Competere nell'economia globale. Metamorfosi del manifatturiero

Cari colleghi signore e signori autorità buongiorno a tutti dichiaro aperti solo settimo Forum internazionale di Prato della piccola media industria la parola Carlo Longo presidente dell'Unione industriale pratese
Apro con piacere i lavori di questo settimo forum internazionale di Prato
Nella piccola e media impresa
Quest'anno ancora più rivolta ad approfondire i temi del manufatturiero con la sessione di domani
Con il club dei quindici è composto dalle associazioni
Delle Province a maggior vocazione manufatturiera
Porgo anche tutti gli intervenuti un cordiale saluto
E ha detto alle graditissimi ospiti non Pratesi un caloroso benvenuto nella nostra città
La piccola e media impresa fa fatica a dialogare con il mondo accademico della ricerca della conoscenza la piccola e media industria non fa notizia
I suoi problemi trovano scarso ascolto
Quando sette anni fa siamo partiti col foro sono stati anche queste le constatazioni che hanno indotto l'Unione industriale pratese e la Camera di Commercio di Prato attentare questa avventura
Cosa è cambiato sette anni dopo
Dal punto di vista dell'economia planetaria moltissimo
Il mondo è diverso
è diversa l'Italia
E anche le nostre imprese non sono certo più le stesse
Alcune non ci sono più
Altre sono in forte affanno
Molte sono impegnate con fatica ma spesso anche con successo in operazione di rilancio e ristrutturazione che richiedono enormi sforzi ed energia e hanno tutto il nostro appoggio
C'è una novità anche rispetta le premesse negative che ci possa dare via al Forum
Nel nostro Paese anche le imprese anche quelle piccole e medie hanno cominciato a far notizia
Ci piacerebbe pensare che è anche merito nostro
Ma non siamo così presuntuosi ottimisti in realtà in Italia le imprese hanno cominciato a suscitare interesse perché sono esplosi dei problemi strutturali della nostra economia che nessuno può più permettersi di ignorare
Il nostro Paese ha perso competitività
La globalizzazione certo ha fatto da detonatore insieme con gli altri fattori commessi quali le problematiche politiche quelle belliche quelle valutarie ed energetica quelle sociali quelli del mercato
Che hanno investito tutti o la maggior parte di tutti dei paesi
La globalizzazione quindi è stato l'innesco di un esplosivo che però c'era già
Un esclusivo che si chiama scarsa competitività scarsa flessibilità ai cambiamenti del sistema Italia in quanto tale
Certo
Noi imprenditori non siamo esenti dalle responsabilità
Se non altro in passato non abbiamo saputo far sentire con la necessaria forza la nostra voce alla politica
E non mi riferisco sulla lo politica dei palazzi romani
Ma anche alle amministrazioni regionali e locali
Dobbiamo fare di più e di fare meglio
Comunque il risultato è che ci troviamo adesso un paese un'economia nazionale che ha bisogno di cure da cavallo per riprendere lo slancio
A questo riguardo potrà affrontare molti temi
Ma non voglio fare un forum tutto da solo sono qui per ascoltare
E non voglio produrmi nella solita elencazione di problemi e di richieste
Mi limito ad affrontare i due aspetti
Abbastanza diversi l'uno dall'altro
La regolamentazione del meeting
E le notizia
Del prevista nella bozza di finanziaria per i distretti
Gli appelli dal Presidente da Repubblica compra italiano credo che abbia allargato il cuore a tutti
Esortazioni del genere sono sacrosante
E
Il made in Italy ne ha bisogno
Però che cos'è il made in Italy
Tutti noi sappiamo quanto siano diversi orientamenti e quanto accese discussioni su questo tema
Eppure noi pensiamo che dovrebbe esserci ben poco da discutere made in Italy vuol dire una cosa precisa vuol dire che è prodotto in Italia nient'altro
E se il made in Italy è quel brand di straordinario successo che viene universalmente riconosciuto è perché in Italia si sono sedimentati nei secoli un gusto nel progettare una cultura del fare entrambi di straordinaria raffinatezza
Frutto questo della singolarità della nostra storia e dell'ingegno della nostra gente
Ma attenzione come ho detto gli aspetti sono due
Il gusto la carità lo stile nel progettare ma anche la cultura la competenza la maestria nel fare due aspetti inscindibili uno dall'altro
E non è certo l'internazionalizzazione
Quella che ci fa paura
Tant'è che tutti noi
La pratichiamo e cerchiamo di
Di consigliarlo a tutte le nostre aziende serve certamente a qualificare il profilo di queste e sono convinto che è un'opportunità di crescita per ogni azienda di penetrazione nei mercati
Però il made in Italy deve essere perimetrato e valorizzato
Ha bisogno di norme obbligatorie e di norme precise
Più adeguate di quelli attuali
Alla nuova realtà della produzione dei mercati
Certo
Credo anche che un'impresa Possa e debba operare laddove i suoi prodotti sono meglio e più proficuamente realizzati
Nel rispetto delle regole internazionali
Ma è questo il punto
Noi pretendiamo che questo venga dichiarato dove un prodotto è stato fatto
E dobbiamo stare attenti a non superare annusare in maniera impropria certi concetti quale il made in Italy
è un brand fa più famosi nel mondo dobbiamo difenderlo e utilizzarlo al meglio
Le nostre parole d'ordine a questo riguardo devono essere trasparenza e rispetto delle regole
Nessuno di noi a niente
Contro il Cile odierna e prodotti che si fanno in media o l'Uzbekistan
Ma quando io che sono sì un imprenditore ma anche un consumatore acquisto un prodotto voglio sapere dove è stato fatto penso che sia un mio diritto
E a questo riguardo noto con piacere che anche le associazioni dei consumatori
Stanno dando dei segnali positivi a questo riguardo
Certo io posso decidere di comprare un paio di scarpe da dieci euro prodotto in Indonesia
Però voglio sapere che sono prodotte in Indonesia così pure posso decide di comprare un paio da duecento euro
Di una griffe italiana però voglio sapere se sono effettivamente fatte in Italia o se sono solo etichettato in Italia
E l'Europa a questo riguardo
Che di solito invece così attenta a tutte le questioni
Formali
E della merceologiche è abbastanza sorda
è abbastanza solida ai nostri chiami alla trasparenza
Certo
Non c'è difficile immaginare perché
Le lobby degli importatori chiaramente premono
E molto
E anche altri interessi Pisano chiaramente
è un aspetto su cui tutti dobbiamo riflettere
Se questi signori se questi impiego tante energie permette di traverso rispetto all'eventualità di una norma europea che imponga l'etichettatura di origine mi pare evidente
Che questi da Bellano un disturbo nel made in Italy
E
L'Italia dal canto suo è depositaria come ho appena detto del marchio più importante del Metheny venne di in più importante e noi dobbiamo batterci con forza perché l'etichetta diventi obbligatoria almeno inizialmente per i prodotti che entrano nella UE
Il governo italiano deve intensificare gli sforzi in questa condizione è un impegno prioritario che i chiediamo e che continueremo a chiedere
L'etichetta d'origine va nel senso non solo della trasparenza
Ma anche delle regole di cui tutti noi abbiamo estremo bisogno
I contesti diventano sempre più complessi e senza regole è difficile
Farli funzionare al meglio
La globalizzazione dei mercati non fa eccezione i suoi benefici certo sono molti moltissimi
Però per coglierli pienamente dobbiamo essere in grado di avere regole certe uguali per tutti
E non posso fare a meno
Essendo a Prato di menzionare il teste del tessile più di altri ha veramente bisogno di regole precise uguali reciproche per tutti
Noi veniamo chiamati spesso protezionistico
Non ci sentiamo fra azionisti noi ci sentiamo ed Edison tenitori del libero mercato
Nel senso più pieno e nobile
La legge della giungla non può essere la regola per il nostro futuro
E con questo
Cambia discorso
E passo alla finanziaria
Nella finanziaria abbiamo visto una proposta
Che ci ha fatto ben sperare è quella di rendere i distretti Soggetti con personalità giuridica
è una novità molto interessante potenzialmente foriera per le nostre imprese
Di benefici fiscali e finanziarie di semplificazione dei rapporti con l'amministrazione
Alcuni di questi aspetti sicuramente richiederanno moltissimo lavoro e altrettanto tempo per essere operativi
Però
Se davvero ristretti acquisiranno questo status potrebbero esserci anche dei benefici che potrebbero determinarsi anche da domani anche dal giorno dopo
Fra queste la possibilità per i distretti
Di di di essere di diventare interlocutori undici e complessivi dei fornitori di energia di caschi pensi di varia natura
Insomma
Ad esempio Prato potrebbe diventare il cliente unico per tutte le forniture di energia o di servizio con tutti i benefici del caso
Veniteci reali
Non come accade adesso ne consorzi d'acquisto dove le piccole imprese sono trattati tuttora come dal
Noi pensiamo sia il caso di lanciare questa sfida e lo chiedo qui
Al Presidente Salmoiraghi a tutti gli altri presidenti di associazioni questo momento occorre veramente concretezza completezza e ancora concretezza
Così come lo chiedo al governo
Appunto il nome di questa concretezza
Se vuol muoversi in questa direzione consentirà distretti di porsi come clienti complessivi
Dei fornitori dei servizi a rete e di fare in modo di sollevare le imprese di parte dei costi energetici e dei servizi che pesa su di loro
Certo abbiamo visto
Con la riduzione del cuneo fiscale dell'uno per cento
Al quale diamo il massimo apprezzamento una misura che va incontro alle nostre esigenze di recupero della competitività quello che io propongo per l'energia sarebbe un altro recupero importante che avvicinerebbe le nostre imprese ai nostri concorrenti anche europei
Come piccole e medie imprese
Noi ci sentiamo un po'accerchiati
E anche se siamo più ascoltati
Come dicevo all'inizio di come eravamo un tempo
Si è sempre in minoranza siamo piccoli abbiamo meno forza delle grandi imprese chiaramente il paese si è accorta che se cadiamo noi chiare tutto il Paese
Però occorre ricordarsi che dobbiamo continuare a fare massa critica
Il crebbe quindici che quest'anno per la prima volta diventa con la sua sessione domani parte integrante del Foro è un esempio che rappresenta bene questa questa spinta per dire e fare le cose insieme per fare massa critica
Lo considero un bel segnale è un buon auspicio
Per l'efficacia di questo settimo Forum
Che si apre adesso con il diritto di saluto del presidente da Camera di Commercio di Prato Luca rinfreschi grazie
Prima di iniziare vorrei dare a tutti il benvenuto a Prato dal momento che anche quest'anno abbiamo il piacere di ospitare una platea di imprenditori che arrivano da tutte le parti vitali
Innanzitutto auguro una buona giornata a tutti i presenti che ringrazio gli organizzatori di avermi permesso
Di rivolgere questo breve saluto
L'appuntamento con il forum si rinnova per il settimo anno consecutivo con al centro Sempre i temi della competizione in un mercato globale
Ma quest'anno c'è una novità
La novità di una giornata quella di domani interamente dedicata ai distretti che al manufatturiero
E certamente sarà una riflessione su un tema che qui a Prato ci vede particolarmente Olimpo
Da tempo infatti stiamo lavorando per cercare di creare delle sinergie con le altre aree a vocazione testi del territorio italiano
In questo momento è importante riuscire a sintetizzare il più possibile le richieste avanzate dal settore
Soprattutto perché i media stanno prestando maggiore attenzione ai problemi che riguardano tutto il campo per la moda
La forte ondata delle contraffazioni
La perdita di competitività del sistema Paese e quindi del tessuto di piccole e medie imprese fino ad oggi ne ha rappresentato l'ossatura
Sono problemi che ormai si trovano sotto gli occhi di tutti e i giornali ne parlano quotidianamente
Questo è quindi il momento giusto per cercare di far muovere le cose in una direzione favorevoli a tutto il sistema Moda Italia
Proprio su queste basi lo scorso giugno si è costituita a Roma Itf l'Italia testare il fashion è un organismo intercambi reale che rappresenta trenta realtà territoriali
Oltre trenta realtà territoriale in cui opera il sistema moda
Da tempo si sentiva la necessità di dar vita a un organismo delle camere di commercio in cui potessero essere rappresentate le esigenze di questo particolare settore
La lesione iniziale è stata importante nelle prossime settimane il numero dei territori è destinato ad aumentare
ETF insomma un organismo che ben rappresenta la poliedricità delle realtà locali in cui il sistema moda è cresciuto il Senatur
Quello che proponiamo di fare va innanzitutto nella direzione di dare un contributo al rilancio e al sostegno del settore
Le camere di commercio hanno infatti numerose funzioni in tema di regolazione del mercato e dei controlli
E facendo leva su queste competenze votiamo riuscire a dare una risposta a quella richiesta di regole che sempre più forte ci viene dal mondo delle imprese
Per questo lavoreremo lungo due direttrici che tra l'altro abbiamo già condiviso con le associazioni di categoria del settore
In primo luogo alla creazione di un sistema di tracciabilità volontaria che permette alle aziende interessate di valorizzare la propria produzione evidenziando anche i caratteristi del prodotto messo in vendita
Informazioni che poi aiuteranno il consumatore finale ad una scelta più consapevole di cosa acquista in secondo luogo ed è questa la sfida più ambiziosa
Cercando di potenziare i controlli sulla merce messa sui nostri mercati
Anche attraverso la promozione di modifica legislative che amplino il raggio d'azione delle camere di commercio nelle dotino delle risorse necessarie ad assolvere questi con ad oggi infatti la legge prevede un contro un controllo solo sulle etichette di composizione e di manutenzione dei prodotti tesse
Certo sarebbe miope da parte mia immaginare la soluzione ai nostri problemi possano essere solo quella di cercare di arrestare un enorme flusso di merci che arriva sui mercati europei in tutti i giorni questa è infatti solo una faccia del problema che avverte in realtà è molto più complessa
Ci servono politiche industriali forti
Che mirino a far recuperare competitività alle piccole e medie imprese
Ci servono incentivi mirati all'incremento della ricerca e dell'innovazione
Ci serve una politica infrastrutturale che renda appetibile ai nostri territori
Troppe volte invece si ricordi si ricorre a misure spot interventi che vengono adottati per dare risposte a da un malcontento sempre più crescente purtroppo senza avere un'idea della dimensione reale del problema
Anche l'ultima legge finanziaria con la previsione a cui accennava Carlo Longo prima
Di una tassazione distretto si configura come una come una misura difficile da applicare soprattutto perché allo stato attuale sembrerebbe trattarsi solo di una cornice normativa
L'unica nota positiva è che il governo sembra avere finalmente capito nei distretti sono una realtà produttiva importante e speriamo che questo sia solo il primo passo per arrivare a una maggiore valorizzazione delle conoscenze tecniche sono racchiuse
Prato è da sempre disponibile a dare il proprio contributo fattivo alla realizzazione di una procedura per l'attuazione della futura normativa sulla tassazione di distretto mettendo a disposizione la propria conoscenze la propria esperienza resta da capire se c'è la reale volontà da parte del governo attuale di continuare a percorrere questa direzione
S d'altronde c'è sintonia sul tema anche da parte del dossier dell'odierna opposizione
Comunque non voglio più prendere tempo ad importanti relatori che ci aspettano lascio quindi loro la parola augurando nuovamente a tutti voi a tutti noi un buon lavoro un futuro migliore per tutto il manufatto dell'Italia grazie
Con un piccolo cambiamento di programma invito ora l'europarlamentare Nicoletta
Per il suo intervento
Io voglio ringraziare molto per questa opportunità che per me è quella come come il settimo foro la settima opportunità che viene data essendo avendo partecipato fin dall'inizio a questa importante avventura un'avventura
Che credo tutti abbiamo condiviso con una scelta di grande lungimiranza e saggezza da parte dell'Unione industriali di Prato
La scelta di voler cercare di uscire
Dalle strettoie di una dimensione troppo piccola e provinciale rispetta una globalizzazione che sette anni fa cresceva già in modo evidente che oggi ci porta di fronte un quadro una situazione così mutati
E quindi mi fa piacere poter dare un contributo anche a questa settima edizione ovviamente in un clima in una situazione che è diversa profondamente diversa
Ma allo stesso tempo di fronte a un quadro che a mio avviso e cercherò di dire perché
Ci porta a guardare al futuro forse con minore pessimismo e cupo pessimismo rispetto a quello col quale l'abbiamo guardato negli anni scorsi in fondo gli ultimi forum sulla piccola e media impresa
Soprattutto quelle gli anni scorsi sono stati caratterizzati da un a atmosfera profondamente segnata dalla situazione internazionale dalla difficoltà che pareva pareva insormontabile
A lottare con un quadro è un contesto dell'economia internazionale che sembrava remare contro
E dire che i distretti la piccola e media impresa l'industria manifatturiera in fondo rappresentavano il passato del nostro Paese e tutti i medici che stavano al capezzale
Finivano per allungare
Una come qualcuno diceva anche in modo esplicito agonia che finiva per essere peggio di altre soluzioni più marcato ed evidenti
Io invece voglio partire in questo breve intervento oggi proprio dalla domanda che oggi il presidente Salmoiraghi fa su un'intervista all'insù intervista colla nella quale sul Sole ventiquattro Ore racconta quanto la piccola e media di Confindustria livello nazionale investa sull'attività
Oggi e domani svolgete a Prato facendo di Prato di fatto la capitale della piccola e media impresa a livello nazionale e Salmoiraghi chiede domanda che da tanti anni ci trasciniamo dietro
E alla quale oggi forse e questo è quello che io suggerisco
Agli industriali Pratesi e ai tanti industriale dei distretti che sono qui presenti essere la domanda che va fatta in modo netto a qualunque
Rappresentante istituzionale soprattutto in questi tempi in cui si avvicina avviciniamo a una importante scadenza elettorale
Si avvicini a questi temi la domanda è quella appunto di dire se l'Italia deve essere in futuro una grande Disneyland
Un Paese che punta tutto sul suo passato sulla valorizzazione del suo passato oppure se l'Italia deve decidere che la scommessa sui temi dell'industria e dell'industria manifatturiera è una scommessa che decidiamo di rendere vocazione del paese e io credo che a questa domanda la risposta che dobbiamo dare che io do
E che è una risposta convintamente positiva e non da oggi contigui interamente positiva sul fatto che la vocazione dell'Italia
La vocazione sul futuro economico del nostro Paese è una vocazione che vede l'industria e l'industria manifatturiera al centro non può ovviamente limitarsi a una mera petizione di principio anzi è una riflessione sulla vocazione che ha senso soltanto se declinata con atti concreti perché tutti sappiamo che quello che abbiamo vissuto in questi anni è esattamente un clima che è andato in direzioni opposto
Mi sono segnato alcuni dei punti alcune delle cose sono state già toccate dalla dagli interventi di Longo e di rinfreschi
Credo che sono punti notti rispetta i quali quindi la l'interesse per quello io dirò non è tanto nella titolo quanto nella nell'impegno che voglio mettere rispetto alle cose da fare rispetto a quel titolo il primo titolo è quello forse più difficile oggi perché oggi parlare di energia
è quanto mai complicato
Lo è nel momento nel quale ci avviciniamo a un autunno di ulteriori rincari del prezzo dell'energia
Dovuti a scelte sbagliate del nostro Paese nel passato nel passato medio lontano che oggi ci trasciniamo ancora dietro
Costi dell'energia che vedono una difficile fase di transizione rispetto alla necessità di sapere di capire che la liberalizzazione dell'energia del gas ed energia elettrica
è stata avviata negli anni scorsi è parte integrante di un processo di abbassamento dei costi ma da sola nel momento nel quale la politica energetica sulle fonti energetiche
Non affronta il nodo chiave che è quello di diversificare le fonti energetiche del nostro Paese
Finisce per essere insufficiente anzi per far tornare indietro nella mentalità delle persone all'idea che quasi era meglio quando c'era il monopolio quando io sento queste cose ovviamente
Mi preoccupo mi preoccupo per la incapacità che abbiamo avuto tutti in questi anni di comunicare invece quanto la liberalizzazione importante ma quanto al alla liberalizzazione non si può dare la bacchetta magica nel momento nel quale come capite capitato in Italia per scelte molto discutibili del passato finiamo per legarsi come unica grande fonte energetica al petrolio
Quando il petrolio sotto i venti dollari e le cose vanno bene quando il petrolio d'improvviso in un anno schizza ai settanta dollari e non lascia intendere di voler scendere
è ovvio che il nostro paese è il paese più penalizzato la sovrattassa sull'energia che ognuna delle vostre imprese paga e parte e conseguenza di questo processo
è necessario in modo molto molto determinato accelerare il processo di diversificazione delle fonti energetiche
E necessario darsi un orizzonte temporale
Lo dico in un Paese che non si dà mai orizzonti temporali che non dice mai nel due mila e dodici come io voglio dire noi dobbiamo abbandonare definitivamente il petrolio come fonte
Energetica per la produzione di energia elettrica è possibile farlo è possibile farlo se noi facciamo una politica intelligente importante di investimento sul gas
Ma fare una politica di investimento sul gas vuol dire fare delle scelte anche complesse sul piano delle amministrazioni locali siamo in Toscana la Toscana
è impegnata sulla costruzione di un rigassificatore al largo delle coste tra Livorno e Pisa
è già stato un miracolo che Livorno e Pisa sia messe d'accordo ecco quasi sul punto della della longitudine sulla quale doveva deve essere e costruito il rigassificatore ora va fatto va fatto lì come va fatto a Rovigo come ne vanno fatti altri nel nostro Paese perché fare entrare il gas avere rigassificatore che ci consentono di non dipendere da un solo importatore
Sbotta degli Hare i gasdotti che invece oggi nel nostro Paese sono uno dei temi che favorisce il monopolista all'ex monopolista e finisce per crearci un grave problema di ingresso del gas
Evitare gli errori come quello della tassa sul tubo errore profondo non l'abbiamo detto il giorno stesso in cui è stata presentata leggiamo sui giornali di oggi che dopo essere stati presi in giro da chi l'aveva
Inventata oggi probabilmente Consiglio dei ministri già comincia a cambiarla perché è chiaro a tutti che quella una contraddizione profondissima nel momento nel quale individuiamo l'energia come il tema che se mai deve essere oggetto di detassazione non di sovrattassa fatemi dire anche
Ma spero che su questo arrivino rapidamente chiaramente chiarimenti che anche operazioni poco trasparenti che stanno avvenendo tra il nostro Paese la Russia sul tema del gas
Con nuove società che nascono e due miliardi di metri cubi di gas che vengono non si sa bene perché
Tolti da una logica di mercato e non investe assegnati alle imprese piccole e grandi che tanto hanno bisogno di una fonte energetica come questa mi sembra un tema che è meritevole di grande attenzione credo che su questo tema la necessità di spingere con determinazione sulle infrastrutture sulla diversificazione delle fonti
Sul carbone pulito sull'importazione di energia nucleare dall'estero in modo più significativo naturalmente sulle energie rinnovabili sono temi che ci possono consentire di dire due mila e dodici è possibile
Che noi non dipendiamo più dal petrolio per la produzione di energia elettrica per farlo c'è bisogno di investimenti di scelte politiche nette e chiare
Di politiche condivise perché non si può ogni cinque anni cambia la politica energetica del Paese
Il secondo punto è quello legato ai temi del fisco
Sul quale
Noi già rispetto alla finanziaria dell'anno scorso avevamo detto con molta chiarezza che la nostra contro crea finanziaria si
Concentrava nell'idea che i sei miliardi di euro messi nella riduzione dell'IRPEF andavano messi direttamente la riduzione e per intero nella riduzione del costo del lavoro
Siamo oggi quindi anche noi i primi a salutare positivamente il fatto che si fa un primo passo
Sul tema della riduzione del cuneo fiscale e contributivo lo ritengo lo riteniamo un passo fondamentale per stabilizzare il mercato del lavoro per dare alle imprese la possibilità di investire e per dare anche lavoratori se costruito bene quel margine
Di
Possibilità d'acquisto in più che oggi invece si trovano a non avere è ovvio che questo tema del costo del lavoro è tema estremamente importante sul quale la necessità di andare avanti e di fare sì che nei prossimi cinque anni l'intervento in questo campo siamo intervento stabile forte e significativo è un punto chiave sul quale appunto le parole che voglio dire sono parole
Mette ed esplicita ma è evidente qui che il nostro paese ha un grande problema che questa estate è stato evidenziato in modo così evidente non è immaginabile
Che noi ai giovani che si affacciano al mercato del lavoro al sistema delle imprese raccontiamo di un Paese che se le risorse che è disposizione lettiani ferme o le fai girare dentro i mercati finanziari con sagacia e intelligenza un po'di scaltrezza o di furbizia
Come è stato detto questa estate riesce a fare guadagni milionari se invece le risorse che faticosamente poi avere le investi per creare valore ricchezza
Investire all'estero provare a documentare il ramo d'azienda della tua impresa sei tassato in un modo assolutamente sproporzionato rispetto alla tassazione nulla
Di chi le risorse il denaro preferisce
Investirlo in modo speculativo credo che il Paese debba affrontare questo tema
Affrontare questo tema vuol dire non aumentarle le tasse vuol dire spostare il peso della tassazione
Da chi il talento lo tiene nascosto a chi il talento decide di rischiarlo per il bene proprio e dell'intera comunità nella quale vive io credo che sia uno delle impegni fondamentali che dobbiamo prenderci per il futuro questo vuol dire scelte nette precise che ovviamente non siano penalizzanti nei confronti di nessuno ma che siano scelte di equità e di stimolo a chi vuole investire chi vuole investire nella creazione di valore di ricchezza di posti di lavoro deve sapere che trova deve trovare nelle scelte dell'intero sistema una spinta e una spinta positiva
Ci siamo detti in questi sette anni sempre ogni volta che ci siamo visti qui a Prato che il nostro Paese ha bisogno di un investimento in istruzione in ricerca
E che su questo tema la nostra difficoltà la difficoltà strutturale dalla quale dobbiamo uscire credo che sia vero io sono più ottimista del passato nel senso che sette anni fa quando per la prima volta si dicevano queste cose qui
Questo tema veniva colto come il dodicesimo dei punti delle priorità che mettiamo oggi dal Presidente della Repubblica in giù il clima che c'è nel Paese un clima che spinge a dire che investire in ricerca e innovazione non è più una cosa
Marginale o poco
Fondamentale è poco importante guardate che la questione dell'ambiente dell'atmosfera dalla quale si opera è fondamentale questo vale per i politici
Che devono sapere che investire in finanziaria su temi sui quali non vedranno il ritorno immediato è un fatto utile ed è fondamentale anche se ritorno immediato non c'è nel ciclo elettorale ma vale anche per voi imprenditori che dovete sapere che la comunità locale
Si ricorderà di voi in modo più significativo e con più attenzione
Se investire te nell'università della vostra città o se crederete centri di ricerca se le chiedete il vostro nome a questi temi
Piuttosto che come capita in Italia sempre e regolarmente deciderete di comprare la squadra di calcio la scuola di pallacanestro locale per lasciare il vostro nome legato alla storia della comunità nella quale di dette
Può sembrare una battuta io non credo che lo sia nel senso che questa caratteristica tipica del nostro Paese
Forse
Se trovasse qualche spinta invece a capire che un investimento comune collettivo su questi temi è fondamentale deve cominciare ovviamente il pubblico
E deve cominciare il Pubblico a dare alcuna indicazione di marcia io le dico una per dire alcune proposte molto concrete avviarmi alla conclusione lo dobbiamo cominciare a dire ai nostri giovani
Che non è possibile che nell'Università di Pisa
Dalla quale vengo e che conosco sessanta siano le matricole ogni anno a matematica novanta siano le matricole ogni anno a fisica e che nelle vicine a università che hanno la facoltà di Scienze
Il corso di laurea la facoltà di Scienze delle comunicazioni a Pisa non c'è perché sono stati saggio non non l'hanno messa le matricole si contano all'ordine dei miti delle migliaia
Io credo che su questo tema la scelta debba essere netta uno può dire ma come si fa e il mercato le persone decidono dove andare giusto ma è anche giusto che un sistema nel suo complesso decida
Di aiutare o di di di incentivare e disincentivare io penso che una scelta netta che è quella di dire di aver abbattere completamente la tassazione per gli studenti che si iscrivono nelle facoltà delle quali abbiamo bisogno
Nei corsi di laurea di scienza dei quale abbiamo bisogno
Fisica matematica chimica ingegneria
Tutti temi sui quali noi abbiamo bisogno di persone che non abbiamo e finiamo invece per avere valanghe di laureati in materie rispetto alle quale poi tutti sappiamo la difficoltà successiva è una scelta forse un po'forte ma io sono convinto che siano su scelte di questo genere che noi dobbiamo andare il quarto punto è quello legato a alcune delle cose che dicevano Longo e rinfreschi prima non è immaginabile
Che nel nostro Paese soprattutto la piccola e media impresa non colga
La necessità e il vantaggio che regole trasparenti certe e trasparenza nel sistema dei controlli non venga soprattutto a vantaggio vostro
Perché è evidente che la opacità
Di un sistema nel quale sulle regole sulla governance delle grandi banche sul rapporto con la Banca d'Italia
Il
Il sistema sia appunto un sistema nel quale l'opacità vince sulla trasparenza nel quale la difficoltà a fare le riforme sia così evidente non lascia intendere che la grande impresa quella che poi sarà trattare con la grande banca
A tu per tu perché sa benissimo che la grande banca non può fare a meno di lei
Finisce per essere tutto questo oggetto a mio avviso deve essere oggetto di una riflessione molto profonda la necessità di una legge sul risparmio che vada importo definitivamente non montagna completa con quelle necessarie
Completamenti che ai quali noi crediamo la necessità di far sì che la trasparenza e il ruolo delle Authority funzioni effettivamente a vantaggio ripeto di coloro che vogliono trasparenza e che cercano trasparenza l'ultimo punto è quello sull'internazionalizzazione che tocca insieme tante questioni e qui porta poi alle cose che Longo diceva prima sui distretti
Sui distretti
Io mi ricordo un anno e mezzo fa quando cominciamo con Pier Luigi Bersani un viaggio nei distretti italiani questo viaggio cominciò proprio da Prato venimmo qua Prato fu uno dei trenta distretti che visitammo
Cito questo
Particolare non non per autocitazione ma per dire semplicemente una cosa questo viaggio distretto industriale ha fatto nascere un libro con l'abbiamo scritto le nostre tesi sui distretti
Dentro questo libro scritto l'anno scorso con le nostre tesi sui distretti sono scritte esattamente le cose o alcune delle cose che sono state poi approvate dalla Camera nella legge
Sul tema della tracciabilità
Dei prodotti italiani che è stata approvata alla Camera e non ancora al Senato ma soprattutto sono scritte alcune delle cose che abbiamo ritrovato in finanziaria sul tema dei distretti che citava Longo adesso
E sono cose che ovviamente voteremo perché noi crediamo che sul tema dei distretti seppur tardi il nostro Paese se fa finalmente un passo avanti questo passo avanti deve essere colto positivamente e deve continuare naturalmente perché la necessità di fare del distretto quello strumento non salvifico non oggetto di assistenzialismo
Ma quello strumento che può rendere la piccola e media impresa in grado di affrontare l'internazionalizzazione la globalizzazione dei mercati rispetto ai quali andarci
Con un sistema di distretto rende possibili alcune cose che sono impossibili al piccolo imprenditore da solo
La personalità giuridica il tema del bond di distretto questioni che già un anno fa appunto sottolineavamo come importanti che oggi guardiamo con favore che speriamo siano effettivamente messe in pratica nel più breve tempo possibile tutto questo ovviamente assenso se il sistema Paese funziona
Se le fiere del nostro Paese non sono gestite l'una contro l'altra l'una per togliere pezzi di mercato all'altra ma se sono gestite come una scelta nazionale di creare poli fieristici specializzati ognuno specializzato in un grande campo in modo che ogni polo fieristico organizzi e venti di carattere mondiale
Non ti organizzi un evento per togliere spazio alla Fiera che sta a cento chilometri di distanza ritengo che queste scelte necessitino una regia nazionale che non è contraria assolutamente alle scelte di sussidiarietà che in questi anni abbiamo fatto anzi è la sussidiarietà perché con la globalizzazione la necessità che alcune scelte salgano di livello
E parte integrante della filosofia stessa che sta dietro le logiche di sussidiarietà ed è ovvio che tutto questo passa attraverso la necessità che le regole che noi applichiamo siano le regole che applicano in tutto il mondo il WTO per noi è fondamentale fondamentale rafforzarlo ma è fondamentale ovviamente che funzioni che renda possibile che i nostri concorrenti applichino le nostre stesse regole
E che l'Unione europea su questo si è in grado di gestire in modo più efficace di quanto fino a oggi ha fatto il tema delle a simmetria dei mercati
Ovviamente ogni Paese deve giocare la sua partita l'Italia deve fare la sua parte contro tutto ciò che
Il tentativo di creare delle perturbazioni tutto ciò che falsificazione tutto ciò che è contraffazione ma ritengo che su questi temi per l'appunto la possibilità di giocare una partita nella quale i nostri distretti possono essere il traino di una diversa modo di interpretare la globalizzazione in modo attivo d'attacco non per forza indifesa va in questi anni siamo stati molto troppo indifesa
Noi crediamo che invece bisogna giocare su questi temi di attacco crediamo che sia possibile farlo il mercato non ci spaventa non ci spaventa il mercato se si amplia in Italia non ci spaventa il mercato se si amplia in Europa
Non ci deve spaventare il mercato mondiale se soprattutto se siamo in grado come Paese di gestire su queste scelte delle dei risultati che siamo dei risultati nel quale ci impegniamo su tempi certezze dei risultati e modalità con le quali tentiamo di ottenerli per questo io mi auguro che nel nostro Paese la consapevolezza che la risposta alla domanda iniziale di Salmoiraghi sia una consapevolezza che consente a ognuno di noi si assumersi responsabilità e poi di tirare le conseguenze delle responsabilità che ci assumiamo se facciamo così credo che saremo in condizione di far sì che il forum di Prato ci accompagni nei prossimi anni a conoscere non più i risultati della difesa del sistema Italia ma i risultati dell'attacco del sistema Italia sui mercati mondiali grazie
Iniziamo ora la tavola rotonda apparendo il professor dello spiritello
Di avvicinarsi e passo allori la palla per iniziare il gioco
Grazie innanzitutto a Sandro Salmoiraghi presidente la piccola industria di Confindustria e agli organizzatori del Forum di Prato particolare presidente Longo
Dell'unione industriale pratese e il presidente rinfreschi della Camera di Commercio questo invito li riempie di gioia non è la prima volta che sono qui al Forum di Prato ma ogni volta per me un piacere incontrare di nuovo
Voi che siete i protagonisti di un segmento così importante del sistema produttivo italiano io insisto su questo aspetto voi che siete i protagonisti
Perché
Giustamente stiamo tutti preoccupati della situazione del nostro sistema produttivo sentiamo parlare dei problemi della piccola dimensione che caratterizza in particolare il nostro sistema io condivido la necessità di considerare attentamente e questi problemi da da economista ho cominciato negli anni ottanta a scrivere
Che era esagerato
Il coro
Di esultanza sulla piccola impresa e dicevo guardate che ci sono dei problemi essere piccoli nessuno meglio di voi sa quali sono i problemi però adesso si sta esagerando dall'altra parte si sta esagerando
Nell'attribuire tutti i problemi
Dell'industria italiana sottolineo la parola industria al presidente
Al fatto Emma prima al fatto che le imprese sono piccole
Io non credo che sia questo il problema e i problemi nostri vengono da molto lontano voi avete una Scheda è stata preparata
Molto penetrante
Che li illustra questi problemi non la voglio ripercorrere però i punti chiave
Sono prima di tutto questi problemi non sono solo italiani il mondo sta crescendo ma l'Europa non sta accrescendo perlomeno non cresce come il mondo
La Cina e l'India crescono tra il sette e il dieci per cento
Ma gli Stati Uniti crescono
E i dati che avete sulla vostra Scheda
Riportano un fatto che una o coincidenza quasi che stupefacente la crescita delle importazioni Statunitensi del due mila tre e del due mila quattro è praticamente identica alla crescita del commercio internazionale mondiale cioè gli Stati Uniti continuano a essere il motore dell'economia mondiale
Che si avvale delle norme crescita dell'Estremo Oriente
Le imprese americane attraverso l'outsourcing
Attraverso la delocalizzazione attraverso l'acquisizione di fattori produttivi di componenti e addirittura di prodotti finiti hanno iniettato nell'economia americana un tecnico scusate un surplus di competitività che si aggiunge alla capacità tipica di quella economica di innovare in continuazione nelle alte tecnologie sia manifatturiere che dei servizi
Ci sono tanti motivi del perché l'Europa non riesce a fare altrettanto uno dei motivi e in tocco un campo che non è di mia competenza ma non possono citarlo
E che gli Stati Uniti hanno una politica monetaria l'Europa a una politica della stabilità monetaria che è un sotto insieme ma certo non è equivalente giustamente se voi esaminate con la Scheda ne trae una conclusione uno degli affetti dalla politica monetaria degli Stati Uniti il forte deficit del commercio estero
Ma quello che si capisce questa scheda è che qualcuno deficit dal problema nostro Dinoi europei non loro loro ci vivono benissimo con i loro deficit almeno per ora invece noi dobbiamo risolvere questo problema
E dobbiamo risolverlo
Non solo con gli strumenti monetari che tra l'altro ma abbiamo difficoltà a usare perché ci manca un'autorità politica che sia in grado di fare una politica monetaria ma con gli strumenti reali
Uno dei problemi è che era il principale problema che lei euro ci pone
Quello di modificare le strutture reali di creare questa vera industria Inter europea ma soprattutto di metterci dentro quella crescita della produttività che noi fino adesso non siamo riusciti ad arare con la capacità di innovare con la flessibilità ma veniamo all'Italia in un quadro in cui l'Europa cresce meno
L'Italia cresce pochissimo o non cresce o addirittura la nostra produzione industriale scende le nostre esportazioni sono ancora al livello del due mila perdiamo quota o anche sotto perdiamo quota del esportazioni mondiali
Allora tutto questo e forse colto della piccola industria
Non è così non è né colpa della piccola industria né colpa di questo governo netto il Governo precedente sono problemi che vengono da molto molto lontana
