"La questione morale come riconciliazione cittadini - istituzioni"

Ecco collega mi dice no
Vi saluto e ci scusiamo per i diciotto minuti diritta
Be con Forlani poi che arrivato alle nove e mezza una ci scusiamo ulteriormente ma non è colpa nostra
Cari amici è sempre utile quando si avvia una riflessione come queste che ci impegnerà tra l'altro per due giorni
Chiedersi da dove si parte perché
Il dibattito politico oggi più di ieri
è percorso da insistenti richiami alla stabilità alla governabilità del sistema
Il tema stesso del nostro prossimo congresso fa addirittura esplicito riferimento a questo dato
Molte voci si sono alzate con richiami analoghi all'interno dei partiti della maggioranza
Non è poi certamente sfuggito l'esplicito è inconsueto riferimento dall'opposizione alle necessità dalla stabilità ed è la governabilità
D'altro canto si fa concreta l'ipotesi di una apposita imminente sessione parlamentare
Ci è parso quindi di cogliere una consapevolezza più diffusa una preoccupazione più sincera che possono costituire un possibile dato di novità
Non sarebbe tuttavia è la prima volta che dopo un periodo di attenzione anche accesa sin influisce su nella routine e nella sua attuazione all'esistente
Ma credo che sarebbe ora particolarmente rischioso
Non ci trasciniamo infatti un malanno recente bensì consolidato e arma ormai radicato nel nostro sistema politico se la durata e la solidità delle legislature può essere una spia fallita non dico completa diciamo che ormai da vent'anni
E da vent'anni che essa è venuta meno e che questo lasso di tempo ha ormai eguagliato interni di durata il periodo che dal quarantotto al sessantotto era stato invece caratterizzato da una sostanziale stabilità
Credo che questa non sia una considerazione evitabile né prima di un carico notevole di preoccupazione
E non si può nemmeno evitare di chiedersi
Che cosa sia veramente è venuto a mancare e a cambiare nel tempo dato che l'ordinamento è rimasto sostanzialmente immutato nel corso dei quarant'anni della nostra Repubblica
è venuta meno sostanzialmente la forza della politica di farsi carico da sola delle forme che conducono alle aggregazioni e alle coalizioni di governo anche allora
Nei primi vent'anni le norme erano in pratica passive rispetto agli strumenti per raccordare il consenso e la volontà popolare all'esercizio del potere
La mediazione politica è riuscita a lungo a supplire alle carenze dei meccanismi istituzionali ma ora non è più così
La motivazione ideale era accerto allora più forte nella politica
Le scelte di campo più marcate
La passionalità ideologica se per un verso era di inciampo moderno orizzonte culturale
Dall'altro semplificava i passaggi politici
Vi era un partito la democrazia cristiana riconosciuta nella sua egemonie nella sua forza di riferimento da alleati e da oppositori
Ma questi motivi ed altri ancora si sono quantomeno affievoliti
Nel bene e nel male siamo di fronte a una situazione profondamente diversa
Nella quale la stabilità e la governabilità del sistema non possono più essere a carico della sola politica ma anche di un adeguato sistema istituzionale
Certo rischieremmo di apparire troppo ingenui o troppo furbi se ritenessimo che l'assetto istituzionale potrebbe risolvere i nodi politici
Certamente no ma su questa via può giungere un aiuto determinante qualche giovamento ci può venire dal fatto che la nostra riflessione non parte da zero e del resto consentitemi perché è concedere sempre così tanto al vizio di lasciare le cose o le parole a metà
Poi lasciarle cadere per poi ripartire in altro tempo come se niente fosse stato detto ho fatto in precedenza questo non è serio nella scorsa legislatura al di là degli accenni ironici
Talvolta vi è stato un dibattito spesso notevole all'interno della commissione interparlamentare per le foto riforme istituzionale presieduto dall'onorevole Bossi alla quale tra l'altro la Democrazia Cristiana scelse
Di partecipare e impegnarsi al massimo livello con il suo segretario politico
Nel mille novecentottantadue il gruppo si dedicò a riflessioni rilevanti sui Ste sui temi del riordino il nostro programma elettorale della scorsa campagna tra non di quella di trent'anni fa
Si qualificava sui temi istituzionali
Questi sono fatti
Che certo non sono prive di utilità e di vincoli positivi
Non dimentichiamo poi che da più parti
Si guardava e si guarda a questa legislatura come al tempo e al luogo dell'ammodernamento istituzionale
Anche in coincidenza delle difficoltà che si è incontrato nel giungere dopo le elezioni a una convergenza di governo che avesse almeno il sapore di un'alleanza politica
Tornano in realtà oggi quesiti che ci siamo posti spesso nel passato ma che ci sembra abbiano ora una intensità più esigente ci chiediamo
Che grado di rapporto c'è ormai in base all'attuale sistema elettorale
Tra il consenso popolare e i meccanismi che determinano le maggioranze e le opposizioni nel Parlamento e negli enti locali
Se sono i più efficaci M i meccanismi che portano attualmente nel parlamento alle decisione che rapporto c'è tra la fase delle parole quella delle decisioni
Che costi civili ed economici comporti un'amministrazione pubblica spesso lontana dei doveri della funzionalità e del servizio
Il frantumarsi della rappresentanza sociale e sindacale porta nuove regole o non piuttosto a una sregolatezza e incontrollabile e preoccupante
I diritti del lavoro non hanno forse un paragone inevitabile nei doveri fondamentali del funzionamento dei pubblici servizi
E non si gioca qui insieme la nostra credibilità e quella del sindacato
Altre questioni si potrebbero porre e vedremmo che non sarebbe tanto l'elenco ad allungarsi quanto una questione di fondo ad ingigantire passi la caduta di rappresentatività dei partiti
Dei sindacati per le istituzioni dei riferimenti culturali di altri livelli un tempo riconosciuti anche essi come classe dirigente civile economico e sociale intellettuale
è quindi un problema della politica ma non solo dalla politica e sta qui
Il secondo movente del nostro seminario nel rapporto tra la crisi della rappresentanza e un processo di sfiducia sempre più diffuso ma anche a questo riguardo
Possiamo accogliere un clima diverso e nuovo rispetto ad alcuni atteggiamenti o addirittura movimenti tradizionali non si tratta ormai di concedere un vantaggio in più alla malizia di certo moralismo
Assai interisti interessato a screditare la politica e la democrazia insieme né di recuperare i fasti di Guglielmo Giannini la posta in gioco è esattamente il contrario
Riaccreditare i partiti e la politica riabilitare le istituzioni e le rappresentanze a tutti i livelli si tratta quindi di comprendere la domanda di stabilità e di autorevolezza in larga misura nuove e proprio delle proposte di questi tempi e di questi mesi se è vero che intellettuali non immotivati
Personaggi semmai segnati in passato dalle ideologismo politici avveduti non temono di vedersi catalogare nelle loro denunce tra i neo qualunquisti
Fino ad usare parole grosse a volte troppo grosse come sfascio o degrado se fenomeni e movimenti politici
Che si riteneva ormai descritti in una negatività senza appello tendono a volte con qualche successo
A riabilitarsi come positivi e semmai come rivoluzione nel ventennio mancata o dimezzata
Se per ben altro verso voci assai autorevoli anche per il loro valore spirituale e religioso richiamano sempre più insistentemente
Il degrado della politica e i doveri di un riscatto allora amici significa che troppi documenti oltre la nostra stessa consapevolezza ci ammoniscono e spingono a porci concretamente la questione delle nuove regole del riordino della figlia di un ritorno di fiducia nei confronti delle istituzioni abbiamo ve lo voluto descrivere tutto questo
Come la questione morale della politica oggi vorremmo dirlo
Senza enfasi ma anche senza fughe dai doveri individuali
Ben sapendo che nulla si toglie anzi molte si aggiunge ai doveri della dignità e della responsabilità dei comportamenti personali alloro limpidezza alla loro pulizia
Si tratta oggi
Di tentare un'azione seria e concreta di riconciliazione tra cittadini e istituzioni che è meglio non abbiamo saputo definire che come questione morale
Credo che volesse dire anche questo l'espressione più interessante usata dal presidente Cossiga nel suo ultimo messaggio bisogno di Stato
Ho descritto conclusivamente sommariamente le motivazioni che ci hanno consigliato questo convegno l'intestazione può essere o può apparire altisonante o eccessiva ma non così è e deve essere lo spirito e l'intendimento nostri
C'è in noi la consapevolezza degli ambiti e dei limiti in cui si cala l'iniziativa non ci si incontra per dire tutto equivarrebbe a non dire niente ne possiamo presumere di poter elaborare ricette miracolose e risolutive
Non possiamo tuttavia nemmeno cadere nella tentazione di una sorta di necessità propagandistica nella quale a pagare anche noi la nostra buona volontà non so
Se il gran parlare
Non so se il gran parlare di piccole o grandi riforme avrà qualche esito pratico
Non sono certo che tutti sapranno distinguere ciò che conviene da ciò che è utile non sono nemmeno sicuro che sarà possibile far confluire insieme la volontà sincera ma talvolta oggettivamente distanti delle diverse forze politiche
Sappiamo quindi che l'impresa è ardua che non basterà uno sforzo solitario quand'anche fosse del partito più poderoso quand'anche fosse di una maggioranza volonterosa e compatta
Ma dobbiamo anche avere chiara un'altra esigenza
La ricerca il Comune non può ancora una volta Este Novara se fino all'inconcludenza
Fino deste Noiret la nostra particolare peculiare volontà dei novant'Silone
Quand'anche sia difficile
La convergenza con gli altri è necessario che rendiamo un riconoscibile lineare di fronte l'opinione pubblica le nostre proposte fondamentali per un nuovo ordine per una moderna sistemazione democratica
Vi è stata una stagione dei fanatici dell'ordine
Che poco si preoccupavano del dato democratico
Ma nessuno sospetta che questa sia la nostra posizione
Anche in tempi ben diversi e lontani più di un secolo fa persino un personaggio che certo non aveva niente di liberale il Metternich diceva che le baionette servono a tutto tranne che a sedervi si sopra
Ma sappiamo anche che questa è la stagione in cui voi
O la democrazia recupera un suo ordine
Sue nuove regole o rischia di venir meno essa stessa abbiamo individuato nel programma del nostro convegno tematiche di fondo relative a due filoni del riordino istituzionale
E del riordino economico e sociale che abbiamo affidato alle cure introduttive rispettivamente del professor Leo polveriere professor Giuseppe De Rita
Che ringraziamo per anticipatamente per il contributo importante che ci porteranno in questa giornata dopo la relazione dal presidente Martinazzoli
Su alcuni aspetti di questi temi già vi sono proposte di legge dalla Democrazia cristiana
E in particolare in materia di riforma del parlamento di regolamentazione del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali ma anche su altre questioni vogliamo interrogarci per verificare la possibilità di giungere domani pomeriggio alla definizione di alcune linee da tradurre in una ravvicinato impegno pro parlamentare e legislativo
Abbiamo ritenuto opportuno anzi necessario raccordarsi con gli amici senatori che ringraziamo per l'attenzione e la disponibilità a cominciare dal loro presidente sull'attore Mancino e con il partito
Attraverso i responsabili dei dipartimenti competenti senatore Ruffilli e onore Fracanzani ai quali siamo sinceramente grati
Abbiamo soprattutto trovato grande disponibilità e interessa nel segretario politico onorevole De Mita
Che tra l'altro ha accettato di portare il suo contributo al termine del nostro dibattito e gliene siamo molto grati siamo lieti di avere con noi il presidente del Consiglio nazionale onorevole Forlani il vice segretario Scotti
Il presidente piccole gli altri autorevolissimi amici qui presenti i colleghi Cristofori e Zola coordineranno i lavori delle due stazioni di lavoro delle quali presenteranno domani all'Assemblea i frutti per il dibattito conclusivo
Consentitemi un sentito ringraziamento agli operose intelligenti funzionare e operatori per il gruppo dalla Democrazia cristiana a tutti quanti e buon lavoro
Videro anch'io ringrazio erri per queste
Presenza così nutrita
Sulla quale c'era da dubitare considerando la coincidenza
Di un
Di quelle agitazioni nel trasporto e che assomigliano di più ormai
Ad una indovinata calamità naturale che riesce opere in
E che credo lo ricordava prima Zaniboni dovrebbero davvero indurre i gruppi parlamentari democristiane che hanno presentato una proposta a mio avviso equilibrata misurata e rispettosa dalla complessità del problema
Ad assumere iniziative opportune perché di questa città e su questa si deliberi
Abbiamo immaginato questo convegno
Pur con qualche cautela perché se hanno abbastanza modesti per sapere
Che il nostro appuntamento rischia di produrre soltanto un aggravio di parole
Quando di parole occorrerebbe piuttosto toglierne che aggiungerne
Questo il motivo che ci ha indotto a pensare un'occasione di confronto
Nella quale coinvolgerà utile gli amici del Senato ma comunque tutta riservata ai gruppi parlamentari
Per chiarirci le idee per ordinare meglio i propositi e le intuizioni
Che via via siamo
Andate considerando le nostre precedenti assemblee
Si è precisata mi pare un'esigenza diffusa è tutt'altro che insignificante
Quella di affinare motore di partecipazione di organizzazione
E di identificare le gerarchie condiviso ed iniziative di proposte
Così che venga più adeguatamente assolto il nostro dovere
E più compiutamente svolto il nostro ruolo nel rapporto decisive con il partito
E sul versante della nostra peculiare tipiche responsabilità istituzionale
Dipenderà dunque da nuovi dall'orientamento dagli esiti del dibattito
Ma desidero dire subito che ciascuno dovrebbe interpretare questo incontro
Come un tragitto che vuole tendere ad una conclusione
Ad alcune poche o tante che siano determinazione impegnative
Sulle quali sulle quali non si debba tornare più
Poi chiedesse ponte si dovrà partire
Per dare un senso di organica contiene il TAR di forte coesione al lavoro che ci attende
In un tempo politico che sembra coprire una distanza tra le attese ansioso
Ed eccessiva a mio parere dell'anno fitta
Ed una quotidianità spesso inconcludente casuale
Noi abbiamo bisogno di alcune certezze quelle appunto che ci possono aiutare a ridurre lo scarto altrimenti insopportabile
Tra esigenze comportamenti
Se ci riesce di recuperare una coerenza ricostruite contrariamente
Una relazione plausibile tra i gesti quotidiani la traccia di un itinerario riconosciuto noi ritroviamo la politica
E insieme il senso della nostra fatica
E delle nostre speranze
Fatiche e speranze che esso non è chiaro interamente situate nel fuoco del confronto politico dalla sua complessità
Vorrei dire nella sua drammaticità
Questa consapevolezza dà conto della scelta degli argomenti intorno ai quali intendiamo svolge la nostra riflessione
Che sono appunto quelli più
Immediatamente al centro della discussione politica
Ma didascalie dal nostro convegno intende mettere subito in campo un punto di vista non generico
Un approccio non varco non puramente descrittivo ma decisamente critico
L'idea di intitolare il nostro incontro la questione morale che a me sembrava totalmente chiara e comprensibile
Ha tuttavia suscitato qualche non capzioso ma onesto fraintendimento
Si è tenuto voglio dire il rischio
Di una magari inconsapevole operazione del migratrice in un tempo che vede crescere aggressivamente la contestazione ai parcheggi
Ho detto che si tratta di preoccupazioni oneste
Ma aggiungo subito che sono preoccupazione infondata
La questione non è poi più esorcizzare come qualunquista perché
L'indignazione della censura che coinvolgono non questo o quel partito ma nel suo insieme il sistema dei partiti
Se la denuncia disamore sono motivati dalle medesime ragione che muovono acuto mentre le più preoccupate riflessioni dentro gli stessi partiti
Come potremmo credere che un fastidio o una rimozione risultino utili proprio a difendere quella persuasione intorno al ruolo essenziale dei partiti
Che non una critico patriottismo ma una coraggiosa correzione possono riconquistare
Non dovremmo crederlo almeno nove che sul problema del rinnovamento del partito dei partiti abbiamo in questi ultimi anni impegnato tanta ricerca e tanta passione
Suggerirei piuttosto
Di guardare con qualche attenzione a qualcosa di più insidioso che non protesta per quanto clamorosa e magari esorbitante
Il nuovo qualunquismo se proprio vogliamo chiamarlo così
Va oltre
E tende in molti modi e con diversi accenti attraverso la polemica contro i partiti
A suggerire l'idea di una crescente marginalità dalla politica
Di una sua sostanziale inutilità
Del venir meno insomma di uno spazio autorevole e riconosciuto
Di ragionevolezza comunitario
Di orientamento ad una sorte condivisa di governo sulle ragioni per la tecnica e della economiche ciò che insomma la politica nella sua giustificazione nel suo il film dire così io secondo me descrivere in modo esauriente la difficoltà che ci riguarda
Ed è spiegare su quale premessa
Dovrebbe fondarsi servono davvero misurarci sulla concretezza e sul significato delle scelte la congettura in ogni modo scandagliata dalla riforma istituzionale
Questione morale
Che è stata ed è TIM moralmente evocata tutte le volte che la si piega e la sì impiega contro qualcuno secondo l'occasione da convenienze
Ma che vale di indicare se pronunciata sinceramente il rischio più alto ed irrimediabile non di questo o di quello ma della politica lungo il piano inclinato di una evidente degradazione
Che stringe di un legame quasi inestricabile corruzione l'efficienza ed eclissi ed imparzialità
C'è una complessità in questo legame
Poiché ciò che si corrompe diminuisce l'efficienza e cresce il privilegio allo stesso modo che inefficienza di parzialità aumentano gli spazi della corruzione
Per questo abbiamo indicato un percorso risolutivo
Nell'idea di un dovere di riconciliazione tra cittadini ed istituzioni come risposta alla imputazione della questione morale
Secondo una percezione adeguata mi pare se è vero che ancora in questi giorni
L'inossidabile attitudine sofistica che poi la spia dalle convenienze più tenace
Tende ad aprire una disputa senza costrutto tra chi vuole prima mentre la correzione dei comportamenti e chi considera pregiudiziale la correzione della regola
Se non fossimo uomini di mondo potremmo persino supporre in questa retorica lecco dalla domanda antica sul governo dell'uomo e nessun governo della legge la verità è che le cose stanno insieme
E che questo stare insieme descrive quanto sia difficile l'impresa
Poiché sembra alludere a un paradosso dal quale non si può pretendere di uscire se prima non c'è silenzio ma dalla parte giusta
La nostra convinzione
Quella che abbiamo cercato di denunciarne invito al convegno che vorremmo che fosse l'ispirazione si esprime nell'idea di un punto di vista altro rispetto al gioco delle opportunità e alle grettezza di un competizione politica
Povera del movente e di disponibilità
Dovreste dare un bicchiere d'acqua per avvisare
è il punto di vista dei cittadini
A non spostare questo
Bisogna vedere
è il punto di vista dei cittadini il loro giudizio critico
La loro stessa sofferenza in tanti punti di contatto con la risposta politica e istituzionale la bussola che deve governare la direzione del cambiamento è il senso della correzione
In questo approccio sono implicati altri correre che vorrei brevemente considerare anche perché attengono alla materia dalla contesa quotidiana
Si chiarisce insomma
Che è un itinerario riformatore non inconcludente non evasive deve attendere esclusivamente ad un convincente il recupero di efficienza dei imparzialità
E di sensibilità rappresentativa di tutto il reticolo istituzionale
Non avrebbe dunque verità e durata un fraintendimento di questo obiettivo che immaginasse la utilità di un volubile agitazione Isma'riformiste
Solo per dissimulare ho supplito all'inerzia dalla iniziativa politica o per mascherare operazioni oblique nel rapporto tra i partiti
Allora se la questione vera
è quella di un riequilibrio della funzionalità istituzionale rispetto alla sua attitudine al suo dovere di rappresentazione di risposta alla valenza sociale
