Proposte per il futuro del sistema universitario italiano

Cominciamo
Allora cominciamo benvenuti
Vorrei innanzitutto grande atrio a questa giornata il suo Susanna Mantovani sono queste la Bicocca dalla facoltà di Scienze la formazione innanzitutto ringraziare il rettore Marcello Fontanesi
Che è CIA aiutato accettato e c'è aiutato ospitale questo in conto a quel poi da ho subito la parola
Siamo ha bisogno partiti con un leggero ritardo a causa del tempo che ha ritardato l'arrivo di molti di noi per cui stava in modo rapidissimo mi dopo il saluto del rettore nel procedeva dava la parola i relatori e che invito a presentarsi ai colleghi molto la maggioranza dei quali riconoscono mostro presente che un certo numero di studenti e attenersi poi ai quindici minuti
Visto che siamo partiti un pochino più tardi affinché USA ma rispetto a rispettare i tempi e ha mai lasciare poi su villa lo spazio necessario per il dibattito passa subito la parola alla nostra rettore Marcello Fontanesi che ancora una volta a nome di tutti gli organizzatori ringrazio
Per i sostegni per l'ospitalità
Grazie Susanna Bongiorno bene arrivati a tutti
Una normale giornata milanese
Non non c'è niente di particolare siamo un po'in ritardo quindi sarò breve io sono ben contento che la nostra università abbia organizzato e ospitato questo incontro in un momento particolare
Nella vita della università italiana in particolare dell'università pubblica italiana
Ma anche teniamo conto anche della parte dell'università privata che soprattutto in Lombardia e a Milano dà un contributo considerevole alla alla preparazione dei giovani
è un momento particolare momento particolare perché dice in corso un'approvazione di una legge che riguarda università momento particolare perché c'è un ampio dibattito sui problemi dell'università
Con proposte suggerimenti spesso Diversi spesso contraddittori spesso in contrapposizione tra quello che è importante e che ci sia questo di base su Università e dimostra che questa istituzione comunque sempre vive rappresenta un punto di riferimento importante per lo sviluppo del Paese noi così vogliamo che resti e vogliamo che così sia
L'università rimane uno punto focale per la società
Rimane un punto di riferimento significativo rimane il momento più importante per quanto riguarda la formazione dei giovani noi crediamo nel ruolo delle università e vogliamo comunque che l'università migliori e progredisca
E quindi diamo la massima disponibilità era siamo pronti ad accettare la discussione a metterci in discussione noi stessi perché università possa continuare a vivere e a dare questo forte contributo allo sviluppo del nostro Paese
Quello che io non apprezzo e che non mi soddisfa e che la discussione spesso sull'università venga
Venga condotta sulla base di stereotipi sulla base di affermazioni che talvolta sono semplicemente il convincimento le sensazioni di alcune persone
Che spesso non hanno controllato se la realtà corrisponde poi nei minimi almeno in parte
Corrisponde alla visione che loro tendono a trasmettere soprattutto sono contrarie a quelle persone che più delle altre
Hanno apparenza sul nei mass media e che spesso sono quelli che invece di contribuire al miglioramento della discussione
Del del chiarimento dei problemi contribuiscono invece arrenderà discussione ancora più contorta e più oscura soprattutto per chi non conosce la realtà la vera realtà dell'università
Abbiamo tanti problemi ma io contesto che l'università italiana si afferma che università italiana non sia cambiata in questi ultimi anni
Io vivo nell'università da quarant'anni e posso assicurarvi che l'università si muove che a tante contraddizioni ma alle quali cerchiamo almeno noi quest'università ma io posso parlare anche gli altri università soprattutto quelle lombarde che conosco meglio
Sono università che cercano di affrontare questi problemi consapevole dei problemi
Ma
Capaci anche di reagire a questi problemi e di trovare delle soluzioni
Non è vero che siamo fermi non è vero che vogliamo essere autoreferenziali non è vero che ci opponiamo a qualunque muri modifiche a qualunque riforma
Vogliamo però che questa riforma rientri in un quadro strategico complessivo vogliamo capire che cos'è che dal nostro Paese vuole dall'università quale università vuole ci deve dire cosa dobbiamo fare
Ma vogliamo poi essere autonomi di realizzare questa strategia questo è un punto fondamentale
Noi viviamo in un Paese democratico quindi è giusto che la società che sostiene l'università dica che cosa vuole e come vuole che l'università sia però a questo punto noi dobbiamo assumerci la responsabilità e l'autonomia di realizzarla questo è un punto fondamentale di qualunque legge di qualunque iniziativa che abbia a che vedere con l'università
L'università apparsi dagli studenti questo è un problema non abbiamo un problema che è quello del coordinamento della didattica
Dobbiamo lavorare molto su questo punto
La riforma tre più due non è ancora chiara che cosa comporterà siamo troppo presto per esprimere dei giudizi rimango spesso colpito dal fatto che alcuni colleghi possono scrivere sui giornali
Che questa riforma ormai è chiaro che ha portato una dequalificazione degli studi può darsi non lo so io non lo so i dati che ho in possesso in questo momento che sono in possesso di tutti non credo che possano permettere di esprimere giudizi così tranchant su un argomento tanto delicato
Quindi questo è un punto fondamentale
Dobbiamo fare in modo che la realizzazione della didattica sia sempre più adeguata ai tempi che noi diamo alle necessità della società che ci circonda
Dobbiamo essere attenti ascoltare la società che ci circonda dobbiamo essere però capaci di interpretare poi autonomamente
Queste esigenze e di trasformarlo in percorsi formativi che aiutino i nostri studenti ad inserirsi nella società che poi dare al loro lavoro
Dobbiamo risolvere il problema dei giovani questo è uno dei problemi fondamentali l'università vivere ha il suo futuro nei giovani la selezione dei giovani è fondamentale
Quello che mi lascia perplesso per esempio dell'ultima riforma in corso di approvazione
E che cioè riformato tutto tranne per esempio quello che riguarda la selezione dei giovani elleniche noi dobbiamo stare più attenti è lì che dobbiamo porre più attenzione elleniche dobbiamo iniziare di tener fuori dall'università i migliori invece di imbarcare sulla nostra sulla nostra scialuppa persone che probabilmente sarebbe meglio che ne rimanessero fuori
Il problema della selezione dei giovani il problema di come questi vengono inseriti nell'università la prospettiva che noi diamo ai giovani è fondamentale
Ed essere se volete il uno dei punti sul quale c'è stato un lungo dibattito lungo scontro anche all'interno da conferenza dei rettori tra la Conferenza dei rettori e il ministro
Perché era il punto più delicato e su questo punto purtroppo non si è data una risposta precisa
Rimangono poi tutta una serie di altri problemi che voi oggi dibattito Rete esaminerete ma a me interessava soprattutto focalizzare i questi due il nostro rapporto con gli studenti attraverso la didattica la formazione che siamo capaci di erogare il problema di introdurre l'Università di richiamare ancora i migliori di essere capaci di scegliere i migliori questo su questo io sono molto critico spesso con alcuni settori della nostra università che saranno pur settori minoritari saranno settori che si annidano gli alcuni discipline particolari però sono comportamenti che pesano su tutti noi che pesano sul sistema università che ci hanno impedito di essere spesso interlocutori credibili nei confronti del mondo politico
Una delle purtroppo delle situazioni più difficili quali ci siamo trovati spesso a discutere a livello politico e questa mancanza di credibilità che la nostra incapacità di gestire una didattica
Corretta e di gestire in maniera corretta la selezione dei giovani ha creato nel Paese spesso in maniera distorta spesso in maniera non corretta spesso esagerando
E qualche volta strumentalizzando questi comportamenti però sono stati proprio questi comportamenti che ci hanno reso difficile confrontarci con il mondo politico
E riuscire ai a far capire le nostre ragioni non a imporre nostre ragioni ma far capire le nostre ragioni e a trovare dall'altra parte
Una comprensione una disponibilità al dialogo purtroppo il dialogo è stato molto difficile
Io ringrazio io organizzatori in particolare vorrei ringraziare il collega Guido Martinotti
Con gli altri docenti la nostra università ecco il personale
Un della amministrativo a è stato in grado di mettere in piedi quest'incontro io spero che da questo incontro possono nascere idee e proposte
Da trasferire in una nuova riforma in una nuova legge perché l'università ha bisogno di nuove regole ha bisogno di regole certe ha bisogno però anche di far sentire la sua voce e di essere ascoltata grazie
Partiamo subito grazie al nostro rettore Fontanesi credo che sono molto contenta di vedere che in fondo ci sia anche un certo numero di studenti anche se la maggioranza dei partecipanti che in conto sono dei colleghi
è chiaro che il contesto in cui si svolge questa giornata e quindi la concomitanza con la discussione era probabile approvazione del disegno di legge non è e non ci permette di non fare riferimento a quella che è la maggioranza di noi credo che hanno organizzato questo incontro ritengono un documento
Contraddittorio poco coraggioso abbastanza confuso e anche singolarmente mal scritto ma al di là di queste considerazioni mie personali ma che credo siano condivise da molti colleghi lo scopo di questa giornata è una discussione propositiva
Voi troverete nella cartella dei documenti a mio avviso molto interessanti nei conti in questo momento agli studenti dove avremo il modo che voi abbiate accesso alle cartelle magari con uno sconto
E che propongono delle riflessioni e delle linee basate su fatti proprio non soltanto dell'impressionista e fanno delle proposte specifiche rispetto al nostro sistema universitario
Questo credo sia lo spirito di questa giornata
Per cui da immediatamente la parola
Per evitare lunghe inutili introduzioni a Guido Martinotti prego i colleghi che interverranno della mattinata di attenersi ai quindici minuti se possibile cercherò di esserlo inflessibile e cortese nello stesso tempo se questo è possibile
E di presentarsi brevemente
E non tanto ai colleghi che sono presenti in maggioranza che riconoscono ma gli ospiti che non sono colleghi docenti universitari grazie Guido
Va bene ringrazio tutti coloro che sono intervenuti prima di tutto
Nonostante diciamo il
Finché mensa del tempo che non è proprio del tutto normale stamattina mi sono svegliato ho pensato che il ministro Moratti forse dei buoni rapporti risponda
Le le sfere super
Io sono qui ed è quindi ringrazio subito in seconda battuta il rettore perché sono lui sono membro di questo ateneo
Ma non sono più prorettore dal primo novembre perché sono in sabbatico quindi sono qui come ospite in questo momento e come faccio parte di questa associazione che non è veramente un'associazione ma un gruppo di cui
Primo ottobre primo ottobre a quella avevano del perché e vedere questo è il vecchio professore vecchio professore che ormai diventa professore vecchio Walter D'Alema una logora chiaro chiaro
Un lato sosta spiega vivissimo
E e quindi sono no quindi dirò brevemente mi è stato chiesto un po'di illustrare chi siamo chi è questo gruppo che cosa cosa perché si chiamiamo diamo voce lo dico per quelli che lo sanno anche per quelli che non lo sanno soprattutto ovviamente che cosa poi dirò anche che qualcosa dunque come sempre insomma
La di nostro differenzia specifica offerti al genio Sbrocchi non cioè che cosa non vogliamo essere invece che cosa vogliamo fare molto brevemente perché poi i coi temi saranno illustrati
Dunque approva una piccola parentesi essendo una non associazione anche una situazione povera abbiamo chiesto come associazione un contributo per il lavoro fatto cioè il lavoro
Come dire organizzativo è il rettore mi fa notare che l'università non può nell'università non si possono raccogliere soldi e quindi cartellette adesso troveremo il modo di farlo sapere però saranno date eventualmente pagherà all'università quell'effetto che sono ancora quindi gli studenti avranno accesso a questo lavoro preparatorio che come vedete è stato comunque un lavoro abbastanza intensa
E fa parte un po'a della filosofia cioè chi siamo noi
Siamo un gruppo di docenti che
L'anno scorso si è trovato ha maturato
Una così presa di coscienza come si dice di una situazione
Veramente bizzarra in un certo senso cioè quasi tutti noi siamo stati coinvolti a livello individuali istituzionale nella ci trovavamo allora ancora adesso
Nell'applicazione di una riforma molto faticosa che peraltro è stata applicata cioè non è una riforma come dire è stata applicata in grande massa e questo era l'aspetto straordinario della situazione c'era una riforma in atto centinaia di consigli di facoltà
Si erano avevano investito un'enorme quantità di tempo risorse intelligenza quello che volete voi
Per applicare questa riforma al meglio tutti sapevamo anche quelli che hanno contribuito a farla che queste ronde forma siamo che necessitava di aggiustamenti e scritti tutti i documenti
Però dico polpo ci siamo trovati l'università si è trovato di fronte
Come dire a è già stato accennato dal data rettore Fontanesi a una voce
Discorde nel senso che presentava questa situazione sui mass media soprattutto sui giornali quegli opinionisti che hanno accesso come noi non abbiamo alle prime pagine dei grandi quotidiani presentava una situazione stiamo apocalittiche aberrante
Io vi leggo due righe solo per dire che non è una mia idea ma un preside di una facoltà
Che poi è diventato nostro ha aderito al nostro al nostro Appello diceva abbiamo lavorato con un grande servizio personale spesso senza alcun aiuto da parte delle nostre stesse istruzioni per i motivi economici politici locali Bennati e oggi assistiamo a una massiccia controffensiva
Da parte di con le parole usate questo presi dagli altri sostanzialmente baronale no nonostante la sua eventuale collocazione politica che dopo cinque anni di assoluta latitanza comincia a farsi delle prediche supponente insopportabile
Nel silenzio quasi assoluto dei mezzi di stampa questo un punto importante perché a che vedere col fatto che noi ci siamo denominati diamo voce allora il nostro intento era quello di ripresentare il caso dell'Università ci siamo trovati abbiamo fatto un documento
Abbiamo proposto allora di fare delle elaborazioni attraverso dei drow gruppi di studio e di riconvocarci cosa che abbiamo fatto esattamente quello che ci aveva insegnato a fare un anno fa
Il lavoro dei gruppi di studio l'ho trovata nelle famose Castelletti chi ha già dato il contributo non glielo restituì il trentuno perché non abbiamo veramente soldi è un'associazione volontaria
E e adesso ci troviamo per discuterlo ecco quindi noi siamo questo gruppo è un gruppo informale non è un gruppo non è un partito non è una lobby a differenza di altri gruppi non abbiamo le forze per fare una nobile do quindi siamo quello quello che possiamo fare con la nostra voce per i nostri scritti e con i dati con le cose che noi presentiamo siamo un gruppo che vuole discutere
Dell'università in termini appunto
Razionali quindi non siamo qui quello che la nostra differenza non siamo certamente quella parte dell'università che rifiuta magari anche per i motivi migliori ci sono organizzazioni molto attive che con cui abbiamo anche degli ottimi rapporti e che sono state anche importanti nella dialettica universitaria perché però rifiuto nel modo come dire
Trasversale quello che si fa cioè il nome non si capisce bene di che cosa ma spesso di un modello
No che non è mai esistito di università che non è mai esistito nella sitar dove si studia soltanto tutti uguali
Nessuno paga eccetera eccetera questo noi non siamo e certamente non siamo coloro che si definiscono per dire di no
Perché tutta la nostra attività personali e di gruppo passata la nostra diciamo linea è quella invece di proporre delle cose non di dire di no
Però non siamo nemmeno quelli e qui c'è un punto di distensione molto forte e anche di critica se me lo permettete
Con il gruppo che si è posto nella posizione direi infelice se posso usare questa parola di dire non vogliamo dire no no scusate l'unica gli intellettuali sono quelle che per definizione in qualche modo devono criticare Giorgione
Vi risparmio l'etimologia del termine critica lo sappiamo tutti ma insomma questo fa parte lo direbbe ha Raymond Aron del lavoro dell'idea di libertà di essere controllo lasciare è e di criticare questa fa parte del nostro DNA come docenti abdicare a a a questa posizione generica mente
No è una posizione secondo noi insostenibile e che dei fatti porta dal non voler dire di no al dire sempre di sì che queste conclusione che poi si è verificata nei fatti
Con l'intervento sul Riformista di Bentham è ecco augusti colleghi quando si bisogna essere in tre come dire
Come in una spedizione punitiva per far valere proprio ragionevole che gli argomenti non sono proprio eccellenti vale proprio la prova le e poi insomma questa c'è stato una adesione a un modello che il all'ufficio stampa del ministero ha cercato di dare il modello è che il ministro Moratti è l'angelo vendicatore che fa pulizia delle resistenze baronali e questo modello non ha nessuna relazione come è facile vedere dal testo con i provvedimenti presi che sono quanto di più baronale
E arretrato si possa immaginare complessivamente poi magari si può anche dare un giudizio positivo su alcune cose non è detto dobbiamo dargli il ma insomma non si può dire
Io faccio sono la libertà dell'università come è stato scritto sul giornale faccio la rivoluzione quando posti in realtà si sta facendo un'imbarcata del fondo del barile insomma cioè veramente c'è una non è normale come è normale che un ministro
Difende il suo operato non è normale che è questa la situazione in cui tutti noi purtroppo ci troviamo ed è questo perché noi vogliamo insistere su questo dare la voce che non abbiamo a che fare con un ministro abbiamo a che fare con un ufficio stampa
Questa è la verità cioè la nostro il il la discussione avviene con l'ufficio stampa del ministro non avviene con il ministro
Aveva un ufficio stampa cui viene prestato mano forte allora si collega su questo noi ovviamente diciamo di no a questi nostri con lei do diciamo un no grande è grosso
Detto questo che andava detto perché e questo è un punto fondamentale che non è un punto di politica solo universitaria guardato è un punto fondamentale della politica di questo Paese
Non possiamo continuare
A fare politica in questo modo in cui chi ha la maggioranza al Governo l'accesso ai mezzi racconta delle folle dipinge la realtà in modo così diametralmente opposto dalle azioni intraprese se continuiamo così non credo che andremo a finire in una società che funziona che è libera andiamo alla sua età
Coatta non Società libera su quindi questo per noi
E credo di avere su questo consenso di tutti anche se dal titolo personale non siamo un partito noi abbiamo la testa nostre idee allora qual è la nostra idea di università all'osteria diversità è abbastanza semplice come vedrete
Dai dai nostri documenti noi vogliamo un'università che sia più autonoma il che significa un meccanismo decisionale complessivo molto più decentrato di quanto non sia adesso
Con questa libertà e autonomia controllata
Da forti sistemi di valutazione e da un governo centrale forte forte come Governo non forte come gestore quindi diciamo è un modello liberale di Università liberale in senso ampio
è un modello che solo risponde alle esigenze di un'università chiamiamolo pure di massa anche se tecnicamente il termine non è queste ma insomma è stato comunque un'università grande università che deve rispondere
Alla domanda forte di formazione di formazione di alto livello che c'è nel Paese questo e cioè è dimostrato dai dati l'università
Anche perché se ne discute così tanto è il fatto che se ne discuta è un merito di chi ha cercato insomma messo in atto la riforma originariamente con una certa tradizione da Roberta impone diciamo c'è stato il via un decennio importante di discussione sull'università che è un patrimonio acquisito
Questo l'idea appunto che leggo di un altro nostro collega sul Sole ventiquattro Ore che diciamo il ministro sottrae la discussione alle ciance dei convegni dal ministro non ha sottratto le ciance dei convenga sottratta una commissione se d'appalto scusate non so se insegno no questi colleghi che si è funzionale e poi di dire che indenne nei fatti l'establishment accademico si rifiuta di essere valutati nome allora questo veramente siamo
Alla colossale bugia perché non si può dire queste siamo la professione più valutato del mondo fa abbiamo sei passaggi per discutere zero ordina Tour tre concorsi
Due vale poi possiamo discutere future sulla bontà solo su questi ci sono non si possono dire queste cose
Allora cosa vogliamo e adesso concludo diciamo in linea di massima è chiaro per dette queste tre principi fondamentali Massimo autonomia
E che significa avviarsi anche questo la mia personale opinione che ho sostenuto in tutte le sedi in ultima analisi verso reclutamento diretto dei dei docenti perché non non possiamo più continuare con queste macchine infernali
Che non garantiscono non l'hanno garantito in passato e non si capisce perché lo debbano garantire oggi se non avessimo l'esperienza delle liste aperte solo sorteggio della commissione
Potremmo anche dire che magari funzione ma io sono stato in queste Commissioni liste aperti come se lo Stato sia come libero docente ma in altre condizioni nata esaminato sia come nel nei meccanismi di idoneità Commissione sorteggiata Lista aperta è stato il peggiore concorso a cui ho partecipato peggiore
E chiunque abbia un minimo di conoscenza di come funziona la creazione del consenso una commissione sacche automatica mentre non può che essere peggiore l'accordo si può dire sempre sul più basso
Quindi non funziona non ha funzionato e non si capisce perdeva funzionale adesso non si capisce perché debba essere diciamo presentata come la rivoluzione
Detto questo
Il giudizio anche su
Sullo sul sul ministero della Moratti se non ci fossimo da parte la Moratti di governare l'università come un da un writer di presentare al fondo giudizio può anche non essere del tutto positivo cioè se avesse la mo'c'è una relativamente modesto ma la Moratti e bisogna almeno riconoscere che ha rappresentato una continuità non ha stravolto a ha fatto applicato alcune leggi che erano già state fatte prima complessivamente diciamo si può anche dare un giudizio positivo nei singoli parliamone parliamone quello che non è accettabile è che ci si trovi sempre di fronte a questa immagine a cui al nostri colleghi ripeto fanno male a dare una mano perché trasformano tutto il dibattito da un dibattito nazionale a un dibattito come dire retorico
Una volta che noi abbiamo individuato e poi questo ci torneremo durante il corso della giornata questi tre punti fondamentali autonomia
Governo e valutazione bisognerà dire che quali sono i problemi che rimangono aperti sono molti sono quelli definanziamento poteri delle tasse universitarie sono quelli del Governo di questo sistema sono quelli del rapporto con il mercato del lavoro bisognerà fare prima o poi affrontiamo questa ricorrente storia del valore legale del titolo cosa vuol dire in che senso da che parte non possiamo continuare a ripetere una formula che è un po'a far diciamo che dietro a una molto è tutta una serie di questioni che come voi vedete noi abbiamo affrontato sia nelle schede che vi sono state date sia in una presentazione un po'sintetica di questo lavoro che adesso segue questo è noi vogliamo discutere vogliamo discutere
Razionalmente siamo in questo un posto verso se volete sta otto gol siamo anche un po'diligenti nel senso che non voi non vogliamo fare solo polemiche e crediamo sinceramente che la discussione
Razionale sui problemi riesca ad avere la meglio sul fumo degli uffici stampa grazie buon lavoro
Grazie guida la anche per i tempi perfettamente tenuti chiama adesso do la parola alla collega Bianca Maria Tedeschini Lalli che interverrà sul tema L'Europa come quadro di riferimento
Questa sessione palesa e quindi è assolutamente necessario che si è acceso un microfono alla volta perché quello che noi facciamo viene ripreso e trasmesso anche altrove per cui chi poi vorrà intervenire deve intervenire al banco
è necessario presentarsi scusa
Ci sono anche degli studenti cosa di cui sono molto lieta veniamo Biancamaria Tedeschini Lalli sono emerito di letteratura americana Roma Tre
E sono stata rettore chilometri e dello ius ma gli ultimi undici anni
Prometto io più vicino basta così c'è la ressa è chiaro va bene allora scusate il tema emessa dalla dell'Europa come quadro di riferimento allora discuterete sia facciamo alcune domande proprio per la concretezza di cui parlava Guido
Delle domande di base sì e come l'Europa e la costruzione dell'Europa sia stata sia o debba essere uno degli essenziali punti di riferimento del sistema universitario italiano così come oggi ENI e come ci si augura possa tendere a divenire
Sovente in parole povere nella fase dovuti varerà no del nostro sistema all'Europa centra se è una domanda stupida ma non è così così stupida
E se c'entra né elemento essenziale o accessorio
Risposta mi evidentemente per tante ragioni di natura storica l'impostazione ideale di esperienza accademica professionale positiva quindi adesso mi perdonerete se ne discende un'altra operazione molto basilare c'è un breve riassunto di date documenti e tappe di un percorso verso la costruzione di un'area europea dell'alta formazione e a questo che dobbiamo risalire pezzetto di salire alla nostra stessa
Riforma a cui anche l'Italia ha partecipato e parteciperà il venticinque maggio del novantotto alla Sorbonne di Parigi tre ministri università tra cui il nostro gettano la barca e base di questa Europa dell'alta formazione
La dichiarazione di Bologna del giugno novantanove ne fissava il nome e l'obiettivo e da buon punto in poi infatti il processo di Bologna in Europa definisce un processo di riforma cioè un lavoro in itinere forse è questo che qualcuno sempre sembra dimenticare un lavoro di riforma e Sempre e per natura pollo faticosissimo lavoro in itinere
Teso a consentire almeno teoricamente che nel mille nel due mila e dieci i sistemi di istruzione superiori dei Paesi siano ben siano in grado di garantire trasparente e il trasparenza e leggibilità dei percorsi formativi dei titoli di studio possibilità concreta per studenti e laureati di proseguire agevolmente gli studi o trovare un'occupazione in un altro Paese europeo
Un maggiore capacità di attrazione dell'istruzione superiore europea nei confronti di cittadini di Paesi ex europeo
Profferta di un'ampia base di conoscenza di alta qualità per assicurare lo sviluppo economico e sociale dell'Europa non debba più nobili paga poco
Specificatamente ci si dava sei obiettivi un sistema DTT titoli facilmente comprensibile comparabili qualcuno di voi avrà sentito parlare al diploma Sacramento tra gli studenti
Per l'appunto teso a questa maggiore comprensibilità
Un sistema essenzialmente fondato su due cicli principali di primo e secondo livello e credibilità didattici sul modello CTS promozione della mobilità
Cooperazione europea nell'accertamento della qualità quando Guido Martinotti parlava di valutazione
Parlava anche di tutto questo
Promozione della dimensione europea dell'istruzione superiore
Anche il sistema universitario europeo cioè la conferenza allora il il io l'opinione volesse di Association che si riunirà a Salamanca e gli studenti delle sì nella dichiarazioni rivolte a bordo
Decisero di condividere questi criteri e questi obiettivi
Nel nel due mila uno la conferenza ministeriale a Praga conteneva altre due essenziali che almeno io ritengo al due affermazioni che ridendo essenziali
Che la domenica la dimensione sociale del Processo di Bologna e l'istruzione superiore come bene pubblico e responsabilità pubblica questo si voleva o si vorrebbe per l'Europa della conoscenza
Tutto questo possiamo dirlo lo conoscevamo già
Ma non è quindi per l'inveterata abitudine accademica ricomincerà ad Adamo ed Eva che l'ho ricordato ma nell'impostazione è intervenuto il personale fastidio scusatemi anche qualcosa di personale che in tutti questi anni ho provato nel sentire attaccare con qualche accanimento il processo di riforma
Come l'americanizzazione dell'università italiana
Un prestito tanto maggiore in quanto io professionalmente faccio l'americanista da tutta la vita
E credo di Morgagni con disinvoltura nell'ambito del sistema americano di istruzione superiore e non lo riconosco né mi riconosco Encuestas iper semplificazione del processo di riforma italiana
E dunque piuttosto Europa Europa della conoscenza come obiettivo come fine come mezzo
Gli elementi squisitamente numerici sembrerebbero suffragare appena l'idea di un'Europa ancora sostanzialmente uniti in questo compito quarantacinque Paesi che oggi partecipano al processo di Bologna e tra essi naturalmente l'Italia
Notate che ironicamente qualche anno fa alcuni di voi presenti se lo ricorderanno a una riunione internazionale dei rettori
Una un esame del processo di Bologna a livello europeo metteva l'Italia
Nel processo di Bologna con questo titolo al penultimo posto perché il nostro ministero aveva dato dati talmente inattendibile
Ne uscì diciamo così
Però quello che vi ho detto parrebbe quasi trionfalistico
Se non cercassimo di guardare un po'più da vicino a quel che realmente è stato fatto per cercare di capire proporre quello che rimarrebbe l'affare
Il rapporto tra Enzo for sulla situazione di attuazione del processo di Bologna nelle università europee ci comunica infatti che il sistema cicli è stato oggi quasi universalmente rito introdotto si parla dell'Europa
Travolta loro attraverso le interventi legislativi talora puntando su un grado molto forte di autonomia istituzionale delle università interessate
E sottolinea come pur sostenendo anche incertezze di applicazione su Julia alcuni aspetti non secondari la durata dei filtri l'uso delle CTS il diploma so Clemente
Il grado di gradimento del sistema dei cicli sia ormai fortemente aumentato in tutte le istituzioni visitate rispetto e Santa sondaggi del due mila e tre
Stupisce almeno me favorevolmente che una delle critico apposte a questa prima attuazione della riforma
Sia sugli aspetti negativi apportati dall'enfasi posta in essa sull'insegnamento anziché sull'apprendimento
Dello studente specie nel primo centro ma non stupisce che uno dei due termini usati fare show lunga e di letizia azione uno sia proprio italiano inoltre in molte università la discussione appare anche troppo centrata sulla durata formale con meno attenzione riservata agli obiettivi formativi da raggiungere
Se questa è soprattutto vero a livello di primo ciclo anche in relazione alla sua spendibilità nel mercato del lavoro
Lo stesso tipo di osservazioni anche applicabile al secondo ciclo la sua durata Rallo alla sua eccessiva adesione a ciò virgolettato questo si parla di Europa e non solo d'Italia che ciascun professore desidera
Chiuse le virgolette
Buon risultato quando istituiti dei giorni di Cristo e della partenariato nel merito nei titoli e non infiniti da varietà di interpretazione in relazione alla modularità
Il riassunto finale di questa parte del rapporto veniva sintetizzato nei seguenti punti indicati come sfide per il futuro
Assunzione di strutture due cd è ormai radicata ma occorreranno e credo che questo valga anche per l'Italia io ridente amento razionalizzazione dei curricula
Cosa che almeno per quanto mi riguarda non possono che essere affidata alle comunità dei docenti e di discenti
Gli obiettivi apprendimenti di apprendimento essenziali
A una leggibilità e comparabilità dei titoli di studio europee non possono essere considerati da molti presi di professori e studenti come puramente accessorio come una specie di bellezza retorica
Ma devono avvenire un elemento intrinseco della riforma implicito nel processo di Bologna
La modularità azione appare ancora difficile da definire ed attuare un coordinamento in materia parrebbe necessario
Ma le raccomandazioni sul gli altri aspetti del processo sono altrettanto importanti la mobilità di studenti professori ricercatori e vorrei sottolineare il personale tecnico amministrativo alla cui formazione per l'Europa forse abbiamo troppo trascurato
Il riconoscimento di titoli non accademici e informarli le CTS e il diploma sobriamente così direttamente legati tra di loro la valutazione e il miglioramento della qualità
Il rafforzamento della ricerca elevate dell'avviamento alla ricerca come strettamente legate nelle e per le università
In questo arma sarebbe Sabello vedere una spezzo che voi possiate cercarlo in Rete trovarlo questo rapporto di sessantaquattro bacino e quindi le faccio venia
Quali sono stati i discorsi tutto sommato di che hanno determinato il successo e l'insuccesso
A parte il fatto che delle sessantadue università visitate da i coloro che hanno fatto il gruppo internazionale piuttosto vasto che ha fatto questo rapporto
Due tre tutti quanti hanno interna lì non solo adottato ma anche internalizzati rapporto di Bologna il processo di Bologna una solo sita in tutta Europa la respinto
Tutti quanti sono d'accordo peraltro che occorrerebbe una molto maggiore
Connessione istituzionale interistituzionale distruttiva né e anche trasparenza e coordinamento
Devo dire
Che la cosa che mi fa impressione perché sinceramente Meet me torna nuova
è il fatto che si lamenti in tutta Europa da parte dei degli accademici di tutta Europa degli studenti di tutta Europa
Che mentre le riunioni dei ministri hanno camminato con grande propositività nei riguardi di questa riforma
I finanziamenti legati alla riforma stessa non sono soltanto bel dire carente essere molto buoni qui in Italia non sono solo soltanto assente in Italia
Ma anche altrove e questo rappresenta un grosso problema e determina una stanchezza proprio in coloro che più si sono ammessi in in a lavorare per uno spazio europeo dello dell'alta formazione
Il
Naturalmente quando recentemente c'è stato un incontro dei ministri ancora questo rapporto insieme a
Insieme al rapporto di essi Bologna con gli occhi di uno studente il rapporto generale due mila e tre due due mila e cinque del fallo gruppo hanno chiamato italiani non numero discutibile gruppo dei seguiti ma
Su queste basi il Clean contro di Bergen dei ministri che delle del maggio di quest'anno quindi e di adesso e te fissa delle cose
Si dichiara
In queste due si dichiara che per raggiungere effettivamente l'obiettivo di titoli di agevole lettura e comparabilità
E necessario andare oltre la mera indicazione delle denominazione della quantità dei crediti c'è una bellissima Scheda Linus di Giunio Luzzatto su questo
E su mandato del gruppo falò sempre in quel in questa cosa si è chiesto agli Stati e questo è importante di elaborare uno schema di riferimento per i loro ti tiri d'istruzione superiore
Atti atta a descrivere ogni titolo in termini di carico di studio di livello di obiettivi formativi di competenze e di profilo
Al contempo si sarebbe provveduto a costruire uno schema europea di inquadramento
Il poveracci in sei morto qualifichi chance negli squali nel quale gli schemi nazionali son destinate a collocarsi
Gli schemi di riferimento dovranno definire un circolo che si prevede a livello europeo diciamo a tre che riguardano il solo parzialmente perché a tre momenti ciclo breve di istruzione superiore che può essere interno al primo ciclo o connesse adesso
Il primo ciclo del secondo ciclo e il terzo ciclo su quello del dottorato
Sono fornite anche il numero dei tiri lega del numero dei crediti e il tassello fondamentale per te sistemi diversi di riferimento è rappresentato dagli scrittori di Dublino