Potremo dedicarci una intera giornata di discussione
Ma lasciatemi usare una frase molto sintetica qui sta venendo fuori da sotto il tappeto della cene reo dalla spazzatura che ci è stata accumulata per decenni noi abbiamo un sistema produttivo nel quale le grandi imprese pubbliche e private per decenni sono state sostenute e protette con barriere doganali con trasferimenti eccetera
Le piccole imprese cioè voi sono state costrette a trovare altri strumenti di competizione allora se la PDS l'industria italiana si è concentrata la piccola industria si è concentrata su certi settori che adesso chiamiamo del made in Italy su certe formule competitive se quindi su quel settore con quelle formule
Giustamente passate hanno tra virgolette fa meno ricerca perché sono settori che ne hanno meno bisogno sono dimensioni che sono meno in grado di farla
Non è perché questo è geneticamente contrario all'imprenditore italiano e perché è stato costretto in quell'angolo poi è arrivato il mercato unico poi è arrivata l'adesione all'Europa poi è arrivata la moneta unica la grande industria italiana pubblica e privata
Avendo perso le sue protezioni ha dimostrato di non essere competitiva ed ecco noi adesso stiamo facendo i conti con queste eredità di molti decenni di diversi decenni
E mi sembra che è una reazione ci sia certo non mi riferisco anche se mi fa piacere ai dati della produzione industriale di agosto
Mi riferisco al fatto che per esempio le imprese italiane sono le più innovative dell'Oropa quindici questo non è un dato italiano è un dato dalla Commissione europea il contenuto di fatturato di prodotti nuovi
Nel il la percentuale di fatturato i prodotti nuovi per le imprese italiane la più alta dell'Europa a quindici
Prendiamo dato americano quali sono di che nazionalità sono i cento marchi più conosciuti nel mondo ventisette sono americani al secondo posto molto distante c'è l'Italia otto dei cento marchi più conosciuti sono italiani poi viene alla Germania con sette Marche poi viene il Giappone con sette Marche
Poi vengono tutti gli altri la Francia ne ha due
Allora questo vuol dire che la capacità imprenditoriale c'è questo vuol dire anche che la capacità di innovare cioè che cosa manca
Beh manca la capacità di mettere tecnologia in questa innovazione
Manca la capacità di tradurre in dominio dei mercati una presenza di marchi
Manca la capacità di difendere questi marchi dall'attacco che viene portato con strumenti finanziari e siccome il tempo non mi permette di approfondire tutti questi aspetti
Io vorrei molto rapidamente a qualche conclusione
Che cosa dobbiamo fare dal momento che abbiamo cominciato io direi come Energia
E poi dire negli ultimi dieci anni a togliere la polvere da sotto il tappeto siamo entrati nella moneta unica abbiamo risanato la finanza pubblica almeno temporaneamente adesso mi sembra che comunque qualche problema c'è di nuovo
Ma nel nell'euro ci siamo quindi facciamo parte di un mercato che consente di raccogliere le risorse per dare alle imprese quello che alle imprese serve consente a voi imprenditori di irrobustire gli assetti proprietari lasciatemi citare un fatto in Italia il Private equity ci sta rispondendo molto rapidamente molto più del Venture Capital
E questo è un segno che gli assetti imprenditoriali stanno cambiando anche con ricorso alle forme finanziarie più moderne ma abbiamo bisogno ce lo diceva prima Enrico Letta abbiamo bisogno di più infrastrutture abbiamo bisogno di energia abbiamo bisogni di una serie di fattori che le piccole imprese non possono che comperare da strutture grandi e per questo indubbiamente le piccole imprese hanno diritto di chiedere delle politiche industriali e delle politiche di territorio io terminerei
Citando quanto diceva il presidente Longo a proposito della positività del concetto di distretto io non so come poi questo si possa tradurre in operatività ma devo dire anche come operatore mi tolgo momento cappello di economista e mi metto per un attimo quello di operatore delle infrastrutture certo se il territorio il distretto fosse in grado di organizzare il consenso in direzione delle soluzioni che servono a un tessuto produttivo
I capitali ci sono le imprese italiane e anche non italiane che sono in grado di raccogliere i capitali per costruire le infrastrutture ci sono il mercato è disponibile a mettere i capitali a disposizione purché vi sia una capacità di organizzare il consenso e di indicare quali sono le opere da costruire come vanno fatte sale il declassificati il rigassificatore va fatto un po'più a sud un po'più a nord un po'più a est un po'più a ovest questi sono i problemi concreti da risolvere e gli imprenditori sono le persone che possono aiutare a dare queste soluzioni
Adesso comincia una sessione dedicata allo scenario globale all'industria italiana
Ne discutono Jean Paul Fitoussi che direttore Presidente anzi dell'Osservatorio francese sulla congiuntura economica
E che forse farà il tentativo di farà suo presentazione in francese e in italiano
Visto che lo parla molto bene
Poi avremo Roberto Perotti della università Bocconi di Milano e Michele Salvati dell'università statale di Milano
I loro interventi dureranno venti minuti ciascuno dopodiché avremo la possibilità di un governo una serie di interventi dalla sala e di dirò poi in che modo questi interventi li potremo gestire allora io darei subito la parola al campo il fitto sì che ci parlerà della
Dello scenario globale delle industria italiana
La la presentazione del professor Fitoussi
Ecco la ricompensa
Come si fa per i Coman c'è qualcuno che fa avanzare le slide
Tutti e tre che il tutto è diversa non non tutto dire sempre no
A pause
E
Vado dove sono i comandi
Quindi allora capo potrebbe Russell a
Fra
Grazie mille però mi piacerebbe negli Esteri
Qui un grande onore no anche
Quando viene in Italia che Santo tutti
Quale legge si dice nei convegni
Io credo che ci un forte pro Ponzio N all'autoflagellazione
è una proporzione il generale che si vede
In tutti i convegni in Italia non siamo bravi siamo grati
Che si vede anche più il congresso in Francia
In Germania e dappertutto l'Europa fa un Complesso di
Inferiorità
Che
Nanni Sandra basato su un realtà
Che riferisce alla capacità Belli individui europei a fare crescere
Il la il loro Paese
C'è un problema di crescita
è vero
Con me si è già detto questo problema di crescita fa che l'Europa sta accanto
Della crescita del mondo
E questo non è fenomeno annuo
è un un fenomeno di lungo termine
Se
Presidente
Se si vede
I letta Manzione di lunghe Perry dei per la crescita nel mondo
Si vede che
L'ansia cresce molto veloce e questo normale perché la sia viene di un
Reddito per capita che era molto basso dunque c'è questo fenomeno che è molto normale
Ma quello che non è normale la
La crescita molla dell'Europa in paragone né della crescita americana
Su questo sul periodico di quindici anni
Nanni
Un un periodo breve che esse si vede
Se si fa il paragone tra la crescita
Della zona euro
Del Giappone né e nel Regno Unito si vedeva anche
Che c'è una differenza a livello globale tra la zona euro e
Il Regno Unito
La differenza e di un mette
La la metà di un punto per anno che è molto importante su un periodi di quindici anni
Ma il fenomeno che è il più forte qua e che
Di fatto la crescita del Giappone
Non è tanto più bassa della crescita
Della zona navale euro allora che il Giappone tra in situazione di deflazione
E Sensi per si prende la crescita per capita
Allora si vede che la crescita del Giappone la crescita della zona euro sono stato pari
Dunque la zona euro tra
Così malata dal Giappone
Durante i Goa'questo periodo ai perché
Le le spiegazione del di di queste fenomeni sono diverse
E io
Vorrei
Mostrare che
Siamo davanti un problema di grande di lunghe Period perché
La la crescita relativa dell'Europa della zona euro si è fermata
Paragone a agli Stati Uniti alla metà degli anni Sat settanta
E si è fermata a livello deve disse tanta per cento
Dalla reddito dal per capitale del dagli Stati Uniti
Allora qui
C'è un dibattito RAI che non misti
Uno che dice che c'è una
Propone città al lei diceva come si dice lei
Alle vacanze diciamo
C'è un rapporto anzi da più forte Europa alle vacanze che negli Stati Uniti
Altri dicono che c'è prona di produttività
E c'è la la disoccupazione che crescita e altri dicono che c'è è un problema di struttura
Notte mantide
Edmundo Phelps
Dice che c'è un problema di corporativismo di struttura corpo ter corporativi sta negli soprattutto in Italia
Ma io vorrei qui esaminare un'altra te credo che esce un problema di
A sansa di Europa politica
Che quello che siamo
Collettiva amante
Pagando oggi
Il costo economico dalla stanza die Europa politica
Perché
Questo
Perché se si vede che sono state le reazioni
Della politica monetaria
Belli agli elefanti Delia
Anni due mila
Se si vede queste reazioni alla luce
Del oggettivo della Banca centrale europea allora si dice
Bravo la Banca centrale europea affatto il suo mestiere il suo mestiere era gli a vedere
Il tasso di inflazione
A livello di due per cento
E a la banca centrale ha successo
E un vero successo
Ma quello che
Interessante e che questo tasso di interesse è stato
Fermo da
Dal due mila tre
Ormai più di due anni
E che in regolarmente
Chez era una passività
Grande dalla Banca centrale europea
Vis-à-vis il tasso di cambio il tasso di cambio
A aumentato a un livello molto forte
E non c'è stato reazione
Se si vede verdi legiferando sa
Tra il periodo che va
Dall'inizio della Banca centrale europea all'inizio del
Del anni due mille allora si vede che c'è una reazione molto più forte cioè
Certo la nel novantanove due mila e due mila e uno la crescita era forte in Europa dunque pacificazione
Essere più cautela me si vede che la banca centrale europea realiste morto ai vicini alle
Dei prezzi ma non non reagisce ai vicini alle di attività
Perché in questo periodo
Sì di era Manta che l'Europa nel due mila e tre
Ha conosciuto una situazione vista invece
Una crescita dello zero per cento
O se ero è un punto per cento
E sessi
Studia di quello che chiamiamo
Index delle condizioni monetarie che un
Una media tra i tassi di interessi e
I testi di cambio allora assise
Se si considera da zona euro che
La restrittività nelle nel due mila quattro era
Più forte che nel mille novecento
Novantanove
E c'è un
Un completa
Di differenza tra i Stati Uniti dove l'Index delle condizioni monetarie
De Devenuto fortemente negativo
Che vuole dire che la politica è stata molto espansionista
E quando si sa
Che
La politica di cambio
E una parte molto importante della politica industriale
E la si capisce bene che c'è un problema
Si capisce bene che c'è un problema perché c'è un onda manto pro ciclico
Del cambio
Il cambio in Europa va alla rovescia di quello che normale
Quando l'economia cresce
Il tasso di cambio deve crescere
E quando l'economia e una situazione di debolezza il tasso di cambio de
Abbassare
E la rovescia che è successo
Nella seconda metà degli anni novanta il tasso dell'euro
Serie deprezziato l'euro si è deprezzato
E si è apprezzato nella prima metà degli anni due mila due mila e questo è molto importante
Non solamente per la politica industriale Lea
All'alto largo ma per la politica industriale
Nel senso più ristretto nel senso del rivestimento
Come si fa
Per un predittore di investire quando
C'è il segnale che se il mercato interno non fa allora il mercato
Esterno non andrà
Perché se quando il mercato
Interno non va mance motivi di investire ma se a questo momento si apprezza
Il tasso di cambio allora la competitività del Paese diminuisce dunque il sei segnale
Che dato agli imprenditori esattamente quello che alla rovescia di quello che si deve dire
Dunque anche sul sul punto di vista della politica industriale con me la reazione spontanea Delhi industriali e delle imprenditori questa politica non va
E allora se
Si vede
Che questa stanza di reattività o questa reattività alla rovescia della politica monetaria si è accompagnata viene Sanza di reazione della politica fiscale e qua e sta a tavola
Mostra quello bisogna vedere
Il la tavola di mezzo
Il negli Stati Uniti dal due mila uno al due mila quattro
Il deficit ha un mandato di cinque punti
Nella zona euro dal due mila uno al due mila quattro il deficit a un Manzato di un punto punto uno
La virgola uno
E nel Regno Unito il
Deficit ha un mandato di quasi quattro punti
E se si calcola la parte discrezionali a di queste a un manto si vede
Se quello che
Si chiama Sissi fiscali in palestra si vede che la parte discrezionale è stata di un
In pulsione di
Un punto negli Stati Uniti un punto ogni anno nelle idee Stati Uniti di zero virgola otto punti
Nel Regno Unito e di quasi zero nella direzione euro dunque non c'è stata una reazione forte della politica
Fiscale della politica del bilancio
Dunque Sanza politica monetaria stanza politica
Fiscale si può dire che c'è
Un mal gestione
Dell'economia in un periodo dove Ishaq sono stati morto importanti e molto vari
E dunque si vede che c'è una contraddizione
Che questo modo di gestire un'eterna mia va molto bene a una piccola economia
Ma è completamente sbagliato quando si tratta di un'onda grande economia abbiamo affatto l'euro per fare dell'Europa un grande economia
Ma il problema è che l'Europa continua
Ad essere
Gestita trasmessi se fosse una piccola economia
Senza politica di cambio senza politica
Tiscali Sanza politica Dick di
Di
Monetaria stanza politica industriale dovunque come se fosse
Un piccolo paese c'è un gruppetto di finisce di persi stanze
Reti indiana
Che
Spiega che loro quando Anna ho ancora capito
Che è un grande ecco una mia perché non subisce
Diciamo ma ho anche crea diciamo
Ha il potere di creare diciamo
Abbiamo fatto l'Unione europea per
Passare dallo Statuto di piccoli paesi alza tutte di grandi Paesi
E non appare a mantenere ci siamo accorti di di questo fatto
Allora c'è una regia
Per questo la ragionamento è semplice
E che abbiamo un governo economico inni Europa che è un vero governo
E composto di tre ministri
Ministro dell'attività
Che il presi dei la e la Banca centrale europea perché si sa
Che il tasso di interesse determinare del determinare l'attività di un regionalmente abbiamo un ministro o un Segretario di Stato alla sorveglianza
Fiscale budgetaria
Che dieci ai Paesi dunque volare Nantes fatte qua allorché vi pare e abbiamo
Un ministro della concorrenza che un ministro che non mi piace le politiche industriali nazionale o
Lippi le le politiche industriali generale dunque questo Governo
Adesso l'amante come responsabilità la stabilità dei prezzi
La
L'equilibrio del di lancio e la un manto del grado di concorrenza nella regione nella ragione no Anna altro
Oggettivi e questo o i gentili sonno scritti
Nei trattati
Dunque non è la responsabilità del Preside della banca centrale europea otto dalla Banca centrale europea perché la sua responsabilità di avere un tasso di inflazione DVD due per cento è scritto nel trattati e dunque c'è un problema di legittimità per condurre una politica di grande Paesi i governi nazionali
Che hanno la legittimità democratica
Non abbiamo più ministro romantico di una grande politica
Perché non hanno più destro manto monetario che federali non hanno però
Più vera amante gli strumenti e fiscale non ne ha più di strumenti industriale hanno la legittimità ma Zanzi in su romanzi
Quadro che hanno il link sullo Manzi
Non hanno la legittimità
E dunque non possono fare una gran da politica anche
Se loro
Sono al colorante di questo che vogliono fare una grande politica ma non è iscritto nei Trattati e non ne la loro responsabilità dunque il problema e che c'è un vuoto dissolvere imita
Nell'Europa che invidia impedisce l'Europa di agire come si era
Un grande che è una mia e di fare una grande politica e questo che chiamo il costo economico dell'assenza di euro Europa politica grazie
Ringrazio veramente il professor Fitoussi perché in pochissimo tempo ci ha dato una diagnosi estremamente interessante non so quanto condivisa dagli altri relatori ma noi abbiamo ascoltato un grande economista che ha fatto una diagnosi che ha Ritter rigettato in campo politico
L'origine ma senza colpa dei politici
L'origine di gran parte dei problemi che l'Europa sta sperimentando
Direi che la sua diagnosi dice la costruzione e incompiuta mancano i luoghi politici nei quali decidere ciò che parte del destino dei compiti di una grande costruzione come quella europea adesso sentiamo se gli altri relatori
Condividono questi aspetti e quali altri aspetti vogliono portare alla vostra attenzione allora la parola a Roberto Perotti
Grazie
A
Io non so perché non cresciamo pastrani Savio preparato i magistrati
Diciamo fastidiosi
Quanto
Non so perché non riusciamo ho l'impressione di poter escludere le politiche monetarie e fiscali troppo restrittive politiche monetaria i tassi d'interesse reali in questo momento sono negative certamente l'Italia in particolare in Italia la politica monetaria abbastanza espansiva
Politiche fiscali pensa mi difficile pensare un deficit di bilancio del cinque per cento Gidp del PC come una politica fiscale
Restrittiva il tasso di cambio aggiustati per i flussi commerciali sono circa i livelli del due mila uno quando novantacinque per cento e commentatori si lamentava perché era troppo sottovalutato
Non ho nemmeno ricette per restare uscire dalla stagnazione nel due periodi e non ho trovino un affare molto dipenderà dalla domanda degli Stati Uniti e qui sarà accucciato un fattore cioè quando che cosa succede al mercato immobiliare alle case pezzi le case americane
Questo è la domanda un milione di dollari e qui nemmeno che in Spagna alla risposta ed è il suo cruccio principale però vorrei concentrarmi su quello che dipende da noi
Che è soprattutto una questione di medio e non è partire da una considerazione
Ormai non siamo più negli anni Sessanta ormai tutti a parole almeno sono favorevole al mercato rotti non sempre quali eccezioni siamo a favore a mercato però ne sappia sempre una in più del mercato
Ci sono le eccezioni per settori per settore va col tetto ci sono le sette nove eccezione per aree geografiche mezza regione diverso
Ci sono le vie d'eccezione per dimensioni d'impresa se piccola va aiutata se grande è strategica quindi per non sbagliarsi mente aveva una politica industriale che poté Gatti e ci sono le eccezioni per professioni gli ordini professionali sono necessarie per capire garantire la qualità anche se hanno un costo in termini di concorrenza
E ci sono le eccezioni per ricerca innovazione qualcuno di noi sa anche qual è la direzione giusta per la ricerca non sprechiamo soldi direzione che non sono giuste
Ci sono l'eccezione per le scuole università la cultura non deve essere esposta alla concorrenza ci sono le eccezioni per Alitalia a perché è un grande Paese della sua compagnia di bandiera anche se ci fa perdere centinaia di milioni di euro
In molti di questi casi il problema però non è una mancanza di concorrenza quindi la soluzione non è diminuire ulteriormente la concorrenza mandare alla radice
Cioè introdurre più mercato
Si lega questa che uno deve prendere per forza una posizione estremista poco consona diciamo alla nostra cultura latina
A una posizione estremista neoliberista difficilmente spendibile anche a non necessariamente a la soluzione più mercato con un guasto a Stay però che sia veramente mirato a chi ne ha bisogno per esempio ai laboratori in nei settori in transizione
La soluzione questa non è più regole più burocrazia più sussidi più politiche industriali
Voglio fare due o tre esempi giusto per vuol rendere concreta queste posizioni
Prendiamo un giovane assolute intelligente motivato la scuola deve per andare alla scuola secondaria quindi Pomponi quartiere perché la mobilità dei giovani a livello scolastico da praticamente zero
A e lì deve accettare il professore spesso impresentabili che il sistema di concorsi pubblici di impone se sopravvive la scuola secondaria va all'asta sul problema con la con l'università
E se sopravvive all'università è un'idea brillante il prossimo e se fosse negli Stati Uniti sarebbe il prossimo richieste
Ha non ha non trova credito per finanziarla se invece vuole diventare un professionista e fare il giornalista l'architetto trova gli ordini professionali a sbarrargli la strada
Quali sono le soluzioni sono la soluzione più soldi a scuole superiori università
Se si guarda il confronto internazionale la spesa per docente della spesa per studente nelle scuole superiori università non sono inferiori alle medie europee anzi spesso sono superiori qualche mancato mi alla scuola superiore all'università italiana la concorrenza niente impedisce depressi dice che ne professori e mandino via incompetenti
Niente impedisce in teoria che si posano sistema di valzer tepui gli studenti e le famiglie scelgono le scuole i professori e puniscono quelli che non funzionano ovviamente nessun sistema di pace su ben disegnata no come quello che è stato fatto in Lombardia
A niente impedisce che si diano salari più alti università e ricercatori che fanno ricerca
E niente impedisce che si ponga fine alla pratica italiane per cui la carriera all'università è fatta esclusivamente per anzianità gli scatti salariali che ovviamente da incentivi zero a condurre cento a fare produzione scientifica qual è la soluzione della fatto che se io sono Biggest ha un'idea geniale nel Sud non trova nessuno come la finanzia a meno che non sia figlio comitati banchiere locale
Aumentare lì già tanti programmi di sussidi ai giovani e meno giovani del sud la soluzione agire sul problema di base cioè agire sul mercato e chiede più concorrenza del mercato del a qual è la soluzione delle professioni del fatto che se voglio invece di Tahiti tetto giornalista Torbole professione sbarrargli la strada il finanziamento pubblico ai giornali tanto per fare un esempio non è quella soluzione la soluzione abolire l'ordine dei giornalisti
Seconda caso prendiamo un piccolo e medio imprenditore che voglia investire al Sud voi sapete meglio di me e quali sono i problemi perché caso attualmente presta una lista molto parziale di questi problemi a
Fausto fece mi sentite
A i problemi sono i salari al Sud uguale Salani del Nord anche se la positività al sud inferiore che ci serve perché ci piacciono i numeri sono quelli ai problemi sono vistosa infrastrutture inefficienti la pubblica amministrazione inefficiente e problemi di legalità
Quali sono le soluzioni a questi problemi i salari troppo alti assoluto rispetto alla produttività
La soluzione che abbiamo in questo momento sono sussidi Ippati perché territoriali contratti di programma contratti dare cito solo alcune delle novanta figure presenti nel nostro sistema
A tutte queste figure aumentino anziché a diminuire la burocrazia che il problema aumentano e diminuiscono anziché aumentare la concorrenza che la mancanza di concorrenza l'altro problema la soluzione sono i fondi dell'Unione Europea a l'efficace questi fondi è molto dubbia anzi ci sono motivi per ritenere che avvenute effetti negativi aumentando la corruzione e la burocrazia e pensare che hanno economia di un Paese dei G7 posso sopra continuare a vivere per sempre sui fondi della acque fare chiede un'ingiustizia queste economie problema era al mercato del lavoro quindi si abbia il coraggio di a intervenire sul mercato del lavoro e non con i palliativi
Problema della dotazione infatti intro infrastrutturali efficiente quindi la soluzione paletti spesa pubblica se guardiamo a dotazione infrastrutturale non è sempre come si crede così inadeguata per esempio la campagna ha una dotazione di ferrovie che esattamente uguale alla media nazionale
Il problema è in molti casi che queste infrastrutture per quanto vi siano le dotazioni le risorse sono come tutti sanno gestite in modo scandaloso
Il problema quindi non è la spesa dei risorse ma l'organizzazione del lavoro fatto che si avanzi di tutte e sette le pubbliche solo per anzianità e usando un termine fosse forte ma che che dapprima poi bisogna sì è necessario usare lo strapotere sindacale nel settore pubblico
Il problema della mancanza di finanziamenti
La soluzione la Banca per il Mezzogiorno l'abbiamo già approvata in dieci forme diverse non ha mai funzionato se il problema è il mercato del credito ancora volta interveniamo su quel problema non peggioriamo Rho
Con una nuova istituzione ancora a sua volta fuori dal mercato
Terzo caso
Che anche qui conoscete meglio di me piccola impresa nei distretti non riesce a credere anche qui perché non accesso al credito non riesce a penetrare supplicato estero asfissiata dalla burocrazia non riesce ad avere i permessi per costruire un nuovo capannone
E ha paura di assumere perché non è sicura che se le cose poi non andranno come previsto potrà disfarsi delle persone che ha assunto
Quali sono le soluzioni l'Agenzia per l'innovazione sia un'idea innovativa all'ultima persona qui andò a Dio nell'agenzia per l'innovazione
E poi tradirla tutti gli altri non abbia bisogno di meno burocrazia non più di due o più gol grazie
Più soldi ai dispetti perché è non c'è proprio dobbiam dare soldi alle imprese sussidiate invece che risolve il problema anche anzi concorrenza perché ai distretti che traccia di intrinseco nei distretti piuttosto che alle imprese che innovano che siano parte distratti o chi per loro sfortuna
Facciamo parte di una zona geografica che non ha distretti
L'altra la soluzione altro il problema di mi penetrare i mercati esteri
Più convenienti di società pubbliche per la protezione del master lesto più piano industriale per la produzione
Delle immagini italiana un'authority europea per il prosciutto no anche qui abbiamo bisogno di meno non di più burocrazia e più concorrenza non meno concorrenza
Il mito in gran parte delle soluzioni che vengono prospettate che vengono purtroppo attuate si basa come dicevo sul mito delle risorse insufficienti il fatto che a chi è in Italia non vi sono risorse sufficienti per la scuola per le infrastrutture per altre
E per altri settori più o meno pubblici
Questo mito è appunto un mito
Ah se si guarda ai dati internazionali settori come la giustizia come la scuola come l'università come le ferrovie
Non sono sotto finanziati come dicevo la spesa per studente si era sparsa inferiore sia nella diversità non è più bassa che negli altri Paesi anzi è più alta nell'università però si spende
Tantissimo si può fare per fare un esempio si spende tantissimo sui professori
Con una trentina d'anni di anzianità che non ha mai avuto l'obbligo di pubblicare un solo la voce in tipico perché la loro posizione è stata solo per la sanità e si spende pochissimo sui e giovani che ovviamente son quali ti motivati a produrre lavori scientifici esattamente l'opposto di quello che si fa nei paesi anglosassoni presente dove la produttività scientifica molto piante
Però se si mette insieme tutto quel quindi la la la distribuzione la spesa
Assolutamente irrazionale va contro qualsiasi incentivo produrre ma la spesa totale non è affatto più bassa che in altri Paesi presenti più alta che in Inghilterra ed è la spesa lo stipendio di un professore italiano con trent'anni anzianità e più alto del novantotto per cento dei professore ordinario delle università americane incluse università come Stanford
Fava può MT
Quindi il problema non è risorse non so adesso se ne subì sufficienti ma il problema e nel mercato del del lavoro del credito nella burocrazia e nel modo di distribuire queste risorse a a persone che non hanno alcun incentivo a usarle nel modo giusto
Quindi la soluzione affrontare questi problemi non peggiorare dei con ancor meno mercato e più burocrazia
E qui ovviamente veniamo al come
Verbalmente la prima domanda da poco
Questa affermazione è come farlo con lo sconto a ci se anche si volesse farla con lo sconto ci vorrebbe una Margaret Thatcher e non si vede all'orizzonte una Margaret Thatcher ammesso che lo si voglia fare tra segno meno necessario necessario uno scambio invece la meno burocrazia e più mercato in cambio di qualcos'altro penso sia per una spesa di fattibilità politica che realisticamente non è possibile pensare di attuare questo ripeto con lo sconto ma anche per una questione di equità
Quindi immaginate questo scambio infatti oggi patente le volte pensate di dove votare su queste due alternative
Da una parte vi si offre meno burocrazia meno potere ai sindacati nel settore pubblico per aumentare l'efficienza del settore pubblico e per aumentare l'equità dell'accesso all'istruzione per esempio questo è un caso di a equità ma ve ne sono altri
Terzo più flessibilità nel mercato del lavoro inclusa differenziazione dei salari sta a sud e nord di cui si parla spesso ma che in realtà nessuno vuole certo non voglio i sindacati no ma diciamo la verità che spesso non lo voglio neanche la Confindustria che è sempre meglio non svegliare il can che dorme
Questo un'alternativa alla l'altro in cambio di questo meno sussidi all'impresa meno politica industriale un Welfare State efficiente e mirato
Che poté chiaramente perché ha bisogno di Chiusi lavoratori disoccupati delle piccole imprese non solo di FIAT e di Telecom
Più concorrenza e professioni e più concorrenza del settore bancario e scommette che se voi votaste su queste due alternative la maggior parte di voi spero almeno voterebbe per la prima alternative
In conclusione
Pensare di poter restare sempre far meglio del mercato
è un modo per aggirare i problemi non perché risolverli c'è il problema senza di concorrenza in tanti settori andiamo alla radice del problema abbiamo il coraggio di affrontare questi problemi non giriamo intorno al problema grazie
Professor Perotti affatto un appello talmente convinto all'efficienza
Degli operatori del mercato
Incalzati dalla concorrenza che lo stesso è stato efficientissimo perché non ha usato tutto il tempo che aveva a disposizione e direi che ha usato la tecnica di esprimere il suo punto di vista in modo molto netto per cui tutti abbiamo capito qual è la la sua posizione credo che durante il dibattito che seguirà
C'è molti degli spunti che ha colto potranno essere raccolte che ha offerto potranno essere raccolti
Ora tocca a Michele Salvati anche lui dell'università statale
E non può privata di Milano
Si chiede
Grazie vi chiedo scusa se non
Mi sono fatto a una gamba e non posso stare sul podio mi consentirete di sta seduto e tante il vi si vede insomma e quindi
Io normalmente quando vi ringrazio di aver invitato quando parlo in contesti di questo genere inizio presso con una battuta che proprio non capisco come mai due schieramenti politici si scambino morte in questo momento durante la campagna elettorale
Per avere il privilegio di vincere le elezioni andare a governare
Perché a governare questo Paese sono voglio ricordare la famosa battuta di Mussolini più che difficile inutile ma comunque di una difficoltà di Montego sul difficile di una difficoltà estrema e particolarmente in questo momento capite subito da questa mia affermazione
Che considero diciamo il problema di politica economica che affronterà il prossimo governo e caffè affronta questo governo in questo scorcio di una difficoltà estrema e che io trovo diciamo non riesco a condividere il ottimismo comunque comprensibile naturalmente che o comunque il moderato ottimismo che usciva dalle parole di di Enrico di Enrico Letta è un Paese che incastrato in una situazione di enorme difficoltà
In cui ha di fronte dei problemi di ristrutturazione o comunque a di fonte di problemi di Offerta
Di rendere efficiente una struttura pubblica e privata che non regge la concorrenza rendere efficiente
Politicamente molto costoso prede più la ricetta che Perotti ha illustrato adesso o a questo scambio che sulla carta semplice mi convince in realtà politicamente costosissimo tanto vero che un governo di centrodestra che si poneva come siamo a sembrava stesse dalle parti del mercato poi in realtà non è riuscito ad affrontarlo
E vedremo anche qual era la soluzione che questo ha dato quindi e diventa ancor più difficile forse per un governo di centrosinistra miracolo di no
No poi basta di straordinaria difficoltà quindi non con tutta franchezza io se devo iniziare il mio resoconto
L'inizio come Perotti di una soluzione non lo vedo non tanto per perché non veda i beh problemi ma perché non vedo le diciamo le risorse politiche per affrontare in maniera coerente problemi di questa difficoltà allora la ragione per cui noi ci siamo incastrati in una situazione di così scarsa competitività quella che segnalava con lo spietato nella sua relazione iniziale sono ragioni molto lunga sono perfettamente d'accordo quanto diceva lo spiedo
Noi abbiamo sbagliato strada direi quasi verso la fine degli anni sessanta l'abbiamo sbagliata drammaticamente negli anni settanta ottanta
Abbiamo creato un problema di infrazioni debito pubblico proprio macro economico dove potevamo evitarlo benissimo e non abbiamo affrontato problemi veci debolezza strutturale i motivi settori dall'efficienza dell'amministrazione pubblica autore del Mezzogiorno che erano erano sempre stati i nostri grandi problemi
In sostanza è come se avessimo perso una ventina d'anni insomma una trentina d'anni no rendendo dominante guardate la politica economica degli anni settanta ottanta voli ricorda lo ricorderete è un problema di abbatte un'inflazione che altri Paesi l'ho già battuto c'è una predominanza di questo rispetto invece una politica di ristrutturazione di mercato in tutti quanti settori
Siamo in tutti i settori del del pubblico e del privato
Allora queste cose stanno accennate anche nel saggio che voi trovate nel vostro dalla vostra cartella
No le idee principale di catasto hanno sono fondati di più in un libro diciamo sulle occasioni mancate dal nostro Paese e non c'entro dentro no nato paese a una no è incapace di una crescita che ecco gli consenta di assorbire le sue risorse non abbiamo un tasso di occupazione del nostro Paese sull'ordine a mala pena del cinquantacinque per cento
Nel Mezzogiorno in alcune regioni meridionali e non arriva al quaranta per cento quando diciamo i Paesi continentali pure in difficoltà
In Europa sono sull'ordine sessantadue Santo tre per cento bene i Paesi nordici e anglosassoni più gli Stati Uniti sono sull'ordine del settanta per cento come tasso di occupazione le risorse per occupare queste risorse in modo diciamo per rubare queste risorse noi dovremmo noi uso sempre noi per Italia naturalmente
Avere un insieme di impresa e competitive nonché con diciamo una livelli di produttività un insieme di imprese competitive molto superiori per queste risorse
Siamo possono essere occupata questa occupazione qui diciamo questa gente che al momento è disoccupato o sotto occupata può essere occupata soltanto se la produttività è molto più alta
No e se diciamo quindi la competitività la nostra capacità esportativa è molto maggiore di quella che non abbiamo questo è il problema drammatico noi un numero di impresa
No con questa capacità appoggiate da un sistema logistico consiste in Italia di pubblica amministrazione efficiente che sia in grado no di fornire degli imputati prezzi ragionevoli e quindi consentono di competere su mercati da non l'abbiamo
Per cui la cosa che avviene è una specie di di dialettica tra occupazione
E produttività se abbiamo più occupazione abbiamo meno tipo produttività questa è stata drammaticamente evidente negli ultimi quattro cinque anni
Non pensavo che potesse se lo Stato in un modo così chiaro naturalmente i politici vantano e hanno ragione attuativi vantarsi si è un ente all'occupazione
Sì però lo dicono mai che la contro faccia di questa cosa qui una riduzione della competitività è una riduzione della produttività sia totale sia diciamo del lavoro queste quanto avvenuto qui da ultimo cioè l'occupazione che noi abbiamo creato è un'occupazione a bassissima produttività
Noi invece doveva morire in prese e un sistema pubblico dietro riprese che consenta di occupare gente ad alti tassi di produttività ma queste cose non si inventa queste cose vengono da un lontano passato voglio dire significa avere Jorge Videla capacità imprenditoriale delle capacità manageriali delle capacità lavorative no per il Paese diciamo mettiamo tutti nella stessa botte
No perché non prendiamocela soltanto ma come farlo specie sindacati con imprenditori con i mentre cercava di operai
No avere delle capacità di lavoro no che sono molto più alte di quelle di quelle no che noi abbiamo adesso questo il motivo per cui noi non riusciamo a crescere di più non abbiamo un numero sufficiente intese
No a alti livelli di produttività e di competitor Sterna e queste nove sono solo assorbire questo grandissimo pur di lavoro che abbiam dietro
Ma queste son cose strutturali profonde che vengono a un passato lontane ci vorrà tempo a superare questo il punto di fondo
Poi si è cominciati a reagire alla situazione nella quale non c'erano ficcanti e che non si vedeva perché come dice perfettamente lo spiedo cui sono d'accordo in realtà queste cose erano spazzate sotto il tappeto da una grande frazione
Da una svalutazione che superava anche il tasso di inflazione quindi da una competitività secondo una via bassa su produzioni semplici
Correlativamente semplici e che non faceva vedere il problema questo lo si è fatto grosso modo fino ai primi anni novanta poi non ha retto diciamo lo sporcizia sotto il tappeto è stata troppo grande giustamente abbiamo tentato di entrare
Se a monte siamo riusciti ad entrare nell'ambito dell'Europa ci siamo tagliati la possibilità dominante che ne avevamo del passato di competere lungo la via bassa della competenti della competitività cioè sostanzialmente con bassi prezzi all'estero
Se mai salari alti in lire ma poi prezzi in marchi e prezzi dollari bassi in maniera che potevamo competere questa cosa giustamente ce la siamo tagliata perché sì doversi ci doveva andare alle origini della nostra difettosa competitività non usare questi strumenti che ci aveva portato sulla via Argentina
No questa cosa la si è fatta giusto che la sia sia fatta
No si son fatti anche diciamo nei qui in quegli anni in quegli anni miracolosi vi dico che vanno tra quella persona gli straordinari perché siamo riusciti a fare questo nel contesto di una crisi politica drammatica io direi
Forse a causa di una crisi politica drammatica oltre che di una causa economica drammatica perché per un certo periodo il Parlamento i politici
Sono stati spazzati via dalla loro possibile influenza diciamo tra il novantaquattro e novantasei il potere dato in mano a oli sempre ragione di cui conosce tutti i beni sono inserite no profit
Questi hanno fatto sia le riforme macro
Che era necessario farle sia diciamo un insieme hanno avviato un insieme di riforme Micol
Cioè sostanzialmente un'economia pubblica esagerata e corrotta dalla politica è stato trasformata bene o male a volte più male che bene ma volte bene in un'economia sostanzialmente privata
Ci siamo dati delle regole pensate al Testo unico bancario Testo Unico la finanza pubblica che sono regole da Paese civile
Anche se non ci siamo ancora dati dei comportamenti che seguono queste legge e le vicende della false idee di questa estate
Danno un'idea degli scontri cioè della mancanza di comportamenti adeguati alle regole anche un'idea della quantità di regole che devono essere aggiunti però sostanzialmente abbiamo fatto questo
La finanza pubblica nel bene e nel male è stata posta alloro sotto controllo nel bene e nel male
Abbiamo tagliato diciamo siccome era molto difficile tagliare le spese abbiamo meta tra imposte
Siccome difficile tagliare la spesa corrente abbiamo tagliato la spesa per investimenti che è sempre un male naturalmente però comunque ce l'abbiamo fatta e in parte ci siamo fatta in altra parte no
Non ci siamo riusciti le regole sono incomplete le liberalizzazioni sono insufficienti
Il settore pubblico si è complicato invece che semplificarsi Perotti primo faceva riferimento
Siamo alle iniziative rivolte al Mezzogiorno che sono un coacervo di contratti co.co.co.
