Rassegna stampa vaticana

La rassegna stampa vaticana
Di Giuseppe Di Leo
Buongiorno
Cominciamo la rassegna stampa praticare una con
La situazione internazionale
è in primo piano naturalmente da dichiarazione unilaterale di indipendenza del Kosovo che sta creando un putiferio nella regione balcanica sotto osservazione è
La posizione
Della Santa Sede per ragioni non solo politiche ma anche per ragioni di ecumenismo
Ebbene L'Osservatore Romano
Di lunedì diciotto febbraio
In prima pagina presenta
Un
Articolo di padre Federico Lombardi che si firma però come direttore generale della Radio Vaticana e non come portavoce papale
In cui fra l'altro si legge per mettere bene a fuoco l'atteggiamento della Santa Sede sulla questione dell'indipendenza del Kosovo è bene cominciare facendo qualche passo indietro
Anzitutto è bene ricordare quante volte la Santa Sede sia intervenuta già durante la crisi del mille novecentonovantanove sia a livello diplomatico sia a livello umanitario
Per richiamare i principi a cui devono ispirarsi rapporti fra i popoli e per promuovere l'assistenza sfollati e rifugiati in conformità agli strumenti internazionali vigenti
La dichiarazione unilaterale di indipendenza kosovara prosegue padre Lombardi crea una situazione nuova in questo momento la Santa Sede sente anzitutto la responsabilità della sua missione Morade spirituale
Che riguarda anche la pace in buon ordine nei rapporti fra le nazioni
E quindi invita tutti in particolare i responsabili politici della Serbia del Kosovo alla prudenza alla moderazione inoltre
Occorrerà dedicare particolare attenzione alla salvaguardia della democrazia dello stato di diritto
E anche in Kosovo andranno applicati gli standards internazionali di rispetto dei diritti delle minoranze
E di tutti gli abitanti senza distinzioni di etnia di religione di lingua nazionalità come pure bisognerà vigilare per la protezione del prezioso patrimonio artistico culturale
Cristiano fin qui padre Lombardi sull'Osservatore romano ma qualche giorno dopo Benedetto sedicesimo riceve precisamente giù PD ventuno febbraio riceve il nuovo ambasciatore
Di Serbia presso la Santa Sede
Quest'ultimo
Rivolge un intervento al Papa come di costume quanto viene accreditato un ambasciatore presso il Vaticano in cui si esprimono tre concetti il primo dice il nuovo ambasciatore al Papa la Serbia spera nel sostegno della Santa Sede nelle sue aspirazioni a partecipare all'integrazione europea
Secondo punto e prioritario che tutti gli sforzi inclusa l'enorme influenza che lei santità esercita siano rivolte al mantenimento della stabilità nei Balcani
Perché ciò è di importanza vitale per l'Europa e per il mondo sia dal punto di vista politico ed economico sia da quello ecumenico conseguenziali a questo secondo punto è il terzo
La Serbia affermato il diplomatico serbo la Serbia si aspetta che venga rispettata alla sua integrità la risposta del patto è una risposta
Prudente
In riferimento all'attuale crisi in Kosovo affermato il Pontefice sorto tutte le parti interessate ad agire con prudenza e moderazione e a ricercare soluzioni che favoriscano il rispetto reciproco e la riconciliazione
Non meno importanti tra le varie divisioni tra i popoli d'Europa sono quelle derivanti dalla tragica perdita dell'unità dei cristiani negli ultimi mille anni
Mi rallegro per i progressi compiuti nelle relazioni fra i cristiani ortodossi cristiani cattolici e sono particolarmente grato alla Chiesa ortodossa serba
La posizione geografica della Serbia al confine fra cristianesimo Rin tale cristianesimo occidentale le offre l'opportunità unica di promuovere il dialogo ecumenico
Mentre la sua familiarità con l'Islam sia per il suo incontro con l'Impero ottomano ossia per l'odierna presenza di numerosi mussulmani nella Regione offre ricco che possibilità
Di progresso ma il dialogo interreligioso
L'intervento integrale del Papa nella sua versione
Inglese e l'intervento del dell'ambasciatore sono stati pubblicati dall'Osservatore romano di venerdì ventidue febbraio
