Il disegno di legge delega in materia di Federalismo Fiscale e le Regioni del Mezzogiorno

Perché credo che un quarto d'ora
Sia
Classico e quindi possiamo
A partire per questo ritardo di cui ci scusiamo
Vorrei introdurre soltanto questo il contro il dibattito che inseguire
Con poche parole di introduzione
La Svimez già a
Avvertito l'esigenza e l'urgenza che organizzare questo confronto di opinioni riferito ai temi dell'attuazione all'articolo centodiciannove dalla Costituzione
Per le implicazioni che le ipotesi che si avanzano nel Paese in ordine al cosiddetto federalismo fiscale potrebbero avvenire
Ci sono chiare infatti due questioni che pensiamo doveroso a valle dell'impegno del gruppo di studio che ha predisposto il quaderno al ribasso il numero dodici
Che che è stato dappertutto che tutti potete ovviamente a venire proporre alle forze politiche nell'attuale contesto economico politico di fatto
Di fatto diverso da quello durante il quale Pierre riflettuto sui temi del quale
La prima questione concerne non il Mezzogiorno ma l'Italia nel suo complesso
Si sono precostituite condizioni che vieterà hanno alla parte debole dell'Italia una qualsivoglia seria poli prospettiva di sviluppo
La situazione che è già in atto
Di crescente indebolimento del sistema istituzionale nel Mezzogiorno si aggraverà ulteriormente
Fino ad una situazione in cui il distacco saranno infatti prima che nei provvedimenti o nelle volontà
Siamo assai preoccupati della circostanza
Che la prospettiva della secessione delle parti forti dell'Italia e da taluni deliberatamente perseguita
E da realizzarsi con il mezzo più efficace che ad essi appare essere quello finanziario e fiscale
Assieme a quello più politico dei poteri e delle competenze da attribuire ad alcune Regioni avanzata del Paese
Consigliere in ogni caso assai grave che agli italiani tocchi leggere che
Vi è il rischio che le zone più forti del paese alla fine attiene vadano per i fatti loro annotando che ce ne sono già le avvisaglie
A parte quello politico gli strumenti evocati sono al riguardo dunque
Il primo è una scelta tributaria legata all'IRPEF
Tale da differenziare fortemente il potere tributario degli enti territoriali
Al nord che al sud Italia
Nelle proposte avanzate nella scorsa legislatura da tutte le forze politiche difformi rispetto alle conclusioni dall'Alta Commissione presieduta dal professor Vitaletti
Questa circostanza viene avvertita come un obiettivo e non come un problema
Lo strumento che era stato proposto e cioè quello di un trasferimento agli enti a minore capacità fiscali enti e non necessariamente al solo meridionali
I contributi parametrati allo sforzo fiscale non è stato in alcun modo preso in considerazione
Vi è in secondo luogo la questione dei fondi comunitari e più in generale degli strumenti attuativi del comma cinque l'articolo cento dicendo centodiciannove della Costituzione
Cioè gli interventi speciali volti a promuovere Eurogruppo economico la coalizione e la solidarietà nazionale
Nella discussione corrente allora come ancora oggi il tema non è in alcun modo oggetto di serio approfondimento
Non sono valutate al riguardo nell'esigenza della del adeguatezza territoriale e cioè dalla selettività degli interventi né quella della sussidiarietà
E cioè del primato dello Stato che imposto dall'esigenza di coordinamento finanziario
Che pure richiesto dalle regole comunitarie e dallo stesso corretto adempimento dei principi che vanno desunti dal citato comma cinque
La seconda questione che è posta nel quaderno vi Mezzetti e che ci ha indotto a organizzare ora questo confronto concerne l'eguaglianza tra i cittadini
Di cui rischia di non tenersi conto nelle proposte che a quanto pare
Prevalgono oggi nel dibattito
In Italia tutti i cittadini pagano imposte erariali più o meno commisurate al loro reddito
Tali che alla pressione fiscale operata dallo Stato su soggetti che fruiscono di una medesima ricchezza sia la stessa
Si vuole oggi il ridistribuire le imposte prelevata da uno Stato in modo tale
Che ciascuno paghi con bis tributi commisurati al proprio reddito e fruiscano i servizi parametrati alla ricchezza o alla povertà tese vicini di casa
Questo punto è in particolare sottolineato dal professor Pica
Che è giunto a sostenere la tesi che nelle zone deboli dell'Italia già oggi si paga di più per avere di meno
In un tale contesto in cui evidentemente i rischi per il nostro Sud sono assai gravi
E in cui talvolta noi dall'altrimenti ci sentiamo soli
E vicini e solo alle preoccupazioni del Presidente della Repubblica
Ci è sembrato doveroso rendere chiaro che sono in gioco non questioni che potrebbero sembrare astratte come lo sviluppo o l'equità
Ma le ragioni medesime dalla nostra convivenza come è stato che come società
La Svimez ritiene che questa con vivente sa dovrebbe essere preoccupazione di tutti a prescindere dal partito o dalla coalizione in cui ciascuno è schierato
Ed è per ciò che ci siamo rivolti alle persone che stimiamo che vedo qui numerose
Per rendere evidenti le nostre preoccupate riflessioni e per sollecitare in proposito la vostra maggiore e migliore attenzione
Grazie
Credo che
Al di là di queste
Preoccupate parole pre possiamo avviarci a un dibattito su cui dato dal intorno a una al lavoro
Su cui vorrei invitare due
Quelli che hanno maggiormente concorso assieme ad altri esperti assieme rappresentanti i quattro delle regioni meridionali a definire
In tema consistenza del lavoro a dare le linee
Presenti nel quaderno del vi metto il numero dodici
Invito perciò il professor Adriano Giannola a voler consigliere dallo Svimez ma
Economista anch'
A voler essere lui ad aprire in questo senso all'esposizione con la
Sua con le esponendo le sue Teti due linee presente nel quartiere dirò poi rosso
Grazie Presidente
Io vorrei anzitutto
Ricordare
Che questo
Quaderno appunto è frutto di un lavoro collettivo che si è svolto presso la Svimez a quale hanno partecipato colleghi e rappresentanti di alcune regioni meridionali ricordo
Punto i colleghi domenica Antonio Fausto professor Pica del Federico secondo ovviamente
Direttore della Svimez crea è curato in qualche misura il Gruppo stesso la dottoressa Franca Moro sempre della Svimez e per le Regioni
Adesso lo storno il ruolo
Seconda Università di Napoli per la Regione Calabria
Il professor Busetta per la Regione Sicilia
Dottor Angelo Pietro Paolo Nardozza per la Basilicata
E professor Gennaro Terracciano secondo sia di Napoli sempre per
La Campania quindi diciamo il gruppo
Composito e
Che si è avvalso anche di giovani collaboratori che ha lavorato anche
Continuando diciamo una linea
Di riflessione partita a ridosso della riforma del Titolo quinto nel due mila e uno con una costituzione a cui ha partecipato appunto da Svimez sempre i lavori
Della Commissione per il federalismo fiscale il Mezzogiorno promossa in quel tempo dalla Regione Campania
Prima vorrei esporre molto rapidamente mi auguro
Alcune linee portanti del quaderno
E per spiegare un po'le motivazioni e anche le ovviamente quello che forse
Più interessa le conclusioni al quale
Il gruppo di lavoro arrivato
E il quaderno ha un intento di analisi ovviamente al sottoposta ad analisi critica il disegno di legge delega
Atti della Camera trend mila e cento come burocraticamente viene definito
E a nostro parere questo questa legge delega che tale rimasta poi per le note vicende successive e non costituisce un'equilibrata traduzione dell'articolo centodiciannove della Costituzione che
Diciamo
Il punto problematico più rilevante
Che oggi riguarda il tema del cosiddetto federalismo fiscale
Tema del federalismo fiscale che detto tra parentesi non compare mai nel dettato costituzionale chiamato come tale quindi nel nostro gruppo ci sono anche
Componenti che ritengono che differenza ISMU
Non sia neanche il caso di parlare
Ora l'articolo cento
Diciannove della Costituzione eh in qualche modo riflesso in questo disegno
Legge-delega
E soprattutto il disegno di legge e compatibile con i principi costituzionali ecco diciamo che dovendo dare una valutazione sintetica a nostro parere questo disegno di legge non è compatibile con il i principi
Costituzionali molto sinteticamente né con l'articolo due né con l'articolo tre e praticamente è una disapplicazione dell'articolo cinquantatré come poi sia
Presidente Novacco e poi come avrà modo anche di
Argomentare meglio di me il professor Pica come io avrò modo anche di
Argomentare molto rapidamente e in qualche misura è direi abbastanza clamorosamente smentito dalla applicazione di questo disegno di legge
Nel merito
Ci sono alcuni elementi
Che hanno che riteniamo per certi versi sconcertanti oltre che inaccettabile del disegno di legge stesso al sicuro anzitutto una strampalata interpretazione secondo la quale occorre assicurare
Il finanziamento
Che sia pari ai trasferimenti soppressi con riferimento al complesso delle Regioni e non alle singole Regioni questa era già una tesi avanzata anni fa
Che ricompare addirittura come articolo di legge
Ancora più sconcertante inaccettabile poiché è l'articolo nove comma sei punto b
Secondo la quale le regioni con minore capacità fiscali partecipano alla ripartizione del fondo perequativo in relazione all'obiettivo di ridurre le differenze interregionali di gettito per abitante
Rispetto al gettito medio nazionale per abitante quindi già a priori ex ante sì sancisce che non ci può essere parità ma che c'è solo un euro eventuale obiettivo di riduzione addirittura si dice anche
Rispettando l'ordine se non sbaglio nel disegno di legge stesso con cui le Regioni si presentano al nastro di partenza il che sinceramente
Alquanto curioso ne consegue anche che da questo punto di vista
Il grado poi di copertura
Assicurato attraverso dello che vedremo essere il fondo di perequazione risulta del tutto indeterminato almeno il disegno di legge della Regione Lombardia è molto più chiaro e onesto dice semplicemente il cinquanta per cento
Da un numero qua non si è dato questo numero ma il principio mi sembra esattamente omogeneo a quello della
Disegno di legge della Regione Lombardia che tra l'altro è presentato nel quaderno
E indirettamente si può fare un parallelo con questo
Quindi la primo sintetico valutazione che questa normativa è palesemente asimmetrica
E sicuramente a danno delle collettività indipendentemente dal livello dei redditi dei singoli cittadini di quelle collettività nel quale
Ricche risiedono nelle aree più deboli del Paese
Ora
Volendo diciamo soddisfare la curiosità intellettuale di quali siano le motivazioni ed in qualche modo chiusa presupposto logico di queste qui e per noi sono inaccettabili
E anche per certi versi sconcertanti principi sanciti nel
Disegno di legge
E
Abbiamo
Ritenuto rinvenire diciamo questa questo filo conduttore che da logica in qualche modo e coerenza queste posizioni in due
Concetti il primo concetto è quello della restituzione secondo concetto implicato dal primo è quello della teoria del trasferimento implicito
La tesi ispiratrice appunto di questo disegno di legge che
Poiché le somme pagate dei cittadini per le imposte erariali appartengono alle collettività territoriali queste hanno diritto in qualche modo a vedersele restituite
E in questo senso c'è quindi la pretesa di
Anche per le imposte erariali e di radicare le territorialmente di restituirle diciamo alla al mittente
Questo sulla base di cosa sulla base della appunto quella che noi definiamo la teoria da trasferimento implicito secondo la quale se si pagano le imposte a seconda della ricchezza e anche misura progressivamente collegata alla ricchezza come nell'articolo cinquantatré della Costituzione
Il gettito raccolto nei diversi contesti territoriale che dipende dal reddito medio degli abitanti
Poiché è diverso il reddito medio i servizi
Sono fruiti
Nella misura in cui sono fruiti in condizione di uguaglianza
Fanno sì che vi è un guadagno evidentemente da questo punto di vista ritenuto illecito delle comunità meno ricche e quindi come tale
L'esigenza o il diritto alla restituzione di parte di questo
Indebito guadagno ora questa tesi a nostro parere e
Errata e gravemente errata
Specie se viene applicata al tema del finanziamento dei diritti di cittadinanza
Ai livelli definiti essenziali nella misura in cui il vivendo definito essenziale è definito in misura esclusiva dallo Stato e questo a
Come dire a salvaguardia dei diritti
Economici e sociali
Dici Tadina Anza e quindi entrare nel merito di una restituzione sulla base del di quello che viene definito un diritto essenziale ci sembra completamente errato e anche molto pericoloso
Quindi
Questa tesi della restituzione e contemporaneamente del trasferimento implicito tra l'altro anche a livello macro economico
Occorrerebbe fare come dire chiarezza sulla natura dei cosiddetti trasferimenti dal nord al sud
Basta fare il residuo fiscale per capire che i trasferimenti sono molto meno di quella che dovrebbero essere nel
In una ipotesi di finanza neutrale quindi
Già a livello macro proietterà negare fino alla cittadinanza dovremmo aprire un ragionamento serio su questo tema ma su questo tema pochi ragionamenti si fanno in modo particolarmente serio
Vogliamo anche rispondere alla obiezione secondo la quale
Giustamente
La riforma del Titolo quinto è stata fatta in risposta a un'esigenza di valorizzare le autonomie territoriali le diversità
Ma la nostra argomentazione che questa valorizzazione ci deve essere ci può essere e va
In qualche misura sviluppata senza con questo ledere l'equità nel trattamento del di diritti delle persone
Ora una sana competizione tra territori siamo tutti d'accordo che favorisce il massimo benessere sviluppo però non si può dimenticare
L'abbiccì dell'economia là dove ci insegna che la competizione benefica solo se e sostanzialmente garantito il principio di uguaglianza dei punti di partenza cioè le pari opportunità dei partecipanti al gioco
Diversamente invece di favorire le diversità si favoriscono si sviluppano le disparità cosa che totalmente contrario allo sviluppo del benessere collettivo
Quindi da questo punto di vista agli altamente la nostra posizione per un federalismo un'applicazione del centodiciannove cose che abbiamo proposto già nel due mila e due
Sulla quale tornerò molto rapidamente in seguito
è quella di un modello diciamo di federalismo rigidamente verticale
Nel quale neppure fittiziamente è possibile far riferimento da un rapporto tra Regioni dona anti e regioni beneficiate almeno per quello che riguarda i diritti essenziali di cui si parla di cittadinanza
E quindi da questo punto di vista noi vogliamo anche nel nostro quaderno con il ragionamento sgombrare il terreno da un'altra obiezione secondo la quale le posizioni che dal due mila un po'abbiamo lavorato
Portino a una
Sorta di deriva a livello attrice che forse avrebbe tutte le Regioni ad un egualitarismo burocratico nell'interpretazione delle funzioni che sono adesso affidate
Questa interpretazione eh del tutto erronea
Noemi non ha in qualche misura abbiamo semplicemente l'intento di definire quale il fondo di perequazione
Corre coerente alla articolo centodiciannove che fino a prova contraria è parte della Costituzione
Dopodiché determinato il fondo di perequazione
Che soddisfa l'impegno a coprire
Quel fabbisogno essenziale appunto che riterrà garanzia dei diritti di cui avevano detto dopo di che i territori più fortunati potranno esercitare pienamente la vocazione a una diversità che a questo punto è compatibile con l'equità
Tutto sta a vedere se il sistema nel suo complesso può garantirsi questo lusso
E il Torda da un po'di anni a questa parte sta perdendo posizioni nonostante
Il patron ai sinti con cui si rivolge al Mezzogiorno ma sta perdendo posizioni a livello internazionale quindi questo lusso della diversità in parte viene compresso non darla
Per così dire dall'assorbimento dirà sorse del Mezzogiorno che è ridotto negli ultimi anni manda una difficoltà a generare all'ammontare di risorse necessarie a sviluppare questo eventuale vocazione
In questo posso inserisce la nostra interpretazione del comma quinto del centodiciannove che è strettamente attinente al
Alla
Alla
Al dettato della Costituzione sarà cioè lo Stato che poi ha il compito di
A sua volta
Promuovere politiche di sviluppo finalizzate alla convergenza di sistemi locali e questo è il miglior modo di far venir meno le esigenze di creare fondi di perequazione
Quindi nella a nostro parere sia nel disegno di legge diciamo delega del Governo sia a maggior ragione ma non in misura
Geneticamente molto diversa
Della legge regionale approvata dal Consiglio regionale Lombardia che è molto più retorica dove si parla di riconquista della libertà ma nella sostanza diciamo il principio di perequazione sono abbastanza simili proviamo allora con la conferma dell'argomento del trasferimento in principio implicito la legittimazione della pretesa alla procreazione
E quindi la esigenza di chiarire da sostanziali identificare chi è che da e chi è che riceva
Cosa ripeto che per noi
Sostanzialmente inaccettabile in quanto incostituzionale nella misura in cui fa riferimento I diritti essenziali di cittadinanza
Sui meccanismi di perequazione
Notiamo semplicemente che si costruisce un sistema che nasce in condizioni di squilibrio strutturale per quello che riguarda le Regioni a minore capacità affrescare
è un sistema caratterizzato da intense sperequazioni all'accesso alle risorse
Per cui appunto le Regione ma a minore capacità fiscale diverrebbero una situazione nella quale il totale delle risorse eh endemicamente inferiore al totale del fabbisogno
E non è endemicamente dove per caso ma perché è programmaticamente