O di figure particolari che in alcuni casi Tōkyō conosco alcuni patti territoriali che hanno funzionato benissimo dove hanno si sono sollecitate energie straordinarie
Ma nel grosso si è evitato di nuovo fiato al ceto politico e a forma d'intrallazzo voglio dire
Si è abbiamo usato già buona riforma nella quale molti hanno creduto tra cui chi vi parla anche ma perché adesso diciamo ci crede ha un grande impero interrogativo
No questa del decentramento e del federalismo questo è diventato una fonte di complicazione mostruosa per molti aspetti invece che diventare una un elemento visitatori di energie dal basso o cose di questo genere quindi l'altra pimpante siamo usciti in parte no no tutto questo è avvenuto tra grosso modo questa rivoluzione vera e propria venuto per novantadue novantotto
No con la crisi politica prima e con la prima parte del governo di centrosinistra quando in pratica la testa egemone era quello di Ciampi e il disegno che sembra era quello di diciamo di legarci all'euro
Ed entrare nell'euro no quindi questo è colosso modo perché lo abbiamo fatto dopodiché gli ultimi tre anni di centrosinistra il tutti questi anni di centrodestra io Limes mi dimetto complessivamente non lo stesso giudizio negativo
Se voi volete semplicemente perché negli ultimi carri centrosinistra arrivati allo scopo nudi alla meta
Ci siamo strappati di dosso la possibilità di fare politiche competitive attraverso la via bassa quella della quella dalla concorrenza mediante il prezzo siamo entrati nell'euro non possiamo più farci competizione tra diversi Paesi in questo modo cui in realtà digitali insistere moltissimo su delle riforme strutturali su cui sono vie diverse
C'era la via dura e pura del mercato c'era via Perotti diciamo così
Produzione via Perotti c'erano vie più complicati che Perotti al però ti non piacerebbero perché comportano politica industriale interventi colloqui contatti convegni come questo dove vi era un politico a dirvi che gli vuole aiutare o altre cose del genere no no politico non deve dire niente
Dovete aiutare vita soli politico vi poca pratica semplicemente che lo Stato di comprerà meno le scatole possibile sostanze che perfezionerà e punirà i settori di cui ha responsabilità cioè produca diciamo Tripoli laureati produca dei Politecnici altre cose del genere le cose per fare le fa
Ma non vi aiuta tramite diciamo particolari interventi
Benissimo quindi diverse possibili strategie
Io direi che diciamo i governi sia il Governo gli ultimi tre anni di governi di centrosinistra sapeva bene che parte andasse sì a questo Governo di centrodestra che era entrato diciamo con un fare molto per o Tesco cioè festeggiato con delle posizioni che sembravano molto simile
A quelle che lui poneva di fatto no le ha ammorbidite cammin facendo dire che la mobilità e lui facendo è quasi un femminismo legata non le ha mai duramente accettate perché semplicemente perché questo diciamo diciamo l'idea di fondo Otello centrodestra ed è un'idea che dobbiamo toglierci dalla testa che il centrodestra ho visto l'ultimo libro di di Tremonti di cui poi di consiglio con qualche cautela la lettura
Per questo Rischi fatali
L'idea era che il problema fondamentalmente un problema di domanda e che si a quei uscivamo da abbattere le imposte da un lato e toglievamo qualche piccolo dal mercato del lavoro velate qualche vicolo
Sì qualche piccolo non ne ha tolti poi tantissimi voglio dire al tolti più ha continuato nella diciamo delle dell'esperimento che già Tiziano Treu ha fatto no
Tanto è vero che appunto chi l'ha fatto questo questa cosa è un allievo uno dei più Kakà libri di Tiziano Treu
Comunque qualche ricco e diciamo abbassamento di imposte che poi di fatto non si è visto se togliamo questo ci sarebbe uno scatto di Energia da parte della diciamo del nostro Paese tale no qui è un po'di domanda fondamentalmente no che saranno riusciti a crescere come come dire l'Olanda allora le cose non stanno così noi non abbiamo assolutamente non abbiamo un problema di domanda questo è il punto di fondi poi domanda c'era l'Europa
No ma noi abbiamo delicato il motore della politica macroeconomica totalmente all'Europa che non lo fa per le ragioni che vi ha spiegato prima Fitoussi
No quindi è lì
No i problemi che noi abbiamo sono come di scarsa di competitività di vera inefficienza sacche di inefficienza diffusissime di scarsa produttività dei nostri fatto
Questo è il problema che noi abbiamo però vedete per il problema è che diciamo rendere innanzitutto le tecniche per rendere efficienti i nostri fattori no maggiormente e quindi fare sì
Devo tagliare parte la mia relazione quindi arrivo qui al nucleo fare sì che ci siano fattori così efficienti per cui sorgono nel nostro Paese un insieme di aziende tali da occupare una grande parte dalla popolazione no che attualmente non lavora farla lavorare a livelli di produttività e di competitività assieme agli altri
No questi problemi sono problemi molto duri e che c'hanno messo diciamo trent'anni di cose spazzate sotto il tappeto ad arrivare a questo grado
Nodi relativi inefficienza non c'è una vorranno trenta per ripulire le stalle di Augia
No per far sì che un numero di in un insieme di settori dove non siamo competitivi non lo diventiamo
Per far sì che noi abbandoniamo una specializzazione commerciale internazionale che si vende estremamente vulnerabili alla competizione dei paesi in via di sviluppo
Come la Cina come altri no abbandonare questa ed entrare in altri settori di specializzazione non è facile perché le competenze imprenditoriali
No si formano molto spesso per via epidemica cioè sostanzialmente quello là fa quella roba lì che funziona
La faccio anch'io c'è spazio anche per me cui così è nato a Prato così informati gli stretti voglio dire Sonati sostanzialmente attraverso delle comunicazioni di questo genere
E guardate però questi comunicazione ci sono nei settori di specializzazione in cui noi abbiamo insistito per troppo tempo questo queste reti informali non ci sono i settori ad alta tecnologia
E la nostra università per come organizzate anche per alcune delle ragioni che dicevo Perotti prima
Non è in grado di attuare un insieme di spin-off
No con una capacità tale da entrare in settori che sono meno minacciati dalla completa la concorrenza internazionale dei paesi in via di sviluppo vedete in un certo senso Tremonti ha ragione
Quando dice che il problema Cina è un problema reale che la velocità
Con la quale attraverso i Daverio Tio lacci reintegrata nel sistema diciamo commerciale mondiale la velocità con la quale fa concorrenza è una cosa spaventosa
No avrebbe dette ragione a legna sì di questo però e il problema è che lagnarsi di queste cose quindi semplicemente non serve
Noi non abbiamo come si Gore non è una politica economica come singolo Paese se voi leggete appunto è una è una ritrovi consiglio perché come al solito Tremonti scrive in un modo molto brillante quindi è molto molto affascinante
No ma è tutta una lagnanza contro diciamo l'Europa che non ci difende abbastanza no la Cina che ci fa una confluenza eccessiva il dato aiuti io nel quale non abbiamo abbastanza clausole di salvaguardia è vero e dobbiamo sicuramente insiste per le Fawzi salvaguardia di cui parlava anche diciamo cui accennava anche Enrico letta prima voglio dire attiviamo le tutte
Ma per quanto la tiriamo tutte noi siamo una piccola voce in Europa uno Europa che non fa la politica macro che dice lui
E quindi non riusciamo a fatto diciamo fa sì che la nostra voce diventi dominante
Siamo una piccola voce ne dà per il figlio no la Cina va avanti come un treno e quindi l'unica via che noi abbiamo e quella di diventare più efficienti nuovi non c'è possibilità non c'è altra possibile a chi fa questo e sul modo di diventare più efficienti ci sono
No di creare impresa eccetera ci sono idee diverse e si è visto che anche un governo che è venuto con un'ottica alla Perotti almeno così sembrava per alcuni aspetti non è riuscito a farcela
No c'ha tentato ma non è riuscita a fare cioè allora la mia
La regione del pessimismo
Quindi sono che le misure per cominciare la produttività e la competitività sono misure Hi Fi caccia molto differita non dico i trent'anni che non abbiam perso ma sicuramente non una singola miracolosa legislatura questo bisogna aveva in mente che i modi di intervento possono essere molto diversi che ci sono un insieme di ostacoli culturali e politici molto forti
Perché
Questo è sono di fondo le ragioni del non del mio diciamo nono Tibisco o comunque del pessimismo io non vedo io vedo che la politica più che essere una risorsa è una parte del problema
Esattamente come una parte del problema è il settore pubblico Taeko una parte del problema sono molti pezzi del settore privato
Sono atteggiamenti mentalità costumi eccetera che sono diffusi in tutti i settori sette il settore privato speso nel Mezzogiorno eccetera
Che bisogna accettare un'ottica nodi diciamo miglioramento delle nostre risorse è un'ottica nella quale e qui dico la mia bestemmia
No mentre noi a poco a poco e con un sistema in cui il mercato ha una parte maggiore
Ma soprattutto grosso modo lo stato diventa più efficiente nel settore dell'istruzione eccetera in questo periodo intermedio in cui la nostra produttività avanza noi dobbiamo pur vivere
Primum vivere ma vive a differenza di primo piano significa sfidare più forte contro inviti o contro la citare questo non serve niente perché non ci possiamo fare niente
Vivere significa essere competitivi e un pezzo dell'essere competitivi mentre diventiamo più efficienti e anche accettare che la dinamica del costo dei fattori sia più bassa che altrove
Cioè sostanzialmente mi dispiace voglio dirvi se ha degli amici sindacalisti io vedo la parte politica in cui ci sono molti amici sindacalisti ma io credo che il sindacato debba capire debba impegnarsi in una ottica di freno
Delle non basta soltanto toglie con punto di costo del lavoro
No tramite tramite dei contributi sociali nono è la dinamica del costo del lavoro che va trattenuta perché non possiamo ammettere
Molto semplicemente che il costo del lavoro per unità di prodotto italiano no nel giro di sei anni è aumentato diciamo di dieci punti in più di quello tedesco
Questo non non è possibile no e quindi mentre aspettiamo che si costruiscono i fattori per la via alta della competitività per carità non abbandoniamo la via bassa
Perché siamo ancora un Paese molto debole che ci che immetteva molto tempo irrobustirsi questo il mio messaggio che ringrazio per la scorta
Ringrazio molto professor Salvati perché questo suo ultimo messaggio
Ha riportato la discussione dopo aver esplorato i livelli alti della politica monetaria dalla politica fiscale a livello continentale del confronto tra le grandi aree mondiali ci ha riportato alle cose concrete
E credo che questo sia il momento degli imprenditori voi sapete che è una bella tradizione che abbiamo qui al Forum di Prato
Di chiedere il vostro parere attraverso questa macchinetta che avete limano che sembra un telecomando televisivo ma e che in realtà e invece è il terminale per il televoto
Disse vi saranno rivolte sei domande
E a queste domande voi potrete rispondere
Con i tasti
Di ogni domanda comparirà sullo schermo la traccia
No i saremo in grado molto rapidamente con le potenti capacità elaborativa eh
Che sono state messe a disposizione dall'organizzazione di dare il risultato delle vostre opinioni e poiché queste domande almeno gran parte di esse sono simili
A quelle dell'anno scorso noi potremo confrontare com'è cambiato il vostro atteggiamento da un anno all'altro
è anche poiché alcune domande riguardano no le vostre opinioni ma le vostre previsioni sul futuro
Vi faremo l'esame più difficile quello che generalmente i politici rifiutano in televisione e cioè confrontare quello che è successo veramente con quello che voi avevate previsto l'anno scorso
E allora partiamo con la prima
Domanda che riguarda il tasso di crescita del PIL in Italia nel due mila sei l'anno prossimo vedete che sono possibili cinque risposte quindi usate solo i primi cinque tasti
Avete credo trenta secondi a disposizione premete il tasto un solo tasto
E vedremo che cosa verrà fuori
In
Il vostro sforzo e
Sorretto da una gradevole musica
Come
Attacca
Bene ecco sulla destra in rosso avete i vostri risultati dell'anno scorso
E sulla sinistra invece i risultati di oggi
Mi sembra di capire che prima di tutto
Constatiamo che l'anno scorso ci avete preso e quindi siete bravi e forse siete più bravi nel nell'insieme come Pannella siete più bravi di molti istituti di ricerca
Potremmo risparmiare molto OCSE sette
Allora vediamoli rispetto all'anno scorso mi sembra che se la classe modale rimasta la stessa cioè da zero cinque uno per cento
Però forse c'è un Pelino meno di ottimismo è perché il maggiore del due per cento e proprio sparito
E si è ridotto sensibilmente
L'insieme di coloro che prevedono una crescita dall'uno al due per cento mentre si è rafforzato quasi raddoppiato l'insieme di coloro che pensano che la crescita starà sotto il mezzo punto percentuale
Quindi aleggia sulla sala un un'idea di ripiegamento verso un tasso di crescita quasi nullo questo nonostante
Gli ultimi dati sulla produzione industriale di agosto e nonostante dati che mi mi dicono
Gli analisti finanziari internazionali quelli che
Studiano le statistica lo scopo di specularci in Borsa o o sui mercati dei derivati e che quindi fanno questo mestiere con una certa
Capacità di penetrazione mi dicono che l'Italia sta dimostrando
E forse in modo non del tutto inaspettata bile
Una capacità di reazione alla indebolimento dell'euro rispetto al dollaro
Più elevata di tutti gli altri Paesi europei
Mi speriamo speriamo che questa volta magari non ci avete zakat nel senso che sia un po'più alto
Passiamo alla seconda domanda
Che riguarda il giro d'affari prevedibile per la vostra azienda le vostre aziende quindi non il PIL in generale e qui abbiamo sei
Possibili risposte il tempo per rispondere sempre lo stesso
Le vostre valutazioni le attendiamo con un certo grado di interesse perché in tutte le analisi che Confindustria fa tra i propri associati emerge sempre un dato
Che gli imprenditori sono
Abbastanza fiduciosi nella propria azienda un po'meno fiduciosi nel proprio settore industriale molto pelo fiduciosi nel complesso dell'economia
No ecco allora qui vediamo
Mi sembra che la distribuzione em molto simile a quella dell'anno scorso c'è una legge anche qui c'è un leggero cedimento per esempio il tasso di crescita tra il cinque e il quindici per cento scende di due punti però mi sembra che il cedimento degli ottimisti qui è molto più limitato
Che però che nella domanda riguardante il picco quindi ancora una volta si conferma questo atteggiamento
Di volontari di affrontare il futuro per cui voi imprenditori sulla vostra azienda siete più fiduciosi che sul complesso dell'economia forse perché anche voi avete il vizio di leggere i giornali e Francesco h
Bene allora questa è la domanda successiva che riguarda la possibilità la la vostra previsione che poi in realtà è un'intenzione per quanto riguarda gli investimenti nel prossimo anno più della media degli ultimi tre anni nella media meno della media non investire o addirittura disinvestire cinque tasti a disposizione
Ecco qui allora
Qui addirittura
C'è
Una conferma un'accentuazione della media una crescita della di coloro che investiranno più della media
Crescono anche quelli che investiranno meno della media ma comunque investiranno e invece scompaiono praticamente quelli che non investono che vogliono disinvestire quindi a me sembra che
C'è proprio uno spostamento graduale il poca fiducia nella crescita del sistema più fiducia nella nelle capacità della propria azienda
Più decisione più voglia di investire di voler fare impresa come dice presidente Salmoiraghi ma voi avete ancora voglia di fare impresa
E questo vi assicuro che per me è una grande consolazione a me e capita ogni tanto
Di incontrare qualche imprenditore
Di imprese piccole medie e mi dice ma io negli ultimi anni in realtà nella mia azienda se guardo i conti
Veri non ho guadagnato e magari ci ho messo dei soldi
Posso continuare così posso farlo
è il responsabile di fronte alla mia famiglia continuare a mettere i soldi della mia famiglia nell'azienda
Ecco questa è la risposta gli imprenditori lo vogliono fare noi dobbiamo creare un sistema che re Munari questi loro Investimenti i loro loro e la loro famiglia allora andiamo a ne ne parliamo subito dopo che avremo un dibattito andiamo a vedere
Dopo il capitale il lavoro aumentar all'occupazione più della media degli ultimi tre anni nella media meno della media non aumentarla addirittura ridurla
Allora e risultati
No no aumentare l'occupazione si è ridotto ridurre l'occupazione è rimasto tale e quale e quindi si sono rafforzate le risposte positive
In particolare aumentarle nella media degli ultimi tre anni o aumentare più della media degli ultimi tre anni che si è più che raddoppiato
Se io io non faccio che registrare quello che voi dite non ci mettono interpretazione quindi
Nell'attività di investimento voi avete un'intenzione che più positiva delle stesse previsioni per la vostra azienda
E nella scelta dei dei fattori produttivi su cui investire voi privilegiate o date più peso a al capitale umano rispetto al capitale tecnico alle e gli asset al capitale fisso
Io credo che di questo dovremo tener conto nei nei del dibattito che seguirà
Come sarà questa è una domanda che è già emersa una considerazione che s'è persa ne parlava salvati
Come sarà l'impatto della riduzione di un punto percentuale del costo del lavoro prevista una finanziare sulla competitività della sua impresa quindi qui non vi si chiede un'opinione politica importante ma si chiede quale sarà l'effetto sulla vostra impresa non sul sistema economico in generale ma sulla vostra azienda
Quattro risposte possibili
Allora non sarà un granché e però si apprezza la direzione si apprezza la scelta del Governo e del Parlamento speriamo di andare nella giusta direzione
Comunque per un quindici per cento di persone dei aziende scusate sarà significativo e qualcuno addirittura ritiene che uno uno per cento sia già qualcosa di
Assai rilevante
Certamente io credo che sia
Per quanto riguarda l'indicazione della giusta diverse direzione credo che sia importante importantissimo che in questo Paese si cominci a pensare che è politicamente accettabile il costo politico di cui parlava salvati e politicamente accettabile cominciare a spostare la tassazione
Da chi produce a chi consuma
C'è un'ultima domanda che vi rivolgiamo e che riguarda le proposte
Di Roberto Perotti delle quali mi sembra di capire
Michele Salvati ha detto ottime proposte ma il costo politico è talmente alto che non ci sono le risorse però vedete le risorse anche in politica e non solo in economia si possono attrarre
Voi imprenditori
Dite spesso se io ho una buona idea i capitali li trovo no
Allora se è un'idea politica è forte e diventa popolare poi le risorse politiche prima o poi si aggregano allora provate a dare questa risposta siete a favore della proposta Perotti cioè accettereste di sbaraccare
Semplificare le cose sbaraccare tutta l'armamentario della politica industriale degli incentivi e degli interventi in cambio di avere meno burocrazia e con tutto il resto che se ha meno potere ai sindacati e più equità
E l'ultima domanda
Siamo oltre i due terzi no siamo al settanta per cento
Dei imprenditori io credo che questo sia un segnale politico importante io mi auguro che domani i mezzi di informazione riprendano questa vostra opinione che questo è un segnale forte che voi date al mondo politico
Non pensate che ci catturate
Con tedesca degli incentivi degli interventi dei meccanismi lasciateci lavorare no togliete ci gli ostacoli io chiederei di ai colleghi che fanno parte di questo panel se vogliono
Dare una una breve Home un proprio giudizio di questo
Il televoto che è emerso qualcuno di voi vuole dire qualcosa
Jean Paul
Prima cosa che che posso dire che
Tra tutti impallidito in Europa tutti sono in salvo a favore della redazione del costo di lavoro non non è un sorpresa che tutti sono a favore di meno potere Ice indicati
Ma nel salvo un sorpresa dunque
Credo che
Molte delle
Delle domande avevano una risposta già implicita
Ma quello che è mia
Ma è quello che mi ha sorpreso è che
C'è un terzo
Del delle imprenditori che non sono a favore di coerenza allora come si spiega qual e quando che ci deve spiegare ma resta
Al
Rilievo
Da schiacciato allora
Mi domando se dal la cosa che abbiano in tal caso prese mi aspettavo una cosa
Fifty fifty con tutta franchezza e cioè che nel segreto dell'urna questo è un voto segreto non un voto palese mi domando se un voto palese sarebbe stato distribuito nello stesso modo ma insomma pensiamo benissimo e voto segreto se
Questo è un settore in difficoltà e voi siete esponenti di un settore che al di sotto di una
Nuove forte pressione
La ragione per cui vi ha sorpreso e che poi l'ispettore uno scambio dallo Stato non vi arriva non una singola lira non un singolo aiuto
No questo e e lo scambio talmente politica industriale nessuna di queste cose cionondimeno sì
No in questo particolare settore capisco un settore no perciò nondimeno voi accettate per il settanta per cento cos'è il sessantacinque per cento sessanta settanta per cento l'idea benissimo no purché sia
La il sindaco
Ci sia maggiore libertà maggiore maggiore il sindacato sia
Teatro potete eliminarlo l'altra metà è un singolo voto c'è ma non c'è una disposizione di favore
Capite che cosa voglio dire
Fosse un settore orgoglioso sicuro disse alla conquista dei mercati internazionali in condizioni di grande di grande espansione un settanta per cento l'avevo l'avrei capito
Ma è una grande trovo manifestazione di orgoglio di dire ce la facciamo
Che il settanta per cento venga da voi in queste condizioni di difficoltà quindi in un certo senso questo errore vedere è una possibile interpretazione è una possibile interpretazione sei così dei complimenti vedere c'è qualche qualcun altro se ha una qualche
Diversa interpretazione mi ha sorpreso
Questo è la è la pura verità perché è utile che vi viene tolto tutto
Sussidi cauto e tutte le cose per cui tutte le cose complicate rileggo
Afferrata
Questa comporta la costa va be
Grazie professor Salvati
Adesso ne abbiamo un po'di tempo
Per qualche suggestione da parte della sala
Non interventi perché altrimenti il tempo se lo mangerebbe subito un intervento un paio di interventi ma ho domande o affermazioni stimoli molto puntuali alle quali potrà essere data una risposta da questo tavolo quindi
Chi alza la mano potrà fare un intervento di un minuto alza la mano e preme il tasto del microfono e vi chiedo scusa in anticipo se vi avverto che dopo un minuto il microfono viene disattivato
Allora chi vuole intervenire
Prego
Professor Fitoussi vorrei sapere la sua previsione sul dollaro a breve e medio periodo su cosa basa le sue previsioni grazie
Se lo se lo sapesse
Lo sapesse non sarebbe quei ma se avete attaccato al telefono e ma ma ma credo che che il SISDE capire il il sistema di cambio mondiale adesso
Con me composto da un implicito il sistema di Bretton Woods tra gli americani
Via asiatici
Tassi di cambi fissi o quasi fissi da cui il la zona euro per e fuori
Dunque può accadere
Quale allorché Sandra giusto al quelli che hanno una politica di cambio
E hanno sicuramente una politica di cambio i Paesi asiatici
Gli Stati Uniti
Dunque e la ragione perché non non posso fare una previsione chiara
Se e io prova di fare una previsione a breve termine direi che
Probabilmente c'è
Ci sarà una un manto
Il divario di tasso di interesse tra l'Europa e gli Stati Uniti a breve termine di tesi di Theresia breve termini dovrà aumentare
Che e e dunque che la crescita sarà ancora a molla nervi nella zona euro in due mila sei e dunque c'è ancora uno spazio per un apprezza mante del dollaro
Quello a breve termine me ma come c'è queste
Strategie di cambio allora non sono molto sicuro di me quando dico questo
Beh grazie intanto speriamo che tu abbia ragione
E che questo apprezzamento del dollaro si verifichi perché come dicevo prima sembra che l'economia italiana ne tragga più vantaggio di tutte le altre economie europee
Adesso possiamo altre domande io prego
Nel minuto c'è spazio se volete di presentarli hanno i farebbe molto piacere anche credo a tutti quanti di sapere chi è che rivolge la domanda sono acerbi Stefano presidente di Confartigianato Vipacco non più presidente della Federazione modo
Della Confartigianato che vada nazionale
Volevo fare due domande una Fitoussi della sicuramente ha la questione per esempio della corte voterò per raccordi commerciale non crede
Che lo sbocco anche dei degli accordi commerciali a per non influenza relativamente alle politiche europea
Non crede che anche la questione dei sussidi dati internamente l'agricoltura ne Europa e lo sblocco magari e l'apertura sull'agricoltura possano avere dei risultati importanti
Non crede che anche l'Europa neanche tu diciamo nell'azione fa a livello mondiale debba portare anche politicamente i valori intrinseche
Per i quali l'Europa è stata costituita
Poi presto finito per Fitoussi non so se potrà fa per modo di rispondermi completamente
Io sono stato uno fra quelle che ha risposto no alla domanda e quindi sono fra quelle un terzo che diceva e se non ci fossi io credo che al nostro sistema di impresa e piccole imprese anche dell'artigianato perché di questa filiera
In Europa fa parte anche l'artigianato l'impresa dell'artigianato e quale io sono un rappresentante un imprenditore e credo che non sia arrivato nulla né di sussidi personalmente né di niente di politica industriale io credo invece proprio che se all'incontrario che da questo momento un po'i bisogna farla e farla seriamente
Perché fino a oggi non è stata fatta e noi ci siamo sempre e queste risultato per cui c'è quei dati positivi delle imprese perché noi ci siamo anche in un momento di difficoltà
Grazie allora campo
Se ho capito la la la la prima domanda al lei si domandava se l'Europa dovrebbe avere una posizione più forte nel la negoziazione globale è quella
E silenzio e che si molli qualcosa era e che stimo alle qualcosa che sedeva meno sussidi a qualcuno a portare il suo valore allora c'è un problema nelle negoziazione mondiale
Che viene del del fatto che il grado di proteggi il Cermis mo'
Europeo e iscritto nei Trattati
E dunque e molto appare ante
E in tutti i Paesi del mondo tutti Paesi proteggono l'allora agricoltura non c'è eccezione a questa
A questo fatto non c'è anche in Svizzera c'è un forte protezione dall'agricoltura non dagli Stati Uniti
C'è un molto forte protezione dall'agricoltura
Ma io il problema è che il grado di protezione perché non c'è un liberalismo puro forse né mamme buono ma e così non c'è un liberalismo puro e si deve parlare del grado di liberalismo Olga il grado di protezionismo che ottimali
Ma livelli negli Stati Uniti usati tramite il complessità delle legge e dunque non è a Tarantini per allora l'Europa e da dall'inizio in in una posizione debole perché quando c'è un protezionismo europeo e iscritto nei Trattati
E Corallo che che che che fa problema quando ce in America un sussidi azione né dell'impresa
No che non non fa non è diretta
Nulla tramite le le norme o le politica di ricerca
Allora le politica anche di di del insegnamento è superiore
E e dunque c'è c'è un problema di
E di mettere
La
Come dire di di tasse di di in un modo a parlante tutti protezionismo di paragonare quando si fa curare lo si vede che l'Europa è uno delle Regioni e nemmeno
La mera protezionista del mondo
Grazie dice
Non ha certo certo anche perché non c'era l'altra domanda in cui semplificando mi sembra che dica
Altro che smettere di fare la politica industriale è ora di farla sul serio perché fino adesso non abbiamo visto niente di concreto prego
No e quindi voglio dire su questa soltanto su questo seconda parte dalla domanda che per la parte più
Pure aspetta significativa e qui si tratterà di vedere dai programmi dei partiti che si presentano che cosa concretamente voglio diverge chiederei loro prima delle elezioni di incontri sulla base dei quali si arrivi diciamo dono frasi generiche badate l'indicazione molto specifiche sulla base di queste giudicare sul primo sulla la prima parte dalla domanda di realtà io che interessante
E e molto difficile scambiare una riduzione del protezionismo agricolo Code una maggiore difesa no della nostra produzione industriale perché chi si avvantaggia di un eventuale riduzione del protezionismo agricolo europeo
Non sono gli Stati che fanno ci fanno concorrenza sul piano industriale non è la Cina che non è un esportatore agricola
No solo l'Argentina gli Stati Uniti o altri o altri Paesi quindi avevate già voglio lì ma la Cina che quello che doveva essere tenuto sotto controllo non si avvantaggia per niente quindi questo scambio io dubito che possa mai avvenire e poi va contro un'altra caratteristica
Cioè Fitoussi è spiegato in dettaglio come mai diciamo l'Europa non ex non essendo un vero Stato sovrano non può fare una politica macroeconomica
Ma come non può fare una politica marroni macro economica così non viene a fare una politica micro economica lo stesso motivo cioè dal punto di vista mica economici i singoli Paesi agiscono dispersi
E quindi l'idea di chiedere con forza clausole di salvaguardia e molto per esempio l'Italia si trova oggi sul fronte avendo questa strutturate suo commercio internazionale molto debole si trova sul fronte diciamo del problema Cina
Altri Paesi ritengono di non esserci o dire
E quindi altri paesi non sono così interessati alla prova diciamo la difesa delle produzioni tessili o di altri e quindi le misure che vengono adottate sono come quelle di Patterson di recente che a parte il fatto che non sono ancora no che sono diciamo acqua di rose non sono niente ma questo perché non c'è accordo a livello di diversi Paesi europei soltanto sei in un prossimo futuro altri paesi si troveranno nella stessa situazione italiana che le cose vengano ma al momento questa cosa non c'è
Siamo la debolezza europea ed no è una debolezza di sovranità gli Stati Uniti sono un grande Stato sovrano
L'Europa non lo è
Questo il punto
Volevo voglio aggiungere anch'io qualcosa una considerazione sulla sulla prima parte sulla agricoltura
Chi non ha capito la considerazione di Jean Paul Fitoussi sul fatto che tutti gli altri aree del mondo poteva agricoltura questo può essere vero ma fino a cinquanta anni fa tutti i Paesi del mondo che alla pena di morte questo non significa che fosse una buona cosa
A la non so neanche sicuro che il grado di protezionismo europeo sia inferiore a quella gli altri appese se si pentono insieme le tre componenti di protezionismo agricolo cioè quote sussidi alla produzione sussidi alla all'esportazione ma andarci il grado di protezionismo europeo comunque le si voglia calcolare nettamente superiore a quello statunitense
Ma l'utente considerazione che vorrei fare è che noi parliamo sempre dei produttori europei ma ci dimentichiamo di due categorie persone che sono enormemente più grande produttore europee una il consumatore europeo che indubbiamente perdono dal protezionismo europeo che gli altri Paesi abolisca il nuovo protezionismo no ma soprattutto a l'Italia la Francia che fai tra i principali colpevoli del Prentice protezionismo europeo sono anche per i paesi dove c'è la più grande retorica terzomondista e ci dimentichiamo che protezionismo europeo ha distrutto l'agricoltura dei Paesi africani e ha distrutto la vita a milioni di persone in Africa
Da sulla sulla seconda parte la domanda non so non sono sicuro perché ha votato contro se voi non ricevette nessun sussidio non avete né niente da perdere
Dalla proposta che ho fatto
Allora io vorrei intervenire anch'io sei finito su su questo aspetto e io mi sono occupato per molti anni di politica industriale e devo dire che
No gli artigiani ma anche gli artigiani nel tempo delle cose utili molto utili le hanno ricevute dalla politica industriale
Io ero molto affezionata alla legge Sabatini
Che era una legge nella modestia del dello strumento che aveva le caratteristiche che secondo me sono utili della politica industriale e cioè usare pochi soldi dello Stato
Per ottenere un risultato moltiplicato rispetto ai soldi usate perché i soldi dello Stato son sempre i contribuenti e
Quindi ed escono dalla tasca rientrano altra ma rientra moltiplicati perché Fisia compro un macchinario io ti aiuto a ottenere il finanziamento non non è che te lo pago io
Chiede aiuto a ottenere finanziamenti e ti do un piccolo contributo sugli interessi che paghi sulle rate e questo moltiplicava
Questa andava bene quando l'esigenza per moltissime aziende anche artigiane era soprattutto di ammodernare il macchinario adesso non stiamo a spiegarci perché le esigenze sono ben diverse allora il problema è su queste esigenze diverse per esempio avere più ingegneri o più ricercatori o a riuscire a penetrare un mercato estero
è ancora possibile
Avere lo stesso tipo di efficienza cioè pochi soldi dei contribuenti che danno un risultato moltiplicato
La mia opinione che non è teorica è sui fatti e che nella maggior parte dei casi su questo tipo di problemi non c'è questa possibilità di efficienza cioè si spendono tanti soldi dei contribuenti
Per creare delle grandi strutture burocratiche con gente sta pagata
Ci sono strutture pubbliche che strappano
Gli esperti agli istituti di credito a medio termine
Lì e li fanno diventare impiegati pubblici con un aumento di stipendio permettersi a stabilire sei il Progetto del signor Brambilla è un progetto che va bene o no ma solo Brambilla lo sa se va bene o no e non deve essere lo Stato a stabilire se Brambilla se sbaglio no perché se si sbaglia paga Luís
Allora i soldi impiegati in questo modo secondo me hanno una bassa efficienza nello scambio eliminare la burocrazia e perdere questo incentivo anch'io sono dell'opinione dell'industria ci guadagna
Rotti
Va e altri interventi a tumore risponderà assicura giusto scaccia
No no perché Perotti ha fatto il paragone tra la pena di morte la protezione dell'agricoltura io non facevo una proposta normativa
E e un fasto ma il problema è che è un problema di in negoziazione non è un problema di mercato e un negoziazione tra Paesi e tra Paesi quello che conta è il potere relativo dei negoziatori
E quello che dice vorrei che con me
Il protezionismo europeo e scritto per i trattati imposterei relativo dell'Europa e molto debole lui in in queste vicende ricevo anche altro e che gli Stati Uniti che usando tutti dissimili strumenti dell'azione eremita
Taurisano spesso del protezionismo ponte industriale
Ma si deve rammentare del del problema dell'acciaio
Quando c'è un un'industria che in uno stato di pericolo allora c'è una reazione forte
Su tutti di domani del
Della della politica e corallo una grande differenze tra l'Europa perché
Quello che fanno di negli Stati Uniti e una politica pragmatica
E quello che fa
Dall'euro l'Europa e una politica dogmatica
Gli gli Stati Uniti quando ci bisogno di protezionismo fanno il protezionismo
L'Europa non fa e discuteva non so se è bene o non è bene me Ginko che c'è un grande differenze tra una politica che e dogmatica è una politica che pragmatica soprattutto che gli Stati Uniti e il Paese il più grosso produttore di dottrine del mondo ma a uso esterno sono amante e il ruolo dell'Europa diviene il più grosso consumatore di qualche dottrina
Abbiamo ancora tempo per una ultima domanda signora
Buongiorno sonorità nella occhi vengo da Berna ma sono presidente del comitato piccola industria di Confindustria Bergamo io se ho ben capito riferito all'intervento del professor Fitoussi definisce la politica europea una politica che può bastare per una piccola economia
Se vogliamo far diventare l'Europa una grande economia dobbiamo cambiare registro e quindi dotarci politica monetaria
Una politica industriale e quant'altro
Siccome lei dice che dobbiamo smettere di autoflagellazione mi piace anche vedere le possibili soluzioni allora le faccio una domanda il modello di sviluppo americano può essere riprodotti in Europa
In tutto o in parte
E se non può essere riprodotto in Europa il modello di sviluppo americano l'Europa è in grado di dotarsi di un proprio modello di sviluppo
Grazie
Sì lo credo credo che l'Europa ha il suo proprio un modello di sviluppo
Ma questo modello di sviluppo e adesso fermo perché ci manca visto romanzi per continuare questo modello di sviluppo e ha fatto quello che sono dicendo può essere sì regime come si dice riassumo riassunto in poche parole ci manca un Governo
In Europa Program del loro tra e corallo e che in un solo paese del mondo che nonna un governo e non quelli in banca una capacità di reazione
Quando c'è il il bisogno di reagire e non solo
Se l'Europa vada verso uno Stato Federale quello che io preferisce non solo il modello sarà fatto da questo Stato federale me ma al meglio ci sarà la volontà e la possibilità perché ci starà
Ci saranno lì strumenti della segreteria Nita e quello che dico
No a proposito dalla domanda della signora che è una domanda io credo che il punto di fondo sia veramente quello di una struttura con di uno Stato più vicino alla sovranità
Che la cosa che gran parte d'Europa gran parte dei paesi che costituisce il Consiglio europeo rifiutato cioè non vogliono andare in questa direzione
Quindi loro modelli se sono modelli sono modelli nazionali
C'è un la cosa devo considerare se vi siete questo in un istituto di ricerca che ha organizzato che c'è internet che ha Bruxelles Mario Monti
E lo trova sul sito Polidori Indirizzo se se lo vuole uscito un piccolo ti Sapir