Che indicano che le competenze liti o cui Shishido possedere in termini di conoscenze e comprensione capacità di applicare le conoscenze e la comprensione espressione di giudizi abilità nella comunicazione capacità di studio
Voi vi rendete conto che
Ci sarebbe parecchio da camminare per tutti noi per potere effettivamente
Camminare in questa direzione si prende atto che trentasei e quarantacinque Paesi partecipanti hanno ratificato la convenzione di buddismo sul riconoscimento dei titoli
E si sollecitano quelli che ancora non l'hanno fatta ratificarla senza indugi
Si sottolinea Dino è importante perché non sia perché qualche volta viene dimenticata sia da dei difensori che detrattori del sistema universitario
Che la dimensione sociale del processo di Bologna elemento costitutivo dello spazio europeo di istruzione superiore ed è condizione necessaria per accrescere la capacità di attrazione e di competizione
Si incoraggia il riconoscimento dei titoli congiunti anche a livello di dottorato
Si auspica la creazione di percorsi formativi flessibili e l'istruzione superiore comprese le procedure per il riconoscimento dell'apprendimento precedente
Il che si collega punta a rivedere un'altra delle sollecitazioni dei ministri che a me sta particolarmente a cuore
Laddove si afferma no sottolineammo l'importanza di assicurare la complementarietà fra il quadro europeo di riferimento per i titoli dello spazio europeo dell'istruzione superiore
Ed il più ampio quadro di riferimento per i titoli acquisibili lungo tutto l'arco della vita
Life long learning mi sta particolarmente a cuore perché questo è un settore in cui non solo di università europee sono in decenni di svantaggio rispetto a quelle America ma si dà anche che le università italiane si trovi l'indeciso ritardo rispetto a quelle europee
Ho finito
Sono tre
L'attività di formazione continua e a mio parere è strettamente collegata alla dimensione molte volte ricordata di formazione sociale del processo di Bologna
Finisce il documento dei ministri facendo tesoro dei risultati finora raggiunti intendiamo creare uno spazio europeo dell'istruzione superiore basato sui principi della qualità della trasparenza anche noi vorremmo e vogliamo anche noi tenere in gran conto il nostro unico patrimonio Bonura culturale le nostre diversità per cortei ci si consenta di costruire una società basata sulla conoscenza
Ma costretti come siamo alle difficoltà ledesse Tezze nel quotidiano siamo costretti di fatto ad essere molto concreti e probabilmente questa riunione vorrebbe essere proprio questo grazie
Grazie chiedo di intervenire nel professore Giliberto Capano tema la didattica cinque anni della riforma
Sì no io quindici minuti anche quattordici poi vantato di parlare molto veloce per cui
E adesso parlerò lentamente
Ora io mi chiamo Giliberto Capano sono professore di scienza politica l'Università di Bologna o anche un incarico istituzionale perché da due anni e fortunatamente ancora per uno sono e sarò il preside della seconda Facoltà di Scienze politiche da Università di Bologna che è intitolata a Roberto Ruffilli e sta nella sede di Forlì per la nostra università per dire alla californiana è un'università molti campi
Didattica
Io come vedrete negli allegati seguendo il suggerimento che ci siamo dati ho preparato una piccola scheda in cui vengono individuati dei problemi vengono fatte le loro proposte delle soluzioni da alcuni problemi qui non ripresenterò la scheda ma cercherò di fare alcuni ragionamenti generali
E focalizzando la stendono attenzione su alcuni aspetti specifici
Quelle che io chiamo di micro organizzazione della didattica ma prima alcune considerazioni generali
Premessa io un pregiudizio favorevole fin dall'inizio per la cosiddetta riforma del tre più due
Non è mai esistita un'età dell'oro dell'università italiana né per i concorsi che che ne si possa pensare né per la didattica
Io per studi e che ho fatto io mi occupo di analisi le politiche pubbliche ho studiato le politiche universitarie così per curiosità andai
Sei sette anni fa leggere negli atti parlamentari degli ultimi trent'anni dell'Ottocento del diciannovesimo secolo
Ed è interessante vedere come i parlamentari si alzavano e stigmatizzato darò la vergogna dei concorsi solitamente nelle sue due facoltà che sono più cattive delle altre
Cioè Medicina giurisprudenza quindi non c'è mai stata un'età dell'oro dei concorsi e questo lo dico perché parlerà poi abbiamo avuto nove sistemi questo sale decimo non c'è mai stato Età dell'Oro della di darti
E ricordiamoci che prima della riforma questo era un sistema iniquo e inefficiente
Il sessanta sessantadue per cento dalla gente che si scriveva non finiva si laureava solo il quaranta per cento la durata media per quelli che erano iscritte ai quadriennali era di sette anni
Un era giusto per dire che ricordiamoci che non esisteva un'età dell'Oro ricordiamoci l'università in questo Paese scusate io notoriamente sono un estremista quindi non riesco
Che mese ricordiamoci non è stata in questo Paese non ha mai svolto veramente le due funzioni che dovrebbero svolgere dal punto di vista da didattica Università
Aumentare come si diceva una busta espressione sociologica il capitale sociale di un puro e di un Paese
Se ne ha lasciate dire in slang a culturale del popolo è una brutta cosa non ci vuole perché se aumenta il capitale sociale di un Paese amento deposita e formare le élite questo ricordiamocelo sempre lo dico soprattutto i colleghi gli studenti
In altri Paesi
Le élite so che ha Cocconi da parole di tipo sembrare butta male l'abbiamo l'élite solitamente nel nostro Paese anche un grande una grande tendenza persistere nel tempo
Sia l'élite economica politica e sociale ricordiamoci che in altri paesi possono essere che appartiene all'It può avere può appartenere all'impresa piccola impresa grande può essere il partito di destra di sinistra ma in qualche modo ha sempre un chiaro beh Ground
Universitario si sa che la gran parte dei ministri dei parlamentari inglesi si è laureata in certe università
Si sa che in Francia la gran parte dei ministri affatto i cosiddetti politecnici lena eccetera eccetera in questo Paese voi sapete dove si è laureato Fiorani quello della Banca Popolare eccetera eccetera
Ho sapete dove il presidente del Consiglio ha conseguito la sua lava in giurisprudenza
E Nora no le sulla Santa o attenzione ma quella regola cosa se nel momento in cui le scuole di partito cessano ricordiamoci esempio D'Alema ha fatto la normale non si è mai laureato ma l'università le Litta nulla mai formata di questo Paese e qui dico attenzione questa riforma serviva a questo
Noi non abbiamo capito molti non l'hanno voluto capire ma servirà per cercare di farci fare queste due cose che con la didattica dovremmo fare aumentare il capitale sociale selezionare e formare le liste
è stata io lo sarò molto breve è stata una riforma che aveva una buona idea avuto da alcuni problemi è stata lasciata un po'disarmata come dico io non c'è stata comunicazione questa colpa del Governo precedente
Lo sai ma li ha già fatto abbastanza non si è spiegato dove si voleva andare non si è avuto il coraggio di dire chiaramente
Una cosa che il tre più due
Che poi era un tra i due era un cipresso entriamo nei dettagli è una cosa diversa dal passato
Non si è avuto il coraggio quando si fa una grande riforma in certi Paesi un anno prima arrivano le linee guida del Governo governo dice signorine vorremmo fare questo per andare verso questo obiettivo in questo Paese solitamente si fa la legge che poi arriva e negli uffici tutti quanti ha tentato non si è detta la verità e infatti scusami non poi che cosa è successo non si è avuto il coraggio di dire che il tre era una cosa diversa dal quattro e partito processo di delegittimazione dopo di che ci ha pensato bene la commissione Came della Camera come seduta della Camera che nel due settanta la riforma del cinquecentonove ha detto che ai triennali rispetto al titolo di dottore
Sembra una piccola sciocchezza simbolica ora Europa non loro passiamo il russare siamo comunque il primo Paese che dà il titolo di dottore
A chi ha un vecio ora che un titolo ma è una cosa importante perché perché non si è avuto il coraggio di dire la verità al Paese no è un po'come quando i nostri politici
La è un come quando in un po'come quando in questo Paese i politici se la mena non può non hanno mai il coraggio di dire che avremo dei problemi strutturali
L'università andava riformata dagli anni Sessanta tra il sessanta e il novanta altri Paesi hanno avuto due riforme strutturali e noi siamo qui a barcamenarci
Con una prima è stata una riforma anche delegittimata dal nostro interno
Il famoso io ho letto un libro curato da Cesare accusato da Cesare Beccaria dodici Beccaria
Brano scritto Claudio Magris Raffaele Simone si titola tre più due uguale zero a erano belli i tempi in cui potevo andare in classe
Avevo trecento persone
Parlavo nel mio linguaggio difficile da specialista non capivano niente ma erano così contenti perché avevo fatto la mia performances quanti colleghi la pensano ancora così quando parliamo di didattica ma adesso ci arrivo su al problema della didattica
Erano questi tempi quando su trecento persone ecco ne avevamo trenta quaranta che erano capaci di seguire i nostri discorsi le nostre spiegazione questa riforma avuto impatto in certe università certe facoltà in alcune facoltà c'è stato il problema ma gli studenti capiscono veramente che cosa sto dicendo che cosa devo comunicare agli studenti
Ovviamente è una riforma che continua ad avere dei problemi dati ci mostrano che proprio perché è stata disarmate delegittimata tutti qui che fanno tre voglio fare la specialistica non dovrebbe essere così ma è colpa anche nostra
Perché non abbiamo il coraggio negli atenei
Di fare quello che la norma ci consente di fare la verifica dell'adeguata preparazione personale a prescindere dal corso di laurea che fatto lo fanno in pochissimi atenei e in pochissime in pochissimi corsi di studio dopodiché è chiaro che noi alla fine creeremo scusatemi frustrati neonato il tre più due alla fine visto che riusciremo ad essere efficienti avremmo molta più gente laureata nella specialistica
E ovviamente avremo dei frustrati perché non saranno andati sul mercato ma questa colpa nostra ricordiamoci il fatto che passino che ci sia questa persona dal tre al due e anche colpa nostra
E anche colpa di un certo modo di dibattito e dell'università sugli in questo paese famoso tema della professionalizzazione
Cosa vuol dire
O dire che se nell'università debba preparare al lavoro io faccio io faccio presidi Scienze Politiche classe quindici scienza politica internazionali chi si laurea in un bel tre che facciamo noi
Non credo che sappia fare niente ma credo che ad una preparazione generale che potrebbe fargli trovare diversi lavori faccio difficoltà a capire cosa significhi professionalizzazione per una bella laurea in Filosofia
Mi non le lascio che sa di contenzione anche noi quando si si è cominciato a parlare in modo confuso del problema della provincializzazione non abbiamo avuto il coraggio di re cominciamo con il distinguo cominciamo a spiegare alcune cose cominciamo
A rapportarci con il mondo del lavoro che ha tanti problemi mattino te ne accennava ricordiamoci sempre che noi abbiamo questo problema della struttura della piccola media impresa che vorrebbe che non gli fornisce modella gente già pronto ad ammettere la catena di montaggio no
Non abbiamo un sistema che consenta come in altri sistemi di fare assumere il bravo laureato non mi interessa dove in che cosa che tanto lo formò io purché sia capace
Di imparare
Non entro nei meccanismi che hanno portato ah giochino dei crediti alle procedure assurde deliranti che erano presenti nel cinquecentonove che sono state le serate nel due settanta rosso io voglio fare un cambio di ordinamento devo fare una riunione di Consiglio di corso di laurea
Devo fare una delibera di consiglio di facoltà devi andare al Senato devo cambiare un settore devo andare in Senato per fondare alcun otto mesi per aggiungere o togliere un settore voglio però dire una cosa prima di passare alla Mino taglio sei minuti ancora lo sbaglio prima di passare a quello che Conconi considerano quattro almeno taglia
Mio l'ho chiamato in malo chiamo Enemies scritti marketing estetico no tutte queste belle denominazione
Allora cerchiamo di capirci
Nel futuro me dovremmo smetterla di fare controlli ex-ante formali quello che fa alcun poverino no confà contro degli ordinamenti rispetta le tabelle dopodiché non può andare a vedere cosa vuol dire veramente quella roba no per cui voi avete dei corsi di laurea che sono stanno benissimo perché secondo giustamente la valutazione del CUN che incolpevole in questo caso a tutti i crediti nei settori appunto giusto perché chiaramente vai a vedere che cosa insegnano siano tutt'altro e possibile che non si possa fare a costruire un meccanismo di valutazione ex-ante basata sull'accreditamento in quanto nel quale un'agenzia esterna guardasse veramente l'offerta formativa che tu fai con quel corso di studio
C'è sì ai professori che sanno fare quelle cose che sanno insegnare qualcosa eccetera eccetera questo risolverebbe tanti problemi diminuirebbe certamente marketing estetico non stessa classe quarantacinque denominazioni diverse in quarantacinque corsi di laurea
Diverso
I poi un altro problema questo un Paese che pensa che conti sani istituzionale risolve tutti i problemi no ladri formiamo la Costituzione cambia tutto cambiamo la carreggiata entrare cambia tutto no
In realtà poi in me in micro processi vanno avanti molto spesso nello stesso modo e sia mi Mizzau sia me bizzarro si mangiano
La riforma istituzionale
Volevo vedere l'amico didattica continuiamo a farli questi corsi di cinquanta sessanta ore di didattica frontale
Io non sono un esperto non sono un pedagogo mi sono letto alcune cose e ho scoperto che colleghi che fanno ricircolo ci pedagogisti sul dicono che il modo migliore
Quello della lezione frontale contro cento persone per introdurre una disciplina però il modo migliore perché i ragazzi si dimentico quello che hanno studiato un po'non riusciamo a fare meno ore di lezione
Non riusciamo comici come dire a fare più corsi seminariali quando parliamo di Stato docente ricordiamoci che ne abbiamo sempre meno
Abbiamo docenti molti abbiamo docenti in meno rispetto ad altri Paesi bene potremo cominciare a capire che non dobbiamo insegnare una disciplina ma delle cose nel tre un corso di sessanta ore
Frontale non esiste in nessuna parte del mondo occidentale noi poi abbiamo fatto abbiamo questi corsi
Di venti ventidue esami e sappiamo benissimo ma se gli studi ce lo dicono che mettere troppi esami e totalmente inefficiente per l'apprendimento degli studenti
Come altri studi ad esempio ci indicano chiaramente che dovremo indirizzarli questi ragazzi
Che i dodici appelli all'anno non servono a niente
Non so se state seguendo il ragionamento i dodici appelli all'anno non servono a niente i dati comparati lo dimostrano bisognerebbe cercare di spiegare sto parlando di Mico processi che si potrebbe fare l'esame alla fine del corso
Non oppure un esame di recupero settembre ovviamente gli studenti sia rapido come una cosa dittatoriale andate a fare analisi comparate scoprite che è un meccanismo di razionalità se io so che ho due chance ci investo di più sì so che posso fare quell'insegnamento
Fra due mesi fra tre mesi visto che il professore non mi piace la materia non mi piace sono già fuori corso perché il primo semestre perdono insegnamento secondo però semestre perdo un altro insegnamento credo che tutte queste cose soprattutto in quei che riguardano la micro
L'amico organizzazione su tutte queste cose ci sia stata pochissima riflessione su come organizzare veramente i corsi di studio noi abbiamo preso la riforma ok tunisini queste si è operato non c'è stata alcuna riflessione nemmeno sui metodi
E ricordiamoci ricordiamoci sempre che lei metodiche sono importanti
Un ultimissimo punto sulle così nemico volevo dire così sono l'uso che i tempi il valore legale
Io quando leggo colori covando le cui colleghi che dicono si risolve tutto se vogliamo il valore dell'ago qual è il valore legale dei titoli studio chiedo sempre che cosa vuol dire perché non lo capisco
Vi faccio un esempio così ci capiamo
Lasciamo stare le professioni
Nella classe quindici
Nella classe quindici scienza e politica internazionale
Triennale la media dei laureati da mia facoltà l'amica di Laure novantanove punto sette la media nazionale centoquattro alcune facoltà non la media del centootto ce ne c'è c'è un corso di laurea in Friuli Venezia Giulia dove si laureano Colavita del centododici tutti centodieci e lode
Non sto scherzando sono i dati di AlmaLaurea
Io un concorso pubblico seguitemi evidentemente che cosa fa la commissione e non è costretta a farlo attenzione c'è scritto da nessuna parte
Dice per i laureati che hanno un punteggio da cento a centocinque tot punti da centocinque a cento dischi
Non so se caro isolamento lì c'è una penalizzazione è chiaro che la controproposta non può essere quella di dire no visto che la facoltà di Capano è più bella e sono più bravi diamo un punteggio superiore
Basterebbe molto semplicemente con una con gentilmente agreement cosa che nei contratti si può fare del pubblico impiego
Dire chiedete la laurea
E senza cominciare a giochi chiare con i punteggi non tenete così tra i punteggi cadrebbero un sacco di cose se ci pensate
Abolire il valore legale del titolo di studio ripeto e un falso problema perché io francamente non capirei quali norme abolire sono le prassi consolidate che ci creano un problema basterebbe ad esempio smetterla di dichiarare le e cui polle
Pensate
Sapete no l'aria di scienze politiche equivale Prada basterebbe dire non ci sono più equi Polese che la prove cui pensa che la pubblica amministrazione s'arrangi autonoma responsabile
Ci si è che la bella la gente come vuole basterebbe abolire le equiparazioni questa cosa abbastanza vergognosa che c'è stata per cui c'è stato un decreto i dettagli detiene i dettagli che si fanno le politiche pubbliche nello scorso maggio che ha detto che la vecchia quella vecchia quadriennale vale la specialistica ho chiuso dico anche sul valore legale del titolo di studio stiamo attenti perché è un falso problema grazie
Grazie chiede adesso di intervenire cala Calanna analizzi a Casarsa chiave del futuro
Buongiorno diciamo Carlo Calandra sono professore di Fisica faccio parte del comitato nazionale valutazione sistema universitario in passato ha fatto parte della Commissione firme o presieduta da prima il primo comitato dei garanti dei treni
Premette e per questo motivo che avuto l'incarico di presentarvi alcune considerazioni sulla ricerca
Allora
Due considerazioni generali
Il primo è che il sistema di ricerca universitari o se volete chiamare così chiamarlo così non è propriamente un sistema in questo momento non soddisfa nessuno non soddisfa le attese di chi vi lavora non soddisfa le le attese con le necessità del Paese
Questo vuol dire che non è un sistema che va difeso a tutti i costi
è un sistema che si difende soltanto mettendo in evidenza le cose migliori che ha e avendo la volontà di eliminare le cose peggiori
Il secondo è che non esiste un sistema di ricerca universitario avulso dal sistema di ricerca nazionale molte delle inconvenienti e dei problemi che sono in uno si riflettono nella anche perché e questa è una considerazione di cui spesso i professori restare non sono coscienti quella che era una caratteristica una volta di alcune ricerche per esempio le ricerche nella fisica delle particelle
Di alta internazionalizzazione necessità di forti collaborazioni è diventata una caratteristica di buona parte delle ricerche università la dimensione della ricerche e cresciuta in tante aree in tanti settori fatte queste premesse la prima costellazione che si pone chi ha evidenziato la schietta e chi la fa la ricerca universitaria
Allora due anni fa un convegno cui presentai un quadro della composizione dei gruppi di ricerca universitari che emergevano dall'analisi dei dei dei Progetti firme dei progetti precisi e quello che emergeva era che una percentuale delle persone che partecipavano a ricerche fluttua fra il quarantacinque e sessantacinque per cento non era perciò non erano persone che avevano un rapporto organico con università non erano docenti ricercatori questo di per sé non è assolutamente scandaloso perché in qualunque sistema universitario che funzioni c'è una percentuale fluttuante di giovani che operano dentro i gruppi universitari
Quello che era sorprendente era primo che non si aveva coscienza di questo fatto ce l'avevano i singoli gruppi ma la dimensione non era sbagliata quantificata
Secondo che queste persone che sono per la parte maggior parte persone che sono informazione trasformazione o collaborazioni a vario titolo non sono inserite in nessun discorso di programmazione di assunzione del personale
E comunque terzo
La dimensione con cui queste persone vengono prodotte dottorato di ricerca un caso tipico
è una dimensione che non si commisura con le possibilità che il sistema di ricerca poco il sistema produttivo perché il dottorato alla fine una formazione attraverso la ricerca non esclusivamente alla ricerca con le possibilità che questi sistemi hanno di assumere queste persone
A proposito di quello che passi per si parlava prima del marketing i dottorati i corsi di dottorato in Italia sono due mila e duecento e hanno mille settecento denominazioni diverse tutte sì che non è questa non è una cosa fatiscente
Per quello che è un altro aspetto importante quando si parla di ricerche sono ovviamente i finanziamenti come si finanzia il sistema universitario ma evidente il sistema universitario italiano anche se questo non è mai stato formalizzato un sistema duale
In cui c'è un finanziamento di base dovrebbe consentire alle università di pagare i salari avere pagate le infrastrutture funzionare diciamo e poi il finanziamento che può venire dalle diverse agenzie attraverso normalmente una selezione attraverso una competizione Pantano ora qui il primo problema è che il finanziamento di base insufficiente cioè quello che noi chiamiamo il fondo ordinario non è certamente un fondo su cui venga finanziata un'attività di ricerca quasi di nessun tipo
E molto ridotto anche se in prospettiva il ministero è orientato a finanzia a erogare il finanziamento ordinario valutando l'attività di ricerca almeno per una percentuale del finanziamento non c'è dubbio che questo come finanziamento alla ricerca sia molto ma
Cosa è successo negli ultimi anni è successo che le entrate di finanziamento ordinario sono percentualmente diminuite rispetto a al passato e soprattutto sono diminuite le entrate per finanziamenti alla ricerca a da parte del ministero da parte di organi
Sono il viceversa percentualmente ma anche queste percentualmente sono finite ma anche in valore assoluto sono di viceversa aumentati le risorse che le università sono procurate dal di fuori
In modo di devo dire abbastanza significativo
Questi dati evidenziare un fatto che in una situazione di grave carenza dei finanziamenti le università hanno fatto ricorso a tutto quello che potevano fare per procurarsi finanziamenti esterni e senz'altro interessante ma i finanziamenti esterni sono più fortemente vincolati da un lato eccome secondo osservazione normalmente le università non sono attrezzate per gestire sul piano amministrativo e gestionale dei rapporti di consulenza e di ricerche col mondo esterno
L'ha risolto per quello che riguarda diciamo il il ministero come agenzia i ministeri tutti conoscono quali sono i canali di finanziamento del Ministero e interessante per osservare che da quando buona parte di questi sono stati istituiti dal precedente governo
Parlo del finanziamento sui fondi trenta il finanziamento finirebbe parlo dei centri di eccellenza e quant'altro sono tutte iniziative che risalgono al precedente governo sono state diciamo prolungate ma primo senza un potenziamento dei finanziamenti
Tipicamente oggi il bando firme un bando che gestisce il sito non è in modo assolutamente ragionevole due mila e cinquecento proposte con un finanziamento che sono quindi il doppio di quello che si aveva nel due mila e lungo con un finanziamento che è rimasto inalterato
Il risultato è che il finanziamento per progetti pro-capite sensibilmente ridotto all'incirca del venti per cento rispetto a quella a quello che era nel due mila ma ancor più grave è risultato e che l'aumento al due mila e cinquecento progetti porta la selezione a essere assolutamente inattendibile
Ve lo dice chi ha messo in opera sono stato io il più per chi ha presieduto la commissione che per la prima volta ha messo in opera it
Quando operammo noi al secondo bando numero era ridotto poi il numero cominciato aumentare a crescere anche come conseguenza del fatto è cresciuto il numero dell'università
Per quello che riguarda invece il fondo di ricerca di base che fu che fu avviato dal governo di centrosinistra anche in occasione della gara per la vendita delle frequenze UMTS questo fondo è stato profondamente alterato
I bandi che sono usciti a luglio sono bandi che ricalca uno schema molto vicino ai progetti finalizzati non più vicino la ricerca di base che l'operazione di mettere insieme il finirebbe e il fondo per la ricerca industriale ha un significato molto preciso
Si finanzia solo quella ricerca che ha una valenza la valenza di tipo industriale anzi si finanziano i settori orientati all'esportazione e cose di questo tipo queste scritto esplicitamente è stata fatta cioè sul fondo della ricerca di base un'operazione che ha un solo obiettivo l'obiettivo di finanziare delle delle dei cesti nei quali rientra un po'di tutto la ricerca industriale la ricerca di base la formazione superiore innovazione il trasferimento
Una cosa assolutamente dilettantesca che ricalca i vecchi progetti finalizzati del CNR nessun Paese fa più queste cose
Perché è ovvio che la ricerca industriale ha un obiettivo completamente diverso dalla ricerca di base è ovvio che il trasferimento tecnologico ormai non si finanzia facendo finanziando processi di questo tipo
Pur tuttavia questa è l'impostazione con cui c'è stato cambiato questo fondo
Dopodiché non vi sto a raccontare tutti gli altri voi trovate un quadro della situazione dei finanziamenti così come nella stiva
Un altro elemento essenziale la valutazione non è vero che i professori universitari non vogliono la valutazione io posso sperimentare che pur fra infinite difficoltà legate alla realtà oggettiva dell'università che differenziata e diversa non su saluto al mondo umanistico come si valuta la fisica o la medicina
Bene non è i procioni questa evoluzione l'accetta
Quello che non viene accettato e la mancanza di rigore e soprattutto la chiarezza nell'impostazione ma la valutazione viene accettata
Allora
Per quello che riguarda la valutazione c'è una considerazione da fare il il sistema in generale ministeriale non è in grado di effettuare una valutazione della ricerca
Quando si avviano settecento progetta di in e si dichiara che si valuteranno tutte Rizzi fa una sciocchezza non sarà mai possibile valutare settecento progetta
Quando si pone a come requisiti di bando una serie di cose fra di loro incompatibili come quello che dicevo prima dovete fare alla ricerca di base trasferimento tecnologico creare degli spin-off
Formare formazione su tre e questi sono quelli che è stato fatto per i centri d'eccellenza per carità
Stiamo analizzando i centri d'eccellenza e abbiamo trovato buoni risultati scientifici in tanti ma era impossibile che potessero fare tutto quello che gli veniva richiesto anche la valutazione come i bandi dovrebbero avere un criterio ben preciso non si può porre proporre onta struttura di ricerca e di formazione tutto e poi pretendere che abbia fatto tutto
Questa è la condizione in cui la valutazione si viene operati un altro aspetto è come membro del Comitato di valutazione e devo dire che è difficilissimo riuscire a fare in un comitato di valutazione la valutazione al ministero perché il ministero scariche di qualunque cosa viene fatta si fa una un decreto sulla scusate è un'assurdità perché è un elenco di promesse e di fatte a questo o a quello e poi a posteriori si c'è un comitato beh dammi una valutazione su come erogare i finanziamenti
Quando naturalmente la prima cosa che viene in mente un comitato imputazione di a guarda questi insieme di cose che hai fatto un insieme di cose insostenibili è inutile che mi chiedete erogare dei finanziamenti a dei progetti che Roma non è capo del Coni
Quindi credo che questo sì è un elemento importante cioè il sistema di valutazione particolato di svincolato dal sistema di gestione per come
Allora
Grosso modo poco tempo quanto tempo qualche minuto ancora vorrei concludere con delle cose delle considerazioni molto semplici benissimo
Primo non si cambia la ricerca universitaria se non si ha un quadro del sistema di ricerca nazionale questo bisogna averlo perfettamente cosciente perché altrimenti si rischia di fare un discorso limitato provinciale molto corrispondente specifiche esigenze degli universitari
Il quindi questo elemento dove si può darsi che alla fine sia utile avere un confronto globale fra le strutture che fanno ricerca per università agli enti di ricerca ma non si cambia con dei provvedimenti in cui non c'è stato un confronto e un dialogo questo per me è un elemento essenziale secondo non credo che sarà possibile avere degli grandi finanziamenti pubblici alla ricerca quello che non funziona nel sistema italiano e che non esiste un finanziamento privato alla ricerca non arriveremo mai al tre per cento della Svezia
E non l'ho io chiamo facendo dei bandi che ricalcano i progetti finalizzati
La terza cosa Seat e e privo di senso al fatto che tutto il sistema universitario abbia fondamentalmente un solo canale di finanziamento il primo è una pazzia occorre avere più canali di finanziamento che possono corrispondere a esigenze diverse
Bisogna andare in questa direzione lo sforzo non è uno sforzo da poco ma è l'unico modo possiamo garantire alle università dove si entra attraverso la ricerca per questo è un punto essenziale si entra nell'università attraverso la ricerca questo modo giusto di entrate
Dicevo
Dobbiamo possiamo dare una speranza alle università sediamo questa anche dimensione di riforma del sistema
Non certamente con delle strategie che torna dal passato confondono le cose e non sono in grado di dare una prospettiva e di rispondere alle speciazione alle aspettative di chi vive nel sistema dice
Grazie da nessuna parola Giuseppe Catalano però una relazione dal titolo cittadinanza studentesca e diritto allo studio
Grazie
Figlio insegna economia pubblica al Politecnico di Milano sono stato membro dell'Osservatorio prima e del Comitato per la valutazione sistema universitario dopo fino allo scorso anno ma in realtà è un po'di anni che mi occupo di politiche
Il sostegno agli studenti
Prego negato gli studenti possono ritirare gratuitamente la cartellina
Direi chiedo a tutti quelli che sono seduti di veniva avanti non ci sono ancora dei posti scusami siti interrotto detto prima di dovete tinta
Prego
E il la mia la
La mia idea quella di invitarvi a riflettere su un punto che non sempre nell'agenda delle priorità ma di una politica per l'università
Che quello della iniquità del nostro sistema universitario
Il nostro sistema universitario è iniquo non consente pari opportunità
Di promozione sociale di partecipazione agli studi tra studenti che provengono da diverse ai del Paese da diversa condizione sociale credo che sia un tema che dovrebbe appartenerci di più che dovrebbe far parte di più devono scultura di quanto non sia
Faccio soltanto due esempi il primo che non ci scandalizza come magari si scandalizzano giustamente altre questioni
E che e grave per la sua diciamo in sé ma anche grave dal punto di vista educativo nel rapporto con gli studenti che diventano cittadini
Ogni anno in questo Paese da tanti anni
Un certo numero la mai alcune migliaia cento sessanta centosettanta mila studenti partecipò al concorso per la borsa di studio
Rispettano le regole che il sistema definito in termini condizioni economiche di merito
E in buona parte del Paese per circa cinquanta mila di loro il sistema gli dice che hanno vinto hanno diritto ma che non ci sono i soldi e che quindi le regole non valgono
è una cosa che ci indigna troppo poco
Cinquantamila studenti che hanno rispettato le regole che mi permetto di dire abbiamo definito ma questo è il ancor più grave perché è diverso nelle diverse realtà del Paese se si studia in quattro cinque regioni in particolare le regioni del Nord del Centro d'Italia
La certezza del diritto e assicura
Se si studia in altre regioni mi alcune del Nord ancora e nelle da parte del sud questo detto assicurato al cinquanta per cento
Cioè grave non solo in termini di pari opportunità ma anche in termini di efficienza del sistema universitario perché le politiche di sostegno agli studenti stanno diventando un elemento distorsivo della competizione del sistema universitario
Se io ho un amico uno studente povero a casa mia in provincia di Foggia devo consigliarli Dino sceglie l'università che ritiene migliore d'acquisto e la qualità degli studi ma riceve la sede dove la possibilità di aprire la borsa di mantenerla per intero percorso di studi e certa
Perché altrimenti mi può scegliere anche la migliore università
L'Italia ma poi il sistema non gli consentirà di utilizzare per l'opportunità abbiamo fatto una piccola cosa quasi simbolica
Dal punto di vista dei numeri nella legislatura precedente ma che attribuisco a prezzi misurano importanza di questo modo di vedere il sistema universitario una battaglia che è stata difficile ma che ha una sua valenza importante oggi ciascuno studente che abbia le capacità di merito e tornerò su questo e che abbia requisiti condizione economica previste la norma può studiare gratis in tutte le università comprese le università non statali
Perché c'è qualcuno lo Stato che paga le tasse per lui è un principio corretto
Ed è un principio che ci consente di rimuovere un altro problema io condivido le alcune cose Tuca Capano sua questo e l'élite semplicemente perché ho studiato scienze politiche
Il problema non sono le élite e la loro esistenza è il modo con cui l'élite si riproducono
Che è veramente il problema di questo Paese che esse sono incestuosa mente Autori produttive anche all'interno de la nostra categoria
Credo che questo sia uno dei lamenti su cui dovremo riflettere più di quanto non facciamo e che dovremo mettere in discussione le nostre politiche un problema di priorità
Perché è da lì che nasce poi uno dei problemi della capacità del sistema di promuovere il merito e userò Ugo mi fa uso frana su questa parola approfitto l'occasione che abbiamo per discutere anche con qualche chiarezza
Eliminando qualche diciamo impostazione anche fra di noi politically correct il merito è un nostro valore
E la rendita che un valore di conservazione e giustamente la nostra Costituzione dice gli studenti capaci e meritevoli anche se privi di mezzi
Perché il criterio del merito il criterio che la responsabilità è un fattore prioritario
Nelle politiche di sostegno agli studenti e deve esserlo più di quanto non sia stato oggi è un triste inganno dire che c'è la possibilità di laurearsi in un numero infinito di anni in un numero infinito di appelli
Per passare alla parte le proposte ho riflettuto un po'su come potevo sintetizzare in poche parole alcuni dei contenuti che sono scritte in questo testo che avete
E ho pensato rileggendo raccogliendo gli articoli degli ultimi mesi di usare la metafora che usa molto efficacemente Amartya Sen e non sempre semplice ma importante articolo su Repubblica di qualche mese fa
Il tema è diverso ma credo che sia applicabili al nostro al nostro mondo l'idea è che ci sono due modi di concepire il rapporto fra l'intervento pubblico il sistema economico
La concezione tradizionale del mercato quella diciamo neoclassica è sintetizzabile nella nella fase di Winston Churchill sudore lacrime e sangue