Orientato a questa conclusione
Nel disegno di legge si afferma che solo le funzioni Regione riguardanti i livelli essenziali delle prestazioni cioè
La lettera m del comma due dell'articolo centodiciassette del Titolo quinto sanitario assistenza hanno per così dire garanzia della copertura al cento
Per cento quindi il fondo di perequazione dovrebbe garantire questo per tutte le altre competenze quindi in questo ledendo il comma quattro dell'articolo centodiciannove che prevede alla
Finanziamento
Di tutte le funzioni attribuite
Feci per tutte le altre competenza secondo questa visione non esistono motivazioni di ordine Politiche Sociali tale da richiedere una omogeneità nella distribuzione territoriale delle risorse finanziarie disponibili
Con il che si fa semplicemente notare che le altre competenze sono quelle che in qualche misura dovrebbero
Correggere le diseconomie esterne che tradizionalmente penalizzano il sud e e in qualche modo contribuire alla creazione di quell'economia sterno e di sistema che lo
Vengo solo semplicemente
Senza entrare nel merito delle varie di vari elementi che caratterista
Caratterizzano questo sistema proposto come un sistema strutturalmente squilibrato fin dalla partenza a una
Schema adesso proprio
Telegrafica
Trattazione di quella che la nostra proposta fin dal due mila e due
E cioè
La sua posta è molto semplice si articola sostanzialmente in quattro punti che ha sostanzialmente tre conseguenze
Il primo punto è quello di prevedere nulla determinazione del famoso fondo di perequazione che alla Regione con maggiore capacità fiscale tanto per dirla chiaramente alla Lombardia
E attribuita quella quota della compartecipazione che permesse ad essa di garantire il finanziamento integrale delle funzioni attribuite qui in Lombardia non dati non riceve nulla
L'aliquota di compartecipazione così determinata si applica a tutte le altre religioni quindi tutte le Regioni
Devono accedere al fondo di perequazione per garantire il famoso finanziamento delle funzioni attribuite quindi per questa opera il fondo perequativo fino alla copertura completa dell'ammontare di spesa ritenuto adeguato al finanziamento delle funzioni attribuite
L'ammontare delle prestazioni va valutato accosti standards e i servizi devono esso restante
Che cosa garantisce questo sistema
Garantisce l'applicazione del centodiciannove il rispetto dell'articolo due dell'articolo tre dell'articolo cinquantatré della Costituzione
La definizione di costi livelli di servizi Standard consentì inoltre un penetrante controllo di efficienza sui comportamenti di chi è destinatario e responsabile dell'uso delle risorse
Infine si garantisce uno spazio ampio proporzionato la capacità di sviluppo delle singole realtà territoriali
Per realizzare una sana e positiva vocazione alla diversità manifesta nel caso specifico in una differenziazione nell'offerta dei servizi su base locale grazie
Prego il professor Picardi fare altri interventi
Grazie Presidente io mi limiterò aggiungere poche cose perché in realtà la speranza è quella che
Gli amici che abbiamo sollecitato
Qualche modo facciamo il punto aggiungo poche cose subito tempra di quali sono effettivamente le prospettive
Noi veniamo alla situazione in cui
Il disegno di legge presentato dal Governo non è passato si apre una nuova fase
In questa nuova fase le diverse forze politiche hanno proposto dei contenuti questi contenuti sono sul tappeto
E io credo
In questo interpretavamo nottata Presidente Svimez
Van generosa volontà rappresenterà senza che valga la pena di dire ciò che ci sta bene e ciò che non ci sta bene cioè il problema è proprio in questi termini
Che cos'è che non ci sta bene non ci sta bene il fatto che si costruisca un sistema che preclude la speranza
Non è la
Il problema non consiste nel fatto che sono sottratte delle risorse
Potremmo in qualche modo subire il taglio e di farci i conti
E tirare avanti
Se vi fosse un sistema in cui la speranza viene consentita
E questo è un punto centrale questo punto centrale viene sottratta dà speranza perché
Perché
L'autonomia non è una cosa astratta
L'autonomia significa potere concreto di
Regolare seria di rapporti potere concreto di intervento
Questo potere concreto di intervento e dato dalla capacità di manovrare le risorse
Non dalla dall'entità delle risorse autonomia tributaria con sistemi il potere e gli enti territoriali hanno all'interno del sistema
Di interpretare le volontà per territorio tentar dar seguito
Questa interpretazione
Un sistema nel quale è il punto di riferimento è rivolte e sostanzialmente non l'addizionale IRPEF ma là sopra Infostrada IRPEF co la quota del gettito IRPEF
è un sistema che non soltanto Perotti Spera ecco noi soltanto la questione che oggi si spende
Questo sistema è tale che ogni in maggiore sforzo fiscale
Che sia posto in atto le zone del deboli produce un risultato finanziario totalmente inadeguato
Cioè il risultato e quello di frustrare di frustrare le
Dei volontari
Di rimediare che situazioni di forte disagio
Da scelta sciagurata dell'IRPEF che è una scelta io penso alcuni ove si ricordino se alcuni di noi sono legati ad una alla persona di Cesare Casciani attraverso i decenni
Cosciali diceva il tronco forte dell'imposta sul reddito deve in qualche modo restare separato non debbono esserci virgulti che lo stimo circondano cioè la riforma del settantuno è stata fatta per restituire allo Stato la responsabilità di gestire un grosso e forte sistema
Basato su un'imposizione delle reti
Questa cosa e
Sta venendo meno perché ciascuno Sibilia suo percettivo di IRPEF ma già adesso le audizioni le addizionali Rail con partecipazioni visore imposta già nel sistema attuale ancor più
Menis meno il sistema che viene individuato qui va battaglia prescindere dalle questioni di oggi che che ci sono e sono serissime la battaglia e succ a chi spetti
La gestione e la principale in poi questo era oggetto presso concerne l'apporto con i comuni da concedere al portone Regione chi abbia una titolarità la titolarità
La titolarità di questa gestione questa titolarità e cruciale rispetto a due temi
Rispetto al tema aveva redistribuzione personale
Dai diritti
Hai povere da solo la progressività che giustamente giustamente citava Giannola effetto riusciate nella sezione che oggi in atto intermedi
Stabilita nel reddito e di sviluppo VLT il controllo ricorre marginali è fondamentale ora ce qui posso evitare di tutti
Tutto sui Vitaletti è partito nel suo sforzo encomiabile è durato due anni
Dall'ATO delle imposte parlato alle imposte ricercando qui me imposte che creassero il minore scompenso il ritorno oggi
Ad un sistema fortemente legato all'Inter fermo significa depotenziare possa tornato e dall'altro attribuire sul territorio i diversi territori a diverse e entità sul territorio un potenziale
Estremamente difforme conto che abbiamo fatto ma anche il divario Calabria Liguria che c'è nel testo di semplificativamente
Da un divario organo a quattro quindi
Non si
Non sito in alcuni per compensi territoriali le imposte non sono seriamente gestite perché non ne vale la pena perché la ragione è quella che il costo politico e tecnico è troppo alto quindi stiamo ragionando di
Quali sono le prospettive in termini di speranza
Il secondo punto ecco diciamo io vorrei solo aggiungere poche cose quelle che ha già detto Giannola il solo punto concerne la compatibilità di tutte queste storie
Regioni ombre diciamo disegno delle Regioni disegno del Governo ipotesi proposte con la Costituzione con il testo costituzionale che è una
Un intero
Non si presenta come la somma
Di una parte così filosofica e poetica e poi una parte operativa spesso costituzionale deve reggere nel suo complesso
Allora bisogna chiederci sì il testo costituzionale così come oggi esiste
Spiego poi resti ancora aveva assunto coerente di fronte ad interpretazioni
Le quali ne dispongono ragionevolezza
Ma sensi l'attacco e
Sul principio dell'uguaglianza di trattamento l'articolo tre come diceva giustamente il
E posso Giannola si va attacco e sull'articolo cinquantatré
Progressività sostanziale e noi stiamo distruggendo
Le basi la nostra convivenza civile come diceva come ha detto giustamente il presidente della Svimez tutto ciò non è gratuito
Come si vada a finire per questa deriva questa deriva non è chiaro non è chiaro allora sono le nostre preoccupazioni ci vogliamo confrontare vorrei chiudere con una barzelletta con una barzelletta perché è una barzelletta
Allora
Dunque ci sono due questioni
Nel disegno di legge del Governo sono due questioni tutto ciò che livelli essenziali che poi è solo la sanità perché come si menziona la salita
Assistenza e trasporti ma per l'assistenza dei trasporti su vedo fare discorsi complicati e diverso e quindi la sanità
Per la sanità e assicurato punto credo trasferimento un insieme di risorse complessive comprese quelle proprie degli enti
Attraverso entrate dedicate un sistema di risorse corrispondenti al fabbisogno determinato in base ai costi standard quindi quanto costa la sanità ti do i soldi benissimo
Qual è il problema il problema è quello che i costi standards sono una misura che andrà contrattata ma in ogni caso di costi stando non tengono conto di due cose
Anzitutto Defense efficienza
In secondo luogo non tengono conto della volontà di tener conto delle specifiche esigenze in certi contesti ragionamento è ve le pagate da voi benissimo allora ci deve essere sistema un mezzo
Che consenta di fare fronte alle differenze tra
Osti stampa riferiti ed essenziali dei ciò che davvero serve prescinde dal fatto che poi diventi essenziali mafioso dei detto tante volte
Nel articolo centodiciannove i livelli essenziali sopramenzionati quindi è una bizzarria del legislatore dire che il sistema va costruito
Sui livelli essenziali avvolti tutto l'articolo centodiciannove e costruito invece sui di sui livelli normali
Prima questione è seconda questione ciò che non è sanità alla fine che si fa per ciò che non è cattiva intarsi Consip considera la somma
Dei fabbisogni e come se noi dicessimo andiamo in pizzeria questi siamo tre e sei nove ordiniamo ma ove pizze
Allora noi andiamo in pizzeria ricordiamo nove in pizzeria il ordinazione nel complesso le risorse messi a disposizione corrisponde al fabbisogno perché siamo in nove sono il vizio
No perché si dice sì certo le pizze sono nove pattume Mantu e ai due attente revocabilità
Cioè il riparto di questo fabbisogno calcolato per il complesso
E questo nel quale ormai spiegato molto bene son tutti ossia sentirti medici
Partito del finanziamento corrisponde al complesso del fabbisogno ma il riparto è fatto in modo che Toni abbiano più del fabbisogno ti serve e voi
Attua Petito concerneva pizza rimanderei due che tratta alcuni altri di meno del fabbisogno
Tutto questo è proprio stravagante non si capisce non non si capisce qual è la ratio
Con il professor Vitaletti ragionamento era questo invece noi partiamo dei fabbisogni
Riduciamo tutti diciamo lasciamo un margine che sia un po'sia una
Sia nella direzione di efficienza mi ricordo il cinque per cento su cui l'abbiamo avuto via Rose era cinque zero zero
Più o meno comunque e tutti nello stesso modo Barolo alcuni più e altri meno topolini costituiamo strumenti fiscali che consenta faccio scomodi collocabili collocarsi della posizione evoluta grazie scusate
Io ringrazio i nostri due amici consiglieri di leggi di aver fatto una sintesi
Koelliker pur volto
Molto impegnata molto utili
Quando
Diciamo qualificata
Delle
Di alcune delle tesi di fondo contenuto del documento
Abbiamo pregato come ho detto un certo numero di omicidi di persone cui abbia molti rimedi
Programmato con loro per i loro interventi se mi consentite per evitare
Problemi bicchieri
Vorrei
Seguiremo l'ordine che abbiamo l'ordine alfabetico che è uno dei tanti criteri che si può adottare in questo tipo di rinvio
L'assenza del
Viceministro D'Antoni saprei
Rende possibile che sia il primo a parlare per gli interventi programmati sia il dottor Daniele Franco Capo del Servizio Studi di struttura economica e finanziaria dalla Banca d'Italia
L'ho pregiudizi intervenire
Penso a tutto
Grazie
Vedere questa è la seconda volta che mi capita di parlare un convegno organizzato dalla Svimez è la prima volta fu nel due mila
Enna in un incontro in cui domenica Antonio Fausto Federico Pica presentavano un loro volume teoria fatti del federalismo fiscale
E il quel volume offriva offre tuttora una rassegna esaustiva dell'indicazione che l'altra la teoria economica ma anche l'esperienza di altri Paesi
Offrono al dibattito in corso in Italia credo che ancora sia un volume estremamente utile per capire come muoverci in futuro
Ecco perché allora uno dei miei commenti fu che il la lettura del volume avrebbe dovuto essere obbligatorio per coloro che contribuiscano al dibattito in Italia
Ma ecco
Anche allora io offro formulare alcune note critiche a applica Fausto
Che hanno avevano allora e che danno tuttora una visione molto pessimista della decentramento in Italia e credo che anche oggi daccapo formulerò qua un'opinione forse un po'diversa rispetto a quelle che sono state espresse fino
Ecco dalla presentazione del volume nel due mila sono passati otto anni abbiamo avuto in mezzo alla riforma della Costituzione una seconda tentata riforma della Costituzione
Ma di sicuro il processo di decentramento in Italia non è chiuso né chiaro come si chiuderà
In qualche modo il fuoco di sbarramento che il gruppo di lavoro della Svimez sa rivolge al disegno di legge mostra che evidentemente le opinioni su come questo processo di decentramento debba chiudersi sono ancora molto molto diverse
Nel due mila Fausta ippica rilevavano che l'obiettivo dell'uniformità del livello dei servizi dei trasferimenti pubblici nel Paese e quello l'altro obiettivo del decentramento delle responsabilità per tali servizi
Non era non non sono pienamente compatibili e questo mi sembra essere ancora il cuore delle argomentazioni svolte nel rapporto del gruppo di lavoro della Svimez
Il disegno di legge delega viene criticato perché mina il principio di eguaglianza tra cittadini perché comporta difformità inaccettabili
Agli autori mostrano anche che l'attuazione del disegno di legge porterebbe a una riduzione delle risorse assegnate alle regioni del sud rispetto all'assetto attuale
E suggeriscono invece uno schema in cui il fondo perequativo assicura una copertura completa dell'ammontare della spesa ritenuta
Necessaria per finanziare le funzioni attribuite rame sembra che
La questione
Semi possa o se vi debba essere in un Paese una differenziazione nei servizi forniti e i cittadini nelle diverse regioni
Sì era una questione in quell'analisi economico purtroppo poco da dire questa è una questione eminentemente politica
In tutti i paesi alla distribuzione delle funzioni dei poteri tra i diversi livelli di governo dipendono prevalentemente da valutazioni di carattere politico in cui gli economisti come me hanno poco da dire al riguardo possono se mai dare indicazioni sulle implicazioni delle soluzioni che vengono prospettate che sulla compatibilità tra i diversi obiettivi indicati
Ma come dicevo la decisione sulla differenziazione o meno dei servizi pubblici nel Paese
Soprattutto politica
Ecco gli ottoni affrontano la questione sotto il profilo giuridico cioè della coerenza delle soluzioni prospettate nel disegno di legge delega con la Costituzione della Repubblica
In particolare con gli articoli due e tre
E si rilevano che la solidarietà l'uguaglianza riguardano le persone non le Regioni e che stravagante questo termine che usano
Ritenere che le risorse prelevate in una regione debbano essere attribuite in qualche modo all'Ente Regione
Ora alle mie competenze in campo giuridico sono molto modeste però
Qui mi limiterei però osservare che se una parte dei cittadini delle regioni più ricche
Ritiene a torto o a ragione che sia che i trasferimenti verso le altre Regioni siano eccessive eccessivi
Può non essere in su sufficiente argomentare che ciò è incoerente con questo o quell'articolo della Costituzione occorre trovare un qualche accordo di carattere politico
Perché in ultima istanza alle norme anche costituzionali vengono
Adottate dalle scelte politiche
Occorre però anche capire le ragioni di natura economica delle ragioni più ricche e qui prima il professor Giannola Necci annata
Le regioni più ricche in Italia si trovano ad affrontare i problemi della concorrenza internazionale in cui in contesti in cui la pressione fiscale elevata in cui servono risorse per le infrastrutture per il capitale umano
E quindi occorre capire anche i motivi che spingono a queste Regioni a voler modificare
La situazione
Per larga parte della space degli enti decentrati che riguarda le funzioni legate ai diritti fondamentali dei cittadini
Restano poi le funzioni cosiddette autonome per le quali il disegno di legge prevede una forma di perequazione però
Non completa
Anche se non viene detto mi sembra quale debba essere effettivamente in grado di perequazione che può essere tanto poca questa purtroppo non lo sappiamo
Questa soluzione crea una differenziazione ovviamente nel trattamento dei cittadini
Però nel valutare questa soluzione questo possibile grado di differenziazione occorre teneramente la situazione attuale che non è una situazione di uniformità e di uguaglianza nel trattamento dei cittadini in Italia
I trasferimenti agli enti decentrati che rispetta riflettono soprattutto ancora il criterio della spesa storica
Se guardate i dati Istat sulla spesa pro capite dei comuni nel due mila tre nel nord era compresa tra i settecento novanta euro pro-capite da Lombardia e mille cinquantuno della Liguria numeri molto diverso
