L'Europa di mezzo. Idee e buone pratiche per un'integrazione sostenibile del sud-est europeo

Allora
L'opera
Sì
Francese primo
Va bene introdotto si
Di
Bisognerebbe
Il Parma
Sì in questo
Tema presenta
Puro
Così
Ma
Dodici
Organizzano procurò procurò no io aggiungo lo zero tre anni
No non ce l'aveva Che cosa fa
Bene buongiorno dire che possiamo cominciare vi do il benvenuto sicuramente ci sono persone che stanno ancora arrivando però intanto apriamo questa seconda giornata di lavori del convegno l'Europa di mezzo i sono Mauro Celeghini il direttore dell'Osservatorio sui Balcani Dido sicuramente il benvenuto
Attesa seconda giornata
Il convegno lo ricordavamo ieri è organizzato dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige e dall'Osservatorio sui Balcani che questo progetto promosso dalla Fondazione Campana dei Caduti
Che da sei anni si occupa in modo permanente di monitorare quest'area della nostra Europa
E poi c'è importante il la collaborazione del Consiglio regionale della regione della Provincia autonoma e del ministero degli affari esteri perché è un incontro che rientra anche all'interno di una programma di lavoro che l'osservatore sta curando per conto del ministero degli affari esteri
Molto brevemente
Giusto per introdurre e permettere alle ultime persone di di di entrare e di sedersi
Una parola proprio sul senso ieri un giornalista mi chiedeva ma come che i volontari
Perché un po'intendeva così il nostro mondo o penso che volessero a chiudere così il mondo della cooperazione solidale come mai i volontari invitano alloro convegno annuale
Gli imprenditori
Importanti importanti personalità del mondo economico come mai a parlare dei dieci anni da Dayton
Non parlano dei diritti umani del questioni sociali del ma parlano di economia e invitano esponenti importanti Coppola Confesercenti UniCredit ecco
Io gli ho detto che
E proprio
Perché è la fotografia dei dieci anni dopo dieci anni fa probabilmente i temi erano i temi di chi lavorava copre Rava interagiva con l'aria del Sud-Est Europa erano quelli dei diritti umani della del della ricostruzione post bellica oggi in quell'area si continua a fare questo tipo di attività si continua a lavorare ma ma in quell'area operano anche importanti settori dell'economia italiana e quindi è e dal dal dal terreno e dal dal dato formale che
Salutiamo
Ed è è dalla considerazione proprio che è un dato di fatto questa presenza comune in quelle terre e quindi è necessario che i volontari
Prendendo questa categoria del giornalista di ieri invitino allora convegno annuale
Gli imprenditori
Naturalmente poi si tratterà di ragionare ieri si è fatto un bel lavoro credo comunque poi verrà riassunto sintetizzato
Introducendo anche una terza elemento importante che è quello dei governi locali
Le Regioni le Province
Che accompagnano i volontari da un lato l'internazionalizzazione economica all'imprenditoria italiana dall'altro nel Sud-Est Europa ecco che ruolo hanno nel fare regia nella armonizzare questi due settori
Concludo qui proprio perché dobbiamo stare nei tempi
Vi do solo un paio di informazioni logistiche però importanti una è che l'intera giorno intero convegno ieri e oggi verrà vi viene videoregistrate sarà poi disponibile on line sul sito della Regione e nostro e ringraziamo appunto uffici tecnici e e all'interno della due giorni abbiamo cercato naturalmente il convegno momento di incontro orale però è anche il gatto di inserire anche delle degli altri stimoli visivi ieri avete visto abbiamo usato in apertura una videoinchiesta le stelle esperienza simbolo della Zastava alla fabbrica di armi in Serbia oggi useremo delle video interviste con alcune personalità importanti che abbiamo incontrato una decina di giorni fa a Ginevra appositamente poi per riportare questa conferenza il loro pensiero all'ingresso avete trovato come accoglienza alcune fotografie che fanno parte di un progetto che abbiamo in corso con l'Agenzia contrasto
Di un fotografo importante Daniele Dainelli di lettura dieci anni dopo dove sono i Balcani e quindi anche usando un po'le immagini visive e poi c'è una certa attenzione anche della stampa per cui appunto il parte del convegno c'è qui un inviato de di di radio radicale che ha chiesto di poter averne parte c'è fra una troupe della radiotelevisione Svizzera che sta facendo riprese i giornali
Questa mattina ci sarà un intervento indiretta da qui dalla sala stampa su Radio uno RAI nel programma in Europa
Di Bartolo prego questo per dire che c'è una certa attenzione qui oggi ma anche fuori di qui
Chiudo questa prima parte
L'ultima battuta che facevo io giornalista era appunto noi volentieri abbiamo invitato e ringraziamo della presenza
Personalità importanti del mondo dell'economia e senza problemi
Prossimamente fra un anno quando sarà volentieri anche noi parteciperemo alle alle assemblee o dei Confindustria o comunque ai momenti importanti perché riteniamo veramente importante questo confronto ognuno naturalmente fa il suo ognuno al suo settore intervento però oggi è strategico ragionare assieme e futuro quindi auguro buon lavoro però oggi direi che prima di iniziare
Alcune autorità importanti abbiamo chiesto un saluto di introduzione
Chiedo all'ambasciatore bosniaco in Italia Mita mirati Ara cc di portare un saluto al al convegno lanciato ora è stato presente anche ieri tutto il giorno per condividere i lavori con
Lei signor De Fiori
Lei disse Gianfranco
Cari amici
Air France
Veri onor tour presente su Bossi la seconda iniettori
Il terrorista ora la referente calcio tradisce dalle auto al tris in gioventù varie adesso
Alludo ai
In This Moment
Ai culti o soddisfo porto i miti tutte penso titoli fuori
Von Franz sui al fuoco o Finsud Tui spesso lui rischi Porfirio
Anzi Salza questi osso
Devo fare marce prescelto
Ai francesi Italy
Also supporto i Tories
Tu ossia si può prima
Carlo in io tiene Integration il maestro in macchina in
This all'ex period
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Bazzoli Vito oso alcol interna lo spam sui spesso lì
Cantiere Italie Friends ricca altri
Ora fra sui fiscale tipo Bosnia Erzegovina l'ex io jours campi ci voi Orso in più copie junior
Quindi ma sprint fu forse trenta Sting
Operation ogni collabora e sul
In beni va spesso in pompa spesso caucciù ecco non mi impegno che insomma uno aspetta allora
Al
Ai puntuale tenga che i Tories dalla al Italie spinto
Al Bossi se vuole
E chiudere il Maggi Fo bikini anch'esso Today spessori
Rendez-vous è scarso Time fiscale o partiti tutto medico aspetto presso chiuso antistante da ridi ridi dai quando altissimo
Posti ostentazione attenti ottiene grazie
Ringraziamo noi l'ambasciatore per la sua presenza in questi due giorni
E per il rapporto che ha col Trentino anche in precedenza avuto e invito il console generare della di Romania messe a Ionesco
Anche ci è qui con noi da già da ieri quindi abbiamo avuto modo di
Interagire soprattutto anche sui contenuti
Grazie buongiorno a tutti autorità
Che ha carissimi amici italiani
Cari Miss carissimi compatrioti e compaesani balcanici
Sono veramente grato e onorato di trovarmi qui
Saluto di cuore
Questa e questa ditte bellissima iniziativa
Gli organizzatori l'osservatorio dei Balcani e tutti quelli che hanno contribuito a nascere questa questa idea e a proseguire intanto veramente o l'onore di portare il saluto del mio popolo e del mio governo che ho l'onore di rappresentarli
E un saluto veramente caldo e sincero
Di veto verso a voi a voi tutti quanti
Con la vostra col vostro permesso mi permettevo però di fare un brevissimo un brevissimo accenno su due argomenti
Uno mi sembra assolutamente necessario sottolineando
Lei antichissime relazioni che esistono fra il nostro Paese l'Italia antichissime perché durano di più di dei milanisti
Perché siamo orgogliosi di essere i rappresentanti della latinità orientale cristiani come voi
Apostolici da due Milano
Tenendo questo legame redivivo durante le durante tutta la storia e soprattutto nell'ultimo tempo quanto queste relazioni diventavano e sono veramente un partenariato strategico sui tutti i piani
Politico-diplomatico economico soprattutto sociale culturale e così via
Italia infatti è stata sempre considerata e lo è la sorella grande della Romania e il popolo italiano il fratello maggiore
Questo atteggiamento Speziale
Si traduce adesso come lo dicevo anche ieri brevissimo non solo per la presenza di più di diciotto mila piccole e medie imprese italiane
Non parlo dei quelle grande nel al saldo le banche importantissime quasi tutte
Unicredito per esempio
Che svolge veramente un ma attività importantissima Veneto Banca d'intesa e così via
Ma forse è sottolineato anche la prima della presenza giornaliera di sessantacinque mila italiani in Romania
Dei di mentre i cento fogli alla settimana fra l'Italia e la Romania
Sessantotto pullman che fanno tutto ogni settimana il collegamento e poi la presenza importantissima adesso siamo la comunità più importante dell'Italia di trecento mila romeni regolari
Più di duecento mila in via di regolarizzarsi
Sotto sono adesso dunque cinquecento mila romeni che lavorano qui per l'economia italiana e rumena
Però sono anche cinquecento mila uomini che lavorano per con investitori italiani in Romania per lavoro e con la mia Women's anche quella italiana
Dunque è un legame più che strettissimo
Per fosse s'non solo per questo Italia fu il principale avvocato della Romagna nella sua missione nella NATO e adesso nei nostri grandi sforzi
Integrazione nell'Unione europea che speriamo bene a Vienna nel primo gennaio due mila sette
Quindi ci finisco subito devo rispondere perché ho ricevuto delle domande come guardiamo questo questo momento quale latitudine del popolo come non fosse il più entusiasta nella esso ha dei nel suo desiderio dei di entrare nell'Unione Europea
Sappiamo che dobbiamo fare ancora dei grandi sforzi adesso fino all'ammissione che una missione che lo dobbiamo meritarlo
Però
Anche dopo stavano dei sacrifici
Ma per noi è importantissimo questo perché e come un ritorno a casa nostra
Da tutti
Dove facevamo sempre parte dopo tanto tempo
Non solo questo aspetto psicologico ma anche altri aspetti ci determinano nei nostri sforzi
Il secondo argomento che l'otto che ho benissimo che perché mi trovo qui perché in realtà
Si è parlato molto e bene e con argomenti validi sulla zona che noi chiamiamo Ovest dei Balcani
La Romagna fa o non fa parte dei Balcani
Geograficamente la metà della Romania sì perché si trova sotto la linea che unisce il Mar Nero e il ma va di Gattico dunque della penisola balcanica ma fa parte in anche storicamente e culturalmente di questo metto dell'Europa come intitolato
Anche nel libro del sul Danubio che avete scritto che sorge dalla foresta Neva ma non si sa dove si pensa di non è finito il libro secondo me dovrebbe toccare continuare in Romania
Anche il Danubio unisce e non separa la Romania dei Balcani
Per questo argomento una delle priorità veramente della politica Commenda in realtà sono quatto grande piove questa una e per questo sui Balcani e discusso Patto sui Balcani dell'Ovest che fanno parte hanno fatto parte sempre dell'Europa che hanno dato decine di imperatori romani uno dei punti più importanti Constantino era di là
Che hanno portato alla hanno una cultura antica che ha con contribuire alla porta benessere alla prosperità e dall'unione dell'Europa
Noi l'avvocato un po'come nella Romania ha veramente una S un'esperienza speciale con i la rete con i i Paesi nostri intenti balcanici abbiamo legami storici forte abbiamo ottime relazioni politiche economiche e siamo disposti e vogliamo contribuire a lavorare insieme in questo grande sforzo ma l'importantissimo è necessario per portare i Balcani accanto no
Finisco ringraziando di nuovo a voi tutti quanti anche all'interno repliche hanno sono stati obbligati a seguire mila il mio italiano alla media soprattutto perché riflette questo importante
Vostro sforzo di all'osservatore dei Balcani per quello che ha fatto per quello che fa e soprattutto per quello che farete ancora grazie
Grazie signor console è bello ritrovarsi su anche su idee su percorsi comuni ha ha richiamato il viaggio sul Danubio che abbiamo organizzato due anni fa da Vienna fino a Belgrado per ricordare questa esigenza di collegare nostra Europa e quella nuova e quella che ancora non nelle istituzioni
Europee così come l'appello per l'integrazione dei Balcani nell'Unione europea che ancora nel due mila due presentammo a Sarajevo assieme all'allora presidente della Commissione Romano Prodi quindi e grazie perché credo ci si ritrova su alcune linee
Invito per un saluto la dottoressa Maria Grazia Rando della direzione della direzione generale cooperazione allo sviluppo ministero affari esteri con cui lavoriamo intensamente e in particolare per questo progetto balcanica operazioni
Signor
Buongiorno a tutti
Io
Dello spostamento
Allora buongiorno a tutti io ringrazio innanzitutto le autorità l'organizzazione per avermi invitata a questo convegno e porta innanzitutto i saluti della mia direzione soprattutto del direttore Giuseppe Diodato che momentaneamente impegnato in altre in in un altro convegno soprattutto perché in questo periodo si stanno svolgendo le giornate della cooperazione che un evento che si ripete
Da un paio d'anni proprio per promuovere e renderà invisibile quanto una direzione generale del ministero degli affari esteri stanno facendo nel campo della cooperazione e sviluppo
Io sono presente qui in quanto sto seguendo in particolar modo il settore che riguarda la zona dell'area balcanica
Siamo presenti con dei progetti che le regioni stanno svolgendo e stanno facendo attivamente in quell'aria soprattutto nel settore del rivolte minori nel settore dell'anno
Della piccola e media impresa e e segua anche un la legge ottantaquattro che sta facendo tanto per quell'aria vedo soprattutto le regioni sono molto attive stiamo molto soddisfatti di quello che sta avvenendo agenzie prima c'era una cooperazione
Centralizzata del governo centrale adesso si sta morendo settore sia regionale degli enti locali e vogliamo che si attivi anche in quel settore un po'Pilato perché sappiamo benissimo i tagli finanziari che si sono state all'interno
La sorella Baldacci guarda Blessing innalzamento dell'età esperienze fa va bene
Sette arresti
Un'opera che non
Non è proprio uno sviluppo per i Paesi
Perché essendo un po'vicinie sono abbastanza
Escono da un periodo è una fase un po'tassazione adesso noi li vogliamo un po'tutto rare accompagnare rientrare in quello che può essere un grande Paese come l'Europa
E niente io sono qui come rappresentante del Ministero degli Esteri e appoggiamo questa iniziativa e siamo molto vicini anche a la alla provincia di Trento che molto attiva ma abbiamo notato questo e faccia mente i nostri complimenti una metafora però è in piena realtà veramente questa vi saluto vi ringrazio dell'opportunità nelle tritata essere qui
Certo
Grazie a voi la dottoressa Rando siamo anche vicini alla alla alla loro cooperazione alla loro direzione è notizia di questa s'di questa mattina di ieri l'ulteriore nuovo taglio dei fondi statali destinati alla cooperazione allo sviluppo quindi una giornata difficile per per la sua direzione speriamo possa essere recuperata però appunto colpisce questo trend in negativo in calando dei fondi
Messe a disposizione dal Governo centrale alla direzione generale cooperazione allo sviluppo
Direi che a questo punto abbiamo chiesto alla professoressa Mariella Pandolfi
Che antropologa all'università di Monreale ha lavorato molto in particolare nell'area Albanofona Albania Kosovo Macedonia ma in generale conosce tutti i Balcani ed antropologa le abbiamo chiesto di dare uno sguardo ieri ai lavori della Jordi tutta la giornata che sono stati ricchi e abbiamo voluto render l'in qualche modo anche se brevemente oggi proprio per poter avere la la ricchezza delle delle discussioni avute quindi l'abbiamo chiesto di dare uno sguardo a questo strano incontro che c'è stato ieri
