L'invenzione del diritto. Alle radici di una civiltà storica

Buongiorno a tutti benvenuti nella nostra nel nostro di Torino ma a grande onore per noi oggi a avere con noi il presidente per la corte costituzionale professor Paolo Grossi quarta carica dello Stato ma soprattutto persona che io ho avuto a veramente la fortuna di ascoltare lui non lo sapeva che ero fornello udienze ma di ascoltare sono quei momenti a Chetti ti fanno meditare notti da da quegli spunti di conoscenza
Di approfondimento a che riesce a portarti a casa e sui quali poi mediti che ti fanno veramente cambiare anche alcune posizioni alcuni atteggiamenti soprattutto ti fanno riflettere
Ed è un po'in questa ottica che credo l'ateneo ha voluto a a offrire a a tutti studenti dottorandi soprattutto visto che siamo nell'ambito della Scuola di dottorato colleghi siete personale che che docenti e ricercatori
La possibilità di avere questo momento di disturbi più di approfondimento di conoscenza a grazie alla grande personaggio che Sorgo rosso il presidente è un'iniziativa che quindi entra benissimo anche nel nostro ventennale perché non è che possiamo fare questa e chiedere a tutti i giorni a queste personaggi di essere qui fra noi
A e quindi assolutamente particolare e affronta un tema che non è lei delle scienze né delle a Medicina ambienti della parte umanistica mie della parte sociologica un tema trasversale che deve interessarci tutti
La storia del diritto io la conosco ben poco perché sono un medico e medici hanno a una grande amore per l'arte l'umanesimo in senso generale ma non hanno ha molto tempo per studiare altre cose che chiudere il bar più di uno il a il il corpo umano
Ma ma anch'essi anni grazie anche all'aiuto a della professoressa cablate dei tanti giuristi che ho avuto veramente tanto modo di apprezzare in questi anni in questi quattro anni di rettorato
Ho imparato tantissimo e ho imparato soprattutto che la conoscenza di questi temi
è così attuale ed è così importante per tutte le nostre attività che è un peccato ignorarle e allora ecco che sono veramente fiera onorata per presentare questa questa di introdurvi a questa lezione
A non dirò molto di più se non già che ci sono complimentarmi visto che si parla in modo particolare
Per la giurisprudenza con il dipartimento di Giurisprudenza che ha vinto il progetto d'eccellenza quindi sono veramente con felice per voi per tutti noi così come per tutti gli altri dipartimenti anche quelli che non hanno finto naturalmente
Quindi grazie di essere qui oggi e penso che avremo una maggior nata molto particolare
Bene grazie Cristina aiutò appunto sono giovane viene Antony la presidente della Scuola di dottorato
La scuola di Otranto Bicocca come il nostro ateneo generalista quindi ma ci sono diciotto dottorati in tutte le discipline e qui vedo tanti coordinatori e studenti sia di discipline appunto scientifiche che umanistiche che economiche che medica
E per me è veramente un grandissimo onore avere ovviamente iniziare una serie di lancio essa che appunto pensiamo rivolti a tutto alla Scuola di dottorato con il professor Grosso iniziamo veramente in maniera eccellente
Giusto dei gattini molto belli per anche descrive le quella che la nostra Scuola di dottorato nascono inoltrato Bicocca più di cinquecento studenti
Quasi seicentocinquanta colleghi fanno parte dei vari collegi docenti quindi un corpo docente come dire molto molto ampio
E quest'anno dei quasi duecento immatricolati
Più del sessanta per cento non è proviene da atenei non Bicocca italiani e addirittura il trentacinque per cento dati né stranieri quindi una scuola internazionale
Sia nel senso di studenti incardinati che di colleghi che hanno sia molte attività all'estero che proprio quella di stranieri che fanno parte dei collegi docenti diciamo che la Scuola di dottorato favorisce molti percorsi trasversali
A attraverso sia una didattica trasversale
Sia proprio una ricerca trasversale quindi cerchiamo di favorire proprio lo scambio di idee lo scambio culturale tra diversi settori che poi è quello che ci arricchisce tutti ovviamente anche voglio dire qualcosa in particolare del dottorato di scienze giuridiche e guardo alla mia amica Margherita tre se sarà maiali che è stata coordinatrice fino a dopo il sì
Ecco devo dire che la dottor Tino sito tratte sono eccellenti ma devo ringraziare veramente tanti sono Margherita ma anche Loredana perché il lavoro fatto su scienze giuridiche e altamente eccellente che si vede che si vede facilmente dà i numeri perché è un dottorato che alle famose tre io non avrà anche la qualità del collegio assolutamente eccellente quindi grazie Margherita
E tra l'altro l'investimento anche sulla dottorati interdisciplinari cosiddetti industriali che sembrano lontani no dal mondo umanistico particolari giuridico abbiamo dimostrato che non sono affatto lontani e che anzi interrelazioni e quello che si può dare da un punto di vista di ricerca avanzata e anche di formazione all'impresa e sia pubbliche che private assolutamente apprezzabile e dovuto e infatti ricordo che di quindici iscritti
Quest'anno del prato di scienze giuridiche ben undici provengono o da Stati esteri ad altra tenevo e questo permette un risultato che la dice lunga sul lavoro fatto da Margherita quindi voglio ringraziare pubblicamente lo stabilimento di imbarazzo ma lo faccia pasta
è esatto quindi ringrazio tutti gli studenti colleghi coordinatori che sono qua e Anna davvero sono certa che impareremo tutti qualcosa di e ci porteremo qualcosa di veramente notevole da da questa lettera e ringrazio Chiomenti ancora il professor Grossi di essere venuto
Ecco mi qualora per chi non mi conosce io c'è scritto anche quassù da Loredana Garlatti
E non dico cosa sono perché ente di fronte a Paolo Grossi mi taccio io mi sono chiesta quale poteva essere mio compito oggi
Forse introdurre Paolo Grossi ma mi sono detta che sarebbe stata una follia
Perché non si può introdurre Paolo Rossi non bastano non bastano pochi minuti non basterebbe una giornata per raccontare Paolo Grossi la sua vita parla per lui i suoi scritti parlano di luglio per lui
Basterebbe dire che nel suo ultimo libro di villa Cuzco per Tina vedete che ha lo stesso titolo dell'incontro di oggi sono state necessarie ottanta pagine
Per fare l'elenco dei suoi scritti che sono circa trecentosessanta se non ho controllato male
E siccome io non amo chi mi conosce lo sa limiti anni i valori quantitativi devo dire che sono trecentosessantasei critiche hanno cambiato davvero ciascuno di loro
La storia del diritto
E siccome quindi io non non avevo modo di parlare di Paolo Grossi
Scelgo una strada diversa
Cioè di fare due brevissime considerazioni malfatte e qui confido non ne il maestro e non il presidente della corte ma nell'amico Paolo grosse nella sua benevolenza di farlo con le sue parole di fronte alle quali le mie ovviamente sarebbero in tali dite
La prima considerazione riguarda il magistero scientifico di Paolo Grossi perché diciamolo Paolo Grossi è uno storico del diritto
è un maestro raro prezioso che ha saputo insegnare al mondo perché diciamo che il magistero di Paolo Grossi va oltre i confini nazionali la bellezza di questa disciplina
Consentitemi riferimento autobiografico perché quando penso ai miei studenti di giurisprudenza che al primo anno vedono come insegnamento obbligatorio Storia del diritto medievale e moderno
Credo che abbiano un sussulto
Ecco Paolo Grossi ha insegnato che la storia del diritto non è reperto d'antiquariato di archeologia ha soffiato via la polvere del tempo
E dire che io sono una storica del diritto a un confronto impietoso per me e direi offensivo per Paolo prossima da storica del diritto io ho imparato questo da Paolo Grossi
Dice nel suo libro
Il passato ai miei occhi non è un modello da proporre al presente
A questo si una ricchezza che conviene porre in posizione dialettica col presente e che consente di non idealizzare e assolutizzare quest'ultimo collocandolo per ciò stesso fuori dalla storia quasi che fosse una realtà metà temporale un traguardo definitivo valevole per sempre
Soltanto così lo storico del diritto adempie al mestiere suo che paradossalmente quello di restituire all'uomo del presente il presente in tutta la sua vivacità e puntualità
Ecco in poche parole io credo che questa sia un'eredità scientifica importanti che ne dobbiamo trasmettere i nostri ragazzi alle nostre ragazze perché comprendano che non esiste solo il qui e ora ma il perché del qui e ora
