Ambiente, turismo, scuola, occupazione. L'Italia delle Province

Allora io ho un compito a stamattina quello di consentir vedi sedervi di sistemarmi ricominciare la lettura dei giornali e poi però di interromperla per
Dare inizio ai nostri lavori
Per dare inizio ai nostri lavori che saranno abbastanza ricchi
Fittizi
Presenze di partecipazione per cui abbiamo il dovere di recuperare in parte il ritardo che abbiamo accumulato a causa delle condizioni privati che io t'ho immediatamente avvio alla seduta mattutina con una breve introduzione
A partire da quello che è il tema che abbiamo apposto per i lavori della mattinata e cioè scuola ambiente occupazione e mercato del lavoro e problemi dello sviluppo economico potrebbero essere i titoli non della seduta mattutina ma di quella che è la contraddizione che ormai da qualche tempo vivono le province italiane
Cioè il gli enti che sono titolari di competenze e e di responsabilità di questa natura e che però devono quasi quotidianamente quasi il rapporto con ogni proprio interlocutore
Come dire combattere per difendere queste prerogative noi viviamo cioè la contraddizione che da un lato
Assistiamo ad una cessione
Continua di competenze che sono anche responsabilità rispettare le quali puoi dare conto ai cittadini ma cessione di competenze senza risorse non c'è quasi mai
In presenza della cessione di una competenza la cessione delle relative risorse basti pensare a come è avvenuto in gran parte delle province la cessione dei delle competenze in materia di viabilità
Io col solo in questo caso cito l'esempio della mia provincia dove la Cassa per il Mezzogiorno ci ha trasferito centinaia di chilometri di viabilità realizzata a suo tempo dal Consorzio di sviluppo industriale senza che sia stata a trasferita all'Ente Provincia una lira
Ho un Euro per aggiornarci mila euro in più rispetto al pregresso
La stessa cosa vale per l'ambiente dove abbiamo numerose competenze che a mano a mano vengono cedute ma le leggi di riferimento non prevedono la cessione di risorse
La stessa cosa ancora più clamorosa riguarda il tema della scuola dove tutto il piano di sicurezza e di adeguamento alle norme di sicurezza e totalmente a carico dei clienti
E però dall'altro lato se da un lato c'è questa cessione di incompetenza e senza risorse
Da un lato c'è spesso la negazione delle competenze o in qualche caso il tentativo di annullare il ruolo delle Province o di cancellarle come in qualche caso dall'impianto istituzionale
Io vorrei citare in questo caso due esempi emblematici l'uno in cui niente è stato ha dato occasione di verifica in un incontro a Udine dove c'è purtroppo un'interlocuzione con la Regione che tende a semplificare l'impianto istituzionale regione Comune togliendo questo orpello rappresentato dalle Province sostenendo che la semplificazione dell'impianto istituzionale aiuta la semplificazione della della decisione della politica
Fatto che sicuramente noi contestiamo l'Unione delle Province è andata più volte a sostenere
La come dire la propria contrarietà rispetto a questa Teoria
Mentre in altri casi assistiamo alla come dire a una sorta di buco nero nell'attribuzione delle competenze nel senso che parlo da siciliano in questo caso in Italia una competenza è prevista e in Sicilia negata
E il caso più clamoroso è quello rappresentato da tutto il tema della formazione professionale del mercato del lavoro dei centri per l'impiego
Ieri il presidente Melilli diceva nella sua introduzione gestiamo seicento centri per l'impiego
Se ci fosse anche la Sicilia in Italia ne gestiremo seicentosessantasei centocinquanta invece quella che doveva essere la legge di recepimento nazionale non prevede neanche la parola provincia nel senso che si prevede uno un meccanismo di gestione del mercato del lavoro e della del mercato del lavoro e della a Collocamento un sistema di formazione professionale totalmente
Accentrato sull'ente Regione in modo da subire in questo caso un doppio centralismo quello statale e quello regionale
Ho ho citato non a caso Friuli e Sicilia non solo per essere bipartisan ma perché sono i due casi più eclatanti di questa doppia modalità per negare un nuovo un ruolo degli enti Province c'è poi tutto il tema complicato ma anche importante del rapporto con l'Europa cioè dell'uso della gestione dei fondi europei che certamente non può non vedere un protagonismo forte delle regioni ma non si capisce perché
Tutta una serie di competenze almeno quelle della coordinamento delle politiche di sviluppo economico e di utilizzo dei fondi europei in termini di area vasta non debba essere istituzionalmente strutturalmente assegnato
Agli enti province sì a questo poi si aggiunge come dire il fatto che per la prima volta anche nel rapporto con lo Stato si è determinato un vulnus nella sistema della concertazione il quadro è sicuramente il quadro è sicuramente delicato ci aiuta sicuramente la sentenza della Corte a dire
Bisogna tutti fare i sacrifici ma ciascuno decida come ebbe dove farli nel rispetto della autonomia a delle diverse istituzioni mai come dire un aiuto io sono convinto che in questa direzione
E la direzione cioè del rispetto del ruolo della funzione nell'impianto istituzionale del nostro Paese molto debba fare la politica e le idee che noi riusciamo a mettere in campo anche per questo abbiamo cercando di dedicare questa sessione a questo tema io avrei finito per altro vi siete tutti seduti il mio compito è stato svolto con grande diligenza la parola ad Alberto Cavalli
Presidente della provincia di Brescia il vicepresidente vicario dell'Unione
Io cercherò di svolgerlo con una dirigenza quasi pari alla dura
E prima di entrare nel nel tema che tratteggiano molto molto brevemente con superficialità
Consentitemi di
Rispondere ad una sollecitazione o provocazione
Dall'amico marziano quando diceva che
Vi sono regioni che tendono a semplificare eliminando le Province io conosco
Poco o nulla devo dire la verità la realtà siciliana
Conosco meglio quella del Friuli Venezia Giulia
Si semplifica tanto il quadro istituzionale quando si eliminano le province che quando il Friuli-Venezia Giulia decise di proporre una
Una modalità
Per i cosiddetti piani territoriali di coordinamento provinciale che come ricorderò anche più tardi sono stati affidati alle Province a partire addirittura mille novecentonovanta con legge dello Stato
Risulta di immediata evidenza che non può affidare questo compito ai comuni
E quindi inventa un meccanismo
Sorprendente
Per cui i piani territoriali di coordinamento provinciale che le Province non fanno lo fanno le comunità montane
Ma se ma i comuni non montani devono aggregarsi in maniera diciamo così volontaria
Naturalmente alcuni comuni stanno con la con il capoluogo altri per ragioni comprensibili era la competizione territoriale che caratterizza i nostri territori decidono di stare da un'altra parte
Insomma e un'altra delle dimostrazioni se mai ce ne fosse bisogno non tanto del ruolo che le Province si sono conquistate
Comunque nei loro centocinquant'anni quasi di storia me dalla utilità presente
Di un livello di governo che stia appunto tra quello comunale che continua a ritenere il più importante e decisivo e quello di valenza eminentemente legislativa regionale e poi sempre parlando di regioni a statuto speciale questo sì come non sottolineare che
Una contraddizione quasi feroce
Quella di un ente che abbia una statuto di specialità non
Per la sua natura di ente ma per quel che il suo territorio rappresenta in termini di identità interni di cultura in termini di necessità di impulso economico e non riesca a tradurre non desideri tradurre questa specialità d'impianto anche alle Province anche ai comuni che quel territorio oppure rappresenta
Ma insomma questa introduzione può essere utile
Anche alle poche cose che dirò
Perché quello che dobbiamo un po'domandarci e domandare anche a quanti parteciperanno al dibattito
Che si avvia dopo i nostri interventi
E se la Provincia nuova
Cioè quella che a partire dal novanta grazie alla centoquarantadue poi lezione diretta dei presidenti e dei sindaci e alle modifiche ad ordine costituzionale al testo unico enti locali insomma se questa provincia nuova significativamente diversa da quella
Di qualche decennio fa
Possa avere un ruolo e debba avere un ruolo indispensabile
Nel rilancio economico del nostro Paese
Io non solo credo che possano avere un ruolo ma che abbia un ruolo assolutamente insostituibile
Ripeterò qui la solita ma non per questo meno condivisa osservazione che la globalizzazione dei mercati affacciarsi
I miliardi di nuovi consumatori e di miliardi di nuovi produttori in un unico mercato globale
A radicalmente modificato la competizione economica
Ma non paradossalmente a valorizzato anzi reso sempre più evidente una competizione Diretta fra territori
Fosse anche perché la competizione è diventata più aspra
Decisivo e determinante per un'impresa o per un lavoratore la qualità non solo del territorio continentale o nazionale ma del territorio locale nella quale vivessi insetti
E su questo a tutti in questa sala è evidente che le Province hanno quale più quale meno a seconda della differenziazione di carattere regionale
Delle competenze assolutamente decisive
Perché come non sottolineare che il tema delle infrastrutture
Il tema dalla formazione del capitale umano
Il tema della diffusione della innovazione delle tecnologie
Così come i temi della qualità dall'ambiente quello dal mercato del lavoro
Ma anche la valorizzazione e la difesa
Delle identità e dei caratteri distintivi dei territori
E e delle genti che vi abitano
Ecco come non sottolineare che questi sono ritenuti i fattori di successo nella competizione locale e globale
E sono competenze tutte contenute nei nostri ordinamenti
Quanto al tema delle infrastrutture
è evidente che il nostro core business per dir così la nostra missione da più tempo
E fosse la più diretta rilevante in termini Investimenti è certamente quella delle strade
Ma anche ci stiamo occupando di quelle autostrade chiamiamole così telematiche
La cosiddetta banda larga l'innovazione tecnologica che è sotto gli occhi di tutti
Sì è vero che la formazione del capitale umano e decisivo soprattutto in Italia soprattutto da noi per tante ragioni anche storiche geografiche
Sì è decisiva per vincere
Come non dire che in larga parte del Paese noi gestiamo la formazione professionale e che siamo chiamati a un ruolo decisivo sull'istruzione non solo negli edifici scolastici ma anche nella sua quotidiana programmazione e gestione
Per dire della diffusione dell'innovazione tecnologica
Non siamo assenti in quei progetti in quei processi
Che mettono a più diretto da Porto la ricerca scientifica all'università col mondo delle piccole e medie imprese attraverso degli specifici Poli attraverso dei centri servizi a questo vocati
Quanto alla qualità dall'ambiente credo che non abbia bisogno di commenti soprattutto qui quale sia insomma il ruolo che le Province vanno compiendo
Per migliorare la qualità dell'ambiente
E anche per tutelare quei caratteri che rendono l'Italia
Piaccia o non piaccia il paese più bello del mondo
E ancora mercato del lavoro già citava marziano i centri per l'impiego
Rendere più snello rendere più rapido rendere più efficiente il rapporto fra chi cerca lavoro e chi offre lavoro
E anche evidentemente uno dei raggi d'una delle ragioni di stabilità sociale e di promozione dello sviluppo
Queste sono con nostra competenza davvero
Potremmo domandarci se e che cosa stiamo facendo su questo punto
Una recente ricerca condotta dagli uffici del di UPI lo dice con chiarezza
Sul tema della viabilità
Dal due mila al due mila e quattro noi abbiamo moltiplicato per tre le risorse economiche messi a disposizione delle nostre strade
La crescita e del duecento per cento è ormai ammonta dico del consuntivo due mila e quattro a circa tre miliardi di euro
Siamo cresciuti ancora di più
Nelle funzioni in campo ambientale dove gli investimenti sono cresciuti del duecentoquaranta per cento ma siamo cresciuti anche negli investimenti nella scuola un più trenta per cento che significa un miliardo di euro all'anno
Siamo cresciuti nel turismo di più del cinquanta per cento
E il turismo in tante aree del Paese è una componente fondamentale dello sviluppo e nelle aspettative di crescita e di benessere per il futuro
Preme fosse ancor più che ogni altra cosa sottolineare che in quattro anni sono cresciuti del settanta per cento investimenti cioè le spese in conto capitale
Per funzioni di sviluppo economico
Questo è vero Ent del bene sottolinearlo anche perché di fronte ad una
Riorientamento della spesa della pubblica amministrazione
Più verso le spese in conto capitale che verso le spese correnti
Noi possiamo dimostrare cifre alla mano che questa è una scelta strategica che le Province hanno già compiuto continuando a far crescere di fronte a quel diluvio a quell'alluvione molto disordinata peraltro
Di competenze che abbiamo ricevuto degli anni scorsi continuando a far crescere molto più la spesa per gli investimenti che la spesa corrente
Che non è calata tuttavia perché se è vero che nelle voci delle quali parla porrà dall'ambiente la viabilità dalla scuola al turismo
Anche le spese come correnti sono cresciuti dal due mila e due mila quattro intorno al trenta quaranta per cento
La più significativa crescita e proprio nelle funzioni di sviluppo economico
Una variazione del centocinquanta per cento in quattro anni per giungere ad una cifra che sfiora anche in questo caso il miliardo di euro cioè a dire due mila miliardi di vecchie lire
Insomma è le province le competenze loro affida e che consentono alle Province di svolgere il loro ruolo indispensabile per lo sviluppo locale e per la crescita economica
Stiamo davvero portandoli ad effetto d'altronde
Lo ricordava ieri presidente Melilli
Le regge se le Regioni incrementano anche le spese per gli investimenti se i Comuni incrementano anche le spese per investimenti negli ultimi tre quattr'anni le province le aumentano e le aumentano di più
Tutto questo può bastare cinque
Io credo che non possa Pastacci noi crediamo che non possa bastare perché
Se non c'è una strategia complessiva anche queste iniziative anche queste quotidiane azioni non portano tutti i benefici che sono necessarie
E la strategia o meglio la cornice che tiene insieme tutto questo
Quella nostra propria non poche Sakura del coordinamento della coesione sociale
Non esponenti non esponenti politici neanche funzionari del pubblica amministrazione
Hanno scritto
Ne ho avuto
Copia qualche settimana fa
Proprio sui temi dello sviluppo locale una osservazione che mi permetto quindi
Digitale
L'ente Provincia ha una posizione invidiabile
Per compiere quest'opera di indirizzo strategico la Provincia e l'unico ente territoriale che potrebbe avocare a sé con ragione le responsabilità di coordinamento strategico dell'innovazione
E indicare le linee d'investimento per il territorio
E sotto due aspetti più che fosse che sotto tutti gli altri io vorrei sottolineare innanzitutto la competenza di coordinamento territoriale che può che deve essere usata sempre di più per agevolare il dialogo tra i comuni per agevoliamo il dialogo tra tutti gli enti territoriale
Perché è sempre più difficile non nascondiamocelo giungere a decisioni rispetto ad una struttura e inevitabilmente troppo frazionata del governo amministrativo
La nostra funzione evidentemente non quella di portabandiera non quella di di padrone questo non è nelle nostre competenze Massi una forte azione di dialogo e appunto di coordinamento per aiutare gli altri anche gli altri a scegliere la strada migliore
E poi come non sottolineare che la funzione di coesione sociale di raccolta del consenso e anche una strumento dalla nostra azione e che solo noi possiamo svolgerla a livello adeguato cioè a livello d'area vasta a livello territoriale
Consenso che significa anche la capacità di fare accettare ai cittadini e alle imprese quelli che sono i costi dello sviluppo
Costi non sempre facili da accettare non sempre condivisi e che a volte rischiano di impedire scelte che possono offrire garanzie di successo per il nostro Paese anche per le generazioni a venire
E quando si parla di sviluppo locale
Quando si parla come in queste giornate si è parlato inevitabilmente si continuerà a parlare
Anche la legge finanziaria per l'anno prossimo
Come non dia di uno degli aspetti che io giudico positivi della finanziaria in essere ma che vorrei declinare al modo delle Province
Continuando insomma la nostra azione di confronto e di sollecitazione confronti di Governo e Parlamento
Dico del tema dei distretti industriali
Che non è evidentemente un tema che interessi soltanto questa o quella maggioranza politica
Tanto che lo stesso Presidente Ciampi era tornato sull'argomento circa sei mesi fa
Dicendo tra l'altro
Che tenuto conto della struttura del sistema economico italiano il rilancio dei del modello dei distretti industriali è quanto mai opportuno
Si deve proseguire continuava a Ciampi su questa strada investire di più per l'affermazione di questo modello
Seguo con passione nei miei viaggi per le province d'Italia la vita di ogni distretto industriale le difficoltà di alcuni di essi sono legate a problemi specifici dei settori merceologici più esposti alla concorrenza internazionale
In termini di politica economica ritengo sempre valida la considerazione
Sull'opportunità di attuare con maggiore determinazione politiche di sostegno dall'Offerta che diano impulso investimenti reali innovativi in impianti macchine attrezzature
Ora
Perché torno su questo punto con Rizzetti industria
Perché se è vero che la Finanziaria individua proprio il modello dei distretti industriali come un tema sul quale torna al quale dare incentivazione di carattere fiscale e ritengo anche se in finanziaria non se ne trova una traccia evidente
Per allocare nuove risorse economiche
Perché non continuare a chiedere come peraltro il presidente Melilli ed io stesso abbiamo pubblicamente chiesto nelle settimane scorse
Che siano proprio le Province destinatarie di specifiche risorse da tradurre nei loro bilanci e di definite competenza
D'altronde quale tema e più d'area vasta e cioè
Più connaturato al ruolo e ai caratteri dell'ente Provincia se non il tema dei distretti industriali
E le Province vogliono essere come diceva Melilli qualche mese fa presentando l'iniziativa sulla quale adesso tornerò vogliono essere parte dell'impresa così come vogliono essere partner del lavoro
Non basta però una visione di carattere esclusivamente locale
Non basta certamente per i singoli presidenti di provincia per gli amministratori provinciali non basta neanche per UPI che ha cominciato a darsi un panorama schiettamente nazionale partendo da una collaborazione con l'Unione delle Camera di Commercio
Per affrontare uno specifico tema quello del marketing territoriale
Ne abbiamo
Ne abbiamo cavato una ricerca che abbiamo presentato alcuni mesi fa a Rimini
Che evidenzia quali regioni quali province quali comuni quali Camera di Commercio e quali aziende speciali del sistema camerale abbiano avviato progetti e realizzazioni volte a un più efficace Marte intricati territoriale
Ne abbiamo ne abbiamo ricavato un elenco di trentanove soggetti
Ne abbiamo ricavato un elenco di oltre cento progetti
Nei quali le province giocano un ruolo significativo
Anche così dunque rispondono a con le competenze a quel ruolo del quale parlavo all'inizio
Perché su centotrentacinque progetti individuati sull'intero territorio nazionale
Al primo posto nella promozione nella Costituzione
Di agenzia per il marketing o di altri strutture ai magri territoriale sono le camere di commercio ma subito dopo vengono le province e poi le Regioni e poi i Comuni
Peraltro con una differenza che non può non essere sottolineata e cioè con una formidabile divario anche in questo caso tra nord e sud del Paese
Le aree territoriali le aree regionali con un maggior numero di progetti sono la Toscana il Piemonte la Lombardia l'Emilia Romagna
E d'altronde due terzi dei progetti sono al centro nord e solamente un terzo al centro-sud
E diverse sono persino le priorità che gli amministratori indicano perché non si concentra sull'investimento nella ricerca e nella innovazione
Ritenute strategiche per attrarre conoscenze per attrarre competenze
Questo più ancora che investimenti produttivi in senso stretto
Mentre mezzogiorno le priorità
Che diventano centrali sono le politiche di sostegno al turismo il sostegno all'accoglienza e il consolidamento di una dimensione d'impresa che naturalmente è più difficile forse è più fragile qui che altro
Insomma dello sviluppo locale allora all'esame e di politiche e strategie di carattere nazionale
Tra l'altro io sono convinto che il nostro rapporto con le Camere di commercio che hanno una vocazione territoriale analoga alla nostra anche se significativamente concentrata sul mondo delle imprese
Sì è un'alleanza assolutamente utile che dovremmo e moltiplicare non limitandola a quell'aspetto del quale vi parlavo
Sviluppo locale sviluppo
Nazionale dunque
Perché quello il tema sul quale vorrei concludere e proprio questo
Noi siamo convinti che sia il contesto sociale il contesto culturale
Ad alimentare quei saperi quelle capacità che hanno fatto il successo del made in Italy
Insomma le aziende hanno incorporato nei loro prodotti quei tratti di bellezza che sono il nostro patrimonio culturale ed ambientale
E le relazioni quindi tra beni culturali e ambientali sistema produttivo assumono un particolare valore
E contribuiscono purché vengano costantemente alimentate
A migliorare i prodotti e rafforzando la capacità contro il competitiva
Non nascondiamoci che le varie forme di creatività che noi consideriamo distinte tra loro dico quella scientifica tecnologica dico quella economica dall'imprenditorialità alla manualità
E la creatività artistica e culturale sono di fatto strettamente correlate
Si servono di processi mentali analoghi certamente ma soprattutto si rafforzano reciprocamente attraverso processi di fecondazione diciamo così incrociata scambio di stimoli comuni
Questa è la nuova strategia hanno gli pare lungo la quale vogliamo assumere iniziative e progetti capaci di legare più organicamente il patrimonio culturale offerta turistica
E prodotti che incarni non lo stile italiano il sistema di vita italiana insomma una logica di sviluppo locale ma anche di sviluppo nazionale la logica dunque che tiene insieme il federalismo e L'Unità
Non contrasti dunque tra queste parole locale e nazionale federalismo e unità
Ma viste come parti di un unico grande comune disegno quel disegno che le province si candidano svolgerà sempre più e sempre meglio se naturalmente questa possibilità per la loro da grazie
Beh Alberto ci ha dato come era il nelle nostre aspettative il destro per affrontare le questioni legate al rapporto tra Province e sviluppo io prima di dare la parola ad Andrea tagli a Sacchi
Devo leggere la lettera che Shipper viene dal segretario nazionale dei DS Piero Fassino
Il quale non la non potrà partecipare ai nostri lavori caro Presidente evidentemente si riferisce a Fabio Melilli
Sono spiacente di informarvi che purtroppo a causa di impegni precedentemente assunti non potrò prendere parte all'Assemblea generale delle province italiane
Stiamo attraversando un periodo difficile segnato da una contraddizione da un lato viene approvata la devolution riforma costituzionale che presume di contenere una promessa di federalismo forte
Mentre a nostro giudizio rischia di spaccare l'Italia aumentandolo divario tra regioni ricche e regioni povere
E contestualmente di creare venti neocentralismi anziché un sistema federale efficiente
Dall'altro lato la finanziaria due mila sei si presenta con un carnet di tagli agli enti locali che va esattamente nella direzione opposta a quella provoca andata con la devolution
Inoltre è stata approntata con un metodo che non riconosce realmente agli enti locali il ruolo che loro compete
In poche parole il governo ha deciso di scaricare Costin responsabilità sugli enti locali senza coinvolgerli minimamente nella determinazione degli obiettivi e degli strumenti che caratterizzano la manovra economica noi riteniamo che proprio tenendo in considerazione la gravità della situazione economica la strategia per uscire dalla crisi debba essere il frutto di un lavoro comune tra i diversi livelli istituzionali
L'Italia possiede le risorse e le energie che occorrono ma deve mettersi in condizione di fare sistema per essere competitiva nei nuovi scenari dell'economia globalizzata
I temi che saranno al centro della vostra discussione sono i capitoli principali di un vasto programma di sviluppo che deve essere caratterizzato da un forte investimento sulla qualità della vita sulla conoscenze sui saperi
Sulla capacità di stimolare l'innovazione dei processi produttivi
In sintesi si tratta di valorizzare quelle caratteristiche della specificità italiana che non sono delocalizza Abbili e che possono quindi costituire una forte leva di sviluppo di ricchezza e di benissimo
Ma un disegno di questo genere non può non prevedere un forte protagonismo delle istituzioni locali con il conseguente riconoscimento di una funzione specifica e delle risorse che occorrono per esercitarlo
Per tutti questi motivi con la certezza che lavoro dalla vostra assemblea verrà un contributo importante per tutto il Paese
Una delegazione del mio partito seguirà l'insieme dei vostri lavori cordialmente e Piero Fassino al presidente dell'UPI Fabio noi ringraziamo il segretario nazionale Fassino peraltro o il in sua vece interverrà nel pomeriggio Vannino Chiti assieme ad altri esponenti nazionali dei partiti ora la parola ad Andreas taglia Sacchi Presidente della Provincia di Lucca e il responsabile del dipartimento lavoro
Buongiorno a tutti
L'Assemblea che teniamo in questi giorni delle province italiane si svolge in un momento importante e al tempo stesso delicato siamo ormai in una fase storica in cui si è affermato il ruolo e la capacità delle province di gestire e promuovere i servizi per il lavoro e la formazione ed in generale il tempo che le nostre Province
Rivendichi no il ruolo centrale del Welfare sul territorio nello stesso tempo la funzione delle Province come soggetto pubblico di riferimento per la promozione sul territorio del capitale umano
Sei evidente come la promozione del capitale umano del welfare locale sia decisiva
Per sostenere lo sviluppo e per cambiare modelli produttivi appare chiaro
Come in questi anni il rapporto con il Governo e le Regioni non abbia brillato per coesione condivisione ed azione comune vorrei sottolineare
Che
Il ragionamento del mio intervento non è solo un ragionamento rivendicativo
Ma è un ragionamento che pone al centro della vita delle comunità locali la questione della competitività del sistema paesi il tema della coesione sociale
Dell'innovazione della formazione dell'investimento verso i giovani sul capitale umano non è marginale ma è centrale rispetto alle questioni e si svolge sulle comunità locali e dalle comunità locali un ruolo centrale e fondamentale quindi non c'è solo un ruolo di rivendicazioni istituzionale c'è un problema politico
Molto forte da porre nella dinamicamente in via di sviluppo del nostro paese nostro Paese
Vive ormai da anni una situazione particolare del nostro mercato del lavoro che impone quindi politiche di welfare incisive ed innovative e richiede una presenza forte delle istituzioni e degli enti locali
Nel governo nella programmazione degli interventi che riguardano il capitale umano
Per la promozione di efficaci interventi per l'occupabilità e la promozione del capitale umano dobbiamo considerare questi fenomeni tipici della realtà italiana che sostanzialmente peggiorati in questi anni
Il basso tasso di occupazione intorno al cinquantotto per cento siamo il Paese in Europa con il minor numero di occupati regolari ed è evidente come sia una vera emergenza nazionale il fatto di rendere la nostra società più attive ed operosa
