Referendum giustizia: basta con la disinformazione

Amo questa conferenza stampa che è stata indetta dal comitato promotore dei referendum sulla giustizia e alla quale stiamo aspettando ancora degli ospiti ai firmatari dell'appello per il sì
Purtroppo con alcuni problemi il professor Dominioni è stato non ha trovato un aereo visto lo sciopero degli aerei per riuscire a venire
Il dottor vitale sta in arrivo stava registrando per la RAI un dibattito che peraltro va in onda questa sera sul TG due
Che uno dei risultati anche dell'iniziativa non violenta e comunque diciamo di un allargamento dell'informazione su questo referendum e appena terminava registrazione arriva il professor Coppi analogamente aveva un proprio un processo quello sull'incendio vittorie in Cassazione alle dieci e appena terminava il processo arriva abbiamo invece Bruno Zevi il professor Marconi dovrebbe arrivare Salvatore Valitutti e e comunque cominciamo perché per non fare aspettare oltre
Allora io darò lettura
Di un documento del comitato promotore dei referendum sulla giustizia che sigilla se vogliamo il termine praticamente il termine o le ultime giornate
Di campagna elettorale poi daremo la parola a un responsabile per ogni partito per cinque minuti e prima se saranno nel frattempo arrivati ai nostri ospiti
Il documento e questo il comitato promotore dei referendum sulla giustizia ha deciso di convocare questa conferenza stampa perforare la fitta cortina fumogena di disinformazione
Di distorsioni e talora di un vero e proprio terrorismo psicologico che è nato sui referendum
Il comitato ha dovuto comprare spazi pubblicitari sui maggiori quotidiani del Paese per fronteggiare una campagna fatta si incivile menzognera e per rappresentare in modo chiaro e trasparente le proprie ragioni le ragioni del sì
Il Comitato impegnato dunque in questi giorni che precedono il voto in una campagna di verifica sulla natura e gli obiettivi reali dei referendum abrogativi
Della legge che disciplina il lavoro della commissione inquirente per i reati commessi dai ministri e degli articoli del Codice di procedura civile dei giudici in caso di colpa grave
Un referendum finalizzato a cancellare contestualmente aree di privilegio di impunità del potere politico della magistratura e ad affermare un principio di civiltà di uguaglianza di democrazia e di garanzia per tutti
Un referendum promosso da tre partiti di grandi tradizioni democratiche sostenuto da un'esplicita volontà di milioni di cittadini che hanno firmato per questo un referendum che è passato al vaglio della commissione
E della Corte costituzionale
Della Cassazione è un errore di di battitura e della Corte costituzionale che hanno trovato i quesiti referendari e le possibili conseguenze coerenti con il dettato costituzionale
Un referendum che su una grande questione di principio restituisce la parola e il potere di scelta ai cittadini
Un referendum che laddove prevale dovessero prevalere i sì renderà il giudice più indipendente
E responsabile sottraendolo ai poteri di controllo e di tutela del ministro come è previsto oggi in uno degli articoli che si vuole cancellare
Un referendum che vuole il giudice più qualificate professionalizzato più attrezzate a resistere ad eventuali pressioni corporative politiche più credibile di fronte ai cittadini
Viceversa in quest'ultima tornata della campagna referendaria esponenti del comitato per il no sono arrivati a sostenere addirittura che la vittoria dei si bloccherebbe i processi
Favorirebbe la grande criminalità organizzata sottoporrebbe i magistrati allo strapotere politico scardinare beh le istituzioni repubblicane
Come si vede siamo alla pura farneticazioni ma non è tutto si è sostenuto oppure che la vittoria dei no renderebbe ugualmente possibile l'abrogazione delle norme sottoposte a referendum
Siamo in questo caso di fronte ad un combinato disposto di ipocrisia e di disprezzo per il gioco democratico infatti mentre surrettiziamente si riconosce l'esigenza di cambiare quelle norme obsolete Dini questo proposte referendum
Si chiede di votare per il no cioè per il mantenimento di quelle stesse norme e di fronte ad un eventuale pronunciamento popolare negativo si sostiene che questa esplicita volontà popolare non è in alcun modo vincolante
Di fronte a tale campagna di confusione mistificazione appare tanto più apprezzabile la campagna per il sì
Di forze politiche giuristi esponenti del mondo della cultura che pur non appartenendo all'area dei promotori del referendum sono seriamente