E la seconda e ultima considerazione riguarda la stagione attuale di Paolo Grossi quella cioè di presidente della corte costituzionale
Perché direi che nel suo ruolo di presidente della corte le due anime dello storico del diritto e di chi della corte e della carta costituzionale deve dare attuazione si fondono perfettamente
Lo dico ma insomma banalmente mi scuserete che quest'anno c'è un compleanno importante la nostra Carta compie settant'anni
E devo dire che Paolo Grossi la definisce spesso nei suoi scritti un atto di ragione
Ma essa non è soltanto il fondamento del nostro ordinamento giuridico è la base della nostra vita democratica
E allora la carta parla a ciascuno di noi cittadini e cittadine
Si rivolge dice Paolo Grossi al popolo ma questo popolo sempre parole sue non è colto nella sua improbabile Happiness
Ma nella sua esistenza quotidiana
La religione il lavoro la salute la scuola la cultura ambiente l'economia sono situazioni in cui protagonista non è un'entità astratta me lo sono genitori e figli maestri studenti proprietarie nullatenenti imprenditori e lavoratori sani e malati
E allora la salute la religione l'economia non riguardano solo alcuni di noi ci riguardano tutti
Ed ecco allora che io credo che per questo
E iniziare le lezioni della scuola di dottorato con Paolo Grossi ci permetta anche un po'di abbattere gli artificiosi steccati disciplinari la Costituzione e permettetemi di dire il diritto e qui mi rifaccio a un libricino
Vicini Cavanna diceva sono quelli che contano di più di Paolo Grossi di alcuni anni fa che io ancora ogni tanto faccio leggere ai miei Ginny studenti alle prime armi prima lezione di diritto
La Costituzione il diritto non è roba da giuristi non è solo roba tra giuristi
Ma è qualcosa che ci riguarda nel quotidiano
E infatti lo storico Paolo Grossi e il presidente della Corte costituzionale
Ci ricorda che i padri costituenti si interrogarono affinché negli articoli della nascente carta non vi fossero sublimi geometrie astratte nella somma delle foglie dei vari partiti politici ma il volto del popolo italiano
E affinché il cittadino non vi trovassi sermoni filosofici politici delle vecchie carte giusta pluralisti che parlanti di una felicità irraggiungibili di un'uguaglianza vuote in ridente
Ma più semplicemente un fondamentale brevi Ario giuridico come breviario di vita
E allora ecco che quei diritti e quei doveri che sono tratteggiati nella delicata ma robusta architettura della carta costituzionale si fondano sulle radici della nostra storia
Nascono dal desiderio di libertà la carta nasceva dopo un ventennio di dittatura fascista ma prima di quel fascismo davvero la libertà non era ancora un valore che il popolo italiano aveva
Davvero conosciuto
E direi che parla agli uomini e alle donne di oggi ai ragazzi e alle ragazze di oggi perché capiscano che democrazia libertà uguaglianza non sono conquiste che abbiamo fatto settanta anni fa una volta per sempre
Ma sono valori che dobbiamo difendere preservare e coltivare e se come sempre Paolo Grossi ci ricorda il testo del quarantotto non è munito del privilegio della immutabilità
E altrettanto innegabile che mantenga la sua carica di vitalità
Forse anche noi come confessa
Paolo nella prefazione del libro
Siamo stati o siamo lettori distratti e disorganici della Costituzione anche se ce ne siamo riempiti un po'la bocca no in occasione del recente referendum tutti ci eravamo diventati improvvisamente Esperti di alcuni parti
Della Costituzione però questo i centotrentanove in articoli ancora conservo nella dialettica tra passato e presente
E spero che Paolo Grossi non si offenda se io concludo questa volta non con le sue parole
Ma facendo finta di fare la storica del diritto con le parole di un padre costituente che proprio circa in questi giorni tanti anni fa era il ventisei gennaio del mille novecentocinquantacinque la Corte costituzionale non era ancora nata parlava proprio dei giovani come oggi per spiegare da padre della Costituente come era nata quella Costituzione che cosa conteneva
I padri costituenti era Piero Calamandrei e forse alle nostre orecchie le sue parole sembrano però andare di una certa retorica ma da storici del diritto ne dobbiamo contestualizzare i nel momento in cui diciamo così quelle parole erano state pronunciate
E ai ragazzi diceva la nostra Costituzione è in parte una realtà ma soltanto in parte è una realtà
Perché in parte è ancora un programma un ideale una speranza un impegno di lavoro da compiere
E la carta della della libertà la carta in cui ciascuno di noi deve trovare la propria dignità di uomo
Dietro ogni articolo di questa costituzione o giovani voi dovete vedere Gio Ponti giovani come voi
Caduti combattendo fucilati impiccati torturati morti di fame nei campi di concentramento morti in Russia morti in Africa morti per le strade di Milano per le strade di Firenze
Che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta
La libertà e la giustizia non è roba da giuristi la libertà e la giustizia riguarda ciascuno di noi
E scusandomi per la povertà finalmente cedo con grande onore ringraziandolo davvero per questo atto di amicizia a Paolo Grossi grazie
Ma anche il nuovo tranquillizzo subito il mio uditorio
Magnifica lettrice
Gentili
Presidentessa delle scuole di dottorato e direttrice del Dipartimento di Scienze giuridiche
Tali colleghi cari dottorandi
Cari studenti se ci sono anche loro penso
Sono lusingato ma anche un po'preoccupato di fronte a questo uditorio
Così vario
Che rappresenta tutta la cultura di una intera università
Quale l'Università Bocconi
Bicocca
No però e di Bocconi ebbi Bicocca
Perché è preoccupato
Preoccupato proprio perché temo
Che io mi lasci prendere
Da quello che è il linguaggio così esoterico dei giuristi
E che non riesca in una elementare operazione di comunicazione
Quindi farò tutti gli sforzi proprio per
Per
Demolire in me quella specificità che il giurista al troppo connaturato
Ovviamente l'invito mi onora parecchio
Proprio perché l'università lì tocca è una università giovamento
Ma che ha già conquistato dei traguardi considerevoli
Sul piano dell'eccellenza mi diceva non sia la professoressa Garlatti sia al la lettrice
Veramente qui siamo di fronte a un nucleo di ricerca e di didattica di primissima qualità è per questo che non ho avuto esitazioni nell'accettare un invito in questi che sono i miei due ultimi mesi di permanenza in Corte e che sono quindi un po'affannati un po'gremiti
Per tanti oneri che si vengono a sovrapporsi
Però sono qui e lietissimo di essere qui
è stato singolare il modo come è nato non l'invito ma l'oggetto della lezione
L'invenzione del diritto
è il titolo del mio ultimo libero
Nel tentativo di individuare quale potesse essere l'oggetto della lezione Loredana Garlatti Bolton la benissimo prendiamo questo titolo
Sia questo di cui Tucci parli in fondo l'invenzione del diritto è
Un titolo abbastanza sibillino
Abbastanza misterioso che vuol dire quella invenzione che poi è in corsivo nella che nella nella copertina del volume di Laterza
E direi con grande perspicacia Loredana a aggiunto ha voluto aggiungere con il pieno consenso
Alle radici di una civiltà storica
E credo che sia proprio
Illustrato bene
Qual è il contenuto dello scopo del libero
Questo libro sia pure scritto da uno storico del diritto vuole essere una lettura del tempo attuale
Con un osservatorio preziosissimo
Che è l'Osservatorio tipico dello storico che mette in posizione dialettica passato e presente
Nel caso nostro
Modernità quella modernità che rappresenta gli ieri
E la post modernità che rappresenta un immediato ieri ma anche un oggi è forse anche un domani
Oggi io sono convinto che dal punto di vista giuridico
Noi viviamo in un tempo postmoderno vediamo tra poco di poterne dare i tratti essenziale
Alle spalle c'è la modernità giuridica
La quale trova la sua consolidazione
In quei grandi anni di fine Settecento con la Rivoluzione francese
La modernità che è alle nostre spalle era una età di certezze
Un grande filosofo del diritto
Giuseppe Capograssi
Che aveva frequentato intorno agli anni
Dieci del Novecento
L'elezione di un grande giurista Vittorio Emanuele Orlando rievocando quegli anni
Anni in cui stava finendo la modernità giuridica
E se in questa frase
Tutto era allora così semplice
è vero
Dal punto di vista giuridico all'ora
