La parola Democrazia

Buongiorno benvenuto benvenuti a tutti
Proseguiamo oggi nella seconda giornata i lavori di questo nostro convegno sulla parola democrazia
C'è un una piccola variante di programma che ieri è stata annunciata e che ricordo il professor Ilvo Diamanti che ieri non è potuto intervenire interverrà oggi come terza relazione dopo le relazioni dei quartieri
E Veneziani
Do la parola a Roberto quartieri per il tema per svolgere il tema la sinistra e la democrazia prego
Sistema che mi è stato assegnato molto ampio che si presterebbe essere affrontato da numerosi punti di vista io ho scelto di affrontarlo non sul terreno del pensiero politico ma sul terreno storico
Cercando cioè di ricostruire in modo inevitabilmente molto sommario
Quale è stato storicamente il rapporto tra sinistra e democrazia nell'Europa contemporanea Cis circoscrivendo sul piano cronologico e spaziale anche e quali sono le sfide che la cosiddetta globalizzazione pone alla democrazia alla sinistra e al loro reciproco rapporto nella seconda parte o forse nel secondo giro credo mi soffermerò un po'di più anche invece sul caso italiano
Definire storicamente i concetti di sinistra e democrazia significa riconoscere che nel lungo ciclo del capitalismo industriale del moderno Stato-nazione il rapporto tra sinistra democrazia si è risolto essenzialmente in quello tra socialismo e nazione o meglio tra socialismo e democrazia base è stata al Nazionale
Nel senso che la sinistra si è definita sul terreno delle contraddizioni e delle articolazioni sociali prodotte dal capitalismo nella stagione dell'industria l'ISMU meccanico e quindi si è definita sul terreno la consistenza sociale come movimento operaio
E sul terreno della soggettività politica come movimento socialista
Perché il socialismo si è rivelato come l'ideologia più idonea a cementare l'unificazione politica favorire la proiezione universalistica del nascente movimento operaia ma operaio e si è rivelata idonea io credo soprattutto perché disponeva di un dispositivo teorico fondato su un'analisi realistica
Ancorché poi ossificato e distorta dalla borgata la vulgata marxista leninista invece di un dispositivo teorico realistico di analisi di cos'era il capitalismo Edipo dispositivo teorico marziano
E la democrazia si è sviluppata questo lungo ciclo appunto nell'involucro dello Stato nazione è stata cioè uno degli strumenti dell'edificazione del moderno Stato-nazione così come oggi lo conosciamo nel senso che è stata un potente strumento di nazionalizzazione della politica di politicizzazione della Società
Di edificazione materiale simbolica di uno spazio politico nazionale
E di predisposizione di canali per assorbire anche disciplinare però spinte tensioni provenienti dalla società quindi insomma questo lungo ciclo decennale dell'industria Nismo meccanico parlare di sinistra e democrazia significa parlare appunto del rapporto tra socialismo e nazione
E come si è articolato storicamente prima ancora che ideologicamente questo rapporto
Molto rozzamente schematicamente naturalmente mi scuso per questo noi possiamo individuare una prima fase che è quella del nation building nella quale possiamo definire il ruolo della senza un ruolo passivo forse la formula che ancora ci aiuta di più e quella rese resa celebre da un libro dirotta quella dell'integrazione negativa cioè il socialismo è stato una comporta ancorché internazionalista si rileva rivelato per una componente importante di quel processo di nation building che si è realizzato a cavallo tra otto e novecento ma non è stato paradossalmente ancorché diciamo nella non si è rivelato non capace di conciliare dal suo punto di vista al punto di vista la sua cultura politica classe nazione quindi è stato un socialismo economicista classista proprio per questo paradossalmente è stato anche subalterno cioè nel senso poi è stato alla fine un attore di un processo tutto nazionale nel quale ha svolto un ruolo passivo e subalterno come poi
Hanno dimostrato noti eventi del del mila centoquattordici del voto dei socialisti sui temi della Prima guerra mondiale
Socialismo assomma saputo assumere un ruolo più attivo
Basato cioè sulla capacità di conciliare classe nazione cioè individuare la possibilità di collegare interesse di classe l'interesse nazionale
Progressivamente si solo Man mano che si è affermato diciamo lo Stato nazione come lo conosciamo oggi cioè quello Stato nazione basato sull'insieme di diritti sociali civili e politici che si edificato in Europa a partire dal secondo dopoguerra
E qui dobbiamo notare appunto un punto che io credo sia importante sottolineare il paradosso della democrazia moderna
E che essa si è stabilmente sviluppata
Consolidata base è stata al Nazionale solo quando è solo perché la nuova democrazia degli Stati-nazione dell'età dell'Oro dell'Europa del secondo dopoguerra si è collocata in un nuovo ordine internazionale che assegnava sì un ruolo essenziale agli Stati-nazione
Uno storico importante come la misura ha parlato di salvataggio dello Stato nazione del dopoguerra ma allo stesso tempo Nissan Cheever ruolo irrimediabilmente segni sovrano
Nel senso che il cosiddetto keynesismo nazionale l'economia mista la capacità di applicare tutto quell'insieme di apparati di governo del nazionale dell'economia che edificati negli anni trenta sono stati elementi fondamentali che hanno reso possibile questa vita del loro nell'economia ma anche della democrazia come vedremo ma quei dispositivi di governo si sono rivelati efficaci solo perché sono stati collocati in un quadro segnato da un ordine bipolare internazionale
Da un ordine economico assai più transnazionale di quello che sembra cioè fondato su un'egemonia che è stata cooperativa degli Stati Uniti almeno fino al mille novecentosettantuno
Su una rete di interdipendenza e anche di integrazione sul terreno europeo che ha reso efficaci quegli strumenti
Democratici e di governo dell'economia nazionali che negli anni Trenta proprio perché collocati in un contesto invece di assenza di ordine internazionale si erano rivelati inefficace avevano portato la tragedia della guerra
Quella setto questo complicato assetto tra interdipendenza sovranazionale e democrazia nazionale
Ha prodotto come no come ha acclarato nella storiografia in i dati numerici semplicemente lo straordinario circolo virtuoso tra sviluppo ed equità sociale a livello nazionale
Che è stato diciamo reso possibile anche dalla democrazia ma che allo stesso tempo la resa possibile questo credo sia un punto anch'esso importante da sottolineare nel senso che quanto più si studia
Il miracolo economico sociale e civile dell'Europa occidentale nel secondo dopoguerra tanto più si vede come la l'esistenza di una solida democrazia dei partiti è stato una condizione per innescare quel miracolo ma allo stesso tempo dobbiamo riconoscere che la democrazia statale nazionale la liberaldemocrazia
Ha saputo risollevarsi diciamo così e trovare una nuova linfa nuova legittimità perché ha saputo produrre benessere perché ha saputo produrre integrazione sociale
E ciò è stato possibile non solo in virtù dei meccanismi democratici statale nazionali ma appunto in virtù anche di un ordine internazionale più complesso che si fondava appunto su canali che non rientravano dentro gli assetti costituzionali nazionali parlo appunto della disponibilità degli Stati Uniti d aveva una bilancia dei pagamenti che mandava capitali in Europa per un lungo tempo
Di un ordine come quello della guerra fredda che ha costruito un vincolo e manca un vincolo un limite un rischio ma anche un fattore di stabilità è un incentivo diciamo a competere sul terreno del benessere dello sviluppo della della coesione sociale
In questa stagione in questa stagione che è stata chiamata del keynesismo nazionale il compromesso socialdemocratico si sono tante definizioni la sinistra sicuramente è stato un attore fondamentale nel senso è stato uno dei contraenti fondamentali di quel patto
Che ha reso possibile su base nazionale quindi lo straordinario risultato dobbiamo sapere però che non è stata l'unico contraente nel senso che
Controllare a politiche è stata quella essenzialmente poi ci sono state varianti il caso italiano appunto il più complesso da classificare
è stato l'arena politica che ha sostenuto quel grande compromesso nazionale reso possibile però da un livello di interdipendenza internazionale regolato
In modo virtuoso sarei stato un arco di forze che diciamo possiamo collocare nell'ambito dello schema un po'rozzo della antifascismo anticomunista
E quindi ruolo coi delle forze del centro forse moderare le forze ispirazione cattolica è stato altrettanto importante ma senza dubbio in quello schema la sinistra ha saputo conciliare classe nazione e la democrazia statale nazionale è stato appunto lo strumento entro cui si è prodotta si è codificata questo elemento di conciliazione ciò che è importante sapere appunto e che
Spetta un dibattito storiografico qui non è neanche interessante richiamare insomma che ruolo della sinistra è stato importante ma non è stato l'unico ancorché determinante su alcuni aspetti soprattutto quello appunto di dare quello spessore sociale la democrazia reso celebre da una formula di marcia l'appunto democrazia come insieme di diritti civili politici e sociali
E non è stato però neanche il più consapevole nel senso che tra l'Arco di von nell'arco di forze dell'antifascismo anticomunista che hanno retto quella stagione di sviluppo della democrazia europea
La democrazia la la sinistra è stata quella diciamo che più si è attestata su una dimensione strettamente nazionale della propria azione
Storicamente è stata la più diciamo diffidente verso gli elementi di integrazione sovranazionale che andavano prendendo corpo attraverso il processo di l'integrazione europea
A partire dagli anni Settanta
Inizia una nuova stagione inizia gradualmente il vecchio e il nuovo si intrecciano ancora oggi e questo rende più complicato individuare fenomeni e processi e tuttavia sostanzialmente a voler essere schematici quello che avviene e che quel modello di democrazia nazionale entra in crisi
Ed entra in crisi quindi entrambi i binomi che avevano definito storicamente il terreno dell'incontro per un lungo periodo tra Sinistra Democrazia appunto il socialismo e la nazione
Entra in crisi la nazione nel senso appunto della democrazia Satta al Nazionale
Poiché nuovo ciclo acqua il numero solamente i punti naturalmente ciascuno di essi avrebbe bisogno così di una disamina assai più approfondita ma insomma il nuovo ciclo dell'industria lirismo
Fondato sull'informazione sull'elettronica
Modifica radicalmente il terreno sociale
Si determinano si formano nuove figure sociali che non rientrano nella constituency mira e mi la forma partito tradizionale del socialismo
La cosiddetta globalizzazione del capitalismo oltre i confini diciamo trilaterali
Giappone Europa Stati Uniti modifica profondamente il quadro internazionale la crisi del bipolarismo avvia la strada a un difficile egli assai imperfetto tentativo mai riuscito di unilateralismo la fine dell'attitudine di egemonia cooperativa degli Stati Uniti verso l'Europa nel momento in cui i Satiri non sono più in grado di reggere da soli il peso diciamo di essere il centro di un'economia mondo efficace
Produce quei fenomeni di conflitto economico internazionale tra monete che si avviano con la scelta unilaterale
Dell'amministrazione Nixon del settantuno di porre fine al sistema dei cambi fissi di Bretton Woods e che ancora oggi vedono una turbolenza del sistema finanziario internazionale
Al quale l'Eura posto in parte rimedio ma ancora
E non ancora voluto assestare che si legge appunto sulla duplice
Natura del dollaro di munita di uno Stato ma anche l'immunità di riserve internazionale capace di esercitare forme di signoraggio
Che diciamo che determina una asimmetria fondamentale nella gestione del ciclo economico internazionale che nel momento in cui l'attore chi detiene questa risorsa la utilizza
Per sé e non per l'aria complessivamente questo determina appunto quei noti fenomeni che hanno sostanzialmente insieme a tutti gli altri io elencato così schematicamente contribuito a disarticolare i presupposti
Che rendevano forte e creatrice di sviluppo ed equità la democrazia
Stata nazionale
E quindi abbiamo appunto quel fenomeno che mette in crisi la capacità delle democrazie nazionali di governare ciclo economico
Non perché prima lo governava autonomamente ma per qui appunto era inseriti in un quadro che consentiva densa di governarlo
E di e diciamo l'attore socialismo in qualche modo viene vede franare sotto di sé il terreno insomma bene eludere il suo programma fondamentale nel senso che esso non riesce più a realizzarlo e quindi deve profondamente ripensarsi e si avvia così
Una nuova fase che la fase di ricerca in cui noi oggi ancora siamo e la fase sul terreno della democrazia di ricerca faticosa di una nuova democrazia post nazionale
Democrazia negli Stati democrazia fra gli Stati ma anche integrazione strumenti di governance sovranazionale
E di una nuova figura diciamo così del riformismo socialista
Limitandosi al terreno europeo e alla questione della della della sinistra europea mi sembra che gli elementi fondamentali che rapporto in stretta connessione con la costruzione di una nuova stagione della democrazia stanno caratterizzando lo sforzo della sinistra in Europa di ridefinire proprio ruolo la propria identità direi che la sfida fondamentale
Che è quella di definire in forme nuove nesso ancora una volta tra sviluppo ed equità
Che la strada prescelta fondamentalmente sia duplice cioè da un lato scommettere sul fatto che nell'economia della conoscenza
Il rapporto tra cui giorni sociale competitività è un rapporto forte ma impone però una rimodulazione dello strumento fondamentale stato diciamo
Della sinistra cioè il Welfare attraverso un nuovo sistema di incentivi che sostenga la riqualificazione della forza lavoro è il tema della flexicurity che un pone siamo al centro dell'agenda del rinnovamento del riformismo socialista in Europa
E dall'altro la definizione la faticosa nascita che però già c'è stata è stata significativa di un nuovo europeismo socialista a differenza dello scetticismo e delle paure precedenti che il quale noi spesso sottolinea mi limiti la difficoltà nella stagione in cui la sinistra europea governato quasi tutti i paesi dell'unione di risolvere una serie di importanti problemi però dobbiamo anche dimenticare che alcuni dei principali risultati dell'Unione Europea negli anni Novanta l'Euro l'allargamento non sarebbero stati impensabili senza che il socialismo europeo non avesse diciamo in qualche modo ridefinito la propria agenda individuando dell'europeismo un punto fondamentale quindi i risultati non indifferenti che parlano di un cantiere
Che sta lavorando quello di una Rifondazione di un nuovo di una nuova sinistra europea ma anche risultare insufficienti nel senso che rimangono io credo soprattutto sarebbero tanti due grandi nodi e ancora anche qui io sto sottolineando i punti diciamo che secondo me costituiscono il presupposto del funzionamento della democrazia più che i punti diciamo di Agenda costituzionale ecco spesso si siccome per discutere efficacemente della solidità di una solida democrazia nelle poco odierna non occorre solo occuparsi di regole democratiche ma occorre anche punto riflette su quali sono stati storicamente quindi quali possono tornare a diventare i presupposti che rendono stabile forte un sistema democratico e qui due nodi secondo me aperti principali sono il nodo
Di ripensare delle politiche di domanda a livello europeo e soprattutto il nodo di ripensare delle politiche di coesione che spesso è un tema che
Insistenza sui temi dell'agenda di Lisbona cioè su quelli della appunto della costruzione della
Più avanzata economia della società la conoscenza in Europa tende a dimenticare che poi gli eventi drammatici come quegli ultimi giorni spesso coi cd improvvisamente ci fanno ricordare ci fanno ricordare appunto che poi un altro degli ingredienti fondamentali della tenuta della democrazia nazionalità Dell'Oro è stata la la coesistenza di politiche di coesione a livello nazionale molto forti il vecchio welfare ma anche di un assetto del sistema dell'integrazione europea allo scambio tra prodotti agricoli prodotti industriali che con l'accordo tra Adenauer e molle del cinquantasei che ha reso possibile nascita
E la scena sostanzialmente ha fatto anche del del del della UE un attore di coesione sociale noi oggi ancora abbiamo ancora quei vecchi strumenti di coesione una pacca che assorbe gran parte bilanciati
Spesso inutile
E se non capiamo che affianco diciamo l'agenda di Lisbona va sostenuta anche da una forte ripensamento di nuove politiche di coesione credo non riusciremo mai a dare gambe e corpo a questa democrazia europea che stiamo costruendo
C'è poi infine una sfida più complessa più generale che è una sfida di tipo culturale
Cioè una sfida di di Rifondazione di una cultura politica della sinistra pienamente all'altezza delle sfide attuali e quindi innanzitutto di capire cosa sono i fenomeni che abbiamo di fronte
Se è vero appunto che uno delle ragioni che hanno fatto sì che il socialismo si rivelasse
Strumento
Capace di coagulare di sul terreno politico il nascente movimento operaio era appunto un dispositivo teorico forte una lettura realistica forte dei processi in atto dobbiamo dobbiamo sapere che senza una lettura porte realistica di cose oggi la globalizzazione capitalismo globalizzato difficilmente si diffonderà
Una nuova sinistra nell'epoca appunto della democrazia post nazionale qui appunto temi in agenda sono
Quelli di uno scontro anche culturali logico ma lo scontro ma anche una ricerca sul terreno dell'analisi la globalizzazione rispetto alla quale vedo ancora prevalere letture qualche modo ad da destra come a sinistra poco e spigole
Da una parte la lettura della globalizzazione come impero diciamo così come americanizzazione
Che è declinata in una variante diciamo destra apologetica la Fukuyama mai specularmente rovesciando nello stesso impianto analitico di un di un certo pensiero no global o del pensiero diciamo poi di Toni Negri per capirci o c'è lo schema della multipolarismo di civiltà o del multipolarismo geopolitico
Da Huntington appunto a questo sconcertante secondo me revival della geopolitica negli ultimi tempi che secondo me sono letture entrambe fortemente inadeguati
Rispetto alle quali credo
Come dire alcuni strumenti concettuali del passato depurati di della ossificazione dottrinaria che la la la storia concreta del socialismo e del comunismo ha prodotto potrebbero tornare ancora utili per capire cos'è oggi il capitalismo globale
Dove che si colloca la produzione di ricchezza
E questo in incorpora appunto un dibattito su cos'è il capitalismo capitalismo come speculazione finanziaria come dice il bollo dell'Isma'diciamo così capitalismo come meccanismo che produce ricchezza è essenzialmente attraverso l'innovazione tecnologica Schumpeter Isma'
O ancora ripensando lo però capitalismo come formidabile meccanismo che produce ricchezza attraverso il lavoro umano
E quindi meccanismo progressivo e allo stesso tempo suscettibile di regolazioni diverse ecco credo che questo sia uno dei terreni su cui si misura anche la capacità della sinistra di rifondarsi
Nell'epoca come diciamo ormai in questo slogan della globalizzazione
E sulla base di questo naturalmente di ragionare sui fondamenti di una nuova figura del politico a base non più sul cui fondamenti non possono più essere stata hanno nazionali ma non possono che fondarsi sull'unità del genere umano diciamo così
Quello che possiamo registrare concludo diciamo così aprendo poi il tema del
Che riguarda poi il nostro Paese su cui magari tornerò più diffusamente nel secondo giro e che e che ci può aiutare anche un po'a orientarci in questo dibattito spesso molto nominalistico è molto confuso sulla questione
Partito democratico Partito Socialista i nomi le cose
Ecco
Questo processo dire edifico dire ridefinizione del socialismo europeo sta producendo
Diciamo dei soggetti diversi da quelli precedenti il problema e che diciamo i contenitori socialisti nella misura in cui sono stati capaci sono stati attori forti
Di governo riformisti nella stagione della conciliazione tra classe nazione diciamo arreso quei contenitori capaci di accogliere dentro di dentro di essi quelle trasformazioni quell'innovazione di agenda politica di radicamento sociale di forma urbanizzata
E quindi noi parliamo ancora di socialismo europeo anche se naturalmente parliamo di qualcosa di profondamente diverso da ciò che storicamente è stato il socialismo in Europa
Il caso italiano è molto diverso è in parte diverso meglio nel senso che ciò che storicamente ha caratterizzato la specificità della morfologia del sistema politico italiano ha dislocato riformismi in forme diverse
Era in the quindi il compito di costruire in Italia un soggetto analogo per dimensioni per funzioni
Per programma fondamentale a quello dei dei dei grandi contenitori e socialismo europeo un compito che non può avvenire unicamente sulla base attingendo alle risorse del riformismo della tradizione socialista e comunista questo un po'e il rebus
Della sfida italiana ma su questo mi soffermerò di più nel prossimo giro per il momento vi ringrazio
Grazie a Roberto Gualtieri per questa limpida ricostruzione del rapporto tra
Sinistra e democrazia mi sembra correttamente impostato sul rapporto socialismo Stato nazionale due entità
Che a partire dagli anni settanta e ottanta hanno subito modificazioni molto forti che perciò impongono proprio alla sinistra
Di ripensare
Di ricercare nuovi punti di equilibrio tra liquidità di sviluppo punti di equilibrio che oramai fuoriescono dallo Stato allo spazio dello Stato nazionale si inquadrano nelle contesto europeo molto interessanti e penso che dovrebbero formare oggetto di dibattito anche le osservazioni finali sul caso italiano dove la sinistra ha giocato un ruolo particolare ma non anomalo perché poi ha contribuito nell'immediato dopoguerra
Alla ricostruzione politica civile e morale
Grazie la parola a Marcello Veneziani che svolge il tema la destra e la democrazia prego
Sì io a differenza di Roberto Gualtieri non tratterò di destra democrazia sul piano storico ma mi soffermerò sul piano delle idee calate diciamo nella realtà del secolo passato e del presente ma con particolare riferimento al piano appunto delle idee
Affronterò soltanto come dire di passaggio alcuni riferimenti storici e soffermandomi invece sulle evoluzioni del rapporto tra la destra e la democrazia sul piano appunto dei elaborazioni concettuali delle teorie e partirei comunque da quello che come nodo centrale delle contraddizioni vere o presunte tra la destra e la democrazia e cioè la diffidenza storica ideale
Delle culture politiche della destra nei confronti di quello che pienone chiamava il regno della quantità
La democrazia vista come regno dalla quantità e quindi come tale vista con una certa diffidenza o se vogliamo dare una valutazione di altro tipo la convinzione che non esistano Società se non attraverso un'organizzazione gerarchica l'idea di gerarchia come antitesi all'idea di democrazia
Semplificando il panorama variegato delle culture politiche sociali e civili della destra dovremmo dire che il tratto che li accomuna seppur con declinazioni diverse
E proprio in questo primato diciamo così delle élite rispetto alle sovranità popolari
Questa organizzazione di tipo verticale selettivo e gerarchico rispetto alla idea di democrazia
Però ecco rispetto a questo orizzonte teorico nel quale ci troviamo sappiamo pure dall'altra parte che sul piano concreto per la realizzazione politica civile e anche storica
Le destre si sono sempre caratterizzate per una rapporto con la democrazia che a volte a toccato i termini di iper democrazia cioè di deriva plebiscitaria di democrazia diretta di populismo
Di tratti cioè che sono antitetici rispetto a una visione fondata sull'idea della gerarchia e sulla diffidenza nei confronti della quantità
Spesso le pratiche politiche della destra hanno attinto come dire ha una visione fondata sull'atto supera Fini tozzo Croazia seppe così possiamo dire cioè sul primato del sondaggio
Dell'umore popolare di quello che rappresenta in qualche modo l'humus a cui fa riferimento per l'azione politica roba dobbiamo innanzitutto cercare di districare questa contraddizione
Una di contraddizioni che probabilmente potrebbe essere anche una facile via d'uscita per spiegare il difficile rapporto a destra tra la pratica politica il mondo politico il ceto politico dalla destra la cultura politica
Ovvero una cultura politica di destra e tendenzialmente portata su una prospettiva elitaria e viceversa le politiche della destra sono viceversa più proiettate sul piano del populismo e sul piano della democrazia diretta questo spiegherebbe anche il difficile rapporto tra cultura e politica a destra spesso la non comunicazione tra le due
Categorie quindi potrebbe in qualche modo anche spiegare
Come dire a livello di polemica presente anche la cosiddetta refrattarietà alla cultura del ceto politico della destra per il discorso forse più complesso perché dobbiamo considerare due fattori
Un fattore che c'è stato un grande cambiamento a livello di scenario sociale nell'Occidente nelle democrazie europee
Anche americane per cui si è passati dall'epoca in cui Ortega e Gasset scriveva la ribellione delle masse all'epoca in in cui Christopher nasce scrive la ribellione delle élite cioè c'è stato un sostanziale rovesciamento di prospettive per cui oggi come dire i rischi
Di una deriva oligarchica costituiscono forse una cifra maggiore per una cultura politica fondata sul primato della tradizione e del sentire comune rispetto alla
Preoccupazione nei confronti di una deriva demagogica di ribellione delle masse quindi di volgarità come orizzonte di fondo della nostra società
E credo che questo anche spieghi un capovolgimento di ruoli spesso capita alle culture politiche della destra di dover in qualche modo sottoporre a critica
La prassi politica e ideologiche anche delle sinistre accusandola di settarismo elitario di giacobinismo cioè di fenomeni che in qualche modo attengono alla cosiddetta ribellione delle élite
E che attengono a una deriva oligarchica più che demagogica di conseguenza credo che ci sia stato nel corso di questi decenni uno spostamento di orizzonte che credo spieghi anche una differente sensibilità delle culture politiche dall'una e dall'altra parte non do invece non considerare un elemento che a mio avviso però è fondamentale e cioè che le culture della destra non possono leggere il rapporto con le forme della politica e quindi della democrazia se non attraverso l'idea di tradizione
L'idea di tradizione è un'idea che inevitabilmente pone l'accento sul sentire comune
Pone l'accento sull'idea di comunità e di conseguenza pone l'accento sulla importanza che le politiche e le culture politiche attengano in qualche modo all'humus di un popolo e di una civiltà se vogliamo esprimerci attraverso due come dire rappresentazioni estrema possiamo dire che la cultura della destra né i rapporti con la democrazia viaggia tra due espressioni borderline una è quella violentemente antidemocratica che può essere riassunta nell'espressione di de Maistre
Che vedeva il Demos come sintesi di demoni Agus cioè tutto ciò che viene dal basso
E viene dal demonio in qualche modo e quindi rappresenta un elemento di assoluta diffidenza il potere viene dall'alto tutte le forme di legittimazione del potere che vengono dal basso sono forme che vanno viste con diffidenza e questa è un'idea ferocemente aristocratica ed elitaria del potere
Dall'altra parte invece la tradizione culturale ma soprattutto civile della destra
Come dire deriva da una secolarizzazione di quell'espressione che abbiamo sentito più volte di vox populi box dei cioè la convinzione che il popolo diventi quasi il depositario di una tradizione ingenuamente interpretata ma tuttavia rappresenti in qualche modo il riferimento alla legittimazione ultima di ogni forma di potere
E credo che tutta la cultura dalla destra e tutto il rapporto tra la destra e la democrazia si svolga diciamo all'interno di questi due estremi cioè del Demos visto come demoni accuse quindi una visione gerarchica ma ferocemente anti democratica
Con declinazioni via via sempre più temperate e dall'altra parte invece l'idea che se vox populi e vox Dei di conseguenza la democrazia trova un fondamento nella tradizione nel sentire comune
E credo che non si possa come dire prescindere in questo passaggio dal considerare il ruolo che ha nelle culture della destra il riferimento religioso perché riferimento religioso e quello che fonda in qualche modo il sentire comune da alla tradizione una rappresentazione condivisa popolare e di conseguenza l'avvicinamento
Deriva cultura della destra alla democrazia transita proprio attraverso questa idea di tradizione popolare
E quindi credo che questo sia un po'una elemento che ci serve per andare oltre l'idea che abbiamo della destra come tendenzialmente portata una visione gerarchica e non democratica della società e della vita politica credo che questo sia un elemento di prima riflessione e tuttavia io credo che non si possano leggere il rapporto lotta destare democrazia se non attraverso l'esercizio implacabile di un realismo disincantato
Tutte le culture politiche sociali sociologiche
Destra e mi riferisco a lato il freddo Pareto come a Ortega come ha controrivoluzionarie come dono sopporta esso come De Meester transitano attraverso un'idea profondamente realista e disincantata del potere politico e di conseguenza nostro il secolo che abbiamo alle spalle della democrazia
I cosa vuol dire il realismo applicato richiede molti democrazia vuol dire innanzitutto non considerare la democrazia con un bene in se come un fine assoluto ma come un mezzo per come dire a raggiungere un bene
Il bene e la città infine la polis il mezzo e la democrazia a democrazia visto come il mezzo migliore per raggiungere il fine di
E se
Presentare la polis dare libera espressione alla cittadinanza e consentire la partecipazione dei cittadini alla vita Pupi di conseguenza l'idea di democrazia che può essere coniugata all'interno dalla destra è un'idea profondamente disincantata e depurata da quella visione quasi teologica della democrazia come bene assoluto come fine trascendente
La democrazia diventa un mezzo importante che ripeto nella comparazione con le altre forme della politica il mezzo ritenuto ormai migliore rispetto agli altri per esprimere la libertà della cittadinanza in un contesto appunto politico