Che è un economista collega di Fitoussi una persona molto in gamba che ha definito quattro modelli di diciamo di stato sociale o coi quattro modelli europei non è vero che in Europa esiste un modesto
Ne esistono almeno quattro allora esisti modello anglosassone che Europe è rappresentato da Regno Unito Irlanda tanto per intenderci
Esiste un modello continentale in realtà poi son due perché Francia e Germania son Paesi molto diversi ma hanno delle caratteristiche un comune esiste un modello diciamo meridionale o Cucumo dello mediterraneo ed esiste un modello nordico
L'interessante che la cosa che fa notare Sapir
E che diciamo sia il modello diciamo anglosassone sia il modello nordico
Dal punto di vista dello sviluppo economico funzionò benissimo anche Saro dei contenuti politici molto diversi
Nel senso che tutti e due hanno flessibilità nel mercato del lavoro eccetera poi l'uno un welfare molto pesante
E grosse tasse
Ma a un mercato del lavoro molto libero e a seguito di questo in realtà ha un tasso di sviluppo molto alto quindi non è no e quindi molto diverso da quell'americano alla stessa flessibilità sul mercato del lavoro e per altri aspetti
Del modello anglosassone e americano ma Hai alta delle provvidenze sociali molto più elevate
E così il tema va avanti ospita stesse e invece le difficoltà di sviluppo sono concentrate a quanto pare nei modelli diciamo continentale e nel modello mediterraneo
Se questo sia vero sia questo sia giusto io non lo so so soltanto che questo saggio di sapere no è molto divertente perché siamo esplora tutta quanta una serie di contributi che non sono solo gli economisti ma anche di sociologi di alte poi ne dà un'indicazione di questa cosa perché rispondo alla sua domanda
Proprio così
Ma e io vorrei ricordare a proposito il confronto i modelli un libro interessante che è uscito non tanto tempo fa ad opera di Alberto Alesina e di un suo collega
Intitolato un mondo di differenza in cui si confrontano i modelli di welfare degli Stati Uniti e dell'Europa
E luglio
Ricorda anche che ci sono delle profonde cause storiche istituzionali perché fanno sì che modelli siano così diversi
Tra l'altro ricorda che gli Stati Uniti hanno una costituzione
Che sebbene
Con alcuni emendamenti
Risale al Settecento
C'è una Costituzione molto vecchia scritta
Da dai notabili delle colonie quindi una Costituzione molto conservatrice hanno una capitale che lontana dalle fabbriche e che quindi non ha mai subito
L'impatto delle grandi dimostrazioni e delle grandi eventi popolari
Hanno un esercito che non è mai stato sconfitto in patria
E quindi non
Che che e che quindi a uno Stato che è stato in grado di esercitare un'autorità cosa che invece non è successa per nessuno dei grandi Paesi europei tutti sconfitti sul proprio territorio tutti in diversi momenti occupati da forze straniere
Infine hanno una Corte suprema che
è ha costituito sempre un elemento di conservazione nel mondo politico americano soggiungere ma di qualcosa e infilano la popolazione che pensa al settanta per cento che se sei povero E colpa tua
Mentre il quaranta per cento diciamo mente questo che ha pensato soltanto il trentacinque quaranta per cento
Della popolazione dei paesi europei ritornare un dato interessante e e infatti tutti questi dati secondo Alesina spiegano perché in America prevale la l'opinione che se sei povero perché se il piccolo e da noi invece in Europa prevale l'opinione che se sei povero perché se è sfortunato bisogna aiutarti
Però il risultato di tutto questo se vogliamo tradurlo in termini aziendali e che in America lavorano di più lavorano più ore
E e allora ovviamente quando si parla di competitività è è verissimo come dice Giampaolo che loro proteggono le loro industrie sia quelle strategiche sia l'acciaio ossia anche la produzione di grano proteggono tutto quello che ha una qualche importanza un qualche peso però è anche vero che lavorano di più
E questo è e e molto di più lavorano più ore alla settimana più settimana l'anno e più persone sulla popolazione andato interessanti su questo libro di Alesina e che se vuol confrontate il numero medio di ore
Per persona per abitante e vedete le cause della differenza vedete che la la singola causa più importante
Sul numero di persone che lavorano rispetto alla popolazione poi da noi lavorano meno settimane Merola la settimana mai soprattutto che sono pochi che lavorano allora io ritorno sulla mia idea questo Paese tra le altre cose ha molto bisogno che la tassazione venga spostata
Da chi produce reddito a chi consuma il reddito e questo è un Paese in cui si sta troppo comodi a consumare senza produrre
Ancora
Ancora una domanda
Prego
Sito
Sino questo funziona Bongiorno sono Baldi sono presidente DC N ATO scarna avete accennato all'artigianato questo mi ha dato la possibilità di poter effettuare la mia domanda
Non volevo fare naturalmente nessuna considerazione anche se sarebbero molte a riguardo delle cose dette dalle dai relatori
E due domande secche
Come poter conciliare
La lunga scadenza degli interventi strategici Connell immediatezza che il mercato prevede in termini di risposte competitive
In sintesi
Ce la faremo ad arrivare nella condizione di poter comunque diventare finalmente un Paese moderno è un Paese evoluto né dal momento che queste strategie che abbiamo colpevolmente attivato in ritardo
Avranno purtroppo un lungo periodo di incubazione
Un'affermazione riguardo alla teoria del professor Perotti
Io credo che in linea di principio non si possa che condividere la sua teoria e la sua affermazione il problema implicitamente ha avuto una risposta però dalle considerazioni del professor Salvati
Noi siamo Allo stato attuale un popolo anche imprenditorialmente vocato
Alla
Diciamo così ecco autoreferenzialità autoconservazione cioè le teorie interessanti da un punto di vista filosofico
Imprenditoriale naturalmente del professor Perotti sono purtroppo sconfessate dalle ricadute pratiche che non ci mettono nella condizione di poter dare gambe positivamente a queste teorie vi ringrazio molto
Grazie allora chi vuole rispondere e rotti
Grazie è la prima volta che mi senza dare il filosofo aprendo
Io sono perfettamente consapevole che anche ammesso che uno condivida per lo scambio sia politicamente molto molto difficile non non mi faccia nessuna illusione
Poi ovviamente ecco una libricino condivisero le ci possa essere migliaia di ragioni plausibili ragionevole per cui uno potrebbe non condividere insieme ad altre ragioni diciamo meno nobili
A però se un sia convinti che il problema
è una mancanza di concorrenza in certi settori
Io sono convinto che continuare ad aggirare il problema cioè dire non possiamo Risolo quindi peggioriamo la situazione mettendo nuove regole nuove istituti nuove società al sia girare intorno al problema è molto difficile risolverlo sono d'accordo non si fa dalla sera alla mattina
Se faranno cinque tentativi primi quattro e fare il ponte mi quatto falliranno però ricordiamoci ma le elezioni ma che taccia di Ronald Reagan quando Margaret Thatcher è andata al potere se se vi ricordate quello che si diceva tutti la davano per una uomo politico finito nei prossimi sei mesi
A quando si è messa contro i minatori che è stata diciamo il momento cruciale della sua del suo mandato tutti la davano per finita no a un certo punto ci sono stati e c'è stata la guerra delle foto anche l'aiutata ovviamente però a
Avrebbe potuto scomparire dalla storia non l'ha fatto in altri casi c'è gente che ha tentata fallito però in Francia hanno tentato hanno fallito ma se non si tenta mai fa si continua a girare intorno al problema e ad accumulare distorsioni allontanandosi dalla soluzione che perpetuando un sistema distorto qui in cui manca concorrenza e mancano gli incentivi
Se non c'è nessun altro prende la parola si vorrei concludere toccando l'altro aspetto di quest'ultima domanda cioè come conciliare i tempi lunghi delle strategie con le esigenze immediate della competitività e qui la risposta l'ha già data salvati io non faccio che ripeterlo ma cioè la risposta giusta che quello che lui ha chiamato alta
Quella di fortificare il nostro portafoglio industriale di innalzare il livello dei prodotti di metterci più tecnologia più capitale umano tutto quello che volete ma giustamente questo richiede tempo
O meglio se vogliamo essere un pochino più precisi abbiamo poc'troppo poche imprese che lo hanno già fatto
Molte altre lo stanno facendo
Ma prima che tutto questo produca dei risultati statisticamente prevalenti nel Paese cima del tempo e allora Cino che questo tempo non sarà trascorso bisogna che prendiamo atto che quello che stiamo facendo come Paese
Non è sufficiente come contenuti
Il tenore di vita al quale aspiriamo
Cioè non ci sono più motivi validi economicamente per mantenere un divario di costo dell'ora del lavoro di costo della prestazione di reddito dalla persona
Rispetto a quell'altro che in India sta facendo più o meno la stessa cosa
E che è contentissimo di farla per un decimo un trentesimo di colori costa qua
Le imprese non ce la possono più fare ma garantire questo divario non ci sono più espedienti validi non ci sono più marchi protezioni
Artifici che possano far sì che il mercato internazionale bene anche i nostri consumatori accettino questo divario perché quando blocchiamo i maglioni
Protestano i compratori di maglioni non tanto gli esportatori
Salvatori fare soltanto una giunta questo se è perfettamente vero quanto detto prospettiva adesso lo credo che sia così ha così questo è il problema
Però si pone e si quindi uno sforzo è richiesto a gran parte della cittadinanza gran parte dei lavoratori di controllare le loro aspettative di aumento del tenore di vita
Perché la struttura produttiva alla quale sono appoggiati non è in grado di sostenere mediante una competitività adeguata però se le cose stanno così
Allora alcuni pezzi di cui alla Perotti nei confronti dei settori di rendita o con punte di settori sostanza metri i guadagni del tutto ingiustificati che avvengono dalle più varie parti
Per diventa parte indispensabile della ricetta politica per far passare una domanda di contenimento della crescita del costo del lavoro per altrimenti la gente non l'accetta
Cioè queste uno dei punti di fondo certe diseguaglianze no palesi ed evidenti anche guardate vedete anche delle piccole misure demagogiche ad esempio era relativamente dalla logica la cosa porta pochissimi soldi quella di vi ha chiesto la riduzione del dieci per cento degli stipendi dei parlamentari eccetera ma va bene
Va bene di piume stile cioè e poi non soltanto misure diciamo di infiocchettata mento
Ma anche reali attacchi ha delle il Polo poteva detrarre un insieme di episodi come facilmente si guadagnano quattrini in alcuni settori
Noti come facilmente si fa Dario Quattrini vedi come voleva televisiva dandismo sono e non uno ma due Iozzo dodici fuoristrada e cose di questo genere per queste robe qui
No una persona siamo un governo che vuol fare accettare è un impoverimento relativo alla gran massa della popolazione
Per deve darsi da fare perché queste cose scompaia
Va be'ma queste sono questioni politiche questione che valuterete poi grazie
Grazie allora anche salvati io ringrazio tutti voi perché avete dato un contributo attivissimo alla discussione
Oltre che dare la l'economia del Paese come vostro ruolo
La mattinata e si è conclusa adesso abbiamo la possibilità di rafforzarci con una colazione che ci permetterà di affrontare in modo ancora più efficace il pomeriggio arrivederci
Inizia
Il nostra pomeriggio
Prende la parola Pierfrancesco Pacini presidente io no Camera e Toscana
è un momento difficile un po'mi pare tante che l'attenzione ancora
Forse non è rivolta a noi comunque sono ben lieto anche a nome del sistema camerale
Regionale che rappresento DS ancora una volta qui al Forum internazionale di Prato io sono imprenditore industriale di vecchia di vecchia data appaia appartenuto per molto tempo alla piccola e media impresa piccole-medie industrie Confindustria quindi sono contentissimo di essere qui con voi
Mio indirizzo di saluto anche in che cosa consiste e consiste un pochino nell'introdurre le i due temi principali che vengono affrontati oggi io volevo non solo appunto Pat presente che le sessioni pomeridiane si propongono di individuare e dibattere
Quali saranno quali possono essere le nuove strategie competitive
Che si impongono le nell'era l'economia globale è un problema che appunto di grande attualità in tema che anche per va bene affrontarlo perché però la soluzione se ne sono viste poche che tra l'altro ecco noi sarda abbiamo visto che diciamo quale quella che è stata l'evoluzione dei processi di globalizzazione nel negli ultimi decenni ricordo che fino agli anni settanta avvisi ricordiamo che c'era uno stato dominante e e e che e chi spettava un sostegno forte quindi interveniva direttamente dello sviluppo economico
Dando un sostegno forte in particolare grandi gruppi privati che si chiamava quei tempi campioni nazionali poi lo stato giustamente piano piano uscito dagli interventi indiretti l'economia o per lo meno in larga parte
E il livello della competizione internazionale poi si è gradualmente spostato da quell'ordine fra i singoli Paesi a quello fra grandi aree quindi naturalmente la globalizzazione ai economiche i più grandi integrate
E naturalmente qui la competizione più si allargano delitti di ville gli spazi dei sistemi economici locali e più naturalmente la competizione aumenta e quindi naturalmente la capacità di competere e determinante
E nell'ultimo triennio ne abbiamo visto che il ciclo economico e gradualmente migliorato per lo meno per quanto riguarda il il i dati mondiali il col ricordo che il commercio mondiale addirittura nel due mila quattro ha avuto un aumento del nove per cento quindi ecco però l'Europa occidentale invece sempre in posizione un po'di retroguardia e letale ancora peggio il tetto appunto è ancora più accentuato quando si parla Punto rossa performances la performances del nostro Paese
è di pochi giorni fa il il il nuovo rapporto dell'Word economic forum o che tutti abbiamo seguito che per il secondo anno si vede appunto nientemeno che al quarantasettesimo posto su centodiciassette Paesi è all'ultimo posto fra i Paesi principe principali paesi industrializzati e quindi naturalmente con il tema di oggi è pienamente di grande attualità
La prima sessione vigna relativa a valori e modelli di consumo
Coordinata dal professor Pierluigi Celli che punto qui accanto a me e affronta l'importante tema del rapporto fra globalizzazione nuovi né stili di consumo e nuovi modelli di marketing
Ora continui a questo proposito io mi fa piacere vip vorrei ricordare appunto unito un importante intervento svolto nel per poi abbastanza vicino nella seconda metà del due mila quattro ha già da Giampaolo Fabris che appunto andava evidenziare quelli che erano degli ultimi tempi le tendenze del consumatore e quindi edile i bisogni che il consumatore evidenziava evidenzia diciamo nei nostri tempi e quindi è naturalmente qui il la posizione consumatore è cambiata radicalmente Giampaolo farsi ne ricordo alcune parlava di una forte sensibilità al pezzo ma non solo spendere poco ma spendere bene e poi la qualità la modifica anche il concetto di qualità poiché non un atteggiamento più laico verso la marca cioè non c'è più quella di pendenza stretta verso l'America
Ed è un crescente nomadismo del consumatore e poi anche uno un'ultima cosa un'attenzione inedita alla dimensione etica e e della responsabilità sociale delle imprese
Ecco quindi è chiaro che c'è la necessità di riorientare le strategie di produzione di vendita e di comunicazione
E le nostre piccole e medie imprese hanno un ritardo forte ma io dico oltre che un ritardo sul piano tecnico concreto c'è anche un ritardo forte sul piano culturale e cito poi per esempio dico un conti un un un'indagine fatta da Federer sport perché la nostra naturalmente come tutti sapete nostra struttura che si occupa cui si occupa di consorzi a livello Confindustria
E un'indagine fatta su centodiciotto con consorzi e non e tre mila novecentosessantacinque imprese
E si vede che per esempio che quindi i consorzi rappresentano soltanto il due uno per cento degli esportatori nazionali il cinque quattro per cento in termini di export
Ora siccome lo sappiamo bene che il nostro Paese un Paese di piccole imprese dove le piccole imprese rappresento il novanta novantotto per cento piccole e medie imprese del totale sulle chiaro che a deve essere così deboli dal punto di vista consortile e quindi del del fare forse insieme è un punto di debolezza e così poi ne cito un'altra per esempio c'è una ricerca Ipsos condotta dalla Ipsos che ci dice che in Italia le vendite on line praticamente Nehring si si dedica alle vendite on line
Euro un dieci per cento delle piccole e medie imprese quindi percentuali bassissime ecco quindi appunto al poi nostri relatori sicuramente su questi temi ci daranno un aiuto non indifferente poi immette nel presentare la seconda sessione la seconda sessione che coordinata da da Stefano Manzocchi
Su strategie e innovazione per la piccola industria ecco anche qui noi crediamo che l'Italia presenta una quota molto elevata di settori che non evidenziano una particolare domanda di manodopera quindi anche qui siamo deboli dal punto di vista della formazione e del della qualità delle risorse umane impiegate
Mi le imprese sono caratterizzati appunto da contenuti professionali
E più frequentemente di basso o medio livello noi abbiamo come sistema camerale nazionale il Progetto Excelsior che è un progetto importantissimo che va appunto a individuare quella prevedere applicata Anna si apre vedere quella che sarà la domanda di lavoro da parte delle imprese e vediamo appunto che purtroppo in quasi tutte le aree d'Italia la domanda prevalente verso risorse umane con un basso o medio livello di titoli di studio anche se negli ultimi due anni vediamo che questa tendenza si sta modificando
Quindi ecco bisogna muoverci in nella direzione di facciamo appunto di pare sviluppare di più la cultura d'impresa e naturalmente per accrescere le imprese anche dal punto di vista organizzativo e della struttura interna non soltanto dal punto di vista dimensionale
è comune a livello di Unioncamere Toscana tanto tra l'altro per quanto riguarda la ricerca sulle politiche per l'innovazione abbiamo fatto un'indagine molto importante
A da gennaio scorso e anche lì abbiamo visto sì ma da capire la il da parte pubblica e privata come investe in ricerca in Toscana e abbiamo visto purtroppo che quindi vinti gli interventi sono interventi a pioggia stamani sono stati deprecati anche nella votazione che è stata fatta nel televoto
Interventi a pioggia assistenzialismo e quindi piccoli interventi che non portano nessun risultato nel nella salto di qualità per l'innovazione
Ecco quindi noi Sic tra l'altro negli io volevo ordine equestre con questo concludo e che a livello locale non sappiamo che per l'hotel fa accresce i sistemi economici locali è importantissimo a venire delle imprese eccellenti che fanno da traino come diceva Schumpeter poi portano delle imprese imitatrice a al loro livello e quindi fanno crescere fanno fare un salto di qualità all'intero sistema delle imprese
Ecco e quindi per fare questo noi dobbiamo naturalmente vedere cosa si richiede il mondo delle imprese e Collina livello diciamo sì di sistema camerale abbiamo creato dei premi per l'innovazione dei fondi rotativi
Lettera attinenze aree le lei nuove imprese innovative per farle crescere quindi delle iniziative sono state prese
è chiaro però che di fronte alla perdita di competitività è bisogna diciamo nel vedere anche come muoverci e io credo che sia importantissimo un punto specialmente per quanto riguarda la formazione la la cresta le risorse umane e tutto il resto
Nel domandare alle imprese le anche le camere di commercio ma come tale commercio gli altri anche il enti o fare tutti i soggetti che hanno risorse per la promozione domandare alle imprese
Come settore per settore e iniziamo in muoverci e quindi quali priorità le imprese ci rappresentano e naturalmente questo prete potrebbe essere stato settore per settore a livello di coppe focus group anche a livello di singoli distretti industriali o aree regionali
E quello con questo concludo e auguro buon lavoro a tutti
Buonasera
Allora è in Clemente quindi cercheremo di portargli attraverso questo panel quei minori danni possibili
Cercano di velocizzarlo anche di rendono più o meno interessante dal punto di vista non solo qualitativo anche quantitativo anche se è un panel questo che su qualitativo credo abbia più frecce di quanto non sia stato questa mattina che invece parlando di economia aveva dei dati quantitativi soprattutto una forza fondamentale
Il titolare valori e modelli di consumo io credo che si poteva partire da valori e modelli di produzione nel senso che i modelli di consumo in qualche modo ci danno il contesto all'interno del quale poi dopo non dobbiamo posizionare o voi dovete posizionare le vostre attività
Ma certamente i Vadori datemi una molto più in questo momento dal vostro punto di vista i modelli di produzione o i modelli che in qualche modo con la produzione hanno attinenza di quanto non Guerini non incidono direttamente sui modelli di consumo anche se i modelli di consumo ovviamente Coop Bono nel contesto quanto più come dire un organismo uno Istituzione o anche un Paese in crisi tanto più il discorso sui valori
Diventa centrale dove sono un terreno scivoloso da documentale o da organizzare anche perché ognuno si dice ai suoi valori nella realtà nel momento in cui si va a competere
E soprattutto ci compete fuori del territorio nazionale molto spesso questo è il terreno sul quale si viene chiamati a competere tanto più era una vera dei valori di riferimento che in qualche modo determinano la nostra azione i nostri comportamenti
In maniera più o meno di tessuto connettivo diventa molto importante ora chiedersi se questo Paese in questo momento con le crisi che viva abbia dei valori in cui si riconosce
Dei valori che formano in qualche modo il tessuto connettivo e sono punti di riferimento altre che noi riconosciamo in con i quali ci riconosciamo diventa un tema fondamentale e dobbiamo fondamentale perché si offre la possibilità di capire quanta speranza abbiamo di avere successo quanta speranza abbiamo di di fuoriuscire da un contesto grigio nel quale noi ci troviamo quali sono i colori emergenti quali sono i valori che tradizionalmente hanno tenuto quali sono i valori che abbiamo scartato e che ci hanno portato male scartando il quali sono i valori al quale ai quali ci dobbiamo in qualche modo riferire perché perché questo Paese possa tornare a essere grande competitivo interessante come lo è stato in passato quello che questo sia uno degli elementi attorno ai quali costruire il nostro discorso e nel quale inserire i discorsi che e l'osservatorio andranno facendo e voi e le domande che porre Teodoro anche perché i valori come sapete
Sono qualcosa che attacca fare molto col tessuto connettivo dicevamo ma soprattutto col sistema immunitario di un organismo voi sapete che anche gli organismi come dire o economici e non solo gli organismi fisici come hanno un loro sistema immunitario qualcosa che il dei difende qualcosa che li preserva dalle malattie dagli scontri qualcosa che evitare il degrado la dissoluzione dell'organismo
I nostri valori sono fatte determinò che qualificano il sistema immunitario dell'organizzazione all'interno dei quali noi viviamo all'interno del quale voi vivete
Perché sono quelle che in qualche modo di presidiano sui confini sono quelle che creano la vostra identità l'identità della vostra organizzazione
E voi sapete che l'identità è fondamentale non solo per essere riconosciuti ma perse utile per determinare il riconoscimento anche da parte degli altri
La riconoscibilità è legata all'identità ed esemplare legata alla differenza c'ha la caratteristica
Prende specifico ogni individuo ogni organismo ogni sistema in qualche modo articolato
Allora i valori entrano a far parte di quel contesto all'interno del quale noi possiamo dispiegare le nostre strategie individuare i nostri obiettivi e determinare le azioni con cui ci muoviamo
Ecco questo è un po'il quadro generale rapidissimo all'interno del quale si muoverà io spero il panel nel pomeriggio avete tre testimoni abbastanza di eccezione comincerà Morace un facendo ungherese una panoramica
Più sul sistema nazionale c'è un po'di Orlandi che invece si fa farà focosi e quindi si racconterà quello che succede in Asia Estremo Oriente Cina e India in particolare e poi invece Veronesi con un'esperienza pratica pragmatica di successo che in qualche modo dovrebbe definire quello che serve veramente e quello che in qualche modo può aiutare ancora questo Paese non solo a lavorare bene ma possibilmente a sognare che aiuta per avere un po'di passione grazie
Buongiorno buongiorno a tutti grazie per Luigi Celli grazie a chi mi ha invitato in questa occasione che penso sia importante
E sottolineo che questo è anche un momento in cui il lavoro che abbiamo avviato con l'Associazione industriali di Prato e con i giovani imprenditori può avere un passo più in là quindi sono anche molto contento di condividere
Con altri imprenditori carino tutta italiana le prime riflessioni che abbiamo fatto insieme al gruppo pratese
Cosa cercherò di fare il futuro del made in Italy e un titolo o se volete molto ambizioso io però aspro però solo a fornire qualche chiave di lettura
Per capire le opportunità e i rischi che in questo momento il sistema Italia sta correndo andando a paragonarlo ad uno scenario invece internazionale in questo momento stanno avvenendo cose importanti
Sappiamo tutti in tutto il mondo
Come diceva giustamente per Luigi Celli Noè in questa sessione diamo un importanza diretta radi Matica quello che viene anche nel mondo del consumo e degli stili di vita e dei valori
Allora voi sapete che il marketing ormai da tanti decenni si muove sulle quattro pile classiche P. promozione prodotto prezzo Ecclesie luogo di vendita la prima cosa da dire è che nel marketing
Si sta parlando di altre PI in questo momento quelle ci sono rimangono valide sono importantissime però dobbiamo parlare anche di Progetti lì a parlare di pensieri e di persone
Questi sono un po'gli elementi che hanno caratterizzato il marketing relazionale che quello che negli ultimi dieci anni è un po'diventato il tema di riflessione non solo in Italia ma un po'in tutto il mondo l'orario
Proverò su questo a sottolineare non più delle prima dell'errore quindi delle parole dei termini che ci possono aiutare a capire oggi l'Italia dove forte dove debole cosa può fare
Allora partiamo
Dalla prima R che quella della rilevanza oggi nel mercato globale se non sia rilevanti e quindi unici e quindi si ha qualcosa da dire di unico si è già fuori dal mercato
L'Italia per fortuna una grande tradizione devo dire in questo in quest'area e io penso che le otto marche di cui si parlava stamattina che seguono le ventisette americane che sono le più conosciute del mondo
Siano lì proprio perché riescono oggi ad esprimere il gusto italiano attenzione il gusto e non necessariamente il lusso perché le due marche francesi a cui si riferiva probabilmente sono due marche del lusso
Il gusto è un'altra cosa il gusto e la capacità di essere rilevanti nella vita quotidiana il gusto arriva attraverso l'abbigliamento attraverso l'alimentazione l'arredamento celle tre a su cui l'Italia il sistema Italia è sempre stato molto forte
Si tratta io penso di capire che ne abbiamo questo assetto strategico che ce lo possiamo giocare non solo nelle nicchie ma nei nuovi mercati
Di qualità di eccellenza che si aprono nel mondo e anche in altri mercati e questo penso che sia una prima indicazione fondamentale
Per fare questo dobbiamo anche essere risonanti cioè dobbiamo imparare a comunicare molto meglio quello che già facciamo questo è un primo elemento noi viviamo è verissimo quello che diceva Fitoussi stamattina
Riguardo all'autoflagellazione noi su questo terreno della rilevanza siamo bravi siamo riconosciuti
Non siamo in grado ancora né di comunicare né di distribuire del modo adatto i nostri prodotti ci sono anche evidentemente Problemi dimensionali però poi se capiamo che questo è il tema ci si può evidentemente organizzare allora bisogna sicuramente ripartire sono molto d'accordo che bisogna ripartire da da noi dal nostro territorio dalle nostre competenze dalle nostre capacità e dalle nostre specificità
Per poter rendere ancora più forte risonante il made in Italy e poi in ciascuna aree di prodotto avere una forza nuova e diversa
A questo punto arrivano due R su qui invece non siamo così forti il rispetta la responsabilità nel rispetto io penso che sia assolutamente importante chiedere il rispetto delle regole da parte di tutti dei cinesi e degli altri però in primo luogo dobbiamo rispettare non le regole e se andiamo a vedere indietro non è esattamente una vocazione nazionale da qualcosa
Che penso sia oggi necessario anche a costo di essere molto duri con qui le regole non le rispetta perché questo è un asse strategico proprio per combattere la Cina o altre realtà che al momento vivono questo come un grande vantaggio competitivo
La responsabilità e prima di tutto responsabilità nei confronti dei delle persone
Oltre che dei clienti e dei cittadini c'è tutto un grande tema che affianca le qualità per il consumatore gli elementi di una qualità per il cittadino quindi l'elemento della cittadinanza significa definire meglio i propri valori
Rispettarli e proporli e quindi far capire che c'è una differenza a fronte della quale le persone sono anche disposte a spendere quel tanto in più il problema però è essere credibili in questo e il sistema Italia ha bisogno di rinforzare questa credibilità
La quinta R e forse in assoluto il vero nervo scoperto del sistema Italia la reciprocità
Vuol dire che non è fino ad oggi non ci siamo misurati con una visione strategica nei confronti di una globalizzazione che avanza ma abbiamo sempre cercato
Di adattarci reagendo ma senza avere dei pensieri lunghi abbiamo avuto dei pensieri del domani al massimo del dopodomani quest'oggi non è sufficiente e necessario davvero ed è una cosa che si può fare solo insieme
Ed è per questo penso che sia importante oggi coinvolgere il mondo politico istituzionale perché una visione di lungo termine visone strategica può essere solo una visione di sistema una visione paese in cui l'imprenditore sicuramente fa molto ma non può far tutto quindi il rapporto con i grandi mercati globali devi passare attraverso questa capacità di produrre una visione strategica ed infine il riconoscimento l'Italia è già io direi quasi magicamente forse non ce lo siamo neanche tanto meritati ma è è un luogo riconosciuto straordinariamente in tutte le parti del mondo una ricerca molto recente dimostra che alla domanda in venti Paesi del mondo dove vorresti andare a vivere
Qual è secondo del paese dove si vive meglio la risposta e l'Italia questo vale per gli Stati Uniti per la Germania e per i Paesi asiatici allora
Siamo riconosciuti forse al di là dei nostri meriti o forse abbiamo dei meriti delle qualità che non abbiamo ancora realmente valorizzato allora qui c'è se volete un problema sì di tipo culturale e di mentalità che va assolutamente affrontato dobbiamo essere molto più convinti determinati sulle nostre capacità e su questa tradizione millenaria di Busto e di qualità della vita che abbiamo e che abbiamo ereditato e che dobbiamo assolutamente rilanciare ecco allora questo è se volete il quadro che ci arriva dal mondo del marketing più avanzato andiamo velocemente a vedere quali sono le richieste invece dei consumatori in questo caso parliamo di una ricerca europea che abbiamo realizzato
Pochi mesi fa e allora emergono già dei valori interessanti perché molti di questi sono valori anche che ci appartengono allora il consumo di oggi è sempre più conviviale cioè il modello anni ottanta novanta di un consumo privato di un consumo per se stessi che ci isolava dal resto come dire della collettività e tramontato del motivo per cui oggi la moda in crisi e il mondo alimentare invece sta recuperando
Terreno anche proprio da un punto di vista culturale non l'enogastronomia lo Slow Food la dimensione turistica fondata sulle qualità alimentari del luogo sono tutti elementi che in realtà facilitano la convivialità perché sono valori che viviamo insieme ad altri e non da soli
Stessa cosa per l'Arci tipico oggi c'è una grande richiesta di produzioni produzione di tipicità di unicità
Che però non si è localistica non sia provinciale ma sia lanciata nel mondo ed è un'altra cosa su cui l'Italia può lavorare
C'è una richiesta di rapporto nuovo tra le generazioni anche qui il marketing per molti anni ha lavorato sulle singole generazioni come fossero dei target
Definiti e separati oggi in realtà la famiglia torna a essere invece un target esteso perché le nuove tecnologie sono state portate in casa
Dei figli e anche i genitori hanno imparato addirittura in alcuni casi i nonni allora c'è tutto un lavoro transitivo nel senso di passaggio
Di competenze e di comportamenti da una generazione all'altra e anche su questo l'Italia è posizionata molto bene perché sapete questo sposta esso è un nostro limite ma in questo caso diventa una forza la media di età dei ragazzi che rimane a casa dei genitori ormai si è assestato sui trentadue anni
Quindi questo vuol dire che in casa c'è comunque una relazione tra almeno due se non tre generazioni
E poi c'è il tema della memoria vitale su cui non siamo bravi perché ne soffriamo di amnesia abbiamo una difficoltà di riconoscere il nostro passato e di rilanciarlo i francesi sono molto più bravi di noi gli inglesi con il vintage con queste di definizione culturali
Sono molto più bravi di noi quindi c'è anche tutto un lavoro di recupero che non è nostalgico ma che di rilancio sul futuro di nostre capacità passate
E poi il consumo dell'occasione dove invece siamo bravi cioè flessibilità capacità di cogliere l'opportunità ma anche di capire che non stiamo vivendo più degli stili di vita navighiamo delle occasioni di vita quindi il week-end è diverso dal resto la settimana la sera la notte diverso dal giorno
E questo può significare nuovi bisogni nuovi desideri sulle occasioni e non solo su lì stili di vita ed infine il consumo diciamo pure di serenità i dei contratti significa guardare al nuovo lusso che in realtà è il tempo e la qualità del tempo e la qualità dell'esperienza ed è la dimensione anche emozionale che oggi emerge con forza
Allora io penso che su questa serie di valori e di comportamenti d'Italia possa e debba sviluppare delle proposte importante essere molto determinati nel farlo
Qualche indicazione finale che riguarda anche come dire la realtà dei distretti una realtà che in qualche modo sostiene il modello italiano
Penso che qui veramente ci sia bisogno di un salto di qualità di creare un nuovo modello di impresa non possiamo pensare di affrontare le sfide di domani con gli strumenti che abbiamo usato l'altro ieri purtroppo non funziona non ce la facciamo
Per fare questo dobbiamo puntare io penso sulla specificità del gusto italiano c'è una grande richiesta di qualità della vita e di gusto
La qualità si può imitare il gusto non si può imitare perché il gusto è una capacità di selezione anche al momento e per questo parlo nel secondo punto di improvvisazione creativa attenzione questo non vuol dire approssimazione ma è l'improvvisazione tipica del just c'è chi improvvisa del già se perché è bravissimo e competente e può quindi al momento creare dal nulla qualcosa di straordinario
Ecco noi abbiamo molto spesso nelle nostre nelle vostre aziende questa capacità però la dobbiamo valorizzare dobbiamo capirla e dobbiamo rilanciarla e dobbiamo farlo in modo sistematico quindi strutture formative
E in modo profondo e quindi creazioni di centri di sperimentazione
Che non solo burocrazia
Perché penso siamo tutti d'accordo con la diagnosi che è stata fatta stamattina per il problema però è la terapia io penso che la terapia non possa corrispondere a diagnosi
Quindi il vero problema è elaborare su quelle indicazioni un dire una visione che non può essere solo quello di dei burocrati Zare bisogna anche rischiare e quindi la politica industriale e necessaria
Con io penso la condivisione di una visione imprenditoriale
E bisogna su questo anticipare le tendenze quello che siamo a Prato no voglio dire questo è sempre stato fatto in modo implicito
E non solo del mondo della moda il sistema Italia però deve in qualche modo prendersi la responsabilità di diventare un interlocutore di un punto di riferimento per tutti gli altri che nel mondo producono vogliono produrre il gusto e la qualità della vita
Per fare questo c'è bisogno
Di
Una visione sistematica di investire ma neanche tanti soldi ma moltissime risorse
E coinvolgere la qualità umana in questo Progetto quindi visione strategica di lungo periodo sulla Cina non mi soffermo perché c'è chi meglio di me conosce il tema e quindi lo ascolteremo
Io penso che la visione politico istituzionale come ho detto sia necessaria
Anche le battaglie sulle regole sono necessarie ma non possono essere la priorità il nucleo strategico fondamentale bisogna stimolare il mercato perché oggi i consumatori hanno bisogno di stimoli
Non è vero che hanno dei desideri che si aspettano di vedere soddisfatti hanno una propensione a scegliere quello che l'Italia la vita perché oggi i consumatori sono più intelligenti capiscono quello che fa la differenza e penso che non glielo possiamo proporre si tratta non solo di dirle queste cose di far diventare l'Italia il mondo industriale italiano uno osservatorio permanente reciprocità capacità di confronto reale con le diversità culturali