E di renderlo in dieci minuti questa mattina la ringrazio dello sforzo anche sui tempi Mariella Pandolfi
Forse per chiudere la bocca gli antropologi che essa non sempre i grilli parlanti delle situazioni ex complesse
Devo ringraziare queste opportunità perché poter lavorare insieme a operatori sul terreno a potremmo dire intellettuali che per far non operano nell'accademia e poi per fortuna marginalmente anche con accademici è stato uno sforzo ma anche un elemento di grande ricchezza vorrei incominciare questa specie di piccolo excursus dove dovrei tre ogni tanto mettere i miei commenti critici ricordando l'idea secondo me straordinaria di in realtà aprire il dibattito ieri con questa video inchiesta che mi sembra che appartenga un poco alla tradizione dell'Osservatorio dei Balcani
E che mi pare molto importante perché dà vita non solo ai da buone pratiche ma quello che poi può essere il vissuto quotidiano di un'esperienza di un fenomeno e la video inchiesta si è aperta con questo esco excursus sul pianeta
Zastava e e il pianeta già salvo e come sapete bene questa costellazione dirette a punire intera
Zone città che è cresciuta nel gigantismo industriale de che era tipico diciamo delle grandi pianificazione soprattutto nei regimi comunisti ma che poi pian piano vive la sua decomposizione
E i paradossi attraverso tutte le fasi che vanno dal momento direi di più straordinario che non a caso come dire ricorda un direttore è l'ottantanove e il mille novecentottantanove quindi la punta massima
è il momento in cui cade il muro di Berlino e poi pian piano si assiste alla decomposizione di di questa struttura economica sulla quale vivevano speravano si creava un un economica non solo di una regione oggi un della Confederazione anche dell'ex Jugoslavia ma anche proprio una vita quotidiana di un Paese e intorno a questo elemento ci sarebbe da osservare due cose cioè come come posso dire tutto il paradosso che c'è all'interno delle i fenomeni della storia stessa
Quindi mille novecentottantanove nel momento in cui si produce di più
Poi incominciano
Tutte le varie crisi che coinvolgono evidentemente la Jugoslavia e poi arriviamo al momento della della distruzione anche di una parte del delle officine dove si produce dove si producevano auto quindi missili durante il novantanove che colpiscono la fabbrica e Paese incomincia a vedere
Tutto quello che si chiama il posto guerra e ne possiamo erano abbiamo direi tre tipi di paradossi il paradosso di un industria di Stato
Che non è adatta alla privatizzazione
Giù industrie che per una ragione diciamo di produzione
E particolare diventa una data la privatizzazione come per esempio tutta l'industria delle armi
E e quindi da lì si incomincia a vedere una possibilità di privatizzare quindi questo come posso dire questa parola chiave della privatizzazione prende un senso reale perché si può privatizzare per esempio le armi invece non sono assolutamente privatizzabile perché c'è uno a una tecnologia vecchia per esempio le auto
Perché hanno vecchi rapporti con la FIAT non vi sto a raccontare le cose ma insomma a mio avviso è molto interessante questo percorso fino ad arrivare
A quello che è normale diciamo nella vita economica dei Paesi ma che per un studioso di scienze sociali e tutte Sempre un elemento di di perplessità e che oggi come oggi il possiamo dire il il cliente
Maggiore di questa è un'industria delle armi la NATO
E sono anche lì diciamo gli Stati Uniti quindi c'è tutto come possiamo dire l'arco
Del paradosso tra economica guerra di Saint creazione di regimi politici possibilità di altre aspetti però mi sembrava
Che senza cadere mai in retorica o in aspetti biologici questo filmato questa video inchiesta mostrasse proprio tutti gli elementi del paradosso questi elementi del paradosso a mio avviso si sono riscontrati e soprattutto in tre relazioni che io ho trovato fondamentali tre interventi ieri che sono quelli di Narnia Nardelli sto Janos espanso
Perché sono tre e interventi estremamente articolati de che hanno guardato senza dubbio tutti fattori dell'economia ma che hanno anche messo
Il diritto su in momenti critici opporsi billetta di apertura di furto del futuro perché a mio avviso questo convegno di due giorni sia un elemento positivo sul quale io vi invito ancora riflettere
è che non si può andare avanti
Se non si considera la complessità della situazione può sembrare un elemento banale dire ciò che sto dicendo ma in realtà è l'elemento chiave
Per non continuare degli errori che sono stati fatti anche con le migliori intenzioni nei momenti dell'emergenza nel momento degli interventi umanitari Ivan o dei piccoli Inter i primi interventi di sviluppo
Ma dobbiamo considerare la complessità che significa la complessità Nardelli ci ricorda una cosa molto importante e che noi non ci siamo trovati mai davanti a società del sottosviluppo
Ma ci trovi e ci siamo trovati davanti a società posto industriali post moderne
La post modernità è stata data però da una modernità accelerata una modernità che non è passata attraverso le fasi una modernizzazione voluta da certe pianificazioni dei regimi comunisti
E poi il disastro la crisi implosione la violenza la guerra che hanno portato ad una fase di post-modernità
Questa post-modernità dei Balcani però ci permette come ci dice si suggerisce Nardelli
Di andare a capire allora come i Balcani si hanno una specie di inconscio dell'Europa stessa quindi noi possiamo vedere ciò che è diventato Buconero ciò che è diventato come ci dice l'atto d'Oropa un aspetto diciamo di tutto in negativo dell'Europa la paura il mistero l'essenziali ISMU l'orientalis mo'eccetera ne possiamo però riportarla invece a comprendere attraverso questo luogo che in parte entrerà nell'integrazione europea e in parte ancora in una fase di attesa a comprendere tutti i punti deboli
Che ci sono in questo progetto europeo e come invece rafforzare il progetto europeo stesso spero che nonno o abbia compreso bene
E la problematica che Nardelli ha posto ma mi sembrava fondamentale il rilancio della pluralità dell'identità europea
E in questa pluralità dell'identità europea i Balcani per ciò che si è fatto ciò che hanno vissuto e e ciò che ancora deve esser fatto rappresentano questi posti per la sfida può essere crisi e può essere sfida a una lettura diversa dell'integrazione europea e questo è un altro elemento che mi sembra che è emerso ieri in maniera evidente cioè una specie di sguardo strabico
Da un lato andare a vedere ciò che si è fatto e ciò che si deve fare e come si è trasformato il dover fare qualcosa in luoghi che hanno vissuto
Questi famosi dieci o quindici anni ormai di transizione e che alcune volte rischiano quello che io ho chiamato la transizione permanente quindi come sottrarsi da una specie di Montello ingessato di tradizione di transizione permanente e in questo modello gessato di transizione permanente mi sembra che sia il professor Saillant ossia sta abbassa hanno posto degli elementi diciamo di critica
Alla panacea o all'immaginario di panacea che a volte la comunità internazionale mite a immesso diciamo in tutte le fasi dei suoi interventi
Stajano ricordava ieri proprio come gli economisti hanno per esempio nei confronti della globalizzazione e quindi come questa idea di globalizzazione
Economica sia entrata in varie modalità in questi territori della desertificazione sociale come sono stati ivi balcanico e soprattutto nel momento del del del posto guerre degli interventi di piste keeping
Come queste s'erano stati caratterizzati da due elementi da un elemento quasi di passione della globalizzazione che hanno avuto per esempio certe filiere dell'Economist i e come invece ci siano stati
Altri che hanno avuto il terrore della della globalizzazione e come diciamo questi elementi di di tensioni e di crisi di una visione dei rapporti tra l'altro globalizzazione
E invece sviluppi locali hanno nelle situazioni dei Balcani creati a volte delle difficoltà e direi che sta se ci ha mostrato come posso dire senza direi senza nessun bello di compassione tutti i rischi che si possono avvenire quando la comunità internazionale
è presente anche con le migliori intenzioni nei lì diciamo in questi territori
Dove l'intervento è fondamentale ora vorrei ricordare sono una cosa che ieri mi è sembrata sia stato un poco messa in disparte
Noi abbiamo parlato diciamo di quello che sono stati i primi anni della transizione nei Balcani e poi abbiamo visto le possibilità future e le possibilità future sono un cambiamento
Nella visione dello sviluppo locale
Un cambiamento della integrazione di alcune politiche economiche di nuove politiche di comuni e di cooperazione comunitaria ma anche una specie di immaginario che nelle in questo incontro diciamo più a carattere comunitario il locale si possono compiere dei miracoli
Io vorrei ricordare una cosa di cui Annie miracoli si possono compiere anche ne son convinta però ricordiamoci che questi sono territori ancora militarizzati
Alcuni dei territori dei Balcani sono territorio ancora sotto una tutela militare forte quindi noi non possiamo immaginare ho proiettarsi in una visione come ho già visto ieri in alcune buone pratiche che ci sono state a macchia di leopardo non considerare questa situazione di macro livello e cioè una situazione in cui territori sono ancora sotto una tutela militare che ne condiziona completamente tutti gli aspetti di rapporti tra i diversi gruppi
Umani che costituiscono la su una società come quella del Kosovo o anche quella stessa della Bosnia
O anche di altri territori che non sono stati militarizzati ma che sono ai confini che hanno avuto comunque forze multinazionali che gli hanno gestiti ecco io vorrei
E lasciare questo mio intervento non con un diciamo con una nota di pessimismo ma vorrei sempre che nelle prospettive del fare
Si capissero due cose cioè quando fate anche delle operazioni molto interessanti come per esempio quello dell'UNESCO che ci ha portato ieri Adrian parlando dell'UNESCO
In due situazioni particolari di coinvolgimento della comunità locale in maniera estremamente positiva cioè questi sono anche livelli a macchia di Ilio parto
Cioè dobbiamo pensare e penso che l'Osservatorio Balcani lo possa fare in maniera egregia anche a dei marchi livelli di intervento e certamente la prospettiva di entrare nel cuore della Comunità europea con una serie di strumenti questo può essere senza dubbio una possibilità grazie
Grazie professoressa Pandolfi anche siccità un carico il televisore alla fine di impegni
Moderatore della mattina della mattinata accompagnerà e cucina la mattinata non sarò io ma sarà Tonino Perna che adesso dalla Punto un'introduzione generale
Il professor Tonino Perna dell'Università di Messina per noi Tonino perché direi che alle spalle dell'idea stessa dell'Osservatorio quando nacque l'idea nel Milena centonovantanove di mettere in piedi e poi si trovarono le istituzioni locali e qui che che che consentirono ecco però c'era sicuramente la sua importante presenza
Tonino Perna dell'Università di Messina viene da Reggio Calabria
Ci tengo a a ricordarlo in questo momento in cui era già Calabria e tornata d'attualità per tristi motivi ma viene da Reggio Calabria come esperienze di sviluppo locale positivo interessante il Trentino tra l'altro ha un rapporto con con quella terra tramite monsignor Bregantini ecco un altro pezzo di rapporto e questo nord-sud tra tra tra noi di Tonino Perna a lui l'introduzione ai lavori la moderazione per il resto della mattinata
Grazie Mauro allora io riprendo brevemente prima di illustrare come andiamo avanti
Questo il punto cui siamo arrivati con l'Osservatorio dei Balcani
Devo dire la prima cosa è anche un po'la differenza nord-sud perché come diceva Mauro nacque tutto da un incontro con Michele Nardelli e qui in in sala
A Venezia durante un convegno in cui ci si poneva un problema che rimane tale che c'era stava terminando sarà terminato la guerra della NATO contro la Serbia
E ci si domandava qual era la prossima guerra perché diciamo sia sia gli organi di stampa si movimenti sia le persone che per studio per lavoro seguono vicende internazionali di crisi
Spesso non fanno altro che passare da una crisi all'altro
E allora siccome gli anni novanta sono stati gli anni tristi dei Balcani sono stati gli anni dalla guerra fra gli anni la rivolta sanguinosi in Albania insomma di Balcani sono stati per dieci anni al centro dell'attenzione
Poi improvvisamente in quello che si può chiamare mutuando dalla fisica questo termine implosione di fatto dei Balcani non sono esplosi
Ma sono implosione senz'altro faccio faccio la guerra all'interno sono società che dove sono ritornati purtroppo sono mescolati come dice spesso nel delle e fattori arcaici con la post modernità provocando questa lotta interetniche questa guerra di tutti contro tutti un certo punto
Che ha portato a far crollare anche un Paese che vi ricordo negli anni settanta era lei lo Slavia sarà settanta ottanta ed era dei paesi del Mediterraneo sia pur divise gli indicatori economici si dal punto di vista degli indicatori sociali uno dei paesi più avanzati che avuto questa questa implosione
E di fronte a questo ci siamo detti e così come nasce la Rosa ma insomma c'è bisogno di qualcuno che si faccia carico permanentemente sia della osservazioni da qui il termine osservatorio sia dell'osservazione sia del seguire anche i volontari che vale ricordo il grande sforzo e ieri sono state le testimonianze che ci hanno fatto vedere il grande sforzo fatto da questo Paese soprattutto da una parte del Centro-Nord Italia
Che si è sentito legato emozionalmente che ha vissuto dei sindaci le regioni le province e i volontari e le associazioni le ONG questo grande sforzo di solidarietà
E che però spesso coi sappiamo non basta
E qui nasce l'Osservatorio con un obiettivo politico e devo dire anche con la tenacia che contraddistingue ma ora e tutti quanti quelli che ci lavorano quello di arrivare a vedere e ha insieme salutare e brindare all'entrata di tutti i Balcani in Europa
Guardate sede o delle cartine che spesso sui giornali appaiono non più abbiamo il consolido i precedenti il consumo a Romania
Un paio d'anni fa in una cartina dell'Europa allargamento si vede a un certo punto
Con vari colori quelli che entravano subito quelli che entrano dopo e poi se ha se previsti sicuramente tutti i giornali italiani riviste c'erano portate ci sono docce un grande buco nero e questi sono i Balcani in senso stretto
Quindi più Oslavia
Quello che la l'ex Jugoslavia e l'Albania
E non si capisce perché noi siamo felicissimi e le parole dando ambasciatore diciamo trattenuto il consolidi sera rumeno
E questo grande legame con questo Paese eccetera importantissimo la Bulgaria ugualmente non si capisce il salto si capisce perché in questa strategia d'allargamento si arriva fino a Cipro ai confini della Turchia del Medioriente e si saltano i parka
Cioè i vicini di casa
è un po'atteggiamento diciamo comune quando certa quello di sapere magari tanto di un Paese lontanissime non conoscere quello della porta accanto questa cade spesso nelle grandi città
Però e insostenibile dal punto di vista politico dal punto di vista economico e ieri fra le tante testimonianze
Di chi lavora dei Balcani che lui rappresentante la coppe gli altri eccetera insomma emerge un tema che che quello della interdipendenza di cui anche Nardelli ha parlato ieri mattina
Allora è qui ve viene tento di spiegare perché il mondo delle associazioni del volontariato eccetera oggi
Cerca una saldatura con una convergenza Polo diceva Mauro bene prima
E poi nato il vestita dei ruoli col mondo della finanza e dell'economia italiana ma non con tutto il mondo dalla finanza deregolamentata
Perché il tema vero e qui ieri c'è stato il era presidente Confesercenti nonché presidente microfinanza Francesco terreni a posto una questione che mi ha colpito molto che quel del rapporto del Trentino che il Trentino con la Calabria diciamo auro ma che non e poi con i Balcani