E di sostenere l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro
Estrema disomogeneità tra le aree del Paese del Paese sia in riferimento ai diversi mercati locali del lavoro e al tasso di sviluppo al dato relativo all'occupazione femminile e dal sommerso
Che soprattutto in riferimento agli standard di servizio le capacità di intervento dei soggetti che operano sul mercato del lavoro
Forte presenza di lavoro sommerso indice di una inadeguata capacità di governo sul territorio del mercato del lavoro di una debolezza strutturale dei sistemi locali del lavoro e della infiltrazione malavitosa nell'economia mancanza di servizi diffusi per il lavoro e per il capitale umano in grado di promuovere percorsi di inserimento al lavoro ed una efficace trasparente modalità di incrocio tra domanda e l'offerta di impiego
Accentuazione in questi anni dei due squilibri che riguardano il mercato del lavoro tra sud e nord del Paese tra forza lavoro maschile e femminile
Questo quadro impone scelte forti ed evidenti sia nell'aggiornamento delle riforme che riguardano la promozione del capitano umano
Che il potenziamento dei soggetti pubblici chiamati a dare qualità alla capacità di governo sul territorio dei servizi per il lavoro e per la formazione con attenzione alla diffusione di standard di servizio adeguati e di qualità
Serve dare centralità alle Province nella centralità del territorio per promuovere sviluppo e lavoro
Dopo il vertice di Lisbona e con l'avvio della strategia europea dell'occupazione il nostro Paese ha avviato alcune importanti riforme
Che hanno comportato tra l'altro l'introduzione di strumenti e norme per la regolazione della flessibilità sul lavoro
L'introduzione delle agenzie interinali e la trasformazione del collocamento pubblico nei nuovi servizi per l'impiego
L'avvio di questa prospettiva si basa su una scelta di fondo
Collocare il lavoro sul territorio e promuovere servizi e strumenti per l'occulto per l'occupabilità del cittadino nei luoghi e memoria né e nelle modalità più vicine ed accessibili in questi anni la scelta dello stato sociale per il lavoro ha comportato il progressivo posizionamento sul territorio dei principali servizi alla persona e alle imprese nel tentativo di realizzare quel capitale sociale
Quella combinazione virtuosa tra servizi per la società e strumenti per l'economia che costituisce il riferimento è l'obiettivo dell'Italia dei distretti d'impresa e delle comunità locali inclusive
Si tratta di un metodo di promozione dello sviluppo e della qualità della vita e del lavoro attraverso il ruolo pubblico nell'economia e nel lavoro che può essere perseguito oggi
Soltanto rileggendo in modo attento e critico i risultati della stagione del decentramento amministrativo né della programmazione negoziata
Rafforzando ed aggiornando il ruolo e la funzione dei servizi pubblici per l'economia di lavoro la capacità promozionale inclusiva del welfare locale la capacità di fare innovazione progettuale e di leggere i fabbisogni del territorio
Dando una risposta efficace attraverso la destinazione corretta e tempestiva delle risorse comunitarie si tratta di un metodo che va perseguito con attenzione alla presenza e alla diffusione di servizi pubblici a livello provinciale adeguati e con star dai Comuni con particolare attenzione al ruolo della formazione dell'orientamento al lavoro del sostegno alle imprese
La centralità delle Province per la promozione dei servizi per il lavoro e la formazione è diventata quindi in questi anni una vera e propria priorità che va oggi confermata e rafforzare la scelta definita attraverso il processo del del del decentramento e quindi è stata quella di posizionare
Proprio sul livello provinciale di attribuire alle Province il compito di promuovere organizzare e gestire insieme gli interventi di servizi sul territorio che riguardano il capitale umano ovvero proprio quel sistema che intervenendo sul lavoro sulla formazione sui servizi sociali per le imprese
Costituisce il riferimento per la qualità della vita e per lo sviluppo
Si è trattato di una scelta meritata che ha portato ad individuare quelle strumento di programmazione di cessione dei servizi per il lavoro e lo sviluppo lente Province
Ed in questi anni in un rapporto non sempre facile ed ordinato con Regioni e governo centrale
Le nostre Province hanno saputo ovunque realizzare interventi e servizi importanti
Soprattutto laddove i servizi per l'impiego si sono integrati con la scissione dell'offerta formativa
La promozione dei servizi socio assistenziali e le iniziative per lo sviluppo economico un plauso particolare va dato alle province del mezzogiorno che hanno da sole affrontato una sfida una sfida quella del passaggio del vecchio Collocamento
Ai nuovi servizi che anche un profondo significato culturale di lotta al clientelismo e al sopruso
Si tratta di riconoscimenti che ci vengono dalla stessa unione europea come ci conferma il ministero dell'UE fra l'evoluzione della legislazione per l'impresa ed il mercato del lavoro non è comunque in questi anni è riuscita ad aggiornare il guerre fare in senso pienamente promozionale
E a collegare mercato del lavoro ammortizzatori sociali i servizi alle imprese questo è il limite vero delle misure introdotte in questa legislatura l'intervento della legge trenta al di là delle differenti valutazioni politiche da questo punto di vista perpetua l'errore di realizzare una ulteriore frammentazione delle modalità contrattuali ed una ulteriore articolazione dei soggetti chiamati ad operare per l'incontro tra domanda e l'offerta di lavoro e questo è indebolito la capacità delle province di governare il sistema insieme alle mancate di compete certe di alcune regioni che nel Mezzogiorno non hanno ancora provveduto al trasferimento delle deleghe della formazione alle Province
Intervenendo a solo assolutamente intervento assolutamente decisivo per dare senso ed efficacia
Alle politiche per l'impiego
è opportuno considerare come questo ridimensionamento del ruolo pubblico nel governo dell'economia sia avvenuto in questi anni nella realtà dei fatti e delle scelte con indicazioni normative ed azioni concrete
Che hanno comportato il taglio alle risorse destinate alle Province e alle Regioni per la promozione dei servizi pubblici per l'impiego
Il ridimensionamento della centralità delle Province dei centri per l'impiego nel governo e nella gestione dei servizi per il lavoro nell'ambito di un più generale ripensamento del ruolo delle politiche pubbliche
L'assenza di interventi strategici per sostenere l'integrazione a livello territoriale degli strumenti e dei servizi per la formazione il lavoro il capitale umano
La considerazione delle risorse del fondo sociale europeo per l'inclusione la formazione e lavoro nei limiti dispensa del Patto di stabilità che determina la restituzione all'euro all'Unione Europea
Ingenti risorse destinate allo sviluppo del nostro Paese restituiamo le risorse per il lavoro senza che questo comporti i reali risparmi di cassa per lo Stato
Ho visto che c'è stata una apertura mi sembra leggendo io non ero presente leggendo Sole ventiquattro Ore questa mattina del ministro La Loggia su su questo tema che mi sembrerebbe interessante
La mancata riforma degli ammortizzatori sociali e l'assenza di un modello europeo di collegamento obbligatorio tra indennità per l'inserimento e la partecipazione a piani individuali di inserimento al lavoro
I tagli alla spesa sociale l'assenza di provvedimenti che colleghino l'integrazione al lavoro e l'inclusione socio assistenziale
Nell'ambito di una più generale disapplicazione della legge tre due otto del due mila di riforma dei servizi sociali la promozione attraverso la legge trenta del due mila tre di nuovi soggetti privati e pubblici per l'incontro tra domanda ed offerta in assenza di una strategia di misure che favoriscano il governo pubblico sul territorio del sistema
L'inadeguatezza delle misure e delle forme di assistenza e consulenza promosse
Dal Governo per l'innovazione degli strumenti di governo del mercato del lavoro e di promozione a vita delle opportunità con il conseguente scarso ruolo e d'impatto
Delle azioni promosse dalle agenzie tecniche del governo Italia lavoro for mezzi sviluppo Italia e vive sfortuna
I cui forti costi operativi e gestionali non sono compensati dall'utilità ed efficacia dell'intervento sul territorio
Assistiamo quindi alla mancanza di un modello nazionale diffuso di strumenti e servizi per il capitale umano e per il lavoro
Ad un generale indebolimento della capacità di tutela e di promozione del sistema del welfare a livello nazionale
E ad un indebolimento delle capacità delle regioni e degli enti locali di innovare e sostenere interventi promozionali per l'inclusione sociale e per il lavoro
In relazione alla inadeguatezza delle risorse strutturali e alla mancanza di un livello dei servizi e delle azioni comune forte condiviso
Questa
Situazione può determinare la messa in discussione nel concreto della capacità e della funzione del governo pubblico del mercato del lavoro e va contrastata con interventi e scelte che determinano una netta inversione dirotta
La fase dell'intervento sostenuto dal Fondo sociale europeo e dalla programmazione regionale impone quindi oggi una riflessione
Sulla centralità del ruolo delle province per la promozione del capitale umano per l'inclusione sociale per l'integrazione lavorativa
Le Province vanno sostenute nello sforzo avviato in questi anni per dare ai cittadini servizi per il lavoro e la formazione di qualità accessibili ed efficace strumento per la promozione dell'occupazione
Lo sforzo avviato negli anni scorsi va oggi sostenuto con scelte che portino le Province ad assumere non solo la responsabilità delle azioni e dei servizi di fronte ai cittadini e alle imprese
Ma anche con scelte normative e strumenti che valorizzino la capacità delle province di guardare l'evoluzione del nostro stato sociale verso scelte effettivamente promozionali
Verso un sistema che crei le opportunità come ci chiede l'unione europea
Nel rapporto con il Governo e le regioni
Nella progettazione degli interventi nella trattativa per i nuovi fondi europei le Province rivendicano quel ruolo
Che è reso necessario dalle stesse funzioni che ci vengono attribuite dall'impegno profuso in questi anni nell'avvio dei nuovi servizi per l'impiego e per la formazione in questi anni questo processo è stato compromesso da scelte sbagliate tra cui il venir meno dello stanziamento in Finanziaria per i servizi per l'impiego il mancato completamento da parte di molte regioni del trasferimento delle deleghe delle risorse per la formazione professionale
Il mancato posizionamento sui centri per l'impiego dell'accesso a voucher o da molti danzatori sociale di tipo promozionale
Il taglio delle risorse avvenuto in questi mesi per lo scellerato computo dei fondi europei per il lavoro nel Patto di stabilità
Inadeguate l'inadeguata assistenza tecnica di governo e delle regioni anche attraverso le loro agenzie tecniche per migliorare e rendere omogenei gli standard di qualità dei vari servizi questi in questi snodi restano ancora aperti in quanto la stessa legge Biagi e le norme di attuazione non ne hanno affrontato gli aspetti di fondo
Ed oggi anziché sostenere e rafforzare il ruolo delle province
Con la legge Biagi ci troviamo di fronte ad una pluralità di nuovi soggetti pubblici e privati dai Comuni alle agenzie interinali autorizzare i autorizzati a fare somministrazione di mano d'opera
Si tratta di un caos pericoloso
Che non ha giù il che non aiuta gli stessi Soggetti privati
Chiamati ad una utile con lavorazione e che va ricondotto
Che va ricondotta presto a sistema garantendo al soggetto pubblico quel ruolo di regia e di programmazione che l'Unione Europea raccomanda per il governo sul territorio del mercato del lavoro
Per permetterci di lavorare per il lavoro ci servono risorse adeguate e riforme giuste in questi anni le risorse sono calate e lì e lì riforme non ci sono sembrate azzeccate
Sostenere la centralità dei servizi pubblici per l'impiego diventa quinti per le istituzioni italiane il presupposto per una buona politica del lavoro che sostenga il ruolo dei territori
Solo dal rafforzamento di questa funzione è possibile realizzare quel raccordo quella Rete con i servizi privati con gli altri soggetti che operano sul mercato del lavoro e che è voluta dalla stessa legge Biagi ma non è stata finora sostenuta da nessuno valido strumento di intervento per questo motivo è forte e compatta la posizione delle province italiane nel chiedere lavorare per ripristinare come ordinario l'intervento in finanziaria di sostegno alle Province per lo sviluppo dei servizi pubblici per l'impiego intervento non a caso eliminato dal governo dopo l'introduzione della legge trenta che ha sostenuto il ruolo degli operatori privati
Modificare la prima parte della legge trenta per ribadire il ruolo attribuito dalle leggi di riforma Bassanini alle Province di Piperno del governo sul territorio dei servizi per il capitale umano e di lavoro
Comprendere il fondo sociale europeo la principale risiede risorsa per il sostegno e servizi per l'impiego per la formazione nelle risorse nella spesa per investimenti esclusa dal patto di stabilità così da evitare un taglio e servizi per il lavoro che in questi mesi può ridire Luca ridurre di almeno un trenta per cento le risorse a disposizione delle Province e delle Regioni
In ogni caso le esperienze ed iniziative locali verificate le quali prassi che mostra un impegno
E la capacità delle nostre Regioni Province nella promozione di nuove ed avanzate politiche del lavoro e di servizi adeguati alle esigenze dei cittadini e delle imprese costituiscono i riferimenti che ci permettono di affermare e sostenere il ruolo del territorio ed in particolare delle province nel governo e nella promana promozione del lavoro e delle opportunità per il raggiungimento raggiungimento degli obiettivi politici e di programmazione che permettano anche in Italia come nel resto d'Europa di posizionare i servizi per il mercato del lavoro e l'inclusione sociale sul territorio
E di costruire una rete di servizi e di azioni di politiche attive in grado di realizzare i Comuni standard di qualità su cui implementare piani individuali di insediamento lavorativo e più in generale strumenti ed interventi utili ad incrementare l'occupazione regolare che stabile
Appare opportuno oggi condividere una strategia di intervento
Fra province regioni e governo una strategia che con fuori mi che confermiamo e proponiamo e che prevede la necessità di posizionare il ruolo dei servizi locali per l'impiego al centro del governo del mercato del lavoro e della formazione
L'opportunità di realizzare un maggiore coordinamento tra regioni e province per migliorare e condividere strumenti e servizi per le politiche attive
Con l'obiettivo di migliorare la qualità dei servizi ed incrementare il capitale umano e sociale
L'obiettivo di sostenere la capacità in ogni provincia di promuovere in via ordinaria
E per la totalità dei cittadini attraverso il ruolo dei centri per l'impiego The Reader Torrita reali piani individuali di insediamento lavorativo
La scelta di collegare gli strumenti di lotta al precariato
Alle marginalità ed all'esclusione sociale attraverso forme di sostegno al reddito salari di cittadinanza
Alla promozione di strumenti per il miglioramento dell'occupabilità e la ricetta e la ricerca attiva del lavoro
Posizionati su una spia efficiente rete di servizi per l'impiego su piani individuali di inserimento al lavoro da garantire sul territorio
Con particolare attenzione alle aree svantaggiate del Paese
La necessità di realizzare la massima integrazione sul territorio dei servizi e degli interventi per la promozione del capitale mo'umano con una precisa finalizzazione a questi obiettivi delle risorse della programmazione dell'ascesa legislazione e degli strumenti regionali
Le Province quindi chiamano oggi e per il futuro il Governo e le Regioni a condividere a farsi promotori di scelte di sistema
Che partendo dall'ottimizzazione delle risorse del fondo sociale europeo rafforzino la capacità del territorio di governare
E promuovere servizi per il lavoro la formazione la crescita del capitale umano
L'obiettivo comune deve essere per tutti quello di da forze di sostenere lo sviluppo il condono economico attraverso una strategia per l'occupazione di tipo europeo per creare nuovo occupazione contribuire alla crescita di una società più aperta giusta
Ed attiva
Per questo motivo chiediamo anche al governo di restituire alle alle Province la piena disponibilità delle risorse comunitarie per il lavoro e di vincolare i risparmi del tifi è del del TFR alla promozione di politiche attive e chiediamo alle regioni di completare
Il necessario trasferimento delle deleghe Riva diamo queste proposte al Paese riponendo appunto al centro dell'iniziativa delle province queste questioni rischiamo cercandolo annuncio qui di lavorare
Per un'iniziativa
Che raccoglierà anche gli interventi contributi di queste giornate di lavoro sui temi che riguardano appunto le politiche del lavoro in un convegno nazionale che vorremmo
Tenere nel mese di febbraio alla presenza del Governo ed il ministro per prova per proiettare anche proprio diciamo così
Nella prossima competizione elettorale al centro della discussione del confronto del programma che riguarda il futuro
Del nostro Paese al centro delle questioni che riguardano lo sviluppo del sistema Paese proprio i temi centrali
Delle politiche del lavoro ma anche i temi centrali del futuro del Paese nel nostro Paese legato al ruolo centrale delle scelte
Di politica attiva sui temi del lavoro che si decidono sui nostri territori e che vedono le comunità locali con un punto di riferimento fondamentale nel nell'innovazione dello sviluppo che sta davanti a noi grazie buon
Ringrazio l'amico Presidente tagli a Sacchi
Si avvia ora dopo le due relazioni introduttive il programmato dibattito
Che inizia con l'intervento di Fulvio Fammoni responsabile lavoro e formazione della CGIL che ringrazio per la presenza a questa Assemblea
Io ringrazio voi per l'invito dalla nostra organizzazione
Ho ascoltato con molta attenzione le due relazioni di questa mattina mi sono letto la relazione di ieri del vostro presidente
Tutte e tre queste relazioni confermano almeno dal nostro punto di vista la natura e la qualità dei servizi che le Province garantiscono al territorio
Servizi come l'ambiente la scuola il turismo l'occupazione
Rappresentano un sentire comune
Sono una necessità per migliorare la coesione sociale delle comunità territoriali
E proprio in queste attività allora che l'opera di programmazione e di intervento diretto può funzionare per favorire lo sviluppo e la qualificazione delle realtà comunali di minori dimensioni avesse essendo da antidoto alla frammentazione
Alla sua domanda presidente sul ruolo delle Province
Io confermo la nostra impostazione del cominciano un ruolo importante e fondamentale
Però per questo se si pensa a questo bisogna essere conseguenti con questa affermazione
Queste funzioni
Ha bisogno di assetti organizzativi e di qualità professionale adegua
Contro tutto ciò la legge finanziaria che non solo tagli di trasferimenti agli enti locali e le autonomie locali chiede che il federalismo fiscale e che tocca presenta mente queste strutture i diritti delle persone non è conseguente con questa affermazione
Non dà certezza questa affermazione
Non solo perché è stato negato il confronto con le ragioni come dice il vostro presidente nella relazione di ieri con le ragioni delle Autonomie locali e anche con quelle delle parti sociali
Ma perché i come dimostrano le tabelle che sono uscite sulla stampa di ieri e di oggi
Oltre ai vincoli imposti alla spesa e la sentenza della Corte
Meno autonomia tributaria poche voci fisse molto legate al ciclo economiche un ciclo economico in crisi porta risorse calanti da questo punto di vista anche da questo punto di vista per le Province
Creando un rischio di un ulteriore fattore di crisi e non di motore di sviluppo come da sempre il sistema delle Autonomie locali che ha un ruolo non irrilevante sul complesso degli investimenti di questo Paese abituato e quindi un ulteriore freno alla ripresa
Che potremmo avere nel prossimo nel prossimo periodo
Cosa pensiamo noi della legge finanziaria cosa ne pensa CGIL CISL e UIL noto abbiamo appena fatto lo sciopero generale
Molti di voi fra l'altro erano presenti alle manifestazioni e quindi non ha bisogno di spiegarvi le nostre posizioni su questa questione
Io non avrei da aggiungere niente a quello che dice il vostro presidente
Una legge fino
Via
Ingiusta in pratica
Impraticabile perché precari nelle entrate questo scaricherà macerie sul futuro
Ingiusta perché non c'è niente per il lavoro e si taglia sulle fasce più deboli della popolazione
Impraticabile perché non è utile per lo sviluppo
D'altronde basta guardare
Che cosa avete scritto sui tagli alle spese per le province
Manutenzione degli edifici scolastici agricoltura commercio e articola e artigianato
Sicurezza delle strade provinciali trasporto pubblico
Smaltimento dei rifiuti raccolta differenziata tutela delle aree protette sono tutte voci su cui ci sono tagli di spesa che provengono dall'approvazione di questa legge finanziaria se poi non prendiamo a riferimento da cosa particolarmente odiose ingiusta come l'intervento sul personale
E peraltro sulle fasce più deboli del personale che operano all'interno delle pubbliche all'interno delle pubbliche amministrazioni
Non voglio aggiungere altro dico su questo se non prendere a riferimento il ragionamento sul Mezzogiorno visto che siamo a Napoli
Sul Mezzogiorno CGIL CISL e UIL e le associazioni d'impresa hanno scritto un documento in quel documento si parla di fiscalità di vantaggio riforma degli incentivi di completamente adeguamento della dotazione infrastrutturate pensate all'intervento sull'ANAS
Di legalità
Di risorse indirizzate a turismo e logistica
Ecco vedete per parlare di credibilità per quanto si guarda quando si parla di fiscalità di vantaggio bisogna pensare ad essere credibili verso l'Europa
E io credo avremo grandi problemi di credibilità nel trattare questa questione così come sottolineo
Vi chiedo di aiutarci ad avere attenzione su questo tema io ho grande preoccupazione per il futuro dei fondi strutturali
Non solo perché caleranno comunque con l'ingresso di nuovi Paesi ma perché adesso che si determinano le priorità per l'assegnazione dei futuri fondi strutturali europei
E se posso permettermi una facile battuta l'attenzione a questo di questo governo e dire
Mi sono scordato che scadeva l'Agenda due mila e non ho messo i cofinanziamenti dalla legge finanziaria questo è il punto di riferimento per i nuovi fondi strutturali con cui noi stiamo ragionando
Io volevo solo soffermarmi per essere molto breve su due punti che qui sono stati proposti lavoro e scuola
Siamo a tre anni dalla legge trenta siamo a due anni dal suo decreto applicativo il due sette sei
Fra pochi mesi è finita la legislatura
Noi vorremmo fare bilanci su questa legge ci si dice che non è mai tempo di bilanci
Forse c'è un perché non è mai tempo di bilanci
La marcata arretratezza
Dell'applicazione dello sviluppo di queste norme legislative
Voi sapete non vuole gli allarmi su questa la contrarietà della mia organizzazione al merito al metodo adottato da questa legge
Dico semplicemente questo spero che a questo punto non si è più necessario fare bilanci spero che a questo punto si possa discutere di nuove norme di una nuova legge sul futuro del lavoro in questo Paese
Vedete si è riusciti in un capolavoro si è riusciti nella opinione delle diffusa delle persone a far coincidere il tema flessibilità con il tema precarietà
E questo sarà un grande problema per i future anche interventi legislativi sapranno rapidamente mutare questo tipo di opinione che si è andata molto diffondendo fra i cittadini italiani
è una scelta sbagliata perché è una scelta che va si basa su un modello di sviluppo
Il modello di sviluppo basso il modello di sviluppo basato sul costo è una scelta sbagliata nei suoi strumenti e allora occorrerebbe discutere su questo di futuro voi avete parlato nelle vostre relazioni anche nell'ultima che ho sentito qui questa mattina di una questione importante
Il lavoro nero
Anche qui siamo a Napoli
Parliamo un attimo del Mezzogiorno
Per l'esodo ci troviamo in questa strana situazione
Scala contemporaneamente l'occupazione e la disoccupazione
L'Istat da un termine tecnico a questo meccanismo lo chiama effetto scoraggiamento
E cioè di fronte a un'unica possibilità che quella di un'occupazione precaria alla gente non cerca più lavoro non è che non ha più bisogno di lavorare
E che si riesce a rendere appetibile ancora il mercato del nero del sommerso che infatti aumenta nel corso di questi anni ha ripreso ad aumentarle
Siamo a quasi sei milioni di persone
Solo la parte lavoro e soldi CIPE cioè il sedici per cento del PIL di questo Paese se poi ci aggiungiamo tutto il resto dell'economia siamo quasi al ventotto per cento del lavoro nero e nel lavoro sommerso
C'è chi considera questo una ricchezza nove la consideriamo una vergogna
E pensiamo che ci sia necessita di una premessa fondamentale per qualsiasi politica di sviluppo per la battaglia legale alla legalità
Un'iniziativa su questa questione sono note le nostre proposte ne discuteremo ne discuteremo anche assieme
Naturalmente noi avanziamo anche altre proposte
Ridurre le quarantanove forme di lavoro a sette otto ridare centralità al tempo di lavoro indeterminato era solo questo le incentivazioni
Non avere una legge che sia contraria alla contrattazione ma di supporto alla contrattazione per quanto riguarda i centri per l'impiego sono d'accordo con quasi tutte le cose che ho sentito dire quei questa mattina da questa tribune per quanto riguarda il ruolo del pubblico e per quanto riguarda il ruolo dei privati
Ma tutto questo si regge vado rapidamente a finire parlando del secondo punto se si parla anche di scuola di formazione
Noi colloquio abbiamo condiviso la posizione espressa sul secondo ciclo della scuola secondaria superiore
Una scelta sbagliata
Un problema guardate questo sprezzo per la istruzione tecnica nel Paese che creerà grandissimi problemi li sta già creando nelle iscrizioni per il prossimo anno scolastico vacche grandissimi problemi in questo futuro
Ma se vogliamo davvero parlare di formazione di problemi paese dovremmo fare
Dovremo dare un'occhiata più larga queste questioni
L'ultimo censimento ci dice che in Italia quasi il quaranta per cento della popolazione
E senza titolo di studio o ha solo la licenza elementare
Si tratta di venti milioni di persone sui cinquantatré milioni censiti questo è il grande problema di competitività di questo Paese
L'analfabetismo totale tocca quasi sei milioni di persone nel nostro Paese
E se aggiungiamo la scuola media inferiore arriviamo al sessantasei per cento della popolazione queste date
Della situazione scolastica del nostro Paese
L'Europa mette la quota di allarme all'otto per cento per quanto riguarda l'analfabetismo tutte le regioni del Mezzogiorno sono sopra questa soglia
Tutte le regioni del Mezzogiorno d'Italia sono sopra quest'atto
E allora probabilmente dovrò fare un ragionamento molto importante anche da questo punto di vista per quanto riguarda la risorsa formazione per il futuro di questo Paese
La scuola e di questo si discute molto ma io credo dobbiamo parlare di altri tempi la formazione nel lavoro
La formazione nella pubblica amministrazione la formazione degli anziani anche nuovo come nuovo criterio di universalità di accesso
Per quello che riguarda il futuro e anche in questa partire anche dalla formazione professionale dalla nuova mi permetterei di chiamarla