Non solo imparare le lingue che andrebbe già bene ma anche viaggiare e avere in testa non tanto dove posso andare per salvare mio business ma dove posso impiantare una nuova visione quindi si tratta di investire sulla conoscenza sull'esperienza in parte lo facciamo e non lo diciamo dobbiamo farlo di più e dirlo meglio grazie
è stato descritto un contesto né quelli che sono in grado di che aprire delle prospettive io credo che è molto importante in queste condizioni
Per le capacità non solo imprenditoriali ma anche di passione di creatività di sopra in pre ma non è le cose che una classe dirigenziale in questo Paese ha necessità di mettere a frutto e di esprimere una volta per tutte dove abbiamo un Paese in cui la classe dirigente storicamente per dire è nata in maniera debole
Con una separatezza di fondo tra casa e poi dirigente di livello politico classe dirigente di livello economico imprenditoriale poi Goya nei tempi ci sono state delle connivenze mica piccole tra le due
Nel senso che poi questo ha portato a una discreta corruzione dei sistemi orologi ci troviamo con un problema di classe dirigente ma molto rilevante in cui non è più possibile immaginare una separatezza tra i mondi nel senso che bisogna far crescere insieme quelle che sono le rette della politica che avete per l'imprenditoria resiste dell'industria verità dell'economia
Ognuno nel proprio campo deve fare il proprio mestiere senza invasioni di campo senza pensare di colonizzare gli altri campi ma con un altissimo senso non solo dello Stato delle istituzioni ma anche dei doveri civili che ognuno ha nel settore in cui lavora
Questo credo che sia importante anche per cogliere quei fenomeni che sono stati descritti e prendere in mano il problema fondamentale di questo Paese di tessere una storia che si era contabile non solo a noi stessi e a quelle che lavorano con noi peserà contabile ai nostri figli che ne hanno bisogno
Grazie grazie grazie voglio essere qui io compito un po'più in grado invece di parlare agli allo splendore della storia per fascia del made in Italy dovrò parlare di situazioni di Paesi di territori
Che questo made in Italy insidiano e in modo particolare mi riferisco alla scena
Anche avvinghiate contende alla prima alle prime pagine dei giornali dello sviluppo economico non è un compito facile volgevo le perché in realtà la Cina minaccia con l'ingombro della della sua presenza nella scena internazionale direttamente l'Italia e lo fa di più di quanto non faccia con altri Paesi che appartengono all'OCSE oggi serve Anna o comunque ai Paesi industrializzati
Le motivazioni di questa insidia di questa minaccia che ovviamente sarebbe infantile negare derivano da fatti derivano da tanti fattori ma quello che ci pare che c'è una innegabile sovrapposizione di capacità produttiva dei due Paesi di specializzazione produttiva Italia come sapete tra i Paesi industrializzati o per lo meno tra i grandi Paesi industrializzati
Ha una forte inclinazione verso la produzione dei beni di consumo che sono quasi esattamente quelli che derivano da quella parte del mondo
Ad esclusione dell'elettronica che vede la scena in testa alla produzione mondiale evita di invece no
C'è una quasi forte sovrapposizione tra i due paesi ecco perché la minaccia cinese forte e si sente soprattutto in questi settori nei quali noi siamo specializzati
Adesso io non so se sia giusto o meno che la a settima potenza economica al mondo e cioè l'Italia produca duecentottanta milioni di paia di calzature cioè molto di più di quanto producono gli altri paesi industrializzati
Ma è comunque innegabile che questi produttori di calzature debbano essere difesi debbano essere guidati perché è oggettivo che un Paese che produce invece sei miliardi di paia di calzature l'anno e ne esporta più della metà costituisce un'insidia per il nostro territorio e poi non è vero che adesso i cinesi facciamo soltanto sneakers oppure pantofole fanno anche vedere calzature di qualità che spingono sempre di più verso l'alto la produzione italiana che per essere diversificato allora per cercare di affrontare con raziocinio con analisi e l'emersione nello scacchiere internazionale di questo Paese forse bisogna fare un po'di
Umiltà analitica e mettere da parte alcune vecchie concezioni che noi abbiamo rispetto alla Cina e che ci hanno fatto trattare questo Paese o con troppo amore o con troppo odio
In realtà agli imprenditori italiani e comunque il sistema Paese Italia nel suo complesso si trova spesso tra una morsa tra una tenaglia nel cercare di capire quello che succede dall'Aci in Cina e quello che può venire dalla Cina
Da una parte i della tenaglia ci sono le eccessive aspettative verso quel Paese
Dall'altra parte della tenaglia ci sono le e eccessive delusioni che vengono da questo Paese cioè come se questo Paese non mantenesse le promesse che noi sesso abbiamo pensato lui potesse dare
Noi abbiamo pensato abbiamo ragionato per tanti anni come se la Cina forse il più grande mercato del mondo come se nel Paese ci fossero trecento milioni di nuovi ricchi
E poi rimaniamo delusi perché quel Paese non si rivela il più grande mercato del mondo perché non bevono il nostro vino non mettono le nostre cravatte non indossano le nostre calzature
E come se questo Paese tradisse le nostre aspettative
Allora una visione un po'più razionale dovrebbe farci dire che il modo migliore di non essere delusi è di non illudersi troppo
E quindi di trattare la Cina come un Paese probabilmente con meno misteri che si affaccia adesso nell'arena internazionale che ha delle sue particolarità ma che può essere analizzato anche analiticamente pure all'interno di una logica che lo vede lontano difficile e soprattutto esposto ad una grandissima concorrenza interno ed internazionale
Che cerca di conquistare il così detto più grande mercato del mondo
Per inciso ricordo che il più grande mercato del mondo ovviamente non è la Cina che soltanto il Paese più popoloso al mondo convertire la popolazione in consumatori è un'operazione che richiede alcune generazioni
Forse nel caso della Cina soltanto uno due ma il più grande mercato al mondo come propriamente rimangono sono e rimangono Istat
Allora se usciamo da questa logica di eccessiva aspettativa e di eccessiva delusione riusciamo ad inquadrare la Cina e la conclusione che a cui arriveremo dopo questa nostra conversazione che probabilmente il pericolo è ancora più grosso
è un pericolo che non si basa soltanto sulla concorrenza dei beni di consumo si basa nell'acquisizione di quote di mercato e di peso politico nello scacchiere internazionale
Ma che comunque da questa ricorda questo riposizionamento nella scena internazionale possono venire delle grandi opportunità per lui e per la per i produttori italiani
E quindi le opportunità derivano dalla comprensione di quello che sta succedendo dal punto di vista storico quello che sta succedendo è semplice India e Cina stanno soltanto riprendendo il loro posto nella storia
Si tratta di grandi civiltà di grandi Paesi e anche di grandi economie che soltanto da un secolo circa sono state ridotte ad un ruolo marginale del consesso internazionale
Ancora nel mille ottocentoquaranta India e Cina insieme producevano e quarantanove per cento del PIL mondiale
Quindi la nostra meraviglia non è tanto che la Cina nel due mila venticinque come si dice diventerà la più grande economia al mondo
Forse una riflessione più analitica ci deve fare pensare a perché la Cina non sia già la più grande economia al mondo visto che il conteggio del prodotto interno lordo si basa su motivazioni quantitative
Diventerebbe automatico che il paese con una maggiore popolazione al mondo si automaticamente appunto la più grande economia al mondo invece questo non succede perché la Cina ha una produttività e una capacità a di esprimersi sui mercati internazionali molto ridotta rispetto ai pesi
Occidentali
Se chiedete ad un cinese medio ma anche ad un componente del Comitato centrale del partito cinese di chi è la responsabilità di questa arretratezza cinese non ci sono dubbi sulla risposta è colpa dell'aggressione imperialista dell'ultimo secolo
Del secolo delle umiliazioni che ha finito soltanto quando la Cina è potuta risorgere
Allora noi abbiamo di fronte un Paese che ha come unico obiettivo come principale obiettivo possiamo dire recuperare il posto che ha sempre avuto nella storia e questo lo fa in maniera ingombrante e questo lo fa a scapito di altri Paesi che l'Italia è uno di questi
Detto questo e posso capire che non sia simpatico posso capire che sia preoccupante perché la Cina non produce più soltanto magliette e giocattoli trottole la Cina come avete visto ad esempio l'altro ieri sui giornali ha mandato per una seconda volta
Il razzo Lunga Marcia nei confronti lei intorno alla Terra la Cina riesce ad essere forte sui mercati internazionali perché combina due cose che raramente si trovano nelle capacità produttive di un Paese
Una immensa dotazione di materie prime e di manodopera che appunto inesauribile disciplinata ed economica
Con una forte capacità industriale che noi abbiamo contribuito a a far lievitare attraverso l'esportazione soprattutto di macchinari
Anche il Bangladesh a una manodopera inesauribile ma non ha le capacità industriali Italia Francia hanno le capacità industriali ma non hanno quei costi del lavoro ecco perché la Cina costituisce una minaccia
Allora rispetto a questa minaccia che che è oggettiva
Comprendere la dinamica di questa evoluzione comprendere la tendenza riesce perlomeno a spostare verso l'alto la soglia dei dubbi
Cioè avendo presente la complessità della situazione si evita di poter dire che in Cina ci sono trecento milioni di nuovi ricchi che non è vero
Si evita di dire delle cose che ancora oggi purtroppo ci sentiamo dire sì ognuno dei cinesi bevesse un bicchiere del mio vino indossasse una delle nostre gravate perché i valori di consumo dei quali si è accennato prima sono differenti
Un'altra cosa che forse dovremmo sgomberare dalla nostra mente e la radicata convinzione che i cinesi non vedono l'ora di essere come noi non è vero
Insiste una frangia forte della popolazione che ovviamente insomma trattandosi di una percentuale di Mikado trecento milioni persone consistente che può determinare grossi movimenti economiche
Che riesce ad intercettare un buy protratta dell'apertura all'estero che è l'accettazione della diversità
Allora accettare un modo diverso di vestirsi di ragionare di mangiare di comportarsi è una operazione complessa perché va a incidere in un paese la cui dimensione culturale forte radicata e che soprattutto con molta difficoltà vuole essere cambiata allora atteso che non c'è un miliardo e trecento milioni di persone da conquistare atteso che non ci sono trecento milioni di nuovi ricchi ma tanto per darvi a qualche numero in Cina le persone che sono uscite da un'economia di sussistenza
Sono circa duecentocinquanta milioni che cosa significa questo per duecentocinquanta milioni di persone adesso vanno a lavorare guadagnano e destinano il loro reddito a consumi o investimenti
Questo che sembra una banalità per una società occidentale insomma la nostra vita giornaliera
Per la Cina si è trattato di un'autentica rivoluzione di un Paese che soltanto fino a venticinque anni fa non aveva le banche non aveva gli istituti di statistica non aveva i gradi nell'esercito non aveva le corti non aveva i tribunali
Era un Paese ad economia poco monetizzata dove si viveva nel danno a quelli cioè nella unità di lavoro che garantiva dalla culla alla tomba
Ovviamente a livelli differenti di quelli che fa la Svezia ma comunque non dava reddito da poter spendere era un'economia di pura sussistenza di baratto
Il fatto che soltanto in venticinque anni circa duecentocinquanta milioni di persone si siano liberati da questo tipo di economia e possono andare a spendere nei negozi come facciamo noi
è un fatto rivoluzionario per quel Paese che noi abbiamo compreso lentamente all'interno di questi duecentocinquanta milioni di persone si può ragionevolmente dire che un terzo di questi ottanta milioni di persone ha un reddito ha un reddito simile a quello occidentale
E che quindi può essere interessata ai beni che italiani soprattutto i beni di consumo Italia ora il problema non è tanto capire se questi ottanta milioni di persone
E qui valgano alla Germania come capacità di acquisto ma se da sole costituiscano un mercato e la risposta è ancora no perché per fare un mercato ci vuole circolazione di idee sistema bancario soprattutto un sistema distributivo efficiente
Che e lascino ancora non conosce che in Cina è ancora agli albori allora
Individuato che l'obiettivo del mercato è un pezzo di Cina un pezzo dei consumatori un pezzo di territorio alcune aziende italiane sono riuscire in questa impresa di radicarsi in quel Paese e fare accettare il made in Italy
A quei cittadini o a quegli utilizzatori
Ho detto la parola utilizzatori perché il novanta per cento dell'export italiano verso la Cina è costituito ancora da meccanica strumentale
Cioè le macchine utensili italiane per la lavorazione del legno dei metalli del marmo della plastica
Negli anni settanta ottanta si vendevano da sole in Cina perché erano capace di assecondare le necessità del Paese di una veloce industrializzazione è stato uno degli esempi più nobili e anche più redditizi della meccanica strumentale italiana
Noi abbiamo aiutato la Cina di industrializzazione ed è un'operazione che l'Alitalia ha fatto insieme alla Germania con grande successo
Se guardiamo la composizione dell'export italiano verso la Cina non vediamo i beni di consumo
Noi non esportiamo beni di consumo in Cina se non ha la per la pelle e i tessuti che servono a fare i prodotti che poi vengono di asportati
Il paradosso di questa situazione e che invece l'Italia in Cina secondo delle ricerche ma secondo anche la mia esperienza personale è conosciuta prevalentemente per i beni di consumo
Italia conosciuta per il al l'alimentare per la pelletteria per le calzature per l'abbigliamento per la moda e non è un caso che ho fatto abbia fatto una distinzione tra moda e abbigliamento
Quello che è paradossale e che i la scena è l'unico paese al mondo dove il made in Italy che cioè Metheny Davide beni di consumo non è italiano
è una chiara perdita di opportunità commerciale
E questa i voglia di italianità
Che hanno i cinesi perché Italia insomma è un Paese ben voluto stimato e rispettato spesso viene considerato un paese del passato piuttosto che del futuro comunque è un Paese no nemico e questo in Cina non è poco
Questa voglia di italianità viene soddisfatta no dai prodotti italiani originari ma viene soddisfatta dalle copie
Dalle imitazioni
Dallo scimmiotta mento simpatico di nomi italiani di grandi stilisti che viene fatto in Cina
Oppure da chi come ad Hong Kong ha avuto l'intuizione di produrre prodotti italiani nomi famosissimi come Giordano Bossini chiunque viaggi da quelle parti del mondo le riconosce
E che proprio sull'italianità dei prodotti hanno fatto la loro fortuna
Allora
E provo anche a sintetizzare
Si dice che l'export italiano verso la Cina abbia riservato discrete soddisfazioni è vero
Soprattutto la meccanica strumentale ancora oggi noi siamo i terzi fornitori europei
Dietro l'inarrivabile Germania che esporta verso la Cina cinque volte quello che esportiamo noi
E dietro la Francia per tanti anni siamo stati secondi fornitori della Cina non è una posizione nella quale il nostro Paese debba lamentarsi essere terzi in Europa dietro Germania e Francia accettabilissimo
Il problema è che noi perdiamo quote di mercato perché esportiamo verso la Cina molto meno di quanto faccia il resto del mondo
Tanto per darvi due numeri cinque anni fa avevamo l'uno virgola sei per cento della quota in porta gol quest'anno al due mila quattro abbiamo avuto l'uno virgola uno per cento perdiamo quote di mercato perché la meccanica stagna e in me e i beni di consumo non esploda
Il tasto più dolente purtroppo è invece su gli investimenti italiani
Ve lo dico perché Osservatorio Asia recentissimamente concluso una ricerca che ha fatto proprio un autentico Censimento delle Invest degli investimenti italiani in Cina beni Cina sono presenti ad esclusione di un commerci Camilla duecentocinquanta aziende italiane
Di queste qui soltanto quattrocentocinquanta sono andate a produrre in Cina
E ci sono andate con una
In esposizione individuale che le aziende relativamente bassa l'investimento unitario al basso quindi non è tanto il numero basso delle aziende quattrocentocinquanta è relativamente basso rispetto agli altri concorrenti robe ma non è bassissimo
è la a e le l'investimento unitario basso c'è c'è sempre stata prudenza nei confronti della Cina nella produzione allora
Produrre in Cina è il modo migliore per vendere in Cina
I prodotti devono essere si iniziati per poter entrare in quel mercato non è vero che nell'immaginario collettivo dei consumatori cinesi come per esempio succede nel caso di quelli giapponesi
Ci sia una voglia spontanea enorme verso il made in Italy i più dove abbiamo fatto degli errori
Nel campo alimentare per esempio
Che prima veniva citato ormai la pizza in Cina non viene assolutamente riconosciuta come un prodotto italiano il caffè in Cina appartiene a star baccano appartiene all'Italia anche il caffè espresso allora alcuni produttori italiani ce l'hanno fatta alcuni produttori del settore tessile sommariamente Zegna per esempio che uno che ha una ottima riuscita dei propri prodotti mi viene mi vengono in mente e il cinquantasei per cento degli investitori italiani che ha hanno messo la Cina in testa nelle priorità e sono contenti del loro investimento metà quarantaquattro per cento lo sono a metà
Ecco allora
La scena si pone
Per essere aggredita e per non aver timore della Cina contrario come un paese ora con meno misteri e più praticabile un paese da dove si può entrare dalla porta principale non più necessariamente od obbligatorio mentre da un cobra è un Paese che però va compreso che va messo in testa alle priorità aziendali
è un paese lontano difficile per i quali bisogna fare due cose all'interno della propria azienda
Organizzarsi ed andare a negoziare
A sperare troppo dalla Cina è un errore ma un errore anche chiudersi perché comunque l'ingombro della Cina arriverà a casa nostra se noi non abbiamo la capacità di andare a casa ore lo vediamo non soltanto della nostra vita giornaliera di consumatori la presenza delle merci cinesi nei negozi nei mercati nei supermercati
Ma anche dal punto di vista di a a uomini e donne d'affari vediamo la presenza delle merci cinesi nelle fiere internazionali
Il problema che non non è soltanto che noi non non vendiamo tanto in Cina perché non ci siamo organizzati ma che la Cina venda sempre di più in Italia
Il mio e inoltre che in Germania si comprino prodotti cinesi invece che prodotti italiani queste è la minaccia che forse noi non consideriamo bene allora
L'unica cosa che possiamo fare è non lamentarci in realtà e abbiamo messo noi dell'Occidente in modo un meccanismo sono debba sotto nome di globalizzazione che ha necessariamente coinvolto la Cina di tutto quello che la Cina esporta al mondo i due terzi il sessantacinque per cento derivano da investimenti stranieri
Ogni volta che qualcuno prova a rimproverare i cinesi di inondare con le proprie merci il mondo occidentale i cinesi rispondono sempre noi esportiamo ciò che voi ci avete detto di produrre almeno nella misura dei due terzi allora cercare di fermare l'onda della globalizzazione credo sia difficile
Cercare di far considerare la Cina un attore secondario non protagonista della globalizzazione è impossibile
La volontà di riscatto quella forza politica di quel Paese sono giganteschi
Voi pensate soltanto alle acquisizioni né uno scenario internazionale che la Cina ha avuto il ritorno di un comma il ritorno di Macao l'entrata la predazione mondiale del commercio l'assegnazione delle Olimpiadi
Il rispetto che tutti quanti adesso danno ad una moneta che fino a un anno fa era sconosciuta come Randy
Tutti questi successi della Cina le danno una forza di volere essere un attore protagonista della globalizzazione cosa che la sua dimensione la sua storia le consento
Quello che possiamo fare noi gente sospetta la Cina siamo ancora più industrializzati ma un po'più piccoli politicamente meno forti eccolo di organizzarsi al nostro interno e di andare a negoziare come hanno fatto molte persone molte aziende la necessità di organizzarsi e negoziare lì è suggerì bene perché ancora noi come Paese e come aziende abbiamo una soglia l'ecologica di vantaggio rispetto alla Cina e possiamo negoziare imposizioni di relativa forza
Laddove indugia siano laddove ci credessimo nel nostro particolare laddove aspettassimo il tempo che passa probabilmente saranno i cinesi invece a venire a casa nostra e verosimilmente avranno meno benevolenza del negoziare di quanto immaginiamo grazie
Grazie a olandese
Stante la sfida forte complessa portata certamente al cuore e chi lo voglia arrendersi che prospettive a e soprattutto cosa dovrebbe fare e la parola aveva mesi che pare abbastanza
Ce l'abbia fatta
Buongiorno a tutti
Prime tutti cerchiamo di lottare contro la parte va pesante che vedo che sta avendo il sopravvento del Coni
Presenti strappati ho fatto e sono in piedi veneta che facessero vino la sana solo il vino ora grazie intanto però limitato a parlare è un'occasione molto molto interessante
Sopra tutto parlare in questo contesto epico mediatica meglio negli ultimi anni ho vissuto questa escalation assennata come piccola azienda cinquecento milioni di lire di fatturato primo anno di d'esercizio cinque cinquecento milioni di euro l'anno quest'anno probabilmente con un'escalation
Passando nelle varie fasi
Ma senza fare niente di eccezionale assoluto guardando sì intorno appunto al cambiamento
Del mercato
Cambiamento dello scenario punto internazionale e quindi all'organizzazione della produzione io da un taglio sicuramente diverso da quella data sta da altre che sono studiosi della materia motivo sono un pratico fase l'imprenditore come penso la maggior parte dei dei presenti quindi non so sempre
Perché fatto certe cose o mi sembra giusto farle
E casomai se me Corvaglia torno indietro sono molto sintetico quindi la sua più spazi e casomai alle domande in seguito però darvi spero che è nato a Padova il conoscano i nostri negozi Calzedonia Intimissimi Tezenis sonagrammi Della Porta zitta
Quindi un settore tradizionale un settore storico che ha visto casomai specialmente nel campo delle calze una contrazione negli ultimi anni
Tante donne non tutti fossero stando non è solo una realtà distributiva
Ma anche una realtà produttiva noi produciamo circa l'ottanta per cento di quello di quello che vendiamo nelle nostre fabbriche sono localizzate poco in Italia oggi e tanto pertanto all'estero
Sicuramente ci troviamo oggi in una grossa fase di cambiamento nuovi clienti nove concorrenti nove marcati che fino a ieri erano difficilmente raggiungibile oggi sono di più raggiungibili sia come sbocco che come potenziale concorrente
Ci sono già stati questi cambiamenti negli anni passati anche non moltissimi anni fa Italia sicuramente attraversato momenti difficili di grande cambiamento
Forse quello che c'è di diverso oggi è che mentre in passato mediamente docente non stava molto bene aveva voglia di cambiare o di stiamo bene ognuno ha la sua
Diciamo discreta quota di benessere e quindi il cambiamento fa paura c'è paura di cambiare c'è poco di buttarsi
E quindi c'è la grossa tentazione di rifugiarsi nel nel passato ogni tanto emerge questa richiesta di darsi emerge nostalgia della lira nell'asta di ieri quando stavamo bene quando eravamo solo noi
E questo forse la più grossa minaccia se non è proprio il più grossa difficoltà che abbiano avanti
Cosa fare per continuare a
Prosperare per poter per poter andare avanti ci è stato detto stamattina dobbiamo accettare un ridimensionamento dei nostri di ricchezza
Sinceramente anche se di favorire che sindacati devastanti teneva per avere meno ma non mi sembra una buona prospettiva nel senso che se già fatto con l'idea che devo accontentarmi di Mino
Mi sembra veramente di partire già da perdente
Quindi secondo me ci vuole invece una volontà di trovare dei sistemi nuovi allora anche o il sì non perché dobbiamo potentati meno caso mai avremo una richiamo chi si dà da fare per farli più e noi moriamo chiasso della rete deposizione qui dividiamo diversamente
Questa resa ma non partiamo eliaca debbano essere meno allora la prima prostituta come dicevo è non fare nulla o lamentarsi anche oggi si è parlato di questo esce battuta basterebbe fatto votare
Vogliamo o non vogliamo le aiuti all'in paese magari non si fosse aiuti alle imprese invece ho sempre chiesto
Di un Euro c'è una lira di un è una spiegano come tax che fa tutto un percorso e poi viene ha ridato all'impresa come aiuto all'impresa
Quanto ne rimarrà per strada ora io sono bastate pessimista ma ne rimane dalla strada l'Amga Lampard
In spese burocratiche in corti clientelare fondi che rimangono inattivi posso fare istituti quindi non a caso si nessun aiuto cercate di intrecciarsi il meno possibile chiedete se possibile un po'meno tasse Mario sono particolarmente
Reso particolarmente privatistico in questa mentalità quinto Sky sempre più sociale in un evento sarà più individualisti prova secondo me se non c'è questa voglia di arrangiarsi aspettiamo l'aiuto dall'alto
Non solo è inutile ma è anche dannoso perché finché aspettiamo l'aiuto dall'alto abbiamo un minor voglia nemmeno spinta la ce la farà
Io penso proprio che politici
Basta leggere così sui giornale e non voglio dire di uno o dell'altro schieramento aveva talmente tanti problemi al loro interno cercare di mantenere il potere cerca di mantenere la loro posizione ha cercato di non ingigantire la voragine che veramente pensare che possa arrivare proprio sulla loro penso che si veramente utopistico e del tutto impossibile secondo me non non possiamo neanche aspettarci
Una definizione delle regole elementari è un testo che non possiedo per aver preparato o o per Firenze poco tempo per Verona bisogna fare lo slalom tra i venditori di borse contraffatte scarpe contraffatte
E chi più ne ha più ne metta non siamo neanche capaci quindi di dettare le regole elementari della concorrenza in casa nostra vorremmo avere la presunzione di dire alla Cina Stefani che ha la sua
Oggi sulle cose grottesche diamo dieci mila euro di multa la turista norvegese che non per la Borsa troppo la disgraziata non è che legge il codice civile italiano per entrare in Italia o arrestiamo
Negretto che rende le Borse spagnola nettamente inferiore la Liga non c'è Porta Romana fuori cioè la cosa più elementare dirà se questa è oggi possibile prodotti quella non riusciamo fa ora
La terza strada chiaramente quella di prendere atto del cambiamento e volerlo vivere da protagonisti la Cina ha detto giustamente
Relatore Gavino preme con un intervento molto molto interessante
Anni e suo interno così difficilmente conciliabili capacità industriale e basso costo la manodopera è vero noi non ce l'abbiamo
Ora fortunatamente attorno al Brennero reso in continuità e non c'è più un muro non c'è quindi se vogliamo uscire vogliamo combinare un'alta capacità di fare con le risorse che hanno altri possiamo tenere dei grossi risultati secondo me
Prima di tutto dicono bisogna avere una gran voglia una gran curiosità c'è stato detto anche prima che in Italia si sta bene a Verissimo sta molto bene in Italia
è un bene può diventare anche un limite devono Spennati Pretorius se me lo fa fare riconosce sto bene mangio bene sia nemico ristorante belle donne ma perché vadano per me
In giro per il mondo è vero che le cose le motivazioni e quindi vengono un po'a mancare anche perché nel fortunatamente stiamo mediamente molto bene
Però questo no se sta bene se non ci diamo da fare può essere messo in crisi per il futuro da questo cambiamento io sono rimasto veramente meravigliato quando alcuni miei colleghi
Dell'abbigliamento hanno scoperto che esiste Zara che esiste e ci andai in Panda Prato Milano medievale
Non c'erano a Milano al petrolio volta le era sembrato che ne so a Barcellona senatore ne so ad Amburgo così tanto per fare un giro a prevedere con legge no si sono andato non ho guardato e mi sento affermano veramente è un un atteggiamento colpevole secondo me indìco criminale raramente incosciente non rendersi conto di quello che c'è in giro per il mondo oggi che il mondo veramente Valente piccola
Secondo me l'ostinarsi nel voler mantenere a tutti i costi la produzione manifatturiera nel nostro Paese
Non è solo
Negativo dal punto di vista economico more anche dal punto di vista sociale
Cioè oggi la fabbrica rendiamoci conto non è più il luogo in cui i nostri figli uno dei miei figli sono i privilegiati ma i fili di chiunque
Non desiderano un domani fa l'operaio
Per i nostri genitori per i nostri nonni ad una promozione sociale da lavorare nel campo sotto l'acqua sotto il sole stile freddo andare in fabbrica d'ambiente positivo o dimostri di non non desiderano
Non aspirano vogliono fare
Giustamente potendo fare dei lavori maggio situazione economica ma soprattutto personale
Io abito in un in un piccolo paese dell'argento fra le montagne tra Verona e Trento anni fa
Non c'era nessuna industria
Negli USA di Carpi è venuta a piantare una tintoria ce l'Adige se l'acqua cioè comune di oscuramento dato il terreno rateizzata
In questa fabbrica oggi centotrenta dipendenti
Cento sono marocchini
Licenze pasticciate riesco a fare altri lavori
Così per tante altre Fabbri andiamoci conto che nelle nostre fabbriche sono in maggior parte extracomunitari
Forse sarebbe più logico pensare esportare queste fabbriche dove no alla pace ed è felice di fare questo lavoro
Creando anche molti problemi poi di inserimento previsione che viene qua ha diritto a tutti i servizi sociali che nel tempo sono state giustamente con questa
Quindi bisogna seconda che ci diamo da fare per recuperare il gap che erano cumulato con gli altri Paesi industriali nostri diretti concorrenti Francia e Germania Giappone Stati Uniti perché sono mass
Se mente presenti all'estero
Ci sono poi secondo me due modi di affrontare la delocalizzazione quello tipicamente americano che vede la produzione una cosa brutta sporca e cattiva assolutamente da non toccare delegare completamente agli atti
Sì loro possono fare che hanno anche un un un mercato molto grande molto meno concorrente interno dei grossi margini
Secondo me non è possibile farlo anche per ritardo che abbiamo accumulato
Ed è ritengo molto privato nel modello giapponese che ha esportato su know how produttivo ne abbiamo mediamente età delle bellissime fa perché sappiamo fare bene la produzione infallibili sui prodotti
Con tutti i vincoli che abbiamo e tutti i problemi che abbiamo quando questa cultura viene inserita in un contesto più favorevole
E dei costi più bassi i risultati che si possono tenere assolutamente veramente grandi di possibile con competizione sui mercati terzi lo possiamo fare concorrenza in Germania
Al concorrente cinese molto meglio che produciamo i suoi costi col nostro gusto che vendendo punto sul mercato potrà mai più più vicino e più noto
Qui ci sono le grosse possibilità bisogna interamente credo che e investire
Le critiche si Fante si è vero ma non solo le grandi aziende possono delocalizzare
All'altra è una delle più facile per affermarsi ma si può fare anche su tutti per le piccole aziende sono voglio dire che ho aperto il primo laboratorio incavate
Con nove dipendenti l'azienda era molto piccola il primo negozio ispanica l'amo venti negozi e la mentalità cambia la mentalità che deve considerare il Paese tra virgolette straniero alla stessa stregua con cui si considera se considerava una volta la fazione più lontane dove c'era meno confusione c'era un po'più quindi vi state si sono molto accorciata
Bisogna avere questa questa voglia
Spostarsi
Che la produzione da sola non sia più interessante lo sanno anche i cinesi cercano anche loro di ridire mi sono stufato di produrre per il tuo marchio
Guadagnando solo un po'e cercano anche loro di acquistare ma anche commerciali quindi stiamo attenti recente in siamo di poter fare come le americane che sono delle protezioni se lo possono fare dire facciamo vi faccio il commerciante sono troppo dura vado incomprensibile
Un domani questi nostri concorrenti fornitori diventa concreti scavalca dobbiamo avere la voglia e la possibilità di controllare il processo di produzione
Quindi dalla produzione sede come si intende una volta passare ad un processo Paolo improduttivo su scala mondiale che va a prendere i fattori della produzione in giro per il mondo dove sono
Più interessanti più giusti più a basso costo e dove ci permettono di asse più competitivi
Sicuramente un potrà dire ma se traiamo disoccupazione Italia io sono un'idea che non sia assolutamente vero appunto per come dicevo prima le fabbriche sono già pineta comunitari non si trova gente per lavori umili in più
Ci sono tantissimi servizi che non sono localizzabili
E se l'economia cresce supportata anche da una maggior competitività esportazione tramite la riorganizzazione ci sono maggiori posti di lavoro
Per lavori più qualificati quelli che oggi i nostri giovani vogliono e possono fare
Penso di aver lumino concluso
Solo con un ultimo accenno purtroppo oggi dobbiamo essere capaci se vogliamo dare un forte rapporto qualità prezzo mettendo con qualità tutto quello che è in atti e prodotto dal gusto dal modo dalla qualità effettiva dobbiamo essere capaci di appropriarsi di più margini possibili ce li prende il prodotto più a monte possibile portarlo più a valle possibile con questo accorciando i tempi
Approvazione di Zanardi processo di produzione vendite non è facile ma bisogna saper fare ha saputo far dei prodotti molto belli unici al mondo durano imparare anche dall'in mano al consumatore grazie
Piccola sintesi prima di passare alle domande
E quindi al questionario tradizionale di Fini e Pannella la prima considerazione è che il cambiamento nota che si è innescato lo ha prodotto e va percorso fino in fondo
Non c'è alcuna possibilità di venire a capo del cambiamento se non si ha il coraggio di percorrerlo fino in fondo
Restare a metà strada o a tre quarti di strada significa vanificare sia quello che si è prima si è quello che avrebbe potuto venire dopo questa è una considerazione che va tenuta presente
La seconda considerazione è relativa ai sistemi immunitari che difendono l'identità e quindi la nostra identità all'identità di imprese ogni sistema immunitario che funzioni bene è un sistema che sa in qualche modo contaminarsi
E voi vedete che quando vi dovete vaccinare contro l'influenza come Sulcis succederà in questi in queste settimane come siamo invitati a fare in queste settimane in realtà l'immunizzazione avviene attraverso l'incorporazione di un frammento almeno del virus che si vuole combattere
E quindi non c'è alcuna possibilità di mantenere la propria identità e Dio è un sistema immunitario forte senza la capolista in qualche modo di incorporare una parte del nemico quindi di riconoscerlo
Perché se non lo si riconosce in realtà difesa non ci sono
Il terzo elemento che mi preme considerare è che non vorrei che si siederà sul considerazione che in qualche modo sentito serpeggiare stamattina e che in qualche modo Veronesi ha richiamato c'è il disagio e dentro un disarmo rispetto alla politica
Ora che la politica sia in una condizione di crisi generale o di valori generali è un fatto che vediamo tutti i giorni il problema è che disarmata sì o arrendersi di fronte a queste cose significa rinunciare alle regole STM usava interesse generale
Ora è bene ricordare che nessuna élite e nessuna classe dirigente può diventare un rito una classe dirigente per la società
Senza la capacità di saper riconoscere all'interesse generale e non semplicemente di trovare tutelare l'interesse particolare
Ora questo Paese ha bisogno di tornare a pensare che SIAN con l'interesse generale da tutelare da difendere e non solo interessi particolari da servire perché questa è la forza di un Paese
Quella di capire che ci sono dei valori comunque che interconnettono tutti indipendentemente dal settore in cui operano e indipendentemente dagli affari che perseguono
La crisi di questo Paese largamente una crisi dovuta alla caduta degli interessi generali e di quei valori che si erano fatti forti quando eravamo probabilmente più poveri non lo spirito comunitario era molto più forte e molto più localmente intessuto
D'altra parte ogni processo di globalizzazione che ci porta lontano ha bisogno di radici forti localmente perché altrimenti voi sapete bene che non si può correre
Alzando complessivamente tutte e due le gambe
Perché se si alzano contemporaneamente tutte e due le gambe quello che può succedere ricadere qualcuno per terra
Allora dovrebbero comparire delle domande se non vado errato io sono molto poco bravo nel fare queste cose qui mentre voi scusarmi se allora modelli modelli di consumo la prima domanda è concorda si dovrebbero associare oggi lo stile del prodotto italiano avete sei alternative
Con la qualità e la cura dei prodotti con la tradizione del nostro Paese storia cultura territorio urto con l'efficiente successo di alcune nostre imprese di punta con il genio italico nell'inventiva e nella creatività lo stallo Stellone
Con il fare parte della tradizione europea o altro
A voi