Al centro passava del seicentoquattordici euro dell'Abruzzo e novecentocinquantaquattro del Lazio il cinquanta per cento del più in più al sud da dai cinquecentosessantasette della Puglia seicentosettantasei della Campania
Quindi il criterio della spesa storica che ancora influenza fortemente la finanza pubblica decentrata in Italia è una fonte continua di
Iniquità ineguaglianza e anche di inefficienza fremente nell'uso delle risorse anche in questo caso si può si dovrebbe parlare di
Violazione dei criteri di uguaglianza indicati nella Costituzione
Se guardate agli interventi per i servizi sociali dei Comuni cito ancora i dati Istat
Nel due mila tre nel nord est sì spendevano centotrentasette euro pro capite
Nelle regioni del sud trentanove euro pro capite quasi il trenta per cento quasi un quarto
Si tratta di una proporzione più o meno analoga a quella che la Commissione d'indagine sulla miseria aveva riscontrato nel mille novecentocinquantadue per la spesa degli enti comunali di assistenza
Quindi il fatto che il disegno di legge che oggi
Viene esaminato mira ad abbandonare il criterio della spesa storica
Quale parametro alla base dei flussi di risorse verso gli enti decentrati in sé un aspetto positivo che può anche aiutare soprattutto il Mezzogiorno
Il punto che vorrei fare che non è detto che una soluzione che assicuri a tutti in ugual misura il finanziamento dei servizi essenziali e che preveda una perequazione parziale per gli altri servizi comporti disuguaglianze
Necessariamente maggiori rispetto alla situazione attuale che è una situazione in cui ci sono molte disuguaglianza anzi
E credo che il punto fosse in cui indirizzava l'indagine sempre quello di esaminare a fondo la definizione di ciò che debba o non debba essere al servizio essenziale questa mi sembra l'aspetto
Cruciale
Allora il rapporto solleva credo giustamente la questione delle risorse finanziarie a disposizione delle Regioni meridionali e il rischio che in futuro esse possono essere inadeguate questa ovviamente è un aspetto molto importante
Ma credo che altrettanto importante il tema della qualità dei servizi che in concreto vengono messi a disposizione dei cittadini
Se prendete il caso dell'istruzione adesso dove la gestione dei servizi re statale
Prevalentemente e dove la space da nelle regioni italiane circa uniforme
Voi vedete che esistono ciononostante dei forti divari nei livelli di apprendimento degli studenti italiani se guardate i test Pisana
Introdotte anche in Italia su indicazione dell'OCSE trovate che vi è un forte divario tra i livelli di apprendimento dei quindicenni nel meridione e livelli di apprendimento dei quindicenni nel Centro-Nord
Nel campo della sanità dove ormai i livelli di spesa pro capite sono abbastanza Cindy abbiamo nel due mila cinque daccapo dati Istat
Mille cinquecentottantacinque euro pro-capite nel Mezzogiorno mille cinquecentonovantaquattro nel nord-ovest quindi
Un dati relativa abbastanza simili la differenza nella qualità dei servizi si manifesta nella mobilità sanitaria interregionale questa sì che è uno scandalo rispetto alla i principi costituzionali
E questa si manifesta nonostante i livelli di spesa pro capite che non sono molto diverse abbiamo anche alcune regioni meridionali che hanno livelli di spesa sanitaria più pubblica più alti di quelle da Lombardia del Veneto
Questo per dire che
L'ammontare della spesa pubblica indubbiamente molto importante ma forse altrettanto ancora più importante il modo in cui viene gestita e la qualità dei servizi che vengono forniti ai cittadini
Tra la teoria economica suggerisce che i vantaggi del decentramento vengano dal possibile miglioramento nell'utilizzo delle risorse pubbliche
Perché i Governi locali avrebbero informazione migliori sull'esigenza di cittadini perché finanziatore beneficiari dei servizi possono a livello locale incidere
Perché in questo maggior controllo da parte dei cittadini e degli elettori però che è stato opportuno riflettere sulle modalità con cui questi meccanismi possono essere migliorati nel Mezzogiorno ma anche nel Centro-Nord
Prego il rapporto del gruppo del lavoro mette in luce i punti deboli del disegno di legge e quindi è evidente che
Il percorso che ha condotto la formulazione del disegno di legge è stato molto faticoso
E che la necessità di conciliare di stanze diversi ha prodotto un testo che è presente vari problemi come viene messo in luce nel rapporto
Del gruppo di lavoro della Svimez
Resta in particolare irrisolta alla questione degrado effettivo di perequazione che si vuole introdurre
Non mi sembra si facciano passi concreti verso un rafforzamento della capacità impositiva degli enti decentrati non si affronta a fondo il caso delle regioni a statuto speciale
Non si effettua una quantificazione dell'impatto finanziario di ciò che viene proposto
Ma mi sembra che ciò fa emergere emergono insomma le difficoltà che chiunque in Italia a destra o sinistra incontra quando si voglia legiferare in materia di decentramento
Mi sembra che fosse nella valutazione
Che il gruppo di lavoro Svimez fa a dei lavori sottostanti il disegno di legge
I giudizi negativi siano forse a volte un po'rotto lasciando non tengano conto delle mille difficoltà anche chi ha redatto il disegno di legge ha dovuto affrontare
Il rapporto dello Svimez rileva che il disegno di legge però è importante perché consente di uscire dalla fase di stallo che asse fatto seguito la riforma costituzionale del due mila uno è questa indubbiamente un aspetto positivo
Un altro aspetto positivo vi dicevo è il fatto di abbandonare il criterio della spesa storica un altro aspetto positivo è il tentativo di migliorare il coordinamento delle procedure di bilancio degli enti decentrati e dello Stato
Da si propone che le risorse da mettere a disposizione degli enti e le regole di bilancio per gli enti siano sottoposti sono definiti nel corso dell'estate
Questo avrebbe dei vantaggi sia per la politica economica nazionale ma sia anche nel dare maggiore certezza agli amministratori locali un occhio dei problemi degli ultimi anni è stato il continuo cambiamento delle regole
E anche poi positivo il fatto che il disegno di legge cerchi di armonizzare i bilanci questo aiuterebbe il monitoraggio poiché risulta
Conclusione mi sembra che il rapporto del gruppo di lavoro esprimete sia molto interessante consente di valutare a fondo le implicazioni del disegno di legge
Tuttavia mi sembra che il rapporto sia forse un po'troppo negativo sulle linee guida del disegno di legge
Avendo a mente come dicevo prima che la situazione attuale non ha certo ottimale sotto il profilo dell'uguaglianza del trattamento di cittadini nelle diverse regioni nei diversi comuni riterrà italiani
E avendo a mente che lo stallo normativo non è certo una buona o buona soluzione
E avendo soprattutto a mente che il livello di spesa pubblica a livello di trasferimenti per singoli enti importante ma forse ancora più importante il modo in cui la spesa pubblica viene gestita
E quindi
Credo che il punto importante sia a vedere se il decentramento possa o meno migliorare la qualità dei servizi e migliorare la qualità della spesa questo mi sembra che il punto importante su cui discutere grazie
Sempre del professor Camillo professore Emilia Giardina
Il libro che è stato presentato è un libro contro
Che non risparmia parole frasi
Espressioni tali enti
Ma che fa trasparire anche la passione degli autori
Una passione che affonda le radici nella tradizione del miglior pensiero meridionalisti
Credo che a tale proposito si possa ben dire fascisti indignazione vs
Se devo fare un'analisi lungo due piani
Quello dei giudizi di valore premessi al lavoro
E l'altro della conformità
Delle tesine SO sostenuti ai principi della nostra Costituzione
Il giudizio di valore
Da cui prende le mosse il libro afferma la priorità
Del diritto nazionale di cittadinanza
Esprime cioè il richiamo al concetto unitario della nazione
All'esigenza di coesione della collettività italiana
Nella quale cittadine ovunque risiedono
Debbono
Godere di uguali servizi pubblici e devono avere devono contribuire ai carichi pubblici in ragione della loro capacità contributiva
A questo giudizio di valore
Si contrappone quello che possiamo definire
Della cittadinanza territoriale
Secondo cui nella distribuzione dei carichi pubblici
Si deve tenere conto anche
O forse soprattutto secondo qualcuno del legame esistente
Tra cittadini e comunità sub nazionali comunali provinciali regionali o anche interregionali
Onde i diritti di cittadinanza nazionale trovano un limite
In quelli della cittadinanza territoriale
Per cui si determina il risultato
Che i castiga mente il gruppo di lavoro ha messo in luce con queste parole
Ciascuno paga
Le imposte secondo il suo reddito
Ma disporre di servizi a seconda del reddito del suo vicino
è chiaro che trattandosi di giudizi di valore
Il loro conflitto non può essere risolto sul piano scientifico
Come già
Ha sottolineato collega Franco
Anche se l'analisi scientifica può apportare argomenti per chiarire la natura i termini di tale conflitto
è il
Del trade-off
E si può
Disporre circa i medesimi è favorire la ricerca del punto di equilibrio nella loro composizione
Gli economisti hanno contribuito abisso dare il terreno
E la teoria del federalismo fiscale
è stato il loro maggiore apporto a questo proposito
Ma non va dimenticato che tale teoria
è stata sviluppata principalmente in termini di efficienza parecchi anni
E per l'approccio in questi termini
E a sua volta condizionato dai giudizi di valore che il medesimo assume sua premessa esplicitamente o implicitamente
Mi limito a ricordare qui
Solo quello della giusta distribuzione della ricchezza ricordo per tutti il seminale lavoro di mio dal
A proposito dell'avvento giudizi elemento politico nella formulazione della teoria economica
Questi richiami
Non mi sembrano inutili
Infatti un argomento impiegato
Per sostenere che nell'attuazione all'articolo centodiciannove della Costituzione
Per talune funzioni attribuiti ai Governi sub nazionale
Deve darsi luogo a una
Perequazione incompleta
è che la norma costituzionale è aperta a diverse possibili soluzioni
In questo contesto di incertezza
Andrebbe tenuto conto che il federalismo fiscale mira
A una maggiore diversità territoriale
Nella prestazione dei servizi pubblici
Lo scopo del tre centra mento sarebbe per l'appunto
Quello di migliorare l'efficienza
Del sistema decisionale degli enti territoriali
Consentendo a ciascuno di loro di soddisfare
Le preferenze dei rispettivi cittadini
E queste preferenze sono
Territorialmente differenziate
La perequazione
Tende a imporre uniformità
Nella soddisfazione di queste preferenza
Conclusione
Se si vuole maggiore decentramento rispetto al passato occorre
Minore redistribuzione territoriale
Ma contro questo argomento
Con sé
Mi consentirete di dire che
Ho argomentato in altro scritto a cui rinvio
Che il federalismo fiscale
E il decentramento
Sono compatibili con una funzione del benessere sociale radicalmente
E quale Italia
In altre parole
L'efficienza allocativa cui mila il decentramento si può conseguire anche in un contesto di completa perequazione delle risorse
Ah veniamo voi
All'analisi riguardante la conformità alla normativa costituzionale
Anche a me sembra
Al pari del gruppo di lavoro della Svimez
Che questa normativa
In materia di rapporti finanziari intergovernativi
Non abbia alcuna ambiguità
E che indichi con precisione lindi Rizzo che il legislatore dell'attuazione è chiamata a seguire
Gianola a riassunto poco fa
I quattro punti attraverso cui a suo avviso e io condivido
L'attuazione va realizzata e quindi no li richiamo puntualmente
Ma detto questo
Va aggiunto
Che non si può non essere consapevoli dello spazio di indeterminazione che esiste tra l'enunciazione dei suddetti principi e le concrete enorme di attuazione
Non solo sul piano tecnico ma anche su quello della valutazione politica
Quanto al PLUS al primo il piano tecnico si incontrano le difficoltà
Che si presentano ogni volta che si tratta di stabilire degli standards
Anche ricorrendo
Alle metodologie più accreditate
C'è sempre spazio per le soluzioni alternative che comportano grandezze di minore o di maggiore dimensione
Quanto più bassi saranno i valori delle spesse giudicate sufficienti per l'esercizio integrale delle funzioni
Quanto più alti saranno i valori
Attribuiti alla capacità fiscale Standard
Tanto minore sarà in grado effettivo di perequazione e tanto maggiori potranno essere
Le differenze interregionali derivanti dall'esercizio dell'autonomia tributaria
Differenze che potranno essere accresciute dalla diverse efficienza e gli enti territoriali hanno nella produzione dei servizi pubblici
Mi piace qui ricordare gli studi
Che sotto l'egida del Formez abbiamo fatto diversi anni fa sul costo dei servizi pubblici locali che hanno messo in luce queste problematiche
Sul piano della valutazione politica si tratta di dare un contenuto concreto al concetto di esercizio integrale
Delle funzioni attribuite agli enti sub nazionale
Consideriamo a titolo di esempio il servizio sanitario
Non è un dato oggettivo
Sul quale si è formato un consenso generale che cosa rientri in tale servizio
Come dimostra il dibattito tuttora aperto sulle prestazioni da includere nell'offerta sanitaria a carico del finanziamento pubblico e su quelle da escludere
Perché faccio queste considerazioni
Le faccio per dire che il Parlamento nazionale
Che ha la competenza esclusiva in materia di perequazione territoriale possiede margini di discrezionalità
Nel definire le politiche perequative
Le quali possono risultare più o meno incisive nell'attuazione dell'articolo centodiciannove
Ma ciò che non gli è consentito e di giustificare le politiche meno incisive con l'argomento che la Costituzione stessa che lo obbliga ad agire in tal senso
La
Costituzione dispone che la perequazione debba essere completa riguardo a tutte le funzione attribuite agli enti subordinati di governo
Ma l'esercizio di questa discrezionalità
Va esercitato nei limiti dei principi costituzionali ed è comunque soggetto allo scrutinio del corpo elettorale e quando è il caso
Al giudizio della Corte costituzionale
Se si vogliono
Avere differenze nella prestazione di servizi le Regioni con maggiore capacità fiscale devono ricorrere a un esercizio più
Incisivo della loro del loro potere tributario aumentando la pressione tributaria
No no la possibilità
Per limiti di tempo di toccare tutti i punti dell'analisi critica
Del disegno di legge delegato svolta dal gruppo di lavoro
E di esprimere le ragioni della mia concordanza in particolare sulle questioni riguardanti
Il tipo di perequazione da adottare che deve essere verticale e non orizzontale neppure mobili
Così come è stato ampiamente
Dimostrato del libro
L'aliquota della compartecipazione che opportuno che sia uniforme per tutti i territori
Il parametro di riferimento della compartecipazione
Che va scelto come anche ha suggerito la Commissione Vitaletti in base alla finalità di ridurre
Le differenze territoriali nel getti
La non rilevanza della disciplina costituzionale in materia di livelli essenziali delle prestazioni Ai fini della definizione del costo standard delle funzioni
La dubbia conformità alle disposizioni costituzionali della distinzione dei Comuni Ai fini perequativi in tue in due categoria demografico
Lo stretto collegamento
Tra finanziamento integrale delle funzioni
E possibilità di sviluppo del Mezzogiorno e di riduzione del dualismo italiano
Naturalmente vi sono questioni sulle quali opinione diversa da quella espressa dal gruppo di lavoro
Ho qualche perplessità
Ma si tratta di questioni di minore rilievo
Che qui non è il caso di trattare
Io suppongo che la Svimez vorrà raccogliere gli atti di questa riunione per questo ho
Predisposto uno scritto dato i limiti di tempo mi
Mi limito a riassumere alcuni argomenti che ho trattato in questo scritto
Uno riguarda il problema della transizione dal vecchio assetto al nuovo assetto dei rapporti finanziari intergovernativo
Devo dire che ho apprezzato lo spirito pragmatico adottato nel disegno di legge
Quello che è inaccettabile è stato che la clausola di invarianza come è stato ben detto da chi mi ha preceduto è stato applicato all'insieme delle Regioni e non a ciascuna Regione
C'è poi un aspetto che riguarda l'altra clausola dell'invarianza della spesa pubblica che è una clausola molto equivoca perché rischia di ferite il principio dell'autonomia degli enti subordinate di governo
E ciascuno di questi enti che deve stabilire se sia o non sia Sissi un aumento della spesa pubblica della pressione tributaria
La stessa cosa va detto riguardo alla previsione del disegno di legge di livelli programmati
I saldi di bilancio
Di indebitamento ma anche si dice di pressione tributaria ponendo sullo stesso piano i primi due limiti perfettamente compatibili con le norme costituzionale il patto di stabilità interno ma non
Il limite alla pressione tributaria di cui non c'è traccia né nella Costituzione né alcun la vincolo discendenti dal Patto di solidarietà di stabilità interni
Altro argomento è quello che riguarda il sistema delle sanzioni
Sul quale bisogna esprimere apprezzamento rispetto
A quanto c'è scritto nel disegno di legge
L'argomentazione a questo proposito fa rinvio al mio scritto
Concludo dicendo
Il volume prende in considerazione il documento sul federalismo fiscale
Che riporta gli emendamenti proposti dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni al disegno di legge
Delega governativo
E credo che non si possa mancare di osservare
Che questo documento è stato approvato anche dalle Regioni meridionale dai Presidenti delle Regioni meridionali