Per quello che esprime di continuità e di novità e sulla base di questa premessa che fa riconosciuto ed è limitato l'ambito dei propositi delle scelte di riforma all'infuori di questo paragone è fuorviante rischioso misurare la bontà del cambiamento solo in relazione alla sua lunghezza
E se un'analisi attenta ed onesta
Porta a considerare che nessun dato di valore nuovo rispetto a quelli che erano in una norma ispirazione dell'impianto dalla Costituzione repubblicana è venuto manifestandosi in questi quarant'anni di vita democratiche neanche nei passaggi della più acerba contestazione
Occorre riconoscere senza riserve che il problema si pone in termini di aggiornamento piuttosto che di superamento dalla Carta costituzionale
E se quello che constatiamo che viene constatato criticamente
Di ossidazione di opacità istituzionale non allude al disordine che può accompagnare la perdita di senso di autorevolezza del modello costituzionale
Ma descrive piuttosto una sorta di bradisismo rispetto a quel modello
Bisogna concludere che il cammino da compiere non va tracciato in una distanza ma in larga misura in un ritorno alla costituzione un ritorno che garantisca tra l'altro il senso della rotta la certezza della propria ce n'è bisogno se davvero tanto per fare un esempio
Che tra le polemiche più recenti dobbiamo catalogare persino un clamoroso ritorno di fiamma della questione fascismo antifascismo sul pretesto di una norma transitoria dalla Costituzione
Sappiamo bene che queste distrutta
Giudiziosa guarda più ai voti che ai principi
Cosa che non suscita il nostro scandalo il nostro disinteresse
Poiché in quarant'anni di azione democratico cristiana non abbiamo mai inteso di escludere nessuno
E abbiamo sempre ritenuto anche quando eravamo in pochi a farlo che la capacità dalla democrazia e quella di vincere e di attrarre non per una imposizione ma per una persuasione
Diciamo piuttosto che se davvero sono in gioco in principi allora va ricordato e riaffermato che la Costituzione è storicamente antifascista e programmaticamente antitotalitaria
Per la ragione che la Repubblica non è piovuta dal niente
Ma viene da una storia di resistenza e di ribellione alla dittatura fascista e per il fatto che l'audizione democratica e esattamente in sede
La contraddizione permanente ad ogni forma di totalitarismo
C'è un'ultima considerazione generale
Che vorrei proporre prima di passare qualche più analitica indicazione in questo tentativo necessariamente frettoloso di suggerire definire il senso dei limiti del nostro contributo
Una considerazione che nasce da quanto detto sin qui
E che mi appare significativa guardando una certa confidenza a un certo disordine dei preparativi di questo viaggio riformatore
Un giorno annunciato con tanta enfasi il giorno dopo scrutato con tanta circospezione
Dobbiamo dire che l'elenco dei temi e delle proposte minaccia di risultare assai pletorico e di rappresentare soltanto una dizione orizzontale in nessun modo valutabile per un ordine di priorità ed un severo chiarimento sugli innesti sulle relazione che tengano le diverse questioni
Può accadere così che vengono iscritti all'ordine del giorno riforme costituzionali in materia come quella decisiva della pubblica amministrazione
Che esigono soprattutto gesti fatti che ostinazione dell'operare piuttosto che del legiferare
O che si tende inversamente a separare la questione istituzionale dalle questioni di riordino economico sociale commesse il buon andamento della pubblica amministrazione o nuove regole di efficienza all'imparzialità o tanto per dire una cosa cruciale decisivo le norme le istituzioni di governo della spesa pubblica non avesse alcuna influenza determinante sul terreno dell'economia
E dei rapporti sociali
E si constata spesso che il contrasto non riguarda soltanto la domanda già difficile da dove si comincia ma pretendo di sapere ha già dato risposte anche su come si finisce sul come finisce ciascuno
Dai regolamenti parlamentari alla radicale riforma della legge elettorale o alla Repubblica quasi presidenziale la distanza incalcolabile
E sarebbe meglio accordarsi su un punto di partenza anche modesto anche limitato intendendo che ciò che conta è la qualità e la coerenza del cammino
Bisogna sapere insomma che gli esiti ultimi del viaggio saranno diversi a seconda dei risultati delle persuasione che si realizzeranno lungo questo processo necessariamente graduale e in questo modo del resto che si capisce bene la relazione direi quasi esistenziale che lega la ridefinizione delle regole alla correzione dei comportamenti
Dovrebbe a cui esso in questa consapevolezza la volontà dei partiti
Anche contro se stesso in qualche misura poiché la loro sorte della loro forza il loro ruolo dipenderanno alla fine dal coraggio dall'intelligenza di una complessivo per l'azione riformatrice se lo Stato lo Stato democratico ne trarrà nuova linfa
Nuova capacità persuasiva
Nuova autorevolezza nel rapporto con i cittadini nuova credibilità nel suo chiedere che ciascuno faccia il pattista è qualcosa che nel suo terreno i più deboli tutela ed equità
Allora anche i partiti avranno vinto la loro battaglia e guadagnato una forte regia autenticazione dimostrando l'esiziale arbitrarietà della pretesa di una democrazia senza partiti
In ultima analisi la tensione culturale e morale che occorre per una stagione che abbia in sé una sorta di spirito costituente consiste nel credere senza reticenze
All'idea che una società migliore
Se migliorano il comportamento di ciascuno dei suoi membri e chi è questo film e decisiva la qualità delle regole questa convenzione guarda bene e niente altro che il valore umano dell'idea democratica dentro questi riferimenti dovrebbe muoversi secondo me la nostra discussione che sarà certamente indirizzate ordinata e autorevolmente arricchita dalle relazioni dirgli eviterete che ringrazio a nome di tutti i colori
Per la loro così cordiale di preziosa disponibilità
Vi chiediamo una sorta di sapiente provocazione
Qualcosa di socratico si fa per dire che ci aiuti
Nella ricerca nell'assunzione della responsabilità che ci compete come gruppo su questo terreno e nella definizione comunque di un nostro contributo che mi auguro non disprezzabile al più generale dibattito politico
Dentro il quale appunto risulta essenziale la capacità che sia già di distinguere come incidono ai fini della risposta istituzionale
Da un lato la distanza effettiva dal modello costituzionale e dall'altro le novità economiche sociali e civili che il modello non poteva precedere ed interpretare per questo ultimo aspetto mi riferisco in particolare alla circostanza che tutta la tematica così complessa
Rilevante dei rapporti con la comunità europea
Non poteva nel mille novecentoquarantasette essere neanche immaginare Antar per i profili normativi e organizzativi che essa coinvolge su questo versante indubitabile la necessità di correzioni e di prolungamenti coraggiose
Se una delle provocazioni forti
Che la politica incontra oggi e questa disparità tra la dimensione nazionale in cui essa si muove e si determina e la dimensione transnazionale che economiche tecnologiche vanno assumendo sempre di più
Non possiamo avere dubbi sulla straordinarie potenzialità che appartengono ad un più sagace spedito il percorso di integrazione europea
Ma dovremmo anche sapere che una vocazione europeista non si pronuncia non si esprime soltanto nelle sedi comunitarie ma si costruisce e si dimostra assecondando negli ambiti nazionali attitudini strutture e processi
Deliberativi adeguati simmetricamente il problema si ripropone per quanto attiene ad un raccordo più appropriato tra la molteplicità dei punti di governo istituzionale che agiscono all'interno dello Stato
Le sistemazioni viarie cercate in questa direzione sono ancora lontane da risultati rassicuranti
E si potrebbe piuttosto osservare che in mancanza di corrette definizione di competenza dei coordinamenti il pluralismo istituzionale verifica la sua degradazione in un crescere di confusione di responsabilità
Non a caso il gruppo del senatore democratico cristiani si è recentemente interrogato intorno alla riforma del potere locale così a lungo cercato da ancora introvabile
Mentre dilaga lungo tutta la penisola e quasi per una crisi endemica una penosa condizione di precarietà
Del potere locale dei governi locali un gioco al massacro che ha ben poco a che fare con la politica soltanto evocata come alle vedi strabiliante incoerenze
Quello che colpisce in questa situazione non è tanto e solo l'affievolirsi vidi una rincorsa sempre più complicata di provocazioni di ritorsione di un senso riconoscibile delle alleanze delle contrapposizioni
Quanto piuttosto il Veneto in meno
Di un patto elementare tra elettori ed eletti che ha pure a che fare con la modalità e con la legittimità stessa del potere politico
Ma è chiaro che per una contiguità e per una responsabilità direttamente nostre sul fronte della riforma istituzionale ci riguarda da vicino la condizione del Parlamento sia con riferimento al suo rilievo costituzionale sia in relazione ai moduli formativi che ne regolano la funzionalità
Del resto non impropriamente si riconosce da molti che da qui è possibile duttile partire per dare impulso e strumenti ad una più vasta operazione modernizzatrice
Credo che dovremmo essere d'accordo con la precisazione che questo approccio è sensato se non si motiva con l'idea di ridurre un ingombro quasi un ostacolo al governare
Ma se indica l'esigenza per ricondurre all'autorevolezza ed espressività forti l'istituzione parlamentare
Io non parlo tanto di una centralità del parlamento
Formula che si è rivelata talvolta ambigue comunque sterilmente rivendicativa
Dico piuttosto di quanto sia essenziale una iniziativa in grado di riportare pienamente il Parlamento al ruolo costituzionale che gli compete
Che ha riflessi decisivi sull'azione di governo e che contiene il massimo di rappresentatività dentro il modello che intendiamo conservare
Mi pare importante questa precisazione
Che dovrebbe vietare fantasia di stravolgimento dell'assetto costituzionale e che dovrebbe rassicurare sul fatto che un opera incisiva di correzioni né di aggiustamenti dell'istituto parlamentare
Sotto il profilo della funzionalità della tempestività dell'efficienza non può essere fraintesa come una sorta di favore alle maggioranze quasi tutti ma è l'unica strada idonea a salvaguardare e se possibile a crescere
La credibilità e la forza dell'istituzione
Il problema di una riduzione non il Resolute degli inconvenienti
Vistosamente apprezzabili
Del bicameralismo perfetto come si dice a questo segno e questo valore
Mentre non potrebbe credo motivarsi come una tendenziale propensione verso un modello monocamerale
Si tratta semmai di ricordare che il modello che c'è realizzò quarant'anni fa un compromesso tra due posizioni inconciliabili
E che dunque il problema non è di tornare indietro ma di verificare con sufficiente generosità se oggi sia possibile un compromesso più alto e più convincente
Di fronte all'esperienza che nel frattempo si è consumata
Sarebbe difficile negare
Che l'esasperazione delle duplicazione
E magari talvolta l'esercizio caparbio di una sorta
Di
Emulazione permanente finisce per acquistare i vantaggi incontrovertibili secondo tante esperienze di un bilanciamento di una funzionare complessità dell'istituto parlamentare
Dunque una trasformazione radicale non garantirebbe un vantaggio soltanto presunto persino dal punto di vista della tempestività della decisione
Mentre bisogna pur dire che una decisa differenziazione di competenze di funzione
Dovrebbe coinvolgere coerentemente necessariamente i meccanismi elettorali perché non si spiega altrimenti una diversità di Toro cattive in un'eguaglianza di capacità rappresentativa
La strada percorribile dovrebbe essere dunque quella di una forte specializzazione da realizzare in parte con correzioni normative e in qualche misura mediante prassi collegamenti intese
Che si possono bene sperimentare se si mette in campo una somma di disponibilità piuttosto che un peso di reattività
In questo senso il disegno di legge presentato dai due gruppi democratici cristiani nella scorsa legislatura
E donarle presentato dal gruppo del Senato mi sembra una proposta apprezzabile che dovrebbe essere preso in attenta ed aperta considerazione dagli altri
E che noi dovremmo precisare come suscettibile di ulteriori integrazioni il prolungamento
La stessa disponibilità credo dovremmo manifestare verso proposte
Che vengono da molte parti e sulle quali anche il nostro partito si interroga relative alla opportunità di ridurre il numero dei parlamentari
Sappiamo bene che un'ipotesi così fatta e destinata a trovare un esito positivo solo se si manifestano grande sensibilità da parte dei parlamentari che dovrebbero realizzata
Questo è un esempio tipico di che cosa significhi la sfida di un'autocorrezione
Ma il tema dalla riforma se inteso nella sua virtualità e non nel suo calcolo è tutto così così in salita
Proprio per questo sarà indotto piuttosto che a coltivare lo scetticismo appuntare sulla nostra severa consapevolezza non mi pare il caso di parlare di stoicismo
Una cosa proprio l'esperienza che ci appartiene dovrebbe suggerirci sono abbastanza fucili e comunque mano riposte le nostre speranze in una migliore e più adeguata in ogni senso condizione dei parlamentari
Se continuiamo a pretenderli a misurarle al di fuori del rapporto che c'è tra quantità e qualità
E d'altro canto come potremmo chiedere al partito gesti coraggiosi per una percezione più intenso dei suoi doveri ed un'immagine più persuasiva per costume politico e tensione morale se noi per primi
Quando la questione ci tocca facciamo finta di niente e rifiutiamo la nostra proprio pensiamoci
Ma pensiamoci adesso non domani non un'altra volta
Poiché non è più il tempo di rinviare le scelte anche quelle difficili anche quelle spiacevoli
Oltretutto se noi diventiamo in qualche modo esemplari per quello che ci riguarda
Cresce il nostro diritto di chiedere al partito un riconoscimento più compiuto dalla funzione della sede parlamentare
Cose che si torni a credere che il Parlamento è il luogo più significative risolutiva del confronto delle battaglie delle scelte delle competizioni politiche
In questo stesso spirito credo dobbiamo affrontare la questione della riforma del regolamento della Camera
Conviene quindi puntiglio di qualche precisazione
Penso che non abbia torto chi denuncia
Un divario tra l'eccitazione del clamore per il gran viaggio nei territori della riforma e la indicazione di una mappa tutto sommato angusta come quella del regolamento parlamentare però non mi sembra casuale che la riflessione di molti porti ad identificare quindi un punto di partenza non ininfluente per il piede altro canto obiettato autorevolmente obiettato
Che un'opera di riforma regolamentare non avrebbe senso e rigore prima e al di fuori di quella riforma del Parlamento che incorre in tante diciamo di volere con tutto il rispetto non mi sembra un'obiezione insuperabile
Poiché è vera solo in parte in minima parte
Quello che è vero è che quale che siano le ridefinizioni di prerogative di competenze tra Camera e Senato
I problemi di funzionalità che la riforma dei regolamenti dovrebbe affrontare riguardano la camera di oggi riguarderanno quella di domani
Senza contare che se si riesce ad assicurarsi mezzi diurna produttività più confortante questo si riflette anche sulle nostre potenzialità riformatrice
Semmai occorre ancora una volta a ripetere che è necessaria una convinzione comune della maggioranza e della opposizione
Che è utile per tutti per quanto Siria
Posizione
Che ho avuto per tutti per quanto si riesca ad ottenere nel senso di una più probante efficienza dell'istituto parlamentare
Questo dovrebbe essere secondo me lo spirito della riforma regolamentare
Se diciamo tutti che occorre assecondare il farsi di una nuova stagione per la democrazia italiana occorre correre un rischio e abbandonare una convenienza del resto non è che si debba rifondare chissà che cosa
La plasticità ai fini di una normativa regolamentare non sono poi limitati
Si tratta di identificare le linee significative della correzione
A cominciare dalla organizzazione in sessione del lavoro parlamentare e prima ancora da una ridefinizione dei poteri decisionali et organizzativi
Oggi la sconnessione spesso la sregolatezza del lavoro parlamentare è determinata anche da un'eccessiva frammentazione del potere di decisione ITT interdizione non credo di dire nulla di sconveniente se osservo che oggi per la sofisticazione delle eccezioni che hanno reso sempre più labile la regola gli affetti del principio proporzionalisti così esprimono a livello parlamentare in termini esorbitanti
Io non voglio discutere qui di riforma elettorale dico semplicemente che quello che oggi si vede in Parlamento
Non assomiglia tanto ad una proporzione quanto ad una sproporzionata eguaglianza ponderale nelle decisioni programmatorie ed organizzative
Quindi il problema della formazione dei gruppi
Ed è la proporzione dei poteri tra i gruppi deve essere affrontato
Non si tratta di mortificare nessuno ma di onorare una regola
Per un altro aspetto ci sottolinea da molti ma qui la controversa e acuta l'eccesso di parole la penuria di decisioni che caratterizzano la condizione parlamentare
Secondo me non ci dovrebbe essere sbrigativi
Poiché il parlare ha una relazione molto stretta con qualche cosa che si chiama non a caso il Parlamento ma è certo che la barocca Zita dei nostri motori tanto più se confrontata con i modelli delle altre democrazie parlamentari europee risulta assai vistoso e va dunque decisamente ridotta
Del resto il costo delle parole che non contano si paga con il deserto dell'aula con il sarcasmo di chi lo testimonia
Non va cercata soltanto una reazione alla riduzione di tempi
Ma va soprattutto affinato il raccordo tra il lavoro delle commissioni della discussione plenaria che troppo spesso finisce per diventare una replica inutile ed amplificata
Ci sono molti elementi parecchi già indagati primo tra tutti una più forte propensione all'utilizzo della cosiddetta sede legislativa per le commissioni
Ma probabilmente la questione è un'altra e riguarda la possibilità di riguadagnare un ordine ed una gerarchia per il lavoro di produzione legislativa
Viene evocato qui il rapporto così delicato tra iniziative del Governo iniziativa parlamentare
Poiché riesce difficile credere che un programma di governo possa essere verificato critica mentre va decisamente se la sua sorte rimane affidata alle mutevoli e talvolta casuale contingenza del calendario parlamentare
Non solo poiché la questione ritorna anche per quanto si riferisce esclusivamente all'iniziativa parlamentare
Si constata spesso un dissenso anche strumentale sulla disfunzionalità del Parlamento e c'è chi crede opportuno negarla indicando la quantità della produzione legislativa
Osservo che si tratta di un indice scarsamente significativo e non poco fuorviante
Poiché si dà il caso che probabilmente responsabilità di tanti il Parlamento produce molte leggi inutili e non riesce a produrre una legge più utile anche su questo orizzonte si deve indagare e deve indagare credo una riflessione riformatrice
Per favorire una potatura nel sottobosco delle cosiddette leggi neanche tanto peso hanno sull'insieme della spesa pubblica e che denunciano una penetrazione preoccupante delle pressioni corporative
Probabilmente va ricostruito anche su questo terreno il ruolo decisionale dei gruppi che non vuole dire mortificazione della libertà dei singoli ma riconoscibilità delle responsabilità politiche
Assicurare la libertà piena del mandato parlamentare non può insomma indurre a subire una contraddizione quale sarebbe quella di praticare insieme la democrazia dei partiti e il Parlamento dei notabili e delle corporazioni
C'è bisogno mi sembra di recuperare la pienezza politica della funzione parlamentare liberandola tra l'altro e questa è una sfida soprattutto per l'opposizione
Dalle dalla forte commistione che si è mutata producendo tra l'attività legislativa e una sorta di coinvolgimento amministrativo
Di interventi minuti dell'attività dell'esecutivo anche attraverso la moltiplicazione di commissioni speciali bicamerali e talvolta con una gestione molto dilatata delle prerogative proprie delle Commissioni ordinarie
In questo modo il Parlamento non aumentato come qualcuno poteva immaginare il proprio potere delle proprie funzioni