Due risposte sì ma Simone
Allora abbiamo delle risposte che cambiano sensibilmente rispetto all'anno scorso se quelle che ho qui sono quelle dell'anno scorso no
Queste che cosa mi avete dato che cosa sono
Quindi prevale abbastanza nettamente
La qualità anche abbastanza normale e la tradizione del nostro Paese e richiamo alla tradizione un richiamo anche i valori e perché non c'è niente di meglio che interpreterà repressione di un Paese che i valori che Paese sa esprimere
I genitali Ico ha una sua dignità e una sua rilevanza che poi vale clonate in vari modi e quindi abbastanza difficile da interpretare
Ho la seconda domanda
Fa riferimento nella comunicazione d'impresa o di associazione quali valori andrebbero enfatizzati per ribadire il ruolo sociale dell'impresa
Parate ruolo sociale di impresa è uno ore richiami più interessanti e anche un pochino più interessati che viene fatto ultimamente
Sotto responsabilità rossa l'impresa passano non sarà una serie di valori o di definizioni che sono anche abbastanza contraddittorie
Di solito sino vedersi si richiama ai valori aiuole sociale d'impresa quando c'è una crisi abbastanza generale e non si sa più a che santo votarsi
è chiaro che l'impresa ha sempre avuto un ruolo sociale probabilmente richiamare di attori che in qualche modo interferiscono o in e interagiscono con l'impresa in termini di responsabilità verso questi attori e anche un modo le tessere le relazioni e quel tessuto che in qualche modo dare all'impresa una sua dignità è una sua legittimità avete qui sette alternative ne dovete scegliere al massimo due
No no
Allora
La capacità di creare ricchezza occupazione ovviamente quella più rilevante anche perché e l'obiettivo di ogni impresa quella di creare ricchezza
Nell'ipotesi che creando ricchezza questa richiesta e poi in forme diverse in quantità diverse proporzioni diverse si distribuisce
In realtà è vero che il ruolo sociale di un'impresa è quello di fare bene il mestiere per cui essa è stata fondata questo il ruolo principale
Perché se un'impresa persegue quello l'obiettivo per cui è stata fondata con ogni probabilità distribuì a distribuirà anche ricchezza e quindi far stare bene le persone non solo che l'impresa una fondata
Ma anche le persone che ci lavorano oltre a Vittorio all'interno del quale l'impresa è insediata
La terza domanda e qual è l'aspetto più preoccupante della concorrenza sleale dei paesi emergenti e qui entriamo direttamente in uno dei temi che è stato affrontato nel banner anche qui massimo due risposte su cinque alternative possibili
Ecco le risposte come si distribuiscono mi sembra che sia anche questo una cosa abbastanza condivisibile nel senso che le attese erano più o meno di questa di questa dimensione questo è un tema che poi attraverso le domande potete in qualche modo approfondire soprattutto attraverso l'esperienza di Orlandini
Di Veronesi l'ultima domanda
Per la sua impresa lo sviluppo dei Paesi emergenti rappresenta solo una minaccia sia una minaccia con un'opportunità sono un'opportunità nulla non so una sola risposta su cinque alternative possibili grazie
Rocco
Bene
Poi te anche le differenze rispetto all'anno scorso resta una domanda a cui avete risposto anche l'anno scorso
Come dire crescere un'aria di ottimismo potenziare sia una minaccia che è un'opportunità aumenta abbastanza sensibilmente
Si riduce l'aria della minaccia pura e semplice e si unisce anche l'aria dell'opportunità pura e semplice quindi lei allora l'alternativa sostanzialmente un'area di ambivalenza in cui opportunità e minacce in qualche modo si confrontano e dipende molto non solo dal contesto in cui si opera ma anche della dalle iniziative
Dalla voglio dei progetti che noi ci mettiamo
Bene essendo questo il contesto io direi che abbiamo quasi esaurito quello che noi dovevamo dire
Potevamo dire stavo e adesso porre delle domande se si
In maniera tale da poi concludere questo panel pomeridiano
Passare poi alla
Confronto successivo domande
Carboni Campori sono della Confartigianato toscana
Chiederei al signore Veronesi
Come ha risolto se ce l'aveva il rapporto con i subfornitori
Locali
Se ha intessuto dei rapporti e Lea esportati dei paesi in via di sviluppo oppure se ha toccato i rapporti che tipo di conseguenza hanno avuto queste cose sul Piano dell'economia locale
E poi se a per il caso esaminato la ministra della responsabilità sociale dell'impresa
Cioè il rispetto dei contratti rispetto dei diritti civili nei paesi in cui ha creato delle degli insediamenti e quindi con manodopera straniera
Vado via allora fortunatamente la nostra
Crescita produttiva all'estero è stato soprattutto un nuova produzione quindi non ha comportato grosse riduzione quello che il producevamo in Italia in parte sì e ci sono state varie esperienza alcuni questi subfornitori ci hanno seguito all'estero acceleriamo persi alte sono stati sollecitati a spostarsi però devo dire che nella media
Specialmente perché avevo una bella produzione industriale cioè al di là del l'aspetto confezione già che per alla tintoria piuttosto che fa il pizzo prosegua tessuto
La maggior parte sono ancora in una fase di valutazione molto lunga c'è molta paura da parte del produttore medio italiano diciamo a spostarsi verso altri mercati
Per quanto riguarda invece la la seconda domanda è chiaro che noi cerchiamo di replicare un'azienda
Impossibile comizio prima italiana
Nel rispetto dell'Amati locali e quindi non ci poniamo sicuramente il dubbio di non di non per rispettarle rispettiamo motivi di sicurezza ma prive di trattamento lavoro provvidenziale quello che ha previsto la mattina locale
In più da Pacciani più alto viene comunque hanno come standard di sicurezza stando a dieci e efficienza di pulizia di quello che vuole del tutto simile a quelle che che sono normali in Italia
Anteo voleva parlare anche lui sul tema se vuole posso darle una testimonianza abilitati anni vissuti in Cina ma anche per la recente indagine che mi ha fatto sulla sugli investimenti italiani in Cina
Il ricorso ai fornitori locali sta incrementando in maniera esponenziale
Senza che i i produttori cinesi di parti e componenti salari vantando sempre più bravi e quindi il loro inserimento nel prodotto finito sempre più consistenza sempre più valido
Dal punto di vista ma ambientale del rispetto dei diritti dei lavoratori cosiddetto dumping sociale che del quale si parla in Cina
E posso dirle che le fabbriche italiane così come fabbriche straniere sono Migliorini rispetta le condizioni di vita e più controllate delle fabbriche cinesi è innanzitutto pagano le tasse
Sono costretta a rispettare dei contratti di lavoro su base locale
E poi insomma appartengono ad Amado ad un mondo del lavoro che danni come quello italiano è stato abituato a riconoscimenti più estesi rispetto a quello dei dei Paesi emergenti insomma in buona sostanza nelle fabbriche italiane o nelle fabbriche straniere direttamente gestite da stranieri
Si lavora meglio in ambienti più puliti si guadagna un po'di più i diritti vengono un po'più rispettati il problema che io ritengo voglia porre lei cioè io lo scarso rispetto delle condizioni di vita e di lavoro avviene soprattutto nelle fabbriche gestite da imprenditori locali o se vuole da imprenditori taiwanesi
E allora lì sicuramente insomma i margini di miglioramento sono forti e il cosiddetto dumping sociale è un punto di vantaggio forte rispetto ai produttori locali desueta produttori stranieri
Grazie ci sono altre domande prego
Giovanni ficcante consorzio riciclo sazio produttori nazionali dire sane interni una domanda a Orlandi relativamente a quanto concerne la Cina cioè elegante impresse chiaramente e più facile
In quanto strutturate ad accedere ovviamente al mercato cinese o comunque a trasferire eventualmente a investire in quella direzione cioè andrà a trattare paritariamente
Ma le piccole e medie imprese che non hanno ovviamente questa stessa capacità come possono fare quali sono le migliori soluzioni prendere qualche lezione
Ovviamente non non esiste una risposta unica tuttavia
Stanno intervenendo alcune variazioni nella ti assunto in prigione imprenditoriale e produttivo cinese
Che aiutano le piccole e medie aziende sei noi fino a qualche anno fa potevamo dire con relativa sicurezza in Cina piccolo non è bello
Perché era un paese lontano difficile la necessità di investimento era commisurato alle dimensioni una struttura alla spina dorsale dell'azienda è infatti l'azienda Leane avevano investito poco e poche in in Cina
Adesso nel Paese stanno succedendo le cose molto interessanti e si sta affermando una imprenditoria giovane
Dinamica protetta dal partito anzi coccolato dal partito che la vuole anche assumere al proprio interno e per forza di cose privata non sono più gli spin-off fintamente privati di derivazione burocratico statale come erano prima
Adesso si tratta proprio di piccole aziende che nascono dall'imprenditoria privata ire attaccò che cosa sta succedendo in Cina da qualche anno cioè da quando se ne affermata la parola d'ordine Tough pubblici si gloria se no arricchirsi è giusto Casey può fare affaristi può diventare imprenditori senza andare in galera
Quello che a noi sembra così sarà acquisito è insomma in Cina e in realtà è un portato degli ultimi venticinque anni e progressivamente Tough riciclare se è stato appannaggio delle imprese statali dopodiché lo è diventato anche di imprenditori giovani dinamici allora
Le dico che noi affronteremo questo tema dei distretti delle cooperative delle piccole e medie aziende italiane perché c'è stato proprio richiesto dai cinesi perché è ancora uno spazio nel quale noi possiamo insegnare qualche cosa
Allora
La sintesi eh anche qui organizzarsi e negoziare però se prima era difficile perché quando gli imprenditori cinesi parlavano di già invece lo pensavano alla Kodak o alla Coca Cola
Adesso pensano anche a piccole e medie aziende e siccome la soglia dei Coggi delle nostre piccole e medie aziende forte
Vi si può lavorare
Prego
Sono Carcano illustrare di Como una domanda per Veronesi allora le le uno degli svantaggi dell'Italia rispetto per esempio la Germania che ci ha preceduto dall'intera redazione delle prestazione e propria dimensione fisica delle aziende cioè un'azienda media tedesca tipicamente frattura da non so da dove cinquecento milioni di euro pur essendo di proprietà familiare
Le nostre magari sono un decimo di codesto quindi lo stesso rischio di un'unità produttiva non so di dieci milioni di euro per loro può essere un rischio accettabile perlomeno lei ha accennato come ha cominciato ecco anche negli ultimi interventi si parla di questo questo credo sia un tema vitale intanto avere più coraggio ma poi anche come si può uscire
Partendo dalla dimensione relativamente piccola
No sicuramente e più difficile
Però bisogna fare tipo quello delle sono alla banda da solo tutti un one man show bisogna purtroppo arrangiarsi
Io devo dire facendo poco affidamento su ICE piuttosto i quali ti dicono personalmente sperimentato avevo deve essere qua Hassane chiamato quale qua ci sono un sacco di pericoli attento cui attento l'attento su tento giù
Quindi bisogna provare a suo nome su scala limitata per fare esperienza rischiando qualcosa che si può perdere questa è una legge imparando nell'orrore quotidiano perché io sto ho cambiato tante volte percorso Padé con a l'ho cambiata però se non cominci io ho tanti amici di Roma
Anch'io volevo farla però non sapevo se farlo in Messico in Thailandia India e Cina o in sé la coniglio insomma che penso ed hanno fatto niente cioè fai una cosa sbagliata capito dopo sono entrato paese però intanto hai fatto una cosa un po'molto spesso di valore
Spero di essere stato per quanto possibile chiaro
C'è qualcuno
Prego sia la domanda per Orlandi sono Riccardo Marchesini e o l'industria manifatturiera aveva Prato ovviamente tessile
è un'eresia dire che l'industriale diciamo il il partito
Quindi la classe dirigente cinese sia in questo momento un meno interessata all'industria tessile e più a determinate settori a più alta tecnologia e quindi sia meno attenta alle esigenze degli dell'impresa i testi di cinesi
Ma penso che al massimo per questa eresia passerà un paio di secoli nel Purgatorio ma non andrà all'inferno senso che c'è del vero quello che dice
Ancora oggi il circa il venticinque per cento dell'export cinese è composto da tessile tessile abbigliamento filati tutto e quindi ancora un un bastione dell'export cinese
è pure vero che l'attenzione dei governanti cinesi in questo caso le all'identificazione dello Stato partì da governo e totale
è interessato ad altri settori
Tanto che la Cina senza comincia a delocalizzare la produzione tessile spesso modernizzata da macchinari italiani ricordo che la prima voce dell'export italiano verso la Cina è macchine tessili
A comincia a delocalizzare verso Paesi come il Vietnam ma il Bangladesh la Cambogia
Per un paio di motivi primo perché li coccola sta ancora meno
Secondo perché quei Paesi non sono assoggettabili al pericolo delle quote
Per cui la risposta sua domande sì diciamo che pure all'interno di una risposta di dimensioni straordinarie il venti per cento circa dell'export cinese però è vero che quella produzione tessile che è la prima di un Paese che si industrializzati progressivamente perderà d'importanza in Cina
Sì
Io volevo chiedere a Romeo Orlandi ho seguito con molta attenzione il suo intervento e le crude cifre le quattrocentocinquanta aziende italiane di fatto no che sono in Cina e che caratterizzano sulla produzione lì nel posto
Diciamo il made in Italy
Noi a Prato abbiamo una realtà contata oggi di ventotto mila persone che risiedono cinesi a Prato e la propensione qui a Prato di essere imprenditori è nel loro DNA
Quindi in una situazione di questo tipo lei che ha un aut contatto diretto e quindi anche per ciò che riguarda quello che la sua risposta ci può interessare rispetto anche al alla possibilità degli enti pubblici e anche delle categorie di poter relazionarsi meglio con la realtà di qui di fatto non è a Prato su centosettantasei mila abitanti la Cina ce l'abbiamo qua
Ecco come in qualche modo secondo lei ci possiamo relazionale grazie
Relazionare con la comunità cinese è quello con la Cina
Con la Cina tenendo presente che abbiamo un bel pezzo di Cina
Mi mi viene in mente di pensare che ha ventotto mila persone che hanno legami con la madre Cynar con la grande madre Cina che non vengono mai recisi ovviamente lei sa che in cinese si dice che le foglie vanno sempre a morire vicino alle radici dell'albero quando si staccano
La queste ventotto mila persone che probabilmente vengono dalla Georgia anche cioè dalla Provincia quindi sono Ytzhak Rabin Cina Shanghai della Cina costituiscono un tramite commerciale
Io credo che anche in questo caso un approccio misto sia il più valido senso che possa combinare l'aspetto produttivo l'aspetto distributivo e quello commerciale
E anche un aiuto alla delocalizzazione
O le porto anche qui un'esperienza di lavoro forte abbiamo chiesto a chi aveva delocalizzato in Cina
Se era vero che trasferire a fabbriche avesse fatto chiudere fabbriche in Italia perdere di posti di lavoro portare via ricchezza del nostro Paese pena della maggior nella stragrande maggioranza dei casi ci è stato risposto che aver delocalizzato aiutato l'azienda
Perché ha consentito una produzione più vasta magari quella più nobile mantenuta in Italia quella meno nobile fatta all'estero ha consentito di internalizzare i costi di avere un rapporto più potente con la distribuzione con gli importatori insomma ha dato nuova linfa all'azienda USA la possibilità di conquistare la Cina che è un secondo versante allora la risposta prevalente di chi aveva delocalizzate in Cina è lungi da me fatto chiudere le fabbriche in Cina se la la il trasferimento in Cina se non ci fosse stata la Cina non ci sarebbe stata l'azienda
Allora io credo che qui a Prato bisogna tener conto anche di questa esperienza di questa affermazione probabilmente avere tanti cinesi qui può essere convertito ammesso che lo sia già fatto in una risorsa piuttosto che un problema
Bene sono scesi credo che noi dobbiamo chiudere qui io ringrazio i correlatori potrei fare o una perorazione finale un po'stravagante io vengo da un'università all'onestà da Confindustria
Noi prepariamo i ragazzi e che dovrebbero in qualche modo entrare in azienda o fare gli imprenditori una responsabilità molto grande che non può fare le l'università di per sé da sola quindi quello che chiedo anche a voi
Quelle date una mano avevano resta a preparare i ragazzi come vorreste poi nelle vostre aziende per in qualche modo partecipate fatevi vivi chiedete delle cose in qualche modo portate l'esperienza nell'università a un un immenso bisogno di esperienze vere in maniera tale da non manda fuori persone che siano semplicemente competenti quando sono competenti in termini intellettuali o strumentali
E non hanno poi la capacità o come dire dimensionale le loro aspettative e non sanno dove andranno a finire quindi no voi avete poco tempo si sa a dovete fare tante cose
Ma se è riuscita a dedicare una piccolissima parte del nostro tempo ad aiutare non esita a mandar fuori i ragazzi che poi dopo voi potreste assumere in qualche modo farebbe piacere ad assumere
Batterò perché questo aiuta questo Paese anche ad uscire dalla crisi di classe dirigente in cui è grazie
Per favore stiamo per cominciare
Prendete posto in sala grazie
Per cortesia opposto grazie
Dove la
Quello sì trentotto
Ma io come
Allora io
Sarei per iniziare anche perché siamo già in una in grave ritardo rispetto al programma
Questa terza sessione
Di oggi su strategie e innovazione per la piccola industria dalla dagli scenari lo scenario macroeconomico che abbiamo visto stamattina
E agli scenari sui modelli di consumo sui valori che abbiamo visto nella prima sessione del pomeriggio passiamo a considerare le risposte le strategie per le piccole imprese
Con particolare riferimento come vedremo a quattro cinque parole chiave che vorrei in un minuto elencare tecnologia Europa
Sono
Due temi sui quali ci soffermeremo il tema del credito
Per l'innovazione per le piccole imprese il tema del rapporto tra le grandi imprese innovative sta per arrivare il nostro ultimo ospite e le piccole e medie imprese e infine il tema il territorio come fattore come elemento editi vita per la piccola impresa
Chiederò ai nostri relatori di essere estremamente sintetici ed ovviamente come da loro consuetudine efficaci quindi chiederò loro di fare un primo intervento la prima relazione di dieci minuti per poi consentire vere
Domande dalla platea e una replica un giro di replica i nostri operatori
Il primo tema da cui partire è quello della dell'innovazione e la ricerca e sviluppo noi sappiamo che il settore privato in Europa sta investendo meno in ricerca e sviluppo investe sensibilmente meno degli Stati Uniti
E dal due mila due mila tre due mila quattro c'è stato un decremento in termini assoluti la spesa ricerca e sviluppo che ovviamente è dovuta in gran parte alla congiuntura avversa di questi anni ma è significativo come nell'ambito del settore privato siano le piccole e medie imprese in tutta Europa
Che investono meno in ricerche sviluppo rispetto agli Stati Uniti
D'altronde abbiamo sentito oggi stamattina che però le piccole e medie imprese italiane sono spesso innovative sono molto innovative quindi qui sembrerebbe un po'presentarsi un paradosso da questa capacità innovativa delle piccole medie imprese in particolare quelle italiane e la scarsa propensione alla ricerca e sviluppo delle imprese europee
Io vorrei quindi chiedere al nostro primo relatore che il dottore Andretta direttore delle tecnologie industriali della DG Ricerca alla Commissione europea di spiegarci dal suo osservatorio privilegiato
Quale quali sono gli elementi che limitano che vincolano la capacità di ricerca e sviluppo delle piccole e medie imprese è un problema di tecnologie che non sono adeguate per l'investimento per la spesa replica nelle imprese è un problema di finanza
Che manca che non è adeguata è un problema di burocrazia o dal suo punto di vista di euro Croazia che non aiuta
Grazie
Grazie credo che parlando di Lucrezia
Io sono un euro aperte quindi però che non c'è ma due volte mi ha colpito che stamattina prima come Burato più in generale secondo come come funzionario europeo peccato che non ci sia perché mi sarebbe piaciuto rispondere pubblicamente
Per chi ha una memoria sul negli studi diciamo giovanile c'è una frase di Seneca che straordinaria che dice
Non è sufficiente avere il vento in favore se non si conosce il porto di attracco
Credo che sia attualissima e risponde perfettamente alla problematica discussa oggi cioè in realtà per sfruttare il vento bisogna sapere dove andare
E credo che sia straordinario anche messo in relazione a quanto è stato detto che stamattina soprattutto al titolo uno dei due titoli del convegno che era metamorfosi dell'industria manifatturiera nessuno non ne ha ancora parlato per cui io vorrò parlare su di questi alimenti per poi vedere effettivamente come l'innovazione perché non sono lo strumento non è un fine a se stesso e spesse volte si pensa che facendo innovazione pone automaticamente magicamente si cresce è anche vero ma non è esattamente lineare la funzione direi che la funzione conoscenza innovazione è estremamente complessa è un sistema complesso che vogliono sapere effettivamente qual è il porto di attracco ora questa mattina son state fatte due analisi macro economiche
Nelle analisi anche particolari si analizzato l'offerta serializzato la la capacità di produzione si è insistito fin troppo sui costi di produzione
E si è arrivati già nel pomeriggio analizzando direi la domanda a mettere il dito su quello che per me è il vero problema non solo dell'Europa
Per l'industria manifatturiera di tutti i Paesi avanzati compresa quella americana che in quanto a efficienza e produttività
E competitività non è assolutamente superiore a quella europea nella stessa situazione ci stava l'Australia e il Canada e Giappone tutti i Paesi avanzati si trova nella stessa situazione ma perché
Perché è semplice
Ed è il punto secondo me focale sul quale vi riflettere e prendere le misure semplicemente perché la globalizzazione ha eliminato se vogliamo quelle referenze territoriali quelle barriere
Che impedivano se vogliamo ad Anna produzione quindi al supply all'offerta
Di essere frazionata e protetta improvvisamente si azzera tutto e quindi in un mercato punito dove comincia e dove c'è una produzione quantitativa
A basso valore aggiunto
Ed emerge un surplus di produzione
è fatale è fatale che qualcuno comincia ad uscire e cominciano a uscire dal mercato tutti quelli che hanno costi maggiori quindi il problema non è tanto ridurre i costi è chiaro che bisogna ridurre le inefficienze ma il vero problema come rialzare la curva del valore cioè la curva del valore che cos'è
è il prezzo che il consumatore è disposto a pagare per il mio bene il valore d'uso che il consumatore allora l'analisi fatta
Va in quel senso
Ma innesca tutto una rivoluzione perché allora al mercato le piume recato di offerta ma un mercato di domanda
E questa domanda emerge da quasi parte della terra quindi chiaramente le sfide comincia a diventare grandi ma nel momento in cui io introduco
L'innovazione devo sapere quale innovazione introduco pari ci sono diversi tipi in relazione a parte innovazioni incrementale radicale ma il discorso è che io qui Induno dunque innovazione le introduco nella catena del valore
Devo fare attenzione che la devo solo mettere nel punto che permette al consumatore di prendere coscienza che il mio prodotto ha più valore dell'altro se la mia camicia prodotta a casa Prato è identica in quanto valore suscitato al consumatore di quella prodotta accanto sono battuto perché costituisce tra quindi il problema vero
Che una rivoluzione in se stessa
Essere capaci di ridefinire il prodotto stesso che ha una camicia che può essere un'automobile ma mettendo dentro molto più valore aggiunto quindi lì quindi l'innovazione che devo fare una intanto un'innovazione sul processo
Sulle componenti sul marchio sul Marchetti non vado lontano sono tutti tra l'altro il nove per son tutte innovazioni che riducono il costo ma non cambiano quello che hanno raggiunto visualizzato no l'unica possibilità è ridisegnare il prodotto ridisegnando mettendoci molto valore mettendo già in quale modo
Non più fare un prodotto perché troppo banale
Ma far sì che il prodotto sia una risposta al problema del consumatore e più una risposta globale più sono vincente perché vento devo mettere quanto era stato detto precedentemente non solo riso vendere delle soluzioni non compro la caldaia
Compro del calore in permanenza ma devo anche comprarlo pulito devo coprano però faccio rumore che sia chiusa fra indicano controllo da lontano in realtà più io metto soddisfazione in termini estetici in termini ecologici in termini di facilità di utilizzazione
Più sono vincente
E questo evidentemente vuol dire per voi che siete una terra privilegiate essere capace utilizzare conoscenza scienza tecnologia arte evidentemente siamo alla vigilia di un nuovo Rinascimento che gli altri non saranno capaci di imitare nella misura in cui però siamo capaci di integrare tutte questi elementi allora nasce lì la metamorfosi dell'industria hi-tech ma di fatto arriva moderna al momento in cui cambio al prodotto io
Cambio tutto il sistema l'oscura volgo perché improvvisamente una volta che ho disegnato questo prodotto in modo più che multifunzionale che risponde immediatamente doc cambiare modo di prelievi di farlo
Il modo di organizzarmi il modo direi non solo di organizzare in me ma il tipo di persone che io devo utilizzare e allora ecco cosa succede
Immediatamente scopro che la soluzione non ce l'ho nell'utilizzare le tecnologie dell'informazione mentre precipuo dappertutto la vera soluzione lavorare sulla materia
Cioè la materia che devono essere capace di trend alle intelligente multifunzionale
Pochissimi componenti ma tutti multifunzionali e a valore aggiunto questo vuol dire che ieri non era possibile oggi lo e
Per i palati più con tutta quella che è stata data dal conoscenza che abbiamo sulla materia in particolare sull'avvio sulla micro e sulle nanotecnologie
Per i stiamo stravolgendo il modo di produrre
Per farlo tecnologie sono la più grande rivoluzione che l'umanità abbia conosciuto dal momento in cui l'uomo arrivato sulla Terra superiore alla a macchina a vapore elettricità la stessa microelettronica perché perché capovolge dono e il modo di produrre non si produce più dal grande verso il piccolo dall'alto verso il basso
Non si taglia un abete per fare uno stuzzicadenti e con molte ti scarichi a si aggregano molte molecola atomi e molecole a livello subatomica o dieci o meno no quindi è esattamente imitare la natura
E quindi chi è capace di effettivamente entrare in questo gioco
Fa dei mattoni del building block e comincia a fare l'anno leggo e ripete evidentemente
Le stesse cose che esistono oggi hanno molto più valore perché comincia a esserci un tessuto tecnico Tex intelligente del cemento intelligente cioè stiamo molte funzioni d'altra parte il futuro del tessile per l'Europa e quello tecnico non ci sono certamente soluzioni
Differente avrà detto questo sistema cosa dice il riso anche che l'organizzazione cambia
Perché perché l'industria a questo punto industria che ha sul mercato che è l'unico privilegio però di essere sul mercato di conoscerlo
Non è capace di produrre questa conoscenza né quella grande e quella piccola la grande ha già smantellato tutto
La piccola evidentemente non ne ha mai fatto però la vera caratterizzazione in questo nuovo sistema non è grande e piccola
E industria che utilizza la conoscenza e che capace utilizzarla è ingiusta che non lo utilizza chi la utilizza ad a probabilmente grosse difficoltà a sopravvivere chi la utilizza si salva
Allora il problema qual è
è che in realtà
Non produce più l'industria a conoscenza perché non ce la la la forza di produrla anche i grandi hanno abbandonato la produzione di conoscenza hanno scoperto qualcosa di straordinario la globalizzazione
In realtà ha tolto i punti di riferimento tradizionali ma ne ha creato degli altri allora scoprano
La Rete il fenomeno della Rete cioè scoprono che in realtà è facile utilizzare la conoscenza prodotta da quelli che son capaci di produrle in qualsiasi parte della terra
Ed ecco perché si spostano tutti noi in Cina per la delocalizzazione il basso costo ma ora oggi si stanno spostando tutti in Cina
Per la produzione dalla conoscenza due anni fanno i The Birth dicevamo lasciamo che si sposti l'industria
In Cina per produrre manufatti a basso valore aggiunto perché ci vorranno dieci anni prima era vicino se capace a produrre valore aggiunto e se capace a produrre conoscenza finito la Cina investe oggi uno virgola trentuno e suppellettili cerca l'Europa manco due
Stati Uniti due sei Giappone tre due
Ma quando voi fate la quella che si chiama la Purchase impara Pavan parity i cinesi sono cinque volte
Ci vuol dire moltiplicare per cinque quindi sono già tre quattro cinque per cento ecco una fortissima concentrazione su tre aree
E tre specializzazioni di Pechino Shanghai accantono commi che Veltroni che abbia delle meglio e meccanica in generale finito tutto il resto non lo fanno
Il Paese la Cina in realtà di cui si è parlato oggi è la fascia
La parte mongola la più attiva evidentemente perché la Corea trattamento allo stesso ceppo quindi più attivi tutti gli altri sono diarchia etnica con altre dedicata a quella vera Cina è quella ma la Cina che già in termini di ricerca al nostro livello
Allora il discorso che scoperto l'industria vedo questo scomparendo il territorio c'al Globo e va a utilizzare le capacità che esistono scopre la Rete che procedono scienza non smantella la sua
Prende i suoi ingegneri e ricercatori li mette in quei centri
Rinforzando le ma pompando conoscenza a fianco genera nuove piccole medie imprese che fanno i suoi componenti
E li fa assemblare da un'altra ditta che si cavalletta della sampling la quale sorge vicino alla domanda perché il tempo di trasporto e denaro ma anche i tentennante problema di arrivare per primi in realtà l'industria manifatturiera del futuro
Grande o piccola
Non fa più Investimenti
In capannoni macchinari ma esternalizza tutto su quattro reti pare dalla produzione alla conoscenza
La rete del produzione dei componenti la rete dell'assemblaggio e la rete della domanda
E l'imprenditore del futuro
Non è quello che combina e quattro i tre fattori classici di produzione capitale terre lavori in modo ottimale ma è quello che riesce a combinare le quattro reti ogni giorno mette insieme in modo ottimale le quattro reti
E lì c'è l'interesse dell'Europa perché essere centro di attrazione è il punto nevralgico non è la domanda il punto nevralgico e dove si situa chi fa i componenti perché vieta ai componenti c'è l'occupazione e chi fa i componenti si metterà Di Pietro vicino a un centro di produzione dalla conoscenza per governo si parla di quella che sarà il mutuo la resa al mondo del futuro l'industria del futura base di conoscenza è un'industria che nasce e che si e integra di un grande pollo capace di produrre conoscenza e l'attrattività dell'Europa è tutta lì
Con l'Europa capace di attrarre cervelli
E nuove industria o mantenere quella che c'è evidentemente Megan aiutava l'ho raggiunto oppure l'USL Europa è battuta perché certamente non va altre soluzioni il tempo è tiranno forse nel giro successivo dirò in funzione di questa metamorfosi profonda dell'industria
Qual è la strategia europea e quando parliamo in Europa di ricerca innovazione quali strumenti mettiamo in campo e come effettivamente questi tormenti devono e possono essere utilizzati grazie
Grazie grazie molte dottorando età non ultimo per il rispetto rigorosissimo dei tempi
Passiamo al secondo dei fattori degli elementi che avevamo indicato nella quando elencava mole strategie i fattori competitive alle piccole e medie imprese che è quello del del credito
Ora a me pare che
Ampi sempre più alle alle banche all'istituzione creditizia in questo Paese viene richiesto di operare un ruolo fondamentale sia per la selezione dei progetti investimento dell'impresa e cosa che storicamente nella nel DNA delle delle banche ma anche per il coordinamento e questo arriva dalla da un dagli ultimi sviluppi sia sul versante europeo con Basilea due ma anche in Italia ad esempio con le innovazioni della nuova legge quattro otto otto sulla sull'impegno e sul ruolo che banche avranno nel selezionare il merito del credito
Allora io vorrei chiedere a Silvano Gori che il presidente di fili toscana come sul territorio
Si traduce questa capacità delle banche delle istituzioni creditizie di operare nei riguardi in funzione delle piccole e medie imprese e come sempre esperienza del territorio
Queste banche queste istituzioni creditizie sono in grado oggi di assumersi questi nuovi ruoli che la legislazione europea italiana li pone
Sto in piedi perché no o un raffreddore molto forte e spero
Di riuscire a farmi capire allora
La domanda è sicuramente molto interessante ma volevo a partire con l'antefatto di qualche minuto semplicemente perché quando noi parliamo di finanziare in particolare il tema era anche questo l'innovazione bisogna dire che cosa è che intendiamo per innovazione
Ho la sensazione che su questa parola ognuno di noi intenda abbastanza cose di e cose diverse perché in fin dei conti specialmente in aree manifatturiere come Cuesta ma come tante altre simili abbiamo sempre inteso l'innovazione quella di processo o di prodotto
Probabilmente non aveva bisogno di un finanziamento particolare perché del resto
Diciamo trovava questa innovazione in se stessa l'autosufficienza finanziaria perché economicamente portava quella innovazione
Che dava risultati in pochi mesi dava quei risultati economici e naturalmente non aveva bisogno di essere supportata in modo straordinario faceva parte del business normale d'altra parte il campionario che uno faccia
Le otto e faccia fuori Ortenzi le o abbigliamento esauriscano la propria funzione nell'arco in generale di una anche se diciamo Solar mente ci sono degli spostamenti quindi quello che veniva investito allora veniva recuperato perché uno era avanti agli altri produceva in un modo diverso otteneva un risultato economico non aveva bisogno del sistema bancario se non nella normalità delle cose
Questo accadeva anche evidentemente anche nell'innovazione di processo perché gli ammortamenti per nuovi investimenti in macchinari producevano fin da subito risultati in più e del resto i margini consentivano questo e venale
Erano tempi in cui l'inflazione spingeva ad anticipare gli investimenti
Perché aspettare voleva dire pagare di più o comunque mitigata agli errori fatti anche questi investimenti
La salute l'azione della lira era un altrettanto buona mano il costo della manodopera allora era sicuramente adeguato a quel tempo la soddisfazione
Era di tutti
Credo che il problema del finanziamento a quel tempo non c'era e nei momenti Tucci così li chiamo
Che hanno sempre percorso manifatturiero l'Italia e e c'era la flessibilità dei mezzi di pagamento del resto
All'epoca si usava anche un po'd'anni fa avere un portafoglio distratte cambiali assegni che veniva girati e questo dava la flessibilità fra l'erogatore del credito c'è la banca e il sistema di filiera con i quali uno trasferiva sulla filiera dei fornitori eventuali momenti di difficoltà
è evidente che oggi non è più così
E questo allora bisogna anche capire che quelle innovazione
Non è più l'innovazione ma è soltanto la normalità per cui innovazione di processo e di prodotto è la normalità se uno può stare quanto meno a alla sopravvivenza allora bisogna anche capire a questo punto forse cosa sta dietro a parola di innovazione e quali argomenti ci stanno dietro
E quali argomenti richiedono un investimento che può essere spalmato nel tempo e da qui a questo punto si l'importanza del sistema del credito che sia un cretino intelligente capace di separare quello che è l'andamento normale di un'azienda di un'impresa nella gestione corrente della propria attività rispetta investimenti che produrranno
Speriamo forze risultati dopo alcuni e promette si è parlato molto di Cina ma può darsi anche che innovazione sia una completa riorganizzazione del sistema di impresa attraverso un mix è diverso fra il mi disse produttive commerciali e forse c'è bisogno di più
Capacità commerciale per dar valore al prodotto come alcune cose sono state dette
Quel valore immateriale che è comunque l'unica possibilità per noi no DDA per le nostre aziende
Di sopravvivere ma cambiare il modello operativo
Cosa assai ardua
E quando noi ci troviamo spesso diciamo che siamo dinamici energici capace di cambiamento io
Veramente non mi farò buoni amici ma ritengo che questa cosa qui era più vera un po'd'anni fa di quanto lo sia oggi e quindi ho la sensazione che
Come quando uno va a scuola prende gli appunti poi torna a casa mette gli appunti nel cassetto in realtà quelli rimangano appunti e quindi sette Forum che abbiamo fatto qui spesso come dire certamente momenti anche importanti occasionali di ascolto
Tante cose buone ma alle quali spesso non siamo riusciti a dar gambe guardare qualcosa di risultato allora
è la finanza cosa città io penso che qualcosa stia cambiando sia già in cambiamento
Perché l'atteggiamento oggi dell'operatore nei confronti della finanza non è soltanto nei confronti la finanza banca
è sicuramente un maggiore interesse a quel mondo che Basilea ci mette davanti quindi il ruolo dei confini tutti nessuno escluso quelli che stanno sui territori che sono frutto delle associazioni di categoria che presidiano il territorio con un
