Conferenza di Organizzazione della CGIL

Tale
Viva l'Italia
Italia alzasse aggiornare il ragionamento
Italiane agli atti apertura americani
Tale
Ma
Una
Viva l'Italia d'Italia
Vicaria dimenticata
Dettagliata di
Viva l'Italia
Eliminare viva l'Italia vittoria che abbiamo dato che esiste la
Ma italiani andando ad abbandonare
Alitalia
Ora
Rimane
Vincitrice
Voleva anche d'Italia
Dato lasciati aperti
Nella nomina
Alitalia ma
Mentale
Sactis
Scritto sanità
Innanzitutto
Destra tutti
Musica
Senza
Le
Nel mentre trecento
Il fondo
Centinaia
Comunque ha un suo stuzzichini sono guarda
Fino a San
Finora
Allora
Messano
Rammento
Non c'era
C'era
Per favore
Passate
Regia per favore
O la musica
Allora
Purtroppo i tempi
Della nostra Conferenza nazionale di organizzazione sono tali
Più anche se mancano ancora molte compagne e compagni
Abbiamo lo stesso dare inizio
Al lavoro della mattinata
Sono previsti numerosissimi interventi
I compagni e compagne richiamerò
Nell'ordine in cui sono iscritti qualora non fossero presenti
L'iter hanno automaticamente alla fine della sessione
Quindi invito tutti quelli che
Sono insegnava a prendere posto
Rapidamente
In maniera
Chi pagherà per il primo abbia perlomeno
Un uditorio
Attento
Ricordo
Che il limite degli interventi è fissato nei dieci minuti
Con un margine di tolleranza al massimo di due minuti
Gli oratori hanno di fronte a sé
Un orologio analogico digitale che indica esattamente il momento in cui prendono la parola quindi sono in grado da soli
Di regolarsi
Senza bisogno dell'intervento della presidenza di comunque avverrà
Al decimo minuto
Allora per il primo intervento
La parola la compagna Giulia Tosoni della rete degli studenti
Grazie a un paniere applaudono per incoraggiare la Regione Liguria
Con la quale ci scusiamo
Per la platea
Va beh
Ma innanzitutto ringrazio per lo spazio che
è stato concesso il contributo delle associazioni studentesche all'interno di questo puntano tutto ringrazio anche insomma ai primi valorosi che che sono presenti all'inizio dei lavori per ascoltare il mio contributo
La Conferenza dell'organizzazione è sicuramente un momento importante per la CGIL mai insieme alla CGIL un momento importante anche
Per tutti quei soggetti che che guardano al sindacato come riferimento fondamentale per la propria azione
Vorrei ringraziare Carla Cantone perché per le scelte che ha compiuto nell'ultimo anno sul rapporto con le associazioni studentesche
Ma anche perché sia all'interno della sua relazione di ieri sia all'interno del documento che
è stato alla base della discussione della con Fiorenza l'organizzazione è stata data una rilevanza per noi mai scontata al rapporto con le associazioni studentesche
Ed è stata data centralità soprattutto agli strumenti per aumentare implementare questo rapporto di collaborazione
La fase politica che stiamo vivendo pone la necessità per tutti noi
Di ripensare e rinnovare i nostri modelli organizzativi
Viviamo
Un momento di forte messa in discussione della cultura della rappresentanza questo Governo ha cominciato il proprio lavoro preferendo la cultura dell'azione alla cultura del confronto sociale
Siamo di fronte a una scelta arbitraria delle interlocuzioni da parte questi di questo Governo che colpisce allo stesso modo sia i lavoratori sia i soggetti di rappresentanza studentesca
La cultura dell'emergenza passi che troppo spesso l'agenda politica sia dettata verso l'interesse dei poteri forti anziché delle fasce deboli che in questo momento andrebbero difese tutelate
Insieme il lavoro della CGIL delle associazioni studentesche deve saper rilanciare su una visione degli interessi generali contro il prevalere della lotta fra interessi particolari
Occorre quindi difendere rilanciare innanzitutto il piano della contrattazione sociale
Da qui viene la centralità della nostra battaglia comune per le condizioni di studio e di lavoro che oltre a non aver affatto perso la loro importanza come singole questioni sono Agis proprio intersecate nella società nel momento in cui moltissimi studenti e studentesse si avvicinano in età giovanissime conforme atipiche prime esistenti al mondo del lavoro
La CGIL ha il compito storico di portare avanti proprio rinnovamento per difendere i valori è una cultura dei diritti e portare questi valori questa cultura dei diritti innanzitutto laddove sono presenti i giovani e quindi a cominciare dalle scuole dalle università
Per questo nostro impegno trova una fondamentale alleanza con la CGIL però mentre la nostra la nostra battaglia è volto ad aumentare gli spazi della contrattazione destinata agli studenti
Il nostro impegno e contro ogni tipo di estremismo neofascismo per difendere ampliare presso le nuove generazioni il sentimento e la cultura democratica per la formazione i diritti è l'orientamento al lavoro
Il territorio dove spesso siamo rimasti gli unici presidi sociali e il ci deve essere il centro del rilancio della nostra collaborazione proprio a partire dal livello delle Camere del lavoro ed a livello delle della CGIL regionali
Per la costruzione degli spazi urbani che siano sportelli di assistenza centri di aggregazione enti potete fornitura di servizi per gli studenti
Per il welfare per aumentare gli spazi di contrattazione locale dove spesso il sindacato è presente ma meno spesso gli studenti hanno la possibilità di condividere alcune vertenze per il miglioramento delle condizioni materiali di vita all'interno delle città
Ma anche per
Poter avere a disposizione la formazione necessaria per portare avanti in autonomia le nostre vertenze per quanto riguarda la condizione studentesca
è importante per noi il Piano dei servizi
Esiste ad oggi un protocollo che unisce l'Unione degli Universitari assistiamo a servizi CGIL ma chiediamo e speriamo che questo protocollo venga
Implementato tutti i livelli ed esiste Enzo in maniera tale che da un lato i servizi della CGIL siano sempre più fruibili per gli studenti e dall'altro piano gli studenti abbiano la formazione necessaria per otto gestire i propri servizi
L'ulteriore piano di collaborazione sarà sempre più sulla cultura sull'informazione per creare rinnovati spazi di confronto intergenerazionale e l'utilizzo di strumenti anche innovativi per la comunicazione dei nostri contenuti come web dell'editoria
Abbiamo apprezzato che nel documento siano presenti alcuni spunti su strumenti nuovi è rinnovati per trovare questi luoghi di confronto fra la CGIL le associazioni studentesche come le consulte e i Dipartimenti sulle politiche giovanili
Dopo aver partecipato a diverse conferenze dell'organizzazione delle strutture locali e delle categorie e infine a questo appuntamento siamo convinti che questo
In questo puntamento debba segnare l'inizio di un percorso che vedranno accanto e concretezza delle azioni il principale il principale progetto da portare avanti
Per questo nostro invito di proseguire nel rinnovamento della CGIL per riempire il vuoto comunicativo di contenuto e di risposte che oggi esiste alle generazioni dando rappresentanza bisogni che oggi ancora non sono rappresentati rispetto alla condizione studentesca e dei giovani lavoratori
Chiediamo anche tutto il sostegno possibile per aiutarci a spezzare subito una spirale di violenza e odio che se ne è stata nelle nostre città nelle nostre scuole e nelle nostre università come dimostrano i fatti di cronaca di questi giorni
Dobbiamo farlo con tutta la forza dei valori di libertà e democrazia che la CGIL da cento anni difende grazie
Grazie Giulia
La parola per un secondo intervento al compagno Emmanuel Martini della fly di vicenza
Si prepara Luciana Gramegna della CGIL Puglia
Buongiorno a tutti
E cari compagni cari compagni
Io penso che noi siamo qui
Questa mattina
A questo punto importante appuntamento
Che è importante per tutti
Perché
Io credo almeno a mio avviso
Che da qui
Si prenderanno delle decisioni importanti
Che modificheranno
Il nostro agire quotidiano
La nostra azione sindacali
Perciò
Mi dispiace per gli altri di parlare adesso quando vedo la sala quanti in quota
Però
Come l'ha detto il Presidente come dobbiamo andare avanti
Questo va bene andiamo avanti ma ho visto che anche ieri
Che la sala poteva essere piena non era piena e questo mi ha fatto riflettere molto
Io credo che visto che vogliamo cambiare
Il nostro modo di fare
Di agire dobbiamo anche a parlare un po'di etica
Sindacale
Perché
Io credo che se
Qua portiamo i lavoratori i nostri iscritti
Qualcuno ci darà si bacchette era
Perché non si può
Fare chilometri pervenire
A prendere delle decisioni e poi magari non partecipare
Andare in giro quando parlano i compagni stare fuori
Questo io penso che non è possibile
Ma noi dobbiamo continuare così
Io ho seguito ieri con ho grande interesse
E ho apprezzato anche molto
Il discorso la relazione del loro compagno segretario Guglielmo
Ma anche quella della Compagnia Carlo
Sono due momenti che mi hanno colpito moltissimo
Perché sono due persone che hanno parlato non solo con la testa ma anche col cuore
E quando le persone parlano con la testa e col cuore non si può non apprezzare quello che dico lo si segue si
Eravamo tutti commossi soprattutto quando parlava la Compagnia Carlo
Però
Detto questo
Vuole dare anch'io il mio piccolo contributo
A questo appuntamento
Io credo che i punti centrali
Di questa Conferenza di organizzazione
Si hanno le tematiche
Della confederali vita e del territorio
Credo
Che la parte lesa la CGIL
L'orgoglio di essere un dirigente un delegato
Un semplice iscritto
Questo deve
Comunque fatti ricordare sempre
Visto che sedi discusso anche tanto deve essere un vincolo ci deve essere un vincolo all'il rispetto delle regole democratiche che regolano la vita interna di questa organizzazione
Ricordare sempre
Che il primato
Ed è la CGIL
Sulle certe generali che impegnano tutta l'olio la nostra organizzazione
E come ce lo diceva l'anno compagna Carla Cantone
Alla Conferenza di organi la sorella Fly prima di tutto fusilli della CGIL e poi che le categorie
Perciò
Dobbiamo essere uniti noi della CGIL
Prima di chiedere alle altre organizzazioni L'Unità
Tali sindacati
Ma la confederali vita
Io la penso anche così è quella chiede la solidarietà
Tra le varie categorie che compongono la CGIL
Quindi un accordo una grande organizzazione una grande categoria può aiutare un una piccola categoria perché no
Detto questo
Io
Come stavo dicendo
La fly per esempio
Ah formate tanti
Giovani
Giovani sindacalisti che sono passati poi
In altre categorie
Funzionari che servono qua se la nuova confederali vita
Ma intendiamo anche una porta e gravità che deve partire dal territorio
Il territorio
La
I territorio che è la più importante scelta strategica di tutta questa della nostra Conferenza di organizzazione il territorio e non come
Entità geografica come tutti lo dicono
Ma laddove
Chi sono le fabbriche
I lavoratori
Dove si esercita la contrattazione dove si rendono esigibili diritti e tutele
Dov'è diritti collettivi
Dati dalla contrattazione
Incrociano diritti individuali che devono essere garantiti da tutto il sistema
Servizio della
CGIL
Non dobbiamo più guardare
Alla foresta nel suo insieme
Noi dobbiamo scendere nella foresta e prendere Lear veri uno alla volta una una Bruno
è quello che ci chiede la gente adesso noi dobbiamo scendere nella foresta sono gli alberi che ci interessano ne sono altri la foresta come abbiamo fatto fino adesso
Ma dobbiamo apre la persona nel suo insieme nella somma di tutti i suoi problemi di una giornata
Guardi che qua ci porta per esempio a contrattare i tram del figlio
Che prende il figlio
Il pane che vado a prendere variamo contrattare tutto
Il problema dell'asilo nido
Ma questo vuol dire soprattutto spostare
Il baricentro del sul territorio
Ma soprattutto le risorse umane
Diventa perciò primario
Rafforzare
Le nostra fonte le nostre fondamenta
Che sono i nostri delegati
E delegate
Non può essere diversamente per la Fly
Che non è stata colta di sorpresa quando sono stati indicati questi argomenti
Perché la Fly da qualche anno
Per volere del suo segretario generale Franco Chiriaco
Anche di tutta
E i suoi atti collaboratori esterni sul territorio
Hanno avviato già questo percorso
Dopo la conferenza di Venezia
Dei giovani delegati
E
La Conferenza delle donne
A Bologna
Quindi la fly anticipato di
Molto quote o che la Sicilia lo vuol fare oggi
Costruire una nuova generazione di delegati e disse ed i sindacati
Il rinnovo generazionale di
Deve diventare un vincolo politico per tutta la CDL
Grande parte delle risorse deve essere sostenere in modo efficace i programmi formativi
Permanenti e permettere l'avvio
Di sperimentazione con l'affiancamento dei giovani delegati dell'attività sindacale perché ieri la compagnia tanto ne parlava per noi non è che chiediamo di allontanare i più vecchi
Perché servono noi dobbiamo coniugare memoria presente per poter
Agire nel futuro
Anche su questo versante
Per quello che riguarda la formazione crede che la presente la fly con la Fondazione mettesse
è chiaro operativa
I delegati RSU
Cioè i sindacalisti distratte Dedej fabbriche
Coloro che
Danno valore a questo sindacato
Sono persone che hanno molte conoscente conoscenze tattiche
Ma di grandissimo valore allora noi dobbiamo valorizzarli
Bisogna fare rinnovare la rappresentanza
Quindi questo significa rimuovere
Una grande discriminazione che in questo senso questo sindacato a danno di quelli che non so chi sono o non sono rappresentati
Gli atti PC
Che sono anche nelle nostre fabbriche
Perciò bisogna sostenere gli ho a mio avviso anche di più quello che fanno anche i compagni del nidi
Bisogna aiutarli
E i giovani non ci sono e naturale
I nostri messaggi il nostro linguaggio
Non a relaziono con ciò che
Vivono
Con i loro ideale che non sono più quello di
Dei loro padri
L'attuazione delle donne è un problema
Di posti
Che non ci sono è normale
Sei i vecchi non vanno via perché per quello che riguarda le donne
Abbiamo già un articolo
Vincolante delle ricambio di genere il quaranta per cento del sesso in minoranza
Per quello che riguarda
I compagni i migranti
La ricomposizione etnica
Del mondo del lavoro dal punto di vista culturale religioso è mutata
Il clima di da diversità culturale pone un problema alla CGIL
C'è ancora troppa reticenza verso i compagni i migranti
Un salto culturale deve essere fatta ma deve di tutta la società ma deve cominciare dalla CGIL
Non basta più la sensibilità di qualche segretario o di qualche compagno
Per sindacali sale questi lavoratori
Servono tante buone pratiche
Buone prassi per allargare la nostra rappresentanza
Queste tre ma non deve mancare nella discussione siamo qui per organizzarsi per tutelare meglio i lavoratori
E in questo esercito di la difesa dei diritti
Se i compagni
Migranti
Hanno qual è il sergente o qualche colonnello il più
Non è un danno per la CGIL è solo un valore all'anno e chiediamo viene avverto prestare un'attenzione a questo tema
Quindi nel documento finale sarebbe bene visto che di solito abbiamo l'abitudine di chi scrivere due righe
Anche se questa volta scriverò voi due righe
Ma scriviamolo in grassetto in modo che quando uno prende in mano questo documento vede che
Che esito qualcosa per l'immigrazione del traffico
Grazie ad una
La parola a Luciana Gramegna
Della segreteria della CGIL Puglia
Si prepara Anna Butti del sindacato pensionati grazie
Buongiorno a tutti a tutte
Cari compagni cari compagni
Penso che questa fase della Conferenza di organizzazione debba consegnarci
Alcune decisioni
Chiare e niente
Che ci permettano di trasformare tutte le enunciazioni di principio sin qui svolte in fatti concreti
Sarebbe un peccato se l'intuizione di comprendere che il territorio e la chiave di volta per conservare un preciso profilo identitario indispensabile per tenere insieme in maniera coesa la società
Argomento di grande attualità nel dibattito politico dopo la caduta del Governo Prodi e l'esito catastrofico delle elezioni politiche
Non assuma oggi la coerenza come asse portante e cuore di questa organizzazione
Il due mila otto ci consegna
Un Paese in una gravi
Situazioni di crisi
Di pesante arretramento sul piano culturale prima che sociale ed economico
Di peggioramento delle condizioni di lavoro di una società in cui si sono spezzati i vincoli della società della solidarietà tra nord e sud tra generazioni tra lavoratori e lavoratrici
In cui i processi sociali politici ed istituzionali
Registrano una regressione di dimensioni globali globali che potrebbero finire per condizionare pesantemente anche le nostre scelte organizzative e politiche
Abbiamo il dovere oggi più che mai
Di dare risposte adeguate a domande sociali spesso basate su presupposti agli antipodi dei nostri valori dei nostri principi e di tutto ciò che ha costituito e costituisce l'ossatura del nostro impegno politico e sindacale
Esse
Ci obbligano a riflettere
A riflettere sul che fare commentare per ricostruire una indispensabile irrinunciabile per noi coesione sociale
Certamente dovremo ricostituire quella trama antica che viene dalle nostre radici
Usando un nuovo e più forte siglato
Nonostante la sensazione che tutto attorno stia crollando dobbiamo continuare a credere che un altro mondo è possibile che l'utopia dell'uguaglianza possa affermarsi che i diritti sociali e civili hanno ancora diritto di cittadinanza in questo Paese
Il contesto dato ci richiede maggiore concretezza e ci obbliga ad abbandonare abitudini è ritualità
Dicevo è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti
E necessario in questa fase di affermare l'unità di sindacato che può essere tale solo se parte dall'unità dei lavoratori prima ancora che dalle sue forme organizzate
Dando alle residue L.R. lesse comitati riscritte coordinamenti intercategoriali un nuovo protagonismo
La possibilità di usare le nostre sedi per ridare impulso a quella democrazia di base senza la quale siamo destinati ad un lento ma ineludibile declino
Interpretiamo i posti di lavoro non solo come terminali organizzativi ma luoghi in cui deve ricominciare a vivere la democrazia come pratica quotidiana
Prima ancora che come luoghi di contrattazione facendo in modo che ad ogni scritta ho iscritto sia data la possibilità di decidere
La territorialità e la dimensione per affermare la considera Rita e anche per fare avanzare l'unità con CISL e UIL ma soprattutto per ricomporre una frammentazione sempre più accentuata del lavoro che può portare
A situazioni corporative
E necessario praticare l'autonomia l'autonomia vera di sindacato dal padronale dal potere politico
Mantenendo il nostro profilo identitario ed interpretando in modo nuovo rapporto tra gli interessi della nostra rappresentanza e quelli generali
La pace sociale teorizzata ed enfatizzata da larghi settori della politica durante la campagna elettorale che sicuramente l'obiettivo non è più un sogno in un Paese in cui disuguaglianze divaricazioni prevaricazioni omento hanno
In cui egoismi individuali e collettivi prevalgono sulla solidarietà è la coesione sociale
Una pratica di autonomia sociale che porti e parta dei posti di lavoro e si allarghi alla società
La libertà dal bisogno dalle schiavitù e la precondizione per il dispiegamento di una democrazia compiuta e libertà e democrazia sono le basi della crescita e dello sviluppo non è questa la condizione del Paese
Il conflitto sociale e le organizzazioni che lo supportano non possono essere eliminati se non si eliminano le disuguaglianze e questo è bene che e di queste è bene che ci convinciamo tutti
E per questa responsabilità primaria che noi oggi al dobbiamo aprire una nuova fase in cui una nuova e moderna CGIL sperimenta nuove e diverse forme di flessibilità organizzativa allora
Se è vero che il territorio diventa strategico per ricostruire un modello di società queste solidale
Che lo è per il nostro le insediamento culturale politico e sindacale
Che le Camere del lavoro comunali sono e devono restare presìdi di democrazia e legalità e lì che dobbiamo trasferire risorse donne uomini e quote di sovranità
Se è vero
Che è necessario un nuovo protagonismo dei nostri rappresentanti sindacali avessi guerre lesse comitati e coordinamenti degli iscritti e ad essi che vanno indirizzate le agibilità sindacali
Se è vero che attraverso il nostro sistema di servizi che intercettiamo i bisogni e possiamo conoscere il territorio nella sua identità sociale e arrivato il momento di valorizzare mettendo le ha rette conoscenze e competenze che dal sistema emergono
Se è vero che la formazione asse dominante per il miglioramento della società essa deve esserlo anche per la qualità dell'azione della CGIL indirizzata a tutti i livelli politico organizzativi
Se è vero che la CGIL un'organizzazione plurietnica indispensabile che le tematiche della comunicazione interculturale e dell'accoglienza vengano inserite in tutte le attività formative rivolte i gruppi dirigenti e a tutto il sistema CGIL
Se è vero che il pluralismo e ricchezza esso non va solo rispettato ma valorizzato ed incentivato il pensiero unico e la morte della democrazia
Esistono consapevolezze passioni scelte di militanza che non sono tutti uguali ma tutte devono a dire la stessa dignità
Infine
Se è vero come è vero che rinnovamento della CGIL passa per la valorizzazione dei giovani delle donne di migranti che compassione numerose oggi lavorano nella CGIL per la CGIL
è giunto il momento che coerentemente e se non lo vogliamo disperdere queste non vogliamo disperdere questa ricchezza essi vanno promossi e promosse in posti di responsabilità primaria
Nella riflessione fatta da tempo in Puglia tutto questo può essere riassunto in un grande progetto culturale organizzativo
La sintesi di confederali ITA territorio e di un rapporto credibile tra tutti individuali e tutele collettive
Chiudo
La sfida che abbiamo davanti tutta nella capacità che avremo di tradurre il disagio in progetto un progetto di vita e di lavoro attraverso il quale ricostruire il tessuto connettivo della società
Che riproponga il riconoscimento non formale del valore della vita della qualità del lavoro della legalità della solidarietà della non violenza e della piace grazie
Grazie
La parola ad Anna Butti dello Speedy bucato si prepara Daniele Giordano della CGIL
Buongiorno
Grazie a coloro che sono in questa sala alle dieci
Abbiamo svolto questa Conferenza di organizzazione partita con molto scetticismo all'interno anche della stessa nostra struttura e poi via via la discussione è stata appassionata
Quello che ci voleva
Perché il mondo è cambiato il mondo intorno a noi è cambiato e quindi mi auguro che i risultati che scaturiranno da questi tre giorni
Siano positivi
E diranno o gli strumenti per cambiare quello che è necessario per fare per affrontare
Un mondo del lavoro cambiato una società sia diverso da rispetto all'ultima Conferenza di organizzazione anche se i cambiamenti non sono facili dentro la nostra organizzazione anche
E si rischia di prendere dei vizi anziché
Delle e cose buone
E allora
Il Paese i pensionati i lavoratori hanno bisogno di noi hanno bisogno della CGIL di una CGIL forte capace di affrontare i problemi nuovi
Ma soprattutto hanno bisogno di sentirci vicini di ascoltare le loro preoccupazioni in questa società che
è molto non a misura d'uomo
E quindi hanno bisogno di appoggio o per il loro futuro
Dicevo il Paese ha bisogno di noi e dopo la discussione interna che ci ha visto
Arrivare a questo a questa Conferenza finale
Dobbiamo uscire dobbiamo andare fra la gente gli strumenti ce li abbiamo grazie alla lungimiranza e alla capacità dei nostri dirigenti
Abbiamo
Fatto un buon accordo sul welfare che ha avuto il consenso di lavoratori e di pensionati impensabile anche fra noi stessi
Abbiamo lo strumento bella piattaforma di Milano con la questione del fisco dei salari e delle pensioni
Abbiamo ora un protocollo per quanto riguarda la proposta sulla riforma contrattuale
In un rapporto unitario indispensabile in questa fase
Senza l'unità dei lavoratori e senza consolidare il modello confederale e che
E vincente nel nostro Paese rispetto anche ad altre realtà dell'Europa ce lo diceva ieri il compagno Cerfeda
IPAB i lavoratori e pensionati staranno molto peggio e credo bisogna anche riuscire ad affrontare le cose con l'arte del possibile nella situazione data
Nel rapporto stretto con lavoratori e pensionati quindi utilizziamo al meglio le opportunità che ci sono in questi pochi giorni per confrontarci con loro
E per dare loro una visione d'insieme non solo legata o un più semplice e puro aspetto della contrattazione che ci può non piacere ma considerando anche che dentro questo
Accordo fra le tre confederazioni c'è una novità importante assoluta
Sulla misurazione della rappresentanza sul fatto che finalmente si riuscirà a contare ai tavoli delle trattative
A seconda in relazione al consenso che ci danno ai lavoratori e pensionati questo un fatto storico che non è valorizzato sufficientemente
La Conferenza di organizzazione ha riaffermato il discorso della confederali età importantissimo e della
E dell'insediamento sul territorio
Lo spiega azionati l'hanno praticato con l'intuizione delle lega a suo tempo
E lo stanno facendo e a spetta a noi si aspettano che ci sia un passo avanti in questa direzione
Lo spiego pensionati della CGIL
Sono sul territorio e al di là di alcuni
Accenti che ancora si attardano sulla nostra organizzazione sulla confederali tardi questo penso importante della CGIL
Credo che vada valorizzata ho questa
Grande esperienza del nostro Paese io mi vedo un po'quest'albero che è stato azzeccato come immagine vedo l'ospite come le radici le radici di questa grande organizzazione perché lì ci stanno
Compagni e compagne che l'hanno voluta fatta nascere alimentata
E vedo una albero con radici solide
Che ancorato al terreno ma capace di dare linfa e
Fino a far fiorire nuovi flutti nuovi drammi nuove opportunità per lavoratori e pensionati
Questo è l'ospite con tante persone impegnate tutti i giorni nelle leghe per una presenza per i servizi per l'accoglienza
Per ascoltare e orientare e confortare anche le persone che hanno tanti bisogni e nuovi bisogni
Possiamo però fare un passo avanti come Confederazioni e lo dobbiamo fare
La contrattazione sul territorio per dare diritti di cittadinanza non solo ai pensionati ma servono anche per i lavoratori per il lavoro diffuso ma anche per i lavoratori stessi della fabbrica
La contrattazione sul territorio indispensabile
Per recuperare tariffe e servizi ma anche come stimolo come indicazioni alle nostre amministrazioni
Alle nostre e a quelle guidate
Da altri agli amministratori perché spesso si considerano più di quello che stiamo poi però spesso nelle decisioni non ne tengono conto perché non abbiamo l'autorevolezza necessaria che dobbiamo recuperare
E guardate in questo è importante perché nel Paese non ci saranno risorse in più per i Comuni per le amministrazioni allora dobbiamo stimolarli
Perché ci sia un'amministrazione oculata non possiamo permettere o tollerare nessuno spreco non possiamo per me aree di utilizzare
Male le risorse e in particolare è indispensabile indirizzare risorse verso quella fetta del mondo che ha più bisogno della nostra società altrimenti i problemi della sicurezza
I programmi della coesione sociale non si risolvono oggi assistiamo nel scala action di violenze e di atti di cose per le quali stiamo inorriditi macchia è una insicurezza nelle persone che deriva loro dal proprio reddito scarso dal fatto che c'è i giornali che ci marciano sopra la nazione a Prato tutti i giorni apre con quattro pagine
Sull'insicurezza io mi sento il ladro in casa anche se nel mio quartiere nelle mia zona non rubano e quindi già un all'insicurezza indotta ma c'è un'insicurezza che deriva dalla scarsa tutela della salute
Per la casa per la precarietà dei lavori del del lavoro dei figli e quindi questa si abbatte solamente
Se si riesce a fare scelte che tengano conto dei bisogni dei più deboli insieme ad un discorso culture alé che è necessario per dire che l'emigrazione è importante necessaria per noi
Non ci saranno frontiere che fermeranno chi ha fame e chi muore nei propri Paesi e quindi bisogna che ci sia
Gestione ma controllo ma anche tanta solidarietà l'ultima cosa che volevo dire la presenza delle donne nella nostra organizzazione
Io sono entrata nello spirito e stata un'esperienza formidabile umana che mi ha assegnato esse assegnato la mia vita
Di rapporti con le persone ma anche di
Iniziative tese a valorizzare tutte le persone indipendentemente dalla loro provenienza
Fabbrica o banca insegnamento o lavoro umile nei campi o nelle fabbriche le donne sono crash chiude nello spirito hanno portato un valore aggiunto è la loro esperienza e i loro bisogni che sono i bisogni della società
La CGIL non è riuscita a fare altrettanto perché sulla questione degli asili nido delle scuole materne dei servizi dobbiamo fare un passo avanti perché le nomine non vogliono fare solo le enormi vogliono anche a vivere la loro vita
Di terza età per essere persone è non solo abiette alla cura possiamo fare un grande passo avanti in questo senso se riprendiamo questi temi
E l'altra cosa che volevo divide
C'è un discorso di comunicazione noi abbiamo
Una un marchio che è importante che non è considerato dai me zero e comunicazione però ho avuto un'esperienza eccezionale sono andata i campi di Mauthausen con
Lane del
E al passaggio della nostra bandiera i ragazzi delle scuole che la Toscana manda a vedere cosa è successo può come cose che rimangono nel quale non si può dire non è vero dopo
Hanno applaudito con forza la bandiera della CGIL
Questo significa che ci conoscono anche i giovani
E allora non puoi cioè possiamo permetterci di fare un lavoro qualunque nel sindaca dobbiamo fare un lavoro con il cuore con l'anima con tutte le nostre capacità e con tutta la passione che abbiamo
Valorizzando prima di tutto le persone per quelle che sono e per quelle che possono dare e valorizzando incentivando tutte le competenze
Che possono venire per affrontare i temi nuovi e complesse e di un mondo molto complicato grazie
Grazie
Anna la parola compagno Giordano dipartimento politiche giovanili della CGIL nazionale si prepara il compagno Grondona
Care compagne e cari compagni
Nel mio intervento proverò innanzitutto a portarvi alcuni spunti di riflessione che hanno
Contraddistinto il percorso che molti giovani quadri e delegati partendo dall'assemblea del Brancaccio che Carla ricordava nella sua relazione un anno fa
Hanno fatto diciamo in per verso questa conferenza organizzazione un percorso lungo che ci ha portati a riflettere sul senso e sul ruolo e la CGIL in una società nuova diversa e frammentata
Una società in cui non vi è più la prevalenza di un modello produttivo fordista Happy portava ad una stabilità della condizione occupazionale garantiva lavoratori inclusione ruolo alla società
Anche attraverso l'accesso a consumi prestazioni sociali
Con il decreto di questo modello niente impresa
Ha ridotto sostanzialmente i propri vincoli di fronte al lavoro e al territorio questi vincoli vincoli si configurano progressivamente comunque osta giravite in virtù della sempre maggiore libertà di movimento dell'impresa di capitali nel mercato globale
Si va configurando uno quale i rapporti di forza il rischio di impresa viene scaricato sulle fasce più deboli l'impresa si trova così a poter concentrare il rischio nei sedimenti terminali segmenti deboli meno visibili del ciclo produttivo
Una tale riorganizzazione del processo produttivo apporta dell'Italia evidentemente ancora maggiore sconquasso sociale
è un conto è sociale il nostro in cui si caratterizza la presenza di una forte cultura famiglia Istica e di persistenti chiusure corporative e gerontocratica
Che contribuiscono l'aggravarsi degli effetti sociali in altre parole le contraddizioni del nuovo modello produttivo sono cui scaricate in misura ancora maggiore su soggetti deboli quali le donne i giovani emigranti
E ad una maggiore di Nico pressione dell'impresa su questi soggetti più svantaggiati deve necessariamente corrispondere un'azione sindacale più incisiva
Un'azione innovativa di carattere straordinario nella sindacalizzazione la mobilitazione e nella promozione sociale dei soggetti più deboli
Nel mercato del lavoro attuale il sindacato si deve necessariamente interrogare su come a presentare le persone che trovano grandi difficoltà ad organizzare rivendicazione collettive
Insieme a questo è necessario capire come intercettare quelle persone che vedono le proprie capitale di conoscenza
Lo strumento principale per conquistare reddito e soprattutto autonomia nel lavoro
In Italia queste due fasce di popolazione tendono a sovrapporsi in un mercato del lavoro che dimostra
Tutta la sua capacità in includere la generazione più forti più qualificata della storia nazionale
Sempre più spesso infatti
Chi accede al mercato del lavoro all'impiego precario ma anche un'alta qualificazione per cui tendere a rivendicare diritti in una condizione di lavoro che spera di abbandonare nel più breve tempo possibile magari per un impiego ad alto contenuto di conoscenza
Per questo abbiamo concentrato la nostra riflessione su alcuni punti precisi che proverò ad esporvi e per farvi capire che i giovani non hanno pensato di discutere di loro stessi e dello spazio dentro la CGIL Manzi di provare a cambiarla per includere cinque
Partendo dare unificazione del mondo del lavoro ovvero riportando ad unità il processo produttivo nel momento che la contrattazione e della rappresentanza
Promuovere la partecipazione diretta dei lavoratori precari negazioni trattanti ENI comitati degli iscritti individuare per ogni struttura confederale almeno un sito una filiera produttiva dove sviluppare un'esperienza di contrattazione intercategoriali
Liberare spazi di partecipazione della colazione individuando all'interno delle organizzazione luoghi orizzontali e aperti impegnati su progetti mirati per esempio gruppi di gestione di campagne specifiche che affrontino problemi emergenti o gruppi di studio sui temi innovativi della contrattazione
Rilanciare il ruolo delle Camere il lavoro che devono essere spazi di socializzazione creatività culturale spazi aperti i giovani di spazio
Di mobilità per valorizzare la partecipazione dei soggetti presenti sul territorio anche alle al di fuori dei consueti canali sindacali
Pur rilevato significato delle Camere lavoro deve accompagnarsi ad una
Rinnovate del rilancio della contrazione territoriale che dia spazio quei pieni mobilità casa servizi sociali pianificazione urbana oggi troppo marginale in azione sindacale e che invece
Potrebbero trovare grande interesse nei confronti nuove generazioni
Potenziare la comunicazione in Rete estendendo in modo massiccio l'utilizzo del funzionamento ordinario riorganizzazione a partire dal rapporto coi lavoratori
Tali strumenti consentono una comunicazione infinitamente più efficace e continuativa di quella attuale oltre a permettere pratiche di interattività
Della comunicazione che amplierebbero le nostre possibilità di confronto e di partecipazione democratica sul decidono intraprese
Estendere la rappresentanza costruendo un'organizzazione più aderente alla composizione del mercato del lavoro
E pertanto definire entro un anno dalla Conferenza organizzazione un sistema di obiettivi realmente esigibile monitorabile capace attraverso una molteplicità di strumenti
Di conseguire nel medio periodo ancora edizione della distanza tra la platea degli iscritti che la composizione effettiva e mercato del lavoro e tra i quali dirigenti la platea degli iscritti
Rilanciare sulla formazione sindacale attraverso percorsi formativi non solo sugli aspetti contrattuali o prettamente legati all'attività sindacale
Per tutti i giovani i quali delegati è necessario una vera e propria scuola sindacale che formi anche ad una cultura è una coscienza critica
Queste proposte che vi ho elencato sull'arte formulate prima dell'inizio dalla Conferenza di organizzazione ed è sicuramente positivo che molte di queste se ne sta colte e di questo voglio ringraziare Carla
Credo anche
Che però sia fondamentale un'azione sociale culturale da parte della CGIL
Riflettere su quale ruolo il sindacato si dà dalla dimensione nazionale a quella territoriale per provare a ricostruire legami sociali in questa società che sono sempre più flebili e sfilacciati
Una società povera divisa frammentata è spaventata
La paura in particolar modo il sentimento per la politica non dovrebbe utilizzare come strumento per cambiare l'esistente lo dico perché e proprio con questo sentimento che oggi si declina il tema delle regole
Lo dico pensando i numerosi episodi di violenza giovanile avvenuti nell'ultimo mese l'omicidio di Verona le aggressioni avvenute alla Sapienza e i campi rom in Campania sono ben più di un campanello d'allarme
Le risposte della politica del Governo I fenomeni che genera insicurezza sociale sono del tutto inadeguate lo dico perché dobbiamo renderci conto tutti che è cambiato qualcosa il cosiddetto pacchetto sicurezza
è accaduto qualcosa di nuovo che mette alla prova i principi della democrazia e dello Stato costituzionale di diritto ponendo l'eterna questione del modo in cui ci si può reagire alle emergenze difficili senza travolgere i principi
Sono stati molti gli spunti questi detti male e credo che
Questo riguardi sia il territorio come ad esempio la Campania dove vige evidentemente un divieto un diritto diverso dalle altre Regioni ma dall'altra riguarda anche le persone
Perché lo straniero vige un diritto però discrimina lo punisce in quanto tale anche per conta per comportamenti per i quali la sanzione pianale e chiaramente impropria è subordinata
Colpisce quindi la comunanza di questi provvedimenti che sembrano collocare latte nella categoria dalla monnezza sia le cose che le persone la spazzatura da smaltire eliminato da cacciare
Provvedimenti giustificati con la volontà di ristabilire l'ordine si liberano fonte di nuovo disordine e regole da sociale
Ma queste contraddizioni io credo
Che non ci debbono far sottovalutare la possibilità e la creazione di un modello di governo
Della società che ha tutti i tratti di una democrazia autoritaria centralizzazione del potere abbattimento delle garanzie restrizione di libertà e diritti e sostegni plebiscitario
Si affrontano questioni dell'oggi ma si prova delinea allinearlo schema sociale differente per il futuro si coglie la società italiana in un momento di debolezza strutturale e si modificano le condizioni dell'agire politico
Si lancia un messaggio che rafforzi pregiudizi e diffondere la logica della mano dura
Solo su questo un caso emblematico le aggressioni romane a immigrati e dieci
Per questo motivo
è necessario determinanti un'azione sociale dalla CGIL
Come dicevo all'inizio i giovani non si avvicina automaticamente al sindacato
E vedono sempre meno il bisogno di Tele collettive pensando anzi sempre di più che sono le proprie scelte individuali le proprie capacità personali di contrattare possano far di migliorare la propria condizione di vita
Credo che questa Conferenza dal vento azione
Rappresenta il primo passo fondamentale per cambiare il sindacato riflettendo sia sul tema della rappresentanza
Al fine di evitare che l'azione sindacale possa essere accusata di corporativismo sia per introdurre quei primi elementi in grado di parlare alle fasce deboli ed esclusa dei diritti
è necessario riaprì attualizzare rilanciare alla luce di queste considerazioni il concetto di competere a vita quali nostro patrimonio storico fondamentale per queste necessarie coorganizzazione tutta faccia uno sforzo
Non come scelta obbligata ma come volontà vera nel corpo dell'organizzazione
Il sindacato che ha avuto un ruolo fondamentale nell'affermazione dei valori frutto della Resistenza
Alla ZIP sismologico e oggi aver la stessa forza per essere soggetto sociale che cammina al fianco dei giovani dalla dimensione nazionale al più piccolo territorio necessario vedere nei giovani lavoratori e gli studenti una risorsa con cui confrontarsi e contaminarsi anziché chiudersi e spaventarsi di fronte ad un mondo che non si riesce più ad interpretare grazie
Grazie
Mentre si avvicina al compagno Grondona
Vorrei iniziare i compagni che sostano nei corridoi di passaggio a prendere posto
Dentro o fuori la sala ed in particolare i compagni in fondo la sala assegnista del palco e fanno capannello
A spostarsi aldilà
Delle cose in maniera da garantire il massimo d'ordine e di
Tranquillità dello svolgimento dei lavori permettendo agli oratori finora sono stati bravissimi di stare nei tempi che abbiamo fissato
Comunico
Inoltre e lo forse lo farò spesso in corso la giornata che i problemi delle navette ci sono stati ieri sono stati risolti l'ultima navetta
Partirà
Alle ore venti
Seconda questione qualcuno ha lasciato il proprio blocco di appunti
Sul palco degli oratori è pregato di perizia da prendere al termine dell'intervento del compagno Grondona diamo adesso la parola compagna gondola si prepara Abdou poiché
Per l'intervento successivo
Ascoltando
Ieri la relazione di Epifani
E per molti aspetti anche agli interventi di Bonanni di Angeletti
A me pare che non ci dobbiamo porre una domanda che peraltro
Con un po'di brutalità dei costi non ho sentito
In tutti gli interventi
La domanda sorge
Se pensiamo a
L'accordo che è stato raggiunto fra CGIL CISL e UIL su
I nuovi assetti contrattuali
Sui quali
Rispettando il Consiglio diritto al consenso della compagnia Carla tanto ogni o al direttivo nazionale della CGIL
Ho espresso il mio
Dissenso
Nell'accordo si dice in maniera esplicita che
I nuovi assetti contrattuali
Ci sono legati si intersecano con
Una nuova politica fiscale del Governo nei confronti del reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati
E
Abbiamo sentito sappiamo
Che si dice
Che la piattaforma di Milano deve avere gambe
Dobbiamo dare
Fiato alla piattaforma di Milano che si interseca con i nuovi assalti
Proposti per
Contrattuali allora la domanda
Il Governo
Sugli assetti in fiscalismo sulle questioni fiscali ha già agito
Trovo persino superfluo ricordare la detassazione parziale peraltro degli straordinari e dei premi di risultato
Quindi il Governo per quanto riguarda
Questo aspetto che ci è stato detto ci è stato ricordato è fondamentale in relazione a le vicende contrattuali ha già agito
La domanda
Ma noi
Che cosa abbiamo fatto e che cosa intendiamo fare
Io vedo lo dico con un po'di brutalità
Un atteggiamento molto
Silenzioso
Direi quasi balbuziente per quanto riguarda la nostra organizzazione il nostro sindacato
Si ha paura di dire che la
Detassazione degli straordinari al di là degli elementi che
Comporta per i singoli lavoratori manda un segnale chiaro e preciso
Ossia
Se si vuole guadagnare di più
Bisogna lavorare di più questua il messaggio che viene mandato e noi su questo stiamo in silenzio
è il messaggio che viene mandato
Se vuole guadagnare di più devi andare a prendere il salario di
Legato alla produttività in azienda laddove c'è e quindi l'idea di aumentare l'intensificazione dei ritmi
Se posso ricordare un vecchio pensatore con la barba dato a tre giri tanto tempo fa stanno ricorrendo al plusvalore assoluto l'aumento dell'orario di lavoro tramite agli straordinari e al plusvalore relativo all'aumento della produttività
Allora il problema è
Ma noi che diciamo abbiamo una vertenza del fisco
Abbiamo una battaglia sul fisco ci siamo trovati di fronte a questo fatto e siamo stati e continuiamo a stare zitti non me ne voglia al compagno Epifani ma io ho sentito una CGIL che su questo terreno sta balbuzie Aldo
Quando invece ci sono tutti i presupposti politici
Per denunciare quello che sta accadendo io ne vado alle conclusioni
Ho la sensazione la dico in maniera molto esplicita
E ancora una volta mi scuso anche un po'brutale
Ho la sensazione che molti compagni
Quando sostenevo
Ciò che non si può più ripetere
Perché c'è un nuovo scenario politico un nuovo scenario sociale l'esperienza del due mila e uno
Teme brogli isolamento e che quindi proprio perché non ci può essere questo isolamento la CGIL deve come dire fare qualche passo indietro secondo me troppi annacquare un pochettino la propria identità sperando e valutando quanto può accadere in un nuovo rapporto unitario con la CISL e con lui
Io
Ripeto spunti mi scuso dalla brutalità
Solo Segretario dalla FIOM di Genova so che ha una lotta uno sciopero
Sempre meglio farli uniti e sempre meno falli tutti insieme so che si può essere diverso ma non si può essere di sì sì e chiunque capisce che è molto meglio
Una battaglia unito però attenzione perché esse sia nata cono delle posizioni poi si rischia scusate di andare giù per l'acqua
Perché
Al primo stormi Air di foglietti
Quanto è accaduto per i lavoratori del pubblico impiego abbiamo già captato che cosa può accadere ossia
Lato sul giornale poi qua il compagno amico fraterno cugino Bollani ha usato altri toni ma era virgolettato tra
Attenzione Epifani perché ci dieci con le ossa rotte io non vorrei che questa impostazione passasse l'altra verso il Cerba della valutazione di larga parte dello dell'apparato e degli attivisti della CGIL perché
Secondo me sarebbe un errore perché esse aperti
Essere isolati significa che i grandi gruppi che passano attraverso i giornali Corriere della Sera la Repubblica la Stampa il Messaggero parlano male della CGIL l'accusano di
Essere vecchia e superata e allora questo suscita delle nostre preoccupazioni se è questa la valutazione noi siamo già alto concluso
Tra virgolette in una fase non so prodi diffusa ma di pesante arretramento se vogliamo differenti ARCI certamente difenderci non possiamo annacquare la nostra identità
Il problema dell'isolamento una organizzazione sono deve porre segnala nei confronti dei lavoratori dei suoi iscritti di quelli che ha buona presentare
Io credo che se essa massimalismo senza posizioni come si può dire da sinistra radicale e questo bruttissimo TAR molto termine ma tenendo ferme quelle che sono le nostre posizioni e anche la nostra storia sul contratto nazionale sulla salvaguardia ad esempio dall'orario di lavoro combattendo e ha denunciato quanto sta accadendo su questo terreno noi abbiamo
Pure una fase nuova la possibilità di difendersi e di andare avanti vi ringrazio
Grazie a Franco la parola compagno abbuffa Iezzi preparò accompagna costanza vece la buffa IED la CGIL del Friuli Venezia Giulia
Care compagne
Cari compagni
E in atto da qualche tempo una campagna razzista e xenofoba
Che tende a fare dell'immigrato e del diverso la causa di tutti i mali di questo Paese
Ora i primi risultati si vedono con le barbare aggressioni dei rom e immigrati la politica si precipita condannare
Quella stessa politica che per ricerca di consenso a ogni costo ha scatenato questa follia razzista origina ed è essere davvero insicuri
Sono gli immigrati che sentano un clima di impunità per ogni azione che viene fatta nei loro confronti c'è ormai una demonizzazione della figura dell'immigrato dal preciso ha bisogno di lavoro degli immigrati
Che corrisponda al bisogno di manodopera da parte delle imprese delle famiglie se ne parla sempre troppo poco
Possiamo dire che la politica in generale ha fallito nel suo approccio al tema dell'immigrazione se è vero come ho sentito dire che la soppressione dell'ICI ed è la detassazione degli straordinari
Saranno finanziati anche andando attingere ai fondi
Destinate alle politica dell'integrazione
E parliamo di cinquanta milioni di
Euro Cindy pecca di questo fenomeno ha interessato non l'ha portata reale ma solo l'aspetto legato a una percezione di insicurezza diffusa che li immigrati porterebbe con lo consente
Una percezione di insicurezza utile solo a vincere le elezioni se Maroni appena diventato Ministro
Si è affrettato a chiarire che percezione realtà delle cose parlando di sicurezza sono due piani solo su due piani distinti
Ma se queste sono le responsabilità di centrodestra non possiamo tacere quella del centrosinistra
Prima fra tutte la mancata revisione almeno della Bossi-Fini che Pera
Che pure era nel programma elettorale del due mila sei
Il sindacato e letizia il particolare non possono permettersi a di fallire le immigrate stanno prendendo sempre di più coscienza della situazione di terza azione
è assolutamente che quotidianamente quotidianamente li riguarda si sta profilando ancora in Italia come già avvenuto in Francia e qualche anno fa vicenza lo so però degli immigrati
Ma uno sopra dall'immigrati avrebbe conseguenze sociali e politica dirompenti per la nostra società
E anche il sindacato si troverebbe in pesanti imbarazzo c'è dalla dialettica patronato lavoratore dipendente si passasse alla dialettica italiano immigrato un
Badate ha quindi anche
All'interno della nostra stessa organizzazione una risposta adeguata alla sfida che rappresenta la presenza degli immigrati nel mercato del lavoro e nella società
La prima risposta riguarda le la rappresentanza degli interessi quelli immigrati sono apporti sono portatori occorre riconoscere un ruolo è uno spazio diverso alla tematica dell'immigrazione
L'integrazione non può essere solo invocata dalla CGIL ma deve essere praticata al suo interno
Le professionalità e le competenze dell'immigrati non possono essere relegate unitamente all'intendo gli uffici immigrati ma debba però essere utilizzate a tutti i livelli e in tutti i ruoli della CGIL
Ah sì porta di quello che dico e cito solo un esempio dato che però potrebbe fare profonde veemente riflettere la CGIL a numericamente il più alto numero di miliardi associati immigrati al suo interno ma l'organizzazione sindacale
Che pur percentualmente cioè
Rappresentando il sito delle più alle propria di ultra portandosi alle proprie d'inizio di mansioni alla presenza più alta di immigrati e proprio all'interno
è all'inizio e l'UGL solare il sindacato de la Destra
è chiaro che se il patrocinio e la tutela di immigrati si sposta dal sindacato confederale ad altra struttura di rappresentanza da noi
Politicamente eterogenee distanti si profilano per il futuro il territorio dispersione ancor più pesanti contraddizioni all'interno del mercato di lavoro e delle dinamiche di rispetto redistribuzione di reddito
Servono idee proposto concrete la CGIL si deve attrezzare sul piano politico ma non è meno importante l'aspetto organizzativo
Politicamente sarà rilevante fare gli immigrati il tema della detassazione degli straordinari
Se passa il messaggio che la disparità di trattamento economico a parità di mansione e lavoro viene recuperata facendo straordinari noi andremo a sancire una grande grave ingiustizia sociale
Inoltre
E facilmente prevedibili che molti immigrati saranno ulteriormente incentivati ad aumentare i propri carichi di lavoro