E credo che questa prima idea di democrazia sia come dire fondamentale per poter cogliere il tratto realistico che caratterizza l'idea di testa così come le culture politiche della destra non negano che l'idea di democrazia si fondi su una finzione o meglio letti possesso di democrazia si fondi su una fictio che è quella di credere che realmente possa essere realizzabile un governo del popolo ecco il governo del popolo nella tradizione realistica della cultura dalla destra e mi riferisco sia a culture che hanno avuto un'espressione diciamo liberale sì altre che hanno avuto invece un'espressione più comunitaria e più legata all'idea di tradizione di conservatorismo in tutte le declinazioni la cultura che la destra ha sempre Espresso questa convinzione disincantata che democrazia in realtà sia una forma come dire
Di finzione nominalistica per esprimere governi che in realtà sono come dire aperti in funzione degli interessi generali ma che non sono emanazione diretta di un governo del popolo non sono il frutto di autogestione delle società ma sono sempre governi immediati da minoranze
Allora le buone democrazie sono governi di pochi
Negli interessi di molti
I cattivi regimi sono governi di pochi nell'interesse di pochi
Ma resta fondamentale l'idea che siano minoranze a governare quello che caratterizza e differenze è una democrazia rispetto alle forme politiche non democratiche e che queste minoranze sono controllabili è revocabile
Sia i decisori che le decisioni sono controllabili che revocabili cioè il possibile sia controllarli attraverso l'esercizio otto attraverso il dibattito Poli
Benissimo
Abiti nel momento dato loro affidato non corrisponde alle aspettative e di conseguenza questo cambia nello scenario quindi un'idea estremamente disincantata
Che non fa della democrazia una sorta di orizzonte retorico dell'autogoverno di massa ma che considera tuttavia democrazia all'interno di governi che sono sempre inevitabilmente governi di pochi
Questo conduce anche all'idea che la democrazia non sia per la destra
Il mezzo per promuovere l'uguaglianza ma sia il mezzo che partendo dalla parità di accesso di tutti alle condizioni di fruibilità diciamo così della vita pubblica produce differenze
Differenze però come dire compatibili con il sistema della libertà e compatibili con la parità di chances di partenza che tutti debbono dire
E l'orizzonte uguali carillon altri termini declinato nella destra all'interno dell'idea di equità più che di uguaglianza e l'uguaglianza diventa appunto di
Partenza e non esito non punto di arrivo credo che questo sia uno dei tratti classici della cultura dalla destra l'idea cioè pergole Ricucci esprimere con uno statista con grado strano che e l'uguaglianza non sia la via per promuovere e realizzare la democrazia ma sia al contrario la via per promuovere e realizzare
L'aristocrazia cioè la differenza
Differenza nella libertà e partendo da condizioni il più possibile ravvicinate fermo restando alcune differenze ineliminabili che attengono ai caratteri attengono le persone attengono ai tratti diciamo più
Radicati nella nella società e nei singoli soggetti
Quindi questi elementi credo che facciano della democrazia un ulteriore come dire diano la democrazia un'ulteriore prospettiva realista rispetto alla idea di democrazia che noi abbiamo solitamente diciamo assunto attraverso una lettura molto come dire viziata da Orizzonti retorici e ideologicamente forti ma non politicamente realisticamente fondati allo stesso modo l'idea di democrazia nella cultura della destra in tutte le culture della destra è un'idea che come dire rifugge dalla immagine che una democrazia possa essere il governo della trasparenza assoluta vi sono degli arcana imperi che restano anche nelle democrazie cioè ci sono dei passaggi non detti ci sono delle forme oscure
Del potere della politica che restano comunque al di là di quello che si può pensare che la democrazia certo rispetto ad altre forme di governo la democrazia come dire a una maggiore possibilità di dare spazi di trasparenza
Ma non si può immaginare una democrazia e nessuna forma di potere che non abbia zone d'ombra che tratti di opacità
Tratti nei quali come dire il segreto di stato o il potere dei pochi resta ineliminabili chi dice il contrario probabilmente otto e convinto di coltivare una realtà che invece un'illusione perché non esistono forme di governo che non abbiano giorni di opacità
Quindi la democrazia non è il regno dalla trasparenza la democrazia e la forma di governo in cui e che il più possibile diciamo così il potere e soggetto
Ad una a vivere in una casa di vetro ma ci sono comunque delle zone d'ombra
Credo che questo sia una forma un bagno salutare nella realtà e nel disincanto che una cultura dalla destra credo che debba esprime analogamente qui entriamo in un piano ancora più alto che meriterebbe approfondimenti io sto andando ovviamente per proposizione schematiche non posso fare diversamente
Analogamente la democrazia terra la destra non è l'espressione del relativismo assoluto
Quando si parla di relativismo in democrazia l'esempio più ricorrente quello di Hans Kelsen che di fronte alla condannati Gesù Cristo
Sì come dire ritrova nella posizione di Ponzio Pilato che chiede cos'è la verità e lo chiede come dire a un referendum popolare doloso Cortés faceva notare che il primo referendum popolare della storia quello appunto di Ponzio Pilato
Sentenziò la assoluzione di Barabba il ladro e la condanna di un santo ma questo rientra come dire nella critica antidemocratica che il pensiero contro rivoluzionario come quello di grosso cortese esprimeva due duecento anni fa
Quello che invece vorrei dire e che credere che il relativismo sia il fondamento della democrazia significa indebolire la democrazia della sua stessa sorgente di legittimazione un conto e dire che in democrazia nessuno ha il monopolio della verità
Un altro conto è dire che la verità non esiste
Un conto è dire che non esiste un potere che possa detenere l'esercizio assoluto
Della verità un'altra cosa e dire che non esistano
Prima verità condivise evidenti che non esista come dire la possibilità di fondare
E il bene comune su un sentire comune su principi condivisi su norme che sono accettate
Perché altrimenti sappiamo che il relativismo alla possibilità di degenerare a questo punto in Anarchia e poi in dispotismo i passaggi sono abbastanza inevitabile
Di conseguenza una critica al relativismo e una dissociazione dell'idea di democrazia dal relativismo credo che sia uno dei criteri di fondo di ogni cultura di ispirazione diciamo conservatrice di destra
Cioè la convinzione che comunque debbano esserci dei valori comuni fondanti e che il relativismo non porti da nessuna parte che porti la democrazia ad un corto circuito
Corto circuito in cui alla fine quello che conta è soltanto la forza e l'arroganza della quantità il dato numerico il monopolio del potere il monopolio della forza e quindi non la possibilità di orizzonti ulteriori e e per come dire concludere questo orizzonte di realismo della democrazia direi che e anche un tratto comune di tutte le culture politiche della destra la convinzione che la democrazia non sia esportabile con facilita che non sia una forma della politica che possa essere calata così dall'alto artificialmente dall'esterno
E che si possa in qualche modo raggiungere la democrazia attraverso un sistema di regole imposte o attraverso quello che viene definito un patriottismo della Costituzione c'è un legame con uno patto sancito attraverso una carta
Le culture della destra pur nella loro differente declinazione hanno come tratto comune l'idea che una democrazia debba radicarsi nella vita e nella storia e nella cultura nella tradizione di un popolo e quindi non possa prescindere da questo orizzonte
Quindi come dire un patriottismo della tradizione più che un patriottismo della Costituzione questo credo sia una elemento abbastanza comune a tutte le culture della destra
Di conseguenza Lidia che la democrazia possa essere come dire imposta attraverso ciò come dire quattro forzoso del potere per è una idea che probabilmente fa della democrazia un regime a tutela un regime paternalistico un regime che comunque viene vissuto artificiosamente artificialmente
Dalla stessa cittadinanza perché se non viene come dire calato nella realtà e metabolizzato nella storia e nella civiltà e nella cultura di un Paese diventa un un un oggetto estraneo che spesso può essere soggetto a crisi di rigetto a re pulsioni o a forme i riti espulsione comunque degli orizzonti democratici
In altri termini pena di anni così a una visione sintetica di questo rapporto tra la destra e la democrazia credo che non si possa concepire un rapporto della destra con la democrazia se non all'interno di una più complessa visione in cui il dato della democrazia il riferimento alla valore della maggioranza si inserisce all'interno di un quadro in cui il peso della democrazia conta quanto il peso della esperienza eccetera tradizione consolidata e della competenza e quindi del ruolo che hanno le élite e che hanno coloro i quali rappresento no in alcuni punti specifici il punto di competenza di una società di conseguenza non è possibile immaginare un potere fondato esclusivamente sul dominio e dei dati desunti tratti dalla quantità e dalla democrazia ma maggioranza competenza ed esperienza sono gli elementi che insieme fanno di un potere un come dire una forma consona agli interessi generali e i valori condivisi
Esperienza vuol dire
Frutto della tradizione e della storia competenza vuol dire capacità di valorizzare in ogni campo coloro i quali sanno rispetto a coloro i quali sanno di meno e quindi valorizzare attraverso forme di meritocrazia e di selezione con i quali costituiscono in quei casi per l'élite adeguate a realizzare gli scopi condivisi da tutti e la maggioranza arrestato orizzonte di fondo di un sistema fondato appunto sulla democrazia
Credo che non si possa prescindere da questo triplice orizzonte quindi la democrazia e vista all'interno di questa prospettiva ripeto realista e disincantata come una delle forme di realizzazione di El buon governo che deriva e di un governo che sia corrispondente agli interessi generali e i valori condivisi quindi gli ultimi pochi minuti che mi restano vorrei come dire e cercare di planare un po'nella realtà contemporanea e dire
Oggi i pericoli della democrazia da dove provengono
Ecco i pericoli per la democrazia non provengono più per le esperienze totalitari e dall'esperienza autoritari del passato
Noi sappiamo che le forme della politica della destra hanno sofferto di una deriva autoritaria teocratica così come sappiamo che le forme della politica attinte dalla tradizione del comunismo da sinistra hanno come dire sofferto della deriva totalitaria insomma nel partito unico del terrore e così via questi pericoli oggi sono ormai storicamente alle nostre spalle oggi quando si parla dei nuovi pericoli della democrazia non si parla di forme di fuoriuscita rispetto alla democrazia ma di forme che in qualche modo alterano l'equilibrio di un regime democratico e qui se il pericolo di una cultura dalla destra al potere politico e quello di una deriva populista
Sì mi Cesaris se così possiamo dire e plebiscitario il pericolo che dall'altra parte si impone pure pratiche politiche provenienti dalla sinistra e Riva in qualche modo oligarchico giacobina
E correttiva della democrazia che può attraverso l'idea di correzione anche diventare sottilmente coattiva sottilmente intollerante
Parliamo di forme che comunque convivono come dire all'interno della democrazia che magari si avvicinano ai bordi della democrazia ma che tuttavia costituiscono un orizzonte interno
Se dovessimo trovare come dire un nemico della democrazia forse lo dovremo trovare non nelle categorie della destra e della sinistra e non nelle categorie della politica ma lo dovremo trovare nella morte della politica
E nella forza sempre più debordante della tecnica e dell'economia
Io credo che questo sia oggi il vero pericolo della democrazia in Occidente
Fatto salvo naturalmente il pericolo esterno c'è il pericolo di forme di fanatismo di fondamentalismo e di integralismo ma all'interno della democrazia il pericolo maggiore di cui può come dire correre la democrazia e proprio l'alterarsi del rapporto tra potere e cittadini attraverso il dominio di questi due fattori che peraltro sono stati fattori portanti della globalizzazione cioè il primato della tecnica e il primato del mercato
Quando la tecnica e il mercato assurgono da mezzi affini quando diventano scoppi principi di organizzazione di una società e criteri di fondo ultimi rischiano di far deperire da una parte la politica e dall'altra la stessa democrazia quindi oggi forse il problema della democrazia coincide con il problema della politica
La morte della democrazia coincide con la morte della politica e riaffermare oggi di via della sovranità della democratica la politica e l'unico modo per tutelare l'idea dalla sovranità popolare e quindi della democrazia quindi oggi
Possiamo dire che la democrazia e come dire conclusivamente la forma politica che atterra base il libero consenso per altezza alla decisione responsabile e per finalità a il bene comune bene della comunità la realizzazione della polis tutte le altre forme che viceversa sovrappongono interessi di tipo oligarchico agli interessi generali promossi della democrazia sono forme che di solito un Pagnano alla estinzione della politica alla morte della politica o alla sua marginalizzazione cioè al suo ruolo ancillare rispetto ai processi finanziari e tecnologici che vengono ritenuti primari quindi il vero pericolo oggi della democrazia non è tanto rappresentato dal residuo superstite
Ideologia tenute dal passato
Non è rappresentato dalle categorie della politica ma è rappresentato da questa immissione violenta
Di questo primato di due fattori che sono due straordinari mezzi per la crescita di una società ma che diventano pericolosi quando assurgono al ruolo di scoppi e di fini ultimi
Grazie a Marcello Veneziani per questa ricostruzione veramente incisiva del rapporto tra destra e democrazia un rapporto molto problematico che Veneziani ha ricostruito proprio sul terreno delle idee della cultura ciò mi pare sulla percorso più interessante più attuale
Giungendo a una visione crea la visione più moderna di questo di questo rapporto cioè una democrazia vista in una chiave realistica
Come mezzo e non come fine come governo di pochi orientato verso l'interesse di molti o verso l'interesse di tutti
Mi sembrano veramente condivisibili osservazioni finali sui rischi attuali che la democrazia corre probabilmente c'è un collegamento strettissimo tra democrazia e politica i rischi non sono quelli a cui pensavamo in passato delle rotture autoritarie dischi sono molto più sottili molto più coinvolgenti nel vivere quotidiano riguardano proprio le grandi sfide contemporanee il mercato delle tecnologie si impongono non più come mezzi Marco grazie
Conclude questo ciclo di esame del rapporto tra i vari orientamenti politici le varie
Aree di opinione e la democrazia Ilvo Diamanti che non ci parlerà come da programma scritto di opinione pubblica ma di centro e democrazia e perciò conclude diciamo questa carrellata sulle varie posizioni
Politiche rispetto al tema democrazia prego
Un grazie
Corridori o fuori orientato
Tema
Nella mia comunicazione
Contestualizzando essendo mi spostato di giorno
Come giornata di intervento essendo rientrata all'interno
Dell'ambito che riguarda i temi degli attori in questo caso delle persone dei diritti soprattutto se noi collocato in una sessione nella quale ha molto senso
Il tema almeno nella prima parte dello spazio politico spesso d'accordo con di esso con gli organizzatori del seminario
Ho acconsentito di buon grado Dini spostarmi al centro
E di occuparmi di questo che un aspetto assolutamente a mio avviso
Interessante ma in questo caso soprattutto per l'Italia
Premetto che io
Contribuiscono a questa evoluzione anche che che la relazione in qualche in qualche caso le posizioni politiche con l'approccio Gualtieri
Affrontato il tema della sinistra con un approccio storico Veneziani si è occupato di destra
Dal punto di vista delle idee e può essere anche significativo anche se essi occupi della storia in della sinistra in chiave storica e della destra in termini di idee
Io invece mi presentatisi con molto nel momento in cui mi occupo di centro e affronto il centro proprio a partire da quelle che sono maggiormente le mie competenze di analista politico che a volte non disdegna Manzi finisce senza tanti problemi in quella che
Prima in precedenza
Marcello Veneziani ha chiamato la Dozzo grafia
L'altra parte cioè
Lo studio dell'opinione l'analisi dell'opinione
D'altra parte guardate è significativo che rispetto alle altre due definizioni da cui siamo partiti questa mattina cioè la destra e la sinistra
Il centro abbia un significato un po'diverso
Mentre sulla destra e sulla sinistra ci si può soffermare attraverso un approccio storico storiografico anti ideologico culturale
Quando si parla del centro se ne parla da sempre ma soprattutto
Nella fase contemporanea delle democrazie contemporanee poi preciserò rapporto tra il centro e democrazia
In termini di privazione
Per differenza
Il il centro e ciò che sta per definizione in mezzo tra la destra e la sinistra
Il centro è la metafora proprio per questo dei moderati
Il centro e la metafora
Di quella componente di quella parte degli elettori ma anche dei partiti
Si pongono lontano e lontani dalle estreme
Guardate che
Questo ha a che fare evidentemente con una concezione
Della politica e della democrazia
Una concezione che definibile in termini uni lineare di spazio politico uni lineare
Giovanni Sartori ha formalizzato attraverso la categoria della polarizzazione il centro sta in mezzo fra i due popoli il polo di destra nel polo di sinistra quindi il centro e il luogo dei moderati
Nel luogo che è lontano dagli eccessi lontano
E luogo più disincantata e luogo della razionale
La non le idee che non si ideologizzata
Dal punto di vista
Del funzionamento della democrazia teoria democratica della competizione
In nei sistemi democratici evidentemente attribuisce al centro un luogo un ruolo assolutamente fondamentale perché perché il centro in quanto luogo dei moderati nuovo dei disincantati il luogo dei non ideologici e anche il luogo dal punto di vista quanto meno degli elettori di coloro che sto sono maggiormente disponibili a spostarsi
Tutte le democrazie
Occidentali fondate sui partiti
Sono tendenzialmente bipolare non importa guardate se il sistema elettorale e maggioritario o proporzionale
Tutte le democrazie sono competitive fondate su due meccanismi l'alternanza il bipolarismo bipolarismo
Può essere fondato su due partiti
Invece che su due poli invece che su due schieramenti però normalmente qualsiasi paese al sistema
Politico nazionale voi costa deviate è un sistema politico che si fonda sulla competizione il centro
Sulla competizione bipolare sull'alternanza quindi sulla possibilità di cambiare governo che maggioranza il centro normalmente e quel punto dello spazio politico in cui ci si ritrovano per gli elettori
Più disponibili a cambiare peraltro le ricerche fatte
Certe comparate fatta nei Paesi occidentali mostrano come il centro ossia storicamente luogo di maggior densità degli elettori cioè dove ci sono più lettori elettori si
Raggruppano
Con maggiore frequenza prevalentemente nello spazio centrale da cui la conseguenza in un sistema democratico i partiti che davvero si contendono il potere la conquista del potere del Governo si avvicinano al centro
E tendono a conquistare con le fette di elettorato ripeto più fluide e più dense più numerosa frequenti
Per questo il centro dallo stesso
Tempo difficili difficile da definire e tanto evocato
Per questa stessa
Donne noi ci ritroviamo soprattutto nel momento in quando noi spostiamo io ancora differente mente dai nel colleghi mi occuperò come primo riferimento al caso italiano quando noi ci riferiamo al caso italiano ci accorgiamo della assoluta
Singolarità
Dell'Italia che riflette anche in questo modo di usare le parole della politica dello spazio politico la sua specificità
Cioè in Italia rispetto ad altri Paesi occidentali c'è un abuso da sempre del termine centro e del riferimento al centro
Voi potete
Accorgervi di questo anche semplicemente facendo riferimento a al linguaggio della politica attuale nel dello strano bipolarismo italiano noi parliamo di due schieramenti che sono in centro destra e il centro sinistra
In nessun altro Paese voi avete
La tendenza dei soggetti politici a dirsi di centro destra o di centro sinistra sono di destra o sono di sinistra oppure non sono né di destra né di sinistra ma sono socialisti piuttosto che liberali
Che vengono collocati un po'artificialmente ma le metafore della politica sono tali a destra o a sinistra a seconda dei tempi liberali spiegano
Anche gli storici ma gli stessi politologi penso a Rocca a seconda del Periodo e del contesto si pongono ora a destra ora a sinistra
Noi no noi dobbiamo dirci di centro destra oppure di centro sinistra
Perché perché c'è un'identificazione
Della categorizzazione destra e sinistra con le estreme
E questo è tipicamente italiana soprattutto tipicamente della Repubblica italiana della democrazia italiana nel secondo dopoguerra
Che ha avuto un problema ulteriore o comunque una notazione ulteriore rispetto agli altri paesi gli altri sistemi democratici come vi ho detto quando noi parliamo di centro e di spazio politico
Noi dobbiamo fare una distinzione tra gli elettori ai partiti
Elettori di centro e partiti vicente in altri sistemi normalmente i partiti non sono di centro ma tendono verso il centro dal punto di vista delle posizioni politiche della moderazione gli elettori no gli elettori moderati ci sono
Ed ecco allora che noi abbiamo partiti di destra o di sinistra schieramenti di destra o di sinistra che tendono a intercettare gli elettori di centro
In Italia è l'opposto in Italia la definizione di centro è anzitutto una definizione degli attori politici e di soggetti politici nel secondo dopoguerra noi abbiamo un partito di centro
O comunque che si di Fenice come tale che intercetta larga parte degli elettori non solo di centro
In una certa misura anche di coloro che si dicono di sinistra in larga misura anche di coloro che si dicono e si corre si collocherebbero a destra normalmente in condizioni normali
Lo stesso Giovanni Sartori parla per questo del caso italiano come caso di pluralismo polarizzato detto in altri termini un sistema politico caratterizzato dalla presenza di partiti o estremi o considerati antisistema
Movimento Sociale ma anche il partito comunista che escluso per ragioni internazionali dalla possibilità di accedere al governo
Il che lascia come conseguenza il monopolio spazio al monopolio di un partito che si dice si definisce di centro e come tale occupa la scena politica come maggioranza di governo o soggetto politico di governo senza alternativa
Quindi voi vedete che la nostra anomalia così definita almeno anche esame agli analisti politici anche a livello internazionale sta proprio in questo dominio del centro in questa incapacità impossibilità di dirci o difficoltà di dirci di destra e di sinistra
Evidente allo stesso tempo che è un'annotazione una caratterizzazione di questo tipo
Ha delle conseguenze
E ha delle conseguenze non non irrilevante
Preciso a conferma di quanto vi dicevo chi parla dell'anomalia italiana dice che l'Italia nel passato non era bipolare non è vero non aveva alternativa
Ma era assolutamente bipolare bipolarismo tra Democrazia Cristiana il Partito comunista
Caratterizza tutto il secondo almeno dagli anni sessanta in poi la politica italiana dopo il declino almeno dal punto di vista elettorale molto netto ancora negli anni italiani quaranta e cinquanta del Partito socialista
Però il fatto che è un altro lo storico che la politica importante come Giorgio Galli parli dell'Italia di bipartitismo imperfetto
Ci dice che noi tutto sommato anche in tempi di proporzionale puro non eravamo molto non saremmo state non eravamo comunque molto diverso di da dalla Germania o della Spagna o due partiti dominanti
Con una piccola differenza
L'impossibilità o di generare alternanza tenete conto che nell'era del bipolarismo e dell'alternanza cioè dal novantaquattro in poi i partiti sono mediamente metà come peso elettorale di quanto erano ai tempi del proporzionale della Prima Repubblica
Però
L'altra anomalia
Italiana sta nel fatto che noi non abbiamo mai la possibilità anche per questa specifico di misurare l'esistenza di un elettorato di centro
E noi non sappiamo non siamo in grado di valutare in che misura questo elettorato di centro si effettivamente moderato e abbia effettivamente interiorizzato ad esempio i valori della democrazia
Noi abbiamo una lettura dello spazio politico elettorale che avviene attraverso le lenti dell'offerta politica quindi degli attori politici dei partiti
Il problema
Il problema è che
Se facciamo riferimento al caso italiano ma come vedrete come cercherò di spiegare non questo non evoluzione che in Italia diventa evidentissima riguarda buona parte degli altri paesi occidentali meno in Europa problema è che infinita
Dopo il mille novecentottantanove la crisi della Prima Repubblica l'anomalia italiana dal punto di vista dell'impossibilità dell'alternanza
Ricostruito attraverso la leva del sistema elettorale ma anche alla ritmi Fondazione Olari formazione dei partiti sistema
Politico italiano
Noi ci ritroviamo nuovamente ancora oggi con il vecchio vizio del passato di dover fare i conti con linguaggi che oggi hanno un significato molto diverso e che scusatemi il linguaggio da mia per quel che mi riguarda poco
Poco scientifico ci impicchiamo cioè ci disturbano
Perché poi le parole le parole servono a definire la realtà nel momento in cui noi usiamo vecchie parole per definire cose nuove oppure anche dal punto di vista scientifico analitico usiamo nuove categorie nuovi metodi nuovi sistemi
No scusate vecchi sistemi per analizzare realtà nuove semplicemente non ci capiamo
Per cui oggi noi assistiamo da dieci anni ma anche in questi giorni a una discussione serrata attorno al ruolo del centro il problema si dice la democrazia italiana competitiva italiana di realizzare ma proprio il Ternana sa attraverso la capacità di competere
Sul mercato elettorale o su quei segmenti di mercato elettorale che stanno al centro che si presume siano come sempre quelli più addensati
Quelli più affollati quelli più popolosi così come nel sistema politico italiano oggi il dibattito
Fra i partiti all'interno dei partiti e dentro gli schieramenti e tutto lì
Nel decidere come aumentare incrementare il proprio appeal nei confronti degli elettori di centro degli elettori quindi per definizione moderati coloro più disponibili a muoversi
Se cioè facendo politiche moderate sezione usando linguaggi moderati
Oppure addirittura proponendo sì come nel passato attraverso soggetti politici che stanno più al centro degli altri
Riproducendo cioè parecchia
Tradizionale definizione dello spazio politico come una linea continua dove dal centro destra dal centro sinistra in diverse gradazioni e distanze dal centro oppure vicinanza dalle estreme si pongono e si situano i partiti
è come se l'alternativa fosse per catturare chi sta in mezzo come elettore avvicinarsi oppure staccarsi dagli altri con propri nuovi partiti e andare lì
Guardate io ve la presento in modo un po'banale però il dibattito politico di questo è dietro al dibattito politico ci sono definizioni della politica
E concezione del rapporto tra società e politica e tra politica e società
E ci sono anche delle presunzione delle ipotesi che sono tutte da dimostrare e che se vengono affrontate attraverso categorie strumenti di misurazione o di analisi uguale al passato rischiano semplicemente di non farci capire quel che succede
Ad esempio
Voglio evitare di una di lettura troppo tecnica
Della discussione che c'è fra gli analisti elettorali
Però
Almeno un'annotazione può essere fatta
Perché c'è un problema
Ma è davvero così affollato il centro dal punto di vista degli elettori
Ed è vero che questo centro e il luogo e la chiazza della città oppure secondo la metafora
E venne adottata
Da da un sa
E il punto centrale
Di una città che si snodo lungo una strada
E quindi è il luogo dove come dire aprire una bottega perché poi quando si discute di politica e di elezione naturalmente questa è la metafora
Come si fa a conquistare il massimo di clienti possibili in questo mercato elettorale che la città che si snoda lungo una strada se io devo aprire una bottega dove la però secondo i teorici della democrazia realista e quindi competitiva io la bottega la metto in centro
Al centro no perché il centro e dove abita il maggior numero di persone o comunque luogo mediamente meno distante da tutti gli altri
Perché in qualsiasi altro punto io apre una bottega ci saranno
Delle quote di popolazione che sono talmente lontane da essere scoraggiate invece mediamente quella più vicina ci devi passare per le ma è vero questo e allora qui si sta discutendo di cose come dire di aspetti che vi possono sembrare marginali cioè come si misura il centro
E qua ad esempio nel dibattito fra analisti politici elettorali ci sono
Due diverse versioni che non sono come potete ben immaginare a quello che vi ho appena detto semplicemente caratterizzate da gli elementi metodologici e tecnici ma sono fortemente sostanziali
Sostanzialmente c'è chi come dice il centro e come in passato quel luogo nel quale si addensano circa il quaranta per cento degli elettori cioè circa il quaranta per cento degli elettori si addensano nella al centro dello spazio politico quindi aver noi dobbiamo guardare di e dobbiamo mascherarsi dal centro e non possiamo non dirci di centro anche siamo di destra di sinistra
Per cui
Se sei un liberale o comunque se uno di destra devi dissi va bene però lo stato importante se sei di sinistra devi dire sì certo però il mercato
Se sei di sinistra deve dire ma come dobbiamo pensare i ceti marginali se sei di destra e sei di sinistra dice sì però il rigore e la sicurezza
Questo totale continuo scambio dei ruoli che dovrebbe dimostrare della moderazione degli uni che degli altri
Ci sono altri io sono fra questi che misurando lo spazio politico dice ci sta dentro tra il sette e il dieci per cento degli elettori
Oggi gli elettori che si dicono di centro sono tra il sette e il dieci per cento
Un terzo rispetto io questa indagine faccio dalla da un po'di tempo diciamo da prima che cadesse la Prima Repubblica
Tra il sette e quaranta per cento partite c'è una bella differenza
Da cui le discussione piuttosto serrate perché capite qua non si tratta soltanto di un modo di misurare la realtà si tratta
Di un modo di fare politica come implicazione perché se sono sette per cento da come si spiegano tutte queste risse queste discussioni politiche fare i partiti di centro andare al centro non è quello il problema
Se il quaranta per e allora il discorso cambia
Guardate sapete dove la differenza e come possibile ad alcuni
Escano come dati il sette per cento dieci da mettiamo il dieci per cento agli altri quaranta per cento
La la risposta è banale è sostanziale dipende neanche da come fai la domanda ma da come fai l'indagine