Maestri è piegato se mai ad un ruolo subalterno in attività che non lo riguardano limitando perciò spesso la incisività dei suoi doveri di controllo
Occorre dunque attraverso rigorose scelte semplificatrice ricostruire interamente ed esercitare seriamente la funzione del controllo che compete alla opposizione
Piuttosto che una strisciante compartecipazione che compete al sia pure in un rapporto di solidarietà con il Governo anche alla maggioranza
E sarebbe difficile negare che questo è un segmento non breve di quella lunga opera di restituzione alle istituzioni di ciò che delle istituzioni
Quindi segnando per ciò stesso almeno su un versante confini accettabile per l'azione dei partiti che è poi un ammonimento più significativo
Contenuto nel messaggio del presidente della Repubblica messaggio che vuole semplicemente essere letto senza che debbano soccorre ancora una volta unilaterali sofisticate esegesi
Naturalmente una rilettura così ambiziosa delle virtualità del Parlamento domanda attenzione anche sulle condizioni strutturali organizzative della istituzione
In modo che si realizzi una saldatura e coerente tra regole e strumenti
Siano più chiaramente definite le responsabilità politiche quelle burocratiche e riconsiderati i doveri che ciascuno anche sotto il profilo dico la prestazione elementare che è lo svolgimento esauriente del lavoro e la garanzia della presenza mi sbaglierò ma credo che le riforme
Cominciano ed abbiano a che fare anche con queste cose apparentemente trascurabile
Noi come gruppo ci siamo impegnati non poco in questa direzione inventandoci anche strumenti disciplinari magari sgradevoli
Ma c'è da chiedersi se questo problema debba davvero essere risolto autonomamente dai gruppi con evidenti disparità di risultato
E spesso con notevole distrazione proprio da parte di chi predica di più e magari con accenti Pluto archi anni la severità dei costumi
O se non riguardi invece più direttamente il rapporto che c'è tra le istituzione e il singolo parlamentare
Ricordo a questo proposito che eroga lamento dall'Assemblea francese prevede un controllo diretto ed una serie di sanzioni non escluse quelle pecuniarie che vengono irrogate direttamente dall'Assemblea
E vengo a tre questioni che riguardano il Regolamento ma che si conducono alla congiunzione di diversi livelli normativi
E che dovrebbero costituire l'oggetto più rilevante di una non spensierata ipotesi riformatrici l'elenco secondo il loro nome decreti legge questione di fiducia voto segreto
Come è facile dimostrare
Vi sono tra questi istituti relazioni assai intense mentre è certo che correzione incisive rispetto alla situazione esistente avrebbero effetti per nulla trascurabile
Sono convinto che si tratta
Di prove esemplari delle necessità di un ritorno alla costituzione per quanto si riferisce ai decreti legge la loro storia in ogni modo Motta e quella di una progressiva alterazione
Bisogna semplicemente riconoscere che da strumento eccezionale sono diventati il mezzo quasi esclusivo che il governo ma per indurre il Parlamento pronunciarsi tempestivamente sulle sue proposte
E dunque
Se si vuole
Arrestare questa perversione occorre ma l'ho già detto garantire al governo un'alternativa utile e chiare
Questo è tanto più necessario perché tanta parte dell'affievolirsi dello stato di diritto passa attraverso questa pratica abnorme
Che origina dal fatto che Lele che alle esigenze del Governo hanno contrastato le ostilità di un'opposizione che ha creduto proficue vittorioso nientemeno che il risultato dalla non conversione
Dei decreti nei termini costituzionali previsti dalla Costituzione se non attraverso una pratica di consociazione emenda trecce dei testi originali
Dobbiamo credere allora che su questo terreno vada terza dalla maggioranza che abbia convinzione dei suoi doveri una partita risoluzione
In modo che si possa misurare tra l'altro la lunghezza di tanti propositi di una nuova opposizione
Sta di fatto che oggi siamo costretti a constatare la patologia dei decreti costantemente rinnovati attraverso qualche fittizio e formale aggiustamento
Potremmo dire che in larga misura lo Stato di diritto detta le sue regole attraverso decreti legge ma forse una situazione anche peggiore
Se pensiamo ad esempio un primato come quello che spetta al decreto sul condono edilizio replicato per nove volte nel corso di quattro anni
Dobbiamo rassegnarci ad ammettere che siamo uno Stato di diritto così eccentrico che dice le regole attraverso decreti mai convertiti
Con quanto vantaggio per la certezza e con quanta credibilità per le istituzioni basta chiederlo in giro
è dunque necessario ritornare alle origine e riaffermare normativamente che i decreti legge devono essere convertiti o respinti entro il termine previsto dalla Costituzione
Che non possono essere riproposte e che non possono essere emendati se non per ragioni tecnico formale
Ma su questa possibilità adesso lo dico solo per memoria appesa
In modo decisivo lo strumento del voto segreto
Lungo la cosiddetta questione di fiducia
Ascoltando tante l'han beccato e fantasie
Io intorno alla necessità di garantire la stabilità dei governi ad una mente candida viene fatto di pensare che bisognerebbe cominciare dalle cose più semplici
Tale è la questione di fiducia assolutamente ignota la Carta costituzionale esclusivamente costruita nei regolamenti parlamentari
E frutto essa pure di un gioco tra maggioranza ed opposizione che si colloca molto lontano dalle qualità che si richiedono a una democrazia moderna chiamata a governare in una società complessa
L'articolo novantaquattro della Costituzione statuisce che un Governo deve ottenere la fiducia delle Camere
E chiarisce che ciascuna Camera accorta ovvero quella fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale
Questo è il modello assolutamente nitido la mozione di sfiducia autentica un governo alla sua nascita così come la mozione di sfiducia messe ambizione alla consumazione
Ed è tale la convinzione di questo moderno che lo stesso articolo novantaquattro precisa come il voto contrario di una o entrambe le Camere sulla proposta del governo non importa obbligo di dimissioni
Il che non impedisce peraltro d'un governo che Annetta ad una sua proposta una importanza decisiva di chiedere una fiducia politica un ritorno di fedeltà politica da parte dei gruppi della maggioranza
Tutto il resto nasce sul piano inclinato di una patologia l'eccesso di spazio la pratica opportuno ostruzionistica
E la minacciosa crescite dei cosiddetti franchi tiratori hanno portato a un discutibile compromesso che è appunto la questione di fiducia
Che il governo può porre su singole proposte
Con il vantaggio di ridurre l'ostruzionismo e di riportare all'ordine del voto palese i franchi tiratori ma con lo svantaggio di una dissipazione del rapporto di fiducia
L'invenzione del neologismo della fiducia tecnica USA esclusivamente la scritta alla funzione pietosa delle parole
Con lo svantaggio in più della Riserva di voto segreto sull'insieme della legge magari di un solo articolo contenuta appunto dell'articolo centosedici del regolamento dalla Camera
Così ricordate chiarite le cose
Pare a me che non occorrerebbero molte spiegazioni per motivare l'idea di una cancellazione totale dall'articolo centosedici del rotolamento dalla Camera
E di un congedo senza rimpianti dalla questione di fiducia
Ma naturalmente anche per questa strada si giunge al passaggio cruciale del voto segreto
So bene quante e non minuscole ragione si possono opporre all'idea di una sua abolizione
Credo tuttavia che il beneficio
O l'inconveniente di una regola non si possano misurare secondo un metro assoluto e al di fuori di una loro storicità si tratta insomma di scegliere
Non è diverso e contingenze storiche ciò che offre un più di vantaggio e un meno di svantaggio
Ora non si può negare che immaginando che forse non è inutile immaginarlo congiunture drammaticamente critiche
Risulta convincente la tutela dalle intimidazioni ed alle prepotenze che il voto segreto appresta parlamentari ma se siamo indotti a constatare che l'abuso immorale del voto segreto rischia esso di contribuire al crescere della crisi bisogna pur decidere chi è più prudente toglierlo di mezzo
E se si può temere una grafico della presa dei partiti sulla libertà dei singoli parlamentari
Bisogna pur riconoscere che cosa assai misera ed educazione assai labile
L'idea di presumere di onorare un valore esentando dal suo prezzo
La mia conclusione è che noi dobbiamo sostenere una proposta non reticente di abolizione come regola del voto segreto da conservare soltanto come stretta eccezione
Oltretutto su un paragone così distratto potremmo e limpidi le disponibilità pronunzia
Anche quelle di un partito comunista che dichiara una propensione coraggiosa alla corte alla correzione dei comportamenti anche dei suoi modi di fare l'opposizione
Noi abbiamo riservato riserviamo questa terza riflessione l'attenzione e l'interesse che meritano e non vediamo perché dovremmo dissimulare interesse ed attenzione
Ma è chiaro che siamo soprattutto interessati alla verifica delle intenzioni non è che vogliamo essere capziosi o pregiudiziali nonché pretendiamo delle prove loro devono darsi alle come noi terrestri
E questo è certo un terreno significativo del resto se volessimo riconsultare le carte
Gli incunaboli della Costituente avremmo credo qualche verifica opportuno possiamo ricordare
Moro la Costituente
Quando intervenendo per impedire e l'assemblea dei ragione che addirittura venisse scritta nella Costituzione l'idea del voto segreto
Tuttavia si pronunciò in modo da fare intendere una sua ostilità alla scelta di questo strumento diceva Moro io non voglio entrare nel merito dell'ammissibilità o meno di questo mezzo di votazione nella camera
Però mi ripugna che si faccia richiamo
Niente meno che nel testo costituzionale a questo sistema particolare di votazione
Del quale si possono dire due cose da un lato tende a incoraggiare i deputati in meno rigorosi nell'affermazione delle loro idee
E dall'altro tende a sottrarre i deputati alla necessaria assunzione di responsabilità di fronte al corpo elettorale per quanto hanno sostenuto e deciso nell'esercizio del loro mandato
Ed è forse di qualche interesse aggiungere che discutendo si del regolamento del Senato qualche tempo dopo il senatore Zolli riprese quasi queste stesse parole queste stesse argomentazioni diceva noi riteniamo che oggi siano a doverose per chi siede in quest'aula alcune decisioni che comportano il coraggio delle proprie opinioni quando sento dire
Che la sospensione dello scrutinio segreto e violazione della libertà resto sorpreso non comprendo come uno di noi possa pensare che un nostro collega Possa apertamente dire una cosa in questa aula e poi esprimere un altro parere nel segreto dell'urna
Non è poi così singolare che parlando dopo giorni il senatore Scoccimarro
Prendendo la parola non del gruppo comunista concludesse così la cosa per noi potrebbe essere indifferente perché abbiamo l'abitudine di dire sempre ciò che pensiamo
E non ci sarà mai nessuna legge votata a scrutinio segreto sulla quale tutti i colleghi di tutto il Paese non potranno sapere come l'hanno votato i comunisti
Ma ascoltando attentamente le argomentazioni dal senatore Zavoli mi sono convinto della opportunità dalla votazione a scrutinio segreto
Converrà dunque a noi di ripetere le parole di Moro Rizzoli avendo motivo di credere o di sperare che i comunisti riascoltando le attentamente e appunto si convincono adesso della bontà di quel ragione
Ma Deborah procedere più spedito
Legge che lo ha quindi solo un cenno ai collegamenti tra riforma istituzionale indirizzi di politica economica e sociale
Per dire appunto che questo collegamento c'è ed assai più stringente di quanto non si creda quando si tende a considerare i problemi dello Stato di diritto e i problemi dello stato sociale come due cose tra loro separate
Consiste ripeto nesso profondo in ogni modo evidente
Basta riferirsi a un punto cardine della Costituzione qual è l'articolo ottantuno
La quantità della spesa pubblica e la sua qualità sono lo strumento più appropriato delle politiche economico sociale
E rispetto da parte del parlamento e del governo dalla regola generale della indicazione della fonte di entrata e per ogni legge di spesa e la garanzia della legalità dell'intervento statuale
Noi sappiamo attraverso quante simulazioni questa regola è stata illusa e tratti dobbiamo adesso convincerci che a questa regola occorre tornare secondo percorsi certi e procedure onesto
Ma poiché non possiamo parlare di riforme come se fossimo solo di testimoni o degli accademici dobbiamo cominciare subito se econdo gli impegni che ci impone il calendario della politica lo dico anche agli amici che non sono qui perché stanno lavorando in commissione Bilancio alla Camera
Comincia è già cominciata lì non certo nel modo più piano l'esame da parte della Camera delle leggi finanziarie e di bilancio
Io credo che di doverlo ribadire qui
Il nostro contributo al riesame del testo approvato dal Senato non potrebbe consistere in un gioco all'aumento della spesa
E tanto meno in una ripulsa di alcune clausole tecniche che questa legge finanziaria contiene nel tentativo di costruire talune garanzie di sostegno dell'osservanza dell'articolo ottantuno della Costituzione
Questo è un impegno
Che credo dobbiamo prendere e che deve riguardare tutto il gruppo della Democrazia Cristiana
Perché è proprio così si esprimesse certifica la sincerità delle nostre intenzioni quelle di chi continua a ritenere che gli strumenti dal governo democratico dell'economia e della domanda sociale sono esclusivamente le regole e le istituzioni
E questo vale a definire il nostro atteggiamento anche in relazione al dibattito
E alla polemica sulla necessità di nuove norme regolatrici ed eventualmente limiti attrici nei diversi settori e da quello della finanza a quello della informazione anche qui bisogna ricordare che la Costituzione non è muta di fronte alle domande
Potendosi ricavare da quella fonte le linee di una legislazione adeguata
Quello che la piuttosto chiarito e la circostanza che lo Stato non i partiti deve garantire le regole della competizione dal conflitto delle libertà e delle solidarietà
Se non c'è questa consapevolezza si corre il rischio di una pretesa arbitraria
Di una intrusione immediata quasi di un parteggiare dentro estratti della dinamica economica e finanziaria questa non è la strada e converrà assumere iniziative tempestive convincenti
Per affrontare situazioni che risulteranno altrimenti sempre più senza regole e senza sanzione
Ma sono cose queste che appartengono ai contenuti di una proposta politica che non va impiegato in quest'occasione ci tratta quindi ragionare intorno ai principi
Alle condizioni stesse del dispiegarsi di un confronto politico sui progetti dei suoi programmi alla definizione del campo insomma di tutto il campo sul quale situa aveva mostra potenzialità
I democratici cristiani le regole le regole dello Stato di diritto hanno del resto che serve nel loro fondamento più intimo
Ed eticamente significativo con la sorte alla lite latita della persona intesa nella sua irripetibile singolarità tendo a credere che la nostra peculiare sensibilità debba portarci ad trovare qui i moduli più espressi dell'azione politica in un tempo nel quale le ragioni della teca Michele ragioni della economia sembra una farsa farsi emesse da sole cultura moralità
Scrivi modello
Dovremmo non per una reattività per una incomprensione ma per una ferita rivendicare noi più di altri prima di altri il primato della politica nella sua funzione di strumento di liberazione umana
Cominciando proprio dalla radice da ciò che attiene al diritto alla vita ai limiti etici della sperimentazione genetica al rapporto tra la vita e il suo ambiente
è tempo di aprile nel campo della politica vicino al governo degli interessi un grande confronto sui valori
Per questo ha ragione il credito
Che dobbiamo decidere valendo ci anche dal lavoro i tanti amici particolarmente impegnati su questi problemi di presentare alla Camera documenti e proposte utili ad un vigoroso e coinvolgente dibattito
Devo mettere a questo punto che il discorso si è fatto troppo lungo anche se è rimasto tutt'altro che compiuto ma toccherà a voi di contorno di questo vi ringrazio in anticipo
Così come desidero ringraziare tutti gli amici del direttivo che hanno conseguito a immaginare a rendere possibile questo casino
E a tutti i colleghi che l'hanno in tanti modi sollecitata incerto misura preparate con i loro contributi alle diverse assemblee dal gruppo in questo senso
Debole grazie mento particolare al deputato Giulio Andreotti che pur tra tante gravoso e fatiche ha trovato il tempo e la voglia di propormi organiche argomentato indicazioni che hanno costituito in qualche misura la traccia di questa relazione
Ci conforta la presenza e l'ascolto del nostro segretario dal quale sappiamo di poterci attendere un contributo determinante alla conclusione del convegno
Per quello che mi riguarda intendo finire tornando al principio all'esortazione cioè perché i nostri lavori si svolgono secondo propositi di concretezza e di decisione chi ha il dovere di rappresentare di gestire la volontà del gruppo nella sede istituzionale nel confronto che certamente si aprirà con le forze politiche parlamentare ha bisogno dei riferimenti certi sui punti essenziali per la discussione
Possiamo essere autorevoli contribuire alle soluzioni utili solo se c'è tra noi compattezza
Intorno alle questioni che veramente contano per questo occorre la chiarezza di ciascuno nella disponibilità di ciascuno a rinunciare a qualche cosa delle sue opinioni perché sia giusta ed equilibrata l'opinione comune
Del resto cioè i temi essenziali che vogliamo che vogliono la nostra scelta non perplessa abbiamo alle spalle un lungo lavoro penso in particolare lo ricordava Zaniboni due convegni dal gruppo dall'ottanta all'ottantadue
Sulla riforma istituzionale sul regolamento alla Camera i deputati cui gli atti contengono più di una indicazione rilevante per le nostre determinazione
Cito coro di tradurre in gesti le parole
Dobbiamo assumere alla nostra responsabilità
Chiedendo insieme al partito di offrirci riferimenti precisi e condivise
Se siamo davvero capaci di calcolare il valore del tempo nella vita e dunque anche nella politica comprendiamo facilmente che ora viene il tempo dell'azione non ce n'è un altro
Per dire così per dire di ciò che ci dovrebbe animare vorrei proporre
Conclusivamente una citazione che spero non vi sembri troppo bizzarre
Parlo di un discorso pronunciato tantissimi anni fa nel mille seicentosessantadue
Dal gesuita portoghese Antonio Vieira gran predicatore del popolo ed EIRE
Il primo consiglio diceva ieri sera
Che si riunì nel mondo fu quello della Torre di Babele
Un'assemblea composta da tutti gli uomini allora esistenti decise per determinare la memoria dei loro nomi di costruire una torre i cui estremi pinnacoli toccassero le stelle la meraviglia e che produsse in cielo questa decisione fu indescrivibile
Dio fece suonare l'adunata e disse bisogna di scendere subito sulla terra con un fondo i loro linguaggi affinché non possano proseguire nel loro intento
Perché essi chiedergliela tanta preoccupazione in cielo
Di che temono gli angeli
Da che cosa si protegge video con tanta cura con tanta ostentazione come mai Dio poté
Continuare a credere che gli uomini non avrebbero desistito dall'impresa finché non l'avessero portata a termine perché conclude DR quegli uomini
Non si consigliarlo che su due punti per tutto quello che ho iniziato hanno e decise si consigliarono sui mezzi e sul film nel primo consulto deciderò venite facciamo mattone nel secondo facciamo la Torre
Uomini concluse che alle loro assemblee non chiedono che dobbiamo fare non dicono faremo ne dobbiamo fare ma facciamo uomini così anche se si mettono
Nelle più impossibili impresa le portano a termine ora
Poiché l'impresa dalla quale intendiamo far parte e meritevole penso che non possiamo temere nulla da dire conviene piuttosto pagarlo perché ci aiutino eviterei tra noi la confusione dei linguaggi
Ma rimane problema rimane e rischia insieme ad altri aspetti di rendere particolarmente pericolosa delegittimante spuria
La questione della partitocrazia
Che viene agitata anche sul piano istituzionale con motivi spesse volte del tutto inconsistenti