Ed è una cos'è incredibile che anche a livello di micro progetti c'è un progetto di fare come a dire il Trentino danni nell'aria della Locride quella il purtroppo è tornata agli onori della cronaca dopo l'assassinio del vicepresidente del consiglio regionale
Con
Monsignor Bregantini che la promosse ma con i giovani del posto e lei è l'esempio molto ben riuscito che errata ci portava ieri da Sarajevo
Dove la stessa cosa ha permesso il rientro i duecento famiglie di profughi che erano stati cacciati profughi musulmani
Da questa a
Allora cioè questa cooperazione
Questa capacità dal basso però come diceva bene Mariella Pandolfi ci si rende conto che dieci cento mille di questi sono fondamentali
Diciamo che l'economia tradizionale non riesce a fare un'impresa invece lavorare a questi livelli di coinvolgimento sociale culturale c'è quindi sono rimangono fondamentali però si sente questa rispetto a ai macrofenomeni una debolezza e da qui questa ricerca e che ora sta mattina c prima approfondire che ci pone una questione strategica che riguarda anche il nostro Paese cioè quello che succede nei Balcani ricevono i Chiara Rizzato i dati sugli investimenti
Perché si va in Romania diceva la il console se non ricordo male diciotto mila impresa o ventisei mila imprese
E italiane soprattutto nord est e perché non si va nei Balcani perché non si va in Calabria
Per caso al Mezzogiorno che questo un tema nazionale che da trent'anni CCD portiamo indico
Nonché sedici la risposta normalmente in gergo
C'è una questione ambientale
Ora quando si dice una questione ambientale si dice
Punto criminalità organizzata si dice mancanza di servizi in sicurezza ieri questo era stato messo con grande chiarezza le leggi lì l'incertezza del diritto tu tutto questo però secondo me ce ne ho viste le politiche sociali più grande
Qui non si tratta nei Balcani come in Calabria come in Sicilia altri posti di una generica criminalità organizzata
Questo si poteva scrivere né anni settanta si poteva dire ancora gli anni Ottanta poi c'è stato dei lavori importanti di quello che poi è stato il vice segretario dell'ONU che hanno parlato di Murphy imprenditrice
Oggi siamo di fronte secondo me ma secondo tanti ormai in varie parti del mondo all'emerge una nuova classe sociale che questa borghesia criminale
La quale a la capacità di stare nel legale e nelle legale di occupare le istituzioni e di stare fuori dalle istituzioni
E che è un problema serissimo ma perché è un problema serio anche per il Nord
E per te per il Trentino perché la sua capacità economica finanziaria talmente grande che entra nel circuito dell'economia sana produttive eccetera e se ne appropria
Il problema quando Siciliano quei dati che sono dell'Eurispes cui adesso c'è un un grande di Baggio una polemica è vero non è vero che il ventisette per cento dell'economia calabrese immaginano alla granché la nazione chiamerei diversamente questa questo fenomeno in e sono molto difficili perché non avviene come anche nei Balcani molto difficile molto difficile che per la gente dice sono la Sarajevo quell'ipermercato è stato fatto con i soldi in questo modo eccetera
Difficile approvare il problema e che ce ne parla il professor Zucconi che se queste cose da da tempo e che nei meccanismi che l'Unione europea nel nel nelle richieste che fa per l'entrata per l'annessione e poi per l'entrata in Europa
Bisognerebbe trovare un modo come rafforzare favorire quella parte di economia fuori dai mercati illegali e verità traffici internazionali della droga e delle armi eccetera che purtroppo hanno fatturati spaventosi
Favorendo appunto
Questa questa parte che ha esistere nei Balcani come esiste nel Mezzogiorno d'Italia ma chi si sente sempre più debole esso quando la gente del sud Italia perché Alice non lasciateci soli significa questo cioè significa troviamo de dei canali economici e finanziarie si è posto la questione del credito
E che che è una cosa importante anche anche lì il microcredito riesce a realizzare grandi cose che la banca e banche tradizionali riescono a fare però si ferma lì allora c'è bisogno dell'uno dell'altra ed è questa la il tentativo stamattina che si vuole fare cioè capire
E poi
Se vuole darsi lo dicevamo anche fuori
Dalla l'assemblea darsi un obiettivo per l'entrata di tutti i Balcani in Europa ma di tutti e riteniamo che fare mentre la Slovenia da sola come avviene adesso è probabilmente la Croazia dopo sia un errore
Perché e questo lo pensano tutti
E se entro tutti i Balcani insieme compreso il Kosovo si risolve la questione che in questo momento sembra irrisolvibili che quella del corso
E che tiene tutto bloccato
L'ora se sì da questo spazio a questi popoli eccede se si dà e ma sì da giunco un circuito rafforzando anche quella parte di società civile e di economia sana
E che deve ritornare anche a produrre in barca anche questo è un fenomeno che accomuna purtroppo una regione una cabrio coraggio Roma la sbornia
La la la scarsissima presenza di attività produttive la terziarizzazione spinta e la dipendenza dall'esterno i dati il professore storie nostre ieri ci dava sulla Bosnia insomma di una dipendenza
Spaventosa da da qualunque cosa ciò si produce sempre meno ed è solo intermediazione bene con queste premesse con l'augurio che riusciremo a trovare e forse in questo che era stato proposto ieri a Cipro incontri pronti i prossimi una data
Ricorderete il grande incontro Sarajevo dell'aprile due mila due dove Romano Prodi sì impegnato allora presidente la commissione lo perse impegnato a trovare dire entro dieci anni entreranno tutti i Balcani in Europa c'ha detto
Due mila e dodici
Siccome Roma del due mila e due entro dieci anni
Potrebbe essere una data potrebbe essere un'altra ma le date le scadenze sono importanti perché mobilitano risorse perché fanno sì che vince anche politicamente quel partito quel governo che segue quel percorso che viene indicato dall'esterno
Allora questo diciamo rimane l'obiettivo di fondo e devo dire con questo che la province autonome di Trento e la Regione
Che hanno sposato questi dall'inizio ecco questo presenterà e assolutamente insolito fra tantissimi progetti in varie parti del mondo ma su tutto in Calabria Sicilia
Ho Albania Tunisia eccetera la difficoltà maggiore che è difficile che un ente pubblico sposi un'idea la faccia sua la sostenga senza ricavarci niente in termini politici stretti eccetera
Sesso fare diciamo e la l'operazione inversa si è svolto molto difficile
Allora il primo passiamo prima a vedere queste vite interviste molto importanti come dicevamo
Mauro Celeghini sul ruolo della giustizia l'intervista Carla Del Ponte deceduta questa questione che il procuratore generale del Tribunale internazionale per i crimini di guerra in ex Jugoslavia
E poi anche al Ministro degli Affari Esteri Bosnia Segovia
Slargo Co è un cognome difficilissimo per me Dietz darei Ricci
Più o meno
Carlo Abbà lo passiamo un po'di grado ministero
Io no Now
Mi se lei
Grazie insomma chance
Per quanto riguarda la comunità internazionale si la repressione successiva una un minore interesse nei confronti la cattura del latitante fuggiti da parte dell'istituzione dell'Unione Europea da parte dell'amato in particolare
Ma ed è difficile per me fare una valutazione perché no no tutti gli elementi NO alcuni e neo alcune e io credo che adesso dell'interesse ci sia anche per che e ci si vuole sbarazzare da questi questi ostacoli no che subentrano nel percorso politico
Degli stati dei Balcani per entrare nell'Unione Europea per cui diciamo l'apertura dell'Unione europea nei confronti del Paese varcando cita un prato adesso provo bocciamo il tre ottobre l'apertura contrastata ottenendo no non va considerata come una norma Acquaro condizionino assolutamente no anzi secondo me fa parte di una di una strategia perché e no non non dimentichiamo che la la Croazia no entra a ex è incominci negoziati per entrare in europea quindi per loro è un Perini importantissimo quindi per loro Gotovina dipinte veramente l'ostacolo l'ostacolo per cui noi stiamo collaborando
In modo eccezionale con la Croazia e speriamo di avere di avere un successo presto per quanto riguarda Serbia Montenegro obliterato
Naturalmente il sedici accusati che ci sono stati trasferiti negli ultimi mesi
Hanno pesato sulla decisione positiva il che è giusto o no che ci sia che ci sia l'incentivo dire veri che la Corea cooperazione col Tribunale e importanti te tanto importante che ne è tenuto conto no nelle valutazioni lei crede che la giustizia da sola può a portare acqua no Franco giustizia da sola no
Ma la giustizia
Tra abita sicuramente un apporto importantissima
Perché riguarda riguarda le vittime quindi non è sufficiente e non è tutto ma è il primo passo importante che purtroppo in dieci anni non l'abbiamo ancora non abbia ancora atto siamo ancora a metà strada
Fiducia che nel ruolo del tribunale locale per il futuro su questo sia un molta fiducia nel ruolo dei tribunali soprattutto nella del delle STET scorte no che hanno che hanno costi passati costituiti le le le corti perché si sa rischi crimini di guerra stati costituiti sia integrabile sia a Belgrado sia a Sarajevo poi a Sarajevo con la componenti internazionali e e queste al fiducia mi viene proprio del del rapporto personale che ho con i procuratori no della professionalità dei dei procuratori qui importante estremamente importante anzi affinché sia no sia positivo sia un successo
è il supporto politico no importante quello supporto politico all'attività giudiziaria va bene nell'agosto un processo potrà servire anche per far ragionare solo se il recesso serve serve anche per quello sapere la verità dei fatti perché quando si vissuti in in in no Periodo di disinformazione come è stato fa nei Balcani nella ex Jugoslavia a mi sembra che questi processi aveva anche non sono no fatto di portare i responsabili rende giustizia ma di di la verità
Sì dati e questo e questa importante per le generazioni future e questo importantissimo per Ricucci grazie grazie all'operato
Dopo
Glielo scusi è potuta su proposta del secolo abbiamo proposto ma posso servire insorgono sommario di un riscontro proprio lì sotto processo ma o turno approfitto Due storie mi occupo di reddito Dosso grosso stuoli solo questo cose in cui vivevano Dosso posto del suo arresto
Tito se uno di un morto muro sicuro tosse Kremer condurci coprono proprio in un posto nel terzo turno lo mamma sulla collina due cui sull'esodo sulle sue tu Twombly mo'costruito il suo pubblico sulle mie occorra a sud-est non bisogna Gino Auriuso sul presto vi ho dovuto grosso reputo sembra riuscire proposta Paul posposto
Mi spiego
Non discuto sodo uomo Mimmo vi ringrazio chirurgo il suo posto nel Sud un visual Formis indotto Valducci dove comunque un suo store consulenze o Duccio Sorma frusto io assonnato ma Corvo due fiumi sotto il uno sciatto sto uso un muro c'è un'opposizione poi prossimo ad un costo diverso buongiorno il marco nuovo costo del mondo
Uguccione nostri osteoporosi nostri tra crea nel modo Hondo utopia dello Stato del Messico caso in Pretty Squire mondo sonoro di usare il metodo Stuart
Può mobile io a cui ha assunto Necci riuscendoci morbosa International povero Cosimo Roma diverso
Adesso tutt'al più il quando il ponte proprio nelle ultime cinque voci due no corpo tutto a giorni certo fra loro prova può ciò dominio punto sul sito a Cipro o pot-pourri vuole proposto Orbison è che de succube su un'ariosa nazionaliste Precursor vissuto ciò questo suor come all'Hochschule rossonero ci pulisco sparo però logore ci prova glabro europeo proprio socio
Cupo silenzio promise sotto al cupo ce lo sforzo distrusse uova il suo Orazio da situazioni coi al summit poco dopo le doglie
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Io mi siedo sogno più Dioniso ed il punto restituzioni Pozzi venduti del nuovo voglie
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E si si avvia la la prima sessione del chiamiamo al tavolo professore Zucconi professor oltre Stanzani
Cena
Allora si avvia
Sì allora abbiamo la prima sessione
Sull'integrazione dei Balcani
E l'Unione europea abbiamo visto credo quest'ultimo intervento Sergio Coloni mi sembra molto interessante punto questa cosa comunque che c'è una richiesta anche da parte chi non entra subito di vedere abbia detto il processo e la seconda questione che ci sono all'interno del non solo dalla Bosnia ma de dei Balcani in generale
Le forze che resistono al processo integrazione che tutti sono entusiasti di entrare in Europa spesso queste forze che resistono fanno parte di quel sistema di potere prima che abbiamo richiamato
Chiaro che traffici clandestini che illegali forme di accumulazione illecite di grande ricchezza avvengono più facilmente in uno stato così poco regolamentato mancanza di leggi di sicurezza e tutto il resto che in una situazione in cui gli standard europei prevalgono
Alla mia sinistra professore Zucconi vestita di Prince John Roma che fa parte del comitato scientifico dell'uso delle Bal cani che segue da anni che in particolare ha scritto ultimamente delle cose molto importanti sull'integrazione della Turchia
I Europa socialista grande discussione che c'è sulla l'entrata che fa paura a tanti che invece trova anche altri favorevoli della Turchia in euro
Il alla mia destra
Persone Mario
Holzer della Vienna Institute for International Economics Studies che è andato via nove per ecco sembrava momento citato
Abbiamo comparisse
E i presepi Francesco strapazzati dell'Università degli Studi Amsterdam
Allora
Nell'ordine
Diamo la parola al professor Mario Zucconi che ci parla dell'integrazione nelle europea generale e la condizionalità cioè cosa pone l'Unione Europea questi Paesi quali paletti vincoli eccetera per entrare e in particolare nel caso oggi di grande interesse che quello della Turchia
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Ma
Io vorrei offrire alcune considerazioni sul sul problema punto siamo passati oggi anche ieri ma chiaramente abbiamo iniziato con la macro politica dei Balcani questa mattina un concetto fondamentale mi sembra ricordare parlando di macro politica che è impossibile oggi distinguere
Le cause
In Terme di certi problemi e il rapporto tra queste la situazione el il mondo esterno vale a dire la comunità internazionale per capirci per dare dei nomi
Tutte le cose non usare soltanto variabile comitato internazionale è parte del problema quanto è parte della soluzione
Fin dall'inizio in questa vicenda dei Balcani
Tanto più che parte dalla soluzione perché naturalmente dobbiamo vedere la situazione dinamicamente vale a dire tra mille novecentottantanove novanta quando parte questa crisi della ex Jugoslavia d'oggi c'è una dinamica che è quella nel dopo guerra fredda che chiamiamo mondializzazione o globalizzazione quello che volete
E quindi naturalmente c'è un ruolo molto più pressante più importante cioè la la la fascia del delle li l'elemento internazionale tempi quello che si chiama il contesto internazionale diventa più spesso e quello interno se volete
Meno spesso
Dico questo per introdurre un discorso stati vari discorsi già ieri sull'Unione europea stamattina siamo partiti su questo tema
E si può essere estremamente critici di quello che ha fatto l'Unione europea non parliamo ovviamente del fallimento del novantuno del secondo fallimento del novantacinque
Dal novantanove l'Unione europea ha capito che bisognava intervenire più decisamente doveva investire in questa situazione dei Balcani ha cominciato ad affrontare il problema
E siamo nel novantanove in una situazione di cui l'Unione Europea aveva capito che doveva affrontare
Da tempo c'era il problema dell'est europeo che gli Stati Uniti non potevano essere più il grande organizzatore del sistema internazionale ricadeva su l'Europa altrimenti poi gli Stati Uniti davano
