altri colleghi e non soltanto quando la battaglia era finita e dove e bisognava raccontarla
Arrivo secondo Galli Della Loggia a trasformare se stesso nel partito borghese italiano che non c'era
C'era l'UIC grande borghese niente a che fare con gli interessi di classe della borghesia
Piuttosto direi con la borghesia classe morale aperta come l'aveva definita Benedetto Croce filosofo peraltro non amato da Montanelli
E come erano state quelle francese inglese e tedesca architravi dei rispettivi Paesi
Abbiamo amato Montanelli
Perché ci regalò attraverso quel partito borghese
Cari Roberto caro Franco
Fatto quel partito borghese di carta stampata fatto di giornali
Attraverso quel partito borghese fatto di giornali
Montane riceve l'alta regalò la gioia non frequente nella vita Vito il professor giornalisti di far coincidere la nostra professione con la nostra passione politica
La vita del nostro ideale con quella della nostra Carme
Fare lo Stato che non c'era una nazione che non c'era il popolo che non c'era nonostante si fosse esso penato in due grandi guerre
Spiegare a quel popolo quale miracolo non retorico avrebbe potuto esprimere un Paese che aveva avuto i suoi sei coni d'Oro
Se non fosse ripiombare atto nell'egoismo localistico e affaristico dei Piccolini Foti
Certo la volgarità concreti Istat rende ancora più tra sognata questa visione ma non possiamo proprio rinunciare a tutti i sogni e neanche Montanelli ci vuole rinunciare
Provo dunque col suo giornalismo partito borghese
A riscattare le culture che avevano vissuto mediocre mente nell'Italietta dei primi Centanni
Il liberalismo padronale
Il clericalismo antinazionale il socialismo massimalista il nazionalismo il futurismo il danno un siamesi IMO che preparano il fascismo alla demenza della nazione eletta
E dopo il fascismo le due grandi scuole di nazionalizzazione delle masse la Democrazia Cristiana il Partito comunista
Dove si insegnavano culture nuove certo che però andava no come treni allo scontro con la cultura di Montanelli e lui a predicare CUP due test tardo come D'Annunzio descrive inizio in una sua celebre polizia cupo e testardo a descrivere il suo partito borghese a proporlo
Come integratore dei partiti con crearli esistenti ma talvolta
C'era bisogno del compromesso talvolta si Turano il naso per scegliere fra le forze egemoni quella che gli pareva una ciambella per la sua speranza
Compromesso c'era tutto però con la C maiuscola qui compromessi di cui
Nel dopoguerra De Gasperi aveva tessuto l'elogio
E ti la politica intesa come Salus Ray pubblici e
Impone
Fino al muro di Berlino e al crollo della Prima Repubblica italiana
Lascerò ai colleghi
Lepri Mentana giudici Mazzucca Giulietti Tranfaglia se vorranno accennare anche
Altra amico travaglio che penso interverrà intervenire se vorranno accennare anche
A quelle macerie sotto le quali anch'io ebbi il piacere di finire insieme a Montanelli riemerge mo'eravamo allenati visto che siamo tutti figli di un paese sismico
Io voglio solo dire che quel sogno indichi realizzato di un'altra Italia fu e non potei IVA essere che il sogno di giornalisti
Che il sogno di giornalistiche si consacrano puliti alla politica così potemmo attraversare anche la suprema contraddizione della nostra professione
Fare
Quello che non si dovrebbe fare e lo facemmo il giornale partito
Montanelli si autodefiniva solo giornalista
Ed ebbe l'amabile impudenza di volere questo titolo anche per il suo autobus libero autobiografico che detto né i pranzi fatti più di parole che di pietanze
Alla giovanissima collega Tiziana Abate
Che si era occupata da noi
Di teatro non di politica anche se il teatro e la metafisica della politica e della vita e forse per questo e più adatto a interpretarle
Leggete cari Roberto e Franco quella pagina del Corriere amata odiata Italia attivo già citato
Dice due punti virgolette la storia di tutto il miglior giornalismo italiano Albertini Frassati Torelli Viollier
Salvemini Prezzolini Maccari Longanesi Gobetti quanto di meglio abbia concepito la borghesia italiana
Si colloca sul crinale del giornalismo partito con funzioni fortemente surrogatorie nei confronti di un universo politico che speci dall'avvento dei partiti di massa
Non è mai riuscito a formare una classe dirigente adeguata
Direi con l'eccezione dei governi e dei partiti dell'antifascismo della Resistenza e della ricostruzione nazionale
Colleghi diamo cercato di non tradire le tavole del nostro mestiere nell'esperienza Montanelli Anna
Però le abbiamo forzate
Solo giornalista sì
Ma giornalista che non si limita ad informare ma indirizza
Sempre al servizio del lettore sì
Ma anche un passo avanti al lettore come non si stancava di ripetere specie nelle grandi crisi
Come la rivolta d'Ungheria del cinquantasei quando i borghesi padani dessero sgomenti e furiosi
Nelle sue corrispondenze che i ribelli di Budapest non chiedevano il ritorno al regime del reggente orti Mabo volevano quello che dopo dodici anni nel sessantotto di Praga si sarebbe chiamato il socialismo dal volto umano
Questo Montanelli traditore molti elettori lo ritrovarono nella crisi della Prima Repubblica costringendolo a fondare un nuovo giornale la voce della cui brillante ma precari esistenza
Il
Collega Mazzuca ha fatto la più completa ricostruzione che a cui anche oggi molti i ragazzi e ragazze perfino nella mia piccola redazione di Europa
Per non provenienti solo dalla Facoltà di Scienza della comunicazione dedicando tesi di laurea
E concludo
Leader dell'Italia che non c'è Montanelli non esito cito ancora quella pagina del Corriere a conciliarsi iniettava Satta collo al popolo della sinistra anch'esso ormai privo dei limiti dell'ideologia che tendente a riconoscersi
Forse più in alcune testate che in alcuni partiti
La riconciliazione avviene appunto quando anche la sinistra scopre le delusioni limiti della politica e che insieme ed oltre la politica c'è lo Stato i la sua essenzialità
A questo stato e a questa patria ineluttabili e irrinunciabili come genitori non amati
Montanelli nella penultima notte scrivendo l'autonomia cronologico per il Corriere negò il rito del funerale civile così come alla Chiesa negò il rito religioso
Per testimoniare non solo e non tanto il suo immane intimismo filosofico quando la sua convinzione
Descritta nel suo libro capolavoro di seicento che la nostra FIAT che chissà morale di individui e di popolo ci è stata infusa dal sudario spagnole Scotti Tridentino
Vera camicia di nesso sulla libertà
La bellezza il pensiero la gioia del Rinascimento
In questa testimonianza di religiosità laica posso resterò fino all'ultimo i due amici Paolo Mieli Ferruccio De Bortoli che su giornali e di via Solferino gli diedero tutto lo spazio della libertà di cui uno spirito come il suo
Aveva bisogno
Uno spirito al cui confronto l'antipolitica appare ed è
Povera Cossa
Molti di noi anzi pardon molti di voi
Hanno la cultura evita per provare a coltivare quello spirito più di quanto sia riuscito alla mia alla nostra generazione grazie auguri
Come mai chiesto all'amico Federico uno scritto alcune
Pagine poi ricordo di Montanelli una piccola premessa quando alcuni mesi fa ho deciso di presentarmi candidato al Parlamento
Però chiesto idealmente un Consiglio a quelli che ho avuto la fortuna sono state due né maestri uno Giovanni Spadolini computo direttore
Al Resto del Carlino quando ho cominciato e poi Indro Montanelli che appunto è stato il mio direttore al giornale e alla voce chiaramente Montanelli ma avrebbe risposto in questo mio colloqui ideale che appunto assolutamente non dovevo schierarmi politicamente perché lui è sempre stato una giornalista al cento per cento fuori dal palazzo come diceva Federico
Aveva anche ed addirittura rinunciato alla laticlavio senatore a vita proprio perché per evitare quasi di contaminazione
Nella politica
Spadolini invece ma avrebbe consigliato di a un certo punto di di scendere in campo politiche perché
Secondo Spadolini non basta soltanto scrivere ma se uno ha la possibilità e viene data questa possibilità e comunque poi alla possibilità di di di lavorare
Deve anche agire rimboccarci le maniche agire io appunto optato per Spadolini
E quindi idealmente chiedo scusa Montanelli perché senz'altro o un po'non ho accettato quello che mi avrebbe consigliato a luglio veniamo alla relazione
Parlare di Indro Montanelli mi commuove inorgoglisce al tempo stesso perché
Lo considero a tutti gli esteti il mio maestro nel novantuno mi chiamò il giornale come caporedattore economie l'ha detto Federico
E non novantaquattro lo segui come vicedirettore Della Ventura dalla voce a cui ha dedicato un libro la sua prima lezione di giornalismo Montanelli la ricevette invece dal nonno
Che di fronte all'articolo di esordio delle Nord cogito nipote sulla rivista frontespizio piuttosto che consumarsi in lodi sperticate
L'invito a una maggiore modestia dicendo che giornalisti per luglio non soltanto quelli che scrivevano per la nazione
Adesso è un personaggio scomodo cominciamo sin dalla nascita il suo nome che non è come molti hanno scritto la prefazione di cilindro
Nacque da una diatriba di attiva tra suo padre e la nonna materna contrarre matrimonio della figlia come Montanelli stesso marrone racconto mi chiamo Indro
Pubblicato nel trentanove da Vallecchi Editore c'è stile Montanelli stimato
Insegnante e presidi liceo si vendicò scegliendo per suo figlio un nome che non fosse né della famiglia né del calendario
Lo individuo grazie la mitologia induista ingrato era una Dio Guerriero garante dell'ordine cosmico
Il nome della divinità convenientemente nascono esatto porto forse indotte al futuro giornalista anche una certa Energia battagliera
La biografia di Indro sconosciute ai più nella sua prima parte abbonda di risvolti avventurosi che farebbero oggi la gioia di molti rotocalchi
Nato a Fucecchio nel novecentonove dopo aver conseguito d'ora due lauree un in legge l'alta in Scienze Politiche Sociali