E decisamente impegnativo per una vittoria comune l'otto novembre per dire sì ad un elementare principio di civiltà giuridica sia una legge uguale per tutti sia la riforma della giustizia
Non lo so se nel frattempo è arrivato una no
Allora io darei adesso la parola assale quando RAI la pipa
Ma io ritengo che il confronto referendario ha fatto emergere
Via via quello che è sempre stato l'oggetto della iniziativa referendaria
Cioè una iniziativa
Rivolta a delle norme inadeguate
Una iniziativa referendaria rivolta delle norme ingiuste ingiuste perché non difendono l'indipendenza dei magistrati ma pregiudicano i diritti dei cittadini
Una iniziativa referendaria rispetto alla quale si era tentato come dire in corso d'opera da parte dei sostenitori del no di cambiare o di scippare l'oggetto
Cioè si è tentato da parte di settori consistenti del cosiddetto Fronte del No
Di cambiare l'oggetto dell'iniziativa referendaria quasi che si trattasse non di giudicare delle norme così come si deve e si può fare con lo strumento referendario ma quasi che si trattasse
Di giudicare intenzioni sospetti e diffidenza
E invece il confronto come dire ha messo i piedi a terra
E mettendo i piedi a terra fatto registrare all'interno della schieramento dei partiti che sono attestati sulle posizioni del sito e vogliono abrogare queste norme convergenze crescenti
Cioè il confronto sulle questioni che il reverendo mo'pone ha fatto sì che anche partiti che sono approdati adesso a questa decisione abrogazioni sta anche partiti che invece erano da noi polemicamente divisi quando si trattava soltanto di valutare l'opportunità dell'iniziativa referendaria
Arrivato il confronto alle questioni concrete
Mi pare gestivano con grande lealtà e con atteggiamento costruttivo lavorando insieme a noi perché questa campagna referendaria possano svolgersi nel migliore dei modi e soprattutto perché al di là di essa si possono individuare prospettive riformatrici davvero valide e io credo che questa l'emergere di una un'opposizione politica articolata finché si vuole ma convinta ed unitaria negli obiettivi
Ha determinato da parte di alcuni settori del no
Atteggiamenti di reazione stizzita che cercano di fare come dire degenerare un civilissimo confronto referendario
In una in una grande rissa noi invece vogliamo privilegiare noi vogliamo privilegiare le ragioni dell'iniziativa referendaria
Insistendo sempre su quello che è stato e resta il suo oggetto fondamentale a mio giudizio però siamo anche interessati a valorizzare a valorizzare ciò che unisce il fronte del sì
Anzi che a esasperare ciò che questo fronte può dividere anzitutto perché vedo che i fatti di convergenza sono sempre più numerose
Ma perché grazie all'iniziativa referendaria si sta realizzando credo proprio nel sistema politico una situazione nuova per quando riguarda la materia della giustizia che anche di grande interesse in prospettiva
In sostanza in questi anni i partiti politici italiano i maggiori partiti politici italiani sono apparsi divisi sulle grandi questioni
Del riformismo giudiziario non soltanto su questioni di dettaglio ma spesso su alcune grandi questioni su alcune grandi questioni che atte vengono alla identità istituzionale della giustizia su ciò che il giudice può fare su ciò che il giudice deve fare non c'è dubbio che il processo riformatore
In questa materia è stato ostacolato da queste incomprensioni di fonti
Ebbene mi pare che attraverso attraverso l'iniziativa referendaria oggi alcune idee forza
Che prima costituiscono patrimonio di una sola parte dello schieramento dei partiti stanno invece diventando patrimonio comune mi pare cioè che questo ritrovarsi insieme di tanti partiti al sostegno del sì si configuri sempre più come una garanzia politica per il dopo per un processo riformatore che da questa esperienza dovrebbe prendere le mosse e decollare e allora io credo che il sì diventa non soltanto come dire un non voto di abrogazione di norme che sono sottoposto al giudizio degli elettori ma diventa anche un voto che conferme valorizza questa garanzia è che oggi i partiti vengono andare per il mondo e che nonostante la diversità di linguaggio e una garanzia politica comune contro le esasperazioni
Polemiche inutilmente polemiche contro i tentativi di definire così di indicare un dopo incerto e pericoloso nel caso di vittoria dei sì che a mio giudizio invece i fatti di questi giorni stanno dimostrando che più discutiamo tra di noi
E più invece soluzioni che sembravano lontane o lontanissime si vengono a definire come concrete possibile e praticate e poi è giusto quello che diceva del raid