Formazione professionale c'è un ruolo delle Province possono debbono che assieme con loro noi vorremmo vorremmo gioca
Finisco
La prima relazione di questa mattina
Affrontava un tema che io condivido molto
Diceva
La globalizzazione non è più soltanto vado per schemi naturalmente
Competizioni fra Stati nazionali
Ma è competizione fra sistemi locali
Gli operatori stranieri chi deve investire nel nostro paese nel fare nella scelta
Fra sistemi locali in competizione fra di loro
Guarda le risorse quadra infrastrutture guardano le regole del lavoro
Ma guarda la scuola guardano l'altro grande problema quello della coesione sociale nel territorio
Un grandissimo teme un grandissimo problema di gap di a questo Paese per attrarre nella trarre investimenti
Io credo che ci sia un ruolo proprio delle vostre Amministrazioni questa questione credo che le scelte fatte di colpire anche attraverso le risorse
E anche attraverso la potestà libertà
Il ruolo di autonomia di queste amministrazioni sia un grave problema la competitività di tutto questo Paese per cui io nel ringraziarvi ancora per l'invito devo dire che concordo molto anche con la pagina finale che vostri presidente ha fatto nel presentare i lavori di questo vostro convegno annuale grazie
Ringrazio Fulvio Fammoni
Responsabile lavoro e formazione della CGIL
Ci ha raggiunto l'onorevole Pecoraro Scanio che ringrazio per aver raccolto l'invito a presenziare all'assemblea
E naturalmente gli do volentieri la parola
Ma io
Naso Torino ingrasso dell'invito
Tra l'altro una tradizione suo qua sembra venuto alle assemblee dell'UPI e sono partente contento e questa è la prima volta credo che si svolga a Napoli anzi presa ma detto ignote si svolge fuori di Roma quindi insomma un'attenta aggiuntivo
E l'ho sempre fatto
Devo dire con una consapevolezza con quella che l'Italia ha una fortissima
Si riconosce fortissimamente come identità nelle province
E tradizionalmente di Rea anche più nelle Province che nelle regioni nonostante che ovviamente nel nuovo assetto nel nuova sette l'assetto costituzionale e nella realizzazione ultimo ovviamente le regioni hanno legittimamente un ruolo importante ma l'Italia ha una forte identità provinciale
E superata la fase in cui in qualche modo c'era il tema tradizionale dell'inutilità delle Province che si è trascinato per molti anni
Anche nel ridisegno progressivo delle i nostri enti a livello territoriale ne abbiamo l'esigenza di ridefinire invece un ruolo e soprattutto di riconoscere anche alcuni alcuni impegni fondamentali da questo punto di vista c'è prima
L'esigenza di riportare sempre più le regioni al ruolo vero che quello legislativo e non quello di amministrazione
Perché uno dei paradossi che ancora noi viviamo e che da una parte abbiamo riconosciuto alle Regioni il ruolo di veri e propri parlamenti regionali di veri e propri governi regionali stesso tempo molte regioni vivono con difficoltà
La necessità di spostarsi dall'amministrazione minuta alla programmazione all'ingresso e questo è un tema forte
Che innanzitutto noi come Verdi abbiamo posto più volte proprio nel riprecisare quali sono gli indirizzi se no evidente che c'è una confusione ci sono regioni che sono uscito andare avanti su questo ma moltissime ragioni
Non sono lo fanno ma c'è addirittura in alcune Regioni a tendenza contraria all'accentramento l'abbiamo vissuto con delle battaglie sembra ricordo una vicenda lunga sua vice la Regione Piemonte che tendeva a riaccentrare una serie di competenze
A livello regionale e lo dico con la passata amministrazione non so se quell'attuale riesce a dare un segno di discontinuità rispetto a quella vicenda che mi trovai ad affrontare da altre competenze c'è quindi un primo aspetto è questo il secondo mi è sembrato molto utile la vostra scelta di dare come dire quattro temi l'ambiente il turismo la scuola occupazione che sono anche come dire delle
Delle linee delle linee di tendenza dimissione istituzionale ovviamente
Per fare tutto ciò l'altro grande aspetto quello delle risorse
E sulle risorse il problema non è il solo i tagli che sono progressivi da ogni finanziare mai preme anche la certezza c'è il problema delle risorse il problema della necessità di risorsa palace altezza perché quello che è inaccettabile ancor più dei tagli
è la progressività di tagli imprevisti imprevedibile della difficoltà di programmare la stese gli interventi quando tu ad ogni Finanziaria hanno a condizione che continua a essere modificati questo devo dire che al di là di chiunque governi
è intollerabile perché viola ogni principio non solo federalista ma di buone corretta amministrazione perché non dà certezza a chi deve amministrare e deve dare delle risposte questo è fondamentale secondo me ed è la battaglia che lo dobbiamo fare tutti insieme perché c'è un problema sicuramente di risorse complessive uno deve avere la capacità di vederlo ma c'è in quella della certezza perché senza certezza delle entrate e delle regole è difficilissimo già difficile comunque e ancora più difficile pensare di poter amministrata allora credo che noi questo è
Un elemento importante non l'abbiamo posto e l'opposto anche al tavolo delle
Del confronto programmatico dell'Unione di centro sinistra
Credo tra l'altro che sarà e molto importante che le Province in quanto tali riescano a vere anche un'interlocuzione utilizzino anche la fase delle assemblee che si faranno tra il venti e ventuno gennaio nelle varie regioni italiane
Per incidere e per riuscire a contare perché altrimenti cioè il vero rischio che da una parte le regioni che hanno dei poteri giuste riconosciuto dall'altra parte solo i grandi comuni
Poi ci sono due situazioni che sono da una parte le Province da una parte i piccoli e medi comuni che rischia di essere assolutamente poco attenzionati e poco consultati per quanto riguarda il quadro degli enti locali perché sembra da una parte le regioni da una parte sono le grandi città perché questo è l'altro grande problema
Io non lo so perché alla fine per una serie di circostanze anche in questo caso s'sollevato difensore dei piccoli comuni dell'associazione dei piccoli comuni ma perché guardare c'è un problema chi pensa davvero che bisogna tutelare il sistema Paese
Tutelare come dire il territorio si deve porre il problema che mentre i grandi Comuni hanno grandissimi problemi e io Somalia sono eletti in un grande Comune come Napoli non sapevo se il tema che quando i grandi Comuni diventa una specie di come dire
Accumulatore di tutte le risorse possibili
Il problema si ribalta sulla difficoltà di avere un un controllo in presidio sul territorio
Perché se noi votiamo progressivamente anche di risorse i piccoli enti le piccole c'è ne abbiamo il problema
Anche che io continuerò a porre che la distribuzione delle risorse nazionali non può andare solo in base alla popolazione ma deve andare anche in base alla superficie degli enti
Perché molte volte enti che hanno poca popolazione hanno la superficie enorme devono assicurare dei servizi sul territorio che se no non riescono a essere alta otto utilizzati e questo è un dramma perché quando non c'è il presidio preventivo i costi che ne paghiamo penso ai disastri ambientali lo deve esso tra i primi temi dell'ambiente
Per ambiente non è soltanto e come dire lo dico io che ho fatto la battaglia per la generazione sui parchi per avere le aree protette il tema è l'ambiente è sicuramente le grandi bellezze naturali
E l'ambiente come risorsa anche turistica del Paese ma il tema ambiente e anche il grande tema del dissesto idrogeologico da tutela del territorio
Della manutenzione che in questo Paese bisogna fare
E purtroppo non c'è cultura della manutenzione in Italia
Non ce l'abbiamo credo addirittura a livello individuale come italiani come singoli questo è un Paese dove se si deve fare una bella casa la si fa si separa una buona manutenzione non si fa quindi figuriamoci se noi poi non ce lo trasportiamo a livello di istituzioni
Ma il problema della manutenzione del territorio è fondamentale
Ne abbiamo una carenza di risorse sulla difesa del suolo che drammatica
E una disattenzione a questi interventi ed è uno dei motivi grossi per cui
Con molta chiarezza abbiamo sempre detto turba il vero pura in questo Paese ricredere
Il piano delle infrastrutture nazionali
Partendo innanzitutto da la prima infrastruttura che il territorio la tutela la manutenzione del territorio la prima infrastruttura inutile costi una bella strada se sotto ti franano a Collina dove costruito la strada o di frana sotto l'Eurostar che per miracolo un avo provocato un disastro
In in Puglia qualche mese fa allora ne abbiamo l'esigenza e su questo le Province possono svolge un ruolo importantissimo
Di una grande attenzione a questo grande problema che il territorio al fatto che i mutamenti climatici al di là delle discussioni come dire su scala planetaria ne faremo abbiamo sottoscritto il protocollo di Kyoto cercheremo di ridurre il problema del mutamento climatico però dobbiamo capire che la battaglia di Kyoto non è solo ridurre le emissioni di CO due è anche fare scelte capendo che le modifiche sono già in atto
è nato ad avere la capacità di prevedere che ne avremo sempre di più momenti di siccità e momenti di alluvioni o di eccesso di acqua o di rischi della piena storica del Tevere che c'è stata ieri che è ancora in corso cioè questi problemi dobbiamo Porcelli non sono c'è rintervenire dopo empio molto più problematico e costoso che affidare agli enti e in questo caso le Province hanno ruolo specifico
Di
Comprendere quali sono i punti di criticità di difficoltà e stare un grande piano di messa in sicurezza del nostro territorio quindi quella infrastruttura principale perché guardate quando voi succedono i problemi i costi
Che vengono sono cento volte superiori a quelle che ci costa un intervento preventivo di manutenzione di messa in sicurezza
Questore ma dobbiamo averlo molto presente avete fatto bene a mettono al primo dei ma non solo per la valorizzazione dell'ambiente ma per il grande tema della manutenzione territoriale
E guardate quando le diciamo che questo è uno dei grandi temi insieme alle infrastrutture che servono ma le trattorie servono servono innanzitutto le ferrovie in questo Paese serve anzitutto messa in sicurezza delle strade che ci sono e onestamente
Continuare a dire che a discutere per una vita che i grandi temi sono il ponte sullo stretto di Messina è poco serio quando ne abbia un problema prioritario che quello della manutenzione delle reti esistenti e in molti casi non so
Come va per nelle altre province ma conosco la provincia di Napoli guardate sola manutenzione delle strade delle competenze eccetera è un impegno gravoso che se davvero uno volesse farlo bene abbiamo bisogno di risorse anche di nuovi strumenti
Anche gli strumenti che invece di discutere solo del project financing solo quando se uno fa le mega opere che servono alcune grandi imprese italiane che dappertutto fanno grandi proposte
Io credo che abbiamo l'esigenza invece di fare opere utili
E di mettere in sicurezza o preesistente penso alle quarantacinque per esempio
Che alcuni grandi impresa abbia l'esigenza di fare l'autostrada Mestre Civitavecchia che chi sa quanto costa e chissà quando si farà
Mentre nel frattempo abbiamo una e quarantacinque pieno di buchi e potremmo fare un progetto serio per la messa in sicurezza di una strada che veramente un asse importante per una zona importante al Paese compatto quell'esempio perché questa sarà se no un'altra di di quelle mega opere faraoniche previste per chi sa quando e nel frattempo tu hai il disastro nella quotidianità
Della vita dei cittadini beh io credo che ci sono molte guerre di questo tipo su questo Lupi io credo può avere un ruolo importante
E l'opposto volgere
Dentro questo io credo può dare dei segnali importanti in molti settori io sono stato recentemente tra l'altro all'iniziativa a Bologna della Consulta delle pari opportunità dell'UPI e credo che anche importante che secondo Lupi che ha fatto
Questa iniziativa mente si fa tanta propaganda sulle quote rosa chiacchiere in realtà è importante che siate voi uno dei pochi livelli istituzionali che si è posto il tema di come promuovere dal basso una vera partecipazione senza fare propaganda astratta e poi non riuscire ad avere proposte concrete quindi
Dal punto di vista
Del messaggio io penso che dobbiate insistere sul ruolo importante sia nel settore ambientale sia in quello del turismo dettate morta sulla scuola impedire ovviamente
è un tema grosso credo infine sullo sull'occupazione ruota la formazione una serie di iniziative guardate è fortemente collegata con il suo prima perché se noi davvero iniziamo investire e invece di fare gli interessi di alcune grosse concentrazioni economiche che ti propongono sempre le solite opere pubbliche
Voi pensate davvero a fare incontri anche con tutto il settore delle piccole e medie imprese che in questo Paese grande e del ricco mentre noi rischiamo di dover concentrare la l'attenzione del Paese solo su quelle tre quattro grosse operazioni che interessano apposti concentrazioni economiche
è lo stesso problema per cui l'Italia danni discutiamo sempre tutti dico ama quanti contributi diamo all'agricoltura cede ma in realtà in questo Paese l'industria assistita è la grande industria
Che ha succhiato risorse infinite dando poca risposta in termini occupazionali e di rilancio produttivo sulla ricerca sull'innovazione nostro Paese mente realtà le risorse allocate bene
Alle piccole e medie industrie alle realtà produttive bene di questo Paese
Investite sugli enti che a a Cannes e posso avere a dimostrazione di una capacità di spesa e di investimento che secondo me sarebbero molto meglio allocate quindi abbiate più protagonismo in questi temi
Costruire costruite una forte presenza della realtà provinciale del nostro Paese e soprattutto con la capacità anche di rivendicare quei ruoli e quelle competenze che anche a livello di riforme costituzionali
Anche quella del centodiciassette eccetera sono già cose che dovrebbero essere attribuite alle Province e che molte casi paradossalmente io dico sempre che le regioni sono federaliste quando parlano verso Roma e sono centraliste quando parlo verso le Province e Comuni lo dobbiamo avere una cultura cioè federalista
E applica un principio di sussidiarietà vero o se no devo dire diventa anche un po'penoso perché un assetto come di scombinato
E avete venti burocrazie regionali centraliste e peggio poi allora che avere la burocrazia statale centralista allora devo dire da questo punto di vista se è vero federalismo deve essere capacità di applicare un principio di sussidiarietà vero
è un principio di responsabilità da questo punto di vista le Province possono avere un grosso ruolo
E per quanto ci riguarda il mio impegno particolare come presidente dei Verdi non abbiamo sempre creduto
Nel ruolo delle Province proprio perché importanti per quanto riguarda un presidio forte sul territorio una capacità di ragionare su quello che è un bisogno complessivo del territorio e non solo dei centri più popolosi
Potete avere questo ruolo che è importante
E credo dobbiamo inserirlo con forza anche nel programma della nuova coalizione della coalizione di centro sinistra come come dire ovviamente io auspico governerà il Paese nei prossimi anni e quindi io spero che però
Non non si riproduca perché a quelle che sono trasversali
Quindi concerto centralismi una certa difficoltà nel rapporto può succedere col centrodestra e succede
Ecco cento sinistra ci sono rischi uguali quindi da questo punto di vista se ci mobilitiamo essendo tra l'altro le amministrazioni di centrosinistra nelle Province maggioritarie facciamo in modo che questo però diventi la capacità di portare nel programma dell'Unione
Una forte e seria scelta a favore di un sistema Province che sia al servizio dell'ambiente dell'occupazione della scuola ma soprattutto del territorio perché noi abbiamo bisogno di enti che abbiano certezza
Di fondi certezza di regole proposte che durino tre quattro cinque anni e non ogni anno cambiare i meccanismi distesa e di di entrata e soprattutto una forte riconoscimento dell'identità dei nostri concittadini che si riconosce molto nel sistema delle province italiane buon lavoro e buona giornata
Ringrazio l'onorevole Pecoraro Scanio
Do la parola a Luigi Vimercati assessore della Provincia di Milano
Sì grazie della possibilità di dare un contributo a questo importante congresso annuale io credo che le due relazioni di questa mattina abbiano posto come dire la cornice all'interno del quale anche il ruolo delle Province può trovare un momento forte di rilancio e certe apposto dal Presidente Cavalleri che la competizione che uno dei nostri obiettivi come sistema Paese
Quindi recuperano della competitività del nostro sistema delle in paese avviene soprattutto guardando alla dimensione territoriale quindi ai sistemi territoriali e in questo senso quindi il compito delle province decisivo secondo la seconda relazione del collega
Di di Lucca Taggia Sacchi che ha posto il tema della coesione sociale quindi il tema di come la competitività nelle are sviluppate forte come quella italiano all'interno appunto
Del dell'Europa non posso fare a meno del tema della coesione sociale cioè non possiamo immaginare sistemi competitivi che non siano anche sistemi coesi ecco mi pare che da questo punto di vista queste due dell'azione
Possano dare al nostro lavoro nel prossimo anno in futuro come dire un binario abbastanza ben ben chiaro
Ecco come è noto nel corso del degli anni novanta ne abbiamo assistito ad un cambiamento significativo del sistema dei servizi per il lavoro attraverso quella costruzione che ha portato con le Bassanini a una protagonismo specifico e quindi un sistema di servizi per l'impiego che vede nella provincia il suo perno fondamentale ecco questo ci consente di guardare di giocare la nostra partita anche rispetto agli obiettivi di Lisbona
Ricordo l'obiettivo di fare dell'Europa il continente più competitivo innovativo del pianeta
Ma anche il continente capace appunto di unire questa competitività con la coesione sociale ecco questo obiettivo di Lisbona non è più solo l'obiettivo dell'Europa
Nella ottobre scorso si è svolto un importante convegno mondiale dell'OCSE ammonta viola
A cui abbiamo partecipato e questo tema proprio del nesso tra la competitività e la coesione sociale è ormai patrimonio di tutti i Paesi OCSE quindi direi che e la linea che si sta affermando a livello a livello mondiale ecco io oggi vorrei però dare un contributo specifico su sostanzialmente tale questione
Una questione riguarda il ruolo delle grandi aree metropolitane come quella milanese
La seconda è il rapporto con la Regione evocato da numerosi interventi non ultimo anche dall'ultimo dell'onorevole Pecoraro Scanio la terza la questione delle risorse quindi della sostenibilità
Ecco dicevo il raggiungimento dell'obiettivo di Lisbona richiede la definizione di accurate politiche in grado di innestarsi sulla realtà politica e sociale del territorio
In questo senso ritengo che il problema delle aree metropolitane assumerà una valenza di grande rilievo e che vadano in proposito definite specifiche politiche di intervento
Il rilievo della questione delle aree metropolitane a partire da Milano Napoli Roma Torino eccetera all'interno delle problematiche connesse al lavoro è evidente
E in particolare in termini di mercato del lavoro nelle aree metropolitane intese come province
Ma il dato non è dissimile se si utilizza il concetto di sistema locale del lavoro in queste aree vi siete il trentadue per cento delle forze del lavoro
Ebbene il quarantaquattro per cento delle persone in cerca di occupazione
Ma l'elemento quantitativo si aggiunge quello qualitativo
La specificità di governance del mercato del lavoro e delle sue politiche è particolarmente alta
Una ricerca promossa dal mercato e dalla ministero del lavoro sulle aree metropolitane e servizi per l'impiego che abbiamo recentemente ospitato a Milano abbiamo ospitato alla presentazione di questa ricerca
Dettaglio illustra approfonditamente tale specificità
Che si ripercuotono sulle forme sull'organizzazione dei servizi per l'impiego
In definitiva la dimensione metropolitana del problema lavoro i servizi per l'impiego è tale da coprire più del quarantatré per cento della popolazione ecco allora che Hill a quella questione dell'occupazione nelle grandi città e l'elemento rilevante dell'elemento centrale della questione occupazionale nazionale ed è importante
Sia per il peso specifico che hanno questa realtà reale sul dato nazionale sia per gli elementi di qualità che vi sono connesse
Ecco credo che da questo punto di vista in una città come Napoli questo rapporto diciamo così della centralità del nesso darà occupazione grandi aree metropolitane dei rischi sociali connesse alla mancata risposta ai problemi posti dai lavoratori e credo che non sia necessario perdere troppo tempo per spiegarne l'assoluta centralità ma questo è il tema che riguarda tutte le grandi aree metropolitane le vicende francesi di queste ultime settimane hanno sottolineato come non era tanto la questione mussulmana islamica ad alimentare e quelle rivolte nelle periferie parigine ma invece i grandi temi che sono i temi di tutte le grandi aree metropolitane cioè il tema della diseguaglianza del tema
Dei conflitti sociali il tema della povertà e quando dico povertà non dico tanto la povertà come l'abbiamo intesa negli anni precedenti e cioè di ceti emarginati
Tossicodipendenti immigrati eccetera ma di un fenomeno che anche in una città come Milano sta diventando estremamente rilevante cioè di quelle larghe facce facce di Caterina di cittadini che stanno scendendo da una come dire discreta
Agiatezza verso invece livelli di preoccupante povertà oggi una ricerca dell'Università Bocconi fatta di recente a Milano ha stimato che a Milano città quindi nel Comune di Milano che si ritiene uno dei più ricchi d'Italia e d'Europa
Vi sono almeno cento sessanta mila persone oltre il dodici per cento della popolazione in condizione di povertà relativa questo per dare il senso
Delle questioni ecco quindi che per questo riflettere sulla necessità di una governance di una nuova governance dei servizi pubblici per l'impiego
Nelle aree metropolitane significa riflettere su come significativamente si possono affrontare in maniera adeguata in prospettiva strategica di problemi del mercato del lavoro più in generale in Italia ecco non è quello che stiamo facendo a livello a livello di provincia di provincia di Milano ecco questo pone una delle questioni cruciali cioè quello del rapporto tra il Comune capoluogo
E la Provincia e l'istituto della della provincia ecco vi è una storica diciamo così forza di attrazione di fiducia di prestigio del
Del del comune capoluogo io credo che sia importante che questa vicenda questa storia pesi e pesi positivamente in particolare
Credo che sia decisivo il rapporto tra la Provincia i Comuni non solo il Comune capoluogo per a tutte le tematiche della integrazione la necessità cioè di gestire politiche di ambiti diverso è come unitaria
Si tiene conto se si se si tiene conto che c'è oggi ha difficoltà ad essere gestito all'interno delle specifiche amministrazione si pensi alla rilevanza del problema quando occorre integrare le politiche di ambiti gestiti da diverse istituzioni
Ma questo è il nodo da affrontare almeno su tre fronti a mio modo di vedere l'integrazione tra le politiche del lavoro e le politiche sociali
L'integrazione tra le politiche del lavoro e le politiche dello sviluppo l'integrazione tra le politiche del lavoro e le politiche della formazione e della istruzione ecco i nelle grandi aree metropolitane tutto ciò impatta sul problema delle relazioni tra le istituzione questa è la ragione per la quale impatta perché si crea una pericoloso dualismo che di fatto genera una sorta di impotenza ad affrontare le grandi questioni che riguardano l'intera area metropolitana il tema del mercato del lavoro dello sviluppo economico sono temi specifici proprio di grande aree metropolitane oggi chi cerca lavoro a Milano inizia cercarono come dire il bacino del mercato del lavoro inizia a Novara
Finisce a Piacenza vada palese ad altre a Pergamo quindi abbiamo una grande area che va ben oltre la stessa la stessa Provincia di Milano ecco questo tema della quindi della nesso tra istituzioni e la capacità di risolvere i problemi ha fatto sì che noi abbiamo lanciato la proposta di cui penso parlerà domani il presidente Penati nella tavola rotonda la proposta di andare al superamento dell'istituto della provincia di Milano
Con appunto la nascita della città metropolitana ecco da questo punto di vista è una grande sfida che abbiamo che abbiamo lanciato una sfida che vogliamo rilanciare anche per
Anche nella campagna elettorale a entrambi gli schieramenti
Governo e opposizione al di là di chiunque poi possa vincere le elezioni perché è fondamentale per dare una risposta dalle non risposte ai cittadini è sicuramente dà una risposta a ai cittadini che cercano un lavoro ecco in questa direzione non ci stiamo muovendo per la riforma dei nostri servizi per l'impiego immaginando appunto già di operare all'interno e guardando già ad una dimensione istituzionale diverso
E quindi stiamo lavorando per costruire una rete di agenzie territoriali per il lavoro e la formazione una rete che avrà una un'agenzia su Milano città e altre agenzie nell'area milanese ricordo che Milano circa la Provincia di Milano circa quattro milioni di abitanti e oltre il sessantadue per cento vive fuori dal
Dalla capoluogo ecco una proposta che
Si articola sostanzialmente su questi assi portanti prima una netta separazione tra le funzioni di programmazione e gestione dei servizi appunto noi pensiamo di riservare alla Provincia
Le funzione di indirizzo di programmazione invece di delegare la gestione operativa dei servizi a queste agenzie
Territoriali che noi vogliamo partecipate dalla Provincia e dal Comune attraverso patti territoriali al di là di quello che la mente della della Città di Milano
Integrare e quindi l'intera gamma dei servizi
Funzionalmente in capo alla Provincia centri per l'impiego su due provinciali della formazione professionale e quelle gestite dai Comuni centri di formazione centri lavoro
Struttura per l'orientamento giovanile servizi per l'integrazione lavorativa delle fasce deboli
Andando alla costruzione di un sistema di agenzie locali che operino in ambiti territoriali tali da valorizzare
La specificità dei contesti locali coniugando le la dimensione territoriale con l'obiettivo della sostenibilità economica ecco questa della grande articolazione territoriale è uno dei problemi di Milano dell'area milanese perché abbiamo realtà appunto per la vastità anche a realtà economiche e sociali molto molto diverse
Terzo punto
Vogliamo garantire con queste nuove agenzie la massima sinergia da funzioni e compiti gestionali made in materia di mercato del lavoro orientamento e formazione e servizi sociali al fine di poter assicurare ai cittadini e all'impresa un'offerta di servizi pubblici efficaci e di qualità
Quarto
Ultime ma non per importanza assicurare lo sviluppo di sistemi di rete effettivamente governate programmazione territoriali in capo alla Provincia
Tra questi nuovi attori pubblici e le agenzie private e i soggetti di privato sociale noi non pensiamo di donare quindi al monopolio punti ricorda le delle province pensiamo che la Provincia prima posa svolge ruolo come è stato detto anche in una delle relazioni introduttive di Cardine
Di regia di pilastro fondamentale all'interno al intorno al quale costruire la Rete di soggetti pubblici e private
Ecco dicevo questo tema
Ci porta a ragionare molto brevemente suo rapporto tra le Province
La regione della regione
Occorre credo è stato detto da più di un intervento io voglio ribadirlo occorre depotenziare