Se tu piedi alle persone come si senta no
Come si dicono come si definisca allora voi vi ritroverete soltanto di fronte sette otto dieci per cento delle persone
Che si dicono di centro dirsi di centro la prerogativa del otto dieci di una persona su dieci
All'opposto se voi fate un'indagine un sondaggio soprattutto faccia a faccia edite alle persone guardate questa è una linea qua c'è la sinistra qua c'è la destra tu dove ti collochi e allora voi avete almeno un terzo almeno un terzo di persone tra il trenta e il quaranta per cento
Se tutti tendono a mettersi lì
Allora non vi nascondo che sono due cose assolutamente diverso dirsi di centro e diverso che porsi al centro uno
Non crediate che questo sia una questione meramente metodologiche fortemente politica
Nel momento in cui tutti pone di fronte a una persona ma anzi c'è un aspetto tecnico che però è utile nel momento in cui io faccio collocare le persone le faccio auto collocare a cui sono io che decido dove comincia e dove finisce il centro
Faccio un circolino indico quelli che stanno qui dentro sono al centro quelli che sono lì da lì in poi sono non sono più di cento sono destra sinistra cioè decido io chi sono e che il centro che la destra che la sinistra
Al limite posso decidere in un'ottica di grande centro di allargare il mio circolo e tiro dentro che il cinquanta per cento sono alcuni che tengono dentro il cinquanta per cento del persone nel centro siamo tutti al centro
Ci sono altri che invece dicono no siamo soltanto attorno al però la vera differenza non è ripeto metodologica e politica cioè qual è la differenza fra il sette e quaranta per cento e che nel momento in cui chiede alle persone gli dai la possibilità di rifiutare quel tipo di collocazione
Mentre se tu ti poni di fronte delle alternative secche non li hai possibilità di uscita questi comunque si collocherà non lo spazio politico
Cosa vuol dire vuol dire che oggi il sette otto per cento dei cittadini si dicono si dicono di centro e il trenta per cento si dice
Né a destra né a sinistra nei decenni al centro ma non non mi piace citare Mazzolari in alto diciamo in basso fuori
Ne ha cento era una sinistra né a destra ma fuori c'è il trenta trentacinque per cento degli elettori che si dice fuori dallo spazio politico fuori dal centro fuori dalla destra fuori dalla sinistra
E certo che se io non gli do la possibilità di dirsi fuori quelli si metteranno dentro e si metteranno dentro lo spazio politico scegliendo quel punto dello spazio politico che il più asettico e il più fuori Poletti fuori
Al centro
Né di qua né di là
Da un punto di vista politico e di funzionamento della democrazia questore fondamentale perché questi due gruppi di elettori sono profondamente diverso
Io ho un po'di dati e non ve li do fittizi qualcuno peraltro di pubblico ogni tanto però di cito le differenze fondamentali
I centristi sono davvero i moderati come li intendevamo nove sono i più colti
Sono i più prepara sono i più formati
Sono leggono di più hanno un'età medio alta
Votano per partitiche terzista di sono molti Beatty sì con davvero di centro voi avete componenti riverse avete sicuramente coloro che sono gli ex o neo democristiani ma non tutti
Ma avete i radicali
Avete componenti di persone di gente che vota per la Margherita e per i DS
Ma sono un gruppo molto elitario e proprio l'opposto del modello classico del dell'elettore dell'elettore poco informato e quindi fluido perché si fa a tirare maggiormente dalle proposte e dall'offerta politica degli altri soggetti
Normalmente chi è molto informato molto competente
Una certa misura anche partecipe e interessato alla politica e meno fluido degli altri
Credetemi sulla parola non non perché mi chiamo Ilvo Diamanti e e sono più esperto di voi
Chi è informato e meno fluido e meno e dipende meno dalle scelte degli altri partiti
Ho degli attori politici e molto più consapevole
Anche perché votare in modo anche magari convinto per partiti piccoli
E non particolarmente collocati e situati che richiede una identità paradossalmente maggiore
E collocarsi a votare per gli altri grandi partiti
Oggi essere centristi definirsi tali significa essere un'élite
Il trenta per cento degli elettori coloro che le si possono far confluire all'interno del centro se tu non dai loro altre alternative sono anzitutto in politici
E sono in buona parte portatori o esprimono orientamenti pulsione i valori e noi non esiteremo a definire estremisti
Nei temi che riguardano la solidarietà sociale sono i più antistatalisti di tutti visto una quelli che hanno il più basso sono i più anti partiti cd tutti
Sui temi dell'immigrazione e dell'ordine pubblico dicono cose che farebbero tra Brizio e mi farebbero rizzare i capelli se li avessi cioè e farebbero rabbrividire anche voi anche se se siete per l'autorità e l'ordine
Si esprimono attraverso parole assolutamente Forti
Sono i moderati questi non sono i moderati vogliamo metterli al centro mettiamo gli anziani
Qual è la differenza tra l'Italia e altri paesi ma è un problema che oggi hanno anche altri Paesi che normalmente cioè quello che sta avvenendo ad avvenuto in tutti i sistemi politici occidentali ecco europei dopo l'ottantanove
La crescente importanza di questa componente elettorale
Per la crisi dei partiti tradizionali per la crisi dei fondamenti su cui si basavano partiti soggetti politici di destra
Le strategie di intercettazione o comunque di relazione con questi elettori sono sostanzialmente
Tre
La prima è tradizionale e l'esclusione
In Francia i partiti che fanno riferimento a componenti grazie a elettorato sezione frazioni di elettorato
Che oggi definiamo impropriamente in modo anche molto generalizzato populiste ed estreme sono esclusi
Le fa connazionale può prendere anche il quindici sedici per cento dei voti ma fino ad oggi fino ad oggi Claire per un'idea partiti di destra loro si dicono di centrodestra o di centro o di destra francese non accetteranno mai non ha mai accettato i loro voti in un secondo turno
E l'elettorato di sinistra nel momento in cui grazie al frazionamento del della sinistra si si si si verificasse come si è verificato il caso che le pene giunga al secondo turno votano massicciamente per Chirac Candy il candidato della destra viceversa i a sinistra i socialisti non non solo non accetteranno e non accenna mai accettato ma non sono mai stati accettati da quel dieci per cento gli elettori non sono pochi che orientano loro voto verso formazioni trotskista è un estremista di sinistra
Doppio turno permette questo ma comunque c'è una esclusione una logica di esclusione delle estreme questo avviene in Germania e questo è avvenuto anche anche in Spagna la seconda strategia
E quella
Della inclusione
Anche quella dell'inclusione una strategia che a varianti
La variante principale determinata dal peso dei partiti che rappresentano questi elettori esclusi
E l'ampiezza di questi elettori esclusi
Se relativa piccola ridotta allora l'alleanza normalmente normalizzata
Questi partiti e questi soggetti avvenuto in Spagna Francia e normalmente peraltro li neutralizza perfino a minimizzare
Partito Comunista Francese esce di fatto massacrato dall'alleanza col Partito socialista e oggi si ritrova col tre quattro per cento
L'altra in casi in altri casi invece no in altri casi l'inclusione produce Effetti rilevanti che possono produrre anche lacerazioni profonde e questo è un caso che è sempre più frequente perché perché è sempre più frequente oggi la crisi della destra della sinistra in senso tradizionale l'emergere di nuovi soggetti politici che sono i soggetti politici che si ispirano l'idea di popolo
Parliamo di populismo in modo improprio perché molto diverso da quello del passato il cosiddetto neo populismo neo populismo e la reazione in molti casi alla crisi dei partiti tradizionali e al loro rapporto con la società alla oligarchi d'azione alla carte Lizza azione dei partiti tradizionali in Occidente che sono partiti senza società e allora voi avete una nuova una terza via tra i partiti società senza Società e la società senza partiti avete la società sub specie popolo che si fa partito
In buona parte questi elettori vengono dal quelli che un tempo chiamavamo appunto gli elettori di centro ma non solo anche di sinistra
Certamente i tentativi e gli esperimenti oggi di Alleanza principali vedono i partiti di centro allearsi compì partiti neo populisti
Infatti in Austria avvenuto che ti di Haider si allea
Con i popolari austriaci
Con
Esiti assolutamente in plausibile nel senso che per entrambi diventa uno scambio vantaggioso
Infatti l'alleanza si ferma in Italia questo avviene è avvenuto viene anche perché in una certa misura quell'elettorato
Alimenta un po'tutti i partiti
Del centro destra non solo ma del centrodestra sicuramente
Perché in buona parte esce da quel centro definito tale perché mascherato dalla presenza di un partito di centro con un elettorato che si diceva di centro come proiezione del partito che li rappresentava
Io vado rapidamente a chiudere proprio ponendo i quesiti che sono mi pare automatici in una lettura in tinta questo genere
Oggi noi ci troviamo di fronte a un uso improprio della categoria del centro
Ed è un uso improprio perché di fatto definisce melodico analiticamente realtà sociali e orientamenti politici molto diversi e molto di fare
Possiamo e dobbiamo decidere cioè chiunque deve decidere come affrontare il problema futuro dell'alternanza della competizione in un sistema democratico aperto inseguendo gli elettori di centro ma deve definire cosa siano gli elettori di centro
E se gli elettori di centro sono un'entità composita è stratificata dove ci sono i moderati
Ma ci sono coloro che non sono di centro sono fuori sono esterni deve decidere cosa vuole fare nel rapportarsi a questi elettori che sono Esterni al sistema politico alla politica o comunque allo spazio politico
E deve decidere qual è il modo migliore di affrontare di relazionarsi con questi abbiamo visto ci sono strategie diverse
La strategia dell'esclusione che in plausibile oggi
A meno che non si auto esclusione cioè la defezione guardate che è sempre intermittente l'astensione oggi ci sono quote molto forti di elettori che entrano ed escono da un'elezione all'altra non solo in Italia
Abbiamo visto la strategia dell'inclusione
C'è la terza strategia di cui
Non li avevo parlato ma che anche questa una strategia difficile cioè a abbiamo altrove la strategia delle grandi coalizioni
La necessità certe per far fronte a alla sfida delle estremità dei populismi
E la difficoltà di trovare attraverso i meccanismi democratici dell'alternanza del bipolarismo delle grandi coalizioni
C'è una terza cioè la la l'altra via Nuova è stata in qualche modo evocata anche in questo tavolo in precedenza la strategia dell'inseguimento
La strategia dell'inseguimento e la strategia della Doc sottratti via
E la strategia dell'ammiccamento la strategia dell'intercettamento degli elettori
Assecondandone le pulci le pulsioni attraverso logiche di marketing elettorali se questi elettori sono sensibili a quella parola hanno paura io li mento la loro paura se questi elettori sono assolutamente sensibili alla logica dell'assistenzialismo perché sono spesso componenti sociali marginali comunque periferiche dal punto di vista sociale culturale io alimento la loro domanda di assistenzialismo cioè io li inseguo sul loro terrena
Da che ed a ciò la il paradosso con cui chiudo cioè il paradosso di queste per far funzionare un sistema democratico competitivo
E quindi per contendersi le quote di elettorato mobile
E per far funzionare la democrazia e possibile cioè e lecito è logico inseguire pulsioni e sentimenti non democratici
Ed è possibile costruire la democrazia senza costruire una cultura politica democratica e De Poli ed è possibile e lecito è logico semplicemente considerare
Tecniche democratiche di competizione elettorale quella di
Usare le parole strumentalmente cioè è giusto lecito e produttivo oggi chiamare al centro ciò che fuori ed è possibile costruire una democrazia uscendo dalla democrazia
Ringrazio molto il podio amanti queste analisi veramente raffinata che ci ha fatto del rapporto tra centro e democrazia tra centro inteso come luogo dei moderati
Un luogo che per quanto riguarda la realtà italiana che è stata considerata in modo particolare in questa esposizione ha sempre avuto confini molto incerti ma che importante capire affondo specie in questo passaggio storico
Per cogliere in che direzione di marcia alle vicende politiche di questo nostro Paese stanno oggi andando io vorrei solo fare un accenno finale su queste tre relazioni mi sembra si sono integrate molto bene non solo perché ci hanno dato uno spettro completo
Del rapporto tra i vari schieramenti politici levare ideologia e la democrazia sinistra centro
E destra ma anche perché hanno analizzato questi rapporti con tre metodologie diverse il metodo della storia politica il metodo della storia della cultura dell'idea del metodo della politologi via o della sociologia
Politica perciò noi abbiamo avuto una visione completa e anche una un'esemplificazione di quelli che sono gli strumenti di analisi di questo rapporto
Che è stata molto efficace e perciò io ringrazio molto i tre relatori per questo sforzo anche di sintesi che hanno potuto fare a questo punto vorrei pregare Giovanni Gozzini di assumere la presidenza per la prosecuzione dei lavori
Che adesso passano all'esame dei
Del quadro internazionale sentirà senso e vi sarete accorti Comi e lui in questo convegno devo dire in maniera spontanea non c'è stato un input da parte nostra in questa direzione precisa
Il caso Italia sia stato analizzato a partire da un punto di vista che è sempre stata abbastanza globale di comparazione internazionale l'inserimento in processi tendenze che si pensa almeno riguardino la democrazia nel suo complesso nel suo nella sua natura di sistema internazionale transnazionale comunque trasversale rispetto ai singoli casi nazionali questa è una novità credo che ovviamente deriva da un mutamento di clima generale che tutti ci coinvolge
Se avessimo fatto questo convegno qualche anno fa probabilmente avremmo parlato molto più dell'anomalia dell'Italia
In questo senso l'accenno penso che l'aveva fatto proprio in apertura del convegno è stato recepito da quasi tutti ecco per cui queste due relazioni finali di questa mattinata
Non rappresentano credo e poi lo vedremo nel nel loro concreto svolgersi un qualcosa di spaccato di diverso ma questo tema di cui ora si occuperà Vittorio Emanuele Parsi è stato un poi leit motiv insomma e forse anche quello
Di più stringente e anche più problematica attualità io ricordo
Il titolo della sua relazione diffusione della democrazia o democrazia internazionale punto interrogativo e quindi le implicazioni distretto drammatica attualità di questo argomento
Non sfuggiranno nessuno lo ringrazio per aver accettato il nostro invito e dicendo volentieri la parola
Ringrazio
Ringrazio voi siete penso meglio così se se sto lontano dal microfono il io cercherò di svolgere il mio ragionamento
Senza eccessivamente per così dire
Conto delle cose che sono state già state dette ieri e contemplerebbe però in qualche modo avendole presenti non posto nelle completamente conto perché chi ascolta oggi una gang ascoltato ieri e contemporaneamente però siccome stiamo facendo in ogni caso seminario
Le cose che vivi sorprendente hanno influenzato mio pensiero mio mio mio schema di oggi
Non c'è senza non c'è dubbio senz'altro che il il momento in cui viviamo è stato salvato da molti per la democrazia un momento paradossale
Assistiamo a diffusione su scala planetaria dei regimi che si dicono democratici e che in buona sostanza possono essere definiti anche tali e però contemporaneamente avvertiamo come una forma di svuotamento direi ogni percezione di perdita di appropriatezza della democrazia rispetto agli scopi per i quali la democrazia è stata inventata
Ora
Se vi ricordate anche questo citato sia oggi se non sbaglio che ieri alcuni anni fa in un saggio molto famoso Fukuyama di cosa parlava sostanzialmente articolava un concetto
Semplice che nessuna grande ideologia fosse in grado di sfidare il più la democrazia liberale sul piano della legittimità del titolo di detenzione d'esercizio del potere riuscì a questa appunto centrale a mio avviso della sua riflessione
E quel saggio che usciva non a caso al termine della guerra fredda coglieva in questo senso bene lo spirito del tempo in che modo nel sottolineare come da un lato fosse finita la grande grande confronto interno alla cultura occidentale
Che aveva tenuto insieme il sistema politico internazionale tutto un mondo unito all'interno di una diatriba particolare
E contemporaneamente metteva in evidenza il nesso oggettivo tra diffusione potenzia inizio della diffusione delle dei regimi democratici
Arretramento dei regimi totalitari e autoritari
Vittoria trionfo Successo della coalizione occidentale guidata dagli Stati Uniti
Lettera quindi in connessione il successo di un'idea con un fatto politico geopolitico stesso stretto
Per molti aspetti poco per questo c'è questo essere completamente dedicato a descrivere questo passaggio
Questo esito di un conflitto molto lungo e molto interno all'Occidente il ragionamento di Fukui alla però finirà per sotto di sottovalutare nell'ipotesi in cui a Vasto punto c'è un passaggio dedicato espressamente alla fascinazione
Di modelli riconducibile al fondamentalismo islamico ed espressamente cui ama dice ma queste sono cose che non sembrano in grado di avere una rilevanza globale sostanzialmente i costi una minaccia globale
Tutto preso su questo tipo di riflessione Fukuyama non vede che proprio la connessione che evidenzia tra trionfo della democrazia concettuale il trionfo della coalizione politico-militare che di questa di questa origine politica se fatta portatrice e la causale
è una delle ragioni per cui quello valore politico di democrazia può essere contestato da alcuni in quanto espressione di una particolare cultura politica può essere contestato da qualcuno come ultima e più raffinata forma dell'imperialismo occidentale dell'egemonia in senso stavolta direi gramsciano
Dell'Occidente sul resto del mondo
E così presentare la battaglia contro la democrazia come l'ultima fase della
Liberazione per così dire coloniale
In realtà fu cui avrà non vede una cosa per molti aspetti se volete ancora più semplice non sto minimamente demonizzando Fukuyama come è stato fatto in maniera immotivata da tanti
Fukuyama non vede che anche nel campo delle idee come nel campo della politica internazionale in declino di uno sfidante apparecchia semplicemente il sorgere di un nuovo sfidante
Che probabilmente avrà caratteristiche diverse e magari opposte da quello che appena declinato perché avrà caratteristiche tali che lo potranno portare ad emergere nell'ambiente modificato
Quindi dovrà avere abilità capacità che non sono le stesse del nemico appena sconfitto
Se guardiamo oggi la stazione del
Pericolo per la democrazia internazionale scusate per la democrazia nell'ambito internazionale non possiamo non notare questo pericolo legato a risorgere o al sorgere di tensioni identitarie
Al verificarsi cioè di quella pulsione verso l'identità che la democrazia in qualche modo aveva cercato di neutralizzare al suo interno attraverso il concetto di cittadinanza
Un concetto nel quale spiazza democratica convivevano sia gli aspetti legati diciamo così
Al patto sociale Alba l'aspetto delle regole all'aspetto delle norme e contemporaneamente però convivevano gli aspetti di una ha scritto culturale un'eredità
Non c'è dubbio che oggi questo resine messo il pericolo del risorgere diffuso identitaria che spesso conoscono la forma del ritorno di
Spinte religiose o meglio dell'utilizzo della religione in politica
Anche questo dato significativo perché perché tanto sistema politico internazionale
Moderno quanto lo Stato democratico nascono uccidete scusate lo Stato moderno e poi la sua versione di Stato democratico nascono dalla separazione di queste sapere la secolarizzazione
E il punto di partenza del sistema degli Stati e il punto di partenza dello Stato moderno
E proprio gli eventi che abbiamo oggi di fronte
In Francia ci dicono che quello che è in crisi è
La promessa massime più alta promesso che personalmente condivido nella sua nel suo contenuto di civiltà della secolarizzazione no laicità democratica
La cittadinanza Mascia Liliana cioè il massimo con Lucrezia può offrire a chi viene rifiutata per questioni identitarie
E che per questo e per sterilizzare da questa incapacità dello strumento Massimo inventato la democrazia la cittadinanza nasce Arianna
Finisce ostaggio
Gli altri
Possibili
Collocazioni
Da una parte e dall'altra per chi crede veramente nella laicità e non insomma in antistorici
Dunque questioncella letta laici cattolici steccati ma perché crede veramente nella laicità e non il laicismo
Non può che vedere conto preoccupazione la Consegna dello ruolo di mediazione da parte dello Stato laico francese
A rappresentanti
Improvvisati per così dire di appartenenze religiose il ruolo dei barbuti per così dire nella banlieue può riportare in qualche modo sotto controllo dei ribelli chi tutto sono in quel la fase iniziale meno che motivati a motivazioni religiose
Apre uno squarcio persino peggiore per così dire nella su nella sopravvivenza dell'idea di laicità dello Stato
Di quello che il fenomeno che gli ha prodotti
Negli anni successivi la Federal guerra fredda abbiamo visto affermarsi contro in Parlamento un altro pretese un altro concetto che è stato evocato ieri discusso ieri per cui sul quale vorrei sorvolare ma che è strettamente correlato al problema della ma tenuta delle democrazie nazionali che è quello di globalizzazione
Localizzazione che significa sostanzialmente
La sostituzione alla dimensione unificante Est-Ovest allo scontro comunismo
Democrazia liberale Stati Uniti Unione Sovietica con un'altra forma di unificazione possibile
Lo di unificazione intendono una unificazione fattuale ma una interpretazione unitaria del mondo o se volete del sistema internazionale
La nuova dimensione del mondo che succede a un'altra dimensione appunto da noi percepita giustamente come divisorio niente alla nostra cultura ma per ora questa cade capacità unificante che era la divisione est-ovest
Il succedersi di questi due
Fenomeni di interpretazione unitaria non è però una successione
Non posso dire
Senza conseguenze
Mi spiego subito il fatto che dal quarantasei l'ottantanove quello che ci consentiva di vedere il giusto o sbagliato che forse il pianeta come un sistema politico internazionale incorpora se al suo interno però una divisione netta
Fondata su un aspetto ideologico
Ma costruita della realtà su rapporti di forza su cui nessuno poteva vincere contro nessun altro ha finito per consegnare in tutti quegli anni la riflessione
Sulla comune dimensione umana a un tipo di pensiero che tenera
Chi non era mai tenuto a fare i conti con la realtà politica la realtà era quella dei blocchi contrapposti la realtà era quella della guerra IMI immanente la realtà era quello che non si poteva fare niente e questo spinto il pensiero in una dimensione in cui la realtà è stata spesso la grande assente di questo Paese
E così quando la globalizzazione offre l'opportunità per così dire data la fine dei blocchi sembra fare possibilità di iniziare a girare su un sistema politico internazionale che sia unitario in senso diverso unito non da una divisione ma unito da un progetto comune
Molto dell'elaborato su questo progetto ed elaborato che potremmo definire normativo quando non è del tutto
Esortativo
Ieri nella discussione è stato evocato il il
Tappe di pericolo della della eticità della politica per così dire che la politica sia schiacciata sull'etica
Fatemi dire che gli attacchi di missioni internazionali io non riesca a me dire questo vedo semmai il pericolo in questi anni di un diritto internazionale grosso modo sovrapposto all'etica
Vedo la possibilità di un rischio in questo momento che quel triangolo virtuoso tra politica etica e diritto che dovrebbe assicurare un corretto funzionamento del sistema finisca per perdere uno dei suoi popoli perché dico questo
Perché il diritto correttamente inteso sessantenne era sotto nomi tanto dalla politica rapporti di forza in ambito internazionale quanto però anche dalle pulsioni righe costituisce un avanzamento
Nei confronti dell'etica e un freno rispetto alla pura politica di Potenza ma quando il diritto finisce o per aderire pedissequamente la forza o per via o per diventare una etica scritta semplicemente con linguaggio dei giuristi si perde un elemento centrale si perde poco la capacità giuridica che il trasformare la realtà attraverso le parole fare cose con le parole menziona
Un giurista un giurista americano ricordo male fare cose con le parole
Andiamo a vedere però questa realtà post guerra fredda e globale che tipo di caratteristiche aveva
Nella prassi tra l'altro questa mia corpo per
La prima è il lasciare intravedere in qualche modo appunto che la sospensione dei vecchi sostanziali dei miti da Consiglio di sicurezza dei voti diritti sostanziali tre grandi potenze consentisse una consentirsi ritornare a quello che ieri Panebianco ora evocato nella sua replica
Al progetto Roosevelt piano di ordine internazionale su un progetto in cui le potenze principali cooperano
In virtù di un disegno comune in cui le potenze principali per dirla alla Buhl credono in una società internazionale nella condivisione di un set di valori di regole di comportamenti che un gradino sopra alla rudezza
Del sistema internazionale basato principalmente sui rapporti di forza
Cioè quella cosa a quell'opportunità di pensare che si può andare verso una società più grossi Ana e meno ossia
E quindi però questo apre contemporaneamente lo spazio per ritenere in una visione proprio Brozzi ameno Lozzi Anna che il regime politico interno degli attori del sistema conta e come seconda
E questo pezzo questo segno e messo lì
Sarà lo stesso seme da cui per altra via riprenderà campo quella teoria della pace democratica
All'interno del quale seppure come variazione
Di razza mento per alcuni aspetti si colloca anche
Una parte perlomeno del pensiero di questa Amministrazione americana
E anche qui un piccolissimo notazione sul diritto di veto è del tutto evidente come all'interno ha detto già ieri Panebianco insomma all'interno di un sistema istituzionale che riflette i rapporti di forza il diritto di veto ha un ruolo diverso
Che non ha all'interno di un sistema istituzionale internazionale che non riflette i rapporti di forza
Il veto dell'Unione sovietico degli Stati Uniti su una decisione dell'ONU durante la guerra fredda era un'alternativa al conflitto aperto sostanzialmente era un dire questo interesse per meditare
Metto il veto se lo farai stai che spesso fidando un mio interesse vitale era diritto
Con tutte le brutture del diritto nel senso tuttora tecnicalità con tutta la la la la la volgarità nello ditta meccanica diritto
Arte meccanica
Il diritto di veto dopo la fine della guerra fredda e quello che si manifesta poi agli che non si manifesta che non si manifesta mai come si manifesta e come si si manifestasse durante e fasi che precedono conflitto iracheno non è qualcosa che consente impedire il conflitto consente che la lacerazione all'interno del Consiglio sugli aspetti peggiori ma esaspera conflitto perché non è più un veto diritto è un veto etica
Mi oppongo per ragioni etiche questo non produrrà nulla
La minaccia di veto francese
Alla decisione americana attenzione a che non sto con questo minimamente giustificando la decisione americana dicendo che è buono Santo tutt'altro però sto dicendo che la stessa cosa cambia e canne in quella direzione interpretare che cos'è il diritto nel suo rapporto con l'etica da una parte
E la politica dall'altra in campo internazionale
Seconda conseguenza di questo passaggio e le e il
L'apparire per gli stati di più antica tradizione di un ritorno di sovranità
Gli Stati con la fine del sistema dei blocchi ritornano poter operare scelte di politica internazionale non più vincolato all'interno di logica di appartenenza i blocchi
è tutto vero coi Beretta secchioni darne conto ma cioè il PD su quelli che sono i veri il di globalizzazione si è parlato ieri ed è tutto vero che la globalizzazione produce degli effetti limitativi sulle politiche economiche
Sulle capacità sull'autonomia direbbe Health degli Stati rispetta una serie di politiche economiche di lungo periodo e tutto è tutto vero lama che la la globalizzazione mette in corto circuito
La pressione del Sud sul lungo periodo dei mercati di avere sistemi economico finanziari stabili con i costi che supporto periodo vengono fatti pagare a precise costituirsi elettorali quindi mette in pensione ulteriore rapporto tra cittadinanza
è stato lui potrà politiche mercatura
E però e però dall'ottantanove in poi listati persino gli Stati all'interno dell'Occidente assumono su decisioni sostantivi personalità come la pace la guerra sia pure tu
Chiamata in tutti i modi possibili marginali un tipo di opzioni diverse io resto ricordato il con il conflitto nel Kosovo
Sul conflitto del Kosovo i Paesi europei di fatto si muovono in maniera diversa e consentono che questo è sui versamenti produco al ci sono Italia cosa che io Nesta ricordata
E che i capi europei vengono convocati a Rambouillet da madre Orb Rai che dice noi stiamo andando in Kosovo voi cosa pensate di fare e su questo si salda la decisione dei capi europee perché altrimenti veramente dimentichiamo la dimissione poiché rapporti di forza che decisiva
E dimentichiamo il fatto dico solo per poter per terra precisione storica che i Balcani negli anni Novanta sono la palestra dell'unilateralismo americano
E l'allenatore di questo di nazionalismo l'Europa l'inazione europea l'inettitudine europea purtroppo da questa guerra del Kosovo da sola non non limita non non è non è una una medicina sufficiente per evitare questo
E contemporaneamente altra cosa che va pur riconosciuta la guerra del Kosovo è il caso lampante in cui un'idea di giustizia di legittimità di necessità di fare si scontra però con un'idea di legalità che non può essere confusa con il cavillo
Giuridico con il quale si sfugge alla rottura formale dell'ordinamento giuridico
Ne
Una delle cose va subito detto rispetto ad una al l'evoluzione e la somma Italia democrazie questo in questo decennio e quindi che molto spesso però le conseguenze di quello che ho definito la possibilità
Della cessazione tedesco dei veti reciproci l'allentamento di un principio assoluto di sovranità
A costruzioni intanto il nome di unirli la società internazionali condivisa di quella che è sempre nel d'chiama una una una una ragnatela di istituzioni di di di di patti di accordi quello che noi chiameremmo chiamiamo crescere di Rizzini internazionali
Che riducono oggettivamente assalita degli Stati in determinati campi non è spesso confuso con le conseguenze dell'indebolimento nella capacità degli Stati furto nel loro ambito di carattere economico