Si temono di Nanda Primavera la soubrette più famosa degli anni trenta e perseguirla scappò di casa facendo per tre mesi ballerino di fila in frac e cilindro bianco
Nel mille novecentottantanove in un'intervista rilasciata al settimanale Panorama che intendeva celebrare i sessanta anni di carriera del giornalista toscano confessò che in realtà il suo primo desiderio di bambino non fu quello di darsi alla scrittura ma di diventare bandito
Mio padre allora era presidiano oro io ancora i calzoni corti e il tempo libero lo passavo con un certo stock io non ho un vero amico l'unico
Mi dava pane formaggio buonissimo e la pasta per fare gli aquiloni un giorno rimase coinvolto in una rissa di paese ci fu un morto si diede la macchia che si fece bandito
Per raggiungere sto chino sulla montagne scappai di caso due volte vennero a riprendermi carabinieri ma quella vita libera mi piaceva
Fu ufficiale volontari in Eritrea assegnato reparto mobile indigeno il ventesimo battaglione con il grado di sottotenente e durante il fascismo evito una condanna a morte per alcuni articoli sgradite nazisti
Nel periodo trascorso i NAS natica scrisse un reportage che i frutto io l'oggi di Ugo Ojetti egli aprire porte del Corriere della Sera
Allievo di Giovanni Papini Piero Bargellini Aldo Borelli Leo Longanesi
Sosteneva di aver evitato da quest'ultimo una spiccata tendenza all'anticonformismo però portavano schierarsi con il più forte e non andare sempre in soccorso del vincitore
Diceva sempre che appunto i termini sono molto bravi a salire sul carro del vincitore
Parlando di Longanesi disse Leo fu antifascista quando il fascismo era in auge e senza oppositori correlati regime non pronuncio ha più una parola oltraggiosa e non si appiccico alcuna medaglia al petto fu critico con la democrazia
Come sta come lo era stato prima aspro e sarcastico andava contro tutti e noi veniva in tasca nulla ha dato molto e ricevuto poco
A chi chiedeva che i Consigli avrebbe dispensato un giovane desideroso di intraprendere la professione giornalistica rispose
Direi che questo non è un mestiere divertente che non si può fare senza una grande passione
Che non porta nella ricchezza nel potere che non è più possibile accomuna volto a scoprire il mondo ma raccontarlo onestamente e cerca di capirlo questo sì e ancora
Sì sempre te stesso non mollare mai su questo principio scrive le cose in cui credi anche sbagliando ma in pace con te stesso pur pronto a ricrederci
Di sé stesso disse quando mi chiedono qual è il segreto del mio lavoro racconto sempre che non ho mai avuto un archivio ho una memoria che sceglie da sola
Trattiene ciò che le sembra giusto il resto viene cancellato che ancora
Scrivo come parlo la scrittura può invecchiare la parola no
Il suo lato culturale umano è immenso ogni giorno se ne scopre o riscopre un prezioso contributo
La sulle zone di indipendenza intatta e ricordo il suo spirito anarchico indisciplinato refrattario la retorica conformismo
Se stai in un deserto arido di conoscenze un importante segnale mente arriva anche dai suoi scritti di carattere storico grazie a cui ha fatto conosce di più presente mettendoci in condizione di fronteggiare meglio il futuro
Scrive di Montanelli vuol dire quindi parlare di giornalismo punto di riferimento per una generazione i cronisti con questo a questo merito anche per indubbie doti personali che trascendono lo stesso mestiere
A fare di Lulù delle personalità di rilievo del mondo della carta stampata è stato indiscutibilmente il carattere una materia che come diceva sta ieri no
Qui
Da noi si passa sempre senza esame di certo un carattere non facile tutto spigoli
Che ha fatto di Luhn personaggio controcorrente controcorrente prestato al tempo del regime quando collaborava universale di Berto Ricci e poi al foglio più sequestrato vitali all'omnibus di Leo Longanesi
Voce fuori dal coro dal dopoguerra fino alla fine tre giorni come stimolatore critico della borghesia italiana con un coraggio una forza argomentativa e non stabili ritrovate
Che ne hanno fatto un protagonista assoluto dei nostri tempi
Enzo Biagi scrissi vinto nel lontano settantacinque discusso Amato respinto se esiste qualcuno che da quarant'anni regge la parte del protagonista e proprio lui una cosa è sicura
I suoi rapidi menti o le folgorazione non li hanno mai fruttato un posto né facilitato la carriera può cercare consensi ma non impieghi paga sempre di suo mi accorgo che non esce un esercizio da tutti
Dotato di grande lungimiranza politica sembrava quasi possedere un terzo occhio che i permetteva di penetrare le verità di questo Paese di legge in anticipo i programmi del potere
Non è che sono al di sopra sono al di fuori sic si schermi va quando qualcuno sottolineava questa sua propensione o divorziato dal mio tempo e vivo così di me stesso la verità e che l'unico mio segreto e la concentrazione
Si ribellò in tempi ancora non sospetti mostrando anche in questo caso un incredibile perspicacia alla dittatura del video contrapponendo nell'importante funzione della carta stampata
Serve la stampa per il ragionamento il dibattito delle idee la parola non si presta mistificazioni l'immagine condisce la politica con tette curi e alla fine si confonde tutto bisogna debellare il dominio dell'Auditel
L'audience è un fatto di delittuoso ti trascina verso cattivo gusto a secondo lo spettatore nel peggio e spinge la concorrenza al deteriore
La sua lucida disamina non risparmiò tuttavia nemmeno il mondo dell'editoria i giornali meritano critica altrettanto feroci invece di differenziarsi suo Mola cono vivono nelle riflesso dette le successi
è un suicidio da poveri disgraziati tutto ciò che riguarda il piccolo schermo fa notizia
E noi né diventiamo ancella invece dovremo parlare molto parcata
Talmente parka mente della tv
Perché o no è una nostra nemica ci anticipa sempre sul tempo uccidendo il mestiere più facile anche del mondo quello dell'inviato sostituendolo con un con idem con un cumulo di menzogne la telecamera arriva sempre prima sul fatto ma quasi sempre nel molto soltanto una limitata angolazione
Nel settantasette mente al termine la passeggiata mattutina
Si stava recando a piede la redazione del giornale fu vittima dell'attentato delle Brigate Rosse quattro pallottole sparate una pistola calibro sette settantasei sessantacinque i raggiunsero le gambe
Dieci anni dopo se li concederà con due degli autori dell'atto terroristico visitando una mostra di quadri dipinti in carcere a guerra finita tra nemici si brinda dirà commentando l'episodio
Sempre settantasette Silvio Berlusconi entrò nel consiglio d'amministrazione il giornale
Sostenendo che il quotidiano diretto da Montanelli era l'unica voce controcorrente dell'epoca
Il rapporto tra i due rimase ottimo fino all'ingresso di Berlusconi in politica nel mille novecentonovantaquattro non poteva accettare accettare monta Belli che l'editore del suo giornale fosse anche un leader politico rischiando così di compromettere l'indipendenza di quel giornale
Sempre a novantaquattro risale alla rottura di Indro con il giornale e venisse dall'avventura delle voce che lui amava definire una scialuppa
Per continuare a remare controcorrente anche di fronte all'evidenza del fallimento dell'esperimento Montanelli né un ritratto nulla delle sue scelte editoriali e dichiarò propria sottoscritto che lo intervistava
Abbiamo anche sbagliato ma non rinnego l'esperienza e la voce eravamo un gruppo di uomini di centrodestra che non si riconosceva in quella destra
Anche poco tempo prima di spegnersi non rinuncio a pronunciarsi su uno dei temi considerati
Attualmente i più scottanti l'eutanasia in occasione di un dibattito organizzato dall'Università la Sapienza disse
Una morte dignitosa è un diritto su cui io ogni uomo dovrebbe poter contare di un diritto di libertà e davvero non capisco come qualcuno possa contestare
E sempre parlando la morte raccolto quando nonostante l'età manifestava ancora una lucidità straordinaria fece due affermazione che adducono lo stile graffiante degli aforismi di Longanesi
Certe famiglie sono come le patate perché la parte migliore si trova sempre sotto terra un'altra molto più amara rivolta Giulio De Benedetti uno dei grandi maestri del giornalismo italiano
Non rimpiangere nulla questo mondo dove si vive bene solo da morti grazie grazie
Giancarlo
Adesso siccome è gli amici uso questa parola senza virgolette Marco Travaglio è generico Mentana a il nuovo riunioni di redazione di preparazione del G venti naturalmente evasione dal proprio molto distanti diverso fra di loro
Io
Chiederei alla loro di intervenire sull'ovvero a monte almeno io la politica con il
Interventi immagino Villacci ma niente non lunghi e poi chiuderemmo la mattinata con dove relazioni scientifiche e di Sergio lepri sul linguaggio
Di Montanelli giornalista
E De Nicola Tranfaglia sul rapporto tra giornalismo di storiografia viva cui cominciare tuo Enrico voi conosciate
Come
Come
La televisione ci pensa Marco Giudici no qui dopo dopo
Stelle dopo Sergio lepri o prima di mettetevi d'accordo fra di voi
Allora devo dire
Francamente che
Il Montanelli che anch'io come migliaia di tanti altri hanno conosciuto che io ho anch'io come migliaia di altri ho conosciuto bene avrebbe già un po'di orticaria
Un bel po'di orticaria amando solo parka mentre non è che le udienze le celebrazioni in vita non amerebbe neanche questa
Sicuramente amerebbe la parte in ribalta di qualsiasi celebrazione della sua figura quella
Che volesse ricordare
E speriamo di contribuire a questo
Quanto abbia fatto imbufaliti era generazioni e generazioni di protagonisti della politica
Quando si dice al di sopra delle parti al di fuori delle parti
Indro Montanelli
Per come l'ho conosciuto per i lunghi racconti che mi ha fatto tante volte
Era sicuramente l'uomo che voleva essere che sapeva essere se stesso era il problema per i politici lui non aveva un problema con i politici era un problema per i politici