Poi aggiunge un verbo più forte sconfiggere le tentazioni di gestione centrali di funzioni amministrative da parte delle regioni
Che in qualche caso tendono ad invertire l'ordine di priorità tra gestione e programmazione particolarmente deflagrante in alcune situazioni l'ancora inattuata delega a livello provinciale di molte funzione possiamo dire che in questo Paese esiste una questione io i soldi da da quando il Parlamento ha approvato in applicazione della legge Bassanini il primo decreto legislativo che su quello relativo proprio al mercato del lavoro
Con il decreto quattro sei nove del novantasette il legislatore ha di fatto imposto alle Regioni una dimensione locale nella gestione degli interventi sul mercato del lavoro
Che in qualche modo garantisse aderenza con quelli che sono i bacini locali del lavoro
Delega quindi delle funzioni in materia del mercato del lavoro alla Regione ma indicando una via predeterminata cioè quella dell'affidamento alle province di compiti del Collocamento e la connessa possibilità alle regioni di delegare alle Province compiti in materia di mercato del lavoro ecco da quel momento rispetto ad una scelta che continuiamo a ritenere giusta e che mi sembra confermata anche nelle nelle successive iniziative volte a rafforzare il processo di di carattere federalista oggi si chiama di di devolution sì aperto però un conflitto strisciante fatto di tele che concesse con il contagocce di poche risorse di incapacità a volte da parte delle regioni a sviluppare appieno i propri obblighi di dico regolamentazione legislativa particolarmente grave qui credo che vada denunciate le il
Ruolo che sta svolgendo la regione la regione Lombardia che in un recentissimo Progetto di legge senza alcun confronto né con le parti sociali né con le Province
Portato in Giunta di recente e che noi abbiamo
Fortemente criticato
Spinge verso la deregolamentazione totale tutti fanno tutto le certificazione le liste dei disabili le azioni non siamo di fronte a politiche di sostegno a logiche di reti fattori locali
Siamo di fronte a qualcosa scritto da qualcuno che non ha conoscenza né coscienza di cosa sia il mercato del lavoro
E di come un sistema efficace di servizi possa il mutare e sostenere lo sviluppo locale
Abbiamo definito questo Pdl della Regione Lombardia irricevibile non solo come Provincia di Milano ma il dibattito tra gli assessori abbastanza bene l'opinione degli assessori lombarde abbastanza comune
Ma credo che il tema del centralismo non sia solo il tema della regione Lombardia e purtroppo una
Minaccia che rileviamo presente da le comunicazione anche degli altri colleghi delle altre regioni anche al ad altre in altre regioni italiane e quindi credo che sia importante che il prossimo Parlamento faccia chiarezza da questo punto di vista indichi alle Regioni l'ambito proprio che quello della produzione di leggi sono state create per questo le Regioni non sono state create per gestire i servizi e a questo si devono attenere e al contrario invece la parte operativa gestionale deve essere delegata a quegli enti appunto come le province hanno un un compito previsto peraltro dalla dalla riforma della Costituzione consentitemi ancora in conclusione
Due minuti per la questione della sostenibilità della sostenibilità economica il tema delle risorse
Quindi centrale possiamo dire senza tema di smentita
Che per quanto riguarda le risorse finanziarie quelle che hanno sostenuto il processo di riforma del mercato del lavoro siano state sostanzialmente quelle comunitarie
Che hanno raggiunto l'operatività gradualmente quindi solo a partire dal due mila due due mila tre
Oggi siamo a fine programmazione alcune regioni hanno speso bene altre hanno speso male
Ma credo che
Il nodo vero sia quello più generale cioè del ruolo delle risorse comunitarie che non possono essere immaginate come risorse per avere attività ordinarie il problema quindi della sostenibilità deve partire quindi da un assunto le risorse o europea e noi siamo preoccupati per la difficoltà
I capi di Stato e di governo di recente riuniti in Inghilterra
Hanno riscontrato nella definizione del nuovo Budget comunitario e questo è uno dei temi fondamentali dicevo le risorse europee saranno di meno
Ma vanno credo intese dovranno essere intese per per la loro reale natura cioè come misure di accompagnamento non sostitutive dell'intervento istituzionale già il collega taglia sa che ha detto prima credo che dobbiamo ribadire con forza la nostra opinione fa da sentire al Parlamento dobbiamo convincerci noi per primi
In questa difficile fase economica che se vogliamo fare politica del lavoro se vogliamo accrescere l'occupabilità dei giovani delle donne degli anziani
Se vogliamo sviluppare un sistema in grado di accompagnare realmente le persone nelle molteplici fasi della transizione al lavoro non lavora proprie della di un mercato flessibile occorre mettere mano al portafoglio e quindi trovare delle risorse delle risorse vere se si vogliono sviluppare bolidi che dei nuovi servizi al lavoro alla formazione ci vogliono risorse risorse importanti ed è una scelta che credo tutti dobbiamo fare dai bilanci delle Province a quelle regionali ma credo che un impegno rinnovato e forte debba venire
Dal dal governo dal governo nazionale ecco di recente il ministro Maroni è venuto in Lombardia e concludo
Per confermare che nella Finanziaria del del due mila sei saranno presenti oltre cinquecento milioni di euro a sostegno degli ammortizzatori degli ammortizzatori sociali in deroga cioè per quelle aziende di piccole o piccolissime dimensioni che oggi non godono della cassa
Della cassa integrazione ecco credo che sia importante fare una riflessione su questi su questi fondi naturalmente noi dovremmo dare ai lavoratori in difficoltà quello che è giusto è giusto dare ecco non ci domandiamo e ci siamo domandati con il ministro se non fosse il caso di fare una riflessione cioè della necessità e possibilità di andare oltre la mera erogazione di
Di quattrini per la cassa integrazione e invece cercare di spostare queste risorse una parte una parte rilevante di questi cinquecento milioni
Verso le politiche verso le politiche attive perché riteniamo che questa è la vera e la vera battaglia in particolare
Per il rilancio di grandi sistemi competitivi come quello come quello milanese euro questa è la proposta che ne facciamo anche in questa in questa sede è quello di chiedere al Parlamento di emendare e quindi la possibilità di utilizzare queste risorse cinquecento milioni
Non solo per la cassa integrazione in deroga ma anche a vantaggio delle politiche attive del lavoro con particolare riferimento ovviamente ai servizi ai servizi per l'impiego che ringrazio
Ringrazio l'assessore i mercati
Do ora la parola amara morì coordinatrice della consulta nazionale pari opportunità dell'UPI
Dopo direi
Dopo direi darò la parola ad Angelo Marotta che coordinatore dei Presidenti del Consiglio provinciale infine poiché riteniamo di concludere questa dibattito intorno alle ore tredici pregherei fermare a morire quanti a lei si si si seguiranno di contenere gli interventi il limite dei dieci dodici minuti grazie
Grazie presidente questa è una grande occasione per potere anche rendere partecipe questa Assemblea di quanto fatto fino ad ora perché magari non tutti siete a conoscenza che la costituzione della Consulta delle pari opportunità è avvenuta proprio durante l'ultimo congresso dell'UPI del novembre due mila e quattro
Su sollecitazione di alcune delle elette e delle amministratrici che come oggi sono più presenti quindi rappresenta una grande novità per la vita della nostra associazione
Che come è noto non aveva mai previsto una Consulta pari opportunità o un organismo simile
è una novità anche nel panorama istituzionale italiano e questo è stato rilevato mi sembra anche dall'onorevole Pecoraro Scanio in quanto né le associazioni di Comuni nelle regioni hanno finora promosso degli organismi nazionali finalizzati alla parità di genere
Quindi è con grande soddisfazione d'orgoglio che rendiamo merito all'Uppi mi dispiace che non ci sia qui il presidente Fabio Melilli per aver riconosciuto una una necessità un'esigenza di aprire un dibattito e di rendere possibile questo dibattito all'interno dell'Unione delle Province italiane
Anche grazie alla costituzione della nostra Consulta dibattito su cosa
Su uno stato di deficit democratico in cui versa l'Italia io credo che tutti abbiate visto che questo dibattito sia finalmente aperto anche sui media nazionali lutti la aperto prima l'aperto diciamo dall'anno scorso e noi esistiamo come Consulta da aprile due mila e cinque
Un dibattito assolutamente attuale e qui vorrei citarvi brevissimamente sono cinque righe alcuni degli interventi di questi ultimi anni
Fatti dalla Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi proprio durante la visita nelle province italiane
Qui sito sono da parole del Presidente che sono consultabili sul sito possono anche consultabili sulle coppie degli interventi fatte durante queste visite
Nonostante la scolarizzazione più elevata e i risultati più brillanti nel periodo scolastico
Le donne tendono a scomparire nei ruoli decisionali delle professioni e su questo anche il Sole ventiquattro Ore ha aperto la prima pagina lunedì scorso e ancor più nella politica
è un dato di fatto che la percentuale delle donne elette nel nostro Parlamento è la più bassa dei quindici paesi che hanno costruito l'Europa
Drammatico è che non ci siano segnali di miglioramento anzi c'è in atto un certo arretramento cito sempre da interventi del Presidente della Repubblica
C'è evidentemente qualcosa che non va dobbiamo noi uomini dirlo per il primo in questo settore ci racconti una tassazione perché è nell'interesse del Paese che avvenga tale evoluzione d'Italia
E i dati delle elette nelle province italiane quindi negli astri in altri enti
Confermano questo trend negativo questi dati che io vi cito sono scorsi dietro ai tavoli di lavoro della nostra prima assemblea nazionale che si è tenuta a Bologna i primi di novembre
Lei consigliere elette nei consigli provinciali sono trecento sette su tre mila ventotto consiglieri
Le presidenti di consiglio sono undici sul cento quattro province italiane
E presidenti di provincia sono otto sul cento quattro presidenti di provincia complessivamente una percentuale che al di sotto del dieci per cento
Quindi siamo al di sotto anche nelle province italiane di quelli a media europea che già ci pone all'ultimo posto
Quindi questo deficit di democrazia paritaria confermato dai dati anche delle nostre Province è stato il motore il propellente il carburante per il nostro lavoro che io della nostra Consulta che ho l'onore di rappresentare ci siamo insediati da poco ad aprile due mila e cinque e questa assemblea di Napoli come vi ho detto che mi all'inizio alla prima occasione
Che ci consente di condividere con noi e quello che abbiamo fatto finora nel privé ci siamo occupate subito i primi mesi aprile-maggio
Di lavorare su sollecitazione anche del direttore generale dell'UPI Piero Antonelli che ringrazio per questo
Su quelle proposte focalizzate sugli articoli che potevano prevedere norme per assicurare il rispetto del principio delle pari opportunità
Sull'adeguamento del testo unico degli enti locali poi come abbiamo sentito ieri questo confronto con il governo non c'è stato ma come Consulta ci siamo impegnati di questo immediatamente il secondo lavoro ci ha fatto da maggio a settembre ed è stata la preparazione della prima Assemblea nazionale delle elette e delle amministratrici delle province d'Italia
Questa Assemblea voleva essere un momento di incontro di lavoro non solo per ritrovarci assieme che è sempre un piacere comunque ma un momento di confronto
Di qualifica di lavoro per promuovere tutte le risorse che sono disponibili comunque già oggi all'interno delle nostre Province
L'Assemblea ha voluto anche confrontarsi con rappresentanti delle istituzioni
Locali e nazionali i partiti nelle figure dei segretari nazionali
E la società civile all'assemblea abbiamo invitato rappresentanti docenti universitari rappresentanti e presidenti nazionali di associazioni economiche presidenti di associazioni che perseguono obiettivi di parità questa assemblea si è tenuta a Bologna grazie al lupo che grazie al sostegno e al lavoro della Provincia di Bologna da cui assessore alle Pari Opportunità Simona lembi è parte attiva della nostra consulta e l'ospitalità della fiera della comunicazione pubblica di Compaq
Abbiamo chiamato questo prima assemblea nazionale rigenerare la politica
Avete sul bollettino UPI nella vasta cartella la foto avevamo delle magliette con su scritto rigenerare la politica arancioni un segno di speranza
Perché riteniamo che questo sia un momento importante per riportare democrazia nel nostro Paese e anche nei nostri enti questa Assemblea oltre ogni nostra aspettativa
Ha avuto dei risultati incredibili più di mille presenze questo è un segnale che abbiamo toccato un punto vero
Manca democrazia ma anche le poche lettere Toti nominate esistente non sole spesso abbandonate
Cinque sono state le sezioni tematiche di cui ci siamo occupate
Che hanno questo l'abbiamo condiviso prima è un lavoro che nasce proprio dalla Consulta sono stati tanti temi noi abbiamo focalizzato Nerviano focalizzati cinque perché siamo all'ultimo posto
Nei quindici paesi europei che hanno costruito i loro l'Europa e ce lo chiediamo spesso perché prima un problema di cultura e di comunicazione
Un confronto sulla presenza delle donne nei mezzi di comunicazione di massa e sull'immagine della donna promossa la televisione radio giornali
Ciak convinte ancora una volta che persistono degli stereotipi femminili
Di immagine di donne che vengono sempre investite di responsabilità a livello familiare a livello domestico ma di solito sulle comunicazioni di massa sui mass media non compaiono mai le donne impegnate anche nella trasmissione di valori civili e impegnate nella vita istituzionale del Paese
Poi grandi dibattito sull'economia
Il grande dibattito sul tema del lavoro non pagato
Lavora pagato e non pagato di cui si occupano le donne sui tempi sulla conciliazione sulla condivisione e ancora una volta è emerso da questo lavoro che è necessario assolutamente avviare un dibattito culturale su una task force trasformazione sociale che ormai irrinunciabile perché così donne non ce la fanno più non ce la fanno più a essere responsabili di tutti in famiglia non ce la fanno più a lavorare e non ce la fanno più a rappresentare anche parte della istituzione italiane ma le donne ci vogliono essere e non voglio rinunciare ai loro ruoli vogliono esserci in modo sempre più consapevole ma anche con dei tempi che devono aiutare le donne affinché a ciò possa avvenire
Poi la grande domanda perché in sessant'anni di voto alle donne siamo cresciute di così poco
Abbiamo avviato a Bologna questo confronto generazionali invitando le donne che dagli anni cinquanta sono stati partecipi partecipi di questa trasformazione
E sapete cos'è emerso che è fondamentale sarebbe stata la trasmissione della memoria e del sapere della donna
Ma questo è mancato e quindi è mancato anche dal punto di vista di noi donne
Noi donne non siamo state sufficientemente attente alla trasmissioni di sapere di competenze e di esperienze
Quindi ancora una volta c'è bisogno di costruire sapere che noi abbiamo ma di saperlo trasmettere e soprattutto dell'attrice degli anni cinquanta che li rappresentavano gli anni Cinquanta
C'hanno di fatto riflettere ancora sui numeri in sessant'anni siamo ventate rispetto al mille novecentoquarantasei di poco più dell'uno per cento
Poi il tavolo che ci interessava in quanto elette in quanto amministratrice quindi parte partecipe delle nostre Province il tavolo del potere
Qui la discussione ha ribadito come l'assenza delle donne e dei processi decisionali della politica sia problematica non tanto per le donne
Ma quanto per la qualità e legittimità della nostra democrazia quindi non si utilizza questo famoso capitale umano di cui tanto si è parlato anche stamattina
Non lo si utilizza ed ha un capitale umano che rappresenta metà dei cittadini italiani tutte le relatrici presenti Evelyn garantisco che abbiamo invitato relatrice di altissimo livello docenti universitari e parlamentari parlamentari di diverso appartenenza partitica tutte hanno concordato su una necessità siamo arrivati al punto che
Senza strumenti legislativi anche se provvisori non riusciamo a superare questo ghetti rappresentanza
I segretari dei partiti nazionali erano stati invitati tutti della figura dei segretari nazionali sono quattro partiti hanno mandato una rappresentanza i democratici di sinistra Margherita e il partito di Rifondazione Comunista e sono inerti mi sento di dirlo hanno mandato il loro segretario e qui Alfonso Pecoraro Scanio che intervenuto poco prima di me quindi ancora una volta ci è sembrato di poter concludere e vi garantisco che a questo tavolo c'erano più di trecento trecentocinquanta presenze non sono le donne che non si candidano ma sono i partiti che sono vecchi e che non rappresentano la società
L'Assemblea ha prodotto due appelli uno al Presidente della Repubblica
Che ci aveva onorato di un messaggio di saluto ma nel messaggio di saluto il presidente aveva inserito un riconoscimento per il lavoro svolto dalla nostra Consulta in questi pochi mesi per il superamento delle barriere che ancora tengono le donne fuori dalle istituzioni
E gli appelli sono stati indirizzati perché è proprio prima dell'assemblea di Bologna c'era stata la bocciatura dei famosi emendamenti io chiamo quote rosa tra virgolette
Anche se non piace tanto perché ci sono anche allora forse più le quote azzurre più che quote rosa ma l'appello era quello di invitati presente la Repubblica a tenete presente che questa legge elettorale ancora una volta non rispetta non applica due articoli della Costituzione l'articolo tre cinquantuno che prevedono entrambi adozioni di pari adozioni di metodo di come far arrivare di Foppolo inserire le pari opportunità tra uomini e donne e poi l'appello alle forze politiche
Affinché si impegnino a rimuovere gli ostacoli che ancora limitano e o impediscono l'accesso Hilal presentata delle donne delle istituzioni
L'Assemblea non è stato solo questo è stata anche l'occasione di presentare progetti realizzate in molte delle vostre provincia delle nostre Province che potranno essere mutuati da altre province
E possiamo con certezza a dire che era l'Assemblea ha fatto emergere ancora una volta che nelle province italiane
C'è stato lavoro c'è molta intelligenza c'è progettualità ma anche emerso è che c'è un grave deficit di comunicazione tra istituzioni e anche un grave ritardo in molte province
Quindi se noi riconosciamo unico ruolo della provincia come soggetto promotore di sviluppo locale di fare sistema per azioni condivise deve arrivare anche a quei settori economici sociali istituzionali anche comicità i anche nei temi no della nostra assemblea di oggi
Ecco emerso da questa Assemblea che dapprima vince si facciano carico in modo trasversale
Anche di altro attività del lavoro femminile dell'organizzazione dei tempi di lavoro e dei servizi sul territorio insieme ai comuni della conciliazione del lavoro con la famiglia questioni che devono essere oggetto di impegno e di risorse tanto quanto lo sono le opere pubbliche l'ambiente il turismo la formazione e l'istruzione tanto quanto perché sono parte della nostra società e tutti ne abbiamo bisogno non sono le donne le donne e gli uomini
Ma come sviluppare questo nuovo ruolo della Provincia ecco in quei devo dire che c'è una differenza di Santo quando noi anche ci riuniamo ci sembra anche di parlare sempre per progetti qui abbiamo presentato una proposta di progetto e noi crediamo chiediamo all'UPI
Il pieno sostegno qui c'era il segretario generale dell'UPI
Il Presidente immagino avrà ricevuto già il nostro Progetto sul suo tavolo noi qui chiediamo al Luppi un pieno sostegno per realizzare un Progetto di dimensione nazionale
Che noi abbiamo chiamato la rete delle reti che volesse ruolo virtuale ma anche al reale che possa arrivare in tutte le province italiane per condividere cosa condividere tutte queste energie che non abbiamo visto già esistono
Condividere a questo è un termine nuovo che ci siamo un po'inventate una comunità di pratica
Che permette di costruire dei percorsi condivisi per favorire lo scambio e rafforzare le competenze di tutte le province italiane nell'ambito dell'applicazione delle pari opportunità per arrivare una vera democrazia di rappresentanza
Il progetto prevede due strumenti specifici una parte di osservatorio su cui chiediamo al Luppi la massima collaborazione e degli one shot territoriali proprio per condividere ed accrescere competenze sul territorio
Tutto questo chiederemo all'UPI anche che venga proprio anche pubblicizzato sul sito web in modo che tutte le Province possono accedere a questi strumenti
Un altro degli obiettivi della Consulta per le pari opportunità che ha svolto in questi pochi mesi è stato quello di porsi con me
Interlocutore interlocutrice diretto di enti istituzionali nazionali di organismi economici di commissioni
Proprio dopodomani il primo di dicembre abbiamo in calendario numerosi incontri quindi una delegazione della nostra Consulta incontrerà una delegazione della Commissione pari opportunità del Senato
E una delegazione della ministra Prestigiacomo con all'ordine del giorno cosa ancora una volta la questione delle misure legislative rivolte ad equilibrio tra rappresentanza che noi riteniamo essenziale proprio se si è aperto il confronto sulla riforma della legge elettorale del Senato
E proprio oggi anche non li cercheremo di essere presenti con gruppi di donne con gruppi di elette che voglio rimarcare che senza questa riforma elettorale nel senso di garantire una presenza paritaria in Italia siamo ancora di fronte a una mancanza di democrazia applicata altro progetto della consorte e quello che risponde all'invito del vice Commissario europeo onorevole Franco Frattini intervenuto alla nostra assemblea di Bologna
Che c'era ha riconosciuto alle Province questo ma alla fondamentale di conoscenza del territorio
E ha proposto alla Consulta di essere parte di questo nuovo istituto europeo per la garanzia e l'applicazione delle pari opportunità
Sta concludendo come ho detto all'inizio del mio intervento alla Consulta
Delle pari opportunità dell'UPI che nati in seguito a due modifiche statutarie dell'ente sanciscono un impegno dell'UPI
In due direzioni ebbe specifiche una è quella di promuovere comunque pari opportunità all'interno dell'ente
Secondo è quello di garantire comunque una rappresentanza equilibrata di genere
Questa presenza femminile
Che si concretizza oggi anche nella Consulta pari opportunità crediamo che debba e possa diventare sempre di più un momento propositivo ma soprattutto trasversale per l'attività dell'UPI
Come evidenziato anche ieri dal Presidente dell'UPI Fabio Melilli le sue in corner suo discorso di apertura dei lavori di questa Assemblea
Eccome anche evidenziato dal discorso del presidente Fabio Melilli quando è intervenuto all'apertura della nostra assemblea quindi qui a Napoli noi aderiamo con convinzione
Alla proposta che ci è venuta dal presidente Fabio Melilli a Bologna di organizzare periodicamente incontri della Consulta o di una sua delegazione con gli altri organismi dell'UPI
Affinché è il nostro lavoro passare essere trasversale e permeabile azioni dell'UPI all'esterno e nelle province italiane
Noi siamo molto motivate
Su questo lavoro e su quello che riusciremo a svolgere insieme a tutti voi insieme a tutta l'UPI convinte di non fare solo un lavoro rivolto alle donne questo è il punto essenziale noi non siamo qui
Solo per le donne possiamo anche per le donne ma sostegno di una qualità della democrazia nel nostro Paese perché crediamo che la democrazia si legge si regge su molte regole ma c'è una regola più importante delle altre la rappresentanza
E dato che le Province hanno dimostrato una forte capacità una forte progettualità per un futuro di crescita riteniamo che le province italiane
Possono diventare dal basso laboratorio in grado di meglio rappresentare la ricchezza di esperienze di competenze e di talenti di uomini e di donne
Quindi ringraziamo l'UPI per aver intanto posto all'attenzione delle province italiane che esista un problema di democrazia ringraziamo Lupi per aver organizzato questa assemblea Napoli
Non a Roma così ieri abbiamo avuto l'occasione di incontrare nella provincia di Napoli e di questo ringrazio il suo presidente di palma e la sua assessora alle Pari Opportunità Angela Cortese
E un'amministrazione che ha saputo comunque nominare in Giunta sei amministratrici su quindici assessori ritenendo in questo modo di essere quasi un apripista riguardo a molte province italiane dove le donne non sono quasi rappresentati in giunta quindi siamo Napoli Napoli nel Sud ma Napoli ha dato in questa direzione un segnale preciso e la nostra Consulta ritiene che su questo si debba andare avanti in tutte le Province
Con l'auspicio anche che nella prossima assemblea dell'Unione delle Province italiane insieme ai quattro temi che abbiamo oggi su cui tutti e tutte noi siamo coinvolte e lavoriamo quindi ambiente turismo scuole occupazione si possa aggiungere un altro tema
Democrazia di rappresentanza grazie
Ringrazio Mauro Moroni
Ora la parola d'angelo Marotta coordinatore dei Presidenti dei Consigli provinciali dopo di lui prenderà la parola il presidente Enzo Giancarlino e la Provincia di Ancona i permetto di rinnovare l'invito a contenere i tempi nella misura di un intervento che non di una relazione anche perché tra non molto questa o la provincia di Napoli
Ho aprirà il buffet pranzo di lavoro che ha offerto a tutti
I delegati all'Assemblea i presenti all'Assemblea e interventi troppo lunghi evidentemente compromettono la possibilità di altri che pure sono iscritti a parlare grazie presidente grazie per
Anche meno credo di di contenere di riuscire a fondere l'intervento nei dieci dodici minuti massimo vorrei iniziare certo è difficile dopo l'intervento di mare a morire vorrei iniziare però questo mio breve intervento chiedendo se per caso vado subito alle questioni se per caso tenere questa Assemblea non è uno spreco se i soldi per permettere ad ognuno di noi di partecipare a questa a questa scadenza importante annuale non siano stati uno spreco
Dico questo non perché voglia alimentare polemiche gratuite che non devono appartenere ai lavori di quest'assiste ma perché già lo ha fatto in maniera molto elegante ieri sera il presidente Metelli
Io
Vorrei provare a dirlo in maniera chiedendo scusa di questo
In maniera brutale cruda perché sono un amministratore del Mezzogiorno d'Italia esposto quotidianamente a critiche a rischi di ogni tipo anche quelli che riguardano la mia incolumità fisica
E quindi lo voglio dire qua con estrema chiarezza
Trovo criminoso il modo in cui ci sono state rilasciate certe dichiarazioni utili solo a delegittimare il ruolo e l'impegno di tanti amministratori locali e ad alimentare il sentimento di sfiducia dei cittadini verso le istituzioni e quindi verso i Comuni e le Province
In Sicilia dove vivo in Campania in Calabria in Puglia per citare solo alcune regioni del Sud la mafia non aspettava altro per accrescere il suo potere
Allargare le sue fila di spadroneggiare nel territorio grazie appunto anche soprattutto ha visto credito delle istituzioni e dei suoi rappresentanti per questo nessuno che appunto ne rappresenta soprattutto ad altri livelli può alimentare questa delegittimazione
Per fortuna l'assemblea di oggi
Eh già
La relazione importante di Fabio Melilli ieri sera ne è una testimonianza
I temi che essa pone in discussione vanno nella direzione opposta vanno nella direzione cioè non solo di rivendicare fino in fondo l'insostituibilità della Provincia nel sistema istituzionale democratico del Paese