Dalla rivoluzione francese in poi lo Stato è l'unico soggetto chiamato a produrre diritto per cui l'unica fonte di diritto è la legge ossia la manifestazione di volontà del titolare del potere supremo
La legge non è l'unica fonte ma è
La fonte che condiziona tutte le altri
Le fonti del diritto sono
Scambi che in una gerarchizzazione piramidale rigidissima
E soltanto quella fonte che è collocata al gradino supremo è capace di condizionare dare un volto a tutte le altre
è quella che non gli storici del diritto chiamiamo l'età dei codici
Un'età che si esprime
Con questa volontà da parte del potere politico di
Dar vita dei ricordi
Cioè a dei sistemi unitari
Pendenti alla esclusività il codice civile il Codice
Di commercio il codice
Processuale civile penale il Codice Penale
Codici pensati come un insieme enorme di articoli
Quasi tre mila
Il nostro Codice Civile vigente
Che dettagliatamente si pongono tutti i possibili casi le possibile questione
Un insieme di disposizioni
Che si pensano possono essere senza lacune senza dei vuoti
E se ci saranno dei vuoti pochi rari questi voti potranno essere colmati dai principi che circa un anno all'interno dei codici
Qui il delitto e pensato e voluto
In Abruzzo
E con una tale presunzione da pensarlo e voluto
Quasi per sempre
Il codice è un testo carta che ho scritto c'è una immobilizzazione
Che è proiettata in un futuro addirittura infinito almeno senza un termine finito
Al di sotto di questo diritto che viene dai palazzi alti del potere
La società civile una piattaforma amorfa
Chiamata soltanto all'obbedienza
E immersa in una assoluta passività
Qualcuno potrebbe dire
Ma questo insieme di immagini
Ci porta ad una certa negatività
Da in fondo questa modernità è la modernità in cui prende vigore
Il costituzionalismo e per costituzionalismo intendiamo
Quelli grande movimento di pensiero ma anche di azione politica
Che tende a dare al cittadino a ogni cittadino
Qualche difesa rispetto al potere politico spesso allora assoluto tirannico
è vero il costituzionalismo nasce nel tardo Seicento inglese e ha delle grandi manifestazioni
Alla fine del Settecento negli Stati nordamericani in Francia nel sessennio rivoluzionario in tante carte costituzioni dichiarazione
E poi in tutta l'Europa continentale
Però con quali caratteri
Mi preme di contrassegnare questo costituzionalismo
è il tempo che noi storici diciamo è il tempo delle carte dei diritti
Cioè dire delle carte in cui riscontriamo delle nobilissimi e proposizione di indole
Filosofico politica
Sì però contrassegnate da una grande astrattezza perché perché quei cittadino a cui si riferiscono
Non è un un uomo in carne ed ossa è un modello di uomo è
Quell'uomo
Che ha vissuto all'origine dei tempi in uno stato di natura
Uno stato di natura che non è mai esistito
Che è una meta Astoria
E in cui
Circolano dei modelli artificiosi
Di uomo
è la grande lezione del giusnaturalismo
A cui dobbiamo gratitudine
Perché hanno rotto gli assolutismi della prima età moderna
Ma Jan rotti sempre però non deponendo mai il carattere dell'astrattezza
Un'astrattezza che veniva de derivata da quello stato di natura che ripeto non è mai esistito
Un nostro grande giurista Santi Romano quando guardava alle carte dei diritti lo dico pari non giuristi un un grande giurista che è vissuto tra
Gli ultimi decenni del secolo
Diciannovesimo e la prima metà i primi quarant'anni del secolo ventesimo
Ecco guardando ai primi del Novecento alle carte dei diritti lui le definisce un posto legislativamente sono dei decalogo di sono dei catechismi
Quasi per sottolineare che tutto sommato avevano dei peccati di astrattezza
Nello stesso tempo
Ed ecco una antinomia
Questo sapere giuridico astratto
Si coniugava bene
Con una visione che nel concreto veniva allegare strettamente diritto e potere politico
Siamo nel colmo della civiltà giuridica borghese la borghesia ha conquistato il potere finalmente con la rivoluzione francese e intende all'interno di questa sua strategia collocare quel cemento preziosissimo che il diritto la civiltà borghese ha bisogno di uno Stato forte
Che possa proteggere adeguatamente le conquiste della borghesia
E il primo Codice guarda caso nel mille ottocentoquattro opera di Napoleone Primo in questo erede della rivoluzione
è il Codice civile
Cioè il codice in cui si tratta di quelli che sono i due pilastri giuridici che prendono all'ambiente al proprietario terriero all'imprenditore
E cioè la proprietà privata individuale e il contrasto
La proprietà che trova nel contratto il suo strumento di circolazione Luna e null'altro devono essere all'insegna della più assoluta libertà
Ma questo liberismo economico ha bisogno di un ordine pubblico statico forte quieto
Egli ha tranquillità ASS ove venisse che preme alla civiltà giuridica borghese
Ed ecco questa strana combinazione
Fra astrattezza del messaggio giuridico
E diritto che ha una sua protezione da parte del potere politico che potere borghese
L'astrattezza è una strategia
Una strategia alla quale
Ha uno scopo ben preciso
E permettetemi quindi citare
Una frase che
Menzione avo sempre ai miei studenti fiorentini quando
Insegnavo loro appunto la storia del diritto
Quando si parla di questa astrattezza giuridica del mondo moderno a cui il mondo moderno è terribilmente avvinghiato
Io citavo un grande scrittore francese
Anatole France
Uno scrittore un romanziere
Il quale in un suo romanzo storico l'irruzione il giglio rosso
A un certo punto esce in questa affermazione
Io non riesco a capire
L'ha mai vista di queste vostre leggi
Che
Proibiscono di rubare il pane al ricco e al povero
Di sostanze sotto i ponti della Senna al proprietario di un palazzo e al barbone che non a casa
Questa affermazione di France certamente uno scrittore
Che avverte la dimensione sociale
Avverte i i problemi di una questione sociale a a fine Ottocento quando lui scrive
Ecco Anatole France coglie nel segno la strafottenza era in realtà una strategia anche perché se io proibisco al barbone e al proprietario di dormire
Sotto i ponti della Senna io colpisco uno solo e cioè il barbone
Per l'astrattezza giova sempre all'ambiente ed è proprio quello che premeva alla classe borghese che aveva conquistato il potere
E che avrebbe voluto mantenerlo
Del resto se voi pensate a quella uguaglianza che viene sbandierata dappertutto e che è una grande conquista della Rivoluzione francese
La Hathaway checché Sempre sugli stendardi della rivoluzione
Uguaglianza giuridica
Quella uguaglianza giuridica di cui è traccia
Nel primo comma nella prima parte noi giuristi li chiamiamo commi
Dell'articolo tre della nostra carta costituzionale
Del mille novecentoquarantotto
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale
E sono eguali davanti alla legge e quello che c'è scritto in ogni tribunale nostro
Senza distinzione di sesso di razza
Di lingua di religione di opinioni politiche di condizioni personali e sociali ed è una grande conquista perché rispetto alle iniquità concettuali ai privilegi lamenti di determinati ceti prima della rivoluzione francese è un passo innanzi enorme
Però è un primo passo ecco
La civiltà giuridica borghese si arresta questo primo passo
Modernità e quand'è che questa modernità che ha dei contorni così netti
Lo Stato l'individuo l'individuo abbiente la legge il codice
Tutto eccetto il bene della certezza viene garantito perché la legge deve essere obbedito e per essere obbedito a deve essere certa
Quand'è che si incrina
Questo panorama giuridico io vi parlo ovviamente soltanto da giurista
E l'unica cosa che so fare
Quand'è che cominciano delle venature post moderne
Ecco io penso proprio che
Noi possiamo darli
Un momento iniziale ed un evento iniziale
La prima guerra mondiale
La prima guerra mondiale
Con le
Enormi esigenze
Che si tengono a profilare
Esigenze di carattere economico
Disordini di carattere sociale
Viene veramente a rompere il vecchio equilibrio su cui la modernità giuridica si basata per esempio le leggi eccezionali di guerra in quelle quadriennio quattordici diciotto
Sono letti e che vengono a violare anche certe vecchie costruzioni dogmatiche
C'è bisogno di una maggiore produzione economica
Si deve tener conto delle circostanze anche dei non abbienti
Tre quello che emerge in questi quattro anni grande tragedia bellica milioni di morti però certamente un fatto è positivo
I stati gli Stati borghesi debbono fare i conti ora con i fatti fatti economici e farti sociale
Non possono più rimanere nel limbo della astrattezza nel limbo dei catechismi dei De Carlo Bui
Crolla il vecchio elitarismo