Carlo fatta questi senza mi pare di capire
Su diverse disposizioni
Che si risolvono in una restrizione delle loro possibilità di finanziamento
Le comunità meridionali
Occorre interrogarsi su questo fatto
Non hanno capito
Oppure
Più ragionevolmente
Hanno capito ma sono state costrette ad accettare soluzione di secondo best
Consapevoli
Delle forze in campo
No è studiosi di economia pubblica
Cresciuti nell'atmosfera della tradizione italiana della scienza delle finanze che alcuni di noi
Addottorati alla scuola della fabbrica ciò in esso
Conosciamo l'esigenza che le analisi normative degli studi finanziari come quelle che abbiamo fatto siano affiancate dalle analisi positive dei processi decisionali pubblici
Mi limito solo a fare brevi considerazioni dichiarando richiamando il teorema dell'elettore decisivo
In Italia si è determinata una situazione a mio avviso
Per cui appaiono decisivi gli elettori residenti in alcune regioni settentrionali
Che si divertono essere più radicali
In termini di ripartizione territoriale delle risorse
Il loro consenso appare determinante per vincere le elezioni nazionali
Ed anche quelli locali nelle regioni settentrionali
Ora non sembra
Che nell'ambito dei diversi schieramenti politici oggi presenti in campo
Tenessi o no che abbiano una qualche consistenza rilevante
I quali si oppongono all'indirizzo in materia di perequazione indicati nel disegno legge di legge delega che abbiamo esaminato
Va anche detto però
Che c'è un fatto
Che ha contribuito a determinare là c'è andata situazione e che non possiamo trascurare
Vale a dire
La gestione non esemplare
Per usare un eufemismo
Che ha caratterizzato diverse gestioni degli enti meridionali degli enti territoriali meridionale
Recenti fatti di cronaca
E anche meno recenti
E le conseguente indagini giornalistiche
E anche le ricerche di approfondimento a faccio riferimento ad esempio all'articolo uscito qualche giorno fa sulla sanità in Sicilia
Hanno posto l'attenzioni su politiche clientelari assistenziale praticate nelle regioni meridionali
E talora su ipotesi di corruzioni e di criminalità organizzata e dico questo da meridionale appreso
Come forza molti di voi sanno
Abito in sedici
Tutto ciò contribuisce ad attenuare quando c'è
Lo spirito solidaristico e comunitario delle degli elettori le regioni più ricche
Si aggiunga
Che la prospettiva del regionalismo differenziato accresciuto le richieste autonomistica di queste regioni
Fino al punto e c'è chi ha richiesto e il novanta per cento del gettito riscosso in queste regioni sia devoluto alle medesime
Ho il timore
Che la prostituzione la presa di posizione della Svimez e di quelli che ove ne
Ma condividono almeno per gran parte rischia di essere una voce vinti grida nel deserto
Mi associo al pessimismo di Federico
Grazie
Prego il Sottosegretario fiero grandi alimenterà il Ministero dell'economia cerchiamo di rispettare più o meno
Vi farò
Abbastanza presto credo intanto voglio dire che io no no né
Qui il compito di difendere il disegno di legge
Tanto più che il Governo come sapete in crisi stiamo per andare a votare quindi
Non ho partecipato alla costruzione del disegno di legge
Nel caso fosse in un'altra condizione politica forse avrei avuto qualche imbarazzo in questa condizione
Grandi imbarazzi sinceramente non
Quindi la mia opinione è un'opinione personale mettete i minori a schiera amici di così evitiamo ogni confusione politica rispetto
Alla
Alla posizione o al carattere di minore o maggiore ufficiali è un'opinione
Io sono d'accordo comma una presupposto che c'erano alla presentazione ma che c'è anche nei lavori esprime
Gruppo di lavoro hanno fatto
Non stiamo parlando del Mezzogiorno ma dell'Italia
Perché questo è un approccio fondamentale perché se la questione fosse
Di una parte residuale
Anche un residuo enorme non residuo del problema evidentemente
Il punto di vista sarebbe del tutto diverso stiamo parlando dell'Italia perché di fronte a noi ci sono questioni fondamentali che richiamano principi costituzionali diritti fondamentali dei cittadini
Che ovviamente l'interesse di tutto il Paese a muoversi in una direzione di
Di sviluppo anzitutto sociale e civile poi naturalmente se ci riusciamo anche di natura economica
Proprio perché non è una questione del sud ma dell'Italia
Bisogna cercare di avere presente anche l'altro versante verità cioè i problemi e le istanze che pone perché
Se non ci si vuole fare isolare in una posizione residuale
Bisogna anche trovare il modo di dialogare con altre posizioni dialogare non significa che se
La cosa è tutto sommato entro certi limiti possibile anche se non è detto che sia un percorso particolarmente facile
Perché come sapete perfino tecnicamente il disegno di legge del Governo non esiste più in quanto non essendo stato approvato nemmeno da un ramo del Parlamento non esiste
Quindi il futuro governo se vorrà nel uno le Regioni se vorranno presenteranno le loro proposte i gruppi parlamentari di maggioranza di opposizione se vorranno presenteranno le loro proposte
Avere di fronte un disegno di legge che ha provocato la discussione può essere utile in quanto consente in ogni caso di enucleare i problemi
Ma la soluzione della diciamo della discussione non è tanto quello di rimanere sul disegno di legge ma in una certa misura forse anche con qualche ambizione
Di cominciare delineare il disegno di legge del futuro quello della futura legislatura naturalmente nell'ipotesi
Che la futura legislatura si è in grado di affrontare un tema di questo tipo
Cosa che non è così scontata perché nelle condizioni politiche che siamo
A meno di avere la palla di vetro consiglio di usarla per altri scopi e molto difficile riuscire a capire che cosa succederà
Quindi
Il problema è effettivamente
Molto molto complicato ma forse a vere alcuni punti che possono essere oggetto di
Discussione e di attenzione se possibile di convergenza mi sembra una questione estremamente utile
Ho l'impressione che nella discussione sulla cosiddetto federalismo fiscale sull'autonomia dei cespiti degli enti locali
Si sia una discussione che sovrappone due argomenti in qualche modo li di lega insieme e invece sarebbe bene tenerli distinti
Il primo e quello che è necessario creare le condizioni perché la spesa pubblica sia messa sotto controllo
Ed effettivamente malgrado qualche risultato tanto c'è ancora da fare tanto è vero che c'è una polemica politica anche molto aspra su chi ha speso di più
E su chi ha messo sotto controllo io ovviamente parte già per una parte ma non ne faccio una un problema nella discussione
Questa questione e una questione che ci accompagna e che non è pienamente ha risolto
Tanto è vero che chi ha esperienza concreta delle leggi finanziarie cosa che non sempre i proponenti dei disegni di legge hanno effettivamente presente sa
Che in particolare nelle leggi finanziarie di fine legislatura
Ci sono Delli addensamenti di proposte di spezza che c'entrano molto poco con qualcuno qualunque logica dal punto di vista della
Del catalogo a cui siamo abituati
Ad esempio
Opere pubbliche locali
Ma perfino interventi di natura sociale
Associativa
Ci sono degli spostamenti che costituiscono interventi di spesa che a volte hanno maggiore significato
Poiché
I vincoli sono vincoli piuttosto consistenti degli spostamenti che i singoli enti locali effettivamente possono fare e questo è un lavorio che viene fatto continuamente
Non credo di essere molto lontano dalla realtà se dico
Che la finanziaria due mila otto quelli in vigore
A orientato speso e non previste dal catalogo cui siamo abituati dei grandi principi più o meno un miliardo di euro a vario titolo
Quindi
Siamo di fronte ad interventi che sono
Delle onde che disturbano l'equilibrio che disturbano i concetti che vengono messi in campo in termini piuttosto consistente
E possono portare ad avere la soluzione di opere pubbliche in una
Realtà piuttosto che in un'altra e non è detto che questo sia particolarmente equilibrato né corrisponda nessuno dei principi di cui si sta
Ragionando in questo
Ma la messa sotto controllo implica evidentemente di
Riuscire ad avere una risposta
A problemi che sono abbastanza seri che venivano detti nella parte finale dell'intervento del professor Giardina che sono tra l'altro oggetto non secondario anche di
Iniziativa elettorale
Per il fatto che realtà nelle quali la capacità di utilizzare al meglio gli interventi
Siano voi anzi di non utilizzare al meglio gli interventi siano usati esattamente per dimostrare che occorre separarsi
Il tema dei dare
Efficacia alla spesa pubblica al governo della spesa pubblica efficienza i propri servizi alle proprie iniziative mi pare un problema che che esiste che c'è tutto
Quello che mi lascia molti dubbi e che questa questione si sovrapponga ad un processo di federalismo
Per due ragioni la prima è che ho l'impressione che alla fine riuscire a fare un federalismo per ciò che riguarda i rapporti con le regioni
Una svolta dal punto di vista dell'autonomia reale degli enti locali per ciò che riguarda i Comuni le Province in un'epoca di restrizione della spesa pubblica è una partita
Da triplo salto mortale carpiato perché è veramente molto difficile
E se voi guardate bene ad alcune ipotesi sulla quale si è molto concentrato villa il gruppo di lavoro che ha fortemente criticato il disegno di legge vedete che probabilmente il risultato finale anzitutto questo prima ancora che
Di lasciare a qualcuno qualche risorsa in più o in meno di quella che aveva prima perché alla fine il risultato finale è comunque quello di
Avere un contenimento ulteriore da questo punto di vista quindi una maggiore responsabilizzazione
Della capacità di spesa locale che però ha come contropartita
Una riduzione tendenziale dei margini di spesa pubblica reale
Allora io penso che andrebbe prima stabilizzata la parte di spesa che viene effettivamente affidata a Regione e ad enti locali
E nel momento in cui viene stabilizzata questa spesa evidentemente debbano essere garantiti i diritti fondamentali che in quel momento la collettività alla sua rappresentanza politica ritengano siano
Sia possibile garantire
Ma
Una volta ottenuto questo risultato non ne discende automaticamente che le condizioni siano quelle indicate per ciò che riguarda appunto ad esempio la conquista di un ma passo avanti nel federalismo e la Regione
è molto semplice perché
Alla fine
Perché rompersi la testa oltre il lecito se le entrate sono le stesse e sono a fronte di spese già definite
Cecchi perché fare striscioline all'IRPEF l'IVA e altre formule di imposta se debbono dare sempre lo stesso risultato di passaggio ad esempio di finanza alle Regioni
Perché non c'è una vera autonomia è semplicemente una quota di partecipazione ad un sistema deciso da altri
E come hanno detto ad esempio in alcune delle loro osservazioni su cui oggi non c'è tempo di intervenire però
Politiche per ciò che riguarda l'IRAP ne sono state fatte dirà prestata modifica il cuneo fiscale in una certa misura interviene esattamente sull'IRE
Ma anche per ciò che riguarda l'ICI c'è uno Romolo di tuono che non si sa bene dove arriva potrebbe arrivare anche al punto che viene tolta una parte fondamentale come tutta la prima casa
Allora tutto questo è un ragionamento che deve per forza di cose fare i conti prima di tutto comma la spesa
Gli interventi che si vogliono garantire e le finalità a cui occorre arrivare e quello che riguarda
Gli spazi reali di autonomia cioè quello che si intende consentire
Dopo avere garantito diritti fondamentali e dopo avere garantito interventi dopo avere garantito cioè
Che i diritti fondamentali dei cittadini siano effettivamente
Garanti
Questo a me pare un problema abbastanza serio perché altrimenti
La lista
Diciamo dei tributi non possono essere cioè delle entrate proprie non possono essere esattamente messe sotto il capitolo autonomia perché quelli sono comunque una parte di una cosa che c'è e che definita da altri
L'autonomia vera c'è in quanto tu sei in grado di decidere o meno ad esempio e secondo me molto più autonoma
La tassa di scopo del tutto discutibile perfino che è stata decisa con la finanziaria due mila sette
Quando si decise che gli enti locali potevano a fronte di una iniziativa di pubblica utilità aggiungere uno zero cinque per l'ICI
Si può discutere se era la tassa più giusta si può discutere se era lo zero cinque si può discutere perfino sereno quel quelle il modo di affrontare il problema allo scopo era abbastanza chiara se voi fare una cosa poi decidere
Ma c'è un rapporto diretto causa F la responsabilità degli amministratori locali o regionale nei confronti di cittadini c'è in quanto
Fai capire esattamente cosa dipende da te non cosa dipende per varie ragioni Dante
Perché altrimenti è una finanza derivata secondo me tutto sommato
Mascherata e e non basta chiamarla entrate proprie per farla diventare una cosa diversa a meno che non diventi l'occasione per
Restringere qualcosa o modificare i rapporti tratti diversi soggetti e tra i diversi equilibri
Questo a me pare una prima questione importa
Poi la seconda questione come affrontare
Un un problema come quello che abbiamo di fronte ripeto io parto dall'ottica che la questione non è questione del sud ma è questione dell'Italia il che comporta evidentemente
Chiamare in campo anche il convitato di pietra con tutti i problemi che questo può effettivamente comportare anche di difficoltà
Però poiché io partecipo della preoccupazione che alla fine ci troviamo di fronte ad una separazione senza nemmeno il pregio di averla decisa il che mi sembrerebbe francamente una forzatura politica istituzionale inaccettabile
Il problema di come gestire questa fase di transizione a me pare il problema effettivamente importante
Allora
Un'esperienza diretta che abbiamo fatto di cui non ma non si parla molto ma di cui forse si potrebbe dare conto e questa noi stiamo
Ad un po'un pezzo avanti nel decentramento del catasto i Comuni
All'origine la cosa facile suscitava molti sorrisi
Se no che ci siamo trovati con cinque mila e rotti i Comuni che hanno chiesto di avere catasto decentrato subito e hanno una seconda Facoltà quelli che non hanno deciso nel due mila nove
Quindi è ragionevole che alla fine ci troveremo con una quota rilevantissima di comuni italiani che dicono vogliamo gestirlo noi in una delle quote che sono effettivamente indica
è già capitato
In un disegno di legge che era stato approvato nel due mila
Di prevedere che lo Stato buttava letteralmente i comuni i poteri secondo modalità tutte decise centralmente
Non è successo assolutamente nulla
Questa volta abbiamo seguito un iter totalmente diverso attraverso un protocollo tra Governo e ANCI si è costruito una cabina di regia e una codeterminazione delle decisione
Che fintanto che la legislatura ha retto
Dalle sue
Terminali attuali la gestione è andata avanti effettivamente in questo modo
Cioè si è deciso che i Comuni insieme al Governo che all'Agenzia del Territorio dovevano decidere
Dovevano insieme gestire il decentramento del catasto ai comuni
Io non credo molto ad una legge in grado di regolare tutto per filo e perse perché ritengo che il filo e il segno sono immediatamente contraddetti da una legge che viene un attimo dopo
Come ho ricordato prima per ciò che riguarda la legge finanziaria ma alla fine quando i Presidenti delle Regioni
Compreso Loiero evidentemente hanno fatto tutti gli incontri bilaterali firmando i protocolli con
Il Ministro Di Pietro e con il Governo che ciò che riguarda gli interventi
Negli investimenti strada per di più nel presupposto che domani non lasceremo che queste strade che c'è fatica a fare siano tutte buca dovremo anche mantenerle in qualche modo
Questo lavoro non è stato in qualche modo un lavoro che ipotizza una discussione un minimo di concertazione poi forse non tutto è andato con la domanda I fondo l'idea
Poteva essere questa io credo molto ad un processo che non è un processo in cui si pretende di definire tutto perfino nei minimi particolari
Sapendo che molti particolari e sono immediatamente dopo cambiati da altri interventi
Preferisco che si siano alcuni presupposti fondamentali e una gestione comune dei percorsi e dei processi ovviamente sulla base di una
Patto chiaro che deve essere
Stipulato fin dall'inizio
Altrimenti è abbastanza inevitabile che poi nell'ambito dei percorsi e dei processi si vada in una direzione in cui ognuno lo tira dalla sua parte qui
Una domanda anch'io me la sono fatta e francamente la risposta non sono riuscito a darla finisco
Ed è come mai l'insieme delle Regioni abbia alla fine ha avuto un atteggiamento che non dico di approvazione ma comunque di larga convergenza su un progetto di legge che pure prova osservazione così rilevante
Forse questo nasce anche proprio dal fatto che nella gestione c'è una forma di consultazione che non è esattamente la gestione del processo
Ma è piuttosto una opinione che costituisce una faticosa mediazione dei percorsi all'interno delle sedi istituzionali e questo non credo che porterà molto lontano faccio un esempio
Ho visto un servizio che a
Descritto in termini molto preoccupanti la realtà di Taranto dal punto di vista degli affetti sull'ambiente sulla salute nel territorio
Come si fa a tenere conto della realtà di Taranto nell'ambito di criteri di spesa e di processi di autonomia dal punto di vista delle entrate
Se c'è una specialità un'emergenza che si chiama gli effetti sulla salute sull'India ente vanno affrontati come tali
Queste questioni devono essere apertamente discusse da approntate al tavolo delle sedi istituzionale non può essere una questione della Regione Puglia così come ce ne sono ho citato quella che è la prima che mi è venuta in mente ce ne sono sicuramente delle ARPA