Con il mio miraggio di guadagni maggiori e quindi a sacrificare la propria sicurezza sul lavoro per non parlare poi di tutte le donne immigrati
Che al pari di quelle italiane saranno tagliate fuori è perché non possono fare straordinarie perché lavorando a part-time i loro straordinarie si chiama lavoro supplementare
Dietro a questa risposta c'è chiaramente la volontà di rientro dure logiche Biko attimi può come via maestra della prodighi di ita del lavoro a questa tematica il sindacato può rispondere solo attraverso il tutela informazione e sensibilizzazione
Dal punto di vista organizzativo invece necessario dare servizi mirati agli immigrati tarando hanno fatto sulla l'errore alle esigenze
E non subordinato le loro esigenze agli orari dei nostri uffici
Un esempio se apriamo uno sportello badante dalle nove alle undici
Meglio chiuderlo
Dunque è una nuova strategia di riqualificazione del nostro sistema dei servizi passa anche dalla targati esazione dei servizi per garantire una difesa efficace dell'interessi dentro una logica di confederale già
Esempio di confondere confederali tale sicuramente l'accordo fattori col Centro servizi condivisi del Friuli Venezia Giulia che l'organo della Regione deputato a gestire tutti le appalti del settore sanitario
Questo accordo mette insieme
La valorizzazione verrà conservata con l'obiettivo di intervenire
Verso quel mercato del lavoro dei più deboli e per migliorare le condizioni e contrattuale di quel settore è una corda a monte dei contorni te ne incontra le appalto lo stesso accordo è stato arrestato in ambito sicurezza del lavoro e anche con l'ospite la funzione più dico permettere delle leggi
Delle dei provvedimenti tutte le leggi infatti alle nelle leggi fatte a livello regionale
Utilizzando questo metodo costruire piattaforma progettuale di concerto con i lavoratori gestendo comune gestire comune delle stesse per forme e poi sul sia limitazione dei di questi risultati queste ci ha dato intermedi Gerit Torno politico è di tesseramento
Dei risultati importanti porre in ultimo
Può lei riprende a uno dei temi che la terra che ha caratterizzato la discussione nella Conferenza riorganizzazione della nostra Regione che riguardano la nostra volontà di considerati il territorio con le sue dinamiche anche al di là dei confini regionali
L'allargamento dell'Europa esca e la prefigurazione del loro ragione che postula una progettualità sempre più stretta
Tra la nostra regione il Veneto la Carinzia per intanto sapendo Copponi sono previste anche gli ingressi di Slovenia e Croazia
Apre nuove inediti scenari per il sindacato e per la CGIL in quanto non essendo più la nostra una regione di frontiera
Può rilanciare il proprio ruolo di ponte verso l'Europa continentale
E i Paesi dall'est
Penso per fare quelle per esempio al ruolo che potrebbe avere il porto di Trieste
Quale nord o di un distretto della logistica da e verso l'Europa continentale ruolo che potrebbe essere esercitato con maggiore efficacia se in sinergia con i porti di Capo d'Istria Venezia
O alle grandi opportunità che si possono creare facendo sistema con le Regioni e Paesi annuali contermini nello sviluppo del settore agro inventare oppure nel turismo se consideriamo che i nostri parchi regionali si lega no questi Slovenia e carenze e Carinzia
E sul terreno della collaborazione internazionale che andremo a misura a misurate cadranno misurate le capacità degli amministratori pubblici
Ma anche del sindacato e della CGIL nel dare un contributo che ha una logica di coesione e di comune progettualità con i Paesi ed noi e lo a noi confinanti e rispondere così alla necessità di sviluppo nella difesa dei diritti dei lavoratori e delle persone
Da questo punto di vista possiamo sicuramente spendere una lunga tradizione consentì Udine
Dei rapporti consolidati in particolari con i sindacati della Slovenia e con quella da può azzeccare inizia che ci ha permesso anche di sviluppare progetti di risse intervento rafforzando così il consenso della CGIL
I quattro mila e cittadini sloveni e croati iscritti all'ospiti del CGIL FIT della CGIL Friuli Venezia Giulia
Sono una realtà dalla quale partire sapone col quasi trenta mila tra approvati sloveni percepiscono ogni anno una pensione dello Stato italiana ma anche con quello e vado a concludere
Ma anche con gli attivi possiamo fare una scelta sta al un salto di qualità voliamo con grande interesse ad esempio alle potenzialità che l'accordo recentemente siglato tra la filiera nazionale la Camera lavoro di Gorizia
Con il sindacato il Governo
Dello studente SS volto a dare risposta ai bisogni ai diritti dei tanti lavoratori che sempre di più si spostano dal pro una Paese per lavorare e dentro una logica di reporter rep reciprocità con i sindacati dei Paesi a noi confinanti
Anche per questo come ci sia regionale assieme al Centro servizi
Al
Consiglio sindacale interregionale intendiamo rafforzare i percorsi di collaborazione tra le nostre strutture con quale Paesi a noi confinanti e dal treno per la Regione le Regione dette
Non possiamo più immaginare un futuro di stretta collaborazione con i sindacati dei Paesi confinanti questo lavoro sia consolidato nel tempo in particolare con i sindacati dei Paesi dell'Est europeo
E ci permette di poter dare il nostro modesto contributo ha un'idea di Europa che si ci piace e cioè quella dove trova spazio una logica di coesione di popolo
Culture sviluppo un'azione quale sto proponiamo sviluppare assieme CISL o UIL
Tenuto conto della portata che essa
E da questo punto di vista la nostra Conferenza ci viene incontro perché i temi del nostro rinnovamento possono essere un importante contributo
A un rinnovamento più generale del sindacato ai fini del trentatré quel passato e con il presente che ci lega anche CISL e UIL nella difesa dei diritti dei lavoratori e delle persone grazie
Grazie
Scusa utilizziamo
La parola alla compagna becera si può fare il compagno sola
Compagna becera della FISAC di Torino
Rinnovo l'invito alle compagne e compagni che sostano nella sala a prendere posto o a proseguire le discussioni al di fuori della sala stessa
In maniera da consentire la prosecuzione del lavoro grazie
Buongiorno a tutte a tutti sono molto emozionata di parlare per parlare questa Assemblea ma innanzitutto voglio rivolgere un saluto
Alla mia terra il Piemonte che in questi giorni che da ieri come sapete in un momento difficile per l'alluvione delle valli della provincia di Torino
Vi ringrazio e vengo subito al
Al
Come dire al cuore delle
Cose che voglio dire io credo che noi abbiamo te l'hanno già detto tanti interventi prima di me le relazioni assolutamente bene a confermare la Conferenza di organizzazione che non a caso ha visto
Il dibattito di cui ci ha di cui ci ha esposto Carla nella relazione di ieri pomeriggio ha visto la grande partecipazione di tutta la CGIL di tutte le strutture
Perché i temi che oggi sono all'ordine del giorno e di cui molto si è parlato cioè i temi della contrattazione della riforma del modello contrattuale dei livelli di contrattazione della rappresentanza della democrazia sono a mio avviso
Assolutamente intrecciati alla
Ai temi dell'organizzazione a come noi quali facciamo vivere nei contenuti valori gli ideali che rappresentiamo
Nei luoghi di lavoro e nelle nostre sedi organizzate
E
Lo sono a mio avviso a maggior ragione nel momento in cui
La contrattazione ha l'ambizione di
Estendersi di aumentare i livelli
Nei per quanto riguarda la contrattazione integrativa la contrattazione di sito di filiera la contrattazione territoriale
Le contrattazioni che in ogni luogo di lavoro devono essere condotte dalle strutture dal sindacato
E per essere
Per essere efficaci per rappresentare i bisogni le necessità
Dei lavoratori delle lavoratrici di questo Paese devono il sindacato deve stare presente la CGIL deve essere presente e quindi deve li pensare anche alle modalità con le quali
è presente nei luoghi di lavoro è presente sul territorio ed è
Una fase che io penso
Gli storici decide del definiranno epocale fra qualche fra qualche anno perché il mondo del lavoro in realtà è stato otterremmo tanto negli ultimi anni in questi ultimi vent'anni cambiamenti sono stati fortissimi
E
Per quello che ci riguarda la parcellizzazione la frantumazione dei cicli produttivi
Accompagnati spesso penso al settore che rappresento a quello del finanziario del
Modo Banca aria assicurativo sono stati accompagnati dalla verticalizzazioni invece dei pronti delle aziende dei processi decisionali nelle aziende e quindi la difficoltà crescente DSR
Come dire di rappresentare ed essere vicini alle ai luoghi dismessi ed essere presenti nei luoghi di lavoro e questo è un
Obiettivo che
Come dice il resto il titolo della della conferenza stessa né ci dobbiamo dare dobbiamo avere per tornare ad occuparci attraverso i livelli decentrati per esempio della contrattazione
Delle questioni che riguardano l'organizzazione di lavoro i ritmi carichi soprattutto le questioni relative alla salute e sicurezza che su o l'altra verso la contrattazione decentrata e le contrattazioni territoriali credo possano avere il maggior risalto e la migliore efficacia
Nella nello risultato
Noi
Per fare questo abbiamo bisogno di
Anche dia rinnovarsi profondamente ma non è un rinnovamento come dire
Enzo antico dichiarato e
Non praticato dobbiamo essere coerenti trovare le modalità
Per
Valorizzare per far crescere i giovani e donne all'interno di quest'organizzazione non basta ripeto non basta parlarne non basta non gli enunciati bisogna essere coerenti
Bisogna creare le condizioni nelle varie strutture nelle varie sedi perché questo avvenga e bisogna nere io credo anche un po'di
Un po'di coraggio forse io
Lo dico spesso sanno la testimonianza
Di di una scommessa di una sfida
Cinque anni fa erano una RSA oggi sono segretaria regionale l'unica segretaria regionale donna di categoria nella mia regione e questo è anche come dire il merito di chi ha pensato che potessi che potessi farcela e soprattutto il merito di chi mi ha sostenuto in questi anni
Ed è fondamentale il sostegno alla rete che la CGIL mette CGIL la categoria le strutture mettono in campo
Il risultato è che cinque anni fa io come ho detto quando è venuta parla a Torino alla conferenza
Della Camera del lavoro nero la segretaria giovane la giovane di bottega e oggi siamo alla segretaria anziana del mio gruppo pure insomma non non essendo proprio Matusalem né
Eh questo è
Come dire e l'esempio io dico sempre che si può fare che si può scommettere anche senza aspettare che le persone siano pronte e preparate competenti
Con
Non basta non basta la buona volontà sicuramente Cinquale ma non è era e non è sufficiente ci vuole
Ci vogliono gli strumenti e ci vuole il sostegno come dicevo il supporto di tutta l'organizzazione
Questa per noi
Come dire è un'occasione fondamentale perché come dice un comico che ci è caro Benigni in futuro non si può aspettare come si aspetta l'autobus alla fermata
Il futuro lo si deve costruire lo si costruisce tutti insieme con la consapevolezza magari
A volte non completa che dei momenti che stiamo vivendo e la consapevolezza in questa fase io credo che sia
Aiuta non solo per i mutamenti come dire sostanziali del nostro contesto del quadro politico generale ma per la consapevolezza che quello che noi abbiamo detto sostenuto negli anni precedenti
Sulla declino industriale per esempio sulle difficoltà di fasce di popolazione sempre più ampie sulle difficoltà di coloro che rappresentiamo
E puntualmente come dire si sta verificando e noi dobbiamo essere
Fortemente attrezzati per
Per sostenere l'onda d'urto della crisi che è forte continua ad esserci e che vede come è stato detto anche meglio e di quello che posso fare io fasce di popolazioni che
Si arricchiscono in fasce che ormai sempre sempre più ampie che dicono a la soglia della povertà e
Noi dobbiamo a mio avviso a mettere in campo anche tutta una serie di strumenti per rendere possibili le cose nelle cose che più predichiamo e tra gli strumenti io credo che ci sia la necessità
Di un patto fra tutte le strutture della della CGIL confederali di categoria e dei servizi perché senza gli strumenti affidandoci alla sola buona volontà
Temo che
Poi non andiamo da nessuna parte allora creare gli strumenti che cosa significa creare gli strumenti vuol dire anche
Rivedere magari la destinazione delle risorse vuol dire offrire un livello di formazione e
Di informazione ai quadri e delegati anche nei nei posti di lavoro
Anzi santi
Avanzati anche come metodologia come sto appunto con come tipologia perché il mondo cambia pare essere anche
Attraenti per coloro che rappresentiamo e per le giovani leve fondamentale cambiare magari anche i livelli le modalità della comunicazione dei linguaggi significa comunque affrontare anche tutta la partita dei servizi avendo presente il livello di
E fondamentale come obiettivo un livello di qualità di questi servizi sempre crescente
Perché
Come dire tutte le analisi le indagini che noi facciamo dimostrano che
Una parte di coloro che a questi scrivono restano nostri iscritti si approcciano però sul terreno come dire sull'esigenza
L'urgenza di un bisogna da soddisfare magari Garten fiale o fiscale o quant'altro e quindi noi dobbiamo offrire un servizio non solo adeguato il migliore possibile naturalmente questo
Come dire non è sufficiente dobbiamo mettere in campo una nostra elaborazione che quello che abbiamo fatto che ci permetta di SR
Di
Essere un punto di riferimento nel Paese mantenendo peraltro ben saldo anche
Come dire il rapporto
L'Italia non possiamo credo permetterci l'abbiamo fatto in altri tempi in altre condizioni che avevano tutt'altre caratteristiche
Credo che non possiamo permetterci di essere isolati o di essere ridotti all'angolo
In un
In un contesto complessivo in cui cercheranno costantemente di farlo grazie
Bene grazie la parola al compagno solo segretario generale la CGIL Alto Adige si prepara il compagno di Cesare
Compagne e compagni
Voglio esprimere un sì convinto non solo al documento della Conferenza totalizzazione dalla relazione di Carla
Ma anche soprattutto alla chiarezza ed alla fermezza con la quale Guglielmo affermato quella che dovrebbe essere la posizione di tutta la nostra organizzazione
Un'analisi lucida e puntuale che consegno a tutti noi una responsabilità da cui difficilmente possiamo sottrarci
Le vicende di questo ultimo anno ci insegna non se ce n'era ancora bisogno che solo la ricerca di una posizione unitaria che non deve essere vissuta come rinuncia i PUA ideali e le proprie radici e alla propria storia
Ma come una ricchezza e soprattutto come unica grande risorsa che ci permetterà di respingere l'attacco
A tutto il sindacato confederale che a tutto il sindacato confederale viene portato mai da più parti della nostra società
Pensiamo davvero che in questo contesto così complesso e difficile la CGIL possa da sola darà i lavoratori e pensionati quelle risposte che attendono fosse da troppo tempo
Pensiamo davvero che oggi il movimento sindacale possa presentarsi nei luoghi di lavoro diviso incapace di fare una sintesi unitaria
Chi oggi nonostante per anni lo abbiamo richiesto
Banalizza i risultati importanti in termini di proposte contenuti nel documento unitario per quanto riguarda la democrazia la rappresentanza e rappresentatività
E anche gli aspetti che riguardano il nuovo modello contrattuale
Come un cedimento alle posizioni della CISL e della UIL o peggio ancora delle controparti
O non ha letto il documento oppure avo tenta a volte in modo strumentale di affermare una propria identità
Che però si ma il concilia con la gravità della situazione e che non ha nulla a che vedere con la democrazia il pluralismo cui questa organizzazione non ha mai rinunciato e mai che rinuncerà
Quello che è intollerabile è che cc ci si ricordi poco che democrazia significa anche decisioni e a dispetto delle decisioni anche se queste possono non piacere
Personalmente non posso che ringraziare Guglielmo e la Segreteria tutta
Per aver saputo resistere alle tentazioni e dalle sollecitazioni che da più parti sono venuti prima e dopo il congresso che volevano una CGIL disponibile ad avviare un confronto sugli assetti contrattuali senza condizioni
E proprio grazie a questa tenuta noi oggi possiamo presentare sul tavolo del confronto una proposta forte d'attacco e non di difesa e soprattutto una proposta unitaria che per alcuni versi è andata ben al di là delle previsioni
Per questo
Colgo con estremo favore pur nelle differenziazioni espresse con chiarezza
Da
Bonanni le sue affermazioni sulla tenuta unitaria e sull'assenza di alternative a questo consesso da conquistare giorno per giorno
Pena la sconfitta del sindacato del movimento dei lavoratori
Questi
Come la contrarietà e l'insofferenza nel merito dei provvedimenti del Governo
Contrarietà insofferenza che dobbiamo contrastare non con un ideologico o no ma sapendo di avere argomenti che dimostrano la loro insufficienza inutilità strumentalità e soprattutto pericolosità
Così come per respingere l'attacco al pubblico impiego che nasconde rifatte quello per Pretato ai danni dei servizi pubblici dell'Uefa
A tutto ciò che è pubblico sono problemi per i quali c'è bisogno di un sindacato unito e soprattutto di una civiltà CGIL unità che sappia parlare alla gente che sappia coinvolgere l'avvocato che pensionati che sappia ritornare nei posti di lavoro non solo per parlare delle grandi
A volte percepite come distanti questioni nazionali ma anche della condizione quotidiana dei lavoratori dei pensionati nei posti di lavoro
Delle donne degli immigrati dei giovani
Utilizzando al meglio le nostre strutture che devono rappresentare queste diversità e queste ricchezze
Sgombrato il campo da gelosie tra strutture
Tra categorie servizi da inefficienze vecchie e nuove e soprattutto da distingui
E sottolineature legittime ed auspicabili nelle sedi istituzionali
Di confronto e discussione
Ma che non possono farci presentare ai lavoratori e pensionati divisi ed incapaci di proporsi composizioni chiare aperti ma univoche così come per la CGIL ha fatto anche in momenti difficile drammatici la sua storia
Uno scatto d'orgoglio da parte di tutti che faccia prevalere l'interesse di l'avvocato che penso in atti
Ma di fatto di tutti i cittadini rispetto all'affermazione di una pluralità di idee di confronto delle posizioni è fine a se stessa che devono rimanere una nostra ricchezza risorsa
Ma sempre e comunque nel rispetto delle decisioni non commettiamo gli errori fatti da tutta la sinistra in questi anni che stiamo pagando ancora in questo momento
Per questo rivolgo l'appello a chi dal protocollo sul welfare a oggi affrontando secondo me ogni questione posta in discussione come se fossimo nella discussione congressuale
Senza preoccuparsi minimamente di che cosa sta succedendo intorno a noi di profondere tutti gli sforzi per annichilire e rafforzare le nostre proposte anche sul modello contrattuale
Nelle lungo e difficile percorso che ancora ci rimane e chi ha bisogno dell'impegno di tutti in primo luogo può più di chi esprime sensibilità e preoccupazioni che oggi possano dei assai diverse da quelle della maggioranza grazie
Grazie
L'accordo con quanto è necessario
Segretario generale dell'Abruzzo
Sì per quale compagno Morselli
Care compagne cari compagni vorrei fare alcune considerazioni
Sulla sulle relazioni svolte
Al compagno Epifani e dalla compagna Cantone le considerazioni che voglio svolgere
Partono raccontandole partendo certamente dall'esperienza Abruzzese
Noi abbiamo una andamento occupazionali in Abruzzo che vede una crescita
Di quattromila a detti occupati per cinquecento duemila persone e una diminuzione dell'occupazione femminile
Per circa quattro mila persone
Ma il dato più rilevante che abbiamo è che è l'amore c'è una modifica profonda della struttura occupazionale Abruzzese
Oggi in Abruzzo del due mila sette il dato dell'industria è di centosessantuno mila a detti con una crescita di dodici mila occupati
E una crescita e una diminuzione di circa undici mila lavoratori
Nel settore del terziario questo chiaramente contrasta con le analisi che spesso voi Pacciani CGIL perché chiaramente facciamo analisi di carattere nazionale
Credo che questi fatti siano di grande rilievo e di grande importanza per noi e che dobbiamo approfondire ed analizzare
Abbiamo punte di industrializzazione in Abruzzo pari a trentadue cinque per cento gli occupati dell'industria e a dire Durante la Provincia di Chieti un tasso di industrializzazione occupati all'industria pari al trentasette virgola cinque
Tutto questo io sono convinto che di peso da molti fattori sicuramente dipeso dal fatto che
In Abruzzo ci sono state lotte continue e ci sono ancora oggi lotte
A difesa di ogni azienda eccezione e c'è stato comunque una intensa politica industriale
Questo però oggi non ci mette al riparo dalla situazione economica e appunto dobbiamo seguitare a intervenire buoni politiche industriali
Come abbiamo fatto con il Governo Prodi non vorrei che il Governo Berlusconi il primo atto che facessimo e
Che facesse noi
In qualche modo a contentissimo è quello di modificare ritornare indietro sull'interesse sulla politica industriale
Quindi noi abbiamo avuto questi incremento molto forte in quote di occupazione nell'industria
è cresciuto l'occupazione in particolare tra i giovani ci sono molti giovani nelle fabbriche meno donne come dicevo perché è diminuita l'occupazione femminile
Certo il salario il salario è basso certo il lavoro e precario abbiamo fatto molti accordi ove comunque questo è stato parzialmente recuperato anche migliorativi rispetta alcuni contratti nazionali
Ma il punto più adesso mi interessa considerare la questione del crollo dell'occupazione nella pubblica amministrazione per nel terziario
Voglio dirvi inoltre che questo crollo di undici mila occupati nel terziario nella pubblica amministrazione
Abbiamo vede il commercio propriamente detto in una situazione stazionaria quindi
Non è in quel settore che diminuisce l'occupazione
Noi abbiamo quindi un problema che va affrontato con grande Energia perché noi ci troviamo in una situazione che pur in presenza appunto di una crescita industriale
Abbiamo mantenuto una situazione in Abruzzo di crescita economica complessiva stagnante
Sicuramente questa questo crollo del settore diciamo del terziario dalla pubblica amministrazione dipende dalle grandi riorganizzazioni che ci sono state e che ci sono in Italia una per tutti la questione dell'Alitalia che ancora ci coinvolge
Ma sono cento che c'è nostro specifico
Il nostro specifico si chiama riforma fiscale federale dello Stato noi siamo una piccola regione
Questa riforma oggi in atto che non è la peggiore perché sappiamo cosa ci può aspettare ha già prodotto per la nostra Regione questa condizione la no la Regione oggi in questi giorni sta subendo le verifiche del Governo e in queste deleghe del Governo si rischia di avere aumenti delle tasse insopportabili
Noi abbiamo come CGIL CISL UIL detto chiaro e netto che in caso di aumento di tasse ci sarebbe
Lo sciopero generale della CGIL CISL UIL ma quello che gli intenti intendo sottolineare e che stiamo ad un lo smantellamento del settore terziario sicuramente
Questo smantellamento dipendono a bassa qualificazione dell'industria
Sicuramente dipende da altri fattori ma sicuramente questa situazione federale questa concezione che è stata preparata con la riforma del Titolo quinto non permette ad una Regione come l'Abruzzo di andare molto avanti quel la situazione non regge la CGIL deve avere chiaro e netto questa
Questa visione delle cose anche perché
La lega Nord Berlusconi chiaramente ci diranno successivamente quali sono le loro proposte
Per noi già reggere una situazione di politica di politica federale tonde diciamo in forma solidaristica è impossibile inoltre voglio dire che questa riforma del Titolo quinto
Quindi ha portato una fortissima disuguaglianza di fatto l'articolo tre della Costituzione non è più rispettato perché noi abbiamo ormai ma interi settori sociali senza nessuna risorsa abbiamo in tali settori di incentivo che non possono essere dati incentivi
Cioè sostanzialmente una rottura il welfare locale in Abruzzo non è praticato siamo agli interni e anche quando si parla di sanità noi oggi stiamo diciamo al servizio minimo sanitario diversamente non ci sarebbero risorse per nessuno
Quindi noi dobbiamo riprendere il principio uguaglianza verificare se dentro la riforma è attesa del Titolo quinto è insito il principio di uguaglianza di unità nazionale diversamente noi avremo problemi molto seri
Noi non ci possiamo permettere e questo credo che se la mia più grande preoccupazione la scissione i traguardi parquet salario
Oggi il pericolo più grave che io vedo in queste trattative che sono avviate è proprio questa scissione si rischia di diventare troppo sala realisti si rischia di diventare troppo Saad Hariri istituto modello Segretario generale della UIL invece il voler fare un punto cardine fondamentale perché il welfare locale permetterete permette di recuperare di conoscere il disagio il bisogno il diritto dei cittadini noi invece stiamo separando le economico dal sociale credo che il problema più grande che noi abbiamo nella contrattazione di secondo le Bellotti e che sia il costrutto orata ormai una contrattazione di secondo livello che vede prevalentemente se non unicamente discussioni intorno al salario sia esso di produttività di qualità di redditività
Il disagio il sociale non diede contrattato il disagio non viene considerato non siamo in qualche modo all'altezza come è ovvio la stesso lo stesso Abruzzo non è all'altezza
Noi dobbiamo recuperare questo K perché stanno avvenendo processi di grande rilievo voglio soltanto illustrarvi quello più evidenti
In questi giorni la FIOM e ho fatto un'indagine di una la più grande fabbrica Abruzzese che poi è una dei più grandi fabbriche
Gli italiani la sapendo che la FIAT c'è stato un inchiesta pubblicata in maniera non corretta dal Manifesto che sostanzialmente ha verificato che
I giovani assunti in maniera massiccia fanno un uso di sostanze stupefacente in maniera
Considerevole noi abbiamo perso la campagna c'è grande difficoltà in fabbrica ma la piombo sta affrontando questo problema
Le i ragazzi i giovani di cui noi parliamo e diciamo spesso oggi hanno queste questa situazione solo persone scisse
Sono persone che vanno a lavorare e considerano il tempo di lavoro una vera e propria parentesi spesso ci interroghiamo di quale rapporto avere con questi giovani
Siamo rimasti impressionati da questa crisi sociale che essi riversa poi nella fabbrica noi dobbiamo affrontare con chiarezza quindi la questione economica e la questione sociale a partire appunto dai giovani dobbiamo ricomposto guide compagni e compagne una capacità noi di parlare soggetti si ma di parlare anche alle persone la CGIL deve ricostruire
Rapidamente una sua idea complessa e completa di persone
Non basta soltanto la formazione sindacale il territorio vogliamo ricostruire un'idea complessa di persona umana nessun altro è in grado oggi di affrontare questa
Questa di fare questa scelta
Credo che la CGIL ce la possa fare e possa scegliere
Di riconsiderare la persona nella sua complessità
Diversamente compagna avremo di fronte a noi sempre persone scisse e
De Poli e con paura
Quindi io credo che la CGIL intorno al suo Progetto attorno ai suoi valori di appartenenza debba fare un ampio progetto di
Riconsiderazione di parole chiavi quale una partecipazione la democrazia la conoscenza la militanza dell'uguaglianza intorno a queste parole ricostruito le persone per ricostruire la forza del movimento operaio e dell'organizzazione come la CGIL vi ringrazio
Grazie la parola
Grazie finito Morselli Segretario generale a fine dicembre si prepara cala
Cari compagni care compagne
L'intesa unitaria sulle Linee per la riforma del modello contrattuale
La democrazia e la rappresentanza che i lavoratori e lavoratrici stanno discutendo nelle assemblee
è un ulteriore atto concreto dopo l'accordo sul welfare e la piattaforma sul fisco
Che costruisce una condizioni unitaria utile all'estensione della contrattazione al rafforzamento dei suoi risultati qualitativi a partire dal salario
I risultati ottenuti dalla nostra categoria che ha rinnovato nuove contratti in poco più di cinque mesi prendono le mosse dal valore dell'unità
Unità che vive anche nel momento in cui la categoria
Sta chiedendo i lavoratori del settore dell'albume della plastica di sostenere le richieste per il rinnovo del contratto con quasi trenta ore di sciopero
E con soddisfazione che voglio comunicare quei lavoratori che proprio qualche minuto prima che prendessi la parola
La Federazione ha chiamato per riaprire il confronto modificando le sue posizioni speriamo
Che questi può sopportare ad un risultato positivo per il rinnovo contrattuale
La politica unitaria sia permesso di arrivare
Alla recente sottoscrizione di due importanti regolamenti sulle regole democratiche per la partecipazione dei lavoratori alla costruzione delle piattaforme dall'approvazione certificata dei risultati
Ed anche un Regolamento per le elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie
La nostra recente Conferenza di organizzazione si è conclusa unanimemente valutando positivamente questi risultati
Gli effetti pratici conseguenti ci consentono di lavorare ad un progetto di reinsediamento aziendale e territoriali
Siamo già in pratica dentro ai contenuti dell'intesa unitaria confederale
Confesso
Che è la notizia della crisi per fortuna già superata
Al tavolo per l'avvio del confronto sulla riforma della pubblica amministrazione ho avuto una reazione di incomprensioni interrogativa in parte anche di rabbia per due motivi
Il primo è relativo al fatto che si rischia di dare un'immagine che non corrisponde alla realtà
Ma sappiamo quanto la comunicazione sia importante nella costruzione delle opinioni delle persone e cioè
Che esista anche per la CGIL un territorio quello del lavoro pubblico dove i temi della flessibilità della produttività non abbiano lo stesso peso e lo stesso valore che hanno del privato
Il secondo invece
Il rischio di offrire il pretesto per una lesione alla ricostruita unità sindacale che non do mai per scontata perché è un processo in continuo divenire
Dove per ultimo le tappe del welfare prima il fisco puoi e il documento sui contratti e la democrazia hanno segnato positivamente questo percorso
Bene
Affatto Guglielmo a riconfermare che la scelta del lavoro unitario è è resta la scelta della CGIL sia per l'oggi che per il futuro un futuro nel quale proprio sul terreno della contrattazione dovremo impegnarci in termini di innovazione di estensione
Oltre che di riforma quelle innovazione quella capacità
Di studio di ricerca
Che rivendichiamo giustamente per il Paese per le politiche industriali che lo facciano crescere vale anche per noi vale anche per il sindacato per le sue politiche per le sue est tra questi e contrattuali infatti per me la contrattazione di qualità resta il terreno prioritario per il sindacato che vuole migliorare le condizioni dei lavoratori
Tutta la contrattazione una contrattazione che mantiene una sua caratteristica fondamentale di universalità
Dei suoi strumenti e nel suo diritto all'esigibilità una contrattazione che sa ricercare un equilibrio tra i diversi livelli
Quello nazionale quello decentrato e che in un Paese come il nostro vede ancora nel contratto nazionale lo strumento principale della promozione dei diritti e della difesa degli interessi generali dei lavoratori
Ma un equilibrio tra i livelli e necessario
Dicevo
E queste che video per me significa anche far tesoro nei contratti nazionali degli avanzamenti ottenuti a livello aziendale voglio fare degli esempi concreti
Il fondo pensione di settore per la previdenza integrativa quello chimico quello pionieristico dove il punto di vista si è affermato a livello di settore perché qualche anno prima era stato avviato in Montedison
Il fondo sanitario integrativo si realizza nel contratto nazionale dopo che oltre il venticinque per cento dei lavoratori
Del settore chimico e farmaceutico se ne era già adottato con accordi aziendali
Ho quindi nella migliore tradizione sindacale il contratto nazionale ha saputo estendere ciò che a livello
Delle aziende che ne avevano le condizioni si erano determinati appunto degli avanzamenti
Il valore del contratto nazionale
Vive e si rafforza se è capace di innovarsi se unitamente agli aspetti più consolidati riesce ad introdurre delle novità dell'innovazione appunto
Oggi
Il punto più delicate sul salario che deve aumentare
Il punto politico e come farlo e come farlo con urgenza
Nessuno di noi pensa che ciò si posta realizzare puntando solo sullo strumento nazionale
E se siamo seri con noi stessi tutti avvertiamo l'esigenza di misurarsi con delle dimensioni qualitative mai affrontate prima
Almeno dal punto di vista proprio della loro
Dimensioni la crescita la qualità la produttività assieme i diritti che segnano la condizione del lavoro sono argomenti di una più generale strategia contrattuale
Che sono di interesse anche dei lavoratori ed a maggior ragione del sindacato sono temi che dobbiamo affrontare a testa alta
è per me è l'unico modo per assegnarne la qualità
Quando arriveranno le soluzioni ordineremo le soluzioni noi non possiamo essere visti come i freni attori
Noi abbiamo invece una capacità insita nella nostra punto capacità contrattuale di indicare le strade da seguire dobbiamo farlo con più convinzione
Solo appunto convinto che possiamo farcela se liberiamo le nostre
Migliori qualità di saper guardare al merito per avere la ragionevole convinzione della ricerca del miglior compromesso
Ad esempio potremmo da questa sede impegnarci politicamente a non lasciare nessuna azienda senza piattaforma per ottenere un contratto aziendale
Noi come efficiente unitamente alle altre sigle confederali a questo stiamo lavorando e lo stiamo facendo guardando alle esperienze europee per la caratteristica multinazionale delle aziende di questo settore
Dall'estensione della contrattazione di secondo livello al suo miglioramento qualitativo la strada immediatamente successiva è quella della costruzione degli accorpamenti contrattuali
Che pongono la questione della sfera di applicazione per ricomprendere almeno parte delle attività che purtroppo progressivamente sono state esternalizzate
Il messaggio degli accorpamenti non può essere solo per esigenze di riduzione già per sei importante perché costruisce efficienza
Ma insieme
Deve anche essere uno scommessa con le controparti per poterne allargare l'influenza
Noi
Lavoreremo all'accorpamento dei contratti dell'elettrico di tutta la filiera dell'elettrico del gas acqua delle energie del patron del petrolio accompagnandolo con una caratterizzazione
Dei comparti perché i lavoratori non devono perdere si nell'indistinto il mestiere
Deve essere ancora visibile
Chi farà questo lavoro chi implementerà chi correggerà queste linee di lavoro con quali risorse con quali rapporti tra le categorie
Con la Confederazione questi temi sono lo specifico della Conferenza di organizzazione
Tra le tante risposte
Io scelgo quella che parla di rinnovamento di apertura i giovani anche per avere un contributo di idee da contaminare con la nostra storia le nostre esperienze molto spesso le nostre vite
Apertura i giovani significa anche immaginare che nella nostra grande CGIL occorre costruire con i dirigenti più anziani i leader di tante ed importanti battaglie per l'affermazione della CGIL
Una nuova per me inedita forma di militanza discreta quella che quella che aiuta e sostiene la foglia li scusi ASM di tanti ragazzi e tante ragazze che con la Cirielli e vogliono fare un percorso di militanza e che sarà anche per loro per sua natura
Di
Anche esperienza di vita
E che dovranno avvenire nella formazione sindacale ed è corretto e giusto l'indicazione di riprendere
La
La la scuola di Ariccia
Ed intento landa Bruno Trentin e qui insieme
La formazione assieme la trincea sono gli strumenti assieme agli strumenti di conoscenza di analisi
E di interpretazione delle situazioni che permetteranno domani a noi di tagliare il traguardo dei sei milioni di iscritti e dopodomani
Di darsi degli altri più importanti traguardi di recita
Della CGIL
Grazie
La parola al compagno cala segretario generale di Palermo si prepara a Porta
Mentre Calasso avvicinare inviterei di nuovo i compagni lungo i corridoi a mettersi a sedere
E quelli in fondo alla sala scegliere
Consiglio perché sta fissando riunioni nel corso di questa Assemblea che esiste e le ho detto che
Elettroniche per comunicarsi rapidamente
Io credo che dobbiamo assumere
Come
Nemico da combattere non solo noi
Ma anche la nostra gente questo Paese
Deve combattere come nemico la paura
E la paura
Una delle condizioni e ci ha fatto essere qui oggi come dire in una situazione molto cambiata in questo terremoto politico che è avvenuto ma paura è nemica del progresso
La paura serve a conservare un elemento di conservatorismo
La paura sta per meandro il tessuto danni socio economico e la politica di questo Paese
Però essendo
Un elemento come dire il razionale radicale come tutte le condizioni che vengono dalla pancia e non dall'intelligenza dal cervello
Ovviamente esperimento garanzia razzismo individualismo chiusura culturale sociale nella Regione nel territorio nel condominio
Ovviamente determina una condizione di mancanza di del
Di dinamicità economica e sociale
E per combattere la paura
è necessario però capire quali sono le ragioni profonde perché non si può su questo ritenere soltanto di dovere schernire che ha paura
E le ragioni che verrà fonda sono la competizione globale il declino ambientale le guerre la diminuzione delle tutele sociali e previdenziali la perdita di potere d'acquisto la precarietà la violenza e la criminalità
Che oggi sono diventate condizioni che determinano una un indebolimento belle per la nostra gente della delle persone che noi vogliamo rappresentare
E assieme a questo bisogna dire la verità c'è anche un'involuzione
Di quelli di quei modelli sociali quelli conosciuti
Quelli che determinano la condizione della struttura sociale e che fino ad oggi ci hanno dato regole ci hanno dato idee ci hanno dato
Come dire il modello da seguire i partiti
La famiglia la Chiesa e persino del sindacato anche noi stessi
Siamo stati un modello di quella struttura sociale che oggi è in una condizione di involuzione e non dà più un elemento di certezza
Allora su questo bisogna ragionare
Non bisogna avere un atteggiamento di sufficienza
E soprattutto però bisogna ragionarci nord evitando modelli vetusti
Guardando con la testa all'indietro a cosa che non esistono più perché oggi non esistono più quelle condizioni sociali
Ma bisogna ragionarci per raccogliere il progresso e codificare uno ovviamente in un sistema di regole e di diritti condivisi
E non aiuta
La delegittimazione fine a se stessa di queste strutture sociali la delegittimazione della politica dei partiti del sindacato quello che sta avvenendo in questi mesi
Non aiuta riformarle ma anzi
Lei induce ad essere casta chiudersi in se stesse a determinare una condizione per cui si è straniero
Dalla gente dalla popolazione dei problemi delle persone
Ecco perché e convincente oggi in questa Conferenza di organizzazione l'idea di partire da noi
Dal sindacato dalla CGIL e dalla nostra autoriforma organizzativa politica e contrattuale siamo noi a dover l'esempio del bisogno di un'autoriforma
E la contestualità della Conferenza organizzazione assieme ad un evento che indubbiamente
è una vento storico che riguarda la riforma dalla contrattazione della rappresentanza della democrazia
E cioè il core business dal sindacato
Queste due cose messe insieme sono il primo passo determinante per un processo di autoriforma radicale anche di noi stessi del sindacato della nostro ruolo e dalla nostra presenza
Abbiamo bisogno di un modello sindacale meno rigido
E più aperto alla società
Bisogna sapere capire la complessità è anche saperla rappresentare o meglio bisogna saperla capire perché l'unica maniera per saperla rappresentato
Anche perché
Comunque vada negli anni futuri ci troveremo con schemi economici e sociali che saranno sempre più complesse
Più disgregata in cui inediti in cui la nostra capacità di capire interpretare e rappresentare e governare quei modelli sarà davvero la diversità
Vincente
Ovviamente in un quadro ancora più forte certo di valori di identità di bandiera e che sono il fulcro della nostra storia ma sono anche l'elemento di nostra diversità rispetto agli altri
E ovviamente queste identità devono essere centrate sulla solidarietà e sull'inclusione sociale
La memoria storica in questo percorso è centrale e fondamentale
Ma solo se non diventa uno schema vecchio a cui rivolgersi
Per mancanza di idee nuove o appunto come dicevo all'inizio
Per la paura di affrontare le nuove
Non si tratta di nuovismo ma di capire con una volta la sinistra sapeva fare capire cosa c'è che cambia e di che cosa c'è bisogno nella società
In una società sempre più confusa
Perché questo è quello che succede
Oggi
Alla FIAT di Termini Imerese l'ottanta per cento degli operai votano per le parti Popolo della Libertà
Oggi succede che il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Palermo e si è iscritto alla CGIL oggi succede che i cantieri navali di Palermo
Gruppi di operai vicini a Forza Nuova si iscrivono alla CGIL
Questo non per
Teorizzare qualcosa ma per dire che c'è una grande confusione sotto il cielo che va compresa capita interpretata e governare
Non si tratta quindi di RAP di rappresentare fotografando
Ma di capire rappresentare rafforza
Do le nostre identità è come le nostre identità possano essere trasferiti anche i nostri iscritti e alla gente che vogliamo rappresentare
Bisogna dire che il percorsi di democrazia e rappresentanza in questo criterio sono fondamentali
Senza quello noi non riusciremo a comunicare con gli altri
Per questo io ritengo senza infingimenti e bisogna dirlo da questo palco l'accordo fatto con CISL e UIL la piattaforma sindacale fatta con CISL e UIL è un evento storico
E una piattaforma storica che ci pone in un'altra dimensione del confronto unitario e di un'altra dimensione del confronto con le nostre controparti
Il modello contrattuale deve aiutare a contrattare come diceva Guglielmo di più è meglio
Per noi che viviamo al futuro il contratto nazionale è fondamentale e non si tocca
Senza quello una parte del Paese non necessariamente geograficamente attenzione non è solo un problema i nord sud
Sarebbe delimitata è destinata a precipitare in condizioni socio economiche disastrose
Oggi al sud senza il contratto nazionale saremmo di fronte e neanche i minimi contrattuali saremmo di fronte al buio totale
Non credo che da questo scenario ci possa essere un'altra parte quindi che si salva
Questo è l'errore al di là dei proclami fatto da destra e sinistra che al sud hanno continuato solo a dare beneficenza e a discuterne come un problema lontana
Quindi bisogna dare ruolo certezza funzionalità e soprattutto potere al contratto nazionale
Un podere che deve essere ovviamente economico ma non solo economico
Quindi bisogna difenderlo ma attenzione perché c'è bisogno di andare oltre oggi la gente ti chiede di più
E allora bisogna dire come stanno le cose
Oggi le gabbie salariali sono in atto sono una realtà
Al sud mediamente i lavoratori prendono il venti per cento in meno
Oggi la diversità delle condizioni di lavoro in molte aziende non soltanto fra il nord sud
E una realtà e dipende dalla condizione economica dalle stesse aziende
Oggi la difficoltà rappresentare sempre più larghe fasce soprattutto medio alte del mondo del lavoro è una realtà
E allora io credo che il contratto nazionale da solo non possa bastare
In quel processo di autoriforma giusta di ripensamento le politiche sindacali che questo sindacato deve fare
C'è bisogno di allargare gli spazi di contrattazione di secondo livello
C'è bisogno di trovare nuove forme contrattuali che ci diano una nuova capacità anche in quei termini creditori economicamente depressa
C'è bisogno quindi di un atto di coraggio intelligente rivolta al fatto che abbiamo bisogno di fare la contrattazione di secondo livello di Roma lì dove non la facciamo senza di quella
Una parte del nostro potere economico e contrattuale sarebbe messo male
Ovviamente
Queste nuova capacità deve passare attraverso un dibattito importante ma deve passare attraverso una riformulazione della nostra organizzazione della CGIL
Sapendo che ci sono tantissime altre questioni che incidono sull'agenda che noi rappresentiamo come la tassazione locale la quei rifiuti condizioni di civiltà ma anche condizioni nuove condizioni economiche allora ci sono tre cose su cui bisogna agire
La prima è la cittadinanza e il riconoscimento dell'RSU dentro la CGIL
Oggi non c'è e cittadinanza dell'RSU che sono uno strumento di grande democrazia dentro la nostra organizzazione
Seconda questione bisogna dare spazio ad una nuova confederali tal vocale
Perché noi abbiamo a bando di dignità risorse e soprattutto
Trasferendo capacità contrattuale questo da parte della Confederazione ma anche da parte delle categorie che devono redistribuire il sì sul territorio
Terzo ci vuole una scelta energetica energiche di semplificare la burocrazia sindacale dobbiamo fare una scelta importante
Di spostare risorse umane e finanziarie nei confronti delle province
Non possiamo continuare a pensare di potere moltiplicare i nostri livelli di burocrazia e che questo non ha
Non incide sulla nostra capacità di rappresentanza e di azione sindacale
Quindi Toti adesso no può
Sì ho finito
Tocca adesso a noi ovviamente tutto questo e in un quadro fosco
Con un Governo che è quello che e non c'è bisogno che ce lo diciamo
Tra l'altro noi in Sicilia
Sei sul piano nazionale c'è stato un terremoto noi abbiamo avuto un'eruzione lavica
Che ha coperto qualunque possibilità di sperare in un rinnovamento dalla politica
Con un Presidente alla Regione ma che non sarà Cuffaro e non porterà i cannoli uomo molto intelligente ma anche ex galeotto
Uomo uscito anche dalle patrie galere
E allora
Ritorno al punto iniziale il problema è la paura noi non possiamo avere paura e non possiamo permetterci di avere paura esattamente come
Anche nelle nostre povere zone
Hanno fatto i più di quaranta sindacalisti uccisi dalla mafia gli ordini di legge di giustizia
Che li hanno perso la vita e non hanno avuto paura di condizioni avverse
Così come loro dal loro esempio anche la CGIL io credo
Debba appunto fare un salto oltre la paura eh viaggiare navigare in mare aperto
Bene grazie della parola dal compagno porta Segretario generale della funzione pubblica si prepara la compagna la Monica
Svolgiamo questa nostra conferenza all'indomani di elezioni e di un risultato di queste elezioni che non erano preventivati nel momento in cui abbiamo deciso di fare questa conferenza nelle elezioni né tanto meno il risultato
Penso che abbiano avuto ragione i compagni del gruppo dirigente nazionale a decidere di riconfermare questa Conferenza per stare in campo parlare ed ascoltare le persone che rappresentiamo
Per questi stessi motivi
Penso che sarebbe sbagliato ora non trarre spunto di riflessione di iniziativa di ricerca da questo risultato elettorale
La CGIL non ha partecipato alle elezioni dunque non ha vinto né perso ma sarebbe un errore straordinario non cogliere il mutamento sociale probabilmente ancora non definito in corso che il vuoto prepotentemente segnalate
Un'analisi anche superficiale dei flussi e delle loro motivazioni mostra una società segmentata vorrei dire ai limiti della Corporate tipizzazione nella quale
L'individuo
Ha perso la sua unicità di persona cittadino portatore di diritti ed è ridotto al rango di consumatore responsabile attraversato da anzi rabbie e paura
Un insieme di solitudini sociali che la rappresentanza del lavoro non riesce più ad unificare
Mi chiedo cosa abbia già a che fare un lavoratore dipendente che vive con due o più redditi
Nel proprio nucleo familiare un po'xenofobo e vagamente razzista con un lavoratore dipendente monoreddito che vive nel meridione nel nostro Paese con la famiglia che spesso
è una plurifamiliari che comprende al suo interno la famiglia di origine quella che si è formata cos'hanno in Comune queste due figure
Negli anni settanta
Il lavoratore era protagonista il posto di lavoro e mi componeva se spesso con la complessità della cittadinanza
Partecipando alle lotte per la casa la salute il diritto allo studio e aveva persino la capacità di solidarizzare come non ricordare le grandi manifestazioni di questi anni allo sviluppo del Mezzogiorno
Ecco io credo che le nuove ingiustizie le diseguaglianze e la precarietà marginalità sociale il riscatto da questa condizione non passi più solo ed esclusivamente per il lavoro
Epifani se ha più volte ricordato e detto che oggi per la prima volta dal dopoguerra il lavoro non garantisce più stabilmente le persone dall'esser fuori dalla soglia di povertà
Abbiamo bisogno di dare risposte hai tanti e diversi soggetti sociali attraversati dalla precarietà dalle diseguaglianze dall'ingiustizia ai giovani ai precari I Pensionati al lavoro impoverito
C'è dunque bisogno di grandi reti di protezione pubbliche nazionali di una politica per la casa per la salute
Per l'assistenza agli anziani ai non autosufficienti di rendere esigibile davvero il diritto allo studio e l'accesso appunto al diritto alla salute attraverso politiche attive di sostegno alle pari opportunità
Ma ci vuole un progetto di politiche pubbliche per poterlo fare e ci vuole un pubblico che funzioni esteso efficiente non diseguale
Per questo noi non abbiamo dichiarato la nostra disponibilità abbiamo rivendicato la riorganizzazione del lavoro pubblico
Quel che ho trovato ridicolo della polemica sui fannulloni
E francamente sorprendente dei risultati del sondaggio di Mannheimer di due anni fa sul fatto che il settanta per cento degli italiani considerava giusto licenziare chi non lavora
Non era il settanta per cento quel che ho trovato strada che vi fosse un trenta per cento che tutto sommato considerava non giusto licenziato
Sembra insomma a me dire una banalità il fatto che chi non lavora debba essere allontanato al proprio posto di lavoro questo vale per un impiego pubblico così come
Per la redazione di un giornale perché prima di tutto fa un danno a chi lavora
Ma cosa c'entra questo con la privatizzazione delle reti pubbliche delle quali ho parlato prima cosa c'entra questo con l'idea di rendere gli enti previdenziali delle quali una volta i lavoratori e i loro rappresentanti erano addirittura amministratori oggi delle S.p.A.