E tra l'altro la stampa del ventidue di febbraio pubblica l'analisi di uno che quel mondo il mondo balcanico lo conosce direttamente non m'solo per sentito dire cioè Enzo Bettiza
Il quale
Si sofferma sulla figura di Kostunica il nuovo Milosevic
E scrive le recenti presidenziali hanno inasprito il dissenso latente fra il rieletto presidente Boris sta dicci favorevole all'apertura razionali
Europea
E il Primo Ministro conservatore costumi c'era incline invece al militante cristianesimo passa la pista delle chiese delle spade ortodosse incrociate della Serbia ed della Russia
Lo dicono ma io da ogni altra prova gli insulti Daloui lanciati contro l'America l'Europa
La mano tesa alla Russia la rivendicazione dell'asse orbita se in Peter ma del Kosovo monasteri come campanili ortodossi etc
Per ora ricchi diamo
La questione kosovara che sicuramente seguiremo le prossimi appuntamenti di rassegna stampa vaticana
Questa prima parte ancora prosegue sulle questioni internazionali Colli importanti visita del Segretario di Stato vaticano il cardinale Tarcisio Bertone
A Cuba in occasione del decennale della storica visita di Giovanni Paolo secondo al regime di Fidel Castro ha
Al al
A a Cuba nel mille novecentonovantotto gennaio mila centonovantotto ebbene il cardinale Bertone è stato intervistato dalla giornalista Gianni cardinale
Per avvenire del diciannove di febbraio come sono le relazioni fra Cuba e Santa Sede chiede il giornalista
La risposta e cardinali adesso sono relativamente buone come riconosciuto da ambo le parti domanda in passato non è stato sempre così nessuno nega che in passato ci siano state delle difficoltà
Va però sempre ricordato che a differenza di altri casi analoghi fra Cuba e Santa Sede non c'è stata mai una rottura dei rapporti diplomatici
Allo stesso modo va ricordato che la Santa Sede ha goduto sempre della dovuta libertà nella scelta di propri pastori
Domanda
In quell'occasione quando il Segretario di Stato Tarcisio Bertone si recò a Cuba quando era ancora arcivescovo di Genova in quell'occasione chiede il giornalista di Avvenire ebbe modo di parlare anche con Fidel Castro
è stato il Presidente Castro chiedere di incontrarmi risponde il cardinale fu un colloquio molto lungo si parlò di molti argomenti della fame della povertà diffusa nel mondo della necessità di una maggiore solidarietà fra i popoli e governi
Sì parlo anche delle guerre in corso
Rimasi colpito dal modo con cui Fidel Castro parlo del nostro Papa Benedetto sedicesimo mi disse e un papà che mi piace una brava persona l'ho capito subito guardando il suo volto il volto di un annuncio
Fidel Castro poi mi chiese anche di invitare il Papa visitare Cuba finora non è stato possibile in futuro si vedrà
Domanda è vero che Castro chiese che venisse subito beatificato Papa Wojtyla risposta il vero lo fece paragonando la figura di Giovanni Paolo secondo quella di Madre Teresa di Calcutta
E sulla visitando il cardinale Segretario di Stato che si intratterrà a Cuba affidino a martedì ventisei
Febbraio c'è una corrispondenza da Cuba dall'Avana dai vaticanista del quotidiano Repubblica Marocco puliti
Sulla Repubblica di ieri sabato ogni
Che se e scrive puliti Dio è tornato all'Avana la grande Messa celebrata giovedì sera dal cardinale Bertone nella piazza dinanzi alla cattedrale
Più che ricordare il decennale della visita di Papa Wojtyla apre la strada al nuovo protagonismo che la Chiesa cattolica intenti assumere nella transizione apertasi con il ritiro di Fidenza
E questa la chiave della missione di Tarcisio Bertone offrire la garanzia di un appoggio internazionale della Chiesa all'uscita di Cuba dall'ingessamento economico e politico condividendo l'esigenza di salvaguardare le acquisizioni più preziose
Il sistema sanitario e dell'istruzione benché ambedue do curati nelle strutture dalla crisi economica e condividendo l'orgoglio di una nazione che visceralmente attaccata alla sua indipendenza
Poiché il viaggio del cardinale Segretario di Stato a Cuba proseguirà ancora durante la settimana perché sta per cominciare ci ritorneremo
Poiché ancora
Per restare nel panorama internazionale ma ritornando in Europa
Il nuovi di marzo ci sono le elezioni in Spagna