E sculacciate come nel novantanove arrivavano intervenendo troppo pesantemente bombardato da cinque mila metri in su giorno scendendo e quindi facendo massacro e via di seguito cioè abbiamo imparato tante lezioni con questo incidentalmente voglio anche dire attenzione perché l'intero era interessante quello diceva Tonino prima questo è il l'intervista adesso con la Del Ponte con il ministro negli Esteri dalla Bosnia
Processo di allargamento dell'Unione Europea fondamentalmente un processo politico ma speriamo da processo tecnico processo
Che ha delle del del diciamo dei criteri molto precisi ed è bene che sia così voglio dire loro ricollego con quello che dicevo prima
è un processo politico perché è un processo che è venuto imparando delle lezioni storiche penosissimo e pesantissimi che è stata tutta la vicenda drammatica delle guerre barca
Quindi dico questo per dire attenzione non per dire quindi la Turchia immediatamente dentro l'acrobazia sì o no eccetera o tutti i Balcani dentro è chiaro che la Commissione europea fa un lavoro a mio avviso spettacolare sempre migliore ogni anno
Nell'analisi né quello di cui c'è bisogno in questi stati ma non dimentichiamo diciamo che se si parla soltanto di benchmark di paletti e che vi sia cioè dentista andarti che bisogna superare se può andare facilmente anche nell'ipocrisia
Io vorrei solo suggerire tre temi che riguardano il problema dell'integrazione nell'Unione europea e di come funziona la condizionalità perché dicevamo con gli amici del del comitato scientifico ieri ieri e ieri sera
La stessa Unione Europea sembra non rendersi conto ha cominciato soltanto dopo l'allargamento a otto Paesi dell'ex mondo comunista nel dicembre del due mila due a capire
Il suo stesso potere las la stessa capacità di influenza trasformazione male politica in questi Paesi che si che gravitavano verso l'Europa
I meccanismi di questo che chiamiamo la condizionalità europea sono abbastanza ancora oscuri annuncia non solo alla burocrazia
Di di Bruxelles ma anche agli studios senza sono poco studiato Titta studiati è invece estremamente importante che ce ne rendiamo conto perché perché serve naturalmente di capire se invece di fare una politica di allargamento che è come stare lì alla porta e vedere se uno all'invito per entrare il biglietto giusto per andare a teatro
Diventa una politica in cui l'Unione Europea esce dalla porta una politica proattiva di trasformazione dell'ambiente politico esterno regionale e via di seguito ripeto c'è un inizio dal due mila tre si chiama la politica di vicinato dell'Unione Europea estremamente interessante
Che riguarda la zona fino al Caucaso del Mediterraneo
Ma insisto
A c'è questo movimento pendolare fra un affrontare questi problemi tecnicamente e poi usarli invece come un fatto politico l'aspetto più importante vorrei
Darvi tre punti sul problema del della l'importanza e le specificità del allargamento dell'Unione europea vado controcorrente lo so benissimo oggi parlare di allargamento c'è un senso di Ovest cioè scende dell'unione europea naturalmente abbiamo avuto questa crisi istituzionale nel giugno di quest'anno
Con il problema del referendum mio suggerimento che certo dei indicano è stato detto un deficit di democrazia in qualche modo uno non sarà mai in politologi era quanto al deficit di democrazia si è anche un deficit di leadership vale a dire dirigenti politici in grado di articolare davanti a un pubblico certa ammissione se volete certa l'importanza di una politica
Storica secondo punto generale che vorrei suggerire neanche che dalla crisi istituzionale di Unione europea
Direi bisogno uscire andando avanti non indietro se l'Unione europea prova uscire andando indietro
Si trova una crisi storica colossale di perdita di autorevolezza le cui conseguenze io non riesco a misurare in questo momento
Promesso già due volte vengo al tema condizionalità di come funziona e di che cosa non capiamo non viene studiato sufficientemente del problema della condizionalità
Innanzitutto si guarda il problema dalla condizione detta dell'influenza che si esercita su un Paese l'influenza trasformazione male della politica di un Paese puramente dal punto di vista di standard nostri a parte il problema della Calabria di cui abbiamo già parlato quali sono i nostri standard cioè
Noi siamo ormai una cosa violazioni lesto ad entrare esattamente
No no e siamo pietrificati sembra quindi parlando con me
Personale alla commissione diceva no negli anni recenti naturalmente dal problema del monopolio dei mezzi di comunicazione di massa militari eccetera
Soprattutto funzionari la bravissima funzionaria che negozia con i serbi camicina subito Fazio per ogni tanto americana ma l'Italia ma l'Itas
E questo è quello che avviene da mattina a sera a parte questo elemento
Noi non capiamo la specificità o non studiamo diciamo dove l'elemento più importante se volete più affascinante dalla condizionalità
Di come interagisce l'azione la pressione che viene dall'esterno che accettata internamente perché c'è un'ambizione ad integrazione Unione Europea come interagisce con la politica interna di un Paese quindi il primo suggerimento da un punto di vista dell'analisi Polito logica
E che l'analisi del problema condizionalità deve essere esteso spessissimo specifico a quel caso singolo di politica di ambiente politico di un determinato Paese
La seconda cosa direi forse ancora più importante è che non capiamo bene ancora oggi a quindici anni dall'inizio in questo processo c'è quindici anni forse
Dodici se vogliamo partire da Copenaghen qual è in realtà alla funzione diciamo nel contesto della politica globale della politica di allargamento dell'Unione Europea molto rapidamente questi due temi
Parlo del caso turco perché è una miniera
Affascinante da una serie di di di elementi molto interessanti mi è capitato nel caso di andare ad approfondirlo e del lavoro su questo caso del da tre anni
Io suggerirei nel caso turco contro la Turchia si sa dal mille ottocento sessanta circa che aspira occidentalizzata altri poi la Repubblica la Repubblica di che è malata turchi avviene sotto la bandiera dell'occidentalizzazione eccetera
Ma c'è una funzione che l'Occidente soprattutto Lino europea ha svolto negli ultimi anni negli anni più recenti nel dopoguerra Frette negli anni più recente che ha assolutamente specifico che non ha nulla a che fare con questa elemento culturale
Dell'occidentalizzazione della Turchia dell'Impero ottomano
Qual è questa funzione
La politica turca ha avuto un'evoluzione molto rapida partire dagli anni ottanta per ragioni sociali urbanizzazione massiccia
Con le riforme economiche e di ritorno Tosato Chiappori e urbanizzazione che si è combinato e poi crollare torna la partenza della guerriglia del Piquet che guerriglia turca contro curda contro lo Stato turco
Che ha portato alla spopolamento ha un rapida vero moralizzazione di vaste zone delle province
Soprattutto quelle più la popolazione rurale denso destro dell'Anatolia queste popolazione si sono concentrate nei maggiori centri urbani della Regione che soprattutto nei maggiori centri urbani
Del della parte europea e dalla parte del del Marmara del mar di Marmara
Un esempio un da dato semplicemente la popolazione turca era
Venticinque per cento urbana nel dopo la seconda guerra mondiale oggi il settantacinque per cento urbana ripeto questo tendenza ha avuto un'accelerazione dagli anni ottanta e i primi anni novanta
Tra mille novecentottanta mille novecento novantacinque Istanbul più più che triplica la propria popolazione e questa esattamente quello che vedete nelle cinque città maggiori della Turchia triplicazione della popolazione in quindici anni
Che cosa succede la
Tradizione politologi che era migliore in Turchia divide
Il problema socio politico alla Turchia fra centro e periferia che nasce questo problema proprio con le riforme di Kemal Atatürk la periferia quello che rimane cultura islamica l'interno popolazioni non urbanizzate non industriali e via di seguito
Quando voi avete queste masse di popolazioni che arriva una città queste arrivano nella città con una loro cultura e sono masse urbanizzate definito Mariella Pandolfi parliamo di abbastanza di Antropologia direi che se c'è un un elemento su cui gli studiosi del nazionalismo concordano tutto sono studiosi che fanno a capelli sempre fra di loro ma su un dato concordano che per avere delle delle ideologia come nazionalismo c'è bisogno di comunicazione
E quindi di ambiente urbano non ambiente rurale
Con questo concludo questo questo questo pezzo di analisi su quello che avviene nella metà degli anni novanta queste masse di popolazione che prima erano in ambiente rurale partecipavano attenzione in Turchia si è sempre votato
Per altissime percentuali partecipavano al voto attraverso l'affiliazione
Tribale con i dirigenti tribali cooptati nei nei partiti tradizionali laici dello Stato turco
Invece cominciano a far parte di quella che si chiama alla politica identitaria a identificarsi secondo la religione secondo l'identità curda per esempio quindi cambia il panorama della politica
E questo si vede con le elezioni del mille novecentonovantacinque quando un partito di matrice ispirazione islamiche arretrare il partito del benessere diventa il partito di maggioranza relativa per la prima volta venendo da un passato invece di piccolo partito relativamente marginale
Che cosa succede quindi c'è una rivoluzione una trasformazione della politica turca perché c'è una trasformazione del suo andava ambiente sociale tasso profonda trasformazione socio politica del Paese
Arrivo siamo lontano dall'Unione Europea ci arrivo
Molto presso
Questo è una modernizzazione una modernizzazione della politica turca
Che tuttavia nel mille novecentosettantasette raggiunge un vicolo cieco c'è lo scontro con i militari nel ventotto febbraio del mille e non centonovantasette c'è un cosiddetto colpo bianco se volete nel senso vengono fuori anche carrarmati ma insomma non c'è nessuno prese tolto dalla sedia e il primo ministro islamico avviene
Viene imposto di seguire certe politiche da parte dei militari da qui avviene un processo di profonda trasformazione proprio del progetto Learn del partito islamico e qui arriva la funzione dell'Unione Europea cioè il partito islamico per sopravvivere si appoggia ai valori e si fa
Maggiore proponente dei valori
Debba
Dei valori dell'Unione europea all'interno della Turchia
E si trasforma molto profondamente poi si potrà parlare ti agenda nascosta Danny questi posti Sanchez c'entra
Il fatto è che la abbracciare la politica quello che il l'Europa chiedeva a alla Turchia di attuare
Permette questi islamici alla parte più giovane del partito islamico di sopravvivere
Nel momento in cui trasformano lo stesso programma del partito da un partito ma fondamentalmente abbastanza vicino la legge islamica la Sharia
Ad un partito che è assolutamente la migliore garanzia oggi della separazione fra Stato religione in Turchia
E naturalmente che tende alla modernizzazione molto ma pronunciata della Turchia arrivo rapidamente alla conclusione di questo discorso
Io no no alcun dubbio che il
Questa superamento non vorrei chiamarlo dell'impasto politica perché attenzione né questa trasformazione e modernizzazione della politica agli islamici al potere nel novantacinque
Significa una democratizzazione del Paese perché queste erano masse tenute lontane diciamo dalla partecipazione diretta erano rappresentate indirettamente
Ma l'intarsio era che il programma islamico di Erbakan naturalmente faceva a pugni con le basi del basi moderniste dello Stato che Maliki sta e quindi naturalmente tendeva
A rendere l'un'esclusiva dell'altro
La trasformazione del partito islamico nell'abbracciare i valori europea invece permette la democratizzazione che è avvenuta attraverso la trasformazione sociale
E naturalmente l'andare avanti secondo i valori i valori che sono abbastanza condivisi sia dalle dai tradizionali partiti
Se Colarizi partiti laici della Turchia e sia appunto la grandissima maggioranza del partito di derivazione sull'ambito
Le elezioni del due mila due sono dove vediamo la maturazione di tutto questo processo perché Erdogan cioè la parte giovane del vecchio partito islamico raggiunge un terzo dei voti del voto popolare da solo
E la parte conservatrice del partito islamico fare baccano rende il due per cento il due cinque per cento del voto
Ripeto estremamente importante che l'Unione europea capisca quindi l'Unione europea voglio dire non non solo i funzionari della Commissione ma i dirigenti delle capitali europee capiscano
Come l'interazione dell'Unione Europea antenne nella politica di condizionalità con la politica di un Paese può andare in profondità perché naturalmente può essere più importante più che
Dare i punti arrivare a riempire ogni casella con una crocetta di quello che viene ottenuta nel cambiamento alla trasformazione del sistema giuridico applicazione di regole eccetera eccetera
è più importante in determinati Paesi capire la capacità del paese di trasformarsi le ragioni di questa trasformazione
L'ultimo punto molto rapidamente dicevo attenzione perché
Non c'è chiaro neppure quale funzione a per questi Paesi
L'allargamento dell'Unione Europea rimaniamo un po'legati all'atteggiamento iniziale dell'inizio del novantuno vengono fuori dal sistema comunista vogliono appartenere al sistema occidentale
è molto più complessa ed è interessante che il nome il partito posti islamico le che ebbe il partito dalla giustizia al progresso al potere in questo momento in Turchia abbia capito questo molto bene fin dall'inizio
Vale a dire la Brescia dell'Europa rappresenta per questi giovani posti islamici
Stanno invecchiando ma voglio dire un'altra erano la parte giovane del partito di Erbakan
Rappresenta anche l'inserimento attraverso l'accettazione di regole più moderne di interazione interna suonarle l'insegnamento è una nuova divisione lavoro internazionale l'uscita della Turchia dal suo isolamento internazionale
L'inserimento nella mondializzazione
Non mi ricordo se era il primo ministro o un altro ministro della Romania stava sull'osservatorio contro i documenti Osservatorio Balcani in aprile e di quest'anno in una intervista molto interessante diceva noi all'inizio resisteva amo la pressione all'acquisizione della Chicca metterà
Da parte dell'Unione Europea
Oggi siamo grati che ci sia stato
Ci sia stato messo davanti perché perché abbiamo visto che in questo modo arrivano Investimenti internazionale le diciotto mila ditte italiane e via di seguito
Quindi attenzione al problema dell'allargamento non è solo un problema di identità per questi paesi ripeto il caso turca è molto chiaro in questo caso è un problema di modernizzazione del Paese di inserimento nel processo di globalizzazione
Grazie
E naturalmente porre domande lo dico adesso io alla fine facciamo poi tutti alla fine dopo delle due sessioni di lavoro sono state ribatte sono stati completati do la parola a Marco Holzer economista dell'istituto per gli studi economici internazionali Vienna che ci parla sul tema della gli accordi di libero scambio nel Balcani
Prezzi
Quel San perché questa è poco anche sul tessuto
ENIT sino a questo troppo anche se i tecnici
Questo messi in questo
Della regione balcanica del Sud-Est europeo attraverso la lente delle regioni degli enti locali delle unità sub nazionali
E naturalmente la farò molto breve per quello che riguarda quello che tutti sappiamo e non vorrei fare una lezione su questo che come i processi di globalizzazione per essere sintetici
Stiano rifocalizziamo indo i rapporti tra il locale e globale non penso che ci sia bisogno di soffermarci su questo
Penso che sia evidente a tutti noi a chi fa svolge attività economica come a chi svolge altri tipi di attività come il contesto regolativo il framework regolativo statale per molti aspetti non contenga quello che ne facciamo
Non contiene quello guardano in televisione non contiene non contiene quello che noi facciamo in termini di dove andiamo in vacanza non contiene quell'oppure facciamo interni dove andiamo investire