Ma prova a mettere al centro l'importanza del ruolo che svolgeva il territorio questa è la lettura che lo di questo appuntamento del fa bene il presidente Melilli apporre in maniera specifica le questioni da affrontare come ha fatto ieri sera sfuggendo a tentazioni
Di mera difesa corporativa rispondendo in maniera responsabile approfondita gli attacchi che gli enti locali in modo porti particolare le Province subiscono dal Governo sia politicamente con la legge sulla devoluzione che economicamente con i tagli contenuti in finanziaria
E siccome
Sono sicuro che la legge sulla devoluzione
Questa legge che sfregia colpevolmente la carta costituzionale verrà spazzata via dal referendum
Nonostante i tentativi ipocriti e demagogici messi in campo da chi è costretto a difenderla come ha fatto in modo penoso ieri sera il ministro la Loggia
Siciliano che guarda a Pontida
Parlerò ugualmente dei temi da trattare
E le parole e ne parlerò come se fossimo appunto già al dopo referendum
Altrimenti davvero avrei rinunciato
Scuola di sviluppo e occupazione dunque
Non c'è non solo come temi sui quali appunto di sviluppare il nostro dibattito che qualificare e intensificare la nostra iniziativa immediatamente dopo ma come priorità assolute da assumere sulle quali impegnare a fondo le nostre energie
Mi è stato chiesto di intervenire su questi temi ed io proverò brevemente dal mio punto di vista di rappresentante istituzionale di uomo impegnato politicamente ad esprimere lamiere su questi temi appunto anche qui chiedendomi scusa di ciò perché proverò ad ancorarli soprattutto ai bisogni ed ai ritardi del Mezzogiorno lite d Italia
Ma non per esigenze di appartenenza ma perché comprendente tutti i beni bene Chelli che occorre guardare con attenzione particolare se vogliamo parlare di sviluppo complessivo del Paese a ridurre non colmare ma almeno ridurre le norme fossato che separa ancora il Sud dal resto d'Italia quel fossato che qualcuno prova ancora ad incrementare
Ad ingrandire
La scuola pubblica rappresenta oggi per l'intera nazione
Per il Meridione d'Italia in modo particolare uno dei presidi democratici in sostituibili
Oserei dire il primo in ordine il primo in ordine di priorità perché è lì che avvengono le prime forme di aggregazione di socializzazione perché e nella scuola dove cominciano ad essere scolpite le coscienze per mezzo del sapere e attraverso le forme educative che per che vengono messe in atto
Indebolire la scuola pubblica e la ricerca significa sferrare un colpo esiziale alla crescita democratiche alle nuove possibilità di sviluppo
Da qui l'esigenza per parlare di noi di intensificare gli interventi ma terribili di edilizia scolastica riducendo fino ad eliminare le sedi in affitto e offrendo servizi accessori didattici o funzionali e risorse finanziarie
Per permettere la piena funzionalità delle strutture scolastiche ma soprattutto per offrire a tutti la possibilità di accedervi
è chiaro che alla scuola vanno immediatamente collegate
Le possibilità di lavoro da offrire ai giovani che da essa provengono a vario titolo o perché hanno completato gli studi e di questo naturalmente c'è il PG ricitiamo perché per diversi motivi come è stato denunciato anche stamattina
Come purtroppo
Tante volte accade gli hanno interrotti
Ma possiamo parlare tranquillamente di nuovo occupazione con lo scenario che abbiamo di fronte con una situazione economica praticamente recessione con la politica che deve soggiacere passivamente alle leggi del mercato
Con lo stillicidio che Contini licenziamenti e una precarietà dilagante che non offre garanzie né di diritti né di prospettive
Io penso di no
Occorre Kantor né ad essere la politica stabilire le regole era a dettare le soluzioni e le prospettive per determinare le condizioni dello sviluppo
Così come serve che sia ridata centralità al lavoro non alle imprese come accade ormai da troppo tempo
Ma non lo dico come fatto ideologico e proporrò anche spiegarlo ma perché oltre al fallimento
Che sta sotto gli occhi di tutti e che ha visto per sperperare miliardi e miliardi la via d'uscita non può essere quella che ad ogni posto di lavoro corrisponda una partita IVA
Con nell'inevitabile esercito di persone finite sul lastrico soprattutto dal Mezzogiorno d'Italia
O col fatto che una persona può essere assunta per fare indifferentemente da una vita all'altra magari dello stesso imprenditore solo perché cambia appunto nome all'impresa il manovale un operaio
Il macchinista del pulizie che poi di fatto sarebbero i cosiddetti Global rivisti anticipando quindi
I disastri della Bolkestein
Senza farla lunga in assenza di una proposta seria in materia di politica industriale che non compete a me di farla
Lo capisco bene ma che abbiamo il dovere di sollecitare non si può parlare in maniera concreta e incisiva di occupazione
Certo possiamo discutere come migliorare il nostro intervento a sostegno dell'impresa e copre il territorio provinciale senza tacere però il fatto che se da un lato la legge quattro otto otto per esempio
E gli altri strumenti finanziari messi a disposizione hanno favorito il rafforzamento e una discreta crescita di imprese di piccole e medie imprese dall'altro occorre denunciare che quegli strumenti raramente hanno garantito occupazione durevole è rispettosa dei diritti dei lavoratori
E ancora contratti d'area e patti territoriali territoriali sono davvero funzionale allo sviluppo coerente e rispettoso del territorio dei posti di lavoro da creare o piuttosto sono solo strumenti quanto meno in larga parte sono stati solo strumenti per veicolare finanziamenti a volte anche considerevoli che più che la ricchezza del territorio hanno fatto la fortuna di qualcuno
Ciò non di meno
Abbiamo il dovere anche in virtù delle storture di cui parlavo prima di intensificare la nostra opera di sostegno alle imprese
Che creano sviluppo e occupazione perché è di quello che abbiamo bisogno
Vanno creati osservatori consunte
E strumenti di monitoraggio seri delle realtà è delle loro evoluzioni vanno aiutati concretamente a produttori e operatori che creano ricchezza e propone il territorio e dobbiamo farlo attraverso un coinvolgimento ampio dall'ente a cui apparteniamo con il contributo indispensabile il coinvolgimento attivo dei consigli provinciali ai quali va riconosce riconosciuto con i fatti
L'importanza del ruolo che rivestono non voglio rischiare di andare fuori tema
Ma voglio qui dire che senza il contributo del resto assemblee elettive non potrà esserci iniziativa che potrà definirsi democraticamente compiuta è trasparente
Non si tratta di essa assemblearista
Ma che democrazie quelle in cui uno solo decide e gli altri approvano ed eseguono
E a tal proposito saluto lo voglio dire in maniera forte saluto favorevole molto favorevolmente le frasi dal presidente Metelli di ieri sera
In occhi che erano contenute non sua relazione a proposito di dell'esigenza del riequilibrio tra poteri ruolo appunto dei consigli provinciali
Anche per questo avanzo quei la proposta che rende intenta dall'UPI
Semestralmente poi vedremo le modalità l'assemblea congiunta dei presidenti di provincia dei presidenti di consiglio provinciale proprio per rafforzare il rapporto di collaborazione all'intera azione degli enti che rappresentiamo
Scuola occupazione e piano industriale dunque ma io mi permetto di aggiungere maggiori ammirata risorse agli enti locali altro che tagli come è stato detto non solo maggiori risorse ma certezze
Di quelle risorse queste sono le condizioni essenziali se vogliamo parlare seriamente di sviluppo pari paese per l'intero Paese per il Mezzogiorno in primo luogo
Ripeto le condizioni
Ma prima di quelle vi sono almeno due precondizioni senza le quali ogni sforzo diventa inutile anzi rischia di essere dannoso
Perché rischiamo appunto di sperperare ingenti risorse finanziarie pubbliche
Prima precondizione un massiccio serio
E mirato intervento pubblico per creare le infrastrutture indispensabili allo sviluppo
Oserei dire alla civile convivenza con estrema chiarezza e semplicità strade acqua ferrovie servizi perché è di questo che si tratta
Le distanze e quelle sociali ed economiche non si riducono costruendo ponti ma determinante mantenendo nel concreto ad ogni cittadino
E ad ogni operatore economico che voglia investire i propri fondi condizioni di sicurezza e di piena agibilità democratica
Oltre a mettergli a disposizione i servizi di cui ha bisogno è naturalmente il lavoro prima di tutto
L'atto della la totalità
Bravissimo la totalità ma è giusto perché voi ne prendiate atto e conoscenza diretta la totalità della rete ferroviaria siciliana è ad un solo binario e molta di essa non è elettrificata
Migliaia di chilometri di strade provinciali e questa do stamattina più volte richiamato
Un intervento in quella direzione sono ridotte a mulattiere sarebbe da stupidi e pensare di poterlo appunto ammodernare renderle sicure con i suoi fonti della Provincia
Molte arterie statali di vita di vitale importanza sono abbandonate creano non poche difficoltà ed enormi pericoli perché tra l'altro due mezzi pesanti per poter transitare contemporaneamente devono uscire dalla carreggiata
Oltre il quaranta per cento dall'acqua che dagli impazziva alle cita si perde per strada
Ho voluto subito sottolineare questo aspetto particolare perché ciò si collega immediata immediatamente e con l'altra precondizione la sicurezza e la legalità
Senza del quale difficilmente le regioni del Sud Pinder cederanno imprenditori locali ed esteri ma anche semplici cittadini che hanno voglia di fare di fare impresa ed investire nel Mezzogiorno d'Italia
Altro che allargare le maglie dalla burocrazia dei cavilli giuridici per favorire gli investimenti non sono quelli almeno nella nostra realtà adesso ad avere impedito sviluppo e occupazione
E gli imprenditori vessati taglieggiati e morti ammazzati perché si erano ribellate sono lì a dimostrarlo non sono state quelle le cause senta parlare naturalmente di chi approvata difendere dei tanti politici sindacalisti poliziotti e carabinieri magistrati amministratori finite appunto sotto il piombo dalla mafia
Certo a noi spetta comunque il compito di favorire gli insediamenti produttivi e di intenti intensificare il nostro impegno la nostra vigilanza
Perché ogni domanda ogni richiesta venga evasa in tempi rapidi sottraendo con determinazione ogni forma di incrostazione nell'apparato burocratico
Ma va detto con grande onestà che era sempre storicamente il degrado e l'illegalità hanno favorito la mafia la criminalità
Fino a fargli assumere in alcuni casi persino un ruolo di sovranità del territorio così come è stato denunciato
Dopo l'uccisione di Franco Fortugno da più parti in Calabria
Anche per questo a dimostrazione del fatto che la difesa della legalità è la garanzia della pena agibilità democratica non spetta solo alle forze dell'ordine chiedo qui pubblicamente che ogni provincia tedesca del video aderisca l'avviso pubblico
Che sostenga gli input gli impegni dell'associazione Libera che ogni Consiglio Provinciale che o non l'avesse ancora fatto approvi l'ordine del giorno presenti per entrare in Parlamento a proposito dei tempi de dei modi e dell'utilizzo dei beni confiscati alla mafia alla criminalità
Da lì occorre ripartire attraverso un rinnovato impegno degli enti locali inqualificabile intervento il potenziamento anche tecnologico delle forze dell'ordine al territorio
Insomma una presenza di quella che oggi molti hanno quasi vergogna di
Nominare una presenza qualificata dallo Stato
Vedrete che il resto verrà da solo è in questo senso e ho finito voglio salutare pubblicamente qui la costituzione del Forum dei presidenti dei consigli provinciali e messo giorni
Che oltre a confrontarsi sulle questioni economiche e di sviluppo come hanno iniziato appunto a fare in maniera egregia
Faranno dico al Forum una rete di scambio di notizie gli strumenti e di solidarietà nel campo dalla lotta amabile per questo e ho finito davvero per questi obiettivi a mio avviso prima di ogni altra cosa dobbiamo batterci evitando in tal modo alle Province un ruolo di centralità nelle battaglie politiche locali per territorio
Quel ruolo che oggi il governo ci vuole negare
Ringrazio Angelo Marotta
Sono le dodici e quarantacinque
Gli ultimi interventi con l'esclusione dicono dall'onorevole Pecoraro Scanio
Sì sono età attestati mediamente sui venticinque trenta minuti
La chiusura del dibattito è prevista per le ore tredici anni tredici comincia il pranzo di lavoro al piano primo
Io do ora la parola
Al presidente della provincia di Ancona Giancarlino
Dopo di lui chiamerò calla Monachesi assessor lavoro di Macerata Sergio Mundo una assessore provinciale di Sassari e poi ancora Vincenzo Ortolina presidente del consiglio provinciale di Milano
Il Donatella Massarelli assessore sempre gli interpreti in maniera corretta il suo cognome
è evidente che si interventi rimangono contenuti nei quattro cinque minuti mi sarà possibile dare la parola a tutti
Altrimenti il dibattito comunque cesserà grazie grazie presidente Cavalli beh mi sembra difficile passare venticinque quattro ferrovie rimanere entro i dieci minuti
Una cordiale saluto a tutte per tutti voi
Un saluto particolare al presidente Melilli e alle colleghe e colleghi presidenti delle Province italiane
Un grazie al direttore Piero Antonelli e alla struttura dell'UPI
Quale componente la conferenza unificata
Ho avuto modo di constatare il prezioso lavoro di supporto di studio di ricerca di proposta
Che con elevata professionalità svolgono beh le province italiane sono ormai è stato detto più volte voglio ribadirlo perché voglio rimanere al tema interlocutore primario per soggetti economici e delle forze sociali del territorio
In un'economia dove cresce il valore dell'identità territoriale
è stato scritto con la dimensione provinciale e vitale per l'economia il presidente Melilli sottolineava anche nella ricca relazione di ieri
La rilevanza assegnata ai territori alle loro capacità di competere alla funzione strategica sui temi dello sviluppo locale che fa assumere ai sistemi locali
Un ruolo che non può essere ignorato se si vuole davvero aiutare la ripresa se si vuole davvero superare la fase di sostanziale stagnazione
Voglio anche dire che io concordo
Totalmente con l'intervento che qui è stato fatto questa mattina da Fulvio Fammoni della CGIL e tra l'altro non solo concordo con l'intervento ma devo dire che con le organizzazioni sindacali riusciamo ad affermare pro in un rapporto di collaborazione riusciamo ad affermare questo ruolo delle Province nei territori
Ecco io non voglio qui sostenere l'ipotesi che pure viene paventata spesso nell'opinione pubblica da molti anche da economisti che la crisi della nostra economia nazionale
Possa far precipitare il Paese nel declino ma certo non possono essere sottovalutati gli andamenti preoccupanti dei principali indicatori economici e soprattutto della competitività del nostro sistema
è importante prendere atto che in difficoltà competitiva non sono solo alcune nostre grandi aziende
Ma anche alcuni complessi produttivi del cosiddetto sviluppo locale a piccola impresa e in particolare alcuni nostri distretti industriali penso anche a quelli marchigiani
E voglio spendere una parola anche se ne meriterebbe molte di più alla crisi del settore saccarifero che in questa in questo Paese in questo momento dal nord al sud c'è una dura lotta questo settore rischia di scomparire dal dal contesto europeo e nazionale io credo che invece dobbiamo Arriba dirne la funzionalità non soltanto per garantire occupazione ma proprio in un'ottica di multifunzionalità dell'agricoltura e in un rapporto legato al territorio a quel richiamo forte ambientale che questa mattina faceva qui anche l'onorevole Pecoraro Scanio quindi è l'intera filiera dall'agricoltura alla trasformazione all'autotrasporto che deve essere conservato
Dicevo inattesa di misure fiscali riduzione significativa del cuneo fiscale sul costo del lavoro
Fermo restando la progressività come previsto dalla Costituzione dicevo misure fiscali che potrebbero incentivare dinamismo economico e contemporanei contemperare il vincolo del pesante debito pubblico occorre che le istituzioni
Proprio per questo ruolo che
Poc'anzi ribadivo che tutti abbiamo sottolineato spostino l'attenzione sull'economia reale dei nostri territori e in particolare sul loro bisogno di innovazione e di connessione ad un mercato che si è fatto globale
Nel mondo piatto e senza barriere prescritto descritto recentemente da Friedman
Nel mondo globalizzato lo abbiamo sostenuto più volte
Non solo è rilevante la concorrenza tra prodotti
Ma anche e soprattutto tra territori i più attraenti sono ovviamente quelli con un contesto umano educativo relazionale fiduciario infrastrutturale maggiormente voluto cioè quelli che fanno politiche che sono il contrario di quello che questa Finanziaria prevede ecco lo sviluppo locale che si sta affermando nel mondo
è composto da metà distretti tecnologici di filiera o da territori capaci di attrarre Corporation industriali che della nuova economia
Dobbiamo perciò occuparci di temi di regolazione del mondo economico e del lavoro operando in modo da sciogliere molti dei vincoli che tendono a creare situazioni tutt'altro che concorrenziali nelle nostre economie territoriali
Su questo le istituzioni devono convergere con la propria azione ma indispensabili sono le scelte del livello centrale occorrono coi politiche
Per rilanciare l'evoluzione del nostro sistema produttivo verso una via alta dello sviluppo come appunto stato sostenuto qui questa mattina
Anche dadi interveniva per la CGIL occorre interpretare i messaggi che ci vengono da economie più avanzate
E adattare l'innovazione tecnologica alle nostre risorse imprenditoriali e del lavoro alle nostre caratteristiche per questo occorre avere un sistema formativo è un sistema di ricerca efficienti
Creare un legame solido fiduciario tra impresa e università servizi finanziari dei nostri territori occorre stimolare la cooperazione dei soggetti e degli stakeholders occorre far sì che questa missione di imprenditorialità politica istituzionale sia garantite sia volta ad offrire beni pubblici materiali ed immateriali
Economie Esterne non tanto e non sempre per il singolo localismo economico ma per lo sviluppo di un'area sufficientemente vasta per ricostruire una logica di sistema
La Provincia è baricentrica rispetto a queste attività di innovazioni e di sviluppo negoziale
Io credo che su un piano generale occorre ripensare alla programmazione negoziata come forma per influire efficacemente sulla creazione di un'offerta qualificata del territorio in grado cioè di attrarre investimenti
Occorrono politiche a sostegno dello sviluppo locale soprattutto per le problematiche che richiedono un azione di sistema come nel caso della formazione e della ricerca ad esempio l'esigenza di progetti e di grande sostegno all'innovazione per migliorare la qualità dei prodotti ma anche per inventarne dei nuovi una progettualità che naturalmente faccia del sistema territorio il suo fulcro
E quindi con una molteplicità di attori
Voglio rimanere dentro i tempi quindi cerco di semplificare ma innovazioni intesa come metodo di lavoro costante per sostenere la creazione e l'attività di lavoratori
Far crescere la ricerca e qui è indispensabile
Cito soltanto il titolo pensare ad un grande intervento pubblico nell'economia come pure credo che sia il caso di sviluppare politiche che rendono possibile una correlazione positiva tra sviluppo economico e coesione sociale
Bisogna promuovere una missione collettiva capace di mobilitare le straordinarie risorse umane nessuno può sentirsi sospinto fuori dalla vita e privato di quei sogni e di quelle speranze che alimentano l'esistenza quotidiana di ogni persona
La coesione sociale il senso di appartenenza ad una comunità la sicurezza di reddito di lavoro di vita sono le condizioni per tenere unita una società il modello sociale che in Europa tutelato diritti e lavoro offerti crescenti opportunità tanti conserva ancora tutta la sua validità
Credo che non possiamo
Noi proporre
Ai cittadini una società in cui il lavoro sia precario in cui il diritto alla cura sia affidato alla sola ricchezza in cui l'accesso allo studio è vanificato dall'assenza di opportunità
Ecco io credo che noi dobbiamo far sì di affermare una società che non sia segnata dalla solitudine che non sia segnata dalla precarietà che non sia segnata dalla paura dell'insicurezza ecco e le istituzioni sicuramente le istituzioni locali se sono messe in condizioni come in questi anni abbiamo fatto di agire anche su questo tema della condizione sociale che non è solo questione di giustizia neanche questione di supporto alla nostra economia estinzioni locali dicevo possono svolgere un ruolo importante
Quindi più sviluppo vuol dire maggiore occupazione e maggiore disponibilità di reddito ovviamente equamente distribuito che a loro volta consentono maggiori consumi diversa domanda di protezione sociale
E sui consumi anche qui per dare speranza bisognerebbe puntare sulla riduzione delle dell'insicurezza socioeconomica
Su una maggiore garanzia delle fonti di reddito insisto politiche industriali a partire dai nostri distretti
Il lavoro stabile dovrebbe tornare ad essere il lavoro normale e quindi una seria politica dei redditi e dello stato sociale
La problematica riguardante la necessaria riconversione della struttura produttiva dei nostri territori nel medio periodo ma trainata con politiche in grado di connettere
In modo più efficiente mediante azioni di sistema i nostri localismi economici con uno scenario più ampio sovrannazionale
Il governo multilivello ieri su questo si sono soffermati molti cioè le articolazioni della Repubblica
Hanno mostrato questa articolazione di saper accompagnare i soggetti locali nei processi di innovazione ma anche l'internazionalizzazione
Tuttavia non sembra sufficiente occorre riportare a sistema la nostra forza frammentata occorrono nuove connessioni anche tra istituzioni e mercato per questo
Occorre ripensare e rilanciare appunto lo sviluppo lo sviluppo di una nuova di nuova generazione sempre più queste politico orientato ai ad attività innovative a promuovere i beni materiali e immateriali del territorio
E soprattutto orientate a ricomporre la trama di un azione e di uno sviluppo di sistema
E infine non dobbiamo dimenticare che sempre nella storia durante una trasformazione intensa carattere economico e sociale
Vi sono centinaia di migliaia di individui che hanno una posizione di grande debolezza in questi processi e pertanto vanno dalle istituzioni tutelati e difesi innanzitutto cercando di garantirli con azioni efficaci
Di formazione e del reinserimento con il calore dell'accoglienza il nostro non è uno sguardo strabico con un occhio al passato
E uno al futuro bensì consapevolezza dei contraddittori processi che si attiva che si attivano nelle grandi trasformazioni
Mi avvio a concludere e proprio questi processi richiedono una maggiore democrazia intesa non solo come è stato come regole come istituzioni
Ma soprattutto come riconoscimento dei nuovi diritti della persona del lavoro intelligente
Della differenza di di genere come anche questa mattina qui le consiglieri provinciale le assessori provinciali hanno chiesto giustamente
Democrazia come autogoverno
Come responsabilità come sussidiarietà come protagonismo dei territori e delle popolazioni per decidere anche delle risorse del territorio a partire dai beni comuni ne cito uno su tutto l'acqua
E qui c'è tutto il ruolo c'è tutta la natura ci sono tutte le funzioni delle Province e delle istituzioni locali partecipazioni in collusione solidarietà l'antitesi di una società disgregata e mercati Zatta capitale umano e sociale iniziativa
Del sindacato degli imprenditori dell'associazionismo che le attività di quello straordinario tessuto comunitario
Che si è accumulato nella lunga storia italiana nella provincia italiana nelle città italiane nei territori nei nostri pare paesaggi nelle nostre regioni molto belle
Ecco valorizzare tutto ciò
Fare dei luoghi vivibili questi nostri territori con forti relazioni sociali capace di attrarre intelligenze un clima sociale culturale tollerante aperto tale da spostare in tutto il Paese dal Veneto alla Sicilia
Le reti della creatività della conoscenza dei saperi e Pella produzione questo il ruolo delle Province italiane questo è quello che in questi anni abbiamo fatto
Grazie al presidente Giancarlo di
Do ora la parola Callan una crisi
Buongiorno a tutti cercherò di essere breve visto visti i tempi le relazioni di iniziali hanno come giustamente diceva l'assessore mercati tracciato il binario entro i quali muoverci nei prossimi anni
Io che mi occupo di lavoro da due legislature mi ritrovo molto in particolare nella relazione del presidente tagli e sarà così sulle tematiche del lavoro e sul ruolo e le funzioni della Provincia su questo tema
Due anni fa l'Unione delle Province italiane in un convegno nazionale che facemmo a Macerata
Affrontò il tema dell'introduzione dalla legge trenta la riforma del mercato del lavoro e sul decreto attuativo
In quell'occasione tutti gli assessori delle Province anche di colori politici diversi
Insieme assumemmo questa sfida forte che ci veniva dalla dalla legge trenta che aveva allargato aperto il Collocamento anche soggetti privati
Con la legge trenta era terminato il monopolio del collega del collocamento da parte dei servizi pubblici per l'impiego
Noi in quella sede abbiamo detto accettiamo la sfida c'è spazio per tutti io ritengo che a distanza di due anni non possiamo affermare forte che le Province hanno convinto questa sfida i dati confermano le parole che io sto dicendo i servizi pubblici per l'impiego hanno ottenuto in questi anni dei risultati importanti
è necessario a questo punto che la vittoria che noi abbiamo conseguito il ruolo forte che servizi pubblici per l'impiego hanno svolto in questi anni
A differenza di quanto fatto dei vecchi uffici di collocamento be'questa vittoria e necessita di un riconoscimento politico
Che questo governo non ci ha dato anzi si continua a dire che servizi pubblici per l'impiego non funzionano fortuna che ci sono i privati
è esattamente il contrario
I dati lo dimostrano ce lo riconosce l'Unione europea ci sono le indagini dell'Unioncamere ci sono una serie di indagini che affermano e ribadiscono il fatto che i servizi pubblici per l'impiego hanno svolto un ruolo importante e determinante nel collocamento al lavoro
Ora
Siccome noi siamo orgogliosi di questo risultato e vogliamo continuare a svolgere questo ruolo
Per tutte le cose che sono state dette questa mattina che attengono il ruolo delle Province gli enti enti di Area Vasta di programmazione che promuovono lo sviluppo e quindi anche il lavoro
è necessario ribadire il due i temi che sono già stati trattati questa mattina che attengono al tema delle risorse finanziarie
Io per brevità di tempo non entro dentro tutta la questione delle risorse finanziarie ma mi rifaccio a quanto detto l'assessore Vimercati della provincia di Milano Rispetto al fondo sociale europeo
Rispetto alle nuove risorse che dal bilancio dello Stato possono essere trasferite devono essere trasferite alle Province per permetterci di svolgere la funzione che la legge ci attribuito ce l'ha attribuita dal novantanove e non la vogliamo esercitare fino in fondo ma per farlo abbiamo bisogno di risorse certe consolidate non come è successo con i vecchi cento milioni
Di lire che erano state assegnate alle Province con la finanziaria del due mila e tre riconfermati nel due mila e quattro quale ci siamo dimenticati
Non solo vogliamo quell'immane vogliamo molti di più perché per fare le politiche attive del lavoro