Una visione diversa e quella che invece si fonda sull'idea che l'intervento pubblico e la cooperazione possono promuovere lo sviluppo più efficacemente il modello lacrime
Sudore e sangue e che quella che richiama anche dal per me è più suadente l'acquisto generazionale una canzone dei Beatles che dice possiamo farcela con un piccolo aiuto dei nostri amici
Io credo che il modello del sistema di sostegno agli studenti che noi dobbiamo ridefinire che dovremo ridefinire deve fondarsi non sull'attuale lacrime sudore e sangue
Se è una università in cui non è possibile alla borsa di studio a tutti pazienza
Non modello deve essere fondato sull'idea che lo studente può farcela con un sostegno un piccolo aiuto dei propri amici del sistema pubblico dell'università
Questo è quello che io intendo per principio di sussidiarietà
Cioè la possibilità di rendere chiaro lo studente che la responsabilità della partita sono gli studi e la sua che il metro agli studi ha un valore
E che la possibilità di investire in se stessi con un po'di fiducia senza questo modello che lacrime sudore e sangue privo di speranza è un elemento fondamentale nella vita degli studenti spesso si traduce a mio avviso anche negli strumenti che dobbiamo adottare
La mia idea e che ne dobbiamo atto rimuovere l'attuale separazione tra le politiche di sostegno inesistenti e la scuola secondaria e le politiche di sostegno insufficienti del l'istruzione universitaria la vera discriminazione sociale nel passaggio tra la scuola l'università
Uno studente deve avere il diritto di sapere che ha la certezza se ha alcune condizioni economiche di merito Giada la scuola superiore che otterrà un sostegno all'università oggi lo studente lo sa
Soltanto due mesi dopo che ha cominciato a studiare e magari sa che purtroppo i soldi sono finiti che questa opportunità non potrà essere conseguita
Il secondo elemento coerente con quella con l'impostazione che ha citato e che non ho parlato di Borsano ha parlato di sistema di sostegno l'esperienza degli altri Paesi ci aiutano a pensare
Che il modello di sostegno non può essere un modello assistenzialista lo studente ci deve mettere in proprio
E questo è un problema anche nel è un approccio necessario per rimuovere problema del vincolo se non vogliamo fare demagogia
Le politiche di sostegno devono fondarsi sono strumento misto
Eliminiamo anche una polemica un po'come dire superficiale che la Borsa di sinistra il preside di destra
Lo studente ha bisogno di risorse che devi ottenere in cambio di un suo impegno negli studi e il sistema deve avere anche ovviamente come are i Paesi intelligenti un sistema di Welfare che protegge chi nella vita come mi ricorda semplificata la manca finisce a fare il maestro elementare e certamente con mille euro al mese non può restituire un prestito contratto
In maniera significativa ma è possibile non scendo in tecnicalità costruire un sistema che fondi la restituzione sul merito negli studi e sul successo ahimè in termini economici al termine degli studi
L'ultimo problema su cui vorrei farvi riflettere e quello del fatto che il nostro sistema di sostegno ingiusto anche perché destinato soltanto almeno in linea teorica agli studenti dai diciotto ai ventiquattro venticinque anni chiunque voglia studiare perché non ha avuto a Positano suo tempo ma perché è consapevole di avere bisogno di nuovi strumenti non può essere ammesso le nostre politiche
Addirittura nel vecchio ordinamento siamo riuscite a eliminarlo con Luciano Guerzoni c'è una un ulteriore sciocchezza evitando qualcuno li richiama che si può avere il diritto a sostegno solo se si iscrive all'università entro tre anni dal conseguimento del titolo di studio esattamente l'incontrario di quello che è stato detto sin qui
Ma il problema che oggi questo limite l'abbiamo tolto abbiamo eliminato una norma ma la realtà è ben più difficile se uno lavoratore un dipendente nostro diversità volesse iscriversi all'università con quali strumenti di sostegno potrebbe realtà in realtà è davvero partecipare agli studi non abbiamo nessuno l'esperienza degli altri Paesi ci insegna che possibile
Un sistema che coinvolgendo ancora una volta nella responsabilità del finanziamento il diretto interessato consenta davvero di muoversi da lavoro allo studio e non soltanto perché questo necessita ma trasformando tutto ciò in
Una concreta realtà
Mi permetto se di ripetere nostro piccolo slogan il mio piccolo slogan idee nuove politiche di sostegno devono essere fondate sull'idea responsabile del merito
Del ruolo fondamentale lo studente nel promuovere nel produrre la sua attività di formazione
Che un ruolo attivo non è un ruolo da utente
è sbagliata questi delusione non viene prende e se ne va a casa deve lavorare dentro l'università mettendoci del suo per una politica di sostegno potranno funzionare se saranno fondate sull'idea molto semplice che lo studente può farcela con un piccolo aiuto dei suoi amici grazie
Grazie
Chiedo adesso interveniva Franca Bimbi
Ha giustamente carriera dei docenti
Perfettamente
Professore di Sociologia all'Università di Padova
Deputata eletta nelle liste dell'Ulivo nome probabilmente potrebbe sparire martedì prossimo dalla geografia
Elettorale
Oppure potrebbe ritornare severissimo Goria
E sono attualmente coordinatrice del tavolo scuola università ricerca per il programma riunione
Per questo motivo non dovrei sbilanciarmi Moulton
Allora no insieme ovviamente cioè il il tema in cui sono capitata e quello che in questo momento
Almeno come parlamentare sci il tormento di più non so per il resto del paese o forse non non ci tormenta perché abbiamo davanti la prospettiva di un altro uso di fiducia probabilmente
Siamo comunque in un singolare in passo
Per un certo verso non c'è più tempo per l'Italia io mia auto uscito stamattina a seguito di un pezzo di Modica di un'intervista Martinotti sull'Europa c'è anche doverosamente un mio pezzo che inizia così noi siamo in una situazione in cui non c'è più tempo per viltà
E credo che abbiamo una consapevolezza di questo particolarmente stando in Parlamento stando all'università
E e se il per uscire
Da questa congiuntura politica ma anche economica che crea questa questa grande depressione sociale che proprio aspetto di depressione psicologica collettiva istituzionale più che collettiva che si tocca con mano nell'università ma non solo
Dobbiamo ripartirà dal mettere la qualità e l'estensione dell'istruzione al centro del programma
Nell'Unione
Quando però noi diciamo qualità estensione siamo nel mezzo di diverso inquadrature del cerchio
Dopo l'intervento di Pinuccio tutti cominceremo a discutere o tutti quelli anche hanno per preceduto ma mi suona il suo cominceremo a discutere come il che vuol dire un sistema misto di sostegno agli studenti che vuol dire mettere
Patto con
Gli studenti in contatto con i giovani al centro del programma
Intanto
Potrebbe voler dire il mio o
Può voler dire io penso per meno ripensare annuale ingegneri e ordinamentali
Non ricominciare d'acquisto ma riorientare tutto il buono che c'è già
Nel valorizzazione decisa dei giovani il che vuol dire
Gli studenti ma vuol dire anche il tema dell'occupabilità del rapporto tra occupabilità e progetto di vita e vuol dire nel caso del tema di cui ci siamo occupati
Cristiano Violani è io
Vuol dire in particolare riflettere al dottorato reclutamento e progressione di carriera
Che vuol dire promuovere il merito a tutti i livelli
Questo è assolutamente non semplice non facile
Se noi dobbiamo pensare a questo tema dello stato giuridico dobbiamo pensare un po'al percorso che abbiamo fatto
E come ora facciamo a proporre al Paese una modello una moda lei modalità di produzione di docenti all'altezza di corrispondere alle domande dei giovani e delle famiglie che si siedono poi in queste Aule
Perché non non mi sembra assolutamente facile
Non è facile neanche per noi e condivido almeno l'entusiasmo di campano che è in fondo siamo assolutamente innamorati non solo dell'università non solo della ricerca che facciamo ma anche della costruzione di una comunità educativa assieme assieme ai nostri di Scilipoti no non è facile neanche per loro
Allora intanto vorrei
Sottolineare brevemente per rispondere alla polemica alle polemiche di questi giorni che come dire vorrei dire purtroppo non abbiamo fatto un'opposizione pregiudiziale no
Chelsea Franco no dico purtroppo perché cerco di separare Sempre la mia attitudine critico e scientifica da quella invece più ideologica
Che ti prende quando hai una differenza molto alta di numeri Fordham Paggi pranzano
Ecco dico purtroppo nel senso che invece siamo anche esercitati rileggere le logiche sottese ai vari
Alle varie proposte del governo
Io oggi sarei quasi d'accordo con Nicola Rossi in parte sul fatto che il primo progetto presentato dalla Moratti era almeno nella prima metà migliore dell'attuale migliore dell'attuale
Perché proponeva a
Sostanzialmente i due livelli di carriera due livelli scusate di est di stato giuridico
E se non fosse il fatto se non fosse stato per il fatto che significa non si proponeva segnò un la Messa esaurimento dei ricercatori e quindi non c'era nessuna norma transitoria neanche transitoria di tipo virtuoso si poteva persino al considerare che c'era una base di ragionamento
Io lo dico per dire che mi sono esercitata in tutte le sale quelle possibilità di dire che cosa ne tiriamo
E che cosa ne tiriamo ora che speriamo di arrivare nuovi affari regolarmente incustoditi aggiustare le le stelle struttura abbia almeno le strutture peggiori
Il fatto di non aver riconosciuto ai ricercatori la terza fascia
Ha significato sostanzialmente di non sporsi in maniera virtuosa il problema
Della transizione da un sistema un altro
Perché è questo alla fine era stato proposto dall'opposizione non possiamo discutere
Molto al di là delle definizioni di tipo nominalistico noi abbiamo nelle università
Dei docenti di ruolo che sono di fatto docenti di ruolo ai quali non vogliamo riconoscere il fatto che sono docenti di ruolo quindi all'interno anche di una prospettiva di transizione
In cui vorrei dire perché così questo a me piacerebbe che tutto all'attuale sistema andasse esaurimento perché si ricomincia dal reclutamento e si separa reclutamento dalle progressione di carriera bisognava fare una proposta
Che sistemasse l'esistente a partire dal fatto che l'esistente come noi stessi
Che siamo associati e ordinari continuiamo a stare l'università fino alla pensione
Quindi
Vorrei dire quello che è rimasto di peggiore rispetto al percorso di tutto il disegno di legge
Oltre
A delle mie Bourousis in me in parte precisissime ma del resto nebulosi Issime perché anche se come tutto il provvedimento quasi tutto il provvedimento non coperte finanziariamente nebulosi Issime open Regis
Rimasto sostanzialmente il fatto che non si entra all'interno dell'università per merito ma si entra attraverso tutta una serie di contratti
Attraverso i quali può essere reclutato chiunque
E non solo ma si non è un relegano
I dottori di ricerca assieme a chi possiede i ribelli livelli di a laurea specialistica e quant'altro nella didattica ricerca integrative
Quando noi s'sappiamo ma forse siamo poco consapevoli dobbiamo saperlo molto di più che il dottorato corrisponde al compimento di un percorso
Come con un dottore di ricerca dopo dobbiamo vedere il tema della valutazione anche dei nostri dottorati già c'era un accenno all'intervento di Salandra ma il dottor il dottore di ricerca è un ricercatore compiuto non voglio dire Giunio Luzzatto il siano didatta compiuto ma forse non siamo nessuno didatta compiuti e quindi tutti vedono segni molto bene
Voglio dire semplicemente che non si vede perché il dottore di ricerca non debba vivere una affidamento ricorso almeno come qualsiasi dei numerosi tipologie di contratto che sono definite all'interno della proposta del Governo
Io credo che ricominciare a ragionare sullo stato giuridico chiarendo molto bene e per questo non abbiamo più tempo che a parte
Qualche genio molto presto a oscene
Si entra ad insegnare all'Università con il titolo di dottore di ricerca
Al di là degli aggiustamenti delle transizioni ci fa fare un salto che probabilmente qui a Bicocca è acquisito in alcune discipline è acquisito
In parti degli attende degli atenei italiani e in alcune discipline molto meno acquisito mi capita da quando così mi mi occupavo
Come parlamentare e come non mi occupavo prima di università d'incontrare anche molti giovani ricercatori e quindi un giovane ricercatore
Di una ateneo anche prestigioso che ha ricevuto no un giovane scusate laureato con contratto di ricerca
Di una teme anche prestigioso aver ricevuto dal suo docente
Il Consiglio di incontrare il dottorato di non partecipare al dottorato essendo lui non piazzato in nessun dottorato e avendo bisogno di qualcuno che invece faceva per lui la didattica lì sotto casa
E avendo promesso a questo ragazzo comunque un posto di ricercatore quindi voi capite se si entra o si può entrare in questo modo poi
In una il meccanismo della riproduzione proprietaria piuttosto che per merito è un meccanismo che diventa in qualche modo in qualche modo
Naturale
Quindi io penso che questo tema del mettere al centro il dottorato della formazione dei futuri ricercatori dei futuri dei futuri docenti e quindi di pensare che il nostro sistema di reclutamento che lo chiamiamo formalmente concorso e comunque venga fatto abbia al centro presto titolo
Ecco diventa centrale anche per il pensare che il il dottorato
Credo che da questo punto di vista poi i tutto il resto sia l'impensabile personalmente ritengo che bisogna anche fare un salto
Per portare i nostri strumenti di valutazione i nostri scusate i nostri strumenti di valutazione
Concorsuali più possibile vicini ai sia in metodiche alle modalità internazionali e quindi noi abbiamo proposto questo come tutta l'opposizione non solo all'Agenzia
Di valutazione indipendente mentre ci troviamo in finanziaria un consiglio
Di valutazione completamente nominato dal ministro ma abbiamo anche proposto che si faccia un giudizio su referee
E che poi però a mio avviso siano soprattutto i dipartimenti le strutture di ricerca a poter scegliere i loro docenti ovviamente con misure validate
Dal validate a livello nazionale dalle discipline e poi assunta responsabilmente dalla facoltà dall'arte meno
Io credo che su questo bisogna bisogna lavorare si debba lavorare anche all'interno di quello che sarà il disegno di legge che presumibilmente passerà il giorno ventiquattro venticinque ventisei
Di ottobre
Una distinzione
Anche la distinzione tra reclutamento in carriera e finisco può funzionare se la valutazione
è una valutazione rispetto alla quale sappiamo ci sono ci saranno delle conseguenze ci saranno delle conseguenze anche su livelli stipendiale
E anche su queste noi bisogna fare una riflessione perché il principio di distinguere tra una uno stipendio di base
Collegato a al a alli al il livello del costo della vita
E invece una parte dello stipendio collegato alla valutazione quindi all'impegno nella didattica e nella ricerca negli organi gestionali mei rapporti anche le nella direzione di rapporti di gruppi di ricerca
è assolutamente cruciale
Però io penso che qui finisco
Che queste o abbia a che vedere con un ripensamento della governance degli atenei dopo di me parla Luciano Modica esattamente su questo tema io su questo tema vorrei raccomandare la nostra riflessione
Che
Primi riusciamo a tenere assieme un modello di governance accentrato fortemente sciur lì la responsabilità gestionale
Con un livello di governance che è capace di rappresentare anche quella eguaglianza tra pari
Che è ben rappresentata dal gruppo di ricerca e dai dipartimenti a me sembra questo un punto cruciale su cui dobbiamo riflettere e che è legato anche al Successo del cambiamento del nostro modello di reclutamento grazie
Grazie allora do la parola per l'ultimo intervento del primo ciclo a Luciano Modica autonomia valutazione governo dell'Università di dico intanto abbiamo fatto fare alcune altre copie che saranno pronte nel pomeriggio dei documenti in cartella e che dalla metà della prossima settimana tutti i documenti saranno disponibili
Sud il sito indicato in all'al termine del programma www punto boo punto it
Siamo quasi in tempo poco più di un quarto d'ora di ritardo accademico normale
Sì bene grazie cento perché lo di far mantenere questa performances di tempi che abbastanza inusuale nei convegni come e questo convegno essere fortunatamente inusuale è positivo
Mi sarebbe certamente facile dopo la mortificante hai ragione scusa sono Luciano Modica professore di matematica Pisa poi è stato rettore di quella università di Pisa presidente no percettori e adesso del non senatore DS allora dicevo mi sarebbe facile dopo la mortificazione della democrazia e dell'università cui abbiamo dovuto assistere in Senato trovare il vostro consenso solleticare la vostra passione parlando male
Del ministro Moratti del governo Berlusconi lo stato giuridico della finanziaria ma qui non abbiamo voluto far questo qui abbiamo voluto una conferenza nazionale in cui si parli di futuro e non di passato
In cui si parli di riforme e non di restaurazione di giovani talenti e non di minuzie corporative di innovazione coraggiosa e non di pavida
O interessata conservazione di merito e non diventi di posizione con quella speranza senza utopia che dovrebbe caratterizzarsi
E non con quelle cinismo mascherato da intelligenza che spesso è così altrettanto italiano quanto accademico
Insomma parlare di sì non Dino e l'accenno è chiaro voluto al manifesto dell'aprile scorso di Magna Carta che è stato poi se vogliamo positivo perché ci ha spinto a riunirci oggi a riunire tanti di noi e di voi per dire ai nostri si attendendo sempre peraltro Issey di dei firmatari di quel manifesto
Un'altra brevissima premessa che credo valga per tutti ma certamente vale per la scheda che ho contribuito a scrivere
Sono schede aperte come vuole questo convegno questo dibattito aperte alla all'esame aperta le critiche aperte a alle modifiche non sono ovviamente programmi di governo già scritti non sono articolati di legge quindi ben vengano tutte le possibili
Discussioni su queste schede su quelle anche l'eventualmente le critiche a metano del conte di parlare di governo e di votazione delle università intendo le singole cita come sistema
Beh io sono convinto lo sono con me lo ripeto da anni che noi dobbiamo darci una ragione per cui le riforme universitari nel nostro Paese stentano ad attecchire
E spesso anche quando sono a te chi te quando sono state applicate hanno preso natura tale da Lima da sembra di Tura contrarie agli obiettivi a cui si era partiti qua qualche ragione dobbiamo pur trovarla certo
Potrebbe Cesate mal scritte ovviamente ma io mi sono convinto che il la ragione forse per profonde poi difficile anche e cioè che risiede nella nelle forme e nelle procedure di governo delle nostre università diciamo che la nostra vischiosità universitaria e finisce col rendere difficile il governo della riforma e quindi anche il successo della riforma per esempio ha ragione Marcello Fontanesi rettore a dire che la rinnovata sono stati un periodo di grandissimo cambiamento spesso non percepito del sistema nazionale delle università
Ma credo che l'unico convenga con me che chi l'ha fatto che ha contribuito a farlo ha fatto una fatica eccessiva rispetto ai risultati dobbiamo capire perché queste cose rendono difficile riforma allora
Che cos'è nelle attuali ma in realtà antiche forme proprio due di governo delle questa che a me sembra che non funzioni B a me sembra con tutta sincerità che Laden la tradizionale Democrazia collegiale degli atenei e l'efficienza e non innovativa non ci sono coniugati
L'abbiamo un sistema certamente ricchissimo e deve rimanere naturalmente di collegialità né decisioni abbiamo abbiamo creato il più in complicato schema di organi di governo centrale degrado di un ateneo che credo conosca il mondo occidentale uno di noi appartiene a non meno di cinque sei sette che sputa presto dieci diversi organi collegiali
Tutto va bene dal punto di vista della partecipazione democratica elisioni tutto va male dalla capacità di essere innovativi e di essere efficientemente innovativi è una onestà che non riesce se non attiva non è una recita non riesce a fare a dare i suoi risultati cosa fare per ovviare a questo problema per salvare la collegialità tipica la democrazia accademica dei Pari tipica del mondo e stare in tutto il mondo e l'efficienza innovativa al la capacità di decidere la capacità di amministrare beh una possibilità è
Provare a disegnare in forma leggerissima lasciando la massima autonomia agli atenei la il mio intento
Ha come prima parole titolo autonomia ma immaginare di potere indirizzare gli atenei a un sistema di governo interno che Conwy appunto collegialità ed efficienza
Un'idea che appunto è proposta nella schiera è quella e che ormai da da tempo e sul campo delle nel campo delle proposte e quella di salvare diciamo mantenere salvare un libero sbagliato mantenere
E e con forti motivazioni la carica del rettore come carica elettiva elettiva di un largo corpo che comprenda docenti studenti e personale perché questo il modo di avere un versi ateneo in cui si riconosca teneva molto complicato alternativamente avere un vertice nominato da chi da chiunque ho scelto con procedure di carattere privatistico tra Braia amministratori ma affiancare ad un rettore che rappresenta l'ateneo ecco ovvio ovviamente limiti alla possibilità che il suo mandato sia troppo lungo
Affiancare questo lettore dal governo nell'ateneo con un consiglio io mi fermo qua non fu un consiglio
Che abbia il potere di tutti i poteri gestionali
E separati da questi avere un organo di Indirizzo di scelta politica di potere regolamentare di garanzia delle libertà di valutazione della qualità che invece sia un organo elettivo democratico appunto un senato accademico rivisto in questa forma come poteri che non abbia poteri gestionali ma che dia alla curiosità la capacità di riconoscersi nelle scelte culturali e nella garanzia delle libertà
E dei diritti degli studenti come dei docenti
è chiaro che è solo un cenno da stavate quindici minuti non bastano per analizzare questo modello ma è un modello che nella scheda trovate enunciato con pur con perché Rezza e che vorrebbe provare a risolvere il nodo che dicevo prima al di sotto di questo livello la mia tesi e che la legge nazionale la legge quadro questa questo quadro diciamo leggero illo che strategico il lontano che dovrebbe rappresentare non è di sua autonomia non dovrebbe andare l'organizzazione interna gli atenei e degli atenei
Cercare di risolvere da Roma dal Parlamento il dualismo ormai
Trentennale tra facoltà e dipartimenti andare a discutere come si organizzano i consigli ricorsi Lauria i dei dottorati e le infinite altre attività che si svolga un ateneo mi sembra una fatica inutile
è giusto che gli atenei si organizzino allora interno con sistemi gestionali e organizzativi leggeri e che di cui rispondano dispongono come efficacia di azione
Da questo punto di vista qualche principio lo direi ma non è la legge lo direi per capire quello che intendo dire due sono i principi che mi sembra veramente importanti e che sono aspetti perché sono un po'persi devo dire sinceramente uno il principio
Che tenderebbe dovrebbe tendere a ricomporre l'attività di ciascun docente essi Dario perché tutto ogni docente ovviamente a a un lavoro che è composto di dati che di ricerca qualunque organizzazione interna deve tendere a ricomporre queste attività anche nella fase decisionale e non so nella fase giuridico perché se no abbiamo effettivamente delle del qualcosa che non funziona il secondo principio a cui sono altrettanto affezionato e il principio che vi è tutta una serie di scelte degli atenei che non può e non deve essere delegata alle strutture
Di governo interno d'ateneo decentrate me mi viene voglia di chiamarle perché c'è un principio di unitarietà
Diciamo della delle università che va mantenuto l'università e il soggetto istituzionale che alla responsabilità dell'intera dell'intero funzionamento non il singolo dipartimento la singola facoltà il singolo corso
Dilaga e come ho avuto modo tante volte di dire der io ritengo del resto che il vero cambiamento il vero profondo cambiamento che le leggi sull'autonomia dei novanta hanno creato e il passare da un sistema Dario fatto da discipline trasversale rispetto alle sedi ma in cui ci riconosciamo perfettamente io sono un matematico un giudice i giuristi medici ingegneri si può scegliere
E quindi un sistema trasversalità atenei in cui le discipline diventano il punto forte a un sistema in cui ce ne rimangono ognuno di noi continua a far parte conoscerà bene i colleghi a disciplina ma rispondiamo come nostra attività all'ateneo all'istituzione Assitalia a cui apparteniamo che ci paga lo stipendio che ci offre strutture logistiche in cui ci riconosciamo
In cui ci riconosciamo quindi è un tema anche abbastanza complesso su cui occorrerebbe meditare
Passando al governo nazionale a livello nazionale di sistema al governo di sistema io sono tra coloro che pensa noi suggeriscono di separare definitivamente la funzione del governo del sistema ha distanziato mete del ministero e di finanziamento pubblico del sistema che una divino compito governativo dalla funzione di valutazione
Periodo potenza l'ha detto Franca Bimbi siamo molto delusi che dopo tanto dibattito alla Finanziaria riproponga il modello del comitato dell'Agenzia di valutazione o come alla rotazione che in realtà è un pezzo di mistero
Dominato al ministro si voglio diventi il ministero usa le strutture ministeriali in questo modo nessuno indipendenza è possibile chiedo anche conferma i colleghi presenti che hanno fatto parte dei comitati
Anche con ottimi risultati ma all'interno di un sistema in cui il ministero rimane l'unico centro decisionale
Invece penso e poi provano a dire anche qualcosa se ho il tempo a proposito della votazione penso che le cose vadano staccate
E che il Paese meriti o abbia bisogno
Di una struttura nazionale anche un'autorità se necessaria che si faccia garante
Nei confronti del Paese della qualità delle attività recita rinneghiamo tante autorità di garanzia la concorrenza del prode il pluralismo informativo mai nemmeno fu fanno faccio la lista e io sono di quelli che pensano che un'autorità garante della qualità della vita tergiversare sia un necessità del Paese no non lo strumento di Asti di governo del ministero una cose diverse fondo cose non veramente diverso
Non posso mi mi si perdonerà Mark mi sembrano essere anche farlo non posso per qualche secondo dedicare e la mia attenzione a una polemica
Che mi ha coinvolto personalmente che compare anche nel volantino che avete ritirato qui fuori
Allora io devo ripetere a tutti voi così come gli amici dei sindacati delle delle reti Bini che io non ho mai né pensato né detto Casa pubbliche debbono essere privatizzati
Né come fondazioni né in alcun alcun'altra forma sono tra quelli che pensano che l'istruzione superiore un bene pubblico e sia un dovere pubblico dello Stato finanziarla da dove nasce questa questa polemica questa questa equivoco diciamo
Nasce dal fatto che ho sostenuto in un'intervista ma anche altrove che nel nostro paese manca un settore privato della istruzione superiore quest'aria
Le nostre da libere esistono sono anche tante sono anche aumentate ma non sono un settore privato sono un settore che ha delle caratteristiche intermedie paritari diremmo quasi pensate solo al problema che ero le storie russa private o libere sono impiegati civili dello Stato non sono dipendenti ASITA ma sono dipendenti hanno la lo stato giuridico di pente lo Stato quindi hanno ma strano natura
Rispetto a quello che lo penserebbe che vuol dire funzioni private
Quando dovevo reso quell'intervista fosse anche per errore mi è un po'per fretta dicevo che le sta private possono tranquillamente dovrebbero essere libere di scegliere la forma delle forze private nessuna di queste Logue nessuno di loro lo è
Ma che le si dà per e le pubbliche dovevano mantenersi anche impormi se sei diverse da da attuali nel settore pubblico questa la frase completa naturalmente poi come capita
Nella brevità di un'intervista questo Sensi andato a perdere tra l'altro faccio notare che questa polemica questa questa dibattito culturale aperto il già da mesi
E mi ha visto anche fra l'altro come dire come il il il principale avversato ore della di un di una di una tesi fatta propria da Nicola Rossi lei Tognoli in un saggio di due anni fa sui temi europei appunto nella veste di chi difendeva la necessità per esatto obbligati di mantenere il loro ruolo pubblico passo e chiudo rispetto con l'ultimo tema delle mio intervento cioè la valutazione e cioè anche qui dicevo innanzitutto che urgeva più urge una agenzia nazionale indipendente ma indipendente intenso stretto
Voglio essere anche molto molto tranchant indipendente vuol dire che chi fa parte anche temporaneamente naturalmente delle autorità garanti la votazione
E non fa più parte per quel periodo del sistema di Dario quindi non partecipa alla voi Assitalia non partecipa ai finanziamenti ai cerca dobbiamo intenderci
Questo continuo mescolamento che in Italia e purtroppo è roba da sempre viva oratori valutati non giova non già il che non vuol dire non equivoca tre parole certamente non non lo nove chi vocate il che non vuol dire che l'agenzia indipendente non usi come revisori dei censori dei progetti Esperti in in siccome di in servizio permanente effettivo ma l'autorità il potere di stabilire criteri valida opzione non appartengono a chi è contemporaneamente
Membro del sistema che valutato questo punto secondo me deve essere risolto e nel senso che a me sembra il più giusto che ho indicato
La se il secondo grande equivoco
A me e secondo me è un equivoco è il la riduzione della votazione al finanziamento del finanziamento alla votazione si è fatta una confusione indescrivibile indescrivibile
Valutare per molti vuol dire trovare la formula giusta per finanziare e quando notai diventa questo non si valuta più sì sta Defoe normando la la votazione all'esigenze importanti diverse da stabilire del finanziamento
E guardate che che capita anche la cosa opposta
Quando il finanziamento fiducia la votazione anche il solo attribuire una quota delle strade siederà in un certo modo istituisce una graduatoria si dà come se quello fosse una volta di qualità in modo come centimetri distribuito
Beh questo mi sembra che sia un errore gli obiettivi della votazione non sono quelli che non vuol dire che il ministro che finanzia non debbo utilizzare e motivare i risultati de e utilizza i dati della valutazione motivando le ragioni delle sue scelte politiche e amministrative ma di finito ma di certo secondo me è un errore ridurre l'una all'altra infine un'ultima osservazione io spesso sento parlare della votazione professionalmente meno curando tempo come la soluzione immediata di tutti i mali non ci credo
La votazione è un farmaco a lento rilascio ad azione differita non è il TAR nove sia alla crisi febbrile non c'è nessun problema fila che si risolva domani con una ovazione che facciamo oggi
Noi possiamo sperare che un sistema di valutazione propongo ottenga dopo un congruo Periodo che io vado in anni non immensi o ponga e ottenga dei risultati positivi
Dobbiamo dare alla votazione il suo ruolo che è quello di indirizzare premiare ma non quello di risolve i problemi di Previti salvo in un altro modo si risolvono governando meglio le si dà governando meglio il sistema grazie
Grazie si conclude la prima parte della mattinata di comuni che intanto che alla fine della mattinata ci sembrò è che poi visto un buffet qua fuori per cui lo ringrazio ancora una volta il nostro lettore quindi se amate di perché se avete poi io rifocillati
All'inizio del pomeriggio alle quattordici e trenta sarà anche in punto aveva anche proiettato in video un intervento di Romano Prodi sui temi che ci riguardano Desio passo la presidenza
Al collega Marino Regini per la seconda parte dell'incontro di questa mattina lo inviterà i colleghi a prende la parola al piccolo podio invito anche chi è in piedi a sedersi davanti non vi valutiamo noi interroghiamo ci sono ancora dei posti liberi se poi anche via neanche li finanziamo se vi alzate non vi scriviamo quindi prende tempo e posto nelle poi me
File scusate mi intrometto Breventani salodiana da noi già promessa nei canali di mi intrometto brevemente prima di passare la presidenza Marino Regini
Per chiarire un paio di punti dal punto di vista dell'organizzazione
Cioè prima di tutto come vorrei chiarire che noi siamo di obiettivi vogliamo la nazionalità ma siamo anche di parte allora e che ci nascondiamo abbiamo un vero preciso referente
A questo referente a questo soggetto politico ci rivolgiamo non vorrei appunto ricadere in questa visione come dire super partes delle cose
Per questo per questo
Da ora in poi alla fine della mattinata noi abbiamo invitato o per evitare equivoci preso alcuni sono sentiti esclusi se non non aveva invitato tutte le forze perché non è un convegno politico
Abbiamo invitato altri gruppi che come noi avevano fatto delle proposte questo è stato il criterio con cui abbiamo invitato questi interventi a naturalmente virgola aperto chiunque altro non avessimo invitato esplicitamente che si presente dice vuole parla
Quindi c'è stato detto l'ha definita di sindacati nove sindacati sono un'altra cosa cioè in un altro momento no né che noi abbiamo poi tutti ci conoscono della nostra attività
Giornaliera però ecco sia ben chiaro questo c'è stato volevo chiarire questo
Equivoco
Poi c'è stato un equivoco diciamo di cui sono colmi io colpevole ma non non so so sì comunque sono stato attore comprimario e ve lo devo dire non avevamo invitato anche Magna Carta
Rami invitato Magna Charta chiedendo gioca Magna Carta l'hanno invitato i dodici chiedendo a una autorevole membro del a firma dei dodici divenire è un nostro collega che si chiama Cesana quindi ho telefonato a Cesana tu sei qua viene prima ha detto sì
Se però vola già poi alla fine mi ha detto no non posso ti mando Daniele Bassi allora abbiamo invitato Daniele Bassi poi è risultato che in realtà Daniele Bassi
Aveva un mezzo cappello l'altra parte quindi Magna Charta c'ha scritto dicendo no Daniele Bassi è un'altra
Associazione diversi dall'Unione Citti forse io non avevo capito bene o forse ha spiegati male ma non c'era nessuna malizia di noi volevamo uno dei dodici
Per ragioni diciamo di impossibilità non è venuto e Daniela Barcellona dato messaggio agli che non poteva venire non che non voleva venire poi non lo so insomma io stavo come foro interiore statura pezzi del non lo controlla
Ecco allora volevo ecco concludo dicendo che sempre per questa nostra natura associativa
Nella storia cartellette c'è stato un piccolo equivoco nel senso che noi abbiamo chiesto un contributo ai nostri soci e anche all'occasionale caritatevole viandante cui non rifiutiamo essendo come sempre affidati al pubblico
Alla pubblica benevolenza questo l'avevamo detto ma forse non chiarito Danto belle non comprendeva gli studenti
Gli studenti che avessero dovuto lasciare un contributo si ripresenta dal banchetto
Prokom provando la loro natura di studenti riceveranno la la restituzione del maltolto ecco adesso lascio la parola Marino Regini preside della facoltà di Scienze politiche
Le ex adesso
Comunque ben noto a tutti noi lascia anche lo spazio ai futuri intervento
Grazie assumo volentieri la presidenza di questa seconda parte della mattinata per ragioni di rotazione ma ringrazio soprattutto Guido Martinotti perché non sarei mai stato in grado e districarmi in questa Selva di riti mancati accettati girati quindi grazie per aver fatto questa parte del del lavoro
Allora in questa seconda metà della mattinata ultima parte la mattinata gli interventi devono essere più breve dieci minuti ciascuno iniziamo con Paolo Rossi para Astrid
Sì mi chiamo Paolo Rossi sono un fisico credo il terrazzo della della giornata
In questa se sto all'Università di Pisa in questa sede
