Commemorazione di Bruno Trentin

Pietro
Studi di settore del lavoro
Fondazione
Altre Casse di Risparmio di Imola
Debbono
Ringraziare calorosamente
Illustri
Ospiti di questa tavola rotonda in particolare naturalmente il Presidente del Senato Franco Marini soprattutto di debbano ringraziare per avere condiviso con noi
Questa
Sentimento
Di
Dovere rendere omaggio il dover ricordare
Per meglio dire una personalità come quella di Bruno trentine
Una
Personalità che il centro gli studi tale del lavoro incontro
Presso
La fine degli anni Novanta
A metà degli anni Novanta
E con
Trentini il centro e bene un rapporto di collaborazione in convegni e nella
Stesura
Di un libretto dialogo il lavoro possibile che organizzai insieme a trentine e
A Carlo Callieri
Era
Un dialogo quello
Fondato sull'idea di un lavoro inteso come elemento distintivo ed insopprimibile della personalità dell'uomo della formazione tetto della personalità dell'uomo
E se vi ricordate quelli erano tempi in cui si parlava
Molto diffusamente nella cultura internazionale non solo certo quali italiana vicine del lavoro
Di uno sviluppo delinea economia di una crescita della società
Che stava per espungere da suoi fondamenti
Tra i suoi valori addirittura
Quella
In realtà da sempre esistente che era il lavoro
Fisico soprattutto ma anche intellettuale per certi aspetti dell'uomo
Trentin naturalmente non credeva queste
Nel dialogo che appunto si è bene che
Produsse questo volume
Parlo di
Quelle tesi come di una barzelletta
Ma quella fu un'occasione dico quella stagione
E anche nel nostro piccolo l'incontro con noi
Perché Trentin potete realizzare
Un'altra di quelle occasioni che avevano segnato tutta la sua vita
Di operatore della realtà sociale ma soprattutto
Di intellettuale
Vale a dire l'occasione per
Dimostrare di nuovo
L'attuale sensibilità la sua esigenza di conoscere la realtà
Partire dalla conoscenza delle trasformazioni in corso che erano tante e che prevedeva
Lo dice chiaramente sarebbero
Ma che tanti ancora di più nel futuro
E quindi tutto parte da questo suo gusto di conoscere i cambiamenti
Allora
C'era da capire la rivoluzione informatica
Le trasformazioni demografiche in termini di classi di età che si modificavano in termini soprattutto di maschi umane che ci stavano spostando
C'era soprattutto in cui
La situazione che
Questo lavoro che stava cambiando che non era più lavoro parcellizzato il lavoro fordista ma un lavoro come diceva
Che
Vere pensare per cui
L'imprenditore deve
Far sì che i lavoratori possono acquisire conoscenze dei saperi sempre maggiori tutto questo
A me sembra
Che parodia trentina una occasione straordinaria
Proprio per realizzare una nuova stagione di presenza del lavoro nella civiltà umana
Basato su quello che erano le fondamenta del suo modo di intendere il lavoro dell'uomo al quale lei ha dedicato tutta la sua vita il lavoro come
Quell'elemento che dà la cittadinanza all'individuo nella società ma un lavoro che testimonia anche dell'autonomia
Dell'individuo e della sua in definitiva libertà
C'erano molte cose in quel ragione che si apriva oltre a questa che i trentini vedeva come positiva c'erano molte cose da criticare ovviamente chiara soprattutto
Qui che ritorna spesso in questa riflessione
Quel luogo conflitto come lo definì fra
L'imprenditore in finanziere
Perché avevo un'idea di una crescita economica che consentisse una sorta di rapina dell'immediato di frutti dell'immediato da portare via
Piuttosto che il lento e faticoso costruiti
Ecco
In tutto questo
La grande idea
Che domina queste pagine che dominava allora i nostri incontri io allora aveva un ruolo all'Università di Bologna di qualche rilievo e tentammo anche di realizzare all'interno dell'università
Queste sue idee senza riuscirci
Metterlo
C'era l'idea di una formazione permanente
Di una
Formazione che forse diverso da quella che
C'era sempre stata tradizionalmente
Che davvero rispondente alle esigenze nuove di questa
Tecnologia mutata di queste forme di flessibilità stava diventando inevitabile tecnologicamente diceva Trentin
Ma ecco la flessibilità
E anche su un'occasione non è solo da combattere con dei no è un'occasione perché il lavoratore
Posso acquisire attraverso un grande sforzo dello Stato che deve impegnarci nella formazione debba acquisire saperi conoscenze consapevolezze nuove in modo
Non tanto da
A vere
Nella testa il
Famoso porto sicuro ma di a vere qualcosa di molto più sicuro cioè la sua professionalità la sua come si dice in un'altra occasione impiegabili tra la possibilità di spendere questa sua competenza crescente attraverso la formazione continua
In una serie di lavori che comportavano anche la possibilità per l'individuo di scegliere ecco il discorso del lavoro come libertà eccome
Autonomia
Ma
Ci sono
Come ho detto all'inizio illustri interlocutori
Gli altri meglio di me
Sono voluto ricordare
Un momento felice di incontro per
Il Centro studi e per la fondazione
Con una personalità così ricca
Come quel di trentine
E che ha lasciato indubbiamente tra noi un ricordo forte
Ecco quello che
Vorrei in ultimo direi e che proprio
Dava allora la tentazione
Trentine
Di credere nella possibilità di costruire un futuro migliore
Con il lavoro sempre al centro con il lavoro come quell'unica accolta che consenta all'individuo di esprimere davvero liberamente la sua personalità
Di costruire la sua personalità
Con fatica
Senti luoghi comuni senza le facili superficialità
Chiude
Un lungo iter ferite qualche anno dopo
Circa del lavoro
Con un richiamo
A.C. mobile
Facendo proprio l'auspicio
Di queste grandi intellettuali europea
L'auspicio di rimuovere la solitudine del lavoro subordinato
Spezzato nella sua unità
Di essere più infrante il lavoratore e stroncato nella sua dignità per una parte tanto grande della sua esistenza
E
Si richiamava al proprio in chiusura
Alle ore parole di un turista francese delle degli anni Cinquanta
Che affermavano il lavoro e in questo trentine credeva moltissimo questo tra dite a noi
Il lavoro e l'uomo spesso nel suo corpo e nel suo significato
E che esso non è l'oggetto possibile di un contratto di diritto privato
Queste sono parole
Che
Credo riassumano
Il senso del lavoro e trentine fece con noi modestamente noi partecipammo acque insomma trentine
In quella stagione di grande riflessione lascia una testimonianza profonda credo ancora capace di incidere nella storia non solo certamente del movimento dei lavoratori
Ma
Questo punto vorrei passare la parola all'altro interlocutore o quando il costruimmo
Questa
Questo dialogo
Varato sul fatto e da opposte sponde anche operative tutti credevamo in questo modo intendere il lavoro come cittadinanza fondamentale dell'individuo e quindi chiedo Carlo Callieri
Di aggiungere se vuole ricorrenti o se no
Di
Parlarci
Di quanto ha lasciato trentine nella storia dei rapporti
Nel mondo del lavoro prego
Signor Presidente signori
Signori
A me pare che la prima la presenza qui oggi del Presidente Marini non
Situazione assai difficile
Per il Paese sia la riprova migliore della sua sensibilità
E del
Il ruolo del valore
Che Bruno Trentin espresso nella storia non soltanto del Molise possibile
Perché io credo
O può essere
A pieno titolo annoverato tra i padri
Di di questa Repubblica
Come costituenti come
Coloro che hanno portato avanti la ricostruzione
Che è stato una presenza costante per
Più di trent'anni del
Togliere per quarant'anni la storia del movimento sindacale ma non solo della storia delle relazioni industriali italiani e del pensiero oltreché del
Del dell'operativa sui temi fondamentali del lavoro
Ricordiamo
Ma che vuoi che questa nostra Repubblica a come valore fondante di lavoro lo dice
Il primo articolo
La Carta costituzionale
Nella convinzione di tempi e di molti come lui
E che il lavoro non è una condanna
I loro non è una pena istituito all'uomo
Il lavoro non è neppure il riscatto il lavoro auto realizzazione
Elemento fondamentale fondante
Della
Identità
E della personalità di ciascuno
Perché elemento fondamentale della dignità su quello attuale
Le persone da persona
Assumono
Il loro ruolo nella società
Ruolo
Che non è semplicemente quello di
Agente produttivo
Ma di
Creatore
Non soltanto di benessere ma di sviluppo allo sviluppo proprio dallo sviluppo della società Sviluppo la della comunità
Ruoli fondamentali di progresso