Per quel crac sicché per tanti anni chiedeva come regalo di Natale sotto l'albero scherzando ci
Conso amico Berlusconi la testa di Montanelli che non trovava sotto il fatidico albero Di Natale
Per quella che era diventata una gag e che
Non si sarebbe mai concretizzata come questo tipo di regalo allo stesso Berlusconi diventato politico ma prima allora generazioni e generazioni di politici sin dai tempi del fascismo
Il problema di più nel parlare
Di Montanelli alla politica è che sicuramente Montanelli è stato un'altra cosa rispetto alla politica come rispetto a tutte gli altri oggetti dalla sua attenzione giornalistica e della sua vita
Il vero problema è questo se noi andiamo ad alzare le cento vite di Indro Montanelli riassunte a volo d'uccello anche
Nella trattazione dell'onorevole Mazzucca che
Prego Montanelli
Trattato calcando molto quell'onorevole il senso spregiativo è che Indro Montanelli ha vissuto le sue cose le sue vicende le grandi vicende che sono entrate libri di storia essendo Montanelli
Essendo Montanelli e l'Africa Montanelli e le repubbliche baltiche Montanelli e la Germania nazista Montanelli e la fronda della corona Montanelli e San Vittore
Montanelli e quel Luca Osteria che lo fece fuggire da San Vittore Montanelli
E la Svizzera Montanelli la liberazione Montanelli e quel Mussolini a testa in giù visto o forse immaginato e via dicendo
Il problema di Monte di Indro Montanelli e il problema nostro con Indro Montanelli e che tutti noi siamo stati affascinati da luglio dai suoi racconti
Da quella verosimiglianza del racconto che nessuno di noi si è mai curato che fosse la verità storica perché spesso non lo erano lo poteva essere
Per un uomo che ammetteva egli stesso di non fare
Di non fare maledetti cellulari
è spento spetta e chiuso la relazione
Di non fare dell'archivio la sua forza massimale dell'archivio della memoria alla sua forza con errori meravigliosi
Come quando negli ultimi anni della sua vita
è questo lo cito soltanto come
Uno dei tanti aneddoti
I capitoli incontrare una persona nella quale credeva di aver riconosciuto un grande caricaturista che purtroppo era morto da
Una trentina d'anni e non poteva tecnicamente essere invitare se non entrando idonee
Improbabile di in esse dei primati
I capitava ne rideva lui per primo ma nulla toglieva la verosimiglianza dei raccolti
Per questo la politica non ci stava certo a misura era costretto a parlarne era costretto anche a citare
E a inventarsi formule che poi sarebbero entrate nella storia della politica compreso il naso Turato del del settantasei
E però per e però
Per dirla tutta Indro Montanelli è stato un'altra cosa ancora è stato questo signore che è riuscito da giovane a diventare Montanelli
Restando poi Montanelli apprezzo di non essere riconosciuto e apprezzato se non volta a volta da chi lo vedeva come lo volevamo vedere
Pontarelli è inevitabilmente figura Prisma
E così come sbaglia chi lo inchioda la maggioranza silenziosa della metà degli anni Settanta sbaglia chi lo inchioda alla civiltà soltanto intendo dire perché anche quello è giusto
Quella mia quella decisione diciamo alle idee lo rispetto alle quali il Corriere della sera si stava svincolandola ma così come sarebbe parzialmente vero ma parziale ricondurlo soltanto alla scelta dei suoi ottantacinque anni quella
Che lo che sarebbe più giusto definire antiberlusconiana che qualsiasi altra cosa che la sua scelta era
L'ho vissuta direttamente ricordo le ricordo prodromiche sfogli un molto bene era la scelta rispetto a uno che non si sopporta più dopo diciassette anni di editore
Posso Presidente ricordo bene ricordo bene come si arrivò a quello come si arriva alla scelta di Berlusconi come si arrivò alla scelta di Montanelli Orlando rispetto a Berlusconi
Come le cose sarebbero state diverse se fosse stato Mario Segni candidato della centrodestra contrapposto alla sinistra di Occhetto
Ma che senso ha parlarne in questi termini Montanelli era Montanelli non sarebbe mai diventato il cantore del partito nel suo editore
Fosse stato il suo editore chiunque fosse stato il suo editore chiunque Montanelli era in questo al di sopra delle parti che non sto non tollerava avrebbe mai tollerato l'in case lamento nelle parti
è stata lì l'ottusità del suo editore non capire quella cosa e non capire che comunque non si sarebbe dovuto spingere a quello non si sarebbe dovuto spingere
Probabilmente neanche a quel lungo punzecchia mento reciproco fatto di segnali da parte del grande giornalista e disse e di di mezzi sempre più fatiscenti da parte dell'editore
Come quei medici poco pietosi che fanno mancare poco poco a poco l'ossigeno al malato che ne ha che mi ha bisogna ma questo non è che l'epilogo di una parte di una storia di un segmento della storia dentro di Indro Montanelli
Perché è questa la cosa meravigliosa se noi andiamo a vedere ripeto si può raccontare la storia l'ha fatto una grande e storica
Ticinese come la Broggini se la cerchiamo di sovrapporre la storia raccontata da Montanelli
Con la storia vera evidentemente le discrepanze anche frustranti sono tanti
Se noi andiamo a ricostruire Montanelli attraverso che so lei il suo epistolario famoso con la Barcolana storica marcia ambasciatrice americana Linus ne viene fuori che cosa un Montanelli golpista ma che senso ha
Che cosa vuol dire non significa niente significa solo che un signore di
Che per novanta anni attraversato la vita italiana è stato tutto il contrario di tutto rapportato i racconti storici ma non è nulla se noi non vediamo Montanelli attraverso l'unico
Filtro che noi abbiamo
Cioè i suoi racconti
Cioè i suoi articoli cioè suo editoriale cioè i suoi controcorrente
Quello è quello che a me interessa francamente Montanelli io parte giù per lui sempre anche quando la ragione sta dall'altra parte perché il grande protagonismo di un giornalista è questo
Aver dimostrato che tra destra e sinistra Montale stava con Montanelli
Che tra monarchia e repubblica Montanelli stava con Montanelli che tra fascismo antifascismo Montanelli stava con Montanelli
Eh beh questa è l'unica vera chiave di lettura che i politici non hanno mai capito quelli che le chiedevano la testa e quelli che loro sanavano volta a volta a seconda delle rispettive e convenienze e ordini
Tutto il resto tutto il resto completamente eh privo di senso Montanelli come un grandissimo scrittore di qui non ci chiediamo per chi votasse quando scrisse quello
è stato certo un grande autore civile perché giorno dopo giorno negli articoli nell'impostazione che dava i suoi giornali
Era un uomo che interagiva con la vita del suo tempo con la vita anche nel day by day del suo tempo visto che era un giornalista quotidiana ma non è stata questa nella sua aspirazione nella sua attenzione la sua attenzione era compiere l'esercizio quotidiano
Onorevole la prego si astenga
Era l'esercizio quotidiano di essere Montanelli l'esercizio quotidiani essere Montanelli va studiato in questo nello stile straordinario di scrittura nel racconto che possono fare soltanto coloro che stavano con voi
Di come tecnicamente scriveva montane
Dell'odio amore che aveva anche per quelli che erano diventati gli appuntamenti settimanali con la televisione
In quella che era di gran lunga la postura che preferiva dal punto di vista televisione tali quello dell'intervistato
Che come un nonno come faceva Vittorio De Sica per i bambini degli anni Sessanta raccontava la storia ma non ho una storia come sia continua ampi la storia come la storia a storie nelle porzioni settimanali che venivano proposte
Ad esempio con il canna
O la storia come voleva proporla Luigi nelle straordinarie straordinarie
Pagine di divulgazione che ci ha e che ci ha lasciato in questo molta lei è stato diversissimo diversissimo la persona più diversa che io abbia conosciuto da Enzo Biagi
Il fatto che siano mancati periodi molto vicini che siano stati nella loro fase finale tutte e due accomunati da una
Battaglia ben precisa e che ben ricordiamo non può far dimenticare che se c'è una persona che
Agli antipodi nel modo di fare realizzare concepire giornalismo rispetto Montanelli è stato Enzo Biagi
La sua capacità di Indro
Di essere interlocutore di uomini della strada di grandissimi intellettuali di maestri del pensiero di politici stimati e non stimati dava il senso del fatto che comunque lui era la polarità era lui per se stesso
è stato anche un direttore di giornale
La grandezza
Di Montanelli direttore del giornale della voce è controversa
è stato un grandissimo numero uno un grandissimo punto d'esempio
Una grandissimo inarrivabile esempio perché gli stava vicino ma aveva bisogno di tanti
E di soprattutto di dei periodi direttori operativi
Che sono stati la sua ancora rispetto al e giornalismo praticato quello che piaceva lui era fare Montanelli
Scendere in campo direttamente e questo non ha poteva avere né de dare le deleghe né a vere eredi
Chiudo e nessuno ha avuto per la verità il cattivo gusto ama la grazia di dire sono un erede di Montanelli non poteva essere pensabile non poteva essere pensate non c'è stato un erede in senso stretto dal punto di vista
Della progenie non c'è stato dal punto di vista giornalistico non c'è stato da nessun altro divisi dal punto di vista perché è morto Indro Montanelli non ci ha voluto lasciare un suo pensiero
Nel senso di apparato di pensiero
Come la polizza se Montanelli e come raccontare a un giovane che cosa è stato il terrorismo o cosa è stato il fascismo a cosa è stato l'antifascismo qualcosa di totalmente inspiegabile
Inattuale con gli strumenti tradizionali dello storico o tanto meno con quelle un po'cialtroni del giornalismo
Però se io penso alle tante storie e potremo fare notte non ho nessuna intenzione di fare chiedo no no
Per carità