Rappresento il gruppo di lavoro sull'Università dell'associazione Astrid che sta lavorando da diversi mesi ormai su un'ipotesi di documento volto ad affrontare i problemi dell'università
In quale ottica ecco vorrei chiarire fin da subito che l'ottica non è quella di arrivare a far discendere considerazione generale da premesse astratte
E quindi non ha nemmeno quella di disegnare una grande riforma io mi sono riconosciuto molto in chi diceva che non esiste l'età del non è mai esistito l'età dell'Oro
Dell'università e credo che nemmeno noi saremo capaci di costruirne una però sicuramente ci sono dei problemi che sono sotto i nostri occhi ognuno dei quali va posto affrontate possibilmente
Risolto
Risolto in un'ottica ovviamente complessiva ma che non può essere un insieme di postulati ma deve essere una insieme di risultati di un'analisi che bisogna fare
Con un modello di lavoro che abbiamo voluto definire dal concreto al concreto cioè abbiamo cercato di elencare i problemi e per ciascuno di questi problemi riconosciute nella natura e le caratteristiche cercare di identificare delle possibili soluzioni non necessariamente univoche come non è univoca
Il punto di vista delle persone che fanno parte di questo gruppo e quindi anche diciamo le possibilità di soluzione sono più di una volta articolate ma all'interno di uno schema generale che mi fa piacere in questo momento riconosceva essere molto vicino anche a molte delle cose che sono già state dette oggi o le cose che ho potuto leggere la cartellina e che quindi indica tornerò su questo alla fine una una tendenza la convergenza nell'ipotesi di soluzione che mi sembra molto promettente
Mentre appunto il modello di lavoro è stato al concreto al concreto in questa sede però vi motivi di tempo sono ovviamente condannato all'astrattezza
Astrattezza che significa cercare di enunciare con veloce sintesi quali sono le la decina di grandi tematiche sulla quali
Abbiamo operato tracciare in maniera minimale delle possibili patti soluzione quando questi sono esplicita bile in poche parole e rinviare poi inevitabilmente agli elaborati chi desideri approfondire ulteriormente
Ecco di queste dieci tematiche vorrei dire molte sono già state trattate molte altre credo sembreranno banali perché poi in fondo e inevitabilmente dobbiamo tornare dirci sempre le stesse cose credo che qua e là ci sia anche qualche spunto per
Qualche pensiero un pochino diverso da quelli che sono stati enunciati finora
Il primo punto è già questo mi sembra un punto che vale la pena di enfatizzare e che abbiamo voluto mettere al centro del del come uno dei possibili criticità l'università è uno dei punti su cui ragionare e il tema della stabilità delle regole cioè noi riteniamo che il continuo cambiamento di legislazione si equivalente non avere nessuna legislazione
La legislazione non deve essere pesante mi riconosco in quello che diceva poco fa modi Kama
In particolare quindi non non occorrono grandi legislazioni
E soprattutto quella legislazione che si fa che sostanzialmente deve riguardare un quadro ordinamentale generale e dei principi rifinanziamento una volta che viene stabilita si deve avere la garanzia che possa restare per un periodo medio-lungo altrimenti
Non si riuscirà mai a trasformarlo in qualcosa di concreto
E anche qui mi riallaccio una cosa che appena stata detta qualunque cosa si decida di fare e ora non sarà efficace ora anche fatte con le migliori intenzioni e con le migliori visioni strategiche richiederà del tempo per essere pagante se non ce lo diamo questo tempo non pensiamo pensare di ottenere nessun risultato
Secondo punto che per noi è centrale quello della qualità
Non sto a ripetere cose che sono state dette milioni di volte che il processo di riforma non deve dare a scapito della qualità che vive di qualità devono essere garantiti
Sia a livello di qualità media che a livello di qualità alta che sono due problemi diversi qualcuno l'ha accennato in interventi precedenti ma che entrambi l'università deve risolvere
Quello che noi riteniamo è che come quasi come slogan ma che è un punto fondamentale nostro parere
E che l'obiettivo qualità richiede un principio assolutamente su quale assolutamente non si può transigere e cioè il mantenimento nell'università sit in università deve essere della congiunzione tra la funzione didattica la funzione di ricerca
Ogni tentativo di separazione finalizzato a abitini che potrebbe in certi casi anche essere comprensibili è comunque ed è inevitabilmente destinato ad abbattere la qualità e quindi a far fallire ogni progetto i forni restare almeno nella direzione in cui nell'eterno intendiamo
Che debba essere perseguite terzo punto è tempo unto anche qui
Sembra di ripetere le solite
Cantilene ma bisogna dirlo è la valutazione e la valutazione in quanto l'università come sistema etero finanziato è solo a nostro parere solo parzialmente riconducibile
Sia a livello di principio almeno per molti di noi ma anche per un puro dato di fatto almeno in Italia e sono palesemente riconducibile a logiche di mercato quindi l'unica maniera per capire se l'università sta funzionando non sta funzionando un meccanismo di valutazione
Che indispensabile per evitare l'autoreferenzialità la deresponsabilizzazione
è indispensabile per allocare correttamente le risorse certo non può essere l'unica finalità e forse nemmeno quella centrale ma comunque una delle possibili finalità
è indispensabile per fornire adeguate garanzie a studenti famiglie datori di lavoro e ogni altra parte interessata
Ma che proprio per questo suo carattere di indispensabilità è anche indispensabile che sia terza rispetta le istituzioni universitarie e terza anche al ministeriali spetta al Ministero alle funzioni di governo
Del Paese perché una qualunque diciamo sbilanciamento verso l'uno o l'altro di questi due soggetti implica una una uno svariare del ruolo della valutazione rispetto a quello che secondo noi la sua funzione primaria che non non possiamo permetterci quindi l'idea già sentito enunciare tante volte in un'agenzia di un'autorità ma qualcosa che diciamo impedisca comportamenti collusivi o a livello accademico o a livello politico
La valutazione che deve essere delle istituzioni ovviamente ma dev'essere anche dei singoli
E che nella valutazione dei singoli lavoro se sei single riteniamo deve avere un ruolo cruciale nella progressione di carriera
Slegata nostro parere dai meccanismi tradizionali per la professione della concorsualità all'italiana qualcuno ha detto che aveva avuto nuovi sistemi di concorsi e non ha mai funzionato nessuno ma che invece deve giocare sulla carta dalla valutazione per poter avere qualche risultato poi valutazione
Della didattica e della ricerca e della capacità di gestione degli atenei
Perché anche questo è un parametro importante in un sistema economico chi ci deve sostenere rispetto al quale dobbiamo essere valutati
Quarto punto questo è un è un un elemento che ci piace sottolineare è la diversità c'è che poi hanno supererà l'altra faccia dell'autonomia
Noi riteniamo che realtà diverse diverse sul piano territoriale ma anche diverse sua sul piano disciplinare richiedano soluzioni diverse l'idea di trovare una soluzione uguale per tutti in un dispositivo di legge che si applicò uniformemente
Dalle Alpi a a mediterraneo e dalla e dalla giurisprudenza alla fisica teorica ci sembra assai poco probabile che possa funzionare
Non per rivendicare peculiarità ma per riconoscere il valore costruttivo e creativo della diversità
E diversità che vale per la didattica vale per x meccanismi di finanziamento vale per la governance che deve trovare articolazioni locali mirati sulle esigenze le realtà locali
E in qualche misura vale anche per lo stato giuridico anche se su questo abbiamo cercato di sviluppare qualcosa di specifico di cui Pino certamente tempo di
Parlare ma che all'interno di una visione unitaria deve vedere in degli ampi margini di autonomia ancora una volta da parte di singoli atenei
Quinto punto è responsabilità chiarezza dei ruoli cioè bisogna che i termini delle dialettiche che si instaurano nel mondo universitario quella classica tra atenei e governo centrale
Quella più nuova ma da prevedersi tra atenei e regioni
Quella all'interno degli atenei età organi centrali organi decentrati quella tra individuo e comunità accademica tutte queste dialettiche devono essere resi in maniera trasparente separando soprattutto e su questo anche su questo mi riconosco in alcune osservazioni che faceva Monica prima separando i compiti di governo dei compiti di gestione
I compiti diciamo di governo cioè di indirizzo dei compiti di gestione non soltanto una divisione classica diciamo tra le funzioni amministrative e le funzioni diciamo puramente accademiche ma anche all'interno della gestione chiamiamo l'accademica degli atenei
Separando queste queste funzioni
Ancora pubblicità pubblicità nel senso data spavento della comunicazione al Paese al al alle parti interessate di quello che avviene quindi pubblicità della valutazione vivamente questo un tema che si lega strettamente quello rotazione per permettere alla domanda di orientarsi
E impegnare gli agenti alla responsabilità delle scelte ho quasi finito ancora pochi punti la dialettica degli interessi
Che si lega al discorso precedente responsabilità
E che deve essere il più possibile esplicitata per evitare in maniera radicale i comportamenti collusivi e corporativi che purtroppo sono una delle principali palle al piede di qualunque tentativo di riforma reale e non solo virtuale del sistema universitario
Responsabilità congiunta questo un punto un po'particolare cioè
Riuscire a rompere il nodo dell'individualismo accademico è chiaro che ci sono dei principi difesi vi sono anche costituzionali
La libertà di insegnamento ma non ci si può nascondere dietro questi principi per impedire ogni tipo di programmazione ogni tipo di progettazione collettiva it progetti di formazione devono essere progetti che poi si sostanziano in un intervento solidale di Chicco di chi lavora su questi progetti per andare nella stessa direzione dare corpo alla all'unitarietà del Progetto
Se ognuno rivendica la propria autonomia
Intesa come anomia e molti dei casi
Bene non non è possibile costruire una didattica che sia funzionale agli obiettivi che almeno non ci poniamo
Ultimo ma non meno importante punto è quello della mobilità che per noi è un è un concetto strategico e si è articolata a a diversi livelli la mobilità studentesca
Che deve trovare le forme i modi per esplicitarsi in maniera molto superiore a quello attuale a livello nazionale con politiche di diritto allo studio molto diverso da quelle presenti e a livello anche internazionale
Rivalutando i meccanismi che ne abbiamo e che sono che sono si sono tuttora rivelati inefficienti ma anche mobilità dei docenti mobilità in ingresso per spezzare la logica del nepotismo accademico
In questo senso molti non ritengono doveva essere anche una scelta obbligatoria quella della mobilità ingresso al momento del reclutamento il ruolo iniziale e mobilità in carriera facilitata è resa praticabile in termini reali nazionale internazionale ancora una volta da ultimo vicino a me per definire il processo di attivazione di queste cose ricordando quello che dicevo prima che le riforme non si fanno in un giorno spunto
I loro effetti non si vedono in un giorno e quindi bisogna pensare a un'articolazione che cominci però con segnali forti né riteniamo che l'attivazione di un attimo di un'autorità terza sia uno di questi segnali forti
Ho finito voglio solo fare un brevissimo commento che del tutto personale a questo punto io trovo a qualcuno trovò negli ultimi mesi e trovo in particolare oggi
Che ci sia una tendenza alla convergenza non soltanto l'individuazione dei problemi ma anche l'individuazione delle soluzioni che mi fa pensare che ci siano le condizioni vero che il diavolo sta nei dettagli e lo sappiamo tutti ma credo che ci siano le condizioni per arrivare a produrre delle proposte che se non sono troppo ambiziosa nell'astrazione ma tentano di articolarsi nel concreto
Della vita dell'università possono essere largamente condivise dei soggetti che oggi ci operano e possono essere anche Arese condivisibili dal Paese che deve sostenere con forza
Queste linee di sviluppo
Chiedo scusa se sono costretto a pressare chi interviene ma abbiamo ancora cinque interventi programmati dico subito che ci sono già hanno già chiesto la parola poi anche altre cinque persone ma ovviamente queste vanno nel dibattito del pomeriggio
Prego i prossimi cinque relatori a di ma attenersi strettamente dieci minuti Daniele Bassi per universitas
Non c'è
Allora abbiamo
Quaranta minuti anziché cinquanta
Allora Lorenzo Tortora de Falco primo impegnarvi
Forse io Albrecht per cento
Può prepararsi dopo Daniele tornano
Grazie
Io ho preparato qualche lucido intanto
Sono Lorenzo Tortora de Falco sono professore associato di logica Roma Tre
Due parole sul gruppo di lavoro che si è costituito è un gruppo di lavoro intrattenevo quindi comprende persone di della Sapienza dei di Tor Vergata di Roma tre che si è costituito circa un anno fa seguito di tutte quelle manifestazioni di protesta che ci furono per il disegno di legge attualmente approvazione
In quell'occasione in quelle occasioni sono state varie manifestazioni un giornata di ateneo Roma Tre una conferenza nazionale sull'Università la Sapienza otto proposte per l'università che ha prodotto degli atti
Ci siamo ritrovati e in modo del tutto spontaneo
Ci siamo chiesti se si poteva riflettere un pochettino sulle questioni universitarie
E fare una proposta essere un po'propositivi
In questo lavoro abbiamo molto beneficiato
Di un'interazione avuta con Luciano Modica sicuramente
Buona parte del poco di buono che ci può essere la proposta è dovuta questa interazione
Io metterà in evidenza solamente qualche principio perché il tempo è quello che
Penso però questo però è solo di una piccola cosa e cioè che mi pare che di rendermi di farmi e interprete di una realtà dicendo che
E ci sono molti giovani docenti che
Ritengono che una riforma Luisa sia necessaria e che e credo che il nostro gruppo di lavoro almeno questo lo dimostri hanno voglia dimettersi a lavorare su questo allora credo che se
Nelle nostre prossime riunioni erano cerchi riuscissimo a tirar fuori qualche principio che fosse largamente condiviso
Faremmo una gran bella cosa perché sicuramente l'aspetto più negativo dell'attuale provvedimento proprio il fatto che nessuno ci si riconosce perché caso dall'alto
Cioè ci sono delle forze giovani vive usate ecco questo voglio dire
Allora sulla proposta
L'asse portante un pochettino di tutta la proposta è questa semplice osservazione cioè il fatto che ci è sembrato di riconoscere pure dimensioni nella vita universitaria
La prima e la comunità scientifica che attualmente è abbastanza identificabile col settore scientifico disciplinare non è detto che debba rimanere così
La seconda è l'ateneo
E la terza è la comunità locale attualmente ciò che ci si avvicina di più il dipartimento
Queste tre componenti devono potersi esprimere sempre in tutti i momenti importanti della vita universitaria quindi reclutamento l'avanzamento di carriera la valutazione in tante altre occasioni
Abbiamo riflettuto un pochino sull'avvicinamento alla carriera
Il sul dottorato
Un programma di formazione attraverso la ricerca fornisce conoscenze produce nuove competenze e va bene
E forma però anche persone che si prendono cura della disciplina questi aspetti
Di passione di piacere mi sembra che potrebbero essere messi anche in avanti anche in un testo di legge o comunque potrebbe farvi riferimento il testo
Il titolo di dottore di ricerca ci sembra che debba sancire la capacità di svolgere ricerca di alto livello in modo autonomo
Ed essere requisito per l'accesso alla carriera universitaria in tal modo
Possiamo quando dobbiamo valutare una candidato che si presenta per essere docente universitario
Concentrarsi sul valore di questa sulla qualità di questa sua produzione scientifica ma non sul se sia o meno no in grado di produrre ricerca di alto livello in modo autonomo perché usa già sancito dal titolo che ha riguardo al post dottorato abbiamo riflettuto poco comunque sicuramente non è una prenotazione per l'inquadramento ed è auspicabile questo penso che siamo tutti d'accordo una razionalizzazione dei tanti contratti attualmente in essere che sono tutti denominati posto
Sulle figure della docenza allora le prime due affermazioni primi due principio è il docente è in grado di produrre ricerche originali trasmette l'aveva con la la conoscenza e la didattica e ha il diritto dovere di svolge attività didattiche di ricerca anche questo in una riforma lo stato giuridico deve essere menzionato esplicitamente naturalmente
Nella proposta a abbiamo pensato a un ruolo unico semplicemente professore universitario con un certo numero di livelli erano i livelli non devono essere troppo pochi se non c'è poco incentivo alla promozione devo neanche esser troppi
Altrimenti sfuma la relazione tra livello e classe di merito
Il esserlo solo dinari e un titolo e non è una qualifica
Chi è riconosciuto al docente con notorietà internazionale capace di guidare i gruppi di ricerca
Non ci sono differenze di compiti o di responsabilità tra i vari livelli salvo per le alte cariche accademiche cosa importante cioè che un ricercatore possa vere immediatamente la responsabilità di un progetto di ricerca valido se è valido è una cosa molto importante credo
Necessita di alte l'aveva il tempo pieno del Po definito e mi sembra che va da sé necessita di altre figure di ruolo non docenti per il sostegno alle attività di ricerche di didattica questo ci è sembrato un altro punto di degno di nota
Reclutamento avanzamento di carriera sono separati la procedura di reclutamento è unica per tutti i livelli il reclutamento non è un concorso cioè non c'è per forza un vincitore
Si può reclutare a un qualsiasi livello ma non si può retrocedere sia un docente con livello sette non può diventare docente di livello sei in un altro ateneo quando cambia se ne
Le tre componenti come ho detto prima devono potersi esprimere la comunità locale l'ateneo e la comunità scientifica
La proposta che dettagliata nella negli atti si basa su tre principi il primo ecco che il reclutamento deve avere un responsabile bisogna poter identificare un responsabile di un cattivo reclutamento in particolare
Infine nel secondo punto è che chi esprime il giudizio scientifico deve essere scorre lato dalla struttura che recluta e i noi lo abbiamo tradotto attraverso la presenza di referee nominati dalla commissione di concorso
E il terzo punto che la comunità locale deve poter esprimere le proprie proprietà priorità strategiche cosa che noi abbiamo tradotto nella posta nel da dando la possibilità al Dipartimento alla struttura che rappresenta la comunità locale di esprimere delle preferenze tra i candidati infine il periodo di prova e unico e non di superarlo non ha nulla a che vedere con un avanzamento uno scatto stipendiale
Sulla valutazione
Sono pratiche la valutazione e l'auto-valutazione che dovrebbero diventare correnti ed essere interiorizzate
La valutazione richiesta dal valutando e deve essere avvertita come un'opportunità e non come una non deve essere subita
Naturalmente la valutazione attività requisito per l'avanzamento e è soggetta a vincoli temporali
Cosa posso dire di altro importante qui sì sicuramente che la procedura la retribuzione più bassa deve essere paragonabile a quella che c'è all'estero perché non si può andare all'estero vergognandosi di quanto si guadagna quando si è ricercato
La valutazione della ricerca allora passo direttamente la parte di valutazione della ricerca
Le tipologie riprodotte da valutare devono essere chiare e va bene la didattica ad alto livello come la direzione di tesi dottorato ci sembra che debba essere valutabile come attività di ricerca
L'impatto di un prodotto nella comunità scientifica non può essere l'unico parametro per stabilire il valore di un prodotto e infine e questo mi sembra un punto molto importante che non è ha fatto presente nell'attuale modello del cifra che tutti quanti conosciamo
è importante dare rilievo ai prodotti dirette cioè i prodotti ottenuti grazie alle reti di ricercatori all'interno di gruppi di ricerca nazionali e internazionali che siano una Rete scientifica di valore deve essere incentivata dal sistema di valutazione
E concludo con qualche osservazione sulla governance
Dei singoli atenei soprattutto
Il la proposta si basa su tre principi quello di democrazia quindi c'è un organo collegiale che è il Parlamento che ampi poteri di controllo
Il secondo è quello dell'efficacia e della trasparenza
Questo è si traduce con la presenza di un rettore di un Consiglio tenero di nomina rettorale che ha molta autonomia quindi questo implica che è chiara e completa la responsabilità degli organi di governo durante il loro mandato
E infine c'è un principio di autonomia degli atenei cioè il Regolamento di ateneo permette determinando l'elettorato attivo e passivo delle varie cariche dei vari organi
Permette ad ogni ateneo di dotarsi di di avere una certa autonomia all'interno di certe regole generali nel suo sistema di governance
Bene mi siamo qua così degli anni dieci
Ecco allora devo dare due comunicazioni prima dagli proseguire commi gli altri tre previsti la prima comunicazione che per organizzare meglio i lavori del pomeriggio chi intende intervenire nel dibattito che ha aperto a tutti naturalmente
è pregato di far pervenire la richiesta tavola presenza entro la mattinata
In modo che si possono organizzare i lavori del pomeriggio abbiamo già otto prenotati
A riprenderemo alle quattordici e trenta con l'intervento in video di Romano Prodi e subito dopo inizierà il dibattito ora Daniela Giordano per Udu
Sì io cercherò di essere molto sintetico
Portando solo alcune considerazioni sul sul diritto allo studio allora io credo che giustamente qui oggi si sia detto che l'università Italian cambiata lo dimostrano un aumento sia dei degli immatricolati che dei laureati se oggi abbiamo appunto il settantasei per cento dei diplomati ISEF e università evidente che possiamo parlare di un cambiamento notevole del sistema universitario
Insieme a questo però non c'è stato a mio avviso insiste un cambiamento notevole di pari passo del sistema
Del diritto allo studio sia dal quadro normativo che risulta a mio avviso notevolmente inefficiente sia dal sistema stesso diritto lo studio di eroga di erogazione del diritto allo studio su quadro normativo credo che le modifiche fatte dal Titolo quinto siano rimaste spesso inattuate incompresa dalle regioni
La le leggi sostanzialmente dai giri parte dei fondi al DPCM non hanno saputo rispondere all'esilio differenti esigenze territoriali
E quindi non hanno saputo interpretare la differenziazione dei servizi collettività con gli studenti
E credo anche che sia grave la mancanza oggi di una legge quadro sul diritto allo studio il pericolo di incorrere in venti sistemi differenti detto lo studio concreto e credo che queste in parte vada dal centro dallo stato sostanzialmente bloccato e
Coordinato
Non possiamo pensare che il sistema diritto studio lombardo sia completamente differente da quello calabrese o pugliese quindi credo che da un lato si debba intervenire in maniera incisiva sul sistema legislativo e dall'altro anche sul sistema di erogazione
Appunto perché in questo nuovo universo Italy il diritto allo studio deve essere interpretati in maniera completamente differente e credo non soltanto dal punto dalla centrale ma anche dalla territoriale un sistema delitto lo studio che mi avviso si deve concretizzare in un sistema di cittadinanza studentesca
Se noi oggi consideriamo il diritto allo studio e vediamo che ancora incardinato esclusivamente sul sistema delle borse di studio che sono profondamente inefficienti e inefficaci come come se stessero come sistema di rito lo studio lo sono perché non riescono più a rispondere a tutte le esigenze che lo studente ha per raggiungere il successo formativo
E mi sono a mio avviso una serie di riti fondamentali che non possono appunto essere garantiti dalle Borse penso in primo luogo un esempio al problema delle mense se noi oggi vediamo che uno studente consuma mediamente dodici pasti all'anno non possiamo pensare che questo sia esclusivamente dovuto alla carenze di pochi posti mensa ma anche dovuto sia da un lato gli scarsi investimenti regionali all'abbattimento dei costi delle mense e sia in problemi di scarsa qualità e di gestione che spesso gli enti e le aziende per il diritto lo studio non ha saputo risolvere
Allo stesso modo anche prova l'alloggio
In Italia abbiamo circa due milioni di studenti di cui trecentottanta mila fuori sede abbiamo poco più di trenta mila posti pubblici quindi riusciamo a coprire un esiguo numero di studenti in posti pubblici quindi in posti che realmente poi hanno anche i criteri qualitativi quindi credo che questa azione sostenibile che è dimostrata anche dei cani di affitto se ne vediamo che uno studente mediamente spende dai quattro mila e cinque mila euro annui per i costi di alloggio capiamo che questi costi sostanzialmente vengono tutti coperti da borse di studio e non vi sono risorse per accedere a tutto un altro sistema di servizi
Quindi
Io credo che i dati di ci dimostrano questa inefficienza siano notevoli anche la mobilità la mobilità regionale noi vediamo che gli studenti meridionali sostanzialmente scappano regioni meridionali per venire a studiare
Nelle regioni estensione e questo non è lo è principalmente dovuto a una mancanza totale di servizi regioni meridionali no alla totale mancanza di alloggi pubblici mense
Ci sono regioni in cui la copertura delle borse di studio è pari circa al cinquanta per cento ora è evidente che noi dobbiamo riflettere su questo io definisco drammatico esodo perché se gli studenti meridionali e quindi diciamo tutti coloro che potevano contribuire attraverso ed erano e sono una risorsa intellettuale per il nostro Paese si sposta le reti emiliane questi tenterà hip avere un minimo di possibilità di studio evidente che non riusciamo l'università non riesce ad essere quella reale chiave di sviluppo che tutti giudice auspichiamo quindi io credo che oggi non sia più parlai esclusivamente diritto lo studio ma si deve iniziare a parlare di cittadinanza
E per per noi parlare di cittadinanza vuol dire occuparsi della vita dello studente a trecentosessanta gradi non soltanto dare allo studente un sostegno monetario per potersi pagare le tasse per potere stanze al mente
Contribuire alle spese alle spesi iniziale del percorso di studi un altro esempio pratico la tassa meglio i nostri sita pubbliche circa ottocento euro ora voi capite che questi costi non sono sostenibili esclusivamente da un sistema di rito lo studio se consideriamo che comunque per portare tutti gli studenti al successo formativo ne abbia bisogno di un sistema che rivolto alla generalità e non soltanto a coloro che so ai meno abbienti o colorare questa di pagarsi il sistema è un alloggio altri sistemi e servizi
Quindi abbiamo ragionare di un welfare universalistico che permetta a tutti di raggiungere sistema formativo per questo non credo che oggi presto l'anoressia
Uno strumento efficace di risposta ai problemi del Prost luglio non solo perché a mio avviso sulle sita non si dovrebbe sempre ragionare di risorse scarse quindi come impiegare queste risorse scarse riterrebbe forse ragionare di un reale investimento nel sistema universitario e negli studenti quindi credo che chiudo con questo brevissimo che per riconoscere agli studenti un ruolo entrerà sita bisognerebbe riconoscimento diritti
Attraverso uno statuto nazionale diritti gli studenti riconosce l'anche partecipazione alle scelte nelle riforme di governance io troppo spesso sento poco parlare degli studenti e l'orologio
Anche nel rapporto che i consigli studenteschi hanno con i consigli amministrazione con i Senati accademici quindi che se noi vogliamo realmente far ripartire università
Ed essere farla essere chiari sviluppo a mio avviso i criteri non essere due partecipazione e i diritti che vanno a mio avviso in Comune per lanciare sistema università
Grazie Aniello Cimitile preparo la carta
Buongiorno Totti sono riusciti
Rettore dell'Università del Sannio scrivete già sulla difensiva posso e debbo dire che non debbono essere rieletto
è che le vie un nella mia università e ricercatori votano da tempo per l'elezione del rettore
Ma ma detto questo Palma carta Parma carta un coordinamento non è un'associazione la quale in certi momenti delle vicende accademiche recenti ha ritenuto opportuno sottoporre all'attenzione alcune cose molto semplici quattro-cinque principi
Con sorpresa poi si è accorto che se alcuni di questi quattro principi e su alcuni di questi documenti arrivavano delle convergenze straordinario otto mila cinquecento adesioni su un documento mille cinquecento sull'altra
La giornata di oggi è positiva molto positiva perché finalmente si discute si discute sulla realtà dei problemi sul e sul futuro io per quanto riguarda le questioni di principio che parva carta a sollevato ci dovrei unicamente al di porre l'accento su uno di essi
Perché autonomia valutazione eccetera eccetera e internazionalizzazione spazio comune europeo dell'alta formazione va bene
Però guardate è importante ristabilire con forza il principio che la conoscenza l'accesso alla conoscenza e il sapere sono una pubblicarono responsabilità innanzi
Sola pubblica responsabile dell'questo non significa che si tema all'industria della conoscenza o riduzione del sapere sappiamo tutti che in California prima che arrivasse la guerra in Iraq all'industria della conoscenza del sé aveva fatturato più dell'industria bellica
E ne abbiamo paura di queste cose però in una società come questo è il problema diventa ancora più importante per Paesi come l'Italia
Per quello che il vento vitale fissa perché il noleggio di Wajda e e fonte di nuove diseguaglianza e di nuovi rischi
Ed è solo diseguaglianza che attraverso non soltanto le grandi aree geografiche
E i Paesi fra le aree geografiche ma anche i territori all'interno delle aree geografiche avete capito che venendo dal Sannio senza elemosinare niente perché io non ci dovremmo sino pongo Consel comporta il problema del Mezzogiorno ma spenderò trenta secondi su questo
Su questo più tardi
Ecco io credo che in questi anni quello che sia successo Modica sapevamo tutti che il cambiamento non è indolore che i percorsi non sono lineari
E che gli sforzi che molti di noi hanno fatto a guidare il cambiamento pro cominciato con la riforma tristemente passato alla storia come tre più due
Perché è veramente una Rimini una limitazione insopportabile sapevamo che percorso non sarebbe stato difficile
E io ricordo che negli anni in cui siamo partiti ci dicevamo anche ecco adesso bisogna stare attenti perché arriveranno le forze del Termidoro e arriveranno le logiche del Gattopardo e cambiare per non cambiare niente
Ebbene il giudizio su quello che è successo in questi anni bisogna avere la mano un poco più pesante
Perché quello che è successo e che dietro fin di provvedimenti dietro cosa che è semplicemente vergognoso chiamare riforma
Quello che è successo in effetti il passaggio di logica del Gattopardo uno stop al processo di cambiamento un veramente mortificazione di quelle che erano le spinte al rinnovamento che dentro le università ci stavano e infine perché no
Qualche volta anche dietro false illusioni ricordo i primi passi di questo ministero quando qualcuno ci parlava di liberalizzazioni spinte
Che cosa si diceva in effetti dietro tutto questo si nascondeva una logica di di conservazione più dure
E ritornare a riprendere la strada del cambiamento dove certamente cinquecento e nove che poi non nasceva da niente ma veniva da un POR corso da un bel corso lungo e profondo zecchino arriva Berlinguer il lavoro di Guerzoni intenso che c'era stato a dover ricordare alcune cose di partire da lì sapendo che naturalmente molte cose vanno cambiate
E se cessato l'idea che la il secondo livello dovesse essere semplicemente un livello di produzione di élite bene questo è una cosa che va corretta
Perché così non è nella nella società della conoscenza dove il valore aggiunto la possibilità di costruire una crescita economica produrre buon lavoro e legata alla conoscenza pensare che livello specialistico serve semplicemente a produrre delle élite magari quello che ci debbono che debbono governarci in questo Paese fortemente limitativo
Certo c'è una bella differenza fra il ruolo che dobbiamo assegnare alle lauree triennale è quello che dobbiamo assegnare alle lauree specialistiche ma attenzione
Questo significa che dovremo a caso mai stare attenti a definire fabbisogni bisogni ma certamente non ridurre la laurea specialistica unicamente a qualcosa che riguarda i nostri problemi di quadro di governo perché riguarda il nostro sistema produttivo riguardano solo il nostro problema di recuperare competitività e e così via tante tante tante altre cose
Per quanto riguardo alla ricerca scientifica lasciatemi dire
Ho semplicemente semplicemente una cosa
Io credo che bisogna sono d'accordo con ci dice l'università dove tutto alla ricerca scientifica
Però non avesse il cinquantatré per cento per la ricerca scientifica
Però
Questo non basta il fatto che l'università non sia tutta la ricerca scientifica non giustifica
La necessità di mettere ordine in tutta una serie di cose e di stare attenti a provvedimenti che poi si adottano
Al di fuori dell'università e soprattutto non consente di essere schizofrenici rispetto al problema del delle soluzioni che si adottano per la ricerca scientifica
Esempio le faccio uno questa storia dei centri di eccellenza cinquantacinque centri di eccellenza costati un occhio della testa la maggior parte di loro hanno finito i loro programmi
Beh sì dice qualcuno lo abbiamo valutato io per la verità chiedo a valutazione da tempo non riesco ad averla su uno dei centri di eccellenza che mi riguarda valutiamo lì ma dopo decidiamo i centri di eccellenza sono uno strumento per rivitalizzare spingere avanti la ricerca scientifica del dell'università e se questo è vero io pongo anche un altro problema al quale circa quale normalmente cerchiamo sempre di sfuggire
Ecco sulla polemica sul ricercatori e terza fascia
Alcune cose sono venuta avanti ma una domanda ce la dobbiamo porre con forza ma nelle università cinquantatré per cento della ricerca scientifica e ricerca scientifica come uno delle funzioni primarie che bisogna assolve è possibile che non sia possibile tale investire un ricercato
E giusto questo
Nell'università italiana non è possibile fare il mestiere del ricercato
Cioè non esiste la possibilità di una figura che non voglia fare docenza che voglia fare ricerca scientifica
E badate che molta dei cervelli di cui parliamo non tornano dall'estero innanzitutto per questa ragione perché all'estero possono fare ricerca scientifica e prevalentemente ricerca scientifica e quindi non li sfama siamo sotto valanga di didattica
Sotto valanga di dati
Abbiamo le nostre responsabilità per caso per carità perché nel momento in cui eravamo in difficoltà con la didattica piuttosto che andarci a cercare all'esterno quello che facevo lezioni abbiamo le sì quelli che erano vicino a noi però era più rapido ed era anche più efficace e ha quindi abbiamo le nostre responsabilità da questo punto di vista un ad Acqui allora riprendere la strada
Di una definizione della figura del ricercatore all'interno delle università
è mi sembra che bisogna stare attenti e questo riguarda un poco la ridefinizione di tutte le figure che all'interno dell'università ci stanno quando diciamo che il decreto sullo stato giuridico è infondato
Diciamo infondato lo che non si basa sull'analisi di quelle cose che oggi nell'università si fanno e vanno avanti
Perché se la ricerca scientifico ce la didattica cioè il trasferimento tecnologico e cioè l'orientamento e poi ci sono tante altre cose
Se vogliamo fare il cambiamento con le quali bisogna fare i conti e bisogna direttivi fa quando di Facco e li fa e quindi rilevabile a la sostanza dei profili anche professionali che all'interno dell'università ci sta