Ora
Se andiamo a guardare il passaggio a forme
Non solo nazionali più nazione di democrazia da se ci chiediamo il perché oggi del lo sbocco dello sbocco della di idea democrazia internazionale o
Diffusione del marchio della democrazia
Vero immaginare che nel valutare queste due cose dobbiamo credono credo che parte da un punto molto
Piccolo per così dire un punto molto dire quasi
Direi quasi di umiltà
Cioè l'idea che quando penso al contenuto mo'Cazzin per nazionale
In maniera quasi
Reciproca
Rispetto a quando penso in temi democrazia interna
Dire che l'elemento che possiamo avere di mira
Per pensare siamo più vicini un minuto più lontani dalla democrazia internazionale non ha a che fare con le procedure
Non ha a che fare
Con lampi il cambiamento in termini procedurali del sistema ma che fare con con il raggiungimento degli obiettivi minimi
L'innalzamento dello standard e diritti umani
E l'innalzamento della dignità della persona umana
Rispetto a questi due obiettivi mi pare che sono state tentate appunto strade strade molto diverse che vanno tutte nel superamento della dimensione nazionale la democrazia un superamento che attenzione
E legato alle cose in questi giorni abbiamo sì dopo tremende parlare
Non è una scelta e basta e legato alle cose l'altro giorno su Repubblica leggevo la corrispondenza di Merlo da Parigi
Che interrogando un un un un cittadino francese arabo
Aspetta padre di un di qualcuno dei ribelli o di l'accusa trappola preferite
Diceva
Bisogna fermare l'immigrazione Luís attenzione
Bisogna fermare l'immigrazione perché se continua con questo flusso quelli che sono qua non saranno mai di fatto integrati
La politica che cosa deve fare e così elevato di con la globalizzazione è un fatto che c'è in sé per alcuni aspetti qualcuno lo dovrà pur spiegare che non si può
Fermare l'immigrazione
è semplicemente una cosa che non si può fare ma non si può fare perché ci crede io sono tra quelli da questioni etiche o per questioni di principio non si può fare perché non si può fare
Perché comunque esistono persone per le quali la prospettiva di ingresso in qualunque condizione in Europa è preferibile alla autodistruzione qua la dissoluzione fisico sociale nelle terre da cui provengono
Ecco allora direi il primo elemento devo mettere insieme con la pensiamo di democrazia dalla locazione internazionale e questo
Partiamo da un bisogno partiamo da dei limiti oggettivi
Perché partiamo esclusivamente o principalmente dal mio punto di vista da un desiderio da una volontà partiamo da un bisogno
A questo bisogno purtroppo devo dire che però le risposte che sono fornite non sono risposte convincenti nelle due direzioni
Sarò molto rapido
Perché l'opera quella che tu non più di otto minuti
Per quanto riguarda la dimensione della così detto cosmopolitismo a me pare
Che anche delle nei lavori che avessimo più interessanti che sono quelli più vicini per così dire anche ai valori in cui la democrazia liberale si forma pensa a quei livelli d'
Quindi acqua un cosmopolitismo per nulla a
Definirei ma non alla Becca e non
Un cosmopolitismo conscio dei meccanismi funzione tu la politica mi pare che anche in quella direzione per il momento abbiamo una grande capacità di analisi del problema
Ma una con una una proposizione di di di studi di strumenti
Che arrivano fino a un certo punto possibile che sono sostanzialmente quelli della maggiore integrazione regionale della implementazione dei regimi esistenti su una su un meccanismo di tipo spillover
Ma che non ci dicono come non ci dicono né bisogna convincente come si va a costituire un Demos globale
Popolo globali
E soprattutto sotto l'autonomia avviso il fatto che la democrazia che noi conosciamo e una democrazia liberale
In cui a fronte della legittimazione del conferimento dell'accesso potere politico dato per via elettorale c'è però una struttura di diritti garantiti per via
Liberale
Ieri è stato evocato il ruolo da democrazia nell'espansione dello Stato nella contrazione dello Stato su una precisazione che le prossime portante penoso discorso
E il liberalismo che limita lo Stato la democrazia gli ampi poteri dello Stato l'intervento dello Stato perché apra di includere le masse popolari all'interno del processo
E del connubio democrazia democrazia e libertà difficilissimo sperimentato con una serie di invenzioni geniali come Welfare State
Che consentono a questo quindi stare insieme
Ebbene in termini globali mi sembra che
Due le cose più difficili sia proprio il la costruzione di istituzioni liberali se volete di salvaguardia dei diritti laddove si già ci sono
Oltre a quello di costruzione di diritti lo dovessi non ci sono ancora
Nipote dalle consenta nazionale ma questo ma in questo è accomunata la difficoltà di questi porsi accanto alla pagando ipotesi che tra troppo tra pochi minuti brevemente che quella della diffusione la democrazia
E complicata da un fatto in più
Che la democrazia ma date certo che sono procedure sicuramente certo che sono istituzioni sicuramente ma poi una cultura politica
Ingresso avvocato Sartori appunto presso avvocato Sartori statistico sartoria cervo Firenze secondo me il rischio di essere rischia di mi sento a disagio traslocato un convoglio cosmico Cairati
E stato locato un Sartori degli anni cinquanta credo se ricordo bene cioè
Ma non sappiamo il ruolo della cultura politica che è qualcosa che si produce nelle società che consente al sistema politico di essere utilizzato correttamente dalle società nel far funzionare democrazia
E quella diffusa della cultura quella democratica è una cosa che è spaventosamente
Difficile in questo momento
Io condivido parzialmente la tesi più
Critica sulla democrazia internazionale intesa come democrazie trarremo grazie cioè che funzioni solo laddove i regimi sono già democratici quindi incrementi poco sostanzialmente in termini di ruolo lo e non funzioni per nulla laddove i regimi democratici non sono chiamati a cooperare con i regimi non democratici
Condivido fino a un certo punto queste sì perché penso che ci siano degli spazi di superamento di questa difficoltà però e oggettivo che tali difficoltà insiste e oggettivo che nel momento in cui noi assegnamo al valore la democrazia
Un ruolo centrale per il suo avanzamento rispetto a democrazie procedurale
Se assegnava democrazia quanto internazionale quanto meno quel quei due obiettivi incrementa i diritti umani incrementare la dignità della persona umana
La cooperazione tra regimi democratici regimi non democratici costruisce un aspetto cruciali colta
Che non è risolvibile attraverso
A mio avviso nessuna a questo punto in questo momento riforma di carattere di carattere giuridico
Ultima cosa che vorrei dire
La proposta degli Stati Uniti rispetto alla questione del rendere l'ambiente internazionale un posto
Sicuro più sicuro tra democrazia sono le parole di Roosevelt
Ha conosciuto vi diverse
Tutte centrate comunque sull'accento sul ruolo dell'egemonia americana
Oggi di fronte alla grande scollamento che si è prodotto tra
Istituzioni politiche rappresentazione delle scusate tra aperta da distribuzione di forza e sua istituzionalizzazione
Uno scollamento che era già in atto
Ma che dopo l'undici settembre ricadono scollamento che colpisce direttamente il pilastro nel sistema politico internazionale gli Stati Uniti hanno fatto la loro proposta di fatto
La proposta è diffusione della democrazia
è una proposta forte che parte dal superamento di vespaio
Parte dalla relativizzazione delle altrui sovranità è una proposta che non va però confusa con la guerra preventiva e non ma persino confusa
Con quanto sta accadendo in Iraq la realtà di quanto sta accadendo in Iraq che
Senti sei doppia
Da un lato e la manifestazione esemplare che in questo mondo post bipolare
La nostra ogni qual volta diamo luogo a un conflitto e provochiamo l'accaduto di un regime siamo vincolati moralmente politicamente
A sostituirlo con un processo di instaurazione della democrazia
è la stessa cosa che sta accadendo
Altrettanto complica complicati in Bosnia sa cosa che sta accadendo Mione atterrato complicata in Kosovo
Ciò non toglie che c'erano problemi di sicurezza diversi tra queste tre regioni
E dall'altra parte non
Ho avuto l'occasione di partecipare a un convegno venerdì con i rappresentanti del Parlamento iracheno tra cui vicepresidente iracheno non c'è dubbio che quel conflitto abbia costituito la stura a un possibile processo di democratizzazione in quella regione
Questa è la proposta americana che hanno sedi costerà sei di benefici frapposto medicati in questa fase di fronte a questo tipo di
Realtà credo che sia importante se c'è la proposta europea che emerga come proposta operativa però Cooper toglie come proposta plausibile non come dissociazione o critica legittima legittimissima ci mancherebbe altro
Rispetto a quanto questa Amministrazione ha fatto
Tutto questo in che ottica
E concludo veramente
All'inizio di questo convegno Zagrebelsky ha evocato idea di democrazia come aspirazione
E credo che la democrazia come aspirazione resti lambito da democrazia internazionale per eccellenza per eccellenza
E quindi credo che per molti aspetti molto di quello che noi facciamo
Per andare in quella direzione sarà legato alla nostra educazione per così dire
Dobbiamo introdurre dei comportamenti
Ed è valutazione agendo come se io esplicitato anche il Papa
Dobbiamo agire come se fosse quello possibile arrivare all'obiettivo della burocrazia internazionale credo che sia questo il punto
Dobbiamo agire secondo quello che ci ricordavano due persone così diverse per alcuni aspetti come davo inaugurerà un filosofo e Buhl
Uno dei padri del le relazioni internazionali Nanni molto diverso
Bene Bureau ricordava come il decisore politico restasse innanzitutto la responsabilità verso la sua comunità politica la sicurezza l'interesse della propria comunità politica
Ma che il buon decisore politico e scriveva negli anni Settanta pur con una preveggenza incredibile dovesse aver di mira anche la capacità di rafforzare quelle regole che fanno possibile la Società internazionale rispetto al sistema internazionale
E contemporaneamente porsi il problema della responsabilità nei confronti dell'umanità come
Janet
E questo diceva Bultaco trenta anni dopo tentavo inaugura ci dice qualcosa di più preciso per alcuni aspetti e che non riguarda solo i decisori ma che riguarda un po'tutti noi
Anch'io condivido la freddezza nei confronti delle cittadinanze multilivello queste cose bislacca
Però credo molto
Scuote nelle nel nel nel nel Maine molti livelli di governo ma credo molto nelle cittadinanze complesse
Così come la globalizzazione non cambia i tipi di problemi non toglie le vecchie sfiderà sicurezza ma aggiunge alle vecchie sfide nuove sfide noi oggi abbiamo bisogno di pensare a cittadinanza con la speranza complessa
Che mentre non Badiola are quel patto di appartenenza comunitaria che il sangue della cittadinanza che quella che rende calda che quello che ci fa poi amare davvero la democrazia prima ancora che ci sia spiegata
Contemporaneamente però dobbiamo interiorizzare che abbiamo dei doveri
Con partecipiamo di doveri nei confronti di una sfera che è molto più ampia rispetto a quella che è la nostra
Nerastra d'appartenenza
Un buon punto di partenza credo che sia essere consapevoli che come questo si possa fare qui e ora nessuno è ancora in grado di dircelo per cento
Ma un po'un punto di partenza credo che sia anche il mantenere la consapevolezza che quella sfida va risolta in qualche modo e che su questa sfida dobbiamo lavorare probabilmente notevoli dubbi che di certezze alcuni anni fa trecento anni fa ci fu
Un passaggio portuale stessa tariffa scusa
In un posto gli Stati Uniti
Un gruppo di persone riuscirono a fare una cosa incredibile per così dire riuscirono a dire che loro in quanto credenti in valori che erano e restano lì per sai perché tutti gli uomini nascono dotati di quei diritti però loro in quel punto lì su quei padroni Versari costruiva la loro comunità politica particolare
E si inventavano cittadini di questa comunità politica che esprimeva valori universali mali difendeva concretamente in un punto
A noi oggi quella sfida sembra semplice perché era legata alla territorialità
Ma allora quando fu pronunciata era una rivoluzione cartesiana rispetto a quello che avveniva concretamente nel resto resterà poteva internazionale nell'Europa di allora credo che oggi noi dobbiamo fare uno sforzo analogo di capacità di commettere il nostro particolare che deve poter restare insieme all'universalità delle cose in cui crediamo con tutte le difficoltà sono connesse a questo passaggio in questa fase storica e un passaggio difficilissimo ma credo che sia un passaggio per il quale non abbiamo alternative
Ringrazio
Grazie a Vittorio Emanuele Parsi la sua relazione si è mossa in questo triangolo virtuoso tra politica etica e diritto
Affondato il discorso sulla democrazia internazionale sul doppio piano dei diritti umani e delle Rispetto nella crescita della dignità della persona umana
Più che di procedure di istituzioni Cha ha parlato di una battaglia culturale credo io questo aspetto lo personalmente lo condivido molto
Una battaglia culturale per la come dire guadagnare l'auto coscienza di questa cittadinanza complessa cui faceva riferimento
Poc'anzi spero penso mi auguro che questo convegno anche abbia l'utilità di piccolo passo avanti su questo piano
Ringrazio ancora la parola per l'ultima relazione della mattinata
A Khaled Fouad Allam che ringrazio molto perché so quanto sia impegnata e movimentata la sua vita
E ci parlerà naturalmente di questioni di Islam e questioni di democrazia con tre punti di sospensione che adesso lui ci aiuterà forse credo a sciogliere grazie
Certamente i punti di sospensione dovrebbe sollecitare una serie di risposte
Nel quale probabilmente in questa fase attuale non possiamo avere delle risposte esaustive ma soltanto delle piste che ci permettono
Ecologia contestualizzare un po'
Non soltanto la natura stessa del dibattito del dibattito quale si pone questa problematica della relazione fra
Mi stravede vocazione democrazia e Islam ma soprattutto una contestualizzazione che serve un po'a capire un po'
Ciò che è sempre evidente nella storia d'umanità così zone di passaggio e i passaggi dove sia definiscono delle forte oppure basse anche anche turbolenze nel caso ovviamente del resto fra Islam e democrazia la turbolenza
Mi sembra abbastanza forte e non soltanto ovviamente in relazione alla alla condizione Giray epistemologica nel quale noi inseriamo questo tipo dibattito ma soprattutto sopra otto a causa del contesto nel quale noi tendiamo a definire e costruire
Promuovere delle griglie di lettura di letture che tendono a decodificare a razionalizzare un po'
Questo questo dibattito
La prima cosa che a me mi sembra importante ovviamente la la un po'come all'interno e di una
Cartografia John storica è quella di situare un po'
Il luogo e le dimensione coi del dibattito attuale e il perché anche di questa attuale attuale dimensione più volte è stato ripetuto
Una data importante della storia dell'Europa non è che ha avuto certamente delle per fruizione anche in tutto il mondo extraeuropeo è quella della caduto del muro di Berlino
Del mille novecentottantanove
Anch'io come presso la che si occupa di mondo arabo e di
E dista un conto ancora nero essenzialmente ho sempre ritenuto questa data importante perché non soltanto indica e con con via mento geopolitico sul piano sul piano europeo su sul piede un po'di ciò che ha detto anche Ivo Diamanti un po'prima la fine un po'delle passioni democratiche ma indica permise semente per capire un po'la genesi di alcuni fenomeni che il che tocca un po'gli è vero locale come lo vediamo nel dibattito sull'ora nichilismo univoci pluralismo nel dibattito ovviamente sulla questione dell'esportazione della
Del della democrazia questa data in realtà estremamente importante perché le l'ho sempre ritenuto come uno comincerebbe passare una specie di rottura
Urge frontiera epistemologica nell'ottantanove cambia indirettamente ciò che potrebbe essere ciò che i filosofi potrebbe richiamare e quel paradigma di fondazione della politica
E questo non è soltanto una procedura e Oricchio anche un approccio Stearns storico nel senso che mi sembra evidente che tutta la storia deve passione politiche del Novecento anche sì fu il secolo della violenza della bomba atomica
Del passaggio fra colonizzazione decolonizzazione eccetera
Questo paradigma della politica si fondava essenzialmente su l'eredità anche nel mondo anglosassone comunque sull'eredità della filosofia della filosofia dei lumi e dunque sulla visione universalistica
Ecco dicevo che sono l'emancipazione dei popoli l'emancipazione delle colture e come attraverso il criterio dell'eguaglianza non concepita soltanto come eguaglianza di tipo Tino aggiustamento di un benessere economico e quella stessa idea di eguaglianza definiva una certa tipo di un certo tipo division uomo uomo eguale agli altri uomini al di là delle appartenenza linguistiche
Etiche e religiose
O o oggi c'è un odio potremmo dire anche anche sociale ecco questo concetto di di eguaglianza che era estremamente teoriche appresa della filosofia di Rousseau ricordatevi alla famosa frase di Russo nel discorso sulle credo sull'eguaglianza l'uomo ed in atto libero e da dappertutto incatenato
Fondava in un certo senso ciò che sarà sarà stato per duecento la prospettiva della
Di ciò che l'emancipazione politica con gli aspetti positivi e negativi perché nell'ambito ecco delle nostre culture e questo ha dato forma alti al colonialismo e il colore ricordo che il colonialismo si richiamava comunque delle arti magiche dell'universalismo ecco
Dei fondamenti della politica ma nello stesso modo ha fatto sì che ho anche negli stessi Paesi extra-europei questa tematica di universalismo ha permesso a questi popoli e Coggi raggiungere di costruire di pensare
Tutto ciò che potrebbe essere un utopia politica i stessi testi io che sono di origine algerina gli stessi testi della rivoluzione algerina ad esempio si richiamano intorno agli anni quaranta cinquanta si richiamano al modello universalistico
Ecco del della Fondazione ecco
Ecco del del del politico e potremmo dire che in realtà la produzione della violenza politica
Pronto il Novecento anche nei pesi stare extra-europei si basa essenzialmente su questa possibilità data Aris UE gli esseri umani di costruire una polis sulla base ecco della del del concepimento di universalismo che fa sì che questi pesi queste società poi la fine si aggiungevano c'era già un giorno nel concerto dell'azione
La caduta del muro di Berlino fa crollare anche questo
Quando crollano le pietre del muro di Berlino colorano anche
Gli stessi il sintagma in un certo senso gli elementi fondativi di ciò che noi pensavamo
Su ciò che era l'ordine politico
Ecco e vediamo apparire ad esempio nelle leggi nell'analisi della produzione ecco della violenza politico dei nuovi fenomeni che erano comunque presente del Novecento che però non avevano certamente la stessa di Renzi di elezione di tipo come potremmo dire di tipo semantica
Rendere chiederà alta a partire degli anni novanta ecco io so molto è un modo di vedere ecco
L'architettura politica la fondazione della Polistil perché le che degli uomini che si mettono si costruiscono un universo politico in modo in un modo o nell'altro
Attraverso la visualizzazione della violenza politiche vale a dire che la violenza politiche dei costruisce un ordine ma poi mi ricostruisce un altro si vede benissimo apparire una nuova griglia di lettura e questa griglia di lettura non si basa più su le violenze che si definiscono in funzione della la il fatto di poter attingere all'universalismo ma una violenza politiche che definisce la relazione a fra le comunità gli esseri umani e l'ordine politiche essenzialmente basata sulla parola che poi non è la parola ed utilizzata sulla parola esule nel son d'identità
No non si parla di identità si parla di qualcosa di ben peggio ancora appartiene gliene o la volontà di una parola che poi era essenzialmente legata utilizzata da parte o o dell'esperto del nell'Elenco lessicale che utilizzato dal alcuni esperti vediamo apparire nella configurazione con del
Dell'ordine politiche che a pagare a parte i danni nel novantanove la parola che una volta in realtà utilizzate seriamente l'antropologia culturale quadretto grafia e la parola e niente
No
Vediamo così subentrare questa parola sia nell'ambito del analitico ecco della conflittualità politica che appare in quel periodo dopo la caduta del muro di Berlino e anche nel grande dibattito pubblico
Ed è che il mondo è rappresentato attraverso il prisma
Ecco delle delle etnie questo fenomeno si chiama etnici Gerson dei rapporti sociali e vediamo apparire benissimo sia sul piano internazionale come direbbe collega un sul piano globale Mundial ma sono anche sul piano locale quello che io ho chiamato più di una volta
La nascita di frontiere di frontiere simboliche e queste queste frontiere simboliche tendono ovviamente a utilizzare tutti gli elementi
Che definiscono in modo ideologico ciò che sono le culture vale a dire le appartenenze etniche le appartenenze religiose e talvolta gli appalti appartenenze linguistiche e in nome di questo di questa i livelli di lettura reggiamo ecco
Telai grande deflagrazione degli anni novanta ricostruirsi
E con un ordine politico
Esempio fichi Pico ovviamente quella dei delle guerre dei Balcani ricordo la Slovenia che non era mai in uno stato in nome di un'appartenenza linguistica fonda un nuovo Stato
La violenza politica che si esprime nel conflitto serbo croato serbo bosniaco croato e Letta essenzialmente attraverso la questione delle appartenenze etniche e e religiose anche si sono ovviamente delle griglie di letture che occultano ovviamente le dinamiche le dinamiche politiche l'elenco reale all'interno di questi prese ma l'ordine politico essenzialmente letto attraverso questo fenomeno
E questo non tocca soltanto l'Europa la stessa cosa avviene ad esempio in una provincia dell'India il Gujarat
Dove ci sono importante comunità musulmane che ci sono dei pogrom ogni volta mila e due mila morti tutto Raucci fra era di Calisti ingiuria radicali visti i musulmani la stessa cosa avviene nella lettura crediamo alla questione algerina parti gli anni Novanta dopo il divieto del film di partecipare
A all'elezione che si che si erano promosse che il conflitto fra musulmani diventa un conflitto fra musulmani fondamentalisti fu i musulmani diremo
Sociologici o ora ICI ecco vediamo entrare in modo abbastanza fragrante ecco
Questa nuova visione dell'ordine politico che si costruisce attraverso un paradigma è il paradigma e quello della cultura
Ma la cultura non più come approdo acciacco potrebbe se universalismo ma la cultura come elemento fondativo di una distanza incolmabile fra gli esseri umani
E siamo dentro
Dagli anni novanta siamo dentro e si voi andate a guardare anche socio logicamente ecco il il modo con il quale sono trattate le grande questione ecco che sono perimetri questo le politiche delle questioni sociali tra parentesi la grande questione dell'immigrazione c'è la compatibilità fra gli essere umani ecco e mi pare evidente perché il modo la trattatistica
Politica amministrativa era ideologica da questa griglia di Gigi lettura e questo fenomeno si chiama il cui pluralismo
E il mondo con noi
Perché non gli abbiamo di visualizzare tutto questo tende comunque ad essere erede ecco di questa nuova di questa nuova Gagliardi griglia di di lettura ma il dramma che in realtà quando noi intendiamo cultura non intendiamo cultura come complessità e come dinamiche interne a qualunque tipo di cultura il dramma che quando noi parliamo di cultura la tendenza e la visitazione ti abbiamo agricoltura
Segue due filoni da una parte un filone che io chiamo di tipo essenziali vista
La visione dell'Islam tuttora oggi una visione di tipo esistenzialista e la stessa praticamente che danno i fondamentalisti islamici dissero un testo punto basta un corpus di testi punto basta e deve essere questo
Oppure una visione di tipo iconica
Che tende a corto circuitare la storia e a definire ecco la Girelli islamiche in funzione o quelle di un di un peso estremamente ingombrante Codella della della storia
Tutto questo però a oggi ha da fare con due grande questione che definiranno la nostra entrata e la nostra gestione del ventunesimo secolo almeno per i primi alla prima metà di questo secolo esprime le due grande questione ci sono delle questo locale e globale nello strumento a questo un dell'immigrazione
Perché obbedisce o ovviamente alla questione alla alla geomorfologia oggi dei flussi tipo mondiale era sacre sono e qui sono della democrazia
Attraverso il prisma della guerra in Iraq la democrazia esportabile o non esportabile ecco un grande questione credo che non potrei e siamo devo dire un po'la la l'ampiezza e col del del del dibattito non soltanto perché ci sono delle dive divergenze nessuno su questo su queste tematiche io mi sono già espresso più di una volta
Sul mio quotidiano la Repubblica ma anche perché
In un'altra ho parlato di cultura lirismo spesso però la nostra idea di democrazia e spesso anche più generica di un approccio e anche questo che lo fanno gli americani a di un approccio ideologico
Che tempi in un certo senso a confondere un certo elemento di di elementi ma che tende anche a queste aree tutta la dimensione Gico adesso non culturale del dibattito all'interno del mondo islamico ma del dibattito storico
Questione democrazia invecchia
E vecchia nel mondo islamico in generale nel mondo arabo
E vecchia perché in indirettamente non non così come presentatore oggi attraverso l'alternanza del sistema politico ma in certo senso il il Pd primi dibattiti questione dissi nel mondo islamico sono arrivati intorno alla fine dell'Ottocento con l'Impero ottomano
Con le famose politiche di riforma di Tanzi ma ecco che hanno cercato di modernizzare un impero che aveva probabilmente già toccato un po'la sua agonia è ecco complessivi CDC sarebbe deflagrato intorno alle intorno all'Init venti sotto l'impulso siano anche dei fenomeni nazionalisti poi questa che secondo la democrazia è stata presente questo mi sembra strano
Il mondo occidentale lo ignora completamente è stata presente durante tutto il dibattito sulla colonizzazione sulla decolonizzazione
Ecco sì c'è una parola che stiate utilizzata intonano inni cinquanta sessanta ecco nel dibattito sulla decolonizzazione dell'Africa subsahariana al mondo arabo e scatta la parola democratizzazione e democrazia
In effetti poi Ste
Un po'un po'di di di di analisi lessicale gli arabi utilizzano la stessa parola democrazia che se utilizzare nell'in Occidente al dicono in arabo democrazia e quando vogliono tradurre la parola Repubblica come intraducibile
Ecco si poteva fare un sillogismo ma non ho fatto la traducono con alta parola in arabo che algie Murray agevoli e vuol dire stare insieme da Lidia anche di Assemblée anche nelle Sico politico
Politico arabo ma di non coordinerà alta questa la question del dibattito sulla democrazia invecchia vecchia e vecchie comincia nell'Ottocento non tocca in modo concettuale poiché di concettuali tratta in modo storico storico attraverso alcuni studiosi arabili ricordo ad esempio ah della razzetti
Per Funke professore migliore tipologia l'Università di rasare che scrisse un famoso
Libro che poi fu vietato dunque si due mesi dopo la sua pubblicazione poiché è riapparso
Nel settantaquattro in Egitto dal titolo che traduttore tradotto anche in inglese e in francese questo libro vistosamente fondamenti del potere dove questo otto a fare l'analisi del modo di
Di costruzione dell'ordine politico nel mondo islamico eccome in ad alta l'ordine politico del mondo islamico non si tanto basato sulla
La natura dei testi ma obbedito obbedito a delle funzioni storiche relative all'egemonia di gru di un gruppo di un gruppo sull'alto il questo motore giustamente
Mostra come ad esempio attraverso i diversi periodi Khalifa Al come ad esempio la struttura politico del potere califfale di una struttura meno religioso e più dinastica basata su letti e dia del degli arabi la capitale damascate Damasco e dopo con gli Abbasidi a Baghdad si tende a a rendere in modo più Oro litigioso la presenza e la definizione del del del del potere califfale perché il califfo si arroga di poteri religiosi il momento in qui questi quelli che si occupano di storie le monete lo sanno benissimo ma le prime monete arabi nel Medioevo che con ogni anno un'identità politiche i due poli ne dedica spiritual del Califfo lo fanno gli Abbasidi quando Cogne non la parola ammiro al momento che vuol dire con il Comandante dei credenti
Lascio questa parentesi preparatevi storiche ma di vi dico questo perché in Eralda la dinamica e le visioni senza lista del dibattito fra Islam
Democrazia tende a configurare l'approccio alla formazione dell'ordine politico essenzialmente sul suo che cosa tutto ciò cosa dicono i testi
Ma un'identità religiosa non è soltanto un corpus testi
Un'identità religiosa si incarta all'interno di comunità umane
Che sono diverse gli uni degli altri da un angolo del mondo all'altro che definiscono il rapporto con la norma in modo diverso
Oggi credo
Si occulta totalmente questa dimensione in alta estremamente operativa dell'approccio all'ordine politico
Perché la griglia di lettura delle frontiere cultura culturale di cultura visiva tende a definire un approccio in una visione essenziali sta del rapporto fra Islam
E democrazia e partendo da questo mi sembra evidente che la relazione fra acquisti darmi democrazia ciglio guarda sul Ponto i testi vuole scuole del diritto o ora tradizioni profetica mi sembra evidente che nell'ambito del turismo perché sa nello sciismo sarebbe un'altra questione c'è un'evidente che la reazione Missione impossibile
Ma come lo è un po'nell'ambito di un antico testamento della Bibbia e la cultura la cultura biblica è una non è non ha una cultura democratica
Perché dico questo perché dimentichiamo che anche nella questione democrazia dimentichiamo tutto l'aspetto dell'esperienza
Le democrazie anche e un'esperienza del soggetto
E questo esperienza del soggetto
L'essere umano la la fa all'interno del suo universo mondo e a fare all'interno di procedure queste tesi e proteste procedure sono dipendenti ovviamente dei condizionamenti storici
Allora è lì che ci sono i problemi nel mondo arabo islamico
E nel mondo arabo tout-court
Quando venne gli diamo un po'fra genesi di ciò che potrebbe essere chiamato la produzione della modernità politica nel
Nel Novecento
Nel mondo in quel in quell'angolo del mondo si vede benissimo che
Dopo l'accaduto del dopo l'accaduto dell'impero doma numero ventiquattro più la genesi dello Stato ha obbedito praticamente a due cose essenziali prima di tutto nel vedere con lo Stato era il vettore portò per la modernità attraverso un coordinamento sia lessicale sia anche di visualizzazione dicevo che era la razionalità e la complicità politica