Cosa c'entra con l'idea di privatizzare la sanità o addirittura le cancellerie di un tribunale
E mi spiace francamente mi spiace che a queste suggestioni presti ascolto anche qualcuno tra di loro
Sentire anche qua dentro nella CGIL che bene privatizzare o leggere che è bene privatizzare perché così si risparmia
Inefficienza
E costi
Richiama
Vi prego vi prego richiama e segnala prima di tutto uno straordinario problema di competenza e di conoscenza di ciò che si parla
è sufficiente lo consiglio a chi non l'abbia ancora fatto leggere in proposito i documenti non della funzione pubblica ma le relazioni della Corte dei Conti su bilancio dello Stato che ha più volte stigmatizzato la privatizzazione resta del dazio né di settore dello Stato immotivata che ha prodotto inefficienza
Perimetrazione malavitosa e soprattutto aumento dei costi per i cittadini
Per fare la riorganizzazione bisogna però
Evitare false partenze
La richiesta un'Italia che oggi CGIL CISL e UIL invieranno al ministro Brunetta con la quale si chiede la partecipazione delle categorie al negoziato con la quale si rivendica un vero negoziato con la quale si sottolinea l'assoluta impossibilità
Di privilegiare l'utilizzo della legge sul materie che riguardano il rapporto di lavoro rispetto alla
Supremazia del contratto su questa materia e la presa di posizione che sindacati di categoria della UIL hanno reso pubblica nei confronti del loro segretario generale
Per lo svolgimento di quella trattativa delle loro modalità la dice lunga su quanto sia stato fondata la nostra posizione
Noi avevamo ragione e il loro apporto torto inteso come Confederazioni di CISL ed ha e di cui
Voglio tranquillizzare i compagni che sono preoccupati per la rottura unitaria
Sono quindici anni che nel lavoro pubblico non ci sono rotture unitaria di categoria e non vi saranno nemmeno questa volta noi abbiamo fatto accordi e tenuto il filo di un rapporto unitario in base al quale abbiamo impedito forse tre blocchi la penetrazione la legge trenta nei nostri contratti quando in questa organizzazione non si riusciva nemmeno a prendere un caffè con l'accesso e con la quinta altroché rapporto unitario francamente non crediamo di dover da questo punto di vista accettare consigli o lezioni da nessuno ma essere uniti non implicano un fissare con chiarezza limiti non valicabile quando sono in discussione
Valori e prospettive di successo o di insuccesso
Del negoziato
Per riorganizzare bisogna dunque negoziare e l'altro ieri non era chiara nella sede del negoziato
Né il contenuto del negoziato negasse invero fosse possibile negoziare un qualcosa o si fosse semplicemente come ha scritto Michele nel suo comunicato nella opportunità di indici attivare una lo sa trattativa telematica nella quale il sindacato una volta che aveva ricevuto le slide come partecipando a un corso di formazione doveva per iscritto inviare le proprie osservazioni ed aspettare poi
La saggezza del ministro che avrebbe deciso in autonomia quale di queste osservazioni accogliere quale invece marginalizzare
Ora
Chiarire la posizione
Del della CGIL su chi che cosa e con quale metodo si intende il nei negoziare aiuterà il lavoro da fare
Di tutti non solo di noi e dei nemici di CISL ed UIL della categoria che ringrazio e che non hanno mai avuto problemi al nostro al loro interno e con noi
Bisogna stare attenti a leggere bene le dinamiche nella loro delle altre organizzazioni
Trovo un po'curioso e francamente dovuto ad una stampa
Come si può dire lievemente orientata in senso non del tutto positivo nei nostri confronti
Che non ci si affanni spesso
In un curioso il nostro teatrino a discutere delle vostre divisioni e delle nostre differenze spesso più apparente che di sostanza e che si sia passato sotto silenzio non solo l'evidente
Differenza di opinioni per così dire tra la CISL e UIL del pubblico impiego e le loro considerazioni
Ma il fatto che la FIM abbia recentemente in un proprio comitato esecutivo votato contro la decisione di sottoscrivere l'accordo sull'uso ordinario che ha portato poi al decreto di cui abbiamo parlato perché di queste cose è stato difficile trovare traccia sui giornali e perché noi facciamo finta che queste cose non avvengano francamente mi riesce difficile capitolo
Ma per tornare al Noe al lavoro da fare
La contrattazione deve venire prima della legge se vogliamo la politica fuori dalle amministrazioni come ha detto ieri Guglielmo e dei servizi e se non vogliamo aggiungo io almeno per rispetto alla memoria buttare nel secchio il lavoro di dieci anni di Massimo D'Antona
E se vogliamo
Che se vogliamo che venga salvaguardato
Il ruolo della rappresentanza sociale bisogna francamente compagne e compagni
Essere un po'miopi ed anche un bel po'smemorati per non riconoscere un tentativo che solo qualche anno fa abbiamo già subito e sconfitto e cioè quello di affermare il dominio della legge sui contratti
Lo che portò all'accordo separato nei lavoratori metalmeccanici nel tentativo di ridurre i contratti di lavoro come semplice dei settori di leggi stabiliti sul principio del dominio di una maggioranza
Il contrario che ciò di anni che ci di ciò che anni digitale di civiltà giuridica hanno affermato sul terreno del lavoro e cioè i contratti Fissero condizioni di miglior favore rispetto alla legge e non certo esattamente il suo contrario
Come si fa a non vedere che in questo modo la politica si candida a svolgere anche il ruolo proprio della rappresentanza sociali a portarci via il lavoro e la capacità di rappresentare le persone che per l'appunto guardano a noi e che da noi che aspettano risposta
E in questo modo torniamo a noi al tema dalla Conferenza
C'è bisogno di affrontare una complessità sociale come quello che ho provato con qualche rozzezza per ragioni di tempo fin qui a descrivere
Bisogna farlo aggiornando l'analisi imparare un nuovo modo di discutere tra noi
Superando appartenenze precostituite senza crearne di nuova
Ad ogni occasione di discussione di divisione sul terreno delle idee e se possibile senza renderci protagonisti di ridicoli Pietrini a vantaggio di una stampa che più attenta a questi aspetti che alla sostanza della nostra discussione
Per la quale ogni volta non è importante ciò che diciamo ma se ciò che diciamo ci fa vedere più prossimi a qualcuno qualcun altro all'interno dalla nostra organizzazione
Vorrei lo dico per me poter tranquillamente votare insieme a compagni o compagne che normalmente sono intese passatemi l'uso di queste categorie nella destra o nella sinistra della nostra organizzazione in ragione di ciò che discutiamo
Rimanendo tra hanno inteso che non per questo motivo ciascuno di noi debba sentirsi associato a questa o a quella vecchia un nuova corrente
Vorrei chiedere alla Conferenza
Potremmo seriamente in coscienza dire che noi siamo stati all'altezza dalla scommessa fatta al congresso di Rimini abbiamo cioè davvero creato un sindacato nel quale c'è un'unica maggioranza qua abbiamo fatto finta
Non abbiamo fatto esattamente abbiamo
Continuata comportarci esattamente chi più chi meno come prima di quella grande decisione
Io penso che questo e quello che sia avvenuto ora noi ci troviamo all'alba di un importante appuntamento
Carla ieri ci ha salutato colgo qui l'occasione per ringraziarla
Per il lavoro prezioso che ha fatto per in ultimo per la pazienza con la quale ha ascoltato il punto di vista di tutti anche quando queste rappresentato parlo San sempre per me in maniera un po'vivace
Voglio qui salutare gli altri compagni della segreteria nazionale Achille Passoni e Paolo Nerozzi che tanto lavorato insieme con voi e Betty leone che ha lasciato la direzione del sindacato dei pensionati
Questi avvicendamenti che sono fisiologia della nostra organizzazione apra una stagione di rinnovamento per il gruppo dirigente
Mi piacerebbe molto poter discutere del rinnovamento del gruppo dirigente nazionale della CGIL potente orientare le nostre scrivente in base a questo impegno e cioè se c'è un impegno no a rinnovare le nostre politiche se il nuovo gruppo dirigente si candidò no a cambiare le nostre politiche il loro modo di discuterne soprattutto e di mettere insieme i punti di vista condivisi
Per questo è anche importante aprirsi ai giovani e per questo abbiamo molto insistito lungo tutta la Conferenza sulla questione di introdurre una cosiddetta quota verde nei nostri organismi riconosco il carattere
Burocraticamente forza ante di una scelta come questa
Tuttavia lo considero un effetto collaterale un prezzo da pagare per un'esigenza che considero insormontabile
Se non lo faremo la deve ricreazione
Se non faremo tutto quello che ho provato a dire fin qui la divaricazione tra la rappresentanza sociale e la rappresentanza politica che vero c'è sempre stata non solo quattordici anni fa ma persino negli anni Sessanta quando operai
Votava iscritti anche la nostra organizzazione votarlo tranquillamente per la democrazia cristiana di umor
Ma è vero che oggi
Il rapporto tra politica e di rappresentanza sociale è cambiato la politica ha rotto il patto di Yalta per cui la politica si occupava solo di politiche la rappresentanza solo di rappresentanza sociale ho terminato
E
Si candida per l'appunto ad occupare il nostro spazio se questo noi non lo comprendiamo essendo ragioniamo sulla necessità di rappresentare la complessità noi avremo la possibilità che questa distanza rapidamente sia Turci e che si ponga fine a questa divaricazione ma non nel senso da noi auspica
Nel senso che gli iscritti alla CGIL saranno un po'più simili ai partiti per i quali votano oppure semplicemente smetteranno di essere iscritti alla CGIL o magari voteranno in alcune occasioni peraltro organizzazioni che non sono
La CGIL io non so voi
In questo clima di conformismo culturale e politico che ci domina dalla quale sembra affermarsi la mancanza di qualsiasi
Differenza su ciò che è oggettivamente giusto da fare penso ancora che questo Paese si possa e si debba cambiare
Ma per cambiare questo Paese lo dobbiamo anche cambiare un po'noi stessi cambiare la CGIL altrimenti un giorno ci svegli eri mo'probabilmente intenti tra un accordo in deroga ad un altro ad occuparci magari di fatti che riguardano altri sindacati
E allora succederà c'è un fenomeno ancora marginale che giustamente per la sua marginalità salito agli onori delle cronache come quelle nella quale
Una storica far riga dell'organizzazione dei chimici l'UGL ha avuto la maggioranza dei consensi invece che essere un fatto strano che non abbiamo però ancora indagato diventerà una normalità
La parola la montagna la moneta Segretario generale della Calabria
Si prepari accompagniamo Raimi mentre la montagna
Bella si prepara ricordo a tutti che alla fine dei lavori della mattinata
Terremo una commemorazione del compagno Bruno Trentin nel corso della quale
Prenderà la parola anche il segretario generale Guglielmo Epifani vera
Care compagne e cari compagni
Condivido totalmente le relazioni di Epifani e poi quella di Carla
E mi limiterò ad alcune osservazioni sulle questioni più generali
Provando a leggerle da un punto di vista e da un territorio particolare ma forse non tanto come quello della Calabria
La discussione questa nostra discussione della conferenza d'organizzazione
Anche loggiato come abbiamo detto una fase con voi una fase politica convulsa e difficile e poi l'esito della consultazione con il terremoto politico di cui sappiamo ed una crisi sociale
Di valori e anche culturale che ha caratteristiche inedite e pone domande e problemi su cui io credo noi dovremmo esplorare di indagare ancora a lungo
Ed a fondo credo appunto per parecchio tempo
Sono in atto quello cessi che certe o vengono da lontano
Il liquido così affondano le loro radici nell'evoluzione spesso nell'involuzione contraddittoria di quest'ultima fase della storia italiana degli ultimi quindici anni
Ma sono processi che hanno avuto in tempi a noi più vicini
Accelerazioni e complicazioni che per tanta parte non erano neanche prevedibili
Alludo per una parte all'impoverimento ed alla perdita di ruolo del lavoro che certo riguarda tutto il Paese
E per l'altra ai fenomeni di degrado di regressione della cittadinanza
Di vera e propria crisi della democrazia che tocca solo alcune aree del Paese che del Mezzogiorno in particolare ma che ritengo e di tale profondità e gravità
Da condizionare non solo quelle aree ma di fornire uno dei paradigmi su cui si costruiscono in tutto il Paese nel nord del Paese
Orientamenti sinceramente hanno
Sovrastrutture ideologiche Walter che tanti luoghi comuni che sono poi quelli che tengono insieme che contribuiscono a tenere insieme gli interessi gli egoismi del blocco sociale oggi in qualche modo dominante
Io credo infatti che la dico così senza
En passant
Io credo infatti che tragedie come quelle di Napoli e della Campania come lei morti della sanità in Calabria le tante morti di ragazzi e ragazze nella sanità calabrese
Una regione in cui territorio è devastato dall'organizzazione mafiosa oggi più potente ricca del mondo e che esprime questa Regione una classe dirigente opaca inquisita spesso compromessa
Sono fatti questi e ne potrei citare tante altre che io credo hanno influito molto sull'orientamento di tutto il Paese non solo sull'espressione del voto
Producendo alcuni effetti di lungo periodo
Ma anche alcune rappresentazioni che appunto nel regge nel
Nella fase più recente hanno determinato anche tanta parte del voto in altre aree del Paese
Tra questi effettiva scomparsa vera della questione meridionale non solo perché inghiottite sovrastata dalla questione settentrionale divenuta via via nel tempo sempre più corposa e consistente
Ma perché in troppe parti dell'opinione del Paese anche in parte il nominato e di questo opinione ma soprattutto nei processi reali dell'economia e delle società
Sta passando e passata e preoccupa questo l'idea che alla fine è meglio che è una parte del Paese questa parte del Paese vissuta solo come un elemento di corruzione come una palla al piede venga ma in fondo abbandonata al suo destino di dipendenza e di marginalità
Forse da questo si comprende anche
Perché cerchio è
Si comprende
Non si può liquidare un problema di queste proporzioni solo ed unicamente con la proposta del ponte sullo Stretto
Nel mentre peraltro anche per
Costruire misure come quelle sull'ICI si Scippa non proprio regioni come la Calabria e la Sicilia di risorse per le opere infrastrutturali
Più importanti urgenti ed
E da finanziare nelle nell'immediato
Ma comunque escono più in generale si nutre l'egoismo e anche il moderno localismo dal nord
E si uccide dal subito anche la speranza la credibilità di una proposta di sviluppo e di riscatto che sia utile
Non solo a quelle terre ma anche all'Italia e dall'Europa e in questo senso anche il riflesso del sud anche il voto del sud si può dire che è stato un voto di paura
Ed anche i blocchi di interesse che governa nucleare trovano oggi forse anche migliori convenienze
Non solo a sedere al tavolo dei vincitori e anche a ricontrattare
Pure nell'ipotesi est del federalismo fiscale con il MOT chiami diciamo così del modello Formigoni
Tuttavia spazi di agibilità di quel modello economico oggi imperante là sotto è fatto di poco lavoro poco lavoro buono pochi direi sì nel lavoro sommerso strutturale in quell'economia differenziali salariali tali che prefigurano nell'aria alta l'esistenza concreta delle gabbie delle gabbie salariali ma tuttavia l'unico modello che c'è e che viene vissuto come credibile un modello alternativo non è stato credibile abbiamo perso la scommessa
Non noi la sinistra di questo Paese a a ha perso la scommessa col Governo dei problemi complessi del Mezzogiorno e non solo per l'esperienza del Governo Prodi
Ma per la quotidiana esperienza
Di bassa qualità dell'amministrazione pubblica dell'amministrazione locale per una cittadinanza che si può dire in tante parti del Paese e lei sa e limitata nei suoi diritti fondamentali
Certo il Mezzogiorno non è tutto devo tutto uguale ed anch'io penso e mi associo alla preoccupazione di coloro che pensano
Che a volte
La sottolineatura di queste questioni la sottolineatura del peso delle mafie
E del suo ruolo di intercettazione controllo della spesa pubblica
Può produrre l'effetto di ritenere inutile ogni politica e di dare spazio alla tesi delle risorse a chi questa spendere e cioè alle regioni del Centro-Nord
Ma siamo di fronte ad un processo lento e silenzioso di quasi secessione
Però approfondirsi di tutti i dati strutturali che vedono la crescita del divario
Col resto del Paese siamo di fronte al rischio di un ulteriore peggiore frattura del Paese e noi non possiamo sottovalutare
Come del resto
Peraltro
Siamo di fronte non alla mafia dell'iconografia classica questo spesso è un errore della pubblicistica della rappresentazione mediatica
Ma ad un fenomeno nuovo in cuor in parte nuovo e importante ad un'economia mafiosa e produce è utile
Nella mia regione ad esempio molto di più del totale del prodotto interno lordo di quella regione e che si espande a macchina a macchia d'olio nel resto del Paese nelle regioni del nord del centro e dell'Europa
Andate e che va dove c'è ricchezza va nell'edilizia come nella resto un'azione di Milano come di Reggio Emilia
E legittimando investendo diventa economia legale capaci di condizionare la politica e la società di orientare le scelte anche nazionali
Di entrare nell'amministrazione e dove si presenta tra l'altro peraltro spesso con il voto delle professioni e quindi di una legalità assoluta non c'è futuro per noi nel sud nel Paese
Se continueranno loro a determinare
Quali
Chi sono le persone che vanno a lavorare se governa nel mercato del lavoro se la debolezza dello Stato consegna loro il controllo totale del territorio
Se come vediamo oggi per le politiche per la sicurezza che appunto sono orientate solo sulla semplificazione l'oltre la volgarizzazione del grande tema
Dell'immigrazione della caccia clandestino che pure è un grande tema che noi dobbiamo affrontare non affronta appunto il nodo della legalità e del problema vero di questo di questo Paese
La crescita economica e la qualità e la pienezza della democrazia nel Mezzogiorno sono appunto io credo
Ancora il problema più grande
E noi facciamo bene ad affrontarlo dal nostro punto di vista politiche che hanno valore nazionale e che provano a tenere insieme da dare senso unitario
Ai nodi che la rappresentanza del lavoro oggi ha di fronte
La proposta di riforma del modello contrattuale con la conferma ed il potenziamento del ruolo del contratto nazionale per noi assolutamente essenziale
E l'estensione e la qualificazione del secondo livello anche territoriale oltre che di settore di filiera di Fitto come occasione anche per cogliere le specificità dell'organizzazione produttiva e del lavoro e per aderire pienamente a tutte le pieghe di una condizione del lavoro complessa
In un quadro di unità sindacale e io ritengo e l'acquisizione più positiva e importante di questa fase ma anche di spinta all'affermazione di compiuta democrazia sindacale
E di regole della rappresentanza
Che saltino il modello sindacale italiano e lo riposiziona e non è la nuova realtà dei lavori frammentati discontinui dispersi nelle micro unità produttive di cui è composto soprattutto il Mezzogiorno non è restando fermi che si può avanzare
Il cambiamento ha bisogno di determinazione di coraggio
E noi realizzeremo l'obiettivo del nostro decentramento e del rafforzamento della nostra rappresentanza se proveremo a contrattare più e meglio laddove il lavoro Vibe che sopporta di saggio e spesso solitudine
Se il lavoro sapremo provare a cercarlo non ad attendere che venga da noi come diceva Carla
Se faremo della scelta del territorio non solo la strategia organizzativa ma la cifra di una nuova confederali TA
Che assume fino in fondo il rischio di mettere in gioco vecchie certezze
Vecchi linguaggi vecchi schemi dell'agire sindacale mutuati da una realtà protetti produttiva che oggi non c'è più ma che in molte aree del sud per la verità non c'è mai stata
Il territorio è il luogo e comunità sta diventando più che nel passato anche fonte di identità e di stili di vita
è una delle cause della democrazia debole della mia regione l'essiccamento progressivo dei luoghi collettivi di partecipazione
La scomparsa delle vecchie forme di aggregazione e la difficoltà di costruire tessuto associativo e protagonismo locale
Il territorio anche reti clientelari e nota Bilato
E politica del voto di scambio in tutto questo noi siamo un tessuto vitale
La Confapi la confederali TA e proposta di modelli relazionali nella società e dell'assunzione del lavoratore come centro dell'azione da incontrare i sindacati sono nella scuola sottodimensionata infelice del sud
E poi da promuovere e tutelare con tutti i nuovi strumenti già nella ricerca del lavoro vero noi troppo tempo distintivo chiuso voglio dire per ultimo salto tutto quello che avevo scritto mi scuso per aver superato i tempi voglio dire per l'ultimo che noi dobbiamo nell'operazione di ringiovanimento di rinnovamento che dobbiamo perseguire superare lo stacco tra il dire al fare saper garantirà la nostra organizzazione grande capacità discussione e di approfondimento interno ma poi grande possibilità e capacità di giocare all'esterno fino in fondo la nostra identità la nostra unità interni al nostro progetto politico organizzativo
Grazie vera la parola compagna vorrei il Segretario generale la Filcams prepara Camusso
Anche noi
Come tutti gli altri abbiamo condotto il dibattito sulla conferenza d'organizzazione
Del mezzo di una serie di avvenimenti appuntamenti molto rilevanti
Dare lezione politica l'intesa unitaria sul modello contrattuale democrazia
E rappresentanza che ci hanno obbligato affrontarli in tempo reale una parte importante dalla nostra organizzazione e questo è un fatto positivo
Mentre i temi propri della Conferenza in parte ne hanno sofferto
E questo potuti Varone
Mi auguro che la Conferenza nazionale possa colmare la lacuna ed arrivare comunque a determinazioni e sette cogenti da parte mia cercherò di dare un contributo in questa direzione
Io non voglio analizzare lo scenario politico mi interessa di più parlare di altre questioni
Ritengo però che per noi la considerazione politica più gravida di conseguenze rispetto al risultato elettorale sia quella che vede questo Governo con un Governo solido
Che durerà a lungo e che venga generale colleghi come nel passato scontri frontali con il sindacato producendo attraverso questa via di sul rafforzamento
E perciò penso che dobbiamo uniformare a questa considerazione i nostri comportamenti
Anche per noi non ci possono essere scontri frontali
Definitivi o preventivi ma c'è la necessità di dotarsi di strumenti indispensabili
Per condurre una battaglia di lungo periodo consolidando di volta in volta risultati necessariamente parziali
Per ora vediamo così già due di strumenti
La piattaforma unitaria definita Milano sul solari pensioni preti fisco
E la piattaforma con la quale
Nell'immediato ci si deve misurare con il nuovo Governo
La condizione di sofferenza di molta della nostra gente lo sollecita così come
Reclama che non si facciano passi indietro ma si vada oltre rispetto a abbiamo realizzato in tema di stabilità dell'occupazione
Di lotta al lavoro nero per la sicurezza sul lavoro non ultimo il decreto legislativo la poca emanati
Il secondo strumento di cui disponiamo e l'accordo unitario sul modello contrattuale con il quale dopo la consultazione dovremo misurarci con le controparti imprenditoriale l'esecutivo
Questa intesa non spiegavamo da tempo e la mia categoria ha delle ragioni più di altre per poter dire che il valore più forte delle intese che c'è l'intesa
Mi tiene su cui chiamare al confronto come dicevo le controparti per una categoria che non può fare affidamento solo sui rapporti di forza anche perché alcuni settori rapporti di forza sono oggettivamente prossima allo zero
Disporre di un modello universalmente riconosciuto
Rinnovato come impegno politico e contrattuale ridà quella forza che nel tempo il modello novantatré aveva perso
E questa è una delle ragioni
Non solo
Non la sola certa per la quale in questi ultimi anni predichiamo venti mesi trenta mesi diciotto mesi come il contratto del terziario che comunque ancora
Non vediamo alla fine
Ed è anche un
Per
Una pescavo delle ragioni anche questa non certo l'unica per la quale dopo novantatré abbiamo all'inizio rinnovato speditamente alcuni contratti che danni no ritrovavamo
Conquistare nel confronto negoziale la riforma dei due livelli di contrattazione riconferma dei due livelli di contrattazione in cui vi sia la centralità del contratto nazionale come autorità normativa e il rafforzamento del suo funzione salariale
Attraverso il superamento dell'inflazione programmata all'individuazione
L'indicatore certi dal tasso infatti inflattivo
Come che ricevo certo di recupero del differenziale inflattivo stesso
Il superamento di PVC
E del meccanismo una tanto per un pieno rispetto la decorrenza tutto questo se conquistato
Se conquistato sul ripeto e sottolineo
Ci metterà al riparo almeno per qualche anno da un'offensiva forte che non è tanto come molti pensano
Tesa a cancellare il contratto nazionale di lavoro bensì
Colpire al cuore tout-court la contrattazione collettiva
D'altronde
Cause altro se non questo la teorizzazione dello shopping contrattuale in cui di volta in volta
Sono loro a scegliere come quando e a che livello vanno realizzati contratti
La stessa Confcommercio si mette su questa strada quando in questo negoziato che non si riesce a chiudere pretenderebbe diciamo così di rafforzare il contratto nazionale
Chiedendo ICI norme imperative nazionali sui temi della gestione degli orari e dei riposi svuotando in questo modo il secondo livello di contrattazione
E che
Evidentemente a nel suo cuore questo tema può degli orari e la sua distribuzione per poi magari nel futuro prossimo chiederci di potenziare il secondo livello di contrattazione magari svuotando attraverso questa strada il contratto nazionale di lavoro
Per noi e questa l'importanza di aver raggiunto l'intesa sul modello contrattuale come d'altra parte è tutt'altro che secondario ma invece un vero valore aggiunto l'intero su democrazia e rappresentanza
Questa sì da condividere la pare con le altre categorie e che ci consentirà di lavorare nella direzione di una grande campagna direzione rielezione dell'RC un realizzando per questa via un processo di rinnovamento anche a livello di Baldas intaccato
In questi giorni
Riprende alle col fiato per il contratto del terziario
Io ringrazio
Guglielmo Epifani per aver
Mandato un messaggio forte da questa conferenza la Confcommercio
Il messaggio che essa non può pretendere
Di avere pari dignità con le altre associazioni imprenditoriali al tavolo confederale della negoziazione sul modello se non chiuda un contratto aperto da troppi o mesi ormai da quasi un biennio
Sui temi della Conferenza risorse farlo solamente su tre questioni
Le altre stanno del documento conclusivo della nostra Conferenza e sugli emendamenti che proporremmo al documento finale
La prima questione riguarda
La riaffermazione del carattere confederale della CGIL anche attraverso una sua rivisitazioni
E questo non come una mera declamazione politica ma come prassi costante da dire e sindacale
Di ciò la mia categoria una piccola confederazione ne ha estremamente bisogno
Per motivarlo uso come paradigma la contrattazione di sito che in verità stante la proposta fatta dalla CGIL in questa conferenza e che viene indicata come opportunità della contrattazione di secondo livello anche nell'intesa unitaria sul modello contrattuale
Vedete
Noi
La contrattazione di sito non poca sperimentiamo anche se l'Inter il molto diffusi
Mi centri commerciali negli outlet mettendo assieme al secondo livello rispetto al
Uno rivendicazioni comuni trasversali lavoratori che hanno contratti applicati differenti
Commercio vigilanza privata ristorazione collettiva imprese di pulizia
Realizzando un grado di conoscenza e di solidarietà importante fra i lavoratori con differenti condizioni di lavoro
Per noi è facile
Perché son tutti i contratti di cui noi ci occupiamo
Più difficile quando si tratta di contratti la cui titolarità in capo
E dovrà continuare ad esserlo a categorie differenti
Mi riferisco a strutture complesse come le scuole gli ospedali ministeri
Gli aeroporti le stazioni fabbrica complesse
Qui le questioni trasversali qual è la sicurezza sul lavoro i diritti sindacali individuali i servizi il tema sempre presente per noi almeno
Dell'occupazione devono produrre piattaforme di secondo livello specifiche con il coinvolgimento diretto delle categorie interessate e la direzione politica della vertenza da parte della Confederazione alla quale le categorie cedono temporaneamente pezzi di titolarità negoziale mettendosi in gioco
Invitando così come spesso accade che la risoluzione del problema di alcuni si risolva quindi veramente sulle spalle di altri
Okay
I problemi presenti non vengono mai risolte queste
L'altra nostra forti ipocrisie
Deve essere chiaro per dirla tutta
Che non è possibile ad esempio portare avanti la battaglia contro lavoro nero grigio negli appalti o al ricorso al massimo ribasso se questo problema viene appaltato
Ai soli lavoratori degli appalti e i suoi sindacati perché nonostante la generosità di questi lavoratori da soli essi non ce la faranno mai
L'assunzione in solido del problema da parte dei lavoratori dell'impresa appaltante ed i loro sindacati con la direzione politica dalla Confederazione deve diventare prassi nel futuro
Così pure quando a livello territoriale delle Camere al lavoro
è necessario affrontare le tematiche dei servizi nella città
Il sistema degli orari della città che necessariamente coinvolgono direttamente una pluralità di categorie necessaria che su ciò si costruiscono e piattaforma vera e propria per il confronto con l'autorità pubbliche preposte con la partecipazione diretta delle categorie interessate e ciò nella costruzione della piattaforma nello sviluppo del negoziato della prova finale
In questo caso il sito sono i confini geografici della casa dal lavoro
Se lo facciamo così continueremo a fare pregevoli convegni sulla disabilità delle città e sulla necessità che il Sindaco coordina il sistema dell'orario di servizio pregevole alle volte di alto profilo ma inutilmente ripetitivo
La seconda questione riguarda uno dei servizi ai lavoratori per noi molto importante le vertenze individuali i servizi ad esse connesse
Ripetiamo noi non abbiamo nulla contro le vere sinergie di questi servizi detto le gambe al lavoro diciamo con chiarezza però
Che per noi
Le vertenze individuali sono un feedback importante rispetto la negoziazione collettiva
E rappresentano un canale importante per l'organizzazione di nove in prese oltre ad essere organizzazione tout-court
Se le sinergie rispetto a queste esigenze bene
Altrimenti per noi rappresenterebbero un danno su cui dovremmo riflettere
L'altra questione ho terminato l'altra questione che mi sta a cuore riguarda rinnovamento
è mia opinione che Rinnovamento passa necessariamente certa dal darsi regole che abbandoni in questa direzione ma soprattutto mettete in campo ho tutte le potenzialità giovani che abbiamo lo strumento privilegiato e la formazione a tutti i livelli e in particolare dei giovani dirigenti sindacali
Come categorie stiamo operando in questa direzione in modo consistente ma occorrono anche risorse altrettanto consistenti
Il riparto delle risorse rispetto i servizi erogati a tutti i livelli deve tener conto della realtà strutturali molto differenti settori produttivi a cui noi ci rivolgiamo e che fanno la differenza
Sistemi uguali applicati su potenzialità differenti
Non fanno equità Ballard la disuguaglianza
La parola compagna Camusso segretaria generale la CGIL Lombardia si prepara il compagno Chiriaco
Buongiorno a tutti e tutti
Da giorni mi interrogo
Sul che cosa stai
Fastidio profondo li sopportabilità che mi deriva dalla lettura dei provvedimenti del Governo
Quelle loro idee
Che portano a quelle scelte
A mio avviso inconciliabili con i miei e con i nostri valori
E penso
Che anche il più ancor più che il reato di clandestinità
Di per sé orrido sbagliato ed ingiusto ciò che colpisce sia l'idea
Che è un popolo può essere indicato come cacciabile
Sia l'idea che sia perseguibile in quanto popolo simbolo delle paura di nominativi
Ma alla fine anche di quel vicolo cieco
Che porta a dire ciò che considero indicibile
Ovvero che ci sono altri esseri o mani
Delle persone
E non interessa qui ricostruire qual è la loro nazionalità che sono eliminabili
E mi torna purtroppo a conferma di quel fastidio
Che tra le tante cose ascoltate e lette in questo periodo pochi hanno detto con nettezza pochi sono andati al cuore del problema
Lo hanno fatto sottoforma di appello solo gli Ascona enti della comunità ebraica e diceva il pastore tedesco e quando vennero a prendere me
Non era rimasto nessuno che potesse difendermi
E qui la deriva
Che certo può anche far dire che c'è il reato di clandestinità perché prima
Sia minato alla base l'idea di uguaglianza del rispetto dell'altro o dell'altra da sé
Della dignità delle persone
Quando in realtà non si parla più di diritti ma si lascia la carità l'opera di ricucitura
Ma queste cose le difficoltà che anche tra di noi ci sono a parlarne stanno nel sapere
Che delle affermazioni teoricamente semplici
Non suscitano nessun entusiasmo neanche tra coloro che ogni giorno rappresentiamo ed incontriamo
Che il noi e loro
In tutte le sue sfaccettature anche tra di noi nei territori ma anche nei luoghi di lavoro
Che le stratificazioni che si sono costruite sono molte
Anche tra chi ha finalmente raggiunto la cittadinanza e chi invece ancora arranca della rivendicazione dei permessi di soggiorno
Tra chi ha i figli nati qua che saranno alla seconda generazione dei cittadini italiani emigrati
E chi invece insegue ogni giorno ricongiungimento familiare
Tra coloro che vedono nella destra
Penso alle tante donne in fuga dal fondamentalismo religioso dal Patriarcato una sponda di libertà e che vede invece nella sinistra i balbettii del multiculturalismo
E penso a tutto e questo contraddizioni e vedo in un Governo che produce solo provvedimenti che dividono
I proprietari dagli affittuari le donne dagli uomini i turni normali visti da i turnisti la grande impresa da quella piccola il pubblico dal privato
E qui io ritrovo la nostra necessità di fare davvero la discussione su qual è lo scopo di un sindacato confederale
Di misurarci con il problema di ricomporre l'identità multiple
Sapendo
Che l'idea di ritrovare un'identità unica come ci dice Amartya Sen e foriera di violenza
Ma che invece abbiamo il problema di ricomporre queste identità nella dimensione di una persona in capo alla quale in quanto tale in quanto persona fanno capo i diritti
Ed è per queste condivido ciò che diceva Carla ieri che io vedo che avevamo fatto bene
A trovare nelle due parole chiave di incrociate della nostra conferenza d'organizzazione il centro
Conferita e territorio e mi parrebbe un delitto
Come in qualche modo si sta facendo smarrire non indistinto generico tutta la nostra discussione in cui l'emergenza del quotidiano hanno sempre e comunque il sopravvento
Perché è indubbio che il voto di aprile ci consegna una grande dualità tra l'essere iscritti ai sindacati confederali e come si esprime il voto è altrettanto evidente che l'identità ormai si sono formate sono varie
Così come noi dovremmo riprendere a ragionare sul fatto che l'identità di lavoratore ancor di più se un lavoratore pubblico ancor di più io sono lavoratori al povero oppure di contenuto nelle categorie deboli non trova riconoscimento sociale non viene spesa come identità disse
Ma questo non ci deve portare a pensare come la tutela individuale non possa essere considerata un servizio in sé
Ma deve essere invece all'origine diciotto e nove poi riportiamo a contrattazione collettiva
E non dovrebbe quindi farci pensare a un rapporto tra i servizi e l'organizzazione contrattuale diverso da quella che stiamo praticando
Perché se noi continuiamo ad agire come se la discriminazione non avesse parta della contrattazione
Allora io credo che noi non coniughiamo ciò che ci è stato detto dalla consultazione sul welfare le ipotesi sindacali che abbiamo visto ha trovato nel giudizio dei lavoratori e dei pensionati
Ma contemporaneamente l'allarme sociale e la ricerca di sicurezza
Si perde consumando della cronaca una e l'abbattimento derivante dal terremoto elettorale quella necessità di ritrovare le parole giuste che stanno della qualità della contrattazione
Io penso esplicitamente credo che vada detto che trovo netto il legame tra la consultazione dell'autunno e la condizione di lavoro
Le scelte che non abbiamo fatto nella Conferenza l'unità sindacale e la piattaforma unitaria sul modello contrattuale perché è lì che io trovo che si possa ricollocare
Una risposta alle domande di sicurezza che ci sono nel Paese
Che non vengano tradotte dell'ordine pubblico
Sapendo che i luoghi di lavoro la scuola in parte la sanità sono oggi gli unici luoghi d'integrazione del nostro Paese
E per questo parla innanzitutto a noi al sindacato confederale tutto ciò ci parla di come si risponde ai bisogni a partire da quelli del reddito per ricomporre ricomporre unificare i diritti
Sapendo lo diceva ieri il segretario nella relazione che sulle grandi reti che si gioca in confronto politico con la destra
E allora io so anche che nel lavoro nei servizi pubblici sul welfare vi è la sfida vera dell'integrazione del mondo futuro
Ma anche
Quelle condizioni di riscatto per i lavoratori e pensionati che vogliamo rappresentare e che si sentono ricacciato indietro se non tra gli ultimi quanto meno tra i penultimi
E vedo qui la ragione coerente del dire che il contratto nazionale di lavoro e lo strumento di tutela universale e l'idea che dà del Paese e della contrattazione
Ma anche della necessità che noi abbiamo
Del secondo livello del sito della filiera nel settore dello stesso territorio di ricomporre la contrattazione sulle condizioni di lavoro
E non possiamo pensare che la contrattazione sulle condizioni di lavoro sia solo oggetto delle categorie forti perché in quelle più deboli che noi abbiamo bisogno di ricostruire regola il potere
Senza le regole quelle categorie quelle lavoratrici a quei lavoratori saranno prigionieri dell'idea che i loro rapporti di forza passeranno sempre e solo per le questioni individuali
Ma anche perché noi abbiamo bisogno di riproporre l'idea che le regole condivise sono l'unica forza che possiamo avere contro progressivo imbarbarimento
E quindi alla contrattazione la chiave per trovare per ragionare di nuovo di condizione di lavoro ma insieme alle condizioni di lavoro come si ricongiunge al territorio
Ma anche come rappresentiamo le pluralità e da questo punto di vista anche il nostro linguaggio probabilmente deve misurarsi con questioni diverso
Come si fa a dire che vogliamo contrattare di formazione professionale di quadra menti professionali di percorsi di carriera
Se non ci poniamo il problema del tempo e di come esso viene vissuto
Cosa vuol dire per una donna stare a part-time e pensare alla all'orario completo
Ma che cosa vuol dire rispetto ai suoi percorsi di carriera sapere che le sue assenza di fronte alla maternità saranno un blocco che non verrà mai sormontato che cosa vuol dire per un migrante leggere la sua disponibilità agli Stra dinari ai turni a prolungare le giornate di lavoro se non vediamo contemporaneamente alle necessità di riscatto sociale le necessità del ritorno ma ancora rispetta i giovani ne parliamo solo come la necessità
Di includere lì o ragioniamo anche su quali sono i loro progetti di studio di qualità della vita e del rapporto che ciò accolte in poi con il lavoro
La risposta che c'abbiamo da Confindustria è evidente
L'idea che a Confindustria non è checché ne dica il merito le competenze la professionalità e la qualità l'idea di Confindustria è l'idea che il lavoro debba invadere tutto il tempo e in questo modo moltiplicare discriminazioni e le contraddizioni
Basta la contrattazione per dire che possiamo risolvere i problemi che abbiamo
Sicuramente no ma è indubbio che a partire da qua che portiamo portare con noi qualità diverse della distribuzione innanzitutto della nostra organizzazione
Quando diciamo territorio confederali età vuol dire sapere che nel territorio non possiamo avere solo il sindacato dei pensionati e servizi ma dobbiamo porci il problema di come stanno le categorie
E quindi vuol dire come noi li distribuiamo le nostre risorse ma vuole anche dire come noi sprechiamo questo organizzazione
è indubbio che questa organizzazione da molto di più ad ognuno di noi di quanto non riusciamo a dare a lei ma ciò non toglie
Che questa soddisfazione non possa diventare di rimanere comunque e contro ogni ostacolo
Bisogna avere coscienza del limite bisogna scegliere di passare la mano bisogna scegliere di guardare al dopo
Perché sono queste le scelte che possono risponda alle fine capaci sfide che abbiamo davanti certo difficili
Ma io devo dire non mi ritrovo in questo clima che vede tutto al negativo
Io penso che ci sia per la CGIL una straordinaria stagione di opportunità come tutte le stagioni che hanno grandi cambiamenti ti permettono di misurarsi con le fatiche di questo cambiamento ma anche con la polizia
Con la possibilità bisogna pure per noi qui vado a concludere di rispondere meglio rappresentare
E qui democrazia e rappresentanza dalla piattaforma unitaria sono per noi un risultato straordinario
E volevo concludere tornando alla mia regione i lombardi abbiam fatto uno straordinario lavoro abbiamo avuto una conferenza con risultati importanti
Che pensiamo contribuiscano a questa Conferenza ma che hanno anche innestato un processo di rinnovamento cento c'è qualche resistenza
Poche non ostative ma sappiamo che se ne parla troppo fuori di noi fuori dalla Lombardia aleggiano preoccupazioni domande
Vorrei tranquillizzare tutti la conclusione della nostra Conferenza le proposte che abbiamo messo in campo dicono che si può fare che non occorre tormentare assi
Che l'assunzione di responsabilità e per il gruppo dirigente della Lombardia del nostro stare della CGIL e per la CGIL
Grazie Sottana prima di dare la parola compagno affiliato
Che concluderà gli interventi
Comunico che i lavori riprenderanno alle ore quindici e quindici e i primi sei interni interventi previsti sono Hassan Bembo udienze donate individui Anna Giacobbe solari gli anni Rinaldi
Saluto perché sono presenti e parteciperanno
Ai lavori di al ricordo di Bruno Trentin
Chi dall'intervento del segretario generale Guglielmo Epifani la famiglia di Bruno la sua compagna di vita Marcel Padovani
Infallibile Giorgio e Antonella
Che invito a prendere posto alla Presidenza
Nella conferenza
Compagno Franco
Crea ovviamente si prepari
Delusione rabbia amarezza
Sensazioni che hanno attraversato le donne ed uomini della CGIL dopo risultato elettorale
Oggi occorre superare quest'aria di rassegnazione con
Che come tutti voi sapete e la madre di tutte le sconfitte
Ed ora che siamo appena all'inizio dell'era del danno sociale ed economico cosa facciamo noi sindacalisti della CGIL
Quale nuova organizzazione citiamo per non farci portare nel deserto o chiuderci del forte
Allora perché care delegate e cari delegati non reagire perché nascondersi negli errori della politica perché noi ribellarsi
La nostra condizione di sindacalisti è basata sulla dialettica il dubbio l'incertezza la speranza
Proviamo allora a fare un Bilancio indicare una via di fuga a noi e alla politica
Partiamo dagli ideali e dei valori fondanti se vogliamo che le future generazioni possano a cambiare questa società
Difendiamo quei simboli che gettano un ponte tra le poche e che collega hanno nel tempo le generazioni
Partendo dal patriottismo costituzionale che non può che essere collocato nella Resistenza e nella guerra di liberazione dal nascita dal nazifascismo
Perché ricordare i nostri valori
La nostra storia perché
Per continuare a credere per combattere la depressione della nostra epoca che ha una causa principale
Non c'è niente si dice proprio niente per cui valga la pena mettersi in gioco impegnarsi
Niente a quanto pare al di là della propria sopravvivenza
I nostri ideali politici si sono esauriti simili a reperti archeologici ritarda un passato presente e di cui però si è persa la memoria
Ci si chiede come fosse quella gente di un'altra epoca
Che piste nel calore delle passioni ci si domanda come abbia potuto essere qualcosa dove oggi non c'è più niente
Ma non è un destino senza uscita
Ritengo che invece di arrestare il progresso della speranza alla nostra epoca deve preparare il terreno per il suo ritorno
E nel frattempo ha vinto la destra questa destra e tutti si domandano come ha votato l'operaio nessuno chiede come ha votato il commerciante l'imprenditore il professionista il prete il contadino l'ultras ne ho dedotto
Si ha la sensazione sgradevole che la colpa della sconfitta sia del mitico Cipputi
E non delle aggregazioni sbagliate o della ricerca esasperata il cambiamento dell'integralismo che alla fine dall'elettorato sono state viste come fotocopia dell'originale e quindi senza valore
La sconfitta è dovuta non dallo sfondamento dalla teste la densità restringimento dell'aria di consenso del centro sinistra
Il centrosinistra si espiantato dal suo un mostro sociale che il mondo del lavoro e nel frattempo la destra si è insediata in una società
La destra ha vinto
Non indicando un'alternanza di governo ma progettando un'idea di società
Basata sull'arricchimento personale l'individualismo esasperato liberato da qualsiasi vincolo il tutto degno di un Paese malato pericoloso agli che evita diffuse garantita in tutti gli strati della popolazione
Non c'è da al meravigliarsi se il Governo cercherà di far passare un modello che cede per i fatti del capitale contornato di tradizione etica reazione puntando sullo sfruttamento del lavoro come è stato di natura
E per far questo cercheranno di cambiare questa società
Margaret Thatcher affermava che se la società non esiste
Esistono solo gli individui la le organizzazioni sociali e sindacati sono un non senso
Vecchi scheletri di un'altra epoca da far vedere al museo
Quanto è accaduto in Italia in Francia in Inghilterra una logica spiegazione
Quanti partiti si distaccano dalla loro base perdendo in pari tempo l'autonomia culturale e ideale questa condizione di subalternità ha difficoltà nel comunicare e la politica sia ammalati autismo
Le grandi narrazioni scompaiono emerge l'egoismo mercantile dell'individuo spezzato dalla cultura del fare il terreno diventa fertile per l'uomo della provvidenza
E la malattia delle vocazioni italiano ROPPA come causa prioritaria l'emarginazione dell'autonomia politica del mondo del lavoro