La polemica condotta dalle gerarchie ecclesiastiche da Chiesa spagnola contro o la politica il Partito socialista di Zapatero è molto forte al punto tale da far quasi impallidire
Le polemiche che ci sono stati in questi anni in Italia
E e ne scrive sull'argomento Sandro più Audiola sulla Repubblica di venerdì ventidue
Scrive viola in Spagna dove in corso una rovente campagna elettorale la chiesa sta dando secche precise indicazioni di voto e cattolici che andranno alle urne il nove marzo
Non votate per il Partito socialista del premier
Zapatero
In altre parole votate per il centrodestra il linguaggio con cui si è espresso meglio ultime settimane l'antagonismo fra le gerarchie ecclesiastiche il Governo di Madrid
Ha sfiorato i toni che si erano sentiti alla metà degli anni Trenta del secolo scorso quando il Paese stava precipitando verso la guerra civile
Allora non senza qualche ragione la Chiesa esortava i fedeli ad opporsi alla marea rossa all'urto anarco comunista Chi Minh ciarla di travolgere la Spagna cattolica e moderata oggi gli appelli dei vescovi sono meno esaltati ma nella sostanza non tanto diversi
Per le gerarchie cattoliche le riforme del Governo Zapatero stanno infatti sfasciando la famiglia e la stessa democrazia prosegue il job la lista di Repubblica nella maggior parte delle parrocchie il voto antisocialista viene suggerito dal clero senza più perifrasi infingimenti
Ed è stata telo ha fatto capire che Thuram dopo l'attuale situazione potrebbero essere rivisti gli accordi sui finanziamenti pubblici della Chiesa
Una resa dei conti quinti tra laici e cattolici che le riforme del Governo socialista abbiamo diviso la Spagna eccetto
è cambiata possibile mento sempre più assomigliare a quelle italiane l'atmosfera del confronto politico in Spagna
La vitale ammirabile dei è ammirevole democrazia succeduta al franchismo aveva avuto come caratteristica quella civilizzazione della politica
E una capacità di compromesso senza di quali la Spagna non avrebbe probabilmente conosciuto la miracolosa rinascita di questi trent'anni
La lotta politica si è fatta invece da quattro anni a questa parte dall'ultimo periodo del secondo Governo Aznar ogni giorno più a credere in tal punto che
Tre socialisti e popolari volano adesso insulti che neppure Prodi Berlusconi sera non ma e scambiati vedremo la sera del nove marzo con la conta dei voti a chi avrà giovato arroventare esasperare lo scontro politico se al centrodestra e alla Chiesa o ai socialisti di Zapatero appena quattro mesi fa conclude viola
I sondaggi davano i socialisti parecchi punti di vantaggio sul Partito Popolare ma lo scontro con l'episcopato e un brusco peggioramento della situazione economica
Dopo molti anni di crescita continua hanno fatto sì che oggi due partiti siano quasi spalla a spalla
Anche su questo naturalmente
Ritorneremo e ora
Invece ci affacciamo sulle questioni italiane e riguardo alla situazione ormai di clima elettorale
C'è un articolo sul Corriere della Sera di Angelo Panebianco uscito domenica scorsa che poi ha suscitato varie varie reazioni in vari giornali la tesi di Angelo Panebianco e la seguente
Scrive il politologo norme sita di Bologna
Perché non solo Casini ma anche altri ritengono indispensabile la sopravvivenza di un partito di centro
Di un partito capace di occupare in permanenza il centro e all'interno del mondo cattolico che va cercata la risposta il partito di centro scrive Panebianco infatti ti nella tradizione italiana è un partito di cattolici e l'espressione dell'organizzazione politica dei cattolici mai cattolici oggi sono ampiamente presenti visibilissimo in tutti e due gli schieramenti
Senza contare il fatto che se in queste elezioni ci sarà come tutto lascia intendere la lista per la moratoria sull'aborto promossa da Giuliano Ferrara infatti c'è
Diversi elettori cattolici saranno fortemente tentati di votarla e dunque perché è un partito cattolico di centro si chiede
Poi Panebianco la risposta è chiara la storia pesa una parte non sappiamo quanto grande del mondo cattolico una parte dello stesso clero si ricorda della DC e pensa che senza un partito ispirato lo scudo crociato le esigenze dei cattolici