Ma siccome il tempo stringe c'è una cosa che io voglio mandare come messaggio si è detto prima che insomma dietro questo convegno non se non siamo autonomo indipendente io solo del di questa parte però guardate
Possiamo ragionare di riforme possiamo ragionare di voler cambiare l'università accelerare i processi ma c'è una cosa che dobbiamo dire con chiarezza e non daremo mai più un soldo senza riforme
Ma attenzione bisogna però utile Dove le teniamolo risorse per metterci al passo con l'Europa
Bisogna avere il coraggio di un programma di brodo di poter dire come recupereremo un miliardo via euro all'anno per cinque anni per finanziare l'intervento
Su al dell'università e come faremo in Mao in modo che presa dopo quando riguardo la ricerca scientifica
Il sistema privato o il sistema nel suo complesso riesca a trovare quei quattro miliardi di euro di gatto che ci dividono dalla media europea questa è una sfida importante essa un osso duro
Per col quale avremo a che fare quando si tratterà di governare il Paese a Napoli si riesce a da passa a nuttata
Beh stando qui ho l'impressione che siamo verso le quattro del mattino che molto positiva
Al caso nella casa siamo solo tre dei tredici però non di molto l'ultimo intervento programmato e quello di Giuliano Pizzetti per Gruppo due mila tre
Ricordo ancora una volta che chi intende intervenire nel pomeriggio è pregato di prenotarsi ora
Buongiorno a tutti sono Giuliano Buzzetti mi scuso innanzitutto perché non sono un docente universitario sono un medico che a venticinque anni di esperienza di ricerca di gestione della ricerca le spalle comunque volevo dichiarare la mia non appartenenza e quindi sono qui come rappresentante come segretario del Gruppo due mila tre credo che ai più sia sconosciuto poco conosciuto è una gruppo che si è costituito nel due mila e tre
Costituito da trentacinque circa dei degli scienziati dei ricercatori italiani
Che si sono distinti insomma per la selezione fatta dall'istituto per dello scientifico information di Philadelphia e che operano in Italia Gruppo costituito spot spontaneamente che adesso l'associazione di promozione sociale della ricerca e uno dei nostri temi chiaramente accanto alla promozione della ricerca alla meritocrazia la valutazione è anche l'università
Ecco qui probabilmente la nostra visione ho sentito un po'tutti gli interventi interessanti questa mattina una visione che può apparire chi merita nel senso che e più una rotta di navigazione di cambiamento verso una meta dalla quale ci separa un grosso Jacobs
Ecco per noi l'università vanno considerati in prese di conoscenza autonome
Che hanno un forte obiettivo di generare il profitto un profitto sociale culturale cioè l'introduzione delle persone che loro formano nel mondo del lavoro
Quindi da questo punto di vista devo dichiarare che il nostro pensiero e affine a quello discusso in Bocconi recentemente in un simposio chiamato alla sulla splendida solitudine del mista italiana Perotti Ichino ed altri
E quindi è chiaro che diciamo nostro punto di vista verte molto sul tema della meritocrazia della votazione noi riteniamo che probabilmente in un sistema in un contesto in cui lo Stato e questa è già un'altra grande illusione abbia chiare gli obiettivi strategici del Paese e abbia abbia chiare gli obiettivi di finanziamento della ricerca dell'innovazione abbia fatto delle scelte di campo cosa in modo stabile e continuativo in maniera bipartisan
Uno si deve chiedere perché uno si laurea ma si lavora per motivi culturali benissimo ma si lavora per introdusse nel mondo del lavoro e quindi riteniamo che la società e il mondo del lavoro siano i principali devono essere i principali giudici del valore delle di quello che del prodotto dell'università
Quindi in questo senso per esempio prendo l'esperienza di chi viene dalla medicina sappiamo che si è parlato di abolizione valore che al titolo di studio certo non sarà risolutivo
Però è un fatto che negli esami di negli esami di Stato medicina novantanove per cento delle persone passano il che vuol dire che a monte si assegna un grande valore alla laurea dovunque essa venga preso
Ecco quindi per noi il discorso dell'abolizione del valore gatti topi studio certamente non è la soluzione ma può essere un passaggio in un contesto più ampio di cambiamento
Il fatto fondamentale al quale noi puntiamo evidentemente il fatto che siano gli studenti che poi diventeranno i laureati si introdurranno nel mondo del lavoro il parametro è un metro di giudizio di valore della capacità formativa dell'università
In altri termini se un'università non sforna laureati capaci di essere competitivi e di essere approvati dall'industria che vanno ad assumerli non solo dall'industria evidentemente c'è qualche cosa che non funziona
Noi pensiamo che l'Università debbano essere in futuro parliamo dell'ISAE futuro libere di gestirsi i propri le proprie criteri di valutazione di assunzione dei docenti si debbano specializzare
Concorrere fra di loro in termini di differenze differenziazione dei percorsi formativi
E debbano in qualche modo appuntare un'eccellenza in un sistema competitivo nel mondo delle conoscenze questo è un po'il nucleo del nostro pensiero
E un'altra aspetto molto importante
La autonomizzazione delle università potrebbe anche consentire un'osmosi estremamente proficua con con il nostro contesto internazionale con il reperimento di docenti anche al di fuori quello che noi riteniamo normale al di fuori del contesto italiano che ci siano più corsi in inglese per formare persone che possano anche operare in un contesto internazionale
Perché si siano Mondini che oggi i canali di comunicazione fra l'università e il mondo dell'illustre che non siano solo limitati ai progetti
A finanziamento se n'è parlato moltissimo ma anche quello che capita in altri Paesi il libero passaggio tratto ménage mente docenti universitari insomma di Svezia è notorio che i docenti possono tranquillamente percorrere trascorre dei periodi al in nel campo della ricerca nelle industrie poi tornare nelle università quindi liberalizzare anche questo scambio naturalmente il nostro baricentro d'interesse e la ricerca
E quindi è in questo contesto che noi ci comporta prudenza e comicità ci accostiamo alla problematica dell'università col pienamente convinti che non è in possesso estere uno leghista senza ricerca una ricerca senza università
Quindi questo un po'nucleo del nostro pensiero ti vorrei fermarmi anche rispettoso del poco tempo era a mia disposizione
Molte grazie anche per il rispetto dei tempi
Bene abbiamo concluso il la serie degli interventi programmati ricordo alle quattordici e trenta il video di Romano Prodi e poi il dibattito
Sei qua e se posso avere un ampio nostra attenzione agli interventi che abbiamo rileggerei l'ordine degli interventi che abbiamo programmato e allora dopo il video alle quattordici e trenta ci sarebbero Andrea Stella coordinatore della Conferenza dei prezzi di
Piero Macchi responsabile i ricercatori dell'università di Mila no
L'onorevole Mantini del Politecnico di Milano
Mario Benassi per l'associazione Futura dottor Attilio Oliva per l'associazione tre lei il dottor Daniele Bignami sempre il Politecnico di Mila no Jacopo Meldolesi presidente della Federazione di scienze della vita
Federica di lasciò studentessa Fucci dottor s'
L'onorevole Walter Tocci responsabile università e ricerca deriva segreterie DS dottor Sammarco della Fuci di nuovo Gilberto Capano petti Riccò poche dell'Università di Modena e professor Carlo Maria Bertoni presi de di Shenzhen dell'Università di Modena Reggio Emilia mettere
E Roberto Moscati finanze
Come Magnani
Mentalmente
Potevano
Diciamo
Diamo il via alle video con l'intervento di Romano Prodi
Sentiamo cos'è quella che noi auspichiamo sarà il futuro presidente del Consiglio propone per l'università italiana
Le logiche le stelle contestato
Rami viaggio
Buongiorno a tutti non posso purtroppo intervenire di persona alla vostra conferenza sull'università voglio però utenze in sintesi esporvi qualche mia riflessione avanza affinché vi sia chiaro su quale linea cercherà di operare il governo del Paese se gli elettori naturalmente ci daranno questo contratto
Affermano che nel mondo globalizzato la competitività di una nazione dipende direttamente dalla sua capacità di ricerca ed innovazione
Tale affermazione non vuol dire niente se non se ne traggono precise conseguenze
Per quanto concerne le politiche pubbliche
Va il governo di centrodestra nella legislatura che ora si chiude ha svolto interventi del tutto insufficienti nei settori della ricerca applicata e a sacrificato
La ricerca di base e la formazione superiore
Per far ripartire l'Italia l'università e la ricerca sono no strumento più forte per l'economia per innalzare sul piano quantitativo che qualitativo il livello dell'istruzione del Paese per dare mobilità e dinamicità
Alla società italiana
Anche perseguire il dettato della Costituzione
Cioè apre ai capaci e meritevoli d'asta degli studi
Noi non possiamo lasciare fuori gioco i giovani e continuare a sprecare talenti
Partiamo da un punto fermo che in Italia i ricercatori sono troppo pochi
E che non siamo capaci di attrarre studenti cioè ricercatori dal resto del mondo
Due problemi gravissimo e a cui dobbiamo porre rimedio
E nella strategia globale del Paese e nelle scelte finanziarie prioritarie
Nella politica di tutti i ministeri che la ricerca e la formazione universitaria debbono entrare come fattore decisivo
Cioè noi dobbiamo annunciare sotto questo aspetto una rivoluzione Totaro
Un impegno straordinario perciò è quello che sarà chiesta all'università
L'impegno di autonomia e responsabilità
Trasparenza al riconoscimento del merito
Valutazione
Rapporti stretti con il territorio ma anche con le sedi universitarie europea
Speriamo extra europee
Io chiedo all'università chiedo alla ricerca di mettersi in testa del cambiamento dell'Italia naturalmente i cambiamenti che dovremmo fare le faremo col dialogo quel confronto
Con serenità
Ma dovremmo arrivare a soluzioni forte in obiettivi e in certi casi anche soluzioni scopo
Soluzioni
E cambiamenti che sono però indispensabili
Ritornando solo per un attimo alle politiche il centrodestra per limitarci a settori del sitar Rio registriamo un taglio netto agli interventi infrastrutturale a quelli fondamentali per il diritto allo studio
Sono
Dove direzioni sulle quali turco nei limiti di quel momento storico noi avevamo iniziato a investire nella legislazione precedente
Io voglio rilevare
Che anche dal punto di vista interventi strutturali e c'è una differenza qualitativa tra le ultime due legislatura
Dobbiam puntato sull'autonomia sul raccordo tra il sistema di istruzione superiore italiano e le linee comuni europee cioè il processo di Bologna
L'attuale governo invece punta tutto su un provvedimento di stato giuridico che con finti intenti moralizzatori penalizza le loro le giovani leve degli studiosi
Anche perché non ci hanno messo un euro e a costo zero
Non premia chi fa effettivamente riuscita il centro della propria attività
E introduce un'ennesima modifica ai meccanismi concorsuali del tutto inutile in assenza di interventi e dannosa per la logica corporativa che è alla base delle quote riservate
Due gli anni dieci partire da una premessa che comporta una scelta precisa
La premessa
Che non è vero che il regista italiana tutti un disastro
Ma il difetto da correggere e la sua di disomogeneità con enormi differenze qualitative e quantitative la sedazione dare area e riguarda la didattica
Vi è stato anche qualche miglioramento
La mancanza conclusione degli studi ci voleva
Dispersione e passati in pochi anni dal livello dei due terzi degli immatricolati a meno della metà ma è ancora troppo
L'articolazione dei tre dei titoli a tre livelli siede collocate nel quadro europeo
La responsabilizzazione delle aste Benedetti Saro ordinamenti didattici didattici
Liberati dal vincolo di rigide tabelle nazionali ha indotto una parte del corpo accademico a impegnarsi seriamente nel costruire curricoli corrispondenti all'attuale esigenze formative
Questa è una buona premessa ma c'è ancora molto da fare
E terrà sulle future quindi è necessario punto di partenza uno stretto rapporto con quelle forze di rinnovamento che già oppormi all'università
In particolare per gli interventi sovvenzioni didattica occorre un accurato monitoraggio di che cosa ha funzionato etiche come si può migliorare
Le strutture dovranno essere opportunamente articolate e differenziate
Sulla base degli esiti del monitoraggio e spesso e dovranno comunque puntare a correggere quelle situazioni
Sono indubbiamente presente nelle quali vi è stato uno segnino stiramento un po'folle delle attività formative
Queste situazioni onestamente sono tante e vanno corre indispensabile urgente appare inoltre la ridefinizione dell'assetto di governo dell'università che oggi non è appropriato
A ruolo dinamico dell'università
E inoltre un sistema indipendente di valutazione che necessario complemento Biella autonomia e nella responsabilizzazione
Naturalmente tutto questo comporta un impegno finanziario
E non vi è dubbio che occorre risalire la china
Perché nei confronti europee
Il sistema complessivo di distruzione è in Italia nella scopro universitaria a un livello di spesa simile a quello degli altri paesi quindi in questo caso e soprattutto usare meglio i soldi
Mentre nell'istruzione superiore a differenza è anche quantitativi la differenza fra nove zero e otto per cento del PIL e l'uno due europeo e drammatico
In tale gap non si un tale gap non si è recuperato il corpo
Anche per l'assetto delle l'assetto disastrato della spesa pubblica sia riterremo se si trattasse di un'eredità forza privati non si dovrebbe fare con beneficio d'inventario
Io al momento non posso certo quantificare l'entità dei futuri stanziamenti
Però sotto l'assunto l'impegno di garantire che ogni legge finanziaria
Allora un sovversivo intere
Altro tema
Mi viene spesso chiesto che cosa pensava di fare dei fatidici cento giorni iniziali
Domando un po'così ma visto che la fanno tutti
Cerchiamo di dire quali saranno le priorità
Rispondo creduto che questi dovranno essere punto di partenza per la strategia che ho elencato
E perciò in priorità vanno avviati procedimenti legislativi necessari a rinnovare il Governo dell'università
Attraverso organi che non siano auto preferenziale
Che siano responsabile rispetta i risultati
Anche istituire una autorità indipendente di valutazione
Vi sono però anche azioni che non richiedono nuove leggi
La privazione
Di queste è un piano strategico immediato bando per l'assunzione nei ruoli non nel precariato di un elevato numero di nuovi ricercatori con uno stanziamento ad hoc
E con un cofinanziamento per gli atenei che destino a tale fine proprie risorse cioè gran parte dei ricercatori ma in qualche modo perlomeno
Mo'
Per la didattica oltre a quanto detto circa correttivi mirati conseguente a un monitoraggio occorre intervenire subito
All'esterno oltre che all'interno del mondo universitario per valorizzare il primo titolo universitario cioè la laurea del nuovo ordinamento tre più due
Che in funzione nei paesi nei quali no si ritiene che la frequenza del secondo ciclo si è quasi un obbligo per raggiungere un titolo di Stato io per qui veramente se facciamo il tre più due
Come negli altri paesi europei pone alla nostra valutazione un'altra considerazione
L'otteniamo in modo diverso e allora veramente l'abbiamo fatto
Per nulla
Pieno accoglimento pertanto viene dalla nuova laurea nel concorso di pubblico impiego
Sollecitazione a considerarla
Come tale nella contrattazione collettiva revisione di quelle norme sugli albi professionali che l'hanno sottovalutata al punto di quasi ignorato e chi veramente c'è un comportamento alla società che diventa difficile da capire
Il riferimento Agliardi ha una portata anche maggiore
Se è vero che un tema fondamentale per la scelta italiana e non solo per le società e l'accesso dei giovani al lavoro
Questi albi
Devono essere formati in modo da smantellarla le chiusure corporative che ritardano l'ingresso al lavoro dei giovani il nodo eccessivo è giustificato
Questa per noi è la priorità delle priorità grazie
Buon lavoro
L'intervento di serie accendiamo le luci grazie
L'intervento di Romano Prodi è nella logica negli indirizzi anche di questo nostro convegno che come ha detto stamane Martinotti
Una conferenza sull'università che
Ha come obiettivo di fare proposte per il futuro dell'università italiana
E quindi di contribuire
Alla costruzione
Diciamo per intenderci socializzate del programma di governo dell'unione quindi noi
Approfittando anche della presenza della collega onorevole Franca Bimbi che coordinatrice del tavolo del programma per questa materia dell'unione speriamo che queste proposte queste idee interno in circolo
Dimostrando con questo nostro incontro con i materiali che sono stati prodotti che noi non siamo quelli del no per il no non siamo quelli del no per non cambiare
Siamo quelli che dicono no alle cose insensate che vengono avanzate per l'università italiana ma che per altro verso hanno proposte da fare per il futuro dell'università italiana
Ricordo ancora siccome è stato chiesto da diversi nell'intervallo ok
Tutti i materiali delle convegno della conferenza quelli che trovate dal suo sul cartaceo nella cartelletta saranno tra un paio di giorni disponibili sul sito di riferimento che è www punto burro punto it
E sta scritto nell'ultima riga
Della programma di oggi
è stato chiesto e questo lo riprenderà
Giunio Luzzatto che è un po'il nostro coordinatore di questa iniziativa diamo voce l'università è stato chiesto da qualcuno se c'è la possibilità di riproporre questi iniziativi iniziative di questo genere quindi queste proposte
In sedi anche decentrate per esempio qualcuno diceva Napoli
Allora
Poi ripete ci tornerà lussato noi siamo penso che tutto il gruppo Chiampo portata avanti questa iniziativa è pienamente disponibile per questo lavoro però bisogna che chi pensa di realizzare queste missive riprese riproporre queste iniziative queste proposte questo contributo nelle sedi periferiche ci garantisca di organizzarsi ecco noi possiamo fornire le proposte i relatori possiamo impegnarci a sostenere però non abbiamo sinceramente una capacità organizzativa che ci consente di riproporre queste iniziative sul territorio
A questo proposito io devo a nome di tutto il di un gruppo di coordinamento devo rinnovare il ringraziamento più caloroso
Al rettore dell'Università Milano Bicocca per l'ospitalità ci ha offerto consentendoci anche di risolvere il modo complessivamente ottimale
Il fatto di disperdersi mense quindi abbiamo potuto riprenderci offerti buffet insomma in modo molto magnifico da parte del rettore
Ringraziare ancora il personale
Tecnica amministrativo dell'ateneo che ci ha dato il necessario supporto per un'iniziativa del tutto spontanea informale un po'alla disperata
E anche gli amici e colleghi della Bicocca un ringraziamento particolarissima a Elisa Ribaudo che è stata la
Quella che ha tenuto
Quella che ha tenuto il rapporto in questa gabbia di matti del degli ultimi delle ultime settimane consentendoci di organizzare questo convegno
Allora riprendiamo il dibattito a me risultano finora iscritti sedici persone
Comincio io poi assumerà la presidenza cristiano vola Violani
Se
Stiamo tutti nel nei limiti che ci siamo dati cinque minuti con un minuto due di tolleranza non più diciamo avere un confronto molto ampio e riusciamo se stiamo nei tempi anche ad anticipare le conclusioni di Giunio Luzzatto
Abbiamo fatto un po'di conti se stiamo nei tempi diciamo ad anticiparle quasi di una allora ricominciamo
Io segnato il professor Stella che
Coordinatore delle conferenze dei prezzi poi si prepari Piero Macchi rappresentate ricercatore Università di Milano
Allora i tempi sono brevissimi strettissimi cercherò qui di non dilungarmi troppo
Molte cose devo dire già sarete questa mattina qui non le ripeterò però
Scusami David Croff devo dire che
Ma lo stesso non stesse bene
Allora devo dire che da quando abbiamo iniziato questa attività di coordinamento delle conferenze dei Paesi abbiamo Uto modo di interagire
In maniera molto stretta con le varie componenti universitarie specialmente con il ministero è stato un lavoro faticosissimo disoccupati in questi anni di questioni molto delicate a cominciare dalla riforma del cinquecentonove
Per passare poi alla riforma delle
Delle leggi per via cesso agli albi professionali abbiamo affrontato il problema lo stato giuridico che c'ha occupato non poco tempo in quest'ultimo periodo
La cosa straordinaria è che abbiamo scoperto che lavorando insieme si è giunti a eccezionali convergenza come Stato messo in evidenza anche questa mattina ed è questo fatto fondamentale almeno le componenti che più sono attente qual è la densità lavorando insieme riescono a ridare a dei i punti di convergenza sa importanti
Allora sarà impossibile io ritengo anzi non sarebbe nemmeno opportuno proporre una grande foto di sistema
Sull'università sarà necessario intervenire in maniera settoriale
Però qualunque tipo di intervento sulle città deve rientrare in uno schema in un disegno ben chiaro
Il quale disegno deve fondarsi su principi che devono essere chiare e condivisi da tutti quali sono questi principi molti sono già stati detti questa mattina ma vorrei elencarli brevemente facendo qualche commento aggiuntivo
Allora innanzitutto devo dire che non sono questioni che così inventate spesso sono affermazioni presenti nei documenti ufficiali sottoscritti dall'Italia documenti dell'Europa allora innanzitutto la questione
Secondo cui l'istruzione superiore è un bene pubblico ed è una pubblica responsabilità questo un punto di partenza fondamentale presente nei documenti ad esempio nel documento di Berlino dove vi ricordo il nostro ministro Moratti e a presidente di turno
Secondo punto la questione che la ricerca scientifica costituisce un obbligo di docenti ricercatori ed è requisito indispensabile per un approccio critico alla didattica ovviamente se uno accetta questa affermazione
Risulta che metodi a un lamento per la didattica di tipo sommario
Dove non sono per nulla verificate le capacità anche di svolge ricerca vanno internamente intesi quindi da principi generali di questo tipo si deducono anche critica che noi abbiamo più volte espresso nei confronti di vari provvedimenti assunti dal governo in questi ultimi anni
La terza questione riguarda l'autonomia e la responsabilità qui si è detto fin troppo però il punto fondamentale che io vorrei ribadire è che non c'è autonomia senza valutazione
Vale a dire l'autonomia rischia di diventare arbitrio a un certo punto in alcuni casi l'abbiamo potuto verificare con mano se dati oltre i limiti perché autonomia consentito anche le operazioni che non è assolutamente accettabili
E quindi la necessità di valutazione è effettivamente un obbligo per noi l'abbiamo considerato tale
I nostri documenti l'abbiamo criticato più volte nella disegno di legge lo stato giuridico per la sua assenza
E in effetti il fatto che sia stato totalmente eliminato l'ultimo disegno di legge dal maxiemendamento è un fatto a nostro avviso esame integrare la votazione quindi non esiste più questo avrà delle conseguenze devastanti da ogni punto di vista perché ad esempio coinvolge tutta la questione la valutazione dei requisiti minimi
Delle varie delle varie facoltà ricordo che e degli atenei ricordo requisiti minimi a nostro modo di vedere deve coinvolgere tutti i soggetti che operano pubblici e privati
Quindi cancellare la valutazione da quella legge avrà delle conseguenze molto molto serie
Altro punto fondamentale riguarda poi l'appartenenza all'Europa ecco ci si dimentica troppo spesso che apparteniamo un po'accesso a Complesso europeo è stato disegnato che ogni due anni viene verificato il suo avanzamento attraverso i le le conferenze
Delle dei ministri responsabilità dove fu superiore che nostra ministra partecipa regolarmente questi convegni e poi ci si dimentica di ciò che si dice dei convegni
Ad esempio una questione fondamentale riguarda riguardo al fatto che vi leggo testualmente quanto si è stabilito
Nel nel convegno sempre di Berlino
Vi leggo si è stabilito che istituirà entro il due mila cinque sistemi nazionali di qualche assurance che devono prevedere una definizione delle responsabilità degli organismi le strutture coinvolte la valutazione dei programmi restituzioni compressi vediamo Tofoli l'autovalutazione revisione estrema partecipazione di studenti pubblicazione i risultati
Un sistema di accreditamento certificazione di procedure confrontabili partecipazione internazionale cooperazione sistemi a rete sono impegni sottoscritti
Dall'Italia eppure come si è potuto vedere aspettato tagliato completamente la provvedimenti lo stato giuridico
E forse è stato promesso che qualcosa ci sarà in finanziaria ecco questo a mio avviso è un fatto molto molto serio quindi la necessità di appartenere al processo di Bologna una necessità assoluta
Poi l'altro punto che ci si dimentica però spesso di mette in evidenza è il fatto che si è assunto un impegno fin dal due mila a Lisbona l'impegno dell'Agenda di Lisbona secondo cui si è proposto che l'Italia debba divenire devo poter addivenire l'economia fonda la sua conoscenza più competitiva dinamica al mondo
Quindi bisogna agirà di conseguenza per fare queste cose non mi sembra che le azioni siano corrispondente questo impegno che l'impegno importante adesso la spina anziani ovviamente ultimo punto ma fondo ma noto vale punto è che devono essere comparabili con quelle degli altri paesi con cui noi siamo indotti portati a competere Prodi lo ha detto pochi minuti fa
Siamo sotto finanziati due dobbiamo compete col resto d'Europa altrimenti i la crisi di sistema diventerà sempre più sibila
Quanto tempo ancora
Un minuto un minuto per concludere allora
Sera collaborai ricordare un altro impegno europeo che anche questo nessuno ha ricordato questa mattina Mario mi ricordo che esiste un una raccomandazione la Commissione europea recente che riguarda la categoria dei ricercatori del codice di condotta per assunzione dei ricercatori questa raccomandazione è stata fatta propria dalla Crui il giorno sette luglio di quest'anno
A mio avviso a questa come ad azione che riguarda una serie di condizioni di lavoro di assistenza di essere seguiti per i cercatori di garanzia di possibilità di permesso di carriera per i migliori in fretta i più bravi più meritevoli tutte queste cose anche devono essere devo diventare parte a mio avviso di qualunque programma di governo
Ed è una seduta in in debito conto perché l'unico modo per garantire la crescita sostanziale della ricerca in Italia avrei voluto
Spendere una un minuto sulla cui sono delle classi visto che me ne sono occupato in maniera molto molto strette molto impegnativa allora devo dire che si sta andando verso la conclusione di questo lavoro complicatissima prego lavora cominciato nel due mila e due con l'incontro col ministro
Nel quale vediamo detto a chiare lettere che non volevamo in quel momento ha dato che non c'è nessuna valutazione e nessun riscontro del di come operasse cinquecentonove abbiamo detto che non era il caso di operare sulle classi commenta il ministro è andata avanti ugualmente
In particolare ha agito ad esempio sulla questione dei del doppio del tiro il dottore
L'abbiamo segnalato la in opportunità di chiamare dottori direzione di dottori al primo livello
E dopo di che amministra la cancellato tutti provenienti successivi salvo ripristinato all'ultimo momento al momento di approvarlo e di di emanano
Ecco devo dire che le conferenze dei presìdi hanno lavorato hanno deciso in maniera responsabile di collaborare alla stesura delle classi
Perché si temeva fortemente che se avessimo rinunciato a questa fase aveva avuto dei problemi molto serio avuto gli stravolgimenti molto sereni affetti credo che il mondo accademico sia molto ben comportate questo caso quanto meno è riuscito a mantenere
Sostanzialmente la struttura precedente a non stravolgere nonostante spinte corporative che gli assicurò erano estremamente forti esametri significative quindi noi alla fine era il pensiamo di essere riusciti a portare a termine un po'accesso senza danni eccessivi
Il sarebbe da entrare nel merito di altre questioni come la separazione netta del tre e due ecco vorrei segnalare che può anche funzionare
Una separazione netta purché esista un sistema di valutazione ha chiarito amento altrimenti nuovamente rischiamo di fare disastri pare avremo dei percorsi formativi che non lo sanno per niente sanno cose molto strane che non funzioneranno in assenza di rotazione carità mente controllo serio
Anche dei percorsi formativi rischiamo di fare altri disastri
Grazie
Una sola sottolineature volevo riprendere l'intervento davvero Stella l'aveva già detto anche Rossi stamattina Paolo Rossi cioè la cosa singolare ecco di quello che sta accadendo
è che noi stiamo riscontrando che su un insieme ormai significativo di proposte
C'è un consenso largo nell'università italiana anche da gruppi che hanno lavorato in modo del tutto separato l'uno dall'altro c'è un consenso largo allora l'auspicio è che di questi insiemi di proposte
Si tenga conto ridiamo finalmente ad avere un governo dell'università di non separato dall'università
Piero marchi e poi l'onorevole mantidi
Sono una ricercatore dell'Università Statale insieme a molti miei colleghi mancare a molti colleghi dell'onestà di Bicocca e del Politecnico di Milano
Abbiamo cercato di opporci in tutti i modi a nostra disposizione al disegno di legge del del ministro Moratti che purtroppo come sappiamo già protestato provato la settimana scorsa al Senato e si appresta probabilmente Alma approvazione definitiva alla Camera
Sono quindi questa nostra questa nostra azione certamente stimolato forse quelle infauste parole scritte
Da Magna Charta cioè che non saremo quali sempre del no
Devo dire che condivido molto quello che è stato sostenuto questa mattina dal professor Martinotti quindi evito di vedi di aggiungere una risposta a questo forse bisognerebbe rispondere anche al professor Zecchi assessore alla cultura di Milano che dice
Che a protestare sono i ricercatori che vogliono preservare i loro privilegi
Io faccio fatica a contarli persino i nostri privilegi
A parte quello di stare bene in salute di fare un lavoro che mi piace eccetera
Sono contento della
Villaggio giornata di discussione di oggi per un punto e sono poco contento per un altro il punto in cui sono mi trovo molto soddisfatto è che forse si è ripristinato si sta cercando di di ripristinare la corretta consecutio e cioè
Si fa l'analisi dei problemi dell'università ci si pone un obiettivo per l'università il mondo politico ascolta
E sintetizza sintetizza era in una legge
Ovviamente questo quello che il primo passo cioè abbiamo fatto l'analisi dei problemi abbiamo proposto sono stati proposti alcuni progetti per il futuro non so se gli altri passi arriveranno purtroppo però oggi ci troviamo anche a dover gestire la situazione che una legge un disegno di legge che è entrato senza rispettare questa consecutio sta per essere approvato in forma definitiva
E allora sono un po'deluso dal fatto che molti degli interventi di analisi hanno completamente trascurato
Quelli che sono i problemi fondamentali che stanno per per piombare sull'università italiana se il disegno di legge verrà malauguratamente approvata in maniera definitiva fra credo quindici giorni circa
Io ho risentito so sarebbero molti punti negativi io sintetizzare in questi allora l'esaurimento dei ricercatori è vero che spostato al due mila tredici ma comunque arriverà
Ed è molto negativo per l'università italiana per i motivi che sono stati anche elencati in in precedenza
Soprattutto negativo il fatto che la figura del ricercatore non viene assolutamente sostituita in questo disegno di legge perché tutte le proposte anche a tempo determinato sono quelle di sostituire gli attuali assegni di ricerca forse
L'altro aspetto molto negativo so è quello delle Riserve e cioè si pensa o si propone una legge che vorrebbe
Favorire i giovani e si propongono una serie
Norme di Riserve per i docenti più anziani quindi c'è una contraddizione nei termini ovviamente molto grave per non dire del fatto che se noi facessimo leggere il le l'il comma relativo alle Riserve a qualunque nostro collega
A
Europeo o mondiale arriverebbe per il contenuto
E l'altro è stato ricordato anche nell'intervento precedente è sparito il il la valutazione o almeno sembrerebbe spostata da un disegno di legge ordinaria ad una alla alla alla legge finanziaria però che vorrete ricordare magari il fatto che una legge finanziaria può essere modificate normalmente era modificata ogni anno perché appunto ogni anno lo Stato ne fa una mentre un disegno di legge sullo stato giuridico dei docenti universitari dovrebbe durare venticinque anni o almeno così è durato quello precedente quindi sarebbe molto meglio che la valutazione della ricerca e della didattica o degli atenei entrasse
Nel disegno di legge sullo stato giuridico dei docenti non una tantum nelle nelle file J. finanziaria
è ovvio che la conseguenza di tutti questi di tutti questi guai sta nel nella qualità e nella quantità della ricerca e della didattica che si svolgerà in futuro
Credo che non ho tempo ovviamente per fare una precisa analisi di questo problema
La domanda che ci si può corresse dobbiamo essere davvero così pessimisti come sono stati tutti gli interventi di oggi in questo su questo punto anch'io lo sono pessimista però voglio dire vorrei ricordare che oggi il Senato Accademico della mia del mio tenevo dell'Università Statale di di Milano
Potrebbe approvare perché è stata proposta una mozione di sospensione della didattica per tutta la settimana prossima
Non so se tanti altri atenei in Italia hanno in programma la stesso veramente di difenderli approvare lo stesso la mozione dei loro Senati accademici ma sarebbe un segnale molto forte e forse potrebbe anche essere una delle nostre ultime possibilità di fare qualche cosa
Un ultimo punto
Visto che ci sono molti politici soprattutto del centrosinistra è questo una delle speranze dei dei rettori con cui abbiamo parlato è che diciamo il disegno di legge estremamente edulcorato rispetto al al passato
Ecco ad esempio lo spostamento della dell'esaurimento dei ricercatori da oggi al due mila tredici consente di intervenire ovviamente consente di intervenire se i politici di domani vorranno farlo allora diamo qui alcuni rappresentanti del centrosinistra io vorrei dire che non è che si parta con le credenziali da da parte del del centrosinistra più elevate perché nella passata legislatura centrosinistra non è riuscito ad approvare una legge sullo stato giuridico dei docenti universitari
Quindi vorremmo avere molte più garanzie sotto questo punto di vista anche perché altrimenti la la speranza la prospettiva dei rettori mi sembra campata un po'in aria per non dire ovviamente dell'altro vento che se viene invece confermata la maggioranza attuale penso che ce lo scordiamo che verrà cambiata la legge
Sullo stato giuridico dei docenti universitari
Un'ultima cosa un invito la settimana prossima ci sarà all'interno di questa settimana di mobilitazione negli atenei un'Assemblea dei docenti universitari della Statale si svolge alle alle quattordici presso l'aula quattrocento del settore di giurisprudenza vorremmo invitare tutti anche i nostri colleghi del di Milano Picoco degli altri Atenei presenti a partecipare e anche i politici che sono presenti in questa in questa assemblea oggi a intervenire perché lì si discuterà esclusivamente del disegno di legge che sta per essere approvato
Grazie ai nervi alle quattordici e
Grazie
Aula quattrocento alla quattrocento di giurisprudenza via festa del perdono
L'onorevole Mantini deputato della Margherita o senatore della Margherita
Diretto
Politecnico di Milano si prepari Mario Benassi se venite vicino quelli che devono intervenire guadagniamo tempo