Perché le politiche attive del lavoro possano essere una parte importante del Welfare complessivamente inteso abbiamo bisogno di risorse e di risorse consolidate no un anno sì un anno uno perché altrimenti non riusciamo a fare una politica seria
L'altra cosa sulla quale voglio un attimo accentrare l'attenzione è il tema del personale
Del personale che noi abbiamo nei servizi pubblici per l'impiego
Cioè una situazione di precarietà a livello nazionale che allarmante
Perché purtroppo quando sono state trasferite le funzioni tema di lavoro dal ministero del lavoro alle Province il personale che è transitato noi dal ministero del lavoro era poco
E
Con una formazione che riguarda solo una parte dell'ampio lavoro che oggi fanno i centri per l'impiego cioè tutti i servizi specialistici non potevano e non possono essere coperti
Da quel personale che comunque poco come l'abbiamo coperti fino ad oggi
Come diceva l'Assessore Vimercati utilizzando le risorse comunitarie
Quindi con contratti di collaborazione coordinata e continuativa con contratti a tempo determinato
Questa storia non può continuare
Non può continuare perché intanto le risorse comunitarie non ci sono più come ci sono state fino ad oggi e comunque quelli che ci saranno non potranno essere destinate a questo obiettivo
Quindi è assolutamente necessario che si metta mano e noi come dipartimento lavoro dell'UPI abbiamo fatto una lettera
Al
Ministro delle Finanze per il discorso della Finanziaria abbiamo chiesto insieme al discorso delle risorse finanziarie
Insieme al discorso di tener fuori le risorse comunitarie al patto di stabilità abbiamo chiesto di mettere mano al tema del blocco delle assunzioni perché
Il blocco delle assunzioni che oramai è la terza legislatura che ci ripropone siccome non è vero che c'è il blocco delle assunzioni su tutti i settori perché per i ministeriali per esempio questo blocco non c'è per gli insegnanti non cioè sono contentissima che per gli insegnanti non c'è stato il blocco delle assunzioni e abbiamo assunto dei precari
Ma questo discorso deve essere fatto anche per il personale dei centri per l'impiego perché noi al trentuno dicembre due mila e sei
Non avremo più le risorse per tenere in piedi i servizi pubblici per l'impiego perché le risorse comunitarie non ci sono più
Quindi io da qui lancio un appello e chiedo che a livello governativo sì prende in considerazione questa situazione e ci mettano in condizione di poter assumere in maniera stabile il personale che deve essere addebito alle attività dei servizi pubblici per l'impiego grazie
Ringrazio Carla McKenzie che dà la parola Sergio Muniz dura assessore della Provincia di Sassari
Dopo di lui parlerà Vincenzo Ortolina Presidente del Consiglio Provinciale di Milano
Non è un appunto il mio
Però voglio rivolgere
E attirare l'attenzione da parte della dirigenza UPI
Che forse avremmo qualcosa da imparare dall'Anci
Nei congressi Anci a cui ho partecipato per vent'anni sono stato sindaco per cui credo di aver partecipato si rispettano più i tempi perché altrimenti noi rischiamo dissentire dissentire cento e quattro relazioni onnicomprensive
è questo è un rischio che va contro il tempo e il rispetto che dobbiamo avere ed e ciascuno di noi deve avere nei confronti di chi vuole intervenire
Nella nella discussione e nel dibattito non è un appunto è semplicemente una osservazione che ritengo pertinente
Nel rispetto che ciascuno di noi deve avere nei confronti di chi vuole prendere la parola chiedo scusa e anzi ringrazio i sopravvissuti
A questo a questo dibattito che ancora hanno la pazienza di ascoltare sembrerà anacronistico quello che io andrò a dire perché io parlerò delle politiche giovanili è siccome a farlo a farlo è una persona non dico vecchia ma almeno stagionata questo può creare qualche fatto anacronistico
Parlo di politiche giovanili
E ne parlo per due ordini di motivi
Il primo per attirare l'attenzione della presidenza
Dell'Uppi e in secondo luogo per dare forza e vigore all'iniziativa del senatore occhielli che vuole costituire che vuole costituire la Consulta
Giovanile non non Consulta giovanile
Consulta per le problematiche giovanili
E andrò per domande a cui cercherò mi sforzerò di dare risposte prima domanda
Una società che invecchia Perre
Dal punto di vista naturale c'è un allungamento delle abilità e quindi c'è una società che invecchia
Ma una società che invecchia può essere antagonista dei giovani
Questa è la prima domanda che rivolgo a me stesso pecche che che vuole l'attenzione e la riflessione di chi mi ascolta
La preoccupazione dello stato sociale del welfare
Pone come punto critico il problema degli anziani che hanno aspettative di vita migliori che hanno aspettativa di qualità della vita migliori ed è una cosa naturale
è una fascia quella della terza età fortemente esposta al bisogno di sanità al bisogno di assistenza è fra i suoi mali endemici forse il più importante è quello della sofferenza di una solitudine che è legata all'età
La preoccupazione
Per quanto mi riguarda e credo che sia condivisa è una preoccupazione giusta e qua e soprattutto solidale
Ma nel contempo se noi andiamo a fare i paragoni quale spazio l'Uefa
Pone e quale spazio da la società ai giovani
Quale attenzione la società e mi riferisco proprio alla alla società come istituzioni no come se società in senso lato ma come società di con le istituzioni
Quali attenzioni dimostra verso quella fascia definita strategica per il futuro della società
E quali sono quali sono gli aspetti consequenziali e visibili
Per di questa attenzione
Francamente non mi pare che ci siano conseguenze
Attenzioni apprezzabili
Si parla di politiche giovanili ma quasi esistesse un sotto Codice di comunicazione ormai invalso nella società
Nove volte su dieci gli interventi delle istituzioni riguardano le devianze giovanili perché quello è l'anello debole quello è la neve nullo che si deve considerare e si crea quasi una dicotomia
I ragazzi
E la droga
I giovani è la droga
I ragazzi è l'alcol i giovani nell'alcol
Ecco è giusto
Che ci sia l'allerta della società
Ma esistono anche altri problemi che riguardano il mondo giovanile altrettanto gravi perché perché così si rischia di ipotecare il futuro ne cito uno per fare un esempio
La dispersione scolastica
Giovani che non concludono il corso di studio
Denunciano denunciano un malessere
Intrinseco delle istituzioni
Gridano
Che non c'è per molti di loro una prospettiva futura
Non c'è l'approdo ad un lavoro ecco ecco se avessi avuto un briciolo un briciolo vi spirito goliardico ancora data l'età non me lo posso permettere sarei venuto lì con uno striscione a dire ma i giovani ci sono
Parlo della scuola quella tradizionale ma parlo anche della formazione professionale di cui si è parlato a lungo in questo incontro in questa conferenza
Parlo della pur della formazione professionale che alla scuola tradizionale dovrebbe venire in soccorso
Non entro nel merito nel dettaglio altrimenti si diventa molto dispersivi io che ho denunciato la mancanza del rispetto dell'orario sarei il primo poi a non farlo
Ma tutti comprendono come la formazione professionale debba essere orientata al mercato
Raramente lo è
Nei giorni scorsi
Racconto una facezia quasi nei giorni scorsi il Consiglio regionale della Sardegna
Ha provato con colpevole ritardo di almeno cinque anni la legge sui servizi dell'impiego
Alcuni consiglieri per non dire la stragrande maggioranza ha dissertato sul titolo sostenendo che parlare di impiego è riduttivo rispetto al lavoro
Ha disertato per tempi infiniti
Il problema
Non è occuparsi comunque di un lavoro qualunque ma trovare il lavoro che piaccia
Siamo d'accordo ma davvero questo fatto secondo me è un fatto del tutto marginale
La legge sull'impiego rischia infatti di diventare una legge marginale nel processo di sviluppo economico perché disciplina una cosa che non c'è e soprattutto al Sud
Non c'è ed è il lavoro
I tassi di disoccupazione giovanile superano da noi nella nostra Sardegna nella mia Sardegna
Superano il ventotto per cento
Più alta la percentuale per le donne
Penso che ve leggi no sul quaranta per cento
A parte l'amara ironia dovremo pensare ai giovani in altro modo garantendo una diversa carriera scolastica e la possibilità di una proprio ma questo argomento complesso spero ci sia occasione in futuro di poterne parlare e nella Consulta altro vede troveremo l'ha approvato per poterne parlare
Ci sono comunque d'iniziative
Che possono essere prese in considerazione iniziative moderni
Iniziative l'incontro fra domanda e offerta lo prevede anche la legge regionale considerato che nell'era della tecnologia e dell'informazione le banche dati sono all'ordine del giorno
Faccio tuttavia una una ennesima riflessione
Se valutassimo l'attuale situazione dovremmo rilevare che la domanda almeno da noi è limitata
Ma anche considerare che l'offerta è poco qualificata
Ci sono i due aspetti
è qui torniamo al discorso fondamentale il discorso della formazione diventa fondamentale motivo irrinunciabile di qualsiasi possibilità di progresso
Di un'economia e di un avanzamento sostenibile della nostra società
Dicevo di altre iniziative che si potrebbero mettere in cantiere
Una di queste la gioco Square scusate io non non pronuncio molto bene l'inglese lo dicono italiano e la piazza
Il luogo d'incontro l'agorà fra i giovani e il lavoro
Un modo di di fare incontrare anche fisicamente aziende e giovani
Conoscere le aziende diventare specialisti di qualcosa dalla finanza al martedì al marketing di cui le aziende sono deficitarie
Parlare di auto impiego di auto imprenditorialità
Idee
Idee
Che però camminano
Io spero che cammino
Idee che si muovono che vadano incontro alle esigenze della società che vadano incontro soprattutto alle richieste e alle esigenze dei nostri giovani
L'alternativa è trovarsi un padrino
Trovarsi un padrino farsi raccomandare non c'è altra alternativa
Ma sarebbe come precipitare ritornare nella barbarie
Credo che il futuro dei giovani sia invece quello di creare competizione di attrezzarsi accessoriate si perde competere
Ritornò brevemente sulla legge regionale essa contiene un articolo ma voglio soprassedere perché non credo che possa attrarre l'attenzione generale di chi mi ascolta
Si punta in questa legge a stabilizzare rapporti di lavoro precari in essere
Questo è il punto fondamentale dell'attuazione della legge nazionale la quarantuno sarda prevede questo
Ma in Sardegna
E lo dico con una certa amarezza
Si rischia di stabilizzare il solo la disoccupazione
Forse il punto fondamentale più stabilizzato che noi abbiamo la disoccupazione
Con questo non voglio dire che la legge
Non sia utile per quel poco che c'è da gestire e allora mi chiedo
C'è allora un futuro per i nostri giovani
Io credo che la nostra battaglia intendo la battaglia degli enti locali delle Province e dei Comuni sia quello di pretendere opportunità di sviluppo economico
Le politiche locali potrebbero giocare un ruolo decisivo è bisogna dar fare la guerra
Ai venti centralismi regionali che si stanno consolidando che si sono consolidati in ogni regione
Getta un sasso è vero ma chiedo
Ai colleghi un momento di riflessione
Chiedo
Agli uomini di buona volontà
Un momento di riflessione
Mettiamoci e io questo lo dirò lo dirò al senatore occhielli mettiamoci a se occorre attorno a un tavolo per parlarle tutti insieme
Ma dobbiamo anche essere capaci di monitorare il mercato del lavoro
Quella fascia di servizi di cui anche la pubblica amministrazione si deve dotare per valorizzare le risorse locali le percorsi le peculiari prego su via Rita del proprio territorio
Cerchiamo di capire i giovani
I giovani sani fuori dalle devianze quelli che artigiano
Sto finendo sottoscritto a fine
Sei sì sì sì stava finendo stordimento sopire
I giovani sani sono l'uno per cento rispetto al novantanove per cento dicevo i giovani i salari sono al novantanove per cento rispetto ai giovani Pitton devianze
E giovani che crescono ed hanno modelli di riferimento
Pensavo e questa è la mia proposta pensavo ad un ministero per i giovani
E a cascata assessorati regionali per i giovani assessorati provinciali per i giovani assessorati comunali per i giovani
Incarichi senza retorica senz'ansia di prestazione incarichi di dialogo è confronto quotidiano
Il pericolo che rifugiarsi nelle parole non crei sbocchi concreti
è un rischio da evitare
Credo che la società post industriale si affidi a loro c'è stato un un fortissimo capo generazionale
La civiltà tecnologica indebolito il ruolo di riferimento della famiglia il padre non sanno quel che i figli sanno il gatto generazionale si è capovolto
è una fase storica sulla quale la Sociologia indaga che costituì l'argomento di future analisi e di studi oggi i giovani in molti giovani avvertono la mancanza di un punto di riferimento e spetta anche alle istituzioni colmare
Il vuoto forse in molti abbiamo abbiamo ucciso abbiamo ammazzato la speranza
Di qui e concludo l'impegno a un rapporto diverso dialettico e costruttivo con le nuove generazioni dobbiamo trovare la risposta perché dobbiamo aiutare la società del futuro a crescere
So che è una problematica molto difficile molto impegnativa però sarebbe disdicevole se ciascuno di noi dicesse a se stesso di non averci provato grazie
Bene allora per l'ultimo intervento della mattinata collo un invito alla brevità anche se la funzione è importante Vincenzo Ortolina presidente del consiglio provinciale di Milano
Sono chiaramente in imbarazzo e pur assicurando che non lo Pamparato alcuna relazione mi rendo conto che a Questura di sono voi siete nelle mie mani è qui dice al chiaro di essere assolutamente breve
Al suo due sole riferimenti inevitabilmente rispetto alla relazione generali di Melilli e non specificamente altri moda l'occupazione primo
Il primo riferimento guarda il tema della provincia io spero che si finisca ormai con l'ipotizzare soluzioni di come dire finalizzate a ridurre il costo del lavoro magari tagliando le Province il dibattito su questo argomento ormai gli è chiuso le Province sono lente stabilizzato che hanno raggiunto un forte ruolo autonomo per favore non parliamone più uno parliamo più
Della loro debolezza sono Enti di prossimità che sono nel contempo Soggetti del decentramento regionale e di sussidiarietà verso i Comuni quindi la riforma è fatta
è una riforma importante
Che certamente peraltro deve essere ancora completata in particolare a riguardo del tema dei compiti diciamo delle funzioni fondamentali faccio solo una considerazione su questo io credo che le funzioni fondamentali non dovranno essere più descritte con riferimento a compiti frammentari
O a singoli interventi mai individuando settori organici di intervento a natura complessiva questo dovrà essere l'obiettivo nel momento in cui saranno definiti
Definite ridefinite le funzioni
Fondamentale dai comuni il secondo elemento è a proposito appunto dei costi dalla politica che c'è però un è un dato che non è ancora di fatto realizzato e cioè c'è il fatto che la Regione definita come enti esclusivamente di legificazione e di grande pianificazione in realtà non ancora provveduto a trasferire agli enti locali che sono titolari di tutta l'attività amministrativa
Competenze e compiti qui si vista il problema dei costi della politica cioè se ciascuno non fa la sua parte
Evidentemente i costi aumento allora noi dobbiamo fare pressione sulle Regioni affinché questo trascrive lento
E questa previsione che tutta la competenza amministrativa sia degli enti locali e non lo abbiamo assolutamente ottenerlo finito la prima considerazione la seconda riguarda naturalmente il mio ruolo di Presidente del Consiglio
Il presidente Melilli a ricordato l'iniziativa di Milano
E io affermo tra l'altro che davvero l'esperimento del coordinamento dei presidenti di consiglio e da qualifica siccome assolutamente positivo
Perché a asseverato in qualche misura l'obiettivo dell'importanza del ruolo dei consigli vero però e purtroppo cui dirò pochissimi minuti per parlarne speriamo di poter riprendere il tema che non possiamo nasconderci neppure oggi il fatto che le riforme hanno messo in crisi uno degli attori fondamentali della provincia
Degli enti locali il consigli provinciali noi
A distanza di quindici anni in realtà registriamo che questa crisi persiste
Non nascondiamoci dietro un dito e questo argomento io l'ho sentito evocare troppo poco in questa Assemblea attenzione dicendo questo
Io credo tratto di poter rappresentare anche le voci degli altri precedenti noi non vogliamo esprimere alcuna volontà di essere contro gli esecutivi conto i presidenti contro i sindaci netti provare a limitare le loro competenze
E neppure stiamo facendo una difesa corporativa dalla nostra posizione pro tempore
Perché qualcuno di noi è stato comunque nell'esecutivo qualcuno entrambi entreranno l'esecutivo quindi non è un problema di difesa corporativa anzi dico di più io sono tra quelli che come dire riconoscono la bontà complessiva del sistema non c'è dubbio che con queste riforme gli enti locali sono state governate meglio
E io ritengo che sia stata giusta la separazione delle funzioni di indirizzo e di controllo le funzione amministrativa da quale gestione ritengo ci sia stata assolutamente positiva
Dico di più
C'è stata nei fatti io credo anche una incapacità soggettiva di recitare la parte che il nuovo disegno politico istituzionale ci attribuire c'è stata anche un'incapacità soggettiva non siamo stati capaci di utilizzare come si deve gli statuti
Regolamenti non siamo stati cioè capaci di cambiare mestiere questo è il dato certo anche se anche se quando poi registro che queste incapacità a riguardato di fatto tutti e a tutte le latitudini allora qualche domanda credo che c'è la dobbiamo porre è infatti e mi avvio alla chiusura io credo che ci sia qualche ma in effetti che e e qualche diciamo
Come dire posizione pardon posizione da esprimere
Lo pongo semplicemente col punto interrogativo
Non c'è stato forse un certo squilibrio degli elementi in gioco
Non sono forse troppi i poteri dati agli uni anziché agli altri
Non è stata forse dato un'eccessiva forza decisionale non equilibrata a favore di sindaci è presidenti è una domanda che metto lì che credo che sia ancora aperta alla quale bisogna cercare di dare una qualche risposta il problema del riequilibrio nei rapporti fra i soggetti e gli organi verso istituzione seconda considerazione sicuramente in ogni caso è stato quanto meno nel concreto una mancata attribuzione di contenuto Paratico entro operativo hai potere di indirizzo di controllo messo di più sono assemblee elettive
Siamo contenti sono competenze nobili
Però insisto è mancata una reale attribuzione di contenuto pratico ed operativo
Ha il potere di indirizzo di controllo questo problema che resta pesa ante mette sul tappeto loro credo che bisogna fare qualcosa di importanti e duttile per rivitalizzare la capacità di iniziativa
Tanto dai consigli quanto Tei consiglieri Carone divenute studiamo insieme abbia parlato di fase
Di revisione istituzionale che si è avviata che continuerà studiamo insieme qualcosa dobbiamo dobbiamo fare consapevoli essi mi noi per primi che i cittadini e non importa nulla
Termine che rendesse interni ai nostri enti ci mancherebbe altro Southern accetti che non importa nulla ai cittadini interessa
Vi chiederete soltanto che l'ente sia capace di risolvere i problemi l'ambiente alla scuola occupazione e tutte le materie che sono di coinvolgere i comuni io però dico e chiudo davvero che proprio in ragione di ciò cioè proprio rispetto l'obiettivo di risolto il problema qualche passaggio democratico in più
Che non porti ovviamente alla paralisi decisionale
E che coinvolga maggiormente noi
Che siamo classicamente espressione del territorio di qui di cui quindi siamo in grado di valutare i bisogni io credo che qualche passaggio democratico in più aiuterebbe probabilmente a risolvere meglio i problemi per i quali i cittadini ci chiedono una risposta diversa
Io ringrazio Ortolina perché le cose che ha dette anche se le ha dette nell'ultimo intervento e con grande sintesi sono sicuramente questioni interessanti mi farò promotore di suggerire alla presidente dell'Unione di tenere una riunione di ufficio di presidenza proseguendo la sessione della direzione del direttivo su questo argomento
Adesso
Più
Buonasera diamo inizio
Ai lavori della seconda sessione
La nostra Assemblea generale e il tema come sapete turismo e ambiente il fattore provincia
Io seguendo l'esempio stamattina di Bruno Marziano farò qualche brevissima
Considerazioni introduttive in modo da dare tempo gli amici che ancora sono in giro di raggiungerci e quindi di ascoltare le due relazioni che sono previste questo pomeriggio
Come
Certamente voi
Capirete la le riflessioni che noi faremo questo pomeriggio su questi temi essenziale del turismo e dell'ambiente sono riflessione molto importante abbiamo infatti ascoltato ieri la relazione del presidente amerindi in questa relazione abbiamo anche visto quale ruolo importantissimo svolgono le Province sia per la crescita del turismo sia per la trasformazione della scelta ambientalista in strumenti concreti dell'amministrazione del territorio
E questa azione di salvaguardia e promozione dell'ambiente nella quale in parte
Come si diceva siamo stati spogliati con il recente decreto legislativo del diciotto novembre scorso è strettamente legata alla forte spinta verso lo sviluppo di un turismo sostenibile che si integra con la salvaguardia del territorio
Ambiente e turismo sono quindi due temi estremamente legati
E l'uno può diventare se ben gestito volano per il decollo dell'altro
O può infliggere a quest'ultima una penalizzazione fortissima che rischia di vanificare ogni forma di promozione e sostegno se portiamo i turisti delle nostre Province poi magari facciamo trovare strade sporche ero
Un ambiente degradato sicuramente avremmo reso alla nostra provincia un cattivo servizio l'ambiente quindi nella sua accezione più generale diventa non solo l'ambito dove mettere in atto competenze amministrative e gestionali penso alla bonifica delle discariche al monitoraggio dell'aria all'energia alternativa alla protezione di flora e fauna alla gestione di parchi e riserve
Ma in questa accezione diventa anche a salvaguardia del territorio inteso come insieme inscindibile di storia di cultura e di tradizione e questo diventa poi il punto di contatto più importante con il settore del turismo un settore che sempre di più si caratterizza per le sue ampie multiforme ricadute nell'economia delle nostre comunità e che coinvolge vari interessi e vari soggetti privati e pubblici
Questi ultimi come sappiamo vanno dallo Stato alle Regioni alle Province e ai Comuni alle addetti ai consorzi di promozione e via dicendo
Ed è questa una realtà verticale che non possiamo disconoscere anche se il nostro obiettivo naturalmente rivolto verso l'azione e verso il ruolo delle Province all'interno di questo settore
Vorrei ricordarvi brevemente che da una indagine promossa Dallupi è condotta dalla Società Risposte turismo nei primi mesi dello scorso anno
Risulta che tra le aree tra le aree di maggiore attività nel corso degli ultimi cinque anni delle nostre Province nel settore turismo vi è la promozione cioè le Province fanno non esclusivamente ma in buona parte promozione con un primo posto assoluto del trenta per cento
Mentre gli ultimi posti risultano gli adeguamenti infrastrutturali con circa il dodici per cento ed il sostegno allo sviluppo all'Offerta con il quattro per cento
Risulta ancora da questa indagine che il personale che in media delle Province italiane e ha detto a questo settore e un dirigente uno virgola sette funzionari quattro virgola sei impiegati risulta ancora che le risorse sono in media di un milione di euro per anno con una punta di uno virgola cinque milioni al nord e di cinquecento mila euro assolute
E poi alla fine di questa indagine è stato chiesto anche alle Province qual ero nove volo principale aspettative in termini di costruzione di progetti sistemici
Nel quale coinvolgere altri soggetti pubblici e privati e a questa domanda la maggior parte delle risposte ha riguardato distanza relativa alla creazione di sistema trattori dell'offerta e tra queste ultime del territorio quindi un coinvolgimento globale
Del territorio in cui la Provincia deve poter svolgere un ruolo primario
Certo si tratta di rivendicazione legittima ma che poi possono trovare risposte anche diversificate a secondo della legislazione regionale a cui far riferimento quella quella provincia
Capiamo bene quindi che per questa e per tante altre ragioni non può essere definito un unico modello di riferimento per l'azione delle Province nel settore del turismo
Come vedete la problematica non è affatto semplice le risposte non sono univoche ed un approfondimento sicuramente ci potrà essere molto utile e quindi diamo inizio ai nostri lavori dando la parola alla presidente Massimo Rossi della provincia di Ascoli Piceno vicepresidente dell'UPI che farà la prima comunicazione
Buonasera a tutti
Ha fatto bene Luppia
Ad inserire proprio nella convocazione di questa di questo assemblea generale proprio al primo posto il tema dell'ambiente non solo per ordine alfabetico immagino come tema che le Province debbono affrontare non solo per per quanto è stato detto perché l'ambiente costituisce sicuramente uno dei campi di intervento storicamente assegnati alle Province e non solo perché come si è detto e e tornerò a dirlo
Il l'ambiente costituisce uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo economico e turistico ma voglio partire proprio dalla
Fase storica che stiamo attraversando e voglio parlare da persona da cittadino da essere umano e quindi voglio partire proprio da queste considerazioni secondo il centro studi della NASA
Che con sette mila e duecento stazioni sparse per il mondo
Diciamo registra la temperatura del pianeta il mese di settembre di quest'anno è stato il mese più caldo in assoluto dal mille ottocentottanta da quando si registrava i trasporti temperatura del pianeta
Ormai nessuno ignora appunto il problema dei cambiamenti climatici connesso con appunto il surriscaldamento del pianeta a sua volta connesso
Con le attività umane con le emissioni di anidride carbonica con l'emissione di casse e climalteranti
Peraltro queste trasformazioni questi cambiamenti climatici come noto producono tutti quelli di quei disastri non solo gli uragani di New Orleans
Che abbiamo sotto gli occhi che i media ci rimandano ma anche le nostre gravi calamità naturali di questi giorni l'ultima vedo qui Presidente di Pesaro che sicuramente interverrà poi così come è stato per la mia provincia oggi noi siamo ormai abituati a fenomeni atmosferici che sicuramente hanno dello straordinarietà e sono legati appunto a questi fattori
La diciamo la comunità internazionale si è si è data una serie di obiettivi come il protocollo di Kyoto e sappiamo quanto
Nel nostro Paese sia il ritardo su questi obiettivi e sono obiettivi ineludibili che sempre di più i cittadini percepiscono come fondamentale
E il rapporto sugli ecosistemi in occasione del millennio che un rapporto prodotto dalle Nazioni Unite presentato nel marzo di quest'anno da Kofi Annan
Elaborato da mille trecento scienziati e di novantacinque Paesi ci parla di
Di un sistema pianeta che è un sistema fortemente stressato e in cui vi è una prestabile perdita di biodiversità
L'ex parliamo di specie vegetali ed animali
Parliamo di uno stress dei sistemi di ginepri degenerazione delle risorse fondamentali per la nostra esistenza
Questi dovuti alla
Al fatto che tanto e tale è lo stress che noi produciamo per un modello di sviluppo sbagliato che non diamo modo alla natura di rigenerare queste risorse
Ma per venire a noi basti pensare all'inquinamento dell'aria un tema di cui ci occupiamo nelle nostre città ma non solo nelle nostre città anche le nostre Province nella mia San Benedetto del Tronto