E non contiene quello che facciamo in termini di aspettative per le nostre famiglie i nostri figli
Sta dunque cambiando una serie si sta ritmi focalizzando la Scala
Delle aspettative dei lavori cosa c'entrano i Balcani con questo bel centrano perché
Bisogna partire caduta un quadro interpretazione di quello che è successo nei Balcani anche in questo caso per la timida la schietta semplicità con cui lo pongo non credo che in nessuna maniera
Il ciclo di guerre che abbiamo visto svolgersi nelle terre di mezzo costi dieci anni e più e le instabilità che ancora oggi sussistono in questa regione
Si possono sette ridurre a un dire
C'erano gli Stati nazionali cattivi o anche più federali
Queste federazioni erano delle prigioni di popoli sono cadute oggi ci sono invece i pezzi buoni che sono le le le autorità locali piccoli comuni eccetera eccetera che stanno ricostruendo come tante formichine operose
E dunque loro sono la parte buona la parte sana la società civile mentre i politici e il livello diciamo macro e nazionale erano la parte cattiva
Credo che sia una interpretazione che manca completamente di aver capito che cosa è successo
C'è in effetti una componente importante
Delle guerre delle di quello che è successo e che sta succedendo nella regione balcanica
Che ha a che fare con un mosaico di interessi locali
Per mosaico d'interesse locale si intendono interessi legittimi e interessi criminali nel senso di agende politiche nazionaliste omicide si intende capire che per fare un esempio banale la guerra in Bosnia prima che diventasse una guerra tra una federazione croato musulmana da una parte e servì dall'altra era stato una guerra in cui sul terreno si contavano qualcosa come una ventina di formazioni armate che rispondevano ordini locali differenti chiare hanno firmato circa trecento o sono impegnati circa trecento cessate il fuoco
Ora io non voglio dire che le guerre nei Balcani siano stati una serie un mosaico bizantino in cui ciascun piccolo capo locale dettava legge e oggi si è organizzato in una sorta di capoclan non voglio dare un'immagine se volete irachena della questione sapete familiarità con quello che succede nella zona di Nassiriya no come tutto debba essere negoziato con le reti locali
Tribali e religiose capite cosa cosa mi sto riferendo però credo che sia una dimensione importante la dimensione locale e non si possa risolverla semplicemente dicendo il locale buono in nazionale cattivo il federale e assassino ecco credo che questo sia una semplificazione che ci impedisce di cogliere quello che è successo nella regione
Se c'è qualcosa di vero in quello che dico
Vi invito a pensare a quello che sto per proporre ovvero al fatto che la fotografia dei Balcani oggi è quella di una regione periferica non credo che doveva avere paura ad avere questo a dare questa definizione
Il motivo per cui c'è problema a investire a essere presenti secondo il flusso spontaneo che la mano invisibile del mercato regola e fondamentalmente perché però che fare con la Regione che storicamente a sconta dei problemi di sottosviluppo di modernizzazione incompleta
La fotografia che potrò prendere oggi è quella di una Regione che con differenze regionali che cambiano presenta per esempio problemi infrastrutturali ancora notevoli presenta un problema di concentrazione delle zone produttive in alcune città mono industriali che una città si fa quello e tutto intorno gravita intorno a quello se va bene
E presenta degli enormi problemi di dipendenza dalla mano dell'assistenza esterna ecco pepato tre elementi anche questi semplificati per sei Kovac e-mail come dicono gli anglosassoni per dire che è una definizione di una periferia
Se abbiamo davanti una periferia
Abbiamo però davanti anche una situazione e possiamo aggiungere popolazione che se ne fa migrazione prenderei in tutti gli altri fenomeni che ci sono più o meno familiari e che riguarda anche alcune regioni dell'Italia visto che si parlava di Calabria
Ora che cosa fa l'Unione europea davanti questa situazione
L'europea ha una dimensione di azione Esterna che è quella di proiezione dell'immagine di sé
Non europea è una risposta storicamente al prima della guerra che per due volte ha coinvolto l'intero mondo all'interno delle dinamiche di scontro tra i nazionalisti arma penalizzazioni ismi armati
E ha costruito sta costruendo faticosissima mente una politica estera che in buona misura il coordinamento delle politiche nazionali in qualche misura nell'negli ambiti della dell'azione di assistenza di cooperazione eh invece si si trova attraverso dinamiche sovranazionali
E porta avanti da quello che è la base del proprio ordinamento interno ovvero diritti umani assistenza umanitaria come base poi sviluppo libero mercato apertura del alle tariffe eccetera eccetera
Nota però c'è un problema in casa non ci sarà notato come ha sosteneva professor Zucconi
Il referendum non sono passati in Francia non sono passati in Olanda il paese dove io vivo
E c'è un problema grosso che ha che fare con quello che mi ha chiamato il deficit democratico
Abbiamo una Costituzione che son centocinquanta pagine non è propriamente un esempio di no sintesi trasparenza accessibile al bambino i corsi di educazione civica nelle scuole
Ebbene a sopperire in parte al problema dei dipietristi democratico l'Unione europea attesi disegnato una strategia articolata esternamente pervasiva di progressivo decentramento di maggiore interlocuzione con gli enti locali con le regioni
Attraverso quelli che sono diventati righe che vengono chiamati i partenariati verticali cioè Bruxelles Roma e per dire la regione Toscana o la Regione autonoma e del Trentino Alto Adige questi partenariati hanno concepito dei disegni di sviluppo
Tutto questo avveniva è avvenuto all'interno di un capitolo fondamentale dell'europea che è il capitolo che riguarda la coesione ovvero levitare che si generasse euro periferie spopolate e povere e zone estremamente ricche concentrate nel cuore continentale della dell'unione
L'esempio di questi fondi di coesione è diventato quello che oggi si cerca di fare rispetto alle zone soggette allargamento ovvero tentare di interloquire di creare rapporti con gli enti locali attraverso gli Stati nazionali eccetera eccetera
Per costruire delle pratiche di decentramento qui si spiega quello che succede in Macedonia con il decentramento dimenticato talvolta che la Macedonia rasate centralizzato
Nel novantasei e Paesi erano diventati i municipi erano passati improvvisamente da quaranta a centotrenta oggi tornano a ottanta dietro consiglio statunitense perché si voleva evitare
Lo scontro a livello locale tra candidati la cosa non ha funzionato evidentemente molto bene se oggi lo si ripensa
E naturalmente tutto questo viene portato avanti con un progetto che nei Balcani ha un significato molto evidente
I Balcani diventano un laboratorio in cui lo Stato nazione nel due mila cinque l'epoca dell'economia finanziaria dei grandi flussi di mercato tiene il fatto mostrine disarticolato da un attore sterno
L'Unione Aprea a dei fondi che si chiamano Cavazza che appartengono al capitolo per i Balcani a dei fondi che si chiamano metta che riguardano invece della regione meta che riguarda la regione mediterranea eccetera eccetera Thaci star lex regioni sovietiche
E attraverso questi programmi si cerca di creare capacità azione locale
Concludo dicendo sequestro il disegno viene da porsi un problema che io lascio aperto eventualmente perché lo si discuta
Non è che l'utero per proiettando all'esterno il proprio problema di deficit democratico sta proiettando una soluzione
A regioni che magari hanno un problema diverso
Ovvero
Rimane il problema che è emerso anche dalla discussione di ieri di quanto no decentra andava depresso decentramento concepire partenariati se non si va a intervenire su queste dinamiche di produzione di periferie povere
Senta semplicemente a delegare il potere di decisione a delle élite locali che su una parte del problema non solo una parte della soluzione
Ovvero stiamo producendo più periferia o stiamo producendo integrazione
Credo che alla luce di questo interrogativo
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Dal vigile perché se no saltiamo dopo e poi ci sono questi dieci minuti un'intervista molto interessante sulla i tempi l'integrazione dei Balcani l'ora
Sono le dodici meno venti alle dodici meno dieci ci rivediamo Enza
Se riusciamo a mandar fare entrare nell'aula Sala
Gli astanti mandiamo il video sulla Roma Dematté di del segretario o li rende commissaria europea all'allargamento
Sì
Allora nella cartelline vi è stata consegnata
C'è una Scheda che serve per prenotarsi per il dibattito finale
Quindi che riguarda sia la prima che avete già assistito sessione che quella che apriremo fra poco
Alla sua conclusione facciamo dibattito che riguarda tutti gli interventi della mattinata
Va be'allora mandiamo questo
Video
Una road mappa per i Balcani che è un'intervista a Olli renne commissario europeo all'allargamento
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Assoluta
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Grandi risultati
E scettico sulla data e insiste molto sul processo ma o comunque un discorso che andava e che che va messo in conto nella discussione di questa mattina
Chiederei al presidente Allai e al dottore Profumo mi sensore dedicato ogni grezze di venire al tavolo
Insieme
Alla
Senior economista del centrocampista Led per lo sviluppo locale Trento Ivana studenti hanno
Allora l'obiettivo è quello che avete letto in cartella i sistemi regionali nel nell'integrazione europea
Al presidente della presidente della provincia autonoma di Trento il vicepresidente la Regione
Che hanno va osservato che ringraziamo per l'attenzione per avere diciamo scelto appoggiato questa iniziative dall'Osservatorio
Lasciandone questa è un po'la differenza quello che succede dalle parti in altre parti del Mediterraneo lasciando tale autonomia
E quindi permettendo ricrescere efficienza
E incapacità finiamo terra di autonomia
Grazie
E il mio la passione e amore per questa terra nasce anche da da queste esperienze sono notevoli ma non solo rispetto al sud Italia ma anche nel contesto europeo trentino
Sta dando tanti contributi in tanti campi nel mondo dalla solidarietà internazionale e si interroga da molti anni da attraverso questo strumento anche propositivo ecco
Suso delle ha visto il documento che accusa la cartella in cui l'Osservatorio chiede alla anche un impegno per la Regione per la Provincia rispetto a un codice etico delle imprese
Che vanno nei Balcani che delocalizzano che investono eccetera
E poi un maggiore coordinamento e una regia fra due assessorati che si occupa della stessa cosa sì o con appunto dell'Internazionale erano due richieste precise formulate dalla direttore Mauro celerini che
Vorrei rilanciare qui la parola al presidente
Grazie volte ma intanto vorrei naturalmente salutare tutti quanti tutte le persone che sono qui nostri ospiti ringraziare molto gli organizzatori di questo momento di riflessione
Ringrazio anche lei per le parole cortesi che ha rivolto nei nostri confronti ma in realtà siamo noi a dire grazie lei a tutte le altre persone studiosi Esperti nelle varie discipline che
Hanno deciso di affiancare il gruppo di proposta iniziale dell'Osservatorio
Contribuendo a dare a questa iniziativa uno spessore scientifico di grande di grande valenza quindi siamo molto contenti di questo e cercheremo come dirò fra tre minuti essendo Breve
Di garantire anche per il futuro continuità e anche implementazione di questo Progetto che riteniamo estremamente importante vorrei
Cogliere anche l'importanza della della sfida che con questo convegno è stata posta come giustamente prima direttore diceva la sfida di chiamare ad un tavolo d'una riflessione comune
Profit e no-profit mi pare anche questo un po'un segno dei tempi da più più di un'occasione in Trentino sono state proposte iniziative che puntano realtà a rendere
Meno blindato il confine fra questi due termini fra queste due dimensioni ritenendo io sono tra questi
Che sia del tutto superata l'idea di un profit che pensa solo ai soldi se ne frega altamente del resto tutti un no profit
Che pensa al resto non occupandosi anche del come le comunità possono produrre le risorse in maniera naturalmente sostenibile per pensare al proprio futuro dunque
Mi pare una sfida importante questa di grandissima attualità sono contento che concorrere a questa riflessione siano oggi presenti persone autorevolissime
Iniziando da da Alessandro Profumo che potrà portare qui credo anche l'esperienza di un grande gruppo bancario che proprio nelle aree nelle quali parliamo è presente in maniera significativa del resto il Trentino da sempre a un'attenzione particolare a questo ragionamento di natura internazionale forse naturalmente sarà anche un po'per alcuni aspetti del nostro DNA questo nostro essere comunque collegati come storia di popolo e anche come storie istituzionale ad un quadrante internazionale che era critico
In passato l'aria intorno al Brennero questo crogiolo di culture di popoli di statualità che si sono confrontate
Certo c'è questa propensione importante da parte nostra a guardare con una particolare attenzione ai temi internazionali e devo dire che è accaduta una cosa importante in Trentino dalla quale non siamo molto contenti e cioè che a questa istanza etica valoriale di fondo che che dal luogo e continua a dare luogo per nostra fortuna anche ad un impegno volontaristico fortissimo in tante realtà del mondo
Ma a questa istanza etica di fondo si è aggiunto via via anche una capacità scientifica vorrei dire professionale di guardare a queste cose
Questo è sempre più importante perché ci insegna l'esperienza che costruire pace costruire integrazione significa capire di più quello che accade significa avere un approccio anche scientifico significa appunto unire istanza etica con la capacità appunto scientifica
Di leggere quello che sta accadendo in questo senso devo dire che anche l'occasione di questo convegno è utile per ribadire la ricchezza positiva di soggetti di iniziative che contraddistinguono il Trentino da questo punto di vista l'Osservatorio certamente ma l'università stessa con le sue diverse iniziative
Di respiro internazionale naturalmente l'OCSE che abbiamo il piacere di di avere qui a Trento non a caso l'unica sede ufficiale OCSE fuori Parigi che e non a caso con una mi sia un particolare che riguarda proprio le aree
Delle quali oggi parliamo
Ma anche tale l'attenzione di tanti enti pubblici non solo la Regione la Provincia ma anche tanti Comuni le ONG i gruppi di volontariato c'è un mix di soggetti pubblici collettivi e privati
Che effettivamente pongono e vengo a ad una delle domande specifiche che mi sono state rivolte pongono oggi l'opportunità direi di un salto di qualità nel senso innanzitutto della loro messa in Rete della loro della capacità che dovremmo avere tutti quanti di mettere a fattor comune le sensibilità le conoscenze le vocazioni di ciascuno di questi soggetti con naturalmente
Le relazioni rapporti le collaborazioni che ciascuno di questi soggetti ha costruito via via nel corso del tempo con altre reti nazionali ed internazionali
Dunque questo un obiettivo che mi pare importantissimo che io condivido sul quale lavoreremo insieme
E dietro il quale sta anche la necessità di nel rendere più armonico più in rete anche lì il lavoro delle stesse strutture della pubblica amministrazione non c'è dubbio che oggi lo sottolineerò fra trenta secondi oggi parlare di internazionalizzazione di parlare di cooperazione allo sviluppo significa parlare di due facce della stessa medaglia dunque anche gli stessi apparati della pubblica amministrazione
Non possono più pensare in maniera dissociata come si faceva forse un tempo c'è qualcuno che si occupa di integrare l'economia qualcuno che si occupa di mettere a fattor comune