Per esempio sono d'accordo anch'io che su molti punti c'è bisogno di un ritorno alla Costituzione però questo ritorno alla Costituzione viene inteso da alcuni in un modo assolutamente mitico che non ha nessun riscontro
Con la esperienza di tutte le costituzioni dei Paesi democratici quando per esempio si dice
L'articolo novantadue della Costituzione il Presidente del Consiglio deve scegliere i propri collaboratori ministri
In un modo del tutto libero se si dice qualcosa che non si verifichi in nessun Paese democratico del mondo che abbia bisogno di governi di coalizione
Questo sarebbe un tornare allo Statuto del tutto fuori della realtà
In ogni democrazia ci sono convenzioni per cui il presidente del consiglio incaricato recepisce talune indicazioni dai partiti che formeranno la coalizione anche De Gasperi anche uomini che hanno operato nella fase iniziale della nostra esperienza costituzionale hanno dovuto accogliere queste indicazione ha così si dica per le nomine a taluni vertici dell'industria pubblica l'esperienza francese in cui tutto l'orgoglio di De Gaulle era di aver costituito questo pouvoir detta al di sopra dei partiti beh poi ci ha dato l'esempio col cambiamento delle maggioranze i mutamenti molti piscine le posizione di presidente e direttore generale di tante imprese pubbliche
E così le grandi scelte in materia di privatizzazione ma davvero possiamo pensare che queste scelte de possano sfuggire alla responsabilità di governo come non sfuggono
In nessun Paese democratico d'Europa non parlo dell'America perché non ci sono partecipazioni statali nel senso nostro ma come si può pensare veramente che appunto certe certe banche
Francesi potessero inglesi potessero essere privatizzate completamente al di fuori dell'intervento dei responsabili politici di governo non è su questo che la battaglia sulla partitocrazia sui suoi difetti deve Contursi
Salvo a vedere se non ci sono commistioni di responsabilità improprie tra governo e parlamento in questa materia
Tuttavia bisogna riconoscere che l'ideale del manager pubblico quale è stato designato all'origine
Dello sviluppo ieri da appare un netto a Saraceno era un ideale il gestore
Della impresa pubblica mentre qui quando si decide una privatizzazione di questa portata si va oltre una mera scelta di gestione e quindi non bisogna confondere
Quello che può far piacere ad altri confondere ma che invece va tenuto distinto quali sono i motivi seri e perduranti della polemica contro la partitocrazia
E direi ne colgo due elementi che mi paiono particolarmente pertinenti alla nostra discussione
Direi che la è particolarmente sensibile la gente giustamente a situazioni in cui questi diciamo interventi
Dei partiti impropri possono comportare delle alterazioni nel campo della professionalità il sospetto che medici
Possano essere preferiti ad altri per motivi di favore politico faccio un esempio di una ipotesi che spero non si verifichi ecco è qualcosa che getterebbe oggetto un'ombra sulla sulla diciamo non solo proprietari dei comportamenti ma addirittura sulla loro gravità per quello che riguarda la prestazione di un servizio essenziale
Ma direi che la polemica contro la partitocrazia oggi non si può affrontare in termini propri se non si tocca quel tema che e poi svilupperemo un po'più a fondo
Del cittadino che non contatti in ordine alla espressione di governi derivanti delle formule di governo derivante
Dalla esperienza dalla deliberazione elettorale ecco ma sceglie solo questo cittadino delle quote di rappresentanza fin qui questa diminutio questa diminuzione rispetto agli altri cittadini europea è stata in qualche misura tollerata perché in passato il cittadino si concentrava sulla scelta
Anticomunismo comunismo e che trovava che sostanzialmente questa scelta di fondo poteva essere rispettata nell'esito
Anche postelettorale pur nel succedersi di governi più numerosi del necessario di combinazioni qualche volta
Diverso se non del tutto giustificate
Dalla vera vicenda politica sostanziale per cui la politica costituzionale del periodo delle aggregazioni
Poteva essere fondata sulla conservazione dello status quo sia a livello di talune norme costituzionali ma soprattutto della legge elettorale e dei regolamenti parlamentari
Addirittura arrivando ai regolamenti del mille novecentosettantuno che come ha detto giustamente presidente Martinazzoli
Non rispettano il principio di eguaglianza sostanziale perché fanno un'applicazione di sulla pari dignità
Che rischia di essere d'anticipo su quella che poi è stata l'espressione successiva che rischia non solo rischia ma in realtà e stravolgente di quella che in tutti i parlamenti è la capacità di organizzazione del lavoro
Data soprattutto alla maggioranza al Governo
Ora dicevo questa conservazione dello status quo
Era soprattutto anche voluta dalla Democrazia cristiana un certo momento è stata una scelta il principe se si muove ma largamente condivisa
Per cui la politica istituzionale si risolveva tutta nella politica tout court politica di integrazione di forze sempre rimaste dopo il mille novecentoquarantasette al di fuori dell'area di governo e quindi prima col centrosinistra poi come avvio alla solidarietà nazionale la politica costituzionale della DC era una politica non diciamo negativa
Per me era omissione o l'incapacità di fare politica costituzionale
Ma era una scelta perché si intendeva non turbare con battaglie istituzionali dopo la vicenda del mille novecentocinquantatré
Un processo di integrazione politica che poteva risulta e legittimazione istituzionale che poteva risultare turbato bisbigliato
Da battaglie dall'OCSE per la formazione di nuove regole che potevano apparire troppo spiccatamente a favore della partito democristiano e dei suoi alleati in modo tale da inquinare da turbare
L'atmosfera della politica di integrazione gettando troppi sospetti
Torno a ripetere dopo la vicenda del cinquantatré sulla su questa elaborazione di regole che pure avrebbe avuto già una giustificazione oggettiva
Guardando all'esperienza degli altri paesi democratici
In questo senso
Grande rilievo proprio
Della politica costituzione di grande successo che potremmo aprire che io spero che il sistema politico italiano ampia
Il tema di politica costituzionale potrebbe valere nella storia del nostro Paese almeno quanto i processi di integrazione degli anni sessantadue sessantatré o degli anni settantasei settantanove non sono non non è un surrogato di queste politiche che facemmo allora la la politica istituzionale che poi diamo proporre oggi
è un qualcosa di diverso che con che con diciamo prende atto Tex superamento delle politiche aggregative ma è qualche cosa che come rilievo come importanza
Può opporsi allo stesso livello e sullo stesso piano di quelle grandi imprese di politica istituzionale che sono state le operazioni
Di centro sinistra e
Il processo di attenzione di sollecitazione attraverso anche la polemica con il Partito comunista
Naturalmente è molto difficile nel nostro ambiente
A bando abbandonare quell'atteggiamento di scetticismo per cui è la politica che conta e tutto politica le regole sono un qualcosa che seguirà come l'intendenza
Vorrei intercettare forse con qualche enfasi un
Un delitto un giudizio decidere montarono che nel mille novecento settantanove intitolava un suo scritto il genio delle leggi
Il miracolo delle leggi per dire che il governo barra
Pur con una maggioranza abbastanza divisa con la maggioranza chiracchiana contraria pure poteva mantenersi
Diciamo e ha abbastanza brillantemente al potere perché perché la Francia non la cito la cito solo come esempio non come naturalmente
Esempio per noi come esempio dell'importanza delle leggi e delle regole
La Francia essendo si imposta per questo miracolo delle leggi dopo il cinquantotto tra le democrazie stabilizzate poteva affluire di questa di questo un risultato delle regole raramente l'esperienza storica dimostrò con tanto che l'amore l'influenza delle regole e delle istituzioni sulla fortuna delle democrazie e forse delle nazioni
Cioè
Voglio dire da un punto di vista generalissimo che noi non possiamo
E per il istituzioni contano anche le regole noi contano solo le regole contano i compiti
Quale che prima giusto
Tutto quando si è superato quel principio che possiamo chiamare quel periodo che possiamo chiamare il forte differenziazione dell'Italia
Paesi europei per cui poteva giustificarsi una Inferentia azione istituzionale italiana molto più forte di quella che oggi io penso non si giustificherebbe
A Galli della Loggia che ci dice non ha ferite Non aprite strategie politiche ed è solo per presto che ricorrente al surrogato delle riforme istituzionali le riforme il vostro ricorso al al
Al dialogo sulle riforme istituzionali è un un comunque una puntura di inversione rispetto alla mancanza di idee politiche di prospettive politiche che a vite
Io dico che questo
Può essere vero solo in misura
Molto ridimensionata è falso se pensiamo al passato perché talune operazioni del passato di tipo aggregativo sono io riproducibili
Può essere in parte è vero parte vero per quello che riguarda il presente
Ove si consistenti
Che le forze politiche non sono riuscite a raggiungere per convenzione tra Biesse e per rispetto delle convenzioni tra di esse
Dei risultati che probabilmente potevano essere potenzialmente potevano essere raggiunto ma che non sono stati raggiunti
L'esperienza del mille novecentottantasette è stata particolarmente traumatica
Su questo punto per cui l'alternativa delle riforme istituzionali e tutt'altro che gratuita e tutt'altro che una invenzione ma corrisponde appunto in una specie di di
Sistema di bilanciamenti corrisponde anche a
Alla incapacità
Raggiungere attraverso convenzione risulta
Che quindi si è costretti a tentare di raggiungere attraverso nei io credo che si debba aderire alla giudizio globalmente negativo di taluni politologi come Panebianco come altri autori che hanno scritto fondo devo dire sul fenomeno dei partiti
I quali dicono ma è inutile non c'è da parte dei partiti non ci può essere un uso relativamente disinteressato delle proposte istituzionali
Queste proposte sono pura mente strumentali alle convenienze
Dei partiti e siccome queste convenienze dei partiti sono diverse e contrapposte nessuna riforma sarà conseguita questo discorso delle riforme è un vaniloquio
E quindi bisogna ricorrere ad altre soluzioni non certo attesta attende riff
Ma mi rendo conto che che diciamo il discorso sulle obiezioni
Non può certo fermarsi qui quando
Diciamo ci troviamo di fronte a quello che è stato chiamato il paradosso delle riforme
Costituzionali che un giurista un costituzionalista mio amico Zagrebelski ha sintetizzato in queste righe lo potete chiamare paradosso della riforma
Costituzionale o paradosso di Zagrebelsky è indifferente
Si vuole la riforma perché non si riesce a decidere ma la riforma della Costituzione nel senso ipotizzato dal compromesso alla decisione essa stessa la massima decisione ipotizzabile
Quanto maggiore è la disgregazione tanto maggiore è la necessità della riforma ma tanto più questa è necessario
Quanto più è difficile
Costatazione che può apparire anche abbastanza ovvia tenuto conto del potere di veto diffuso nel nostro sistema ma che mi pare
Riassunta in una formula molto molto impressi IVA e e molto felice che corrisponde un po'anche a quella formula
Il compianto Presidente Bozzi aveva raccolto dicendo che i partiti malati dovevano essere anche i medici di se stessi e del loro sistemi ora mi rendo conto che le difficoltà sono vere le difficoltà sono enormi perché esse sono cadute in gran parte le diffidenze
Che giustificatamente nella Costituente
Vennero
Diciamo alimentate perché quarant'anni di quarant'anni di esperienza costituzionale che non li abbiamo vissuto certamente erano una scommessa al momento della Costituente
Non si poteva chiedere ai costituenti nel periodo in cui stava arrivando la guerra fredda questa fiducia questa fiducia reciproca questa mancanza di sospetto che oggi possiamo anche ritenere in larga misura acquisita dopo questa esperienza
Ma se oggi sono cadute le diffidenze o talune delle diffidenze
Che hanno artigianato e che hanno costituito in parte il tessuto della stessa vita politica e istituzionale del Paese
Ecco bisogna anche tener conto che si sono costituite delle posizioni delle abitudini delle assuefazioni
Degli interessi incrostanti
Che una volta costituiti all'inizio di un'esperienza costituzionale e poi difficile rimuovere pensate che la clausola di sbarramento in Germania non a caso è stata stabilita durante la prima legislatura
Né in quella che è seguita alle elezioni del quarantanove quindi
è molto difficile
Mettere in opera una riforma che non sia una riforma detta come quella francese del cinquantaquattro ma sia una vera riforma
Importante rilevante per la crescita della nostra democrazia tuttavia il consenso sulla riforma aumenta
Aumenta il consenso su una riforma seria anche se si tratterà poi di verificare mettendo ognuno di fronte alle sue responsabilità
Ed è questo un successo della Democrazia Cristiana che aumenti questo consenso sull'adeguamento aggiornamento delle riforme perché dimostra
Che diciamo la vera agito come veniva richiamato prima giustamente
In tema di riforme istituzionali che riguardano interessi più larghi di quelli della pura maggioranza l'aver tentato di agire sempre più dal mille novecentocinquantatré in poi con forza di persuasione
Anziché per determinazione di strette maggioranze
Trova oggi un compenso in questo riconoscimento largo che le riforme sono necessarie che sono necessarie riforme non secondarie non riforme marginali ma riforme importanti che devono condurci a una crescita birra del nostro sistema democratico successo dico soprattutto della democrazia cristiana perché è la Democrazia Cristiana che ha avuto la maggiore responsabilità
Della politica istituzionale gli astensionisti voluta astensione di cui ho parlato prima
è un compenso nel riconoscimento sia da parte del psiche da parte del PCI della necessità di accrescere
Il peso degli elettori e la capacità deliberativa del blocco Parlamento governo
Quindi mai come oggi hanno coinciso questione morale in senso ampio
Intesa
Come rivendicazione il ruolo della cittadinanza politica sono i diritti
Ci i diritti politici diritti di Citti Cittadinanzattiva che vengono rivendicati perché
I cittadini valorizzando la loro personalità si sentano non in una posizione
Inferiorità rispetto agli altri elettori europea
Coincidenza di questione morale con questione istituzionali perché
Dalla Avis valutazione di questo peso dipende anche la capacità deliberativa del blocco Parlamento governo
E dipende l'attuazione continua della Costituzione nella sua prima parte
Validissima vedremo anche le parti valide ma brevemente della seconda perché perché questo stato sociale che io considero non un oggetto di disputa ma considero un fattore un valore unificante incluso nella nostra costituzione che deve valere per tutte le parti politiche uno stato sociale
In cui la Repubblica fondata sul lavoro comporta che lo Stato intervenga non importa adesso stabilire il dosaggio di mercato e di intervento pubblico importa stabilire che questo stato deve innanzitutto stabilire le regole e le regole di cui parlava anche il governatore il senatore Carli in un convegno a Brescia della lega democratica in cui diceva
è un equivoco ritenere che l'economia di mercato non comporti regole
L'economia ricordi mercato comporta tutta una serie di regole e se lo Stato non viene incontro a questa necessità lo Stato in sostanza apodittica e credo che il Presidente della Repubblica quando parlava di bisogno di Stato si riferisse in particolare
Ha la necessità di questo intervento regolativo dal quale uno Stato moderno un'economia moderna non possono prescindere
E quindi avremo bisogno di leggi Conter difendere la concorrenza soprattutto in certi settori particolarmente delicati dando naturalmente le necessarie garanzie che le leggi
Anti Trieste non siano un cavallo di Troia per fare entrare i partiti dove non devono entrare ma invece siano la costituzione di autorità che corredate da presupposti di capacità professionale e di indipendenza riescano a realizzare qualcosa che le commissioni
Degli Stati Uniti la secche eccetera sono riusciti a realizza naturalmente alle leggi
Per la concorrenza devono far riscontro anche a favore del cittadino le leggi che difendano Lupin in materia di servizi pubblici essenziali e tutto questo avvenga recuperando
Imparzialità buon funzionamento della amministrazione
Ma acqua condizioni ecco come fare ciò senza riforme istituzionali secca tutta la vertebra Tura ideologica
Di tipo tradizionale dei primi trenta quarant'anni di questa Repubblica non reggono le convenzioni tra i partiti di governo
Non reggono le convenzioni di coalizione che sono necessarie per che le coalizioni
Prive gli altri sostegni istituzionali producano esse stesse la loro capacità di resistenza e di sopravvivenza
Ora si deve dire francamente che il revisionismo rispetto alla situazione precedente
E andato oltre alle risultanze del consenso elettorale
Ed è questo potere di veto usato senza proporzione alle figure del consenso elettorale
Che ha fatto sì che le convenzioni risultassero particolarmente difficili e divenissero allo stato degli atti
Quasi improbabili ai fini di una corretta attività del nostro sistema
Come uscire da questo impasse in modo conforme alla nostra costante impostazione che valorizza oltre che la prima parte della Costituzione anche taluni tratti della seconda parte perché la seconda parte
Non è il solo diciamo uno strumento un mezzo per raggiungere gli obiettivi della prima tappa è anche questo
Ma e anche una interpretazione della democrazia del regime democratico è una interpretazione particolare che io raccogliere contro molti equivoci che soprattutto in Francia si sono hanno attecchito in questo periodo ma che sono passati parte anche l'Italia
Chiamerei questa nostra impostazione di valorizzazione della democrazia
Come democrazia non solo routine tessitura
Il autorità parlamentari governativa ho governato
Ma come democrazia di tutti i Rizzo come democrazia capace non solo interi legare in bianco per lo più ha un presidente della Repubblica o ma caso non si è ancora verificato con elezione diretta a un Presidente del Consiglio
Se non per vie diciamo diverso e da quelle dell'elezione diretta come avviene per il il premier inglese o per il cancelliere tedesco
Cioè un nuovo la nostra soluzione deve passare attraverso una concezione di democrazia che non può esaurirsi in un mero fatto di investitura
Quando ci opponiamo alla regime semipresidenziale alla alla francese o anche
Se non si dice alla francese con formule che potrebbero avvicinarsi noi operiamo non tanto il nome
Del rifiuto di una democrazia di una democrazia plebiscitario emotiva tout-court noi abbiamo in mente un tipo di democrazia che risulti
Da un mix sì di investitura perché è innegabile che attraverso le elezioni si deve arrivare all'investitura
Ma su tutto a un mix di investitura e tinti Rizzo la democrazia diretta non è come pensano alcuni studiosi francesi quella che si realizza con l'elezione del vertice dello stato
Non perché della democrazia diretta sia solo quella dei referendum
Ma perché la democrazia diretta o immediata o non mediaticizzato sta e quella in cui i cittadini
Oltre a investire hanno la capacità di determinare le linee di fondo dell'indirizzo politico e delle formule di governo
Ora
Naturalmente dobbiamo essere coerenti
Se noi lasciamo
La democrazia troppo mediaticizzato troppo
Delegata ai partiti convenne che invia
Con un pure investiture in quote di rappresentanza noi non abbiamo le carte alla lunga per respingere le proposte
Di democrazia
Plebiscitaria o di democrazia
Impropriamente detta diretto alla francese perché anche la nostra si ridurrebbe a una pura democrazia investitura e non sarebbe una democrazia Indirizzo non sarebbe una democrazia capace
Di determinare scelte
Il governo
Scelte tipo formule
Di governo
Dobbiamo essere coerenti non possiamo essere contro la democrazia di investitura al Presidente della Repubblica se non riusciamo a superare
Anche quella che in questo momento cessate o esaurite riparte esauriti i mandati di tipo ideologico precedente
Ecco diventerebbe pura e semplice
Del lega in bianco a partiti operanti più che a tutto campo operanti allo sbando nel gioco di massacro di cui abbiamo avuto l'esempio nelle giunte locali