Cioè in sostanza noi ci troviamo di fronte a una situazione paradossale
Vi era un fronte del sì quanto mai composito quanto a provenienze dei suoi soggetti per le polemiche anche che c'erano state ai tempi dell'annuncio dell'iniziativa referendaria e però è un fronte che invece si è andato via via compattando sui contenuti concreti che bisogna dare al processo riformatore dopo e invece abbiamo un fronte del no
Che appare non soltanto composito questo lo sappiamo già ma addirittura preso da alcune veri e propri fatti come dire
Di dissociazione concettuale cioè noi abbiamo all'interno di quest'aria da un lato un no chiaro no conservatore il no di colori quale non vogliono cambiare all'enorme perché ritengono in sostanza che la difesa dell'esistente sia il loro principale dovere e poi invece abbiamo uno diverso e il no di coloro che da un lato invitano i cittadini a votare per il mantenimento di queste norme dall'altro poi si impegna a fare una cosa diametralmente opposta si impegnano a riformare dopo
E beh secondo me questo è un imbroglio va segnalate chiarito per tempo perché io credo che non sia possibile non sia possibile non sia corretto
Spiegare in questi termini agli elettori il significato e l'effetto di una decisione referendaria una decisione
Che deve poggiare su un'eventuale vittoria dei no e una decisione
Che non può che confermare l'esistente
Quando il corpo elettorale decide Corno se dovesse decidere in via maggioritaria significa che queste norme per un lungo tratto di tempo non possono essere più cambiati significa che devono restare queste non ne sono possibile altre
Avremo la stessa situazione che si è avuto in occasione del referendum sulla reale e sull'ergastolo
La conferma del corpo elettorale è stata interpretata il giorno dopo la conferma di queste norme così come doveva essere interpretata ci si disse no adesso non è possibile fare neri norme perché il corpo elettorale ha deciso in democrazia vi sono precise regole del gioco i referendum non è una perdita di tempo ciò che l'elettore vuole
Deve poi essere garantito dal sistema di queste sono mi sembra le indicazioni le notazioni che si possano fare a Bronte di una campagna referendaria che ci ha finalmente Bonino tanti elementi di chiarezza che bisogna indicare nel migliore dei modi perché divengano liberi di allentamento del patto elettorale
Grazie do la parola a Patuelli per il partito Reed
Ma io non non ritorno sulle motivazioni del sì perché penso che siano arcinote
Ma voglio
Dire innanzitutto perché i toni che stanno caratterizzando da troppe parti questa fase referendaria
Non ci piacciono
Sono inaccettabili e comunque noi non scendiamo sullo stesso livello di polemica sarebbe molto facile
Ma la questione che abbiamo posto con questi referendum è una questione di principio non è una questione di interessi
Ebbene respingiamo innanzitutto e questo lo vogliamo dire chiaro e forte
Il metodo di degenerazione della dialettica che è stato usato da alcuni da coloro che mistifica no la sostanza della consultazione frammentaria chi scambia
La sostanza della battaglia di principio
Per quella che invece una battaglia di altro genere nasconde l'aveva portata dalla consultazione e io devo anche aggiungere che sospetto
Di senti in toni forzati non tanto di questo ma di altri
Di certi no a sorpresa Dizeta cattiveria
Che viene fuori in questa consultazione e non in altri mi sorprende proprio in questa consultazione che dovrebbe essere sui principi e non sugli interessi ma come mai
Mi sto dando una risposta
La risposta è che in effetti taluni sostenitori più accaniti più cattivi del no
Abbiamo timore che cambiando qualcosa possono essere intaccati taluni santuari di taluni settori politicizzati della magistratura
Che non sono la regola sono l'eccezione ma tuttora sussistono sono ben identificati o identificabili ci sono e non va taciuto che molti dei sostenitori del no voglio nomi non li indipendenza
Dei magistrati ma vogliono lì ed è responsabilità in modo che le manovre trasversali che tante volte sono avvenute e sono poi state cassate IMI successivi gradi di giurisdizione possono ancora avere una impunità nei livelli vastità magistratura e una ulteriore impunità voi coi seggi parlamentari che più volte abbiamo visto diventare l'obiettivo immediato di chi usciva da scottanti inchieste in più di questo voi anche aggiunge
Che mi stupisce che molti dei sostenitori del no se non tutti
Mi non facciano nemmeno differenza fra i due referendum