Testo abbiano a cuore sembra eccessivo tutte le grandi storie di Montanelli tutti grandi passaggi tutti grandi incontri tutti grandi incontri che ha fatto non per giornalismo ma perché ci è passata la sua vita
Ne capiremo perché poi tutti siamo nani
Non soltanto i suoi suo avversario principale al cospetto del grande giornalista Indro Montanelli perché è stato solo questo
Ed
Ha concepito fino all'ultimo che fare il giornalista il numero uno la grandissima firma la firma per antonomasia era più importante che fare tante cose ivi compreso il senatore a vita ed è per questo che lo ringrazio ancora grazie
Marco per favore
Do la mia assenza
Titoli azionari quale momento
Sì tengo su
Tramite fa impressione
No io non ho una rating è una relazione quindi sarò telegrafico
Non so se la cosa lo preoccupi ma sono abbastanza d'accordo con quello che diceva Enrico Mentana avete no non mi preoccupa a parte un a parte una a parte un aspetto
E cioè che il fatto che lui fosse sicuramente una grande prima donna e che
E che diciamo desse sempre lui il marzo nel nella partita nella partita carte e che quindi si potesse permettere tutto quello che lui si è permesso in quasi un secolo di vita
Forse
Dire che è stato proprio tutto il contrario di tutto eccessivo perché almeno qualche un tratto di coerenza bisognerebbe individuarlo e credo che emergesse anche l'intervento di Enrico Mentana
Nel fatto che comunque questo è stato sempre sotto il fascismo sotto il conformismo di sinistra e poi sotto il conformismo berlusconiano un uomo libero che non ha mai sopportato che qualcuno gli dicesse quello che doveva scrivere quello che non doveva scrivere
Non so se tecnicamente si possa definire un liberale forse è più sistematico come liberale Federico che non Montanelli tra i due
Ma è diciamo era un liberale di spirito se non di se non di filosofia
E di ideologia e questo credo che lo abbia salvato dal fascismo quando ci era nato praticamente con tutti e due i piedi
E che sia poi la vera ragione per cui non ha mai sopportato né il comunismo nel berlusconismo cioè io quando sento d'dire sebbene fosse un liberale si era allontanato da Berlusconi no proprio perché era un liberale sia lì allontanato perché non conosco nulla
Di più incompatibile ma proprio per per la ragione
Anche bieca del fatto che uno vuole sempre scrivere quello che che gli passa per la testa senza che qualcuno gli racconti
Egli imponga che cosa scrivere e questa è la ragione per cui ha alla fine anche con una persona molto diversa da lui
E c'è un'altra prima donna come Enzo Biagi alla fine si sono ritrovati sullo stesso sulla stessa barca cioè erano accomunati dal fatto di essere stato Katty siete stati cacciati l'uno dopo l'altro dalla stessa persona che tra l'altro si definisce anche liberale uno cacciato dal giornale che aveva fondato
L'altro cacciato dalla televisione che aveva di fatto tenuto a battesimo insieme a pochi altri
E frequentato per quarant'anni
Io volevo soltanto dire una cosa a proposito del fatto che nessuno ci deve dire quello che dobbiamo scrivere quello che non dobbiamo scrivere perché è stato ricordato prima
Sia da Roberto Natale sia da da da sta fra i possibili e cioè noi oggi esattamente come un anno fa con la legge Mastella siamo di fronte a un potere che decide per noi quello che dobbiamo scrivere quello che non dobbiamo scrivere nella fattispecie quello che non dobbiamo scrivere credo che sia ridicolo holding
Fare di questo una battaglia di destra o di sinistra perché credo che
Ne dobbiamo accettare soltanto il Codice penale come limite alla nostra alla nostra attività se facciamo dei reati verremo puniti altrimenti ci lascino per favore scrivere
Ecco il fame quello che veniva in mente sentendo
L'intervista di De Bortoli a Montanelli era un piccolo episodio che mi è capitato
Quando stavo al giornale forse nel primo processo importante che ho seguito per il giornale che il processo alla FIAT il processo di Torino per letta in genti io coperto leggendo un libro di Federico Orlando che Montanelli Orlando erano stati convocati in corso Marconi da Romiti
Ed Agnelli per causa mia perché bontà loro non me l'hanno mai fatto sapere
Ma io avevo avuto qualche sentore dovuto al fatto che quando si processa ma la FIAT e tutti i giornali italiani scrivevano sotto dettatura della FIAT
I colleghi telefonavano allo studio Chiusano per farsi dettare gli articoli e pubblicarli sui loro giornali
Uno dei pochi che non lo faceva era il sottoscritto che veniva io sono stato convocato tre volte dal capo ufficio stampa della FIAT il quale molto ma vilmente come avviene nello stile FIAT mi minacciava
Di stroncare mila carriera se avessi proseguito nello scrivere articoli senza il preventivo imprimatur dello studio chiusa
Alla terza volta mi ha anche fatto capire che questo avrebbe potuto danneggiare a livello pubblicitario gli introiti del giornale allora io parlai con Montanelli non sapendo che Orlando era stato convocato in corso Marconi
Egli disse il direttore ci sono dei problemi perché io vengo continuamente minacciato da questi qua
E quindi mi hanno fatto capire che io sto diventando un danno anche per il giornale
E lui mi disse guarda hai visto mai una lettera della FIAT sul giornale dicono
Dice io ogni volta che si lamentano gli dico mandate una rettifica se c'è qualcosa di inesatto dubito che ci sia qualcosa di inesatto però se avete qualcosa da lamentare scrivete che noi lo pubblichiamo poi travaglio di replica
Nania non mi hanno mai mandato niente io ho detto sì va beh però capisci che qui la situazione si fa pesante e lui mi disse
A che cosa servono i giornalisti non a dare le notizie
Allora io gli ho detto sì il problema è che quando le diamo soltanto noi poi alla fine la situazione si fa pesante e lui mi disse
Ma noi abbiamo fondato un giornale nel settantaquattro per non fare quello che fanno tutti gli altri
Ma perché noi pensiamo che si debbano dare tutte le notizie io quando qualcuno mi chiede la Lezzi o non è una lezione è un ma è una è una è un racconto di vita vissuta come capita a tutti
Almeno a tutti quelli che hanno avuto la fortuna di avere dei direttori così
Il fatto che le notizie si danno tutte che se qualcuno ti vuole preventivamente impedire di scrivere qualcosa o imporre di scrivere qualcun altro
Qualcun'altra ti devi ribellare io credo che sia questa la ragione fondamentale per colui se n'è andato dal giornale
Non tanto per una bizza
Da prima donna o addirittura come ho sentito dire dal Cavaliere perché era invidioso di lui credo che la ragione fondamentale è che a luglio piacesse scrivere quello che gli pareva e pubblicare un giornale che dava tutte le notizie
Nessuna esclusa allora perché mi è venuto in mente questo piccolo episodio mi è venuto in mente perché
Io noto che oggi non c'è la necessaria reazione rispetto a questo disegno di legge che di fatto abolisce la cronaca giudiziaria almeno per quanto riguarda la lunghissima fase delle indagini che abbiamo in Italia
E quasi come se noi chiedessimo ci lasciassimo imbavagliare con il sorriso sulle labbra parlando d'altro
Io non mi non mi presto al gioco che cosa avrebbe scritto Montanelli se fosse ancora vivo
So che cosa ha scritto Montanelli quando era vivo e quando tentativi analoghi sono stati fatti e quindi mi dispiace di non essere importato dietro qualche carta perché
C'è un articolo che mi che leggo spesso che del giugno del settantaquattro dello vanta quattro non quando Berlusconi vince le elezioni il ventisette marzo
Ma a giugno quando vince anche le europea imbarcando un altro dieci per cento in più rispetto a quello che aveva preso le politiche esattamente perché come ricordava Mazzuca italiani corrono sul cui in soccorso del vincitore e e scrisse un articolo intitolato avesse Silvio morì Turi che saluta vinta
Nel quale raccontava che sarebbe stato difficilissimo fare un giornale che andava contro il conformismo dominante contro un Paese che progressivamente sarebbe buttato tutto da quella parte quindi era una specie di
Anche di esercizio di stile anche di di di civetteria sua di di stare in minoranza godendo né ma era anche un bel ritratto della classe intellettuale della classe dirigente italiana
Che stava letteralmente tirandosi giù i pantaloni
Di fronte alle di fronte al nuovo padrone
Questo mi viene in mente in questi giorni quando leggo tanti tanti giornali che parlano da altre spaccare il capello in quattro mentre letteralmente stanno passando leggi che ci impediranno di fare il nostro lavoro Grazia
Allora
Nicola Tranfaglia ci parla dello storia della storiografia di Montanelli o meglio del rapporto tra l'altro per fare un giornalismo e previ Marco Giudici e è una vergogna lepri chi vi parla ha prodotto i suoi linguaggi quindi riusciamo a stare in tempi ragionevoli per all'un allora un quarto
Siamo tutti liberi
Di pensare anche ad altre cose grazie
Cosa bisogna questo sì
A me è capitato di conoscere Montanelli quando
Lavoravo alla redazione del Corriere della Sera
E poiché mi occupavo della politica estera e della terza pagina mi è accaduto a varie volte
Di
Passare degli articoli di Montanelli
è ricordo
Che
Mi sembra di cogliere due elementi che sono rimasti costanti
Nel suo modo di scrivere
Da una parte la capacità di individuare con sicurezza il cuore del problema o del personaggio intervistato
E dall'altro una scrittura scarna ed essenziale
Capace di comunicare anche con il lettore più frettoloso frettoloso in grado di restituire sulla carta
Lei pressione i giudizi del giornalista cioè di farlo partecipare in un certo senso al lavoro di chi scrive
Alla sua ricerca dissenso di quello che accade
E a mio avviso già allora mi par vero due grandi qualità per un giornalista in un Paese nel quale non mancano scrittori di giornale oscuri
O che parlano un pubblico elitario e dotato di conoscenze che non sono di tutte
Qualità che accompagnate da uno humour toscano contenuto e anche per questo assai efficace avevano decretato dal tempo il successo di quell'inviato speciale