Quindi questo punto è il punto decisivo
Se noi scegliamo un tipo di democrazia che cumula l'investitura e l'indirizzo dobbiamo essere coerenti non lo possiamo rifiutare solo per il sistema francese lo dobbiamo rifiutare anche per
Una
Partitocrazia questo sì in senso deteriore italiane
In cui i cittadini fossero ridotti effettivamente soltanto all'inizio alla distribuzione di carte giocate in esclusiva e senza controllo dai leaders i parchi
E la nostra non è solo dati questi elementi una democrazia
Compiuta perché il concetto di compiuto incompiuta non si lascia
Così facilmente
Diciamo valorizzare perché abbiamo democrazie piene come abbiamo avuto quella svedese in cui per un lunghissimo periodo c'è stato un solo partito alla nella maggioranza
E l'opposizione non è giusto perché l'opposizione semplicemente perché l'opposizione non è riuscita ad aderire a persuadere il corpo elettorale meglio della maggioranza
Quello che è grave non è tanto la democrazia incompiuta che non si reca compiuta che non si regala compiuto incompiuta quella compiuta non si regala perché il corpo elettorale che data
Ma quello che è grave è che la nostra rischia di essere come ho detto anche a Chianciano una democrazia blocca una democrazia che non è capace
Di poi tanto di autoriforma che negli altri Paesi sono state pure operate per esempio intende incerto non marginale come i rapporti tra Stato centrale
E lender come
Rapporti il tema
Appunto di normativa comunitaria e così via
Allora bisogna bisogna appunto realizzare questo ideale di democrazia veramente compiuta dal mio punto di vista perché assomma torno a ripetere
Questi due momenti dell'investitura e dell'indirizzo
E in questo senso più che nei referendum che dire
Una democrazia ma diciamo
Questo questo iter questo cammino per arrivare a questo tipo di democrazia è un cammino certamente molto difficile
Che però dobbiamo anche
Diciamo in qualche modo vedere più da vicino prendendo le misure alle proposte che vengono avanza cominciamo dal funzionamento delle camere molto è già stato detto dal presidente
Martinazzoli ecco ma attorno mi trovo utile ripetere che noi ci opponiamo noi è troppo parlo a titolo personale ma penso percorribili corrispondere alla diciamo al sentimento dei parlamentari democratico cristiano e dicendo che ciò poniamo sia al minimalismo
Che al massimalismo in questo campo cioè non dei premiamo non riduciamo come ha notato soprattutto i comunisti la portata delle modifiche regolamentari questa
Portata c'è perché innanzitutto si tratta di acquisire una migliore capacità deliberativa in sé e per sé che può servire a tutti i figli a cominciare dalle
Dal Baronti leggi importanti di leggi che hanno rilievo ma soprattutto perché l'acquisto di questa capacità deliberativa ci deve servire per adottare le leggi di riforma
Come mezzo al fine come mezzo al fine della riforma istituzionale quindi
Non è da sottovalutare
La portata delle modifiche regolamentari e soprattutto perché queste modifiche regolamentari possono dare una più appropriata situazione al governo in Parlamento
Tuttavia
Ecco questa riduzione che non è accettabile questa riduzione di importanza da parte
Di alcuni esponenti del partito comunista non è accettabile perché non è vero che tutto dipenda anche per i regolamenti
Dalla riforma del bicameralismo perché ci sono torno a ripetere come è stato detto giustamente tutta una serie di
Regole sulla deliberazione che prescindono totalmente da quella che potrà essere la riforma del bicameralismo quindi non tutto dipende dalle scelte che verranno operate su quell'altro campo astrattamente può sembrare così ma il regolamento non è un blocco
Di norma del regolamento si presta a essere
Distinto scomposto in una serie di regole ci sono alcune regole che possono dipendere dalle scelte in tema di bicameralismo ce ne sono molte altre che prescindono totalmente
Come quelle che sono state esaminate in tema per esempio di voto segreto
O di questione di fiducia che prescindono totalmente dalla riforma del bicameralismo e quindi non aderiamo a questa visione riduttiva e riterremmo la riterremmo pericolosa perché
Non aiuterebbe ad accrescere la capacità deliberativa in sé per sé e soprattutto la capacità deliberativa finalizzata alle riforme istituzionali
Ma non accettiamo nemmeno il massimalismo dei regolamenti c'è chi ritiene che veramente tutto si possa aggiustare e risolvere con modifiche
Dei regolamenti parlamentari se così fosse il problema sarebbe non dirò semplice perché modificare i regolamenti specialmente nei punti dolenti che sono stati evocati è tutt'altro che facile
Ma certamente sarebbe meno difficile invece il problema non si lasci
Risolvere il modifiche regolamentare il problema della riforma istituzionale senza adottare
Aggettivi di grandi o di piccolo insomma sempre diciamo una seria riforma istituzionale non può esaurirsi il pure i miglioramenti rilevanti del regolamento
Non può esaurirsi perché
Questi miglioramenti per quanto rilevanti opere il lo schieramento politico fosse troppo frammentato fosse troppo diviso in realtà
Lascerei ebbero in larga misura aperti
Tutta una serie di grandi difficoltà ce ne sono anche di tipo minore di queste difficoltà che siamo decisi ad affrontare
Ma siamo decisi ad affrontarle come il problema del bicameralismo all'insegna di quello che io chiamerei il bicameralismo cooperativo
Come si parla di federalismo cooperativo o di regionalismo cooperativa io penso che noi dobbiamo sperimentare a fondo un bicameralismo cooperativo
In che senso nel senso che più che la competizione o le posizioni reattive quello che va valorizzato è appunto una capacità di divisione del lavoro
Di
Diciamo compensazione bilanciamento di attività in una democrazia complessa che prevede tanti compiti e tanti punti il mio intervento
Che diciamo
Non si presta a soluzioni drastiche non solo come quella del bicameralismo ma nemmeno a quella della riduzione del Senato a con sei della Repubbliche com'era
Nella Costituzione francese del mille novecentoquarantasei
E da cui non è a caso poi si è risaliti a figure più forti di seconda che ma già Mattarella nel suo saggio dell'ottantatré sul Sergio Mattarella nel suo saggio dell'ottantatré sullo bicameralismo aveva mostrato
Fittizi limiti di questo dibattito nel senso che
Pur essendoci dei miglioramenti da apportare tuttavia non ci si poteva attendere dei risultati epocali
Da questa riforma perché molte delle difficoltà più che dal bicameralismo erano derivate da disaccordi tra partiti e all'interno dei partiti
Tuttavia questo non c'è il trenta da uno sforzo serio di miglioramento
Sforzo serio che penso come è stato detto anche recentemente dal presidente Mancino e vale
è nella misura in cui il disegno di legge presentato il disegno di legge costituzionale presentato in parallelo al senato e alla Camera dai presidenti dei gruppi non venga inteso come un una forma di minimalismo come qualcosa che diciamo vuol chiudere eludendo la la difficile la partita certo non semplice ma invece apre le porte a un discorso molto impegnativo di cooperazione innanzitutto la navette sarebbe troncata perché l'ultima parola spetterebbe al primo ramo del Parlamento che affronta l'esame di un disegno di legge
Molti i termini sarebbero abbreviati pensiamo speriamo che non siano tanti decreti legge ancora in futuro ma è chiaro che in tema di decreti legge
I termini dovrebbero essere ben altri ne dovrebbero trascorrere tutti trenta giorni dopo che una camera ha votato per fare entrare il vigore
Una legge basterebbe che i presidenti dei gruppi del della Camera o del Senato dicessero anche prima del passaggio dei trenta giorni che non hanno serie obiezioni da presentare quindi tutto questo però al di là di questi congegni avvierebbe un grande discorso di s'noti perché si potrebbe valutare senza divisioni rigide iniziali tra legislazione e controllo quanto alla consistenza acquisita del potere di controllo oggi tutta da verificare
Potrebbe contrapporsi un bilanciamento in termini di leggi in alcuni settori in termine di legislazione in taluni gli altri
E penso che intanto senza operare questa distinzione rigida tra legislazione controllo già talune sfere di controllo potrebbero essere senz'altro
Divise fra le due case ma qui il problema si lega anche
A provo a questioni che dovrebbero essere affrontate in sede regolamentare cioè c'è bisogno oramai di mettere alla prova ecco con uno statuto dell'opposizione anche se appena disegnato con uno Statuto dei parlamentare dissenziente o del parlamentare che assume anche delle iniziative autonome
Ecco come possibile dargli un certo spazio un concerto periodo di giorno e di tempi in cui è possibile mandare avanti a voto libero talune iniziative parlamentari bisogna uscire oggi può apparire utopico tutto ciò con la montagna di decreti legge che abbiamo
Ma tuttavia altri paesi riescono a dare questo spazio al al libero voto
Parlamentare questo può avvenire per deputati o senatori della opposizione ma può avvenire anche in taluni casi per deputati o parlamentari della maggioranza
Tuttavia
Torno a ripetere non mi pare che la risoluzione dei problemi regolamentari che pure è impone è rilevantissima possa essere decisiva che la questione di fiducia figuri o no nel Regolamento
Forse è meglio che non ci figuri come non figura nel regolamento del Senato non toglie che anche caduto il motivo del voto segreto ove questo venisse ab abolito per talune votazioni più importanti
è caduta anche la possibilità di ostruzionismo perché diciamo regole serie nell'uso della parola
Ecco potessero o condurre a una discussione più veloce ciò non toglie che il governo come è stato appunto ricordato potrebbe
Fare appello alla sua maggioranza ritenendo fondamentale e decisiva l'approvazione di una legge
E questo comporterebbe qualche cosa di molto rilevante anche sul piano giuridico istituzionale perché non sarebbe una fiducia puramente politica
Perché quando il governo avesse fatto una dichiarazione di questo tipo come avviene anche in altri paesi nascerebbe un obbligo giuridico per le dimissioni non una pura non un puro obbligo politico
Quando il governo avesse posto la questione di fiducia su una legge che ritenesse
Di essenziale rilievo è chiaro che l'obbligo di dimissione si trasformerebbe come si è trasformato al Senato senza che il Regolamento dica nulla della questione di fiducia si trasformerebbe
In un obbligo giuridico per una convenzione consuetudine istituzionale che si accompagnerebbe alle regole scritte
Sul voto segreto voi sapete come io la penso da tanto tempo sono favorevole malgrado che vede la difficoltà
Alla sua abolizione almeno sulle leggi che comportano aumenti di specie ecco definiamo perlomeno quando parliamo di leggi finanziarie che cosa intendiamo dire
Tutte le leggi dispersa che sono la maggioranza perché molto in gran parte delle leggi comportano oneri o invece leggi all'interno della discussione finanza della legge finanziaria e così via anche su questo è necessario prendere posizione con maggiore chiarezza
Di quello che non sia avvenuto finora io mi sono pronunciato a favore del abolizione del voto segreto perché ho ritenuto che il difetto dei partiti italiani non stesse in una prevaricazione ti perse in maggiore che in altri Paesi
Dei partiti sui singoli deputati o senatori ma che semmai difetto dei partiti italiani fosse in quello straripamento in quella occupazione del potere di cui più volte ho parlato
E quindi ritengo che dobbiamo metterci su questa strada
Della valorizzazione del voto palese ma questo a mio avviso non basta per valorizzare il voto degli elettori noi dobbiamo venire a quel raccordo corpo elettorale Parlamento governo
Che non può essere trascurato solo perché ci porta un problema difficile e dolente come quello dei sistemi elettorale
Nella sua relazione di est del convegno di Sirmione anche l'amico Malfatti che certamente non può essere accusato di imprudenza o di ricco di gusto eccessivo per un rischio non calcolato ecco anche l'amico mal partire è si è posto il problema
Dei sistemi elettorali finora era un tabù era una specie di tabù per molti di noi
Ma arrivati a questo
è possibile che l'Italia rimanga ferma al suo vecchio ero
Al suo vetero proprio proporzionalismo esasperato quando ci si dice che nel collegio unico nazionale costano di più i voti
Costano di più i seggi di partiti di minori dimensioni si trascura che in tutti gli altri Paesi
D'Europa soprattutto non per Paesi poi più grandi dei nostri non parliamo
Di Spagna o di Grecia ma è che nei paesi di corrispondente dimensione al nostro nessuno si sognerebbe già accettare questo tipo di proporzionalismo
Ritenuto disfunzionale ritenuto limitativo della capacità del corpo elettorale di scegliere e del blocco Parlamento governo di a vere reale capacità deliberativa
E dobbiamo tener conto di quello che anche nella Commissione Bozzi fu presentato in un senso dal segretario del nostro partito e dal collega Ruffilli
Che fu presentato in altre sedi
Poi ripresentato da Segni e prima ancora da cittadini e da altri e direi diciamo
Tener conto
Ecco di queste prese di posizione che diciamo per ora mi limito semplicemente a circoscrivere dicendo no ai due estere
Dicendo no all'estremo proporzionalismo della nostra situazione attuale
E no certamente ad ogni tentativo di trapianto gli uni nominalismo di tipo inglese
Tutto il resto va preso in considerazione va preso in considerazione dopo aver detto no a questi due estremi perché non tutto il lumino finalismo e maggioritario
E in questo senso appunto anche nella Commissione Bozzi
Il senatore Scoppola si espresse a favore di un sistema che unisse
Parte di uninominale e parte di proporzionale anche se il calcolo globale come in Germania è di tipo proporzionale
In modo che cioè si tenesse conto anche di tutti gli apporti recenti della dottrina se voi leggete nel libro di Sartori sugli elementi di politica l'ampia postilla dedicata anche
Al sistema francese voi troverete certamente degli spunti di riflessione
Denti di grande considerazione non opero nessuna scelta beninteso
Olmi Suardi Marie Pansa ma dico semplicemente che ci sono motivi
Di riflessione mettendo a raffronto risultati mettendo a raffronto considerazioni operative rispetto ai vari sistemi europee quello francese e quello tedesco
Quelli degli altri paesi affacciati sia la democrazia più tardi Dinoi come la Spagna della Grecia mi rendo conto delle estreme difficoltà
Di affrontare questo tema ma tuttavia non c'è altro modo per europeizzare il sistema italiano non c'è altro modo per sottrarre ed elettore alla condizione di inferiorità in cui ieri
Mantenuto e questa soluzione poi gioverebbe anche alla stabilità per il governo la stabilità del governo
è una componente somma della capacità deliberativa non vale in sé e per sé
Non è una condizione sufficiente ma in una condizione necessaria come ci ha dimostrato anche la nostra esperienza recente la stabilità è una componente della capacità deliberativa
Se questa si può aumentare anche con l'istituto della sfiducia costruttiva tedesca
Nessuna obiezione di fondo
Purché si tenga presente come l'esperienza tedesca della sfiducia costruttiva abbia incanalato per così dire la libertà
Per terzo partito di spostarsi dall'uno all'altro partito l'ampia incanalata questa libertà di scelta in un altero direttamente democratico
Di consenso di sanzione popolare non è un caso che con la abbia addirittura provocato lo scioglimento
Del Bundestag facendo sì
Mancare il voto di fiducia dei propri dei degli appartenenti dei gruppi democristiano e illiberale perché capiva che non bastava lo spostamento del Partito liberale per legittimare la formula di governo nuova
Di fronte al Paese che era necessaria una investitura democratica una investitura che fosse anche una sanzione
Della nuova direttiva del governo in politica economica rispetto al consenso popolare che aveva confortato la coalizione precedente tra socialdemocratici e liberale
E accanto alla componente della stabilità ci sono altre componenti che noi dobbiamo perseguire la legge sulla Presidenza del Consiglio è particolarmente importante non tanto perché dovrebbe trasformare cosa impossibile di per sé in un demiurgo il presidente
Del Consiglio ma perché apre ai poteri normativi del governo
Gli spazi giusti gli spazi che esistono anche in altri paesi e che quindi devono costituire una componente della nostra vita istituzionale in realtà attraverso la legge sulla Presidenza del Consiglio con aperture al potere normativo del governo si tende a che cosa si tende a raggiungere anche per questa via una legittimazione democratica dell'esecutivo che in Italia
è venuta meno perché nel periodo della costituente sia per il ricordo dell'esecutivo fascista sia per il timore che l'esecutivo cadesse in mano a forza e democraticamente non affidabili
Questa legittimazione dell'esecutivo è mancata nella nostra Costituzione
Adesso noi ritorniamo alle origini volendo dare a questo governo democratico a questo esecutivo una legittimazione che allora non non di Puppo tutta dare
Per i motivi storici che ho indicato
Ma per fare questo per ridare legittimità democratica l'esecutivo e al suo potere normativo
Bisogna risolvere il problema dei decreti legge non possiamo assolutamente concordo con quello che ha scritto recentissimamente Andreotti con quello che ha detto
Adesso Martinazzoli non si può andare avanti con questa patologia dei decreti legge certa o le Camere devono fare la loro parte
Ma anche il governo dovranno fare la loro parte non cedendo all'assuefazione
A legiferare
Con facilità se condannato talvolta burocrazie
E interessi burocrazia perché perché è più facile coprirsi con l'atto avente forza di legge
è più difficile coprirsi con Potter con regolamenti che possono essere impugnati di frontalità è molto più facile cementificare legiferando noi stiamo
Leggi ficca andò cementificando
Un troppa parte del nostro panorama normativo
Presto il vero inconveniente il nostro programma di riequilibrio di ridare
Potere normativo al Governo rischia di essere ostacolato dal governo stesso proseguendo in quest'opera incessante
P legiferazione
Per decreto
Se ci mettiamo su una strada di rientro nell'alveo che fu proprio delle prime legislature quando c'erano i veri decreti legge allora sarà possibile o con modifiche regolamentari
O con convenzioni raggiungere degli obiettivi in cui alla autenticità del provvedimento di urgenza possa corrispondere la sua deliberazione tempestiva nelle camere e perfino la sua in emendabilità ci potranno essere delle convenzioni Dini emendabilità se
Se si riuscirà a farvi entrare la decretazione di urgenza nell'altro che è stato pare costituito dalla Costituente
Senza di questo ci ardite Remo e non risolveremo il problema del potere normativo del governo perché sarà il Governo stesso
Che legificate Vito impedirà alla delegificazione se si continua in questa
In questa diciamo progressione che io speravo che con i tre le tre fasi diciamo che hanno accumulato tanti decreti legge
è potessimo aderire avviato quest'opera io spero ancora che questa
Questo rientro nell'alveo ci sia che non si ceda in futuro a pressioni e che si concordino sia in sede regolamentare sia in sede
Di
Rapporti con i gruppi parlamentari si raggiungano intese tali da veramente qui si di ritornare alla costituzione di ritornarci con la consapevolezza che il prezzo dell'alpeggio ippiche azione con decreto legge
è la mancanza di legittimazione democratica del potere normativo del Parlamento
è un è un governo che trova più comodo in taluni casi non sempre ci sono i casi di vera necessità che trova più comodo diciamo ricorrere a questa formula piuttosto
A con un con una sorta di
Pollo parlamentare
Piuttosto che invece ai rischi che ha la l la normazione di tipo regolamentare sera aggiungeremo questi obiettivi di rafforzamento sia del Parlamento che del governo
Del rafforzamento dei partiti attraverso una selezione del personale anche parlamentare la polemica sulle preferenze non è puramente certo pretestuosa se dal se le preferenze danno luogo alle spese elettorali a cui abbiamo assistito anche nelle ultime elezioni ma tuttavia non comportano nemmeno il problema delle preferenze comporta le false soluzioni di un falso uni nominalismo
Cioè
Di un un un il nominalismo
Che ponendo obiettivi o quote di voto consiglia alto comporterebbe poi la proporzionalità azione dell'intero sistema a favore dei partiti delle centrali di partito che non correrebbero