Questo tipo di decisione
Come sapete
Va bene
Ampiamente universalmente condivisa
Ci sono varie ragioni
Storiche religioso
Che
Oscurano Fusco ma questo tipo di rifiuti
Applicarla con coerenza
Nel nostro Paese richiede
Fermezza
E richiede anche un po'di coraggio
Coraggio non tanto di assumere platealmente posizioni impopolari questo ancoraggio questa sfidare temerarietà
Ora ha ragione
La capacità nella pratica continua
E nell'applicazione il compito di mantenere coerenza rispetto acquisti principi
Per come
L'ho conosciuto
Al rifiuto
Era un ragazzo non oltre il termine ventinove anni
E poi nel tempo successivamente
Più maturo
Dalla
Dai ruoli di controparte quindi non certo da posizioni che
Consentissero confidenza
Perché queste qualità
Davvero tutte
Un
Coraggio non mi sento un uomo stentato di tenere in modo assolutamente coerente posizioni
In linea con questo tipo di principio
Primo fondamentale
Il lavoro va bene
Espressione il l'espressione fondamentale dell'uomo l'uomo si esprime fondamentalmente attraverso il lavoro il lavoro richiede competente conoscenze e benessere arricchito la formazione
Le competenze le conoscenze vanno premia che va riconosciuto il merito
Va contrastato
Cosa che ha fatto qualche volta con successo proprie con
I successi di cui possedere
Trasparentemente dovuto
Ma contro lo Stato l'egualitarismo come
Elemento che
Blocca
Il
Professor lo sviluppo delle persone bloccati progresso che lo sviluppo della società
Questo tipo di atteggiamento questo atteggiamento portata avanti con molta coerenza
Credo che sia costato attrezzati ma inutilità
Meglio di me chi
Riconoscere
Più a fondo i risvolti persona di risvolti politici
Come Andrea Ranieri dopo Sergio Cofferati credo che
La triplice costato molto
Mentre dicevo all'inizio Trento immeritato certamente
Di essere annoverato tra i padri di questa di questa Repubblica aprì nella continuità e non ce ne sono molti non ce ne sono molti
Questo ruolo
Non gli è stato pienamente riconosciuto l'invito né
Stampo che
Attraverso
La partecipazione la seconda carica istituzionale della Repubblica
In questa piccola occasione oggi questo proprio distratto Salerno pienamente riconosciuta
E lo scopo di questo aggiornato al Comune preventivi altre giornate più speriamo facili
Verranno nel nostro Paese è proprio quello di
Dare
Trittin culture di trentini
Vi ringrazio
Grazie dottor Callieri
In questa riflessione
Che richiamato le testimonianze di un
Ditta il Comune anche se da
Posizioni viverci a volte conflittuali soprattutto questo richiamo alla precedente di trentine nella nostra vicenda
Repubblica della nostra sviluppo della nostra società intatto
Richiamato ad essi sono precisione l'ho fatta io anche all'inizio duri di nuovo richiamato
Il nostro impegno
Vi trentine sul piano della formazione la necessità di
Formare il lavoratore attraverso una trasmissione di conoscenze dei saperi credo che tutti
Noi di questo voglio parlare collaborò così strettamente con Trentin anche errori soprattutto su questo piano aggredire il senatore Andrea Ranieri
Va incontro ringrazio chi ha costruito questa occasione
Presidente del Senato che è un momento così difficile e qua stamattina con noi
Perché dare proprio la pena anche in momenti così complicati di parlare di Bruno Trentin
Io ricordo che io ho scritto di Bruno quando
è venuto meno
Ho posto l'accento sulla solitudine di Bruno trentini negli ultimi anni della sua vita bisogna dircelo con molta chiarezza solitudine politica
Il giorno amento poco pochi interlocutori in grado di ragionare di ragionare intorno
Al portato della sua cultura alla sua storia sul presente
E mi sono chiesto
Su questo
Se questa misura ingombra di Bruno Trentin
Significa somma più su un personaggio non politico
Possono significasse piuttosto un progressivo distaccarsi dalla politica
La capacità di leggere le dinamiche sociali trasformazioni di capirle ed interpretata
Utilmente ieri ieri durante alla questa seduta tempestoso del Senato io
Mi ripasso attorno il libretto che vengono scritte assieme
A Carlo Callieri
E
Ieri inesorabilmente in mente una cosa che c'erano tempi
In cui i Governi stare in piedi o cadevano assecondare la loro capacità
Di costruire mediazione sociale
Cioè insomma ci riuscivano a dare una risposta all'esigenza dell'impresa dei lavoratori è quello che succede
E facciamo fare un contratto faremo fare un accordo sindacale significava
Stabilita o di stabilità del quadro politico
Come voi sapete con la mediazione importante il Ministro del lavoro sarà concluso l'accordo dei metalmeccanici che probabilmente apriva la possibilità di fare tutti ricavi tutti gli altri contratti
Rivale porterà una manovra fiscale redistributiva
Insomma nel determinare
O meno la crisi di Governo queste cose non la voto da un anno non hanno avuto e non hanno nessuna incidenza nella cronaca dei giornali flessibilità
Di molte delle persone che ricevevano badate bene io non so se era giusto e governi espressioni in piedi o cadevano se riusciremo a fare mediazione sociale
Non mi sembra però un grande avanza mento che si stia in piedi o si cada come dire a seconda di cose cronaca
Minuta e persino molto personale
E allora perché è così
Forse il compito più importante che abbiamo in questa fase
è come recuperare una qualche sintonia fra la dimensione politica i fenomeni di trasformazione sociale e da questo punto di vista mediamente o di Bruno Trentin è fondamentale vedete prima
Io ho detto che la lotta sociale e conflitti de mediazioni che avvengono su quello sociale hanno poca rilevanza per la politica
Voglio però ed è nettamente dopo aggiungere una cosa
Che probabilmente c'è stato un arretramento anche sul terreno del modo di intendere dividere il conflitto e la mediazione sociale che riguarda tutti che riguarda anche noi
Gli agenti che avevo un'idea molto forte che le politiche redistributive
Erano vitali per il sindacato le doveva fare ma guai se le politiche redistributive si sgancia vanno dall'orizzonte dei diritti ed all'orizzonte della qualità della qualità della
Cioè la politica redistributiva sono delle frasi belle differenti c'è una politica salariale deve sempre essere selettivamente mirata a promuovere Tayyip trasformazione
Del lavoro dell'organizzazione del lavoro e costruire le condizioni perché questa trasformazione sia possibile
Sia possibile
Ecco io allora mi chiedo se
Questa cosa non sia venuto meno all'interno dello stesso confronto delle forze sociali e all'interno dello stesso modo in cui i Governi interpretano la mediazione
Anche qua non sono nostalgico ma
Quando si costruì il patto del novantatré se poi il Segretario Cofferati gli accordi del novantasei del novantotto questi ed era chiarito
Cioè c'era un'idea chiare che noi avremo potuto fare una politica dei redditi la politica redistributiva
Se contemporaneamente si affrontavano le questioni che rendevano difficile per l'Italia
Maggiore produttività la crescita economica e così via e tant'è vero che facemmo un protocollo un inizio del patto del novantatré novantasei novantotto che forse per la prima volta nella storia del movimento sindacale dell'Occidente
Partiva scuola dall'università dalla ricerca dall'esigenza sentita unitariamente dal sindacato al mondo delle imprese
Che senza un salto di qualità del sistema produttivo dei servizi al nostro Paese non c'erano e sulla politica dei redditi in grado di pene
Cioè insomma l'idea di una concertazione che non possiamo sommato vero
Sui picchi di più tempi di o di meno me ma che fosse a somma positiva cioè che le parti individuavano i terreni in cui insieme insieme al Governo avrebbero collaborato questo salto di qualità
Mi pare che anche su questo terreno cioè una progressiva un progressivo ritorno all'indietro in cui la dimensione distributiva appare assolutamente prevalente sganciata da queste cose ora con questo io non nego
Che ci sia necessità di un'azione distributiva forte non vuol dire bugie
Ma se contemporaneamente non mettiamo al centro la che ridire i nodi di fondo che rendono oggi difficile la crescita
Qualitativa del nostro Paese non ci riusciamo
Con Bruno
Con Carlo cantieri con Sergio Cofferati con l'abbiamo varato insieme eravamo convinti
Che le questioni del sapere porselo un elemento decisivo in questa direzione
Ciò è che il ghetto