Il declino industriale produttivo il mercato hanno ridimensionato alla forza sociale che ha costruito in Europa la democrazia
Anche quando parliamo di diritti contrattuali
Contro la precarizzazione la flessibilità selvaggia l'orario senza regole la sicurezza sul lavoro tutto si lega con la identificazione nel lavoro del proprio ruolo sociale
E quindi fondamentale che il mondo del lavoro si senta fortemente rappresentato
Di fronte alla grande trasformazione del lavoro alla mondializzazione dei capitali di merci e di uomini la rappresentanza politica rimasta agnostica
Ha perso il riferimento alla trasformazione della tipologia del lavoro
Si è dimenticata di tutti coloro che non lavorano più nella fabbrica fordista ma in settori diffusi quali l'agricoltura l'edilizia il commercio il pubblico impiego il settanta per cento de la forza lavoro
E si continua a pensare che il lavoro sia una parzialità e la politica la generalità si privilegia la ricerca della causa mai la cultura degli effetti
Oggi all'operaio al giovane precarizzato al disoccupato al pensionato la vita appare diversa sull'ipotetico altrove una fuga costanti verso il nulla
Ma questo vuoto qui in questo vuoto c'è la CGIL
In questo vuoto opera il movimento sindacale
Il sindacalismo confederale italiano la CGIL e diverso dal sindacato corporativo di mestiere
Il sindacalismo confederale un soggetto autonomo e politico
Sì propendo si propone come soggetto promotore di interessi collettivi dai salari sanità previdenza diritti della persona e del lavoro ed tutto ciò comporta a mio avviso
Non l'annullamento della politica se per politica si intende la capacità di dare risposta alle domande le società
Bensì un surplus di politica
Ossia
Una maggiore sofisticazione delle operazioni di temi sociali delle strategie di riforme trasformazione in società complessa
Un ponte per raggiungere i diritti delle persone i diritti dei cittadini i diritti dei lavoratori questo ponte è il movimento sindacale la CGIL
Che senso imporre strategie di linee politiche rappresenta questa centralità centralità e il contrario di parzialità
Parzialità nella quale ci vogliono bene delegare tutti coloro che vede nella CGIL il pelo pre presidio della democrazia della rappresentanza
Democrazia che nel passato si chiamava etica della responsabilità
A proposito di etica sensi indagato dove sapere un'anima e una coscienza con la quale rivolgersi alla società questa non potrà mai a mio avviso essere nel buonismo
Nella compassione buonismo che mi ha colto di sorpresa nella relazione light e so sul libro L'altra Casta il sindacato
Casta chi a tutte le delegate e delegati la CGIL licenziati perché scritti al sindacato
Cassetti
I nostri sindacalisti che vivono sotto scorta perché hanno denunciato calpesta i diritti dei lavoratori
Casta chi a chi opera come del Mezzogiorno dove la illegalità è garantita e la legalità e abbandonata da istituzione in prese
Eppure c'è chi ci vuole moderni consociati
O meglio come propone la Confindustria modernizzare l'obsoleta relazioni industriali alleggerire le parti economiche normativo del contratto cancellare le sanzioni contro le imprese per le morti sul lavoro applicare la Pepsi sì chiusi
O più furbescamente come è stato risposto
Alle nostre del giuste posizioni rappresentate da Guglielmo Epifani quando si dice non siamo offesi da accettare tutte le condizioni presenti né di di equità di riforma della contrattazione non possiamo accettare la logica della indicizzazione dei salari
La Presidente della Confindustria deve sapere
Che queste uno dei punti più qualificanti delle nostre proposte solo nel contratto nazionale di lavoro questa operazione può essere fatta in quanto la produttività aziendale e ovviamente un'altra cosa
E qui c'è la nostra piattaforma unitaria
Che tutti dobbiamo difendere con la nostra inflessibile moderazione
Non per principio
Ma in quanto ci sono elementi importanti e positive valutare nel merito
La centralità del contratto nazionale del lavoro e il suo ruolo unico fondante e insostituibile
La contrattazione aziendale diffuse quali da
Il coinvolgimento di tutte le associazioni patronati il superamento definitivo di inflazione programmata la valorizzazione del salario che letteralmente significa aumentarlo e non solo a recuperarlo
Sarà una trattativa difficilissima e non sarebbe comprensibile né giustificabile una divisione al nostro interno dalla capirebbe il Paese non lo capirebbe i lavoratori il nostro unico riferimento
Concludo dato il tempo
Di tutto questo avrà una giusta risposta se la sceglie se la CGIL sceglierà in modo definitivo e irreversibile in questa Conferenza abitazione quale dovrà essere il suo punto riferimento e la CGIL deve scegliere che questo sia il delegato
Cominciamo a scegliere a rovesciare la piramide diamo la possibilità a chi ci rappresenta nei posti di lavoro si svolge a pieno titolo a funzioni sindacalista anche perché il nostro futuro e lì
Ricordo concludendo
Che una democrazia può essere efficace sei richiede che i cittadini si sentano legati tra di loro da una cultura politica vitale che ha bisogno di associazioni scuole pubbliche biblioteche volontariato sindacato
Oggi è necessario inserire una tosse salutare di relativismo intellettuale per tornare a quelle lotte civili che hanno così modificato la Società italiana dipende dei diritti dei cittadini i diritti calpestati
Diritti calpestati sono la violenza sulle donne e dove la violenza dovrà passaporto diritti calpestati sono quelli ottenuti da razzismo da xenofobia
Diritti calpestati sono i morti sul lavoro diritti calpestati
Sono accolte la caccia diverso all'immigrato la libertà di espressione all'autodeterminazione della donna al divorzio la legge sull'aborto al relativismo e laicità dello Stato
Questi quattro principi fondamentali per qualsiasi Paese civile sintomatico definiti dalla Chiesa secolari quattro cavalieri della poca disse non potranno mai essere cancellati ecco perché la CGIL è un soggetto politico
Perché siamo lavoratori impatto di cane campi negli uffici nel sindacato balli per i cittadini in questa società
Grazie a Franco
Passo
La presidenza e la parola
Al compagno
Carlo Ghezzi Presidente della Fondazione Vittorio
Bruno Trentin ci ha lasciato il ventidue tre agosto dello scorso anno
Un anno prima era stato vittima di un incidente mentre pedalava su una pista ciclabile disegnata per le montagne dolomitiche della sua amata San Candido in Val Pusteria
Dove era uso trascorrere i suoi periodi di riposo ed effettuare numerosi arrampicati
Nato in Francia mentre la sua famiglia era esule per sfuggire al fascismo
Partigiano nelle formazioni di Giustizia e Libertà
Laureato l'Università di Padova
Dirigente dell'Ufficio studi della CGIL accanto a Di Vittorio dal quarantanove
Vice segretario confederale dal cinquantotto
Segretario Busia della FIOM
Dal mille novecentosessantadue
Nella segreteria confederale
Dal settantasette
Segretario generale della nostra organizzazione dal mille novecentottantotto
Iscritto al pc alla fine degli anni Quaranta
Giovane deputato al Parlamento italiano nel sessantatré
Poi parlamentare europeo eletto nelle liste del DS nel mille novecentonovantanove
Con Luigi è scomparsa una delle personalità più rilevanti del sindacalismo confederale ed è la sinistra italiana ed europea
Voglio ringraziare
Anche a nome vostro Marcel Padovani
Antonella e Giorgio
I figli di Bruno
Ringraziarvi di essere qui con noi e a loro ci stringiamo con grande affetto
La Conferenza erogazione della CGIL
Intende onorare la sua memoria
Discutendo in questa sede così autorevole la proposta già contenuta nel documento preparatorio dei nostri lavori e riproposta ieri da Carla Cantone della sua relazione introduttiva
Di intitolare a Bruno Trentin
L'Istituto di ricerche e di formazione della CGIL che nascerà dall'unificazione dell'IRES e dell'Istat
Colgo l'occasione che mi è offerta
Per informarvi che la Fondazione Di Vittorio d'intesa con la segreteria della CGIL ha costituito sin dall'autunno scorso no un gruppo di lavoro permanente con l'obiettivo di promuovere lo studio l'approfondimento la riproposizione
Della figura umana e politica
Ed è l'opera di Bruno Trentin
E si è data l'obiettivo di avviare la raccolta dei numerosissimi materiali relazioni scritti libri documenti filmati fotografie
Appunti che Bruno ci ha lasciato
Dobbiamo riorganizzare un enorme mole di documentazione chi ha bisogno di essere raccolte catalogate messe in ordine al fine di riordinare le adeguatamente conservarle
E metterle rapidamente a disposizione degli studiosi e di tutti coloro che sono interessati ad approfondire a quanto Bruno ha fatto
Colgo anche l'occasione di oggi
Per lanciare un nuovo appello
A quelle persone a quei militanti acqua le strutture sindacali
Che siano in possesso di iscritti di filmati di fotografie di materiali che riguardano Bruno perché possano farcene avere copia alla Fondazione Di Vittorio
Il gruppo di lavoro che abbiamo costituito che è coordinato dei Giglio Ariemma si riunisce periodicamente e annovera tra i tuoi suoi interlocutori fondamentali
Oltre ovviamente a quali rappresentati dalla Segreteria la CGIL e dalla Segreteria della FIOM
Un ampio gruppo di personalità di associazioni culturali e sociali un nutrito schieramento di organizzazioni sindacali e politiche sia italiane che straniere
Abbiamo dato avvio sempre a cura della Fondazione alla costituzione di un sito
Www Bruno Trentin punto it che ha curato da Bruno Ugolini e che raccoglie notizie su iniziative sui seminari sui convegni sulle pubblicazioni su diversi casi appuntamenti che sono in calendario
Subdolo trentine sulla sua figura
Che pubblica gli atti di convegni che si sono tenuti
Materiali di studi l'elenco dei libri evitati e programmi di lavoro promossi dalle università e dare diverse realtà culturali sindacali sociali e politiche in Italia all'estero
Alcuni proficue appuntamenti di studio sono già stati realizzati voglio citare quello ottenuto a Pistoia a Reggio Calabria a Treviso a Imola a Parigi a Palermo a Reggio Emilia a Firenze
Altre iniziative sono in calendario
Un convegno sulla cultura del la libertà e del lavoro che avrà luogo a Padova il sedici ottobre nell'anniversario
Della conseguimento della laurea in quali prestigioso istituto da parte di Bruno
Un seminario
In una grandi università di una importante città italiana sul tema trentini la formazione i saperi
Un convegno che stiamo preparando a Napoli sul Trentino e lo sviluppo del Mezzogiorno
Infine un convegno di carattere internazionale contanti esponenti e amici di Bruno provenienti dei sindacati e dalle realtà politiche culturali di ogni parte d'Europa che terremo nella primavera prossima sul Trentino all'Europa
Sono stati evitati diversi libri che raccolgono scritti ed elaborazioni permettetemi di segnalarli i due recentemente evitati dei DS
Il primo la libertà il lavoro è un'antologia disagi scelti dei tanti
Libri scritti da Bruno il corso dalla sua vita
è un secondo intitolato dalla guerra partigiana alla CGIL che contiene gli atti del convegno tenutosi a Treviso lo scorso anno e che ha arricchito dal due interviste
Di Bruno
Inedite da raccolta di documenti di fotografie di testimonianza
Una terza pubblicazione curata da Donzelli
Ed è la quale la stampa e la televisione è andato ampia informazione è il diario di guerra redatto da Bruno le quarantatré al suo rientro in Italia prima di entrare nelle brigate di giustizia e libertà quando non avevo ancora diciassette anni
è una testimonianza eccezionale ed è un monito al tempo stesso a chi intende cancellare e mistificare la memoria della Resistenza
La prima copia è stata consegnata con grande gradimento al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Infine
Altre due pubblicazioni sono stati invitati in Spagna dai nostri amici delle Commissioni sopra in realtà la Catalogna
Ci si è andati l'obiettivo di promuovere borse di studio ricerche e di approfondire una serie di aspetti
In particolare
Sulla vita sociale ed economica italiana sul rapporto tra libertà e lavoro affrontati nella ricca elaborazione che Bruno ha prodotto
Possiamo annunciare infine che abbiamo avviato la realizzazione di un film documentario un vedi o sul Trentino che sarà realizzato per il prossimo autunno dal regista Franco Gilardi
Che nel mille novecentottantotto aveva registrato una lunga intervista di Bruno
Avremo perciò a breve a nostra disposizione un altro strumento una produzione importante con promossa dalla Fondazione Davigo film ed all'Archivio audiovisivo del Movimento operaio
Ma lo appuntamento più importante su quale volevo chiudere
Al quale stiamo lavorando insieme alla segreteria CGIL è un grande convegno che terremo in autunno a un anno dalla morte di Bruno dal titolo il sindacato dei diritti a un futuro
è un convegno che potrà farci riflettere discutere
Insieme ad esponenti di altre organizzazioni sindacali insieme intellettuale di diverse discipline su un sindacato di oggi
Proprio a partire dai problemi posti ed al pensiero di Bruno
Tale appuntamento che di ha deciso di convocare a Roma per il ventiquattro ottobre del due mila otto siete invitati solidità di prioritariamente i delegati e il quadro della CGIL
E prenderanno parte a questo appuntamento numerose personalità tra le quali possiamo anticipare sin d'ora che sarà presente il nove prestigioso diciate loro e che il convegno sarà concluso da Guglielmo Epifani
Prima che Guglielmo Segretario generale dalla Confederazione generale italiana del lavoro prenda la parola per ricordarvi Rummo trentino abbia ritenuto far cosa utile anticiparvi qualche immagine
Del film documentario che Franco Giraldi sta preparando
A questo seguirà la lettura di alcuni brani di iscritti e di interventi di Bruno che ci saranno letti da Massimo Wertmüller che ringrazio vivamente per la sua presenza
Credo che nel settantasei la sinistra politica abbia raggiunto il massimo dell'impegno i suoi risultati
Eredità hanno certamente questa straordinaria mobilitazione che c'è stata nel Paese nei luoghi di lavoro nelle fabbriche
Ha capito però
Quale
Testimone veniva passato a lei ha capito su quali contenuti
Si batteva la classe lavoratrice in quegli anni
O ha interpretato soltanto come malcontento da
Utilizzare
Da interpretare
Quelle lotte che dal sessantadue in avanti avevano cambiato il volto del paese io tendo a propendere oggi per la seconda ipotesi
è mancato cioè la capacità delle forze politiche democratiche in Italia di comprendere la portata delle grandi domande di libertà e di diritto e
Nascevano
Dalle lotte dalle lotte sindacali di quegli anni
Non esiste più
L'operaio l'operaia
Alla quale si chiedeva di non pensare
Di eseguire soltanto degli ordini meticolosamente pre ordinarie
A cui si
Toglieva continuamente anche
Quei piccoli accorgimenti che costituirono il suo saper fare dalla sua cultura del lavoro
E poi li si chiede di mettere in campo le sue attitudini nelle sue competenze il suo senso di responsabilità e di collaborazione al
L'attività di produzione collettiva
In questo modo entra in campo non più quella che si chiamava la merce lavoro entra in campo la persona
E quando la ma fu richiamato da Novella nella segreteria della CGIL con formula nel costituire diciamo esclusiva nuove équipe
Il gruppo dirigente confederale
Mia proposero
Quello che fu per me il grande salto sul
Di dirigere la più grande organizzazione del di attribuire la CGIL CISL e la FIOM
E fu lui
Prima ascoltato poi eletto dal congresso della FIOM
Appunto
Mille novecentosessantadue
In tempo per
Per affrontare la più grande battaglia contrattuale
Per i metalmeccanici almeno
Del dopoguerra cioè quella del mille novecentosessantadue sessantatré
Sono
Trentacinque anni
Che vengo qui
Ho fatto di questo posto in qualche modo il
Il mio luogo natale il mio punto di riferimento in un punto di ritorno mi trovo a casa
Anche se
Con in un ambiente con una popolazione che certo mia
Puro profondamente diversa dalla mia
Ma con la quale credo di averne stabilito dei rapporti di dimestichezza in alcuni casi di grande amicizia poi mi ha sempre appassionato molto la questione delle nazionalità
Ed è stato qui io
Qui assente angolo di una parte la mia vita ma insomma ho seguito quasi per vent'anni tutti congressi
Della CGIL della Provincia di Bolzano
Ricordo belle battaglie
Da il diario di guerra
Settembre mille novecentoquarantatré
Ventidue settembre mille novecentoquarantatré
Sono esattamente quattordici giorni che il popolo italiano ha preso conoscenza con una gioia trepidante
Dell'armistizio con le potenze anglosassoni
Gioia Brent presto delusa dall'annuncio
Dell'occupazione integrale dell'Italia Settentrionale da parte delle truppe tedesche
Dall'otto settembre mille novecentoquarantatré
Il nord della penisola vive la più terribile era più penosa delle tragedie
L'otto mio padre era a casa dei suoceri mio fratello a casa di amici io passeggiavo per caso sulla piazza principale di Treviso
Si è radunata una folla confusa
Ed incerta corrono delle voci la pace la pace
Voci
Ma nessuno se ne sa niente
Tutto a un tratto un uomo compare un balcone urla italiani una grande notizia armistizio la guerra del fascismo è finita vendetta contro quelli che dici hanno trascinato
La gente grida di gioia
I soldati si abbracciano si corre per le strade Sica
Io
Tremante tesissimo
Mi precipito attraverso il dedalo delle viuzze sporche della città bassa i cinque minuti sonda mio nonno io rompo nella stanza in cui mio padre sta discutendo con alcuni amici grido Badoglio ha firmato l'armistizio
Mio padre si alza in piedi
Grave
Senza inutili esplosioni di gioia
Si guardano tutti tra loro
è la guerra che comincia
La guerra vera
Per l'Italia vera
Da quel giorno le nostre volontà quella di mio padre di mio fratello e la mia
Si sono sforzati di farla questa guerra
Con ogni mezzo
Il nove settembre
Mio padre va a trovare il comandante della piazza e generale Cuturi
Questi si rifiuta di organizzare la resistenza alle truppe tedesche che avanzano verso Treviso per occupare
Il dieci un altro generale tremante di paura si sottrae
L'undici un terzo generale
Del fu Esercito italiano e il Prefetto della città non si vogliono compromettere paura
Out
Corriamo di Prefettura in Prefettura dall'ufficio dello Stato Maggiore al municipio la nostra delusione la nostra ma Rezza sono grandi
Tutti tremano di paura
Lo sgomento il panico poco a poco si impossessa nota la popolazione qualche giorno prima urlavano Di Gioia
L'undici settembre
Già tremano per la loro salvezza
I tedeschi si avvicinano a Treviso
I soldati scappano in disordine buttando le armi le uniformi gli ufficiali in borghese scappano in macchina attraversando a tutta velocità le vie della città
Di fronte all'impossibilità di organizzare in città una resistenza armata partiamo a nostra volta per nasconderci in campagna
Comincia in Italia
Una nuova vita
La vita clandestina
Frammento di una lettera del ventisette novembre mille novecentocinquantasette alla sorella franca su Giuseppe Di Vittorio
Sento sempre di più
Quello che quest'uomo ha rappresentato per me
Nella mia formazione di uomo politico
E mettendo da parte ogni retorica
Nella mia formazione
Di un uomo
Attento la sua forse la sua giovinezza il suo ottimismo intellettuale sempre provocatorio come una delle cose più ricche che mi abbiano trasformato in questi ultimi anni
A volte spesso negli ultimi tempi questa forza diventava meno razionale ed ingenua e più volentieri polemica
Ma anche in questi casi rimaneva come un'esigenza
Come un richiamo a un certo linguaggio fresco e stimolante come l'affermazione polemica di un metodo che sento sempre più vivo
E banali
Non si può mettere in crisi
Alcuni sistema in una società come in un uomo
Se non fidandosi dell'elemento positivo
Progressivo illuminato che mi ha motivato l'esistenza se non sottolineando l'incapacità di una società o di un uomo
A realizzare vittoriosamente la sua ragione di essere
Anche in modo ingenuo Di Vittorio vedeva nella società capitalistica italiana la ricchezza che poteva essere prodotta e che non lo era piuttosto che la povertà che esisteva
Ed era l'idea della ricchezza che lo entusiasma per questo motivo non poteva essere un fatalista un positivista da quattro soldi per questo voleva disperatamente
Da autodidatta essere un uomo del suo tempo
Era entusiasta delle macchine per la televisione dei nuovi modelli di automobili rispettava come dei profeti licenziati e i medici voleva sempre essere
Partecipe
Temeva con angoscia in quanto un uomo in quanto CGIL di essere escluso
Di non avere una parte riconosciuta dello sviluppo della società contemporanea
Era
Era d'altronde
Un uomo di un'altra epoca
Ed aveva il fiato corto negli ultimi tempi il suo sforzo diventava patetico ma sempre magnifico ed imponente
La sua morte è veramente per l'Italia
La fine di un'epoca quella un po'populista e romantica del dopoguerra e l'inizio di una nuova e luglio ha saputo essere l'uomo del passato e quello della transizione
Ha realizzato quello che c'era di nuovo nella storia e con tutte le sue forze che erano le forze di un poco ha fatto tutto per capire
E per esistere come uomo moderno
Capisco
Adesso che è morto
Quanto la mano
Non c'è nessuno del suo calibro per sostituirlo
I migliori
Hanno una statura molto più modesta
Dall'intervista video a Franco Giraldi mille novecentonovantotto sull'autunno caldo
Sul secondo biennio rosso mille novecentosessantotto sessantanove
C'è stata una lettura successiva
A mio parere molto spesso fuorviante comunque riduttiva di quello che è successo
Questi due anni hanno cambiato a mio parere molte cose nelle regole di convivenza civile
Ed è la stessa cultura di questo Paese
Si ricorda l'autunno caldo il sessantanove
Come una grande battaglia salariale per esempio quando il salario è stato un elemento di qualche importanza nelle rivendicazioni operaie ma certamente è secondario rispetto ad alcuni obiettivi fondamentali che segnano in qualche modo la prima ribellione di massa dei confronti di un sistema brutta ente
Come era l'organizzazione terrorista del lavoro così come a mio giudizio
Il sessantotto studentesco con i suoi limiti con le sue sbavature alla fine con i suoi fallimenti è stato innanzitutto un grande movimento anti autoritario
Una domanda di libertà di riconquista di una cultura da parte di centinaia di migliaia di giovani che entravano nel mondo della scuola non solo in Italia ma in tutto il mondo
La lotta dell'autunno caldo e i contratti del mille novecentosessantanove sono stati prima di tutto la conquista di alcuni diritti fondamentali l'espressione di partecipazione
è la conquista dell'Assemblea nei luoghi di lavoro è la conquista di un diritto all'informazione nei piazzali delle fabbriche con le bacheche in cui i sindacati e i lavoratori potevano informarsi
Era conquista del diritto alla parola durante l'ora della mensa usando gli impianti radiofonici dell'azienda è l'abolizione dello spionaggio televisivo e fotografico né i cancelli delle fabbriche
è la conquista del diritto di inchiesta sulla salute e le condizioni psicofisiche dei lavoratori nelle lavorazioni più stressante
è la conquista del diritto a contrattare il tempo
Le cadenze della prestazione di lavoro di contrattare gli organici di farsi rappresentare nei luoghi di lavoro nei reparti
Nei gruppi di lavoro da delegati eletti sospetta bianca da tutti i lavoratori
Una grande conquista di libertà e di potere
Che ha introdotto dei vincoli terrei
Per la prima volta a un dispotismo padronale che sembrava senza freni senza limiti
Queste
Ha cambiato
Secondo me
La storia anche civile del Paese
Lo statuto dei diritti dei lavoratori verrà approvato dal Parlamento italiano appena un anno dopo
Naturalmente la democrazia
La conquista di nuove libertà è contrariamente a quanto sostengono molti ideologico molti poeti la cosa meno spontanea che ci sia
La cosa più spontanea in una società organizzata come in un'associazione come in un sindacato è la burocrazia
Non è la democrazia la democrazia
Si deve riconquistare faticosamente ogni giorno
Deve potersi riempire di nuovi contenuti se non rapidamente si sclero Tiziana
Diventa il patrimonio di pochi così è successo anche
Sia pure in fasi alterne dopo le conquiste dell'autunno caldo
Così è successo negli anni che intercorrono fra l'inizio degli anni Settanta
E la conclusione disastrosa
Di una battaglia di difesa contro i licenziamenti come quella della FIAT nel mille novecentottanta
Sì
Esercizio dalla democrazia
Ha bisogno di essere continuamente rialimentato di nuovi motivi
Di nuovi obiettivi che diano ragione
Dei diritti delle libertà conquistate anche per far fronte ai problemi sempre nuovi che la società e la realtà presente
I consigli dei delicati erano stati eletti nell'autunno caldo e negli anni successivi
Con l'obiettivo di procedere a dei nuovi
Rinnovi frequenti degli eletti
Con l'obiettivo di riverificare continua mente
Attraverso assemblee di reparto e di gruppo
Quali erano i problemi che dovevano essere affrontati
E risolti
Bene
Dopo pochi anni delegati hanno cominciato a essere sempre gli stessi
Le elezioni non si sono più i fatti
E mentre cambiavano i problemi dell'organizzazione del lavoro
La conquista per esempio dei tabelloni nei quali venivano scritti gli obiettivi di produzione ma anche i tempi le cadenze eccetera eccetera
è diventata
Una conquista abbandonata a se stessa
I capelloni non furono più aggiornati
Sia lento
Un controllo e sia lento con ciò
Anche quell'ansia di democrazia nei confronti del sindacato stesso
Se non c'è
La capacità di alimentarla di nuovi motivi
Di attualizzarla continuamente
La tensione si appassiona
L'organizzazione si ripiega
Su una routine
Che diventerà sempre più burocratica e si distacca poi
Dalla gente in carne ed ossa
Dai loro problemi
Sulla CGIL
Dalla Conferenza programmatica di Chianciano del dodici quattordici aprile mille novecentottantanove e del dodici quattordici giugno mille novecentonovantaquattro
Un rinnovamento dei gruppi dirigenti della CGIL e del loro metodo di lavoro è possibile e necessario
Io avverto questo problema come il compito principale che mi incontro
Ma non aspettatevi da me un rinnovamento degli uomini separato da un rinnovamento delle politiche del programma e della strategia della nostra organizzazione e non aspettate di da me
Il ruolo
Di un mediatore fra fazioni
Sono
E rimarrò
Credo
Fino alla mia morte
Uno dei pochi o dei molti illusi che ritengono che il rinnovamento dei gruppi dirigenti camminare
Con la coerenza delle idee
Con l'assunzione delle responsabilità con il coraggio per la proposta del progetto
E ciò
Proprio perché sono convinto che presto o tardi con la forza delle idee delle proposte anche le forze culturalmente minoritarie di oggi
Se dimostrano coerenza e rigore
Possono diventare maggioranza domani
Ed essere davvero il futuro
Della nostra organizzazione
C'è bisogno
Specialmente oggi
Di una
Deontologia del sindacato che dia credibilità e certezze ai lavoratori
E che l'ANCI ai giovani che vogliono cimentarsi con questa prova il messaggio che lavorare per la CGIL
E nella CGIL
Non è un mestiere come un altro ma può essere
Può diventare
Una ragione
Di vita
Questo
Questo
è il volto della CGIL
Questa CGIL che conosco bene e di cui lascio la direzione con un sentimento di infinita riconoscenza
è il volto di un sindacato di donne di uomini che si interroga sempre sulle proprie scelte e anche sui propri errori
Che cerca di apprendere dagli altri per trovare tutte le energie che gli consentano di decidere di agire ma anche di continuare a rinnovarsi
Di dimostrare con i fatti
La sua capacità di cambiare e di aprirsi
A tutte le esperienze vitali
E a tutti i fenomeni di democrazia che contano ora
E che come hanno sempre
Nel mondo dei lavoratori
Dalla lectio dotto Larissa
Quando trentina ricevuto la laureato Nora né dell'Università Ca'Foscari di Venezia dodici settembre due mila e due
Magnifico Rettore
Signore Preside della Facoltà di Economia e commercio
Signori membri del Consiglio di Facoltà signore e signori
Cari amici
Voi potete comprendere la mia emozione in questo momento non solo per l'onore che mi fate
Forse impropriamente con questa laurea
Ma
Per la scelta che avete compiuto di tenere questa riunione nell'Aula che porta il nome di mio padre
Sono stato sempre restio a parlare di lui pubblicamente per il rispetto e la riconoscenza che gli debbo
E non cambierò oggi il mio atteggiamento
Voglio soltanto testimoniare
Che quel poco di Bali tra i più utile che ho saputo produrre nel corso della mia vita
Lo debbo interamente al suo insegnamento
E al suo esempio
Alla sua radicale l'incapacità di separare l'etica della politica
Dalla propria morale quotidiana
Pagando sempre di persona per i propri convincimenti
Il tema di questo mio intervento riguarda il rapporto fra lavoro e conoscenza
L'ho scelto
Perché mi sembra che in questo straordinario intreccio
Che può portare il lavoro a divenire sempre più conoscenza e quindi capacità di scelte e quindi creatività di libertà
Proprio perché si tratta soltanto di una potenzialità
Di un esito possibile ma non certo delle trasformazioni in atto nell'economia
E nella società contemporanea
Sta alla più grande sfida che si presenta al mondo all'inizio di questo secolo
La sfida
Che può portare a sconfiggere le vecchie
E nuove disuguaglianze
E le varie forme di miseria che dipendono soprattutto dall'esclusione di miliardi di persone
Da una comunità condivisa
Io ringrazio
Chi ha reso possibile questa
Questa occasione vi ricordo che per uno
E
Penso che
Sia un po'figlio questa nostro impegno
Di una cosa che avverto molto personalmente ma credo che ognuno di voi aperta
Con lo stesso penso
Noi in realtà siamo molto debitore nei confronti di Bruno Trentin
Della sua storia
Della sua presenza di quello che ha fatto il movimento dei lavoratori per il sindacato e per la nostra CGIL
Non abbiamo bisogno lo abbiamo già fatto
I libri che spero
Possiate leggere questi ultimi due in particolare oltre al diario di guerra
Ci danno la conferma di quello che Bruno ha rappresentato per loro
Però davvero andando indietro
Dagli ultimi atti fino ai primi
Non c'è passaggio scelta delle quali noi discutiamo anche in questa Conferenza
Che non porti non poi il suo sigillo il suo impegno
Diciamo la verità è stato
Il sindacalista che ha portato il contributo di innovazione culturale nella storia del movimento sindacale italiano non soltanto della CGIL
Abbiamo avuto altri dirigenti
Più autorevoli di Lou i che hanno segnato forse più la storia di quanto non abbia fatto lui ma nel contributo dato ai processi di rinnovamento
E di autonomia delle scelte del rinnovamento io credo che Bruno sia stato un maestro insuperabile
Noi ci definiamo oggi sindacato di programma
Programma fondamentale
Quello che ancora oggi segnala parte mensa la CGIL
è stato un contributo innanzitutto di proposta e poi di merito
Che Bruno affatto che Bruno ci ha lasciato
L'idea del sindacato dei diritti di cui parliamo sempre
è un'altra delle grande intuizione che dobbiamo
Al pensiero all'azione di Bruno
Oppure anche
L'idea di un welfare
Non risarcitorio non passivo
Di un welfare che parlasse alle persone
Io ricordo quando quasi inascoltato
Bruno comincio
Prima dentro la CGIL poi anche fuori
A disegnare l'idea che è un Welfare solo passivo non
Non potesse più rispondere ai problemi delle persone
Dobbiamo a Bruno
La grande idea molto poiché
Approfondita e riflettuta del ruolo fondamentale dei soggetti
L'idea
Costruita prima di molti altri
Delle difficoltà e del bisogno di una società e di una comunità multietnica e multiculturale
Ho spesso ricordato
Quando Bruno tra l'incredulità di tutti compresa la mia
Propose di togliere
Alla nostro acronimo CGIL la i
Dicendo guardate che in realtà se vogliamo essere onesti
Noi più che una Confederazione generale italiana del lavoro dovremmo diventare ed essere una Confederazione generale dei lavoratori perché la società multietnica avanza e questo sarà il futuro che riguarderà anche il nostro Paese
Ed è difficile non
Riconnettere all'Hui per quanto io mi sforzo di trovare altri contributi ma in realtà non ci riesco
Alla rapporto tra
La formazione i saperi e i processi di liberazione delle persone
Dalle forme di oppressione nel lavoro e nella società
E ancora
Il rapporto tra il diritto il diritto positivo il diritto del lavoro e la contrattazione
La creazione dalla Consulta giuridica del lavoro il rapporto con gli intellettuali che operavano
Nel campo della ricerca del diritto
Oppure ancora su un altro versante anche qui un contributo che lui ha dato in una maniera
Io credo davvero originale
A proposito di contrattazione sulle condizioni di lavoro di secondo livello nei luoghi di lavoro
Tutte le idee della contrattazione del dei tempi
Il ragionamento alla contrattazione tra i tempi nel nei luoghi di lavoro e i tempi né i nella società ai tempi nelle comunità territoriali e i tempi nelle città
E ancora
Tutta la grande questione della democrazia acquisiamo alla svolta che lo impresse non solo all'azione metalmeccanici all'alba
Del sessantotto sessantanove ma anche la CGIL dopo una discussione durissima
Se tenerci ancora le nostre sezioni sindacali lavorare per le Commissioni e poi per i delegati e cioè a fidarci
A una democrazia
Che fosse espressione dell'autodeterminazione e dell'autorappresentazione delle lavoratrici
E dei lavoratori nei luoghi
Nei luoghi di lavoro
Tutto questo lo dobbiamo Bruno le sue
Alle sue battaglie alla sue esperienze consolidate che poi
Ripeto ci restano nelle nostre discussione ancora di oggi
E voglio dire della seconda cosa che voglio dire che
Naturalmente quando pensiamo a queste cose ci viene da pensare come capita quando ricordi qualcuno che è stato
A un processo lineare ovvio ci viene da pensare sempre chiesto si
è stato così perché non poteva che essere così e invece chi ha vissuto
Dal di dentro una parte di questo percorso lo sa che non è vero che le cose vanno sempre così perché dovevano andare così spesso sono il frutto di battaglie
Speso sono il frutto di incomprensione spesso sono il frutto di un conflitto molto pesante
E allora l'altro debito che noi dobbiamo a Bruno
Qui ci riflettevo guardando proprio il video e che il debito al coraggio di alcune scelte alla durezza di alcune passaggi
Ricordiamo congresso del novantuno
Ricordiamo il novantadue
Ricordiamo l'accordo di luglio del novantatré
Ricordiamo quello che segnò l'ultima fase di direzione di Bruno alla CGIL delle straordinarie grandissime difficoltà che incontro ricordiamo ricordo quella piazza di Firenze dove fu molto contestato
Dove fu molto contestato e allora
Siccome
Io credo che dobbiamo essere schietti tra di noi questo forse il debito ancora di più che mi pesa e ci deve pesare
Non perché è un dirigente non possa sbagliare
Ma perché forse converrebbe oggi a noi tutti di ragionare e riflettere e se fosse possibile
Lo dico sottovoce anche di chiedere scusa di quello
Che noi non abbiamo capito e non intendo dire davvero tutti non abbiamo capito delle sue battaglie del coraggio delle sue scelte e anche del coraggio anticipatore
Di alcune fasce
Infine
Questa invece una riscoperta
Voi sapete che trentino parlava mai disse
Della sua vita dalla sua storia
Abbiamo sentito della
Per la sua famiglia di suo padre
Mi aveva un pudore
Un pudore nord
A me che pure
Ho lavorato a fianco lui
Qualche anno
Mi colpì
Una cosa che andando
Trovando un libro su una bancarella
Del padre
Silvio Trentin che non conoscevo che conoscevo poco
Studiando quel libro
E be
Contezza di alcune cose
Il padre di Bruno è stato un grande antifascista ma soprattutto un grande studioso
è stato uno dei più grandi teorici del federalismo italiano quello che si rifà la tradizione alta e nobile Di Carlo Cattaneo
E in ragione di questo le fu esiliato per le sue idee
In Francia durante
L'occupazione tedesca
Pubblica una rivista che si chiamava liberare federare era questo
Il brodo di coltura nel quale
Bruno Trentin che nacque in Francia crebbe
Nei suoi
Primissimi anni bene
La cosa che ti colpisce
E che tra quando nasce
E quando approda a Roma nel quarantanove
E cioè esattamente il ventitré anni
Bruno Trentin
Affronta le seguenti prove
Cresce in Francia
La sua lingua madre la francese
Non conosce dell'Italia se non quello che gli dicono i suoi genitori e fratelli
Torna con il padre nel quarantatré subito dopo il venticinque luglio
E rincontra quegli ambienti culturali e politici e anche quelle comunità di affetto che non aveva mai potuto conoscere prima
Assiste il padre che muore quando lui aveva diciott'anni
A diciassette anni scrive quel diario di guerra
Di cui
La pubblicazione di cui
I giorni e il suo ritrovamento è stato davvero una sorpresa una sorpresa per tutti
Diventa partigiano
Finita la guerra ricomincia la sua attività di studente all'università ed impegno politico nei giovani del Partito d'azione
Prende la laurea
Su una tesi sul diritto per questo ricordavo prima al tema del rapporto tra il diritto e la contrattazione studia negli Stati Uniti d'America
E finalmente nel quarantanove chiamato da Vittorio Foa viene a dirigere l'Ufficio studi della CGIL del tempo tutto questo a ventitré anni
Ho voluto ricordare anche questo
Questa fase della sua vita
Perché in questa sua fase secondo me
Ci sono esattamente
Tutti quei segni che poi portano alle battaglie che lui fa dopo e i contributi che ci lasci
Sta lì la sua grande idea di libertà
Sta lì la sua grande idea
Di uguaglianza sta lì la sua fede nel sapere e nella conoscenza
E prende
Dal Partito d'azione esattamente questo rapporto tra la libertà e saperi
E prende soprattutto il fatto che al fondo di questo processo di libertà c'è sempre la persona
Con la sua responsabilità e con i suoi diritti e prende dalla sua cultura azionista un altro elemento che poi
Lo accompagnerà nel suo percorso nella storia del Partito Comunista Italiano
E cioè l'idea
Che si possono cambiare le situazioni che non ci si deve mai rassegnare il Partito d'Azione davvero
Fonda un grande primato sull'azione sulla possibilità di cambiare sul fatto di non rassegnarci sul fatto di non arrendersi
Oggi
Proprio per le cose di cui abbiamo discusso e che avvertiamo tutti io credo che questo sia
Non più soltanto un debito
Ma anche
Un insegnamento al quale dobbiamo saper guardare
Con la fiducia nel fatto
Che anche nei momenti più bui
C'è sempre la possibilità di un riscatto e c'è sempre l'impegno perché le cose cambino e vadano nella direzione
Dei nostri valori e dei nostri
Programma
Voglio infine
Anche a nome vostro fare
Un piccolo gesto
Quello di consegnare
A Marie
Quello che avremmo voluto consegnarli invitati
Quello che gli appartiene
La Medaglia d'Oro del nostro centenari
Voglio ringraziare Marin per
Aver accettato questo
Perché
Io penso
Mari sappia bene come dietro questo questo piccolo gesto c'è davvero la gratitudine immensa
L'affetto
E la mancanza che non riguarda solo
I duemila qui di oggi
Ma che riguarda milioni di persone che hanno conosciuto Bruno e per i quali Bruno allo Stato
Ha vissuto e a
Possa rassegnato la sua esperienza umana civile e sindacale grazie Bruno
Certo di sul tema nella mia emozione nel
Ricevere questa
Questa medaglia del centenario che avrebbe molto commosso poco uno
Cerco di superarla per
Ringraziare calorosamente gli organizzatori e specialmente Guglielmo Epifani
E per avere
Dedicate anche a
Abdicato anche a Bruno questa Conferenza lo ringrazio
Per avere proposto di intitolare la l'istituto di ricerche di formazione della CGIL
Di abbiamo intitolato al suo un nome sono due attività che Luigi praticava e privilegiava
In seno
A questo grande sindacato
Ancora un minuto per ringraziare la CGIL particolarmente Carlo Ghezzi
Per la molteplicità delle iniziative che sono state fatte anche a livello di Camera e del lavoro e che sono state dedicate a Bruno
In questo un periodo così difficile per i lavoratori
E per le loro organizzazioni quello di
Bruno
è un ricordo che può essere più di un ricordo
Uno stimolo credo al rinnovamento grazie
E hanno
C'è un'analisi dagli uffici a Presidenza e
Assieme risparmi ha fornito
Quando però
Compagne e compagni se prendete posto riprendiamo i lavori
Moshe non si fa niente per fermare questa ondata andremmo veramente fare un'italiana si sta
è questo il clima di forte intolleranza delle più prego può colpa di chi governa
Perché le masse le persone quando non si trovano
Soddisfazione
Che sia nella lavoro la struttura di tasca sul giallo e cercano di scaricare questo su le persone più deboli che in questo caso il più deboli sono di tutti stranieri
Questo è stato anche nell'ultima campagna elettorale si è parlato molto immigrazione sicurezza accettare sbagliato collegare uno all'altro perché non è vero che tutti immigrati clandestini vanno in via creare tutta questo clima di insicurezza io penso che come in ogni altra campagna politica e l'immigrazione è stato utilizzato
Ricordiamo che è stata utilizzata anche in passato
Anche i casi non applica l'autocritica a volte anche i nostri problemi di sinistra prima della campagna italiani sono stati magari un po'ziti o non ha avuto coraggio di prendere
Anche magari
Qualche diciamo decisioni importanti nazionali aerea ricordo l'ultimo decreto flussi noi anche come sindacato anche immaturità e abbiamo chiesto anche decreto bis dei flussi
Questo Governo presenti io Arlati dove non Prodi non ha avuto il coraggio e l'ultimo Mantini decretare no
è stata una mancanza
Io sto certa anche adesso al Governo Berlusconi e l'Italia Anelka le intenzioni non si fanno belli da anni gli immigrati perché solo allora sarà capace di fare cose migrazione così ne teniamo i punti però
Se intendiamo sicurezza
Nei luoghi di lavoro non esiste un diritto per
Per la sicurezza dei lavoratori semplicemente perché se non c'è un diritto all'informazione indirizza la formazione sulla sicurezza sicuramente per l'immigrato diventa difficile la alla cura in un ambiente di lavoro
I dati che abbiamo a disposizione i tecnici nel
Anche altri dati ci dicono il tasso di incidenti
E di infortuni per quanto riguarda immigrate molto più elevati rispetto
Ai italiani ma si capisce benissimo cari motivo il motivo è che immigrati non hanno alcuna formazione linguistica
Quindi potrebbe essere
Drammatico leggere un segnale per un altro
Abbiamo visto Popper la difficoltà
Chi deve veri di capire
I segnali di cattive informazioni che sono all'interno della famiglia quindi sicuramente sotto questo punto di vista immigrati partono già
Comunque con un grande antica
Guarda all'improvviso intreccio villa Bossi Fini con la legge trenta veramente ha prodotto di disastro e su questa società sul mercato di lavoro però come ho detto io prima guarda caso che colpisce duramente sempre che il lavoratore non italiano
Perché sotto il ricatto del del permesso di soggiorno questo lavoratore sempre a diciamo disposto a dire Rixi a prescindere che si
Sta applicando alcuni minimi contrattuali o no
A
Cosa una domanda nel senso che sia
Sicuramente per razze troppo detti senza c'è anche la paura di affrontare il futuro su questo il siciliane delle lavorasse molto il difficile ha protetto e guardo ma soltanto come quelle che deve dare risposta ai lavoratori stranieri
Invece si la si siano deve affrontare il futuro come si dice
Deve aprire le porte ai cittadini date lavoratore migrante avverata il carico di responsabilità all'interno dell'organizzazione ma non soltanto
Come sport al limite la serva a funzionare a tempo pieno nelle altre categorie per farlo diventare il sindacalista e di tutti e a questa procedura perché aiutano molto il sindacato io credo che la mia esperienza all'interno della Fillea sta dando questo risultato perché io
Fatti funzionasse da taluno sono dove vale ad opera del trenta per cento quindi non è poco conto ma anche ai lavoratori nostro escluda l'asticella che studia un vuoto non la lega qui dell'apporto e non è stato falsi ma dopo anni in questo settore
Si cambia molto quindi la si sieda sicuramente limitazione hanno tante difficoltà perché tutti pensano che gli immigrati sono dei dilettanti a lo sbaraglio quindi bisogna tenerli allora l'Ufficio immigrazione come se le aziende deve aprirsi di più toner le barriere tutti sono Claudio
Inutile nasconderlo le barriere chi sono e di più se le somme indicate all'interno
Sicuramente in questo momento più difficile di qualche anno
Qualche anno fa sicuramente
Siriano portare
Parlare sempre di diritti
Di uguaglianza del mercato del lavoro nella società gente diverse diverse di quell'ordine del leader Regione però hanno le stesse diritto abbiamo la Costituzione che
In Italia ai quali deve essere ospitati da regole sconsolato qua ma soprattutto si chiede
Anche portare delle campagne specifiche
Sì
C'è la questione digerito i diritti di cittadinanza se la questione criteri tempo dall'immigrato
Perché per il preliminare il voto agli immigrati ed è allora il semplice fatto che l'immigrato va a votare
Questo o quel Sindaco lo possa di
Sentirsi positivo lavoro propositivo nella società
Asportare
Più ed è ricatto
Ed era un luogo di lavoro
Farsi capire
Raramente anche ad esempio lavoratori immigrati
Loro che dissolve Pizzinato
Il sindacato mancia appalti terroristi inizi
Che
Dobbiamo far carriera ne
Diciamo a noi lavoriamo non solo per servizi anch'io che abbiamo fatto capire questo parole di insistere
Nera
Correttivi il terzo
Ma se l'Italia non era assisterci manca poco con questa ondata di crimine necessari degli immigrati
E che adesso tante persone che fino a un mese fa certe cose non usavano farlo lo stanno facendo
E sicuramente andiamo se non si fa niente per fermare questa ondata andremmo veramente fare un'italiana si sta
A questo clima di forte intolleranza
Compagni e compagne riprendiamo i lavori del pomeriggio
Il primo intervento
Ed è il compagno Assemblée Bondi della Fillea di Olbia Tempio Sardegna
Mentre raggiungendo il microfono due comunicazioni
La riunione di lavoro e Società delle ore diciassette
Prevista in corso d'Italia si svolgerà qui alla fiera
Al padiglione cinque
Padiglione di fronte alla sala
Sempre nello stesso padiglione cinque domani mattina alle nove e trenta la riunione di
Rete la Rete ventotto aprile
Dopo Hassan si preparino nata in Grilli dell'ospite la Sicilia
Compagni e compagne
La mia esperienza sindacali cominciata più o meno cinque anni fa
Devo dire
Chi mi sono trovato da subito in sintonia con i compagni della Fillea di Olbia
Alla quale faccio parte occupandomi delle tematiche dell'immigrazione come volontariato
Abbiamo sviluppato dei progetti di integrazione
Ma anche di aggregazione tra le diverse comunità chi vivono nel territorio
Dando assistenza a tutti coloro che si avvicinano al sindacato
Ma i nostri interventi fuori dal sindacato
E soprattutto
La mia vicinanza agli immigrati
Con una certa confidenza
Ed è ventata una passaparola
La l'emigrante stessi
E che ha permesso alla nostra categoria di quinto implicare e numero di iscritti
Ho voluto soltanto fare questa questo passaggio