Domani e dopodomani fino alla fine dell'anno mercoledì e giovedì ci saranno le targhe alterne e quindi non parliamo solo delle grandi metropoli uno studio congiunto dell'Università di Firenze di Padova di Torino
Effettuato su quindici città italiane ci dice
Che quattro mila morti in un anno sono la diretta conseguenza dell'inquinamento dell'aria in gran parte per la quasi totalità determinato proprio da l'inquinamento
Del traffico e non solo del traffico quindi per stiamo parlando per arrivare alle Province a noi viaria di acqua di suolo di mobilità di trasporti di produzione di rifiuti di salute
Parliamo di un modello di sviluppo
Allora detto questo come si fa a non capire che le politiche per la tutela dell'ambiente devono essere governate a livello territoriale e non in modo centralistico se parliamo di questi argomenti
Come si fa a non capire che la tutela ambientale è il risultato dell'insieme delle azioni di governo locale in materia di mobilità appunto i trasporti di agricoltura di pianificazione urbanistica
Di turismo quale turismo
Come si fa a non capire che le politiche ambientali per essere efficace in quanto conseguenza di tutte queste azioni debbono essere il risultato di processi di partecipazione e concertazione e quindi dal basso
Tra gli attori socio economici tra le autonomie locali tra i cittadini
E allora io ritengo non perché in questa fase nella mia vita mi trova svolge una funzione amministratore della Provincia che le Province si in quanto enti di area vasta di una dimensione che mette insieme una massa critica di risorse diciamo che costituiscono tutti gli ingredienti per costruire progetti di sviluppo locale sono la dimensione ideale per il governo di queste azioni
E questo è un dato che a mio parere inconfutabile
Peraltro come si è detto l'ambiente costituisce per così dire La sette fondamentale è la risorsa economica delle nostre realtà locali
Per la produzione di ricchezza e di occupazione come è stato detto sì è vero che proprio il turismo è un elemento su quale tutti a partire dal nostro presidente oggi citato più di una volta
Ritengono di dover puntare proprio per aumentare il prodotto interno lordo in questo settore appunto mentale ricchezza e occupazione oltre che qualità della vita
Ma voglio dire di più una qualità ambientale questo è stato accennato elevata oltre a favorire il turismo è sicuramente un elemento spendibile in termini di marketing territoriale
Che porta e conferisce valore aggiunto non solo al turismo ma tutti i nostri prodotti netting rinvia Dry Non solo turisti ma anche commesse alle nostre aziende e investimenti sul nostro territorio
E allora
Io sono veramente un po'avvilito prima parlavo proprio del fatto che sono solito fa casino la mia storia personale
E questa adesso sono francamente avvilito di tutt'del fatto che tutt'di tutto questo non sembra tener conto non sembra tener conto i processi normativi in ambito parliamo dalla riforma delle norme in materia di governo del territorio che sembrano centrare
A livello più minuto municipale
La pianificazione urbanistica senza tener conto dei sistemi di area vasta delle reti ecologiche della biodiversità che si può in qualche modo tutelare da affrontare soltanto su scala più ampia per non parlare della mobilità e quanti altri processi
Ma si è accennato va detto molto bene Presidente dandoci del decreto legislativo che è in fase diciamo avanzata in materia
Di ambiente in generale parliamo di questo testo unico che scaturisce dalla legge delega trecentootto del due mila quattro
E che dire io sono sempre un po'attento nell'usare i termini proprio perché appunto mi considerano uno che va al di là volte ma io francamente leggendo
Anche tutti i commenti tutti i commenti che su questo testo sono usciti dai soggetti più disparati
Trovo scritto che questo decreto e non solo me ne accorgo io stesso travalica la delega che era stata conferita dal Parlamento non si limita a coordinare la normativa attuale ce n'era bisogno di realizzare dei testi unici in realtà questo vuole essere una somma dei testi unici e un testo unico complessivo ma riscrive normative vedremo come
Ha un approccio centralistico proprio in contraddizioni con quanto dicevo in premessa
E non conforme a quanto previsto dal Titolo quinto
Dal quale non sfugge Titolo quinto nella riorganizzazione delle deleghe
Un concetto di tutela ambientale che sebbene assegnato come materia statale però è di fatto trasversale perché appunto ha delle implicazioni che erano quelle che io riportavo
Peraltro si dice autorevolmente io trovo conferma nella lettura che non risolve le problematiche che ne hanno dato origine come quelle delle infrazioni in materia di diritto comunitario che erano state sollevate
Sulle varie materie affrontate non semplifica sopra in alcuni campi
E poi ovviamente non vede assolutamente il coinvolgimento invece soggetti interessanti alla sua al suo governo alla sua attuazione
Da mesi cerchiamo il confronto con il governo congiuntamente visto che ha avuto dal presidente mi vide la delega all'Ambiente con Luís abbiamo scritto cercato strade amichevoli per ottenere un confronto ma non ci siamo riusciti come diceva ieri nella relazione mi è stato riferito io purtroppo sono arrivato più tardi presidente Melilli abbiamo dovuto leggere i testi di questi decreti legislativi oggi accorpati in un unico decreto sul sito del WWF
Dopo averla visto annunciare questo sulla sulla stampa c'è da dire che già in occasione dell'approvazione della legge lei lega
Parliamo del dicembre del due mila quattro io ricordo era in conferenza stato città per lanci Lupi e l'ANCI sollevarono grosse critiche grosse perplessità per unite R che prometteva non prometteva nulla di buono unitaria che vedeva
Ad elaborare questo decreto questi decreti legislativi ventiquattro saggi
Di cui tra i quali non c'era spazio per
Esperti di derivazione di emanazione delle autonomie locali che sicuramente di esperienza sul campo ne hanno fatta in questi anni ed anche positiva debbo dire in alcuni campi
Ebbene quelle premesse non potevano che poi produrre quello che stiamo vedendo
Un accenno rapidissimo debbo farlo perché probabilmente non ci sono state occasioni e per molti non ci sono occasioni per rendersi conto di quello che sta succedendo
Per in materia di difesa del suolo si sopprimono le autorità di bacino della neve di cui alla legge centottantatré peraltro legge non rifinanziata negli ultimi anni
Preferendo interventi scoordinati come sull'otto per mille o interventi sfotte invece che di una programmazione per la difesa del suolo e la regimentazione delle acque sappiamo di che cosa stiamo parlando
E quindi facendo sparire queste autorità di bacino al cui interno noi ci siamo e svolgiamo un ruolo fondamentale anche coordinato con tutte le neonate delle altre funzioni che svolgiamo
Introducendo questo il testo unico non meglio precisati distretti dove idrografici
Di ampie dimensioni che saranno definiti i conti successivi DPCM
A livello centrale quindi di cui la certezza è che le autorità segretario generale ed altro saranno di diretta emanazione ministeriale
In materia di rifiuti si cancella
Il ruolo attivo di programmazione delle province eliminando chirurgicamente
In questo testo quelle funzioni attribuite alle Province appunto in materia di programmazione dalla legge Ronchi non si prevedono più gli osservatori provinciali dei rifiuti
Pur non abrogando nella normativa ci auguriamo che sia una svista ma sia un testo unico qualcosa andava detto questi osservatori provinciali dei rifiuti che hanno svolto una importante funzione di validazione dei dati di animazione sul territorio e quella rappresentano esperienze di grande significato vedo l'assessore Palladino vedo ricordo l'ultima assemblea che si è svolta nell'ambito di Ecomondo dei degli osservatori provinciali in cui emerge l'importanza e il contributo che questi osservatori hanno dato al raggiungimento di obiettivi significativi me le raccolte differenziate la prevenzione dello smaltimento dei rifiuti
Sì invade l'autonomia l'autonoma pianificazione del degli ambiti territoriali in materia di rifiuti imponendo un'unica modalità di affidamento del servizio
Checché ne dica l'articolo centotredici del testo unico quindi prevedendo esclusivamente la gara anche laddove gli enti locali autonomamente in base alle proprie specificità decidessero de più opportuno fare affidamenti di altra natura appunto previste dal testo unico
Si arriva persino a prevedere un inceneritori premiato senza valutare localmente le effettive necessità in termini di efficacia efficienza economicità di una scelta di quel tipo ognuno
Dovrebbe valutare in base alle caratteristiche del proprio territorio alla popolazione alla concentrazione a popolazione mi dicono che questi sono i dati che vanno valutati quando si fanno scelte di questo tipo e pure si arriva persino a questo
Questa normativa sui rifiuti East confligge col quadro comunitario prevedendo accordi e contratti di programma introducendo concetti come quelli di sottoprodotto
Che appaiono o diciamo estranee alla normative comunitarie lasciano intendere
Accordi con i soggetti interessati economici organo economicamente che lasciano intendere una riduzione della qualità e del regime dei controlli
In materia di gestione delle risorse idriche
Si impone ad esempio che le ATO
Siano esclusivamente strutture dotate di personalità giuridica
Impedendo di fatto laddove si è optato per forme più leggere di coordinamento e di convenzione tra autonomie locali magari centrato poggiate sulle province di andare avanti su questa strada o dove ci si stava andando come nelle Marche magari di fermarsi
Costretti costringendo laddove si vogliono fare scelte diverse a costose e inutili sovrastrutture
Sia si istituisce in materia di gestione delle risorse idriche di rifiuti
Un'autorità nazionale con poteri e ruoli pervasivi e invadenti appunto provi in un'ottica se serviva qualcos'altro di forte accentramento
In materia di via e Divas si fa una grande confusione
Si riduce il termine per l'espletamento delle valutazioni appunto di impatto ambientale da centocinquanta a novanta giorni
Si danno solo trenta giorni per la presentazione osservazioni vanificando questa partecipazione che era entrata nella giurisprudenza oltre che nella dottrina come elemento fondamentale della pianificazione per la programmazione in materia ambientale
Si interferisce
Con la normativa europea non contemplando categorie progettuale completa Co contemplate la direttiva europea già oggetto pensiamo alle Progetti la legge Obiettivo già oggetto di procedura d'infrazione
In materia di tutela risarcitoria contro i danni ambientali si eliminano le possibilità per le Province gli enti locali con l'abrogazione esplicito all'articolo ventitré legge trecentoquarantanove l'ottantasei di adire il giudice ordinario per dire reati di tale natura
E e quindi di fatto spuntando ulteriormente le ali delle Province
Si mette in discussione persino come riportato sul Repubblica con grande evidenza facendolo passare giustamente interpretandolo come un condono strisciante
L'obbligo al ripristino del sito inquinato introducendo una sorta di risarcimento equivalente una sorta di patteggiamento come lo definiva vicedirettore di Repubblica in utero articolo in grande evidenza qualche giorno fa
Ecco di fronte a tutto questa cosa mi fermo qui per non entrare ulteriormente
Il merito noi non siamo stati ancora contattati nonostante che nel due mila uno nell'ottobre due mila uno io non facevo il presidente di provincia però Lupi lanci la Conferenza delle Regioni sottoscrissero
Un
Un protocollo d'intesa
Nel quale con il ministro Matteoli
Si concordava di operare leggo testualmente pariteticamente nell'elaborazione legislativa ai fini di costo conseguire gli obiettivi condivisi nonché di garantire un'interlocuzione sistematica con le regioni e gli enti locali nella fase preliminari
E in quelle successive sui singoli temi della lavorazione dei decreti legislativi
Siamo in presenza di una completa negazione di quanto affermato nel metodo e di conseguenza e risultati sono quelli che vediamo
Che dire veramente adesso forse capite la avvilimento di cui parlavo che però non può vederci inermi dobbiamo assolutamente trovare delle strade
Se poi in qualche modo proviamo a leggere quello che sto dicendo in maniera coordinata con la legge finanziaria la disperazione diventa totale non più avvilimento
Il taglio delle spesse correnti senza tener conto dei saldi
Diciamoci impediscono ci impedisce proprio delle politiche attive
In materia ambientale io penso quelle che stavamo facendo ne parlò all'imperfetto perché non ha mi accingo ancora scrivere mettere mano sul bilancio perché non me la sento per esempio prove in materia ambientale
Di tagliare gli incentivi sul trasporto pubblico locale che hanno portato un aumento del trentacinque per cento nella mia provincia degli abbonati dei lavoratori
Dipendenti abbonati di tagliare la promozione di prodotti tipici l'accorciamento della filiera del latte di altro con gli agricoltori
Finalizzata a far sì che gli agricoltori rimangono
In campagna a presidiare l'ambiente il loro coinvolgimento che abbiamo fatto con il Progetto cento chilometri venti della mia provincia che affida loro la valutazione ambientale
E stradale
Non me la sento di di tagliare quei mille euro messo su per incentivare le ad ogni Progetto pagando il Progetto oltre come vedremo poi il decreto consente di impianto fotovoltaico presentato nella mia provincia ai sensi del DM del ventotto luglio scorso non me la sento di tagliare di progetti finalizzati a portare l'acqua del rubinetto negli ospedali nelle scuole con i erogatori per riuscire a risolvere il problema ambientale anche da quel punto di vista cercando di ridurre il cattivo costume del consumo dell'acqua in bottiglia non me la sento di tagliare le attività di educazione ambientale
E di recupero e sul recupero dei rifiuti perché la somma di queste azioni non arriva ai due milioni e mezzo di euro io devo tagliare
I due milioni di mezzo di errore costituiscono circa l'otto per cento perché il sei virgola sette può rispetto al due mila cinque molto di più
Sono due milioni e mezzo di euro per questi azioni non li ho stesse e quindi tagliare questi soldi significa tagliare tutte le politiche attive per ridursi a fare l'ordinaria amministrazione
E poi gli investimenti
Gli investimenti rimaniamo in materia ambientale
Pensate neanche gli investimenti finalizzati ad intervenire sulle calamità per riparare i danni di queste frane al momento sono esenti dal tetto di spesa
Una chicca ve la voglio regalare anche se sarebbe meglio non sentirla
A proposito di investimenti lo fatto già in un'altra occasione la mia provincia è stata la prima presentare
Di progetti ai sensi del DM del ventotto luglio quelli che incentivano la produzione d'energia fotovoltaica
La mattina del diciannove
Di settembre mi sembra di settembre se non sbaglio sì avviava la presentazione in ordine cronologico dei progetti eravamo lì a presentare diciannove Progetti per di impianti fotovoltaici per ottenere il relativo contributo di quaranta cinquecentesima chilowattore prodotte lì a Roma dal gestore dalla Rete ebbene un esempio concreto questi diciannove impianti
Di potenza complessiva dice centosessantotto kW
Produrranno se riuscirò a farli
Circa un milione di chilowattore in base alle formulette che sono facili oggi da rinvenire consentiranno di risparmiare un'emissione in atmosfera di circa seicento tonnellate di CO due
E sentite sentite come forse saprete base al contributo che si riceve su cui chilowattore prodotti un milione di cui parlavo prima
Io tolta la rata di ammortamento perché la spesa è di cinque milioni di euro dieci miliardi di vecchie lire la cui rata è grosso modo di quattrocento quattrocentoventi mila euro l'anno
Guadagnerò appunto
Un utile
Al netto delle manutenzioni di circa i miei tecnici stimano l'anno a partire dal primo anno pagata la rata
Tolte le manutenzioni tra quella guadagno e il risparmio delle bollette di circa centosettantaquattro mila euro l'anno per vent'anni ebbene questo investimento non è possibile perché i cinque milioni di euro mi portano fuori dal patto di stabilità perché sono una bella cifra
E allora di quale ambiente stiamo parlando
Se questa è la situazione queste cose non le avremmo potute dire
Al tavolo quando avremo parlato di finanziaria se ci avessero convocati l'avremmo potute dire
Al tavolo dei decreti legislativi per coordinare per fare delle politiche di incentivo
E allora io concludo dicendo questo
Io non voglio esagerare lo dico con tono pacato da una lettura è un'applicazione coordinata come dicono i tecnici
Del testo unico di cui stiamo parlando e della finanziaria due mila cinque io ho l'impressione che siamo di fronte a uno svuotamento di funzioni di portata costituzionale nel senso che effettivamente io non ritengo superato meglio temo un ritorno ha un'idea delle Province ha un ruolo delle Province che è quello di una volta quando si cominciava e non a caso si ricomincia a parlare di un ente intermedio un ente quasi inutile
Che si occupa di scuole strade male perché poi sappiamo qual è la situazione di vita scolastica e di autorizzazioni per caccia e pesca e allora anch'io comincio a pensare che mantenere enti con trentuno consiglieri con una decina di assessori con le seicento dipendenti come nel mio caso non ha senso e allora qui ci speriamo
E quindi cerchiamo di fare del nostro meglio con la volontà di dialogo costruttivo perché siamo noi un pezzo di questo sistema perché
Diciamo non vogliamo vogliamo sempre porsi in maniera costruttiva oppure veramente dovremmo poi tacere nel momento in cui ci diranno che non serviamo annulla un qualcosa di proposta voglio farla potrei finire qui è strappare magari qualche applauso
In questi giorni abbiamo lavorato e stiamo lavorando per cercare di ascoltare di verificare se le cose di questo testo unico sono poi così gravi in realtà ci sta troviamo conferma in quello che stiamo dicendo stiamo cercando di coinvolgere gli attori
Del territorio socio economici a livello locale e nazionale vi invito a farlo di studiare questi testi unici di dare noi siamo pronti a dare il nostro contributo abbiamo prodotto
Qualcosa domani rimarremo qui domani pomeriggio al Dipartimento la Commissione ambiente gli assessori che ne fanno parte per varare un documento che stiamo preparando ci siamo coordinati con le regioni la Conferenza delle Regioni approvato nei giorni scorsi ne ha dato notizia la stampa di noi non parlano molto spesso nonostante gli strilli
E hanno deliberato l'altro giorno di convocare per il tredici dicembre a Roma
Una giornata di mobilitazione di informazioni comunque la giornata per richiamare l'attenzione su questo testo unico noi Street ENI a mo'di doverci coordinare con il sistema Autonomie locali come abbiamo fatto fino ad oggi ma non solo con loro ma con tutti gli attori io ritengo che questa battaglia vada fortemente intrecciata con la battaglia per una modifica sostanziale di questa legge finanziaria altrimenti rischiamo veramente non solo di Prodi giudicare la nostra funzione ma di vedere pregiudicate l'ambiente e le speranze di un modello di sviluppo alternativo che dal basso è solo dal basso può essere costruito
Bene grazie al presidente rosse per questa sua comunicazione che perfetto uno squarcio abbastanza
Ampio sulle varie problematiche che oggi presenta la politica ambientale anche sulle preoccupazione che vengono fuori da questo nuovo testo che dovremmo vedere di adeguare maggiormente alle esigenze delle nostre comunità provinciale prima di dare la parola al l'altro relatore io volevo fare una comunicazione di servizio oggi a due richieste di intervento per il dibattito che seguirà bene se qualcun altro intende intervenire che lo faccia cortesemente durante il secondo intervento in modo che così alla fine sappiamo che il tempo che abbiamo a disposizione per far quadrare coi tempi complessi quindi do la parola adesso ad Angelo villani responsabile turismo dell'UPI e presidente della provincia di Salerno
Buonasera a voi tutto io trovò la bellona detrazione dall'amico Rossi dal punto di vista ambientale dei Crotti
Incentrare il mio ragionamento
Sul su alcune considerazioni sull'aspetto del turismo in generale indubbiamente anch'io
Con la convinzione che la precondizione per fare il turismo è sicuramente l'ambiente non può esistere turismo senza ambiente sano
La gente si muove dove l'ambiente e migliore dove c'è un ambiente sano e quindi indubbiamente l'azione della Provincia deve partire come precondizione all'ambiente per fare tutti i ragionamenti successivo
D'altronde voglio anche dire che una delle motivazioni Pella qua per le quali una persona Schegge un posto è perché qualcuno glielo consiglia e certamente se leggero consiglio così di rapporto all'ambiente che trova appoggerà le internet provengono le agenzie poi tutto il resto quindi sono d'accordissimo con lui sul sul appieno sulla suo relazione
Questa mattina io ero un convegno di convenuti Confcommercio con ville
E mi ha fatto molto mi ha colpito molto la relazione dottoressa Coccia
Che poi sostanzialmente nella sua relazione non ho fatto altro che maggiormente convincermi di un concetto che è questo
Non esiste più un turismo monocanna
Di fatto oggi assistiamo a un turismo che intercetta a trecentosessanta gradi
Tutto il territorio cioè si parte dal turismo Bollea al turismo culturale
Al turismo archeologico turismo ferma al turismo salutisti col turismo naturalistico al turismo enogastronomico cioè sostanzialmente nelle oggi non riusciamo più a poter fare
Una politica mirata su una legge di turismo ma abbiamo l'obbligo alla necessità di tour uscire a governare
A indirizzare e il territorio sulla promozione che coinvolga trecentosessanta gradi il prodotto territorio
Cosa voglio dire
Voglio dire che secondo me dobbiamo incominciare a pensare ed è questo un oggetto a cui tengo moltissimo
A pensare che dobbiamo modificare il nostro modo di li agire e di organizzare la la politica rispetto al turismo coso in che senso
Nel senso che ognuno di nove anni presidente Luigi faccia presidente della provincia di Salerno
Chiaramente abbiamo l'Assessore al Turismo qualcuno assessore ai Beni culturali qualcuno molto ma chi li ha messi insieme però avevamo lo stesso l'agricoltura abbiamo assessore al attività produttive cioè all'assessore all'Ambiente e purtroppo
Dico purtroppo
Questo Cozzo rispetto a quello che l'evoluzione del turismo
Cioè la Inter settorialità
Che si sta verificando che è un dato di fatto non è più un qualcosa di aleatorio dico cose che si prospetta un è un dato di fatto ci obbliga a pugni sta politico riorganizzare ER ridefinire l'organizzazione della politica rispetto al turismo
Ormai l'interessato aveva significa che noi dobbiamo quando facciamo promozione
Promuovere il territorio Loria parto dall'assunto il territorio la vera infrastruttura potenziale per la città
E se è vero questo non abbiamo l'obbligo necessità di riuscire a promozionare l'intero territorio a trecentosessanta gradi partendo dal male alle aree interne partendo dal trasporti già nato bene anche la sua artigianato che era grande risorsa
Alla sua agricoltura la sua enogastronomia al alle sue aree alle sui centri storici perché anche i centri storici sono un grande valore di attrattività penso ai piccoli comuni delle nostre aree interne un grande valore per attrarre turismo e allora
Per fare questo io credo che ci sia come questa necessità una intersettoriali da devo dire che e qui di dare atto anche al ministro Scajola
Che della attenzione che ha avuto riguardo i lupi dopo una battaglia anche aspro portato avanti dall'UPI portavano all'Anci
Per avere nel nuovo decidui demolisco neo costituito comitato nazionale per il turismo avere la presenza anche delle province
E devo dire anche che secondo me aveva volta c'è una organizzazione che è folta verso quello che è veramente il Tour il l'evoluzione del turismo ci sono sette ministri
Dall'isola ambiente
All'inizio Tito produttive avvenisse tesoro alle infrastrutture cioè ci sono solitamente c'è questa famosa cabina di regia che incomincia a ragionare insieme per rilanciare il turismo in Italia certo un processo che ha bisogno di tempo ma questo tavolo per fortuna Caro Antonelli finalmente cioè ci sono ci sono anche le province ci sono anche i Comuni cioè ci sono quelle che sono le realtà locali quelle che possono sicuramente in perpetrare necessità e le esigenze del territorio
Da questo come comitato do questa Commissione nazionale turismo partirà
Partiranno le idee per la riorganizzazione del turismo in Italia certamente il primo passo
Sarà una e mezza di formato devo dica solo che purtroppo Idle tempi lenti
C'era bisogno di una riunione dopo quindici giorni credo che sia persone più di qualche mese
Mi auguro che questa lentezza sia recuperata in maniera più rapida però devo dare atto comunque ecco dicevo prima al ministro Scajola della sensibilità di avere avuto la sensibilità di fronte a una richiesta delle Province dell'UPI
Di aveva accettato questa richiesta
Allora
Partivo da un concetto il territorio la vera infrastruttura potenziale di sviluppo dello sviluppo
Quando morì territorio non parlo di localismo
Perché il concetto della disperazione del territorio quasi localismo e quindi ragiona in termini settario ma parla di un locale che si proietta nel Global quindi un bloccando sostanzialmente un localismo ricorda un marchio di guerra globale
E questo è il vero concetto cioè il territorio con le sue ricchezze a trecentosessanta gradi dall'enogastronomia all'altro archeologia alla sua cultura al suo patrimonio ter territoriale ecco diventa però messo in un concetto più ampio che il concetto comprensoriale elemento di attrattività turistica
Di fronte a questo lo dobbiamo chiarire perfettamente quali sono i rumori dei vari enti cover quindi sta
Regione province
Qui siamo la vera battaglia Antonelli sia una vera battaglia perché li abbiamo oggi dopo la centotrentacinque del due mila uno sostanzialmente un quadro disomogenei delle varie regioni
Ci sono regioni che ne allegando già gli assetti e le regioni che come la Campania che non sono le partite regioni che sono andati oltre gli assetti ieri
Quindi noi dobbiamo cercare di avere un quadro comunque quanto più possibile omogenea per fare questo c'è anche bisogno di quindi chiarezza
Chiarezza su quello che lo del governo innanzitutto
Che io credo che tenta di appropriarsi di un concetto che la promozione del made in Italy su scala internazionale
Io non credo che le Regioni così come oggi possono fare un'azione di promozione
Sganciata da quello che uno marchio ombrello nazionale solo toscano ci questo momento può permettersi il lusso di andare sui mercati esteri e dire ci siamo
Ma le altre regioni rivale della Campania difficile andare in Giappone in Cina a dire la Campania direbbero più facilmente Napoli Capri ma certamente avrebbero qualche dubbio dire campane cose
Allora io credo che ci sia bisogni di avere un marchio ombrello che il made in Italy ma c'è poi bisogna che le regioni abbiano quella che regia complessiva
Che debba avere la capacità di riuscire a progettare a programmare quello che lo sviluppo turistico nelle nella sua regione però per fare questo c'è bisogno forte che il ruolo principale si è assunto non per con per Cicero pro domo sua
Faccio questo genere d'accesso dalle Province perché c'è proprio una necessità concreta che è quella della capacità di riuscita ascoltare intercettare e le necessità le esigenze e le proposte che partono dai territori
Riuscire a organizzarle a farsi che questo rosso non siano proposte singola proposta di comprensori e che siano messe in campo subito dal punto di vista strutturale in maniera più omogenea possibile allora
Io credo che nella futuro processo di governance che si doveva attuare proprio questo ragionato complessivi in cui la Regione sì la propria capacità di di uscire ad essere ente di programmazione