Che era proprio del regime borghese
Italia mille novecentotredici abbiamo per la prima volta un quasi perfetto suffragio universale maschile
Ma facciamo un un paragone
Mille ottocentosessantuno primo anno di vita di un regno unitario l'Italia che non è ancora tutta la penisola ma buona parte di essa
Alle elezioni
Non possono partecipare
Se non al di sotto del due per cento dell'elettorato maschile
Semplicemente perché occorre un certo censo per poter avere questo diritto al voto ecco non ci sono più le iniquità cioè tua Lima perse e viene perseguito
In modo deciso un elitarismo di carattere economico
Ecco tutto questo per esempio in Italia è proprio dopo gli anni dieci
Che noi veniamo a percepirlo soprattutto con questo evento tragico forzoso che la guerra alle sue esigenze di carattere economico e sociale
Ed ecco i segnali del nuovo
I segnali del nuovo l'abbiamo nell'ultimo anno di guerra mille novecento diciotto
Quel filosofo del diritto
Che aveva detto
Ripensando agli anni dieci tutto era così semplice
Nel mille novecentodiciotto Giuseppe Capograssi
Scrive un saggio sullo stato
E come definisce lo strato
Un povero gigante coronato
Cioè un gigante a cui è stato tolto la corolla la testa
Che comincia ad essere discusso
Il cui mito il mito statalista dell'Ottocento viene ad essere scosso e incrinato
In quello stesso anno
Quei giurista Santi Romano che Dio già ricordato un cultore del diritto pubblico
Scrive un piccolo saggio
Piccolo di contenuto di quantità ma non di contenuto di pensiero
E lo intitola l'ordinamento giuridico
In cui comincia a rivedere tutte le vecchie concezioni giuridica
Santi Romano era colui che nel mille novecentonove
Chiamato a papà al grande onore per un accademico di tenere il discorso inaugurale per l'ateneo di pista
Non lo intitola con una delle tante questioni tecniche che avrebbero potuto tranquillamente
Essere
Agevolmente capite dall'uditorio un uditorio paludato accademico fatto di toghe di ermellini
Ceglie un tema che Luigi ulivista ma osservatore del proprio tempo gli fa segnalare come urgente
E il titolo è questo lo Stato moderno e la sua crisi
Quindi in una ambiente accademico
E in un ambiente palude attivissimo
Si parla di crisi dello Stato
E la crisi dello Stato dove
è colta proprio in questa società civile che la vecchia
Modernità aveva voluto come piattaforma passiva
Amorfa e che ora viceversa tra fine ottocento e primi anni del Novecento quando Romano scrive parla e poi scrive
Tutta un'germinare di associazioni minute
Di sindacati di partiti di corporazioni
Di associazioni di assistenza
Cioè dire quel collettivo che la vecchia società borghese ha respinto ma che ora
Comincia ad essere affermato come tutela di chi dell'ultimo del non abbiente del pezzente
E quale
Il messaggio che Santi Romano
A mio avviso uno dei più acuti percettori
Dell'evoluzione del diritto nei primi cinquant'anni del Novecento qual è il messaggio che in quel libretto tenue di pagine del mille novecentodiciotto cita
è il programma giuridico di un tempo postmoderno
Ovvero sia
Basta con il delitto che viene dall'alto un diritto fatto di norme di comandi i comandi e quindi di sanzioni e quindi anche di coazioni
Certo il diritto ci appare in quel modo perché è nel momento della violazione che appare in tutta la sua evidenza ma non è lui la essenza del diritto il diritto nasce in basso
E il diritto nasce nella società civile nasce in quella società che prima si è voluto quale piattaforma del tutto amorfa
Il diritto il fondo per Romano che cos'è è la stessa società che essi auto ordina il diritto è ordinamento ve l'ho detto prima è nel titolo di quelle libriccino
Ed ecco che
Ritorna a galla la fattualità perché la società hai fatta di valori ma anche di fatti di interessi in conflitto
Ed è una vera e propria rivoluzione culturale con cui si inaugura il tempo postmoderno
E affiora
Sempre più la percezione della
Storicità del diritto cioè il diritto appartiene alla storia umana
Non è un assoluto che si possa immobilizzata in un codice e durare per l'eternità no il diritto dai ed eseguire quel corpo sociale che è chiamato ad ordinare
Ed è una rivoluzione culturale
Latente lenta
Silenziosa ma elusiva
Ed è il vero segno
Del nuovo tempo quello che io chiamo
Postmoderna
Naturalmente continua anche il mito dell'astrattezza i giuristi vedete parlo anche a un pubblico di non giuristi sono culturalmente dei personaggi pigri
Siamo proprio intrisi di pigrizia culturale
E
Il tema dell'astrattezza e della purezza del diritto è un tema che ci può soddisfare ancora oggi noi siamo adoratori di un signore austriaco
Che ha insistito sulla RAI l'RX Lele
E questo sia nel diritto civile che nel diritto pubblico
Mi sono segnato qui due esempi
Francesco Santoro Passarelli un grande professore di diritto civile
Scrive un manuale di diritto privato per i suoi allievi studenti nel mille novecentoquaranta quattro
A diverse edizioni addirittura nella mi pare quarta edizione del mille novecentocinquantaquattro come intitola quel manuale dottrine generali
Del diritto civile
E nel mille novecentoquarantacinque quello che è stato il mio caro Maestro di diritto amministrativo
Nella Università di Firenze Giovanni Miele
Un giurista che negli anni Trenta
Aveva messo appunto tanti esercizi che io chiamerei grammaticali di grammatica giuridica
Ecco che nel mille novecentoquarantacinque scrive principi di diritto amministrativo
E lui stesso precisa nella prefazione
Parole sue
Sono lineamenti di una Teoria generale del diritto nelle sue attinenze al diritto amministrativo
Cioè
Il diritto
Dal punto di vista scientifico si intende immedesimarmi in una teoria generale è ancora il rigurgito di quelle astrattezza e di cui si parlava poc'anzi
Però
è il proprio
Con la stessa Prima guerra mondiale che si infrange il mito della purezza del diritto civile
Si infrange il mito della unità del diritto civile il diritto civile era pensato con una sorta di tavola musa indicano immobile una ratio scritta c'è un qualcosa destinato a durare al di là delle delle evenienze delle fattualità umane
è proprio in quel momento dopo gli anni dieci che nasce in Italia un diritto del lavoro è un diritto agrario
Diritto del lavoro
Come non c'era prima un diritto che c'era ma era una semplice parte del diritto
Civile
Il contratto di lavoro non esisteva esisteva ancora il vecchio schema romano dell'allocazione di opere
La locazione un contratto lo dico per i non giuristi
Con cui un soggetto il locatore concede in godimento il suo bene
La cosa immobile il fondo rustico il fondo urbano al conduttore
Mediante il pagamento di una certa prestazione
Ecco questa è l'allocazione di cose
Nel mondo romano ma mante dente mantenendo intatto fino ai primi del Novecento il contratto di lavoro era una locazione di opere il proprietario dell'unica Merril cioè che aveva il lavoratore cioè il suo lavoro il lavoro inteso come cosa come merce come oggetto di scambio veniva offerta
In godimento al conduttore all'imprenditore
Con una visione assolutamente materialistica
Meramente civilistica del contratto di lavoro senza che fosse induce il lavoratore la sua dignità
La socialità della dimensione lavoro ecco questa comincia emergere solo all'incirca intorno agli anni dieci grazie ad un grande giurista nostro Carnelutti
Diritto agrario il diritto cadono non esisteva esisteva il diritto civile con i suoi contratti di diritto civile
Nasce quando a un certo punto i fatti economici hanno una così grande rilevanza da imporsi e allora i problemi della coltivazione
I problemi geologici attinenti ai terreni la diversità dei terreni sono dei fatti che devono essere presi a rilevanti
E venti anche a livello di corte giuridiche
Cosa voglio dire
Si comincia a guardare in basso
Si comincia a frugare tra i fatti i fatti economici sociali
Struttura Ali a scoprire quelli che hanno una carica interna che trasforma la fattualità in effettività
Questo è
Quel formicolio quel fermento che ci permette di individuare un nuovo tempo giuridico
Ma poi c'è un evento
Formidabile
E questo evento e la Costituzione
Quale Costituzione
Ho detto poc'anzi che
Gli Stati nordamericani a fine Settecento
La rivoluzione francese hanno visto tante
Che si chiamavano anche Constitution soccorsi ci siamo
Ma è chiaro che qui c'è un salto enorme età il primo costituzionalismo delle Tabor ghanese
E il nuovo costituzionalismo che alligna in un clima ormai autenticamente democratico
Quei caratteri che sono