Alcun rischio
Di non poter più controllare il voto di preferenza come hanno fatto almeno in parte fin qui bisogna bisogna cioè che da questa crescita congiunta
Di parlamento e governo
Di consapevolezza di partiti di miglioramento del personale parlamentare si arrivi ad una situazione che si queste sarebbe un ritorno alla Costituzione nel senso migliore sarebbe un ritorno e un'attuazione della Costituzione
Un'attuazione che consentirebbe anche di prendere le misure a quello che è avvenuto dopo dando la priorità
Dando la priorità
In questo sforzo che si rivolge a tutti gli uomini di buona volontà non solo perché lo sforzo delle riforme istituzionali
Coinvolge deve coinvolgere tutti maggioranza e opposizione ma perché mai come nello sforzo
Di miglioramento istituzionale si chiede alla gente non da dove viene ma dove dove vuole andare e allora
Se questo sarà e lo verificheremo se ci sarà un clima non costituente perché la cosa peggiore e usare il termine ordinare nei confronti della Repubblica parlare
Di Seconda Repubblica cosa cosa da escludere nel modo più reciso perché noi rimaniamo nella
Prima e speriamo davvero unica
Repubblica italiana io penso che allora potremo affrontare anche con graduatorie di urgenza il problema del sistema elettorale degli enti locali
Con quella flessibilità che può diciamo graduare
Uni nominalismo sistemi maggioritari pensate che in Francia si arriva col maggioritario a Comuni del nove mila
Abitanti e e soprattutto diciamo con quella possibilità di differenziare tra grandi aree metropolitane e piccole municipalità in modo da raggiungere situazioni Happy stabilità perché quello che è la gente non comprende non è tanto l'instabilità a livello di grandi partiti ma quello e diverte dice nazionale però che non comprende è l'instabilità degradata
Delle situazioni locali in cui non ha difficoltà a scoprire immediatamente i piccoli interessi le piccole beghe le rivalità personali
Che non li si riesce con tutta la migliore buona volontà a nobilitare come in qualche misura ancora si può riuscire sempre meno a livello nazionale e qui il punto è qui il punto che dovrà pure essere affrontato insieme agli altri dei rapporti Stato regione della posizione dei cittadini nel procedimento amministrativo non possiamo trascurare
Questa situazione che corrisponde a un momento importante della ricomposizione del rapporto tra cittadini
è stato
I problemi della giustizia naturalmente e anche i problemi del referendum approfondendo liberamente vedendo anche all'estero che cosa il referendum comporta quanti gli automatismi
è opportuno evitare per una sana vita istituzionale
Ma certo per fare questo abbiamo bisogno del tempo necessario e dell'approfondimento necessario
Non possiamo dare peraltro occasioni di speculazione di utilizzazione a chi potrebbe essere indotto a pensare a rendite da interruzione della legislatura
Non possiamo non possiamo se contare tentazioni che potrebbero essere in molti punti più d'uno
Di approfittare per il logoramento del sistema democratico
Noi dobbiamo dobbiamo far cadere dobbiamo attraverso il nostro sforzo non indurre in tentazione ecco chi potrebbe essere indotto a pensare di profittare di una situazione il logoramento
Del nostro sistema democratico
Abbiamo alzato troppo la posta del discorso non credo la posta è quella giusta non si tratta di fare il piccoli tassi si tratta di fare i passi giusti
La sfida
E a tale ma richiede anche essa un'etica delle riforme istituzionali l'etica delle riforme istituzionali privilegia lo spirito gli abnegazione dei partiti
Dei partiti anche
Nei confronti diciamo non solo
Della propria della propria diciamo del proprio rischio ma anche diciamo dei partiti come come sistema uno spirito di abnegazione
Che prevalga sul calcolo delle compagnie la sfida se si vuole può anche risolversi Point in una convenienza dell'intero sistema l'abnegazione deve essere prevalente nei confronti del calcolo della propria convenienza ed essere Diretta illuminata mente alla con alla alla convenienza dell'intero sistema politico la storia migliore delle istituzioni dalla estensione del suffragio universale che si è verificata in più tappe in altri paesi ed anche del nostro
Ricca gli esempi di abnegazione
Non è vero che la storia politico istituzionale ci offra solo esempi di convenienza ci sono esempi anche di abnegazione illuminata in cui classi e categorie hanno perduto potere
Perché il sistema si aprisse e si salvasse
La sfida appunto per quello che riguarda la democrazia cristiana
Il farsi carico dell'intero sistema come è stato proprio in altri modi e in altre forme nei momenti migliori di questa sua nostra lunga e amata stavano grazie
Alcune annotazioni organizzative a prego prego però volevo dire però che già avevo nel termine alle tre e mezzo ricominciamo con la relazione del professor già dette
Mi sembra che andiamo bene anche la misura e la persistenza di Brusuglio rispetto alle migliori tradizioni dell'Assemblea parlamentare ecco perché tra l'altro rappresenta in larga misura i commenti del questo almeno posso testimoniarlo per la privacy della
Ci vediamo oggi alle tre mentre
Bene
Al la do per il pranzo anche
Pericolanti
Sì
D'accordo per il pranzo elimina al primo piano per il parlamentare grigliate stampa
C'è anche il padiglione qua affianco per gli altri invitati operatori
A volare al dottor fa Giuseppe Beretta che affronterà il tema del ricordino economico sociale
è chiaro che dopo questa relazione
Ci crederemo nei due gruppi di lavoro come regolato Cristo occorre
Il primo gruppo sulle riforma istituzionale
Sì rione ora in una saletta
Che la all'ingresso comunque c'è un'indicazione
E la saletta invece che accoglierà coloro che si integrano al secondo gruppo
Ricordano sociale ed economico nel quale nostre spalle
Si lavorerà fino all'ora di cena ci faremo insieme qua si continuerà nei gruppi di lavoro dopo cena
Domani sarà dedicata la giornata dedicata all'incontro plenario in Assemblea ora la parola al professor Giuseppe Beretta
No prima di applaudire
Prima di applaudire il bisogno se volete Martinazzoli vorrei proporre un supplemento
L'indicazione del metodo di lavoro di organizzazione che credo molto importante
Anche per la ragione che domani nel pomeriggio
Il gruppo sarà impegnato
Diversamente da quanto si era stabilito in conferenza dei capigruppo quando avevamo ipotizzato questo il convegno
Ci era stato promesso allora che avremmo buttato in soltanto il mercoledì quindi calmo
Previsto una continuità dei nostri lavori
Per vicende Werner domani dobbiamo votare fra le tre e mezzo le cinque in
E quindi il conclusione mostra che l'intervento del segretario demente
Si svolga immediatamente dopo la quotazione in una e non torneremo più qui ma la nostra riunione riprenderà nell'auletta dei gruppi che abbiamo già richiesto e che a nostra disposizione
Questo comporta peraltro il sapere
Che domani mattina la discussione nell'assemblea plenaria allora dei tempi necessariamente al limite possiamo andare avanti anche fino alle due due e mezzo
Tenendo conto però che a quel punto dovremmo fermarci nella discussione dovrà essere conclusa a quel punto
Chiarito questo credo che va molto sottolineata l'esigenza che nella foto delle due Commissioni
Si esprime noi chiude gli interventi nei contributi
Sia per la ragione che ho detto
Ma per una ragione sostanziale più importante
Che se vogliamo poi troveremo il merito dei le decisioni procedurali corretto ed adeguato voliamo come io intendo che accada
Concluderei con alcuni documenti in cui si prendono delle decisioni impegnative questo può cadere soltanto serie nei due gruppi di lavoro non un e chi è chiara volubile e circolare immerse c'è invece la capacità di identificare dei temi e su quei temi deve misurare di verificare le convergenze del deputate discute contro il suo dovere due rientrassero
Aggiunto cinque minuti all'attenzione sullo prego di prendono atto sì argentati Janet
Io ringrazio Martinazzoli di aver fatto questi ulteriori cinque minuti per farmi internazionale
Non ringrazio gli organizzatori per il pranzo e vi hanno offerto perché questo significa ridurre le vostre capacità di ascolto della mia relazione è stato un sabotaggio andarvi tanto da mangiare e tanto vino
Ed entro subito in argomento
Devo dire che mi ero preparato una diversa scaletta
Questa mattina sentendo parlare sia Martinazzoli sia Elia
Ho avuto questa strana sensazione che tutto il discorso fosse dentro
Il sistema politico fosse tutto dentro parte al sistema parlamentare forse in parte dentro anche al sistema partito cioè fosse tutto dentro a un soggetto politico
Nel gli agganci ho sentito che ero venuto anche per vedere se c'erano agganci con discorsi di società con presenza del partito del soggetto politico nella società
è sembrato a me di non trovarne può darsi che poi fossero così immediati e prudenti da non farli arrivare al mio orecchio non abituato
Mi è venuta in mente una citazione di per fortuna avevo fra le mie carte
Di un Libero di
Di Galimberti sul corpo
Molto divertente che indica nella macchina la macchina del corpo nell'arretramento della presenza del sud nella realtà
Più si arretra la presenza più il corpo è malato
La citazione questa nell'arretramento della presenza si nasconde il senso profondo della malattia il malato si scopre attento al proprio corpo invece che al mondo e dimora in sé incapace di sbocchi
La mia impressione lo dico subito è che il sistema politico i soggetti politici dal Partito radicale del partito democristiano non interessa e il sistema politico in qualche modo abbia arretrato la presente e che la sua malattia non derivi soltanto da fatti interni
Di di di Fisiologia o di patologia del proprio organismo ma derivi anche da questa realtà di arretramento rispetto alla realtà sociale
E che il primo punto da valutare proprio in termini etici in termini di moralità di questione morale
E proprio se non convenga riprendere questa presenza questa responsabilità della presenza a questo modo di essere al mondo riavere un mondo su cui lavorare piuttosto che lavorare soltanto sul proprio corpo tende a lavorare praticamente sul proprio corpo
La frase successiva sempre di Galimberti alla frase che vi ho citato e poi non faccio più citazioni ve lo prometto
è questa
Che coloro che sono lontani che si ha sì sì arretrano nella propria presenza al mondo giocano ad essere malati
Perché se giocassero su altri campi sarebbero percorsi dal timore che la sconfitta
Ma finiscono Iraq definitiva delle sconfitte cioè l'impotenza per malattia
La riflessione che
Vorrei
Richiamare estrema auguri è un po'legata a questo aspetto cioè la moralità oggi
La questione morale e l'etica
E quella non tanto dice riordinare deducendo da alcuni principi il sistema o i processi socioeconomici ma quello che stare
Nei processi sorgono socio economici nel modo più presente possibile e più chiaro e più forte possibile
Devo dire che è l'ultima notazione quasi polemica che mi permetto devo dire che
Il meccanismo del titolo del convegno che la mia relazione la questione Milano morale
Nel riordino di del socio economico e poi quattro temi
Mezzogiorno come questione nazionale economie miste partecipazioni statali che avete tutti nel breve mi avevano dato un po'di sbandamento perché mi sentivo un po'per chi però la cosa più importante secondo me invece era questo modo di sentire la questione morale non come altri riforme Sarmento hanno gli stessi a voi stessi se volete per ora il Nord forza metano e stessi ad essere presente a sviluppare presenza non arretrare nella presenza
Questo mi sembrava l'aspetto più importante più che i contenuti
Secondo me il discorso sulla questione morale deve essere subito chiarito che un meccanismo di etica della responsabilità
Noi usiamo la parola etica da troppo tempo come etica delle intenzioni etica delle buone intenzioni
Purtroppo credo che la cultura ideologia degli ultimi duecento anni ha ridotto la capacità dell'etica di essere etica della responsabilità e di essere il solo etica delle intenzioni
Oggi noi dobbiamo recuperare il fatto che l'etica c'è un'etica della responsabilità media della responsabilità verso me stessi ma anche un'etica di responsabilità verso gli anni il rapporto con un arretramento dalla presenza anzi addirittura con lo sviluppo dalla presenza al mondo è un problema di etica per sulle stesse verso gli anni
Se sono se non rispondo di me chi risponderà di me
Dice il Talmont masse rispondo solo di me non sono più Iddio
Dà proprio l'impressione che un soggetto ASS apartitica solo se risponde di se stesso ma anche degli altri anche dalla presenza degli altri e della sua presenza fragrante
Questo tipo di
Problema implica una intenzionalità etica
L'etica non è qualcosa di cui compiacersi purtroppo invece né un qualunquismo dall'idea che l'etica sia qualcosa di di cui compiacersi
No nell'etica c'è un elemento di dirittura di forza di durezza direi intenzionalità giudaica o medievale della coscienza che dobbiamo avere come dovere prima di tutto verso noi stessi
Nel cambiare le cose che ci impediscono di essere presenti al mondo di essere responsabili per il mondo di essere responsabile anche dell'Iraq
In questo senso devo dire non piace molto a me
L'idea del riordino socio economico
Dovrebbe di assieme perché come fu voi sapete dare ordine in latino si dice c'è Henze orche indio torna lavorando in una struttura che si chiama Censis dovrei essere il rappresentante di questa cultura Vincenzo quello
A me sembra che in questo discorso di riordino ma anche un fatto sostanziale
Il riordino è l'applicazione della razionalità a dei fatti che si vogliono rincorre Rossi vogliono prenderci farle ma non è questo a mio avviso nel mondo attuale della Società italiana non è questa la domanda che nasce dal corpo sociale
Il corpo sociale oggi chiede non tanto razionalità di ordine chiede significato e senza una domanda profonda di questa società e una domanda di di dissenso domande il significato
Non dobbiamo essere degli esegeti biblici per sapere che era che il senso per tutti i profeti dell'Antico Testamento aprire il senso aprire la novità avere costo delle cose nuove
La compiti in classe Rerum Novarum Group colpiti tasse questo è il senso non nell'organizzare in ideologia una determinata realtà sociale non fare un programma un Progetto onnicomprensivo apri il senso e aprire il senso di marcia della trasformazione
E se non siamo capaci di fare questo sforzo di aprire il senso allora non dobbiamo poi rimproverarci o lamentarci se viviamo oggi un periodo di spazi chiusi proprio perché nessuno sa aprire la prospettiva futura quando si vive nello spazio chiuso e oggi il nostro spazio sociopolitico è abbastanza chiuso allora c'è
Le uniche cose che possono avvenire in uno spazio chiuso sono o la nostalgia di qualcosa pensate
A queste cerimonie sui ventennali decennali e trentennali quarantennali o la nostra vigilia o in conflitto in frac all'interno delle categorie dei gruppi dello Stato
Eccetera Che perché stiamo tutti dentro lo spazio chiuso oppure quando si voglia uscire un po'di logica dell'andare fuori del sociale andare verso il fatale verso il gioco verso l'azzardo verso la lotteria verso la lotteria politiche al limite
Quindi il vero problema non è tanto di ordine
La cultura dell'ordine una cultura tutto sommato che non dà mai una logica di significato alla alla leadership politiche
Ma questo sarebbe nulla se non fosse il fatto che oggi la domanda che viene da questa società non è una domanda solo di ordine è una domanda di significato profondo di apertura di spazi diversi
Di di spazzino la gente non vuole timorato in se stesse
La gente vuole in qualche modo trasformate vincolanti il la realtà sa benissimo la gente che sotto il la coltre di ghiaccio occorre comunque sempre un fiume
Dei storia che molto spesso procede ignorando coloro che vogliono mettere loro
In questo senso c'è anche una mia valutazione abbastanza
Perplesse rispetto ai grandi temi che sono stati messi alla discussione anche del gruppo
Che significa oggi fare una discussione su welfare State il risanamento economico su economia mista partecipazioni statali su questione meridionale nord e sud come questione nazionale
Personalmente ritengo ma questo può essere Milo potreste passare con gentilezza come un Timmy una botta di nervosismo personam personalmente il li ritengo che i documenti dei temi vecchi
Dei temi che forse reggono ancora per molti versi ma che sono vecchi nel modo via per aprire per aprire discorsivo
Potrebbe dire che in politica serve anche la vecchiaia che non c'è una vecchiaia necessaria in una politica che è quella di riproporre i temi di restare ancorati a Leffe tentati non scordare che poi il Sud esiste davvero così come esistono davvero i poteri delle partecipazioni statali
Ma il vero dà per scontato che c'è un bisogno di vecchiaia necessaria all'interno di una società Mattia per ritengo che non è il fatto che siano vecchi quelle alla mia botta di la mia botta di di malumore che mi fa sentir vecchie avreste potuto in diverse lascia invece di mia a trattare quei quattro temi trent'anni di differenza contorno porre di fatto nella cultura di quei quattro testi
A quello che è importante è che quei quattro temi
Sono il sintomo di una più di più perfida più sottile incapacità culturale italiana di tutti noi italiani a uscire da una
Condanna che la condanna la cui azione al dualismo
I nostri tempi sono sempre dualistico
Ci sia un governo ci sia una banca d'Italia che pubblica nel la la la la le indagini sui consumi risulta che siamo divisi in due cardinali d'Italia ricca l'Italia povera se poi deferisce fa un'intervista siamo Italia fascisti ed antifascisti
E poi siamo l'Italia europee l'Italia libanese siamo l'Italia del della vitalità sommersa e siamo l'Italia della della dell'efficienza totale dell'intera pubblica impresa
Siamo vitali la piccola della grande impresa siamo l'Italia
Delle del
Della delle grandi città e siamo l'Italia dei piccoli paesi siamo l'Italia del Nord Est guidati dal sotto siamo rivali del privato e del pubblico siamo l'Italia del del Welfare State più assi delle stesse esistenzialismo e dell'efficienza tecnocratica avanza
Siamo l'Italia tutto sommato del dei partiti di lotta e di governo questo fatto di essere sempre tutto il contrario di tutto è uno degli elementi che ci dobbiamo in qualche modo non dico dimentica dico ci dobbiamo
Almeno emendato
Io capisco anche qui che come c'è una vecchiaia necessaria nel far politica c'è anche un dualismo necessario nel far cultura politica
Non si può non avvenire questo elemento però non si può non si può sono sono trentacinque anni che ragioniamo in termini turistici non si può ragionare in termini Sempre dualista esce
Perché il dualismo è bene che vada compresenze ma la compresenza di due elementi senza bene per noi singoli individui perché stiamo ieri negli anni che siamo bene male siamo notte e giorno una piena che l'una emerge e e ero di fatto nelle società la compresenza costa questo fatto che qualsiasi tematica venga a a al all'ordine del giorno diventa immediatamente dualistica il fascismo antifascismo la povertà qualsiasi cosa
Dall'idea di questa colazione al dualismo che significa in qualche modo anche ovvia la fine incapacità
Di dare senso alle cose di dare significato alle cose perché se l'unico senso è quello di essere compresenti sempre di avere in qualsiasi situazione il bene e il male che le due polarità possibili allora noi non facciamo nulla
Ci teniamo fra le mani delle palle residue
Dove dentro ci sta il tutto e il contrario di tutto senza nessuna capacità di ragione allora finiamo per recitare diceva Sartre recitare una lingua che non si parla più neppure da sola
Pensate a certi discorsi di meridionalismo è una lingua che non si parla più che la gente non capisce più però noi continuiamo a parlare
Come se fosse ancora lingua parlata
E questo alla fine finisce per dare un
Una esigenza
Di rigore anche morale né non cedere nel nel lamento
Che anche il lamento e immorale
Però quando non sappiamo più parlare quando parliamo di queste realtà sempre compresenza in cui il senso è solo la compresenza e quindi quando due cose sono dentro lo stesso contenitore alla fine
Ossia Mazzone a vicenda poco si riduce la loro potenzialità commi due scorpioni nella bottiglia dei
Di Franco Fornari alla fine che poi diventano impotenti tutte e due alla fine se questa ideologia della compresenza questa equazione autori dualismo va superata