Queste questioni devono essere oggetto di un confronto in cui c'è il diritto alla salute con tutta la trafila e oggi fortunatamente si sta parlando anche di ortodonzia di iniziative benissimo sono cose importantissime che la campagna elettorale amplifichi un po'il diritto alla salute che un tantino compresso sul
Settore tradizionale
Ma ci sono anche problemi di questo tipo sono nella disponibilità dei cittadini molte volte nemmeno interamente del territorio e che richiedono un intervento sia dal punto di vista delle entrate sia sulla
Targhette del degli interventi stessi che sono diversi da quelli di una cornice
Tutta coerente dal punto di vista formale e teorico ma poi in pratica incapaci di dare le risposte i diritti effettivi dei cittadini
Quindi io penso che se faccia esperienza e anche di qualche osservazione critica alle predisposizione che qui sono state fatte forse in vista di una discussione politica che riprenderà
Largamente
Non dico da zero ma sicuramente da un punto molto aperto nel confronto tra le forze politiche con il nuovo Governo e con le regione forse c'è la possibilità di identificare dei punti di intervento positivi
Prego è il presidente Loiero di voler intervenire si ringrazia il Presidente io
Dirò preliminarmente una cosa
Solitamente antipatica al Vittorio all'uditorio perché
Io dovevo muovermi subito dopo previsto due ore e mezza
è un impegno istituzionale mi dispiace che non posso sentire gli illustri relatori che parleranno dopo di me anche essere
Il pensiero di quelli che parleranno più o meno automatico
Allora io
Parlerò parlerò in
Termini brevi
Affermando preliminarmente che il tema di questo convegno
Si inserisce
In un momento elettorale quali partiti si confrontano sia sui temi generali
Nell'applicazione del Titolo quinto della Costituzione
Sia su quelli particolari del federalismo fiscale
E del federalismo differenziato ora prima di entrare brevemente nel merito del tre
Permettetemi di fare un'osservazione di carattere politico giusto per
Non tradire la mia provenienza dopo aver ascoltato
Tanti tecnici illustri a me sembra che il confronto su tali temi si presenta per consentire al simmetrico nelle due parti del territorio nazionale ormai
Siamo abituati a ad immaginare su tante cose due Italie esistenti
Nel senso che il leader politici impegnati
Nella campagna elettorale
Espongo i loro progetti in maniera ampia articolata nelle regioni del nord e via dicendo
Mentre nelle aree del Mezzogiorno questi temi sono quasi silenti
E si preferisce parlare a volte in maniera generica il fumus
Di progetti per lo sviluppo del Mezzogiorno
Questa simmetria spetti agli accenti
Su tali questioni può avere una duplice spiegazioni e poi
Al nord al centro la preoccupazione dei contendenti
E quella di non essere scavalcati sui temi
Della necessità di un maggiore di una maggiore autonomia distese di entrate
Il quasi silenzio al sud su questi temi può essere spiegato invece
Dal fatto che vi è
Un'accettazione abbastanza diffusa e anche trasversale che il federalismo debba servire
Primo
A frenare o ad eliminare la funzione costituzionale dello Stato della redistribuzione delle risorse tra il cittadino
Due al ridurre
Da parte dello Stato le politiche
Di intervento volte allo sviluppo delle avere entrate del Paese e la limitazione dei divari strutturali
In chiave politica ciò significa che le Regioni
Quelle più ricche e le loro rappresentanze partitiche non li conoscono più al Mezzogiorno il divario esistente
Neppure come dato storico io voglio ricordare
Che il differimento al Mezzogiorno e alle isole è già stato largamente cassato dalla Costituzione vigente
Se voglio
Allargare un po'limitato di cronaca devo dire che l'ha fatto l'abbiamo fatto noi l'ha fatto il centrosinistra
La tesi che insieme alla mia regione altri Presidenti di Regione da tempo stiamo portando avanti
E agli antipodi rispetto a quella che sembra l'opinione
Prevalente nell'attuale dibattito politico
Il nostro obiettivo principale è stato di verificare se il sistema dell'applicazione dell'articolo centodiciannove
Derivante dalle norme previste nel disegno di legge delega fosse coerente rispetto a due temi
Quello della scelta di ogni e collettività
Che ogni deve collettività deve compiere per obiettivi di equità e di efficienza nell'offerta dei beni e servizi
E quello della possibile contraddizione
Tra l'esigenza di maggiore autonomia politica delle istituzioni regionali e locali
E l'esigenza di assicurare la continuità
Di politiche ente Interventi regionali e nelle aree in ritardo di sviluppo
La verifica effettuata dalla mia regione insieme la Svimez sugli effetti potenziali del disegno di legge ha mostrato che la
Sua applicazione prove terrebbe
Una
Diversa dei distribuzione interregionale della spesa
Nei settori dell'agricoltura turismo attività produttive istruzione cultura commercio ambiente tutela del territorio eccetera
Che rappresentano circa
Attenzione il venticinque trenta per cento
Del Bilancio di ogni singola regione
I trasferimenti si ridurrebbero assunto
A vantaggio delle regioni del centro
La regione più penalizzata scusate quasi autobiografica
La regione più penalizzata per la riduzione della composizione percentuale
Dei trasferimenti
Gli insulti dati risulterebbe appunto alla mia regione la Calabria che passerebbe da un valore del dieci virgola cinque per cento chi tutti i trasferimenti
Vigenti ad un valore del tre virgola nove per cento dopo l'applicazione del meccanismo inserito nel disegno di legge per
Nella sostanza si è ben lontane dall'assicurare
Quella perequazione dalla capacità fiscale prevista dall'articolo centodiciannove della Costituzione necessarie a garantire uno standard di prestazione
Da erogare anche per quelle funzioni non ritenuti non ritenute essenziali
è bene precisare che dette analisi
Non è in testa opporsi in un'ottica rivendicazioni lista perché questa ottica non ha più senso storico ha fatto il suo tempo nonna audience nel Parlamento non ce la da vent'anni da vent'anni
Ma piuttosto richiamare ad un'applicazione integrale dell'articolo centodiciannove e a segnalare i rischi
Che comporterebbe tradire questo impegno
Il nuovo patto sociale così costruito potrebbe avere gravi conseguenze nel senso di appartenenza dei cittadini in mano fortunati di fatto non farebbe altro
Che istituzionalizzare le disuguaglianze facendo perdere allo Stato la sua funzione di mediatore tedesco
La seconda chiave di lettura del disegno di legge è consistita nel verificare se il sistema
Di federalismo fiscale che ne scaturiva potesse rappresentare una condizione necessaria anche se non sufficiente per ridurre i livelli dei divari economici esistenti nel Mezzogiorno la risposta a questa domanda cruciale
Per il Mezzogiorno e purtroppo non positiva
Ad eccezione di pochi punti l'articolo quattro dove si richiama il comma cinque
Del centodiciannove nel disegno di legge delega il tema del legame necessario tra
Federalismo e riduzione del divario economico e totalmente assente
Certamente
Il tema dello sviluppo del Mezzogiorno va affrontato con politiche interventi ampi ma non va sottovalutato il nesso che lega la politica di sviluppo regionale ad una corretta perché
Come si fa ad affermare corsi
Come viene detto nel disegno di legge chi per i settori quale agricoltura turismo attività produttive istruzione cultura commercio ambiente
Non vi sia
Ai fini dello sviluppo economico la necessita per ciascuna regione di un'offerta di un livello adeguato chi prestazione
Vi è invece un profondo legame tra la perequazione finanziaria erogazione di un livello adeguato di tale prestazione e la politica di sviluppo regionale di qui
Taglio un po'una parte di qui la necessità di ribadire le esigenze di un'integrale e corretta applicazione del terzo e quarto comma per cento cenno
Il federalismo fiscale così come proposto e la costituzionalizzazione delle disparità storiche esistenti nel Paese
Cioè alla fine e l'incrinatura dello Stato unitario e dell'unità nazionale l'abbiamo dette e scritte per quindici anni a queste cose lo dico scusatemi ma questo è un problema vero che spesso su cui
Gli squilibri nord-sud cresceranno nel tempo perché non solo stanno diminuendo gli investimenti aggiuntivi
Per riequilibrare le aree arretrate del Paese ma perché anche nell'ordinaria non ci saranno quali servizi per tutti
Un'ultima osservazione la voglio fare su un altro tema della campagna elettorale anche questo utilizzato in particolari alcune regioni del Centro-Nord da ambedue i maggiori raggruppamenti politici
Mi riferisco al tema del cosiddetto federalismo differenziato
Anche questo approvato danno non sono contrario in via di principio questo accordo a questo strumento del comma tre del nuovo articolo centosei
Ma sembra assistere vi assiste a una gara tra Regioni a chi vi chiede un maggior numero di funzioni assegnate
Su questi punti non posso non posso
Non voglio dilungare brevi più visto che il tempo è breve però
Io credo
Che forse essi approfitto della vostra pazienza per esporre anche se in maniera concisa un'ulteriore perplessità su questo tema
Questa perplessità riguardo lo schema di finanziamento delle funzione quando queste vengono trasformato da funzioni concorrenti a funzioni residuali
è un tema su cui ci imbattiamo ogni giorno
Per il federalismo differenziato la Costituzione richiede
La coerenza con i principi generali del finanziamento degli enti territoriali
Quelle fissate dal centodiciannove ciò significa innanzitutto che anche il federalismo differenziato deve partecipare al sistema di
Redistribuzione interregionale tutelato dal Governo centrale
è un richiamo
Forse troppo ripetitivo alle esigenze solidaristiche del complesso delle relazioni finanziarie intergovernative che esclude che il finanziamento del federalismo differenziato
Possa costituire un escamotage perché questo di fatto finisce per costituire
Per talune regioni per tirar ritrarsi dai doveri di sostegno al sistema le distributivo nazionale
In conclusione
Un indebolimento della redistribuzione si avrebbe invece se la Regione pretendesse come emerge nel confronto sulle iniziative delle Regioni Lombardia e Veneto
Di trattenere una quota delle basi imponibili compartecipati corrispondente ai livelli di spesa Seltin autonomia dalla Regione
Ho commisurate a percentuali molto elevate delle entrate raccolte nel territorio come la proposta inserita
Nel disegno di legge della Lombardia e inserita nel programma del Popolo delle Libertà ottanta per cento dell'IVA quindici per cento dell'IRPEF statale e l'intero gettito delle accise
Concludo io credo che non
Va bene a nessuno costruire un al tipo di di federalismo fiscale
Perché noi costruiremo in tal modo un federalismo differenziato ma asimmetrico rispetto alla Costituzione e ai cittadini appartenenti a regioni diverse un'ultima brevissima cosa
Come dicevo prima in questa campagna elettorale
Non c'è un vero e proprio dibattito formale assunte
Dice niente aspro
Che non entra nelle menti cittadini quindi è difficile porgerle collegi
La mia paura
E che questo tema che venga dibattuto nel dopo pubblici nell'accenna che il DPR hanno
Con i protagonisti del territorio questo mi spaventa oltremodo perché disporre
Perché vedete io ho letto entrando
Oggi pomeriggio una nota dell'ANSA in cui Riccardo Illy il collega Irmici
E senta il suo libro così perdiamo il nord
Editore Mondadori
Che per esempio in anteprima oggi a Trieste
è l'allarme di Illy e preciso guardate cosa dice
In Italia va attuato pienamente il federalismo fiscale perché il rischio c'è e se c'è sionista esiste ancora
E non ne più folkloristico come in passato ma razionale e soprattutto dettato dalla convenienza economica ebbene io sono totalmente d'accordo che sia così ma se così è un dramma
Ultima cosa ultima davvero è vero che noi abbiamo di
Nelle regioni tra i Presidenti questo tema
Bene io anche qui voglio dire guardate che
Ci sono state posizione nostra è una miniera di Bassolino gli altri
Molto forte su questo tema
Ma
Noi dobbiamo fare conto attenere nel dovuto conto il fatto
Che disfa soddisfatto
Un c'erano un altro un certo tipo di mentalità
Ha contagiato tutti
Ha contagiato non il centrodestra una parte per cento a testa è portatore cestista
E devo dire qui facendo autocritica che il sud non ha fatto di tutti in questi vent'anni
Per mostrare disse un'immagine esterna ordina
Questo
è indubitabile perché saremmo disonesti
Però anche qui voglio chiudere con una domanda se è vero che alcuni germi secessionisti alcuni fantasmi secessionisti sono stati in oculati nelle vene del
Perché corsie e questo toccato il centrodestra e anche ambienti colti del centrosinistra state attenti del centro sinistra
Se corsie che facciamo purtroppo oggi l'immagine del sud e quello dalla Campania della mia Calabria nella Sicilia
è
Se quello è l'immagine abbia Bovezzo intrinseca di questo territorio e drammaticamente palese a tutti
Che significa di conseguenza che il Sud diventa corsi in tempo
E debba essere
Abbandonato al suo destino questa la domanda oggi
Grazie
Continuiamo ancora sugli interventi mi pare che non sia presente Giovanni Pistorio che
Per intervenire prego diceria Salles consigliere economico del Presidente della Giunta
Perché il mio accordo
Sul testo che qui viene illustrato totale
Mi limiterò
A fare qualche piccolo osservazione
Diciamo sul contesto
Che per ultimo ha trattato il presidente giorni calato
Questo non è un buon momento per il Sud
Sicuramente le immagini non positive della Calabria della Campania della Sicilia hanno o possono successivamente anche la campagna elettorale spingano direzione
Per noi non auspicata
Ma sta di fatto che questo clima non è positivo anche quando le regioni meridionali non avevano una così cattiva fama nella stampa italiana e internazionale
Quando
C'è stata
Nell'immaginario e anche nella stampa l'idea
Che dopo la stagione dei sindaci potesse venire avanti una stagione positiva dei Presidenti delle Regioni meridionali
Questo non coincideva dal punto di vista del dibattito sul federalismo in una posizione più accomodante
Ho una posizione più vicina a quella che qui viene scritta
Vorrei ricordare che questo testo del Governo di un Governo di centrosinistra
è un testo che viene portato avanti nonostante due precise
Il decreto cinquantasei sul quale ci fu opposizione delle regioni meridionali e dichiarati incostituzionali i principi ispiratori del decreto cinquantasei sono in gran parte i principi ispiratori di questo di questa proposta
E aggiungo che quando
Non me ne vorrà il professor Vitaletti quando fu messo sull'Alta Commissione sul federalismo fiscale ci fu qualche preoccupazione delle Regioni meridionali
Sui risultati di quella Commissione
Quella Commissione ha radicalmente capovolto alcune impostazioni culturali politiche e giuridiche sul federalismo
E
Come dire ha riconosciuto
I motivi
Che spinsero all'opposizione
Sul decreto cinquantasei
Ma nonostante i risultati di un'altra Commissione fatta di i maggiori esperti forse vitale di questo tema
Il testo di legge
Va in direzione diametralmente opposto
Quindi noi non siamo di fronte come dire ad una impostazione nel campo degli studi nell'accademia
Una impostazione che condivide quel testo per cui mi permetto di dire che il problema è tutto politico non giuridico
Non di principio
Perché coloro che
Per hanno
Competenza in materia e hanno avuto funzioni in materia sia sul decreto cinquantasei
Sia all'interno dalla Commissione Vitaletti hanno un'impostazione culturale e scientifica totalmente non dicono talmente ma
Insomma
Sicuramente non coincidente con quei principi che sono all'interno di questo testo che discutiamo
E qui allora viene una riflessione molto forte da parte
A parte
Da parte nostra
Dobbiamo farci i conti
Io ero in Parlamento
Quando per sei mesi tutta l'attività parlamentare è stata bloccata per favorire
La riforma della Costituzione in maniera particolare all'introduzione del federalismo
In Parlamento
Ciò
Che la principale motivazione della mia parte politica nel due mila e uno fra il due mila e due Moore uno fu che il federalismo fatto dal centrosinistra avrebbe consentito di allentare la pressione nel nord del Paese quindi
Ridurre l'ostilità di quell'elettorato verso il centrosinistra
Il che non è avvenuto
Ma sicuramente c'è stata in Italia una discussione strumentale sul federalismo ai fini del consenso politico non ai fini della migliore
Come dire regolazione di un Paese come l'Italia
Ora è indubbio che
Le ostilità le avversioni la Svimez ha condotto una sua battaglia nel corso degli anni sul piano culturale
Dal tema semplice il federalismo è compatibile con un Paese strutturalmente duale ad un'economia strutturalmente duali
Questo è il tema di fondo
A questo punto a questo interrogativo sia disposto che si poteva fare si poteva andare a vedere
Cioè si poteva andare a vedere se il federalismo in un Paese strutturalmente duale
Poteva ridurre
Non dico le distanze ma potete poteva
Come dire riavere il senso di una comune a parte
Cioè la divisione del Paese economica che stava diventando politica se attraverso il federalismo si poteva riavere una rifondazione dell'Italia
Questo è stato il grande tema che a appassionato tanti di uno
Cioè di fronte alle critiche forti che vengono a quell'impostazione unitaria e possibile trovarne altre ragioni comuni del Comune essere italiani anche in un Paese
Così diverso sul piano economie
Diciamo la verità in quel periodo del sud girava un vento in cui il soggettivi ISMU meridionale
Veniva sopravvalutato rispetto alle condizioni oggettive del maggio