E a questo si aggiungeva ancora un altro tratto che lo avrebbe sempre accompagnato e che i suoi elettori notavano quasi sempre
Montanelli era naturalmente moderato con accenti Ida conservatore
Ma non aderiva facilmente attesi precostituite e se poteva all'interno delle posizioni della parte politica a cui si sentiva più vicino
Riusciva ad esprimere un proprio punto di vista personale magari dissonante
Rispetto proprio alla parte politica cui si riferiva
Questo atteggiamento dava forza particolare i suoi articoli sui commenti sto faceva apparire come un giornalista di cui ci si poteva fidare proprio perché non seguiva in modo pedissequo ordini Discardi scuderia
E cercava di salvaguardare un punto di vista proprio almeno fin quando è fin dove
Fosse
Possibile
Ma accanto al mestiere giornalistico Montanelli aveva poco a poco ha assunto il ruolo di divulgatore della storia d'Italia
Prima da solo poi in collaborazione con Mario Cervi e successivamente con Roberto Gervasi
Aveva scritto una lunga serie di volumi che a partire dalla storia di Roma e dei greci di percorrevano il cammino degli italiani fino ai giorni nostri con grande successo di pubblico
E scarso riscontro da parte degli storici accademici
Questi ultimi in Italia non si dedicano quasi mai alla divulgazione
E scrivono quasi sempre per gli addetti ai lavori e per i colleghi
Ma nello stesso tempo sono abbastanza gelosi del successo di vendite che accompagna non soltanto i bravi divulgatori
Mai anche quei giornalisti e ce ne sono stati che si improvvisano storici e scrivono libri di grande superficialità
Un fenomeno insomma di forte litis mo'che ha origini antiche e che riguarda gli storici di ogni corrente culturale come una sorta di tabù che emerge in ogni tempo
Come se piegarsi a divulgare i propri risultati di ricerca significasse in qualche modo tradurre il costume scientifico
Ora avvertiamo i primi timidi vicende di cambiamento ma il cammino da fare ancora lungo per essere meno lontane dalle abitudine alla divulgazione critica dedica un leghe di altri Paesi europei
Negli anni Cinquanta e Sessanta quando appaiono i primi volumi storici di Montano di Montanelli la chiusura dell'Accademia era totale
E questo spiega da una parte il grande successo di vendite che caratterizza il lavoro del giornalismo toscano
Ma dall'altro l'atteggiamento di disinteresse e di spocchia che caratterizzano l'atteggiamento degli accademici nei suoi confronti
Non c'è dubbio che la storia vissuta come riflessione sul Passante come racconto da rendere accessibile a tutti fosse accanto al giornalismo l'altra passione di Montanelli
E perché era da tanti anni un osservatore attento della vita politica e culturale italiana aveva vissuto prima l'avventura fascista poi l'intero cinquantennio repubblicano
Era naturale che i problemi del passato esercitassero un grande fascino
E questo fascino era di sicura cresciuto da una vicenda come quella della dittatura mussoliniana che aveva caratterizzato la prima parte della vita di Montanelli
Cresciuto in un momento di grave crisi dello Stato liberale e di tramonto del Giolitti istmo il giovane toscano visti gli anni della sua giovinezza in un'Italia ormai dominata da Mussolini
L'anno in cui Montanelli compì vent'anni il fascismo concluso il concordato con la Chiesa cattolica e diede inizia una fase di consolidamento del regime
Di grande debolezza dell'opposizione in tal in patria ma anche all'estero di apparente pacificazione tra gli italiani
In quegli anni il giovane toscano come la maggior parte dei suoi
Collettanee credette alla figura del Capo e alla religione nazionaliste imperiale della dittatura tanto ad andare in Etiopia per vivere direttamente a raccontare l'espansione coloniale
Che l'Italia fascista visse per pochi anni con notevole ritardo rispetto alle grandi potenze europee
Il libero ventesimo battaglione eritreo che scrisse l'anno della conquista africana
Restituisce il suo entusiasmo di quei mesi e delle imprese etiopica anche se questo non impedì a Montanelli di osservare la corsa all'accaparramento alle medaglie i riconoscimenti
Da parte dei gerarchi fascisti piombati Addis Abeba
Quando la vittoria era ormai sicure si avvicinava il trionfo finale
Gli ultimi anni del regime vedono un Montanelli che si afferma definitivamente come inviato del Corriere della Sera
Ma che nello stesso tempo a partire dalla guerra di Spagna e dalla persecuzione razziale contro gli ebrei si accorge con sempre maggiore evidenza della china pericolosa che ormai intrapreso la dittatura
Di fronte alla crisi italiana la guerra di liberazione non si può dire che prenda nettamente partito per quest'ultima ma neppure che difenda l'ultima incarnazione del fascismo mussoliniano
Fa parte in un certo senso di quella parte degli italiani che scoprono un certo punto di aver creo dovuto a un'immagine del fascismo che non corrispondeva alla realtà ma non si sentono di far finta di non essere stati fascisti
E se ne stanno per così dire per conto loro
In questo senso la sconfitta dei partiti di sinistra il saldo attestarsi del partito cattolico e dei laici
Al potere nel quarantotto costituisce per il giornalismo giornalista toscano un risultato politico assai positiva
E non a caso De Gasperi appare l'INPS nei suoi libri accanto a Giolitti come solo statista italiano del Novecento
Sì
Ecco qualcuno si chiederà a questo punto come si spiega nella sua lunga esperienza alla ribellione all'egemonia culturale berlusconiana e la breve avventura della voce
Come la decisione comunicate i suoi lettori di votare per il centrosinistra
Eppure la legge dei suoi articoli sui libri e non c'è da stupirsi più di tanto e sbagliano a mio avviso quelle che interpretano la sua ultima scelta come espressione del suo eterno essere un Bastian contrario
Le ragioni della scelta sono a mio avviso più profonde
L'immagine di destra che coltiva Montanelli dopo la delusione del fascismo a poco a che fare con le terre genera coalizione che ha portato al potere Berlusconi nel novantaquattro sette anni dopo
E poi ancora nel due mila otto
Deluso Montanelli pensare una Destra liberale composta dalle classi produttive del Paese che non mira alla concentra
Simone dei poteri e delle testate giornalistiche che non dà spazio a minacce secessioniste o a nostalgie poco democratiche del passato
E non si stanca di ripetere fino all'ultimo che Berlusconi va approvato per più di sette mesi perché l'unico modo degli italiani per liberarsi una volta per sempre
Al contrario con tutto il suo pessimismo forse ha avuto una fiducia eccessiva nella saggezza degli italiani e nella loro capacità di distinguere il grano Dall'Oglio
Grazie
A Nicola anche per
L'agente generoso taglio apportato al suo testo che però noi pubblicheremo integralmente evidentemente nell'opuscolo dedicato insieme al DVD questo evento tra virgolette
Adesso
Parla Sergio lepri e poi conclude Marco Giudici con i due linguaggi grazie
Allora il linguaggio giornalistico di Montanelli comincerò college colonnello Bernacca
Forse qualcuno dei presenti tre meno giovani si ricorderà
Di questo simpaticissimo personaggio che negli ultimi anni Trenta c'è di fu il primo a raccontarci le previsioni in televisione le previsioni meteorologiche
Controllo incontro libico colonnello mi sorgono ecco una curiosità perché dice
Precipitazione invece di pioggia Pechino rimane stupito e sorpreso massima certo
Abbiamo in televisione parlarne in pubblico dobbiamo parlare bene
E precipitazione è sicuramente una parola più bella di pioggia
Questo scherzoso richiamo al colonnello Bernacca non vuole essere un banale dei limiti espediente per dire che Indro Montanelli non ha mai usato precipitazione al posto di pioggia
Sia perché non amava le parole retoriche preferiva l'uso delle parole semplici del linguaggio comune del linguaggio corrente
Ma anche perché amava le parole precise e precipitazione non è una parola precisa precipitazione Polesel piovosa temporale Cska
Nervosa eccetera sette precipitazione piovosa e pioggia e Montanelli avrebbe e diceva pioggia dipende
Diceva a pioggia quand'era a pioggia perché se no diceva che era una pioggerella che era una più vicine che era un di luglio non su Corso e così via
Ma dicevo il il lo scherzoso richiamo alcune località Ca'mi serve per un'altra cosa più seria
Cioè io vi allarmi serve per introdurre un discorso più generale il bello del linguaggio giornalistico ma perché diciamo che Montanelli scriveva bene
E diciamo che bella scrittura quella dei conta nelle
Ora per rispondere a questa domanda conviene di farsi un poco rapidamente
A quelle opere il contesto non tanto il contesto storico politico ma il contesto storico culturale in cui il giovane il giovane Montanelli atti poco più
Che ventenni come insomma scrive dei primi anni trenta e poi del trentasei lecco prime cose serie che erano le corrispondenze dalla Spagna dalla Spagna
Qual era questo contesto storico-culturale B c'erano tanti elettori che c'era la retorica del fascismo
Quel linguaggio
Magni eloquente fatico declamatorio
Il dolce Invitto lui vittorioso insonne nudi alla meta utility stili marce esci beni della patria c'era la retorica del sistema scolastico dove le prove le maestre elementari per ordine superiore
Osteggia vano ogni parola viva del dialetto e
Non sfugge a Livorno l'uso di un linguaggio più ricercato non bisognerà bambini non bisogna dire arrabbiarsi ma è meglio inquietanti non bisogna dire per cominciare ma in media iniziale poi c'era la retorica
Di quel sistema burocratico-amministrativo che già era diventato una potenza come ancora diventava sempre più potenza
Come succede in un non il regime autoritario e che affidava ricordiamoci della Zincar azzeccagarbugli che parlava in latino al popolo Renzo
Per non farsi capire quindi per rendersi importante che affidava e l'Autorità propria autorità proprio un linguaggio oscuro di difficile comprensione e cosa che il
Non è cambiata e vale anche oggi per cui