Emblematici nella prima grande costituzione
Autenticamente democratica che la costituzione di quella Repubblica effimera che è qui la la Repubblica di Weimar ma molto significativa per i messaggi che riesce a dare
E che saranno
Esemplare a chi anche sulla nostra Carta del mille novecentoquarantotto
La Costituzione di Weimar a un anno mille novecentodiciannove e l'hanno immediato dopo la fine della guerra
La Repubblica federale tedesca si articola in modo assolutamente democratico avrà quattordici anni di vita però ecco riesce a costruire questo monumento di sapienza giuridica e politica che è la sua carta fu visto costituzionale
Un grande giurista nostro italiano
Costantino Mortati molto attento a quello che avveniva in Germania
Negli anni quaranta
Nel quarantasei se non erro
Si farà spazio un adduttore di questa strada tutto di questa Costituzione proprio per porgere alla al costituzionalista italiano al giurista italiano perché è un modello da poter in qualche modo ad operare anche ai fini delle novità che il neo Repubblica italiana si può andare
E Mortati ci segnala
Questa è una Costituzione nuova
Perché
Non si era mai visto nelle vecchie costituzioni del primo costituzionalismo una messe di
Eventi fatti episodi relativi alla vita umana che trovavano una cittadinanza al suo interno
Nel primo costituzionalismo abbiamo dei programmi ho detto nobilissimi ma di carattere filosofico politico
Che erano offerti ai detentori del potere ai legislatori ai futuri legislatori
Oggi dal mille novecentodiciannove in poi
Si offre al cittadino
Un breviario intrinsecamente giuridico
Ma quale cittadino
Non l'uomo dello stato di natura metà storico
Mai esistito mai storicamente esistito su cui si era basato il primo costituzionalismo
Ma un personaggio carnale
Visto nella sua esistenza quotidiana
Ed allora è ovvio che nelle nuove costituzioni quella di Weimar ma la nostra anche si parla di tutto ciò che è connesso a questa esistenza
Lo citava poco prima l'amica Loredana
Si parla di religione di cultura di lingua di scuola di educazione e di arte di ricerca scientifica di lavoro di economia di risparmio di paesaggio di salute
Il cittadino il visto nella sua quotidianità concreta
E attardiamo c'è un attimo su questo punto
Quale fu il metodo
Che i membri del Assemblea costituente sapientemente
Organizzata negli anni dal quarantasei al quarantotto quale fu il metodo che essi seguirono
Io dicevo ai miei studenti fiorentini era o semplicemente dei lettori si limitavano a leggere
Ma quale libero quali libri
No nessun libro
Volevano leggere alle radici di una società finalmente libera come quella del popolo italiano libera di esprimersi
E individuare alle radici di questa nuova civiltà i valori e su quei valori Porter costruire dei principi
Ecco
Lettori delle radici della neonata comunità italiana
E con due atteggiamenti forti
L'antifascismo dichiarato
E nello stesso tempo
Il linea positiva
Assumere uno il pilastro portante un oggetto che tale da dover essere lo scopo prevalente della loro azione intellettuale
Il primato della persona umana
Un primato della persona umana dar rispettarsi perché entità anteriore al lo Stato
Primato della persona umana che si poneva sul piano logico e storico
Un soggetto con tutte le sue libertà
Libertà che servivano
A consolidare la sua dignità
Quindi si guarda oltre lo Stato
Fermi su un punto essenziale
Il diritto lo ripeto deve rispecchiare l'ordine radicale di una società
E quella separazione fra Stato e società che aveva contraddistinto la civiltà borghese ora si deve colmare si deve colmare quel fossato che era
Frutto di una separazione
Quindi pluralismo sociale
Ma un pluralismo sociale senza nessuno escluso ogni cittadino è interlocutore del costituente
è interlocutore della Assemblea costituente anche l'ultimo anche l'escluso anche il pezzente
Ed emerge questo cittadino nella sua fattualità
Con il fango dei fatti che lo contraddistinguono
Ed ecco permettetemi di leggerlo
Il secondo comma dell'articolo tre il primo comma l'avrebbe potuto
Nel segnare qualsiasi rivoluzionario della Rivoluzione francese qualsiasi si legislatore degli Stati nordamericani l'uguaglianza giuridica gli ho detto primo grande passo da fare
Però non ne ha seguito un secondo il secondo
Lo consegue la costituzione nostra quando dice
è compito della Repubblica
Rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
Che limitando di fatto
La libertà e l'uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
All'organizzazione politica economica e sociale del Paese
Ieri c'era stato ieri modernità c'era stato un riduzionismo moderno una strategia una insieme di artifici
Con prevalere di legalismo e formalismo
Con un rigoroso monismo giuridico oggi c'è la riscoperta della complessità sociale
Costruendo in una fedele coerenza anche una complessità giuridica
Il tempo e tardo lui per non mi consente di leggere l'articolo due della Costituzione in cui questa complessità sociale e giuridica viene bene disegnata quindi siamo di fronte non al monismo giuridico lo Stato unico produttore la legge unica presso che fonte del diritto ora sia pluralismo giuridico io in un mio libriccino di due anni fa oltre e scriverlo come titolo ritorno al diritto
Perché è il recupero della storicità e quindi di tutta la versatilità del delitto
La liberazione del diritto dal d'ombra esclusiva monopolizzano ante e anche soffocante dello Stato
Pluralismo giuridico significa pluralità di ordinamenti giuridici produrrà le chiavi fonti ormai correlate fra se non da una scansione puramente gerarchica
Ma da una rete
Questa pluralità di ordinamenti giuridici fa capo alla Repubblica
Entro la quale certamente si colloca il primo il più rilevante di questi ordinamenti e cioè lo Stato
C'era l'astro considerazioni che avevo sulle disposizioni preliminari al codice civile il tempo non ce lo permette e veniamo che cosa hanno offerto i padri costituenti con questa carta costituzionale con questo loro metodo di guardare a fondo unite neutrali della società democratica finalmente libera di esprimersi
Avevano offerto un modello
Un modello per cui diritto e soprattutto ricerca
Invenzione dico io nel senso degli in venire latino cioè un verbo che significa cercare per trovare
Significa lettura trascrizione in una carta
Modello per ogni organismo chiamato a disegnare è un diritto nuovo il legislatore lo scienziato il giudice il notaio
Anche l'uomo d'affari direi riprendendo una vecchia idea di Ascarelli degli anni Quaranta
Sottrazione del diritto soprattutto del diritto privato
Dall'ombra condizionante del potere
Tutti chiamati a questa opera di invenzione interpretazione interpretazione come invenzione
E il primo esempio è quello offerto dalla Corte costituzionale
Cioè invenzione nel senso dell'in venire latino cercare per trovare all'interno di quella realtà viva che la dimensione costituzionale
Realtà band più ampia della carta e dei suoi centotrentanove articoli realtà che vive continuamente nelle radici della società e anche si modifica e che va continuamente percepita
Individuata e definita e questo la corte costituzionale affatto nei suoi sessant'anni di vita
E noi lo vedemmo chiaramente quando
Cioè le Brando il sessantesimo anno nel due mila sedici noi chiamammo in un congresso presso l'anno il nostro palazzo della Consulta Roma una serie di giuristi cultori delle varie branche giuridiche che ci venissero a dire si è fatto qualcosa
E si è fatto molto
E apparve per esempio che il numero dei diritti fondamentali del cittadino italiano
Era straordinariamente aumentato da quel mille novecentocinquantasei che fu il primo anno di vita della corte al mille novecento al due mila sedici
Pluralismo potrebbero sorgere dei dubbi
Anarchismo
Antistatalisti mo'
Lo Stato non può non avere un grosso ruolo
In una società complessa come la nostra complessa politicamente socialmente economicamente e tecnicamente
Però non può pretendere il monopolio del delitto
Ci saranno zone riservate allo Stato quelle legate all'ordine pubblico la dimensione del penale per esempio sarebbe impensabile di sottrarla alla rigida determinazione dello Stato
Però occorre recuperare questa riscoperta della complessità e anche della fattualità
Anche perché vedete questo tempo postmoderno
Non è un tempo di rocce stabili sotto i nostri piedi è un tempio di è un tempo di sabbie mobili
Perché è un tempo di transizione
Da quel mille novecento quattordici diciotto guerra Prima guerra mondiale