Ma che due province diventino la vera propria cabina di regia delle delle necessità delle esigenze del territorio per farsi poi ecco contando da gestire qua tutto il ragionamento verrebbe se e come farlo in che modo perché c'è qualcuno che pensa allora pidgin sia regionale per il turismo io molto modestamente pensare più hanno Agenzia regionale per il marketing territoriale che metta insieme le diverse diversi aspetti di turismo
Ecco nel realmente qualcuno diceva ma agenzia regionale deve essere e questo nostro quello che dovremo affrontare con le regioni perché le regioni dall'alto delegano ma dall'altro si fanno la Genzyme recessive
Diciamocelo fino in fondo
Questo è un concetto che ogni tanto affiora non credo in Galbani ma penso in tutta Italia da un lato si dava la tela che dall'alto si gestisce attraverso le agenzie bene cari amici io credo che anche su questo c'è bisogni di fare chiarezza
C'è bisogno di fare chiarezza perché le Regioni devono legiferare e programmare la non gestire altri rendere una una visione ancora comunale da da municipio sostanzialmente delle regioni io non credo che dove vogliamo una gestione piccola delle Regione vogliamo gestione auto alto delle regioni e alta significa di programmazione non certamente di gestione tanto odio con sono convinto anche che le Province debbano gestire il meno possibile
Debbono anche se essere capaci di riuscire adesso la cabina di regia dello sviluppo territoriale quindi avere anche esse una snelle bellezza operative non fossilizzarsi sulla gestione
Sic et simpliciter allora io credo che la vera battaglie che ci derivano questi modello di governance chilogrammo dal turismo rispetto a quello che il turismo sta diventando rispetto a quello che devono essere gli indirizzi che le regioni su un piano più complessivo devono cercare di a vere comunque come linea di indirizzo nazionale che parole non dovrebbe è questo che ognuno vada sì
Ognuno cammina per sei ognuno ha un suo strumento avremo l'Italia diverse velocità se non riusciamo a Caffarra
Avere per lo meno delle linee di indirizzo complessive che abbiamo un un unico modo di intendere l'organizzazione e io credo che questo è l'intento dell'UPI quello di far rilevare ancora di più e marcare ancora di più il ruolo delle province come ente tu dici poco fa intermedia dico un ente che riesce ad essere capaci di e ascoltare le necessità del territorio fanno le prove dare risposta a questo territorio
Ma mai contro le regioni ma idea perfetta sintonia cercando di portare dal basso con le necessità che l'esigenza che consenta ad una programmazione dal delle regioni che devono secondo me avere questa visione sia sulle Province ma anche interregionale ormai lo sviluppo non è che può passare sulle linee belle delimitata
Della provincia o delle regioni ci sono le sale del gusto le strade archeologici Agrica comunque Bettona in contatto più province più ragione regioni diverse e allora
Dobbiamo questa necessità di avere comunque dei quadri di riferimento chiari
Credo che
Sul STL ha detto già prima sostanzialmente noi diamo la convinzione che detta avesse al più presto un quadro nazionale più possibile omogenea
Però sugli S.T.L. non è possibile non è pensabile che qualche Regione posso pensare di poter calare sul territorio STL se e questo ecco non viene fatto dalla Provincia
è impossibile cioè la l'unica appunto di di incontro di quelle che l'esigenza locali io credo che sia e debba essere dato in questo senso la Provincia allora cari amici io credo che il progetto che abbiamo domande Noè e ardo ardo perché costerà con due dopo se esigenze le regioni da un lato e lo Stato che cerca di riavere certi certo spazio però la convinzione che se vogliamo lo sviluppo vero
Del turismo esso non posso dire attraversare questa strada una strada che sicuramente ha delle difficoltà ma è la la strada della linearità qualche giorno fa José il mondo con Bono
A borsa che oggi il turismo di Paestum sottosegretario Bono e beni culturali
Derivasse bensì fattura detto ma tu pensi molte cose come mi questo mi sembra strano ritrovato il problema è questo lo sviluppo non è che sia diverso di sinistro e sviluppo a delle regioni di obiettività e non lo sull'obiettività non credo che possa esserci una riverso resiste c'è la Regione dell'obiettività e sull'obiettività credo che ci troveremo e allora su questo io invito ecco riflettere a pensare noi dobbiamo rimarcare un ruolo forte delle Province
Per sapere un ruolo forte o del territorio per avere il coinvolgimento del territorio per avere l'esaltazione delle caratteristiche territorio per riuscire sostanzialmente a far diventare il turismo una vera e grande risorsa e non l'opportunità s'da sprecare io sono convinto di questo
E sono convinto che su questa linea dovremo lavorare per tutti riuscire tutti quando insieme a rilanciare un settore del turismo che è la vera grande opportunità per il nostro paese grazie
Bene grazie al presidente Villani l'auspicio dell'Espresso alla fine del suo intervento del turismo diventi veramente il motore dello sviluppo della nostra comunità e un auspicio che condividiamo è speriamo di poter realizzare sempre più almeno nelle zone a più alta vocazione turistica proprio attraverso anche queste suggerimenti che molto opportunamente guidava nella sua comunicazione
E adesso passiamo al dibattito il primo intervento è quello del presidente Palmiro occhielli che è presidente della Provincia di Pesaro-Urbino presidente di UPIM Marche
Se io
Ho ascoltato con Grande attenzione
La relazione di Fabio Melilli ieri e devo dire che condivido molto
Le questioni poste
Sia sull'impianto costituzionale
Sui temi politici del ruolo della funzione dei compiti delle responsabilità in capo alle Province ai comuni alle Regioni e lo Stato centrale
Sia sulle questioni finanziarie io come voi come molti di voi dobbiamo fare i bilanci mancano sette milioni di euro su settantacinque
Dieci milioni di Euro son partiti tra ieri ieri l'altro col maltempo con la neve e la pioggia la manutenzione idraulica del territorio la protesta dei fiumi cioè in verità non è che non sanno chi siamo come diceva un ministro qualche anno fa che è venuta la nostra Assemblea nazionale ci voi che siete io conosco le regioni sanno chi siamo dopo trent'anni di dibattito
C'è la Provincia
L'Italia delle Province i temi posti molto opportunamente dell'ambiente del turismo dalla scuola dell'occupazione i temi che riguardano la pianificazione urbanistica e territoriale che riprendeva Rossi temi della difesa del suolo
I temi dell'aria perché noi rilasciamo autorizzazioni temi dell'acqua perché noi rilasciamo autorizzazioni
I temi delle scuole superiori
Della viabilità delle reti informatiche dei trasporti del purismo del marketing territoriale dell'importazione che dava adesso l'ultimo intervento della riorganizzazione dei servizi pubblici locali
Dove spesso e volentieri manca una regia politica regionale
Insieme ai Comuni
I temi della sicurezza perché vorrei ricordare a chi non si ricorda che il sindaco delle città capoluogo di provincia il preside da provincia per legge sono membri del comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico e non è un'opzione al la sicurezza dei cittadini e delle nostre imprese la tutela della salute e delle politiche sociali cioè non è che non sanno chi siamo e che cosa vogliamo e cosa dobbiamo fare
La verità che è in atto un disegna che riporta quei dirigeva Rossi prima
Alle Province
Che non è qui le province dei guardiacaccia di guardia pesca di un pezzo del quale superiore poc'altro
Trent'anni di dibattito per quel che mi riguarda abbastanza inutile io non dico perché il preside la prigione di fare del riuso secondo mandato fa prima il sindaco mode esperienza parlamentare quindi non è che chi aveva fatto la Costituzione credo che avesse un po'di testa dato che è una delle più avanzate d'Europa e del mondo
E penso che semmai sarebbe interessante aprire un dibattito sulle regioni dopo trent'anni intanto Sonate molto dopo
Prende dalle Province erano alla funzione cioè in parità assistiamo ad un doppio centralismo statale altro che io l'alloggio non son riuscito nemmeno ha salutato ieri si era poi scappato per vero curiosi consultato tre anni e mezzo colui al Senato ero curioso di chi dell'ipotizzò
Cioè si sta riportando ad un centralismo micidiale le grandi questioni che sono compiti decentrati a Comuni Province e Regioni
Si sta assistendo assistendo ad un doppio centralismo regionale che è politicamente sbagliato ma voi pensate che i cittadini quando io domani ritorno
Sulle questioni della manutenzione idraulica dei fiumi la centottantatré che non c'è un soldo conti e se la prendono col sindaco e il sindaco dice ma la competenza della Provincia verso e io con che cosa faccia fronte con trecento mila euro con sei sette fiumi mille seicento chilometri di strade venti strade chiuse con tutto quello che capita dopo di che cosa parliamo
La questione però consentitemi di dire perché volevo parla dei giovani ma ma ha parlato poi l'assessore alla Provincia di Sassari
Dico la verità è che la politica i partiti quelli che sta nei banchi del Parlamento dei consigli regionali se davvero se davvero vogliono far svolgere a Comuni Province
Quell'uomo che la Costituzione attuale perché la modifica costituzionale delle sottoposta a referendum popolare quando i cittadini avranno inciso sì deciderà cosa sarà la nuova costituzione ma adesso è Cuesta
Sono tutti i provvedimenti sui quali dobbiamo ricorrere non possiamo ricorrere a noi ricorriamo attraverso le Regioni sono politicamente sbagliati giuridicamente illegittimi
Allora consentire di spendere qualche altro minuto
Per dire che noi abbiamo bisogno di una forte iniziativa unitaria
Politica istituzionale dallo per potere essere messi in condizione di svolgere il nostro ruolo la nostra funzione in rapporto ai compiti che lo Stato il Parlamento ha affidato alle Province italiane sui temi dell'ecologia dell'ambiente sui temi del lavoro della formazione professionale e permettetemi di dire dato che ringrazio la Presidenza dell'UPI per avermi affidato recentemente questo
Ruolo di coordinare questo gruppo di lavoro sulle politiche giovanili che i giovani sono il motore dello sviluppo non sono un problema da politiche sociali Melilli ha firmato una lettera inviata a tutti i presidenti delle Province
Non sono un problema i giovani e lavoro la formazione professionale Lampedusa la mobilità europea l'utilizzo delle risorse che l'Unione europea ha messo a disposizione
Delle Province e dei Comuni tra l'altro i Comuni volte sta chiudendo anche se non stiamo attenti Informagiovani i punti di riferimento per l'aveva con con le nuove generazioni i temi che riguardano anche questa Assemblea
E se no non protagonismo delle nuove generazioni allora che cosa occorre fare occorre interloquire
Non dico questo governo Roma è quasi alla fine un prossimo governo dovrà un ministro come tutte le in tutti i Paesi europei che si occupi dei giovani
Come una grande risorsa strategica per i comuni per l'Italia per le Province per i territori
E i Comuni le Province sui primi due livelli di cover quante regioni hanno legge regionale sulle politiche giovanili
I più considero il giorno e la politica delle politiche sociali con un problema ai giovani diplomati e laureati risorse il straordinarie cervelli che vanno poi in giro io vedi ragazze che incontro prima di partire per l'Europa
E dopo che rientrò dall'Europa sono notevolmente cambiati sono profondamente trasformati questa apertura mentale queste risorse che l'Unione europea ha messo a disposizione quindi occorre interloquire con le regioni
Occorre interloquire con questo Parlamento con questo governo
E con le forze in campo i due schieramenti che si contenderanno il Governo del paese nel prossimo Parlamento per fare diventare la questione
La questione anzi direi la risorsa giovani una risorsa strategica per il Paese e province guardate io credo che la questione dei giovani legata al lavoro
Alla formazione alla mobilità europea ai temi dell'ecologia
Dell'ambiente alla promozione del territorio al recupero dei beni culturali siano Novara risorsa straordinaria o tutti noi ce ne facciamo carico oppure diventa veramente un problema diventa consentitemelo dire vedo un personale politico che comunque oramai si sta equivalente consentitemi di dire
Togliendo alcuni ministri togliendo
Alcuni grandi sindaci ma insomma molte regioni fra le Province i Comuni del insomma
Occupiamoci insieme Nobel siamo richiesta in provincia o pista in Comune o che stai ragione e tutti quelli che stanno in Parlamento e governo e sottosegretari molti dei quali non so nemmeno con tutto il rispetto e la stima ho avuto tanti rapporti contanti ministro sopruso da De Venuti so
Quindi voglio dire attenzione io credo che l'Assemblea la realtà di Melilli perché sembra l'aletta molto bene in maniera molto garbata soft del resto la nostra associazione unitaria però ha posto tanti carichi da novanta rileggetevi al allora noi vorrebbe interloquire vorremmo interloquire maniera garbata c'è voi chi siete noi vorremmo sedere allo stesso tavolo con le regioni
Con i Comuni
Con lo Stato col Governo con i ministri con il Parlamento perché non è che non siamo gente che non ha responsabilità pensate solo a pianificazione urbanistica che cosa significa
Io ho fatto il Sindaco e molti di voi un piano regolatore che non sa cosa fa l'altro piano regolatore che non c'è un minimo di progettazione per aree omogenee
E che se non con l'urbanistica con quali et strumenti si fanno le Unioni dei comuni montani hanno un come si riesce a fare un ragionamento sulla qualità dello sviluppo residenziale sulla qualità dello sviluppo industriale
E noi siamo no lo strumento per le politiche produttive industriale le attività nella competizione globale oppure no io credo di sì noi siamo un pezzo dello Stato importante lo diceva in maniera raffinata Melilli io voglio vivi ti faccio i complimenti perché ho letto ho ascoltato attentamente
Siamo un po'persi importante della Repubblica è venuta anche da me Ciampi ho avuto modo di presentare idee straordinaria previdenza che in maniera pro-tempore presiedo di illustrarli la in dieci minuti poco meno e non era semplice
Illustrare come ogni provincia d'Italia queste straordinarie caratteristiche queste bellezze questi volumi e
Ti queste economia
Queste opportunità sul lavoro sui temi dell'occupazione non è un caso vuole dire siamo attori sulla protezione civile quasi alla Protezione civile mi chiedeva il giornalista stamattina mi diceva chi è la protezione civile
Di scriva lei un articolo un bel testo
Chi è la protezione civile cos'è e di chi è compito e poi ci accorgiamo piangiamo quando il terrore
Straripa quando i fiumi e fanno devastazioni e allora forse anche il caso che incominciamo a pensare di non costruire magari più vicino ai fiumi di stare un po'più lontani perché quando mi chiamano domenica mattina tutti questi ansia notti che cosa gli devo dire che però se a tutti la casa trent'a tre metri dal fiume
Cosa gli avresti dalle avrei dovuto dire matita la fa da fare lì
Quando i miei amici d'una vallata che vuole andare in Emilia Romagna che ha costruito tutti lungo il fiume spero di trovarla Rimini tutti non lo posso dire naturalmente non ha sentito se c'è qualche giornalista
Perché perché l'uomo non può sfidare costantemente e continuamente la natura ma cos'è la protezione civile
Io vengo da una esperienza della provincia di Pesaro Urbino come altre province d'Italia non tante per la verità che ha costituito la Protezione civile vent'anni fa la Protezione civile come spiegava Bertolaso un giorno
Che è una cosa fatta in carne ed ossa
E fatta di uomini di mezzi di persone che partono che Salzano che Anna professionalità e non è il prefetto e il questore o Lugli
Cosa ne crisi dice
E fatta dai piani di protezione civile dei Comuni se li han fatti
E Fata del Piave Protezione civile dalla Provincia se li ha fatti
E fatta da quello che fa la Prefettura per la parte sua e fatta dagli uffici regionali che c'hanno il monitoraggio poi fa le interviste volete che la nostra Regione invece di agire di tanti soldi e dimezzati in condizioni di fare
O lo Stato delle sue articolazioni Fo per il momento non ci sono le città metropolitana metropolitane comuni province regioni e Stato centrale questi sono i livelli poi ce lo Oropa son cinque
Consente di alto trenta secondi dico io sentire l'agenzia Lanny
Non ho diventò combattivo non divento rinunciatari vero sì facciamo un giorno per uno giorno combatte lo del giorno io
C'è per un cittadino una mano il cittadino normale
Cinque livelli di governo basterebbe avanzano non sanno già come fare con questi cinque l'agenzia per il lavoro e l'agenzia per l'ambiente l'ARPA l'ARPAM l'arma al l'agenzia per la sanità
Poi il del Japan abolito il ministero per il turismo e e il turismo
Bisogna inventare un altro ente i consorzi per la le questione dell'acqua lato per l'acqua che fa l'approvazione che la fa già la Provincia Agrate senza altre spese e i consorzi di bonifica e lato per i rifiuti la gente non ne può più
Perché queste cose vanno poi sulle tariffe vanno a pagare le persone e Cremona molti visibilità una molteplicità di di di livelli istituzionali che la gente non ci capisce più niente
Perché è chiaro che il Comune scaricano la provincia la provincia sulla Red già su questi allora o si fa le riforme
O rinunciamo abdicare poi mi si parla di costi ma quali costi
Ma di quali costi parliamo
Cominciamo a semplificare cominciamo a far provvedimenti legislativi che mantengono questi livelli di governo Comuni Provincia e Regione Stato centrale Europa e basta io credo che le città metropolitane saranno tre o quattro quattro cinque
Potrebbero coincidere con le Province la questione di parte ma non credo che tutti i Comuni gli altri sarebbero molti molto contenti c'è coincidessero col Comune
Diciamo capoluogo arcidiocesi perché è un po'come il sindaco di pensa di fare il capo dell'arcidiocesi il sindaco e il sindaco e la sua bella città certo Roma Torino e Milano
Però non credo che gli altri sarebbero felici ma non mi inoltro la questura Città metropolitana perché penso siano abbastanza abbondanti gli altri di livelli di governo spero che
Questo capito da qui tre quarti d'ora di la Loggia di ieri
Due cose molto semplici ho capito che forse
Tutte le nuove competenze non staranno dentro il Patto di stabilità
Spero perché i trasporti e lavoro non ho capito perché dovrebbero sta dentro il Patto di stabilità se prima stava di un alto livello di governo da Standa noi come stava prima da loro
Così il suo gli investimenti se no noi quei compiti quelle funzioni quelle responsabilità che stanno scritte nelle leggi di riforma costituzionale con la modifica il Titolo quinto e non altro
Non ho capito come riusciremo a svolgerle e come dare fiducia speranza questi nuovi protagonisti che sono al punto centrale azione di governo per quel che mi riguarda che sono le nuove generazioni
Grazie al presidente occhielli per il suo interessanti appassionato intervento
Esso va a Padova all'assessore Lunardelli della provincia di Venezia
Grazie presidente
Anch'io non per complimentarmi intanto con la relazione da presidente Melilli che non ho sentito Molè Toten talmente e per portare un piccolo contributo partendo da una riflessione
Che voglio solo ricordare a voi sull'articolo uno della legge nazionale sul turismo tendeva cinque due mila uno
Recita così il turismo elemento strategico ai fini della programmazione economica del paese
Era una affermazione di principio importantissima
Sembrerebbe che il turismo fosse diventato realmente quello che di fatto è nel Paese
Una delle economie più importanti legate alla produzione l'economia generale nella specie in realtà la legge quadro nazionale non più stata rifinanziata
Dopo è accaduto il governo del centrosinistra
In realtà sia attuata una riforma dell'Enit
Togliendo risorse lento e quindi togliendo risorse al sistema nazionale e internazionale della promozione
Cioè si è andati nella direzione esattamente contraria di quello che la legge prevede l'articolo
Ora io penso che sia necessario
Ripartire da questo
Capendo che c'è una grossa difficoltà nel Paese
Legata al fatto che le regioni non hanno una politica unitaria in materia turistica
Ci sono le nostre regioni che ogni regione sussistente
La sua modo di rapportarsi la sua legge le sue caratteristiche
E molte regioni si stanno dimenticando
Di ciò che è importante per il nostro Paese di ciò che ci ha resi famosi del Paese dal punto vista turistico
Delle città degli uomini delle destinazioni
Si stanno promuovendo le regioni in senso lato
Dimenticandoci che noi siamo importanti e siamo conosciuti nel mondo per la nostra cultura per la nostra storia per il nostro sistema turistico che è dato dalle nostre coste
Dalle città d'arte e dai luoghi dei borghi che l'Italia rappresenta attorno a questo ci stanno tutte le altre considerazioni
E allora io penso che un ruolo importante che Lupi deve svolgere sia quello di mantenere una forte unitarietà nelle politiche rivolte Turris
Cercando di portare tutte le Province perlomeno quelle scritte riunione nazionale delle province in una politica condivisa che mantenga fermo il rapporto legato ai prodotti turistici i prodotti tradizionali
Prodotti balneari prodotti legati alle terme e ai laghi alle nostre città d'arte
Senza consentire che ci sia una frammentazione di poi di di promozioni che non hanno una identità forte che non possono essere riconosciute come promozioni del nostro paese del made in Italy
Quindi una politica fortemente unitaria presidente
E presidenti
Che non consente a nessuna delle Province di stare fuori di un quadro nazionale di riferimento
Che non vada a promuovere il territorio in maniera indistinta ma che si promuova attraverso i prodotti turistici tradizionale
Una forte politica legata al sistema dell'accoglienza
Per la capacità quindi di assistere il turista quando viene nelle nostre località nelle nostre destinazioni attraverso i uffici di informazione che siano gestiti da persone con altra professionalità sia in termini di capacità
Che dire conoscenza delle lingue straniere e ti di capacità di informazione di distribuzione di materiali di qualità di organizzazione dell'offerta turistica in generale in modo che il turista quando viene qua ritorni soddisfatto
Che non trovi cita disorganizzati
Lavorare sul sistema dei trasporti della mobilità perché ci siano comunicazioni facili che ci siano località facilmente raggiungibili
è fondamentale politica di questo tipo sono fondamentali perché l'accoglienza l'informazione e l'assistenza al turista è elemento fondamentale legato l'offerta complessiva
Rafforzare il rapporto con le regioni noi dobbiamo rivendicare giustamente come si è detto un ruolo diverso verso le Regioni
Perché oggi siamo in una fase di rallentamento forte del sistema di decentramento abbiamo vissuto no stagione molto importante legata al trasferimento leggi Bassanini all'applicazione delle leggi Bassanini alla modifica del titolo quinto della Costituzione che ha visto senz'altro molte regioni trasferiti a Comuni e Province
Alcune delle funzioni che prima erano in capo lo Stato e le Regioni ma adesso siamo in una fase di stasi
Di forte rallentamento di questa stagione forse qualcuno ha detto di involuzione io non penso che si sia in una fase di involuzione siamo in una fase di stanca di Stasi non c'è forse non ci sono forse delle idee forti a sostenere ancora uno sforzo di decentramento che completi il quadro
Di riconoscimento del ruolo delle Province e dei Comuni
Ed è in questo contesto che penso sia necessario rafforzare il rapporto con le regioni
Facendo capire alle Regioni anche oggi spazzamento edizione stazione diverso rispetto a qualche anno fa
Che bisogna se si vuole veramente completare il quadro
Riconoscere alle Province ai Comuni quel Rollo che di fatto hanno e possono svolge
Va bene quindi una grande capacità di mantenere un mini una unitarietà nelle nostre azioni
Rifiutando la frammentazione e la parcellizzazione rifiutando noi stessi di dividersi su queste cose
Penso che se saremo in grado di fare questo non sono tanti cose sono poche cose ma sono cose concrete fondamentali
Ai fini del rapporto istituzionale con le regioni con lo Stato probabilmente avremo anche una diversa considerazione verso il governo ci saremmo riconosciuti in maniera diversa dalle regioni prima di tutto grazie
Grazie assessore Martelli quindi abbiamo sentito presidenti assessori verso la volta dei consiglieri chiesto di intervenire il consigliere Max Bruschi consigliere provinciale di Milano
Grazie ma io devo dire che tutte le volte che mi è capitato di pensare all'istituzione Provincia sempre pensato a una vecchia signora un po'blasé di cui non si sa bene cosa fare
Il sistema istituzionale italiano in tale per cui storicamente le Province data la sua derivazione francese hanno assunto la funzione di in Tetra virgolette fondamentale
Ricordo che alcuni dei più grandi statisti italiani hanno proprio compiute nella provincia i loro primi passi a partire da a partire da Zanardelli
Ma dall'istituzione della Regione in avanti il problema a mio modo di vedere e statue risolvibile
Ed è stato il risolvibile forse proprio perché si è cercati di perseguire quello omogeneità
Che secondo me contrasta palesemente con il territorio italiano con le funzioni che un ente lo chiamo intermedio ma perché intermedia non tra i cinque livelli di governo ma dei sei perché non diano non dobbiamo dimenticarci che le grandi città hanno anche i consigli di zona che pure livello di governo sia pur limitato del territorio sono allora io consigliere provinciale di Milano tutte le volte che mi incontro con colleghi di altri consigli provinciali di altri territori della Lombardia
Mi trovo raffrontarlo ecco realtà completamente diverso la provincia di Bergamo piuttosto che la provincia di Brescia hanno problemi che sono radicalmente DiVersi i distinti
Quando mi trovo a confrontarmi con consiglieri regionali o provinciali di altre regioni la cosa si duplica all'infinito
Allora se forse c'è veramente un ruolo che le Province possono ad andare ad assolvere e quello della disomogeneità e geniale
Perché in un quadro istituzionale dove le Regioni a volte volenti a volte nolenti a volte con dei progetti politici a volte meno
Trasferiscono alle Province in maniera completamente diverso allora forse il ruolo dell'ente Provincia è proprio quello di fare di questa diversità una marcia in più
Io ho sempre interpretato la Provincia e il turismo è un caso il rapporto di una provincia culturismo ripeto a Brescia piuttosto che a Milano
è totalmente è totalmente diverso non non non non è paragonabile o di una provincia come illogiche a vocazione prettamente agricola ma che pure ha una possibilità di sviluppo territoriale fondata sul turismo dico una cretinata
Le grandi Area pista ciclabile sono un'opportunità turistica li sfrutta abilissima trattandosi di nel territorio pianeggiante allora fare di questa disomogeneità un punto di svolta
Su e sostanzialmente due elementi uno al superamento dei campanili
Io interpreto sempre il ruolo della Provincia come ruolo di un ente
Che riesca bene o male a fare ragionare specialmente in tempi di coperta corta i di finanza ristretta i gonfaloni tra di loro
Non a caso la provincia un'attribuzione di cui sia ieri che oggi non ho sentito parlare almeno per quanto riguarda la Lombardia che sono i piani per i rifiuti
è come un po'parlare di corda in casa dell'impiccato a Napoli
Però è vero che probabilmente andare a sfruttare queste deleghe per quanto rischiose dalla possibilità di assolvere ha un ruolo io personalmente sono contro il rinvio in il rivendicazionismo dei vari livelli di governo perché rivendicazionismo di solito provoca duplicazioni
La scuola è uno degli esempi ciascun ente vuole un pezzettino di riforma scolastica