Vediamo in possidenza obliterazione e il biglietto ferroviario che diventa a titolo di viaggio e poi e poi c'era latte il mito della terza pagina
Per carità mi guarderò bene dal dirlo male di questo che era in realtà durante gli anni del fascismo agli anni immediatamente
Successivi è all'unico veicolo di diffusione culturale in un Paese
In cui in cui la percentuale di analfabeti era piuttosto elevata quella degli al fare per il ritorno alta
E la maggioranza del Paese la stragrande maggioranza del Paese aveva Illy la licenza elementare quel massimo titolo di studio ma
La terza pagina è la terza parte ci sia dei signori perché se
Dieci dieci lette dieci cittadini soggetti cento erano quelli che compravo nel giornale si possa opporre che solo due o tre i su cento né quelli che compravano i quotidiani che avevo i soldi per avere la terza pagina
E per pagare questi questi scrittori e far conoscere questi letterati e questi questi scrittori quindi praticamente ecco perché dico scherzosamente
La terza pagina terza pagina dei DS dei dei dei signori perché solo l'uno per cento dei tre anni forse forse lei chiedeva questa terza questa terza pagina
Ora ma la cosa più grave era che la terza pagina
Richiamava un concetto generale il giornalismo che bis perché i sondaggi dicevano che lettori apparterrò soltanto alle classi medio-alte era un giornale era un giornalismo
Che tendeva ad essere uno strumento così erudito a accademico tendente quindi a un linguaggio non solo una terza pagina ma anche nelle altre pagine o linguaggio che ho cercato d'otto lontano quando possibili dal linguaggio corrente considerato volgare grossolana
Questo era il contesto
E contro questo contesto era Indro Montanelli cominciato da allora da quegli anni ad esse
Controcorrente non era il solo
C'erano Manuel lì piove Orio Vergani cioè era Barzini junior dell'unico Italia aveva un anno delusi soltanto è il vecchio Barzini chiede dal mille novecento da sette
Riferiva di reti in digitale sul principio Fazio perché le piccole rispondenze tralicci e Parigi Pechino
Però c'è una differenza fra Montanelli e gli altri che gli altri si trovavano perfettamente a loro agio nella terza pagina
E invece Montanelli disse anni dopo
Una devi essere bellissima
In sé che la terza pagina gli era strettina
Ferretti Linate perché siete la terza pagina al credito per Montanelli
Uno potrebbe dire non tanto per quello che per come scriveva per quello che scriveva tant'è vero ce l'abbiamo sentito qui dal dal filmato
Al del mille novecentotrentasei lire Spagna quando quando il Santander fu conquistata dai franchisti dell'inviato di guerra Indro Montanelli fu richiamato in patria ma in realtà
Non era strettina Laterza pagine da prima
Quello che scriveva vera soprattutto per come scriveva
Quella sua prosa così politica così uno così chiara così semplice senza scivoloni retorici come spesso alcuni di questi giornalisti che ho nominato prima
Senza
Senza preziosità linguistiche senza avvezza seta e lo dite senza Totti richiami storico milita storico letterarie
Ogni tanto la dimostrazione che ogni tanto usava ma più spesso ha usato la parola vociare
Vociare che è una parola che se volerli sicuramente lui la sentina da bambino in quel di Fucecchio ma che poi era diventata una lingua una lingua un'ampia un'espressione appartenenti alla lingua nazionale
Solo che scomparsa o sta scomparendo per quella
Trieste fenomeno planetario di impoverimento delle lingue perché volere acquazzone non extra capitale non è gridate non è gridare eh
Parlare ad alta voce in maniera disordinata
Ma
La quella di Montanelli non ho non era solo una precisione lessicale
Lo era anche
Narrativa non era solo un ottimo scrittore
Era
Era anche un ottimo serio preciso cronista
Quante volte quante volte Federico lui ha detto io sono un cronista no gli piaceva dire insomma sono un cronista
Lei allora questo
Per fortuna professor Tranfaglia se n'è andato e fuori no perché sono un po'preoccupato di quello che dico insomma non lo spero nelle Serbia ascolta spero nella di lui indole indulgenza
Perché perché se il giornalismo detto non è letteratura non è un genere rete e genere giacché cos'è secondo me storiografia
O perlomeno a un supporto a qualsiasi ricerca storiografica Delli medie delle vicino passa al passato
Chi le il
Il giornalista racconta i fatti e con le mezze con la freschezza dell'immediato
Eri ci fa capire meglio il giornalista bravo ovviamente
Questa storia che era se che come ci hanno insegnato gli analisti francesi la storia di tutti noi la storia nostra vita quotidiana dagli aspetti e quotidiani anche gli eventi importa importanti
Ora un letterato
Posso chiedere quello che vuole
E poi scrivere come vuole e non ha problemi né di contenuti né di linguaggio portare a spasso per il paradiso di fare l'inferno il purgatorio epos che vivere in maniera
Poi difficile a capire come è sua in molte parti l'Ulisse di Joyce
Il letto il giornalista e lo storico e lo storico no devono attenersi ai fatti e farsi capire
Io a questo proposito ricordo ricordo il alcune corrispondenze del
Di Montanelli dalla dall'Ungheria e prima ancora dalla dal Germania dalla Polonia
E quelle
Bellissime quelle corrispondenza l'Ungheria salvo gli ultimi articoli ben Federico perché
Il direttore evidentemente ci dà scrivi scrivi scrivi e Montanelli ormai purtroppo non c'era più niente da scrivere la Francia idea era stata consumata
Ma prendiamo gli articoli della dalle i primi articoli del settembre del trentanove in Polonia
Ne è uscito io lì di recenti uscito nella muta montate nella collana dei Meridiani Mondadori una bellissima antologia
Fino al trentanove e c'è un articolo di Montanelli dove parla dell'ingresso delle truppe naziste in Polonia nei primi giorni del del settembre del trentanove
Io se serva racconta queste truppe appiedate che camminano un passo dietro l'altro un passo uguale all'altro come uno euro una una macchina ad orologeria
Non usa la parola ammirazione ed orrore ma leggendo si sente ammirazione duro la TIA che questo è il bravo giornalista e della riserva è quello che mi dice
Lo spettacolo per si presentò allucinante no me lo devi raccontare in maniera che sia io lettore a dire accidenti rappresentante no
E allora il contenere erano già queste due parole né ammirazione né orrore ma lo si sente e lo si sente fa sebbene che infatti anche in questa occasione Montanelli fu mandato via dal fronte polacco e mandato in Finlandia
Dove poteva dire dire anche pensare anche male dei delle dei sovietici che per il MOSE nonostante che per il momento fossero fossero alleati de il delle dei tedeschi
Porrea
Mi sfugge una cosa per abbreviare un poco a
Accanto
E il problema
Ma fra risorse non sbaglia se n'è andato in porto
Professore
Quando io ho detto che il voto il l'avete la lava il buon giornalismo e in certo modo una forma di storiografia
Non dico niente di troppo presuntuoso insomma io penso che possa aiutare possa aiutare una ricerca verso storiografica
Questo sì per sua tranquillità professor Tranfaglia penso che questo vale per un giornalismo serio un giornalismo preciso un un giornalista che sia cronista veritiero
Vero è anche vero che c'è che ce
Invenzione invenzione io a scuola rapporto e in genere un ritaglio di un giornale
Di un giornale importante nazionale è un servizio scritto da un bravo bravissimo giornalista che è ancora vivo che dirlo non o meno il pezzo il peso che è un pezzo di cronaca dice
Comincia così
E poi giù un colpo tremendo sul capo
Chi odio maledetto che è un bel inizio un bell'incipit è nata però leggendo il pezzo scritto benissimo si viene a sapere il primo che il morto è morto
Che l'assassino è scappato e non sa chi sia e che testimonino l'inceneritore
Allora
Prendo invece un ritratto di Montanelli l'esatto di Montanelli trattati De Gasperi
Primi mesi delle
Marzo marzo del quarantanove dibattito sul Patto atlantico
Dibattito sia in Aula sia nel del Paese sia sui giornali acta calorosissimo
La sinistra stalinista contraria pazza fatico anche la sinistra non stalinista contraria anche uomini di cultura e di lettere deserte
Che in buona fede è questo il grave in buona fede erano convinti che si dicevano convinti che il Patto atlantico avrebbe portato alla guerra lasciamo stare
Cioè il dibattito in Aula
Ora qui parlo del riferisco del racconto di Montanelli
Cioè il dibattito in Aula e a un certo momento dibatte diventa così focoso che
Volano i cassetti sia a quei tempi i cassetti potevano essere tolti dal BA dal banco dei dei deputati Zokora no perché da tutti fissati
A questa vorrei cassetti per la prima volta volavano i cassetti il capo dei e il capo dei commessi
Preoccupato il Presidente del Consiglio dei gas e non era in quel momento in Aula era nel suo ufficio del suo ufficio nel corridoio che una grande corridoio
Il capo dei commessi si precipita affannato entra nella posta dell'ufficio di De Gasperi senza bussare trafelato aderisce
Signor Presidente in Aula vorrà nei cassetti è sempre il racconto di Montanelli questo
De Gasperi che stava scrivendo
Alza la testa
L'ITC volano di Cassetti quanti
Ora
E Pisicchio fornisce l'un essere proprio preciso pregiudizio
Ma una decide De Gasperi che alla notizia che vogliono i cassetti in Aula non si alzava non si precipita ha raggiunto il ciò posto e il suo posto le dei Presidente del Consiglio rimane seduto si limita al sale la testa e a dire
Volano i cassetti quanti
Io non so se sia vero l'episodio ma questo Alcide De Gasperi hai vero vitalissimo
Concludo concludo concludo dicendo una cosa
A a cui tengo molto perché parecchi anni fa parecchi anni fa
Fu chiesto da alcuni a Montanelli ad altri giornalisti Arrigo Benedetti eccetera una definizione di giornalista
Poi ve la leggo perché è bene essere precisi
Il giornalista
è un onesto un uomo di mestiere che ha scelto un lavoro di fatica ed anche umile ed anche umile