Per confermare ciò che ha detto Carla ieri nella sua relazione
Che non bisogna
Aspettare che lavoratori si avvicina al sindacato
Ma
Del sindacato che deve avvicinarsi al lavoratore
Un sindacato molto etnico deve saper rispondere a tutti i bisogni e dei lavoratori stranieri
Con l'appoggio fondamentale del nostro Segretario provinciali Cicero Olbia-Tempio
Abbiamo costituito anche il Dipartimento immigrazione dando assistenza a tutti gli emigrati
Per quanto riguarda
Vede versi tipologia del permesso di soggiorno ma non solo la collaborazione fondamentale responsabile nostra Colli in campo
Sono stati inviati più di centocinquanta richieste di nulla osta per decreto flussi due mila sette ad oggi
Da questa platea
Vorrei mandare un messaggio
Un messaggio a tutti di legati delegate
A tutti i lavoratori
E lavoratore italiano che vivono quotidianamente anche accanto agli immigrati
E che questa convivenza
Dei venti è un fattore di forza di compattezza per l'interesse di tutti e la classe lavoratrice di questo Paese
Non possono manifestare oggi
La mia preoccupazione per quanto riguarda la politica dell'immigrazione in Italia
E quella che viviamo oggi
Dopo la speranza
Che viene cancellata durante il Governo di Prodi
Anche qui
Non ce l'abbiamo fatta
E ci troviamo oggi ancora con questa legge
Dannosa e razzista
Una legge sbagliata
Una legge che impedisce l'ingresso regolare dell'immigrato l'abbiamo sempre detto e lo abbiamo ribadito più volte
Oggi
Tocchiamo
Con mano il fallimento totale di essa
Anzi assieme alla legge trenta
Nella gestione del mercato di lavoro e del contratto di soggiorno
è un altro motivo per essere cancellato
Una legge che al Governo di destra dipendenti con tanta convinzione
Che
è quella più giusta per l'Italia
è quella che ha regolarizzato e più alto numero
E lei mi grati
è vero
Ma è altrettanto vero
Chi più della metà di essi
Sono diventate è regolare o meglio clandestini
O meglio ancora criminali
Visto
La pena dentro
Carcerazione che l'aspetto
Quindi è una legge
Che ha sempre prodotto produrrà produce produrrà clandestinità
Badante golf braccianti dell'edilizia ma anche i magazzinieri
Impiegati
Nel settore turistico addette alle polizia
Tutti e con lavoro ma molti molto spesso maledettamente senza permesso di soggiorno
Forse non tutti lo sanno che ha un lavoro
è una casa
Non ho trovati che a mente potrà avere un permesso di soggiorno
Deve attendere
è il famoso decreto flussi
Che è riservato
Che è riservato solo a agli stranieri
Evidente all'estero
Sinceramente
Questo decreto flussi e una Brera
Scusate
E preda per i fondelli
Sia per l'immigrato sia però datore di lavoro
Quali datore di lavoro
Sarebbe mai disposto ad assumere una persona
Magari per la cura di un genitore malato o non lo so otto sufficiente
Senza mai averla conosciuta
Senza neppure
Un periodo di prova
Magari non sa provinciali neanche una parola italiana
Dirò di più
Quali badato ho assistito
Potrà Pettenò permettersi
Di fare meno dell'assistenza durante il lungo periodo che si parrà la domanda di assunzione dalla consegna del permesso di soggiorno
Ulteriore Longo lungaggine per il ritiro di il visto e Novo rientro e poi la lunga
Trafila del contratto di soggiorno dalla richiede per l'ultimo giorno dalla sua consegno
La realtà è un'altra
Che i datori di lavoro
Fingendo la chiamata di un cittadino extracomunitario dal paese d'origine
Girando
Cercando di aggirare il problema e quindi provano a regolarizzare lo straniero clandestino già impiegato e regolarmente
Ho detto la parola provano
Perché neppure
Una volta
Fatta la domanda del decreto flussi c'è la sicurezza di poter
Ottenere e il permesso di soggiorno
La previsione
Delle quote di ingresso un numero limitato di assunzioni permessi
Funziona infatti da imbuto
Ci da sperare di rientrare
Nel numero di cotte e mezzi a disposizione
Una vera e propria gara
Con disponibilità dei quattro volte inferiore alla domanda per alle domande presentate
Un numero
I numeri dell'ultimo decreto flussi lo ricordiamo sono centosettanta mila posti disponibile a fronte di un numero di richiesta
Oltre settecento mila
Io vorrei dire a una considerazione di cui
E il Governo
Vuole mandare via
E lavoratori clandestini che si trovano in Italia
Ma noi sì facciamo un'operazione in
Delle scuole elementare
Cominciamo con settecentomila
Domanda presentata
Con
Le famose
Settantadue virgola dodici
Per esattezza
Per ogni pratica
Senza contare e contributi che potranno
Essere versate il mese successivo
Da loro la soluzione
Altro che spendere altri soldi per trattenere le nel centro di permanenza oppure per mandarle a casa ma io non ci credo perché le risorse lo sappiamo tutti non ci sono
La legge Bossi-Fini dicono
Soprattutto quelle del Destra soprattutto quella della lega
è basata su due condizioni fondamentali per poter
Restare in Italia per un immigrato
La casa
è il lavoro
Io dico come la mettiamo con oltre settecento mila lavoratori conto Antonione nome una dimora e altrettanto datore di lavoro con cognome e nome
Se ci sono queste le regole per poter avere il permesso
Di soggiorno
Questi siete tutti settecento mila lavoratore questi condizione ce l'hanno
E i dati ci sono
Ma io non dico
Regolarizzare i clandestini
Ma regolare il dare e lavoro in nero di questi lavoratori e dei loro datore di lavoro
E questa è la battaglia che dovrà fare
La nostra canalizzazioni la CGIL
Per questi lavoratori per la cancellazione di questa legge razzista e per la regolarizzazione né può essere sette almeno dei quasi settecento mila lavoratori
Concludendo
Dicendo che anche noi
Della per LEA sarde ENEA la CGIL fa venia non ci fermiamo qui
E il mese prossimo insieme al compagno molari e la compagnia Mercedes
Compagno Carmelo della Fillea regionale abbiamo un appuntamento al prossimo mese
Per la posizione del coordinamento lavoratore stranieri
Sardo buon lavoro a tutti
La parola la compagna Donata indelebili
Dello spirito e la Sicilia
Si prepara la compagna Anna Giacobbe
Compagni e compagne io
Sento forte l'esigenza di dedicare
Un minuto del mio intervento oggi alla Conferenza di organizzazione ai cinque lavoratori che sono morti
Ieri
A causa di un incidente sul lavoro
Quindi chiederei un minuto di silenzio per questi lavoratori
I risultati elettorali ci hanno restituito un Paese nel quale è forte la voglia di semplificazione
Ed è altrettanto forte il rifiuto della complessità
Come dire che il bisogno si accontenta di una risposta sommaria
Piuttosto che attenderne una articolata e di sistema e più organica
Il cosiddetto diritto alla disuguaglianza che sta promuovendo questo Governo di centrodestra
Si sostituisce all'ITEA di uno Stato di diritto
Come dire che l'effetto più devastante della globalizzazione senza regole e della crisi del capitalismo ha sconfitto l'ITEA forte dell'identità collettiva
Delle compatibilità
Della sostenibilità sociale e della solidarietà
Sostituendola con individualismo paura del diverso egoismo
Ciò
Interroga la politica ma interroga anche il sindacato il nostro sindacato la CGIL
E rispetto al sindacato la qualità delle politiche
E delle piattaforme
La capacità di lettura di dinamiche sociali ed economiche
Dei bisogni veri
Della gente della qualità della nostra presenza nel territorio
E qui
In questo Stato attualità
Del nostro quindicesimo congresso
Del congresso di Rimini della CGIL
Riprogettare il Paese per noi
Nel documento
Conclusivo
Significava e significa avviarsi in un percorso che ribadisce totale autonomia programmatica
E valoriale
E l'identità di forza di progresso della CGIL
A ciò si legano coordinate
Parole chiave salti di paradigma suo ambiente ricerca pubblica e sostenibilità sociale come variabile indipendente e lo abbiamo detto chiaro della crescita
E ancora quindi While far come motore di sviluppo
La politica di giusta redistribuzione quale condizione primaria di una vera politica dello sviluppo
L'assunzione di responsabilità delle imprese su quelli tipo di sviluppo sulla qualità e la quantità dello sviluppo un nuovo patto fiscale
La centralità dell'invecchiamento della popolazione della funzione sociale del lavoro
E la lotta alla precarietà
La globalizzazione della democrazia e della giustizia sociale contrapposta alla globalizzazione dei mercati
L'occupazione delle donne e la politica di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per le lavoratrici in un sistema forte di welfare territoriale
Tutto questo si ricollegava ad un imperativo
Nel congresso
E cioè il reinsediamento della CGIL nel territorio come fattore di riorganizzazione della stessa democrazia e della saldatura tra diritti del lavoro e diritti di cittadinanza
Che doveva trovare risposte adeguate
Organizzative conseguenti e qui il mandato nella Conferenza di organizzazione siamo alla Conferenza di organizzazione
Io credo
Che in questa situazione a conclusione della conferenza
Voleva debba essere evidente come la CGIL non possa più perdere tempo e debba rendere immediatamente esigibili forme e tempi del suo insediamento
Dove nei territori il ruolo e la formazione dei rappresentanti aziendali LSU RLS etc la scelta vera
Di modelli organizzativi territoriali compete viali categoriali nello spirito abbiamo discusso delle leghe di distretto ad esempio
Adeguate a che cosa I nuovi bisogni ai bisogni della nostra gente della nostra rappresentanza
In questo senso ritengo che sia prioritaria la scelta
Nella contrattazione
Socia della contrattazione a tutti i livelli che si intrecci e parlo in particolare del secondo livello di contrattazione che si intrecci con la contrattazione nel sociale territoriale
Perché dobbiamo arrivare a tutto questo senza dividerci senza pensare che la tipologia della contrattazione posta dividerci
Faccio un esempio pensiamo che sia o no influente il fatto che è vicino ad un luogo di lavoro sia presente o meno un presidio territoriale e sociale e sanitario
Oppure pensiamo che sia influente o no
Chi è vicino a dove si lavora in quel territorio nella prossimità ci sia
Un servizio efficace ed efficiente e di assistenza domiciliare integrata che riporti al centro la situazione dell'inclusione sociale
Allora io credo di sì credo che questo sforzo la CGIL lo debba fare concretamente da un punto di vista politico e sotto il profilo
Organizzativo
Un'altra questione che vorrei porre è quella di nel Mezzogiorno questa Conferenza di organizzazione ci pone come priorità anche quella di pensare organizzato internamente e politicamente al Mezzogiorno
Anche qui come sindacato dobbiamo chiederci quanto abbiamo creduto alla cosiddetta questione meridionale o meno non ne abbiamo invece tenuto la parola e la realizzazione
Quanto
La nostra politica strategica
Del beh nel Mezzogiorno e per lo sviluppo del Mezzogiorno si sia orientata ad un'idea di sviluppo
Che vedesse un rapporto sinergico di univoco tutti le e verso lo sviluppo di tutto il Paese guardando cioè al Mezzogiorno come risorsa come crescita per tutta la nazione
A tal proposito io credo si debba insistere e riprendere alcune idee guida il Mediterraneo periferico e quindi pensare al Mezzogiorno come riferimento
Nel Mediterraneo per l'Europa nel rapporto con l'Oriente con i Balcani di ruolo forte in un momento in cui ci si avvicina
All'apertura dei mercati del due mila e dieci il rilancio di filiere importanti come l'agroalimentare i turismo il segmento alto dell'industria manifatturiera la logistica l'Elettronica le energie rinnovabili
Il rilancio del welfare
Come motore nello sviluppo sociale di infrastrutturazione
E l'intermodalità l'utilizzo dei fondi strutturali strutturali e delle risorse
Non per fare clientele sperpero ma per guardare allo sviluppo del Mezzogiorno e quindi alla crescita di tutta la nostra nazione
In un quadro certo di lotta alla mafia e a tutte le mafie
Con le novità anche per esempio in molte regioni del Mezzogiorno io parlo della Sicilia sono già in atto sul versante dell'antiracket
Penso al grande movimento di Addio pizzo ma anche al grande movimento antiracket che si è costituito dal forte presente dico nella cittadina di Gela ma poi
In tutta la Sicilia
Quanto quanta parte del patto dell'accordo tra le parti sociali per lo sviluppo del Mezzogiorno sia realizzato laddove si individuavano misure tempi e risorse possibili ancora
Siamo nella fase in cui
Scegliamo che discutiamo con lavoratori lavoratrici pensionati e pensionati cittadini di questa nostra Italia di un nuovo modello contrattuale allora come
Partiamo
Da quanto detto e scritto nel documento conclusivo del quindicesimo congresso dove si afferma
Il ruolo il mantenimento dei due livelli e il ruolo del contratto nazionale quale strumento universale di garanzia dei diritti fondamentali e di incremento del potere d'acquisto delle retribuzioni
E ancora come noi nel secondo livello di contrattazione e quindi in realtà del Mezzogiorno caratterizzate dalla presenza di piccole e piccolissime imprese
Garantiamo la contrattazione sulla produttività e l'estendiamo qui
Dobbiamo decidere scegliere che ci siano delle regole e dei vincoli che rendano veramente esigibile in questi piccoli in queste piccole imprese in questi territori la produttività e soprattutto
L'esigibilità
Del potere d'acquisto delle pensioni delle pensioni scusate perché venendo dall'hospice però
Ritengo che quindi a maggior ragione in
In questo quadro il primo livello queste realtà debba essere quello dove si garantisce
L'aumento del potere d'acquisto
E poi servono regole condivise bisogna andare anche ancora più avanti sul versante della rappresentanza
E della democrazia Natale una validazione certificata di piattaforme ed accordi il cui valore sia riconosciuto è valido per l'intero
Nel mondo del lavoro
E infine
Chiudo
Ragionando
Sulla
Grande conquista dell'ultimo congresso lo conquista politica intendo e cioè
Il congresso unitario il documento conclusivo del congresso di Rimini
Dice l'impostazione congressuale unitaria è stata premiata realizzando una nuova e più avanzata fase di democrazia interna dell'organizzazione
Io ritengo che bisogna andare avanti in questa direzione
Che il percorso debba essere completato debba essere reso più esigibile il pilota pluralismo delle idee quel pluralismo delle e che per noi permeata benevolenza e valore e non cerchio parcellizzazione politico organizzativa
Lavoro e società non l'ha mai inteso così
E anche questa deve continuare ad essere per la CGIL una scommessa
Anna Giacobbe in segreteria generale della Liguria
Si prepara il compagno solari
Ciò che sta accadendo intorno a noi nel mondo è nel nostro Paese in ciascuno dei nostri territori
Ci dice che a partire da questa conferenza le nostre decisioni a proposito del nostro modo di essere di lavorare non possono essere da manutenzione ordinaria
Una mano di bianco appunto
I caratteri di questa nuova fase della globalizzazione l'evoluzione della politica
I processi che attraversa la Società italiana ed europea che ovviamente non nascono il quattordici aprile ma che il risultato elettorale se incaricato di fare emergere con maggiore nettezza
Tutto questo ci mette di fronte a cambiamenti rispetta i quali noi non possiamo pensare di operare solo qualche aggiustamento
Né tanto meno possiamo permetterci di parlare di rinnovamento e agire poi in perfetta continuità
Che non sarebbe fatta di vecchi strumenti ma del ricordo di quegli strumenti dei quali in ogni caso non disponiamo più
Ci siamo detti che il fatto che un miliardo e mezzo di persone che escono in dieci quindici anni dalla povertà di partenza non potranno che avere un effetto del tutto inedito sui grandi equilibri globali
Mentre dall'altro lato un'altra parte dei poveri del mondo diventa più povera e disperata
Il senso di insicurezza che percorre le società sviluppate a che fare con l'impatto delle migrazioni e dell'apertura delle frontiere ma anche con la percezione che le proprie sorti in un determinato luogo
Dipendono da decisioni distanti e fuori dal proprio controllo e autogoverno
Ed è un sentimento che condizione assegna le relazioni sociali dentro le comunità
Dei cambiamenti del lavoro abbiamo detto molte cose in questi anni
Così come del rapporto fra
Identità che si formano nel lavoro e condizionamenti che esercitano su quelle identità i processi che si sviluppano nelle relazioni locali nelle comunità
E poi c'è la politica che è cambiata una riorganizzazione che è avvenuta a prescindere dalla modifica delle regole con tutte le contraddizioni che questo ovviamente genera
Una politica che bene o male sta o intende stare in relazione con la società le persone i loro bisogni e i loro egoismi anche
Che intende esercitare la rappresentanza politica di quelle fasce di popolazione che noi rappresentiamo sul piano sociale
La CGIL grande radicata forte sotto il profilo organizzativo ed economico
Sarebbe in grado di galleggiare di riprodurre se stessa per tanto tempo
Anche se noi decidessimo
Per pigrizia o viltà di rimanere uguali agli stessi a prescindere da quel mutamento diede la pressante domanda spesso inespressa
Di tutele di rappresentanza che viene dal mondo del lavoro così come si configura oggi
Esiste una nostra capacità di autoriforma ma solo se davvero decidiamo di fare ciò che diciamo assumendoci la responsabilità di provare accettando di essere verificati e valutati
Va operato un salto forte
D'altra parte avere tanta storia alle spalle ci consente di sapere che anche forti innovazioni non compromettono non rompono il filo della nostra storia
Anzi rendono giustizia proprio alle nostre radici e al nostro impianto di valori
In questa fase ne dobbiamo essere in grado di sfidare la politica il sistema delle imprese sui problemi veri e urgenti che le persone che lavorano e che sono in pensione avvertono con i nostri strumenti
A partire da quelli che solo noi abbiamo
Cioè la funzione la capacità di negoziare costruendo rapporti di forza che si basano sull'ANT sul nostro essere organizzazione collettiva
Per acquisire risultati che riguardano non solo il benessere delle persone ma anche la loro capacità di controllare i processi in cui sono
Di esercitare un potere collettivo
Dunque senta ripiegarsi nel mestiere ma sapendo che se vogliamo continuare ad essere un sindacato generale soggetto politico del cambiamento questo ruolo si fonderà sempre di più sulla nostra capacità di controllare contrattare la prestazione lavorativa
Il modo in cui il lavoro si esercita si organizza
D'altra parte il lavoro non è più fonti primarie di identità dal carattere unificante
Questo non ci deve portare ad un salto logico che sposta fuori dal lavoro nostro riferimento
Dobbiamo far due cose da un lato dare sostanza al legame tra diritti che maturano nella sfera economica diritti di cittadinanza i diritti della persona
Legame su cui la CGIL ha sviluppato una propria elaborazione soprattutto in conseguenza dell'affermarsi della soggettività collettiva delle donne e del pensiero che ponesse maturato anche in CGIL
Dall'altro di costruire nella
Differenziazione delle condizioni di lavoro e le loro articolarsi anche rispetto ai contesti di vita uno il senso del lavoro
Per sintesi di diversità e non per omologazione naturalmente ma non rinunciando a chiederci come si fonda oggi il valore lavoro quali caratteri esistono e vogliamo che si affermino in tutti i lavori nel lavoro appunto
Sapere e saper fare sicurezza nel senso più ampio
Realizzazione del lavoro di un progetto della persona
Solidarietà fondata sulle relazioni che si creino tra persone in un contesto collettivo anche non materiale possono essere prima ipotesi di lavoro
Su questi terreni si sta solo con un'organizzazione autenticamente confederale
L'eredità più moderna della nostra tradizione sindacale e insieme un patto che va rinnovato costantemente non come come come astratta continuità ma come strumento per risolvere le contraddizioni che via via si pongono a noi
La confederazione non come struttura che si affianca alle altre ma come spazio comune in cui tutte le strutture discutono provano a capire decidono di agire
Il radicamento delle categorie nei luoghi di lavoro e la loro funzione contrattuale così come radicamento del sindacato pensionati nei luoghi di vita non sono altro sono parte della presenza confederale
Questa idea di cosa gradita comportarsi una cessione di sovranità ma non verso un'altra struttura rispetto alla quale
Si rinuncia alla propria autonomia ma verso una sede collettiva confederale alla quale tutti si appartiene
D'altra parte questa idea
Di gruppo dirigente fatta così collettiva è fondata su precise responsabilità di ciascuno
E quella che oggi ci può far superare una difficoltà che io percepisco magari mi sbaglio a realizzare un Governo che sia insieme forte e condiviso della nostra organizzazione
Quali atti organizzativi possono tradurre radicamento i confederali tant'
In comportamenti politici conseguenti me ne vengono in mente tre
Il primo la circolarità lo scambio nei percorsi dei gruppi dirigenti percorsi che devono saper attraversare categorie diverse confederazioni con una gestione confederale condiviso delle politica dei quadri
La seconda è la politica delle risorse
Fondata da un lato sul loro decentramento dicendo ci doveva di più e doveva di meno altrimenti ce la raccontiamo
Dall'altro sulla gestione solidale confederali nei territori nelle Camere del lavoro che fa salva l'autonomia ma che a partire dalla trasparenza reciproca mette le autonomie di tutti noi al servizio di un progetto comune di insediamento
Terzo investire sui nuovi quadri spostandoli da altri impieghi le risorse che servono sperimentando forzando affidando ruoli veri
E assumendosi la responsabilità di valutare magari anche di tornare indietro senza paternalismo
Così possiamo essere una CGIL rinnovata come organizzazione di di tutte le età
Nella quale ciascuna di queste età
Di queste generazioni assume le rispettive responsabilità e cresce insieme un'organizzazione che si comporta e che si presentai che
Una comunità aperta e solida insieme
Fabrizio solare il Segretario generale della finta si prepari il compagno Iannelli
Io voglio
Particolari
Obiezioni obiezione di rilievo
All'impianto che ci ha portato a questa conferenza d'organizzazione al documento
Quindi non
Parlerò di questo
Credo sia giusto sostanzialmente
Ribadire la centralità del territorio del lavoro ripartire dalle nostre origini
Considero
Sia una naturale conseguenza è completamente o
Di questa impostazione
Quelli di cui stiamo discutendo attorno a riforma della struttura contrattuale anche qui
Una contrattazione
Che conferma il ruolo di regola
Del contratto nazionale ma che ci avvicina al lavoro rilanciando un secondo livello di contrattazione
Guglielmo dice per l'appunto bisogna tornare a sporcarsi le mani a fare fino in fondo il nostro lavoro
Ce n'è bisogno
Ce n'è bisogno perché tutte le volte che qualcuno svolge un'indagine
Ci ribadisce che nel mondo del lavoro c'è un problema che riguarda
La diminuzione del reddito disponibile
C'è un problema che riguarda
L'aumento della percezione della precarietà dell'insicurezza del nostro futuro
C'è un problema che riguarda l'affievolirsi di uno Stato sociale che in qualche modo dava garanzie
Per
La vita
Per la vita lavorativa
E per
La pensione
è un'emergenza vera
Che riguarda milioni di persone
E che noi abbiamo il dovere non solo di ascoltare ma di avviare a soluzione
Ma io credo che non basti fermarsi a queste
Ho l'impressione
Che assieme I ritardi oggettivi alle difficoltà che abbiamo avuto in questi anni
Che hanno contribuito
Che si venisse a determinare una situazione di questo tipo
C'è anche un'altra emergenza
Non è cambiato solo il lavoro
è cambiata anche la percezione
Che i lavoratori hanno della rappresentanza dei propri interessi
Ed è cambiata anche a mio parere
Non c'è più non esiste più un automatismo per il quale la rappresentanza del lavoro deve essere sempre e comunque affidata a quel che è stato nell'ultimo secolo
Alla sinistra politica al sindacato
Non è scontato
Credo che noi non possiamo considerarci più come
Come dire depositari di una
Missione
Che nessuno potrà mai mettere in discussione
Ci saranno incursioni su questo terreno ci saranno incursioni della politica e non solo da destra
E l'attacco non sarà un attacco portato al lavoro in quanto tale non sarà portato alla condizione immediata di chi lavora anzi il lavoratore viene blandito
Tutti
Sottolineo il CRM vigenza per quanto riguarda per l'appunto il reddito
L'attacco sarà portato a noi a questa forma di rappresentanza del lavoro a quel che siamo stati a quel che vogliamo continuare ad es
Ed è un attacco insidioso
Io non credo che noi possiamo rispondere a questa fase chiudendoci nelle nostre certezze
Non credo che possiamo rispondere ribadendo a tutti noi l'orgoglio della nostra appartenenza della nostra forza che esiste della nostra capacità di stare in campo
Non è sufficienti
Io credo che abbiamo vale bisogno che questo Paese abbia bisogno anche nel rapporto di rappresentanza del lavoro di più trasparenza
Anche qui ha bisogno di più regole
Ha bisogno anche di più democrazia
L'accordo unitario su questi temi avvia una riflessione mi pare importante credo che occorra in questa direzione scavare e andare avanti credo in buona sostanza
Che noi tra le altre cose abbiamo il compito di riscrivere oggi la Costituzione materiale che ha regolato la rappresentanza sindacale in questi anni nel nostro Paese
Noi subiremo un attacco forte possente sulla legittimità stessa
Che riteniamo di avere nel determinare le cose che riguardano il lavoro
è l'unico modo per rispondere a queste attacco a quello di mettere in campo delle regole di trasparenza di verifica democratica che
Sgombri noi il campo da qualsiasi interpretazione sulla legittimità della nostra azione
Se noi facciamo questo anche la stessa prospettiva dell'unità sindacale che va confermata e va perseguita
Assume un altro carattere
Viene sottratta da un lato dell'idea difensiva mettiamoci insieme così
Forse resistiamo e dall'altro dall'obbligo di andare sempre d'accordo anche quando non lo siamo
Se definiamo delle regole se definiamo che c'è un arbitro ultimo che decide sulle cose
Beh anche nel rapporto unitario ci si potrà confrontare liberamente sul merito delle questioni
E si potranno realizzare le convergenze che sono convergenze politiche non vi interessa de o di convenienza
Credo che questa sia anche un nuovo modo di immaginare
Questa necessità che abbiamo sulla schiena di favorire comunque un processo di semplificazione di unità nella rappresentanza del mondo del lavoro
Quindi va tutto bene
Va bene che noi ci interroghiamo sulla necessità
Di interloquire meglio di più con i giovani generazioni con le diversità
Con il territorio con le novità
Ma non possiamo distruggere questa nostra naturale giusta propensione dalla necessità di ripeto di affrontare il tema
Delle regole della nostra legittimazione queste due cose
L'azione politica per recuperare il tempo perso l'innovazione nella rappresentanza devono
Essere fatte assieme non abbiamo più il tempo
Voglio sottolineare ancora un concetto
Io credo
Che la nostra forza effettiva che ancora esiste ed è in campo
Può essere micidiale se non ci fa vedere anche la nostra fragilità intrinseca che altrettanto esistenti
Se noi contiamo solo sulla nostra forza che c'è
Che esiste non l'abbiamo già la sensazione dell'urgenza della necessità di affrontare anche i temi del cambiamento e invece così abbiamo questa urgenza
Bisogna non solo sarà in grado di interpretare i bisogni nuovi che ci sono bisogna anche estere in grado di offrire una prospettiva o l'orizzonte strategico
Lo dobbiamo fare a fronte dei cambiamenti che sono grandi profondi epocali
Parlo dei cambiamenti macro e di quelli micro parlo del fatto che ci sono
Due miliardi di persone che stanno Gallo Pando verso un tenore di vita simile al nostro e queste due miliardi di pensione nel fare questo richiedono e consumano energia e mangiano
E queste due semplice cose stanno riversando sull'intera economia del mondo cosiddetto sviluppato occidentale sfide nuove alle quali occorre saper rispondere
E penso
Alle incertezze più piccole che vede
La nostra gente che vive ognuno di noi alle paure all'incertezza del futuro perché non è più sicuro
Delle nuove generazioni stiano meglio delle precedenti
A queste domande noi dobbiamo provare a dare risposta
Quello che facciamo qui abbiamo fatto in questa conferenza d'organizzazione nella nostra discussione non è in contraddizione con questa esigenza macro l'assordante ho finito
Non l'assolve questo il punto non è in grado di dare fino in fondo queste risposte
E queste risposte non riguardano un futuro per noi remoto riguardano a mio parere il tempo di oggi e non ci serve e ho finito davvero
Un condottiero
Non ci serve
Un leader che sia in grado semplicemente di
Ridurre a semplici concetti
E a come dire costruire delle delle convergenze fittizie su alcuni obiettivi fondamentali
Questo è un meccanismo tipico della destra infatti lo sta utilizzando larghe mani quello di cui noi abbiamo bisogno e di liberare la nostra intelligenza
è quello di riprendere più di ieri a discutere con grande libertà tra tra di noi su come trovare le soluzioni a questi temi io credo che ne abbiamo tutta la capacità
E tutta la possibilità
Noi dobbiamo essere in grado di liberare questa discussione dagli schermi delle antiche appartenenza
Ci serve sostanzialmente in CGIL si applichi la regola del mettersi davvero tutti quanti in discussione
La parola
Al compagno applaudito degli anni
Segretario organizzativo della CGIL Roma Lazio
Si prepari il compagno Rinaldini
Nell'affrontare
La nostra Conferenza non possiamo non tener conto di ciò che sta avvenendo nel Paese
Grandi cambiamenti economici e sociali scomposizioni e composizioni di nuovi partiti ultronei chiarimenti politici cambiano le esigenze individuale collettive cambia il lavoro
Aumento delle aspettative di vita insomma il mondo si trasforma intorno al lavoro a tali cambiamenti non possiamo e non dobbiamo rimanere indifferenti rafforzando innanzitutto il nostro concetto di autonomia
Che non può trasformarsi in indifferenza politica
Di fronte a tale emergenza il sindacato unitario aveva posto con forza al Governo Prodi e pone con la stessa intensità al Governo Berlusconi
D'urgenza di un intervento incisivo e immediato
Che possa avviare
Una prima redistribuzione del reddito agendo su due leve a nostra disposizione il fischio e il salario
La piattaforma fiscale la piattaforma sulla contrattazione quelle richieste non perdono certo la loro urgenza e la loro validità e oggi sono sul tappeto quale termine di confronto con il Governo e con gli imprenditori
Così come urgente affrontare la questione salariale
In questo caso se è vero come è vero
Che la dinamica salariale ha subito una preoccupante Stasi non possiamo non interrogarci oltre che sulla necessità di agire sui fattori macroeconomici che agiscono sulle dinamiche salariali
Anche sulla tenuta dell'attuale sistema contrattuale
La piattaforma sulla riforma la contrattazione sarà
Una prima risposta alla salvaguardia della contrattazione del potere d'acquisto
Dobbiamo affrontare questo impegno con decisione con rafforzata autonomia
Autonomia pur unità
Tre concetti che non possono mai essere divisi ma insieme sono la base di una rinnovata con federalista
Autonomia pluralismo e di unità sono concetti che hanno subito una loro evoluzione anche nella nostra storia
Le nostre discussioni hanno sempre risentito dei cambiamenti esterni alla politica
Ma in ognuno di noi ha prevalso il senso forte di appartenenza la CGIL che oggi occorre ribadire con un nuovo concetto di autonomia per evitare che il nostro patrimonio possa essere disperso nei meandri dei giochi politici
Proprio per questo senso di appartenenza di autonomia il sindacato la CGIL
è sempre stato un luogo in cui la sinistra ha avuto modo di stare
Questo patrimonio per essere valorizzato e salvaguardato deve esaltare l'autonomia e le progettualità sociale
Ma per far questo
Cent'vende un compito non facile si tratterà di concepire il rapporto con la politica diversamente devono abbiamo conosciuto
Non servono partiti e governi amici
Non servono manovratori
Che hanno la pretesa di tutelare i lavoratori
Non servono parti di riferimento non servono partitiche Governo le piazze serbo rapporto costruito sul rispetto reciproco del proprio ruolo servano confronti sui programmi sui progetti di sviluppo
Ma per avere questa capacità di realizzare tale rapporto occorra chiarire al nostro interno i concetti di ad una mia di pluralismo e di unità
Essi vanno legati ad un nuovo modo di concepire la confederali tale
Per meglio rispondere alle nuove esigenze dei lavoratori dei pensionati e al loro interno una rinnovata capacità di
L'idea di libertà e franchezza nel confronto fra opinioni
Diverse il rispetto delle minoranze con attento rispetta le regole
Che definiscono il nostro dualismo e sono alla base della nostra funzione
In ultimo il pluralismo deve assumere davvero un ruolo importante nel dialogo interno come strumento di arricchimento
Del nostro dibattito evitando che il pluralismo si cristallizza dando Vito nuovi sistemi correntizia che rischierebbero
Di ingabbiare la diversità e di ripercorrere così vecchie modalità che hanno attraversato la nostra organizzazione ormai per troppo tempo
Solo se avremo la capacità di tenere insieme i tre concetti potremmo costruire una vera autonomia fornendo ai partiti della sinistra un vero laboratorio di idee di progetti
La nostra storia il nostro presente ci fanno però essere fiduciosi che riusciremo a dotare la CGIL di una forza in grado di esercitare il proprio ruolo a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici dei pensionati e delle pensionato
Comprendere tale territorio il cuore della nostra Conferenza
Tredici anni fa scegliemmo di decentrare la nostra struttura
Decidendo di liberare risorse nei territori dando vita a nuove Camere del lavoro che passarono da sei
A undici assegnando ad ogni Camera del lavoro i pieni poteri sia politici che organizzativi
Questa scelta si rivelò già
Dal primo anno vincente consolidandosi col tempo
I migliori indicatori possiamo registrarli nell'aumento del tesseramento che passa da trecento mila iscritti a trecentocinquantasei mila iscritti nell'arco dei tredici anni
L'area metropolitana di Roma diviene l'area metropolitana che cresce in percentuale più delle altre metropolitana d'Italia aumentandola tutela individuale e collettiva ragazzi realizzando una vera e propria politica di guadagno
Come ha ben evidenziato la nostra indagine sul gruppo dirigente che fa emergere insieme all'allargamento dei punti di direzione l'aumento delle donne il relativo abbassamento dell'età del gruppo dirigente del Lazio non è trascurabile
Il dato più politico che emerge dal decentramento la ripresa delle politiche sociali nei territori in maniera particolare nelle periferie della nostra città è l'inizio eh
Di iniziativa sulle periferie ha evidenziato la necessità non più rinviabile
Di un ulteriore rafforzamento del decentramento che sappia cogliere le esigenze che emergono dai nuovi contesti urbani e dalle relative e marginalità sociali trasformandoli rivendicazioni territoriali
Per queste ragioni dobbiamo guardare con attenzione alla costruzione di vivere
Contrattazioni territoriali sulle dinamiche sociali sarà un compito confederale
Ma inteso nel senso di un lavoro comune con le categorie il non aver compreso questi cambiamenti uno delle basi della ragione
Per la media del Comune di Roma da parte del centrosinistra che non ha avuto la capacità di cogliere quei cambiamenti e quelle esigenze
La vera sfida sarà quella di saltare la contrattazione sociale del territorio con la contrattazione di secondo livello nei luoghi di lavoro per questo è fondamentale
Valorizzare il primo luogo di funzioni verticali delle categorie Burri posizionando alla luce delle nuove esigenze
Insomma il ruolo della contrattazione i luoghi di lavoro non può e non sarà messo in discussione da nessuno semmai si tratterà di conciliare la contrattazione interna con la contrattazione territoriale o di sito
Che dovrà supportare negativo dl RSU nella contrattazione aziendale questo è il terreno della nuova confederali tale
Il terreno della contrattazione sociale quindi non può essere esclusivamente delega dei modi o della Confederazione
Qui il ruolo delle categorie fondamentale nel definire un confronto alto nella confederali vita un concetto che non può rimanere su tale ma occorre dargli un senso compiuto con un rinnovo con rinnovato patto di solidarietà
Tra lavoratori e con coerenza assetto organizzativo
Come
Andranno ricercate lì le giuste sinergie per meglio sviluppare le politiche giovanili
Si pone il problema di assicurare un radicale ricambio generazionale il giovedì sono un bene prezioso sono il nostro futuro non può essere solo un obiettivo ma deve diventare una priorità
Dobbiamo saperli intercettare nei luoghi di lavoro il circuito nei luoghi di lavoro si è interrotto per effetto della frammentazione delle pratiche dell'esternalizzazione il tardivo ingresso all'interno del mondo del lavoro
è necessaria una rissa disposta che consente di avviare una vera politica di quattrini
Non servono quote di salvaguardia ma politiche giovanili
Penso alla formazione finalizzata a formare i giovani quadri e delegati e delegate alla formazione come impegno di studio sapendo trasformare il sapere della Turchia in pratica del lavoro quotidiano
Per queste ragioni la scelta di prevedere i nei bilanci la percentuale
Per la formazione di niente diviene essenziale solo in questo modo si può riavviare il percorso di rinnovamento
Ho finito la formazione non può essere intesa solo dei giovani quadri sindacali ma occorre come strumento formativo permanente per tutti i livelli non solo alla luce del cambiamento del mondo del lavoro che richiedono formazione continua
Nel contempo porrà riflettere maggiormente sui percorsi di uscita essi percorsi di carriera
Essendo
Questi molto stretti essendo noi organizzazione ha legame debole con una struttura organizzativa che non prevede percorsi di carriera nei percorsi di uscita
Potremmo però intanto assumere piccoli aggiustamenti decidere che rapporto decidere per chi ha maturato i quaranta anni contributi e ci sia
Un
Un ripensamento rispetto agli incarichi assegnati
Dando la possibilità di avviare un primo passo verso il rinnovamento cosicché si possa riavviare il circuito di ricambio può assumere la consapevolezza che occorre favorire la politica interna non solo dei quadri dirigenti ma anche
Di ogni sua postazione
Occorre inoltre
Cioè i propri mandati non siano rigidi ma sono un tempo massimo avviando una più ampia mobilità dei quadri
Che non sia verticali in orizzontale che abbiano in sé un forte concetto di compiere dall'Italia
Sono queste le ragioni che ci hanno portato a costruire una della conferenza d'organizzazione spetta a noi il compito di costruire le condizioni organizzative per dalla CGIL
La ninfa del ponte è un altro centenario spetta al sindacato di costruire le condizioni per dare stabilità e tranquillità e meno giovani spetta il sindacato la realizzazione in ogni sforzo possibile
Per eliminare le precarietà e far tornare assegnare i giovani spetta al sindacato mantenere e rafforzare lo strumento della democrazia
Per queste ragioni il nostro compito non sarà facile ma perlomeno le donne di questa organizzazione che hanno la testa dura e questa testardaggine che ci porta a difendere più deboli a dare dignità al lavoro
Ma no no ma accompagni Gianni Rinaldini Segretariato generale dell'Asia si prepari calano
Come meccanici
Abbiamo riconquistato alcuni mesi fa
Il contratto un x contratto nazionale unitariamente
Ne abbiamo in questo modo
Recuperato una situazione
Che per anni è stata caratterizzata dagli accordi separati
Questo è stato reso possibile
Innanzitutto
Per la forte iniziativa unitaria dei lavoratori delle lavoratrici
Ma è stato reso possibile con le altre organizzazioni sindacali
Sia sul merito
E sul metodo
Infatti la svolta che sia determinata nei rapporti unitari
è stata a partire dalla definizione di regole democratiche
Di regole democratiche per l'approvazione dalla piattaforma
Di regole democratiche
Per l'approvazione degli accordi finali
Prevedendo
Che anche rispetto
Agli accordi finali
Il referendum unitario
Viene indetto anche su richiesta di una singola organizzazione
E cioè anche a fronte di posizioni diverse
Questa è stata la condizione
Che ci ha permesso prima con il biennio poiché
Con il contratto nazionale
Di reggere anche alle inevitabili discussioni opposizioni diverso
Che ci sono sempre nei passaggi dai contratti nazionali
Ma ci ha permesso di tenerle in un ambito unitario
Dato che tutti sapevamo
Che le regole democratiche che ci siamo dati
Rendevano impraticabile la strada degli accordi fra degli accordi separati
La certificazione della rappresentanza
Così come definita unitariamente è un fatto importante
Per i meccanici ragionamento sui mix tra rappresentanze voto delle RSU metterebbe la CGIL la FIOM in questo caso
In condizioni come dire
Molto soddisfacenti
Oltre la maggioranza
Ma per quanto ci riguarda
Noi ribadiamo che il meccanismo della certificazione della rappresentanza importante vale per tante cose
Ma noi confermiamo
Che le regole democratiche per l'approvazione delle piattaforme l'approvazione degli accordi
Sono quelle determinate dalla titolarità delle lavoratrici e dei lavoratori
Attraverso lo strumento del referendum
Potrei aggiungere altre considerazioni
Sul voto complessivo delle RSU
E anche sul tesseramento della nostra organizzazione
Per poter dire che tutto sommato
Non siamo messi male
Ora
Io penso esattamente il contrario
Penso esattamente il contrario
Per la semplice ragione che se
I dati che abbiamo di fronte
E quello di un peggioramento della condizione della gente che vogliamo rappresentare
Un peggioramento così consistente così rilevante che ha pochi riferimenti
Nella storia del nostro Paese
Sia dal punto di vista del reddito
Che dal punto di vista delle condizioni lavorative che dal punto di vista della precarietà non esiste a mio avviso una situazione dove si possa dire
Che la gente che vogliamo rappresentare sta peggio e il sindacato gode una discreta salute se la gente che vogliamo rappresentare sta peggio
Vuol dire che ci sono interrogativi
Che coinvolgono
Lo stesso sindacato le sue prospettive alle sue strategie
E allora per brevità
Io la dico così
Io credo che la globalizzazione rappresenti una cesura
Per il movimento sindacale tra il prima e il dopo
Per gli sconvolgimenti sociali che sta determinando
Dove la redistribuzione della ricchezza delle dimensioni che oramai ci vengono segnalate giorno a me giornalmente
Per le dice quella crescita delle diseguaglianze sociali
La precarietà sono elementi strutturali questa globalizzazione
Così come procede nel nostro Paese a livello europeo a livello internazionale
E che porta a ridisegnare
Sia l'assetto politico che l'assetto della rappresentanza sociale in Italia come in Europa come a livello internazionale
E allora io credo
Che se la globalizzazione rappresenta questa cesura
Per ciò che significa che essendo fondata su un elemento su un criterio su un valore
Assoluto che è quello della competitività la globalizzazione mette in discussione
Le radici fondativa e su cui è nato il movimento sindacale
Questo richiede
Da parte di tutti
La necessità di ridefinire strategicamente oggi in questa situazione qual è il futuro del sindacato
Quale il sindacato e quali valori su quali valori
E scelte contrattuali
Rilanciare un'ipotesi che rimetta al centro quelli che sono stati i nostri valori i nostri valori fondativi
Ora
Su queste
Io credo che noi registriamo
Una
Debolezza
Dal punto di vista strategico
Dire che la CGIL e lo dico parlo della FIOM
Prima ancora di parlare della CGIL può essere che la FIOM abbia questi problemi e che invece la CGIL stia benissimo
Io penso che questi nodi strategici sul futuro del sindacato direi che sono stati affrontati nel Congresso di due anni fa e dire una cosa non vera
Non vera rispetto ad un congresso che inevitabilmente era tutto piegato rispetto alla contingenza politica e alla possibilità del Governo Prodi ce lo ricordiamo tutti
Questi nodi strategici e di fondo
Della nostra organizzazione del nostro futuro sono tutti da affrontare
E io accolgo anche in questo
Un pezzo del ragionamento che ha fatto la Marcegaglia nella sua relazione
Perché oggi l'offensiva
Non è solo
Del Governo
E del Governo ed era Confindustria
O della Confindustria e del Governo
C'è un elemento concettuale
Che viene affermato in quella relazione
E l'elemento concettuale e quello che dice che finita la storia di centocinquanta anni
Che finita la storia del conflitto
Tra
Capitale e lavoro
Che adesso c'è una situazione totalmente nuova
Perché tutti siamo d'accordo riferendosi alla rappresentanza politica parlamentare tutti siamo d'accordo che c'è un valore centrale quello del mercato e dell'impresa lo dice così testualmente
Dichiarando chiusa la storia di centocinquanta anni ma quella storia non è solo la storia politica parla di noi parla della storia della CGIL non parla soltanto rispetto ai processi politici e processi parlamentare
Ce lo ha ricordato anche Bonani nel suo intervento non so se qualcuno l'ha colto
Nel dire che adesso
Come è stato detto anche dalla Marcegaglia la storia è quella del sindacato collaborativo
Perché è finita una storia del sindacato che viene
Riassunta io credo in modo improprio con il termine dell'antagonismo e a partire da quel concetto
Che tutto viene piegato
Dalla contrattazione allo stato sociale a quei valori assunti come elemento centrale
Il mercato e l'impresa
Con
Nessuna mediazione insisto di carattere politico
Un ipotesi assolutamente autoritaria rispetto all'assetto complessivo della situazione
Ed è in questi
E mi avvio all'ultima considerazione
Che hanno persino scoperti
Che esiste la questione retributiva lo dicono tutti
Oramai non lo può negare più nessuno
E paradossalmente
Si dice esiste una questione retributiva
Nel nostro Paese perché c'è il contratto nazionali di lavoro
Questo è quello che dice la Confindustria queste quello che dice il Governo questo è quello che dice buona parte del mondo politico
Il loro approcciano alla trattativa a partire da questa i porti
Quella che ci farà spiegata e non so se tra dieci giorni o tra due settimane nel primo incontro che si svolgerà governa e Confindustria
In una ipotesi
Che quella sia chiaro non solo riferita al contratto nazionale
Che è quella che dice
Indebolimento del contratto nazionale
E lasciamo stare rafforzamento dalla contrattazione aziendale dicono indebolimento del contratto nazionale e una contrattazione aziendale
Totalmente subordinata alle logiche di produttività i bilanci dell'impresa
E il Governo un pezzo della riforma la già fatti
Perché nel fare la detassazione dei premi di risultato fino a tre mila euro