Da oggi è tutto una transizione un movimento e mutamento che ha reso instabile
Il paesaggio giuridico
Movimento e mutamento molto spesso rapidissimi
Tali da arrendere incapaci il legislatore e la legge a ordinarli
E reclamando che cosa
Che accanto al legislatore ci siano altre fonti del diritto altri interpreti
Che siano essi i giudici
Gli scienziati del diritto avvocati e notai
Chiamati sia ricercare e individuali e individuare i principi ordinanti
Mediando tra ieri oggi c'era
Le norme del passato e i fatti incredibilmente nuovi dell'oggi
Non è tempo di pluralismo questo nostro almeno a mio avviso ma di pluralismo di coralità di apporti di fonti
Il costo da pagare è chiaro
è un tempo di disordine di incertezza
Ma disordine incertezza sono il frutto di una ritrovata complessità
E il giurista
Per il giurista i tempi sono difficili
Era molto semplice il vecchio giurista dell'età moderna chiamato soltanto a fare opera di esegesi
Cioè di spiegazione passiva di una volontà fissata dal legislatore nella legge e che forniva il limite estremo oltre il quale egli non poteva andare la pigrizia del giurista errata acquietata da questa passività esegetica
Oggi il giurista
è un promotore è un sollecita attore
Ecco in volto nella invenzione del diritto
Quindi tempo difficile ma anche Fertile
Perché non ho mai visto io storico del diritto un protagonismo come quello in di questi mettendo i di questi anni in cui il giurista e chiamato veramente a questo ruolo attivo
Il turista è immerso nella dinamica di un ordinamento che cresce e di cui è il primo interprete
Quindi ai giovani del dottorato di ricerca
Inferentia giuridiche della università Bicocca
Dico
è un tempo difficile
Dovete Mounir vedi una buona sapienza giuridica
Affondate evidenti nelle tecniche del diritto che servono sempre nella definizione delle questioni ma abbiate anche la certezza di essere dei costruttori e questo
Ripaga una esistenza intellettuale questo veramente di pone fra i troppi protagonisti di questo nostro difficile tempo postmoderno grazie
Possiamo chiedere se non gliela fa anche qualche domanda poi rispondere se qualcuno mi dispiace davvero dall'alto mi dispiace di aver parlato un po'troppo riconosco e sono un quarto all'una scusate mi
Ma
Bene eccolo là
Salve lei ha detto delle cose molto interessanti
Allora c'era il ritorno lì in modo da
Poter rispondere
Salve le ha detto delle cose molto interessanti ma al giorno d'oggi c'è un problema di comunicazione tra il diritto e i giovani
Il diritto al diritto ai giovani nelle scuole Ghioni Licei di fatto lo scientifico non ho mai imparato il diritto l'ho imparato in università diritto pubblico e mi rendo conto che per votare per esempio è necessario conoscere
Il diritto e c'è una grave mancanza nella società attuale di conoscenza del diritto se il diritto viene dal popolo il popolo in questo momento storico dritto non lo conosce
E cosa mi può dire in merito a questa
Io rispondo
Drasticamente
è una vergogna
Che nell'ordinamento didattico italiano
Sia abbia una dimenticanza totale
Del diritto io quindi lo dicevo do ecco un permettetemi c'è una iniziativa di cui io sono molto soddisfatto
E che si sta
Proprio conducendo in questi giorni iniziando
I giudici costituzionali in viaggio per l'Italia
Cioè
Al ministro
Fedeli io avevo detto
Firmiamo una convenzione Cerami mistero e corte costituzionale l'abbiamo fatto
Lunedì scorso nell'ambito dell'istituto tecnico agrario Emilio Sereni di Roma
Convenzione in quale direzione
I giudici costituzionali vadano almeno nei capoluoghi regionali perché purtroppo siamo quindici anzi siamo quattordici perché il Parlamento
Non ci ha dopo un anno e mezzo da quando il l'avvocato Frigo ha lasciato per motivi di salute la corte
Non ha mancato di darci il successore di Frigo siamo quattordici quindi è chiaro che possiamo fare qualcosa ma non possiamo fare molto
Ma almeno andare nei capoluoghi regionali a spiegare che cos'è la Costituzione e che cos'è soprattutto questo strano tribunale supremo che la Corte costituzionale
E aggiungendo al ministro fedeli ministro
L'ordinamento didattico va integrato
Perché è giusto che
Anche nel classico per esempio ci sia un insegnamento di matematica un insegnamento di fisica di chimica di greco antico di latino ma perché non c'è un insegnamento di diritto almeno di diritto costituzionale
Perché la Costituzione è il Breviario del cittadino il bagaglio giuridico del cittadino
è una salvaguardia del cittadino una sua corazza contro gli arbitri del potere anche se noi siamo in un'autentica democrazia ma certamente gli arbitri dei detentori del potere possono sempre sopravvenire
Ecco perché vogliamo far mancare allo studente al giovane
Questo integrazione preziosa necessaria
Quindi lei sfonda una porta aperta parto è una grossa manchevolezza del nostro sistema didattico è vero ci sono degli insegnamenti giuridici
Negli istituti tecnici almeno quelli per geometri e per ragionieri
Ma lì hanno una una configurazione mora meramente tecnica nel senso di offrire al raggio al futuro ragioniere e al futuro il geometra degli strumenti tecnico giuridici importanti
Ma c'è tutto il problema della Costituzione
Cioè del del dei nostri diritti e doveri perché oltretutto
Non si parla solo di dire al cittadino tua in tanti doveri ma gli si dice anche tu hai tanti mi scusate fra i tanti diritti ma gli si dice anche tu hai tanti doveri
Proprio perché la persona
A cui fa capo la Costituzione a cui l'hanno voluta far capolino padri costituenti
è non un individuo insulare egocentrico un microcosmo no è una creatura relazionale
Pensate in rapporto con l'altro con gli altri quindi i in un in un tessuto in un in una rete di diritti e doveri che si intrecciano quindi è una lezione sotto tanti profili anche di carattere di etica sociale
Conoscere bene il diritto della costituzione nostra quindi il suo sfogo è lo sfogo mio lo faccio mio ma ripeto io ho avuto dal ministro fedeli delle assicurazioni
In proposito che non so se lo potrà potrà mantenerle ma mi pareva
Ho detto non so se potrà mantenerle
Se potrà ecco ma il il ministro mi è parso del tutto entusiasta in questa direzione
E quindi penso che qualcosa si farà per esempio ecco si farà una cosa questo
Positiva venti è già in azione il ministero
Distribuire ad ogni studente
Forse anche dalle scuole elementari ma sicuramente dalle medie inferiori
Il testo della Costituzione e chiedere al al a un insegnante di almeno dare un disegno
Sostanziale del messaggio costituzionale quindi vediamo vediamo se qualcosa matura si affiora finalmente una una una riforma didattica quella ci vorrebbe
Ci sono altri
Dove
No una domanda attrattiva foto io sono un economista teorica particolare Napoli esatte dichiarare i giochi trafficate sistemi elettorali quindi al cittadino come cittadino votante
Quindi tutto quello di quelle a Taranto oggi diciamo il mio proprio figlio di ricerca nasce proprio da corretto in New costituzionali ma americano
Di più Tennant eccetera che vede troppo il cittadino esprimere il suo massimo da sé massima relazioni con lo stato dell'arte del vuoto no nel momento in cui il cittadino diventa il lettore editore e e quindi da deroghe Lelli origini anche la la comunione il punto in comune
Tra l'economia teorica che sembrerebbe così
Essendo un figlio ormai quasi matematico e invece la diritto costituzionale dopo le origini della Costituzione la scelta della costituzione è un mese che invece sono due due campi che invece secondo me hanno molto in comune affondano delle radici comuni quindi lo stato del cittadino e cittadino che esprime attraverso il volto
Un'analisi su Massimo ripeto ancora una volta il suo massimo dieci massimo momento l'espressione verso lo Stato
Se penso che anche noi economisti abbiamo molto da imparare ma quello che ci ha
Ha raccontato ai pm integrazione
Una domanda bene non erano
Ho ascoltato io e penso tutti gli economisti ripeto ancora una volta che è un economista matematica quindi sembreremmo molto distante invece non lo siamo fa davanti ai è una rosa non volli dazione lo ringrazio molto
Sì
Il diritto costituzionale è un po'Pinto gli insegnanti nelle scuole superiori ma la domanda che si ci si pone
E di fronte al pluralismo giuridico pericolante dall'incontro nella società odierna di persone provenienti dalle più varie
Per che hanno storiche giuridiche molto diverse come possiamo pensare diciamo così la convivenza giuridica che ovviamente come