Ci siamo tutti i caduti non dico in questa trappola ma in questo abbaglio io per primo
Cioè abbiamo sopravvalutato il ruolo delle persone alla guida del istituzioni locali
Abbiamo pensato che una guida di persone migliori del passato che avessero un
Un bagaglio di opposizione a cui un sistema clientelare
Potesse di per sé capovolgere il ruolo di quelle istituzioni della vita economica della Regione Veneto
Guardate il regionalismo meridionale alla grave responsabilità di far comprendere oggi all'intero Paese che se siamo così nel Mezzogiorno e perché abbiamo queste Regioni incredibile
Se al Nord c'è una gravissima crisi istituzionale se in Lombardia ci fossero dieci scandali superiori a quelli della Campania l'economia e la considerazione verso la Lombardia intesa come Regione
Non istituzionale ma come economia come società non cambia niente
Cioè se ci fosse un crollo delle istituzioni regionali l'economia del nord continuerebbe a correre quello del Mezzogiorno continuerebbe a stranieri
Alcuni anni fa uno studioso americano
Fatta una ma quello che successivamente ci ha dato un libro discutibile
Sul senso civico come origine dei mali dell'Italia della differenza storica dal nord al sud a metà degli anni Settanta anzi grossomodo verso gli anni Ottanta ci diede un panorama del regionalismo italiano in cui grossomodo dice
Le differenze delle Regioni sono differenze basate sulla struttura economica
Cioè questa struttura economica continuerà al di là di chi governerà alle Regioni
Io penso che in Italia questo sia molto bene
Con l'unica differenza che quando parli diciamo della Regione politica
Nel Mezzogiorno è difficile che appare della situazione economica facendo tutto unico
E allora
Proviamo a sfatare alcune cose io mi rendo conto che sarà complicatissimo sarà difficilissimo perché di luoghi comuni degli viola limiti in mezzo a noi sono molto forti anche tra le persone che stanno qui
Sono molto forti e mi rendo conto che una battaglia complicatissima
Riuscire a Spataro lì a ridurne il peso nella considerazione generale che sia verso il mare
Venerdì a Napoli abbiamo tenuto la presentazione pubblica
Del nostro programma due mila sette due mila tredici e abbiamo provato
Come dire a sfatare alcuni luoghi comuni più impressionanti che ci sono per esempio sui fondi comunitari
Nessuno
Dice una cosa semplicissima che mentre negli altri anni le regioni meridionali restituivano i soldi oggi nessuna Regione compresa la Sicilia restituisce i soldi e sembra questo una cosa normale non è normale sempre una cosa quasi dovuto non è dovuta
Tutti pensano che le risorse comunitarie siano utilizzate solo dalle Regioni
E che non c'entra nessun altro nell'uso delle delle risorse comunitarie il sessanta per cento è utilizzato dai Ministeri programma due mila due mila e sei il sessanta per cento
Quarantotto mila quarantotto miliardi rispetto ai trentasette miliardi gestiti dalle Regioni e pure l'opinione pubblica
Questo non viene considerato fondi comunità Regioni sprecone
Se io chiedessi a ciascuno di voi indicatemi una sola opera sovraregionale
Fatta nel corso di questi anni con i fondi comunitari perché certo che le Regioni è difficile che da sole possono fare opere di carattere sovraregionale
Chi viene in mente forse solo la Salerno-Reggio Calabria con tutti i problemi
Che conoscete ma non la gestiscono
Le Regione
Se poi prendete all'inizio degli anni due mila quando fu impostato il programma
Le cento idee
Per per il sud da Ciampi a Catania
Nel novantotto se non ricordo se non ricordo male c'era una previsione del Governo nazionale fatta dagli altri Governi che
Che ci sono stati successivamente di una crescita del sud superiore alla media nazionale alla condizione che il sud avesse il quarantacinque per cento di risorse incontro in conto capitale
Questo quarantacinque per cento deve essere fatta di un trenta per cento di spesa ordinaria e di un quindici per cento di spesa straordinari fra fondi comunitari cofinanziamento nazionale FAS e quant'
Ora noi siamo alla conclusione di questo periodo in cui i fondi comunitari hanno svolto una funzione anticiclica nel nel Mezzogiorno
E essi rappresentano l'abbiamo calcolato per la Regione Campania il due virgola cinque del PIL regionale
E la discussione sull'economia della Campania si fa solo sul due virgola cinque per cento del PIL regionale non su novantasette virgola cinque che è composto da altre cosa c'è incredibile come ci sono dei luoghi comuni
Che non riusciamo a sfatta anche qui noi abbiamo dato una grandissima è in fasi ai fondi comunitari che forse siamo anche noi
Responsabile
Quando il la la spesa pubblica in conto capitale nel sud si è fermata al trentacinque virgola nove al trentasei e la spesa ordinaria la Svimez al calcolato nel due mila otto il venti per cento
Cioè siamo al sette otto punti anzi a dieci punti uno la spesa ordinaria in meno ma come si può immaginare
Che
Insomma forse la dimensione regionale l'abbiamo sovraccaricata di significa e abbiamo diminuito l'attenzione sulla dimensione sopra detto
è stato colpa del regionalismo che ci ha portato ad un'attenzione fortissima sui temi delle Regioni ma non abbiamo abbassato la guardia sulla dimensione sovraregionale sulla dimensione macro regionale
Del del fondo è stato un errore
L'abbiamo fatto anche sul federalismo
Professore Giardina prima un intervento pregevolissimo civici chiedeva conto del perché le Regioni alla fine anno accettato
Io c'ero
Le posso assicurare il clima infastidito delle altre Regioni
Se non avessimo dato il consenso del consenso era dire avviamo la discussione che non vuol dire che noi condividiamo tutti gli aspetti noi avremmo avuto nel nei giornali italiani il sud
Blocca qualsiasi innovazione qualsiasi riforma del Paese e questo era il clima che si è la forma
Ora
Dobbiamo provare
A vedere alcuni dei punti sui quali
Insomma concorrere il fatto che sia la Svimez apprendere nelle sue mani
Come dire un minimo di coordinamento è fondamentale
E il fatto che non siamo riusciti a fare un coordinamento delle Regioni minerale autorevoli è un a un altro grandissimo errore sicuramente
è un altro grandissimo non ce l'abbiamo fatta arrendere il coordinamento delle regioni meridionali autorevole appena ci abbiamo provato sono venuti immediatamente i coordinamenti
Delle regioni del nord molto più forti sul piano
Dello della mobilitazione della pubblica opinione dei giornali di quando abbiamo fatto abbiamo e siamo stati anche per la vita circondati da un po'come dire di
Diffidenza
Rispetto a quel a quel tentativo
Quindi io ritengo e concludo che uno
Il testo che ci presenta il Governo non corrisponda l'articolo centodiciannove che io ho votato in Parlamento
Non corrisponde
Non corrisponde alle conclusioni dell'Alta Commissione Vitaletti sul federalismo fiscale
Non corrisponde
A l'insieme del dibattito che nel corso di questi anni diciamo in varie sedi si è prodotto su questo su questo tema
Ora
Io sono convinto che federalismo fiscale non ha una sola interpretazione
Cioè l'interpretazione disparità in equità non sta scritto da nessuna parte ho letto molti libri all'epoca in cui
Cioè la teoria economica la teoria sul federalismo fiscale sembrava andare
In questa direzione però l'Italia
Arriva al federalismo non all'inizio di un processo unitario
Arriva al federalismo dopo centocinquant'anni di Unità d'Italia un processo
Come dire un patto avviene all'inizio
Se nel corso di un processo unitario la nazione sente il bisogno di un altro modello regolativo
Ma per quale motivo
Questo nuovo patto regolativo di unità nazionale
Dovrebbe essere sopportato da quelli che ne pagano le conseguenze attenzione se il federalismo è una cosa in cui come meridionali ci conosciamo bene altrimenti non ce l'ha detto il medico
E noi abbiamo le condizioni del Mezzogiorno se superiamo alcuni elementi d'imbarazzo tra di noi di partecipare al dibattito nazionale per dire bene eravamo pronti al federalismo
Volevamo coniugare autonomia meridionale responsabilità meridionale con solidarietà ci abbiamo provato ma ci accorgiamo che questo non è le intenzioni sono altre bene fermiamoci dove sta scritto
Che dobbiamo andare per forza ma
Cioè nel senso che noi dobbiamo avere un patto nel quale le parti abbiano una convenienza ma ma altrimenti dove stiamo
Cioè stiamo discutendo di che cosa
Cioè di un nuovo patto nazionale nel quale io
Debbo sopportare
Chi addirittura
Cioè non possa avere garantiti alcuni servizi essenziale si dirà
L'ha detto
Il primo che ha parlato che
Come dire le differenze già nelle attuali
Come dire nell'attuale impostazione insistono no spesa pubblica sta spesa storica può dare
E nessuno la difende ma se
La situazione precedente crea delle disparità per quale motivo dobbiamo aumentare queste disparità
Cioè dove sta scritto che noi dobbiamo ulteriormente aumentarle
Le regioni del nord si aspettano dal federalismo fiscale e che una parte consistente delle loro risorse restino lì
Questo è quello che si aspetta
Il federalismo fiscale il federalismo in Italia per loro è questo lo abbiamo saputo fin dall'inizio
Forse siamo stati incauti ad immaginare che potevamo
Sicura
Massimo era come in Parlamento lavora votata come me quella legge
No no la tua dichiarazione la conosco bene perché l'ho citato nel mio libro quindi la conosco bene esso la tua impostazione come tu sai di alcuni di noi che hanno sofferto in Parlamento in quel periodo
Abbiamo sofferto in Parlamento
Perché immaginava che potesse succedere questo operavamo fiducia che il centrosinistra più del centrodestra poteva equilibrare esigenze di parlare una parte del Paese è un'esigenza di una tenuta
Va tenuta unitaria
Ora e termino a me sembra che bisogna rispettare e centodiciannove che io ho approvato
Bisogna rispettare se c'è un testo che si distanziata quel centodiciannove non può avere nessun consenso
Saremo nelle condizioni di far valere un punto di vista meridionale proviamo
Non sta scritto da nessuna parte che non possiamo tenere qualche
Qualche risultato quello che non potrà mai avvenire e che noi siamo parte passiva di un processo di un'idea di federalismo fiscale antimeridionale anti solidale
Perché io sono convinto che le differenze sono qualcosa non dico su cui investire di cui tenere conto
Ma tra differenze disparità c'è uno iato troppo grande c'è una distanza troppo
Non si possono
Come dire trasformare le differenze
O non si può investire sulle differenze per fare una
Fortissima disparità questo è detto
Nel documento che abbiamo letto che considero uno dei documenti più significativi più pregnanti che la Svimez ha pubblicato negli ultimi anni io mi auguro che la Svimez possa ancora di più attorno al sì richiamare
Il meglio della cultura italiana in questa materia perché stiamo parlando di Italia e non di Sul
Grazie
Fu nel mio intervento perché diamo al professor Villone al credo dal Senatore Villone
Concludiamo la parte relativa agli interventi programmati abbiamo posto
Alcuni altri interventi letterature altri amici che ci hanno chiesto di poter intervenire li inviteremo a una massima conclude con al concisione che intanto affrontiamo l'ultima riflessioni
Ma grazie Presidente io non metto da parte dell'appunto che avevo messo giù per l'occasione perché mi interessa di più
Intervenire diciamo su quello che è già emerso nel dibattito
Dico subito che io concordo molto con allora
Architettura con l'impianto
Della riflessione che viene messa in campo oggi dalla Svimez d'altra parte
Parlar l'abbiamo all'avevamo un po'pensata insieme devo dire anche come strumento di battaglia politica perché ne volevamo è stata pensato in un momento in cui non era attuarle nella lo scenario che invece si è realizzato dallo scioglimento anticipato quindi pensavamo che su questo avremo poi assunto un'iniziativa nella sede parlamentare che adesso ovviamente
Si dovrà vedere se
Da parte di chi si potrà assumere
E concordo anche con accenti molto preoccupante Barilla presenta Novacco ma non solo che
Parlano di di iscrizioni io ormai nelle architetture fondamentali del Paese
Fino a qualche tempo fa diverse cessione sembrava un una roba così
Un un esagerazione leghista o cose di questo genere adesso non è più così comincia a diventare un qualcosa di cui preoccuparsi
Sul serio
E il terreno al federalismo fiscale è certamente uno di quelli sui quali
Queste preoccupazioni vengono emergono con grande chiarezza
Da tempo tra l'altro con la Svimez ci occupiamo con Richard ringrazio ci occupiamo di questo perché già proprio
Nel
All'inizio
Per la precedente legislatura aprimmo una riflessione che poi come viene credo ricordato anche nella premessa al volume
Si tradusse in un in una proposta
La firma mia e di Nicola Mancino non solo ma di tutti i senatori del Mezzogiorno del centrosinistra dell'epoca quindi
Però non a caso vedete quella proposta è quella riflessione
Con che facemmo con la Svimez che anticipava di molto poi l'apertura del tema
E perché poneva la questione della rivisitazione del decreto cinquantasei del due mila e apriva tutti i problemi che poi adesso vengono fuori con grande evidenza non fu colto nella sua importanza nemmeno dalle regioni del Mezzogiorno questo va detto
Qua c'è un grande ritardo che evoca un ritardo purtroppo che abbiamo nel Mezzogiorno dovuto vedere anzitutto in casa nostra perché ricordo perfettamente allora
Parlavo ancora col governatore Bassolino ne parlai sì va bene così messe su una Commissione però alla fine questa bandiera non la prese
E non a caso la presa poi pensate un po'filmini nella campagna elettorale del due mila sette ha assunto è stata fatta propria per dire il ritardo con cui
Si è voluto capire
Nelle regioni del Mezzogiorno
La crucialità che questo tema c'è una sorta di di rifiuto e adesso poi ci arriviamo sul perché
Questo a Kabul
E ancora adesso succede succede lo stesso e professor D'Atena mi pare si chiedeva prima ma come mai le regioni del sud sono d'accordo proprio o sembrano prestare
Bella alla cosa vedete non non è non è strana noi in questo Paese abbiamo messo in piedi un meccanismo o malefico
Questa storia del federalismo che abbiamo
Fatto partire
Perché se uno guarda in giro il federalismo quello vero quello dei Paesi seri che cos'è si rende conto di anzitutto di un fatto che il federalismo competitivo quello vincente è un federalismo dove lo Stato centrale e forte
Non è il tempo è un federalismo Stato centrale forte
In cui lo Stato centrale e magari non fa molte cose ma quelle che fa le fa fino in fondo con pienezza di poteri e pienezza di risorse e soprattutto interviene laddove nasce il server laddove ci sono interessi federali rilevanti
Noi abbiamo fatto i contrari
Noi abbiamo creato per di smog concusso competitivo stracarico di competizione giurisdizionale d'intesa non a caso si diceva prima mettiamoci catasto per carità quello è un esempio di come non si deve fare un federalismo serio
Perché alla fine non paga
E in cui lo Stato centrale alla fine e debole
Abbiamo fatto una sorta di federalismo da supermercato autonoma nel supermercato soprattutto voi attraverso il centosedici se dovesse attuarsi uno va passa vicino allo scaffale PD apporto ride
Queste cose erano già vedete nell'impianto della riforma del Titolo quinto adesso ne faceva cenno
L'amico il sei a Sales e saper sa benissimo con come io ho sempre pensato che quella dal primo momento ha detto una riforma straccioni che ci che solamente problema
Essa non a caso richiamavo l'intervento mio di voto che purtroppo fu un voto favorevole perché arrivo da noi in Senato già bella fatto sotto la dettatura del popolo degli amministratori alla Camera
E abbiamo brindato perché si disse questa è la nostra scommessa per vincerla dall'altro dopodiché abbiamo perso come era ovvio nel nord perché non è certo così che si dica rincorre competizione elettorale
E abbiamo messo in campo un accrocco che questo Paese lo sta facendo affondare perché queste sostanzialmente alla
La
La situazione così come perché tutto questo sia accettato da parte
Del del sistema delle autonomie anche meridionali essendo evidente che non c'era convenienza alcuna
Badate una parte la fra temporali e questo lo diceva l'amico Sales c'è chi ci ha creduto
Come duri e non c'ho mai creduto lui ci ha creduto
è una parte la parte in malafede perché vedete a un ceto politico
Conviene di poter gestire la povertà piuttosto che non c'è stile affatto
Questa è la cosa da dire
Io lo voglio dire con la massima brutalità possibile
Io ceto politico regionale posso anche capire che non mille non è nell'interesse della mia comunità
Metterne su un terreno sul quale la competizione della parte forte del paese vi stritola ma può esserne il mio interesse
Nel minimo personali interessi il ceto politico
Perché questo amplia la sfera della mia gestione
E nelle regioni meridionali perché non era in buona fede è successo esattamente questo
Per questi bei soggiorna fu
Adesso non ci venisse racconta
Non è possibile che nessuno in questo Paese
Abbia raccolto la voce di allarme che io stesso lanciata in tante occasioni
E alcuni altri pochi nel dire quello che oggi si dice nella nel lavoro sui prezzi e cioè che la perequazione in un Paese dove ci sono rivendicazioni strutturale e non può che essere verticale
Perché è chiaro che se voi mettete una perequazione orizzontale tra Formigoni la Lombardia e chiunque del Mezzogiorno Formigoni varco all'avanzata bensì Gordon massacro chiunque Terminillo obbligo
E allora come mai si poteva sostenere in questo Paese modello tedesco piombo della perequazione orizzontale
Che tra l'altro è andato in crisi non appena hanno fatto l'unione con i Laender dell'est e non poteva che andare in crisi perché si introduce una divaricazione strutturale analoga alla nostra