Sono territorio conosca i bisogni delle aziende che sul territorio stanno quindi Toscana è un soggetto di tipo diverso partecipato dalla Regione come socio di maggioranza relativa e partecipato dalle banche che stanno che operano in questa regione
E qui anche qui abbiamo la necessità di innovare il sistema anche nei rapporti che esiste fra alla Fidi Toscana e gli altri confini abbiamo la necessità di trovare l'innovazione di rapporto che faccia fare veramente a quel momento un salto di qualità perché vedete
I finanziamenti all'innovazione non è che non ce ne sia voi c'è qualcuno c'è illecito
Alcuni come esemplificazione e politico come sono o non sono utilizzati per esempio fondo di garanzia per piccole e medie imprese sezione tecnologie digitali perché è un fondo
Che naturalmente
Noi garantiamo noi fino all'ottanta per cento al fondo centrale abbiamo fondo centrale di garanzia
A
Un Euribor più le banche che hanno cominciato a trattarlo io scusatemi amiche banche siete miei soci ma non è possibile che una banca che alla garanzia dell'ottanta per cento di Toscana chieda per l'applicazione di questo un Euribor più il tre per cento e perché questo chiaramente podi che c'è qualcosa che non torna qualcosa che non non siamo stati capaci di mettere appunto
Tempi moderni Berlino parola ma è anche questo garanzia per finanziamenti per ricerca e innovazione favorisce l'introduzione della ricerca applicata e della innovazione tecnologica Euribor più zero otto cinque sette anni mi sembra un buon prodotto quante aziende lo usano ma forse su una mano si contano
Fondo idea
Creato con gli utili della Fidi Toscana degli ultimi tre anni
Duecento mila euro per i imprese che si costituiscano su un'idea e che su questi temi vogliano provare a fare business nessuna richiesta di garanzia
Domande due
In tre anni
Celli ha detto prima aiutateci
Noi all'università io dico siamo d'accordo ma dico anche anche voi università vediamo se riuscite a uscire dalla mossa sede e a confrontabili con i prodotti delle finanziarie oltre delle imprese che li facessi fino chiudo il tempo purtroppo è trascorso dicendo che la cosa che ha funzionato bene
E che sta funzionando bene nonostante sia partita adesso due ore fa
è il bond questo bond regionale
Per duecentocinquanta milioni di euro che ha già domande per circa seicento in
In due mesi
è rivoluzionarie semplicemente perché non richiede garanzie
Non ci sono garanzie reali da dare ma richiede quello sì che l'azienda o abbia i conti in regola e quindi più aspro capace di restituire quei finanziamenti
Oppure la capacità di dimostrare e questo è un altro fatto importante che il proprio progetto futuro abbia senso e questo sì sia da garantire è una devoluzione alla quale realmente dobbiamo ancora abituarci è partita ora speriamo che ne possano partire alti di Bond
L'ultima possibilità del bond di distretto visto anche Tremonti sull'operazione del distretto soggetto passivo secondo me in questa direzione potrebbe essere molto utilizzata
Grazie a molte Silvano Gori
Io coglierei senz'altro un aspetto che trovò un provocatorio dell'intervento rigori quando all'inizio Lucidi si chiedeva ci chiedeva
Se effettivamente il tasso di innovatività è così alto nel piccole e medie imprese e in particolare in quelle dei distretti industriali questo mi sembra un tema assai importante quando si discuta appunto come si sta facendo intensamente questo paese di politica industriale nel senso che una delle
Intanto salutiamo Stefano Parisi resta
Lentamente arrivando sul palco e uno dei dei temi sui quali si discute più intensamente questo Paese se effettivamente sostenere anche finanziariamente con le misure di politica industriale i distretti
Senz'altro l'opzione giusta che oggi abbiamo ribadito non confligga però con al licenziamento innovazione in fondo
Il tessuto di distretti un tessuto consolidato dove non sempre innovazione trova la sua strada imprese che si occupano di prodotti diversi radicalmente diversi innovazione per così dire strutturale quella che fa compiere un salto al processo produttivo ed anche alla al prodotto allora io vorrei chiedere a Ermanno Rondi che presiede l'Unione industriali di Biella
Sì effettivamente quale diciamo la sua percezione sulla rapporto odierno tra il sistema dei distretti che è ancora un punto di forza dell'industria italiana e la capacità innovativa della dell'impresa
Grazie ma prima di tutto parlando dei distretti devo dire che dopo il panel di questa mattina che ha descritto in quale scenario ci stiamo muovendo una Europa che non c'è una politica industriale che non esiste nell'Europa né in Italia devo dire che mi sento molto orgoglioso di appartenere a una piccola media impresa di un distretto perché siamo gli unici che competono veramente in termini competitivi in giro per il mondo non lo sono certamente altra impresa che non sono di distretto ma ne voglio citare alcuna per esempio l'ENEL che è un problema per tutti mi dispiace per il professor Pietro ma neanche le autostrade e quindi era strano proprio solo le piccole e medie imprese
Dei nostri distretti
Il secondo punto che ho molto chiaro in testa venendo qui era questo che in genere alle primissime lezioni di economia ti insegnano che la ricchezza la General primario e secondario e il terziario la distribuisce
Allora qualcuno diceva che non si produce più in Italia benissimo a un certo punto ci troveremo senza ricchezza e che quello distribuiremo
Allora la domanda vera che dobbiamo farci oggi bene come possiamo continuare a fare manifatture in Italia e qui il ruolo dei distretti credo che sia fondamentale però voglio fare un passo un un briciolo più allargato
Che questo credo che sia chiarissimo a tutti che
La ricchezza di cui parlavo prima ha cambiato un po'il suo modo di generarsi siamo passati da una produzione di beni strettamente materiali a una produzione di beni che hanno un quid di materiale molto più alto
Ecco in che modo lo sviluppo della conoscenza perché poi immaterialità significa trasferire in un prodotto della conoscenza
Attraverso dei valori emergenti la possiamo tenere va be'qui c'è una trasformazione prima di tutto culturale
Io faccio una sintesi dicendo che si passa da un impiego di manodopera a un impiego di teste d'opera era attesta che realizza questi prodotti e non sono più solo le mani ma non si può prescindere dalle mani
Semplifico
La situazione competitiva del mondo parlando di tre macro blocchi secondo me c'è un primo grande blocco quello che possiamo definire della noleggia Copaco non mi in cui sia il monopolio delle idee scientifiche artistiche umanistiche che sono diffuse attraverso le grandi reti di comunicazione qual è la televisione quale internet quali il sistema stesso cinematografico perché esportano dei modelli
Qui risiede la produzione che passa dal bene fisico in senso stretto al bene fisico che ha quel quid in più quel gusto di cui si parlava prima quelle cose che si differenziano rispetto al prodotto commodities al prodotto standard
Poi c'è un secondo blocco che il teatro della produzione stretta dei beni fisici
E qui vediamo la Cina vediamo l'India vediamo la Romania vediamo tutti i Paesi emergenti c'è un terzo blocco che scambia delle materie prime con della sopravvivenza
Ma noi siamo nel primo blocco
Mi sembra che Andretta prima citasse Seneca io voglio citare Darwin Darling nella evoluzione della specie dice che non è la specie più forte è quella che sopravvive neppure quella più intelligente
Ma quella più predisposta al cambiamento quindi questo è il vero punto noi oggi stiamo andando incontro a una profondissima trasformazione del sistema manifatturiero
Trasformazione che si estrinseca
In tre secondo me grandi temi il primo è quello della ricerca
La settimana scorsa ho avuto il piacere di sentire il professore Andretta Milano ahilui diceva
Parlandone in termini molto positivi che in Europa il Progetti Ibrahim hanno un tasso di successo per le imprese italiane del dieci per cento e lo diceva in termini positivi
Ecco io qui siamo al congresso della piccola media impresa voglio dare una chiave di lettura della piccola media impresa delle parole che ha detto Andrea tra Milano la settimana scorsa o il novanta per cento di probabilità di insuccesso
Allora come piccola media impresa al mitico probabilmente quella formula non è proprio adatta alla piccola media impresa perché se devo pensare immetterci lì o un costo per partecipare a un progetto non irrilevante
E avere il novanta per cento di proprietà di insuccesso dico che probabilmente qua e là non è la formula giusta
Il secondo punto il trasferimento di conoscenza e qui entriamo nella scuola
Purtroppo la scuola in Italia tantissimi problemi
Il primo di questi problemi mi sembra la mancanza di responsabilità generalizzata sia da parte degli allievi e delle corrispondenti famiglie che da parte dei docenti ed è un tema un po'di tutta l'Italia perché è da anni che aveva propugnando si in giro un po'alla mentalità che è sempre colpa di qualcun altro della società
Il DDL della scuola in senso lato della famiglia di quell'altro che non ha capito tua non è mai colpa ecco nell'impresa ce n'è uno che ha sempre colpa e dall'imprenditore
Allora forse se questa mentalità cerchiamo di esportarlo un pochino forse facciamo un bene non solo la nostra in paese ma tutto il Paese
Il terzo punto
La creatività creatività che si estrinseca in Fantasia e concretezza perché solo con la fantasia dei strada ne facciamo poca concretezza benissimo a questo punto quale diventa la Corte compri Terence delle nostre imprese
Non è più secondo me fare un buon prodotto ma soddisfare i desideri del cliente magari stimolando lì come qualcuno nel panel precedente ha detto
Ma siamo entrati in un'area in cui stiamo parlando di materialità stiamo parlando di carattere intangibili come faccio a riconoscerli ecco piccola media impresa vuol dire
Poca capacità di brand e a questo punto noi abbiamo detto obbligatorietà della origine del made in Italy obbligatorietà vuol dire anche bisogna dichiarare dove un certo prodotto è stato fatto e quando intendo meditando fatto non pensato stilizzato o disegnato da qualcuno fatto vuol dire costruito in tutta la sua catena
Sono nate enormi polemiche attorno a questo fatto qualcuno oggi sta dicendo che non è più interessante il made in Italy mai sufficiente il made in Tizio Caio Sempronio
Io io li ringrazio questi signori perché sta passando nel mercato che quando uno segna sotto il suo prodotto made in Tizio piuttosto che made in Caio significa quella roba lì non l'ha fatto in Italia
E quindi tanto vale che lo dica perché a questo punto lo stadio sta facendo un gravissimo autogol
Siamo molto lontani in Europa dall'aver percepito questo tipo di concetto ma io sono convinto che prima o poi ci sarà una maturazione
Del consumatore verso Resta direzione questa diventa una battaglia etica perché non ha altri valore una che introducendo il made in Italy non abbiamo fatto una barriera rispetto alla Cina anzi la Cina l'ha già fatto due anni fa questo tipo di discorso semplicemente sarei corretti ed essere trasparenti
Ritorno al prodotto questo prodotto che abbiamo detto è diventato un prodotto postmoderno dove per moderno si intende il prodotto migliore al prezzo più basso per postmoderno significa capacità di creare valore per l'utente
A questo punto devo conoscere l'utente conoscere l'utente significa aver capito che questo prodotto non è più solo un prodotto ma è io lo chiamo un propizio che è una crasi semantica un po'forte tra che il prodotto e il servizio
Vado anche in questo caso con un esempio se voi dovete comperare un trapano
Non è che vi interessa tanto quanti giri fa il mandrino
Che colore ha il trapano probabilmente l'interesse a fare un buco
Se vi interessa fare un buco vi interessa anche sapere che i problemi di quel signore lì
Oltre a fare il buco sono la polvere
E magari c'è il problema della prolunga e poi magari c'è il problema che se fa il buco magari può centrare un tubo dell'Arco al peggio ancora un cavo elettrico allora se affrontiamo il problema nella sua globalità il trapano coralmente glielo regalo tutti servizi che stanno attorno creano il valore per il mio cliente ecco
Questa mentalità in cui si passa da uno scambio di beni la vecchia manifattura a uno scambio di valore è la trasformazione culturale che la manifattura
Europea la manifattura italiana deve affrontare e che nel distretto troverà le fonti di sistema migliori per poter trovare la sua completa realizzazione grazie
Grazie presidente Rondi o la sensazione che su questo tema torneremo in sede di domande di commenti
Adesso vorrei chiedere qualcosa Stefano Parisi sul rapporto tra le grandi imprese in parte da grandi imprese innovative le piccole e medie imprese
L'abbiamo visto nei mesi scorsi che su un tema diverso da quello dell'innovazione ma in parte altrettanto strategico per le piccole e medie imprese quello della internazionalizzazione
La Francia ha sperimentato un sistema di partenariato tra grandi piccole imprese dove alcune grandi imprese fanno in qualche modo da da pivot tre da tutor per le piccole imprese le accompagnano
In ambito internazionale ecco io volevo chiedere a Parisi intanto in cambiando spostandoci invece sull'aspetto tecnologia innovazione digitalizzazione che è uno dei temi chiave per le imprese
Piccole medie italiane qual è la sua esperienza da imprenditore ed anche cosa si potrebbe fare cosa potrebbe Contri come potrebbe contribuire la politica industriale a rafforzare il legame tra grandi e piccole e medie imprese
Sì grazie mi scuso per il ritardo ma purtroppo l'autostrada da Roma era bloccata più volte e quindi storia del ritardo non fu sentito adesso discussione cercherò di essere sintetico versare dieci dentro i dieci minuti ma io volevo soltanto fare una premessa credo che che bisogno può fare questo ragionamento può immaginare che già fatto quindi da da da questa mattina un po'nella nella fase nella quale ci troviamo oggi nel nel vedere come l'evoluzione della piccola impresa
Piccola e media impresa italiana e perché altrimenti credo che sia un po'dei difficile riuscire continuamente a lavorare in un'impresa nella quale poi tutti quanti dicono che se troppo piccoli che non sia competitivi che zoppo e complicato
Riuscire appunto come si diceva prima caricare tutta la colpa sull'impresa sull'imprenditore poi non capire per quali sono gli sbocchi effettivi per riuscire a essere più più competitivi invece io credo che le nostre caratteristiche dell'impresa italiana
Debbano essere salvaguardate e che il il guardare alla piccola impresa soltanto come una patologia dicendo la piccola impresa deve crescere deve quotarsi deve diventare un'altra cosa rispetto a quello che credo che sia Vincent vampata abbastanza inutile perché poi imprenditori non fanno quello che sentono i convegni ma fanno quello che pensano che sia giusto fare sul mercato
Ma soprattutto credo che non sia la soluzione del problema
Io credo che il vantaggio potente che c'abbiamo noi e la forza delle nostre imprese piccole e medie imprese anche lo stesso rapporto che c'è tra l'imprenditore e il prodotto quanto questi conosce il mercato quanto il vicino al processo quanto vicino al mercato
Rompere questo meccanismo con con teoria perché Paribello sono teorie di crescita o con strumenti finanziari impropri rispetto la piccola impresa non credo che sia che sia la strada giusta
Anzi non dobbiamo neanche perdere troppo tempo perché purtroppo la concorrenza e lì ed è molto rapida per cui se stiamo lì a trattare troppo tempo con le idee ecco il senso di colpa diciamo così che la nostra struttura non è quella buona
E allora saremo sempre più demotivati sul mercato e sempre meno capaci di rompere
Sul mercato credo che invece nello stesso tempo vada visto un attimo dove l'Italia rispetto al resto del mondo sarò velocissima però quello che c'è da dire lo diceva due due numeri fa l'Economist un articolo molto interessante forse già citato
E dove oggi il peso del della della sul totale della manodopera del del del mercato americano limando il manifesto nero prese il dieci per cento
E invece in Italia pesa il ventitré per cento gli Stati Uniti erano al ventitré per cento nel mille novecentosettanta
Hanno ridotto in maniera consistente il numero dei lavoratori che impiegati nel settore manifatturiero ma non è stato non è certo stato un processo di declino
Anzi è stato uno processo di rafforzamento e la competitività di quel Paese e la sua capacità di stare sui mercati se vogliamo è addirittura cresciuto in questi anni
Allora non bisogna spaventarsi di questo processo che non è un processo di dismissione
Della nostra industria ma è un processo di riposizionamento nella catena del valore cioè bisogna avere sempre di più intelligenza qua e sempre più ovviamente capacità manufatturiera l'ha considerato che poi il nostro ventitré per cento di oggi
è un ventidue per cento che ha una produttività molto più elevata del ventitré per cento che aveva di Stati Uniti e meno centosettanta perché come è noto le nostre industrie investito molto nel processo produttivo e quindi è riuscita a razionalizzare molto il suo rapporto con la produzione
Vorrei che dobbiamo accompagnare questo processo
Insomma per accompagnare questo processo credo ci siano gli strumenti scusate un po'la provocazione che devono essere un po'rapidi non possiamo accompagnare questo processo
Premessa se non se non uno non è politically correct se non dice che è importantissimo la ricerca la formazione la ricerca la formazione sono importantissimo
Però non possiamo aspettare cioè non poteva aspettare di riformare la scuola italiana per diventare più competitivi perché non sempre salivano morte alla meta
Ne possiamo pensare che la ricerca in Italia cambi il suo profilo di crescita e di potenza dire per poter aspettare siamo tutti morti talora
Da punto di sé Conone coerenze non è una metafora la morte
Ma quello che voglio dire invece credo che ci sia sicuramente la fare quel lavoro che è un lavoro lungo lento che va fatto e va continuato a fare bisogna chiedere defiscalizzazioni sulla sulla sulla ricerca le lauree c'era certo però ci deve essere una scorciatoia che ci porta a essere più competitivi in tempi molto rapidi una
E quella fiscale mi ricordo che abbiamo varato già altre volte in questa sede non è di farlo perché mi sembra se non ti aspetti sì
Di cosa servirebbe per essere più competitivi sotto il profilo fiscale bassamente delinea le le le aliquote ma l'altra secondo me è quella di e secondo me lo spunto credo che sia stato già detto questa mattina lo spunto che viene dalla finanziaria e dalla credo sia l'articolo cinquantadue quello sui distretti è uno spunto intelligente interessante
Perché vedete quella quello strumento c'è la possibilità di dare personalità giuridica diciamo così era l'articolo un po'confuso qui non si capisce bene che cos'è però l'idea di dare personalità giuridica ai distretti in modo tale che le aziende che stava dentro il distretto possono avere degli strumenti comuni ad esempio quelli fiscali piuttosto che quelli finanze di apprezzamento finanziario credo che sia una strumento importante ho letto di recente che il il quotidiano Finanza e Mercati lo estende e io penso che sia giusto a Dante anche ad altri tipi di negozi giuridici che il distretto potrebbe fare per conto dell'impresa cioè noi più che pensare più che dire piccolo è brutto
Bere alla grande impresa che è un col so che partito dal Vergura visto là dentro perché poi ci sono anche dei termini riguardo al debito no cioè non è detto che proprio si è sempre così allora il problema vero è e di capire cosa vuol dire far rendere forte la piccola impresa tra il grande forza ricompresa vuol dire secondo me
Lasciare la caratteristica e la forza della piccola impresa cioè il suo rapporto
Coprodotto col Marciante col col col mercato eccetera e darli strumenti di i fattori produttivi da grande impresa quindi riuscire a consentire dal punto di vista della finanza dal punto di vista del fisco la punti sarà porto la pubblica amministrazione ma io quando parlo di negozi giuridici penso anche ad altro
Voi direte l'opera di lo dice per Promotur troppo domo sua può essere ma anche quello che è la logistica la connettività di banda larga la possibilità di fare insieme operazioni di magazzino eccetera eccetera consentirebbe e quindi la proposta è quella di estendere quell'articolo e rafforzarlo come diceva finanza e mercati
Qualche settimana fa di rafforzarlo nella sua nella sua le possibilità e potenzialità di dare ai distretti molte altri strumenti non soltanto quelli che sono previste dallo dal dallo strumento legislativo attuale
Lo dico perché guardare lo misuri io misuro con forza adesso torno alla domanda di non so chi lo lo misuro con fu con con mano
Noi forniamo servizi a banda larga
Pensiamo l'azienda più avanzata d'Europa dal punto di vista della tecnologia che forniamo
Forniamo servizi per le imprese quando noi entriamo l'abbiamo un'altissima preparazione nel Mezzogiorno
Quando nel Mezzogiorno un'impresa del Mezzogiorno passa da cinquantasei k di collegamento internet ai nostri dieci Mega di cambia il rapporto con il mercato di cambia rapporto col mondo
Cioè cambia completo dico una cosa che fa anche Telecom che fanno anche altri non parlo di falso parlo del della banda larga
Cambia completamente il rapporto col mondo perché cambia completamente il Time to market la possibilità di organizza di far conoscere se stessi ma anche la possibilità di organizzare dei processi produttivi in maniera completamente diversa
Lo stare in Rete è è la grande potenza che può dare la soluzione di una serie di problemi che noi abbiamo e che non risolveremo mai lo sarà venduta in rete ci fa risolveremo diverso il problema con la pubblica amministrazione ci fa risolve il problema lo diverso il problema del dei trasporti della logistica
Della Rete effettivamente delle intelligenze all'interno di un sistema produttivo
Cioè è una di quelle c'era un i nell'ultimo rapporto del World Economic Forum quello che ci dà al quarantasettesimo posto anche lì sono stati fatti dei commenti in cui si è detto che Paesi come quella roba lì è la percezione dei nostri manager insomma
Anche lì bisogna pure smettere dire siamo non è vero che se ancora se ci sia un rosso non ci credo non è vero
Non è questa la sensazione che abbiamo stando in un Paese come l'Italia potremo fare molto di più ma non siamo al dall'aver allegato al Bangladesh devono smettere queste sciocchezze che si scrivono in questi in questi in questi reporter ormai sono diventando ridicoli
Però quello che è vero è che il rapporto tra competitività dei Paesi e penetrazione dell'information communication technology è netto cioè i paesi più competitivi sono quelli dove la diffusione della della delle tecnologie informazione sono più elevate in Italia oggi
Da piccola banda larga e diffusa sulla piccola impresa per sulla piccola media impresa per il cinquanta per cento della penetrazione del mercato ora lo dico
Guardando il conto è una notizia buona ma come è possibile che c'è il cinquanta per cento di piccole e medie imprese italiane che non sono ancora collegate con la banda larga quella che è una roba che non funziona cioè è un modo è oggi uno strumento indispensabile ora mi dispiace che se non lo spot non lo è giuro passò parlando da ex direttore generale Confindustria e non da amministratore delegato di falso
Fra queste sono credo che siano strumenti molto importanti da capire ripeto insieme a questi vuol dire io lo so il mondo dell'impresa qual è non è non basta affatto sì
Dieci minuti non basta affatto la la la banda larga serve anche la solution dei problemi perché paese sopra un ci sono le applicazioni non c'è che che è vero che è un problema
Però tutto questo è organizzarvi le ecco come può la grande impresa attirare la piccola impresa riuscendo a trovare soluzioni applicazioni
Capendo quali sono i problemi andando incontro a questi temi e soprattutto ripeto mettendoci in Rete è la nostra forza non dobbiamo smontare il nostro sistema produttivo dobbiamo soltanto farlo essere più efficiente grazie
Grazie grazie a volte Stefano Parisi abbiamo credo almeno già due spunti per la discussione che verrà dopo questo sulla estendere il provvedimento sui distretti lo spunto precedente di Rondi sulla sul made in
Io però vorrei tornare ora un attimo a una cosa che diceva Parisini in apertura del suo intervento
Ovvero
Partiamo dalle imprese che abbiamo partiamo dalle piccole medie imprese che ci sono e questo è se volete
La la contro filosofia rispetto a quella abbia sentito stamattina da Perotti che dice a me interessa un mondo che funziona in un certo modo e interessa relativamente poco sapere qual è l'esistente ecco io vorrei chiedere a Paolo Preti che ha scritto un bel saggio che vi consiglio di leggere trovate nel faldone sul sul mondo e sul non quello che dovrebbe essere ma quello che di darci dal suo osservatorio privilegiato che il master delle piccole imprese e la Bocconi peraltro concorrente da Louis ma noi siamo aveva diciamo però grande di darci diciamo la sua diagnosi capisco e dieci minuti sono pochi ma la sua diagnosi sullo stato delle piccole e medie imprese vedete come tutti vorremmo più concorrenza però
Appena ce n'è un po'ci si lamenta come per i fondi dallo scherzo grazie Stefano perché mi altri proprio la palla ho cambiato più volte le cose che Bormann volevo comunicarvi proprio per tener conto anche delle persone che non solo in questa tavola rotonda sono intervenute e non posso che partirà il cinque rapidi punti cinque flash e non posso che partirà dedicando il primo Perotti ovviamente voi sapete che tra economisti e aziendalisti c'è corre un ottimo sarebbe come tra italiani francesi o livornesi e pisani
Loro dicono che non sia anche a Paci di tirar su lo sguardo per interesse di tasca di portafoglio dalla singola azienda che quindi capiamo benissimo se con l'azienda ma non capiamo nulla del resto
E noi diciamo loro che un'azienda vera non l'hanno mai vista e credo che quello che è stato detto stamattina tutto sommato lo confermi cioè sottolinea confermerà i tutori quello che ha detto Perotti chi non vorrebbe vivere in un modo simile
Però sappiamo per buonsenso lo sappiamo per buonsenso che l'ottimo è il peggior nemico del bene per perseguire l'ottimo cioè Perotti
Roberto Perotti
E rischiamo di abbandonare la possibilità di vivere bene così come è possibile lo è sempre stato per moltissime piccole e medie imprese
Io non credo paragonando come sono abituato a fare conoscendo un mucchio di imprenditori per mia grande fortuna perché quello che poi è il segno e mi studente qui risponde in parte a chi chiedeva alle università di aprirsi al mondo al mondo reale allor quello che insegniamo in moltissimi casi preparato proprio da da molti imprenditori da molti da molti di voi e conoscendovi abbastanza bene io mi paragono sempre Houdini
Che si faceva incatenare si faceva chiudere in una cassa incatenata a casa si faceva buttare in fondo al mare e poi quasi sempre purtroppo alla fine c'è rimasto quindi non voglio che la
E il l'esempio la metafora la teologia si spinga fino a questo punto riusciva a venirne fuori riusciva a venirne fuori
Perché preferisco un questo tipo di impostazione perché io dallo Stato intendo pestato l'amministrazione pubblica in tutte le sue diverse le non mi aspetterei nulla perché se ci aspettiamo
Che avvenga tutto quello di giusto sia chiaro che stamattina Roberto diceva
Credo che la vostra azienda sarà passata in mano ai nipoti probabilmente ed è comunque sempre un augurio di conseguenza bisogna muoversi oggi ed ecco ringraziamento che faccio Stefano
Rispetto alla realtà che c'è oggi che comunque una realtà estremamente positiva faccio un altro esempio si continua a sentir parlare mi ha fatto molto piacere sentire Parisi
Andare esattamente la direzione opposta bisogna che le nostre aziende crescano assumono dimensioni più grandi il nanismo è un problema e anche il capitalismo familiare non è un bene
Ma se le nostre imprese sono piccole e le uniche impresa e che continuano ad assumere manodopera continuano a fare valore aggiunto continua ad esportare sono queste
Potremmo anche dire una cosa giusta che devono aumentare le proprie dimensioni ma è una cosa irrealizzabile spieghiamo ci almeno prima e nessuno fa questo sforzo io almeno non l'ho mai sentito dire
Perché sono piccole le nostre aziende qual è la motivazione probabilmente storica istituzionale culturale
Siamo italiani nel bene e nel male siamo uno dei popoli che vive in percentuale maggiore in case di proprietà
Se passiamo di non so da Prato a venti chilometri distanza pur parlando tutto il dialetto non ci capiamo
No quindi c'è grande campanilismo e questo ha portato oltre a volte cose negativo un aspetto positivo l'imprenditorialità diffusa non abbiamo Energia
Non abbiamo risorse naturali breve chiamo pochissimo ma abbiamo come vera ricchezza che tutto il mondo ci invidia e ci viene anche a studiare l'imprenditorialità diffusa perché è dar contro a questa cosa che è lì da vedere è la nostra realtà
Prima di dire dobbiamo diventare grandi almeno spieghiamo ci perché siamo così volete un'altra prova
E faccio poi subito un passo in avanti negli anni Cinquanta ma chi l'avrebbe mai detto dei professore universitario dei ministri delle allora partecipazioni statali
Che cinquant'anni dopo avremmo avuto un sistema economico che si sarebbe retto su decine di migliaia centinaia di migliaia di piccole e medie imprese
Il modello di sviluppo economico studiato allora era la grande impresa mista
Quindi mo'un po'di privato poi sostanzialmente FIAT e Montedison allora e qualcosa molto di pubblico no chi avrebbe questo era quello che si sentiva si leggeva sì
Poi la realtà è andata da un'altra parte certo perché voi fate convegni e poi per fortuna non fate quello che vi viene detto nei convegni li ascoltate
Ci ragionate prendete qualche cosa positiva che qua e là c'è ma poi mandate avanti seguendo la vostra vene imprenditoriale ed è la nostra fortuna
Allora perché puntare acqua a cambiare le cose non dico che sia tutto giusto evidentemente ma neanche assenso è facile dirlo ma neanche ha senso pensare che il futuro sia legato qualcosa completamente diverso rispetto ad oggi
Volete e chiudo il primo punto anche se sto esatto nel tempo e smonta passando velocemente
Volete un punto su cui impegnarmi bene portate al cento non riportate perché non c'è mai stato purtroppo
Portate al centro del dibattito al centro della cultura questa è è facile dirlo non l'ho ancora detto ma quando lo dirò molte di grande va be'ma cosa ci vuole è normale che sia così per voi ma fuori di qui non è assolutamente normale la figura dell'imprenditore non del Mendez Vernon del proprietario non del finanziere non del consulente dell'imprenditore in un mondo che non è più abituato a rischiare ad assumersi la responsabilità anche per colpa nostra che non la insegnano nelle università per l'amor del cielo è vero
Siete e non è piaggeria veramente credetemi insomma l'amministratore delegato di Fastweb non ha cercato di vendere la banda larga io non cerco di avere l'applauso da voi
Ma probabilmente non è vero né l'uno né l'altro ma insomma ma cioè le l'imprenditore e l'unica figura che oggi può assicurare lavoro e senza lavoro una collettività fondando imprese e facendole sviluppare senza lavoro non c'è ricchezza la ricchezza che noi abbiamo e che giustamente facciamo fatica a perdere facciamo resistiamo a fare marcia indietro come è normale che sia è collegata alle imprese ma le imprese ci sono non perché le crea lo Stato se Dio vuole questo ormai definitivamente quasi su tutto il globo quasi su tutto il globo terrestre acquisito non le crea
Non le fa crescere necessariamente il consulente il manager ma sicuramente le crea l'imprenditore questo fuori da qui non è assolutamente anche per fattori storici culturali religiosi forse anche in questo caso riconosciuto non è patrimonio comune voi fuori di qui siete dei padroni non siete degli imprenditori non siete dei datori di lavoro
Non siete delle persone che prendete gli imprenditori dalla Società delle idee e restituite datori di lavoro occupazione bene
Impegnatevi su questo chiedete le vostre associazioni o poi è un punto anche su questo di fare ancora di più i vostri giornale le vostre pubblicazioni scusate ditemi un film
Che ce ne sono parecchi che mettono al centro ultimamente l'impresa ma ditemi un titolo di un film non l'avrò visto se voi siete in grado di dirmi che mette al centro l'impresa in positivo
Che lo mette in positivo vi cito due romanzi uno di un autore di qui di Prato Edoardo Nesi l'età dell'Oro ma sapeva Edoardo Nesi imprenditore che io ovviamente non conosco imprenditore che ha chiuso l'azienda
Dai risultati del romanzo secondo lo Strega direi che forse ha fatto bene perché è un ottimo un ottimo scrittore di RAI e non lo conoscevo come imprenditore ma qual era l'età dell'Oro per lui l'età dell'Oro e il mille novecentottanta
La il romanzo ambientato nel due mila dieci romanzo bip ambientato
Non so gli uscito evitando il foglietto per tre minuti quindi invece di cinque punti sostanzialmente dirò soltanto questo è inevitabile va bene casomai
Spero che scruta il secondo giro per le qualcos'altro l'età dell'oro è quella è quella la romanzo abitato il due mila dieci leggeteli nelle prime cinquanta pagine come descrive Prato secondo l'UE nel due mila dieci una cosa al di là del bene e del male
Nello stesso ed è uno dei primi Roma entro i primi dieci nello tra i primi dieci c'è Nordeste di Massimo Carlotto e di un altro e di un altro scrittore bene questo questi due scrittore è un romanzo una sorta di giallo le il fulcro del giallo qual è
A tema c'è un'azienda una famiglia proprietaria il il la Janet la successione generazionale avviene mettendo a capo dell'azienda un demente sostanzialmente un demente e la tesi del romanzo quale è che tutto si regge nel Nord Est tutto si regge nel garantire alle famiglie proprietarie che hanno il potere in mano la successione nonostante questo implichi arrivare a capo delle aziende figure sicuramente poco capaci questa è l'idea che viene data dell'impresa oggi dai mass media dalle televisioni dai romanzi dai soci film
E in parte purtroppo anche dalle università
Dove si preparano le persone a lavorare nella grande impresa più quella piccola
Dove in Bocconi università in cui opero il la specializzazione piccole e medie imprese è da dieci anni che c'è mentre l'economia italiana si regge sul lavoro lì divo imprenditore da sempre praticamente
Allora
Devo andare per verso la chiusura bruciò altre cose ma mi preme sottolineare qualcosa sulla metamorfosi che come giustamente diceva se ben ricordo Andretta e il sottotitolo di questo non nostro ritrovarsi
Declino Onno metamorfosi si
Declino no declino si inizi in alto e si finisce in basso metamorfosi si si inizia in alto si finisce in alto
La fine della del ciclo a metamorfosi e la fine di un periodo in cui le cose ricominceranno ad andare bene certo in mezzo in mezzo ci saranno morti e feriti e ovviamente ciascuno spera che sia il concorrente o o comunque l'altra impresa
Perché questo è importante perché parlare di metamorfosi senza eludere il problema del sacrifici della fatica del cambiamento come giustamente è stato detto citando Darwin da Rondi prima
E perché questo implica che bisogna rapidamente muoversi
Riuscendo a realizzare delle imprese che abbiano alcune caratteristiche le dico e chiudo su questo primo imprese che puntino a lungo periodo
Chi punta a risultati di breve non va molto lontano scusate non insegno nulla e sia chiaro solo un così un possibile Elenco di cose su cui confrontarvi avere come dimensione lungo periodo non solo per lasciare l'azienda di stile ma anche perché questo è l'unico modo per cui le aziende possono essere gestite bene
Gestire l'azienda fuori dall'azienda più che dentro avendo dunque sempre più nel commerciale che nella produzione la parte critica la produzione si è già estremamente bravi soprattutto in Italia non bisogna peggiorare ma non è quella ormai la variabile critica evidentemente più commerciale quindi fuori fuori non solo per lavorare ma anche fuori per discutere scusate i convegni meno professori più imprenditore
E Sandro Veronesi è quello che ha ricevuto evidentemente più applausi ma non perché non riconoscete essere uno di voi che domani son convinto con Claudio Rea
Si ripeterà la cosa no come Colelli del caso di Patrizia Pepe ma perché semplicemente eh di grandi doti Esperanza sentire da un imprenditore che i vostri stessi problemi dire come in parte li ha risolti
Quindi meno professore non perché non sappiamo fare il nostro lavoro non abbiamo qualcosa importante da dire ma perché probabilmente giusto che è finita la carta anche avere allora posso continuare va be'guardate intanto inutile ci sono tantissime altre cose da dire ma appunto mi preme semplicemente ecco quindi la dimensione esauriscono Elenco solo la dimensione è una variabile gestionale come tutte le altre che in parte avevo già detto prima
Non c'è né piccola né grande solo imprese di successo alcune posso Serpico e altre o diventar grande
Finanza mezzo mai fine mezzo mai fine il male che ha fatto Parmalat è un male
Nelle tasche di tanti piccoli risparmiatori ma è un male soprattutto è ancora molto più grave
Perché ha fatto regredire l'immagine torno all'immagine dell'imprenditore di prima che va difesa incentivata
Il caso Parmalat ha creato fatto regredire questo tipo di immagine e ha favorito pensate che Berlino che aveva chiesto una commissione di indagine parlamentare sull'attività produttive sfruttando il caso Parmalat