Più forte di questo Paese che fa sì che quando succede crescita decresce più rapidamente degli altri e quando c'è crescita cresce meno degli altri
Dei lo scarso livello di distruzione complessiva del nostro Paese che passi che non riusciamo a entrare nelle produzioni mettete di mercato mondiale più dinamici a più alto contenuto di sapere
Ci siano gli scarsi investimenti in ricerca c'è un'università alla scuola che molto spesso è del tutto estranea a questo edema dinamiche buste problema
E allora non è un caso se mettessimo selettivo al centro cioè mettemmo al centro al centro questa cosa Bruno individuava un altro problema su cui io lui è molto lavorato
Cioè come nel momento in cui entriamo nel mondo nell'economia la società la conoscenza
Che contestuale però abbia sempre più spinta finanziarizzazione dell'economia
Le imprese le persone vivono una contraddizione o
Cioè quella di
Dove vuole arrivare a prevalente economia sempre più organizzata si misura sempre di più a breve nei loro ritorni economici
E però di avere la necessità di fare noi investimenti a lungo termine perché gli investimenti sul sapere non danno risposte domani e però sono decisivi per il futuro sia per le imprese che per le persone
Sia per le imprese che per le persone e Bruno individuava io sono assolutamente d'accordo
E forse se li metteremo in moto qualche processo proprio da qui bisognerebbe ripartire
L'essenza dell'intervento pubblico in economia nella necessità nel del suo stipendio selettivo alle imprese alle persone che decidevano di invertire infatti
Forse l'intervento pubblico non sospesi
Un liberale cambiarlo per le cose forse l'unico intervento pubblico che ancora che ancora si è in corso cioè come aiutare
A invertire
A fare investimenti a redditività differita che daranno i loro risultati nel tempo all'interno di un'economia invece mettendo sempre di più accorciati accorciati per le imprese per le persone
Tant'è vero che immaginavamo che immaginavamo su questo
Carlo fece un convegno come Confindustria al bullismo ricordo sempre
Una che dei le agende detrazioni fiscali all'impresa sia le persone avessero come punto di nella come punto assolutamente privilegiato
Gli investimenti da il le detrazioni fiscali per gli investimenti in sapere informazione
Credo che non sia una cosa antica
Credo che sia più che mai valida e specifici perché non so quale Governo si deciderà di ripetere il regime delle sovvenzioni alle imprese che spesso avvengono in maniera caotica insufflata pioggia Suma assume
Questa priorità è questa leva come l'aveva deciso di della fondamentale forse faremo un passo avanti faremo un passo avanti tutti
Vedete io credo
Che questa questione sia vitale per lo sviluppo del Paese ma sia vitale anche per la coesione sociale del Paese
Io sono d'accordo con quello che diceva Angelo Varni certi certa bisogna combattere la precarizzazione evitare che la flessibilità di venti precarietà
Ma un modo decisivo per farlo per farlo
è quello di evitare a tutti uguaglianza di opportunità e l'uguaglianza di opportunità nasce all'interno dei luoghi del sapere nasce dalla scuola dell'università nella ricerca in una scelta che sappia davvero a riconoscere il merito delle persone
Anche su questo piano siamo drammaticamente indietro io ero l'altro giorno
Fare un'assemblea a Capua difficile farlo sempre a Capua visti i tempi nel casertano nato da una serie di associazioni beh loro dicevano che i giovani sollevando al Meridione giovani laureati o scolarizzati se ne vanno al Meridione perché nel meridione non c'è nessuna possibilità di lavorare a partire dal pomeriggio alle tue capacità forse esagerata
Ma non c'è nessuno diceva no che ci valuta per quel che sappiamo fare per quello che abbiamo imparato
Sapete qual è la cosa più più per me che faccio politica che va verso più in difficoltà in crisi era la crisi miliardi di ieri
Rispetto al dibattito che parlava di tutt'altro
E quando gli dicevi quali sono le ragioni perché non vi era riconosciuto al merito diceva chi diceva dei perché c'è l'economia criminale perché bisogna avere una famiglia potente alle spalle perché ci sono i clan dei Paesi e perché non vai a lavorare
Se non si è legata a qualche corrente politica
Cioè nel momento in cui rispetto a questo problema decisivo il merito e la persona della condizione della libertà
Beh la politica viene vissuta come una parte del problema non come quello che non può risolvere credo che a quel punto davvero la riforma da politico parte da qui
Ho o davvero da lontano no e difficile e difficile pensarla è difficile per usarla e immaginate
Certo oggi c'è c'è crisi
E però io credo più se non vogliamo limitarci
Ah ripreciso citare nella cronaca
E se vogliamo cominciare a ragionare e quali sono le ragioni di fondo della crisi
E costruire una prospettiva diversa AGEA
C'è il problema è che la legge elettorale cioè i problemi della decisione faccio
Quello di ricostruire un rapporto fra politica e trasformazioni sociali e dinamiche sociali
Quello di
Ricostruire un rapporto per cui la politica video muore sta in piedi uno sta in piedi a seconda di come riesce a stare dentro a queste trasformazioni dare risposte ai bisogni e nuove
Se è così la lezione di Bruno Trentin la versione pratiche la lezione teorica quello delle sue scelte da sindacalista è quella scritta nei suoi libri è un dato di cui assolutamente non possiamo fare a meno grazie
Intervento testimonia a terra
Del consenso di questo incontro trentine non è
Da commemorare trentine da riportare dentro la nostra vicenda attuale perché con lo possiamo ancora dialogare con le sue parole le riflessioni che i suoi pensieri per costruire
Viene adulti in qualche modo il nostro futuro e avendo tradito molti di quello che tradito non essendo riusciti realizzare molte di quelle
I valori e anche oltre che di quegli atti e fatti importanti che voleva criminalità ce l'ho fatto
Ora chiamato
Calieri dall'intervento di Ranieri
Su cose che sono state fatte negli anni
Se posso
Quasi sempre
Come si concilia anche
Si considera che in qualche modo nei discorsi comuni con con Bruno Trentin la visione di medio la visita di breve periodo medio-lungo perdite di breve periodo
Ma nella personaggio nella convinzione che in economia non si compete sito
Si compete sul valore
Che un'altra cosa
Il valore e anche costo ma è soprattutto la percezione che l'UPI dottore
Della utilità e della risposta i suoi bisogni del bello del servizio che viene offerto
La percezione del valore è fondamentale e il valore corrisponde a quanto di
Conoscenza culturale competenza e incorporato in quel bene in questi tempi
Se noi ci domandiamo vogliamo domandarci il perché
Alcuni
Prodotti alcune merci di alcuni servizi italiani sono ancora altamente aperta e competitivi
Malgrado diciamo la bassa competitività d'accordo che il nostro
Per è perché
Quei beni e quei servizi incorporato
Storie cultura tradizioni sensibilità
Valore
Che e dato dal sistema delle competenze e conoscenze riconosciute del Paese in questa visione si saldano le possibili contraddizioni pervade nel periodo solo gli imprenditori che sono
Come dire
Consapevoli consci
Che la competizione si fa sui valori sono capaci di coniugare medio chi non ha questa
Capacità questa
Sensibilità è destinata a soccombere su quelli che
O o operano esclusivamente sul mercato interno o chiedono sovvenzioni
O chiedono aiuti io chiedo gravi o
Proclamano delle non competitività che poi invece pagarli
Da un punto di vista strettamente dei costi annoverando l'arredamento
I manca la molla
Del telefonico
Grazie perché all'irrequieto inferiore
La Giunta alla
Valutazioni che avevi fatto prima e che poi ampiamente sviluppate da Ranieri
Dopo la trentina
Cofferati
è stato chiamato a guidare grande organizzazione
Dal mondo del lavoro la CGIL prendendo molte delle
Eredità differenti nelle mani portandole in un'epoca in un momento in un decennio che fornire
Mottola rapidamente rispetto
A parietale quali partiva le valutazioni di trentini o forse no ma
Portiamo a queste testimonianze a queste
Intanto voglio ringraziare anch'io la Fondazione per l'occasione che ci dà questa mattina
E poi il Presidente del Senato che
In un momento come questo
Ha deciso con
Anche un'evidente sacrificio personale di venire a parlare di Bruno Trentin con noi
Hai vola in queste ore
Scelta che dice tante cose che non ci sono non c'è bisogno di sottolineare