Per cui non regge più il modello della perequazione orizzontale che
Richiede diciamo uno scambio tra quasi pari perché se non non non si è quasi pari in una perequazione orizzontale c'è uno che per chi è uno che le prebende e non c'è un po'di evitarlo
E com'è che non se n'è accorto nessuno tutto ciò era una sorta di rete questo paese c'è stato una sorta di pensiero unico
Che dal punto di vista accademico veniva retto per esempio dalle grandi università del centro Italia
Toscana Emilia Romagna Lombardia
Dal punto di vista politico veniva
Sorretto dal popolo degli amministratori nessuno escluso tutti i governatori inclusi
E per il rispetto al quale le voci del dissenso sono state per anni messi nell'angolo è successo a questo
Esattamente questo
Poi
Ci sarà come dicevo quello che era in buona fede quello che non era in buona fede ma dopo dopo il punto
Rimane un punto così
Diciamo abbastanza abbastanza teorie
Noi in questa in questa condizione qua
Ci troviamo
Come ci si difende questo
In questa condizione
Vedete
Dottor Franco
Con il cui intervento io non concordo ovviamente
Ma detto una cosa giustissimo tre non ci si difende sopra con la Costituzione
Qua bisogna sapere ed è vero lo dico io che faccio e Costituzione esprimersi
Ebbene costituzionalista di mestiere vi dice che non solo non ci si difende solo con la Costituzione ma persino pericoloso cercare di difendersi solo con la Costituzione
Perché l'unico è il sito probabile quello di stralciare la Costituzione
E quindi non ci facciamo troppe illusioni
Io apprezzo
Le analisi ricostruttivo fondato duecentodiciannove ma se uno pensa che centodiciannove
è la dica che firmato ondata di marea
Chiaramente al vaglio insomma non è così
E qui c'è una battaglia
Come dire una battaglia politica da mettere in campo oltre che l'ha riconosciuto che può fare fa richiamo al centodiciannove come elemento
Come dire di resistenza
Tra l'altro quei centodiciannove come sappiamo bene quelli che hanno visto nasce vanno scritte insieme Michele Salvati e tre Giulio Tremonti
E quindi che una cosa scritta dal salvate tre volte possa essere agito a favore del Mezzogiorno in reparto apprestamenti dubitare insomma conoscendo benissimo entrambe ampie questi signori per carità ottimi amici miei tutte e due
Ma sicuramente all'ultimo dei loro pensieri il
La sorte del Mezzogiorno
E difatti io credo che la lettura
Dico adesso dal costituzionalista lettura del centodiciannove
Essi orientata in un certo senso ma non è un'apertura così bendata che impedisca poi le cose che si vogliono mettere che si vogliono mettere in campo
E quindi io credo che bisogna fare un'azione più complessiva che parta anche dalla considerazione
Degli elementi
Diciamo
Ancora ancora di flessibilità che ci sono per esempio una cosa che qui
è emersa e che io considero molto interessante se si riesce a far capire è che il nord e poi alla fine non è che a tutto questo interesse fino in fondo a perseguire questa lettura
E perché l'ente pensare che il competizione globale come oggi si affronta della dimensione minore è sicuramente uno sbaglio
Io non credo che ci sia
Un vantaggio nell'avere una competizione che fondata su un pezzo dell'Italia contro il resto del mondo invece che avere un Paese di un minimo di riparazione che si confronta con il resto del mondo e mi ricordo che una volta
Parlando con Bossi
Discutevamo di queste cose divisione dove deve tu come fra Berna emergeva il pericolo ci dev'essere ricordati
Stava allora emergendo anche la polemica della lega contro il pericolo giallo disse voglio vedere
Tu che fai diversi quando poi
Verranno qui tetti mangeranno tutte le tue fabbrichetta del nord est disse
Che fare
E lui mi rispose ai allora faccio la secessione
Badate è significativo questo passaggio cioè perché nel momento in cui lo attacca diciamo la competizione globale dell'UE che fa lui si ritira nella sua fortezza ma è perdente come logica
Perché è chiaro che non è che lo porta lontano una logica di questo genere
Allora c'è
O margine
Nel quale si può qualcuno diceva qui il Nord o sta perdendo posizioni immonda a causa del Mezzogiorno ecco questa questo secondo me è una delle chiavi importante che bisogna
Bisogna tenere a mente
Credo
Che si debbano fare dei passaggi anche tecnici
Per esempio rivedere radicalmente centodiciassette dalla Costituzione
Nel quale guardate io
Tutt'altro nell'altra legislatura vanno in questa presentai una proposta a firma mia e di Bassani
Che era la dica mente semplificativa mettendo dentro una cornice praticamente diceva le Regioni fanno quello che vogliono
Purché ci sia una clausola generale che consenta allo Stato federale dello Stato nazionale di intervenire sulle questioni che veramente interessa
Guardate non esiste federalismo al mondo il nostro è anomala in questo in cui non c'è la possibilità
Di entrare sugli interessi di rilievo federali secondo la scelta dello Stato per
Si chiama clausola di supremazia interesse nazionale quello che volete a nomi diversi noi non ce l'abbia
Quindi qui abbiamo questa anomalia del federalismo accendo dei poveri che quello che adesso ci impedisce di fare un salto di qualità e che rende pericolosissima invece la deriva del centosedici del federalismo differenziato e tutto il resto perché una è un punto è una deriva che ulteriormente indebolisce giammai rafforza
E quindi fatalmente aggrava la situazione quindi
Arrivare a una semplificazione radicale
Tra l'articolo centodiciassette con introduzione una clausola generale di interesse federale preminente
E quindi lasciare stare questi cataloghi infiniti che poi vanno
Lasciano soltanto luogo a un contenzioso giudiziario che
Infinito la Corte costituzionale credo Titolo quinto sta oltre il cinquecento sentenze va data una montagna di pronunce
Poveracci non avendo strumenti di preminenza dello Stato centrale di interesse nazionale perché è stato cancellato sbagliando
La Corte sta ricoprendo di intense tutto il sistema perché ogni qualvolta c'è un problema di rapporto centro-periferia ci sbatte suo proventi seguito nove siamo un Paese che ormai funzione adottando con le intese e la domanda è se d'intesa non c'è che succede non lo so adesso
Ma come si può essere competitivi in queste condizioni scusate stiamo scherzando
Quindi
Questo passaggio di
Rivisitazione se si avrà la forza di farlo bisogna fare
E poi soprattutto io credo che qui c'è un problema
Per carità adesso non voglio essere cattivo
Ma c'è un problema di di dirgli acquisire per le Regioni metri meridionale una cifra politica
Al riguardo
Cioè noi non riusciamo
A venir fuori dalla situazione in cui
Stiamo senza una capacità contrattuale delle regioni meridionali
E questa con le capacità contrattuale non c'è più
Badate regione meridionale non hanno mai saputo gestire se stessi e nelle sedi della competizione territoriale che sono per esempio a breve la
Diciamo le conferenze no
L'hanno sempre sottovalutato
Hanno mandato un personale di seconda scelta
Non si sono mai occupato dei problemi lo so però non lo so per esperienza diretta spesso
Andando lì si vedeva e le regioni del Centro-Nord andavano in truppa alte
Regioni compatte funzionari preparati carte pronte venivo qua con dalla Regione del Mezzogiorno stava l'ha seguita notazione due caffè stava sentire diceva sì serranda
E questo così si compete
Anzi compete dove
Questo era lo scenario medio delle Regioni nel Mezzogiorno prima
Adesso peggio ancora
E adesso anche se mandare uno buono
Anche se mando bullo preparato anche se mando Bruno collegata al posto del Sanga mandassero San Pietro
Non sarebbero a sentire lo stesso agli altri
Perché adesso il malgoverno alla ma l'Amministrazione di questi anni che le vicende ultime hanno reso del tutto evidente azzerato la cifra politica istituzionale delle regioni meridionali
Non hanno più diritto di parlare
Se parlano sono monnezza tra virgolette
E questa storia bisogna affrontarlo
Perché se noi pensiamo che adesso andiamo a casa diciamo a definire finisco subito la nostra posizione contrattuale
Nei mesi che verranno se parte il federalismo fiscale così e allora è inutile proprio che parliamo che ci metteranno addosso la proposta da legge Lombardia
Spero che qualcuno e parli dopo che lo Stato centrale fruito chiudiamo perché non avremo più sobri almeno per le minime funzioni indispensabile separazione dovesse passare quella logica
E Marroni badate ha già detto che quella la proposta che loro sosterranno
Questa netto Marroni non l'ultimo cenno Marroni l'ha già detto come elemento di campagna elettorale
Allora come possono le Regioni meridionali riguadagnare una cifra politica istituzionale adeguata varata c'è un solo modo ci vuole una catarsi politica e istituzionale
Lo dico senza senza per carità senza cattiveria bisogna prendere quelli che ci sono mi dispiace che l'odierno se andate perché la verità anche lui che se ne vadano e mettere altri perché se no nove non avremmo credibilità
Non avremmo nessun pensavo nelle istituzioni e dove invece bisogna siamo pensate misurati subito e non possiamo sperare di avere un futuro in questo Paese grazie
Hanno detto ci sono alcuni amici che mi ha chiesto di poter intervenire
Che prevedeva chiederei per prima di intervenire provvede dice il professor vitali
No non sono stato tirato blocchiamo allora interventi Rossini perché
Tra parla così questo Paese c'è che la Commissione che in teoria tutti ci onora
Aveva il compito
Di di
Di rendere operativa la tesi della restituzione poi oggi viene citata come
L'antitesi della restituzione
Posso Presidente della Commissione però
Quindi
Solo uno dei membri però io
Che in realtà
Quello che si è detto questa sera ci si rendeva conto immediatamente privati che la restituzione fa saltare in aria questo
Chi si scherza
Di fatto
è vero gestire un po'di potere viene ritenuto da molti comunque
Gestire un potere anche assurdo però puoi i gestiti forse
Quando la cosa avviene
L'apertura la penso diversamente
Insomma
Gli scenari tecnici drammatici che secondo me termini fiscale può
Può può può ma non può fare popolare
A me erano chiarissime POR di fatto una linea è stata condivisa tutta la Commissione
Bisogna trovare assolutamente delle linee
Di alternativa alla restituzione perché la restituzione poi
Paradossalmente e lo Stato centrale Coggi accerta l'imposta la restituzione non è che a me neanche
Molto senso dal punto di vista tecnico perché è stato sottrargliele buttato via e lo stesso tempo proprio per le imposte serve al massimo perché le Regioni raccolgo
E il tentativo su che c'è scritto
Abbiamo cercato di sviluppare è stato quello di innescare innestare la competizione su TV su una base l'uguaglianza cui si è detto novantacinque per cento io voglio solo
Dire un particolare
Chi novantacinque per cento significava
Ridurre
Il finanziamento di base di quel tanto che corrispondeva allo zero virgola nove per cento di IRPEF obbligatoria
Cioè riviera partiamo tutti con i periti appunto
Con i feriti gravi poi
Vediamo chi è introduce volontariamente per cui
Però questa volta lo zero virgola nove per cento che rende esattamente il cinque per cento dell'est Grespi sicuro Imperia gestito infine
Il finanziamento
E poi dentro questo fatto no c'era una certa perequazione c'era comunque la privazione alla media quindi il sud era con un compost Vantaggiato
Anche su questo però in maniera assolutamente ragionevole e in maniera responsabilizzante perché si diceva che l'accesso alla perequazione di queste tradire per fare
Morsa verso l'alto volontariamente era possibile solo se si erano attivate tutte le altre leve vedi il Burlo vedi la benzina c'era una responsabilizzazione
Era un modo anche per
Rendere più concreto il discorso costi Standa perché era un modo di selezionare quelle riforme che ce la facevano
Senza
Mettere questa addizionale cercare di rendere concreto quel discorso così tanto acché altrimenti parliamoci chiaro è molto astratto e tuttora molto astratto viene evocato come
No possibile panacea ma poi anche qui si tratta e quindi qui
Di un principio che
Anche se ne agenti privati viene attuato nel settore pubblico molto difficile da inverare
Specie per poi dare finanziamenti
Ora io mi rendo conto che poi alla fine
Il discorso era è abbastanza debole perché si pensava
Anche su molte altre cose sono state vinte non Mosconi ferma il punto di fondo era questo
E
è incredibile che di fronte a questo
Che comportava un elemento minimale di responsabilizzazione
Gli stessi politici sia del nord che del sud
Non cioè non abbiano
Non
Ci sia stato un vero movimento mente per cercare di capire che
Forse quella era un l'inizio nuove opere iniziare un percorso che portasse fuori
Da varie crisi deve della della restituzione della differenziazione che che
Che secondo me poi provocano assolutamente
Problemi insostenibile
Ora sono passati io non credo francamente sono diventato molto pessimista nel frattempo si perso modo pure lui
Secondo me i due principali schieramenti sia che si uniscano sia
Ciascuno intestino arriveranno su
Su corso modo sul disegno di legge che è stato presentato
Però ecco vediamo io Scredo che quindi siete o di legge tutte le crisi e la restituzione
Sì effettivamente restituzione è abbastanza marcatamente differenziata
Porteranno all'evidenziazione di problemi che
Vero che c'è il rischio così che l'Italia comincia a saltare da qualche parte
E chi riscuoteremo fiscal scale sessi se Siato veramente lungo quelle linee sia punto di partenza di Dio di crisi grosse e assolutamente reale quindi
Poi Visco insomma sì
Secondo me sì ci sarà modo quando le cose si si Cinven erano
Diritti di ridiscutere e di vedere anche i pregi di soluzioni magari piccole ma
Che è uno senz'altro l'obiettivo Tino i nonni a scalare
Partiva lo stato dell'unità nazionale per così dire
Grazie
Pregherei il l'assessore al bilancio della Regione Calabria all'onorevole Naccari Carlizzi ricoveri intervenuti
A
Bene io chiederei subito una deroga non sui tempi assolutamente sarebbe assolutamente una minaccia ma
Una deroga su centosedici per fare una battuta hanno
Immediata alla luce di quello che abbiamo sentite anche dell'opportunità che ci è sembrata di
Leggere con attenzione questo
Quaderno che mette in evidenza una situazione complessivamente del tutto difficile complessa esse posso consentirmi in qualche maniera anche tragica la deroga su una battuta che sia un attimino più
Critica in qualche maniera di quella fatta dal
Professore Pica la battuta in sostanza è questa che sembra che l'impalcatura cioè la riforma del Titolo quinto alla fine sia stata fatta
Dai giuristi senza tener conto dei differenziali
Impositive dei differenziali economici del Paese e in qualche maniera la traduzione di questi impalcature il disegno di legge
Di cui stiamo trattando oggi sia stata fatta in qualche maniera dagli economisti senza tener conto di quelli che sono i principi costituzionali che giustamente si assi si assicurano e
Si affermano assolutamente violati
E penso che
Questo è un aspetto che in qualche maniera noi dobbiamo
Considerare perché troppo spesso si continua a fare una certa
Monete equiparazione fra decentramento e federalismo anche qui oggi in qualche maniera si è
Ascoltato questo riferimento al decentramento chiaramente in un'accezione economica non in un'accezione giuridica che però dà luogo a dei pericolosi fraintendimento
E il
L'idea in qualche maniera che si sia accettata la diseguaglianze che questa diseguaglianza andasse fotografata una volta per tutte perché
Sembra che sia così realmente l'obiettivo è un'idea che fa in qualche assolutamente in contrasto con quelle che
è una percezione ed è una valutazione che noi dobbiamo fare sulle diseguaglianze sostenibili
è evidente che un
Processo come quello che in qualche maniera noi stiamo o che voi opportunamente avete analizzato è un processo che può essere consentito nella misura in cui le diseguaglianze che
Alla fine si generano sono diseguaglianze e sostenibili pur nel nuovo sistema che non abbiamo che un sistema profondamente diverso dal passato nel momento in cui queste diseguaglianze appunto
Come sembra di capire dall'analisi del fatta dalla Svimez non sono assolutamente sostenibili non ci troviamo dinanzi a un contesto assolutamente differente
E il
La differenziazione dei servizi che pur in qualche maniera è una conseguenza in parte necessitate di un processo come questo non può portare
Secondo appunto i dati della Svimez ad avere per esempio una situazione nella quale
Il Lazio si troverebbe a disporre in termini di risorse pro capite del tredici virgola sei per cento in meno e la Lombardia ma del centoquaranta per cento in più rispetto alla Calabria allora
Dobbiamo intenderci sui termini il concetto stesso di differenziazione dei servizi forse
è un concetto che in qualche maniera descritto e trovo assolutamente singolare
La definizione che si dà all'articolo nove comma due del disegno di legge dove si
Mette in evidenza che il principio di perequazione deve essere applicato in modo tale da ridurre adeguatamente le differenze tra territori
Con diverse capacità fiscali per abitante senza alterarne l'ordine penso che su questo
Professore epica abbia detto
Già abbastanza ma questo concetto di ordine io sinceramente non lo riscontro nella letteratura in qualche maniera giuridica forse per mia ignoranza non lo riscontro neanche nella letteratura economica
Non c'è dubbio che
In qualche maniera le scelte politiche anzi più che in qualche maniera in maniera evidente le scelte politiche portino a delle conseguenze
E sulla trasformazione delle norme sulla definizione di un contesto diverso ma noi dobbiamo