Non sarebbero sufficientemente tutelate in politica
Risponde sempre dalle colonne de il Corriere del Sera però degli il diciotto di febbraio il Presidente Regione Lombardia Roberto Formigoni
Come ogni gruppo sociale scrive Formigoni cittadini cattolici o di centro chiedono la politica due cose
Rappresentanze risposte di governo vincerà chi saprà indicare gli esempi ad assumersi impegni più convincenti l'esperienza di Regione Lombardia in questi tredici anni dimostra come proprio Forza Italia ha saputo garantire cattolici
Ampia rappresentanza nelle compagine di Governo e risposte efficaci
Forse mai come in Lombardia politici spirati dalla dottrina sociale cristiana in dialogo con esponenti del mondo laico e riformista
Hanno contribuito a trasformare modernizzare umanizzare i più importanti strutture della società
Dalla sanità alla alla scuola alle reti della produzione dell'internazionalizzazione dell'innovazione interramento con leggi in favore della famiglia e della maternità e la grande maggioranza di ieri i cattolici di centro si è riconosciuta in questo cammino sostenendolo con conoscente consenso ecco perché conclude Formigoni non c'è bisogno in Italia ad enti un piccolo partito dichiaratamente cattolico
Med del tentativo di un terzo polo centrista
Più o meno sull'argomento interviene anche intervenuto anche il quotidiano Avvenire il diciassette di febbraio con un articolo di Marco Tarquinio
Il quale scrive la presenza di esponenti o gruppi che proclamano la propria ispirazione cristiana
Esplicita e nemmeno tre formazioni con una storia politica pur lamentare consolidata il Partito Democratico a sinistra il Partito della Libertà a destra e l'UDC è Pezzotta e Mastella al centro
In ognuno di questi partiti ci sono insomma politici che motivano il loro laico impegno pubblico
Con richiami alla dottrina sociale della Chiesa una situazione che è nella condizione data rappresenta soprattutto una sfida
E chiaro prosegue l'editorialista di Avvenire che tali sfida è analoga per tutti i politici di ispirazione cristiana
E in tutti i contesti di partito in cui essi hanno prevalentemente scelto di agire ma è altrettanto evidente che nelle varie situazioni si pone anche un po'in modo diverso
A sinistra nell'attuale Partito Democratico c'è soprattutto un problema di compatibilità tra visioni antropologiche e dunque nella concreta progettazione del futuro della nostra società
A destra nel neonato Popolo della Libertà si propone principalmente un problema di omologazione
Da un lato crea interrogativi subita subitanea assemblaggio di soggetti differenti e di storie politiche distinte
Dall'altro non può non colpire che il solo connotato ben definito di una formazione che punta essere
La sezione italiana del Partito Popolare Europeo appaia per ora il profilo del suo ideatore il capo al centro nella e in cui si colloca all'UDC il problema chiave appare infine quello della qualità degli uomini che interverranno il Progetto
Sul tema un po'voi
Ancora dei cattolici c'è una articolo del quotidiano Europa del venti di febbraio in risposta un precedente articolo di avvenire secondo il quale
Avvenire metteva in guardia dal fatto che i candidati cattolici che
Mettevano in primo piano mettono in primo piano i temi che riguardano l'aborto la vita la bioetica eccetera sono
Potenziali vittime di odio civile ecco questa espressione non è piaciuta al quotidiano Europa
E editoriale non firmato si legge i nomi delle possibili vittime sarebbero quelli di chi non molla la presa
Sulle questioni cosiddette eticamente sensibili ma è chiaro che è stata fatta una cernita ci sono Ferrara Cassini Pezzotta
C'è anche Mastella mancano molti altri
Non è che le polemiche diciamo così lei ciste abbiano risparmiato nel tempo per dire Rutelli Bondi la Binetti Fioroni Formigoni Livia Turco
L'unica spiegazione che si può dare di questa attenta selezione e che si voglia difendere i quattro poveri cento ritmi non tanto dei radicali si minatori di odio così c'è scritto a proposito di Bonino e compagni e quanto dalla minaccia di schiacciamento