Anch'accompagnata dall'operazione della tassazione degli straordinari come dice la Marcegaglia
Il Governo attuato prime misure che vanno nella giusta direzione di riforma della contrattazione
Marcegaglia la sua relazione
Allora
Se è così
E sequestro il quadro
Che noi abbiamo
Abbiamo di fronte
Tra l'altro sia chiaro
Che non stiamo parlando solo di cosa succederà
E quello che sta già succedendo per quanto riguarda penso proprio oggi ci è arrivata la lettera ufficiale della Federmeccanica
Tutte le piattaforme che abbiamo presentato in questo periodo
Tutte le piattaforme abbisogna di questo periodo sono ritenute fuori dagli attuali regole contrattuali
E come c'è scritto nella lettera che è stata portata oggi tanto più in riferimento ad una
Confronto sulla struttura contrattuale che definirà esattamente che quello che si fa a livello nazionale non può essere fatto a livello aziendale
Stanno rimandando ci indietro le piattaforme nei Gruppi più rilevanti del nostro Paese
Alla vigilia dell'inizio del confronto
E allora concludo su due cose primo
Ovviamente
Respingeremo tutto questo e faremo quello che è necessario fare
Questo non ci sono non ci sono problemi
Io ritengo noi riteniamo
Che tanto più in una situazione di questo genere va rafforzato il ruolo per la contrattazione aziendale e va rafforzato il ruolo del contratto nazionale che deve avere la possibilità di determinare un aumento reale delle retribuzioni
Non c'è mai stato
Nella storia della CGIL
Che va avanti un aspetto e non va avanti l'altro anche a partire dal
Dare
Dichiarazioni dall'autocritica ivi Vittorio si è sempre andati avanti rafforzando l'uno e l'altro
Non c'è uno scambio tra un livello ed altro non esiste
Non esiste nella nostra storia nella nostra pratica
E allora
Io dico che
Noi avremo di fronte un'offensiva a tutto campo
Un'offensiva pesantissime
è iniziata a mare
Perché le cose fatte dal Governo che hanno avuto il plauso anche di altre organizzazioni sindacali sono già cose di merito sulla riforma della struttura contrattuale
Ora
Veramente concluso
Dico una cosa inutile
Oramai anch'io sono un pezzo di archeologia industriale
Ho cominciato a fare lavora a tempo pieno tra partiti e sindacati che avevo vent'anni
Però sono sempre state abituato
Che dico quello che penso
E se non sono d'accordo dico che non sono d'accordo
Non esiste a creare
Araba Gabriello però
Evitiamo di farsi
Che la discussione politica si svolge in un modo e poi casomai tra due mesi quando c'è da cambiare mezza segreteria ci si scambia su chi deve entrare in segreteria senza che ci sia una discussione esplicita sud dove vuole andare la CGIL
Perché questi sono i problemi che abbiamo
Questo sì che sarebbe il modo peggiore di sviluppare la discussione la nostra organizzazione
Perché è cambiata la situazione politica è cambiato lo scenario politico e io sento troppe cose in giro che casomai tutti d'accordo troppe cose in giro che guardano all'appuntamento del riassetto dei gruppi dirigenti io preferisco di sentire
Politicamente aprire una fase di trasparenza anche tra posizioni diverse
Perché alla lunga questa è l'unico modo per rafforzare la nostra organizzazione l'unico modo
Perché un'organizzazione con milioni di persone abbia una prospettiva positiva
La farà la
Accompagna Michele Catalano
Segretario generale della Campania
Sempre fare campagna mari altri
Epifani e Carla ma anche la discussione
Che si è sviluppata
Ci hanno posto di fronte sia
Agli sviluppi
Impetuosi di processi politici innescati
Dalle ultime elezioni
E l'esigenza
Di un approfondimento
Di una comprensione vera
E Guglielmo sesso nella sua
Relazione ha posto l'esigenza
Di come ci misuriamo
Su questa fase
Che improvvisamente ci ha messo di fronte all'esplosione di conflitti conflitti razziali conflitti nel mondo del lavoro
Conflitti
Tra
Etniche un rigurgito di fenomeni neonazisti che erano latenti e sono emersi in maniera
Pre non prendere la nostra società
E la sconfitta alle elezioni interroga interroga anche una grande organizzazione sindacale in maniera strategica
Partendo però dalla comprensione di quelle che sono
Le motivazione di fronte di fondo che hanno operato in questa
Svolta che la destra ha saputo interpretare in maniera
Mirabile
E dobbiamo misurarci non solo sul terreno della comprensione della dinamica politica ma anche della ragione di fondo di questi processi
Che io leggo
In una profonda accentuata precarietà
Innescata nella società italiana e nel mondo del lavoro
Un aumento della paura rispetto
A quello che sta succedendo e alle
I movimenti sociali in atto una paura che ha posto di fronte anche settori consistenti del mondo del lavoro
Impoveriti nei salari e nei redditi
A spostarsi a destra e gran parte del ceto politico del ceto medio
Che si è spostato oltremodo a destra non credendo più alla ricetta della
Sinistra che tradizionalmente ha affrontato questo aspetto
Se non partiamo da qui
Dalla comprensione di fondo di questa incertezza di fondo
Che agita la società italiana e settori consistente del mondo del lavoro e dell'Europa noi non faremo i conti come sindacato e come CGIL
Di fronte a processi di fondo
E
Questo su un terreno tutto nostro perché a chi lamenta che di operaio non votano
Votano per Luz CONI o vuoto nel centrodestra
Purtroppo io riconosco che nel sistema politico italiano e nel centrosinistra non esiste più un aggregazione politica che fai split
Cito riferimento al mondo del lavoro come punto di riferimento dalla sua prospettiva politica e questo è un elemento che pensa e pesa in maniera significativa
Se vogliamo fare i conti con questi processi
Scusate queste nuove paure compagni per cortesia
Siete precari se ci sono dei commenti da fare se li fate all'esterno dell'Aula perché veramente sta divertendo eccessivo rumore
Scusa richiede precostituito
Se vogliamo quindi fare i conti con queste nuove paure
Cono componente che ha generose tori del mondo del lavoro nostro che vedono con preoccupazione la presenza di lavoratori romeni albanesi anche nel settore dell'edilizia uno settore marittimo
Queste incertezze di fondo ci devono far riflettere in maniera
Seria e noi non ce ne usciamo con questioni tattiche
Abbiamo bisogno di un ripensamento di fondo perché dobbiamo dare risposte nuove a una sfida nuova e questa
La si fa interrogandosi a fondo mettendo in campo nuove idee nuove proposte dentro il quale
Dentro le quali la stessa
Funzione e il ruolo del sindacato deve giocare una partita tutta propria se vogliamo pensare
Ad una società di solidarietà di impoverimento no non impoverita
Solidale multietnica democraticamente sostenibile queste è la sfida di fondo
Epifani ha posto nella relazione anche l'urgenza di un intervento immediato rispetto alla politica che questa vittoria elettorale abbia terminato
E quindi ha proposto il problema che è
Presente e che è la nostra vera sfida che dobbiamo lanciare alla pratica
E alle scelte di questo Governo quale nuova politica di crescita noi determiniamo nel nostro Paese
E che modalità quale politiche
Concrete mettiamo in campo perché questa politica di crescita si realizza se non c'è questo e pur e
Purtroppo nonostante il credito che la che questo Governo ha i provvedimenti che sono state messe in campo non parlano a questa esigenza e a questa sfida che si è aperto profondamente nella nostra società
E allora tocca a noi di fronte anche alle difficoltà che lo schieramento del centrosinistra misurarsi oltre un corretto dialogo mettere in campo una proposta di politica economica e sociale
All'altezza della sfida che l'economia italiana a per rilanciare la crescita per rilanciare esigenze di solidarietà politiche di integrazione
E risposte efficaci e alternative a quelle che sono state messe in campo di breve respiro e funzionali al
Consenso elettorale che è stato messo in moto
Per fare questo c'è bisogno di uno sforzo nuovo
Certo non ce lo siamo dicendo che abbiamo i problemi
Da tutti noi dalle più importanti a dalle meno importanti strutture è richiesto uno sforzo strategico nuovo per essere la sfida di nuove domande che
Il centrodestra è riuscito en porre in campo
E da questo punto di vista
Bisogna fare i conti anche con l'Italia politicamente uscita da queste elezioni e anche da questa Europa che si annuncia è quella
Di
Un modello che tenda di barricarsi però un modello di centro nord è un modello di centro sud che determinate deduzioni nel sistema politica istituti a Natale ieri galla Della Loggia su Corriere del Mezzogiorno sul Corriere della sera lamentava con preoccupazioni serie l'afasia politica del Mezzogiorno
è una preoccupazione seria con la quale dobbiamo misurarci
Certo io penso che la sua analisi colga dei punti veri ma anche
Un'analisi parziale oggi il Mezzogiorno come uscito dalle elezioni non è
E guarda a destra e guarda
Al al Governo di centrodestra e questo Mezzogiorno
Sta dentro a differenza del due mila uno dentro questa quali zone di governo in maniera significativa
E con le nuove leve elettorali e di potere locale che sono
Emerson
E proprio per questo
Che è l'afasia
E le difficoltà interrogano noi è in terra con il centro sinistra che oggi a le più grandi difficoltà rispetto a questa fase
E quindi e quindi la CGIL deve misurarsi
Uno nell'evitare una divaricazione e non solo la CGIL ma tutte le categorie e tutte le strutture e affrontare la nuova stagione di rinnovamento di riforme istituzionali
Di qualificazione della democrazia
Di nuovo rapporto tra nord e sud nel contesto europeo per affrontare la sfida nuova che le difficoltà del sud del Paese se vogliamo determinare anche modalità nuove di rilancio economico e allora
Guglielmo ha parlato di un federalismo fiscale su questo oggi si gioca una partita importante in questo Paese
Tra chi pensa come il Governatore della Lombardia
Che bisogna operare una rottura è una modalità di intervento di rapporto nella tassazione e nella sovranità stessa dello Stato nell'esigere le riforme e
Un'esigenza di persa di federalismo solidale e allora io chiedo anche la CGIL
Che cosa diciamo di questo provvedimento questo disegno di legge della
Del della Lombardia
Ci va bene non ci va bene su quale terreno noi sviluppiamo la nostra battaglia
Democratica civile di rinnovamento sapendo che il rinnovamento oggi è fondamentale anche al sud sappiamo profondamente
Quali sono i limiti del ceto politico e le nostre stesse difficoltà oggi nel Mezzogiorno ma questo non può essere un alibi
è in ogni caso dobbiamo affrontarlo in maniera visiva con la dovuta consapevolezza autocritica
E correggere anche i limiti e anche le modalità sulla tassazione e sulla spesa pubblica ma non si può perde la dimensione unitaria di questo Stato di questa nazione e di questa di una solidarietà comune e questo presuppone
Quindi che con maniera chiara noi affrontiamo questo nodo e si affronta questo nodo ponendo
Dico Rosa mente
Con critica al sistema politico meridionale l'esigenza di rigore e di cambiamento nella modalità da spezza e nello stesso tempo garantendo
Perequazioni nel sistema di tra stazione fiscale
Perché non si può arrivare al paradosso con le modalità previste dal sistema lombardo che noi saremmo
è duali nella tassazione tutti i lavoratori e saremmo differenziati nell'esercizio dei diritti civili fondamentali di quest'un paese che danno sostanza alla cittadinanza sociale questa è una sfida decisiva parte della politica vado rapidamente
Alle conclusioni
La discussione quindi richiede si una svolta strategica sulla nostra questione ma il punto
è un punto su cui misurarci non è su un modello se salviamo non salviamo o se manteniamo le alterato il livello del contratto nazionale se riusciamo a costruire un'attenzione nuova riformatrice riuscendo a misurarci con le domande di fondo che emergono alla nostra
Società
Perché l'impoverimento dei salari e delle pensioni e le nostre risposte è un pezzo di una strategia nuova che dobbiamo mettere in campo e per quanto riguarda il modello contrattuale
I modelli contrattuali in sé
Non sono risolutivi della condizione di tratta di di trattare la difesa del salario se tutti noi diciamo che il salario
E
E
è impoverito at dal mio punto di vista l'impoverimento e determinato anche
Dalle politiche fiscali inique che il Governo di centrodestra ha messo in atto negli anni
Precedenti sappiamo anche però che c'è un pezzo di responsabilità del modello contrattuale e quindi cambiare quel modello contrattuale anche per una realtà del sud eri mettere nelle ma anni delle leve dei lavoratori delle aziende dei territori la responsabilità di contrattare il salario la difesa del salario e delle condizioni di lavoro a cominciare dal sicurezza
Non ce ne usciamo
Soltanto con il slogan eh non misurandoci con le condizioni concrete e quindi da questo punto di vista il sistema ma contrattuale i due livelli con modalità diverse sono un pezzo di una strategia di rinnovamento e di protagonismo dei luoghi
Di lavoro dove noi dobbiamo ritornare e a dare in mano a loro ma
Testimoniano profonda del Governo chiudo
Chiudo quindi da questo punto di vista
Il contratto è il modello contrattuale è un'esigenza di fondo
Che noi dobbiamo con spirito riformatrice salvaguardando l'essenza se dobbiamo tutelare e poi dove sta scritto lo dico I dirigente delle grande categorie nazionali che il gruppo dirigente nazionale capace di contrattare meglio del secondo livello noi dal sud poniamo un problema
E lo abbiamo detto anche Epifani vogliamo l'esigibilità sul terreno dell'inflazione del recupero inflattivo e l'esigibilità del secondo livello se ci sono a queste condizioni siamo nella condizione anche al sud difendere in maniera positiva
L'acqua la condizione del lavoro ed impossessarsi anche del governo delle condizioni di lavoro soprattutto sulla sicurezza e abbiamo bisogno di tutti se noi diciamo quella che sta
Endo è una rovina è un tra il vento del movimento operaio deleghiamo parte significativa dei lavoratori all'opposizione e al sud condanniamo indeboliamo lo schieramento di lotta perché questa
Questo passaggio
è un passaggio delicato non so la questa trattativa non è una serata di danza ma è una sfida proprio perché ci troviamo di fronte a questo blocco politico è una spinta profonda dell'industria
Che non è che vuole operazioni antisociali vuole una semplificazione è una riduzione è una capacità di governo che non è niente di nuovo nella storia
Dell'industriale da questo punto di vista
Questa conferenza importante e dobbiamo uscire uniti le
Cambiare
Devono essere devono rafforzare L'Unità della CGIL del movimento perché la partita è troppo grossa e la destra già
A
Con consenso forte e certamente non ce ne usciamo con la posizione di testimonia
La parola Malia Mariotti segretario generale dell'ombra che accompagni veniamoci incontro perché abbiamo ancora quindici interventi
Si prepari il compagno panini
Penso anch'io cari compagni indicare compagne come in tanti anni sostenuti in questa discussione e come giustamente le relazioni di Carle Guglielmo hanno ribadito
Che abbiamo fatto la scelta migliore decidendo di far svolgere dei tempi e nelle forme stabilite questa Conferenza l'organizzazione
Non tanto e non solo per la distanza dall'ultimo appuntamento nel quale la CGIL ha in termini più organici strutturale affrontato
Le questioni della politica organizzativa non tanto e non solo perché
Una certa dei desuetudine sottovalutazione anche un certo fastidio a riflettere e ragionare
E cercare i necessari correttivi adeguamento su questo tema e su questo terreno ha prodotto nel tempo e nel corpo della nostra organizzazione qualche evidente pericoloso punto di cesura
Fra gli obiettivi le strategie gli orizzonti la pratica il posizionamento politico sindacali e lo stesso nostro modello organizzativo le regole che l'usura intendono le prassi che lo informano
Bensì soprattutto ed essenzialmente perché abbiamo davvero avvertito
In modo ineludibile l'esigenza di cercare nel cambiamento nell'innovazione di noi stessi nel nostro stesso profilo organizzativo nel nostro modo di fornire una risposta o almeno una parte di essa e cambiamenti straordinari persino in immaginati che solo noi
Sono accaduti fuori di noi non solo nelle persone degli interessi dei valori più direttamente riconducibili all'essenza del nostro ruolo di rappresentanza sociale
Ma anche negli aspetti più profondi e strutturali che hanno segnato il profilo dell'organizzazione della società dei processi produttivi del lavoro dei sistemi di relazione di quelli cognitivi fra e degli individui
E lo abbiamo cercato di fare anche in Umbria promuovendo una discussione che non è stato facile far decollare ma che poi ha cercato e a
In qualche modo
Potuto coinvolgere
Migliaia di delegati ed iscritti lo abbiamo fatto in una regione partendo da cercare di ragionare
Sulla nostra realtà sulla nostra situazione l'Umbria una di quelle Regioni che appartengono a quelle aree del Paese che ormai
E catalogabile come
Una non questione nazionale non la questione per antonomasia meridionale non la nuova questione settentrionale
Un'area
Che oggi
A la necessità
Di
Essere
E di vivere nuovo protagonismo dentro
Questo
Paese e dentro questo passaggio
Che stiamo
Che stiamo attraversando abbiamo cercato di ragionare
Su come affrontare il tema del rapporto fra ipotesi di riforma federalista e
Versione inversione solidali unitaria e le criticità di una piccola regione che a limiti serie di produttività di deficit infrastrutturali e un'altra livello di servizi
E di sostegni sociali l'abbiamo fatto partire dalle considerazioni su quelle che sono
La necessità di dover ragionare ormai con un'ambizione di essere in grado di sviluppare
Un ragionamento che può partire anche dalle forze sociali di una nuova idea di cooperazione sopra regionali
Cercando di dare una dimensione dei rapporti delle relazioni fra i territori
Che possa oggi andare oltre i limiti che spesso asfittici e formali dei perimetri istituzionali
Anche ragionando riflettendo su questa nostra realtà su questi nostri problemi io trovo tanto più significativi importante
Che questo doveroso e necessario atto di coraggio cioè quello di tentare di penso di ripensare noi stessi in ragione di una sorta di
Immanenza di cambiamenti in atto attorno a noi lo si abbia compiuto e lo stiamo cercando di portare avanti lo abbiamo deciso in una logica contro di continuità quasi di naturale sovrapposizione con la riattualizzazione la valorizzazione della nostra storia e dei nostri valori fondanti
Con lo sguardo aperto al futuro
E di stimolo e sollecitazione straordinaria questa coi vita anche temporale fra la celebrazione del nostro centenario e la sfida al cambiamento e del cambiamento
Alla quale abbiamo cercato
E stiamo cercando di dare una risposta come se passato e futuro trovassero emblematicamente in questo passaggio un punto di congiunzione
Tutto ciò ci per interrogare sulla complessità dei problemi che ci troviamo ad affrontare come possiamo considerare avviati assoluzione o solamente
Cercando di capire come possono essere in grado
Di
Essere portati concretamente
E in ad adempimento che i nostri propositi e i nostri obiettivi voglio dirlo in esplicito nel passaggio nel quale ci troviamo nel compito che ci attende c'è richiesto
Non bisogna né si può essere indulgenti con gli stessi
Il cambiamento è sempre un tratto un compito difficile è vero come ha detto qualcuno noi dobbiamo avere l'ambizione di essere il cambiamento che vogliamo interpretare quello che votiamo
La domanda allora non è se ma come poter essere
Noi come CGIL appunto artefici in questa direzione sul piano della proposta politica del Progetto sindacale di società di come stare qui ed ora nelle contraddizione dei problemi
Per molti versi drammatici di ed inediti di questa contemporaneità di quale alleanze sociali di quale relazioni con la politica con questa politica di come esercitare il nostro ruolo
La intatta condizioni di come postula e richiede esige
Un modo altro di organizzare di di dare un assetto hanno gli stessi
Tutti questi tutto questo ci impone di guardare in faccia la realtà con la testa qui nel contesto
Pieno irto di difficoltà che abbiamo davanti sul piano economico riguardo
A questo io penso
Che anche dalle discussioni che abbiamo fatto in questa conferenza d'organizzazione da quello che abbiamo davanti a noi tornano
In in
Come elementi di grande attualità le analisi e le proposte che noi abbiamo fatto con l'ultimo congresso
Ad oggi
L'idea la necessità di mettere mano da una grande operazione di riprogettazione del Paese si pensi presenta
Tanto più indifferibile e quanto più necessaria e concreta che mai continua a pensare che il grande senso di perdita di futuro speranza di coraggio di fiducia che sta per valendo
Trasversalmente
Tutte le economie avanzate ma che colpì esce
Fino a paralizzare nelle potenzialità soprattutto l'Italia dipenda non semplicemente da uno stato d'animo non semplicemente da una predisposizione italica ma dalla sempre più chiara percezione della distanza che c'è fra i problemi del Paese le sue difficoltà
I rischi che sempre più sembrano incombere su di noi
Quello che in termini di perché quello che in termini di Progetto ambizione coerenza alla classe dirigente di questo Paese
Sta mettendo in campo e su questo terreno su queste iato su questa cesura
Che si è prodotta che noi sindacato la CGIL oggi chiamato esercitare la sua responsabilità di grande forza sociale confederali
Cardine del modello del sistema democratico di questo Paese dobbiamo farlo avendo ben chiaro che quando
Ma è difficile cimentarsi ed essa all'altezza di questo confronto perché oggi nella fase della secolarizzazione della politica il terreno proprio della costruzione dell'egemonia non è più tanto ed essenzialmente quello dei valori quanto quello degli interessi
Terreno nel quale altri meglio di noi sanno in grado di esercitare la loro capacità di assecondare pulsioni estinti presenti nella società
Non basta dire oggi e dirci
Vittor andare o di cercare di tornare in sintonia con una società il problema e che oggi ci troviamo di fronte ad una società che sembra aver preso indirizzi
Direzione
Che vanno in un altro senso rispetto a quello che la nostra storia la nostra gerarchia di valori e tuttavia non possiamo consegnarci all'idea
Di sedersi al posto di quelli che avevano torto perché
Quelli
Che ha i posti di quelli che avevano ragione erano già tutti occupati noi dobbiamo produrre uno sforzo straordinario nient'affatto scontato per cercare di rendere forti le cose giuste piuttosto che giuste
Quelle forti
Perché è vero nell'epoca di una società segnata da chiudendo Dalia non mi che dà il senso dello stare insieme come diceva stamattina Carlo Podda l'epoca delle spese solitudini sociali non esistono più tanti
Tratti unificanti di questa società una volta lo erano il lavoro lo era la prospettiva di un nuovo orizzonte di società
Oggi
Tutto ente ornati in discussione anche quel poco che in qualche modo in questi
Decenni abbiamo saputo e contribuito a conquistare da qui le ripercussioni socialmente destruttura anti
Degli aspetti che riguardano la concessione il rapporto con l'immigrazione che viene percepita essenzialmente comunque pericolo dispetto alla
Alla difesa dei nostri interessi insicurezza percepita che genera stati d'animo che segnano e trascinano veri e propri processi socialmente regressivi la questione di una precarietà che mina ed è spoglia le persone della propria visione di più di futuro
Non possiamo quindi sottrarci a questi precisi impegni e a questi compiti stare in campo con delle proposte con un progetto che abbia un respiro il contenuto l'audizione disegnare una diversa direzione un diverso indirizzo dei di società può darsi che ci siano dei limiti nella nostra strategia
Può darsi che ci siano dei limiti e nelle nostre proposte ma cerchiamo di ragionare del merito di quello che abbiamo messo in campo non è poi ve le desumere i nostri limiti essenzialmente dal livello di attacco che oggi ci viene portato dai nostri avversari
Si tratta tutti insieme proprio in ragione di quegli attacchi di capire come noi attrezziamo meglio la nostra proposta come noi
Tutti contribuiamo rafforzarla e come
Da questo punto di vista in senso di unità e di coesione in Terna
Forte a partire dalla CGIL può essere in grado di farci giocare meglio
Il ruolo che ci siamo assegnati
Noi
Da questo punto di vista dobbiamo
Dobbiamo cercare
Di
Portare a compimento anche
Per essere coerenti con quello che diciamo
Un profondo ripensamento di noi stessi lo dobbiamo fare come diceva Guglielmo stamattina tornando essenzialmente a cercare di fare meglio il nostro mestiere tornare
Ad essere protagonisti dentro i luoghi di lavoro riappropriarsi della capacità di incidere sulle condizioni effettive e concrete
Salario tempi e ritmi organizzazione del lavoro dobbiamo farlo tornando a guardare però l'erba dalla parte delle radici di partire dei posti di lavoro ripartire dai delegati e dalle delegati
Capire
Perché
Tante contraddizioni che oggi dentro il mondo del lavoro sto si generano spesso ci colgono di sorpresa ripartire da lì ricostruire una classe dirigente che sia in qualche modo figlia
Di una nuova cultura del lavoro e delle contraddizioni che nel lavoro ci sono può permettersi di attrezzarsi meglio badate oggi quello che è in discussione e davvero l'idea di una marginalizzazione del potere del ruolo del sindacato Cerfeda ieri mattina ci ha presentato una realtà e di numeri che sono emblematici
In Europa tanto chi perde iscritti tanto chili aumentar e accumulato dalla stessa condizione nessun sindacato riesce a tutelare l'arretramento delle tutele e il rispetto dei diritti nel mondo del lavoro questo
Da il senso dell'attacco che oggi noi stiamo stiamo subendo e per questo io penso che oltre che ripartire dei luoghi di lavoro dobbiamo
Cercare di portare a compimento con coerenza e credibilità
Tutte quelle parti che tendono in qualche maniera a mettere profondamente in termini di nuovo adeguamento noi stessi nuova confederali vita
Sì certo nuova confederali Italy non concepita come una gerarchia non comunque Antone per tenere insieme UNC gregge sempre più disorientato ma nuova Confedir età che non si è esaurisca soli in valori condivisi è una cosa scontata ma che sia la più attica quotidiana continua un modo di agire che quotidianamente ci fa stare insieme dobbiamo essere in grado di rito ripartire da qui e dobbiamo da Ultimo cercare davvero di vincere fino in fondo la sfida del ringiovanimento di questa organizzazione ho molto apprezzato e condivido per intero
L'attenzione la riflessione le puntualizzazioni che Carla fatto nella propria relazione e tuttavia qui si pone davvero un problema di come noi siamo in grado
Di essere rispettosi di noi stessi
Diciamocelo
Molti dei limiti che in queste ore in questi anni abbiamo scontato sono anche limiti di un'organizzazione che non si è saputa rinnovare ed aprire quanto sarebbe stato necessari
Oggi è responsabilità di questo gruppo dirigente non pratico predicare rinnovamento avere la generosità di farsi da parte e promuovere
Non la CGIL per i giovani dirigenti ma la CGIL dei giovani di dirigenti la CGIL del nuovo secolo
La parola compagnia qui Cappellini segretaria generale dell'FLC CGIL si prepara scusa a un attimo Enrico la riunione di lavoro e società
Al patinata e cinque comparire qui di fronte alla sala
Carissime compagnie e cari compagni
In questi giorni
Ho avuto spesso la sensazione di camminare sul versante sociale
All'interno di un percorso
Segnato da fatti che se non verranno bloccati fanno intravedere il rischio incrociare ben presto la voragine
Certo la botta delle lezioni è stata micidiale
Milioni di cittadini senza una rappresentanza parlamentare altri milioni che ottengono un risultato inferiore alle aspettative
Forze politiche che hanno acquisito la maggioranza pompando sulle preoccupazioni e le paure più intime quasi primordiali di ognuno di noi
Ed allora ecco che in poco tempo abbiamo l'assalto i campi rom
La giustizia fai da te conto negozianti asiatici l'aggressione armata all'Università di Roma conto dei ragazzi
Un ballerino aggredito per strada solo perché albanese
E positiva la tanta solidarietà di cui ho sentito ma non mi basta e lo dico in particolare agli esponenti della nostra maggioranza
Sì perché quando l'altro viene descritto come fonte di aggressione di insicurezza
Quando ci si inventa il reato di clandestinità
Quando la politica rinuncia al suo mestiere più antico e faticoso educare far crescere la coscienza delle persone allora i frutti sono avvelenati
E non bastano le scuse giuste ma non sufficienti
Bisogna fermarsi bisogna fermarsi
E poi cosa c'entra l'annuncio di volere rappresentare tutti i cittadini fatto dal Sindaco di Roma poche ore dopo la sua elezione
Con la presso che contemporanea decisione di cancellare i meno UE Nizzi nelle mense delle scuole
E qual è il rapporto sta compagne e compagni fra l'omaggio alle vittime del fascismo con l'impegno a titolare una via Giorgio Almirante
Condannato da un tribunale per chiare responsabilità nel massacro dei partigiani
Servono coerenze valori in questo Paese smarrito
Non ci si può fermare a dire che ci si impegna a tenere i toni del confronto politico bassi
Ad ascoltare anziché zittire subito bisogna anche dichiarare quali sono i valori fondamentali che vogliamo così affermare
Se non si è chiarito sulle direzioni che si intendono imboccare con le azioni sulle persone le quali ci si vuole parlarci vuole parlare
è evidente che saranno gli interessi e la mediazione sugli interessi a governare le scelte
Ma voi pare possibile
Che il provvedimento sull'ICI lo si debba pagare con la cancellazione del fondo destinato alle donne vittime di violenza e con ulteriori
E con ulteriori tagli alla spesa pubblica in particolare al Mezzogiorno
Questa si sta rivelando una scelta senza principi
Che verrà pagate duramente da tante lavoratrici e da tanti lavoratori che hanno accolto questi provvedimenti come un modo di rifiatare situazioni economiche pesantissime
Io penso
Che il Ministro Brunetta abbia esordito male e che debba rapidamente correggersi
Perché vedete compagne e compagni
C'è una regola basilare nell'essere sindacato che bene non dimenticare mai altrimenti non c'è
Il sindacato
Chi sta dall'altra parte del tavolo non può decidere come ci dobbiamo comportare noi
E non può banalizzare la nostra funzione pensando che con alcune in me il si risolva tutto
Io ai compagni agli alcuni compagni di cui ho letto sui quotidiani dichiarazioni preoccupate sulla condizione dell'incontro
Con il Ministro Brunetta chiedo ma voi tutti arresti accettato che Pirelli o il Banco San Paolo un'impresa
Caltagirone discutesse di piano industriale senza sentire voi cioè le categorie interessate la CGIL questo non lo accetta e la CGIL ha ragione
Peraltro suggerisco calma e gesso
Calma e gesso
Perché CISL e UIL stanno convenendo con voi la richiesta che si riapra il confronto fra il Ministro Brunetta e le categorie interessate
Calma e gesso compagno Morselli perché non è vero come hai detto tu al Corriere della Sera
Io oggi che i bambini calano e gli insegnanti rimangono lo stesso numero
Nascerà dire ad altri queste accuse infondate dopo pensili fa visto che ad oggi noi gli abbiamo oltre settantadue mila insegnanti in meno
La CGIL si batte per la qualità del pubblico ed abboniamo di tombare chi interessato a farlo senza percorrere scorciatoie
C'è chi sta cercando compagne e compagni l'isolamento del pubblico per poterlo più facilmente privatizzare
E in ciò rischiamo di misurare un'altra discussione tra la rappresentanza sociale e l'orientamento politico e noi non possiamo permetterci di pagare questo prezzo e infine
Ma come si fa a pensare lo dico al Ministro Brunetta
Che per rendere il pubblico più efficiente la ricetta Signa niente modifiche dello che sto del lavoro poco contratto molta legge
Tanti capi un mare di sanzioni e poi magari la parola d'ordine e tutti felici
Il quattordici aprile si è chiusa definitivamente la stagione politica che ha caratterizzato la seconda metà del ventesimo secolo e si è bruscamente aperto sul versante della politica il ventunesimo secolo
Berlusconi come ha scritto il finanziare il Times e il sintomo non la cultura della malattia e Italia anche noi compagne e compagni dobbiamo interrogarci e senza indulgenza
Sbaglia chi pensa che il sindacato abbia responsabilità in quell'esito e ha ragione Guglielmo quando precisa con nettezza della sua relazione come stanno le cose
Ma sbaglia chi fra di noi pensa che siamo immuni dal fa
Doppietta un tuo voto popolare optando per la destra
E quindi scegliendo le scorciatoie identitarie simboliche per riconoscersi e non la materialità delle proprie condizioni non ci sparsi profondamente
Allora il territorio come luogo di azione sindacale
Di una nuova con fede alle il Tai territorio a partire dalla qualità del territorio dalla sua rete di servizi e di solidarietà dal suo investita della conoscenza
Come il modo di ripensare e ciò che è stato determinato dal profit
Lavoro diritti sapere libertà
Come le parole d'ordine di un congresso che non si cancella con il cambiamento del quadro politico ma chi ha tutte le ragioni deve essere confermato ancora come il nostro punto di orientamento semmai hanno
Che top o timidi ne siamo stati nella realizzazione e allora la piattaforma unitaria sul modello contrattuale con le sue parti sulle relazioni sindacali ma anche sulla democrazia e sulla rappresentanza
E infine indaghiamo
Di più su ciò che i nostri iscritti ci chiedono ammette siedono incrementare il salario perché non ce la fanno più
Mi dicono che ci vogliono bravi e capaci di intervenire sull'organizzazione del lavoro e chi la teoria serve ma deve alimentare un fare concreto del sindacato
Vi dicono che vogliono contare di più e sentirci più vicini a loro
Vi chiedo nuove responsabilità
Cioè non può essere che le regole anche nella discussione che noi chiediamo gli altri rispettino noi non riusciamo ad assumerle ed assistiamo
Ad una qualche caduta di stile di tuo
E infine
Mi chiedono coerenza
Questa stella polare così
Magistralmente descritta e praticata da Bruno Trentin che poche ore fa abbiamo ricordato c'è quella rapporto stretto compagne e compagni non ineludibile
Fra ciò che si pensa so che ci fate ciò che si decide
Come lo si fa con chi lo si fa altrimenti ed inesorabile tatticismo che sarà determinato governare ogni nostra discussione
Per cui prima ci si mette d'accordo sull'obiettivo che si vuole raggiungere e poi dopo si costruiscono tatticamente le strade per questo e per quello ho concluso
Il primo maggio del due mila otto ho avuto l'onore di poter fare il comizio conclusivo a Portella della Ginestra
Ho vissuto una serie di emozioni che non riesco a descrivere
Terminato tutte domani sulla via del ritorno ho deciso di ritornare in quei luoghi l'accoglimento dopo averli visti insieme a migliaia di persone
Io ho incontrato uno dei testimoni sopravvissuto quella strage conosciuto poche ore prima che mi ha fermato e mi ha detto compagno panini
Io lo dico ai tanti giovani che in conto nelle scuole in questi mesi per parlare con loro di quei tragici fatti ma anche del Presidente
E io dico loro noi vi lasciamo quatto cose tenete ve decade rilasciamo la Repubblica
Lasciamo la Costituzione
Lasciamo la pace
Vi lasciamo la scuola pubblica non perdetevi neanche un e difenditi eletti
Io sono d'accordo con questo compagno delle sue parole violi proprio il senso del nostro congresso
C'è il senso di questa importante discussione sulla nostra materialità perché le forme dell'organizzazione ritornino ad essere coerenti con le scelte politiche
C'è il senso di ciò che dobbiamo fare nei prossimi mesi con le nostre teste con le nostre idee con la nostra volontà
Dicendo che il conformismo non è la soluzione per risolvere i problemi di questo Paese e delle tante compagne e compagni che guardo con noi con interesse con determinazione grazie
La parola compagna Raffaele Minelli presidente dell'INCA si impiega si prepari Viafora
Compagne e compagni tre
Titoli
Di questo breve intervento
Il primo è un giudizio
Che dal versante di chi lavora
Nell'incarico sistema dei servizi è possibile dare del complesso delle conferenze che abbiamo alle spalle e anche naturalmente di quella che stiamo oggi svolge
Il secondo è la pubblicizzazione di alcuni dati
Che mi servono per sviluppare un altro tema
E
Il terzo titolo è relativo
Al fatto se è possibile
Immaginare di inverare quella che è la parola chiave di questa conferenza il ritorno al territorio e luoghi di lavoro senza
Che uno dei fuochi nuovi sia quello di voi rinnovato rapporto tra intervento nel campo della tutela individuale e quello della tutela collettiva
Sul primo punto
Io credo compagni che ci siano luci e ombre
Nelle conferenze ed organizzazioni orizzontali la pensione all'importanza del tema della tutela individuale sicuramente c'è stata ovviamente non dappertutto con la stessa intensità
A livello di categoria direi che invece questo tema è stato affrontato in modo non attento o perlomeno non all'altezza delle esigenze che oggi
Sono determinate
Per chi vuole realmente innalzare la qualità della contrattazione collettiva
Non di quelle individuali
Il secondo punto è
Relativo a queste cifre schematiche
Nell'anno che abbiamo alle spalle
Lei indica non tutto il sistema dei servizi l'impianto
A
Fatto duecentocinquantamila delle di
Di nuovi iscritti alla CGIL parlo di deleghi
E siccome spesso si immagina
Che in questo numero
Ci sia predominanza delle deleghe dei pensionati voglio dire che invece questa è solo la minoranza
Lei ed è lei che
Dello spesi sono centosette mila quello delle categorie degli attivi sono cento quarantatré mila
E anche qui ovviamente
Queste deleghe tra gli attivi sono ripartite secondo quelle che sono le caratteristiche del mercato del lavoro
Del nostro Paese
Vale a dire ce lo spostamento verso il terziario ma l'industria nel suo complesso non ricavata questo intervento un numero di deleghe insignificante
L'industria
E in questo voglio comprendere anche la che lei anche se ha caratteristiche particolari verifica il quindici per cento
Del totale di queste deleghe in molti territori tra i nuovi iscritti alla CGIL nelle categorie dell'industria i nuovi iscritti
Vengono fatti dal sistema delle che interviene nel campo dello delle individuale
Ora compagne e compagni
C'è stata l'attenzione necessaria attorno a questa questione
Io direi di no perché abbiamo due elementi due letture una addirittura secondo me fatta con gli occhiali dell'ideologia guardando nel passato
Ho presente qualche intervento fatto anche nel Direttivo confederale in cui si dice attenzione perché il sindacato rischia di diventare il sindacato dei servizi stiamo inseguendo il modello della CISL
Come se invece questa non fosse la rappresentazione di una modifica a fondo
Della realtà dei bisogni
Delle esigenze dei lavoratori e delle persone in carne ed ossa e non si è invece quella che meglio di altre si raccorda con momenti fondamentali della vita di chi lavora o di chi cambia
Una fase importante della preesistenza per chi passa dall'attività alla pensione
Sono momenti forti e non a caso come sanno i compagni che lavoro di questo settore il rapporto con altri con le colleghe attività spesso è molto più forte del compagno che lavora tra
I servizi che lavora a livelli che anche quello di qualche compagno che sta in categoria
Non a caso capita spesso
Che quando ci sono le elezioni compagni vorrei dire a livello locale lo sapete meglio di me dei territori
è Bortot semplice che chi aveva alle spalle una lunga esperienza nel campo del Menga dell'INCA si ritrovi tra i primi eletti nei Consigli comunali
Un rapporto forte ora tutto questo secondo me
Non basta quello che abbiamo detto finora
Non basta non perché non ci sia il gruppo dirigente le reazioni di Carla Cantone le cose che ha detto Guglielmo mettono in sintonia forte non parlo soltanto di integrazione del sistema dei servizi
Cosa obbligatoria cento razionalizzazione il problema è l'integrazione tra l'intervento della tutela
Collettiva con quella individuale
La tutela collettiva come puoi ricavare
Una capacità nuova di leggere i bisogni se non interpreta non razionalizza non utilizzare il lavoro che si fa nell'altro campo
Quando pensiamo che sono sì e no una quindicina gli interventi che stiamo facendo insieme a territoriale categorie nel campo della sicurezza
Un tema così importante nel campo delle parti e professionale non superano il dieci dodici gli interventi che stiamo facendo in sintonia
Tra la capacità all'esperienza che ha
Queste un patronato e l'attività che fanno i delegati in quel settore
Ora compagna immaginabile veramente aumentare la capacità
Di intervento della contrattazione territoriale senza una lettura attenta del lavoro che fa il sistema dei servizi
Possiamo immaginare sul serio di rispondere alle esigenze
Di un'organizzazione del lavoro più attente la sicurezza senza che sia un nuovo rapporto più forte tra l'attività che Arpac
Vinca in questo campo e i delegati dei responsabili dei lavoratori della sicurezza
Resto non può che essere uno degli elementi che è veramente va messo al centro se vogliamo che non rimanga soltanto uno slogan il reinsediamento nel territorio
L'ultima questione compagni noi su questo versante ovviamente stiamo lavorando
Noi stiamo investendo perché vogliamo sempre più che chi lavora nell'Ente al no anzi all'operatore dell'edilizia
Sì è un sindacalista della tutela individuale per queste investiamo anche sul suo senso di identità è un compagno della CGIL
Tempo aumentare la rappresentanza che fornisce imputa importanti
Per la tutela collettiva che oggi vanno dispersi
Ecco perché compagni noi ci auguriamo
Che di e consideriamo Cuesta Conferenza umbra tappa per quel percorso per un processo
Che non può che vedere in questo settore in un rapporto nuovo tra l'intervento della tutela e di rituale
E quella collettiva una modalità del tutto nuova corrispondente ai grandi cambiamenti in atto nel mercato del lavoro e dei processi produttivi
Per questo compagni lavoreremo sperando appunto di avere al nostro fianco le categorie di recuperare i ritardi negligenze che finora abbiamo verificato
Brava
La parola ai compagni annidino Viafora segretario generale del Veneto Sitcom si prepari la compagna Annarosa Rossi
Cari compagni cari compagni
Da quando abbiamo avviato la discussione il lavoro che ci ha portato all'appuntamento odierno
Intorno a noi si sono prodotti mutamenti e cambiamenti profondi
Alcuni dei quali senza retorica sono davvero storici
Nel senso che segneranno la vita politica e sociale dell'Italia per un periodo medio-lungo
Modificate non con un segno progressista ma regressivo
Sono anche le culture quindi sono affermate sembrano egemoni nella società
Nulla rende più evidenti ed emblematica la radicalità di questo mutamento
Degli atti di violenza xenofoba razzista ed intolleranze che abbiamo registrato in queste ultime settimane
Violenze che in questi giorni hanno avuto come i fenomeni quanto è avvenuto al Pigneto di uccisione di un adolescente in Sicilia
Gli omicidi di donne che si susseguono quasi quotidianamente per mano di giovani ragazzi e ancora a Verona il barbaro massacro di un ragazzo reo di non essere omologato a stili di vita di abitudini
Che si assumono come Standard e allora la stereotipo che chi porta i capelli lunghi del Codino rappresenti il diverso e va consegnato ai margini della società
Questi fenomeni si affermano in un contesto culturale politico che alimenta solleciterà gittata paura e di insicurezza
Questi fatti che spesso si esprimono con la sinistra volo Gia che si richiama al fascismo
Ci parlano però di altro di un nichilismo di un disagio esistenziale di un voto valoriale di cui sono piene le vite di tante persone di tanti ragazzi tanti ragazzi
Perciò e si interrogano non la politica non solamente la politica ma anche il sindacato
Per contrastarli a vincerli non ci basta nella denuncia nella necessaria mobilitazione
Se vogliamo sconfiggere culture che oggi appaiono fortemente radicate nella società abbiamo il bisogno di operare più in profondità nei luoghi di lavoro nelle scuole nei territori
Nella sua relazione parlando di noi e della necessità di far conoscere la nostra storia
Epifani ci invitava a non avere un atteggiamento pedagogico
Io l'ho inteso come un invito a parlare del nove generazioni di lavoratrici e lavoratori senza la supponenza di tipiche di chi pensa di avere verità assolute da trasmettere
Ma di un esercizio pedagogico allo svolgimento del nostro lavoro abbiamo bisogno
Per dare il senso e fare percepire i significati delle cose delle scelte che operiamo per costruire quelle solidarietà in un mondo o del lavoro che dentro la crisi più generale della società rischia anche esso di corporativismo zar sì per far crescere e far crescere un pensiero critico
Dicevo che intorno a noi tutto è cambiato ora velocità straordinaria
Il cambiato il quadro di governo
Solo in destrutturazione costruzione nuove soggettività politica
Altre scompaiono dalle aule parlamentari lentamente ma sostanzialmente cambia la Costituzione materiale del Paese
Ma è cambiata soprattutto in profondità la società e le vecchie strutture solide tra cui soggetti nella rappresentanza su Ca'sociale su cui reggeva
La profondità di questo cambiamento interroga la CGIL su come rispondere alla rottura di quelle reti relazionali che oggi appaiono più sfilacciate o più liquide per il
Per dirla con Bauman
E dentro questo cambiamento Enna la durezza delle condizioni generali di reddito e di vita che nel voto si sono materializzati e contemporaneamente
Un nuovo rancore che entra adesso la parte più sviluppata del Paese e una nuova questione meridionale
Il rancore del nord
Che non è solo protesta ma non accettazione passiva del divario tra le innovazioni che si producono in regioni come il Veneto e i ritardi strutturali e infrastrutturali del sistema Paese
Questo rientra ancora questo rancore alimenta l'uno dei pochissimi un bisogno di territorializzazione delle risposte
Perciò fa crescere la lega
Nel Mezzogiorno si ripropone in modo drammatico una questione di recupero alla legalità alla democrazia di una parte fondamentale del Paese come molti compagni hanno evidenziato
Però
Diciamoci la verità
Nel Mezzogiorno è andata in crisi una classe dirigente e di Governo che ha fallito la prova della responsabilità di far crescere
Una cultura del bene comune della cittadinanza attiva
Della democrazia partecipata
Se pensiamo alla discussione che si aprirà sull'attuazione del federalismo fiscale comprendiamo tutti integra la complessità di una situazione che può minare l'unità politica del Paese
Se come sta avvenendo sia all'alba che ha sempre più
La forbice economica e ad esse si accompagni una replica una divaricazione nella condizione di civiltà di legalità di esercizio dei diritti tra nord e sud si corre il rischio nei fatti
Di una secessione leggera
