Intervista a Sergio Romano sulla formazione del nuovo Governo in Libano

Radio Radicale abbiamo i nostri microfoni l'ambasciatore Sergio Romano editorialista del Corriere della Sera che si trova a Beirut nella capitale del Libano allora innanzitutto ambasciatore ma è chiaro che si respira Beirut
Ma l'aria naturalmente quella di un Governo che si sta per costituire che dovrebbe essere costituito nel corso di qualche settimana probabilmente
Il primo ministro incaricato sta facendo le consultazioni esattamente come accade da noi naturalmente deve
Creare un Governo che è già per certi aspetti prefissato dagli accordi che sono stati raggiunti recentemente a Doha nel Qatar cioè sappiamo già quanto spetterà alla maggioranza quanto spetterà all'opposizione cita
E quando aspetterà poi piccolo opposta tre Ministri verranno indicati dal Presidente della Repubblica recentemente eletto quindi è una gabbia molto stretta signora si muove all'interno di regole che sono già state per certi aspetti prefissate
Naturalmente il problema è la distribuzione dei ministeri questo non è stato deciso accatta
Nel Qatar ed uninominale dovranno occupare i singoli Ministeri e questa è di gran lunga la parte più difficile delle consultazioni perché per esempio giara Ministro degli esteri
In quota uscita o in quota maggioranza assunto cristiana
Intendiamoci i cristiani sono divisi ce ne sono che sono alleati degli scippi e ce ne sono che sono alleati dei sunniti
Insomma la situazione non è molto semplice e devo dire che tuttavia
Non è del tutto come dire straniera per un italiano che pegno male estrazione di questo genere li ha già visti a scopo essenziale che impressione sa l'accordo reggerà oppure no
Ma sono tutti piuttosto chi misti perché sono stati tutti anche i più pessimisti colpiti dal modo in cui le parti alla fine si sono messe d'accordo
Sono arrivate sull'orlo della guerra civile anche per certi aspetti l'avevano addirittura superato questo però non dimentichiamo che ci sono stati veri e propri combattimenti
Operazioni Illy comando contro di nemici gli avversari
Che si sono concluse certamente nel sangue metto per Pirelli
Timore di precipitare ancora una volta in quella
Vicenda che
Thurow dal mille novecentosettantacinque al mille novecentonovanta
Deve avere trattenuto le maggiori forze politiche per proseguire sulla strada che sarebbe stata quella della
Guerra civile senta remore beh allora se si è raggiunto l'accordo su questo accordo è stato voluto dalle
Vede maggiori protagonisti della Regione c'è tutto sembrò che sembrano esserne contenti anche quelli che probabilmente contenti
Non sono
Allora fosse una speranza c'è ripeto il fatto che si siano messi d'accordo sulla ripartizione numerica dei Ministeri è un passo avanti adesso no
Poi il problema è quello di scegliere
Le persone e ripeto non sarà semplice qual è il ruolo della comunità internazionale e la forza internazionale dell'ONU come si sta comportando secondo lei
Anzitutto credo che l'ONU vale a dire la sua forza dislocata nel Libano meridionale l'UNIFIL di cui ne siamo parte importante dall'altro il Comandante in questo momento è un generale italiano il generale Graziano
Non può che esserne felice perché
Deve obbedire delle regole di ingaggio che sono
Che non sono andato sono naturalmente molto indicative ed è giusto che lo siano perché non sarebbe giusto mandare undici mila uomini a combattere in una guerra civile non avrebbe senso quindi il fatto che il peggio sia stato invitato
Dato che il la forza dell'UNIFIL non sia nella condizione di dover fronteggiare situazioni di continua emergenza con persone che sparano atta a destra a sinistra alle spalle di fronte insomma tutto questo naturalmente rappresenta per le Nazioni Unite
Un sospiro di sollievo quanto gli altri protagonisti dopo ho l'impressione che
Non
Possono essere del tutto soddisfatti
Gli Stati Uniti perché hanno rappresentato esporla
Finora come un'organizzazione terroristica con cui non era lecito parlare e hanno dovuto constatare che il loro principale alleato cioè il governo di Siniora