Tra Partito Democratico il Partito delle Libertà ora sospettati da venire di voler neutralizzare i temi etici nel nome della pacificazione Veltroni non vuole polemiche sull'aborto Berruti Berlusconi
Sì accontenta della libertà di coscienza
Pare infatti arrischiato continua Europa pensare che tutta la vicenda tanto politica nazionali si giochi sui destini di Casini di Ferrara opinabile sostenere che le necessità delle famiglie italiane siano ristretti e temi etici
E soprattutto bizzarro sul giornale dei vescovi nel nome di questo giudizio svalutare il tentativo parallelo di Veltroni e Berlusconi di cambiare stagione di svelenire il clima
Suppa Nora Amman il vaticanista Ignazio Ingrao scrivente fra l'altro riguardo al partito della vita i vescovi vedono con grande preoccupazione la possibilità che i cattolici siano ridotti al ruolo di comprimari nel prossimo Parlamento
Per questo rilanciano un'offensiva in grande stile che lo farà il suo culmine il dieci marzo quando il presidente della CEI Bagnasco terrà il discorso di apertura al Consiglio episcopale permanente
E atteso un forte richiamo alla responsabilità dei cattolici impegnati in politica e la raccomandazione agli elettori di valutare con attenzione programmi e qualità dei candidati vedremo
Ma sulla questione del centro
è stato intervistato il senatore Giulio Andreotti da Marcantonio Lucidi il settimanale L'Espresso
Lo scenario elettorale che del giornalista offre fra le altre cose la questione del centro ospita bile risponde il senatore a vita
Direi di no nel senso che la mobilitazione politica dei cattolici è stata storicamente spinta anche legittimata dal fatto che c'era un movimento attivo il comunismo internazionale che tra i propri fini aveva quello di sradicare leggi le radici religiose
Oppio dei popoli si diceva della religione quinti in quell'ottica era necessaria una mobilitazione un coordinamento attualmente mi sembra che non serva nel senso che abbiamo tutti
Ta una sfera di politica nella quale c'è spazio per ispirazioni anche diverse dalle nostre
Insomma essendo stata minata la bandiera del Cremlino la lotta al Cremlino non si fa più nel resto famiglia Cristiana
In edicola offre ha offerto un sondaggio in cui fra l'altro alla domanda
Se lei ritiene che un cattolico
Possa votare uno schieramento che comprenda anche il Partito radicale la maggioranza ha risposto dissi così come anche la maggioranza
A risposto alla domanda secondo lui l'ha chiesta interviene troppo sui temi politici ha risposto in maniera negativa e questa indagine lo statalismo oggetto di un'analisi del di Beppe del Colle
Scrive il sondaggio che famiglia Cristiana offre in questo stesso numero indicati considerare il voto cattolico come esclusiva appartenenza singoli partiti
è l'eredità di un passato che oggi è praticamente inconcepibile uno degli equivoci che complicano il problema del voto cattolico e la sua identificazione giornalistica con il centro tout-court
Identificazione che arriva a conclusioni quasi surreali quando l'onorevole Fini dice che l'approdo finale di Alleanza Nazionale che oggi si presenta nel Po Polo della Libertà insieme con Forza Italia e il Partito Popolare Europeo chi ancora un minimo di conoscenza della storia patria sa che il partito da cui AN
E prima il Movimento Sociale Italiano hanno tratto ispirazione valori
Era quello che abrogo il Partito Popolare Italiano costringendo don Sturzo
E Donati all'esilio e mettendo in carcere De Gasperi
Sul tema del centro intervenire sulla riformista del diciannove di febbraio uno che
Conosce bene la storia del movimento cattolico italiano cioè lo storico Agostino Giovagnoli
Che scrive qualunque cosa si formerà al centro non sarà una continuazione della DC
Non si può infatti parlare di centro in astratto le sue caratteristiche variano con il variare del sistema politico nel suo complesso
Al momento il bipolarismo appare un dato abbastanza acquisito e sono anche presenti spinte per il passaggio un sostanziale bipartitismo