Appunto tutto il resto della politica di cooperazione oggi siamo chiamati ad uno sforzo di unità di coesione anche dal punto di vista degli strumenti e delle iniziative di governo e dunque dei vari assessorati dei vari comparti della pubblica amministrazione della provincia in particolare anche su questo mi pare che dal convegno emerga un invito molto forte che io raccolgo e che mi pare faccia parte di quello sforzo collettivo del Trentino non dico solo delle istituzioni
A costruire le condizioni per poter fare un passo avanti un salto di qualità su una strada che ripeto già oggi è molto buona molto positiva e che ci fa essere estremamente orgogliosi pure penso che un altro obiettivo che emerge da tutta questa riflessione che oltre a quello di mettere in rete in questo senso di mettere a fattor comune le competenze le esperienze è anche quello di puntare di più sulla formazione io penso che in Trentino noi potremmo offrire delle opportunità ancora più significative di formazione
Per tutte quelle persone che a livello di volontariato ma anche perché no in prospettiva a livello di esperienza anche professionale ritengono di poter vedere nella iniziativa su questi quadranti internazionali appunto un'opportunità abbiamo credo le risorse per poterlo fare
E penso che sia importante anche per alimentare di conoscenza e di competenza
Aggiornate qualificate quella vastissima rette anche di associazionismo di volontariato che appunto costituisce l'humus intorno al quale potuto sorgere un'iniziativa anche come quella dell'Osservatorio dei Balcani che oggi promuove questo incontro un crudo dicendo che ritrovi come dire risotto linea Ando un punto che mi pare importante
E che
è giusto sottolineare anche da parte mia
Questa sfida si diceva profit non profit in più in particolare questa
Percezione che emerge da questo convegno nega tutto il lavoro che sta dietro che oggi appunto cooperazione de lo sviluppo è internazionalizzazione economica sono sostanzialmente due termini che vanno a a doversi confrontare che vanno convergere anzi innanzitutto giustamente ho visto io ho sentito parlare di cooperazione comunitaria non più di cooperazione decentrata siccome anche i termini sono importanti
Nel mentre noi attendiamo che l'Italia faccia la famosa legge sulla cooperazione decentrata giustamente voi siete già oltre che parlate di cooperazione comunitaria mi pare
Una una sottolineatura che non è solo terminologica che evidentemente anche concettuale di impostazione
Qui devo dire la giù la Provincia si è dotata recentissimamente di una nuova legge appunto provinciali in materia di cooperazione
Purtroppo il governo la rinviata alla Corte Costituzionale sollevando il problema se una provincia autonoma posso occuparsi in queste cose o se queste cose siano politica estera
Dispiace questo ma noi comunque andiamo avanti ugualmente quindi cooperazione comunitaria con questa logica che ancora più impegnativa
Che non il termine decentrata che significa coinvolgere la comunità e non solo le istituzioni locali e dall'altra parte internazionalizzazione quindi impegno
Coniugare questi due termini quindi trentino naturalmente
Ha una storia importante che lo la vuole rafforzare di cooperazione a livello internazionale
Ma anche l'esigenza fortissima di integrarsi con altri territori su quadranti sempre più ampia anche se non altro per un problema di dimensioni naturalmente perché il Trentino
Un fazzoletto di terra così che ha un potenziale anche dal punto di vista del sistema delle imprese e della sua economia che ha necessità assoluta di poter interagire integrarsi rapportarsi con scenari sempre più ampi dunque
Il tema per noi è di grandissimo interesse certamente
Questa idea
Che però le due questioni
Debbano essere correlate ci fa riflettere su questa richiesta che è venuta dal convegno e la quale io rispondo positivamente di stabilire una sorta di carta dei principi
In base alla quale
Le impresa il sistema economico del Trentino che si affaccia su scenari sempre più ampi in particolare in quest'area importantissima del su testo europeo appunto una Carta dei principi che regoli ecco che fissi i comportamenti i paletti tra virgolette di natura etica che che il nostro sistema dell'impresa deve deve seguire mi pare questa proposta di assoluto interesse penso che sia nel senso del costruire qualità anche da questo punto di vista non solo dal punto di vista dei della cooperazione comunitaria ma anche dal punto di vista dei progetti di impresa stessi naturalmente per la loro qualificazione per le loro sostenibilità
Io penso che sia la strada giusta sulla quale lavorare per quanto mi riguarda la raccolgo senz'altro sono certo che lavorando insieme come si è fatto in questi anni
Nel rispetto reciproco senza forzature ma anche senza pigrizie
Riusciremo a fare anche in questo senso forse una piccola esperienza di laboratorio utile anche per altre per altre realtà in questo senso e concludo
Deriva dal convegno queste alcune positive provocazioni che raccolgo derivò anche da parte nostra naturalmente l'impegno a dare continuità a queste nostre iniziative mi pare molto importante ciò che viene messo nei programmi mi pare importante questa attenzione a coinvolgere sempre di più anche realtà esterna al Trentino questa per noi è una scelta irreversibile è una scelta non episodica una scelta che ecco e e è fatta e continuerà ad essere sostenuta perché abbia anche la capacità di contaminare positivamente gli altri comparti della nostra vita collettiva in maniera tale che tutto il Trentino appunto e non solo una parte di esso ragioni in questa ottica di attenzione al locale manti sguardo globale grazie buon lavoro a tutti
Grazie presidente che è entrato nel merito
Ha dato una risposta su una cosa importantissima finora solo la rete in Italia sono Regione Toscana
A elaborato un codice per le imprese che vanno all'estero e però in questi giorni dovrebbe approvarlo già approvato ma nessun'altra sia posto questo problema questa sulla risposta insomma mi sembra molto importante
E e il fatto che lei ha sottolineato che c'è questo incontro fra profit non profit voglio dire
è anche perché nel mondo non profit e ci si è resi conto che non tutto rose e fiori
Senza problemi sono ciò letteratura vastissima sono non profit finto sul non profit assistente assistito che nasce addirittura alcune aree del Paese su iniziative di e enti che certamente non profit non sono e così nel mondo profit e c'è una differenza profondo non per citare il Sud ma inevitabili ne abbiamo imprenditori meridionali nel nostro Sud che purtroppo tanti punti
Di contatto ma anche qualche cosa di estremamente positivo sul tema valori come nei Balcani che quello di imprenditori che hanno rischiato la vita pur di non accettare il sistema del dominio criminale sono morti sono stati alcuni sono noti sui si ricorda ogni tanto
Ce ne sono altri che si piegano il vero problema acquisiamo molto contento di avere qui
Il al ministro delegato UniCredit Alessandro Profumo che conosce tutti e quello perché diciamo da l'aspettativa che c'è nel mondo punto del non profit in questo caso dell'Osservatorio di tanti è che una parte della finanza come dell'industria italiana capisca
Che sia dentro il nostro Paese sia all'esterno e l'ora di fare delle scelte
Quando si tratta di denaro un po'difficile c'è un vecchio detto latino non che pecunia non olet per cui diciamo entra nel sistema finanziario anche denaro che viene da qualunque tipo di operazione e questo è un problema
Ma sicuramente ci sono delle scelte unitarie sul piano industriale tutti ricordano quelli che si sono occupati storie industrie delinea il grande esempio di Olivetti cosa ha creato nella cultura ciò che va al di là del fatto economico e diventa fatto culturale fatto politico fatto sociale
Ora anche nel mondo alla finanza dove c'è un'esperienza straordinaria in tutto il mondo della microfinanza che la novità dei nostri tempi se negli ultimi trent'anni prima c'erano solo forme tradizionali di microfinanza in forme moderne
Si pone comunque il problema della grande finanza della scelta di campo
E di come che e possibile costruire un'alleanza fra ceti produttivi dice ceti che godono già qualche che aderiscono a questo codice etico
E costruiscono un'altra realtà dentro la quale diciamo e l'interesse di tutta l'Europa interesse del nord Italia che prevalga questa parte rispetto a quell'altro che ripeto in alcune aree del mondo in particolare
Nel Mediterraneo alcuni Paesi e anche nel nostro una realtà pesante che controlla oggi pezzi di economia di società e di istituzioni con cui bisogna fare i conti perché non è una realtà statico realtà dinamica se non so un'alternativa
Avanza per la paura forse la spiegazione vera
Del perché i cittadini europei non si sono domandati ma perché i Balcani Balcani in senso stretto non entrano già in Europa no entrano altri paesi per carità notevolissima visti da sud la Lituania ed Estonia ci sembra una cosa un po'esotica
Presi lontanissime dalla storia
Del Mediterraneo e dell'Europa c'è pur essendo Europa senza dubbio Prodi nostri vicini di casa non entrambe Cesena europei non se lo chiederanno hanno un po'di paura come CIPE respirare presso il gioco rispetto alla alla Turchia la stessa cosa e perché
Da quelle Ari segnali che arriva Teresa Stampa dopo la guerra appunto quello della criminalità e quella la gestione del della prostituzione delle armi la trovi tutte queste cose
E non emergono invece alcuni fatti positivi iniziative degli Enti locali dal basso è vero quanto diceva il il docente che insegna ad Amsterdam Strazzeri che ha ragione a dire che c'è un problema se l'ente locale e i a certi poteri criminali che lo controllano ma insomma questo non impedisce che bisogna andare verso la strada decentramento e della rete fra Enti locali
Bene
Do la parola al dottor Alessandro Profumo che vede un po'questo insomma già la sua banca lavora nei Balcani
La sua banca il sole sul sistema di Bach e quindi che cosa rispetto a questa qui le questioni poste per il pensiero possono far
Grazie ho vissuto tantissimi stimoli cercherò di di raccogliere alcune brevi riflessioni
Intanto forse era la spia direi nel siamo interessati di fatto a questa parte del mondo
Perché se prendiamo dalla Russia e arriviamo alla Turchia e siamo presenti in Russia nei Paesi baltici in Polonia in Cechia Slovacchia Romania Bulgaria in Croazia in Bosnia Erzegovina in Slovenia
Diamo ufficio di rappresentanza in Montenegro in Turchia abbiamo circa sessanta mila persone che lavorano per noi se ci metto le famiglie che gli stanno dietro diciamo che circa duecento mila persone in questa parte del mondo vivono grazie al fatto che hanno un rapporto economico con noi
In Croazia citiamo i Paesi che abbiamo nominato qua in modo più intenso ancora in Croazia abbiamo per un più o meno quattro mila cinquecento colleghi in Bosnia Erzegovina circa mille in Serbia non l'avevo citata prima sono circa cinquecento in Romania sono più di due mila Bulgheria sono circa tre mila in Turchia sono sedici mila
Abbiamo annunciato l'operazione di aggregazione con i cibi nella settimana in cui in Francia ed è stato un voto negativo sul referendum
Quindi così abbisogna per fare anche un po'ragionamento sull'integrazione che nasce dal basso integrazione nasce dall'alto
Noi siamo interessati di fatto vogliamo chiamarla l'allargamento dell'Unione a
A all'integrazione di questi Paesi non solo e non tanto per motivi economici ma fondamentalmente perché
L'adesione all'Unione avviene prima che i Paesi entrino effettivamente l'unione con tutti quei meccanismi di allineamento istituzionale che sono chiavi perché che sono chiare per avere uno sviluppo democratico del dei paesi dell'economia che in quei Paesi sono
Cooperative
E quindi
Credo che sia
Il tema del continuare a ragionare in modo serio approfondito sul che cos'è l'Unione cos'è l'allargamento
Sia assolutamente fondamentale
Prima di andare a parlare del tema della
Diciamo del Codice etico di cui si è accennato prima vorrei sottolineare due aspetti che sono emersi da da da quanto scontato nella mattinata purtroppo io non potrò essere qua che secondo me sono chiare
Il primo concetto è stato citato riprendendo la discussione di ieri sulla concetto di molti identità
Credo che sia
E poi si è parlato integrazione credo che sia un aspetto fondamentale
Noi viviamo come gruppo bancario esattamente lo stesso problema vogliamo essere un gruppo bancario unitario quindi con un sistema di valori che abbia una serie di elementi forti e comuni
Ma vogliamo comunque non disperdere le identità che di questo gruppo fanno parte le nostre radici che sono locali nelle nazioni in cui siamo sono nazionali se guardiamo al gruppo a un livello superiore credo che il tema dall'allargamento dell'Unione si esattamente lo stesso cioè qua non si discute mai
Di come si possano far convivere diversi livelli identitari senza disperde uno perché passi a quello successivo
Penso anche alla storia dei nostri rapporti
Con la comunità di Trento
Nomi sotto esattamente lo stesso tipo di problematiche
Stati Uniti devant perché si fa Trento questo convegno la risposta che mi hanno dato che mi sono dato è in fondo Trento è una struttura una realtà che si deve sedute interrogare su cui cos'era la propria identità perché è una terra di passaggio con diciamo dal nord al sud non ci sono le valli che sono chiuse
Dal controllo al sonda dalla cima della Valle e vengono giù e ha dovuto subire una profonda trasformazione seduta dovuto l'interrogarsi sulla propria identità e come sempre quando ci si interroga sui denti a sborsare due risposto si torna indietro si cerca di andare avanti qua poi si può dire grazie l'amministrazione locale grazie della grazia sei gol sì detto cerchiamo di andare avanti allora interrogandosi uno poi fa un salto di qualità e su questi temi von salto di qualità e immediatamente cerca di dare una risposta sistematica alle proprie domande
Torno a dire il tema della domanda di che cosa sia l'identità secondo me è un tema chiave e di questo si riflette un po'troppo poco e che ed è molto interessante quello che ha detto prima l'intervista del signore di Bosnia Erzegovina del direttore generale del ministero degli Esteri o su ben capito
Dice attimi non era direttore generale se se mi sembra capire attenzione che nella misura in cui non c'è una risposta positiva a questo tema dell'identità si corre il rischio di ritornare indietro verso nazionalismi che fanno ripartire tutta una serie di problemi molto molto pericolosi
Allora credo che questo sia il problema chiave l'altro parola che mi è piaciuta molto è quello dell'integrazione perché come sempre si possono avere diversi modelli dichiarazione dell'identità ed è molto diverso parlare d'integrazione verso omologazione se pensiamo adesso non voglio banalizzare io non sono né un sociologo né un ma quando si hanno rapporti con le aziende poniamo americane la tendenza è quella omologante
Sempre lo stesso marchio sempre diciamo modelli molto centralistici e quant'altro voglio dire è un modello che ha anche una sua efficienza non e anche dei suoi valori a parlar di omologazione o di integrazione è molto diverso secondo me integrare significa avere capacità di rispetto di ascolto di appunto di mantenimento delle identità preesistenti verso il passaggio a una nuova identità
E credo che
Siano due elementi sui quali parlando di questi temi bisogna ragionare
In modo profondo sapendo appunto che parlare dell'Unione europea in un'ottica esclusivamente economica drammaticamente riduttivo e penso temo fallimentare
Senso del vero
Grande valore dell'Unione europea il fatto che essi creano degli standard
Istituzionali degli standard di regole che consentono ai singoli Paesi di avere dei passaggi in avanti di crescita e di sviluppo che altrimenti non si potrebbero realizzare
Questo è quello che noi viviamo tutti i giorni per noi è fondamentale per un sistema giudiziario efficiente
Però noi è fondamentale a vere delle leggi
Strutturate per quanto riguarda i diritti di proprietà pochi