Dolce ma inesorabile
Dentro questo contesto è andata avanti una sempre più marcata differenziazione già rappresentanza sociale e rappresentanza politica
Queste a me divaricazione si è materializzata in modo evidente nel voto dei lavoratori privati che in maggioranza è andato alla lega e alla destra
Sono lavoratrici e lavoratori che in questi anni hanno vissuto un drastico
Peggioramento delle loro condizioni di reddito e conseguentemente della loro qualità della vita una sballo iniziazione del loro ruolo sociale della loro soggettività politica
Stanno qui le radici profonde di quell'insicurezza e paura del futuro e che oggi vivono lavoratori e lavoratrici pensionati e tanti giovani e i giovani di questo Paese
Le scelte che stiamo compiendo
Mi chiedo stanno in coerenza con la durezza dei problemi che oggi mi stringi che oggi registriamo nei luoghi di lavoro del territorio
Io penso di sì
Penso inoltre che non potremmo produrre un'estensione riqualificazione della contrattazione di secondo livello e di quella territoriale e sociale confederale se non diamo coerenze alle scelte organizzative
Perché solo così possiamo riunioni riunificare quello che oggi tende a dividersi rafforzare quella solidarietà senza le quali la nostra confederali vita entra in crisi
La stessa proposta di riforma perché del modello contrattuale
Non vive a mio avviso se non vi è un'organizzazione in calo in grado di farla vivere concretamente laddove si sono prodotte le contraddizioni in un mondo del lavoro anche soccombe
Completamente cambiato sia nella sua composizione ma anche nelle sue aspettative
In Veneto
Dopo anni segnati da accordi separati di mancanza di lavoro comune con CISL e UIL siamo riusciti a ricostruire la trama di un rapporto unitario che ce l'ha portata a undici ad un documento
Che individua le priorità su cui rilanciare la contrattazione territoriale regionale confederale e di quella delle categorie
Per questa via pensiamo di dare una risposta ai bisogni indotti dalle potenti trasformazioni che lì si sono prodotti nelle imprese nel mondo del lavoro nella società
E battere quelle culture l'individualismo e quell'ecologismo sociale che rischiano di destrutturare anche la nostra rappresentanza tra i lavoratori e pensionati sconfiggere paure insicurezze
Attraverso la costruzione di nuove reti di solidarietà e promozione di nuove politiche di integrazione in comunità sempre più popolate dal multiculturalismo
Cari compagni cari compagni
Sull'intesa raggiunta con CISL UIL di riforma del modello contrattuale dalle prime assemblee arrivano consensi importante
Non voglio ripetere qui le considerazioni le motivazioni che mi dicono d'accordo con l'intesa
Vorrei dire soltanto rispetto all'intervento del compagno Rinaldini
Che non serve dire
Quanto opposizione c'è da parte di Confindustria
Quante resistenze possiamo incontrare
Quello che forse ci servirebbe capire e come la FIOM insieme alla Confederazione fa una battaglia perché quel modello possa vivere
Altrimenti altrimenti ci rimbalzi chiamo
E
Giri lanciamo la palla
Ma chi non è d'accordo tra di noi che c'è bisogno di più contratto nazionale e di più contrattazione decentrata
Chi
Tra di noi non è d'accordo che abbiamo bisogno di recuperare rapidamente più salario per le lavoratrici e per i lavoratori il punto è
Come lo facciamo con quale pratica con quale linea
Forse dicendo delle assemblee o affermando così come è avvenuto in occasione delle questioni Guelfa che la nostra linea della che la linea della CGIL è una linea che svende i diritti dei lavoratori
Io penso che su questa base e difficile ostruire un fronte di conquiste di avanzamento delle condizioni di lavoro
Dei lavoratori così come non mi convince
E mi avvio rapidamente a concludere non mi convince
La teorizzazione che la globalizzazione aumenti il conflitto tra capitale e lavoro guardate che proprio le questioni relative
Alle contraddizioni che apro i processi di globalizzazione
Mettono insieme così in come tra l'altro dice qualche teorico come dire
Cioè di casa nostra metti insieme
Capitale e lavoro
Perché sposa
Il conflitto tra territori
Perché la globalità la globalizzazione produce più unità più necessità di stare insieme in quei territori dunque noi dobbiamo capire
Come ci misuriamo con le contraddizioni nuove che la globalizzazione pone e che non sono tutte quante riconducibili dentro il vecchio conflitto capitale
Capitale e lavoro chiudendo
Chiudendo io penso compagni e compagne
Che nel nostro quadro intermedio e anche la nostra discussione tendiamo a sottovalutare quello che significa l'accordo raggiunto sulla presenta Anza e democrazia
Ne sottovalutiamo sia la portata delle trasformazioni che chiede a noi
Ma anche quello che significhi in termini di cambio della qualità della democrazia nel nostro Paese
Io ritengo che questa
Questa questione da sola vale
La fase che stiamo vivendo
Infine
E davvero mi avvio a concludere
Io penso che le risposte che stiamo definendo in questa
Conferenza d'organizzazione per essere davvero adeguato adeguati ad affrontare la fase
Devono essere poi praticate con coerenza
Troppe volte abbiamo avuto una scissione tra gli obiettivi che abbiamo definito e la pratica concreta
Vedete
Noi dobbiamo stare in mare noi dobbiamo notare in mare aperto
Dobbiamo farlo senza avere paura l'unica cosa che non ci è consentito
E fa star fermi sulla battigia facendo finta di nuotare
Ma per farlo davvero
Dobbiamo avere una democrazia interna che sappia coniugare non il dissesto appartiene ai regimi il valore delle differenze con il dovere e la responsabilità delle decisioni
Di superare vecchie e nuove incrostazioni
Un'organizzazione che si appropria mare la libertà della ricerche del fare e non nuovi regimi correntizie e questo tra l'altro il solo modo per promuovere davvero
Una nuova aveva
Di dirigenti i sindacati che non sia omologato e non sia tornato rispetto a quello che siamo noi ma che sappia parlare
Nuovi dal linguaggio
E sappia stare più in sintonia
Con i cambiamenti che ci sono nella società
La parola la compagna Annarosa Rossi della CGIL di Bologna poi Stella o no
Questa nostra Conferenza di organizzazione l'hanno già ribadito
Molti compagni e compagne si svolge in un momento particolare
La destra ha vinto in modo netto le elezioni e sappiamo che questa non sarà una cosa di passaggio
Questo voto ha determinato un cambio di scenario dal quale noi non possiamo prescindere anche dal punto di vista organizzativo
Perché questo voto parla in modo diretto anche a noi
Una recente ricerca dell'Istat si dice in modo chiaro
Che negli ultimi anni a fronte di una perdita netta del potere d'acquisto dizionario e pensioni
I profitti sono aumentati e non si sono trasformati in investimenti mai a rendita
La destra è riuscita ad intercettare spostare fette consistenti di consenso all'interno del mondo del lavoro
Parlando direttamente alle persone proprio di questioni come al reddito i prezzi la sicurezza
Per questo penso che dobbiamo utilizzare al meglio l'opportunità che ci offre la Conferenza di organizzazione per cambiare passo
Ripartendo dal lavoro dai luoghi di lavoro dal territorio
Rimettendo al centro della nostra iniziativa il tema del salario e dei diritti
E qui incontro un primo problema e cioè
Che nei quindici anni che hanno separato le due conferenze di organizzazione
Le cose nel nostro Paese sono profondamente cambiate ma per contro la nostra struttura atteso a riproporre sempre la stessa organizzazione
Non siamo stati capaci di rispondere efficacemente ai veloci mutamenti del processo produttivo e all'altrettanto veloce mutamento della nostra base sociale
Le trasformazioni del mercato del lavoro hanno proiettato sulla scena figure nuove che fino a a pochi anni fa erano marginali all'interno dei luoghi di lavoro
Che invece oggi
Per quantità e potenzialità costituiscono parte consistente del e crescente del pianeta lavoro
Per primi i migranti che insieme a giovani e donne più di altri pagano sulla propria pelle
A partire da salari più bassi da diritti inferiori o spesso negati
L'arretramento sociale prodotto da un welfare non più sufficiente ma soprattutto dalla perdita del valore sociale del lavoro
Lavoratori che facciamo fatica ad intercettare
A cui non riusciamo a dare anche attraverso la contrattazione che svolgiamo risposte efficaci
Che di anno loro una speranza di uscire dalle condizioni di sfruttamento e subalternità a cui sembrano condannati
Quasi sempre abbandonati ad un rapporto personale con l'impresa nella ricerca solitaria di continuità lavorativa e miglioramento delle proprie condizioni di vita
Laboratori che nello scenario che abbiamo di fronte senza un nostro intervento non potranno che assistere ad una repentino peggioramento delle loro condizioni
E da qui che va rilanciata una nuova idea di confederali TA e cioè un processo nel quale concorrono le categorie e i diversi soggetti presenti nella Confederazione
Come elemento costitutivo e non come un'articolazione funzionale confederali età che si sviluppa attraverso integrazione tra territorio e presenza nei luoghi di lavoro
Una confederali TA che senza intaccare l'autonomia delle categorie si pone nel caos della frammentazione dei diritti come elemento che unificava
Per dare un contributo in questa direzione voglio proporre un breve ragionamento che parte da tre punti
Il ciclo produttivo il territorio i diritti individuali e collettivi
Ragionare di dominio dell'impresa sul lavoro
E sulla prestazione di frammentazione dei cicli produttivi
Di precarizzazione delle condizioni di lavoro ci impone di individuare con e concretizzare azioni per consolidarsi all'interno delle aziende dove siamo già presenti
Di programmare interventi nelle aziende non sindacalizzata ENI ma al tempo stesso progettare interventi sul sito con plesso e nella filiera
Con l'obiettivo generale di recuperare un controllo sindacale del processo lavorativo
Per fare in modo che la rappresentanza del più forte agisca da traino per implementare i diritti dei più deboli
Per raggiungere questo obiettivo è necessario estendere la contrattazione non solo dal punto di vista numerico ma anche qualitativo
Rimette non è al centro come dicevo prima salario e diritti
Questo anche per contrastare il tentativo pressante delle associazioni datoriali di superare il concetto di collettivo per aprire la pericolosa strada dei rapporti diretti con i lavoratori
Per questo ritengo che le linee-guida unitarie vadano su questo punto nella direzione giusta
La nuova dimensione a cui facevo riferimento attraversa e tradizionali scenari di riferimento pubblico-privato industria e servizi
E propone quindi il tema della strutture dell'assetto della contrattazione collettiva a partire dall'urgenza di procedere ad una semplificazione dei circa quattrocento contratti collettivi
E questo anche per eliminare il rischio di dumping contrattuale che sempre di più frequentemente corriamo
è in tale contesto che va affrontato il tema degli accorpamenti infrastrutture di categoria
Per quanto riguarda poi le aziende non sindacalizzata e va rimesso al centro un'azione di intervento nelle aziende artigiane piccole e medie imprese di categoria
Dove l'intervento sindacale l'Assemblea e la conseguente tutela
Rappresenta non spesso per quei lavoratori e lavoratrici l'unico modo di vedere riconosciuti i diritti più elementari ai congedi parentali e i diritti contrattuali
Il secondo punto riguarda era insediamento sul territorio
Inteso come lo spazio fisico sempre più strettamente interconnesso con le dinamiche produttive
Non che l'ambito obbligato per affrontare nei loro diversi profili le questioni che segnano in negativo in positivo le condizioni di reddito
E di livello di qualità della vita delle persone
Spazio fisico dunque più che baricentro politico nel quale dare corpo ad una pratica di nuova confederali TA
Non gerarchica e funzionale ma che rappresenti invece un'integrazione di sapere competenze e responsabilità contrattuali confederali di categoria
Territorio come luogo di intreccio tra diritti del lavoro e diritti di cittadinanza come corpo unico della nostra iniziativa contrattuale
Questo per rispondere anche alle spinte leghiste di sindacato territoriale perché per convincere la nostra gente che la loro è un'idea illusoria dobbiamo concretizzare la mostra
Il terzo ed ultimo punto riguarda la costruzione del sistema CGIL che ormai indispensabile
E deve avvenire attraverso l'intreccio tra diritti collettivi e individuali come terreno dal quale partire per attuare un cambiamento di fase
In grado di interagire di integrarsi sia con la contrattazione collettiva che con quella territoriale
Realizzando compiutamente il sindacato dei diritti
Dobbiamo quindi lavorare affinché la tutela individuale sempre più presente in quasi tutte le categorie
Come primo tassello di costruzione dell'elemento fiduciario con il lavoratore diventi propulsore per lo sviluppo della contrattazione collettiva
Per tutte queste ragioni che ho provato a sintetizzare confermiamo la validità dell'idea che è necessario collocare al centro dell'azione sindacale il lavoro
Fatto di tante singole soggettività e i diritti nella nella loro più ampia e variegata gamma e la contrattazione in tutte le sue forme
Una nuova fase di contrattazione non solo difensiva ma adeguata alla nuova stagione nella quale i lavoratori si devono poter esprimere fino in fondo
Attraverso una piena valorizzazione dei loro saperi delle loro competenze coinvolgendoli nelle decisioni da assumere una contrattazione quindi che si rafforza attraverso pratiche democratiche in tutte le sue fasi
Dalla consultazione preventiva fino alla validazione finale
Infine alcuni temi
Il tema migranti è un tema che riguarda tutti e va messo tra le priorità per due ordini di problemi
Il primo perché siamo di fronte ad un inasprimento della Bossi-Fini all'interno delle misure anti clandestini
Di fatto si tenta di reintrodurre il concetto di razza questa campagna contro i rom e contro i nomadi che sta all'interno del concetto che ho provato ad esprimere ha un impatto politico fortissimo
In quanto scarica sui più deboli un malcontento diffuso tra la gente troppo il nemico interno evito al segnale le conseguenze che provocò non mi appartengono
E questo è quello che sta avvenendo nella quasi indifferenza totale il secondo problema è che oramai c'è uno scarto enorme tra il numero degli iscritti e la loro rappresentanza sia nei luoghi di lavoro che negli apparati
In ultimo il tema del ricambio generazionale un tema che ci ha fatto e ci farà molto discutere ma che non possiamo fare finta che non esista anzi dobbiamo metterlo tra le priorità del prossimo periodo
In questo percorso si colloca al tema della formazione dei quadri
Che devono essere messi nella condizione partendo dalle nostre radice di imparare a muoversi
In un contesto completamente nuovo
Una cassetta degli attrezzi piena di contenuti e strumenti adeguati al tempo nel quale cosa per favore per questo penso che la proposta di unificare lire sei Sfar vada attuata così come proposto nel documento nazionale
Avviando da subito una fase di ricerca come ha fatto la FIOM su come sono cambiati lavoro e lavoratori
In ultimo è un piccolo pensiero voglio ringraziare Carla la compagna che ci ha accompagnato
Nel viaggio che ci ha portato fino a qui oggi ed essere qui oggi e certamente in gran parte merito
E la sua tenacia e della sua passione per la CGIL
Passione che ci ha trasmesso
In ogni momento del lavoro che abbiamo fatto insieme un elemento prezioso
Che credo servirà a tutti noi per affrontare al meglio il lavoro che da domani ci aspetta grazie
Rarità nostra il non segretario generale del Molise si prepari fedeli
Quei cinque e oltre milioni di persone
Che hanno partecipato alla consultazione referendaria sull'accordo del ventitré luglio
E in questo caso sia quelli che ci hanno dato un consenso ampio
Sia quelli che hanno espresso un no e con quel no la profonda delusione per tante aspettative alimentate dalla vittoria elettorale di allora del centrosinistra
Ci hanno posto questioni che non rappresentano oggi drammaticamente la priorità nel taccuini nonne del governo del associazioni imprenditoriali
Stiamo vivendo solo parole dette in grande libertà che poi purtroppo si trasformano in fatti affermazioni tanto generiche quanto roboanti e mi chiedo
Se è chiara anche in noi la percezione di quello che sarà e ciò che accadrà se si determina una incoerenza tra analisi sulla
Gravità della condizione reddituale di milioni di famiglie e gli atti conseguenti sia del Governo che delle imprese
Per questo la CGIL deve caricarsi di un messaggio forte
Come diceva cogliamo questa mattina ieri mattina che non deve essere inteso come una sfiducia aprioristica qualcuno ma l'esercizio chiaro del nostro ruolo della corrispondenza tramandato ricevuto e azione conseguente
Non sono dei confronti con il Governo ma anche nelle relazioni industriali come sistema imprenditoriale
Che non era presentabile come fa il nuovo presidente di Confindustria in modo univoco e che in troppe realtà in particolare al Sud non ha la capacità neppure di misurarsi su concreti modelli di sviluppo che pensa in piccolo che osserva quando va bene gli interessi limitati all'interno delle proprie associazioni
E
Segnala una condizione
Dove la dicotomia è sempre più marcata tra imprenditori anche scomodi ma pur sempre imprenditori e speculatori che rappresentano invece sempre di più il modello vincente
Un sistema che consegno alla finanziaria le banche il destino di tante imprese imponendo un concetto drastico nella gestione basato sulla contrazione dei costi a scapito dei redditi e della sicurezza
Lo segnalo perché questo contesto e ormai così esteso con la sua invasività che è pronto esclusivamente in alcuni luoghi a drenare le risorse pubbliche messi a disposizione e una volta drenate a scappare via
Un sistema che consegnate quindi una grande difficoltà dove la piattaforma unitaria è un punto rilevante di sintesi che non possiamo disconoscere e che dobbiamo trovare il modo di sostenere adeguatamente senza illuderci
Aprioristicamente sulla semplicità del percorso e sulle mediazioni che cercheranno di imporci
So bene
Che Guglielmo ha ben saldo l'equilibrio indispensabile tra i livelli di contrattazione
So bene che conosce le insidie presenti su questa materia
Le sue convinzioni sono sicuramente rafforzate dalla conoscenza
Delle condizioni della pratica contrattuale sia di secondo livello ossia quella territoriale che è presente non solo nelle regioni meridionali ma incanta e parte in tante aree del Paese
Non di quella contrattazione che riusciamo malamente a fare ma di quella che vorremmo fare e che il modello economico la frammentazione delle imprese l'ostracismo imprenditoriale e permettetemi anche qualche nostra pigrizia
Ci impediscono di realizzare
Già questo senza scomodare altre categorie di pensiero è sufficiente a far capire il dramma che si determinerebbe in assenza di contratti nazionali
Qualitativamente adeguati e permettetemi non solo e non esclusivamente per garantire
Recupero del differenziali frazioni distico in qualsiasi modo lo si voglia calcolare perché è la conseguenza diretta di ciò che sta accadendo
Così va letta alla vicenda dello straordinario
So bene
E se dovessimo fare oggi una consultazione tra i lavoratori vincerebbe il punto di vista dei lavoratori che so che è dato dal Governo è cosa buona però tra di noi può siamo trovare l'opportunità di affrontare questo tema osservando ciò che abbiamo costruito in sessant'anni di storia sindacale
Ciò che abbiamo costruito del concetto di
Civiltà del lavoro la manovra sullo straordinario al di là del merito in quanto tale determina una inversione totale di questo concetto
Produce esattamente una cosa nuova dove l'impresa non interviene più nell'uso dello straordinario perché ne ha una necessità in quanto tale ma dove il lavoratore che è costretto ad accedere allo straordinario
Perché ciò che abbiamo definito con i contratti di lavoro e con la battaglia che abbiamo fatto per la riduzione dell'orario di lavoro non è più sufficiente a garantire il dito e allora sei con tre costretto ad entrare in quella spirale ma quella spirale non vale in tutte le realtà
Se io penso alla mia regione
Lo straordinario care compagne e cari compagni è un'araba fenice
Lo straordinario è una cosa della quale è complicato parlarne e molto più facile parlare di incremento della cassa integrazione e della morte e della mobilità allora
Se è così noi dobbiamo stare attenti la manovra dello straordinario rischia consolidare tutto questo però
Per poter agire dobbiamo restare nel merito dobbiamo esercitare il nostro ruolo con rigore indisponibilità compromessi capacità critica
Anche quando dobbiamo dire il nostro punto di vista e per cerchiamo che il nostro punto di vista può essere diverso da quello delle altre organizzazioni sindacali è una stagione che mi permetto di dire ho già visto
Sembrava anche all'interno nostro che se gli altri dicevano che ciò che dicevamo noi non andava bene era giusto quello che dicevamo gli altri e non era mai giusto quello che dicevamo noi così non va bene
Noi dobbiamo avere il coraggio di assumerci la responsabilità anche delle nostre idee dal nostro modo di pensare
La Conferenza fino ad oggi svolte sia di categoria che confederali hanno insistito sulla necessità di sviluppare l'azione confederale
Lo hanno fatto con toni molto articolati
E
Lo hanno fatto ponendo la questione del rinnovamento dei gruppi dirigenti
Questa volontà costituisce la condizione per definire un progetto condiviso
Ed un modello organizzativo conseguente un modello organizzativo che Consolini nel territorio il luogo vero dove si sviluppa la nostra capacità di rappresentanza
Senza dogmi senza stravaganze senza retropensieri senza la presunzione di avere la ricetta facile
Perché l'Italia e mi permetto di dire l'ho sentito poco negli interventi di questi due giorni non è tutta è uguale e fa ta di grandi Camera del lavoro di medie Camera del lavoro ma di tante e tante fortunatamente tante piccole Camere del lavoro
Che sono il cuore della nostra organizzazione
E se non si prende in considerazione il cuore della nostra organizzazione noi si rischia di lasciare da parte proprio quella parte del mondo del lavoro che è ancora oggi facciamo fatica ad organizzare senza dogmi assenza stravaganze dicendo
Lo in più lo impongono i cambiamenti che si sono registrati nell'organizzazione del lavoro non abbiamo la necessità di inventare nuovi Chimenti ma semplicemente dare certezza quelli esistenti a partire dei comitati degli iscritti ed alle leghe dei pensionati
Esperienze
Maturate ci dimostrano che in particolare per i comitati degli iscritti non abbiamo fatto quello che è statutariamente avremmo dovuto fare per quello non è necessario dove scrivere tante regole nuove
Basterebbe sapere applicare le regole che ci siamo dati
E non esistono permettetemi modelli organizzativi sono sette minuti credo li ho contati in apertura non esistono modelli organizzativi che sviluppano
Indipendentemente da una diversa redistribuzione delle risorse
E anche in questo caso vale il concetto che dicevo prima l'Italia non è uguale nel criterio della utilizzazione delle risorse in questa organizzazione non vale solo un concetto astratto di carattere generale
Vale un concetto solo ad solidaristico ma la solidarietà
Non può essere intesa come un qualcosa che ogni volta va definita riconquistata deve diventare un metodo ed una modalità che consenta effettivamente di sviluppare un lavoro serio
E questo serve in particolare per garantire la concretezza nel rinnovamento dei gruppi dirigenti
Otto anni di mandato
Nelle nostri documenti congressuali facciamo riferimento all'estensione degli otto anni di mandato
Io sono uno di quelli che sono non solo d'accordo sul mantenimento degli otto anni ma anche sulla loro estensione dico però lo dico oggi perché so che dobbiamo dirlo oggi per renderlo cogente domani
Chi è senza un sistema di regole dove i centri regolatori vi conquistano la titolarità di governare questi processi questa è una cosa che non si farà
Sarà sempre più difficile è sempre più complicata perché le condizioni impediranno di renderla concretamente vivibile e concretamente realizzabile permettetemi un'ultima osservazione
Ho tagliato tanto delle cose che volevo dire sulla
Un concetto che ho sentito oggi e che mi piace molto lo ha detto poco nel suo intervento
Perché rinnovamento presuppone una disponibilità individuale nuova si sfonda soprattutto su dispetto e sul valore
Del lavoro che ognuno di noi con grande passione ogni giorno fa e permettetemi di dirlo così
All'interno della nostra organizzazione in troppi luoghi
Questo concetto non è più parte integrante del nostro modo di stare insieme anzi
In alcuni casi rappresenta l'ostacolo concreto presumibilmente proprio al rinnovamento per questo mi piace la cosa che ha detto Podda il resto
Sta nella libertà come diceva bene
Nel confronto di merito delle idee del poter condividere il merito senza per questo dover ogni volta avere la preoccupazione di essere i etichettato
Se sia di destra o di sinistra se sia di un gruppo di o quattro Gruppo se sia di una corrente o di un'altra corrente e finisco con due battute sui servizi
Permettetemi di farlo così
Perché la cute conferenza d'organizzazione alle quali ho partecipato ho continuato a sentire dire che ci sono gli impiegati delicati impiegati delle società fiscali
C'è un articolo tredici dello Statuto
Parla
Di tali dignità
Se all'interno della nostra organizzazione
Si può pensare che esistono gli impiegati dell'Inca e gli impiegati delle società fiscali significa che una parte del lavoro che stiamo compiendo farà fatica a realizzarsi e a radicalizzare
E per farlo dobbiamo avere un po'più di coraggio al nostro interno e sulla coda dobbiamo risolvere sono state fatte così importanti in questi anni da Fiuggi davanti molte cose sono cambiate
Abbiamo una struttura che funziona meglio siamo riusciti a realizzare strumenti adeguati per poter lavorare meglio c'è un'ultima cosa che credo resta da fare
Lo dico non tanto a Carla per le cose che ci ha detto ieri ma pensando a chi dovrà governare dal versante organizzativo questa organizzazione dei prossimi mesi
Ci resta il problema delle società fiscali e dei tassi
Quattordici Caffo tredici che siano sono incongruenti rispetto alla necessità
Di razionare le nostre risorse
Cinque programmi per fare esattamente la stessa cosa sono una cosa che un'organizzazione seria non si può più permettere
E anche in questo caso non ci possiamo permettere di avere in casa sua in un luogo dove c'è una sola società fiscale che opera
Perché molte volte il capo litiga con la società fiscale la società fiscale litiga Comitato è una razionalizzazione che dobbiamo garantire e che dobbiamo garantirla bene finisco veramente
Guglielmo nella sua introduzione ha parlato di Ariccia
Permettetemi di dire
Che la sento una parte di un lavoro fatto in questi anni
Fortunatamente a via Preare x
Perché ci manca il luogo vero
Della formazione della nostra organizzazione un luogo dove la gente che va
Scopre non solo che lì si fa formazione dove la gente che va
Scopre che oltre alla formazione la fa a casa sua
E non in un luogo anonimo dove questo riferimento è un riferimento che ci manca completamente vi ringrazio
Tu
Valeria fedeli
Segretaria generale della Filt Terna
Si prepari Anna durante e Diana
Io penso che da dopodomani
Accanto allo slogan che ci ha portato a questa Conferenza
Dovremmo sapere che siamo tutti impegnati per un sindacato che continua e deve continuare come ci siamo detti nel dibattito tra ieri e oggi anche domani
Formazione di giovani donne contrattazione decentrata unità sindacale questi sono i nodi che abbiamo messo al centro del nostro dibattito e che sono e devono eh
Essere la caratteristica concreta dell'innovazione
Formazione sindacale come strumento per fornire alle persone tutte mezzi efficace di empowerment personale strumenti negoziali
Merito e competenze per accrescere le opportunità di realizzare aspirazioni consapevolezza
Ma anche ormai conoscenza dei propri diritti Giovanni come punto visibile di rinnovamento come varco per aprire un'innovazione culturale che sappia del quale le risposte
A questo tempo al tempo che stiamo vivendo del cambiamento della flessibilità del mondo globale della società complessa
Contrattazione decentrata nella piena difesa del contratto nazionale
Per collocare le nostre risposte però anche vicino ad ogni lavoratore modulando
Nelle pratiche ricontrattazione esigenze comuni e differenze di territori di distretti di filiere d'impresa
Unità sindacale poi
Non come unità astratta un dover essere una proposta come se fosse difensiva no
Ma è una proposta sindacale forte che supera le divisioni storiche che non trovano più le ragioni nell'oggi
Che prenda atto dei cambiamenti e dei loro riflessi tangibili che abbiamo misurato in questi anni nei luoghi di lavoro
Che rilanci guardate
Un'idea nuova e più alta delle forme anche dalla rappresentanza sociale in questo il nodo del cambio storico dell'accordo tra CGIL CISL UIL
Sul nuovo modello contrattuale sulle forme della democrazia della rappresentanza
Io la dico così
Secondo me
Bonanni ci ha detto qui ieri una cosa importante
La scelta di quell'accordo una scelta che può segnare una svolta storica non è la stessa proposta di unità sindacale che abbiamo vissuto negli anni settanta
è differente ma proprio per questo dobbiamo averne la consapevolezza di che cosa significa nella sua coniugazione concreta e nei suoi problemi che ci pone anche in termini medici
Abbiamo davanti una sfida che so complessa ma di cui non possiamo non vederne tutti insieme questo una sfida anche di cultura individuale e collettiva vederne il fascino
Il fascino del trovarsi in uno di quei momenti della storia
In cui ti viene dato il compito di dimostranti all'altezza della tradizione del nome che rappresenti queste la sfida per un sindacato come quello della CGIL che continui a contare oggi e anche domani
La voglio dire così ricordando una frase di Guglielmo Epifani subito dopo le elezioni del tredici e quattordici aprile che mi aveva lasciato perplessa allora
Quando ha detto sembra un quarantotto cioè e cambiato una fase storica complessivamente io credo che questo sia vero
Credo che siamo davvero in una fase storica nuova per queste o serve fra di noi una profonda discussione strategica non contingente sulle prospettive future del sindacato confederale su quale rappresentanza sociale
In questo senso per questo
Io credo caro Guglielmo
Che devi rapidamente come ci hai annunciato mettere in campo un'idea
Con contributi interni ed esterni perché nelle fasi del cambiamento bisogna anche aprirsi
Ai contributi di conoscenze di intellettuali costruire la con Cerenzia di programma della CGIL per essere in grado di avere strumenti di analisi e proposte più compiute e approfondito per reggere questa fase perché
La CGIL lo dicevano altri intervenendo
è un'organizzazione sociale forte noi lo sappiamo ma guardate oggi dire questo non basta
Dobbiamo avere l'onestà di dire che siamo in ritardo nella lettura della Società dei cambiamenti del ruolo che il lavoro svolge nella vita delle persone
Mercati aperti outsourcing ad esternalizzazioni tecnologie sempre più veloci internazionalizzazione delle imprese noi abbiamo bisogno di innovazione culturale di conoscenza collettiva
Di capire stare dentro le trasformazioni senza appiattire le nostre risposte e trasformare le nostre difficoltà in atteggiamenti passati visti e difensivi
E al presente che dobbiamo declinare valori proposte linguaggi anche per immaginare il futuro e cominciare a costruirlo il più presto possibile e lo possiamo fare in virtù della nostra storia
Del sapere cosa vuol dire essere socialmente necessari della ricchezza umana ed etica che ispira le nostre comunità e le nostre battaglie
Lo possiamo fare ma guardate dobbiamo dircelo non è naturale riuscirci dobbiamo dimostrarci capaci cioè dobbiamo scegliere di essere così
La funzione di rappresentanza deve sapersi adattare alla realtà esterna non compiacersi intorno a modelli sociali astratti e ideologici
Cercare di migliorare le condizioni esistenti non rifiutarla e lo diceva anche qui Guglielmo nella relazione lo condivido profondamente dobbiamo sporcarsi le mani non fare testimonianza
Anche qua
Bruno Trentin c'ha ammonito per tempo come stamattina splendidamente nell'iniziativa di cui ringrazio ancora la Segreteria di averla promossa
Ci ha ammonito per tempo dicevo sul doverci occupare del diritto a un avvenire all'autorealizzazione disse attraverso il lavoro del lavoratore come persone inconfondibile nella massa indistinta di individui stare cioè
Laddove le persone lavorano e vivono questa e la sfida per un sindacato che vuole restare di tutti e non di pochi queste la sfida dello slogan che abbiamo messo a base del documento della nostra Conferenza di organizzazione
Ma voglio fare alcune riflessioni
Ma sono davvero i lavoratori e non solo il lavoro come entità astratta al centro del nostro dibattito in questa Conferenza insomma
Ci capita di sentire intorno a noi ed è bene che la esplicitiamo ancora per non fare la parte di chi non vuol sentire la domanda sul ruolo sulla funzione sugli obiettivi del sindacato in quest'epoca
Come spiegare in termini concreti ad una ragazza fresca di studi o quei giovani lavoratori che ci vedono solo come strumento in caso di emergenza che il sindacato non è solo erogatore di servizi ma soggetto sociale
Per affrontare insieme come intelligenza collettiva i problemi concreti e le aspirazioni di protagonismo
Dei singoli lavoratori e lavoratrici
Noi siamo deboli su questo nei confronti dei giovani dei nuovi lavori dei lavori flessibili di chi subisce la precarietà
Di tutte quelle lavoratrici e lavoratori che lavorano nelle imprese medie e piccole grandi dove il sindacato non entra
Viviamo
E dobbiamo riconoscerlo pienamente in una società complessivamente flessibile e sono confrontandoci non solo descrivendo la con la flessibilità
Governando in senso sostenibile questa situazione possiamo evitare che ricada solo su alcuni
Che diventi per loro precarietà di vita oltreché precarietà
Di lavoro ecco la formazione come fondamentale diritto di cittadinanza ecco la contrattazione vicino alle persone ecco il rinnovamento e l'apertura i giovani ecco l'unità sindacale che ci dà forza
Dobbiamo poi puntare per gestire uno scenario complesso sul tema della partecipazione noi è anni che non discutiamo di questo ce lo siamo sentiti dire anche qui da Bonanni intervenendo ma è tema nostro
Basta rileggere le cose di Bruno Trentin il fatto di affrontare la democrazia economica e l'articolo quarantasei della Costituzione su quali sono gli strumenti possibili
Per la partecipazione la gestione del lavoro nelle aziende
Ma dall'altra le dobbiamo essere anche capaci dentro il nostro modo di essere anche nel fare le nostre riunioni e le nostre conferenze
Di sapere utilizzare strumenti nuovi informazione di modulare il linguaggio e di usare gli strumenti in questo io credo che le scelte anche della radio
Oltre che dalla riapertura di Ariccia e di una fase nuova anche del rilancio dell'istituto
Di ricerche di formazione sia un segnale che in parte comincia a rispondere proprio a questo
Guardate la voglio dire così un altro tema di organizzazione che abbiamo e che dovremo
Prossimamente affrontare
C'è anche una questione di potere di controllo effettivo dentro l'organizzazione di ascolto continuo da stabilizzare in modo organizzato tra gli iscritti e lavoratori la dico così per farmi capire
Non serve più
Un sindacato centralista
Che mette da Roma e chiede di eseguire a dodici milioni di iscritti ma serve un sindacato partecipativo con regole chiare democratiche
Che non teme le opinioni differenti con percorsi decisionali aperti ma che sa essere unito
E che si divide solo per ragioni sindacali e non partitiche sapendo che dopo che ci siamo articolati L'Unità e la coesione è la forza di chi vogliamo rappresentare in quest'epoca nuova e complessa
Ma intorno a noi come dimostrano ancora una volta i risultati elettorali lavoratori i nostri rappresentanti
Non si sentono più diciamo così comunità partitica nel rapporto col sindacato
Questo è un tema su cui noi dovremmo scavare di più tutti l'avete affrontato anch'io lo volevo riprendere legato all'esito elettorale
La scissione che c'è tra il comportamento sindacale comportamento elettorale non c'è niente da fare interroga anche noi
Le nostre scelte i nostri comportamenti ma io credo anche il modello di sindacato su cui costruire il futuro sindacato confederale
Ci si pone lo dico in termini provocatori perché anche questo penso appartenga ad un ragionamento di nuova riflessione
Anche il tema del rapporto tra un nuovo sindacato confederale unitario pluraliste democratico inserito pienamente nello scenario europeo
Come ci ricordava molto bene ieri Cerfeda non lo riprendo
Che senso ha o quali sono le nuove ragioni per difendere la concertazione così come l'abbiamo conosciuto negli ultimi quindici anni
Forse non è meglio che discutiamo anche approfondendo la proposta di modello contrattuale unitariamente presentato il dodici maggio
Che forse dobbiamo armonizzare ragionare di più di come inserire il nostro modello di relazioni industriali nello stampo europeo
Non dobbiamo come è sempre stato avere una visione dell'interesse generale noi dobbiamo fare sempre questo
Ma dobbiamo anche riconoscere che nei fatti rappresentiamo una parte guardate non c'è nulla di riduttivo in questo non spaventiamo ci davanti a chi ci dice che siamo corporativi
Essere di parte sette obbligato della gestione degli interessi nelle società complesse e rappresentare una parte non significa per forza avere una visione ristretto conservativa della rappresentanza e tanto meno confliggere con gli interessi del Paese
Noi rappresentiamo una parte ma nella pienezza di una visione generale qui secondo me sta la nuova dimensione da costruire della confederali TA insomma
Dobbiamo avere il coraggio e la responsabilità di ripensare la risposta all'interrogativo sul ruolo del sindacato
In questa fase
Di un sindacato che deve affrontare la complessità
Della gestione dei processi globali del fatto che non c'è più un confine
Per impresa
E anche per le economie dentro a un confine nazionale ma nemmeno quello europeo probabilmente ci basta
Per questo riprendo solo
Formazione dei giovani donne contrattazione decentrata e unità sono l'asse nuovo su cui
Affrontare questa sfida ma c'è un altro tema e dell'ultimo che voglio toccare che riguarda
Il nostro stare insieme
Io credo che con questa conferenza dobbiamo segnare un passo fondamentale di discontinuità
Non è un caso che non la facciamo da tanti anni
Ma il punto più importante dal mio punto di vista è questo discutiamo verifichiamo troviamo le sintesi tra di noi ma poi dobbiamo attuare la sfida per un sindacato forte e coeso e che dopo che ha deciso tutti insieme pratichiamo
Anche qua voglio chiudere in una giornata in cui insieme abbiamo ricordato Bruno Trentin su altri insegnamenti importante
C'è cultura insieme al rinnovamento c'è capacità di decidere ma c'è anche ancora un tema che noi ci consegna a cui dovremmo essere capaci di rispondere
Dobbiamo accorciare le distanze il rapporto tra la decisione che prendiamo e i tempi i modi della sua attuazione
Questo è l'altro elemento che chiama in causa una responsabilità di un gruppo dirigente nel suo rapporto con i cambiamenti veloci e con quello che oggi ci chiedono i lavoratori nel nostro Paese grazie
Fausto adoranti segretario nazionale della FIOM ma
Poi Diana Martini
Non c'è molto tempo
Per
Affrontare esaurientemente tutti temi tutte le questioni poste
Al centro della nostra discussione
Del resto mi pare di percepire siamo anche un po'di stanchezza e un po'di
Vuoti e di assenza delle nostre file che
Non fanno bene diciamo al modo di lavorare di stare insieme
Di questa organizzazione che ha puntato molto
Su questa Conferenza abbia rilanciare il proprio ruolo proprio fisionomia per queste ragioni cercherò di
Di dire brevemente
Alcune opinioni
Ho ascoltato
Con attenzione
L'intervento che qui svolto il Segretario generale della FIOM
Gianni Rinaldini
Che condivido
Buona parte
Del suo ragionamento a proposito
Della
Della nuova questione che
I processi di integrazione tumultuosa veloce dell'economia dei mercati
Quello che chiamiamo del nostro linguaggio comune ormai come il fenomeno della globalizzazione
Rappresenta
Un cambiamento lui dice una cesura rispetto
Alla nostra storia la nostra esperienza al nostro passato
Io però non credo
Che questi fenomeni
Che i processi dell'economia e del mercato
Che la trasformazione che stiamo conoscendo
Chiamino in causa solo una questione che riguarda
La trasformazione del ruolo della funzione del sindacato io credo
Al contrario
Che la velocità di questi processi
Delle integrazioni di questi sistemi economici e dei mercati rischia di travolgere
Non solo il sindacato resti travolgere l'Italia in quanto sistema Paese
E vedete
La Marcegaglia
Può dire ciò che vuole
Ma sicuramente non è finito
Il tempo
Del conflitto tra capitale e lavoro
Quei processi a cui accennavo prima però
Loro i definiscono quel conflitto ne cambiano i termini
Lo rendono diverso dal passato aprendo dinamiche
Che portano da un lato all'inasprirsi
Delle forme e delle manifestazioni di quel conflitto
Ma dall'altro lato portano anche a fenomeni
I medici di alleanze anomale secondo la nostra visione
Tra capitale e lavoro basti pensare a ciò che succede in accordi aziendali di grandi corporation
Negli Stati Uniti d'America nel Canada
In Gran Bretagna
Ma anche
Come direbbe qualcun altro
In Paesi non sviluppati in un sufficientemente ancora sviluppati come in America latina o addirittura incide
In Brasile in Russia in India
E dall'altro lato c'è la tendenza
A pervenire verso forme di derive corporativistico fenomeni di egoismo
Che vediamo anche in tante situazioni in Italia
In impresa e i raccordi che si fanno dentro in prese
In cui queste derive corporativistico che questi fenomeni di egoismo si scaricano contro i soggetti più deboli contro le donne
Contro gli immigrati
Contro i precari contro
Gli outsider
E allora
Se questi processi chiamano in causa trasformazioni gigantesche che non riguardano solo noi e non rischiano di travolgere solo noi
Perché perdiamo colpi con sicuramente comprese le imprese compreso il Paese in quanto sistema economico e produttivo come tale
Allora per l'Italia non credo che siano proponibili dicevamo
Patti fantasiose tra produttori
Ciò che invece è nostro dovere provare a investigare nostro dovere provare a
Prospettare
E la messa in campo di un nuovo sistema di relazioni
Di un nuovo sistema di una nuova
Fase delle relazioni tra il mondo dell'impresa il sindacato dei lavoratori
Per fare in modo
Non solo
Di resistere nel migliore dei modi
Alla piena che
Gli eventi ci preparano
Ma a mettere in atto
Le condizioni per la ripresa io vedo in questo
In questa tendenza cioè non alla Resistenza ma la capacità di proposta espansiva
Delle nostre possibilità l'importanza dell'intensa
Che è stata raggiunta con CISL e UIL sull'ipotesi di riforma degli assetti contrattuali
Che si inserisce dentro
Una ritrovata
Stagione di unità tra i sindacati
E chi segue altri importanti accordi unitari
Che hanno riguardato il fisco lo stato sociale
E altre grandi questioni su cui si gioca il futuro del Paese
Allora io penso
Essendo abituato anch'io
A dire con chiarezza
Ciò su cui sono d'accordo e ciò su cui non sono d'accordo io penso che sia sbagliato
E chi sia stato sbagliato
Immaginare giochi strani
O chissà quali ipoteche dietro quell'accordo
Io penso che sia sbagliato sostenere
Che quella ipotesi di intesa tra le organizzazioni sindacali prefiguri lo smantellamento del contratto nazionale
Penso che sia sbagliato ipotizzare che quell'intesa prefiguri ingabbia menti insopportabili della capacità di estendere qualitativamente e quantitativamente la contrattazione
Di secondo livello penso che è compito nostro
Anche di chi ha opinioni diverse
Sia quello di discutere fra di noi ma poi di lavorare insieme nei luoghi di lavoro
Per costruire il necessario consenso che porti ha un buon accordo
Questo è quello che secondo me
Nell'idea
Generale di come stiamo insieme bisognerebbe provare tutti quanti a fare
E in questo
Vado rapidamente
Alla seconda parte dalla mia del mio ragionamento
In questo io credo che noi dobbiamo
Riflettere
Sul rapporto tra
L'autonomia l'analisi l'esperienza
Delle categorie
E l'autonomia l'analisi l'esperienza del livello
Confederale noi viviamo
E siamo ancora dentro una stagione di rapporti non facili
Per esempio tra
La FIOM e la CGIL
Una storia di rapporti non facili che
Ha conosciuto in questi anni momenti di anche anche di grande tensione
Potrei ripercorrerla questa storia degli ultimi anni ma credo che sia noto a tutti
Hai congressi dalle tesi alternative
Alle differenze profonde di analisi di giudizio di valutazione
Sul protocollo welfare del ventitré luglio dell'anno scorso
Alle manifestazioni in cui c'era la FIOM e non c'era la CGIL
Ecco io credo che noi dobbiamo
Nell'interesse generale
Dei lavoratori delle lavoratrici del Paese
Dichiariamo in causa tanto spesso
Ecco io penso che noi dobbiamo
Fare in modo
Che si ritorni all'esercizio della sana dialettica tra
La categoria le categorie la confederazione ma nell'ottica di contribuire alla costruzione di un punto di vista non di isolarsi né di arroccarsi
Di contribuire alla definizione dei migliori punti di analisi e di mediazione possibile di andare avanti insieme
Altrimenti
Continuando in un ragionamento in una come dire in una
Contrapposizione che assume quasi le caratteristiche della contrapposizione permanente
Non credo
Che isolando ci
Arroccandoci salendo sull'Aventino
Dando rappresentazioni
Troppo spesso
Forzatamente sbagliate del lavoro che si cerca di fare a livello confederale noi facciamo
Gli interessi delle persone che rappresentiamo
Gianni ha detto una cosa vera i lavoratori oggi in Italia non stanno bene
Ed è altrettanto vero che se i lavoratori non stanno bene il sindacato non può essere contento
Io penso però
Che per far stare meglio i lavoratori
Sia utile
Che noi
Le categorie
Quelli che stanno in fabbrica
Quelle che fanno la contrattazione aziendale che portano
Come dire
La bandiera del fatto che questo Paese
è le fabbriche di stabilimenti luoghi di lavoro di questo Paese
Non sono una landa desolata in cui tutti stanno male e le cose vanno
Peggio per tutti ma sono luoghi anche in cui rinuncia ma strappare premi di risultato a fare contrattazione a migliorare
Uomo molto questo dipende anche dalla nostra capacità ed ai rapporti di forza le condizioni di chi dentro quelle fabbriche colleghi e quei pochi di lavoro sta e quindi
E quindi non possiamo pensare di definire