Giunta e sui minimi storici nel mille novecentonovantadue la Democrazia Cristiana aveva ancora quasi il trenta per cento dei consensi mentre non è sicuro che un nuovo soggetto di centro sarà in grado di superare il quattro per cento nelle pessime elezioni politiche
Non è solo una questione di consistenza elettorale ma soprattutto di sostanza politica
La DC non è stato un partito di centro è stato il centro intorno a cui ha votato l'intero sistema politico della Prima Repubblica a proposito della quale più che di centrismo democristiano si deve parlare di centralità
Demmo cristiana
E tra l'altro occorre dire che la presenza anche dei cattolici in modo particolare nel partito democratico a reattori in alcuni imbarazzo per il fatto dell'accordo intervenuto con i radicali anche se
Il settimanali famiglia Cristiana abbiamo detto ha sfornato un cent ANCI in cui
Il quaranta per cento degli intervistati dichiara
Che voterebbe uno schieramento che comprende pure il Partito Radicale ma il giornali riprende una dichiarazione ventidue di febbraio di Pierluigi Castagnetti il quale però rileva che la domanda è stata fatta quanto si trattava ancora
Di un'ipotesi astratta ora è proprio la natura dell'accordo che suscita perplessità a me pare che questa osservazioni Castagnetti se un po'un suo finissimo
Così come il libero denti due di febbraio intervista il gesuita padre Bartolomeo sorge
E che definisce uno sbaglio grave la presenza dei radicali nelle liste elettorali e il Partito Democratico e prevede una fuga del voto cattolico ancora indeciso dal partito veltroniano
A scriverlo e Caterina maniaci sul libero il ventidue di febbraio vorrei invitare
Da giornalista di libero a fare un'analisi passata di tutte le previsioni Ippolito logiche di padre Bartolomeo Sorge scoprirà che la più parte di queste previsioni sono andati a vuoto si sono poi rivelate errate
Sul tema Marco Cappato interviene il giornale riporta una sua intervista fatta dai numeri Fontana il giornale il diciannove ottobre in rapporto con i teodem nel Partito Democratico
E Cappato afferma è chiaro che c'è una forza che ci si consolida destra in modo militarizzato e a sinistra in modo sempre più convincente per fare della politica clericali una s'tra TG ha sempre più organizzata ma la base elettorale del Partito Democratico l'opinione pubblica non è d'accordo inseguire restituzioni sulla legge sull'aborto non è favorevole alla discriminazione degli omosessuali
La linea anti conciliare del Vaticano sta già provocando anticorpi all'interno del mondo cattolico
La tesi di Cappato io la conosco benissimo anche se inviterei Marco Cappato a usare con più parsimonia questi terminale il termine indignano tutti conciliare del Vaticano
Che invece invece
Può ma in un certo senso quali categorie e Clèzio logiche misurarsi uno che la questione cattolica la conosce e approfonditamente
Alludo al senatore avvitano anche e presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga che sul libero di giovedì sto ventuno febbraio
Scrive un'analisi
A mio modo di vedere interessante
Scrive il senatore Cossiga fino all'istituzione anche in Italia della Conferenza episcopale gli affari politici i rapporti con il mondo politico italiano
Venivano tenuti dalla Segreteria di Stato del Papa basti pensare al pontificato di Papa Pio dodicesimo al lavoro del suo sostituto alla Segreteria di Stato monsignor Montini
Con il cardinale Poletti e poi ancora di più molto di più con il cardinale Ruini la Celli era diventata il centro della politica ecclesiastica italiana
Con l'avvento di Bertone tutto è cambiato in questi giorni ecco il quasi terremoto la Segreteria di Stato seppure quasi indirettamente intervenuta in maniera piuttosto pesante a favore del Partito Democratico è proprio in campagna elettorale
Il messaggio è caduto in un terreno propizio da tempo non pochi vescovi prosegue il senatore Cossiga forse la maggioranza certamente la maggior parte del clero e dei religiosi e tutti i movimenti ecclesiali italiani compresa l'Opus Dei
Con la sola eccezione di Comunione e Liberazione erano schierati a favore del centrosinistra