Perché sintetico
Citano sempre in una Susanna il pane non dalla giustizia
Ma mai specificano come votano sul referendum se l'inquirente facendo quasi pensare delle due l'una che ho voteranno no
Anche nella referendum sull'inquirente oppure svalutano l'importanza della detraendo soli coerente
Quasi come che questo referendum non abbia alcuna valenza alcun interesse quasi come che questa detraendo ma abbia di fronte a sé spesso una valanga sicura dissi
è vero che ci sono le pronuncia di quasi tutti i partiti mai però anche che solamente coloro che sostengono più attivamente questa constatazione
Citando sensibilizzando l'opinione pubblica della necessità di una valanga di sì sulla preferendo un sull'inquinamento
Ecco che quindi questa campagna così violenta per il no così differente anche rispetto a molta pattizia che c'è su altre consultazioni referendarie che non sono l'occasione di questo nostro incontro di questa mattina eh eccessivamente sospetta l'indipendenza della magistratura la si difende con sicuramente Toni DiVersi
Perché altrimenti dovremmo dire che molti dei sostenitori del no hanno in mente non l'indipendenza ma l'interferenza con la magistratura
Grazie aperto alle istanze salute intanto il dottor vitale dopo che interverrà subito dopo Calderisi
Ma io voglio aggiungere solo sostanzialmente un argomento che una confutazione molto ferma e decisa di una tesi una delle tesi
Prevalenti dei sostenitori del nodo il Comitato del no vale a dire costoro continuano a sostenere che i referendum è un imbroglio
Perché non comporterebbe una scelta perché gli elettori non sarebbero chiamati secondo loro a decidere su un preciso oggetto e a conforto di questa tesi portano l'argomento che occorra comunque e poi una legge del parlamento ecco di imbroglio schietto si può parlare ma l'imbroglio e consiste proprio in questa tesi che del tutto infondate del tutto falsa
Perché gli elettori sono invece chiamati a compiere una scelta ben precisa introdurre oppure no un principio di civiltà giuridica quello della responsabilità civile del magistrato per colpa grave un principio
Che è previsto dalla Costituzione
Che la Corte costituzionale ha più volte ribadito applicarsi anche ai magistrati qui c'è molta mistificazione e si fanno dei veri e propri falsi anche sulla testualità delle parole scritte dalla Corte Costituzionale basterebbe leggersi le sue sentenze in particolare quella numero due del sessantotto e con il principio che però rimasto inattuato da quarant'anni
A favore della sua attuazione si imbatte in particolare Achille battaglia che non viene mai citato è ricordato in questa campagna elettorale e contro l'introduzione di questo principio
Almeno da dieci anni abbiamo registrato una caparbia opposizione innanzitutto dell'Associazione nazionale dei magistrati con in questi anni abbiamo visto i suoi diciamo chiamiamoli consistenti addentellati
Partitici e parlamentari il Parlamento per dieci anni non ha potuto neppure discutere
Delle proposte di legge presentate a riguardo dal almeno dal mille novecentosettantasette quella di Viani poi altre ancora di De Cataldo vidi Rizzi socialdemocratico e cioè si è ricorso quindi a referendum proprio per questo per vincere questo tipo di resistenze corporative che si sono registrate come è noto anche contro il progetto Rognoni
Se vincono i sì dunque sarà introdotta la responsabilità civile per colpa grave dei magistrati e il Parlamento potrà legiferare su questa materia e fare una legge di regolamentazione se vincono i no saranno confermate le attuali norme e il Parlamento non potrà modificarne perché ad opporsi credo che saremo innanzitutto noi perché vogliamo che la volontà popolare sia rispettare dire che i cittadini quindi sono chiamati al voto per non decidere nulla e uno falso spudorato
Anche facciamo un esempio anche per il divorzio si votava su una questione di principio mica si andava a votare per sulle norme specifiche che loro lamentavano quanti anni di separazione
L'entità degli e alimenti eccetera eccetera e si votava su un principio anche qui si vota per un introdurranno un principio quello della responsabilità civile dei magistrati per colpa grave
Se vincono i sì si farà quindi una legge si potrà fare una legge di regolamentazione che tutelerà
Sia i diritti a risarcimento del cittadino ingiustamente danneggiato
Sia l'indipendenza dei magistrati
Che i promotori del referendum intendono non non non è non solo non intendo limitare ma intendono e saltare attraverso anche questa introduzione del principio la responsabilità civile dei magistrati