Ed è pagato per raccontare alla gente quello che è successo il giorno prima un artigiano
Che date molto imparare dalla buona Bottega del dove opera che deve molto studiare molto leggere che nel proprio lavoro deve mettere molta serietà
E molto senso della misura
Come
Andrebbero meglio le cose ma se lei oggi molti giorni tutti i giornalisti fossero così grazie
Grazie tanto Sergio adesso conclude
Marco Giudici con il linguaggio televisivo
Nelle ricostruzione della vita della figura di Montanelli non non c'è mai stata un'attenzione specifica uno studio specifico sul suo fare televisione
Eppure questo rapporto con la tv Montanelli la avuto e l'ha avuto molto più intenso di quanto possiamo immaginare
Dal lontanissimo cinquantanove molto con la RAI poi con Telemontecarlo se si schiacciano qualche se si schiaccia qualche tasto negli archivi RAI vengono fuori qualcosa come se come tre mila documenti
Io ho tentato un po'una riflessione su questo aspetto della vita di Montanelli
Ci sono molti Montanelli televisivi diversi tra loro
Montanelli incrocia da protagonista all'intero mezzo secolo di vita della tv prima alla RAI e poi a Telemontecarlo con un dosaggio della propria presenza che a consuntivo troviamo saggiamente parsimonioso
Non rispondeva
Però questa parsimonia ha una quantità calcolata il concedersi poco dipendeva di volta in volta dalla ritrosia di chi si vedeva a proprio agio soltanto nel proprio mestiere il mestiere di giornalista
Montanelli non ha sempre fatto la stessa cosa e qui c'è anche subito già qualche sorpresa
Ha accettato il gioco dei generi e come
Si è lasciato felicemente contaminare dalla magia del mezzo è stato autore testimone opinionista conduttore persino presentatore persino conduttore
Con la tentazione della docufiction
Tuttavia questo
Suo intersecare questo suo accettare il mezzo televisivo e viverlo
Non lo ha mai deformato in una faccia da video
Alla forza espressiva dei suoi editoriale di carta la tv aggiungeva gli sguardi di meraviglia gli occhi chiarissimi spalancati le smorfie di disgusto il sorriso beffardo
Il movimento ampio delle mani affusolate l'inflessione maliziosamente fiorentina
Facendo di cui uno degli esempi più significativi della forza e della piena autosufficienza narrativa esce mica della televisione parlata
Della tv cioè che affida
La chance la sua chance di cattura dell'attenzione soltanto all'intensità di un volto di una voce
E di cose che meritano di essere raccontate
Se mettiamo tra parentesi il lungo elenco di presenze come intervistato che qui non è molto significativo rispetto al suo accettare di fare televisione in prima persona
Ecco i casi
Possiamo distinguere due ambiti specifici di impegno il Montanelli autore e il Montanelli editorialista
Come autore gli archivi segnalano tre appuntamenti corposi gli incontri di Montanelli così chiamati del cinquantanove alcuni speciali per il telegiornale
Sulle città d'arte e nel no tra il sessantanove il cinque il settantatré e nel novantaquattro dieci puntate di eppur si muove
Una trasmissione di RAI Tre in tutti e tre i casi egli appare in video nelle vesti di conduttore e nel senso che questa parola alla quale nel senso che questa parola anche oggi
Sono lavori per la RAI ovviamente quelli come autore di questo primo periodo la TV era una sola
Sono otto sono o lavori però distanti nel tempo e anche figli del loro tempo nel senso che riflettono quasi perché riflettono fasi molto diverse
Del ruolo e del linguaggio della tv in Italia tra il primo è il terzo lavoro cioè tra incontri di Montanelli ed eppur si muove
Corrono trentacinque anni
E Montanelli si troverà alle prese nel primo caso con una tv Regina e regale che intima quasi di sottomissione alla propria potenza tecnologica
E poi con una tv emancipata sì successivamente nel novantaquattro
Con una tv emancipata si dalla cultura dalla monocultura democristiana
Quella Raitre di Angelo Guglielmi che vorrà Louilt Montanelli e Beniamino Placido ad allestire uno degli esperimenti più maturi di talkshow intelligente in grado di coniugare culture godibili tassa pere
E leggerezza
Partiamo dal suo
Dalle sue esperienze come autore cinquantanove incontri
Incontri è una trasmissione che comincia così con un'introduzione che è il manifesto di un'epoca dice Montanelli cari amici telespettatori la televisione mi ha incaricato di presentarvi alcuni tra i personaggi più significativi del nostro mondo artistico e culturale
Non so se ho fatto bene ad accettare questo incarico
Perché è vero che i ritratti costituiscono la mia specialità ma fin qui io li ho fatti con la penna viceversa con la macchina da ripresa io devo rifare questi personaggi e tutte queste diavolerie queste lampade quello Minoli
Che gira davanti a me
Hanno un potere intimidatorio che deforma i caratteri rendendoli goffi e timidi come mi sento io in questo momento vi prego di farmi fiducia dice farmi
E mi appello alla vostra indulgenza Montanelli parla in piedi con alle spalle una tenda di seta arricciata dopodiché parte la sigla una giovanissima Anna Maria Gambino Erin che ricorderete
Da un televisore che Montanelli ripreso di spalle fissa con lo sguardo annuncia vi trasmettiamo incontri di Indro Montanelli provocati da Enrico rode diretti da Giorgio Ferroni l'incontro di questa sera è dedicato a
Socio Pansa
Inquadratura di un signore che a casa di buon mattino si infila un maglione girocollo rimane così qualche secondo a volto coperto stacco su Montanelli che aiutato da un telefono inizia una vera e propria telecronaca della giornata lavorativa di quell'uomo misterioso
Con l'uomo risponde al nome di Alberto Moravia
Come la vita di scrittore il caffè le telefonate i fogli infilati nella macchina da scrivere poi buttati gli scarabocchi disegni anche sia pallottola ti gettati nel cestino le interruzioni della domestica tra Montanelli
E Moravia si instaura un sapiente gioco delle parti con il primo che gli dà del pigro
E il secondo che si vuole vendicare di un precedente giudizio del giornalista e apparirgli invece calmo remissivo niente affatto ne avreste iniquo
Finisce con uno squillo di telefono di Montanelli e lo scrittore infastidito che lo liquida Moravia non c'è è partito per il Giappone
Il programma diremmo oggi si chiude con un vaffa
Stesso schema
Nella puntata con Guareschi nella puntata con Carlo Levi con Renato Guttuso Condino dalle o venti se con altri la sua TV alla fine degli anni Cinquanta contiene già simultaneamente
Il documentario l'intervista il racconto sceneggiato quindi la fiction
E i primi esperimenti di
Backstage utilizzato in video questo soprattutto nella puntata dedicata a Giovanni Guareschi dove si segue il personaggio sulle rive del Po
In essi filmano le telecamere che tentano l'agguato
La fine dei sessanta i primi dei settanta sono gli anni come dicevamo prima
Degli speciali sulle città sono tre inchieste memorabili in pellicola e a colori di un'ora l'una in cui il talento giallisti con le doti di narratori Monti Fontanelli si manifestano al meglio hanno titoli scarni e telegrafici come vuole assegnare
Che conta il marchio di fabbrica e basta si chiamano Montanelli Venezia Montanelli Firenze Montanelli Portofino perché è un documentario sull'ENEL sia esordisce Montanelli contanti che ne sono stati composti dice proprio composti
Perché siamo mossi da un desiderio non estetico stavolta ma polemico vogliamo raccontare miserie e decadenza
Quelli composti come direbbe lui tra il sessantanove settantatré sono pezzi rari di giornalismo e di cinema d'un tempo
Perché il genere documentario in quel caso era sì nella sua forma classica ma per densità di immagini racconto non mancherebbe di incuriosire oggi Wenders o Michael Moore
L'autore e conduttore del novantaquattro quindi trentacinque anni dopo incontri e
Il la parentesi dei documentari sulle città d'arte l'autore del novantaquattro per le dieci mezzo ore di eppur si muove è un Montanelli molto diverso
Molto diverso dagli anni Cinquanta è cambiato tutto in TV ma non è cambiata e lui la prudenza di dedicare ad essa visite circospetta enti
Infatti se una volta la televisione come aveva detto intimidiva
E questo era il motivo per cui rischiava di distorcere l'immagine del vero ora la troppa disinvoltura dei suoi abitanti ha fatto di loro dei manipolatori
Dunque il rischio distorsione è diventato molto più grave e questo Montanelli sembra non volersi prestare con la stessa disponibilità e versatilità
Di ruoli che manifestò in incontro incontri stavolta per quanto ancora nelle vesti di autore conduttore si ritaglia un posto per sé più perimetrato se vogliamo meno giocoso
Quando Beniamino Placido con una bugia in mano soffia sulla candele si accendono i riflettori dominando
La scenografia di Pierluigi Cerri
Un marchio indelebile dell'estetica cantieristica di RAI Tre fino a Ballarò
Il critico è dietro un tavolo di legno con i cavalletti sommerso di libri
Mentre Montanelli sì ed è una vecchia massiccia scrivania di legno scuro stile Cathedral scolastica con una superficie simil pelle verde ripulita di tutto con un solo scrittoio bordo un paio di occhiali da vista è un tavolo e un telefono nero
Il look quello spero di sempre giacca di vellutata coste sul maglione dolcevita color nocciola
Quindi un Montanelli più ritratto sempre televisivo ma che non si presta I giochi alla conduzione anche un po'scherzosa i sceneggiata del cinquantanove
Il secondo ambito di impegno televisivo non come autore
è quello di
Editorialista
Esso si concretizza partire dalla seconda metà degli anni Settanta e la tribuna sarà sempre e soltanto una Telemontecarlo non la RAI
Con la quale Montanelli spesso si trova a polemizzare che frequenta solo da intervistato sul fascismo sull'Ungheria sull'informazione
Telemontecarlo e in qualche modo la sua TV
E lo sarà sino alla scomparsa del due mila uno
Tuttavia anche questo processo di parziali dentistica azione dell'immagine del giornalista con l'emittente monegasca