Bruno Trentin è stato lì tante cose diverse insieme
E lì
Andrebbero molte delle fasi della sua vita
Osservato e con l'attenzione che noi possiamo dedicare questa mattina per capire anche
Più compiutamente
Il suo lavoro il suo pensiero Bruno è stato
Un giovanissimo partigiano assai ardimentoso
E ha maturato lì convinzioni valori ai quali ha fatto riferimento per l'intera vita
è stato parlamentare
Era un intellettuale
Non capita spesso
Non è toccata la fortuna di viaggiare spesso con lui di girare
L'Europa
A parlare con altri sindacalisti a parlare con economisti di avere a fianco alla persona che era in grado
Con
Grandissima disinvoltura non soltanto di utilizzare più di una lingua straniera
Ma di usare le categorie dell'economia oltre che quelli della sociologia con grande competenza
Era una persona che in virtù appunto di queste sue esperienze di questa vita complessa aveva maturato grandissime relazioni e aveva grande rispetto
In tanti
Dei suoi interlocutori
Poi nel suo lavoro Anna compiuto scelte molto nette
Che
Per il giorno ancora oggi nel sistema dei rapporti tra le imprese e sindacato
Nel sistema di rapporti tra la politica e l'economia
Certo mai da solo ma il suo contributo è stato tante volte decisivo
E gli elementi di rottura che lui ha introdotto
Oggi a volte un po'più cautamente si chiama si dicono di discontinuità in verità sono stati elementi in qualche circostanza di vera e propria rottura hanno prodotto cambiamenti benefici crisi salutari
Il Presidente del Senato ricorderà perché è stato protagonista insieme a Bruno
Del lavoro faticoso che Luigi
In circuito dal Segretario generale
Privata componente alla Segreteria prego Segretario generale e Bruno in CGIL misero insieme sotto traccia in silenzio per realizzare quello che poi alla fine era un obiettivo comune
Mai per intero compiutamente realizzato ma
Importante sempre che era quello del rapporto unitario tra le grandi confederazioni dopo la rottura dell'ottantaquattro rottura traumatica fra le confederazioni e interna alla CGIL
La storia che ci porta all'Europa ricomincio da lì secondo me
Dalla ricostruzione di una relazione positiva per quanto dialettica per quanto distinta tra le grandi componenti del mondo del lavoro
Si arriva così a inizio degli anni Novanta con un Paese in grandissima difficoltà
Sull'orlo di una crisi che poteva essere irreversibile
Va beh abbiamo la capacità di rimuovere con una rapidità impressionante ma
Il mese di dei primi anni novanta novantuno novantadue furono terribili
Nel novantadue
L'allora governatore della Banca d'Italia Carlo Azeglio Ciampi fu costretto nell'estate a bruciare quaranta mila miliardi per evitare il tracollo dalla nostra moneta
E
Erogatori confederali firmare un accordo faticosissimo che porto Bruno a
Rimettere il suo mandato si dimise perché aveva firmato un accordo per il quale non aveva esplicito mandato da parte della sua organizzazione
Un Paese dunque sull'orlo di una crisi pericolosissima in larga parte contenuta
E che poi viene colta in positivo
L'azione la crisi si risolve
Non bisogna dimenticare il debito e l'inflazione a due cifre che avevano portato a quella condizione terribile dicevo la condizione si rimonta con l'accordo del novantatré
Che rimane ancora sostanzialmente Edith oggi per quanto concerne
L'impianto generale
I rapporti contrattuali perché introduce per la prima volta un'idea di politica dei redditi che aveva il fondamento che ricordava prima Andrea non semplicemente
Una condizione redistributiva ma con comportamenti virtuosi da parte di tutti i grandi soggetti
Il Governo
Le imprese e i sindacati
Ma
Anche
Un'idea del lavoro innovativa
Declinata in una parte forse viene esaminata dell'altra
Di quel protocollo nella quale si definiva compiutamente ciò che occorreva fare
Per risalire la china puntando ad una valorizzazione del lavoro l'idea che aveva sempre guidato Bruno da quando
Insieme a Giuliano Amato dirigeva l'IRES dopo l'esperienza straordinaria della segreteria dei metalmeccanici era proprio questa il valore sociale del lavoro in tutte le sue componenti quelle redistributive ma mai considerate decisivo
A tal punto che qualche
Momento come capita
Nelle discussioni tra di noi quando o maliziosamente si doveva affrontare il tema redistributivo
Ci dicevamo
Ce ne occupiamo noi sottraiamo la Bocconi perché
Su un'idea di valore del lavoro potrebbe portarlo a considerare questo aspetto come non decisivo e dunque a non dargli l'attenzione del calcio
Suddivisione non internazionale molto banale del lavoro l'interno delle grandi organizzazioni
Ecco
Questi dei del valore sociale in tutte le sue componenti
Quella fondamentale la conoscenza
Ora
Non ce lo ricordiamo
Forse il molti sono sono
Dimenticati con qualcuno non ha mai saputo ma
Bruno Trentin
Sempre
Soccombente dalla sua organizzazione nel rapporto con
Con le altre fu contrario all'idea del salario qualità
Si parte sempre per un'idea di rapporto tra il salario e la professionalità
Sopportò con pazienza
Questa lunga fase della politica salariale
Egualitaria fino a quando si reintroduce nella contrattazione collettiva la differenziazione l'uso del Tagliamento dei parametri per costruire un rapporto tra il valore del lavoro e la giusta mercede
E dunque
Operò sempre per portare l'attenzione di tutti
La sua organizzazione ma non solo intorno a questo nucleo che è fonte è stato il nucleo fondamentale di tutta la sua attività culturale e poi anche di quella concretamente
Sindacare e successivamente di quella parte
Conoscere PC pare le trasformazioni del lavoro e osservare questi cambiamenti in tutte le componenti
Assegnando al lavoro la funzione che doveva avere in una società
Sia per quanto concerne la produzione degli elementi di coesione di quella società ma ancora di più per quanto riguardava gli elementi di trasformazione
Ecco perché
Conoscenza la formazione
E quella che poteva apparire dall'esterno quasi una sorta di
Insistenza maniacale intorno a questo tema
Che vedeva
Poco osservato e malamente commentato
Uno degli elementi che Bruno apprezzo di più della politica alla quale partecipo indirettamente ma partecipo sulla costruzione di quelle condizioni nazionali sovranazionale che portarono poi l'Europa a Lisbona nel due mila
A parare forse il progetto più alto
Della sua storia culturale
Per la verità due cose
Avevano ottenuto il contributo fattivo di Bruno Trentin la Carta dei diritti di vita
E
Poi il lavoro che portò
L'Europa a varare la carta di riforma l'idea cioè di diventare un punto di riferimento dalla globalizzazione partendo dalla conoscenza
E di
Trasformare l'insieme del sistema produttivo
Ed economico dal sistema
Governatore a una competizione legate i costi che ci condannava della globalizzazione ad un ruolo marginale e soprattutto di introitare profondissima e contraddizioni volgendo la verso la conoscenza e verso la competizione alti
Non a caso Bruno aveva tra i suoi interlocutori in Europa tra i più assidui più attenti Gianfranco
Credo che sia necessari Andrea parlava di solitudine
è vero il termine
E appropriato ma sia utile oltre che necessario necessario per evitare
Il valore che Bruno
Ha avuto in tanti anni di vita della sua organizzazione non solo ma sia utile per tutti noi che questi temi torni ad essere quello che sono stati nel corso di almeno due lunghi decenni
Gli anni Ottanta degli anni Novanta
Laddove segnavano dei limiti e dove hanno cominciato a rappresentare invece finalmente un punto di attenzione
Noi non saremmo mai entrati nel sistema della moneta unica non saremmo parte dell'Europa
A pieno titolo
Se non ci fosse stato
L'accordo del novantadue seguito da quello del novantatré nelle grandi organizzazioni sindacali ciò che oggi si fa fatica ad attribuire qualche nel decidere
Sia quelle delle imprese che quelle dei lavoratori
Voi non si dimenticasse nemmeno che in una fase di grande crisi politica come quella che si immediatamente dopo
Parlo del novantaquattro del novantacinque se non ci fossero state quelle relazioni non si sarebbe completato il processo di risanamento oltre che non si sarebbe centrato l'obiettivo del risanamento di Amatrice imponente
Sì
Le grandi organizzazioni di rappresentanza sociale sostituire una per una fase cosa che non auspico mai e che spero non debba mai ripetersi però le difficoltà della rappresentanza politica e istituzionale