La nascita di ministeri la divisione dei compiti anche lì lascito dei ministeri a ferirlo e gelosi nascono ad esempio fa bussa e UA nel Medioriente nascono dopo
Dopo dopo l'accaduto dopo le nasce con la nascita dei Stati-nazione nel mondo nel nel mondo nel mondo arabo
Però quando noi andiamo a guardare la genesi dello Stato durante tutto il Novecento nel mondo arabo ci vede benissimo la creazione di questa complessità
Ecco politica come Vettor portate di più che di una modernità di un di una modernizzazione
Si vede benissimo come in era alta lo Stato si è costruito contro la sua propria Società e che in realtà lo Stato
E spiegherò i motivi perché in alta lo Stato che si costruisce che si di finisce contro la sua propria la propria società impedisce l'emergere ecco di ciò che noi chiamiamo la democrazia
La libera alternanza del potere divisione dei poteri fra l'autonomia del potere fra politica e religione l'intelligence un di diritti individuali le discriminazioni o fa un omini e donne eccetera eccetera
Ma questo è donata non tanto da fare con le questioni religiose
Ha molto più da fare con delle questioni che sono meramente o troppo logiche predilige costituzione di come si fonda il legame sociale e per questo motivo che parlavo con la democrazia essenzialmente l'esperienza del soggetto
E si vede benissimo nera alta attraverso le analisi g uno stato che rimane tuttora oggi uccide uno stato come dire preme Max Weber di tipo né me né o patrimoniale comminerà alta la logica della dello Stato si è fondato nel mondo ha riprodotto non si è fondato ha riprodotto in un certo senso una logica di tipo sedimentaria una logica di gruppo
E non per niente questa ideologica di gruppo ha riprodotto
Ecco delle logiche di tipo dinastiche europee ecco perché il Presidente della Repubblica e Stampa il fratello il cugino di chi perché questo si fonda non tonto sul testo coranico
Stelle a me si fonda essenzialmente su ciò che un un autore importante per quelli che si interessano un po'di sociologi extra-europei
A ha definito il più Aldo Conti era uno storico uno diciamo nella lista della società
Araba del quattordicesimo secolo l'era cristiana ha chiamato le asserviva
Gli assai viene parola assai vivace la parola anche l'assalto e vuol dire anche liti amento vuol dire gruppo feeling in inglese o spirito di gruppo
Allora cos'è il potere dinastico il potere del gruppo e il potere del gruppo può definire tantissime cose
Ne parliamo spesso di tribù ma non solo brigate ammette in TV possono essere dei clan ma poiché mi dice anche un grande studioso Oliviero ha le tribù possono anche oggi ed essere d'esempio giovedì benissimo nel caso della struttura del potere politico in Egitto del governo egiziano gli Academy militare
Vecchia che i militari ecco perché ma spesso nelle democrazie autoritarie al vediamo apparire questo tipo di di dinastie politiche che sono degli indizi e che appartengono tuttora allo stesso seguito segmenti di tipo militare anche come l'Algeria eccetera eccetera
Perché questo nate King era alta
Se la modernità e poniamo dente procedura anche la modernità anche
Il cambiamento anche il di dinamiche ma anche fratture anche passaggio
In realtà tutto il mondo
A tutto ciò che noi tendiamo a definire per modernità anche da fare
In funzione di due opzione
E questa opzione sono prese o all'interno di ciò che potrebbe essere chiamato l'individualismo il soggetto oppure in ciò che quindi montiamo all'ulivismo
Quinto
Il mondo Acquisto democratica nel mondo islamico si pone perché ignorare tutta il mondo islamico non è più arabo islamico
Non è più né un nuovo non è più il mio mondo olistico
In cui il crisma del gruppo e tali che comunque il sistema del potere tenderà sempre a riprodursi secondo le stesse modalità anche si cambiano il nome quello che io chiamo le democrazie trompe l'oeil
Ma non è più non è in ma scusate ma non è nemmeno di tipo individualista individui perché l'individuo probabilmente non è nato ancora che non esprime e presente nella dinamica eco del dello shock sociale come direbbe il Beaubourg ma non è presente come massa critica ecco e la cultura dunque non è soltanto il Corano
La cultura dunque anche il ritratto urbano la cultura sono le scuole la cultura anche il computer internet la cultura il fatto di vedere sempre più ragazze
Che si possono portare il velo però fanno bere il caffè con i loro amici nei pare di Beirut
E tutto questo fa sì che comunque alta
Le democrazie hanno intanto l'espressione ecco di un corpo a corpo
Con ciò che può essere potrebbe essere chiamare chiamata la sfera religiosa perché va ricordato l'Inghilterra Non è un paese lei
Quindi che la nuova costituzione la religione anglicana in religione di Stato ma la democrazia ad affare concluso che nemmeno la laicità
Perché la recitare tutti ad esempio un Paese laico
La denuncia da fare con secolarizzazione e che così la secolarizzazione
E questa dimensione interiore del divorzio
Cioè del divorzio delle nostre relazioni concio ok era ad esempio nel mio caso ammirazione con il mio mondo Tripaldi a parte Enza
Con la mia koinè Gigli immaginativa di appartenenza e questo lento complemento che fa sì che ci esistono delle pulsioni ecco chi fa sì che sempre più si avvicina acciocché non più la tua identità al gruppo matti vicina acciocché l'identità con l'universo mondo la democrazia in questo settore ecco che ci relaziona con l'universo mondo
E c'è un politologo libanese che quando ci fu un anno dopo l'attentato del primo ministro libanese arredi a febbraio scorso ci fu la grande manifestazione sulla piazza dei Martiri di mi ricordo aver letto
Questa intervista Hassan Salameh che fonti e con grande politologo insegna sono spot Parigi che fu anche mini sulla quota di Bernese lui che era presente
A questa manifestazione notava una cosa che un sociologo noto apologo poteva notare per capire le dinamiche
In corso ma tre volte le dinamiche non è che si annunciano perché si fonde Cretto età che è nata la democrazia mai speso dinamiche sono un po'come il medico per vedere attraverso l'analisi del sangue ricco la la la la la sostanza con il quale sono fatte le nostre cellule e questo politologo vedeva benissimo per la prima volta nella storia di un Paese arabe come questa manifestazione la nella piazza dei Martiri radunavano per la prima volta insieme ragazzi sconfessione diverso
Ragazzi dissensi per il tre sensibilità politiche diverse perché c'erano i comunisti ci lascia Hezbollah c'erano i partiti cristiani e tantissime altre cose
Gatti di confessione diverse ai ragazzi di confessione di appartenenza tribale Trani che diventa diverse livello del Nolli parlo Libano del sud eccetera sunniti sciiti drusi eccetera
In nome di una cosa
Deve attingere maggiormente alla costruzione di uno spazio democratico
E lui non era del gruppo che si scrive
Era sì il popoli berlinese ma in quanto espressione di una nuova soggettività politica e di nuovo soggetto Elidon se va benissimo
Come questi ragazzi poco a poco si schiacciavano come un razzo che si sfilaccia ecco dei quesiti dei suoi elementi ecco delle appartenenza fondativi
Per andare verso qualcosa
Allora sì biologico
Non è facile
Ma la democrazia per me posso essere contestato esportabili
Il problema certo e come si è sporta della democrazia e sulla questione della guerra dei carri armati credo che non ci siano risposte potremo essere qui fino a domani mattina o dopo dopo domani ma mattina
Ma dico che la democrazia esportabile semplicemente perché si dice qualcosa
Che per me non ha niente da fare un gioco sono i codici scritti definitivi già cultura questa cosa qua epoca di democrazia
Eh sì c'è qualcosa di universale G universalmente aspirato come diceva prima mio collega
E proprio una democrazia
Grazie a Khaled Fouad Allam
è partito dalla rottura del mille novecentottantanove sottolineato come quella data
Chiuda un ciclo di ideologia universalistiche e apra una fase diversa di di identità di appartenenze di etnici Lazio resta la parola sembra sottolineato più volte dei rapporti sociali quindi un'accezione di cultura molto forte molto
E molto stringente e ci ha fatto capire ogni volta che parla Khaled e mi sento molto ignorante quanto la questura della democrazia e dell'Islam che noi assumiamo in termini giornalistici molto molto generici e molto frettolosi abbia invece una sua pregnanza storica
Se voi siete d'accordo io sarei anche per chiudere qua la mattinata
Va be'
Siamo una linea che non fanno il dibattito noi come gli abbiamo più tempo perché sono quattro relazioni sono
Se no se siete d'accordo però questa la metto la mette in discussione
Va bene allora se non ci sono obiezioni ci rivediamo alle tre qui oggi pomeriggio grazie a tutti
E riprendere la presidenza dell'incontro
Grazie sono allora cominciamo
Francesco Paolo Casavola ci ha mandato un testo scritto
Non può essere presente all'ultimo momento per problemi suoi di famiglia ma asciutte attenuto ad esserci presente questo è un testo che lui ci ha pregato di considerare non definitivo per quello che riguarda gli atti ma assolutamente illustrativo del del suo pensiero di quello delle vuole essere il suo contributo alla nostra discussione come sapete il titolo la sua relazione era democrazia e valori
Quando l'Italia viveva senza democrazia ogni gesto di un superiore ad un inferiore di un padrone ad un contadino di un imprenditore a un dipendente di un borghese ad un operaio
Che fosse improntato a domanda comprensione rispetto era considerato espressione di animo democratico
Ragionando col senno di poi si sarebbe tentati di congettura aree che già nella società di allora si era insediata l'intuizione che democrazia significasse soprattutto riconoscimento della dignità dell'uomo
In realtà sarebbe dovuto sopraggiungere il secondo conflitto mondiale e dopo di esso la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del mille novecentoquarantotto
E l'articolo primo nella costituzione di bond del mille novecentoquarantanove con il suo energico ammonimento la dignità dell'uomo intangibile
E ai giorni nostri la Carta dei diritti fondamentali dei cittadini europei proclamata a Nizza nel due mila ora parte seconda del trattato che reca una Costituzione per l'Europa del due mila quattro
Nella quale il titolo primo è intitolato appunto alla dignità per riconoscere il nesso che lega la democrazia alla dignità dell'essere umano come mezzo al fine proviamo a scomporre questo valore supremo della democrazia in almeno tre dei suoi maggiori profitti la vita la cultura la coscienza non c'è dubbio che democrazia intesa come Governo ai governati sia caratterizzata sin dalle sue origini da procedure di legittimazione del potere intese ad evitare come si usa dire spargimento di sangue
Dunque protezione della vita umana è una delle evidenze finalistica della democrazia
In regni in cui la presa del potere il suo esercizio sono atti di forza la vita umana è abbandonata nelle tragedie delle guerre civili delle esecuzioni capitali delle in carcerazioni delle deportazioni
Nelle ideologie totalitarie è addirittura teorizzato l'individuo sacrificato e tra sceso da ai fini propri dello Stato tuttavia malgrado la modernità europea si sia data Carte costituzionali che nello spirito dell'avvicinare a civiltà liberale affidavano alla protezione del potere pubblico i beni che gli esseri umani hanno nello stato di natura l'accento non cade come dovrebbe su quel bene supremo che è la vita
Con la pena di morte lo Stato allungo tenuto a dimostrare che la vita umana non è intangibile quando la sua estinzione rituale sanzioni un delitto di San il diritto di guerra e di pace prerogativa della sovranità non rimessa ancora oggi alla volontà popolare upper postulato che la vita umana e disponibile dalla ragion di Stato
Ma anche la società non sembra porre la vita al riparo da eventi che possono distruggere
Delitti privati e delitti politici suscitano più paura che riprovazione
La morfologia degli attentati alla vita si aggiorna di generazione in generazioni dagli atti di impeto e finanche d'onore agli omicidi per rapina o per ragioni di interesse dagli infanticidio aiuta sui viscidi dagli assassini tra genitori e figli alle esecuzioni decise dalla malavita organizzata
A comportamenti dei privati va imputata la mortalità in incidenti stradali con bilanci annuali sedi si aggiungono i feriti e gli invalidi degni di una campagna di guerra
E non meno allarmante causa di mortalità rappresentata dall'uso di droghe
Quante delitti politici del regicidio uccide o certo ottocenteschi siamo passati alle esecuzioni ai linciaggi delle fasi rivoluzionari al terrorismo freddo e ideologico degli anni di piombo e ora a quello globalizzato e furente del fondamentalismo islamico per non contare i genocidi che si verificano in regioni e continenti in cui la democrazia ha messo il piede troppo di recente o non vi è entrata ha fatto la cultura delle società democratiche è ancora dominata dall'idea che la violenza sia inestirpabile ingrediente della vita storica
Impedendo le idee dell'educazione alla non violenza alle virtù della mitezza della tolleranza della composizione pacifica dei conflitti tra le persone e i gruppi così come tra i popoli
Rita della violenza rituali Zappa nell'antichità nei ludi gladiatori nel Medioevo con i tornei riemerge scomposta negli scontri cruenti tra le tifoserie degli stadi
Il rispetto della vita sembra eclissarsi nel mondo comune degli adulti attivi per riaccendersi come questione bioetica dinanzi ai poli estremi dell'esistenza del concepimento e della prossimità della morte
Se dovrà riconoscersi una più evolute sostanziale legittimazione democratica agli Stati
Che sapranno ispirarsi al valore della vita come bene meritevole di incondizionata protezione promozione allora occorreranno programmi politici a questo fine coerenti
Si dovrà evitare la contrapposizione delle parti spinta fino all'odio tra i cittadini
Malgrado lui si viva nella cosiddetta società dell'informazione siamo poco informati sugli effetti dei troppo accesi scontri verbale dei leader politici mai come in questo caso le parole sono pieni e lo stesso e forse di più deve dirsi degli editoriali delle cronache dei giornali schierati che pescano in un pubblico di lettori già predisposte alla manipolazione faziosa
In una democrazia non di avanguardie elitarie ma di intere popolazioni è obbligatorio per tutti conoscere e ragionare senza che la legittima divisione per l'alternanza nel potere metta a rischio la coesione della società
Probabile che la psicologia collettiva per altri versi diversamente evoluta trattenga ancora residui del manicheismo degli antichi partiti ideologici tutti intrinsecamente totalitarie
Quando si risalga indietro alle origini del percorso delle nostre democrazie si rinviene la sollecitudine per l'ideale della fraternità accanto a quelli della libertà e dell'uguaglianza
Si legge in un atto costituzionale che nessuno può essere buon cittadino se non è buon padre Buonfiglio buono sposo buon amico
E quando avanzano i processi di politicizzazione delle masse e si profila l'ombra delle degenerazioni nazionalistiche razziste e lo Stato debolmente frenato dalle dottrine liberali si fa da autoritario totalitario
E da allora che si spargono i germi dell'odio tra i cittadini
Solo l'astratta teorizzazione dei giuristi diagnostica in questo degrado di umanità la lotta delle parti per dare allo Stato coincidenza di materia e di forma alla sua vita costituzionale
Bandendo la pluralità dei partiti assumendo il partito unico come anima dello Stato negando la democrazia
E non è di poco significato che la negazione della democrazia abbia coinciso con una fase di violenze anti discriminazioni disprezzo della vita in un senso assoluto propria ed altro
Il ristabilimento delle democrazie è invece ovunque nella seconda metà del Novecento avvenuto nel segno del riconoscimento del primato della persona umana chi è come dire della sua vita
Se si dissocia dalla vita la suprema persona la persona umana scusate è una Imago si nere
Nella sfera della politica la vita come valore supremo significa pace interna e pace internazionale
Il che implica che la norma di scopo nell'ordine costituzionale e il perseguimento della pace
E non si tratta soltanto di quella che il pensiero europeo raccoglie ed esaurisce nell'antitesi alla Quercia
Si tratta della dei conflittualità azione di ogni rapporto umano nello spazio pubblico come in quello privato
Dunque una rivoluzione culturale quella che attende la democrazia del nostro tempo per essere valutata come il regime più idoneo a salvare la persona umana e la sua vita
E non invece una finzione procedurale
Che perpetua il dominio di pochi sui morti ottenuto ed esercitato ad ogni costo compreso il costo di valori proclamati ma non realizzati come intangibile
Il secondo Walter qui le democrazie occidentali dovranno sempre più sottoporsi se vogliono proporsi come modello al resto del mondo da accorgessi per spontanea persuasione e non esportazione è quello della libertà della cultura
Anche per questo aspetto le costituzioni di seconda generazione alla metà del Novecento sembrano univoche libertà della scuola dell'insegnamento della ricerca scientifica della manifestazione del pensiero di religione
Ma se si scende nella quotidianità dell'esercizio di queste libertà si registrano intoppi se non proprio ostacoli di ogni cento
Pregiudizi si nutrono verso le scuole gestite da privati o da confessioni religiose
L'insegnamento corrisponde a linee di pensiero accademico dominanti che lasciano poco spazio a intelligenze indipendenti la ricerca scientifica e condizionata da gruppi industriali e finanziarie
Il giornalismo la grande editoria sono rientrati da gruppi di pressione la libertà di religione paventata come ingerenza della Chiesa nelle competenze dello Stato al punto che si chiede lo scioglimento della relazione concordataria
Confluiscono in questo sistema difficoltà atto e talora incoerente non solo effetti propri della dialettica delle opinioni degli interessi e degli interessi
Ma anche la comune di conoscenza cultura e non solo quella critica creativa di riflessione
Ma anche quella della mentalità collettiva delle tradizioni dell'eredità storiche delle peculiarità antropologica
E neppure basta più integrare la cultura dei conti con la cultura diffusa e popolare in democrazie che ambiscono ad essere casa comune
Per i più gruppi nazionali ed etnici che i flussi migratori spingono al sine cinismo dentro le frontiere dei Paesi ospitanti il mondo cadute le differenze le cortine ideologiche torna a distinguersi per civiltà Huntington nel numero almeno otto che si contendono superfici geopolitica lungo linee di faglia culturali occidentale confuciana giapponese ha islamica indù slavo ortodossa latinoamericana Africa
In queste civiltà culture ordinamenti sociali e politici sono con diversa intensità influenzati da confessioni religiose
Viene a cadere quella visione ingannevole della marginalità della religione
A seguito dei processi di secolarizzazione indotti in età moderna dal pensiero scientifico e filosofico dell'Europa occidentale
La convivenza tra culture e religioni delle varie civiltà della terra in modo da evitare tra di essi ogni causa di scontro
Nel contempo guidando fase di integrazione tra gruppi immigrati e popolazioni autoctone privati da ogni forma di acculturazione violenta o assimilazione coercitiva questa sarà alla grande seconda sfida per le nostre democrazie
Certo non giova a raccogliere questa sfida nel nostro Paese la polemica tra credenti e non credenti
Termini che non coincidono più con lo schema oggi anacronistico del conflitto tra Stato e Chiesa
Dal momento che in Italia come in ogni altro Paesi occidentali vivono credenti in diverse religioni così come non credenti tutti ugualmente protetti dal principio costituzionale supremo della laicità dello Stato come definito dalla Corte costituzionale
Il tema della laicità e destinato oggi in plurime accezioni
Spesso strumentali rispetto al fine di raccogliere consensi per la gara democratica della conquista del potere
Tra quella parte del corpo elettorale che si è rivelato dopo l'ultima consultazione dei fonda referendaria composta da cittadini sensibili alle indicazioni dell'episcopato cattolico in realtà la laicità va più correttamente ripensata nella sua lunga storia che muove dal Vangelo cristiano e attraversa tutta l'esperienza bimillenaria del cattolicesimo e diversifica questa da ogni altra religione mondiale
Ridurre la laicità ai venti dottrine della sola e più recente modernità europea è un errore prospettico e di giudizio di cui occorre prendere consapevolezza e nello stesso tempo occorre ribadire che la Chiesa stessa per proseguire nella sua missione ha bisogno di una cultura della città dentro di sé e attorno a sé come il Concilio Vaticano secondo attestato nei maggiori suoi documenti e proprio questa seconda sfida del valore della cultura apre la strada alla terza
Della libertà di coscienza la coscienza e quel luogo interiore della persona invalicabile da parte dello Stato e da ogni organizzazione della vita sociale e privati
L'intangibilità della coscienza fa l'umanità dell'uomo che nelle comiche nella Commissione presunto da Eleanor Roosevelt per preparare il testo della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del mille novecentoquarantotto si definì dotato di vuole di volontà e di coscienza
La dignità dell'uomo divenuta il massimo dei valori proclamati da carte costituzionali e internazionale dei diritti sussiste finché resterà inviolata la coscienza la Carta di Nizza del Duemila divenuta parte seconda del trattato del due mila quattro che reca una Costituzione per l'Europa si apre con il titolo primo dedicato alla dignità
Un'esegesi di quel titolo non sembra soddisfare la portata dell'energico primo comma del ricordato articolo primo della Costituzione di bon del mille novecentoquarantanove
Virgolette la dignità dell'uomo è intangibile ogni potere statale è tenuto a rispettarla e portarci in verità e su questo confine invisibile tra stato e Società da un camper la persona umana dall'altro che si gioca l'ultima legittimazione sostanziale della democrazia
Nessuna dottrina nessuna suggestione ideologica può essere fatta penetrare nella coscienza umana per coartare nella libertà di autodeterminazione
Se questo è detto nella Dichiarazione conciliare dignità chissà umane per le verità rivelate vogliamo immaginare che una libera e laica democrazia non oserebbe di dire di fare e di essere da meno Francesco Paolo Casavola
Grazie ringraziamo il presidente Casavola e il secondo intervento quello di Paul Ginsborg che ringrazio per aver accettato il nostro invito
E il titolo della sua relazione che richiama tanta parte dei suoi impegni scientifici e anche non solo scientifici che hanno contraddistinto la più recente parte della sua vita democrazia deliberativa lavori in corso
Poi grazie Giovanni
Per gran parte del dell'ottocento e del novecento
Le due grandi e visione della democrazia
Quella rappresentativa quel diretta partecipata
Sono stati giudicati antitetiche
Sia dalla grande tradizione liberale sia dalla grande tradizione marxista
Nella storia ottocentesca nella teoria politica ottocentesca e novecentesca questi due grandi tradizioni democratiche non si sono incontra basta pensare a Gramsci che diceva nel mille novecentoventicinque
Che un paese una nazione dovevo scegliere fra la democrazia borghese quella rappresentativa
E la democrazia diretta cioè quell'opera
E durante il corso del Novecento si vede costantemente
La sempre più accentuata debolezza della proposta della democrazia
Partecipata
Per utilizzare la distinzione di ma di pesce ma costo te la libertà degli antichi contro la libertà dei moderni
Che sicuramente in questo convegno è stato utilizzato più di una volta la libertà degli antichi come Lidia idea e cittadini che in Assemblea decidono le cose della città e della Repubblica
E la libertà dei moderni idea che nella sua città moderna e complessa era impossibile avere una democrazia così partecipate dirette per i grandi numeri per la grande complessità della società moderna e dunque era necessario e leggere i rappresentanti che avere un governo terra natia piccanti non atta a parte che gli abitanti
Con Stone diceva anche che in questo modo era anche ovunque
Una cosa buona perché i cittadini potevano Codere il godimento pacifica della loro in in dipendenza della loro privata delle loro famiglie
Non erano chiamati ecco stancamente ha fatto parte
Tel deliberazione della Repubblica
Nel mille novecentottantanove sembrava che una versione per la democrazia quella rappresentativa aveva trionfato definitivamente questo era quella che ha detto Francisco qui a
Alla fine della storia nel senso a del trionfo definitivo
Non solo Tel capitalismo del libero mercato ma anche di un forma specifica per la democrazia quello occidentale liberale rappresentativi fa ma proprio nel momento di questo trionfo di questo tanto proclamata fine della storia
La democrazia rappresentativa entri in crisi
Entri in crisi in tutto una serie di maniera
Sempre meno la gente proprio nello showroom anzi nel cuore della democrazia occidentale sempre meno la gente fa a folta
Sempre meno i partiti hanno una terra attività di massa
Ida intorno a più a agenzia semi statale come ha detto fitta me ha spostato dalla società civili in un certo senso rappresentavano negli anni cinquanta e sessanta verso la gestione del potere e una presenza nella Società molto più del cuore
C'erano altri segnali della difficoltà per la democrazia
Le spese sempre più democrazia rappresentativa le spese sempre più aumentato per l'elezione per eleggere un candidato il potere dei soldi dentro la relazione americane inglese l'impossibilità così sembra di limitare queste norme Spesal per persona per partito
A e così facendo ricorso a spese elettorali così grosse il rischio sempre ti escludere persone più modeste
Perso nemmeno a schierati
La società civile eccetera questi sono solo c'è una letteratura norme su questo argomento particolarmente americana
Sul modo in cui la democrazia rappresentativa entri in crisi
Negli anni ottanta novanta fino a ottobre
E dunque proprio in quel momento di trionfo fa piccole troviamo una nuova sperimentazione negli anni novanta
Di grande interesse
Di tutte le parti del mondo
Per a reinventare la democrazia
E di fare quello che
I grandi filosofi e politici dell'Ottocento e Novecento
Dice non era una cosa impossibile
Cioè di a ricco netta la libertà degli antichi con la libertà dei moderni la democrazia
Il getto partecipata
Con la democrazia rappresentativa non una scelta fra di loro ma una possibilità di combinare
E e non solo nelle teste negli studi degli accademici ma anche nel mondo nella realtà e la sperimentazione
E uno delle forme ci sono tante forme di questo nuova sperimentazione di combinare
Le due grande forme dalla democrazia
E la discussione
Sulla cosiddetta democrazia delibera chi fa io sono stato a Londra in questi giorni non ho potuto assistere a all'inizio del convegno e mi dispiace molto ma sono andato al preciso ai privé per curiosità ho fatto le due parole chiave
Delle procedure mots et les processa anche mocassini
Sono venuti fuori cinquantun lavori negli ultimi tre anni
Per dire se probabilmente questo è il campo in qui più c'è la concentrazione di attenzione fra esce anzi atti della politica ma non solo
A sulle nuove forme sui lavori in corso dalla Democrazia te li tratti
Cos'è la democrazia che li tra chi fa
L'aggettivo inglese tutte le procedure dell'iperattivo
Riferito alla democrazia
Rinchiudere in sei il tocchino significato di discutere e decidere cioè c'è una differenza fra l'inglese l'italiano qui se ho capito bene nell'italiana deliberativo vuol dire a a
Paul diretti sculture che liberale
A non prendere la decisione
A mentre in Inghilterra te li perché vuol dire quelle due cose messe insieme
Idee letterarie di decidere e poi e poi di di letterari di discutere e poi anche criticità insomma a Telly Project mots sì
E il tentativo di combinare la discussione in un processo monitorato con la decisione precisa
Al centro
Tel concetto sta all'idea di arrivare alle decisione coinvolgendo tutte le parti in causa o i loro rappresentanti il metodo utilizzato e il dibattito inserito in un contesto strutturato di collaborazione
Passato su un'informazione adeguata è uno pluralità di opinioni
E essenziale che siano fissati precisi limiti di tempo entro in quale entro il quale pervenire alle decisioni
La democrazia deliberativa quando funziona al meglio
Non è una fabbrica di chiacchiere
Ma piuttosto uno strumento strumento idoneo a coinvolgere un numero notevole di individui
Nella più importante attività della politica democratica
Cioè quello di prendere decisione sagge
Entro ragionevoli termini etica
La democrazia deliberativa questo processo organizzato di coinvolgimento delle decisioni dei cittadini e di dare al loro un potere decisionale dentro una struttura complessa
Di una democrazia che combina i due elementi compio cominciata
La democrazia deliberativa di questo tipo presente una serie di notevoli fantomatici
Luigi Bobbio né a sottili ogni atto attraente più importanti
In primo luogo essa produce decisioni migliori
Perché nel corso della discussione i problemi vengono ridefiniti
E si propende propongono nuove mediazione e soluzione
In secondo luogo il processo di deliberazione donna alle decisione maggiore legittimità
In quanto esse non scatti un riscatto rischiano dalla mente di un singolo ma da una pluralità di persone alcune delle quale possono anche essere non da corto come la decisione finale ma tutti riconoscono la legittimità del processo
In terzo luogo e forse la cosa più importante e più che distingue questa forma da una forma rappresentante pure
Latini per azione rafforza le virtù civiche
Perché insegna alle persone ad ascoltare a intervenire a imparare a intervenire
Ad essere più tolleranti
A costituire insieme a costruire la reciproca fiducia
Decisione migliori perché vengono da più persone non solo a un ristretto classe politica
Che ci siano nere
Che
Nella loro deliberazione tam maggior forza alla discussione estesa e la deliberazione come il proto
No commi non come prodotto ma che produce le virtù civiche della tolleranza perché capacità di ascolto
Delle solidarietà anche inaspettate
Detto questo come introduzione cerco subito chitarristi qualche esempio per chiarire la cosa in modo che scendiamo nel mondo reale perché mi sembra importante
Si può approssimi che approssimativamente perché il campo ai minato complessa
Inviterei le esperienze o le proposte
Di democrazia deliberativa in due grandi famiglie
Uno e quello che in risposta al problema ti costo i problemi dei numeri e l'impossibilità di chiamare i tutta la città di Firenze di esprimersi simultaneamente in un'assemblea solo eccetera
Risponda ai problemi di numeri che è un vero problema per la democrazia diretta della danni della libertà degli antichi