Altrimenti succede come nel più vecchio di dualismi italiani quello fra Nord assurdo in cui l'unica cultura effettiva diventa il lamento
Per la quale se
Se immoralità oggi significa prendersi la responsabilità
Di stare al mondo
Di essere presenti non di arretrare la presenza
Se l'atteggiamento dello stare al mondo il non è solo di riordino mai di apertura del senso di questa società
Se i temi non devono essere scelti interni sempre di dualismo ridotti sempre a dualismo via compresenza degli opposti altrimenti restiamo nell'impotenza
Nell'incapacità di di uscire quali sono i i segni di movimento che possiamo cogliere
La mia la mia
Ipotesi
E che i veri problemi oggi che si pongono stanno nei grandi processi socioeconomici
E che l'unica salvezza per tutti quanti noi per ciascun soggetto sia esso un soggetto che ricerca un soggetto economico un soggetto politico un soggetto sociale un soggetto territoriale e quello di stare nei processi
Oggi sono più importanti i soggetti che i processi questo cibo dispiacere se volete
Possiamo dire che non è che non è giusto che c'è una primazia del soggetto rispetto al processo ma oggi quello che è importante fare i processi naturalmente un giorno pochi giorni fa avendo fatto questa affermazione all'interno di un'assemblea cittadina il sindaco mi ha guardato brutto pari ad una sgomitate m'ha detto guardi questi stanno quasi tutti in galera che dice di processi processi non si la parola processo non si deve dire trovi un'altra cosa ma non i processi rispetto rispetto ai soggetti nei processi non vanno assolutamente Vacca di fatto invece onestamente dovete riconoscere
Che oggi negli ultimi sette otto anni i soggetti sono diventati forti sono diventati forti solo quei soggetti che hanno saputo stare nei processi che hanno saputo controllare i processi che hanno saputo maneggiare i processi
Sono i processi penali per ripararlo ma per riconoscere
E i processi socioeconomici pensate ad esempio
Alle aziende
Ma che cosa affatto forte le aziende degli anni ottanta
La loro forza la loro dimensione soggettiva più grandi o più piccolo o la loro capacità di gestire i propri processi i processi in cui stavano dentro che cosa ha fatto forte la FIAT il fatto di avere duecento mila persone di avere Romiti imperatore Cesariano oppure il fatto di aver saputo gestire il processo di internazionalizzazione e di innovazione di processo
Di robotizzati zione di informatizzazione di internazionalizzazione di finanziarizzazione
Sono state è stata la capacità di fare
Controllo dei processi che ha fatto forte alcuni grandi soggetti chi non ha saputo gestire i gli stessi processi è stato andato fuori mercato
Pensate ad esempio
Ai grandi gruppi ma i grandi gruppi sono nati per maledizione del Maligno perché i grandi gruppi parlo dell'IMI come parlo della FIAT perché o del gruppo Ifi sono diventati forte perché son stazza hanno saputo stare nei processi di internazionalizzazione nei processi finanziarizzazione nei processi di aumento della voglia di sicurezza collettiva nel medio-lungo periodo nelle famiglie eccetera eccetera eccetera
Pensate alle città
Le città sono soggetto
Reale di se stessi oppure sono soggetti solo se hanno saputo gestire alcuni processi
Oggi Milano pur avendo subito la più grande d'industrializzazione della sua storia e ancora su oggetto ma perché perché a padroneggiare vissuto un processo di terziarizzazione
Così come Bologna che in qualche modo più soggetto di Firenze ad esempio così come il Bari così come anche i piccoli le piccole realtà locali
Mentre less le città che non hanno saputo padroneggiare i loro processi interni i loro processi sono stati devastante pensate Venezia dal dal processo di sviluppo del turismo di massa pensare la stessa Firenze dallo stesso process
Pensate in parte anche a Roma dal processo di terziarizzazione
Devastante del centro storico che non ha saputo gestire i processi non è più soggetto
Questo vale per le città vale per le aziende vale per i grandi gruppi finanziari tale al limite anche per i grandi gruppi sociali
Ancora dieci anni fa noi pensavamo che il la classe operaia fosse un soggetto oggi chi di noi dice che la classe operaia un soggetto
Non più perché la capacità di gestire i processi professionalizzazione di motorizzazione
Di arricchimento personale di di di di percorsi personali del proprio mestiere di piccola imprenditoria di lavoro indipendente di secondo lavoro ha devastato il soggetto classe operaia
Per certi versi guardando a me stesso e gli stessi istituti di ricerca
Che pure dovrebbero essere i più su oggettuali possibile alla fine campano solo quelle che senza son rimasti all'interno dei processi reali della società e non quelli che hanno fatto magari ricerca
Universitaria in senso magari più alto del del di di quanto abbia fatto il Censis ma non legati ai processi reali
Per certi versi lo stesso fenomeno Corbascio affari livello proprio di soggetto Stato è un modo di gestire dei processi dall'economia sommersa all'inizio di un piccolo consumismo che stanno avvenendo in in Unione Sovietica
Non pensiamo mai che ci siano oggi una forza dei soggetti che sia autonoma rispetto ai processi questi soggetti hanno gestiti
Capisco che da voi che che specialmente in campo politico
Si possa dire no
No noi restiamo soggetti per altre cose perché siamo dei partiti perché abbiamo una rappresentanza perché abbiamo le istituzioni fra le mani perché abbiamo tante altre cose
E che quindi c'è bisogno di un intervallo politico fra il soggetto politico il process però bisogna anche dire che se crisi politica se è stata in questi anni è stata la crisi politica di avere arretrato la presenza di fronte ai processi in atto
E quindi il soggetto politico resta solipsistica
è stato rexista perché in fondo tende ad imporre meccanismi su oggettuali nati dal di dentro ai processi in atto magari senza conoscerlo
Però diventa per esempio questa ricerca smodata che molti soggetti non solo politici ma anche per i centri religiosi hanno la ricerca smodata dell'identità o la riaffermazione smodata dell'identità è una superfetazione della cultura soggetto hanno però und una depressione della cultura dei processi
Pensate a a coloro che che pensano alla loro storia e la loro vocazione ancora ancora da da molti anni abbiamo visto che chi ha subito di più questa crisi
E la pietà e il Partito comunista che era quello più legato alla storia la vocazione soggetto vale e che era quello più sganciato ai processi in atto
Pensate allo stesso ha voglia di essere padrone del
Zero abbastanza stravagante ma sempre auto diretto come Pannella circa con il trans nazionale
Perché il soggetto elabora da se stesso mica deve controlla i processi socia
è lui che inventa che che se che si autodefinisce sì autodeterminarsi auto legittima in una determinata maniera fino in fondo
A ad alcune afferma Toni degli ultimi tempi in cui le più banali possibili naturalmente per cui a un certo punto nella crisi della politica e cosa si chiede governo più forte
Come se il Governo non fosse poi è strettamente legato alla gestione di tracciati di percorsi i processi in atto e che molto spesso conviene a quel punto star nei processi anche senza
La cintola in su del governo forte piuttosto che presupporre un governo forte che è soltanto una specie di soli Sismondi ulteriore del soggetto politico e non è relativo al meno cultura soggetto a meno cultura della auto consistenza dei soggetti è più cultura dei processi lo dico io che poi in fondo chi mi conosce sa che per per dieci anni o quindici anni ho segnato un'interpretazione dell'evoluzione dello sviluppo italiano come sviluppo molteplici soggetti quindi con uno sviluppo di soggetti qualità
Ha proprio la crisi del soggettivismo etico attuale la crisi della soggetto a vita la crisi
Della cultura fra virgolette radicale e mi spinge a dire che quel ciclo finito che c'è un ciclo non soltanto di etica della responsabilità sul piano del sud
Della della lotta al soggettivismo etico ma c'è anche un una sfida a pensare ai processi e non per serve soltanto a questa sorta di pannelli Anna tendenza a rideterminare si sempre dall'interno
Perché se ci pensate bene quel distacco fra vita sociale vita politica di cui poi tutti ci lamentiamo che riteniamo la Pira malattia mentre secondo me la malattia è l'arretramento della presenza quel distacco
è dato proprio da questo aspetto che molti soggetti stanno all'interno dei processi reali dei soggetti sociali stanno all'interno dei processi di internazionalizzazione di finanziarizzazione
Dei lo sviluppo del terziario privato eccetera eccetera chi ne rimane chiaramente fuori è un soggetto politico in nome di non si capisce almeno io personalmente non capisco quale logica dell'intervallo del soggetto rispetto al processo che secondo me per paglia
Ma quale i processi
Che finora voi potreste dire è un discorso di metodo
Tucci inviti ad avere etica dalla responsabilità ci inviti a non fare discorso di riordino ma di apertura di senso cinghie di a non stare sui quattro tre mi tradizionali ma di uscire dal turismo e dalla compresenza di entrare nella realtà centri non aprire una cultura soggetto vale che dimora in se stessa ma a stare nei processi quali sono i processi dove dobbiamo stare
La definizione di questi processi e diventa il punto più difficile della mia relazione perché sottrae elenchi di di processo
Il primo è l'elenco più normale quello che probabilmente tutti abbiamo nella testa e che credo però di capo
Il secondo è quello dei dei processi su cui io ritengo che si sta formando una realtà nuova ma che non maturerà a dimensione politica prima di quattro cinque anni e quindi potrebbe essere una mia sopra avanzata e una mia fughe in avanti rispetto ad esigenze politiche quindi sceglierò il terzo che è quello su cui personalmente possibilità vere canalizzazione di decisioni e canalizzazione di energie
La primo elenco quello che viene alla mente a tutti è quello dei processi generici
Lo sviluppo tecnologico la finanziarizzazione la frammentazione sociale la diffusione dei consumi l'invecchiamento dalla popolazione l'aumento di una domanda di nuova qualità della vita
Lo sviluppo del postindustriale sono tutte cose vere ma del tutto generica
Incapaci chiunque di noi lecita normalmente nei discorsi ma o in un coagulano sono un po'come i dualismi che non coagulo né decisionalità Nene ricicli
E quindi questi processi valutati in termini alla domanda coagulano decisionalità ed energia no perché se voi Liri percorrete tutti dallo sviluppo tecnologico al lo sviluppo del postindustriale sapete che sono frasi più o meno gentile righe di descrizione di processi
Molto più profondi e molto più articolata
Al tempo stesso hanno vi propongo processi più sofisticati che personalmente però ritengo che siano maturando
Penso ad esempio a una certa indifferenza azione fra i soggetti esistenti nella società italiana siamo sempre tutti più uguali nella politica come nella realtà aziendale c'è una certa e differenziazione uno sviluppo della società degli eguali potremmo dire che con ogni probabilità a Cortina degli effetti ma non a breve termine
Penso alla proliferazione enorme di qualsiasi cosa avvenga in questo Paese dallo spettacolo al ai consumi
Di balocchi che fa pensare a una sorta come ha detto calabrese di società neo barocca pronto continuamente proliferare
Penso
A un aumento dei dei residui di cui dovremo fare i conti non siamo una società che si che aumenta i suoi residui maniere credibilità i residui solidi urbani fino ai residui linguistici o ideologici noi dovremmo fare un giorno i conti
Con l'aumento Delanoë dei nostri residue anti-Inter
Penso all'aumento dell'inerzia sociale che in fondo vieta sia il consenso per il dissenso crea una sorta di fuga nell'inerzia un po'no Suns
Penso a una volatilità dei proprio crescente dei meccanismi decisione intervento penso a gli argomenti di questo genere che secondo me sono quelli decisivi a forse negli anni novanta ma che oggi non creerebbero quella tutti Che cosa
Canalizzazione di decisioni canalizzazioni di energie di cui questa Società bisogno
Sì ho criticato primi dualismi e perché nei duelli Mino scocca mai nella scintilla della decisionalità nella scintilla della canalizzazione delle energie
E quando un argomento quando un tema non canalizzate decisionalità Nene regia non è un processo qualcosa
Allora detto questo qual è il punto su cui quali sono i processi su cui io mi chiedo un minimo di attenzione
Dico subito che ne ho fissati dieci potevano essere dodici otto però sono i dieci che personalmente facendo la scaletta mi sono risultati più fa il primo processore la rivincita attuale dell'economia reale sulla realtà finanziarie
Qui con me ricco cominciamo a renderci conto che la nostra vocazione è una vocazione non di postindustriale Bruto generico fesso e voglio fare ma che la nostra vocazione vera essi essere gente attenta all'economia reale con ogni probabilità
Che ha riconfermato negli ultimi anni la sua opzione industriale noi inseriamo che potremmo essere con ogni probabilità saremo il vero Paese industriale dell'Occidente
Questo però comporta uno fuoco d'attenzioni immediato cosa si fa si fa una politica di su quali su dove si gioca questo futuro di in realtà economica legata all'economia reale legata all'economia industriale dove si gioca succoso sincero personalmente il fuoco reale l'innovazione di prodotto
Perché soltanto nei prossimi anni non saranno nell'innovazione di processo nelle innovazioni di rete commerciale che ci creeranno questa nuova logica di presenza nel mercato internazionale ma sarà a mio avviso soltanto la capacità di innovare il prodotto
Non sanno neppure le grandi dimensioni d'impresa alla capacità di fare innovazione introdotta e se noi oggi facessimo una politica industriale legata atto ai milioni di persone ai milioni di persone di migliaia di imprenditori che fanno ancora e vogliono continuare a farli industriali e non vogliono diventare postindustriale questa è una cultura di governo di modo di fare governo una politica industriale lega ha una cultura del prodotto a un'innovazione del prodotto che ha oggi tutto il suo sex
Secondo processo devo far presto perché dieci processi sono lunghe secondo processo Arpe il processo di internazionalizzazione dei nostri servizi
Il terziario oggi ha vinto una sua sfida più o meno con il made in Italy su un certo tipo di terziario che il terziario della della progettazione del design della pubblicità che il terziario soft oggi invece a la sua sfida nei prossimi anni nella modernizzazione del terziario più Omar
Nel terziario commerciale il terziario dei trasporti nel terziario bancario il terziario assicurati il novantadue vicino a noi non siamo assolutamente pronti a una logica di internazionalizzazione dei nostri servizi non solo il terziario burocratico indietro
Ma tutto il terziario oggi non è capace di avere una sfida industria è una sfida internazionale pari a quella che la nostra industria vinto negli ultimi anni
Se non sapremo fare un discorso di internazionalizzazione
Dei nostri servizi saremo fottuto
Voi sapete abbastanza bene ad esempio che la nostra faccio un esempio banalissimo ma che conosciamo tutti il nostro sistema postale che è uno dei servizi
Che tipici di questo Paese non soltanto in questo Paese saggia quattro poste ha posto pubblica agenzie recati dei corrieri gli spedizionieri Pony Express
E forse qualcun altro che fa il postino l'amante ma adesso sta arrivando la posta elettronica di derivazione tedesca una privatizzazione del telefax in pratica
In una forte misura e aziende americani e ed europea che comprano piccolissime aziende italiane perché si stabiliscono qua
E che cosa facciamo noi facciamo ancora l'azienda dei duecento mila postini che alle otto e venti montano le nove un quarto hanno finito il loro pacchetto di lettere se ne vanno a fa un secondo lavoro oppure diamo a questa logica del sistema d'
I servizi postali una capacità altrimenti lady H l le le American Express e stanno già aria che AN voleva far faranno voi una ricerca per il loro spero il ruolo strategie di sfondamento sul mercato Italia
L'America Express ha comprato già due aziende aderenti ai servizi alla Federazione dei servizi Confindustria il meccanismo Giardiello
Il nostro processo di internazionalizzazione nei prossimi anni sarà la capacità di internazionalizzare i servizi ma questo significa saper fare una politica da qui al novantadue capace di fare un discorso serio su questo punto
Credo che se non ricordo male o sono sento male cioè qualcosa a Palazzo Chigi di preparare un gruppo di lavoro che prepari il novantadue ma il punto cruciale l'internazionalizzazione dei servizi
Con quella struttura bancari con quella struttura assicurativa un quella struttura postale con quella struttura di dei trust timori la sfida europea molla vinceremo saremo prigionieri dei processi gestiti da altri terzo punto
Terzo processo la concentrazione dei capitalismi
Non dico la concentrazione capitalistica dico la concentrazione dei capitalismi perché oggi capitalismi sono estremamente differenziate se il capitalismo produttivo ma certo capitalismo finanziario cioè il capitalismo editoriale
Come se il capitalismo distribuiti
Quello che sta avvenendo in in in tutta l'Europa in tutto l'Occidente la concentrazione orizzontale di questi capi d'lirismo per cui uno sta e capitalista nella produzione capitalista nei meccanismi di distribuzione capitalista nei capi degli
Nei processi editoriali e capitalista nei processi finanziarie e alla fine capitalista in orizzontale fa oligarchia
Già dall'anno scorso Nocenzi stavamo segnalato questa forza di crescita di ricrescita dell'oligarchia in Italia mai un'oligarchia che viene dalla concentrazione capitalistica dalla concentrazione dalla presenza di alcuni centri capitalistici in orizzontale su tanti capitalisti
La FIAT non è forte solo scusate il riferimento sempre alla fine non è forte solo perché è un grande capitalista della produzione
Ah perché fa bene anche la finanza perché fa bene anche tempo a assicurazioni perché fa bene anche editoria perché fa bene anche rete distributiva o assicurativa eccetera eccetera
Questi meccanismi sono meccanismi che alla fine rompono come potete immaginare i discorsi dei settori
La stessa legislazione di settore perché la legge antitrust che sarà una dei trust editoriali dei trustee tutto uno dei trust industriali o quello che essi a quali sapete benissimo che il meccanismo europeo farà sì che il discorso sulla concentrazione capitalistiche avrà anche questa dimensione
Transnazionale che in qualche modo ci toccherà ad amici faccio un esempio banale che del resto è è già stato fatto da un giornalista molto intelligente
Ma il giorno che gli Agnelli prendessero la loro quota Gemina o Corriere della Sera o o Rizzoli editore nella trasferissero no no quota Gemina o la quota Gardini che sembrerebbe a loro disposizione della trasferissero alla scelte
E con in cambio prendesse una quotazione una quota non secondaria diciassette e che cosa succede delle nostre legislazioni antitrust editoriale del nostro garante dell'economia eccetera eccetera e il problema della concentrazione è proprio non tanto il problema del livello del concentratore o del concentrato di queste sempre più forte per essere concentrato
è il proclama dei giochi dei meccanismi delle sponde su cui questi pro processi vengono a farsi
Noi sappiamo che ci sono imprenditori italiani che comprano quote di mercato
Del cinque per cento dei de de de dell'editoria del due per cento del la componentistica elettronica chiaramente che chi li compra un sicuramente non li gestiranno ma
Ma sanno che faccio nei prossimi cinque anni ci sarà un processo di concentrazione sono propensi poi rivendere al miglior offerente con la loro quota di mercato
Mentre noi invece pensiamo che sia una partecipazione finanziaria quando siamo molto intelligente o che sia un intervento in un settore nuovo da Corporation tarda
Da da da
Da da da integranda gruppo Poli settoriale quando invece so sostanzialmente soltanto un modo di fare i mercanti di quote di mercato che verranno date voi al migliore offerente successivamente
Quarto processo quindi terzo processo stare attenti a questa concentrazione del capitalismo terzo e quarto processo c'è un problema di
Terziarizzazione di crescita della dimensione privata della terziarizzazione questo dobbiamo riconoscerci non è un nelle o liberi Monnet privatissimo questo