Una legge è chiaro
Sulla responsabilità civile dei magistrati
Non una legge sulla semplice responsabilità disciplinare
Che pure occorrerà approvare ma che è un'altra cosa
è un altro oggetto una legge quindi in cui evidentemente il CSM non c'entra nulla perché al CSM compete la responsabilità disciplinare non quella civili
Su queste linee guida i promotori si sono sempre detti
Hanno all'anno enunciate con estrema chiarezza ma non è solo un problema di linee guida che derivano dalla punta dei promotori sono linee guida di un progetto di regolamentazione che discendono direttamente dalla semplice testualità del quesito referendario
E a quindi la legge sarà una legge di sulla responsabilità civile non sulla responsabilità disciplinare
Dobbiamo prendere atto mi sembra che debba scrivere ha successo l'iniziativa referendaria come già diceva andò le convergenze che si registrano su questo fronte e di partiti che hanno ha ceduto al criteri al principio del dell'introdurre nostro ordinamento dare finalmente attuazione dopo quarant'anni
Al principio della responsabilità civile questo credo che sia già un grandissimo passo avanti e quindi tutte queste affermazioni questo terrorismo ideologico a cui ricorre in maniera così faziosa ire sostenitore il Comitato del no e veramente del tutto fuori luogo e su questo non posso che confermare le valutazioni e giudizi già già espresse
Invito Enzo vitale e per prenda la parola volevo solo dare un esempio rapidissimo di come poi attraverso i quotidiani che hanno preso posizione per il no ne cito uno il giornale
Sul giornale di venerdì scorso apparivano delle schede per chiarire ai cittadini l'oggetto della domanda e su cosa sono chiamati a votare
Per quanto riguarda la responsabilità civile del magistrato esiste una casella che dice se vince il sì
In questa casella c'è scritto testualmente conseguenze ogni condannato ritenendo ingiusto il danno subito
Denunzia il il danno subito non non dice per quali motivi e attraverso che cos'è il danno è stato inflitto
Denunzia era il giudice che glielo ha inflitto e che di conseguenza cercherà di non emettere più sentenze di condanna
Questa voglio dire io feci una lettera al direttore cortesemente in cui facevo notare che non è vero che ogni condannato denuncerà il giudice per i motivi che si son detti ma magari poi meglio di me li della vita
E soprattutto che dire che è un giudice di conseguenza cercherà di non emettere più sentenze di condanna significava attribuire in generale ai giudici quindi tendenzialmente a tutti i giudici
Di voler essere di volersi ritenere voleva esser ritenuti al di sopra della legge cioè di potersene
In fischiare della legge a loro piacimento perché questo significa testualmente cioè non avrebbero più fatto il loro dovere non avrebbero più esercitato la loro funzione se non garantiti di poter essere al di sopra legge oppure gli si attribuisce una grande pigrizia oppure gli si attribuisce un'ignoranza devo dire e una consapevolezza della loro ignorante mi sembrava molto grave in questa lettera chiedevo che il quesito posto e rettificato
Civilmente lo chiedevo immaginando che fosse un errore
Forse ingenuamente immaginando che fosse un errore oggi ricompare testuale uguale senza pubblicazione la mia lettera ma questo era poco importante il problema era che fosse cambiata e forse fatta verità rispetto a questo che è un atto di disinformazione di pacificazione fatte
Questo è uno dei
No no il top parlando non ti sto parlando di parlerei di parte visto parlando discrete che per loro natura devono essere oggettiva cioè riportare solo un quesito stop non dare interpretazioni faziose se una Scheda
Sul quesito viene riportata faziosamente credo che sia veramente uno degli atti più gravi di mistificazione
Esaurita
Grazie e vi ringrazio semplicemente per il fatto che siete qui ad ascoltarmi questa già una prova di buona volontà soprattutto perché di questi tempi forse si parla troppo vi prometto che sarò brevissimo
E vorrei prego
No ecco i magistrati per il sì eravamo sei fino a ieri sera ieri sera un
Pubblicamente chiaro pubblicamente ieri sera in un incontro dibattito che si è tenuto a Catania la sede di Mondo operaio ne è saltato fuori un altro quindi siamo diventati sette è una piccola armata Brancaleone se così si può chiamare ma comunque speriamo che non sia una lotta di carattere donchisciottesco