Testo fondamentale la nostra Costituzione oltre che farla conoscere cioè la costruzione sempre viva per ciò che attiene ai conflitto la regolazione del conflitto che può venire anche dall'incontro del personale provenienti da per redimersi
Questione sempre aperta sempre conosciuta ma mi pare che dell'attualità piuttosto dimenticata
Ma direi io più che esprimere una mia opinione
Contemplava una realtà che vedo intorno a me
Primo
Il legislatore non è più in grado di ordinare la realtà attuale
Proprio perché perché o è lento ore sordo o effrazione attivissimo nel nell'intricata vita parlamentare il legislatore e spesso un assente e allora nessun necessariamente noi abbiamo dei protagonisti mi che emergono oggi si parla di giudizi alita del diritto non c'è dubbio non c'è dubbio che spetta al giudice soprattutto anche perché il giudice Jean davanti a un attore un convenuto che gli chiedono giustizia
E quindi questa giustizia lui non può de negarla lui diede in qualche modo renderla operativa
E dell'UE il primo inventore dico io ecco a livello di quindi qualcuno ha timore di queste sentenze creative
A mio avviso io alla mia tardissima età dopo tanti anni di riflessione sul diritto
Mi avvedo che non si crea nulla a livello del giuridico il diritto potrebbe crearlo solo il tiranno ma sarebbe il non diritto ecco
Qui si tratta proprio di ricercare quei valori che la società nutre in se stessa e che riaffiorano nella nel mutamento e nel movimento in modo continuo noi lo questo lo sperimentiamo continuamente nella Corte costituzionale
è chiaro che il valore tende a durare non c'è dubbio sennò non farebbe un valore sarebbe se il valore cedesse all'episodico all'effimero allora
Sarebbe soltanto nominalmente un valore ma non nella sostanza è chiaro che il valore tende a durare
Ma non è il valore un qualcosa di immobile
Noi l'abbiamo visto per esempio ecco io a ai ai ragazzi dell'istituto e il tecnico agrario di di Roma io facevo un esempio che poteva essere abbastanza vicino a loro
La Costituzione parla all'articolo nove della tutela del paesaggio
Ecco questa tutela del paesaggio abbiamo avuto negli anni ottanta anche un legislatore ordinario molto provveduto
Abbiamo veduto entrata poi la Corte costituzionale fino a che noi abbiamo finalmente un diritto fondamentale abbastanza nuovo il diritto fondamentale che ogni cittadino ha alla tutela dell'ambiente
E oggi tutela dell'ambiente significa uno dei mezzi di sopravvivenza della stessa umanità oggi non è più apocalittico parlare di di di fine del mondo ecco la stiamo costruendo pian piano
La la fine del mondo noi stessi con i nostri mezzi con la nostra sordità con dei poteri politici
Che che che vanno avanti per la loro strada senza tener conto delle esigenze del cosmo
Ecco questo è un tipico esempio questi può dare ma
Ne avrei tantissimi
Ne avrei tantissimi proprio di un una stanza edizione da intendersi in senso positivo una continua ricerca no
Che tenga conto delle modificazioni che nei valori del corpo sociale si sono
Col gusto definiti e consolidati e di cui poi il giudice primo fra tutti il giudice costituzionale non può ignorare quindi io direi parto da una constatazione
Che è quello che io vedo ecco questa fattualità che
Incombente
Ma un altro per esempio
Il legislatore stesso il quale
Dagli anni novanta in poi
Quasi con una forma di abdicazione
Preferisce legiferare per principi
Se lei prende il codice
Del processo amministrativo che è del due mila dieci questo lei lo nota con ed è stato rilevato da parecchi amministrativisti lo si offrono soprattutto dei principi ma offrendo dei principi
Si rinvia ovviamente attacchi al giudice all'interprete anche al dottrinario ma soprattutto al giudice interprete questo è il nostro mondo
Certamente la certezza nel intesa nel senso vecchio certezza della norma
Non si può più povere anche perché si sta vanificando questa nozione il normativi ritmo
Veramente è più un un qualcosa che
Per relativo al nostro passato che al nostro presente e tanto meno al nostro futuro
Sì signora
E a chi deve essere contenente richiama Stefania Branchini dipartimenti d'informatica sistemistica e comunicazione
è apprezzato i riferimenti vaghi peli di estrazione che importanti e nere soprattutto in ambienti multidisciplinari Palermo dell'astrazione mille
Nella e giuridica è la mia domanda è una domanda che riguarda la felicità e rimane riguarda velocità
La pienezza nella città
A i diversi orologi che compongono nelle varie componenti che sono sociali elitari che vediamo e soprattutto volevo chiede il suo parere rispetto a per le insomma un ritmo mai enorme l'eterno lettino ne offre cambiamento
E quello che
Si può vedere come una rincorsa per l'aspetto giuridico verso tutti i problemi che oggi necessari ci
Ma dunque
è chiaro che il movimento è stato ed è rapidissimo lei pensi che io che sono vecchio molto vecchio quand'ero giovane si parlava di trapasso GR generazionale un fracasso di un venticinquennio ecco la generazione era interpretata come un lasso di tempo di venticinque anni ecco oggi indubbiamente si è avuto una velocità molto più forte
Il problema è la coerenza fra diritto e corpo sociale
Non possiamo permetterci
Non possiamo permettere a un ragazzino in crescita
Di dargli una casacca che gli deve servire per i prossimi venti anni perché a un certo punto quella casacca diventerà troppo stretta quindi c'è un problema di coerenza dell'ordine giuridico che riveste il corpo sociale deve rivestire
Però con coerenza il corpo sociale se non avviene questo o abbiamo una veste troppo larga o una veste troppo stretta quindi una coercizione per il corpo sociale
Questo è il grande problema del nostro tempo
E arrivare ad un ordine giuridico che sia in qualche modo coerente con questa mutazione rapida a ogni livello
Che avviene nel corpo sociale il che non è facile il che non è semplice qualche volta non ci arriviamo ma forse sono il pluralismo giuridico
Ponga Rantisi una maggiore coerenza cioè dire
Parecchie fonti impegnate in questa opera di invenzione e quindi di individuazione di nuove situazioni giuridiche per esempio
Lo stazza stesse lo stesso costume cambia enormemente con una rapidità estrema
Il diritto a non poche registrare questo e se non lo fa avviene quella sul compenso fra società e forme giuridiche che ecco sono un segno di enorme crisi
E la crisi che il nostro giurista Santi Romano constatava nel mille novecentonove lo Stato non può essere sordo a quello che sta avvenendo per esempio
Non so se lei sa ma la rivoluzione francese aveva volutamente ridotto tutto ardue entità individuali
La macro individualità dello Stato lo Stato macro individuo e gli individui singoli cancellando dal nel mille settecentonovantuno e legge le strategie
Tutte le forme associative tutte quelle che noi chiameremmo oggi le formazioni sociali proprio per creare un potere forte un ponte e una compattezza ecco
Santi Romano fa proprio questo esempio
Quello che si era creduto di cancellare per sempre di fatto starvi scoppiando dalle fogne dice romano
E sono tutte queste entità di formazioni sociali assistenziali religiose corporative sindacali partitiche che ormai è inutile cancellare occorre prenderne atto prendendo atto che il vecchio Stato è in crisi
Dice Santi Romano dobbiamo costruire un nuovo senz'altro
No c'è un ragazzo la
Buongiorno prego ciglio
Lei professore ci ha parlato della post-modernità con me
Ecco fattualità che irrompe nel discorso in contrasto con la tratta con l'astrattezza del del passato della modernità giuridico ma le chiedo secondo lei cioè se esiste
Come si può reagire
Il rischio opposto quello cioè dimettersi al rimorchio della fattualità quello che il legislatore lo studioso gli stessi giudici poi non facciano altro che
Leggere ratificare una moderna una contemporaneità in continuare rapidissima evoluzione senza quel minimo di ponderazione ecco di rielaborazione che il diritto delle categorie del diritto potrebbero offrire
Lei è un giurista
Aspirante tale
Ah no nove
Parliamo tra tra colleghi allora
Dunque
Certamente se questo richiamo alla fattualità
Significa asse essere condannati ad un empirismo
Estremo questo sarebbe follia
Baldi io non nego al giurista anzi
Il compito di creare delle categorie noi abbiamo bisogno di categorie ordinanti
Non abbiamo bisogno di categorie dogmatica
Cioè il dogma lasciamolo nel campo dell'archeologia
Il mondo moderno
Io non ho parlato di mitologie ma io c'ho un librettino libriccino intitolato mitologie giuridiche della modernità