E non sempre in tutti i Paesi c'è lo stesso livello di allineamento allora
Diciamo fondamentale per noi per svolgere bene il nostro mestiere ed è altrettanto fondamentale per queste economie per crescere svilupparsi da questo punto di vista mi fa un po'paura una cosa che ho sentito questa mattina banalizzo non è stata detta così del o tutti o nessuno intanto credo che ci siano dei meccanismi emulativo impositivi per cui chi è più avanti e più giusto che
Diciamo venga aggregato prima la comunità
Non intendo comunità come appunto una comunità è una un insieme di e soggetti che riconoscono delle regole e aggregano non aggregano altri soggetti alla propria comunità nella misura in cui c'è rispetto non c'è rispetto di quelle regole
Allora credo che avere dei meccanismi torno a dire io non non sono non non faccio assolutamente nel nel politico né un altro mestiere faccio il gestore di un'impresa
Vedo alcuni paesi che sono più avanti altri che sono più indietro secondo me dire aspettare tutti l'ultimo vagone del treno può essere molto pericoloso perché può generare dei ritorni all'indietro di chi sta più avanti
Che potrebbero alla fine avere risultati più negativi
Del auspicio che invece dicendo tutti o nessuno acceleri chi sta diciamo facendo più fatica anche perché teniamo presente che l'adeguamento agli standard da della chi Comité di cui si è parlato prima comunque richiedono grandi sforzi a questi Paesi da un punto di vista dell'evoluzione culturale e quant'altro e anche del del punto di vista della evoluzione dei modelli di gestione dell'economia nei propri Paesi quindi
Laddove gli sforzi non vengano premiati secondo me
Si corrono dei rischi abbastanza rilevanti anche perché ricordiamoci che siccome l'Unione a sua volta non si è adattata nei propri meccanismi di funzionamento non è che ricordo di un'immagine proprio brillantissima nei paesi di nuova cesso
Ricordiamoci che in Polonia per le elezioni europee hanno votato circa il trenta per cento dei cittadini e questo di questo problema noi dobbiamo farci carico
Non dobbiamo dire sono loro che non capiscono nulla
Allora se non meccanismo di premi e sanzioni
Non funziona in modo efficiente corriamo rischio secondo me che tutti quelli che dovevano entrare Edison sapete che c'è di nuovo stiamo fuori facciamo da soli gestiamo la competizione attraverso svalutazioni e quant'altro
E comunque e evitiamo di avere tutte quelle tensioni sociali che l'adeguamento dei nostri meccanismi di funzionamento istituzionale gli ha chi comunica comunque ci richiedono è stato grande rischio che abbiamo avuto con la Turchia
Prima della decisione
Che è stata assunta il tre ottobre scorso
Finisco parlando un attimo del tema dei sistemi valoriali
Noi nel nostro gruppo abbiamo lavorato su una
Non so se chiamarlo documento perché non ha un documento la e la carta dell'integrità è un un insieme di valori e comportamenti nei quali vogliamo riconoscerci abbiamo lavorato abbiamo lavorato ci abbiamo lavorato in tanti
No coinvolto alcune migliaia di persone nei laboratori dei valori in una serie di gli elementi per cercare di di costruire un qualcosa che condividessimo come valori
Tendiamo a
Fare impattare sui nostri ci diversi stakeholder con i quali lavoriamo pienamente coscienti del fatto che nessuna azienda può sopravvivere nel medio-lungo periodo se non ha una forte legittimazione sociale cioè io posso fare del profitto nel breve periodo
Ma nel medio pur lungo periodo non sopravvive quindi non Gennaro valore prima presidente della parlava di sostenibilità se non o del profitto sostenibile non genero del valore scompaiono prima o poi e se
Non genero valore Amparo e non non sono impresa ma
Posso generare questo valore in modo sostenibile solo e soltanto suo legittimazione sociale
Di questo quindi quando anche si fanno tutti i dibattiti se fra responsabilità sociale di imprese profit ci sia una contraddittorietà sono e sono dibattiti del passato nel senso che mai come oggi è chiaro che un'impresa scompare se non ha capacità appunto di avere legittimazione sociale quindi avere dei rapporti sostenibili con le comunità locali di con le quali lavora con i propri dipendenti con i propri clienti con i propri fornitori
E quant'altro
Abbiamo lavorato parecchi abbiamo
Predisposto questa che carta dell'integrità ci siamo posti un problema adesso facendo l'operazione con e i cibi
Gli tra di trasferiamo la nostra Carta dell'integrità oppure no
Perché è un problema mica banale cioè c'è il rischio di essere autoreferenziali e di diretti impongo qualcosa dopo che la risposta che ci siamo dati
In questo momento si
Rendiamo disponibili e il diciotto novembre dopo che legalmente saremo un unico gruppo perché questo verrà al diciotto novembre ognuno dei nostri colleghi nei venti paesi ai quali lavoriamo riceverà nella propria lingua la nostra Carta dell'integrità
Fra l'altro credo di averlo in Borsa la sua più forte
è un documento relativamente semplice cioè un una cosa diciamo che si legge in poco tempo il vero tema non è leggerla ma è quella farla diventare uno strumento operativo di vita Program professionale
E questo è legato al fatto veramente concludo che
Siamo convinti che noi possiamo avere il massimo della imprenditorialità di ognuno dei nostri colleghi
Riducendo il rischio reputazionale che è legato al fatto di De di esaltare queste imprenditorialità solo sabbia un forte sistema di valori comune e condiviso
Dopodiché appunto abbiamo deciso di trasmettere ognuno di loro questo documento
E di avviare un processo di discussione che magari fra un anno ci porterà a riscrivere la Carta d'integrità perché è ovvio che essendo operativi in molti Paesi sistemi di valori specifici possono anche essere diverse
Anche se riteniamo che una serie di elementi in comune comunque ci siano torno a dire già oggi abbiamo sedici persone sedici mila persone che queste erano parte del vecchio gruppo Unicredito che lavorano per noi in Turchia
Paese Musulmano dove
Ci sono radici sostanzialmente diverse rispetto alle nostre e quant'altro quindi credo che il tema degli standard etici
Differenziati quello che viene chiamato moral di Wajda
Sia un tema estremamente importante che sia fondamentale per le imprese soprattutto oggi in cui l'informazione circola con grandissima rapidità avere una piena coscienza che il rischio reputazionale uno dei rischi più grossi
Perché noi dobbiamo gestire quotidianamente nel nostro mestiere forse ancora più alto che in altri e che laddove ci dovesse essere una
Offesa a alla nostra reputazione in qualsiasi per noi dei venti paesi in cui operiamo a livello domestico la propagazione di questo fine sarebbe molto rapido tutto il sistema
E quindi poter pensare che si opera in un modo in Serbia nell'altro in Italia sarebbe un grossissimo errore
Dopodiché bisogna avere tutti i sistemi anche operativi perché si parlava prima ad esempio di
Criminalità organizzata per riuscire a gestire
E qua ci sono sia le leggi ma anche
Le norme interne i meccanismi operativi interni ad esempio il tema del riciclaggio
Che ovviamente è un tema di grandissima importanza su cui noi svolgiamo e dobbiamo svolgerà per norma dettero volontà
Diciamo una serie di controlli estremamente stringenti che dal nostro punto di vista sono omogenei a livello di gruppo
Ho concluso
Una piccola nota per dire che un responsabile un gruppo così abbancare così importante il primo tema è assente e quello della identità e dei processi identitari e e
Come come tutto comma del pre converge rispetto a questa storia
Della ricerca dell'identità e quindi
Che va dalla finanza fino all'impresa processi anche di e anche la cooperazione neanche all'ente locale
Io ho solo che lo il problema che si pone ma in termini più pratici ma che richiederebbero altra profondimento e che l'entrata di questi gruppi bancari grandi eccetera che assorbono anche banche locali
Però come nel caso UniCredit che io l'ho conosciuto nel suo libro di Aldo Bonomi che proprio pensò sta cercando e fatta per voi sul mantenere insieme ed entità locale e avere però quei valori
Condivisi
Ecco i tre esattamente e beh che è una scommessa importante né il il primo impatto prendo quello che si è visto nel Mezzogiorno è sui fatti che c'è comunque una riduzione di imprese locali del settore creditizio perché non sono competitive quindi scomparendo vengono assorbite riducono eccetera
E sul piano dalla criminalità devo dire questo però altre volte paradossali impresa locale era più facilmente sottoposta al controllo di poteri criminali c'è una lista di imprese nel Mezzogiorno che sono scomparse nel settore piccole casse che è molto diverso dal Trentino modo no molto diverso
Però il il con danno però simile all'inizio cioè il piccolo artigiano per piccolo imprenditore ha più difficoltà oggi ad avere un credito in generale riguarda anche anziché di come era la situazione precedente
Mentre diciamo l'agosto scorso nella quello che ho letto c'è questa cosa di mantenere questa specificità locale apertura locale pur in un sistema che poi diciamo e internazionale
Credo che comunque su questo con in futuro serbatoio dovrebbe indicarci un un approfondimento o maggiore anche perché c'è un interesse anche vostro rispetto al microcredito rispetto a queste forme nuove e dal basso che che si possono integrare
Ancora su questi temi abbiamo con noi a sostituire Peter tra TAR col direttore dell'OCSE lite Centro sviluppo locale di Trento Ivana studente a che economista senior
A presso questo istituto e de slovena credo giudice sì
Sola slovacca slovacca sola basta niente per cambiare nazionalità una sale
Gli Estensi
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Danza l'OCSE ci ha riportato un tema ieri
Molto dibattuto dello sviluppo locale di come pomodoro supportarlo dall'interno
E dall'esterno e io direi che a questo punto ci sono diverse domande questioni opposte forze troppe ma Maulo Cerini ci fa una presentazione
Bella lo strumento per vegetariani prima dei Balcani Balcani cooperazione
Turbo veramente
Quattro minuti aggiunge
E mi scuso in anticipo perché parlo sempre io da ieri per l'osservato come osservatorio sui Balcani Presidente Dellai si chiederà se i soldi che Dante invitando tutti a me la Novello
Appunto in realtà lo staff è un proprio siamo un po'più di di persona lavorarci però mi hanno nominato porta forse insomma ma nominato lì
Già adesso l'intervento del della del del dell'economista del del Centro studi OCSE CD portava oltre che sui ragionamenti
Su quindi sulle idee anche su uno strumento sulle buone pratiche che l'altra parte del sottotitolo del convegno e quindi presentava alcune attività che concretamente il centro OCSE a Trento svolge per promuovere alcune delle idee di cui si è parlato allora tre minuti vi presento uno strumento che
Come osservatore sui Balcani sempre su commissione della Provincia sono immagini che scorreranno semplicemente così per non hanno niente di di di commento ma e per mostrare che effettivamente esiste
E lo strumento balcanico operazione che per conto del ministero degli affari esteri la dottoressa Rando punto ci parlava della legge ottantaquattro è che questa legge è dedicata in particolare alla all'intervento italiano nell'area dei Balcani
Ecco per conto di quella legge versante Ministero Affari esteri la provincia autonoma di Trento ha presentato come proposta di azione non tanto quella di fare lei una iniziativa nei Balcani quanto di mettersi al servizio del sistema Regione delle regioni italiane
Per
Coordinare una parola grossa e non è il caso di usarla ma per dare strumenti provare a dare degli strumenti delle linee
De degli stimoli e raccogliere in un'unica strumento che poi visivamente questo che da oggi on line quindi oltre al decimo anniversario della del degli accordi di Dayton c'è anche il primo anniversario del nostro lavoro attorno Balcani l'operazione che ha iniziato un anno fa con la firma della convenzione tra Provincia ministero ecco a un anno di distanza il prodotto c'è e la presenza di numerose regioni ieri e oggi qui alla al convegno punto Toscana Veneto Friuli Piemonte ed erano son venuti a discutere con noi e ha adesso avranno anche una una sessione dedicata apposta per parlare in concreto di questo progetto però volevamo simbolicamente presentarlo a tutta il convegno a tutta la la la conferenza questo strumento di lavoro per dare unità per dare la dimensione di unità alla presenza italiana delle regioni per ora parliamo della presenza di cooperazione solidale quindi il passo successivo sarà ragionare appunto della presenza congiunta
Però già nel fare questo abbia cercato di di fare qualche passo avanti mi è piaciuto che il Presidente Dellai abbia colto il passo avanti che
Ci porta a parlare di cooperazione comunitarie piuttosto di cooperazione decentrata appunto che ci porta a parlare de di ciò che i territori nel loro complesso fanno in rapporto all'area dei il Sud-Est Europa e non solo le istituzioni
Info nel fare nel costruire questo database perché poi il progetto consiste in un portale internet www balcanico operazione punto it
E un database una raccolta informati di informazioni abbia cercato di non fare classico o solo la raccolta dei i Progetti chi fa cosa quando inizia quando finisce boh
Ma di fare di provare a fare un passo avanti che quello di ragionare sulle relazioni fra territori
Infatti il sottotitolo del portale relazioni le relazioni territoriali tra Italia che Sud-Est Europa
E andare perso a a a
Misurare anche se uno strumento arido come un portale internet difficile difficile lo faccia però cercare di dare la densità di queste relazioni e quindi a fianco dei progetti che voi sono uno dei precipitati ma un progetto si fa una roba
Ma ci stanno a altre altre cose ci posso ci sono le delegazioni gli interscambi umani perché non siamo solo parlare di interscambi economici o di flussi finanziari ma siamo anche a parlare di interscambi relazione ci sono le attività parallele che regioni orso territori italiani svolgono in determinate aree
Fiere piuttosto che corsi di formazione piuttosto che iniziative cinematografiche Arte e perché no danno sempre sono cercare di mettere insieme le sue cose rende il la densità delle iniziative
Mettendo dentro naturalmente gli accordi strutturali i protocolli d'intesa che esistono fra alcuni territori italiani territori balcanici
E e mettendo dentro anche
Le iniziative gli appuntamenti che si costruiscono su su sul territorio convegni conferenze questo punto come dicevo prima per dare un po'un'immagine di di di densità
E e il primo anno il progetto l'iniziativa però dura due anni adesso la sfida è usare questo strumento che è una in da oggi renderlo operativo farlo funzionare far sì che le regioni vi lavorino attorno
Certo poi dal convegno di oggi e questi è un buon è uno strumento è un speriamo buon strumento che fra un anno sarà anche operativo utilizzato
Il passo successivo sarà
Come si diceva oggi
Aprirlo all'altra parte di relazioni territoriali quindi a quella economica incrociarlo con quella
Su questo raccolgo la disponibilità del Presidente a a provare a impegnarci ancora ecco noi nel limitato nel limitare delle nostre risorse umane perché comunque l'osservatore non è infinito appunto come confuta Osama po'di persone qui però sicuramente ci vorremmo giocare su questo ecco vi ringrazio e desse dallo spazio invece quattro minuti cinque non so nodo lo spazio per invece una sicuramente una mezz'ora di dibattito sarà
Tonino Perna come coordinatore credo che verrà raccolta degli interventi
Facciamo certo prego
Da oggi on line da domani è visitabile sulla anzi da oggi è visitabile sulla sulla rete
Ma qui diciamo futurista formale in cui c'è sempre molta attenzione non ho richieste in questo momento scritte ma immagino sono richieste come al solito con chi alza edito come a scuola
Una domanda volevo farla io il dottor Profumo riguarda quello che è sempre stata ho vista dal sud del mondo diciamo dalle aree periferiche per essere più esatti oggi