Ecco io vorrei spendere due parole per tessere mi scuserete se attraggono vostra attenzione su questo punto un elogio del referendum voglio dire la cosa che mi è sembrata veramente strane in questi ultimi tempi e che del referendum parlano male
Dal referendum proprio come strumento di democrazia diretta non solo coloro che hanno preso che la posizione per il no
Perché potrebbe anche capirsi
Ma ne parlano male in termini proprio violenti qualificandolo come un atto truffaldino o come ha al più quando le parlo bene dicono che è inutile o addirittura come qualcosa di dannoso anche coloro che hanno preso posizione per il sì
Io invece con una provocazione
Vi dico che sarebbe bene fare un referendum l'anno per un motivo molto semplice perché proprio nel clima nella campagna referendaria che si esercita quella antichissima virtù che va sotto il nome di tolleranza voglio dire nelle campagne referendarie ci si accorge veramente di chi sono le persone tolleranti e di chi sono invece le persone intolleranti
Forse molto di più di quanto accada nelle normali competizioni elettorali politiche o amministrativo
Detto questo non posso che ribadire quella che l'obiezione fondamentale a l'argomento forte quello che viene considerato l'argomento forte da parte dei sostenitori del no
L'argomento forte come tutti più volte avete sentito ripetere e che assumere una responsabilità codificare una responsabilità civile per colpa grave del giudice ne minerebbe in qualche modo l'indipendenza lo ha ripetuto poco fa in una registrazione televisiva Galasso per l'ennesima volta
E l'ha ripetuto anche grevi e di questo mi sono meravigliato perché grevi un tecnico e queste cose dovrebbe saperle bene e cosa che dovrebbe sapere dovrebbe sapere che il rispetto della legge processuale a cui il giudice in ogni caso vincolato
E il compito essenziale che chi esercita attività giurisdizionale deve adempiere quindi e reperibile proprio nella prassi nell'attività giudiziaria un criterio univoco un parametro obiettivo
Per potere valutare e se il caso dichiarare la responsabilità civile del giudice senza minare in nessuna misura quindi lasciando completamente intatta
L'indipendenza del giudice e la libertà di giudizio facciamo un caso limite che io amo fare proprio perché emotivamente coinvolgente e serve proprio a spiegare bene la cosa il giudice che per negligenza ignoranza o perché mi fa piacere che la propria fotografia appena sul giornale emette un ordine di cattura in un caso non previsto dalla legge
Ebbene in queste ipotesi l'indipendenza della magistratura la libertà di giudizio non centra completamente nulla invocare questi problemi significa solo fuorviare
E indicare alle persone degli argomenti che in realtà non sono argomenti proprio perché la legge processuale rappresenta quel binario e obbligato che il giudice deve in ogni caso rispettare
Nella prassi è accaduto proprio il contrario in molti casi si è superata quella soglia di tollerabilità che ogni sistema costituzionale conserva e fisiologicamente direi
Mostra all'attenzione di chi voglio osservarlo e si sono avuti dei casi in cui veramente
La legge processuale la quei gola che governa il processo è stata violata in maniera abbastanza grave il referendum non vuole nient'altro che questo vuole cioè che i giudici tornino affari giudici da questo punto di vista e si può benissimo dire che l'se vincono i sì viene rafforzata all'indipendenza
E la professionalità del giudice al contrario di quanto sostengono i fautori del no che speciosa mente dicono che invece l'indipendenza libertà di giudizio verrebbero minate verrebbero in qualche modo ridotte
C'è anche un'altra considerazione di fondo che in ma ritengo importante poco fa la Contri componente del Consiglio superiore della magistratura che si è dichiarata per il sì come tutti sappiamo a ha detto che la responsabilità disciplinare da sola non basta e ha citato proprio cifre alla mano il numero dei procedimenti disciplinari negli ultimi quattro-cinque anni avviate nei confronti dei magistrati e il l'esito di questi procedimenti proprio per mostrare che su un certo numero di Parisi una media di settanta ottanta l'anno solamente in pochissimi casi si perviene all'applicazione di una sanzione disciplinare
In questo modo sostiene la Contri probabilmente non ha tutti i torti si dimostra come di fatto la sanzione disciplinare non trovi applicazione
Io credo che questo sia un ragionamento che può essere accettato solo in parte perché ritengo che la sanzione disciplinare il procedimento disciplinare così come congegnato