è capitato
Ma è capitato grazie al contributo al lavoro di quelle persone
Perché
E
E a quella consapevolezza dell'affrontare nell'immediato rinunce e sacrifici per un interesse comune
L'accordo del novantadue limitava pesantemente l'autonomia contrattuale del sindacato
Era necessario in quella circostanza
L'accordo del novantatré costruiva meccanismi redistributivi positivi partendo dall'idea di regolare dunque ancora una volta di rinunciare ad una ipotetica libertà negoziale
Accettato liberamente dalle imprese
E dalla rappresentanza dei lavoratori
Un'idea dunque del Paese e un'idea del dell'interesse generale
Che aveva sempre a riferimento la persona la sua collocazione nella società i suoi diritti insieme cioè i doveri
E un'idea del lavoro che
Una Società dovrebbe apprezzare per quello che
Non immaginarsi di volta in volta un'attenzione rivolta solo alla remunerazione
L'altra volta magari lato bizzarra idea della scomparsa scambiando la trasformazione per l'annullamento
E di questo passo alla margini produrre la marginalizzazione poi dopo i tanti soggetti di tante persone che invece hanno un ruolo fondamentale in questa in questa società
I libri che sono stati ricordati sono libri nei quali
Bruno dato ordine anche al suo pensiero utilizzando il confronto con i suoi interlocutori il lavoro degli storici
Ma credo che sia molto importante tornare passo dopo passo intorno appagante delle tappe della vita
Nelle grandi organizzazioni di rappresentanza sociale non soltanto i sindacati e lavoratori ma anche quelli dell'impresa per quello che hanno rappresentato
Negli anni che vanno dal piano del lavoro di Di Vittorio all'inizio degli anni Novanta
Lì c'è lo svolgimento l'assunzione di un ruolo di rappresentanza generale la dimensione confederale vera
E c'è il contributo che è stato dato a questo Paese in momenti difficili la ricostruzione la lotta contro il terrorismo l'ingresso in Europa
Con una disponibilità a fare insieme e scelte anche quando queste erano molto difficili
E doloroso
Le contestazioni di quegli anni le difficoltà nei rapporti il rapporto difficile con i propri rappresentati che non sempre e immediatamente erano disponibili a riconoscere
Questi cambiamenti sono stati e la riprova di una
Forte classe dirigente
Di persone che hanno saputo svolgendo quel ruolo diventare
Poi
Persone importanti ed utili per il loro Paese anche in altre funzioni
è una palestra quella credo molto difficile
è stata spesso faticosa ma non si può negare l'utilità
Di quelle esperienze
E soprattutto non si può
Aggiungo non si dovrebbe mai negare l'utilità di scelte
All'epoca difficili qualche volta dicevo apparvero addirittura come elementi di rottura ma dei quali paradossalmente il Paese oggi fruisce le consuma quotidianamente e non sempre se ne rende conto
L'ombrello dell'euro e per noi uno delle
Più importanti strutture di difesa non della nostra economia ma della vita quotidiana delle persone beh che sia figlio di tante cose ma compresa quella che ho provato sommariamente descrivervi non è sempre ben chiaro
E in quello persone che hanno svolto ruoli impegnativi in momenti difficili locali
Franco Marini Bruno Trentin sono persone alle quali noi dobbiamo molto
Possiamo chiedere molto ancora ma dobbiamo molto per quello che hanno fatto in circostanze nelle quali
Vi assicuro
Guardavo da
Le loro spalle non era facile prendere delle decisioni
E bisogna vedere anche oltre che l'onestà intellettuale un coraggio politico di non poco conto bisogna dargliene atto credo che sia giusto anzi la circostanza serve anche a questo
A
Riconoscere quello che
Hanno fatto in quel momento e poi a chiedere a tutti le donne gli uomini di buona volontà di ritornare con
Più frequente su questi temi perché la conoscenza di quel che è stato
è importantissima per costruire anche il futuro e non consegniamo alla storia aspettando che siano trascorsi
Tempi troppo lunghi riesame la valutazione giudizio su cose che si possono guardare con sufficiente distacco PATI sono felice perché ci possono aiutare e individuare gli obiettivi
In uno futuro ravvicinati anche per questo grazie al cielo
La richiesta che ci hai fatto
Accolta con grande con grande gioia soprattutto grazie che ha voluto partecipare
Caratteri questa testimonianza così ricca
Hai è riportato il discorso certo allo spessore delle idee differenti in media di tecnicità vano in quel
Fine del secolo dieci anni fa
Ma anche allo spessore umano
Di Trentino e degli altri protagonisti recitato l'Europa proprio questo libretto tal quali siamo partiti trentini gli rammaricata libretto fu pubblicato
Poco dopo la metà degli anni Novanta ancora queste
Cose dovevano essere realizzate che deve e pretese rammaricato moltissimo della scarsa attenzione al Libro bianco di Delors eccetera davvero in lui la sofferenza di un'Europa più sembrava non capisce questo ruolo fondamentale del lavoro come i tuoi spiegato benissimo
Per
Arrivare a quelle tappe di costruzioni che lui vedeva intravedeva per le quali
Stava lavorando
Tra
Questi uomini che hanno
Impegnato alla loro vita in questa difficile costruzione che ha gettato le basi del paese di oggi
E gli effetti positivi
Che ancora vengono i problemi di oggi
Hai citato giustamente il perché viene depennato
Franco Marini che
Ha voluto essere con noi proprio per ore
Dare penso a quello che
Gli interlocutori
Che hanno parlato hanno voluto tutti direi penso ha delle idee che non sono morte per le quali bisogna ripartire
Penso ad un riflessione storica che
Con sempre dovrebbero fare gli storici alla storia non consegna nulla al passato ma anche in cerca di rispondere alle domande del presidente ecco Franco Marini
E in parte uno dei quesiti protagonisti
E quindi io mi permetto di chiamarlo tali offrirci le sue valutazioni su la giornata di oggi su quanto è stato detto tu soprattutto il richiamo a Bruno Trentin prego
Ma signore
Signori io ringrazio
Il cuore anche se il senatore Ranieri era un po'preoccupato ieri l'altro ieri veniva controllare perché era questa mia disponibilità anche oggi ho
Cura
Ma ringrazio chi ha organizzato questo incontro
Ed in particolare tutti gli amici a partire dai cantieri
E mi hanno invitata ricordare Bruno Trentin
Preferisco avere appiccato alcune cose perché secche equo solo l'ondata dei ricordi
Periodo è stato lungo quindi sarebbero troppi e questa mattina non l'avrei l'occasione
Arrivare fino in fondo
Io
Debbo dire
Essendomi trovato ad essere segretario del generale dell'ACI il dall'ottantacinque lui è arrivato un paio d'anni più tardi
Poi ho lasciato o due anni due-tre anni prima di lui ma un periodo di tempo abbiamo avuto responsabilità comuni nelle due
Organizzazioni e
Debbo dire perché queste nostre due organizzazione la CGIL la CISL erano dire si oppone
E noi rappresentavamo non docenti
Ma anche le organizzazioni non è che siamo andati proprio sempre sempre le scelte d'accordo
Ma insomma posso dire
A posteriori di aver sempre avuto
Col un'amicizia cordiale
E
Con semplicità voglio dire che ho sempre apprezzato la sua capacità di riflessioni colibatteri rigidi
Prego qualche volta
Lei tenti ruggenti del sindacato dire
Che questo Segretario è un intellettuale non era sempre almeno da parte di chi lo diceva
Uno sforzo di fare un complimento
Nella durezza dei rapporti sindacali di allora
Però
Io debbo dire
Che
C'è oggi
Proviamo anche sul piano politico una cosa non corrispondente al sempre sufficiente
Tra le esigenze del Paese
E la capacità di risposta
Ci deve anche a patto che spesso grandi responsabilità
Non sono accompagnate da una cultura da una preparazione da una capacità di capire adeguata alla responsabilità anche il Presidente
Quindi insomma
Una sintesi tra è un legame tale responsabilità necessità di agire ecco vero
Una solidità culturale che
Mi consente di capire
Questi tempi così veloci e così incerti che ti diamo per scontato fondamentale poi
Se la capacità di operare bene
E prima di sviluppare proprio un ricordo in Trentino un po'più duro così
Per tutti voi
Debbo dire che lui invece aveva questa grande qualità
La vita lo aveva formato aveva amato gli studi aveva potuto portarle avanti allungativa questa capacità di capire che poi
Forse l'elemento fondamentale
Consente di agire in maniera
Lui
In una intervista del novantotto avrai educare giorno