Il problema di quando arriva una grande gruppo finanziata all'esterno e assorbe le banche locali o comunque a una presenza sul territorio apporto impieghi raccolta insomma questo ecco sul Sud-Est
Del dell'Europa questa questione che che è molto importante molto sentita anche l'articolo May operatori economici
Partirei un pochettino dall'Italia per poi muovermi premetto che sono cresciuto a Palermo quindi forse in una zona che è ancora più secco ritenevo che se non arriverà il cambiamento lei
Allora purtroppo quando si parla di queste cose ci sono moltissimi luoghi comuni uno dei luoghi comuni più diffusi le banche vanno in un altro territorio per drenare risorse e andarle poi investire
Il caso su
Perché da un punto di vista economico qui
Non ha alcun senso perché dal nostro punto di vista gli impieghi sono uno dei generatori fondamentali di ricavi e siccome siamo un'impresa e vogliamo fare ricavi facciamo impieghi là dove troviamo domanda d'impiego
La ma da un punto di vista statistico oggi in Italia è dimostrato che ad esempio nel Sud Italia le banche non hanno sede nel Sud Italia investono di più di quelle che hanno sede nel Sud Italia ecco e quindi dopo proprio da un punto di vista dei numeri K alla fine sono sempre una cosa importante sono un po'un po'freddi ma ma contano
Quindi questo timore di drenaggio di risorse a favore di altre realtà economiche né i fatti non si verifica in Italia per noi non significa nel Centro Est Europa oggi nel Centro Est Europa abbiamo un rapporto raccolta impieghi dove la raccolta ancora superiore agli impieghi in Italia
Per noi il contrario abbiamo più impiega raccolta dopodiché diciamo questo ovviamente genera altri tipi di problematiche perché loro trovare qualcuno che mi dei soldi per fare gli impieghi
Ma
Non diciamo
Abbiamo dei tassi di crescita degli impieghi sensibilmente superiori a quelli della raccolta il rapporto sta progressivamente avvicinandosi all'unità
Uno dei temi fondamentali della vera un sistema finanziario sano e con comportamenti sani
E che in linea di massima svolgiamo una funzione che piuttosto spiacevole ma che sana da un punto di vista macro economico di selezionare le attività meritevoli cosiddetta
Si definisce funzione allocativa del credito un termine un pochettino tecnico nel senso che diamo i quattrini a iniziative che generano ricchezza e non dovremmo dargli del genere a iniziative mi distruggono
Il che se sei un iniziativa che distrugge ricchezza tira in genere fastidio che
Le banche non ti finanzino da un punto di vista macro economico estremamente sano
Perché abbiamo visto in Italia nel passato quanta ricchezza pubblica è stata distrutta perché sono state finanziate imprese che non erano meritevoli di stare in piedi
Torno a dire è un po'una funzione antipatiche come quando nel Parco dello Stelvio si dà autorizzazione ad ammazzare un certo numero di Caprioli o o cervi perché al di sopra di un certo numero
Quello e quelli deboli
In economia le cose funziona più o meno allo stesso modo se un'azienda non è sana e drena risorse pubbliche per stare in piedi per magari per mantenere occupazione funzione meritevole anche
Se la si tiene in piedi si distrugge un sacco di risorse e molto spesso è meglio avere un sistema di welfare efficiente per riconvertire le persone per magari pagare sussidi disoccupazione e quant'altro piuttosto che tenere in piedi impresa insana torno a dire una con piuttosto antipatica che dobbiamo fare però diciamo fa parte delle funzioni e qui siamo chiamati
E per questo è fondamentale avere banche sane e che ragioni in un ottica privatistica
Dopodiché non è la struttura proprietaria di far ragionare le banche noti via privatistica su questo ci vuol voglio essere molto chiaro
Spero di averle rispose di sì
Sì è vero c'è un umore Joubert dato di fatto che sono aree anche dove più alto il rischio per la certe nostri una cosa una cosa importantissima un problema che bisogna porsi a livello di sistema e le banche tra queste e quella dell'accesso al credito
Visco dopodiché qua bisogna uscire anche qua da luoghi comuni
Ad esempio negli Stati Uniti Paese che tutti noi concepiamo come più liberista il più vicino al mercato e così via
I finanziamenti Allo studio vengono dati da fondi pubblici
Con criteri privatistici nel senso che si danno su basi meritocratiche
Allora sono cose molto complicate però secondo me bisognerebbe un po'uscire da alcuni luoghi comuni
Entrare nel nel pratico nell'esempio abbiamo fatto tutto un sistema di
Di finanziamento lo studio per attività universitaria
Svolge un'attività che non è propria nostra poi lo facciamo perché ci interessa di nuovo per il tema della legittimazione socio sociale di cui si parlava prima perché magari
Prendiamo persone cioè finanziamo delle persone che hanno alta probabilità di laurearsi che un domani diventerà limoni clienti cioè c'è tutta una città dei ragionamenti dietro ma un'attività per noi in perdita economica livello facciamo però diciamo obiettivamente non attività in perdita economica in teoria non dovremmo farne perché siamo un'impresa quindi sono aspetti abbastanza complicati tutto il tema dell'accesso al credito che vada la microfinanza
Ma non è solo la microfinanza però ripensate le nuove attività che partono nuove attività che partono in Inghilterra negli Stati Uniti e così via sono finanziate fondamentalmente o dalle famiglie o da fondi di Venture Capital mai dalle banche
Da fondi visit capita quindi gente che lavora ancora prima di fornire un cercare o da fondi pubblici
Lei che è fondamentale perché zeppi uno dei problemi che ne abbiamo il nostro Paese che abbiamo poca mobilità sociale e la poca mobilità sociale legata all'accesso allo studio anche no ovviamente
Son tutti i sistemi cose interrelate fra loro che vanno un po'vista che resiste a forse uscendo da luoghi comuni
Invece Riva giocando queste cose in modo pratico inventando anche nuovi meccanismi di collaborazione pubblico-privato con grazie
Prego
Console
Sì sì prego prego lo dico si proponesse registra
Scuse due brevemente vorrei fare due precisazioni una su una Volvo e parlare proprio di questi che Necci ha raccolto questi giorni con tanta ospitalità ai nostri i trentini
Svolgono anche in Romania vari programmi interessantissimi son tanti studenti Omegna ha la facoltà di Trento al master quindi ma che sono stati anche per noi un modello per esempio nella politica delle minoranze
Veramente la ringraziamo per questo speck credo che abbiamo risolto veramente in una maniera di democratica dicevo sono diciotto minoranze in Romania che hanno sempre un rappresentante del Parlamento
Per la quale la vecchia la minoranza di vecchia data quella italiana che pochi lo sanno alla sempre ora poi tanta del Parlamento come no
Questo modello l'abbiamo continuato per esempio da poco è stato proprio anche copre on riunione del governo comune del governo come noi con il governo ungherese
Credo che questa cosa possa potrà non esportare il modello ma può essere un un inizio anche per le zone di quale abbiamo parlato oggi
La seconda no senza voler fare un complimento all'Unicredito
Forse neanche il sia amministratore delegato lo sa ma vorrei sottolineare un appoggio veramente giusto dell'Unicredito nella nostra area
Due tre mesi fa sono stato invitato e ho partecipato due volte
A una preparazione di cento centocinquanta duecento maggior parte giovani che si preparano di essere formato viste in Romania nelle zone adiacenti
Sono stato invitato perché dovevano sapere volevano sapere io ho presentato le realtà del nostro Paese in quello che conoscevo anche della balcanica questo intanto le cose
Non tutto cosa e fiori ma quelle giuste
Ma questo appoggio di voler sapere di Dip dapprima via essere in conoscenza di causa secondo me è stato una cosa seria
Dell'Unicredito anche questo può essere un modello
Grazie
Grazie console romeno
Altre domande
Prego
Sì per non o meglio il Migliore giusta
Attacchi e no e prima è stata il console romeno niente non è non si io scrivo sulla Romagna si va a sbattere sì siamo attivi ecco
è una domanda perché signor Profumo la carta di integrità non ho capito sono giornalista e mi sono interessata solo sul contenuto se possibile accennare un tortino non lo so grazie
Prego
Se non vogliamo ma
Certi Monsoon annuncia un altro nel a prego scusi
Una domanda è un'osservazione la domanda in linea con la precedente perché l'avete chiamata carta dell'integrazione negativa intesa che integrità facevate riferimento
Osservazione d'accordo
Una provocazione di stamattina a proposito di centralità e periferia dipende sempre giusto per distruggere i luoghi comuni
Da che cosa utilizziamo per misurare la centralità la periferia io mi occupo di attività culturali nei Balcani e ho visto
Manifestazioni tipo al poco il Summer Festival cinque capi di Stato all'apertura il film Festival Sarajevo Novi Sad crescere in maniera molto più veloce dinamica di equivalenti realtà nell'Europa occidentale per esempio
E il paradosso
Del locale nazionale internazionale sta diventando decisamente insostenibile
Non c'è niente di magico nelle paura mente locale se non lo articoliamo attraverso le altre scale questo me l'hanno detto i sindaci attorno al lago discutere la settimana scorsa seduti vicino ai loro ministri dicendo così non funziona
Grazie
Prego
Su quello di prima
Rispondo cinese
Magari parto dalla prima domanda del Signore per poi andare alla domanda la signora perché l'abbiamo chiamata carta dell'integrità
Però partiti dal dal Codice etico
Perché devo dire che io ho una certa repulsione all'utilizzo che la parola etico perché mi sembra che troppa gente usi questa parola a sproposito mi dà un certo fastidio vedere che ce l'ha ma anche si chiama anche etica mi dà fastidio
Perché credo che
Qualsiasi
Sì però fatto dimettere quel nome cioè quel quell'etichetta nel nome mi dà fastidio vorrei credo che chiunque debba avere dei comportamenti etici
Spesso si identifica l'attività
Come attività di per sé etica io dico che si possono far raccogliere i pomodori attività che in linea di massima uno pensa verde etiche da persone immigrate i benché vengono pagate in nero e magari si possono produrre
Armi o armi o sistemi di difesa invece essendo perfettamente coerenti con certi standard comportamentali e credo che ci sia un po'di confusione allora c'erano certo fastidio nell'uso la parola
Che
Siamo diciamo primo passaggio è stato dal parlare di Codice etico al parlare di Codice dell'integrità abbiamo scritto anche per noi integrità signori che vivi identificarsi
Con un forte sistema di valori che deve influenzare il nostro operare quotidiano e che vogliamo ci aiuti a creare sto traducendo dall'inglese una
Forte percezione reputazionale Dinoi nel mercato
Abbiamo discusso molto il tema rebbi reputazione imputazione perché su una città sempre che molta confusione fra reputazione immaginare due cose sono totalmente diverse purtroppo in genere ci si occupa più di immagine che di reputazione
Dopodiché perché siamo passati a chiamarla Carta siamo passati chiamarla Carta perché discutendo coi sindacati di questo documento che ai tempi era il Codice dell'integrità c'hanno detto ma fondo diciamo qua c'è stato un processo condiviso un Codice in genere un qualcosa che viene calato dall'alto una carta un qualcosa che è stata discussa e in cui ci si riconosce ci sembra più giusto chiamarla Carta dell'integrità che sono passati a chiamarla caffè integrità questa l'estrema sintesi la storia in effetti la potrei fare più lunga ma diciamo
Siamo passati dal parlare di Codice etico al parlare di carte dell'integrità dopodiché in questa carta ne parliamo in modo esplicito del profitto ci tengo a dirlo perché siamo un'azienda per una società per azioni Ca'
Con l'obiettivo quello di generare valore per il per gli azionisti il valore dato appunto da in questo rimane comunque essendo noi un essere S.p.A. in e legato al fatto di avere diciamo un profitto sostenibile nel tempo a Pavia
Il valore nasce da questo e
Qua rispondo più alla signora
In
Una diciamo nella sintesi di questa carta dell'integrità e poi diciamo una matrice di questo genere che abbiamo chiamato il percorso il profitto abbiamo indicato i quattro le quattro cattiverie di stakeholder principali per noi cioè i colleghi
Clienti e fornitori investitori comunità locali che per ognuna di queste quattro categorie abbiamo declinato che cosa per noi significano i sei valori fondamentali nei quali vi concili conosciamo che sono fairness Transparency rispetta reciproca siti Freedom Trust
Pietro ognuno di questi testi converrà abbiamo costruito abbiamo provato e dire nella nostra vita quotidiana cioè nei nostri comportamenti che cosa dovrebbero
Generare in in termini comportamentali questi sei valori è stato un lavoro abbastanza complesso e lungo e faticoso perché aggiustata anche discussione abbastanza abbastanza significative però diciamo salariati a generare un qualcosa nel quale ci riconosciamo
Se posso dire una parola sul tema della periferia e centro uno delle grandi fortune di questa nostra avventura
Paneuropea che oggi ne abbiamo diciannove mercati domestici
Per la rivela l'Italia sul totale dei ricavi peserà più o meno il trenta per cento sul totale dei ricavi di gruppo quindi non si può dire che c'è un Paese
Molto più importante di un altro il Turchia il Paese nel quale avremo più clienti abbiamo sette milioni di clienti in Turchia e abbiamo cinque e mezzo in Polonia
E questa è una fortuna incredibile perché diciamo dal nostro punto di vista non esiste più un centro né periferia
Ognuno di questi è un mercato fondamentale per noi e in ognuno di questi per noi è fondamentale tanto ancora la sua domanda e essere un buon giocatore domestico essere percepito con una banca locale
Perché sarebbe un vero dramma per noi se in Polonia fossimo percepiti con una banca italiana tedesco spiega impone dobbiamo nessuna banca polacca
Come McDonald segue deciso di fare però è un è un po'di una dieta mediterranea qui ma voglio dire quando ai cinque milioni e mezzo di clienti devi essere una banca del Paese poi magari dovremmo essere una banca nemmeno più polacca ma non so di Varsavia di Lucio di Cracovia o di pose mano di Dansk o come qua in Italia cerchiamo in Trentino di essere ancora una banca trentina cosa che per noi è fondamentale
Si ritorna quel tema delle diverse identità
Su cui con l'amico Aldo lavoriamo intensamente che per noi è assolutamente chiaro insomma
Altri interventi
Senza darla e
Scomparso
Va bene se non ci sono altri interventi chiederei Mauro Celeghini se ancora in sala sconosco rapito anche Luís bene di concludere
E comici prego
Dando no dicendo appunto il gioco Salvatore come prosegue
Lavori c'è questa prossimo appuntamento a Cipro emblema dell'Europa che divise fra greci e turchi ma anche della capacità di superare un conflitto decennale
Prego
Ti ringrazio le conclusioni spettavano al al moderatore
Forse in una battuta
Abbiamo l'Europa di mezzo l'abbiamo cominciata ad attraversare tante tanti mezzi a tante abbiamo prestato tanti confini in questa due giorni appunto abbiamo visto geograficamente il Sud-Est Europa come l'Europa di mezzo come e la necessità di incontro
Abbiam visto anche la necessità di incontro l'attraversamento di confini tra qualcuno lo chiama oggi profit e non profit tra mondo del attori economici e attori della solidarietà
L'Europa di mezzo il mezzo è sempre una zona
Anche grigia anche di è però interessante ecco di sviluppo penso che il il lavoro prossimo sarà a proseguire nell'Europa di mezzo sperando che arrivi l'Europa intera quella che comprende Balcani con i tempi che necessitano e dal nostro punto di vista comprende dei rapporti comunitari interi e non più divisi tra attori diversi che vanno per operare in uno stesso campo quindi questo peso può essere una conclusione un ringraziamento a tutti quelli che c'era una sola mano da ieri ai relatori di ieri a alle presenze di oggi
è un invito a proseguire i lavori sia su sia attraverso il sito sia attraverso i prossimi appuntamenti grazie mille