Sì grazie ma intervengo sostanzialmente però a titolo di collega universitario perché altari non hanno responsabilità
Su questa materia peraltro sentito interventi condivido
Le proposte diciamo sistemi che vi
Modica e anche quelle riportate Schede ti ho visto quindi voglio far solo alcune sottolineature devo dire su questioni forse non adeguatamente trattate dal mio punto di vista
Tra l'altro dirò anche che non credo tantissimo ad un approccio ma nessun problema mio diciamo rivoluzionario al tema del l'università abbiamo visto un Governo di rivoluzionare al Governo risultati sono sotto gli occhi di tutti penso che vadano aggrediti invece alcuni nodi governati alcuni nodi alcune questioni
Che forse anche questa debba essere la linea di azione del
Prossimo governo Prodi
Una questione però di sistema è questa
Non abbiamo questo gap finanziario lo zero tre zero quattro circa che ci separa finanziamento come pensiamo di recuperarlo io al di là della privatizzazione del vasto sistema del parastato locale del non so delle sullo sperpero ridurre le spese militari puntando sulla difesa europea insomma ci sono i modi per far Risorse ma direi che l'università si dovrebbe confrontare meglio sul tema del cosiddetto autofinanziamento o meglio diciamolo in modo un po'più prosaico ed esplicito del vasto mercato della consulenza
Siamo nell'economia della conoscenza
Il uno dei più grandi mercati e il mercato e la consulenza naturalmente con tutte le implicazioni sulle derivate di ricerca scientifica e meno applicate professionali eccetera mi pare che non siamo attrezzati in questo senso qualcosa è cambiato però molto lentamente e soprattutto in modo molto disordinato
Molto disordinato nel ricordo delle mie discussioni sembra professore con il mio rettore Dimaio
Un po'di anni fa insomma quando ecco io penso che grosso modo si debba andare verso un modello di società di diritto privato
Collegate ai Dipartimenti
Per carità qui mi fermo perché sento nella modellistica nelle questioni però solo per abbozzare un'idea cioè dei luoghi che non siano quelli propri dell'organizzazione tradizionale l'università dove si possa fare
Come con stile stile diverso contratti anche diverse possibilità di a vere di assumere di temere medio tempore c'è personale e capacità quindi di finanziamento di mi fermo qui ma questo è un tema che va va sul solitamente visto meglio perché visto meglio
Anche per non far confusione attenzione perché oggi noi oggi viviamo in un momento di confusione dove l'università quando si muove su questi terreni avvolte cambia spesso il proprio Occhetto e diciamo a volte agisce da soggetto pubblico e quindi non fa legare no
Al e quindi non so quanto si muove in senso europeo né mercati eccetera altre volte i invece a agisce magari su fini pubblici laddove potrebbe essere un soggetto di cui si avvale la pubblica amministrazione parlo dei vasti processi non solo dell'outsourcing privato ma anche della delle delle problematiche delle pubbliche amministrazioni che hanno bisogno di ecco a volte invece magari fa legare quando potrebbe agire come pubblica mi stazione tutto questo settore che è un settore molto importante
E voi sapete che lo è non solo per questioni di bilancio ma proprio per stili risorse e possibilità di al dare risposte anche che alcuni porre le ricerche
L'altra questione è che vedo un po'assente l'università e forse me ne son problemi politiche di etc anche ai tempi proprio sul tema della Life Long learning perché attenzione questo non è solo un problema che a De Mico un problema di sistema e c'era un problema assolutamente attuale
Assolutamente attuale
Mi riferisco in particolare anche al tema della certificazione delle persone
L'abbiamo proposta di legge una è a mia firma è stata persino approvata la commissione Giustizia all'unanimità quindi abbiamo no e abbiamo già oggi ci poniamo il problema rischiamo di fermarla una cosa pur da noi proposta
Perché non abbiamo un sistema convincente di accreditamento delle professioni non possiamo far ricorso alle isole ceda mi rifiuto perché le persone non sono cantieri
Eccetera va bene e neanche possiamo affidarci a a all'unisono polista o all'altro furbetto insomma del quartierino che sta organizzando un sistema analogo no perché anche questo non va bene ma c'è un ritardo notevolissimo
Anche da questo punto di vista e non c'è un problema teorico un problema pratico nel senso università deve può proporsi naturalmente le leggi le politiche possono aiutare e stimolare però se andare insieme
Nel evitare che questi sistemi poi di accreditamento e persone siano solo figlie non so lo dico con rispetto naturalmente di banche intesa o o di una sola di turno cioè le oppure degli ordini professionali quindi mi pare che ecco ci sono terreni su cui si deve già oggi fare di più acquisendo risorse ruoli prestigiosi spazi eccetera
Ho veramente finito solo per per accenno di Santo sappiamo di cosa volevo solo dire la mia forte propensione
Sul tema del dell'ipertrofia dell'Offerta che rischia di essere anche una forte dispersione di energie e mi riferisco alla proliferazione dei corsi di laurea c'è insomma quelle cose che brillantemente
Ma anche se mi ricordo in un convegno facemmo insieme diversi anni fa
Disse con l'espressione fino all'espressione anche baciare è importante nella vita ma non è detto che occorre un corso di laurea
Ecco e beh pensiamoci perché perché obiettivamente si disse non siamo in grado noi non ci dobbiamo però accontentare le best practices dice dobbiamo fare azioni vincenti quindi non è che ognuno fa esattamente quel che vuole fermo restando il Pincio autonomia per me un principio
Assolutamente fermo
E concludo dicendo ma non abbiamo anche degli scandali nell'università che forse vanno anche ieri dati naturalmente no uno di quelli siccome non lo sento spesso ricorrere a mio modesto avviso
è quello dei professore a contratto
Cioè non ci dimentichiamo che se abbia che ci sono molte università compreso la mia insomma è funzionale al cinquanta per cento sessanta per cento un professore a contratto ma no il professore a contratto della figura
E c'è quindi lei Siniora professioniste americano eccetera insomma
Sappiamo dico stiamo parlando no
Pagati sappiamo anche come no dobbiamo dirlo sono arriviamo a quattro mila euro non so quanto no
E questa è metà del corpo docente italiano
E vogliamo anche stabilizzarlo dandogli titoli professore aggregati e vogliamo anche non dirlo e ci occupiamo della flessibilità qui siamo al diciamo allo sfruttamento nero dei tempi diciamo ad nell'Africa profonda
E francamente non non vorrei che non per guardarli pagliuzze anche quelle dei massimi sistemi cd mentre gli asiatici dimenticassimo leso urgenze le emergenze che naturalmente sono ottimi indicatori per una serie vera azione di riforma e di governo grazie
Dopo toccherebbe al dottor Oliva presidente esecutivo di tre letti e l'orgoglio doveva presentare già in mattinata il sfidare l'apporto
Di dell'associazione tre anni sull'università è rimasto bloccato a Fiumicino la rapporto
Fa comunque sapere che i materiali dell'associazione tra saranno inviati a chi li chiederà sul tavolo all'ingresso ci sono moduli indicazioni per chi fosse interessato a ricevere questo volumetto che l'associazione tre le ha presentato come sull'università italiana allora Mario Benazzi poi Daniele Bignami
Buon pomeriggio io li chiamo Mario Benassi segno Economia e gestione di impresa mi sa degli studi la così detta statali di Milano
Quindi sono un economista aziendale
Faccio parte anche di un'associazione riformista di centrosinistra che si chiama futura
Composta da ricercatori docenti recital da imprenditori che ragionano sui temi della finanza dei mercati dell'economia della ricerca guarda caso
Anche l'università
Cercherò di essere un po'provocatorio perché credo che questa giornata sia senz'altro positiva segna forse un punto di passaggio rispetto diciamo la tradizione ma ci sono molte cose che forse bisogna dirsi ma prima che qualcosa che forse bisogna dire se è una premessa
Perché questo tema dell'università purtroppo uno dei tanti difetti nostro Paese centrale
Quando c'è qualche improvvido ministro che si inventa per ragioni di ponente Bilancio
Delle iniziative che naturalmente suscitano ha la reazione di ricercatori personale e così via
Come questo tema rimanga al centro anche dell'agenda politica nei mesi nei mesi futuri tutto da da definire soprattutto perché in Italia il tema della lista non paga elettoralmente quindi questa una cosa che bisogna che ci diciamo un purtroppo a diciamo i due schieramenti sono stati finora molto mio Pini
E non hanno rischiato forse dico io un po'maliziosamente perché nessuno dei due al momento una visione chiara di come vorrebbe gruista funzionasse nei fatti quindi questa la prima la seconda così importante che credo non vada dimenticate su questo ho qualche perplessità e che questo tema e scivoloso e difficile da trattare perché non lo si può trattare in maniera ideologica
Certamente l'ideologia è molto facile
Ma poi ci sono i problemi reali problemi reali vanno affrontati con le soluzioni praticabili e credo che siamo molto Vito Attia usare lenti ideologiche per affrontare i problemi mentre invece credo che una delle cose che
Va be'imparata che sposi spariglia cioè sia in grado di fare delle proposte che sono egemonie perché sono condivise dalla maggioranza reale anche da corista l'altro schieramento oppresso interno
Quattro punti ancora un po'secondo me critici su cui le idee non sono chiare premetto ci vuole una visione di cosa dovrebbe essere non esita del centrosinistra momento non ce l'ha o ce l'ha in modo diciamo un po'vago un po'indefinito una specie di nebbia in cui tutti sono d'accordo cominciamo allora a vedere se c'è qualche punto di disaccordo primo punto il finanziamento
Il modello attuale su di finanziamento Nesta pubbliche dal mio punto di vista non più sostenibile trasferimento da parte vostra
Ed è basato sull'iniquità come ha detto il Ciad ci ha raccontato giustamente stamattina catalano
Di carattere sociale basato su forti iniquità di carattere territoriale le regioni a statuto speciale trasferiscono resta locali molti fondi
Ed è basato sulla confusione clamorosa che giustifica uno scandalo che si chiama lo scandalo comunque con l'anomalia
Che si chiama Cepu che tutti noi e la e andava anche come richiamo io che tutti noi continuiamo a non voler vedere cioè la confusione tra prezzo e coso il servizio
L'idea è quella per cui si è tutti d'accordo il prezzo è basso il servizio però inadeguato col risultato che ciascun soggetto che fruisce del servizio militare che è moderatamente razionale
Finisce col pensare col capire che forse è meglio investire di più quindi spendere di più quindi sopportare extra costi a patto che il disservizio comunque il passaggio da strutture universitarie si è piacevole
Io mi domando se la proliferazione di ceppo o andava e che non sia un indicatore probanti Simo
Del del di questa confusione tra prezzo e costo e quindi non segnali la possibilità di migliorare il servizio facendo magari in qualche caso pagare anche di più senza scandalizzarsi troppo
Il finanziamento naturalmente non può essere basato sul sistema di tasse clamoroso lo sappiamo tutti ma ci qui intervento precedente credo abbia centrato nel merito lei Marisa dono farfalle easing non si capisce perché non possono farlo
Ci sono alcune comunità molto ricche ci sono alcuni soggetti secondo il pretore milanese che già erano fondi a favore dell'università
Ma probabilmente questo sforzo andrà ventricolo indirizzato con maggiore con maggiore intensità e se dovessi proprio sbilanciarmi visto che bisogna sbilanciarsi
Attendere quindi con una soluzione graduale io auspicherei che il contributo statale non esitano andasse oltre il cinquanta per cento lo dico per motivi a che spiegano tra un attimo perché sono legati alla competizione effettiva occupazione effettiva basata sul fatto che diciamo chi ha qualità risorse offerto sufficiente in grado anche di drenare delle risorse no c'è un problema di sostenibilità del mista italiana ci sono sedi che vanno chiuse secondo me covano accorpate
Sappiamo tutti che non rispetta Diana ha proliferato con il localismo più spinto non motivato da ragioni aveva ma secondo secondo tema con la competizione
Qui bisogna decidersi o si compete o non si compete
O si autonome o non si autonomia non ci sono tante vie di mezzo si si decide che si vuole essere autonomi suole competere
Una cosa che cerco sempre di dire che per competere bisogna essere liberi nel vari alimenti sofferta
Perché se si compete tutti con la stessa qualità d'offerta con lo stesso prodotto la convenzione non esiste
A un modello vizioso soltanto le travato da comprare da guidare
Ecco che allora per competere bisogna variare il mix sofferta e bisogna essere liberi
L'acquisizione del risorse
Il centrosinistra e qui sta ma o in tutta la giornata di oggi non ho mai sentito dire accettare questo tema continua a baloccarsi con questo tema dei demo dall'età di reclutamento
E continua secondo me in modo non troppo lungimirante ignorare è un problema fondamentale che il problema del mercato e lavoro interno alle università
Vorrei che qualcuno mi spiegasse perché è un premio Nobel o un personaggio esimio di grande valore deve essere pagato a parità d'inquadramento allo stesso modo di qualcuno che fa un onesto lavoro ma scusate soltanto un onesto lavoro
Se questo è un principio accettabile benissimo ce lo diciamo
A riconfermiamo il fatto che la differenziazione salariale e inesistente ed è basato soltanto sull'anzianità con tutto quello che scende per i ricercatori quant'altro
Oppure ci diciamo che la differenziazione salariale il merito come nel nel messaggio di Prodi e ha un valore questo valore non va sbandierato tanto per ingannare qualcuno
Va praticato per praticarlo bisogna accogliere questo principio per cui la negoziazione dei salari e le prestazioni è definita su una base fra virgolette locale
Ci saranno gli atenei che selezionerà hanno bravi docenti li pagano magari di più per attrarre dall'estero per farli tornare in questo allunga genera un circolo virtuoso sperabilmente poi si scelga un modello impiegatizio pare impiegatizio e ci si accontenti di queste due minuti e non si non primo punto
Il governo
La struttura universitaria alla alla vecchie mila centottanta è costruita su un un principio che qualsiasi teorico Dell'organizzazione
Quando quando lo vede sì si scandalizza perché è una matrice
Che copre tutto tutto il tutti i sistemi di governo moltiplicata con task force con N N cose strane
Allora che bisogna anche qui intendersi sulla sul
Diciamo sulle direzioni
Io ho apprezzato l'intervento delle senatrice bimbi lo sforzo di tenere insieme collegialità
Decisionalità faccio fatica a capire operativamente come si faccia
Se devo scegliere tra una collegialità
Apparente parente in cui sappiamo chi processionali esistono sono gerarchici come in parte è giusto e naturale che sia ci spiega la teoria
Ma fondati sull'accountability cioè sul fatto che
Si fa la relazione di come si sono investite le risorse sia responsabili se sostituibili
E se questo vuol dire usare più gerarchia ma io sono favorevole non ho non ho dubbi da questo punto di vista penso che sarebbe una cosa auspicabile a patto che naturalmente questa gerarchia
Si è un po'non ci ha molto fastidio venisse coniugata con quelli che sono i meccanismi fondamentali della convivenza un ambiente scientifico quindi non discriminatorio eccetera eccetera eccetera però o se ci sono questi nomi secondo me si prendono direzione chiara oppure qualsiasi riforma sarà una riformi sia bisogna decidere è molto semplice
Ma basta fare un discorso chiaro alle famiglie agli studenti ai docenti a chi sta all'estero e ci guarda e dire dove sono andati credo che questo sia un dovere ma anche un diritto
Grazie
Daniele Bignami in poi Jacopo Meldolesi
Buongiorno a tutti io sono Daniele Bignami sono neo dottore di ricerca del Politecnico di Milano il responsabile università e ricerca dei Democratici di sinistra di Milano
Intanto va in tutto vuole fare i miei complimenti agli organizzatori di questo incontro che mi sembra davvero ben riuscito sono affrontati tantissimi temi inutile l'intervento di cinque minuti
Soltanto pensare di affrontare tutta quanta la matassa mi limiterò allora dare soltanto qualche spunto di qualche tema secondo me che varrebbe la pena affrontare non è detto che siano temi che possono essere sviscerati emessi già sul piatto per il eventuale prossima campagna elettorale padrone eventuale stagione di governo ma tant'è a me sembrano importanti
Partendo dalla mia esperienza allora io credo che qualcuno anzi stamattina è stato detto si è parlato del problema dell'università italiana dei micro processi che generano le decisioni e la qualità dell'agire negli atenei italiani
Ecco io credo che su questo sia un tema da approfondire
Veramente per il seguente motivo credo che nel passaggio che c'è stato da Liszt dal dagli istituti di rifiuti l'università italiana e la sua organizzazione da istituti ai dipartimenti in parte come purtroppo sempre avviene non sia ancora maturato completamente lei dolce i docenti universitari ragionano ancora nell'ambito della propria ricerca anche per reclamare l'autonomia
Avviene una specie di suddivisione all'interno dei dipartimenti di quelli che sono le attività c'è pochissimo in croce scambio
E se volete anche c'è pochissima costruzioni costrizione a cercar di lavorare insieme ecco nell'ambito dell'autonomia della docenza io credo che sia necessario imporre in un qualche modo una qualche ambito di sovrapposizione di contaminazione dell'attività universitario credo che questo sia il micro processo che potrebbe spezzare
Quell'attitudine alla spartizione che in tutti gli organi collegiali oggi si è parlato del problema della collegialità costantemente caratterizza la presa di decisione all'interno dei dipartimenti
Finisco subito qua per su questo tema gli ho detto che erano dei flash per passare un attimo all'ambito più generale io credo che una delle cose migliori che aveva provato a fare il Governo di centrosinistra che se è vero che non aveva fatto la riforma dello stato giuridico dei docenti tante cose aveva messo in campo e qualcuna l'ha anche portato in mia a fondo
Quello che era lo smembramento dei mega atenei allora no intanto se oggi siamo qua in una dell'operazione riusciti i riuscite in quell'ambito della Statale di Milano che con un'operazione di smembramento che io definirei verticale e non orizzontale
Spiego sistema di riferimento che non sono stati semplicemente duplicati tutti corsi ma se ne selezionato qualcuno e si è creato un ateneo in qualche modo dedicato su alcune discipline ecco io credo che questi esperimenti andrebbero replicati ancora
In Italia se è vero come ha detto Mario Benassi che alcuni atenei sono troppo piccoli per esistere in Italia sono ancora che nei che sono troppo grandi il governo questo Governo ha fatto la manovra pubblicitaria dell'Istituto Italiano di Tecnologia Genova credo che un governo di centrosinistra nel presente nel trovare un criterio nell'allocare nuove risorse che abbiamo detto tutti che pensiamo di avere di tipo pubblico sull'università posso premendo esempio mettono sul piatto
E decidere di finanziare qualcuno che presenti progetti convincenti di creazione per esempio di istituti di scienza e tecnologia o Politecnici
Dai grandi atenei che soffre d'Italia siamo l'unico Paese europeo che non ha una rete di formazione superiore definita in euro se teniamo conto del fatto che uno delle carenze strutturali del nostro paese la produzione di laureati in materie scientifiche e tecnologiche questo forse sto sono tesi è che vanno verificate come dire si vada a ad indagare vedere se possibile potrebbe essere un modo per affrontare questo gap rispetto al resto del de degli stati europei più avanzati parlando di Europa io vorrei dire una cosa anche qua nel cercar di trovare un modo di selezionare come allocare le risorse che comunque non saranno tantissimi che si vorranno aggiungere nel piatto dei finanziamenti statali alle università che giustamente non devono essere gli unici finanziamenti sempre come ha detto Mario Benassi beh io credo che forse ci potrebbe essere anche un tentativo di avanzare a livello di sede europea
O l'idea un programma di finanziamento le forme giuridiche a livello europeo sono tantissime che possa intanto partirà un convincimento
Che Provinciale pensare di poter dire competiamo con la Cina e gli Stati Uniti in Giappone come ogni singolo Paese europeo dobbiamo farlo come Unione europea
Ecco in un qualche modo selezionando ovviamente con massima trasparenza così bisogna incominciare a fare gli USA uno slogan la Champions League delle università europee che vadano finanziate valutate a livello europeo
E poi quale delle università italiane ce la farà lo si vedrà a quel punto in trasparenza in base ai criteri di valutazione ecco io credo che questa sia una proposta che si potrebbe incomincia a discutere questo
Non è per creare come qualcuno dice lo spauracchio dell'università delle università di serie A e di serie B diciamo le facciamo c'è nostra seria fatta bene cercando di imporre a tutti di fare bene l'università
E cerchiamo di evitare che diciamo alcune università vadano troppo alla deriva poi però vediamo di creare anche qualcosa che possa competere di più a livello europeo e quindi attrarre anche in Italia giovani cervelli
E non solo ovviamente finanziamenti e quant'altro per chiudere una piccola una piccola parentesi su Milano visto che siamo qua forse molti in platea sono milanesi
Io credo che Milano in questo senso nel Paese possa giocare un importante ruolo e non voglio parlare di Milano ma ne parlo come esempio per dirvi
Un'idea di tipo generale che è la seguente abbiamo parlato tantissimo del problema
Studentesco se vogliamo di come sono organizzati i nostri atenei in un qualche modo c'è una qualche tipo di alienazione rispetto a loro fu funzionamento ecco io credo che da quel su questo tema molto possono fare
I sistemi di governo locale
La competitività delle città si gioca molto oggi anche in base al sistema formativo che sono in grado di mettere in campo la qualità del sistema
Ma Tivo si gioca anche sulla capacità di attrazione in base ai servizi che una città in grado di offrire credo che il centro sinistra che si candida questa volta cercare di governare la città un pochino più seriamente di prima dovrebbe cercare di mettono al centro dei temi
Della propria campagna elettorale noi abbiamo proposto uno slogan che quello di cercare di far diventare Milano la Boston d'Italia le potenzialità ci sono
Bisogna che però e questo lo dico in generale anche a tutto il centrosinistra non si può pensare e quindi anche a voi che siete qua che avete così autorevolmente presentato di Pepper che la competitività dei nostri atenei e quindi del nostro sistema
Paese delle nostre città si giochi soltanto su quello che si può fare dal Ministero non sto nemmeno dicendo che ci vogliono i sistemi regionali io devo dire che nutro ancora qualche diffidenza la perché abbiamo Formigoni qua sulle possibilità di azioni regionale però credo che invece le città dovrebbero incominciare a dialogare molto di più con i propri sistemi universitari e a supportarli come investimento per il proprio futuro un tempo a Milano si creava la la M l'azienda energetica per finanziarne lo sviluppo
Forse oggi Milano potrebbe investire sulla sua università presterà il proprio sviluppo del futuro
Grazie
Grazie
Allora
Jacopo Meldolesi facciamo un attimo il punto poi ci sarebbe Roberto Moscati disponibile però a cedere il posto a Susanna Mantovani per intervenire poi dopo mai a Susanna Mantovani non la lega
No non c'è allora l'ordine sarebbe questo Meldolesi poi Moscati Federica Di lascia Walter Tocci Sammarco Giliberto Capano Andrea Ranieri Patrick capo
Bertoni e Susanna Mantovani
Allora buona sera io
Diciamo il danese
Sono stato professore per suo in carriera la era scritta statale per trentacinque anni da cinque sono all'Università Vita-Salute del San Raffaele
Io insegno la materia biologica
Fabio medica se volete
E per questo sono presidente dalla Federazione Italiana Scienze della vita che nessuna riconoscenza
O quasi ma che rappresenta la struttura più o consistente diciamo in termini numerici
E più attiva che esista nella campo tra biologia della via Medici
Ci sono dieci Società scientifica federate nella Federazione scienze della vita per un totale di quattro mila ricercatori naturalmente prendendo non i ricercatori ufficiali
Ma a partire dai giovani che sono in laboratorio e quindi anche dottori di ricerca magari anche prima che lo diventi
Quattro mila persone che fanno un congresso tutte insieme e che si occupa di cose fu estremamente diverse tra di loro che vanno per esempio dalla
Dal scienza
Biologiche più di base fino alla alle neuroscienze o alla patologia
Quindi come mai su come come fanno a stare insieme stanziate per due ragioni la prima perché ci sono degli interessi comuni chiunque faccia della biologia
Ha inevitabilmente gli interessi comuni la seconda e perché la nostra idea una situazione come questa federazione cioè figlio appunto
L'unica che può diciamo essere presente in qualche modo non solo da un punto di vista culturale ma anche da un punto di vista tra virgolette il politico perché per ragioni assai strana in questo Paese noi mentre i fisici chimici matematici quelli che fanno
Scienze Politiche non so sono presenti ma diciamo stranamente poco considerati o assente
E allora come presidente di questa Federazione io vorrei dire sostanzialmente tre cose
La prima è che la ricerca
Ma a me interessa la ricerca quindi parlerò sostanzialmente la ricerca la ricerca interessante se nel nostro campo competitiva
Come dicevano vuol dire che noi vogliamo competere per fare i soldi ma vuol dire che noi non ci occupa consentiamo di piccole cose da fare nel nostro laboratorio ma siamo in competizione con tutti gli altri laboratori del mondo per riuscire a ottenere dei risultati
E allora qualcosa di questo genere e ahimè
Realizzabile soltanto da un numero relativamente limitato né lavoratori nel nostro Paese quindi quello che succede
Il risultato finale
E che quantunque non abbiamo moltissimi giovani brillanti
A inviamo pochissima possibilità di realizzazione qui se il secondo
In altre parole
L'ha detto prima Prodi in modo secondo me ammirevole speriamo che se ne ricordi anche dopo noi continuiamo a perdere i migliori dei nostri potenziali ricercatori i quali dopo aver preso il dottorato se sono davvero bravi se ne vanno
Se non se ne vanno diciamo in qualche modo si arrangino chissà come se non sono bravi magari riescano a trovare qualche soluzione o nell'università quattro
è molto difficile fare e di entrare
Dei ricercatori brillanti dall'estero
E le iniziative che sono state prese compresa quella del ministero
Stanno arrivando a un punto all'inizio è stata addirittura paradossale perché le persone che sono entrate avevano tutte più di sessantacinque anni la Regione essendo che ha sessantacinque anni molti paesi sono in tensione e così il loro tornavano nel nostro Paese pagati da questo
I giovani purtroppo
Pochissimi sono rientrati perché le condizioni
Sono state offerte non erano ma ragionevoli c'è non gli veniva offerto la possibilità di continuare la loro ricerca
Ultimo punto è quello dei finanziamenti
Carlo scalando la prima accettava accennato a questo fatto che i finanziamenti sono assolutamente insufficienti per fare una una ricerca competitiva
Quindi è assolutamente indispensabile aumentare questi finanziamenti ma nello stesso tempo e indispensabile che vengano utilizzati bene questi finanziamenti
Io ho lavorato molto anche con Carlo nella finanziamento al ministero sono stato anche il presidente della Commissione e il risultato che ne abbiamo tenuto grandissima fatica è arrivato da questo momento in una situazione a mio giudizio fortemente critica
Questo non è l'avevamo previsto perché evidentemente mettendo insieme delle cose che dipendono dalle persone che sono a che fanno parte delle
Giuria
Se la persona può in una persona giusta risultato finale e quello che sta succedendo quindi noi abbiamo un solo modo per risulta per funzionare bene a mio giudizio nella mia nelle mie discipline che è quello di coinvolgere detto ammette l'Europa io mi domando perché mai il prossimo mese vado in Germania a fare questo lavoro per i tedeschi lo ha fatto
Il mese scorso in Francia mai crisi per i francesi mentre noi stiamo qui a difendere distrattamente la nostra nazionalità per paura ovviamente che ci sia una valutazione indipendente e obiettiva che sarebbe quella che mettermi in crisi molte cose
Quindi io ritengo che sia da riconsiderare seriamente questo problema che poi sarà soltanto quello che ci permetterà di ricominciare a utilizzare le nostre potenzialità far rientrare i nostri ricercatori più brillanti
Avere quindi rimettere insieme la ricerca nell'ambito dello sviluppo nella nostra società grazie
Mi spiace di che non ci sia Susanna ma insomma forse arriverà sono Roberto Moscati questa di Milano Bicocca
Volevo dire due cose che mi sembrano derivino da quanto già in qualche modo è emerso questa mattina ma meritano di essere approfondite una le finalità dell'università
Io credo che se noi non apriamo una vera riflessione sulle finalità dell'università oggi nella società postmoderna apposta ordini sta come la volete chiamare insomma di adesso
Non veniamo a capo di moltissimi altri problemi che sono stati evocati e che sono tutti legati a a questa consapevolezza collettiva condivisa possibilmente tra chi ci lavora dentro l'università circa ai fini gli scoppi la si dice la missione la mission insomma
Delle università se non non ci spetti perdiamo dietro una serie di aspetti tutti centrali tutti fondamentali ma che non manca ma che mancano di una coerenza che sorvola con villa condivisa opinione circa gli scopi dell'esistenza dell'istruzione superiore che si chiama diversità dell'istituzione che si chiama università permette di avere
Faccio un un paio di esempi abbastanza osé ma per esempio il il governo dell'università la composizione degli organi di governo dell'Università dipende moltissimo ed ai fini dell'università
Ci mettiamo dentro quelli che rappresento il mondo esterno i laici oppure no
Dipende molto dal dal fatto che non investa voglia presi veramente al territorio oppure no ma deve aprirsi al territorio
Con tutti i problemi definanziamento che privato che sono stati evocati ma insomma dobbiamo essere convinti che che ceo che no
Insomma cioè dove sono i limiti e cose di questo tipo il reclutamento gli utenti a chi ci rivolgiamo quali sono i nostri reali referenti utenti i nostri Revere federali reali utilizzatori qui c'è di tutto il problema anche questo già evocato della dell'educazione degli adulti della lifelong learning insomma un di cui non si è discusso in seriamente in Italia non sia vedono grandi esempi peraltro se siamo convinti che devono esserci altre categorie oltre a quelli tradizionalmente rappresentate da gli studenti che escono dalla secondaria superiore sì o no e qui è un problema di fondo
è un problema del re il reclutamento e l'apertura al territorio e i contenuti dei corsi il problema del è uno dei problemi della riforma come tutti sappiamo riguarda i contenuti dei corsi
Dei costi soprattutto del del del del triennio a del primo livello
Con tutte le recriminazioni circa la lo scadimento della qualità della formazione ma è abbastanza evidente che si decide se decidiamo che deve esserci un'università per molti non dico di massa ma insomma Audrina Mazziotti lo chiamava pro qualche tempo fa per molti anch'cambia il livello in tutti i Paesi del mondo quando si è avvenuto questo processo si è abbassato il livello di del primo stadio
Non è strano è normale il problema è come facciamo attraverso quale meccanismo gestiamo al cambiamento con i processi di Borsa iniziazione come è stato detto dei corsi precedenti o ripensando i contenuti in modo di insegnare i percorsi formativi
In funzione di una utenza diverso da e in previsione di un secondo livello per una parte degli utenti del primo livello
Insomma
Questi problemi non sono stati veramente affrontati secondo me profondamente e collegialmente e e dieci sono tutta questa serie di Lodi io credo che questo covo questo incontro questa conferenza sia molto importante perché finalmente si ricomincia a riflettere dall'interno dell'Università sulla base dell'esperienza fatta anche naturalmente
Si poteva di si poteva dire e si è detto che forse era opportuno anche discuterne in partenza all'inizio prima di dove nei nei primi momenti in cui si decideva di fare questo processo di riforma comunque comunque è andata così e e adesso il il punto è che forse siamo ancora in grado di correggere una serie di me meccanismi di diciamo uno funzionamento malfunzionamento secco se siamo d'accordo però su cui sulle ipotesi di partenza cioè suoi fini dell'istituzione
Secondo punto che accenno solo che è stato evocato da Luciano Modica stamattina riguarda il il problema di come riconoscersi nel proprio ateneo
Cioè di come combinare l'appartenenza a disciplinare l'appartenenza all'istituzione
Beh non è una cosa così semplice
Non è che un atto di buona volontà non emettendo sì la cravatta con lo stemma dell'università e quant'altro
è un problema di trasformare il funzionamento dell'istituzione e al e della partecipazione all'interno dei dei propri membri allora probabilmente bisognerebbe anche fare delle politiche di ricerca di dipartimento cosa che alcune discipline per ragioni epistemologiche fanno con più facilità di altre
Per i penso ai alleviare discipline umanistiche presente come problema serio di fare delle politiche che poi appunto le politiche di di ricerca di dipartimento e non individuali che consentano di riconoscere di per l'appartenenza
E quindi consentono anche a luglio all'università detto principesse di porsi nei confronti del mondo esterno come Offerta di consulenza e competenze non più individuali ma collettive con ricadute finanziare probabilmente non disprezzabile
Questo è un altro punto che credo sarebbe potrebbe essere oggetto di una discussione ad hoc e di un approfondimento che spero troveremo il modo di fare in altre circostanze grazie
Grazie ci sarebbe adesso Federica Di lascio della Fucci
I subito dopo Walter Tocci
Occhi
Il suo Federica Di lascio presidente nazionale della Fuci che la Federazione universitaria cattolica italiana
Ah mi permetto di fare una piccola premessa dato che prima il professor Martinotti ha dichiarato esplicitamente all'intento nello schieramento politico di questa occasione
Alla Fuci non è schierata politicamente abbiamo ritenuto importante intervenire in questa sede
Che perché è una delle poche se non tra no noi somali inviterà rivoltò insomma non le ho ritenuto comunque
Ma i fatti e ringrazio sono per questa occasione che una delle poche in cui si discute di università per cosa abbiamo ritenuto importante partecipare
Anche se dando uno sguardo al pubblico usuale sono anche stamattina è ancora scarsa penso la partecipazione degli studenti esperto la percentuale delle donne in queste serie
Vado
Vado subito a lancio soltanto delle idee delle questioni su cui abbiamo riflettuto innanzitutto una questione di cui nessuno parla che quella del dell'associazionismo in università riteniamo importante che da parte delle istituzioni nella ridefinizione della della questione universitaria
Si tenga maggiormente conto della dell'associazionismo quindi il protagonismo degli degli studenti nelle associazioni come momento di formazione importante che va da bullo Rizzato riscontriamo infatti una grandi incompatibilità tra i ritmi dell'Università dell'ordinamento è l'impegno in un'associazione questo problema si collega anche alla questione della didattica che notiamo troppo incentrata su sugli esami esami che non come più volte si è detto non è l'unico migliore momento di apprendimento
Tocca allo stesso tempo anche la questione del diritto allo studio molte volte chi è impegnato in maniera forte associazioni non riesce a mantenere le borse della borsa di studio