Con immensa abilità il precedente Presidente della Conferenza episcopale Ruini aveva tenuto al centro la barra con grande difficoltà dato gli orientamenti del plenum della Conferenza episcopale
Ma ora la la Conferenza episcopale italiana non ha più voce in capitolo e la Segreteria di Stato con l'esperienza che hanno dovendo tutelare gli interessi della Chiesa in Italia che sono anche intere sì temporali naturalmente strumentali a quelli spirituali otto per mille sovvenzioni dello stato di scuole cattoliche etc a Consiglio ragionato
Se il centrodestra vince non vi è problema ma se vince il centrosinistra si potrebbero avere difficoltà
E allora noi ci facciamo dei meriti
Ancora su Europa c'è i conti in Europa di
Di ieri sabato un'interessante analisi
Intitolata firmata andò uno pseudonimo Vladimiro in intitolata la sede non è un'ideologia
Fra l'altro in cui fra l'altro si legge negli ultimi quindici anni ogni volta che un uomo politico oppure un partito attentato di un edificare le urne con l'acqua luce strade di qualche palazzo clericale
Il mondo ecclesiale italiano ha sempre risposto dicendo che il voto dei cattolici non appartiene a nessuno in questa risposta agli elettori credenti sono sempre stati incoraggiati don magistero pontificio che ha scritto molte pagine
Per spiegare quanto il voto dei cattolici debba essere esigente perché deve saper introdurre nel confronto politico l'attenzione la proposta cristiana sui grandi temi etico religiosi e sociali
In fondo forse la vera eredità degli ultimi quindici anni di vita del cattolicesimo italiano consiste soprattutto in quel costante insegnamento episcopale che anno dopo anno ha ricordato i credenti del nostro Paese che la questione cattolica dell'Italia contemporanea in che dentro le vicende politiche che abbiamo finora vissuto innanzitutto un problema di cultura per questo come può essere facilmente notato negli scritti Diana sì sì politica apparsi sia sull'avvenire sia sull'Osservatore romano il problema della qualità delle persone chiamate incarnare i vari progetti politici
Dentro il quali cattolicissimo olio non coinvolgere appare eppure nelle differenze di gli approcci una questione cruciale è prioritaria aggiungo io parole sacrosante
No no purtroppo non ho purtroppo il tempo di soffermarmi sull'importante discorso che il Papa rivolto all'udienza del mercoledì
In cui ha spiegato la figura di Sant'Agostino come maestro di vera laicità
La sua intervento è stato pubblicato integralmente da venire del ventuno di febbraio e a voi Carriglio radio ascoltatori bello segnale un veramente un interessante discorso Sukur parquet partendo da Sant'Agostino dagli sui principali opere le confessioni e il De Civitate
De Civitate Dei fa salti nel nella nell'attualità
E poi voglio concludere
Con una segnalazioni bibliografica in questi giorni è uscito un opera
Intitolata inquisitori un libro inquisitori censori filosofi sullo scenario della controriforma pubblicata a Roma rimandano Cassano avevano editrice Salerno Editrice di Roma
E ed esso è stato fatto anche un convegno sulla Sant'Uffizio
Ebbene c'è una mostra al vittoriano occasione dieci anni dell'apertura gli studiosi degli archivi del Sant'Uffizio
In cui ci sono oltre sessanta preziosi e rari documenti ma esposti prima al pubblico
Questo libro e questa mostra servono a dimostrare quello che ha scritto Franco Cardini lo storico meglio dall'Istat su avvenire cioè che i documenti mostrano
Rispetto per l'imputato moderazione da parte di giudici dell'Inquisizione
I casi di streghe condannate dei tribunali locali assolte dal supremo tribunale romano non erano eccezionali la prassi era ispirata sì alla severa discrezione
Era un tribunale estremamente IGP duro ma sette mantenere tuttavia un equilibrio
Cioè il neppure una lettura una mostra che serve un po'a spazzare via i luoghi comuni sull'Inquisizione e di omessa quanto bisogno li abbiamo di superare i luoghi comuni
E con questo auspicio si chiude l'appuntamento odierno con la rassegna stampa al Vaticano all'appuntamento e per domenica prossima grazie per l'ascolto che a risentirci
Abbiamo trasmesso
La rassegna stampa vaticana dj seppe di le