In maniera permanente
L'ipotesi
Strategie
Che rappresentano non
Come dire il contributo di una categoria l'elaborazione
Più generale della Confederazione
Ma il profilo di una identità
Di una funzione
Di un
Proprio essere
In alternativa e in contrapposizione perché quando si sostengono le cose che sono state dette sono state sostenuta creando molte anche
Sconcerto disorientamento noti non riesco ad assegnarli all'idea che si possa accettare di dipingere la CGIL come un'organizzazione che con questa ipotesi di accordo smantella il contratto nazionale o ingabbia la contrattazione decentrata i lavoratori non stanno meglio se noi continuiamo a prospettare questa
Dicotomia questa separazione penso
Che gli sforzi che dobbiamo fare per fare andare meglio sono quelli di recuperare lo spirito
L'identità la funzione l'anima l'orgoglio
Di chi vuole discutere certo esprimere anche il suo disaccordo ma lavorare insieme per migliorare le condizioni di
La parola accompagna Diana Segretario generale della Sardegna si preparino Martini e Cremaschi
Care compagne e cari compagni di lavoro i suoi valori sono nuovamente al centro dell'agenda politica del nostro Paese
Il lavoro nell'accezione più ampia se ciò è avvenuto e soprattutto grazie a noi alla CGIL che attraverso il dibattito da la nostra conferenza d'organizzazione ha costretto tutti noi compresi ad ascoltare anzi incertezze
Paura è che attraversa non milioni di lavoratori dipendenti di pensionati
Certo è al primo punto o ai primi punti dell'agenda politica dalle forze politiche delle controparti datoriali del Governo ma finora non con la sensibilità da noi a ospiti data lo dimostrano innanzitutto i primi provvedimenti del Governo in materia di ICI e di straordinari tuttavia care compagne e cari compagni noi facciamo bene
Come ha fatto Guglielmo nella sua relazione a ribadire con nettezza che la priorità se si vuole rispondere alleanze alle paure alle incertezze resta la riduzione sensibile della pressione fiscale sui redditi di lavoro e sulle pensioni ma attenzione
Spero di non essere equivocato l'intervento svolto dal Governo sull'ICI e sugli straordinari rischia di conquistare proseliti e tanti anche in casa nostra
Soprattutto sugli straordinari cerchio è un provvedimento sbagliato non abbiamo bisogno di ripetercelo tra di noi
Che non possiamo condividere tuttavia sono tanti i lavoratori in particolare quelli che hanno il reddito più basso e sono gli stessi che hanno atteso invano per due anni
Una risposta sul piano delle detrazioni fiscali e sono gli stessi che si sono sentiti traditi dal Governo di centrosinistra e se permettete delusi anche da noi
Per non essere riusciti
A costringere il Governo ad alleggerire il peso l'eccessivo peso fiscale su quei redditi perciò penso dovremmo agire con molta attenzione
Le condizioni di disagio talvolta possono superare qualche questione anche di principio e noi su questo in questa fase credo dovremo stare molto attenti
E rischiamo di trovarci in difficoltà in quei settori i settori dove il disagio e più forte c'è una crisi di cui non sento parlare a sufficienza neanche nel dibattito di ieri e di oggi
è una crisi che va oltre le difficoltà delle condizioni materiali c'è una crisi che deve preoccupare certamente le forze di sinistra del centrosinistra ma io credo
Debba preoccupare anche una forza una grande forza come la nostra organizzazione è in crisi a me pare spero di sbagliarmi spero di essere il solo ad avere questa
S'questa percezione è in crisi un certo valore della solidarietà
Dei valori collettivi mi ha parlato stamane anche Franco Chiriaco sembra quasi che l'affermazione di un diritto collettivo per i quali e per il quale noi ci battiamo in tutte le articolazioni della nostra organizzazione soffocati e confligga con la possibilità di esser citare e di esercire un diritto individuale io avverto questa condizione di difficoltà rispetto a questi valori nel nostro insediamento sociale c'è materia a me pare per essere preoccupati e per soffermarci
Credo
Un po'meglio attorno anche a questi ha speso
Credo che le ragioni che stanno alla base di questa crisi di valori siano le stesse alla base della sconfitta recente del centrosinistra anche perciò ritengo che avremmo dovuto insistere di più con il Governo Prodi
Io non so
Se l'attuale Governo come si chiedeva Epifani nella sua relazione ieri io non so se l'attuale Governo risponderà al proprio insediamento sociale oppure a tutto il Paese però starei a entro almeno per due ragioni la prima compagne e compagni perché è un consenso così ampio è stato prodotto anche da tanta gente che lavora e che fa parte del nostro insediamento sociale l'asse fonda perché non vorrei
Che alcune misure diverse sbagliate ripeto certamente dal nostro punto di vista come ho appena detto impedissero comunque accolte positivamente anche dalla nostra gente
è il tema del potere d'acquisto dei salari innanzitutto delle pensioni e questo è stato
Uno di quelli più dibattuto anche nella conferenza d'organizzazione in Sardegna ci siamo interrogati dalla nostra Regione sui valori del lavoro il lavoro in rapporto alla sicurezza per lo stesso nei cantieri di lavoro in rapporto alla precarietà date al rapporto di lavoro il lavoro in rapporto alla qualità dei redditi ci siamo interrogati su come si ricostruisce una politica dei redditi di tutti i crediti
In questo Paese a parte dire da una nuova politica impositiva che non c'è non c'è certamente una politica impositiva è qua e tanto meno c'è una politica e Choir redistributiva della ricchezza in questo Paese
Noi siamo il l'unico Paese al mondo dove il reddito da lavoro dipendente è passato in una maniera spropositata non c'è un altro esempio né nel mondo occidentale e né in nessun altro oltre in nessun altra parte del mondo così come non c'è Paese al mondo dove le plusvalenza le plusvalenze sono passate appena al dodici o al tredici per cento queste la situazione non più tollerabile a me pare che anche l'azione della nostra organizzazione
Non venga percepita nemmeno dal nostro insediamento sociale come un'azione determinata che vuole cambiare questa condizione io credo che su questo dovremmo riflettere perché mi pare che non lo facciamo adeguatamente non più tanto su questa condizione ma sul cosa fare per modificare questa condizione che ripeto è diventata intollerabile per tutti dobbiamo dirci con onestà intellettuale che neppure noi abbiamo far a sufficienza per cambiare questa situazione badate questo è un po'uno dei terreni su cui ha fallito il governo Prodi a ragione che ha ricordato ieri
Che noi su quel Governo avevamo scommesso
E proprio perché abbiamo scommesso quel fallimento ci piacciono riguarda anche noi anche questo in qualche maniera dovrebbe farci riflettere in maniera diversa ci riguarda sul terreno fiscale sul mancato utilizzo dall'extragettito ci riguarda sul mare cantore lavoro ancora connotato da troppa precarietà care compagne è cari compagni in Sardegna
La discussione sui temi e gli obiettivi dalla conferenza d'organizzazione ha creato le motivazioni giuste per rilanciare la contrattazione territoriale c'è la consapevolezza che il territorio la contrattazione territoriale solo il luogo è lo strumento capaci insieme al contratto nazionale di tutelare al meglio il POC per ed acquisto di salari e di pensioni e nel territorio che dobbiamo incidere sulla capacità impositiva delle amministrazioni pubbliche e nel territorio che possiamo incidere sui costi e sulla qualità dei servizi
Che rischi che rientrano nell'quel farlo Calefato di servizi alle persone di trasporto pubblico locale e delle altre cose che
Sappiamo sappiamo bene
è la contrattazione di secondo livello io credo debba essere
Esercitata è attuata così come indica il dettato del nuovo modello contrattuale quindi lavoro i valori del lavoro la nostra discussione propano espressione in quel documento unitario sul nuovo modello contrattuale che riconfermando il valore del contratto collettivo nazionale ci offre ancora una volta uno strumento di solidarietà nazionale dovremmo tutti nessuno escluso sentirci impegnati a difenderne la valenza e il valore
Possiamo dire tutto di noi stessi ma non certamente
Che abbiamo limiti di democrazia interna credo che la nostra discussione interna debba ritrovare un muro profilo etico alto io non trovo accettabile come talvolta avviene che la nostra discussione interna e per la nostra discussione interna si utilizzino strumenti esterni che invece di farsi utilizzare utilizzano noi per creare ci difficoltà ulteriori a quelle che già abbiamo
Infine care compagne e cari compagni lo dico soprattutto alla Segreteria nazionale a Carla che su questo si è spesa tantissime che anch'io ringrazio
A nostra discussione in questa nostra discussione abbiamo declinato tutto ciò nel territorio
Nella mia regione le Camere del lavoro le categorie con il contributo di molti giovani solo in inviate con convinzione e con entusiasmo in questa direzione noi
Tuttavia
Non possiamo
Permetterci
Il lusso
Di pensare che si possa realizzare questo riposizionamento della CGIL nel territorio se non discutiamo seriamente e in maniera definitiva anche di risorse io credo che questa conferenza l'organizzazione debba impegnare tutta la CGIL a destinare per destinare maggiori risorse nel territorio perché se questo non facciamo compagnie rischiamo
L'aver fatto una discussione tanto per farla io credo per dirla con una parola che
Connotata sempre la nostra organizzazione credo che anche le risorse della CGIL
De Bona vere un valore più confederale del di quello che hanno avuto fino ad oggi io credo con Pagni che noi non possiamo concludere questa conferenza l'organizzazione senza intervenire su questo temo digitale
Importanza se vogliamo attuare quanto abbiamo discusso in questi mesi e su cui abbiamo risposto ASP aspettative ed entusiasmo soprattutto dei quadri a tali ma di tanti giovani che guardano a questa organizzazione
Come
A un qualcosa e fa guardare al loro futuro con prospettiva soprattutto per i diritti e per l'affermazione di giustizia sociale servono risorsa nel territorio compagni e concludiamo
La Conferenza con questo impegno altrimenti diventa il petto a rischiamo di aver vanificato un'occasione importante
La parola il compagno Franco partivi Segretario generale della finalità si preparano Cremaschi e che
Questo gruppo dirigente
Deve assumersi la responsabilità di non sprecare l'occasione di questa conferenza
E questo non dipende solo dal documento che approveremo domani
Il problema ritradurre quel documento
In alcuni obiettivi
Che già il prossimo congresso dovrà essere chiamato a verificare
Non può essere
Che oggi decidiamo di andare in una direzione
E poi verificare
Tra due anni
Di essere ancora al palo delle nostre discussioni infinite senza che il principio di responsabilità venga assunto come principio regolatore dell'intero gruppo dirigente della CGIL
E le cose che ci proponiamo di fare oggi non ci sono cose impossibili a farsi sono tutte cose fattibili
In alcuni casi avrebbero già dovuto esserlo da molto tempo
Occorre per questo non costruirci alibi
Spesso capita di sentir dire che di fronte ad un evento particolarmente significativo dovremmo convocare un congresso straordinario
Lo abbiamo sentito dire durante la discussione sul protocollo delle ventitré di luglio
Più recentemente in occasione dell'accordo unitario sulla riforma del modello contrattuale
Per non parlare poi dello scenario politico creatosi dopo le elezioni
Ma questa non è una organizzazione che soffre di carenza di discussione anch'essi
Noi dedichiamo molto del nostro tempo forse troppo a discutere tra noi cosa sarebbe bene fare
E molto meno a decidere come farli queste cose come ridurre le distanze tra il dire ed il fare nel frattempo
Il mondo va avanti incurante dei nostri tempi di metabolizzazione
E la distanza che continua a separare il nostro dire dal nostro fare
è la distanza che cresce tra noi e il mondo reale questo è il vero rischio che abbiamo davanti ed è per questo che non possiamo perdere questa importante organizzazione e occasione
L'organizzazione è lo strumento per raggiungere lo scopo il progetto politico non potrà mai essere il confine della nostra azione
Anche per questo
Non può che essere considerato un campo di sperimentazione non si può stare fermi per paura di sbagliare bisogna approvare anche sbagliando per verificare se le scelte sono giusti
E non si può rivendicare il solo agli altri il cambiamento senza la capacità di rimettere in discussione noi stessi con tutte le nostre certezze assolute
Dopo il voto di aprile ad esempio si è detto giustamente che il Paese è diviso in preda gli egoismi localistici corporativi che ha perduto la sua coesione sociale etica morali
Noi che giustamente denunciamo questa condizione
Dobbiamo però a interrogarci sul nostro livello di coesione la nostra coesione si chiama confederali TA il valore della confederali tara chiudi in sé quelli della solidarietà dell'unità dell'equità
La confederali TA e quel valore che tiene insieme
Che mi fa dire che il tuo problema riguarda anche meno
E che soprattutto sta dalla parte dei più deboli
Chi assume le difficoltà degli altri come questione che appartiene all'insieme dell'organizzazione e allora
Dobbiamo domandarci quanto il nostro agire sia stato realmente ispirato al valore della confederali TA in questi tempi e se vogliamo essere sinceri tra annui
Dobbiamo riconoscere che così non è sempre stato nei momenti più importanti delle discussioni che abbiamo vissuto in questi mesi
Un sindacato
Che si attorciglia per settimane e mesi nella discussione sul superamento dello scalone
E non si rende conto che esiste un mondo del lavoro sempre più diffuso
Che non conoscerà mai l'esistenza dei requisiti per l'accesso al pensionamento anticipato non è un sindacato molto confederale
Un sindacato dove si fa a gara per sventolare giustamente più in alto possibile la bandiera della lotta alla precarietà
E non si rende conto sufficientemente che la precarietà si combatte oggi sempre più
Nel mondo dei subappalti dai cantieri delle imprese di pulizia e dei servizi o nel mondo del caporalato
Non è un sindacato molto confederale ed un sindacato che discute come riformare la contrattazione a partire giustamente dal sacro principio della democrazia sindacali
E non si rende conto della differenza che esiste
Tra descriverne l'architettura formali
E praticarla concretamente laddove la destrutturazione delle impresa di
A annullato quasi del tutto i tradizionali riferimenti della rappresentanza
Non è un sindacato molto confederale e allora
Quando nelle discussioni di questi mesi si richiamano le scelte congressuali
Per mettere in guardia la CGIL da pericolose devianze bisogna sapere che per coerenza quelle scelte né trascinano altri che riguardano la nostra politica organizzativa
Che impongono un chiaro spostamento del baricentro nella allocazioni delle risorse umane ed dinanzi arie
Nell'investimento in termini di iniziativa politica sindacali perché nell'a considerarli tali non vi sono precari di serie A e di serie B
Ne morti di serie A e di serie B tanto almeno disoccupati di serie A e di serie dei
E questo passo in avanti è possibile farlo se ognuno di noi
Se ogni categoria ogni suo gruppo dirigente assume l'obiettivo della tutela generale degli interessi e non solo quelli della sua piccola parte ed allora
Tante altre cose e possibile fare perché dipende esclusivamente dalla nostra volontà soggettiva
Dove abbiamo portato più giovani
Dove abbiamo portato più donne o più immigrati
Dove abbiamo rappresentato nuove professioni
Non abbiamo fatto assolutamente nulla di straordinario abbiamo fatto solo quello che ognuno di noi vuoto si vuole fare con il coraggio di rischiare
Perché un giovane che entra nel sindacato non sarà mai bravo come noi
Ma se fiducia e strumenti culturali lo accompagnano lo diventerà presto bravo come Novi e per questo credo
Che su questo terreno del rinnovamento dei quadri compreso il rilancio indispensabile la formazione
Dobbiamo darci obiettivi verificabili al Congresso e non è difficile ad esempio
Calcolare se l'età media dei gruppi dirigenti al prossimo congresso si sarà ancora abbassata un po'
E se non lo sarà non sarà difficile capire dove e perché così non è stato e credo infine
Che dobbiamo fare questo anche per tenere accesa la speranza che cambiare si può
Anche laddove si guarda con sempre più sfiducia a questa possibilità ed il sindacato e viene comunemente assimilato alla politica ai partiti alle istituzioni che vivono di se stessi credo
Che il nostro rinnovamento possa portare una speranza in più anche nei punti più critici del momento a partire dal tema della sicurezza legato e di cuciti xenofobi noi
Non vogliamo apportare qualche immigrato in più
Ne non si gruppi dirigenti noi vogliamo costruire un soggetto nuovo fondato sul valore della interculturalità
Vogliamo dimostrare che esiste un lato della globalizzazione chissà valorizzate le differenze
Che individua nelle diverse culture una l'insorgenza per costruire una civiltà moderna
Che assume il valore della persona indipendentemente dal colore della sua appello della religione questo e già scritto nel nostro Statuto dobbiamo solo dimostrare di essere bravi
Non solo a scrivere delle cose ma soprattutto affatto
La parola Giorgio Cremaschi
Segretario nazionale della FIOM
Si prepari Chieti e fu getta
Maio
Penso che noi
Stiamo
Conducendo questa Assemblea
In un momento particolare devo dire
Non stiamo dando mi scuseranno naturalmente non le compagne e compagni presenti ma gli altri una grande prova di forza di rigore in questo momento
Basta guardarci intorno
E penso che la condizione
Depressiva che c'è un po'oggi nel mondo
A noi vicino della sinistra dei lavoratori della parte sindacale
è frutto di un
Di una condizione di una sconfitta che noi dobbiamo affrontare e discutere elaborare
Ma non negare altrimenti questo senso di sconfitta lo terremo dentro di noi e tutela e produrrà ulteriori disastri ulteriori arretramenti
è inutile negare
Che la sconfitta del Governo di centrosinistra anche una sconfitta della CGIL
Per due ragioni nomi per come è stato banalmente predisposto
Perché non ci eravamo presentati alle elezioni e quindi non è questo il punto
Ma per due ragioni di fondo la prima
Perché come veniva ricordato anche prima dal compagno Rinaldini noi abbiamo fatto un congresso che ha profondamente investito sul cambiamento di Governo
Abbiamo costruito il Congresso sul rapporto con il cambiamento di Governo ne abbiamo fatto in qualche modo
Un elemento della nostra scelta sindacale
Il secondo
Perché un po'più banalmente agli occhi della grande maggioranza dei lavoratori volenti o nolenti noi siamo Stati identificati
Con la forza sindacale più vicina alle posizioni e alle scelte del Governo
Quindi
Quella sconfitta dovrà essere secondo me studiate analizzata se
Almeno per le sue scelte di politica economica per quello che comporta per gli effetti che ha prodotto nella società
A me pare lo dico una classica sconfitta del riformismo
Così come sta avvenendo e l'Inghilterra come
Stabilimenti da altre parti d'Europa la verità volenti o nolenti compagne e compagni
E che c'è un certo tipo di riformismo che produce e dà forza alla destra non tutto non lo so ma c'è un certo tipo di riformismo alla fine del quale
La destra è infinitamente più forte
Ora sull'onda della delusione della sconfitta del Governo Prodi
Noi
Siamo di fronte a una controffensiva di classe brutale
Che mette in discussione tutto
Devo dire che questo è per me il punto di maggiore disaccordo con la relazione del compagno Epifani
Io penso che sia un errore grave in questo momento dare un accredito alla Confindustria di Marcegaglia che questa Confindustria non merita nomina e che soprattutto non è costruito su nessun dato concreto
Se leggo la relazione
Della nuova Presidente della Confindustria vedo che questa relazione è costruita su una richiesta generalizzata di cambiamento a favore dell'impresa su tutti i fronti
Pare un vecchio documento a partire i Balcani te di lotta continua degli anni Settanta vogliamo tutto
Sul privato privatizzazioni licenziamenti flessibilità discussione messe in discussione del contratto nazionale io non vedo dialogo
E devo dire che anche i toni ultimativi con cui la Confindustria proporre la trattativa secondo me dimostrano che non c'è assolutamente volontà di dialogo c'è volontà di sfondamento sociale
Questo purtroppo avviene in un contesto nel quale
C'è un clima politico e su culturale nel Paese al quale io credo noi dobbiamo reagire
Lo dico con chiarezza compagne e compagni noi non possiamo accettare l'ondata xenofoba la
La
La giustificazione del razzismo
L'idea che queste questioni sono un po'inevitabili perché c'è la crisi eccetera eccetera certo che c'è questo ma noi di queste cose le dobbiamo combattere per dirla in soldoni come avvenuto spesso nella storia della CGIL ci sono dei dubbi momenti dei valori sui quali bisogna anche saper litigare in mezzo ai lavoratori questo è uno di quelli io penso che dobbiamo dire con chiarezza no razzismo no all'idea che invece che affrontare
La globalizzazione dei ricchi quella di cui veniva
Spesso che veniva spesso affrontata affrontiamo la globalizzazione dal lato dei poveri cioè
Con la lotta al diverso il migrante
Ci sono due modi
Di reagire a tutta questa crisi uno è quello che ci viene suggerito dalla grande stampa
Da chi
Dopo aver adottato il Governo di centrosinistra oggi bacia la pantofola Berlusconi
Tutti costoro
Ci dicono che dobbiamo modernizzarsi dobbiamo imparare a seguire l'onda quest'onda di destra che c'è nel Paese cercando di cavalcarla senza farci travolgere
Io penso che questa linea sarebbe profondamente sbagliata e persino irrealistica
Perché la CGIL con la sua storia con la sua cultura e anche con la sua concreta rappresentanza sociale
Non la reggerebbe non siamo meno accise nella UIL né altri sindacati
Noi siamo un sindacato che ha costruito la sua storia e la sua rappresentanza sociale di un
Io non netto intreccio tra scelta di politica contrattuali e diciamo così
La Algyo costituzionale che io chiamo così di costruzione dei diritti e diciamo di rivendicazione di cambiamento più generale
Per questo
Io credo che bisogna non continuare a far a cavalcare l'onda come sulla spinga
Come quei Comboni ma dove bisogna trovare il punto dove fermarsi e incominciare reagire per ripartire
E io credo che la questione della contrattazione sia uno dei punti dove è necessario fare questa scelta
La questione della contrattazione è il punto sul quale noi possiamo arginare la controffensiva in atto e decidere anche una nostra ripresa
E per dirla con chiarezza la questione è proprio quella del ruolo del contratto nazionale
Non c'è come veniva qui detto anche prima un'alternativa tra i due livelli di contrattazione
I padroni sanno perfettamente
Che
Mettere in discussione il contratto nazionale significa mettere in discussione anche il contratto aziendale anche la contrattazione
Non c'è nella storia sindacale italiana un momento del quale deboli contratti nazionali hanno prodotto forte contrattazione aziendale
è vero solo il contrario e cioè
Forti momenti di contratto nazionale hanno prodotto sempre anche avanzamento della contrattazione aziendale
D'altra parte
Io credo noi dobbiamo rispondere un'offensiva che agli occhi dei lavoratori puoi potrebbe essere ribaltata in un grande elemento di forza perché vedete
è vero che nelle vite riaprì alpine o nell'azienda di don Pasquale e molto difficile fare la contrattazione aziendale
E molto difficile mentre è vero che anche se non hai la forza di fare la contrattazione aziendale puoi esigere il rispetto del contratto nazionale
Che è l'unico vero strumento esigibile nel sistema contrattuale del nostro Paese ed è per questo che viene messo in discussione
Ora ho sentito qui dire che questo sarebbe un processo alle intenzioni no accompagna
E io vorrei che si rispondesse
Ho sentito qui Fausto Durante prima polemizzare con Rinaldini perché diceva
Ma chi vuole mettere in discussione io non voglio fare il processo alle intenzioni CGIL però dico
Che quando il Segretario della CISL dice esplicitamente che bisogna alleggerire il contratto nazionale testuali parole per rafforzare la contrattazione bisogna dirli che non è così
Se siamo d'accordo bisogna dirglielo
Perché se non rispondiamo e se diciamo guai a chi in qualche modo su questo punto mette in discussione la veridicità di quello che vogliamo fare ci indeboliamo semplicemente ci indeboliamo
Io credo
Che alla base di queste da nostre difficoltà di questa cosa ci sia un errore di impianto
Non è vero
Che
Noi siamo di fronte a questa situazione perché in Italia c'è troppo contratto nazionale
Che troppo rigido troppi soldi
Troppe conquiste
Io penso che è vero l'esatto contrario
Che il problema che abbiamo e che il contratto nazionale l'a contrattazione hanno subito i lacci e lacciuoli che abbiamo messo con l'accordo del ventitré luglio del novantatré
In particolare le forche caudine dell'inflazione che in qualche modo hanno sempre impedito al contratto nazionale di fare quello che fa ad esempio il contratto nazionale in Germania
Quando l'economia va meglio chiedo di più e recupero anche il poco quello che ho perso quando l'economia va bene o male
Noi così invece abbiamo messo un tetto alla cresce del contratto nazionale e rischiamo da esso di irrigidire la
A favore di un'ipotetica crescita della contrattazione aziendale che nel sistema contrattuale italiano
Specie nel sistema della precarietà del lavoro diffuso della divisione territoriale rischia di provocare gravi frantumazione sociale
Questo è il nodo della discussione
E questa è la differenza che c'è tra di noi
Io credo che avremmo dovuto per questo affrontare questa discussione con un largo confronto democratico tra di noi
Coinvolgendo i lavoratori
Ora ho sentito e so che stiamo esaltando
L'accordo democratico che abbiamo con CGIL CISL e UIL col con CISL e UIL non mi convince compagni perché la pratica non va in quella direzione
Resta il fatto che ci siederemo al tavolo della trattativa più difficile della storia del sindacato italiano con un patronato e un Governo che ci vogliono solo male
Senza avere dietro un mandato chiaro dei lavoratori senza aver fatto nella consultazione né una vera informazione perché non era prevista
Perché qui nel momento in cui noi scegliamo che sulla piattaforma decidono i gruppi dirigenti e sull'accordo di lavoratori abbiamo già modificato
La struttura della democrazia sindacale io credo che la costruzione della piattaforma sia altrettanto e a volte persino più importante della costruzione dell'accordo anzi
è funzionale alla costruzione dell'accordo perché senza la piattaforma costruita col consenso dei lavoratori tu non arriverà il mal ad avvenire l'accordo che vuoi
D'accordo diventerà solo un atto di necessità
Ma c'è una questione e chiudo
Che riguarda più in generale i temi della democrazia si
Il sa che la questione che voglio affrontare proprio la questione che qui non è stata tanto affrontato finora delle nostre pratiche democratiche
Ho sentito qui dire fare fare fare allora voglio dire compagne e compagni una cosa con molta chiarezza io non sono d'accordo
Che noi
Cina non bio non valutiamo anche le pratiche democratiche attualmente esistenti nelle nostre realtà
Io credo che sia d'esempio inaccettabile che ancora oggi in tante categorie in tanti luoghi di lavoro nonostante gli accordi ci siano le RSA
Non le RSU e ci siano i delegati nominati dalle segreterie che sono una violazione dei principi dello Statuto della morale della nostra organizzazione
Abbiamo casi inaccettabili il caso della Natuzzi casi nelle banche perché non facciamo votare intanto perché non stiamo costruendo una vera pratica democratica perché appunto stiamo aspettando questi che ci sarà un momento nel quale questo potrà avvenire allora qui ribalto il ragionamento che è stato fatto
Da molte compagne e compagni io penso che noi arriviamo anche a queste difficoltà
Sul piano dei documenti perché in realtà stiamo abituando ci a una riduzione delle nostre pratiche democratiche stiamo abituando ci
Nelle vertenze nelle trattative negli accordi al fatto che la cosa che dovrebbe essere normale nella vita della CGIL
Sento i lavoratori decido con loro cosa chiedere costruisco con loro la proposta faccio la vertenza concludo l'intesa faccio l'intesa quando i lavoratori sono d'accordo questa pratica non è la pratica normale della nostra organizzazione stabiliva intanto un punto di conflitto politico
E questo allora apre
Un altro terreno quello appunto della discussione più generale le pratiche portano a questi documenti questi documenti riportano le pratiche io compagni chiudo
Voglio solo dire
Che
Io anch'io come è stato detto credo che siamo in una contraddizione che
Alla lunga non tiene
Non possiamo continuare a dire che siamo il sindacato più forte d'Europa con i lavoratori che stanno peggio in Europa questa contraddizione non durerà
C'è una via che ci propongono CISL e UIL
Mi pare chiara è una via che porta a rafforzare il sindacato come apparato fiduciari attività altre cose enti bilaterali pensando di poter sopravvivere a questo modello
La dico brutalmente perché
Per semplificare è il modello americano di sindacato un modello che in crisi ovunque a partire dagli Stati Uniti la linea che ci proponi la CISL cioè di uscire dalla crisi dalle difficoltà
Avviene tali dandoci emettendo sopra un tetto confederale ma lasciando poi l'aziendalismo di guidare la nostra scelta è una linea perdente nel tempo
Io penso che se guardiamo la storia la cultura della CGIL fondata sul movimento sul conflitto sulla costruzione della solidarietà di classe tra i lavoratori se vediamo su questo terreno troviamo anche gli strumenti per rispondere a questa offensiva ma bisogna Georgia con questa cortesia se avremo i minuti se avremo un accordo
Se avremo un accordo che ridimensiona era ulteriormente il contratto nazionale
Avremmo un altro danno alla struttura e alla storia della CGIL altrimenti per non averlo dovremo fare il conflitto dovremmo costruire le lotte dovremmo cioè scontrarci proprio con quella Confindustria che oggi appare dialogante ma in realtà dialogante non è queste sono le alternative concrete che abbiamo di fronte volenti o nolenti mi pare scusate se lo
Concludo su questo che questa Conferenza purtroppo stia mancando l'obiettivo di affrontarle davvero grazie
Alessandro Alessandra chiariti super organizzativa che Omero di Pisa si prepari Antonio Fucci detta
Dopodiché pensiamo di chiudere i lavori e quindi pregheremmo la
Il dialogo ventina Peter prima mattinata di domani
Dalle ore venti il documento la proposta di documento conclusivo disponibile
Della sede nazionale viene confermata alla riunione della Commissione per le ore ventuno scusami Alessandra prego per il pool per bene
In compagno scuso compagnia Compagnon
Ci sono due interventi un ultimo sforzo vorrei pregarvi di rimanere seduti a
In Toscana sia svolto un dibattito davvero ampio sulla necessità di cambiamento della nostra organizzazione
Si è discusso a partire dalle numerose iniziative di preparazione e poi nelle vere e proprie conferenze e quelle di categoria quelle delle Camere del lavoro
In quelle dei servizi
Una cosa è emersa con chiarezza
Vogliamo che la nostra organizzazione cambi per continuare a dare voce
E risposte ai bisogni delle persone che stanno pienamente nel mondo del lavoro così come per le persone che ne sono state espulse
Onde sonore legate margini per la difficoltà a trovare un'occupazione qualificata e assicura
Dunque
Chi ha voluto la Conferenza accolto davvero
Le sensibilità
L'esigenza della base di mettersi in discussione
Anche in Toscana abbiamo pienamente
Condiviso le direttrici del documento nazionale si deve riaffermare il valore della confederali età e la centralità del territorio
Come luogo dove effettivamente si realizza il dialogo con le persone
E dove quindi si raccoglie il mandato di rappresentanza
Ma
Come agire dunque
Commentarle realizzazione al bisogno di cambiamento
Il principio guida che abbiamo individuato è stato quello della conoscenza e dell'integrazione per agire come sistema
Il sistema CGIL
Integrare tutela collettive tutela individuale
Integrare categoria a livello confederale intenda ricontrattazione dei lavori contrattazione sociale
è così che la gente ci conosce e ci riconosce
La CGIL è quella che sta nei luoghi di lavoro a trattare sui salari la sicurezza l'organizzazione del lavoro
Neanche quella che trovi aperti assistenza
Nell'esigere i tuoi diritti anche attraverso il confronto con enti amministrazioni locali per contenere i costi dei servizi e migliorare
Migliorarne la qualità
Dunque anche i territori devono integrarsi perché è una fabbrica
è una dimensione
Che si sta rilevando
In trasformazione
Il processo produttivo si disarticolazione menta ma possiamo
Ricomporlo sindacalmente agendo
Nei distretti nei siti produttivi
Ecco perché la nostra organizzazione deve imparare ad agire a prescindere dai confini comprensoriali
Le Camere di lavoro sono inutili dell'organizzazione che possono sviluppare meglio la capacità
Organizzativa e di rappresentanza agendo sinergicamente
La dimensione dell'organizzazione sui territori deve passare da un modello verticale radicale ad un modella diventi
In Toscana si è avviata una sperimentazione organizzando il territorio Terrare vaste
Le aree vaste che raggruppano province per vocazione economica e produttiva
Non un ulteriore livello burocratico ma ancora una volta un sistema a maglie larghe che lavora per conoscere e analizzare la realtà produttiva e i bisogni della gente
E per contribuire alla elaborazione delle politiche della CGIL regionale
E persino perché no per stimolare
Un governo dei territori
Che travalicando i confini provinciali dia risposte più efficaci e necessita di sviluppo di infrastrutture
E servizi
Il nuovo modello circolare metri che proponiamo comprende anche i nostri servizi con il loro apporto operativo ma anche politico in quanto sistema di tutele
E canale di proselitismo
La trasformazione le trasformazioni della società devono essere affrontate attraverso un maggiore una maggiore azione contrattuale sul territorio per ottenere incisività e risultati
Nel nostro intervento nell'ambito
Degli assetti economici
Infrastrutturali
E quelli riferiti alle politiche sociali
Il nuovo modello contrattuale
Che ribadisce la centralità del contratto nazionale vuole rendere più diffuse ed esigibile
La contrattazione di secondo livello ci aiuterà
E ci darà
Nuovo vigore dell'azione negoziale
In Toscana vogliamo coinvolgere i lavoratori e pensionati nella svolta che rappresenta la piattaforma
Per questo stiamo organizzando
Assemblee che dovranno essere
Numerose e partecipate vogliamo che i lavoratori e pensionati di anno un giudizi attento e consapevole questa è la ragione per cui la CGIL Toscana insieme alla CISL e alla UIL
Invita ha scelto di far votare i lavoratori e pensionati non solo un atto di democrazia sindacale
Ma anche di consapevolezza e di mandato
Per raggiungere l'obiettivo di un maggiore radicamento nel territorio occorre decentrare le risorse indirizzando B dove l'azione sindacale deve essere più
Dinamiche diffusa
Anche in questo caso la CGIL Toscana farà la sua parte costituendo un fondo regionale per la contrattazione territoriale che interverrà a sostegno di progetti specifici inoltre vogliamo dare trasparenza
Al
A come vengono allocate le risorse infatti ci siamo dati l'obiettivo di recidere di redigere
Il Bilancio sociale
Tuttavia
Questo intervento non è sufficiente per realizzare gli obiettivi che ci poniamo oggi molte categorie provinciali alle Camere del lavoro stentano a gestire l'esercizio corrente la quotidianità
E quindi non hanno i mezzi necessari per investire arriva e realizzare un nuovo e più saldo radicamento nel territorio
Il sistema servizi è fortemente ampliato la sua sfera di assistenza ma senza per questo riceverne nuove fonti di compensi
Tali da renderlo
Economicamente autosufficiente
Occorre dunque affrontare la questione della distribuzione delle risorse e dell'efficientamento delle strutture a tutti i livelli coerenti tenente all'obiettivo che la cosa conferenza si pone di valorizzare il luogo dove si realizza il radicamento del sindacato il territorio
Rinnovamento informazione sono l'altro pilastro dovrà di organizzazione
Un rinnovamento che non significa solo abbassamento dell'età anagrafica
Dei quadri sindacali
Rinnovamento significa ancora una volta conoscere e integrale integra l'esperienza di terzi trasmetterle facendo tesoro il patrimonio
Della conoscenza di chi accumulato storia e invitano il sindacato
è un modello questo che ha validità e di importanza fondamentale perché l'impegno e la dinamicità dei nuovi quadri
Non sono sufficienti ad affrontare la complessità la complessa macchina organizzativa
L'equilibrio tra innovazione ed esperienze fondamentale per ridare al nostro Canizzo azione
Tutto questo deve però
Innescare un processo di ricambio che deve svolgersi con continuità e senza incertezze
Senza di inibire sospensioni
Per queste da confermare e senza incertezze il principio dei demandate degli otto anni di incarico e occorre sostenere la pratica della cessazione della direzione di categorie degli attivi da parte dei dirigenti sindacali pensionati
Concludo ricordando
L'impegno con cui
Nella CGIL Toscana si lavora si discute per favorire una vera parità di genere
Il coordinamento delle donne attivo e propositivo non chiediamo solo l'applicazione della norma antidiscriminatoria vogliamo vivere l'esperienza del sindacato con meno fatica
Il modello organizzativo della CGIL improntata tempi maschili d'altra parte questo è il riflesso del confronto con un mondo del lavoro che è tipicamente maschile
Vogliamo dunque
Noi donne della CGIL vogliamo dunque lavorare perché nella nostra organizzazione si realizzi davvero la conciliazione dei tempi di vita e del fare il sindacato
Poiché queste l'ostacolo principale che tiene lontane le donne dal sindacato attivo
E lo induce a rifiutare di assumere incarichi applicabile
Dunque la CGIL deve cambiare e la Conferenza ha avuto il merito di imprimere
Un'accelerazione alla fase di studi e analisi
Oggi che gli obiettivi sono stati individuati resta il fatto che non possiamo permettere di accumulare ritardi nel conseguire
La realizzazione dei cambiamenti che ci chiedono i lavoratori e quanto il Sindaco
Grazie
Per l'ultimo intervento
Italiano Valentina
No pardon Antonio fuggi
Segretario organizzativo non avevamo
Giuro sarò breve
Anche perché credo che abbiate già telefonata i taxi quindi
Da buon ultimi
Io ritengo che la Conferenza necessaria soprattutto
è stata necessaria soprattutto per noi
Che si che viviamo e tutti i giorni ci mettiamo le mani impasta
Nei territori piccoli
Nelle regioni piccole queste la grossa difficoltà
Forse siamo meno abituate i diritti
Obbligati
Soprattutto a sentire le persone che hanno bisogno obbligati
A trasformare le azioni collettive
Fatte
A livello nazionale
In azioni concrete sul territorio
Fatto di difficoltà sul come giustificare molte volte
La lentezza
Che il nostro mondo in questi anni a
Saputo bene accentuare
Allora io credo che
Soprattutto
Si pone un problema di
Democrazia soprattutto nella CGIL allora se i piccoli territori non hanno pari dignità
Rispetto alle scelte politiche economiche amministrativa è di
Soprattutto di strategie
Credo che si pone un problema di democrazia e di partecipazione in questa organizzazione
Badate troppo difficile cercare di far conciliare quelle che sono le idee le volontà
Le caratteristiche ognuno di noi che ha sia di fa sindacato e poi non poterne poi esprimere in questioni e incluse
Esigibili
Con atti politici anche di
Contrattazioni vallate il porto la questione
è vitale
Se questa organizzazione deve rimanere o quella organizzazione che lascia in mano solo a pochi e opposte religioni o a poche camere lavoro metropolitano la decisione del futuro di questo Paese io non ci sto non ci sto
Allora io credo che
Questa è la prima risposta che la colonizzazione deve dare questa come si esercita la democrazia nella
CGIL
Dico CGIL
Perché guardate uno dei temi fondamentali e quella della formazione
La CGIL nel passato a prescindere maquillage di Ariccia ma la CGIL nel passato a abbandonato totalmente la cultura della formazione confederale
E questo che ci manca
Adesso do cerchiamo i trentacinque enni gli under trenta no accenna anche il
Il fatto che non abbiamo fatto una vera politica di formazione
Con quelli subito dopo di noi
Allora io credo che questa è la prima cosa prova svolto da fare e la svolta è pensare in modo più confederale proprio per questa ragione in qua
Io credo che voi l'altro aspetto è
Finalmente
La CGIL
è tutela collettiva è
Lo diceva bene il Minelli è tutela individuale perché se non siamo questa cosa non anche tutela individuale
Se non siamo questa cosa vuol dire uso possiamo non vogliamo fare bene il nostro lavoro di rivendicazione sui territori
Sulle politiche sociali ma soprattutto lo sposto non sappiamo tramutare quelle che sono le conquiste collettive in
Esigenze di tipo individuale
Allora io credo che
Se non ci mettiamo in testa questo che la pari dignità rispetto al sistema dei servizi e alle politiche collettive le rivendicazioni collettiva e non andiamo nessun'altra parte guardate sempre di più
E la risposta all'individuo che fa avvicinare al sindacato la gente
Allora io credo che
Apposto non voglio parlare di tutte quelle cose che giustamente ci stanno coinvolgendo da tanto tempo
Nel nostro modi fa sindacato anche nei confronti della polizia e quant'altro ma questa è la nostra conferenza dell'Organizzazione ci sono altri momenti che sono i congressi
E se il caso conferenze programmatiche ma qui si parla di come ci si organizza
Allora dobbiamo fare una
Una vera autocritica
Io sono convinto che
Soprattutto nel sistema dei servizi quindi economie
Di scala
Come facciamo a tramutare le politiche per esempio sociali le politiche fiscali le tutele
Se non abbiamo poi
Davvero un coraggio di cominciare a ragionare nel nostro interno allo stesso modo su come andiamo a discutere le nostre controparti quando andiamo dalle nostre controparti cerchiamo di costruire
Cosa che ci hanno nelle loro scatole cinesi
Beh poi non se ne facciamo le scatole cinesi ma io credo non in modo graduale mai e
In
Modo veloce copiamo risolve il problema ad un nostro interno conflitto di interessi
Non è possibile pensare che le sistema di servizi si sia delle concorrenze
Non è possibile pensare che su alcuni aspetti è stato detto prima
Costruiamo noi le nostre scatole cinesi
Ma ha senso
Avere
Un bel po'non facciamo i numeri di Castro
Assenza davvero Umberto o è un bel po'
Di società fiscali
Ma non è vero che
E qui stamattina è stato ricordato qualcosa di molto importanti per la CGIL dovremmo essere un popolo meno commemorativo secondo me
Perché le cose dette stamattina dagli iscritti sono cose
Attuali
Come stesse PACS fossero qualcuno parlasse alla comprensori stamattina cosette stamattina
Allora io credo che bisogna fare coraggio
Già ne coraggio e cercare di cominciare a fare economia Scala razionalizzazione su questo tema perché è da lì potrebbero offrire notevoli risorse guardato un delegato molti anni fa uno con prenotazione ha detto ma perché
Quando c'era la battaglia di come coprire il territorio ma perché
Se il contenitore di il contenuto di quella validi alla quella borsa sul territorio e allo stesso perché la trasformazione delle rivendicazioni collettive sulle tutele individuali ma perché
Non costruiamo l'unità sindacale da questa cosa
Ma ci fa paura questa cosa qua credo che l'abbia detto
Bruno Trentin
Molto un po'di tempo fa
Allora io credo che su questo argomento dobbiamo davvero fare una
Un ragionamento costruiamo
Intanto una nostra Loizzo la strumentazione economie recuperiamo trasferiamo risorse nel territorio perché ne sono letti e il territorio che Soru la linfa vitale della
Non condivido assolutamente la centralità di questo organizzazione
Le centrali sindacali è un concetto credo poco sindacale secondo me allora e dovrebbero io credo che
Dobbiamo fare un altro sforzo
Il concetto verità sindacali io so che noi aspettiamo che
Il
Tutti noi tra virgolette a seconda del vertice che occupa tutti quanti predichiamo l'unità sindacale io credo che forse mai riusciremo a farlo
Allora io sono convinto che se l'unità sindacale la cosa cominciamo a costruire soprattutto dalle RSU forse la base ci insegnerà
Su come fare l'unità sindacale
E concludo
Io credo fermamente nelle conferenze programmatiche
Quando nel ce n'è la necessità ma io voglio guardare anche un po'più in là
Forse è meglio
Per tutti i lavoratori
Cominciare a ragionare di conferenze programmatiche
Unitarie
Di CGIL CISL e UIL
Per affermare e riaffermare per noi naturalmente l'autonomia del sindacato
Ma soprattutto perché attraverso la Conferenza attraverso conferenze programmatiche unitari e forse
Riusciamo a scoprire veramente che il mondo sindacale
Ha bisogno di unità sindacale
E credo che su questo
Non ci sono dubbi sarà il tempo troppo veloce per i nostri tempi che rischierà di scritto Lare
La nostra azione e quindi dobbiamo darci tra virgolette dove il come dico la nostra parte innamorò sa
Perché io credo che se non ci diamo una mossa probabilmente rischiamo e queste rischio di non poter essere più neanche sindacato che FM contratto nazionale
Perché se qualcuno si cala dall'alto per legge
Come ridistribuire
La parte economica contratto forse
Forse verrà a mancare davvero il nostro ruolo di tutela dei lavoratori a tutto tondo
Io credo che se lo facciamo un percorso di questo genere quindi discorso unitario fortemente unitari con tutti i passaggi democratici ci mancherebbe altro però dobbiamo essere molto più veloci
Allora io credo che se non facciamo queste cose
Pongo
Lo dico forse sono l'unico o qualcuno magari in CGIL magari la pensa già così
Ma ci poniamo tutti la domanda
Ma se non facciamo questo poco percorso non è forse il caso allora a questo punto che decidiamo e a questo punto
Noi proprio da CGIL non ci deve spaventare questa cosa non è forse Casolo a questo punto avviare davvero
Un processo
Costituente di un sindacato al nuovo moderno che guarda davvero
Al futuro grazie
Grazie fu getta
Tieni presente in ogni caso la Segreteria ascoltato in particolare il se oggi era che dovrà concludere assenti tutto il tuo intervento per cui malgrado una presenza non
Non all'altezza dell'appuntamento certamente certamente verrà valorizzato il più intervento grazie valorosi compagne e compagni che fino all'ultimo avete rispettato questo impegno
Ci vediamo domani mattina alle ore nove in punto sperando che veramente la puntualità vostra insicura gli altri che Dio ce la mandi buona
E buona serata e per chi fa parte della Commissione ricordo alle ore ventuno e Confederazione