Risponde con selezionare un campione di cittadini
Col dire scegliamo a caso
Il campione di cittadini l giuria cittadini per esempio e diamo a loro l'informazione necessaria
A a uno spazio dell'iperattivo un tempo fisso pitture tre settimane un paio di mesi e quello che ci vuole e vediamo da quel processo che cosa viene fuori
Le autorità municipali di Lester in Inghilterra
Avevano bisogno di risolvere in qualche modo il problema della locazione collocazioni di un nuovo ospedale tutta una serie di problemi a intorno a questo nuovo ospedale
Le parti erano molte divise
Per risolverlo hanno chiamato a allora costruito una città una giuria cittadina scegliendo a caso a tolti i CIS cittadini un po'come il famoso film Comelli fondo ma lì siamo in un casa diciamo penale non in un caso di democrazia
E chiedendo le di informarsi deliberare e decidere un su queste cose
Le autorità municipale questo è molto importante riservato no a loro stessi la decisione finale non è che Tavano il potere finale alla giuria
Ma promettevano di prendere seriamente in considerazione
La giuria dei cittadini
In Germania bisogna dire dal mille novecentosettantacinque
C'è allora come una struttura a livello locale il camion selle che sono queste a piccole cellule T pianificazione posato sul stesso sistema perché anni ficcare un quartiere una decisione sul traffico eccetera non è solo a i consiglieri municipali gli assessori il sindaco che decide no
Ma approdò la e-mail di partito a un gruppo di Cecchi cittadini un campione scelto a caso
La proposta più famosa in questa campo a e americano viene viene da un scienziato della politica James fischi con il suo sondaggio deliberativo
Questo è un'idea molto nuoto
Invece semplicemente di fare il solito sondaggio cioè il sondaggio in qui si sceglie a caso quattrocentocinquanta cittadini e cittadine
Loro scelgono secondo fischi in si si può e lui ha fatto questi gli esperimenti si può scegliere un numero uguale i cittadini
Falli info Taris subito su il problema al loro sottoposto e poi a ecco chiarite liti iniziare un processo di delle creazione cioè a questi cittadini sono richiesti di legge venti discutere fra di loro informarsi di entrare nel vortice delibera chi fa dopo un periodo di tempo di nuovo non non necessariamente stabilito una volta per sempre
A fischi nei suoi assistenti hanno chiesto agli stessi cittadini al stesso campione
I Vottari di Moffa
Con notevolissime differenze dalla Prima Porta quando erano semplicemente un sondaggio formale
Fischi essendo molto
Ingegnoso anche a fatto accompagnare tutto questo
Adatta alla televisione
A un tipo di aveva inviataci storie della democrazia
E in modo che questa sperimentazioni di vedere come i cittadini cambiavano opinione attraverso questo processo
Poteva essere comunicato ha un gran pubblico Titta agli spettatori
Possiamo avere le nostre research su questo processo
Però molti nel mondo accademico di scienze politiche hanno riconosciuto queste sperimentazioni di fischi
Come molti indicativo come il processo di deliberazione
Può quasi sicuramente
Farà cambiare decisione alle persone scelte
Questo possono e ci sono molti altri esempi ma naturalmente non ho tempo questi sono questa è la prima grande famiglia la famiglia di sperimentazione attraverso una selezione un campione che è invitato a deliberare nel senso inglese chi discutere e ti Literary insieme
In questo campione in questo prima versione
Non è molto chiaro dove risiede il potere che potere hanno queste sperimentazioni come ho detto prima e per dire la verità la quantità diritti si CMI chi ha riservato a questi sperimentazione e Farina
Passiamo alla seconda famiglia
Che per quanto mi riguarda trovo più incisivo è più interessante
Qui c'è a livello americano per cominciare a un'altra proposta che viene da un a Bruce Ackerman che ha sempre lavorato e lavorato a lungo con James rischi condividono
L'idea del lui ha cercato di allargare il campione a tutta la nazione americana
E lui ha chiesto c'è stato molto discussione negli Stati Uniti su questa richiesta
Che viene stabilite uno nuovo aggiorno tutti a a festività a americana insieme con Franca scrivente altre a la giornata della deliberazione
Per le prime uscite
E questa ha avuto molta discussione siccome in Italia c'è la tendenza secondo le pericolose di intentare questi prese non lo so se è una polemica però a Hackman ha un'idea di un delle prescinde in qui la cittadinanza in terra
A Cerchiai in molti per il discutere insieme appena prima delle elezione presidenziale lui ha stabilito un calendario prima i dibattiti televisivi Fini
Sono cinquanta milioni di americani che quarto ma questi dibattiti
E e ed è il momento diciamo più
Intenso di discussione a nella nazione
Americana sulla questione politica
Dice dopo dieci giorni o due settimane dopo l'ultimo dibattito fra i contendenti perché in America ci sono stati anche fino a quattro di questi di pacchi incerti anni presidenziale
Ma Amm faremo in modo che avere il delle proprie scelte e dopo il te li prescindendo qui troveremo forme diverse per discussione grandi e piccoli
Faremo altri gruppi di alla discussione il dibattito eccetera prima dell'elezione a per il presidente
Lui si chiama questo processo la discussione ponderata
A differenza della decisione individuale preso da un cittadino una cittadina a in isolamento al massimo dentro un a circolo abbastanza ristretto familiare
Ho dati amici questo un altro suggerimenti i lavori in corso io visto raccontando qualche lavori in corso su questa cosa però il lavoro in corso più ambizioso
è probabilmente più interessante e quello non americano o tedesco ma quello brasiliano apporto alle capre
Questo è stato citato spessissimo anche perché ci sono stati i Social Forum mondiale nella città di Porto Alegre che una citati un milione trecento mila abitanti molto povero convocando i livelli di analfabetismo
E di povertà endemica
Ma e proprio di inaspettatamente le ragioni storiche sono lunghe non posso spiegati ora proprio a
Apporto alle crede
Che hanno sperimentato ormai per quasi quindici anni
Quello che loro chiamano il bilancio partecipativo
E vorrei siccome questo è molto citato ma poco studiato
Spiegare si rapidamente questo modello di democrazia deliberativa perché mi sembra di grande fascino
Questo è un processo annuale
Bisogna vedere subito che questo a questione del tempo è molto importante non solo il momento di portare ma questo tempo allungata per la discussione e dell'anti immigrazione
Il bilancio partecipativo a Porto Alegre ha un carattere annuale
E comincia a a livello micro i micro processi del vicinato per la strada a delle piccole associazione in Bach marzo e aprile nella città ci sono questo tipo di riunione
Iniziale
E poi da questi si arriva in maggio asse ITC assemblee cittadine
A e qui tondo dieci sono territoriali e sei sono tre macchine
Da queste grandi assemblee
A quelli che fanno parte che fendono a dare il loro contributo sulla discussione di come questa città non piccolo Denzel spendere i suoi pochi soldi
Nell'anno successivo
In questa cosa viene eletto da queste assemblee un il Consiglio per il bilancio partecipativo di quarantotto delicati e dunque abbiamo in questo primo parte e l'attività annuale
La parte della democrazia diretta partecipata e l'elezione di rappresentanti che vengono alta questi micro processi e assemblee cittadine
Poi durante l'estate il Consiglio per la ma il bilancio partecipativo
A i consiglieri assessori municipale il sindaco e i tecnici lavoro noi insieme sulle priorità che sono state scelte da queste assemblee
Ai tecnici sono costretti di uscire tali uffici tal un linguaggio spesso molto misti ficcante complesso
A e troppo tecnico di spiegare alla città ed in danza esattamente come sono di ostacoli o i vantaggi di un certo costumi certo scelto invece di un altro
In questo parte durante l'estate nella prima parte dell'autunno troviamo a lavoro proprio quella democrazia combinata di qui avevo pagato all'inizio
Cioè il momento in cui la partecipazione incontra a i rappresentanti che sono stati eletti a con suffragio universale nel moto abituale della democrazia rappresentativa
Poi in novembre e dicembre
I consiglieri a la giunta della città il sindaco
Il consiglio municipale nel suo pieno volta il bilancio partecipativo
Grande attenzione alla fine la sovranità ritorna alla democrazia rappresentativa eh i loro rappresentanti
Ma loro ma sono fortemente condizionati
Da tutto quello che è successo prima
La ricerca attraverso il consiglio del bilancio attraverso un processo deliberativo che in qualche modo fa la cultura del Bilancio per quell'anno
Spiego anche un'altra cosa
Che spesso è stato ignorato ho il sospetto anche qualche volta volontariamente
Sul processo di portalettere
La partecipazione a in questo processo che un processo molto interessante e cresciuto dall'inizio quando c'erano tra i mille persone all'anno che facevano parte fino al due mila e due insomma le ultime cifre che ho io quando hanno preso parte in questo deliberazione quasi annuale più di trenta mila persone
Ma trenta mila persone sono una piccola minoranza
Di quelli che hanno il diritto di portare nella città ti porta a lei
C'è
Non è che questo sostituisce
La democrazia rappresentativa che cita la garanzia nel segreto dell'urna di eleggere i rappresentanti il consiglio municipale affianca il processo rappresentativa come un processo deliberativo della città in ansia
Non è che gli attivisti e militanti a Porto Alegre pensano che fa un altro dieci anni si troveranno con trecento mille partecipanti in questo processo
Non vi troverà assolutamente c'è un tetto natura
E tu come ci sono due parte della democrazia
E che funzione hanno a questi due secondo me la seconda è quella dell'iperattività
In qualche modo anche molto positivo e virtuosa
Controlla la qualità
Per la prima attività quella per la democrazia rappresentativi fa attraverso questo processo e tutti come in trattori sonda corto su questo
Le cose che erano decisione preso spesso con ragioni e per interessi assai discutibile c'è un lunghissima tradizione di clientelismo e corruzione nella democrazia presidi Anna
Quei processi sono quasi totalmente eliminati
E anche un altro virtù atti questo processo che era la terza dir tutti il ti gli unici Pomponio e che in questo processo attraverso gli ultimi dieci anni sono stati creati uno strattone di cittadini e cittadine
Di questi Telegatti sessantasette per cento sono donne
Non vengono tutti cioè il bilancio equilibrio Horse di classe sociale è molto interessante e positivo
C'è una forte partecipazione delle classe popolare
Questa aiuta a creare non dico una nuova classe dirigente ma certamente a un Cetto di cittadini fortemente istruiti
Legati a un processo di democrazia aperti e di lì tra chi fa che insomma o un tono molto prezioso per qualsiasi consiglio municipale
E dunque questa è una sperimentazione secondo me assai interessante
Vorrei finire negli ultimi dieci minuti del mio intervento
Se Giovanni mi permette
Non vorrei finire su un nota così no ottimista
Mi sembra meglio è più realistico parlare delle difficoltà per la democrazia deliberativa non solo di questo modello affascinante di Porto Alegre
Di a una democrazia combinata
Comincio con il pericolo di una democrazia troppo presente nella vita dei cittadini
Ieri sera ero ospite a un think tank a laburista all'ondata
Che un think tank fatto di giovani molto bella il pubblico era erano di venticinque non più di trent'anni nella stragrande maggioranza a differenza tristemente i nostri pubblici che sono tutti di un certo tipo diciamo
Loro hanno il solo che epiteto mocassini
Il la democrazia quotidiana
E io dicevo allora ma state attenti perché la democrazia quotidiana mi sembra un po'ottanta un po'troppo
Forse sarebbe meglio alla democrazia al settimanale o mensile perché questo è diciamo il grande fallimento giacobina idea dei giacobini che i cittadini potevano essere mobilitati in modo permanente
Io credo che quello non era vero nel mille settecentonovantatré e non è assolutamente fare oggi
Secondo
Viste le difficoltà delle le carrozzelle più di difficoltà non bisogna pensare malgrado il cinquantuno libri su questo soggetto negli ultimi tre anni necessariamente che i risultati saranno clamorosi
All'inerzia l'ha classificata
Il modello di me modernità per le famiglie singole sono tutte forti elementi che vanno al contrario della partecipazione in un processo come quello di portale ti racconto rapidamente solo un altro esempio piene tacitato
I Chicago di davanti alla situazione tragica delle scuole pubbliche e davanti a un problema di sicurezza terribile la molti quartiere prima del mille novecentottanta cinque e poi nel mille novecentonovantasei
Alla municipalità municipali tattici Carcano ha istituito istituito una forma a modesta Tite mo'Croazia te liberale
H costituite ha costruito per i cinque le cinquecento scuole pubbliche per la città
La possibilità di a leggere a i consiglieri di ogni strumento al fatto che i cittadini
E insegnanti e studenti eccetera editare alloro un numero non insignificante di potere
Qualche anno dopo hanno istituito una forte rapporto fra cittadini e polizia a intitolato Pitt Wikileaks incontri del del poliziotto che tende legarsi strettamente con la comunità con il vicinato con quello che loro cercano in queste assemblea mensile
Questo processo Arci calpestato studiato tacciono fu
è molto importante notare che cercato che ha molto più risorse di Firenze
Ha dedicato un milione sei tu un milione un milione TIR Colosseo dollari annuali alla pubblicità di queste due cose
A un milione e mezzo di dollari in pubblicità mediatica eccetera
Per portare i cittadini dentro a queste strutture
La mettiamo
Di partecipazione a queste sia per le scuole media numero di persone sia a livello pelle picnic insiste all'incontro con la polizia
E fra dieci e venti persone alla forte
Non c'è più
Fra dieci e venti persone
Come tutta quella forza TF
E fra cinque mila e sei mille cittadini Tisci Carcano vanno ogni mese a una riunione di questa città
A una città di molti milioni
Dunque
è importantissimo essere realista studiare questi esempi capire che in quindici anni di attività
Porto Alegre arrivato solo a trenta mila cittadini di sapere che questa cambio di cultura politica sarà molto lento
Terzo punto
La qualità della deliberazione
E soprattutto ipotesi che sono riservati ai cittadini che trovano il tempo e l'energia di sottomettersi a questi processi
Dobbiamo stare molto attenti ai politici che anche con le migliori intenzioni del mondo usano due Ferpi ascoltare e consultare
Questo non è deliberazione
Se c'è un Assemblea in cui i cittadini sono ascoltati o consultati sensu un esito dal punto di vista decisionale questo non è la democrazia dell'intera cifra
è una democrazia consulta chi li fa
E siccome la porticina di solito di queste assemblee o qualche esperienza e cittadini e in coatto ottica e le assemblee anche non credo che sia il modo migliore di porre il problema
In tutto il mondo Tocci si pesci e la parola
Di moda del momento
Ma ognuno di noi però maestà intellettuale per cercare in ogni volta etici lettere
Questo mette anche una prigione di potere in più nelle mani dei cittadini o è una cosa di facciata
Questo uno delle cose molto importante e io sono convintissimo credo che c'è quasi una legge per quanto riguarda questa cosa che più li processo deliberativo
A a tre impossibilitati scelti irreale
E processi decisionali per i cittadini più cittadini vengono a questi processi
Se le cose sono fasulle
E quelle Tisci calati in un certo senso stanno poteri molto limitati ai cittadini
Allora estremamente difficile chiederà persone in continuazione di presentarsi e infatti la gente se ne fa
Allora questo è un avrà ciocco di equilibrio fra letto quelli per tante moderni di antichi estremamente complicata
Che fare gli era al caso a casa
Però attenzione no offrire troppo poco
Perché porta alle delusione rapidamente
Un altro punto onesto chiudendo e la questione del governo locale io sono convinto che se a il governo locale non aiuta attivamente il processo di democrazia deliberativa non può sopra fissare in che senza a Chicago hanno sessanta facilitatori alla forca
In modo permanente
A costruire le riunioni a fare i verbali
A contattare le persone apre per dare la documentazione Asti a istruire i cittadini anche sui spazi
I tempi delle riunioni perfino a portalettere
Non mi ci caricava tristi non tristissima poverissima
Hanno ventisei facilitatore all'isola al la Fornarina pieno tempo cioè queste nonne Cerri municipalità INCE eccetto senza hanno visto l'importanza di questa sfida della combinazione delle di una democrazia è anche la necessità di combinare anni per risolvere certi problemi
Ultima considerazione
Non pensare
Che il mondo della democrazia rappresentativa
E il mondo di tutte le nefandezze di tutte le corruzioni di tutte le ambizioni eccetera mentre il mondo della democrazia deliberativa
E il mondo annate le buoni intenzione delle virtù cittadine
Tel sepoltura assai attività dei cittadini in nome della comunità non è così
Non è così per costruire una cultura democratica diversa ci vuole molto molto tempo perché non è facile cambiare
Abitudine ti passa
Però dico anche questa Camp io vedo la democrazia rappresentativa e non sono solo io in grande difficoltà
A livello di legittimità
Credo che sia importante per tutti noi inventari nuovi motivi in cui
La libertà degli antichi la libertà dei moderni possono ai incontrarsi in cui possiamo arricchire insieme a questa nostra democrazia
Grazie a Paul Ginsborg che io persone che credo uno dei tratti positivi di questo convegno ossia la natura non astratta del della nostro discutere sulla democrazia e credo che il contributo di di Paul sì iscriva assolutamente in questo cammino già parlato
Delle dei progressi delle difficoltà di questa nuova parola d'ordine della democrazia deliberativa discutere e decidere insieme
Una battaglia culturale per cambiare anche una cultura della partecipazione che significa poi anche scontrarsi per reindirizzare in questa
Nuova forma di democrazia potere e risorse e quindi questo mi sembra un contributo assolutamente essenziale importante
La parola adesso da Stefano Passigli il titolo della sua relazione e anche qui siamo nel solco della stretta attualità degli argomenti in discussione democrazia informazione lo ringrazio per aver accettato il nostro invito dicendo volentieri la
Dura con la parola democrazia si sono identificati spesso regimi in realtà tra di loro non assimilabile
E anche nel teoria politica la parola democrazia ha rivestito una pluralità di significati sin dai tempi che venivano ora ricordati della definizione di Konstantin Regione costa la differenziazione tra democrazia degli antichi
Che è riferita lo dico perché forse tornerò su questo punto che è riferita alla dimensione della polis greca ed è sinonimo di democrazia diretta el democrazia dei moderni che riferita all'Hostaria menzione dello Stato nazionale
Ed è sinonimo di democrazia rappresentativa ora durante tornerò su questo proprio perché sollecitato da quanto veniva dicendo ora
Posti in Spagna
Durante tutto il diciannovesimo secolo il concetto di democrazia oltre che con la rappresentanza democrazia dei moderni si è largamente identificato con il costituzionalismo liberale
Al punto che nessun sistema potrebbe oggi essere considerato democratico se non fosse caratterizzato da un'adeguata limitazione del potere
Durante il diciannovesimo secolo insomma alla democrazia sia avvenuta coniugando assumendo avvenuta assumendo il volto della democrazia liberale della liberal democrazia
Il ventesimo secolo
E in particolare dopo le grandi crisi seguita alla prima guerra mondiale al mille novecentoventinove ventesimo secolo assegnato il superamento della liberaldemocrazia o meglio forse dovrei dire il suo arricchimento
Il durante ventesimo secolo alla libertà da che era caratteristica della liberaldemocrazia sia infatti è venuta progressivamente affiancando
Il quale requisito di democraticità alla libertà di alla democrazia come sistema forse dove vi è tornata ad affermarsi ad affiancarsi la libertà di che era la caratteristica della democrazia degli antichi la partecipazione
Alla democrazia come sistema di garanzie seduta affiancando la democrazia come partecipazione dei cittadini all'assunzione delle principali deciso nella comunità questa almeno a livello di dovere essere di che cosa dovrebbe essere una democrazia
Al concetto di libertà declinato al singolare inteso come mera libertà politica se è venuto così progressivamente sostituendo una concezione pluralistica delle libertà al plurale
Ad una visione statica una valore una una visione espansiva del concetto di libertà
La ricerca di sempre nuove sfere di libertà richiede tuttavia che vengano rimossi quegli ostacoli di natura economica e sociale che ne impediscono la effettiva fruizione
Ecco il compito nuovo compito degli Stati del ventesimo secolo rispetto allo stato del diciannovesimo secolo
La causa della democrazia si identifica dunque oggi e con la creazione di condizioni che rendono possibile a tutti i cittadini il godimento delle nuove libertà
Non sono un adeguato reddito ma anche sicurezza sociale un accesso all'istruzione alla cultura un'informazione libera un ambiente tutelato
La democrazia insomma non come immutabile assetto di sistema ma come un processo verso una sempre migliore condizione umana
Non è poco se definita così quel problema eccome eccome attuati
Uno dei pochi punti in questo processo
Di continuo divenire della democrazia uno dei pochi punti fermi della teoria democratica è oggi che
è oggi il riconoscimento che due valori sono ormai alla base della democrazia sono i irrinunciabile libertà ed eguaglianza
Due valori che devono accorpare anche se in diversa misura o hanno connotato in diversa misura qualsiasi sistema che voglia definirsi democratico
Tuttavia mentre abbiamo assistito tra Ottocento e Novecento ad una espansione progressiva del concetto di libertà più complesso è stato il rapporto dei regimi democratici come il valore dell'eguaglianza
Mentre i quali Ansa dei diritti e oggi è sentita come una condizione sine qua non della democrazia non è così l'eguaglianza di status che non potrà certo essere mai un'eguaglianza assoluta ma che deve tradursi inefficaci limiti alle concrete diseguaglianza
Oltre certi limiti diseguaglianze di reddito o nella disponibilità di beni fondamentali casa lavoro appelli che avvengano normalmente sempre giustamente rivendicati
Diseguaglianze distruzione o nell'accesso alla conoscenza e all'informazione
Parlerò tra prevede informazione si traducono in effettivi limiti alla libertà dei singoli
Libertà ed eguaglianza solo insomma oramai valori intimamente connaturati interna indusse l'eguaglianza come un processo di progressiva riduzione delle diseguaglianza
Fatta chiarezza su necessario rapporto tra libertà ed eguaglianza Maspero chiarezza insomma illustrato un punto fu uno dei nodi fondamentali di tutti della teoria politica in generale
Per comprendere oggi quali sono i tratti essenziali di un regime democratico occorre anche fare chiarezza su alcuni concetti che a me sembrano equivoci o per lo meno non essenziale ad una definizione di democrazia
Primo dei tali concetti potrebbe essere quello di corpi interventi molto Inter della teoria democratica fanno riferimento alla tutela con la presenza di corpi intermedi come uno degli elementi necessarie
Di un sistema democratico
Allora di corpi intermedi parlava già in moto volte schema con significato decisamente conservatore di difesa dei tradizionali corpi intermedi di un ordine feudale insomma tanto per dirvi quanto il concetto di corpo intermedio poi possa essere
E qui
Tutte oggi
Anche se usato spesso in riferimento alla necessità di favorire la partecipazione concettualmente sembra ancora equivoco penso ad esempio al pensiero politico cattolico che giunge in taluni casi a sostenere presente concetto di famiglia a sostenere l'esistenza di una di società naturali
Non soggette
Sostanzialmente non soggetta alla potestà del legislatore
Qui abbiamo uno scontro apertissimo tra chi vede la democrazia come democrazia liberale e chi vede la democrazia come
Una sistema decisionale che non deve comunque andare oltre certi limiti per non
Intaccare i diritti naturali di individuo dei corpi intermedi si può benissimo assumere che esistono dei diritti fondamentali
Ma riconoscere questi corpi intermedi come
Organismi al di fuori della potestà del legislatore cioè del processo deliberativo ora potestà del legislatore termine forse giuridico del processo deliberativo
A è un qualche cosa che ancora non trova certo concorde la dottrina
Un altro concetto che a me sembra equivoco nebuloso dico equivoco senza nessun senso derogatorio del termine equivoco nel senso di non chiaro
E quello stesso di pluralismo
E il pluralismo essenziale per la democrazia dipende da come lo definiamo io direi no ossa inteso come un'esasperata a tutela dei corpi intermedi per le ragioni che dicevo poc'anzi
Sì se inteso come tutela delle minoranze in questo senso
Anzi è da sempre diciamo si pensi atto così uno dei pilastri fondamentali di una visione democratica della democrazia liberale almeno una difesa essenziale il terrorismo contro il rischio Dell'Atti Ronnie ha della maggioranza se si riconosce il pluralismo pluralismo si riconosce la necessità di tutelare le minoranze quindi presidio essenziale contro la tirannia la maggioranza
Tuttavia anche un eccesso di rappresentanza delle minoranze o degli e degli interessi sociali dispersi ormai sempre più frammentati in una società complessa come la nostra può portare a paralisi decisionali
O a spinte verso un eccessivo corporativismo pende anche il concetto di pluralismo concetto da maneggiare
Con grande attenzione
Sarei molto tentato di approfondire disporre certi approfondire di porre accoglie sgorga alcune questioni ma non vorrei
Vorrei arrivare all'informazione forse se cioè poi la possibilità
Cioè a me però le però le pongo le pongo perché mi sembra che le questioni poste sul tappeto provvisto siano importanti
E abbiamo indubbiamente una crisi della democrazia rappresentativa su questo non non c'è dubbio
O meglio abbreviamo una crisi non tanto direi poi della democrazia rappresentativa quanto di quello strumento sulle cui gambe la democrazia rappresentativa camminato cioè i partiti il sistema dei partiti
E il sistema delle organizzazioni che rappresentano gli interessi sociali perché non metterei sindacati al di fuori ad esempio al di fuori della crisi dei partiti mi sembra che per certi aspetti la crisi si è persino più grave
Allora però ricordiamoci sempre che la democrazia diretta la dimensione aggrazia dirette e la polizia e la piccola città la democrazia rappresentativa trovato espressione nella dimensione dello Stato nazionale
E oggi buona parte delle decisioni vengano prese delle grandi decisioni vengano prese a un livello superiore addirittura a quello dello Stato nazionale
Il sistema della democrazia deliberativa
Da come tu lo venivi organizzando esemplificando a me sembra sicuramente un qualcosa che può
Far riacquistare legittimità al processo deliberativo
A livello locale e soprattutto a livello regionale
Già con grande difficoltà a livello nazionale perché queste migliaia di persone che dovremmo coinvolgere decine di migliaia questo appunto a livello nazionale
Sono quelle che i partiti non riescono più a coinvolgere che le organizzazioni sociali non riescono più a coinvolgerà se non su battaglie corporative nozze non su battaglie corporative di interesse piccolo specifico di quella categoria
A
Bisogna avere un grande spirito di evangelizzazione Teresa
Buttarsi in questa battaglia credere che a livello nazionale possa funzionare ma certo
Riconoscendone invece il valore certo a livello delle decisioni locali e regionali e quindi questo può essere significativo soprattutto se Sica accompagna a un processo
Di trasferimento di competenze alle ai livelli di governo inferiori
Ma le grandi questioni continuano a essere quelle poste ieri qui a questa tavola cioè
Di
Dove si prendono le decisioni che influenzano veramente la nostra vita si prendono un livello sovranazionale oramai senza avere strutture di governo sovranazionale
Questo è il grande problema parlavano ieri di riforma dello uno parlavamo appunto di
Di chi decide cosa
E allora in questo senso dopo la fase della democrazia diretta dimensione poleis della fase della democrazia rappresentativa dimensione Stato nazionale
Io vedo uno iato tra le complesse procedure della democrazia deliberativa e i livelli acquisì situano ormai le decisioni che
Ci coinvolta ma sono dei dubbi poi forse tu avrà in maniera dirigersi
Torno al tema del vengo cioè scusate al tema dell'informazione questa breve ricognizione della lunga evoluzione che ha caratterizzato il concetto democrazia portato a identificare alcune condizioni in assenza delle quali un sistema non può essere definito democrazie
Tra queste preminente mi sembra ancora la condizione che il potere politico sia limitato
E che non vi sia concertazione tra potere con l'impolitico e potere economico è uno dei punti che Fisichella sempre toccante toccava anche
Preminente insomma l'aspetto della democrazia come sistema di garanzie dei fondamentali di una gliela veri diritti civili politici e sociali dei singoli se non c'è questo non c'è democrazia
C'è un minimo di democrazia forse in questo ma senza questo condizione quindi necessaria anche se non necessariamente sufficiente
Tra le garanzie dei diritti politici ha naturalmente posto la tutela delle minoranze rappresentata dall'esistenza di efficaci limiti alla potestà deliberativa della maggioranza
Questa affermazione non significa naturalmente disconoscere che nell'ambito delle questioni legittimamente sottoposte a delibera dica qualche forma quale fondamentale principio del del
Delle decisioni democratiche la regola della maggioranza acquisendo a quello che è uno dei nodi che a me sembrano fondamentali da teoria democratica la regola della maggioranza
In realtà tutto il credo democratico si fondano su di un assunto fondamentale che è quello della razionalità dell'uomo
Ipotesi eroica
Solo la razionalità dell'uomo può far da base per la rivendicazione dell'eguaglianza politica come valore
Se l'uomo non è razionale
è molto difficile ipotizzare servono non è razionale
Ipotizzare
Il principio uno dei principi fondanti della democrazia politica ugualmente quando voti
La democrazia politica si basa sulla fiducia nel common man
La fiducia cioè che l'uomo della strada la fiducia cioè che
Di razionalità sia pervaso ogni individuo indipendentemente dal suo stato sociale dalle sue condizioni economiche dal suo grado di istruzione
E questo mi sembra essere il vero segno distintivo del credito democratico e solo su questa base è infatti possibile assumere il volere della maior pars cioè la regola della maggioranza
Ipotizzare che tale volete sia anche il volere della meglio passa e cioè che le decisioni a maggioranza si diano li migliori soluzioni possibili