Passa attraverso fasi diverse alle quali non sarà estraneo il contesto politico in rapida evoluzione degli anni Novanta successivi a Tangentopoli l'approccio e di due tipi
Per un primo lungo periodo Montanelli entra nelle case degli italiani filtrato dal quotidiano che dirige il giornale
L'accordo della proprietà e con l'organo di informazione
Subito all'inaugurazione dell'emittente che accende il segnale il cinque agosto del settantaquattro insieme alla musica di Jocelyn
E i giochi di LEA Pericoli viene lanciata anche la rubrica la Voce di Montanelli e del suo giornale alle diciannove e quarantacinque va infatti non da un
Notiziario senza servizi seguito appunto da uno spazio per l'editoriale nel quale si ci Monti cimentano non solo Montanelli
Ma torno anche le grandi firme del quotidiano Enzo Bettiza accedervi
Zappulla di Marcello Sterpa e raramente perché stava alla redazione di Roma Federico Orlando
Non è un'impresa semplice quando non si può registrare in sede i commentatori devono mettersi in macchina e farsi trasportare addirittura atti a Montecarlo studia messa in onda sono a centinaia di chilometri da Milano
L'accordo viene rinnovato nella primavera del settantasei con la stessa impostazione la concessionaria pubblicitaria
Ottiene un TG
Confezionato apposta per l'emittente che risulta quindi già pagato perché lo spazio è considerato pubblicità del quotidiano
Vent'anni dopo il trenta novembre del novantaquattro Telemontecarlo replica l'aggancio del grande giornalista dal settantaquattro al novantaquattro
Con una presentazione in grande stile stavolta per sposare il network al quotidiano la voce è una mattinata di nebbia Emanuele Milano non riesce a raggiungere mila non riesce a raggiungere Linate
Ma c'è il direttore delle news presente
Sandro Curzi che presenta
Montanelli Montanelli saluta Cursi in questo modo io penso che Curzi sia venuto al mondo per la mia rovina
Innanzitutto perché ha creato qui un'aspettativa cui non so se potrò essere pari e poi perché la sola stretta di mano tra lui e Meda rancore più credito alle voci
Ho passato tre quarti della mia vita a farmi dare di fascista e passerò l'ultimo quarto a farmi dare di comunista una notazione in cui si sente lecco oltre che del suo toscano quel per farmi dare di
Anche del cataclisma di un anno prima la rottura con Berlusconi consumata giorno dopo giorno nella seconda metà del novantatré sino alle dimissioni dal giornale insieme a Federico l'undici gennaio novantaquattro
Per Montanelli che aveva il nuovo quotidiano suo e di Orlando in edicola dal ventidue marzo si tratta di aprire in tv una tribuna suppletiva per difendere libertà e tolleranza come accade alla fondazione del giornale
Dice nell'occasione della presentazione fui messo al bando come decorre azionario golpista i Telemontecarlo fu l'unica televisione che mi aprì le porte
Allora svolgemmo una certa funzione mi fa molto piacere tornare nella casa dove avevo cominciato lo faccio come allora senza salario né per me né per la voce
Alla presentazione alla stampa il trenta novembre
Il primo editoriale e annunciato per il lunedì successivo cinque dicembre la cadenza quotidiana sino al venerdì titolo evocativo la Voce di Montanelli ma il giornale di lì a pochi mesi il dodici aprile
Dopo solo un anno di vita chiuderà i battenti l'ultimo ritorno in televisione e ancora su Telemontecarlo un ritorno che d'ora in avanti si strutture RAI in una presenza abbastanza stabile in video ed è dell'ottobre successivo mille novecentonovantacinque
Sandro Curzi spedisce a Milano Alain Elkann suo giornalista
A tentare di riallacciare la collaborazione Montanelli che nel frattempo è tornato al Corriere dove d'cura la pagina dei lettori si lascia convincere e soprattutto lascia di stucco il campo con uno sbrigativo allora facciamo domattina
Sarà in onda per venti minuti tutte le settimane sino al due mila uno prima con la domenica di Montanelli in seconda serata e poi al sabato in fascia preserale
è questa l'esperienza che sempre riferendoci alla stagione non più di autore ma di editorialista configura il secondo approccio e in qualche modo cambia l'immagine
Televisiva di Montanelli tra Montanelli il pubblico non c'è più un logo la testata di un quotidiano non ci sono più né il giornale nella voce cioè lui e basta
E questo dialogo direttissimo quei telespettatori negli ultimi anni di vita
Disegno di Montanelli suo malgrado anche un profilo di personaggio televisivo Lanza rilancia regolarmente il testo delle sue chiacchierate e il suo programma entra di fatto nella top ten degli appuntamenti a Four informativi che non si possono mancare
Il nuovo posizionamento per un verso sembra abbandonare a se stessa confinando la quasi sullo stock fondo la testata di TMC come accade sempre del resto quei programmi
Di punta della Rete ma per un altro verso conferisce all'emittente un brand fortissimo dei inoltre i vantaggi d'immagine portati a casa dal marketing dell'emittente le volte precedenti
Telemontecarlo e Montanelli e viceversa nel senso che Luigi è la ragione per cui colte le monco col telecomando la piccola e media borghesia italiana va a cercare quella tv
Montanelli non si cura di questa crescente sovrapposizione simbolica agli occhi dei telespettatori tra il suo nome e quello del network
E anche all'inizio dell'ultima avventura che durerà sei mesi mi se scusate sei anni minimizza qui dialogo con Elkann conversazioni da salotto senza spettacolarizzazione
Il suo rapporto con la tecnologia resterà fino alla fine un po'primitivo accettando come protesi oltre alla macchina da scrivere al massimo una radiolina da tenere incollata all'orecchio in viaggio la domenica perseguire la Fiorentina
Quando registra ignora il sette
Dopo che tutto camere luci inquadrature
è stato sistemato al cenno di saluto dell'interlocutore allora direttore finalmente alza lo sguardo dalla lettera ventidue come se scoprisse in quel momento di avere ospiti e comincia la chiacchierata
Il giorno è sempre il sabato mattina alle undici e il campo che si arriva a Milano il venerdì sera e meglio la cosa lo lascia più tranquillo si presenta a casa sua un'ora prima insieme fanno passare la rassegna
In rassegna gli argomenti della settimana non concede quasi nulla disse in questi preliminari anzi fuma sigarette a metà come suo costume non per risparmiare
In salute ma perché vicino al filtro tirano meno bene e intanto pensa senza dire alla domanda di Elkann adire Torre avrà letto il fondo di Scalfari risponde di no
Ma poi a telecamere accese parte come scrive oggi Scalfari e via andare finito del registratore passeggiata al parco e colazione da Elio la trattoria preferita vicino al palazzo di giornali
El cane inviato di Curzi e unico accettato da Montanelli ha dovuto modellarsi alla sua abitazione abitudinari età stare con Luigi c'era una disciplina e oggi è una miniera di aneddoti privati che svelano il personaggio
Aveva compreso l'importanza della messa in onda sempre la stessa ora senza inizi ballerini ci teneva i sia da Biava solo per questo poteva capitare questo particolare interessante che dopo la registrazione subentrasse Rocco notizie più importanti
In questi casi non ha mai accettato l'idea di ripetere la puntata
Alla peggio diceva di annullare quella superata dagli eventi è un indizio e la spia che la tv non passa ma non passava mai troppo avanti nell'organizzazione della sua vita dei suoi pensieri
Le riprese si facevano al Residence non lontano dalla redazione del giornale vicino alla borsa maglie negli anni le location sono state molte la casa di piazza Navona dove c'era anche la moglie la casa in villeggiatura Monte Marcello
Nelle colline liguri oppure l'albergo a Cortina quando arrivava giugno una puntata
Regolarmente veniva fatta Stresa sul lago Maggiore altro luogo dove amava ritirarsi per brevi periodi di riposo
Montanelli accettava con meno snobismo di quanto
Si possa pensare le regole della comunicazione si metteva in discussione senza sussiego l'archivio l'indicazione di intervistati anche di Gigi Marzullo di mezzanotte e dintorni
Ma questa accettazione schietta delle nuove regole del comunicare
Perché in fondo a Montanelli la televisione piaceva eccome non gli impediva di continuare a considerare la TV altro da sé un'invenzione che ha ucciso il giornalismo scritto diceva
Se fosse vissuto nell'epoca della tv non avreste potuto fare nulla sarei sempre stato battuto dalle telecamere ormai quella dell'inviato è una figura morta
E forse
Per un moto di resistenza quindi che tendeva a negare questo piacere della tv
E si congedava dal pubblico che lo seguiva su Telemontecarlo alla vigilia delle festività con un non curante allora per finire caro Elkann
Facciamo gli auguri e i nostri lettori diceva sempre così davanti alle telecamere lettori grazie grazie tante bellissimo
E grazie allora
A tutti i relatori per la loro generosità al collega amico Di Bella direttore del TG tre che ha voluto raggiungerci
Sia pure in zona Cesarini alla Federazione nazionale della stampa ad Soroberto notarile fra ad adattare Franco sibi
E soprattutto veramente lo dico siccome il grande sincerità soprattutto a voi
Chi avete voluto
Restare fino in fondo fino all'ultimo per farci un regalo per non diradare ulteriormente una platea non affollata noi queste cose le capiamo abbiamo qualche anno e di ciò perciò vi ringrazia amo moltissimo nel frattempo debbo darvi una notizia non bella mentre noi stavamo parlando di Montanelli anche del suo partito borghese
Che ad alcuni è piaciuto ad altri no eccetera e di tante altre cose se il Senato della Repubblica ha votato il decreto del governo sulla sicurezza comprensivo dell'emendamento sul rinvio dei processi che interessano il Presidente del Consiglio
Qualcuno anni fa disse resistere resistere resistere pensiamo ancora che ad esistere speriamo e ad esistere si sia un po'più numerosi che noi oggi grazie
Sì
Assolvere
Dove
Regole
Possiamo
Davvero
Alcune
No