Era invece costretta a tenere conto di questa realtà libanese addirittura infierire
Undici ministri Chieti esporranno il suo Governo Cornello con mille un quelle notizia insomma l'analisi che ha potuto raccogliere è avvenuto
Confermano l'analisi che ci aveva fatto insomma del maggior ruolo dei Paesi arabi dei paesi dei Paesi della regione nell'attività di quindi azione dell'attività
Al di là dell'influenza americana che credo che questo sia per uno degli aspetti più interessanti della vicenda degli arabi hanno cercato di prendere in mano la questione
E dire che sono particolarmente preoccupati di quei Paesi Arapi che agli atti
Al nord che molto i vedere crescere l'influenza cita nella regione le potrebbe sostenere questo punto ma come temono di veder crescere l'influenza sciita nella regione
E al tempo stesso concludono un accordo che concede agli sci finiti libanesi vale a dire Hezbollah
La bellezza di undici ministeri
Insomma
Potrebbe sembrare una contraddizione non credo che sia una contraddizione credo che semplicemente abbiano voluto in questo modo
Evitare una guerra civile che avrebbe neri i schierato esporlo ancor più di quanto non sia oggi con la Siria e soprattutto con l'Iran bene o male e stanno cercando un'operazione stanno cercando di fare un'operazione che
Mirare alla normalizzazione di esporla ci riusciranno
Non lo so ma comunque hanno ripreso in mano le redini del gioco lo stanno conducendo loro questo gioco un gioco pericoloso che potrebbe anche scappare di mano ripeto lo stanno conducendo comunque il fatto che contemporaneamente
Ci siano altre due vicende in corso in cui
Sono i mussulmani
Che conducono l'operazione come mediatori e anche positivo le cooperazioni naturalmente sono quelle
Cioè la possibilità di una tregua negoziata dagli Cipriani tra Camasso da un lato e Israele dall'altro infine la terza operazione quella che
Per molti aspetti anche le più interessante
E quella fra israeliani e siriani per la restituzione alla Siria delle alture del Golan occupate dai israeliani nel mille novecento
Sessantasette quella mediazione non è di un Paese arabo ma è pur sempre di un Paese mussulmano la Turchia e Ambasciatore romano ma lei non le fa un po'una certa impressione sentire il ministro Jesi nuovi sa che se l'italiano Franco Frattini che di parla di Hezbollah partito politico
è il padre ma insomma tout-court corpo e naturalmente i capitoli di prova ieri ministri degli esteri quando cambiando la loro posizione debbono in qualche modo
Trovare le parole adatte per
Perché questo non sembri come dire un rovesciamento repentino di posizione si chiama diplomazia appunto richiamare riformati appunto credo sì credo che si chiami diplomazia
Il per esporla è anche un partito politico non è soltanto un partito politico
Frattini dice che parlerà al partito politico e ed una all'altra entità
Naturalmente qui c'è un pochino per così dire tv duratura della pillola perché
Non è facilissimo INAIL con la separare la componente militare per la componente politica va insomma rappresenta pur sempre
La dimostrazione che l'Italia ha preso atto di una realtà e bimbe mi sembra dimostrare ancora una volta che in realtà in politica estera maggioranza e opposizione
Se si esprimono diversamente soprattutto durante la campagna elettorale perché debbono dimostrare di essere diversi debbono dimostrare loro elettori
Che non a che non è possibile votare per l'uno per l'altro indifferentemente perché ciascuno la propria linea in realtà poi quando vai bando alla posizione dal Governo finisce per fare una politica che non è poi così
Diversa da quella della maggioranza precedente
D'Alema parlava comma Hezbollah addirittura una
Fotografia uno spettatore cinematografico lo ritrae mentre attraversa Beirut delle sue macerie peraltro di un ministro e il Po l'allora egli è il pollaio erano al
Per il Governo Frattini non prenderà braccio nessuno lo spero non si lascerà premere a braccio perché
Avvocato da nessuno nessuno la politica non è poi così diverso ringrazio l'ambasciatore Sergio Romano editorialista del Corriere delle Sera Bono scontro come sempre da Radio Radicale