Dov'è che non funzionino di fatto cioè di fatto potrebbero anche funzionare la cosa avrebbe scarsa importanza ma proprio non sono accettabili linea di principio
In altre parole voglio dire che se c'è un tipo di responsabilità che per eccellenza e consona coerente canonica in uno stato di diritto e di e più in uno Stato democratico e certo la responsabilità civile giammai la responsabilità disciplinare
Proprio perché la responsabilità disciplinare che pure è nata in periodo liberale
Perché la responsabilità disciplinari giudice il venir meno della responsabilità civile per colpa grave si afferma proprio Combe seria l'Illuminismo
Siccome ritiene e attraverso quello che poi sarà la configurazione di un mito ma sappiamo che imiti hanno loro funzione storica illuminismo ritiene che il giudice non si è altro che la bocca della legge e siccome il giudice non è che altro che la bocca e la legge e irresponsabile
Proprio perché non porta su di sé il peso della responsabilità della decisione che ha assunto ma il mito del giudice bocca della legge caduto ha svolto la sua funzione d'altra parte anche teoricamente insostenibile non si vede perché il giudice non debba andare civilmente responsabile dei propri atti qualora abbia cagionato un danno e d'altra parte invito i presenti a considerare anche la contraddizione in cui cade
Buona parte di quella magistratura che ripudia la responsabilità civile per colpa grave appellandosi invece esclusivamente a un tipo di responsabilità disciplinare
E la contraddizione che già altre volte ho evidenziato vi chiedo scusa per quelli che già di per sé di fare questo discorso e la seguente da un lato abbiamo una magistratura che sempre più incide nel tessuto sociale e si propone come soggetto del dibattito non solo politico e questo solleverebbe già di per sé tante discussioni ma come soggetto dell'evoluzione sociale
Il giudice che crea la legge il giudice che pronto ad adeguare il dato normativo alla mutevolezza della realtà dell'esperienza alla mutevolezza dalla realtà sociale
Logica vorrebbe proprio per ragioni di stretta coerenza per ragioni di principio che un soggetto sociale andasse incontro a una responsabilità sociale
La responsabilità sociale per eccellenza e quella civile perché viene proprio da c-bis Civis cittadino
Questa è la forma di responsabilità sociale per eccellenza invece nel momento in cui si privilegia un altro tipo di responsabilità vale a dire quella disciplinare si chiave secondo me in un'insanabile contraddizione
Perché la responsabilità disciplinare una responsabilità burocratica una responsabilità a carattere verticistico piramidale
In altre parole è una responsabilità in cui il cittadino il quindi si del popolo resta completamente tagliato fuori nessuno sa quello che accade nelle segrete stanze delle segrete sale del Palazzo dei Marescialli allorché un procedimento disciplinare viene intentato nei confronti di un magistrato
Pochi lo sanno quei pochi che lo sanno si guardano bene dal dirlo per ovvi motivi in altre parole viene meno completamente quel principio di controllo dell'esercizio del potere giurisdizionale che invece un principio basilare
In uno Stato di diritto e badate bene non parlo di esercizio del potere di controllo in relazione a quello che il merito delle controversie in altre parole
Il giudice mai sarà chiamato a rispondere a titolo di risarcimento del danno per colpa grave
Sì ha dato ragione a Tizio e torto a Caio sia assolto o ha condannato l'imputato perché questa tiene veramente al momento direi sacrale
Della indipendenza del giudizio della formazione di quello che i giuristi chiamano il libero convincimento
Il controllo invece va esercitato relativamente all'osservanza rigorosa e fedele delle regole processuali in altre parole c'è bisogno
Che i giudici tornino a fare i giudici cioè che facciano per rispettare le leggi processuali e il principio machiavellico secondo cui il fine giustifica i mezzi che tanti fautori del no oggi in maniera implicita o esplicita cercherò di fare proprio in realtà non è assolutamente accettabile in un sistema costituzionale in un sistema giuridico in un sistema giuridico è vero esattamente l'opposto il fine don giustifica mai i mezzi
D'altra parte vecchi lo aveva detto anche molto meglio e molto prima
Bisognerebbe tenerne conto vi ringrazio
Ma Enzo vitale sì io vorrei semplicemente se ci sono delle domande e intanto vi distribuiamo il l'elenco dei firmatari dell'appello
Il testo dell'appello lo dovreste già vera aggiornato a tutti i firmatari aspettiamo se ci sono domande
Pone
Nessuna domanda vi ringrazio