Quindi chiediamo appunto una fiducia è un nuovo protagonismo da Cluj associazioni studentesche con un esempio che viene lanciato in uno dei documenti che è quello di delegare la gestione dei servizi a cooperative e associazioni studentesca
Il secondo punto su cui infermo e e di cui non si parla che su un documento in maniera esplicita è quello di una scelta di campo che crediamo importante che è quella della legalità
Qui richiamo la queste del diritto allo studio in particolare quella degli affitti si richiamano i documenti la necessità di aumentare il numero degli alloggi per gli studenti il problema questo qui può essere risolto solo nel lungo periodo mentre il preterito riteniamo importante
Dare incentivi agevolazioni che appunto portino alla alla scelta della lotta agli affitti in nero che è un problema importante che riscontriamo da parte di molti
Quindi e per far questo c'è bisogno di una sinergia tra università maggiore tra università ed enti locali e quindi un sistema di controlli e sanzioni
O un'altra idea può essere quella del monitoraggio dei fuori sede quindi ci sono insomma una serie di strade che possono essere perseguita però però primari tutto deve essere fatta una scelta a decisa da parte delle istituzioni in questo senso
Un terzo punto su cui voglio soffermare sempre riprendendo alcune questioni sollevate dai testi forniti stamattina
Si parlava forse professor Capano parlava della necessità di elaborare una strategia comunicativa per spiegare il rivolta all'esterno al mondo accademico per spiegare il senso della riforma
Sicuramente questa strategia comunicativa e importante però soprattutto valorizzato
La la creazione di un consenso di una condivisione all'interno quindi rivalutando e sono coinvolgendo sempre più in tavoli discussioni nei Progetti e maggiore responsabilità allora ce ne sia uno e alle alle altre rappresentanze un altro punto su cui vado molto veloce e quella della dall'attuale sistema di delegificazione Matera di università che attualmente a vede modalità pessime per creare consenso vediamo importante che il Parlamento torni a discutere di istruzione superiore innescando anche maggiore interesse da parte della società e dei mass media
Penultimo punto sulla questione della trasparenza legata all'orientamento
Si parlava sempre un documento prendo spunto dire la necessità di stabilire dei criteri di confronto qualitativi di basati sull'offerta formativa e didattica del tra gli Atenei
Anche per stabilire la scelta all'ingresso l'orientamento all'ingresso per loro i futuri studenti
Questo riteniamo che sia molto importante una scelta insomma che va applicata nel miglior modo o che non lasci invece spazio a una concorrenza tra ATI i miei basata sulla pubblicità e sulle operazioni di marketing come oggi invece avviene ultimo punto molte cose sulla rappresentanza all'attuale sistema di rappresentanza evidentemente non non gode di evidentemente Dio buona salute ombrello vediamo che la scarsa partecipazione da parte degli studenti
Si può insomma sicuramente Donat parlare di quote di inserimento gli studenti e gli organi di rappresentanza ma non è solo questione di percentuali
Perché bisogna migliorare la sostanza e l'effettività il peso decisionale degli studenti negli organi grazie
Oggi il Paese sente l'università italiana con un problema noi dovremmo fare una riforma per trasformare l'università italiana nella soluzione del caso italiano
La questione cioè non è interno al nostro mondo ma di mettere in grado l'Università di corrispondere ai bisogni del Paese
A me sembra che ci sia un grande bisogno nel paese di questo salto di qualità e lo dimostra
L'aumento delle immatricolazioni con fenomeno di straordinaria importanza il venti per cento in più dopo un decennio di diminuzione
Ora la riforma e quindi un bisogno primario pere il futuro del nostro Paese
Noi non è esatto dire che civili battiamo contro la riforma Moratti
E più esatto dire che ci battiamo contro la Moratti perché non ha fatto la riforma
Perché hanno messo la fiducia al Senato su una legge di trent'anni fa con i concorsi riservati
Con le Markette corporative da i tecnici laureati e professori incaricati con l'abbassamento della qualità regalando il titolo di professore a trenta mila persone senza verifiche
Il dramma è che sono passati quattro anni più senza nessun provvedimento organico per l'università italiana proprio mentre il Paese sente questa come una delle sue questioni fondamentali
Allora noi abbiamo l'urgenza di fare una vera riforma segretaria
E a me sembra che si possa riassumere in quattro punti
Premiare il merito
Aprire ai giovani liberare la ricerca e rilanciare l'autonomia
Premiare il merito perché noi abbiamo dentro università un range di comportamenti molto divaricato
Ci sono sono la maggioranza
Comportamenti di grande impegno civile di dedizione
Di persone che dedicano la propria vita all'insegnamento e la ricerca
Ma ci sono anche comportamenti odiosi di nepotismo di clientelismo
Il sistema a una risposta piatta di fronte a questa divaricazione di comportamenti se sei bravo
Lo sei di fronte alla coscienza interiore se non sei bravo fa lo stesso
Questo è il punto da cambiare
E quindi bisogna introdurre una valutazione dei risultati
Che un insieme di strumenti
Che deve appunto premiare il merito in tutti i suoi aspetti
Quanto più disporremo di un sistema moderno di valutazione dei risultati tanto più potremo fare a meno di tutti questi procedimenti normativi
Io sogno un momento nel quale avendo rafforzato creato un vero sistema di valutazione dei risultati tutte queste procedure perfino queste procedure barocche dei concorsi universitari
Cadranno come rami secchi nell'autunno
Secondo punto aprire ai giovani gran parte dei difetti di conservatorismo di autoreferenzialità che pure ci sono
Dipendono da una ragione sostanziale cioè dal fatto che da molto tempo si è bloccato il ricambio generazionale segreteria
E il guasto è serio perché noi stiamo sostanzialmente dicendo a un'intera generazione di scienziati ricercatori di studiosi che le porte sono sbarrate
Non si può arrivare a cinquant'anni per stabilire se una persona a i numeri per fare il professore bisogna che a trent'anni
Quella persona sia messa in grado di fare le proprie scelte
L'università sia in grado di valutare se quella persona a gli strumenti da venti che sono necessarie
E questa valutazione non può dipendere da un codicillo in finanziaria una disponibilità di questo finanze con quel finanziamento ma deve dipendere unicamente dalla valutazione dei mezzi
Terzo libera ricerca non ce lo ha spiegato molto bene professor Calandra
Il finirebbe tra fondo con la ricerca di base è stato trasformando in un fondo per la ricerca industriale il primo in ha il sessanta per cento dei progetti dichiarati idonei che non vengono finanziati
Cioè sostanzialmente stiamo arrivando al punto per cui si fa ricerca solo se c'è una corrispondente domanda dell'industria
E questa è una regola che viene accettata con leggerezza ma se ci pensiamo bene è un procedimento demenziale perché noi in questo modo programmiamo la ricerca facendo perno proprio sul punto di massima debolezza del sistema italiano che appunto la ricerca privata
Siamo l'unico Paese che è una ricerca abbia la più bassa di quella pur
Mentre invece a oggi
Il nostro punto di forza e proprio nell'inventiva dei nostri ricercatori che per produttività individuale sono terzi tra i Paesi del G7
Ed è su questa capacità dei nostri ricercatori che dobbiamo fare
Ricostituendo appunto le risorse gli strumenti per una libera ricerca nell'università italiana e negli enti poi
Non esistono queste differenziazioni tra ricerca applicata finalizzato orientata esiste l'unica vera differenza che è quella tra ricerca buona e ricerca non buona
Quello che deve pesare contare e quindi la valutazione della ricerca se rilanciamo la ricerca libera
Nell'università italiana avremo poi la possibilità anche di fare il trasferimento tecnologico altrimenti non avremo nulla da trasferire infine rilanciare l'autonomia ma rilancia l'autonomia dobbiamo intenderci su un punto non significa fare altre leggi rilancia l'autonomia significa fare una legge che cancelli molte leggi in vigore perché ne abbiamo troppe perché abbiamo costruito l'autonomia
Facendo la convivere con il vecchio apparato burocratico ministeriale
Quindi bisogna soprattutto dei registri gare pere rilanciare l'autonomia
Ma soprattutto a mio avviso autonomia non va vista soltanto come
In modo restrittivo come l'autonomia di un ceto quello dei professori universitari e neppure come un'autonomia soltanto nell'orizzonte statuale
Quello che conterà di più nei prossimi anni non è l'orizzonte statuale ma è da un lato quello internazionale dall'altro quello locale e quindi noi dobbiamo misurare l'autonomia su questi due orizzonti
Cioè sulla capacità da un lato di attrarre
Studenti ricercatori docenti dall'estero e dall'altra di riuscire a dare un contributo alla trasformazione dei propri territori delle proprie città
Queste sono le due dimensioni sulle quali si misura la bontà l'efficacia di un rilancio vero dell'autonomia
San Marco della Fuci
Cioè San Marco
No
Ha parlato Federica Di lascio comunque San Marco non c'è e quindi c'è Gilberto Capano
Che ha già parlato appena i due minuti e mezzo no no e no alla grazia all'arte sylvatica sulla dibattito sulla didattica di caparra adesso per quattro minuti e mezzo la parte antipatiche cattiva
Sulla governance che mi sembra la cosa rilevante prima però una piccola osservazione sull'identificazione istituzionale Moscati è vero dobbiamo fare ricerca eccetera eccetera
Io però dico anche un'altra cosa dico a tutti coloro i quali penseranno e consegneranno il nuovo status giuridico
Che in fondo in qualsiasi cosa ci sia scritto dentro non entro nel merito
I professori universitari devono diventare dipendenti delle proprie università non devono avere questo strano Stato sia giusto pubblicistico per il quale siamo dipendenti dello Stato allora a quel punto lì quando il tuo di datore di lavoro e il tuo rettore mettiamola così
Pian piano possiamo a cominciare comincia a sentire il senso di appartenente Susa e non quello alla disciplina
Sulla questa della governance si collega l'autonomia io sono sono ovviamente un estremista che su questo questo un Paese in cui la politica autonomistica in tutti i livelli università enti locali è una specie di libera tutti
Sembra che l'autonomia voglia dire ti do l'autonomia sicuramente questa lei capace di no non funziona così
L'autonomia una proprietà istituzionale viene data da qualcuno a qualcun altro
Non è indipendenza lo dico perché
Perché il problema del Governo degli ha tra i lasciamo stare il sistema un problema serio signoria su guardiamoci faccio io sono membro del senato accademico demodé in più importanti atenei d'Italia resta di Bologna siamo in quarantadue ventitré presi di dodici rappresentanti diaria direttore di dipartimento noi viviamo costantemente in conflitto di interesse perché io vado là dentro in teoria cioè dovrà e al tempo stesso tutelare la mia facoltà
Come rappresentante viaria scientifica deve tutelare gli interessi dalla scientifica e prendere una decisione per l'interesse generale
Risultato novantanove su cento arriviamo un'aggregazione delle preferenze individuali cioè a un risultato che su voti male per l'istituzione punto possiamo raccontarcela come vogliamo questo che cosa vuol dire
Detta sempre con grande brutalità non confondiamo democrazia compartecipazione all'università
E l'idea che l'università sia un sistema che funziona da governato bene se si basa sul principio democratico un uomo un voto perché questo vuol dire rischia di essere un problema molto serio un conto è la partecipazione ci sono atenei governati in modo non democratico nel senso che hanno famoso sistema di nomina ma non voglio entrare nei dettagli in cui sulle scelte importanti partecipano tutti tutti vengono coinvolti
Io dico a voi colleghi ecco non so quando votate per il rappresentante Daria in Senato o in consiglio d'amministrazioni vi interessa veramente andate poi a vedere che cosa questa persona fa da dentro sappiamo che cosa fanno veramente la tento allora
Ecco attenzione tutti sanno che le prove vada così Tago Lerna se è un problema però guardiamoci in faccia vedo la soluzione Modica credo che casualmente adesso mi dispiace che non ci sia e molto simile alla soluzione di maglio gruppo di lavoro della Moratti no
Rettore eletto dal popolo va bene ricordatevi sempre che uno fa Ettore eletto dal popolo
Sottoscrivo scherzando ovviamente comunque sia anche se ha un mandato solo dovrà in qualche modo pagare i debiti con i propri elettori e chiunque sappia come si fa una campagna per l'elezione del rettore
Sa che ci sono i grandi retto
Dire dire al lettore eletto dal popolo che si nomina un consiglio d'amministrazione
E poi il Parlamento il senato allargato chi è il responsabile finanziario del Budget di un'istruzione di questo tipo chi ha la responsabilità di dire questo si fa questo non si fa dico attenzione perché io non voglio fare fare proposte le ho fatte in altre sedi sono temi però se continuiamo a giocare su questa cosa visto che abbia il tempo una risorsa scarsa lo diceva la Bindi da qualche parte non abbiamo tempo
Non abbiamo tempo di aspettare che il sistema sta giusto
C'è poco da fare molte delle scelte pessime nell'implementazione ad esempio del tre più due deriva dal fatto che i Senati accademici non hanno preso una decisione preso la roba presentata la facoltà approvata le facoltà funziona con lo stesso sistema in ogni facoltà ci sono eccetera eccetera eccetera
Quindi attenzione
Il tema della governance è un problema serio se vogliamo avere responsabilizzazione dei decisori e partecipazioni c'è poco da fare ci sono alcune soluzioni istituzionali che però non possono essere un prendiamo assieme un po'di sistema
Italiano un po'di sistema tedesco un po'di sistema anglosassone bisogna essere molto onesti l'ultimo punto che si collega con la governance
Avere cariche istituzionali adesso fare direttore di dipartimento e prese di farina vettori è diventato un mestiere sta diventavano è affissa non è più un incarico onorifico
Fare il rettore mi è un mestiere molto pesante
Non tutti possono fare il rettore anche il problema col col col giochino democratico che si candida a fare il rettore pensiamoci un attimo andiamo a guardare i cori è un mestiere altri Paesi infatti hanno il per le persone che di questi colleghi che a un certo punto smettono di fare i professori e fanno di mestiere il rettore ricordiamocelo sempre una persona che fa veramente rettore lo fa per otto anni non torna più a fare il mestiere perché per otto anni il messale di professore perché per otto dieci anni ha fatto un altro mestiere
E allora l'idea che in fondo in fondo fa ripresi direttore di dipartimento elettori non sia un'attività lame totali perché chiunque di noi può fare
Che ci vogliono delle competenze delle caratteristiche neanche deve passare e allora se questa è l'idea probabilmente lo ripeto io ragionamento un uomo un voto per eleggere non si sa bene chi dovrebbe cominciare a stretto a sé dovremo prenderà questa decisione prima o poi perché se non andiamo verso un sistema in cui la responsabilità e viene strutturata in modo diverso rispetto al famoso principio democratico non andiamo da nessuna parte e chiudo tanto per fare una una similitudine
E molto del decentramento agli enti locali ai Comuni e le Province stato basato su questa logica basta contro i dal centro dal prefetto al Coreco giustissimo perché tanto gli enti locali governeranno
E a valutare penali poi ci sarà l'elettore chiunque capisca qualcosa di politiche pubbliche e di funzionamento delle lezioni sa chi non è un buon modo non è un buon sistema per controllare responsabilizzare il decisore
Non so se è chiaro che ti canto la democrazia sto dicendo che non dobbiamo farne una soluzione per tutti problemi grazie
Una critica lucida la proposta cioè la lascerà data spera ad altra sede va bene perché lei scritta la scritta ci sarebbe Andrea Ranieri responsabile componente segreteria
Andrea
Andata è andata a fumare allora passa batteriche Coppo dell'università di Modena Reggio Emilia ricercatore
Agli unica eccezione che guida nascono Guido
Guido
Un pareggio a tutti i grazie mille per questo prete unità di venire qui e poi conoscere un po'più di voi e voi sentire tutti questi pareri azione cosa fondamentale molto importante che anch'io ho molto su fuori
Io come sentite dal mio accento io mi sono italiano io sono inglesi vivacità e anche passato ventisei anni e Norvegia in entrambe nell'ambito universitario in certi periodiche
E quindi onestà Rienza di modo di organizzare i i fari dei dati che ricerca
Molto diverso di quelli in Italia che inizialmente la mia prima impressione era Dio la totale Anarchia
Caos che un prete adesso ha capiti che ci sono e colpi sistemi che in funzione ci sono i cosicché sia giusto non recenti si organizzano
Ma ci sono anche i sono d'accordo con Walter Tocci che ci sono anche le parti schifose e i disgustosi che dobbiamo cercare di cambiare perché c'è molto di fare dalla riforma io sono membro del come e del coordinamento dei ricercatori a a restati Rhegium Modena Reggio Emilia
Perché sono ricercatori confermato
E infatti io sono state fino al due anni fa docenti di semiotica perché ho insegnato un parecchi un sacco di corsi centottanta ore di corsi di un anno come ricercatori non confermato
Ma a un certo punto vedendo come sta andando questa riforma e il modo in cui anche i Phone è stato portato avanti dal dal del Governo io ho ho detto no impattanti prendono posizione quindi ho preso tre ottantasei e io sono il solo era quella volta il sono ricercatori a modo regimi le che è rifiutato tutte le didattiche
E in cuore sono da anche quest'anno rifiutata dell'Attica molti dei miei colleghi
Magari volendo di farla perché si sentirlo trattata male e non è non in una situazione di lavoro anche che gradevole e anche improduttivo volevano magari fari queste qua ma non osano
E si capisce perché perché ci sono in questi processi sociali in sé soggettivi di pressione verso lidi le ricevitori spesso molto giorni spesso persone un po'anche insicuro per farli fare gridati che riduce antileader lo farei queste secondo me non è giusto
Quindi io essendo vecchio non avendo grandi ambizione di essere associato neanche prima fascia perché sono cinquantacinque anni e io ho detto va bene faccio queste qua io sto lì come truppe d'esempio che si poi di fatto rifiuta ritirati ieri fa tanti altri cose anche produttivo
Io sono stato tra l'altro responsabili per Porto internazionale per la mia facoltà
è fatto un sacco di rapporti con altri università nell'estro eccetera
Adesso voglio parlare delle cose proposti positivi come i possiamo cambiare l'università e in questo contesto voglio parlare di questo del che è una cosa che parlava Wittgenstein
Che lui chiamava senso dall'altro l'abilità di sentire il male dell'altro perché secondo l'UE questo è una cosa fondamentale per tutti i nostri prassi come di cattivi della vita quotidiana ovviamente queste al secondo Wittgenstein dopo il suo svolta dove istituì è passato di questa idea del della logica e come le cosa più importante è a questa patì più Inti soggettivi
Delle in tre soggetti importanza delle intersoggettività perché uso ad esempio come straniero sai in questi situazione
E se è un po'strano perché è arrivata la situazione e tu non ce l'hai tutte le presupposizione culturale sociale come le altri partecipante
Ecco io avevo notato
Anche in questo evento molto molto protettivo di una eccellente del dialogo disco a Scutari ti discutere Tiffany così ragionevole che lei ci sono persone come questi tui Adanti nelle prime righe che stanno parlando quando io sto parlando
Che secondo me è una cosa molto molto molto poco civile
Molto poco civile e non se fanno secondo me i perché se vogliamo proprio prendi sul serio d'auto per i ascoltare
Ascoltare i e ascoltare vedere non fa parlare e non proprio di fare contro anche mentre su come è stata sono i quando stanno parlando ascoltare etico subì to eight opporsi tale per questa è un po'la cosa che volevo portare avanti come il progetto per migliorare le università e avevamo affrontare questo problema delle cultura
Conte Diana Tobey ancora manchiamo proprio rispetto per l'altro
E il vero responsabilità non responsabilità responsabilità alle abbellita dissentire i sentieri proprio col fuori da altre persone vedere che anche se sono diverso dei tetti
Magari dicono qualcosa di positivo perché sono molto in quei possiamo fare i questo riforma
E anche esseri Pravex nell'ambito internazionale interdisciplinare o e di aprirsi per l'altro aprirsi per l'autorità accettare l'autorità commento loro positivo che potrebbe cambiare noi e cambia l'altre persone quando siamo capaci di fare questo qua
E abbiamo questi come da parte del nostro coltura l'università potrebbe essere un buon posto di vivere
E di lavorare e secondo me questa sì volevo né visioni per l'università del futuro in Italia è quello creano un ambito di lavoro e di vivere piacere per lei produttivo i lutti innovativo e prima di tutto umana
Grazie
Grazie
Bertoni Carlo Maria Bertoni che preside della facoltà di Scienze all'Università di Modena reggio Emilia lo dico così intanto si dà da di arrivare poi abbiamo Andrea Ranieri
L'ultimo intervento programmato a meno che non si è rivelata Susanna Mantovani non è arrivata la grande
Allora rendere saranno aprendo alcune cose molte di queste sono già state toccate da altri
In altri interventi mi riferisco soprattutto all'intervento di Romano Prodi che ha aperto con quella messaggio il pomeriggio in fondo lo sforzo che occorre riprendere ben venga questa iniziativa ben vengano le iniziative pro prossime riaprire un dibattito difficile che altro forse difficoltà di esserne percepito dai da gli strumenti di comunicazione ad essere facilmente leggibile ma che è ugualmente necessario anche permettere appunto nell'ipotesi di un nuovo governo quelli che sono le tappe perché molte cose qui sono state dette e sono state fatte anche delle opzioni molto alternative molto diverse tra di loro ci sono due modi diversi di risolvere questi problemi
Quello che volevo toccare era il tema che ho toccato in un intervento lungo anche di recente
Sul problema della situazione attuale italiana io credo che siamo veramente agli tempi estremi per la possibilità di un intervento i pessimisti dicono che siamo anche troppo tardi
Sul problema della ricerca più ancora che quello dell'università ci siamo impegnati a rispettare gli obiettivi di Lisbona gli altri Paesi crescono noi in qualche modo arretriamo
E siamo molto lontani sappiamo che arriveremo tardi dobbiamo accettare l'idea di di arrivare tardi perché sappiamo che dovremmo crescere a ritmi che sono impensabili sulla base delle forze umane
Una buona parte della nostra attività di ricerca si svolge all'interno della università più della metà dei ricercatori sono dei professori e ricercatori universitari
Pensiamo che il prim'che è l'unico strumento
Significativo con cui si finanzi la ricerca universitaria a la consistenza che hanno soltanto le difficoltà che sono state ricordate proprio da coloro che l'avevano virtuosamente
Iniziato ma a anche un una consistenza
Veramente ridicola sono centotrentasette
Milioni di euro
Ricordiamo che l'università è di fatto anche numericamente la sede primaria della ricerca è il finanziamento più significativo che corrisponde allo zero virgola zero uno per cento esattamente del reddito
Nazione il prodotto interno lordo no vedi quando parliamo della ricerca di base e questo è l'unico vero sì ovvero
Dell'attività e la ricerca del intervento la ricerca di base questo siamo al undici Millesimo del prodotto interno lordo se facciamo le stesse operazioni per i canali analoghi che ci sono gli Stati Uniti a parte la diversità della quota troviamo che siamo alcuni entro quasi un fattore dieci
In qualche modo al di sotto per questi per questi aspetti pur sapendo che ci sono tutta una serie di settori con quella ricerca militare che in Italia non esistono neppure mentre altri Paesi anche europei ci sono e così via Baveno va non insistiamo su questi aspetti il problema è che
Come dobbiamo crescere nella ricerca e nel finanziamento alle università
Globalmente di richiamo all'una e qualcosa per cento lo alla a ricerca perché le statistiche ci sono benevole perché considerano il nostro scarso e intervento sull'università che più scarso di quello delle delle altre come metà dedicato alla ricerca sappiamo che questo non è nemmeno vero quindi forse siamo in una situazione di ancora maggior pericolo sono quattordici miliardi via euro dedicati di cui più della metà vive molto di più della metà vive dello Stato
E all'interno di questo più della metà se metà del finanziamento universitario il fondo ne sono sette
Miliardi di di di Adro
E il e sappiamo che si è stato leggermente aumentato di un l'ultimo hanno mandato in decrescita negli anni pretendere precedenti quindi esiste un grandissimo problema
Di risorse e accanto anche il problema delle riforme ma li dobbiamo nei prossimi tempi pensare più alle risorse o alle riforme sapendo anche che alcune delle riforme anche quelle buone sono state vanificate dalla mancanza di risorse e gli edifici ed i numeri non li ha voluti dire Prodi alla fine dice una pre percentuale che stabiliremo se vogliamo il se vogliamo arrivare a Lisbona dovremmo crescere circa del quaranta per cento l'anno no non è possibile perché si fa indigestione sicuramente
Possiamo riporre Rollins bordati in grande ritardo
Sui no ma lo si può trovare nel sito sul principio dei la ricerca Amalfi dove
è una delle cose che costa poco anche l'intervento sull'università costa poco rispetto a alla l'aspetto massiccio di altri interventi in altri settori
E possono essere alcune per unità percentuali di crescita maggio allora il processo è molto lento però questo problema esiste
Ed esiste soprattutto in relazione al fatto che la mancanza d'una politica scientifica è legato com'era stato ricordato all'assenza di una politica industriale
Anche non abbiamo la possibilità non non sogniamo ci che sia l'industria a dettare le linee su cui su cui si muove la ricerca ma anche una politica industriale che si è rivolta allo sviluppo
E questa forse la troveremo soltanto in un contesto internazionale che purtroppo è ancora lontano nella nostra stessa politica internazionale io sono molto fiducioso che la globalizzazione che forse ci salverà
Nel nella prospettiva e salverà anche per ciò che riguarda lo sviluppo delle nostre istituzioni accademiche di ricerca certo è che Lella globalità della internazionalizzazione diciamo
Certo è che qua alcune cose che sono accaduti di recente beh questa se è odore informa è una cosa ridicola speriamo di se nel caso che passi di poterla semplicemente mettere via prima della della sua fase esecutiva con un semplice tratto di penna ma possiamo andare anche dietro due anni indietro e abbiamo visto il la ristrutturazione degli organi di ricerca il c'è un errore dopo lunghe ed estenuanti risorse è stato ulteriormente riformato e forse non è più il Consiglio nazionale delle ricerche perché basta andare a vedere i suoi regolamenti e i suoi scopi ha perso questo carattere a fronte di chi era dichiarazione del ministro
Della Moratti che dicono che noi non abbiamo bisogno di partecipare al Consiglio delle ricerche europee perché abbiamo i nostri strumenti i nostri programmi forse si riferiva ai primi magari che giusto sono lo zero virgola zero
Se cento del prodotto interno lordo che in risorse mamma mia ma credo che anche questo sarebbe forse un'ancora di salvezza sei come pare passi l'idea di un Consiglio nazionale delle chiusi europeo delle ricerche
E ripeto adesso come adesso non abbiamo più un Consiglio nazionale delle ricerche per lo più un ente di ricerca veramente strumentale rivolto ad altre cose ce l'avete
Ne avete visto le caratteristiche gli enti che erano stati creati sono stati distrutti poi quest'altra caratteristica anche lì ci vorrebbe qualche altro tratto di penna sulle cose passate
Ma senza pensare a grandi riforme che ci ripara gli zar ebbero per anni dobbiamo pensare una riforma che si applichi ventiquattro ore e sia sufficientemente Breve da potere dare i capisaldi
E le linee quei di autonomia e di verifica e di governo di auto-governo capace di di di di realizzarlo l'ultima questione sulle consiglio del ricerche europea anche legato al fatto che finalmente in Europa si comincia a parlare perché speriamo che l'ipotesi pazzi di una ricerca che non serve solo a o esclusivamente ai grandi bisogni sociali e allo sviluppo industriale ma che si rivolge anche ad una ricerca di base che ha bisogno di infrastrutture comuni
E che si basa su l'auto-governo da parte della delle della discipline scientifiche degli scienziati questa è un terzo aspetto che fino adesso l'Europa non aveva considerato ma che grazie al sia alla commis proposta della commissione europea del Parlamento se i governi come il nostro ma speriamo che conti poco che vincano gli altri il nostro governo dirà di no ma speriamo che gli altri dicano di sì e allora potremmo effettivamente allontanarci da questa sventura che ha caratterizzato un po'il nostro Paese in questi ultimi anni io mi sono interessato spesso di di ricerca universitaria fino a quando ero studente quindi son quarant'anni sono fuori tempo ma devo dire che il
Io me ne vado subito
Il qui siamo veramente al all'estremo insomma questi provvedimenti anche parlare di riforme mi sembra un credito assurdo che viene dato insomma non non anche quando si dovranno cancellare non dobbiamo avere pensare a particolari problemi e quindi di riforma non ce li ha non c'è nulla
Dei sono di una qualità molto peggiore dei cinquant'anni forse anche settanta che ci hanno preceduto
Qualcuno aveva proposto il termine difforme ma non so se va bene allora Andrea Ranieri
Della segreteria dei DS responsabile del dipartimento cultura dopo Andrea è arrivato dottore Attilio Oliva presidente dell'associazione tre il è riuscita a prendere un volo per cui sentiremo il suo intervento e poi le conclusioni Giunio Luzzatto nonostante tutto dovremmo riuscire a concludere attorno alle diciassette
Ma intanto lasciatemi dire che
Per chi come me è impegnato nel costruire il programma unitario dell'Unione per le prossime elezioni
La la riunione di oggi o
Una boccata d'aria fresca un un incentivo a lavorare a pensare che ce la possiamo fare
Cioè mi pare che sia emerso oggi l'esistenza di un movimento largo e articolato che comprende ricercatori vettori professori studenti su una linea seriamente riformatrice che non assume la lotta contro la Moratti come una lotta di pura resistenza dell'esistente ma che ha chiaro quali sono i nudi
Della dell'università che bisogna affrontare e che per questi nodi chiede alle forze politiche di impegnarsi a un livello programmatico a
Credo che le cose che ha detto Romano Prodi nel suo messaggio a noi tutti siano da questo punto di vista tranquillizzanti ecco questo senso comune e diffuso che Paolo Rossi stamattina
Esplicitato e anche del nostro presidente candidato alla presidenza del Consiglio nei suoi termini essenziale lascia temettero dire che io credo che bisogna meditare una battaglia politico-culturale grande impegnarsi ancora un momento
Non tanto e non solo nel riflettere fra di noi fra il con voi nell'articolazione della proposta ma perché io non do affatto per scontato
Che si riesca davvero a conquistare tutta la politica anche la politica di sinistra
A all'idea che davvero gli investimenti conoscenza sulla priorità vera del Paese
Volate su questo c'è da fare una battaglia culturale che fa ultrà i nostri oltre i nostri ampi ed è difficile sapete perché è difficile
è difficile perché la domanda di sapere di cultura che Dio aveva questo Paese per molti aspetti è più bassa di quello che un mondo dell'Università e della Ricerca ritratti sono in grado di offrire al Paese cioè sono sulla base di tutti i parametri abbiamo minor numero di laureati di tutti i Paesi europei sviluppati
I laureati che richiede credo che alla scienza richiesti dalla dal nostro sistema industriale dei servizi a più basso di quello che l'Università riesce a sfornare
Facciamo poca ricerca
Non chiamiamola piume di base né applicata io propongo l'abolizione di questa distinzione terminologica così la smettiamo che la facciano loro questa distinzione tra lo sappiamo che non è vero non sappiamo che non è vero
Comunque comunque la richiesta di ricerca del nostro sistema produttivo di servizi ancora più bassa di quello che l'università istituti di ricerca sono in grado di fornire siamo l'unico Paese sviluppato in cui la ricerca privata e il la quota di ricerca private inferiore alla quota di ricerca pubblico
E questo vale persino per i diplomatici noi abbiamo una richiesta ultima ricerca dell'Unioncamere sulla richiesta di lavoro delle in paese somma
La la la Lisbona ci rimprovera perché siamo solo settanta per cento di diplomati sul totale della forza lavoro c'è dice andato all'ottantacinque abbiamo una richiesta di forza lavoro che ancora più bassa di queste allora dico queste cose perché se non affrontiamo il problema degli investimenti conoscenza non solo dal punto di vista dell'università e dalla scuola
Ma come una dal punto di vista della crescita complessiva della qualità del sistema Paese rischia di stiamo di fare una battaglia che resta al palo se volete le politiche del centrodestra avevano una logica cioè di rimettere infilò domanda offerta al livello più basso
Il sistema delle industrie lo diceva Walter il sistema alter Tocci sistema dell'industria non crede molta ricerca
E beh allora facciamo un po'di ricerca di Mickey applicativa
E abbiamo risolto il problema
In perfetta malafede perché pensare di far camminare sulla base di una domanda industriale la rinascita della ricerca in Italia è pensare come dice spesso Walter diritti di ricominciare a camminare facendo leva sulla gamba zoppa non su quella non su quella non su quella che può camminare
E meno laureati e li facciamo nemmeno e poi meno diplomati a tredici anni e mezzo come dice la Moratti facciamo la canalizzazione precoce dalla scuola questa è la logica Korchnoi
Però aspettazione attenti che se noi non riusciamo a costruire l'idea che bisogna fare non so una politica dell'Università dalla scuola ma una politica industriale della conoscenza
Davvero selezionando rispetto a questo di incentivi e passaggi di risorse all'impresa una politica del territorio della conoscenza una politica dell'UPA è il far che faccia della conoscenza una propria leva decisiva
Perché voi sapete che ormai di veri di sapere dipendono anche le le proprie possibilità di speranza di vita di malati di tumore di una stessa malattia fatto una ricerca all'Università di Torino e ci spiega che è un laureato rispetta la stessa malattia
Ha possibilità di sopravvivenza tre a tre volte più alta di uno che non lo è allora dove credo che lo dobbiamo mettere anche un po'così nello scrivere un'idea un'idea un'idea del nostro un'idea del nostro futuro da questo punto di vista è necessaria un'alleanza tra scuola della tra università dell'autonomia e territorio
E il territorio
Io credo che una operazione così si fa certo scrivendo una pole un una piattaforma politica che faccia vera leva della conoscenza delle mento distintivo di un programma di governo
Ma anche ma anche costruendo un'idea di autonomia che riesce a dialogare con il territorio
A rompere su questo terreno a rompere su questo terreno l'autoreferenzialità affare della specificità delle domande del territorio un proprio punto di forza persino nella competizione globale della conoscenza
Perché vedete la competizione globale a conoscenza vincono quelli che riescono certo a stare dentro le grandi reti del sapere ma portare dentro le grandi reti del sapere anche un sapere distintive specifico a un'attenzione la propria cultura la specificità dei territori in cui sono inseriti che fu poi di questo l'elemento distintiva dalla propria proposta