E solo su questa base si può rifiutare una visione elitaria dei sistemi politici quale quella che carenze prigionieri pubblica visto pratiche insomma o per tornare è stato più volte evocato Aristotele nei giorni scorsi nelle
Nelle sedute scorse negli interventi scorso insomma la democrazia non presso gli antichi
Non era considerata la migliore forma di governo
E sono
Nel momento in cui si creano condizioni sociali in cui l'ipotesi che le condizioni sociali consenta no la razionalità dell'uomo comune che si può fondare una teoria democrazia
Solo su queste basi è possibile accettare un principio dico alle quel principio di eguaglianza che è il cardine da poter la democrazia che appunto si esprime nella formula almeno quando siamo tutti uguali
Come riconoscere altrimenti al voto di chi
Magari ottenne peraltro dalla miseria dalla mancanza di istruzione ha lo stesso valore di chi invece ha avuto in dono dalla fortuna ho ereditato ogni possibilità
La necessità di stabilire se non eguali condizioni di partenza ma almeno simili condizioni di partenza è un punto fondamentale senza di questo difficile credere che vi possa essere vera democrazia
Questa razionalità è però possibile solo se l'accesso al di là di eguali condizioni di partenza di condizioni di reddito non troppo diseguali cioè tu
Tutto quello che gli stati hanno fatto negli ultimi cento anni si sono mossi in questa direzione tassazione progressiva del reddito istruzione obbligatoria cioè
Però questa razionalità è però possibile solo se l'accesso alla conoscenza il libero e tendenzialmente quale possibile insomma solo se il mercato della conoscenza trasparente ed accessibile
Ciò alcune precise implicazione pluralismo dell'informazione
Leggi antitrust autorità di garanzia regolamentazione indipendente non nominata dalle maggioranze di governo se non sono la maggioranza che possono schiacciare le minoranza corto non su questo punto
Netta separazione tra detentori del potere politico del potere economico e del potere mediatico il che significa efficaci leggi di prevenzione a quel conflitto degli interessi
E allora abbandoniamo un momento di livello puramente analitico e guardiamo andare alta effettuale
E poi diamo cinque quesiti
L'uomo è veramente quella di male razionale postulato almeno tacitamente dalla teoria democratica
E secondo quesito
Il patrimonio di conoscenza e di cui dispone il flusso di comunque di comunicazione in cui è sottoposto hanno caratteristiche sufficienti da farsi
Che le sue facoltà razionali non siano una mera potenzialità e possono essere effettivamente e concretamente esercitate
Allora questo è il nodo del rapporto tra democrazia informazione conoscenza
E per rispondere a questi due quesiti sarò molto breve farò riferimento a un attore Sartori che più di ogni altro si è occupato in teoria democratica e di impatto sulla democrazia dei sì di un sistema politico delle informazione
Sul primo punto quello della razionalità Sartori città Cassirer
Cassirer dice l'uomo non vive l'universo pura meno un universo puramente fisico Bizzi lungo universo simbolici
E dunque un animale razionale ma anche se buona animale simbolico non ha alla Di Finizio dell'uomo come animale razionale non ha perso nulla del suo valore ma è facile vedere che questa definizione è solo una parte dell'intero fianco a fianco con il linguaggio concettuale c'è un linguaggio del sentimento fianco a fianco con linguaggio logico cioè il linguaggio dell'immaginazione
Il linguaggio non esprime solo pensieri idee ma anche sentimenti e affetti
Allora l'uomo non è dunque solo ragione
Ma anche sentimenti ed emozioni
Il suo comportamento le sue decisioni affondano in questo doppio diverso quello razionale e quello dei sentimenti e analogamente affondano in questa doppia dimensione razionale ed emotivo affettiva le sue capacità cognitive e di comunicazione
Riconoscere questa doppia dimensione in cui si muove l'essere umano dovrebbe condurre teorici e democrazia ad una qualche cautela circa la possibilità di un suo soddisfacente concreto funzionamento
Ma almeno a specificare meglio le condizioni della democrazia
E e riconoscere questa doppia dimensione dell'esistenza umana ha invece per pesanti implicazioni per quanto concerne il sistema dell'informazione che Sartori esplorato in questo fortunato libro Omo vitalissimo
La tesi del libro è che per secoli la conoscenza l'informazione hanno viaggiato sulla carta stampata
Facendo appello soprattutto alla capacità dell'uomo di elaborare quei segni significati che sono le parole cioè facendo appello alle sue facoltà razionali
Alla capacità dell'uomo di elaborare e comunicare concerti l'avvento del primo mezzo di comunicazione di massa alla radio non ha modificato la natura della comunicazione perché la radio parla dice Sartori
L'informazione non è che cito Sartori assimilò insomma concentra le informazioni continuano a camminare sulle gambe della parole fino all'avvento della ratio la rottura avviene con l'avvento della televisione
Nella televisione qui cito invece afferma Sartori il vedere prevale sul parlare il telespettatore più un animale vedente che connota un animale simbolico per lui le cose rassicurati di immagini contano e pesano più delle cose dette in parola
E ancora la televisione produce immagini e cancella i concetti ma così atrofizza la nostra capacità astrae interconnessa tutta la nostra capacità di capire una visione catastrofe insomma ovviamente
Sartori spinge la sua tesi sino a ipotizzare addirittura un mutamento della natura umana ingenerato dalla televisione con la reductio ad un uomo adulto uomo bambino ora qui appunto dicevo una visione forse apocalittico dell'homo sapiens a Omo viterbese che dà il titolo al libro
Inevitabile che questa estremizzazione della tesi desse luogo a dispute in dottrina non mi fermo su questa poltrona e soprattutto va sottolineato l'assenza sostanziale assenza di un'evidenza empirica che sostenga questa teste
Però quanto a me interessa non è però la possibile influenza il sistema di informazione cinque minuti ho chiuso
Non è però la possibile influenza del sistema dell'informazione sull'evoluzione della natura umana se questo avviene
Ma ma è l'influenza che a me
Invece appare
Chiara che i nuovi mezzi di comunicazione di massa hanno sulla formazione dell'opinione pubblica
Anche se il vedere non prevalesse sul parlare in dubbio che la televisione proprio perché si avvale di un doppio l'inverno quello delle parole quello delle immagini prevale sulla carta stampata
La televisione infatti non solo trasmette notizie intensificando nei limitandone la portata al pari della carta stampata ma crea o sopprime le stesse questioni oggetto di notizia in altre parole crea o sopprime gli eventi
Se una cosa non esiste in televisione in pratica non è
La carta stampata al contrario può forse sopprimere un avvenimento non darne notizia ma non ha il potere di crearlo la televisione crea gli avvenimenti
Dando un o quasi dal nulla
Allora se questa è la potenza del mezzo televisivo indubbio e la sua influenza sulla formazione dell'opinione pubblica
Qui cito nuovamente Sartori e la televisione e dirompente perché scavalca il cosiddetti leaders intermedi di opinione
E perché spazza via la molteplicità di autorità cognitive diventa l'autorità principi
Con la televisione l'autorità e nella visione stessa e l'autorità dell'immagine ciò che si vede appare reale il che implica che appare invero con la televisione il rischio paventato da risma che la pubblica opinione sia retro diretta diviene un rischio reale
Sartori oratori cito di nuovo ferma la video Croazia sta fabbricando un pignone massicciamente Toro diventa che in apparenza rinforza ma in realtà svuota la democrazia come governo di opinione
Allora la sua pesante influenza della televisione nella formazione del consenso politico abbandono Sartori non è il solo effetto del mezzo televisivo
Proprio perché il mezzo televisivo scavalca i leader si interpreti di opinione partiti leader socia eccetera e spazza via la molteplicità di autorità cognitive
Il mezzo televisivo tende a ridimensionare fortemente il ruolo dei partiti specie dei partiti di massa
Dato che la ricerca del consenso elettorale non si affida più guardava alla loro organizzazione capillare dalla loro presenza nella società
Per molto tempo almeno in questo Paese nell'immediato dopoguerra per molte per qualche decennio
Il consenso elettorale era determinato dalla radicamento dei partiti nella società e sul territorio e dalle organizzazioni ausiliari e dei partiti che ancora hanno una qualche influenza ma sempre più deboli
Il mezzo televisivo tende inoltre a personalizzare le elezioni specie laddove il sistema dei partiti è debole destrutturato
Indipendentemente dal carattere maggioritario proporzionale del sistema elettorale l'influenza della televisione massima quando la competizione avviene tra singoli candidati in collegi uninominali e minima quando la competizione si articola su liste di partito
Nel complesso tuttavia il mezzo televisivo ha contribuito fortemente a quella personalizzazione della politica che ha caratterizzato in maniera crescente tutti i regimi democratici
La personalizzazione non agisce solo a livello della competizione per le cariche elettive agisce ancor più nella selezione della leadership politica in generale
Anche se permane in vaste aree dell'economia della società il principio ereditario guardate permane ampiamente nelle impresa nelle professione
Il principe ereditario sostanzialmente scomparso dalle società occidentali quale criterio di accesso alla leadership politica
Ne opera nelle nostre società quell'investitura teocratica che sembra invece essere il segno dominante dei sistemi caratterizzate da fondamentalisti fondamentalismo religioso
Nelle nostre società infine il sistema dei partiti e del sistema di interessi sta sempre più perdendo il ruolo che storicamente avuto nella selezione della leadership politiche risultato è un crescente peso del potere economico e di quello mediatico nell'affermarsi
Di leaders Pseudo carismatici
Perché i nostri leader sono sei euro carismatici non sono carismatici però
A si avvalgono di Ciak
Del per breve tempo spero del prestigio nelle varie situazioni non solo l'Italia varie situazioni
Del peso del prestigio della capacità di coinvolgimento diretto della popolazione in un rapporto appunto virtuale con una
Con i libri
I meno ruolo dei partiti il venir meno di una pluralità di autorità cognitive di fonte di informazione la possibilità che il mezzo televisivo offre di manipolare la Ford insomma il consenso politico la crescente personalizzazione della politica sono tutti fenomeni che concorrono all'apparire nei nostri sistemi democratici
Di un nuovo pericolo quello strisciante populismo di cui non parlo perché
E qui presente il più Ciampi eminente spento di questo fenomeno dei nostri del nostro tempo
Quel populismo che ha fatto la sua comparsa ismailiti che in quella quel populismo che ha fatto la sua comparsa in troppi sistemi per essere un fenomeno casuale e non legato invece ha processi in atto che la teoria democratica comincia solo ora ad esplorare da strumento di informazione di massa e di trasmissione della conoscenza beh ricordate a suo tempo agli inizi della nostra televisione cosa fu quella trasmissione non è mai troppo tardi cioè la televisione è stata strumento di informazione di massa di trascrizione la conoscenza ha un qualche momento
Ecco ma da strumento di di di ma di di informazione di massa di trasmissione a conoscenza è la televisione è forse diventata anziché ausilio un rischio per la democrazia
è un quesito che tipo è la risposta a questo quesito non è non può venire che da un esame delle singole fattispecie nazionale
Qual è la situazione italiana e chiudo la risposta purtroppo è assai nota dà una risposta doloroso un duopolio televisivo immutato nel tempo divenuto monopolio durante gli anni del governo di centrodestra
Un monopolio che la legge Gasparri blinda per il futuro assicurandogli la sopravvivenza anche nel passaggio dall'analogico al digitale
Una concentrazione nella raccolta pubblicitaria che non ha precedenti e che non ha paralleli in nessuna parte
Nessun sistema di informazione nel mondo e che ha indebolito alla carta stampata chi conserva ancora un assetto pluralistico ma sempre più debole il peso della carta stampata
Autorità di regolamentazione controllo largamente riconducibile per i loro meccanismi di nomina qui abbiamo Enzo che Cheli che potrebbe dirci qualcosa al riguardo riconducibili per il nuovo meccanismi nomina al governo alla maggioranza parlamentare autorità dunque che operano in condizioni di indipendenza che spesso sono più formale che reale o affidate solo alla onestà intellettuale e deontologica di chi viene nominato a farne parte alcune delle ultime non mi hanno lasciato anche perplesso sul piano del
Delle ma qui insomma ora esule Ray del della conoscenza specifica
Del del dei settori che si che si era chiamati a regolamentare controllata
Infine una legge sul conflitto di interessi del tutto inefficace intese anzi a proteggere
Alcuni dei conflitti di interesse esistenze anziché ridimensionati una situazione insomma che presenta seri rischi e quanto all'alibi alla possibilità di una libera formazione del consenso politico
Io credo che siamo così ad un punto di svolta
O o vuoi in seguito alle prossime elezioni politiche vuoi in seguito a una prese di coscienza un ritorno all'impegno politico di vasti settori della popolazione insomma riprese nelle quali anche le le formule che di cui ci parlava podismo possono aiutare ma o siamo al punto di svolta o si creano condizioni politiche tali da permettere interdire rapidi mente con fermezza
Su queste rituale di tali questioni o temo che dovremo rassegnarci a vedere parla dell'Italia scivolare ulteriormente in tutte le classifiche internazionale relative non solo agli indicatori economici ma anche a quei fattori che la scienza politica utilizza come indicatori di democrazia
Grazie a Stefano Passigli e Ceccon è un un filo rosso che lega direi tutti gli interventi a questo
Convegno un argomento che non è stato tematizzato nella sua autonomia ma che ricorre di fontina che la crisi dei partiti
Stefano Passigli realizzato da un punto di vista particolare il prema dell'informazione sotto il doppio profilo della indipendenza e dell'autonomia reciproca tra potere politico e potere economico e quindi evitare
Di concentrazioni troppo eccessive troppo squilibrate a questo riguardo e dall'altra l'uguaglianza nell'accesso alle informazioni alle conoscenze pre requisito indispensabile per l'esercizio della razionalità
Politica io lo ringrazio molto e do la parola a Giovanni Ferrara
Il suo titolo è democrazia e potere popolare
Chiedo scusa
è un po'in giusto che io mi trovi a parlare di questo argomento
Prima del professor
Che ne sa certamente più di me
Io d'altra parte il in questi due giorni
è stato detto
Tutto e per usare un che spendete platonico
Non tutto il contrario di tutto ma tutti tutto e il diverso dato
La varietà nell'esame del problema della democrazia e che cosa significa democrazia è stata vastissima
E a me non sarebbe quindi rimasto quasi niente da dire o forse niente
Per cui mi abbandonerò un pochino a qualcosa che forse effetti affetti è rimasto o tende a rimanere fuori oggi nel dibattito sulla democrazia qualcosa che ha un curioso carattere vagamente arcaizzante
Vagamente sì inattuale
Anch'essi
Lo si ritrova implicito in una de delle discussioni più fare vede in questo momento sulla questione della democrazia che qui è comparsa
Nel per esempio in modo fortissimo nell'intervento del professor presidente Piscichella anche quello del precedente
D'Alema e anche in altri
E cioè a dire il tema come si fa a far funzionare veramente le istituzioni democratiche lo Stato
Qual è il suo prestigioso efficacia cieca possibilità di Scelta di rappresentare effettivamente la dimensione politica
Della nazione società quando le grandi strutture economiche finanziarie a carattere ormai globalizzato
Con le loro direttivo le loro scelte e soprattutto direi con una specie di implicito ricatto Corbani economia esercita sulla politica
Perché l'economia egli dice alla politica se io non vado molto forte e tu non puoi fare le cose più porre il si fa
E quindi la prima corsa eh
Per un Paese ad esempio stare a con Piero potenzia lì né all'interno della competizione economica della concorrenza mondiale
Per cui se tu stato ti poni un proprio di risolvere un problema di qualsiasi
Ti verrà sempre detto prima ma ricordati che il problema dell'esportazione delle scarpe problema determinante
E il rischi che si corrono Sheshi fanno certe cose e di restare tagliati fuori questo è un ricatto efficace perché obbligato fondato su una realtà purtroppo alla la grande forza di ricatti qui essa che punto chiede subisce sa che non è affatto inventato
Però il problema resta allora nascosto all'interno di questo problema c'è i l'antico problema
Chi deve favorire la democrazia chi intendo come soggetto allora diciamo la democrazia chi deve favorire
In realtà la democrazia
Voglio adesso riprendere Sama che ne ha fatto così bene l'amico Canfora ieri
In realtà la democrazia greca cioè nel l'ateniese sappiamo poco delle altre democrazie
Contemporanee ad Atene
Gran parte influenzata Walter estese
Sarebbe veramente in proprio dire che è nata
Dall'esigenza
Di tutelare le minoranze dalle nostre tipiche esigenze democratiche
In realtà la democrazia in data dalle siccità al fatto che Atene a un certo punto hanno contato di più le classi basso inferiori
Quella che gli antidemocratici accusa siccome spesso i nemici sono identificato vanno con la plebe navale
Fornita di una grande flotta
Tutelante tutta la libertà della Grecia nel mare Egeo da una grande flotta che aveva che allevatori gran parte cittadini inviperiti Guerrieri imbarcati cittadini liberi e tutto il resto
Questa gente quando sbarcava veniva in Assemblea
Chiedeva di contare molto chiedeva di Henry e dei privilegi di carattere economico oggi diremmo normativo
Chiedeva che il tesoro dello Stato forse spesso in gran parte a suo beneficio che nella vita le cose che vengono derise anche e prese in giro buono molto con umorismo K Satomi secoli la commedia di Aristofane
E la democrazia è nata come potere del popolo nel senso che il popolo come massa delle classi meno abbienti
E nella caricatura ma forse anche in parte nella realtà certo punto anche nelle fasi veramente povere
Conta nelle grandi decisioni e nella vita globale della città più delle ristrette élite dei ricchi e degli aristocratici i quali per mantenere il loro potere tradizionale debbono diventare democratici anche loro e accettare la logica proporre addirittura e comunque accettare e rispettarle regole che sono nate da questo nuovo sistema le regole assemblea alle quel tanto di gettiti democrazia delegata che esiste anche allora insomma la democrazia è quella bestia che per millenni nemmeno mi riesce sette se undici mila settecento mille ottocento anni è stata considerata come la più grave degenerazione del modo di associarci degli uomini perché è quella che permette ai poveri analfabeti ubriaconi di avere ragione su quelli che hanno studiato e che sanno come si fanno le cose perché la tradizione di non segnato e perché la ricchezza gli permette
Di conoscere
Cioè su dal quella che contermine positivo viene definita aristocrazia e col termine negativo viene definita oligarchia o Pluto classica
Essendo nata corsi la democrazia
E naturalmente non ha molto a che fare con la nostra democrazia
Nella quale una frase
Diciamo classica e quella che si sente sempre ripetere anche nel filone dei libri americani
Da quando in qua peccato essere ricchi eccetera
Una concezione
L'economia moderna nasce in altri secoli
E porta un tipo di società del tutto diverso da quello antico nel quale anche non era affatto un reato eccellenti essi dei ricchi però i ricchi dovevano pagare la flotta per esempio di tasca loro
Cioè erano pesantemente tassati
Mentre i poveri ai poverissimi venivano pagati per andare in Assemblea
Cioè la lanciamo il carattere sociale della democrazia che inizialmente è essenzialmente
A mio avviso un sistema di organizzazione sociale che si dagli strumenti politici
E che quindi vede le deliberazioni nella City non neutre a noi basta che me l'Assemblea sia l'iter
Liberamente votata
E si espose esprimere liberamente
Perché definirla un'assemblea democratica e per accettare qualunque sulla deliberazione
Ma l'assemblea democratica antica e anche l'Assemblea democratica di correnti per la verità molto screditata
Le rivoluzionarie
Tanto settecentesche certe ottocento esche novecenteschi e anche giustamente diciamo per certi esiti giusta Bezze screditati e sostiene che questo non è esatto che la De l'assemblea deve deliberare
A vantaggio delle masse popolari sicché se non delibera a vantaggio delle masse popolari non è un'Assemblea democratica cioè si fa una questione di contenuto sociale
Questo oggi non si non si può opporre non si ripropone nessuno riproporrà mai corsi perché come è stato detto giustamente
Il sistema liberale ottocentesco al a da una parte ha assimilato
La pressione io irrimediabile insostenibile delle nuove masse che nascono dalle che nascono dal nome del gruppo dell'industria dalla dal dall'accrescersi del delle delle funzioni economiche della società
E d'altra parte diciamo le stesse Massa hanno trovato alla fine uno sbocco quando lo hanno trovato
Nelle istituzioni liberali che hanno invaso buona parte determinato corretto
Essendo rimasta
Nella tradizione politica
E del pensiero politico
E degli ideali politici essendo rimasta non sempre nascosta certamente non in molti libri
Che peraltro a volte essendo prossimi e noiosi sono poco letti ma sono importanti essendo rimasta una riserva circa la democratizzazione del mondo moderno
La riserva che dice appunto
Come dice una
Che se veramente noi ci trovassimo di fronte a una definizione o no praticata la democrazia
Che dà per scontato che quello che conta è il parere della maggioranza
Qualunque cosa faccia perché quello è il fatto democratico ebbene uno pensatore molto importante diciamo che è una delle bacinelle moderno conservatorismo
No von Hayek e lo dice se questa fosse la democrazia io non sarei democratico perché io sono liberale
Quand'ero giovane
E si parlava ancora di certe cose come non scontate quando ero ragazzo mi ricordo che
E si vede liberali può essere democratici erano due cose molto diverse per esempio Croce era liberale ma non era democratico almeno non lo è stato a lungo anche sui accettava
Le istituzioni tipiche che erano state tipiche della democrazia e che aveva il liberalismo aveva fatto proprie
Ma non accettava il mito e la democrazia
La le Alcide lei al cinese schemi seduzione dell'AGEA democrazia
Come io da giovane mi sono formato sui libri di fruscii vero liberale non è un ottimo pratico perché vedevo della democrazia quello che infiniti osservatori scrittori parte filosofi della politica economisti e uomini politici hanno visto e cioè a dire il rischio della schiacciante predominio di una maggioranza incapace sostanzialmente di esercitare vede funzioni di governo
Il rischio della massificazione della società quella che
Tocqueville aveva visto così bene temendo la ma scendo
Io ho sempre pensato che la mente visto che vi fosse e questo per me non dico c'è un complimento ma certamente vuole essere un grande riconoscimento fosse più una mente di grande storico che è una mente di sociologo
O comunque grande storico certo era lui ha visto questo fenomeno che arrivava & la sua fatalità che è stato visto in senso negativo ma anche lì con un profondo senso storico anche da Burkhardt ed alta ed altri
E questa massificazione temibile perché poi Abu burocratizzazione e statizzazione e fine dell'iniziativa personale è tutte quei drammi che sono poi stati identificati in questo secolo
E negli ultimi decenni sullo stato di benessere di origine il fedelissimo inglese o quello che sia
E che viene considerata una tipica degenerazione temo falsamente democratica dello Stato moderno che porta anche all'inefficienza economica e porta alla fine alla scena tradizionale
Non so se è fantastica o meno degli delle fabbriche inglesi che alle cinque del pomeriggio si è fermata perché tutti gli operai del propellente
Naturalmente resta sempre da chiedersi perché gli operai non debbano prendere il tè quando tutti lo prendono ma perché devono lavorare questa mi pare una risposta abbastanza semplice che crea un non modesto problema dei rapporti
Allora io dicevo la dimensione liberale come come si sa è rimasta specie oggi si manifesta in particolare in questo col neo conservatorismo croci detto
Per il quale è stata trovata tra l'altro durante la campagna elettorale se non erro la prima o la seconda di Bush
Quella strana espressione
Che per la verità fa un po'ribrezzo che ieri si che dice lei mi almeno l'italiano che non so come se la repressione inglese conservatorismo compassionevole
Che dà proprio l'idea di una società che ritorna alle patron esce cioè al fatto che ai poveri sì dalle elemosine si riconosce che certa povera gente bisogna dargli una mano perché in fondo sono merita anche se
Come è chiara nella missione neo conservatrice queste masse queste di persone che non sono anzitutto non sono più masse
Perché sono relativamente a pochi rispetta la globalità dalla popolazione ma questi qui insomma sono poi nella stanza degli incapaci
Vi sono quelli che la società ha il diritto ritenere fuori delle sue grandi funzioni
Tutto questo ha avuto dei grandi risultati merci Formica negare che l'economia inglese abbia avuto le norme ripresa con il thatcherismo
Che Bingley si dicono anche le Cateau tante sofferenze al popolo invece ma in fondo ci sono le sofferenze delle guerre ci possono anche essere sofferenze
Delle ricostruzioni economica però
Tutto ciò avviene in un mondo può avvenire come avvenuto o avverrà
In un mondo cioè questo spostamento dell'attenzione dal favorevole per il popolo diciamo così per capirci
Tra l'altro marcato dal fatto che il popolo nel senso antico è fortemente diminuito anche quantitativamente
E
E la gran parte diciamo del
Della classe media medio bassa comunque vive a un livello di vita infinitamente superiore a quello di millenni trascorsi è in questa
Questa diciamo questo quel questa situazione
Perché
Oggi diciamo gode di molto favore naturalmente non si può sapere quanto durerà che cosa significherà quello che sappiamo ecco almeno io ciò per su personalmente mi mi pone dei gruppi
Sul fatto che
E sia possibile continuare a pensare che la democrazia esclusivamente in termini formali
Sostanzialmente formale
Così come è accaduto
Per conosce
Conseguenza di di fattori molto varia a seconda delle situazioni è accaduto che si è potuta legalmente diciamo passare da regimi liberali liberale democratici
A regimi autoritari attraverso per esempio le elezioni
Come indubbiamente un certo punto il il parlamento tedesco avuto una maggioranza nazista
Preparato poveri la successione Hindenburg von paterna nella persona reato Orfei
Come è potuto accadere questo così può accadere che nella piena legalità democratica si crei un un blocco di interessi assolutamente predominante difficili da spostare e oltretutto legati
A quello che è diventato un'ideologia oggi in parte forse un mito Farthen parte non è un mito una realtà però insomma ha una sua capacità fra efficacia che mitologica che la appunto la Mitologia
Della grande sviluppo economico necessario in questa lotta mondiale diciamo
Dove se non sei vincitore c'hai vinto SSI vinto se fuorigioco se c'è il pareggio con impoverisce i i ceti poveri si crolla tutto
Per cui avremmo il paradosso che la possibilità di sussistenza delle democrazie occidentali è legata alla resistenza lo sviluppo di ristrette fasce sociali che garantendo attraverso non loro
Possibilità di presenza di potenza economica garantiscono anche la ricchezza nazionale riuscì infine o un internazionale se si tratta di di di potenze collegate e quindi favorendo questo favoriscono l'ordine la legittimità alla legalità alla democrazia
In altri termini io non so bene cosa pensare
Confesso francamente che credo che qui ci sia un problema
Cioè non lo dico poi io stesso anche qui non so se cinquantaquattro come diceva ma insomma tanti libri scritti in proposito e tanti articoli tante discussioni
Se veramente sia sia
A auspicabile nel perdurare indefinito di un sistema democratico in cui la caratteristica essenziale e di avere perduto quasi completamente
La sua origine che era in origine
In fondo
L'avvento del popolo come
Come protagonista non solo della vita politica attraverso il voto attraverso l'organizzazione ma anche attraverso l'infinita serie di normative in suo favore strappate
E attraverso un forte è in progressivo dirottamento tra ricchezza nazionale il favore appunto di chi sta a metà di chi sta sotto e non di chi sta sopra
Quella definizione Celebre della democrazia moderna asset democrazia diciamo del lo stato di benessere
Il mercato crea le pecore che poi vengono otto serate
Crea quella ricchezza
Che è qui la lana che poi viene distribuita
Attraverso bene c'è il soprattutto servizi alla massa popolare sappiamo benissimo che Keynes e poi tutto il resto tutto questo lo Stato nazionale moderno e ormai impone probabilmente ma probabilmente impossibile che la globalizzazione stravolge tutta una serie di possibilità ma ne crea altre
Sappiamo anche che io non credo cioè io veramente non c'ho nulla ma non credo
Che la democrazia sia solo libertà
Di punto lei libertà democratiche le libertà democratiche certamente sono da conquista al molto che ha molto poco Creta tra l'altro di cui nessuno o un po'più fare a meno che ne vorremmo nessuno potesse fare a meno certo non possiamo fare a meno noi
Chi si professa democratico cresta però sempre il problema dei contenuti per quello che in quelli Assuntina che avevo fatto però permesso di Zidane informa naturalmente di battuta tra virgolette che delle volte sono preso dal sospetto
Il concetto di democrazia sia un concetto di per sé di sinistra
E che chi è di destra non sia democratico questo è offensivo può essere offensivo per moltissimi
E anche abbastanza assurto per la verità dirlo oggi in cui abbiamo della democrazia un concetto così aperto così formale così fondato su concetti istituzionali sul pratiche
Su pratiche pubbliche e private diciamo che tutela
Anche se timore ripeto trovo certamente una buona parte di persone abbia estremamente leale in una democrazia che vivono delle democrazie che esercitano le democrazie ci dovrebbero anche bene in sistemi
Diciamo che vecchi sistemi di tipo liberale soltanto anche in qualche caso preghi Barale
Ma oggi apertamente non è così quindi non è giusto dire che la democrazia sia però è stata un concetto di sinistra questo non c'è dubbio
E i suoi i critici delle politiche democratiche
Che in poi veramente definire molto avanzate non sarebbe neanche esatto ma comunque avanzate