Davanti ad una platea di studenti
Aveva parlato dice il testo non è che lo facesse spesso
E diceva
Ho passato tutta una vita nel lavoro sindacale ed era vero
Poi mi è capitato di essere con lui anche al Parlamento europeo avvertano Amedeo novantanove abbiamo fatto mi ha fatto due legislature divampata una sola
Mi sono trovato lì anche con lui e diceva ho passato tutta una vita nel lavoro sindacale probabilmente questa scelta lo fatta perché ho scoperto Pinta giovane
Nella classe lavoratrice uno straordinario ha voglia di conoscenza e di libertà
Proprio in quei lavoratori che non avevano avuto la fortuna di un'educazione di partecipare ad un'esperienza di studi
Proprio lì eccetera intende
Ho trovato il bisogno molto più grande di quello di avere un alto salario un salario sufficiente ma
La voglia di diventare persone libere
Di esprimerci attraverso il proprio lavoro liberamente di conoscere e di migliorare le proprie conosce
Questa è la cosa che mi ha profondamente affascinato e mi ha dato la voglia di mettermi al servizio di questa causa
In questa visione emergono le motivazioni di un vero sindacalista secondo me interlocutore di interprete delle esigenze dei lavoratori
Non solo
Nelle rivendicazioni salariali è contra duali e contrattuali che commercia bene perché lui invece molto dotato proibitivo Como consumo comperati
Cooperanti io penso alla coppia preventivi Cofferati col nulla di meglio ci può essere in un altro grande organizzazione sindacale
Perché preparato anche Cofferati ma con un realismo porte
Ed una capacità di realizzazioni di voglia anticipare Cofferati appartenuto
Ad una categoria guidato una categoria quella dei chimici che per molti anni nei momenti duri
In cui l'ideologia bloccava anche la capacità di capire la complessità di quel lavoro erano i primi a fare i contratti sfondavano il muro delle resistenze anche quelle fisiologiche
Industriali ma
Firmavano loro per primi è un merito fondamentale lo abbiamo qui poi aveva anche un segretario della CISL e che gli stava dietro come reali le capacità ma erano dei realizzatori veri
Però e
Questa riflessioni di Trentin
Su questa necessità e centralità della conoscenza
Era fondamentale e a me Convertible Gecopre Nardi perché troppo il capo di Lazio senza
Via sempre incuriosita o neo palme parlavo qualche fiera col prendi quando eravamo a Strasburgo voi sapete benissimo insomma il Parlamento europeo poi a Roma le serate
Per quelli vecchi come noi i più giovani forzo trovavano altre Potì ma noi andavamo a cento vanno
E questa cosa lo detta
Io ho avuto
Nella mia veste di
Ha la fortuna di aver lavorato
Proprio
Gomito no io come collaboratore
Con il fondatore della CISL
Giulio parto
Insomma
Visti i corsi anche fisicamente
Erano due personaggi lontanissimi lui afferenti
Pastore ero un operaio
Un autodidatta un carattere forte ovviamente
E quando ho riletto queste cose trentine per
Conoscevo insomma questa sua attenzione al valore del
Conoscere del sapere del riuscirà corsia districarsi nella vita discendere inutilmente come nel
Sessantacinque
Io
Per le mie vicende dalla civile nella era uscito poiché un funzionario del Ministero per il Mezzogiorno Pastore Ministro per il Mezzogiorno
Mi disse in piedi
Un istituto di cultura per laboratori
No poiché appunto operai come il lupo
E poiché io un giovane che Micheloni prego mi chiese
Io occuparmi di quell'attività per un periodo intermedio volentieri poi rientrai nella giungla
Lasciai pur luglio insomma ma
L'unica piegare me altri quando lascerà aveva vocazione lui era ministro per il Mezzogiorno
E l'UPI operaio
Aveva avuto ha avuto ditta complicato fondatore della Cinquecento diceva guardate Schiphol potete faccia tutte le conquiste sono importanti la vita di tutti i giorni per chi lavora una famiglia fondamentali
Ma
L'emarginazione ed legata
A una per imporre Zanella conosce
Ci diceva guardate che questa cosa andando avanti sarà sempre più centrale e allora lo sforzo che bisogna fare in totale
Proprio
Anche a partire dal sindacato perché noi siamo occupati Boldi occupate di questo dare la possibilità di conoscere e Lupo dopodiché istituto poi morì
E
Con la sua
Uscì col non c'era più io mi ero riemerso nella civile nelle battaglie quotidiane che mi piacevano molto
Però lombarde insomma Fitoussi e questa esperienza
Il libro che noi stampavamo
Come istituto di cultura per i lavoratori lettera APPA una professoressa di don Milani proprio sulla formazione sulla legge citata la conoscenza e io ricordo che ne distribuì poi in Italia cinquantamila ecco
Naturalmente nel circuito dell'ACI
Tutto ma anche fuori
Che io riguardo e vedo le due esperienze le due personalità al di là dell'apporto
Due personalità proprio non ci potevano essere due uomini così diversi per formazione l'esperienza come questi due ma erano arrivati uno per istinto oltre all'altro per elaborazioni a dire no
Non potete ridurre tutto alle battaglie sindacali fondamentali ma
Accrescere
Il lavoratore proprio sul piano della capacità di capire
Come si muove il mondo che attore come rapportati batterà fondamenta
In queste due grandi personalità del
Nella storia sindacale italiano del dopoguerra sono Bruno Tinti
I trentini ruolo dalla famiglia fu importante per la sua formazione qualche ce ne è stato fatto della sua militanza nella chimica
Come molti sappiamo conversando pentire nasce in Francia dove la famiglia si era rifugiata a causa delle persecuzioni del regime pattista dei confronti del padre
Della sofferenza della sua famiglia durante l'esilio ma anche del suo disgusto verso il totalitarismo
Bruno Trentin ha lasciato una traccia nella sua prefazione
All'autobiografia di Paolo pregresse
Scrive trentino
Quello che ci ha fatto
Prego esce dal titolo quello che ci ha fatto Mussolini
Un'opera che trentine considerava dopo cinquant'anni ancora attuale
Come la testimonianza sofferta angosciata di un giovane negli anni venti e trenta
Chechi misura non con la terribile collette ritiri angustie del carcere a vita o con le torture che pure c'erano state
Ma con l'oppressione di uno Stato di polizia in un Paese apparentemente pacificato e conquistato
Con un fascismo della vita quotidiana nella sua atroce banalità
In un Paese che di medicali si richiudeva infine spesso in un Paese in cui si risolvevano le amicizie finanche le normali relazioni quotidiane
Dove emergevano le forme più miserabili di conformismo e di opportunismo che anticiparle amplificano a dismisura senza più bisogno dell'intervento autoritario
I comportamenti alla fine deciderà chi dalla dittatura
L'ambiente culturale in cui si forma painting patto di convinti e coraggiosi esuli antifascisti riuniti attorno alla libreria
Chiesta ITA dal padre apologo sa
è frequentato questo ambiente culturale da Emilio Lussu Carlo Rosselli Giovanni Amendola il suo figlio Giorgio Pietro Nenni
E amici della sua famiglia e i suoi decenti giovanili
Furono anche Norberto Bobbio e Gaetano Salvemini
Spinto da queste radicate convinzioni
Già durante l'adolescenza in Francia mentre ancora frequentava il liceo a Tolosa trentini finisce
In carcere per aver organizzato insieme ad altre di un gruppo insurrezionale contro l'invasione dei tedeschi
Ho poi anche durante la Resistenza capo di una brigata partigiana del movimento Giustizia e Libertà
Pur in anni così difficili i suoi studi alla sua formazione universitaria e per un respiro internazionale d'Europa e negli Stati Uniti
Nei primi anni Cinquanta trentini inizia a lavorare dell'Ufficio studi economici della CGIL diretto da Vittorio Foa
Uno allora dei vicesegretari dell'organizzazione guidata dal diritto
Fin dai suoi primi elaborati emerge l'interessa i temi della condizione dei lavoratori rispetta due società in rapido mutamento ma anche e soprattutto dopo l'invasione sovietica in Ungheria del cinquantasei
L'attenzione politica ruolo del sindacato
E di una sua maggiore autonomia rispetto alle dirette diligente in strutture politiche
Le cinquanta entra nel Partito Comunista Italiano diventando membro del Comitato centrale viene eletto poi nelle liste del PC consigliere comunale a Roma per oltre dieci anni e come è stato ricordato da cooperanti alle elezioni politiche
Perché sono andata rieletto deputato
Per la quarta legislatura e ci resterà fino a sessantotto