Le università che lo fanno c'hanno guadagnato in internazionalizzazione non si sono ridotte localismo
Io a volte i miei amici del tre più due uguale a zero qui ci sono affari
Tutti e cosa poi son tutti molto di sinistra tutti armi ai vecchi amici tutti umanisti come lo sono io
Va be dicono con questa roba della ricerca delle specificità abbia abbandonato i grandi livelli culturali l'università non è più quella di una volta un po'più cultura parliamoci chiaro
Il rapporto Cultura professione c'è sempre stata
Ed era un rapporto fra le vecchie lauree quadriennali fra la vecchia università che si intendeva come che si autodefiniva comunità professionale e l'alleanza quei vecchi ordini professionali
Questo era non la cultura di Pera c'era un'idea di cultura libera che poi era assolutamente funzionale a riprodursi dalle vecchie professioni così come erano
Che sono oggi un ostacolo per l'occupazione giovanile sono un ostacolo per lo sviluppo locale solo la ragione fondamentale perché poi questa cosa del tre più due dove recita diventare davvero elemento di fertilizzazione sul territorio allora sul territorio e su questo credo
Che noi dovremmo affrontare
Non so se l'avete affrontato stamattina non ho seguito tutti i lavori anche proprio l'applicazione del Titolo quinto la Costituzione
Cioè io credo che il cordino la questione del coordinamento regionale e delle politiche regionali dell'università c'è un momento di passaggio ineludibile
La frammentazione casuale dell'università non dipende dalle regioni spesso le marchette peggiori sono frutto di qualche tiranno locale che decide senza avere responsabilità delle sue scelte di impiantare una un qualcosa d'università sul suo territorio di riferimento tanto per non far nominato giorno Sonata Pisa e bien discusso alla grande iniziativa universitaria ultra specializzate eccetera che Marcello Pera aperto a Lucca no ecco queste sono le robe senza portando e responsabilità alcuna allora io credo che invece dobbiamo decidere che la Regione è un rapporto Regione Università d'autonomia diventa il regolatore
Del rapporto tra università in territori soprattutto se vogliamo fare come diceva Roberto Moscati dell'Università anche un luogo di formazione permanente
Se vogliamo
Evitare che molto spesso l'università si assuma compiti di formazione professionale di alto livello che può fare sistema regionale senza bisogno dall'università se vogliamo costruire sinergia invece che contrapposizione
E credo che dovremmo d'ho finito lavorare in questa direzione io credo che sì ci lavoriamo in questa direzione autonomia territorio riusciamo poi a fare una riflessione ancora
Io Chiara su il governo dell'Università dell'autonomia come cambiare il ruolo della leadership all'interno dell'università dell'autonomia e credo che le due cose siano molto legate tra loro
Abbiamo due problemi le dico e finiscono uno contiene anche una forte azione di perequazione perché guardate io la cosa che mi spaventi io vorrei dobbiamo ragionare un po'bene cosa vuol dire autonomia del meridione di questo Paese
E come se c'è un funzioni Suma sedusse ci poniamo come sistema vostro la consapevolezza che insomma che l'idea che che che da Rena studenti laureati e ricercatori dal sud al nord del Paese anche approfitta anche come dice diceva stamattina benissimo lo studente
Sul fatto che il diritto allo studio lo pagano solo le regioni Emilia Toscana c'entrano in in nel sud sei livelli molto più bassi ma sta venendo fuori una nuova questione meridionale che non son più i braccianti che va a fare gli operai di linea sogni laurea sono gli studenti e ricercatori che si sta spostando in quantità massicce da sud a nord del Paese questa esigenza di perequazione non deve impedire all'università che sono già più avanti sul tema dell'autonomia di andare più avanti lo dovremmo anche pensare con chiarezza che la struttura di governo che proponiamo hanno struttura che sia capace anche di essere se stessi
Di rispondere a esigenze diverse articolate in cui l'esigenza di perequazione non frena che in grado di fare una scommessa ancora più alte d'avanzata grazie
Grazie Andrea anche per essere rimasto nei tempi la parola al dottor Attilio Oliva presidente eterei le che ringraziamo per lo sforzo fatto essere qui con noi e mi dispiace diciamo
Vorrei invitare anche lui a restare nei cinque sezioni vi ringrazio per meditate mi scuso problemi prima mia e poi di Alitalia Bramante
Ho cercato di capire di cosa avete già parlato stamattina per non ripetere cose e toccare eventualmente aspetti che forse sono stati meno toccati
Tre le ha fatto un'analisi con un gruppo di lavoro con
Degli amici che stamattina hanno parlato
E aveva individuato cinque notti chiave della non euro di unità italiana che non può ancora sentirsi europea visto che l'obiettivo così un po'svolga mistico era diventiamo europei anche a livello a questo livello
Parliamo naturalmente del sistema perché poi son tutte le grandi eccezioni sono
Non temono confronti non campano del sistema le risorse l'input l'output da un sistema nazionale di università i cinque nodi che avevamo individuato erano il primo la governance del sistema dell'università che non c'è
E avevamo indicato nell'agenzia di valutazione indipendente Esterna fuori dai partiti e dal Ministero una politica di incentivi e disincentivi che premi i migliori da la linea ma so che ne avete parlato
Il secondo era la governance d'ateneo che sembra il punto chiave
Nella confusione pletoricità deresponsabilizzazione attuale passare a un modello che invece sia responsabile che sia accanto al bar cioè di acconto alla società e al governo e agli studenti dei soldi pubblici che usa che sono TAC il terzo erano con le risorse finanziarie che sarà quello di cui parlerò il quarto il rapporto Università il sistema scolastico che sono drammaticamente slegati oltretutto i docenti universitari dovrebbero
Formare dei docenti scolastici che che quasi ridicolo nel senso che lo possono fare per le discipline ma per nient'altro perché a scuola non ci sta un più da quarant'anni invece non si capisce perché non si usano i migliori docenti scolastici vecchi bravi e saggi ad educare i Giovanni insegnanti e dovrebbero entrare non esita ed essere utilizzati per questo specifico scopo
L'ultimo punto e dal personale
Reclutamento diritti e doveri argomento arduo non lo tocco e mi concentro solo su un punto le risorse finanziaria le risorse finanziarie e sono un un problema per tutti i Paesi del mondo a fronte della domanda enorme di educazione terziaria che è esplosa sta esplodendo e probabilmente continuerà accresce
Ormai noi in Italia su una corti detta andiamo verso un venti per cento di laureati
Ma in Svezia in Norvegia e in altri Paesi sono al trentacinque quasi quaranta quindi è un fenomeno di dimensioni epocali questo della domanda di educazione terziaria a fronte di questo io noi pensiamo che chiederà al governo rimetterci soldi punto e basta per garantire a tutti una educazione terziaria di tre quattro cinque anni sia un impegno finanziario che poi ha pagato dai cittadini
Probabilmente non di fatto non praticabile perché usciremo da tutti i parametri di di Maastricht chissà cos'altro e quindi di fatto è un problema che o si vogliono e dare si vuole dare questa educazione terziaria a queste
Ma a grandi popolazioni studentesche crescenti e nuove o nonché l'abbia coi soldi che abbiamo molto banale al discorso allora di fronte a questa tenaglia
Abbiamo guardato il mondo e abbiamo guardato attraverso i dati OCSE Eurostat eccetera eccetera cosa succede negli altri Paesi
E abbiamo ho visto una cosa abbastanza impressionante probabilmente via nota Marco perché non a tutti mi sono accorto che non a tutti è così chiara peccato che non o le diapositive era troppo tardi dai fatti vedere stamattina
I paesi europei considerano l'educazione terziaria un bene pubblico è una cosa con cui con l'amico persone bianche scusa una nottata intera insieme ad altri amici eccetera c'era giusto non era giusto eccetera
Il considerarlo bene pubblico ti porta a dire che l'Italia la gratis sostanzialmente o quasi come avviene in Italia in Italia oggi uno studente pago un milione e mezzo resta un anno all'università
Un milione e mezzo scusate parlo di lire ottocento euro circa mediamente a il risultato di questa politica è che quasi tutti i Paesi europei offrono di fazione terziaria
Quasi gratis con soldi dello Stato il novanta per cento dei bilanci delle università
Hai fatto di risorse statali in tutta Europa Svezia Inghilterra Francia Germania Italia cioè siamo tutti abbiamo questa cultura questa storia mi ha fatto
Allora se si guarda dall'altra parte del mondo Stati Uniti Canada Giappone Correa ci sono eccetera
Si vede che il rapporto tra in risorse pubbliche e risorse private nell'università non è un poco meno è il cinquanta per cento cinquanta per cento e cinquanta è privato e cinquanta il pubblico da dove viene sto cinquanta per cento di privato dal meno quattro aree
Una il mondo dell'impresa che legatissimo al mondo dell'università e da noi lo stiamo scoprendo da alcuni anni di Politecnico ha scoperto molto prima di altri ma insomma da noi si faccia
Per colpa di tutti gli anni impresa che sono un po'ignoranti
I nomi in avanti che sono un po'superbia stanno fuori e non si mescolano diffidenze incomprensioni tutto quello che vogliamo sapere ah quindi il mondo dell'impresa è sicuramente un grande volano di risorse specie per la ricerca in area complessità il secondo grande volano e la cultura di una cittadinanza che considera l'università un bene altrettanto importante della chiesa attese
Perché da noi se qua muore un ricco lascia i soldi ha chiesto non rilasciano esterni mai venuto in mente di da fare una donazione all'università
Ecco questa è una cosa che invece in America non succede è normalissimo che è un plurimiliardario muoia faccio una bella Fondazione come Poppins per dirne una causò passato dieci mila miliardi all'università non alla a qualche setta o a qualche l'apparente amico il la terza a fronte di danaro sono gli studenti danaro privato
Gli studenti
Da noi sono un tabù guai a toccare dalla retta degli studenti staccando Jando grazie a Dio ma a nostro avviso questa è forse la più immediata
Pratica concreta e ragionevole modalità per fare entrare risorse all'università ed educare altri studenti che devono crescere
Le ragioni sono state più alta dette dai nazisti molto bene le abbiamo mutuato e perché pensiamo esattamente le stesse cose ci sembra abbastanza assurdo che la popolazione attraverso la la la la la fiscalità generale
Debba regalare a dei gli studenti che sono ancora figli bella classi medie e medio-alte perché si guarda chi si scrive all'università sono per l'ottanta per cento figli di che derivano da scuole licei e ce n'è un cinque dieci dodici per cento viene istituti tecnici o scuole professionali quindi di fatto c'è una selezione naturale e comprensibile di socio di di di classi elevate diciamo reddito al mente e non si capisce perché tutti Italia debba pagare per costoro gratis visto che costoro avranno dei vantaggi enormi dal fatto di avere onestà in termini di occupazione più veloce di stipendi più alti di Stato Squinzano dei ritorni individuali
Paurosi che è giusto che siano che pagherà anche un po'per farlo io la metto perché mi rendo conto
Grazie no prezzo appositi scorse interessante questo tratto di analisi dovrebbe essere riconsiderato alla luce di dati più recenti che dimostrano però che sia la composizione sociale delli
Popolazione studentesca universitaria è diversa che in passato e anche che i vantaggi economici poi non sono così eclatanti come sarebbe stato forse ragionevole attendersi
Ma mi sembra che la con riguardo mentre l'ultimo ultimi che sono stati toccati che io mettere assieme meritano una sottolineatura giusto per i composti diciamo le due cose molto importanti su cui c'è un dibattito ma non ancora un dibattito condiviso
La prima cosa è la famosa questione se noi dobbiamo formare quante
Quante persone con cultura diciamo per o con titolo universitario ma anche con preparazione universitaria sono richieste dal sistema
Allora ci sono due posizioni sono uno è quella di cercare di misurare quante sono qual è la domanda e noi sappiamo che l'Italia la domanda è bassa e fermarsi a quella domanda lì e questa è stata sostanzialmente implicitamente la scelta negli anni passati
L'altra è quella invece di andare a vedere se non si è è stato un po'anche a Cenate stamattina un'immissione un'immissione di capitale
Culturale capitale umano che mamma con vogliamo e anche in certi aspetti non è la stessa cosa capitale sociale
Non sia invece beh importante io faccio un esempio concreto così ci capiamo molto meno
Io per caso mi son trovato a coordinare un corso di scienze del turismo scienza del turismo è una delle tante innovazioni introdotte come curricoli per dopotutto dello pochissime
E naturalmente a io non sono un esperto ma essendo sociologo urbano ero lì e ho dovuto occuparmene mi sono anche occupato con con con con con piacere interessa
Allora cosa succede scienze del turismo scienza del turismo vanno qui in questa università vengono tutti studenti che non sarebbero mai andati all'università
Studenti di grandissima qualità e di scarsa cultura
Bravissimi e gente a cui non ne abbiamo sottoposto veramente li abbiamo messi in trincea insomma ne ho fatti lavora
Settore turistico è un settore che è scarsissimo di domanda dici laureati ma domani non lo sarà più
Cioè noi pensiamo che ci sia vi sia molto importanti intellettuali Zare le professioni turistiche ed è un problema sistemico non è un problema dell'università si può fare
Si deve fare non so se allora questo è un caso forse ce ne sono altri in cui l'immissione di laureati anche magari primi avranno difficoltà non ne sono perfettamente coscienti loro stessi
è probabilmente un elemento motore di un settore importante dell'economia prendi bisogna mettersi in una prospettiva problematica su questo punto se ci fermiamo a dire che non è il sistema economico italiano
Non richiede siamo veramente
A
Appunto zerg
Questo si collega chiaramente con il problema poi degli investimenti dei ritorni l'altra sera ero
L'altro ieri sera ero a Oxford a cena con l'aria gente fra cui John voltò attua che per chi non lo conoscesse è stato il sociologo che più si è opposto all'idea di Blair di tassare fatto una vera battaglia un grande sociologo del lavoro
E ma detto lui ha cambiato un po'l'idea ma sostanzialmente il punto qual era
Loi si ribellava all'idea degli questa attorno al piano di Blera fra tutto fatto da economisti che ragionavano sul passato
E lui si opponeva non all'idea mi ha spiegato bene di una graduale c'è un Tex ma di una gara duecentesco facesse i conti sul passato non sul prospettive future che sono molto diverse cioè in passato c'è stata una certo vantaggio
In futuro non è detto che ci sia questo vantaggio quindi se vogliamo fare un'operazione Modolo rosa come quella di imporre una qualche forma di gara due c'è un Tex la dobbiamo fare
Non applicando meccanicamente dei ritorni che forse non ci sono più
Ma avendo un'idea più flessibile col cito questo esempio perché lei è un puro questo è veramente un punto importante che dobbiamo affrontare proprio con una mentalità centottanta gradi diceva è difficile
L'ha fatto con molta Corno dico per criticarci ma perché questo è un punto veramente su cui ci vuole una grande divario come sai sono favorevole da sempre a far pagare agli studenti della classe media il parte del costo sotto e quindi a sottrarre questo costo alle alle altre classiche non lo meritano di pagarlo però appunto va fatto in un modo molto sofisticato e su cui bisogna veramente ragionare molto perché questo sarà sicuramente uno dei temi e grossi il dibattito dei prossimi anni scusate sono intervenuto a mi sembrava che queste due cose sono proprio dei punti che ci dobbiamo ricordare bene
Dal
Lo dirà poi le conclusione esso lettera e Giunio Luzzatto debbo dire abbiamo qualche tema che abbiam trattato poco pranzi nei conti abbiamo lavorato mi dice bruciano per più di sei ore
Abbia avuto più di trecento presenze trecentotrenta sono le cartelline ritirate qualcuno come me ne ha presa anche per i colleghi spiega perché sono trecentotrenta sette relazioni sei comunicazioni quindici interventi e nonostante tutto riusciamo a finire intero le diciassette e trenta con le conclusioni di Junior che magari non ci tiene proprio piscine all'ultimo minuto grazie a tutt'
Non lo doveva dire Luís perché emerito della presidenza se sono stati mantenuti i tempi e se il lavoro ha potuto essere così costruttivo beh si usa dire in questi casi non voglio certo fare delle conclusioni a un dibattito che è stato ricco eccetera
Effettivamente è così mai così perché doveva essere così fin dall'inizio infatti avevamo dato come titolo a questo intervento un po'di Di Summa dei lavori agenda per i lavori successivi qui abbiamo ho voluto fare un un un passo avanti rispetto alla riunione che si era fatta quasi un anno fa novembre dell'anno scorso a a Roma e farlo il più possibile in termini di concretezza
Tutti credo hanno riconosciuto che questo c'è stato il sette si è andati nel concreto dei problemi
è stato anche rilevato voglio partire da questo per qualche considerazione è stato anche rilevato che c'è una notevole convergenza non soltanto nella individuazione delle problematiche ma anche in alcune idee di soluzione non su tutto certamente ma alcuni dodici sia come individuazione di quelli che sono davvero i nodi dei problemi da affrontare sia anche per soluzioni sono venuti fuori su altri portano qualche accenno a qualche titolo invece su cui credo che sia necessario ulteriori prevedere ulteriori approfondimenti e intanto certamente non possiamo non prendere atto del fatto che rispondo qui a un intervento di un collega ricercatore quindi alla Bocconi che ha detto che si sarebbe aspettato una maggiore aggressività
Rispetto a quello che in questo momento il tema legislativo cioè la legge che è stata approvata dal Senato con il voto di fiducia e che tutto lascia pensare rischia di diventare legge dello Stato tra poche tra poche settimane ecco noi abbiamo voluto dare un contributo proprio nella direzione che qualcuno ha già ricordato cioè di far rilevare soprattutto che quella comunque non è una legge di riforma cioè al di là di tutti i difetti intrinseci
Che ci sono su ognuna delle soluzioni che li diede
Affrontato ma il punto di partenza che a conclusione di di una legislatura
I problemi veri dell'università o non sono stati affrontati oppure ci sono stati addirittura alcuni passi indietro sono stati rilevati vari interventi
Cito tipicamente quello sul diritto allo studio per esempio su cui ci sono stati grossi passi indietro rispetto alla situazione che si era determinata alla fine della legislatura
Della legislatura precedente quindi diciamo in un certo senso il fatto spesso la critica maggiore che si può fare a quella legge è probabilmente il fatto stesso di esistere come unico portato di questa di questa legislatura aggiungo questo non è venuto fuori dal dibattito ma lo voglio ricordare perché è un punto mi sembra qualificante a rovescio
Che probabilmente alcuni dei pericoli maggiori presenti denunciati in quella legge sono sotto certi aspetti anche dei pericoli improbabili
Non credo che nessuno pensi che davvero fino al due mila i tredici
Dose al interverrà sul problema della normativa sullo stato giuridico dei docenti che quindi è una pagliacciata quella di dire il ruolo di ricercatori è soppresso mai sorpreso del mio nel due mila e tredici di com'è evidente che non ci crede nessuno
Analogamente se uno guarda quel sistema di i giudizi di idoneità nazionale fatti per il doppio del no non è il doppio solo il venti per cento almeno il bar il venti per cento forse fino al quaranta intanto subito però il cento per cento
Cioè diciamo quasi liste di idoneità perde tutto quello solo per mettere in piedi quel meccanismo ci vogliono dai due ai tre anni fa più un po'i conti di tutti i passaggi tecnici che occorrono venire alta la delega e come se non ci fosse dal punto di vista lune perfetto è che intanto blocca proprio reclutamento cioè non ci saranno più concorsi per né per ordinari né per associati perché è bloccato
Che ci sono parti che sono operanti e parti che invece non non operano tra quelle operanti cioè quella su cui ha messo l'accento giustamente applicata alla ma anche in un intervento sul Riformista che abbiamo messo nella nostra cartella che all'opposto
Delle volontà di qualificazione di cui si parla
C'è intanto il fatto che dei requisiti minimi si conteggiano anche tutti i contratti quindi si potrà attivare di corsi di studio con due uno docenti strutturati e tutto il resto contratti dopo aver detto alle volte anche esagerando che c'è stato un eccesso di corso di laurea nodo esagerando perché se uno va a guardare i dati del col miglior figlio del Comitato nazionale si vede che in realtà diciamo in qualche settore c'è stato un lei dorme incremento di corsi di studio ma anche su questo ci sono alcune leggende metropolitane che circolano su questa questione quelli che ci sono erroneamente moltiplicati troppo sono spesso gli insegnamenti all'interno dei singoli corsi di laurea il numero dei corsi di laurea aumentato ma in modo differenziato e non in modo così plateale come qualcuno dice comunque sia i requisiti minimi di fatto se vengono soppressi e queste o fare altre subito
Cioè è la parte della legge che entra in vigore subito quei tutto il male possibile sia per il fatto di esistere sia per quello che dice
Però abbiamo voluto appunto guardare al di là cioè guardare anche a quello che vorremmo che si costruisse
Abbiamo chiesto a a a Prodi di dirci qualche cosa proprio perché ci sembra che l'interlocuzione è una interlocuzione sul futuro presso gli impegni che qualora diciamo cambi la maggioranza del Paese la eventuale nuova maggioranza disposta a prendere per il sistema di formazione
Superiore
E allora diciamo il fatto che sono venuti su tutti i temi di elenco solo per per per vedere quanto i contributi si sono sommati i contributi anche del dibattito
Non solo degli interventi di questa mattina direi che diciamo naturalmente anche non tutte le varie associazioni che hanno portato gruppi che hanno portato i loro contributi
Non tutti sono esattamente identici anzi ci sono anche alcune differenze le abbiamo colte tutti però diciamo ci sono alcune linee di fondo su tematiche come per esempio il nessun riferimento all'età del loro
Cioè no non si piange per qualche cosa che nei termini che occorrono per una società come quella di oggi non può esistere cioè le università appunto gentiliana o non c'è in nessuna società contemporanee Moscati lo ha detto molto bene
E per la priorità del tema della valutazione come necessario corrispettivo di un vero sviluppo della autonomia
L'aggancio all'Europa questo credo che è venuto fuori sistematicamente ed è uno dei punti di punti di maggiore rilievo anche legato proprio alla valutazione il fatto per esempio che il sistema di valutazione sia indipendente rispetto alle strutture italiane utilizzi anche esperti che mettano in comunicazione con gli altri Paesi
Il puntare una collegialità tra le cose pessime non colte dalle su uno almeno finora ho visto sulla stampa
Diede la legge Moratti c'è per esempio una teorizzazione del fatto che il professore universitario fa quello che vuole ora che il professore universitario faccia quello che vuole lo sappiamo tutti da sempre
Però che una legge vada indietro rispetto a quello che da settant'anni circa sta scritto nella normativo diversi Italia cioè che i programmi dei corsi devono essere coordinati
Poi magari non si faceva però sulla legge c'era scritto adesso sta scritto nella legge Moratti
Ogni professore decide il contenuto del proprio insegnamento i decide il contenuto allora tutte le cose di cui si è parlato qui altrove
Su su qual è la costruzione di un modello formativo in cui al centro deve essere l'obiettivo di costruire uno studente di preparare un professionista un uomo di cultura con un certo schema cioè individuare gli insegnamenti in funzione del del profilo il cunicolo in funzione
Di un orientamento dato prima e non invece come somma di insegnamenti si teorizza e avrebbe il fatto poi magari non succederà perché ormai una certa abitudine a lavorare insieme si è creata almeno in molte
Sedi universitarie però la carta
La carta dice questo quindi riescono su collegialità oggi è venuto fuori per esempio in vari interventi che anche dei dipartimenti si vorrebbe superare una tendenza a un eccesso di parcellizzazione dei progetti di ricerca dei singoli che però inevitabile Calandra ci ha fatto rilevare che siccome non c'è più sostanzialmente un finanziamento ex Santa per cento per intenderci
Di della ricerca di base diffusa che era quello per cui sostanzialmente i dipartimenti inizialmente si erano pensati cioè per per la ricerca che non richiede grossi investimenti a livello a livello nazionale le si diceva le volte il metabolismo di base
Della ricerca e tutto questo non c'è e e e Dea e quindi anche rende più debole la la collegialità nel nel lavoro nel lavoro universitario ecco su tutti questi temi mi sembra che le relazioni e e gli interventi hanno mostrato che si sarebbe in grado di dare contributi reali per un rinnovamento del del sistema dico subito che ci sono altri temi queste connotato momento c'è una certa differenza tra il titoli titoli anche delle relazioni che abbiamo ascoltato questa mattina e la totalità delle schede che sono state distribuite
Non è un caso perché siamo del tutto consapevoli che certi temi sono più maturi più condivisi come soluzioni su altre siamo consapevoli che c'è da lavorare di più il problema del finanziamento per esempio ogni tanto viene evocato ma come cui dare davvero un contributo perde le idee chiare sul finanziamento deve essere approfondito qualche spunto qui è venuto io devo dire che condivido in pieno
Le osservazioni che sono state fatte sulla esigenza di favorire l'autofinanziamento delle strutture scientifiche
Attraverso un'attività collegata al territorio per quello che un tempo poteva essere consulenze conto terzi ma questo richiede ad esempio una scelta molto chiara per valorizzare i docenti a tempo pieno cioè perché l'attività anche quando è attività
Che in qualche modo legata ah committenze invece che essere la committenza ricevute individualmente da professionista che anche professore universitario sia una committenza alla struttura alla il istituzione università anche questo in tutti i Paesi del mondo
Dove le università funziona delle università sono anche capaci di essere complessivamente strumento a questo fine questo ha a che fare certamente con una idea di di finanziamento
Tema ancora aperto il problema del rapporto col sistema secondario con la scuola c'è uno un contributo mio e della collega Pontecorvo colgo l'occasione per dire che ci dispiace che non ha potuto venire perché ha avuto proprio atto ieri sera quando stava per salire in treno un forte attacco d'influenza niente di grave ma insomma non ha potuto prendere il treno
è un tema su cui siamo ancora indietro cioè come consapevolezza complessiva cioè la tendenza di molta parte dell'università e a ignorare un pochino il fatto che ci si lamenta magari che al attrice alleviare io allora casi sempre più bassi
Quale c'era gente che con la facciamo per contribuire a cambiare questa situazione facciamo facciamo troppo poco è venuto fuori è venuto fuori nel discorso credo che sia credo che sia importante io mi permetterei
Diciamo ci sono qui responsabili Ranieri e altri di di di forze politiche io chiederei che il segnale dei primi cento giorni
Prodi non ne ha parlato perché non riguarda l'università
Sì anche di ripristinare una commissione seria per gli esami di maturità perché probabilmente se noi dessimo la sensazione alle scuole
Che a loro volta loro rispondo la qualcheduno l'autoreferenzialità che De Priamo nell'università è stata immediatamente trasferita alle scuole sopprimendo di fatto l'esame di maturità credo che dobbiamo su questo cercare anche come universitari di sollecitare decisioni decisione in questo senso ecco allora io individuare e per veniva la parte diciamo un po'organizzativa che mi era stato detto di trattare in queste in questa parte finale io credo che una delle cose che potremmo fare come gruppo diamo voce all'università e anche su qualcuno di questi temi
Non mi sono ancora neanche confrontato con gli altri miti ma penso che potremmo essere facilmente d'accordo
E fare anche qualche riunione monografica
Cioè destinare qualche seminario di studio qualche riunione non generalista come quella di oggi
Ma specifica all'approfondimento di alcuni di questi problemi su cui siamo consapevoli che il contributo e meno definitivo non di definitiva una parola eccessiva e meno e meno organico e meno e meno certo
Di quanto sia quello su alcuni dei temi di cui invece qui abbiamo parlato finora io penso che appunto questioni come il finanziamento come il rapporto tra università e sistema scolastico
Come la definizione dei rapporti col territorio chiamiamolo così come elemento complessivo anche vedo l'assenso
Di Bianca Maria Tedeschini Lalli anche perché lo ha già ricordato qualcuno momento fa perché diciamo il questo è decisivo per dare all'università il ruolo di importante rispetto alla formazione lungo tutto l'arco della vita ricordava qualcuno pochi giorni fa che ha viziato forse Moscati stesso che un collega spagnolo che ha una funzione di direzione prorettore insomma degli USA importante università spagnola faceva rilevare che in questa che è una grande università Politecnica ci sono trenta mila studenti Giovanni e trenta mila studenti
Hillary long learning cioè il bilancio e a questo livello
D'anche anche quantitativa ecco su questi tra i temi finanziamento rapporti università scuola territorio università territorio forse potremmo pensare ad alcuni approfondimenti con riunioni monografiche
Per il resto mi sembra che quello che viene fuori per l'esigenza di dare seguito alla riunione di oggi pubblicizzando le schede è già stato detto quelle undici schede che sono state distribuite verranno messi in rete e cercheremo di mettere su anche così diciamo con le tecnologie che usa ad oggi
Può sistema di repliche cioè che ognuno possa inserire in Rete
Propri commenti proposti reperite specificamente alle undici schede che sono state offerte tre non aprire un dibattito generico ma dire che cosa convince che cosa non convince quali contributi ulteriori possono venire fuori
Arricchendo i contributi dei di quelle schede in modo da poter arrivare forse diciamo tra qualche mese diciamo a un ulteriore riunione anche un po'di sintesi in cui si parta non più dalle schede elaborate da undici volenterosi relatori ma a qualche cosa che abbia già raccolto una un consenso più largo non credo che un gruppo come il nostro si pone il problema di dire Cook quante adesioni arriveranno materialmente saranno mille ottocento di nuovo quota l'importante è soprattutto quali saranno i contributi concreti crack come ci potrà essere attraverso il dibattito che cercheremo di aprire su questo sito V doppio V doppio V doppio burro punto it attraverso le undici schede che tipo di ritorno potremo avere in termini di osservazioni commenti e anche critiche naturalmente per arrivare a una riunione successiva in cui dare conto di come sia arrivato ed eventualmente anche di eventuali ulteriori elaborazioni su temi specifici
Attraverso quei seminari di cui di cui parlavo prima
Credo che programma di lavoro è impegnativo e funzionerà soltanto se ci sarà molta risposta tra il nord siamo dei con il lavoro è organizzato su base tutta volontaristica e però evidentemente lo si fa volentieri
Se si vede che risponda una qualche esigenza una questione che direi che è molto importante e su questo troveremo il modo anche ripensando un pochino alla organizzazione tecnica di questo sito di contribuire e di vedere come far confluire in questa elaborazione l'elaborazione anche di altri che non possiamo non pensiamo certo di esser riccioli che hanno delle idee per quanto riguarda il lavoro da fare per migliorare i siamo diversi tali italiano ci sono contributi e distinguerei un momento quelli di tipo più istituzionale
Cita ad esempio quello della del coordinamento delle conferenze dei preti di cui anche ha parlato qui prima e il collega Stella certamente da lì vengono fuori lavori sul campo lavori concreti di chi deve gestire in questo momento un tema di cui forse si parla troppo poco e su questo ancora vorrei dire qualche cosa cioè le nuove classi di di laurea arriveranno sono attualmente all'esame del del conto
Queste a parte il fatto che siano più o meno modificative rispetto alla situazione precedente hanno del loro testo un qualche cosa che si collega all'intervento
Di Biancamaria Tedeschini Lalli di questa mattina cioè il rapporto con il sistema di riferimento europeo dei titoli
Il il decreto il decreto ministeriale da questo punto di vista devo dire che c'è un elemento positivo nel decreto che accompagna le nuove classi nel decreto si dice esplicitamente che gli ordinamenti didattici dovranno nella loro formulazione
Fare riferimento al sistema europeo di descrittori che fa parte di quel quadro di cui parlavamo prima i cosiddetti descrittori di Dublino
Beh io sono convinto che se poi guardiamo tra i cinquanta mila docenti italiani quanti sanno che cosa sono i descrittori di Dublino
Avremmo probabilmente quali noi che credono all'Europa un po'di delusioni però abbiamo in questo momento un'occasione l'occasione che viene detto che i nuovi ordinamenti didattici dovranno tener conto di questo
Ecco stamattina Capano così col suo stile ha fatto rilevare che quando si è applicato il cinquecentonove non c'è stato una sufficiente grazie accompagnamento sufficiente accompagnamento è una sufficiente stimolo a andare in una certa direzione che era implicita del testo del decreto ma che diciamo ognuno ha dovuto ricostruirsi da sé se ne ha avuto voglia e viceversa in realtà quello che succedeva lui l'ha ricordato nel secondo intervento è che ogni gruppo quando il gruppo singolo corso di laurea di fatto aveva idee buone
E andava do della direzione dell'innovazione le applicava in tutti gli altri casi se faceva invece le cose semplicemente con la Bosa Itza Simone da lire tre quarti dal precedente ordinamento nessuno gli diceva niente né a livello di facoltà né a livello di di ateneo ecco qui abbiamo probabilmente una necessità anche di contribuire alla diffusione di idee perché diciamo questo riferimento a ordinamenti che siano collegabili
Con il quadro di riferimento europeo potrebbe essere nei prossimi mesi anni una uno stimolo molto forte a cui certamente istituzioni come il coordinamento della Conferenza dei Presidi possono dare un forte contributo quindi io credo che noi ci dobbiamo proporre anche di tenere i collegamenti di valorizzare la possibilità di apporti da parte delle sedi istituzionali che diciamo si impegnano nel al rinnovamento della didattica universitari e dall'altra parte con tutti i vari gruppi più o meno formali e informali oggi qualcuno di questi ha parlato costruiremo dell'INPS in modo che diciamo dove ci sono dei documenti di altri questi possano essere andati possano essere ricercati attraverso gli strumenti che oggi si possono si possono avere quindi direi che così il compito mio era quello di fare un po'l'agenda dei lavori c'ha provato e per concludere credo che dobbiamo ancora tutti insieme esprimere il nostro forte ringraziamento attici ha reso possibile questa giornata
Stamattina relatore Fontanesi ha seguito tutti i lavori della mattinata devo dire che inconsueto e ti dà il saluto iniziale poi resta anche a sentire quello che dicono gli altri quindi questo è stato un elemento molto
Molto positivo tutto alla staff della università ci ha aiutato moltissimo ringraziamento allora ringraziamento ovviamente a tutti i partecipanti
Buon lavoro attraverso anche gli strumenti che cercheremo di offrirvi e anche a ritrovarci si riusciremo andare avanti nel lavoro grazie