Evitare di arrivare a un autogol pericoloso che potrebbe essere quello di mettere in discussione la certezza del diritto perché viva Dio il l'articolo due l'articolo tre l'articolo cinquantatré della Costituzione sono vigenti allora non possiamo fare un processo inverso e immaginare che poiché c'è una percezione generale nel Paese che vuole fotografare
Le differenze che ci sono noi a Costituzione vigente con la prima parte della Costituzione vigente arriviamo a modificare sostanzialmente con delle leggi come aspirerebbe ad essere questo disegno di legge il contesto normativo perché altrimenti facciamo un'operazione sinceramente che evidentemente legittima ed è stato molto
Opportuna la puntualizzazione fatta dal professore sale se che già
Sul cinquantasei si è arrivati a suo tempo a produrre una norma che
Giustamente la Corte costituzionale a ritenuto illegittima
Tralascio chiaramente il riferimento alla principio di restituzione che
Oppure come è stato opportunamente letto nel campo dei diritti essenziali
Assolutamente ma abbastanza singolare immaginare che possa possa avvenire e possa essere operante mi sembra però opportuno sottolineare ancora che la derubricazione di quelli che sono
I diritti civili sociali diritti di cittadinanza a diritti non azionabile e non azionabili è uno svuotamento insostenibile degli stessi diritti non so sinceramente
Che valore possano avere se ancora noi potremmo definire diritti in presenza di una assoluta assenza di risorse atte a tutelare ad azionare questi stessi diritti
E credo che
In qualche maniera il
Dibattito sulla
Questione settentrionale per tacere chiaramente per i motivi che sono stati detti precedentemente della questione meridionale e un dibattito di oggi rischia assolutamente di perdere di attualità
Ieri c'era un articolo per me è molto interessante di Leonardi sul di Robert Leonardi sul Sole ventiquattro Ore che parlava
Non solo del Mezzogiorno ma lo inseriva in un quadro generale assolutamente problematico assolutamente complesso del nostro Paese
Nella competizione mondiale nella competizione anche europea io penso che
Questo sì oggi come oggi il vero problema è questo problema non può essere affrontato mediante un meccanismo di arroccamento come giustamente è stato anche
Sottolineato da ultimo nell'ultimo intervento meccanismo di arroccamento che non accetterebbe la sfida
Di tutelare anche per le regioni del nord nel futuro taluni diritti ma sarebbe un meccanismo che assolutamente chiude su se stesso
Quello che è la dimensione dei livelli dei servizi che oggi in qualche maniera si possono tutelare che magari si potrebbero tutelare per una serie di anni successivi Mammano che questo declino in qualche maniera viene viene in evidenza per concludere credo che
In qualche maniera
Questa valutazione sulla spesa storica che già di per sé ha prodotto nel corso del tempo dei risultati inaccettabili che sono inaccettabili sul piano del principio di eguaglianza
Il fatto che in sostanza ci sia stata questa spesa storica penalizzante assolutamente non ci può portare a realizzare una norma che obblighi
Questo percorso anche per il futuro io credo
Come è stato giustamente detto dal professore sale se che mi ha fatto un'analisi
Molto convincente in alcuni suoi scritti penso che
Oggi come oggi noi non possiamo che ritenere assolutamente irricevibile questo tipo di proposta fermo restando che è chiaro che
Ci dobbiamo porre il problema dobbiamo fare quella processo che veniva anche definito così in maniera molto forte ma
In maniera
Opportuna di catarsi io parlo della catarsi e non della catarsi del Presidente Loiero come è evidente ricco
Diciamo ma perché
Oggettivamente così perché ci dobbiamo anche domandare dell'ultima brevissima annotazione che faccio quale sia
Anche il livello di responsabilità in un modello di governo appunto fra multilevel quale quello in cui noi siamo è stato opportunamente detto che una quota non irrilevante delle risorse comunitarie
è stata governata a livello nazionale con risultati oggettivamente scarsi
Non è stato ma lo è stato fatto è stato fatto in tante altre occasioni una analisi assolutamente deficitaria di quelli che sono le responsabilità del livello nazionale io vivo in una regione consentimi consentitemi di dirlo dove
Se noi abbiamo un cammino significativo da fare sul piano della responsabilità del nostro livello regionale di governo
I risultati del Governo nazionale per quanto riguarda le sue funzioni e le sue materie che sono quelle della sicurezza sono quelle della giustizia
Sono dei risultati assolutamente imbarazzanti quindi credo che ci sia la necessità di un'assunzione di responsabilità complessive complessiva proprio perché viviamo in un sistema in un modello di governo assolutamente diverso dal passato
Grazie
Il professor Enrico Buglione vigente ricerca presso l'interesse degli studi preesistente della
Poi concluderà
Professor Maggiore
Benissimo
No va bene niente avete così alcune osservazioni nel sentire il
Diciamo la presentazione del volume estremamente interessante e solo due notazioni
La questione diciamo della penalizzazione delle regioni meridionali sulle altre esperienze è indubbiamente è una questione oggettiva cioè emerge nel disegno di legge non si può discutere
Forse però bisognerebbe tener presente che e a favore delle Regioni meridionali possano essere accusati anche strumenti diciamo eccezionali per risolvere problemi eccezionali nel senso che il sottosviluppo dovremmo considerarlo un problema temporaneo risolvibile nel tempo e quindi dei risolvere anche con me finanziamenti speciali che nel disegno di legge in definitiva
Sono sono previsti no e quindi diciamo bisognerebbe
Tener conto anche di questo aspetto cinque un conto è il finanziamento ordinario un conto è la possibilità di interventi dello Stato
Con finanziamenti straordinari come per esempio il FAS o altri finanziamenti che nella
Che il disegno di legge non mi sembra escludere almeno secondo secondo alcune interpretazioni
Per quanto riguarda
Poiché diciamo la realtà della PEC di interesse delle delegazioni bisogna aspettare che nei confronti degli enti locali in definitiva non c'è una distinzione tra
è un certo tipo di spesa e altre spese si affronterebbe relazione con un approccio globale in senso e di tener conto della capacità fiscale e
Del fabbisogno oggettiva di spesa per l'insieme delle funzioni
Come un posto per diciamo per le Regioni e le funzioni diciamo essenziali la sanità
L'assistenza e i trasporti anche lì lo ricordo lo diceva anche professor Pica in definitiva c'è cui il tentativo di garantire a tutti il le risorse necessarie a coprire i fabbisogni oggettivo ecco
Chiaramente Casei fabbisogni oggettivo è difficile stabilire ma certamente
E per quei a questo scopo bisognerebbe utilizzare dei parametri del welfare non dico nulla di nuovo che escludono diciamo deviazioni da una spesa standard imputabile scelte dell'ente e c'è una cattiva gestione delle risorse
E queste credo che sia un problema che vada effettivamente risolto ed è forse questo che diciamo preoccupa un po'di più e le regioni del nord
Sei forse un po'più ottimista rispetto alla alla propensione diciamo alla perequazione del nord e ne nei confronti del Sud io non credo che vagliano interrompere lo sforzo di solidaristico probabilmente
Si chiede nonché
Diciamo queste risorse verde
Vengano usate bene ma come
Devono essere usate bene da tutti gli enti territoriali sia al nord che al sud cioè vi serve creare un sistema di finanziamento che in
Che per lo meno non faccia pagare alla collettività nazionale è un male uso delle risorse in qualunque ente locale sia fatta sia al nord che al sud ecco
Quindi e in questo senso lo sforzo e diciamo di disegnare un sistema di perequazione legato alla capacità fiscale sta nell'allegato H soggettiva da va in questa va in questa direzione
Certamente però sareste problema in casa per le garanzie semmai chi fa che cosa e con questo concludo c'è diciamo per esempio se ne prendiamo questa crisi dei rifiuti in Campania
Le riserve tecniche rifiuti in Campania non è una calamità naturale mandate reperite è un
Un fenomeno che si è verificata
Per una cattiva gestione
Delle risorse delle funzioni ecco
E siamo in grado oggi di dire quale livello di governo effettivamente in che misura responsabile di queste o disastrata che si è creata
Io non l'ho visto scritto da nessuna parte non è emerso da nessuna parte e credo che finché il nostro sistema di federalismo istituzionale qui non finanziarie non sono in grado di distribuire le responsabilità
E allora saremo sempre molto indietro in e verso un progresso effettiva del Paese Graziani
Grazie
Dottor Mazzotta
Io potrei cavarmela va bene
Io potrei cavarmela dicendo che
Con la fine della legislatura il disegno di legge tre mila cento non c'è più
Non me la cavo così perché ritengo le seguenti codice molto rapidamente la prima che
Per come si sta sviluppando anche se in modo molto critico il dibattito politico sul tema della
Dell'assetto economico sociale del Paese il federalismo fiscale sarà un tema all'ordine del giorno all'indomani delle elezioni
Secondo perché questo tema malgrado il processo che è stato che ci ha riportato dentro i parametri come convergenza della finanza pubblica previsti dai dai trattati di Maastricht sì
Combinerà
Con un problema ancora
Di lunga durata per il risanamento strutturale della finanza pubblica
Terzo perché
Avendo anch'io ascoltato un recente dibattito radiofonico
E il testo all'ordine del giorno che viene assunto come testo base del
La realizzazione del federalismo fiscale è un testo assai peggiore nel testo approvato dal Governo
Ed è un testo assai peggiore intanto per l'approccio
Che
L'opposto di quello che
Recita il centodiciannove terzo comma quarto comma della Costituzione il centodiciannove quarto comma dice le risorse derivanti da lì fonti di quei commi precedenti
Devono consentire a alle Regioni e Comuni alle Province le Città metropolitane di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite
L'approccio del testo della Regione Lombardia che appunto l'onorevole Maroni ha assunto come testo base del parte del Partito delle Libertà eh
Il tema dell'attribuzione al territorio dell'ottanta per cento delle entrate prescindendo dalla specie e
Diciamo formalizzando anche per le regioni a statuto ordinario quel Criterium può assurdi attribuzione delle risorse un po'a spanne che già così cattiva prova dato nelle regioni a statuto speciale
Essendo io proveniente dalla lega tutto speciale parlo male di me e quindi nessuno può offendersi
è evidente che un'attribuzione di risorse a spanne a prescindere dalle funzioni assegnate eh il peggio che può succedere
Anche perché questa attribuzione a spanne è una rete
Una dimensione
Assolutamente incoerente con le esigenze minime della finanza pubblica l'ottanta per cento dell'IVA
Pressoché il
Il totale delle più importanti accise perché oltre quelle nominate nel testo ci sono quelli nominati intendo riferirmi a lei all'accisa sugli oli minerali che già oggi è di competenza delle reti delle Regioni
è infine una dimensione dell'IRPEF che può apparire minoritaria ma può apparire minoritaria solo se ne se ne ed è da una lettura norme
Perché dire il quindici per cento di aliquota base dell'imposta regionale sui redditi tenuto conto che una parte rilevantissima dei contribuenti a un'aliquota media largamente inferiore al quindici per cento ed è del tutto evidente che nessuno può pensare che le Regioni applicato a tutti i contribuenti indiscriminatamente
La linea compresi quelli esenti da qualsiasi prelievo l'aliquota media del quindici per cento
è ovvio che il quindici per cento se vuole avere un senso compiuto e il quindici per cento delle risorse IRPEF percepite legate al territorio di quella regione ma se si tiene conto che l'aliquota media IRPEF nazionale è nell'ordine del diciotto diciannove
Ad abundantiam diciamo venti per cento dire il quindici per cento dell'aliquota IRPEF attribuito alle Regioni vuol dire lasciare allo Stato
Al al di là delle esigenze di perequazione che pure sono una delle funzioni dello Stato neanche le risorse per pagare il debito pubblico difesa e pubblica sicurezza giustizia cioè funzioni
Di cui nessuno mette in dubbio la prioritaria competenza statale allora se il problema è questo noi da lì dobbiamo ripartire dal prendere sul serio io non sono tra quelli
Che pensano che il Titolo quinto ma l'ha buttato a mare sono tra quelli che pensano e mi conforta in questo il fatto che Massimo villone abbia concordato da questo punto di vista con le osservazioni del dottor Franco
Non so non si può difendere la Costituzione solo con le norme della Costituzione e bisogna difenderlo con
Il ragionamento che negli dimostra l'attualità ancora
Presente delle norme della Costituzione e siccome io penso che basta leggere i bilanci per scoprire alcune delle cose che il dottor Franco ci ha ricordato che non sta scritto che la spesa pro capite
Superiore nelle regioni meridionali rispetto a quella delle regioni settentrionali anzi in molti casi in molti settori la spesa pro capite superiore nelle regioni si e non solo quella dei Comuni ma
Io se si guarda con atti all'evoluzione in questi ultimi anni persino la spesa statale
è cresciuta talvolta nelle regioni del centro nord più di quanto non sia cresciuta nelle regioni del Mezzogiorno in concomitanza con un processo di rafforzamento delle regioni meridionali allora partiamo da qui
Partiamo dai bilanci Ferri non da quelli di cui le leggende metropolitane
Raccontano partiamo dai bilanci veri partiamo dalla spesa da un'esigenza indiscutibile di standardizzazione anche qui c'è posso parlarvi me
Male di me e della regione da cui io provengo quando si guarda l'evoluzione della spesa per acquisto di farmaci della mia regione della Sardegna
Non si può che rimanere esterrefatti perché ci ha salvato il Lazio dall'essere la Regione con la peggior dinamica del del dell'Italia
Quindi è ovvio che occorre correggere tendenze perverse
Non mi risulta che ci siano state epidemia particolari
Che hanno portato la spesa pro capite per farmaci della della Regione Lazio duecentottantotto euro contro una spesa di centoquarantaquattro euro pro capite da Provincia autonoma di Bolzano epidemie così rilevanti io non ne ho riscontrato vasta
è del tutto evidente che c'è qualche elemento di malversazione che va corretto
E noi dobbiamo assumere come Mezzogiorno l'esigenza di correggere questi elementi di malversazione ma puri ditte nere ferma la barra sull'esigenza che L'Unità
Politico sociale del Paese non è questione che non interessa al Centro-Nord ecco io credo e su questo terreno si rimette Colli i piedi per terra una politica seria di federalismo
Grazie
Bene abbiamo finito
Io non
No no non è il
Non abbiamo programmato a me conclusioni né altro
Avrebbero evidentemente anche a me di fare qualche commento ma né per il figlio se non esprimo la preoccupazione ancora una volta sarò appunto pessimista
Però pessimista ma esprimo anche vorrei esprimere le ragioni profonde a ribadire le ragioni profonde
Che ci hanno spinto non solo affrontare questi temi ma venirne a discutere in un momento difficile e delicato come questo nel momento in cui tra l'altro si raddoppia nel Paese
La curarsi
Una una forza politica Scardapane forze politiche ispirano esplicitamente a posizioni di iper federalismo questa volta con la Giunta non sopprimere il no era una delega del nord
Ora abbiamo i movimenti del sud
Potremmo dire che probabilmente il conflitto tra
Tra Bossi e Maroni e chi figlia e lombardo e gli altri sarà un conflitto su cui bisognerà mettere il dito
Perché è una cosa è parlare ovviamente in nei termini in cui ha già parlato l'assolvimento rispetto a che cosa pensa letto un'intervista ieri di Lombardo su queste questioni dicendo lo faremo vedere
Faremo vedere quali problemi che ampiezza ai che natura profonda a
Il nostro impegno localista meglio dire federalista eccetera
E naturalmente però il problema è che a contemporaneamente coscienza divorare c'era un po'movimento in qualche modo
Ebbene si ispira preoccupazioni meridionalista
Ora la conciliazione tra il Meridione bis ma il federalismo queste mio personale convincimento forse di tipo autobiografico è che
è impossibile
E quindi io mi auguro che in qualche modo dei problemi cresceranno
Ho avuto occasione di incontrare di discutere con il signor lombardo che è venuta a trovarmi e in cui ci chiedeva copre
Come come
Devo dire sono grato anche al sale dicevo
Il PD un ottanta chiamato anche lui l'arbitraggio finalmente era ora era ora che in qualche modo qualcuno dicesse ma c'è qualcuno che questa cosa perché sta dicendo
Da qualche
Ecco la preoccupazione pace o mosse da preoccupazioni che sono certamente preoccupazione di principio
Sono preoccupazioni per cui non permetto richiamare il Presidente della Repubblica dell'unità nazionale
So si attuano preoccupazioni che nascono dai diritti del cittadino
Sono preoccupazioni che nascono dal fatto che cominciamo a essere uno dei Paesi in cui
Mentre nella Costituzione dell'Europa o in quello che in qualche modo il documento all'Europa convincesse vecchia si parla di un
Si parla in qualche modo tra il PD della
Delle attese che si creano intorno al
La coesione e uno dei principi è uno dei principi iscritti nel trattato anche nel Trattato nuovo del sull'Europa
La Commissione in un Paese dualistica solo Paese storicamente dualismo non c'è
Io credo che
Avremo e dovremo avere preoccupazioni attenzione a
Ragionare
Sugli immobili sui tempi e quindi attraverso i quali
Dobbiamo aprire un
Pieno sull'intero fronte costituzionale
Una per
Accanto a quell'economico
E storicamente quello proprio dal
Grazie comunque di quello che avete fatto grazie
Degli stimoli che ci avete a