Ha fatto regredire di molti decenni il il Mizzi Tiesco basta grazie
Grazie
Grazie grazie Paolo stavo per chiedere una risma di carta ce ne sarà bisogno l'unico commento perché ti faccio che il presidente Salmoiraghi ha una lunga lista lo so per esperienza di motivi per cui l'edicola ma le imprese non crescono e che sono esterni all'impresa quindi so per esperienza che non è solo diciamo una variabile gestionale
Prima di prendere le vostre domande dopo due minuti e mezzo al tutta la verità per rispondere alla provocazione di Rondi sono le piccole e medie imprese inadeguate per i programmi comunitari o sono i programmi comunitari impossibili delle piccole e medie imprese
Né l'uno né l'altro bisognerebbe rimettere la respirabile quanto ha detto dottor Rondi
Nel contesto il l'amministratore delegato di banche intesa a Milano tutto passa la diceva
Il prossimo programma comunitario di ricerca del settimo comporterà se la proposta sarà accertata settantadue miliardi di euro per cui l'Italia che partecipa
Con il dieci dodici per cento calcola le calcolarlo sull'Iva è sempre un po'incerto dovrebbe recuperare sette otto miliardi
Sul sette anni il che significa esattamente quanto il governo italiano stanza per la ricerca annualmente quindi eletto alla porta un'età straordinaria
Ma diceva ancora se questi non sono recuperati vanno a finire nelle tasche di altri che già ne ricevono molto di più
Allora la mia osservazione era stata parte che in alcune attività del Programma Quadro quale quella che gestisco io l'Italia si batte bene forse una dei migliori e prenda almeno il dieci per cento dicevo che il valore aggiunto di Brussel non sono i quattrini
In aggiunta di Brussel primo un'esperienza di vera internazionalizzazione
Secondo una condivisione del rischio insieme ad altri terzo trovare una massa critica che non esiste
è quarto fare un'esperienza di Rete e quinto trovare dei partner con i quali si può fare un percorso molto lungo anche a carattere commerciale questa direi al valore aggiunto ma che chi va a Pablo sempre cercare i quattrini probabilmente da ritorna molto molto Desulo molto deluso questa diciamo è quanto io volevo sottolineare ad una grande importanza
Detto questo c'è un punto che sul quale intervengo perché a Bruxelles a in mente i problemi e li analizza i problemi che dalla piccola media impresa
E quindi ci sono due schemi ben precisi di intervento con molte risorse
Quelli che sono fatti per l'impresa che non può fare ricerca ma che ha bisogno di ricerca e che quindi da i soldi diciamo il finanziamento all'università o anche la grande industria che fanno ricerca per la piccola
Però il beneficio deve essere esattamente per la piccola dando la proprietà industriale la piccola stessa quindi un meccanismo triangolare K evidentemente c'è l'industria grande o piccola che fa ricerca riceve finanziamenti diretti
Direi è vero i programmi comunitari sono un po'burocratici ma non sono assolutamente impossibili per la piccola e grande industria che ha voglia di cambiare cultura ora il distretto
Per il distretto
è importante ma se diventa un distretto di nuova generazione cioè distretti che finora sono stati vincenti che ci stanno copiando gli altri che stanno ribattezzandolo Plast Pearce
Nella nuova economia non senso se sono trainati da una forte la macchina che fa ricerca il che significa che più che mai l'integrazione tra chi produce conoscenza chi lo utilizza l'industria Lizza e chi la finanza è importante io credo che questo sia un segreto normalmente i tre attori
Non si parlano e pretendono che ognuno salvi l'altro dal momento in cui uno sta naufragando ma quello che e questo me lo faccio come critica ma l'avevo fatta a Milano al dottor Passera
Il comportamento del se il comportamento del certamente dell'industria
Per riluttante al cambiamento quello dei banchieri addirittura non esiste la conversione cioè la pretesa del finanziatore
Che rischio lo deve sopportare l'industriale e chi produce conoscenza secondo me è superato si deve coinvolgerci alla dirà e la posizione di stare sul bordo d'una tazza del caffè
Non è più corretta deve evitare come lo zucchero entrare dentro e mischiarsi con gli altri questo però significa significa che nel futuro e termino
Certamente come è stato per gli ebrei Passaggio del Mar Rosso è come il caso dalla mutazione darwiniana
Molti muoiono
Sopravvivono quelle che si adattano ma molti nascono e nascono dove dalla morte di quelle del morti da alcuni cioè Mosè non c'è arrivata a veder la terra promessa ma ci sono arrivati le seconde generazioni cosa voglio dire voglio dire che Linus del futuro
Nasce dall'integrazione per l'università
Della finanza e dell'industria che esiste i tre è un po'anomala la paternità la maternità tre ma sono i tre che divento non allo stesso momento in cui concepiscono poi il prodotto
Gli incubatori di nuova industria è questo il segreto l'ultima cosa che io so che tu mi stai spingendo è che non mi sconvolge ognuna come di una economia basata sulla conoscenza
Fare questa differenza tra me e Eads imitarli
A concepito in Italia
Perché quello che conta è quello che c'è dentro e non come viene fatto è in un mercato che effettivamente è mondiale dove tutte le opportunità sono dappertutto quello che conta è concepito in Italia più che fatto in Italia
Le vostre domande mi raccomando brevi
Prego
Buonasera sono Mario Locatelli di Bergamo
Condivido il da il concetto della cambiamento dello della dell'economia moderna rispetto agli anni passati dove diciamo siamo passati a un passando molto velocemente da uno scambio di beni allo scambio di valori
E ogni tanto cerco di capire un po'è anche presente delle nuove generazioni vedo le mie figlie
Quando c'è uno spot pubblicitario per esempio ecco l'attenzione non va quasi mai sul prodotto nata sicuramente sulla qualità del messaggio e quindi
Il valore ecco che viene trasmesso con in maniera molto accattivante o divertente o comunque qualcosa che loro riescono a carpire molto più velocemente della mia pelle mente un po'più lento violenta capire
Questo significa ovviamente che
Le grandi imprese a questi cambiamenti credo le abbiano già fatte sono stati obbligati a farle anche perché hanno seguito poi anche dei modelli internazionali quindi stiamo parlando di aziende europee che mandano Amadora
Ah sì finisco dai tanto
Hanno cercato in qualche modo di
Mutuare dei sistemi di comunicazione date dal resto lo questo scambio di valori
Le piccole imprese ovviamente devono cambia l'organizzazione effettivamente cioè in questo modo dal produttori da bravi produttori di beni devono cominciare a
Valorizzare delle Flint funzioni all'interno dell'azienda che siano sicuramente più propositive per vendere il valore quindi proporre valore al mercato
La domanda per il professor Preti quali sono secondo vista la grande esperienza che le ha di questi ultimi anni di contatto con l'Inter dopo che un imprenditore passato attraverso la sua scuola no
O comunque i suoi corsi
Quali sono i cambiamenti principali che Luís
Fa nella
Bene io prenderei almeno un altro paio di domande prima di dare
Buona sera solo Ricciardi io faccio solo la domanda un po'provocatoria continuiamo a sentire in questi meeting convegni continuamente la parola distretto patti territoriali non sento ancora parlare di Progetto di filiera
Mi attacco l'abbiamo mandata vorrei porre al professor Preti al presidente Rondi parliamo di piccola impresa continuiamo a dire perché devono crescere o perché non devono crescere ma non si parla di progetto di filiera mi fermo qui grazie
Grazie non ho altre domande
In fondo si sono Gina Minsky di Confindustria Toscana io vorrei ribadire che forse importante anche come è fatto un prodotto
Perché se pensiamo che è fatto con il lavoro minorile se pensiamo che fatto inquinando l'ambiente se pensiamo tutto questo e siamo in grado di accorgerci di questo
Allora diciamo il nostro lavoro qui oggi ha un senso altrimenti non ce l'ha più e questa è una cosa che a Bruxelles e non si capisce ancora
Non si capisce non la capisce Mandelson ma ho paura che non la capisca neppure lo Staffora della commissione ed è una cosa molto grave è questa qui
La seconda osservazione sempre per Andretta purtroppo devo dire
Non è non lo voglio prendere a bersaglio ma vorrei ricordare che al sesto programma quadro hanno partecipato soltanto il dieci per cento di imprese
Chi resta delle restanti i restanti soggetti non erano impresse ma università centri di trasferimento tecnologico e altri soggetti ancora quindi soltanto il dieci per cento delle imprese ho paura che con il settimo questa percentuale scenderà va bene grazie non altre domande
Sono sanzioni Confindustria Lombardia
Volevo fare una domanda molto diretta al al professor Parisi volevo sapere visto il lavoro introduzione che aveva fatto come si possono rendere più accessibili e nuove tecnologie per le piccole imprese
A l'ultima domanda poi una replica aerea
Non mi ha stimolato anche del Parco fatto per concepire io credo che tutti noi siamo stati concepiti
Siamo una sono nate qua in questo distretto per lo meno io sono nato a Prato io credo che
E ci volle ritornare perché io ritengo che quello diceva pronti della sicuramente io sono acerbi sono già intervenuto stamane Bitetti o anche oggi pomeriggio
Credo che sia opportuno la questione relativa all'obbligatorietà del marchio d'origine
Non si capisce il motivo per cui non si possa essere il consumatore di per sé sceglie no ma che problema c'è
Non non si capisce questa storia per cui non ci possa essere un'etichettatura del marchio d'origine sempre le cose vengono fatte da in un posto qualsiasi del mondo cristiano chiarisse allora sa decollare perfetta grazie decisiva
Telegraficamente una risposta direi ronde sulle filiere preti Parisi e André
Velocissimo sulla filiera con una premessa sul concepito da parte di Andretta dove con l'ottica del concepito Sir
Faccio un quadro di Van Gogh concepito da lui disegnato da meglio lo vendo al prezzo di un Van Gogh probabilmente non ci siamo
Se c'è scritto concepito come Van Gogh fatto da meglio lo vendo a dieci euro l'ora ci siamo a questo punto l'obbligatorietà del marchio e solo trasparenza
Secondo punto la filiera
Non è vero che non si fanno progetti di filiera abbia l'abbiamo lanciato un progetto che si chiama Biella di alto fra ex Lance che prevede che tutto il prodotto sia stato fatto di Elle accomuna
Unito lieta di intenti da parte di tutta la filiera si sta lavorando per cercare di dare una ricerca che sia di di tutto a la filiera per portare avanti un'eccellenza di prodotto che deve a questo punto diventare quasi personalizzata sul mercato perché
Globalizzazione non vuol dire uniformità di del consumatore ma a maggior differenziazione del consumatore del proprio in quella nicchia che ci si deve inserire permettere alle nostre produzioni di filiera
Per
A Locatelli giusto di Bergamo sì ma mi sale facile dire ma non non sarebbe il caso però lo dico lo stesso che ho conosciuto Claudio Rea nel novantasette in un corso di formazione in Bocconi
E che dal novantasette a oggi di strada ne ha fatta ma non certo per per merito mio oggettivamente io credo che sia il massimo che si possa dare un imprenditore
Intermedi formazione che lui venga fare formazione perché quando uno esce dall'azienda e decide di dedicare dei giorni alla formazione cioè a confrontarsi ha parlato
Il passo è già stato fatto
Non credo che noi abbiamo grandissimi strumenti da trasferire facciamo un po'd'ordine non è male perché nell'ordine uguale efficienza si lavora sicuramente meglio
Ma insisto è proprio siccome la vera metamorfosi è culturale e l'idea di dire invece di lavorare vado a lavorare parlando credo che sia il vero passo no è un po'quando uno
è malato tra virgolette il primo passo per la guarigione riconosce di esserlo no altrimenti si rischia proprio veramente un po'di viene
Andare verso situazioni irrimediabile cono non pretendo assolutamente nel caso mio nel caso i colleghi di dire che
Abbiamo risolto chissà quale situazione vero se noi fossimo imprenditori faremo l'imprenditore non faremo certo i docenti universitari
Però il confronto è sicuramente positivo quando dicevo prima meno meno professore più imprenditore interiori esattamente quello confrontate riuscite dall'azienda e parlate dei perché sicuramente avete
Alcune cose da insegnargli reciprocamente sulla filiera
Non rispondo direttamente la filiera dico però accordi accordi accordi collaborate collaborate collaborate l'unico modo per fare grande dimensione restando piccoli padroni a casa propria ma nello stesso tempo capaci più di quanto già lo siete di andare in tutto il mondo è quello di andarci assieme a qualcun altro
Paolo allora telegraficamente Stefano andrete sì credo che sia l'accesso alle tecnologie delle piccole e medie imprese semplice cioè ci sono ormai c'è un'offerta di di di ognuno di noi ogni meeting azienda investe miliardi di euro all'anno per poter portare le tecnologie ovunque in Italia
C'è sicuramente la possibilità di accedere più facilmente il tema vero enti come forse è vero la filiera piuttosto del distretto e di come fare in modo di fare massa critica e mettersi in rete quindi il tema vero di avere degli strumenti giuridici del potere al accedere a queste tecnologie in modo diverso
E d'altra parte
Organizzare l'offerta di queste tecnologie in più targhe Pizzata sulla piccola e media impresa oggi la grande impresa a soluzioni tecnologie software eccetera possibili applicazioni possibili sulla piccola impresa media impresa cioè di meno e questo però si può organizzare insomma più volte abbiamo sentito qua ricordo Catania venne qua due anni fa dire
Era presidente ancora in IBM a dire si può fare siamo qui per farlo quindi credo che sia un tema di di come si colloquia con il mondo della della esiti
Andrea
Rapidamente non so dove abbia preso i dati sul sesto programma quadro perché non esistono la settimana scorsa sono stati elaborati solo all'interno per i direttori
E le dirò che non rivela nulla ma è molto lontano lei da da avere d'avere dato giusto perché i dati sono partecipazioni industriale quarantasette per cento grandi e piccole le piccole in particolare ventidue per cento
E questo semplicemente partecipazione c'è la presenza e quattrini ma dietro a questo c'è tutta l'Università
Che lavora per le per l'industria perché i progetti sono a rilevanza industriale quindi è lavoro gratuito pagato dall'Unione europea va a beneficio dell'industria quindi per sua l'osservazione è assolutamente non pertinente non valida
Secondo punto sapevo perfettamente di stimolare sulle ciò la vostra reazione sul concepimento tutta la giornata avete di Fiesole giù a giusto titolo il made però la risposta che lei mi ha dato
La intrappola
Perché lei è stato concepito ma il suo valore aggiunto ai dai due DNA che si sono ridente mente incontrati non dal fatto che sia stato messo alla luce a Prato lì aveva trovato i limiti e per le condizioni probabilmente positivo o negativo al suo sviluppo ma è grazie a due DNA che le ha portato dentro questo e allora li faccio due esempi che non sono assurde di quello che ho detto uno macro è una micro
Per Bresso
Che è il primo produttore di aerei civili al mondo è concepita a Tolosa mai fatto la dappertutto a livello del pianeta è uno micro Eriksson e fa concepito di Svezia mai fatti incita chi beneficerà però raggiunto Eriksson perverso
Mi dispiace ma questa rete trenta la realtà del futuro e potrei anche entrare in molti produttori di tessile
Italiani che fanno esattamente lo stesso mestiere e colgono il valore aggiunto
La concepito a caccia di concepire vuol dire essere previamente utilizzarle intelligenza
Per fare dei prodotti ad altissimo valore aggiunto grazie siamo arrivati alla genetica ma io ringrazio moltissimo fondamentale io ringrazio moltissimo Ezio Andretta Silvano Gori Stefano Parisi Paolo Preti Ermanno Rondi
So che avete molte altre domande ma domani ancora di questo si parlerà quindi venite numerosi e invito il presidente della Piccola industria di Confindustria Sandro Salmoiraghi a concludere i lavori di questa giornata grazie a tutti
Cari colleghi la giornata è stata lunga e faticosa
Cercherò quindi di condensare in un tempo relativamente valere i concetti che non hai trasmettervi
Avevo preparato quindi agli appunti
Però direi che a questo punto la ragionata e visto che molti degli argomenti che avrei voluto affrontare con voi sono già stati trattati
Metto da parte
I fogli preparati e cerco di a riassumere quello che abbiamo detto
Che la piccola impresa
Ma direi impresa in generale stia vivendo un momento di grande trasformazione ormai l'abbiamo acquisito l'abbiamo imparato a ce lo siamo detti ce lo siamo ripetuti non è il caso certamente di ritornare ad approfondire questo concetto
Io direi che invece dobbiamo affrontare due punti importanti prima di tutto come reagire
Perché non vogliamo che la piccola impresa sia considerata una specie di ENI animale in via di estinzione è una specie di Panda che debba vivere il in un'atmosfera di protezione
Io credo che la piccola impresa abbia ancora al suo interno tutte le capacità di sviluppo e di poi
Rione sui mercati
Direi ancora ancora ponte valide al cento per cento
Dobbiamo considerare quindi come reagire oggi pensando però anche al futuro
Cioè viviamo in un Paese in cui da decenni non si pensa al futuro
Abbiamo nelle nostre scelte politiche di destra di sinistra di centro dimenticato di pensare
A quello che avverrà tra dieci anni si vive dalla quota di anni età dell'emergenza della della giornata nel problema che va risolto in quattro e quattr'otto nella finanziaria che essere varata in una settimana
Ma abbiamo dimenticato i problemi grandissimi che avoca vengono gravemente a pesare sulle nostre imprese
L'Energia
Che è stata completamente dimenticata come se il petrolio fosse una fonte inestinguibile il cui prezzo forse praticamente indipendente dagli eventi mondiali la scuola che è stata
Per anni per decenni trascurata
La forma
Di gestione dello Stato quella che noi oggi chiamiamo la burocrazia che negli ultimi vent'anni è rimasta quella che era anzi probabilmente ultimamente si è complicata con la sovrapposizione di quelle che sono le regole comunitarie quelle che sono le regole regionali
E così via a tutta una serie di elementi che rappresentano quei famosi lacci e lacciuoli che si impediscono al movimento ma il problema è che noi possiamo anche camminare lentamente
Se non ci fossero i nostri competitors che stanno correndo e quindi la nostra distanza sta sempre più aumentandolo verso il paesi che sono in grado di muoversi con maggiore libertà con maggiore capacità con maggiore spinta molte volte dettata da quelle norme da quel fortissimo motore che è il bisogno
Noi siamo soddisfatti siamo sazi più o meno al benessere si è diffuso nel nostro Paese ci stanno mancando quegli stimoli che invece hanno spinto altri Paesi che oggi si affacciano
Sullo scenario internazionale perché sono mossi da quella molla fortissima che ha il bisogno
Ecco allora che noi dobbiamo veramente a riflettere sul nostro futuro dobbiamo riflettere sul nostro futuro ma rapidamente perché non possiamo lasciare trascorre del tempo il tempo gioca contro di noi
Le decisioni che noi non prendiamo oggi saranno
Gravemente
Pesanti nei prossimi anni
Abbiamo quindi la necessità di coinvolgere non solo il mondo imprenditoriale ma al mondo dalla politica il mondo della scienza tutti legali in un grande patto di progresso in un grande patto per l'Italia
Dobbiamo dimenticare i nostri personalismi dobbiamo guardare un po'dentro di noi ad essere capaci di reagire in un momento di difficoltà le nostre impresa escono da tre anni difficili
Hanno ridotto gli utili molte di loro hanno tritura fatto chiude i bilanci in perdita
Bisogna che adesso si abbia il coraggio di affrontare di nuovo con il rischio che connesso con la nostra integrità imprenditoriale
Bisogna affrontare i nuovi mercati bisogna saper sviluppare i nuovi prodotti
Ci hanno detto che non basta più produrre bene questo ce n'eravamo già accorti non basta più avere buon prodotto bisogna saper dare un servizio che accompagni questo prodotto
Bisogna avere delle strutture commerciali che siano in grado di lavorare a dieci mila chilometri di distanza bisogna fare tutte quelle cose che la piccola industria affatto però io dico molto spesso in maniera naïf
Ma in maniera molto strutturata e che oggi diventa difficile fare proprio per la nostra piccola dimensione non possiamo dimenticare che il novantacinque per cento dei nostri prese a meno di quindici dipendenti
Questo secondo me è l'elemento determinante che dobbiamo sempre tener presente nell'analisi che vengono fatte
Il caro amico paletti col quale ci siamo molto spesso confrontati
Ha lanciato un segnale di fiducia verso le nostre capacità
Io lo ringrazio e poi la realtà perché se oggi così tante piccole imprese sopravvivono è soprattutto grazie a degli impegni degli imprenditori coraggiosi
Che hanno saputo affrontare i Marosi del della globalizzazione e hanno saputo con coraggio soprattutto con grande cuore
Portare avanti la loro impresa fare sacrifici
Innovare perché poi di innovazione abbia sentito parlare tanto in questi giorni
Ma la piccola impresa innovatrice nel suo DNA non esiste una piccola impresa che non faccio innovazione una piccola in quella che non fa innovazione sarebbe già morta comunque
Ecco quindi che con questa innovazione che noi abbiamo fatto che oggi però dobbiamo strutturare in maniera più elevata dobbiamo salire nei gradini del valore dei nostri prodotti abbiamo bisogno che qualcuno ci aiuti in questo
E se nessuno ci aiuta dobbiamo aiutarci da soli perché questo è un segnale importante
Non dobbiamo aspettare che i governi che la politica si occupi di noi specialmente in un momento come quello attuale in cui la politica ben altro per la testa
Pensa alla riforma elettorale il maggioritario proporzionale tutte cose che a noi francamente sulla sul problema sul vendere i nostri prodotti certamente non ci aiuta
Abbiamo quindi bisogno di trovare delle soluzioni soluzioni che sono state tante volte dibattute anche in questa sala i famosi distretti
Distretti che devono modernizzarsi non possono essere più dei distretti mono produzione devono essere dei distretti di filiera devono essere dei distretti che allargano il loro campo d'azione
Devono essere dei distretti che devono servire come primo elemento di aggregazione delle in palese
Abbiamo sentito dire che
Estremamente difficile che due piccole imprese si mettono insieme eccetto gli italiani sono individualisti ciascuno di noi vuole continuare a fare il padrone in casa sua
Se poi dobbiamo metterci insieme con nostro peggio concorrente figuriamoci ci pensiamo non non ventidue mila volte però alla formula del distretto può essere il grimaldello che fa scattare il lavorare insieme
Il rendersi conto che
Tre aziende messi insieme possono avere un solo servizio commerciale possono avere un solo servizio di assistenza possono ridurre i loro costi anche attraverso l'aggregazione
E siccome si è richiamata a cui la Finanziaria io giudico estremamente positivo
Questo segnale che è venuto di questo
Tentativo di aiuto questa fiscalità di distretto che poi capiremo nelle prossime settimane come sarà congeniata come sarà organizzata però può essere un segnale importante per indurre le imprese a collaborare
Non abbiamo bisogno di innescare questo granello
Questo seme che poi dobbiamo annaffiare nei prossimi mesi per far sì che cresca questa pianticella di deve irrobustire alle nostre imprese comune aziende che fatturano
Due tre milioni di euro all'anno diventa estremamente difficile competere sui mercati internazionali
E allora ben venga qualsiasi soluzione che possa far sì che
Forme di aggregazione forme di di unione di collaborazione che lei non l'ha spinta poi alla crescita che noi giudichiamo indispensabili
Ma quello che ci manca poi nel mettere insieme a queste capacità imprenditoriali anche
I centri della conoscenza
Abbiamo visto che dobbiamo far salire dobbiamo salire sul gradino
Della della qualità del prodotto
E abbiamo bisogno di aiuto abbiamo bisogno finalmente di spezzare quel muro che divide l'università dall'impresa
I nostri cari Baroni dell'università devono scendere dal nove al piede stallo devono calpestare parimenti delle nostre fabbriche devono capire veramente quello che l'abbiamo bisogno
E soprattutto i soldi che noi come contribuenti diamo per finanziare le università devono avere una ricaduta produttiva
Ci fa molto piacere Ricci
Occupi
Di fisica agli altri agli alti livelli di ricerca medica
Sia pure
Con caratteristiche elevatissime deve andare avanti questo ma soprattutto deve andare avanti il concetto che l'università deve diventare il braccio destro dell'impresa
Allora se noi riusciremo a mettere assieme la conoscenza la capacità nostra degli imprenditori di di competere
E riuscissimo ad unire a questo anche una finanza una finanza innovativa una finanza che non sia solo la banca che eroga credito ma che sia una finanza che sa valorizzare
Le idee
Sa valorizzare i progetti
Io tante volte ho detto e abbiamo bisogno delle nostre banche qualche volta qualche ingegnere in più e qualche ragionieri in meno io credo che mai come in questo momento è importante per le nostre banche fare un passo verso l'impresa
Riuscire a capire le sue necessità
Dobbiamo dire che molto è stato fatto sarebbe ingiusto non riconoscere è un progresso c'è stato in questo campo stiamo ragionando già meglio di quanto si fosse fatto fino a cinque anni fa però non basta
Non basta e qui abbiamo bisogno anche qualche cosa da parte dello Stato
C'è una legge una riforma la legge fallimentare che giace in Parlamento da anni io credo che sia importante che si via finalmente corso a questa riforma perché noi abbiamo bisogno anche di poter rischiare
In un momento come quello che stiamo vivendo abbiamo bisogno di poter prenderci dei rischi più rischi di quanti abbiano mai preso nel passato
E se negli Stati Uniti le operazioni Venture Capital riescono
Due volte su cinque
Vuol dire che le tre che muoiono le tre che falliscono non devono poi essere un disastro per la comunità
Per i fornitori per coloro che lavorano intorno all'impresa rappresentare solo un motivo di utile per il curatore fallimentare
Detto questo
Vorrei brevemente ricordare
Un altro punto dalla finanziaria che ha destato qualche interesse
Abbiamo avuto la riduzione di un punto sul
Gli oneri relativi al lavoro
Francamente un punto è un qualche cosa quasi di ridicolo visto che stiamo negoziando contratti
Il rinnovo di contratti che ci porteranno aumenti di costo del tre o del quattro per cento
Però accogliamo in un momento di difficoltà dei conti pubblici cogliamo con favore un segnale importante
Finalmente si è capito che non si può più spreme nell'impresa
Cominciamo un processo virtuoso cominciamo un processo di arretramento
Oggi è l'uno per cento ci auguriamo che poi finalmente si ritorni a parlare di Iraq e su questo sì posso ottenere qualche cosa di più
è chiaro che con questo non risolviamo nessuno dei nostri problemi
Se dovessimo vi sono i nostri poveri avevo bisogno riduzione del costo del lavoro del dieci e del venti per cento non dell'uno per cento
Che non sono proponibili visto che abbiamo conquistato un Guelfa che è stato il frutto di anni di lotta di confronto e che oggi ci pone in una situazione gli esempi io agli altri Paesi del mondo
Abbiamo parlato di internazionali all'azione di delocalizzazione
Sono due concetti diversi
Io penso a proposito della delocalizzazione
Che non si possa delocalizzare una produzione unicamente solamente perché si va a produrre in un Paese dove il costo della manodopera inferiore
Sarebbe una decisione miope è una decisione che porterebbe a far sopravvivere un prodotto che è già obsoleto
E che se continuasse ad essere prodotto in Italia non avrebbe più mercato lo si porta all'estero si produce a un costo del lavoro inferiore reggerà per qualche anno ma non di più
Internazionalizzarsi oltre che di delocalizzarsi vuol dire farsi che nei mercati dove ci si posiziona si va alla ricerca di nuovi clienti
Non si va per produrre ma si va per produrre e per rendere
Allora con questo noi faremo crescere il Paese con questo noi daremo ossigeno le nostre in paese con questo avremo possibilità di introduzione nei mercati lontani
Abbiamo tante cose davanti voi direte ma poi imprenditori che cosa ci state chiedendo e stiamo chiedendo di fare il vostro mestiere
Il vostro mestiere è questo non è quello della facile speculazione edilizia o finanziaria che ha portato tanti nostri colleghi tra virgolette
A fare grossi guadagni in questi anni mentre noi probabilmente i soldi nell'azienda ce li metta avevamo per tenerlo in vita
Ma questo non è fare impresa
Questo non è fare impresa e io vorrei che non si mischiano salvo queste carte
Non abbiamo bisogno che chiaramente sì
Prende in considerazione il valore dell'impresa come creatrice di ricchezza come creatrice di benessere per il Paese l'impresa che deve essere motore dello sviluppo
Poi le altre cose non ci riguarda
E allora chiediamo a chi ci governa oggi ma soprattutto chi ci governerà domani
Una maggiore attenzione verso il mondo del lavoro
Un'attenzione che è mancata in questi anni
Non siamo stati giudicati importanti
Per l'economia nazionale
Siamo stati giudicati con una macchina che più o meno funzionava qualsiasi cosa gli capitasse tanto lei andava avanti da solo
Non chiediamo soldi non chiediamo benefici anzi abbiamo visto
Proprio oggi che quello che chiedono gli imprenditori
Non sono i sussurri
Quelli che credo chiedono gli imprenditori sono aree un clima favorevole allo sviluppo dell'impresa
E il clima favorevole allo sviluppo dell'impresa lo si crea non tanto con i vantaggi fiscali o con gli aiuti
A fondo perduto un clima favorevole l'impresa lo si crea con una unità nazionale lo si crea con una situazione politica di stabilità che liti
Le bagaglio in questi mesi
Lo si crea anche con rispetto delle regole e con l'esempio che deve venire dalle istituzioni di serietà e di comportamenti che
Francamente le vicende di questo agosto non ci hanno portato a considerare positivo
Ne va dell'immagine dell'Italia
Io che
Per il mio lavoro sono portato a viaggiare molto per il mondo
Ho sempre trovato difficoltà a vendere i miei prodotti italiani
L'Italia è sempre stata considerata un Paese che si
Gli inventori di bravi ma insomma le nostre macchine un po'leggeri né un po'deboli né l'assistenza era così così a Natale non c'è nessuno in agosto non si può telefonare perché le aziende sono chiuse
E abbiamo fatto sempre grande fatica
A farci conoscere a farci apprezzare a lavorare per il mondo
Io credo che non abbiamo bisogno di dare esempi negativi
Non abbiamo bisogno di altri casi Cirio Parmalat
Abbiamo bisogno di organi di sorveglianza che facciano il loro lavoro abbiamo bisogno soprattutto che chi sbaglia paghi
Il Baja vada a casa
Purtroppo la dimissione non è uno delle virtù vitali
E tutto questo nuoce seriamente al prestigio del nostro Paese
Ma vorrei evitare di continuare a fare un discorso politico anche perché un politico io non sono nome tornare un attimo atti le considerazioni sul nostro futuro
Abbiamo due grandi
Vantaggi siamo estremamente flessibili
Siamo capaci di adattare rapidamente le nostre imprese alle mutazioni del mercato
Cosa che altri Paesi a noi vicini non sono così capaci
Certamente le nostre esportazioni sono diminuite
Esportazioni tedesche sono aumentate dieci per cento in più dalla Germania
Ma
Noi stiamo scontando tanti errori del passato
Stiamo scontando tutto quello che stamattina qualcuno giustamente diceva con un'immagine molto colorita tutta quella spazzatura che è stata messa sotto il tappeto e a un certo punto il tappeto si è sollevato la spazzatura uscita fuori
Però noi dobbiamo convivere con la spazzatura questo problema italiano
E allora abbiamo bisogno
Un riscatto d'orgoglio dobbiamo ritornare a pensare positivo dobbiamo dimenticare la di pressione di questi anni che ha fatto sì che tanti imprenditori fossero arrivati quasi alla decisione di tirar giù la Claire come si dice da noi
Dobbiamo ritornare appena pensare positivo
Pensare positivo ed agire positivo perché il pensiero positivo deve portare poi all'azione
Oggi si chi si effetti si ferma è perduto non solo nel proverbio ma nella realtà dei fatti le nostre aziende hanno bisogno di andare avanti
Noi abbiamo bisogno di buttare il cuore oltre l'ostacolo abbiamo bisogno di essere i protagonisti ancora della nostra attività imprenditoriale
Le piccole in paese sono gli imprenditori
Sono gli imprenditori e sono gli uomini che noi abbiamo delle nostre imprese
Dobbiamo rivalutare la capacità dei nostri uomini dobbiamo rivalutare il loro senso di impresa di azienda la loro fedeltà la loro costanza la loro capacità
Queste sono cose che i Paesi che oggi si affacciano sui mercati internazionali non hanno ancora hanno fosse uno spirito nazionalista che lì che li spinge mentre noi questo purtroppo non l'abbiamo
Però lo spirito aziendale lo spirito di corpo l'innovazione che noi abbiamo come come voglia di fare sempre qualcosa di nuovo questo desiderio che tutti noi nelle nostre in paese abbiamo al mattino di riuscire a creare qualcosa di nuovo prima dalla sera ecco tutto questo è il nostro e il nostro
Know how che dobbiamo essere in grado di vendere sul mondo che proprio nel mondo che dobbiamo essere in grado di proporre che dobbiamo Segrate e portare avanti
Grandi sacrifici ci a spetta
Io credo che nessuno di noi si illuda che tutto questo sia facile
Ci sono dei sacrifici che aspettano noi dei sacrifici che aspettano i nostri dipendenti dei sacrifici che aspetta il nostro Paese io mi auguro che la nuova classe nuovo vecchia non so somma la classe dirigente politica che verrà sia in grado di chiedere al Paese i giusti sacrifici in questo momento dobbiamo dare
è inutile venire a promettere le cose che non sono realizzabili dobbiamo fare un passo indietro tutti dobbiamo ritrovare le risorse che saremo necessarie per ripartire all'attacco
Nel frattempo dobbiamo portare avanti i grandi piani di modernizzazione di liberalizzazione i grandi piani
Culturali relativi alla scuola e io qui scusate faccio un punto un piccolo inciso ma proprio oggi è passata nella riforma della scuola
Il diciamo quello che non avevamo chiesto sulla istruzione professionale e sugli istituti temi questo secondo me è una cosa molto importante si stava con molta leggerezza cancellando una tradizione distruzione tecnico-professionale che è quella che ha fornito le nostre imprese
Gli elementi intermedi e che hanno potuto farsi che nostra impresa si siano mantenute tecnologicamente valide
Si andava in una direzione sbagliata siamo riusciti a correggere questa direzione ci rallegriamo ringrazio il ministro Moratti che ha voluto accogliere le nostre istanze
Io credo che anche anche Prato abbia degli istituti tecnici di grande tradizione dobbiamo conservare dobbiamo valorizzare non possiamo cancellarli
Perché
I licei tecnologici hanno un nome più accattivante
Su questo tema
Dobbiamo anche spingere molto sulle nostre famiglie
Le nostre famiglie credevano abituare a discernere nel loro consumi
Giustamente
Il Presidente Ciampi ha ricordato comprate italiano io direi più che comprate italiano comprati prodotti che qualitativamente sono validi
Che poi siano italiani e non italiani è secondario noi italiani cerchiamo di fare di fare questi prodotti cerchiamo di fare prodotti tecnologicamente avanzati
Prodotti validi prodotti soprattutto come sia richiamato oggi che non siano più solo fatti di ferro di rame e di zinco ma siano fatti anche di servizi
Entriamo quindi allora nel ragionamento manifatturiero servizio
Un mondo che vive solo di servizi non esiste una base manifatturiera dovrà rimanere valida oggi e nel futuro
Chiaramente andrà a ridursi questo è successo già con l'agricoltura che rappresentava proprio in Italia uno degli elementi trainanti dell'economia che oggi si è ridotto a un qualche cosa di puramente simbolico
Però è riuscita a trovare il giusto mix
Tra mondo dal produttivo e mondo dei servizi sarà proprio quello che ci permetterà di sopravvivere
Non basta più avere un buon prodotto bisogna essere in grado di proporlo
A chilometri di distanza bisogna essere in grado di fare un'azione di marketing bisogna essere in grado di dare l'assistenza su questo prodotto bisogna soprattutto al dire le reti di distribuzione e qui noi cadiamo nell'altro punto dolente del nostro sistema Italia
Abbiamo perso l'occasione del
Di avere delle reti distributive e commerciali e distributive nazionali
Non ne abbiamo quasi più
Due nomi sono rimasti
E questo è gravissima
Gravissimo anche per la penetrazione dei mercati lontani
Parliamo di Cina delle grandi opportunità che ci dalla Cina non dimentichiamo che oggi in Cina le due grandi catene commerciali distributive sono in mano ad americani francesi sarà estremamente difficile che queste catene distributive vendono il made in Italy
Abbiamo quindi bisogno di rafforzare le vie i canali per la distribuzione dei nostri prodotti
Non basta più produrre dobbiamo essere anche capaci di lei
Io vorrei conclude perché penso che la giornata sia stata faticosa per tutti
Domani affronteremo il tema del manifatturiero
Lo approfondiremo vedremo di ricavarne degli insegnamenti
Però io vorrei che voi tutti stasera andando a casa
Portiate convoca un segnale forte importante
Abbiate fiducia in voi stessi abbiate fiducia nelle vostre in palese abbiate fiducia nei nostri prodotti abbiate fiducia nei vostri uomini e cerchiamo anche di avere fiducia nel nostro paese grazie