Nelle poste come nei trasporti e nelle nella sanità come nelle assicurazioni la dimensione privata sta aumentando
Ed è normale perché la competizione chiama chiaramente i un gioco dei criteri di organizzazione
Del strutture di intervento che sono sostanzialmente diversi da quelli su quelle strutture intervento sono nate
Le poste e le ferrovie italiane erano nate per accorciare d'Italia quando fu fatta l'unità oggi le Poste Ferrovie italiane devono regge
Una competizione prevedibile al novantadue della DHL come delle delle delle delle ferrovie delle dei degli dei TIR tedeschi quando non ci sarà più il contingente comunitario scene allora
Se questo è vero è evidente che il problema è che ciascuno spazio crescente per il discorso di un terziario prima
Si potrebbe dire alcuni Lanz l'hanno già detto l'ha già detto per esempio Prodi che si potrebbe pensare anche un passaggio intermedio il
Passare i i grandi interventi pubblici di terziario passarne ai partecipazioni statali e in prospettiva poi privatizzati successivamente
Personalmente non non entro nella polemica io farei onestamente il salto immediato perché il meccanismo di privatizzazione con ogni probabilità sarà troppo fu porte in termini si sarà imposto dai livelli ed è ed ai tempi della competizione internazionale però quello che sia almeno un passo avanti in questo processo
La dimensione privatistica dei servizi collettivi dei servizi terziari andrà fatto
Quinto Conto
Quinto processo
Se è vero che dobbiamo far guidare sostenere la rinascita di economia dei reale che la vocazione industriale dobbiamo rifare un'internazionalizzazione dei servizi dobbiamo fare una concentrazione capitalistica dobbiamo fare
Una terziarizzazione privata il più brillante possibili un elemento fondamentale di massa è necessario che sta già avvenendo état dei la crescita della professionalità
La professionalità non è soltanto lo yuppie terziario laureato in Bocconi per carità
A professionalità che ormai la professionalità del piccolo artigiano della professionalità del menti con la professionalità al limite se non vi io non vidi
Scandalizzate del pilota o del macchinista delle ferrovie
Le tensioni le sacche di rancore che noi abbiamo in Italia sono tutte segnate da questo inizio di polemica che è di tipo professione ma dico sono nati nella Pubblica istruzione nella scuola se andate a vedere se fosse andato a vedere i primi Cobas poi sono diventati cialtrona argini equazioni autonomi Autobot Autonomia operaia ma sono sono nati su una vocazione di tipo professionale su una frustrazione di tipo professionale
Le sacche di rancore che ci sono oggi in questa società non sono le sacche della povertà tradizionale sono le sacche degli esclusi da processi di professionalità medio-alte
La gente che non si sente riconosciuta professionalmente o che sa che non potrà crescere professionalmente finisce per essere in qualche modo rancorosa inutile rancorosa
Se li facessi vedere le cluster cioè le rielaborazioni delle ultime dieci quindici ricerche scienze sindrome in Italia da Ravenna
A a a Siracusa Torino troverete sempre che c'è sempre un nove per cento dei della una tipologia dell'otto nove dieci per cento che esso inutili rancoroso
Quelli che Sensi sentono frustrati dalla nella loro professionalità c'hanno il rancore e ci hanno poi dei comportamenti sindacali
E conseguenti
Abitualmente chiaramente nel pubblico impiego perché è lì che c'era maggiore depressione dalla professionalità e lì che c'è la minore inutili la maggiore inutilità e quindi l'inutilità e il rancore aumentano in senso globale
Terzo sesto punto
C'è un problema di quindi di crescita non soltanto dalla professionalità ma anche di una cultura generale di tipo collettivo nuove
Noi in questo momento stiamo assistendo all'uscita da una cultura l'ho detto ma della soggettività a tutti i livelli del soggettivismo descritti elevato a sistema
Cominciamo a ragionare in termini di chiarezza
La cultura che doveva rispettare la soggettività non poteva altro che fare dei banconi di supermercato dove il soggetto si andava a prendere quello che volete
Perché la cultura italiana degli ultimi vent'anni è stata una cultura di messaggeri via senza nessun messaggio pensateci bene tutto e Messaggerie in questo Paese
Il più grande giornale di questa Repubblica un giornale di Messaggerie dove il messaggio non si capisce più bene quasi tuttora sta tutta la struttura televisiva italiana programmazione televisiva una struttura di programmazione di di intrattenimento ammessa geriatrico a contenitori di Messaggerie dove ci può essere di tutto la presentazione del libro a al balletto seminudo
Tutti i giornali settimanali femminili o no sono delle supermercati di Messaggerie messaggio ce n'è poco poi arriva un qualsiasi Celentano che metti avanti un messaggio letto demenziale diciamo
Che è successo è arrivato Celentano trasforma il mondo Umberto Eco che di è tutto diverso dopo trent'anni no né niente diverso
è soltanto che è uno che ha detto un messaggio in una coltura delle Messaggerie
Però è il sintomo comunque
Che questa società di Messaggerie comincia a essere stanco
Comincia a richiedere un discorso di implicito messaggio perciò dicevo prima attenzione c'è bisogno di significato di senso
Di apertura di spazi proprio perché altrimenti staremo sempre ogni contenitore dei dualismi e delle Messaggerie
E credo che un po'tutti siamo stufi di vivere in un mondo fatto di contenitori di dualismi e di contenitori di messaggeri un minimo di di foglie riavere messaggio di uscire in avanti dice
Settimo punto
Settimo processo il processo della
Forte differenziazione dei sottosistemi territoriali di questo Paese
Oggi noi possiamo parlare con molta tranquillità di sistema veneto possiamo parlare con molta tranquillità di sistema la valle dell'Arno possiamo parlate in comodato tranquillità di sistema padano
Ho marchigiana non o Adriatico perché in fondo questi sistemi che sembrano legati soltanto a dei localismi quasi forse coloristici Prato Biella Casarano o fermo alla fine stanno invece consolidandosi
Allora questo forma di fa e ad esempio lo stesso discorso
Citato dal presidente La Repubblica nella suo ma nel suo messaggio di un sunto del Sud significa che anche all'interno del Mezzogiorno ci sono realtà differenziate non più e il Mezzogiorno questione nazionale c'è un sunto del sud
C'è un Sud del sud il vero problema dei prossimi anni piuttosto che il vecchio discorso che la questione meridionale c'è un problema di quindi di il processo vero è quello della crescita di sottosistemi territoriali relativamente greca
Ottavo processo
C'è una forte forte crescita del peso della famiglia nei processi di
Di protezione sociale
Oggi se andate a vedere cosa succede nelle assicurazioni nelle polizze integrative di pensione troverete che una famiglia visitata
Solo dicevamo addirittura colazione oggi avvicinata
Personaggi addirittura di aziende pubblico-private non interesse proprio di assicurazioni che arrivano come il calcolatore il dischetto mi fanno dire tutti gli elementi la data dalla rinascita data di morte del padre e figlia c'è c'è dalla ai componenti Daf negli annettono lì dentro con la stampante ti lasciano dieci moduli con dieci ipotesi di pensione integrativa di pensione
Nel processo politico alcune volte sta ancora discutere se l'INPS deve fare solo previdenza o previdenza e assistenza perché c'è una distinzione profonda fra previdenza assistenza di fatto la famiglia si rivolge al mercato privato in maniera molto pesante non dico come la famiglia si rivolga al mercato Pers privato nella sanità nella stessa scuola che pure vede un novanta per novantadue per cento di iscritti i precari a scuola pubblica e quindi la scuola privata e la finalmente poca però poi tutto quello che va oltre la scuola dall'inglese all'informatica lo sport soprattutto sul mercato privato e questo naturalmente pone un problema politico attuale etica Rizzo azioni decisionalità d'energia a dire questi sono le energie da canalizzare in una logica di riorganizzazione non del welfare come qualcosa che non si tocca perché la società è ancora povera bisogno ancora del welfare
Ma in qualcosa di più precisamente preferito alla la divisione di compiti fra famiglie è stato si va configurando nono il penultimo può process
Aumentano le aree di mix fra pubblico e privato
Commento non è aria di mix fra pubblico e privato significa che ci sono problemi dal risanamento di alcune grandi città all'io allo sviluppo della telecomunicazione che richiedono interventi con i pubblici e privati non c'è più lo spazio per dire io faccio il piano regolatore poi la il privato mi viene a chiedere la concessione edilizia
Certo c'è ancora il Coreco che ha bocciato la società mista FIAT Comune di Milano e di Torino per la gestione del Lingotto tempo c'era forse una seconda volta però le aree di quel genere quelle aree di commistione fra intervento pubblico intervento privato ci saranno sempre di più certo che la Telit è andata a pallino ed era un meccanismo di mix però
Probabilmente a Napoli probabilmente ai Campi Flegrei Dio
Con nella zona portuale probabilmente a Firenze su sul Novoli o su Castello scova il mente infanzia attori a Milano sulla Bicocca il rapporto pubblico privato sta andando avanti
Ed è difficile fermarlo non sarà più la Telettra essa non sarà più la Franco Tosi con con la Finmeccanica sarà qualsiasi altra cosa ma quello è un processo perché perché tutti i grandi problemi le reti infrastrutturali dalle telecomunicazioni ai trasporti il risanamento delle grandi città da Mila no a a Palermo
Il il problema del delle delle grandi realtà di questo Paese richiede in fondo una dimensione di intervento misto una dimensione di presenza mista all'interno verrà
Ultimo punto il più banale se volete ma l'ho lasciato per ultimo perché quello in cui che si riassume un po'cresce anche qui cito Cossiga cresce il bisogno vista
E cresce sia nel Sud del sud dove effettivamente c'è una connessione fra sotto sviluppo est economico e sottosviluppo civili o
Peso forte della criminalità organizzata
Ma cresce anche all'interno di una realtà quotidiana di una voglia di fare
In fondo sicurezza quotidiana che è stata tipica di questi ultimi anni questi ultimi anni devo dire nere
Il la società italiana dopo il terrorismo si è abituata ASS a capire che la vita quotidiana ordinata e la base della dello sviluppo proprio lo sviluppo economico di reddito di consumo pro e credo che in fondo se molto dobbiamo ai ministri degli Interni degli ultimi otto anni lo dobbiamo anche in questo passaggio da una lotta fronte a fronte quasi dualistica fra Stato e terrorismo ha invece a un riconoscimento del cittadino che lo Stato garantisce allo Stato appartiene il diritto il senso Della vita appartiene a me ma allo Stato appartiene diretto appartiene cioè la possibilità di fare esprimere a me come individuo il senso della vita
Questi sono i dieci i processi che io vedo
Naturalmente in in essi si sta sempre un po'di partecipazioni statali un podi su tutto il un po'di economia mista un po'di di
Di welfare State di risanamento economico ma quello che è importante è quello di in fondo capire che su questi processi si va costruendo il nuovo e che un soggetto politico in pratica deriva stare all'interno di questi processi
Se non ci sta lascia la possibilità e agli altri soggetti sociali di avere più potere del soggetto politico o perché il singolo soggetto sta in un solo processo il piccolo artigiano sta solo nel primo processo il processo di di rivincita dell'economia reale industriale so perché sta su più processi che so io un grande gruppo industriale sta almeno su tre o quattro dei processi più indicato
E fa oligarchica ulteriori oligarchico all'intervallo che la politica questo distacco dalla politica rispetto a questi processi perché
Io capisco la resistenza a stare in questi processi a prenderli come propria a al a qualificarsi nella gestione di questi processi lo capisco
Lo capisco perché c'è un po'vive di vecchiaia necessaria come ho detto prima e non infatti con tono ironico ci credo che un po'invecchiati sia necessario non peraltro che sto diventando vecchio anch'io
C'è un po'di paura di perdersi nei processi sono troppi quali sono quelli lui dice dieci ma ce ne possono essere altri venti perché poi ci perdiamo tutto ciò la voglia di di di avere un po'di etichetta ma questo allora che significa significa una società mio borghese una società in primis
Di tipo europeo una società neo capitalistica si vuole prima sapere qual è l'ideologia di questi dieci processi invece dieci processi non hanno un'ideologia di filo rosso che li unisca l'unico finora filo rosso e in fondo e questo che vanno tutti
Al di là di una tradizione di discorso socio economico che ormai svuotata di senso e di potere
Ripeto a tradizione il discorso socio economico degli ultimi vent'anni ormai svuotata di senso e di poteri non ci si può proibire ma siamo impotenti o il governo impotente Omo le decisioni non si prendono se ragioniamo su canoni che non essendo svuotati il senso di potere non possono concedere poteri
Questo è il primo figlio sul secondo filo rosso è che in fondo
è un modo tra reggere questi processi e un modo di ristabilite
Di ristabilire una
Fase adulta del nostro processo di sviluppo
Nostro processo di sviluppo è in questo momento in una fase adulta
I dieci processi che ho indicato sono tutti da società avanzata io adulta capace di combattere con le altre società danzante a dire al limite di sopravanzare
E di cogliere posizioni di rendita opposizione di spazi nuovi certamente diversi da quelli del passato
So bene che il proprio il punto cruciale di questo mio discorso mi avvio proprio finire è quello di ricontrattazione a questa logica che ho detto una logica di
Di guardare indietro
Di solidarietà ci sono sempre i poveri sessanta al Mezzogiorno c'è sempre il welfare necessaria
Tu ci spinge troppo in avanti noi dobbiamo avere gli occhi davanti gli occhi dietro non possiamo lasciare il nostro modo di ragionare non possiamo lasciare il nostro popolo
Che anche povero
Però io vorrei richiamarmi
Anche se non credo agli
Agli slogan io vorrei richiamarvi sostanzialmente due cose
La prima che colui che più di tutti oggi ha parlato di solidarietà di cultura solidarietà cioè il cardinale Martini ha espressamente detto nel in uno dei suoi ultimi discorsi che la solidarietà non è il nuovo modo per gli nuovo nome del riequilibrio
La solidarietà dice Martini è averi obiettivi comuni
Se questo se accettiamo questo termine di nuovo solitari di nuova solidarismo di nuova solidarietà in questo senso non di riequilibrare il Nord tutti poveri vecchi eccetera i poveri ai ai ricchi vecchie giova e via di questo passo ma se lo prendiamo in questi termini forse riusciamo anche a non tradire a non sentire noi come traditori della causa dei poveri dei dei degli marginali e dei fuori di questi giochi da Società autori quello che però a me interessava di più e che interessa
Di più è quello di dare l'ho detto inizialmente il senso di marcia
Il senso di Marcella rom innovare un colpiti tasse
La la la voglia di cose nuove
Rerum Novarum colpiti tasche non è un testo di Leone tredicesimo e Medio Oriente Rolling quindi è un po'diverso però può essere può essere utilizzato visto che l'aveva già utilizzato
Leone tredicesimo può essere utilizzato per il futuro
Un partito come navi come la democrazia cristiana deve avere il senso
Che vale la frase sempre di Jörg Pervinche dice finché avrò vita e partito e anche un partito vecchio di quarantacinque anni finché avrò vita
Il senso della mia vita sarà data dal futuro che avrò e non dal mio passato
Quindi questa spinta al futuro questa spinta ripensare in termini di cupi dita delle cose nuove
è un elemento su cui mi spendere in quel po'di di prestigio che ho con voi perché è importante del secondo punto e che se quelle lungo senso di marcia io ritengo che su tutti e dieci i processi però indicato ci siano ci siano degli elementi di capacità di fare decisionalità immediata e di mobilitare il massimo delle merci
Governare significa canalizzare decisione canalizzare energico su ognuno dei ponti qui risulterebbe troppo lungo oggi parlarne rischia possiamo fare un discorso di questo genere
Io ho cercato ed è l'ultima frase di questa relazione anche troppo lunga io ho cercato di fare una riflessione che sfuggisse al grande pericolo che tutti coloro che parlano di moralità e di moralità economica no
Che i fari il pericolo della schizofrenia
E fare discorsi altissimi o di fare discorsi terrazze
Discorsi terra terra perché bisogna badare ai poveri agli affamati e nei letti agli ultimi discorsi altissimi perché bisogna fare un discorso di rilancio di una cultura alta perché altrimenti la moralità non si esprime
Per certi versi venendo mi chi ha in mente una frase di Croce che noi abbiamo studiato scienze sociali abbiamo sempre sentito come una mazzata è una staffilata sul nostro corpo che diceva
Si sono messi a studiare
I primitivi
I poveri e cretini
I primitivi sarebbero gli antropologi più son i poveri sono gli economisti sociologi cretini sono gli psicanalisti psichiatri eccetera si sono messi a studiare
I poveri i cretini e i primitivi e non si sono mai accorti e che non hanno letto Kant
Ecco la schizofrenia di chi vuole ragionare in termini di cultura morale nuova è quella lì oggi andare a fare discorsi di Cantet
Molto ampio di andare a fare discorsi molto di solidarietà minuta di società
Attenta agli ultimi personalmente se un'ambizione arrivo parlando con voi è proprio quella invece di aver detto no si può fare un discorso alto pur parlando di poveri di cretini
E di primitivi
Si può fare un discorso socio economico che abbia anche una rilevanza morale di di di traiettorie unica
E la traiettoria e questa
Che un soggetto sia esso una persona sia esso un gruppo sociale cioè su un partito sia esso un sistema politico deve ricordare sempre che non non basta essere un mondo abbisogna a venire un mondo arretrare dal mondo in cui sia presente significa cadere malati
Essere un mondo basta ma non basta in una società come la nostra
Dobbiamo avere il gusto di avere un mo'
Purtroppo siamo tutti malati noi i nostri figli
Del fatto che essere più importante che aveva e quindi facciamo devi abbiamo tutti detto from i nostri figli hanno letter regalato from a tutti e qui ma qui invece bisogna dire che aprire un mondo è più importante che essere un modo per la politica estera un mondo significa incancrenirsi dentro significa sviluppare l'indifferenziato dei partiti quasi tutti uguali significa sviluppare la cattiva reciprocità fra gli
E guarì significa ricercare il capro espiatorio che può esser la DC o o Craxi o il Partito Comunista che l'ha fatto per tanti anni capro
Il fatto
Ma significa in fondo restare in una cultura povera la cultura dell'indistinto dell'indifferenziato della della cattiva reciprocità nella realtà
Tutto sommato da Caprotti espulsione di qualcuno perché se no non si può governare se non si espelle qualcuno leggete l'ultimo libro il capro espiatorio di girare e vi ritroverete molto della situazione politica attuale
Ma quello che è importante è che essere un mondo non solo può creare questi processi di decomposizione ma non da assenso
Quello che è importante quello che rende eretto il corpo umano e la presenza verso l'esterno e la presenza al mondo è il gusto di avere un mo'se la DC avrà questo gusto di avere un mondo non di restare solo di convinta di essere un grande mondo se darà al sistema politico imposto di avere un mondo e non di essere soltanto teso a guardarsi dei Trova dimorare in se stesso forse in la linea d'uscita dagli anni Ottanta verso gli anni Novanta non sarà così bassa come è stata purtroppo la il rapporto fra politica e società negli anni in questi ultimi sette anni che è stato un sono stati anni a mio avviso di arretramenti
E se qualcuno arretra dal suo mondo la colpa è soltanto sua grazie
Ringraziamo ridotto verità e ora passiamo ai gruppi di lavoro
E vorrei ricordare ai colleghi deputati che hanno avuto prima di Natale in casella un questionario sulle forme istituzione fare coprono esso ha consegnato lo dovrebbero fare durante questo convegno perché voi dovremmo anche farne lo spoglio
Grazie con loro dei nuovi precedente ha qualcosa da aggiungere m'è andata bene rosso
Ci ha scritto un lettore
Allora
Sezione economica e sociale secondo la terminologia vecchia è qua a riordino istituzionale invece là in fondo