Il suo impegno parlamentare pur naturalmente sempre con la centralità dei problemi dei lavoratori che in un intervento alla Camera sul processo di trasformazione industriale in corso si dichiarò contro una politica
E non salvaguarda l'autonomia delle scelte di politica economica dello Stato in settori vitali
Contro una politica che rinuncia a dotare alcuni settori strategici dello sviluppo economico italiano di un'attrezzatura di ricerche di progettazione che ci sia effettivamente collegata
Agli interessi generali di politica economica dello Stato qui nel dibattito è emerso anche un po'questo problema
Scendo precedente un esponente allora
Primo piano dalla Confindustria come cavie
Questa grande questione del rapporto Stato mercato
Che
Secondo me ha subito una distorsione
Inaccettabile
Dei dieci anni quindici anni che abbiamo dietro le spalle del pensiero unico
In cui
Tutto sembrava ridotto al liberismo
Ora
Sgombriamo subito un campo di una possibile a differenza di valutazione tra metalli
Qua non è in discussione il rispetto della logica del mercato assoggettate da in una società che compete in Europa nel mondo e poi quelle un punto fondamentale è una premessa per lo sviluppo
Il rispettare l'autonomia dell'impresa e i rapporti sul mercato di competizione se non c'è pastori almeno fino ad oggi insieme che non c'è quindi un punto fondamentale
Anche di rafforzamento etica Enuta delle democrazie quindi quel progetto
La forzatura in questa concezione che sembrava domina nel modo ormai aveva dilagato
Era quello di dire tutto il resto viene dopo
Io perché
Non vengo dalla scuola politica di Cofferati o di Ranieri tengo da un'altra
Però se uno mi chiede oggi a me mi hanno chiesto molte volte specialmente a partire dal novantacinque quando scegliemmo l'alleanza di centrosinistra
Caro Procuratore dei Paesi Celli di Abruzzo che lei conosce bene venendo da lì
A me quanto che presenta un'esecuzione ma come stai con i comunisti ora
Era
Odio ci sono anche grandi responsabili che usano questo passaggio ma giornaliera la gente di
E quotidianamente dei Paesi ricchi erano combattuti
Io
Debbo dire lo dico davanti a loro
Operata e pura verità io però e vero
E dopo la rottura del novantaquattro dell'ottantaquattro
Quanto
La CISL ed esce nel segretario generale c'era
Finale
C'era un polacco Moratti poi arriva più che altro il treno
E qualcuno dice ma Marini ha contro l'unità sindacale
Ah preoccupazione che i nostri rapporti invece no io ringrazio Cofferati no la mia preoccupazione allora era quella di riportare i rapporti tra di noi ad una normalità assoluta e lavorando in quel
è copia in cliniche riuscimmo beh i rapporti migliorarlo però io politicamente
Sono diventato
Fortemente convinto del centrosinistra dopo che insomma anche la storia
Almeno del comunismo realizzato ha fatto giustizia
Mentre invece
La storia politica di Europa
E se io guardo all'altro ramo di quel filone grande culturale e alle grandi democrazie personalismo nord europeo e io informazione cattolica che ricordo cosa diceva la Rerum nuova
Alla fine dell'Ottocento
Credo a questo sforzo di mettere assieme il rispetto della libertà e l'impresa dell'individuo delle formazioni sociali e un po'd'ambientale principio di giustizia sociale che deve animare la politica
Allora del liberismo a me cosa non è piaciuto ma
Piacevole
Il problema abbastanza risolto anche nei paesi
A cui era partito questa idea
Mercato regolatore di tutto
Che
Insomma la politica deve fissare delle regole
Ed è a vere un'azione rispetto ad un equilibrio tra i vari gruppi sociali che non i a per scontato che lo sviluppo debba lasciare le classi più deboli ai bordi della strada
Ma nello stesso tempo lo sviluppo deve essere accompagnato da un'azione politica Cherchi però Coppa ad un principio di equipaggi di giustizia sociale pertanto è cosa debbono andare
Perché ce lo squilibrio cresce
E nella società ci sono troppe distorsioni troppe differenze rotture questo diventa un elemento che blocca anche lo sviluppo
E lì ci siamo incontrati
La filosofia del centrosinistra è profondamente tabù un po'in difficoltà
Ma ingloba
No in difficoltà non è che i rapporti in generale
Ma lei convinzioni profonde che hanno un'età fedele beffata agli effetti
Continuiamo degli altri appalti della vicenda politica quotidiana Hoecke chi ritroviamo al fondo con le stesse esigenze
Quindi chi rispetto alle ma non si può abbandonare questa preoccupazione della giustizia agli uomini
Che muove due culture quella del socialismo democratico è quella del
Credo voi del cattolicesimo democratico che hanno questo punto ritenuta e
Io credo che
Anche l'azione del sindacato non possa mai trascurare
Pedine viene eletto quindi Segretario della CGIL entra in segreteria del cinquantotto poiché come è stato ricordato dal settantadue al settantasette Segretario generale che la FIOM
I lavoratori metalmeccanici sono allora anni cruciali
La contestazione del sessantotto l'autunno caldo gli scioperi duri l'occupazione delle fabbriche dell'Università ma sono anche anni più importanti conquiste civili e sociali
Lui era attaccato come sindacalista intellettuale ma ho detto bene come quelle gambe fosse una ricchezza
Per il suo impegno culturale la peculiare attitudine all'approfondimento ma la lungimiranza di trentina emerge quando cerca di opporsi lo ha ricordato Cofferati alla politica di questo egualitarismo spinto all'estremo
In nome del giusto riconoscimento della professionalità all'interno dei luoghi di lavoro battendosi per uno cosiddetto salario differenziato per
Poi inizia a questo
Confronto sulla
Gli automatismi dinanzi alle difficoltà della nostra economia le difficoltà finanziarie e nel settantacinque quindi che abbia il punto unico di contingenza per tutti i settori produttivi allora
Non solo la CGIL spinte in questa direzione
Ma c'erano anche settori gli allacci della mia organizzazione e non comprendevano B ma c'erano e quindi questo porto a questa decisione che fu una decisione che poi abbiamo dovuto correggere
Io debbo dire che recentemente nel saggio il coraggio dell'utopia trentina di Ugolini in una intervista ma è un saggio considerava questo meccanismo questo per punto unico una follia
L'ultima parola do di un egualitarismo spinto non era più la difesa
Del potere d'acquisto pentirsi ha pure solo per un certo numero di anni una forma di
Aumento del salario reale automatico
I
Siamo
Lunga discussione aperta con l'effetto di appiattire i differenziali retributivi tra le diverse qualifiche professionali
Perché tanta ricette pentiti viene segretario confederale della CGIL
E le battaglie sindacali degli anni so gettando e l'ottanta finché dicono delle ripetute crisi economica e con un dato inflazionistico
Porti difficoltà della grande impresa liquidazione di interi comparti industriali
Rilevanti ricadute sull'occupazione
Sono anche gli anni duri della strategia della tensione del terrorismo che bevono il sindacato fortemente impegnato per la difesa degli istituti democratiche per l'isolamento gruppi eversivi all'interno del mondo del lavoro
Il settantotto fu l'anno della cosiddetta svolta dell'Euro con lama in prima fila con l'impegno delle confederazioni a contenere i salari in campi di una politica ampio di una politica di sviluppo e di difesa dell'occupazione
La linea dell'egualitarismo spinto quindi viene per ma insomma e nel
Si applica questo grande problema
Della de indicizzazione limitata dei salari e qui ci sono state
Centri ha ricordato porterà molto drammatiche
E
Debbo dire lì forse da Pannella CGIL cominciano la
Un po'di sensibilità molto forte e ci furono le vicende poi drammatiche del referendum sulla scala mobile che divisero
I lavoratori ed ebbero il risultato
Che voi conoscete io debbo dire che lo faccio non per vanità sarebbe una colpa grave per uno che alcuni Anita
Ma per sottolinearvi l'onestà intellettuale perché quando uno alla formazione culturale di utenti la sua esperienza di vita ho ricordato le vicende dalla famiglia la durezza dei fogli
Era
Una preparazione
L. PUA culturale di quel tipo e anche un uomo
Capace di ammettere qualche suo errore questa volta riguarda me e lo faccio per ricordare soltanto questa sua forte tempra capace di non chiudersi e di capire di accettare anche i cambiamenti necessari
In questo libro che in questa intervista
Io ho richiamato il coraggio dell'utopia perenti stesso riconoscerà