Più cosa ha fatto il la civiltà giuridica Borghesi ha creato dei miti
Per poter poi creare delle dogmatiche indiscutibili
Però queste dogmatiche poi ci sono distolte come come neve al sole
Perché perché i fatti dico noi abbiamo negato un'esistenza al diritto del lavoro come diritto speciale
L'abbiamo cercato di ricondurre nei vecchi schemi della locazione romana e ai primi del Novecento ancora Ludovico prassi fa e fa echeggiata Ulpiano Gaio di due mila anni prima
Mentre era mutato non dico tutto ma tanto e si doveva tener conto di questo mutamento il diritto agrario il diritto agrario nasce perché e c'è c'è bisogno di tutelare le cose nella loro essenza primigenia agronomica geologica proprio per perché c'è bisogno di un maggior prodotto agrario
Ed ecco ecco un diritto che si basa però sulla fattualità però guai se questi fatti noi rilasciamo senza una categorizzazione
E sarebbe la fine quindi la scienza giuridica
Ma direi anche per esempio vedo
Il notaio il giudice ormai
Grazie alle loro tecniche giuridiche riescono in qualche modo a creare delle categorie per esempio il notaio lo ha fatto per quanto riguardava il primo momento in cui il trust o no questo strano
Istituto del common law cominciava ad essere introdotto nella nostra civiltà
Guai se non si categorizzate
Preghiere e guai se non gli si dà una certa fissità ma nona punto tale da creare un qualcosa che astragga dalla realtà perché bene o male il diritto è storia vivente
Quindi certo è molto più difficile è molto più facile fare un codice eterno
Fisso delle regole che io reputo possono essere eterne
Molto più difficile
Cerca dare spazio ai fatti catture categorizzare i fatti sapendo però che io non ho fatto un'opera per l'eternità ma forse per una diecina di anni che dovrò rivederla
Cioè c'è uno un equilibrio tra fattualità e categorizzazione
Che non è facile ma a cui dobbiamo arrivare e a mio avviso ci stiamo arrivando
Ancora bene l'ultima
Quest'ultimo
Le volevo chiedere a proposito proprio bella pericolo di passare Carla intorno all'esperienza straordinaria del diritto come ecco i canti di libertà rispetto al dispotismo di un diritto calato dall'alto
In tempi di Isma'se non sia necessario anche accogliere quelle regole di metodo proprie di quell'esperienza giuridica che non ha mai applicato a questa tradizione
Fattuale e cioè alle esperienze anglosassoni
Pezzo non soltanto alle regole e giurisprudenziali quindi la complessa le complesse tecniche precedenti una dissenting opinion ellittiche dicendo ma penso anche a regole metodologiche inerenti la didattica nel non sono capito l'ultima fra le quali metodologiche inerenti la didattica del diritto l'insegnamento del diritto noi siamo abituati perito ma Pirilli dei compartimenti puri di diritto come scienza ognuna indipendente appunto a pensare diritto privato come isolato diritto amministrativo diritto tributario fino a molte branche settoriali separati gli uni dagli altri mentre appunto nell'altra tradizione quella anglosassone le varie branche non solo si influenzano tra di loro e non sono poi così separate ma si infransero anche rispetto ad altre aree del sapere l'economia la sociologia la filosofia gli atti esistono le scienze sociali non esiste il diritto alla concorrenza come in materia d'esame in un appunto il diritto civile
Mi chiedo se appunto per evitare che la l'esaltazione dell'esperienza viva del diritto di venti empirismo non dobbiamo anche iniziare ad accogliere queste aree fu dipinto
Sono totalmente d'accordo vede noi siamo un po'vittime
Di una grande scienza giuridica
Che avuto il suo tempo soprattutto nella seconda metà dell'ottocento e soprattutto in terra di Germania
E cioè la scienza che noi chiamiamo Pandette Istica
Dove un po'c'era un grosso tentativo di categorizzazione però varcando quello che il nesso funzionale con la realtà
Dov'era l'errore della Pan detti Istica di poter costruire prescindendo dalla realtà in mutamento e addirittura lì siamo arrivati a teorizzare una Reiner Rex nere
Io sto dicendo da sempre perché a questo mi porta il mio essere storico
Il diritto è
Una scienza in pianura
Deve essere una scienza in pura cioè una scienza che fa i conti con la dimensione storica la quale non è mai l'immobile
Il tandem stilistici hanno insegnato e tanti Dinoi abbiamo bevuto quelle fonti Santoro Passarelli per esempio
E Giovanni Miele il mio caro maestro Paul mente erano influenzati in senso negativo a qual era l'ammaestramento
La isoli lungo dei giuristi
L'isolamento no
Ecco se lei prende sul un romanista ha detto che scrive negli anni trenta ecco la isoli lungo il giuridico deve essere isolato dalle economico dal sociale dal culturale
Si arriva a rasentare la follia intellettuale
Ecco certo occorre veramente una un una un equilibrio tra
Per risalto alla fattualità che lo si voglia o no dobbiamo per forza aprire e nello stesso tempo
Delle intelaiatura le intellettuali delle categorie tanto più che poi la scienza giuridica essendo vecchia di due mila cinquecento anni devo a delle intelaiatura ormai consolidate a tutta prova
Quindi
Non c'è
E una un ultima considerazione
Lei ha citato il mondo del common law
Ora è chiaro che siamo di fronte a due mondi profondamente diversi
Il nostro mondo ha fatto scelte
La scelte del del giallo un diritto legislativo a impronta legislativa
Ossia legato al potere politico che vede nella legislazione il suo perno
Un diritto che
Si identifica nel codice il codice è veramente l'emblema di questa storia del sibilo ecco
Purtroppo si è dimenticato per esempio che c'era prima della modernità l'età medievale in cui noi abbiamo avuto una meravigliosa fioritura dice di una scienza giuridica e di una prassi giuridica
E dove si è fatto il diritto commerciale signorina è nato lì
Quando gli istituti del vecchio diritto giustinianeo hanno dimostrato che non servivano perché parlavano d'altro
Parlavano un altro linguaggio e allora si è cercato di guardare a questa prassi nuova del commercio ormai europeo nel dodicesimo e tredicesimo secolo e si è costruito una branca nuova il diritto commerciale
Ora io credo che non ci dovrebbe veramente guardare di più a ciò che ha avviene nel mondo del common law non dico per imitarlo per fare dei trapianti i trapianti possono spesso dare a dei rigetti
Ma
A come dire
Apprezzare la grande ricchezza del common law il common law ecco il il mondo giuridico che al retto molto meglio all'attrito con l'economia capitalistica
Il capitalismo è nato innanzitutto in Inghilterra se trapiantato coi nel Nordamerica cioè il pluralismo giuridico del common law
è più duttile
Le nostre Dom pratiche
Con i cisti che no
E andrà ambizione i i giudici francesi alla fine del e e si era in Francia alla fine dell'Ottocento si mettevano le mani nei capelli perché non riuscivano con il con Siviglia
Che era del mille ottocentoquattro a ordinare una realtà economica in subbuglio in movimento ve se l'immagine oggi quando abbiamo ormai un orizzonte che è globale
Perché non dimentichiamo che anche se è puramente fattuale ma c'è tutta un'era una una giurisdizione una globalizzazione giuridica
Che che preme su alle nostre confini ai nostri confini che preme e che esige di essere in qualche modo tenuta in considerazione perché è lì che si sono individuati per esempio tanti strumenti del mercato finanziario che noi siamo sulle basi dei nostri codici assolutamente e nell'impossibilità di di considerare quindi considerare molto quello che avviene nel mondo del common law
Dove ripeto
Da sempre è sono stati protagonisti noni legislatori ma i giuristi e tra i turisti giuristi pratici i giudici tetto loro avevano una tradizione consuetudinaria consolida Artissima un ceto giudiziale molto coeso molto più coeso dei nostri non dico di limitare ma di tener conto di quello che è successo lì come quel diritto ha retto bene all'urto
Allora urto con con le nuove realtà economiche del capitalismo maturo quindi sono perfettamente d'accordo con lei non è facile il nostro mestiere oggi non è facile mai Fertile
Essa
Ringraziamo ancora una volta è parsa aggravarsi è come a risposta tutte sicuramente le mie ma credo a quelle ritratti aspettative queste tre ore e passa largamente in maniera costruttiva la ringraziamo moltissimo
Ho
E grazie a voi di essere stati qui presenti Kasia chiediamo sì appena
Lei vorrei stringere la mano almeno ai dottorandi ecco quello sì quello sì ecco vorrei scendere dal mio podio dall'astrattezza di questo podio e stringere la mano ai giovani