Per esempio la politica lo di Rupert
E fare un bel tre veniva considerato negli ambienti di destra vera seria non quella che si limitava tragicamente Massari Negri ma quella che sedeva Wall Street cedeva
Che le grandi e bellissime casalinga che orto The Boston soldi o dove volete e veniva considerato una specie bolscevico
Cioè una l'idea che si costruisce ero perché si prendesse un pezzo di territorio lo si trasformasse
Come esperimento diciamo di
Anche di più creazione da parte statale di strumentazione di carattere industriale
L'idea che si potesse abbondare in materia di affrontare una crisi economica anche anche attraverso sussidi di disoccupazione ampiamente stesi anch'queste che erano certamente necessità ed evitabili però venivano anche viste come
Tendenze diciamo come inclinazioni che stranamente sembravano collimare di un'epoca in cui poi c'erano il colore rosso era molto diffuso anche tra intellettuali e non a caso
Non per caso evidentemente all'epoca della grande crisi
Collegate con limito diciamo del comunismo sovietico
Questa inimicizia sono fortemente rimasta c'è una cosa che scusate rosso per rapidamente c'è una cosa che racconta la figlia
La figlia di sale in dell'autore del giovane Voltan ha scritto un'autobiografia i cui fa un ritratto del suo padre che abbastanza allucinante tra l'altro ma a parte questo lei racconta che cosa accadde nella classe
Scolastica in cui lei stava quando si aprì la porta
E entro Campitello qualcuno annunciando hanno ucciso il presidente
Un applauso del trauma presidente Kennedy è stato mortalmente odiato da molti americani
Perché era secondo molti Lincar nazione di una democrazia che non era da solo uno del partito democratico perché si chiama così poi
Problema di nomi anche perché ha avuto una storia molto tumultuosa
Ma è varia ma perché era l'incarnazione diciamo dei sogni di miglioramento dalla Società che implicavano anche questa presenza statale che stracolme
La negazione del sogno americano l'individualismo che conquistata sui allora nella democrazia che tutto questo oggi
Ci sono tutte queste cose che fanno sì che si tratti di un regime appunto diffuso dappertutto ma al tempo stesso che si interroga su di sé come
Come non avviene c'è un
E soprattutto si interroga subisce chi chi ci crede di più vecchie più appassionato all'idea che la democrazia sia veramente il grande problema dei popoli dell'età moderna
Anche perché è stata combattuta una alla Grande Guerra e tragica guerra sessanta anni fa ma ancora oggi
Se ne vedono le conseguenze parte negative in parte anche positive
Questa grande guerra fu condotta in nome della democrazia perfino perfino tutto sommato da parte dell'Unione Sovietica che certo non faceva parte del mondo democratico nel senso anglo americano
O anche francese come
Della parte diciamo di qua
Ma all'idea di liberare il mondo dalla tirannide nazista e od dall'imperialismo giapponese era vista come media massimamente a democratica sia pure di colloqui democrazia di colore diverso
Dove naturalmente da una parte c'era
La la cosiddetta democrazia di origine marxista leninista di realtà staliniana e dall'altra c'era una democrazia che vedeva anche qui scusate vi racconto affronta un piccolo aneddoto
Che mi permette poi di arrivare alla fine
Che quando horror peraltro si trova di fronte con lo scoppio della guerra al problema si crea di rilanciare di rilanciare di costruire in gran parte una grande industria militare di produzione militare
Il bis
Tra il dettagli ci fu quello che bisognava trovare di poter costruire una massa rapidamente una massa di bombardieri
Pesanti e che qualificasse tipo di presenza americana in nella grande battaglia nell'Europa privata anche prima della possibilità di entrare in Europa attraverso la Sicilia e la Normandia
E allora dovevano costruire dei ventiquattro famoso Liberator un aereo che oggi appare un po'antico ma che allora però la Bitta che ce l'aveva il che aveva progetti era assolutamente incapace di farne più di uno due Giordo ci andava bene allora Robert fece come fanno gli americani con poco
Una quantità di grandi industriali tra i quali ce n'è vecchio R. forte
E gli disse mettere insieme far trovare una combinazione di tenere insieme perché l'ho bisogno di questi infatti poi ne furono costruiti in tre anni credo qualcosa come quindici mila
Cosa che
Diciamo in questo caso il padrone di Hitler veramente non c'era mai sognato che gli americani potessero fare
Allora Henry Ford prima cosa che fece dice faccio impaccio io organiche fumo organizzatore non era male forse va rivista organizzato industriale fece costruire un gigantesco capannone
Che era in quel momento fu la lo spazio coperto più grande del mondo in cui Enti centrava da una parte i pezzi usciva all'altra questi bombardieri con apertura alare di trentacinque metri lunghi trenta metri
Soltanto cosa successe che lui aveva costruito questo capannone
Tre dei terreni e si accorse che
Questi terreni insistevano per una parte di qualche metro nella contea accanto alla contea principale di cui
E questa contea cantone amministrata da un'amministrazione democratica
Per cui lui prese questi capannoni di demoliti e ricostruiti
Spendendo milioni di dollari qualche decina di metri più in là perché non poteva neanche pensare
Pur facendo la guerra e al servizio di una di un amministrazione democratica non poteva neanche pensare che le sciure costruzioni
La sua fa industria stessero su un pezzo di terreno amministrata dai democratici per infermiera repubblicano e consigliava mortalmente democratici però faceva ovviamente da buon patriota questo mi ricorda una cosa che è stato ha detto ieri che certamente in una democrazia un elemento unificante di fondo ci vuole e patriottismo è un classico cambiamento unificante quando c'è non c'è i problemi
Ecco io
Volevo accennare a questi dubbi che mi vengono quando di fronte all'idea pratica concreta della democrazia e di fronte al fatto che il mondo moderno è un mondo di grandi masse
Sempre più condizionate non solo dai mezzi di condizionamento tradizionali ma anche dalla realtà
Di un mondo che economicamente e quindi alla fine anche politicamente si costruisce tenendo le sostanzialmente al margine del potere politico
Che la democrazia non c'è sempre stata pensata così pochi lo sanno mondo come lo sanno i francesi
Che dalla tradizione della rivoluzione esalta il tanti rivoli sono arrivate tante cose
E io
Un capitato nel mio scaffale ho tirato fuori
Per concludere questo mio dire
Un testo che
Il professor Miglio certamente conosce molto bene perché un testo è una pagina che chiude un'opera classica della storiografia europea dell'età romantica Ponzo rivoluzionaria ma è anche un testo che conclude un opera che è anche una delle grandi opere letterarie
E gli storici antichi che abbiamo gli antichi quelli dell'Ottocento avevano anche la fortuna di essere i grandi scrittori avvolto
Ed è un testo è uno strano modo richiude della Storia della Rivoluzione francese perché si chiude con la decapitazione di Robespierre
Ovviamente la storia di missile
Parigi finisce questo testo così
Siamo dopo Termidoro
Robespierre
E i suoi sono pari
Parigi Scudieri chiedo scusa in particolare a lei della traduzione a occhio e con il mio
Ritornò molto allegra
C'era la fame ovvero
Ma però splendeva alle Hawaii al era che gli spettacoli Coppi colme di gente
Per questa via noi andavamo alla grande tomba dove la Francia ha chiuso cinque milioni di uomini
Per suppongo alle guerre napoleoniche
Pochi giorni dopo Termidoro
Un uomo che è ancora vivo
E che aveva allora dieci anni
Fu condotto dai suoi genitori a teatro e all'uscita ammiro la lunga fila
Il carrozzone pubblico ma
Che per la prima volta apparivano ai suoi occhi
Delle persone in vivere il resto forse non è proprio la ripresa nazionale
A basso col cappello in mano lasciato
Dicevano gli spettatori che uscivano
Mi serve una vettura Mon metro padrone
Il ragazzo non comprese be'
Queste parola nuova
Se la fece spiegare
Egli fu detto soltanto
Che c'erano stati dei grandi cambiamenti dopo la morte di Robespierre
Grazie a Giovanni Ferrara anche per averci ricordato resta mirabile a conclusione dietro Michelin
Ci ha riproposto l'attenzione l'etimo della parola abbiamo messo al centro della nostra discussione questo gli è servito per suscitare una serie di dubbi sul contenuto sostanziale che oggi corrisponde a quella stessa parola che ovviamente non sono solo
I suoi
Io ringrazio molto il i rumeni presidente l'Istituto universitario europeo per aver accettato il nostro invito
La sua collocazione al termine dei nostri lavori e anche diciamo un auspicio un impegno che ci prendiamo qui stamani stasera e perché pensiamo insieme vediamo se ce la facciamo voti avesse università europea
Organizzino un convegno per l'anno prossimo sulla parola euro
Il titolo della sua relazione è già stato anticipato diversi accenni
Dice mi ha preceduto e la democrazia e la sfida del populismo che come sapete è al centro di molte opere recenti alcune delle quali anche pubblicata in italiano del professore
Si sente sì
Ovvero essere molto breve però due ragioni una ho in mente perché essi siete stanchi morti dopo queste due lunghe giornate di dibattito sulla parola democrazia la seconda perché purtroppo o un appuntamento alle sei a Fiesole Saro in ritardo ma cercherò
Di di di farla breve
Riflettendo a a a questo dibattito pensato finalmente tutto il dibattito su dei concetti come quelli di democrazia o di popolo
Sono l'espressione della lotta in corso una lotta molto lunga a me una lotta molto vivace in corso su la definizione la definizione giusta di che cosa il popolo e di che cosa e la democrazia
Basta pensare che oggi si fanno anche delle guerre
Imporre la democrazia per capire che definire la democrazia significa anche fare la pace o fare la guerra
Il titolo è anche un po'paradosso nel senso che nel titolo abbiamo due volte la parola popolo democrazia la parola greca
Populismo la la dice lattina e né in due casi abbiamo la parola popolo che ne dice lunga sull'ambiguità della segnalazione fra democrazia e populismo visto che abbiamo il popolo entrambi
Le le le due parole
E partirei del di una difficile definizione un po'provocatoria si potrebbe dire quasi scenica ma che si vuole essere realistica
I giovani Sartori che dice la democrazia è la parola pomposa
Però una cosa che non esiste
Questa è la doccia fredda
Quando si ha fretta
Ma anche cosa del vuole dire Sartori che la democrazia che significa potere del popolo perse
Non significa nulla perché anche nella bella Attene sognata il popolo era una pugnalata di gente visto che avevamo o i greci avevano escluso le donne
I stranieri
E i schiavi che fa una bella manciata dirigente e dunque questa democrazia era se senza altro una rivoluzione nel contesto dell'epoca e del del dopo
Ma una rivoluzione ancora molto ristretta in un certo modo la famosa formula lattina comanda Senatus popoli spopolò scuole commandos
E poi molto più realistica nel senso che mette praticamente sullo stesso piede il popolo e il Senato e corrispondenti forse già di più alla nostra definizione moderne delle democrazie
Poi le democrazie l'APPA con la democrazia
è una parola che si è caricata nel corso di due millenni di significati molto importante
Nel senso che la democrazia nel corso di questi due mille anni ha perso un elemento fondamentale la democrazia non è più soltanto il potere del popolo
Se definiamo
La democrazia con negli con il potere del popolo punto
Siamo
Sì sì sì ci sbagliamo
Ma invece la democrazia come la capiamo oggi è un concetto una parola che ha incorporato e questo è il paradosso molti elementi non democratici
Basta pensare che oggi nessuno vede una contraddizione nel fatto che le democrazie più avanzate sono per esempio la democrazia inglese quella democrazia scandinava che sono delle malattie
Al momento della Rivoluzione francese l'idea di conciliare democrazia e monarchia
Sembra avrebbe se sembrerebbe folle vita talmente folle
Poi ci sono stati altri concetti altre realtà che hanno camminato lungo la strada della storia e che hanno confluito nella democrazia io penso per esempio al concetto di apre Santa sa
Concetto
Che si è sviluppato nel nella Repubblica romana
Che si è chi è continuato anche nei monasteri medievali con il voto dei Monaci che ha continuato nel Medioevo inglese con la rappresentazione come condizione della tassazione
E Casey bocca al momento della Rivoluzione francese americana realizzando il matrimonio
Fino al questo momento impossibile fra ha fatto esultanza e democrazia
Orso che scrive qualche anni prima della rivoluzione francese scrive ancora che la democrazia è il il regime più bello che possa esistere
Ma purtroppo per unità piccole
E la la l'evoluzione verace e la rivoluzione che permette il la il matrimonio della rappresentanza del concetto i democratici e a questo punto si può passare
A una democrazia che sia conciliabile con grandi Stati come gli Stati Uniti ora come la Francia del del dell'epoca
Poi
La democrazia si che tende a carico suo un elemento completamente fondato completamente fuori del concetto democratico che lo stato di diritto
Lo statuto lo Stato di diritto nato nella Prussia non democratica
Come elemento di buon cessione
Burocratica
E nel Novecento nell'ottocento novecento la democrazia prende a carico suo il Welfare State lo Stato paga in provvidenze provvidenziale
Che inizialmente non ha né nessun niente da fare u pressoché niente da fare con la democrazia il potere del popolo
Dunque vediamo alla volta la democrazia che si svuota di elementi costitutivi
E che si riempi scegli altri elementi estranei alla tavola demodé e al concetto di democrazia ma che fa che oggi noi sorprendente la maggior parte di noi noi possiamo capire Adernò pezzi gli assenza un elemento di Stato di diritto di un welfare stretto e anche di aristocrazia cioè di checks dei del check and balance e una delle ragioni per quale indica le merci all'istmo italiano che un bicameralismo democratico presso quale spesso che uguale fra Camera dei deputati e Senato funziona male
E che poi mente è troppo democratico nel senso che nei sistemi come nella Germania federale o la Francia ori Settimo Nizzi le due Camere sono in uguale una Evert realmente democratica e l'altra e più piuttosto aristocratica non quello oggi la democrazia Allo stato puro non esiste da nessuna parte
è una è un sogno la democrazia come la la capp siamo e un sistema misto composto di elementi s'e stranieri allo dunque oggi qual è la grande sfida
Alla grande sfida e dia poi di costruire una democrazia che sia adattata ai nostri tempi
E che possano funzionare integrando degli elementi che forse oggi non sono ancora dentro questa definizione
Secondo elemento che vorrei sottolineare con Sforza e che la democrazia dall'inizio da Atene fino ad oggi è sempre stato dovrà concepita come un sistema politico territoriali
Locale le città
Firenze e altre le città
Dopo le regioni o Istat i piccoli Stati
E
E e veramente esce un osso un'osmosi fra Stato-nazione Stato-nazione e democrazia
E io credo che la democrazia non ha futuro sono è una parola pesante ma io credo che la democrazia non ha futuro sennò non riesce a integrare la dimensione più globale
Altri mente la democrazia sarà soltanto un goccio vuoto nel quale idee i cittadini saranno chiamati a votare sulla perfezione dei pavimenti di Firenze o di Parigi
E nello stesso tempo tutti i grandi problemi della guerra della pace dell'ambiente e dell'inquinamento delle risorse naturale tutti questi grandi problemi sfuggono
Dal la democrazia e credo che è una una delle ragioni della crisi delle adempiere nel democrazia e del populismo
è questo divario sempre più profondo fra
Le attese
L'impulso
Popolare cioè la il contributo tramite il voto la mobilitazione della gente dei cittadini
La contraddizione sempre più grande fra questo input e l'auto cioè il risultato il prodotto che la democrazia può
Condurre
Un altro elemento della crisi delle democrazie che mi sembra servire di fondo di di base al sullo sviluppo del populismo
è le a parere mio il disequilibrio che si è prodotto durante gli ultimi anni
Fra i due pilastri fonte fondanti dei due pilastri fondamentali della democrazia l'ho detto un elemento della democrazia e il voto popolare non c'è democrazia senza il voto popolare senza l'esposizione del popolo
Ma non c'è democrazia senza Stato di diritto
Una democrazia
Che non ha un stato di diritto che non ha che non proclama la il valore superiore dei di alcuni diritti fondamentali anch'esso sopra la volontà della maggioranza
In questo caso come lo diceva già la dichiarazione della repressione francese in questo caso un un tese un Paese che non alla costituzione non non è un un è un Paese che non ha perché non ha libertà che non che che non
Perché non mediche democratico
Allora abbiamo visto questi due pilastri svilupparsi quello popolare e quello dello stato di diritto
La mia tesi forse un po'poco convoca attrice e che l'elemento Stato di diritto checks and balances si è forse sviluppato in un modo eccessivo durante gli ultimi venti trent'anni
Vorrei far nella lista rapidamente Perris deve fare qualche esempio di questo sviluppo forse eccessivo in confronto con l'elemento popolare cioè che quello che e l'altro motore di questo di questo di questa macchina
Abbiamo assistito e abbiamo tutti approvati la proclamazione dei diritti nelle costituzioni
Abbiamo approvato tutti con grande gioia il controllo delle coste costituzionale e siamo lieti che ci siano le cose costituzionale
Abbiamo applaudito all'indipendenza delle banche centrali per poter già sui controlli
Le le nelle decisioni delle maggioranze abbiamo applaudito tutto Etro parlo sotto il controllo del mio vicino alla creazione delle ossa prezzi delle cosiddette delle autorità indipendente
Abbiamo applaudito tutti alla costituzione e alla creazione di non Oropa che può anche decidere sopra diciamo dei regimi nazionali
E su tutti questi elementi sono personalmente d'accordo che sono delle
Delle conquiste fondamentale per la la democrazia ma nello stesso tempo il la Samoa popolare
Non si è sviluppato
Oggi sul piano dell'espressione di cittadini
Non siamo più avanzati del diciamo dell'anno mille ottocento cinquanta ICE i cittadini sono chiamati a votare una volta ogni tanto a dire la loro e poi succede quello che succede
Dunque credo che c'è un grande divario oggi fra le attese dei cittadini al quale è detto domani grande riforme grande distribuzione Ugo e distribuzione
Faremo questo faremo quello e di fatto il il tre è nudo i governi nazionali oggi non possono fare una politica economica una politica monetaria una politica economica
Se essa prendere in considerazione non soltanto Brussel
Ma New York ma Pechino ma eccetera eccetera
E
Lo stesso la la la stessa cosa in molti altri settori dove il Governo nazionale non può più pretendere
A fare quello che ha detto durante la campagna elettorale e è chiaro che lì c'è un spazio per il populismo e e bisogna di fare di avvicinarsi
Modi di fare di diciamo la comparazione fra quello che è successo negli Stati Uniti degli anni mille ottocentottanta novanta che furono i primi anni della globalizzazione non lo dimentichiamo
La prima grande globalizzazione interviene alla fine dell'ottocento e l'inizio del Novecento
E questo ha creato una una molti cicli ITA di crisi
Del del nel quale sono morti in molti regimi democratici o non democratici di fatto la crisi nata dalla prima prova a Venezia prima di urbanizzazione è sbucata sulla prima guerra mondiale il il fallimento dei grandi imperi
Europei e in seguito la diciamo la ristrutturazione difficile Italia-Francia Germania ossia eccetera e
Abbiamo messo un secolo a digerire il fallimento della prima grande globalizzazione
Siamo nella seconda grande globalizzazione e questa seconda globalizzazione crea delle tensioni fortissime all'interno dei regimi democratici all'interno delle economie mondiali speriamo che questa seconda globalizzazione fosse Pius fortunata de della prima ma diciamo lì vediamo bene le tensioni fra i regimi democratici e l'andamento dell'economia e l'andamento della politica allora si crea questo spazio di protesta popolare io è un popolo che si sente spogliato delle sue prerogative dei suoi diritti perché se per esempio uno dice io voglio impegno introdurre la pena di morte no non è possibile la corte ha detto di no è l'Europa ha detto di no bene la e lo capisco
Ma ci sono tanti elementi così dove e s'è detto al popolo
Mi dispiace ma la politica economica non tocca a voi non avete nulla da dire perché praticamente non si può fare nulla dunque le il populismo è una prova o una potestà
Ritroviamo nella potestà di oggi la potestà degli anni mille ottocento ottanta novanta di Settimo Nizzi contro le banche contro le Lizza contro i partiti contro diciamo tutti coloro che fanno di tramite fra il popolo e il Governo e il sogno populista il sogno populista e di creare
Un sistema nel quale non c'è più
E mediazione fra popolo
E il governo che di fatto e anche
Il era il sogno teorico marxista in un certo modo nel quale praticamente il Governo era l'espressione immediata Total del popolo
E come spesso in questo caso il popolo che include tutta la popolazione eccetto qualche
Pezzo
Si esclude per esempio il ricchi banchieri eccetera e da questo punto di vista i populisti o i marxisti alla landing escludono più o meno le stesse catene le stesse categorie
è interessante come e che dimostra che il populismo e spesso di destra perché c'è anche questo elemento Zeno fumo nel populismo di destra ma c'è anche un populismo di sinistra non lo possiamo ne negare
Il populismo non ha programmi il populismo non ha non è ideologia l'unica ideologia del populismo Edipo mettere il popolo
Concepito come diciamo questo insieme di gente al centro di tutto e senza freni nel ne è stato di diritto
Per esempio abbiamo sentito perché in particolare in Italia ma non soltanto in Italia tante critiche delle corti delle autorità dell'Europa e della giustizia questo vi ricorda qualcosa probabilmente
Dunque siamo in questa in questa
Sì situazione di di disequilibrio e di
E di tensione
E io credo che succede adesso perché lei sistema democratici sia sul piano economico sia sul piano politico siano confrontati a queste a questi tensioni al fallimento delle grandi idee ideologia globale
Al fallimento dei partiti nazionali al fallimento di conosce pire al fallimento di concepire un'alternativa a la l'identificazione democrazia Stato-nazione
Come dicevo prima se non siamo in grado di superare
Queste identificazione fra un territorio e da Democrazia nell'un sistema globale chiaramente le cose non funzionano più
Allora per concludere perché avevo detto che sarei Breve per concludere qual è la mia proposta per superare questa questo fallimento che osserviamo adesso io credo che non abbiamo altre strade
Che di cercare di introdurre più democrazia nel sistemo che Sistri sistema regionale Peugeot Napoli o dire Asia Europa America e globale non c'è soluzione se non possiamo introdurre più democrazia allora
Subito la risposta ma questo è utopia questo è il sogno abbiamo già approvato con esso sia la Società delle Nazioni con l'ONU e abbiamo vedi
Visto come che è un fallimento questo questo sogno di Parlamento diversa e sono d'accordo
Sono d'accordo che per il momento non possiamo immaginare un sistema democratico globale nel modo nel quale abbiamo immaginato la democrazia a livello nazionale ma prima osservazione abbiamo fatto in Europa dei progressi molto importanti
Siamo riusciti a a mettere in piedi un sistema
Non perfettamente democratico
Ma è un sistema che realizza una certa forma di democrazia a un a un livello sovranazionali abbiamo in Parlamento europeo abbiamo una corte di giustizia europea purtroppo non abbiamo ancora un governo europeo perché lo cominci la commissione non lo è
E questo gruppo questa banda incoerente di venticinque presidenti e capi di governo non ha né coerenza nel visione global del dell'Europa ciascuno ci va per difendere
Il suo prosciutto di Parma o e i suoi vitelli francese
E l'orizzonte europeo e all'orizzonte molto limitato
Allora se non possiamo fare una democrazia tipo nazionale a livello più globale dobbiamo provare a sviluppare lo Stato di diritto globale che è come lo dicevo il pilastro importante è l'altro pilastro importante del Sistina qualunque sistema democratico
E lì possiamo uno fare qualcosa e due possiamo fare molto perché cerca quasi tutto da fare
Se questo significa uno che si sostituisce il multilateralismo all'unilateralismo
Che o per il momento è l'ideologia dominante almeno dall'altra parte dell'Atlantico
Non è facile ma lo dobbiamo ovale secondo e per esempio quando si crea una un tribunale penale internazionale facemmo facciamo un passo avanti
E dobbiamo dunque si stecca sistemi
Sistemi
Mediamente non mi tiene più la parola
Introdurre questo stato di diritto questo sistema di checks and balances che asservito a livello nazionale atto
A introdurre in modo progressivo la democrazia lo dobbiamo fare l'inverso a livello internazionale dunque sense sempre più di regole che gestiscono in modo collettivo il mondo globale e sempre meno
Di possibilità per cui lo Stato piccolo-grande di imporre la sua volontà agli altri
Un cammino difficile ma io credo che se non prendiamo questo cammino allora avremmo sempre più crisi democratiche perché ci sarà come lo dicevo e come l'ho ripetuto diverse volte questo divario in norme
Fra quello che pretende fare o non fare la democrazia a livello nazionale Ellafi alta
Delle cose e la realtà delle cose
Dunque vasto epoca amatore avrebbe detto il generale De Gaulle vasto programma ma credo che forse che quello che manca in questo mondo un po'tragico sono delle prospettive che ci permettono di fare un passo dopo l'altro in modo di di progredire nel nel della nostra definizione democratica non possiamo oggi né rimanere con
Di Fenice è quella di la definizione di aziende nasce non possiamo rimanere con quella di Matisse Anna
E de dei padri fondatori degli Stati Uniti non possiamo rimanere né con la definizione giacobina quella definizione giro Ondina della del della Repubblica per non parlare di Lucrezia non possiamo rimanere con quella di Max prossimo rimanere con quella che abbiamo e sperimentato con che in sé
Che due fosse abbiamo bisogno di di grandi riforme ma questo e anche diciamo non soltanto una sfida contro una certa destra Feo azionaria che sta veramente prendendo nelle sue mani il
Diciamo l'ideologia globale ma questo è anche una chiamata per le forze di sinistra perché non serve a nulla di vorrà conservare
Tutto quello che si è stato conquistato da da cinquant'anni o da Centanni
Perché questo conservatisi Mosca e con serratissima e non credo che delle forze di sinistra
Scusa di fare un po'un passo in politica l'acne non credo che che sia buono per la sinistra di essere conservatrice del dovrebbe essere la la forza riformatrice
Perché la riforma non è il privilegio di quindi nessuno e se uno non lo fa alza lo fanno per conto loro dunque concludo su questo Enzo mi dispiace io devo scappare
E dunque
Sono veramente dispiaciuto di di questa fuga la francese
Mariano non sopra
Grazie ai beni anche se la sua fu altro giustificatissime o non lo esime rata darci il suo contributo per gli atti continueremo a inseguirlo
E io si sieda colto darei la parola al Presidente gli ha detto nel senso che è lì per concludere i nostri lavori
Quindi solo due parole tirare le fila di un dibattito così ricco intenso come quello a cui abbiamo assistito in questi due giorni mi sembra un'impresa del tutto impossibile assurda e perciò io non provo nemmeno a tentare un'impresa di questo tipo
Quello che vorrei dire fuor di retorica è che su un punto forse possiamo essere tutti d'accordo e mi sembra che tutte le relazioni in fondo hanno concordato è il punto che molto bene ha messo in luce ieri il Presidente Ciampi nel messaggio che c'era che ci ha inviato e che lui è un punto che che ripete continuamente tutte le volte che tocca i temi della democrazia attenzione la democrazia non è un modello che si realizza una volta per tutti
è una realtà in movimento è una realtà in progress e perciò sempre a rischio perciò la democrazia i cittadini se la devono conquistare e difendere l'onore giorno questo mi pare un po'il punto nel messaggio di Ciampi a un punto espresso con molta chiarezza ma sottinteso mi pare in tutti di intervento
Concludendo due giornate di lavoro molto intenso che mi pare abbiano dato risultati positivi che ci aiutano ma capire quello che oggi è quello che contiene oggi questa difficile parola
La parola democrazia i in una realtà sempre più sganciata dalla storia degli Stati nazionali dal concetto di sovranità da tutte le cose su cui storicamente la democrazia si è costruita mi sembra che tutti i relatori abbiano colto il senso di questa novità che sta emergendo in abbiano interpretato coniugato questa novità alla luce proprio di come portare avanti queste idee su cui la democrazia si è si è storicamente impiantata perciò buoni risultati che noi ci auguriamo e speriamo di vedere molto presto documentati e fissati negli atti di questo convegno che l'editore Boringhieri si è impegnato a pubblicare in tempi molto stretti
Buoni risultati che ci inducono e ce lo ricordava prima Giovanni Gozzini a proseguire in questo tipo di iniziative di confronto libero su grandi temi che attraversano la vita contemporanea nel due mila uno al mese
Fece un convegno dedicato alla parola Italia nel due mila cinque la parola scelta la parola democrazia prossimo anno sarà la parola Europa come la parola democrazia anche la parola Europa una parola molto problematica in forte movimento che suscita oggi reazioni diverse riflettere su questa parola confrontando esperienze posizioni diverse ci sembra particolarmente utile in modo particolare per riandare come abbiamo fatto con la parola democrazia alle radici di questa parola quando nasce questa idea che ha messo in movimento questo percorso
Che dovrebbe portare a un'unificazione
Sempre sempre più stretta ecco detto questo a me non rimane altro che rinnovare un grazie vivissimo prima di tutto ai relatori mi sembra che tutti si siano impegnati molto e vedo che sono stati apprezzati dal pubblico e dalle reazioni che ho colto anche fuori dei momenti della relazione
Il ringraziamento va anche a tutto il personale del PIL si che si è molto prodigato in questa iniziativa va in modo particolare
Al nostro direttore Giovanni Gozzini che è stato questo bisogna dirlo è stato quello che ha avuto la prima idea di questo convegno e che poi ha dato a questo convegno anche l'articolazione dei temi di relatori perciò devo dire che il merito fondamentale dell'ideazione di questo incontro che mi pare abbia avuto buon esito e buon successo lo dobbiamo al pubblico e perciò a Luís dobbiamo il ringraziamento più vivo ma naturalmente il ringraziamento maggio voleva a tutti coloro che c'hanno voluto seguire con tanta attenzione e con tanta partecipazione buona sera grazie