Di aver commesso leggo lui leggo la sua risposta anche un errore
Io poi
Quindi rimasti qua ci sono parecchie ore reggente ormai sommati vivai segno dalla forza della persona dell'uomo più mai
Nel dicembre del novantuno dopo le vicende del referendum abbiamo avuto del dietro le spalle
Quando la CGIL respinge
Ed io con il senno di poi mi sento particolarmente colpevoli perché luglio abbia un ruolo molto portarlo una proposta diriga aggiustamento del sistema di scala mobile
Che avrebbe però mantenuto ancora un ruolo
Non privo di consistenza a quel sistema io pulita quelli che respingere o quella proposta avanzata dal Ministro del lavoro Franco Marini
Nella convinzione di poter condurre una battaglia forte ed unitaria per conquistare un e Maniglio
Era il dicembre del novantuno io la ricordo come
Io ero uscito dal sindacato
Nell'aprile
Marzo-aprile del novantuno e io ricordo come Fini
Ritrovai tutti i sindacati contro
E Bruno se lo ricorda poi ne abbiamo parlato
Fatta questa missione
E
Egli verissima col potete pensare vuoi sbagliato potete pensare che io perché i medici passavo Comboni otto mesi fa del suo Gruppo
Con le confederazioni
Non posso non vengo più
Facendo porta anche alle mie convinzioni de ottemperando è vicino per
Pensateci bene
Bruno Trentin da persona di grandissimo livello qual era somma di questa cosa poiché abbiamo parlato
Io
Poiché e può partire perché i parchi pegno oggi c'è
Lasciamo stare lascio stare qualche altra cosa ma
Su un punto che è venuto fuori dal dibattito da tutti ma Ranieri mi pare si sia fermato in maniera particolare
Voglio tornare c'è un grande dibattito in questa fase
Sul
Nostro Paese condannato al declino
Ora
Io credo che una maggiore efficienza sobrietà capacità di risposta ai problemi del sistema politico sia necessario
Per troppa parte del quadro che consente all'Italia non è non è uno punto di forza e scusi io ma il quadro che consente all'Italia di poter a mandare avanti tranquillamente
Io non credo al declino
E potrei portare degli esempi uno me ne viene in mente
I dati anche dell'apporto incremento delle nostre esportazioni nel
Nell'anno che ci si è chiuso nel due mila sette
Quantomeno certifica
Il dato di una forte vitalità dell'impresa
Cioè perché
Attenere in una situazione di crescita limitata del nostro sistema globale
Dovuta più all'ristagno dei consumi interni perché le esportazioni sono cresciuti
Quindi l'idea di migliorare anche il trattamento dei lavoratori dipendenti è fondamentale anche nei rapporti con i Governi
Ma al declino io non credo perché l'impresa è vitale e capace di cambiare e a una grande capacità di tenuta dei mercati
Se poi andiamo a guardare la qualità di questi settori che esportano noi possiamo dire che
Perfino rispetto al Paese europeo più forte la Germania
Che primeggia in tre o quattro grandi settori l'Italia invece a un arco di capacità di tenuta a livello mondiale e di
Mafia in più di tre o quattro settori ci sono possibilità obietta
Quale
Qui
Ci si è fermato Ranieri
è improprio la conosce
Noi di quelle lì chi gioca la partita del
Ma anche sul piano industriale
E sul piano di tutti i settori Italia ha possibilità di tenuta e nel mondo globale
Puntando sulla qualità
Tour marchio italiano che in
Evoca una cultura un Paese una storia che è la nostra e che è conosciuta nel mondo
Ma non possiamo tenere nei settori di qualità che solo quello che dobbiamo porre è l'impresa
Qua e là lo ha capito che bisogna andare in quella direzione solo se
Iniziamo risorse a ricerca formazione preparazione dal nostro fattore umano dell'oppio
Le priorità ampi assolute
Per il nostro pesce poi alla fine le esigenze sono tante quindi è inutile elencare perché bisogna muoverci avente un'idea globale dell'opera ma le priorità forti sono due
Una è la sicurezza e non mi attardo guardato anche la platea pacchi utili questo
In un mondo aperti è fondamentale
Gli investitori stranieri servono il rapporto con gli altri Paesi galleggia e in un Paese che non offre un livello adeguato di sicurezza aperti Nona
In anche all'elemento fondamentale per andare in quella direzione per favorire
Investitori il secondo è la scuola la ricerca formazione perché lì si gioca il punto della qualità
Può assicurarlo
La possibilità di tenuta sui mercati internazionali e anche l'azione esterna averi un mercato interno
Le famiglie a livello della povertà per mille ragioni crescono e lì cieca
Fare uno sforzo di grande riflessione attenzione perché anche
Ci può lavorare in fretta
Ora
C'è una
Per concludere proprio
C'è un ostacoli tolta la politica e società
E attività sociali diritti e doveri
No
C'è un ruolo lo teorizza
Va sulla dal
Chiaro agli atti proprio
Sul piano dell'elaborazione culturale un punto di riferimento importante noi
La politica alla prima figlia delle scelte di fondo del Paese ma l'intreccio con le esigenze
Le potenzialità che offre una società ed un raccordo più stretto stretto e una capacità capire dove si deve fare lo sforzo maggiore questo
è un dato fondamentale alla fine quando trentini occhi diminuisce in quell'occasione
Novanta due
Perché lui capito che un accordo andava fatto o lo portarono avanti loro
Do opera che tanto
Ricordo e
La UIL oppure
Con la loro Portello realismo io quando ho visto l'UE e poi
La prima volta fu un'Assemblea alla Bicocca di Milano
Perfetto ore venti
Negli anni del terrorismo lo ricordo l'anno forte l'opera di lo ricorda c'eravamo Lamaj io il benvenuto
In piedi con un migliaio la pausa mensa i tutte bianche
Erano i tempi del terrorismo e la
L'aria in quella grande Assemblea era dura Scirea c'era molta attenzione ci fu anche qualche
Come interruzione di sport ad un certo punto ovvero dal fondo della scatola
Del calore Tucci altra una mano
Egli va avanti lui
è la prima volta che lo visto non con la tuta bianca con un camice bianco perché era un tecnico è così io e l'AMA
E stava mi attardo mi disse
Questo è bravo
Io me ne ero a Cuba coordinatrice vitale me ne ero accorto perché quando ho visto che veniva avanti difficile riempiono ben ma
Nell'Assemblea dicono l'avevo pochi Venturi valgano dichiara ma loro colui
E tempo dire che
Insomma e ciò quell'accordo
E Bruno Trentin la ragione per cui
Firmo
Come una CGIL in subbuglio
Lo dice lui spesso in quella intervista che ho ricordato in quel periodo fu perché cattivi e in quel momento al di là della dinamica sindacale delle difficoltà sindacali l'interesse del Paese chiedeva l'accordo è una pausa
E quando un dirigente anche sindacali insomma questa centripeta vuol dire che capisce quali sono i problemi del Paese poi giustamente
Tutta
Le dimissioni continuo nel suo lavoro ma insomma io credo
E questo è l'unica cosa che vale pure per la politica l'unica arma di pressione che faccio
Anche in politica
La dialettica anche forte
Cioè il la competenza non è sbagliata anzi può essere un elemento di stimolo alle scelte giuste
Dove dovrebbe arrivare qui la lezione perché episodi con l'accordo
Cala venderlo
Ma anche in politica
Ci sono dei momenti e delle questioni quante poche poco
Ma quelle che sono
Dove evidente l'interesse fondamentale del Paese
L'Italia ha bisogno di cure trentine dice no io qui non posso rompere perché mettiamo in difficoltà il Governo perché c'era allora quella rapporto di questo tipo e Piceno addirittura porta le dimissioni e firmo
E in politica dovrà punta PIT are qualche volta su cose fondamentali dove l'interesse del Paese centrale
Dove chi compete
E democraticamente Agcom Patitucci troppo bene dinanzi a questo problema che riguarda il più che può riguardare la formazione col quale dare la sicurezza un attimo e decidiamo assieme o sarebbe un sistema politico
Che funziona meglio la questione credo tutti quanti dovremmo aspirare però
In
Visto come il sindacalista della concertazione
Sì come un
Grande dirigente sindacale chiede
Sapeva conciliare la necessità di sostenere le rivendicazioni dei lavoratori per il miglioramento delle loro condizioni di vita immediate
Però capiva
Che l'interesse di chi rappresentava era legato anche
Alla possibilità per i Paesi di crescere per i Paesi e per l'impresa e quindi un uomo
Che aveva la capacità di conoscere questo legame quindi un
Dirigente sindacale sempre attento anche all'interesse generale questo abbiamo ricordato questa mattina
Oggi adesso quando esso rientra a Roma che impegnava